• RELAZIONE DI
ECONOMIA
APPLICATA ALLE
PICCOLE E MEDIE
IMPRESE
NORMATIVA ANTITRUST NEGLI USA
•
La politica a tutela della concorrenza detta antitrust (quando cioè più
imprese si trovano a competere nel medesimo mercato) ha origine in
USA alla fine del XIX sec, quando il governo prende una posizione
determinante contro il formarsi di alcuni cartelli (trusts).
•
Il trust è una forma di collaborazione tra imprese, appartenenti allo
stesso settore, che permette di ottenere diversi vantaggi:
- eliminazione della concorrenza di imprese esterne al trust;
- controllo e scelta della quantità da produrre e dei prezzi da applicare;
- mantenimento dell’autonomia decisionale.
-
Le politiche antitrust hanno assunto al giorno d’oggi un ruolo di primo
piano tra gli eventi dell’economia e della politica economica.
Attualmente gli interventi relativi all’antitrust riguardano essenzialmente
le funzioni seguenti:
1) Impedire accordi collusivi
2) Limitare le attività delle grandi imprese
3) Impedire fusioni che portino ad eccessivo potere di mercato
SHERMAN ACT 1890
• Rappresenta l’esempio di legge antitrust nel mondo, sebbene non
sia proprio la prima: il Canada ad esempio adottò una legge simile
nel 1889 ma la sua applicazione fu molto meno rigida.
• Lo Sherman Act fu emanato in risposta ad una concentrazione del
potere economico in grandi gruppi industriali, fu la prima azione del
governo degli USA per limitare i monopoli e i trust. Il senatore
Sherman presentò la sua proposta nel 1888 e dopo due anni venne
approvata; la Legge è costituita da due parti principali:
1- ARTICOLO 1: Divieto di collusione tra imprese nella forma di
accordi o contratti, a scapito dell'interesse pubblico.
(Dunque la legge proibisce i contratti, le associazioni e le intese che
restringono il commercio).
•
2- ARTICOLO 2:divieto di monopolizzazione, o tentativo di
monopolizzazione.
(Dunque la legge proibisce la monopolizzazione, i tentativi di
monopolizzazione e le intese volte alla monopolizzazione di
qualsiasi parte degli scambi commerciali tra i vari stati o con le
nazioni straniere).
•
3- Dal 2004, le sanzioni connesse alla violazione dell’articolo 1 o
dell’articolo 2 possono consistere:
a) in ammende fino a 10 milioni di dollari per le società e 350.000
dollari per i singoli individui;
b) in pene detentive fino a tre anni;
c) o in una combinazione di pena pecuniaria e pena detentiva. I c.d.
“Corporate Officer” .
•
Durante il suo primo decennio d vita, l’applicazione dello Sherman
Act non fu molto severa. Solo successivamente grazie a Roosevelt
e Taft se ne fece un estensivo utilizzo.
•
Lo Sherman Act è tuttora in vigore e, oltre a proibire ogni attività
limitativa della concorrenza o in cui si ravvisi una forma di
monopolio, prevede severe sanzioni per i trasgressori. I privati e lo
Stato possono inoltre ricorrere ai tribunali sia penale che civile, per
le violazioni dello Sherman Act (Supreme Court).
•
lo Sherman Act NON considera la fusione o acquisizione tra
imprese, quindi le imprese possono fondersi per coordinare
“legalmente" le loro strategie.
PS: Accanto allo Sherman Act si sono creati in seguito:
1) Clayton Act: 1914, introdotto per estendere la legislazione antitrust
anche a quei casi di fusione in grado di ridurre la concorrenza sul
mercato
2) Federal Trade Commission Act: 1914, ha creato la FTC,
un’agenzia indipendente che regola le pratiche commerciali sleali e
che condivide con un’agenzia governativa, il Dipartimento di
Giustizia (DOJ), la responsabilità di applicare la normativa sulla
concorrenza negli USA.
I tre famosi casi a cui è stato applicato lo Sherman Act
sono:
1) Standard Oil
2) American Tobacco Company
3) Terminal Railroad
-
Alcune attività commerciali in forte sviluppo, infatti, tra
le quali in particolare la ferroviaria, petrolifera e del
tabacco, avevano deciso di evitare la reciproca
concorrenza unendo le forze e le varie società
concorrenti, consolidandole in entità più grandi.
MONOPOLIO
• Situazione nella quale un’UNICA IMPRESA, produce e
vende un bene NON FUNGIBILE (non sostituibili).
Es: dentista in un piccolo paese di montagna.
Tipologie :
• MONOPOLIO DELLE RISORSE (una sola impresa detiene
una risorsa chiave ) ;
• MONOPOLIO LEGALE (una sola impresa detiene il diritto
esclusivo di produzione di un bene ) ;
• MONOPOLIO NATURALE (una sola impresa è in grado di
fornire all’intero mercato un bene o un servizio a costi più
bassi di quelli che affronterebbero due o più imprese).
Elemento determinante della situazione di
MONOPOLIO rispetto alla situazione di
CONCORRENZA perfetta è la percezione della
DOMANDA
• Le imprese concorrenziali
prendono il prezzo come
dato e quindi si
confrontano con una
domanda orizzontale
• Poiché il monopolista è
l’unico venditore sul
proprio mercato, si
comporta con una curva di
domanda di mercato
inclinata negativamente.
• Ne consegue che il
monopolista deve
accettare un prezzo più
basso se vuole vendere
più prodotto.
• La curva di domanda di
mercato costituisce il
vincolo della capacità che
il monopolista ha di
sfruttare il proprio potere
di mercato.
CONFRONTO TRA MONOPOLIO E
CONCORRENZA PERFETTA
1) il monopolista fa i profitti positivi
(P – Cm) Q, mentre l’industria in concorrenza perfetta non fa
profitti.
2) dal punto di vista del consumatore è meglio trovarsi in una
situazione di concorrenza perfetta poiché vi è una maggiore
quantità di merce a prezzo più basso, mentre dal punto di vista
del produttore è più vantaggioso il monopolio perché comporta
ricavi maggiore.
3) per quanto riguarda il “benessere complessivo” ( surplus del
produttore + surplus del consumatore) i consumatori in
concorrenza perfetta pagano di meno di quello che sarebbero
disposti a pagare per ogni singolo prodotto, quindi la
concorrenza perfetta rispetto al monopolio crea un maggiore
benessere complessivo.
OLIGOPOLIO Caratteristiche:
•
Si ha un oligopolio quando nel mercato esiste un numero ristretto
di imprese strategicamente interdipendenti.
(Poche imprese che pongono in essere interazioni strategiche).
•
Fenomeno tipico dei mercati in regime di oligopolio e monopolio
sono le barriere all’entrata che si sostanziano in difficoltà di
accesso di nuove imprese ad un mercato. (Barriere d’entrata sono
ad esempio i brevetti che garantiscono al suo possessore il diritto
esclusivo per un certo periodo di tempo,allo sfruttamento dei
benefici da esso derivante).
•
A differenza degli altri mercati presi in considerazione, i produttori in
oligopolio devono considerare la risposta dei rivali prima di decidere
la quantità da produrre e il prezzo di vendita.
Esempi di oligopoli:
•
Calzature sportive (Nike, Reebok, Adidas..)
•
Aerei (Boeing, Airbus)
•
Automobili (GM, Ford, Chrysler in USA..)
Modelli di comportamento
dell’oligopolio
• Collusione (oligopolio collusivo) in cui cioè:
– Le imprese si accordano, cooperano in modo da ridurre il
grado di concorrenza
– Le imprese massimizzano il profitto come se fossero un
monopolista (cartello)
– La collusione prevale quando garantisce il profitto massimo
a tutti i collusi
• Competizione (oligopolio non collusivo);
- In questo caso le imprese praticano un comportamento non
cooperativo, con il singolo produttore che agisce nel proprio
esclusivo interesse, ignorando gli effetti delle proprie azioni
sul profitto delle imprese concorrenti.
COLLUSIONE
Definizione:
Si ha collusione quando il prezzo che si determina nel
mercato è superiore a quello di equilibrio di riferimento
raggiunto in assenza di cooperazione.
La forma più forte di collusione è il cartello che stabilisce la
quantità che ciascuna impresa può produrre (es: OPEC)
La collusione può essere raggiunta attraverso un accordo
esplicito oppure in maniera tacita.
La collusione permette di incrementare i profitti delle imprese ma
può non essere stabile .
Bisogna ricordare l’obiettivo massimizzante delle
imprese: la collusione è rispettata se l’impresa non ha
benefici maggiori rinnegando l’accordo.
Un’impresa può avere un incentivo a non rispettare il
suo accordo ed ad abbassare il prezzo di vendita,
appropriandosi di quote di mercato ed aumentando i
profitti, se non è seguita dalla impresa concorrente.
Pertanto, l’esistenza e la stabilità della collusione
(esplicita o tacita), oltre a benefici adeguati per il
cartello, richiedono che la defezione sia individuabile
e punibile
• Profitti attesi, monitoraggio delle attività e punizione
rappresentano gli incentivi a mantenere l’accordo collusivo, sia
in presenza di comunicazione tra le imprese (collusione
esplicita) che in sua assenza (collusione tacita).
• Mentre il tentativo di segnalare un incremento di prezzo
potrebbe non essere seguito, la riduzione di prezzo potrebbe
essere considerata una violazione della collusione.
• Due elementi che devono sussistere affinchè ci sia collusione
sono:
A) i suoi partecipanti devono riuscire a scoprire tempestivamente
se si è verificata una deviazione, ossia se un’ impresa ha
praticato un prezzo più basso o ha prodotto quantità maggiori,
rispetto a quanto stabilito nell’accordo collusivo
B) All’avvenuta deviazione deve seguire una punizione che riduca
i profitti dell’impresa deviante
La collusione esplicita
•
-
-
Le parti si incontrano e stringono un accordo. La forma più
esplicita è il cartello;
In questo caso le diverse imprese si comportano come un
monopolista, fissando prezzo e quantità che massimizzano il
profitto totale. La quantità totale da produrre è ripartita tra gli
aderenti al cartello.
Se una delle imprese aderenti al cartello aumentasse la propria
quota di produzione, farebbe abbassare il prezzo concordato
• Cartello più famoso: OPEC (organizzazione dei paesi produttori
di petrolio)
OPEC
• L’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, conosciuta
come OPEC, è formata dai governi di 11 paesi (Algeria,
Indonesia, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar, Arabia
Saudita, Emirati Arabi Uniti, e Venezuela). Altri 2 paesi
esportatori di petrolio, Norvegia e Messico, benchè non siano
membri del cartello si comportano come se lo fossero. (La
Russia, altro importante esportatore di petrolio, non è ancora
entrata a far parte del club.)
• Diversamente dalle imprese, a cui spesso le normative
antitrust proibiscono di mettersi d’accordo per fissare
produzione e prezzi, i governi nazionali possono discutere
di tutto ciò che desiderano.
L’andamento del prezzo del petrolio
L’OPEC è un cartello
legale, ma ha avuto i
suoi alti e bassi. Dal
1974 al 1985 è
riuscito a mantenere
alto il prezzo mondiale
del petrolio,
portandolo a livelli
mai raggiunti in
precedenza. In
seguito il prezzo del
petrolio è crollato, per
tornare a crescere
solo nel 1998, quando
il cartello è tornato a
essere efficiace.
• Se il cartello sembra il modo più semplice per gli oligopolisti di
ottenere profitti più elevati, perchè non si organizzano tutti in
questo modo? Perchè in molti paesi, i cartelli sono illegali
La collusione tacita
• Se la collusione esplicita è spesso vietata, gli oligopolisti possono
ricorrere alla collusione tacita.
• La collusione tacita è la situazione che si verifica quando le
imprese limitano la propria produzione in modo da accrescere i
profitti delle altre imprese, aspettando che le altre ricambino la
cortesia, pur non avendo stipulato un accordo vincolante.
• Anche la collusione tacita ha dei problemi:
- Può essere anch'essa considerata illegale
- Se le imprese non possono tra di loro comunicare, in quanto si
tratta di collusione tacita, esse rischiano di compiere errori.( una
possibile diminuzione di prezzo da parte di una impresa può
essere percepita come una deviazione anche quando non lo è).
- Esistono spesso incentivi per le imprese a non rispettarla.
AMERICAN TOBACCO COMPANY
NASCITA E SVILUPPI DELLA
COMPAGNIA
• L'American Tobacco Company è una società che ha
monopolizzato il mercato del tabacco degli Stati Uniti tra il 1890
e il 1910.
• American Tobacco ha avuto inizio nel 1881 quando James B.
Duke (1856-1925) entrò in affari di sigarette con il padre,
Washington Duke, fondatore W. Duke and Sons Company
vicino a Durham, North Carolina. Il giovane ha portato l'azienda
ad aggressive pratiche orientate alla crescita, come le riduzioni
di prezzo (per estromettere i concorrenti) e la spesa fino al 20
per cento delle vendite di pubblicità e promozione. Operando
ciò, entrò in competizione con altre quattro imprese di tabacco
• Nel 1889 il New Jersey ha approvato una legge con la quale ha
permesso la compagnia di Duke di fondersi con le altre imprese
dando così origine all’American Tobacco Company.
• Successivamente, nel 29 Settembre del 1902 venne fondata
l’azienda British American Tobacco, una fusione tra la britannica
Imperial Tobacco Company e la statunitense American Tobacco
Company, nell’intento di porre fine a un’aspra guerra commerciale.
In base all’accordo, ciascuna delle due aziende si impegnava a non
vendere sui mercati interni dell’altra e ad acquistare i diritti sulle
marche e i marchi commerciali dell’altra nel proprio territorio.
La strategia era di concepire i prodotti di qualità superiore e venderli
al prezzo più basso possibile (prezzi predatori), assumere le migliori
persone per realizzarne il talento, svolgere le attività con l’ausilio dei
macchinari più avanzati, potenziare l’organizzazione, promuovere il
prodotto presso i punti vendita e il pubblico.
Sentenza della Corte suprema degli
USA
• Il 29 maggio 1911, American Tobacco Company è stato sciolto in
base ad una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti.
• una filiale dell’American Tobacco è stata incriminata per la
fissazione dei prezzi (la pratica di prezzi sottocosto per eliminare un
prodotto competitivo). Ciò ha indotto il Dipartimento di Giustizia
statunitense a presentare una petizione contro la holding.
• La Corte ha pertanto addebitato all’American Tobacco Company di
aver violato lo Sherman Anti-Trust Act del 1890, che metteva fuori
legge le restrizioni sul commercio e i tentativi tra i concorrenti di
monopolizzare un mercato.
• La decisione di condanna è arrivata appena due settimane dopo un
caso simile contro John D. Rockefeller 's Standard Oil Company.
PREZZI PREDATORI
• Con prezzo predatorio si intende la pratica di vendere un
prodotto o un servizio ad un prezzo molto basso (sottocosto).
•
Se i concorrenti o potenziali concorrenti non possono
sostenere prezzi uguali o inferiori senza perdere soldi, escono
dal mercato o scelgono di non entrare nel business. Il
commerciante ha quindi un minor numero di predatori
concorrenti, e quindi, successivamente alla diminuzione dei
prezzi, potrebbe salire i prezzi.
• In molti paesi i prezzi predatori sono considerati
anticoncorrenziali e illegali da parte dell’antitrust.
STANDARD OIL TRUST
Standard Oil Trust
• La Standard Oil, fondata nel 1870, compagnia petrolifera
completamente integrata nei settori della produzione,
trasporto, raffinazione e commercializzazione, nacque
come una società tra il noto industriale John D. Rockefeller,
suo fratello William Rockefeller, William Flagler, il chimico
Samuel Andrews, e Stephen V. Arkness.
• Inizialmente la crescita della Standard Oil era dovuta all’uso
di superiori tecnologie nella raffinazione del petrolio.
•
Successivamente la compagnia assorbì e distrusse molti
dei suoi concorrenti, prima a Cleveland, nell'Ohio, poi nel
resto del Nordest degli Stati Uniti, facendo in questo modo
fallire molti suoi concorrenti più piccoli.
• Nei primi anni, John Rockefeller guidava questo gruppo, ed era
la figura di spicco della nascente industria petrolifera americana.
Rockefeller aveva successivamente delegato rapidamente
poteri decisionali, finanziari e industriali a vari comitati, benché
possedesse il maggior numero di azioni della compagnia.
• Nel 1882, lui assieme ad i suoi soci, riunirono tutte le loro varie
compagnie, sparse tra una dozzina di stati americani, sotto un
solo trust. Il successo di tale organizzazione portò, in seguito, al
ricorso a tale forma societaria da parte di tutte le grosse
compagnie americane.
•
Allo stesso tempo negli Stati Uniti, proprio per contrastare
questo fenomeno, nacquero leggi federali e dei singoli stati per
contrastare le azioni di tali trust.
• Lo stato dell'Ohio, con successo, citò la Standard Oil imponendo
la dissoluzione del trust nel 1892. Tuttavia però la compagnia
eluse tale sentenza, semplicemente separando la gestione delle
sole società dell’Ohio dal resto della società, ma conservandone
di fatto il controllo.
• Nel 1899 la Standard Oil è diventata una holding - una
corporation chiamata Standard Oil Company of New Jersey
(SONJ), che possedeva azioni in quarantuno società, che
controllava altre compagnie che a loro volta controllavano altre
società, formando una conglomerata, controllata da un gruppo
ristretto di manager e libera da controlli esterni.
• Tale potere finì per destare l'attenzione della giustizia americana
e il Dipartimento Americano di Giustizia sottopose la holding alla
legislazione federale antitrust, lo Sherman Act del 1890.
• Così nel 1911 la Corte Suprema confermò il giudizio del primo
grado d'appello e decretò lo smembramento della holding in
trentaquattro distinte società ciascuna con un proprio distinto
management.
• Il presidente e fondatore della Standard Oil, John D. Rockefeller
da allora si ritirò in silenzio da ogni carica della compagnia pur
possedendo ancora azioni della compagnia. Il valore di tali
azioni dopo la divisione della Standard Oil aumentò
notevolmente e questo fece di Rockefeller l'uomo più ricco del
mondo.
• Le compagnie nate da tale divisione,
conservando in alcuni casi ancora il nome
originario, ciascuna con alterne vicende sono
andate a formare il cuore dell'attuale industria
petrolifera statunitense e mondiale.
THE END
Scarica

American Tobacco St Oil Santamarianova Boncristiano