ATLANTE COMPARATO SUI SERVIZI PER L’IMPIEGO NELL’UNIONE EUROPEA AMPLIATA di Germana Di Domenico 2 3 4 INDICE Prefazione, di Christofer A. Pissarides pag. 7 1 Nota introduttiva e metodologica 1.1 Contesto e finalità dello studio 1.2 Quadro comparativo: riflessioni » » » 11 11 14 2 Lo scenario macro economico e le dinamiche del mercato del lavoro nell’Europa a 25 » 27 3 Schede paese – Stati membri dell’UE-15 3.1 Belgio (Fiandre) 3.2 Belgio (Vallonia) 3.3 Belgio (regione di Bruxelles) 3.4 Danimarca 3.5 Germania 3.6 Grecia 3.7 Spagna 3.8 Francia 3.9 Irlanda 3.10 Lussemburgo 3.11 Paesi Bassi 3.12 Austria 3.13 Portogallo 3.14 Finlandia 3.15 Svezia 3.16 Regno Unito » » » » » » » » » » » » » » » » » 38 38 43 48 64 67 76 82 86 94 99 104 112 117 124 130 136 4 Paesi di nuova adesione all’UE-15 4.1 Cipro 4.2 Repubblica Ceca 4.3 Estonia 4.4 Ungheria 4.5 Lettonia 4.6 Lituania 4.7 Malta 4.8 Polonia 4.9 Slovenia 4.10 Slovacchia » » » » » » » » » » » 142 142 147 153 157 160 168 177 182 200 214 5 Allegati: scheda di rilevazione (inglese e francese) Riferimenti bibliografici 6 pag. 221 » 237 PREFAZIONE PREFACE In materia di occupazione, l’Unione europea si è prefissa l’attuazione di un programma ambizioso. Entro il 2010, il tasso totale di occupazione dovrebbe raggiungere il 70 percento della popolazione attiva, l’occupazione femminile dovrebbe attestarsi almeno attorno al 60 percento ed il tasso di occupazione degli individui appartenenti alla fascia di età compresa tra i 55 ed i 64 anni dovrebbe raggiungere il 55 percento. I mercati del lavoro europei devono di creare un numero maggiore di posti di lavoro di migliore qualità, aumentare la produttività del lavoro e garantire l’inclusione di tutti i cittadini. Tuttavia, ad eccezione di una ridotta cerchia di paesi, sia i vecchi sia i nuovi membri dell’Unione rischiano di non raggiungere tali obiettivi. È necessario procedere rapidamente all’adozione di misure correttive se si intende garantire il raggiungimento dei suddetti obiettivi, e tali misure dovranno vedere la collaborazione di tutte le parti sociali. La Task Force europea per l’occupazione, che ha pubblicato un rapporto nel 20031, ha identificato una serie di riforme e misure correttive che sarà necessario applicare alle prassi attuali. Una delle principali consiste nell’adattabilità di lavoratori ed imprese alle nuove condizioni economiche. Un’altra, altrettanto importante e correlata alla prima, consiste nel raggiungimento di un congruo match tra i fabbisogni di competenze e le qualifiche dei lavoratori. Il raggiungimento di un buon livello di incontro prevede il pieno utilizzo delle competenze esistenti e lo sviluppo, nonché l’aggiornamento, di nuove competenze attraverso l’apprendimento permanente. Una delle sfide principali per molti paesi europei caratterizzati da una prevalenza della disoccupazione di lunga durata e da bassi tassi di attività, consiste nel migliorare il carattere inclusivo del mercato del lavoro. Nel dettaglio, tale sfida consiste nel rendere “forza lavoro attiva” persone quali i disoccupati di lunga durata, le donne, i lavoratori The European Union has set itself an ambitious agenda for employment. By the year 2010 overall employment should be 70 per cent of the population of working age, female employment should be at least 60 per cent and the employment of the 55-64 age group should be 55 per cent. European labour markets need to create more and better jobs, increase labour productivity and be allinclusive. But with the exception of a small number of countries, both old and new members of the Union are at risk of not achieving these objectives. Something needs to be done fast if these goals are to be achieved and this something requires the cooperation of all social partners. The European Union Employment Taskforce which reported in November 20032 identified a number of reforms and improvements to current practice that need to be made. One of the primary ones is the adaptability of workers and enterprises to new economic conditions. Another important one, which is related to the first, is the achievement of a good match between skill requirements and workers’ qualifications. The achievement of a good match requires the full use of existing skills and the development and updating of new skills through lifelong learning. A major challenge in many European countries, where long-term unemployment and low activity rates are still prevalent, is to improve the inclusiveness of the labour market. Namely, to and to bring into active employment workers like the long-term unemployed, women, older workers of both genders and workers with disabilities. Public employment services have a key role to play in the pursuit of Europe’s ambitious objectives. Public employment services can help along many dimensions in 1. http://europe.eu.int/comm/employment_social/employment_strategy/task_en.htm 2. http://europe.eu.int/comm/employment_social/employment_strategy/task_en.htm 7 the modern labour market. Three broadlydefined ones are of particular importance. First, a necessary and unfortunate outcome of the need to make enterprises more adaptable is an increase in uncertainty about workers’ incomes. Employment protection legislation improves the security that workers have about their jobs but it also reduces the ability of enterprises to adapt quickly to new economic conditions. If Europe is to be in a position to compete with the United States and Japan, as well as with the new emerging industrial nations, it has to be in a position to respond quickly to new conditions, and employment protection legislation is incompatible with a speedy response. In a world of less employment protection, Public employment services need to take on a more active role in the provision of income support for those who lose their jobs. Oldfashioned income transfers for an indefinite period have been criticised by the OECD and many economists as unhelpful, because of the disincentives that they provide, but this does not mean that the idea of income support should be abandoned. New and innovative ways ought to be implemented, as for example in the provision of income support that is made conditional on participation in a training programme after a short period of independent job search. Our best chance to succeed in this and the other objectives is to learn from the success stories in Europe. A prerequisite for this is good reliable information of how different nations’ Public employment services deal with the objective of income support in a variety of different situations. ISFOL’s painstaking collection of facts provides the necessary background information for such learning. A second dimension in which Public employment services provide an essential service is active employment policies. The Scandinavian countries have been champions of active measures and both the OECD, as it emphasised for example in its 1994 Jobs Study, and the Employment Taskforce, advocated a variety of active measures that are designed to improve the inclusiveness of anziani di entrambi i sessi e gli individui con disabilità. I Servizi pubblici per l’impiego sono chiamati a giocare un ruolo chiave nel perseguimento da parte dell’Europa dei suoi ambiziosi obiettivi. I Servizi pubblici per l’impiego possono dare il proprio contributo alle diverse dimensioni del mercato del lavoro odierno. Di particolare rilievo, ve ne sono tre di ordine generale. In primo luogo, un risvolto inevitabile e negativo della necessità di rendere le imprese maggiormente adattabili è rappresentato dall’aumento dell’incertezza reddituale dei lavoratori. Le leggi a tutela del lavoro migliorano la sicurezza del posto di lavoro per i lavoratori stessi, ma al tempo stesso riducono la capacità di adattamento rapido alle nuove condizioni economiche da parte delle imprese. Se l’Europa vuole porsi nelle condizioni di competere con gli Stati Uniti ed il Giappone, come pure con i paesi emergenti di nuova industrializzazione, dovrà essere in grado di rispondere rapidamente ai cambiamenti, e le leggi in materia di tutela dell’occupazione sono incompatibili con la rapidità di risposta. In un mondo caratterizzato da una minore tutela del lavoro, i Servizi pubblici per l’impiego saranno chiamati a svolgere un ruolo maggiormente attivo nel garantire sostegno al reddito per coloro che perdono il posto di lavoro. Sistemi antiquati di trasferimento di reddito per periodi indefiniti sono stati criticati dall’Ocse e da diversi economisti in quanto non di effettivo supporto perché costituiscono un disincentivo per i lavoratori, sebbene ciò non significhi che l’idea del sostegno al reddito vada abbandonata. Sarebbe opportuno adottare sistemi nuovi ed innovativi, quali ad esempio l’erogazione di un sostegno al reddito che sia subordinata alla partecipazione ad un programma di formazione a seguito di un breve periodo di ricerca autonoma di un posto di lavoro. La nostra migliore opportunità di successo in tal senso ed in relazione al raggiungimento degli altri obiettivi, è rappresentata dalle lezioni che sapremo trarre dalle esperienze di successo in Europa. A tale proposito, una condizione necessaria è rappresentata dalla disponibilità di informazioni ampie ed affidabili circa il modo in cui i Servizi pubblici per l’impiego dei diversi paesi affrontano l’obiettivo del sostegno al reddito in una serie di situazioni diverse. La raccolta di informazioni realizzata in 8 marginalised workers. These range form simple interviewing of the long-term unemployed to see if there is something specific to them that can be addressed, to full-blown training programmes. The evaluation of these measures is more difficult than the evaluation of income transfers, because of their more complicated structure and the many dimensions of labour market behaviour that they influence. We know, however, from the example of the Scandinavian countries and the New Deal in Britain, that training programmes that are targeted to specific vulnerable groups such as youth unemployed or long-term unemployed, can have a large impact on their inclusiveness in the labour market. Both the principles behind the measures and the way they are administered can be influential in the way that the measures influence labour market outcomes. Information here is more difficult to gather and present, but a lot of thinking has gone into ISFOL’s presentation and this publication should give researchers access to good comparable data for cross-country evaluations. Finally, Public employment services are responsible for bringing together employers and employees and their success should be judged both on the speed with which they match the two parties but also on the quality of the matches that they achieve. In this respect Public employment services are facing a trade-off. Do they match the best person to the job or do they make an effort to be more inclusive and match the person who is new to the market, or who cannot as easily find a job elsewhere? The answer to this question is partly a matter of government policy, partly a question of striking the right balance at the local level. In a world of fast changing needs the achievement of good matches is essential for productivity improvement and growth. Poor matches create unstable jobs and do not give incentives to the actors to progress by learning new skills. But at the same time, the excluded groups, whose employment rates need to rise, modo capillare dall’Isfol costituisce la base di riferimento per tale apprendimento. Una seconda dimensione in relazione alla quale i Servizi pubblici per l’impiego sono chiamati a fornire un servizio essenziale è rappresentata dalle politiche attive del lavoro. I paesi scandinavi sono stati i principali fautori di tali misure attive, e sia l’Ocse, come sottolineato ad esempio nella sua “Jobs Study” del 1994, sia la Task Force per l’occupazione, si sono dichiarate a favore dell’adozione di una serie di misure attive destinate a migliorare l’inclusione dei lavoratori emarginati. Tali misure vanno da semplici colloqui con i disoccupati di lunga durata, destinati ad accertare se vi siano elementi specifici sui quali intervenire, a veri e propri percorsi di formazione. La valutazione di tali misure risulta più difficile rispetto alla valutazione degli effetti dei trasferimenti di reddito, a causa della struttura maggiormente complessa che li caratterizza e delle numerose dimensioni del comportamento del mercato del lavoro che ne vengono influenzate. Sappiamo, tuttavia, dagli esempi forniti dai paesi scandinavi, e dall’adozione del New Deal nel Regno Unito, che i programmi di formazione destinati a specifici gruppi vulnerabili, quali i giovani disoccupati o i disoccupati di lunga durata, possono avere un forte impatto sulla loro inclusione nel mercato del lavoro. Sia i principi alla base di tali misure sia il modo in cui esse vengono attuate possono determinare l’impatto che queste stesse avranno sull’andamento del mercato del lavoro. In tale scenario, raccogliere e presentare informazioni risulta più complesso, ma la pubblicazione dell’Isfol, realizzata con grande accuratezza, dovrebbe consentire ai ricercatori di disporre di una buona mole di dati comparabili per valutazioni trasversali ai vari paesi. Infine, i Servizi pubblici per l’impiego hanno il compito di far incontrare i datori di lavoro ed i lavoratori, ed il loro successo deve essere valutato sia sulla base della rapidità con la quale tale incontro tra le due parti si realizza, sia sulla base del livello qualitativo degli abbinamenti realizzati. In tal senso, i Servizi pubblici per l’impiego si trovano di fronte ad un tradeoff. Consentono di abbinare la persona più adatta ad un determinato posto di lavoro, oppure si impegnano nel senso di diventare maggiormente inclusivi, realizzando l’incontro tra il 9 need special help from pubic employment services if they are to catch up with the rest of the workforce. There are no rules of how much match efficiency Public employment services should sacrifice, if any, to help an excluded group. This topic is still awaiting research. But there are many different practices in Europe, where a balance is struck between the needs of a good match and the need to increase the employment rate of vulnerable groups. Once again, information on this topic is well covered in ISFOL’s PES Atlas. mercato ed i nuovi lavoratori o individui che non sono altrimenti in grado di trovare agevolmente un’occupazione? La risposta a tale interrogativo è in parte legata alla linea politica adottata dai governi, in parte al raggiungimento del giusto equilibrio a livello locale. In un mondo in cui i bisogni mutano rapidamente, il raggiungimento di un congruo match rappresenta un elemento essenziale per garantire il miglioramento della produttività e la crescita. Abbinamenti mediocri creano posti di lavoro instabili e non incentivano gli attori a progredire attraverso l’apprendimento di nuove competenze. Tuttavia, nel contempo, i gruppi esclusi, i cui tassi di occupazione necessitano di crescere, hanno bisogno di assistenza specifica da parte dei Servizi pubblici per l’impiego se devono recuperare lo scarto con il resto della forza lavoro. Non vi sono regole per stabilire quanta efficienza in termini di “abbinamento” i Servizi pubblici per l’impiego debbano sacrificare, se necessario, per aiutare i gruppi emarginati. Tale tema andrebbe ulteriormente approfondito. Tuttavia, in Europa sono molte le prassi adottate che hanno visto il raggiungimento di un equilibrio tra l’esigenza di un buon match ed il bisogno di incrementare il tasso di occupazione dei gruppi vulnerabili. Non possiamo che ribadire ancora una volta come l’Atlante dei Servizi pubblici per l’impiego dell’Isfol tratti in maniera esauriente tale tematica. Christopher A. Pissarides London School of Economics 10 1. NOTA INTRODUTTIVA E METODOLOGICA 1.1 Contesto e finalità dello studio Il presente lavoro, concepito alla stregua di un atlante informativo sul sistema dei Servizi per l’impiego così come strutturato in ciascuno dei paesi della “nuova Europa” (gli Stati membri dell’attuale Unione europea3, ad eccezione dell’Italia4, e i dieci di nuova adesione), è stato ideato quale strumento di analisi comparativa, sulla base di una serie di parametri di natura quali-quantitativa, riferiti sia alle funzioni istituzionali dei Public Employment Services (Pes), sia agli strumenti atti a perseguirle, con particolare attenzione ai target-groups d’utenza cui le relative azioni sono prioritariamente indirizzate. In quest’ottica, sono state realizzate schede analitiche per ciascuno dei paesi studiati (Country-reports5), secondo un modello standard a garanzia di un’immediata e più agevole comparabilità dei dati riportati, e che illustrano, per sezioni tematiche ed in maniera il più possibile analitica, lo stato dell’arte ed il processo di avanzamento nell’implementazione delle azioni di riforma dei Servizi pubblici per l’impiego nell’Europa allargata ai paesi di nuova adesione. Il set di informazioni così predisposto, che si è avvalso della proficua collaborazione di referenti nazionali per ciascuno dei Pes oggetto di studio, è stato contestualizzato rispetto alle diverse condizioni sociali, economiche e politiche (ivi incluse la “stabilità” ed il “grado di organizzazione sociale”6) delle realtà prese in esame. La griglia di rilevazione somministrata ha inteso cogliere elementi di contesto generali ed aspetti di maggior dettaglio, oggetto di specifico approfondimento, con particolare riferimento ai seguenti fattori: processi evolutivi riguardanti il quadro normativo e di regolamentazione del mercato del lavoro (cambiamenti e trasformazioni delle dinamiche e degli assetti strutturali) e 3. Per il Belgio, sono stati trattati separatamente i Servizi pubblici delle tre regioni: Vallonia, Fiandre e Bruxelles. 4. Ciò in quanto lo stato di avanzamento della riforma Spi è oggetto di periodici rapporti di monitoraggio da parte dell’Area “Mercato del lavoro” dell’Isfol, ai quali si rimanda per approfondimenti sul tema. 5. Si precisa che l’ordine alfabetico seguito in sede di esposizione delle schede-paese è quello adottato consensualmente in ambito di Unione europea (e che, peraltro, disciplina il sistema stesso di rotazione della presidenza del Consiglio UE) secondo la lingua di ciascun paese. 6. Si fa qui riferimento ai criteri, stabili con decisione del Consiglio europeo di Copenaghen (giugno 1993), da rispettare da parte dei paesi candidati all’adesione, riguardanti in particolare: la presenza di istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, il primato del diritto, i diritti umani, il rispetto delle minoranze e la loro protezione (criterio politico); l’esistenza di un’economia di mercato vitale nonché la capacità di far fronte alla pressione concorrenziale e alle forze del mercato all’interno dell’Unione europea (criterio economico); la capacità di rispettare i propri obblighi, in particolare di approvare gli obiettivi dell’Unione politica, economica e monetaria (criterio del recepimento dell’acquis comunitario). 11 lo status giuridico-istituzionale (con relativa vocazione/mission) del Pes di riferimento, anche rispetto alle peculiarità del contesto socio-economico ed occupazionale in cui esso opera; struttura funzionale ed organizzativo-gestionale del Pes; principali tipologie di attività (tradizionali ed innovative), con focus sui servizi ritenuti strategici in funzione degli orientamenti di policy, segmentati per “categorie di utenza” e/o “fascia di mercato”; grado di liberalizzazione del mercato dell’intermediazione della manodopera e mercati “contigui” e/o distinti ma caratterizzati da potenziali sinergie e possibili convergenze (formazione, orientamento, ecc.); forme di interazione e di coesistenza (cogestione, complementarietà, collaborazione, alleanza, concorrenza) con gli operatori privati (Private Employment Services, Pres) e reti relazionali con altri soggetti (economici, istituzionali, del “privato sociale”) presenti sul territorio; tendenze in atto e/o previste rispetto all’evoluzione in termini tanto istituzionali (processi di riforma e/o modernizzazione del ruolo/funzione del Pes) quanto di strategie (gestionali, organizzative, ecc.), volte a migliorare la funzionalità (qualità, efficienza, efficacia) dei servizi ed, in prospettiva, la competitività, ri-posizionando l’operatore pubblico rispetto ad altri (nuovi?) attori e/o differenziandone opportunamente il posizionamento sul mercato locale; rapporti di cooperazione (in essere, in via di sperimentazione, in fase di progettazione/approntamento) con i Pes di altri paesi (progetti, partnership, collegamento con la rete Eures, ecc.). La metodologia, le conoscenze e la documentazione di supporto alla realizzazione dei singoli rapporti nazionali concedono ampio spazio ad approfondimenti tematici riferiti a ciascuno dei filoni sopra menzionati per ogni realtà oggetto di analisi. Rispetto a nostre passate rilevazioni in chiave comparata a livello europeo7, si è voluto ampliare l’area geografica di riferimento, fino a comprendere ventiquattro paesi 8 , non coinvolgendo quelli al momento delle nostre rilevazioni ancora in fase di negoziato in vista di un’adesione futura, ma non prossima, all’UE (per la Bulgaria e la Romania l’anno di riferimento è il 2007, mentre l’ingresso della Turchia non risulta tuttora temporalmente definito); ciò in quanto i relativi contesti istituzionali sembrano non ancora aver raggiunto la sufficiente “maturità” richiesta per recepire l’acquis communaitaire9. 7. In particolare si rimanda a “Public Employment Services in Europa. Esperienze innovative nell’erogazione di servizi: on-line, alle imprese, ai disoccupati di lunga durata, Di Domenico G. (a cura di), in “Strumenti e Ricerche” Isfol, Franco Angeli, Roma, 2003. 8. È nota la difficoltà di reperire dati omogenei e comparabili fra loro in un arco territoriale tanto vasto e differenziato, ma abbiamo, comunque, ritenuto importante un impegno in questa direzione. 9. A titolo esemplificativo, si riportano due passaggi della relazione della Commissione europea sui progressi fatti da ciascuno dei paesi candidati verso l’adesione, “Verso l’Unione ampliata » (COM(2002) 700 def.): “Sono stati fatti progressi nella modernizzazione dell’amministrazione pubblica, nel potenziamento del sistema giudiziario, nella lotta contro la corruzione, nel quadro legislativo volto a garantire l’uguaglianza dei sessi, negli istituti per l’infanzia in Romania nonché 12 Tali considerazioni appaiono in linea con lo scenario monitorato dai più recenti Transition Reports della Commissione europea, laddove il gap rispetto agli standard medi comunitari risultava evidente sul fronte dei livelli di reddito pro capite e di coesione sociale, per quanto riguarda Bulgaria e Romania; mentre il divario più significativo registrato dalla Turchia concerne tuttora il rispetto dei diritti umani e degli standard di democrazia. Malgrado tali differenziali stiano progressivamente riducendosi, in funzione di una piena convergenza politica, sociale ed economica con il resto dell’UE, si è ritenuto prematuro contemplarli in un’indagine sui Pes nazionali, che presuppone la condivisione di alcuni parametri di ordine politico-istituzionale, oltre ad una congrua disponibilità di dati qualitativi e quantitativi, comparabili a quelli degli altri Acceding Countries (Ac-10; ciò, naturalmente, rileva in considerazione della natura analitica della ricerca e dell’esigenza di reperire una quantità sufficientemente consistente di informazioni per ciascun paese, al fine di garantire una certa compatibilità e comparabilità dei dati così acquisiti10. Il modello interpretativo così elaborato11 è particolarmente attento al dinamismo dei fenomeni, consentendo l’interpretazione della loro (possibile) evoluzione nel tempo e la valutazione dei relativi parametri-indicatori, alcuni dei quali, come quelli politico-istituzionali, da leggere trasversalmente rispetto all’articolazione del questionario complessivamente considerato. Lo studio evidenzia gli aspetti organizzativi e funzionali dei Servizi all’impiego che, in qualche modo, risultano “accomunare” gli Stati dell’attuale UE e i dieci che ne saranno membri a pieno titolo a partire dal primo maggio 2004, utilizzando medesimi indicatori per medesime tipologie di servizio; in ogni caso, il secondo gruppo di paesi è stato oggetto di trattazione separata quanto alla descrizione dello scenario macro-economico e del mercato del lavoro, in considerazione delle peculiarità legate sia al processo di transizione da un’economia pianificata ad una di mercato sia alle Istituzioni di riferimento (quali, appunto, i Servizi per l’impiego e, in senso più ampio, i soggetti delle politiche sociali e del lavoro)12. Al fine di acquisire quante più informazioni possibili in grado di cogliere lo stadio evolutivo dei Pes, le schede di rilevazione sono corredate da un set di appositi indicatori di performance specifici per ciascun servizio oggetto di sezione ad hoc. Sotto tale profilo, si sottolinea che nella maggior parte dei casi il dato numerico è da considerarsi ________________________________________________________________________ nella situazione delle minoranze, in particolare i Rom. La Turchia ha ottenuto notevoli progressi ma non rispetta questo criterio”. Rispetto al “livello di conformità con l’acquis comunitario la Commissione ritiene che la Bulgaria, la Romania e la Turchia non soddisfano ancora completamente questo criterio”. 10. Si rimanda in appendice alla griglia standard di indicatori quali-quantitativi, utilizzata per la nostra indagine. 11. Le informazioni necessarie alla costruzione degli indicatori e parametri di base e, successivamente, degli elementi descrittivi sintetici, sono state raccolte attraverso un questionario strutturato in qualità di “scheda di rilevazione” per ciascun paese e somministrato ad interlocutori selezionati tra i referenti Pes ufficialmente segnalati dalla Commissione europea (DG Occupazione e affari sociali – Unità Employment Services). Le informazioni così acquisite sono state, poi, opportunamente arricchite e, laddove necessario, integrate con un’analisi desk di materiale statistico e documentario di fonte nazionale ed internazionale. 12. In alcuni casi, ci è stato riportato dai referenti dei Pes dell’Europa Centro-orientale (es. Estonia) l’impossibilità ad oggi di rendere note eventuali previsioni riferite all’arco temporale 2004-2006, essendo stata avviata l’effettiva implementazione dei meccanismi procedurali e/o di finanziamento a titolo del Fondo sociale europeo solo dalla metà del 2004. 13 “approssimativo”; inoltre, in ciascun rapporto nazionale sono presenti ed illustrate soltanto le voci relative agli indicatori per i quali sono stati effettivamente rese disponibili le informazioni richieste. In sede di elaborazione degli indicatori, si è cercato in primo luogo di tenere conto del presumibile grado di disparità tra “aree geografiche” (UE-15 da un lato e Ac-10 dall’altro), che avrebbe potuto risultare dalle singole schede analitiche in ordine alla disponibilità di informazioni ed, in particolare, di dati quantitativi rispetto ai relativi indicatori, rendendo evidente la necessità di pervenire ad un modello di scheda che potesse presentare uno standard minimo comune quanto al livello di dettaglio informativo richiesto. Contestualmente, si è cercato di privilegiare una tipologia di informazioni abbastanza “percepibile” ed in larga parte “qualitativa” oltre che sintetica, onde aumentare il grado di comparabilità dei dati-paese e rendere più agevole la rilevazione delle informazioni richieste in sede di compilazione della scheda stessa da parte dei referenti dei Pes. Laddove possibile ed opportuno, si è tratteggiata l’evoluzione a livello istituzionale e funzionale del Servizi, secondo le principali riforme intervenute nel tempo, talvolta facendo riferimento ad un più ampio dibattito di politica economica intercorso nonché a più generali processi di modernizzazione dell’azione pubblica. Si precisa, inoltre, che la sezione “Dati generali” presente all’inizio di ogni scheda informativa analitica ha inteso fornire un rimando dettagliato e, al tempo stesso, sintetico, agli indicatori più significativi del mercato del lavoro, disaggregati per genere (rifacendosi ai Key Employment Indicators individuati dalla Commissione europea13), di cui è stato previamente fornito un quadro sinottico in sede di illustrazione dello scenario macro-economico; in questo contesto, il tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) assume una valenza particolare, riferendosi primariamente ad alcune delle categorie sociali più esposte al rischio di “emarginazione” e/o difficile (re)inserimento sul mercato del lavoro (lavoratori anziani, under 25, donne, lavoratori scarsamente qualificati), verso i quali l’azione dei Pes è prioritariamente rivolta. Si osserva, infine, che, per ovvie ragioni di omogeneità, i dati raccolti fanno riferimento all’anno 2002 e che la fonte statistica univocamente individuata per tutti gli indicatori è costituita, salvo laddove diversamente indicato14, dal rapporto della Commissione europea Employment in Europe 2003. 1.2 Quadro comparativo: riflessioni La generalità dei Pes nazionali registra livelli avanzati di implementazione delle riforme che li hanno coinvolti, più o meno recentemente, a seconda del paese considerato; in particolare, non si rilevano divari significativi tra gli Stati membri della vecchia Unio13. European Commission, DG Employment and Social Affairs, Employment in Europe 2003. 14. Un’eccezione è rappresentata, ad esempio, dai sistemi a ripartizione regionale, in virtù della particolare natura federale dello Stato, per i cui ambiti territoriali non esiste una fonte di “contabilità nazionale”, bensì si fa affidamento su istituti di statistica regionali. 14 ne a 15 ed i paesi di recente adesione, per quanto attiene agli obiettivi e alle priorità istituzionalmente attribuite al sistema pubblico dei Servizi all’occupazione, contemplando interventi-azioni di tipo tradizionale, e relativi target, in maniera piuttosto uniforme ed omogenea a livello UE-25. Si riscontra la tendenza generalizzata nei Pes ad evolversi nel senso di strutture orientate a sfruttare, attraverso una maggiore differenziazione dei servizi (rispetto alle esigenze dei propri clienti) e delle condizioni di offerta (eventualmente erogando le attività più avanzate/sofisticate a titolo oneroso), i più ampi margini di autonomia e flessibilità consentiti dalle modificazioni intervenute negli assetti normativi e regolamentari. Contestualmente all’erosione delle posizioni monopolistiche precedentemente assicurate dalla titolarità dei diritti esclusivi sul mercato dell’intermediazione della manodopera, sembra corrispondere una parallela tendenza dei Pes all’espansione dei rispettivi ambiti di attività, soprattutto in settori – come la formazione, l’orientamento, la consulenza alle imprese, la gestione degli interventi di welfare – rispetto ai quali emergono (o potrebbero emergere) nuove opportunità in relazione sia alle disposizioni di riforma che prevedono l’erogazione di servizi ad alto “valore aggiunto”, sia alle possibili sinergie ed economie di scala associate all’offerta congiunta di una pluralità di misure (di politica attiva e passiva del lavoro). Questi cambiamenti rappresentano in larga misura il frutto di un processo naturale di adattamento delle strategie degli operatori pubblici al nuovo contesto giuridico ed economico e, in molti casi, favoriscono un’evoluzione positiva del mercato interessato (quello del lavoro, appunto) verso assetti più dinamici, efficienti e concorrenziali, al tempo stesso agevolando l’operatività dei nuovi operatori (i soggetti privati) e consentendo la realizzazione di servizi (potenzialmente) più innovativi a beneficio dell’utenza complessivamente considerata (disoccupati e imprese). Si riscontra, inoltre, il ricorso sistematico all’uso di indicatori di performance nei paesi dell’UE-15 e, parimenti, in quelli di nuova adesione. Ulteriori elementi comuni possono rinvernirsi rispetto ai processi di evoluzione istituzionale che hanno coinvolto i vari Pes nazionali: decentramento istituzionale e programmazione su base territoriale, liberalizzazione del mercato dell’intermediazione; combinazione delle misure attive (intermediazione, formazione, orientamento, supporto e consulenza) con quelle passive (gestione dei sussidi, indennità ed altri benefits di sostegno al reddito dei disoccupati); integrazione delle politiche (sociali, economiche ed occupazionali) nell’ambito di una stessa struttura (one stop shop); ruolo del servizio pubblico come service provider con conseguente differenziazione e personalizzazione degli interventi ed introduzione di figure qualificate ed operatori specializzati per linea di servizio/prodotto e relativo utente; innovazione delle tecniche di gestione e delle strategie di comunicazione; utilizzo intenso delle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione, visibile nel potenziamento delle banche dati, nell’informatizzazione dei processi, nell’implementazione di servizi di matching tra domanda e offerta di lavoro on-line. In effetti, si è potuto osservare come anche nel contesto dei paesi di nuova annessione la gamma di servizi offerti si presenta piuttosto ampia, tanto da contemplare dalle funzio- 15 ni più tradizionali di raccolta e divulgazione delle informazioni sulla domanda e l’offerta di lavoro, in funzione dell’incontro tra candidati e posti vacanti, ai più avanzati servizi di formazione ed orientamento professionale, soprattutto per i disoccupati di lunga durata, di assistenza/supporto personalizzati, di consulenza alle aziende. Divergenze più significative si registrano riguardo all’implementazione e allo sviluppo dei servizi informatizzati, erogati on-line e/o finalizzati alla gestione self-service delle informazioni, ed alla creazione di “portali telematici”; accanto ad un gruppo di paesi sotto tale profilo “virtuosi”, individuabile nell’Europa scandinava e fiamminga ma anche in alcune realtà Centro-orientali, persistono, infatti, contesti nazionali (leggasi Europa mediterranea ma anche alcune realtà di quella continentale), caratterizzati da modalità di interazione informatizzata tra domanda ed offerta di lavoro non ancora sufficientemente sviluppate, e da un utilizzo sotto certi aspetti scarso delle tecnologie di rete come strumento di divulgazione di informazioni ed erogazione di servizi all’utenza. La generalizzata tendenza verso una progressiva apertura del mercato dell’intermediazione della manodopera (e contigui) a soggetti di natura privata – nel presupposto che il servizio reso all’utente dall’operatore pubblico in potenziale concorrenza con quello privato guadagni in efficacia, efficienza e qualità – rileva interessanti differenziazioni nazionali (e/o sub-nazionali, laddove il Servizio risulti regionalizzato) quanto alle modalità di coesistenza pubblico-privato: dal sistema olandese di semi-mercato (caratterizzato dalla presenza di agenzie private che operano senza necessità alcuna di autorizzazione affidato dal pubblico, attraverso gare d’appalto, il servizio di reinserimento dei lavoratori nel mercato del lavoro), a quello greco, in cui il soggetto pubblico opera ancora in una sostanziale posizione monopolistica, obbligando le agenzie private ad agire sotto diversa denominazione (ad es. agenzie fornitrici di “servizi industriali”, ovvero strutture di consulenza per la ricerca di personale direttivo e/o di neolaureati su richiesta delle aziende), si passa attraverso contesti (segnatamente quelli dei paesi in adesione) dove, se pur non espressamente proibita ex lege, la liberalizzazione del mercato dell’intermediazione risulta ancora fortemente in contrasto con una tradizione solidamente centralista e, dunque, de facto inibita. Appare invece più arduo individuare tendenze di fondo sottostanti alla dinamica evolutiva del quadro normativo e del contesto politico-istituzionale, sebbene si delinei per la gran parte dei Pes la prospettiva di un ampliamento significativo della sfera di competenza in diversi settori, quali l’assistenza sociale, il sistema di welfare (soprattutto a livello locale15) la gestione delle politiche di protezione e di sostegno al reddito dei disoccupati, i una logica di policy mix16. La logica è quella di far sì che gli interventi che rientrano nella 15. Dalla lettura critica delle schede è stato possibile rilevare una tendenza in atto soprattutto nei paesi dell’Europa del Nord Centri per l’impiego) nel senso della realizzazione di una stretta cooperazione tra i comuni, i Centri per l’impiego (variamente definiti) e l’Autorità centrale per l’assicurazione dei lavoratori, coordinando le rispettive funzioni. 16. Le strutture pubbliche tendono, in sostanza, ad essere concepite, anche logisticamente, come un unico punto di accesso, da un lato svolgendo la funzione tradizionale di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, dall’altro occupandosi della raccolta e della gestione dei dati necessari per la valutazione delle richieste di prestazione sociale (indennità di 16 categoria dei cc.dd. “ammortizzatori sociali” non vengano considerati meramente come un “diritto” imprescindibile del soggetto che ne beneficia, bensì concepiti come “controprestazione” a fronte di un effettivo, personale e certificato, impegno finalizzato al superamento del proprio status di disoccupato. Al tempo stesso, si tenta di creare un insieme coerente fra politiche attive e passive, integrando opportunamente il mercato del lavoro e la sicurezza sociale: in sostanza, il sistema di welfare deve essere strettamente connesso alle politiche e alle dinamiche del mercato del lavoro, allo scopo di prevenire la dipendenza dei sussidiati dagli ammortizzatori sociali o comunque ridurre al minimo tali periodi di dipendenza, attraverso il reinserimento professionale dei disoccupati. Generalizzata appare la tendenza a spostare il focus dai “processi” ai “prodotti”, cioè ai servizi offerti e al livello di soddisfazione dell’utenza (e quindi si tende ad adottare un approccio il più possibile customer-oriented); ciò da un lato impone un “ripensamento” complessivo della struttura organizzativa, dall’altro implica la necessità di monitorare la propria performance. Si assiste, così, all’introduzione, se pur a diversi livelli/stadi di implementazione, di nuove tecniche di gestione come il “Management by objectives”, che prevede la valutazione dei risultati raggiunti rispetto ad una serie di “indicatori” stabiliti a priori, e/o all’adozione di sistemi di “Quality Management” per misurare e conseguire livelli di “qualità certificata”. L’analisi trasversale dei rapporti nazionali consente, infine, di effettuare un tentativo di raggruppamento dei Pes che presentano analoghe caratteristiche, enucleato come segue: 1) Pes dei paesi mediterranei (Spagna, Grecia, Francia, Portogallo): • gestione partenariale del sistema dei Servizi per l’impiego e/o Autorità nazionale Pes autonoma dal Ministero del lavoro; • ruolo preminente delle parti sociali nella programmazione e gestione delle politiche occupazionali e delle misure di welfare e assistenza/protezione sociale, • significativo sviluppo dei servizi di formazione professionale; • liberalizzazione del mercato dell’intermediazione solo in parte avviata; non ancora sufficientemente sviluppato sistema di “concorrenza” con i Pres; • decentramento e gestione regionalizzata dei Pes; • implementazione, ma non pieno sfruttamento delle relative potenzialità, dei servizi on-line. 2) Pes dei paesi scandinavi/baltici di nuova annessione/anglosassoni (Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Belgio, Finlandia, Regno Unito, Irlanda, Estonia, Lettonia, Lituania): • Pes come ente generalmente “organico” al Ministero del lavoro; • importante sviluppo delle tecnologie di rete e dei connessi servizi self-service; ________________________________________________________________________ disoccupazione e sussidi sociali), in tal modo esercitando un’importante attività di controllo sull’erogazione di indennità ed altri benefits. 17 enfasi sui servizi “differenziati” per tipologia di utenza e “responsabilizzanti” i soggetti coinvolti (meccanismi di coercizione e sistemi sanzionatori); • formazione professionale non di competenza del Pes bensì affidata ad altro soggetto pubblico (di regola, però istituzionalmente connesso al sistema dei Servizi per l’impiego); • avanzata apertura del mercato agli operatori privati; • non marcato decentramento territoriale. 3) Pes dei paesi dell’Europa centrale e/o più propriamente continentale (Germania, Danimarca, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Polonia, Slovacchia, Slovenia): benché si rinvengano tratti assimilabili ad entrambi i gruppi sopra citati, lo si indica come gruppo a sé data la prevalenza dell’aspetto istituzionale del Pes come erogatore di servizi avanzati di formazione ed orientamento professionale. • 18 Tavola sinottica: quadro riepilogativo dello stato organizzativo, funzionale e di servizio dei Pes nell’UE allargata Stato membro (Regione ove diversamente indicato) 1. Principali cambiamenti e sviluppi intervenuti negli ultimi anni 2.Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego 3. Principali servizi forniti in funzione di specifici obiettivi/priorità e dei target/strategie 4.Sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento Belgio-Fiandre/ Vdab Promozione della concorrenza Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza. BelgioVallonia/ Forem Promozione della concorrenza; differenziazione dei servizi. Collocamento; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/”; progetti pubblici di assistenza sociale; assistenza ai gruppi target svantaggiati; monitoraggio ed analisi dati. Gestione informazioni/data-base curricula; formazione professionale; consulenza. Informazione avanzata su D/O di lavoro; consulenza/supporto personalizzati per tipologia utente. Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione socio-economica. Belgio-Reg. Bruxelles/ Orbem Concorrenza; diversificazione dei servizi; coinvolgim. parti sociali; sviluppo del partenariato. Diffusione e gestione informazioni; collocamento; gestione programmi di welfare e reinserimento lavorativo. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Mbo; gestione proattiva delle attività; modernizzazione tecniche di comunicazione. 5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il Pes e gli operatori privati del collocamento 6.Collaborazione con altri attori 7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet) 8.Cooperazione internazionale Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro. Partnerariato dell’inserimento socio-professionale (dal 1991) e con i servizi privati per l’impiego (decreto 2003). Partenariato economico-sociale. Accordo con gli altri Pes belgi per lo scambio di formazione; eventi speciali in collaborazione con altri paesi (ad es. Irish Days). Servizi on-line e di Programma di strutture di consul- scambio di giovani tazione self service “Eurodyssée”. su D e O di lavoro. 9. Principali tendenze del quadro politico-normativo Progetto di gestione separata. segue 19 Tavola sinottica segue Stato membro (Regione ove diversamente indicato) 1. Principali cambiamenti e sviluppi intervenuti negli ultimi anni 2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego 3. Principali servizi forniti in funzione di specifici obiettivi/priorità e dei target/strategie 4. Sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento Danimarca/AF Concorrenza; differenziazione dei servizi; decentramento. Promozione servizi all’occupazione; servizi alle imprese; monitoraggio mercato del lavoro. Mbo Germania/ BA Concorrenza; differenziazione dei servizi; ristrutturazione. Collocamento; diffusione e gestione informazioni; gestione programmi di welfare e reinserimento lavorativo. Grecia/ Oaed Concorrenza; differenziazione dei servizi; decentramento. Collocamento; diffusione e gestione informazioni; assistenza ai gruppi sociali “svantaggiati”. Spagna/Inem Concorrenza; differenziazione dei servizi; Collocamento; diffusione e gestione informazioni; Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; Mbo; misure della soddisfazione della clientela (in fieri). 5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il Pes e gli operatori privati del collocamento 6. Collaborazione con altri attori Collocamento tramite computer ed internet: sistemi Sis e Ais; progetto del “mercato del lavoro virtuale”(in fieri). Partenariato; collaborazione con le agenzie di lavoro interinale. Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza. Mbo; sistema di gestione della qualità totale; 7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet) Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro. Partenariato (gestione tripartita con le parti sociali). 8. Cooperazione internazionale 9. Principali tendenze del quadro politico-normativo Nuovi progetti ex riforma “Commissione Hertz”; riforma del diritto del lavoro; riforma dei centri per l’impiego. Sistema informatico unico, Mis (in fieri). segue 20 Tavola sinottica segue Stato membro (Regione ove diversamente indicato) 1. Principali cambiamenti e sviluppi intervenuti negli ultimi anni 3. Principali servizi forniti in funzione di specifici obiettivi/priorità e dei target/strategie 4. Sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento Spagna/Inem formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su Contattualizzazione D/O di lavoro; dei servizi; matching D/O; “regionalizzazioformazione profesne”. sionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su Collocamento; Concorrenza; differenziazione dei diffusione e gestio- D/O di lavoro; Matching D/O; ne informazioni; servizi. gestione programmi formazione profesdi welfare e reinse- sionale per i Dld; rimento lavorativo; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Concorrenza; Collocamento; Informazione su differenziazione dei diffusione e gestio- D/O di lavoro; servizi; ne informazioni; matching D/O; gestione programmi formazione profesristrutturazione. di welfare e reinse- sionale per i Dld; mento lavorativo. per tipologia utente. gestione delle rela con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza. Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza. Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misura soddisfazione dell’utenza. Francia/Anpe Irlanda/Fas Lussemburgo/ Adem decentramento. 2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego gestione programmi di welfare e reinserimento lavorativo; analisi del mercato del lavoro. Collocamento; diffusione e gestione informazioni; gestione programmi di welfare e reinserimento lavorativo. 5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il Pes e gli operatori privati del collocamento 6. Collaborazione con altri attori 7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet) 8. Cooperazione internazionale 9. Principali tendenze del quadro politico-normativo Rafforzamento della contrattazione; aumento delle competenze di Anpe in materia di assistenza sociale. L’intermediazione dei soggetti privati è proibita, salvo eccezioni (Code du Travail). Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro; database nazionale on-line. Coinvolgimento del partenariato economico-sociale. segue 21 Tavola sinottica segue 2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego 3. Principali servizi forniti in funzione di specifici obiettivi/priorità e dei target/strategie Stato membro (Regione ove diversamente indicato) 1. Principali cambiamenti e sviluppi intervenuti negli ultimi anni Lussemburgo/ Adem Paesi Bassi/ Cwi consulenza/supporto personalizzato. Informazione su Collocamento; Concorrenza; contattualizzazione diffusione e gestio- D/O di lavoro; matching D/O; ne informazioni; dei servizi; differenziazione dei gestione programmi formazione profesdi welfare e reinse- sionale per i Dld; servizi; rimento lavorativo. consulenza/supporristrutturazione. to personalizzato per tipologia utente. Austria/Ams Concorrenza; Differenziazione dei servizi; ristrutturazione; decentramento. Collocamento; diffusione e gestione informazioni; gestione programmi di welfare e reinserimento lavorativo. Portogallo/ Iefp Concorrenza; differenziazione dei servizi; decentramento. Collocamento; diffusione e gestione informazioni; gestione programmi di welfare e reinserimento lavorativo. Informazione su D/O di lavoro; Matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. 7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet) 8. Cooperazione internazionale 9. Principali tendenze del quadro politico-normativo Collaborazione con i Pres e/o agenzie interinali. Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro; database nazionale on-line. Cooperazione con i paesi candidati dell’Europa Centroorientale. Aumento delle competenze in materia di previdenza e assistenza sociale. Collaborazione con i Pres e/o agenzie interinali Servizi on-line e di Coinvolgimento delle parti sociali strutture di consultazione self-service nel Cda. su D e O di lavoro. Coperazione con i paesi candidati dell’Europa Centroorientale. Collaborazione con i Pres. Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro. Cooperazione con i paesi candidati dell’Europa Centroorientale. 4. Sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento 5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il Pes e gli operatori privati del collocamento Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza creazione del “Portale della performance”. Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza misura della soddisfazione dell’utenza. Mbo; sistema di gestione della qualità totale. 6. Collaborazione con altri attori segue 22 Tavola sinottica segue Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su Collocamento; Concorrenza; differenziazione dei diffusione e gestio- D/O di lavoro; matching D/O; ne informazioni; servizi; gestione programmi formazione profesristrutturazione; di welfare e reinse- sionale per i Dld;. decentramento rimento lavorativo. consulenza/suppor (parziale). to personalizzato per tipologia utente. Riorganizzazione Collocamento; Informazione su territoriale; diffusione e gestio- D/O di lavoro; sviluppo della con- ne informazioni; matching D/O; correnza gestione programmi consulenza/ (situazione preesiwelfare e reinseri- supporto personastente di nonmento lavorativo; lizzato per tipologia monopolio); assistenza ai gruppi utente; differenziazione dei svantaggiati. programmi diffeservizi. renziati di welfare (ad es., New Deal). Mbo; sistema di gestione della qualità totale. Coinvolgimento delle parti sociali per progetti di inserimento nel mondo del lavoro. Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza misura della soddisfazione dell’utenza. Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza. Sviluppo del partenariato istituzionale ed economico-sociale, anche a livello locale. Finlandia/ Mol Collocamento; Concorrenza; differenziazione dei diffusione e gestione informazioni; servizi; gestione programmi ristrutturazione. di welfare e reinserimento lavorativo; Regno Unito/ Jobcentre Plus 6. Collaborazione con altri attori 4. Sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento 1. Principali cambiamenti e sviluppi intervenuti negli ultimi anni Svezia/Ams 5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il Pes e gli operatori privati del collocamento 3. Principali servizi forniti in funzione di specifici obiettivi/priorità e dei target/strategie 2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego Stato membro (Regione ove diversamente indicato) Piena coesistenza con i Pres in regime di libera concorrenza. 7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet) Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro; database nazionale on-line. 8. Cooperazione internazionale 9. Principali tendenze del quadro politico-normativo Cooperazione con i Ulteriore riforma/ modernizzazione. paesi candidati dell’Europa Centroorientale Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro; database nazionale on-line. Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro; database nazionale on-line. Completamento riorganizzazione territoriale e delle competenze. segue 23 Tavola sinottica segue 7. Informatizzazio- 8. Cooperazione ne dell’elaborazio- internazionale ne dei dati e fornitura di servizi online (promozione e sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet) Non previsti (in via di avviamento). 9. Principali tendenze del quadro politico-normativo Sviluppo del partenariato istituzionale ed economicosociale. Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro. Potenziamento ed ulteriore personalizzazione dei servizi per le categorie svantaggiate. Sviluppo del partenariato istituzionale ed economicosociale. Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro, anche a livello locale; rete internet con i Pres. Stato membro (Regione ove diversamente indicato) 1. Principali cambiamenti e sviluppi intervenuti negli ultimi anni 2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego 3. Principali servizi forniti in funzione di specifici obiettivi/priorità e dei target/strategie 4. Sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento 5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il Pes e gli operatori privati del collocamento 6. Collaborazione con altri attori Cipro Riorganizzazione; parziale liberalizzazione del collocamento; introduzione di sistemi informatici; gestione partenariale e tripartita del Pes. Concorrenza; differenziazione dei servizi; ristrutturazione; struttura e gestione partenariale del Pes. Collocamento; diffusione e gestione informazioni; programmi di welfare e reinserimento lavorativo; assistenza ai gruppi svantaggiati. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale. Non previsti. Non previsti (la liberalizzazione è ancora in fieri). Sviluppo del partenariato istituzionale ed economicosociale. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld. Mbo. Parziale collaborazione con i Pres. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; Mbo; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza. Collaborazione con i Pres, sotto forma di partnership (liberalizzazione in fieri) Estonia Repubblica Ceca Ungheria Collocamento; diffusione e gestione informazioni; programmi di welfare e reinserimento lavorativo; assistenza ai gruppi svantaggiati. Concorrenza; Collocamento; differenziazione dei diffusione e gestioservizi; ne informazioni; programmi di welristrutturazione; fare e reinserimendecentramento to lavorativo; (parziale). assistenza ai gruppi svantaggiati. Concorrenza; Collocamento; differenziazione dei diffusione e gestioservizi; ne informazioni; Cooperazione con gli altri paesi candidati dell’Europa Centro-orientale. Messa a regime servizi on-line; decentramento a livello locale; potenziamento ed ulteriore personalizzazione dei servizi. Nuova legge sull’occupazione e nuovo Codice del lavoro; completamento di liberalizzazione e decentramento. Sviluppo del partenariato istituzionale ed economico-so- segue 24 Tavola sinottica segue 2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego 3. Principali servizi forniti in funzione di specifici obiettivi/priorità e dei target/strategie programmi di welfare e reinserimento lavorativo; assistenza ai gruppi svantaggiati Collocamento; Concorrenza; differenziazione dei diffusione e gestione informazioni; servizi; programmi di welristrutturazione; fare e reinserimenriorganizzazione a to lavorativo; livello locale. assistenza ai gruppi svantaggiati. Concorrenza; diffe- Collocamento; renziazione dei ser- diffusione e gestiovizi; ne informazioni; ristrutturazione e programmi di welriorganizzazione a fare e reinserimento lavorativo; livello locale assistenza ai gruppi svantaggiati. Concorrenza (par- Collocamento; ziale) differenzia- diffusione e gestiozione dei servizi ne informazioni; programmi di welRistrutturazione. fare e reinserimento lavorativo; assistenza ai gruppi formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per il Dld; consulenza/supporto personalizzato Stato membro (Regione ove diversamente indicato) 1. Principali cambiamenti e sviluppi intervenuti negli ultimi anni Ungheria ristrutturazione. Lettonia Lituania Malta Etc 7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet) 8. Cooperazione internazionale Collaborazione con Sviluppo del parteMbo; nariato istituzionale gestione delle rela- i Pres. ed economico-sozioni con l’utenza; ciale per la redamisura della soddizione del Nap e per sfazione le politiche attive dell’utenza. del lavoro. Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro; database nazionale on-line. Collaborazioni e gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con i Pes del resto d’Europa, in particolare scandinavi. Collaborazione con i Pres (in fieri). Partenariato istituzionale ed economico-sociale per la gestione di singoli progetti sul territorio. Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro; database nazionale on-line. Collaborazioni e gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con i Pes del resto d’Europa, in particolare scandinavi. Partenariato (Comitati direttivi) a livello locale Non sviluppati. 4. Sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento 5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il Pes e gli operatori privati del collocamento 6. Collaborazione con altri attori 9. Principali tendenze del quadro politico-normativo ciale. Mbo; misura della soddisfazione dell’utenza. Mbo; Collaborazione con gestione delle rela- i Pres (in fieri). zioni con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza. Completamento del decentramento; potenziamento e ulteriore personalizzazione dei servizi. Completamento del decentramento; potenziamento e ulteriore personalizzazione dei servizi. segue 25 Tavola sinottica segue Stato membro (Regione ove diversamente indicato) 1. Principali cambiamenti e sviluppi intervenuti negli ultimi anni 2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego 3. Principali servizi forniti in funzione di specifici obiettivi/priorità e dei target/strategie Malta Etc Polonia svantaggiati. Collocamento; Decentramento; differenziazione dei diffusione e gestione informazioni; servizi; programmi di welristrutturazione. fare e reinserimento lavorativo; assistenza ai gruppi svantaggiati. Collocamento; Parziale liberalizdiffusione e gestiozazione; ne informazioni; ristrutturazione; differenziazione dei programmi di welfare e reinserimenservizi; gestione partenaria- to lavorativo; assistenza ai gruppi le tripartita svantaggiati Concorrenza; Collocamento; Differenziazione diffusione e gestiodei servizi; ne informazioni; ristrutturazione; programmi di weldecentramento fare e reinserimento lavorativo; assistenza ai gruppi svantaggiati. per tipologia utente. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente. Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consulenza/supporto personalizzato per tipologia utente Informazione su D/O di lavoro; matching D/O; formazione professionale per i Dld; consuleza/supporto personalizzato per tipologia utente Slovacchia Slovenia 4. Sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento 5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il Pes e gli operatori privati del collocamento 6. Collaborazione con altri attori Coesistenza/collaMbo; gestione delle rela- borazione con in Pres. zioni con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza. 7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet) 8. Cooperazione internazionale 9. Principali tendenze del quadro politico-normativo N on sviluppati. Collaborazioni e gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con i Pes del resto d’Europa. Potenziamento e ulteriore personalizzazione dei servizi, implementazione del sistema di monitoraggio. Non sviluppata. Mbo; gestione delle relazioni con l’utenza; misura della soddisfazione dell’utenza. Sviluppo del partenariato istituzionale ed economicosociale. Non sviluppati (in via di realizzazione). Collaborazioni e gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con i Pes del resto d’Europa Nuova legge sui Servizi all’impiego. Mbo; Gestione delle relazioni con l’utenza; Misura della soddisfazione dell’utenza Partecipazione dei soggetti economico sociali ai programmi del Centro nazionale di risorse per l’orientamento professionale (Cnrop) Servizi on-line e di strutture di consultazione self-service su D e O di lavoro; database nazionale on-line. Collaborazioni e gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con i Pes del resto d’Europa. Implementazione del “Programma nazionale per lo sviluppo del mercato del lavoro” (scadenza 2006). Piena coesistenza e collaborazione con i Pres. 26 2. LO SCENARIO MACRO ECONOMICO E LE DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO NELL’EUROPA A 25 A partire dalla metà degli anni Novanta, con punte critiche legate alla recessione internazionale intervenuta nel biennio 2000-200117, lo scenario macro-economico ed occupazionale europeo è caratterizzato da un clima di incertezza generale, all’insegna di un sensibile rallentamento, in parte mitigato dal quadro di (relativa) stabilità e convergenza delle politiche nell’ambito dell’Unione economica e monetaria (Uem) a 12 paesi. Ad elevati tassi di disoccupazione medi annui (tuttora intorno all’8% in media), da cui è conseguito un innalzamento della “soglia di disoccupazione”18, si è accompagnato un sensibile calo della produttività del lavoro in Europa (meno 2 punti percentuali nel 2002 rispetto alla media registrata nel 1991-95), differentemente da quanto verificatosi negli Stati Uniti (fig. 1), rispetto ai quali la prima ha registrato un più intenso rallentamento (tab. 1), non certo supportato dalla sfavorevole combinazione di fattori demografici (primariamente, il basso tasso di natalità ed il progressivo aumento della quota di anziani over 65 sul totale della popolazione). Contestualmente, il processo di terziarizzazione dell’economia e di privatizzazione dell’apparato statale, in atto da un paio di decenni ed in fase di accelerazione nel corso degli anni Novanta, ha determinato un progressivo spostamento di manodopera qualificata dall’industria ai servizi, settore meno esposto alla volatilità congiunturale19. In tale contesto, si è assistito ad un’evoluzione dello scenario normativo ed istituzionale del mercato del lavoro all’insegna della flessibilizzazione e mobilizzazione della forzalavoro20, allo scopo di rendere tale fattore produttivo maggiormente reattivo ed adattabile alle oscillazioni cicliche. Si osserva, ad ogni modo, come nel periodo 1997-2002 l’occupazione in Europa cresca del 7,2%, ma con una media annua dello 0,2%, tra l’altro progressivamente in calo, al tempo stesso permanendo squilibri significativi tra i vari Stati membri. 17. Il 2000 ha rappresentato l’ultimo anno di espansione economica al di sopra del 3% nell’Ue. 18. Questa è da intendersi riferita al tasso di crescita economica al di sotto del quale la crescita stessa non ha un impatto sufficiente sulla quota di senza lavoro (unemployment threshold). 19. Ciò si rivela essenziale nel contenimento della disoccupazione (già indotta dalla recessione del 1992-93). In effetti, l’intenso uso delle nuove tecnologie ed il conseguente eccesso di capacità produttiva sembra una delle cause del brusco arresto di nuove assunzioni da parte delle imprese, che sempre più frequentemente ricorrono a sostituzioni di personale con macchinari (Blanchard e Wolfers, 2000). 20. Ciò è evidente se si considera la quota crescente di occupati “atipici”, fenomeno che ha permesso di ampliare, sebbene non necessariamente in maniera stabile, la base occupazionale. 27 Fig. 1 - Produttività del lavoro (Pil reale per occupato) 1961-90 1991-95 2002 USA AC 10 Cipro Malta Rep. Ceca Slovenia Slovacchia Polonia Lituania Lettonia Ungheria Estonia UE 15 Euroarea 12 UK SE FI PT AT NL LU IT IE FR ES EL DE DK BE -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 Fonte: European Commission Autumn 2003 Forecasts. Tab. 1 - Scenario macro-economico Tasso di crescita del pil reale (var.% annua) Italia UE 15 Euro area AC 10 USA 1999 2000 2001 2002 1,7 2,9 2,8 3,1 4,1 3,1 3,6 3,5 4,1 3,8 1,8 1,7 1,6 2,4 0,3 0,4 1,1 0,9 2,3 2,5 2003 0,3 0,6 0,4 3,1 3,1 segue tab. 28 Tab. 1 - segue Tasso di disoccupazione (in % della forza lavoro) 1999 Italia UE 15 Euro area AC 10 USA 11,3 8,7 9,4 12,1 4,2 Dinamica del tasso di occupazione (var. % rispetto all’anno precedente) 1999 1,1 1,8 1,7 0,9 1,9 Italia Euroarea 12 UE 15 AC 10 USA 2000 2001 2002 2003 9,4 7,4 8 14,5 4,8 9 7,7 8,4 15 5,8 8,7 8 8,8 14,3 6 2000 2001 2002 1,9 2,1 1,9 0,4 1,9 1,9 1,4 1,2 0,5 -0,3 1,4 0,4 0,5 0,2 -0,3 10,4 7,8 8,5 13,6 4 2003 (dato preliminare) 0,8 -0,2 0 0,8 1991-2000 (var. media annua) 0,2 0,6 0,5 1,6 Fonte: Eurostat 2003. Cruciale resta, dunque, l’esigenza di generare una ripresa “endogena” e duratura, in grado di creare o quantomeno preservare posti di lavoro qualificati (soprattutto in settori ad alta produttività e propensione all’innovazione), valorizzando il capitale umano e la sua potenziale produttività. In effetti, proprio con riferimento alla fase di rallentamento economico verificatasi nel 2000, numerosa letteratura economica (Bertola, Boeri e Nicoletti, 2001; Caballero e Hammour, 2000; Saint-Paul, 2001) ha evidenziato come abbia inciso in maniera significativa sul “rischio di disoccupazione” la presenza o meno di politiche attive del lavoro, in particolare in termini di interventi finalizzati alla (ri)qualificazione professionale e alla formazione continua. In altre parole, la probabilità di restare ulteriormente disoccupati risultava sensibilmente inferiore tra coloro che già risultavano disoccupati ma avevano accesso a corsi di formazione ed attività tese a riqualificare le capacità del lavoratore. La tabella che segue (tab. 2) mostra i valori riferiti ai principali indicatori del mercato del lavoro per ciascuno degli attuali Stati membri e, in maniera aggregata, per 10 Acceding Countries (Ac-10 – ora Nuovi paesi membri, Npm), rivelando una certa distanza rispetto agli obiettivi fissati dal Consiglio europeo di Lisbona nel marzo 2000. In tale contesto, la disoccupazione di lunga durata (Dld) si conferma un fenomeno europeo21 di considerevole entità, nonostante il nucleo di paesi “nordici” virtuosi che presenta tassi di Dld inferiori al 2% (fig. 2). 21. I livelli degli Ac non risultano comparabili a quelli dell’attuale UE, considerato il diverso stadio di sviluppo economico ed occupazionale. 29 Tab. 2 - Indicatori-chiave del mercato del lavoro Tasso di disoccupazione (%) 2002 2003 (consuntivo) (preliminare) Tasso di occupazione (%) (Obiettivo di Lisbona, entro il 2010: 70%) Tasso di attività (%) 2002 (consuntivo) 2003 (preliminare) 2002 (consuntivo) Belgio Danimarca Germania Grecia Spagna Francia Irlanda Italia Lussemburgo Paesi Bassi Austria Portogallo Finlandia Svezia Regno Unito Euroarea 12 7,3 4,5 8,6 10,0 11,3 8,8 4,4 9,0 2,8 2,7 4,3 5,1 9,1 4,9 5,1 8,4 8,1 5,6 9,3 9,3 11,3 9,4 4,6 8,8 3,7 3,8 4,4 6,4 9,0 5,6 5,0 8,8 59,9 75,9 65,3 56,7 58,4 63,0 65,3 55,5 63,7 74,4 69,3 68,2 68,1 73,6 71,7 63,1 58,2 69,7 67,8 54,7 59,1 63,6 64,9 61,8 95,6 75,4 73,3 68,5 67,8 72,8 72,6 62,9 64,7 79,6 71,5 63,1 66,0 69,1 68,4 61,1 65,5 76,5 73,0 72,1 74,9 77,6 75,6 68,7 AC 10 14,8 14,3 55,9 - 65,8 UE 15 7,7 8,0 64,3 64,8 69,7 Fonte: European Commission: Employment in Europe 2003, Autumn 2003 Economic Forecasts; Eurostat, 2003. Come già accennato, si osserva contestualmente un crescente ricorso a forme di lavoro “atipiche”, in particolare al part-time (tab. 3), pur con importanti differenza tra paesi22, in ordine sia alla crescita/diffusione di tale tipologia contrattuale nell’arco dell’ultimo decennio, sia all’incidenza per genere (generalmente in netta prevalenza riguardante la popolazione attiva femminile). Sul fronte delle politiche del lavoro, i dati relativi alla spesa ad esse destinata, in rapporto al Pil e per tipologia (misure attive e misure passive), mostrano (tab. 4), in estrema sintesi, come l’ammontare complessivo di spesa sul Pil in media UE-15 (pari al 2,4%), risulti di gran lunga superiore al corrispondente valore registrato negli USA (0,71%); al tempo stesso, emerge un significativo divario cross-countries a favore dei “paesi nordici” rispetto a quelli “mediterranei”, oltre ad un certo squilibrio rispetto alle politiche “passive” (tipicamente caratterizzanti i sistemi di welfare fondati su meccanismi di compensazione monetaria e/o di assistenza e sostegno al reddito dei disoccupati). 22. Sembra interessante notare che la Spagna, malgrado abbia dimezzato in un decennio il proprio tasso di disoccupazione, presenta tuttora la quota di occupazione part-time più bassa d’Europa. 30 Fig. 2 - Disoccupazione di lunga durata, % della forza lavoro 2002 totale uomini donne AC 10 Cipro Lituania Lettonia Estonia Polonia Slovacchia Slovenia Ungheria Repubblica Ceca UE 15 Regno Unito Svezia Finlandia Portogallo Austria Olanda Lussemburgo Italia Irlanda Francia Spagna Grecia Germania Danimarca Belgio 0 2 4 6 8 10 12 14 Fonte: Commissione europea, Employment in Europe 2003, Ocse, 2003. Da canto loro, i dieci paesi Npm, sono coinvolti da almeno un decennio in un complesso processo di convergenza economica rispetto agli standard UE (cd. catching-up), in funzione di una loro piena integrazione nel mercato interno. Analogamente a quanto verificatosi per l’UE-15, nel contesto dei paesi dell’Europa Centro-orientale, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, si è registrato un significativo aumento dell’occupazione nel settore terziario (figg. 3 e 4), anche in corrispondenza di congiunture recessive. 31 Tab. 3 - Quota di occupazione part-time sul totale - valori % 1990 Belgio Danimarca Germania Grecia Spagna Francia Irlanda Italia Lussemburgo Paesi Bassi Austria Portogallo Finlandia Svezia Regno Unito Di cui: donne 2002 Di cui: donne 13,5 19,2 13,4 6,7 4,6 4,5 4,4 4,0 1,6 13,4 n.d. 3,9 4,8 5,3 5,3 79,8 71,1 89,7 60,8 79,2 22,5 21,2 18,4 19,1 52,5 n.d. 12,8 10,6 24,5 39,5 17,2 16,2 18,8 5,6 7,6 13,7 18,1 11,9 12,6 33,9 13,5 9,6 11,0 13,8 23,0 80,1 66,2 83,7 67,8 80,1 79,5 77,0 74,4 89,1 75,4 87,3 67,8 64,6 71,8 78,8 UE 15 4,3 26,9 16,4 78,8 Paesi Oecd USA 4,9 8,3 20,0 20,2 7,2 8,3 72,3 68,2 Fonte: Oecd Employment Outlook 2003. Tab. 4 - Spesa % annuale per le politiche del lavoro (attive e passive), 2002 Spesa totale politiche del lavoro (in % del Pil) Di cui: misure “attive” (in % del Pil) Di cui: misure “passive” (in % del Pil) Belgio Danimarca Germania Grecia Spagna Francia Irlanda Italia Lussemburgo Paesi Bassi Austria Portogallo Finlandia Svezia Regno Unito 3,52 4,62 3,33 0,93 2,41 2,94 1,84 1,25 n.d. 3,62 1,79 1,51 3,07 2,34 0,8 1,28 1,58 1,2 0,46 0,85 1,3 1,14 0,64 n.d. 1,74 0,53 0,61 1,01 1,41 0,38 2,24 3,04 2,13 0,47 1,56 1,64 0,7 0,61 n.d. 1,88 1,25 0,9 2,06 0,93 0,42 UE 15 2,43 1,01 1,42 USA 0,71 0,15 0,56 Fonte: Employment in Europe 2003. 32 Fig. 3 – Quota dell’occupazione per settore sul totale (2002) Agricoltura Industria Servizi USA Cipro Malta Repubblica Cca Slovenia Slovacchia Polonia Lettonia Ungheria Estonia AC 10 Italia EU 15 40 30 20 10 0 Lituania 80 70 60 50 Fonte: Commissione europea, Employment in Europe 2003, Ilo, Acceding Countries Monitoring Reports 2003. Fig. 4 - Tassi di variazione dell’occupazione per settore (1996-2002) Agricoltura Industria Servizi 6 4 2 0 Eu 15 Italia AC 10 -2 -4 -6 Fonte: Commissione europea, Employment in Europe 2003. Come sottolinea la European Bank for the Reconstruction and Development (Ebrd 2002), malgrado i progressi istituzionali osservati e il trend abbastanza sostenuto di ripresa economica e di “transizione al mercato”23, la convergenza dei nuovi paesi membri ver- 23. Tali paesi, nel loro complesso, hanno conosciuto nel corso del 2003 una crescita superiore ad entrambe le maggiori aree industrializzate (UE e USA), con un tasso di aumento del Pil pari in media al 3%. 33 so gli standard UE-15 (in termini sia di reddito sia di occupazione) presenta diversi elementi di complessità. La crescita economica non sembra di per sé sufficiente ad assorbire la disoccupazione (il cui tasso registra valori medi pari a circa il 15%), generatasi a seguito dei processi di privatizzazione e ristrutturazione delle imprese statali, cui si aggiunge il venire meno di una ampia rete di protezione sociale. In questo contesto emergono, tuttavia, segnali positivi, legati da un lato al clima di fiducia tra gli operatori economici in vista dell’imminente adesione ed agli investimenti diretti esteri che hanno consentito negli ultimi anni la nascita di nuove attività imprenditoriali, dall’altro al processo di delocalizzazione di numerose aziende manifatturiere dalle più avanzate economie europee (Germania, Austria, Italia) in diversi settori (in prevalenza meccanica e tessile). In generale, l’occupazione, seppur a tassi modesti, risulta cresciuta negli ultimi anni in maniera piuttosto uniforme nell’area Npm, ad eccezione della Repubblica Ceca e della Polonia. Come si può evincere dai principali dati sull’andamento del mercato del lavoro (fig. 5), la situazione sul fronte della disoccupazione resta disomogenea tra i vari paesi: il tasso di “senza lavoro” presenta è compreso tra il 3,7% di Cipro e il 19,9% della Polonia. Tali disparità si devono essenzialmente alle diverse condizioni dei mercati nazionali del lavoro – e relativo employment breakdown per settore (si pensi, ad esempio, alla ristrutturazione agricola in Polonia) – e al differente livello di implementazione delle riforme economiche market-oriented. Fig. 5 - Tasso di disoccupazione (%) Npm, 2002-2003 2002 2003 20 15 10 AC 10 Cipro Malta Rep. Ceca Slovenia Polonia Lituania Lettonia Ungheria Estonia 0 Slovacchia 5 Fonte: Commissione europea. Dal confronto tra l’evoluzione dei tassi di disoccupazione ed occupazione nei paesi in adesione rispetto alla media UE, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta (tab. 5), si evince, in primo luogo, la permanenza di forti differenziali tra le Acceding Countries: nel 2002 la quota dei senza lavoro varia dal 5,6% dell’Ungheria, ampiamente inferiore alla stessa media UE, a quasi il 20% della forza lavoro in Polonia e in Slovacchia. 34 la stessa media UE, a quasi il 20% della forza lavoro in Polonia e in Slovacchia. Tab. 5 - Indicatori mercato del lavoro (paesi di nuova adesione) Tasso di disoccupazione (%) 2002 (consuntivo) Estonia Ungheria Lettonia Lituania Polonia Slovacchia Slovenia Rep. Ceca Malta Cipro AC 10 UE 15 9,1 5,6 12,8 13,1 19,9 18,6 6,0 7,3 7,4 3,8 14,8 7,7 Tasso di occupazione (%) (Obiettivo di Lisbona: 70% entro il 2010) Tasso di attività (%) 2002 (consuntivo) 2002 (consuntivo) 2003 (preliminare) 10,1 5,8 10,5 12,7 19,2 17,1 6,5 7,8 7,8 4,4 14,3 8,0 62,0 56,6 60,4 59,9 51,5 56,8 63,4 65,5 68,6 55,9 64,3 69,3 60,1 68,8 69,6 64,6 69,9 67,8 70,7 71,0 65,8 69,7 Fonte: Employment in Europe 2003, Autumn 2003 Economic Forecasts. Tutti i paesi in esame (eccetto la già citata Ungheria), a partire dal 1996 registrano un aumento (o comunque una non rilevante diminuzione) del tasso di disoccupazione (in molti casi quasi raddoppiato, come nei due paesi dell’ex Cecoslovacchia). Si osserva, poi, un tasso di occupazione stabilmente intorno alla media UE; ciò sembra avvalorare la tesi secondo cui i “senza lavoro”, se pur in aumento, restino in larga parte sul mercato in cerca di occupazione. Rapportando la quota di senza lavoro al Pil pro capite (tab. 6), se da un lato si può constatare come nella maggior parte degli Ac la quota di ricchezza individuale resti assai lontana dai valori delle economie UE, dall’altro si osserva che i paesi nei quali il tasso di disoccupazione nel periodo considerato (1996-2002) è diminuito o rimasto pressoché invariato sono proprio quelli il cui Pil pro capite è particolarmente basso rispetto alla media comunitaria (in particolare, Estonia, Romania, Lettonia e Lituania). In Polonia e Slovacchia, inoltre, l’aumento del tasso di disoccupazione non si è tradotto in un altrettanto sensibile allontanamento del valore del Pil pro capite dalla media europea. I fenomeni di maggior rilievo che hanno connotato le dinamiche mercato-lavoristiche dei paesi di nuova adesione all’UE24 sono da ricondursi alla nuova redistribuzione del lavoro nei settori economici (passaggio progressivo da quello agricolo e industriale al ter- 24. Si consenta, sul tema di rinviare a “Le dinamiche del Mercato del Lavoro nel processo di transizione dei paesi dell’Europa Centro-orientale (Peco) verso l’UE. Il ruolo dei Servizi all’occupazione”, Di Domenico G., Osservatorio Isfol, n. 4/2003, Roma. 35 ziario25), da un lato, e all’aumento progressivo della produttività del lavoro, in particolare nelle ex imprese di stato privatizzate e/o acquisite con capitale straniero26. Tab. 6 - Andamento della disoccupazione e Pil pro capite Npm (1996-2002) Pil pro capite (PPP, EU=100) 2000 UE Italia Estonia Ungheria Lettonia Lituania Polonia Slovacchia Slovenia Repubblica Ceca Malta Cipro 100,0 101,5 39,0 50,5 29,2 32,9 39,0 47,4 68,3 58 - Tasso di disoccupazione (% della forza lavoro) 1996 2002 10,8 12,1 10,6 10,0 18,3 16,4 12,3 11,3 6,9 4,3 - 7,7 9,0 9,1 5,6 12,8 13,1 19,9 18,6 6,0 7,3 7,4 3,8 Fonte: World bank, 2003, European Commission, Employment in Europe 2003. Nella seconda metà degli anni Novanta la disoccupazione ha conosciuto un significativo aumentato nella maggior parte di tali paesi, superando in molti di essi la soglia del 15% (Slovacchia, Lettonia e Lituania, Polonia). A partire dal 2001, malgrado una crescita economica (in termini di Pil reale) superiore al tasso medio dell’Unione europea, le dinamiche del mercato occupazionale hanno mostrato segni di rallentamento (specie fra i giovani e i lavoratori over 50), in particolare in Ungheria, Slovenia e Repubblica Ceca. In media, il tasso di disoccupazione giovanile registra valori intorno al 26%27, di circa 10 punti superiore a quello dell’UE-15. In controtendenza è, invece, il dato relativo al mercato del lavoro femminile, gli Ac registrando una partecipazione delle donne pari al 46% (rispetto al 42% dell’attuale media UE). La spesa per le politiche del lavoro in rapporto al Pil (tab. 7) risulta, in tutti i paesi in 25. In particolare, l’occupazione nell’agricoltura è diminuita fortemente in quasi tutte le AC (13% nel 2002), restando tuttavia ancora assai superiore quasi ovunque rispetto ai livelli UE (laddove è pari al 4,1%), e facendo registrare valori di punta in Polonia e Lettonia. 26. I processi di privatizzazione, razionalizzazione e ristrutturazione sono stati accompagnati da un gran numero di licenziamenti, spesso collettivi, miranti a ridurre la forza lavoro “in esubero”. Secondo stime recenti (Ebrd, 2003) tra il 1990 e il 1995 più di 6 milioni di lavoratori – ossia circa il 14% del totale – hanno perduto il posto di lavoro nei paesi dell’Europa orientale (paesi baltici esclusi). La privatizzazione del sistema economico ha, tuttavia, indotto anche un miglioramento significativo della produttività delle imprese, avendo come conseguenza ulteriore un aumento delle entrate fiscali e una quantità più elevata di risorse da spendere per politiche di welfare e di protezione sociale. È interessante notare come la quota di lavoratori autonomi sia oggi superiore nei paesi candidati (22%) rispetto a quella osservata in media nei 15 Stati membri attuali (17,9%). 27. Si ricorda che i valori variano significativamente da paese a paese, arrivando a punte del 40% in Slovacchia. 36 adesione per i quali sono disponibili i dati, inferiore a quella media comunitaria, con uno sbilanciamento in favore delle politiche attive, pur non presentando scostamenti rilevanti rispetto ai valori registrati per Stati membri a ben più elevato reddito pro capite. In tale contesto, evidente appare l’opportunità di potenziare le misure di politica del lavoro tese ad ampliare la base occupazionale, agendo sia sul fronte dell’aumento dell’occupabilità della forza lavoro (valorizzazione e qualificazione del capitale umano), sia sui meccanismi allocativi del mercato, favorendone la trasparenza e fluidità, supportando l’azione di quelle istituzioni, come i Servizi pubblici per l’impiego, che a tali fini orientano i propri interventi, sul lato tanto dell’offerta quanto della domanda, favorendone il reciproco adattamento. Tab. 7 - Spesa annuale politiche del lavoro (attive e passive), Npm (2000) Pil pro capite (PPP, EU=100) UE Italia Estonia Ungheria Lettonia Lituania Polonia Slovacchia Slovenia Repubblica Ceca 100,0 101,5 39,0 50,5 29,2 32,9 39,0 47,4 68,3 58,0 Spesa totale (in % del Pil) 2,9 1,3 0,2 1,0 n.d. n.d. 2,2 1,1 1,7 0,5 Fonte: World Bank, Oecd Employment Outlook 2003. 37 di cui: misure “attive” (in % della s.t.) di cui: misure “passive” (in % della s.t.) 60,0 62,0 60,0 58,0 40,0 38,0 40,0 42,0 77,0 49,0 52,0 62,0 23,0 51,0 48,0 38,0 3. SCHEDE PAESE – STATI MEMBRI DELL’UE-15 3.1 Belgio (Fiandre) DATI GENERALI (2002)28 Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Tasso di occupazione (15-64 anni) Tasso di attività: Tasso di disoccupazione: Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) Uomini 2.956 1.945 71,6% 58,5% 4,3% 38,4% Donne 3.038 1.997 55,2% 74,9% 5,7% 41,8% Totale 5.994 3.942 63,5% 66,8% 4,9% 40,1% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Vdab (Vlaamse Dienst voor Arbeidsbemiddeling en beroepsopleiding) Direttore (od altro/i responsabile/i) Yvan Bostyn Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Keizerslaan 11 - 1000 Bruxelles Tel. (02) 506 15 11 - Fax: (02) 506 15 90 Keizerslaan 11 - 1000 Bruxelles Tel. (02) 506 15 11 - Fax: (02) 506 15 90 e-mail [email protected] Sito internet www.vdab.be Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Fiandre N. di uffici locali (per regione/provincia) Uffici regionali: Provincia di Anversa: 3 Provincia di Limburg: 2 Provincia di Oost-Vlaanderen: 3 Provincia di Vlaams-Brabant: 3 Provincia di West-Vlaanderen: 3 Uffici locali: 94 (fine 2002), previsti 108 entro settembre 2003 - obiettivo: 140 N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 4.372 o 3.680 dipendenti a tempo pieno A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Regolazione delle agenzie per il lavoro temporaneo, avvenuta nel 1999; 28. I dati indicati riguardano esclusivamente la regione delle Fiandre e non fanno, pertanto, riferimento al Belgio nel suo complesso. 38 fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento; promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego, occorsa nel periodo 1995-1999; decentramento: avvio delle agenzie locali, occorso nel periodo 2001-2002; integrazione dei servizi; integrazione delle strutture. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale; assistenza ai gruppi target svantaggiati; monitoraggio ed analisi dati; pianificazione della carriera per i dipendenti; gestione del pool di insegnanti; promozione dell’apprendimento permanente; innovazione. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro I principali servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, tramite il sito web (www.vdab.be); l’installazione di terminali computerizzati per individui in cerca di occupazione ubicati in luoghi centrali in tutto il paese; call-centres; organizzazione di eventi sul lavoro; incentivi specifici nel caso di ridimensionamento/cessazione di attività da parte di grandi aziende; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi on-line e di strutture di autoconsultazione. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 187.023; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 226.114; durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento): 40 giorni (definizione: tempo necessario a coprire un posto vacante); numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle in- 39 formazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione della banca dati sulle vacancies: 3.522.154; numero di visitatori del sito web (media mensile per il 2002): 554.224. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata I servizi connessi erogati sono: offerta servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 11.060 (si tratta di un dato cumulativo, dato che gli individui che hanno seguito corsi multipli sono stati conteggiati più di una volta); numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato della consulenza personalizzata: 28.724; numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”: 28.724 (dall’avvio del percorso individuale. Tutti beneficiano di presa a carico e di orientamento individuali in funzione di un percorso di “nuovo inizio”); numero di disoccupati di lunga durata che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 55% (il dato assoluto non è comparabile con gli altri e pertanto è da considerarsi relativo). C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa I servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di lavoratori over 50 che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento permanente: 1.719, a progetti di formazione professionale (nota: si tratta di un dato cumulativo: coloro che hanno seguito corsi multipli sono stati conteggiati più di una volta); numero di lavoratori over 50 che hanno beneficiato di consulenza personalizzata: 8.720. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne I servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ 40 progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 27.147 (si noti che si tratta di un dato cumulativo, nel senso che coloro che hanno seguito corsi multipli sono stati conteggiati più di una volta); numero di donne che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 86.856; numero di donne che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 86.856; numero di donne che hanno trovato un’occupazione entro un anno: (59,7%) (si noti che il dato assoluto non è comparabile con gli altri dati ed è pertanto da considerarsi relativo). C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili I principali servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/ iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 2.655 (si tratta di un dato cumulativo: coloro che hanno seguito corsi multipli sono stati conteggiati più di una volta); numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 11.455; numero di disabili che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 11.455. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni I principali servizi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Sebbene in passato tutti i servizi di seguito indicati siano stati erogati dal sistema pubblico, la maggior parte di essi sono oggi privatizzati. Informazioni (su aspetti giuridici, fi41 scali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale. Indicatori di rendimento (anno 2002) I dati indicati sono relativi ai servizi di formazione professionale per i dipendenti: numero di imprese registrate (utilizzatori effettivi): 3.411; numero di utilizzatori potenziali: 45.098 partecipanti nel 2002; numero di contatti/anno con le imprese locali: 337.504 totale generale dei contatti (inclusi posti di lavoro vacanti). C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale I servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero), essenzialmente tramite la rete Eures; servizi personalizzati. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con la clientela; misura della soddisfazione della clientela. 42 3.2 Belgio (Vallonia) DATI GENERALI (AL 2001)29 Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Tasso di occupazione Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 3.346.457 (al 31.12.2001) 2.168.612 (al 30.06.2001) Nome del Servizio pubblico per l’impiego Forem Direttore (od altro/i responsabile/i) Jean-Pierre Mean (Direttore generale) Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Forem, Relations internationales Boulevard Tirou 104 - Be-6000 Charleroi +32 71 20 61 98 Marie Siraut Tel. +32.71.20.61.80 [email protected] Joëlle Soir Tel. +32.71.20.61.26 [email protected] Sito internet www.leforem.be; www.hotjob.be Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Vallonia 56% (al 30.06.2001) 65,7% (al 30.06.2001) 14,9% (al 30.06.2001) 5,6% (Fonte: Belgostat, Ins) N. di uffici locali (per regione/provincia) Il Servizio pubblico per l’impiego Forem dispone di 1 ufficio centrale, 97 uffici regionali (ivi compresi 52 centri di formazione professionale) distribuiti in 11 Direzioni regionali per l’impiego e 9 centri di coordinamento per la formazione professionale. 17 uffici di collocamento locali (Maison de l’Emploi, sportelli unici a livello locale aperti al pubblico che forniscono servizi di consulenza iniziale e strumenti per la ricerca del posto di lavoro nonché orientamento su servizi specializzati, partenariati con le autorità locali, con gli uffici locali per i servizi sociali e con le associazioni no-profit nel campo dell’integrazione sociale e professionale. Alla fine del 2004, vi sarà un totale di 104 Maisons de l’Emploi nella regione della Vallonia). N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni: Forem Conseil: 1.641 (1.433 dipendenti a tempo pieno). Totale Forem: 3.067 (2.799,73 dipendenti a tempo pieno) A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI La riorganizzazione del mercato del lavoro nella regione della Vallonia è stata attuata a seguito dell’adozione di quattro decisioni da parte del Parlamento: a) ratifica della Convenzione n. 181 dell’Oil; b) riorganizzazione del Forem (il Servizio pubblico per 29. I dati indicati riguardano esclusivamente la regione Vallonia e non fanno, pertanto, riferimento al Belgio nel suo complesso. 43 l’impiego e la formazione professionale della Vallonia); c) attuazione del regolamento sul settore dei servizi privati di collocamento; d) creazione di un’azienda vallona per la fornitura di servizi di collocamento a pagamento. Le nuove mission del Forem stabilite nel 2002 sono attualmente sancite dalla legge entrata in vigore in data 1° aprile 2003, contemporaneamente al decreto che ha portato alla creazione di un’azienda vallona per la fornitura di servizi di collocamento a pagamento (Trace!). B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta). Il Forem non svolge più attività di “collocamento” ma di “pubblicazione di annunci di lavoro su posti vacanti”; formazione professionale; Forem consulenza (Forem Conseil) svolge un ruolo direttivo nel garantire la gestione e la divulgazione delle informazioni nel mercato del lavoro e della formazione e coordina ed assiste tutti gli attori del mercato del lavoro della regione della Vallonia. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro I servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione: gli annunci di lavoro vengono pubblicati attraverso il sito Internet. In tutta la regione della Vallonia, questi vengono pubblicati attraverso le postazioni di auto-consultazione nelle sedi Spi, attraverso le bacheche per gli annunci, da consulenti delle sedi Spi e da 300 partner locali, tramite annunci pubblicitari su larga scala e sulla stampa gratuita, attraverso il televideo, le TV e le radio locali, attraverso i bollettini sulle offerte di lavoro distribuiti dal Servizio pubblico per l’impiego. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 250.000; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 60.000; durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento): in considerazione del fatto che Forem è passato dallo svolgimento di attività di collocamento ad attività di pubblicazione delle offerte di lavoro, non è possibile fornire indicatori attendibili in proposito. È stato, tuttavia, rilevato che la durata media è di gran lunga inferiore rispetto al passato (non superiore alle 2 settimane) in considerazione dell’incremento della domanda; numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle informazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione: Cfr. Punto 2; 44 formazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione: Cfr. Punto 2; numero di visitatori del sito web: Cfr. Punto 2. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata I servizi connessi erogati sono: offerta servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa I servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate; l’offerta di servizi da parte del Forem è aperta a tutti. Ciò significa che chiunque, indipendentemente da età, sesso, origine etnica ha la facoltà di accedere, senza discriminazioni di sorta, a tutti i servizi offerti dal Servizio pubblico per l’impiego. Tuttavia, al fine di offrire una risposta differenziata, personalizzata ed efficace ai fabbisogni di ogni utente, i Consulenti di Forem Conseil, come la maggior parte dei partner del Diisp (Dispositif intégré d’insertion socioprofessionelle – Sistema integrato per l’inserimento socio-professionale) sono consapevoli dei problemi specifici che caratterizzano alcune tipologie di utenza (disabili, detenuti, immigrati, ecc.) ed hanno seguito una formazione specifica per affrontarli. Tale politica di “mainstreaming della diversità” si fonda sul principio di non discriminazione e sul rifiuto di stigmatizzare alcune tipologie di gruppi target relegandoli in sistemi a volte ghettizzanti sotto il profilo sociale. L’approccio adottato dal Forem tende a prendere l’avvio dalla persona e dalle sue competenze per costruire con tale individuo un progetto professionale cercando di capire come integrare questa persona nel mercato del lavoro, se occorre, ricorrendo al Diisp. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di lavoratori over 50 che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento permanente: 2,3% (Fonte: Belgostat). Nel 2002, il 32,4% dei lavoratori che hanno preso parte ad una formazione Forem Formation aveva un’età superiore ai 45 anni. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne I servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuo45 vo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 4,7% (Fonte: Belgostat); nel 2002, il 41,3% dei soggetti in formazione che ha preso parte al Forem Formation erano donne. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili I servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni I servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane I servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro (so su richiesta); analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni sopra indicati. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di utilizzatori potenziali: 199.033 nella regione della Vallonia (Fonte: Scodata, 2001). C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale I servizi connessi erogati contemplano informazioni relative ad aspetti sia giuridici sia logistici (alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero). 46 D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; misura della soddisfazione della clientela (fidelizzazione) gestione socio-economica (Cfr. il sito: http://www.iseor.com/anglais/index.html). E. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE Si rimanda alla voce “Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro”. Indicatori di performance (fonte: Hotjob.be) (anno 2002) Numero di consultazioni su base giornaliera: 5.599 (media annua); numero di CV pubblicati per la prima volta durante il periodo in questione: 13.945; numero di offerte di lavoro registrate on-line: 5.920; media del numero di offerte di lavoro pubblicate: 3.398 (media annua). F. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI In questo campo, si segnalano anzitutto la partecipazione del Forem alla rete Eures, nonché agli accordi tra gli Spi belgi per lo scambio di soggetti in formazione (dalla regione francofona alla regione fiamminga e viceversa). Va, inoltre, segnalata l’organizzazione di eventi speciali in collaborazione con altri paesi (ad esempio, gli Irish Days durante i quali vengono organizzati incontri tra datori di lavoro irlandesi e gli abitanti della regione della Vallonia in cerca di occupazione). 47 3.3 Belgio (regione di Bruxelles) DATI GENERALI (2001) I dati indicati riguardano esclusivamente la regione di Bruxelles e non fanno, pertanto, riferimento al Belgio nel suo complesso. Popolazione (unità) Popolazione in età lavorativa (unità) Tasso di occupazione Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 964.405 631.406 53,9% 62,0% 13,0% n.d. Nome del Servizio per l’impiego Area coperta Office Régional Bruxellois de l’Emploi/ Brusselse Gemestelijke Dienst voor Arbeidsbemiddeling Regione di Bruxelles (Brussel Capital Region) Direttore generale Eddy Courthéoux Contatti (telefono, fax, indirizzo) Tel. +3225051659/32 25051420 Fax: +32 25051422 Vivian Christian Wan Vetter e-mail [email protected] Sito internet www.orbem.be Numero uffici 1 ufficio centrale e 5 uffici locali (di cui 1 agenzia di reclutamento lavoratori, 3 agenzie di lavoro temporaneo) N. di dipendenti 650 Aree geografiche coperte Regione di Bruxelles-Capitale N. di uffici locali Ufficio centrale + 5 antenne N. di dipendenti (Fonte: Orbem, Indagine sulla forza lavoro) 622 persone A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI La regione Bruxelles-Capitale, creata nel 1989 è costituita da 19 comuni e, sul piano istituzionale, è caratterizzata da due tipi di competenze derivanti dal bilinguismo (regione francofona e regione di lingua fiamminga). Le materie socio-economiche (tra cui l’occupazione) rientrano nella sfera di competenza regionale e quindi bilingue. Le materie connesse con la formazione professionale, l’insegnamento, l’accoglienza extrascolastica dei bambini, la cultura e la sanità sono competenze delle Comunità e sono quindi affidate alle istituzioni comunitarie francofone o di lingua fiamminga o alle istituzioni comuni quando la materia rientra nelle competenze di due comunità. Di conseguenza, a Bruxelles, l’applicazione della politica dell’occupazione è demandata all’ufficio regionale per l’occupazione, l’Office Régional Bruxellois de l’Emploi (Orbem), organismo regionale a gestione paritetica, mentre la formazione professionale è competenza di due istituzioni 48 comunitarie: Bruxelles formazione e regionale Dienst voor Beroepsopleiding Brussel (Rdbb) dipendenti dal Vdab. Entrambe le istituzioni sono gestite dalle parti sociali. Questi elementi influiscono sui dati forniti in risposta alle domande riportate sotto, soprattutto per quanto attiene alla formazione professionale. Nel 1989, l’Orbem aveva circa 257 dipendenti, mentre attualmente il totale ammonta a 622 unità. Questa evoluzione è risultata necessaria nel contesto della modernizzazione, e quindi della diversificazione, del servizio per l’impiego. La diversificazione del servizio alla clientela e la sua apertura si traduce in nuovi tipi d’intervento sul mercato del lavoro nati nei primi anni 90 parallelamente allo sviluppo del partenariato. Come esempi, è possibile ricordare lo sviluppo dei servizi per la redazione del bilancio socio-professionale, e dei servizi di orientamento e consulenza volti a facilitare l’inserimento, la riconversione o il reclutamento e la creazione di un “Osservatorio del mercato del lavoro e delle qualifiche”. Parallelamente, data la volontà di avvicinare il servizio pubblico ai suoi clienti e di favorire la sua integrazione nel tessuto socio-economico locale, l’Orbem ha istituito, dal 1991, 5 antenne distribuite sul territorio della regione. Queste antenne offrono tutti i servizi dell’Orbem relativi all’iscrizione, alla consultazione dei posti vacanti, alla gestione dei dossier delle persone in cerca di lavoro e alle informazioni relative all’occupazione in senso più ampio. L’integrazione di queste antenne nel tessuto locale si traduce infatti nella partecipazione dei consulenti al lavoro di coordinamento di zona, all’animazione delle riunioni informative nelle scuole, alle associazioni di inserimento senza scopo di lucro, ecc., sul tema dei passi da intraprendere quando si cerca un lavoro. A tale scopo, le antenne organizzano visite accompagnate ai servizi dell’Orbem e partecipano inoltre alle Borse del lavoro, ai colloqui organizzati a livello locale, ecc. Alla luce dell’incremento della disoccupazione e delle difficoltà causate dalla continua riduzione dei posti di lavoro disponibili a Bruxelles, l’Orbem ha messo a punto nuove forme di collaborazione con partner esterni attivi nel campo dell’inserimento socio-professionale per migliorare e arricchire i servizi offerti a determinate categorie di soggetti in cerca di lavoro su tutto il territorio. L’Orbem, responsabile dell’organizzazione e della gestione dei percorsi d’inserimento nella regione, ha costruito i percorsi partendo da quattro principi: accentuazione e attuazione di un processo integrato volto a ravvicinare le problematiche di tutti i soggetti che cercano lavoro in sostituzione degli interventi isolati e non coordinati; il percorso d’inserimento parte inizialmente da chi cerca lavoro e di conseguenza ed è quindi un percorso individualizzato nel quale i fabbisogni dei clienti sono determinanti; il percorso d’inserimento costituisce l’elemento strutturante sia per i soggetti in cerca di lavoro sia per gli operatori; presuppone un’intensa cooperazione e collaborazione tra i diversi attori. Il partenariato sviluppato finora è articolato in cinque tipi principale di azione che possono essere descritti come segue. 49 Partenariato in materia di accoglienza e di orientamento I partner coordinatori sono incaricati di assicurare l’accoglienza di prima linea del pubblico locale e di orientare i soggetti in cerca di lavoro non iscritti verso un percorso d’inserimento. In generale, fanno parte di questo pubblico gli studenti non informati sulle procedure amministrative da seguire per ottenere le indennità, le persone che hanno presentato un ricorso contro una decisione di rigetto della richiesta di soggiorno, le persone riconosciute invalide che desiderano riprendere contatto con un servizio d’inserimento allo scopo di elaborare un progetto professionale o i candidati con problemi psicologici gravi. I partner sono specializzati nell’accoglienza e nell’orientamento di determinati gruppi di soggetti in cerca di lavoro e possono offrire consulenza, orientamento professionale e personale sulle misure più adeguate alle esigenze individuali. Le iniziative sono orientate ai soggetti in cerca di lavoro ma anche ai soggetti che cercheranno lavoro in futuro. Partenariato in materia di ricerca attiva del lavoro (Rae) Si tratta di una rete di laboratori di ricerca attiva che adottano la stessa metodologia e offrono gli stessi servizi del servizio Rae in seno all’Orbem. Inoltre, la rete consente la circolazione dei candidati al suo interno e la circolazione delle informazioni tra i partner offrendo un orientamento quasi su misura per i soggetti in cerca di lavoro. Undici partner hanno uffici accessibili a chiunque cerchi lavoro mentre altri sette partner si rivolgono ad un pubblico specifico (portatori di handicap in cerca di lavoro o soggetti analfabeti) per i quali necessaria una gestione secondo metodologie specifiche. Partenariato in materia di inserimento socio-professionale I partner offrono ai soggetti in cerca di lavoro poco qualificati o svantaggiati una guida nel quadro delle iniziative per l’inserimento socio-professionale che integrano le fasi dell’accoglienza, della definizione del progetto professionale, della pre-formazione, della formazione qualificante e dell’inserimento nel lavoro. Le azioni messe a punto dai partner che operano nel campo dell’inserimento socio-professionale costituiscono l’oggetto di una concertazione e di un coordinamento di zona. Sono attuate nel quadro dei programmi regionali d’inserimento socio-professionale che precisano, tenendo conto dei destinatari e del tipo di azioni intraprese, l’articolazione dei rapporti tra i diversi partner, gli obiettivi generali delle azioni e le esigenze minime da soddisfare. Partenariato nel quadro di un percorso d’inserimento attraverso un’attività economica L’obiettivo di questo partenariato è di promuovere percorsi di formazione rivolti ai soggetti in cerca di lavoro che intendono realizzare un microprogetto di attività economica in grado e ottenere una collocazione nel mondo del lavoro (come lavoratori dipendenti o autonomi). Il percorso proposto prevede la preparazione alla creazione e alla gestione di un’azienda, l’accompagnamento nei diversi passi da intraprendere e l’aiuto alla realizzazione dello studio di fattibilità. Prevede inoltre l’orientamento alla creazione di un’impresa e la successiva consulenza consentendo i contatti tra tali imprese europee a livello 50 locale. Il metodo pedagogico adottato mira a favorire l’autonomia dell’iniziativa imprenditoriale sulla base di un accompagnamento personale che fissa obiettivi chiaramente definiti e accessibili per quanto attiene alla loro realizzazione. Partenariato per l’accoglienza dei figli dei soggetti che cercano lavoro L’organizzazione dell’accoglienza dei bambini da 0 a 3 anni di determinati soggetti in cerca di lavoro intende consentire a questi ultimi di sfuggire ad un circolo vizioso. Per partecipare a un modulo (laboratorio di ricerca attiva del lavoro, inserimento socioprofessionale...) è necessario affidare un bambino ad una struttura di accoglienza, ma per iscrivere un bambino alla lista d’attesa di una struttura di accoglienza è necessario dimostrare l’esistenza di un contratto di lavoro. Oltre alla Maison d’Enfants dell’Orbem (il Centro per l’infanzia che ha festeggiato il suo decimo anniversario), la rete comprende dieci asili-nido partner. La sua istituzione è avvenuta nel 1993 con l’autorizzazione dell’ufficio nazionale per l’infanzia. Pertanto, l’Orbem e i partner hanno gettato le basi per creare un approccio e una dinamica nuovi fondati sui principi della complementarità invece che sulla concorrenza, “sfruttando” in tal modo le sinergie potenziali. Un aspetto importante della costruzione del partenariato è costituita dall’organizzazione regolare delle riunioni di coordinamento con i partner – che devono essere indubbiamente perfezionate. La collaborazione diviene uno strumento di lavoro per gli operatori dell’Orbem e dei partner. L’Orbem ha attualmente circa 130 partner operatori. Infine, è in fase di attuazione il potenziamento del lavoro di collaborazione con i partner dell’inserimento socioprofessionale (esistente dal 1991) ma anche con i Servizi privati per l’impiego. In realtà, nel giugno 2003, è stata messa ai voti una nuova ordinanza relativa all’organizzazione della gestione mista del mercato del lavoro. Questo decreto ottempera alle prescrizioni del convenzione internazionale dell’Organizzazione internazione del lavoro (Oil) adottata dalle organizzazioni del padronato e dai sindacati del Belgio, ma costituisce soprattutto la base di una nuova forma di organizzazione del mercato del lavoro a Bruxelles. Tale organizzazione è fondata sull’azione incrociata del Servizio pubblico per l’impiego, dell’Orbem, delle Agenzie private per l’impiego, (agenzie di lavoro interinale, uffici incaricati della selezione del personale) e degli operatori locali nel campo dell’inserimento socio-professionale (associazioni d’inserimento senza fine di lucro, Centri pubblici di aiuto sociale, missioni locali, e Centri d’insegnamento e di formazione in alternanza). L’ordinanza prevede anche la creazione di una piattaforma di concertazione che riunisce, tra gli altri, le parti sociali, l’Orbem, i rappresentanti delle agenzie private e degli operatori dell’inserimento. Lo scopo sarà di incoraggiare la collaborazione tra gli operatori, di formulare raccomandazioni destinate al Governo in merito all’organizzazione del mercato del lavoro alla definizione delle modalità pratiche di gestione, ma anche di vigilare sul divieto di qualsiasi forma di discriminazione sul mercato del lavoro. Creato ed organizzato dal decreto del 16 novembre 1988, l’Orbem, è un organismo pubblico gestito dalle parti sociali. La sua missione consiste nell’attuazione della politica regionale fissata dal governo e nell’assicurazione del buon funzionamento del mercato del lavoro attraverso l’ado51 zione di tutte le iniziative utili a tale scopo. L’organizzazione dell’Orbem: è fondata su tre principi: l’accessibilità, la continuità, la gratuità e la qualità dei servizi dell’Orbem devono essere assicurate a tutti i cittadini in cerca di lavoro, ai datori di lavoro e ai partner; l’analisi permanente degli sviluppi del mercato del lavoro deve consentire all’Orbem di regolamentare questo mercato proponendo gli adeguamenti necessari; l’obiettivo principale e concreto è di confrontare, e soprattutto di far coincidere, la domanda e l’offerta di lavoro. La sfida è duplice: soddisfare al meglio le esigenze del datore di lavoro e soddisfare le aspettative, le possibilità e le aspirazione di chi cerca lavoro. In concreto, le missioni fondamentali dell’Orbem nei confronti di un soggetto in cerca di lavoro e del datore di lavoro sono: la diffusione di informazioni obiettive sul mercato del lavoro, sulle pratiche da espletare e sui diritti e doveri di ciascuno; il reclutamento e il collocamento di chi cerca lavoro; la gestione dei programmi di reinserimento nel lavoro. B. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI TARGET/DELLE STRATEGIE SPECIFICI DEI SPI B.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro. Il servizio di consulenza Conseil emploi dell’Orbem (descritto in maggiore dettaglio al paragrafo seguente) è organizzato secondo due linee d’azione: la prima concerne la gestione personalizzata del percorso d’inserimento delle persone in cerca di lavoro, la seconda è centrata sul servizio ai datori di lavoro e quindi sulla gestione delle offerte d’impiego. L’obiettivo è di gestire al meglio gli interessi dei soggetti in cerca di lavoro e dei datori di lavoro e l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro. Scopo del servizio è, dunque, fornire informazioni e orientamento a chi cerca lavoro fino al momento dell’inserimento nel lavoro e di instaurare i relativi contatti con le imprese. Il servizio Service Entreprise si rivolge alle imprese ed effettua, spontaneamente o su richiesta, le visite presso i datori di lavoro della regione di Bruxelles per illustrare i servizi dell’Orbem, registrare le offerte di lavoro o rispondere ad una richiesta di informazioni in materia di occupazione. Altro servizio di grande rilevanza operativa è il Forum d’Information, attivo dal 1990. Esso risponde a tutte le domande relative alle pratiche da espletare, ai diritti e agli obblighi dei soggetti in cerca di lavoro e dei datori di lavoro, fornendo anche informazioni sulle possibilità esistenti nel campo della formazione, sugli aiuti in materia di occupazione, ecc. 52 Servizi connessi erogati sono, dunque: ricevimento/elaborazione dei curricula/dei posti vacanti e relativa banca dati attuazione di servizi in linea e di servizi di auto-consultazione. Per l’organizzazione e il funzionamento del settore Conseil emploi, si veda il paragrafo seguente. A partire dal 1999, l’Orbem ha condotto una riflessione approfondita sull’intensificazione del coordinamento del lavoro di partenariato. Questa riflessione ha portato alla nascita di un progetto per la messa in rete dei partner dell’Orbem e, in una seconda fase, di tutti gli operatori nel settore del lavoro, della formazione e dell’inserimento. L’obiettivo è di promuovere la complementarietà delle energie disponibili e di instaurare una comunicazione migliore tra tutti gli attori che operano sul campo. Le complementarietà devono essere perseguite anche a livello del percorso d’inserimento, così come è stato definito in seno all’Orbem, e dell’accesso ai posti vacanti o della semplificazione e della riduzione del carico del lavoro amministrativo svolto dagli operatori. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro registrate per anno: si calcolano (in media) 77.526 persone non occupate in cerca di lavoro di cui 54.969 disoccupati completamente indennizzati; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 11.205 offerte di lavoro segnalate all’Orbem; durata media del matching (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento): 61 giorni; numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle informazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione; sono stati effettuati 6.553 inserimenti, 5.189 inserimenti di CV e 1.833 offerte, 54.000 persone hanno chiesto informazioni sui posti vacanti. B.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Tutte le offerte di lavoro ricevute dall’Orbem sono gestite dal servizio Conseil emploi che procede alla verifica della conformità delle offerte dal punto di vista giuridico, a contattare l’impresa e a negoziare i criteri applicabili, ove necessario, e la selezione e la presentazione dei candidati ai posti vacanti. Se un’impresa non trova un candidato ad una mansione a causa della specificità di quest’ultima, il Conseil emploi propone di organizzare una formazione individuale sul posto di lavoro. Il compito principale del servizio d’informazione per le imprese è di promuovere i servizi dell’Orbem presso i datori di lavoro di Bruxelles. Il servizio Conseil emploi dell’Orbem esiste dal 1989 e si è rapidamente sviluppato in seguito alla rapida evoluzione del mercato del lavoro e dell’intermediazione. Quindi, dal 1999, il servizio Conseil emploi dell’Orbem è organizzato secondo due linee di azione: la prima concerne la gestione personalizzata del percorso d’inserimento dei soggetti in cerca di lavoro, la seconda è centrata sul servizio ai datori di lavoro quindi sulla gestione delle offerte di lavoro. L’obiettivo è di gestire al meglio gli interessi dei sog53 getti in cerca di lavoro e dei datori di lavoro e assicurare l’incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro. Il Servizio offre orientamento a chi cerca lavoro fino all’inserimento nel mondo del lavoro ed instaura i contatti con le imprese. Il servizio si svolge in quattro locali che raggruppano un insieme di settori professionali: il settore delle professioni tecniche, il settore dei lavori d’ufficio, il settore socio-culturale, Horeca (alberghi/ristorazione/industria alimentare) e il settore terziario. I consulenti del lavoro operano nel campo della gestione del percorso d’inserimento espletando funzioni di consulenza nei confronti dei soggetti in cerca di lavoro. A tale scopo, essi redigono un bilancio professionale e, in alcuni casi, effettuano uno screening che consentirà, in un secondo momento, di fornire a chi cerca lavoro un migliore orientamento in merito ai passi da intraprendere. Sono state proposte tre vie di soluzione: la presa in carico della candidatura del soggetto che cerca lavoro al momento delle selezioni per le offerte di lavoro adatte al suo profilo, l’orientamento di chi cerca lavoro verso misure che garantiscono un aiuto puntuale per “colmare” le lacune tecniche o di altro tipo e realizzare il progetto professionale; l’orientamento del soggetto che cerca lavoro verso azioni più a lungo termine, incluso un processo di orientamento che consenta di risolvere le difficoltà con il tempo. Indicatori di rendimento (anno 2002) Nel 2002, su un flusso annuo di circa 135.000 soggetti in cerca di lavoro che si sono rivolti all’Orbem, il servizio Conseil emploi ha ricevuto 83.128 persone in cerca di lavoro. Al servizio sono pervenute 11.250 offerte (con dettagli relativi al posto di lavoro) (-23,7% rispetto al 2001). Il Servizio d’accompagnamento dell’Orbem è nato nel 1992 da un accordo di cooperazione tra Stato federale, regioni e comunità regolarmente prorogato e rinegoziato tenendo conto delle problematiche emerse. Da qualche anno, il servizio del Piano d’accompagnamento si rivolge ai giovani. Per quanto concerne il percorso d’inserimento dei giovani in cerca di lavoro in direzione di una Convenzione di prima occupazione, il servizio d’accompagnamento si rivolge in via prioritaria ai soggetti in cerca di lavoro di età inferiore a 25 anni che hanno lasciato la scuola da meno di 3 mesi, sono iscritti all’Orbem da non più di tre mesi e non hanno conseguito un diploma d’insegnamento superiore. In seguito all’ultimo accordo di cooperazione che prevede una serie di prescrizioni applicabili qualora venga riscontrata una carenza di giovanti appartenenti al gruppo-bersaglio, il servizio è divenuto accessibile a tutti i soggetti in cerca di lavoro di età inferiore a 25 anni senza alcuna limitazione relativamente al grado d’istruzione. Ai soggetti in cerca di lavoro vengono proposte soluzioni diverse: ricerca attiva del lavoro, orientamento professionale approfondito, guida professionale, formazione professionale. I soggetti in cerca di lavoro confermano la loro scelta firmando una convenzione d’inserimento (d’accompagnamento) e successivamente sono ricevuti ogni mese da un consigliere per una consulenza personalizzata. Alla fine di questo periodo di accompagnamento che dura in media quattro mesi, si procede ad una valutazione. Nel 2002, un totale di 6.028 soggetti in cerca 54 di lavoro ha firmato una convenzione d’inserimento. Ricordiamo che questi giovani sono disoccupati da non più di tre mesi. Il programma d’inserimento socio-professionale nel quadro del partenariato con il Centro pubblico di aiuto sociale (Cpas – Centre Public d’Aide Sociale) esiste dal 1991 e dal 1994 è co-finanziato dal Fse nel quadro dell’Obiettivo 3 per la regione Bruxelles-Capitale. Questo programma prevede l’attuazione di percorsi d’inserimento socio-professionale personalizzati a favore di soggetti che ricevono aiuto soprattutto dal Cpas (integrazione del reddito o aiuto sociale corrispondente all’integrazione del reddito e aggiunte all’integrazione del reddito) e in via prioritarie per la classe di età 18-45 anni. Poiché si tratta di un programma d’inserimento socio-professionale le persone che si impegnano a seguire un tale percorso devono farlo su base volontaria, eventualmente in seguito a un processo preliminare continuo di rimotivazione e ridinamizzazione. È possibile delineare le seguenti fasi-tipo di un percorso d’inserimento: fase 1: definizione di un progetto d’inserimento socio-professionale e preparazione all’inserimento che può consistere in un lavoro collettivo di rimobilitazione, determinazione, ecc.; fase 2: preformazione (formazione di base, aggiornamento); fase 3: formazione qualificante; fase 4: inserimento nel lavoro (oltre alla guida individuale, organizzazione del lavoro collettivo (ad esempio, Tables d’Emploi, moduli collettivi adattati per la ricerca di un lavoro). Questa misura usufruisce del sostegno della programmazione della Rbc Obiettivo 3 del Fse. Il programma d’inserimento socio-professionale nel quadro del partenariato con le associazione senza fine di lucro dei Centri di formazione in alternanza (Cefa) e le missions locales è iscritto nel quadro degli interventi regionali e ha lo scopo di aiutare i soggetti in cerca di lavoro a trovare o ritrovare un lavoro nel quadro del programma coordinato d’inserimento socio-professionale. Il programma ha l’obiettivo di offrire una guida ai soggetti che cercano lavoro poco qualificati o svantaggiati attraverso iniziative d’inserimento socio-professionale che integrano le fasi di accoglienza, definizione del progetto professionale, preformazione, formazione qualificante e inserimento nel lavoro. Il numero di disoccupati di lunga durata che beneficiano di questa misura può essere stimato a circa 54%. Pertanto, dal 1998, i partner coordinatori sono incaricati di accogliere in prima linea il pubblico locale e di orientare i soggetti che cercano lavoro non registrati presso l’Orbem verso un percorso d’inserimento. È possibile stimare a circa il 100% i disoccupati di lunga durata che usufruiscono di questa misura. Iniziata nel 1991, la ricerca attiva del lavoro intende fornire a chi cerca lavoro tutti gli strumenti necessari per tale ricerca allo scopo di ottimizzarne i risultati. A tale scopo, la rete ricerca attiva del lavoro (Rae) prevede che tutti i partner utilizzino la stessa metodologia, offrano gli stessi servizi e consentano la circolazione dei candidati in seno alla rete. La rete è costituita da un laboratorio centrale situato presso l’Orbem, dal centro di psicologia dell’Orbem e dalla rete dei partner Rae (undici partner generici e sei partner che si rivolgono ad un pubblico specifico (ad esempio, i soggetti in cerca di lavoro svantaggiati per le loro condizioni di salu55 te o disabili, i soggetti in cerca di lavoro dopo un periodo di detenzione a seguito di una condanna del tribunale…). Coesistono quattro formule di programma che vanno da un’azione di gruppo della durata di cinque settimane, integrata da una consulenza di un giorno la settimana per cinque settimane, a una formula di moduli individuali incentrati su un aspetto tecnico specifico della ricerca di lavoro e sull’accesso ad uno spazio di ricerca gestita (interna all’Orbem). Questa misura beneficia del sostegno della programmazione della Rbc – Obiettivo 3 del Fse. Si stima che il 42% dei beneficiari sono soggetti in cerca di lavoro da lunga data. Creato nel 1992, il Servizio di guida socio-professionale dell’Orbem (Service de Guidance Socioprofessionnelle – Sgsp) è rivolto ai soggetti in cerca di lavoro “difficili da collocare” per i quali è necessario un accompagnamento adeguato alle difficoltà che li caratterizzano (lunga durata della disoccupazione, qualificazione scarsa o nulla, persone senza risorse, giovani migranti, …). Questa azione si iscrive nel programma d’inserimento previsto nel quadro dell’Obiettivo 3 del Fondo sociale europeo della Rbc. Spesso, chi cerca lavoro presenta più difficoltà di questo tipo, e ciò implica un richiede pluridimensionale e una metodologia incentrata sull’individuo. Queste azioni sono attuate nel quadro di un percorso d’inserimento articolato in quattro fasi: pre-professionale, preformazione, formazione e inserimento nel lavoro, realizzate nel quadro di un processo globale d’accompagnamento e di guida. Si tratta di un percorso personalizzato e adattato attraverso un rapporto di fiducia tra il consulente e la persona in cerca di lavoro – un provvedimento che mira a rendere quest’ultima autrice del suo progetto e sempre più autonoma nei passi da intraprendere. Nel 2002, il 25% dei beneficiari dei servizi di guida socio-professionale erano alla ricerca di un lavoro da più di 24 mesi. Il servizio di consulenza sociale, integrato nel servizio di guida socio-professionale, ha lo scopo di trovare un’occupazione idonea ad una persona che cerca lavoro ma è meno valida o ha grandi difficoltà a reinserirsi in un’attività professionale normale (per una descrizione più dettagliata del servizio, vedi il punto 3.5). Nel 2002, 294 dei 852 soggetti in cerca di lavoro che hanno usufruito di a questo servizio erano disoccupati da più di 12 mesi. Il premio di transizione professionale, instaurato nel 1994, ha invece come obiettivo di conferire un premio alle imprese private (con un massimo di 250 dipendenti) e alle associazioni senza fine di lucro con sede sociale o sede di attività a Bruxelles, non gestite o finanziate in modo preponderante dalla pubblica amministrazione, che assumono giovani nel quadro di una convenzione di formazione-lavoro e determinate categorie di soggetti in cerca di lavoro (tra cui i soggetti poco qualificati) offrendo una formazione professionale sul posto di lavoro riconosciuta dall’Orbem. Questa misura è co-finanziata nel quadro della programmazione regionale – Obiettivo 3 del Fse. Poco più del 10% dei beneficiari della prime di transizione professionale sono disoccupati di lunga durata. Il tutoraggio ha l’obiettivo di favorire l’inserimento di uno o più lavoratori in formazione da parte di un membro dell’impresa incaricata di questo compito e definito tutor. L’impresa deve soddisfare i criteri dell’impresa media (leggi dell’espansione economica). I lavoratori in formazione sono i soggetti in cerca di lavoro assunti nel quadro del provvedimento “premio di transizione professionale, della convenzione di formazione/lavoro (A.R. 495) o di un 56 programma di inserimento con polo di formazione (partenariato Orbem). Poiché beneficia del sostegno dell’Obiettivo 3 del Fse, la formazione degli agenti di inserimento concerne gli agenti di inserimento del programma Cpas e gli agenti del “Servizio di guida socioprofessionale” e gli agenti incaricati della attuazione dei moduli di ricerca attiva del lavoro. Se necessario, altri agenti preposti all’inserimento potrebbero beneficiare dei moduli di formazione. Il programma di formazione è elaborato realizzando i moduli in funzione delle richieste specifiche degli agenti. Per quanto concerne gli agenti d’inserimento Cpas, l’obiettivo è di facilitare il lavoro degli agenti preposti all’esecuzione del programma Cpas. Di conseguenza, la rete è un luogo di scambio di informazioni, sia in rapporto alla normativa sociale o del lavoro sia in relazione alle nuove misure relative all’inserimento/ reinserimento socio-professionale. Per quanto concerne gli agenti del “Servizio di guida socio-professionale”, la formazione mira a preparare gli agenti a far fronte a situazioni specifiche (per esempio: problemi di tossicodipendenza) o a migliorare le condizioni generali nelle quali si svolge il lavoro (ad esempio, formazione all’ascolto). Il coordinamento degli agenti incaricati della attuazione dei moduli di ricerca attiva del lavoro ha l’obiettivo di garantire ai clienti l’utilizzazione di una metodologia identica in seno alla rete, di diffondere per quanto possibile le informazioni sulle attività dei partner Rae, di assicurare la formazione dei nuovi consiglieri Rae in relazione alla metodologia utilizzata e di gestire la pianificazione delle attività. Gli chèque-langues (assegni linguistici) consentono ai soggetti in cerca di lavoro di trovare più facilmente un’occupazione per la quale il loro livello di conoscenze linguistiche è troppo debole. A tale scopo,, in caso di assegnazione del lavoro, l’Orbem s’impegna a pagare totalmente una formazione linguistica (unicamente in francese, olandese, tedesco o inglese). Circa 66.885 persone in cerca di lavoro disoccupate di unga durata hanno beneficiato di una consulenza personalizzata. Il numero di inserimenti nel lavoro dei disoccupati di lunga durata è stimato a circa 22.000 unità in base al database amministrativo del 2002. B.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Nel quadro dei programmi di riassorbimento della disoccupazione, ricordiamo anzitutto gli Agents contractuels subventionnés, Acs: si tratta di posti di lavoro sovvenzionati, totalmente o in parte, dall’Orbem sotto forma di premio. È inoltre prevista una dispensa parziale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. I criteri di eleggibilità sono resi meno rigorosi per i soggetti di età superiore a 40 anni. Quando le condizioni di accesso a un posto Acs (regola generale) prevedono sei mesi di registrazione come soggetto non occupato in cerca di lavoro, le persone di età superiore a 40 anni possono far valere un giorno di disoccupazione completa con erogazione della relativa indennità o beneficiare del diritto al sussidio sociale. Attualmente, questo provvedimento costituisce la principale misura occupazionale nella regione di Bruxelles. Al 31/12/2002 circa 1.900 individui di età superiore a 45 anni occupavano un posto Acs (pari al 31,5% del totale dei posti). I premi per la transizione professionale: un’impresa o un’associazione senza fine di lucro (massimo 250 persone) può ottenere un premio di transizione professionale du57 rante 12 mesi se assume un persona in cerca di lavoro che risponde a determinati criteri e assicura una formazione di un minimo di 240 ore. Una persona in cerca di lavoro di età superiore a 45 anni non può usufruire di questo provvedimento se ha un diploma, un certificato, un brevetto o un titolo assimilato di istruzione superiore. Se chi cerca lavoro ha più di 55 anni, l’unica condizione è quella di essere disoccupato. La condizione relativa alla durata minima dello stato di disoccupazione non si applica quando la persona in cerca di lavoro ha più di 45 anni. Nel contesto della legge relativa alla riconversione delle persone di età superiore a 45 anni in caso di procedura di licenziamento, il servizio di outplacement dell’Orbem ha messo a punto un metodo d’accompagnamento specifico. Il 2002, il 33% dei lavoratori ricevuti dal servizio avevano almeno 45 anni. Il 36% erano lavoratori dipendenti e il 49% lavoratori autonomi. Il numero di persone in cerca di lavoro disoccupate di età superiore a 45 anni che hanno beneficiato di consulenza personalizzata è stimato a 10.982. B.4 Promuovere e aumentare l’occupabilità delle donne L’accoglienza dei figli dei soggetti in cerca di lavoro, attraverso la Maison d’Enfants dell’Orbem e il partenariato, è organizzata per i figli da 0 à 3 anni di età di determinati soggetti in cerca di lavoro. Lo scopo è di consentire a chi cerca lavoro di intraprendere le azioni necessarie nell’ambito del loro percorso d’inserimento (ricerca di lavoro, partecipazione a un atelier di ricerca attiva del lavoro organizzato negli edifici dell’Orbem, inizio di una nuova occupazione, ecc.). la rete comprende 17 asili-nido partner. Aperta dal 1992, la Maison d’Enfants (Centro per l’infanzia) dell’Orbem consente a chi cerca lavoro di sfuggire ad un circolo vizioso. Per partecipare a un modulo (laboratorio di ricerca attiva del lavoro, inserimento socio-professionale, ecc.) è necessario affidare un bambino ad una struttura di accoglienza, ma per potere iscrivere un bambino sulla lista d’attesa di una struttura di accoglienza è necessario dimostrare l’esistenza di un contratto di lavoro. Oltre alla Maison d’Enfants dell’Orbem (che ha festeggiato il suo decimo anniversario), la rete comprende dieci asili-nido partner. È stato istituito nel 1993 con l’autorizzazione dell’Ufficio nazionale per l’infanzia. Di conseguenza, alcuni posti di accoglienza in regime di “asilo nido” (per un massimo di tre mesi) o in regime nursery, sono a disposizione dei soggetti in cerca di lavoro che devono affrontare un contesto sempre più difficile di penuria delle strutture di accoglienza per i bambini di età da 0 a 3 anni. La disponibilità delle strutture d’accoglienza dei bambini mira ad aggirare gli ostacoli nel percorso d’inserimento dei soggetti in cerca di lavoro. Quando il soggetto trova lavoro usufruisce di un servizio d’accompagnamento che consente una rapida transizione verso le normali strutture di accoglienza. Nel 2002, La Maison d’enfants ha accolto 320 bambini (di cui 213 in regime di nursery) mentre la rete degli asili nido partner ne ha accolti 141.131 soggetti in cerca di lavoro (di cui 93% donne) hanno usufruito del regime di asilo nido. 74 soggetti in cerca di lavoro (di cui 87,8% donne) hanno usufruito dei servizi di nursery. Il numero di donne disoccupate in cerca di lavoro che hanno usufruito della consulenza personalizzata è stimato a 43.814. Nel 2002, i posti vacanti occupati da donne è aumentato a 58 4.287. Nel 2002, il numero di inserimenti delle donne nel lavoro è stimato a circa 27.000 sulla base del database amministrativo. B.5 Promuovere e aumentare l’occupabilità dei disabili Il Servizio di consulenza sociale dell’Orbem ha il compito di trovare un lavoro adatto alle persone in cerca di lavoro meno valide o con gravi difficoltà a trovare una normale attività professionale. Per lavoro adattato, s’intende un’attività professionale che corrisponde meglio ai desideri di chi cerca lavoro, alle sue attitudini fisiche, alle sue capacità professionali e alla sua esperienza. Il servizio di consulenza sociale lavora con i classici strumenti di un Servizio pubblico per l’impiego: l’accesso alle offerte di lavoro, l’informazione sulle professioni, la disponibilità di un servizio sanitario per tutti i soggetti in cerca di un lavoro. Grazie alla sua specificità, ha sviluppato, con altri organismi, una metodologia di guida adattata (tenendo conto della famiglia di chi cerca lavoro e/o della gestione della sua vita quotidiana). Un addetto a questo servizio conosce la lingua dei segni. È stata istituita una rete di partenariato con alcuni organismi specializzati in campo sanitario o in relazione ad una disabilità specifica. I partner offrono ai soggetti in cerca di lavoro svantaggiati per le loro condizioni di salute o che hanno trascorso un periodo di detenzione in seguito ad una condanna del tribunale, una guida che integra le fasi di accoglienza, definizione del progetto professionale, preformazione, formazione qualificante, inserimento e spesso consulenza sul possibile posto di lavoro. La sensibilizzazione degli ambienti professionali in vista di una negoziazione delle condizioni di svolgimento relative alla mansione o al lavoro costituisce un aspetto importante del lavoro dei partner e del Servizio di consulenza sociale. Il servizio d’intervento diretto sul lavoro (Service d’intervention directe sur l’emploi – Side) mira a consentire a determinati soggetti in situazione di esclusione di accedere ad un lavoro nel quadro di contratto di lavoro a tempo indefinito. I consulenti del Side lavorano seguendo una metodologia specifica incentrata sull’analisi del fabbisogno di manodopera reale dei datori di lavoro da una parte e sulla conoscenza dettagliata del profilo del soggetto in cerca di lavoro dall’altra, per definire la posizione di quest’ultimo in relazione all’offerta di lavoro. La metodologia del Side è studiata ed adattata in funzione di due target di pubblico: da un lato, i soggetti in cerca di lavoro che hanno presentato domanda di asilo e dall’altro i soggetti in cerca di lavoro poco qualificati (titolari al massimo di un certificato d’istruzione primaria) e/o con handicap mentale. B.6 Promuovere e aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Istituito dal 1998, il programma di transizione professionale (Ptp) ha l’obiettivo di offrire a determinate categorie di soggetti in cerca di lavoro, la possibilità di migliorare la propria posizione sul mercato del lavoro di acquisire know-how ed esperienza professionale usufruendo delle misure di accompagnamento sul terreno e una formazione professionale. Questi programmi favoriscono in tal modo la transizione verso un regolare contratto di 59 lavoro. I lavoratori sono inseriti in attività di utilità sociale che rispondono a fabbisogni collettivi della società e che non possono essere soddisfatti sufficientemente attraverso il circuito del lavoro regolare. In sintesi, i programmi concordati prevedono attività connesse con i programmi Quartiers d’initiative, con i contratti di sicurezza e prevenzione, l’insegnamento francofono, la sicurezza e la convivialità, l’inserimento e l’integrazione sociale. La formazione degli agenti d’inserimento concerne gli agenti d’inserimento del programma Cpas, del “Servizio di guida socio-professionale” e gli agenti incaricati della realizzazione dei moduli di ricerca attiva del lavoro. Alcuni di questi agenti sono lavoratori che hanno concluso un contratto nel quadro di un programma di riassorbimento della disoccupazione. B.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Come indicato sopra, i datori di lavoro si rivolgono al Servizio Conseil Emploi per ottenere informazioni relative agli aspetti giuridici, fiscali e amministrativi del mercato del lavoro. Anche il Forum d’informations può essere considerato una fonte di informazioni multiple. Il “servizio” imprese ha il compito principale d’informare le imprese sulle specificità del mercato del lavoro di Bruxelles, sui servizi dell’Orbem e sugli aiuti disponibili in materia di occupazione. A titolo indicativo, nel 2002, 1.979 imprese hanno ricevuto una visita di questo servizio. Un terzo delle 33.000 imprese della regione di Bruxelles può essere considerato cliente dell’Orbem. Il servizio d’intervento diretto sull’impiego (Side) (descritto in dettaglio al punto 3.5) ha messo a punto una metodologia specifica incentrata sull’analisi del fabbisogno reale di manodopera dei datori di lavoro, da un lato, e sulla conoscenza dettagliata del profilo della persona in cerca di lavoro dall’altro allo scopo di mettere quest’ultima in relazione con l’offerta di lavoro presentata. B.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale I servizi Eures (European Employment Services) fanno parte della rete che comprende tutti Servizi pubblici per l’impiego (Spi) dello Spazio economico europeo. L’obiettivo è di fornire a chi cerca lavoro tutte le informazioni utili sulle possibilità e sulle condizioni di lavoro (e di vita) negli altri paesi europei. Inoltre, Eures immette le sue offerte di lavoro nella banca dati centrale europea. Al servizio lavorano tre addetti a tempo pieno. Nel 2001, 7.012 soggetti in cerca di lavoro sono stati ricevuti nel quadro del lavoro d’informazione. 88 hanno trovato lavoro. 156 offerte sono state aggiunte alle offerte di lavoro dell’Orbem. Nel 2001, è stato varato il programma di scambio di giovani Eurodyssée che ha l’obiettivo di consentire ai giovani in cerca di lavoro di età compresa tra 18 e 30 anni di seguire, per un periodo da 4 a 7 mesi, uno tirocinio in un’azienda di un altro paese e di perfezionare la lingua della regione d’accoglienza. Il progetto è realizzato insieme al Ministero della regione di Bruxelles-Capitale. Nel 2002, a questo programma hanno partecipato 48 giovani (20 maschi e 28 femmine) e 41 imprese. Si ricorda inoltre che il servizio ha collaborato alla realizzazione di tirocini per 24 stagisti stranieri. 60 C. SISTEMI DI GESTIONE E SCHEMI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Al punto 1 è stato osservato che il sistema di gestione dell’Orbem si articola in quattro tipi d’intervento complementari: gestione proattiva delle risorse umane, diversificazione e apertura delle attività e modernizzazione delle tecniche di comunicazione. Nel desiderio costante di migliorare la qualità dei suoi servizi, ogni due anni l’Orbem, conduce un’indagine sulla soddisfazione dei clienti – soggetti in cerca di lavoro e datori di lavoro. Le risposte sono valutate sulla base della conoscenza del servizio dell’Orbem, del ricorso al servizio e della fidelizzazione. D. MODELLI DI “COESISTENZA” L’Orbem è un organismo d’interesse pubblico a gestione paritetica. La nozione “gestione paritetica” significa che i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori svolgono, secondo regole precise e di concerto con il potere politico, il compito di amministrazione dei suoi istituti. Definiscono gli orientamenti e le azioni da condurre, vigilano sulla corretta esecuzione e distribuiscono le risorse finanziarie. Le collaborazioni dell’Orbem con i partner esterni che operano nel settore dell’inserimento socio-professionale per migliorare e arricchire i servizi offerti a determinate categorie de soggetti in cerca di lavoro su tutto il territorio sono state ampiamente descritte al punto 1. Il progetto messa in rete dei partner dell’Orbem risponde all’obiettivo di promuovere la complementarietà delle energie disponibili e l’instaurazione d’une migliore comunicazione tra tutti gli attori operanti sul terreno. E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI La collaborazione con i Servizi privati per l’impiego nel quadro del nuovo decreto sull’organizzazione della gestione mista del mercato del lavoro è stata descritta precedentemente. Su questa base, è stata fondata un’azione incrociata del Servizio pubblico per l’impiego (Orbem), delle Agenzie private per l’impiego (agenzie di lavoro interinale, uffici per la selezione del personale…) e degli operatori locali dell’inserimento socioprofessionale (associazioni senza fine di lucro per l’inserimento, Centro pubblico di aiuto, missions locales, Centri d’insegnamento e di formazione in alternanza). La missione di questa piattaforma di concertazione tra questi attori sarà di incoraggiare le collaborazioni tra operatori, di formulare raccomandazioni del governo sull’organizzazione del mercato del lavoro e di stabilire le modalità pratiche di gestione, ma anche di vigilare sul rispetto del divieto di qualsiasi forma di discriminazione sul mercato del lavoro. F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE A partire dal 1996, i giovani che hanno concluso gli studi possono utilizzare Internet per registrarsi presso l’Orbem come soggetti in cerca di lavoro. Questa modalità di registrazione può anche essere utilizzata accedendo allo spazio Intranet messo a disposizione dei 61 soggetti in cerca di lavoro nei locali dell’Orbem. Il sito Internet dell’Orbem esiste dal 1997 e fornisce informazioni sui servizi disponibili e sulle realtà del lavoro nella regione di Bruxelles Capitale. Il sito consente inoltre a chi cerca lavoro di consultare le offerte disponibili, e di inserire il suo CV, di modo che le imprese possano consultare questi CV e inserire a loro volta le loro offerte di lavoro. Nel 2003-2004, l’accesso a questo sito sarà potenziato per dare a tutti i soggetti in cerca di lavoro la possibilità di iscriversi. Verrà inoltre facilitata la procedura di segnalazione delle offerte di lavoro da parte dei datori di lavoro, migliorando l’interattività dello strumento, per consentire ai soggetti in cerca di lavoro di apportare le modifiche all’indirizzo o altre modifiche di tipo amministrativo oppure di chiedere un attestato in caso di necessità. L’operatività della rete di piattaforme locali per l’impiego, da realizzarsi in diverse fasi tra il 2003 e 2004, modificherà il lavoro quotidiano dell’Orbem e dei suoi partner (istituzioni, associazioni, pubbliche, locali o private). Mettendo a disposizione un serie di strumenti interattivi, come il servizio di “autoconsultazione in linea” si vuole consentire a chi cerca un lavoro di espletare le pratiche amministrative senza doversi recare personalmente presso un consulente dell’Orbem e di accedere ad altre offerte di lavoro gestite dall’Orbem. Parallelamente, i datori di lavoro beneficeranno di un maggiore accesso ai servizi grazie alla messa a punto di strumenti. specifici adattati alle loro esigenze. G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA GLI SPI DI DIVERSI STATI L’Orbem è membro della rete dei funzionari dirigenti dei Servizi pubblici per l’impiego, nonché della rete Eures. H. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO È allo studio un progetto di ordinanza che dovrebbe dotare l’Orbem di un servizio a gestione separata che gli consenta di intervenire in modo più incisivo su tutti i segmenti del mercato del lavoro tra cui servizi a pagamento: outplacement, lavoro interinale, selezione da parte delle imprese. La responsabilità di questo servizio a gestione separata sarà demandata al Comitato di gestione paritetica. Come affermato in precedenza, la realizzazione delle rete delle piattaforme locali per l’impiego ha lo scopo di garantire un servizio migliore ai soggetti in cerca di lavoro e ai datori di lavoro, di facilitare la coesione e il coordinamento tra diversi programmi (federali e comunitari) in materia di occupazione, tra cui l’inserimento, e di sviluppare le sinergie e la comunicazione tra tutti gli attori nel campo dell’occupazione dell’inserimento socio-professionale. Infine, il provvedimento rientra anche nella logica della semplificazione amministrativa e dell’avvicinamento dell’amministrazione alla clientela. In concreto, questa rete intende conferire agli operatori partner (le associazioni senza fine di lucro partner, i membri di gruppi e in futuro alle Agenzie private per l’impiego) l’accesso al database dell’Orbem (Ibis) per consentire loro di immettere, visualizzare e modificare, alle condizioni e nei limiti delle convenzioni stipulate con l’Orbem, i dati relativi alle persone in cerca di lavoro, ai datori di lavoro e alle 62 offerte di lavoro. Secondo il tipo partner e del suo campo di attività, le operazioni consentite possono andare dall’accoglienza all’inserimento nel lavoro se necessario con, una verifica e una validazione da parte dei servizi dell’Orbem in relazione agli atti amministrativi (tra l’altro, inserimento della domanda di lavoro). La realizzazione della rete è indissociabile dalle nuove tecniche informatiche e di comunicazione sulle quali si basa. Tali tecniche concernono non soltanto le applicazioni informatiche, ma la sicurezza informatica, l’ingegneria delle connessioni o il multimediale, e lo sviluppo di un sito web sicuro e la consultazione in linea di un’informazione completa e aggiornata nel settore giuridico e regolamentare in materia di occupazione, di formazione e d’inserimento socioprofessionale che consente di rispondere rapidamente alle diverse richieste della clientela. 63 3.4 Danimarca DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 5.339 2.684 112.3 (UE=100) 79,6% 75,9% 4,5% uomini: 4,4% 0,9% uomini: 0,8% donne: 4,6% donne: 1,0% Nome del servizio per l’impiego Arbejdsformidlingen (AF) di cui è direttamente responsabile l’Autorità nazionale del mercato del lavoro (Arbejdsmarkedsstyrelsen, Ams). Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Il territorio della Danimarca è suddiviso in 14 regioni servite dal Servizio pubblico per l’impiego danese AF. Direttore generale Marie Hansen Contatti (e-mail, telefono, fax) Responsabile: Leif Christian Hansen e-mail: [email protected] Tel. +45 35 28 84 11 - Fax: +45 35 36 24 11 Indirizzo Holmens Kanal 20, P.O. Box 2150, DK-1016 Copenhagen K - Danimarca Siti internet www.ams.dk (Autorità nazionale del mercato del lavoro) www.af.dk (Arbejdsformidlingen, Servizio pubblico per l’impiego) A. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER L’IMPIEGO Il Servizio pubblico per l’impiego danese (AF: Arbejdsformidlingen), sta attualmente attraversando una profonda trasformazione secondo quando previsto dall’attuazione della nuova riforma del mercato del lavoro denominata More People at Work (più persone al lavoro) e che avrà effetti profondi sul proprio modus operandi e sulle modalità di erogazione dei servizi, quali ad esempio un maggior coinvolgimento degli attori esterni ed una maggiore collaborazione ed integrazione dell’AF e delle politiche per l’impiego con gli enti locali ed in particolare i comuni. l’obiettivo è quello di pervenire ad un sistema fondato su di un maggior ricorso agli attori (privati) esterni. L’AF prevede al suo interno tre livelli dirigenziali: direttore regionale (uno in ognuna delle 14 regioni); in ogni regione, il livello immediatamente successivo prevede tre dirigenti: il direttore amministrativo, il direttore del dipartimento per il mercato del lavoro ed il responsabile del segretariato del consiglio per il mercato del lavoro; 64 il terzo livello prevede i responsabili distrettuali. Il numero dei “distretti del lavoro” varia da regione a regione, per un totale di circa 100 distretti. La nuova riforma del mercato del lavoro More People at Work ha come elemento fondamentale una più stretta collaborazione ed integrazione delle attività svolte dall’AF e dai comuni. A tale scopo, è in corso di definizione un programma comune di formazione per il personale dell’AF e dei comuni. Il personale dei 271 comuni destinato alle politiche ed ai programmi per l’impiego è pari a circa 10.000 unità. Il personale è così suddiviso per tipologie di servizio erogato: (fra parentesi, i valori assoluti): collocamento: 21% (440); servizi alle imprese: 12% (252); orientamento professionale: 9% (188); piani individuali per il lavoro/programmi per l’impiego: 28% (586); servizi per il Consiglio del mercato del lavoro, analisi, statistiche, gruppi speciali 8% (188); gestione e amministrazione: 22% (460); totale: 100% (2114). Principali servizi offerti dall’organizzazione I compiti dell’AF sono sanciti dalla legge sulle Politiche attive del mercato del lavoro e rientrano in tre principali categorie: servizi erogati ad individui in cerca di occupazione oppure di istruzione/formazione. I disoccupati hanno il diritto-dovere di attivarsi sul mercato del lavoro e migliorare la propria occupabilità. Un piano di lavoro individuale redatto in collaborazione dal disoccupato e dai Servizio pubblico per l’impiego costituisce la base di partenza per ulteriori misure da intraprendere; servizi alle imprese. L’AF offre vari servizi alle imprese private e pubbliche. Il cosiddetto “pacchetto di prodotti” prevede quattro prodotti standard (attività di collocamento, collocamento veloce al lavoro, collocamento aperto e orientamento all’istruzione/formazione); monitoraggio del mercato del lavoro. Lo scopo del monitoraggio consiste nel documentare e prevedere gli sviluppi del mercato del lavoro ai fini dell’organizzazione delle politiche del mercato del lavoro. La realizzazione di tali compiti è il risultato di contatti estesi e di una forte collaborazione con le parti sociali, le imprese, gli attori esterni, i comuni e l’autorità nazionale per il mercato del lavoro (Ams). Le 271 amministrazioni comunali sono responsabili delle politiche occupazionali per gli aventi diritto a prestazioni in denaro. Tutte le imprese e tutti gli individui in cerca di occupazione hanno libero accesso ai database dell’AF, sul lavoro e sui curricula (www.jobnet.dk), nei quali possono effettuare selezioni e tramite i quali hanno la possibilità di mettersi in contatto gli uni con gli altri. Tutti i disoccupati (AF e comuni) vengono iscritti nel database sui curricula. 65 Numero di uffici pubblici: 14 uffici regionali e circa 100 unità locali. Numero approssimativo di utenti (anno 2002): circa 1.000.000 di persone in cerca di occupazione; circa 55.000 visite alle imprese. Nel 2002, l’AF ha redatto circa 200.000 piani di lavoro individuali (tra nuovi e aggiornati). 66 3.5 Germania DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione (15-64 anni) Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 81.574 54.875 99.6 (UE=100) 65,3% 71,5% 8,6% domini: 8,7% 4,0% domini: 3,9% donne: 8,3% donne: 4,1% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Bundesanstalt für Arbeit Direttore (od altro/i responsabile/i) Florian Gerster Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Regensburger Straße 104, 90478 Nurnberg, Deutschland +49-911-179-0 - Fax: +49-911-2123 Sito internet www.arbeitsagentur.de N. di uffici locali (per regione/provincia) 1 sede principale, 10 uffici di collocamento regionali, 181 uffici di collocamento (con 60 sedi distaccate), 14 uffici specializzati con responsabilità centrali e sovra-regionali (quali, ad esempio, la Scuola superiore federale per la pubblica amministrazione, ecc.) Utenza Personale Individui in cerca di occupazione Giovani in cerca di contratti di apprendistato ed altre categorie di utenza Posti di lavoro vacanti registrati (mese/anno) Circa 90 000 dipendenti 5.237.104 (5/2003) 7 milioni circa 485.153 (ultimi dati disponibili aggiornati al 9/2001) A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Per Statuto, il Servizio pubblico per l’impiego tedesco è un ente amministrativo autonomo di diritto pubblico. Dal 27 marzo 2002, l’organo amministrativo interno dell’ente – composto da membri cui non percepivano alcun compenso e dal Presidente a capo dell’amministrazione – è stato sostituito da un Comitato direttivo a tempo pieno composto di tre membri. La composizione e le responsabilità del Consiglio di amministrazione sono stati modificati nel 2002. Principali compiti e linee guida Il Servizio federale per l’impiego (Bundesanstalt für Arbeit – BA) è un’agenzia responsabile per lo svolgimento dei compiti specificati nel Libro III del Codice di previdenza sociale (Sozialgesetzbuch – Sgb III), nella fattispecie collocamento al lavoro, apprendistato, promozione del lavoro, piani di creazione di posti di lavoro, divulgazione di informazioni sul mercato del lavoro, orientamento e consulenza professionale nonché amministrazione 67 delle assicurazioni contro la disoccupazione. Inoltre, è responsabile per la previdenza familiare e per la lotta contro gli abusi nel settore previdenziale e contro il lavoro nero. Servizi alla persona ed alle imprese: tabella sinottica Catalogo dei servizi Partner del Mercato del lavoro Partner del mercato della formazione Partner nel settore della riabilitazione Informazione Informazione Informazione Informazione/ istruzione Informazione Consulenza Consulenza Consulenza Lotta contro gli abusi nel settore previdenziale e contro il lavoro nero Consulenza Collocamento Orientamento professionale Orientamento professionale Formazione Collocamento in Collocamento formazione e copertura posti vacanti Stabilizzazione del lavoro Stabilizzazione del lavoro e contratti di formazione Stabilizzazione del lavoro e contratti di formazione Promozione del lavoro Promozione del lavoro e contratti di formazione Promozione del lavoro e contratti di formazione Sovvenzioni per l’avviamento Sussidi ed indennità Sovvenzioni per di disoccupazione l’avviamento Indennità di disoccupazione Sussidi ed indennità Agevolazioni per i datori di lavoro Professionalità Responsabilità normative Beneficiari di prestazioni familiari Prestazioni familiari Altri compiti in conformità alla “legge sui disabili” Servizi ad altri utenti Oltre ai servizi esterni indicati nello schema precedente, il BA è per legge tenuto allo svolgimento delle seguenti funzioni: analisi delle condizioni e delle tendenze nel settore dell’occupazione e mercato del lavoro; monitoraggio sugli effetti delle proprie attività di promozione del lavoro; aggiornamento dei dati statistici sul mercato del lavoro; conduzione di studi sulle professioni ed il mercato del lavoro (condotte dallo IAB, l’istituto di ricerca del mercato del lavoro e dell’evoluzione formativa). Al termine di ogni anno fiscale, ciascun ufficio del Servizio pubblico per l’impiego redige un rapporto di valutazione dei risultati (Eingliederungsbilanz) sulle proprie attività di68 screzionali in materia di promozione del lavoro. Tale rapporto contiene informazioni sui fondi, i gruppi oggetto delle attività di sostegno e sull’efficacia delle attività di promozione del lavoro. Una serie di altre attività normative, quali regolamentazione dei permessi di lavoro, legge sulla lotta contro il lavoro nero, regolamenti in materia di lavoro interinale, collocamento internazionale dei lavoratori rientrano nelle competenze degli uffici di collocamento locali e regionali. Auto-consultazione Il BA occupa una posizione preminente nelle banche dati on-line sui posti di lavoro. Il sito internet del BA www.arbeitsamt.de è il principale sito dedicato al lavoro esistente in Germania. I servizi di auto-consultazione per il reperimento di informazioni sui posti di lavoro vacanti e sulle opportunità di formazione sono disponibili in tutti gli uffici di collocamento come anche via Internet. Tali servizi includono: una banca dati sui posti di lavoro vacanti (Sis) per gli individui in cerca di lavoro, il sistema informativo per i datori di lavoro (Ais), una banca dati sulle opportunità di formazione (Aiss) ed una serie di banche dati sul lavoro specializzate destinate a specifici segmenti del mercato del lavoro, come ad esempio personale dirigenziale, esperti in materia di avviamento, ingegneri. Recentemente, è stato istituito un sistema informativo sulla formazione e sulle professioni ed è stata avviata una serie di progetti a sostegno del processo di collocamento al lavoro, come ad esempio un’agenzia di collocamento che effettua una ricerca automatizzata di individui in cerca di occupazione e propone i candidati più idonei ad un determinato posto di lavoro. Il progetto “mercato del lavoro virtuale” (insignito del premio e-Government per il 2001) che garantisce una vasta gamma di servizi on-line a tutti i membri del mercato del lavoro verrà attuato nei prossimi anni. Indennità di disoccupazione/indennità previdenziali Il Bundesanstalt für Arbeit è responsabile del collocamento e dell’assicurazione contro la disoccupazione. Gli uffici di collocamento locali costituiscono prototipi di “sportelli unici”. Concorrenza/Collaborazione Dalla liberalizzazione del 1994, vi sono sia agenzie di collocamento pubbliche sia private. Di recente, si è registrata una sempre maggiore collaborazione tra i due settori. È stato concluso un accordo generale tra il BA e le agenzie di lavoro interinale sui principi che regolano lo scambio di informazioni sui posti di lavoro vacanti e sugli individui in cerca di occupazione. Dall’introduzione nel 2001 del paragrafo 37a del Sgb III, il BA ha la facoltà di delegare alle agenzie private compiti di collocamento di specifici gruppi target. Dal marzo 2002, i Servizi per l’impiego privati non sono più tenuti a richiedere l’autorizzazione del BA per poter operare. Da allora, le agenzie private sono difatti autorizzate a chiedere un compenso agli individui in cerca di occupazione (fino ad un massimo di 2500 euro). I disoccupati beneficiari di indennità registrati presso gli uffici pubblici di collocamento, trascorso un periodo di tre mesi dalla perdita del lavoro, ricevono un voucher 69 (Vermittlungsgutschein) che consente loro di ricorrere ad un Servizio per l’impiego privato a loro scelta. Qualora il Servizio per l’impiego privato riesca a trovare un posto di lavoro al disoccupato, avrà diritto ad una commissione di intermediazione pari all’ammontare del voucher, il cui valore oscilla da 1.500 a 2.500 euro, a seconda della durata del periodo di disoccupazione. Attuali obiettivi organizzativi L’obiettivo del BA consiste nel diventare “il primo referente del mercato del lavoro”. A tale fine qualche anno fa ha adottato una serie di linee guida in materia di gestione e collaborazione. Nel 1998, sono state introdotte una serie di nuove strutture organizzative denominate “Ufficio di collocamento 2000” e “Gestione del BA orientata alla performance”. L’obiettivo dell’applicazione del concetto “Ufficio di collocamento 2000” (la cui attuazione è iniziata nel 1998) consiste nell’adeguare gli uffici di collocamento locali ad una nuova filosofia organizzativa che si concentra su quattro obiettivi: orientamento dei servizi al cliente; erogazione produttiva dei servizi; erogazione efficace dei servizi sotto il profilo costi/benefici; promozione della soddisfazione e della realizzazione del cliente (sia datori di lavoro che dipendenti). Elementi-chiave di tale tipologia di organizzazione sono rappresentati da integrazione e decentramento. La gestione integrata dei fabbisogni dei clienti deve, in linea di principio, concentrarsi sul raggiungimento di un equilibrio ottimale tra i quattro obiettivi organizzativi. Il progetto “Ufficio di collocamento 2000” si propone di realizzare una transizione da un’organizzazione fondata sui dipartimenti ad un’organizzazione di squadra orientata al cliente. L’idea di fondo consiste nel rispondere ai diversi fabbisogni dei clienti in maniera il più possibile completa in un contesto maggiormente accogliente rappresentato da piccole squadre di dipendenti. Un altro elemento della riforma introdotta da “Ufficio di collocamento 2000” è quello della “gestione del BA orientata alla performance”, che si propone di raggiungere una serie di obiettivi: decentramento delle responsabilità; determinazione della propria posizione attraverso il raffronto della performance; gestione orientata ai risultati tramite il ricorso ad obiettivi negoziati; processi di lavoro progettati sulla base dell’orientamento alla clientela; incoraggiamento del coinvolgimento e della maggiore qualificazione dei dipendenti; gli obiettivi di decentramento delle responsabilità, raffronto di performance ed orientamento al cliente verranno perseguiti soprattutto attraverso il ricorso a quattro sondaggi sugli strumenti-clientela. Nel 2002, il Governo ha presentato un programma di riforma a due fasi per promuovere l’ulteriore modernizzazione del Servizio pubblico per l’impiego. La prima fase nella trasformazione del BA in un’“organizzazione di servizi”, ristrutturazione del tripartito comitato direttivo e revoca dell’obbligo all’autorizzazione per i Servizi privati per l’impiego, è 70 stata avviata nell’aprile 2002. La seconda fase è consistita nell’istituzione di una commissione di esperti (Commissione Hartz) sui “servizi moderni del mercato del lavoro”. La suddetta Commissione ha pubblicato il suo rapporto il 16 agosto 2002. Il BA è attualmente sottoposto ad un profondo processo di riorganizzazione. Struttura organizzativa Il BA è diretto da un Consiglio di amministrazione composto di tre membri (Vorstand), da un Comitato direttivo tripartito (Verwaltungsrat) composto dai rappresentanti dei dipendenti, dei datori di lavoro e del Governo in ugual numero (21 membri) che svolgono attività di controllo sul Consiglio di amministrazione. Esistono tre categorie di uffici: 181 uffici di collocamento locali (Arbeitsämter), con circa 660 sedi distaccate (Geschäftsstellen), 10 uffici di collocamento regionali (Landesarbeitsämter) ed una sede principale (Hauptstelle) a Norimberga. Dipendenti Nel 2001, il numero di dipendenti era di circa 90.000. Il BA viene finanziato prevalentemente tramite i contributi dei lavoratori dipendenti (50%) e dei datori di lavoro (50%). Finanze Nel 2001, la spesa relativa alle misure attive del mercato del lavoro è stata pari a 42,9 miliardi di marchi tedeschi (pari a 21,5 miliardi di euro). Gli uffici di collocamento hanno versato 48,2 miliardi di marchi tedeschi (pari a 24,2 miliardi di euro) in indennità sostitutive del salario (Arbeitslosengeld) ai disoccupati nel quadro dell’assicurazione contro la disoccupazione. Ulteriori 25 miliardi di marchi tedeschi (pari a 12,6 miliardi di euro) di indennità di disoccupazione (Arbeitslosenhilfe) sono stati erogati a disoccupati in cerca di un posto di lavoro. L’indennità di disoccupazione costituisce un’indennità sostitutiva del salario basata sui fabbisogni finanziata attraverso i Fondi federali e non attraverso il bilancio del BA. Principali servizi erogati informazioni (non soltanto sui posti di lavoro vacanti/individui in cerca di occupazione, ma anche su sviluppi attuali e previsioni di sviluppo del mercato del lavoro; su programmi di formazione iniziale e di perfezionamento, ecc.); collocamento; orientamento e consulenza; sostegno/assistenza; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o altre tipologie di assistenza; gestione (e sostegno finanziario) dei “progetti pubblici di assistenza sociale”; supervisione durante la ricerca del posto di lavoro e/o durante il processo di assunzione, ecc.); 71 B. OBIETTIVI/PRIORITÀ E TARGET SPECIFICI DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO ED EROGAZIONE DI SERVIZI CORRELATI B.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Attraverso un uso ed una diffusione ampia delle informazioni (sugli individui in cerca di lavoro, sui posti di lavoro vacanti, sulle opportunità di formazione professionale, ecc.). Servizi erogati sono: l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro; offerta di servizi di informazione avanzati sia per gli individui in cerca di lavoro sia per i datori di lavoro; miglioramento delle dinamiche del mercato del lavoro ed incontro domanda/offerta; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; accelerazione delle dinamiche di domanda e offerta. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero mediazione Domanda/Offerta attraverso il Servizio pubblico per l’impiego/ numero totale di posti di lavoro vacanti. Flusso in entrata di posti di lavoro vacanti: 3.718.074; flusso in entrata di posti di lavoro vacanti nel 2003: 2.750.000; numero di individui in cerca di occupazione (totale del bacino di utenti potenziale): circa 5 milioni (Cfr. sopra); durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento) 6,9 settimane. B.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi erogati sono: incrementare le competenze dei lavoratori erogando formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; prevenire l’esclusione dei disoccupati di lunga durata dal mercato del lavoro; consulenza personalizzata ed orientata al cliente; valorizzazione delle competenze e dell’occupabilità dei lavoratori durante tutta la loro vita lavorativa. B.3 Sostenere e guidare le imprese nelle azioni di assunzione e sviluppo delle risorse umane Servizi erogati sono: informazione, consulenza, assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro. B.4 Aprire il mercato del lavoro alle categorie non attive ed incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi erogati sono formazione professionale destinata a favorire l’apertura del mercato del lavoro a categorie non attive ed a migliorare le opportunità di lavoro a loro disposi72 zione; servizi di informazione, formazione e consulenza destinati ad incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa. B.5 Sostenere, guidare e migliorare i processi che portano ad una maggiore mobilità geografica e professionale Servizi erogati: servizi personalizzati (trattamento CV/informazioni sui posti di lavoro vacanti/consulenza, ecc.) destinati ad incoraggiare la mobilità della forza lavoro aumentando le competenze professionali; servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero). B.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle categorie sociali più deboli Servizi erogati sono servizi di informazione, formazione e consulenza professionale per le categorie svantaggiate; sostegno/assistenza personalizzata e/o servizi individualizzati per le donne. B.7 Raggruppamento e promozione di politiche del lavoro congiunte, sia attive sia passive Servizi erogati sono: erogazione e gestione di sussidi ed indennità destinati agli individui in cerca di occupazione con l’obiettivo di promuovere una ricerca attiva del posto di lavoro e di incoraggiare i disoccupati scoraggiati a rientrare nel mercato del lavoro. B.8 Sostegno all’emersione del lavoro nero ed illegale Servizi erogati sono: servizi informativi (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi) a favore delle imprese e dei lavoratori al fine di incoraggiare la loro emersione; servizi informativi e di divulgazione destinati ad favorire e promuovere l’emersione. C. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Il BA è attualmente impegnato nella realizzazione del sistema di “gestione per obiettivi” e di contact management. D. MODELLI DI “COESISTENZA” Attraverso un accordo con i Servizi all’impiego privati, il sistema dei voucher per il collocamento degli individui disoccupati per un periodo superiore ai 3 mesi permette ai disoccupati di scegliere un’agenzia di collocamento privata; in questo il Bundesanstalt für Arbeit versa una commissione all’agenzia che è riuscita a collocare il disoccupato. Vi è, inoltre, anche una forma di collaborazione con le agenzie di lavoro interinale (ivi comprese quelle senza fini di lucro): outsourcing di funzioni di “affitto” nel quadro della nuova PersonalServiceAgenturen (Psa). 73 E. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE Collocamento tramite computer ed internet: Sis e Ais (Cfr. sopra). Il BA ha realizzato il progetto del “mercato del lavoro virtuale” che consente, tra le altre cose, l’incrocio automatico tra individui in cerca di occupazione e posti di lavoro vacanti. Misure della soddisfazione della clientela (ad esempio, indicatori della fidelizzazione). Non sono ancora state sistematizzate su base regolare; tuttavia, ne è stata prevista una implementazione per il futuro. Il BA dispone dei propri istituti per l’amministrazione, di un istituto per la gestione, e di una scuola superiore federale della pubblica amministrazione. F. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI Il BA prende parte al progetto di rete dei Pes dell’Unione europea denominato Eures. Principali tendenze previsionali per il prossimo futuro (tabella riassuntiva) Obiettivi (per il 2003) Indicatori Prevenzione della disoccupazione di lunga durata Cambiamenti nella disoccupazione di lunga durata Integrazione dei Dld nel mercato del lavoro Ingresso dei Dld nel mondo del lavoro Piani di riabilitazione professionale per i disabili Numero medio di partecipanti Migliori prospettive occupazionali per le donne Accesso all’occupazione per le donne che abbiano preso parte a piani di formazione Integrazione dei giovani Flusso in entrata di giovani nella disoccupazione di lunga durata Incremento della quota di mercato Copertura di un numero definito di posti di lavoro vacanti Uso migliore del potenziale occupazionale nazionale Collocamento al lavoro in tutte le regioni nel settore turistico Altro (si prega di specificare) Riforme in fieri ed ulteriori programmi e/o proposte: nell’agosto 2002, il Governo federale ha approvato 15 obiettivi relativi all’attuazione della strategia proposta dalla Commissione Hartz sulla riforma del mercato del lavoro e sulla trasformazione del BA in una moderna agenzia di servizi. Gli obiettivi approvati associano le misure contenute nella strategia della Commissione Hartz alla concezione politica del Governo, come anche agli strumenti esistenti quali la recente legge Lavoro-Aqtiv (attuata nel gennaio 2002). È in corso la preparazione di misure legislative, ed un Comitato di Segretari di Stato è stato incaricato di informare con regolarità il Gabinetto in relazione allo stato di attuazione. Le principali proposte della Commissione Hartz sono: trasformare i 181 uffici regionali del BA in job centre ed istituire agenzie di lavoro interinale, note come PersonalServiceAgentur, (Psa), in prossimità degli uffici di collocamento. Chiunque, trascorsi sei mesi dall’inizio del periodo di disoccupazione sia 74 ancora senza lavoro verrebbe assunto da tali agenzie ed “affittato” a tempo determinato per brevi periodi di tempo; al fine di accelerare il collocamento al lavoro e quindi ridurre la spesa relativa all’erogazione di indennità di disoccupazione, la Commissione raccomanda che i lavoratori informino i propri uffici di collocamento locali all’atto del ricevimento della lettera di conclusione del rapporto di lavoro, quindi senza aspettare di aver perso il posto; destinare il personale del BA allo svolgimento di compiti di maggiore utilità quali l’abbinamento tra individui in cerca di occupazione e posti di lavoro vacanti, piuttosto che impiegarli per attività di calcolo delle percentuali di indennità di disoccupazione ed assistenza. L’obiettivo del Governo consiste nell’attuare la strategia della Commissione a livelli diversi di azione, ad esempio facendo incontrare i disoccupati ed i posti di lavoro vacanti attraverso: l’introduzione di job centre in tutto il paese; semplificando il diritto del lavoro, attraverso il ricorso a gruppi di consulenza e l’introduzione di requisiti di notifica in materia di licenziamento e dimissioni; l’espansione della disponibilità di servizi di assistenza all’infanzia; il capovolgimento dell’onere della prova nei casi relativi alle indennità di disoccupazione, e l’introduzione di sanzioni flessibili; la promozione di formazione e lavoro per i giovani; lo sviluppo di un sistema occupazionale di raccordo con i lavoratori over 50. La creazione di strutture orientate al servizio ed efficienti in seno al BA, attraverso: la semplificazione degli strumenti per la promozione del lavoro ed il rafforzamento della concorrenza; la fusione tra indennità di disoccupazione e le indennità previdenziali; una più efficace organizzazione dei flussi di lavoro e delle attività di controllo in seno al BA. Si suppone che l’attuazione di tali misure risulterà nell’introduzione di ulteriori ed importanti presupposti per lo sfruttamento sistematico delle opportunità di lavoro esistenti, come anche nella riduzione e nella prevenzione della disoccupazione, soprattutto la disoccupazione di lunga durata. All’inizio del 2003 sono state introdotte misure legislative che includeranno modifiche sostanziali alla legislazione vigente in materia di promozione di lavoro (Sgb III), in altri settori del Codice di previdenza sociale e nel diritto tributario. Nel caso di misure di rango subalterno rispetto alle leggi, ovvero i regolamenti, alcune misure di attuazione potrebbero essere attuate prima del termine dell’attuale legislatura. Tali obiettivi hanno contemplato, ad esempio, l’istituzione di 50 Psa in varie città entro la fine del 2002 e la promozione di negoziati tra il BA e gli uffici di assistenza sociale a fini di collaborazione. Sulla base della proposta del Governo, il Consiglio di amministrazione del BA in collaborazione con il Comitato direttivo sta redigendo linee guida per iniziative future in quasi tutti i campi di azione del BA. 75 3.6 Grecia DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 10.373 3.833 70.7 (UE=100) 71,4% 76,6% 10,0% uomini: 6,6% donne: 15,0% 5,1% uomini: 3,0% donne: 8,3% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Oaed, ΟΡΓΑΝΙΣΜΟΣ ΑΠΑΣΧΟΛΗΣΕΟΣ ΕΡΓΑ ΤΙΚΟΥ ∆ΥΝΑΜΙΚΟΥ Office of Employment and Manpower Direttore (od altro/i responsabile/i) Antonios Liatsos Indirizzo Ethnikis Antistasis 8 str. GR-17456 Alimos, Greece Tel. +30.21.09989000 Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) [email protected] Sito internet www.oaed.gr Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Grecia Numero di uffici locali (per regione/provincia) 117 Centri per l’impiego N. dipendenti e di consulenti/esperti esterni Attualmente, lo staff dell’Oaed si compone di 2.600 impiegati amministrativi, cui si aggiungono 1.900 lavoratori a tempo determinato. Inoltre, presso l’Oaed nel 2002 hanno lavorato 700 tirocinanti effettivi e 1.200 occasionali. A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Il Servizio pubblico per l’impiego in Grecia deve la sua nascita al decreto 2961 del 1954 con il nome di “Organizzazione per l’impiego e la sicurezza sociale contro la disoccupazione”, cui ha fatto seguito il decreto 212/1969 che ha istituito l’attuale Oaed. Il medesimo decreto conteneva altresì disposizioni concernenti la struttura organizzativa ed amministrativa dell’Oaed, che hanno successivamente trovato integrazione del regio decreto 405/1971 che ha definito esaustivamente i compiti istituzionali demandati all’Oaed previsti dalla legge. La natura essenzialmente corporativa dello Stato greco e delle relazioni industriali in seno ad esso vigenti (sino alla restaurazione della democrazia avvenuta nel 1974 con la fine della “dittatura dei colonnelli”) ha però fatto sì che l’Oaed, nei suoi primissimi anni di vita, non svolgesse un ruolo effettivamente autonomo, capace di analizzare criticamente l’andamento del mercato del lavoro e di accogliere le istanze di policy del mondo sindacale ed imprenditoriale. Ciononostante, con il passaggio alla democrazia la legge istitutiva del 1971 non è stata ritoccata per il ventennio successivo e la composizio76 ne, l’organizzazione e la mission dell’Oaed non sono state, pertanto, alterate. Nel 2001, la legge 2956 sulla “Ristrutturazione dell’Oaed” ha creato 3 nuovi enti all’interno dell’istituto, allo scopo di aumentare la flessibilità e l’efficienza nell’implementazione delle politiche per l’occupazione: a) l’“Osservatorio per l’occupazione/promozione della ricerca e dell’informatica”, operativa dal maggio 2002, la cui mission concerne il monitoraggio del mercato del lavoro, il trattamento e l’analisi dei relativi dati, la produzione di indicatori ed il supporto informatico dell’Oaed e degli altri 2 enti cui si fa riferimento in questa sede; b) l’“ente di formazione professionale”, operativo dalla medesima data di cui sopra, la cui mission contempla l’implementazione dei programmi di formazione professionale a favore dei disoccupati, imperniati sulla formazione continua e permanente; c) il “Servizio di supporto alle risorse umane”. Detto ente verrà a sua volta gradualmente sostituito da uno specifico Dipartimento per i Centri per la promozione dell’impiego; le prime procedure istituzionali in tal senso sono già iniziate a partire dall’aprile 2003. Il risultato finale sarà che il Dipartimento avrà come mission la creazione di un sistema efficiente di monitoraggio e reperimento dei dati sulla disoccupazione dalla fase di registrazione dei senza lavoro da parte dell’Oaed sino al termine del loro processo di reintegrazione nel mercato del lavoro. Per quanto attiene al suo status, Oaed è un istituto di diritto pubblico, che opera sotto l’egida del Ministero del lavoro e degli affari sociali greco, amministrato da un proprio organo direttivo e da un Consiglio di amministrazione. In particolare, la composizione del consiglio di amministrazione rileva per il fatto di essere basata sul principio della rappresentatività tripartita, secondo un modello sociale e di gestione improntato al dialogo tra il soggetto pubblico e le parti sociali nel ruolo di stakeholders. Conformemente a tale principio, quindi, il consiglio di amministrazione, prevede per legge la partecipazione di: il Presidente (Direttore generale dell’Oaed); 2 vicepresidenti (nominati fra le categorie sottostanti); 5 rappresentanti del Governo; 4 rappresentanti del mondo sindacale (Confederazione generale greca del lavoro), uno dei quali viene di norma nominato Vice Presidente; 2 rappresentanti del sindacato dei lavoratori pubblici e dell’Oaed; 5 rappresentanti del mondo datoriale (Federazione delle industrie greche, Confederazione nazionale del commercio, Confederazione generale greca dell’artigianato), uno dei quali prende viene nominato vice presidente. Il Consiglio di amministrazione è responsabile della definizione e della messa in pratica delle politiche pubbliche per il lavoro e la sicurezza sociale, e per tutte le materie che ricadono sotto la competenza dell’Oaed, compresa l’approvazione delle decisioni riguardanti il Laek (Fondo speciale per l’occupazione e la formazione professionale). Per quanto concerne l’articolazione e la strutturazione in servizi e sul territorio, questi ultimi consistono nell’amministrazione centrale e nei servizi regionali (articolati in direttori regionali, servizi locali, Centri per l’impiego, camere di controllo), che sono situati in maniera capillare su tutto il territorio greco. L’amministrazione centrale consiste nei direttorati 77 generali A e B, che dirigono e coordinano i compiti loro demandati. I direttorati e i servizi che sono soggetti al direttorato generale A hanno essenzialmente il compito di pianificare organizzare ed erogare i servizi di maggiore rilevanza offerti al pubblico, quali le tipologie di benefits (sussidi, ecc.), i programmi per la formazione e l’occupazione. Detti direttorati e Servizi sono: direttorato per la formazione professionale e l’orientamento; direttorato per l’apprendistato e la formazione professionale degli adulti; direttorato per i programmi e gli strumenti di formazione; direttorato per l’occupazione; direttorato per la sicurezza sociale; servizio per i gruppi sociali (destinato a specifici target-groups d’utenza). B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Servizi connessi erogati: intermediazione tra domanda (datori di lavoro) e offerta di lavoro (jobseekers), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione dei sussidio di disoccupazione ed altre forme di protezione sociale, incentivo, e/o progetti di welfare; assistenza ai gruppi sociali “svantaggiati”. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro I principali servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Per quanto concerne la formazione professionale, le principali attività organizzate dall’Oaed possono essere elencate e descritte come segue: il “training iniziale” che include, quali forme di riqualificazione professionale, l’apprendistato (mediante appositi Centri di formazione professionale e tecnica ed i- 78 stituti di formazione professionale) e la “formazione professionale continua”, che consiste in “Programmi per la formazione dei disoccupati” e Programmi In-Work dedicati ai lavoratori dipendenti, secondo il Sistema nazionale di certificazione (finalizzato ad incrementare la produttività dei lavoratori e, in ultima analisi, la competitività delle imprese); uno specifico programma-pilota per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori autonomi programmi volti a favorire la transizione dei disoccupati dalla formazione all’occupazione; programmi specificamente indirizzati a soggetti a rischio di esclusione sociale o che si trovano in questo stato; programmi integrati innovativi e progetti-pilota nel quadro delle iniziative comunitarie in materia di azioni a beneficio dei disoccupati iscritti nelle liste di disoccupazione e dei giovani che hanno abbandonato il sistema educativo; istituzione e gestione del Laek (vedi sopra). C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale degli uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego offre consulenza personalizzata in relazione a problemi specifici. 79 C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati all’utenza. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/personale qualificato che soddisfi in generale i criteri del datore di lavoro; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Management per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con la clientela, che sarà ampliata soprattutto con riferimento alle relazioni con i datori di lavoro; misura della soddisfazione della clientela (ad esempio, indicatori della fidelizzazione), attraverso indagini periodiche. E. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE In cooperazione con l’“Osservatorio per l’occupazione/promozione della ricerca e dell’informatica” (cfr. Sezione A), l’Oaed ha iniziato a sviluppare un sistema informatico per la registrazione ed il trattamento dei dati finalizzati al “sostegno personalizzato” per specifiche tipologie d’utenza. Detto sistema, partendo dal raccolta dei dati relativi alle persone in cerca di ricollocazione sul mercato del lavoro, è stato sviluppato parallelamente all’implementazione del sistema informatico centrale di raccolta delle vacancies finalizzato all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. L’ulteriore perfezionamento dei due sistemi informatici sopra accennati dovrebbe auspicabilmente portare, entro la fine del 2004, alla creazione di un sistema informatico unico, il Mis (Management Information 80 System), che sarà in grado di gestire l’intero set di informazioni relative ai 3 principali ambiti operativi di Oaed (occupazione, sicurezza sociale e formazione professionale). 81 3.7 Spagna DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 40.292 16.155 86.1 (UE=100) 58,4% 66,0% 11,3% uomini: 8,0% 3,9% uomini: 2,3% donne: 16,4% donne: 6,3% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Instituto Nacionàl de Empleo (Inem) Indirizzo C/Condesa de Venadito n. 9, 28027, Madrid Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) e-mail: [email protected] Sito internet www.inem.es Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Regno di Spagna N. di uffici locali (per regione/provincia) A tutto il 2001, l’Inem contava 765 uffici di collocamento ubicati su tutto il territorio nazionale, con un organico di 8.973 dipendenti. N. dipendenti e di consulenti/esperti esterni Non disponibile. A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Regolamentazione delle agenzie di lavoro interinale; fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento. Nel 1993 ha luogo la definitiva fine del monopolio del collocamento con l’autorizzazione ad operare delle agenzie di collocamento private e delle agenzie di lavoro interinale; promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi degli Spi (privatizzazione, affidamento all’esterno, sistema basato su voucher); decentramento. Nel 1991 avviene il processo effettivo di trasferimento della formazione professionale e del collocamento alle regioni, ponendo le premesse per il successo processo di integrazione dei servizi e delle strutture. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale (la cui gestione è demandata alle regioni); gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/”progetti pubblici di aiuto sociale”; assistenza ai gruppi di destinatari svantaggiati; 82 informazioni e consulenza professionale; controllo e gestione delle spese e aiuti per la promozione dell’occupazione. organizzazione gratuita del Servizio nazionale per l’impiego a livello nazionale. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI TARGET/DELLE STRATEGIE SPECIFICI DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative basi dei dati; attuazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione; analisi del mercato del lavoro. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro registrate per anno: 16.908.432; numero di offerte di lavoro registrate per anno (2002): 2.632.744; durata media del matching (n. di giorni dal primo contatto al reclutamento): la durata è molto variabile in funzione di parametri-chiave quale il target-group, l’età, per cui non è possibile estrapolare un dato di riferimento; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi (2002): 4.540. Si precisa che, a partire dal 1995, i datori di lavoro non sono tenuti a comunicare le loro offerte di lavoro al Pes. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione avanzati; servizi di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata (si precisa che, a seguito del il completamento del processo di trasferimento della gestione delle politiche attive dall’amministrazione centrale alle regione, la formazione professionale è competenza delle regioni); promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc); servizi su misura e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 24.350; numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato della consulenza personalizzata: non si dispone di un numero, anche approssimativo, di individui, bensì del 83 numero di azioni di consulenza intraprese da Inem: 240.220 azioni. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sugli aiuti e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni su misura; erogazione di sovvenzioni nel quadro del regime del Sistema di previdenza sociale per consentire di restare nell’azienda; compatibilità tra lavoro a tempo parziale e percepimento della pensione di vecchiaia; incentivi a favore di chi resta al lavoro oltre l’età pensionabile. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di lavoratori over 50 che hanno beneficiato di consulenza personalizzata: gli unici dati disponibili concernono persone di età superiore a 25 anni. Anche in questo caso, non si dispone di un numero, anche approssimativo, di individui, bensì del numero di azioni di consulenza intraprese da Inem nel 2002, pari a un totale di 748.135. C.4 Promuovere e aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/ assistenza/supporto personalizzati e orientati alla clientela; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale nel 2002: 105.172; numero di donne che hanno ricevuto consulenza personalizzata nel 2002: non si dispone di un numero, anche approssimativo, di individui, bensì del numero di azioni di consulenza intraprese da Inem: 678.027. C.5 Promuovere e aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati e orientati alla clientela. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale nel 2002: 724. 84 C.6 Promuovere e aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati e orientati alla clientela; C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali e amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali e amministrativi, (incentivi finanziari per stimolare l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfi i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai bisogni suindicati; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero e illegale. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire aiuto ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero). D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Management per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misure della soddisfazione della clientela. 85 3.8 Francia DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione (15-64 anni) Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 58.017 23.859 105.0 (UE=100) 63,0% 69,1% 8,7% forza lavoro uomini: 7,8% 2,7% uomini: 2,3% donne: 9,9% donne: 3,3% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Agenzia Nazionale per l’Occupazione (Agence nationale pour l’emploi – Anpe) Direttore (od altro/i responsabile/i) Michel Bernard Indirizzo Le Galilèe, 4 Rue Galilèe, 93198 Noisy le Grand, Cedex, France Sito internet www.anpe.fr Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Francia (Aquitaine, Bourgogne, Corse, Haute-Normandie, Ile de la Réunion, Languedoc - Roussillon, Lorraine, Nord Pas-de-Calais, Picardie, Provence, Alpes Côte d’Azur), possedimenti d’oltremare. A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI In Francia, la storia delle istituzioni responsabili per le questioni del mercato del lavoro e della disoccupazione è significativamente diversa dalla storia delle altre istituzioni di tutela sociale ed anche dalla situazione esistente in altri paesi. L’Anpe è stata istituita soltanto nel 1967, mentre il fondo di assicurazione contro la disoccupazione (gestito dalle parti sociali) esiste dal 1958. La politica pubblica di programmazione in materia di disoccupazione e mercato del lavoro è quindi risultata frammentata fin dal suo inizio. Il periodo che va dalla fine degli anni Settanta al 1997 è stato caratterizzato, eccetto che per una breve interruzione (1986-88), da un continuo aumento della disoccupazione (un milione di disoccupati nel 1976; due milioni nel 1983 e tre milioni all’inizio del 1993). La situazione è cambiata in modo significativo soltanto dopo il recente boom del mercato del lavoro (1997-2001). Ciò spiega perché i dati sulla disoccupazione – che, tra l’altro, sono stati calcolati dall’Insee (Institute National de Statistique) nonché dall’ufficio di statistica e valutazione dell’Anpe, hanno avuto una notevole importanza per la successiva “comunicazione” politica da parte dei governi, particolarmente sensibili ai risvolti sociali della disoccupazione. Nello stesso periodo, diversamente dalle politiche in atto in altri paesi, il governo francese ha tentato inizialmente di introdurre politiche innovative, quali le “politiche di inserimento” (insertion) (Barbier e Théret, 2001) ma senza intraprendere mai decisamente la via del workfare di impronta britannica. Piuttosto, si è dato vita ad un nuovo 86 settore di tutela sociale puntando sul concetto di “datore di lavoro come ultima istanza”. Infatti, dal 1972 al 1996, il numero delle persone considerate dalle statistiche ufficiali francesi “beneficiari dei programmi per l’occupazione” è aumentata da 95.000 unità a circa tre milioni, mentre la popolazione attiva passava da 22 a 25,6 milioni. Una adeguata presentazione politica dei programmi che si susseguirono – realizzati da governi di sponde politiche opposte – è stata sempre considerata cruciale dal mondo politico e dai policymakers. L’Anpe era, e resta, il principale ente amministrativo e la principale organizzazione responsabile dell’attuazione dei programmi. La modernizzazione del settore pubblico francese ha assunto alcuni caratteri peculiari, tra cui il progetto di introdurre una maggiore responsabilità, una maggiore efficacia ed efficienza ed una maggiore trasparenza e apertura nell’erogazione dei servizi e nelle relazioni con il pubblico (Direttive del Governo Rocard, 1989, 1990). Un tale progetto avrebbe trovato un interessante campo di applicazione nella politica di programmazione in materia di mercato del lavoro e disoccupazione, dove i dipartimenti amministrativi e le autorità politiche competenti sono numerose e frammentate. Nel dicembre 1986, il governo ha emanato un decreto per riorganizzare la divisione dei compiti tra le amministrazioni operanti sul mercato del lavoro. Nella metà degli anni 90, lo status del personale dell’Anpe è stato, quindi, modificato per legge. Tuttavia, durante tutto questo periodo, l’Anpe è rimasta sotto la stretta supervisione dei Ministri del Lavoro e ha continuato ad operare come strumento molto flessibile nelle mani del governo francese. Una tale flessibilità e reattività è stata una risorsa fondamentale per i Ministri che potevano rispondere rapidamente ai cambiamenti intervenuti sul mercato del lavoro e presentare le loro iniziative al pubblico nel modo appropriato, soprattutto utilizzando le informazioni derivanti dai dati e dalle statistiche amministrative dell’Anpe. All’inizio degli anni 90, i partiti politici di entrambi gli schieramenti hanno portato avanti per un breve periodo alcuni progetti di “regionalizzazione”: uno fu proposto in un rapporto affidato dal Partito Socialista ad una rinomata società di consulenza; un altro progetto più radicale fu discusso alla fine del 1992 in seno all’ala destra dell’Rpr (il partito del Presidente Chirac). A differenza dei progetti di “regionalizzazione” introdotti successivamente in un paese come la Danimarca, tutti i progetti francesi non hanno conseguito il successo sperato. Negli ultimi anni, con il buon andamento del mercato del lavoro, sono state introdotte riforme interessanti tese a potenziare le nuove procedure di lavoro, sottolineando l’aspetto qualitativo nell’erogazione dei servizi, rendendo i servizi più adeguati ai contesti locali ed aumentando l’autonomia ed i margini di manovra delle agenzie locali dell’Anpe e del loro personale. Tuttavia, l’impatto preciso di queste riforme è poco conosciuto. Di conseguenza, solo recentemente, la notevole quota di finanziamento pubblico usata dall’Anpe per affidare all’esterno un numero crescente di servizi “sul mercato”, ha suscitato ufficialmente l’interesse degli enti del governo centrale competenti per la valutazione. Nonostante un tiepido sostegno dai Ministeri economici, e grazie ad un uso molto abile delle risorse reso possibile dalla “finestra di opportunità” della Seo, dal 1998 al 2000 l’Anpe ha avuto la possibilità di aumentare notevolmente il suo personale (da 15.000 unità nel 1993 a circa 18.000 unità nel 2002). Alla fine degli anni Novanta, ovvero 87 nel periodo di boom del mercato del lavoro, il ministro del lavoro socialista Martine Aubry ha dato nuovo impulso alle procedure di contrattazione con l’Anpe. Attualmente, è in forza il terzo contratto dell’Anpe con il Ministero del lavoro francese (1999-2003). B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO I compiti istituzionali assegnati per contratto all’Anpe sono i seguenti: aumentare l’efficienza e la trasparenza del mercato del lavoro, agendo dal lato della domanda di lavoro (dal lato sia preventivo sia curativo), e sull’intermediazione tra domanda e offerta; incoraggiare lo sviluppo della professionalità dei lavoratori in coerenza con gli obiettivi di Lisbona e di Barcellona, e di concerto con le associazioni datoriali e sindacali, per assicurare un’efficace transizione verso il mercato delle categorie più deboli ed escluse dal mercato del lavoro e/o provenienti da settori in crisi o in via di ristrutturazione, perseguendo la coesione sociale; porre in atto strategie volte a venire incontro alle esigenze delle imprese mediante servizi personalizzati e diversificati, anche perseguendo una strategia di maggiore contatto con il territorio a livello locale mediante il potenziamento delle agenzie esistenti (anche sotto forma di innovazione tecnologica ed informatica). Appare interessante sottolineare l’importante riforma introdotta nei programmi per il mercato del lavoro e la disoccupazione avviata tra la fine degli anni 90 e l’inizio del decennio attuale. Si tratta precisamente dell’introduzione di un piano d’azione individuale (Pare, Plan d’aide au retour à l’emploi), pienamente operativo dal 2001. Il programma prevedeva anche l’introduzione di diversi processi di contrattazione tra i principali attori del settore (incluso il fondo di assicurazione contro la disoccupazione). Tuttavia, contrariamente a quanto previsto dagli accordi tra le parti sociali, finora non sono stati pubblicati studi di valutazione. Nel complesso, l’introduzione della contrattazione nello Spi, attraverso i Contrats de Progrès non sembra aver modificato significativamente le principali caratteristiche istituzionali del sistema francese. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; in quest’ambito, i Pes sono articolati sul territorio mediante gli uffici locali per l’accoglienza e l’orientamento (Paio), che sono stati istituiti con l’ordinanza n. 82-273 del 26 marzo 1982, modificata nel luglio 2001 con la creazione da parte dell’Anpe dei Programmi di azione personalizzati (Pap), implementati con il successivo Piano di assistenza “Ritorno 88 al lavoro” (Pare). Il loro compito è essenzialmente quello di fornire servizi personalizzati di orientamento, affiancamento ed accompagnamento per giovani disoccupati, indirizzando questi ultimi nella scelta di tirocini o di corsi di formazione professionale, o nella guida verso un lavoro regolare o sussidiato, nonché di fornire consulenza personalizzata per i problemi legati ad alloggio, tutela sanitaria ed altri temi sociali e di interesse dei lavoratori. I Paio sono costituiti in forma di associazioni e riuniscono insieme rappresentanti delle pubbliche amministrazioni (funzionari e dirigenti), attori economici e associazioni territoriali di una certa rilevanza. Inoltre, si avvalgono della collaborazione e della partecipazione attiva dell’Anpe e lavorano in coordinamento con i Ministeri dell’istruzione e dello sport. Per i programmi e a servizi previsti dai Paio sono eleggibili i giovani di età tra i 16 e i 25 anni con problemi di integrazione nel mercato del lavoro e che necessitano di riqualificazione professionale. Da segnalare, inoltre, l’istituzione dell’Associazione per l’occupazione del management; si tratta di una partnership tra datori di lavoro e lavoratori creata nel 1966, che mantiene un ruolo consultivo, fornendo assistenza alla selezione ed al reclutamento, orientamento alla carriera (valutazione delle competenze, programmi di formazione, assistenza alla ricerca del lavoro), osservatorio sull’occupazione manageriale. Sostegno personalizzato (per una durata media di 3 mesi); sessioni di gruppo dedicate alla ricerca del lavoro; “Club delle persone in cerca di lavoro”; corsi di orientamento intensivo (da 50 a 200 ore), “dal diploma all’impiego” (che comprendono una parte teorica fino ad un massimo di 10 giorni, seguito da un periodo da 3 a 6 settimane di stage vero e proprio presso un’impresa). I suddetti strumenti messi in atto dai Paio mirano essenzialmente a valutare le capacità professionali e le competenze delle persone in cerca di lavoro, al fine di aiutarli a presentarsi e rispondere adeguatamente a candidature particolarmente interessanti, in modo da permettere un pieno incontro fra domanda (competenze richieste) ed offerta (tipo di lavoro cercato), nonché a sviluppare e redigere un career plan personale. L’Associazione per la formazione professionale degli adulti (Afpa – Association pour la formation professionnelle des adultes) eroga i seguenti servizi alle persone in cerca di lavoro prima, durante e dopo il corso di formazione professionale: diagnosi dei fabbisogni: il servizio consiste nel formalizzare i fabbisogni della singola persona che abbia fatto richiesta di un corso di formazione professionale e nel consolidare la sua posizione in termini di dotazione formativa; assistenza all’orientamento e sviluppo del piano di formazione: viene formalizzato un piano di formazione d’intesa con il disoccupato, e redatto un piano d’azione finalizzato alla formazione professionale all’interno e all’esterno dell’Afpa; accompagnamento e sostegno delle persone che svolgono i corsi di formazione: si tratta di sostenere le persone in sede di attuazione del piano di formazione e di assicurare per quanto possibile un esito favorevole al medesimo; sostegno orientato all’occupazione e durante l’occupazione: in pratica, accompagnare attivamente la ricerca attiva del lavoro, onde promuovere l’accesso all’occu89 pazione mediante sostegno fino ad un massimo di 6 mesi dopo la fine del periodo di formazione. Uno strumento fondamentale fornito dai Paio è il programma “Trace” (Trajets d’accès à l’emploi) che offre un corso integrato e completo di “reintegrazione” nel mercato del lavoro come parte di un percorso di sostegno personalizzato in fieri che può durare sino a 18 mesi, e che contempla valutazioni delle competenze, orientamento, supporto, collocamento ed una concreta opportunità lavorativa per stage o per un’occupazione vera e propria, nonché corsi di formazione professionale. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati; si segnala, quale strumento di attuazione dell’obiettivo in oggetto e dei relativi servizi, il programma Irill (acronimo in lingua francese per “integrazione, reintegrazione e lotta alla bassa istruzione”), che combina un set di azioni di formazione e riqualificazione destinate a 3 gruppi caratterizzati da particolari difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro e con problemi di integrazione sociale. Il programma è interamente attuato a livello statale e non esiste alcuna forma di decentramento. Altro strumento fondamentale è costituito dai Sae (Stages d’accès à l’entreprise) che forniscono formazione personalizzata in vista dell’accettazione a breve di un impiego previamente già concordata. L’organizzazione e la gestione dei relativi corsi sono interamente demandati all’Anpe; si noti che essi possono in alcuni casi essere adoperati da un lavoratore occupato che voglia modificare la sua. Uno strumento di concreto sostegno finanziario è costituito dal Pare (Piano di sostegno per il ritorno all’impiego), che può essere erogato a determinate attività di formazione professionale, mediante assegnazione diretta o gara, in funzione delle opportunità che queste si ritiene possano aprire nel mercato del lavoro. Il datore di lavoro si impegna a concludere un contratto di lavoro (per una durata non inferiore ai 6 mesi), con il disoccupato che sta fruendo di formazione ma che si ritiene abbia raggiunto un livello formativo soddisfacente. Il sostegno finanziario correlato copre il costo del corso e le spese amministrative, nonché viaggio e alloggio, sino ad una quota massima mensile. Il contratto di iniziativa per l’occupazione (Cie) è il principale incentivo all’assunzione di disoccupati di lunga durata. Tale tipo di contratto offerto può avere durata fissa o variabile, ma pur sempre a tempo determinato (fino a un massimo di 24 mesi). Il sostegno pubblico include: un’esenzione dai contributi sociali pagati dai datori di lavoro fino a 24 mesi (fino al pensionamento dei disoccupati di lunga durata che avevano più di 50 anno al momento dell’assunzione); un sussidio mensile, il cui ammontare varia in funzione della situazione dei beneficiari (disoccupati di lunga durata, percettori di sussidi sociali, giovani socialmente disagiati). Nel90 lo stesso contesto, il Cie prevede la possibilità di organizzare corsi di formazione, fino a un massimo di 400 ore. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. In quest’ambito, lo Stato ha trasferito interamente la sua competenza al settore privato aprendo alla liberalizzazione dei servizi finalizzati all’integrazione dei lavoratori disabili. L’ente cui è attualmente demandato detto servizio è l’Agefiph (Associazione per l’integrazione professionale dei disabili), che, pertanto, eroga sussidi all’occupazione, formazione specializzati, supporto al collocamento, orientamento e accompagnamento personalizzato. Inoltre, eroga la Grth (Garantie de Ressources) ai disabili occupati in un normale ambito lavorativo. Un tale schema mira ad assicurare un minimo reddito calcolato in relazione al salario minimo. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. Uno strumento fondamentale in questo campo è l’indennità di sostituzione o “pensionamento anticipato in cambio di occupazione”, istituita nell’ottobre 1995 dal sistema nazionale di sicurezza sociale. Essa viene erogata sino all’effettivo pensionamento (60 anni), in altre parole per un massimo di 2 anni, benché sia possibile per persone che abbiano lavorato 43 91 anni. L’indennità è pari al 65% del salario lordo, fino ad un tetto massimo pari a 4 volte il livello dell’indennità sociale; e non può altresì essere inferiore al minimo dell’indennità di licenziamento percepita dal Fondo nazionale per l’occupazione. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero). D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Management per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misure della soddisfazione della clientela. E. MODELLI DI “COESISTENZA” In base al Code du travail, l’attività di intermediazione dei soggetti privati sul mercato del lavoro è proibita, tranne che per speciali categorie professionali, per le agenzie non-profit e per gli headhunters. Le agenzie di lavoro temporaneo sono invece state autorizzate ad operare fin dal 1972, anche se va specificato che la disciplina della materia è stata sottoposta nel corso degli anni a notevoli cambiamenti. Sebbene la normativa in materia di forme di impiego non-standard fosse fortemente rigida, vi furono aperture alle agenzie di lavoro temporaneo negli anni 80. Prima del decennio appena trascorso, l’attività di dette agenzie era ammessa in tutti i settori di impiego, non vi erano limitazioni al numero massimo di rinnovi dei contratti di fornitura e la loro durata massima consentita era piuttosto alta nel panorama internazionale (24 mesi). La riforma del 1990 ha limitato i casi di ammissibilità del lavoro temporaneo (solo in caso di ragioni obiettive), ha previsto solo la proroga dei contratti di fornitura ed ha limitato la loro durata massima a 18 mesi. Pur non essendo previsto un vero e proprio sistema autorizzatorio, vi è un obbligo di informare le autorità e di garanzia finanziaria. È fatto divieto di utilizzare il lavoro temporaneo presso 92 aziende in sciopero (ovvero appartenenti a settori che esercitano attività particolarmente pericolose), mentre non sono ammesse agenzie polifunzionali (ad es. agenzie di lavoro temporaneo che svolgono anche attività di mediazione). 93 3.9 Irlanda DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione (15-64 anni) Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 3.909 1.730 125.4 (UE=100) 65,3% 68,4% 4,4% uomini: 4,6% donne: 4,0% 1,3% uomini: 1,7% donne: 0,7% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Foras Áiseanna Saothair (Fás) Direttore (od altro/i responsabile/i) Rody Molloy (Direttore Generale) e-mail, telefono, fax, indirizzo 27 - 33 Upper Baggot Street, Dublin 4, Ireland [email protected] - Tel. 0035 3 1 60 70 500 Sito internet www.fas.ie Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Repubblica d’Irlanda N. di uffici locali (per regione/provincia) 20 Centri di formazione; 54 uffici del Servizio per l’impiego Numeri di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 2.575 dipendenti A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Le principali iniziative legislative/regolamentari sinora adottate in materia di regolazione dei Servizi pubblici all’impiego possono essere indicate come segue: regolazione delle agenzie per il lavoro temporaneo; fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento; Fás è l’unica agenzia di collocamento pubblica; promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego (privatizzazione, appalti, sistema di voucher); integrazione dei servizi; integrazione delle strutture. Non è stata, invece, realizzata alcuna forma di decentramento. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/“progetti pubblici di assistenza sociale”; assistenza ai gruppi target svantaggiati. 94 C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, compresi: annunci nei front-office, negli sportelli informativi con totem touch-screen, Internet, servizio di informazione per i datori di lavoro e gli individui in cerca di occupazione attraverso la disponibilità di un numero verde, servizio di invio sms ai telefoni cellulari degli individui in cerca di occupazione; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 112.000; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 103.000; durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento): generalmente, l’incontro cliente/posto di lavoro viene realizzato entro pochi giorni dalla registrazione del posto vacante. I dati sulla durata del periodo tra il contatto e l’assunzione non sono disponibili; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: vi sono 16 dipendenti stabilmente responsabili della registrazione di tutti i posti vacanti a livello nazionale tramite un call-centre appositamente dedicato. Inoltre, 355 funzionari del Servizio per l’impiego Fás a livello nazionale sono responsabili per l’incontro domanda/offerta nel quadro delle loro attività quotidiane (con il supporto di altri 50 impiegati). Si precisa che i datori di lavoro non sono tenuti a comunicare le loro offerte di lavoro al Servizio pubblico per l’impiego, eccetto nel caso in cui s’inoltri domanda per un permesso di lavoro destinato ad un cittadino non appartenente all’Aee. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 38.539, (periodo 2004-2006: 114.000); numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”: 95 33.726; numero di disoccupati di lunga durata che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 946; numero di posti di lavoro attesi per il periodo 2004-2006: 65.000; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: di norma, il personale non è specializzato in relazione ad una specifica area. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: il personale non è specializzato in relazione ad una specifica area. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 59.495; numero di donne che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 37.294; numero di donne che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 3.430; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: il progetto specifico denominato Gateway for Women prevede 4 dipendenti altamente qualificati, oltre a personale generico. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie: offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 96 1.013 (coinvolti in diverse tipologie di formazione); numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 4.500; numero di disabili che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”; numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 1.100; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: si tratta di una mansione assegnata all’ufficio per le politiche in materia di disabilità e sviluppo, che annovera 6 dipendenti, oltre a personale generico. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale. Indicatori di rendimento (anno 2002, salvo laddove diversamente indicato) Numero di imprese registrate: 2.133 (anno 2000); numero di utilizzatori potenziali: 10.316 (previsione 2004-2006: 26.000); numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: per la gamma dei servizi per le imprese, Fás annovera circa 200 dipendenti. Si prevede che l’entità dell’organico non varierà in misura rilevante nei prossimi anni. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; 97 sistema di gestione della qualità totale; misura della soddisfazione della clientela. 98 3.10 Lussemburgo DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione (15-64 anni) Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 436 188 188.8 (UE=100) 63,7% 65,5% 2,8% uomini: 2,1% 0,8% uomini: 0,6% donne: 3,9% donne: 1,0% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Adem (Administration de l’Emploi) Direttore (od altro/i responsabile/i) Mariette Scholtus Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Tel. Sede centrale: 478-5300 Agenzia Esch-sur-Alzette: 54 10 54 - 1 Agenzia Diekirch: 80 29 29-1 Agenzia Wiltz: 95 83 84 Sito internet www.etat.lu/Adem Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Granducato di Lussemburgo N. di uffici locali (per regione/provincia) La sede centrale è ubicata a Lussemburgo. Non esiste una vera e propria ripartizione territoriale degli uffici (Centri per l’impiego) su base regionale; tuttavia, esistono altre 3 agenzie dislocate precisamente a Esch-sur-Alzette, Diekirch e Wiltz. A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI L’istituzione e le attribuzioni dell’Adem sono state previste dalla legge del 21 febbraio 1976 sull’“Organizzazione e funzionamento dell’amministrazione del lavoro” (denominata in seguito Adem) e che ha contemporaneamente dato vita alla “Commissione nazionale per l’impiego”. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO L’Adem è un istituto di diritto pubblico la cui organizzazione è disciplinata dalla legge, e che ricade sotto la gestione del Ministero del lavoro, agendo come un’autorità di gestione delle politiche per l’impiego a livello nazionale. Il suo compito precipuo è di promuovere l’uso ottimale della forza lavoro in coordinamento con la politica economica e sociale; in tale contesto, le sue funzioni previste ope legis possono essere così sintetizzate: monitoraggio della situazione generale e degli sviluppi salienti del mercato del lavoro; interventi sugli squilibri tra domanda e offerta di lavoro; organizzazione ed erogazione del servizio di formazione professionale destinata ai lavoratori più giovani e degli adulti, nell’ottica di una piena integrazione e/o reintegrazione di questi ultimi nel mercato del lavoro e nella vita professionale; 99 organizzazione del reclutamento, del collocamento dei lavoratori stranieri e verifica della sussistenza del diritto al lavoro e all’assistenza sociale di questi ultimi secondo la legge vigente; applicazione concreta delle leggi e dei provvedimenti di politica del lavoro volti a prevenire e a ridurre la disoccupazione e verifica degli stessi, anche in relazione all’erogazione e all’assegnazione dei sussidi di disoccupazione; interventi nel campo della riqualificazione e del reinserimento lavorativo della forza lavoro secondo le leggi vigenti in materia; erogazione di servizi di formazione professionale e riqualificazione per i disabili; erogazione di servizi di counselling, formazione, collocamento, riqualificazione dei soggetti dalla ridotta capacità lavorativa; instaurazione e gestione di rapporti stabili e continuativi con i Pes di altri paesi e con le organizzazioni internazionali attinenti a queste tematiche. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati censiti da Adem: 6.773; numero di disoccupati registrati presso i database Adem per la ricerca attiva di un lavoro: 1.320; numero di vacancies gestite da Adem: 1.136. Si segnala che, conformemente alla cattiva congiuntura economica e la recrudescenza del tasso di disoccupazione, rispetto al dato del 2001 si è registrato un aumento del numero complessivo disoccupati dal Servizio pubblico per l’impiego pari al 27,2%, il che rappresenta un tasso annuale di crescita record. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” con- 100 formemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. L’Adem ha istituito e perfezionato, nel corso del tempo, con riferimento a specifiche tipologie di senza lavoro bisognosi di reinserimento nella vita professionale, diverse forme contrattuali volte ad agevolare detto inserimento lavorativo. Per quanto concerne i disoccupati di lunga durata, si possono citare i seguenti istituti: contratto di lavoro temporaneo (Cat): è previsto sia per il settore privato che per quello pubblico; destinato specificamente ai disoccupati di età inferiore ai 30 anni, prevede una fase di addestramento accompagnato e retribuito al lavoro all’interno dell’impresa, una sorta di ponte dall’istruzione e dalla preparazione teorica alla vita lavorativa vera e propria; stage aziendale (Sie): destinato al medesimo target di cui sopra, prevede un periodo di addestramento accompagnato e retribuito all’interno di imprese e aziende e sotto la specifica supervisione di un datore di lavoro; stage di riabilitazione professionale (Srp): per senza lavoro di età superiore ai 30 anni, per i quali si prevede l’erogazione retribuita di formazione professionale, sia teorica sia pratica, sotto forma di collocamento presso un’impresa e sotto la supervisione del datore di lavoro; Forma: trattasi di un pacchetto di misure avanzate di formazione professionale attuate al fine di permettere una migliore integrazione dei disoccupati nel mercato del lavoro; PA (team di assistenti alla formazione): questa sigla designa una squadra di consulenti aventi il compito di assistere e supportare il disoccupato in sede di redazione del percorso di formazione e curriculare post-scolastico. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di lavoratori che hanno beneficiato del Cat (Contratto di lavoro temporaneo ausiliario) nel settore privato: 288 (trattasi di una media annua: non si dispone del dato relativo al totale dell’intero anno); numero di beneficiari del Cat nel settore pubblico: 819 (idem); numero di beneficiari del Sie: 127 (idem); numero di beneficiari del Srp: 118 (idem); numero di beneficiari del Forma: 486 (idem); numero di beneficiari della consulenza del PA: 109. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. 101 C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale degli uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego offre consulenza personalizzata in relazione a problemi specifici. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; come regola generale, possono usufruire di tutte queste misure i soggetti che percepiscono un sussidio di disoccupazione o sono almeno iscritti presso il Servizio pubblico per l’impiego come persone in cerca di lavoro. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/personale qualificato che soddisfi in generale i criteri del datore di lavoro, benché limitata; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale (di competenza di altri enti). 102 C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero)e servizi personalizzati. 103 3.11 Paesi Bassi DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione (15-64 anni) Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 15.964 10.871 111.5 (UE=100) 74,4% 76,5% 2,7% uomini: 2,5% 0,7% uomini: 0,6% donne: 3,0% donne: 0,8% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Cwi (Centro per il lavoro ed il reddito) Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Naritaweg 1, Postbus 58191 1040 HD Amsterdam, Nederland Sito internet www.cwinet.nl www.werk.nl Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Paesi Bassi N. di uffici locali (per regione/provincia) Esiste almeno 1 ufficio locale in ogni distretto amministrativo A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Le caratteristiche fondamentali delle principali iniziative legislative/regolamentari in materia di politiche attive del lavoro, adottate nei settori indicati (ed il relativo anno) possono essere indicate come esplicato nelle fasi descritte come segue. La trasposizione dell’approccio contrattuale francese nella legge sull’assistenza sociale (1995) La legge sull’Assistenza sociale (Abw) è stata modificata nella metà degli anni 90. Nel regime di previdenza sociale, il sistema ha la funzione di rete di sicurezza, o di ultima istanza, nel senso che diviene operativo quando un olandese, o uno straniero equiparato, è minacciato dalla povertà. La modifica intervenuta ha trasformato la legge del 1965 da legge prevalentemente assistenziale, che incoraggiava quindi l’inattività, a legge contenente una prima serie di disposizioni in materia di lavoro che incentivano tutti i beneficiari dell’assistenza sociale a migliorare il loro rendimento lavorativo. Quindi, le “parti interessate” non sono soltanto i beneficiari delle prestazioni insufficientemente attivi, ma anche gli enti con i quali tali beneficiari entrano in contatto nella ricerca di un lavoro o per ricevere prestazioni e che forniscono una motivazione e un incoraggiamento insufficiente. Si tratta dei Servizi sociali comunali (in passato la Giunta comunale) e l’Ufficio regionale del lavoro (di seguito Ssc e Url). Nel corso della revisione della legge, alcuni membri della Commissione parlamentare permanente sulle questioni sociali e l’occupazione (di seguito Cpp-Qso) (appartenenti tutti al Partito del lavoro, il socialdemocratico PvdA) hanno presentato alcune proposte per l’adozione di un modello diverso 104 di cooperazione tra comuni, gli Url e gli organismi di ricerca e orientamento professionale. Il modello è basato su quello che viene definito “approccio contrattuale”. Si tratta, in altri termini, di una maggiore responsabilità individuale per gli accordi che sono maggiormente orientati al caso. Per il concetto di contratto con la clientela, i membri della Commissione si ispiravano al Revenu Minimum d’Intention (Rmi) francese che aveva attirato la loro attenzione in un manuale sulla previdenza sociale relativo all’UE. Secondo questo modello, l’assistenza sociale è sempre concessa unicamente per un periodo limitato, ad esempio per sei mesi. Questo periodo è utilizzato per ottenere la consulenza dell’Ufficio regionale del lavoro in merito al possibile reinserimento lavorativo del cliente. Successivamente, tenuto conto di questa consulenza e dopo aver consultato il richiedente, viene stipulato un contratto che stabilisce i diritti e gli obblighi delle due parti. Privatizzazione e contrattazione: Wulbz e Suwi (1996-2002) Nel 1996, anno successivo all’entrata in vigore della nuova legge sull’Assistenza sociale, le prestazioni di malattia per i lavoratori furono privatizzate. La legge sulla continuazione della corresponsione del salario in caso di malattia (Wulbz) ha sostituito a questa tutela un obbligo del datore di lavoro di continuare a corrispondere il salario perduto a causa della malattia, per la stessa durata e nella stessa percentuale stabilite in precedenza dalla legge sulle prestazioni di malattia. In altri termini, in seguito all’adozione della Wulbz, la copertura assicurativa è scaricata soprattutto sui datori di lavoro. Di conseguenza, rispetto al passato, i datori di lavoro saranno più attenti a limitare le conseguenze dell’assenteismo per malattia e attueranno una più efficace politica aziendale di reinserimento. Il fenomeno di un eventuale contratto di reinserimento venne nuovamente in luce nel contesto del dibattito parlamentare in essere sulla seconda misura – la “legge sulla disabilità” (Reinserimento), che individua fra gli strumenti per l’empowerment del cliente potrebbe un “contratto individuale di reinserimento”. In altri termini, un documento che stabilisca i diritti e gli obblighi del cliente nei confronti degli enti con i quali entra in contatto e le modalità di dettaglio per l’applicazione di questi diritti. Uno strumento, definito “contratto di reintegrazione nel diritto”, fu adottato quando venne accolta una mozione presentata durante il dibattito sulla Rea. Al governo fu chiesto al governo di ‘promuovere il miglioramento dei diritti dei soggetti con disabilità lavorativa ad ottenere una rapida diagnosi e all’offerta di un piano che includesse un contratto di reintegrazione nel diritto, disciplinando i diritti e gli obblighi reciproci dell’ente previdenziale e della persona con disabilità lavorativa. La legge sul lavoro e sul reddito (Suwi, 2002) Negli anni successivi, i policymakers hanno concentrato l’attenzione soprattutto sulla preparazione di un cambiamento autenticamente radicale del regime di previdenza sociale. Si tratta della legge del 2002 sul lavoro e sul reddito (il cui acronimo in lingua olandese è Suwi) che ha modificato drasticamente il sistema della tutela del lavoro e del reddito. Per esempio, il primo provvedimento realizzato ai sensi della Suwi è stato la fusione 105 di cinque enti pubblici responsabili dell’attuazione dei regimi di assicurazione dei lavoratori (Eiib). Da questo momento, la gestione della previdenza sociale per i lavoratori è trasferita nelle mani di un unico ente pubblico, l’istituto per la gestione dell’assicurazione dei lavoratori (Eiii). In secondo luogo, la Suwi stabilisce “il principio dello sportello unico”: In futuro, i cittadini in cerca di lavoro non dovranno più rivolgersi ad enti diversi per ottenere aiuto nella ricerca di un lavoro (organizzazione per l’impiego) o ottenere una prestazione sociale (consigli comunali o Eiib/Eii) ma potranno fermarsi presso un unico ente: il Centro per il lavoro e il reddito (Cwi). In terzo luogo, la Suwi precisa l’effetto del mercato nel settore dei servizi di reinserimento. I consigli municipali e gli Eiii, oggetto di un recente accorpamento, non sono più autorizzati ad erogare direttamente i servizi o ad affidarli all’esterno ad un ente pubblico con il quale cooperano, ma devono affidare l’incarico del reinserimento a società private, che operano quindi in regime di concorrenza. Queste società devono prima dimostrare la loro efficienza sul nuovo mercato (o quasi-mercato) del reinserimento. Ciò riguarda soprattutto la società Kliq Reintegratie (in precedenza un ente pubblico, Gak/AI) privatizzata ai sensi della Suwi, che prima dell’entrata in vigore della legge, erogava gran parte dei servizi di reinserimento soprattutto per gli Eiib. Infine, la Suwi ha esteso l’approccio al contratto con il cliente, previsto dalla “legge sull’Assistenza sociale”, al settore delle assicurazioni sociali. I richiedenti le prestazioni, che sono obbligati a cercare un lavoro, hanno diritto ad una serie adeguata di sforzi per consentire il loro reinserimento in un lavoro retribuito. A loro volta, essi sono obbligati a fare tutto il possibile per promuovere il loro reinserimento. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Il Cwi ha cominciato ad operare nel 2002. Tale organizzazione rappresenta uno degli elementi della riforma che ha interessato la struttura dei servizi previdenziali e per l’impiego. In collaborazione con l’istituto per la sicurezza sociale (Uitvoeringsinstituut Werknemersverzekeringen o Uwv) ed i comuni, il Cwi contribuisce all’erogazione di servizi nel settore del lavoro e del reddito. L’obiettivo principale di tale nuova struttura consiste nel ridurre i costi sociali limitando la dipendenza degli individui dai sussidi. La missione del Cwi è la seguente: il Cwi contribuisce attivamente al buon funzionamento del mercato del lavoro. A tale scopo, svolge le seguenti funzioni ed i relativi obiettivi: costituisce il punto di incontro (virtuale e fisico) ideale per i datori di lavoro e gli individui in cerca di occupazione e fornisce importanti servizi di consulenza ed informazione agli stessi; aiuta i datori di lavoro ad analizzare il potenziale occupazionale ed a coprire i posti di lavoro vacanti; informa i (potenziali) individui in cerca di lavoro sulle opportunità a loro disposizione, sui loro obblighi e diritti e li stimola ed aiuta a trovare un (nuovo) posto di lavoro nel più breve tempo possibile; assiste gli individui nella ricerca del posto di lavoro attraverso una attività di supervi- 106 sione, li aiuta ad acquisire le necessarie informazioni sulle opportunità offerte dal mercato del lavoro, svolge attività di mediazione occupazionale se necessario ed auspicato, e fornisce altresì consulenza su eventuali e necessarie attività di reintegro; costituisce il punto di accesso (gatekeeper) ai partner della catena (Uwv e comuni) e contribuisce ad esercitare un’attività di controllo sull’erogazione di indennità. Inoltre, il Cwi è responsabile dell’attuazione della legislazione in materia di licenziamenti e dell’ingresso degli stranieri nel mercato del lavoro, adottando un “approccio orientato al cliente”. Sulla base delle esperienze maturate durante il primo anno di attività, il Cwi ha rafforzato i suoi obiettivi operativi, che sono i seguenti: garanzia di un mercato del lavoro trasparente; attività di incontro (copertura dei posti di lavoro vacanti) per conto dei datori di lavoro; attività di controllo sull’accesso alle indennità (ivi compresa attività propedeutiche al reintegro); il Cwi è uno dei partner del sistema delle indennità responsabile per gli assegni familiari; il Cwi è responsabile delle autorizzazioni al licenziamento e dei permessi di lavoro per i lavoratori stranieri. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/ elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.): offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli 107 incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di lavoratori over 50 che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento permanente: 14.000 lavoratori over 50 hanno frequentato diversi tipi di corsi del Servizio pubblico per l’impiego; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i lavoratori over 50 e le donne. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 103.836. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 24.332; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i lavoratori over 50, le donne ed i disabili. 108 C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Come regola generale, possono usufruire di tutte queste misure i soggetti che percepiscono un sussidio di disoccupazione o sono almeno iscritti presso il Servizio pubblico per l’impiego come persone in cerca di lavoro. Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/ assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/personale qualificato che soddisfa in generale i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale (di competenza di altri enti). Recentemente è stato istituito il progetto pilota del “Centro servizi per i posti di lavoro vacanti”. L’obiettivo consiste nello stabilire un rapporto con i datori di lavoro in modo che essi notifichino i posti di lavoro vacanti al Cwi. Il Centro servizi provvederà a chiamare i datori di lavoro, ma anche questi ultimi avranno la facoltà di rivolgersi al Centro per notificare i posti di lavoro vacanti. Tale Centro servizi Ha il compito di contribuire alla realizzazione dell’obiettivo relativo al collocamento nel più breve tempo possibile degli individui in cerca di occupazione. I servizi in questione verranno prevalentemente erogati su base individuale dal consulente al cliente. Tuttavia, nel caso di alcuni gruppi sarà preferito l’approccio collettivo. Sperimentazioni hanno mostrato come tale modalità di erogazione di servizi sia particolarmente efficiente ed efficace. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO I principali indicatori chiave di performance sono i seguenti: tasso di prevenzione: percentuale di Individui in cerca di occupazione (a rischio di disoccupazione) collocati prima che presentassero domanda di indennità; 109 tasso del flusso in uscita: percentuale di individui in cerca di occupazione collocati entro/successivamente alla maturazione del diritto all’indennità; tasso di controllo: sulla base del tasso di prevenzione e di flusso in uscita; copertura dei posti vacanti: percentuale di posti vacanti coperti dal Cwi a seguito della richiesta di sostegno avanzata dai datori di lavoro; percentuale dei posti vacanti sul mercato del lavoro; percentuale dei CV sul mercato del lavoro; tasso relativo al trasferimento di dati alle agenzie tenendo conto di parametri quali puntualità, completezza ed accuratezza in relazione alla percentuale concordata nell’“Accordo sui livelli di servizio”; soddisfazione del cliente (Individui in cerca di occupazione, datori di lavoro, partner nella catena di erogazione del servizio, Ministero). I dati relativi alla performance vengono presentati tramite un portale di gestione delle informazioni accessibile da parte di tutti i dipendenti attraverso l’Intranet aziendale. Tale portale promuove la trasparenza della performance in tutta l’organizzazione in quanto tale performance viene scomposta a livello di ciascun Cwi. Nel quadro della gestione della performance, il Cwi ricorre inoltre al metodo della Balanced Scorecard, a sua volta disponibile a livello di uffici locali. Tale prassi ha l’obiettivo di incoraggiare le attività di benchmarking al fine di migliorare la performance stessa. E. MODELLI DI “COESISTENZA” Il Servizio pubblico per l’impiego olandese collabora con i privati che possono essere agenzie di lavoro interinale o società private per il collocamento. F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE Sono attivi la promozione e lo sviluppo dell’auto-consultazione attraverso Internet ed in particolare il sito www.werk.nl. G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI Esistono numerose iniziative in corso, ad esempio in cooperazione con i paesi candidati dell’Europa Centro-orientale. H. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO Il quadro di fondo del mercato del lavoro olandese non appare florido. Lo sviluppo negativo del tasso di disoccupazione tenderà a continuare, interessando tutti i livelli di istruzione ed i corrispondenti lavori a più elevata qualifica. In particolare, anche nel 2004 si prevede che il tasso di occupazione sia nei settori industriali sia nei servizi subirà un de- 110 cremento. Tuttavia, il tasso di occupazione nel settore pubblico (previdenza, istruzione ed amministrazione) è destinato ad aumentare. Tale aumento compenserà in parte il decremento negli altri settori di attività economica. Anche alla luce di tali sviluppi, il Cwi dovrà fare fronte alle seguenti sfide: agire efficacemente da supervisore del sistema di previdenza sociale sostenendo i disoccupati nella ricerca del posto di lavoro ed i lavoratori minacciati dalla perdita del posto di lavoro (con l’obiettivo di limitare la durata del ricorso alle indennità e di prevenire il ricorso alla previdenza sociale); adottare un approccio globale al fine di prevenire la disoccupazione di lunga durata; garantire l’accesso ad un maggior numero di posti di lavoro vacanti; contribuire ad un tasso di partecipazione superiore da parte dei gruppi “speciali”, conformemente agli orientamenti europei in materia di occupazione. 111 3.12 Austria DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 8.001 5.464 110.9 (UE=100) 69,3% 73% 4,3% uomini: 7,2% 0,8% uomini: 0,6% donne: 6,4% donne: 1,1% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Ams Austria Direttore (od altro/i responsabile/i) Dr. Herbert Buchinger, Mag. Herbert Böhm Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Austria, A-1200 Wien, Treustr. 35-43, Tel. 0043-1-33178-506 Fax: 0043-1-33178-150, [email protected], [email protected]. Sito internet www.ams.or.at Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Repubblica d’Austria N. di uffici locali (per regione/provincia) Esiste almeno 1 ufficio locale in ogni distretto amministrativo, per un totale di 96 uffici N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 4.184 dipendenti A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Le caratteristiche fondamentali delle principali iniziative legislative/regolamentari in materia di politiche attive del lavoro possono essere indicate come segue: le agenzie per il lavoro temporaneo sono state istituite e regolate nella “legge sulle aziende di lavoro temporaneo” (Arbeitskräfteüberlassunges – Gesetz) del 1988 e nella versione modificata del 2002; la fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento è divenuta realtà a partire dal 1992 (per i datori di lavoro), dal 1994 (per tutte le persone in cerca di lavoro); promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego (privatizzazione, appalti, sistema di voucher); decentramento; integrazione dei servizi; integrazione delle strutture. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; 112 formazione professionale; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/”progetti pubblici di assistenza sociale”; assistenza ai gruppi target svantaggiati. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 751.600; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 298.700; durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento): 32 giorni; numero di visitatori del sito web: 6.787.523; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti alle persone in cerca di lavoro. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 21.525; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti alle persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i lavoratori over 50 e le donne. 113 C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di lavoratori over 50 che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento permanente: 14.000; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i lavoratori over 50 e le donne. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 103.836; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata i lavoratori over 50 e le donne. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale degli uffici locali del Pes offre consulenza personalizzata in relazione a problemi specifici. 114 Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 24.332; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i lavoratori over 50, le donne ed i disabili. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Come regola generale, possono usufruire di tutte queste misure i soggetti che percepiscono un sussidio di disoccupazione o sono almeno iscritti presso il Servizio pubblico per l’impiego come persone in cerca di lavoro. Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/personale qualificato che soddisfa in generale i criteri del datore di lavoro, benché limitata (ad esempio, il Servizio pubblico per l’impiego non prevede l’effettuazione di test psico-attitudinali; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale (di competenza di altri enti). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di imprese registrate (come clienti effettivi del Servizio pubblico per l’impiego): 61.000 imprese; numero di dipendenti assegnati specificamente a queste funzioni/a questi servizi: 390. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero). 115 D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Management per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con la clientela, che sarà ampliata soprattutto con riferimento alle relazioni con i datori di lavoro; misura della soddisfazione della clientela (ad esempio, indicatori della fidelizzazione), attraverso indagini periodiche. E. MODELLI DI “COESISTENZA” Il Servizio pubblico per l’impiego austriaco collabora con i privati, che possono essere agenzie di lavoro interinale o società private per il collocamento. F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI Esistono e coinvolgono attualmente tutti i suddetti attori. Le parti sociali (rappresentanti dei lavoratori e delle imprese) sono membri del Consiglio d’amministrazione a tutti e tre i livelli dell’Ams. G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI Esistono iniziative in corso, ad esempio, in cooperazione con i paesi candidati dell’Europa Centro-orientale. 116 3.13 Portogallo DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 10.371 4.784 70.9 (UE=100) 68,2% 72,1% 5,1% uomini: 4,2% 1,8% uomini: 1,4% donne: 6,1% donne: 2,2% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Servizio pubblico per l’impiego portoghese (Instituto do Emprego e Formaçao Professional, Iefp) Direttore (od altro/i responsabile/i) António Charana Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) [email protected] Fax: +351 21 861 46 03 - Tel. 21 861 41 90/31 Av. José Malhoa, 11 - 1099-018 Lisboa Tel. 21 861 41 00 - Fax: 21 722 70 13 Sito internet www.iefp.pt Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Portogallo (Delegaçaoes Nacionales de: Norte, Centro, Lisboa-Vale do Tejo, Alentejo, Algarve) N. di uffici locali (per regione/provincia) La struttura organizzativa del Iefp integra organi centrali e regionali. I primi sono il Consiglio di amministrazione, la Commissione esecutiva e la Commissione per i sussidi; i secondi sono i Consigli consultivi e le Delegazioni regionali. La gestione delle attività avviene secondo un modello di partecipazione tripartita, che contempla la presenza di rappresentanti della pubblica amministrazione, delle confederazioni sindacali e delle associazioni delle imprese. La struttura della sede centrale dell’Iefp integra al suo interno unità tecniche, amministrative e finanziarie con gli altri organi centrali e regionali. L’Iefp comprende una struttura di servizi decentrata, organizzata, come accennato, in 5 Delegazioni regionali, che comprendono le aree definite dalle apposite Commissioni di coordinamento regionale. Queste ultime sono a loro volta strutturate mediante Servizi di coordinamento e organi esecutivi locali come segue: 86 Centri per l’impiego; 31 Centri di formazione professionale di gestione diretta; 1 Centro di riabilitazione professionale; 8 Centri di sostegno alla creazione di impresa (Cace). I servizi di coordinamento delle delegazioni regionali sono costituiti per unità organiche che forniscono supporto tecnico, amministrativo e finanziario alla rispettiva Delegazione regionale. N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 4.109. Non vi è alcuna presenza di personale esterno. A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Il Servizio pubblico per l’impiego ha fatto la sua comparsa in Portogallo circa 40 anni fa. Sin dall’inizio, è stato caratterizzato da una profonda articolazione istituzionale con la formazione professionale non compresa nel sottosistema scolastico e, su un altro piano, 117 con i servizi statistici e di analisi del mercato del lavoro. La prima fase dello sviluppo, da collocarsi tra la metà degli anni 60 e 70, assunse le seguenti caratteristiche: l’incidenza sull’offerta di formazione tramite il “Servizio di formazione professionale”, mediante l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro; l’incidenza sull’incontro tra domanda e offerta di lavoro perseguito in particolare dal precedente “Servizio nazionale per l’impiego”; la netta distinzione tra offerta di lavoro ed offerta di formazione. In altre parole, si venne a scindere l’atto di lavorare dall’atto di intraprendere la formazione e, tacitamente, non si valorizzò la formazione informale o la formazione al lavoro (all’insegna di un marcato intervento statale); l’attribuzione di maggiori priorità alle esigenze legate agli aspetti tecnici ed alla formazione del personale, che in quel momento contribuì a fornire un’immagine particolarmente significativa. Da qui la creazione del “Centro nazionale di formazione dei formatori”, più tardi sostituito da altre organizzazioni, risalente esattamente agli anni 60; l’istituzionalizzazione delle remunerazioni o dei sussidi ai formandi. Contrariamente alla precedente esperienza pluriennale – nella quale si davano in cambio contropartite per la formazione ricevuta –, si assistette negli anni 60 al riconoscimento parziale e tacito dell’“atto di apprendere” considerato equiparabile – agli effetti della remunerazione – all’atto di lavorare; la partecipazione di organizzazioni rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonostante le limitazioni intervenute all’epoca. La seconda fase si colloca tra la metà degli anni 70 e gli anni 80. Seppur segnata dalle trasformazioni del 1974 (la fine della dittatura di Salazar e il ritorno alla democrazia), questa fase ha preservato ed intensificato – seppur con qualche scostamento – le caratteristiche del periodo precedente. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, si è iniziato ad osservare un forte incidenza sull’offerta, sotto forma di sostegno al “mantenimento ed alla creazione di posti di lavoro”. In termini istituzionali, il precedente “Fondo per la Disoccupazione” iniziò a finanziare questa nuova modalità di intervento. Si noti che il crescente intervento a favore dell’offerta di lavoro fece registrare tre conseguenze rilevanti – non sempre favorevoli – per la successiva fase evolutiva: un maggior equilibrio con una prevalente azione a favore della domanda, che aveva già attivato attività di informazione ed orientamento professionale, medicina del lavoro, assistenza sociale ed istituzione del sussidio di disoccupazione; interventi a favore del mercato interno delle imprese, riprendendo – con modelli diversi – linee guida delineate alla fine della fase precedente; un continuo rischio di pregiudicare l’attività tradizionale del collocamento, ovvero di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. La terza fase dell’evoluzione dello Spe – corrispondente agli ultimi vent’anni – è segnata da due dinamiche fondamentali: l’integrazione del Portogallo nell’Unione europea, che ha permesso al paese di accedere a consistenti finanziamenti; 118 la pubblicazione della “legge dei fondamenti del sistema di istruzione” (legge n. 46/86 del 14 ottobre), integrata, nell’ottica della formazione professionale, dai Decreti legge n. 401 e 405/91, entrambi del 16 ottobre (ed ora in corso di revoca). Nel corso di questa fase, si sono inoltre intensificate maggiormente le tendenze già evidenziatesi nei periodi precedenti. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO I principali servizi erogati da Iefp riguardano: intermediazione tra domanda (datori di lavoro) e offerta di lavoro (jobseekers), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione dei sussidio di disoccupazione ed altre forme di protezione sociale, incentivo, e/o progetti di welfare. assistenza ai gruppi sociali “svantaggiati”. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, si è iniziato ad osservare sempre più marcata attenzione da parte del Pes verso politiche di incidenza sull’offerta, sotto forma di sostegno al “mantenimento ed alla creazione di posti di lavoro”. Tuttavia, in termini di “funzioni istituzionali” il precedente “Fondo per la Disoccupazione” aveva già iniziato a finanziare questa nuova modalità di intervento. Si noti che il crescente intervento a favore dell’offerta di lavoro ha fatto registrare tre conseguenze rilevanti – non sempre favorevoli – per la successiva fase evolutiva: un maggior equilibrio con una prevalente azione a favore della domanda, che aveva già attivato attività di informazione ed orientamento professionale, medicina del lavoro, assistenza sociale ed istituzione del sussidio di disoccupazione; interventi a favore del mercato interno delle imprese, riprendendo – con modelli diversi – linee guida delineate alla fine della fase precedente; il rischio di pregiudicare l’attività tradizionale del collocamento, ovvero di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/ elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione. 119 Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di senza lavoro registrati per anno: 371.413; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 99.702; numero di senza lavoro/datori di lavoro che hanno usufruito di servizi informativi self-service (Iefp NETemprego): 4752 CV di persone in cerca di lavoro; 4271 vacancies; 11681 offerte di lavoro; numero di offerte notificate via web agli uffici del lavoro: 1570 vacancies; 2022 offerte di lavoro; numero di vacancies notificate esclusivamente via web: 63; numero di vacancies nella pubblica amministrazione: 2520 vacancies, 7616 offerte di lavoro; numero di vacancies notificate via Eures: 132 vacancies, 1850 offerte di lavoro; numero di visitatori del sito web (anno 2003): 776.097; personale specificamente addetto a dette funzioni/servizi: 23 unità, ripartite in: 8 unità (5 funzionari e 3 dirigenti) presso gli uffici centrali; 15 animatori presenti presso le strutture ubicate nei 7 uffici del lavoro. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Per quanto riguarda in particolare la formazione si sono manifestate nel tempo le seguenti tendenze. In primo luogo, si è intensificato l’ampliamento della rete dei Centri per l’impiego, sulla base di studi specifici e beneficiando degli “aiuti della pre-adesione” all’Unione europea; è stata predominante la formazione orientata al mercato, in generale e non intesa a soddisfare specifiche necessità. Da ciò è risultata, a favore dei formandi e dell’evoluzione sociale, una base di formazione più ampia e propizia all’incontro, che ha tuttavia comportato anche conseguenze sfavorevoli – naturalmente con eccezioni – all’incontro diretto tra l’offerta e la domanda o le necessità evidenziatesi. Infine, si è potuta portare avanti l’istituzione del nuovo sistema di apprendimento, tramite il decreto legge 102/84 del 29 marzo, conseguentemente ad una serie di azioni sperimentali intraprese negli anni precedenti. Dunque, hanno in pratica convissuto due diversi “modelli” di formazione: la formazione al lavoro vera e propria, considerata “informale” ed “inferiore”, e la formazione formalizzata in azioni o corsi, con una certa propensione – peraltro naturale – ad avvicinarsi al metodo scolastico. Al tempo stesso, il sistema di istruzione – in particolare con corsi professionali e tecnico-professionali – si sforzava di rispondere al meglio alla domanda ed alle esigenze di formazione, dopo che la sua intrinseca evoluzione aveva determinato l’“estinzione” dell’insegnamento tecnico e professionale all’inizio degli anni 70, non perché lo ritenesse 120 secondario, ma perché scarsamente adatto alle esigenze di riforma a quei tempi in atto. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno usufruito di progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 10.000; numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato di consulenza personalizzata: 147.000; personale specificamente addetto a dette funzioni/servizi: 183 unità di consulenti personalizzati per la formazione professionale; 453 funzionari ubicati presso gli uffici locali del lavoro. Le due tipologie di personale sopra menzionate lavorano in stretto coordinamento (cd. Integration Team) e con ruoli complementari. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale degli uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego offre consulenza personalizzata in relazione a problemi specifici. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 8.200; numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 15.000; numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 40.000. 121 C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/personale qualificato che soddisfi in generale i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di vacancies soddisfatte intermediate dal Pes: 330.000; numero di visite ai datori di lavoro: 20.000; numero di lavoratori scoraggiati riposizionati sul mercato del lavoro: 620.000; massimo mensile medio di disoccupati di lunga durata: 73.000; minima quota destinata a misure attive a sostegno del mercato del lavoro: 22% Efficacia delle misure numero massimo di persone ancora disoccupate 3 mesi dopo aver intrapreso le misure ed i trattamento di cui ai servizi sopra menzionati: a) dopo un periodo di formazione completo: non più del 40%; b) dopo un periodo di assistenza tramite sussidio: non più del 48%. Previsioni 2002-2004 numero di persone in cerca di lavoro che accettano un lavoro al di fuori del proprio della propria sede di residenza: 17.000. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Management per obiettivi; 122 sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con la clientela, che sarà ampliata soprattutto con riferimento alle relazioni con i datori di lavoro; misura della soddisfazione della clientela (ad esempio, indicatori della fidelizzazione), attraverso indagini periodiche. E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI Nel corso della su richiamata “Terza fase” dell’evoluzione storica del Pes, si segnalano come fatti salienti: la stipula di alcuni accordi nell’ambito della “Commissione permanente sulla concertazione sociale”; l’integrazione delle attività dello Spe nel Piano nazionale per l’occupazione, nella Strategia europea per l’occupazione e nel Piano nazionale di azione per l’inclusione sociale. In generale, a livello di policy la tendenza sembra essere quella di raccomandare che gli Spe intensifichino i rapporti di partenariato salvaguardando la rispettiva autenticità. È necessario che il partenariato coinvolga non solo – e sempre di più – le parti sociali ma anche tutte le altre entità che, direttamente o indirettamente, condividono i problemi del lavoro-formazione e che contribuiscono alle relative risoluzioni. È necessario anche che tutte le entità partecipino ai partenariati su base egualitaria e che abbiano come fulcro delle attività non gli Spe né i loro programmi o le linee guida, ma gli stessi problemi del lavoro-formazione e la conseguente ricerca di soluzioni. Una preoccupazione fondamentale dei partenariati “dinamizzati” dagli Spe è quella di evitare di assumere un qualsiasi tipo di posizione predominante. A tale proposito, si deve notare che – al contrario dell’esperienza portoghese – la pratica del partenariato si dovrà osservare a qualunque livello nazionale, regionale e locale – e nei diversi settori di attività. F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE È in atto una forte promozione dello sviluppo dei servizi di auto-consultazione attraverso Internet. G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI Esistono iniziative in corso in cooperazione con i paesi candidati dell’Europa centroorientale. 123 3.14 Finlandia DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione (15-64 anni) Tasso di attività (15-64 anni) Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 5.180 2.354 101.8 (UE=100) 68,1% 64,9% 9,1%% uomini: 9,1% 2,3% domini: 2,5% donne: 9,1% donne: 2,0% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Ministero del lavoro (Mol) Direttore (od altro/i responsabile/i) Harri Skog, Capo del dipartimento per l’attuazione delle politiche del mercato del lavoro presso il Ministero del lavoro Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) [email protected]” [email protected] +358916006 FIN-0023 Government Finland Sito internet www.mol.fi Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Finlandia (15 regioni) N. di uffici locali (per regione/provincia) 143 N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 3.900 A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Regolazione delle agenzie per il lavoro temporaneo; fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento; promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego; decentramento; integrazione dei servizi; integrazione delle strutture. Sebbene sia stata messa fine al monopolio del Servizio pubblico per l’impiego dall’inizio del 1993, in Finlandia il ruolo svolto dai Servizi per l’impiego privati rimane marginale. Ai Servizi per l’impiego privati è stato concesso di operare autonomamente, come ogni altra impresa. Il Ministero del lavoro non esercita alcun controllo sui servizi per l’impiego privati. In Finlandia il ruolo svolto dal Servizio pubblico per l’impiego è molto rilevante e non è stata prevista la sua privatizzazione. Tuttavia, il Servizio pubblico per l’impiego ha la facoltà di acquistare servizi per gli individui in cerca di occupazione da altri erogatori di servizi (sia pubblici sia privati) ed in futuro tale prassi verrà ulteriormente incrementata. I servizi acquistati esternamente dal Servizio pubblico per l’impiego includono: formazione sul mercato del lavoro; 124 formazione in materia di ricerca di lavoro; mappatura delle competenze degli individui in cerca di lavoro; verifica delle capacità lavorative; mappatura per i percorsi di “nuovo inizio”; attività di individuazione di posti di lavoro. La posizione e la struttura organizzativa della rete degli uffici di collocamento locali o dei loro servizi principali non hanno subito modifiche. Negli anni passati, i principali cambiamenti hanno interessato i processi adottati nell’erogazione dei servizi (colloqui, piani di azione) del Servizio pubblico per l’impiego nonché l’uso di attrezzature Tic in seno allo stesso. Il processo decisionale è stato quasi del tutto decentrato ed affidato alle regioni ed agli uffici locali; al momento non sono previste ulteriori modifiche. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/”progetti pubblici di assistenza sociale”; assistenza ai gruppi sociali svantaggiati. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 810.000; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 328.000; durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento): 23; numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle informazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione: non disponibile; numero di visitatori del sito web: 1.200.000 ricerche di posti di lavoro al mese. Si precisa che i datori di lavoro sono tenuti a comunicare le loro offerte di lavoro al Ser- 125 vizio pubblico per l’impiego. La legge che disciplina il Servizio pubblico per l’impiego prevede che i datori di lavoro notifichino i posti di lavoro vacanti agli uffici di collocamento locali. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 10.000 (Fonte: Piano d’azione nazionale per l’occupazione, Nap); numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato della consulenza personalizzata: 147.000. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 8.200; 126 numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 15.000; numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 40.000. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale (seppur in misura limitata). Indicatori di rendimento (anno 2002) Il Servizio pubblico per l’impiego effettua 20.000 visite all’anno presso le imprese. Per quanto concerne il numero di dipendenti assegnati specificamente alla suddetta funzione, generalmente partecipano tutti quanti i consulenti. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati. Indicatori di rendimento (anno 2002) Posti di lavoro assegnati: 330.000; numero di visite presso i datori di lavoro: 20.000; numero di individui in cerca di lavoro collocati sul mercato aperto dal Servizio pubblico per l’impiego: 620.000; media mensile massima di Dld: 73.000 unità; percentuale minima di individui oggetto di misure attive sulla media dei partecipanti alle misure di sostegno del mercato del lavoro: 22%; efficacia delle misure: disoccupazione al massimo per i 3 mesi successivi al comple127 tamento delle misure (successivamente alla formazione sul mercato del lavoro destinata agli adulti, non oltre il 40%; successivamente a forme finanziate di occupazione, non oltre il 48%); numero di persone in cerca di lavoro che hanno accettato un’occupazione al di fuori del loro luogo di residenza: 17.000. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misura della soddisfazione della clientela. E. MODELLI DI “COESISTENZA” Il Servizio pubblico per l’impiego, le società di staff-leasing e le organizzazioni intermediarie hanno concluso un accordo relativo al reperimento di informazioni sui posti di lavoro vacanti. Tutti i suddetti organismi hanno la possibilità di utilizzare la banca dati del Servizio pubblico per l’impiego, come ogni altro datore di lavoro. Sono stati inoltre previsti accordi a livello locale con le società di staff-leasing in virtù dei quali i loro clienti hanno possibilità di partecipare a corsi di formazione sul mercato del lavoro, e sono invitati a prendere parte a fiere, eventi sul lavoro ed altre manifestazioni (organizzati dagli uffici di collocamento locali). In Finlandia, i Servizi privati per l’impiego non partecipano all’attuazione dei programmi per il mercato del lavoro. Tuttavia, in futuro, vi saranno ulteriori scambi di informazione tra il Servizio pubblico per l’impiego e le principali aziende. Verrà inoltre avviata una più ampia collaborazione con gli operatori privati del collocamento (Pres) al fine di identificare nuove modalità di collaborazione. F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI Il Servizio pubblico per l’impiego collabora attivamente con altri attori, con le amministrazioni comunali, i sindacati, gli istituti di istruzione e formazione, ed altri ancora. G. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE Sono disponibili un’ampia varietà di servizi on-line tramite il sito www.mol.fi (si veda in dettaglio la trattazione sui servizi destinati ad aumentare l’occupabilità dei disoccupati di lunga durata). H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI Allo stato attuale sono in essere e/o in via di realizzazione alcuni “Progetti congiunti” con 128 la Polonia e l’Estonia. I. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO Vi sono diversi altri processi di riforma/modernizzazione pianificati a medio-lungo termine. A partire dal 2004, sarà realizzata una radicale riforma strutturale del Servizio pubblico per l’impiego. Ciò significa che il Ministero del lavoro istituirà un minimo di 40 nuovi centri insieme alle amministrazioni comunali al fine di erogare servizi ad utenti che incontrino grandi difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro. Nei suddetti centri-servizi, i consulenti in materia di lavoro collaboreranno con i colleghi appartenenti al settore sociale e sanitario. I nuovi centri-servizi erogheranno i normali servizi sociali e sanitari nonché i Servizi per l’impiego oltre a quelli personalizzati. L’attenzione sarà gradualmente posta sempre più su specifici gruppi target e/o su politiche. Sono stati previsti due obiettivi principali: 1) impedire agli individui in cerca di lavoro da lungo tempo di venire esclusi dal mercato del lavoro (cfr. sopra, la riforma relativa ai centri-servizi congiunti); 2) promuovere l’accessibilità alla forza lavoro, ovvero la possibilità per i datori di lavoro di reperire manodopera qualificata presso il Servizio pubblico per l’impiego. 129 3.15 Svezia DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) Tasso di occupazione (15-64 anni) Tasso di attività (15-64 anni) Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 8.930 4.252 104.8 (UE=100) 73,6% 77,6% 4,9% uomini: 5,3% 1,0% uomini: 2,0% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Ams Direttore (od altro/i responsabile/i) Anders L. Johansson Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Tel. +46-20-420 420 [email protected] Sito internet www.ams.se donne: 4,5% donne: 0,8% Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Svezia N. di uffici locali (per regione/provincia) 418 Centri per l’impiego A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI L’Ams (Arbetsmarknadsstyrelsen, ufficio svedese per il mercato del lavoro) costituisce l’autorità nazionale deputata all’attuazione e alla gestione delle politiche attive del lavoro ed insieme il Servizio pubblico per l’impiego operante sotto l’egida del Ministero del lavoro. Benché la sua organizzazione e direzione siano gestite a livello centrale, prevede una forma di articolazione a livello locale per ogni contea del paese, sotto forma di uffici locali del lavoro; questi sono direttamente rispondenti ad Ams attraverso il recepimento di linee-guide emanate a livello centrale nonché attraverso il monitoraggio dell’attuazione delle strategie e degli interventi implementati a livello locale. Dal punto di vista gestionale, Ams è guidato da un Direttorato (Board), con 1 presidente e 1 direttore generale, affiancato da: 1 board consultivo; 3 comitati consultivi; 1 board disciplinare. Gli uffici locali del lavoro sono responsabili, a livello locale, delle questioni legate all’attuazione delle politiche attive del lavoro, inclusa la gestione ed organizzazione dei Centri per l’impiego e la supervisione dei cd. Working Life Services. Questi ultimi, parimenti agli uffici locali del lavoro presenti in ogni contea del territorio nazionale, e che detengono una maggiore autonomia dal Ministero del lavoro sia sotto il profilo finanziario che sotto quello gestionale, sono essenzialmente uffici che offrono riqualificazione professionale sotto forma di consulenza ad imprese, organizzazioni nonché organismi pubblici. La direzione degli uffici locali del lavoro spetta ope legis ad un Direttorato retto dal governatore della contea di pertinenza. Di particolare rilevanza, inoltre, è l’esistenza, presso gli uffici locali del lavoro, dei Comitati locali per i Servizi all’impiego, un corpo di natura “mista”, ovverosia formato da componenti degli uffici del lavoro, funzionari del Centro per 130 l’impiego, membri dell’amministrazione comunale, rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali. I componenti vengono nominati dall’amministrazione locale (su proposta degli enti o delle parti sociali di appartenenza). Ogni comitato locale dispone di un comitato consultivo per la riqualificazione professionale ed in relazione ad altri programmi di politica del lavoro miranti ad accrescere l’occupabilità delle persone. In quest’ottica, la “Delegazione per la riqualificazione professionale” (YR) costituisce un comitato consultivo avente compiti attinenti il monitoraggio e lo sviluppo di misure atte a promuovere l’assunzione e l’ingresso sul mercato del lavoro delle categorie di persone maggiormente bisognose di colmare il proprio skills shortage o in difficoltà a reinserirsi nella vita professionale. Infine, in tutto il paese sono presenti un totale di 418 Centri per l’impiego, ovviamente differenziati a seconda della dotazione strutturale in termini di popolazione servita e di risorse dedicate. Da notare che Stoccolma, Malmö ma anche molte delle maggiori città presentano Centri “specializzati” per categorie occupazionali in funzione del settore di attività economica coinvolto (industria, servizi alle persona, servizi alla persona ecc.). L’evoluzione istituzionale e “per funzioni” del Servizio pubblico per l’impiego svedese può essere descritta come segue: 1948: il 1° gennaio, viene istituita l’amministrazione nazionale del mercato del lavoro (con la sigla Amv); 1954: la creazione dello “spazio unico del mercato del lavoro” tra i paesi scandinavi, atto a favorire la libera circolazione dei lavoratori, abolisce di fatto l’obbligo del permesso di soggiorno e di lavoro all’interno dei paesi promotori, con quattro anni di anticipo sull’istituzione del Mercato comune europeo fra gli Stati dell’Europa continentale nonché 41 anni prima dell’ingresso della stessa Svezia nell’UE; 1959: vengono create le indennità di disoccupazione per le persone in cerca di una nuova collocazione lavorativa; 1970: la Svezia adotta per prima una legge che proibisce esplicitamente la discriminazione basata sul genere; 1972: viene presentato uno studio di fattibilità su di un primo sistema di collocamento e di gestione dati interamente computerizzato, che viene successivamente sperimentato in due uffici appositamente dotati; 1974: viene introdotta la sperimentazione della “formazione a domicilio”, per i lavoratori dipendenti possibile oggetto di licenziamento o di “esubero”. Il parlamento approva la legge sulla sicurezza sul lavoro e la legge sulla promozione del lavoro. Nello stesso anno si insediano a livello nazionale la Commissione per il lavoro e la Commissione per la riqualificazione professionale; 1980: vengono istituiti gli Ami (istituti per l’occupabilità), come parte integrante dell’Amv, finalizzati a coordinare le misure di riqualificazione professionale. Vengono poste le premesse per lo sviluppo della nascente tecnologia informatica nell’amministrazione; 1985: il Servizio pubblico per l’impiego assume la denominazione attuale (Ams) e viene di fatto riorganizzato introducendo al suo interno modelli gestionali “per obiettivi” e prevedendo, per la prima volta, organismi decisionali decentrati; 131 1986: la formazione professionale viene organicamente riorganizzata; 1987: nascita degli uffici locali del lavoro; 1990: la rapida crescita del tasso di disoccupazione e la difficile situazione del “modello economico-sociale” svedese creano le premesse per un consistente rafforzamento delle misure di protezione sociale. Vengono istituiti i “Working Life Services” all’interno del Ministero del lavoro; 1992: la Saf (l’associazione datoriale svedese) abbandona il direttorio di Ams e la composizione dei uffici locali del lavoro, con la conseguente fine del modello di cooperazione tripartita; 1996: Viene introdotto il part-time, sia a livello centrale sia per gli uffici locali del lavoro, anche al fine di conseguire risparmi nella gestione complessiva delle politiche del lavoro in virtù delle perduranti difficoltà dell’economia svedese; 1999: viene perfezionato il servizio nazionale di collocamento e matching on-line basato sulla logica “self-service”. Ams consegue per questo il premio internazionale Golden Link per la ricchezza di servizi e di informazioni contenute sul sito. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Le principali tipologie di servizi erogati da Ams riguardano: intermediazione tra domanda (datori di lavoro) e offerta di lavoro (jobseekers), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione dei sussidio di disoccupazione ed altre forme di protezione sociale, incentivo, e/o progetti di welfare. assistenza ai gruppi sociali “svantaggiati”. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi indivi- 132 dualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale degli uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego offre consulenza personalizzata in relazione a problemi specifici. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati consistono essenzialmente in: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati all’utenza. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze 133 professionali/personale qualificato che soddisfi in generale i criteri del datore di lavoro; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Management per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con la clientela, che sarà ampliata soprattutto con riferimento alle relazioni con i datori di lavoro; misura della soddisfazione della clientela attraverso indagini periodiche. E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI Da diversi anni l’Ams coopera stabilmente con entrambi gli attori del mercato del lavoro (le organizzazioni datoriali e sindacali), nonché con soggetti istituzionali quali amministrazioni comunali ed altri enti locali. Lo scopo di tale collaborazione è, tuttavia, variato nel corso degli anni, in funzione del tipo di politica attiva del lavoro perseguita e del focus specifico di quest’ultima. Nel corso degli anni Novanta, ad esempio, in occasione della recessione occorsa verso la metà del decennio, essa tendeva maggiormente a responsabilizzare il disoccupato onde attivarlo perché evitasse una “permanente marginalizzazione” dal mercato del lavoro. Pertanto, la cooperazione tra diversi enti ed attori era finalizzata essenzialmente a questo scopo. La politica attiva del lavoro che connota lo scenario attuale, invece, appare più incentrata sul problema della carenza di forza lavoro adeguata ad incontrare la domanda (labour shortage), e sul come agire sull’offerta di lavoro in questa direzione. La “nuova strategia” che l’Ams ha inteso porre in atto a partire dal 2002 (dopo 2 anni di cattiva congiuntura mondiale), parte precisamente da questo assunto; essa, pertanto, fa leva sulla consapevolezza che la cooperazione con gli altri attori ed istituzioni sia in grado di permettere al Servizio pubblico per l’impiego di assolvere ai suoi compiti, e si articola in tre campi prioritari: offerta di competenze: concerne azioni coordinate in grado di accrescere le competenze, la mobilità ed in ultima analisi l’occupabilità; integrazione e moltitudine: è destinata specificamente ai lavoratori non svedesi nonché ai disabili ed ai più over 50, che hanno gravi difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro; dette tre categorie rappresentano una quota di forza lavoro in costante crescita; riabilitazione sociale: contempla azioni connesse al recupero – sia in un’ottica “individuale” sia sociale – dei gruppi sociali particolarmente disagiati. A questo scopo, 134 Ams ha individuato prioritariamente una serie di “target groups”, nel corso del 2003, insieme agli altri attori della cooperazione. F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE In linea con una tendenza comune fra i paesi europei, ed in particolare nel contesto nordeuropeo e scandinavo, manifestatasi con particolare forza nel decennio passato, Ams ha attraversato una fase di notevoli cambiamenti nella direzione di una sempre più pervasiva messa a disposizione di un gran numero di servizi disponibili via Internet. Ad oggi, dette innovazioni si sono concretamente tradotte in alcune punte di eccellenza quali l’implementazione della Vacancy Bank, della Jobseeker Bank e della Temporary Replacement Worker Bank: si tratta, infatti, di vere e proprie banche dati telematiche contenenti informazioni aggiornate in tempo reale su domanda e offerta di lavoro su tutto il territorio nazionale. A ciò si aggiunge un articolato sistema di dati disponibili in rete (Occupational A to Z), finalizzato a descrivere meglio all’utente (sia esso jobseeker o datore di lavoro), la tipologia di lavoro offerta e/o richiesta e le varie opportunità professionali del mercato del lavoro divise per categoria, nonché ad orientare lo stesso utente nella scelta; infine, altro tassello fondamentale è un database telematico sulle opportunità esistenti nel settore dell’istruzione e della formazione professionale (Education in Sweden). I due suddetti database (Occupational A to Z e Education in Sweden) sono stati introdotti sul sito Internet nel 1999 allo scopo di fornire informazioni e counselling per la scelta di un dato percorso professionale e/o un programma formativo confacente alle inclinazioni professionali dell’utente/jobseeker. In particolare, il primo database contiene informazioni relative alla descrizione di 500 profili occupazionali, mostranti funzioni, modalità e tempistica del training, prospettive di inserimento professionale e relativi livelli retributivi; il secondo è, invece, una sorta di “contenitore on-line” di informazioni aggiornate su più di 3500 programmi e corsi di formazione su tutto il territorio svedese, come pure sui possibili modi per ottenere finanziamenti e borse di studio. In questo contesto, la Vacancy Bank può essere considerata il servizio più esteso e più usato fra quelli messi a disposizione da Ams: nel mese di aprile 2001 ha infatti avuto più di 450000 contatti, e le statistiche più recenti indicano che il numero degli accessi si sta incrementando ogni mese. Analogamente a simili esperienze europee in tema di implementazione di servizi on-line dedicati a domanda e offerta di lavoro, il concetto alla base dei servizi informativi e di intermediazione forniti da Ams è che lo standard di efficienza dei medesimi, in virtù dello sviluppo soddisfacente di servizi “self-service”, sia correlato alla capacità effettiva del personale di concentrarsi maggiormente sulle azioni di supporto e di orientamento al lavoro “personalizzate”; ciò nell’ottica della creazione e del mantenimento di un “servizio permanente” di carattere individuale. 135 3.16 Regno Unito DATI GENERALI (2002) Popolazione (in migliaia di unità) 59.037 Popolazione in età lavorativa 39.009 (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di Reddito pro capite (PPP) 107.4 (UE=100) Tasso di occupazione (15-64 anni) 71,7% Tasso di attività (15-64 anni) 75,6% Tasso di disoccupazione 5,1% forza lavoro uomini: 5,6% donne: 4,5% Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 1,1% uomini: 1,4% donne: 0,7% Nome del Servizio pubblico per l’impiego Jobcentre Plus La sua ultimazione è prevista per il 2006; allo stato attuale, alcuni distretti sono ancora dotati degli uffici di collocamento (Job Centres) e degli uffici previdenziali separati Direttore (od altro/i responsabile/i) David Anderson, Direttore Generale di Jobcentre Plus Capo del Dwp (Ministero del lavoro e previdenza) Richard Mottram (Segretario permanente) Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Dwp, Caxton House, Tothill Street, London SW1H 9NF - Regno Unito Tel. 020 7273 6079 - Fax: 020 7273 6143 e-mail: [email protected] 39 Adelaide St, Belfast, BT2 8FD Tel. 028 9025 7777 e-mail: [email protected] Sito internet www.jobcentreplus.gov.uk (per Inghilterra, Scozia e Galles) www.jobcentreonline.com (per l’Irlanda del Nord) Area geografica coperta/Aree geografiche coperte (11 regioni/90 distretti) Inghilterra Centro-orientale, Inghilterra orientale, Londra, Nord-Est, Nord-Ovest, Scozia, Sud-Est, Sud-Ovest, Galles, Inghilterra Centro-occidentale, Yorkshire e Humber. Per quanto concerne l’Irlanda del Nord, va detto che quest’ultima presenta una propria struttura amministrativa autonoma (a differenza di Scozia e Galles), che però non viene in questa sede trattata separatamente con apposita scheda analitica, analogamente a quanto riportato nel caso della “tripartizione” dei Pes regionali che caratterizza il Belgio. Ciò si deve essenzialmente al fatto che la separazione rispetto all’amministrazione centrale di Jobcentre Plus comporta in realtà rispetto a quest’ultima soltanto una distinzione soltanto di ordine localizzativo ed amministrativo, e non la creazione di un autentico Pes autonomo funzionalmente e dotato di competenze proprie: le competenze vengono, dunque, esclusivamente decentrate ma sempre rispondendo all’amministrazione centrale del Servizio. In tal modo, il Servizio pubblico per l’impiego dell’Irlanda del Nord/Ulster è strutturato in un network che si articola in 35 Job Centres e Benefits Offices (rispettivamente, Centri per l’impiego ed agenzie per l’erogazione delle indennità di disoccupazione), le cui funzioni si sostanziano nell’erogazione di informazioni sulle job vacancies, analogamente; per rendere più efficace tale servizio è stato realizzato un apposito web site, il JobCentreOnline (http://www.jobcentreonline.com), in partnership con l’agenzia per la sicurezza sociale. Le aree di servizio includono: a) assistenza e supporto nello sviluppo di competenze che garantiscano l’occupabilità dei soggetti 136 l’occupabilità dei soggetti scarsamente qualificati; b) intermediazione tra candidati in cerca di lavoro e posti vacanti; c) gestione da parte dei “Centri per l’impiego e l’indennità” (Jobs & Benefits Offices), congiuntamente con l’agenzia per la sicurezza sociale, dei sussidi ed indennità di vario genere. N. di uffici locali (per regione/provincia) complessivamente 1100 uffici, 8-12 uffici per distretto Ore di lavoro equivalenti 76.598 Totale dipendenti (al netto dei consulenti esterni) 83.992 Fonte: Jobcentre Plus, ma non complessivi del Dwp. A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Va preliminarmente detto che nel Regno Unito non è mai esistita una condizione di vero e proprio monopolio pubblico e che le agenzie di collocamento private hanno iniziato a diffondersi sin dagli anni 50. Attualmente, vige una prassi in base alla quale il settore pubblico divulga annunci di lavoro per vacancies individuate dalle agenzie di collocamento private (sebbene per tale servizi non sia richiesto alcun compenso). Secondo le stime attuali disponibili, il 15% circa degli annunci pubblicati dagli uffici di collocamento pubblici (Jobcentres) riguarda opportunità di lavoro individuate dalle agenzie private. Negli ultimi anni, sono state approvate una serie di leggi in materia di lavoro volte a regolamentare le attività delle agenzie di collocamento private, soprattutto in relazione alle condizioni di impiego del personale; quest’ultimo viene assunto direttamente o viene collocato presso altri datori di lavoro. La legge più recente in questo campo risale al 2000. È stato altresì fatto ampio ricorso ad attività di analisi di mercato ed alla pratica dell’outsourcing onde migliorare i livelli di efficienza e ridurre i costi dei Servizi per l’impiego. Per lo più, l’erogazione di programmi per l’impiego e per la formazione professionale viene appaltata a fornitori “a regime economico misto”, ivi compresi enti no profit ed organismi a scopo di lucro. Recentemente, inoltre, è stata avviata una sperimentazione che ha previsto la concessione in appalto di un numero sempre maggiore di servizi fondamentali in relazione ai programmi New Deal, nonché nelle cosiddette Employment Zones, ovvero le aree oggetto delle misure in favore dell’occupazione. Nel 2002, il Governo ha deciso di riunire il Servizio per l’impiego e le agenzie di previdenza sociale – dapprima organismi a sé stanti – in un’agenzia denominata Jobcentre Plus dipendente da un unico Ministero (Lavoro e pensioni). L’obiettivo, in tal senso, consiste nella creazione di un Welfare State fondato sul principio di Employment First (occupazione innanzitutto), per tutti gli individui in età attiva: attualmente, Jobcentre Plus sottopone a colloqui “finalizzati al lavoro” tutte le categorie di soggetti aventi diritto alle indennità, ivi compresi i genitori single ed i disabili, come anche i disoccupati tradizionali che presentano domanda per le indennità previste per gli individui in cerca di occupazione. Jobcentre Plus è attualmente oggetto di una profonda riorganizzazione che ha comportato sia un ridimensionamento del ruolo svolto dagli uffici regionali sia un incremento del ruolo svolto dagli uffici distrettuali. Ta- 137 le riorganizzazione si è accompagnata ad un passaggio devolutivo di competenze sul controllo di bilancio dagli organismi centrali/regionali ai distretti locali. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Jobcentre Plus è l’agenzia del Ministero del lavoro e della previdenza sociale responsabile delle politiche destinate alla popolazione appartenente alla forza lavoro. Tale attività è stata avviata ex novo nell’aprile del 2003 ed a livello nazionale il lancio di questo nuovo servizio è stato completato per il 25%. Il suo obiettivo primario consiste nel fornire sostegno attivo e personalizzato agli individui in cerca di lavoro al fine di garantire loro le prestazioni a cui hanno diritto. L’organizzazione conta un organico di oltre 80.000 persone ed un bilancio di 3 miliardi di sterline. Le principali funzioni ad essa istituzionalmente demandate sono: incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/”progetti pubblici di assistenza sociale”; assistenza ai gruppi target svantaggiati. Tra i compiti istituzionali di cui sopra non rientra la formazione professionale, che è invece responsabilità primaria dei Learning and Skills Councils che costituiscono enti a sé stanti. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati consistono in offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; in quest’ambito, Jobcentre Plus opera nel segmento finale del mercato del lavoro e gestisce circa 1/3 dei posti di lavoro disponibili sul mercato del lavoro. È stato deciso di incentrare maggiormente sulla domanda i servizi erogati e di renderli più rispondenti alle esigenze dei datori di lavoro, introducendo a tale scopo il profilo dell’Account Manager, in modo da fine di gestire e costruire un rapporto personalizzato con i datori di lavoro. Detta attività è stata correlata allo sviluppo di una “carta dei datori di lavoro” (relativa agli standard di servizio previsti); si è, inoltre, registrata una rapida espansione dei servizi diretti ai datori di lavoro anche in forma di servizi on-line (employer direct ed employer direct on-line), che consentono a questi ultimi di effettuare la registrazione delle vacancies tramite telefono o via Internet. Inoltre, rilevante è anche l’attività di raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; in tal senso, il focus è stato incentrato sui servizi employer direct ed oggi i datori di lavoro possono scegliere se richiedere che i candidati vengano pre-selezionati dal personale dell’ufficio di collocamento (Jobcentre), prima del colloquio oppure richiedere che le persone in cerca di lavoro si presentino direttamente presso le loro aziende. Tutti i disoccupati ricevono consulenza ed assistenza su 138 come presentare domanda per una posizione lavorativa e su come redigere un CV nel quadro del sostegno aggiuntivo a loro garantito. Per quanto riguarda l’attivazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione: è stato avviato un processo di rapida modernizzazione che prevede un maggior ricorso a mezzi quali il telefono e le tecnologie online. Tutti gli uffici locali saranno presto dotati di postazioni di accesso ad internet (Jobpoints), attraverso le quali gli utenti potranno accedere alle principali informazioni sulle vacancies tramite tecnologie e strumenti semplificati (pushbutton). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: circa 6 milioni di individui in età attiva beneficiari di indennità si rivolgono al Jobcentre Plus, mentre la maggior parte degli individui si limita ad un contratto occasionale; numero di offerte di lavoro registrate per anno: il settore del collocamento pubblico gestisce circa 1/3 delle vacancies; durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento): non disponibile, dal momento che vi sono stati problemi nel reperimento dei dati in seguito alla trasformazione tecnologica. Il 10% circa dei posti di lavoro disponibili (vacancies) rientrava nella categoria. Si noti altresì che il nuovo servizio di front line viene erogato sia dai valutatori finanziari che individuano le indennità del caso da assegnare sia da consulenti personali che erogano servizi di assistenza in materia di lavoro. Vi sono, altresì, consulenti specializzati per i disoccupati di lunga durata, che rientrano nell’ambito dei programmi New Deal e nelle aree oggetto delle misure oggetto di misure a favore dell’occupazione. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Entro certi limiti, tale compito rientra prevalentemente nelle responsabilità dei consigli per l’apprendimento e le competenze; offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. A partire dal sesto mese di disoccupazione, tutti i disoccupati di lunga durata (Dld) beneficiano di servizi di consulenza. Per gli individui di età compresa tra i 18 e i 25 anni, tale processo è propedeutico alla partecipazione ai programmi “New Deal” che offrono un’intensa assistenza in materia di lavoro, e inoltre – nel caso di individui di difficile collocamento – è previsto l’accesso a sussidi per l’impiego a posti di lavoro a tempo determinato e ad opportunità di formazione professionale. Il numero di partecipanti al Ndyp (New Deal for Young People) è in media pari a 95.000 giovani l’anno, il 40% dei quali viene collocato in posti di lavoro senza beneficiare di alcuna assistenza. Per i Dld di età superiore ai 25anni è prevista la partecipazione al suddetto programma qualora il pe139 riodo di disoccupazione sia superiore ai 18 mesi. Se non sono assistiti dal loro consulente personale prendono parte ad un “periodo di attività intensiva” che può prevedere corsi di formazione professionale. Il programma è stato modificato nel 2002; al termine di esso, circa il 40% dei partecipanti al programma ha trovato un posto di lavoro. Nelle aree caratterizzate da un tasso di disoccupazione particolarmente elevato, i servizi per i Dld sono erogati nelle aree oggetto di misure a favore dell’occupazione da parte di operatori privati che sembrano ottenere gli stessi risultati raggiunti dal programma New Deal. I dati relativi ai programmi New Deal vengono pubblicati su base mensile e cumulativa e disponibili sul seguente sito internet: http://www.dwp.gov.uk/asd/asd1/new_deal/new_deal_young_ jun2003.asp. Oltre a programmi di cui al New Deal , è disponibile un’ampia gamma di programmi aggiuntivi di formazione professionale erogati dagli enti locali, tramite i “Consigli locali per l’istruzione e le competenze”, e, in alcuni casi, da Jobcentre Plus, sebbene non siano disponibili dati esaustivi sul numero di Dld coinvolti né su quali siano i risultati da questi ottenuti a seguito della partecipazione a detti programmi. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate, attraverso un programma volontario denominato New Deal destinato agli individui di età superiore ai 50 anni, nel cui ambito si collocano coloro che abbiano beneficiato di indennità pubbliche per un periodo superiore ai 6 mesi, e che beneficiano altresì del sostegno di un consulente ed hanno la possibilità di accedere ad altri servizi (malgrado tale programma non contempli anche la formazione professionale). C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne (conformemente al programma di mainstreaming di genere ed alla realizzazione delle pari opportunità) Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. 140 C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati sono: informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con la clientela; misura della soddisfazione della clientela. 141 4. PAESI DI NUOVA ADESIONE ALL’UE-15 4.1 Cipro DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 680 448 76.4 (UE=100) 71,0% 68,6% 3,8% uomini: 2,9% 0,8% uomini: 0,5% donne: 5,0% donne: 1,2% Nome del servizio per l’impiego Sezione per l’occupazione e la formazione industriale, Dipartimento del lavoro, Ministero del lavoro e della previdenza sociale Direttore (od altro/i responsabile/i) Eleni Kalava Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) e-mail: [email protected] Tel. +357 22 300321 - Fax: +357 22 663788 Nicosia 1480, Cyprus Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Repubblica di Cipro30 N. di uffici locali (per regione/provincia) 4 uffici del lavoro regionali e due uffici locali N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni Circa 89 dipendenti. Il ricorso a consulenti esterni avviene in base a specifiche esigenze A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Un cambiamento fondamentale per l’intera struttura amministrativa è avvenuto con l’introduzione, nel 2000, di un sistema informatico per il Servizio pubblico per l’impiego allo scopo di facilitare le procedure d’inserimento dei disoccupati in posti di lavoro adeguati attraverso l’incontro tra i candidati ed i posti vacanti segnalati dai datori di lavoro. Occorre tuttavia aggiungere che la promozione del rafforzamento e della modernizzazio30. Si esclude dalla nozione di “Repubblica di Cipro”, la parte Nord-orientale dell’isola (la “Repubblica Turca di Cipro Nord”), intendendo soltanto il territorio dello Stato cipriota effettivamente riconosciuto dalla Comunità internazionale e, dunque, ammesso a far parte dell’Unione europea a partire dal 1° maggio 2004. 142 ne dei Servizi pubblici per l’impiego si situa ancora in una fase iniziale. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale; assistenza ai gruppi target svantaggiati. Le funzioni sopra elencate vengono espletate dal Servizio per l’impiego nazionale perseguendo le seguenti finalità istituzionali: fornire assistenza e consulenza nell’identificazione e nella valutazione dei problemi del mercato del lavoro, attraverso la raccolta e le divulgazioni di dati sulla disoccupazione e sulle opportunità di lavoro; studi e ricerche su problemi specifici inerenti all’occupazione; analisi delle conseguenze delle politiche di sviluppo sull’occupazione e valutazione dell’impatto delle politiche e delle misure nel settore dell’occupazione; fornire assistenza e partecipare allo sviluppo/alla valutazione dell’occupazione; cooperare e collaborare con altri enti pubblici e privati al fine di realizzare nel modo migliore la distribuzione, l’uso efficace e la mobilitazione delle risorse umane; contribuire al regolare funzionamento del mercato del lavoro, aiutando chi cerca lavoro a trovare un’occupazione idonea ed aiutando i datori di lavoro a trovare personale adeguato attraverso i servizi di iscrizione e di collocamento, attraverso le seguenti azioni: a) facilitare la mobilità professionale e geografica attraverso la fornitura di informazioni pertinenti alle persone in cerca di lavoro ed ai datori di lavoro; b) avviare e gestire programmi/piani per determinate categorie di lavoratori che devono affrontare problemi specifici; c) fornire orientamento professionale e consulenza sulle opportunità di lavoro e di formazione. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; adozione di un sistema informatico per il Servizio pubblico per l’impiego allo scopo di facilitare le procedure per l’inserimento dei disoccupati in posti di lavoro idonei attraverso un incontro tra i candidati ed i posti vacanti segnalati dai datori di lavoro. Non sono, al momento attuale, ancora previste l’attuazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione, nonché la raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e la strutturazione 143 delle relative banche dati. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 16.552; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 19.733; durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento): 4,2 mesi. C.2 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne I servizi connessi erogati consistono essenzialmente nella divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie. Con riferimento a questa tipologia di servizi, non sono previste alcuna forma di offerta di formazione professionale, nonché azioni di promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). C.3 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro. In seno al Dipartimento del Lavoro, è operativo un servizio specifico (Servizio per l’assistenza e la riabilitazione di persone disabili) che si occupa di tutti i problemi relativi ai disabili e gestisce i programmi volti, tra l’altro, a valorizzare ed aumentare l’occupabilità di queste persone. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni I servizi connessi erogati consistono essenzialmente nella divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie. C.5 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati vertono sull’assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di utilizzatori potenziali: 61.107. C.6 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale Non sono previsti servizi specificamente connessi a questa tipologia. Tuttavia, tutto il personale è responsabile della promozione della mobilità geografica e professionale attraverso l’orientamento professionale e la consulenza sulle opportunità di lavoro e di formazione a favore delle persone in cerca di lavoro ed attraverso la comunicazione delle in144 formazioni pertinenti ai datori di lavoro come strumento per affrontare le disuguaglianze del mercato del lavoro. Non sono previsti, al momento attuale sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento. D. MODELLI DI “COESISTENZA” Attualmente non esistono servizi/funzioni/iniziative che sono in competizione o collaborano con le Agenzie private per l’impiego (Pres) poiché la costituzione ed il funzionamento di queste agenzie sono state disciplinate soltanto di recente. E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI È stato messo a punto un dispositivo costituito dai Comitati Consultivi tripartiti per l’attuazione delle politiche occupazionali nazionali che rispondono al Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Nell’ambito dell’assetto organizzativo generale della gestione dell’occupazione opera una rete molto ampia ed estesa di dispositivi di consultazione a tutti i livelli e per tutte le questioni concernenti l’occupazione. Le parti sociali ed altri gruppi sociali o politici, che operano attraverso vari comitati consultivi (permanenti ed ad hoc) svolgono un ruolo importante nella formulazione, nell’attuazione e nella valutazione delle politiche. Nonostante la loro funzione formalmente consultiva, questi comitati svolgono un ruolo essenziale in virtù dell’importanza attribuita dal governo agli sforzi collettivi ed alla solidarietà sociale come mezzo per realizzare gli obiettivi di sviluppo. Tra questi organi ricordiamo il “Consiglio consultivo del lavoro” a livello nazionale che ha il mandato di fornire consulenza al Ministro del lavoro e della previdenza sociale su tutte le questioni del lavoro e della politica sociale; i “Consigli consultivi distrettuali del lavoro” a livello locale. Altri comitati sono: il “Consiglio per l’apprendistato”, i “Comitati per l’apprendistato”, i “Comitati consultivi distrettuali del lavoro”, ecc. Occorre rilevare che altri attori come le amministrazioni municipali, le organizzazioni parastatali ecc. – sono invitate a partecipare alle riunioni del “Comitati consultivi distrettuali del lavoro”. F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE È in fase di realizzazione un servizio di auto-consultazione su Internet. G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI Vi sono al momento attuale alcune iniziative correlate in corso di realizzazione. H. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO Attualmente, è in fase di attuazione un Piano di sviluppo strategico 1999-2003 ed è previsto un nuovo Piano di sviluppo strategico 2004-2006. Il potenziamento e la modernizza145 zione del Servizio pubblico per l’impiego sono tra le principali misure contemplate in questi piani. L’obiettivo principale è di sviluppare strutture che contribuiranno ad attuare una strategia preventiva ed orientata all’occupabilità. Ciò richiede la trasformazione del Servizio pubblico per l’impiego in un sistema flessibile e decentrato che eroghi servizi di alta qualità. L’assunzione di ruoli e di responsabilità nuove associate alla modernizzazione del Servizio pubblico per l’impiego impone cambiamenti significativi alla struttura organizzativa ed al funzionamento. Alcuni provvedimenti significativi prevedono: a) la creazione di sistemi flessibili, decentrati e di qualità per fornire servizi adeguati alle esigenze locali; b) l’erogazione di servizi personalizzati e specializzati a favore di singole categorie di persone, ad esempio, donne, lavoratori anziani e persone appartenenti ai gruppi socialmente vulnerabili. 146 4.2 Repubblica Ceca DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 10.215 7.184 61.9 (UE=100) 70,7% 65,5% 7,3% uomini: 5,9% 3,7% uomini: 3,0% donne: 9,0% donne:4,5% Nome del servizio per l’impiego Amministrazione dei Servizi per l’impiego Direttore (od altro/i responsabile/i) Tomáš Špiroch (Direttore generale) Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) [email protected] Tel. +420 2 2192 3498 - Fax: +420 2 2192 3227 Na Poříčním právu 1 - 128 01 Praha 2 Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Repubblica Ceca N. di uffici locali (per regione/provincia) 77 N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni Attualmente il personale dipendente presso gli uffici del lavoro ammonta a 5042 unità. A partire dal 1 Aprile 2004 ha avuto inizio un processo di potenziamento significativo dello staff, a motivo delle nuove competenze assegnate in tema di indennità e misure di assistenza sociale. Ciò implica che, complessivamente, il personale degli uffici del lavoro dovrebbe raggiungere le 8000 unità circa. A livello centrale (ovvero presso la sede nazionale dell’amministrazione dei Servizi per l’impiego) sono impiegati 117 funzionari. A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Nella Repubblica Ceca i Servizi pubblici per l’occupazione, quali organismi interni all’amministrazione statale, sono stati istituiti nel 1990, riprendendo l’articolazione strutturale che già vigeva a livello di regioni autonome. A seguito di importanti mutamenti sociali che hanno investito l’intera comunità ceca, essenzialmente in relazione al processo di transizione verso un’economia di mercato, nel 1991 sono entrate in vigore una nuova normativa in tema di occupazione ed una serie di disposizioni tese a regolamentare le funzioni e le politiche attribuite ai Centri per l’impiego e ad altre strutture che operano sul mercato del lavoro, di natura sia pubblica che privata. Si tratta, nello specifico, di due leggi che costituiscono il quadro normativo nell’ambito del quale si sviluppa l’attività dei Servizi per l’impiego pubblici e privati. Gli operatori privati sono, infatti, legittimati ad operare nel campo dell’intermediazione della manodopera fin dal 1991. A quell’epoca, però, la condizione cui erano soggetti riguardava l’attività necessariamente da svolgere senza scopo di lucro; l’unico corrispettivo di cui potevano beneficiare le agenzie era a carico del datore di lavoro che ad esse si era rivolto per la ricerca di manodopera. forza di 147 lavoro, comunque nei limiti del costo sostenuto per l’intermediazione. A partire dal primo ottobre del 1999 le agenzie private sono autorizzate a stabilire un prezzo da esse ritenuto congruo l’espletamento delle attività finalizzate alla soddisfazione delle richieste dei cliente, da cui derivarne un opportuno profitto. Per quanto concerne i Servizi pubblici per l’impiego, la legge che risale al 1991 consente loro di acquistare delle attività specialistiche, a condizione che siano finalizzate alla riqualificazione della forza-lavoro. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale; assistenza ai gruppi target svantaggiati. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/DELLE STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro I principali servizi erogati con riferimento a questa mission consistono in: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati) sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione. Indicatori di rendimento (anno 2003) Numero di disoccupati registrati per anno: 521.583; previsione 2004-2006: 530.000540.000; numero di vacancies registrate per anno: 42.508; durata media dell’intermediazione (numero di giorni intercorsi tra il primo contatto e l’assunzione: 239 (nota: dato relativo al IV trim. 2003, annualizzato); numero di unità di personale specificamente dedicato a tali funzioni/servizi: 30. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.). offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. 148 Indicatori di rendimento (anno 2003) Numero di disoccupati di lunga durata coinvolti in progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 12.284 (il 22,8% dei quali coinvolti in specifiche iniziative di formazione professionale); quota di disoccupati di lunga durata coinvolti nelle suddette iniziative che hanno trovato un’occupazione entro un anno: circa il 27%. Si sottolinea che per il Pes in questione è risultato arduo indicare a priori il numero medio dei soggetti coinvolti data la situazione problematica ed in costante evoluzione delle questioni relative al mercato del lavoro, con particolare riferimento al fenomeno della disoccupazione. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Indicatori di rendimento (anno 2003) Numero di donne coinvolte in attività di formazione: 32.671; quota di donne coinvolte nelle suddette iniziative che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 42,3%. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie, attraverso gli uffici locali del lavoro; offerta di formazione professionale, attraverso gli uffici locali del lavoro e le organizzazioni non governative; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati all’utenza; il servizio viene erogato per mezzo di piani individuali per le persone in cerca di lavoro, cui si aggiungono “corsi motivazionali”; per altre categorie socialmente disagiate, quali i disoccupati di lunga durata e ai disabili vengono previste specifiche forme di counselling, peraltro espressamente previste da apposita legislazione. 149 Indicatori di rendimento Numero di disabili coinvolti in attività di formazione professionale: 3.429; quota di disabili coinvolti nelle suddette attività che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 32,3%; numero di unità di personale specificamente dedicati a tali funzioni/servizi: in media 1-2 in ogni ufficio del lavoro. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro. In ottemperanza ad una decisione governativa, a partire dal 2001 è stato inserito, all’interno dell’amministrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un organismo ad hoc avente ad oggetto l’occupazione illegale degli stranieri (Mopnczc, Meziresortnì orgàn pro potiràni nelegàlniho zamestnàvànì cizincu), con la finalità precipua di potenziare la lotta contro il lavoro sommerso31. Il Mopnczc si occupa in primo luogo dell’analisi e del monitoraggio della situazione dell’occupazione illegale degli stranieri, della trasmissione degli informazioni ai Ministeri responsabili e al Governo, della progettazione di metodi per la lotta contro l’occupazione illegale, soprattutto nell’area della normazione, del controllo e della prevenzione. Oltre ai Ministeri direttamente responsabili (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero degli interni, Ministero delle finanze, Ministero per l’industria e commercio) sono rappresentati in tale struttura anche il Ministero della giustizia, il Ministero della salute, i partner sociali, gli organi che si occupano della ricerca e del controllo. Sulla base dei rapporti annuali redatti a livello ministeriale (in particolare da parte del Ministero del lavoro, degli interni e di quello per l’industria e commercio) sullo stato dell’arte e l’evoluzione dell’occupazione illegale, gli organi governativi si orientano nell’elaborazione di apposite normative e nella predisposizione di politiche di repressio31. L’iniziativa si è largamente ispirata all’esperienza di successo francese relativa alla creazione di un’analoga struttura denominata Dilti (Délégation interministérielle à la lutte contre le travail illégal). 150 ne, controllo e prevenzione di tale fenomeno. Si ritiene particolarmente rilevante stimolare, accanto al controllo di tipo repressivo, anche attività finalizzate a supervisionare i meccanismi che permettono una inserimento legale degli stranieri nel mercato del lavoro e le sottese dinamiche. Al momento delle nostre rilevazioni, era in fase di approntamento una nuova legge per l’occupazione, allo scopo di rendere più efficace la lotta al lavoro illegale; ci si avvarrà, tra l’altro, di una più chiara e completa (e pertanto soggetta ad interpretazioni univoche) definizione di “occupazione illegale”, per consentire un più efficace controllo del fenomeno e l’applicazione più trasparente e agevole delle relative sanzioni. Nell’ambito della stessa normativa saranno inserite clausole riferite ai metodi di controllo implementati dai Servizi per l’impiego; si prevede, ad esempio, l’inserimento dell’obbligo di presentare il libretto di lavoro e del permesso di lavoro, non solo per i dipendenti, ma anche per gli stranieri che risultino proprietari di una società (intesa come iniziativa imprenditoriale), per i quali in passato non era, invece, previsto l’obbligo di un “permesso”. Scopo della normativa di riforma è sostanzialmente quello di evitare che si prosegua da parte degli stranieri nell’aggirare la regolamentazione del mercato del lavoro. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale I servizi connessi erogati sono essenzialmente servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero). D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con la clientela; misura della soddisfazione della clientela. E. MODELLI DI “COESISTENZA” Gli operatori privati dell’intermediazione necessitano di apposita autorizzazione, rilasciata dal Ministero del lavoro, per lo svolgimento della propria attività. Tale nulla.osta può essere oggetto di revoca in alcune circostanze stabilite dalla legge. I Servizi pubblici si rapportano a quelli privati non in qualità di concorrenti, bensì di partners per un’efficace gestione congiunta delle questioni mercato-lavoristiche. Non esistono, però, ad oggi delle iniziative specifiche in materia. F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI L’attuale legge che disciplina il mercato del lavoro (legge sull’occupazione) che definisce le condizioni e le concrete possibilità di supporto alla creazione di nuovi posti di lavoro, prevede un ruolo significativo del coinvolgimento di altri attori – sia pubblici sia privati – tra i quali organizzazioni non governative, associazioni sindacali e datoriali, altri enti della 151 pubblica amministrazione ed altri enti ed associazioni espressione della “società civile”. G. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE Presso il sito internet del Ministero del lavoro e degli affari sociali, nella sezione appositamente dedicata all’amministrazione dei Servizi per l’impiego, gli utenti di qualsiasi categoria possono trovare informazioni concernenti: il mondo del lavoro: aspetti giuslavoristici e fiscali, dati economici e statistiche sulle tendenze del mercato del lavoro; i Servizi privati per l’impiego (Pres); le principali vacancies; l’elenco completo dei siti internet degli uffici locali del lavoro dislocati sul territorio nazionale. informazioni sui principali programmi ed iniziative comunitarie cofinanziate dal Fse. H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI È in corso una fattiva collaborazione con l’organizzazione internazionale dei Servizi per l’impiego Wapes e partecipazione sistematica a periodici incontri con la Direzione generale dei Servizi per l’impiego nel contesto dell’Europa centrale cui appartengono la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Austria, l’Ungheria,la Slovenia e la Croazia. I. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO I più importanti processi di riforma/modernizzazione pianificati a medio-lungo termine sono la riforma della “legge sull’occupazione” e la riforma del Codice del lavoro. La legge sull’occupazione, così come recentemente emendata, individua e definisce le “persone dalla ridotta capacità lavorativa” verso la cui piena reintregrazione nel mondo del lavoro si indirizza primariamente l’attenzione dell’azione degli uffici locali del lavoro, conformemente all’indirizzo di policy assunto a livello centrale. 152 4.3 Estonia DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 1.356 556 40.1 (UE=100) 69,3% 62% 9,1% uomini: 9,8% donne: 8,4% 4,8% uomini: 5,7% donne: 3,8% Nome del servizio per l’impiego Ufficio del mercato del lavoro Direttore (od altro/i responsabile/i) Mati Ilisson (Direttore generale) Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) e-mail: [email protected]; Tel. +372 625 7700 - Fax: +372 628 7702 Luha 16, Tallinn, 10129, Estonia Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Estonia N. di uffici locali (per regione/provincia) 16 (uno per Contea ed uno nella capitale) N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 279 unità di personale (46 presso la sede centrale dell’ufficio del mercato del lavoro, 279 negli uffici locali) A. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale; assistenza ai gruppi target svantaggiati. B. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO B.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; adozione di un sistema informatico per il Servizio pubblico per l’impiego allo scopo di facilitare le procedure per l’inserimento dei disoccupati in posti di lavoro idonei; ricezione e trattamento dei curricula e delle vacancies presenti sul mercato del lavoro e gestione dei relativi 153 database; implementazione dei servizi on-line e dei relativi servizi self-service (quest’ultimi operanti dal dicembre 2003). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati iscritti per anno: 108.006; numero di vacancies registrate per anno: 16.071. B.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata I principali servizi connessi erogati consistono in: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle opportunità per le persone in cerca di lavoro; offerta di formazione professionale, in particolare rivolta ai disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Si evidenzia che è in corso di elaborazione un progetto atto a sviluppare nuove tipologie di apprendistato, anche se la sua realizzazione e gestione non saranno di competenza del Pes; offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati, sotto forma di piani d’azione individuali (introdotti nel 2002) che saranno tuttavia resi obbligatori per le persone in cerca di lavoro nonché giuridicamente modificati dal legislatore nel 2004 o nel 2005; erogazione e gestione di sussidi ai disoccupati finalizzati alla creazione di lavoro autonomo. B.3 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili I servizi connessi erogati sono: offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/ assistenza/supporto personalizzati ed orientati all’utenza; in tal senso, a partire dal 2004 prenderanno il via alcune iniziative speciali indirizzate ai disabili, tuttora in corso di elaborazione e definizione. Sono, inoltre, previste, forme di sussidio/agevolazione ai datori di lavoro finalizzate all’assunzione di persone che appartengano a categorie svantaggiate (tra cui i disabili). B.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni I servizi connessi consistono principalmente nella divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; sono inoltre attivi servizi di offerta di formazione professionale nonché di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela, con riferimento ai citati “Piani d’azione individuali” che dovrebbero essere resi obbligatori a partire dal 2004. B.5 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle impre154 se sul mercato del lavoro locale; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale; offerta di formazione professionale finalizzata ai bisogni formativi legati al mercato del lavoro locale ed alle esigenze delle imprese. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di imprese registrate (utenti effettivi): 8.000; numero di utenti potenziali: 35.000. C. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Sistema di “Gestione per obiettivi” (Management by Objectives, Mbo). D. MODELLI DI “COESISTENZA” La maggior parte degli operatori privati nel settore del collocamento sono concentrati nei settori più qualificati del mercato del lavoro (trattando prevalentemente profili manageriali, specie nei servizi avanzati, nei settori più specializzati e così via), anche se la sempre maggiore quota di lavoro qualificato che il Servizio pubblico per l’impiego si trova a gestire fa sì che non vi sia una rigida e definita “segmentazione”, sia per profili sia per settori, nei rispettivi ambiti “di mercato” entro i quali operano gli operatori privati e pubblici. E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI In Estonia vi sono, a livello locale, i “Consigli del lavoro”; si tratta di un organismo tripartito, che coinvolge i Centri per l’impiego (uffici del lavoro) locali, i sindacati e le associazioni datoriali. A partire dal 2004, il medesimo “modello di governo locale del lavoro” di natura tripartita dovrebbe essere replicato a livello centrale. F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE Nel corso degli ultimi anni vi è stato uno sviluppo altamente significativo in tale ambito, al pari di altre realtà nazionali dell’area Nord-europea e baltica. Nell’ottobre del 2002, è stato sperimentato con successo un nuovo sistema informativo di mantenimento e gestione dei dati custoditi nei database nazionali del Pes e riferiti a tutto il territorio nazionale. Nel dicembre 2003, come precedentemente accennato, è stato avviato il sistema dei servizi “self-service”. Al pari di altri modelli sperimentati con successo in Europa fondati su una avanzata integrazione dei servizi e interazione degli attori del mercato del lavoro, esso è destinato sia ai disoccupati sia ai datori di lavoro sia agli enti di formazione professionale, permettendo in particolare ai primi di inserire il proprio CV nel sistema (connesso al database nazionale dei curricula), nonché di ottenere informazioni sulle opportunità di formazione cui poter accedere, ai secondi di inserire le proprie vacancies e richieste di personale e di cercare la specifica formazione professionale che intendono offrire ai pro- 155 pri lavoratori. G. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO A partire dal 2001, è stata intensificata l’azione governativa destinati ai gruppi sociali “a rischio” (principalmente ai disoccupati di lunga durata ed ai giovani). In tale ambito, alla fine del 2002, risultavano in fase di sperimentazione tre principali progetti: uno per i disoccupati di lunga durata, uno per i lavoratori con poca esperienza (consistente essenzialmente in programmi di apprendistato), ed un terzo finalizzato a supportare lo start-up imprenditoriale. 156 4.4 Ungheria DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 9.861 3.831 53.4 (UE=100) 60,1% 56,6% 5,6% uomini: 6,0% donne: 5,1% 2,4% uomini: 2,7% donne: 2,1% Nome del servizio per l’impiego Ufficio Nazionale del Lavoro Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Ungheria N. di uffici locali (per regione/provincia) 20 uffici regionali del lavoro, 173 uffici locali del lavoro N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 4.600 dipendenti e 500 consulenti esterni, per un totale di 5.100 unità. A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Dalla sua creazione del 1991, l’organizzazione per il mercato del lavoro ungherese è passata attraverso diverse fasi di sviluppo e, tra costanti cambiamenti, è stata oggetto di continue riforme. Per quanto concerne l’aspetto professionale, alcune delle fasi di sviluppo a breve termine più significative sono riportate di seguito: fase I: esteso riordino del sistema di prestazioni in caso di disoccupazione; sviluppo degli strumenti della politica occupazionale; forme di sostegno; fissazione delle norme procedurali per l’intermediazione della manodopera ed assicurazione della maggiore efficienza possibile nel loro funzionamento; fase II: sviluppo dei servizi per il mercato del lavoro (orientamento al lavoro e professionale, consulenza nella ricerca del lavoro, circoli di lavoro, formazione allo sviluppo personale, consulenza psicologica e riabilitativa); programmi complessi per il mercato del lavoro che interessano un gran numero d’individui (uso combinato di servizi per il mercato del lavoro e di strumenti attivi); programmi complessi per il mercato del lavoro che interessano gruppi più ristretti (uso combinato di servizi per il mercato del lavoro e di strumenti attivi); promozione delle condizioni per l’impiego aderendo al processo di sviluppo regionale. La fase più recente e la sfida più importante sono costituite dai preparativi per assolvere con successo i compiti connessi con l’adesione all’Unione europea; fase III: comprende l’assolvimento dei compiti connessi con l’adesione all’Unione europea, l’armonizzazione delle leggi, l’elaborazione del Piano nazionale di sviluppo, del programma per lo Sviluppo delle risorse umane, preparativi per l’accesso al Fon- 157 do sociale europeo (Fse), adesione al sistema Eures, implementazione della modernizzazione del Pes. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale; assistenza ai gruppi target svantaggiati. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati consistono in: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati) sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; preparazione del programma “Mondo del lavoro” destinato ai disoccupati ed alle persone occupate che desiderano cambiare impiego; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di nuove vacancies rilevate nei database, segnalati al Pes o rilevati da altre fonti (ad esempio, giornali o altri database dei posti di lavoro vacanti), ecc.: 438.700. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata I servizi connessi erogati consistono in: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati consistono essenzialmente nell’offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro e offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. 158 C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne I servizi erogati si traducono in offerta di formazione professionale. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi a tale target di utenza sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfi i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misure della soddisfazione della clientela. 159 4.5 Lettonia DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 2.344 960 34.8 (UE=100) 68,8% 60,4% 12,8% uomini: 13,7% 5,8% uomini: 6,5% donne: 11,8% donne: 5,0% Nome del servizio per l’impiego Agenzia pubblica per l’occupazione (ex organizzazione non-profit a partecipazione statale “Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia”) Direttore (od altro/i responsabile/i) Alvis Vītols Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) 38 Kr. Valdemara Street, Riga LV-1010, Lettonia Tel. 371 7021706 - Fax: 371 7270253 [email protected] Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Lettonia N. di uffici locali (per regione/provincia) 28 uffici locali e 34 filiali N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 558 dipendenti A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Le caratteristiche fondamentali delle principali iniziative legislative/regolamentari adottate nei settori indicati di politica attiva del lavoro ed il relativo anno di attuazione possono essere elencati come segue: l’istituzione del Servizio pubblico per l’impiego delle Lettonia è avvenuta nel 1991 (strutturato in un comitato direttivo, 3 agenzie locali, 25 uffici locali e 5 filiali); riorganizzazione in servizio pubblico disciplinato dalla “legge sui pubblici dipendenti” nel 1994 (comitato direttivo; 6 agenzie locali, 28 uffici locali e 40 filiali); riassetto in organizzazione non-profit a partecipazione statale nel 1999 (comitato direttivo; 28 uffici locali e 34 filiali). In data 1° ottobre 2003, il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia ha modificato il suo status giuridico e da organizzazione non-profit a partecipazione statale si è trasformata in agenzia pubblica denominata “agenzia pubblica per l’occupazione”. Il Servizio pubblico per l’impiego ha così rilevato le funzioni conferite al “Centro di consulenza professionale” in materia di determinazione dell’idoneità professionale. Per quanto concerne la promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego, l’autorizzazione alle agenzie per l’impiego private è stata concessa nel 1993. 160 B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; assistenza ai gruppi target svantaggiati; organizzazione ed attuazione di misure attive sul mercato del lavoro; formazione professionale e riqualificazione dei disoccupati; lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico; misure per la promozione della competitività (circoli di lavoro); misure a favore dei gruppi svantaggiati: tirocinio per i giovani disoccupati (18-25 anni), lavoro sovvenzionato per i disabili, lavoro sovvenzionato per i disoccupati anziani (donne di età superiore ai 50 anni ed uomini di età superiore a 55 anni fino all’età pensionabile), imprese sociali per i disoccupati di lunga durata e per i disoccupati anziani (donne di età superiore ai 50 anni e uomini di età superiore ai 55 anni fino all’età pensionabile); partecipazione allo sviluppo ed all’attuazione del Piano nazionale per l’occupazione; iscrizione delle persone in cerca di lavoro e dei disoccupati; registrazione delle offerte di lavoro; analisi e previsioni sulla base delle indagini condotte dai datori di lavoro (dalle imprese) sulla situazione del mercato del lavoro; consulenza offerta ai disoccupati ed alle persone in cerca di occupazione sulle questioni concernenti l’idoneità professionale, la selezione di un’occupazione adeguata e la riqualificazione professionale. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapide e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per datori di lavoro. Le persone in cerca di lavoro, i disoccupati ed i datori di lavoro possono ottenere le informazioni attraverso il sito web del Servizio pubblico per l’impiego, attraverso i terminali di autoconsultazione ubicati negli uffici del Servizio pubblico per l’impiego, sulle bacheche situate negli uffici del Servizio pubblico per l’impiego, dalla stampa quotidiana e richiedendo le informazioni necessarie ai dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego; raccolta/elaborazione dei curricula/offerte di lavoro e relativa banca dati; attuazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione. 161 Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro registrate per anno (persone aventi lo status di disoccupati): 107.895; numero di offerte di lavoro registrate per anno nel 2002 (si noti che i datori di lavoro non sono obbligati a comunicare le loro offerte di lavoro al Servizio pubblico per l’impiego): 48.476. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Tra i servizi connessi erogati si annoverano: offerta di servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata e promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.): nel 2002, 128 disoccupati di lunga durata (disoccupati da oltre un anno) hanno usufruito delle misure a favore dei gruppi svantaggiati. Inoltre, va menzionata l’offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati: consulenza individuale (di psicologi, avvocati, assistenza nella preparazione di un CV) nell’ambito nelle misure volte a promuovere la competitività; consulenza sulla idoneità professionale per la selezione di un’adeguata riqualificazione professionale; consulenza in materia di idoneità professionale erogata dal “Centro di consulenza professionale”; l’offerta di lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico (che nel 2002 ha interessato 8.091 disoccupati di lunga durata); la realizzazione di misure volte a promuovere la competitività (presso i cd. “Circoli di lavoro”, che nel 2002 ha interessato 4 144 disoccupati di lunga durata). Indicatori di rendimento (anno 2002, salvo laddove diversamente indicato) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 675; numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato della consulenza personalizzata: 180 disoccupati di lunga durata hanno ricevuto consulenza relativa all’idoneità professionale dal “Centro di consulenza professionale”; numero di disoccupati di lunga durata che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 2.258 disoccupati di lunga durata hanno trovato un’occupazione dopo aver partecipato ad iniziative di formazione professionale e di riqualificazione dei disoccupati nel 2002 (inclusi i disoccupati di lunga durata che avevano completato i corsi di formazione nel 2001 e quelli che erano divenuti disoccupati di lunga durata durante il periodo di formazione). C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate (tra cui si citano: la consulenza 162 individuale, avvalendosi di psicologi, avvocati, con l’assistenza nella preparazione di un CV); la consulenza relativa all’idoneità professionale per la selezione di una riqualificazione professionale adeguata; la consulenza relativa all’idoneità professionale presso il “Centro di consulenza professionale”); l’offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro, di cui, nel 2002, 154 disoccupati anziani (donne di età superiore ai 50 anni e uomini di età superiore ai 55 anni fino all’età pensionabile) hanno usufruito tramite misure specificamente destinate ai gruppi svantaggiati; offerta di lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico (nel 2002, ha interessato 3.611 disoccupati anziani); infine, offerta di misure volte a promuovere la competitività (tramite i già citati “Circoli di lavoro”), che corso del 2002, ha interessato 3.673 disoccupati anziani). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di lavoratori anziani che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento permanente: 363 disoccupati anziani hanno usufruito delle iniziative di formazione professionale e di riqualificazione dei disoccupati; numero di lavoratori anziani che hanno beneficiato di consulenza personalizzata: 59 disoccupati anziani hanno ricevuto consulenza sull’idoneità professionale presso il “Centro di consulenza professionale”. C.4 Valorizzare e aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; consulenza individuale (secondo le modalità già descritte precedentemente per altre categorie di utenza) ed in relazione all’idoneità professionale presso il “Centro di consulenza professionale”; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.): nel cui ambito, nel corso del 2002, 257 donne hanno partecipato a misure a favore dei gruppi svantaggiati; offerta di lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico (che ha interessato 7.782 donne nel 2002); offerta di misure volte a promuovere la competitività (tramite i “Circoli di lavoro”, che ha interessato 21.478 donne nel 2002). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 3.238 donne hanno usufruito dei programmi di formazione e riqualificazione professionale per i disoccupati; numero di donne che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 1.476 donne hanno ricevuto consulenza sull’idoneità professionale dal “Centro di consulenza professionale”; numero di donne che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 3.156 donne hanno trovato un’occupazione dopo aver partecipato alle iniziative di formazione e riqua163 lificazione professionale per i disoccupati incluse le donne che hanno concluso i corsi di formazione nel 2001). C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); Nel 2002, 10 disabili hanno usufruito delle misure a favore dei gruppi svantaggiati (sotto forma di “lavoro sovvenzionato per i disabili”); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela: consulenza individuale ed in relazione all’idoneità professionale per la selezione di un’occupazione adeguata e per la riqualificazione professionale; offerta di lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico (che ha interessato 242 disabili nel corso del 2002). C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi erogati con riferimento a questo target di utenza sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela: consulenza individuale ed in relazione all’idoneità professionale per la selezione di un’occupazione adeguata e la riqualificazione professionale; consulenza in relazione all’idoneità professionale presso il “Centro di consulenza professionale”. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di imprese iscritte (utilizzatori effettivi): nel 2002, il Servizio pubblico per l’impiego ha collaborato con 16.935 imprese; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: all’incirca il 30-40% del totale del personale del Servizio pubblico per l’impiego ha collaborato con i datori di lavoro. 164 C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale I servizi connessi erogati sono essenzialmente di natura informativa (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori in cerca di occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero). Si possono, inoltre menzionare, in questo ambito alcuni importanti accordi intergovernativi quali: l’accordo tra la Repubblica federale tedesca ed il governo della Repubblica della Lettonia sui lavoratori stranieri (che ha permesso di trovare occupazione per 73 persone nel 2002); quello con la Repubblica federale tedesca sul lavoro dei dipendenti delle imprese lettoni nel quadro degli accordi sulle società appaltatrici (con 236 persone al mese occupate nel 2002) e sul lavoro degli studenti durante le vacanze estive (111 studenti occupati nel 2002); infine, è stato concluso un accordo anche con la Svezia inerente lo scambio di soggetti in formazione (55 formandi occupati nel 2002). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 6-8 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Sono state poste in essere misure della soddisfazione della clientela, mediante l’effettuazione di una ricerca sul livello di informazione degli abitanti in relazione al Servizio pubblico per l’impiego condotta dal “Centro di ricerche sull’opinione pubblica” “Skds”) E. MODELLI DI “COESISTENZA” Il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia autorizza e sottopone a vigilanza le Agenzie private per l’impiego ai sensi del Regolamento n. 26 del Gabinetto dei ministri del 20.01.2003, denominato “Autorizzazione e vigilanza sulle persone giuridiche che forniscono servizi di collocamento a pagamento”. Le Agenzie private per l’impiego hanno il compito di fornire servizi di collocamento a pagamento subito dopo aver ottenuto l’autorizzazione del Servizio pubblico per l’impiego. Il Servizio pubblico per l’impiego costituisce una Commissione per il rilascio dell’autorizzazione che decide in merito all’emissione di una licenza, al suo annullamento o alla proroga della sua validità. La Commissione è costituita dai rappresentanti del Ministero degli esteri, del Ministero degli interni, del Ministero del welfare della Lettonia, dell’ispettorato pubblico del lavoro e del Servizio pubblico per l’impiego. Nel 2002, il Servizio pubblico per l’impiego ha rilasciato 30 licenze alle Agenzie private per l’impiego. F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI La principale forma di collaborazioni con le altre principali istituzioni guarda la fase di elaborazione del “Piano nazionale per l’occupazione” (Nap). La redazione del Nap su base annua è coordinata dal Ministero dell’economia, ma il principale organo responsabile 165 per la programmazione dell’occupazione è il gruppo di lavoro per l’elaborazione del Nap costituito dai rappresentanti di quasi tutti i Ministeri della Lettonia, della confederazione dei sindacati liberi, della Confederazione dei datori di lavoro della Lettonia, delle amministrazioni locali ed anche del Servizio pubblico per l’impiego. Il gruppo di lavoro è responsabile della redazione del Nap e ne coordina l’attuazione. Le responsabilità per le specifiche misure sono distribuite nel corso del processo di elaborazione e successivamente ognuna delle istituzioni partecipanti è responsabile per le misure di propria pertinenza e per il monitoraggio periodico. Il monitoraggio e la valutazione complessiva sotto la guida del Ministero dell’economia vengono eseguiti due volte l’anno. Inoltre, ogni anno, gli uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego, in collaborazione con le amministrazioni comunali, elaborano Piani di azione per la promozione dell’occupazione. I rappresentanti degli uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego partecipano a diversi gruppi di lavoro ed ai consigli comunali organizzati dalle amministrazioni comunali quando vengono discusse questioni inerenti il mondo del lavoro. Nell’ambito dell’organizzazione e nell’attuazione di misure per il lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico i partner del Servizio pubblico per l’impiego sono per lo più le amministrazioni comunali. Inoltre, i rappresentanti dell’amministrazione comunale partecipano ai bandi di gara nel quadro delle misure a favore dei gruppi svantaggiati. Infine, il Servizio pubblico per l’impiego affida all’esterno le attività di formazione e di riqualificazione professionale dei disoccupati alle quali sono stati assegnati i finanziamenti. Il Servizio pubblico per l’impiego organizza bandi di gara per le istituzioni educative allo scopo di selezionare i programmi didattici migliori e remunerativi dal punto di vista finanziario nell’ambito della formazione e della riqualificazione professionale dei disoccupati. G. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE Presso il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia non è presente una vera e propria banca dati su web contenente le offerte di lavoro ed i nominativi delle persone in cerca di lavoro. L’home page www.nvd.gov.lv consente soltanto semplici operazioni di autoconsultazione, ovvero consultazione di CV di persone in cerca di lavoro per le imprese e consultazione di offerte di lavoro per chi cerca un’occupazione. Per il 2004-2005, è prevista la costruzione di una banca dati centralizzata sul web. H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI Dalla metà degli anni 90, il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia opera in stretta collaborazione con la direzione del mercato del lavoro (Ams). in Svezia. Nel 2002 è stato attuato il progetto “Sviluppo del Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia nel rispetto delle prescrizioni dell’UE”. Diversi progetti sono stati attuati in collaborazione con il Ministero del lavoro danese. Nella primavera 2003 è stato concluso con successo il pro166 getto “Sviluppo della strategia informativa per la Lettonia nel Servizio pubblico per l’impiego” ed entro il 2004 verrà completato il progetto comune “Gestione nazionale, regionale e municipale del progetto di supporto alle iniziative attive sul mercato del lavoro in conformità alle strategie nazionali per l’occupazione”. Alla fine di settembre 2003 avrà inizio il progetto di gemellaggio Phare dell’UE “Costituzione delle istituzioni per l’attuazione della strategia per l’occupazione” in collaborazione con il Bundesanstallt für Arbeit della Germania. Nel 1998, il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia ha siglato un Protocollo sulla cooperazione con il Centro per l’impiego della Lituania e nel 2001 con la “Direzione del mercato del lavoro” dell’Estonia. I nove uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia hanno instaurato buoni rapporti con gli uffici locali in Estonia e Lituania. Il Direttore del Servizio pubblico per l’impiego partecipa all’associazione mondiale dei Servizi pubblici per l’impiego (Wapes). 167 4.6 Lituania DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 3.453 1.379 39,8 (UE=100) 69,6% 59,9% 13,1% uomini: 13,3% 2,4% uomini: 2,7% donne: 13,0% donne: 2,1% Nome del servizio per l’impiego Ufficio di collocamento della Lituania Direttore (od altro/i responsabile/i) Vidas Šlekaitis Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) e-mail: [email protected] Tel. +370 - 5 2360770 - Fax: 5 2360788 Geležinio Vilko 3a, LT-2600, Vilnius www.ldb.lt Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Lituania N. di uffici locali (per regione/provincia) 46 N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 1.465 A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Nel corso del 2002, il lavoro dell’ufficio di collocamento della Lituania è stato oggetto di un processo di modernizzazione fondato sui seguenti punti: potenziamento della qualità del lavoro; creazione di nuovi standard per l’intermediazione specializzata ed i servizi di consulenza e sviluppo del relativo modello; sviluppo del sistema di gestione delle informazioni allo scopo di valutare la qualità dei servizi prestati; introduzione di un numero telefonico unico destinato ai datori di lavoro per la segnalazione delle offerte di lavoro; formazione di sei gruppi di lavoro permanenti con lo scopo di potenziare le attività degli uffici del lavoro locali per assicurare la prestazione di servizi efficaci e di alta qualità, per organizzare il monitoraggio del mercato del lavoro e per divulgare le informazioni sui servizi erogati; sviluppo di servizi informativi aperti e di servizi diretti; creazione di due nuovi Centri per l’occupazione giovanile; introduzione di tecnologie informatiche moderne in fase di sviluppo per l’“ufficio di collocamento su Internet” e potenziamento del sistema della “banca dei talenti “su Internet per soddisfare la domanda di forza lavoro qualificata; l’introduzione di nuovi programmi di attivazione, più precisamente l’attuazione di un 168 programma di formazione per l’aggiornamento delle qualifiche professionali e delle competenze pratiche dei disoccupati di lunga durata e la modernizzazione del programma di sostegno ai giovani, fondata sul potenziamento del programma di supporto per l’aggiornamento delle competenze professionali dei giovani. L’attuaione del progetto delle iniziative locali per l’occupazione ha avuto un effetto considerevole ed ha portato alla creazione di 400 posti di lavoro; infine, saranno potenziati i programmi per la gestione delle carriere individuali allo scopo di assicurare la carriera delle persone in possesso di qualifiche elevate. Con il 2001, in Lituania si è avuta la fine del monopolio pubblico del collocamento ed ha avuto inizio l’attività dei Servizi per l’impiego privati. L’attuazione del “Progetto di gemellaggio Phare LT0006.01, nel quadro dei “Miglioramenti del management per obiettivi e gestione delle informazioni nelle istituzioni lituane del mercato del lavoro”, ha posto le basi per il decentramento della politica del mercato del lavoro. All’inizio del 2004, è avvenuta la creazione di altri 9 uffici di collocamento di contea in tutto il paese. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale; assistenza ai gruppi target svantaggiati. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro I servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, offerte di lavoro su Internet; database delle persone in cerca di lavoro altamente qualificate, chiamata “banca dei talenti” su Internet; Centro informativo di auto-consultazione; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione; centro d’informazione professionale; attivazione di centri d’informazione e di consulenza e di centri per il lavoro e per l’occupazione giovanile; creazione di “mini” uffici di collocamento nelle imprese in fase di grande ristrutturazione. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di offerte di lavoro registrate per anno: 13.540; 169 numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle informazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione: 15.000; numero di visitatori del sito web, media giornaliera, in migliaia: 4; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 50. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati; misure per l’aggiornamento professionale dei disoccupati di lunga durata; creazione di Dossier sui licenziamenti di massa disponibile su Internet; offerta di formazione professionale. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato a misure sul mercato del lavoro: 41.700; numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 3.900; numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato a corsi di aggiornamento: 1.500; numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”: 2.600. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate; programma “Nuovo Corso 55+” (attualmente in fase di preparazione). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati anziani (di età superiore ai 55 anni) che hanno partecipato ad iniziative del mercato del lavoro: 7.700. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne I servizi connessi erogati consistono in: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). 170 Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di donne che hanno partecipato ad iniziative del mercato del lavoro: 51.600; Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 9.900; Numero di donne che hanno partecipato ad iniziative per un “nuovo inizio”: 7.600. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; sussidi all’occupazione. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disabili che hanno partecipato ad iniziative del mondo del lavoro: 2.200; numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 1.500; numero di disabili che hanno partecipato ad una iniziative per un “nuovo inizio”: 300; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/questi servizi: 49. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni I principali servizi erogati con riferimento a questa tipologia di utenza sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di imprese registrate (utilizzatori effettivi): 32.000; numero di utilizzatori potenziali: 32.000; numero di contatti con le imprese locali per anno: 30.700; 171 numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/questi servizi: 150. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale I servizi connessi erogati sono essenzialmente di natura informativa (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con l’utenza; misure della soddisfazione della clientela. E. MODELLI DI “COESISTENZA” Esiste una cooperazione molto stretta con i Servizi privati per l’impiego che assumono personale all’estero; le informazioni relative sono visualizzate sul sito web dell’ufficio di collocamento della Lituania. È già iniziata la formazione del personale dei Servizi privati per l’impiego, e sono stati siglati accordi con 23 aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione dal Ministero della previdenza sociale e del lavoro. Le aziende, attualmente, possono ottenere una licenza dal Ministero per svolgere attività di collocamento all’estero. Sono stati inoltre firmati accordi di partenariato sul mercato del lavoro con l’ufficio di collocamento della Lituania che fornisce informazioni sulle loro attività nelle riunioni sul mercato del lavoro, nei circoli di lavoro, nelle riunioni informative e di consultazione con i clienti dell’ufficio di collocamento. È in preparazione un modulo unificato per i rapporti trimestrali. È, inoltre, iniziata la preparazione del riordino della formazione del personale dei Servizi per l’impiego e delle condizioni della loro rappresentanza in seno alla commissione tripartita. F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI L’ufficio di collocamento della Lituania collabora fattivamente con: associazioni dei datori di lavoro; associazioni sindacali; organizzazioni non governative; comuni e consorzi di comuni; altri partner sul mercato del lavoro (le parti sociali, con la firma di accordi di cooperazione e la stipula di progetti piani per azioni comuni). 172 G. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE Attualmente sono previsti servizi di auto-consultazione sul sistema informatico dell’ufficio di collocamento su Internet, che comprende le funzioni di segnalazione delle offerte di lavoro su Internet nonché delle persone in cerca di lavoro sul web. Con lo sviluppo ulteriore del sistema informativo, l’obiettivo è quello di fornire ai cittadini ed alle imprese, a partire dal 2005, i servizi pubblici dell’ufficio di collocamento della Lituania utilizzando le tecnologie digitali (Internet, telefoni cellulari, ecc.). Saranno quindi realizzati i seguenti obiettivi: servizi e sistemi pubblici elettronici autorizzati per i clienti e per dipendenti, rivolti ai cittadini (in cerca di lavoro, disoccupati, ecc.), alle imprese, ai dipendenti dell’ufficio di collocamento ed alle autorità; servizio a distanza per i clienti ed i lavoratori; uso individualizzato dei servizi pubblici; servizio alla clientela indipendentemente dalla residenza e dall’orario (orario di lavoro continuato dell’ufficio di collocamento); servizio in più lingue; integrazione nel sistema informativo Eures dell’Unione europea. H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI L’obiettivo della cooperazione con i partner stranieri è di analizzare l’esperienza dei paesi stranieri per adattarla alle esigenze locali e di prepararsi all’ingresso nell’Unione europea. La cooperazione con l’associazione mondiale dei Servizi pubblici per l’impiego (Wapes), con l’International Association of Personnel in Employment Security (Iapes), con i Servizi per l’impiego della Lettonia, dell’Estonia, della Polonia, con la regione di Kaliningrad e con la Bielorussia è stata ulteriormente sviluppata. Il primo Memorandum di cooperazione per il periodo 2002-2005 è stato firmato con: Centro pubblico per l’impiego del Ministero del lavoro e della politica sociale dell’Ucraina; il Servizio pubblico per l’impiego della Repubblica Lettone e con la Direzione del mercato del lavoro dell’Estonia. Una particolare attenzione è stata dedicata alla cooperazione degli uffici di collocamento locali con i Servizi per l’impiego della Lettonia, dell’Estonia, della Polonia e della regione di Kaliningrad. L’ufficio di collocamento di Panevėžys ha collaborato con i Servizi finlandesi per l’impiego di Nokia e di Hameenkyro mentre l’ufficio di collocamento di Šakiai ha collaborato con il Servizio per l’impiego di Blekinge Väst (Solvesborg) nel Regno di Svezia. È iniziato un progetto congiunto con la Direzione svedese del mercato del lavoro allo scopo di facilitare lo sviluppo delle istituzioni del mercato del lavoro in Armenia. È iniziata l’attuazione del progetto “Leonardo da Vinci” “Soddisfare le esigenze 173 dell’occupazione: curriculum europeo linee guida per la consulenza professionale durante tutto l’arco della vita in armonia con le sfide dell’allargamento dell’UE”. L’ufficio di collocamento della Lituania partecipa al nuovo progetto di gemellaggio Phare “Preparazione alla partecipazione alla Strategia europea per l’occupazione”. Sono stati preparati un progetto di investimento “Integrazione dell’ufficio di collocamento della Lituania nella rete Eures” ed un piano d’azione sull’integrazione in Eures. Gli uffici di collocamento locali hanno partecipato ai progetti delle seguenti istituzioni: Phare 2000 – programma di gestione della coesione economica e sociale; agenzia per lo sviluppo nazionale regionale; agenzia Lituana per lo sviluppo delle piccole e medie imprese; e programma “Leonardo da Vinci”. Inoltre, L’ufficio di collocamento della Lituania ha partecipato al progetto “Accrescere l’occupazione dei disabili in Polonia ed in Lituania” nell’ambito della politica settoriale delle regioni del Baltico sulla politica del mercato del lavoro, ed alle attività della Fondazione europea per la formazione. La cooperazione con i partner stranieri ci ha consentito di migliorare i metodi di informazione aperta ed i servizi diretti; di preparare il piano di integrazione nell’Eures ed il progetto di investimento “Integrazione dell’ufficio di collocamento della Lituania nella rete Eures” (esperienza danese ed olandese); di migliorare i metodi di valutazione dei servizi offerti dall’ufficio di collocamento della Lituania (esperienza finlandese); di stabilire i criteri per la valutazione della qualità del lavoro del personale (esperienza finlandese ed estone nella riabilitazione dei disabili, nell’agriturismo, nel turismo ecologico e nelle imprese non convenzionali); di conoscere la strategia per l’apprendimento permanente e le modalità per la soluzione dei problemi sociali in Svezia. I. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO L’ufficio di collocamento della Lituania ha preparato il Piano aziendale strategico per il 2003-2005, che prevede i sei obiettivi seguenti: aumento dell’occupabilità dei disoccupati con la più bassa possibilità di integrarsi nel mercato del lavoro; riduzione delle disparità territoriali della disoccupazione; modernizzazione del lavoro dell’ufficio di collocamento della Lituania; preparazione all’adesione all’UE, attuazione del programma “Libera circolazione delle persone”; aumento delle competenze della forza lavoro per la realizzazione della crescita economica; potenziamento dei servizi forniti alla clientela. Il Piano Strategico è stato messo a punto nel contesto degli “Obiettivi di Sviluppo del Millennio” ed intende promuovere la realizzazione degli obiettivi della politica del mercato del lavoro previsti dal programma nazionale per l’adozione dell’Acquis, dal programma della repubblica della Lituania per la crescita dell’occupazione nel 2001-2004, dal programma per la riduzione della povertà per il 2002-2004 e da altri programmi stra- 174 tegici. In fase di introduzione di nuovi servizi per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro nel 2003, gli obiettivi sono i seguenti: modernizzare il lavoro dell’ufficio di collocamento – attuare il programma del lavoro orientato alla clientela, realizzare nuovi standard di consulenza e di intermediazione e sviluppare il loro modello di qualità nonché attuare l’Acquis comunitario nell’area della libera circolazione delle persone; potenziare i servizi esistenti ed introdurre nuovi servizi per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; potenziare l’efficacia dei piani d’azione e delle attività individuali dei Centri per l’occupazione giovanile; sviluppare la partnership sociale – attuare il programma sviluppo della partnership sociale ed il pacchetto di misure per la prevenzione della disoccupazione. Nel campo delle nuove tecnologie, nel 2003 si prevede di modificare e di sviluppare il software per un sistema informatico: sviluppare un sistema informatico di monitoraggio e di gestione del mercato del lavoro; modificare e sviluppare l’incontro della domanda e dell’offerta con l’aiuto delle tecnologie di Internet; sviluppare un sistema informativo aperto, al fine dell’integrazione nei sistemi informativi dell’UE; installare tecnologie di Terminal Server e migliorare l’hardware esistente. I punti fondamentali per il 2004-2005 sono il decentramento della soluzione dei problemi connessi con la disoccupazione; la definizione delle relazioni tra i Servizi per l’impiego locali, regionali, nazionali e dell’UE, l’aumento dell’efficacia dell’interazione con i datori di lavoro, l’attuazione ed il monitoraggio dei programmi per l’occupazione giovanile, per gli anziani e per i disoccupati di lunga durata, l’ampliamento dei servizi di orientamento alla carriera, i servizi di consulenza professionale, l’integrazione nella rete dei Servizi europei per l’occupazione (Eures), lo sviluppo del software per monitorare il mercato del lavoro e l’efficienza dell’applicazione della politica del mercato del lavoro, il potenziamento delle pagine web “Consulenza in caso di licenziamenti in massa”, “Orientamento professionale e servizi informativi”. L’attenzione sarà incentrata soprattutto sul potenziamento delle tecnologie moderne allo scopo di promuovere l’occupazione. I.1 Spostamento dell’attenzione su specifici gruppi target e/o politiche Il “Programma per la crescita dell’occupazione nella repubblica della Lituania per il periodo 2001-2004”, di cui al sito web: www.socmin.lt, prevede il potenziamento delle politiche pubbliche per il lavoro nei seguenti punti specifici: valutazione congiunta delle priorità della politica del lavoro in Lituania; programma per la riduzione della povertà, 2002-2004; programma “Nuovo Corso” per lavoratori di 55 anni e più; programma di adattamento sociale per gli ex detenuti; 175 programma di formazione imprenditoriale per le donne; programma di formazione professionale e occupazione per i Rom di Vilnius; programmi speciali per persone disabili secondo le categorie di disabilità (psichica, dell’udito, della vista, motoria, ecc.); programma di preparazione all’adesione alla rete Eures; programma per il miglioramento delle misure di collaborazione tra i Servizi pubblici per l’impiego e dei Servizi privati per l’impiego. 176 4.7 Malta DATI GENERALI32 (2002) Popolazione (migliaia di unità) 390 Popolazione in età lavorativa 245.8 (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) 69.1 (UE=100) Tasso di attività 58,5% Tasso di occupazione 54,5% Tasso di disoccupazione (15-64 anni) 7,4% forza lavoro uomini: 6,4% donne: 9,8% Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 48% (da intendersi come: n. disoccupati di lunga durata/n. totale disoccupati) Nome del servizio per l’impiego Employment and Training Corporation (Etc) Direttore (od altro/i responsabile/i) John Camilleri Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Tel. +356 21 654940 Area geografica coperta Isola di Malta N. di uffici locali (per regione/provincia) Sede centrale e 4 uffici del lavoro decentrati N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 153 A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Regolazione delle agenzie per il lavoro temporaneo; fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento; promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego (privatizzazione, appalti, sistema di voucher); decentramento; integrazione dei servizi; integrazione delle strutture. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; assistenza ai gruppi target svantaggiati. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO 32. Dati di fonte Commissione europea non disponibili. Fonte: Employment and Training Corporation; Malta Statistics Office, Indagine sulle forze lavoro (Dicembre 2002) 177 C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Servizi connessi erogati a questo riguardo sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno (media per il biennio 20022003): 7.681; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 548; numero di visitatori del sito web: 19.000.000; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: attualmente: 41. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta servizi di informazione avanzati; offerta formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati; Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 289; numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”: 19; numero di disoccupati di lunga durata che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 212. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa I servizi connessi erogati consistono essenzialmente nell’offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro e nell’offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di lavoratori anziani che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento permanente: 426; numero di lavoratori anziani che hanno beneficiato di consulenza personalizzata: 132; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 5. 178 C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 39; numero di donne che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 4; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 66 (attualmente responsabili anche per gli aspetti concernenti l’occupazione femminile). C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 42; numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 201; numero di disabili che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 43; numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 25; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 1. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali e amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali e amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali 179 e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di imprese registrate (utilizzatori effettivi): 31.595; numero di utilizzatori potenziali: 15.000; numero di contatti/anno con le imprese locali: 3; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 3. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale I servizi connessi erogati consistono principalmente in servizi di natura informativa (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro che hanno chiesto assistenza nella ricerca di un lavoro in un’area diversa: 614. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; misura della soddisfazione della clientela; strumenti per la misurazione del rendimento (Functional Balanced Scorecard, Corporate Balanced Scorecard); piano aziendale triennale. E. MODELLI DI “COESISTENZA” In riferimento a quanto sopra, Etc sta attualmente cercando di costruire un metodo di benchmarking per interagire con le 33 agenzie registrate come Servizi privati all’impiego (Pres) presenti sul territorio nazionale, che però non rivestono a tutt’oggi un ruolo particolarmente rilevante. Di fatto, queste ultime, al di là dell’obbligo previsto per legge di riportare al Pes nazionale i dati salienti della propria attività sul fronte del collocamento e dell’intermediazione sul mercato del lavoro (censibile in: 419 impieghi a tempo pieno e 3 impieghi part-time dal 1995 al 2001), non effettuano alcuna attività che si collochi oltre la tradizionale nozione di “collocamento” né erogano alcun servizio “avanzato” correlato. Di fatto, la cooperazione tra attori pubblici e privati è al momento inesistente. 180 F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI Degni di menzione sono i Comitati direttivi (organi misti) che gestiscono ed erogano Servizi sovvenzionati per la formazione e l’occupazione. 181 4.8 Polonia DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 38.632 13.470 41.7 (UE=100) 64,6% 51,5% 19,9% uomini: 19,1% 10,9% uomini: 9,7% donne: 20,9% donne: 12,3% Nome del servizio per l’impiego Krajowy Urząd Pracy Ufficio Nazionale del Lavoro Direttore (od altro/i responsabile/i) Ministro dell’economia, del lavoro e della politica sociale Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Ul. Nowogrodzka 1/3/5 - 00-513 Warszawa Tel. +48 22 6610100 - Fax: +48 22 6610203 e-mail: [email protected] Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Tutto il territorio nazionale N. di uffici locali (per regione/provincia) 16 a livello regionale (Voivodato), 380 a livello provinciale A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Il processo istitutivo del Servizio pubblico per l’impiego è stato avviato in Polonia il 1° gennaio 1990 con l’approvazione della legge sull’impiego del 29 dicembre 1989. La legge definiva gli organismi per il lavoro competenti, indicando come tali il Ministero del lavoro e della politica sociale nonché gli organi territoriali dell’amministrazione statale, con l’attribuzione di particolari competenze in materia di occupazione, e per maggiore precisione: il Direttore dell’ufficio del lavoro del Voivodato (a livello regionale) ed il Responsabile dell’ufficio distrettuale per il lavoro (a livello locale). Gli uffici del lavoro del Voivodato, nonchè gli uffici del lavoro distrettuali, sono stati organizzati come dipartimenti per l’impiego e gli affari sociali ed inglobati all’interno degli uffici del Voivodato e degli stessi uffici distrettuali. Il processo di sviluppo che ha portato alla loro creazione si è svolto rapidamente, ma nello stesso tempo senza un’adeguata preparazione tecnica e professionale del personale. Il nuovo sistema che stava prendendo forma ha evidenziato da subito carenze ed inadeguatezze: la legge sull’occupazione conteneva soltanto formulazioni generiche e le disposizioni attuative venivano elaborate con forte ritardo procurando in tal modo significative difficoltà all’interno degli uffici del lavoro distrettuali e degli uffici del Voivodato. È risultato altresì problematico anche il loro inserimento all’interno nella struttura amministrativa statale in quanto questi uffici hanno funzionato per un certo periodo di tempo in una condizione di doppia dipendenza: 182 per quanto riguarda le attività, laddove si evidenziava una dipendenza verticale: Ministero del lavoro e della politica sociale – ufficio del lavoro del Voivodato – ufficio distrettuale del lavoro; per quanto riguarda l’organizzazione, essendovi strutture all’interno degli uffici del Voivodato o agli uffici distrettuali, ovvero all’interno di organismi dell’amministrazione centrale. Con l’emanazione della legge sull’impiego e sulla disoccupazione del 16 ottobre 1991, a partire dal 1° gennaio 1993 si è venuto a creare il sistema degli uffici del lavoro. In virtù di questa legge, è stato istituito l’Ufficio Nazionale del Lavoro quale ufficio centrale dell’amministrazione statale, dipendente direttamente dal Ministro del lavoro e della politica sociale. Nell’ambito delle amministrazioni generali è stato costituito il Servizio per l’impiego istituendo in tal modo, a livello distrettuale e dei voivodati, specifiche amministrazioni quali: gli uffici del lavoro del Voivodato e gli uffici distrettuali. L’Ufficio Nazionale del Lavoro ricopre funzioni di controllo sugli uffici del Voivodato, ed attraverso questi ultimi anche sugli uffici del lavoro distrettuali. È proprio attraverso questa struttura del sistema di uffici che è stato possibile eliminare la doppia dipendenza. In tal modo, la struttura organizzativa è stata semplificata rendendola altresì in linea con normativa internazionale attualmente in vigore e conforme alle convenzioni adottate dall’organizzazione mondiale del lavoro. Organo primario nazionale preposto alla politica per l’impiego è il Ministro del lavoro e della politica sociale il quale disciplina, attraverso specifici decreti, l’organizzazione, i regolamenti e la sfera di competenza dell’Ufficio Nazionale del Lavoro nonché degli uffici del lavoro del Voivodato e degli uffici distrettuali. Il Ministro del lavoro e della politica sociale assolve ai propri compiti attraverso questi uffici che collaborano con gli organi e le istituzioni competenti in materia di occupazione e di lotta alla disoccupazione e principalmente con gli organi dell’amministrazione locale, con le organizzazioni sindacali, datoriali e dei disoccupati. Il Ministro del lavoro e della politica sociale coordina l’attività di altri organi, organizzazioni ed istituzioni rientranti nella sfera definita per legge e rilascia autorizzazioni per l’attività privata di intermediazione del lavoro. Gli uffici del lavoro del Voivodato si identificano quali uffici locali per l’impiego in rappresentanza dell’organo dell’amministrazione centrale e sono responsabili sia della gestione delle problematiche inerenti il mercato del lavoro locale sia delle azioni finalizzate a promuovere la formazione professionale. A partire dagli 1993-1999, il Servizio pubblico per l’impiego viene inteso quale struttura integrante dell’amministrazione centrale avente specifiche funzioni (da qui il Sistema degli uffici del lavoro). Al vertice di questa struttura si trova l’Ufficio Nazionale del Lavoro dal quale dipendono gli uffici del lavoro del Voivodato e gli uffici distrettuali. Con la legge sull’impiego e contro la disoccupazione del 14 dicembre 1994 (e successive modifiche) si definisce specificamente il ruolo affidato al sistema degli uffici del lavoro in termini di compiti e responsabilità in ambito di politica del mercato del lavoro. Nel 1999 è stato avviato il lento processo di adattamento dell’organizzazione e delle attività degli uffici del lavoro del Voivodato e degli uffici distrettuali all’organizzazione 183 dell’amministrazione pubblica. In una prima fase di tale processo sono rimasti operativi 16 uffici del lavoro del Voivodato mentre sono state istituite 33 delegazioni. Gli uffici del lavoro distrettuali sono stati trasformati in uffici provinciali del lavoro con competenze in base alla nuova ripartizione territoriale e pertanto sul territorio della provincia è stato lasciato operativo un solo ufficio del lavoro. All’inizio del 2000 è iniziata la vera e propria trasformazione del sistema del Servizio pubblico per l’impiego in base al principio del decentramento, con l’obiettivo di avviare un processo decisionale partecipato in materia di mercato del lavoro. Quale conseguenza di tale trasformazione tutto gli organismi amministrativi separati sono stati accorpati: gli uffici del lavoro del Voivodato e gli uffici provinciali (precedentemente uffici distrettuali e trasformati per adattarli alla nuova configurazione amministrativa della Polonia) sono stati inglobati nelle strutture delle amministrazioni locali. In pratica, ciò ha significato riunire gli uffici del lavoro del Voivodato all’interno degli uffici della presidenza dei Voivodati e gli uffici del lavoro provinciali all’interno dell’amministrazione provinciale unificata. A partire dal gennaio 2002, in seguito ad ulteriori modifiche, i seguenti soggetti sono responsabili in materia di politica per l’impiego: il Ministro del lavoro e della politica sociale (fino al 31 marzo 2002 con l’ausilio del Presidente dell’Ufficio Nazionale del Lavoro); l’amministrazione locale del Voivodato; il “voivoda”; l’amministrazione locale della provincia. L’art. 97 della legge del 24 luglio 1998 r., che emendava alcune leggi che definivano le competenze degli organi dell’amministrazione pubblica a seguito alla riforma istituzionale, ha modificato la legge del 14 dicembre 1994 sull’impiego e sulla lotta alla disoccupazione introducendo, tra l’altro, la ripartizione delle competenze tra vari livelli dell’amministrazione locale e l’amministrazione centrale, mediante assegnazione alle amministrazioni locali di alcune funzioni che precedentemente venivano svolte direttamente dall’amministrazione centrale. I Presidenti dei Voivodati ed i Presidenti delle province sono divenuti, insieme al Ministro del lavoro, organi preposti alle questioni inerenti l’occupazione. Questo sistema di ripartizione delle competenze ha contribuito ad estendere notevolmente le responsabilità degli organi delle amministrazioni locali (a livello di Voivodato e di provincia) anche se ciò ha indotto uno squilibrio sui mercati del lavoro sia regionali sia locali. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO L’attività del sistema degli uffici del lavoro contemplata dal programma risulta dalle disposizioni contenute nella legge sull’impiego e sulla lotta alla disoccupazione (e successive modifiche) del 14 dicembre 1994. Si riportano i compiti rientranti in tale attività: garantire in modo efficace la piena soddisfazione della domanda di manodopera da parte dei datori di lavoro nel più breve tempo possibile. Per raggiungere tale obiettivo 184 (considerato fondamentale) è necessario perseguire obiettivi supplementari come: accrescere il numero dei soggetti richiedenti i servizi offerti dagli uffici del lavoro; aumentare il numero di offerte di lavoro non sovvenzionato da parte degli uffici del lavoro; ridurre il tempo di ricerca delle offerte di lavoro; garantire un’adeguta efficacia occupazionale dei programmi del mercato del lavoro; facilitare l’accesso ai programmi di inserimento al maggior numero di persone a rischio per potenziarne le opportunità di impiego sul mercato del lavoro; garantire una gestione razionale dei fondi pubblici destinati alla realizzazione di questo obiettivo; si tratta di una finalità molto importante in quanto riguarda la gestione dei fondi pubblici destinati all’assolvimento di fini sociali da parte dei servizi pubblici non integrati in un’unica struttura gerarchica; offrire ai clienti degli uffici del lavoro servizi di buon livello professionale: si tratta di un obiettivo strategico per il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati; agevolare l’integrazione con l’Unione europea, vale a dire un’obiettivo che risulta dalla politica generale dello Stato-candidato all’adesione all’Unione europea. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO Gli uffici provinciali del lavoro rappresentano il nucleo centrale del Servizio per l’impiego e costituiscono gli organismi dell’amministrazione pubblica polacca. Altre istituzioni statali, benché importanti per la promozione e lo svolgimento di attività di natura strategica, non sono a diretto contatto con le persone in cerca di lavoro né con gli imprenditori che offrono nuovi posti di lavoro. Si elencano di seguito i principali compiti degli uffici provinciali del lavoro: assistenza sia ai disoccupati ed alle persone in cerca di lavoro per aiutarli a trovare un impiego, sia ai datori di lavoro per ricercare nuovi lavoratori; iscrizione alle liste di collocamento dei disoccupati e di altre persone in cerca di lavoro, elaborazione delle proposte di lavoro, formazione ed altre forme di occupazione finalizzate all’inserimento professionale e, nel caso di mancate opportunità lavorative, erogazione di contributi o sussidi previsti dalla legge; riconoscimento ed erogazione di sussidi o contributi prepensionistici; consulenza professionale ed informativa ai disoccupati ed altre presone in cerca di lavoro; rilascio di autorizzazioni e permessi di lavoro o svolgimento di altro tipo di lavoro retribuito da stranieri; azioni finalizzate ad arginare la disoccupazione e le sue ricadute negative; acquisizione e gestione delle risorse finanziarie destinate a realizzare azioni di lotta alla disoccupazione e rendere più attivo il mercato locale del lavoro; promozione volta alla creazione di nuovi posti di lavoro ed assistenza ai disoccupati 185 in caso di avvio di un’attività autonoma; promozione e sovvenzioni per lavori d’intervento e lavori pubblici, impiego di neodiplomati e neolaureati, per corsi di formazione e programmi sociali; promozione e sostegno alle attività dei circoli del lavoro; redazione di analisi, valutazioni e rapporti relativi alle problematiche dell’occupazione e della lotta alla disoccupazione; decisioni per il riconoscimento dello stato di disoccupazione, attribuzione o perdita dello status di disoccupato; decisioni inerenti alla sospensione, ripresa dell’erogazione o perdita del diritto al sussidio, al contributo alla formazione, borsa di studio, sussidio o contributo prepensionistico; l’annullamento parziale del prestito concesso dal Fondo del lavoro; rimborso ai datori di lavoro dei costi sostenuti per retribuzioni e contributi previdenziali pagati ai giovani lavoratori assunti in base al contratto di lavoro, di apprendistato, ecc.; controllo sulla conformità alle disposizioni della legge sull’impiego e sulla lotta alla disoccupazione (compreso il rispetto delle condizioni del lavoro regolare o di altro lavoro retribuito o attività economica); versamento dei contributi per l’assicurazione sanitaria relativa alle persone disoccupate con diritto al sussidio di disoccupazione; pagamento degli assegni familiari, di accompagno e di maternità; assistenza ai disabili (compreso, l’attuazione di programmi a sostegno dell’impiego delle persone disabili; l’intermediazione di lavoro e la consulenza professionale alle persone disabili; attività di orientamento alle persone disabili che richiedono l’inserimento in un programma di formazione specifico oppure riabilitazione medica e sociale attuato presso un centro specialistico di formazione e riabilitazione o ad un altro tipo di struttura formativa). Indicatori di rendimento (anno 2003) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 3.175.674; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 739.355. C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro Informazione professionale negli uffici del lavoro e nei Centri di informazione e di orientamento alla carriera professionale La consulenza professionale consiste nel fornire assistenza sia ai disoccupati e ad altre persone in cerca di lavoro relativamente alla scelta di un’occupazione adeguata nonché di un posto di lavoro, sia ai datori di lavoro nella selezione delle persone candidate a posti di lavoro che richiedono particolari predisposizioni psico-fisiche. La consulenza professio186 nale è fondata su sei regole: accessibilità ai servizi per tutte i disoccupati ed altre persone in cerca di lavoro nonché per i datori di lavoro; libertà nell’usufruire dei servizi di consulenza professionale; pari opportunità nell’accesso ai servizi di consulenza professionale indipendentemente dalla nazionalità, sesso, religione, appartenenza ad organizzazioni politiche e sociali nonché da qualsiasi altra circostanza; libertà di scelta della professione e del luogo di lavoro; gratuità dell’acesso ai servizi di consulenza professionale; riservatezza e la tutela dei dati personali dei disoccupati e di tutte le persone in cerca di lavoro che accedono ai servizi di consulenza professionale. La consulenza individuale Il metodo fondamentale di lavoro adottato dai consulenti professionali con il cliente individuale consiste in un colloquio consultivo svolto in fasi e periodi precisi, con l’uso di metodi e tecniche specialistiche. La consulenza individuale (colloquio consultivo) ha come obiettivo quello di dare un supporto personalizzato al cliente che si trova in una situazione professionale difficile all’interno del mercato di lavoro e che necessita di orientamento per trovare una soluzione lavorativa. Al pari della consulenza professionale, tale processo dovrebbe produrre i seguenti effetti: il cliente trova un lavoro in linea con le sue capacità, le sue caratteristiche psicofisiche o le sue qualifiche, oppure il cliente intraprende corsi di perfezionamento professionale o di riqualificazione che accrescono le sue opportunità lavorative; il cliente è pienamente soddisfatto della propria scelta e dei relativi effetti; sviluppo della personalità del cliente che, insieme al consulente, ha risolto il suo problema “lavorativo”; l’assunzione del cliente è compatibile con la domanda del mercato; il cliente sceglie il mestiere, la formazione, la riqualificazione. Consulenza di gruppo Questa tipologia di consulenza professionale consiste nell’assistere un gruppo di clienti dell’ufficio del lavoro. La consulenza di gruppo ha come obiettivo quello di aiutare a valutare la personalità dei clienti e la propria situazione in rapporto al mercato del lavoro nonché quello di creare motivazioni e stimolare i partecipanti ad affrontare in modo più attivo il proprio futuro lavorativo. Nella maggior parte dei casi la consulenza professionale di gruppo viene realizzata sotto forma di laboratorio o di formazione. Queste forme offrono ai partecipanti l’opportunità non soltanto di acquisire conoscenza, ma anche di esternare determinate capacità, per esempio, durante il colloquio di selezione. Le lezioni si svolgono in gruppi composti da più di dieci persone dove ogni partecipante, attraverso le proprie esperienze, le proprie capacità e osservazioni, si rende parte attiva sia nello svolgimento delle lezioni sia nella realizzazione dell’obiettivo generale della 187 formazione. La durata delle lezioni nell’ambito della consulenza di gruppo varia e dipende dalle tematiche affrontate. La tipologia delle lezioni più applicata è il “laboratorio di ricerca attiva del lavoro”, generalmente organizzato una volta al mese. Il programma-tipo delle lezioni, articolate in tre giornate consecutive della durata di cinque ore, prevede: costruzione del modo di pensare positivo; autopresentazione; preparazione dei documenti (CV, lettera motivazionale); preparazione del bilancio di competenze; metodi di ricerca del lavoro; preparazione al colloquio di selezione; superamento dello stress nei casi di insuccesso lavorativo. Fonti di informazione per le persone in cerca di lavoro Banca dati delle professioni ed opportunità di apprendimento – Consulente 2000: agevola il lavoro del consulente professionale con il cliente; aiuta ad individuare le caratteristiche del cliente (interessi, capacità, ecc.) permettendo di configurarle nell’ambito delle varie professioni; facilita l’accesso alle informazioni sulle professioni stampando quelle maggiormente pertinenti; arrichisce le informazioni sulle professioni. Il Consulente 2000 si articola in quattro blocchi tematici chiamati moduli e riportati di seguito: “modulo cliente” permette al cliente di creare il proprio profilo professionale e di configurarlo con le professioni e le funzioni maggiormente idonee; “modulo professioni” è una banca dati informativa sulle professioni con 542 tipologie diverse di profili professionali. Ad ogni tipologia corrisponde una descrizione dettagliata della professione. Il capitolo “Compiti e funzioni” spiega la tipologia del lavoro e quali strumenti sono usati in quella professione. Il capitolo successivo descrive le condizioni del lavoro: ambiente lavorativo (lavoro all’aperto, negli edifici ecc.), condizioni organizzative o sociali. Elemento importante nella scelta della professione sono i requisiti fisici e psicologici richiesti per ciascuna professione; “modulo educazione” è un’ampia banca dati riguardante le scuole professionali, le scuole medie superiori, le scuole post-secondarie, le università e le scuole post-laurea. Contiene le informazioni sui percorsi di istruzione e di formazione, sulle possibilità di ottenere un alloggio, una borsa di studio, sulla logistica della scuola ecc.; “modulo navigatore” è destinato a coloro che incontrano difficoltà nell’uso del computer. Ogni cliente viene “accompagnato” attraverso le varie banche dati. Questo modulo contiene inoltre un glossario dei termini propri del mercato di lavoro. È certamente molto utile lo strumento “Orientamento alla Carriera” che aiuta nella pianificazione della propria carriera professionale. Tale modulo contiene inoltre test di autovalutazione “Questionario sulle preferenze ed attitutidini professionali” 188 attraverso il quale il cliente ottiene un quadro complessivo delle sue capacità ed attitudini agevolandolo significativamente nella pianificazione della propria carriera professionale. La Banca dati sulle professioni Tale banca dati contiene un’analisi dettagliata di 300 professioni. È organizzata in 3 sezioni a seconda del livello d’istruzione richiesto per una determinata tipologia di lavoro (blu – istruzione professionale; verde – istruzione media superiore; rosso – istruzione superiore). Ogni file contenuto nella banca dati contiene un dossier che introduce il cliente gradualmente alla professione: a partire dall’introduzione con una breve descrizione della professione, attraverso la descrizione dettagliata di compiti e mansioni, requisiti richiesti e grado di istruzione, livello di retribuzione ed opportunità di lavoro, fino alle possibilità di perfezionamento professionale ed opportunità di carriera. Tutti i file contengono numerose informazioni sulle opportunità d’istruzione e d’impiego relativamente al mercato locale del lavoro. Guida alle professioni Tale guida contiene 550 analisi delle professioni descritte in maniera chiara ed accessibile in base alle seguenti sezioni: compiti ed attività lavorative; informazioni sugli obiettivi e sui valori realizzabili nella professione; ambiente di lavoro; informazioni sull’ambiente di lavoro e sulle condizioni organizzative; idoneità psicologica, fisica e di salute richiesta dalla professione; requisiti per l’assunzione (preferenze avanzate dai datori di lavoro); possibilità di avanzamento di carriera (descrizione del percorso professionale). La descrizione si conclude con le informazioni sulle opportunità di lavoro, la retribuzione, le professioni analoghe o affini nonché un elenco di indirizzi indicativi di potenziali datori di lavoro oltre ad una letteratura consigliata. Classificazione delle professioni e delle specializzazioni Tale classificazione è stata elaborata dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) ed adattata dal Ministero del lavoro e della politica sociale della Polonia. Contiene un elenco di 2392 professioni e specializzazioni unitamente ad una descrizione di 2408 professioni e specializzazioni presenti sul mercato del lavoro polacco. È una pubblicazione che si rivolge a tutti coloro che ricercano informazioni sull’attuale struttura professionale del mercato del lavoro polacco e, in particolare, rappresenta lo strumento fondamentale utilizzato dal relativo sistema dell’educazione e del lavoro. Schede delle professioni Tali schede riportano brevi descrizioni delle professioni. Presentano inoltre caratteristiche generali delle professioni con la descrizione dettagliata di compiti, requisiti, opportunità di come imparare un mestiere oppure trovare un lavoro. 189 Elenco degli organizzatori dei corsi di formazione Contiene una lista di strutture di formazione operative nel sistema d’istruzione extrascolastica nel Voivodato Mazowieckie e nei seguenti settori (edilizia; economia; finanze e amministrazione; elettrotecnica ed elettronica; ristorazione; trasformazione alimentare; commercio; informatica; addetti alle macchine e impianti per la produzione di metalli; lavorazione dei metalli; specialisti in scienze umanistiche; trasporto; turismo; servizi, artigianato; altre specializzazioni) oltre ad un elenco di strutture operative a livello regionale (regione di Varsavia, Ciechanów, Ostrołęka, Płock, Radom, Siedlce). Le informazioni contenute nel catalogo riguardano il tema ed i contenuti della formazione, le condizioni per la partecipazione, la durata ed i costi dei corsi. Inoltre, sono disponibili guide informative su varie tipologie di scuole ed università, a livello sia nazionale sia locale, nonché altre tipologie di guide informative, prontuari, cataloghi di CV e lettere motivazionali. Nel 2001, i servizi di consulenza e di informazione professionale hanno coinvolto 617.880 persone disoccupate o in cerca di lavoro. La consulenza professionale individuale è stata fornita a 138.992 persone di cui 77.395 donne (55,7%). Alla consulenza professionale di gruppo hanno aderito 83.987 persone di cui 51.946 donne (61,9%). Nel 2001, 208.184 persone disoccupate o in cerca di lavoro hanno avuto accesso ad informazioni di natura professionale presso gli uffici del lavoro. Un’assistenza particolare viene offerta alle persone disoccupate da lungo tempo: la consulenza individuale e la consulenza di gruppo per disoccupati da oltre 12 mesi hanno coinvolto 47.284 persone. Negli uffici del lavoro, le donne rappresentavano circa il 55,6% del totale dei clienti che hanno usufruito di consulenza individuale (68.271 persone) e circa il 62% dei partecipanti alla consulenza di gruppo (40.870 persone). Durante gli incontri informativi sono stati affrontati i seguenti argomenti: compiti ed attività proprie di determinate mansioni e professioni; questioni relative all’attività in proprio; opportunità di perfezionamento professionale e di riqualificazione; informazioni sulle professioni maggiormente investite dal fenomeno della disoccupazione e sulle professioni più richieste dai datori di lavoro. I “Club del lavoro” Le esercitazioni svolte nei Club del lavoro sono destinate innanzitutto alle persone disoccupate, con evidenti difficoltà nel reperire un’occupazione. La partecipazione alle esercitazioni nei Club del lavoro è libera e gratuita. I partecipanti hanno a disposizione strumenti di cui il Club è dotato (ad esempio, telefono, fax, fotocopiatrice, computer). L’ufficio provinciale del lavoro prepara e mette a disposizione dei partecipanti il materiale informativo ed i manuali oltre ad altro materiale necessario per realizzare il programma del Club del lavoro. La creazione del Club del lavoro e le esercitazioni che vi vengono svolte sono finanziate dal “Fondo per il funzionamento dell’ufficio provinciale del lavoro” e dal “Fondo del lavoro”. Le esercitazioni nei Club del lavoro sono destinate innanzitutto alle persone disoccupate, con evidenti difficoltà a trovare un impiego. La 190 partecipazione alle esercitazioni nei Club del lavoro è libera e gratuita. I partecipanti hanno a disposizione gli strumenti di cui il Club è dotato (ad esempio, telefono, fax, fotocopiatrice, computer). Gli uffici del lavoro offrono assistenza, in termini di organizzazione e metodologia, alle istituzioni ed alle organizzazioni che creano e gestiscono i Club del lavoro. Nel 2001 erano operativi 796 Club del lavoro (657 organizzati presso gli uffici provinciali del lavoro e 139 organizzati presso le istituzioni collegate). L’obiettivo principale dei Club del lavoro è quello di incoraggiare, in maniera efficace, la ricerca autonoma del lavoro. Nello stesso anno, 51 mila persone di cui oltre 48 mila disoccupati hanno partecipato a corsi di formazione tenuti dai Club. Il numero più sostenuto di partecipanti è stato registrato nei seguenti Voivodati: Dolonośląskie (8,8 mila persone) e Wielkopolskie (5,1 mila persone). Tra le donne, il numero più nutrito era composto da persone di l’età compresa tra i 18 ed i 24 anni (56,2%) e da persone con un livello di istruzione post-secondaria e professionale (43,2%). Tra le donne partecipanti alle esercitazioni volte nei Club del lavoro, il gruppo più numeroso era costituito da donne in attesa di un’occupazione da sei mesi (47,6%); ugualmente significativa era la percentuale di donne disoccupate di lunga durata (senza lavoro da oltre 12 mesi -31,6%). Una volta ultimato il programma di esercitazioni, si riscontrava, tra i numerosi cambiamenti osservati, un aumento dell’attività generale delle donne ed un innalzamento radicale della capacità di autovalutazione ed autodisciplina. Delle 28.704 partecipanti alle esercitazioni nei Club del lavoro, 4.704 donne hanno trovato un’occupazione (16,4%). Indicatori di rendimento (anno 2003) Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 132.230; numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”: 5.255. C.2 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Da molti anni gli uffici del lavoro attuano iniziative volte all’inserimento professionale delle donne al fine di promuovere il loro ritorno alla vita sociale e lavorativa. Occorre dunque ricordare che la situazione sul mercato locale del lavoro dipende fondamentalmente dalla condizione economica dei soggetti economici, dalle prospettive dello sviluppo regionale, dalla politica delle autonomie locali volta a preservare i posti di lavoro esistenti ed a crearne dei nuovi, nonché dalla imprenditorialità e dalla creatività delle donne stesse. Gli operatori degli uffici del lavoro utilizzano tutti quegli strumenti a disposizione che servono ad incentivare l’inserimento professionale delle donne promuovendo la loro crescita professionale, la partecipazione alle esercitazioni nei Club del lavoro, l’accesso alla consulenza professionale e lo sviluppo dell’attività lavorativa autonoma. La consulenza professionale negli uffici del lavoro e nei Centri di informazione ed orientamento alla carriera professionale 191 I consulenti professionali svolgono un ruolo centrale nel processo di inserimento professionale. La loro conoscenza del soggetto, delle sue predisposizioni e delle caratteristiche della sua personalità permette loro di adottare facilmente la decisione riguardante la professione da consigliare (adattattando, allo stesso tempo, il servizio di consulenza ai fabbisogni ed alle possibilità del cliente). Attraverso la consulenza professionale sia individuale sia collettiva, la co-partecipazione all’attuazione dei programmi dei Club del lavoro, la partecipazione alla Borsa del lavoro, alle Fiere del lavoro ed agli incontri informativo-educativi supportano ed indirizzano l’attività dei clienti sul mercato di lavoro. Per quanto concerne la formazione professionale, nel 2001 sono state formate 25.447 donne (pari 48,7% del totale) e 26.846 uomini (51,3%). Nella maggior parte dei voivodati il numero delle donne che hanno intrapreso corsi di formazione supera notevolmente il numero degli uomini. Negli anni 2000-2001, gli uomini rappresentavano la maggioranza tra le persone formate. Un forte calo è stato osservato sia nei valori assoluti sia nella dinamica del fenomeno.Nel confronto con l’anno 2000, circa 50 mila persone in meno hanno partecipato a corsi di formazione. Il numero di uomini formati – assai più alto rispetto a quello delle donne – non è un indicatore del fatto che le donne usufruiscano meno frequentemente delle opportunità di formazione. Raffrontando numericamente uomini e donne che hanno partecipato a corsi di formazione, si otterranno quote percentuali simili. Negli uffici del lavoro vengono praticate due diverse tipologie organizzative di formazione: formazione di gruppo ed individuale. La formazione di gruppo viene organizzata a seguito di un’analisi dei fabbisogni formativi osservati sul mercato locale di lavoro. Formulata la diagnosi dei fabbisogni formativi, si procede alla definizione dei percorsi di formazione la cui realizzazione permetterà ai disoccupati di acquisire le competenze richieste sul mercato del lavoro. Successivamente, vengono predisposti i programmi di formazione per i disoccupati, che prevedono il numero di persone da formare per ogni corso nonché la valutazione dei rispettivi costi. I programmi di formazione servono da base per creare i gruppi ed iniziare la procedura di selezione degli enti formatori. Nel caso della formazione di gruppo, la persona disoccupata viene invitata a frequentare un corso di formazione su iniziativa dell’ufficio del lavoro. La procedura è diversa quando il disoccupato inoltra all’ufficio del lavoro la richiesta di assegnarlo al corso di formazione indicato sulla stessa. Le donne più frequentemente degli uomini chiedono una formazione finalizzata alla ricerca attiva di lavoro. Finora le donne hanno rappresentato i tre quarti del totale dei partecipanti a questa tipologia di corso. Questo dato, oltre a dimostrare che le donne comprendono l’importanza della formazione d’altra parte, evidenzia il fatto che le donne incontrano maggiori difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro. Per selezionare i candidati ai vari corsi di formazione, gli uffici del lavoro adottano criteri ben definiti, legati alla specificità del corso da tenere. I criteri più importanti sono: livello d’istruzione, stato di salute, predisposizioni psicofisiche. Benché il sesso del candidato raramente rappresenti un criterio distintivo, si nota una netta correlazione tra il sesso dei fomandi e l’indirizzo della formazione prescelta. In certi casi questa correlazione è naturale in quanto legata a condizionamenti fisiologici, di 192 consuetudine o culturali, ma in altri casi è addirittura sorprendente: ad esempio, l’elevato numero di donne ai corsi di piccola imprenditoria o addirittura molto elevato ai corsi d’informatica. Dal 2000, le informazioni sui principali settori interessati dai corsi di formazione organizzati dagli uffici del lavoro provengono da dati statistici pubblici. Nel 2001, 52.293 persone hanno partecipato a corsi di formazione di cui 25.447 erano donne. I corsi commerciali (8.406 partecipanti), i corsi di informatica (6.510 partecipanti), i corsi per le professioni economiche (4.744 partecipanti), i corsi per autisti (4.878 partecipanti) rappresentano i principali indirizzi dei corsi di formazione. In generale, tuttavia, la maggior parte delle donne ha frequentato corsi per professioni prevalentemente al femminile. Nel 2001, le donne costituivano la maggioranza nei seguenti corsi di formazione: professioni legate all’economia – le donne rappresentavano l’88% del totale dei partecipanti; professioni amministrativo-impiegatizie – le donne rappresentavano il 92% del totale dei partecipanti; professioni legate all’industria dell’abbigliamento – le donne rappresentavano il 98% del totale dei partecipanti; professioni legate al commercio – le donne rappresentavano l’82% del totale dei partecipanti; corsi di informatica – le donne rappresentavano il 69% del totale dei partecipanti. È interessante notare la partecipazione sostenuta delle donne ai corsi di marketing e di management. Nell’ambito dei programmi di inserimento professionale, 1.212 donne (68% del totale dei partecipanti) hanno aderito ai corsi di formazione. Questo dato dimostra, da una parte, la preoccupazione degli uffici del lavoro di attenuare gli effetti della disoccupazione femminile e dall’altra, la volontà della maggior parte delle donne disoccupate a cercare un’occupazione, ad imparare nuovi metodi di ricerca del lavoro e ad adeguare le proprie qualifiche all’attuale richiesta del mercato di lavoro. La maggiore disponibilità delle donne a creare una propria attività lavorativa dimostra il forte coraggio, la voglia di adattarsi ai cambiamenti del mercato di lavoro nonché la loro autovalutazione positiva per quanto riguarda la capacità di lavorare in proprio. Il principale motivo della scelta del lavoro autonomo risiede nel desiderio di garantire una vita dignitosa per sé stesse e per le loro famiglie. Indicatori di rendimento (anno 2003) Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 63.353; numero di donne che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 2.409. C.3 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili I servizi connessi erogati sono essenzialmente i seguenti: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad 193 esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; Incoraggiamento dei disabili all’attività professionale: assostenza alle persone disabili a definire le proprie aspettative professionali ed a ricercare le opportunità lavorative sul mercato del lavoro; miglioramento della qualità delle prestazioni offerte alle persone disabili; creazione per i disabili/disoccupati dell’opportunità di trovare un’occupazione e di integrarsi con l’ambiente di lavoro di normodotati prendendo in considerazione al contempo le loro ridotte possibilità psico-fisiche; diffusione tra i partner l’idea della creazione di un “laboratorio di terapia occupazionale” e di una struttura di attività professionale. Andando ad osservare nello specifico delle attitività per disabili previste, un ruolo preminente è svolto dai servizi di informazione e consulenza professionale sia indivudiale sia di gruppo. I disabili interessati possono presentarsi presso i Centri di informazione e di orientamento alla carriera professionale. I Centri sono strutture specializzate che raccolgono informazioni professionali e le mettono a disposizione degli interessati. A servizio dei clienti, si contano consulenti professionisti ed uno psicologo. Il Centro offre al disabile consulenza personalizzata, assistenza e supporto di uno psicologo, nonché la possibilità di partecipare alle esercitazioni di laboratorio per acquisire la capacità di prendere decisioni professionali e di pianificare la propria carriera professionale. Presso questo Centro, i disabili interessati possono inoltre utilizzare: la banca dati relativa alle professioni ed alle opportunità di apprendimento, dossier con informazioni sulle professioni, la guida alle professioni ed opuscoli sulle professioni; guida informativa su scuole ed università; informazioni sui corsi organizzati da enti di formazione; pubblicazioni divulgative sulle professioni, sulla psicologia, pedagogia e sulla ricerca di lavoro; informazioni relative al mercato locale del lavoro; quotidiani locali; siti web contenenti offerte di lavoro provenienti da tutto il territorio nazionale; programmi informatici: “Consulente 2000”, “Professioni del futuro”, “Scuole superiori”, “Gawrosz” – Prontuario per i giovani alla ricerca di lavoro, “Men-Tor” – pianificazione della propria carriera professionale; filmati sulle professioni e filmati didattici. Infine, va menzionata la creazione di sportelli informativi e di consulenza siti presso le Delegazioni territoriali dell’ufficio del lavoro del Voivodato (Centri di informazione e di orientamento alla carriera professionale). Presso questi sportelli, gli specialisti forniscono informazioni alle persone disabili in merito alle seguenti problematiche: disoccupazione; assistenza sociale; attività economica; diritti e doveri del lavoratore; 194 doveri dei datori di lavoro; regolamenti della previdenza sociale. Presso tali sportelli, gli specialisti offrono questo servizio due volte al mese. Altra iniziativa da menzionare è la Fiera del Lavoro, che rappresenta una forma di intermediazione aperta del lavoro. In tali occasioni, le offerte di lavoro vengono presentate dalle aziende del lavoro protetto, dai laboratori di terapia occupazionale, da enti di formazione e dai datori di lavoro del mercato aperto. Alle fiere organizzate nell’ambito di un programma, è prevista altresì la partecipazione delle organizzazioni non governative e delle amministrazioni locali che si occupano delle problematiche inerenti i disabili. Pertanto i disabili hanno la possibilità non soltanto di venire a conoscenza delle offerte di lavoro, ma anche di ottenere servizi di consulenza da parte di esperti in materia di: riabilitazione professionale e sociale; previdenza sociale; diritto del lavoro; sistema tributario; attività di informazione e consulenza professionale; assistenza sociale. Indicatori di rendimento (anno 2003) Numero totale di disabili disoccupati 69.778. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni Servizi connessi a questa tipologia di utenza sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. C.5 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane I servizi connessi erogati riguardano essenzialmente: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed informale. 195 C.6 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale I servizi connessi erogati sono principalmente servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica (nazionale o all’estero). D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; sistemi di gestione delle vendite; gestione delle relazioni con la clientela; misura della soddisfazione della clientela. E. MODELLI DI “COESISTENZA” In Polonia, attualmente l’intermediazione del lavoro può essere sia pubblica sia privata. All’intermediazione pubblica del lavoro sono preposti gli uffici provinciali del lavoro e l’intermediazione privata viene gestita dalle agenzie di collocamento. L’intermediazione privata del lavoro, difatti, viene svolta dalle agenzie di collocamento, secondo tre distinte tipologie: agenzie di collocamento che si occupano sia dell’intermediazione del lavoro su tutto il territorio nazionale sia dell’intermediazione tesa a procurare lavoro all’estero. Esse assistono le persone in cerca di lavoro nella sistemazione lavorativa più adeguata ed i datori di lavoro nella ricerca di nuovi lavoratori in possessso delle qualifiche richieste; agenzie di consulenza personalizzata. Su richiesta dei datori di lavoro prestano i servizi previsti dall’Art. 37 della legge sull’impiego e sulla lotta alla disoccupazione; agenzie di lavoro interinale. Assumono i lavoratori allo scopo di metterli a disposizione di terzi che possono essere persone fisiche o giuridiche. Le agenzie di collocamento sono tenute ad astenersi dal richiedere compensi alle persone per conto delle quali cercano un impiego o altro lavoro remunerato, ad eccezione dell’esazione di alcune tasse da parte di persone a cui è stato trovato lavoro all’estero. Nel caso di contatto con un intermediario disonesto, è obbligatoria la denucia presso l’ufficio del Voivodato competente, alla polizia o al pubblico Ministero. Nel 2002, oltre 86 mila persone hanno trovato impiego tramite le agenzie di collocamento private. Rispetto all’anno 2001, si è osservato un incremento di quasi 7 mila persone assunte. Nel corso dell’anno passato, queste agenzie hanno acquisito oltre 146 mila offerte di lavoro. Nel 2002, sono state registrate circa 64 mila offerte di lavoro in più rispetto all’anno precedente. Con le agenzie di collocamento, le persono trovano occupazione soprattutto nel settore commerciale, edile, della ristorazione ed alberghiero (ad esempio, commessi, muratori, hostess, agenti di guardia, oltre a camerieri, rappresentanti di commercio, cuochi, agenti di assicurazioni, operatori informatici, segretarie). Come risulta dai dati 196 forniti dal Ministero dell’economia, del lavoro e della politica sociale, durante scorso anno e tramite le agenzie di collocamento, hanno trovato impiego oltre 2,7 mila persone prive di preparazione professionale (senza mestiere). Rispetto al 2001 questo dato è cresciuto di 711 persone. Conformemente alla legge in vigore sull’impiego e sulla lotta alla disoccupazione, tutti quei soggetti diversi dagli uffici del lavoro al fine di poter svolgere l’attività di intermediazione devono ottenere l’autorizzazione rilasciata dal Ministro del lavoro e della politica sociale (fino al 31 marzo dello scorso anno questa autorizzazione veniva rilasciata dall’Ufficio Nazionale del Lavoro). Nel 2002, il Ministro ha rilasciato 108 autorizzazioni; 52 soggetti hanno richiesto l’autorizzazione per la prima volta. Pertanto alla fine dello scorso anno erano presenti in Polonia complessivamente 201 soggetti non pubblici, titolari di autorizzazione ad eserciare attività di intermediazione del lavoro. La maggior parte di tali soggetti era dislocata in quei Voivodati in cui il tasso di disoccupazione era inferiore alla media nazionale. Secondo la legge, l’intermediazione del lavoro può essere svolta soltanto come attività no profit, osservando strettamente la regola del servizio gratuito per i disoccupati e per tutte quelle persone in cerca di lavoro. L’ispettorato del lavoro, durante i controlli di routine effettuati nel corso dello scorso anno, condotti per verificare l’osservanza di dette disposizioni, ha “scoperto” 41 casi di violazione di legge ed ha provveduto a denunziare i trasgressori al Tribunale competente. La legge non vieta però alle agenzie di richiedere il pagamento della prestazione del servizio ai datori di lavoro. Dai dati forniti dal dicastero competente risulta che nel corso dello scorso anno le tariffe oscillavano tra 15 e 1500 złoty. L’importo massimo che poteva essere percepito per coprire i costi effettivi dell’intermediazione del lavoro era pari al 150% della retribuzione media (pari a 3.145,72 złoty). Invece l’importo richiesto più frequentemente oscillava tra 600 e 1.300 złoty. Il rapido sviluppo delle agenzie di collocamento private osservato negli ultimi anni sta ripercuotendosi positivamente sul mercato nazionale del lavoro. Le agenzie di collocamento private hanno iniziato a svolgere un ruolo significativo anche grazie alla creazione di una rete di servizi alternativi di collocamento, a sostegno dell’attività degli uffici del lavoro, ovvero nell’ottica dell’ampliamento delle offerte di lavoro destinate ai lavoratori con qualifiche specialistiche e ai datori di lavoro interessati a trovare personale con specifiche qualifiche professionali. I risultati positivi raggiunti dai soggetti autorizzati che offrono il servizio di intermediazione del lavoro (oltre 86 mila persone assunte nel 2002) confermano l’utilità di questa attività sul mercato polacco del lavoro. Pertanto questo tipo di servizio costituisce un’ulteriore opportunità di trovare un impiego sia per i disoccupati sia per tutte quelle persone in cerca di un lavoro. F. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI A seguito dell’ingresso della Polonia nell’UE, i servizi relativi alla rete dei Servizi pubblici per l’impiego europei Eures verranno forniti esclusivamente dai consulenti Eures 197 dislocati presso gli uffici del lavoro del Voivodato. In ogni Voivodato a livello regionale è stato nominato un Manager di linea Eures, responsabile del coordinamento di tutte le azioni in ambito Eures sul territorio del Voivodato. Sia i candidati a consulenti Eures sia i Manager di linea sono stati designati dai Presidenti del Voivodato in base a precisi requisiti di qualificazione. Tutte le azioni attuate dall’Eures in Polonia verranno monitorate dal Manager nazionale Eures, nominato dal segretario di stato, responsabile del mercato del lavoro presso il Ministero dell’economia, del lavoro e della politica sociale. L’anno scorso sono stati avviati i preparativi per la creazione del partenariato transfrontaliero Eures in Polonia. All’iniziativa hanno aderito le zone di confine della Polonia, della Slovacchia e della Repubblica Ceca. Sul fronte polacco, nella fase dei preparativi è stata coinvolta anche la zona di Bielsko-Biała e di Cieszyn. G. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO Le azioni del Ministero del lavoro e della politica sociale, per il 2001 verranno delineate all’interno del documento “Strategia nazionale per l’impiego e lo Sviluppo delle risorse umane per il periodo 2000-2006” adottato dal Governo della Repubblica di Polonia. Verranno assolti i compiti previsti dal “Piano nazionale delle azioni per l’impiego” per gli anni 2000-2001. Nel 2001 verrà anche redatto il “Piano nazionale delle azioni per l’impiego” per l’anno 2002”. Si prevede in particolare di attuare le seguenti azioni nell’ambito dei miglioramenti qualitativi delle risorse umane e della crescita occupazionale: eleborazione del progetto istituzionale relativo ai servizi sul mercato del lavoro nell’ambito delle attività informative e di consulenza professionale, compreso il progetto volto alla creazione di una rete nazionale di centri di consulenza professionale per giovani e adulti, accessibile a tutti; promozione dello sviluppo di organismi non pubblici operativi nel settore della intermediazione del lavoro e della consulenza professionale; promozione di attività a favore di quei giovani che si affacciano al mondo di lavoro o sono disoccupati, attraverso l’erogazione di sovvenzioni conformemente ai programmi delle organizzazioni non governative che operano in direzione dei giovani; collaborazione e monitoraggio dei lavori volti all’elaborazione di una classificazione unica delle professioni e delle specializzazioni; promozione dell’attività finalizzata allo sviluppo delle Pmi; cooperazione nella realizzazione del programma Phare 2000 CVT (Continuing Vocational Training) denominato “Consolidamento del sistema dell’educazione permanente in Polonia”. Verranno assolti i compiti relativi all’adeguamento del sistema d’istruzione permanente alle richieste del mercato del lavoro; elaborazione del “Piano nazionale delle azioni per l’impiego per l’anno 2002”. Inoltre, nell’ambito dei lavori legislativi riguardanti il funzionamento del mercato del lavoro, verrà implementato il mnnitoraggio del funzionamento delle disposizioni di legge in 198 materia di impiego e della lotta alla disoccupazione, nonché la formulazione, in base ai risultati ottenuti, di nuovi disegni di legge o di emandamenti alle leggi vigenti, mediante: formulazione di raccomandazioni, chiarimenti, ecc. per l’Ufficio Nazionale del Lavoro, per gli uffici del lavoro del Voivodato e per gli uffici provinciali, in relazione all’attuazione di una politica nazionale sia nell’ambito della lotta alla disoccupazione e del contenimento dei suoi effetti sia nell’ambito dell’applicazione delle disposizioni in vigore; elaborazione dei disegni di atti legislativi in materia di occupazione e di lotta alla disoccupazione, nell’ambito previsto dalla “Strategia nazionale per l’occupazione e lo Sviluppo delle risorse umane per gli anni 2000-2006”; adeguamento delle disposizioni di legge in materia di occupazione e di lotta alla disoccupazione ai requisiti e agli standard in vigore nell’Unione europea; collaborazione nella formulazione degli atti legislativi in materia di ricerche e della modalità di acquisizione dei dati statistici concernenti il mercato di lavoro. Nell’ambito del controllo della situazione sul mercato del lavoro, si prevede quanto segue: monitoraggio della realizzazione del progetto mirato: “Il mercato del lavoro dinanzi all’integrazione all’Unione europea”. Si tratta di un lavoro condotto da esperti e finalizzato ad essere fonte di premesse per le decisioni relative al mercato polacco del lavoro nel contesto dei processi di adesione. Oggetto dello studio sono le somiglianze e le dissomiglianze nel funzionamento del mercato polacco e dei mercati europei del lavoro nonché le implicazioni dell’integrazione occupazionale e per i suoi aspetti economici e sociali; miglioramento del sistema statistico del mercato del lavoro, che funziona in base al programma governativo di ricerca sulle statistiche pubbliche, compresi: • elaborazione delle modifiche da apportare alle statistiche attuali, relative alla consulenza professionale, ai Club del lavoro, alla formazione delle persone disoccupate o in cerca di lavoro; • preparazione del piano metodologico e dei modelli dei nuovi formulari di rapporto per il programma delle ricerche sulle statistiche pubbliche per il 2002, tenendo conto delle modifiche delle disposizioni di legge in materia di occupazione e di lotta alla disoccupazione; preparazione di informazioni aggiornate, analisi e proposte, relative ai mercati del lavoro del Voivodato ed ai mercati del lavoro provinciali, secondo alcune categorie ed in base alle caratteristiche socio-economiche dei disoccupati; preparazione di dati, analisi e rapporti relativi ai mercati del lavoro nel quadro delle procedure amministrative di adesione, per soggetti sia nazionali sia esteri. 199 4.9 Slovenia DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 1.995 883 69.5 (UE=100) 67,8% 63,4% 6,0% uomini: 5,7% 3,3% uomini: 3,3% donne: 6,4% donne: 3,4% Nome del servizio per l’impiego Spi – Servizio per l’impiego della Slovenia Direttore (od altro/i responsabile/i) Jože Glazer, Direttore generale Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) Glinška ulica 12, 1000 Ljubljana - Slovenia Tel. +386 1 200 23 50 - Fax: +386 01 425 98 23 e-mail:[email protected] Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Il Servizio per l’impiego opera in maniera uniforme su tutto il territorio sloveno N. di uffici locali (per regione/provincia) 12 uffici regionali (UR) e 59 uffici locali di collocamento (UL) che coprono l’intero territorio sloveno; ogni UR è gestito da un Direttore regionale, i 59 uffici locali sono coordinati da 24 responsabili N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 845 dipendenti interni (media annua nel 2002 in base alle ore di lavoro, inclusi gli straordinari); consulenti/esperti esterni: collaborazione occasionale/assunzione temporanea. A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI Il processo di modernizzazione dei Servizi per l’impiego avviato nei paesi dell’Ocse durante gli anni 90, può essere suddiviso in due principali aree di intervento: estensione del mercato del collocamento al lavoro agli attori privati e ristrutturazione dei metodi organizzativi e del funzionamento delle Istituzioni pubbliche responsabili per le attività del collocamento al lavoro. Le tappe fondamentali dell’attuazione di tale processo possono essere descritte come segue. Regolamentazione delle Ali (agenzie di lavoro interinale): il Servizio per l’impiego della Slovenia ha stabilito l’istituzione nel 2004 delle Ali in quanto organismi indipendenti. Termine del monopolio pubblico del collocamento al lavoro: il Servizio per l’impiego in quanto principale istituzione del mercato del lavoro collabora a stretto contatto ed in maniera aperta con le agenzie di collocamento autorizzate. In Slovenia esistono più di 100 operatori privati del collocamento (Pres). 200 Promozione della concorrenza nell’erogazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego (privatizzazione, appalti, sistema di voucher): tutte le agenzie di collocamento autorizzate sono imprese private. Il Servizio per l’impiego appalta una serie di servizi di intermediazione occupazionale e la realizzazione di alcuni programmi attivi del mercato del lavoro ad agenzie di collocamento autorizzate ed a fornitori esterni. Dal luglio 2002, il provvedimento relativo all’assistenza a coloro che intendono intraprendere la carriera di lavoratori autonomi è stato attuato nell’ambito del cosiddetto programma di consulenza tramite voucher, che viene realizzato da 37 business centres locali. Decentramento: il Servizio per l’impiego in quanto istituzione uniforme consta di 12 uffici regionali (UR) e di 59 uffici locali di collocamento (UL) che coprono l’intero territorio sloveno. Gli UR godono di un certo livello di autonomia decisionale in merito all’adozione di misure relative al mercato del lavoro regionale nelle singole regioni a seconda della situazione del mercato del lavoro locale o regionale. Gli UR e gli UL possono costituire dei partenariati in maniera del tutto autonoma. Il Servizio per l’impiego sta diffondendo su tutto il territorio sloveno la rete dei Centri di informazione ed orientamento professionale. Integrazione dei servizi: il Servizio per l’impiego garantisce l’uniformità nella qualità dei servizi erogati in tutta la Slovenia. A livello regionale, gli UR svolgono un ruolo determinante nel coordinamento delle attività di Sviluppo delle risorse umane (Sru) e collaborano con le agenzie regionali per lo sviluppo e con altri partner. All’interno del Servizio per l’impiego, le attività di sostegno (settore finanziario, settore informatico e risorse umane) sono state per la maggior parte centralizzate. Per quanto riguarda l’integrazione delle strutture, essa è stata attuata attraverso una stretta collaborazione con altre istituzioni e con le organizzazioni nel campo dello Sviluppo delle risorse umane, della previdenza sociale e dell’istruzione in Slovenia (enti erogatori di prestazioni previdenziali, associazioni dei datori di lavoro, sindacati, camere di commercio e artigianato, Ministero del lavoro, Ministero dell’educazione, Ministero della salute, centri per l’istruzione degli adulti), nonché con la collaborazione con il Servizio pubblico per l’impiego e con istituzioni straniere correlate, cooperazione con istituzioni ed associazioni internazionali (ad esempio l’Oil e l’associazione mondiale dei Servizi pubblici per l’impiego – World Association of Public Employment Services – Wapes). B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO incontro tra posti di lavoro vacanti (domanda) ed individui in cerca di lavoro (offerta), collocamento; formazione professionale; 201 gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti assistenziali; assistenza nei confronti di gruppi target svantaggiati; orientamento professionale e borse di studio. La definizione della mission del Servizio per l’impiego della Slovenia consiste nell’aumentare l’occupabilità e l’impiego in collaborazione con i datori di lavoro, nel garantire i diritti in materia previdenziale degli assistiti, nel fornire assistenza allo sviluppo della carriera professionale e nel promuovere il ricorso ai partenariati ai fini dello Sviluppo delle risorse umane. Le attività di base del Servizio per l’impiego della Slovenia si sostanziano, dunque, in: intermediazione occupazionale e consulenza alla carriera; erogazione delle prestazioni legate all’assicurazione contro la disoccupazione; misure e programmi nel quadro delle politiche per l’impiego; rilascio di permessi di lavoro per lavoratori stranieri; programma nazionale di borse di studio per i giovani; produzione di materiale analitico, di sviluppo ed altro nei settori di base dell’attività del Servizio per l’impiego; irrogazione di informazioni sul mercato del lavoro. C. PRINCIPALI SERVIZI EROGATI SULLA BASE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere le dinamiche del collocamento al lavoro più snelle, rapide ed efficienti, in modo da ottenere un migliore incontro tra domanda e offerta di lavoro L’erogazione di servizi correlati contempla essenzialmente: la diffusione di servizi informativi avanzati sulle varie opportunità sia per gli individui in cerca di lavoro sia per i datori di lavoro, quali e-Job Exchange (collegamenti diretti ed automatici tra datori di lavoro ed individui in cerca di lavoro tramite Internet), e-Exchange (scambi destinati ai vincitori della borsa di studio Zois destinata a studenti con risultati accademici brillanti tramite Internet), nonché il collegamento diretto tra i membri iscritti al programma eExchange ed i datori di lavoro. Di regola, il servizio di iscrizione a mailing list per l’invio tramite e-mail di informazioni relative a posti di lavoro vacanti permetti a tutti gli individui in cerca di lavoro di definire i propri criteri di ricerca (area, livello di istruzione, titolo professionale) in base ai quali il programma ricercherà automaticamente i posti di lavoro vacanti appropriati, inviando segnalazioni, su base settimanale, all’indirizzo di posta elettronica degli iscritti. Sono giù operativi, inoltre, in alcuni uffici locali di collocamento, postazioni di auto-consultazione che consentono l’invio e il trattamento dei curricula, l’accesso ad informazioni sui posti di lavoro vacanti ed ai relativi database. 202 Indicatori di performance (anno 2002) Numero di individui in cerca di lavoro registrati su base annua: 102.635 (per gli anni 2005-2006 si prevede una lieve diminuzione); numero dei posti di lavoro vacanti registrati su base annua: 139.037; durata media del periodo di incontro domanda/offerta (numero di giorni intercorsi tra il primo contatto all’assunzione): 1 anno e 8 mesi; numero di individui in cerca di lavoro/datori di lavoro beneficiari delle strutture di auto-consultazione: circa 48.000 persone hanno utilizzato i servizi dei Centri di Informazione e Consulenza Professionale (tra questi il 28% erano disoccupati), mentre circa 45.000 disoccupati sono stati informati in merito a posti di lavoro vacanti notificati; numero di visite ai datori di lavoro da parte dei consulenti del lavoro: 1.980; numero di visitatori del sito web: 631.865 visitatori; numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: circa 330 consulenti del lavoro, 13 consulenti professionali. C.2 Incrementare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata I servizi erogati connessi a tale tipologia di utenza riguardano essenzialmente: formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/realizzazione di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, percorsi di “nuovo avviamento” secondo la Seo, ecc.) erogazione di servizi individualizzati e consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Indicatori di performance (anno 2002) Numero di Dld partecipanti a progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 1.490; numero di Dld beneficiari dei servizi di consulenza personalizzata: 47.570; numero di Dld partecipanti a percorsi di “nuovo avviamento”: 19.677; numero di Dld che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 10.250; numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: 343 impiegati. Si intende precisare che il numero di Dld partecipanti ad attività di formazione professionale include sia il numero di Dld partecipanti a programmi aggiuntivi di formazione ed istruzione sia il numero di Dld che hanno preso parte al “Programma 5000”. Inoltre, sono stati previsti programmi aggiuntivi di formazione ed istruzione che consentono ai partecipanti di acquisire il know-how, le competenze e le abilità necessarie allo svolgimento di diversi compiti ed occupazioni, e quindi di incrementare le proprie opportunità lavorative. Nel quadro di tali programmi, vengono realizzati corsi, seminari ed altri programmi di formazione. Poiché l’obiettivo fondamentale di tali programmi consiste nell’assicurare che i partecipanti diventino più competitivi sul mercato del lavoro, e cioè che riescano a 203 trovare un’occupazione, i programmi aggiuntivi di formazione ed istruzione sempre più spesso prevedono una parte di corsi teorici ed attività pratiche sul posto di lavoro. In particolare, il “Programma 5000” consente ai disoccupati di acquisire un’istruzione che sia pubblicamente accreditata. Il programma si prefigge di aumentare l’occupabilità dei disoccupati, di ridurre gli squilibri occupazionali strutturali e di innalzare il livello di istruzione dei disoccupati. Il numero dei Dld beneficiari di servizi di consulenza personalizzata si riferisce al numero di Dld che abbiano completato il proprio piano per l’occupazione entro due mesi dalla loro iscrizione presso il Servizio per l’impiego. Ciò significa una definizione degli obblighi e delle attività che consentiranno a specifiche tipologie di disoccupati di rientrare nel mondo del lavoro nel minor tempo possibile. I suddetti piani per l’occupazione pongono l’accento sulla responsabilità da parte del Servizio per l’impiego e dei disoccupati in relazione al raggiungimento degli obiettivi occupazionali fissati. Il disoccupato ed il consulente del lavoro esaminano insieme le attività svolte dal primo per trovare un’occupazione. Il piano per l’occupazione può essere migliorato e modificato durante l’intero periodo di iscrizione. I consulenti del lavoro redigono i suddetti piani per l’occupazione per tutti i disoccupati. Il numero di Dld partecipanti a percorsi di “nuovo avviamento” include: il numero di Dld che abbiano preso parte a programmi di istruzione e di formazione ivi compresi i programmi aggiuntivi di formazione ed istruzione, assunzioni in prova, il programma di inserimento al lavoro sotto forma di formazione sul posto di lavoro, il Programma 5000 per l’acquisizione di un’istruzione pubblicamente accreditata, il Progetto “Apprendimento per giovani adulti”, i programmi per l’assistenza alla pianificazione degli obiettivi di carriera ed alla ricerca di un’occupazione ed i circoli di lavoro; il numero di Dld partecipanti al programma relativo ai lavori pubblici, il numero di Dld in cerca di un’occupazione. Il numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi include il numero di consulenti del lavoro ed il numero di consulenti professionali impiegati presso il Servizio per l’impiego. Il Servizio per l’impiego della Slovenia è, dunque, organizzato in modo da aiutare attraverso un processo di consulenza ogni cliente che lo contatti. Secondo quanto previsto dalle disposizioni in materia di assistenza ai disoccupati, ogni disoccupato dispone del proprio consulente personale che, di regola, è un consulente del lavoro specializzato. Il consulente dispone di una rete di consulenti interni (consulenti in materia di riabilitazione, istruzione, consulenti legali, professionali, ecc.) che lo aiutano nel suo lavoro con i disoccupati. Perciò, il consulente personale è in realtà un case manager a disposizione di ogni individuo disoccupato. Al di là delle motivazioni emerse dalle disposizioni relative alle attività del Servizio per l’impiego, è stato deciso di non ricorrere a consulenti specializzati per specifici gruppi target anche per i seguenti motivi: si ritiene che il numero di consulenti disponibili (che mantengono un contatto diretto con i disoccupati) sia insufficiente per poterli suddividere ulteriormente a seconda dei gruppi target; 204 la massa critica dei disoccupati è troppo piccola, e pertanto non sarebbe opportuno introdurre tali tipologie di consulenti nello schema organizzativo del Servizio per l’impiego; si ritiene che i problemi degli individui siano di gran lunga troppo complessi ed interdisciplinari per poter essere risolti unicamente da consulenti specializzati. Nell’ambito del progetto di qualità, il Servizio per l’impiego sta adattando i propri servizi ai vari gruppi di disoccupati e sta introducendo esperti-consulenti per gruppi individuali di persone. Al momento è in corso una sperimentazione pilota di nuove e migliori procedure negli uffici locali di Koper e Maribor, in cui i disoccupati di età inferiore ai 26 anni privi di istruzione professionale ed i disoccupati fino a 40 anni di età che abbiano un’istruzione professionale partecipano ad un distinto processo di consulenza. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa I servizi correlati riguardano principalmente l’erogazione di informazioni in materia di legislazioni/sussidi/incentivi che incoraggino i lavoratori anziani a non abbandonare il mercato del lavoro e l’erogazione di servizi di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. Indicatori di performance (anno 2002) Numero di lavoratori anziani partecipanti ad iniziative di apprendimento permanente: 4.704 disoccupati di età superiore ai 40 anni; numero di lavoratori anziani beneficiari di servizi di consulenza personalizzata: 20.870 disoccupati di età superiore ai 50 anni; numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: 343 impiegati. Si precisa altresì che il numero di lavoratori anziani beneficiari di servizi di consulenza personalizzata si riferisce al numero dei disoccupati di età superiore ai 50 anni che abbiano completato il proprio piano per l’occupazione entro due mesi dalla loro iscrizione presso il Servizio per l’impiego. Ciò significa una definizione degli obblighi e delle attività che consentiranno a specifiche tipologie di disoccupati di rientrare nel mondo del lavoro nel minor tempo possibile. I suddetti piani per l’occupazione pongono, infatti, l’accento sulla responsabilità da parte del Servizio per l’impiego e dei disoccupati in relazione al raggiungimento degli obiettivi occupazionali fissati. Il disoccupato ed il consulente del lavoro esaminano insieme le attività svolte dal primo per trovare un’occupazione, dopodiché il piano per l’occupazione può essere migliorato e modificato durante l’intero periodo di iscrizione. I consulenti del lavoro redigono i suddetti piani per l’occupazione per tutti i disoccupati. C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi correlati sono: diffusione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a tali categorie; erogazione di formazione professionale; erogazione di servizi di 205 consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati al cliente; promozione/erogazione di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio tirocinio, apprendistato, percorsi di “nuovo avviamento” secondo la Seo, ecc.). Indicatori di performance (anno 2002) Numero di donne partecipanti ad attività di formazione professionale: 4.772; numero di donne beneficiarie di servizi di consulenza personalizzata: 45.624; numero di donne partecipanti a percorsi di “nuovo avviamento”: 38.677; numero di donne che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 26.380; numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: 343 impiegati. Si precisa che il numero di donne partecipanti a percorsi di “nuovo avviamento” include il numero di donne che abbiano preso parte a programmi di istruzione e di formazione ivi compresi i programmi aggiuntivi di formazione ed istruzione, assunzioni in prova, il programma di inserimento al lavoro sotto forma di formazione sul posto di lavoro, il Programma 5000 per l’acquisizione di un’istruzione pubblicamente accreditata, il progetto “Apprendimento per giovani adulti”, i programmi per l’assistenza alla pianificazione degli obiettivi di carriera ed alla ricerca di un’occupazione ed i circoli di lavoro; inoltre, include il numero di donne partecipanti al programma relativo ai lavori pubblici. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili I servizi correlati sono: la diffusione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a tali categorie; l’erogazione di formazione professionale; la promozione/erogazione di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio tirocinio, apprendistato, percorsi di “nuovo avviamento” secondo la Seo, ecc.), l’erogazione di servizi di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati al cliente. Indicatori di performance (anno 2002) Numero di disabili partecipanti ad attività di formazione professionale: 2.154; numero di disabili beneficiari di servizi di consulenza personalizzata: 7.334 disoccupati disabili; numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 949; numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: 16 dipendenti interni. Nello specifico, il “programma di inserimento al lavoro sotto forma di formazione sul posto di lavoro” mira a promuovere l’assunzione ed il reintegro nel mondo del lavoro dei disoccupati difficilmente collocabili e di lunga durata, e l’acquisizione del know-how e delle competenze necessarie allo svolgimento di una professione specifica oppure di un’occupazione presso un datore di lavoro. Il programma si prefigge di fornire assistenza sia ai datori di lavoro che assumono nuovo personale sia a persone con competenze scarse o inidonee allo svolgimento di una determinata mansione presso un datore di lavoro. 206 Dopo aver completato con successo la formazione, il datore di lavoro ha l’obbligo di assumere la persona. Infine, il progetto “Apprendimento per giovani adulti” si rivolge ai giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni che abbiano abbandonato gli studi, ed ha l’obiettivo di motivarli a riprendere un percorso di istruzione regolare ed a diventare più competitivi sul mercato del lavoro. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni I principali servizi correlati sono: la diffusione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a tali categorie; l’erogazione di formazione professionale; la promozione/erogazione di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio tirocinio, apprendistato, percorsi di “nuovo avviamento” secondo la Seo, ecc.); l’erogazione di servizi di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati al cliente. In particolare, si segnala che, nel corso del 2002, l’andamento del settore delle indennità di disoccupazione e dell’assistenza contro la disoccupazione si è attestato sui valori del 2000 e del 2001. Il calo degli aventi diritto alle indennità di disoccupazione non si è arrestato, mentre il numero dei beneficiari dell’assistenza contro la disoccupazione è aumentato in maniera graduale. Tale andamento è direttamente correlato ai cambiamenti intervenuti a livello legislativo: le modifiche alla legge dell’ottobre 1998 hanno modificato il modo in cui viene regolamentato il settore dei diritti derivanti dall’assicurazione contro la disoccupazione. Un fattore che ha contribuito alla riduzione nel numero di individui che hanno presentato domanda di indennità di disoccupazione è stato la loro partecipazione a programmi attuativi delle politiche attive del lavoro specificamente destinati a tali categorie: duranti i programmi il pagamento dell’indennità di disoccupazione viene sospeso (ovvero, tali indennità non vengono erogate). Anche la percentuale delle persone aventi diritto all’indennità di disoccupazione ed all’assistenza contro la disoccupazione che, di solito, rappresentava una media del 23,6% di tutti i disoccupati nel 2002 (nel 2001, la media si era attestata al 25,3%) è diminuita. Nel 2002, in media, l’indennità mensile di disoccupazione è stata richiesta da 18.743 disoccupati, il 13% in meno rispetto alla media mensile del 2001; alla fine di dicembre 2002, quando il Servizio per l’impiego ha erogato l’indennità di disoccupazione a 17.601 richiedenti, tale cifra è risultata inferiore del 9,6% rispetto al dicembre 2001. In base alle modifiche apportate alla legge, il diritto all’indennità di disoccupazione può essere esercitato a patto che la persona in questione abbia contratto un’assicurazione contro la disoccupazione prima di perdere il posto di lavoro, abbia lavorato per un periodo di almeno 12 mesi durante i 18 mesi precedenti la perdita del posto di lavoro e che durante il periodo di esercizio di tale diritto non si siano presentate opportunità occupazionali adatte al suo profilo. Per quanto riguarda le tipologie di misure di assistenza contro la disoccupazione, queste ultime non si fondano sull’assicurazione contro la disoccupazione, bensì costituiscono un diritto previdenziale. Un individuo ha, difatti, diritto all’assistenza contro la disoccupazione se il proprio diritto all’indennità di disoccupazione è decaduto oppure qualora abbia perso il posto di lavoro 207 successivamente ad un periodo di tirocinio di durata inferiore ai 12 mesi. Tale diritto può essere esercitato da coloro che rientrano in una determinata fascia di reddito (80% del reddito garantito per ciascun membro del nucleo familiare) e di proprietà. Alla fine del 2002, le persone beneficiarie dell’assistenza contro la disoccupazione erano 5.664, con un incremento del 25,4% rispetto all’anno precedente. Mensilmente, il Servizio per l’impiego ha erogato servizi di assistenza contro la disoccupazione ad una media di 5.473 disoccupati (il 27,5% in più rispetto alla media mensile del 2001). Anche il rimborso dei contributi ai datori di lavoro costituisce una misura selettiva nel quadro delle politiche attive del lavoro rivolta principalmente alle aziende. Lo scopo di tale misura consiste nell’incoraggiare i datori di lavoro ad assumere nuovo personale, i disoccupati difficilmente collocabili, gli individui in cerca di prima occupazione, i disoccupati anziani e di lunga durata, gli individui che percepiscono aiuti economici in quanto partecipanti a programmi occupazionali “passivi”. Sono 744 i disoccupati ed i lavoratori in esubero permanente ad aver partecipato per la prima volta nel 2002 al programma di rimborso dei contributi (trovando quindi un’occupazione). A dicembre 2002, il programma includeva attivamente un totale di 13.331 datori di lavoro e 17.306 persone. Per quanto attiene al sostegno ed alla promozione dell’autoimprenditorialità, i disoccupati in possesso di documentazione procedurale e di un business plan che attesti la validità del loro progetto imprenditoriale (cioè di lavoratori autonomi) hanno diritto ad una sovvenzione destinata all’avviamento della loro attività. Tale sovvenzione è stata resa disponibile sotto forma di finanziamento a fondo perduto, di rimborso dei contributi oppure, nelle regioni dove i fondi venivano reinvestiti, come finanziamento da rimborsare. Nel 2002, 961 persone – diventate lavoratori autonomi – hanno ricevuto prestiti a fondo perduto, a 67 persone sono stati rimborsati i contributi versati, e 20 persone hanno usufruito di fondi rimborsabili. C.7 Sostenere e guidare le imprese nelle azioni di assunzione e sviluppo delle risorse umane I servizi correlati consistono essenzialmente in informazioni (in merito ad aspetti legali, fiscali ed amministrativi), consulenza (in merito ad aspetti legali, fiscali ed amministrativi, ed agli incentivi finanziari destinati a favorire l’occupazione, ecc.), anche mirate all’emersione del lavoro nero ed illegale nonché nel sostegno nella ricerca di manodopera altamente qualificata in grado di soddisfare i criteri dei datori di lavoro. Vengono altresì effettate analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese nel mercato del lavoro locale. Indicatori di performance (anno 2002) Numero di imprese iscritte (utenti effettivi): 141.559 imprese; numero di utenti potenziali: 31.660 imprese; numero di contratti con imprese locali su base annua: 1.980 visite a datori di lavoro da parte di consulenti del lavoro; numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: 80 208 dipendenti. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale I servizi correlati sono essenzialmente servizi informativi (in merito ad aspetti legali, di alloggio, ecc.) con l’obiettivo di assistere i lavoratori alla ricerca di un’occupazione in un’area geografica diversa da quella di residenza (nazionale o straniera); già disponibile per i cittadini sloveni, in preparazione per i cittadini stranieri. Indicatori di performance (anno 2002) Numero di individui in cerca di lavoro che hanno accettato un’occupazione lontano dal luogo di residenza: 2.351 individui in cerca di lavoro; numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: 343 dipendenti. In generale, il Servizio per l’impiego della Slovenia non effettua un monitoraggio del numero di persone alla ricerca di un’occupazione lontano dal luogo di residenza in quanto il mercato del lavoro in Slovenia è relativamente ridotto in termini dimensionali ed anche le distanze geografiche sono minime. D. SISTEMI E MODELLI DI GESTIONE PER LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Gestione per obiettivi; sistema di gestione totale della qualità; gestione delle relazioni col cliente; misurazione della soddisfazione del cliente: è in fase di introduzione un sistema di misurazione della soddisfazione nel quadro del progetto di gestione della qualità del Servizio per l’impiego. E. MODELLI DI “COESISTENZA” Il quadro giuridico di base relativo alle attività svolte dalle agenzie di collocamento private autorizzate è stato sancito dalla legge sull’occupazione e sull’assicurazione contro la disoccupazione del 1998 (Gazzetta ufficiale della Repubblica Slovena n. 69/98) ed in particolar modo dalle norme sulle condizioni per la gestione di un’agenzia di collocamento (Gazzetta ufficiale della Repubblica Slovena, n. 48/99 e n. 79/2000), che regolano le attività in materia di collocamento al lavoro, di offerta di manodopera, di attuazione delle misure relative alle politiche attive del lavoro e dei piani di preparazione all’occupazione (reintegro nella forza lavoro). Nel 2000 (Gazzetta ufficiale della Repubblica Slovena n. 88/2000) e nel 2001 (Gazzetta ufficiale della Repubblica Slovena n. 67/2001), è stato adottato il decreto sulla determinazione dei pagamenti alle agenzie di collocamento, che consente ad una rete di agenzie di collocamento private autorizzate di realizzare attività di collocamento al lavoro e di offerta di manodopera. Nel settembre 2003, il Servizio per l’impiego della Slovenia ha siglato un contratto con le agenzie auto209 rizzate. Attraverso la realizzazione di attività di collocamento dei disoccupati e di offerta di manodopera, queste possono ottenere il diritto alla copertura dei costi relativi a tali attività. Fino ad ora 52 agenzie di collocamento hanno contattato il Servizio per l’impiego della Slovenia dichiarando la propria disponibilità a collaborare ed hanno conseguentemente siglato contratti di collaborazione. In pratica, il Servizio per l’impiego collabora attualmente con 20 agenzie. Le somme da erogare a tali agenzie dipendono da una serie di fattori: durata del periodo di occupazione, collocamento dei disoccupati di lunga durata (la somma erogata dallo Stato aumenta in proporzione alla durata dell’iscrizione del disoccupato presso il Servizio per l’impiego), se il posto di lavoro vacante si trova in una regione con un tasso di disoccupazione superiore alla media, se la persona è un individuo alla ricerca di prima occupazione, un disoccupato di lunga durata, un disabile, un persona anziana, e dalla tipologia di indennità percepita dalla persona in questione durante il periodo di disoccupazione (indennità di disoccupazione oppure assistenza contro la disoccupazione). F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI Oltre alla collaborazione con le agenzie private di collocamento autorizzate, il Servizio per l’impiego collabora a stretto contatto con i datori di lavoro e le imprese, gli erogatori di formazione ed istruzione, le parti sociali, i ministeri e le istituzioni pubbliche, le agenzie regionali di sviluppo, le comunità locali ed i comuni, le organizzazioni e le associazioni non governative nonché con i media. All’interno del Servizio per l’impiego opera il Centro nazionale di risorse per l’orientamento professionale (Cnrop), un membro della rete europea dei Cnrop, responsabile dell’estensione a tutto il territorio sloveno della rete dei Centri di informazione ed orientamento professionale (Ciop). Il Cnrop della Slovenia collabora prevalentemente con i Ministeri del lavoro e dell’educazione, le Camere di commercio e dell’artigianato, le scuole e le università, il Centro di formazione professionale ed il Centro per l’istruzione degli adulti e le organizzazioni studentesche. I Ciop intrattengono rapporti principalmente con scuole, datori di lavoro e comunità locali. Nelle città di piccole dimensioni, il coinvolgimento delle parti locali che versano fondi per l’apertura di tali centri e punti svolge un ruolo cruciale. G. INFORMATIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI ELABORAZIONE DATI E L’EROGAZIONE DEI SERVIZI ON-LINE La pagina web del Servizio per l’impiego offre un’ampia gamma di informazioni ai disoccupati, ai datori di lavoro ed ai vincitori di borse di studio. Al fine di assicurare un collegamento diretto ed automatico tra datori di lavoro e gli individui in cerca di un’occupazione, è stato dato ampio spazio allo sviluppo di programmi interattivi nella sezione Cerca lavoro. La sezione posti di lavoro vacanti attualmente disponibili fornisce un servizio di sottoscrizione ad una mailing list elettronica che garantisce la segnalazione di posti di lavoro vacanti. Gli individui in cerca di lavoro possono definire i criteri di ricerca (in base all’area, al livello di istruzione, al titolo professionale) sulla base dei quali il programma 210 ricercherà automaticamente i posti di lavoro vacanti adatti, inviando segnalazioni – su base settimanale – all’indirizzo di posta elettronica degli iscritti. I datori di lavoro ed i disoccupati possono stampare una serie di moduli direttamente dai siti internet del Servizio per l’impiego. Inoltre, è in corso di sviluppo la funzionalità di notifica elettronica dei posti di lavoro vacanti. Vi è poi una speciale sotto pagina in cui sia gli individui in cerca di un’occupazione sia i datori di lavoro in cerca di forza lavoro possono iscriversi. Entrambi possono consultare il database degli individui in cerca di un’occupazione e dei datori di lavoro iscritti e trovare un datore di lavoro o un dipendente adatto alle proprie esigenze. H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI Le forme più frequenti di cooperazione internazionale realizzate dal Servizio per l’impiego includono la partecipazione attiva da parte dei rappresentanti del Servizio per l’impiego a vari incontri, workshop e seminari (in cui presentano relazioni, tengono lezioni, illustrano rapporti e presiedono ad una serie di incontri), corsi di formazione pratica all’estero su settori vari e visite nonché lezioni da parte di esperti stranieri in Slovenia. Lo staff del Servizio per l’impiego ha preso parte a diverse reti di scambio di informazioni nell’ambito dei propri settori di competenza (sulle quali le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno un impatto alquanto importante). Sempre più spesso, gli UR partecipano ad eventi che si svolgono sia all’estero sia in Slovenia che vedono la partecipazione di esperti internazionali. Le attività centrali in materia di cooperazione internazionale svolte dal Servizio per l’impiego includono: la partecipazione all’associazione mondiale dei Servizi pubblici per l’impiego (Wapes – World Association of Public Employment Services): i rappresentanti del Servizio per l’impiego prendono parte ai workshop e ad altre attività della Wapes. Il rappresentante del Servizio per l’impiego è uno dei due uditori interni della Wapes (l’altro è austriaco). Il Servizio per l’impiego contribuisce inoltre alle attività di sviluppo del sistema di informazione della Wapes; cooperazione con altre istituzioni ed associazioni internazionali [ad esempio Oil, Ocse, Iaevg (International Association for Educational and Vocational Guidance – Associazione internazionale per l’orientamento educativo e professionale), Fef, ecc.]; cooperazione tra i Servizi pubblici per l’impiego degli Stati membri e dei paesi candidati ed aderenti: il Direttore generale del Servizio per l’impiego partecipa agli incontri regolari dei Direttori generali dei Servizi pubblici per l’impiego degli Stati membri e dei paesi candidati ed aderenti all’UE. Dal 29 settembre al 1° ottobre 2003 a Bled, Slovenia, si è tenuto un seminario sulla formazione sotto il patrocinio della Commissione europea con l’obiettivo di sostenere i paesi candidati ed aderenti nell’attuazione della Strategia europea per l’occupazione. Il seminario è stato organizzato dall’amministrazione nazionale del mercato del lavoro svedese (Ams) in stretta collaborazione con il Servizio per l’impiego e vi hanno preso parte circa 40 rappresentanti dei Servizi pubblici per l’impiego provenienti dai paesi candidati ed 211 sentanti dei Servizi pubblici per l’impiego provenienti dai paesi candidati ed aderenti; cooperazione con i Servizi pubblici per l’impiego dell’Europa centrale: per dieci anni, il Servizio per l’impiego ha partecipato sia a riunioni e workshop professionali nel quadro di attività di cooperazione tra i Servizi pubblici per l’impiego dell’Europa centrale (Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Germania, Slovacchia, Polonia, Croazia e Slovenia) sia a riunioni regolari dei Direttori generali dei Servizi pubblici per l’impiego dell’Europa centrale; attività nel campo di una cooperazione bilaterale con i Servizi pubblici per l’impiego: il Servizio per l’impiego coopera attivamente con i Servizi pubblici per l’impiego e con istituzioni simili straniere. In particolare, il Servizio per l’impiego coopera con l’ufficio fiammingo di collocamento e di formazione professionale Vdab, nel quadro dei processi di gemellaggio patrocinati dalla Commissione europea con l’obiettivo di aiutare i Servizi pubblici per l’impiego dei futuri Stati membri a dimostrarsi all’altezza della sfida rappresentata dall’ingresso nell’UE. Da ottobre 2000 a dicembre 2001, il progetto di gemellaggio Phare “Sostegno al rafforzamento delle organizzazioni del mercato del lavoro” è stato gestito dal Servizio per l’impiego della Slovenia in stretta collaborazione con il British Sunderland City Training and Enterprise Council e con i Servizi per l’impiego inglesi, svedesi ed irlandesi; attività relative all’adesione all’Unione europea: rete Eures, Fondi strutturali europei, soprattutto il Fondo sociale europeo, adozione dell’“acquis” comunitario; partecipazione ai progetti Phare e ad altri programmi, contenenti forme intensive di cooperazione transnazionale con gli uffici regionali del Servizio pubblico per l’impiego in Austria, Italia ed Ungheria. Le attività relative ai progetti Phare si sono intensificate in misura crescente, così come è accaduto per altri programmi dell’Unione europea, in particolare modo nell’ambito del progetto “Leonardo da Vinci” e della rete europea dei Centri nazionali di risorse per l’orientamento professionale; i rappresentanti del Servizio per l’impiego partecipano inoltre a varie attività nel quadro della conferenza trilaterale Austria-Ungheria-Slovenia (Programma “Interreg III”). A seguito di tale cooperazione, nel marzo 2003 è stato siglato un accordo generale tra l’amministrazione nazionale del mercato del lavoro austriaca (Ams – Arbeitmarktservice) ed il Servizio per l’impiego in relazione ad ulteriori attività di cooperazione nel quadro dei Patti territoriali per l’occupazione (Pto) nelle regioni di confine. I. PRINCIPALI TENDENZE DEL CONTESTO POLITICO/NORMATIVO La Slovenia ha adottato un apposito “Programma nazionale per lo sviluppo del mercato del lavoro” con scadenza nel 2006. L’efficacia delle politiche del mercato del lavoro sarà garantita dalle seguenti misure: attivazione e collegamento di tutte componenti delle politiche economiche e del lavoro; una politica attiva del mercato del lavoro che ponga l’accento sull’istruzione e sull’apprendimento permanente con l’obiettivo di sostenere l’occupabilità; 212 modernizzazione del sistema di infrastrutture di rete tra le istituzioni realizzando specifici programmi a livello nazionale e regionale; garanzia di un sistema di monitoraggio e di valutazione dei programmi su base giornaliera; inclusione delle parti sociali nella pianificazione e nell’attuazione della politica del mercato del lavoro. Sono in fase di sviluppo una serie di misure attive del mercato del lavoro basate sulla nuova strategia e sulle nuove direttive europee per l’occupazione destinate agli anni a venire, come anche la redazione di un Documento unico di programmazione per la Slovenia destinato ai fondi strutturali, la cui adozione è ancora in corso. Tale politica è incentrata sul passaggio da politiche passive del lavoro a misure attive e prevede una maggiore attenzione nei confronti dei Dld, dei giovani, dei disabili e delle donne. 213 4.10 Slovacchia DATI GENERALI (2002) Popolazione (migliaia di unità) Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità) Indice di reddito pro capite (PPP) Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 5.384 2.123 47.2 (UE=100) 69,9% 56,8% 18,6% uomini: 18,4% donne: 18,8% 12,1% uomini: 11,7% donne: 12,5% Nome del servizio per l’impiego Ufficio Nazionale del Lavoro Direttore (od altro/i responsabile/i) Jaroslav Šumný, Direttore generale Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo) [email protected], Tel. +421 2 593 30 500 - Fax: 593 30 501 Župné námestie No. 5 - 6, 812 67 - Bratislava, Repubblica Slovacca Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Repubblica Slovacca N. di uffici locali (per regione/provincia) 8 uffici regionali del lavoro, 79 uffici distrettuali del lavoro, 52 uffici locali del lavoro 5.100 N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI L’inizio dello sviluppo istituzionale del Pes slovacco risale ai primi anni 90. Nel 1993 sono stati creati gli uffici del lavoro con lo status di organi territoriali della pubblica amministrazione ed il loro organo centrale era l’amministrazione dei servizi per l’occupazione (ente iscritto in bilancio). Lo stesso anno, è stato creato anche il Fondo per l’occupazione (ente pubblico) le cui competenze non si estendevano soltanto alle iniziative a favore dei disoccupati ma anche al finanziamento delle iniziative per il mantenimento e la creazione dei posti di lavoro. La costituzione dell’“Ufficio Nazionale del Lavoro” del 1997, conformemente alla legge del Consiglio nazionale n. 387/1996 sull’occupazione ha completato il processo di integrazione delle diverse istituzioni del mercato del lavoro in un’unica istituzione competente per il finanziamento, l’esecuzione ed il controllo. Il sistema di gestione e di finanziamento dell’“Ufficio Nazionale del Lavoro” è basato sul principio del fondo assicurativo, svincolato dal bilancio pubblico, il che, unitamente all’amministrazione tripartita, implica l’abbandono della gestione unica dello Stato in questo settore. B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO In generale, la politica per l’occupazione ha i principali obiettivi riportati di seguito: fornire posti di lavoro a tutte le persone che desiderano e possono lavorare e che cercano un’occupazione; 214 consentire una libera scelta dell’occupazione e l’acquisizione delle qualifiche per un impiego adeguato; stabilire e mantenere l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di lavoro, ridurre al minimo la disoccupazione; (Assicurare una sussistenza adeguata ai cittadini che hanno perduto involontariamente il posto di lavoro erogando loro un’indennità di disoccupazione e motivandoli a cercare un impiego); offrire formazione e riqualificazione professionale tenendo conto dei requisiti del mercato del lavoro; realizzare le condizioni per la creazione di opportunità occupazionali attraverso nuovi posti di lavoro; realizzare le condizioni per il mantenimento dell’occupazione e per prevenire esuberi collettivi; adottare misure a sostegno di mobilità professionale, adattando l’offerta di lavoro alla disponibilità di posti di lavoro in diversi settori professionali, nonché di mobilità territoriale, promuovendo il trasferimento di lavoratori in regioni che offrono un’occupazione adeguata; garantire la libera mediazione dell’occupazione e servizi di consultazione gratuiti a tutti i cittadini. Le autorità preposte all’attuazione della politica del mercato del lavoro sono il Ministero del lavoro, degli affari sociali e della famiglia della Repubblica Slovacca e l’“Ufficio Nazionale del Lavoro”. L’“Ufficio Nazionale del Lavoro” è un organo istituito in virtù di una legge con l’obiettivo di assicurare il diritto costituzionale di tutti i cittadini al lavoro. L’“Ufficio Nazionale del Lavoro” è una persona giuridica, ed agisce attraverso i suoi organi di gestione ed i suoi organi esecutivi. C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO C.1 Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro I servizi connessi erogati si sostanziano in: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; preparazione del programma “Mondo del Lavoro” destinato ai disoccupati ed alle persone occupate che desiderano cambiare impiego; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione. Indicatori di rendimento (anno 2002) Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 520.642; numero di offerte di lavoro registrate per anno: 225.850; 215 numero di visitatori del sito web: 169.181; numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 100. C.2 Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga durata Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati; programmi speciali, ad esempio, accordi su lavori di pubblica utilità per i disoccupati di lunga durata. L’“Ufficio Nazionale del Lavoro” dedica una particolare attenzione a questo gruppo di cittadini. Oltre alle attività sopra ricordate a favore dei disoccupati di lunga durata, è stato istituito un programma speciale definito negoziazione di lavori di utilità pubblica per i disoccupati di lunga durata. I disoccupati iscritti sono occupati a tempo determinato sulla base di un accordo scritto tra l’“ufficio distrettuale del lavoro” ed il datore di lavoro che potrebbe essere un’amministrazione comunale, un ente sociale, ecc. In virtù dell’accordo, l’“ufficio distrettuale del lavoro” stanzia i fondi, da corrispondere al datore di lavoro, per il pagamento degli stipendi o dei salari del dipendente e per i contributi per il servizio sanitario, per l’assicurazione malattia, l’assicurazione pensioni e l’assicurazione contro la disoccupazione a carico del datore di lavoro e per coprire il costo delle apparecchiature di sicurezza personale nonché l’alloggio, il viaggio ed il vitto secondo gli importi concordati. Un altro programma speciale è il lavoro speciale concordato nel quale il datore di lavoro, mediante accordo con l’“ufficio distrettuale del lavoro” assume i disoccupati di lunga durata per un periodo di tempo determinato di almeno sei mesi. L’“ufficio distrettuale del lavoro” stanzia i fondi, da corrispondere al datore di lavoro, per il pagamento degli stipendi o dei salari del dipendente e per i contributi previdenziali, per l’assicurazione malattia, l’assicurazione pensioni e l’assicurazione contro la disoccupazione a carico del datore di lavoro e per coprire l’alloggio, il viaggio ed il vitto secondo gli importi concordati. L’“ufficio distrettuale del lavoro” può assegnare al datore di lavoro ulteriori fondi per prorogare il contratto di lavoro con il dipendente per altri sei mesi. C.3 Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa I servizi connessi erogati a questa tipologia di utenza sono essenzialmente riconducibili all’offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro e di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate. A tal proposito, l’“Ufficio Nazionale del Lavoro” rivolge una particolare attenzione ai disoccupati anziani ed a gruppi specifici di cittadini disoccupati di lunga durata. Oltre ai servizi indicati sopra, l’ufficio del lavoro fornisce ai disoccupati anziani lavori concordati a tempo determinato. 216 C.4 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne Servizi connessi erogati consistono essenzialmente nell’offerta di formazione professionale. Secondo la legge del consiglio nazionale n. 386/1996 sull’occupazione e sue modifiche, l’“Ufficio Nazionale del Lavoro” non dedica un’attenzione speciale al lavoro femminile in quanto tale. L’“ufficio del lavoro” offre tutti i suoi servizi alle donne e ad altri disoccupati. Gruppi specifici sono costituiti dalle donne che non percepiscono più le prestazioni erogate ai genitori. Quando questi gruppi di cittadine sono assunte a tempo determinato, l’ufficio del lavoro stanzia fondi da corrispondere al datore di lavoro per dodici mesi come nel caso dei disoccupati di lunga durata e dei cittadini di età superiore a 50 anni. C.5 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili Servizi connessi erogati sono essenzialmente: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. Oltre ai servizi indicati sopra, l’ufficio del lavoro attua programmi di riabilitazione professionale che consentono ai cittadini disabili di ottenere un’occupazione adeguata o di conservare un posto di lavoro, inclusi un servizio di consulenza professionale, servizi di consulenza per l’attuazione di iniziative di formazione professionale, formazione, preparazione al lavoro, intermediazione del lavoro e creazione delle condizioni adeguate per l’esecuzione del lavoro. Le iniziative di riabilitazione professionale possono essere attuate dai datori di lavoro o da strutture professionali preposte alla riabilitazione. Inoltre, collabora con i datori di lavoro, con gli organi delle amministrazioni locali nel settore della sanità, con gli organi competenti dei sindacati e delle cooperative nella determinazione dei lavori non idonei ai cittadini con capacità lavorativa ridotta. Tra i suoi compiti rientra, inoltre, la stipula di accordi sui contributi per la creazione e la gestione di posti di lavoro e di industrie protette, e sull’erogazione di fondi per il supporto ai cittadini con capacità lavorativa ridotta durante la formazione e durante la preparazione al lavoro. Tali accordi possono contemplare anche la riqualificazione di queste tipologie di lavoratori e lo stanziamento di risorse finanziare per offrire tale supporto e tali contributi. Inoltre, il Servizio pubblico per l’impiego cura gli elenchi dei lavoratori con disabilità ed indica le occupazioni inadeguate a tali cittadini nei registri delle offerte di lavoro, controllando il rispetto della quota obbligatoria di dipendenti disabili sul numero totale dei dipendenti e verifica l’assolvimento di tale obbligo. Infine, adotta misure per l’assegnazione dei disoccupati disabili iscritti e dei disoccupati iscritti con disabilità grave ad un lavoro appropriato e valuta tali misure ogni sei mesi. C.6 Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni I servizi connessi consistono in: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziati217 ve/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. In particolare, dietro richiesta del datore di lavoro, l’“ufficio distrettuale del lavoro” può contribuire con un importo fino al 50% del costo totale della riqualificazione dei dipendenti, a condizione che il dipendente conservi il lavoro per almeno dodici mesi dopo la conclusione del corso di riqualificazione o a condizione che la riqualificazione sia stata organizzata nel quadro delle misure volte ad evitare o limitare esuberi collettivi. Se i datori di lavoro offrono ai propri dipendenti iniziative di riqualificazione nel quadro dei programmi di riqualificazione, l’“ufficio distrettuale del lavoro” può, previo accordo scritto, rimborsare oltre il 50% dei costi complessivi della riqualificazione. C.7 Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le risorse umane I principali servizi connessi erogati consistono in: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale. C.8 Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale In questo ambito, l’ufficio locale del lavoro provvede al rimborso delle spese di viaggio di un lavoratore dipendente sotto forma di contributo forfetario mensile per un importo pari al costo del viaggio su un mezzo pubblico dal luogo di residenza permanente o dal luogo di residenza temporanea al luogo di lavoro e viceversa. Per i disoccupati nel luogo di residenza permanente, l’“ufficio locale del lavoro” può fornire, su richiesta, consulenza, intermediazione e corsi di riqualificazione. Secondo la nuova legge prevista, vale a dire la legge sui Servizi per l’impiego, l’“ufficio distrettuale del lavoro” potrà erogare ad un disoccupato, ogni due anni, un contributo per il trasferimento per motivi di lavoro fino ad un massimo di 10.000 corone slovacche. D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO Gestione per obiettivi; sistema di gestione della qualità totale; gestione delle relazioni con la clientela; misure di soddisfazione della clientela. 218 E. MODELLI DI “COESISTENZA” Nella Repubblica Slovacca operano organizzazioni per l’intermediazione della manodopera dietro pagamento per le quali è richiesta l’autorizzazione dell’“Ufficio Nazionale del Lavoro”. L’autorizzazione per l’intermediazione della manodopera dietro pagamento è concessa per un massimo di 5 anni. Le agenzie non collaborano in altro modo con queste organizzazioni. Vi sono, poi, forme di collaborazione degli uffici di lavoro con i datori di lavoro nell’intermediazione della manodopera. F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI Ministero del lavoro, degli affari sociali e della famiglia della Repubblica Slovacca (in campo legislativo); nel quadro della gestione tripartita, la collaborazione con la confederazione dei sindacati della RS e con le organizzazioni dell’associazione dei datori di lavoro della RS; ufficio di statistica della RS (per lo scambio reciproco di indicatori selezionati); istituto di ricerca sul lavoro, gli affari sociali e la famiglia; collaborazione con i datori di lavoro per l’occupazione dei disoccupati iscritti in Lavori socialmente utili sulla base di un accordo scritto tra il datore di lavoro e l’ufficio del lavoro competente, ad esempio amministrazione comunale, istituzioni sociali e sanitarie, organizzazioni non-profit, chiese riconosciute dallo Stato, ecc. G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI STATI Sono attualmente in corso di seguenti progetti: progetti Phare nella sfera dello Sviluppo delle risorse umane programma Matra per i paesi candidati in cooperazione con l’impresa olandese Seor; progetto Matra 2001 “Sistema di monitoraggio, analisi e valutazione sistematica della politica per l’occupazione in Slovacchia” – il progetto è concluso; progetto Matra 2002 “Sviluppo di servizi di orientamento professionale orientati alla clientela e di servizi di auto-consultazione presso gli uffici distrettuali del lavoro”. H. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO È attualmente in corso di preparazione una nuova legge sui Servizi per l’impiego che contiene alcuni cambiamenti ed alcune innovazioni in merito Servizi per l’impiego, soprattutto in merito a: creazione di condizioni per l’organizzazione e l’erogazione flessibile di Servizi per l’impiego in funzione dei diversi fabbisogni dei singoli candidati; creazione di pari condizioni d’accesso ai Servizi per l’impiego con l’accento sul miglioramento del lavoro per i gruppi svantaggiati di candidati ed in funzione delle regioni nelle quali vivono; utilizzo più efficace e più trasparente delle risorse pubbliche e delle risorse del Fondo 219 sociale europeo; erogazione di Servizi per l’impiego da parte di soggetti diversi dagli organi della pubblica amministrazione consentendo al tempo stesso la collaborazione reciproca; modifica dell’occupazione di cittadini dell’UE e di cittadini di paesi terzi; applicazione di requisiti più rigorosi per il mantenimento dei candidati nella lista delle persone in cerca di lavoro; determinazione di nuove politiche attive del mercato del lavoro, con e senza possibilità di ricorso; creazione di coalizioni per fini specifici, i cosiddetti partenariati per l’attuazione di progetti e di programmi specifici per il sostegno all’occupazione nelle regioni; creazione di un “Comitato per le questioni dell’occupazione” e determinazione dei suoi compiti. 220 ALLEGATI: SCHEDA RI RILEVAZIONE (INGLESE E FRANCESE) COUNTRY REPORT - FACT SHEETS RAPPORT NATIONAL - FICHE DE RENSEIGNEMENTS 221 222 COUNTRY REPORT - FACT SHEETS General data (by the end of 2001 or 2002 where available) Population Working age population (15-64 years) Employment (15-64 years) Employment rate Activity rate Unemployment rate Long Term Unemployment (LTU) rate Name of the PES Chief executive (or other(s) in charge of) Contact details (e-mail, telephone number, fax, address) Geographical area(s) covered Number of local offices (per region/province) Number of internal staff and external consultants/experts 1. Main changes and evolution taken place over the last years (new regulatory framework; reform/modernization processes) The modernization of Employment services undertaken in the OECD countries during the 90s, may be grouped into two main sectors of intervention: the extension of the jobplacement market to private actors and the restructuring of the organizational working methods and functioning of public Institutions dealing with job placement activities . Please indicate the basic features of the main legislative/regulatory initiatives within the above mentioned fields adopted (and the related year), as follows: regulation of TWAs; end of the public monopoly in job-placement; fostering competition in the delivery of PES services (privatisation, contracting out, voucher system – please specify); decentralization; integration of services; integration of structures. 223 2. General PES Mission (“mandate” appointed by the State to the public system of employment services, according to NAP, Masterplan, official guidelines, etc. please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any possible further): Matching vacancies (demand)/jobseekers (supply), placing; Vocational training; Managing/providing unemployment benefits and/or other subsidies/“welfare state projects”; Assistance to disadvantaged target-groups; …. 3. Main services provided according to specific objectives/priorities and targets/strategies of PES 3.1 Making job placement dynamics smoother, more rapid and efficient, in order to achieve a better matching between labour demand and supply Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any possible further): Providing/disseminating advanced information services (please specify which ones) on different opportunities both for jobseeker and employers; Reception/treatment of curricula/vacancies and related database; Implementation of on-line services and self-service facilities; … Performance indicators* (please specify the latest year available data) Forecasts 2004-2006 (where available) N. of registered jobseekers per year N. of registered vacancies per year** Average matching duration (n. of days from first contact to recruitment) N. of jobseekers/employers who benefited from self-services information facilities N. of web-site visitors N. of internal staff specifically addressed to such function/services * In most cases, the required number is intended as “approximate”. ** Are employers obliged to communicate their vacancies to the PES? 3.2 Raising employability of workers and preventing long-term unemployment Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any possible further): Providing advanced information; 224 Providing vocational training for long-term unemployed people; Promotion/Provision of training-on-the job programmes (e.g. traineeship, apprenticeship, a “new start” according to EES, etc.); Providing tailor-made services and personalised counselling/assistance/support; … Performance indicators* (please specify the latest year available data) N. of LTU involved in vocational training projects (courses, initiatives, etc.) N. of LTU who benefited from tailored counselling N. of LTU involved in a “new start” N. of involved LTU who found an occupation within a year N. of internal staff specifically addressed to such function/services * In most cases, the required number is intended as “approximate”. Forecasts 2004-2006 (where available) 3.3 Encouraging elder workers to prolong their working life Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any possible further): Provision of information on legislation/subsidies/incentives encouraging elder workers not to quit the labour market; Provision of personalised counselling and tailor-made actions; …. Performance indicators* (please specify the latest year available data) N. of elder workers involved in life-long learning initiatives N. of elder workers who benefited from tailored counselling N. of internal staff specifically addressed to such function/services * In most cases, the required number is intended as “approximate”. 3.4 Forecasts 2004-2006 (where available) Enhancing and raising employability of women (according to the gender mainstreaming scheme and to the achievement of equal opportunities) Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any possible further): Dissemination of information on training/initiatives/projects addressed to such categories; Provision of vocational training; Provision of tailor-made and customer-oriented counselling/assistance/support; Promotion/Provision of training-on-the job programmes (e.g. traineeship, apprenticeship, a “new start” according to EES, etc.); … 225 Performance indicators* (please specify the latest year available data) N. of women involved in vocational Training activities N. of women involved in personalised counselling N. of women involved in new start measure N. of involved women who found an occupation within a year N. of internal staff specifically addressed to such function/services * In most cases, the required number is intended as “approximate”. Forecasts 2004-2006 (where available) 3.5 Enhancing and raising employability of disabled Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any possible further): Dissemination of information on training/initiatives/projects addressed to such categories; Provision of vocational training; Promotion/Provision of training-on-the job programmes (e.g. traineeship, apprenticeship, a “new start” according to EES, etc.); Provision of tailor-made and customer-oriented counselling/assistance/support; … Performance indicators* (please specify the latest year available data) N. of disabled involved in vocational Training activities N. of disabled involved in personalised counselling N. of disabled involved in a new start measure N. of involved disabled who found an occupation within a year N. of internal staff specifically addressed to such function/services * In most cases, the required number is intended as “approximate”. 3.6 Forecasts 2004-2006 (where available) Enhancing and raising employability of subsided workers (beneficiaries of unemployment benefits and/or other financial support) Dissemination of information on training/initiatives/projects addressed to such categories; Provision of vocational training; Promotion/Provision of training-on-the job programmes (e.g. traineeship, apprenticeship, a “new start” according to EES, etc.); Provision of tailor-made and customer-oriented counselling/assistance/support. 3.7 Supporting and guiding enterprises for recruiting and in developing actions for human resources Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any possible further): 226 Information (on legal, fiscal and administrative aspects); counselling (on legal, fiscal and administrative aspects, financial incentives to foster employment, etc.); Support in searching high skilled/qualified labour force who meet employers’ criteria; Analysis of professional and training needs of enterprises on the local labour market; Provision of vocational training according to the above mentioned needs; Information and/or counselling aimed at supporting the emergence of black and illegal work; ….. Performance indicators* (please specify the latest year available data) N. of enterprises registered (actual users) N. of potential users N. of contacts with local enterprise per year N. of internal staff specifically addressed to such function/services *In most cases, the required number is intended as “approximate”. Forecasts 2004-2006 (where available) 3.8 Promoting a wider geographical and professional mobility Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any possible further): Information services (for legal aspects, accommodation etc.) aimed at supporting workers who seek a job in a different area (national or foreigner); Personalised services; … Performance indicators* Forecasts 2004-2006 (please specify the latest year available data) (where available) Actual performance indicators Forecast performance indicators (e.g. 2002 o latest year available) (where available)(2002-2004) N. of jobseekers who accepted a job outside their residence venue N. of jobseekers who asked for assistance in seeking a job in a different area N. of internal staff specifically addressed to such function/services * In most cases, the required number is intended as “approximate”. 4. Management systems and patterns for the evaluation of performance (please tick (Y/N) the appropriate one(s) and/or add any possible other(s)): Management by Objectives; Total Quality Management System; 227 Sales Management Systems; Customer relationship Management; Measurement of customer satisfaction (e.g. customer loyalty indicators); … 5. Models of “cohesistence” (competition, co-operation, etc.) between PES and private job placement operators (PRES): partnership/joint projects; outsourcing; co-operation, etc. (please specify the involved services/functions/initiatives and how managed) 6. Co-operation with other actors (both public and private): e.g. municipalities, trade unions, non-profit organisations (please specify the involved bodies and related services/functions/initiatives/projects) 7. Informatisation of data processing and on-line services’ provision (promotion and development of self-service through the Internet) 8. International co-operation between PES from different States (joint projects, partnership, etc.); Follow-up of on-going initiatives; Perspectives (e.g. co-operation with Central and Eastern Europe Candidate Countries) 9. Main trends within the policy/regulatory framework (please specify and explain) Other reform/modernisation processes planned over the medium-long term; Shifting the focus to specific target-groups and/or policies. 228 RAPPORT NATIONAL - FICHE DE RENSEIGNEMENTS Informations générales (actualisées fin 2001/2002) Population Âge de la population active (15-64 ans) Emplois (15-64 ans) ·Taux d’emploi Taux d’activité Taux de chômage Taux de chômage de longue durée (CLD) Nom du SPE Directeur (ou autre(s) responsable(s)) Contacts (courriel, téléphone, télécopie, adresse) Zone(s) géographique(s) couverte(s) Nombre d’antennes locales (par région/province) Effectifs internes et consultants/experts externes 1. Changements majeurs et principales évolutions au cours des dernières années (nouveau cadre réglementaire ; processus de réforme/modernisation) La modernisation des services pour l’emploi commencée au cours des années 90 dans les pays de l’OCDE peut être classée dans deux principaux secteurs d’intervention: l’ouverture du marché de l’emploi et du placement aux intervenants privés et la restructuration des méthodes de travail, d’organisation et de fonctionnement des Institutions publiques impliquées dans les activités de placement. Veuillez indiquer les caractéristiques de base des principales initiatives législatives/réglementaires adoptées dans les domaines susmentionnés (et l’année correspondante), en matière: de régulation des valeurs moyennes pondérées d’exposition (TWA); de fin du monopole public du placement; de compétitivité stimulée dans la fourniture de services par les SPE (privatisation, sous-traitance, systèmes de bons - spécifier S.V.P.); de décentralisation; d’intégration des services; d’intégration des structures. 229 2. Mission générale des SPE («mandat» conféré par l’État au système public des services pour l’emploi, conformément au Plan d’Action National (PAN), au plan d’aménagement prioritaire (Masterplan), aux lignes directrices officielles, etc. veuillez indiquer par oui ou par non la ou les caractéristique(s) appropriée(s) et/ou en ajouter éventuellement d’autres): Recoupement entre les offres d’emploi (demande) et les chercheurs d’emploi (offre), placement; Formation professionnelle; Gérer/dispenser les allocations chômage et/ou autres aides/«projets publics d’aide sociale»; Aides aux groupes cibles désavantagés; …. 3. Principaux services fournis en fonction d’actions spécifiques des SPE en matière d’objectifs/priorités et cibles/stratégies 3.1 Affiner les dynamiques du placement pour les rendre plus rapides et plus efficientes, afin de faire se rencontrer plus efficacement la demande et l’offre d’emploi Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s) approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service): Fournir/divulguer des services d’information avancés (veuillez spécifier lesquels, S.V.P.) sur les diverses opportunités destinées autant aux demandeurs d’emploi qu’aux employeurs; Collecter/traiter les CV/offres d’emploi et les bases de données correspondantes; Mettre en place des services en ligne et des structures en libre-service; … Indicateurs de performance* Prévisions 2004-2006 (Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année) (s’il y en a) N. de chercheurs d’emploi enregistrés par an N. d’offres d’emploi enregistrés par an** Durée moyenne du matching (nombre de jours entre le premier contact et le recrutement) N. de chercheurs d’emploi/employeurs ayant bénéficié des informations fournies en libre-service N. de visiteurs sur le site Web Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services*** * Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme « approximatif » ** Les employeurs sont-ils obligés de communiquer leurs offres d’emploi au SPE ? *** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes d’intervention spécifiques. 230 Rehausser le niveau d’employabilité des travailleurs et combattre le chômage de longue durée Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s) approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service): Fournir des services d’information avancés; Organiser/dispenser la formation professionnelle destinée aux chômeurs de longue durée; Promouvoir/organiser des programmes de formation en entreprise (par ex. stages de formation, apprentissage, un «nouveau départ» en conformité avec la Stratégie Européenne pour l’Emploi, etc.); Fournir des services sur-mesure et des activités conseil/assistance/aide personnalisées; … 3.2 Indicateurs de performance* (Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année) Prévisions 2004-2006 (s’il y en a) N. de CLD impliqués dans les projets de formation professionnelle (cours, initiatives, etc.) N. de CLD ayant bénéficié de conseil personnalisé N. de CLD impliqués dans un « nouveau départ » N. de CLD impliqués qui ont trouvé un emploi dans les 12 mois Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services** * Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif». ** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes d’intervention spécifiques. 3.3 Encourager les travailleurs plus âgés à prolonger leur vie professionnelle Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s) approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service): Mise à disposition d’informations sur la législation, les aides et les mesures incitatives ayant pour but d’encourager les travailleurs plus âgés à rester sur le marché du travail; Mise en place de conseil personnalisé et d’actions sur-mesure; …. Indicateurs de performance* (Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année) N, de travailleurs âgés impliqués dans des initiatives de formation tout au long de la vie N. de travailleurs âgés ayant bénéficié de conseil personnalisé Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services** Prévisions 2004-2006 (s’il y en a) * Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif». **Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes 231 d’intervention spécifiques. 3.4 Encourager et rehausser le niveau d’employabilité des femmes (rapporté à l’intégration de la dimension de genre et à la mise en œuvre de l’égalité des chances) Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s) approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service): Divulguer l’information sur les formations/initiatives/projets destiné(e)s à ces catégories; Organiser/dispenser la formation professionnelle; Dispenser des activités conseil/d’assistance/d’aide personnalisées et orientées client; Promouvoir/organiser des programmes de formation en entreprise (par ex. stages de formation, apprentissage, un «nouveau départ» en conformité avec la Stratégie Européenne pour l’Emploi, etc.); … Indicateurs de performance* (Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année) N. de femmes impliquées dans des activités de formation professionnelle N. de femmes impliquées ayant reçu un conseil personnalisé N. de femmes concernées par des mesures pour un nouveau départ N. de femmes impliquées ayant trouvé un emploi dans les 12 mois Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services** Prévisions 2004-2006 (s’il y en a) * Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif». ** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes d’intervention spécifiques. Encourager et rehausser le niveau d’employabilité des handicapés Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s) approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service): Divulguer l’information sur les formations/initiatives/projets destiné(e)s à ces catégories; Organiser/dispenser la formation professionnelle; Promouvoir/organiser des programmes de formation en entreprise (par ex. stages de formation, apprentissage, un «nouveau départ» en conformité avec la Stratégie Européenne pour l’Emploi, etc.); Dispenser des activités conseil/d’assistance/d’aide personnalisées et orientées client; … 3.5 232 Indicateurs de performance* Prévisions 2004-2006 (Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année) (s’il y en a) N. de personnes handicapées impliquées dans des activités de formation professionnelle N. de personnes handicapées impliquées ayant reçu un conseil personnalisé N. de personnes handicapées concernées par des mesures pour un nouveau départ N. de personnes handicapées impliquées ayant trouvé un emploi dans les 12 mois Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services** * Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif». ** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes d’intervention spécifiques. 3.6 Encourager et rehausser le niveau d’employabilité des travailleurs subventionnés (bénéficiaires d´allocations chômage et/ou d’autres aides financières) Divulguer l’information sur les formations/initiatives/projets destiné(e)s à ces catégories; Organiser/dispenser la formation professionnelle; Promouvoir/organiser des programmes de formation en entreprise (par ex. stages de formation, apprentissage, un « nouveau départ » en conformité avec la Stratégie Européenne pour l’Emploi, etc.); Dispenser des activités conseil/d’assistance/d’aide personnalisées et orientées client. 3.7 Aider et guider les entreprises à recruter et à développer des actions ciblées sur les ressources humaines Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s) approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service): Information (portant sur les aspects légaux, fiscaux et administratifs); Conseil (portant sur les aspects légaux, fiscaux, administratifs et sur les aides financières destinées à stimuler l’emploi, etc.); Aide à la recherche de personnels fortement compétents/qualifiés qui satisfont les critères de l’employeur; Analyse des besoins professionnels et en formation des entreprises sur le marché du travail local; Formation professionnelle dispensée en fonction desdits besoins; Information et/ou conseil sur les mesures de soutien destinées à faire émerger l’économie souterraine (travail au noir et illégal); … 233 Indicateurs de performance* (Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année) N. d’entreprises enregistrées (utilisateurs actuels) N. d’utilisateurs potentiels N. de contacts annuels avec les entreprises locales Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services** Prévisions 2004-2006 (s’il y en a) * Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif». ** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes d’intervention spécifiques. 3.8 Promouvoir une mobilité accrue à la fois géographique et professionnelle Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s) approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service): Services informatifs (liés aux aspects légaux, au logement, etc.) pour aider les travailleurs qui recherchent un emploi dans une autre zone (nationale ou à l’étranger); Services personnalisés; … Indicateurs de performance* Prévisions 2004-2006 (Veuillez spécifier les données disponibles pour la (s’il y en a) dernière année) Indicateurs actuels de performance Indicateurs prévisionnels de performance (par ex. 2002 ou la dernière année disponible) (s’il y en a) (2002-2004) N. de chercheurs d’emploi ayant accepté un emploi en dehors de leur lieu de résidence N. de chercheurs d’emploi ayant demandé une aide pour chercher un emploi dans une autre région Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services** * Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif». ** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes d’intervention spécifiques. 4. Systèmes de management et modèles d’évaluation des performances (veuillez cocher par (O/N) le ou les système/modèle(s) approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de système/modèle: Management par objectifs; Système de Management de la Qualité Totale; Systèmes de gestion des ventes; Gestion de la relation Clients; Mesure de satisfaction de la clientèle (par ex. indicateurs de fidélisation des clients); … 234 5. Modèles de «coexistence» (compétition, coopération, etc.) entre les SPE et les intervenants privés des Services de l’emploi (PRES): partenariats/projets conjoints; externalisation; coopération, etc. (veuillez spécifier les services/ fonctions/ initiatives concerné(e)s et comment sont-ils (elles) géré(e)s? 6. Coopération avec d’autres acteurs (aussi bien publics que privés): par ex. les municipalités, les syndicats, les organisations sans but lucratif (veuillez spécifier les organismes concernés et les services/fonctions/initiatives/projets connexes) 7. Informatisation du traitement des données et fourniture de services en ligne (promotion et développement de libres-services sur Internet) 8. Coopération internationale entre les SPE des différents États (projets conjoints, partenariats, etc.); suivi des initiatives en cours; perspectives (par ex. coopération avec les pays d’Europe du Centre et de l’Est candidats à l’adhésion à l’UE). 9. Principales tendances au niveau du cadre politique/réglementaire (veuillez spécifier et expliquer S.V.P.) Autres processus de réforme/modernisation planifiés sur le moyen-long terme; Déplacer l’attention sur des groupes cibles et/ou des politiques spécifiques. 235 236 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Barro R.J. (1996), Determinants of Economic Growth: A Cross-Country Empirical Study, Nber Working Paper n. 5698. Bertola G., Boeri T., Nicoletti G. (a cura di), (2001), Protezione sociale, occupazione e integrazione europea, Il Mulino, Bologna. Blanchard O.J., Wolfers J. 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