Assessorato Politiche
per il Lavoro e Formazione
2
I quaderni dell’Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro
I SERVIZI DI
ORIENTAMENTO
SPECIALISTICO
NEI CENTRI PER L’IMPIEGO
DELLA PROVINCIA DI POTENZA
ANNO 2007 - 2008
NOTA REDAZIONALE
A cura di:
Lucia Carlomagno (Referente del Progetto per
la Provincia di Potenza)
Testi su procedure:
Margherita Summa (Consulente)
Caterina Cerbino (Coordinatore del Progetto)
Hanno collaborato:
M.Giuseppa Bevacqua (Consulente)
M.Concetta Calvanese (Consulente)
Teresa Calabrese (Consulente)
Luigia Carlone (Consulente)
Mario Crescente (Consulente)
Maria Assunta De Pierro (Consulente)
Mariangela A. Nocera (Consulente)
Maria Rizzitiello (Consulente)
Ivana Soda (Consulente)
Maria Lospinoso (Consulente OML)
Antonio Schettini (Consulente OML)
Maria Rosaria Sabia
Responsabile Ufficio Osservatorio sul Mercato
del Lavoro e Programmazione F.S.E.
Renato Marchese
Dirigente del Settore Lavoro, Formazione,
Politiche Sociali, Politiche Comunitarie e
Giovanili, Internazionalizzazione PMI
Elaborazione dati e grafici:
Mirella Limongi (Consulente)
Testi e commento grafici:
Vita Claps (Consulente)
Maria Filomena Vicino (Consulente)
Paola Vaiano (Consulente)
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
INDICE
INDICE DELLE TABELLE 7
INDICE DELLE FIGURE 7
PREMESSA 11
INTRODUZIONE 13
1. IL PROGETTO: I SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
15
1.1. Le attività del progetto 15
1.2. Il gruppo di lavoro del progetto 15
1.3. Descrizione dei servizi di Orientamento Specialistico 17
1.4. Procedura dei servizi di Orientamento Specialistico
21
1.4.1 Procedura: Consulenza di Orientamento
21
1.4.2 Procedura: Formazione Orientativa
25
2. SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO 29
2.1. Caratteristiche utenti: analisi per singolo Centro 29
2.2. Rilevazione efficacia e gradimento
66
2.3. Analisi dei Centri per l’Impiego e monitoraggio utenti
70
4. CONCLUSIONI
103
5. APPENDICE
105
107
109
5.1 Questionario valutazione servizio Consulenza di Orientamento
5.2 Questionario valutazione servizio Formazione Orientativa
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
INDICE DELLE TABELLE
Tab. 1.1 - Ruoli e funzioni delle risorse umane coinvolte nel progetto
16
Tab. 1.2 - Diagramma di flusso della Consulenza di Orientamento
24
Tab. 1.3 - Diagramma di flusso della Formazione Orientativa
27
INDICE DELLE FIGURE
Fig.1.1 - Proiezione dati complessivi Consulenza di Orientamento
19
Fig.2.1 CPI Potenza - Distribuzione utenza per sesso 29
Fig.2.2 CPI Potenza - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso 30
Fig.2.3 CPI Potenza - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso
30
Fig.2.4 CPI Potenza - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale
31
Fig.2.5 CPI Potenza - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
32
Fig.2.6 CPI Potenza - Analisi riepilogativa per fasce di età, titolo di studio e condizione occupazionale
33
Fig.2.7 CPI Lauria - Distribuzione utenza per sesso
34
Fig.2.8 CPI Lauria - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso
34
Fig.2.9 CPI Lauria - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso
35
Fig.2.10 CPI Lauria - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale
35
Fig.2.11 CPI Lauria - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza 36
Fig.2.12 CPI Lauria - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale
37
Fig.2.13 CPI Melfi - Distribuzione utenza per sesso
38
Fig.2.14 CPI Melfi - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso 38
Fig.2.15 CPI Melfi - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso
39
Fig.2.16 CPI Melfi - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale
39
Fig.2.17 CPI Melfi - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza 40
Fig.2.18 CPI Melfi - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale
41
Fig.2.19 CPI Senise - Distribuzione utenza per sesso
42
Fig.2.20 CPI Senise - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso
42
Fig.2.21 CPI Senise - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso
43
Fig.2.22 CPI Senise - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale
43
Fig.2.23 CPI Senise - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza 44
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.24 CPI Senise - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale
45
Fig.2.25 CPI Villa D’Agri - Distribuzione utenza per sesso 46
Fig.2.26 CPI Villa D’Agri - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso 46
Fig.2.27 CPI Villa D’Agri - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso
47
Fig.2.28 CPI Villa D’Agri - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale
47
Fig.2.29 CPI Villa D’Agri - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza 48
Fig.2.30 CPI Villa D’Agri - Analisi riepilogativa per fasce di età, titolo di studio e condizione occupazionale
49
Fig.2.31 SPI Laurenzana - Distribuzione utenza per sesso 50
Fig.2.32 SPI Laurenzana - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso 50
Fig.2.33 SPI Laurenzana - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso
51
Fig.2.34 SPI Laurenzana - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale
51
Fig.2.35 CPI Laurenzana - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
52
Fig.2.36 SPI Laurenzana - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale
53
Fig.2.37 SPI Baragiano - Distribuzione utenza per sesso 54
Fig.2.38 SPI Baragiano - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso 54
Fig.2.39 SPI Baragiano - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso
55
Fig.2.40 SPI Baragiano - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale
55
Fig.2.41 SPI Baragiano - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
56
Fig.2.42 SPI Baragiano - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale
57
Fig.2.43 SPI Genzano - Distribuzione utenza per sesso 58
Fig.2.44 SPI Genzano - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso 58
Fig.2.45 SPI Genzano - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso
59
Fig.2.46 SPI Genzano - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale
59
Fig.2.47 SPI Genzano - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
60
Fig.2.48 SPI Genzano - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale
61
Fig.2.49 CPA Lavello - Distribuzione utenza per sesso
62
Fig.2.50 CPA Lavello - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso 62
Fig.2.51 CPA Lavello - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso
63
Fig.2.52 CPA Lavello - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale
63
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.53 CPA Lavello - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
64
Fig.2.54 CPA Lavello - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale
65
Fig.2.55 - Soddisfazione aspettative iniziali
66
Fig.2.56 - Acquisizione maggiore conoscenza su di me e sul mondo del lavoro
67
Fig.2.57 - Utilità colloqui con il consulente di orientamento
67
Fig.2.58 - Utilità del supporto offerto dal consulente e dal personale del centro
68
Fig.2.59 - Adeguatezza del progetto personale e professionale definito
68
Fig.2.60 - Utilità organizzazione dei tempi
69
Fig.2.61 - Compatibilità dell’organizzazione dei tempi con gli impegni personali 69 Fig.2.62 - Monitoraggio utenti CPI della Provincia di Potenza
71
Fig.2.63 - Utenti monitorati CPI Provincia di Potenza
72
Fig.2.64 - Monitoraggio utenti CPI Potenza
75
Fig.2.65 - Utenti monitorati CPI Potenza 76
Fig.2.66 - Monitoraggio utenti CPI Lauria 79
Fig.2.67 - Utenti monitorati CPI Lauria 80
Fig.2.68 - Monitoraggio utenti CPI Melfi
82
Fig.2.69 - Utenti monitorati CPI Melfi
83
Fig.2.70 - Monitoraggio utenti CPI Senise
85
Fig.2.71 - Utenti monitorati CPI Senise
86
Fig.2.72 - Monitoraggio utenti CPI Villa D’Agri 88
Fig.2.73 - Utenti monitorati CPI Villa D’Agri 89
Fig.2.74 - Monitoraggio utenti SPI Laurenzana
91
Fig.2.75 - Utenti monitorati SPI Laurenzana
92
Fig.2.76 - Monitoraggio utenti SPI Baragiano 94
Fig.2.77 - Utenti monitorati SPI Baragiano 95
Fig.2.78 - Monitoraggio utenti SPI Genzano
97
Fig.2.79 - Utenti monitorati SPI Genzano
98
Fig.2.80 - Monitoraggio utenti CPA Lavello 101
Fig.2.81 - Utenti monitorati CPA Lavello 102
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
11
PREMESSA
Il processo di riforma dei Centri per l’impiego non sembra arrestarsi, teso com’è a trasformare i vecchi
uffici di collocamento, a gestione centralizzata e con finalità che potremmo definire burocratico-notarili, in moderni Centri per l’impiego. La finalità della decentralizzazione dei suddetti centri è quella di
privilegiare le attività di servizio mirate e le politiche attive e preventive. Demandando ad altra sede
la disamina dei mutamenti nella loro specificità, quel che qui interessa maggiormente è la valutazione, piuttosto attendibile, essendo trascorsi due anni dalla loro introduzione, dell’impatto dei servizi
specialistici di orientamento nei centri per l’impiego della provincia di Potenza.
Dall’analisi dei dati di seguito riportati in questa pubblicazione, si evince che il gradimento, già positivo, registrato durante il primo anno, è andato vieppiù crescendo, al di là delle più rosee aspettative.
Il dato, oltremodo significativo, è che l’utenza nutre una crescente fiducia nel servizio, segno che la
pregnanza istituzionale del Centro per l’Impiego, prima e la bontà del servizio, poi, hanno superato la
diffidenza generata dalla presenza sul mercato del lavoro di offerte ed offerenti, i cui servizi sono privi
dell’uniformità e della sistematicità, fornita dai centri, nell’accompagnamento dell’utente.
La Provincia di Potenza ha ritenuto opportuno implementare il servizio attraverso:
•
il sostegno alla consapevolezza delle dinamiche di sviluppo delle competenze e dei profili
istituzionali nell’ambito del mercato del lavoro;
•
l’acquisizione di cognizione in ordine alle variabili di rottura ed agli approcci a cui sono chiamati
i nuovi servizi;
•
la diffusione di una cultura in grado di consentire il consolidamento dei fattori di cambiamento,
sradicando le ataviche convinzioni del “posto fisso”, per promuovere i processi di auto-attivazione: è l’individuo che muove verso il lavoro e non viceversa.
Il tutto in un’ottica di decentralizzazione, nel rispetto di quello che è il dettato costituzionale, e di coordinamento fra le istituzioni ed il cittadino. La ricerca del lavoro, infatti, in tale ottica, si atteggia a Giano
bifronte e rispecchia con precisione i cardini dell’orientamento e dell’emancipazione (empowerment).
All’art. 4, la Costituzione così recita: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e
promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere,
secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
Il dettato costituzionale è sin troppo chiaro e la Provincia altro non ha fatto che metterlo in pratica,
allestendo tutto l’apparato tecnico-amministrativo. Il cittadino con il suo bagaglio di conoscenze, la sua
sensibilità, ha il compito di scegliere, adeguatamente supportato dai servizi specialistici di orientamento, il percorso più congeniale attivandosi perchè tale aspirazione assurga ad attività professionale.
Sabino Altobello
Presidente della Provincia di Potenza
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
13
INTRODUZIONE
Con il termine orientamento si suole indicare l’insieme delle attività di supporto e di facilitazione dei
processi decisionali di soggetti che, per varie ragioni professionali e non, si trovano ad un bivio e non
sanno come affrontare l’incipiente cambiamento.
Data la complessità sociale e l’incalzare dei momenti di scelta nella vita di ognuno, si tende a non
separare il processo di orientamento in fasi, ma a tracciare una linea continua, che copra, evidenziandone le asperità, ma anche i declivi, la vita dell’individuo. Orientarsi è come trovarsi da soli, in una
stanza vuota a raccontarsi i propri segreti… Ma al di là della poeticità o della prosaicità, con la quale si
suole descrivere questa scienza, quel che più conta è che essa è necessaria e sentita come tale.
In seguito a ciò, si è ritenuto che il progetto sperimentale, inserito nell’ambito di un più ampio piano
provinciale di politica attiva del lavoro, continuasse, cosicché anche l’anno lavorativo 2007-2008 ha
visto la presenza ed il consolidamento dei servizi specialistici in seno ai centri per l’impiego della
Provincia di Potenza.
Essi hanno subìto significativi mutamenti, si sono evoluti, con una precisa differenziazione e divisione
dei compiti, cosicché, ad oggi, non esiste più commistione fra i vari colloqui, ma esiste il colloquio di
orientamento di base, erogato dall’operatore del centro e la consulenza di orientamento specialistica,
somministrato dal consulente.
In fase evolutiva è anche il servizio rappresentato dal bilancio di competenze, che, quest’anno, è stato
“messo a punto”, con l’uniformare le procedure fra i consulenti stessi, il tutto nell’ottica di un costante
scambio anche interregionale, che ha visto alcuni consulenti, della Provincia di Potenza, recarsi ad un
importante appuntamento, quale è il Congresso sull’Orientamento, tenutosi, quest’anno, a Firenze.
Da questo proficuo confronto, è emerso che, pur con tutte le difficoltà dovute al territorio ed alla crisi
economica mondiale, la Basilicata, e la Provincia di Potenza, in particolare, si pongono come realtà
innovative nel campo dell’orientamento. Questo confortante dato porta a rinnovare la scommessa
circa una permanenza costante dei suddetti servizi sul territorio.
Questa pubblicazione, perciò, oltre ad essere un pò il sunto di quanto è stato realizzato, segna la
seconda tappa del processo di implementazione dei servizi specialistici sul territorio della Provincia.
Implementazione resa possibile grazie alla sinergia e alla completa integrazione dei servizi specialistici nel ventaglio dei servizi offerti dai CPI, dove il continuo confronto tra gli operatori, i responsabili
e i consulenti hanno potuto garantire agli utenti un percorso completo nell’orientamento nel mercato
del lavoro e, molte volte nei percorsi di vita non solo professionale ma anche umana e sociale.
Alfonso Salvatore
Assessore alla Formazione e al Lavoro della Provincia di Potenza
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
15
1. IL PROGETTO: I SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
1.1 Le attività del progetto
Le varie attività oggetto del progetto sono state:
1.
Programmazione e pianificazione dei servizi orientativi e degli interventi orientativi
individuali e di gruppo.
In quest’attività sono stati programmati, pianificati e organizzati i servizi e gli interventi di orientamento,
che i CPI della provincia di Potenza hanno attivato nell’arco temporale relativo alla durata del progetto.
2.
Progettazione ed attivazione di procedure, nuovi strumenti e materiali relativi ai servizi orientativi.
In quest’attività sono stati realizzati e sistematizzati i supporti e gli strumenti orientativi, impiegati,
poi, nella fase di front office con l’utenza.
3. Erogazione Servizi Orientativi
• Informazione orientativa
• Formazione orientativa
• Consulenza di orientamento specialistico
• Bilancio di competenze
4. Monitoraggio e valutazione
Con l’attività di monitoraggio si è voluto tenere sotto controllo lo sviluppo in itinere delle azioni di
orientamento, sotto il profilo della conformità al progetto di massima individuato. Con l’attività di monitoraggio si è proceduto alla raccolta sistematica delle informazioni raccolte nel corso dell’erogazione
dei servizi, attività questa, propedeutica alla successiva azione di valutazione.
Quest’ultima ha comportato, d’altra parte, la definizione delle metodologie e degli strumenti per la
misurazione dell’ efficienza e dell’efficacia delle varie attività. La valutazione successiva è, infatti, un
processo sistemico afferente all’analisi delle attività che si svolgono, con lo scopo di accertare i risultati attesi (ex-ante) o quelli ottenuti (ex-post), rispetto ad ogni specifica attività. In tal modo, si può, da
ultimo, formulare un giudizio complessivo sia sull’efficacia degli obiettivi prefissati al momento della
programmazione-progettazione, sia sull’efficienza.
1.2 Il gruppo di lavoro del progetto
Le risorse umane che sono state impiegate per lo svolgimento delle attività di orientamento, oggetto
del progetto, sono rappresentate da 14 consulenti esperti, individuati nella “LONG LIST” di esperti
della Provincia di Potenza.
Costoro, coordinati da un consulente senior esperto di orientamento, hanno svolto, fra le altre, anche
la funzione di assistenza tecnica agli operatori dei CPI nella gestione di alcune attività (accoglienza,
informazione orientativa, monitoraggio e valutazione) e quella relativa all’erogazione di altre attività,
quali la formazione orientativa e la consulenza orientativa.
16
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Tab. 1.1 Ruoli e funzioni delle risorse umane coinvolte nel progetto
RUOLO
FUNZIONE
Dirigente Renato Marchese, della U.D. sistemi
produttivi e formazione lavoro
Referente del progetto Lucia Carlomagno
Programmazione con il coordinatore delle attività da
svolgere nell’intero progetto.
Responsabile gestione e controllo per la parte
contabile
• Predisposizione di procedure relative alla parte
contabile del progetto;
• Gestione e controllo della parte contabile.
Responsabili dei CPI, degli SPI e del CPA della
Provincia di Potenza
Lucia Carlomagno, Margherita Fittipaldi,
Anna Maria Longobardi, Giulia Pittaro
Domenico Iantorno, Angela Gerardi,
Maria Domenica Rinaldi, Maria Felicia Lioi,
Grazia Perilli Giordano.
• Raccordo con il coordinatore e la referente del
progetto per l’organizzazione dei servizi orientativi e
delle attività dei vari consulenti.
Responsabile dell’Osservatorio provinciale del
lavoro
Maria Rosaria Sabia
• Raccordo con il coordinatore ed il referente del
progetto per l’analisi quantitativa e qualitativa dei
dati raccolti e per l’implementazione di ulteriori azioni
connesse al progetto.
Coordinatore del progetto
Caterina Cerbino
• Funzione di project manager;
• Coordinamento operativo del gruppo dei consulenti e
organizzazione delle attività lavorative;
• Coordinamento
metodologico-operativo nella
programmazione, pianificazione dei servizi e degli
interventi orientativi individuali e di gruppo, nella
progettazione e produzione di procedure, strumenti
e materiali per tutti i servizi orientativi;
• Raccordo con i Responsabili dei vari CPI, degli SPI e
del CPA, con le parti istituzionali, con il Responsabile
dell’Osservatorio Provinciale del mercato del lavoro;
• Programmazione e pianificazione di nuove attività
all’interno del progetto con l’Assessore di riferimento
e con il Dirigente della U.D.
Consulenti esperti
M. Giuseppa Bevacqua, M. Concetta Calvanese,
Teresa Calabrese, Luigia Carlone, Vita Claps,
Mario Crescente, Maria Assunta De Pierro,
Mirella Limongi, Mariangela A. Nocera,
Maria Rizzitiello, Ivana Soda,
Margherita Summa, Paola Vaiano,
M. Filomena Vicino.
Esperti nelle attività di:
• Programmazione e pianificazione dei servizi orientativi
e degli interventi orientativi individuali e di gruppo;
• Progettazione e produzione di procedure, strumenti e
materiali per tutti i servizi orientativi;
Assistenza tecnica agli operatori dei CPI nella gestione
delle attività di:
• monitoraggio e valutazione.
Esperti nell’erogazione delle attività di:
• informazione orientativa;
• formazione orientativa;
• consulenza orientativa.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
17
1.3 Descrizione dei servizi di orientamento specialistico
CONSULENZA DI ORIENTAMENTO
Si colloca all’interno dell’area di interventi consulenziali.
Quest’ultima rappresenta un insieme di interventi a carattere processuale - consulenza, bilancio di
competenze e counselling orientativo - che comportano un’azione di accompagnamento del soggetto per il superamento della situazione di transizione e la formulazione di un progetto formativo e
professionale.
L’azione consulenziale si caratterizza e si differenzia dagli altri servizi di orientamento per:
•
la forte centralità dei processi di attivazione delle risorse individuali e di sviluppo della
consapevolezza delle modalità soggettive di fronteggiamento;
•
il carattere “evolutivo” del setting, non connotato e connotabile dall’utente come diagnostico
valutativo. Un approccio funzionale alla costruzione di un setting adeguato e di un efficace
sviluppo dell’intervento può rintracciarsi in quello relazionale - educativo, in tal senso il
colloquio di orientamento rimane lo strumento principe dell’intervento, accompagnato da
mezzi di approfondimento, quali test, schede, ecc.;
•
una particolare attenzione alla promozione dei processi di integrazione tra identità personale e
professionale e tra individuo e contesto di riferimento;
•
la dimensione temporale dell’azione e la struttura dell’intervento fortemente connessi a
variabili specifiche, quali le caratteristiche dell’utenza e la natura dei processi di cambiamento
attivati. (Isfol - Accreditamento delle sedi orientative)
La consulenza orientativa va collocata nel quadro della career guidance (vocational and career) come
azione guida al fronteggiamento di un compito concernente l’esperienza formativa e lavorativa della
persona. Si colloca nell’ambito delle professioni d’aiuto, rappresenta un’azione di carattere processuale e richiede tempi e spazi adeguati alla maturazione personale. Si esaurisce in pochi colloqui (due
o tre al massimo).
L’obiettivo di questa azione diventa il facilitare un processo di assunzione personale e diretta di
responsabilità rispetto ad alcuni momenti di snodo del percorso formativo e lavorativo del singolo
individuo. La finalità principale coincide, con l’attivazione dell’utente che chiede aiuto nella ricerca di
risoluzione di un compito orientativo. Con il termine compito orientativo si intende un evento significativo (più o meno complesso) che la persona deve affrontare e portare al termine positivamente
per gestire in maniera soddisfacente la propria esperienza formativa e lavorativa.
Si tratta di aiutare una persona a comprendere la situazione critica in cui sta vivendo e di stimolarla,
affinchè gestisca attivamente il problema, assumendosi la responsabilità delle proprie decisioni, piuttosto che suggerirle che cosa sarebbe meglio fare in quella situazione dal punto di vista razionale, di
un individuo, comunque, estraneo ai fatti.
È un’azione nella quale il soggetto è “accompagnato” in un percorso di riflessione sul suo mondo
18
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
interno ed esterno, per proseguire, poi, nella costruzione di un progetto personale.
La consulenza implica una partecipazione attiva da parte dell’utente, si basa su un percorso di diagnosi del compito orientativo e di prefigurazione di soluzioni diverse rispetto alla situazione di snodo
di fronte alla quale l’utente si ritrova.
Prevede una prima fase dedicata all’analisi della domanda orientativa; vede svilupparsi, parallelamente, le attività di autovalutazione, con l’ausilio anche di strumenti di tipo informatico, e le attività
di raccolta di informazioni ulteriori.
Obiettivi specifici della consulenza sono:
•
Identificare i vincoli personali e di contesto che possono ostacolare il superamento del compito;
•
canalizzare le risorse soggettive per l’assolvimento del compito orientativo;
•
elaborare strategie finalizzate al fronteggiamento della fase di transizione.
In questa operazione la capacità del consulente consiste innanzitutto nel far emergere le competenze
che la persona può mettere in gioco per affrontare il suo problema orientativo; egli deve, cioè, stimolare l’utente ad attivarsi e ad organizzare le energie (cognitive, emotive, strategiche) in funzione
di una presa in carico personale del superamento del compito orientativo.
La consulenza orientativa, quindi, deve contribuire a:
•
sviluppare una maggiore consapevolezza rispetto alle risorse investibili dal soggetto nel superamento della situazione di transizione, favorendo la riorganizzazione di energie cognitive,
emotive, strategiche;
•
•
rinforzare competenze e abilità per fronteggiare il compito orientativo;
articolare in modo non conflittuale opportunità/vincoli della persona con opportunità/vincoli
del contesto. (Consolini - Pombeni 1999)
Tale tipo di intervento si può rendere necessario ogni qualvolta si riscontri da parte dell’utente difficoltà ad effettuare un’analisi elaborata del compito orientativo e della situazione di transizione, una
valutazione superficiale delle alternative di soluzione, una inadeguata capacità di riorganizzazione
delle risorse per affrontare con successo la specifica situazione di transizione o una scarsa capacità
progettuale (Pombeni, 2001).
Perché l’intervento di consulenza possa risultare efficace deve preferibilmente essere rivolto a persone in grado di maturare autonomamente, attraverso la mediazione del consulente, una evoluzione
positiva della propria condizione. Qualora si renda necessario un più articolato intervento di supporto
ed accompagnamento o di approfondimento della fase di analisi della condizione soggettiva è preferibile l’attivazione di servizi con caratteristiche differenti, qual ad esempio il counselling orientativo.
I servizi di consulenza di orientamento specialistica sono stati attivati in tutti i CPI, gli SPI e il CPA della
Provincia di Potenza, potenziati, con questo progetto nel mese di Settembre 2007 è progressivamente
cresciuti, infatti hanno avuto sempre più una maggiore richiesta fino a Maggio 2008.
Le tabelle con le figure che seguono registrano la proiezione dei dati mensili generali delle consulenze orientative di tutti i CPI, il CPA e gli SPI della Provincia di Potenza.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
19
Come evidenziato dal grafico, la linea nera rappresenta la linea di tendenza della consulenza orientativa che raffigura l’evoluzione complessiva del servizio nel periodo considerato. Considerato l’andamento della linea si può affermare che i risultati ottenuti ad oggi sono positivi.
Fig. 1 .1 - Proiezione dati complessivi Consulenza di Orientamento
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
SETTEMBRE
NOVEMBRE
GENNAIO
MARZO
MAGGIO
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
FORMAZIONE ORIENTATIVA
Sono interventi di carattere formativo finalizzati a promuovere l’auto-orientamento, a supportare la
definizione di percorsi personali di formazione e lavoro e il sostegno all’inserimento occupazionale.
I metodi di formazione orientativa hanno l’obiettivo di realizzare una modalità d’intervento efficace
che consenta, alla totalità dei destinatari, il previsto apprendimento ottimale sia dell’analisi e della
valutazione delle proprie potenzialità (conoscenze, abilità e stili professionali), sia delle tecniche di
ricerca attiva del lavoro, da utilizzare per la messa a punto e nella conseguente realizzazione di un
progetto professionale e/o formativo per il proprio futuro.
La dimensione di gruppo, attraverso la condivisione e il confronto dei vissuti, delle esperienze professionali e formative, delle aspirazioni dei partecipanti, costituisce un setting utile per l’analisi di sé,
l’esplicitazione e la progettazione di obiettivi professionali, l’apprendimento di comportamenti attivi
e uno strumento di rinforzo dell’autostima e della motivazione.
La formazione orientativa è un’attività svolta in piccoli gruppi (10-15 partecipanti), di durata variabile,
a contenuto non solo informativo, volta a offrire panoramiche su temi specifici per facilitare l’ingresso
nel mondo del lavoro.
I temi affrontati possono essere:
•
la conoscenza di sé;
•
le tecniche di ricerca di lavoro (la stesura del curriculum, la decodifica delle offerte di lavoro, etc.);
20
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
•
il funzionamento del Centro per l’impiego;
•
approfondimento della conoscenza del Mercato del Lavoro;
•
le nuove tipologie contrattuali;
•
la selezione del personale ed il colloquio di selezione;
•
approfondimenti su specifici settori e ambiti produttivi, etc.
BILANCIO DI COMPETENZE
Il bilancio di competenze è un valido strumento al servizio di percorsi di crescita professionale o di
transizioni lavorative: si tratta di un servizio ad elevato grado di specializzazione e personalizzazione utile a chi, per scelta o per necessità, deve cambiare o trovare lavoro. Il bilancio di competenze
rappresenta uno strumento elettivo per l’analisi della professionalità e delle relative caratteristiche di
spendibilità, rivolto in particolare a persone con esperienze lavorative significative. Si tratta di un ciclo
di incontri individuali con un consulente per fare l’inventario delle proprie conoscenze, competenze
e capacità di lavoro. In questo modo si può capire come usarle per cambiare lavoro, per riqualificarsi,
per trovare un’occupazione soddisfacente.
Il percorso si articola in tre fasi fondamentali:
1
accoglienza e analisi della domanda;
2
esplorazione;
3
costruzione del progetto e sintesi.
Il bilancio si centra sulla persona e si dispiega in relazione alle motivazioni con le quali la persona si
avvicina al bilancio. Dall’analisi della domanda nella prima fase:
•
si stabilisce il percorso e l’impegno tra una parte e l’altra;
•
si definiscono gli obiettivi;
•
si scelgono gli strumenti.
La seconda fase è quella più importante, il “cuore” del bilancio. Richiede più incontri e utilizza supporti
e strumenti diversi a seconda della domanda e degli obiettivi individuati. I fuochi di analisi sono:
•
la storia;
•
l’esperienza scolastica e formativa;
•
l’esperienza professionale (passata e attuale, modalità di esercitazione del ruolo);
•
l’esperienza extraprofessionale (attività esercitate in ambiti non lavorativi);
•
gli interessi professionali, le rappresentazioni del lavoro;
•
le motivazioni e i valori relativi al lavoro;
•
le risorse psicosociali;
•
le competenze possedute e attivabili e le competenze trasferibili;
•
la conoscenza del contesto e delle opportunità (settori, aree, profili...),
Nella terza fase si definiscono le ipotesi progettuali condivise dal cliente e dal consulente,
•
studio di fattibilità,
•
definizione delle priorità,
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
•
argomentazione delle scelte,
•
piano d’azione a breve, medio e lungo periodo.
21
A queste fasi si fa seguire una fase di accompagnamento che ha come obiettivo quello di monitorare
e supportare il cliente nella realizzazione del progetto.
1.4 Procedure dei servizi di orientamento specialistico
1.4.1 procedura: Consulenza di Orientamento
Scopo
Scopo della presente procedura è definire le modalità operative messe in atto per l’erogazione del
servizio specialistico di consulenza di orientamento .
Generalità
L’orientamento può essere definito come “un processo continuo di sostegno agli individui per l’intero
arco della vita, affinché essi elaborino ed attuino il loro progetto personale e professionale, chiarendo
le proprie aspirazioni e competenze, mediante l’informazione e la consulenza sul sè, sulle realtà del
mercato del lavoro, l’evoluzione dei mestieri e delle professioni”.
La procedura rientra nell’ambito del processo di erogazione del servizio specialistico di consulenza di
orientatamento; tale servizio è rivolto a persone con storie professionali significative ed ha lo scopo
di aiutare l’utente nell’individuazione delle proprie conoscenze scolastiche ed extrascolastiche, delle
proprie abilità, esperienze, bisogni, caratteristiche personali, valori ed aspettative per individuare in
modo preciso e consapevole in quale area professionale è possibile l’inserimento lavorativo e formativo attraverso un percorso che tenga conto delle eventuali esigenze di formazione e che fornisca
tutte le informazioni utili sulle professioni, sul mercato del lavoro e sull’iter occupazionale al fine di
costruire un progetto professionale contestualizzato alla propria realtà socio-professionale.
Campo di applicazione
La procedura si applica a tutte le attività inerenti l’erogazione del servizio specialistico di consulenza
di orientamento.
Responsabilità
Il processo di erogazione di tale servizio vede coinvolte le seguenti figure:
1. Il Responsabile del CPI gestisce e mette a disposizione le risorse idonee, coordina le attività, attiva
le relazioni con le organizzazioni del territorio, coinvolgendole nelle attività programmate.
2. L’operatore del servizio di orientamento di base gestisce il colloquio informativo, effettua tutte le registrazioni previste e, durante i colloqui, individua gli utenti da inviare alla consulenza di orientamento.
3. L’orientatore del servizio di orientamento specialistico gestisce tutte le attività inerenti l’erogazione
del servizio, in collaborazione con l’operatore di orientamento di base ed il Responsabile del CPI.
22
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Descrizione delle attività
La consulenza di orientamento è rivolto ad utenti, inviati dall’operatore dell’orientamento di base,
anche se non è da escludere l’accesso da altri servizi.
È una consulenza personalizzata, finalizzata a supportare la persona nella propria scelta formativa o
lavorativa, a progettare o riprogettare il proprio futuro professionale.
Compito del consulente è quello di supportare l’utente, adottando varie metodologie, nella costruzione di un progetto di vita, di formazione professionale e relazionale-sociale e di accompagnarlo nel
percorso di definizione e crescita personale nei momenti di scelta.
Al servizio si accede previo appuntamento, registrato dall’operatore dell’orientamento di base o dall’operatore dell’accoglienza, sull’apposito modello (Registro prenotazioni).
Il servizio è rivolto a tutti coloro che in fase di cambiamento e transizione hanno la necessità di essere
sostenuti nella chiarificazione, elaborazione ed implementazione del proprio progetto professionale
contestualizzato alla propria realtà socio-professionale. L’orientamento diventa, pertanto, un’esigenza
che può manifestarsi in vari momenti della vita, ovvero ogni qualvolta è necessario scegliere tra più
alternative possibili, e, come tale, non può avere limiti di alcun tipo.
La consulenza, solitamente, si articola in più colloqui individuali (da 1 a 3 incontri) da 60 min. circa,
durante i quali si raccolgono informazioni sull’utente e si definisce insieme allo stesso il percorso di
orientamento; ad inizio colloquio, il consulente presenta il servizio, poi procede alla raccolta delle
informazioni necessarie per supportare l’utente nell’elaborazione del progetto professionale (esperienze lavorative, formative, aspirazioni professionali, eventuali vincoli e obiettivi personali).
In tale fase è possibile per l’utente valutare e analizzare le proprie esperienze ed eventuali difficoltà
relative allo studio, alla formazione e al mondo del lavoro, tenendo presenti sia fattori personali (competenze, aspirazioni, interessi, disponibilità) sia fattori esterni (situazione di vita, mercato del lavoro
locale). Questi incontri, infatti, prevedono la partecipazione attiva dell’utente del servizio, il quale non
demanda il superamento degli impedimenti o la costruzione del percorso di inserimento lavorativo
e/o formativo al consulente, ma si impegna in prima persona ad attuare, con il supporto dell’esperto,
la realizzazione del piano d’azione concordato.
Durante il colloquio il consulente utilizza alcuni strumenti operativi (questionari, prove di apprendimento, check list, test, modulistica, sussidi, ecc..) da somministrare all’utente, differenti a seconda
dei suoi bisogni e della tipologia di utenza, affinché questi possa chiarire/definire le proprie risorse
ed i propri limiti.
Le informazioni acquisite, comprese quelle anagrafiche, il progetto elaborato con gli obiettivi e le fasi
di monitoraggio vengono riportate sulla Scheda Consulenza di Orientamento (SCO) che verrà aggiornata ad ogni colloquio.
Al termine della consulenza, viene somministrata la Scheda di Valutazione del Servizio (S.Val.CO), i cui
dati vengono utilizzati per l’elaborazione dell’analisi statistica.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
23
Monitoraggio
É compito del consulente esperto di orientamento verificare con frequenza stabilita (di solito semestrale) i percorsi definiti con l’utente. La verifica può essere effettuata telefonicamente o invitando
l’utente al Centro per un colloquio durante il quale viene verificato l’esito del percorso analizzando
il raggiungimento degli obiettivi definiti, eventuali ostacoli incontrati e, se necessario, ridefinendo il
progetto.
I dati forniti dal monitoraggio (esito del percorso, incidenza sull’occupabilità) vengono utilizzati per
valutare l’efficacia del servizio e definire, all’occorrenza, azioni correttive e di miglioramento.
Documenti di registrazione
•
Registro prenotazioni
•
Scheda consulenza di orientamento
•
Scheda di valutazione consulenza di orientamento
Diagramma di flusso
Di seguito è riportato schematicamente il processo di erogazione del servizio di consulenza orientativa specialistica.
24
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Tab. 1.2 - Diagramma di flusso della Consulenza di Orientamento
Pianificazione del servizio
1. definizione del calendario
appuntamenti;
2. condivisione con gli operatori
orientamento di base.
Registro
prenotazioni
Accesso al servizio
1. accesso dal colloquio di
orientamento di base
(direttamente o su
appuntamento).
Erogazione servizio
di consulenza di orientamento
1. gestione della consulenza
(individuazione del bisogno);
2. analisi del profilo individuale;
3. definizione del progetto
professionale;
4. verifica soddisfazione utenti.
Monitoraggio del servizio
1. Verifica esito del percorso e
incidenza sulla occupabilità;
2. elaborazione dati qualità ed
efficacia del servizio e
definizioni azioni correttive.
Registro
prenotazioni
Strumenti
operativi
Scheda
consulenza
orientamento
Scheda
di valutazione
Verifica
periodica
del percorso
(telefonica o
colloquio
di verifica)
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
25
1.4.2 Procedura: Formazione Orientativa
Scopo
Scopo della presente procedura è definire le modalità operative messe in atto per la progettazione
e la realizzazione di seminari orientativi, nell’ambito dell’erogazione del servizi di orientamento specialistico.
Generalità
I seminari orientativi sono interventi informativi e/o formativi con lo scopo di favorire l’auto-orientamento e di supportare l’utente nella definizione di percorsi personali di formazione a sostegno
dell’inserimento lavorativo.
Il fruitore di tale servizio, dopo aver effettuato l’analisi e la valutazione delle proprie conoscenze e
abilità professionali, avrà gli strumenti necessari per orientarsi autonomamente nel mondo del lavoro
(empowerment).
Campo di applicazione
La procedura si applica a tutte le attività inerenti la progettazione e la realizzazione di seminari
orientativi.
Responsabilità
Il processo di erogazione di tale servizio vede coinvolte le seguenti figure:
1) Il Responsabile del CPI gestisce e mette a disposizione le risorse idonee, coordina le attività, attiva
le relazioni con le organizzazioni del territorio, coinvolgendole nelle attività programmate.
2) L’operatore del servizio di orientamento di base gestisce il colloquio informativo, effettua tutte
le registrazioni previste e, durante i colloqui, individua gli utenti da inviare al servizio di formazione
orientativa.
3) L’orientatore del servizio specialistico gestisce singolarmente o congiuntamente all’operatore del
servizio di orientamento di base a seconda della tipologia di seminario, tutte le attività inerenti l’erogazione del servizio, coordinandosi con il Responsabile del CPI.
Descrizione delle attività
I seminari, rivolti generalmente ad un gruppo omogeneo per interessi o per altro, possono svolgersi
presso il Centro, un Ente pubblico od una scuola, che dispongano di un ambiente confortevole ed
idoneo con spazio sufficiente per almeno 10-15 persone.
I seminari sono finalizzati a far acquisire autonomia all’utente nella ricerca del lavoro, a promuovere
l’auto-orientamento ed a supportare la definizione di percorsi personali di formazione e lavoro ed il
sostegno all’inserimento occupazionale.
Il responsabile del Centro, l’operatore del servizio di orientamento di base e l’orientatore del servizio
26
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
specialistico devono stabilire gli incontri da organizzare sul territorio o presso il CPI.
Dopo la fase di pianificazione, durante la quale vengono definiti il calendario e gli argomenti, si passa
alla realizzazione dell’attività che consiste nella progettazione e predisposizione del materiale da
utilizzare durante la realizzazione del seminario; la raccolta delle adesioni e la verifica delle stesse
(2/3 giorni prima dell’inizio attività).
A fine attività, a tutti i partecipanti, viene somministrata una scheda di valutazione del servizio e i
dati vengono utilizzati per un’analisi statistica.
Monitoraggio
É compito del consulente di orientamento specialistico verificare con frequenza stabilita (semestrale/annuale) se vi sono state ricadute positive sull’occupabilità delle persone. La verifica può essere
effettuata telefonicamente o invitando l’utente al Centro per un colloquio durante il quale viene verificato il raggiungimento degli obiettivi definiti, eventuali ostacoli incontrati ecc..
I dati forniti dal monitoraggio (esito del percorso, incidenza sull’occupabilità) vengono utilizzati per
valutare l’efficacia del servizio e definire, se necessario, azioni correttive e di miglioramento.
Documenti di registrazione
•
Calendario seminari
•
Materiali (slide, opuscoli, ecc.)
•
Scheda di valutazione del servizio
Diagramma di flusso
Di seguito è riportato schematicamente il processo di progettazione e realizzazione dei seminari
orientativi.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Tab. 1.3 - Diagramma di flusso della Formazione Orientativa
Pianificazione del servizio
1. Definizione del calendario
dei seminari;
2. Condivisione del calendario
con gli operatori
di orientamento base.
Organizzazione del seminario
1. Progettazione di dettaglio
del seminario;
2. Verifica ed aggiornamento
materiale necessario;
3. Raccolta e registrazione
delle adesioni.
Realizzazione del seminario
1. Verifica e conferma iscrizioni;
2. Realizzazione del seminario;
3. Verifica soddisfazione
partecipanti.
Calendario
seminari
Scheda di
registrazione
Materiali
(slide, opuscoli)
Materiali
utilizzati
Scheda
di valutazione
Monitoraggio del servizio
1. Verifica esito del percorso e
incidenza sulla occupabilità;
2. elaborazione dati qualità ed
efficacia del servizio e
definizioni azioni correttive.
Verifica
periodica
del percorso
27
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
29
2. SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
2.1 Caratteristiche utenti: analisi per singolo Centro
Di seguito si riporta l’analisi delle peculiarità proprie degli utenti che, nel corso del periodo considerato, hanno usufruito dei servizi di orientamento specialistico offerti dai consulenti all’interno di ogni
CPI. Gli aspetti considerati attengono al genere, all’età, al titolo di studio, alla condizione lavorativa
ed alle aspirazioni professionali.
UTENTI CHE HANNO BENEFICIATO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO DEL CPI DI POTENZA
Fig. 2.1 CPI Potenza - Distribuzione utenza per sesso - Valori %
70
70
60
50
40
30
30
20
10
0
Maschi
Femmine
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
In relazione alla discriminante sesso, i dati relativi agli utenti che hanno usufruito del servizio mostrano una predominanza del sesso femminile, 70%, rispetto a quello maschile, 30%.
30
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.2 CPI Potenza - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso - Valori %
30
23,2
25
20,4
20
14,7
15
13,3
10
3,3
3,8
F
M
5
0
8,1
7,6
5,2
0,5
M
F
M
31-40
41-50
oltre 50
F
M
M
F
F
15-20
21-30
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Rispetto alla discriminante età, il dato più importante si registra nella fascia di età tra i 21-30 anni, con
il 20,4% di donne e 13,3% di uomini.
Fig. 2.3 CPI Potenza - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso - Valori %
40
32,2
35
30
25
20
15
10,0
10
11,9
13,7
12,3
6,2
5
0
10,4
0,0
0,0
M
F
licenza
elementare
M
F
licenza
media inferiore
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
M
3,3
F
qualifica
professionale
M
F
diploma
M
F
laurea
0,0
0,0
M
F
titolo
post-laurea
31
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
In relazione alla discriminante istruzione, il 45,9% (di cui il 32,2% donne) è in possesso del diploma; il
21,9% è in possesso del titolo di licenza media inferiore, mentre il 16,6% è in possesso della qualifica
professionale. Da ultimo, gli utenti che hanno conseguito il diploma di laurea sono il 15,6%, 12,3%
donne, il 3,3% uomini.
Fig 2.4 CPI Potenza - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale - Valori %
38,4
40
35
30
22,8
25
20
17,1
15
10
5
8,1
4,7
7,1
1,9
0
M
F
occupato
M
F
inoccupato
M
F
disoccupato
M
0,0
F
studente
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Analizzando il dato in rapporto alla situazione lavorativa si rileva che il 61,2% di coloro che hanno
usufruito dei servizi è disoccupato, mentre la restante parte e così distribuita: il 24,2%, risulta essere
inoccupato, ossia non ha svolto attività lavorativa; il 12,8% è occupato ed infine 1,9% è rappresentato
da studenti.
32
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.5 CPI Potenza - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
Agricoltura e allevamento
Ambiente
2,0%
1,0%
Amministrazione
28,6%
Artigianato artistico
5,0%
Attività commerciale
4,8%
Beni culturali
1,0%
Commerciale e marketing
10,5%
Comunicazione
3,8%
Edilizia
3,8%
Educazione e formazione
Forze armate e sicurezza
Grafica ed editoria
Ind.Agroalimentare
Informatica ed elettronica
6,7%
1,0%
1,9%
1,0%
2,9%
Metalmeccanica
Pubblica amm.ne
Ristorazione
Servizi alle persone
Servizi finanziari
Servizi sociali e sanitari
Turismo
4,8%
2,9%
6,7%
1,0%
1,0%
5,7%
1,9%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
La percentuale delle aspirazioni professionali maggiormente rappresentata rientra nel settore amministrativo con il 28,6%. A questo dato, si aggiungono le altre percentuali, degne di nota, che comprendono il settore commerciale e marketing, l’educazione e la formazione ed infine la ristorazione.
Dato, questo, indicativo di una maggiore propensione degli utenti verso il settore privato e della libera
professione, dove la professionalità richiesta è di livello medio-alto.
33
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.6 CPI Potenza - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale - Valori %
FASCE DI ETÀ
15-20
21-30
31-40
41-50
oltre 50
13,30
33,70
30,80
18,50
3,80
TITOLO DI STUDIO
LICENZA
ELEMENTARE
LICENZA MEDIA
INFERIORE
QUALIFICA
PROFESSIONALE
DIPLOMA
LAUREA
TITOLI
POST-LAUREA
0,00
21,90
16,60
45,90
15,60
0,00
CONDIZIONE ATTUALE
OCCUPATO
INOCCUPATO
DISOCCUPATO
STUDENTE
12,80
24,20
61,20
1,90
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
34
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
UTENTI CHE HANNO BENEFICIATO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
DEL CPI DI LAURIA
Fig.2.7 CPI Lauria - Distribuzione utenza per sesso - Valori %
58
60
51
42
43
34
26
17
9
0
Femmine
Maschi
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Per quanto riguarda il CPI di Lauria, l’analisi dei dati evidenzia che il 58% dell’utenza è di genere femminile.
Fig.2.8 CPI Lauria - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso - Valori %
30
23,9
25
20
23,2
16,1
13,6
15
9,0
10
7,1
5
0
0,0
0,0
M
F
oltre 50
M
F
41-50
M
F
31-40
F
M
21-30
3,2
3,9
M
F
15-20
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Un’analisi più dettagliata mostra come ben il 76,8 % dei beneficiari dei servizi specialistici sia d’età
compresa tra i 21-40 anni. Target che rappresenta, dunque, la popolazione in età da lavoro.
35
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.9 CPI Lauria - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso - Valori %
31,6
32
28
24
20
20,0
16,8 17,4
16
12
8
4
0
5,8
3,9
0,0
1,9
0,7
M
F
licenza
elementare
M
F
licenza
media inferiore
1,9
F
M
qualifica
professionale
M
M
F
diploma
0,0
F
0,0
F
M
laurea
titolo
post-laurea
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Rilevante appare il numero di coloro che, in possesso del diploma, (51,60%) si rivolgono ai servizi di
orientamento per definire e/o modificare il proprio percorso professionale.
Fig.2.10 CPI Lauria - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale - Valori %
40,0
40
35
34,2
30
25
20
15
10
5
9,7
9,7
1,3
0
M
F
occupato
M
3,9
F
inoccupato
0,7
F
M
disoccupato
M
0,7
F
studente
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Così come quelli precedenti, anche i dati relativi alla condizione attuale sono altamente significativi:
infatti gran parte degli utenti, il 74,2%, che si sono rivolti al servizio di orientamento specialistico del
CPI di Lauria, sono disoccupati.
36
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.11 CPI Lauria - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
Amministrazione
Audiovisivi e spettacolo
7,4%
0,7%
Commerciale
6,6%
Edilizia
Educazione e formazione
Forze armate e sicurezza
10,3%
2,2%
1,5%
Informatica ed elettronica
Ind.Agroalimentare
Metalmeccanica
Moda e abbigliamento
3,0%
2,2%
1,5%
20,6%
Pubblica amm.ne
14,0%
Ristorazione
Servizi alle persone
8,1%
Servizi finanziari
11,0%
Servizi sociali e sanitari
11,0%
Trasporti
Turismo
3,7%
2,2%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Rispetto alle aspirazioni professionali, gli utenti di questo centro rappresentano la cartina al tornasole
del contesto economico e sociale del territorio, che ne influenza la cultura e la politica socio-economica. È alta, infatti, la percentuale di coloro che mostrano interesse per un impiego legato alla
Pubblica amministrazione, indice di un’esigenza di stabilità e di continuità lavorativa garantita dallo
Stato. Infatti questo territorio è caratterizzato da una presenza numerosa di uffici e strutture pubbliche
(ospedali, centri di assistenza, sportelli decentrati della regione e della provincia, comunità montane,
scuole), che negli anni hanno impiegato la maggior parte dei residenti. Singolare è anche la percentuale di coloro che collocano le loro aspirazioni nel campo della ristorazione, motivata, evidentemente, dalla vocazione turistica del territorio.
37
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.12 CPI Lauria - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale - Valori %
FASCE DI ETÀ
15-20
21-30
31-40
41-50
oltre 50
7,10
39,30
37,50
16,3
0,00
TITOLO DI STUDIO
LICENZA
ELEMENTARE
LICENZA MEDIA
INFERIORE
QUALIFICA
PROFESSIONALE
DIPLOMA
LAUREA
TITOLI
POST-LAUREA
0,70
34,20
5,80
51,60
7,70
0,00
CONDIZIONE ATTUALE
OCCUPATO
INOCCUPATO
DISOCCUPATO
STUDENTE
19,40
5,20
74,20
1,40
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
38
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
UTENTI CHE HANNO BENEFICIATO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
DEL CPI DI MELFI
Fig.2.13 CPI Melfi - Distribuzione utenza per sesso - Valori %
60
53
47
51
43
34
26
17
9
0
Femmine
Maschi
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Al quanto omogenea risulta la distribuzione degli utenti che hanno beneficiato del servizio di orientamento presso il CPI di Melfi. Il grafico mostra, infatti, come irrilevante sia la differenza tra uomini e donne.
Fig.2.14 CPI Melfi - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso - Valori %
30
25
20,7
20
14,7
15
10,8
10
5
22,4
2,6
1,6
M
F
9,5
7,8
0
oltre 50
M
F
41-50
M
F
31-40
F
M
21-30
5,6
4,7
M
F
15-20
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Per quel concerne la distribuzione dell’utenza per fasce d’età, il dato più significativo risulta quello
inerente alla fascia compresa fra i 21-30 anni, pari al 43,10%.
39
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.15 CPI Melfi - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso - Valori %
29,3
30
24,1
26
23
19
17,2
12,9
15
11
8
4
0
1,3
0,0
M
F
3,9
1,3
M
licenza
elementare
M
F
licenza
media inferiore
F
qualifica
professionale
3,0
M
F
M
diploma
5,6
F
laurea
0,9
0,4
M
F
titolo
post-laurea
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
In relazione al titolo di studio, si assiste ad un grado di scolarizzazione medio-bassa, con il 53,40%
dell’utenza in possesso del diploma, ed il 30,1% della licenza media.
Fig.2.16 CPI Melfi - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale - Valori %
40
36,6
35
33,2
30
25
20
15
11,2
10
5
4,7
4,7
M
F
7,3
0,9
0
M
occupato
F
inoccupato
M
F
disoccupato
M
1,3
F
studente
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Anche per il CPI di Melfi, la maggior parte dell’utenza si trova in stato di disoccupazione, il 69,5%, dato
pressoché omogeneo fra i due sessi.
40
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.17 CPI Melfi - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
agricoltura e allevamento
Ambiente
Amministrazione
Attività commerciale
Audiovisivi e spettacolo
Beni culturali
Chimica
Commerciale e marketing
Comunicazione
Edilizia
Educazione e formazione
Forze armate e sicurezza
Grande distribuzione
Industria agroalimentare
Informatica ed elettronica
Metalmeccanica
no profit
Pubblica amm.ne
Ristorazione
Servizi alle persone
Servizi sociali e sanitari
Servizi finanziari
Sport
Trasporti
Turismo
0,8%
0,8%
13,3%
2,9%
0,4%
0,4%
2,9%
5,4%
0,8%
9,2%
0,8%
0,4%
4,1%
6,2%
9,5%
14,5%
0,4%
3,9%
5,8%
7,8%
3,3%
0,8%
1,6%
1,2%
1,6%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
A confermare la teoria dell’influenza che l’ambiente esercita sulla cultura dell’uomo, è il dato che il
CPI di Melfi ha registrato presso i propri utenti, dove, la vocazione industriale del territorio, legata alla
SATA e, di conseguenza, alle infrastrutture e alla presenza di Pubblici Uffici, ha orientato le aspirazioni
professionali degli utenti maggiormente verso il settore dell’industria metalmeccanica, elettronica e
agroalimentare e verso i settori della Pubblica Amministrazione e dell’edilizia. Anche il settore dei
servizi alla persona, in forte ascesa, anche se legato ai finanziamenti pubblici, fa registrare un grado
di interesse che coinvolge quasi l’8% degli aspiranti lavoratori.
41
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.18 CPI Melfi - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale - Valori %
FASCE DI ETÀ
15-20
21-30
31-40
41-50
oltre 50
10,30
43,10
22,50
20,30
3,9
TITOLO DI STUDIO
LICENZA
ELEMENTARE
LICENZA MEDIA
INFERIORE
QUALIFICA
PROFESSIONALE
DIPLOMA
LAUREA
TITOLI
POST-LAUREA
1,30
30,10
5,20
53,40
8,60
1,30
CONDIZIONE ATTUALE
OCCUPATO
INOCCUPATO
DISOCCUPATO
STUDENTE
9,50
18,50
68,80
2,20
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
42
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
UTENTI CHE HANNO BENEFICIATO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
DEL CPI DI SENISE
Fig.2.19 CPI Senise - Distribuzione utenza per sesso - Valori %
64
70
60
50
36
40
30
20
10
0
Femmine
Maschi
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
La registrazione dell’utenza, effettuata presso il C.p.i. di Senise, ha visto un’alta percentuale femminile, pari al 64%.
Fig.2.20 CPI Senise - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso - Valori %
38,1
40
33
27
23,8
21,4
20
14,3
13
7
0
0,0
0,0
0,0
0,0
M
F
M
F
oltre 50
41-50
2,4
M
0,0
F
31-40
F
M
21-30
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
In relazione alla discriminante età, la quasi totalità dell’utenza è al di sotto dei 40 anni.
M
F
15-20
43
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.21 CPI Senise - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso - Valori %
29,6 29,5
30
26
22,7
23
19
15
11
8
4
0
4,6
0,0
2,3
0,0
M
M
F
licenza
elementare
F
0,0
0,0
F
M
licenza
media inferiore
6,8
4,6
qualifica
professionale
M
M
F
diploma
0,0
M
F
laurea
F
titolo
post-laurea
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
In relazione al titolo di studio si assiste ad una sostanziale prevalenza di coloro che hanno un titolo
medio-basso (diploma-licenza media), pari all’86,4%.
Fig.2.22 CPI Senise - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale - Valori %
75,0
80
70
60
50
40
30
20,5
20
10
0
0,0
2,3
2,3
M
F
M
occupato
0,0
F
inoccupato
M
0,0
F
disoccupato
0,0
M
F
studente
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Rispetto allo stato occupazionale, emerge il dato relativo all’inoccupazione, che si attesta intorno al
77,3%, percentuale rappresentata in larga parte da donne, 75%.
44
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.23 CPI Senise - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
Amministrazione
1,6%
Commercio
16,4%
Edilizia
4,9%
Industria
4,9%
Pubblica amm.ne
49,2%
Servizi sociali e sanitari
Turismo
18%
4,9%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
È ancora il settore della Pubblica Amministrazione a farla da padrone tra le aspirazioni professionali
degli utenti che hanno usufruito dei servizi specialistici, dove presso il CPI di Senise raggiunge addirittura il 50%. In genere si tratta di aspirazioni modeste, dove si desidererebbe ricoprire ruoli che
richiedono una formazione di livello medio, quali lavoro d’ufficio, collaboratori scolastici, personale
amministrativo, segnale questo di un territorio deprivato di un sistema propulsivo atto a suggerire
attività imprenditoriali.
45
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.24 CPI Senise - analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale - Valori %
FASCE DI ETÀ
15-20
21-30
31-40
41-50
oltre 50
23,80
52,40
23,80
0,00
0,00
TITOLO DI STUDIO
LICENZA
ELEMENTARE
LICENZA MEDIA
INFERIORE
QUALIFICA
PROFESSIONALE
DIPLOMA
LAUREA
TITOLI
POST-LAUREA
0,00
27,30
6,90
59,10
6,80
0,00
CONDIZIONE ATTUALE
OCCUPATO
INOCCUPATO
DISOCCUPATO
STUDENTE
2,30
77,30
20,50
0,00
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
46
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
UTENTI CHE HANNO BENEFICIATO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
DEL CPI DI VILLA D’AGRI
Fig 2.25 CPI Villa D’Agri - Distribuzione utenza per sesso - Valori %
70
70
60
50
40
30
30
20
10
0
Femmine
Maschi
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
A Villa D’Agri il 70% dei beneficiari è femminile.
Fig2.26 CPI Villa D’Agri - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso - Valori %
29,5
30
22,9
25
20
13,3
15
9,5
10
5
0
8,6
6,7
1,9
1,0
M
F
3,8
M
oltre 50
2,9
F
41-50
F
M
31-40
F
M
21-30
M
F
15-20
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
In linea con il trend evidenziato negli altri centri, anche a Villa D’Agri, gran parte dell’utenza appartiene alla fascia di età 21-40 anni.
47
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.27 CPI Villa D’Agri - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso - Valori %
37,7
40
35
30
25
20
14,9
15
15,8
10,5
10
5
0
0,0
7,9
7,0
6,1
0,0
0,0
0,0
F
M
qualifica
professionale
M
F
licenza
media inferiore
M
F
licenza
elementare
M
M
F
diploma
0,0
M
F
laurea
F
titolo
post-laurea
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Nella categoria istruzione si registra un dato ricorrente, che vede emergere un’alta percentuale di
utenza, ricadente nella scolarizzazione medio-bassa, in particolare il 47,7% ha conseguito il diploma,
il 30,7% la licenza media, più un 13,1% una qualifica professionale.
Fig.2.28 CPI Villa D’Agri - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale - Valori %
46,7
50
44
38
31
26,7
25
19
10,5
13
4,8
6
0
0,0
M
F
occupato
7,6
1,9
1,9
M
F
inoccupato
M
F
disoccupato
M
F
studente
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Il dato precedente è confermato per la discriminante “condizione attuale” che registra una predominanza di disoccupati pari al 73,4% di cui il 46,7% donne.
48
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.29 CPI Villa D’agri - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
Agricoltura e allevamento
1,1%
Ambiente
4,3%
Amministrazione
11,7%
Audiovisivi e spettacolo
2,1%
Beni culturali
2,1%
Chimica
2,1%
Comunicazione
1,1%
Edilizia
13,8%
Educazione e formazione
2,1%
Forze armate e sicurezza
2,1%
Grafica
Grande distribuzione
2,1%
1,1%
Informatica ed elettronica
Industria
Ind.Agroalimentare
Metalmeccanica
Moda e abbigliamento
Pubblica amm.ne
Ristorazione
Servizi alle persone
Servizi sociali e sanitari
Turismo
3,2%
1,1%
1,1%
4,3%
7,4%
8,5%
5,3%
5,3%
13,8%
4,3%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Il CPI di Villa d’Agri si caratterizza, nella rilevazione dei dati relativi alle aspirazioni professionali, per la
pluralità dei settori rappresentati. Emergono, ma con percentuali modeste, i settori dei servizi sociosanitari, probabilmente legati alla presenza di strutture sanitarie e centri di riabilitazione, dell’edilizia,
essendo una zona caratterizzata da realtà imprenditoriali che attirano personale da fuori regione,
quali medici, bancari, ma soprattutto operai specializzati nell’estrazione del petrolio e, in linea con
il resto della provincia, quello della Pubblica Amministrazione che rimane la situazione ottimale soprattutto per donne con figli.
49
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.30 CPI Villa D’Agri - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale - Valori %
FASCE DI ETÀ
15-20
21-30
31-40
41-50
oltre 50
11,40
42,80
32,40
10,50
2,90
TITOLO DI STUDIO
LICENZA
ELEMENTARE
LICENZA MEDIA
INFERIORE
QUALIFICA
PROFESSIONALE
DIPLOMA
LAUREA
TITOLI POST
LAUREA
0,00
30,70
13,10
47,70
7,90
0,00
CONDIZIONE ATTUALE
OCCUPATO
INOCCUPATO
DISOCCUPATO
STUDENTE
4,80
12,40
73,40
9,50
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
50
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
UTENTI CHE HANNO BENEFICIATO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
DELLO SPI DI LAURENZANA
Fig.2.31 SPI Laurenzana - Distribuzione utenza per sesso - Valori%
58
60
51
42
43
34
26
17
9
0
Femmine
Maschi
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Cosi come tutti i CPI, anche lo sportello di Laurenzana registra una predominanza di donne che hanno
beneficiato del servizio.
Fig.2.32 SPI Laurenzana - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso - Valori %
30
25,0
25
20
16,7
16,7
15
8,3
10
5
0
8,3
8,3
8,3
3,3
0,0
0,0
M
F
oltre 50
M
F
41-50
M
F
31-40
F
M
21-30
M
F
15-20
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Osservando la distribuzione in relazione al parametro classe di età si denota la prevalenza di soggetti che
ricadono nella fascia di 31-40 (33,3%), a differenza degli altri centri, in numero maggiore di uomini.
51
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.33 SPI Laurenzana - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso - Valori %
30
25,0
26
23
16,7
19
16,7
16,7
15
11
8,3
8
4
0
8,3
0,0
0,0
licenza
elementare
0,0
0,0
F
M
8,3
M
M
F
licenza
media inferiore
F
qualifica
professionale
M
F
M
diploma
F
0,0
M
laurea
F
titolo
post-laurea
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Con riferimento al grado di istruzione, questo SPI non conferma il trend emerso finora, infatti, il 41,7%
è rappresentato da soggetti che hanno conseguito un diploma di scuola media superiore, il 16,7% è
in possesso di laurea, il 16,6% di licenza media inferiore e il 25% di una qualifica professionale. Anche
qui la presenza degli uomini è maggiore rispetto alle donne.
Fig.2.34 SPI Laurenzana - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale - Valori %
50
41,7
44
33,3
38
31
25
16,7
19
13
8,3
6
0
M
0,0
0,0
0,0
F
occupato
M
inoccupato
F
M
F
disoccupato
0,0
M
F
studente
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Per quel che riguarda la condizione occupazionale, la maggior parte degli utenti del servizio specialistico è disoccupato, ma è comunque rilevante il dato (8,3%) di chi, in condizione lavorativa attiva, si
rivolge al Centro per usufruire dei servizi di consulenza specialistica.
52
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.35 SPI Laurenzana - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
Ambiente
6,3%
Amministrazione
25,0%
Attività commerciale
12,5%
Beni culturali
12,5%
Chimica
6,3%
Edilizia
6,3%
Grafica ed editoria
6,3%
Ristorazione
12,5%
Servizi sociali e sanitari
12,5%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Pur rimanendo la percentuale maggiore, il 25% affascinata dall’impiego nella Pubblica Amministrazione, i desiderata degli utenti del CPI di Senise rientrano nei settori dei servizi socio-sanitari, della
ristorazione, delle attività commerciali ed infine dei beni culturali. Campo, quest’ultimo giustificabile
dalla peculiarità di quest’area, caratterizzata dalla presenza di scavi archeologici, che così come dichiarano gli utenti, rappresenta una reale opportunità di impiego.
53
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.36 SPI Laurenzana - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale - Valori %
FASCE DI ETÀ
15-20
21-30
31-40
41-50
oltre 50
8,30
25,00
33,30
20,00
8,30
TITOLO DI STUDIO
LICENZA
ELEMENTARE
LICENZA MEDIA
INFERIORE
QUALIFICA
PROFESSIONALE
DIPLOMA
LAUREA
TITOLI
POST-LAUREA
0,00
16,60
25,00
41,70
16,70
0,00
CONDIZIONE ATTUALE
OCCUPATO
INOCCUPATO
DISOCCUPATO
STUDENTE
8,30
16,70
75,00
0,00
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
54
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
UTENTI CHE HANNO BENEFICIATO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
DELLO SPI BARAGIANO
Fig.2.37 SPI Baragiano - Distribuzione utenza per sesso - Valori in %
63
70
60
50
37
40
30
20
10
0
Femmine
Maschi
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Anche lo sportello di Baragiano conferma la tendenza degli altri CPI, con una predominanza di donne
che ha beneficiato del servizio di consulenza specialistica (63%).
Fig.2.38 SPI Baragiano - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso - Valori %
40
30,9
33
27
21,0
20
16,0
13
7
9,9
2,5
3,7
M
F
0
oltre 50
7,4
6,2
1,2
1,2
M
F
41-50
M
F
F
M
31-40
21-30
M
F
15-20
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
La maggior parte degli utenti (46,91%) si colloca nella fascia i 21-30 anni, il 30, 86% nella fascia 31-40
anni. I rimanenti sono equamente distribuiti nelle altre fasce d’età.
55
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.39 SPI Baragiano - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso - Valori %
33,7
35
30
25
22,5
20,0
20
15
10,0
10
5
0
5,0
2,5
3,8
0,0
0,0
M
M
F
licenza
elementare
M
F
licenza
media inferiore
F
qualifica
professionale
F
M
M
diploma
2,5
0,0
0,0
M
F
laurea
F
titolo
post-laurea
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
In merito al titolo di studio, il dato rilevante (53,7%) è la percentuale di utenti in possesso della licenza
media. La bassa scolarizzazione giustifica la condizioni lavorativa e le aspettative degli utenti incontrati.
Fig.2.40 SPI Baragiano - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale - Valori %
48,1
50
44
38
29,6
31
25
19
14,8
13
6
0
2,5
4,9
F
M
0,0
0,0
occupato
M
F
inoccupato
M
F
disoccupato
0,0
M
F
studente
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
I disoccupati sono il 77,7% con una percentuale di donne pari al 48,1%. Il 19,7% è inoccupato, sempre
con una percentuale maggiore di donne (14,8%).
56
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.41 SPI Baragiano - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
Agricoltura e allev
2,3%
Amministrazione
14,0%
Commercio
Edilizia
18,6%
2,3%
Industria
Pubblica amm.ne
27,9%
7,0%
Servizi sociali e sanitari
Turismo
23,3%
4,7%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
L’industria e i servizi sociali e sanitari sono le aree di interesse professionale maggiormente ambite
dagli utenti del servizio di orientamento specialistico dello SPI di Baragiano. In linea con il contesto
territoriale, dove negli anni si va delineando una realtà industriale sempre più promettente, i giovani
disoccupati dei comuni afferenti allo SPI considerano, al di là del titolo di studio posseduto, o della possibilità di realizzazione personale, il profilo di operaio generico la condizione accettabile per non emigrare, così come il settore dei servizi sociali, a cui maggiormente interessate sono le donne, con profili
professionali deboli, che vedono l’assistenza domiciliare agli anziani l’unico impiego accessibile.
57
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.42 SPI Baragiano - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale - Valori %
FASCE DI ETÀ
15-20
21-30
31-40
41-50
oltre 50
8,64
46,91
30,86
7,41
6,17
TITOLO DI STUDIO
LICENZA
ELEMENTARE
LICENZA MEDIA
INFERIORE
QUALIFICA
PROFESSIONALE
DIPLOMA
LAUREA
TITOLI POST
LAUREA
2,50
53,70
8,80
32,50
2,50
0,00
CONDIZIONE ATTUALE
OCCUPATO
INOCCUPATO
DISOCCUPATO
STUDENTE
2,50
19,70
77,70
0,00
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
58
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
UTENTI CHE HANNO BENEFICIATO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
DELLO SPI DI GENZANO DI LUCANIA
Fig.2.43 SPI Genzano - Distribuzione utenza per sesso - Valori in %
56
60
51
44
43
34
26
17
9
0
Femmine
Maschi
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Presso lo SPI di Genzano di Lucania, il 56% degli utenti è rappresentato da uomini, dato in controtendenza rispetto agli altri CPI e simile allo SPI di Laurenzana.
Fig.2.44 SPI Genzano - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso - Valori %
60,0
60
50
36,0
40
30
20
10
0
11,0
0,0
M
0,0
0,0
0,0
M
F
F
oltre 50
41-50
F
M
31-40
0,0
1,0
0,0
F
M
F
M
21 30
-
15-20
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Molto giovane è il target di coloro che hanno usufruito del servizio di orientamento specialistico,
infatti la maggior parte rientra nella fascia 21-30 (60% e tutti uomini) e in quella 31-40 anni (47%)
di cui il 36% di uomini.
59
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.45 SPI Genzano - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso - Valori %
40
29,5
33
27
21,8
19,2
20
13
6,4
7
0
18,0
0,0
M
M
F
licenza
elementare
F
F
M
licenza
media inferiore
qualifica
professionale
2,6
1,3
1,3
0,0
M
M
F
diploma
0,0
0,0
F
F
M
laurea
titolo
post-laurea
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Poco meno della metà (48,7%) di coloro che si sono rivolti allo SPI di Genzano sono in possesso di
una scolarizzazione di livello medio- basso.
Fig.2.46 SPI Genzano - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale - Valori %
46,0
50
44
38,0
38
31
25
19
13
6
0
1,0
M
3,0
F
occupato
5,0
6,0
M
F
0,0
inoccupato
M
F
disoccupato
0,0
M
F
studente
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Anche lo sportello di Genzano di Lucania registra, fra coloro che hanno beneficiato del servizio di
consulenza orientativa, una predominanza di disoccupati, con una percentuale pari all’84%.
60
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.47 SPI Genzano - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
Agricoltura e allevamento
3,5%
Ambiente
4,7%
Amministrazione
8,2%
Attività commerciale
3,5%
Beni culturali
1,2%
Chimica
1,2%
Commerciale
Comunicazione
15,3%
1,2%
Edilizia
3,5%
Educazione e formazione
3,5%
Industria
Ind.Agroalimentare
Informatica ed elettronica
8,2%
1,2%
2,4%
Metalmeccanica
Pubblica amm.ne
8,2%
8,2%
Ristorazione
Servizi alle persone
Servizi finanziari
Servizi sociali e sanitari
Sport
Trasporti
Turismo
5,9%
3,5%
4,7%
2,4%
4,7%
7,1%
1,2%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Fatta eccezione per una piccola percentuale, il 15%, interessata al settore del commercio, gli utenti
dello SPI di Genzano hanno espresso aspirazioni professionali rientranti in tutti i settori possibili del
mercato del lavoro, dai trasporti all’ambiente, all’edilizia, ai beni culturali, alla metalmeccanica e così
via, settori che solo in parte incontrano la possibilità occupazionale del mercato locale, essendo esso
di diversa vocazione, quale l’agricoltura e la cerealicoltura.
61
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.48 SPI Genzano - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale - Valori %
FASCE DI ETÀ
15-20
21-30
31-40
41-50
oltre 50
1,00
60,00
47,00
0,00
0,00
TITOLO DI STUDIO
LICENZA
ELEMENTARE
LICENZA MEDIA
INFERIORE
QUALIFICA
PROFESSIONALE
DIPLOMA
LAUREA
TITOLI POST
LAUREA
0,00
48,70
7,70
39,80
2,90
0,00
CONDIZIONE ATTUALE
OCCUPATO
INOCCUPATO
DISOCCUPATO
STUDENTE
4,00
11,00
84,00
0,00
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
62
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
UTENTI CHE HANNO BENEFICIATO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
DEL CPA DI LAVELLO
Fig.2.49 CPA Lavello - Distribuzione utenza per sesso - Valori %
65
70
60
50
40
35
30
20
10
0
Femmine
Maschi
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Il 65% di coloro che si sono rivolti al CPA di Lavello per beneficiare dei servizi di consulenza orientativa
è costituito da donne.
Fig.2.50 CPA Lavello - Distribuzione utenza per fascia di età e sesso - Valori %
40
32,4
33
27
17,6
20
13
7
14,8
9,3
3,7
0
M
0,9
F
oltre 50
3,7
8,3
5,6
M
F
41-50
3,7
M
F
31-40
F
M
21-30
M
F
15-20
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
L’età degli utenti è compresa tra i 21-30 anni, dato pari a 47,2%, di cui il 32,4% donne.
63
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.51 CPA Lavello - Distribuzione utenza per titolo di studio e sesso - Valori %
34,9
33
27
19,3
20
17,4
11,9
13
7
2,8
0,0
0
F
M
M
licenza
elementare
F
licenza
media inferiore
1,8
3,7
M
F
qualifica
professionale
5,5
F
M
M
diploma
2,8
0,0
0,0
M
F
laurea
F
titolo
post-laurea
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Il dato più significativo riguarda il 46,8% , rappresentato da soggetti che hanno conseguito un diploma di scuola media superiore, ai quali si aggiunge il 36,7% in possesso di licenza media inferiore.
Fig.2.52 CPA Lavello - Distribuzione utenza per sesso e condizione occupazionale - Valori %
35,8
40
35
29,4
30
25
20
15,6
15
11,0
10
5
2,8
2,8
0
M
F
occupato
1,8
0,9
M
F
inoccupato
M
F
disoccupato
M
F
studente
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Anche il CPA di Lavello registra un’alta percentuale di disoccupati, pari al 65,2%, di cui 35,8% di sesso
femminile.
64
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.53 CPA Lavello - Settori di attività per aspirazioni professionali dell’utenza
Agricoltura e allevamento
Ambiente
3,3%
1,1%
Amministrazione
Artigianato artistico
21,1%
3,3%
Attività commerciale
Commerciale e marketing
4,4%
1,1%
Edilizia
Educazione e formazione
Forze armate e sicurezza
5,6%
1,1%
2,2%
Grande distribuzione
Informatica ed elettronica
Industria agroalimentare
8,9%
2,2%
3,3%
16,7%
Metalmeccanica
Moda e abbigliamento
2,2%
Pubblica amm.ne
1,1%
2,2%
Ristorazione
Servizi alle persone
Servizi finanziari
7,8%
1,1%
5,6%
Servizi sociali e sanitari
Telecomunicazioni
Turismo
1,1%
4,4%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Come il CPI di Melfi, anche il Centro di Lavello registra i settori dell’industria, in particolare metalmeccanica e il settore amministrativo fra i più ambiti dagli utenti dei servizi del centro, aspirazioni legate,
probabilmente, più all’offerta del mercato locale che ad autentici desiderata.
Rilevante è anche il settore della GDO (grande distribuzione organizzata), un ambito che, come gli
utenti hanno dichiarato, potrebbe essere trainante rispetto alla produttività dell’area, così come potrebbe esserlo quello legato ai servizi alla persona.
65
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig.2.54 CPA Lavello - Analisi riepilogativa per fasce di età,
titolo di studio e condizione occupazionale - Valori %
FASCE DI ETÀ
15-20
21-30
31-40
41-50
oltre 50
12,00
47,20
26,90
9,30
4,60
TITOLO DI STUDIO
LICENZA
ELEMENTARE
LICENZA MEDIA
INFERIORE
QUALIFICA
PROFESSIONALE
DIPLOMA
LAUREA
TITOLI POST
LAUREA
2,80
36,70
5,00
46,80
5,50
2,80
CONDIZIONE ATTUALE
OCCUPATO
INOCCUPATO
DISOCCUPATO
STUDENTE
5,60
16,50
65,20
12,80
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
66
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
2.2 Rilevazione efficacia e gradimento
A conclusione di ogni consulenza di orientamento specialistica, è stato somministrato agli utenti un
questionario di soddisfazione/valutazione del servizio ricevuto.
La valutazione fornita è a risposta chiusa e il giudizio è stato classificato in 5 categorie così distribuite:
•
per nulla;
•
poco;
•
abbastanza,
•
molto;
•
eccellente.
Fig. 2.55- Soddisfazione aspettative iniziali
6% 1%
22%
27%
44%
Molto
Eccellente
Non risponde
Poco
Abbastanza
Degli utenti sottoposti al questionario di gradimento, il 93% ha espresso un giudizio positivo rispetta
alla soddisfazione delle aspettative iniziali. Mentre il 6% non ha risposto alla domanda.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
67
Fig. 2.56 - Acquisizione maggiore conoscenza su di me e sul mondo del lavoro
0% 5% 1%
18%
28%
48%
Molto
Eccellente
Non risponde
Poco
Abbastanza
Per nulla
Il 94% degli utenti che hanno usufruito di questo tipo di servizio ha dichiarato che grazie alla consulenza orientativa ha avuto una maggiore conoscenza di sé e del mondo del mercato del lavoro.
Queste informazioni permetteranno, come hanno dichiarato gli utenti, di orientarsi meglio rispetto al
proprio futuro formativo/lavorativo.
Fig. 2.57 - Utilità colloqui con il consulente di orientamento
0% 4% 1%
22%
33%
40%
Molto
Eccellente
Non risponde
Poco
Abbastanza
Per nulla
Altro dato positivo riguarda l’utilità dei colloqui orientativi, che secondo gli utenti sono stati utili al
raggiungimento dell’obiettivo prefissato nel percorso.
68
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.58 - Utilità del supporto offerto dal consulente e dal personale del centro
0%
3% 1%
26%
30%
40%
Molto
Eccellente
Non risponde
Poco
Abbastanza
Per nulla
Il 96% degli intervistati ha dichiarato che il supporto offerto dal consulente di orientamento e dal
personale del centro è stato molto positivo e utile per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Fig. 2.59 - Adeguatezza del progetto personale e professionale definito
5%
1% 0%
31%
28%
35%
Molto
Eccellente
Non risponde
Poco
Abbastanza
Per nulla
Del campione che ha usufruito del servizio, la maggior parte, il 94%, ha evidenziato a diversi livelli
(abbastanza, molto, eccellente) l’utilità del percorso in merito alla metodologia, ai luoghi ed ai materiali utilizzati rispetto agli obiettivi da raggiungere. Il restante 6% ha dichiarato che l’organizzazione
del percorso è stata poco utile.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
69
Fig. 2.60 - Utilità organizzazione dei tempi
5%
1% 0%
27%
30%
37%
Molto
Eccellente
Non risponde
Poco
Abbastanza
Per nulla
Fig. 2.61 - Compatibilità dell’organizzazione dei tempi con gli impegni personali
0%
7%
2%
19%
38%
34%
Molto
Eccellente
Non risponde
Poco
Abbastanza
Per nulla
I dati delle tabelle sopra riportate mostrano come una percentuale molto alta del campione, il 94%
nella prima tabella e il 91 % nella successiva a diversi livelli (abbastanza, molto, eccellente) ha dichiarato che l’organizzazione dei tempi del percorso è risultata sia adeguata al perseguimento degli
obiettivi attesi sia compatibile con gli impegni personali.
70
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
La restante percentuale del campione, il 6% nella prima e il 9 % nella seconda, ha dichiarato che
l’organizzazione del percorso è risultata poco o per nulla adeguata al perseguimento degli obiettivi e
incompatibile con gli impegni personali.
Di seguito si riassumono gli aspetti positivi rispetto al percorso e al consulente di orientamento, che
gli utenti hanno suggerito nei questionari.
•
Disponibilità
•
Professionalità da parte del consulente
•
Supporto ed organizzazione molto soddisfacenti
•
Utilità del percorso d’orientamento
•
Soddisfazione per le informazioni ricevute
•
Ottima collaborazione e cortesia da parte del consulente
2.3 Analisi dei Centri per l’Impiego e monitoraggio utenti
In questa sezione viene riportata la scheda dettagliata di ogni singolo centro nella quale si evidenziano le peculiarità del mercato del lavoro, i punti di forza e di debolezza e le aree di sviluppo. A questo
seguono i dati del monitoraggio sugli utenti che hanno usufruito del servizio di consulenza orientativa. Il lavoro è stato possibile grazie ad una dettagliata analisi, che è servita per conoscere l’esito e la
verifica dei piani di azione messi in atto a seguito delle consulenze specialistiche. La verifica è stata
effettuata, in primo luogo attraverso il feedback spontaneo degli utenti, che hanno ritenuto opportuno riportare personalmente le strategie messe in atto per la realizzazione del progetto professionale
e in secondo luogo, attraverso l’intervista telefonica, a 6/7 mesi dall’erogazione del servizio sull’esito
dei piani d’azione previsti nei progetti professionali definiti nelle consulenze orientative. L’intervista
telefonica, quale strumento di monitoraggio, è stata ritenuta la più opportuna in considerazione del
consistente numero di utenti da un lato e, dall’altro, per la dislocazione degli stessi sui vari territori
dei CPI. L’azione dei consulenti durante il monitoraggio è stata quella di individuare cinque categorie
entro le quali collocare gli utenti a seguito della verifica del progetto professionale, con riferimento
agli obiettivi ed alle strategie prefissate. Nello specifico si è proceduto ad individuare la seguente
tassonomia:
•
lavoro, categoria nella quale sono stati inseriti gli utenti che hanno trovato impiego a seguito
della consulenza orientativa;
•
istruzione e formazione, categoria nella quale sono rientrati gli utenti che hanno intrapreso un
percorso di studi professionale e/o di istruzione;
•
tirocini, nella quale sono stati inseriti coloro che hanno intrapreso un percorso professionale volto
all’acquisizione di nuove competenze (questa attività si è svolta in sinergia con il servizio a ciò
preposto nell’ambito dei servizi dei CPI);
71
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
•
ricerca lavoro, categoria nella quale sono stati inseriti gli utenti che sono impegnati in un
percorso di ricerca attiva del lavoro, contattando aziende, sostenendo colloqui di selezione,
rispondendo ad inserzioni, inviando curricula;
•
altro, così come è stata definita l’ultima categoria, nella quale sono confluite attività diversificatesi in base al singolo centro.
Fig. 2.62 - Monitoraggio utenti CPI della Provincia di Potenza - Totale CPI Provincia
Utenti non monitorati
14%
Utenti monitorati
86%
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Rispetto al totale degli utenti che hanno usufruito di una consulenza specialistica nei CPI della Provincia
di Potenza, l’86% è stato contattato per il monitoraggio. Sono stati esclusi da questa tipo di analisi,
coloro che hanno intrapreso il percorso di consulenza in prossimità dell’attività di monitoraggio.
Dall’analisi dei dati si evidenzia un tasso fortemente positivo rispetto ai percorsi intrapresi durante
ogni singola consulenza specialistica di orientamento. Tale valore rappresenta un importante indicatore della qualità e dell’efficacia del servizio erogato.
72
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.63 - Utenti monitorati CPI Provincia di Potenza
26,82%
Lavoro
Istruzione e formazione
20,05%
Tirocinio
2,51%
Ricerca lavoro
36,22%
Altro
14,41%
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Nello specifico, così come riportato nel grafico, la maggior parte degli utenti monitorati, il 36,22%,
rientra nella categoria ricerca del lavoro. Il 26,82 ha trovato un’ impiego mentre il 20,05% rientra
nella categoria istruzione e formazione. Il 14, 41% dei monitorati, appartiene alla categoria altro, che
a seconda dei CPI rappresenta coloro che sono stati inseriti nel progetto di cittadinanza solidale, che
svolgono attività di servizio civile volontario, che appartengono alle fasce deboli o che non hanno
intrapreso alcuna azione. In ultimo il 2,51% degli utenti svolge un tirocinio formativo.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
73
RISULTATI MONITORAGGIO PER OGNI SINGOLO CENTRO
PROVINCIA DI POTENZA
Superficie: 6.548 kmq
Totale abitanti: 387.818
Comuni: 100
CPI: 5
SPI: 3
CPA: 1
La distribuzione degli occupati per settore di attività mette in evidenza la capacità attrattiva dell’industria manifatturiera sulla manodopera locale. Quasi 1/3 degli occupati provinciali, è impiegato nel
settore secondario. Le quote del settore agricolo e di quello del commercio assorbono da sole il 61,8%
del totale delle imprese; piuttosto modesta è la presenza di attività artigianali (23,4%). Nel 2007 si
è rilevata una crescita molto bassa del numero di attività imprenditoriali (1,12). Infatti, il 66% delle
aziende agricole presenti in Basilicata sono state censite nella provincia di Potenza, con una superficie
agricola di poco inferiore al 70%, e di dimensioni che mediamente sono tra 1 e 10 ettari (87%).
Negli anni recenti accanto al consolidamento della realtà economica gravitante intorno al complesso
Fiat, si è segnalato un processo di crescita industriale, basato su unità di piccole dimensioni in settori
tradizionali, meccanico, manifatturiero e una rinnovata crescita del settore agroalimentare. A questo
incremento produttivo non è seguito un aumento del livello di occupabilità nel suo complesso. Per
quel che concerne il lavoro atipico, convenzionalmente identificato con i lavoratori in proprio e soci di
cooperative, se ne è registrato un aumento notevole, perché sempre più va radicandosi la cultura del
lavoro autonomo, favorita, inter alia, dalle agevolazioni e dai contributi regionali. Nonostante l’incidenza del lavoro autonomo sul totale degli occupati sia superiore alla media nazionale e meridionale,
la componente più vivace del mercato regionale nel periodo precedente all’inizio della programmazione comunitaria è rappresentata dal lavoro dipendente, che è riuscito a bilanciare la dinamica in
sensibile calo degli autonomi. In particolare, in merito al lavoro dipendente, si osserva che mentre in
Italia e nel Mezzogiorno, la crescita occupazionale registrata si può interamente attribuire ai lavoratori
con occupazione temporanea, nella nostra Regione è cresciuta soprattutto la componente dell’ occupazione permanente, denotando una maggiore stabilità dell’occupazione dipendente lucana. Tuttavia
la quota di lavoratori con contratti a termine rimane nella regione superiore al dato medio nazionale.
Infine, vale la pena osservare come quasi l’85% della crescita occupazionale registrata tra il 1993 -2008
sia a tempo parziale; anche se, nonostante questo, il peso percentuale del lavoro part-time rimane
nel 2007 ancora inferiore rispetto alla media nazionale e del Mezzogiorno.
74
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Di seguito sono riportati i dati raccolti durante l’attività di monitoraggio, realizzata in ogni CPI della
provincia, con riferimento ai dati derivanti dall’analisi del contesto territoriale afferente ad ogni Centro.
Si precisa che i dati relativi alla superficie e al numero degli abitanti, sono fonti Istat mentre, rispetto
agli utenti, i valori riportati sono in percentuale rispetto al totale delle consulenze effettuate.
CENTRO PER L’IMPIEGO DI POTENZA
Superficie: 3.212 kmq
Totale abitanti: 156.661
Comuni: Abriola,
la,
Brindisi
Albano
Montagna,
di
Lucania,
Calvello,
Anzi,
Avigliano,
Campomaggiore,
Balvano,
Baragiano,
Cancellara,
Bel-
Castelgrande
Castelmezzano, Filiano, Laurenzana, Muro Lucano, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa,
Pignola, Potenza, Ruoti, Sant’Angelo le Fratte, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Tito,
Trivigno, Vaglio di Basilicata, Vietri di Potenza.
Analisi del contesto
Il CPI di Potenza rappresenta un coacervo di realtà piuttosto disomogenee e peculiari. La disoccupazione in quest’area si è attestata, nel 2007, intorno al 12,3%. Dai dati in nostro possesso emerge,
che le agenzie interinali, nate in seguito alla riforma introdotta dalla legge Biagi, assumono un ruolo
sempre più preponderante nell’ incrocio domanda-offerta di lavoro. Tale ruolo è vieppiù sottolineato
dal fatto che non si registra un incremento occupazionale, soprattutto perchè le aziende preferiscono
assumere manodopera occasionale presso le suddette agenzie, le quali, per soddisfare le richieste
de quibus, cercano prevalentemente manodopera specializzata quali saldatori delle varie tipologie,
elettricisti, carrozzieri, addetti alle presse di assemblaggio, mentre vi è una richiesta minore di figure quali periti elettrici ed elettronici, periti meccanici, carrellisti specializzati. Il tasso di attività, con
particolare riferimento alla città di Potenza, risulta in linea con il dato del Mezzogiorno, ovviamente
sensibilmente più basso rispetto alla media nazionale, testimoniando una scarsa tendenza, da parte
della popolazione regionale ad offrirsi sul mercato del lavoro, tendenza che non sembra essere stata
influenzata neanche dalle dinamiche positive che hanno caratterizzato il mercato del lavoro regionale nell’ultimo decennio. Ogni località che appartiene al territorio del CPI di Potenza, si distingue
per un particolare aspetto, ma si può tranquillamente affermare che l’agricoltura e l’allevamento di
capi di bestiame rappresentano una sorta di leit-motiv che accomuna le diverse realtà. Ad Albano,
per esempio, i prodotti dell’agricoltura sono vite, mandorlo ed ulivo e molto praticate sono anche
caccia e pesca, quest’ultima, in particolare, favorita dalla presenza della vicina diga della Camastra.
A diversificarsi sensibilmente è la città di Avigliano, alla periferia della quale sorge la cartiera, realtà
molto importante a livello occupazionale per la zona, di notevoli dimensioni, tanto da rifornire gran
parte del Sud Italia. Da segnalarsi la zona industriale afferente al comune di Tito, una delle zone in-
75
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
dustriali più importanti della provincia di Potenza, nonostante la crisi economica degli ultimi anni non
l’abbia, comunque, risparmiata. Qui troviamo industrie di diversi settori, in particolar modo si segnala
il settore metalmeccanico. Tra le attrattive paesaggistiche e non si segnalano: il Parco della Grancìa,
che afferisce ai comuni di Trivigno e Brindisi Montagna, nel quale ha luogo annualmente un’importante manifestazione, a metà fra il musical e la rappresentazione in prosa, che ha come protagonista
un fenomeno di costume, anzi di vero e proprio stile di rivolta, che ha caratterizzato il sud Italia, ed
in particolar modo la Lucania, dopo l’unificazione nazionale, di ribellione contro un sistema statuale
poco propenso a riconoscere le diversità ambientali e sociali del Meridione, poco incline ad esaltare i
punti di forza del territorio, ma pronto ad imporre, per la popolazione, soltanto ad imporre gabelle e
la coscrizione obbligatoria, vissuta come una vera e propria violenza, specie dai ceti meno abbienti.
Tale fenomeno prende il nome di brigantaggio, ispiratore di tragedie collettive contro una classe
dirigente che oltraggiava, al pari di una bestemmia, la libertà di autodeterminazione dei singoli. A
Vaglio si segnala il Parco archeologico di “Serra di Vaglio”, dove è stata rinvenuta una necropoli con
tombe principesche databili tra la fine del VI sec. e la metà del V sec. a.C. Nel centro della cittadina
si trova, inoltre, il museo delle antiche genti di Lucania che offre una serie di ricostruzioni della vita
dell’abitato e del santuario.
Fig. 2.64 - Monitoraggio utenti CPI Potenza
Utenti non monitorati
2%
Utenti monitorati
98%
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Alta è la percentuale del monitoraggio effettuato nel CPI di Potenza. Il 98% degli utenti che ha usufruito del servizio specialistico è stato intervistato dai consulenti ed ha risposto propositivamente
rispetto alle domande somministrate.
76
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.65 - Utenti Monitorati CPI Potenza
26,77%
Lavoro
Istruzione e formazione
16,54%
Ricerca lavoro
22,83%
Altro
33,86%
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Da come si evince dal grafico, la categoria con il maggior numero di utenti, il 33,86%, è altro, nella
quale rientrano persone principalmente in attesa di contratto, 34, ed altre, 10, che non si sono attivate. Tra gli utenti monitorati, il 26,77% è stata inserita nella categoria lavoro, il che vuol dire che
ha trovato un’occupazione in diversi settori e con diverse tipologie contrattuali. Il 22,83% appartiene
alla categoria degli utenti che hanno intrapreso, percorsi di ricerca attiva del lavoro. Infine il 16,54%
rappresenta utenti che frequentano corsi di formazione finalizzati e non all’occupazione e corsi di
specializzazione e masters.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
77
Il CENTRO PER L’IMPIEGO DI LAURIA
Superficie: 883,93 kmq
Totale abitanti: 49.904
Comuni: Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Episcopia, Lagonegro,
Latronico, Lauria, Maratea, Nemoli, Rivello, Rotonda, Trecchina, Viggianello.
Aree di interesse naturale: Parco del Pollino, Terme di Latronico e Costa Tirrenica
Analisi del contesto
Il CPI di Lauria, pur operando in una delle zone più problematiche della Basilicata (circa 14.000 disoccupati), a fronte di un’offerta quasi inesistente, nonostante il territorio ricco di promesse per la felice
combinazione e sintesi elementi paesaggistici e culturali, rimane lo strumento primario per l’incrocio
domanda-offerta di lavoro, basato sul principio di approccio globale ai bisogni del cittadino, inteso
come soggetto attivo destinatario di servizi integrati di accompagnamento all’inserimento lavorativo.
Esso costituisce un punto di riferimento che apre la strada a servizi del tutto innovativi per chi è in
cerca e per chi offre lavoro e per chi ha bisogno di informazioni.
Dalla descrizione dell’area, oltre ad emergere profondi squilibri interni tra fascia costiera ed entroterra, da un lato, e comuni montani, dall’altro, emerge altresì, l’eccezionale dotazione di beni ambientali
(Parco Nazionale del Pollino, Terme di Latronico, e della vicina costa tirrenica di Maratea). I centri
urbani sono costituiti da realtà sufficientemente dinamiche (Lauria, Lagonegro) che potrebbero costituire le basi di appoggio per iniziative più efficaci per la valorizzazione delle risorse locali.
La dinamica socio-demografica ed economica dell’area è caratterizzata da cali notevoli della popolazione nei comuni interni, in corrispondenza del Parco del Pollino; da un crescente abbandono
dell’attività agricola caratterizzata da una forte presenza di piccole aziende, in particolare nei Comuni
di Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, Viggianello, Latronico, Lagonegro e Rotonda si sono
sviluppate e concentrate attività di trasformazione agroindustriale gestite da cooperative giovanili.
Un leggero incremento occupazionale si è avuto nel settore dell’edilizia, legato soprattutto alla “ricostruzione post sisma ‘98”.
L’industria non appare congeniale con le potenzialità della zona, infatti assorbe solo una piccola parte
della popolazione attiva, mentre la maggior parte di essa è occupata nel terziario, principalmente
pubblica amministrazione, commercio e turismo.
Il flusso turistico si concentra soprattutto sulla costa di Maratea con un forte carattere di stagionalità.
I comuni della fascia costiera (Maratea, Trecchina, Rivello), hanno beneficiato dagli anni ’70 in poi di
una serie di interventi di promozione turistica e di miglioramento viario, avvantaggiando così il flusso
turistico che ha rappresentato il volano socio economico dell’area.
In intesi, l’analisi del territorio mostra problematiche accentuate quali:
•
aumento della disoccupazione soprattutto di giovani in cerca di prima occupazione;
•
emigrazione della forza-lavoro giovane;
78
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
•
invecchiamento della popolazione;
•
difficoltà della zona a decollare;
•
impoverimento economico-culturale dell’area (aumento della dispersione scolastica);
•
decremento demografico ed alti tassi di invecchiamento della popolazione;
•
scarsa conoscenza/consapevolezza delle risorse e del valore storico ambientali del territorio;
•
mancanza di adeguate infrastrutture;
•
dispersione e frammentazione sul territorio.
Ma anche grandi potenzialità e risorse quali:
•
forte cultura dell’ospitalità, in grado di agevolare lo sviluppo delle attività economiche relative
al settore dei servizi turistici;
•
presenza nell’area di un Parco Nazionale e disponibilità di finanziamenti nazionali per le aree
parco;
•
ricco patrimonio storico-culturale;
•
permanenza di tradizioni legate all’artigianato locale;
•
diffusione di piccoli laboratori artigianali legati a tecniche di lavorazione tradizionali.
Sulla base dell’analisi condotta a livello occupazionale, dalla quale è emerso che lo stock medio dei
disoccupati iscritti al collocamento per l’anno 2007 ha raggiunto le 12.753 unità, (25,5%) su una
popolazione di 49.904 unità, si registrano le seguenti caratteristiche:
•
aumento notevole dei disoccupati (aumento dei lavoratori in cassa integrazione e in mobilità.
Ad esempio: ex LSU Pollino, ex Lucana Calzature, etc...);
•
aumento dei disoccupati in cerca di prima occupazione (classe costituita in maggioranza da
giovani diplomati e laureati e di sesso femminile);
•
aumento della disoccupazione di lungo-periodo (i disoccupati contano parecchi anni d’iscrizione);
•
tasso percentuale di disoccupazione di quest’area risulta molto elevato;
•
vaste aree di precarietà (lavoro nero).
•
insufficiente propensione all’imprenditorialità, soprattutto nel settore turistico;
•
formazione professionale insufficiente;
•
estrema polverizzazione e frammentazione delle aziende agricole e delle unità produttive;
•
scarsa apertura di piccole e medie imprese a mercati più ampi rispetto a quello locale.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
79
Fig. 2.66 - Monitoraggio Utenti CPI Lauria
Utenti non monitorati
7%
Utenti monitorati
93%
0
10 20
30
40
50
60
70
80
90
100
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Il monitoraggio è stato effettuato sul 93% del campione che ha usufruito del servizio di consulenza
specialistica di orientamento, il restante 7% non si è reso reperibile. Da quanto emerge dal grafico,
dunque, gli utenti monitorati, hanno realizzato in parte o pienamente il progetto professionale definito durante la consulenza orientativa.
80
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.67 - Utenti monitorati CPI Lauria
34,67%
Lavoro
Istruzione e formazione
Tirocinio
16,67%
2%
Ricerca lavoro
44,60%
Altro
2%
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
La maggior parte degli utenti, nello specifico il 44,60%, rientra nella categoria ricerca lavoro. Altro
dato significativo riguarda il 34,67% degli utenti che a seguito della consulenza specialistica di orientamento, ha trovato un’occupazione. Il 16,67% frequenta corsi di formazione o master, mentre il 2%
rientra nella categoria tirocini e un 2% nella categoria che in quella altro, in quest’ultima 3 utenti sono
in attesa di contratto.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
81
CENTRO PER L’IMPIEGO DI MELFI
Superficie: 1.133 kmq
Totale abitanti: 82.025
Comuni: Acerenza, Atella, Banzi, Barile, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra,
Lavello, Maschito, Melfi, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Pescopagano,
Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Chirico Nuovo, San
Fele, Tolve, Venosa.
Analisi del contesto
Melfi con i suoi 17.270 abitanti è seconda per numero di abitanti dopo il capoluogo di provincia e
quarta della Basilicata. Da cittadina la cui principale attività era l’agricoltura, Melfi oggi è si è trasformata in un centro industriale di grande importanza grazie allo sviluppo avviato dall’insediamento
Fiat/SATA nella piana di San Nicola di Melfi, che ha consentito la nascita di un indotto ed il conseguente sviluppo di molte attività commerciali e del terziario. Oltre che per i suoi monumenti, questo
centro è di forte attrazione turistica anche per la sua vicinanza a Monticchio, con i suoi laghi che da
sempre costituiscono una meta ambita anche per i turisti delle regioni limitrofe. Le acque minerali
di questa zona, famose in tutta Italia per la loro purezza, il gusto frizzante, le proprietà terapeutiche,
hanno dato vita a diversi stabilimenti dislocati sul territorio del vulture- melfese, fonti di occupazione
e di sviluppo in diversi settori.
Anche l’agricoltura rappresenta un punto di forza per questo territorio, dove occupa il 23% della popolazione attiva, con punte del 50% nei comuni di Banzi, Genzano e Ginestra. La fertilità dei terreni
della zona ha consentito lo sviluppo di diverse colture: i seminativi ed i boschi di castagni alle falde
del vulcano spento Monte Vulture, vigneti e oliveti nelle zone collinari. Dai vigneti deriva l’apprezzato
vino rosso Aglianico del Vulture DOC. Importante anche la coltivazione dell’olivo, ove viene prodotto l’olio extravergine d’oliva “Vulture” che recentemente ha ricevuto il marchio DOP. Anche questo
prodotto non si limita alla sola zona di Melfi, ma si estende ad altri comuni del Vulture come Barile,
Rionero, Rapolla, Atella e Ripacandida.
Naturalmente lo sviluppo industriale ha influenzato notevolmente le attività primarie sia dal punto
di vista occupazionale, accentuando il part-time e incentivando l’abbandono dei giovani dall’attività
agricola, sia da quello strutturale, dove la vocazione all’esportazione, ha aperto il territorio alla
globalizzazione dei mercati. Vi sono, inoltre, circa 30 aziende collegate all’indotto FIAT, tra cui Magneti
Marelli, Benteler, Proma e Lear. Altro importante impianto industriale è quello della Barilla, realizzato
nel 1987 e della Parmalat (attualmente Mister Day della Vicenzi Group) che rappresentano un’importante realtà economica sul territorio.
Il settore terziario occupa circa il 55% della popolazione attiva, suddiviso nella Pubblica Amministrazione, servizi innovativi, commercio, turismo. Anche il settore bancario, in seguito all’evoluzione
82
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
dell’economia, ha registrato un notevole impulso confermato dall’apertura di molti sportelli bancari
sul territorio.
L’analisi occupazionale presso il CPI registra una percentuale pari al 71,6% di disoccupati, mentre, un
28,4% di inoccupati, in maggioranza donne.
Le donne sono mediamente più giovani e più scolarizzate degli uomini, tuttavia incontrano maggiori
difficoltà, rispetto agli uomini, nell’accesso al mercato del lavoro.
Il tipo di profilo lavorativo lavoro maggiormente presente è quello di Operaio Generico, 35,7%,
seguono l’Impiegato Amministrativo Tecnico e Commerciale, 16,0% e l’Impiegato generico, 16,0% ed
infine il Bracciante Agricolo, 15,6%.
Fig. 2.68 - Monitoraggio Utenti CPI Melfi
Utenti non monitorati
23%
Utenti monitorati
77%
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Il monitoraggio è stato effettuato sul 77% degli utenti che hanno beneficiato del servizio, mentre il
23% non è stato monitorato poiché ha iniziato il percorso di consulenza in prossimità dell’attività di
monitoraggio.
83
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.69 - Utenti monitorati CPI Melfi
25,74%
Lavoro
Istruzione e formazione
6,93%
Tirocinio
4,95%
Ricerca lavoro
46,53%
Altro
14,85%
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Da quanto emerge dal grafico la maggiore concentrazione, il 46,53% degli utenti monitorati rientra
nella categoria Ricerca lavoro. Questo significa che gli utenti che hanno beneficiato della consulenza orientativa specialistica, sono impegnati nella ricerca attiva di un’occupazione. Il 25,74% rientra
nella categoria Lavoro, ossia, coloro che hanno trovato un impiego. Nella categoria Altro rientra il
14,85% che, dal punto di vista numerico, risulta così distribuito: 28 persone in attesa di contratto, 1
sta svolgendo il servizio civile, 3 non hanno attivato alcun tipo di percorso, e 3 non si sono attivati
nella ricerca. Il restante degli utenti monitorati rientra in parte, il 6,93%, nella categoria Istruzione e
formazione e in parte, il 4,95%, nella categoria Tirocini.
84
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
CENTRO PER L’IMPIEGO DI SENISE
Superficie: 719 kmq
Totale abitanti: 31.155
Comuni: Calvera, Carbone, Castronuovo, Cersosimo, Chiaromonte, Fardella, Francavilla, Noepoli, Roccanova, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Sant’
Arcangelo, Senise, Teana, Terranova di Pollino.
Analisi del contesto
Il CPI di Senise presenta particolarità e criticità nella gestione del suo bacino d’utenza, dovute a
diverse ragioni. Il numero dei comuni afferenti a questa zona è, infatti, molto alto ed alcuni di questi
sono difficilmente raggiungibili a causa della viabilità e dell’orografia del territorio che ne impedisce
un’agevole percorrenza. Quello del senisese è uno dei territori lucani con il più alto numero di
disoccupati e di inoccupati, di questi ultimi la maggior parte è costituita da donne, solitamente con
figli. La professionalità e l’istruzione sono di livello medio-basso, poiché molti utenti hanno intrapreso un’attività lavorativa sin da giovani trovando impiego stagionale nel settore agricolo. Numerosi,
inoltre, sono coloro che, non trovando occupazione nel proprio territorio, lavorano presso i cantieri
edili del nord Italia. A compensare questo tipo di migrazione, è in fase di incremento la presenza sul
territorio di popolazioni provenienti dai paesi dell’Europa dell’est, che trovano impiego come badanti
o come braccianti agricoli.
Generalmente, l’utenza si rivolge al centro per le consuete pratiche di registrazione e di dichiarazione
di disponibilità al lavoro.
L’economia è basata, essenzialmente, sul settore agricolo-forestale, tessile, vendita e trasformazione
del legno. Notevole, infatti, è la presenza di aziende agricole, pari al 40% circa, che impegnano i lavoratori in attività stagionali. Il settore tessile si concretizza nella presenza di alcune piccole imprese che
operano nel campo della lavorazione dei tessuti e che vedono impegnate donne adulte ma anche
extracomunitarie. La trasformazione del legno è un’altra attività radicata soprattutto in uno dei comuni
afferenti all’area del centro per l’impiego, Francavilla in Sinni, il mercato di questo settore raggiungere
non solo il centro-sud ma anche molte città settentrionali. E’ presente, inoltre, una buona fetta di
cooperative che lavorano nell’ambito dei servizi sociali svolgendo attività di assistenza domiciliare e
supporto scolastico ai minori provenienti da famiglie in difficoltà. Nell’ambito dell’attività formativa,
l’APOF svolge annualmente corsi di formazione mirati all’acquisizione di nuove competenze. A tal
proposito, dalle consulenze di orientamento specialistico effettuate è emerso un bisogno formativo
legato alle conoscenze informatiche di base, pertanto, sono stati attivati due corsi di alfabetizzazione
informatica che hanno coinvolto molti giovani, prevalentemente donne. Un punto di forza per il territorio, sotto il profilo economico, può essere considerato sicuramente l’invaso di Montecotugno, quale
85
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
valido strumento non solo dal punto di visto della gestione idrica, ma anche per i risvolti potenziali
nel settore turistico. La sua presenza, associata a quella del Parco nazionale del Pollino, può essere
utilizzata come riferimento all’interno dei circuiti di esplorazione turistico-ambientale.
Dal punto di vista delle strutture ricettive sono presenti alcune aziende agrituristiche e alberghi che
operano nel territorio del Parco, svolgendo attività di promozione del territorio e dei suoi prodotti
tipici. L’incremento dell’allevamento e delle attività di trasformazione dei prodotti caseari hanno fatto
registrare, in questi anni, una fase di crescita dell’economia locale.
Fig. 2.70 - Monitoraggio Utenti CPI Senise
Utenti non monitorati
13%
Utenti monitorati
87%
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Il monitoraggio è stato effettuato sull’ 87% di coloro che hanno beneficiato del servizio specialistico di
consulenza orientativa, mentre, per il restante 13% non è stato possibile il contatto telefonico poiché
non si è reso reperibile o poichè, in alcuni casi, si è trattato di disoccupati poco motivati alla ricerca
del lavoro ed interessati prevalentemente all’avviamento al lavoro.
86
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.71 - Utenti Monitorati CPI Senise
15,09%
Lavoro
Istruzione e formazione
50,94%
Ricerca lavoro
33,96%
0
10
20
30
40
50
60
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Da quanto emerge dal grafico, gli utenti monitorati rientrano in sole tre categorie, in ordine di valori
percentuali vi è, in primis, Istruzione e formazione, con il 50,94% degli utenti che dopo aver svolto il
percorso di consulenza orientativa specialistica, ha evidenziato la necessità di acquisire nuove competenze e abilità soprattutto nel campo dell’informatica e dei servizi alla persona; a seguire, con una
percentuale del 33,96 vi sono coloro che hanno intrapreso percorsi di ricerca attiva del lavoro e, infine,
il 15,09% ha trovato occupazione.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
87
CENTRO PER L’IMPIEGO DI VILLA D’AGRI
Superficie: 1.405,45 kmq
Totale abitanti: 43.529
Comuni: Armento, Brienza, Corleto Perticara, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia
Perticara, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno,
San Chirico Raparo, San Martino d’Agri, Sarconi, Sasso di Castalda, Spinoso, Tramutola,
Viggiano.
Analisi del contesto
Il territorio della Val d’agri presenta molteplici criticità, prima fra tutte una struttura abitativa rarefatta
con pochi servizi di rango urbano, un rilevante processo di emigrazione e di abbandono da parte dei
residenti, una popolazione in via di senilizzazione che esprime un fabbisogno di servizi insoddisfatto,
carenza di servizi alla persona, di tipo socio assistenziale e sanitario, servizi scolastici, sportivi,
ricreativi e culturali. Vi è, inoltre, una forte sottodotazione di infrastrutture, di trasporto ed un
tessuto imprenditoriale sottodimensionato, operante in settori a basso valore aggiunto, frammentato
e disperso sul territorio.
L’agricoltura resta sicuramente un punto di forza della valle. Le condizioni pedoclimatiche tipiche delle
vallate interne, che favoriscono l’orticoltura estivo-autunnale, attirano l’attenzione di molti operatori
di mercato verso questa realtà.
L’attuale orticoltura dell’Alta Val d’Agri è caratterizzata da due colture trainanti rappresentate dal
fagiolo, considerato patrimonio storico e culturale degli agricoltori dell’area e dallo zucchino, alle quali
si aggiungono ortive come il peperone, il pomodoro, il melone, il radicchio e in questi ultimi anni,
grazie alla divulgazione da parte dell’Azienda Sperimentale “Bosco Galdo” anche l’asparago.
Non bisogna dimenticare che la Val d’Agri presenta, inoltre, numerose aree bio-Italy, quali Oasi Lago
del Pertusillo, Abetina di Laurenzana, Faggeta di Moliterno, Monte Volturino, Monte Raparo, Montagna
Grande di Viggiano.
Si tratta di uno scenario di rilevanza ecologica notevole, di grande pregio ambientale tanto che l’art. 34
della legge n. 394/91 “legge quadro sulle aree protette” ha individuato nel Parco della Val d’Agri e del
Lagonegrese, “…prioritarie aree di reperimento i monti Arioso, Volturino, Viggiano, Sirino Raparo”,
parco istituito con legge 9 dicembre 1998, n. 426. In effetti il parco della Val d’Agri e del Lagonegrese,
con il Parco del Pollino e il Parco del Cilento rappresenta una delle più vaste aree protette d’Europa
esercitando un forte richiamo per il turismo. Questo ha portato ad uno sviluppo di molti agriturismi
e bed & breakfast.
Sicuramente, ciò che oggi caratterizza maggiormente la zona è la presenza dei pozzi petroliferi. Il
giacimento di petrolio in Val d’Agri è stato scoperto nel 1981 dopo una serie di indagini esplorative
promosse da due compagnie petrolifere, l’Eni e l’Enterprise Oil Italiana. Il giacimento di petrolio in
88
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Val d’Agri è di 480 milioni di barili, i pozzi di estrazione saranno 42 a pieno regime, la produzione
giornaliera di 104 mila barili. Nella zona industriale di Viggiano è stato realizzato un Centro Oli, necessario per la raccolta ed il primo trattamento del petrolio. Si tratta di un impianto con imponenti
sistemi di sicurezza, atti a prevenire disfunzioni o malfunzionamenti, sebbene l’impatto visivo si presti
a considerazioni non lusinghiere.
Le aspettative della popolazione sul piano occupazionale sono state disattese in quanto gran parte
del personale del Centro Oli era già dipendente ENI o AGIP, trasferito da precedenti incarichi. Le grandi
imprese dei lavori di ampliamento del Centro oli e dell’oleodotto per Taranto, gli studi professionali
collegati all’ENI, in parte anche le strutture ricettive del luogo (alberghi, abitazioni, ecc...) sono fenomeni in via di esaurimento, in quanto, terminati i lavori per la costruzione del Centro Oli e dell’oleodotto, non vi è più necessità di manodopera, poiché basta un operaio qualificato per controllare più
pozzi in esercizio. La maggior parte dei giovani lucani che hanno frequentato i corsi di formazione
organizzati proprio al fine di creare figure professionalmente adeguate ai bisogni della compagnia
petrolifera sono ancora in cerca di lavoro: in totale solo il 50% delle maestranze occupate al Centro
Oli è lucano. Per quanto riguarda il comparto industriale, l’unica area industriale della Valle degna
di nota è quella di Viggiano, nel 2003 occupava circa 570 addetti per un totale di 24 stabilimenti.
(fonte SIFLI: Sistema Informativo Fattori Localizzazioni Imprese).
Fig. 2.72 - Monitoraggio utenti CPI Villa D’Agri
Utenti non monitorati
18%
Utenti monitorati
82%
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Il monitoraggio è stato effettuato sull’ 82% degli utenti, mentre, non è stato possibile intervistare il
restante 18%, poiché gli appuntamenti per le consulenze, fissati con questa parte di utenti, coincidevano con l’attività di monitoraggio.
89
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.73 - Utenti monitorati CPI Villa D’Agri
33,72%
Lavoro
Istruzione e formazione
18,60%
Ricerca lavoro
39,53%
Altro
8,14%
0
10
20
30
40
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Da quanto emerge graficamente, gli utenti che hanno beneficiato del servizio rientrano nella maggior
parte dei casi, il 39,53%, nella categoria Ricerca lavoro, invece il 33,72% ha trovato un’occupazione,
un dato significativo quest’ultimo vista la natura del territorio. Nella categoria Istruzione e formazione
è stato inserito il 18,60% degli utenti monitorati, persone cioè che frequentano corsi di formazione
o master. Infine, l’8,14% degli utenti rientra nella categoria Altro, non si sono attivati nella ricerca del
lavoro, 1 sta svolgendo il servizio civile volontario.
90
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
SPORTELLO POLIVALENTE INTEGRATO DI LAURENZANA
Superficie: 475 kmq
Totale abitanti: 9.822
Comuni: Armento, Corleto Perticara, Gallicchio, Guardia Perticara, Missanello.
Per quanto riguarda i dati sulla superficie e sugli abitanti dello SPI di Laurenzana, si precisa che questi
rientrano nel totale del CPI di Potenza, essendo un suo sportello periferico, predisposto per favorire
un servizio migliore ali utenti, evitando gli spostamenti verso il capoluogo.
Analisi del contesto
La situazione del mercato del lavoro facente capo allo Sportello di Laurenzana è particolarmente
difficile, trattandosi di un’area depressa e dall’economia stagnante e pressocchè ferma. Per quel
che concerne nello specifico il comune di Laurenzana, gran parte dei problemi, è da rinvenirsi nella
difficile condizione delle vie di comunicazione dalla quale scaturisce l’assenza di realtà industriali e
addirittura dell’area P.I.P. Il livello di disoccupazione è alto e si attesta oggi intorno al 32%. L’agricoltura, un tempo fonte primaria dell’economia, è oggi scarsamente praticata, le motivazioni sono da
ricercarsi, oltre che nella mancanza delle vie di comunicazione e nella conseguente difficoltà di smerciare i prodotti ortofrutticoli, nell’alto tasso di scolarizzazione, nella difficoltà che le nuove generazioni
hanno nell’intraprendere un certo tipo di attività connessa ad un mondo antico che, nell’immaginario
collettivo meridionale, è legato ai sacrifici e alla povertà. Il settore edile è per lo più stagionale e vive
ancora degli strascichi della 219/81. La popolazione, ridottasi sensibilmente nel corso degli anni, è
per lo più pendolare; convoglia verso Potenza, dove è impiegata principalmente nel settore terziario.
Carenti anche le associazioni di volontariato, mentre timidi tentativi si registrano nella costituzione di
cooperative per l’assistenza agli anziani. Per quel che riguarda gli altri centri facenti capo allo Sportello, si segnalano Castelmezzano e Pietrapertosa per le attrattive paesaggistiche e gastronomiche, che
hanno dato vita ad un certo sviluppo del settore turistico, specie nella bella stagione, da segnalarsi
il famosissimo volo dell’angelo, una sorta di traversata, fatta mediante l’ausilio di imbracature, che
consente di ammirare le bellezze straordinarie dei luoghi. Altre realtà degne di nota sono Corleto
Perticara e Guardia Perticara, per la presenza, soprattutto nel primo comune, di ricchi giacimenti
petroliferi, la presenza dei quali, costituisce per gli abitanti del posto la risorsa più importante per
lo sviluppo. Una delle azioni finalizzate a tale tipo di risultato sarebbe quella di professionalizzare i
locali che intendono lavorare sulle sonde, eliminando la penalizzante categoria di operai generici, per
dar vita a figure professionali specifiche, che, sino a più di dieci anni fa, quando iniziarono le prime
perforazioni, viaggiavano al seguito della compagnìa petrolifera. Ad oggi sono in corso selezioni per
operatori tecnici di produzione per lo stabilimento di “Tempa Rossa” a Corleto Perticara. Da ultimo, si
segnala la realtà calvellese, interessante dal punto di vista delle piccole e medie imprese, con partico-
91
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
lare riferimento alla lavorazione della ceramica, alla produzione di calze, ed al settore della bioenergia
con la produzione dei pellets.
Fig. 2.74 - Monitoraggio Utenti SPI Laurenzana
Utenti monitorati
100%
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Presso lo sportello per l’impiego di Laurenzana, è stato possibile monitorare il 100% degli utenti che
hanno beneficiato del servizio di consulenza orientativa.
92
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.75 - Utenti Monitorati SPI Laurenzana
18,18%
Istruzione e formazione
Ricerca lavoro
54,55%
Altro
18,18%
0
10
20
30
40
50
60
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Da quanto emerge dal grafico, tre sono le categorie utilizzate per la classificazione degli utenti monitorati, Ricerca lavoro, che ha raccolto il 54,55% degli utenti intervistati telefonicamente, Istruzione
e formazione che conta il 18,18% così come la percentuale che rientra nella categoria Altro, dove,
una persona non si è attivata nella realizzazione del proprio percorso e altri 16 utenti sono in attesa
di contratto.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
93
SPORTELLO PER L’IMPIEGO DI BARAGIANO
Superficie: 672 kmq
Totale abitanti: 36.941
Comuni: Balvano, Baragiano, Bella, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Picerno, Ruoti,
Sant’Angelo le Fratte, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Vietri di Potenza.
Analisi del contesto
Lo Sportello Integrato di Baragiano Scalo ricade nell’area del Marmo Platano - Melandro, un territorio
montuoso, per lo più ricoperto di boschi, ricco di fiumi e ruscelli.
Sotto il profilo dei servizi attrattivi, è presente un percorso ippico con maneggio, gestito dalle
“Giacche Verdi” di Bella, oltre all’Osservatorio Astronomico di Castelgrande di rilevanza internazionale,
un campo di tiro al piattello e una zona di bosco attrezzata per i campeggiatori che rappresenta un
forte punto di richiamo per i turisti e per gli appassionati di astronomia.
La morfologia del territorio è prevalentemente montuosa, con scarsa densità abitativa. Gli ultimi dati
relativi alla popolazione nei dodici comuni, registra un decremento di circa 1600 unità, dato da un
calo demografico e da una forte ripresa della migrazione, per motivi di lavoro, di intere famiglie verso
le regioni del nord.
Sono attive sul territorio 94 aziende agricole, per la maggior parte a conduzione diretta che nel corso
dell’anno occupano circa 400 lavoratori. Tra queste le più importanti sono:
•
La Suinicola “Curcio” che alleva oltre 4000 suini allo stato brado e oltre 2000 in allevamento
intensivo;
•
L’Istituto Sperimentale che, in collaborazione con l’Università degli studi della Basilicata, svolge
attività di ricerca nel campo della zootecnia, con allevamento di ovini, caprini e bufalini, oltre
alla realizzazione di prodotti lattiero-caseari esclusivi;
•
L’allevamento “Ferrone”, di rilevanza europea con oltre 2000 capi di bovini da latte;
•
L’azienda “Cardofunghi” che rappresenta un’importante realtà nel campo micologico.
Le aziende industriali, sorte per la maggior parte nel post-sisma dell’80, grazie ai contributi stanziati
dalla legge 219/81, operano in quattro aree industriali, Baragiano Scalo, Balvano, Isca Pantanelle e
Nerico/Pescopagano, che occupano stabilmente circa 1000 lavoratori.
Tra queste le più importanti sono:
•
La “Ferrero” nel settore alimentare (prodotti dolciari), che occupa 350 dipendenti a tempo
indeterminato oltre alle cento unità stagionali;
94
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
•
La birra “Morena” nel settore alimentare, che occupa 31 lavoratori a tempo indeterminato;
•
La “Tecnocomponent” nel settore dell’arredamento (cucine componibili), che occupa 68 lavoratori a tempo indeterminato;
•
La “Tecnoplastica Lucana” nel settore chimico (cassonetti per R.S.U. in pvc), che occupa 35
lavoratori a tempo indeterminato;
•
La “Smart Paper” nel settore terziario (servizi alle imprese), che occupa 16 lavoratori a tempo
indeterminato;
•
La “Trim-Bay” nel settore metalmeccanico (cassonetti per R.S.U. in lamiera d’acciaio), che occupa 11 lavoratori a tempo indeterminato.
•
La Totosì nel settore della raccolta scommesse sportive, con un numero variabile di occupati
che raggiunge i 200 lavoratori.
Il settore delle costruzioni edili, nei comuni del Centro, vede attive 500 aziende di piccole dimensioni,
che occupano mediamente circa 1500 lavoratori.
Inoltre, nel settore terziario, commercio e altre attività, sono attive 30 aziende che, occupano circa 250
lavoratori. Le attività in via di sviluppo sono quelle legate al turismo, che valorizzate e pubblicizzate
opportunamente, potrebbero diventare fonte di sviluppo e di molteplici opportunità occupazionali.
Fig. 2.76 - Monitoraggio utenti SPI Baragiano
65%
Utenti non monitorati
Utenti monitorati
35%
0% 10
20
30
40
50
60
70
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Presso lo Sportello
per
l’impiego
di
Baragiano,
il
servizio
di
consulenza orientati-
va specialistica è stato attivato solo a Dicembre 2007 e, pertanto, il monitoraggio è
stato effettuato su una percentuale minore rispetto gli altri centri. Infatti, degli utenti che hanno usufruito del servizio, è stato possibile monitorarne solo il 35%.
95
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.77 - Utenti monitorati SPI Baragiano
36,67%
Lavoro
Istruzione e formazione
23,33%
Ricerca lavoro
22,83%
Altro
40,00%
0
10
20
30
40
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Da quanto emerge dal grafico la percentuale più alta di utenti, il 40%, si inserisce nella categoria Altro,
che in termini numerici conta 12 persone. Nello specifico 6 di questi svolgono attività di servizio civile, 4 sono in attesa di colloquio, 1 è in attesa di contratto ed infine 1 non si è attivato nella ricerca
del lavoro. Nella categoria Lavoro rientrano gli utenti monitorati che hanno trovato un’occupazione
con una percentuale del 36,67, il 23,33% è la percentuale di coloro che sono stati indirizzati verso
l’istruzione/formazione e, infine, il 22,83% e la percentuale degli utenti che si sono attivati per la
ricerca di un impiego.
96
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
SPORTELLO PER L’IMPIEGO DI GENZANO DI LUCANIA
Superficie: 750 kmq
Totale abitanti: 26.812
Comuni: Acerenza, Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio,
San Chirico Nuovo, Tolve.
Analisi del contesto
Questo Distretto presenta, ambiti di notevole interesse sotto il profilo ambientale e culturale, anche
se al momento ancora poco valorizzati. Acerenza, sede di una Cattedrale di rilevante pregio artistico
e di notevole interesse storico, risulta tagliata fuori dai grandi flussi turistici per evidenti carenze infrastrutturali, pertanto, fatta eccezione per qualche sporadica occasione di impiego temporaneo, ai fini
occupazionali, il complesso si rileva del tutto ininfluente. Discorso in parte analogo vale per Palazzo
San Gervasio, dove la raccolta d’arte conosciuta come Biblioteca e Pinacoteca Camillo d’Errico, con
298 tele del XVI e XVII secolo, cinquecento stampe dello stesso periodo e ottomila volumi, tra cui ben
quindici cinquecentine, stenta a decollare per ritardi amministrativi. Discorsi analoghi possono farsi
per i beni paesaggistici in un’area che presenta un’ampia superficie boschiva. L’ostacolo di fondo al
decollo dello sviluppo è da ricercarsi nella mancanza di infrastrutture e nello scarso sistema di comunicazione tra le diverse realtà locali. In altri termini i tempi di percorrenza, tra un centro e l’altro, sono
rimasti allo scorso cinquantennio. Aspetto questo che, oltre alle conseguenze sopraccitate, penalizza,
anzi, immobilizza il settore produttivo generale, che sconta ritardi nell’inserimento nei mercati.
L’attività economica di tale area risulta da sempre a forte vocazione agricola, in modo particolare per
la monocoltura cerealicola e per le pastorizie di ovini.
Accanto alla tradizionale coltura di cereali si vanno affermando nuove attività agricole legate alla
disponibilità di acqua, grazie alla imminente attivazione dell’invaso e della rete di canalizzazione
della diga di Genzano.
Tuttavia il lavoro agricolo presenta le stesse problematiche riscontrabili su gran parte del territorio
regionale. Le aziende agricole presenti in questa zona sono di piccole e medie dimensioni, prevalentemente a conduzione familiare e ricorrono a manodopera salariata, braccianti non specializzati, solo
durante le fasi di raccolta e trapianto delle ortive, che particolarmente sviluppate in agro di Palazzo
San Gervasio, vedono impegnati circa un migliaio di lavoratori extracomunitari.
Una piccola eccezione, si registra nel comune di Genzano di Lucania, dove la richiesta di manodopera
specializzata specialmente per alcuni interventi agronomici, ha favorito la nascita di una società di
tecnici specializzati in potatura di oliveti, vigneti, frutteti che offre un servizio specializzato, difficile da
reperire in queste zone. A questa si aggiunge la presenza sul territorio di un istituto agrario di buon
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
97
livello che garantisce la formazione di professionalità e competenze potenzialmente spendibili sul
mercato del lavoro così sommariamente delineato.
Tentativi questi che mirano in qualche misura a limitare gli effetti negativi causati dallo spopolamento, dall’elevata disoccupazione, e prediligere la naturale inclinazione del territorio al contesto
agricolo.
Al settore agricolo va aggiunto quello artigianale e della piccola e media industria, che conserva una
cultura imprenditoriale debole e poco abituata a confrontarsi con il mercato e le tendenze del consumo, generalmente, infatti, le aziende si configurano come ditte individuali, dove la gestione è limitata
al solo imprenditore che assomma in sè i ruoli e la direzione di tutte le funzioni aziendali, produzione,
commerciale, acquisti, sviluppo prodotti ecc...
In questo scenario, lo SPI di Genzano si muove in un’ottica propositiva, volta a stimolare e ad agevolare l’incontro tra i giovani, portatori di una cultura moderna e specializzata, ed il mondo agricolo,
che purtroppo denuncia ancora ritardi nell’adeguamento delle produzioni alle nuove esigenze di un
mercato sempre più globalizzato.
Il servizio di orientamento specialistico si integra per soddisfare le nuove esigenze che seppur tra
contraddizioni e ritardi il tessuto produttivo propone, stimolando i giovani ad individuare un percorso
volto a concretizzare e valorizzare competenze e professionalità acquisite e/o da acquisire.
Fig. 2.78 - Monitoraggio Utenti SPI Genzano
Utenti non monitorati
6%
Utenti monitorati
94%
0 10 20
30 40
50
60
70
80
90
100
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Il monitoraggio degli utenti che hanno beneficiato dello sportello per l’impiego di Genzano ha fatto
registrare una percentuale pari al 94% di persone che hanno risposto positivamente all’intervista
telefonica dei consulenti. Solo nel 6% dei casi non è stato possibile il contatto poiché gli utenti non
si sono resi disponibili.
98
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.79 - Utenti Monitorati SPI Genzano
20,99%
Lavoro
Istruzione e formazione
Tirocinio
16,05%
1,23%
Ricerca lavoro
45,68%
Altro
16,05%
0
10
20
30
40
50
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Da quanto riportato nel grafico, si evince che il 45,68% ha intrapreso una ricerca attiva del lavoro,
con il supporto dei consulenti esperti. Una parte di utenti, il 16,05%, è invece rientrato nella categoria
Altro, dove 3 sono in attesa contratto, 1 svolge il servizio civile, 3 non hanno completato il percorso
di consulenza orientativa specialistica, mentre 4 non si sono attivati. A questi seguono, il 20,99% che
ha trovato un’occupazione ed il 16,05% che frequenta corsi di Formazione o master. Infine una piccola
percentuale degli utenti monitorati, 1,23%, svolge Tirocini formativi.
99
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
CENTRO PER L’AGRICOLTURA DI LAVELLO
Superficie: 461,15 kmq
Totale abitanti: 29.524
Comuni: Lavello, Maschito, Montemilone, Venosa.
Analisi del contesto
Il
Centro
per
l’Agricoltura
di
Lavello
ha
competenza
sull’intero
territorio
provincia-
le per l’erogazione di servizi a favore di lavoratori e imprese nel settore dell’agricoltura.
Da una breve analisi della situazione occupazionale e delle opportunità che il mercato del lavoro locale attualmente offre, si evince che, nell’ambito del territorio del CPA di Lavello, il settore ancora trainante dell’economia, il cui sviluppo è stato favorito anche dal territorio in prevalenza pianeggiante,
è quello agricolo, coltivazione orticola e cerealicola, settore vivaistico - produzione piante, sebbene
attraversato, negli ultimi anni, da una situazione di crisi.
Un altro settore produttivo che per lunghi anni ha rappresentato un punto di riferimento importante
per la ricerca del lavoro è quello della corsetteria, che sebbene, coinvolto dalla crisi che ha colpito
tutti i settori dell’economia locale, grazie ai finanziamenti di cui alcune imprese hanno beneficiato,
ha fatto registrare nell’ultimo anno sensibili segnali di ripresa. Ripresa, che ha coinvolto anche alcune
aziende agricole, consentendo loro, in molti casi, di offrire opportunita lavorative (Eugea, nel settore
agroalimentare; gruppo Ciccolella nel settore florovivaistico).
Si nota un’importane presenza di aziende anche nel settore artigianale, lavorazione del ferro, autofficine
meccaniche, elettrauto, la cui gestione, principalmente a conduzione familiare, non rappresenta alcuna
possibilità concreta di sbocco lavorativo.
In lieve crescita sono le aziende di allevamento (es.: Rosa - allevamento pecore; produzione e trasformazione prodotti); di produzione casearia (Azienda Agricola e zootecnica Posticchia Sabelli; Azienda Mazzarelli); di produzione vinicola (azienda Bisceglia); di florovivaistica (Glionna Vivai; gruppo Ciccolella).
Sotto il profilo storico-artistico, Lavello vanta la presenza del Santuario di Gavetta, dove si può visitare
il primo nucleo del Parco archeologico di Forentum romana, costituito dai resti di un santuario dauno-romano (III-I secolo a.C.); i resti di un antico stabilimento termale di epoca romana a cui fu dato
il nome di “Casa del diavolo”; diverse Chiese (San Mauro, Sant’Anna, Sant’Antonio, Santa Maria della
Foresta, Santa Maria delle Rose, Santa Maria del Principio) e il Castello, attuale sede del Municipio.
Il principale sbocco lavorativo, specialmente per i giovani diplomati, rimane, comunque, l’indotto
FIAT ed alcune aziende presenti nella zona industriale di S. Nicola di Melfi che reclutano personale soprattutto tramite agenzie interinali. Questo contesto, però, ha subito un calo delle capacità di
assorbimento di nuova manodopera a causa di una riduzione della produzione del settore auto e a
causa di scelte imprenditoriali mirate alla delocalizzazione della produzione su altri territori italiani ed
100
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
europei. Inoltre, le modalità di assunzione di giovani operai sono principalmente di tipo temporaneo,
questo fenomeno causa un aumento della situazione di precarietà.
I comuni di Venosa e Maschito sono maggiormente caratterizzati dalla presenza di vigneti ed oliveti,
pertanto un ruolo importante ha la produzione di vino e olio. A Venosa le principali aziende produttrici di vino sono le Cantine Bonifacio, la Cantina di Venosa, l’Enoteca Carpediem, Lagala Viticoltori in
Vulture, Salumi Sileno, Troilo.
La città, inoltre, vanta alcuni importanti monumenti che hanno favorito negli ultimi anni lo sviluppo
del settore turistico. Basti pensare al Castello di Pirro del Balzo; il Museo Archeologico ubicato nel
castello Aragonese del Balzo-Orsini; la Cattedrale di S.Andrea; la Chiesa della SS. Trinità e la Chiesa
Incompiuta; la casa di Quinto Orazio Flacco; il Parco archeologico; l’Anfiteatro; il sito Paleolitico ed
altre chiese e palazzi. La qualità e la quantità di Beni culturali di elevato rilievo esistenti nella Città di
Venosa, hanno fatto sì che quest’ultima ottenesse il titolo di Città d’Arte.
Un altro elemento importante che ha favorito l’economia della città, è stata la costruzione del parco
acquatico Venosa Park “Le Onde”.
Montemilone e Lavello, avendo un territorio più pianeggiante, hanno favorito la coltivazione del pomodoro, grano ed ortaggi. L’importanza che per lungo tempo ha avuto la coltivazione del pomodoro
e per la maggiore redditività rispetto alle tradizionali coltivazioni dell’area, ha portato a parlare di
questo prodotto come dell’oro rosso.
In base alle richieste ed esigenze emerse dagli utenti che si rivolgono al Centro, un settore che potrebbe favorire la creazione di posti di lavoro è il settore sociale, con la creazione di cooperative sociali
o enti che si occupino della mediazione di lavoro per l’assistenza agli anziani; ancora, la creazione di
imprese di pulizia che favoriscano l’ingresso nel mercato del lavoro di donne con un livello di istruzione
piuttosto basso o con impegni familiari.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
101
Fig. 2.80 - Monitoraggio Utenti CPA Lavello
Utenti non monitorati
17%
Utenti monitorati
83%
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Gli utenti coinvolti nel monitoraggio sono stati l’83% di coloro che hanno usufruito del servizio; la
restante parte, il 17%, comprende coloro che hanno iniziato il percorso di consulenza in prossimità
dell’attività di monitoraggio e coloro che non si sono resi disponibili.
102
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
Fig. 2.81 - Utenti Monitorati CPA Lavello
26,51%
Lavoro
Istruzione e formazione
14,46%
Tirocinio
7,23%
Ricerca lavoro
42,17%
Altro
9,64%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
Fonte: ns elaborazione su dati CPI
Da quanto emerge dal grafico, poco meno della metà, il 42,17% degli utenti monitorati ha intrapreso
percorsi di Ricerca attiva del lavoro, il 26,51% ha trovato un’occupazione in diversi settori e con diverse tipologie contrattuali. Il restante 14,46% rientra nella categoria Istruzione e formazione, ai quali si
aggiunge il 9,64% della categoria Altro. Di questi ultimi, 5 non hanno risposto all’intervista telefonica,
3 hanno modificato l’obiettivo del progetto. Nella categoria Tirocinio, infine, rientra il 7,23%.
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
103
4. CONCLUSIONI
Al termine del percorso lavorativo, che ha visto nuovamente impegnati consulenti dei servizi specialistici presso i Centri per l’Impiego, è doveroso trarre alcune conclusioni, con particolare riguardo alle
modalità dell’azione perseguita, all’oggetto che, di volta in volta la costituisce, al contesto lavorativo
di riferimento ed alle sue peculiarità.
L’azione orientativa è molto importante nell’ottica dell’autodeterminazione personale. Ogni essere
umano, ad un certo punto della propria vita, si trova ad un bivio, rinnovandosi in ognuno, periodicamente, la dicotomia fra l’essere ed il non essere, con, talvolta, gravi ripercussioni emotive. La perdita
di un lavoro svolto da sempre, la scelta errata in ordine agli studi, la precarietà, la solitudine coltivata
entro pareti domestiche sempre meno accoglienti, tutto concorre a disorientare ed a rendere fragili.
Le generalizzazioni statistiche perdono ogni contorno per lasciare spazio alle storie personali, emblema di piccole, complesse realtà, sempre più simili alle leibniziane monadi. Proprio la mancanza
di comunicazione, infatti, porta ad ingigantire anche problematiche di poco conto e contribuisce alla
incapacità di gestire il proprio bagaglio emotivo, non consentendo di affrontare serenamente l’esistenza. In questo mare magnum si pone l’orientatore, anche detto facilitatore di processi decisionali,
intendendo con tale espressione sottolineare il ruolo strumentale e non sostitutivo della figura presa
in esame.
In particolar modo, per quel che attiene al mutante mondo del lavoro, che rappresenta l’oggetto di
questa pubblicazione, l’orientamento, che l’ha riguardato, ha subìto, a sua volta, diverse mutazioni,
che potremmo definire di adeguamento. Per codificare i cambiamenti in itinere ed avere sempre un
quadro preciso della situazione, soccorrono le categorie dell’hic et nunc, con specifico riferimento al
caso concreto. Il lavoratore stesso, dunque, non è più da considerarsi come mero soggetto passivo,
che subisce le decisioni altrui, pur di restare al suo posto, ma, nell’ottica della tanto decantata flessibilità, come un investitore, con un capitale di competenze da collocare al meglio. Proprio in relazione
a queste ultime, si effettua un’ulteriore analisi, tesa a verificare se esse concorrano o meno alla
creazione di una carriera professionale; nel primo caso, per taluni autori, è giusto parlare di lavoratori
centrali, che equivale a non precari, nel secondo, di lavoratori periferici, cioè precari, “affetti”da una
sorta di caos vocazionale, che si ripercuote anche in altri settori della vita. Analizzando le radici di
questo caos, rileva quale grande importanza assuma la scuola, fattore essenziale, che dovrebbe rappresentare una modalità di socializzazione, tesa alla costruzione di un’identità sociale e professionale
piuttosto stabile. Importante, in quest’ottica, l’orientamento rivolto agli studenti, inserito nei servizi
specialistici, tramite seminari formativi, per quel che attiene alla presentazione dei servizi offerti dal
centro per l’impiego e l’utilizzo degli strumenti atti alla ricerca attiva del lavoro.
Un intervento tempestivo, in tal senso, infatti, quando gli utenti sono ancora in uno stato emotivo
e decisionale “embrionale” evita problematiche successive, quali quelle che si trovano a dover af-
104
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
frontare le donne che hanno superato gli “anta”, disoccupate da lungo tempo o, nella peggiore delle
ipotesi, mai state occupate. Di sicuro, tale situazione scaturisce da diversi fattori impedienti, primo
fra tutti, statisticamente parlando, la famiglia e la cura dei figli, a seguire l’impossibilità di trovare
un’occupazione adeguata ed il conseguente abbandono della ricerca, che statisticamente evidenzia
una diminuzione della disoccupazione, palesemente falsata.
Compito del consulente, in tali circostanze, è quello di rendere più agevoli, facendoli letteralmente
emergere, i processi decisionali-motivazionali. Egli deve, cioè, rendere consapevole l’utente delle sue
inconsapevoli potenzialità processo che trova la sua acmè, nell’empowerment, ovvero nel sentire di
avere potere, padronanza delle proprie emozioni e dei propri limiti. Lo strumento principe del quale il
consulente si avvale per il raggiungimento di questo stato “di grazia” è la consulenza specialistica,in
particolar modo, il colloquio di orientamento, ovvero “l’incontro intenzionale tra due persone in un
tempo ed in un luogo ben definito, volto a far sì che un individuo possa arricchire la propria conoscenza di un altro” ( Quadrio-Zucchi, 1996). Durante quella che potremmo definire come la fase di
assestamento e radicamento nel territorio dei servizi, tale strumento ha consentito di investigare approfonditamente in ordine ai bisogni, alle difficoltà, alle aspirazioni, consentendo un’accurata analisi
degli stessi, un’efficace strategia per la loro definizione ed, infine, l’elaborazione di un progetto personale, approdo finale di chi realmente sente e crede di poter estrapolare le proprie consapevolezze.
Ogni procedura abbisogna di adeguati strumenti, quelli relativi alle consulenze sono di duplice natura,
o meglio, ve ne sono alcuni condivisi da tutti i consulenti, altri che appartengono alla cassetta degli
attrezzi che ogni consulente porta con sé; perciò sarà possibile rinvenire la scheda classica, creata ad
hoc per il colloquio specialistico, e le schede che a questa fanno da supporto.
Altro momento importante, all’interno del colloquio, è quello della riformulazione delle domande,
ovvero l’offerta all’utente del riflesso della sua comunicazione, finalizzato ad ottenere la sua approvazione ed all’acquisizione della consapevolezza del sè.
A compimento di questa breve disamina, v’è da aggiungere che la realizzazione di questo progetto
innovativo e rivoluzionario, specie se rapportato al territorio al quale afferisce, ha incontrato sì notevoli difficoltà, specie per quel che riguarda l’abbattimento di alcune convinzioni, quale quella per cui
la consulenza sia finalizzata al problem solving, ma anche un notevole supporto nell’ambito dei centri
per l’impiego nel quale si è svolto, per il crescente coordinamento dei servizi e della loro intersecazione e consequenzialità.
È ovvio che alcune dinamiche abbisognano di un maggior approfondimento e che in futuro occorrerà
integrare ulteriormente i servizi, ponendo al centro dell’intero processo il cittadino, nell’ottica della
sua “totale” presa in carico.
Una delle principali finalità del progetto, quest’anno, è stata proprio quella di uniformare le procedure all’interno del gruppo di lavoro. (Vedi acquisizione di eguali tecniche nell’ambito del bilancio di competenze).
Vedi, inter alia, “Mappa sulla conoscenza del sé”.
5. APPENDICE
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
107
5.1 Questionario valutazione servizio Consulenza di Orientamento
CENTRO PER L’IMPIEGO DI............................................................
Data: ______________________
Consulente: _______________________________
Vorremmo avere un riscontro rispetto alla consulenza effettuata, quindi le chiediamo di compilare
questa scheda attribuendo un punteggio ad ogni voce in base alla seguente griglia di valutazione:
1= per nulla
2= poco
3= abbastanza
4= molto
5= eccellente
Le mie aspettative iniziali sono state soddisfatte
1
2
3
4
5
Sono riuscito ad acquisire maggiore conoscenza
su di me e sul mondo del lavoro per orientarmi
rispetto al futuro formativo/lavorativo
1
2
3
4
5
I colloqui con il consulente di orientamento sono
stati utili per il raggiungimento degli obiettivi
del percorso
1
2
3
4
5
Il supporto offerto dal consulente di
orientamento e dal personale del centro è stato
positivo ed è stato utile per il raggiungimento
degli obiettivi
1
2
3
4
5
Riconosco nel progetto personale e
professionale da me definito un percorso
adeguato alle mie risorse e possibilità di
sviluppo formativo e professionale
1
2
3
4
5
L’organizzazione del percorso (metodologia,
luoghi di lavoro, materiali) è stata utile ai fini del
raggiungimento degli obiettivi
1
2
3
4
5
108
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
L’organizzazione dei tempi del percorso è
risultata:
a) adeguata al perseguimento degli obiettivi
attesi
1
2
3
4
5
b) compatibile con gli impegni personali
1
2
3
4
5
Indichi di seguito elementi particolarmente negativi/critici rispetto al percorso e al consulente di
orientamento
———————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
——————————————————————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
Indichi di seguito elementi particolarmente positivi rispetto al percorso e al consulente di orientamento
———————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
——————————————————————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
Suggerimenti
———————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
——————————————————————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
109
5.2 Questionario valutazione servizio Formazione Orientativa
CENTRO PER L’IMPIEGO DI............................................................
Data: _________________
Consulente: _____________________________________
La scheda ha lo scopo di raccogliere alcuni elementi di valutazione relativi al servizio di Formazione
Orientativa.
La modalità di esprimere la valutazione è quella di apporre una crocetta nel riquadro relativo al
punteggio che si desidera dare alla domanda, attribuendo un punteggio ad ogni voce in base alla
seguente griglia di valutazione:
1= per nulla
2= poco
3= abbastanza
4= molto
Al termine troverai un breve spazio che potrai utilizzare per comunicare le tue osservazioni.
Il tuo contributo è molto importante per la qualità del nostro servizio.
Grazie e buon lavoro
1. Percezione complessiva
La percezione generale della qualità del servizio che ti è stato erogato ha risposto alle tue aspettative?
1
q
2
q
3
q
4
q
2. Competenze operatori
Qual è il tuo giudizio sulla competenza/professionalità degli operatori del servizio formazione orientativa.
1
q
2
q
3
q
4
q
110
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
3. Aspetti logistici del Servizio di Formazione Orientativa
Qual’è la tua valutazione rispetto all’organizzazione logistica del servizio: qualità dei locali, adeguatezza degli spazi, facilità di accesso alla sede del servizio, orari, ecc..?
1
q
2
q
3
q
4
q
4. Adeguatezza del Servizio nella qualità delle risorse infrastrutturali
Pensi che il servizio abbia predisposto apparecchiature, strumenti tecnologici, informatici e risorse
informative adeguate (materiali e documenti informativi, banche dati, collegamenti Internet ecc.)?
1
q
2
q
3
q
4
q
5. Adeguatezza delle informazioni erogate
Pensi che il servizio abbia risposto in maniera efficace, compiuta ed idonea alla tua
domanda/bisogno di informazione.
1
q
2
q
3
q
4
q
6. Pertinenza delle informazione
Ti sembra che le informazioni che ai avuto modo di acquisire siano pertinenti rispetto
alle tue esigenze?
1
q
2
q
3
q
4
q
7. Criticità del servizio
Ritieni che il servizio di informazione orientativa abbia presentato delle criticità? Se sì quali?
———————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
——————————————————————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
8. Punti di forza del servizio
Consiglieresti a un amico o a un’ altra persona di rivolgersi alla Sede orientativa per lo stesso tipo di
servizio?
SI q
NO
q
I servizi di orientamento specialistico nei centri per l’impiego della provincia di potenza
111
Se sì per quale tipo di esigenza?
———————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
——————————————————————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————
Osservazioni conclusive
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——————————————————————————————————————————————————————————————————————————
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Impaginazione target group melfi
Finito di stampare nel mese di settembre 2008
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Il Servizio di Orientamento Specialistico nei Centri