Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza REPORT Percorso realizzato con il sostegno di: Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza Alla giornata conclusiva che si è svolta presso la sede del Centro Operativo Intercomunale di Protezione Civile di Querceta, nel Comune di Seravezza hanno partecipato, portando il loro contributo, 53 cittadini: Jessica Agostini, Sergio Aliboni, Rosanna Angelini, Ivio Avenante, Paolo Baldini, Sandra Patricia Barbuti, Maria Giovanna Barsanti, Franco Barsi, Federico Bellè, Adone Beluffi, Grazia Benedetti, Alberto Benetti, Patrizia Berretti, Gualtiero Bertelli, Riccardo Bonci, Luigi Boncompagni, Enrica Buffoni, Pietro Cagnoni, Graziella Canali, Maria Adele Cardini, Donella Caverni, Riccardo Chiocca, Giuseppe Corbellini, Andrea Cupini, Gerardo De Iorio, Luciana Della Bona, Franca Dini, Adriano Landi, Gino Lazzeri, Maria Elena Maggi, Claudio Michelucci, Mauro Miele, Renzo Morganti, Luisella Navari, Eletta Graziella Pacciardi, Carmelinda Paiotti, Viviana Paoli, Aldo Perilli, Alessio Perilli, Alessia Pierotti, Raffaele Stanfa, Mario Taiuti, Mauro Tartarelli, Eleonora Tartarini, Andrea Tenerini, Alessandro Tesconi, Carlo Tesconi, Giovanna Tognetti, Francesca Vannoni, Giulia Vietina, Annalisa Viti, Aurelio Viviani. Hanno portato il saluto: - Valentina Salvatori, Assessore alla Partecipazione del Comune di Seravezza, ente capofila nella gestione associata della funzione di P.C. della Versilia. L’Assessore Salvatori ha ripercorso brevemente l’iter che ha caratterizzato questa esperienze partecipativa, sottolineandone l’importanza sia sotto il profilo politico e sociale visto che per la prima volta i cittadini sono stati chiamati a decidere su un Piano di Protezione Civile, sia da un punto di vista operativo. Difatti i suggerimenti e le decisioni prese dai cittadini hanno dimostrato in maniera chiara che è possibile conciliare argomenti estremamente tecnici - qual è un Piano di Protezione Civile - con il contributo deliberativo di chi conosce meglio di tutti il territorio in cui vive. L’Assessore ha ribadito come il Comune di Seravezza e gli altri enti associati abbiano con convinzione voluto coinvolgere i cittadini in un settore particolare qual è quello della Protezione Civile, promuovendo questo percorso di confronto in cui i partecipanti sono stati i protagonisti assoluti. Ha poi ringraziato i tecnici e gli amministratori degli altri enti partners per la collaborazione prestata. Dopo averla ringraziata per la sua significativa presenza, ha poi invitato la Dott.ssa Marianna Schiavon del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ad intervenire. La Dott.ssa Schiavon ha portato il saluto della Dirigente dell’Ufficio Volontariato, Formazione e Comunicazione, Titti Postiglione, che malgrado la sua volontà è stata costretta a disdire la sua partecipazione in quanto impegnata a coordinare i soccorsi nell’emergenza terremoto che ha colpito in queste ore l’Emilia Romagna. Marianna Schiavon ha voluto rimarcare l’interesse del Dipartimento a monitorare e ad assistere ad un’iniziativa unica nel suo genere che potrebbe fare da apripista ad esperienze simili da replicare su tutto il territorio italiano. Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Report della giornata conclusiva del Processo Partecipativo C.O.I. Querceta 25.05.2012 Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza È poi intervenuto Il Consigliere Delegato alla Protezione Civile del Comune di Seravezza, Alex Pardini, che ha messo in evidenza le buone esperienze messe in campo dal sistema intercomunale di Protezione Civile della Versilia, all’interno delle quali questo progetto partecipativo va ad inserirsi come un ulteriore importante tassello. Il consigliere ha voluto ringraziare il sistema del volontariato versiliese per la preziosa collaborazione fornita anche per l’attuazione del processo partecipativo all’interno del Comitato di Monitoraggio. Il Consigliere comunale di Stazzema Alessio Tovani ha posto l’accento sulla volontà della sua Amministrazione di ricercare sistematicamente un rapporto molto stretto con i cittadini nella gestione dei problemi della città, puntando al loro coinvolgimento. L’attuazione del progetto “Una Protezione Civile Partecipata” ne è una chiara dimostrazione. L'assessore ai lavori pubblici e all’ambiente di Forte dei Marmi Emanuele Tommasi è intervenuto mettendo in evidenza come l'amministrazione comunale ha apprezzato e sostenuto sin dall'inizio il progetto “Una Protezione Civile Partecipata”. Tommasi ha inoltre elogiato la partecipazione che tutti i cittadini coinvolti hanno dimostrato nel percorso di discussione, sostenendo che “la voce” dei cittadini è strategica per le scelte che le amministrazioni devono prendere, come dimostra l'esperienza di Agenda 21 fatta nel Comune di Forte dei Marmi negli anni passati. Infine, ha chiuso la parte dei saluti delle autorità l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pietrasanta Rossano Forassiepi che ha ricordato quanto sia fondamentale per l’incolumità e la sicurezza dei cittadini l’attività di Protezione Civile in un Comune come Pietrasanta che ha grandissime problematiche sotto il profilo del rischio idrogeologico e una grande varietà di aspetti ambientali per un territorio vasto che va dalle montagne al mare. Anche l’Assessore Forassiepi ha ricordato l’impegno dei volontari di Protezione Civile del suo Comune e della Versilia e li ha ringraziati per il fondamentale ed imprescindibile contributo che danno agli enti locali nella gestione e risoluzione dei problemi. Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Report della giornata conclusiva del Processo Partecipativo C.O.I. Querceta 25.05.2012 Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza Ha poi preso parola il funzionario coordinatore del C.O.I della Versilia Adamo Bernardi, che dopo i ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile il progetto, ha riassunto in maniera dettagliata le tematiche emerse nei tre precedenti incontri che si sono svolti nei Comuni di Forte dei Marmi, Stazzema e Pietrasanta e ha illustrato i criteri metodologici della discussione. A questo proposito ha presentato il coordinatore dei facilitatori del World Cafè, il Dott. Matteo Garzella, il quale ha iniziato a spiegare ai partecipanti le modalità che caratterizzeranno il confronto della giornata, entrando nel vivo dell’evento partecipativo. I cittadini sono stati distribuiti in 13 tavoli di discussione in gruppi di 4 e ad ogni fase tre dei componenti di ciascun tavolo sono stati fatti ruotare, consentendo il massimo scambio di idee e di disseminazione delle precedenti discussioni. Il World Cafè si è svolto in quattro fasi diverse, corrispondenti alle quattro domande che sono state poste sulla revisione del Piano di Protezione Civile Intercomunale. Una sola domanda per il macrotema 1 “Osservazioni specifiche”, cioè quelle riguardanti il proprio Comune di residenza e tre, invece, per il macrotema 2 “Osservazioni di carattere generale”, concernente aspetti di carattere trasversale e quindi comuni a tutti i partecipanti a prescindere dal luogo di abitazione. Dunque, soltanto nella prima delle quattro fasi i tavoli di discussione sono stati composti in base alla residenza; nelle successive fasi del dibattito, tale criterio è stato superato e i partecipanti si sono mescolati con criterio casuale. La seconda parte della riunione, dopo la pausa della cena, è stata caratterizzata dal dibattito in plenaria, in cui i cittadini hanno commentato i risultati del World Café e il facilitatore Matteo Garzella – assistito dal coordinatore del C.O.I. Adamo Bernardi e dai funzionari tecnici dei Comuni presenti, il Geom. Franco Tedeschi (Forte dei Marmi) e l’Ing. Stefano Taccola (Pietrasanta) – ha risposto ai quesiti sugli aspetti rimasti dubbi o affrontati in maniera incompleta. Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Report della giornata conclusiva del Processo Partecipativo C.O.I. Querceta 25.05.2012 Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza Segue il documento di rapporto finale contenente tutte le tematiche trattate. Le proposte che hanno ottenuto un voto superiore al 6, verranno inserite all’interno del Piano di Protezione Civile della Versilia il cui aggiornamento sarà approvato dai Consigli Comunali dei Comuni di Seravezza, Pietrasanta, Stazzema, Forte dei Marmi e dall’Assemblea dell’Unione dei Comuni della Versilia. Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Report della giornata conclusiva del Processo Partecipativo C.O.I. Querceta 25.05.2012 Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza RAPPORTO FINALE Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza Le pagine che seguono riportano gli esiti della discussione effettuata dai cittadini sorteggiati, nell’ambito dell’incontro conclusivo del 25 maggio 2012 condotto attraverso la tecnica partecipativa del “Word Café”, ideata per facilitare la creatività delle persone coinvolte, puntando sulla spontaneità e l’informalità tipica delle conversazioni che si svolgono al bar. Nello specifico, i partecipanti sono stati fatti sedere intorno a tavoli di 4/5 persone per discutere su temi ritenuti importanti relativamente all’oggetto del processo partecipativo “Una Protezione Civile Partecipata”, esprimendo giudizi e indicando segnalazioni che verranno successivamente utilizzate dal Centro Intercomunale di Protezione Civile. La discussione è stata incentrata su due macrotemi emersi nel corso dei precedenti incontri svoltisi nell’ambito del progetto partecipativo (il 16 marzo per i cittadini di Farte dei Marmi, il 29 marzo per quelli di Seravezza e Stazzema, il 13 aprile per quelli di Pietrasanta): • • MACROTEMA 1: osservazioni specifiche (individuazione di nuove aree di attesa in caso di emergenza, emersione di criticità del territorio). MACROTEMA 2: proposte di carattere generale (metodi per implementare la comunicazione ai cittadini, coerenza tra i piani urbanistici e i piani di Protezione Civile, strategie di auto protezione della cittadinanza). Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza MACROTEMA 1 Osservazioni specifiche Domande che sono state poste ai partecipanti durante l’incontro del 25 maggio 1.A) Condividete le proposte emerse nei vari incontri per le nuove aree di attesa e per l’individuazione di criticità?* 1.B) Avete altre proposte da suggerire? *Seguono le proposte relative alle aree di emergenza e per individuare nuove criticità del territorio emerse nei tre incontri precedenti. Cittadini di Forte dei Marmi Segnalazioni per la realizzazione di nuove aree di attesa della popolazione 1. Ex uffici comunali urbanistica di Vittoria Apuana 1. Ex uffici comunali urbanistica di Vittoria Apuana 10 8 6,5 6 4 2 1 0 0 0 0 1 2 3 4 1 0 0 6 7 0 0 9 10 0 5 8 Media 2. Scuola primaria “Don Milani” di Vaiana Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 2. Scuola primaria "Don Milani" di Vaiana 10 8 7 6 4 2 1 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 1 0 0 0 9 10 0 6 7 8 Media Segnalazioni di aree critiche per allagamenti stradali 3. Via Michelangelo 3. Via Michelangelo 10 8 5,5 6 4 2 1 0 0 1 2 1 0 0 0 0 4 5 6 7 0 0 9 10 0 3 8 Media 4. Via Amendola Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 4. Via Amendola 10 8 6 5 4 2 1 0 0 0 0 1 2 3 4 0 0 0 0 0 6 7 8 9 10 0 5 Media 5. Via Lungo Fiume 4. Via Lungo Fiume 10 7,5 8 6 4 2 1 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 1 0 0 7 8 0 0 6 9 10 Media 6. Via Martiri di Sant’Anna Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 6. Via Martiri di Sant’Anna 10 7,5 8 6 4 2 1 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 1 0 0 7 8 0 0 6 9 10 Media Nuove segnalazioni • Zone soggette ad allagamento: via Civitali, via Olmi (case popolari), via dei Medici (zona uffici urbanistici), zona San Camillo • Aree di attesa: Asilo Giorgini; Villa Bertelli • Al di fuori delle domande, si registra la disponibilità totale dell’Associazione Medici Volontari Versiliesi ad offrire le proprie competenze in campo di primo soccorso Cittadini di Seravezza e Stazzema Segnalazioni per la realizzazione di nuove aree di attesa della popolazione 1. È preferibile lasciare un’area di attesa per ogni frazione anziché accorparle 1. E' preferibile lasciare un’area di attesa per ogni frazione anziché accorparle 9,8 10 8 6 4 4 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 0 9 10 Media Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 2. Ogni singola area di attesa deve avere un cittadino referente, custode delle chiavi, che consenta l’accesso della popolazione in caso di necessità 2. Ogni singola area di attesa deve avere un cittadino referente, custode delle chiavi, che consenta l’accesso della popolazione in caso di necessità 10 8 6 6 4 2 1 0 1 2 0 0 0 0 4 5 6 7 0 1 0 1 2 3 8 9 10 Media 3. È opportuno fare coincidere le aree di attesa per il rischio sismico (esterne, cioè scoperte) con quelle per il rischio idrogeologico (con aree coperte) anziché individuarne di nuove per il rischio sismico 3. E' opportuno fare coincidere le aree di attesa per il rischio sismico (esterne, cioè scoperte) con quelle per il rischio idrogeologico (con aree coperte) anziché individuarne di nuove per il rischio sismico 10 8 6,2 6 4 2 1 0 0 2 3 1 0 1 2 0 0 0 7 8 9 0 1 4 5 6 10 Media Nuove segnalazioni • I referenti dell’Area di attesa devono essere almeno due (4 tavoli hanno espresso lo stesso concetto) • Sempre relativamente all’area di attesa è preferibile la consegna della chiave ad un’associazione di volontariato Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza • • • • Sulla domanda circa la coincidenza delle aree d’attesa, sarebbe opportuno farle coincidere, ma è di difficile attuazione Non è opportuno far coincidere le aree di attesa per i due rischi senza aver prima messo in sicurezza l’area esterna Il tavolo esprime la propria preferenza per spostare la popolazione dopo aver verificato le condizioni delle strade nei centri di attesa adeguati individuati Domanda 1: d’accordo a prevedere un’area di attesa per singola frazione per le zone montane; mentre è opportuno accorpare nelle zone della piana Cittadini di Pietrasanta Segnalazioni per la realizzazione di nuove aree di attesa della popolazione 1. Spostare l’area di attesa dall’associazione “12 agosto” all’asilo “Giocheria” 1. Spostare l'area di attesa dall'associazione "12 agosto" all'asilo "Giocheria" 10 10 8 6 4 4 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 10 Media Segnalazioni di aree critiche per allagamenti stradali 2. Fossetta via Montiscendi segnalazione di allagamenti funzionamento dello smaltimento acque bianche frequenti, Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana mal Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 2. Fossetta via Montiscendi segnalazione di allagamenti frequenti, mal funzionamento dello smaltimento acque bianche 10 9 8 6 4 3 2 1 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 0 0 0 7 8 9 0 6 10 Media 3. Pericolosità del canale del Pianello a Vallecchia 3. Pericolosità del canale del Pianello a Vallecchia 10 9 8 6 4 2 2 2 0 0 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 0 0 8 9 10 Media Nuove segnalazioni • Individuare luoghi all’aperto per aree di raccolta in caso di eventi sismici • Allagamenti di via Mazzini, via Stagi, via Martiri nel periodo autunnale per mancanza di pulitura delle fognature (tombini ricoperti di foglie) • Evitare soste degli automezzi sulla via Montiscendi per eventuali interventi • Incentivare pulizia terreni abbandonati e incolti per prevenire rischio incendi • Monitoraggio torrente “Tiro al Volo” Valdicastello • Allagamenti incrocio via Tremaiola, Leonardo Da Vinci loc. Tonfano • Prevedere via di fuga alternativa alla strada comunale Valdicastello interna al paese, da prendere in considerazione il tratto già esistente zona “Quercete” Capezzano Monte Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza • • Paese di Solaio: Piazzale Elicottero in caso di emergenza Paese di Vitoio: vie di fuga possibili, collegamento Vitoio – Capriglia e collegamento Solaio – Vitoio Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza MACROTEMA 2 Proposte di carattere generale Domande che sono state poste ai partecipanti durante l’incontro del 25 maggio 2.A) Condividete le proposte emerse nei vari incontri per implementare la comunicazione/informazione ai cittadini?* 2.B) Avete altre proposte da suggerire? *Seguono le proposte per implementare la comunicazione/informazione sia in tempo di pace (prevenzione) che in emergenza. Cittadini di Forte dei Marmi, Seravezza, Stazzema e Pietrasanta Segnalazioni per implementare la comunicazione e l’informazione 1. Realizzare dei post adesivi con i numeri utili di Protezione Civile da distribuire ai privati cittadini e nei pubblici esercizi in modo da rendere immediatamente disponibili, in caso di emergenza, i recapiti telefonici ai quali chiedere aiuto 1. Realizzazione post adesivi 10 9 8 7 6 4 4 2 1 0 0 0 0 1 2 3 4 1 0 0 6 7 0 5 8 9 10 Media 2. Installare un’adeguata cartellonistica per segnalare le aree di emergenza Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 2. Installare un'adeguata cartellonistica 12 12 9,8 10 8 6 4 1 2 0 0 0 0 0 0 3 4 5 6 7 0 0 1 2 8 9 10 Media 3. Puntare in caso di emergenza (e quindi del verificarsi di un evento calamitoso) su un sistema di allerta sonoro alla popolazione efficace e facilmente riconoscibile, quale una sirena 3. Dotazione di un sistema di allerta sonoro 10 7,5 8 6 6 4 2 2 2 2 1 0 0 1 2 0 0 6 7 0 0 3 4 5 8 9 10 Media 4. Per divulgare al massimo situazioni di allerta meteo utilizzare pannelli elettronici sul territorio, che adoperino un linguaggio chiaro a tutta la popolazione Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 4. Utilizzare pannelli elettronici 10 8 7 6 5 4 2 2 2 1 1 0 0 2 3 1 1 0 0 1 4 5 6 7 8 9 10 Media 5. Prevedere la possibilità per il cittadino di iscriversi (mediante internet o attraverso appositi moduli) ad un elenco per poter ricevere avvisi di allerta tramite e-mail o messaggini sms 5. Iscrizione ad un elelnco per ricevere avvisi di allerta email e sms 10 9 9,4 10 Media 8 6 4 2 2 1 0 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 6 1 0 7 8 9 6. I Comuni devono adottare un sistema di messaggi telefonici pre-registrati attraverso il quale avvertire la popolazione in caso di allerta o di emergenza Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 6. Adozione di un sistema di messaggi pre-registrati 10 8,8 8 7 6 4 2 1 0 0 0 0 1 2 3 4 2 2 8 9 1 0 0 5 6 7 10 Media 7. Il Centro Intercomunale di Protezione Civile deve attivare un numero telefonico per dare informazioni pre-registrate alla popolazione in caso di allerta o di emergenza 7. Attivare un numero telefonico per dare informazioni 10 8,3 8 6 4 4 9 10 4 2 2 1 0 0 0 0 1 2 3 4 1 0 0 5 6 7 8 Media Nuove segnalazioni • Opportuno prevedere numero unico per tutte le emergenze • Si suggerisce d’installare materiale informativo, non tanto relativo ai recapiti telefonici, quanto sui comportamenti da tenere in caso di eventi a rischio, nei luoghi dove le persone normalmente devono fare la fila o devono rimanere per qualche tempo (es.: uffici postali, banche, studi medici, treni, stazioni, ospedali) • Un tavolo propone l’utilizzo di post adesivi Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Carte di orientamento e avvicinamento alle aree di emergenza sia per x la città che per le frazioni Si ritiene che la soluzione proposta sia applicabile nei piccoli centri abitati, ma di scarsa validità nei centri urbani maggiormente rumorosi e affollati Oltre al sistema telefonico, anche utilizzo delle campane Sistema di allerta sonoro vedi relazione Sergio Aliboni Un tavolo evidenzia che l’allarme tramite sirena rischia di creare panico anche laddove non è necessario Macchina dotata di altoparlante Censire le persone sole e disabili Si ritiene che il suggerimento sia scarsamente applicabile per i costi d’istallazione e manutenzione e per l’impatto ambientale Un tavolo propone istallazione pannelli elettronici in più punti Diffusione amici e parenti, vicini rubrica tel Utile informazione via mail 5) Proposta positiva, ma tutte le zone del territorio devono essere coperte da servizio wifi gratuito Messaggi solo su adesione dei cittadini Messaggi organizzati per fasce più deboli (anziani e malati) diretti a parenti aderenti Il messaggio telefonico deve invitare chi risponde ad avvisare il vicinato Per un tavolo, si ritiene necessario prevedere anche il suono delle campane e diffusione vocale itinerante 7) Proposta positiva purché in caso di rischio il telefono non sia sempre occupato Un tavolo evidenzia il rischio sovraccarico linee telefoniche Utilizzo di mezzo aereo per segnalazione visiva o acustica in caso di imminente e reale calamità Uso di apparecchi radio trasmittente per ogni frazione Domande che sono state poste ai partecipanti durante l’incontro del 25 maggio 3) Come giudicate la proposta di una maggiore coerenza tra i piani urbanistici e i piani di Protezione Civile? È stata avanzata la proposta d’integrare maggiormente la pianificazione urbanistica (sia relativamente al Piano Strutturale, che ai Regolamenti Urbanistico e Edilizio) con la Pianificazione di Protezione Civile. È stato infatti ritenuto illogico procedere su binari separati quando una corretta edificazione in aree a rischio (sismico per esempio), consentirebbe di abbattere i danni in caso di evento calamitoso. Pareri espressi dai cittadini • Piani urbanistici di esclusiva competenza comunale. Protezione civile funzione consultiva operativa e necessaria Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza • • • • • • • • • • • Importantissima, va organizzato per realizzarla Voto 9 Riteniamo che sia molto importante integrare il piano urbanistico con quello di protezione civile, in modo da evitare che venga prevista l’edificazione in aree a rischio, e si privilegino invece zone dove non sussiste un rischio idrogeologico I piani strutturali e urbanistici devono essere individuali. Va bene la collaborazione in caso di calamità Riteniamo sia ovvia quindi OK L’integrazione fra la pianificazione urbanistica e la pianificazione di protezione civile è molto importante Si! Maggiore integrazione fra la pianificazione di protezione civile e di regolamenti urbanistico-edilizi e piano generale di bonifica idraulica (cfr. statuto consortile, 2, lett. c/2 e art. 9, lett. c/1, art. 34) Pienamente d’accordo È necessario garantire una coerenza tra tutti i livelli della pianificazione territoriale e tra gli atti di governo del territorio e gli strumenti operativi (es.: piano triennale OO.PP., ecc.) Ovvia e doverosa Domande che sono state poste ai partecipanti durante l’incontro del 25 maggio 4.A) In tema di auto protezione (il cittadino per incrementare il livello di prevenzione deve essere consapevole dei rischi nella zona in cui si trova o abita e affrontare il rischio nel migliore dei modi) le proposte scaturite negli incontri sono secondo voi valide?* 4.B) Avete altre proposte da suggerire? *Seguono le proposte emerse per implementare l’autoprotezione. Cittadini di Forte dei Marmi, Seravezza, Stazzema e Pietrasanta Proposte per incentivare l’autoprotezione 1. Inserire qualche ora al mese (almeno un’ora) della materia “protezione civile” nelle scuole elementari, all’interno delle ore dedicate ai piani di evacuazione scolastica, integrandole con un minimo di educazione civica Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 1. Insegnare "protezione civile" nelle scuole elementari 9,4 10 8 8 6 4 3 2 2 0 0 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 0 8 9 10 Media 2. Divulgare opuscoli in cui siano spiegate le norme di autoprotezione 2. Divulgare opuscoli per spiegare le norme di autoprotezione 10 8,8 8 6 6 4 3 2 2 1 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 1 0 6 7 8 9 10 Media 3. Fare incontri periodici con la popolazione proprio nelle aree di attesa Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 3. Fare incontri periodici con la popolazione nelle aree di attesa 10 7,9 8 6 4 4 3 2 1 0 0 0 0 1 2 3 4 3 1 1 0 5 6 7 8 9 10 Media 4. Realizzare la sintesi del piano fatto per la popolazione 4. Realizzare la sintesi del piano per la popolazione 10 8,1 8 6 5 4 3 2 2 2 1 0 0 0 0 1 2 3 4 0 0 5 6 7 8 9 10 Media 5. Aggiornare il questionario con domande a risposta multipla Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza 5. Aggiornare il questionario 10 8 6,8 6 4 4 3 2 2 1 2 1 0 0 3 4 0 0 0 1 2 5 6 7 8 9 10 Media 6. Prevedere la possibilità di stampare dal sito internet del Centro Intercomunale di Protezione Civile la cartografia delle zone a rischio, oppure prevedere la possibilità di richiedere una copia cartacea all’ufficio 6. Stampare dal sito internet del Centro Intercomunale di PC la cartografia delle zone a riscio 10 8,5 8 6 5 4 2 1 0 0 0 1 2 3 3 3 8 9 1 0 0 0 4 5 6 7 10 Media Nuove segnalazioni • Potenziare e verificare periodicamente la capacità degli operatori a mettere in pratica i comportamenti corretti da adottarsi nelle varie situazioni di emergenza • Allegare all’opuscolo adesivo con numeri utili • Si propone che si realizzi una collaborazione tra protezione civile e servizi sociali in modo da avere una situazione sempre aggiornata delle persone con disabilità Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana Una Protezione Civile Partecipata Conoscere il rischio e il Piano di Protezione Civile per vivere in sicurezza • • • • • • Si propone di realizzare un opuscolo che comprenda il questionario con domande multiple e la rappresentazione grafica delle zone a rischio Incontro facoltativo annuale Cercare di stimolare l’affluenza Mandare ai cittadini l’opuscolo cartografico tramite cassetta lettere Richiamare l’attenzione per tutti i canali che provengono dall’alto delle colline verso i centri abitati della piana Per la scuola, nel caso di evacuazione per emergenza organizzare un sistema a catena ben organizzato per cui la scuola avvisa una paio di genitori (opportunamente scelti di referenti) che innescano poi la catena di chiamata Realizzato grazie al sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana