Dal Centro Cosa si muove dentro e intorno alla FONDAZIONE CENTRO CULTURALE VALDESE di Torre Pellice 3 2009 La Fondazione Centro Culturale Valdese è nata nel 1989 in occasione del III centenario dei ritorno dei valdesi in Piemonte dal loro esilio del 1686 (“Glorioso Rimpatrio”). Nel realizzare questo progetto, la comunità valdese è stata mossa dall’intento di raccogliere il suo ricco patrimonio di cultura e metterlo a disposizione di un più largo pubblico. Situata a Torre Pellice, nel cuore delle Valli valdesi, la Fondazione si trova in una zona di frontiera e, nel contesto di una realtà europea in costruzione, vuole essere luogo di incontro e confronto in uno spirito di pluralismo culturale. Nello svolgimento del suo lavoro, si rivolge ad alcuni referenti principali: il territorio locale, la realtà italiana, le chiese protestanti italiane ed estere. Indice Introduzione Biblioteca Museo Il barba: visite ai musei Formazione accompagnatori e accompagnatrici Notizie dal Coordinamento musei e luoghi storici valdesi Archivio fotografico Comunicazione e promozione Attività culturali Progetti in collaborazione Prospettive per il 2009 Come vive il Centro Volontari nel 2008 Appuntamenti per il 2008 In copertina: fotografia di Cecilia Beia p. 1 p. 2 p. 4 p. 6 p. 7 p. 8 p. 9 p. 10 p. 11 p. 12 p. 13 p. 14 p. 15 p. 16 Introduzione Cari amici e amiche, con questa circolare ci apprestiamo a raccontarvi l’anno appena trascorso. Non potendo elencare tutte le attività, abbiamo deciso di scegliere alcuni aspetti che riteniamo possano darvi un’idea del lavoro svolto. Vogliamo soltanto premettere che il 2008 è stato per il personale e i collaboratori particolarmente faticoso e un po’ caotico perché è stato l’anno dei traslochi conseguenti ai lavori di ristrutturazione condotti dalla Tavola Valdese nell’edificio dell’ex-Convitto. Molto del nostro tempo è stato dedicato a spostare materiali da una parte all’altra dello stabile per permettere agli operai di lavorare. Alcune novità sono “visibili” anche ai visitatori: ora tutti i servizi al pubblico e gli uffici sono dislocati a pianterreno: l’Archivio della Tavola Valdese, dove è stato collocato il deposito attrezzato dell’Archivio fotografico, occupa dei locali ampi e luminosi, l’ufficio “il barba” che accoglie gr uppi e scuole è subito rintracciabile entrando a sinistra nell’atrio ed è collegato con la nuova biglietteria/book-shop del Museo, molto più funzionale e ampia della precedente. Vi sono poi alcuni miglioramenti “invisibili” agli ospiti ma essenziali per la nostra attività: la presenza di un secondo deposito attrezzato per la Biblioteca che potrà contenere circa 32.000 volumi (che si aggiungono ai 50.000 ospitati nel primo deposito, ai numerosi periodici collocati nel soppalco, ai materiali sistemati nel costituendo Centro di documentazione e a quelli disposti nella sala di lavoro della Biblioteca), la riqualificazione di uno spazio per la conservazione dei materiali promozionali. Biblioteche, musei, archivi, collezioni, mostre, pubblicazioni, formazione, incontri, convegni, accoglienza, scambi con l’Italia e con l’estero, progetti culturali e di sviluppo del territorio, sono la nostra vita di tutti i giorni di cui desideriamo rendervi partecipi. All’inizio dell’autunno attendevamo con ansia anche l’avvio dei lavori di restauro decorativo dell’edificio a cura della Soprintendenza dei Beni Architettonici del Piemonte resi possibili da un finanziamento apposito da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. I sopralluoghi sono stati già eseguiti, l’edificio è stato molto apprezzato, ma non abbiamo informazioni aggiornate e non sappiamo se l’impegno finanziario sarà confermato oppure no. Il 2009 si apre quindi, su questo fronte, con un punto interrogativo. Una certezza è invece il fatto che nel 2009 la Fondazione CCV ricorderà i suoi primi venti anni di attività, che costituiscono un bel traguardo, e che festeggeremo a primavera insieme agli amici e alle amiche che sostengono il nostro progetto. La Direzione Paolo Ribet, presidente Donatella Sommani, direttrice 1 BIBLIOTECA 2 Il censimento dei beni musicali L’Istituto per i beni musicali in Piemonte – già Associazione per la ricerca delle fonti musicali – svolge ormai da anni, con il sostegno dell’Assessorato alla cultura della Regione Piemonte, opera di inventariazione, schedatura e catalogazione del patrimonio bibliografico musicale della nostra regione. In particolare, ha stipulato con la Direzione dei beni culturali una convenzione per la gestione di un progetto di ricognizione e catalogazione del patrimonio musicale conservato presso le biblioteche, gli archivi e le raccolte bibliografiche del territorio conosciuto con il nome di “progetto SBN musica”. Nel corso dell’autunno le Biblioteche, l’Archivio della Società di studi valdesi e il Museo valdese sono stati coinvolti in questo censimento, che si è rivelato molto utile per fare il punto sulla consistenza del nostro patrimonio nel settore musicale. Ci sono in primo luogo le raccolte di innari di proprietà rispettivamente della Biblioteca valdese e della Biblioteca della Società di studi valdesi. L’innologia in uso nella Chiesa valdese nel corso del suo sviluppo storico e nelle chiese evangeliche italiane è stata oggetto alcuni anni fa di un bell’opuscolo del 17 febbraio della Società di studi valdesi, ad opera di Gianni Long e Ferruccio Corsani, Cantar salmi a Dio…: i valdesi dal Psautier ginevrino agli innari dell’evangelismo italiano, Torino, Claudiana, 2002, a cui rimandiamo per una informazione d’insieme sull’argomento. Rimane invece da spiegare perché le nostre biblioteche hanno due distinte raccolte di innari. Quella della Società di studi valdesi, che comprende oltre un centinaio di documenti, tra cui alcuni begli esemplari di salteri del ’600-’700, riguarda di preferenza gli innari in uso nella Chiesa valdese; la raccolta della Biblioteca valdese, che si compone di oltre 500 documenti, comprende innari in uso nelle chiese evangeliche italiane e nelle chiese protestanti europee, quindi innari francesi, tedeschi, svizzeri, oltre a qualche esemplare in lingue inconsuete, per questo tipo di materiali, come l’arabo e il tigrigno. Servizi al pubblico: * catalogo autori e soggetti * catalogo periodici e fondi speciali *servizio fotocopie * prestito interbibliotecario * consulenza bibliografica * bibliografia valdese on-line: www.bibliografia-valdese.com Il fondo innologico della Biblioteca della Società di studi valdesi si è costituito a partire dalla fondazione della biblioteca stessa, nel 1881, attraverso doni e lasciti. Il Fondo innologico della Biblioteca valdese si è formato nel tempo, attraverso singole acquisizioni, a partire dalla data di fondazione dei primi due nuclei della biblioteca, negli anni ’30-’40 dell’Ottocento. La Biblioteca della Società di studi valdesi possiede inoltre due fondi musicali di grande interesse. Il Fondo Emilio Tron (descritto esaustivamente da Daniele Tron, Il canzoniere delle Valli valdesi di Emilio BIBLIOTECA 3 Tron, in La musica, la gente, i monti : tradizioni e presenze del canto popolare, a cura di S. Cappelletto e F. Pennarola, Torino, Museo nazionale della montagna, 2001), tuttora inedito, comprende 475 canzoni, quasi tutte in lingua francese, raccolte incrociando fonti scritte, costituite da 33 cahiers e da canzoni in parte riprese dall’archivio del professor Enrico Alberto Rivoir, e fonti orali (una sessantina di informatori distribuiti su tutto il territorio delle Valli). Circa 150 canzoni sono anche conservate su nastro magnetico in registrazioni effettuate in Val Pellice tra il 1959 e il 1961. Il Fondo Duccio Gay, pervenuto alla Società nel 2004, è composto da documenti che concernono danze e musiche tradizionali, prevalentemente dell’area europea. Oltre a un settore di libri e riviste, comprende 283 audiocassette e 12 minidisc, in parte acquistati, in parte incisi dallo stesso Duccio Gay, riguardanti musiche e danze tradizionali soprattutto francesi, inglesi, irlandesi, basche, occitane, canti popolari piemontesi, musiche e danze medievali. Anche il Museo valdese è stato coinvolto nella ricerca, in quanto proprietario di alcuni strumenti musicali: un organetto portatile, un semitono, alcuni strumenti musicali africani di grande interesse, presenti nel fondo di africanistica, che si è formato grazie soprattutto alle donazioni di missionari valdesi (Louis Jalla, Jacques Weitzecker), acquisite tra il 1884 e i primi decenni del ’900. Un cenno infine ai documenti conservati presso l’Archivio della Società di studi valdesi. Sono stati presi in esame per il censimento il Fondo Carte Gabriella Tourn Boncoeur e il Fondo Carte quaderni di canzoni, comprendente una ventina di documenti, tra cui il più antico cahier conservato alle Valli, quello di JeanDaniel Jalla, risalente al 1783, contenente 27 canzoni (su questo tema rimandiamo all’articolo di Enrico Lantelme, Tra storia e memoria: i quaderni di canzoni, in «La beidana», n. 63, novembre 2008). Edizione italiana dei Cento Salmi di David (edita nel 1683), che riprende la versione dei 60 Salmi stampata nel 1560, integrandoli con altri 40 tradotti da Giovanni Diodati (Biblioteca della Società di Studi Valdesi, Fondo Meille). MUSEO 4 La collezione africanistica «II nucleo degli oggetti missionari, portati dalle lontane regioni dell’Africa Meridionale specialmente dai missionari Giacomo Weitzecker (Lessuto) e Luigi Jalla (Zambesi) e già esposti in alcune vetrine del Museo Valdese di Torre Pellice, non aveva potuto essere compreso nel Museo Storico Valdese riordinato, data la mancanza di spazio ed i nuovi criteri adottati nel riordinamento. Perciò la Società di Studi Valdesi, che aveva invano cercato un luogo ove collocare quel prezioso materiale, è stata profondamente grata verso il pastore Guido Mathieu, per aver presa l’iniziativa di disporre ordinatamente quegli oggetti in un’ampia sala a pian terreno del Convitto Valdese di Pomaretto, formandone un piccolo Museo Missionario, come sezione staccata del Museo Storico Valdese di Torre Pellice. La sala del nuovo Museo, che ha preso il nome di “Oasi Missio- naria” […] fornisce ai visitatori un quadro sufficientemente completo della grande opera missionaria in terra pagana a cui i missionari valdesi hanno collaborato e del contributo d’attività che essi vi hanno portato». Con il linguaggio che rispecchiava la mentalità eurocentrica dell’epoca, il «Bollettino della Società di Studi Valdesi» (n. 77, 1942) annunciava l’allestimento di una sezione distaccata del Museo valdese, dedicata al tema delle missioni in Africa e Oceania. Gli oggetti provengono da Togo, Gabon, Zambesi, Lesotho, Madagascar, Eritrea e sono legati all’attività missionaria dei valdesi tra fine Ottocento e inizio Novecento. Alcuni erano già presenti nel Museo nel 1889 (come documenta la recente tesi di laurea di Samuele Tourn Boncoeur sulla storia del Museo), in gran parte donati da Louis Jalla tra il 1884 e il 1897; altri Contenitore per il cibo (foto Gualtiero Giuglard). MUSEO 5 furono donati tra la fine Ottocento e i primi del Novecento dal pastore Jacques Weitzecker. Successivamente gli oggetti tornarono a Torre Pellice e nel 2000 furono inventariati nel Museo valdese. Una parte di essi (una cinquantina) sono attualmente esposti nella sezione storica, in uno spazio dedicato alle missioni valdesi. Tutti gli altri, si trovano ordinati nei depositi. L’insieme degli oggetti (circa 350) costituisce uno dei nuclei di maggiore consistenza, omogeneità e interesse del patrimonio del Museo. Nel corso del 2008 si è completata la catalogazione informatizzata di questo patrimonio, all’interno di un progetto finanziato dalla Regione Piemonte, avvalendosi del lavoro di specialisti del Centro Piemontese di Studi Africani. La collezione riveste interesse sia dal punto di vista storico, perché fornisce informazioni su un aspetto spesso trascurato ma tutt’altro che marginale della storia valdese, sia dal punto di vista etnografico, perché rispetto ad altre collezioni africanistiche piemontesi documenta dettagliatamente molti aspetti della vita quotidiana. A ciò si aggiunge il fatto che, rispetto alla maggior parte di collezioni simili, è possibile rintracciare la provenienza geografica ed etnica di ciascun oggetto, grazie alla documentazione che i missionari conservarono e poi trasmisero ai posteri (Archivio della Tavola Valdese e Museo “L. Pigorini di Roma”). Infine, è interessante valutare il patrimonio di questa collezione in quanto possibilità di coinvolgimento nei confronti di immigrati che provengono da quei paesi e che oggi vivono sul nostro territorio. Pertanto, come primo tenta- Figura di missionario posta all’estremità di un cucchiaio (particolare; foto G. Giuglard). tivo di sensibilizzazione e condivisione di questo patrimonio, è stato organizzato, nel febbraio del 2008, in collaborazione con il CSA, un pomeriggio durante il quale Bushiri Mutangi e Justin Laomaye, a partire da due oggetti, hanno fatto emergere, attraverso il racconto, alcuni aspetti della vita quotidiana nei loro villaggi di origine. Dato l’interesse che la raccolta sta suscitando in esperti e non, stiamo lavorando per proporre al pubblico i risultati della ricerca attraverso una mostra. È disponibile l’AUDIOGUIDA del Museo storico Venite a provarla!! IL BARBA: 6 VISITE AI MUSEI Proposte mirate per l’accoglienza Fra i visitatori che si rivolgono a “il barba” per la visita ai musei, spicca la presenza di stranieri. In ogni occasione si cerca di personalizzare il programma per una migliore accoglienza. Ecco allora che alla visita di base si affiancano citazioni e riferimenti particolari più vicini ai visitatori: per i gruppi tedeschi la narrazione degli avvenimenti che hanno portato alla nascita delle “colonie valdesi” in Germania da cui spesso provengono; per gli avventisti un’attenzione particolare al medioevo e alla resistenza alle persecuzioni che tanto li affascinano per la tenacia e la fede dimostrate dai valdesi; con i protestanti europei si dà più spazio all’attualità, la vita quotidiana dei protestanti in Italia, i rapporti con le altre Chiese e con lo Stato, l’organizzazione generale e comunitaria della Chiesa valdese, nonché l’aspetto finanziario. Desta infatti grande curiosità Fotografia di Cecilia Beia. come una piccola Chiesa protestante riesca a sopravvivere senza contribuzioni statali fisse, ma per lo più con contribuzioni spontanee. Esempio più curioso sono forse i visitatori, provenienti in maggioranza dagli Stati Uniti, che ricercano le origini della propria famiglia emigrata dalle Valli valdesi a fine Ottocento. È forte anche il desiderio di visitare la borgata in cui vissero gli avi per poter allacciare un legame con le proprie radici. Inoltre si organizza spesso un incontro diretto con le comunità, attraverso una chiacchierata con un pastore e/o membri di vari gruppi; e la visita ad alcune opere, diaconali o culturali: case di riposo, Radio Beckwith, Riforma, Agape... Questi programmi permettono di arricchire l’accoglienza, e cercano di promuovere incontri e scambi tra chiese, unendo le attività promosse dal Centro Culturale alla realtà ed alle esperienze delle comunità che si raccontano ai visitatori. FORMAZIONE ACCOMPAGNATORI E ACCOMPAGNATRICI Una formazione permanente Per le guide del Sistema Museale Valdese il percorso di formazione è per manente, perché continua è la necessità di approfondire, sperimentare, analizzare il cambiamento, condividere. Anche per chi è considerato già “in servizio”. Occasioni di approfondimento sono i corsi monografici. Gli argomenti sono spesso scelti in base a ricorrenze o avvenimenti importanti da raccontare ai gruppi: ad esempio il corso Storie di donne protestanti in seguito all’inaugurazione del museo ad Angrogna, o gli incontri sui 150 anni dall’emigrazione valdese in Sud America e i 500 anni dalla nascita di Giovanni Calvino. Altri momenti di formazione per chi si trova già da tempo a confrontarsi con le domande dei gruppi sono dedicati alla sperimentazione degli itinerari. Quest’anno in particolare le guide sono state coinvolte nello studio dei nuovi percorsi didattici per le scuole: Istruzione ed educazione di fine ’800, I racconti della stalla, Storie di donne protestanti, Mappa delle religioni sul territorio. Un laboratorio con prove pratiche, progettazione di animazioni, confronto su finalità e problematiche dell’accompagnamento. L’incontro in piccoli gruppi permette un più facile lavoro in équipe, confrontando idee e proposte; un’attività fondamentale per favorire la circolarità di esperienze e professionalità. Ben sapendo che i pro- pri racconti presentano una comunità e una realtà variegata, l’incontro con le esperienze delle altre guide diventa fondamentale per arricchire la propria presentazione. Si cerca anche di “uscire”. Metaforicamente, grazie a incontri con persone di esperienze esterne al Sistema, tra i quali si possono citare i corsi del 2004 sull’identità ed un weekend da organizzarsi nel 2009 sulla narrazione, entrambi con esperti del settore. Ma anche fisicamente, andando a visitare musei e realtà religiose, come nella giornata trascorsa presso le comunità ebraiche del 30 novembre scorso. Momenti fondamentali per allargare il bagaglio di conoscenze ed effettuare una verifica sulle proprie modalità e scelte. Si tratta di un percorso complessivo che crea esperienze, ma richiede un impegno che va oltre il momento di accompagnamento dei gruppi. Le guide del Sistema museale donano passione, energie e tempo ad un progetto di accoglienza che, riguardando un’intera comunità, cerca di presentarsi con una pluralità di voci. Fotografia di Cecilia Beia. 7 NOTIZIE 8 DAL COORDINAMENTO MUSEI E LUOGHI STORICI VALDESI Le passeggiate storiche Da circa otto anni il Coordinamento Musei e Luoghi storici valdesi organizza delle “passeggiate storiche” estive. È un’iniziativa volta ad unire il piacere di effettuare escursioni sui sentieri con la riscoperta delle storie avvenute nei luoghi del territorio; un’occasione per riportare il racconto storico fuori dai musei. In questi anni sono stati proposti una quarantina di itinerari, tra i quali ricordiamo il Bars d’la Tajola, il Vallone degli invincibili, il Bric dei banditi e la Gianavella, Barma Mounastìra, le “barricate” di Pradeltorno, il Bagnaöu e la Jaséra in Val Pellice, Angrogna e Rorà; Lou viol dar mnistre, il Castello di Balsiglia, il sentiero Arturo Genre, passeggiate tra borgate e mulini, il percorso dei Trecento di Arnaud e Lu peirôl d’Tron Poulat in Val Germanasca e Chisone. Nel Vallone degli Invincibili (foto Doriano Coïsson). Le storie raccontate spaziano dalla preistoria alla Resistenza partigiana, dalla quotidianità dell’Otto-Novecento alla storia valdese del Seicento, della quale vi sono state varie occasioni di raccontare e ripercorrere tratti del “Glorioso Rimpatrio” del 1689. Diversi i gradi di difficoltà, dalla passeggiata di mezza giornata all’escursione anche di 6-7 ore. Grazie all’organizzazione effettuata a turno dalle diverse realtà del Sistema museale eco storico delle Valli valdesi, ogni anno vi sono stati 4-5 percorsi nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca; nel 2008 vi è stata anche un’escursione a cura di membri della comunità valdese di Susa sul percorso del Rimpatrio. Un’esperienza interessante per contatti e visibilità, con una media di venticinque partecipanti ogni passeggiata; da rilevare infine la presenza di molti residenti interessati ad approfondire la conoscenza del proprio territorio. Chi fosse interessato alle passeggiate che verranno organizzate nell’estate del 2009 può contattare l’ufficio “il barba”. A RCHIVIO FOTOGRAFICO 9 Un archivio ricco di immagini In occasione della seconda Giornata del CCV il deposito è stato aperto al pubblico con un programma di visite guidate e presentazione commentata dei fondi di maggior interesse mediante la proiezione del CDRom catalogo Valli di Luce. Nel corso del pomeriggio circa duecento persone hanno partecipato a turno alla visita e alla proiezione, potendo vedere alcuni pezzi di particolare interesse e valore, sfogliare varie fotografie riprodotte e rendersi conto dei materiali e delle condizioni che assicurano la conservazione di un patrimonio così fragile. Grazie al sostegno della Regione Piemonte si è proseguita la catalogazione dei nuovi fondi fotografici donati, le cui schede costituiscono una banca dati che ammonta ormai ad oltre 11.700 fotografie (su circa 35.000 possedute), di cui un migliaio già digitalizzate. Tra i progetti più interessanti previsti nei prossimi mesi segnaliamo l’uscita sul web, nel sito della Regione Piemonte, di un consistente numero di queste schede del nostro catalogo, corredate da immagini, per la libera consultazione. Nella tarda primavera del 2009 sarà pubblicata una monografia sui fratelli David e Henri Peyrot con oltre cento loro fotografie sulle Valli, nella collana Fotografi di Montagna edita per i tipi di Priuli & Verlucca e distribuita in edicola con il quotidiano «La Stampa» . Foto di Cecilia Beia. L’Archivio Fotografico Valdese (AFV) acquista di anno in anno una crescente attenzione da parte degli studiosi e dei ricercatori, accolti dalla primavera scorsa nella sala di consultazione condivisa con l’Archivio della Tavola Valdese, situata nell’ala est dell’edificio dell’ex Convitto, interamente ristrutturata. Nei medesimi locali è stato allestito il nuovo deposito dell’AFV, climatizzato e arredato opportunamente per conservare la nostra preziosa collezione fotografica. L’orario di apertura è il venerdì mattina, oppure su appuntamento. COMUNICAZIONE 10 E PROMOZIONE Nuove risorse in rete Ormai da quasi un anno è attivo il nostro nuovo sito inter net www.fondazionevaldese.org. Ha richiesto molto lavoro preparatorio, sia a livello di contenuti che di supporto tecnico riguardo alla sua strutturazione, ma ci piace e... piace, pare. Rende immediatamente evidente la complessità della nostra Fondazione, articolata nei suoi vari settori e sotto settori. Si può “entrare” in biblioteca come all’ufficio “il barba”, al museo e nell’archivio fotografico, conoscerne gli orari, il contenuto e i servizi; leggere quali sono i principali progetti in corso e quali sono le pubblicazioni prodotte in questi vent’anni di attività; ma anche trovare le prime notizie sugli altri musei e luoghi storici dislocati nelle valli valdesi, leggere gli appuntamenti delle iniziative in corso e di quelle future: mostre, confe- renze, corsi..., il tutto in cornici colorate e ricche di fotografie. A proposito di mostre, due fra quelle prodotte nel tempo dal Centro sono già percorribili virtualmente: Le Valli Valdesi e Da Valdo di Lione alla Chiesa valdese. Presto verrà inserita quella, fresca di stampa, su Giovanni Calvino (1509-1564). Un progetto di società, realizzata in occasione dell’anno celebrativo dei cinquecento anni dalla nascita del Riformatore ed esposta durante l’anno in ben otto copie in una trentina di località d’Italia, ma anche in Svizzera. Molti sono i materiali da “scaricare”, che verranno via via implementati: dalla versione informatica dei dépliants prodotti sulle valli valdesi, sulle chiese, sui templi ecc., alle schede di approfondimento storico, articoli tratti da «La beidana», itinerari di visita alle Valli, le circolari informative. Il sito è tradotto in inglese, francese, tedesco e spagnolo e un’attenzione particolare è stata data agli ipovedenti, che possono accedervi tramite un’apposita sezione. ATTIVITÀ CULTURALI Dibattito sulla cultura protestante Il Centro culturale ha promosso la riflessione sul ruolo e l’identità protestante in Italia - a vari livelli, con strumenti diversi e insieme a diversi soggetti - fin dalla sua origine. Gli incontri estivi in margine al Sinodo intitolati al teologo “Giovanni Miegge” presero origine dalla volontà di incontro con altri soggetti culturali in Italia, principalmente collegati alle Chiese locali; altri incontri più approfonditi con lo stesso intento sono stati i Forum della cultura protestante in Italia alla fine degli anni ‘90. I materiali prodotti non sono mancati, alcuni pubblicati sui giornali e riviste evangeliche quali «Protestantesimo» e «Gioventù evangelica». Da qualche anno i nuovi fermenti intorno alla denunciata “crisi delle chiese” e, infine, il dibattito promosso dalla Commissione cultura della Tavola valdese attraverso alcune tesine (scaricabili alla pagina internet www. chiesavaldese.org/ commcultura/ hanno creato il terreno per l’organizzazione da parte del Centro degli incontri-dibattito che hanno luogo in questi mesi a Pinerolo, con il patrocinio della Commissione Esecutiva Distrettuale delle chiese valdesi delle Valli. Che cosa rappresenta nell’Italia odierna la minoranza protestante? Che voce ha? Come si auto percepiscono al loro interno i singoli membri di chiesa? I valdesi delle Valli hanno lo stesso ruolo delle altre chiese collocate altrove? Che cosa è accaduto nell’ultimo decennio, negli ultimi venti, trent’anni? La frammentazione, la secolarizzazione, la perdita di identità dei singoli individui e il loro sconfinamento nel mondo globalizzato e culturalmente multiforme, come hanno e stanno modificando i valdesi? Il tema si estende e si amplia se lo si osserva – come sta avvenendo – sotto vari punti di vista. L’elaborazione degli interventi verrà fatta ancora a cura del CCV e divulgata con modalità da definire, ma con la ferma intenzione di creare passaggio di comunicazione e nuovi stimoli. Periodici evangelici diffusi nell’Italia dell’Ottocento (Biblioteca valdese). 11 PROGETTI 12 IN COLLABORAZIONE Progetti internazionali Il 2008 è stato un anno di contatti internazionali, tutti volti a promuovere la conoscenza del nostro territorio e le sue potenzialità di sviluppo attraverso un turismo di carattere storico-culturale. Alcuni legami di lunga durata del CCV e della SSV si sono rinnovati, abbiamo ricevuto la visita di una delegazione della Società di Studi Valdesi del Luberon che abbiamo invitato a partecipare all’Incontro tra le genti organizzato a Fenestrelle il 3 agosto, in margine al tradizionale convegno storico del Laux dedicato allo studio e alla ricostruzione delle vicende della Val Chisone. La giornata, che si proponeva di promuovere gli scambi tra gli abitanti delle antiche colonie valdesi in Germania e l’attuale popolazione delle nostre valli, ha avuto un grande successo ed anche gli ospiti francesi sono stati accolti con entusiasmo fra musica, canti, mostre, esposizioni, vendi- Incontro tra le genti; Fenestrelle, 3 agosto2008 (fotografia di Remo ta di prodotti locali, presentazione dei territori. Il gruppo promotore dell’iniziativa, composto da rappresentanti di enti pubblici delle Valli Chisone, Germanasca e Pellice e da associazioni private, intende ora estendere l’invito per la giornata ai rappresentanti delle aree di antico insediamento valdese, quali il Luberon e alcuni paesi della Calabria e della Puglia. Un altro progetto di carattere internazionale, attualmente allo studio, è quello di un itinerario culturale europeo, Le strade degli ugonotti e dei valdesi che, partendo dalla narrazione delle vicende collegate alla revoca dell’Editto di Nantes, sia in grado di proporre temi anche oggi di grande attualità quali quelli dell’esilio, della tolleranza e dell’integrazione. L’iniziativa è nata all’interno dei progetti di sviluppo dei territori rurali e pertanto procede lentamente dovendo coordinare le attività previste in quattro diversi paesi (Francia, Svizzera, Italia, Germania). Per l’Italia c’è un interessamento diretto da parte della Provincia di Torino che ha inserito l’itinerario del Rimpatrio nel suo piano turistico. Chi desiderasse maggiori informazioni o volesse consultare la cartina descrittiva del percorso può collegarsi al sito internet: Caffaro). www.surlespasdeshuguenots.eu www.surlespasdeshuguenots.eu. deshuguenots.eu. PROSPETTIVE PER IL 2009 La Fondazione compie vent’anni Nel 2009 la Fondazione Centro culturale valdese compirà vent’anni. È un lungo periodo di cui dobbiamo rallegrarci, anche se all’interno del mondo valdese si tratta di una delle istituzioni più giovani e quindi non ancora del tutto conosciuta. Nel 2009 proveremo a fare un bilancio dell’attività svolta e a individuare delle prospettive di lavoro; speriamo, con questo, di avere l’occasione di entrare in rapporto con quanti ancora non ci conoscono, soprattutto all’interno del protestantesimo italiano. Nata nel 1989 per volontà dei due enti fondatori – la Tavola Valdese e la Società di Studi Valdesi, la Fondazione è cresciuta e si è rafforzata cercando di darsi gli strumenti necessari per la realizzazione degli obiettivi che le erano stati assegnati: amministrare, conservare, arricchire, valorizzare e rendere fruibile al pubblico il patrimonio museale, archivistico e librario. La Fondazione era incaricata inoltre di contribuire allo sviluppo e alla diffusione degli studi e della riflessione di carattere teologico, culturale e storico delle Chiese evangeliche, con particolare attenzione ai caratteri specifici della comunità valdese nel quadro di una valorizzazione delle minoranze in una prospettiva europea. Per festeggiare questa ricorrenza ci proponiamo so- stanzialmente due momenti di incontro: uno in occasione della festa del CCV, programmata per sabato 13 (pomeriggio) e domenica 14 giugno 2009 (tutto il giorno), e un altro in periodo sinodale per consentire ai deputati di conoscere la nostra realtà. Nel 2009 si ricorderà anche un altro anniversario di ben maggiore peso: i cinquecento anni dalla nascita di Calvino. Consigliamo a tutti di seguire le attività previste in Italia e all’estero, consultando gli aggiornamenti sul sito internet della Tavola Valdese (www.chiesavaldese.org) e su quello internazionale (www.calvin09.org). 13 COME 14 VIVE IL CENTRO Risorse umane e finanziarie Il Centro, come tutti gli enti, vive grazie a due fondamentali tipi di risorse: quelle umane e quelle finanziarie. Del gruppo “risorse umane”, oltre ai dipendenti e ai collaboratori a progetto, fa parte il multiforme arcipelago dei volontari. Nel 2008 non abbiamo avuto la collaborazione di un volontario/a del servizio civile, solo a ottobre la situazione è migliorata con il finanziamento del progetto Tre valli in mezzo all’Europa e l’arrivo di Sara Tourn. Non ci sono state invece interruzioni nella presenza dei volontari per la pace del Baden: la giovane Mirjam Hermann è stata sostituita nel mese di agosto da Stephan Dietzer. Novità anche tra gli stagisti, oltre a quelli provenienti dall’università di Torino abbiamo avuto la collaborazione di Jacques Mathiot, un giovane francese del Luberon, e di Sonia Armand-Pilon, una giovane studentessa dell’Istituto per il turismo “L.B. Alberti” di Luserna San Giovanni. Fotografia di Giorgio Ceriana Mayneri. Tra i volontari, sono comparse facce nuove. Nel periodo estivo Matteo Bertot, di Luserna San Giovanni, e Silvia Lisa, della Chiesa valdese di Milano, ci hanno aiutato a tenere il museo aperto tutti i giorni. Ultima novità dell’anno è l’arrivo, ai primi di novembre, di Adelio Cuccureddu, distaccato dalla Claudiana presso di noi fino a giugno 2009, che collabora con la biblioteca. Vi è inoltre l’apporto prezioso di quelle persone che offrono un sostegno continuativo nei diversi settori di attività. Sul lato delle risorse finanziarie su un bilancio che si aggira sui 400.000,00 euro circa la metà deriva dall’8 per mille, che continua ad essere la maggiore risorsa. Ad esso si affiancano i finanziamenti pubblici su progetti specifici, le entrate per attività affidate in convenzione al CCV, i contributi dalla SSV per la gestione della sua biblioteca e per servizi vari, gli introiti derivanti dall’attività propria, le consulenze rese a terzi e i doni provenienti dall’Italia e dall’estero. Segnaliamo che è stata ripristinata anche per la Fondazione la possibilità di accesso al 5 per mille; ricordiamo perciò il nostro codice fiscale: 94524260018. Avete tutti molte possibilità, dirette e indirette, per sostenerci e si può scegliere quella preferita (trovate i dati riportati in terza di copertina!). VOLONTARI NEL 2008 15 Grazie! Museo: Daniele Armand-Hugon (commissione), Matteo Bertot, Nadia Besson, Aldo Comba, Erminia Correnti, Roberto Davit, Mirjam Hermann, Stephan Dietzel, Fiorella Grill, Fiorella Imbergamo, Silvia Lisa, Rosella Panzironi, Roberta Peyrot, Roberto Rollier, Marco Rostan, Sonia Sandri, Walter Tomasini, Daniele Tron (commissione). Biblioteca: Emanuele Bosio, Bruno Bellion, Enrico Fratini, Giorgio Tourn. Numerosi sono coloro che, durante il 2008, hanno prestato la loro opera in vari modi al CCV: sarebbe impossibile qui ringraziare tutti e tutte e incorreremmo sicuramente in qualche dimenticanza. Siamo tuttavia sempre molto riconoscenti per ognuno di questi apporti. Stabile e impianti: Doriano Coïsson. Rivista « La beidana » - Redazione: Tatiana Barolin, Marco Butera, Antonella Chiavia, Marco Fratini, Luca Pasquet, Ines Pontet, Samuele Revel, Sara Tourn. Distribuzione: Giorgio Benigno, Silvana Marchetti. Gruppo guide “Sistema museale eco-storico delle valli valdesi”: Federico Avondetto, Lorenza Barolin, Tatiana Barolin, Adriano Chauvie, Stephan Dietzel, Silvia Gardiol, Donatella Gay, Silvia Geymet, Marco Grill, Mirjam Hermann, Imke Hindrichs, Simone Odino, Susy Pascal, Anne Pilloud, Luca Pilone, Nataly Plavan, Michele Pons, Alessandra Presta, Fiorenza Quattrini, Micaela Richard, Alice Servi, Toti Rochat, Valentina Tousijn. Fotografia di Cecilia Beia. 16 Appuntamenti per il 2009 GENNAIO – MARZO Lingue minoritarie: - Corso di francese: Littérature et cinéma. De l’écrit à l’écran; - Corso di francese: Apprendre en chantant; GIUGNO – AGOSTO Passeggiate storiche del Coordinamento Musei e Luoghi Storici Valdesi Una Torre di libri 2009 Mostra fotografica in occasione dei vent’anni del CCV FEBBRAIO Domenica 8: Protestantesimo e modernità. Incontro-dibattito sulla cultura. LUGLIO – SETTEMBRE Concerti del XX Seminario di tecnica e interpretazione musicale: 5-12 luglio - Giovani musicisti 20 luglio – 8 agosto - Violino e musica da Camera 28 agosto – 6 settembre - Orchestra FEBBRAIO – NOVEMBRE Mostra “Una finestra su… Giovanni Calvino (1509-1564). Un progetto di società” MARZO Domenica 15: Bibbia e predicazione. Incontro-dibattito sulla cultura. 15-21: Semaine du français. APRILE Domenica 19: Relazione tra le generazioni. Incontro-dibattito sulla cultura. APRILE – MAGGIO Ciclo di incontri sul cinema di Ingmar Bergman MAGGIO Domenica 3: Gita de “la beidana” (da confermare) GIUGNO Sabato 13 e Domenica 14: Festa dei vent’anni del CCV (aperto a tutti) AGOSTO Venerdì 21 agosto: Giornata teologica “Giovanni Miegge” Sabato 22: Assemblea dei soci della Società di Studi Valdesi SETTEMBRE Venerdì 4 - Domenica 6: Convegno della SSV su Giovanni Calvino e la Riforma in Italia OTTOBRE Sabato 31: Conferenza pomeridiana di Giorgio Tourn su L’eredità di Giovanni Calvino, in occasione della Giornata della Riforma OTTOBRE – DICEMBRE Corsi di cultura e lingue minoritarie (occitano e francese). Queste sono alcune delle iniziative che abbiamo in programma per quest’anno. Le attività non menzionate, ed eventuali variazioni alle presenti, verranno di volta in volta comunicate tramite i giornali locali, il nostro sito internet, locandine e volantini, invii personalizzati via e-mail. A tal proposito vi invitiamo a fornirci i vostri dati e le modalità per voi più consone, qualora voleste essere informati di persona. Questo ci permetterà di offrirvi un miglior servizio. Fondazione Centro Culturale Valdese Via Beckwith 3 – 10066 Torre Pellice (To) Tel.0121.932179, fax.0121.932566 www.fondazionevaldese.org c/c postale n. 34308106 c/c bancario n. 000002135438 presso Unicredit Banca di Torre Pellice CIN: F; ABI: 02008 CAB: 31070. Consiglio Direttivo Paolo Ribet, Presidente Sabina Baral, Vicepresidente Vittorio Diena, Tesoriere Sandra Armand-Hugon, Segretaria Eugenio Bernardini Alberto Corsani Luca Savarino Sergio Eynard, membro onorario. Musei, Collezioni Paschetto e Ippolito Revisori dei conti : Emilio Gardiol, Aldo Ufficio promozione itinerari valdesi “il barba” Lausarot, Edgardo Tron. Responsabile: Nicoletta Favout Collaboratrice: Lorenza Barolin e-mail: [email protected] tel. + fax 0121.950203 Orario: lunedì-venerdì 9-12.30. Chiusura annuale: 15 dicembre - 15 gennaio Direttrice: Donatella Sommani e-mail: [email protected] Segreteria e ufficio stampa: Ines Pontet e-mail: [email protected] Orario: martedì-venerdì 9-12.30, 14.30-17.30 Chiusura annuale: da Natale all’Epifania. Contabilità: Luisa Lausarot Biblioteca valdese Responsabile: Mariella Tagliero Collaboratrice: Enrica Morra, Adelio Cuccureddu e-mail: [email protected] Orario: martedì, mercoledì, venerdì 8.4512.45, 14-18. Sabato 8.45-12.45. Chiusura annuale: 2a e 3a settimana di settembre; da Natale all’Epifania. Responsabile: Marco Fratini e-mail: [email protected] Coordinatrice volontari: Ines Pontet Orari: giovedì, sabato, domenica 15-18. Chiusura annuale: dicembre e gennaio. Apertura estiva: tutti i giorni 16-19. Archivio fotografico valdese Responsabile:Gabriella Ballesio Collaboratrice: Enrica Morra e-mail: [email protected] Orario: venerdì 9.30-13. Chiusura annuale: 2a e 3a settimana di settembre; da Natale all’Epifania. Servizio Civile Nazionale Volontario: Sara Tourn. Volontari dal Baden: Stephan Dietzel. Chi volesse sostenerci finanziariamente, può farlo in vari modi : - doni, erogazioni liberali deducibili, donazioni, lasciti avvalendosi dei nostri conti correnti postali e bancario; - 8 per mille apponendo la firma nella casella “Chiesa evangelica valdese, Unione delle chiese valdesi e metodiste”; - 5 per mille Irpef: destinando alla Fondazione Centro Culturale Valdese questa parte delle imposte senza esborsi aggiuntivi. Il nostro codice fiscale è 94524260018. Supplemento a La beidana - Pubblicazione periodica Anno 25°, n. 64, febbraio 2009 Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3741 del 16/11/1986 Responsabile a termini di legge: P. Egidi Stampa: Tipolitografia Alzani - Pinerolo Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB TO 2/2009