Educare al Mondo Proposte per l’inserimento di studenti stranieri nelle classi italiane Edizione 2011 Questa pubblicazione nasce dalle vivaci testimonianze e dalle esperienze di ospitalità di studenti stranieri promosse e sostenute da dirigenti scolastici, docenti e volontari dell’Associazione. Intercultura ringrazia tutti per il prezioso contribuito e in particolare Bridget Adderley e l’Istituto Magistrale “Duca degli Abruzzi” di Treviso, Gabriella Beccari e Silvana Serra. Indice CAPITOLO 1 - La cornice di riferimento Una scuola con alti obiettivi educativi Studenti stranieri e… “studenti stranieri” Questa dispensa 4 4 5 5 CAPITOLO 2 - Gli scambi nell’offerta formativa Studenti stranieri: una risorsa in più La normativa che regola gli scambi Le problematicità del confronto interculturale La collaborazione con INTERCULTURA Una Fondazione per studiare l’educazione interculturale Il referente per gli scambi e il tutor Il Consiglio di Classe L’importanza della scuola nelle esperienze di scambio 6 7 7 8 8 9 9 10 10 CAPITOLO 3 – Programmi di ospitalità di studenti stranieri Le aspettative della scuola ospitante Conoscere meglio lo studente straniero Organizzare l’inserimento dello studente straniero La scelta della classe Un piano di studio personalizzato Un patto di corresponsabilità Lo studio della lingua italiana La preparazione dei compagni di classe I primi giorni di scuola Organizzazione della didattica Problemi ricorrenti all’inizio dell’anno scolastico Ancora due parole su... Valutazione conclusiva dell’esperienza interculturale Valutazione didattica dello studente straniero Valutazione dei servizi offerti da Intercultura 11 11 11 12 12 13 13 14 14 14 15 16 16 16 17 17 CAPITOLO 4 – Valorizzare l’esperienza di ospitalità Organizzazione di attività di interazione in altre classi Visibilità nel territorio alla collaborazione fra scuola e INTERCULTURA Eventi europei o internazionali La “settimana di scambio” Coinvolgimento negli Open days Collaborare con INTERCULTURA nella promozione degli scambi 18 18 18 18 19 19 19 CAPITOLO 5 – I servizi e i programmi di Intercultura Due istituzioni a confronto su obiettivi educativi condivisi Rapporti con il Responsabile delle relazioni con la scuola di INTERCULTURA Seminari di formazione 20 20 20 21 I programmi di Intercultura Programmi di studio all’estero Le borse di studio Le destinazioni Il sostegno alle scuole che inviano propri alunni all’estero Gli scambi di classe Conclusioni 22 22 22 22 22 22 23 SCHEDE OPERATIVE 25 C APITOLO 1 - La cornice di riferimento 4 Premessa “Se nelle scuole italiane non fosse presente quel 3,5% di studenti immigrati sarebbe o non sarebbe necessario introdurre forti elementi di educazione al dialogo tra le culture nella scuola del nostro Paese?”1 La risposta è sì, sarebbe necessario anche in assenza di flussi migratori. Lo esigono infatti i processi di unificazione europea e quelli più generali di globalizzazione, che porteranno sempre più gli adulti di domani a vivere in una interazione quotidiana con persone, prodotti e informazioni provenienti da tutto il mondo. INTERCULTURA: un’Associazione con alti obiettivi educativi e alti standard di qualità Lo strumento per promuovere l’educazione interculturale - scelto da INTERCULTURA - è lo scambio tra giovani in una età, l’adolescenza, in cui la loro personalità è in evoluzione e presenta forti componenti di curiosità, flessibilità, apertura e cambiamento. Durante lo scambio, i giovani vengono inseriti in famiglie e scuole di un Paese diverso dal proprio e accedono, tramite queste due istituzioni educative, ai comportamenti e ai valori che sono alla base della realtà culturale del Paese che li ospita. In questo modo essi imparano a diventare cittadini più sensibili alle tematiche proprie del confronto fra popoli diversi, più capaci di interagire con esse con la consapevolezza della propria identità culturale e del valore delle identità culturali altrui, più preparati ad assumersi nuove e diverse La nostra definizione di responsabilità. Gli obiettivi educativi di questi programmi sono dunque alti: attraverso un’immersione guidata “educazione interculturale”: in una cultura diversa dalla propria, i giovani imparano a relativizzare le proprie conoscenze e a percepire le L’educazione interculturale è la differenze come elemento di ricchezza su cui crescere e formazione alla pratica, allo maturare piuttosto che come stranezze di cui diffidare. studio e agli effetti dello scambio e del confronto fra culture. INTERCULTURA propone e guida queste esperienze dal 1955 collaborando e sostenendo gli studenti, le famiglie È la capacità di garantire la e le scuole che vi partecipano attraverso i suoi volontari, convivenza di culture diverse i suoi seminari di formazione e i suoi materiali. con arricchimento reciproco. Una scuola con alti obiettivi educativi È lo strumento essenziale per costruire il dialogo fra culture. La scuola che abbraccia l’educazione interculturale in tutte le sue accezioni e che sostiene lo scambio di giovani come potente strumento di confronto interculturale, partecipa a pieno titolo alla promozione della “società della conoscenza” e alla realizzazione degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio Europeo a Lisbona. Obiettivi che, come è noto, mirano a migliorare la qualità e l'efficacia dell’istruzione, aprendo la scuola al mondo esterno per permettere ai giovani di affrontare le sfide della globalizzazione e la rapida trasformazione sociale in atto con equilibrio, capacità critica e consapevolezza. 1 Audizione di rappresentanti dell’Associazione INTERCULTURA Onlus presso la VII Commissione Permanente Istruzione pubblica del Senato - Indagine conoscitiva sull’integrazione e il dialogo tra culture e religioni diverse nel sistema italiano di istruzione. 2 Maggiori informazioni su www.intercultura.it. Studenti stranieri e… “studenti stranieri” Lo studente che partecipa a programmi di scambio proposti da INTERCULTURA è un giovane ben inserito nella sua famiglia e nella scuola di origine, curioso e motivato a conoscere la cultura italiana. Viene inserito nella scuola italiana a tutti gli effetti per impegnarsi nello studio come i suoi compagni: andrà quindi valutato ma non ha bisogno di essere promosso perché al termine dell'esperienza rientra nel suo Paese: ritorna alla sua cultura e vi porta un po’ della nostra quale testimone di confronto e dialogo interculturale. Va segnalato che quando si parla di educazione interculturale nella scuola, oggi ci si riferisce più spesso ai processi di integrazione di studenti immigrati piuttosto che a quelli di costruzione del dialogo interculturale: ciò è comprensibile visto il crescente fenomeno di immigrazione e l'esigenza di trovare strade che aiutino i giovani immigrati a inserirsi nel nostro sistema scolastico nel miglior modo possibile. Va però sottolineato che si tratta di percorsi differenti e che lo studente immigrato e lo studente che partecipa a programmi di scambio hanno bisogni ed esigenze diversi. Lo studente immigrato vuole rimanere nel nostro Paese e ha necessità di raggiungere al più presto risultati scolastici positivi che gli permettano di essere promosso e proseguire negli studi; ha spesso un vissuto problematico alle spalle e le sue modalità di integrazione sono spesso volte a smussare più che ad analizzare le sue diversità culturali, per favorire un'accettazione veloce e indolore della sua presenza da parte di docenti e compagni. Esiste però un'area di obiettivi e necessità comuni a tutti gli studenti stranieri che vengono inseriti nella scuola italiana: • conoscere bene il funzionamento della scuola e la sua offerta formativa • studiare bene e in tempi rapidi l'italiano • essere messi in grado di seguire le lezioni al più presto • trovare flessibilità, sostegno, apertura e disponibilità da parte degli organi scolastici • socializzare e trovare amici • essere valutati anche nelle competenze trasversali acquisite e nei progressi fatti • essere considerati, da parte della scuola, come una risorsa per la motivazione e la crescita degli altri studenti e dei docenti. Questa dispensa Questa dispensa è pensata per facilitare l’inserimento degli studenti stranieri partecipanti ai programmi di scambio organizzati da INTERCULTURA: prevede una parte esplicativa e alcune schede operative che possono essere duplicate e utilizzate in classe da singoli insegnanti o in co-presenza e che contengono indicazioni di percorso e per la valutazione. Sono inoltre stati segnalati molti spunti per approfondimento sul sito www.intercultura.it nella sezione dedicata alle scuole. La dispensa offre inoltre molte indicazioni su quell'area comune sopra citata e crediamo quindi di poter affermare che almeno parte di essa potrà essere utilizzata per sostenere e valorizzare la presenza di tutte le culture diverse all’interno della scuola, a prescindere da chi ne è portatore, con vantaggio dell’intera comunità scolastica. 5 C APITOLO 2 - Gli scambi nell’offerta formativ a 6 La proposta educativa della scuola oggi non può prescindere dalla formazione alla educazione interculturale: la nostra è una società multiculturale e i nostri giovani devono sapersi relazionare con giovani stranieri che vengono ad abitare nelle nostre città così come in futuro dovranno saper approfittare di tutte le opportunità di studio e di lavoro che verranno loro offerte in Italia o all’estero. In una scuola che intenda essere interculturale “sotto la voce interculturalità, possono trovare spazio e sistemazione problematiche attinenti, ad esempio, a integrazione degli immigrati, educazione alla mondialità, mobilità studentesca internazionale, scambi di classi, stages all'estero, viaggi d'istruzione. Esistono infatti significative connessioni tra le diverse voci, almeno sotto due diversi profili: dal punto di vista valoriale e dal punto di vista degli strumenti utilizzabili (…)3”. IPOTESI PER UN CENSIMENTO DELLE “RISORSE INTERCULTURALI” PRESENTI NELLA SCUOLA: • • • • • • • • Quanti studenti stranieri sono presenti a scuola? - studenti immigrati - studenti partecipanti a programmi di scambio di lunga durata (un anno scolastico) - studenti partecipanti a programmi di scambio di breve durata (bimestre, trimestre, semestre) - altri … Quanti sono i Paesi rappresentati? Sono state analizzate le caratteristiche e i bisogni di questi studenti? - livello di conoscenza dell’italiano - conoscenza di lingue veicolari - studi precedenti - obiettivi - esigenze tecnico-amministrative e didattiche per ciascuno - … Sono state definite le competenze necessarie per gestire le diverse tipologie di studenti stranieri e eventualmente le modalità di collaborazione con enti/associazioni esterne (es. INTERCULTURA)? Sono stati definiti obiettivi e necessità comuni per studenti immigrati e studenti partecipanti a scambi? C’è consapevolezza delle competenze che la scuola può acquisire grazie alla presenza di studenti stranieri? Sono state definite alcune procedure di base per l’inserimento degli studenti stranieri? La presenza degli alunni stranieri e le scelte interculturali sono state valorizzate nel POF? Questa scuola vuole certamente crescere nella conoscenza di culture “altre”, nella consapevolezza della propria identità, nelle buone pratiche di confronto interculturale e deve essere capace di valorizzare tutti gli aspetti educativi dello scambio. Si propone dunque obiettivi fortemente ideali che vanno sostenuti da una adeguata struttura organizzativa per permettere il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutte le componenti della scuola: studenti italiani e stranieri, genitori, docenti e non docenti. 3 Mobilità studentesca e successo formativo, INVALSI in collaborazione con ANP e INTERCULTURA, a cura di Lina Grossi e Silvana Serra, Armando editore, Roma 2002. Studenti stranieri: una risorsa in più La presenza di un alunno straniero costituisce un’importante opportunità perché offre a tutti – anche a coloro che non possono o non vogliono partecipare a programmi di studio all’estero – la possibilità di sperimentare un laboratorio quotidiano di confronto su abitudini e valori diversi. Un confronto che sollecita, come prioritariamente richiesto da tutte le istituzioni italiane ed europee, la pratica di comportamenti interculturali corretti negli alunni e nei docenti. Promuovere la dimensione internazionale e interculturale dell’educazione è un impegno che va sostenuto da competenze e capacità diverse e che va esplicitato e affermato nel territorio in cui opera4 la scuola. Un percorso che richiede la consapevolezza che il confronto con le diversità pone problemi “altri” rispetto a quelli cui siamo abituati e che la loro soluzione passa attraverso comportamenti analitici, flessibili e trasparenti. Modi di agire che portano ad arricchire le conoscenze e le competenze delle scuole attraverso l’analisi di dati, di materiali, di metodologie diverse e la raccolta di buone pratiche: un archivio vario e importante che entrerà a far parte del patrimonio ideale e operativo di ogni scuola. La normativa che regola gli scambi Le norme che regolano gli scambi sono poche. La premessa è che, con il passaggio all’autonomia scolastica, le istituzioni scolastiche “provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni e disciplinano, nel rispetto della legislazione vigente, le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione, il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all'estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, la valutazione dei crediti e debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi educativi internazionali.” – DPR 08.03.1999 n. 275 – art. 14, comma 2. Ciò premesso, gli scambi individuali5 sono regolamentati dalla CM n. 59 del 1 agosto 2006 – Mobilità studentesca internazionale in ingresso che dà • indicazioni per l’inserimento temporaneo di studenti stranieri nelle classi italiane. CM n. 181 del 17 marzo 1997 – Mobilità studentesca internazionale che incoraggia • la collaborazione fra la scuola che invia il giovane e quella che lo ospita e stabilisce che, ai fini della valutazione, il Consiglio di Classe rilasci un attestato di frequenza da cui risulti l'attività didattica compiuta e le conoscenze acquisite dall'alunno straniero. Legge 645, 9 agosto 1954, art. 1 che prevede l’esenzione dalle tasse scolastiche per gli • studenti stranieri 4 Vedi scheda n. 1 - Collaborazione con Intercultura nei POF – Esempi. Molte scuole hanno messo in luce gli scambi nei loro POF per valorizzare la dimensione internazionale e interculturale dell’educazione. Altri esempi sono pubblicati su www.intercultura.it. 5 Vedi scheda n. 2 – Riassunto normativo in appendice e la normativa completa sugli scambi sul sito www.intercultura.it. 7 8 Le problematicità del confronto interculturale Va sottolineato che tutte le esperienze di scambio attivano alcune dinamiche tipiche del rapporto tra culture diverse: curiosità e interesse da una parte ma anche differenze comportamentali e di valori, incomprensioni, difficoltà di comunicazione, diffidenze e, a volte, problemi. È quindi importante sostenere e facilitare comportamenti positivi di dialogo, flessibilità, analisi, disponibilità ad accettare valori diversi e a rivedere i propri comportamenti e altresì è importante essere consapevoli che i momenti critici fanno parte del percorso e del confronto: i comportamenti positivi spesso nascono da questi momenti di disorientamento, necessari per cambiare prospettiva e sciogliere quelle rigidità mentali che a volte limitano la visione del mondo a schemi banalizzanti e pregiudiziali. Le esperienze di scambio devono, quindi, essere attentamente guidate da persone preparate e sensibili nel campo dell'educazione interculturale, capaci di sostenere gli studenti durante i passaggi cruciali del loro percorso di inserimento nella nuova comunità sociale, familiare e scolastica, aiutandoli gradualmente a distaccarsi dai modelli e dalle regole cui sono abituati, a relativizzarli, a farli riflettere sulle profonde motivazioni che stimolano determinati comportamenti e valori piuttosto che altri nelle diverse culture. La collaborazione con INTERCULTURA INTERCULTURA sostiene le scuole in questo percorso e mette a disposizione la sua lunga esperienza nel settore della conoscenza e della pratica interculturale, attuando importanti investimenti nella formazione dei suoi volontari affinché possano curare con molta attenzione la collaborazione con le scuole. Le relazioni con le scuole sono seguite: • a livello locale attraverso volontari chiamati “responsabili scuola” che hanno i compiti specifici di informare, offrire sostegno e collaborare con i docenti referenti per gli scambi e/o i tutor. Ogni studente straniero inoltre viene seguito da un “assistente”: spesso è un giovane che ha partecipato a programmi di scambio che viene preposto e formato a guidare l’esperienza, spiegando le differenze di comportamenti e di valori e valorizzando le similarità; • a livello regionale attraverso i “referenti regionali” e i “formatori” per la scuola: volontari di vasta esperienza, spesso docenti o dirigenti scolastici, incaricati di sostenere i volontari nel loro territorio e di condurre seminari di formazione per presidi e docenti; • a livello nazionale in varie forme e, in particolare, attraverso la collaborazione con asso ciazioni della scuola quali ANP – Associazione Nazionale dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della scuola – LEND (Lingua E Nuova Didattica) e altre associazioni di docenti per quello che riguarda la formazione e l’aggiornamento sui temi dell’educazione interculturale e dello scambio. Una Fondazione per studiare l’educazione interculturale INTERCULTURA ha creato nel 2007 la Fondazione Intercultura6 per il dialogo interculturale e gli scambi giovanili internazionali (Onlus) per contribuire a sviluppare una cultura del dialogo attraverso ricerche, programmi e strutture che aiutino le nuove generazioni ad aprirsi al mondo e a vivere da cittadini consapevoli e preparati in una società multiculturale. La Fondazione ha condotto diverse ricerche e studi in collaborazione con prestigiose Università e istituti di ricerca, realizzato importanti convegni e avviato un Osservatorio nazio nale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca7. Il referente per gli scambi e il tutor I dirigenti scolastici che nelle loro scuole svolgono una forte opera di sensibilizzazione nei confronti di docenti, famiglie e studenti rispetto agli scambi culturali, si dotano normalmente anche di una forte struttura organizzativa. Per esempio, molte scuole hanno una “commissione interculturale” che si occupa di tutti i programmi di scambio (individuale, di classe, Comenius ecc). Più semplicemente, spesso le scuole che accolgono molti studenti stranieri e che inviano propri studenti all’estero nominano un referente per gli scambi: un docente che cura la raccolta e la diffusione delle informazioni, le procedure burocratiche, l’organizzazione generale degli scambi, la raccolta e la valorizzazione dei materiali didattici prodotti e, in generale, la coerenza di tutte le attività di scambio con quanto dichiarato nel POF. Intercultura propone alle scuole ospitanti di nominare anche un docente tutor8 che segua ogni studente straniero più da vicino, curando l’inserimento dal punto di vista didattico e sociale. Il tutor è un “facilitatore”, funge da referente per il giovane, per la famiglia ospitante, per INTERCULTURA e si coordina con il Consiglio di Classe in tutte le fasi dell’esperienza: è dunque molto utile, ma non indispensabile, che il tutor sia membro del Consiglio di Classe ospitante. 6 Cfr. http://www.fondazioneintercultura.it/ 7 Cfr. http://www.scuoleinternazionali.org/ 8 Vedi scheda n. 3 - Compiti per il tutor. 9 10 Il Consiglio di Classe I docenti del Consiglio di Classe si possono relazionare con il tutor per le attività di accoglienza, di monitoraggio, di valutazione e di valorizzazione dell’esperienza interculturale. Potranno collaborare in molti modi all’inserimento dello studente straniero anche responsabilizzando i compagni di classe sull’opportunità di aiutare lo studente straniero ad imparare velocemente l’italiano e ad inserirsi presto e bene. Lo studente straniero è una fonte di conoscenza di modi diversi di vivere e va coinvolto il più possibile nelle attività della classe, promuovendo un fertile scambio di idee. La sua presenza in classe può stimolare tutta la classe e il corpo docente a rivedere il proprio lavoro in chiave di facilitazione dell’apprendimento e può essere utile per trovare nuove risorse e strumenti per migliorare la comunicazione e aggiornare i contenuti e le metodologie adottate. L’importanza della scuola nelle esperienze di scambio In conclusione è bene ricordare che lo studente straniero che partecipa ad un programma di scambio è stato selezionato dalle Associazioni partner di INTERCULTURA e nel suo Paese è ritenuto una persona ben integrata da un punto di vista familiare e sociale, curiosa, motivata, interessata a conoscere abitudini e valori diversi, capace di adattarsi e di assumersi nuove responsabilità. IO TI INSEGNO L’ITALIANO MA TU… • • • • • • svolgi frazioni di una materia in lingua straniera (madre o veicolare); presenta parti del programma se le hai già svolte nel tuo Paese di origine; aiutaci ad avviare un contatto con la tua scuola di origine per scambiare materiali; aiutaci nella lettura di testi di letteratura straniera; aiutaci a familiarizzare con una lingua straniera; partecipa all’organizzazione di “giornate” dedicate ai grandi temi della comunità mondiale; … La famiglia e la scuola italiana • che lo accolgono, oltre che al coinvolgimento diretto nella nostra quotidianità e nelle attività educative del nostro Paese, gli offrono anche il sostegno amichevole e affettivo necessario per una esperienza positiva, dandogli quelle sicurezze che il ragazzo possiede nel suo Paese e che ha avuto il coraggio di abbandonare per un periodo più o meno lungo: un atteggiamento indifferente da parte di queste due istituzioni può influire negativamente sul suo processo di ambientamento e socializzazione, limitandone le aspettative nonché la curiosità e la responsabilizzazione che gli vengono richieste. CAPITOLO 3 – Programmi di ospitalità di studenti stranieri Le aspettative della scuola ospitante Un primo passo importante per programmare uno scambio di informazioni su Paesi, abitudini, sistemi scolastici differenti e, più in generale, per un arricchimento umano e culturale è la definizione delle aspettative della scuola ospitante: una riflessione in questo senso, con tutte le componenti coinvolte - come anche previsto dalla CM 59 del 1° agosto 2006 serve a organizzare adeguatamente l’esperienza e offre strumenti di verifica durante e a conclusione del programma. Conoscere meglio lo studente straniero Lo studente presentato da INTERCULTURA ha normalmente un buon rendimento scolastico nel suo Paese di origine. Ha scelto di partecipare allo scambio per avere accesso alla nostra cultura in modo diretto e profondo, cosa che non sarebbe possibile attraverso semplici visite turistiche. Perché la sua esperienza abbia successo deve essere messo nella condizione di sentirsi un alunno in senso pieno e non un ospite di passaggio, sia pur riconoscendo i limiti derivanti dalle diversità dei sistemi scolastici. INFORMAZIONI LOGISTICHE Assicurazione: tutti gli studenti ospitati in Italia da Intercultura sono coperti da due assicurazioni per: • Cure mediche per malattie e infortuni • Polizza per la Responsabilità Civile Nel caso in cui fosse necessario ricorrere a cure mediche per il partecipante, devono essere utilizzate strutture pubbliche e vanno avvisati immediatamente i volontari di Intercultura della zona perché informino la sede nazionale. In caso di infortuni, l’ufficio deve ricevere al più presto copia della diagnosi del medico del pronto soccorso e copia della cartella clinica. Permesso di soggiorno: per gli studenti del programma annuale e semestrale, il Centro locale di Intercultura e la famiglia ospitante aiutano lo studente extraeuropeo ad ottenere il Permesso di Soggiorno al suo arrivo in Italia e lo studente europeo a registrarsi presso il Comune di residenza. Visto: i giovani partecipanti al programma annuale e semestrale provenienti da Paesi extraeuropei ricevono il visto di ingresso valido per la durata del programma, prima di venire in Italia. Gite scolastiche: se lo studente partecipa a viaggi di istruzione all’estero, vanno verificati con molta attenzione la scadenza del visto e l’effettivo possesso del permesso di soggiorno: non è sufficiente avere fatto la sola richiesta di permesso di soggiorno. Ai fini del suo inserimento scolastico è opportuno conoscere le sue motivazioni verso questa esperienza e verso la scuola italiana: il tutor può approfondire questi argomenti in un colloquio di conoscenza9 iniziale. 9 Vedi scheda n. 4 - Suggerimenti per un colloquio di conoscenza. 11 12 Organizzare l’inserimento dello studente straniero Nel pianificare l’inserimento è importante non dare nulla per scontato. Va ricordato che: • le scuole italiane ed estere si differenziano per origine, storia, organizzazione, tradizione, approccio e metodi di insegnamento; • anche le relazioni fra studenti e docenti, la partecipazione alla comunità scolastica, le responsabilità personali e lo spirito con cui gli studenti affrontano la scuola sono spesso molto diversi da Paese a Paese; • diverse materie che fanno parte del nostro sistema scolastico non sono previste nelle scuole di provenienza dei giovani stranieri che quindi non le hanno mai studiate; • la lingua italiana non è normalmente una materia di insegnamento: per questo motivo spesso gli studenti – al loro arrivo a scuola – ne hanno una conoscenza molto limitata. L’ inserimento del giovane dovrà quindi prevedere un suo coinvolgimento graduale nell’attività didattica e un sostegno ai compagni di classe affinché si crei un clima positivo di accoglienza e assunzione di responsabilità anche degli alunni italiani nei suoi confronti. Ricordiamo gli obiettivi minimi… • • • • • • imparare a comunicare in italiano essere in grado di seguire le lezioni capire come funziona la scuola socializzare essere valutati nei progressi fatti essere risorsa per l’educazione interculturale anche per gli altri studenti e i docenti della scuola Questi presupposti sono sostenuti dall’autonomia didattica di cui godono le scuole italiane e dalla flessibilità organizzativa che è loro consentita. Tenuti dunque fermi gli obiettivi di fondo, i modi per raggiungerli possono essere diversi. La scelta della classe La scelta può essere fatta in collaborazione con i rappresentanti di INTERCULTURA verificando – nella scheda scolastica del fascicolo dello studente – le informazioni sugli studi pregressi, sui suoi interessi e sulle sue esigenze di valutazione. Per maggiori informazioni il tutor o i volontari di INTERCULTURA possono contattare lo studente stesso o la sua scuola di provenienza10. I fattori importanti da valutare sono: • se il periodo di studio in Italia verrà riconosciuto dalla scuola di origine, • quali materie lo studente dovrebbe seguire per ricevere crediti, • quali altre materie vorrebbe studiare per continuità didattica o per interesse personale, • cosa fare per assicurare il maggior numero di ore possibile nell'insegnamento dell'italiano. Definito l’indirizzo, la scelta della classe potrà essere fatta valutando anche altri fattori quali la disponibilità dei colleghi, le caratteristiche della classe, il numero degli alunni e l’eventuale presenza di docenti che possano comunicare in lingua con lo studente. Ai fini del coinvolgimento di tutti i docenti suggeriamo che – al termine di questo processo – il Consiglio di Classe venga ufficialmente informato delle scelte fatte11. 10 Vedi scheda n. 5 - Modulo per comunicare con la scuola estera. 11 Vedi scheda n. 6 - Esempio di comunicato dell’inserimento. Un piano di studio personalizzato Il sistema scolastico da cui proviene il giovane straniero è certamente molto diverso dal nostro e può accadere che ci siano materie che non potrà seguire (es. latino, filosofia o altre) perché non le ha mai studiate e che non dovrà mai studiare nel suo Paese. In questi casi, pur definendo con chiarezza qual è la sua classe principale – su suggerimento del tutor – può essere predisposto un piano individualizzato che potrà prevedere l’esonero dalla frequenza di alcune materie e permettere al giovane di utilizzare queste ore per studiare autonomamente in classi diverse dalla sua. Per esempio, se è interessato al latino può frequentarlo nelle prime classi, se deve studiare materie non comprese nel programma della sua classe di appartenenza può frequentarle nelle sezioni in cui vengono offerte, oppure può svolgere del lavoro individuale per l’apprendimento dell’italiano collaborare con gli insegnanti di lingua straniera quando possibile. Le modalità di valutazione (intermedia e finale) fanno parte integrante della programmazione che potrà prevedere anche modifiche del piano di studio e dell’orario personalizzato12 durante l’anno quando lo studente avrà maggiore conoscenza della lingua italiana e potrà essere più coinvolto anche in materie che all’inizio dell’anno scolastico risultavano troppo difficili. La sua frequenza potrà essere registrata dagli insegnanti di cui frequenta le lezioni. È inoltre utile programmare la sua partecipazione anche alle attività integrative, alle visite di istruzione e ad ogni attività programmata e deliberata dal Consiglio di Classe. Un patto di corresponsabilità ! w e N Piano di studio personalizzato Dalla Nuova Zelanda a Torino Testimonianza di un tutor (…) Stephanie – d’accordo con i colleghi – ha frequentato le lezioni di storia, filosofia, matematica e fisica finalizzandole all'apprendimento dell'italiano. Non ha frequentato chimica perché il programma è troppo specialistico. Abbiamo deciso di concentrarci soprattutto su inglese, italiano, storia dell'arte e restauro delle opere pittoriche. In particolare la collega di italiano ha utilizzato un testo narrativo specifico per stranieri, un libro di esercizi collegato a una grammatica, e Dante in traduzione e l’ha valutata con compiti a casa e in classe. Le interrogazioni orali sono iniziate dopo l'acquisizione di una certa sicurezza nella lingua italiana. Per restauro la collega ha fornito materiale apposito e predisposto un percorso individuale. Per inglese Steph ha seguito regolarmente letteratura inglese ed è stata regolarmente valutata. Ha inoltre preparato delle piccole lezioni riguardanti gli aspetti più vari della cultura di origine, anche prendendo come spunto un libro o un film – es. La ragazza delle balene, un film neozelandese tratto da un romanzo di una scrittrice Maori; parla di cultura tradizionale e del suo ruolo nel mondo contemporaneo. È un film bellissimo. Lo ha visto tutta la classe: Steph ha preparato una scheda, poi c'è stato un dibattito in inglese in classe. Ha iniziato a studiare storia dell'arte quando ha finito di frequentare il corso di italiano, in marzo: ha studiato due o tre monumenti significativi di Torino e scritto una relazione in italiano, corredata di foto fatte da lei. Aggiungo che molti colleghi sono stati disponibili a coinvolgere Stephanie nei gruppi in gita di istruzione e ad assisterla nel lavoro individuale. Dal 2011-2012 INTERCULTURA propone un patto di corresponsabilità13 su cui accordarsi all’inizio del programma di ospitalità, a prescindere dalla durata del soggiorno in Italia. Il tutor, in accordo con lo studente e con il responsabile scuola di INTERCULTURA può pianificare l’esperienza attraverso questo strumento al fine di rendere trasparente e verificabile tutto il percorso. 12 Vedi scheda n. 7 - Esempi e testimonianze di orario personalizzato. 13 Vedi scheda n. 8 - Patto di corresponsabilità – programmi di ospitalità studenti stranieri. 13 14 Lo studio della lingua italiana INTERCULTURA provvede ad organizzare un corso di lingua italiana all’arrivo del giovane: normalmente la frequenza è bisettimanale per un totale di circa 40 ore di lezione. Anche la scuola può organizzare un corso di lingua e mettere a disposizione il laboratorio linguistico. Anzi, è molto utile favorire il contatto fra insegnante del corso di italiano proposto da INTERCULTURA e il tutor scolastico, in modo che il programma di studio possa essere integrato e svolto in collaborazione e sostegno reciproco. Nel primo periodo è consigliabile lasciare sempre in aula libri ed esercizi per imparare l’italiano in modo che lo studente straniero li possa studiare durante le ore in cui è meno impegnato. Lo studente può inoltre essere indirizzato a frequentare i corsi per stranieri organizzati in zona o aiutato ad approfondire lo studio dell’italiano su Internet, dove esistono diversi siti dedicati a questo scopo (ad esempio: http://www.italica.rai.it/, http://opentraining.unesco-ci.org, http://www.bbc.co.uk/languages/italian/lj/). La preparazione dei compagni di classe Per facilitare l’accoglienza è bene che i compagni di classe facciano una riflessione su che cosa il giovane straniero viene a fare in Italia: quali sensazioni e sentimenti potrebbe provare mentre si avvicina al nostro modo di vivere, quali difficoltà di ambientamento potrebbe incontrare e, infine, come ciascuno di loro si possa impegnare in prima persona per aiutarlo. I modi di creare l'atmosfera giusta per accogliere con simpatia il nuovo compagno sono molti e, visto che i ragazzi stessi sono pieni di idee, potrebbe essere stimolante chiedere proprio a loro come fare. INTERCULTURA propone un questionario iniziale che il tutor può utilizzare per sondare questi aspetti sia con lo studente straniero14 che con i suoi compagni15 e per cogliere i suggerimenti che ne vengono per la pianificazione di eventuali gruppi di lavoro interdisciplinari che possono essere organizzarti con il sostegno dei colleghi docenti. I primi giorni di scuola È anche opportuno che lo studente straniero conosca personalmente le autorità e i punti di riferimento della scuola. A questo fine, il tutor può accordarsi con il rappresentante di INTERCULTURA o con un membro della famiglia ospitante circa le modalità di presentazione al dirigente scolastico, al responsabile dell’orientamento che potrà fornirgli utili indicazioni sulla scuola e ai compagni di classe. Può inoltre suggerire ai colleghi e agli alunni del gruppo classe di concordare alcuni comportamenti che facilitino il suo inserimento. Per esempio, per facilitare l’apprendimento, nel primo periodo si può chiedere allo studente di prepararsi su libri di testo delle scuole elementari o delle medie, mentre quando avrà sufficientemente appreso l’italiano (di solito dopo Natale), si potrà pretendere da lui un impegno maggiore, più vicino a quello dei suoi compagni. 14 Vedi scheda n. 9 - Questionario iniziale per lo studente straniero. 15 Vedi scheda n. 9A - Questionario iniziale per la classe. Organizzazione della didattica 15 Sulla base degli studi già compiuti e degli interessi dello studente straniero, ogni insegnante è certamente in grado di trovare argomenti della propria disciplina che il giovane può sviluppare – gradualmente – da solo o in collaborazione con i compagni, nelle scadenze che gli verranno assegnate. Comportamenti che aiutano l’inserimento • • • • • Compagni di banco: se uno dei compagni conosce una lingua veicolare o è particolarmente brillante in una materia, farlo sedere vicino allo studente straniero per aiutarlo a seguire le lezioni; Testi facilitati 1: nel primo periodo utilizzare libri di testo delle scuole elementari o medie; Testi facilitati 2: a turno, chiedere ai compagni di preparare delle schede semplificate sul contenuto delle lezioni: oltre che ad aiutare lo studente, stimolerà gli alunni ad esercitarsi nella sintesi e le schede rimarranno patrimonio utile per i ripassi e le revisioni del programma; Modalità di studio: favorire lavori di gruppo; Socializzazione: a turno chiedere ai compagni di socializzare con il loro compagno straniero: per es. durante l’intervallo, nel tragitto per venire a scuola, nei compiti a casa ecc. A titolo esemplificativo alleghiamo una scheda16 con “suggerimenti in pillole” per le materie comuni a più indirizzi di scuole. Per avviare il suo inserimento e al fine di aiutarlo a conoscere meglio la comunità italiana in cui vive e la cultura italiana alleghiamo anche alcune proposte17 su cui lo studente potrà lavorare da solo o con i compagni allo scopo di realizzare una presentazione. Infine, se lo studente parla bene l’inglese o altre lingue veicolari, i docenti potranno anche verificare l’esistenza di testi che offrano parti in lingua. 16 Vedi scheda n. 10 - Suggerimenti in pillole per le singole discipline. 17 Vedi scheda n. 11 - Suggerimenti per una relazione strutturata da parte dello studente straniero. 16 Problemi ricorrenti all’inizio dell’anno scolastico La migliore organizzazione e disponibilità della scuola non eviterà comunque alcune problematicità e, sulla base della esperienza, proponiamo una piccola lista di quelle ricorrenti. Si tratta di difficoltà abbastanza tipiche e ben note ai volontari di INTERCULTURA che potranno aiutare le scuole ospitanti a ipotizzare possibili soluzioni con i loro consigli e con il loro valido aiuto: difficoltà di coinvolgimento: i colleghi docenti si disinteressano completamente della • esperienza e ciò causa tensione al tutor. Il problema è ricorrente anche durante gli scambi di classe; difficoltà di comunicazione: lo studente non sa una parola di italiano e conosce male • l'inglese o un’altra lingua veicolare. Anche i colleghi docenti spesso provano imbarazzo e timore nel rivolgersi direttamente allo studente sia per comunicare che per aiutarlo a correggere comportamenti o incomprensioni; difficoltà di gestione: per es. lo studente si addormenta in classe o ascolta musica con • le cuffie, interviene troppo spesso o troppo poco durante le lezioni, oppure non vuole fare alcune materie; questi comportamenti spesso disorientano la classe e i docenti e vengono vissuti con imbarazzo e frustrazione. Spesso non sono comportamenti dovuti a cattiva educazione ma sono “problemi fisiologici” – quasi un distaccarsi dal bombardamento di informazioni che il giovane riceve durante l'arco della giornata in una lingua e in un ambiente familiare, scolastico, sociale del tutto nuovi. In altri casi sono comportamenti ritenuti “normali” nella scuola di origine dove un rapporto più informale con i professori o le scelte personali su quali materie seguire sono incoraggiati. Ancora due parole su... Lo studente ha già finito i suoi studi e preso L’ospitalità del programma bimestrale il diploma nel suo Paese di origine invernale I giovani in questa condizione non sono molti perché fra i requisiti che INTERCULTURA richiede ai partner esteri per l’ospitalità degli studenti stranieri c’è quello dell’età (15 – 17 anni all’arrivo). Qualche volta però accade e, in questo caso, lo studente potrebbe essere poco motivato verso l'impegno scolastico e va quindi stimolato in modo particolare. Da una parte gli va ricordato che poiché partecipa ad un programma scolastico, la frequenza e la partecipazione attiva alla vita scolastica sono obbligatorie; dall’altra gli va fatto notare che ciò non serve solo a migliorare le sue conoscenze e a prepararsi al mondo universitario ma anche a capire meglio, attraverso la scuola, la storia e i valori culturali italiani, condividerli nella quotidianità con i propri coetanei, vivendo un'esperienza interculturale completa. Lo studente straniero può essere indirizzato a scegliere materie che possano eventualmente servire per i suoi studi futuri, oppure seguire quelle che semplicemente gli piacciono e si può condividere con lui l’obiettivo di ottenere giudizi finali positivi al termine dell'anno in modo che le sue valutazioni possano essere citate nel suo CV e usate in varie occasioni nella sua vita futura di studio e di lavoro. I programmi più brevi presentano delle difficoltà oggettive: gli studenti del programma bimestrale vengono da Paesi dell’Emisfero meridionale e arrivano in Italia durante le loro vacanze estive che corrispondo ai nostri mesi di dicembre e gennaio. Hanno quindi poco tempo per inserirsi, pochi giorni dopo l’arrivo cominciano le vacanze di Natale e spesso considerano la loro permanenza in Italia semplicemente un periodo di vacanza, con tutto ciò che ne consegue per la famiglia e soprattutto per la scuola. È bene che la scuola non abbia aspettative troppo “tradizionali” sull’inserimento di questi ragazzi ma sappia valorizzare la loro presenza soprattutto per creare interesse e curiosità verso Paesi lontani, per promuovere il confronto su abitudini scolastiche, religiose, festive diverse e, dove possibile, sfruttare il contributo significativo che i ragazzi possono dare collaborando con l’insegnante di lingua. I ragazzi che non riescono a seguire le discipline possono essere incaricati di svolgere un progetto preparando una relazione per la scuola, come quella proposta nella scheda 11 di questa dispensa. Valutazione conclusiva dell’esperienza interculturale Un’esperienza di confronto e adattamento fra culture diverse richiede a tutti uno sforzo in termini di disponibilità personale e di gruppo, di assunzione di responsabilità, di comunicazione e di pazienza. Poiché è un processo lento nel tempo, è importante che anche i compagni di classe abbiano 17 la possibilità di riflettere su cosa è cambiato, quali risultati sono stati raggiunti, quali comportamenti hanno maggiormente contribuito a sviluppare una relazione positiva. A questo scopo, in linea con i questionari di riflessione iniziale, in “L’esperienza sarà valutata nella sua globalità appendice è disponibile un questionario conclusivo18 che si dalle diverse componenti del CdC e comunicata propone di guidare tutti gli studenti nella valutazione conall’istituto di provenienza. Per ciascuna materia, clusiva sotto diversi punti di vista. si propone la redazione di un breve giudizio che Valutazione didattica dello studente straniero si riferisca alle abilità conseguite e testate durante l’anno, e che tenga conto della volontà di partecipazione dell’alunna e dell’utilità dei suoi interventi, basandosi sulla seguente scala di valori: eccellente, ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente”. Per quanto riguarda la valutazione dei contenuti svolti, nella maggior parte dei casi lo studente straniero ha bisogno di un attestato di frequenza e valutazione – possibilDocente tutor - Liceo di Albenga (SV) mente in lingua inglese – in quanto il suo periodo di studio all’estero non sempre viene riconosciuto nel sistema scolastico di provenienza. In generale il lavoro e l’impegno del giovane possono essere valutati in relazione agli obiettivi minimi delle esperienze di scambio e ad alcuni indicatori per l’area delle relazioni, della lingua e della didattica. A questo proposito in appendice proponiamo una scheda valutativa che INTERCULTURA invierà alla scuola a conclusione del primo quadrimestre19 e a fine anno: ogni scuola potrà ovviamente decidere se utilizzarla, consegnarla in originale allo studente e in copia all'Associazione. Per gli studenti partecipanti a programmi di durata inferiore all’anno scolastico, la scheda verrà ovviamente inviata solo a conclusione del programma. Può accadere tuttavia che, nella sua scuola di origine, il giovane possa ricevere crediti per alcune materie20: è quindi importante determinare all’inizio del suo soggiorno se ha bisogno di riconoscimenti più formali e, in questo caso, se è sufficiente un certificato di frequenza e valutazione dettagliato o se possono essere utilizzati i normali strumenti valutativi (la pagella) in uso nella scuola. Il colloquio iniziale con il tutor e con i volontari di INTERCULTURA può servire per gli approfondimenti in questo senso. Ricordiamo che, almeno all’inizio dell’anno, non si può ovviamente valutare lo studente straniero come se fosse un alunno italiano, dato che non conosce adeguatamente la lingua e che la maggior parte delle materie sono nuove. Valutazione dei servizi offerti da INTERCULTURA Oltre alla valutazione dello studente straniero, al termine di ogni programma INTERCULTURA chiede anche una valutazione dell’esperienza in generale. La valutazione avviene on-line e fa parte di un progetto internazionale di valutazione degli “standard di qualità” dei servizi offerti dall’Associazione ai suoi “utenti” (scuole, famiglie ospitanti e famiglie naturali dei ragazzi partecipanti ai programmi). Il progetto si chiama “Customer Satisfaction Evalution” (CSE) e viene condotto da tutte le organizzazioni AFS, partner di INTERCULTURA, con l’obiettivo di verificare quali sono i punti forti del programma che vanno pertanto mantenuti, e quali sono invece gli aspetti migliorabili. A livello nazionale, invece, i risultati delle valutazioni delle scuole ospitanti vengono condivisi con i responsabili della formazione interna ed esterna di INTERCULTURA affinché proposte e suggerimenti per affrontare eventuali lacune possano essere recepiti nei seminari e nei materiali didattici proposti dall’Associazione ai suoi volontari, ai dirigenti scolastici e ai docenti con cui collabora. 18 Vedi scheda n. 12 - Questionario intitolato “ Sono diventato più interculturale?”. 19 Vedi scheda n. 13 - Valutazione dello studente straniero. 20 Vedi scheda n. 4 - Schema sul retro di Suggerimenti per un colloquio di conoscenza. C APITOLO 4 – V alorizzare l’esperienza di ospitalità 18 Organizzazione di attività di interazione in altre classi Lo studente straniero è una fonte di conoscenza di una cultura diversa ed è quindi auspicabile che ogni insegnante possa attingere a questa risorsa nel miglior modo possibile sia nella classe di appartenenza che in altre classi. In appendice21 vengono presentate alcune attività di interazione che sfruttano non solo la diversa conoscenza linguistica ma anche altre abilità di cui lo studente è portatore. Dove è stata sperimentata, questa attività è stata valutata motivante dagli studenti italiani che hanno trovato nuovi stimoli e sviluppato una diversa attenzione ai contenuti offerti dalla disciplina svolta. Anche gli studenti stranieri si sono sentiti “Per quanto concerne l’inresponsabilizzati, utili e partecipi della vita dell’Istituto. In pratica, gli insegnanti interessati possono concordare con il tutor o con il referente per gli scambi una data ed alcuni argomenti che lo studente straniero può trattare nelle loro classi, presentando materiali originali della sua scuola e/o Paese di origine o anche materiali didattici messi a disposizione dei docenti stessi. segnamento di Lingua e Civiltà tedesca, propongo di coinvolgere l’alunna tedesca in attività linguistiche in classi diverse (letture di “authentisches Material”, discussioni in plenum, lavori di gruppo etc.) perché essa porti il suo contributo soprattutto su tematiche di attualità (…)”. All’inizio dell’anno gli incontri potranno essere svolti in lingua straniera ed è probabile che in questa fase siano soprattutto gli insegnanti di lingua ad approfittare e facilitare queste attività. Docente tutor - Liceo di Successivamente però anche gli insegnanti di altre discipline potranAlbenga (SV) no identificare argomenti che i ragazzi stranieri presenti nella scuola possano presentare – in lingua straniera se lo riterranno opportuno o in italiano, non appena saranno in grado di farlo – alle loro classi portando testimonianza non solo di contenuti ma anche di metodologie e di punti di vista storici, letterari, sociologici diversi da quelli noti. Visibilità nel territorio alla collaborazione fra scuola e INTERCULTURA Le scuole che vorranno dare visibilità alla propria capacità di internazionalizzare la propria offerta formativa, potranno avvalersi della collaborazione dei volontari di INTERCULTURA della zona: infatti collaborare a progetti, attività e dibattiti – valorizzando l’esperienza e le risorse possedute dalla nostra Associazione – rinforza anche l’impegno e la motivazione dei nostri volontari rispondendo a pieno al Progetto Educativo proposto dall’Associazione che propone occasioni di apprendimento interculturale e di confronto al fine di sviluppare “una consapevolezza nuova della propria e delle altrui culture e un desiderio di contribuire pacificamente e con cognizione di causa al dialogo tra le varie nazioni del mondo”. Eventi europei o internazionali Le occasioni dedicate alla celebrazione di eventi europei e/o internazionali che hanno attinenza con i temi e con gli obiettivi della nostra Associazione sono molti. Organizzare o partecipare ad eventi significativi offre l'opportunità alle scuole e ad INTERCULTURA di valorizzare la presenza dei giovani stranieri o degli studenti italiani rientrati da esperienze di studio all’estero, di misurarsi con argomenti di grande rilievo sociale e internazionale e, in generale, di avere visibilità sul territorio: INTERCULTURA mette a disposizione l’entusiasmo e le energie del proprio volontariato e dei propri studenti. Fra gli appuntamenti più noti citiamo ad esempio: 21 26 29 21 settembre settembre settembre Vedi scheda n. 15 - Attività di interazione. Giornata Mondiale della pace (ONU) Giornata Europea delle Lingue (Consiglio d'Europa) GEDI: Giornata Europea del Dialogo Interculturale (EFIL e partner INTERCULTURA in Europa) 24 5 26 ottobre dicembre marzo Giornata delle Nazioni Unite (ONU) Giornata Internazionale del volontariato (ONU) Primavera dell'Europa (Consiglio d'Europa) La “settimana di scambio” Ogni anno i ragazzi stranieri ospitati da INTERCULTURA hanno la possibilità di trascorrere una settimana - normalmente nel mese di marzo – in un’altra città per conoscere la realtà culturale di un'altra scuola, un’altra famiglia e un’altra zona “Agricoltura di montagna” di Italia. Durante questa settimana i volontari progettano e Intercultura Valle d'Aosta e svolgono attività mirate all’educazione alla mondialità. Institut Agricole régional di Aosta Le scuole interessate possono concordare queste attività con Periodo: 12-20 marzo 2011 i volontari del proprio Centro Locale. Il fatto di ospitare Attività: quattro giornate e molti studenti tutti insieme nello stesso posto per alcuni mezzo di frequenza scolastica giorni costituisce un’occasione preziosa per promuovere alternando lezioni teoriche ad laboratori di confronto interculturale e sensibilizzare sempre attività pratiche nell'azienda agricola della scuola (potatura, più studenti, famiglie e insegnanti alle tematiche dell’inconstalla, caseificio, cantina). tro, della conoscenza, dello scambio e del dialogo interculL'Istituto offre numerosi momenturale. ti informali di socializzazione con gli studenti italiani e l’organizzazione di un'escursione in montagna per osservare flora e fauna tipiche dell'ambiente alpino e una visita guidata della città. Coinvolgimento negli Open days La collaborazione con i volontari di INTERCULTURA, le esperienze all’estero degli studenti della scuola, i progetti svolti dagli studenti stranieri ospitati, la partecipazione attiva delle famiglie dei partecipanti ai programmi di scambio potranno essere testimoniate, nella loro colorata, allegra e significativa efficacia, nelle giornate e nelle attività che la scuola organizza per presentare la propria offerta formativa nel territorio. Gentili genitori, riteniamo molto interessante sottoporre alla Vostra attenzione la proposta di ospitalità che la scuola ha ricevuto dall'Associazione Intercultura. L’idea può sembrare un po’ bizzarra, ma riteniamo, anche per esperienza personale, che aprire le porte delle nostre case a un ragazzo straniero sia un modo per offrire ai propri figli un’esperienza unica di conoscere lingue e abitudini diverse. Pensateci! Nel sito www.intercultura.it si trovano ulteriori informazioni. Se avete bisogno di consultarvi ulteriormente, non esitate a contattarci: possiamo mettervi in contatto con famiglie cuneesi che hanno già sperimentato l'ospitalità di studenti Intercultura e con la responsabile nazionale del progetto interculturale. Lieti di poter collaborare anche così alla formazione di Vostro figlio, porgiamo i nostri più cordiali saluti. Collaborare con INTERCULTURA nella promozione degli scambi La scuola che sostiene gli scambi può definire i termini di collaborazione con INTERCULTURA anche in relazione alla promozione e alla diffusione delle scadenze per l’iscrizione al concorso per i soggiorni di studio all’estero e per sensibilizzare le famiglie della scuola sulla possibilità di accogliere studenti stranieri. I volontari della zona saranno felici di intervenire in incontri organizzati a questo scopo e di spiegare le attività di INTERCULTURA agli studenti, alle famiglie e ai docenti interessati22. Il dirigente scolastico Dott.ssa Marina Battistini 22 Vedi scheda n. 16 – Locandine per informare gli alunni e le loro famiglie dei programmi di Intercultura. 19 C APITOLO 5 – I ser vizi e i programmi di INTERCULTURA I “Centri locali” di INTERCULTURA 20 In tutte le province italiane esistono gruppi di INTERCULTURA che curano tutte le attività della Associazione. Ogni Centro locale è composto da volontari presenti nella zona che vengono coordinati da: • • • • • • un Presidente un Responsabile soggiorni all’estero un Responsabile programmi di ospitalità di studenti stranieri un Responsabile relazioni con le scuole un Responsabile relazioni pubbliche un Responsabile formazione e sviluppo Due istituzioni a confronto su obiettivi educativi condivisi INTERCULTURA si occupa di educazione interculturale attraverso lo scambio di giovani. I suoi volontari – per adesione ai principi ispiratori dell’Associazione – promuovono una forte opera di sensibilizzazione, di informazione e di formazione: sono interlocutori competenti, capaci di offrire prospettive, scenari e modelli educativi diversi che evidenziano il valore educativo delle esperienze di scambio. Nel rispetto della reciproca autonomia, INTERCULTURA chiede alla scuola di chiarire il proprio atteggiamento verso gli scambi di giovani nel Piano dell’Offerta Formativa (POF), il documento formale con cui l’Istituto si presenta al territorio in cui opera. Allo stesso modo è il Consiglio di Classe che ha la responsabilità ultima delle decisioni relative alla pianificazione del percorso educativo degli alunni che partecipano ai programmi di scambio, alla loro valutazione e alla loro valorizzazione. La scuola è un “sistema organizzato” che, come il “sistema organizzato INTERCULTURA”, definisce le proprie priorità, si organizza per raggiungerle con le proprie risorse, regole interne, procedure, flessibilità, rigidità e contraddizioni. Ai volontari di INTERCULTURA viene chiesto di conoscere il più possibile questo sistema e rispettarlo, valorizzando le risorse e le competenze presenti, la buona volontà, le aperture e gli aneliti ed organizzativi che uniscono le due realtà. Rapporti con il Responsabile delle relazioni con la scuola di INTERCULTURA Il “Responsabile Scuola” di INTERCULTURA ha il compito di • confermare i buoni rapporti di collaborazione esistenti con le scuole della propria zona e aumentare il numero di scuole che organizzano e partecipano a scambi di giovani • promuovere i programmi di studio all’estero di INTERCULTURA nelle scuole • sostenere le scuole nella gestione delle esperienze di studio all’estero dei loro alunni • sostenere le scuole nella gestione delle esperienze di ospitalità di alunni stranieri • promuovere attività di educazione interculturale nelle scuole Ha quindi il compito di presentarsi e presentare le attività di INTERCULTURA al Dirigente scolastico e al Docente referente per gli scambi, collaborando a chiarire aspettative e ruoli reciproci. Ha inoltre il compito di tenere i contatti con i tutor e con le famiglie ospitanti per monitorare il processo di inserimento, collaborare alla soluzione dei nodi critici e partecipare di tutte le positività e i suc- Relazione di un Responsabile Scuola che ha partecipato ad un CdC preoccupato sulle procedure di valutazione dello studente straniero. Inizialmente ero un po’ in difficoltà perché erano tutti su posizioni molto rigide, (“mai più, se avessimo saputo... non sa, non capisce... ormai la programmazione è stata fatta... non la posso valutare... ecc..."). Ho ascoltato tutte le loro considerazioni e poi ho chiesto di provare a cambiare ottica: “Adesso ditemi cosa sa fare Harika". Parole magiche. La situazione si è ribaltata ed è stata una gara di osservazioni e di giudizi positivi. La prof.ssa di storia ha inserito nella programmazione approfondimenti sul colonialismo, sugli scambi commerciali, sulle spezie e il caffè. Harika ha illustrato alla classe l’uso, il consumo e la preparazione del caffè turco: i compagni erano pieni di interesse e attenzione. Durante l’ora di ginnastica l’insegnante ha trattato le danze popolari e Harika ha insegnato passi delle sue danze tradizionali. L’insegnante di scienze ha curato l’adesione della classe ad un concorso sulla genetica e Harika ha partecipato attivamente lavorando in gruppo con i compagni. Gli insegnanti di francese e di inglese hanno invece valorizzato la sua buona pronuncia portandola nelle classi come lettrice. A questo punto non ho fatto altro che sottolineare come la valutazione fosse stata fatta… e come queste siano ottime premesse per lavorare in un’ottica interculturale seguendo le finalità proposte da Intercultura. Cosicché ho convinto anche il professore di arte – molto perplesso! – che si è reso disponibile a insegnare a Harika la prospettiva anche al di fuori dell'orario scolastico. In conclusione, per ogni materia prevista dal curriculum della ragazza abbiamo evidenziato uno o due argomenti di studio da approfondire e successivamente da valutare. Devo sottolineare la massima serietà e preparazione del consiglio di classe. I proff. erano contenti, rassicurati e desiderosi di iniziare questa esperienza di scambio culturale: sono soddisfatta di me!!! Mi sembra che nella scuola italiana ci siano ottimi insegnanti: che impostino – forse a volte “casualmente“ – un buon lavoro ma poi neppure se ne accorgano vincolati, come sono, al “programma” e forse la mia voce, esterna, li ha rassicurati e liberati dall'incubo del “ma io come li devo valutare” e tutto è diventato più facile! cessi. È importante stabilire un clima di reciproca fiducia, volto alla collaborazione, alla riduzione dell’ansia, alla chiarezza e al sostegno in tutte le fasi dell’esperienza: è dunque opportuno programmare le modalità e le scadenze di intervento fatte salve le possibili eccezioni. Seminari di formazione Ogni anno INTERCULTURA, in collaborazione con la Fondazione Intercultura23, organizza seminari di formazione rivolti a dirigenti scolastici e docenti in varie parti di Italia24. Questi incontri sono una occasione importante per riflettere sulle esperienze di scambio in atto nella regione e per confrontarsi con le altre scuole e con i volontari di INTERCULTURA, per identificare altri colleghi sensibili agli scambi, conoscere le loro pratiche di inserimento e di valorizzazione, nonché il loro approccio alle problematiche ricorrenti. I seminari sono normalmente molto partecipativi, pratici e ricchi di materiali. Agli incontri partecipano spesso anche rappresentanti di altre componenti del mondo della scuola (associazioni di dirigenti, di insegnanti, rappresentanti degli USP e USR) o del mondo del lavoro come per esempio sponsor che danno borse di studio per i partecipanti ai programmi di INTERCULTURA. 23 La Fondazione Intercultura Onlus è Ente accreditato per la formazione del personale della scuola con Decreto MIUR del 22 luglio 2010. 24 Il programma e le date dei seminari vengono pubblicati sul sito di INTERCULTURA http://www.intercultura.it/ e comunicati nella newsletter dell’Osservatorio. 21 I programmi di Intercultura 22 Programmi di studio all’estero Oltre ai programmi di ospitalità di studenti stranieri trattati ampiamente in questa pubblicazione, INTERCULTURA cura programmi di studio all’estero25 di studenti italiani del terzo o del quarto anno delle scuole secondarie superiori che vogliano vivere e studiare in un altro Paese per un periodo che può essere un anno scolastico, un semestre, un trimestre, un bimestre o di alcune settimane durante l’estate. Come è noto tutti i programmi prevedono l’inserimento familiare e scolastico dei giovani affinché attraverso ambienti sicuri come la famiglia e la scuola essi vengano a contatto con la cultura del Paese ospitante, dai suoi aspetti quotidiani a quelli storici ed artistici. Ai programmi di studio all’estero si accede per concorso e la scadenza per iscriversi è il 10 Novembre di ogni anno. Le borse di studio Il 61% degli studenti partecipanti a tutti i programmi usufruisce di una Borsa di studio che INTERCULTURA direttamente o tramite sponsor, finanzia totalmente o in parte: le sovvenzioni vengono assegnate in base al reddito annuo delle famiglie dei candidati e al merito di questi ultimi. Gli sponsor sono aziende, banche, associazioni ed enti locali che intervengono in accordo con l’ufficio preposto e con i volontari dell’Associazione. Le destinazioni INTERCULTURA è la prima organizzazione italiana di scambi internazionali di studenti ed è la più importante per estensione e qualità dei programmi. Fa parte dell'associazione internazionale AFS e ha un raggio d'azione che copre 60 Paesi nel mondo26: i partecipanti ai programmi di scambio vanno in tutti i Paesi europei, anche quelli più orientali, nelle Americhe, in Sud Africa e in Kenya, in Asia e Oceania. Il sostegno alle scuole che inviano propri alunni all’estero Come per i programmi di ospitalità, INTERCULTURA sostiene le scuole che inviano propri alunni all’estero attraverso i suoi volontari, i corsi di formazione e i propri materiali. In particolare ha condotto diversi studi su quali competenze vengono acquisite durante i programmi di scambio e prodotto dispense e testi utili alla valutazione Gli scambi di classe Dal 1989 ad oggi INTERCULTURA ha realizzato circa 500 scambi di classe, inviando all’estero circa 6.000 studenti italiani e ospitandone altrettanti da Paesi di tutto il mondo. Con il programma Scambi di Classe27 gli studenti e gli insegnanti accompagnatori di una classe scolastica vanno a vivere all’estero per 10-14 giorni, frequentano una scuola e sono ospiti delle famiglie degli studenti stranieri che la frequentano. Successivamente la classe ospitante viene in Italia per due settimane. Durante il soggiorno gli studenti di entrambe le classi partecipano ad attività didattiche, visite guidate, discussioni su temi di interesse comune, incontri con personalità del luogo e a momenti di socializzazione e svago (sport, musica, feste). 25 http://www.intercultura.it/All’estero-con-Intercultura 26 http://www.intercultura.it/Destinazioni-e-periodi/ 27 http://www.intercultura.it/Scambi-di-classe/ Conclusioni Spesso si pensa che i partecipanti agli scambi siano solo i giovani che vi prendono parte e, forse, le loro famiglie ospitanti. Ma in realtà tutte le persone che vengono in contatto con uno studente straniero si rendono conto di come questa presenza li aiuti a rivedere le proprie convinzioni, li metta in condizione di doverle spiegare e li solleciti a mettere in discussione i propri comportamenti in un percorso comune a cui tutti partecipano, offrendo tanto e ricevendo altrettanto in termini di conoscenze, energie, pazienza e affetto. INTERCULTURA IN PILLOLE nel 2010-2011: • • • • • Il ruolo dei volontari di INTERCULTURA è essenziale per la costruzione di un rapporto di fiducia e di collaborazione fra tutti i protagonisti di questa esperienza così coinvolgente e profonda. La loro competenza nel settore viene costruita ogni giorno attraverso il rapporto con gli altri volontari del Centro Locale, con la partecipazione ai seminari di formazione di INTERCULTURA, con l’esperienza che viene da anni di confronto interculturale con studenti, famiglie e scuole di paesi diversi. Il loro entusiasmo e la loro motivazione trasmettono energia, serenità e fiducia a tutti quelli che vengono coinvolti in queste esperienze. 1383 studenti italiani hanno partecipato a programmi di studio all’estero in 43 Paesi dei 5 continenti 971 borse di studio parziali e totali 750 gli studenti stranieri, provenienti da 53 Paesi dei 5 continenti, ospitati presso famiglie e scuole italiane Oltre 3000 volontari attivi in 130 centri Intercultura in Italia e oltre 200.000 volontari nei 60 Paesi AFS partner in tutto il mondo Oltre 1500 docenti e presidi coinvolti in ricerche, seminari di formazione, convegni ed eventi svolti in collaborazione con la Fondazione Intercultura e con l’Osservatorio Nazionale sulla internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca La qualità dei programmi di INTERCULTURA è controllata ogni anno attraverso un vasto sistema di rilevazione, nazionale e internazionale, della soddisfazione dei partecipanti, delle scuole e delle famiglie. Inoltre i programmi e le attività di formazione sono certificati per la Qualità secondo le norme UNI ISO 9001:2008. Con questa dispensa, attingendo a piene mani dalle testimonianze di tante scuole e di tanti volontari, ci auguriamo di aver dato strumenti utili alla valutazione della proposta di ospitare studenti stranieri e alla valorizzazione della loro presenza nella scuola e ci auguriamo di aver stimolato il senso di “protagonismo” della scuola per raggiungere gli alti obiettivi educativi che certamente condivide con la nostra Associazione: creare - attraverso lo scambio di giovani - situazioni di apprendimento interculturale che aiutino le persone a sviluppare conoscenze, capacità e competenze necessarie a creare un mondo più giusto e più pacifico. Buon lavoro! “Il pluralismo è una sfida da vincere per chi non vuole un'assistenza povera: la gioia si costruisce nell'incontro, la felicità ha il volto della novità e della sorpresa”. Decalogo della Tolleranza - punto 10 23 SCHEDE OPERATIVE SCHEDA 1 COLLABORAZIONE CON INTERCULTURA NEI POF scheda 1 pag 1 di 2 (esempi) DESTINATARI: Dirigente scolastico, Collegio docenti, Referente scambi IIS Monet – Mariano Comense Progetto Fondazione “INTERCULTURA ONLUS” Dall’anno scolastico 2009/2010 il nostro Istituto aderisce ai programmi di mobilità studentesca internazionale in collaborazione con Intercultura Onlus. L’Unione Europea chiede alle istituzioni educative di aiutare i giovani a conoscere e comprendere il mondo in cui viviamo, avvicinandoli ad altre culture, a sviluppare una conoscenza dinamica che permetta loro di affrontare le sfide della globalizzazione e la rapida trasformazione sociale in atto con equilibrio, capacità critica, consapevolezza. Il nostro Istituto, pertanto, si attiva per accogliere studenti stranieri per un semestre o un anno scolastico, al fine di garantire un’educazione interculturale dei nostri allievi attraverso il confronto diretto con l’altro. Si vedranno così attivate modalità e strategie che facilitino l’inserimento e l’apprendimento dello studente straniero, il confronto dei nostri alunni con altre culture, il dialogo interculturale. L’Istituto agevola, inoltre, la mobilità internazionale dei nostri studenti attraverso la preparazione del loro percorso di studi annuale all’estero. Per ogni studente in uscita viene redatto un progetto che definisce i contenuti disciplinari irrinunciabili nonché le competenze da acquisire per il corretto reinserimento dello studente al rientro. riammissione nella classe di appartenenza; • ospita studenti stranieri (tre/sei mesi o intero anno scolastico) in collaborazione con le associazioni del territorio, promuovendone l’apprendimento dell’italiano e valorizzandone la presenza come risorsa per tutta la scuola; (…) • partecipa ad attività, concorsi e competizioni internazionali; • collabora con enti e associazioni del territorio nella realizzazione di attività finalizzate all’educazione interculturale. Istituto Marconi – Civitavecchia Verso l’incontro con i giovani stranieri L’Istituto Marconi partecipa al progetto proposto dall’Associazione INTERCULTURA e ospita quest’anno una studentessa di nazionalità statunitense. Per favorire il suo inserimento è stata creata la figura del tutor, nella persona del professore d’Inglese della classe, il quale in collaborazione con il Consiglio della Classe d’inserimento, progetterà un piano didattico personalizzato. Per risolvere i problemi relativi alla diversità linguistica degli studenti stranieri, la scuola è entrata in contatto con Enti come l’Arci che attuano programmi di alfabetizzazione finanziati dalla Provincia e si propone per Liceo Scientifico Grassi – Lecco essere sede di corsi di formazione di docenti di Italiano Attività di inserimento di alunni stranieri e mobilità come seconda lingua. internazionale di studenti dell’istituto. Il liceo Grassi promuove il dialogo interculturale e valorizza la dimensione internazionale del proprio curricolo. In particolare: • favorisce l’inserimento di alunni stranieri e il loro successo formativo predisponendo piani individualizzati alla cui realizzazione concorrono non solo il Consiglio di Classe, ma tutte le risorse disponibili nella scuola e nel territorio; • coinvolge gli alunni, con le loro famiglie, nella progettazione e realizzazione di scambi di classe internazionali; • favorisce la mobilità internazionale dei propri studenti (semestre/anno di studio all’estero) con un accurato monitoraggio del progetto prima della partenza, durante il periodo all’estero e in occasione della Liceo Righi – Cesena Progetto INTERCULTURA Con il sostegno del Centro Intercultura di Cesena, si organizzano l’accoglienza e l’inserimento nella classe di studenti stranieri e si sostengono quelli che hanno scelto di trascorrere un semestre o un intero anno all’estero. Liceo Scientifico Galilei - Ancona Il Galilei e l’interculturalità Per quanto riguarda l’accoglienza degli studenti stranieri, la nostra scuola riconosce il ruolo primario della conoscenza delle lingue e culture straniere, mezzi indi- scheda 1 pag 2 di 2 spensabili per aprire finestre sul mondo, pertanto è sempre più impegnata a stabilire e sviluppare rapporti con altri paesi e favorisce l’accoglienza di studenti europei ed extraeuropei al fine di contribuire all’arricchimento umano e spirituale degli studenti, all’abbattimento dei pregiudizi offrendo loro nuove opportunità di apprendimento interculturale. Funzione strumentale area Promozione attività interculturali prof.ssa Di Capua Maria Addolorata • Ascolto e sostegno dei bisogni formativi degli studenti. • Sostegno alla programmazione didattica per gli studenti stranieri e/o italiani rientranti dall’estero e per gli scambi culturali. Modalità di accoglienza: per favorire l’integrazione • Elaborazione della modulistica inerente le attività degli studenti stranieri residenti e regolarmente iscritti d’Area. a scuola, nel nostro Liceo sono attivati corsi di vari livelli per migliorare la padronanza dell’Italiano e per conseguire le Certificazioni di tale conoscenza. Nel ca- Istituto d’arte – Monopoli BA so di scambi culturali di tre, sei, undici mesi, con pro- PROGETTO “INTERCULTURA” grammi di organizzazioni internazionali quali AFS, BEC, STS ecc., gli stranieri vengono iscritti regolar- Il liceo promuove, diffonde, partecipa e collabora con i mente, inseriti nelle classi ed anche ospitati da famiglie programmi proposti dall’Associazione INTERCULTURA di studenti della nostra scuola; gli scambi sono espe- che è la prima organizzazione italiana di scambi interrienze insostituibili per sviluppare la capacità di reci- nazionali di studenti. È la più importante in Italia per proca comprensione, il valore e il rispetto dei dirit- estensione e qualità nei programmi, fa parte dell’assoti/doveri, per stabilire rapporti di amicizia e collabora- ciazione internazionale AFS e ha un raggio d’azione zione durevoli nel tempo. In tutti i casi, durante la loro che copre 60 stati nel mondo. INTERCULTURA è una permanenza nell’ Istituto, gli studenti vengono seguiti associazione no-profit che si avvale della collaborazionel loro percorso formativo e ricreativo da un inse- ne di volontari che sono uniti da un ideale: lavorare per gnante-tutor del CdC, che ne favorisce il loro inseri- un futuro di pace e di serenità tra i popoli. (…) mento, ne segue il percorso culturale e formativo, pre- I programmi proposti da INTERCULTURA sviluppano dispone un piano formativo individualizzato. negli studenti competenze interculturali e consentono alla nostra scuola di perseguire gli standard di qualità dei programmi di scambio definiti dal Parlamento Liceo Severi – Castellammare di Stabia Europeo e dal Consiglio d’Europa. Attraverso una forte adesione ai progetti di scambio, la scuola intende: Inoltre il Liceo “F. Severi” dedica un’attenzione parti- • ampliare e internazionalizzare la propria offerta forcolare allo studio delle Lingue Straniere e ogni anno mativa, offre (…) programmi di AFS INTERCULTURA e iniziati- • stimolare interesse verso culture diverse dalla nove del BEC. Tali attività perseguono la formazione intestra, grale della persona nella consapevolezza che l’incontro • confrontarsi con l’esterno, con l’altro è fonte di arricchimento reciproco e stimolo • incentivare l’interesse per le lingue, ad ulteriore approfondimento della conoscenza. In tale • promuovere una formazione “globale”, ottica il Liceo “F. Severi” ogni anno ospita studenti • esercitare flessibilità di approcci didattici ed orgastranieri che sono inseriti nelle diverse classi con pronizzativi al proprio interno, grammi personalizzati e riconosce, al loro rientro, a • educare alla differenza, quegli alunni del Liceo che scelgono di affrontare un’e- • utilizzare la mobilità studentesca come risorsa, sperienza di studio all’estero e di frequentare scuole • acquisire visibilità nel territorio, straniere, i risultati scolastici riportati nella scuola che • stabilire relazioni con scuole partner nei Paesi con hanno frequentato. cui avvengono gli scambi stessi. SCHEDA 2 RIASSUNTO NORMATIVO scheda 2 pag 1 di 1 DESTINATARI: Dirigente scolastico, Referente scambi Le norme che regolano gli scambi sono poche e sono pubblicate integralmente su: • http://www.intercultura.it/Normativa/ • http://www.scuoleinternazionali.org/Normativa/ – dove è anche possibile trovare le norme europee. In ogni caso, la premessa da tener presente è che, con il passaggio all’autonomia scolastica, le istituzioni scolastiche “provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni e disciplinano, nel rispetto della legislazione vigente, le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione, il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all'estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, la valutazione dei crediti e debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi educativi internazionali” (DPR 08.03.1999 n. 275, art. 14, c.2). Ciò premesso, gli scambi individuali sono regolamentati dalla: • CM n. 59 del 1 agosto 2006 - Mobilità studentesca internazionale in ingresso che dà indicazioni per l’inserimento temporaneo di studenti stranieri nelle classi italiane, conferma le indicazioni fornite nella CM 181 del 17 marzo 1997 e invita gli organi collegiali ad illustrare le proprie scelte nella programmazione didattica. • CM n. 181 del 17 marzo 1997 – Mobilità studentesca internazionale che incoraggia la collaborazione fra la scuola estera che invia il giovane e quella che lo ospita e stabilisce che, ai fini della valutazione, il Consiglio di Classe rilasci un attestato di frequenza da cui risulti l'attività didattica compiuta e le conoscenze acquisite dall'alunno straniero. Intercultura facilita la richiesta alle scuole che ne hanno necessità attraverso un questionario – scheda 5 di questa dispensa. • Il Decreto Legislativo n. 297 del 16.4.1994, art. 200, Comma 10 – conosciuto come Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione 10. Gli studenti stranieri che si iscrivano negli istituti e scuole statali ed i figli di cittadini italiani residenti all'estero che vengano a compiere i loro studi in Italia sono dispensati dal pagamento delle tasse; per gli studenti stranieri la dispensa è concessa a condizioni di reciprocità. Le condizioni di reciprocità vengono stabilite dall’art. 1 del DPR 394/1999 successivamente modificato con DPR 18 ottobre 2004, n. 334 che recita: 2. L'accertamento di cui al comma 1, non è richiesto per i cittadini stranieri titolari della carta di soggiorno di cui all'articolo 9 del testo unico, nonché per i cittadini stranieri titolari di un permesso di soggiorno (…) per motivi di studio, e per i relativi familiari in regola con il soggiorno. SCHEDA 3 IL TUTOR scheda 3 DESTINATARI: Tutor, Referente scambi pag 1 di 2 Il tutor è un “facilitatore” e funge da referente per il giovane, per la famiglia ospitante e per INTERCULTURA. Si coordina con il Consiglio di classe in tutte le fasi dell’esperienza: è dunque molto utile che sia membro del Consiglio di Classe ospitante. Fra i suoi compiti: Proporre la classe in cui inserire lo studente (Cap. 3 – Scelta della classe). Incontrare lo studente per un colloquio iniziale (Scheda 4). Preparare la classe all’arrivo dello studente (Cap. 3 – Preparazione dei compagni di classe e scheda 9A). Mantenere contatti con Intercultura e con la famiglia ospitante (Cap. 5 – Rapporti con il Responsabile Scuola di Intercultura). Informare e preparare il Consiglio di Classe ad accogliere lo studente (Cap. 3 – Organizzazione della didattica e schede citate). Raccogliere il materiale (Cap. 2 – Gli scambi nell’offerta formativa e Scheda 16). Costruire un piano di studio personalizzato (Cap. 3 – Un piano di studio personalizzato e schede citate). Incoraggiare l’interazione all’interno della scuola (Cap. 4 – Attività di interazione e scheda 15). Incoraggiare lo studente a frequentare corsi per imparare l’italiano (Cap. 3 – Lo studio della lingua italiana). La scheda operativa che segue sul retro può essere utilizzata ai fini della programmazione, del monitoraggio e della valutazione finale dell’esperienza. I tutor che decideranno di utilizzare la scheda allegata sono invitati a presentare suggerimenti e proposte migliorative che saranno gradite ed attese. SCHEDA OPERATIVA PER IL TUTOR scheda 3 pag 2 di 2 Attività possibili Scelta della classe di inserimento CLASSE: ________________ Attività di informazione e preparazione del Consiglio di Classe all’accoglienza dello studente Informazioni e coordinamento durante l’anno scolastico Attività di preparazione della classe all’arrivo dello studente Colloquio iniziale con lo studente Colloqui successivi Attività di “ice-breaking” e di introduzione alla classe e alla scuola in generale Programmazione di un piano di studio personalizzato Attività programmate per l’apprendimento della lingua italiana Contatti con INTERCULTURA Contatti con la famiglia ospitante Attività di interazione programmate con altre classi e tematiche affrontate Data Annotazioni: motivazioni, tematiche affrontate SCHEDA 4 SUGGERIMENTI PER UN COLLOQUIO DI CONOSCENZA scheda 4 DESTINATARI: Tutor pag 1 di 2 Argomenti Annotazioni Verificare se l’esperienza in Italia verrà riconosciuta dalla scuola di provenienza dello studente e, in questo caso, quali materie/contenuti dovrà studiare al fine di ricevere crediti. Spiegare allo studente come è strutturata la scuola italiana e qual è la scelta di indirizzi offerta dalla vostra scuola. Questa scheda può essere inserita nel Portfolio interculturale – v. scheda 16 - nella parte anagrafica Domandare allo studente se ci sono altre materie offerte dalla scuola che potrebbe essere interessato a seguire, (per approfondimento personale, per le scelte universitarie ecc), soprattutto nel caso abbia già terminato gli studi superiori nel suo Paese di origine o stia partecipando ad un programma di breve durata. Verificare quante materie lo studente è normalmente abituato a studiare e per quante ore alla settimana. Se opportuno, spiegare allo studente le modalità di scelta in fatto di orario e piano di studio personalizzato. Spiegare allo studente quali sono le aspettative della scuola verso gli scambi interculturali in generale e, più in particolare, verso di lui. Verificare in che modo lo studente potrebbe collaborare in ambiti diversi da quelli previsti e saggiarne la disponibilità a preparare interventi specifici per “attività di interazione” nella propria o in altre classi. Concordare con lo studente gli obiettivi di apprendimento minimi: • buona padronanza della lingua italiana • buona conoscenza del nostro sistema scolastico: metodi didattici, usi, costumi, valori, sistema di valutazione • buona conoscenza nei contenuti di almeno tre materie • capacità di trasmissione della personalità dello studente e di usi, costumi, valori del suo paese ad allievi e docenti • atteggiamenti positivi verso la nostra cultura • capacità di stabilire rapporti di cordialità con adulti e con coetanei Concordare con lo studente un accordo di corresponsabilità1, se opportuno. Nome e firma del Tutor ______________________________ 1 Vedi scheda 8 – Patto di corresponsabilità Nome e firma dello studente _____________________________________ Data _______________ scheda 4 pag 2 di 2 LO STUDENTE STRANIERO RICEVE CREDITI NELLA SUA SCUOLA DI ORIGINE, PER IL SUO PERIODO DI STUDI IN ITALIA? Paese di provenienza1 Argentina Australia Austria Belgio fiammingo Belgio francese Bolivia Brasile Canada Cile Cina Colombia Costarica Croazia Danimarca Ecuador Filippine Finlandia Francia Germania Giappone Guatemala Honduras Hong Kong India Indonesia Crediti2 in in in in in in in in in in in in SÌ alcuni SÌ alcuni SÌ alcuni SÌ alcuni SÌ NO alcuni alcuni alcuni NO alcuni alcuni SÌ NO alcuni alcuni NO SÌ NO alcuni NO casi casi casi casi casi casi casi casi casi casi casi casi Paese di provenienza Crediti Islanda Lettonia (Latvia) Malesia Messico Norvegia Nuova Zelanda Olanda Panama Paraguay Perù Portogallo Repubblica Ceca Repubblica Dominicana Russia Serbia Slovacchia Slovenia Spagna Stati Uniti d'America Sud Africa Svezia Ungheria Uruguay Venezuela in alcuni casi in alcuni casi SÌ SÌ SÌ NO NO in alcuni casi in alcuni casi NO in alcuni casi in alcuni casi in alcuni casi NO in alcuni casi in alcuni casi SÌ in alcuni casi in alcuni casi NO NO NO NO NO 1 Fonte – Uffici AFS nel Mondo – aggiornamento 2011 2 Maggiori e più specifiche informazioni sono reperibili sotto www/Intercultura/scuola/ etc… SCHEDA 5 COMUNICARE CON LA SCUOLA ESTERA scheda 5 DESTINATARI: Tutor, Referente scambi pag 1 di 3 ESEMPIO DI LETTERA CHE UNA SCUOLA ITALIANA PUÒ UTILIZZARE PER CHIEDERE INFORMAZIONI ALLA SCUOLA DI PROVENIENZA DEL GIOVANE STRANIERO Dear Principal of partner school, We are writing to you as our school is participating on an intercultural exchange program in cooperation with INTERCULTURA/AFS. INTERCULTURA AFS Italy is a non-profit international organization and organizes intercultural learning programs providing placement in host families and high schools. The exchange programs are focused on the development of the knowledge, the skills and the attitudes needed to contribute meaningfully in a culturally diverse and increasingly interdependent world. In fact, a student from your school (student’s name) _____________________________________________ will be hosted in our school for a period of ________ months. We are looking forward to his/her stay and we are sure that your student’s presence will be a resourceful opportunity for our school, community, classmates and teachers to know more about your country, people and customs. We wish that this will also be a precious experience for him/her to get to know our country, values and people. In order to start the cooperation between our two schools and to develop a useful plan of studies, we are kindly asking you to provide us with some information about your student, your school and the needs that he/she may have in order to receive credits for his/her stay with us. Please complete the forms entitled “Student data” and “Description of partner school” and feel free to add pages if you need more space. We are looking forward to hearing from you and we thank you in advance for your help. Yours faithfully, Italian Principal’s signature ___________________________ Stamp of the school Date ___________________ STUDENT DATA scheda 5 pag 2 di 3 DESCRIPTION OF YOUR SCHOOL scheda 5 pag 3 di 3 Formulario per facilitare il contatto fra le scuole – Programmi ospitalità Form to facilitate contact between host school and native school MOD-RS-29 – Aggiornamento Giugno 2011 SCHEDA 6 ESEMPIO DI COMUNICATO AL CONSIGLIO DI CLASSE scheda 6 pag 1 di 1 DESTINATARI: Tutor, Referente scambi INSERIMENTO NELLA NOSTRA SCUOLA DI UNO STUDENTE STRANIERO PARTECIPANTE A PROGRAMMI DI INTERCULTURA Ai colleghi della classe ………… Avviso i colleghi che è previsto l’arrivo nel nostro Istituto di uno\a studente\ssa proveniente da _____________________________________________________________________________ per un periodo di ______________________ mesi, dal _________________ al ________________ • Vista la compatibilità tra le materie che deve studiare e l’indirizzo • Consultato/a (il/la dirigente scolastico/vicepreside) per avere indicazioni e suggerimenti riguardo a quali classi potrebbero essere le più adatte ad accoglierlo • Consultato/a il/la coordinatore/coordinatrice della classe ed alcuni docenti della stessa, che hanno espresso parere favorevole • Vista l’età dello studente: ______ anni • Viste le caratteristiche della classe stessa (piccola/accogliente,...) • Vista la presenza nella classe di insegnanti che hanno conoscenze della lingua madre dello studente o di altra lingua veicolare Si propone l’inserimento nella loro classe dello/la studente/studentessa di INTERCULTURA ______________________________________________ (Nome, Cognome) Si daranno più informazioni sulle modalità dell’accoglienza nel Consiglio di Classe che si terrà in data __________________ Si ringraziano fin d’ora tutti i colleghi per la loro disponibilità, __________________________________ Dirigente scolastico/a / Vicepreside __________________________________________ Coordinatore/trice del progetto interculturale/Tutor/ Referente per gli scambi ______________________ lì _______-__________ SCHEDA 7 ORARIO PERSONALIZZATO (esempi) scheda 7 DESTINATARI: Consiglio di Classe, Studente straniero, Docenti interessati Josephine Smith classe 4CL - primo quadrimestre - anno scolastico ..../.... SABATO Prof. _______________________________ Tutor di JOSEPHINE SMITH pag 1 di 2 Una testimonianza: Istituto di Istruzione Superiore “Marie Curie” – Grugliasco (TO) A.S. 2005/06 Classe 5D Tutor: Prof. Pidello scheda 7 pag 2 di 2 PROGETTO DI INSERIMENTO DELLO STUDENTE GIAPPONESE TAMON YOSHIDA in Italia con il Programma Annuale INTERCULTURA Lo studente è inserito nella classe 5°D del Liceo Scientifico (sperimentazione PNI) e per alcune materie nella 3° D. È UFFICIALMENTE ISCRITTO all'anno scolastico 2005/2006, quindi dal punto di vista organizzativo e disciplinare (appello, giustificazione assenze, responsabilità, valutazione) è da considerarsi come un allievo qualsiasi. Avrà un curriculum personalizzato, come previsto anche dalla legge del 99 sull'autonomia. Visto il suo curriculum scolastico, sentiti i suoi interessi e sentiti gli insegnanti coinvolti, il tutor e i coordinatori di 5°D e di 3°D comunicano a Intercultura e allo studente il progetto che segue. Lo studente frequenterà e sarà valutato nelle seguenti materie: • Italiano • Inglese • Matematica • Disegno e storia dell’arte • Educazione fisica Seguirà inoltre le ore di Inglese e di Educazione fisica nella classe 3AD. In tale classe, tra l’altro, si trova uno studente di madre giapponese con cui si è già incontrato qualche volta. Le valutazioni possono essere in giudizi o in voti. I metodi di valutazione saranno orali (da dicembre) e scritti, con esercizi sia a scuola che a casa. La difficoltà degli esercizi deve essere graduale. Per i primi tre mesi si può prevedere anche l'uso della lingua inglese o francese, per coinvolgere comunque lo studente in attesa che migliori la sua conoscenza dell'italiano. Parteciperà all’attività introduttiva al Primary English Test (PET) organizzata per le classi quarte e gestita da un’insegnante madrelingua. Avrà la possibilità di entrare in ritardo e di uscire anticipatamente SOLO in corrispondenza alle materie da lui non seguite. In particolare, il mercoledì entrerà alle 10 ed uscirà alle 12; il sabato uscirà alle 11. Copia del suo curriculum con le attività che sceglierà di seguire fra quelle proposte dalla scuola (giornale scolastico e teatro) sarà inserita nei registri delle due classi che frequenterà, sarà affissa in bacheca e sarà depositata in segreteria. Obiettivi scolastici minimi • Esprimersi oralmente e per scritto in lingua italiana • Esprimersi oralmente e per scritto in lingua inglese • Conoscere i principali concetti dell’analisi matematica (funzioni, limiti, derivate, integrali) e saperli utilizzare in contesti non troppo complessi • (Obiettivo di Disegno e Arte) da precisare nel consiglio di classe • (Obiettivo di educazione fisica) da precisare nel consiglio di classe • Conoscere il sistema scolastico italiano: organizzazione, metodi didattici, sistema di valutazione • Conoscere gli aspetti principali della cultura italiana ed europea • Socializzare e comunicare con i compagni ed i docenti • Far conoscere ad allievi e docenti usi, costumi, valori del suo Paese • Partecipare ad alcune iniziative dell’Istituto (Settimana scientifica, Viaggio di istruzione) SCHEDA 8 PATTO DI CORRESPONSABILITÀ scheda 8 DESTINATARI: Tutor, studente straniero, referente di Intercultura pag 1 di 4 scheda 8 pag 2 di 4 scheda 8 pag 3 di 4 scheda 8 pag 4 di 4 1 Vedi scheda 4 – Suggerimenti per un colloquio di conoscenza (retro). 2 Vedi scheda 7 – Orario personalizzato – esempi. SCHEDA 9 QUESTIONARIO PER LO STUDENTE STRANIERO scheda 9 DESTINATARI: Tutor, Studente straniero pag 1 di 3 ________________________________________________________________________________________ Cognome e nome (in stampatello) name and surname (in capital letters) ___________________________ Classe class _________________________________________ Data date Leggi ogni domanda e numera le tue risposte da 4 (quella con cui concordi di più) a 1 (quella con cui concordi di meno). Specifica “altro” se appropriato. Read each question and number your answers from 4 (the one you agree with the most) to 1 (the one you agree with the least). Specify “Other” when appropriate. LE MO TIV AZIONI – MOTIVATIONS 1. Come mai hai partecipato ad un programma di scambio? _________ Senso di avventura / sense of adventure _________ Interesse per la cultura italiana/ interest for Italian culture Why did you decide to do an exchange program? _________ Ambizione / ambition _________ Altro / other : _______________________________________ _________ Per caso / by chance _________ Per la cultura e l’arte italiana / because of culture and arts _________ Per le persone / beacuse of the people _________ Altro / other : _______________________________________ 3. Cosa speri di imparare a fare/fare meglio in Italia? _________ Sports / sports _________ Cultura e l’arte italiana / italian culture and arts What do you wish to learn to do or to do better here in Italy? _________ Musica / music _________ Altro / other : _______________________________________ 4. Quali pensi che siano i valori italiani più importanti? _________ Il senso dello Stato / awareness of the Nation _________ La vita in famiglia / family life What do you think are the most important Italian values? _________ La religione / religion _________ Altro / other : _______________________________________ 2. Perché sei venuto in Italia? Why did you come to Italy? LE ASPETTATIVE – EXPECTATIONS 5. Quale atteggiamento trovi normale al primo incontro con uno studente di un altro Paese? _________ Diffidenza / mistrust _________ Senso di disagio / “feeling out of place” What would you consider a “normal” attitude when you first meet a student of another country? _________ Curiosità / curiousity _________ Altro / other : ________________________________________ 6. Il rapporto con gli altri studenti crea – almeno inizialmente – problemi di reciproco adattamento. A che cosa pensi di poterli attribuire? _________ A pregiudizi reciproci / prejudice _________ A situazioni insolite / new situations The relationship with the other students creates – at least initially – problems of fitting-in. What do you think causes these problems? _________ Alla timidezza / shyness _________ Altro / other : ____________________________ scheda 9 pag 2 di 3 7. Come ti aspetti di essere accol- _________ Con educazione e pazienza / with good manners and patience to dalla tua classe? _________ Con curiosità e gentilezza / with curiosity and politeness How do you expect to be trea- _________ Con timidezza e diffidenza / with shyness and wariness ted by your class? _________ Altro / other : _______________________________________ 8. Quanto ritieni che sia importante conoscere i valori della tua cultura per dialogare con i tuoi compagni? How important do you think it is to be aware of the values of your culture in order to socialize with your peers? 9. Per quali motivi la tua presenza può essere utile alla classe? In what ways could your presence in this class be useful? _________ Molto / very important _________ Poco / not so important _________ Niente / not important _________ Altro / other : _______________________________________ _________ Per sperimentare la difficoltà del vivere con altri / to experience the difficulties of living with others _________ Per preparare i tuoi compagni a viaggiare / to prepare your peers to travel _________ Per riflettere sui tuoi valori / to reflect upon your values _________ Altro / other : _______________________________________ 10. Che cosa ti ha colpito partico- _________ La confusione / the confusion larmente al tuo primo incontro _________ La compattezza della classe / the students' closeness con la classe? _________ La diversità dei comportamenti dei singoli / the differences between What impressed you most in individuals’ behavior your first meeting with the _________ Altro / other : _______________________________________ class group? 11. Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato? What are the major difficulties that you encountered? _________ La solitudine / loneliness _________ La diversità / diversità _________ La mancanza di una crescita comune con il gruppo classe / the lack of a bond with classmates _________ Altro / other : _______________________________________ 12. Come vorresti che gli altri ti dimostrassero la loro ospitalità? How would you like your peers to show their hospitality? _________ Assistendoti in ogni contatto con gli altri / assisting you in your relations with others _________ Aiutandoti a comprendere le situazioni poco chiare / helping you to understand unclear situations _________ Difendendoti da eventuali pregiudizi / defending you in case of prejudice _________ Altro / other : _____________________________________ LA RESPONSABILIZZAZIONE – SELF RESPONSIBILITY 13. Che cosa pensi sia più importante per inserirti? What do you think is most important to help you settle down in the classroom? _________ La disponibilità della classe / the positive attitude and willingness of the classmates _________ L'aiuto dei singoli interessati / the help of those particularly interested _________ Il forte sostegno degli insegnanti / the strong support of the teachers _________ Altro / other : ________________________________________ scheda 9 14. In che modo puoi facilitare la tua socializzazione? _________ Lavorare con un gruppo / working in a team group _________ Stando con i compagni nei momenti di ricreazione / pag 3 di 3 staying with your peers during the breaks How can you facilitate your socialization process? _________ Facendo attenzione alle regole “non scritte" della vita scolastica / paying attention to the “unwritten" rules of school life 15. Instaturare un rapporto ravvicinato con i tuoi compagni italiani comporta delle responsabilità? Quali? Do you think that you should take some responsibility in order to establish a close relationship with your Italian peers? Which ones? 16. Che cosa pensi che dovresti rispettare per inserirti meglio? _________ Altro / other : _______________________________________ _________ Nessuna / none _________ La condivisione dei problemi della classe / a commitment to share the problems of the class _________ Un impegno nello studio / a commitment to study _________ Altro / other : _______________________________________ _________ La personalità dei singoli / to the different personality of the students in your class What do you think you should give priority to in order to adjust better? _________ L'autorità degli insegnanti / to teachers' authority _________ Le “alleanze" interne alla classe / to the “alliances” already built in the group _________ Altro/Other: _________________________________________ L'INSERIMENT O – ADJUSTMENT 17. Che cosa pensi dovrebbe essere fatto dai professori per facilitare il tuo inserimento? What to you think the teachers should do in order to facilitate your adjustment? 18. Quali contenuti ritieni più opportuno trattare per lavorare insieme? What topics could be helpful to facilitate your working together with your peers? _________ Individuare e approfondire nelle loro lezioni, argomenti di interesse comune / develop topics of common interest in their lessons _________ Favorire il lavoro di gruppo / support group work _________ Studiare interventi interdisciplinari / plan interdisciplinary projects _________ Altro / other : _______________________________________ _________ Programmi che anche tu conosci (es.materie scient.) / subjects you are familiar with (e.g. sciences) _________ Grandi temi di attualità (es. ecologia, razzismo) / important, up-to-date topics (e.g. ecology, racism) _________ Temi storico-economici di carattere internazionale / topics related to international history and economy _________ Altro / other : _______________________________________ 19. Quali argomenti preferiresti NON TRATTARE, in questa fase iniziale di conoscenza? _________ Religione / religion _________ Politica / politics Which topics do you prefer not to talk about in the initial phase of getting to know one another? _________ Rapporti tra i sessi / relationships between boys and girls _________ Altro / other : _______________________________________ Note o Commenti / Other comments ___________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________________ SCHEDA 9A QUESTIONARIO PER LO STUDENTE STRANIERO scheda 9A pag 1 di 4 DESTINATARI: Tutor, Studenti della classe ospitante ________________________________________________________________________________________ Cognome e nome (in stampatello) Leggi ogni domanda e numera le tue risposte da 4 (quella con cui concordi di più) a 1 (quella con cui concordi di meno). Nella tua classe viene ospitato uno/una studente/ssa proveniente da __________________________________________________________ CONOSCENZA 1. Se ritieni che il Paese del tuo compagno sia interessante, quali sono i motivi? 2. Dal punto di vista dello sviluppo civile, degli usi e dei costumi ritieni che il suo Paese sia 3. Dal punto di vista economico ritieni che il suo Paese sia 4. Quali pensi che siano i valori più importanti del Paese del tuo compagno? _________ la cultura e l'arte _________ lo sport _________ la musica _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ più ricco di tradizioni storiche/artistiche del tuo _________ importante per i rapporti con l'Italia _________ esotico _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ più sviluppato del tuo _________ abbia un'economia completamente diversa dal tuo _________ meno sviluppato _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ la famiglia _________ la religione _________ lo Stato _________ altro (specifica): ______________________________________ ASPETTATIVE 5. Quale atteggiamento trovi normale al primo incontro con uno studente straniero? 6. Il rapporto con uno studente proveniente da un altro Paese crea comunque – almeno inizialmente – problemi di reciproco adattamento. A che cosa pensi di poterli attribuire? _________ Diffidenza _________ senso di disagio _________ curiosità _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ a pregiudizi reciproci _________ a situazioni insolite _________ alla tua insicurezza _________ altro (specifica): ______________________________________ scheda 9A pag 2 di 4 7. Come ti aspetti che la classe accoglierà il compagno straniero? 8. Quanto ritieni che sia importante conoscere i valori della tua cultura per dialogare con il tuo compagno? 9. Per quali motivi può essere utile la presenza di un compagno straniero nella tua classe? 10. Che cosa pensi colpisca particolarmente lo studente straniero, al suo primo incontro con la tua classe? 11. Quali pensi che siano le maggiori difficoltà che incontra il tuo compagno straniero, oltre a quelle che incontri tu? 12. Se tu fossi uno studente straniero quale atteggiamento ti aspetteresti dai tuoi compagni? 13. Che cosa pensi lo abbia motivato a fare questa esperienza? _________ con educazione e tolleranza _________ con ospitalità e gentilezza _________ con curiosità e diffidenza _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ molto _________ poco _________ niente _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ per sperimentare la difficoltà del vivere con altri _________ per prepararti a viaggiare _________ per riflettere sui tuoi valori _________ altro. Specifica: _____________________________________ _________ la compattezza del vostro gruppo _________ l'individualismo _________ l’atmosfera un po’ rumorosa che c’è in classe _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ la solitudine _________ la diversità _________ la mancanza di una crescita comune con il gruppo classe _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ che ti trattassero come se fossi uno di loro a scuola _________ che ti invitassero ad uscire con loro nel tempo libero _________ che ti lasciassero in pace _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ l’ambizione _________ il senso di avventura _________ la cultura italiana _________ altro (specifica): ______________________________________ scheda 9A pag 3 di 4 RESPONSABILIZZAZIONE 14. Quali comportamenti ritieni più importanti per aiutare lo studente straniero nello studio? 15. Pensi che ci siano altri elementi importanti per aiutarlo ad inserirsi velocemente ? 16. Come puoi manifestare la tua ospitalità nei confronti del tuo compagno straniero? 17. Instaurare un rapporto ravvicinato con lo studente straniero comporta delle responsabilità? Quali? _________ la disponibilità della classe _________ l'aiuto dei singoli particolarmente interessati _________ il forte sostegno degli insegnanti _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ cercare di lavorare in gruppo _________ spiegargi le regole "non scritte” della via scolastica _________ stargli vicino nei momenti di ricreazione _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ assistendolo nelle sue relazioni con gli altri _________ aiutandolo a comprendere le situazioni poco chiare _________ difendendolo da eventuali pregiudizi _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ nessuna _________ un tuo impegno costante per aiutarlo ad inserirsi _________ un tuo impegno ad aiutarlo nello studio _________ altro (specifica): ______________________________________ INSERIMENT O 18. Che cosa ritieni che il tuo compagno dovrebbe rispettare per inserirsi meglio? 19. In che modo pensi che sia possibile aiutare l'inserimento del tuo compagno da un punto di vista di studio? 20. Quali contenuti ritieni più opportuno trattare per lavorare insieme? _________ la personalità dei singoli _________ l’autorità degli insegnanti _________ le “alleanze” interne alla classe _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ identificando argomenti di interesse comune _________ facendolo parlare del suo Paese nelle materie in cui questo è possibile _________ aiutandolo nello studio delle singole materie _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ programmi che anche lui conosce (es. materie scient.) _________ grandi temi di attualità (es. ecologia, razzismo) _________ temi storico-economici di carattere internazionale _________ altro (specifica): ______________________________________ scheda 9A pag 4 di 4 21. Quali argomenti preferiresti NON TRATTARE, in questa fase iniziale di conoscenza? 22. Che cosa pensi dovrebbe essere fatto dai professori per facilitare l'inserimento del tuo compagno straniero? _________ religione _________ politica _________ rapporto tra i sessi _________ altro (specifica): ______________________________________ _________ individuare e approfondire, nelle loro lezioni, argomenti di interesse comune _________ favorire il lavoro di gruppo _________ studiare interventi interdisciplinari _________ altro (specifica): ______________________________________ NOTE / SEGNALAZIONI CHE RITIENI OPPORTUNO FARE _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________ Cognome e nome (in stampatello) ___________________________________________________________ Classe ________________________________ Data ______________________________________ SCHEDA 10 “SUGGERIMENTI IN PILLOLE” PER LE SINGOLE DISCIPLINE scheda 10 pag 1 di 1 DESTINATARI: Consiglio di Classe, Docenti interessati Riassunti per parole chiave Al termine di ogni lezione chiedere allo studente straniero, anche in collaborazione con i compagni, di riassumere con poche parole chiave quello che ha capito. Etimologia Soprattutto all’inizio della esperienza, in tutte le discipline possono essere identificate alcune parole chiave e proposte delle ricerche ed analisi etimologiche da sviluppare in italiano, in inglese e/o nella lingua madre dello studente straniero. Macroargomenti Lo studente e la classe potranno sviluppare e produrre lavori in gruppi interdisciplinari partendo da un macroargomento. Es: Dante Alighieri, un grande poeta italiano: aspetti religiosi, storici, sociali, poetici, letterari (anche con analisi del testo). Il terremoto: aspetti geografici, geofisici, economici, storici, sociali, etc. Parallelismi Lo studente straniero potrà presentare brevi ricerche facendo “parallelismi” fra quanto viene studiato in Italia e gli stessi periodi storici, letterari, artistici nel suo Paese oppure fra autori contemporanei. Es. il Romanticismo/il Verismo/ il Barocco in Italia e nel suo Paese Es. Manzoni e scrittore più rappresentativo dello stesso periodo nel suo Paese Le presentazioni dello studente straniero potranno anche essere fatte in lingua inglese (madre o veicolare) e/o utilizzando le metodologie didattiche in uso nel suo Paese. Italiano Soprattutto nella prima fase dell’inserimento, lo studente può esercitarsi su elenchi di parole di cui dovrà scrivere il significato nella sua lingua e trovare l’etimologia. Potrà inoltre esercitarsi riportando ogni giorno – 1° giorno, 2° giorno etc… – su un quaderno le parole che comprende durante le lezioni: questo è un metodo per stare più attento e che visualizzerà molto chiaramente i suoi progressi. Matematica Potrebbe essere interessante proporre lavori sulle diverse misure di capacità. Storia dell’arte Facile e utile a favorire l’inserimento del giovane, potrebbe essere chiedergli di lavorare sulle risorse artistiche presenti nel territorio: fare fotografie o utilizzare strumenti multimediali per riprenderle e commentarle, fare ricerche storiche ed artistiche, e prevedere una o più presentazioni alla classe – anche con parallelismi sulle produzioni artistiche dello stesso periodo nel Paese di origine. Storia Educazione motoria Non dovrebbe essere difficile inserire il giovane nelle lezioni di educazione fisica che potranno anche essere utilizzate per proporre attività dinamiche mirate alla coesione dei gruppi. Esistono diversi manuali su questi argomenti. Un esempio di gioco interculturale sulla comunicazione non verbale: tutti gli studenti vengono bendati e a ciascuno viene assegnato un numero. La consegna è di allinearsi per ordine numerico senza assolutamente parlare fra di loro ma utilizzando strumenti di comunicazione non verbali. Al termine si analizzano i metodi adottati e le sensazioni provate. Filosofia Possono essere proposte ricerche monografiche sui due o tre fra più importanti filosofi occidentali conosciuti dallo studente straniero. SCHEDA 11 SUGGERIMENTI PER UNA RELAZIONE STRUTTURATA scheda 11 DESTINATARI: Studente straniero, Tutor pag 1 di 4 Questa relazione può essere un progetto che lo studente straniero svolge nelle ore libere: mira ad approfondire l’organizzazione e le dinamiche della scuola ospitante e a raccogliere informazioni interessanti che possano essere presentate alla comunità e scuola di origine dello studente. È molto utile per la scuola italiana per capire in che modo viene percepita da uno straniero e per sviluppare il confronto su modi di vivere, di studiare e di relazionarsi diversi da solito. Può essere pubblicata sul sito o sul giornalino della scuola e sulle pubblicazioni di INTERCULTURA. Vengono suggerite alcune date per la consegna delle varie parti che possono, ovviamente, essere modificate a piacere dall'insegnante. (To the exchange student: Please answer in detail and feel free to add any useful information) Name of Student __________________________________________________________________ Host town / Country ________________________________________________________________ Name of host school _______________________________________________________________ Type: Public ______ Private _____ Vocational _____ Comprehensive _____ Other ____________ Address __________________________________________________________________________ Telephone ____________________ Fax ___________________ E-mail ______________________ Name of principal _____________________________________ E-mail ______________________ Name of contact teacher ________________________________E-mail ______________________ Number of students enrolled __________ Foreign languages taught _________________________ FIRST PART – to be submitted before December 15th 1) Your host school history: How, when and why was the building founded? Has it always been a school? If not, what was it before? What’s its name? Why was it called that way? 2) The area: Draw a map of the town and show where the school is. How do your schoolmates reach it? Interview them on it and make statistics. How do you reach it? Describe the neighbouring areas. 3) The building: Describe in detail: the exterior and interior look, the classrooms, the snack bar, the gym, the cafeteria, special activity rooms, open air areas, sport fields, …Take some photographs and enclose them to the report. You can also enclose printed matter concerning the school. 4) The staff: The school principal – role, duties, relationship with students, relationship with teachers. The secretaries: role, duties, relationship with students. The caretakers: role, duties, relationship with students. Are there other people working in the school, besides the teaching staff? If yes, explain. 5) The school organization: What is the type of school you are attending? Academic, vocational, technical, or other? How, where and when can students choose their main course? And their subjects? What subjects are offered? Which are the main activities? Are some subjects/activities considered extracurricular? List and explain the activities that are organized by the school: trips, lectures, films, shows, sport, meetings, parties, school, newspaper, etc. What is the role of sport? Does each teacher have his own classroom? What time do lessons start/end? What is a typical timetable like? Can the students arrive late? What happens in that case? Can you exit the school during breaks? What happens when the students are absent? If possible, enclose a booklet/paper with school rules. scheda 11 pag 2 di 4 SECOND PART – to be submitted before February 15th 6) The students: What is their attitude towards studying in general? Have they got any duties regarding the school building and structures? What do they usually wear? What do they usually drink/eat at school? Smoking habits? What is their behaviour with one another? with teachers? Percentage of recently immigrated students and of Foreign Exchange Students? Interview at least twenty of them about: hobbies, plans for future studies, favourite teacher and why, favourite subjects and why, extracurricular activities. 7) The relationship between teachers and students: What is the behaviour of teachers during the lessons? Outside lessons? What is their age, as an average? Where do they meet or rest during the day? What is the behaviour of students during the lessons? When and how do students and teachers communicate? Is there a contact teacher for foreign exchange students? Write down your impressions. 8) Evaluation of students: How do students practise what they learn? Through homework? Activities at school? Meetings with teachers? Meetings with students? Have you got school texts for any subjects? If yes, are they given to you by the school or did the family or Intercultura/AFS buy them for you? Is there a study room at school? How do the teachers evaluate the students’ work? Through school tests? Oral tests? Reports? Do teachers give grades? What is the grading system? Enclose a sample of a school report. When and how do teachers speak together about their students in order to evaluate them? Are there meetings with parents? Where, how often and why? Are there other ways of evaluation? Write examples of homework and examples of school tests that you consider particularly interesting or useful. 9) Holidays and celebrations: For which occasions/events are schools closed? When do summer holidays start and finish? Are any occasions celebrated at school? Do teachers and students participate together in celebrations in town? Write down a calendar of holidays and celebrations during the school year. Explain life and activities at school in connection with special public events. THIRD PART – to be submitted before April 15th 10) Your subjects: Write down your whole weekly timetable with names of subjects and teachers, write for each subject whether you study it for half a year or for the whole year and whether it is compulsory or elective, and underline the subjects that are completely new for you. Enclose a one page description of contents for each subject you are taking, asking teachers for help. Write personal opinions on the subjects: difficulty, interest, usefulness, value….. For each subject, explain why you have chosen it and how it can influence or enrich your future studies and plans. Write what is your method of studying and which are your achievements in each subject. 11) Your extracurricular activities: What do you do at school that can be considered extracurricular? List all your activities and your roles in school life. Explain how much you are involved in them and what is their importance for you personally and for your academic results. Explain how being a foreign exchange student has affected your choices, the teachers’ and schoolmates’ attitude towards you, your school activities in general. 12) Your teachers: Describe each teacher in detail: look and behaviour Write your feelings and your opinions about each of them. Ask each of them the following question: ”What results should you be able to reach, as a teacher, in order to feel proud of your work?” and write down their answers. Remember that they might get to read what you have written! 13) A lesson about…: Describe a lesson that you have been able to follow well and to appreciate, explaining why you liked it. LAST PART - to be submitted before May 20th 14) Differences between school systems: At the end, point out any remarkable differences between the school life and the school system in your own country and in the host country, and try to find out some reasons for those differences. Add anything that you consider useful and that has not been asked before. End up this report with personal impressions, opinions and remarks on your experience in the host school. Viene proposta anche una versione in italiano, perché lo studente, soprattutto verso fine anno, dovrebbe essere in grado di affrontarne la compilazione. Il Tutor potrà valutare, tenuto conto delle caratteristiche dello studente straniero, se e come affidare il compito e in quale lingua. scheda 11 pag 3 di 4 PRIMA PARTE – da presentare entro il 15 Dicembre 1) La storia della scuola ospitante: Come, dove e quando è stata fondata? È sempre stata una scuola? Se no, che cosa era prima? Qual è il suo nome? Perché si chiama così? 2) Il quartiere: Disegna la mappa della città e mostraci dov’è la tua scuola. Come la raggiungono i tuoi compagni di classe? Intervistali e fai una statistica. Descrivi il tuo vicinato. 3) L’edificio scolastico: Descrivi dettagliamene l’aspetto esterno e interno, le classi, la mensa, la palestra, il giardino, le stanze per attività speciali, ecc. Fai delle foto e trova brochure e pubblicazioni interessanti da allegare alla tua relazione. 4) Il personale: Preside: ruolo, responsabilità, relazione con gli studenti, relazione con gli insegnanti. Bidelli: ruolo, responsabilità, relazione con gli studenti. Ci sono altre persone che lavorano nella scuola all’infuori degli insegnanti? Se sì, parlacene. 5) L’organizzazione della scuola: Che tipo di scuola stai frequentando (accademico, professionale, tecnico o altro) ? Come, quando e dove può uno studente scegliere i propri corsi e materie? Quali sono le materie offerte? Quali sono le maggiori attività? Ci sono delle materie o attività considerate extra? Fai una lista e spiega le attività che la scuola organizza : viaggi, lezioni, filmati, spettacoli, sport, incontri, feste, scuola, giornali ecc. Che ruolo gioca lo sport? Ogni insegnante ha la sua aula? A che ora inizia e finisce una lezione? Come è organizzata una tipica giornata scolastica? Uno studente può arrivare tardi? Cosa succede in questo caso? Puoi uscire dalla scuola durante la pausa? Cosa succede quando lo studente è assente? Se possibile, allega un opuscolo con le regole della scuola. SECONDA PARTE – da presentare entro il 15 Febbraio 6) Gli studenti: In generale, qual è il loro atteggiamento nei confronti dello studio? Vengono affidati loro compiti e responsabilità in relazione all’edificio ed alle strutture scolastiche? Come si vestono? Normalmente cosa mangiano e bevono? Ci sono molti fumatori? Come si comportamento fra di loro? E con insegnanti? Qual è la percentuale di studenti recentemente immigrati e di studenti stranieri partecipanti a scambi ospitati dalla scuola? Intervista almeno venti di loro: interessi, programmi futuri per gli studi, insegnanti preferiti e perché, materia preferite e perché, attività extracurriculari 7) Le relazione tra studenti e insegnanti: qual è l’atteggiamento degli insegnanti durante le lezioni? Tengono lezioni solo a scuola o anche all’esterno? Qual è la loro età media? Dove si incontrano nelle pause? Qual è il comportamento degli studenti durante le lezioni? Quando e come studenti ed insegnanti comunicano? Gli studenti stranieri hanno un insegnante referente/tutor? Scrivi le tue impressioni. 8) La valutazione degli studenti: Come viene messo in pratica quello che viene appreso? Attraverso compiti a casa? Attività a scuola? Incontri con gli insegnanti? Incontri con gli studenti? Ogni materia ha i suoi libri di testo? Se si, ti sono stati dati dalla scuola o sono stati acquistati per te da Intercultura AFS o dalla tua famiglia ospitante? A scuola c’è una stanza dedicata solo allo studio individuale? Come fanno gli insegnanti a valutare il lavoro degli studenti? Attraverso esami scolastici? interrogazioni? relazioni? Vengono assegnanti dei voti? Qual è il sistema di assegnazione dei voti? Allega un esempio alla tua relazione. Come e quando gli insegnanti parlano con i loro studenti delle valutazioni assegnate? Vengono effettuati incontri con i genitori? Dove, quanto spesso e perché? Ci sono altri sistemi di valutazione? Riporta esempi di compiti a casa e di testi che consideri particolarmente interessanti e utili. 9) Vacanze ed eventi: In quali occasioni ed eventi la scuola viene chiusa? Quando iniziano e finiscono le vacanze estive? Ci sono eventi che vengono celebrati a scuola? Insegnanti e studenti partecipano insieme alle celebrazioni? Scrivi un calendario di vacanze e degli eventi previsti durante l’anno scolastico. Racconta la vita e le attività della scuola in relazione a particolari eventi pubblici. scheda 11 pag 4 di 4 TERZA PARTE – da presentare entro il 15 Aprile 10) Le tue materie: Scrivi il tuo programma di lavoro settimanale con le diverse materie ed insegnanti: per ogni materia scrivi se la studi per un semestre o per tutto l’anno, se è obbligatoria o facoltativa e se la stai studiando per la prima volta. Per ogni materia prepara una breve descrizione del contenuto chiedendo aiuto all’insegnante e riporta le tue considerazioni: difficoltà, interesse, utilità, valore, ecc.; spiega perchè l’hai scelta, come può influenzare e arricchire il tuo piano di studio per il futuro. Descrivi infine il tuo metodo di studio e i tuoi successi in ogni materia. 11) Le tue attività extracurriculari: Che cosa è considerato extracurricolare delle attività che segui a scuola? Fai una lista delle tue attività e descrivi il tuo ruolo nella vita scolastica. Spiega quanto sei coinvolto e quanto sono importanti per te e per i tuoi risultati scolastici. Spiega che influenza ha avuto l’essere uno studente straniero nelle tue scelte, nell’atteggiamento degli insegnanti e dei tuoi compagni di classe nei tuoi confronti e nelle attività scolastiche in generale. 12) I tuoi insegnanti: Descrivi dettagliamene i tuoi insegnanti: aspetto e comportamento. Descrivi le tue sensazioni ed opinioni su ciascuno di loro. Poni ad ognuno la domanda: “Quali risultati vuoi raggiungere, come insegnante, per sentirti orgoglioso del tuo lavoro?” e scrivi la risposta. Ricordati che potrebbero leggere quello che hai scritto! 13) Una lezione su…: Descrivi una lezione che sei riuscito a seguire ed apprezzare bene ed spiegaci perché ti è piaciuta. ULTIMA PARTE – da presentare entro il 20 Maggio 14) Differenze tra scuola e sistema: Alla fine, evidenzia le maggiori differenze tra la vita e il sistema scolastico nel tuo Paese e in Italia e cerca di spiegare le ragioni a monte di queste differenze. Aggiungi qualsiasi cosa tu consideri utile anche se non ti è stata chiesta prima. Termina la relazioni con le tue impressioni personali, le opinioni e i commenti sulla tua esperienza nella scuola ospitante. SCHEDA 12 SUGGERIMENTI PER IL MONITORAGGIO DELLO STUDENTE scheda 12 DESTINATARI: Studente straniero, Tutor pag 1 di 2 Lo studente risponde dettagliatamente alle domande su fogli a parte, a mano o con il computer, in italiano o nella lingua veicolare scelta dall’insegnante. Le domande sono in italiano per sollecitare l’utilizzo del vocabolario e la comprensione di messaggi facili per la quale potrà anche chiedere l’aiuto dei compagni. Il questionario può rappresentare uno dei compiti assegnati dal Tutor allo studente e può essere somministrato lentamente nel tempo, cominciando anche con poche domande per volta, a discrezione del Tutor stesso. (The student will answer the questions in detail writing by hand or by computer, in Italian or in the language chosen by the teacher. The questions are in Italian so the student can start getting used to looking things up in the dictionary and understand easy messages. He can be helped by his school-mates to understand the meaning of the questions). Nome e cognome dello studente _________________________________ Età _________________ Nazione di provenienza _____________________________________________________________ Programma: Annuale Semestrale Altro (specificare) ______________________________ Data di arrivo nella scuola italiana ____________________________________________________ Nome e indirizzo della scuola ospitante _______________________________________________ _________________________________________________________________________________ Conoscenza della lingua italiana all’arrivo Nessuna Elementare Sufficiente Buona Ottima Conoscenza di un’altra lingua veicolare all’arrivo (specificare) _______________________________ Nessuna Elementare Sufficiente Buona Ottima Il primo giorno di scuola Hai portato il “diario” o un quaderno? Con chi sei andato a scuola? Quali timori avevi? Quali desideri avevi? Chi ti ha accolto a scuola? Sei stato accompagnato in Segreteria, in Presidenza o in classe? Sei stato presentato alla classe da un insegnante? Ti è stato chiesto di dire qualcosa alla classe? Che lingua hanno usato con te gli insegnanti che hai incontrato? Quanto sei rimasto a scuola? Chi ha parlato di più con te? Quali differenze con la tua scuola ti hanno colpito subito? Che cosa ti è piaciuto? Come sei tornato a casa? I giorni successivi Con che mezzo e con chi vai a scuola? Hai incontrato il Tutor? Se sì, quando? Per quanto tempo? Quali altri insegnanti hanno parlato con te? Chi ti ha spiegato come funziona la scuola italiana? Con chi hai parlato delle materie che vorresti o dovresti seguire? Che informazioni ti sono state chieste sui tuoi studi precedenti? Ti è stato proposto un sostegno per l’italiano? Se sì, come? Sei stato invitato a parlare in un’assemblea di studenti? Ti è stato presentato un regolamento di classe o di Istituto? I compagni hanno organizzato una festa di benvenuto? Come comunichi con i compagni? Che cosa ti chiedono? Che cosa chiedi tu a loro? Hai capito come si svolge la mattinata? Hai un orario provvisorio? Se sì, dove lo hai scritto? Con chi hai parlato dei libri di testo? Hai avuto del lavoro da fare a casa? Se sì, quale? Dopo un mese Stai studiando italiano a scuola? Se sì, con chi? Quante ore? Come? Quante materie segui? Quali? In quali classi? In che lingua le studi? C’è qualche compagno che ti aiuta? Hai del lavoro da fare a casa regolarmente? Se sì, in quali materie? In quale lingua? Sei inserito in attività extracurricolari svolte a scuola? Quali? C’è un giornale degli studenti? Se sì, collabori? Sei in una squadra sportiva? Se sì, quale sport? Hai incontrato il Preside? O il Vice-preside? Se sì, in che occasione? Hai fatto dei “compiti in classe” o delle verifiche orali? In quale materia? In quale lingua? Se hai bisogno di un consiglio, a chi chiedi? scheda 12 pag 2 di 2 TEMI PER STUDENTI STRANIERI IN ITALIA PER CONOSCERE MEGLIO LA COMUNITÀ OSPITANTE Gli studenti stranieri ospitati in Italia possono svolgere alcune ricerche per meglio conoscere il territorio. Di seguito ci sono alcuni temi e alcune domande da approfondire che essi possono sviluppare da soli, con il gruppo AFS ospitato nella zona o con i loro compagni di classe. Il lavoro finale può essere presentato alla scuola o in altre occasioni pubbliche organizzate dal Centro locale. LA POLITICA: forme di governo, elezioni, partecipazione al processo decisionale. Come è organizzato il governo locale e nazionale? Quali decisioni vengono prese a livello locale e quali decisioni che riguardano la comunità locale sono prese invece a livello nazionale? In che modo partecipano i cittadini della zona al governo del loro territorio? STRUTTURA ECONOMICA: le risorse locali. Quali sono le maggiori industrie della zona? Sono statali o private? I prodotti locali vengono consumati dai cittadini che li producono o vengono innanzitutto trasportati in altre zone? Che tipo di tecnologia viene utilizzata per la produzione meccanizzata? Nella tua comunità esiste un problema rilevante di disoccupazione? Se sì, quali sono le cause possibili? INFLUENZA STORICA: fenomeni storici, disastri naturali, tendenze ed eventi che hanno contribuito a formare la comunità. Quali sono le maggiori forze storiche che hanno formato la comunità? Come è cambiata negli ultimi cinquant’anni? Quali tradizioni, costumi e feste sono ancora importanti nella zona? Quali figure storiche sono riconosciute eroiche nella regione o nel Paese? Perché sono famose? Cosa hanno fatto? RELIGIONE: dottrine religiose diffuse e attività attraverso cui vengono praticate. Quale ruolo ha la religione nella vita delle persone? In quale modo la gente partecipa attivamente ad attività organizzate dalle istituzioni religiose? La religione più praticata dalle persone della comunità stimola cambiamenti sociali o tende a mantenere lo stato delle cose? RELAZIONI SOCIALI: il modo in cui le persone credono nei rapporti sociali con gli altri o hanno rapporti sociali con gli altri. Quali sono i costumi sono gli aspetti più evidenti e determinanti per l’appartenenza ad uno stato sociale? Quali comportamenti hanno persone di classi sociali differenti verso gli altri? C’è una grossa differenziazione dovuta al sesso, o uomini e donne hanno uguali o simili ruoli sociali? USO DELLA TERRA: come la comunità si rapporta alla terra disponibile. Quali sono gli usi primari che la comunità fa della terra (es. industria, agricoltura, abitazione etc)? In che modo ciò influisce sullo stile di costruzione degli edifici e sul sistema di trasporto? Le caratteristiche geologiche, il tipo di terreno, la disponibilità di acqua ecc. influenzano l’organizzazione dello spazio? Gli spazi pubblici (strade, parchi, piazze) stimolano gli incontri sociali o incoraggiano la separazione degli individui? Quanto costano la terra o i beni immobili? Chi è in grado di comprare o di affittare? ARCHITETTURA: Caratteristiche di base delle case e degli edifici. Quale è la struttura delle case? In che modo la progettazione di tali case riflette ed influisce sullo schema della vita familiare? Gli stili architettonici sono moderni o tradizionali? Quali sono le materie prime con cui si costruisce? ARTE ED ATTIVITÀ CULTURALI: Il ruolo delle arti e le attività culturali nella vita della popolazione. Quali sono gli artisti più conosciuti (musicisti, cantanti, scrittori, attori, pittori) nella regione e nella nazione? Quali sono le espressioni artistiche locali? Chi le organizza? La gente partecipa attivamente o piuttosto l’arte è per la maggior parte presentata in mostre o attraverso i mass media dopo essere stata creata da specialisti? I valori tradizionali della regione vengono sostenuti attraverso un’ampia partecipazione ad attività folcloristiche? TEMPO LIBERO: Come la gente usa il suo tempo libero. Generalmente le attività del tempo libero sono basate sulla vita familiare o tendono invece a coinvolgere grossi gruppi di amici e di conoscenti? Quali sport sono importanti? Chi sono gli eroi sportivi locali o nazionali? I modi in cui le persone usano il loro tempo libero riflettono valori sostenuti comunemente? SCHEDA 13 QUESTIONARIO FINALE: “Sono diventato più interculturale?” scheda 13 DESTINATARI: Studente straniero e compagni della classe ospitante, Tutor pag 1 di 2 ________________________________________________________________________________________ Cognome e nome (in stampatello) ___________________________ Classe _________________________________________ Data La classe ha vissuto un'esperienza formativa durante la quale – attraverso un rapporto quotidiano e costante – ha avuto modo di confrontarsi sugli stimoli, le curiosità, le ambiguità e le difficoltà insite nei rapporti fra culture diverse. Il questionario è uno strumento per valutare e riflettere su quanto è stato vissuto individualmente e come gruppo. Lo studente straniero è ormai a pieno titolo parte della classe: per questo motivo il questionario è in italiano ed uguale per tutti. Poiché il processo di conoscenza reciproca è stato complesso, è possibile che le risposte suggerite, necessariamente generiche, non soddisfino pienamente chi lo compila: per questo motivo si invitano tutti ad utilizzare la risposta “altro" per spiegare nel dettaglio il proprio pensiero. Leggi ogni domanda e numera le tue risposte da 1 (quella con cui concordi di meno) a 4 (quella con cui concordi di più). 1 Come è stato il tuo rapporto con “l'Altro"? __ Amichevole ed aperto come lo volevi tu __ Si è avviato lentamente e con poche persone __ Superficiale e limitato alla vita scolastica __ Altro: _________________________________________ 2. Se il rapporto non è stato come tu volevi, cosa hai fatto per migliorarlo? __ Hai cercato di instaurare il contatto per primo __ Ti sei “aggregato” in attività organizzate da altri __ Hai aspettato che “l'Altro" prendesse l'iniziativa __ Altro: _________________________________________ 5. In generale, da che cosa è stata favorita la conoscenza reciproca? __ Dal lavoro di gruppo __ Dai momenti di ricreazione __ Da un insegnante in particolare __ Altro: _________________________________________ 6. Quali sono i risultati più evidenti del successo dell'esperienza di confronto? __ I risultati del gruppo con cui hai lavorato __ L'approvazione degli insegnanti __ Il miglioramento dei rapporti in classe __ Altro: _________________________________________ 3. Se il rapporto non è stato come tu volevi, cosa ti aspettavi facesse “l'Altro"? __ Che facesse il primo passo __ Che ti trattasse come un amico da subito __ Che manifestasse curiosità __ Altro: _________________________________________ 7. Personalmente, a cosa hai dovuto rinunciare per costruire un buon rapporto con “l'Altro"? __ A niente __ Alla tua affermazione individuale __ A rapporti collaudati con amici di vecchia data __ Altro: _________________________________________ 4. Che cosa è servito di più per facilitare la fase iniziale di socializzazione con “l'Altro"? __ La disponibilità individuale __ Un generalizzato clima amichevole __ L'atteggiamento degli insegnanti __ Altro: _________________________________________ 8. Quali particolari responsabilità ritieni di esserti assunto? __ Lo hai aiutato in situazioni poco chiare __ Gli hai dedicato molto tempo a scuola e fuori scuola __ Sei stato attento a riconoscere e evitare pregiudizi __ Altro: _________________________________________ scheda 13 pag 2 di 2 9. In che modo la tua esperienza è stata guidata dalla scuola? __ Con un progetto specifico __ In nessun modo __ Con una serie di regole di comportamento __ Altro: _________________________________________ 14. Quali valori dell'“Altro" si sono rivelati molto diversi dai tuoi? __ Il rapporto fra i sessi __ La realizzazione personale __ La spiritualità __ Altro: _________________________________________ 10. Quali contenuti affrontati durante questo periodo, si sono rivelati più stimolanti per farti riflettere sul rapporto con “l'Altro"? __ La religione __ Grandi temi di attualità __ La politica __ Altro: _________________________________________ 15. Che tipo di comunicazione ti è stata utile per familiarizzare con “l'Altro"? __ La conoscenza di una lingua in comune (es. inglese) __ La gestualità __ Il gergo studentesco (modi di dire, parolacce etc) __ Altro: _________________________________________ 11. Quali comportamenti hanno creato più disagio nei rapporti interpersonali? __ Il dare “per scontato" il modo di essere dell'“Altro" __ L'indifferenza dei professori __ L'aggressività __ Altro: _________________________________________ 12. Quali, fra i tuoi valori, sono stati messi in discussione durante questa esperienza? __ Il concetto di indipendenza __ Nessuno __ Il rapporto fra i sessi __ Altro: _________________________________________ 13. Quali valori hai invece rivalutato durante questa esperienza? __ La diversità __ La pazienza __ Lo spirito di gruppo __ Altro: _________________________________________ 16. Quali valori della cultura dell'“Altro" ti piacerebbe facessero parte anche della tua? __ La serietà __ Il rapporto più paritario con gli adulti __ L'ingegnosità __ Altro: _________________________________________ 17. Che cosa ti ha deluso di questa esperienza? __ Scoprire che l'“Altro" è simile a te __ La scarsa disponibilità della scuola come istituzione __ L'assenza di stimoli culturali __ Altro: _________________________________________ 18. Cosa ti ha soddisfatto di più? __ La certezza di aver fatto un’esperienza diversa __ Aver sviluppato nuovi strumenti intellettuali e affettivi __ Il rapporto personale instaurato __ Altro: _________________________________________ Commento aperto ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ SCHEDA 14 VALUTAZIONE DELLO STUDENTE STRANIERO scheda 14 DESTINATARI: Consiglio di Classe, Studente straniero 1 L’attestato verrà proposto da INTERCULTURA alla fine del primo e del secondo quadrimestre per il programma annuale e semestrale. Per i programmi di pochi mesi esso verrà proposto a conclusione del programma. Può inoltre servire come griglia per l’osservazione sistematica dello sviluppo delle competenze relazionali dello studente durante la fase di inserimento ed essere inserito – se opportuno – nel Portfolio interculturale – v. scheda 16 pag 1 di 3 scheda 14 pag 2 di 3 scheda 14 pag 3 di 3 SCHEDA 15 ATTIVITÀ DI INTERAZIONE – Accordo iniziale scheda 15 pag 1 di 3 DESTINATARI: Docenti interessati, Tutor, Studente straniero INFORMAZIONI GENERALI Insegnante ________________________ Classe _____ Materia __________________________________ Ore di interazione richieste: _______________________ Data e orario concordati: ___________________ Studente/ssa Intercultura _________________________ Lingua dell'intervento: ____________________ Argomento: _______________________________________________________________________________ STRUTTURA DELLA LEZIONE Attività previste per l’introduzione e presentazione dello studente alla classe __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Materiali da predisporre e da proporre allo studente Intercultura __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Materiali in lingua che lo studente potrebbe o dovrebbe procurare __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Modalità previste per lo svolgimento degli argomenti e gli interventi della classe __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ RAPPORTO FINALE Insegnante: ______________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Rappresentante di classe: ___________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Studente Intercultura: _____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Tutor: ___________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ scheda 15 pag 2 di 3 ATTIVITÀ DI INTERAZIONE: ESEMPIO RIASSUNTIVO DESTINATARI: Docenti interessati, Tutor, Studenti stranieri coinvolti DESTINATARI: Docente referente, Alunni partecipanti o Rappresentanti studenti al Consiglio di Classe,Tutor ATTIVITÀ DI INTERAZIONE: QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE scheda 15 pag 3 di 3 SCHEDA 16 PORTFOLIO INTERCULTURALE scheda 16 pag 1 di 3 LOGO DELLA SCUOLA PORTFOLIO INTERCULTURALE Studente _________________________________ Paese di provenienza _______________________ Anno scolastico 20___/___ INDIRIZZO DELLA SCUOLA OSPITANTE Intercultura ONLUS Direzione programmi Via Gracco del Secco 100 53054 Colle di Val d’Elsa SI Tel. 0577.900001 www.intercultura.it scheda 16 pag 2 di 3 PARTE INTRODUTTIVA La compilazione del portfolio curata dal docente tutor e co-gestita dallo studente, deve permettere un’interpretazione chiara del percorso formativo dello studente. Esso viene costruito in base agli obiettivi formativi – cognitivi e relazionali – fissati dal Consiglio di Classe, attraverso la raccolta di materiali significativi, volta a documentare i progressi effettuati durante il periodo di inserimento nella scuola italiana piuttosto che i risultati del processo di formazione. • Gli obiettivi cognitivi si riferiscono al percorso individualizzato delle singole discipline frequentate dallo studente e ai progetti disciplinari o trasversali che gli verranno affidati. • Gli obiettivi relazionali si riferiscono agli obiettivi interculturali dello scambio: sviluppare capacità di relazionarsi con l’altro con modalità flessibili, sviluppare comportamenti che incoraggino l’accettazione delle diversità, la cooperazione e la capacità di mediazione, approfondire la conoscenza di sé e delle proprie capacità attraverso il confronto con un'altra cultura. Relazione illustrativa del tutor e dello studente straniero Indice delle sezioni e dei materiali in esse contenuti Gli obiettivi fondamentali verranno inoltre indicati nella scheda di valutazione1 e potranno costituire una vera e propria griglia per l’osservazione sistematica, mirata a valutare lo sviluppo delle competenze relazionali dello studente durante la fase di inserimento. Nella parte introduttiva del portfolio va prevista: • una presentazione – a cura del tutor – dell’organizzazione della cartella con una sintetica descrizione degli obiettivi, dei criteri di compilazione e di valutazione dei materiali, • una relazione scritta dello studente straniero contenente una propria valutazione relativa alla significatività dei materiali, • l’indice delle sezioni e dei materiali in esse contenuti, potrà essere redatto in itinere o a conclusione del percorso. Esso comprenderà la lista dei contenuti ordinata numericamente e i materiali numerati. PARTE ANAGRAFICA La scheda anagrafica (dati anagrafici, indirizzo, scuola di provenienza, scuola italiana, indirizzo di studi, classe, indirizzo fam. ospitante, foto) può essere elaborata in base alle schede del fascicolo dello studente, consegnate da Intercultura all’inizio del programma di ospitalità. La scheda di presentazione della situazione di partenza dello studente può essere sviluppata partendo dalle informazioni ottenute nel colloquio iniziale2. 1 Vedi scheda n. 14 - Valutazione dello studente straniero. 2 Vedi scheda n. 4 - Suggerimenti per un colloquio di conoscenza. Scheda anagrafica dello studente Scheda di presentazione della situazione di partenza dello studente scheda 16 PARTE DI DOCUMENTAZIONE E VALUTAZIONE Documentazione Valutazione Produzione pag 3 di 3 Il portfolio può contenere una quantità di materiali molto diversi fra loro, derivati da diverse prestazioni ed esperienze: • prove disciplinari e trasversali in area logico-scientifico-matematica, linguisticoespressiva, storico-sociale, artistica, purché ritenute si-gnificative in relazione agli obiettivi formativi e allo sviluppo delle qualità e delle attitudini dello studente. È opportuno che in calce alle prove l’insegnante o il tutor aggiungano un commento sugli obiettivi e i criteri secondo cui sono stati scelte; • elaborati di diverso tipo – anche creativi, come video, disegni, fotografie, individuali e di gruppo – ritenuti particolarmente significativi dal docente e dal formando, commentati con le motivazioni esplicite della scelta anche da parte dello studente; • griglie di osservazione sistematica relative al piano affettivo-comportamentale; • progetti definiti e/o realizzati; • schede o notazioni autovalutative dello studente. Le cartelle successive potranno quindi prevedere sezioni mirate a raccogliere i materiali relativi alla Documentazione – che conterrà le schede relative a: • percorsi effettuati nelle singole discipline • percorsi interdisciplinati • partecipazione a progetti • eventuali certificazioni rilasciate dalla scuola ospitante • eventuali altre attività svolte autonomamente o in gruppo dallo stu-dente Valutazione – che conterrà le schede relative a: • schede di valutazione del profitto iniziale, intermedia e finale3 • schede di valutazione di comportamenti e atteggiamenti • questionario finale di “Educare al mondo”: “Sono diventato più interculturale?” Produzione – che conterrà le schede relative a una selezione di due o tre lavori ritenuti i migliori dallo studente: le schede conterranno il titolo, la data, il compito o l’esperienza affrontati, e un commento con riferimenti ai criteri di scelta e ai risultati. • Esempi di elaborati disciplinari • Esempi di realizzazioni liberamente create dallo studente e da lui commentate “Il portfolio è una raccolta sistematica, a partire da specifici obiettivi e criteri, dei lavori realizzati da uno studente nel corso di una determinata pratica formativa. La raccolta costituisce la documentazione di una serie di prestazioni che permette un loro esame, interpretazione e valutazione al fine di inferire il livello raggiunto nelle competenze oggetto di apprendimento“ Michele Pellerey 3 Vedi scheda n. 14 - Valutazione dello studente straniero. SCHEDA 17 INFORMATIVA PROGRAMMI DI STUDIO ALL’ESTERO scheda 17 pag 1 di 2 DESTINATARI: Tutti STUDIARE ALL’ESTERO CON INTERCULTURA INTERCULTURA propone programmi di studio all’estero a studenti delle scuole medie superiori, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, interessati a studiare in Europa, Americhe, Africa, Asia e Oceania. La durata dei soggiorni all’estero è compresa fra i due mesi e l’anno scolastico. Tutti i programmi di INTERCULTURA prevedono l’inserimento dei giovani in famiglie e in scuole medie superiori affinché attraverso ambienti sicuri essi vengano a contatto con la cultura del Paese ospitante, dai suoi aspetti più quotidiani a quelli più storici ed artistici. L'esperienza, valida ai fini della carriera scolastica italiana, garantisce ai partecipanti l'ambiente ideale, sul piano sociale e affettivo, per il migliore inserimento nel paese di destinazione. Studenti delle classi seconde e terze Inserimento in famiglia e scuole superiori in tutto il mondo. Per un anno o alcuni mesi Ai programmi di INTERCULTURA si accede per concorso la scadenza per iscriversi al concorso è il 10 novembre di ogni anno. Scadenza INTERCULTURA mette a disposizione molte borse di studio totali o parziali – che vengono assegnate in base al reddito familiare e al merito dei candidati. Le borse di studio sono riservate a coloro che si iscrivono entro la scadenza di novembre. Molte borse di studio Da quasi sessant’anni, INTERCULTURA si pone l’obiettivo di offrire un'esperienza educativa che permetta ai giovani di diventare cittadini più consapevoli, più aperti alle differenze culturali e più capaci di raccogliere le sfide che un mondo “globalizzato” ci pone. È la più grande organizzazione internazionale di scambi culturali: opera senza scopo di lucro grazie al lavoro di migliaia di volontari in Italia e nel mondo. INTERCULTURA: 60 anni di esperienza Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.intercultura.it o possono essere richieste a Prof./ssa ________________________________ Referente per gli scambi di questa scuola Sig./ra __________________________________ Referente di INTERCULTURA o all’ indirizzo email: [email protected] SCHEDA 17 INFORMATIVA PROGRAMMI DI OSPITALITÀ scheda 17 pag 2 di 2 DESTINATARI: Tutti AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA... Sapete che ci sono oltre 400 ragazzi e ragazze dai 15 ai 17 anni provenienti da oltre 30 Paesi del mondo che sono stati scelti per venire a vivere e studiare un anno presso una famiglia ed una scuola italiana? Arriveranno nel prossimo mese di Settembre da tutti i Paesi Europei, dalle Americhe dalla Cina, dal Giappone, dalla Thailandia, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda per frequentare qui l’intero anno scolastico o alcuni periodi dello stesso. INTERCULTURA sta cercando famiglie ospitanti che abbiano voglia di vivere insieme a loro un’esperienza stimolante, utile, educativa, sicuramente indimenticabile. Sarà come avere un figlio, un fratello o una sorella in più che porterà in casa un pezzettino di mondo diverso dal vostro. In uno scambio interculturale, la famiglia ospitante di uno studente straniero straniero avvia e facilita il suo inserimento nel nuovo ambiente, lo aiuta ad imparare l’italiano, gli dona amicizia, sicurezza ed affetto: l’aiuta a interpretare e a capire correttamente tutte le novità che ogni giorno si riversano su di lui. L'esperienza scolastica rafforza e completa l'esperienza vissuta in famiglia. Amplia il quadro delle relazioni dello studente e garantisce che egli viva, con i suoi compagni, una quotidianità “culturale" che sostenga attivamente il confronto su punti di vista diversi. Un’occasione anche per analizzare insieme obiettivi educativi, materie e metodi di insegnamento di altri Paesi. Accogliere un giovane straniero nel proprio gruppo, rappresenta un’importante attività di confronto anche per i compagni di classe: un laboratorio di importanza fondamentale in una società multi-culturale in cui la comprensione reciproca ed il rispetto fra i popoli sono un elemento cardine del nostro vivere quotidiano. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.intercultura.it o possono essere richieste a Prof./ssa ________________________________ Referente per gli scambi di questa scuola Sig./ra __________________________________ Referente di INTERCULTURA o all’ indirizzo email: [email protected] Intercultura è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri. Dal 1 gennaio 1998 ha status di ONLUS, organizzazione non lucrativa di utilità sociale, iscritta al registro delle associazioni di volontariato del Lazio: è infatti gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. Ha statuto consultivo all'UNESCO e al Consiglio d'Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Esteri e dell’Istruzione, Università e Ricerca. A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per oltre 40 anni di attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli. Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno quasi 1500 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente, trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo. Questo desiderio di contribuire a diffondere una cultura di pace attraverso gli scambi dei giovani caratterizza l’Associazione sin dal suo nascere ed ha origine sui campi di guerra: Intercultura infatti nacque nel 1955 come sezione italiana dell’American Field Service, un’organizzazione umanitaria fondata da volontari che prestarono servizio come barellieri e autisti di ambulanze nel corso delle due guerre mondiali. Di questo “corpo” fecero parte Hemigway, Dos Passos, Green e molti altri intellettuali dalle due sponde dell’Atlantico. L’Associazione oggi conta su circa tremila volontari italiani suddivisi su centotrenta Centri locali: altri duecentomila fanno parte delle Associazioni consorelle in sessanta Paesi: la struttura professionale è di oltre mille persone in tutto il mondo. Progetto e testi elaborati da: Flaminia Bizzarri, Bridget Adderley, Gabriella Beccari, Silvana Serra Coordinamento: Flaminia Bizzarri – Responsabile relazioni con le scuole e con le istituzioni educative di Intercultura Progetto grafico e impaginazione: Sergio Trotta – Coordinatore Pubblicazioni interne Stampa: Vanzi Industria Grafica – Colle Val d’Elsa (Siena) Prima stampa: agosto 2006 Seconda edizione: agosto 2011 ©Intercultura Ne è vietata la riproduzione, anche parziale. Per eventuali autorizzazioni rivolgersi a: INTERCULTURA (Onlus) Via Gracco del Secco 100 53034 Colle di Val d'Elsa INTERCULTURA (Onlus) Via Venezia 25 00184 Roma INTERCULTURA (Onlus) Corso Magenta 56 20123 Milano www.intercultura.it [email protected] Intercultura Riconosciuta con DPR 578 del 23.7.1983 Iscritta all’Albo del Volontariato della Regione Lazio Partner di AFS Intercultural Programs Centro di formazione interculturale, Direzione dei programmi, Amministrativa e Risorse Umane Via Gracco del Secco, 100 53034 Colle di Val D’Elsa (SI) Tel 0577 900001 Fax 0577 920948 Relazioni istituzionali, Scuola e Sponsorizzazioni Via Venezia, 25 00184 Roma Tel 06 48882401 Fax 06 48882444 Comunicazione e Sviluppo Corso Magenta, 56 20123 Milano www.intercultura.it www.fondazioneintercultura.it www.scuoleinternazionali.org [email protected]