Rapporto sui risultati del progetto ministeriale: “Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N.” - Luglio 2010 - Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N. Introduzione 1. Presentazione L’approccio della clinical governance stimola i servizi sanitari allo sviluppo, soprattutto con riferimento ai seguenti aspetti: a) richiamare tutta la operatività al suo reale significato (nel nostro caso prevenzione, cura, assistenza, riabilitazione, reintegrazione); b) considerare tutte le dimensioni ed i fattori della organizzazione sanitaria come elementi integrati e quindi analizzarli, gestirli, innovarli in un’ottica sistemica e dinamica; c) impegnarsi per il miglioramento continuo, attraverso il cambiamento organizzativo, soprattutto con l’apporto di nuova conoscenza -quando possibile basata su prove di efficacia- e la ricerca. La governance ha inoltre richiamato l’attenzione sul contributo del cittadino, che nel corso della sua vita assume diversi ruoli rispetto al sistema sanitario: sempre azionista, attivo rispetto alla prevenzione, impegnato nel valutare se aderire o meno agli screening, fruitore di prestazioni, proponente nuove soluzioni, impegnato negli organismi di partecipazione. Il coinvolgimento, quando coinvolge la comunità, ha tre livelli (Strauss & Corbin, 1990): micro (del singolo), meso (a livello di organizzazione o di equipe professionale), macro. Questo ultimo livello è molto sviluppato in Gran Bretagna, basti pensare che a partire dal mese di settembre 2005 la popolazione, i pazienti ed il personale dei servizi sanitari sono stati coinvolti nel costruire il piano dei servizi distrettuali (Department of Health, Ministro della Salute Patricia Hewitt, 23 giugno 2005), ma molte sono anche altre occasioni, quali i forum aperti alla popolazione per affrontare specifiche problematiche. Nel nostro Paese sta prendendo piede il coinvolgimento nella stesura del bilancio sociale, mentre fino ad ora prevalentemente si effettuavano Conferenze dei servizi. Il coinvolgimento è richiamato anche nei documenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la misurazione degli ospedali. Shaw (2003) infatti suggerisce di: • Considerare sempre il sistema e non singoli aspetti; • Fare riferimento a più fonti di dati; • Chiarire il ruolo di tutti gli stakeholder; • Coinvolgere sempre l’utenza; • Rendere accessibili i risultati. Tuttavia, anche se in linea di principio tutti concordano sull’importanza del coinvolgimento, la mancanza di chiarezza, comunicazione, esplicitazione dei diversi interessi, non ha consentito di realizzarla in forma diffusa ed efficace. Infatti, la partecipazione richiede conoscenza ed impegno: i partner devono imparare come identificare obiettivi comuni ed esplorare, rispettare e valorizzare le differenze, comprendere le varie ottiche ed utilizzare il potere con un prospettiva vincente-vincente (Suchman et al. 1998). Particolarmente critica e discussa a questo livello è la disponibilità al pubblico dei dati di performance delle istituzioni (Marshall et al 2000) e dei professionisti (Cheng & Song, 2004) che influenza le scelte ma che proprio per questo devono essere precisi e puntuali . Agire nella prospettiva di “coinvolgimento” di tutti gli stakeholder richiede un parallelo sviluppo di una coerente cultura di sistema e organizzativa e la disponibilità di metodi e strumenti. Il Ministero della Salute ha avviato una serie di iniziative atte a diffondere nelle organizzazioni la dimensione del coinvolgimento come asse portante del sistema sanitario, in quanto essenziale per assicurare efficacia e efficienza del sistema medesimo. Il presente rapporto illustra i risultati del progetto Ministeriale “Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N.” attraverso cui è stata fatta la ricognizione della situazione in atto nel nostro paese e sono stati prodotti strumenti per sviluppare il coinvolgimento dei pazienti e degli operatori nel processo assistenziale. 2. Strumenti per conoscere e agire I documenti e gli strumenti elaborati nel corso del progetto, disponibili in allegato, comprendono: 1) Introduzione. 2) Database con la letteratura di riferimento per il coinvolgimento. 3) Questionario rivolto alle Regioni e P.A. in merito alle attività svolte per il coinvolgimento (INDACO) con i relativi risultati. 4) Manuale per il coinvolgimento dei cittadini. 5) Manuale per il coinvolgimento degli operatori. 6) Ricognizione degli indicatori utilizzati nella letteratura e nei documenti nazionali e internazionali relativi al coinvolgimento dei pazienti. Vengono nel seguito illustrati sinteticamente i contenuti e gli scopi dei documenti disponibili. a. Ricognizione degli indicatori utilizzati nella letteratura e nei documenti nazionali e internazionali relativi al coinvolgimento dei pazienti La ricognizione effettuata ha consentito di mettere a disposizione un elenco di circa 1000 indicatori, utili per la messa a punto di un sistema informativo specifico rispetto al coinvolgimento di cittadini e pazienti. b. Database con la letteratura di riferimento per il coinvolgimento Il progetto ha permesso di costruire un apposito database che verrà alimentato nel tempo, contenente gli articoli pubblicati e le esperienze significative. L’analisi della letteratura ha consentito di produrre due rapporti: - Analisi della letteratura - Variabili utilizzate nelle attività di coinvolgimento c. Indagine INDACO Il Ministero della Salute ha prodotto normativa e documenti per il coinvolgimento dei pazienti e dei cittadini sin dall’inizio degli anni novanta. Attraverso il programma si è ritenuto utile verificare l’applicazione della normativa da parte delle Regioni e Province Autonome e identificare nel contempo le esperienze significative da proporre anche ad altri contesti. Il gruppo misto costituito all’uopo da Referenti dell’Ufficio III del Ministero, da Rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Provincia Autonoma di Bolzano, Veneto e dal CEREF ha elaborato un modello relativo ai fattori da considerare, sulla cui base è stato costruito un questionario inviato alle Regioni e P.A., accompagnato da una Guida per la compilazione. Il modello è stato strutturato in cinque aree in cui è previsto il coinvolgimento istituzionale da parte delle regioni; ciascuna delle aree considerate è articolata in variabili, rispetto a cui sono state formulate le domande utilizzate nella indagine: • Normativa e pianificazione • Organizzazione e gestione • Tutela dei diritti • Comunicazione • Valutazione I risultati della indagine sono illustrati nello specifico rapporto in allegato e sono stati presentati e discussi in un seminario; sulla scorta degli stessi sono state individuate strategie per stimolare ulteriormente l’ impegno a livello regionale per assicurare metodi e strumenti per la realizzazione del coinvolgimento. d. Manuale per il coinvolgimento dei cittadini Il Manuale per il coinvolgimento dei cittadini offre un quadro generale per affrontare la problematica in tutte le fasi (macro, meso e micro): ossia per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini nei processi di programmazione e valutazione del sistema salute – servizi, la partecipazione di questi nella gestione e nel miglioramento dell’attività assistenziale e nella condivisione sulle decisioni per la propria salute. Vengono presentati i metodi e gli strumenti elaborati, sperimentati e adottati a livello nazionale e internazionale, che possono essere utilizzati nelle singole realtà. e. Manuale per il coinvolgimento degli operatori La valorizzazione degli operatori è essenziale per assicurare la qualità delle prestazioni e del servizio. Il Manuale fornisce una cornice di riferimento per la problematica e approcci, metodi e strumenti per affrontarla, in una prospettiva di partnership con l’utenza. Seppure con caratteristiche diverse in relazione agli scopi e alla complessità organizzativa, un piano sistematico di coinvolgimento dovrebbe essere introdotto e realizzato nelle unità operative, nei dipartimenti, nelle strutture. f. Relazione sulle attività svolte per diffondere le conoscenze Nel 2009 sono state realizzate due iniziative di diffusione dei risultati del programma: un seminario nazionale rivolto ai funzionari regionali impegnati nelle problematiche del coinvolgimento e un convegno internazionale. 12 marzo 2009:”Incontro di presentazione dei risultati dell’indagine INDACO e confronto tra le Regioni sui temi del Coinvolgimento e della Partecipazione di cittadini-utenti-operatori per la salute e la sanità.” L’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni inserite nel gruppo tecnico ed i referenti individuati da ciascuna Regioni e P.A per la compilazione del questionario, è stato un momento di confronto e dibattito sui risultati dell’indagine INDACO. Sono anche emerse alcune interessanti proposte per l’attuazione di strategie finalizzate a rafforzare la partnership con tutti gli stakeholder quali l’aggiornamento delle Linee-guida della Carta dei servizi sanitari, la costituzione/ridefinizione dei comitati, nuovi metodi di consultazione, uso e gestione dei reclami e delle indagini di soddisfazione, Audit civico 23 aprile 2009 Convegno internazionale:“ Umanizzare i servizi con la partecipazione dei pazienti” Il convegno ha offerto a tutti i partecipanti l’opportunità di confrontarsi sulle iniziative che sono state intraprese a diversi livelli e da categorie diverse di stakeholder (pazienti, operatori, associazioni di cittadini) sul tema del coinvolgimento, in particolare sui metodi e strumenti per il coinvolgimento del paziente/ cittadino nelle scelte sulla propria cura. Sono stati illustrati i risultati conseguiti dalle varie iniziative portate avanti sia a livello nazionale che internazionale, tra cui va citata la creazione di reti europee di Associazioni dei pazienti che hanno consentito nei vari Paesi europei di focalizzare l’attenzione dei servizi sanitari sulle. esigenze e le aspettative dei pazienti, reali protagonisti dei percorso di assistenza e cura . g. Utilizzo dei documenti I documenti predisposti intendono offrire modelli di riferimento e indicazioni operative per aumentare i livelli di coinvolgimento, assicurandone una introduzione come “asse del sistema” e non come un compito imposto, di cui non sono chiari gli scopi. Naturalmente essi vogliono costituire un punto di partenza e l’auspicio è che possano facilitare le esperienze nelle diverse realtà del Paese. Il presente documento, elaborato a cura del CEREF – Centro Ricerca e Formazione -, di Padova, è stato predisposto congiuntamente all’Ufficio III del Dipartimento della qualità- Ministero della Salute (dott. Alessandro Ghirardini, dott .ssa Roberta Andrioli Stagno, dott. ssa Rosetta Cardone, dott. ssa Angela De Feo) e ai referenti delle Regioni: dott. ssa Roberta Bottai- Regione Toscana, dott. ssa Augusta Nicoli-Regione Emilia Romagna, dott. Ambrogio Aquilino e dott. ssa Francesca Avolio- Regione Puglia, dott. ssa Cinzia Bon e dott. Costantino Gallo- Regione Veneto, dott. Horand Meier-Provincia Autonoma di Bolzano. Si ringraziano per la collaborazione offerta nella compilazione del questionario le Regioni e P.A.: Regione Abruzzo, Regione Basilicata, Regione Calabria, Regione Campania, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Marche, Regione Molise, Regione Piemonte, Regione Puglia, Regione Sardegna, Regione Sicilia, Regione Toscana, Regione Trentino Alto Adige, Regione Umbria, Regione Val d'Aosta, Regione Veneto, Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano. Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N. La revisione della letteratura e la identificazione delle variabili Allegato 1 a) La revisione della letteratura La prima fase dell’indagine ha riguardato l’analisi della letteratura nazionale ed internazionale sul tema della partnership di cittadini, operatori e volontari in sanità. Questa prima parte della ricerca ha evidenziato l’esistenza di una famiglia di concetti correlati al tema generale. Ogni contributo raccolto nel database è stato distinto attraverso il concetto principale rappresentato al suo interno. I concetti rappresentati dall’analisi della letteratura descrivono esaustivamente tematiche e criticità dell’indagine sulla Partnership nei Servizi Sanitari: o soddisfazione dei fruitori (customer satisfaction) o orientamento dei servizi alla soddisfazione dei fruitori (customer service orientation) o consenso informato o processo di assunzione delle decisioni rispetto alla cura (decision making) o responsabilizzazione e protagonismo della persona rispetto alle scelte che la riguardano (empowerment) o emotività (emotional labour) o coinvolgimento nel proprio lavoro (job involvement) o soddisfazione legata al proprio lavoro (job satisfaction) o partecipazione o processo di cura centrato sul paziente (patient centered care) o aspettative dei pazienti (patients’ expectations) o processo di scelta da parte del paziente (patients’ choice) o emozioni dei pazienti (patients’ emotions) o coinvolgimento dei pazienti (patients’ involvement) o qualità percepita o qualità della vita (quality of life) L’analisi quantitativa della letteratura raccolta nel Database ha evidenziato numerose caratteristiche salienti rispetto al tema della Partnership in campo sia nazionale che internazionale. Dalla analisi si evidenzia che: 1) La maggioranza dei lavori si concentra sulla soddisfazione dei pazienti e su quella della categoria mista di pazienti e operatori, a dimostrazione che l’interesse è prevalentemente rivolto alla rilevazione delle esperienze, aspettative e percezioni dell’utenza dei servizi sanitari. L’ambito considerato è soprattutto quello ospedaliero. Sono in numero molto inferiore le esperienze che riguardano i cittadini e i familiari; 2) Le attività di ricerca e le attività di coinvolgimento nei processi programmatori e gestionali negli altri Paesi è proporzionalmente molto più rilevante che in Italia e con un approccio più integrato; Rispetto alla letteratura italiana, quella internazionale appare più eterogenea e strutturata; 3) I lavori sul coinvolgimento degli operatori e sul loro impegno nell’empowerment dei cittadini e degli utenti sono in numero inferiore rispetto a quelli che riguardano i pazienti sia in ambito internazionale che nazionale. Tra la categorie in cui è stata organizzata la letteratura disponibile, la prima, denominata coinvolgimento dei pazienti” (patients’ involvement), è la più numerosa (133 contributi) e descrive le tematiche principali relative ai pazienti e al loro coinvolgimento nel processo di valutazione e cambiamento dei servizi. La seconda categoria, denominata “coinvolgimento degli operatori” riguarda i fattori che motivano al lavoro o possano contribuire a una diminuzione della motivazione e quindi dell’efficienza e dell’efficacia delle azioni e soprattutto a un deterioramento del rapporto con l’utenza. La terza categoria, in base al numero di contributi, denominata “assunzione delle decisioni“ (decision making) enuclea un’area tematica trasversale alle varie categorie di soggetti. La decisione e la scelta terapeutica implicano, da un lato, la preparazione degli operatori incaricati di informare opportunamente i pazienti, dall’altro i pazienti stessi, chiamati ad una decisione. All’interno di questa categoria un numero congruo di contributi riguarda i cosiddetti “ausili per la decisione”, strumenti comunicativi di vario genere (libretti informativi, software, questionari), strutturati in modo da aiutare i pazienti nei processi decisionali. La tematica della decisione è correlata a quella dell’informazione e della comunicazione con il paziente, nonché al ‘consenso consapevole’. Il tema dell’informazione all’utenza è inoltre interrelato con la categoria “empowerment” che, seppure poco trattato in maniera esclusiva, rappresenta un tema implicito alla maggioranza dei contributi. L’empowerment del paziente costituisce difatti, al contempo, la premessa della partecipazione di utenti e cittadini all’evoluzione dei servizi sanitari e l’obiettivo ideale che le organizzazioni si prefiggono. L’ultima categoria, denominata “sentimenti dei pazienti” raccoglie i contributi che esplorano gli aspetti di vissuto personale: le emozioni dei pazienti rispetto alla propria condizione di malattia, ed alle loro aspettative rispetto all’organizzazione dei servizi b) L’analisi delle variabili dei fenomeni collegati al coinvolgimento L’analisi della letteratura ha consentito anche di analizzare gli strumenti utilizzati a livello nazionale e internazionale per il coinvolgimento. Tali strumenti sono stati quindi a loro volta analizzati e sono stati identificati i “fenomeni” considerati nel coinvolgimento, nonché le relative variabili. Tale ulteriore analisi è confluita in uno specifico prodotto del programma. Le variabili infatti e la loro strutturazione possono essere utilizzate per la costruzione di ulteriori strumenti o confronti. Nello specifico lavoro sono state utilizzate per i Manuali del coinvolgimento dei cittadini e degli operatori. 1) Fenomeni indagati I fenomeni indagati maggiormente riguardano l’analisi della soddisfazione dell’utenza in merito a: - problematiche correlate all’accesso/accessibilità dei servizi (come ad esempio la facilità di parcheggio, l’orientamento interno all’ospedale, l’atteggiamento del personale amministrativo - con particolare riguardo alla capacità di fornire efficacemente informazioni- e i tempi d’attesa per l’accesso ai servizi) - l’esperienza della visita con il medico e tutti gli aspetti ad essa correlati: l’atteggiamento comunicativo, la scrupolosità nel compiere l’esame obiettivo, nel raccogliere la storia clinica del paziente, la capacità di trasmettere interesse per la persona, di porsi in un rapporto di comunicazione empatica con il paziente, di fornire esaustivamente spiegazioni in merito alla diagnosi della patologia, al suo trattamento ed alla prognosi; - la possibilità di scelta tra terapie/interventi alternativi, strutture, approcci e personale diverso da quello in cui è avvenuta la prima visita (dimensione preponderante nella letteratura internazionale). Per quanto riguarda gli operatori, il fenomeno più studiato è la motivazione e i relativi fattori, principalmente quelli relativi allo stress correlato alla professione, alle mansioni e ai contatti con l’utenza ed, infine, alla rilevazione generale del clima organizzativo interno alla struttura (rapporti con il team di lavoro, retribuzione, carichi di lavoro). 2) I fenomeni scarsamente indagati Dall’analisi della letteratura emergono alcune dimensioni non molto indagate, prevalentemente legate alle prestazioni ed ai servizi esterni all’ospedale. In particolare, vi sono pochi studi su: - il follow up; - i rapporti con il medico di base successivi al momento della terapia/intervento; - l’assistenza domiciliare; - lo screening; - i trattamenti erogati in regime ambulatoriale; - i rapporti con le associazioni di pazienti. 3) Considerazioni generali Da quanto emerge dall’analisi della letteratura, nelle indagini per la rilevazione della soddisfazione dei pazienti come degli operatori, si ricorre principalmente all’uso dello strumento del questionario auto compilato, che si contraddistingue per la possibilità di raggiungere un numero elevato di destinatari e la economicità. Le modalità di risposta alle domande (o alle affermazioni), contenute nei questionari sono, (tranne rare eccezioni), espresse attraverso scale Likert a 5 o 7 risposte. Si registra una tendenza ad affidare la rilevazione a personale interno alla struttura. Sono limitati in letteratura gli studi che analizzano criticamente l’utilizzo che viene fatto dei risultati delle indagini, e il monitoraggio del miglioramento apportato nei servizi a seguito delle rilevazioni presso i pazienti e gli operatori. Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N. Relazione finale sulle attività ed i prodotti del progetto. Il coinvolgimento istituzionale. Risultati della indagine svolta presso le Regioni Allegato 2 Presentazione Nell’ambito del progetto Ministeriale molto impegno è stato dedicato alla elaborazione del modello di analisi dello stato del coinvolgimento applicato a livello istituzionale. La disponibilità di un modello avrebbe infatti consentito di elaborare uno strumento per la analisi della situazione in atto e la conseguente individuazione delle criticità rispetto a cui promuovere strategie per lo sviluppo. Il modello istituzionale del coinvolgimento è stato elaborato con il contributo dei referenti del Ministero e delle Regioni Emilia Romagna, Marche (nelle prime fasi), Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana e Veneto. A tal fine sono stati effettuati incontri nelle seguenti date (documentati da verbali): 14 novembre 2007, 22 gennaio 2008, 28 febbraio 2008, 9 aprile 2008, 22 maggio 2008, 17 giugno 2008, 10 settembre 2008, 9 dicembre 2008, 16 aprile 2009, 18 febbraio 2009. Sulla base del modello è stato quindi elaborato il questionario attraverso cui è stata effettuata l’indagine presso le Regioni sulle attività di coinvolgimento svolte. Nel seguito vengono presentati il modello, l’indagine ed i risultati. 1. Il modello del coinvolgimento istituzionale del cittadino fruitore dei servizi sanitari italiani Il modello identificato comprende cinque aree in cui a livello istituzionale è previsto il coinvolgimento istituzionale da parte delle regioni. Le diverse aree sono tra loro interconnesse e comprendono diverse variabili, come riportato nel seguito: - A. Normativa e pianificazione. In quest’area vengono considerate variabili relative alla normativa ed alle disposizioni assunte a livello regionale/provinciale. Viene inoltre esplorato il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni nel Piano sanitario (o socio-sanitario, in relazione alla organizzazione regionale), o negli altri Piani di area/settore (ad esempio Piani di zona, Piano della cronicità). - B. Organizzazione e gestione. Esplorare la diversa organizzazione regionale/provinciale per quanto riguarda le attività dedicate all’ambito considerato: quali funzioni vi sono, referenti, uffici, come essi funzionano e si integrano. 2 - C. Tutela dei diritti. Quest’area riguarda nello specifico le segnalazioni e come esse vengono raccolte, organizzate, elaborate, restituite ai soggetti di governo e di esercizio, come vengono utilizzati i feedback. - D. Comunicazione. Lo scopo è qui di fare una ricognizione delle diverse modalità adottate per informare e favorire quindi la partecipazione consapevole da parte dei cittadini. - E. Valutazione. In questa area vengono considerate da una parte le esperienze relative al monitoraggio regionale/provinciale delle attività finalizzate alla partecipazione messe in atto dalle aziende sanitarie - come previsto dalla normativa - e dall’altra le iniziative intraprese dalla Regione/provincia autonoma (direttamente o indirettamente) per raccogliere le opinioni di cittadini, pazienti, associazioni. Il grado di sviluppo del coinvolgimento varia in relazione alle misure adottate ed alle azioni intraprese. Si è quindi attribuito un diverso valore ai cinque fattori, sulla scorta dell’impegno che avrebbe dovuto essere devoluto in relazione alla durata della normativa nazionale che aveva richiesto l’adozione di misure in merito, agli strumenti disponibili nella letteratura per procedere con tale variabile. I pesi sono riportati nel seguito. Aree del modello Normativa e pianificazione (peso 0,05) Organizzazione e gestione (peso 0,15) Tutela dei diritti (peso 0,3) Comunicazione (peso 0,2) Valutazione (peso 0,3) 3 2. L’indagine Sulla base del modello è quindi predisposto un questionario, che doveva essere auto compilato dalla Regioni (vedi allegato). Per favorire la comprensione lo stesso è stato accompagnato da una guida predisposta all’uopo (vedi allegato). Il questionario è stato inviato dal Ministero alle Regioni e province autonome nel mese di aprile 2008. Per ottenere le risposte sono stati effettuati un sollecito ufficiale e due informali. In vista del seminario di confronto del 12 marzo 2009 è stato inoltre inviato il rapporto per consentire eventuali emendamenti rispetto a possibili errori di trascrizione o errata interpretazione delle informazioni fornite. I dati raccolti attraverso il questionario sono stati elaborati in termini quantitativi e qualitativi secondo lo schema di analisi di seguito riportato: Quantitativo Metodo di analisi Variabili considerate Livello di analisi* Scopo (A) Singola regione/p.a. Rappresentare il grado di adesione della regione al modello rappresentato nel questionario. In questa prima fase il grado di accordo deriva dalla lettura del numero di risposte affermative fornite. Tanto maggiore è il numero di “sì” presenti nella colonna e tanto maggiore è l’accordo in quella regione. I risultati si evidenziano le aree scoperte e quelle per le quali viceversa esiste già un buon grado di accordo. Singola variabile Rappresenta il grado di accordo del sistema Regioni rispetto alla singola variabile del modello. Questo grado si identifica nella colonna della tabella denominata “Tot. Sì”. In questa colonna è riportato il numero di regioni/p.a. che dichiarano presente e verificato il fenomeno analizzato dalla variabile. Il numero in questo caso è un valore assoluto la cui ampiezza va da 0 (zero) in nessun regione risulta verificata quella variabile, a 21 (ventuno) totale accordo, in tutte le regioni risulta verificata la variabile. Al fine di una maggiore chiarezza e percezione del grado di accordo per singola variabile, viene (B) Tutte le regioni Valori assoluti (C) Tutte le * Per ogni elaborazione sono state considerate negli algoritmi di calcolo le 21 regioni, indipendentemente dal fatto di aver ricevuto o meno il questionario. Si è assunto, in caso di “mancata ricezione di questionario”, di considerare comunque ricevuto il questionario di quella regione; in questo caso ogni variabile si intende come non verificata. 4 Metodo di analisi Variabili considerate Livello di analisi* Scopo proposto un indice sintetico espresso in termini (0- relativi, ovvero definito nell’intervallo (0 ÷ 100). In questo caso lo scopo è lo stesso del livello di analisi (B) ma il numero in questo caso ha un valore relativo la cui ampiezza va da 0 (zero) totale disaccordo con quella variabile a 100 (cento) totale accordo. Nella tabella tale dato è riportato nella colonna “media punteggi”. Partendo dall’analisi definita nel livello (C) si è cercato di ottenere un grado di accordo medio del sistema regioni rispetto ad ogni singola Area del modello adottato. Anche in questo caso (D) le il numero ha un valore relativo, la cui ampiezza Tutte le variabili Tutte va da 0 (zero) totale disaccordo con quell’Area di ogni singola regioni Valori a 100 (cento) totale accordo (tutte le regioni/p.a. Area (0-100) hanno dichiarato che tutti i fenomeni espressi nell’area specifica sono verificati e presenti). Nella tabella questo dato è indicato nella colonna “punteggi inter-area”. Partendo dall’analisi definita nel livello (D) ed attribuendo un peso di importanza alle singole Aree su scala 0-1 (ad ogni area è stato assegnato un peso che ne rappresenta direttamente l’importanza: Normativa 0,05, Organizzazione 0,15, Tutela dei diritti 0.3, (E) Comunicazione 0,2, Valutazione 0,3) è stato Tutte le possibile derivare un grado relativo medio di Tutte le variabili regioni accordo del sistema regioni all’intero modello. Il del modello Valori grado di accordo è rappresentato dal totale della (0-100) somma dei punteggi per area indicati nella colonna “punteggio intra-area”. Come per i livelli di analisi precedenti, il valore ottenuto ha una ampiezza che va da 0 (zero) totale disaccordo con il modello a 100 (cento) totale accordo con il modello. Oggetto dell’analisi qualitativa sono le informazioni fornite tramite risposta o allegato forniti dalle singole Regioni/province autonome per specificare e documentare le attività svolte rispetto alla variabile oggetto di indagine. Qualitativo regioni Valori 100) Un primo livello di analisi è stato effettuato attraverso la trascrizione di tutti i contributi in modo sistematico, distinti per variabile e per regione, in modo da costituire una raccolta di fonti informative circa i principali documenti o iniziative disponibili per specifico argomento. Un secondo livello di analisi è riportato in tabella specifica. Considerata l’eterogeneità dei contributi e l’oggettiva difficoltà di effettuare una significativa classificazione degli stessi, l’analisi vuole offrire un mero sostegno chiarificatore all’analisi quantitativa illustrata e fornire un quadro comparativo. 5 I questionari raccolti sono discussi nel gruppo di referenti e successivamente proposti nel seminario del 12 marzo 2009. 3. I risultati della indagine presso le Regioni e Province autonome Nel seguito vengono presentati i risultati della rilevazione. Come si può vedere dalla tabella analitica, solo la Regione Liguria non ha risposto al questionario. I punteggi attribuiti alle variabili sono stati anche ponderati rispetto alla dimensione demografica delle regioni italiane. Le due aree che risultano più carenti rispetto al modello proposto sono: • la valutazione 37,4 (43,3†) • la comunicazione 46,7 (49,9). La ponderazione con la dimensione demografica ha determinato un innalzamento complessivo del punteggio, ciò evidenzia una, seppur lieve, influenza delle regioni a maggior dimensione sul sistema complessivo, unica eccezione per l’area organizzazione e gestione, dove si registra uno scarto negativo -1,0, dimostrando una maggiore adesione al modello da parte delle regioni demograficamente meno popolose. Tabella 1: punteggi per area del modello - media semplice e media ponderata con la dimensione demografica e scarto tra i due punteggi Punteggi (0-100) Aree del modello Normativa e pianificazione (peso 0,05) Organizzazione e gestione (peso 0,15) Tutela dei diritti (peso 0,3) † Media semplice sul modello Media ponderata con la dimensione demografica delle Regioni Scarto 59,1 60,6 1,5 57,0 56,0 -1,0 57,1 60,3 3,2 Dato ponderato con la dimensione demografica della regione 6 Comunicazione (peso 0,2) 46,7 49,9 3,2 Valutazione (peso 0,3) 37,4 43,3 5,9 Totale del modello 49,2 52,5 3,3 Nella tabella 2 vengono presentati i punteggi come media semplice e ponderati rispetto alla dimensione demografica (standardizzati su scala 0-100) per ciascuna variabile sintetica del modello. Quando il punteggio ponderato con la dimensione regionale è più basso rispetto a quello non ponderato, significa che per quella variabile le Regioni con dimensioni mediamente più piccole aderiscono maggiormente al modello proposto. In tabella 3 sono riassunte le variabili del modello che hanno ottenuto punteggi (media semplice) inferiori alla media generale, e che sono potenzialmente più critiche rispetto al modello proposto. Nella tabella 4 vengono riportate in modo analitico e per singola Regione i risultati dell’indagine. I risultati evidenziano che le Regioni hanno adottato provvedimenti normativi, applicando quanto previsto a livello nazionale. Risultano critici ed ancora poco sviluppati: il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni a livello macro, della politica sanitaria (58,3%) ma anche nella esigenza di dar loro voce attraverso indagini per la raccolta delle loro opinioni (48%9, la trasparenza e l’accountability, dove solo il 29% delle Regioni ha approvato la normativa relativa al bilancio sociale. Tabella 2: Punteggi sintetici, media semplice e ponderata per variabile del modello (scala 0100) Punteggi VARIABILI media semplice media ponderata 95,2 97,3 58,3 61,1 Area (A) Normativa e Pianificazione 1. Vi sono normative e/o atti regionali che prevedono a qualche livello il coinvolgimento/la partecipazione dei cittadini/dei pazienti/dei familiari e/o delle organizzazioni di rappresentanza dei cittadini/tutela dei diritti e le associazioni di volontariato? 2. Sono stati coinvolti i cittadini e le associazioni nel processo di redazione del Piano sanitario regionale? 7 Punteggi VARIABILI 3. La Regione/P.A. ha adottato disposizioni normative o amministrative per la introduzione del bilancio sociale in sanità? 4. La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte delle procedure/dei requisiti previsti dal percorso di accreditamento regionale/provinciale? 5. La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte dei criteri di valutazione dei direttori generali delle aziende sanitarie applicati dalla Regione/P.A? 6. La Regione/P.A. ha stipulato accordi o protocolli o ha previsto con disposizioni normative o amministrative la costituzione di gruppi di lavoro relativi al coinvolgimento 7. La Regione/P.A. ha previsto con disposizioni normative o amministrative la effettuazione di indagini presso i cittadini/pazienti per conoscere il loro giudizio sui servizi sanitari? media semplice media ponderata 33,3 38,2 81,0 86,6 47,6 36,7 58,1 56,0 52,4 60,4 57,7 61,0 45,2 47,2 44,0 44,2 81,0 71,7 66,7 73,4 47,6 51,0 47,6 51,0 66,7 65,9 81,0 77,6 49,5 54,1 57,1 69,3 52,4 53,2 19,0 15,9 23,6 15,9 47,6 58,4 42,9 65,8 14,3 24,7 33,3 57,1 33,3 23,8 23,8 43,3 65,4 39,6 33,5 28,1 Area (B) Organizzazione e Gestione 8. Esiste una funzione/ufficio/referente regionale per le seguenti reti di funzioni aziendali? 9. Esiste una funzione/ufficio/referente per il coordinamento a livello regionale delle funzioni sopra elencate? 10. La Regione/P.A. ha promosso iniziative per la formazione alla partecipazione: 11. La Regione/P.A. ha attivato programmi regionali per l’umanizzazione dei servizi e per l’accessibilità alle prestazioni LEA (rivolte ad esempio a fasce deboli, soggetti deprivati, immigrati)? Area (C) Tutela dei Diritti 12. La Regione/P.A. ha stabilito: Una procedura per la raccolta e la analisi delle segnalazioni/reclami? Un flusso per la raccolta ed elaborazione centralizzata regionale/P.A.le delle segnalazioni/reclami (forniti dalle aziende)? Se sì, tale flusso è informatizzato? Una procedura per la produzione dei report sulle segnalazioni/reclami da inviare ai soggetti interessati? Area (D) Comunicazione 13. La Regione/P.A. ha strumenti di comunicazione diretta ai cittadini sui servizi sanitari (depliant, Carta, sito…)? 14. La Regione/P.A. dispone di un sito/parte di sito WEB per i rapporti con i cittadini specificatamente per la sanità? 15. La Regione/P.A. ha un numero verde per i rapporti con i cittadini specificamente per i problemi sanitari? 16. La Regione/P.A. ha realizzato convegni sul coinvolgimento dei cittadini e dei pazienti? 17. La Regione/P.A. ha un bilancio sociale? 18. Quante sono le aziende sanitarie della Regione/P.A. che hanno redatto il bilancio sociale? Area (E) Valutazione 19. La Regione/PA ha effettuato attività di valutazione o indagini sulle attività delle aziende sanitarie relativamente agli adempimenti prescritti dall’art. 14 D. Lgs. 502/92? 20. La Regione/P.A. ha un sistema di indicatori per il monitoraggio della qualità come previsto dal comma 1 art. 14 D.Lgs. 502/ 92 e successive revisioni? 21. La Regione/P.A. censisce le attività di partecipazione/coinvolgimento che vengono effettuate in ambito sanitario? 22. Quali gruppi sono attivi a livello regionale? (una crocetta per ogni gruppo presente) Un gruppo di referenti degli uffici qualità Un gruppo di referenti degli URP Un gruppo con le associazioni di volontariato Un gruppo unico con alcuni/tutti i soggetti citati Altri gruppi (specificare con quali soggetti) 8 Punteggi VARIABILI a. Il gruppo/i gruppi viene/vengono convocato/i con una frequenza stabilita? Sintesi domanda 22° b. Tale gruppo/i ha/hanno affrontato nel 2007 problemi relativi a: (segnare con una crocetta tutti gli argomenti trattati) Segnalazioni/reclami Carta dei servizi Indagini per la raccolta delle opinioni dei cittadini/utenti Multiculturalità Altri problemi affrontati Sintesi domanda 22b 23. La Regione/P.A. ha creato un sistema di monitoraggio della applicazione della Carta dei servizi da parte delle aziende sanitarie? 24. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso i propri cittadini per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? 25. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio (direttamente o attraverso le aziende sanitarie) una indagine presso i pazienti per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? 26. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso le organizzazioni dei cittadini e del volontariato per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? 27. La Regione/P.A. ha aderito a programmi per la realizzazione di iniziative di valutazione civica o progetti simili? 9 media semplice 47,6 36,5 media ponderata 50,0 43,3 57,1 38,1 42,9 28,6 19,0 37,1 63,3 28,2 48,7 37,8 21,0 33,2 52,4 56,6 28,6 27,3 52,4 59,7 19,0 26,8 42,9 37,5 Tabella 3: Variabili con un punteggio inferiore alla media generale (scala 0-100) Punteggi VARIABILI media semplice Area (A) Normativa e Pianificazione 3. La Regione/P.A. ha adottato disposizioni normative o amministrative per la introduzione del bilancio sociale in sanità? 5. La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte dei criteri di valutazione dei direttori generali delle aziende sanitarie applicati dalla Regione/P.A? 33,3 47,6 Area (B) Organizzazione e Gestione 9. Esiste una funzione/ufficio/referente per il coordinamento a livello regionale delle funzioni sopra elencate? 10. La Regione/P.A. ha promosso iniziative per la formazione alla partecipazione: 45,2 44,0 Area (C) Tutela dei Diritti 12. La Regione/P.A. ha stabilito: Un flusso per la raccolta ed elaborazione centralizzata regionale/P.A.le delle segnalazioni/reclami (forniti dalle aziende)? Se sì, tale flusso è informatizzato? 47,6 47,6 Area (D) Comunicazione 17. La Regione/P.A. ha un bilancio sociale? 18. Quante sono le aziende sanitarie della Regione/P.A. che hanno redatto il bilancio sociale? 19,0 15,9 Area (E) Valutazione 19. La Regione/PA ha effettuato attività di valutazione o indagini sulle attività delle aziende sanitarie relativamente agli adempimenti prescritti dall’art. 14 D. Lgs. 502/92? 20. La Regione/P.A. ha un sistema di indicatori per il monitoraggio della qualità come previsto dal comma 1 art. 14 D.Lgs. 502/ 92 e successive revisioni? 21. La Regione/P.A. censisce le attività di partecipazione/coinvolgimento che vengono effettuate in ambito sanitario? 22. Quali gruppi sono attivi a livello regionale? (una crocetta per ogni gruppo presente) Un gruppo di referenti degli uffici qualità Un gruppo di referenti degli URP Un gruppo con le associazioni di volontariato Un gruppo unico con alcuni/tutti i soggetti citati Altri gruppi (specificare con quali soggetti) a. Il gruppo/i gruppi viene/vengono convocato/i con una frequenza stabilita? Sintesi domanda 22° b. Tale gruppo/i ha/hanno affrontato nel 2007 problemi relativi a: (segnare con una crocetta tutti gli argomenti trattati) Carta dei servizi Indagini per la raccolta delle opinioni dei cittadini/utenti Multiculturalità Altri problemi affrontati Sintesi domanda 22b 24. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso i propri cittadini per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? 26. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso le organizzazioni dei cittadini e del volontariato per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? 27. La Regione/P.A. ha aderito a programmi per la realizzazione di iniziative di valutazione civica o progetti simili? 10 47,6 42,9 14,3 33,3 57,1 33,3 23,8 23,8 47,6 36,5 38,1 42,9 28,6 19,0 37,1 28,6 19,0 42,9 Lombardia Marche Molise P. A. Bolzano P.A. Trento Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì no sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì media punteggi Lazio sì Tot. Sì FVG sì Veneto Emilia Romagna sì Valle d'Aosta Campania sì Umbria Calabria sì Liguria Basilicata VARIABILI Abruzzo Tabella 4: Risultati analitici per regione e media semplice punteggi scala (0-100) sì sì sì 20 95,2 sì sì 18 85,7 Area (A) Normativa e Pianificazione 1. Vi sono normative e/o atti regionali che prevedono a qualche livello il coinvolgimento/la partecipazione dei cittadini/dei pazienti/dei familiari e/o delle organizzazioni di rappresentanza dei cittadini/tutela dei diritti e le associazioni di volontariato? 2. Sono stati coinvolti i cittadini e le associazioni nel processo di redazione del Piano sanitario regionale? Se sì come: Tavoli di lavoro con la partecipazione delle associazioni Consultazione delle associazioni su progetti /capitoli, articoli del piano Raccolta di pareri su specifici problemi presso alcuni singoli soggetti Consultazione aperta via internet/telefono della cittadinanza Incontri/ assemblea pubblica /forum Altro (specificare) Se sì quando: Prima, in fase di elaborazione del Piano Durante, per la verifica dei contenuti e delle azioni previste Dopo, per la verifica della sua attuazione Sintesi variabile 2 49,5 sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì 11 sì sì sì sì 14 66,7 sì 13 61,9 sì 8 38,1 5 23,8 sì 12 2 sì 15 57,1 9,5 39,7 71,4 sì 8 38,1 sì 2 9,5 58,3 sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì no no sì sì sì no sì sì sì no sì si sì no sì no no si no no sì no no no sì sì sì sì sì si sì sì no no sì si sì sì sì sì sì media punteggi sì Tot. Sì sì Veneto sì Valle d'Aosta sì Umbria sì Toscana sì Sicilia sì Sardegna sì Puglia sì Piemonte no P.A. Trento sì P. A. Bolzano no Molise Lazio sì Marche FVG no Lombardia Emilia Romagna no Liguria Campania 5. La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte dei criteri di valutazione dei direttori generali delle aziende sanitarie applicati dalla Regione/P.A? Calabria 4. La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte delle procedure/dei requisiti previsti dal percorso di accreditamento regionale/provinciale? Basilicata 3. La Regione/P.A. ha adottato disposizioni normative o amministrative per la introduzione del bilancio sociale in sanità? Abruzzo VARIABILI sì no no no no no no no sì sì no sì 7 33,3 sì no sì sì no sì no sì sì sì sì sì 17 81,0 no sì sì no sì no no sì sì no 10 47,6 no sì sì no sì si sì sì sì no sì si sì sì sì sì sì si no no no sì sì sì sì sì no sì no no no no no sì si sì sì sì no sì si sì sì sì sì sì si 13 14 15 5 14 61,9 66,7 71,4 23,8 66,7 6. La Regione/P.A. ha stipulato accordi o protocolli o ha previsto con disposizioni normative o amministrative la costituzione di gruppi di lavoro su La valutazione della qualità dei servizi Segnalazioni e reclami Carta dei servizi sanitari Bilancio sociale Profili assistenziali cronicità Fasce deboli, soggetti deprivati, immigrati Sintesi variabile 6 sì sì si sì sì sì no sì sì sì sì sì no sì si si sì sì sì 58,1 12 Piemonte Puglia Sardegna Toscana no sì sì sì sì no no sì sì sì sì sì sì sì sì sì no sì sì sì sì sì sì sì no sì sì no sì no sì sì sì sì no sì sì sì sì no sì sì sì sì no sì sì sì sì sì sì no sì sì sì sì sì sì no sì sì sì sì sì sì sì no sì sì sì no sì no sì sì sì sì sì sì sì sì sì no sì sì no sì sì no no no no sì sì no sì sì sì sì no sì sì no sì no sì sì no sì sì sì sì 11 52,4 no no sì sì no sì sì sì no no 15 15 16 15 5 71,4 71,4 76,2 71,4 23,8 sì no sì 10 47,6 sì sì sì sì sì sì sì no 11 14 8 52,4 66,7 38,1 57,7 sì sì no no 12 57,1 no no no 7 33,3 Sicilia media punteggi P.A. Trento no Tot. Sì P. A. Bolzano sì Veneto Molise sì Valle d'Aosta Marche sì Umbria Lombardia sì Liguria sì sì sì no sì no Lazio no FVG no Emilia Romagna Calabria no Campania Basilicata 7. La Regione/P.A. ha previsto con disposizioni normative o amministrative la effettuazione di indagini presso i cittadini/pazienti per conoscere il loro giudizio sui servizi sanitari? Abruzzo VARIABILI Area (B) Organizzazione e Gestione 8. Esiste una funzione/ufficio/referente regionale per le seguenti reti di funzioni aziendali? Rete degli URP Rete Uffici formazione Rete dei CUP Rete Referenti tempi di attesa Rete Comitati consultivi aziendali Rete per le indagini/raccolta opinioni dei cittadini/pazienti Rete per la Carta dei servizi Rete sistemi di segnalazione/reclami Altre reti Sintesi domanda 8 sì sì sì sì sì sì no no sì sì sì sì sì sì no no no sì sì sì sì sì sì no sì no sì 9. Esiste una funzione/ufficio/referente per il coordinamento a livello regionale delle funzioni sopra elencate? sì sì sì a. Se sì, tale funzione coordina tutte le funzioni/uffici/referenti regionali? sì no sì 13 no sì sì sì sì Se no, quali coordina? Sintesi domanda 9 10. La Regione/P.A. ha promosso iniziative per la formazione alla partecipazione: Degli operatori delle aziende sanitarie Dei cittadini Delle associazioni di volontariato/volontari Di altri soggetti Sintesi domanda 10 11. La Regione/P.A. ha attivato programmi regionali per l’umanizzazione dei servizi e per l’accessibilità alle prestazioni LEA (rivolte ad esempio a fasce deboli, soggetti deprivati, immigrati)? media punteggi Tot. Sì Veneto Si veda punto 8 Valle d'Aosta Umbria Toscana vedi elenco Sicilia Sardegna Puglia Piemonte P.A. Trento P. A. Bolzano Molise Marche Lombardia Liguria Lazio FVG Emilia Romagna Campania Calabria Basilicata Abruzzo VARIABILI 45,2 sì sì no no no no no no sì sì sì sì sì sì sì no sì sì no no sì no sì sì no no sì sì no sì sì sì sì sì no no sì sì 12 11 57,1 52,4 no sì no no sì sì sì no sì no sì sì no sì no sì sì no sì 11 52,4 no no no no sì no no no no no sì sì no 3 14,3 44,0 sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì no sì sì sì 17 81,0 Area (C) Tutela dei Diritti 12. La Regione/P.A. ha stabilito: Una procedura per la raccolta e la analisi delle segnalazioni/reclami? sì no no no Un flusso per la raccolta ed elaborazione centralizzata no regionale/P.A.le delle segnalazioni/reclami (forniti dalle aziende)? no Se sì, tale flusso è informatizzato? no no no sì sì sì sì sì sì sì sì sì no sì sì sì sì sì 14 66,7 sì sì no sì sì no sì sì no sì no sì sì sì 10 47,6 sì sì sì sì sì sì no sì sì sì sì 10 47,6 14 Lombardia Marche Molise P. A. Bolzano P.A. Trento Piemonte Puglia Sardegna Valle d'Aosta Veneto Tot. Sì media punteggi sì sì sì sì sì sì sì no sì sì sì sì sì 14 66,7 sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì 17 81,0 sì sì sì sì sì no sì sì sì no sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì 18 85,7 sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì no sì no sì sì no sì no 14 66,7 sì sì sì sì sì sì sì sì sì no sì no sì sì sì no 13 61,9 no sì sì no sì no no no sì no sì no sì no sì 7 33,3 Umbria Lazio sì Toscana FVG no Sicilia Emilia Romagna no Liguria Calabria sì Campania Basilicata Una procedura per la produzione dei report sulle segnalazioni/reclami da inviare ai soggetti interessati? Abruzzo VARIABILI Area (D) Comunicazione 13. La Regione/P.A. ha strumenti di comunicazione diretta ai cittadini sui servizi sanitari (depliant, Carta, sito…)? 14. La Regione/P.A. dispone di un sito/parte di sito WEB per i rapporti con i cittadini specificatamente per la sanità? Se sì, tale sito è interattivo? Se interattivo: Consente l’invio di domande e la ricezione di risposte personalizzate da parte dell’utente? Consente la compilazione di questionari online? Sintesi domanda 14 49,5 15. La Regione/P.A. ha un numero verde per i rapporti con i cittadini specificamente per i problemi sanitari? no 16. La Regione/P.A. ha realizzato convegni sul coinvolgimento dei cittadini e dei pazienti? 17. La Regione/P.A. ha un bilancio sociale? Se sì, lo ha reso disponibile ai cittadini? sì Se sì, vi è una sezione specifica per l’area sanitaria? sì no sì no sì sì no no sì sì no no no sì no no sì 15 sì sì sì sì sì sì no sì no no no sì no sì sì sì sì sì no sì sì sì no sì sì no sì sì no no sì no no 12 57,1 sì sì 11 52,4 sì sì 5 3 23,8 14,3 sì 4 19,0 media punteggi sì Tot. Sì Valle d'Aosta Umbria Toscana Sicilia Sardegna Puglia Piemonte sì Veneto no P.A. Trento P. A. Bolzano Molise Marche Lombardia Liguria no Lazio FVG sì sì 4 19,0 19,0 6 6 10 19. La Regione/PA ha effettuato attività di valutazione o indagini sulle attività delle aziende sanitarie relativamente agli adempimenti prescritti dall’art. 14 D. Lgs. 502/92? sì no no 20. La Regione/P.A. ha un sistema di indicatori per il monitoraggio della qualità come previsto dal comma 1 art. 14 D.Lgs. 502/ 92 e successive revisioni? no no no 20 1 17 11 sì no sì sì 17 8 1 2 1 44 15 1 4 1 24 8 11 sì sì no sì sì sì sì no sì sì sì no no no sì sì annuale 17 annuale 2 18. Quante sono le aziende sanitarie della Regione/P.A. che hanno redatto il bilancio sociale? Quante sono le aziende sanitarie della Regione/P.A? Campania Calabria Basilicata no Emilia Romagna Se sì, in essa è prevista una parte relativa al coinvolgimento/partecipazione? Sintesi domanda 17 Abruzzo VARIABILI no sì no no no no 26 5 2 16 6 13 44 1 24 276 15,9 sì no sì 10 47,6 no sì no sì 9 42,9 no sì no no 4 19,0 no 2 9,5 21. La Regione/P.A. censisce le attività di partecipazione/coinvolgimento che vengono effettuate in ambito sanitario? Se sì, esiste un sistema di monitoraggio strutturato con specifici indicatori? Sintesi domanda 21 no no no no no no no no no no sì no sì sì annuale sì annuale m/ a 3mesi annuale 3mesi annuale no annuale Con che frequenza vengono monitorati? annuale Area (E) Valutazione 14,3 16 b. Tale gruppo/i ha/hanno affrontato nel 2007 problemi relativi a: (segnare con una crocetta tutti gli argomenti trattati) Segnalazioni/reclami Carta dei servizi Indagini per la raccolta delle opinioni dei cittadini/utenti Multiculturalità Altri problemi affrontati Sintesi domanda 22b 23. La Regione/P.A. ha creato un sistema di monitoraggio della applicazione della Carta dei servizi da parte delle aziende sanitarie? sì sì sì sì no sì sì sì sì sì no sì sì sì sì sì no no sì sì 7 12 33,3 57,1 sì no sì 7 33,3 sì no sì 5 23,8 sì no 5 23,8 no no 10 47,6 Umbria sì sì Toscana Sicilia sì sì sì sì Sardegna Puglia sì sì sì sì Piemonte sì P.A. Trento sì sì P. A. Bolzano Molise sì sì media punteggi sì Marche sì Lombardia sì Liguria sì Tot. Sì Altri gruppi (specificare con quali soggetti) a. Il gruppo/i gruppi viene/vengono convocato/i con una frequenza stabilita? Sintesi domanda 22a sì Veneto Un gruppo unico con alcuni/tutti i soggetti citati sì sì Valle d'Aosta Un gruppo con le associazioni di volontariato Lazio sì Emilia Romagna Campania Calabria Basilicata sì sì FVG 22. Quali gruppi sono attivi a livello regionale? (una crocetta per ogni gruppo presente) Un gruppo di referenti degli uffici qualità Un gruppo di referenti degli URP Abruzzo VARIABILI no 36,5 sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì no sì sì no 17 sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì no no sì sì 12 8 57,1 38,1 sì sì sì sì sì no sì 9 42,9 sì no no 6 4 28,6 19,0 37,1 sì no 11 52,4 sì sì sì sì sì sì sì sì no no no sì no no no sì no sì no no no no no sì sì no sì no sì sì 18 media punteggi sì Tot. Sì no Veneto sì Valle d'Aosta sì 6 28,6 sì sì sì 11 52,4 no no no sì 4 19,0 no sì no sì 9 42,9 no no no sì no sì no no no no no sì no sì Umbria sì sì sì Toscana sì no no sì Sicilia no sì sì Sardegna Molise no Puglia Marche no Piemonte Lombardia no no P.A. Trento Lazio sì no P. A. Bolzano FVG sì no Liguria Emilia Romagna 27. La Regione/P.A. ha aderito a programmi per la realizzazione di iniziative di valutazione civica o progetti simili? Campania 26. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso le organizzazioni dei cittadini e del volontariato per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? no Calabria 25. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio (direttamente o attraverso le aziende sanitarie) una indagine presso i pazienti per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? no Basilicata 24. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso i propri cittadini per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? Abruzzo VARIABILI sì VAR. 2. Sono stati coinvolti i cittadini e le associazioni nel processo di redazione del Piano sanitario regionale? Tipologia di coinvolgimento Comitato civico - cittadinanza attiva Assemblee Deliberazioni varie In forza di legge Rapporti-relazioni In sede di programmazione VAR. 2/C funzione/ufficio regionale che ha curato la consultazione Direzione Sanità Assessorato alla Sanità Ispettorato regionale sanitario Servizio economia e programmazione sanitaria Cittadinanza Attiva Gruppi di lavoro Area Programmazione e Ricerca Consiglio regionale x x x x Veneto Valle d'Aosta x x x x x X x x Umbria x x x x x Toscana X Sicilia x Sardegna x Puglia x Piemonte x PA Trento x x PA Bolzano Lazio X Molise FVG x Marche Emilia R. VAR. 1. Vi sono normative e/o atti regionali che prevedono a qualche livello il coinvolgimento/la partecipazione dei cittadini/dei pazienti/dei familiari e/o delle organizzazioni di rappresentanza dei cittadini/tutela dei diritti e le associazioni di volontariato? Forza della documentazione presentata Legge Protocolli Linee guida Lombardia Campania x Variabili Liguria Calabria Abruzzo Regioni Basilicata Tabella 5: Analisi qualitativa x x x x x x x VAR. 5 La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte dei criteri di valutazione dei direttori generali delle aziende sanitarie applicati dalla Regione/P.A Modalità di considerazione Previsto da specifica delibera x Adottato un modello di x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Balanced Scorecard Definiti nel documento di pianificazione Verifica sistematica obiettivi VAR. 6 Altri gruppi di lavoro – oggetto del gruppo Pari Opportunità Immigrazione Dipendenze Disabilità Forum cittadini Sicurezza VAR. 10 La Regione/P.A. ha promosso iniziative per la formazione alla partecipazione Tipologia di iniziative Corsi Workshop Seminari regionali Progetti VAR. 11 La Regione/P.A. ha attivato programmi regionali per l’umanizzazione dei servizi e per l’accessibilità alle prestazioni LEA (rivolte ad esempio a fasce deboli, soggetti deprivati, immigrati)? Oggetto dei programmi Umanizzazione Mobilità sociale Immigrazione Livelli essenziali di assistenza Pari opportunità Rischio clinico Lotta al dolore VAR. 12 Procedura per la raccolta e la analisi delle segnalazioni/reclami? Qualificazione delle procedure Database strutturati Sito WEB Cassette per la raccolta Report periodici Call center Veneto Valle d'Aosta Umbria Toscana Sicilia Sardegna Puglia Piemonte PA Trento PA Bolzano Molise Marche Lombardia Variabili Liguria Lazio FVG Emilia R. Campania Calabria Basilicata Abruzzo Regioni x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 4 x x VAR. 13 La Regione/P.A. ha strumenti di comunicazione diretta ai cittadini sui servizi 20 Valle d'Aosta Veneto Umbria x Toscana X Sicilia Sardegna x Puglia x Piemonte PA Trento x PA Bolzano Marche x Molise Lombardia Variabili Liguria Lazio FVG Emilia R. x Campania Basilicata x Calabria Abruzzo Regioni x x sanitari (depliant, Carta, sito…)? Tipologia di di strumenti Sito web Numero verde Depliant/guide x x x VAR. 21 La Regione/P.A. censisce le attività di partecipazione/coinvolgimento che vengono effettuate in ambito sanitario? Modalità di censimento Specifico osservatorio regionale x x x x x x x x x x X x x x VAR. 22 Altri i gruppi attivi a livello regionale Rischio clinico Referenti qualità Referenti urp Associazioni volontariato Gruppi misti x VAR. 22/b Problemi affrontati dai gruppi nel 2007 Tempi attesa Sangue AIDS Donazioni x x x x VAR. 23 Esiste un sistema di monitoraggio della applicazione della carta dei servizi Modalità di monitoraggio Controlli si ma non strutturati Report trimestrali Programma annuale Osservatorio regionale Collegato agli obiettivi della direzione Monitoraggio tramite indicatori x x Campagne VAR. 15 La Regione/P.A. ha un numero verde per i rapporti con i cittadini specificamente per i problemi sanitari? Numero verde generale per problemi sanitari Num.verde specifico per campagna x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 21 x Veneto Valle d'Aosta Umbria Toscana Sicilia Sardegna Puglia x Piemonte PA Trento Molise Marche x x x VAR. 25 Negli ultimi tre anni è stata effettuata una indagine presso i pazienti per conoscere la loro opinione sui sevizi sanitari? Qualificazione dell’indagine Rapporto sulla qualità Rientra nei progetti di customer satisfaction delle aziende x x x VAR. 26 Negli ultimi tre anni è stata effettuata una indagine presso le organizzazioni dei cittadini per conoscere la loro opinione sui sevizi sanitari? Qualificazione dell’indagine Consultazione cittadini cittadinanza attiva comitato consultivo reg per la qualità del cittadino VAR. 28 Strategie per migliorare il sistema Nuovo piano sanitario regionale/adeguamento normativo/regolamentare Nuove procedure di accreditamento con i cittadini coinvolti Audit civico Siti web Gruppi di lavoro Sistema informativo Comitato consultivo Continuità assistenziale PA Bolzano VAR. 24 Negli ultimi tre anni è stata effettuata una indagine presso i cittadini per conoscere la loro opinione sui sevizi sanitari? Qualificazione dell’indagine Rapporto sulla qualità Indagine cittadini Audit civico Lombardia Variabili Liguria Lazio FVG Emilia R. Campania Calabria Basilicata Abruzzo Regioni x x x x x x x x X x x x x x x x x x x x x 22 x x x x x Conclusioni I risultati evidenziano una progressiva attenzione al coinvolgimento, seppure a livelli diversi nelle Regioni, che tuttavia richiede ancora un ulteriore notevole impegno da parte di tutti i soggetti istituzionali e non per poter essere considerato efficace. Ulteriori strumenti dovranno essere introdotti, così come sarebbe utile un sistema di valutazione del coinvolgimento medesimo, in modo che lo stesso possa essere considerato a tutti i livelli del sistema sanitario una modalità operativa efficace e non solo uno strumento opzionale. 23 Allegati 1) Questionario 2) Guida per la compilazione del questionario 24 Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA’ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Ufficio III Indagine conoscitiva sul coinvolgimento del cittadino e delle associazioni Presentazione Il coinvolgimento del cittadino, delle organizzazioni di rappresentanza dei cittadini e delle associazioni di volontariato per alcune funzioni di sviluppo della qualità è stato previsto dalla normativa nazionale. Le Regioni e le Province autonome hanno nell’ultimo decennio legiferato in materia e promosso numerose iniziative. Nell’ambito di un gruppo tecnico misto Ministero-Regioni con l’obiettivo di elaborare un documento a beneficio delle regioni per “Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N.”, si è ritenuto utile in prima istanza di effettuare una ricognizione delle attività svolte ed è stato quindi predisposto il presente questionario. Per facilitare la compilazione è stata elaborata la Guida che si allega, dove sono riportate anche informazioni sulle modalità di restituzione del questionario compilato. Le risposte verranno raccolte in un rapporto, che verrà reso disponibile a coloro che hanno risposto al questionario; i risultati saranno oggetto di discussione per promuovere le iniziative più opportune. Per eventuali dubbi o quesiti nel rispondere si prega di contattare il CEREF. Grazie della collaborazione Dati sul compilatore del questionario a cui fare riferimento per eventuali chiarimenti. Cognome # Regione # Funzione # Indirizzo # e-mail # Nome # Ufficio # Telefono # Fax # N.B. Prima della compilazione si chiede cortesemente di leggere la allegata “Guida al questionario” 25 Questionario La preghiamo di allegare, ove possibile, i materiali citati o che ritiene possano essere utili. Area (A) Normativa e Pianificazione 1. Vi sono normative e/o atti regionali che prevedono a qualche livello il coinvolgimento/la partecipazione dei cittadini/dei pazienti/dei familiari e/o delle organizzazioni di rappresentanza dei cittadini/tutela dei diritti e le associazioni di volontariato? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 2. Sono stati coinvolti i cittadini e le associazioni nel processo di redazione del Piano sanitario regionale? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # Tavoli di lavoro con la partecipazione delle associazioni Consultazione delle associazioni su progetti /capitoli, articoli del piano Raccolta di pareri su specifici problemi presso alcuni singoli soggetti Consultazione aperta via internet/telefono della cittadinanza Incontri/ assemblea pubblica /forum Altro (specificare) # a. Se sì, come? (anche più crocette) b. Se sì, quando? (anche più crocette) Prima, in fase di elaborazione del Piano Durante, per la verifica dei contenuti e delle azioni previste Dopo, per la verifica della sua attuazione c. Se sì, quale funzione/ufficio regionale ha curato la consultazione? # 3. La Regione/P.A. ha adottato disposizioni normative o amministrative per la introduzione del bilancio sociale3 in sanità? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 4. La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte delle procedure/dei requisiti previsti dal percorso di accreditamento regionale/provinciale? 3 Direttiva Funzione pubblica Sì # No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla 5. La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte dei criteri di valutazione dei direttori generali delle aziende sanitarie applicati dalla Regione/P.A? 6. La Regione/P.A. ha stipulato accordi o protocolli o ha previsto con disposizioni normative o amministrative la costituzione di gruppi di lavoro su : Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # Per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # - La valutazione della qualità dei servizi Sì No - Segnalazioni e reclami Sì No - Carta dei servizi sanitari Sì No - Bilancio sociale Sì No - Profili assistenziali cronicità (specificare quali) # Sì No - Fasce deboli, soggetti deprivati, immigrati (specificare quali) # Sì No Altro (specificare) # Sì No 7. La Regione/P.A. ha previsto con disposizioni normative o amministrative la effettuazione di indagini presso i cittadini/pazienti per conoscere il loro giudizio sui servizi sanitari? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # Area (B) Organizzazione e Gestione Se sì indicare funzione/ufficio/referente regionale 8. Esiste una funzione/ufficio/referente regionale per le seguenti reti di funzioni aziendali? No No # Rete Uffici formazione Sì Sì Rete dei CUP Sì No # Rete Referenti tempi di attesa Sì No # Rete Comitati consultivi aziendali Sì No # Rete per le indagini/raccolta opinioni dei cittadini/pazienti g. Rete per la Carta dei servizi Sì No # Sì No # h. Rete sistemi di Sì No # Sì No Elencare # a. b. c. d. e. f. i. Rete degli URP segnalazione/reclami Altre reti 27 # Sì 9. Esiste una funzione/ufficio/referente per il coordinamento a No livello regionale delle funzioni sopra elencate? Se sì, a chi è attribuita? # # a. Se sì, tale funzione coordina tutte le Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla Sì No funzioni/uffici/referenti regionali? # Se no, quali coordina? 10. La Regione/P.A. ha promosso iniziative per la formazione alla partecipazione: - degli operatori delle aziende sanitarie Sì No - dei cittadini Sì No - delle associazioni di volontariato/volontari Sì No - di altri soggetti (elencare) # Sì No # 11. La Regione/P.A. ha attivato programmi regionali per l’umanizzazione dei servizi e per l’accessibilità alle prestazioni LEA (rivolte ad esempio a fasce deboli, soggetti deprivati, immigrati)? Sì # 28 Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla Area (C) Tutela dei Diritti 12. La Regione/P.A. ha stabilito: # - Una procedura per la raccolta e la analisi delle segnalazioni/reclami? - Un flusso per la raccolta ed elaborazione centralizzata regionale/P.A.le delle segnalazioni/reclami (forniti dalle aziende)? o - Se sì, tale flusso è informatizzato? Una procedura per la produzione dei report sulle segnalazioni/reclami da inviare ai soggetti interessati? Per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla Sì No Sì No Sì No Sì No Area (D) Comunicazione 13. La Regione/P.A. ha strumenti di comunicazione diretta ai cittadini sui servizi sanitari (depliant, Carta, sito…)? Sì # 14. La Regione/P.A. dispone di un sito/parte di sito WEB per i rapporti con i cittadini specificatamente per la sanità? Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla Sì # No No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla Se sì, tale sito è interattivo? Sì No Se interattivo: Consente l’invio di domande e la ricezione di risposte personalizzate da parte dell’utente? Sì No Sì No Consente la compilazione di questionari on-line? Altre modalità di interazione (specificare) 29 # 15. La Regione/P.A. ha un numero verde per i rapporti con i cittadini specificamente per i problemi sanitari? Sì # Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla 16. La Regione/P.A. ha realizzato convegni sul coinvolgimento dei cittadini e dei pazienti? Sì # No No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla 17. La Regione/P.A. ha un bilancio sociale? Sì No Se sì, lo ha reso disponibile ai cittadini? Sì No Nel Bilancio sociale vi è una sezione specifica per l’area sanitaria? Sì No Sì No Se sì, in essa è prevista una parte relativa al coinvolgimento/partecipazione? 18. Quante sono le aziende sanitarie della Regione/P.A. che hanno redatto il bilancio sociale? N. su un totale di N. Area (E) Valutazione 19. La Regione/PA ha effettuato attività di valutazione o indagini sulle attività delle aziende sanitarie relativamente agli adempimenti prescritti dall’art. 14 D. Lgs. 502/92? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 20. La Regione/P.A. ha un sistema di indicatori per il monitoraggio della qualità come previsto dal comma 1 art. 14 D.Lgs. 502/ 92 e successive revisioni? Sì No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # a. Con che frequenza vengono monitorati? # 21. LA Regione/P.A. censisce le attività di partecipazione/coinvolgimento che vengono effettuate in ambito sanitario? Sì # 30 No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla Se sì, esiste un sistema di monitoraggio strutturato con specifici indicatori? Sì No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 22. Quali gruppi sono attivi a livello regionale? (una crocetta per ogni gruppo presente) Un gruppo di referenti degli uffici qualità Un gruppo di referenti degli URP Un gruppo con le associazioni di volontariato Un gruppo unico con alcuni/tutti i soggetti citati Altri gruppi (specificare con quali soggetti) # Per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # a. Il gruppo/i gruppi viene/vengono convocato/i con una frequenza stabilita? Sì b. Tale gruppo/i ha/hanno affrontato nel 2007 problemi relativi a: (segnare con una crocetta tutti gli argomenti trattati) No Segnalazioni/reclami Carta dei servizi Indagini per la raccolta delle opinioni dei cittadini/utenti Multiculturalità Altri problemi affrontati (specificare) # 23. La Regione/P.A. ha creato un sistema di monitoraggio della applicazione della Carta dei servizi da parte delle aziende sanitarie? Sì No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 24. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso i propri cittadini per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? Sì # 25. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio (direttamente o attraverso le aziende sanitarie) una indagine presso i pazienti per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? 31 Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla Sì # No No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla 26. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso le organizzazioni dei cittadini e del volontariato per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? Sì # 27. La Regione/P.A. ha aderito a programmi per la realizzazione di iniziative di valutazione civica o progetti simili? Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla Sì # No No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla 28. Quali strategie la Regione/P.A. sta attivando per stabilizzare i punti di forza e superare le eventuali criticità per migliorare ulteriormente il sistema di coinvolgimento/partecipazione dei cittadini, delle associazioni, delle reti delle aziende sanitarie e/o delle altre istituzioni? # 29. Segnalare ulteriori significative iniziative di coinvolgimento/partecipazione non rilevate con le domande precedenti # 30. Per la redazione del presente questionario sono stati coinvolti più referenti/operatori? Sì Se sì, indicare i membri del gruppo/persone coinvolte ed il relativo ruolo # Si prega di aggiungere ogni ulteriore informazione utile, allegare materiali e riferimenti (ad es. sito WEB a cui accedere per avere ulteriori informazioni ) 32 No Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA’ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Ufficio III “Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N.” Indagine conoscitiva sul coinvolgimento del cittadino e delle associazioni Guida al questionario sulle attività regionali/provinciali Presentazione La presente Guida offre indicazioni per la compilazione del questionario che esplora la adozione di normative, disposizioni, azioni da parte delle Regioni e Province autonome relativamente al coinvolgimento ed alla partecipazione dei cittadini, delle loro organizzazioni di rappresentanza, delle associazioni di volontariato. Lo scopo è la ricognizione delle diverse esperienze, per favorire successivamente un confronto produttivo in un incontro o un forum e la individuazione di esigenze da affrontare, in forma concordata, a livello centrale. Si chiede quindi di compilare il questionario, ma anche fornire tutti i materiali di riferimento che consentano di illustrare le esperienze, evidenziare i risultati, apprendere dalle difficoltà. Nel caso risultasse problematico inviare i materiali, possono essere fornite indicazioni su eventuali siti (o altre fonti) a cui fare riferimento per acquisire le informazioni. Data la complessità delle funzioni previste e la diversa organizzazione regionale/provinciale (tra Uffici, in alcuni casi Assessorato e Agenzia sanitaria), l’auspicio è che la compilazione del questionario costituisca una opportunità anche a livello regionale/provinciale di conoscenza ed integrazione. Potrebbe essere utile un confronto di gruppo tra le funzioni 33 coinvolte, che potrebbe costituire una occasione per valorizzare le esperienze e le peculiarità e progettare insieme lo sviluppo. Si chiede cortesemente di designare un referente a cui potersi eventualmente riferire per domande durante l’analisi delle risposte e la redazione del rapporto complessivo, che verrà predisposto sulla base dei questionari pervenuti al Ministero. Sembra importante coinvolgere nelle iniziative di confronto nazionale che verranno promosse dal gruppo, successivamente alla discussione del rapporto sulle risposte ai questionari, tutti coloro che nelle varie Regioni/Province autonome concorrono alle attività considerate nella presente rilevazione, pertanto in fondo al questionario si chiede di fornire i loro nominativi ed indirizzi. Grazie della collaborazione Struttura del questionario Nel questionario si è mantenuta la dicitura “sanitario”, consapevoli che in alcune Regioni/Province Autonome vi è la integrazione socio-sanitaria, si chiede pertanto di leggere le indicazioni in coerenza con la propria realtà, specificando nel questionario la corretta dicitura in uso nella Regione/PA. Per ogni aspetto vengono poste delle domande, ma qualunque informazione aggiuntiva e di specificazione e chiarimento sarà apprezzata, proprio perché consentirà di cogliere e descrivere le diverse realtà. Si chiede pertanto di non esitare ad integrare, aggiungere, modificare, proprio perché lo scopo è la conoscenza delle specificità. Il questionario è strutturato in cinque aree: - A. Normativa e pianificazione. In quest’area vengono poste domande relativa alla normativa ed alle disposizioni assunte a livello regionale/provinciale. Viene inoltre esplorato il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni nel Piano sanitario (o sociosanitario, in relazione alla organizzazione regionale), o negli altri Piani di area/settore (ad esempio Piani di zona, Piano della cronicità). - B. Organizzazione e gestione. Si intende qui esplorare la diversa organizzazione regionale/provinciale per quanto riguarda le attività dedicate all’ambito considerato: quali funzioni vi sono, referenti, uffici, come essi funzionano e si integrano. - C. Tutela dei diritti. Quest’area riguarda nello specifico l’area delle segnalazioni e come esse vengono raccolte, organizzate, elaborate, restituite ai soggetti di governo e di esercizio, come vengono utilizzati i feedback. 34 - D. Comunicazione. Lo scopo è qui di fare una ricognizione delle diverse modalità adottate per informare e favorire quindi la partecipazione consapevole da parte dei cittadini. - E. Valutazione. In questa area vengono richieste da una parte le esperienze relative al monitoraggio regionale/provinciale delle attività finalizzate alla partecipazione messe in atto dalle aziende sanitarie - come previsto dalla normativa - e dall’altra le iniziative intraprese dalla Regione/provincia autonoma (direttamente o indirettamente) per raccogliere le opinioni di cittadini, pazienti, associazioni. Modalità di compilazione Formato del questionario Il questionario è stato strutturato in un modulo elettronico e pertanto dovrà essere compilato solo attraverso l’uso di un software per videoscrittura. Il file originale si può reperire sia sul sito WEB del Ministero della Salute all’indirizzo http://www.ministerosalute.it/qualita/paginaMenuQualita.jsp?menu=coinvolgimento&lingua=italiano che nel CD allegato. Prima della compilazione Il file originale del questionario, sia che venga scaricato dal sito internet del Ministero, sia che lo si apra dal CD, dovrà essere salvato sul computer della propria postazione di lavoro e rinominato in questo modo: INDACO-nomeregionecompilatrice.doc (es. INDACO-Lazio.doc) Compilazione Dopo aver salvato il file nella propria postazione di lavoro e averlo rinominato, si procederà alla compilazione scrivendo negli spazi appositamente predisposti. Gli spazi previsti sono di due tipi: - - Caselle di selezione per consentire di scegliere tra più alternative possibili. Per queste è sufficiente cliccare sopra con il puntatore del mouse Caselle di descrizione, contrassegnate dal simbolo # in cui il compilatore potrà scrivere tutto quello che ritiene utile (non vi sono limiti di spazio). 35 Modalità di restituzione del questionario Il file del questionario compilato ed eventuali altri documenti in formato elettronico dovranno essere inviati, entro il 30 maggio 2008, alla casella di posta elettronica del Ministero [email protected] . Gli eventuali materiali cartacei relativi alla documentazione richiesta, se non disponibili in formato elettronico, dovranno essere invece inviati all’indirizzo del CEREF, in quanto agli uffici ministeriali possono pervenire solo documenti in formato elettronico. Il CEREF Centro Ricerca e Formazione – di Padova collabora al progetto ed alla rilevazione e procederà alla strutturazione della bozza di rapporto da sottoporre al gruppo di lavoro, oltre a trasferire in formato elettronico i documenti e trasmetterli al Ministero. Dubbi nella compilazione Per qualsiasi dubbio interpretativo e/o necessità di chiarimenti che dovessero insorgere dalla compilazione del questionario contattare ……… 36 Guida per singola domanda Dati sul compilatore del questionario a cui fare riferimento per eventuali chiarimenti. Cognome # Regione # Funzione # Indirizzo # e-mail # Questa sezione è dedicata alla raccolta delle informazioni sul compilatore. In caso di compilazione collegiale andrà indicata la persona del gruppo che potrà essere contattata in seguito per ulteriori chiarimenti o esigenze. E’ comunque auspicabile indicare, questa volta in una sezione a parte del questionario (vedasi domanda 28) gli altri componenti del gruppo Nome # Ufficio # Telefono # Fax # La preghiamo di allegare, ove possibile, i materiali citati o che ritiene possano essere utili. Area (A) Normativa e Pianificazione 31. Vi sono normative e/o atti regionali che prevedono a qualche livello il coinvolgimento/la partecipazione dei cittadini/dei pazienti/dei familiari e/o delle organizzazioni di rappresentanza dei cittadini/tutela dei diritti e le associazioni di volontariato? 32. Sono stati coinvolti i cittadini e le associazioni nel processo di redazione del Piano sanitario regionale? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 37 É importante non sottovalutare nulla e riportare con precisione tutto ciò che in tal senso è stato fatto. Solo in questo modo si consentirà un profittevole scambio di esperienze che rappresenteranno per tutti una opportunità di confronto. Tutte le forme e le modalità di coinvolgimento dei cittadini, che abbiano contribuito: alla definizione delle politiche sanitarie poi espresse nel documento programmatico, e/o - alla verifica dell’attuazione di quanto già programmato. Il coinvolgimento può essere avvenuto indistintamente: - nelle fasi preliminari e/o - nell’iter di consultazione e/o - nella fase di approvazione e/o - nella fase di comunicazione - nella fase di verifica e valutazione del Piano Indicare anche più modalità a. Se sì, come? (anche più crocette) Tavoli di lavoro con la partecipazione delle associazioni Consultazione delle associazioni su progetti /capitoli, articoli del piano Raccolta di pareri su specifici problemi presso alcuni singoli soggetti Consultazione aperta via internet/telefono della cittadinanza Incontri/ assemblea pubblica /forum Altro (specificare)# Prima, in fase di elaborazione del Piano Durante, per la verifica dei contenuti e delle azioni previste Dopo, per la verifica della sua attuazione Indicare anche più momenti b. Se sì, quando? (anche più crocette) c. Se sì, quale funzione/ufficio regionale ha curato la consultazione? Va indicato il soggetto istituzionale che ha coordinato le attività di coinvolgimento riportate al punto 2 del presente questionario. Nel caso fossero intervenuti più uffici/referenti, indicarli tutti con le specifiche funzioni svolte # 33. La Regione/P.A. ha adottato disposizioni normative o amministrative per la introduzione del bilancio sociale4 in ambito sanitario? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 34. La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte delle procedure/requisiti previsti dal percorso di accreditamento regionale/provinciale? 4 Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # Direttiva Funzione pubblica 38 Il “Bilancio sociale” a cui si fa riferimento è quello così definito dalla direttiva del Ministero della funzione pubblica, del 17 febbraio 2006. In alcune regioni il documento assume denominazioni diverse come ad esempio: Bilancio di missione e Bilancio di mandato Si fa riferimento ai criteri stabiliti nell’ambito dei processi di accreditamento così come disciplinati dalle specifiche norme regionali che recepiscono quanto disposto dai decreti legislativi 502/92, 229/99, dalla L. 419/98 e dal D.P.R. 14 gen. 1997 35. La adozione di forme di coinvolgimento/ partecipazione/tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e delle associazioni fa parte dei criteri di valutazione dei direttori generali delle aziende sanitarie applicati dalla Regione/P.A? 36. La Regione/P.A. ha stipulato accordi o protocolli o ha previsto con disposizioni normative o amministrative la costituzione di gruppi di lavoro su : Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # Per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # - La valutazione della qualità dei servizi Sì No - Segnalazioni e reclami Sì No - Carta dei servizi sanitari Sì No - Bilancio sociale Sì No - Profili assistenziali cronicità Sì No immigrati (specificare quali) # Sì No Altro (specificare) # Sì No 37. La Regione/P.A. ha previsto con disposizioni normative o amministrative la effettuazione di indagini presso i cittadini/pazienti per conoscere il loro giudizio sui servizi sanitari? Sì No (specificare quali) # - - Si fa riferimento ai criteri citati all’art. 3 comma 6 ultimo capoverso del decreto legislativo 502/92 così come modificato dall’art. 4 d.lgs 7 dicembre 1993 n. 517 e art. 3 legge 30 novembre 1998 n. 419 Fasce deboli, soggetti deprivati, Quanto richiesto si riferisce a disposizioni di qualunque carattere, specificare se ancora in vigore e fornire indicazioni circa la concreta attuazione effettuata nel territorio regionale. L’ambito di riferimento è quello sanitario. Per ogni ambito si potranno considerare gruppi di lavoro costituiti indistintamente per: - Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 39 Analisi delle condizioni e dei bisogni di partenza e/o Progettazione di sistemi e/o Attivazione dei progetti e/o Gestione dei progetti e/o Verifica della attuazione e/o Valutazione dei risultati e/o Sviluppo e miglioramento Non ha rilevanza la realizzazione, bensì la previsione normativa o la presenza di disposizioni di tali indagini.(La attuazione viene specificata nella V parte) Area (B) Organizzazione e Gestione Se sì indicare funzione/ufficio/referente regionale 38. Esiste una funzione/ufficio/referente regionale per le seguenti reti di funzioni aziendali? a. Rete degli URP # # # # # Rete Uffici formazione Sì Sì No No Rete dei CUP Sì No Rete Referenti tempi di attesa Sì No Rete Comitati consultivi aziendali Sì No Rete per le indagini/raccolta opinioni dei cittadini/pazienti g. Rete per la Carta dei servizi Sì No # Sì No h. Rete sistemi di segnalazione/reclami i. Altre reti Sì No # # Sì No elencare# b. c. d. e. f. 39. Esiste una funzione/ufficio/referente per il coordinamento a livello regionale delle funzioni sopra elencate? Si dovrà aver cura di considerare solo le Reti che afferiscono al sistema sanitario regionale. Qualora la funzione fosse attiva per tutto il sistema regionale (ad esempio per tutta la rete degli URP di tutte le istituzioni regionali pubbliche), è necessario esplicitarlo No Sì Se sì, a chi è attribuita? # Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # a. Se sì, tale funzione coordina tutte le Sì No funzioni/uffici/referenti regionali? Se no, quali coordina? # 40 40. La Regione/P.A. ha promosso iniziative per la formazione alla partecipazione/coinvolgimento: - degli operatori delle aziende sanitarie Sì No - dei cittadini Sì No - delle associazioni di volontariato/volontari Sì No - di altri soggetti (elencare) # Sì No Si tratta di tutte le iniziative formative promosse direttamente dall’ente regione, finalizzate alla creazione di una cultura della partecipazione, e/o all’offerta diffusa di strumenti idonei a promuovere, governare, utilizzare forme di coinvolgimento, così come previsto dall’art. 14 comma 8 del D.lgs 502/92 Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 41. La Regione/P.A. ha attivato programmi regionali per l’umanizzazione dei servizi e per l’accessibilità alle prestazioni LEA (rivolte ad esempio a fasce deboli, soggetti deprivati, immigrati)? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 41 Riferimento istituzionale per l’umanizzazione è rappresentato dai principi quadro dall’art.14 del d.lgs 502/1992, dai quali deriva il sistema di indicatori del D.M. 15 ottobre 1996. Altri riferimenti LEA: www.ministerosalute.it/programmazione/lea/lea.jsp Area (C) Tutela dei Diritti Per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla 42. La Regione/P.A. ha stabilito: # - Una procedura per la raccolta e la analisi delle segnalazioni/reclami? - Un flusso per la raccolta ed elaborazione centralizzata regionale/P.A.le delle segnalazioni/reclami (forniti dalle aziende)? o - Se sì, tale flusso è informatizzato? Una procedura per la produzione dei report sulle segnalazioni/reclami da inviare ai soggetti interessati? Sì No Sì No Sì No Sì No 42 Si chiede se la Regione/PA ha predisposto una procedura standard (nelle variabili e/o nelle modalità) assegnata alle aziende sanitarie, per la raccolta locale delle segnalazioni e dei reclami, e/o anche per l’analisi (a livello aziendale) degli stessi Si chiede se la Regione/PA ha definito uno specifico flusso di dati per raccogliere, in forma centralizzata, le informazioni relative ad alcune variabili significative inerenti le segnalazioni e i reclami Si tratta della sintesi dei risultati che deriva dal flusso di dati di cui al punto precedente Area (D) Comunicazione 43. La Regione/P.A. ha strumenti di comunicazione diretta ai cittadini sui servizi sanitari (depliant, Carta, sito…)? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 44. La Regione/P.A. dispone di un sito/parte di sito WEB per i rapporti con i cittadini specificatamente per la sanità? Sì Si tratta di strumenti di comunicazione finalizzati ad informare il cittadino e/o specifici gruppi di cittadini (es. particolari gruppi sociali, gruppi con specifiche patologie, …) dei loro diritti/doveri come utenti e/o delle procedure legate ai suddetti diritti/doveri e/o dei servizi offerti dall’intero sistema regionale per la salute e/o dei risultati garantiti dal sistema stesso No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # Se sì, tale sito è interattivo? Se interattivo: Consente l’invio di domande e la ricezione di risposte personalizzate da parte dell’utente? Consente la compilazione di questionari on-line? Altre modalità di interazione (specificare) No Sì Sì No Sì No # 43 Per interattività è da intendersi un sito che consente al cittadino di dialogare telematicamente con l’amministrazione secondo le modalità stabilite nel sito stesso Esplicitare altre forme di interazione via WEB offerte dalla regione 45. La Regione/P.A. ha un numero verde per i rapporti con i cittadini specificamente per i problemi sanitari? No Sì Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 46. La Regione/P.A. ha realizzato convegni sul coinvolgimento dei cittadini e dei pazienti? Sì No # 47. La Regione/P.A. ha un Bilancio sociale? Sì No Se sì, lo ha reso accessibile ai cittadini? Sì No Nel Bilancio vi è una sezione specifica per l’area sanitaria? Sì No Sì No Se sì, in essa è prevista una parte relativa al coinvolgimento/partecipazione? 48. Quante sono le aziende sanitarie della Regione/P.A. che hanno redatto il bilancio sociale? N. su un totale di N. 44 Ciò che contraddistingue il numero verde è la gratuità della telefonata per l’utente e l’ampia disponibilità oraria. Area (E) Valutazione 49. La Regione/PA ha effettuato attività di valutazione o indagini sulle attività delle aziende sanitarie relativamente agli adempimenti prescritti dall’art. 14 D. Lgs. 502/92? Sì No Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 45 Si tratta degli adempimenti desumibili dall’art. 14, così come modificato da interventi normativi successivi, e da quelli eventualmente previsti dalle norme regionali successive che, recependo la norma stessa, ne abbiano dato concreta attuazione ampliandone i contenuti. Dall’articolo si possono enucleare in sintesi i seguenti adempimenti: - Verifica dell’applicazione di quanto previsto dagli indicatori (definiti dal DM 15 ott. 96) relativi a: Personalizzazione dell’assistenza Umanizzazione dell’assistenza Diritto all’informazione Prestazioni alberghiere Prevenzione delle malattie Attivazione presso le aziende sanitarie regionali di: - un efficace sistema di informazione su Prestazioni erogate Tariffe Modalità di accesso ai servizi - Un sistema di raccolta ed analisi delle segnalazioni di disservizio - Adozione di un sistema per la verifica degli indicatori di qualità e la corrispondente attivazione di interventi di miglioramento delle prestazioni - Realizzazione di iniziative di formazione e aggiornamento per gli operatori sui temi inerenti la tutela dei diritti dei cittadini 50. La Regione/P.A. ha un sistema di indicatori per il monitoraggio della qualità come previsto dal comma 1 art. 14 D.Lgs. 502/ 92 e successive revisioni? Sì No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # a. Con che frequenza vengono monitorati? 51. LA Regione/P.A. censisce e/o registra le attività di partecipazione/coinvolgimento che si realizzano in ambito sanitario? Se sì, esiste un sistema di monitoraggio strutturato attraverso indicatori specifici? # No Sì Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # Sì No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 46 Si tratta del sistema di indicatori di minima definiti dal DM 15 ott. 96 relativi a: Personalizzazione dell’assistenza Umanizzazione dell’assistenza Diritto all’informazione Prestazioni alberghiere Prevenzione delle malattie ma anche degli indicatori previste dal decreto sui LEA (specifici all’argomento) e di ulteriori indicatori di fatto utilizzati allo scopo 52. Quali gruppi sono attivi a livello regionale? (una crocetta per ogni gruppo presente) Un gruppo di referenti degli uffici qualità Un gruppo di referenti degli URP Un gruppo con le associazioni di volontariato Un gruppo unico con alcuni/tutti i soggetti citati Altri gruppi (specificare con quali soggetti) # Per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # a. Il gruppo/ i gruppi viene/vengono convocato/i con una frequenza stabilita? Sì b. Tale gruppo/i ha/hanno affrontato nel 2007 problemi relativi a: (segnare con una crocetta tutti gli argomenti trattati) Segnalazioni/reclami Carta dei servizi Indagini per la raccolta delle opinioni dei cittadini/utenti Multiculturalità No Altri problemi affrontati (specificare) # 47 53. La Regione/P.A. ha creato un sistema di monitoraggio della applicazione della Carta dei servizi da parte delle aziende sanitarie? Sì No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 54. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso i propri cittadini per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? No Sì Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla Il Decreto legge 12 maggio 1995, n. 163, convertito con L. 11 luglio 1995, n. 273, introduceva per tutti i soggetti erogatori di servizi pubblici, (o privati operanti in regime di concessione o convenzione) la Carta dei servizi. Il DPCM del 19 maggio 1995 definiva i contenuti di massima della Carta per il settore sanitario. Successivamente la L. 328/2000 art. 13 comma 3 la trasforma in requisito essenziale per l’accreditamento. Il sistema di monitoraggio verifica l’adozione di una propria Carta da parte delle aziende sanitari, della completezza nei contenuti prescrittivi, della adozione di meccanismi di pubblicizzazione, dell’aggiornamento delle stessa e del suo monitoraggio. In questo caso la domanda si riferisce ad indagini strutturate, regionali, finalizzate e verificare l’opinione dei cittadini in generale sui servizi sanitari # 55. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio (direttamente o attraverso le aziende sanitarie) una indagine presso i pazienti per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? Sì No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 48 In questo caso la domanda si riferisce alla realizzazione di indagini presso gli utenti dei servizi, fatta direttamente dalla Regine/PA oppure tramite le Aziende sanitarie attraverso modalità e strumenti concordati, con analisi centrale dei dati al fine di confronto tra aziende sanitarie, per avere un quadro complessivo regionale delle opinioni dei pazienti/fruitori dei servizi 56. La Regione/P.A. ha effettuato nell’ultimo triennio una indagine presso le organizzazioni dei cittadini e del volontariato per conoscere le loro opinioni sui servizi sanitari? Sì No Se sì, per favore allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # 57. La Regione/P.A. ha aderito a programmi per la realizzazione di iniziative di valutazione civica o progetti simili? No Sì Se sì, per favore elencare e/o allegare la documentazione e/o fornire indicazione del sito WEB da cui recuperarla # Le indagini cui si riferisce la presente domanda sono prevalentemente quelle di tipo qualitativo, finalizzate a coinvolgere gli utenti nella progettazione, nella fornitura e nel monitoraggio dei servizi sanitari. In letteratura sono principalmente condotte attraverso le seguenti metodologie: Audit dell'utente Tecnica dell'incidente critico Focus group Forum sulla salute e riunioni di comunità Consensus conference Gruppi di partecipazione degli utenti Altre modalità specifiche adottate nei singoli contesti 58. Quali strategie la Regione/P.A. sta attivando per stabilizzare i punti di forza e superare le eventuali criticità per migliorare ulteriormente il sistema di coinvolgimento/partecipazione dei cittadini, delle associazioni, delle reti delle aziende sanitarie e/o delle altre istituzioni? # 59. Segnalare ulteriori significative iniziative di coinvolgimento/partecipazione non rilevate con le domande precedenti # 60. Per la redazione del presente questionario sono stati comunque coinvolti più referenti/operatori? Se sì, indicare i membri del gruppo/persone coinvolte ed il relativo ruolo # 49 Sì No Il presente documento, elaborato a cura del CEREF – Centro Ricerca e Formazione – di Padova (in particolare dott.sa Piera Poletti e dott. Francesco Berto), è stato predisposto congiuntamente all’Ufficio III del Dipartimento della qualità- Ministero della Salute (dott. Alessandro Ghirardini, dott .ssa Roberta Andrioli Stagno, dott. ssa Rosetta Cardone, dott. ssa Angela De Feo) e ai referenti delle Regioni: dott. ssa Roberta Bottai- Regione Toscana, dott. ssa Augusta Nicoli-Regione Emilia Romagna, dott. Ambrogio Aquilino e dott.ssa Francesca Avolio - Regione Puglia, dott. ssa Cinzia Bon e dott. Costantino Gallo- Regione Veneto, dott. Horand Meier-Provincia Autonoma di Bolzano. Si ringraziano per la collaborazione offerta nella compilazione del questionario le Regioni e P.A.: Regione Abruzzo, Regione Basilicata, Regione Calabria, Regione Campania, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Marche, Regione Molise, Regione Piemonte, Regione Puglia, Regione Sardegna, Regione Sicilia, Regione Toscana, Regione Trentino Alto Adige, Regione Umbria, Regione Val d'Aosta, Regione Veneto, Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano. 50 Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N. Relazione finale sulle attività ed i prodotti del progetto Il coinvolgimento dei cittadini Manuale per la Aziende sanitarie Allegato 3 Presentazione L’introduzione dell’approccio della clinical governance ha fornito al sistema salute un contributo importante soprattutto con riferimento ai seguenti aspetti: a) richiamare tutta la operatività al suo reale significato (prevenzione, cura, assistenza, riabilitazione, reintegrazione); b) considerare tutte le dimensioni ed i fattori della organizzazione sanitaria come elementi integrati e quindi analizzarli e gestirli; c) impegnarsi per il miglioramento continuo, attraverso il cambiamento organizzativo, ma soprattutto l’apporto di nuova conoscenza - quando possibile basata su prove di efficacia - e la ricerca. Agire in tale prospettiva richiede “partecipazione” da parte di tutti gli stakeholder, che può infatti essere implementata e conseguire i risultati auspicati soltanto con il loro costante e attivo contributo. Il coinvolgimento è stato quindi affermato essere una componente essenziale al sistema, sia con riferimento ai cittadini che al personale dei servizi sanitari, tuttavia il suo livello di implementazione è ancora limitato a certi ambiti e situazioni. Il presente manuale vuole offrire un contributo alle aziende sanitarie per utilizzare il coinvolgimento dei cittadini in modo sempre più ampio ed efficace. Il coinvolgimento del cittadino utente Il coinvolgimento nelle scelte per la salute e nella definizione di priorità è richiamato nei documenti generali da molto tempo1, si citano alcune tappe: - 1954: WHO raccomanda di coinvolgere la popolazione nella determinazione delle politiche di educazione sanitaria; - 1977: le Nazioni Unite affermano che la partecipazione deve essere alla base dei servizi primari; - 1984: la World Federation of Public Health Associations afferma che la conoscenza e il coinvolgimento della comunità è fondamentale per organizzare i servizi di base; - Inizi anni 1990: la partecipazione è inserita come base per decidere le priorità in Nuova Zelanda; - 1994: l’Oregon (USA) chiede di introdurre il coinvolgimento alla base della allocazione risorse e dei servizi; 1 Mooney GH, Blackwell SH, Who influences the shape of our health services? MJA, 2004, 19 January, 180 Pagina 2 - 1995: L’Organizzazione Mondiale della Sanità riafferma ruolo della partecipazione per la salute ; - Anni 1990: viene previsto il coinvolgimento della cittadinanza in Gran Bretagna nella pianificazione dei servizi. Come sottolinea Pivik (2002)2 è molto importante non solo informare, non solo consultare, ma coinvolgere nella identificazione delle priorità. Molte sono le ragioni che suggeriscono il coinvolgimento dei cittadini, la IAPO, International Alliance of Patients’ Organizations richiama tra le motivazioni le seguenti: - Decisioni della politica sanitaria determinano la vita delle persone. - I pazienti hanno diritti morali e etici nelle decisioni di politica sanitaria. - Solo con la partecipazione si assicura la pertinenza delle politiche. - La partecipazione favorisce l’utilizzo appropriato dei servizi e l’efficacia delle cure. IAPO sottolinea tuttavia che il coinvolgimento richiede: - Meccanismi forti e trasparenti per considerare il punto di vista del paziente, non solo la registrazione delle sue opinioni, ma l’utilizzo delle stesse - Inclusione in tutte le fasi - Sostegno alla partecipazione (es. trasporto, aiuto alle persone che partecipano a incontri) - Diversificazione di metodi di partecipazione in relazione alle persona e ai contesti Bruni, Laupacis e Martin (2008)3 evidenziano inoltre che: - la popolazione finanzia e utilizza I servizi; - solo così viene garantito il principio di democrazia; - si ottiene un sostegno alle decisioni; - consente di includere i valori e le priorità della gente, incrementando la fiducia. Il coinvolgimento del cittadino utente dei servizi assume particolare significato con riferimento all’empowerment del singolo e della comunità nei confronti della propria salute. Il concetto di “Empowerment” della persona è stato studiato negli ultimi anni con riferimento ai singoli ed alle comunità. Rispetto allo stesso sono state identificate molteplici dimensioni ed interrelazioni. Tra le numerose definizioni di “empowerment” si richiamano le seguenti: 2 Pivik JR, Practical strategies for facilitating meaningful Citizen involvement in health planning, Commission on the future of healthcare in Canada, 2002, ISBN 0-662-32795-0 3 Bruni RA , Laupacis A, Martin DK, Public engagement in setting priorities in health care, CMAJ, 2008, July 1; 179 (1) Pagina 3 a) un processo attraverso cui le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono la capacità di gestire i loro affari4; b) un processo di azione sociale attraverso cui gli individui, le comunità e le organizzazioni padroneggiano le loro vite per cambiare il loro ambiente sociale e politico per migliorare l’equità e la qualità di vita5; c) il processo attraverso cui gli individui ed i gruppi aumentano la loro capacità di fare scelte e trasformare tali scelte nelle azioni e nei risultati desiderati, costruendo le risorse delle persone e migliorando così l’efficienza del contesto in cui vengono usati tali potenzialità6; d) l’espansione delle possibilità delle persone povere di partecipare, negoziare, controllare e gestire le istituzioni che influenzano le loro vite7. L’Organizzazione mondiale della sanità identifica l’azione nella comunità e l’empowerment come pre requisiti per la salute8; e) L’ empowerment viene esercitato in diversi domini, dal livello di singola persona ad azione politica e collettiva9. Secondo Strauss & Corbin10 si tratta di un concetto stratificato in corrispondenza ai diversi livelli della società: micro, meso, macro, che configurano i diversi livelli di rapporto: medicopaziente, utenti-enti erogatori, comunità - scelte di politica sanitaria. Secondo Saltman & Figueras11 i cittadini empowered debbono potersi esprimere rispetto a: a. scelta del proprio medico e dell’ospedale a cui rivolgersi; b. la propria cura (decisione clinica condivisa); c. la politica locale dei servizi per la salute. 4 Rappaport J, Terms of empowerment/exemplars of prevention: toward a theory for community psychology. American Journal of Community Psychology, 1987, 15(2):121–148. 5 Wallerstein N. Powerlessness, empowerment, and health: implications for health promotion programs. American Journal of Health Promotion, 1992, 6(3):197–205. 6 What is empowerment? The World Bank, 2005, (http://web.worldbank.org/ content accessed March 25, 2007). 7 Narayan D, Empowerment and poverty reduction: a sourcebook. Washington, World Bank, 2002. 8 Canadian Public Health Association, Health and Welfare Canada, World Health Organization. Ottawa Charter for Health Promotion. Adopted at an international conference on health promotion, The Move Towards A New Public Health, Ottawa, 17–21 November, 1986; World Health Organization. The Jakarta Declaration on Leading Health Promotion into the 21st Century. Fourth International Conference on Health Promotion. Jakarta 9 Laverack G. Health promotion practice: power and empowerment. London, Sage Publications, 2004; Labonte R. Health promotion and empowerment: reflections on professional practice. Health Education Quarterly, 1994, 21(2):253–268. 10 Strauss & Corbin, Basic of qualitative research: grounded theory procedures and techniques, Sage, Newbury Park (CA), 1990 11 Saltman RB & Figueras J, European Health Care Reform, W.H.O. Europe, 1997 Pagina 4 L’empowerment è quindi un concetto legato alla cultura di una società e pertanto deve essere sviluppato nelle singole realtà con piena consapevolezza del contesto. Nei secoli diciottesimo e diciannovesimo negli Stati Uniti d'America tale termine era interconnesso ai concetti sociali della autonomia, della autodeterminazione e della responsabilità personale, enfatizzati nei concetti di libertà personale e diritti individuali. A partire dagli anni sessanta la rivoluzione culturale ha rimesso in discussione il ruolo della autorità ed ha ridato enfasi alla partecipazione popolare. A seguito del processo di Norimberga, è stato introdotto il "consenso informato", teso ad assicurare che i pazienti ricevessero adeguate informazioni circa le possibili opzioni di cura. Nel 1970 l'Associazione americana degli ospedali ha sancito il "Patient Bill of Rights", a cui ha fatto seguito il "Living will". Successivamente anche in Gran Bretagna sono state introdotte le "Patients' charters", sulla cui scia nel nostro Paese sono state redatte ed approvate le Carte dei servizi pubblici (DPCM 27.01.994, GU 43 del 22.02.1994) e successivamente quella dei servizi sanitari (DPCM19 maggio 1995, GU del 31.05.1995, n. 125). Analizzando il concetto di empowerment con riferimento alla singola persona, va tenuto presente che la stessa si rapporta con la sua salute in modo attivo o passivo, in relazione ad alcune caratteristiche della sua storia e della sua personalità, in particolare, vanno considerati il suo locus of control, la abilità nell’ assumere decisioni, anche in relazioni alla capacità di affrontare l’incertezza ed il rischio per quanto riguarda l’integrità del sé, la sua percezione di auto efficacia12; l’ empowerment è quindi un processo dinamico tra acquisire controllo interno e abilità nel superare le barriere esterne nell’accesso alle risorse13. Gibson14 evidenzia il fatto che il concetto è meglio definito in termini di assenza di potere, aiuto, speranza che portano ad alienazione, vittimismo, subordinazione, oppressione, paternalismo, percezione di perdita di controllo della propria vita e di conseguente dipendenza. Per Funnell et al. (1991)15 i pazienti sono empowered quando hanno la conoscenza, le abilità, le attitudini e la consapevolezza necessaria per influenzare il proprio e l’altrui comportamento per migliorare la qualità della propria vita. Un paziente “empowered”16 è una persona che comprende e sceglie, è in controllo dell’ambiente con cui interagisce e si rapporta produttivamente con tutti gli altri soggetti, pianifica per il futuro, è il proprio case manager, è un self care giver, un manager dei propri stili di vita, protagonista attivo della propria vita e del proprio benessere, che interagisce in forma proattiva. Per conseguire tale risultato, i servizi debbono accertare le aspettative e le priorità dei propri utenti; 12 Bandura A. Self-efficacy: the exercise of control. New York, WH Freeman, 1997. Speer PW, Hughey J. Community organizing: an ecological route to empowerment and power. American Journal of Community Psychology, 1995, 23(5):729–748. 14 Gibson CH. A Concept analysis of empowerment. Journal of Advanced Nursing, 1991; 16: 354_361 15 Funnell MM, Anderson RM , Arnold MS et al. Empowerment: an Idea whose time has come in Diabetes Education. The Diabetes Educator, 1991; 17: 37-41 16 Poletti P. Patient empowerment & the discrepancy between patients’ rights and reality. European Health Forum Gastein 2004; 245252. 13 Pagina 5 coinvolgere i pazienti nei propri piani di cura ed assistenza ed utilizzare l’approccio della decisione condivisa, richiedere il loro feedback, anche sui servizi e avviare conseguenti processi di miglioramento”. Roberts17 sottolinea il fatto che per molti pazienti essere empowered significa solo essere più informati sulle proprie condizioni, mentre altri vogliono avere pieno controllo delle decisioni cliniche che li riguardano. Non è una questione esclusivamente di un passaggio di potere18, ma una simbiosi, tesa a produrre un processo di cura più efficace, attraverso un processo di reciprocità tra operatore ed utente. Un elemento essenziale per sviluppare l’empowerment del paziente è il processo decisionale. E' ormai universalmente riconosciuto che quando l'utente partecipa al processo decisionale (Charles, 199719; Towle, 199720; Britten, 200321; Coulter, 200522; Elwyn et al. 200523; Stewart et al. 200524), la sua soddisfazione è maggiore, i risultati clinici migliorano; accetta le decisioni prese e si attiene al trattamento deciso. L’aspetto fondamentale in tale ambito è quello di conciliare il coinvolgimento del paziente con la effettuazione di scelte basate su prove di efficacia. Il fattore che sembra essere centrale nelle scelte del paziente circa il modello di coinvolgimento decisionale da adottare sembra essere la “fiducia nel medico” (Kraetschmer, 2004)25, Jones (1996)26 definisce la fiducia come: i) l’ottimismo di chi crede che la buona volontà e la competenza della persona verso cui si nutre fiducia vadano a coprire l’area di interazione; ii) la convinzione che colui in cui si ripone fiducia sia motivato dal fatto che si conta su di lui. Sono coinvolte dimensioni sociali, psicologiche ed etiche. D’altro canto, secondo Rogers (2002)27 i medici che non hanno fiducia nelle capacità del paziente tendono a ignorare o scrutinare le loro preferenze e non coinvolgerli nel processo decisionale. Il coinvolgimento dei familiari e delle associazioni di volontariato consente la reciproca conoscenza, la collaborazione mirata - in forma sinergica con le attività portate avanti dal personale- ed aumenta così l’efficacia e l’efficienza. 17 Roberts JFL, Patient empowerment in the United States: a critical commentary, Health Expectations 1999; 2: 82-92 McKay B, Forbes JA, Bourner K. Empoerment in general practice: the trilogies of caring. Australian Family Physician, 1990; 19: 513-520 19 Charles C, Gafni A, Whelan T, Shared decision-making in the medical encounter: what does it mean? (Or it takes at least to tango), Social Science and Medicine, 1997, 44: 681-692 20 Towle A., Physician and Patient Communication Skills: Competencies for Informed Shared Decision-making, Informed Shared Decision-making Project.Vancouver, Canada, University of British Columbia, 1997 21 Britten N, Clinicians’ and patients’ roles in patient involvement, Quality and Safety in Health Care, 2003; 12: 87 22 Coulter A, Shared decision-making: the debate continues, Health Expectations, 2005, 8:95-96 23 Elwyn G, Hutchings H, Edwards A, Rapport F, Wensing M, Cheung WY, Grol R. The OPTION scale: measuring the extent that clinicians involve patients in decision-making tasks, Health Expectations 2005; 8 (1): 34-42 24 Stewart R, Hargreaves K, Oliver S, Evidence informed policy making for health communication, Health Educational Journal 2005; 64 (2); 120-128 25 Kraetschmer N, Sharpe N, Urowitz S, Deber R.H, How does trust affect patient preferences for participation in shared decision making? Health Expectations, 2004, 7: 317-326 26 Jones K, Trust and antitrust, Ethics, 1996, 107: 4-25 27 Rogers WA, Is there a moral duty for doctors to trust patients?J Med Ethics 2002; 28: 77-80 18 Pagina 6 Nel nostro Paese sta prendendo piede il coinvolgimento anche a livello della comunità. Già nel 2001 in Emilia Romagna erano stati introdotti la rilevazione ed il confronto delle opinioni dei cittadini con quelle di altri attori (operatori, volontari) rispetto ai LEA28, in Toscana innovativa è l’esperienza del Town meeting, in Puglia la consultazione sul piano sanitario ed in molte realtà nella stesura e nella discussione del bilancio sociale, mentre in precedenza ed ancora in molte aree del Paese ci si limitava alla effettuazione delle Conferenze dei servizi. Tuttavia, anche se in linea di principio tutti concordano sull’importanza della partnership, la mancanza di chiarezza, comunicazione, esplicitazione dei diversi interessi, non ha consentito di realizzarla effettivamente. I partner debbono imparare come identificare obiettivi comuni ed esplorare, rispettare e valorizzare le differenze, comprendere le varie ottiche ed utilizzare il potere con una prospettiva vincente-vincente (Suchman et al. 1998)29. Particolarmente critica e discussa a questo livello è la disponibilità al pubblico dei dati di performance delle istituzioni (Marshall et al. 2000)30 e dei professionisti (Cheng & Song, 2004)31 che influenza le scelte ma che proprio per questo deve essere basata su dati sicuri e deve essere applicata nella consapevolezza delle conseguenze organizzative. Sembra utile per procedere nell’analisi dei vari livelli identificare i livelli coinvolgimento. Per programmare e valutare i livelli di coinvolgimento sono state elaborate scale, la prima delle quali è stata pubblicata nel 1969 da Arnstein32, successivamente modificata da Wilcox nel 199433 e da Thompson nel 200234 e nel 200735. In un articolo del 2006 Tritter e McCallum36 proposero invece che una scala l’impiego di una matrice stratificata del coinvolgimento, che consentisse l’inclusione di diverse tipologie in relazione a contesti, scopi e soggetti. 28 Nicoli MA, Capizzi S, Grilli R, Analisi delle preferenze e delle aspettative dei cittadini per diverse forme di assistenza. Definizione dei livelli essenziali di assistenza: implicazioni etiche, epidemiologiche, cliniche ed economico-finanziarie. Agenzia sanitaria regionale e Centro di documentazione per la salute, 2001. 29 Suchman AL, Markakis K, Beckman HB, Frankel R. A model of empathic communication in the medical interview. JAMA. 1997; 277: 678-682 30 Marshall M, Paul G. Shekelle, Sheila Leatherman, Robert H. Brook, What Do We Expect to Gain? A Review of the Evidence, JAMA. 2000; 283:1866-1874. 31 Cheng and Song, Physician performance information and consumer choice: a survey of subjects with the freedom to choose between doctors, Qual Saf Health Care, 2004;13:98-101 32 Arnstein, Sherry R, A Ladder of Citizen Participation, JAIP, Vol. 35, No. 4, July 1969, pp. 216-224 33 Wilcox D, The guide for effective participation, Joseph Rowntree Foundation, London, 1994 34 Thompson A, Motivated for Involvement? Citizen Participation in Health Care, Research Briefing 2002; 1-4 35 Thompson AGH, The meaning of patient involvement and participation in health care consultations: A taxonomy Social Science & Medicine, 2007, 64: 1297–1310 36 Tritter J.Q. & McCallum A, The snakes and ladders of user involvement: moving beyond Arnstein, Health policy, 2006, 76: 15668. Pagina 7 La figura che segue riporta la scala di Arnstein che prevedeva tre livelli dal basso all’alto di progressivo coinvolgimento. 8 7 6 5 4 3 2 1 Controllo del cittadino Potere delegato Partnership Riconciliazione Consultare Informare Terapia Manipolazione Potere del cittadino Coinvolgimento Non partecipazione Nella scala di Wilcox (1994)37 vengono proposti cinque livelli, dal basso all’alto, verso un crescente coinvolgimento, che prevede l’autonomia ed il mero sostegno da parte del servizio. Sostegno Azione condivisa Decisione condivisa Partnership Consultazione Informazione Secondo Thompson (2002)38 per la maggior parte della gente “essere coinvolto” significa essere pienamente informato della propria situazione, ricevere le informazioni importanti ed essere interpellato circa opzioni proposte. Enfatizza però che vi sono diversi livelli di “desiderio di coinvolgimento”: non coinvolgimento (livello 0) laddove la persona delega all’operatore sanitario perché si sente esclusa dalla propria salute e dal sistema sanitario, colui che cerca informazioni (livello 1); persona che conosce bene la propria situazione e desidera fornire informazioni (livello 2); dialoga con l’operatore e vuole assumere in forma condivisa le decisioni (livello 3) ed infine colui che vuole decidere in proprio (livello 4). Lo stesso autore descrive quali motivazioni per il coinvolgimento le seguenti: a) diritto della persona basato su ragioni morali, politiche, sociali ed economiche; b) la persona vive la propria situazione e quindi la conosce ed ha la capacità di 37 Wilcox D, The guide for effective participation, Joseph Rowntree Foundation, London, 1994 38 Thompson A, Motivated for Involvement? Citizen Participation in Health Care, Research Briefing 2002; 1-4 Pagina 8 concorrere alla propria cura; c) la persona desidera controllare il processo di cura. Tra i benefici annovera la fiducia del paziente nella cura, maggiori compliance e soddisfazione. Thompson (2007)39 propone una tassonomia di coinvolgimento che prevede, dal basso all’alto, i seguenti livelli: • Azione condivisa. • Decisione condivisa. • Consultazione. • Professionista come agente. • Paternalismo. • – Consultazione. – Dare informazioni. Esclusione. In relazione alle diverse esigenze del paziente i livelli di coinvolgimento possono variare ma deve essere mantenuta una aperta comunicazione da parte dell’operatore che assicuri reciproco rispetto e disponibilità. 39 Thompson AGH, The meaning of patient involvement and participation in health care consultations: A taxonomy Social Science & Medicine, 2007, 64: 1297–1310 Pagina 9 A livello esemplificativo si richiama il modello canadese, che prevede i seguenti livelli di coinvolgimento40: Continuum del coinvolgimento della popolazione nel Sistema Sanitario canadese Il coinvolgimento va comunque analizzato e sviluppato all’interno di un progetto che consideri anche gli altri stakeholder ed in particolare tra gli stessi i familiari, gli caregiver informali (badanti, volontari che collaborano nel supporto durante i processi di assistenza), le organizzazioni di rappresentanza dei cittadini e le associazioni di volontariato, il personale, i dirigenti, gli studenti che effettuano tirocini e stage, gli assicuratori. Lo scopo del coinvolgimento è quindi di assicurare: • l’efficacia, a cui concorrono cittadini ed operatori. Il cittadino consapevole: i. assume comportamenti consapevoli, anche dei rischi; ii. segnala al personale sanitario situazioni e comportamenti che possono comportare rischi, in modo da favorire scelte terapeutiche 40 Corporate Consultation Secretariat, Health Policy and Communications Branch, The Health Canada Policy Toolkit for Public Involvement in Decision Making, Minister of Public Works and Government Services Canada, 2000, ISBN 0-662-29243-X Pagina 10 appropriate; iii. pone domande in modo da assumere scelte idonee; iv. la fiducia nella equipe con cui ha instaurato un rapporto di fiducia e collaborazione lo porta ad ascoltare e seguire le prescrizioni, nonché a segnalare situazioni percepite come diverse e non conformi; • l’appropriatezza. La conoscenza del fruitore consente agli operatori di effettuare scelte idonee; • l’efficienza. Scelte mirate ed idonee favoriscono l’utilizzo parsimonioso delle risorse evitando sprechi. Nella identificazione degli ambiti e delle strategie per il coinvolgimento, un riferimento importante è rappresentato dai principi di Tavistock41 - Diritti. I cittadini hanno diritto alla salute e alle azioni conseguenti per la sua tutela. - Equilibrio (interesse dei singoli e interesse della collettività). - Visione olistica del paziente e continuità di cura. - Collaborazione degli operatori della sanità tra loro e con il paziente “Nulla che mi riguardi senza di me”. - Miglioramento continuo della qualità (uso eccessivo, uso insufficiente, uso improprio). - Sicurezza. - Onestà, trasparenza, affidabilità, rispetto della dignità personale. - Responsabilizzazione di chi opera in sanità. - Libera scelta del paziente. Vanno inoltre considerati i diritti dei pazienti (Poletti, 2004)42 che debbono essere conosciuti dagli operatori, costituire oggetto di analisi di discussione all’interno dell’equipe e con le associazioni di rappresentanza e volontariato per poter costruire insieme modalità operative efficaci e soddisfacenti per tutti. Essi costituiscono anche riferimento per le indagini sulla qualità, come ad esempio nel caso della Irlanda (Irish Society for Quality & Safety in Healthcare, 2002). La Declaration of Promotion of Patients Rights in Europe (45 International Digest of Health Legislation 411, 1995) è il documento di riferimento che considera, tra gli altri, i seguenti diritti: rispetto della persona; diritto all’autodeterminazione; all’integrità e sicurezza psichica e fisica; alla privacy; all’informazione sui servizi e sul proprio stato di salute; alla comprensione della lingua 41 Berwick D, Davidoff D, Hiatt H , Smith R, Refining and implementing the Tavistock principles for everybody in healthcare, BMJ 2001, 323 (7313), 616-620 42 Poletti P, Patient empowerment & the discrepancy between patients’ rights and reality, European Health Forum Gastein, 2004; 245-252 Pagina 11 utilizzata; di decidere a chi delegare il diritto di prendere decisioni nel caso di incapacità; a richiedere un secondo parere, a scegliere da chi farsi curare; dimettere, di rifiutare o interrompere un intervento medico; dare il consenso alla conservazione, ad esprimersi circa la presenza di tirocinanti (accettare/rifiutare),diritto alla ricerca (aderire oppure no); alla privacy; ad accedere alla propria cartella clinica e alla propria documentazione sanitaria; a ricevere una copia della documentazione clinica e di chiederne la correzione se necessario; a non subire intromissioni nella vita privata; ad essere circondato solo dagli operatori necessari per le prestazioni; a cure appropriate; ad essere rappresentato nel sistema dei servizi sanitari, alla qualità dei servizi sanitari (a livello tecnico e umano), alla continuità assistenziale; a scegliere il medico ed i servizi sanitari; a ricevere istruzioni al momento della dimissione; al rispetto della cultura e dei valori; a ricevere il sostegno dei propri cari, al sostegno spirituale; ad avere aiuto per non soffrire; all’assistenza in fase terminale e ad una morte dignitosa. Gli operatori non devono divulgare alcuna informazione che riguardi i pazienti, che a loro volta invece devono essere informati ed hanno il diritto di consultare la propria documentazione clinica. Il Patients’ Rights Movement (KIDDA) ha diffuso nel 2001 la “Charter of Patients Rights”; nel novembre 2002, l’Active Citizenship Network group ha prodotto una proposta di European Charter of Patients’ Rights, presentata in un convegno a Bruxelles il 18 aprile 2005, che include i seguenti diritti: prevenzione, accesso, informazione, consenso, libera scelta, privacy e riservatezza, rispetto del tempo dei pazienti, rispetto di standard di qualità, sicurezza, innovazione, di evitare la sofferenza e il dolore non necessari, cura personalizzata, reclamo, risarcimento. Modelli Per realizzare appieno le potenzialità del coinvolgimento dei cittadini è necessario identificarne le dimensioni e definire come esso può essere realizzato, a tal fine stati elaborati modelli utilizzati per l’accertamento della situazione in atto e la progettazione dello sviluppo. Un modello è costituito da variabili e relazioni e serve per rappresentare un fenomeno con lo scopo di analizzarlo, valutarlo, effettuare ricerca, sia di tipo statistico che speculativo, progettare lo sviluppo e consente inoltre di: - Identificare tutte le variabili in gioco, in modo da considerarle appropriatamente in ogni fase della progettazione dei diversi interventi, nella erogazione e nella relativa valutazione; Assicurare un approccio condiviso fra i diversi operatori e servizi; Pagina 12 - Adottare misure coerenti nelle situazioni di conflittualità o non corrispondenti a quanto programmato ed atteso. Il Modello di coinvolgimento del cittadino Si presenta nel seguito il modello proposto relativo al coinvolgimento del cittadino. Il modello comprende tre domini: a) Comunità/Ambiente sociale; b) Servizi; c) Cittadino/ Paziente, a cui fanno riferimento gli specifici aspetti elencati: a) Comunità - Cultura sociale nei confronti della salute. Essa è influenzata dal livello socio economico del Paese e dalle caratteristiche del sistema sanitario - Sistema di finanziamento dei servizi sanitari (influenza le aspettative, diritti e doveri) - Cultura sociale (solidarietà, sussidiarietà) e della partecipazione - Cultura e strumenti di partecipazione o Organizzazioni dei pazienti e associazioni di volontariato - Percezione del sistema di servizi b) Sistema dei servizi - Tipologia di servizi e loro coordinamento - Sistema di informazione e comunicazione - Struttura operativa o Sistema delle responsabilità e trasparenza o Sistema di alleanze o Caratteristiche ambientali: strutture ed attrezzature, che influenzano efficacia, efficienza, sicurezza e confort o Personale: numero e tipologia del personale e relativa competenza (dimensioni tecnica e umana), sistemi di valutazione e formazione o Processi (produzione, organizzazione, gestione del rischio clinico) o Percorso dei cittadini utenti nei servizi 1. Educazione e promozione alla salute: esposizione Pagina 13 2. Diagnosi precoce: comunicazione e approccio allo screening 3. Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta 4. Servizi territoriali a. Presa in carico b. Percorso assistenziale c. Integrazione e continuità 5. Servizi di laboratorio e radiologia 6. Emergenza 7. Ospedale • Prenotazione • Accettazione • Accoglienza nella UO • Percorso assistenziale: diagnosi, trattamento ed intervento, dimissione o Degenza 1. Struttura 2. Continuità assistenziale 3. Relazione paziente - operatori 4. Coinvolgimento del paziente nella propria cura 5. Competenza del personale, anche come percepita 6. Percezione del coinvolgimento della famiglia nella cura e relazione con i famigliari e rete o Dimissione: educazione, documentazione o Continuità della cura c) Cittadino/Paziente - Variabili Demografiche - Variabili sociali, compresi i valori e la cultura - Condizioni socio economiche - Stato di salute - Abitudini relative alla salute - Abilità di vita e comunicative Pagina 14 - Competenze generali e relative alla salute - Caratteristiche: auto stima, locus of control, processo di assunzione delle decisioni, capacità di assumere rischi rispetto a sé, abilità di affrontare gli eventi (emergenza, nuovi ambienti e situazioni) e l’incertezza, capacità di adattamento, problem solving, capacità di comprensione (linguaggio, livello di comprensione), auto efficacia - Esperienze precedenti dirette e indirette (di famigliari, amici, rete sociale, mezzi di comunicazione) relativamente ai servizi e al coinvolgimento nella propria cura. Nei confronti dei servizi: • Aspettative (bisogni, esperienze e comunicazione). • Preferenze. • Decisione condivisa (consenso informato). • Relazioni interpersonali e comunicazione. • Soddisfazione (influenzata da tutte le variabili). • Rapporti con i servizi e con i medici di medicina generale ed i pediatri di famiglia. Pagina 15 Pagina 16 Scelta dell’erogatore Responsiveness Rete di supporto Strutture Edifici Attrezzature Erogatore Personale Caratteristiche Sesso Lingua Etnia personalità Competenze Reputazione del servizio Processi Produzione Organizzazione Assegnazione dell’utenza Comunicazione Gest. personale Sistema informativo Reclutamento Continuità della cura Approvvigionamento Gestione del rischio Manutenzione Assegnazione Direzione/ Coordinamento Valutazione/ Riconoscimento Sviluppo/ Formazione OUTCOME Pagina 17 Pagina 18 COMUNITA’ Contesto Socio Economico Cultura della partecipazione Ambiente famigliare Storia personale Sistema salute Persona Cittadino Organizzazioni di rappresentanza Servizi sanitari Politiche di coinvolgimento Politiche di coinvolgimento Eventi di malattia / Esperienze nei servizi Rete utenti Partecipazione attiva - propri e/o - propria rete sociale Politiche dei servizi Scelte Valutazione dei servizi/ Audit Progetti di sviluppo / miglioramento Nel seguito viene proposta una griglia relativa alle attività che possono essere previste per il coinvolgimento del paziente partendo dai diritti. Pagina 19 Fattore Variabile Informazione pubblica Informazione sui servizi per i potenziali pazienti Informazioni per la collettività e le istituzioni sanitarie Rapporti con l’esterno Ufficio relazioni con il pubblico Immagine Accessibilità Criteri di accettazione Supporto per la preparazione e l’accesso Informazione al paziente Informazione prima del ricovero Informazione sullo stato di salute Informazione sul Livello_01 Informazione dettagliata sulle prestazioni, i servizi, i professionisti e i criteri di accesso è disponibile su materiale informativo cartaceo e fornita su richiesta Livello_02 Informazione dettagliata sulle prestazioni, sui servizi, i professionisti ed i criteri di accesso è disponibile su carta e fornita su richiesta e su internet con possibilità di risposta a richieste Viene pubblicato e distribuito un notiziario E’ disponibile materiale documentativo cartaceo su richiesta ed in internet in più lingue Aperto Orario esteso quotidianamente per Multilingue fornire informazioni, gestire reclami, promuovere le attività Vengono realizzate attività per la informazione esterna -programmi radio TV, digitale interattivo -articoli Chiare informazioni in internet e nel materiale informativo sui criteri di accettazione Disponibilità di informazioni Livello_03 Il sito dove vengono fornite informazioni è interattivo e vi è la possibilità di colloqui gratuiti via telefono o di persona. Viene anche pubblicata una rivista. Accesso interattivo per quesiti o richieste Gestisce colloqui di orientamento per pazienti e famiglie, studenti e visitatori Sondaggi sistematici Benchmarking sui risultati pubblicati ed utilizzati a fini di promozione dell’immagine Verifica interattiva sul possesso dei requisiti con spiegazioni Invio di materiale specifico relativo ai diversi requisiti in modo da favorire l’accettazione Piano personalizzato Persona di multilingue riferimento che coadiuva nella preparazione al ricovero, accoglie, segue il paziente e la famiglia Vengono fornite Vengono forniti Viene fornito il indicazioni materiali piano assistenziale, essenziali approfonditi sulla una persona di struttura ed il suo riferimento per le funzionamento, la domande patologia ed il preliminari. Viene relativo profilo fornito un dossier assistenziale per il paziente ed uno per i parenti Su richiesta al Al paziente vengono Vengono date le paziente vengono fornite le informazioni fornite le informazioni sul suo tecniche sul suo informazioni sul suo stato di salute in stato di salute in stato di salute modo sistematico modo sistematico anche per iscritto e viene sollecitato il confronto sulle stesse Su richiesta al Di prassi vengono Le informazioni paziente vengono illustrate al paziente vengono corredate Pagina 20 Fattore Variabile trattamento Decisionalità Controllo sull’andamento Documentazione clinica Fattore Variabile Preferenze del Aspettative dei pazienti paziente Preferenze dei pazienti Fattore Variabile Tutela dei diritti Rispetto della persona Livello_01 fornite le informazioni tecniche sulle opzioni di trattamento, sui rischi e sui probabili benefici in modo chiaro, semplice ed oggettivo Livello_02 le opzioni di trattamento e fornite tutte le informazioni correlate alla scelta Livello_03 da materiale scritto, viene dedicato tempo alla verifica della comprensione delle informazioni, viene offerta la possibilità di consulti e favoriti incontri con le associazioni di pazienti Il paziente viene Al paziente viene Paziente e informato sulle chiesto il consenso professionista prestazioni che dopo aver fornito pervengono insieme vengono effettuate informazioni alla decisione sulle scelte cliniche dopo aver soppesato le varie alternative Il paziente viene Curante e paziente Viene redatta informato discutono insieme la cartella sull’evoluzione della l’andamento della clinica e verificate sua situazione situazione clinica eventuali altre esigenze Il paziente ha Viene chiesta Il paziente prende accesso alla sua conferma al paziente visione ed integra la documentazione sulle informazioni documentazione clinica su richiesta contenute nella clinica che lo documentazione riguarda clinica che lo riguarda Livello_01 Vengono rilevate le aspettative del paziente all’ingresso Livello_02 Vengono rilevate sistematicamente le aspettative del paziente durante tutto il percorso (degenza)ed introdotte eventuali modifiche al piano assistenziale In caso di possibilità Vengono di opzioni sistematicamente alternative vengono rilevate le considerate preferenze del eventuali preferenze paziente e ne viene segnalate dal tenuto conto paziente nell’assistenza Livello_03 Le aspettative sono considerate sistematicamente per la stesura del piano assistenziale Livello_01 Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Livello_03 Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Il personale viene valutato anche rispetto ai comportamenti nei confronti dei pazienti Livello_02 Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto I processi organizzativi considerano la persona come fulcro, ad essa si fa riferimento nelle scelte, coinvolgendola Vengono rilevate le preferenze del paziente anche per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e dei rapporti interpersonali Pagina 21 Fattore Variabile Diritto all’autodeterminazione Livello_01 Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Livello_02 Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo I pazienti sono diritto coinvolti nella Vi è una politica di redazione del piano patient safety ed della sicurezza adottate coerenti misure, con il Vengono adottate coinvolgimento del tutte le misure per la paziente e dei sicurezza e familiari sistematicamente monitorare Vengono rilevate le percezioni dei pazienti rispetto alla loro sicurezza ed indicazioni per incrementarla Linee guida e Diritto all’informazione sui Viene fornita servizi e sul proprio stato di documentazione sui procedure diritti (Carta dei organizzative ed salute servizi) assistenziali considerano questo diritto Diritto all’integrità e sicurezza psichica e fisica Diritto alla comprensione della lingua utilizzata Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Il materiale informativo è disponibile in più lingue Diritto di decidere a chi delegare il diritto di prendere decisioni nel caso in cui il paziente sia impossibilitato Diritto a richiedere un secondo parere Viene fornito un interprete se necessario Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Livello_03 Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Vengono effettuati audit anche in questo ambito Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di (si veda sopra) tale diritto Linee guida e Feedback del procedure paziente e procedure organizzative ed organizzative assistenziali prevedono considerano questo l’accertamento delle diritto modalità di rispetto ed applicazione di E’ disponibile anche tale diritto un mediatore culturale Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto E’ prevista la richiesta scritta della designazione del delegato Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di Pagina 22 Fattore Variabile Livello_01 Diritto di scegliere da chi farsi curare; dimettere Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Diritto di rifiutare o interrompere un intervento medico Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Diritto di dare il consenso alla conservazione Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Diritto ad esprimersi circa la presenza di tirocinanti (accettare/rifiutare) Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Il paziente viene informato se vi sono tirocinanti e di quali sono i compiti e le responsabilità loro assegnati Diritto alla ricerca (aderire oppure no) Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Vengono illustrate al paziente le possibilità di inclusione in progetti di ricerca con indicazioni di vantaggi e rischi Livello_02 Viene proposta una consulenza in caso di più opzioni terapeutiche Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Viene assegnato un operatore di riferimento al paziente; viene offerta la possibilità di sostituzione nel caso in cui il paziente o i familiari non si dovessero trovare in sintonia Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto E’ prevista la verifica sistematica dell’andamento clinico con il paziente e vengono discusse le scelte Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Viene verificata con il paziente il lavoro del tirocinante per quanto lo coinvolge Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Il paziente che aderisce a progetti di ricerca viene sistematicamente informato sull’andamento e sulle implicazioni Livello_03 tale diritto Ogni paziente sceglie il personale da cui farsi curare e dimettere Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Vengono pubblicati i dati relativi al coinvolgimento dei pazienti in progetti di ricerca Pagina 23 Fattore Variabile Livello_01 Diritto alla privacy e alla confidenzialità Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Vengono adottate tutte le misure fisiche (barriere vista, rumore); i dati sono tutelati, i colloqui vengono effettuati in forma riservata Vengono rilevate le percezioni dei pazienti rispetto alla tutela della loro privacy Diritto di accedere alla propria cartella clinica e alla propria documentazione sanitaria Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Diritto a ricevere una copia della documentazione clinica e di chiederne la correzione se necessario Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Al paziente viene fornita copia della documentazione per la continuità della cura Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Il paziente ha accesso alla propria cartella clinica Diritto a non subire intromissioni nella vita privata Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Al paziente viene chiesto di fornire tutte le indicazioni utili per impostare un produttivo e corretto rapporto Diritto ad essere circondato Viene fornita documentazione sui solo dagli operatori necessari per le prestazioni diritti (Carta dei servizi) Diritto alla cura e terapia, appropriate Livello_02 per la sua evoluzione clinica, psicologica, relazionale Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Viene discusso con il paziente il suo profilo assistenziale che prevede l’erogazione di prestazione da parte soltanto degli operatori necessari Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Livello_03 Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto E’ previsto un audit specifico Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto E-card Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono Pagina 24 Fattore Variabile Livello_01 Processi e percorsi garantiscono tempestività, appropriatezza, efficacia (in relazione ad un costante monitoraggio) ed efficienza Diritto ad essere rappresentato nel sistema dei servizi sanitari Diritto alla qualità dei servizi sanitari (a livello tecnico e umano) Diritto alla continuità assistenziale Diritto a ricevere istruzioni al momento della Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Vengono fornite informazioni sulle organizzazioni di rappresentanza dei cittadini utenti Livello_02 considerano questo diritto Il processi clinici sono costantemente monitorati al fine di valutare l’appropriatezza Sono introdotte e controllate linee guida cliniche Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Viene previsto il paziente possa essere sostenuto da Le organizzazioni suoi rappresentanti dei pazienti vengono nella discussione di coinvolte nella problemi e definizione di piani controversie e programmi Viene fornita Linee guida e documentazione sui procedure diritti (Carta dei organizzative ed assistenziali servizi) Risultati e considerano questo benchmark rispetto diritto alla qualità dei servizi offerti Il livello di qualità vengono pubblicati della cura del Il paziente è paziente viene coinvolto nei discusso con la processi di sviluppo persona in ogni fase della qualità del percorso Viene fornita Linee guida e documentazione sui procedure diritti (Carta dei organizzative ed servizi) assistenziali E’ previsto il considerano questo coinvolgimento del diritto medico personale del paziente per la La dimissione (o il raccolta di dati trasferimento) sono prima del ricovero; pianificati durante lo stesso coinvolgendo il viene informato e paziente e la consultato famiglia sin dalle Sono previsti attività prime fasi della per la dimissione cura, con la protetta identificazioni di eventuali alternative Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei Linee guida e procedure organizzative ed Livello_03 l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Il paziente viene seguito nel trasferimento e nella cura successiva direttamente sse necessario o almeno via internet o altre modalità di monitoraggio Viene offerta consulenza al team che segue il paziente E’ previsto follow up Feedback del paziente e procedure organizzative Pagina 25 Fattore Variabile dimissione Diritto al rispetto della cultura e dei valori Diritto a ricevere il sostegno dei propri cari Livello_01 servizi) Il paziente riceve un dossier per il proseguo della cura,per il recupero e la reintegrazione Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Livello_02 assistenziali considerano questo diritto E’ previsto un laboratorio per la istruzione del paziente alla gestione della cura in fase si recupero I familiari vengono informati Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Sono previsti programmi specifici per le diverse etnie e culture (alimentazione, abitudini) Il Centro è dotato di mediatori culturali Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Il paziente viene intervistato sulle sue esigenze in termini Il Centro è dotato di di supporto della un programma e famiglia strutture di supporto per le famiglie Diritto al sostegno spirituale Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Diritto a evitare la sofferenza e il dolore non necessari Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Sono disponibili programmi specifici per il trattamento del dolore Viene effettuato un accertamento specialistico se La presenza è concordata per quanto riguarda orari e modalità Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto L’ambiente prevede aree e sussidi che favoriscono il trattamento del Livello_03 prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Il paziente viene fornito di materiale video ed audio specifico per la gestione della sua cura durante la dimissione E’ previsto un programma interattivo via internet Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Pagina 26 Fattore Livello_01 necessario Le cure vengono discusse anche rispetto alle implicazioni in termini di dolore che comportano Diritto all’assistenza in fase Viene fornita documentazione sui terminale e ad una morte diritti (Carta dei dignitosa servizi) Vi sono spazi riservati Vengono considerate esigenze specifiche del paziente Viene fornita Diritto alla innovazione documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Il Centro è all’avanguardia Variabile Diritto alla cura personalizzata Diritto al reclamo Diritto al risarcimento Percorsi con assenza di Facilitazioni per paziente e barriere familiari Politiche e servizi di sostegno per le categorie Livello_02 dolore Livello_03 Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Vengono proposte eventuali innovazioni emergenti se in fase di sperimentazione (si veda ricerca) Viene fornita documentazione sui diritti (Carta dei servizi) Il paziente ha un piano personalizzato Vengono considerati i tempi del paziente Linee guida e procedure organizzative ed assistenziali considerano questo diritto Gli operatori vengono valutati anche rispetto alla personalizzazione della cura Viene fornita Linee guida e documentazione sui procedure diritti (Carta dei organizzative ed servizi) assistenziali I risultati dei reclami considerano questo vengono utilizzati diritto per miglioramenti a La persona viene cui viene data consultata pubblicizzazione sistematicamente circa la percezione della sua cura Viene fornita La procedura di documentazione sui accertamento e diritti (Carta dei risarcimento non servizi) supera la media dei E’ previsto il tempi dei centri di risarcimento a fronte riferimento italiani di danni per la stessa documentati casistica Assenza di barriere a tutti i livelli della struttura fisica Vi è un ufficio ad hoc per le categorie Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Feedback del paziente e procedure organizzative prevedono l’accertamento delle modalità di rispetto ed applicazione di tale diritto Procedura e risarcimento non superano sessanta giorni dalla segnalazione del danno Sono disponibili strutture e servizi ad Pagina 27 Fattore Variabile vulnerabili Collegamenti con l’ambiente sociale Residenze per i familiari durante il ricovero Autocura Sistema informativo Telefono, internet sono disponibili in stanza Scuola disponibile nelle forme che si adattano al bambino Vi sono convenzioni Vengono messe a con strutture ad hoc disposizioni strutture Livello_03 I familiari possono fruire di una struttura accanto al paziente Strutture connesse anche fisicamente all’ospedale, cure e follow up nella struttura Vi è un programma di supporto Convenzioni con strutture Programmi ad hoc Sostegno economico al paziente e alla famiglia per il pagamento delle cure (se non vi sono altre fonti) Attività e supporti (anche informatizzati) per la cogestione della cura (es. diari dei pazienti), la decisione condivisa e l’educazione (anche ai fini della dimissione e dell’ auto cura) Vi sono collegamenti con fondazioni per un eventuale sostegno E’ disponibile un programma di aiuto alla identificazione di eventuali supporti Vi sono alcuni programmi I programmi sono previsti per tutte le patologie Tutto è previsto ed anche informatizzato Indicatori Indicatori sugli accessi ed altro sono disponibili su richiesta Solo per alcune situazioni Alcuni indicatori, quali ad esempio gli accessi, sono disponibili in rete Per molte situazioni Disponibilità ondine di tutti gli indicatori, anche di esito Solo in caso di necessità Sistematica Consulenza ondine anche video per ogni aspetto Informatizzazione delle procedure e dei servizi, tra cui gestione dei rapporti con paziente e caregiver informali per il monitoraggio Gestione della Consulenza on-line cura successiva alla dimissione Rapporti con il medico e il personale di riferimento Livello_02 hoc per le categorie vulnerabili Possibilità di teleconferenza con la famiglia o altri membri ed ambienti della comunità Residenze vicine all’ospedale per la permanenza successiva del paziente Accessibilità per le procedure Sicurezza Livello_01 vulnerabili Rischio clinico Prevista, Sistematica, parte del percorso assistenziale Paziente e famigliari Paziente e famigliari sono informati su sono informati sui alcuni rischi rischi e sulle misure a cui loro possono collaborare Il paziente e la famiglia possono gestire qualunque pratica online Online Il piano della sicurezza è disponibile e indicatori della sua applicazione resi pubblici I visitatori ed i familiari vengono formati sulle misure da adottare e seguire Pagina 28 Interventi per il coinvolgimento del cittadino Per quanto riguarda il coinvolgimento del singolo cittadino, sembra importante richiamare l’esigenza di prevederlo in modo sistematico in tutte le attività e fasi e per questo deve essere incluso in tutti i documenti di governo, di esercizio e di assistenza. Il coinvolgimento deve quindi costituire un elemento fondante la “cultura aziendale”. La cultura organizzativa (Seel, 200043) è “il risultato della continua negoziazione di valori, significati e consuetudini tra i membri di una organizzazione e con l’ambiente” e orienta le scelte, i comportamenti, i rapporti nella organizzazione. Gli ambiti da considerare per la messa a punto di strategie per il coinvolgimento comprende almeno i seguenti passaggi: - identificazione delle diverse tipologie di cittadini/destinatari da considerare ai vari livelli o stratificazione per tipo di patologia o problema di salute o stratificazione per caratteristiche delle persone: età, sesso, istruzione o stratificazione per altre variabili, se rilevanti. Va accuratamente considerata la appartenenza a culture diverse, sia etniche che relative a specifiche tribù; - individuazione di un repertorio delle competenze che i cittadini debbono possedere e quindi è necessario far acquisire per poter collaborare alla propria cura; - definizione in base alle competenze dei bisogni informativi/educativi ai vari livelli e tipologie di utenza ed i relativi obiettivi informativi/educativi in relazione ai contesti; - elaborazione di strategie diversificate per tipologia di scopo e caratteristiche dell’utente e del contesto; - elaborazione di guide per la assunzione di decisioni che il paziente deve assumere; - identificazione e predisposizione di un repertorio multimediale flessibile di metodi e strumenti di coinvolgimento, da utilizzare: o faccia a faccia con singoli e gruppi o attraverso internet o attraverso la televisione o affiggendo manifesti in spazi pubblici e privati o attraverso il cellulare o in manifestazioni pubbliche 43 Seel R, Culture and Complexity: New Insights on Organisational Change, Culture & Complexity—Organisations & People, 2000, 7 (2): 2-9 Pagina 29 1. mostre ed esposizioni 2. convegni 3. rappresentazioni teatrali con testi predisposti ad hoc - la tipologia di materiale informativo/educativo, che può essere elaborato anche con i cittadini utenti o con le associazioni di volontariato, può riguardare: o depliant, guide, bollettini, schede informative, dispense per iniziative formative o messaggi per cellulari, face book, twitter ed altri social network o giochi educativi o video o diapositive 1. powerpoint 2. videoproiettore per diapositive o album fotografici o manifesti - predisposizione di strumenti di verifica ed impatto; - scelta, organizzazione e attivazione dei supporti e delle alleanze da attivare per assicurare la realizzazione efficace degli interventi scelti. Nel quadro culturale ed istituzionale descritto, i servizi e le équipe devono adottare approcci atti a valorizzare il coinvolgimento del cittadino, aumentando attraverso essa la efficacia e la efficienza dell’intervento, la soddisfazione dell’utente e quella della comunità, ma anche la gratificazione ed il riconoscimento del personale. Sembra utile richiamare i seguenti aspetti che sono la premessa a qualunque intervento di coinvolgimento del paziente: a) i processi di cura ed organizzativi debbono essere costruiti e gestiti avendo come perno centrale di tutte le scelte il cittadino. Ciò garantisce di per sé l’attenzione sia alla prevenzione dei rischi che la partecipazione del paziente rispetto ai suoi processi di cura; dovrebbero quindi essere inclusi nel piano della sicurezza clinica le motivazioni e le modalità di coinvolgimento del paziente e degli altri stakeholder a lui vicini; b) va implementato costantemente l’empowerment degli operatori, che passa attraverso almeno i seguenti aspetti: processi di gestione della conoscenza, coinvolgimento, valorizzazione delle competenze, feedback. E’ necessario agire a livello strutturale, organizzativo, gestionale, di relazione interpersonale. In tale prospettiva va accertata la reale portata, anche per l’operatore, del rapporto con i cittadini ed i familiari, laddove si tratta proprio di un Pagina 30 “rapporto” che coinvolge e consuma o gratifica, e non deve essere solo considerata la direzione operatore-utente; parallelamente va analizzato ed adeguatamente soppesato il clima interno alla unità operativa, al dipartimento, alla struttura; c) il coinvolgimento richiede competenza tecnica per effettuare scelte pertinenti rispetto alla singola persona, e l’adozione e l’impiego appropriato di metodologie e strumenti. Deve quindi far parte della formazione di inserimento dei nuovi assunti/trasferiti nei diversi servizi, oltre che di quella di base e continua degli operatori; d) è necessario: i. verificare l’efficacia delle diverse metodologie e costruire in ogni unità operativa e dipartimento un sistema per la raccolta di feedback da parte dei vari stakeholder; ii. discutere nell’ambito della equipe metodologie e risultati in modo da garantire che anche per questo ambito della operatività vi sia un costante apprendimento condiviso (organizzazione che apprende) e vengano introdotti conseguenti miglioramenti. Alcune delle raccomandazioni elaborate nella contea di Aaruhs in Danimarca sembrano ben esplicitare i principali aspetti della centralità del paziente nei processi di cura e si prende spunto dalle stesse per evidenziare nel seguito i requisiti da non trascurare: 1. rispettare i valori, le attitudini ed i pensieri del paziente 2. adottare appropriate modalità di comunicazione, soprattutto relativamente alle situazioni critiche, quali la diagnosi, gli eventi avversi, i near miss 3. erogare interventi mirati al paziente e pertanto prepararsi prima di ciascun intervento, in modo di calibrarlo sulla specifica persona 4. coinvolgere il paziente, secondo i suoi desideri, nel proprio percorso assistenziale, fornendogli le necessarie informazioni 5. designare una figura di riferimento, per evitare disorientamento 6. assicurare la continuità della cura in tempi programmati 7. prepararlo per la dimissione 8. coinvolgere i parenti e gli altri stakeholder e prepararli circa il percorso assistenziale dell’assistito. Nella quotidianità le metodologie di coinvolgimento del paziente possono comprendere: • Il colloquio tecnico. Il colloquio è necessario per l’anamnesi e per raccogliere informazioni dal paziente da un lato, ma anche per aiutarlo ad identificare i rischi connessi ai Pagina 31 comportamenti suoi e dei suoi familiari ed altri collaboratori informali, per la decisione condivisa e per informarlo, prestando particolare attenzione alla educazione al momento della dimissione. Nel caso in cui si sia verificato un evento avverso che lo riguarda, il paziente deve essere coinvolto nell’analisi. La discussione onesta e trasparente sembra comunque essere più utile che la contrapposizione; la ricerca evidenzia come la reazione del paziente dipenda molto dal rapporto che egli aveva con il medico di riferimento. Nel colloquio: - Comprendere il paziente, il suo ambiente ed eventuali altri membri del suo nucleo - Scegliere ed adattare i contenuti al paziente - Utilizzare metafore, esempi, spiegazioni pertinenti e coerenti - Riconoscere gli stati d’animo del paziente e le loro modifiche - Far sentire il paziente libero di esprimersi ed accettato - Condurre il colloquio adattandosi alle varie fasi di reazione del paziente - Accogliere dubbi e perplessità del paziente - Esprimere la propria opinione se richiesta (decisione condivisa) - Evitare banalizzazioni, divagazioni, risposte vaghe e non pertinenti - Utilizzare termini tecnici accompagnati da una spiegazione comprensibile (glossario) - Usare consapevolmente il non verbale (tono della voce, posizione del corpo, sguardo) ed osservare il non verbale del paziente - Evitare commenti e sottolineature (davvero?!), reazioni conflittuali, false rassicurazioni, opinioni non richieste - Non assumere che le cose stiano in un certo modo ma far esprimere il paziente in modo da essere certi - Dire di no in modo appropriato ad aspettative ed auspici non realistici del paziente - Attenzione a sé e all’altro - Capacità di percezione e comprensione - Correttezza - Adeguatezza del codice - Verifica della comprensione del messaggio - Congruenza Contenuto/relazione Verbale/non verbale Pagina 32 In chiusura del colloquio: - Richiamare i contenuti affrontati - Verificare eventuali dubbi - Definire le tappe successive Eventuale tempo a disposizione per riflettere ulteriormente Materiale da consultare Persone da sentire Decisione immediata - Confermare la disponibilità propria o di altri membri della equipe per dubbi che dovessero insorgere. Nel caso delle brutte notizie e del consenso “consapevole”, vanno considerati ulteriori elementi. Per “brutta notizia” si intende “Situazione in cui sono presenti: la assenza di speranza, una minaccia per il benessere mentale o fisico di una persona, il rischio di dover modificare il proprio stile di vita, o dove il messaggio dato fa capire alla persona che non ha alternative” (Bor, et al., 199344), fare riferimento a linee guida, quali ABCDE (Rabow e McPhee, 199945) o SPIKES (Buckman R, 2002)46: • Setting Organizza il colloquio • Percezione Accerta la percezione del paziente della propria situazione • Invito Ottieni il permesso del paziente di spiegare • K Conoscenza Fornisci informazioni e conoscenze al paziente • Emozioni Utilizza l’empatia per aiutare il paziente a gestire le proprie emozioni • Strategie Definisci un piano per il paziente e la famiglia Particolarmente importante è in questo ambito anche la comunicazione per la acquisizione del consenso “consapevole”. Il consenso informato è la manifestazione di volontà che il paziente, espressa dopo aver discusso con il medico i rischi, i benefici e le alternative delle procedure, ed averle comprese (US Food and Drug Administration); nel nostro Paese la seconda parte della definizione è stato così modificata “previamente informato in maniera esauriente dal medico su natura e possibili sviluppi del percorso terapico, dà per l’effettuazione di interventi di natura 44 Bor, et al., The meaning of bad news in HIV disease: counseling about dreaded issues revisited, Counseling Pschol Quarterly, 1993, 6: 69-80 45 Rabow MW, McPhee SJ. Beyond breaking bad news: how to help patients who suffer. WJM 1999; 171: 260-263 46 Buckman R, Breaking bad news: the S-P-I-K-E-S strategy, Psychosocial Oncology, Community Oncology, 2005; 2(2): 138-142 www.communityoncology.net Pagina 33 invasiva sul proprio corpo”. A livello personale si tratta di un processo cognitivo, psicologico, sociale (influenza del gruppo), che investe dimensioni: etiche, metodologiche, sociali. Da uno studio di Jurkovich (2000)47emergono i seguenti elementi come prioritari nel rapporto: - Atteggiamento di chi fornisce la notizia (72%) - Chiarezza del messaggio (70%) - Riservatezza (65%) - Capacità di rispondere alle domande (57%) Sembra di poter dire che tali indicazioni sono utili in ogni situazione. • Interventi educativi, anche avvalendosi di materiale audiovisivo e di simulazioni, che rendono l’insegnamento più efficace. Vanno richiamati alcuni principi: a) informazioni basate su prove di efficacia (Davey 199848; Moult 200449); b) considerazione delle caratteristiche dei pazienti e quindi elaborazione anche di strumenti diversificati; c) personalizzazione, con almeno qualche nota ed il nome del paziente quando possibile; d) impiego delle conoscenze scientifiche sulle tecniche della comunicazione. • Distribuzione di materiale: depliant ed esposizione di manifesti che informano ed educano, linee guida. Per essere efficace il materiale informativo essere predisposto in maniera semplice e fruibile dal destinatario50 e deve possedere le seguenti caratteristiche (Coulter e al. (1999)51: o Domande e risposte dei pazienti o Problemi e credenze errate o Tutti i possibili trattamenti ed opzioni o Rischi e benefici o Dati e relative fonti o Cosa da fare e domande da porre al medico o Fonti per ulteriori delle informazioni o Linguaggio non allarmistico, non paternalistico, forma attiva 47 Jurkovich GJ, Pierce B, Pananen L, Rivara FP, Giving bad news: the family perspective, J Trauma, 2000, May; 48 (5): 86-70 Davey C, Austoker J, Jansen C, Improving written information for women about cervical screening: evidence-based criteria for the content of letters and leaflets, Health Education Journal 1998; 57: 263-281 49 Moult B, Franck LS & Brady H, Ensuring Quality Information for Patients: development and preliminary validation of a new instrument to improve the quality of written health care information, Health Expectations, 2004, 7, 00: 165-175 50 Iddo G, Prigat A, Why organizations continue to create patient information leaflets with readability and usability problems: an exploratory study, Health Education Research, 2005, 20(4): 485-493 51 Coulter A, Entwistle V, Gilbert D, Sharing decisions with patients, British Medical Journal 1999; 318: 318-22 48 Pagina 34 o Layout strutturato, coinciso, diagrammi, no vignette o Autori e sponsor o Fonti delle informazioni e forza delle evidenze o Data di pubblicazione Vanno inoltre predisposti strumenti diversificati per i pazienti con difficoltà uditive, visive, motorie, in modo da assicurare pari accesso alle informazioni e orientamento nei servizi. Un problema che emerge come importante e da tenere in considerazione nella predisposizione del materiale ma più in generale in tutte le situazioni di coinvolgimento è la “competenza” del paziente rispetto alla lingua e alle altre abilità generali, e specifiche alla salute (health literacy), che gli consentono di comprendere e seguire le indicazioni degli operatori52. L’aspetto della comunicazione va quindi curato con riferimento a: - destinatari - scopo - contesto - mezzi e metodi - tempi. Coinvolgimento del paziente nella promozione della sicurezza Da alcuni anni sono state introdotte esperienze di coinvolgimento del paziente nella gestione del rischio clinico. In un articolo del 2002, Vincent & Coulter53 avevano ipotizzato i seguenti ambiti di collaborazione del paziente: a. informare per pervenire ad una diagnosi accurata; b. scegliere una terapia appropriata e la strategia di gestione della stessa; c. scegliere un erogatore (medico/servizio) con esperienza e che garantisca le condizioni di sicurezza; d. assicurare che la terapia sia somministrata adeguatamente, controllata e che vi sia adesione; e. identificare tempestivamente effetti collaterali o eventi avversi ed assumere adeguate misure. Per un collaborazione efficace è essenziale che il cittadino sia consapevole del proprio ruolo potenziale rispetto al “rischio clinico”: a) delle proprie responsabilità rispetto allo stesso, alla sua prevenzione e gestione; 52 53 Sghedoni D, Il medico parla una lingua di ceppo ignoto, Occhio clinico, 2008, 2: 29-32 Vincent CA, Coulter A, Patient Safety, What about the patient?, Quality and Safety in Health Care, 2002; 11:76-80 Pagina 35 b) delle azioni da intraprendere e del loro impatto; c) come intervenire rispetto al rischio, in termini di prevenzione o gestione. Un cittadino consapevole può infatti: i. assumere comportamenti atti ad evitare i rischi; ii. segnalare al personale sanitario situazioni e comportamenti che possono comportare rischi, in modo da favorire le scelte terapeutiche; iii. porre domande che consentono al personale di assumere scelte assistenziali appropriate; i iv. avendo fiducia nella equipe con cui ha instaurato un rapporto di collaborazione ascoltare e seguire le prescrizioni, nonché segnalare situazioni percepite come diverse e non conformi rispetto a quelle concordate. Negli ultimi anni in molti paesi, tra cui USA, Australia, Danimarca, Inghilterra sono state intraprese iniziative per informare il cittadino ad assumere un ruolo attivo nell’accedere ai servizi, Entwistle e altri54 hanno analizzato l’impatto di tali campagne informative e messo in luce la scarsa ricerca sui loro risultati ma anche l’esigenza di includere i diversi punti di vista dei pazienti nella loro elaborazione, al fine di assicurare un uso efficace. Sulla scorta di tali indicazioni, Kutty e Weil55 hanno valutato l’efficacia di una campagna informativa presso i cittadini, evidenziando interesse da parte degli stessi ed un miglioramento nella partecipazione attiva rispetto a certi rischi. Perplessità rispetto al coinvolgimento dei pazienti viene espresso da Lyons56 che invita a non utilizzare tale strategia come asse per la promozione della sicurezza, enfatizzando come si attribuirebbero al paziente responsabilità eccessive. Altri evidenziano invece gli ostacoli al coinvolgimento , come ad esempio la difficoltà di comprensione. Nel documento “What did the doctor say”57 vengono enfatizzate tre raccomandazioni per superare tale difficoltà: 1) fare della comunicazione una priorità organizzativa per la sicurezza del paziente; 2) considerare i bisogni di comprensione del paziente durante tutto il percorso di cura; 3) adottare politiche che mettano al centro e migliorino la comunicazione operatore-paziente. 54 Entwistle VA, Mello MM, Brennan TA, Advising Patients About Patient Safety: Current Initiatives Risk Shifting Responsibility, JCJ on Quality and Patient Safety, 2005, 31(9): 483-494 55 Kutty S, Weil S, Your health care – Be involved. The evaluation of a provincial patient safety tips iniziative, Healthcare Quaterly, 9, ottobre 2006 56 Lyons M, Should patients have a role in patient safety? A safety engineering view , Quality and Safety in Health Care, 2007 16: 140-142 57 The Joint Commission, What did the doctor say, 2007 Pagina 36 Parallelamente, la americana National Patient Safety Foudation58 ha promosso una campagna per stimolare il ruolo attivo del paziente attraverso tre domande che gli si suggerisce di porre: Qual è il mio problema? Che cosa debbo sapere? Perché è importante per me fare questo? Coulter e Ellins59 ammoniscono dal diminuire l’impegno nel coinvolgimento dei pazienti e dei loro familiari e ribadiscono, sulla scorta della revisione della letteratura, come vi sia sufficiente evidenza che le strategie di coinvolgimento sono efficaci, specialmente per quanto riguarda l’informazione e l’assunzione di decisioni. Sottolineano come la comprensione da parte dei pazienti sia alla base dell’empowerment e quindi essenziale per ridurre le ineguaglianze rispetto alla salute. Per quanto riguarda la gestione del rischio clinico, mettono in luce come sia recente la partecipazione del paziente e dei familiari in tale ambito e quindi anche la ricerca. Le modalità indicate per la collaborazione del paziente sono le seguenti: effettuare scelte informate sui servizi a cui accedere, fornire tutte le informazioni utili per pervenire alla diagnosi, utilizzare in modo corretto i farmaci, partecipare al controllo delle infezioni, verificare l’accuratezza delle informazioni riportate nella cartella clinica, osservare e monitorare il processo di cura, segnalare complicanze ed eventi avversi ed autogestirsi in modo efficace. La ricerca si è incentrata soprattutto sulla sicurezza per quanto riguarda i farmaci e la partecipazione dei pazienti nel controllo delle infezioni, ad esempio è stato dimostrato che il ricordare agli operatori di lavarsi le mani migliora l’igiene. Le autrici concludono enfatizzando che il coinvolgimento dei pazienti è efficace se viene valorizzato e sostenuto. Oltre alla assunzione di comportamenti appropriati, il paziente può collaborare: - Nella prevenzione o segnalando condizioni che possono comportare rischi; 1. informalmente 2. utilizzando appositi incident reporting o partecipando a Safety Walkaround (giri per la sicurezza) o collaborando alla messa a punto di materiale informativo o collaborando alla identificazione di barriere - Quando sono accaduti eventi avversi: o partecipando a indagini 58 59 http://www.p4chc.org/. Coulter A, Ellins J, Effectiveness of strategies for informing, educating, and involving patients, BMJ, 2007, July7; 335: 24-27 Pagina 37 o collaborando alla root cause analysis60 Nel nostro Paese il coinvolgimento dei cittadini, dei famigliari, dei volontari e delle associazioni nella promozione della sicurezza è portato avanti dal Ministero alla Salute attraverso molteplici iniziative. In particolare, sono state elaborate e messe a disposizione della comunità e degli operatori le Guide “Uniti per la sicurezza”, che forniscono indicazioni sui comportamenti utili per una fruttuosa collaborazione tra utenti e servizi, con la conseguente riduzione del rischio di eventi avversi. a) Programmazione Durante la definizione di piani e programmi i cittadini dovrebbero essere chiamati a partecipare alle scelte. D’altro canto, la diffusione di un utilizzo appropriato dei servizi da parte dell’utenza può ridurre l’esposizione a rischi inutili e migliorare le condizioni di operatività, da qui l’esigenza di attribuire una forte valenza a tutti i livelli alla educazione dei cittadini anche rispetto all’accesso ai servizi. Le metodologie di coinvolgimento più utilizzate nella comunità comprendono: • l’indagine rivolta alla popolazione nel complesso o a gruppi stabili (identificati secondo un campionamento statistico), i cosiddetti panel di cittadini. L’indagine può essere effettuata attraverso interviste (di persona o telefoniche) o la somministrazione di un questionario (di persona, tramite invio postale, tramite web); • il focus group di cittadini. Si tratta di una metodologia di indagine qualitativa, che prevede la realizzazione di domande ad un gruppo (tra 8 e 12 persone), che, sulla base della propria esperienza, e stimolandosi reciprocamente, affrontano in profondità la discussione di un problema; • il forum di cittadini, che consiste nella costituzione di un gruppo numeroso di cittadini (da definire in relazione allo specifico problema, ma che in linea di massima si aggira sulla ottantina) che si incontra per discutere e trovare proposte rispetto ad uno specifico problema e la elaborazione di obiettivi da raggiungere; • la giuria di cittadini. Si tratta di un gruppo di cittadini (da 12 a 16) che con una modalità strutturata discutono su problemi controversi, fornendo alla fine raccomandazioni specifiche; 60 Ministero della Salute, Manuale della root cause analysis Pagina 38 • le conferenze dei servizi sanitari. La introduzione della Carta dei servizi sanitari ha previsto la realizzazione presso le aziende sanitarie di incontri aperti finalizzati alla analisi e discussione delle politiche e delle strategie relative ai problemi di salute della comunità; • i Comitati consultivi misti, composti da rappresentanti dei cittadini (prevalentemente eletti all’interno delle associazioni di tutela) che nelle aziende sanitarie vengono sistematicamente coinvolti nei processi di pianificazione e valutazione dei servizi; • la discussione del bilancio sociale, laddove si sviluppa la cultura del “sistema salute” e non solo del sistema dei servizi. Dall’analisi dei risultati, considerati in termini di output, outcome ed impatto possono essere identificate strategie per promuovere a tutti i livelli la cultura della salute e del benessere, secondo quanto esplicitato dalla Tallinn Charter (OMS, 2008). Il prospetto che segue illustra le metodologie suggerite in relazione ai diversi livelli di coinvolgimento. Continuum del coinvolgimento Basato su uno schema del Bedfordshire Health Authority Minimo coinvolgimento Dare informazioni • • • Raccogliere informazioni Mostre • Panel dei cittadini Fogli e atri documenti • Diari dei informativi pazienti Mass • Questionari media autocompilati • Interviste Massimo coinvolgimento Discussione • Focus group • Convegni con la partecipazione dei cittadini • Incontri pubblici • Gruppi con associazioni • • • • Partecipazione Partnership Giurie di cittadini Pazienti esperti Panel per problemi specifici Narrazione • Coinvolgimento della comunità con processi specifici di partecipazione b) Miglioramento dei servizi I pazienti possono essere coinvolti: Pagina 39 a) nella elaborazione di linee guida. Particolarmente significativa in tale ambito è l’esperienza olandese, che ha messo in luce come la partecipazione sia uno strumento importante per la effettiva implementazione delle linee guida nella pratica e la compliance del paziente. Non va negata la difficoltà del coinvolgimento in tale ambito, da superare chiarendo bene gli ambiti di intervento e le aspettative nei confronti dei pazienti61. La American Agency for Research and Quality Improvement correda spesso le linee guida cliniche con la versione per pazienti, redatta con la loro collaborazione. b) nella individuazione di strategie per migliorare, nelle fasi di programmazione e valutazione dei servizi, anche attraverso la revisione ed analisi dei reclami dei pazienti. I reclami dei pazienti costituiscono un elemento molto importante, da utilizzare ed indagare, come stimolo per il miglioramento. Nel seguito vengono presentate alcune metodologie spendibili anche nei nostri contesti: 1. Narrazione La narrazione, scritta oppure raccolta oralmente da un operatore/ricercatore, costituisce una metodologia qualitativa insostituibile per disporre della ricchezza della gamma di sentimenti e percezioni62 del paziente. Può essere utilizzata anche per costruire (o aggiornare) il repertorio delle domande per un focus group ed indagini statistiche. Dal punto di vista metodologico, particolarmente importante è la analisi delle informazioni fornite, che debbono essere opportunamente categorizzate ed analizzate. 2. Intervista L’intervista è utile in particolari circostanze e con persone fragili. Molto importanti sono le domande che vengono poste, rispetto alle quali vanno identificate anche delle subordinate, e le modalità di conduzione, che devono mettere a proprio agio la persona intervistata. L’intervistatore deve essere opportunamente addestrato per lo specifico target e tema, oltre che in grado di gestire eventuali situazioni problematiche che dovessero emergere. Anche in questo caso particolarmente importante è la fase di elaborazione delle informazioni raccolte e della loro interpretazione. 61 Van de Bovenkamp HM, Trappenburg M J, Reconsidering Patient Participation in Guideline Development, Health Care Analysis, 2009, September; 17 (3) 62 Haideta P, Krollb T L, Sharf BF, The complexity of patient participation: Lessons learned from patients’ illness narratives Patient Education and Counseling, 2006 September; 62 (3): 323-329 Pagina 40 3. Focus group Il focus group è una metodologia qualitativa, che può essere facilmente applicata per monitorare un fenomeno o per esplorarlo al fine di costruire strumenti strutturati di rilevazione. Si tratta di una intervista multipla, effettuata cioè in contemporanea su un numero di persone partecipanti che può variare da 8 a 12, in relazione al fenomeno indagato e al tempo a disposizione (non più di due ore). Il focus group è gestito da un conduttore, coadiuvato da un segretario che registra le informazioni che emergono dalla discussione. Molto importante è la fase preliminare del reclutamento, quando le persone vengono invitate a partecipare (vanno scelte in base a criteri di stratificazione), laddove deve essere spiegato il motivo e fornite garanzie di trasparenza e corretto utilizzo delle informazioni acquisite. Tra i vantaggi del focus group si citano: • Fornisce numerose informazioni • Interazione e influenza reciproca dei partecipanti • Esplosione dei punti critici: punti di accordo e di disaccordo • È facile da implementare • È economico Molto importante è la scelta del moderatore, che deve essere coerente con le caratteristiche dei partecipanti al focus group. È opportuno nella fase di progettazione del focus group costruire una “Guida” allo stesso, che consideri: • Gli obiettivi (fenomeno da indagare) • Domande (con eventuali subordinate per meglio chiarire eventuali aspetti) , loro sequenza ed organizzazione • Motivazioni ed aspetti organizzativi da illustrare nelle introduzione • Modalità per incoraggiare l’interazione nel gruppo e la partecipazione individuale • Modalità di chiusura del focus group • Modalità di analisi delle informazioni raccolte. 4. Indagine con questionario auto-compilato Per quanto riguarda i questionari auto compilati da parte dei cittadini o della utenza, va sottolineato che devono: riguardare opinioni rispetto a cui possano avere esperienza diretta o indiretta; Pagina 41 - essere formulati con un linguaggio coerente con il livello di comprensione generale della popolazione oppure diversificati se è possibile stratificare l’utenza; - essere formulati in maniera diretta, in modo da non indurre la risposta auspicata da chi lo redige ma neanche indurre una risposta casuale; - avere una presentazione chiara del promotore, dello scopo, dell’uso che verrà fatto dei dati (e dove potere avere informazioni sui risultati), dell’anonimato che viene assicurato; - la forma grafica deve accompagnare il testo e non creare confusione circa priorità (con l’uso di diversi caratteri e colori). Va infine tenuto presente che i risultati delle rilevazioni debbono essere disponibili agli operatori entro breve tempo (non oltre il mese) in modo da poter apportare interventi migliorativi e non costituire soltanto report da inserire nella documentazione della azienda sanitaria. 5. Shadowing (Seguire come un’ombra) La tecnica ha lo scopo di raccogliere informazioni sul percorso del paziente nei servizi ed eventuali criticità. Consiste nell’accompagnare un paziente (come se fosse la sua ombra) in tutti i suoi contatti con i servizi. La persona che “segue” può essere uno studente, un volontario o un operatore. In quest’ultimo caso non nella propria realtà operativa; deve essere inoltre attento per non farsi influenzare dalla conoscenza delle problematiche, che potrebbero far sottovalutare l’importanza di alcuni elementi. Durante il percorso vanno registrati tutti gli elementi, legati alle strutture, ai processi, ai rapporti, al vissuto del paziente (che deve essere invitato a esplicitare i suoi pensieri e sentimenti senza remore). Sulla base dei risultati di più percorsi “ombra” vengono analizzati i punti di forza e le criticità e si sviluppano progetti di miglioramento. 6. Mirroring (Rispecchiare) La tecnica prevede che un gruppo di pazienti seduti in cerchio, con un conduttore, analizzi il percorso del paziente in un servizio/struttura e identifichi i punti di forza e debolezza, con lo scopo di identificare gli aspetti da migliorare (la tecnica ricalca quella del focus group). A tal fine è necessario stratificare i pazienti da invitare (in numero di dieci) per condizione clinica, genere, età, cultura e istruzione, nonché tempo di permanenza nel servizio, in modo da rappresentare l’utenza. Gli operatori del servizio siedono all’esterno del cerchio (a debita distanza), ascoltano e registrano quanto emerso e i loro punti di vista e opinioni, in modo da poterne discutere successivamente con i colleghi e identificare strategie di miglioramento da introdurre. Pagina 42 7. Partecipazione a commissioni e gruppi di lavoro I pazienti possono essere invitati a partecipare a commissioni e gruppi di indagine ed approfondimento di problematiche causa di divergenze o insoddisfazioni, nonché delle cause di eventi avversi o situazioni di rischio. La loro collaborazione può essere utile anche nei processi di audit. 8. Partecipazione alla predisposizione di materiale informativo Utenti e familiari possono collaborare alla costruzione di materiali informativi ed educativi, portando il loro punto di vista e fornendo feedback alle proposte avanzate dal personale. Talvolta gli operatori ritengono la distribuzione di materiale informativo inutile, ma la ricerca dimostra invece che serve (Dixon-Woods, 2000; Garrud et al 20016364); infatti va considerato che le persone hanno stili di apprendimento diversi, come evidenziato ad esempio dalla programmazione neurolinguistica e che la comunicazione avviene anche a livello non consapevole e quindi con effetti prolungati nel tempo. Particolare attenzione deve essere prestata al fatto che le informazione contenute debbono essere basate su prove di efficacia (Entwistle 2000, Coulter 200365) 9. Partecipazione alla formazione In alcune attività formative può essere utile coinvolgere i pazienti “esperti” per portare la loro testimonianza o rispondere a quesiti. In Inghilterra soprattutto per le cure croniche sono stati identificati “pazienti esperti” che portano la loro testimonianza agli operatori durante tali attività. Sembra importante ribadire che: • il coinvolgimento deve far parte della vision aziendale, di dipartimento, di unità operativa e deve essere previsto nelle strategie e nelle direttive, e non lasciato esclusivamente alla buona volontà dei singoli. Infatti, soltanto azioni sinergiche potranno risultare in esiti ed in sicurezza per tutti: cittadini utenti, personale, visitatori ed altri soggetti che frequentano i servizi; • il miglioramento continuo del rapporto tra servizi organizzati e cittadini richiede a ciascuno 63 Garrud P, Wood M, Stainsby L,Impact of risk information in a patient education leaflet, Patient Educ Couns. 2001 Jun; 43(3): 301- 4. 64 AAVV, Impact of a Family Information Leaflet on Effectiveness of Information Provided to Family Members of Intensive Care Unit Patients , A Multicenter, Prospective, Randomized, Controlled Trial Am. J. Respir. Crit. Care Med., 2002 February; 165(4): 438-442 65 Coulter A, Information therapy, Health Expectations, 2003, 6: 279-280 Pagina 43 un impegno di pianificazione, non è sufficiente “aspirare” alla qualità, alla reciproca soddisfazione. I fattori in gioco sono strettamente interrelati e quindi l’approccio più efficace sembra quello sistemico, che tiene in considerazione il quadro di tutti gli elementi. Essenziale sembra comunque essere il processo di comunicazione. Molti sono gli strumenti a disposizione ed internet costituisce una ulteriori possibilità di scambio di conoscenze e relazioni. E’ estremamente importante che sulla comunicazione si investa costantemente, pena incomprensioni ed il non raggiungimento dei possibili risultati clinici, organizzativi, di produttività e soddisfazione. La organizzazione dovrebbe essere gestita con il più ampio coinvolgimento di dirigenti ed operatori, in modo che ciascuno si senta protagonista del sistema e corresponsabile, aumentando così la complessiva accountability e facilitando il rapporto con il paziente, che non viene rinviato ad altri soggetti ma identifica in ciascun operatore la organizzazione. L’investimento sul funzionamento del team assistenziale deve essere il fulcro della organizzazione e del suo sviluppo. Particolarmente critico a tal fine è l’investimento trasversale su tutto il personale (coinvolgendo clinici, tecnici, amministrativi) per lo sviluppo del senso di appartenenza, solo infatti se ci si sente “noi” si può agire in modo sinergico; • necessario nel prossimo futuro è quindi un impegno diffuso nell’approfondimento di tutti i fattori in gioco nella organizzazione, nella sperimentazione di innovazioni organizzative, nuove metodologie e strumenti di comunicazione, nella documentazione delle esperienze; • vanno introdotti processi di valutazione della partecipazione; • debbono essere promossi ed avviati progetti di ricerca sul coinvolgimento a tutti i livelli. La voce dei cittadini Come descritto in precedenza, molti interventi, sia di coinvolgimento del singolo che di gruppi e comunità, hanno al centro la richiesta di dar voce alle persone affinché esse possano esprimersi. A tal fine, oltre alle interviste, ai focus group, alla narrazione, vengono effettuate indagini con uso di questionari. Nella progettazione di tali metodi e strumenti, ma più in generale nella interazione con una persona o un gruppo, vanno considerati tutti gli elementi della persona presentati nel modello di coinvolgimento illustrato in precedenza ed il ruolo fondamentale della “percezione”, che è un complesso processo soggettivo fisico, fisiologico, neurologico, sensoriale, cognitivo ed affettivo, basato sulla “selezione tra elementi”, effettuata sulla base di diversi fattori, tra cui l’attenzione, la motivazione, l’organizzazione, la costanza, l’apprendimento, la memoria, l’emotività (mancanza di Pagina 44 sonno, deprivazioni sensoriali, stress, ecc.). L’esito di tale processo condiziona le scelte, i sentimenti ed i conseguenti comportamenti della persona, quindi per gli operatori e dirigenti sanitari è estremamente importante considerare tale vissuto, frutto anche della percezione, considerandolo come tale, un vissuto. Il sentire di una persona, comunicato a parenti, amici, conoscenti, può diventare, peraltro, esperienza indiretta per le altre persone e creare opinioni e su tali opinioni si creano atteggiamenti sui quali si innesta la fiducia, nel nostro caso nei confronti del singolo operatore o del sistema sanitario nel complesso. E’ estremamente importante, quando si raccolgono le opinioni ed il punto di vista dei pazienti, dei familiari, dei volontari, della comunità, del personale – in base alla loro percezione metterlo a raffronto con le prestazioni effettivamente erogate ed i processi organizzativi che ne consentono la realizzazione. Quando qualcuno obietta: “Il paziente non è certo in grado di dare un giudizio sulla qualità” forse sta pensando a qualcosa di diverso rispetto all’ambito di giudizio del paziente, che è “la sua percezione sui fatti che accadono”, pensa forse alle scelte tecniche di interventi e prestazioni ed alle modalità di erogazione delle stesse, che riguardano le dimensioni tecnica ed organizzativa della qualità. Va comunque segnalato che in alcune indagini i giudizi dei pazienti sono correlati ai giudizi tra pari, anche se ovviamente gli indicatori utilizzati per misurare e valutare sono diversi, anche se collegati. Servono entrambe le dimensioni di accertamento del fenomeno “qualità” (quella di riscontro dei fatti e quella percepita) e non solo, quello che conta è chiarire l’angolo di visuale e come esso possa essere integrato con gli altri per trovare insieme soluzioni migliorative (efficacia e soddisfazione di tutti gli stakeholder). Alcune parole vengono utilizzate frequentemente nella qualità percepita e fanno eco: cliente, paziente, aspettative; preferenze, coinvolgimento nelle decisioni, gradimento e soddisfazione, partecipazione, partnership, empowerment. L’uso del linguaggio non è banale e connotare una persona come paziente o cliente o consumatore o fruitore non è indifferente, come evidenziato da Herxheimer & Goodare (1999)66, laddove il primo termine evoca il soffrire, la supplica, uno stato di dipendenza, mentre il secondo termine si connota per lo scambio, l’atto del pagare una prestazione, il terzo si utilizza ovunque, ha un eco commerciale, il quarto evoca lo stato sociale. Una ricerca di Mariotto e colleghi (2001)67 conferma che anche in Italia, come in Australia ed in Gran Bretagna, molte persone preferiscono il termine paziente. E’ importante quindi scegliere il termine che si vuole utilizzare, consapevoli della cultura che si vuole creare, quella dello scambio “Ti pago e Tu 66 67 Herxheimer A. Goodare H., Who are you, and who are we? Looking through some key words, "Health Expectations", 1999, 2: 3-6 Mariotto A, De Leo D, Realdon P, Callegaro G. What’s in a name. The Lancet 2001, UK Pagina 45 mi devi” o della relazione tra persone, o nel caso di cittadino utente la consapevolezza di essere azionista del sistema sanitario pubblico, nel caso di “persona” l’essere identità unica ed autonoma. Le aspettative, seppur rivestano un ruolo fondamentale nei processi di cura, non vengono nella maggior parte dei casi sistematicamente raccolte, valutate, valorizzate, confrontate con i risultati clinici e la soddisfazione del paziente, anche se l’attenzione nei loro confronti sta crescendo (De Lepeleire et al. 200368; Zebiene et al. 200469). Maggiore impulso è necessario anche per la identificazione delle preferenze dei pazienti definite da Uhlmann (1984)70 come “opinioni dei pazienti su ciò che dovrebbe accadere nei servizi sanitari”. Un argomento molto discusso nel nostro Paese è quello del consenso informato, spesso visto come un processo ancora difficoltoso. Le variabili considerate: aspettative, preferenze, processo decisionale concorrono a determinare la valutazione del paziente sulle cure ed il suo livello di soddisfazione (Thompson & Sunol, 199571; Staniszweska, 199872; Sørlie et al. 200073; Baron-Epel et al. 200174; McKinley et al. 200275; Jahng et al. 200576). Il processo di valutazione dei servizi da parte del paziente è al centro del dibattito ed oggetto di ricerca, in particolare Wensing & Elwyn (2003)77 hanno sottolineato l’importanza che “i metodi che includono il punto di vista dei pazienti debbano dimostrare di influire sui processi e sugli esiti della cura; considerando anche le conseguenze negative”. Sixma et al. (1998)78 hanno proposto un modello per la valutazione da parte dei pazienti che include tre componenti: performance, importanza ed impatto. I risultati dell’impiego di tale approccio in uno studio effettuato in diversi paesi (Groenewegen et al. 200579) hanno dimostrato che le persone confrontano le proprie esperienze con quelle di altri e che l’aspetto più importante ovunque è la percezione che “il medico prenda il paziente seriamente”. Questo approccio “di esperienza” si contrappone 68 De Lepeleire J, Creemers M, Van Tichelt K, Van Loon H. Patients’ expectations of General Practice A pillot study. Arch Public Health 2003; 61: 283-296 69 Zebiene E, Razgauskas E, Basys V, Baubiniene A, Gurevicius R, Padaiga Z, Svab I. Meeting patient’s expectations in primary care consultations in Lithuania. International Journal for Quality in Health Care 2004; 16 (1): 83-89 70 Uhlmann RF, Carter WB, Inui TS. Fulfilment of patient requests in a general medicine clinic. Am J Public Health. 1984; 74: 257258 71 Thompson AGH, Sunol R. Expectations as determinants of patient satisfaction: concepts, theory and evidence. International Journal for Quality in Health Care 1995; 7: 127-141 72 Staniszewska S, Ahmed L. Patient expectations and satisfaction with health care. Nursing standard 1998; 12 (18); 34-38 73 Sørlie T., Sexton H. C., Busund R., Sørlie B., Predicators of satisfaction with surgical treatment, International Journal for Quality in Health Care, 2000; 12(1): 31-40 74 Baron-Epel O, Dushenat M, Friedman N. Evaluation of the consumer model: relationship between patients’ expectations, perceptions and satisfaction with care. International Journal for Quality in Health Care 2001; 13 (4): 317-323 75 McKinley RK, Stevenson K, Adams S, Manku-Scott TK. Meeting patient expectations of care: the major determinant of satisfaction with out-of-hours primary medical care? Family Practice 2002; 19 (4): 333-338 76 Jahng K H, Martin LR, Golin C E & DiMatteo M R, Preferences for medical collaboration: patient-physician congruence and patient outcomes, Patient Education and Counselling, 2005; 57(3): 308-314 77 Wensing M, Elwyn G. Improving the quality of health care. Methods for incorporating patients’ views in health care. BMJ 2003; 326: 877-879 78 Sixma H. J., Kerssens J. J., Van Crampen C., Peters L., Quality of care from patients’perspective: from theoretical concept to a new measuring instrument, “Health Expectations”, 1998; 1: 82-95 79 Groenewegen PP et al. What is important in evaluating health care quality? An international comparison of user views. BMC Health Services Research 2005; 5(16): 1-9 Pagina 46 (apparentemente) a quello della valutazione della “soddisfazione”, definita da Strasser et al. (1990)80 come un processo percettivo, cognitivo ed affettivo che favorisce lo sviluppo di atteggiamenti, un costrutto multidimensionale, un processo dinamico lungo varie dimensioni, tra cui il tempo, la percezione di equità e la sofferenza, che dipende dai principi e valori personali, dalle aspettative, dalle esperienze precedenti e da fattori sociodemografici, compreso lo stato di salute. C’è chi afferma che solo i dati oggettivi riportati dal paziente hanno valore e non la sua “soddisfazione” ma di quale oggettività stiamo parlando? Sempre di una “oggettività percepita”, infatti gli aspetti di esperienza che il paziente riporta sono comunque filtrati dalla percezione soggettiva, che concorre alla formulazione da parte sua di giudizi ed allo sviluppo di sentimenti, tra cui la soddisfazione, che alla fine forgiano le aspettative e le scelte future. Vanno quindi considerati sia i “dati riportati” che la soddisfazione, considerarne uno solo dei due sarebbe parziale e non consentirebbe di comprendere appieno le scelte dei pazienti. Naturalmente, nei processi di accertamento e miglioramento vanno confrontati anche i dati oggettivi: “Quanto ha atteso? Giudica accettabile il tempo atteso?” Va quindi anche effettuata parallelamente la verifica da parte del servizio dei tempi di attesa ed effettuato il confronto, chiedendosi, nel caso in cui più persone abbiano la stessa percezione, cosa abbia concorso a produrla. Per quanto riguarda i metodi e gli strumenti utilizzati nella rilevazione della aspettative, delle preferenze, della valutazione delle cure e dei servizi, sia a livello del singolo professionista che dei servizi, va ribadito che, aldilà delle preferenze individuali, vanno accuratamente scelti con riferimento agli specifici: scopo, potenzialità e limiti, contesto, impatto, resa e fattibilità di impiego dei risultati, perché ancora una volta va ribadito che i risultati comunque influenzano le persone, il clima organizzativo, le scelte operative. Come emerge da quanto fin qui trattato, agli operatori della salute serve specifica competenza anche in questo ambito, che deve essere fornita sia nella formazione di base che in quella continua. Inoltre, data la complessità dei fenomeni, sembra utile sottolineare l’esigenza di integrare competenze multidisciplinari e multiprofessionali. Ciò vale anche per la predisposizione degli strumenti di indagine, che solo in questo modo potranno essere pertinenti, validi, affidabili. 80 Strasser S, Aharony L, Greenberger D. The patient satisfaction process: moving toward a comprehensive model. Med Care Rev. 1993 Summer; 50(2) :219-48 Pagina 47 Ambiti di contenuto delle indagini La rilevazione delle opinioni è utile in tutte le fasi: prima, dopo la accoglienza nei servizi, durante la degenza, al momento della dimissione, in momenti successivi. Le dimensioni rispetto a cui può essere accertato il coinvolgimento del paziente dopo aver ricevuto cure includono : 1. Visita/valutazione del problema Un momento molto importante della percezione della qualità del servizio da parte dell’utenza è quello della visita. Alcuni degli aspetti della stessa da indagare sono: a) tempo della visita La dimensione temporale della visita è presente anche negli studi di Asadi-Lari et al. (2003)81 e Gasquet et al. (2004)82. b) considerazione della persona e non solo della patologia durante la visita Più in particolare, specifiche componenti sono le seguenti: Il medico si è interessato a me come persona e non semplicemente del mio problema di salute, in Bara et al. (2003)83 e Larsson et al. (2002)84, troviamo l’inclusione di domande volte a sondare più precisamente la stessa dimensione: - Il medico comprende bene i miei problemi - Il medico dimostra di comprendere il modo in cui sto vivendo la mia malattia e la mia condizione - Il medico mi ha visitato scrupolosamente85 (si dimostra che la percezione da parte del paziente di una visita accurata e scrupolosa rappresenta, da solo, un item in grado di spiegare oltre metà della qualità percepita globalmente dal paziente rispetto al servizio nonché la sua soddisfazione e, conseguentemente, la sua maggiore propensione ad essere compliant rispetto alle indicazioni del medico) - Il medico era interessato a sapere se provassi o meno dolore86 87 81 Asadi-Lari M, Packham C, Gray D, Patients satisfaction and quality of life in coronary artery disease, Health and Quality of Life Outcomes, 2003, 1:57 82 Gasquet I, Villeminot S, Estaquio C, Construction of questionnaire measuring outpatients opinion of quality of hospital consultation departments, Health and Quality of Life Outcomes, 2004, 2:43 doi:10.1186/1477-7525-2-43 83 Bara AC, van den Heuvel WJA, Maarse JMA, Discrepancies between Romanian patient expectations and experiences of health care, 2003, chapter 7 84 Larsson BW, Larsson G, Development of a short form of the Quality from the Patient’s Perspective (QPP) questionnaire, Journal of Clinical Nursing, 2002, 11: 681–687 85 Brown SP, A Meta-Analysis and Review of Organizational Research on Job Involvement, Psychological Bulletin, 1996, 120(2): 235-255 Pagina 48 (si fa specifico riferimento al controllo dei sintomi come fattore cruciale per la costruzione di un rapporto fiduciario tra medico e paziente, un buon controllo dei sintomi è sempre associato a punteggi molto alti nella soddisfazione globale dei pazienti rispetto al servizio) - Il medico ha preso in considerazione le mie opinioni e i miei dubbi Le domande volte a sondare la modalità della visita sono contenute negli studi di Gasquet et al. (2004)88 e in Hudak et al. (2000)89. Si rilevano le medesime dimensioni, in questo caso specifico rispetto a malati oncologici, anche nello studio di Brédart et al. (1998)90. - Risposta del medico alle domande poste - Percezione che il medico ascolti i problemi del paziente In McGrath, D.; Saminsky, A. (2006)91 è sottolineata la capacità di ascolto come competenza fondamentale del medico. 2. Aspetti relazionali e comunicativi a) Diagnosi e comunicazione La dimensione della comunicazione appare92, come una delle aree fondamentali per la soddisfazione dell’utenza e la percezione di un’alta qualità del servizio. In Thompson, A.G.H.; Bikker, A. (2006)93, viene sottolineata, nello specifico, la capacità del medico di incoraggiare il paziente a porre questioni oltre alla mera capacità di fornire informazioni con chiarezza. Nel dettaglio l’area del questionario riguardante la comunicazione dovrebbe contenere domande simili a: - La diagnosi mi è stata spiegata accuratamente94 86 Hudak PL, Wright JG, The Characteristics of Patient Satisfaction Measures, SPINE, Lippincott Williams & Wilkins, Inc, 2000; 25(24): 3167–3177 87 Tokunaga J, Imanaka Y, Nobutomo K, Effects of patient demands on satisfaction with Japanese hospital care, International Journal for Quality in Health Care, 2000; 12(5): 395-401 88 Gasquet I, Villeminot S, Estaquio C, Construction of questionnaire measuring outpatients opinion of quality of hospital consultation departments, Health and Quality of Life Outcomes, 2004; 2:43 doi:10.1186/1477-7525-2-43 89 Hudak PL, Wright JG, The Characteristics of Patient Satisfaction Measures, SPINE, Lippincott Williams & Wilkins, Inc, 2000; 25(24): 3167–3177 90 Brédart A, Razavi D, Delvaux N, Goodman V, Farvacques C, Van Heer C A, Comprehensive assessment of satisfaction with care for cancer patients, Support Care Cancer, Springer-Verlag, 1998; 6:518–523 91 McGrath D, Saminsky A, A statewide approach to measuring and responding to consumer perceptions and experiences of adult mental health services. A report on stage one of the development of the MH-Copes framework and questionnaires. NSW Department of Health, Sydney, 2006, www.health.nsw.gov.au 92 Brédart A, Razavi D, Delvaux N, Goodman V, Farvacques C, Van Heer C A, Comprehensive assessment of satisfaction with care for cancer patients, Support Care Cancer, Springer-Verlag, 1998; 6:518–523 93 Thompson, A.G.H., Bikker, A., Predicting and comparing patient satisfaction in four different modes of health care across a nation; Social Science & Medicine, 2006; 63:1671–1683 94 Lessing EE, Beech RP, Use of patient and hospital variables in interpreting patient satisfaction data for performance improvement purposes, American Journal of Orthopsychiatry, 2004; 74(3): 376–382 Pagina 49 Una domanda simile è contenuta nello strumento presentato nello studio di Brédart et al. (1998)95 - Il medico mi accoglie con gentilezza e non è mai scostante - Il medico mi dice come stanno le cose e non mi nasconde cose che dovrei sapere - Il medico mi tratta da pari, non è mai paternalistico96 - Il medico mi tratta con dignità97 Lo stesso genere di domande si trovano anche in Nicoli et al. (2006)98. In questo contributo però l’item del questionario è posto sotto forma di domanda, come segue: - Secondo Lei quanto il medico ascolta ciò che Lei dice? - Secondo Lei quanto il medico risponde alle domande che Lei fa? La dimensione dell’ascolto è anch’essa cruciale nella rilevazione delle capacità comunicative del medico99. In Pirazzoli G., et al (2005)100 le domande sono assimilabili a quelle già citate: - Quando i medici Le hanno parlato della Sua malattia o della Sua condizione lo hanno fatto in modo: (molto difficile da capire; un po’ difficile da capire; abbastanza facile da capire; molto facile da capire) - I medici Le hanno detto in che modo la Sua malattia o il Suo stato possono condizionarLe la vita quotidiana?(no, non me ne hanno parlato; sì, ma in modo incomprensibile; sì e in modo abbastanza facile da capire; sì e in modo molto semplice da capire) La capacità del medico di informare chiaramente al paziente in merito a tutto quanto comporta la malattia della quale è affetto è uno cruciali degli aspetti che, in letteratura (Tokunaga et al. 2000)101, si dimostrano predittivi della soddisfazione globale del paziente. Nel contributo citato si trova la seguente affermazione-item: La spiegazione del medico - Il paziente viene invitato a dare la propria opinione in merito all’importanza di questa dimensione attraverso una Likert a 10 (da 0 = non importante a 10 = importantissimo) 95 Brédart A, Razavi D, Delvaux N, Goodman V, Farvacques C, Van Heer C A, Comprehensive assessment of satisfaction with care for cancer patients, Support Care Cancer, Springer-Verlag, 1998; 6:518–523 96 Blue A.V., Chessman, A.W; Gilbert GE, Responding to patients’ emotions: important for standardized patient satisfaction, Family medicine, 32(5):326-330, 2000 97 Thompson, A.G.H., Bikker, A., Predicting and comparing patient satisfaction in four different modes of health care across a nation; Social Science & Medicine, 2006; 63:1671–1683 98 Nicoli MA, Sturlese V, Cinotti R, La guida DISCERNere. Valutare la qualità dell’informazione in ambito sanitario, Dossier 1282006, Regione Emilia-Romagna, Bologna, luglio 2006, http://asr.regione.emiliaromagna.it/wcm/asr/collana_dossier/archivio_dossier_1.htm 99 McGrath D, Saminsky A, A statewide approach to measuring and responding to consumer perceptions and experiences of adult mental health services. A report on stage one of the development of the MH-Copes framework and questionnaires. NSW Department of Health, Sydney, 2006, www.health.nsw.gov.au 100 Pirazzoli G, Padovani A, Dell’Orto A, Questionario Ausl Imola sul giudizio dei cittadini che hanno ricevuto cure per sé o per i propri familiari, Ausl di Imola, 2005, http://www.ausl.imola.bo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1092 101 Tokunaga J, Imanaka Y, Nobutomo K, Effects of patient demands on satisfaction with Japanese hospital care, International Journal for Quality in Health Care, 2000; 12(5): 395-401 Pagina 50 Similmente si trovano domande che esprimono lo stesso concetto in maniera simile in Bara et al. (2003)102 e Brédart et al. (1998)103. In questo studio inoltre vengono indicate le 10 priorità indicate dai pazienti in merito alla cura tra cui risulta, appunto, la dimensione della chiarezza della comunicazione del medico in merito alla malattia ed ai trattamenti. 3. Scelta del trattamento e consenso informato In base ad una definizione adottata dal Tribunale dei Diritti del Malato il consenso informato viene inteso come: l’espressione della volontà del cittadino malato, che autorizza il medico ad effettuare uno specifico trattamento medico-chirurgico sulla sua persona. Non si può prescindere da tale consenso, fatte salve le condizioni previste per legge (urgenza, incapacità di intendere e di volere), perché qualunque azione effettuata senza tale autorizzazione sarebbe illecita da un punto di vista penale, indipendentemente dai risultati avvenuti. Il fine del consenso informato è di rispettare l’autonomia e promuovere la partecipazione dell’individuo chiamato a prendere una decisione sulla propria salute. Il ruolo del medico deve essere quindi quello di un tecnico esperto dotato di ottime capacità comunicative e relazionali che spiega al paziente la sua condizione clinica e le varie possibilità di diagnosi o di terapia. Questo dovrebbe consentire al cittadino di valutare l’informazione ricevuta in relazione alle proprie condizioni psicologiche e di scegliere l’iter terapeutico che ritiene più adatto e accettabile per sé. La procedura per l’acquisizione del consenso informato costituisce però solo l’ultimo atto di uno dei percorsi relazionali intorno ai quali prende sostanza e si evolve il rapporto medico-paziente. In via preliminare occorrerebbe però stimare l’atteggiamento del paziente in merito alla volontà o meno di essere informato e rispetto alle aspettative che il paziente nutre nei confronti del ruolo stesso del medico. Solo alla luce di tali atteggiamenti può avere senso stimare il grado di soddisfazione rispetto a quantità e qualità delle informazioni ricevute. Esistono difatti, testimonianze di pareri contrastanti in merito a se e quanto il paziente voglia davvero essere informato. Ad esempio, in una recente indagine su un campione della popolazione 102 Bara AC, van den Heuvel WJA, Maarse JMA, Discrepancies between Romanian patient expectations and experiences of health care, 2003, chapter 7 103 Brédart A, Razavi D, Delvaux N, Goodman V, Farvacques C, Van Heer C A, Comprehensive assessment of satisfaction with care for cancer patients, Support Care Cancer, Springer-Verlag, 1998; 6:518–523 Pagina 51 inglese104 ha riscontrato che ben il 52% dei soggetti intervistati avrebbero preferito lasciare la decisione finale in merito al trattamento cui sottoporsi, al medico. In Bruera et al. (2001)105: - Preferisco prendere da solo le decisioni in merito al mio trattamento, dopo aver ascoltato le alternative proposte dal medico - Preferisco prendere decisioni in merito al mio trattamento insieme al medico - Preferisco che sia il medico a prendere le decisioni, dopo avermi informato - Preferisco che il medico prenda le decisioni senza consultarmi In Clark et al. (2003)106: - Valuti quanto lo staff cerchi di includerla nelle decisioni che riguardano il suo iter terapeutico Valutazione da 1 a 100 In McGrath, D.; Saminsky, A. (2006)107: - La quantità di informazioni ricevute rispetto alle alternative terapeutiche disponibili - Le opportunità che ho di avere una voce nel mio percorso di cura In Castle, N.G., (2004)108: - Il piano di cura mi è stato interamente spiegato Oppure, sempre in merito alla completezza delle informazioni (a dimostrazione della significatività di questa dimensione dell’informazione) in Regione Lombardia, (2002)109: - Quanto ritiene che le informazioni ricevute sul programma delle cure siano chiare e complete? In Cinotti et al. (2005)110: - Informazioni date dai medici sugli accertamenti necessari a diagnosticare e/o a controllare la malattia, sulla malattia stessa e sulle condizioni di salute - Informazioni date dai medici su eventuali rischi legati alle cure e/o agli interventi 104 Levinson W, Kao A, Kuby A, Thisted RA. Not all patients want to participate in decision making. J Gen Intern Med. 2005; 20:531–5. 105 Bruera, E.; Sweeney, C.; Calder, K., Patient Preferences Versus Physician Perceptions of Treatment Decisions in Cancer Care, Journal of Clinical Oncology, 2001; 19(11): 2883-2885 106 Clark, P.A.; Drain, M.; Malone, M.P.; (2003), Addressing Patients’ Emotional and Spiritual Needs; Joint Commission Journal on Quality and Safety, December 2003; 29(12) 107 McGrath D, Saminsky A, A statewide approach to measuring and responding to consumer perceptions and experiences of adult mental health services. A report on stage one of the development of the MH-Copes framework and questionnaires. NSW Department of Health, Sydney, 2006, www.health.nsw.gov.au 108 Castle, N.G, Resident Satisfaction in a Transitional Care Unit, Journal of Applied Gerontology, 2004; 23: 411 109 Regione Lombardia, Linee guida per la customer satisfaction. Metodi e strumenti per la rilevazione del grado di soddisfazione nelle strutture sanitarie, U.O. Qualità e Integrazione dei Servizi Sanitari, 2002 110 Cinotti R, Nicoli, M.A., Sturlese, V., Capizzi, S, “SapereAscoltare: il valore del dialogo con il cittadino. Dossier 105-2005. Agenzia Sanitaria Regionale Emilia Romagna, 2005. Pagina 52 4. Continuità del trattamento La dimensione della continuità assistenziale viene indicata come cruciale111 soprattutto per quanto riguarda i malati cronici o gravi. Questa dimensione infatti, nel caso di pazienti costretti ad interagire regolarmente e per periodi di tempo prolungati con i servizi sanitari, risulta cruciale alla possibilità di una relazione medico paziente efficace in quanto la suddetta efficacia della cura è strettamente collegata alla conoscenza ed all’empatia che dovrebbero legare medico e paziente. Inoltre la continuità del trattamento e la possibilità di essere visitati sempre dallo stesso medico sono stati identificati come i due fattori maggiormente responsabili della percezione di un’alta qualità del servizio da parte dei fruitori. In Regione Lombardia, (2002)112: E’ soddisfatto delle indicazioni fornite dagli operatori sanitari su come comportarsi dopo la dimissione riguardo a: - Uso di farmaci - Presidi o protesi - Alimentazione - Attività fisica - Abitudini quotidiane - Eventuali visite di controllo - E’ importante per lei che l’operatore sia lo stesso? - La turnazione degli operatori le ha creato difficoltà? - Credo che il mio medico dimentichi i problemi che ho avuto in passato113 111 Brédart A, Razavi D, Delvaux N, Goodman V, Farvacques C, Van Heer C A, Comprehensive assessment of satisfaction with care for cancer patients, Support Care Cancer, Springer-Verlag, 1998; 6:518–523 112 Regione Lombardia, Linee guida per la customer satisfaction. Metodi e strumenti per la rilevazione del grado di soddisfazione nelle strutture sanitarie, U.O. Qualità e Integrazione dei Servizi Sanitari, 2002 113 Hudak PL, Wright JG, The Characteristics of Patient Satisfaction Measures, SPINE, Lippincott Williams & Wilkins, Inc, 2000; 25(24): 3167–3177 Pagina 53 5. Aspetti alberghieri Questa dimensione, soprattutto per quanto riguarda i malati gravi, i malati che hanno subito chirurgia invasiva e che debbano subire ricoveri prolungati dimostra di essere fortemente predittiva di un buon rapporto con la struttura e per estensione, con lo staff114. - Standard generale di pulizia - Qualità del cibo - Scelta dell’orario in cui mangiare - Scelta e varietà del cibo - Livello generale del rumore in reparto 6. Soddisfazione globale, senso di fiducia In Lin et al. (2004)115: - Mi sento sempre sicuro nel ricevere trattamenti dallo staff - Lo staff ha a cuore solo il mio migliore interesse In Tokunaga et al. (2000)116, Brown (1996)117, Bara et al. (2003)118: - Sono soddisfatto dell’assistenza medica e infermieristica che ho ricevuto - Nel complesso sono soddisfatto del mio trattamento medico 114 Thompson, A.G.H., Bikker, A., Predicting and comparing patient satisfaction in four different modes of health care across a nation; Social Science & Medicine, 2006; 63:1671–1683 115 Lin, HC, Xirasagar, S, Laditka, J, Patient perceptions of service quality in group versus solo practice clinics, International Journal for Quality in Health Care 2004; 16(6): 437–445 116 Tokunaga J, Imanaka Y, Nobutomo K, Effects of patient demands on satisfaction with Japanese hospital care, International Journal for Quality in Health Care, 2000; 12(5): 395-401 117 Brown SP, A Meta-Analysis and Review of Organizational Research on Job Involvement, Psychological Bulletin, 1996; 120(2): 235-255 118 Bara AC, van den Heuvel WJA, Maarse JMA, Discrepancies between Romanian patient expectations and experiences of health care, 2003, chapter 7 Pagina 54 La valutazione del coinvolgimento Prima di delineare un modello per la valutazione, è necessario chiarire lo scopo della valutazione del coinvolgimento dei cittadini nei servizi sanitari. Oltre che per rendere conto delle scelte, delle attività svolte e delle risorse investite, i risultati del processo valutativo devono indicare la strada per il miglioramento continuo della qualità e della sicurezza degli interventi e dei servizi. Nella progettazione della valutazione del coinvolgimento vanno considerate tutte le dimensioni del processo valutativo, in relazione alle diverse fasi: progettazione, applicazione (raccolta ed elaborazione dei dati), conclusione (interpretazione dei risultati) e formulazione del giudizio (ed eventuale inferenze). Nella progettazione vanno scelti: le variabili da valutare (il modello di coinvolgimento), gli indicatori relativi, i metodi di rilevazione dei dati, le modalità di elaborazione dei dati ed i criteri di valutazione, in relazione agli standard. Il processo di controllo va quindi declinato in base ai momenti in cui viene applicato, e cioè: a) Prima di implementare una attività, un progetto: valutazione prospettica; durante la applicazione di una attività, di un progetto: verifica funzionale/monitoraggio; Valutazione finale ed inferenziale; Valutazione d’impatto. In ogni fase vanno considerati gli scopi della valutazione, i soggetti coinvolti nel processo, i tempi ed i metodi della raccolta dei dati. Per la valutazione è fondamentale la disponibilità di un pertinente, mirato e specifico sistema informativo, definito come l’insieme dei soggetti, delle strutture, degli strumenti e delle procedure aventi per scopo la rilevazione, l’elaborazione e la diffusione dei dati. Il quadro che segue offre una visione generale del sistema, che dovrà essere declinata per ogni specifica situazione. Pagina 55 Valutare il coinvolgimento Sistema dei servizi Persone Gruppi/ Associazioni Comunità - Analisi contesto - Analisi bisogni - Progettazione interventi - Organizzazione interventi - Erogazione interventi - Valutazione - Processi decisionali - Gestione sistema informativo - Formazione degli Metodi e strumenti operatori - Gestione della conoscenza - Sviluppo/miglioramento Normativa Operatori Cultura del coinvolgimento rispetto alla propria salute e alla partecipazione nei servizi sanitari Risorse/ INPUT PROCESSI Interventi di: Valutazione FINALE - Informazione - Educazione/ formazione - Coinvolgimento nei processi decisionali - Coinvolgimento nei processi di miglioramento - Coinvolgimento nei processi valutativi Esiti Livelli di coinvolgimento: Scelte e comportamenti di autocura e stili di vita Prodotti/ OUTPUT Impatto: Processo Utilizzo risultati del coinvolgimento per migliorare Valutazione di IMPATTO Conoscenza e consapevolezza rispetto alla gestione attiva della propria salute e alla partecipazione nei servizi sanitari La valutazione del coinvolgimento deve includere: a) il coinvolgimento del singolo cittadino/utente rispetto al proprio accesso ad un servizio sanitario; b) il coinvolgimento del singolo e delle associazione di rappresentanza nei processi di miglioramento a livello istituzionale o nella più ampia programmazione sanitaria. Processo La valutazione deve accompagnare i processi di coinvolgimento, sin dalla fase di progettazione degli interventi e considerare: o Risorse o Processi o Prestazioni Risultati Molto complessa è la valutazione degli esiti, soprattutto per quanto riguarda la loro stabilità nel tempo. Il coinvolgimento dovrebbe infatti alla adesione ed alla responsabilizzazione rispetto a se stessi, nel caso del singolo, ma anche alla responsabilizzazione sociale per una maggiore appropriatezza, efficacia ed efficienza dei servizi e del loro utilizzo. Pagina 56 Nella valutazione va anche considerato come i risultati dei processi di valutazione vengano utilizzati nelle istituzioni per migliorare i processi di coinvolgimento più in generale le istituzioni stesse. Va sottolineata l’importanza di utilizzare un approccio sistemico alla valutazione, perché per comprendere un aspetto è necessario inserirlo nel complesso degli elementi da cui è influenzato ed analizzare il sistema nel contesto più generale, con particolare attenzione alla cultura della partecipazione. Tra i fattori da considerare per la identificazione degli indicatori di esito e processo relativamente al coinvolgimento (Marshall et al. 2005) vanno inclusi almeno: Processo: - comunicazione generale e specifica o attività e strumenti (qualità, quantità e costi) per la comunicazione generale o accessi per ulteriori informazioni o accessi/richieste non pertinenti a causa di errata comprensione - riconoscimento da parte dell’operatore dei problemi dell’utente - gestione delle problematiche e dei comportamenti esibiti dall’utente da parte dell’operatore - prestazioni e relativi tempi - tempo complessivo speso dall’utente nel servizio - partecipazione attiva dell’utente nelle scelte - conflitti utente – operatori Risultato: - soddisfazione dell’utente - adesione dell’utente rispetto alla cura, alla riabilitazione/reinserimento, alla acquisizione di stili di salute appropriati - apprendimento da parte dell’utente/nuovi comportamenti appresi - espressione dell’ intenzione di consigliare il servizio/ritornare allo stesso servizio in caso di - necessità Pagina 57 Indicatori e standard Per valutare è necessario identificare appropriati indicatori. Volendo valutare una unità operativa e struttura sarà utile identificare se il coinvolgimento fa parte della politica della azienda sanitaria oppure se dipende dalla buona volontà di qualche dirigente o coordinatore, se le azioni sono occasionali o parte integrante di tutti i processi, se riguardano solo i singoli utenti o considerano anche la partecipazione sociale ai processi di miglioramento e sviluppo dei servizi, alle scelte di programmazione, oppure anche le associazioni (la cui partecipazione è peraltro prevista dal decreto legislativo 229 del 1999) e più in generale la comunità. Una selezione di indicatori di riferimento per il benchmarking nazionale potrebbe essere la seguente: - N. di reclami aziendali /totale reclami regione/anno/totale nazionale - % di iniziative formative su tematiche relative al coinvolgimento dei cittadini/tematiche affrontate anno/per azienda regionale e in totale regione - % operatori per azienda regionale/regione/totale operatori che hanno frequentato negli ultimi tre anni almeno 8 ore di intervento formativo relativo al coinvolgimento/totale operatori - N. di iniziative promosse dalle aziende regionali/dalla regione con attivo coinvolgimento dei cittadini in decisioni aziendali/regionali in ambito sanitario/ totale iniziative assunte da tutte le regioni - Giudizio medio espresso dai cittadini/dai pazienti della regione sui servizi/giudizio medio nazionale. Tale indicatore dovrebbe inoltre entrare a far parte della lista di indicatori da utilizzare a livello regionale per la valutazione dei direttori delle aziende sanitarie - N. di incontri pubblici tenuti dalla Regione/dalle aziende sanitarie regionali/anno relativamente alla discussione pubblica con votazione da parte dei presenti relativamente a: - politiche sanitarie regionali/aziendali - bilancio di missione/sociale per la parte relativa alla sanità - N. medio di standard della Carta dei servizi modificato dalle aziende sanitarie della regione/anno/totale standard previsti Indicatori, da inserire in un processo di benchmarking interno ed esterno alla azienda includono: a) Risorse - N. medio di ore per operatore dedicate alla formazione per il coinvolgimento/n. medio delle ore per operatore dedicate alla formazione nell’anno Pagina 58 - N. operatori impegnati nel coinvolgimento/n. operatori - N. di riviste con contenuti relativi al coinvolgimento/n. riviste disponibili in abbonamento aziendale b) Processo - N. di incontri pubblici finalizzati al coinvolgimento dei pazienti/cittadini sul totale di interventi informativi aperti al pubblico nell’anno - N. medio equivalente di ore operatore dedicate ad attività finalizzate al coinvolgimento/N. medio ore operatore lavorate nell’anno - N. linee guida elaborate con il coinvolgimento dei cittadini/associazioni/n. linee guida elaborate nell’anno - N. di strumenti di comunicazione all’utenza disponibili nel servizio rivisti nell’anno/n. di strumenti comunicativi per l’utenza disponibili - N. di fogli di consenso firmati/anno sul numero di interventi/procedure/anno - N. di impegni/progetti di miglioramento della qualità/anno relativi ai fattori considerati sul numero degli impegni assunti/anno c) Esito/outcome - % di cittadini portatori di patologie croniche che non abbandonano il servizio/unità operativa (continuità nei follow up)/utenti del servizio (calcolo con strategia di inserimento annuale accesso/dimissione) - % di utenti che compilano i questionari proposti nell’anno/totale utenti anno - punteggio medio annuo di gradimento dei pazienti relativamente ai fattori considerati nelle indagini sul totale del gradimento raccolto con i questionari aziendali di gradimento/anno - % di utenti che dichiarano di aver incrementato le loro conoscenze sulla propria patologia e la sua gestione a seguito di accesso al servizio/unità operativa (rilevato con questionario) - N. di reclami /totale reclami azienda/regione/anno/totale nazionale - n. di reclami per causa/anno sul numero di ricoveri/anno - n. di richieste di risarcimento per causa/anno sul numero di ricoveri/anno - n. di cause/anno sul numero di ricoveri Il processo di valutazione si conclude con un giudizio che si dovrebbe basare sul confronto tra la situazione analizzata (dati raccolti con riferimento agli indicatori scelti) e gli standard di riferimento (come ci si aspettava dovesse essere la situazione). Si rende necessario quindi nel Pagina 59 momento in cui si scelgono gli indicatori stabilire anche i relativi standard, che dovrebbero fare riferimento alla letteratura e considerare lo specifico contesto. Vanno quindi scelte le elaborazioni da effettuare sui dati e le relative modalità di rappresentazione, al fine di facilitare la interpretazione e la formulazione dei giudizi. Elaborazione ed interpretazione dei dati La tecnica statistica da utilizzare per la elaborazione dei dati va accuratamente scelta in relazione al modello ed alle variabili, con riferimento agli scopi. Si intende qui sottolineare l’importanza ma soprattutto la strumentalità della tecnica, laddove talvolta vengono applicate tecniche sofisticate senza una effettiva scelta da parte di chi ha promosso ed effettuato la valutazione e che deve interpretare i risultati. Vanno identificate con cura anche le modalità di rappresentazione (diagrammi e tabelle), in relazione ai fini ed ai destinatari dei risultati. Soggetti valutatori La valutazione è un processo complesso e con valore anche educativo e formativo, quindi è utile coinvolgere tutti i soggetti che concorrono (nel caso della verifica funzionale) o hanno preso parte al coinvolgimento dei cittadini, ma anche chi dirige e chi sceglie le politiche, sia per assicurare che tutti gli elementi vengano considerati, che per favorire il successivo utilizzo dei risultati per il miglioramento. E’ importante anche riconoscere le implicazioni del coinvolgimento, infatti è necessario creare le condizioni migliori perché ciò avvenga, soltanto infatti se gli operatori sono a proprio agio nella applicazione del processo lo stesso sarà efficace. La formulazione dei giudizi La formulazione dei giudizi non è soltanto l’esito di un confronto tra dati, ma richiede l’interpretazione degli stessi e la identificazione dei fattori che hanno concorso ai risultati positivi e delle cause e fattori contribuenti delle situazioni critiche, al fine di poter identificare le leve per il miglioramento e nel contempo far crescere la cultura della valutazione. Il coinvolgimento rispetto ai risultati Per rendere utile il processo di valutazione è importante condividere i risultati della stessa ed insieme progettare i miglioramenti da introdurre. Fondamentale è la tempestività, infatti se trascorre troppo tempo le condizioni organizzative mutano e le azioni identificate possono non essere più idonee. A ciò deve essere accompagnata anche la definizione del monitoraggio della implementazione del cambiamento, in un processo di continuo miglioramento. Pagina 60 Allegato Strumenti - Intervista - Focus group - Questionario per l’utenza (versione vis a vis) o Guida alla somministrazione o Questionario o Piano di codifica Pagina 61 1. Intervista ai cittadini Obiettivo dell’intervista - Raccogliere le opinioni del cittadino - Identificare gli aspetti positivi e le criticità nel rapporto con i servizi Traccia per la presentazione ai cittadini “Gentile Signora/e, per migliorare il rapporto con le persone che fruiscono delle nostre prestazioni e migliorare i servizi, stiamo raccogliendo le opinioni dei cittadini, in modo da capire dove migliorare. Le chiediamo cortesemente di rispondere a qualche domanda. Se ha dubbi su qualche parola ci chieda pure. Grazie infinite della disponibilità e collaborazione. I risultati di tutte le interviste verranno utilizzati nel servizio per migliorarlo; se sarà interessato potrà chiederne visione ” Nota per l’intervistatore: Il linguaggio deve essere semplice e popolare (non tecnico). Possibili domande per l’intervista Si presentano alcune domande a livello esemplificativo, che dovranno essere declinata in relazione alla specificità del contesto e del servizio. - Le informazioni che aveva prima di arrivare le sono state sufficienti per accedere con tranquillità al servizio/all’ospedale? o Se sì: Cosa in particolare la ha aiutata? Quale informazione aggiuntiva avrebbe potuto essere utile? o Se no: Cosa sarebbe stato utile sapere prima di arrivare? o In ogni caso: Cosa suggerisce di aggiungere nelle informazioni preliminari comunque? Durante il colloquio con il medico di famiglia Durante il colloquio con lo specialista Nella Carta dei servizi Nel depliant di informazione sul servizio Sul sito internet della azienda sanitaria/ospedale/ servizio In altra forma Le informazioni ricevute durante la visita con il medico specialista le sono state utili? Pagina 62 o Se sì? Quali in particolare? o In ogni caso: Quali informazioni sarebbe utile fornire in aggiunta prima del ricovero? - Cosa consiglierebbe di modificare nella informazione per facilitare l’accesso a chi deve essere ricoverato? - Le sembra di avere imparato delle cose utili durante questo ricovero? Quali? Conduzione della intervista - Se l’intervista viene effettuata in un servizio/unità operativa, assicurarsi di chiudere la porta e chiedere di non essere disturbati. - Controllare di essere seduti (o se non possibile di stare in piedi) in modo rilassato e di non trasmettere tensione ed ansia - Dire alla persona che verranno proposte delle domande, ma che si deve sentire libera di aggiungere qualunque altro elemento, lo scopo infatti è di raccogliere più informazioni possibili per migliorare il servizio - Seguire l’ordine posto delle domande, ma se la persona spontaneamente fornisce tutte o alcune delle informazioni previste per una domanda successiva, non riproporla, o farlo solo per la parte non già affrontata. - Guardare la persona negli occhi, non esprimere meraviglia o giudizi rispetto ad eventuali situazioni problematiche che la persona evidenzia, limitandosi a seguire quanto evidenziato. Lo scopo è quello di non influenzare o inibire la persona che può riferire situazioni anche non giudicate positivamente. - Ricordarsi di lasciare parlare la persona; talvolta la persona ha bisogno di qualche secondo per richiamare la sua esperienza ed esprimersi, non suggerire possibili risposte. - Se le risposte non sono chiare, utilizzare le seguenti tecniche: o Rispecchiamento. Si tratta di ripetere con le stesse parole della persona quanto da lei riferito, in modo che si senta ascoltata ma possa anche chiarire eventuali aspetti dubbi o ambigui. “Scusi, vorrei verificare se ho capito bene, Lei mi stava dicendo che….” o Riformulazione. Si tratta di riproporre i concetti espressi dalla persone ma con parole diverse, in modo che la persone si renda conto che quanto detto poteva non essere chiaro e confermare oppure riproporre. - Alla conclusione dell’intervista richiamare in sintesi quanto emerso, chiedendo alla persona se vuole aggiungere qualche cosa Pagina 63 - Ringraziare e salutare Se non vi è un collega che prende nota, scrivere solo le parole chiave durante l’intervista e completare la registrazione immediatamente dopo la conclusione della stessa. Preferibilmente non utilizzare il registratore, potrebbe imbarazzare la persona intervistata (anche se dice di no). Pagina 64 2. Focus group Obiettivi del focus group - Identificare gli aspetti che hanno maggiore impatto sui cittadini/sui pazienti - Raccogliere le opinioni rispetto ai servizi - Identificare gli aspetti positivi e le criticità percepite dai cittadini/pazienti nel rapporto con i servizi Reclutamento per il focus group dei cittadini Invitare 8 – 12 cittadini identificati stratificando la tipologia di pazienti Reclutamento per il focus group degli utenti Estrarre dalla lista degli accessi alla unità operativa 8 – 12 utenti identificati stratificando la tipologia di utenti (caratteristiche socio demografiche) e di patologia. Invitare telefonicamente ma far seguire lettera di invito. Traccia per la presentazione del focus group “Gentile Signora/e, come comunicatole nella telefonata del……, per migliorare il rapporto con i pazienti e migliorare i servizi, stiamo raccogliendo le opinioni dei cittadini, in modo da capire dove migliorare. A tal fine effettuiamo un incontro con un gruppo di persone che sono state pazienti presso i nostri servizi per approfondire insieme i vari aspetti da migliorare. Le chiediamo cortesemente di partecipare a questo incontro, che avrà luogo presso…. Dalle ore ….alle ore……. Non esiti a telefonarci se ha qualche dubbio. Grazie infinite della disponibilità e collaborazione. I risultati dell’incontro verranno utilizzati per migliorare il servizio stesso; se sarà interessato potrà chiederne visione”. Nota per il conduttore del focus group: Il linguaggio deve essere semplice e popolare (non tecnico). Pagina 65 Possibili domande per il focus group Le domande devono essere aperte e favorire il recupero di tutti i punti di vista ed esperienze dei partecipanti. Porre la domanda ad un partecipante e poi chiedere agli altri di condividere anche la loro esperienza ed il loro punto di vista. La prima deve essere una domanda generale aperta che consenta di entrare nella metodologia e nel clima del focus group. Domande - Cosa l’ha aiutata quando è arrivato in reparto? - Cosa le ha creato difficoltà o disorientamento? - Quali informazioni ricevute prima di arrivare al servizio/reparto sono state utili? - Cosa nel rapporto con i medici è stato particolarmente utile durante la degenza? - Cosa ha creato incertezza e disappunto nel rapporto con i medici? - Cosa nel rapporto con gli infermieri e l’altro personale di assistenza è stato particolarmente utile durante la degenza? - Cosa ha creato incertezza e disappunto nel rapporto con gli infermieri e l’altro personale di assistenza? - Cosa nell’ambiente (stanza, corridoio, bagno) le è stato utile e cosa le ha creato problemi o difficoltà? - In che cosa gli altri pazienti le sono stati di aiuto? Che cosa le ha creato disappunto o disagio nel rapporto con gli altri pazienti? - Cosa si potrebbe cambiare per essere più vicini al paziente durante la degenza? Conduzione del focus group - Assicurarsi che le persone possano essere accomodate in modo confortevole e circolare - Assicurarsi di non essere disturbati - Far presentare le persone, lasciandole libere di dire ciò che vogliono, anche solo il nome - Presentare gli scopi del focus group e sottolineare l’importanza di raccogliere più elementi possibile - Seguire l’ordine posto delle domande, ma se vengono fornite le informazioni previste per una domanda successiva, non riproporla, o farlo solo per la parte non già affrontata. - Non esprimere meraviglia o giudizi rispetto ad eventuali situazioni problematiche positivamente. Pagina 66 - Lasciare parlare le persone; talvolta hanno bisogno di qualche secondo per richiamare dalla memoria i ricordi - Alla conclusione del focus group, richiamare quanto emerso, chiedendo di integrare qualunque elemento fosse sfuggito in precedenza - Ringraziare e salutare Un collega deve prende nota delle risposte, scrivendo ogni cosa che viene riferita. Pagina 67 3. Questionari per i cittadini Nel seguito vengono proposti questionari validati distintamente per raccogliere le opinioni dei cittadini e dei pazienti. Nella letteratura internazionale sono disponibili moltissimi questionari, tuttavia la scelta va fatta con estrema attenzione, ricordando: a) Lo scopo è il miglioramento del servizio e del rapporto con i suoi utenti e non produrre ricerca, quindi - I questionari comunque forniscono la “percezione” dei rispondenti (e non elementi oggettivi), che è comunque importante conoscere per meglio interagire; - Le persone reagiscono comunque in base alle loro emozioni e ai loro sentimenti, quindi vanno chiesti elementi concernenti le esperienze vissute, in relazioni alle priorità e alle aspettative, ma anche come le persone hanno valutato ciò, che impatto ha avuto; - Chiarire lo scopo in termini di processi e fattori da analizzare; - Scegliere le domande in coerenza con lo scopo, i fattori, la cultura e la competenza dei rispondenti, il contesto; b) I questionari debbono essere elaborati e i risultati vanno restituiti a chi deve intervenire su fattori e processi in tempo breve, in modo da utilizzare veramente le informazioni raccolte c) Il piano di codifica dei dati e il piano di elaborazione e di interpretazione dei risultati debbono essere messi a punto non appena è stato predisposto lo strumento, in modo da verificarne le caratteristiche e l’impatto. d) E’utile disporre di questionari per rilevazioni sistematiche o campionarie, ma è utile anche disporre di questionari “in rete” a cui le persone possano rispondere ogniqualvolta una esperienza può essere utilmente condivisa. Nel seguito vengono presentati a livello esemplificativo questionari costruiti sulla scorta dello stato dell’arte della letteratura e delle esperienze internazionali, considerando la fattibilità di impiego nei servizi sanitari italiani. Pagina 68 Pagina 69 Pagina 70 Pagina 71 Pagina 72 Pagina 73 ESEMPIO Guida alla somministrazione del questionario Metodologia Obiettivo dell’indagine Raccogliere i pareri dell’utenza circa la propria esperienza, allo scopo di incrementare l’efficacia dei processi e migliorare il rapporto ed i servizi offerti. Strumento Lo strumento proposto è un questionario auto compilato da parte dell’utente, da consegnare da parte del coordinatore, dagli operatori o dai volontari. Durata della indagine La rilevazione può essere effettuata sistematicamente su tutti gli utenti del servizio con elaborazione periodica dei dati rilevati. Se ciò non fosse possibile, costruire un campione rappresentativo della popolazione afferente al servizio attraverso, ad esempio, una strategia di campionamento a scelta sistematica, ad esempio somministrando un questionario ogni 10 utenti che si presentano, oppure somministrandolo a tutti gli utenti: a) di un giorno/settimana; b) di un giorno/mese; c) di una settimana/mese; d) di un mese/anno. La frazione di campionamento va scelta in modo che la dimensione finale del campione/periodo garantisca una predefinita precisione delle stime prodotte (dimensione dell’intervallo di confidenza) Somministrazione del questionario Consegna del questionario In fase di consegna del questionario è opportuno che l’operatore: 1. consegni personalmente i questionari all’utente 2. esponga con chiarezza gli obiettivi dell’indagine 3. esponga con chiarezza cosa è richiesto di fare 4. chiarisca che la partecipazione non è obbligatoria, ma ne sottolinei l’importanza in riferimento all’indagine nel suo complesso 5. sottolinei l’importanza di fornire risposte sincere 6. esponga chiaramente tempi e modalità di riconsegna del questionario 7. fornisca indicazione a chi rivolgersi per ottenere chiarimenti sul questionario 8. garantisca che i dati saranno trattati in forma anonima e aggregata, facendo anche riferimento alla corrente legislazione in materia di trattamento dei dati personali 9. si assicuri che il questionario venga di fatto compilato dall’utente, e non da un rispondente proxy (un parente o un amico presente sul posto, un operatore). Traccia per la presentazione all’utenza “Gentile Signora/e, per migliorare il rapporto con le persone e migliorare i servizi, stiamo raccogliendo le opinioni di tutte le persone che si recano al nostro servizio/reparto. Pagina 74 Le chiediamo cortesemente di compilare il questionario, che come vede è anonimo, aggiunga pure qualsiasi informazione o suggerimento che ritiene utile darci. Se ha dubbi su qualche parola, ci chieda pure. La preghiamo di metterlo poi nella scatola sigillata a disposizione, quella con scritto QUESTIONARI. Grazie infinite della collaborazione. I risultati della indagine verranno resi pubblici nel servizio e attraverso gli altri strumenti di comunicazione esterna della azienda sanitaria (ad esempio il Bilancio sociale); se sarà interessato potrà chiederne visione”. Questo testo può essere anche riprodotto all’inizio del Questionario. Diario della rilevazione Si chiede che il coordinatore o una persona della équipe compili un diario della rilevazione, in cui saranno annotate segnalazioni, criticità emerse, dubbi ricorrenti presso i rispondenti, domande poco chiare e possibili soluzioni, idee per migliorare. Di seguito una traccia esemplificativa di diario della rilevazione. Sede:_________________________ Referente:________________________ Data inizio somministrazione:__________________________ Data N. questionari raccolti Eventuali Eventuali richieste da suggerimenti emersi parte dell’utenza Note Restituzione del questionario da parte dell’utenza Il questionario può essere restituito in forma anonima inserendolo in una scatola di cartone in cui viene fatta una fessura. La scatola dovrà avere il coperchio sigillato in modo visibile, per garantire all’utenza che nessuno potrà impossessarsi del questionario appena inserito nell’urna. Sui lati della scatola sarà riportata la seguente dicitura: RACCOLTA QUESTIONARI UTENZA. Nel caso il gruppo di lavoro preferisse fornire una busta chiusa in cui inserire il questionario e raccogliere direttamente le buste, lo può fare avendo cura di scriverlo nel diario. Informazioni ed aiuto E’ sempre necessario fornire all’utente il nome e cognome di una persona referente a cui affidarsi per eventuali dubbi o chiarimenti, oltre che le modalità di contatto. Lo stesso dicasi per gli operatori del servizio che dovranno anch’essi avere sempre una figura responsabile dell’indagine come riferimento. Inserimento dei dati ed elaborazione Si veda la apposita guida relativa all’inserimento e alla elaborazione dei dati. Diffusione ed utilizzo dei risultati I risultati della elaborazione dei questionari debbono essere discussi nell’ambito della èquipe con lo scopo di identificare strategie per migliorare ulteriormente il servizio. Possono inoltre essere Pagina 75 analizzati con i volontari e le relative associazioni e/o con la direzione aziendale. E’ estremamente importante i risultati e le azioni intraprese sulla scorta degli stessi vengano comunicate all’utenza scrivendole su un poster in sala d’attesa e presentati e discussi nel bilancio sociale o in altri strumenti di comunicazione esterna dell’azienda (ad esempio Rivista aziendale). Pagina 76 Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N. Il coinvolgimento dei cittadini Coinvolgere gli operatori Manuale per le Aziende sanitarie Allegato 4 1. Introduzione Il programma Ministeriale finalizzato alla identificazione di strategie efficaci di partecipazione attiva di tutti gli stakeholder nella erogazione dei livelli assistenziali nei diversi momenti della prevenzione, della cura, della riabilitazione e del reinserimento prevede la identificazione degli ambiti e delle modalità di partecipazione del personale, soggetto estremamente importante nel sistema dei servizi, determinante per la qualità dell’assistenza e il coinvolgimento del cittadino nella gestione della propria salute (prevenzione, cura, riabilitazione, reinserimento). Se, tuttavia, vi è consapevolezza diffusa dell’importanza delle risorse umane, e che è necessaria una specifica ed efficace politica di gestione nel sistema dei servizi sanitari, vi sono pochi modelli sperimentati ed esperienze documentate di effettivo coinvolgimento. Nel seguito vengono proposti un modello di riferimento, elaborato sulla scorta delle esperienze nazionali ed internazionali e indicazioni per sviluppare ulteriormente il coinvolgimento nelle proprie organizzazione. 2. Il coinvolgimento del personale: un quadro di riferimento L’analisi della letteratura è stata effettuata con riferimento al duplice ruolo giocato dall’operatore sanitario: da un lato il suo ruolo nel coinvolgimento, in quanto risorsa del sistema e quindi focalizzato sul suo “essere membro attivo” di una organizzazione e dall’altro il ruolo dell’operatore come partner del cittadino fruitore dei servizi, colui che lo aiuta a perseguire i possibili obiettivi di salute, ricevendo nel contempo gratificazione e motivazione per la propria operatività, come professionista e come persona. Il documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Working together for health” propone il seguente modello di analisi ed evidenzia l’esigenza di adottare strategie per assicurare il benessere organizzativo del personale nei percorsi di assistenza e cura al paziente. Il quadro riportato evidenzia i fattori in gioco ed il loro processo dinamico, nonché il loro impatto sul sistema ed i risultati in salute. Pagina 2 Stein (2002) sottolinea che l’adozione di strategie per il personale deve costituire "un obiettivo primario per le organizzazioni pubbliche". Come evidenziato da Woodward (2000) e riportato nella tabella che segue, gli operatori sanitari sono influenzati da diversi ambienti e condizioni che è necessario considerare nel promuovere una politica efficace. Pagina 3 Ambiente/condizioni Operativo Personale Interazione con i pazienti e i colleghi Persone importanti per l’operatore, preferenze e valori personali Formativo Il sistema della formazione di base e avanzata, le opportunità per la formazione continua, formali ed informali Professionale Colleghi, associazioni professionali, agenzie di certificazione professionale e loro regole, ECM Comunità Gestionale/Aziendale Socio-culturale Come la propria professione viene percepita nella comunità locale, regionale, nazionale, presentata nei mezzi di comunicazione di massa e tra coloro che fanno opinione e decidono in sanità Norme che governano i comportamenti, le condizioni operative, le strutture, i programmi formativi Tradizioni e cultura della società Economico Storia e condizioni economiche del Paese, soprattutto se hanno un impatto sul personale Politico Ideologie dominanti, struttura politica che definisce i limiti delle azioni politiche accettabili Le condizioni che garantiscono il benessere organizzativo vengono richiamate anche nella ricerca specifica promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica (Pelizzoni, 2005), dove vengono identificati i seguenti fattori: 1. Un ambiente di lavoro salubre, confortevole e accogliente; 2. Obiettivi aziendali espliciti e chiari e coerenza tra enunciati e prassi operative; 3. Riconoscimento e valorizzazione delle competenze e degli apporti dei dipendenti e stimolo a nuove potenzialità. Vengono riconosciute le caratteristiche individuali e le diversità dei contributi, ponendo al singolo richieste congrue rispetto a ruolo, competenze, qualifiche e Pagina 4 compiti svolti; facilitando l’espressione del saper fare in tutte le sue potenzialità (tecnicoprofessionali, trasversali e sociali); riconoscendo reciprocità negli scambi: attribuendo un corrispettivo (economico, visibilità sociale, ecc.) per quanto si riceve; promuovendo lo sviluppo del saper fare (aggiornamento, condivisione e circolazione delle conoscenze, ecc.); 4. Ascolto delle reciproche istanze tra dirigenti e collaboratori; 5. Disponibilità delle informazioni necessarie per il lavoro; 6. Limitazione dei livelli di conflittualità; 7. Ambiente relazionale franco, comunicativo, collaborativo; 8. Scorrevolezza operativa, rapidità di decisione, supporto all’azione per il conseguimento degli obiettivi. Il rapporto del Servizio sanitario inglese (Ipsos report, 2008) identifica quattro ambiti in cui si esplicano le relazioni del personale sanitario, che determinano il benessere organizzativo: il paziente, i colleghi, la professione e la organizzazione sanitaria di appartenenza. Quattro domini delle relazioni del personale Lo stesso studio mette in luce la diretta corrispondenza tra il livello di considerazione del personale ed i risultati, come evidenziato nello schema che segue. Pagina 5 I fattori identificati come determinanti nella percezione del personale e nel suo operato sono i seguenti: 1. Attribuzioni coerenti con le capacità e conoscenze, abilità e risorse adeguate per eseguire il lavoro assegnato; 2. Fiducia, ascolto e valorizzazione; 3. Aiuto da parte dei superiori; 4. Un ambiente accogliente; 5. Lavoro interessante; 6. Conoscenza della vision e dei programmi futuri e consapevolezza del proprio ruolo in tale prospettiva; 7. Sentirsi bene nel lavoro; 8. Lavorare insieme per fornire ottime cure ai pazienti. Il modello di sviluppo delle organizzazioni proposto dalla European Foundation for Quality Management (EFQM), che viene applicato efficacemente anche ai contesti sanitari (a tale proposito è stato creato uno specifico gruppo europeo ed organizzata una specifica rete) considera i seguenti elementi: Pagina 6 Politica di gestione del personale Coinvolgimento del personale (attraverso indagini e/o riunioni consultive nell’identificazione dei miglioramenti da introdurre, sul funzionamento della struttura sanitaria e sul suo miglioramento) Condizioni del personale (sperimentati e/o introdotti metodi innovativi di organizzazione del lavoro) Competenze professionali Riconoscimento dei risultati conseguiti dal personale (impegno del personale nella promozione e nello sviluppo di progetti di miglioramento) Formazione del personale Inserimento del personale Comunicazione Incentivi per il personale Sostegno al personale Accesso alle informazioni Promozione salute e sicurezza Dalla applicazione del modello alle aziende sanitarie italiane che hanno aderito alla rete EFQM, e in particolare dalla autoanalisi organizzativa, è emerso come principale fattore critico sia il “Personale” mettendo in luce che l’approccio utilizzato nelle aziende è prevalentemente di gestione degli aspetti burocratici piuttosto che di quelli tecnici. Alla base di una gestione efficace del personale vi è il suo coinvolgimento. Nel documento del governo inglese "Shifting the Balance of Power within the NHS: Securing Delivery” del 2001 il coinvolgimento del personale è previsto in tutte le decisioni che hanno un impatto sulla vita lavorativa e sulle cure erogate. L’efficacia del coinvolgimento è stata misurata con progetti di ricerca ed ha dimostrato che: - la migliore erogazione di cure ed assistenza incrementa l’efficacia e gli esiti ai pazienti; - il cambiamento viene gestito con maggiore efficacia; - il personale sta meglio, è più motivato ed il turnover si riduce; - i pazienti di conseguenza sono più soddisfatti. Nel documento del governo inglese si afferma inoltre che: a) è determinante offrire al personale la possibilità di pensare e lavorare diversamente per risolvere i problemi con modalità Pagina 7 nuove per conseguire i miglioramenti necessari al sistema sanitario e b) a tutti i livelli deve essere favorito il processo di esplicazione delle conoscenze, abilità ed impegno del personale. Le dimensioni per il coinvolgimento che vengono considerate sono sette: - Leadership. - Vision e obiettivi. - Comunicazione. - Apertura. - Lavoro in équipe e decisionalità distribuita. - Partnership con i sindacati. - Sviluppo delle abilità. Le strategie proposte per la realizzazione del coinvolgimento comprendono: - La creazione di un ambiente che bilanci le aspirazioni del personale e le esigenze del servizio; - Scegliere i miglioramenti di sistema che godano del consenso del personale; - Progettare insieme l’organizzazione del lavoro ed i ruoli; - Coinvolgere il personale nelle decisioni; - Identificare opportunità per migliorare le prestazioni; - Incrementare il morale e ridurre il turnover; - Sviluppare la flessibilità per affrontare le innovazioni; - Integrare i percorsi assistenziali per migliorare il lavoro; - Introdurre nuove tecnologie e sistemi di monitoraggio; - Effettuare l’analisi dei bisogni di competenza; - Realizzare indagini per conoscere le opinioni e aspirazioni del personale; - Misurare i risultati delle attività principali; - Effettuare la valutazione esterna di qualità; - Facilitare il lavoro in équipe; - Adottare una politica del personale e valutarne l’andamento e l’impatto (con coerenti accordi e protocolli). Particolarmente importante a livello organizzativo è la leadership (Ovretveit,2004), infatti lo stile adottato e le interazioni sviluppate creano i presupposti per il clima organizzativo, definito Pagina 8 come “lo stato delle relazioni che connotano tutti i rapporti e che incidono in maniera notevole sulla disponibilità e le attitudini al lavoro”. Le relazioni e le modalità di interazione si definiscono e conformano sulla base della “cultura organizzativa”, definita da Schein (1993) come il “Modello di assunti di base che il gruppo ha appreso risolvendo i suoi problemi di adattamento esterno e di integrazione interna, che ha funzionato bene tanto da essere considerato valido ed essere insegnato ai nuovi membri come modo corretto di percepire, pensare e sentire; evolve nel tempo e viene trasferito da una generazione all’altra”. E’ quindi fondamentale “analizzare, descrivere e prendersi cura” della cultura organizzativa, perché ci permette di comprendere le priorità ( e le conseguenti scelte) dei membri di una organizzazione, le loro aspettative, le loro azioni. Nel caso specifico permette di leggere i rapporti degli operatori nelle equipe e nella organizzazione, con i pazienti, i familiari e gli altri stakeholder. In tale prospettiva, il coinvolgimento del paziente da parte del personale costituisce una esplicitazione importante della cultura, si estrinseca nel tempo ad esso dedicato, nella presenza di specifici linee guida e protocolli, nella valutazione della effettiva partecipazione. 3. Il personale come partner La relazione operatore-cittadino fruitore delle prestazioni è stata considerata soprattutto nelle dimensioni relativa alla comunicazione tra operatore e paziente (Rapporto USA 2004, Standard infermieri Ontario 2006) e relativamente all’utilizzo della decisione condivisa (Elwyn et Edwards, 2001, Coulter, 2008), che negli ultimi tempi ha ricevuto notevole impulso anche in relazione alla elaborazione di specifici strumenti di supporto per il paziente (O’Connor, 2001, McCaffery et al, 2007). Negli ultimi anni sono stati sviluppati inoltre studi atti ad accertare l’impatto del rapporto sulla efficacia delle cure (Jahn et al 2005). La prospettiva proposta è di considerare l’operatore perno del sistema e renderlo protagonista (empowered), in grado di scegliere e progettare la cura e l’assistenza, in modo da conseguire risultati soddisfacenti per il cittadino utente, per l’equipe e se stesso. A tal fine vanno considerati l’unicità della persona e del professionista, del lavoro svolto e dei suoi risultati. Pagina 9 4. Un modello integrato 4.1. Coinvolgimento nella organizzazione Il primo ambito da considerare per realizzare il coinvolgimento del personale riguarda la “persona” le sue caratteristiche e peculiarità e la sua modalità di interazione con gli altri. Nello specifico le variabili da considerare sono: - Legate all’operatore: o caratteristiche personali: locus of control interno, orientamento agli obiettivi, auto efficacia percepita, autostima; o motivazione alla propria professione (con le sue peculiarità tecniche e umane); o competenza. Una persona è competente ((Poletti, 2008) quando possiede: 1) le risorse (conoscenze, abilità, attitudini) necessarie ad affrontare e gestire un insieme di situazioni in cui potrebbe incorrere; 2) la capacità cognitiva di elaborare conoscenze ed applicarle ai diversi problemi e situazioni, facendo riferimento a teorie, oltre che alle proprie storia ed esperienza; 3) la abilità psicomotoria di agire con destrezza; 4) la maturità emotiva di affrontare con padronanza di sé le diverse situazioni, che si estrinseca in atteggiamenti ed abilità relazionali; 5) l’adozione di principi etici nelle scelte e nelle azioni; 5) la capacità di trasformare l’ambiente e di trasformarsi in relazione agli stimoli recepiti, in una dinamica costruttiva; La competenza di un professionista sanitario deve comprendere le aree tecniche specifiche e quelle complementari (comunicazione, lavoro in gruppo, autogestione, gestione del mandato, consapevolezza della situazione e capacità decisionale); - Legate all’ambiente: o ambiente fisico; o organizzazione del lavoro; o cultura e clima organizzativi e della sicurezza; o modalità di conduzione del lavoro, del gruppo e riconoscimento (sistema premiante); o valutazione e gestione delle criticità e degli eventi avversi; o innovazione e sviluppo. Pagina 10 A livello organizzativo è quindi necessario agire su più livelli: della singola persona, della équipe, del dipartimento, della organizzazione nel complesso. Gli strumenti privilegiati a livello organizzativo da utilizzare per il coinvolgimento del personale sono: - La condivisione della mission; - La elaborazione della vision con il coinvolgimento di tutte le persone e la successiva condivisione. La vision deve quindi costituire il riferimento per il sistema valutativo - La organizzazione efficiente dei processi o Percorsi assistenziali o Fluidità e flessibilità nei processi organizzativi o Risorse appropriate e funzionanti - La comunicazione sistematica in tutte le direzioni, sia per scopi clinico assistenziali che organizzativi; - Il coinvolgimento nelle decisioni; - Dare voce, ossia raccogliere sistematicamente pareri ed opinioni (con indagini); - Il feedback rispetto a prestazioni e risultati; - Il lavoro in équipe ed il riconoscimento tra persone e come gruppo; - Collaborazione e impegno continuo per il miglioramento e l’innovazione. In relazione a quanto sopra, i risultati vanno analizzativi ai tre livelli: a) personale: livello di prestazione, crescita in competenza, motivazione, gratificazione e soddisfazione, progressione di carriera b) di équipe: performance collettiva in esiti e soddisfazione c) organizzativo: performance, turnover, assenteismo, sviluppo ed innovazione introdotti 4.2. Coinvolgimento nella relazione con la persona utente Nella consapevolezza dei reciproci ruoli e responsabilità, l’operatore è chiamato a instaurare una relazione efficace con la persona utente per poter creare le condizioni per la assunzione delle decisioni, il supporto alla definizione degli obiettivi, l’empowerment del paziente, la collaborazione degli altri stakeholder. La comunicazione diventa uno strumento fondamentale per tale scopo. In Pagina 11 questa sede si rinvia a testi specifici che consentano la creazione di un contesto adeguato e una relazione empatica. “Il semplice comportamento, isolato dalle reazioni alle reazioni, è privo di senso …L’unità minima è un’unità dialogica, aperta, dinamica” ( Sclavi, 2003) Per facilitare l’attività di coinvolgimento e incrementare la probabilità di efficacia è necessario coadiuvare l’azione degli operatori con adeguati strumenti, quali: - fogli informativi, possibilmente integrati da video, relativi a: o aspetti organizzativi per: l’orientamento dei cittadini e degli altri stakeholder nei servizi sanitari; associazioni e gruppi di supporto; trasferimenti ad altre strutture; come fruire di aiuto nel caso di trasferimento ad altre strutture o al proprio domicilio; o documento illustrativo per il paziente del percorso assistenziale, in modo da chiarire e condividere gli aspetti organizzativi e assistenziali; o linee guida educative, cliniche (versione per il paziente), assistenziali (cosa è utile fare per facilitare il recupero e portare avanti le proprie attività quotidiane), riabilitative; o cosa fare in caso di evento avverso, a chi rivolgersi; - strumenti guida per la assunzione di decisioni da parte del paziente o dei famigliari. Nel “Manuale di coinvolgimento dei cittadini” è descritta una gamma di metodi e strumenti per la gestione del coinvolgimento, a cui si può fare riferimento. Sembra utile richiamare qui l’importanza di assicurare all’interno della unità operativa, del dipartimento, della struttura la condivisione, esplicitazione, organizzazione dei percorsi assistenziali e quindi la continuità terapeutica, in modo da facilitare l’integrazione professionale e il coordinamento degli interventi. Pagina 12 4.3. Il modello integrato Per assicurare efficacia nel ruolo professionale coinvolgendo il paziente nella sua cura, soddisfazione e motivazione personale e un uso efficace delle risorse a disposizione è necessario considerare i fattori descritti nel modello e le relative relazioni. Ambiente professionale Ambiente di vita S Caratteristiche e relazioni personali Operatore Ambiente organizzativo (struttura, organizzazione, persone: dirigenti, colleghi...) O C I E Organizzazioni di volontariato di rappresentanza dei cittadini Cittadino T À Caratteristiche e relazioni personali Ambiente di vita Pagina 13 5. Strumenti 5.1 Capire per agire Per gestire con efficacia il personale, è importante monitorare le sue performance, ma anche le aspettative, le sue priorità, il clima organizzativo. Per quanto riguarda il coinvolgimento, sembra però particolarmente importante conoscere la percezione del personale rispetto all’utenza, i suoi atteggiamenti e vissuti, che deve accompagnare i sondaggi relativi alla percezione dell’utenza. Se infatti non si conosce la situazione, si rischia di portare avanti iniziative non pertinenti o inefficaci, che possono avere risultati opposti a quelli auspicati. Un esempio di questionario che potrebbe essere utilizzato è presentato nel seguito. La sua somministrazione dovrebbe essere effettuata a tutto il personale del servizio (si utilizza qui questo termine in senso generale, che dovrà essere modificato in unità operativa, reparto, ambulatorio, in relazione alla situazione specifica) almeno una volta all’anno, in modo da conoscere anche l’evoluzione delle percezioni e quindi degli atteggiamenti. Fondamentale è che i risultati della elaborazione vengano analizzati e discussi insieme al fine di identificare strategie di miglioramento e che le stesse vengano implementate e monitorate. Pagina 14 Pagina 15 Pagina 16 5.1 Partnership Oltre a quanto illustrato con riferimento al coinvolgimento del paziente da parte dell’operatore, sembra importante adottare strategie per rendere efficace la partenership. In tale prospettiva, la collaborazione con le associazioni di volontariato e le organizzazioni di rappresentanza dei cittadini è molto importante, ma non può essere esaustiva, vanno sempre coinvolti anche i singoli cittadini, sia durante il loro accesso ai servizi che attraverso iniziative indirizzare alla comunità. Essenziale è che vengano predisposti e distribuiti depliant e linee guida in cui siano: - esplicitati chiaramente il ruolo e le attività che il cittadino, il paziente, i famigliari e gli altri stakeholder sarebbe utile intraprendessero per ottenere il meglio dalla cura, dalla riabilitazione, dalle attività di educazione alla salute, collaborando con gli operatori e assicurare la sicurezza delle cure; - fornite istruzioni per agire in tale direzione, dettagliate per ciascuna situazione educativa, clinica, assistenziale, riabilitativa. Per quanto riguarda le iniziative per il confronto e la conoscenza, possono essere considerare le seguenti - Convegni o mostre di presentazione dei servizi, delle modalità di lavoro e collaborazione, dei ruoli e delle relative responsabilità; - Focus group per l’approfondimento di specifici aspetti, effettuati insieme tra operatori e utenti oppure distintamente e successivamente confrontati i risultati per identificare insieme le più idonee strategie di miglioramento; - Gruppi di lavoro per lo sviluppo di progetti di miglioramento e materiali; - Sito interattivo con: o Questionario interattivo per la raccolta di opinioni e pareri o Spazio per la raccolta di storie dei pazienti Pagina 17 o Spazio per la fornitura di linee guida e strumenti di informazione per la gestione delle proprie cure. In tale ambito particolarmente utili sono: Gli strumenti con domande e risposte avanzate in passato da altri utenti Glossari che spieghino chiaramente i termini medici Consigli da seguire per evitare che insorgano problemi e per le emergenze Video con dimostrazioni o Strumenti “ad albero” per l’aiuto nelle decisioni Oltre che nel sito, i materiali possono essere messi a disposizione nelle varie sedi dei servizi; particolarmente utile sarebbe la disponibilità degli operatori a fornire ulteriori spiegazioni quando necessario; - Manifesti nei servizi con informazioni sulle modalità di collaborazione del paziente rispetto alla propria cura e indicazioni a chi rivolgersi per eventuali esigenze; - Coinvolgimento dei pazienti nelle attività di riprogettazione organizzativa, in modo da tener conto delle loro esigenze (anche per quanto riguarda aspetti architettonici); - Coinvolgimento di pazienti in attività di informazione e formazione degli operatori, in modo da fornire in una situazione di cooperazione elementi sulle percezioni e il vissuto, oltre che legate alla patologia; - Inserimento dei contenuti legati al coinvolgimento dei pazienti nei processi di inserimento dei nuovi assunti, con eventuale coinvolgimento anche dei pazienti; - Laboratorio permanente di pazienti e operatori, ossia uno spazio (possibilmente anche fisico) e di tempo (anche minimo) in cui sistematicamente ci sia un confronto per un arricchimento reciproco attraverso lo sviluppo insieme di manifesti, depliant, linee guida o altro. Si suggerisce che tale laboratorio sia a livello di dipartimento. Pagina 18 Riferimenti bibliografici American Healthway & John Hopkins, 2004,Defining the Physician – Patient relationship for the 21st century. Coulter A, Parsons S, Askham J, Where are the patients in decision-making about their own care? (2008) Policy Brief, World Health Organization. Dal Poz MR, Quain EE, O'Neil M, McCaffery J, Elzinga G, Martineau T, Addressing the health workforce crisis: towards a common approach, Human Resources for Health, 2006, 4:21, BioMed Central Ltd. URL http://www.human-resources-health.com/content/4/1/21 Elwyn, G. and Edwards, A. (2001). Evidence-based patient choice? In Edwards, A. and Elwyn, G. (eds) Evidence-based Patient Choice – Inevitable or Impossible? (1st Edition), Oxford: Oxford University Press. Ipsos MORI report for the DH, What Matters to Staff in the NHS , 2008/2009 NHS Operating Framework, 6 2008. 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Schein E (1993) Organizational Culture and Leadership. In Classics of Organization Theory. Jay Shafritz and J. Steven Ott, eds. 2001. Fort Worth: Harcourt College Publishers. Sclavi M, Arte di ascoltare e mondi possibili. Come si esce dalle cornici di cui siamo parte, (2000) Le Vespe. Pagina 19 Steijn B: HRM in the public sector: a neglected subject / Modernization review – the HRM perspective. Paper prepared for the Human Resource Management Working Party Meeting, OECD headquarters, 2002 Paris http://www.oecd.org. Vernero S, Wienand U et al. Il modello EFQM per l’eccellenza in sanità: l’esperienza delle rete italiana, QA 2004; 15: 107-115. Woodward CA, Strategies for assisting health workers to modify and improve skills: developing quality health care – a process of change, 2000, Discussion Paper 1, WHO, Geneve. Pagina 20 Sviluppare strumenti idonei ad assicurare il coinvolgimento attivo dei pazienti e degli operatori e di tutti gli altri soggetti che interagiscono con il S.S.N. Relazione finale sulle attività ed i prodotti del progetto Rassegna indicatori Allegato 5 Premessa Nel rapporto viene presentata una rassegna di indicatori utilizzati per misurare gli aspetti della qualità percepita ed i fenomeni di coinvolgimento e di partecipazione. Le fonti informative, riportare in tabella 1, sono state scelte in relazione alla inclusione di indicatori di qualità percepita nel loro repertorio, allo frequenza di utilizzo o rilevanza. Tabella 1 Elenco delle fonti utilizzate per la costruzione della rassegna di indicatori Codice della fonte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 FONTE Morosini P, Indicatori in valutazione e miglioramento della qualità professionale, Rapporti ISTISAN-04/29 Rev., Centro Nazionale di Epidemiologia, Roma 2004. NHS, Finance and Performance Assessment, NHS Executive: Quality and performance in the NHS. High level performance indicators, Leeds 1999. Indicatori del servizio sanitario canadese Vittadini G, Carabalona R, Rossi C, Sistemi di indicatori e valutazioni della performance degli ospedali. Uno sguardo d’insieme, In: Pagano A, Vittandini G. (a cura di) Qualità e valutazione delle strutture sanitarie. Manuale di analisi e misurazione delle performance, Milano 2004. Nuti S (a cura di): Il sistema di valutazione delle performance della sanità toscana. Report 2006, Laboratorio Management e Sanità, Pisa 2006. Meacci S, Linee Guida per la rilevazione della soddisfazione del cliente e per la misura dei relativi indicatori di prestazione, relazione a Milano 21 Novembre 2003. Ministero della Sanità, Dipartimento della Programmazione: Quaderni della carta dei servizi pubblici sanitari. Norme ed indirizzi di riferimento, Roma 1995. Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica, Angelo Tanese, Giuseppe Negro, Annalisa Gramigna (a cura di): La customer satisfaction nelle amministrazioni pubbliche. Valutare la qualità percepita dai cittadini, Roma 2003. Decreto Presidente Consiglio dei Ministri: Definizione livelli essenziali di assistenza (G.U. 33 del 8/2/02), 2002. Decreto del ministero della Sanità: Gli indici di qualità dell’assistenza. Approvazione degli indicatori per la valutazione delle dimensioni qualitative del servizio riguardanti la personalizzazione e l’umanizzazione dell’assistenza, il diritto all’informazione, alle prestazioni alberghiere, nonché l’andamento delle attività di prevenzione delle malattie, Roma 1996. Provincia autonoma di Bolzano, Ripartizione Sanità, CEREF (a cura di): Relazione Sanitaria Provinciale 2000, Bolzano 2001. Health Consumer Powerhouse: Euro Health Consumer Index 2007, Brussels, Stockholm 2007. World Health Organization, Regional Office for Europe: Performance Assessment Tool for Quality Improvement in Hospitals (PATH), Barcelona 2005. Lamanna A, Terzi A, Audit Civico 2004. Un’analisi dell’azione delle aziende sanitarie, Cittadinanzattiva, Roma 2005. Regione del Veneto, Assessorato alle politiche sanitarie: Manuale del Sistema di Gestione per l’Umanizzazione, 2005. D’Andrea L, Quaranta G, Quinti G: Manuale tecnico dell’Analisi Partecipata della Qualità, terza stesura, Roma 1996. Gli indicatori riportati nel documento sono stati trascritti fedelmente, senza intervento alcuno, sia rispetto ai contenuti che alla formulazione, la quale, a volte, risulta poco rigorosa. 2 Struttura Il documento è stato sviluppato su una matrice, la cui struttura è rappresentata in tabella 2, che presenta la loro classificazione secondo la fonte e le dimensioni, così come riportate in letteratura. Tabella 2 Matrice utilizzata per la raccolta sistematica degli indicatori I criteri di classificazione Gli indicatori sono stati anche classificati con riferimento agli Assi proposti da Donabedian1: Struttura, Processo e Risultato (inclusiva di indicatori di esito, ossia modificazione delle condizioni di salute e soddisfazione e output, raggiungimento degli obiettivi intermedi e/o finali di processo). All’interno di ogni Asse (I livello) gli indicatori sono stati ulteriormente suddivisi a seconda della tipologia di struttura (II livello) e di soggetti (III livello) ai quali si riferivano. A questi primi tre livelli di classificazione caratterizzati da una relazione biunivoca tra criterio classificatorio e indicatore, ne segue un’altra di quarto livello in cui, attraverso una relazione “uno a molti”, ogni indicatore è stato ricondotto ad una o più delle seguenti dimensioni di qualità: Accessibilità Comfort , struttura e servizi disponibili Informazione Appropriatezza Partecipazione, coinvolgimento Personalizzazione e umanizzazione Continuità assistenziale Tutela dei diritti Prevenzione sicurezza. 1 Donabedian A. La qualità dell’assistenza sanitaria. Firenze, NIS -2000 3 Prevenzione sicurezza 14 15 Tutela dei diritti 13 Continuità assistenziale 12 Partecipazione, coinvolgimento Personalizzazione e umanizzazione 11 Appropriatezza 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Informazione Indicatori Comfort , struttura e servizi disponibili Assi Ulteriori dimensioni di classificazione Accessibilità Fonti Numerosità e tipologia di indicatori Le tabelle 3, 4, 5 e 6 riportano le distribuzioni degli indicatori secondo le categorie utilizzate per la loro classificazione. Tabella 3 Distribuzione degli indicatori per Asse e per altre dimensioni della qualità – valori assoluti Struttura Processo Risultato/esito Totale 497 361 132 990 93 44 46 183 150 58 5 213 153 79 2 234 45 78 23 146 65 84 56 205 82 27 4 113 17 14 5 36 78 64 12 154 Prevenzione sicurezza Tutela dei diritti Continuità assistenziale Personalizzazione e umanizzazione Partecipazione, coinvolgimento Appropriatezza Informazione Totale per asse Accessibilità Assi Comfort , struttura e e servizi disponibili Ulteriori dimensioni di classificazione 33 57 16 106 Tabella 4 Distribuzione degli indicatori per Asse e per altre dimensioni della qualità – valori percentuali Appropriatezza Partecipazione, coinvolgimento Personalizzazione e umanizzazione Continuità assistenziale Tutela dei diritti Prevenzione sicurezza 50% 37% 13% 100% Informazione Struttura Processo Risultato/esito Totale Totale per asse Comfort , struttura e e servizi disponibili Assi Accessibilità Ulteriori dimensioni di classificazione 51% 24% 25% 100% 70% 27% 2% 100% 65% 34% 1% 100% 31% 53% 16% 100% 32% 41% 27% 100% 73% 24% 4% 100% 47% 39% 14% 100% 51% 42% 8% 100% 31% 54% 15% 100% 4 Tabella 5 Distribuzione degli indicatori di ogni Asse secondo la categoria soggetti (valori assoluti e %) Soggetti Assi – valore assoluto Risultato Struttura Processo /Esito Assi – valore % Totale Struttura Processo 17 1% 3% 16 2% 2% Risultato /Esito Totale Associazioni 5 12 Bambini 9 6 Cittadini 94 29 123 19% 8% 12 Informal Caregivers 10 8 18 2% 2% 2 Operatori 55 50 9 114 11% 14% 7% 12 Utenti 324 256 122 702 65% 71% 92% 70 Totale 497 361 132 990 100% 100% 100% 100% 1 2 1% 2 Tabella 6 Distribuzione degli indicatori di ogni Asse secondo la categoria servizi (valori assoluti e %) Servizi Assi – valore assoluto Risultato Struttura Processo /Esito Assi – valore % Totale Struttura Processo Risultato /Esito Totale Servizi per le Cure primarie 67 27 8 102 13% 7% 6% 10% Servizi ospedalieri 188 168 21 377 38% 47% 16% 38% Screening 0 3 3 6 0% 1% 2% 1% Altro 242 163 100 505 49% 45% 76% 51% Totale 497 361 132 990 100% 100% 100% 100% 5 H S Utenti H S Utenti C.P. S Utenti C.P. S Utenti C.P. S Utenti H S Utenti H 8 10 11 12 13 14 15 X 1 X X X 1 X 1 1 1 % ambulatori ospedalieri dotati di un sistema attivo di informazione diretto al paziente riguardo a comportamenti da assumere prima e/o dopo il trattamento sanitario % ambulatori ospedalieri dotati di un sistema attivo di informazione diretto al paziente riguardo a conseguenze / effetti del trattamento sanitario % reparti ospedalieri dotati di un sistema attivo di informazione diretto al paziente riguardo a comportamenti da assumere prima e/o dopo il trattamento sanitario % reparti ospedalieri dotati di un sistema attivo di informazione diretto al paziente riguardo a conseguenze / effetti del trattamento sanitario 2 Assi: S= Struttura, P= Processo, R= Risultato/Esito Tipologia di soggetti: A= associazioni, B= bambino, C= cittadini, G= Informal Caregivers, O= operatori 4 Tipologia di servizi: C.P.= Servizi per le Cure primarie, H= Servizi ospedalieri, S= screening 3 9 6 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale H 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento S Accesso 24 ore su 24 a un centralino telefonico che metta in contatto con un servizio di medicina di base Percentuale di edifici a più piani in un complesso sanitario sprovvisti di ascensori porta-lettighe; Percentuale di edifici a più piani in un complesso sanitario sprovvisti di monta-carichi Protocollo di accoglienza per coloro che si ricoverano Accesso ad un professionista della salute mentale per i pazienti CPA in carico ad un servizio di salute mentale 3 Appropriatezza C.P. 2 Informazione Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Servizio4 S Indicatori Accessibilità Assi2 Soggetti3 Tabella 7 –Indicatori Utenti H S Utenti C.P. S Utenti H S Utenti H S Utenti Altro Utenti % reparti ospedalieri dotati di un sistema attivo di informazione diretto al paziente riguardo al funzionamento del servizio % servizi sanitari territoriali dotati di un sistema attivo di informazione diretto al paziente riguardo a conseguenze / effetti del trattamento sanitario (Nella parti comuni dell’ospedale) segni di fatiscenza alle pareti, vetri rotti, finestre che non si chiudono, presenza di insetti, scarafaggi, ecc, rifiuti o Utenti materiale abbandonato, soffitti e/o muri con ragnatelerubinetti rotti (Nelle U.O. di degenza) segni di fatiscenza alle pareti, vetri rotti, stanze di degenza prive di finestre, finestre che non si chiudono, presenza di insetti, scarafaggi, ecc, rifiuti o Utenti materiale abbandonato, rubinetti rotti Access to own medical record 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 X Altro X Accessibilità della rete Intranet e delle banche dati aziendali da tutte le postazioni di lavoro e piena funzionalità di utilizzo (nel rispetto della normativa sulla privacy). X S Utenti Altro S Utenti H S Utenti H S Utenti Altro 1 1 Accessi facilitati ai servizi anche per persone con difficoltà di movimento e deambulazione (anche per quanto concerne i parcheggi). 1 1 1 1 1 Accesso dedicato per le emergenze Accesso differenziato in rapporto alla gravità e all’urgenza per la valutazione diagnostica multidisciplinare dopo il colloquio iniziale X 1 1 X 1 1 Accesso indipendente esterno (per tutela della privacy) X 7 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 S S Soggetti3 Assi2 1 1 1 1 Agli assistiti in Assistenza domiciliare integrata (ADI) viene comunicato il nominativo del personale di riferimento ed eventuali variazioni. Al cittadino utente è messa a disposizione la Carta dei Servizi aziendale. Al cittadino utente è messo a disposizione materiale informativo riguardante le Associazioni di volontariato presenti nei Servizi aziendali. Al cittadino utente è messo a disposizione materiale informativo sulle Associazioni di volontariato e di difesa dei diritti dei cittadini. Al cittadino utente sono messe a disposizione informazioni sui mezzi disponibili per raggiungere i diversi Servizi aziendali. S Utenti C.P. S C Altro S C Altro S C Altro S C Altro S Utenti C.P. All’esterno dell’ambulatorio specialistico è esposto il nominativo del medico che effettua l’attività ambulatoriale. S Utenti H S Utenti H All’ingresso di ogni Unità Operativa è presente la segnaletica che riporta il personale medico che vi opera. All’ingresso di ogni Unità Operativa sono presenti indicazioni relative agli orari di visita ai degenti, agli orari di ricevimento dei medici. S Utenti H S Utenti H All’ingresso e all’interno di ogni Unità Operativa è presente la segnaletica di orientamento alle stanze di degenza. All’interno degli ascensori è presente la segnaletica che individua le Unità Operative/Servizi presenti in ogni piano. 8 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti S 9 10 11 12 13 14 15 Assenza di barriere architettoniche. Bagni attrezzati con maniglioni e accorgimenti per persone con difficoltà di movimento (e loro vicinanza alla stanza di degenza). Bagno per disabili nella sede di distretto X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 Altro Bagno per il pubblico (Pronto Soccorso) Bagno per il pubblico nella sede di distretto X 1 Utenti Altro Bancomat (o sportello bancario) X 1 S Utenti Altro Bar X 1 S Utenti H X S Utenti Altro Camera calda al pronto soccorso Cancer; radiation/ chemotherapy, Time to get radiation /chemotherapy after treatment decision S C Altro Capitolati d’appalto con articoli che permettono la possibilità di controlli degli utenti sulla qualità delle forniture S Utenti Altro X 1 S Utenti Altro Cartello aggiornato con nomi e qualifiche degli operatori Cartellonistica esterna entrata principale X 1 S Utenti C.P. Cartellonistica esterna sede di distretto X 1 S Utenti C.P. Cartellonistica stradale in prossimità della sede di distretto X 1 S Utenti H X 1 S Utenti Altro Cartellonistica stradale in prossimità della struttura sanitaria Centri di riferimento o strutture di orientamento per pazienti con patologie croniche o rare X 1 1 X 1 1 X 9 Prevenzione sicurezza Utenti 8 Tutela dei diritti S 7 Continuità assistenziale H 6 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 5 Partecipazione, coinvolgimento S 4 Appropriatezza H 3 Informazione Utenti 2 Comfort , struttura e e servizi disponibili S All’interno del Presidio Ospedaliero esistono percorsi di accesso illustrati con mappe, sezioni di mappe, pittogrammi, ecc.. 1 Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Indicatori Assi2 1 1 1 1 Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti C.P. S Utenti Altro S Utenti Altro S C Altro S Utenti Altro 8 9 10 11 12 13 14 15 Centro di riferimento della azienda per la manutenzione di presidi, ausili e protesi X 1 1 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale Altro 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento S 3 Appropriatezza C.P. 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 1 Centro per la chemioterapia Centro/i di informazione e counseling per pazienti con patologie croniche o rare Chiara identificazione dei ruoli e delle responsabilità per l’utenza, anche mediante l’utilizzo di targhe indicante ruolo e funzioni degli operatori. Chiara identificazione del personale di servizio e formalizzazione procedure di risposta telefonica e approccio al pubblico (disposizioni aziendali). X 1 Consegna a domicilio referti medici X 1 Consegna a domicilio referti medici e/o cartella clinica Consultazione referti medici tramite web Contratti di assistenza per la manutenzione e la riparazione della apparecchiature diagnostiche per immagini Costante reperibilità dei medici in servizio di Guardia Medica durante le visite domiciliari e i trasferimenti in auto Definizione di un tempo limite di attesa per esami/cure prescritti da un medico dell’ospedale Definizione per tutto il personale delle procedure per effettuare e/o attivare la manutenzione straordinaria delle attrezzature e delle dotazioni del PS Determinazione degli standard della Carta dei servizi con la consultazione dei cittadini Direct access to specialist care X 1 1 1 1 X 1 1 1 1 X 1 X 1 1 1 X 1 1 1 1 X X 1 X 1 1 X X X 10 1 1 1 C Altro S C H S Utenti H S C C.P. S C C.P. S C C.P. S C C.P. S C C.P. S C C.P. C C.P. Disponibilità al momento dell’ingresso di documenti rivolti al pubblico o avvisi relativi a possibilità e modalità per comunicare commenti, suggerimenti, reclami Disponibilità al momento dell’ingresso nella struttura di documenti o di avvisi relativi al diritto alla libera scelta del luogo di cura Disponibilità al momento dell’ingresso nella struttura di opuscolo informativo circa i diritti dei pazienti Disponibilità all’ingresso della sede di distretto di documento o avvisi relativi al diritto alla libera scelta del luogo di cura Disponibilità all’ingresso della sede di distretto di un opuscolo informativo sui diritti degli utenti Disponibilità all’ingresso della sede di distretto di un opuscolo informativo sull’assistenza sanitaria gratuita all’estero (UE e paesi con accordi bilaterali) Disponibilità all’ingresso della sede di distretto di un opuscolo informativo sulla prevenzione delle malattie/educazione alla salute 8 9 10 11 12 13 14 15 X Disponibilità all’ingresso della sede di distretto di un opuscolo informativo sulle esenzioni per patologia e invalidità Disponibilità all’ingresso della sede di distretto di un opuscolo informativo sulle modalità per richiedere l’assistenza domiciliare Disponibilità all’ingresso della sede di distretto di un opuscolo informativo sulle modalità per scelta e revoca del medico di medicina generale/pediatra di libera scelta 11 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 S S Soggetti3 Assi2 S C C.P. S C Altro S C Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S G Altro S Utenti H Distanza media dallo standard di 1 bidet ogni 15 posti-letto X 1 S Utenti H Distanza media dallo standard di 1 gabinetto ogni 12 posti-letto X 1 S Utenti H Distanza media dallo standard di 1 getto d'acqua ogni 5 ricoverati X 1 S Utenti H X 1 S Utenti H Distanza media dallo standard di 1 vasca (o doccia) ogni 15 posti-letto Distributore di acqua gratuita nel Pronto Soccorso Disponibilità all’ingresso della sede di distretto di un opuscolo informativo sulla gestione e autorizzazione ausili Disponibilità all’ingresso della struttura di un opuscolo informativo sulla prevenzione delle malattie/educazione alla salute Disponibilità all’ingresso di un opuscolo informativo circa le prestazioni offerte Disponibilità all’ingresso di un opuscolo informativo sui servizi offerti e nomi operatori Disponibilità di sedie a rotelle per non deambulanti. Disponibilità di una banca dati normativa consultabile da tutte le postazioni di lavoro e aggiornata almeno semestralmente. Disponibilità di una poltrona comoda per coloro che fanno assistenza notturna ai pazienti ricoverati. 7 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 X X 12 1 1 1 Prevenzione sicurezza C.P. 6 Tutela dei diritti C 5 Continuità assistenziale S 4 Personalizzazione e umanizzazione C.P. 3 Partecipazione, coinvolgimento C 2 Appropriatezza S Disponibilità all’ingresso della sede di distretto di un opuscolo informativo sulle prestazioni gratuite e a pagamento del medico di medicina generale/pediatra di libera scelta 1 Informazione Comfort , struttura e e servizi disponibili Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Indicatori Assi2 H S Utenti C.P. S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti H S Utenti H 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 X È possibile fornire un servizio di estrazione e consegna referti attraverso procedura protetta e crittografata, mediante rete Intranet da parte dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta. È possibile fornire un servizio di estrazione e consegna referti attraverso procedura protetta e crittografata, mediante rete Intranet. È prevista una procedura per l’acquisizione del consenso al trattamento dei dati personali e sensibili. È stata individuata in ambito aziendale una procedura codificata per la dimissione protetta. Elementi decorativi nelle parti interne comuni (quadri, piante ingresso ospedale) 1 X 1 1 X 1 1 1 X 1 1 1 X 1 X X 13 1 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale H Distributore di acqua gratuita nella sala di attesa della sede di distretto Distributore di bevande/alimenti nel Pronto Soccorso Distribuzione di kit di prima necessità in Pronto Soccorso per ricoveri urgenti (spazzolino, sapone, dentifricio, pigiama, asciugamano). Dotazione di distributori automatici di alimenti e bevande nella sala di attesa della sede di distretto È disponibile materiale informativo redatto con l’apporto di Associazioni di volontariato e di difesa dei cittadini utenti. È disponibile una procedura relativa alle modalità di compilazione, conservazione, archiviazione, dei documenti comprovanti un’attività sanitaria. 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento S 3 Appropriatezza C.P. 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 G H S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S O H S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro O Altro Esiste un regolamento sulla presenza di assistenza a pagamento (inclusa assistenza fornita dalle cosiddette “badanti”) Esiste un Servizio o una funzione aziendale che si ocCUPa di comunicazione esterna (esempio: Ufficio Stampa, Ufficio Comunicazione, ecc.). Esiste un sistema di comunicazioni di servizio che coinvolga anche i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta. Esiste un video o una presentazione istituzionale dell’Azienda, della sua mission, della sua vision e dei suoi valori. Esiste una biblioteca per il personale ospedaliero che contenga anche una sezione riguardante la normativa (esempio: raccolte BUR, Gazzetta Ufficiale, ecc.). Esiste una procedura formalizzata per contattare l’assistente sociale per la gestione dei casi più critici. Esistenza dello "Sportello per la prevenzione unificata" 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 X 1 1 X Esistenza di procedure o di un piano per la sicurezza e la riservatezza delle informazioni sanitarie Esistenza di procedure scritte relative al Consenso informato del paziente Esistenza di pubblicazioni di orientamento all’adozione delle misure di prevenzione finalizzate alla sicurezza sul lavoro (incluso l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali). 1 X 1 X 1 X 14 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 S S Soggetti3 Assi2 1 S C Altro S C Altro S C Altro S C Altro S B C.P. S Utenti Altro S Utenti Altro S C C.P. S Utenti Altro S C Altro S O H Esistenza di pubblicazioni di orientamento all’adozione di comportamenti psico-sociali di rifiuto nei confronti delle droghe e di altre sostanze utilizzate con fini stupefacenti (psicofarmaci e loro combinazione con l’alcol). Esistenza di pubblicazioni di orientamento all’adozione di stili di vita positivi (riduzione consumo di alcolici, dieta alimentare, ecc.). Esistenza di pubblicazioni di orientamento all’adozione di tutte le precauzioni necessarie a non contrarre malattie contagiose. Esistenza di pubblicazioni informative sulle aree di intervento del Dipartimento di Prevenzione. Esistenza di un accordo dell'azienda Usl con i Comuni di competenza per l'invio dell'elenco delle vaccinazioni obbligatorie presso l'abitazione degli assistiti 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 X Esistenza di un sistema di flussi informativi interni incentrato sull’utilizzo di tecnologie informatiche e banche dati per la circolazione interna delle informazioni (esempio: Data warehouse aziendale, database condivisi, ecc.). Esistenza di un Ufficio di relazioni con il pubblico Esistenza di un Ufficio/Servizio per l'educazione sanitaria 1 X 1 X 1 X 1 Esistenza di una bacheca elettronica nella Intranet aziendale. Esistenza di una Carta dei Servizi aggiornata in maniera continua e sistematica. X 1 X 1 Esistenza di una o più bacheche aziendali per le comunicazioni ai X 1 15 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 1 8 9 10 11 12 13 14 15 dipendenti. S C H S C Altro S C Altro S C H S C Altro S O Altro Esistenza di zone del presidio predisposte per il rispetto della privacy in occasione di decessi X 1 Esistenza e applicazione di un Regolamento di Pubblica Tutela. Esistenza e convocazione almeno annuale di una Conferenza dei Servizi Aziendale X 1 X 1 Esistono degli spazi in Ospedale destinati alla comunicazione esterna. Esistono delle pubblicazioni destinate al pubblico che sono state studiate per comunicare l’immagine dell’Azienda e dei suoi Servizi. Esistono fogli informativi periodici, almeno trimestrali, finalizzati alla comunicazione interna e alla condivisione delle strategie aziendali. X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 Esistono procedure codificate di comunicazione interna per le singole Unità Operative e per il Presidio Ospedaliero nel suo complesso (esempio: moduli per comunicare con certezza terapie, turni, ecc.). Esistono protocolli di intesa con organizzazioni di volontariato o di difesa dei cittadini utenti. Esistono rapporti continui e sistematici con l’Università e vengono attivate iniziative comuni o di partnership (almeno una volta all’anno). S O H S A Altro S Utenti Altro S Utenti Altro Esistono Referenti della Comunicazione aziendale con incarico formale. S A Altro Forme di controllo di qualità esercitate direttamente dalle associazioni dei cittadini (DPCM 19 maggio 1995) X X X X 16 1 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 H Il personale medico ed infermieristico dispone di linee guida, protocolli, schede sul governo clinico costantemente aggiornate ed attinenti la specialità del reparto. X S O S C Altro S C Altro S C Altro S C Altro S Utenti Altro S Utenti Altro 9 10 11 12 13 14 15 X X Il Regolamento di Pubblica Tutela è messo a disposizione dei cittadini utenti mediante consegna oppure in una sede determinata (anche attraverso sito Internet). Il sito Internet aziendale, se esistente, mette a disposizione almeno un indirizzo di posta elettronica per interagire con i cittadini utenti. Il sito Internet aziendale, se esistente, mette a disposizione la Carta dei Servizi. 1 1 1 X 1 X Il sito Internet aziendale, se esistente, risponde ai criteri di accessibilità ai sensi della Legge 9 gennaio 2004, n. 4. Ingressi con barriere architettoniche X 17 1 1 X Il sito Internet aziendale, se esistente, mette a disposizione servizi interattivi (ad esempio: prenotazioni, presentazione domande, modulistica, bandi, ecc.). 1 1 X 1 1 X 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza X O 8 Tutela dei diritti Altro Il personale ha ricevuto adeguate istruzioni sulle misure di sicurezza da utilizzare nel trattamento dei dati personali (disciplinare di cui al Decreto Legislativo 196/2003). 7 Continuità assistenziale Gabinetto per disabili (Pronto Soccorso) 6 Personalizzazione e umanizzazione H 5 Partecipazione, coinvolgimento Utenti 4 Appropriatezza S 3 Informazione Altro 2 Comfort , struttura e e servizi disponibili C 1 Accessibilità Servizio4 S Forme di partecipazione delle organizzazioni dei cittadini nelle attività relative alla programmazione, controllo e valutazione dei servizi sanitari (art. 12 del dlgs 229/99) S Soggetti3 Indicatori Assi2 C S Utenti Altro S C Altro S C Altro S C Altro S C Altro S O Altro S O C.P. S Utenti Altro S Utenti Altro 8 9 10 11 12 13 14 15 L’Azienda adotta misure finalizzate alla immediata riconoscibilità della propria immagine pubblica (esempio: utilizzo del logo istituzionale e analisi della sua “forza” comunicativa). L’Azienda ha redatto il regolamento di applicazione della Legge 241/1990 sul diritto di accesso agli atti. X 1 X 1 1 X L’Azienda redige il Bilancio Sociale o dispone di reportistica simile. L’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Azienda si ocCUPa di orientamento all’accesso alle prestazioni socio sanitarie. La Carta dei Servizi contiene informazioni sulla localizzazione, sulle prestazione dei servizi erogati, sui responsabili di questi e sugli standard di qualità garantiti. Linee di comportamento per gli operatori sanitari per fornire un’adeguata informazione ai pazienti Linee di comportamento per il personale dei servizi territoriali e di assistenza domiciliare per garantire l’informazione ai familiari e ai pazienti circa il piano assistenziale e la periodica acquisizione di notizie sull’andamento clinicoterapeutico Linee di mezzi pubblici che si recano presso il servizio Linee di mezzi pubblici che si recano presso la sede di distretto 18 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 1 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione Altro L’atto aziendale e il documento di direttive nella loro versione più aggiornata sono disponibili pubblicamente, anche attraverso Internet (possibilità di scaricare i documenti). 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 S Soggetti3 Assi2 X S A H Linee guida per la prevenzione delle piaghe da decubito Locali per associazioni di volontariato/difesa dei diritti dei cittadini S Utenti Altro X S O H S B H S Utenti Altro S C C.P. Luogo dedicato all’accoglienza degli utenti, informazioni Manuale dei disinfettanti in uso nel presidio Metri quadrati di superficie degli spazi destinati a scopi ricreativi per i bambini ricoverati in reparti di pediatria (*100) su numero di posti letto in pediatria Modulistica per il consenso per atti invasivi N. aziende nelle quali i servizi di assistenza domiciliare dispongono di un proprio opuscolo informativo S C C.P. S Utenti Altro S G H S Utenti H S Utenti C.P. S Utenti Altro S Utenti H S Utenti H 8 9 10 11 12 13 14 15 1 1 1 X 1 1 1 X X 1 X N. aziende nelle quali i servizi di assistenza domiciliare dispongono di un proprio servizio telefonico informativo per l'utenza N. biblioteche ogni 10 reparti N. letti riservati ai familiari per 100 letti per pazienti N. medio di armadi guardaroba singoli o di ante di armadi multipli per ricoverato presente N. medio di metri quadrati delle sale di attesa degli ambulatori N. medio di metri quadrati per ambulatorio N. medio di metri quadrati per posto letto N. medio di pazienti presenti per ascensore 19 Prevenzione sicurezza Altro 7 Tutela dei diritti O 6 Continuità assistenziale S 5 Personalizzazione e umanizzazione X 4 Partecipazione, coinvolgimento Linee guida e/o protocolli per il controllo del dolore nei pazienti 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 O 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 1 X 1 X 1 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 Altro S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H N. medio di servizi igienici per camera di degenza N. medio di servizi igienici per degenti per posto letto N. ospedali nei quali è possibile usufruire di un barbiere all'interno della struttura N. ospedali nei quali è presente una cappella per il culto S Utenti H N. ospedali nei quali è presente uno sportello Bancomat S Utenti H S C H S Utenti H S Utenti Altro S Utenti H S Utenti Altro N. punti informativi collegati con l'ufficio relazioni con il pubblico Utenti H S Utenti H N. telefoni disponibili per uso dei degenti negli spazi comuni per degente 10 11 12 13 14 15 X 1 1 X 1 1 1 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 1 1 1 1 1 X 1 X 20 1 X X N. reparti nei quali esistono fogli informativi / opuscoli specifici per pazienti e parenti N. soggiorni ogni 10 reparti S 9 X N. ospedali nei quali è previsto il passaggio quotidiano di un rivenditore di giornali N. ospedali presso i quali è prevista la distribuzione di un opuscolo informativo sull'ospedale N. prestazioni per cui esiste una procedura formalizzata di richiesta di consenso informato per reparto (*) N. strutture con chiare indicazioni sui percorsi interni rispetto ai servizi offerti 8 X X 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti S N. medio di posti macchina riservati al personale per unità di personale ospedaliero dipendente N. medio di reclami registrati per ambulatorio/ reparto 6 Continuità assistenziale H N. medio di posti macchina riservati ai visitatori per posto letto 5 Personalizzazione e umanizzazione O 4 Partecipazione, coinvolgimento S 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 C 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 presente S C Altro S C Altro S C Altro S O Altro S C Altro S O Altro S C C.P. S C Altro N. tipologie di visite specialistiche che non si possono prenotare attraverso il CUP N. tipologie di visite specialistiche che non si possono prenotare per telefono Nei documenti destinati ai cittadini utenti viene in cui viene spiegato il significato delle sigle e degli acronimi utilizzati. Nei documenti destinati al personale viene spiegato il significato delle sigle e degli acronimi utilizzati. Nei procedimenti amministrativi viene data applicazione, nei casi consentiti dalle norme vigenti, alle regole relative all’autocertificazione. Nel più recente piano di formazione è prevista una parte riguardante la conoscenza approfondita della normativa sulla trasparenza e sul trattamento dei dati personali (Legge 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, Decreto Legislativo n. 196/2003). X 1 1 X 1 1 X 1 1 X Nel sito Internet aziendale, se esistente, sono presenti mappe ed indicazioni sulla localizzazione e la tipologia dei servizi erogati dai Distretti Socio Sanitari. Nell’ultima edizione della Carta dei Servizi vengono esplicitati gli standard di riferimento inerenti gli impegni su: a) tempi di attesa, informazione; b) orientamento e accoglienza; c) comfort e pulizia dei locali; d) personalizzazione e umanizzazione. 21 1 X 1 X 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 S Utenti H Numeri di posti letto con luce individuale e dispositivo di chiamata funzionante (*100) su Numero di posti letto S C Altro S C Altro Numero sportelli per la prenotazione visite ed esami diagnostici dotati di sistema di controllo e regolamentazione delle file Numero addetti URP al ricevimento reclami su totale addetti URP S C Altro S C Altro S C Altro S Utenti C.P. S Utenti C.P. S Utenti C.P. S Utenti C.P. S Utenti C.P. S Utenti C.P. 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 Numero addetti URP su numero ricoveri ordinari effettuati nell’anno (per AO) X 1 Numero addetti URP su popolazione residente (per ASL) X 1 X 1 Numero agende prenotabili tramite CUP sul totale delle agende di prestazioni erogate Numero ambulatori dotati di bagni per disabili localizzati in prossimità del locale Numero ambulatori dotati di bagni per il pubblico localizzati in prossimità del locale Numero ambulatori dotati di sala d’attesa con posti a sedere su totale ambulatori Numero ascensori con indicazioni sulle U.O./servizi presenti a ogni piano su numero totale ascensori per il pubblico Numero dei bagni degli ambulatori dotati di: specchio, mensola, contenitori portarifiuti Numero dei gabinetti degli ambulatori dotati di: tavoletta, scopino, campanello d'allarme, possibilità di chiusura o sistema alternativo per indicare ocCUPato o libero 1 X 1 X 1 X 1 X 22 1 X 1 X 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 Utenti C.P. S Utenti C.P. S B C.P. Numero di ambulatori di pediatria con orario di apertura settimanale di oltre 20 ore su numero totale di ambulatori S Utenti C.P. S Utenti H S Utenti H Numero di ambulatori dotati di sala d’attesa con posti a sedere Numero di camere di degenza con non oltre due posti letto (*100) su Numero di camere di degenza Numero di camere di degenza con oltre 4 posti letto (*100) su Numero di posti letto S Utenti C.P. S Utenti C.P. Utenti C.P. S Utenti Altro S B C.P. S Utenti Altro 9 10 11 12 13 14 15 X 1 1 X 1 X 1 X Numero di distretti con un servizio di cure palliative domiciliari Numero di medici di medicina generale che hanno predisposto l'apertura dello studio dopo le ore 18.00 per almeno un'ora (*100) su numero di medici di medicina generale 1 X 1 X 1 X Numero di medici di medicina generale che sono collegati telematicamente al CUP (*100) su numero di medici di medicina generale Numero di ore di apertura del CUP al giorno Numero di pediatri di libera scelta che sono collegati telematicamente al CUP (*100) su numero di pediatri di libera scelta Numero di postazioni collegate con il CUP (Centro unificato di prenotazione) che sono decentrate (*100) su numero di postazioni collegate con il CUP 1 1 X 1 X 1 X 23 1 1 1 X 1 X 1 1 Prevenzione sicurezza 8 Tutela dei diritti 7 Continuità assistenziale 6 Personalizzazione e umanizzazione 5 Partecipazione, coinvolgimento 4 Appropriatezza 3 Informazione 2 Numero di ambulatori di medicina generale con apertura settimanale di oltre 20 ore su numero totale di ambulatori Numero di ambulatori di medicina generale e di pediatria con oltre 20 ore di apertura settimanale su numero totale di ambulatori S S 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H Numero di posti letto attrezzati con dispositivi per la prevenzione delle piaghe da decubito (*100) su Numero di posto letto Numero di posti letto con armadio guardaroba singolo o anta di armadio multiplo (*100) su Numero di posti letto 8 9 X Numero di posti letto con schienale regolabile (*100) su numero di posti letto Numero di posti letto disponibili su numero di camere di degenza 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 S Utenti H Numero di posti letto in camere di degenza con servizi igienici riservati ai degenti della stanza (*100) su numero di posti letto S Utenti H Numero di posti-letto per deambulatori nelle divisioni di degenza X S Utenti H Numero di posti-letto per padella nelle divisioni di degenza X S Utenti H Numero di posti-letto per sedia a rotella nelle divisioni di degenza X 1 S Utenti H Numero di posti-letto per sedia comoda nelle divisioni di degenza X 1 S Utenti H X 1 S Utenti C.P. X 1 S Utenti H Numero di posti-letto per supporti per flebo nelle divisioni di degenza Numero di servizi igienici nella struttura ambulatoriale (*100) su numero di accessi nel periodo di riferimento Numero di servizi igienici per i degenti (*100) su Numero di posti letto X 1 S Utenti H Numero di telefoni fissi per l'uso dei ricoverati (*100) su Numero di posti letto X 1 X 24 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 X 1 1 1 H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H 8 9 10 11 12 13 14 15 X Numero di U.O. con “angolo” mensa” per i pazienti che possono alzarsi Numero di U.O. con Linee di comportamento per fornire al paziente il nome del medico di riferimento su numero totale di U.O. di degenza 1 X Numero di U.O. con Linee di comportamento per fornire al paziente informazioni sulle condizioni di salute, sugli accertamenti in corso, i tempi di degenza previsti, ecc. su numero totale di U.O. di degenza L2GMB 10.2 Numero di U.O. di degenza nelle quali è presente la Piantina del piano di evacuazione Numero di U.O. di degenza nelle quali è presente la segnaletica per l’individuazione degli estintori Numero di U.O. dove è presente un cartello con indicati i nominativi e le qualifiche dei medici e del coordinatore tecnico-infermieristico su numero totale di U.O. di degenza Numero di U.O. dove è presente un cartello con l’orario della giornata su numero totale di U.O. di degenza Numero di U.O. dove è presente un cartello con l’orario di ricevimento del personale su numero totale di U.O. di degenza Numero di unità operative in cui i degenti hanno la possibilità di vedere la televisione su numero totale di U.O (U.O senza camere a pagamento) Numero di UO con bagni dotati di specchio, mensola contenitori portarifiuti 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X X 25 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale H Numero di telefono mobili per uso dei ricoverati (*100) su Numero di posti letto 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento S 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 1 1 8 9 10 11 12 13 14 15 S Utenti H Numero di UO con gabinetti dotati di tavoletta, scopino, campanello di allarme, possibilità di chiusura o sistema per indicare che è occupato o libero S Utenti H Numero di UO con gabinetti per disabili X 1 S Utenti H Numero gabinetti per degenti X 1 S Utenti Altro X S Utenti C.P. Numero giorni di apertura settimanale Numero sale d’attesa degli ambulatori con distributori automatici di alimenti e bevande X 1 S Utenti C.P. X 1 S Utenti Altro Numero sale d’attesa degli ambulatori con distributori di acqua gratuita Numero sportelli per prenotazione di visite ed esami dotati di sistema di controllo e regolamentazione delle file su totale sportelli per il pubblico S Utenti Altro X S Utenti H Numero telefonico dedicato per informazioni e orientamento Numero U.O. che forniscono i degenti degli accessori completi per la consumazione dei pasti (posate e bicchiere) su totale U.O. di degenza S B H X 1 S B H X 1 S Utenti H Numero U.O. di pediatria con arredi adatti all'età dei ricoverati Numero U.O. di pediatria dotate di spazi attrezzati per il gioco su numero totale di U.O. di Pediatria Numero UO dotate di aree di socializzazione per i degenti su numero totale di U.O. di degenza X 1 S Utenti H Numero UO con posti letto dotati di sedia, comodino e armadietto X S Utenti H Numero UO in cui è possibile ricevere telefonate (in camere non a pagamento) su numero totale di U.O di degenza X 1 X X X 26 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 Altro Parcheggio interno con posti riservati a disabili S C Altro S C Altro S Utenti H S Utenti H S Utenti C.P. S Utenti C.P. S Utenti C.P. S Utenti H Percentuale delle stanze di degenza con telefono Percentuale di ambulatori (ospedalieri e extraospedalieri.) sprovvisti di punto cassa Percentuale di ambulatori e/o servizi in cui sono disponibili opuscoli informativi sui servizi disponibili Percentuale di ambulatori provvisti di sistemi automatizzati di pagamento del ticket Percentuale di camere di degenza con non oltre 2 posti letto S Utenti H Percentuale di camere di degenza con oltre 4 posti letto S Utenti Altro Percentuale di complessi dove disponibile uno sportello bancario S B Altro S Utenti Altro S Utenti H Percentuale di complessi dove esistono spazi attrezzati per l'intrattenimentoanimazione dei bambini Percentuale di complessi muniti di un ufficio telefax (o di un telefax) disponibile per i degenti Percentuale di complessi sanitari che non dispongono di un parcheggio accessibile anche agli utenti e ai visitatori 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X Parcheggio interno per il pubblico Parcheggio taxi in prossimità della struttura Passaggio nei reparti di degenza di un rivenditore di giornali e riviste 1 X X 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X è 27 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 Prevenzione sicurezza C 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale Altro 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento S Opuscolo sui diritti dei cittadini/utenti all’ingresso Ore di apertura giornaliera dell'Ufficio di relazioni con il pubblico 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 Percentuale di complessi sanitari dove è assente il piano di evacuazione Percentuale di complessi sanitari dove è assente l'organizzazione di pronto soccorso Percentuale di complessi sanitari dove è assente una lista di attesa per ricoveri programmati consultabile e centralizzata X X 1 Percentuale di complessi sanitari dove è presente un servizio di interpretariato Percentuale di complessi sanitari dove manca il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Percentuale di complessi sanitari in cui sono state notate barriere architettoniche Percentuale di complessi sanitari privi di addetti all'ingresso in grado di fornire informazioni ai cittadini (ufficio informazioni) X 1 Percentuale di complessi sanitari privi di cartellonistica interna X 1 X 1 1 1 X X 1 1 X 28 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale H Percentuale di complessi sanitari che non dispongono di un servizio interno di lavanderia Percentuale di complessi sanitari che non dispongono in prossimità di un parcheggio di taxi Percentuale di complessi sanitari dove ci sono edifici a più piani privi di ascensore Percentuale di complessi sanitari dove è assente il documento relativo alla sicurezza e alla prevenzione previsto dal DL n. 626 del 19.9.1994 Percentuale di complessi sanitari dove è assente il laboratorio per gli esami clinici 5 Personalizzazione e umanizzazione C 4 Partecipazione, coinvolgimento S 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 1 1 1 S Utenti H X S Utenti H Percentuale di complessi sanitari privi di sala mortuaria funzionante Percentuale di complessi sanitari privi di Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (URP) S Utenti H X 1 S Utenti H X 1 S Utenti H S Utenti H S Utenti H Percentuale di complessi sanitari sprovvisti di bancomat Percentuale di complessi sanitari sprovvisti di bar Percentuale di complessi sanitari sprovvisti di cartellonistica stradale che ne indichi l'ubicazione Percentuale di complessi sanitari sprovvisti di distributore di schede telefoniche Percentuale di complessi sanitari sprovvisti di distributore di schede telefoniche funzionante S Utenti H Percentuale di complessi sprovvisti di giornalaio S Utenti H S Utenti S 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 1 1 X 1 sanitari X 1 Percentuale di complessi sprovvisti di spaccio sanitari X 1 H Percentuale di complessi sprovvisti di targa all'entrata sanitari X Utenti H X 1 S Utenti H X 1 S O H S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza che non dispongono del bagno per disabili Percentuale di divisioni di degenza che non dispongono del bagno separato per il personale Percentuale di divisioni di degenza che non dispongono di protocolli scritti per l'emergenza Percentuale di divisioni di degenza che non dispongono di salottino (o altri spazi attrezzati) 1 1 X 29 1 1 X X 1 1 X X 1 Prevenzione sicurezza X 5 Tutela dei diritti Percentuale di complessi sanitari privi di punto di accoglienza per il pubblico 4 Continuità assistenziale H 3 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 2 Partecipazione, coinvolgimento S 1 Appropriatezza Indicatori Informazione Servizio4 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 Accessibilità Assi2 1 1 1 Percentuale di divisioni di degenza che non dispongono di spogliatoi distinti fra i due sessi, dotati di attrezzature che consentano a ogni lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro Percentuale di divisioni di degenza che non dispongono di un frigorifero dove i degenti possano tenere proprie bevande o alimenti S O H S Utenti H S Utenti H S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza che non dispongono di un telefono pubblico S Utenti H S Utenti H S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza che non dispongono di un telefono pubblico sempre funzionante Percentuale di divisioni di degenza con finestre con vetri rotti o che non si chiudono Percentuale di divisioni di degenza con gabinetti non dotati di campanello di allarme funzionante S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza con infermieri sprovvisti di cartellino o Utenti strumento per il riconoscimento S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza con medici sprovvisti di cartellino o Utenti strumento per il riconoscimento S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza con porte non sufficientemente larghe per permettere il passaggio di letti 8 9 10 11 12 13 14 15 X Percentuale di divisioni di degenza che non dispongono di un telefono mobile o di Utenti apparecchio che permetta di comunicare senza alzarsi dal letto 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 30 1 X 1 X 1 X Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 1 1 Utenti H Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto privi di armadietto X 1 S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto privi di comodino X 1 S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza con stanze sprovviste di finestre X 1 S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove è assente la stanza per le visite mediche X 1 S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove è assente l'erogatore di ossigeno X S Utenti H S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove è assente una apposita segnaletica che evidenzi le vie e le uscite di emergenza Percentuale di divisioni di degenza dove non è presente un cartello sul quale sia indicato l'orario di ricevimento del personale S Utenti H S Utenti H S Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove non è presente un cartello sul quale sia indicato l'organico del personale Percentuale di posti letto in camere di degenza con servizi igienici riservati ai degenti Percentuale di strutture residenziali in cui sono disponibili sale per soddisfare le esigenze religiose degli ospiti H Percentuale di strutture residenziali in cui sono presenti spazi adeguati per la realizzazione di attività ricreative Utenti 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto a meno di cm 40 dal pavimento Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto non dotati di campanello di allarme funzionante X 1 X X 31 Prevenzione sicurezza S 5 Tutela dei diritti H 4 Continuità assistenziale Utenti 3 Personalizzazione e umanizzazione S 2 Partecipazione, coinvolgimento H 1 Appropriatezza Utenti Indicatori Informazione Servizio4 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S S Accessibilità Assi2 1 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro 8 9 Possibilità di accesso facilitato agli utenti con difficoltà di deambulazione (parcheggi ravvicinati, pass per l’accesso, possibilità di ingresso con carrozzina, ecc.). Possibilità di acquistare riviste e giornali all’interno del Presidio Ospedaliero. Possibilità di assistenza religiosa se richiesta. Possibilità di avere copia delle radiografie effettuate in pronto soccorso (contestualmente alla prestazione) Possibilità di avere operatori di riferimento stabili Possibilità di conoscere il percorso e l’esito di un eventuale reclamo o osservazione. Possibilità di disporre di connessione Internet (con procedure di autorizzazione). 10 11 12 13 14 15 X 1 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 X Possibilità di disporre di un servizio di mediazione culturale. Possibilità di disporre di una sala di lettura e di una biblioteca destinata all’utenza ospedaliera. Possibilità di disporre di una sala per colloqui riservati con gli utenti che dovessero richiederlo. Possibilità di far scendere dall’auto gli utenti con difficoltà di deambulazione davanti all’ingresso principale X X Possibilità di pagare il ticket all'interno del presidio, padiglione o stabile dove viene erogata la prestazione Possibilità di prenotare le visite specialistiche attraverso il telefono Possibilità di prenotare le visite specialistiche mediante un Centro unificato di prenotazione 32 1 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 1 1 1 1 X 1 X 1 X 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili S Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 Utenti Altro Possibilità di prenotare per telefono visite ed esami mediante CUP aziendale X 1 S Utenti Altro X 1 S Utenti H S Utenti H Possibilità di prenotare visite ed esami diagnostici mediante CUP aziendale Possibilità di scelta del menu – vassoio personalizzato (fatte salve diete speciali). Possibilità di scelta tra due o più opzioni per ogni componente del menu per i pazienti a dieta libera S B H Possibilità di seguire attività ricreative per i bambini ricoverati. X 1 1 S B H X 1 1 S Utenti H S Utenti H Possibilità di seguire dei programmi scolastici per i bambini ricoverati. Possibilità di usufruire di un barbiere e di un parrucchiere (operante a tempo pieno o a orario fisso nel presidio o a chiamata) Possibilità di usufruire di un parrucchiere e di un barbiere, gratuito o a pagamento,operante a tempo pieno o a orario fisso nel presidio 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 S G H S C H Possibilità per coloro che assistono i pazienti ricoverati di poter pranzare o cenare (anche mediante la realizzazione di un sistema buoni-pasto prepagati). Possibilità per i visitatori dell'ingresso giornaliero al presidio dopo le ore 18.00 S Utenti H Posti a sedere nell’atrio dell’ospedale X S Utenti H X S Utenti Altro S Utenti Altro Posti auto all’esterno della sede di distretto riservati a disabili Practitioner within 2 weeks or given to the patient within 3 days after discharge Prenotazioni visite ed esami diagnostici mediante CUP aziendale X 1 X 1 1 1 X 1 X 33 1 1 Prevenzione sicurezza S 1 Tutela dei diritti Indicatori Continuità assistenziale Personalizzazione e umanizzazione Partecipazione, coinvolgimento Appropriatezza Informazione Servizio4 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 Accessibilità Assi2 S Utenti Altro S Utenti H S Utenti H S Utenti H S Utenti H Presenza della Sala del Commiato all’interno dell’Ospedale. Presenza di arredi ergonomici destinati ai cittadini utenti nelle strutture aziendali. Presenza di bagni attrezzati con maniglioni e dispositivi per persone con difficoltà di movimento. Presenza di bagni attrezzati con maniglioni e dispositivi per persone con difficoltà di movimento. Presenza di cartellonistica orientativa dei servizi forniti all’interno del Distretto Socio Sanitario. S Utenti H S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 1 X Presenza di cartellonistica stradale all’esterno del Presidio Ospedaliero che ne indichi con chiarezza l’ubicazione. Presenza di dispositivi atti a garantire la riservatezza degli utenti (esempio: stanze dotate di paravento e di porte di entrata e uscita differenziate). Presenza di distanziatori per l’accesso agli sportelli aziendali (al fine di garantire la riservatezza). Presenza di distanziatori per l’accesso agli sportelli di accettazione amministrativa e cassa. 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 1 1 X 1 X 1 1 Presenza di distanziatori per l’accesso agli sportelli informativi. Presenza di distanziatori per l’accesso agli sportelli ospedalieri di ritiro referti e cartelle cliniche. X 1 1 X 1 1 Presenza di distanziatori per l’accesso al bancone di Triage del Pronto Soccorso. X 1 1 34 Prevenzione sicurezza Presenza dell’informativa agli interessati del trattamento di cui al Decreto Legislativo 196/2003 (privacy). 7 Tutela dei diritti Altro 6 Continuità assistenziale Utenti Servizi 5 Personalizzazione e umanizzazione S dei 4 Partecipazione, coinvolgimento Presenza Carta informatizzata. 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 Altro S A H S Utenti Altro S C Altro Presenza di materiale informativo sui servizi di trasporto per raggiungere la sede del Dipartimento di Prevenzione. S C Altro Presenza di materiale informativo sui servizi di trasporto per raggiungere le diverse sedi dei Distretti Socio Sanitari. S Utenti Altro Presenza di modulistica multilingue o studiata per la fruizione da parte di utenza specifica (esempio: anziani). Altro S Utenti Altro S C Altro S C Altro 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X X 1 1 X Presenza di modulistica, anche multilingue, per suggerimenti, proposte e reclami da parte dell’utenza e procedura operativa per la loro gestione (risposta chiara e rapida). Presenza di modulistica, anche multilingue, per suggerimenti, proposte e reclami da parte dell’utenza e procedura operativa per la loro gestione (risposta chiara e rapida). Presenza di numero telefonico aziendale per l'informazione al pubblico X Presenza di opuscoli informativi che contengono informazioni sull’orario di visita ai degenti, sugli orari di ricevimento dei medici, sul personale medico di riferimento. 1 X 1 1 X 1 1 X X 35 1 1 1 Prevenzione sicurezza 9 Tutela dei diritti 8 Continuità assistenziale 7 Personalizzazione e umanizzazione 6 Partecipazione, coinvolgimento 5 Appropriatezza 4 Informazione 3 Comfort , struttura e e servizi disponibili 2 Presenza di forme di collaborazione con le associazioni di volontariato finalizzate ad una migliore accoglienza dei cittadini utenti. Presenza di locali riservati alle associazioni di volontariato e di difesa dei diritti degli utenti Presenza di locali riservati alle Associazioni di volontariato e di difesa dei diritti dei cittadini. A C 1 Accessibilità Servizio4 Indicatori S S Soggetti3 Assi2 S O Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti H S Utenti Altro S Utenti Altro S Utenti H S Utenti H 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 1 X Presenza di procedure per la gestione del trattamento dei dati personali e per il rispetto della privacy codificate e diffuse (anche mediante formazione specifica). Presenza di sale d’aspetto con buon circolo d’aria, con piante ed arredi ergonomici. Presenza di sale d’aspetto con buon circolo d’aria, con piante ed arredi ergonomici. Presenza di sale d’aspetto con buona circolazione d’aria, luminose, con piante, dotate di Televisione o display, in cui non siano visibili tubature, ecc.. Presenza di segnaletica di orientamento agli ambulatori ospedalieri. Presenza di segnaletica di orientamento indicante tutti i Servizi/Unità Operative presenti all’interno del Presidio Ospedaliero. Presenza di segnaletica relativa ad orari di attività, responsabili e modalità di fruizione dei servizi negli ambulatori ospedalieri. Presenza di sito web aziendale X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X X Presenza di spazi adeguati per consentire ai ricoverati di poter riporre i propri oggetti personali. Presenza di spazi dedicati all’accoglienza. 36 1 1 1 X 1 X 1 Prevenzione sicurezza 8 Tutela dei diritti Presenza di procedure di valutazione periodica del funzionamento del servizio 7 Continuità assistenziale Altro 6 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 5 Partecipazione, coinvolgimento S 4 Appropriatezza Altro 3 Informazione C 2 Comfort , struttura e e servizi disponibili S Presenza di opuscoli, volantini, manifesti destinati all’utenza e finalizzati a promuovere la prevenzione (es.: abuso di alcolici, guida sicura, abitudini alimentari, ecc.). 1 Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Indicatori Assi2 1 X S C Altro Presenza di un giornale aziendale, con stampa almeno semestrale. X 1 X 1 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 1 S C Altro Presenza di un manifesto (o volantino) agli ingressi che elenchi in maniera sintetica le informazioni di base ed i diritti-doveri dell’utente dei servizi socio sanitari. S Utenti Altro Presenza di un numero telefonico verde per l’informazione al pubblico. X 1 S C Altro X 1 1 1 S C Altro Presenza di un opuscolo dei “Diritti e Doveri dei Cittadini Utenti”. Presenza di un opuscolo in dotazione agli operatori e da consegnarsi agli utenti che lo richiedano, sui dirittidoveri dell’utente dei servizi socio sanitari. X 1 1 1 S C Altro Presenza di un punto informativo e di orientamento in azienda. X 1 S C Altro X S C Altro S G H S C Altro S Utenti Altro S C Altro Presenza di un servizio bancomat vicino agli sportelli cassa. Presenza di un servizio cassa per pagamento dei ticket aperto almeno 36 ore settimanali. Presenza di un Servizio di accompagnamento all’interno dei Presidi Ospedalieri (anche svolto da associazioni di volontariato) Presenza di un servizio di call center per il CUP. Presenza di un servizio di mediazione linguistica e culturale (interno o esterno) contattabile dai diversi Servizi e anche dalle singole Unità Operative. Presenza di un sistema elimina code al CUP. X 1 1 1 1 1 X 1 X 37 1 1 X X 1 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza Presenza di un Centro Unico Prenotazioni (CUP) aperto almeno 36 ore settimanali. 4 Tutela dei diritti Altro 3 Continuità assistenziale Utenti 2 Personalizzazione e umanizzazione S 1 Partecipazione, coinvolgimento Indicatori Appropriatezza Informazione Servizio4 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 Accessibilità Assi2 Altro S G Altro S O Altro S C H S G H S Utenti Altro S C Altro S Utenti Altro S Utenti H 8 9 10 11 12 13 14 15 X Presenza di un telefono pubblico. Presenza di un ufficio per le relazione con il pubblico (URP) X Presenza di un Ufficio per le Relazioni con il Pubblico aperto almeno 36 ore settimanali. Presenza di una foresteria per accoglienza dei familiari dei pazienti ricoverati in condizioni di particolare gravità. 1 X X Presenza di una newsletter mensile di informazione per i dipendenti. Presenza di una procedura di comunicazione ai cittadini utenti dei codici di priorità utilizzati in Pronto Soccorso e sul collegamento tra questi e la loro persona. Presenza di una procedura organizzativa di Pronto Soccorso che preveda un operatore/volontario assegnato alla gestione delle sale d’attesa (supporto triage e rassicurazione pazienti/presenti – funzione informativa). Presenza di una scheda informativa in ogni Servizio/Unità Operativa con le informazioni di base. 1 1 1 1 X 1 X 1 X Presenza di una scheda pieghevole con i principali riferimenti ed i principali numeri telefonici aziendali. Presenza di una scheda/pieghevole con i principali indirizzi e recapiti telefonici dell’Azienda Sanitaria da consegnare all’utenza che lo richieda. Presenza di una stanza dove far accomodare le persone che vogliono esporre un problema in modo riservato (stanza o ufficio a disposizione dell’URP). 38 1 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza C 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale Altro 5 Personalizzazione e umanizzazione C 4 Partecipazione, coinvolgimento S 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 C 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 Altro S G Altro S O C.P. S O H S O 8 9 10 11 12 13 14 15 Presenza di una stanza in cui sia possibile parlare privatamente con i medici e/o il personale infermieristico. Presenza di una targa con il nome e cognome e la funzione del Responsabile di ogni Unità Operativa o Servizio (chiara identificazione delle responsabilità). X 1 X 1 Presenza di uno sportello informativo nelle principali strutture aziendali. X 1 Presenza elenco delle associazioni di volontariato/cooperative sociali. Procedura codificata che consente al Medico di base o al CUP di proporre alternative per quanto concerne le sedi di erogazione di servizi necessari (prossimità). Procedura del triage al Pronto Soccorso X 1 X X 1 1 1 1 H X 1 1 Procedura operativa che preveda la consegna all’utenza di opuscoli, anche multilingue, con indicazioni chiare, concise ed essenziali sui servizi (inclusi diritti-doveri). X 1 1 O Altro S O Altro S O C.P. S O Altro S O Altro Procedura operativa di risposta telefonica e di accoglienza allo sportello. Procedura per attivare i Servizi Sociali del Comune Procedura per favorire il raccordo tra i medici ospedalieri e il medico di medicina generale Procedura per favorire il raccordo tra operatori del servizio e il medico di fiducia del paziente X 1 X 39 1 1 X X 1 1 Procedura di Unità Operativa che preveda al momento dell’accoglienza in reparto la consegna di una pubblicazione con informazioni essenziali (inclusi diritti-doveri). S Prevenzione sicurezza C 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale Altro 5 Personalizzazione e umanizzazione C 4 Partecipazione, coinvolgimento S 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 1 1 1 1 1 1 1 Altro S O Altro S O Altro S O Altro S O Altro S O Altro S O Altro S O Altro S O Altro S O Altro Procedure di semplificazione del rinnovo delle esenzioni per patologia X 1 1 S O Altro Procedure di semplificazione dell’accesso alla esenzione per patologia X 1 1 S O Altro Procedure evolute di consegna referti (postel, Internet, ecc.). S O Altro S O Altro 2 3 4 Procedura per gestione dei rifiuti sanitari Procedura per il coinvolgimento dei congiunti del paziente nel progetto terapeutico (quando utile) Procedura per la gestione del consenso informato. Procedura per la richiesta, da parte del paziente, di un secondo parere medico 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Prevenzione sicurezza O 1 Tutela dei diritti S Indicatori Continuità assistenziale Personalizzazione e umanizzazione Partecipazione, coinvolgimento Appropriatezza Informazione Servizio4 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 Accessibilità Assi2 X X 1 X 1 1 X Procedura per la sterilizzazione dei dispositivi medici Procedura per le dimissioni programmate 1 1 X Procedura per le dimissioni protette Procedura volta al rispetto della privacy per pazienti ed all’utilizzo di particolari accorgimenti (esempio: paravento durante la visita). X 1 1 X 1 1 X Procedure di garanzia per la presenza in sala operatoria di tutti gli operatori che hanno iniziato l'intervento (tranne cardiochirurgia, neurochirurgia, ecc.) 1 1 X X Procedure operative tese a garantire la sicurezza degli operatori e dell’utenza nel corso delle attività di tipo sanitario (esempio: prelievi, analisi specialistiche, ecc.). Procedure operative tese a ridurre i tempi di attesa (anche per quanto riguarda le liste di prenotazione). 1 X X 40 1 1 1 1 Altro S O Altro S C Altro S Utenti Altro S C Altro S Utenti Altro S O Altro S O Altro S O Altro S G S Utenti 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 Prevenzione sicurezza O 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale Altro Procedure per il coinvolgimento degli utenti nella valutazione della qualità dei presidi, ausili e protesi Procedure per il mantenimento di rapporti costanti tra settore amministrativo e reparti nella gestione del contenzioso Procedure per la distribuzione dei presidi con periodicità agevoli per gli utenti Procedure per semplificare l’accesso degli utenti al riconoscimento del diritto ai presidi, ausili e protesi Punti di riscossione di ticket in cui è possibile pagare con modalità diverse da quelle tradizionali (banca, sistemi automatici, ecc.) Punti di riscossione di ticket in cui è possibile pagare con modalità diverse da quelle tradizionali (banca, sistemi automatici, ecc.) Punti per la registrazione della dichiarazione di volontà per il prelievo d’organi Punto vendita, all’interno del presidio, accessibile ai degenti e ai loro familiari per gli accessori essenziali alla cura della persona 5 Personalizzazione e umanizzazione O 4 Partecipazione, coinvolgimento S 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 O 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 1 X X X X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X Raccolta e distribuzione di notizie che possono interessare i diversi settori dell’organizzazione aziendale (esempio: rassegna stampa quotidiana nella Intranet o in forma cartacea). X X Altro Altro Reperibilità sulle 24 per i casi urgenti X 1 1 1 X Redazione di un Piano per la gestione del rischio clinico Redazione di una mappa del rischio clinico Regolamento su badanti e infermieri a pagamento 1 1 1 X X 41 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza Servizi di trasporto dal domicilio al centro dialisi per i pazienti dializzati X Utenti C.P. X 1 1 1 1 S Utenti C.P. Servizio di assistenza per pazienti sottoposti a chemioterapia Servizio di assistenza psicologica in caso di trapianti X 1 1 1 1 S Utenti C.P. X 1 1 1 1 S Utenti C.P. Servizio di assistenza psicologica per donne vittime di violenza Servizio di assistenza psicologica per i pazienti in assistenza domiciliare e le loro famiglie S Utenti C.P. X 1 1 S G C.P. Servizio di assistenza psicologica per malati gravi e loro familiari Servizio di consulenza telefonica dedicato ai familiari dei pazienti oncologici in assistenza domiciliare S Utenti C.P. Servizio di dialisi domiciliare X S Utenti H X S Utenti Altro Servizio di ingegneria clinica Servizio di interpretariato S Utenti H Servizio informazioni per il pubblico presso l’atrio principale X 1 S Utenti Altro X 1 S C C.P. S Utenti H Servizio informazioni per il pubblico presso l’ingresso principale Servizio informazioni per il pubblico presso l’ingresso principale della sede di distretto Servizio religioso per non cattolici (disponibile in ospedale o a chiamata) H S Utenti C.P. S Utenti S 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 X X 1 1 1 1 1 1 X 42 1 1 1 1 X X Continuità assistenziale C.P. Utenti 4 Personalizzazione e umanizzazione 1 S 3 Partecipazione, coinvolgimento X C.P. 2 Appropriatezza 1 Utenti 1 Informazione Tutela dei diritti Comfort , struttura e e servizi disponibili X S Indicatori Accessibilità 1 Servizio4 X Soggetti3 Sala d’attesa nella sede di distretto Sala di attesa con posti a sedere (Pronto Soccorso) Sedie nella sala di attesa della sede di distretto Assi2 1 1 1 1 C.P. S C Altro S C Altro 9 10 11 12 13 14 15 Sono attivati collegamenti telematici tra Ospedale e territorio e tra Distretti socio Sanitari e rete Intranet aziendale. Sono consultabili dai Distretti Socio Sanitari, con accesso autorizzato e protetto (e nel rispetto della normativa sulla privacy) le banche dati aziendali. Sono presenti punti informativi e di orientamento nei Distretti Socio Sanitari. Sportelli per la prenotazione visite ed esami diagnostici Standard nella Carta dei Servizi C Altro S Utenti Altro Strutture diurne collegate X S Utenti Altro Strutture per le Cure Palliative X S Utenti Altro X S Utenti Altro Strutture residenziali collegate Superficie in mq delle camere di degenza (*100) su Numero di posti letto S Utenti Altro S C Altro S Utenti Altro S Utenti Altro Altro 1 X 1 X 1 1 1 X S O X X Stanza in Pronto Soccorso in cui il personale medico possa, in caso di necessità, comunicare il decesso ai familiari. S 8 1 X 1 1 1 1 superficie media dei letti di degenza (distanza dallo standard di 7mq) X X Tutto il personale di front-office dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Azienda è in possesso dei requisiti previsti dalla Legge 150/2000 per operare in tale Ufficio. 1 1 X 43 1 1 X Telefono pubblico (Pronto Soccorso) temperatura media delle sale di degenza e soggiorno (distanza dallo standard di 20°) temperatura media delle sale visite e medicazioni (distanza dallo standard di 22°) 1 X 1 X 1 1 Prevenzione sicurezza C 7 Tutela dei diritti S 6 Continuità assistenziale Altro 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento S 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 9 10 11 12 13 14 15 S O Altro S C C.P. S Utenti Altro Ecologia X 1 X 1 X X S Utenti Altro Equità S C Altro S O Altro S Utenti Altro S Utenti Altro Esistenza di un Sito Internet aziendale con informazioni dettagliate sui servizi N. medio di personale in servizio per ascensore Assicurazione verso rischi da eventi avversi Normativa sui diritti dei pazienti Altro Provider catalogue with quality ranking X Altro Diritto ad una seconda opinione X Altro Web or 24/7 telephone healthcare info X S S Utenti Utenti C S Utenti Altro S Utenti Altro S O H S Utenti Altro S O Altro Prevenzione sicurezza 8 Tutela dei diritti 7 Continuità assistenziale 6 Personalizzazione e umanizzazione 5 Partecipazione, coinvolgimento 4 Appropriatezza 3 Informazione 2 Comfort , struttura e e servizi disponibili 1 Accessibilità Servizio4 Indicatori Ufficio/persona incaricata/servizio per la gestione del rischio clinico a qualsiasi livello dell’azienda (aziendale, di presidio, ecc.) Cartella clinica informatizzata (EPR) anche nel territorio S Soggetti3 Assi2 1 X 1 1 1 X % ambulatori ospedalieri dotati di un sistema attivo di informazione diretto al paziente riguardo al funzionamento del servizio È attiva la Commissione Mista Conciliativa. È attivato il registro dei ricoveri programmati ed è individuato il responsabile di tale registro (disposizioni legge 724/1994). Esiste ed opera un Comitato Etico aziendale (o un Comitato per la Bioetica). 1 X 1 X 1 1 1 X 1 1 1 1 1 1 X X X Esistenza di corsi di formazione sui temi dell’accoglienza e della comunicazione destinati agli operatori di front-office (con cadenza almeno biennale). 1 1 1 X X 44 1 1 1 1 S Utenti C.P. S Utenti Altro S O Altro S Utenti C.P. S Utenti Altro S Utenti H P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro 8 9 10 11 12 13 14 15 Esperienze di accreditamento volontario o di certificazione basate su uno dei modelli attualmente esistenti al livello internazionale (ISO 9000, EFQM, ecc.) X I Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta hanno la possibilità di interagire con il sistema informativo aziendale (accesso autorizzato e protetto). Le modalità di rilascio della cartella clinica sono regolamentate da procedura scritta e consultabile dal pubblico. The NHS Plan states that every hospital will have unannounced inspections of its cleanliness by a specialist inspection team and the results made available to the local media. X X 1 1 1 1 1 X Accesso al dentista del sistema sanitario pubblico Single telephone access through NHS Direct to GP out-of-hours care. X 1 X 1 Percentuale di strutture di ricovero dotate di protocolli di dimissione protetta che prevedono il coinvolgimento del territorio % di utenti che hanno avuto rapporti con l’URP % di utenti che hanno consultato depliant informativi sui servizi % di utenti che hanno consultato la Carta dei servizi % di utenti informati della possibilità di beneficiare di procedure volte a personalizzare l’assistenza e a garantire una migliore cura dopo le dimissioni 1 X X X 1 1 X 1 1 X 1 1 1 45 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 O 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 S Indicatori Accessibilità Assi2 Utenti Altro P C Altro P Utenti H P Utenti H Utenti Altro P Utenti Altro Analisi periodica quali-quantitativa dei reclami ricevuti dall’URP (relazioni trimestrali, rapporti annuali, ecc.) Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P O O Altro Altro 10 11 12 13 14 15 X X Appuntamenti dati per orari personalizzati Appuntamenti per prestazioni ambulatoriali con orari personalizzati 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 Attivazione di eventi di comunicazione interna: giornate di studio, conferenze, giornate di formazione collettiva. Almeno due eventi annuali. X 1 Attivazione di incontri continui e sistematici finalizzati alla comunicazione interna (esempio: incontri di presentazione dell’atto aziendale, del documento di direttive, dei principali atti di gestione aziendale). X 1 46 1 Prevenzione sicurezza 9 Tutela dei diritti 8 Continuità assistenziale 7 Personalizzazione e umanizzazione 6 Partecipazione, coinvolgimento 5 Appropriatezza 4 Informazione 3 Al cittadino utente vengono fornite informazioni precise sulla donazione di organi e tessuti e sulle sedi aziendali in cui è possibile redigere la dichiarazione di volontà. All’atto del ricovero viene comunicato al paziente il nominativo del medico (o dei medici) di riferimento, nel rispetto di una procedura codificata. P Utenti 2 A seguito di tali indagini, negli ultimi tre anni, sono state attivate iniziative finalizzate al miglioramento continuo delle prestazioni. Adozione di provvedimenti in seguito analisi reclami All’atto dell’accesso al reparto di ricovero il cittadino utente viene messo in grado di conoscere le regole di funzionamento dell’Unità Operativa e del Presidio Ospedaliero. Analisi dei reclami per esito P 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 P P Soggetti3 Assi2 Altro P Utenti Altro P O Altro P C P P 8 9 10 11 12 13 14 15 Attività scolastiche per bambini ospedalizzati per lunghi periodi Azioni di miglioramento della qualità attuate in seguito all’indagine di soddisfazione X Comitati consultivi misti X Comitato per il buon uso del sangue Commissione per la elaborazione di linee guida o adozione formale di linee guida redatte al livello regionale o nazionale X Altro Commissione mista conciliativa X O Altro Commissione per la prevenzione delle infezioni ospedaliere X C Altro Comunicazione criteri attribuzione codici di priorità triage X A Altro P A Altro P O Altro Convocazione nell’ultimo anno della Conferenza dei Servizi P O Altro Corsi di formazione attivati nell’ultimo biennio sul tema della comunicazione. P O Altro P O Altro P O Altro Corsi di formazione per il personale front-office negli ultimi tre anni Corsi di formazione specifici sulla gestione del rischio clinico negli ultimi tre anni Corsi di formazione sulla sicurezza delle strutture e degli impianti negli ultimi tre anni 1 X 1 1 1 1 1 1 1 X Consultazioni periodiche (almeno ogni 4 mesi) delle organizzazioni dei cittadini per la determinazione degli ordine del giorno di organismi aziendali/gruppi di lavoro/commissioni di studio ecc. Controllo degli Standard (con il coinvolgimento delle organizzazioni dei cittadini) P Prevenzione sicurezza C 7 Tutela dei diritti P 6 Continuità assistenziale Altro 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento P 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 B 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 P Indicatori Accessibilità Assi2 1 X X 1 X 1 X X X X 47 1 1 1 P Utenti Altro P Utenti H P Utenti H Dai singoli reclami o dalle singole osservazioni l’azienda è pervenuta, nel corso dell’ultimo anno, a qualche iniziativa di miglioramento. Distribuzione all'atto del ricovero di un opuscolo informativo sul presidio ospedaliero e sui regolamenti che interessano il paziente Distribuzione del pranzo ai pazienti prima delle ore 12.00 P Utenti H Distribuzione della cena ai pazienti prima delle ore 19.00 P O Altro P Utenti H P Utenti Altro P G Altro P Utenti Altro P Utenti H P Utenti Altro 8 9 10 11 12 13 14 15 X X 1 X 1 X 1 Documento aggiornato sui rischi (legge 626) X Domande su tre dei seguenti argomenti: accesso ai servizi sanitari, rapporti utenti-operatori, informazione, assistenza medica, prestazioni alberghiere e comfort X Durante il ricovero la raccolta dei dati anamnestici avviene in spazi idonei a garantire il rispetto della privacy. Durante il ricovero viene richiesto al cittadino utente di indicare le persone autorizzate a ricevere informazioni sul suo stato di salute. È stata realizzata negli ultimi tre anni un’indagine sulla soddisfazione dei cittadini utenti. Fornitura sistematica ai degenti degli accessori completi per la consumazione dei pasti (posate, bicchiere e tovagliolo) 1 1 X 1 X X X Gli spazi della comunicazione sono curati da un singolo Servizio (esempio: URP, Ufficio Comunicazione, ecc.). 48 1 1 X 1 1 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 I cittadini utenti sono resi edotti dell’esistenza di studi epidemiologici a cui contribuisce il Dipartimento di Prevenzione. I dati sul numero di posti letto e sul tasso di occupazione degli stessi sono facilmente reperibili o disponibili in rete. I dati sul numero di posti letto e sul tasso di occupazione degli stessi sono resi pubblici. I familiari degli assistiti vengono responsabilizzati ed aiutati a prestare assistenza al loro congiunto. I pareri espressi dal Comitato di Bioetica aziendale sono anche presentati pubblicamente almeno una volta all’anno (esempio: conferenze, seminari, ecc.). 9 10 11 12 13 14 15 C C.P. P C H P C H P G Altro P Utenti Altro P Utenti H P Utenti C.P. P Utenti Altro Il Comitato Etico, o Utenti Comitato individuato, esprime pareri anche in merito ad aspetti etici di pratica clinica. P Utenti Altro Il personale di front-office utilizza il cartellino di riconoscimento. X H Il personale infermieristico segue procedure codificate per il supporto ai degenti ed ai visitatori (familiari, amici, conoscenti) e per l’orientamento all’interno della struttura. X O X 1 X 1 X 1 X X I reclami e le osservazioni pervenuti sono oggetto di analisi quantitativa e qualitativa (almeno annualmente). I reclami e le osservazioni redatti preso i Distretti Socio Sanitari sono oggetto di analisi quantitativa e qualitativa (almeno annualmente). 1 1 1 X 1 1 X 1 1 X 49 1 1 1 Prevenzione sicurezza 8 Tutela dei diritti 7 Continuità assistenziale 6 Personalizzazione e umanizzazione 5 Partecipazione, coinvolgimento 4 Appropriatezza 3 Informazione 2 Comfort , struttura e e servizi disponibili 1 Accessibilità Servizio4 Indicatori P P Soggetti3 Assi2 P O Altro P O Altro P O H P O H P Utenti H P Utenti Altro 8 9 10 11 12 13 14 15 Il personale interessato ha effettuato, negli ultimi tre anni, corsi di formazione ai fini di una corretta applicazione delle regole relative all’autocertificazione. Il personale medico ed infermieristico segue una formazione specifica per l’orientamento dei cittadini utenti all’interno della struttura (conoscenza logistica). Il personale medico utilizza un protocollo codificato per rendere edotti i cittadini utenti delle pratiche mediche a cui saranno sottoposti. Il Pronto Soccorso adotta la procedura di triage con attribuzione di codici di priorità codificati e differenziati per colore. Indagini periodiche sull’incidenza di infezioni del sito chirurgico per specialità chirurgiche X 1 X 1 X X 1 1 1 1 1 1 X Indagini periodiche sulle infezioni ospedaliere (prevalenza) Indici di centralità (media aritmetica, mediana, quartili) e di variabilità (deviazione standard) calcolati sulle distribuzioni statistiche dei punteggi individuali rilevati (0 ≤ Gi ≤ 100) rispetto alle singole variabili (Accoglienza, Cortesia, Frequenza visite, Rispetto del pudore, Accuratezza visite, Riservatezza, Competenza professionale, Disponibilità al dialogo, Sollecitudine, Attenzione esecuzione terapie) e in sintesi per fattore (Procedure di accesso Informazioni prima Informazioni durante, Comfort, Assistenza infermieristica, Assistenza medica, Soddisfazione prestazione) e complessivo X X 50 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 O 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 P Indicatori Accessibilità Assi2 O C.P. P O Altro P O C.P. P O H P O Altro P O C.P. P Utenti C.P. P Utenti Altro 8 9 10 11 12 13 14 15 Prevenzione sicurezza P Iniziative comuni negli ultimi due anni (azienda e organizzazioni dei cittadini) riguardanti la qualità del servizio Iniziative di formazione sul controllo del dolore rivolte ai medici di famiglia negli ultimi tre anni Iniziative di formazione sulla terapia del dolore per personale negli ultimi tre anni Iniziative volte a creare valutatori/ricognitori sul territorio per il controllo clinico e la raccolta dati sul paziente con dolore negli ultimi tre anni Iniziative volte a creare valutatori/ricognitori nelle UO ospedaliere per controllo clinico e raccolta dati sul paziente con dolore negli ultimi tre anni 7 Tutela dei diritti Altro 6 Continuità assistenziale A 5 Personalizzazione e umanizzazione P 4 Partecipazione, coinvolgimento Individuazione all'interno del PS dei responsabili della verifica e del controllo delle attrezzature e delle dotazioni 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 P Indicatori Accessibilità Assi2 X X 1 X 1 X 1 X 1 X Intranet aziendale contenente una sezione di comunicazione al personale, aggiornata almeno ogni quindici giorni. X 1 1 1 1 1 1 X X 51 1 1 X Invio ai medici di medicina generale e ai pediatri da parte dell’Azienda sanitaria di: materiale informativo sulla prevenzione da mettere a disposizione del pubblico nei propri studi, - opuscolo informativo sull’Adi da mettere a disposizione del pubblico nei propri studi L’attività dei Distretti Socio Sanitari è inserita nelle iniziative di comunicazione esterna dell’Azienda. L’Azienda attua verifiche periodiche sull’applicazione del Regolamento di accesso agli atti di cui alla Legge 241/1990. 1 1 1 P C Altro P C Altro P O Altro P A Altro P Utenti Altro P O Altro P A Altro P C Altro P Utenti Altro L’azienda effettua attività di promozione delle informazioni ai cittadini utenti con pubblicazioni almeno annuali (esempio: progetti e ricerche attuati in ambito aziendale). L’Azienda ha adottato misure per la semplificazione del linguaggio scritto nei documenti destinati ai cittadini utenti. L’Azienda ha attivato incontri costanti e sistematici con il personale al fine di una piena condivisione delle strategie e degli obiettivi aziendali. L’Azienda ha attivato iniziative di informazione sui diritti del cittadino utente con la collaborazione di Associazioni di volontariato o di difesa dei cittadini. L’azienda ha attivato quanto previsto dal Codice sul Trattamento dei dati personali (Decreto Legislativo 196/2003). 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X X L’Azienda ha individuato i responsabili dei procedimenti di competenza dei singoli Uffici/Servizi. L’Azienda ha rapporti/collaborazioni con le Associazioni di volontariato e di difesa dei cittadini utenti ed ha istituito confronti sistematici con queste (incontri tematici e relazionali). L’Azienda ha realizzato negli ultimi due anni iniziative di sensibilizzazione della popolazione su specifiche campagne o su specifici servizi attivati. L’Azienda ha realizzato negli ultimi tre anni iniziative di razionalizzazione, riduzione e semplificazione delle procedure amministrative adottate. 1 1 1 1 X 1 X 1 X X X 52 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 P Utenti Altro P Utenti Altro P C Altro P O Altro P C Altro L’Azienda ha reso operative procedure codificate e modulistica per la rilevazione della soddisfazione del cittadino utente. L’Azienda ha reso operative procedure codificate per l’acquisizione del consenso informato. L’Azienda partecipa ad iniziative pubbliche con una veste di tipo istituzionale (esempio: incontri tematici, Forum PA, ecc.). L’Azienda utilizza pubblicazioni (newsletter o Utenti) destinate al personale, finalizzate a dare trasparenza alle decisioni della Direzione Strategica. La Carta dei Servizi e la Guida ai Servizi sono aggiornate in modo continuo e sistematico. Utenti Altro P A Altro P C Altro Le attività del Dipartimento di Prevenzione sono esplicitate in un foglio informativo destinato ai cittadini utenti. P C Altro P Utenti Altro Le attività di comunicazione esterna utilizzano il “canale” Internet, oltre ai media tradizionali (radio, TV, stampa). Le iniziative indirizzate alla prevenzione sono oggetto di “campagne di comunicazione” ai cittadini utenti, con cadenza almeno annuale. 9 10 11 12 13 14 15 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 53 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 Prevenzione sicurezza 8 Tutela dei diritti 7 Continuità assistenziale 6 X La comunicazione esterna, oltre alle attività routinarie, prevede un processo di pianificazione e programmazione delle attività di promozione dell’immagine aziendale. La documentazione relativa all’informazione all’utenza è redatta con l’apporto delle Associazioni di volontariato e di difesa dei cittadini utenti. P 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 P Le Unità Operative ed i Servizi sanitari presenti nel Presidio Ospedaliero utilizzano procedure di condivisione delle scelte organizzative (esempio: riunioni periodiche di reparto). Le Unità Operative ed i Servizi sanitari presenti nel Presidio Ospedaliero utilizzano procedure per l’acquisizione del consenso informato. Materiale informativo dato al paziente al momento della dimissione 8 9 10 11 12 13 14 15 1 1 1 1 P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P B C.P. Minuti apertura settimanale ambulatori pediatri per assistito X 1 1 P Utenti C.P. X 1 1 P C Altro P C H P Utenti Altro Minuti apertura settimanale ambulatori dei medici mg per assistito Momenti formativi per operatori volontari/gestori discoteche…ecc. nell’ultimo anno (per Ser.T) N. medio di ore di apertura giornaliera degli ospedali per visitatori (giorni feriali) N. medio di suggerimenti registrati per ambulatorio/reparto P Utenti C.P. P Utenti Altro X 1 X 1 X X 1 1 X 54 1 1 X N. medio giorni di apertura settimanale degli ambulatori specialistici per soggetti convenzionati N. medio ore di apertura dei punti cassa per il pagamento del ticket alla settimana 1 1 1 X 1 X 1 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti X O 6 Continuità assistenziale Altro Le Unità Operative ed i Servizi sanitari presenti nel Presidio Ospedaliero utilizzano oltre al modulo per l’acquisizione del consenso informato, anche Utenti materiale informativo. 5 Personalizzazione e umanizzazione X 4 Partecipazione, coinvolgimento Le istruzioni operative al personale infermieristico avvengono in base a protocolli o procedure codificati. 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione O 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 P Soggetti3 Assi2 Altro N. medio richieste di informazioni registrate per punto informativo X O Altro P Utenti C.P. P Utenti H Utenti C.P. P Utenti C.P. P Utenti C.P. P Utenti S Negli ultimi due anni sono stati organizzati incontri dipartimentali su argomenti riguardanti i processi lavorativi ed il loro miglioramento, le innovazioni organizzative (informazione partecipata). Numero dei servizi territoriali nei quali viene sistematicamente comunicato un operatore sanitario di riferimento (*100) su numero di servizi territoriali Numero delle unità operative di degenza nelle quali viene sistematicamente comunicato un medico di riferimento (*100) su numero di unità operative di degenza 8 9 1 1 1 1 1 1 1 1 Prevenzione sicurezza X 7 Tutela dei diritti N. medio ore settimanali di apertura dell'ufficio relazioni con il pubblico 6 Continuità assistenziale Altro P P 1 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti X 4 Partecipazione, coinvolgimento P N. medio ore settimanali di apertura dei punti informativi per il pubblico 3 Appropriatezza C Altro 2 Informazione P 10 11 12 13 14 15 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili C Indicatori Accessibilità Soggetti3 P Servizio4 Assi2 X Numero di dimissioni accompagnate da relazione sanitaria per il medico di medicina generale (*100) su numero delle dimissioni Numero di distretti in cui si pratica a intervalli regolari la valutazione dell'intensità del dolore nei pazienti in assistenza domiciliare (quando le condizioni dei pazienti lo richiedono) Numero di medici di medicina generale che hanno predisposto l’apertura dello studio dopo le ore 18 per almeno un’ora su totale medici mg Numero di medici di medicina generale che partecipano all'attività di screening prevista dall'azienda sanitaria (*100) su Numero di medici di medicina generale X 1 X 1 X 1 X X X 55 1 1 1 1 1 1 1 B C.P. P Utenti H P G H P G H P G H P C Altro P Utenti Altro P Utenti P P Numero di pediatri che hanno predisposto l’apertura dello studio dopo le ore 18 per almeno un’ora su numero pediatri Numero di scelte per piatto/portata incluse nel menù per i pazienti a dieta libera (*) Numero di U.O. che danno la possibilità di assistere senza limiti di tempo pazienti non autosufficienti con età > 75 anni Numero di U.O. che danno la possibilità di assistere senza limiti di tempo pazienti non autosufficienti con età > 75 anni assicurando la possibilità di usufruire della mensa Numero di U.O. che danno la possibilità di assistere senza limiti di tempo pazienti non autosufficienti con età > 75 anni assicurando un posto letto 8 9 10 11 12 13 14 15 X X X 1 X X 1 1 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 Numero di U.O. che hanno reso pubblici i risultati dell’inchiesta Numero di U.O. che hanno utilizzato personale addestrato per la realizzazione dell’inchiesta X 1 1 1 X 1 1 1 H Numero di U.O. che utilizzano il carrello scaldavivande su totale U.O. di degenza X Utenti H X G Altro Numero di U.O. con cartella clinica scritta a macchina o informatizzata Numero di U.O. con iniziative per favorire il coinvolgimento della famiglia nella gestione della malattia del proprio congiunto Utenti H 1 1 1 X Numero di U.O. nelle quali è stata effettuata (negli ultimi 2 anni) almeno un’inchiesta sulla soddisfazione degli utenti e dei familiari su numero totale di U.O. di degenza X 56 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 P P Soggetti3 Assi2 1 1 1 1 1 1 Utenti H P Utenti H P Utenti H Utenti H P Utenti C.P. P Utenti C.P. P Utenti C.P. P C H 8 9 Numero di U.O. nelle quali si ha evidenza di azioni di miglioramento attuate in seguito all’indagine su numero totale di U.O. che hanno effettuato l’indagine Numero di U.O. presso le quali ai degenti ricoverati è dato un opuscolo informativo con: i nominativi e le qualifiche dei medici della U.O, il nome del coordinatore infermieristico della U.O., gli orari della giornata, l’orario di ricevimento del personale Numero di U.O. su numero totale di U.O. di degenza che rilasciano una scheda di dimissioni in cui sono indicate: (valore) diagnosi, procedure e terapie effettuate, terapia prescritta, prescrizioni su comportamenti/precauzioni, riferimenti telefonici per eventuali emergenze 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 P P Soggetti3 Assi2 1 X Numero di unità operative nelle quali è stata effettuata almeno un'inchiesta sulle opinioni degli utenti e dei familiari attraverso interviste o questionari durante il periodo di riferimento (*100) su Numero di unità operative X Numero domande di assistenza domiciliare valutate positivamente e in attesa dell’avvio del programma assistenziale su numero domande valutate positivamente Numero medici di medicina generale che hanno messo in atto la medicina di gruppo Numero medici di medicina generale/pediatri che sono collegati telematicamente al CUP Numero medio di ore di apertura ai visitatori del presidio durante i giorni feriali 1 X 1 X 1 X X 57 1 1 1 1 1 1 1 1 Altro P Utenti H P Utenti H P B Altro P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti Altro P Utenti C.P. P Utenti Altro 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X Numero U.O. di pediatria con presenza genitore 24 ore con accesso alla mensa su numero totale di U.O. di Pediatria Orario della distribuzione del pranzo ai pazienti Orario della distribuzione della cena ai pazienti Orario della distribuzione della colazione ai pazienti Ore di apertura giornaliera dello "Sportello per la prevenzione unificata" 1 1 1 X 1 X 1 x X 1 x X 1 x X 1 X Percentuale di ambulatori di medicina generale e pediatria con oltre 20 ore di apertura settimanale Percentuale di ambulatori e/o reparti in cui è possibile esprimere per iscritto lagnanze/suggerimenti attraverso moduli per la segnalazione o cassette per la raccolta in modo anonimo 1 X X 58 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti P 6 Continuità assistenziale H Numero medio di ore di apertura ai visitatori del presidio durante i giorni festivi Numero medio di ore di apertura giornaliera ai visitatori del presidio durante i giorni feriali Numero pazienti con piano terapeutico personalizzato su numero totale pazienti Numero U.O. con inchiesta con domande su almeno 3 dei seguenti argomenti: accesso ai servizi sanitari, rapporti utenti-operatori, informazione, assistenza medica, prestazioni alberghiere e comfort Numero U.O. di degenza che assicurano il rispetto della privacy dei malati terminali e loro familiari riservando loro una stanza su numero totale di U.O. 5 Personalizzazione e umanizzazione C 4 Partecipazione, coinvolgimento P 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 C 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 P Indicatori Accessibilità Assi2 1 1 1 1 1 P O Altro P Utenti Altro P O Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P O Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P A Altro P Utenti Altro P C Altro Percentuale di ambulatori e/o reparti in cui il personale discute sulle lagnanze e i suggerimenti presentati dagli utenti Percentuale di ambulatori e/o reparti nei quali sistematicamente è stato distribuito un questionario per rilevare il gradimento degli utenti e/o dei loro familiari rispetto alla qualità dei servizi offerti Percentuale di ambulatori e/o reparti nei quali vengono diffusi al personale i risultati delle indagini effettuate sul gradimento dell’utenza Percentuale di ambulatori e/o reparti per i quali è stata effettuata almeno un indagine di soddisfazione degli utenti Percentuale di ambulatori/reparti in cui si svolgono inchieste sulle opinioni degli utenti e dei familiari almeno una volta all'anno percentuale di complessi sanitari dove esiste un registro dell'aggiornamento professionale percentuale di complessi sanitari dove sono presenti gruppi attivi che si ocCUPano con attività continuate della verifica e del miglioramento della qualità percentuale di complessi sanitari dove sono presenti registri per la valutazione di aree critiche delle attività e dei problemi percentuale di complessi sanitari dove sono vigenti protocolli di intesa con associazioni di volontariato percentuale di complessi sanitari dove viene praticata la procedura del formale consenso circa le trasfusioni 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 X X X 1 X 1 X percentuale di complessi sanitari i cui parcheggi risultano sovraffollati X 59 1 1 P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro Percentuale di degenti a cui è capitato di doversi spogliare di fronte a soggetti professionalmente non coinvolti P Utenti Altro Percentuale di degenti che denunciano ritardi nella consegna dei referti X 1 P Utenti Altro X 1 P Utenti H Percentuale di degenti che denunciano sprechi di tempo Percentuale di degenti che hanno (o hanno avuto) la possibilità di leggere la propria cartella clinica P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H Percentuale di decisioni di ammissioni per un giorno (day cases) prese in seguito a prenotazione Percentuale di degenti a cui è capitato di dover acquistare cibo per integrare la dieta Percentuale di degenti a cui è capitato di dover portare da casa utensili o generi letterecci 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 X Prevenzione sicurezza Altro 2 Tutela dei diritti Utenti 1 Continuità assistenziale P Indicatori Personalizzazione e umanizzazione Partecipazione, coinvolgimento Appropriatezza Informazione Servizio4 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 Accessibilità Assi2 1 X 1 X 1 X 1 X Percentuale di degenti che hanno elargito somme di denaro rilevanti nella speranza di ricevere prestazioni migliori Percentuale di degenti che ritengono che informazioni riservate su particolari della loro malattia siano stati riferiti a estranei senza il loro consenso Percentuale di degenti che ritengono che persone estranee abbiano letto la propria cartella clinica Percentuale di degenti che sono stati chiamati con il "tu" dagli operatori (o con altri appellativi impropri) Percentuale di degenti che sono stati insultati da operatori Percentuale di degenti che usufruiscono sempre o spesso dell'assistenza di badanti di giorno 1 1 1 1 X 1 X 1 X 1 1 1 X 1 X 1 X 60 1 X P Utenti H Percentuale di degenti informati circa la durata della degenza X 1 P Utenti H X 1 P Utenti H Percentuale di degenti informati circa la propria malattia e/o la diagnosi percentuale di degenti informati circa la terapia X 1 P Utenti H Percentuale di degenti informati circa l'orario dei pasti X 1 P Utenti H Percentuale di degenti informati circa l'orario delle pulizie X 1 P Utenti H Percentuale di degenti informati circa l'orario delle visite mediche X 1 P Utenti H X 1 P Utenti H P Utenti H Percentuale di degenti non informati preventivamente nel caso in cui debbano subire trattamenti disagevoli Percentuale di degenti oggetto di commenti ad alta voce di operatori sanitari lesivi del pudore Percentuale di dimissioni ospedaliere ritardate per motivi non clinici P Utenti H P Utenti H P Utenti H 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 X X 1 1 Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto privi di coperta o con coperte troppo piccole o sporche Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto privi di cuscini o con cuscini troppo piccoli o sottili o sudici o sprovvisti di federa Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto privi di impianto di servizio testa-letto o di luce elettrica 61 X 1 X 1 X 1 1 Prevenzione sicurezza Percentuale di degenti che usufruiscono sempre o spesso dell'assistenza di badanti di notte 4 Tutela dei diritti H 3 Continuità assistenziale Utenti 2 Personalizzazione e umanizzazione P 1 Partecipazione, coinvolgimento Indicatori Appropriatezza Informazione Servizio4 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 Accessibilità Assi2 Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto privi di materassi o con materassi troppo sottili o sudici P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti P 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto privi di sedia Percentuale di divisioni di degenza con stanze con più di 6 (o 4) letti senza divisori(o distanza tra la media di letti a stanza e il valore 6 o 4) X 1 X 1 Percentuale di divisioni di degenza dove è assente il ricettario Percentuale di divisioni di degenza dove è assente il servizio di disinfezione/disinfestazione X 1 X 1 H Percentuale di divisioni di degenza dove è assente il set per l'emergenza X 1 Utenti H X 1 P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove è assente il tavolino per l'emergenza Percentuale di divisioni di degenza dove è presente un prontuario terapeutico ospedaliero Percentuale di divisioni di degenza dove è presente un sistema di informazione audiovisivo funzionante Percentuale di divisioni di degenza dove i bagni vengono puliti meno di 2 volte al gg. Percentuale di divisioni di degenza dove i letti vengono rifatti meno di una volta al giorno Percentuale di divisioni di degenza dove i pasti non vengono serviti con puntualità Percentuale di divisioni di degenza dove il servizio del pasto non avviene in piatti o contenitori separati X 62 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 Prevenzione sicurezza H 7 Tutela dei diritti Utenti 6 Continuità assistenziale P 5 Personalizzazione e umanizzazione Percentuale di divisioni di degenza con posti-letto privi di lenzuola o con lenzuola lacerate 4 Partecipazione, coinvolgimento H 3 Appropriatezza Utenti 2 Informazione Servizio4 P 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 Indicatori Accessibilità Assi2 1 H P Utenti H P Utenti H P Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove non viene compilata giornalmente la cartella clinica o il diario clinico P Utenti H P Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove non viene consegnata la lettera di dimissioni al termine del ricovero Percentuale di divisioni di degenza dove si è notata la mancata somministrazione di un farmaco perché assente P Utenti H P Utenti H P Utenti H 8 9 10 11 12 13 14 15 X Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti P 6 Continuità assistenziale H Percentuale di divisioni di degenza dove la cena viene servita prima delle 18,30 Percentuale di divisioni di degenza dove l'attività infermieristica è organizzata per gruppi di pazienti Percentuale di divisioni di degenza dove non è utilizzata la cartella infermieristica per tutti i degenti Percentuale di divisioni di degenza dove non esistono luoghi specifici (o dove non sono in vigore protocolli specifici) per il ricovero di malati infetti Percentuale di divisioni di degenza dove non vengono utilizzate divise differenziate secondo la qualifica 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento P 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 P Indicatori Accessibilità Assi2 1 X X 1 X X Percentuale di divisioni di degenza dove si è notata la mancata utilizzazione di un presidio perché non disponibile Percentuale di divisioni di degenza dove si è notata la pratica della tecnica dell'autotrasfusione Percentuale di divisioni di degenza dove si è notata la presenza della cartella clinica informatizzata 63 1 1 X 1 1 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 1 Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove si è notata la presenza di badanti o di Utenti personale estraneo o di familiari che svolgono funzioni di assistenza ai ricoverati Percentuale di divisioni di degenza dove si è notata la somministrazione irregolare o la mancata somministrazione della terapia (anche a un solo malato) nei giorni festivi o di notte 8 9 10 11 12 13 14 15 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 P P Soggetti3 Assi2 X Percentuale di divisioni di degenza dove si è notata l'assenza di personale infermieristico di giorno festivo Percentuale di divisioni di degenza dove si è notata l'assenza di personale infermieristico di notte Percentuale di divisioni di degenza dove si è notata l'assenza oppure la presenza di una sola unità di personale infermieristico Percentuale di divisioni di degenza dove si è notato l'esercizio di funzioni da parte di personale senza una specifica abilitazione professionale al riguardo Percentuale di divisioni di degenza dove si notano oggetti che ostruiscono le uscite di emergenza, le vie di circolazione e le porte che vi danno accesso Percentuale di divisioni di degenza dove si notano porte di uscita di emergenza chiuse a chiave in casi non specificatamente autorizzati Percentuale di divisioni di degenza dove si notano porte e portoni apribili nei due versi che non sono trasparenti e/o che non sono muniti di un segno indicativo all'altezza degli occhi 64 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 X 1 X 1 1 P Utenti H X 1 P Utenti H P Utenti H P Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove si odono rumori assordanti Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notate risposte del personale infermieristico alle chiamate dei degenti dopo oltre 5 minuti Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati cadaveri lasciati per lungo tempo nel letto o in luoghi impropri Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati degenti ricoverati su barelle o brandine o comunque fuori dalle stanze di degenza P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati degenti totalmente o parzialmente non autosufficienti privi di assistenza durante la deambulazione Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati degenti totalmente o parzialmente non autosufficienti privi di assistenza durante la pulizia degli indumenti Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati degenti totalmente o parzialmente non autosufficienti privi di assistenza durante la pulizia personale Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati degenti totalmente o parzialmente non autosufficienti privi di assistenza durante l'alimentazione 65 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Prevenzione sicurezza X 5 Tutela dei diritti Percentuale di divisioni di degenza dove si notano segni di fatiscenza alle pareti 4 Continuità assistenziale H 3 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 2 Partecipazione, coinvolgimento P 1 Appropriatezza Indicatori Informazione Servizio4 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 Accessibilità Assi2 X 1 1 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 1 1 P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati degenti totalmente o parzialmente non autosufficienti privi di assistenza durante le crisi diurne Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati degenti totalmente o parzialmente non autosufficienti privi di assistenza durante l'espletamento di bisogni fisiologici Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati interventi di emergenza attivati dopo oltre 5 minuti dalla manifestazione di quest'ultima Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati letti aggiunti nelle stanze di degenza percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati litigi tra il personale in presenza di degenti Percentuale di divisioni di degenza dove sono disponibili (da parte dell'amministrazione) telefoni cellulari o telefoni portabili senza carrello Percentuale di divisioni di degenza dove sono regolarmente disponibili bevande nei salottini o in altre aree per la socializzazione (anche grazie alla presenza di una macchina per a distribuzione) Percentuale di divisioni di degenza dove sono regolarmente disponibili nei salottini o in altre aree per la socializzazione quotidiani del giorno e riviste della settimana 66 8 9 10 11 12 13 14 15 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale H Percentuale di divisioni di degenza dove si sono notati degenti totalmente o parzialmente non autosufficienti privi di assistenza durante le crisi diurne 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento P 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 P Indicatori Accessibilità Assi2 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 X 1 X 1 P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H Percentuale di divisioni di degenza dove sono stati individuati gabinetti in cui nessun mezzo impedisce l'accesso a estranei quando sono ocCUPati Percentuale di divisioni di degenza dove sono stati osservati litigi tra operatori e utenti Percentuale di divisioni di degenza dove sono stati osservati operatori che formulano osservazioni ingiuriose nei confronti dei degenti Percentuale di divisioni di degenza dove sono stati osservati operatori che percuotono utenti Percentuale di divisioni di degenza dove tutte le stanze sono munite di televisori con cuffia 8 9 10 11 12 13 14 15 X Percentuale di divisioni di degenza dove tutti i degenti non vengono regolarmente muniti di bicchiere Percentuale di divisioni di degenza dove tutti i degenti non vengono regolarmente muniti di posate Percentuale di divisioni di degenza dove tutti i posti-letto dispongono di un telefono almeno ricevente Percentuale di divisioni di degenza dove tutti i ricoverati vengono muniti (se lo desiderano) dall'amministrazione di cuffia per la radiodiffusione Percentuale di divisioni di degenza dove tutti i ricoverati vengono muniti dall'amministrazione di materiale informativo (ed educativo) sul complesso sanitario e sulla salute Percentuale di divisioni di degenza dove tutti i ricoverati vengono muniti dall'amministrazione di un set per l'igiene personale 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X X 67 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 1 1 H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H Percentuale di divisioni di degenza in cui il cambio della biancheria avviene meno di una volta alla settimana Percentuale di divisioni di degenza in cui non si utilizza un carrello scaldavivande Percentuale di divisioni di degenza in cui resta sul carrello oltre la metà del cibo Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati notati elementi che permettono di mettere in dubbio la perfetta condizione igienica del cibo Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati bagni sprovvisti di acqua calda Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati bagni sprovvisti di asciugamani monouso Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati bagni sprovvisti di attaccapanni Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati bagni sprovvisti di mensola Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati bagni sprovvisti di sapone liquido Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati bagni sprovvisti di specchio 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 68 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti P 6 Continuità assistenziale H Percentuale di divisioni di degenza in cui ci sono posti-letto sprovvisti di tavolinetto mobile Percentuale di divisioni di degenza in cui è stata notata la mancanza di acqua calda Percentuale di divisioni di degenza in cui i degenti non dispongono di spazimensa esterni alla corsia 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento P 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 P Indicatori Accessibilità Assi2 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti H 8 9 10 11 12 13 14 15 X Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti P 6 Continuità assistenziale H Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati bagni sprovvisti di tappeti anti-scivolo Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati biancheria sporca e/o medicazioni abbandonate (per oltre 30 minuti) Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati gabinetti rotti o inaccessibili Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati gabinetti sporchi per oltre 30 minuti Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati gabinetti sprovvisti di carta igienica Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati gabinetti sprovvisti di copriwater Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati gabinetti sprovvisti di scopini Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati gabinetti sprovvisti di tavoletta Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati insetti, scarafaggi e blatte Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati padelle o pappagalli abbandonati in spazi impropri (per oltre 30 minuti) Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati rifiuti abbandonati (per oltre 30 minuti) 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento P 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 P Indicatori Accessibilità Assi2 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 Percentuale di divisioni di degenza in cui sono stati osservati topi X 1 Percentuale di divisioni di degenza sprovviste di macchina lavapadelle X 69 1 H P O H P Utenti H P O Altro P O Altro P B C.P. P G H P Utenti H P Utenti H P Utenti Altro 9 Percentuale di divisioni di degenza sprovviste di spazi dove i degenti si possano cambiare con riservatezza Percentuale di infermieri che non vengono periodicamente convocati a riunioni di staff Percentuale di medici che non vengono periodicamente convocati a riunioni di staff Percentuale di medici di medicina generale che hanno predisposto l’apertura dello studio dopo le ore 18 per almeno un’ora Percentuale di operatori che denunciano ritardi nella consegna dei referti X 1 X 1 X 1 X 1 X Percentuale di operatori che denunciano sprechi di tempo Percentuale di reparti nei quali l'accesso all'acquisizione di notizie cliniche da parte dei familiari è costante e libero Percentuale di reparti nei quali viene assegnato un medico di riferimento Percentuale di reparti nei quali viene assegnato un operatore sanitario di riferimento Percentuale di unità operative di degenza che hanno rilevato il gradimento degli utenti rispetto alla qualità dei servizi Percentuali di segnalazioni/reclami relative ai tempi di attesa sul totale delle segnalazioni/reclami. 10 11 12 13 14 15 X 1 1 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 1 1 X X 70 1 Prevenzione sicurezza O 8 Tutela dei diritti P 7 Continuità assistenziale H 6 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 5 Partecipazione, coinvolgimento P 4 Appropriatezza H 3 Informazione Utenti 2 Comfort , struttura e e servizi disponibili P Percentuale di divisioni di degenza sprovviste di ripostigli per deposito temporaneo della biancheria sporca e delle medicazioni 1 Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Indicatori Assi2 Percorsi diagnostico-terapeutici relativi a malattie croniche (diabete, broncopneumopatia ostruttiva, scompenso cardiaco congestizio, ecc.) P O Altro P O Altro P O Altro P C Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P O S Protocolli o linee-guida per il controllo delle infezioni ospedaliere P Utenti C.P. P Utenti Altro Realizzazione negli ultimi due anni di una indagine sulla soddisfazione degli utenti circa il servizio domiciliare Realizzazione negli ultimi due anni di una indagine sulla soddisfazione degli utenti e dei familiari Percorsi diagnostico-terapeutici relativi a malattie tumorali Presentazione dei risultati del controllo di qualità nel corso della Conferenza dei Servizi Presentazione, negli ultimi due anni di una indagine sulla soddisfazione degli utenti e dei familiari Risultati resi pubblici Prestazioni con prenotazione sospesa negli ultimi 30 gg 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X X Prestazioni diagnostiche-terapeutiche con prenotazione sospesa negli ultimi 30 gg Prospetto aggiornato delle specialità/figure professionali presenti nella struttura sanitaria (nell’atrio principale) Prospetto riassuntivo aggiornato nell’atrio dei servizi e degli uffici presenti Prospetto riassuntivo aggiornato nell’atrio dei servizi e degli uffici presenti nella sede di distretto Protocolli d’intesa con organizzazioni di cittadini 1 X 1 X 1 1 1 1 1 1 X 1 X 1 X 1 1 1 1 X 1 X X X 71 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 1 1 1 1 P O Altro P O Altro P Utenti Altro P A Altro P Utenti Altro P C Altro P C Altro P C Altro P Utenti Altro P Utenti Altro Realizzazione nel presidio di esperienze di accreditamento volontario o di certificazione basate su uno dei modelli attualmente esistenti al livello internazionale (ISO 9000, EFQM) Registrazione di errori, quasi errori, incidenti da cause organizzative, eventi sentinella Registro dei Ricoveri programmati presso Direzione Sanitaria o U.O. consultabile nel rispetto della riservatezza dei nominativi contenuti 8 9 10 11 12 13 14 15 X X X Riunioni periodiche tra rappresentanti delle organizzazioni civiche e rappresentanti dell’azienda su tematiche generali o particolari Sono organizzate giornate di confronto pubblico su particolari ricerche o su particolari attività svolte dal Presidio Ospedaliero. Sono organizzate iniziative di comunicazione su temi specifici (esempio: donazione di sangue, donazione di organi, banking tessutale, ecc.) con la partecipazione di Associazioni di volontariato o di difesa dei cittadini. Sono organizzate iniziative sulla prevenzione, con la partecipazione di Associazioni di volontariato e di difesa dei cittadini (Seminari, Convegni, manifestazioni, ecc.) con cadenza almeno annuale. Studi di carattere valutativo sulle cartelle cliniche/schede di dimissioni ospedaliere Sulla base di tali analisi sono stati attivate misure nella direzione del miglioramento. Svolgimento negli ultimi tre anni di iniziative rivolte ai medici di famiglia per favorire l’accesso dei malati cronici ai servizi sanitari 1 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 1 1 X X X 72 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 P A A Altro P Utenti H P Utenti H P O H P Utenti Altro P O Altro Viene diramata la normativa di specifica competenza con note esplicative o eventuali circolari applicative interne. % di richieste d’aiuto allo sportello informativo per l’espletazione delle procedure su totale delle prestazioni Percentuale di operazioni chirurgiche elettive rimandate per ragioni non mediche il giorno stesso dell’intervento Utenti Altro P A Altro 9 10 11 12 13 14 15 X 1 1 X 1 1 X 1 1 1 1 X 1 X X 1 1 X X 1 1 X 1 Richiesta formale dell’azienda alle organizzazione dei cittadini per la designazione dei propri rappresentanti presso il Comitato etico X 73 Prevenzione sicurezza 8 Tutela dei diritti 7 Continuità assistenziale 6 Una o più richieste formali negli ultimi due anni da parte dell’azienda alle organizzazioni dei cittadini di suggerimenti o pareri su problemi, progetti da realizzare, ecc. Valutazione a intervalli regolari dell'intensità del dolore nei pazienti ricoverati Vengono seguite procedure di registrazione finalizzate a monitorare il percorso diagnostico/terapeutico seguito dal cittadino utente che è stato ricoverato. Vengono utilizzati percorsi differenziati all’interno del Presidio Ospedaliero per operatori e degenti da un lato e per visitatori dall’Utenti. P P 5 Personalizzazione e umanizzazione Altro Una o più richieste formali negli ultimi due anni da parte dell’azienda alle organizzazioni dei cittadini per la partecipazione a commissioni di studio/gruppi di lavoro 4 Partecipazione, coinvolgimento Tra gli strumenti informativi rivolti alla cittadinanza, l’Azienda predispone una rivista periodica. 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione C 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 P Soggetti3 Assi2 P O Altro P Utenti C.P. 8 9 10 11 12 13 14 15 Aggiornamento formazione addetti al front-office con cadenza almeno quinquennale (livello soglia 10% del personale). Family doctor, same day service Patient, organisations, involved in decision making Percent AMI and CHF patients with lifestyle counselling documented in record Percentage of discharge letters sent to General Percentage of women breastfeeding at discharge Percentuale di reparti nei quali l'accesso all'acquisizione di notizie cliniche da parte dei familiari è costante e libero Readily accessible register of legit doctors Self-assessment of WHO Baby Friendly standards Patients with operations cancelled for non-medical reasons on the day of, or after, admission Delayed discharge from hospital for people aged 75 or over, per 1000 of those aged 75 or over and not in hospital First outpatient appointments for which patient did not attend, percentage. P A Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P G H P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti H P Utenti H Percentage of category A calls receiving a response within 14 minutes (urban) or 19 minutes (rural). Percentage of category A calls getting a first response within 8 minutes. P Utenti H Continued implementation of the Improving Working Lives standard. X X 1 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 74 1 1 X X 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 P Utenti H P Utenti C.P. P Utenti Altro P B Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti H P Utenti H P Utenti H P Utenti Altro P Utenti H P Utenti Altro Percentage of category B/C calls receiving a response (if one is required) within the national 14 (urban) or 19 (rural) minute target. Percentage of GP urgent calls receiving a response within the national 15 . Percentage of written complaints for which a local resolution was completed within 20 working days. Compliance to recommended child protection systems and procedures. Call answering time: reporting and monitoring. Participation in selected audits (eg the joint ASA/JRCALC National Clinical Audit of patients suffering a suspected Myocardial Infarction and the new joint ASA/JRCALC National Cardiac Arrest Audit). Percentage of frontline ambulances with 12-lead ECG equipment Percentage of patients waiting less than twelve hours for admission via A&E as an emergency following decision to admit. Percentage of patients seen within two weeks of urgent GP referral for suspected cancer to first outpatient appointment with a specialist. The percentage of first outpatient appointments that were pre-booked and the percentage of elective (inpatient and daycase) admissions that were prebooked. Percentage of elective admissions cancelled on the day of, or after, admission for non-clinical reasons. Percentage of day cases that were prebooked. 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 1 X 1 1 X Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 1 X 1 X 1 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 75 P Utenti H P Utenti H P O Altro Measurement of patients waiting more than 9 months throughout the year for revascularisation. Number of patients who have been waiting less than 6 months for an inpatient ordinary or day case admission as a percentage of the number of patients waiting for an inpatient ordinary or day case admission. The extent of participation in selected clinical audits. P O Altro P O Altro P Utenti Altro Percentage of consultants who have completed an annual appraisal and have an agreed Personal Development Plan. Care plans are held on a central database which is regularly updated and available 24 hours a day. Percentage of first outpatient appointments that were pre-booked. P Utenti Altro Proportion of patients on enhanced Care Programme Approach with their own copy of their written care plan. P O C.P. P O C.P. P Delayed transfers of care O Altro PCT-agreed and established (written) arrangements to ensure transition of care for service users between Adult and Older People's Mental Health services. PCT-agreed and established (written) arrangements to ensure transition of care for service users between Child and Adolescent Mental Health Services and Adult services. All staff managing services and involved in working directly with children and young people need to show compliance to recommended child protection systems and procedures. 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 X 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 P Indicatori Accessibilità Assi2 X X 1 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 76 1 1 P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti C.P. P Utenti C.P. P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti S P Utenti C.P. P C Altro P Utenti Altro P Utenti Altro P Utenti Altro Percentage of consultants who have completed an annual appraisal and have an agreed Personal Development Plan. Percentage of occupied floor area below function suitability standard B. Percentage of patients able to be offered a routine appointment to see a GP within two working days. Percentage of patients able to be offered a routine appointment to see a primary care professional within one working day. Number of smokers who quit at fourweek follow-up with the NHS smoking cessation services (performance against plan). Number of patients who have been waiting less than 6 months for an inpatient ordinary or day case admission as a percentage of the number of patients waiting for an inpatient ordinary or day case admission. Percentage of women aged 25-64 screened for cervical abnormalities. GP practices with clinical audit data that describes the provision of appropriate lifestyle advice and systematic treatment regimes. Assessment of the effective use of health equity auditing in service planning, commissioning and delivery in order to tackle health inequalities. Percentage of items of equipment and adaptations delivered within seven days. Percentage of GPs appraised during 2003/04. Completeness of trust coding for ethnicity in workforce datasets. 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 1 1 X 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 1 1 1 X X X X 1 X 1 77 P Utenti H R Utenti H R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti C.P. % di assistiti soddisfatti del proprio medico di base (M) Utenti H R Utenti Altro R Utenti H % di pazienti che, dopo la registrazione al triage, abbandonano la sala d’attesa prima di essere visitati da un medico e senza darne comunicazione % di utenti “poco o per nulla soddisfatti” rispetto a ciascuna variabile analitica di gradimento, con sintesi per singolo fattore e per tutti i fattori dell’ambito considerato (poco o per nulla soddisfatti in almeno una delle variabili analitiche del fattore o dell’intero questionario), P Comfort alberghiero: Tutte le variabili… 9 10 11 12 13 14 15 Prevenzione sicurezza 8 Tutela dei diritti 7 Continuità assistenziale 6 Personalizzazione e umanizzazione 5 Partecipazione, coinvolgimento 4 Appropriatezza 3 Informazione 2 Percentuale di unità operative di degenza che hanno rilevato il gradimento degli utenti rispetto alla qualità dei servizi percentuale di divisioni di degenza dove sono avvenuti suicidi di degenti negli ultimi 12 mesi Results of AEP for geriatric patients Results of audit of discharge preparation % di assistiti che si sentono in “mani sicure” ricorrendo ai servizi della propria azienda sanitaria (S) R 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 X X 1 X X X 1 X 1 1 X 1 1 1 1 X 1 1 X X 78 1 1 R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R O Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro Cortesia del medico, continuità di assistenza degli infermieri, cortesia degli infermieri, competenza degli infermieri, disponibilità ad ascoltare degli infermieri, tempestività di risposta degli infermieri, vitto, pulizia servizi igienici, frequenza del cambio, pulizia delle stanze, pulizia degli ambienti comuni, orari delle visite, orari dei pasti, orari delle terapie, orari delle pulizie, orari del sonno, accesso ai servizi, tempi di attesa per il ricovero, tranquillità e privacy, rispetto della persona e della dignità, adeguatezza delle informazioni ricevute, qualità delle informazioni ricevute, semplicità delle procedure amministrative Diminuzione percentuale dei pazienti in lista di attesa per ricovero rispetto all’anno precedente giudizi nei confronti dell'adeguatezza delle procedure di scambio di informazioni 8 9 10 11 12 13 14 15 x 1 X 1 1 giudizio degli operatori sull'adeguatezza della durata della degenza Grado di soddisfazione circa la chiarezza e la completezza delle informazioni avute sui tempi degli esami, degli accertamenti e della terapia Grado di soddisfazione circa la chiarezza e la completezza delle informazioni avute sulla diagnosi Grado di soddisfazione circa la chiarezza e la completezza delle informazioni avute sulla terapia grado di soddisfazione circa la chiarezza e la completezza delle informazioni avute sugli aspetti logistici Grado di soddisfazione circa la chiarezza e la completezza delle informazioni avute sulle cure da effettuare dopo le dimissioni 79 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 R Utenti Altro Grado di soddisfazione circa la tutela della riservatezza dei degenti X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti degli esiti sanitari X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti degli orari della giornata X 1 R Utenti Altro X 1 R Utenti Altro X 1 R Utenti Altro X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti dei rapporti con gli uffici amministrativi Grado di soddisfazione nei confronti dei rapporti tra medici ospedalieri e medici curanti Grado di soddisfazione nei confronti dei rifornimenti di materiale sanitario di consumo Grado di soddisfazione nei confronti del grado di areazione e della temperatura del luogo di ricovero X 1 R Utenti Altro X 1 R Utenti H Grado di soddisfazione nei confronti del locale del ricovero Grado di soddisfazione nei confronti del modo in cui gli infermieri trattano i degenti X 1 R Utenti H X 1 R Utenti H X 1 R Utenti H Grado di soddisfazione nei confronti del modo in cui i medici trattano i degenti Grado di soddisfazione nei confronti del modo in cui il personale ausiliario tratta i degenti Grado di soddisfazione nei confronti del modo in cui l'Utenti personale tratta i degenti X 1 4 80 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 Prevenzione sicurezza Altro 3 Tutela dei diritti Utenti 2 Continuità assistenziale R Grado di soddisfazione circa la chiarezza e la completezza delle informazioni riportate sulla segnaletica interna ed esterna al complesso sanitario 1 Personalizzazione e umanizzazione Partecipazione, coinvolgimento Appropriatezza Informazione Comfort , struttura e e servizi disponibili Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Indicatori Assi2 Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti R 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 Grado di soddisfazione nei confronti della disponibilità degli infermieri X 1 Grado di soddisfazione nei confronti della disponibilità dei medici Grado di soddisfazione nei confronti della disponibilità delle attrezzature sanitarie Grado di soddisfazione nei confronti della disponibilità e del funzionamento dei telefoni Grado di soddisfazione nei confronti della distanza del letto dai servizi igienici Grado di soddisfazione nei confronti della dotazione di macchinari e di strumenti Grado di soddisfazione nei confronti della dotazione di materiale sanitario di consumo X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 Altro Grado di soddisfazione nei confronti della durata della degenza X 1 Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti della localizzazione dell'ospedale X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti della manutenzione dei locali X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti della professionalità degli infermieri X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti della professionalità dei medici X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti della qualità del cibo X 1 81 Prevenzione sicurezza R 7 Tutela dei diritti Altro 6 Continuità assistenziale Utenti 5 Personalizzazione e umanizzazione R 4 Partecipazione, coinvolgimento Grado di soddisfazione nei confronti della considerazione in ospedale delle abitudini di vita dei degenti 3 Appropriatezza H 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 R Indicatori Accessibilità Assi2 Altro R Utenti R 8 9 10 11 12 13 14 15 Grado di soddisfazione nei confronti della quantità del cibo Grado di soddisfazione nei confronti della quantità di infermieri presenti nel servizio Grado di soddisfazione nei confronti della quantità di medici presenti nel servizio X 1 X 1 X 1 Altro Grado di soddisfazione nei confronti della tranquillità del luogo di ricovero X 1 Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti dell'accessibilità degli ascensori X 1 R Utenti Altro X 1 R Utenti Altro X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti delle condizioni di riservatezza Grado di soddisfazione nei confronti delle possibilità di accesso dei parenti dei degenti Grado di soddisfazione nei confronti dell'identificabilità degli operatori sanitari X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti dell'igiene dei bagni X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti dell'igiene dei locali di ricovero X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti dello spazio a disposizione X 1 R Utenti Altro Grado di soddisfazione nei confronti dell'uso di tecnologie avanzate X 1 R O Altro Grado di soddisfazione professionale con riferimento ai rapporti con i colleghi X 1 R O Altro X 1 R O Altro Grado di soddisfazione con riferimento al grado di Grado di soddisfazione con riferimento al economico X 1 professionale autonomia professionale trattamento 82 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti R 6 Continuità assistenziale Altro 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento R 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 R Indicatori Accessibilità Assi2 Altro R O Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R O Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti H R Utenti S Livello generale di soddisfazione professionale Numero dei reclami che hanno ricevuto una risposta esaustiva entro 30 gg dall’invio all’azienda su totale reclami ricevuti nel mese di marzo 2004 Numero dei reclami che hanno ricevuto una risposta esaustiva entro il numero di giorni previsto dalla Carta dei servizi su totale reclami ricevuti nel 2004 Numero di casi di soggetti colpiti da piaghe da decubito dal secondo grado in su durante il ricovero (*100) su Numero di pazienti dimessi nel periodo Numero di donne sottoposte a screening per la diagnosi precoce di tumore al seno (*1000) su Popolazione target S Numero di donne sottoposte a screening per la diagnosi precoce di tumore all'utero su Popolazione target R Utenti 8 9 10 11 12 13 14 15 Grado di soddisfazione professionale con riferimento alle opportunità di aggiornamento professionale Grado di soddisfazione professionale con riferimento alle possibilità di carriera X 1 X 1 Grado di soddisfazione riguardo alle cure date durante la degenza X 1 Grado di soddisfazione riguardo alle cure ricevute durante la degenza L’indagine ha condotto ad azioni di miglioramento. Livello di soddisfazione maturato dagli utenti del percorso di emergenza (indice complessivo di tre livelli: Percorso complessivo; Accoglienza e Privacy; Personale medico e infermieristico) X 1 Prevenzione sicurezza O 7 Tutela dei diritti R 6 Continuità assistenziale Altro 5 Personalizzazione e umanizzazione O 4 Partecipazione, coinvolgimento R 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 O 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 R Indicatori Accessibilità Assi2 X X 1 X 83 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 R Utenti H R Utenti H R Utenti H R Utenti C.P. R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti H R Utenti Altro R Utenti H R Utenti H R Utenti H Numero di pazienti che aspettano in pronto soccorso più di dodici ore un letto ospedaliero dopo la decisione di ammettere Numero di pazienti che aspettano più di 12 mesi per un intervento di rivascolarizzazione cardiaca Numero di pazienti che hanno aspettato il ricovero più di 12 mesi (standard: al massimo 2 casi). Numero di pazienti che hanno aspettato una visita ambulatoriale più di 21 settimane Numero di soggetti coinvolti nella campagna di prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari (*1000) su popolazione target Percentuale di degenti che hanno atteso più di 15 gg. per ricoveri programmati (oppure più di x giorni, con x determinato in base alla media delle situazioni migliori per tipologia) Percentuale di pazienti che aspettano meno di nove mesi per un intervento di rivascolarizzazione cardiaca Percentuale di pazienti che aspettano per meno di 6 mesi un ricovero 9 10 11 12 13 14 15 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 84 Prevenzione sicurezza 8 Tutela dei diritti 7 Continuità assistenziale 6 X Numero di soggetti colpiti da piaghe da decubito dal secondo grado in su durante il ricovero su numero pazienti nell’anno Numero medio di giorni entro i quali viene consegnata la cartella clinica al paziente dal giorno della richiesta Percentuale dei pazienti dei servizi di salute mentale inseriti nel programma CPA cui è stato consegnato il piano di trattamento scritto 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 Utenti H R Utenti S Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti C.P. R Utenti C.P. R Utenti C.P. R Utenti Altro Percentuale di pazienti che passano più di quattro ore in pronto soccorso prima delle dimissione, del trasferimento o dell’ammissione Percentuale di pazienti con diagnosi di cancro della mammella che sono trattate entro un mese dalla diagnosi Percentuale di pazienti con sospetto di angina pectoris visti in un centro cardiologico a rapido accesso entro due settimane dalla richiesta del medico di medicina generale Percentuale di pazienti con un’operazione chirurgica elettiva rimandata per ragioni non mediche non operati entro un mese dalla data di cancellazione Percentuale di pazienti trasfusi (esclusi gli autotrasfusi) sul totale dei pazienti operati per protesi d’anca, by-pass coronarico, colecistectomia. Percentuale di pazienti visitati ambulatorialmente da uno specialista ospedaliero entro 2 settimane dall’invio urgente da parte del medico di medicina generale per sospetto di cancro Percentuale di pazienti visti dal loro medico di medicina generale entro 48 ore dalla richiesta Percentuale di persone con riconoscimento del diritto ad avere un ausilio a cui è stato consegnato entro tre settimane Percentuale di prime visite specialistiche ambulatoriali per le quali i pazienti hanno aspettato meno di 14 settimane dall’invio da parte del medico generale Percentuale di reclami scritti con chiusura del caso entro 20 giorni 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 X 1 85 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 R R Soggetti3 Assi2 Altro R Utenti Altro Tempi di attesa per esami diagnostici e percorsi per l'accesso differenziato in rapporto alla gravità e all'urgenza R Utenti Altro Tempi di attesa per esami diagnostici in regime intramoenia Tempi di attesa per l’inizio della valutazione diagnostica multidisciplinare dopo il colloquio iniziale (eventualmente secondo l’accesso differenziato in rapporto alla gravità e all'urgenza) R Utenti Altro R Utenti C.P. R Utenti Altro 8 9 10 11 12 13 14 15 X 1 X 1 X Tempi di attesa per le psicoterapie Tempi di attesa per interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario/day surgery 86 1 Prevenzione sicurezza Utenti 7 Tutela dei diritti R Punteggio di qualità del cibo secondo i criteri PEAT Tassi di prevalenza (per 1.000 ab.) di soggetti soddisfatti della medicina di famiglia per quanto riguarda: tempi di attesa nello studio del medico, reperibilità del medico, disponibilità a fornire informazioni del medico, disponibilità a fornire visite a domicilio del medico, accuratezza delle visite del medico, competenza professionale del medico, qualità della visita del medico, grado di soddisfazione dei cittadini per il medico di base, percentuale di ricoverati in ospedale che si sono dichiarati soddisfatti, frequenza delle visite del medico in ospedale, accuratezza del medico, competenza professionale del medico, disponibilità ad ascoltare del medico 6 Continuità assistenziale Altro 5 Personalizzazione e umanizzazione Utenti 4 Partecipazione, coinvolgimento R Punteggio dell’intero ospedale per la pulizia, secondo i criteri PEAT 3 Appropriatezza Altro 2 Informazione Servizio4 Utenti 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Soggetti3 R Indicatori Accessibilità Assi2 1 X 1 X 1 X 1 1 1 X 1 1 1 X 1 Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro Tempo massimo di attesa per il rilascio della cartella clinica dopo la dimissione R Utenti Altro R Utenti Altro Tempo medio di attesa per il pagamento del ticket Tempo medio di attesa per il rilascio dei referti degli esami R Utenti Altro Tempo medio di attesa per il rilascio della cartella clinica dopo la dimissione R Utenti Altro Major non-acute operations R Utenti Altro R Utenti Altro Tempi di attesa per l’avvio del progetto riabilitativo dopo la conclusione della valutazione diagnostica iniziale Tempi massimi di attesa per il X 8 9 10 11 12 13 14 15 X X 1 1 X X X 1 X 1 1 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 X 1 1 X 1 1 1 X 1 X X 87 1 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza Utenti 2 Informazione R Tempi di attesa per l’intervento di coloro che hanno subito una precedente cancellazione dello stesso per ragioni non cliniche Tempi di attesa per le certificazioni medico legali dal momento della diagnosi Tempi di risposta alla richiesta di aiuto/intervento domiciliare per pazienti già in carico (solo per i centri di salute mentale) Tempi massimi di attesa per il pagamento del ticket Tempi medi di attesa per il pagamento del ticket Tempi medi/massimi di attesa per : prestazione in PS, ricovero in UO, allo sportello, visite ambulatoriali, visite specialistiche, consegna referti, ricovero e prime prestazioni, visite entro determinati standard temporali per patologie specifiche (vedi pazienti oncologici) Tempo massimo di attesa per il rilascio dei referti degli esami 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 1 1 1 1 1 1 8 9 10 11 12 13 14 15 Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 pagamento del ticket Altro Tempo di attesa previsti per l’erogazione di ausili e dei presidi necessari all’assistenza domiciliare Tempo medio dal momento di richiesta di attivazione dell’assistenza domiciliare integrata al momento di attivazione del programma Waiting time for selected tracers (median): CABG, breast cancer surgery, cataract, hip replacement Patients who less than 2 hours for emergency admissions (through A&E) X 1 Utenti C.P. Percentage of outpatients seen within 13 weeks of GP referral. X 1 Utenti Altro Percentage of those on waiting list waiting 12 month or more. X 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 X 1 1 R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti R R R Utenti H R Utenti H R Utenti H R Utenti H R Utenti Altro Measurement of the breaches of the 21week target for first outpatient appointment throughout the year and the measurement of the breaches of the 17-week target for first outpatient appointment as at the 31st March 2004. Measurement of the breaches of the 12 month target for an elective inpatient or day case admission throughout the year and the measurement of the breaches of the 9 month target for an elective inpatient or day case admission as at 31st March 2004. Percentage of patients waiting 4 hours or less in A&E from arrival to admission, transfer or discharge. The percentage of patients admitted to hospital via A&E within 4 hours of decision to admit. Average of scores for the infection control standards/criteria. X 1 1 1 1 X 1 1 1 1 X X 1 1 88 1 R Utenti C.P. R Utenti Altro R Utenti Altro R B Altro R Utenti Altro R Utenti Altro R Utenti Altro Percentage of expected first consultant outpatients appointments for which patient did not attend (for Mental Health sector activity). Compliance with objectives set to support the elimination of mixed sex accommodation in general wards. 3-year average suicide rate for mental health inpatients and recently discharged patients. Trusts assessed on the completeness and quality of their returns to the Child and Adolescent Mental Health service mapping. Trusts assessed on their progress towards full implementation of Crisis Resolution Teams. Completeness of trust coding for ethnicity in patient and workforce datasets. Percentuale di segnalazioni/reclami relativi ai tempi di attesa 8 9 10 11 12 13 14 15 X Prevenzione sicurezza 7 Tutela dei diritti 6 Continuità assistenziale 5 Personalizzazione e umanizzazione 4 Partecipazione, coinvolgimento 3 Appropriatezza 2 Informazione 1 Comfort , struttura e e servizi disponibili Indicatori Accessibilità Servizio4 Soggetti3 Assi2 1 X 1 1 X 1 X 1 X 1 1 X 1 1 89 1