“ Benedetto il frutto del tuo grembo!” : fu il grido di Elisabetta, appena ti vide arrivare. A me viene in mente l’ingresso di Gesù a Gerusalemme… La folla che lo attende,lo acclama… …ha bisogno di Lui e gli urla: “Benedetto colui che viene…” Il Tuo Dio Bambino viene, o Maria, viene In eterno. In eterno cammina verso l’uomo. Anche ora è alle porte delle nostre case… Aspetta di nascere nella nostra storia ferita dalla malattia, dalla fame, dalla mancanza di pace. Viene nella nostra vita distratta E continuerà a venire sempre allo stesso modo in cui lo abbiamo visto venire: Nel mondo come un re bambino, a Gerusalemme come un re mite ed inerme. Un re a cavallo di un asino… C’è sempre un asino nella tua storia,Maria! Ricordi? Il suo respiro ti fu compagno nella notte in cui Dio realizzò il Suo sogno:squarciò i cieli e scese… In una stalla, casa di animali,come quel puledro d’asino, nemico della guerra e amico della fatica quotidiana che un giorno lo portò, tra ali di folla festante al grido di “Osanna!”. Grazie a te, Maria carissima, noi oggi abbiamo un Dio che ci assomiglia. Come me ha avuto bisogno di una mamma, di un padre,degli amici… Ha avuto bisogno del mare per pescare, del monte per pregare e rimanere solo, di una casa dove tornare. Chissà se Tuo figlio ha bisogno anche di me, del mio povero cuore,delle poche cose che so fare, del piccolissimo granello di fede che ho raccolto lungo il cammino! IO HO SICURAMENTE BISOGNO DI LUI! MADRE DOLCISSIMA, CHE HAI TENUTO DIO IN BRACCIO, FA’ CHE SIA POSSIBILE IN QUESTO NATALE L’INCONTRO TRA DUE MENDICANTI… UNO D’AMORE,CHE E’ L’UOMO, L’ALTRO D’AMORE, CHE E’ DIO!