ATLANTE COMPARATO
SUI SERVIZI PER L’IMPIEGO
NELL’UNIONE EUROPEA AMPLIATA
di
Germana Di Domenico
2
3
4
INDICE
Prefazione, di Christofer A. Pissarides
pag.
7
1
Nota introduttiva e metodologica
1.1 Contesto e finalità dello studio
1.2 Quadro comparativo: riflessioni
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11
11
14
2
Lo scenario macro economico e le dinamiche del mercato del
lavoro nell’Europa a 25
»
27
3
Schede paese – Stati membri dell’UE-15
3.1 Belgio (Fiandre)
3.2 Belgio (Vallonia)
3.3 Belgio (regione di Bruxelles)
3.4 Danimarca
3.5 Germania
3.6 Grecia
3.7 Spagna
3.8 Francia
3.9 Irlanda
3.10 Lussemburgo
3.11 Paesi Bassi
3.12 Austria
3.13 Portogallo
3.14 Finlandia
3.15 Svezia
3.16 Regno Unito
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38
38
43
48
64
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86
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112
117
124
130
136
4
Paesi di nuova adesione all’UE-15
4.1 Cipro
4.2 Repubblica Ceca
4.3 Estonia
4.4 Ungheria
4.5 Lettonia
4.6 Lituania
4.7 Malta
4.8 Polonia
4.9 Slovenia
4.10 Slovacchia
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142
142
147
153
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177
182
200
214
5
Allegati: scheda di rilevazione (inglese e francese)
Riferimenti bibliografici
6
pag.
221
»
237
PREFAZIONE
PREFACE
In materia di occupazione, l’Unione europea si è prefissa l’attuazione di un programma
ambizioso. Entro il 2010, il tasso totale di occupazione dovrebbe raggiungere il 70 percento
della popolazione attiva, l’occupazione femminile dovrebbe attestarsi almeno attorno al 60
percento ed il tasso di occupazione degli individui appartenenti alla fascia di età compresa
tra i 55 ed i 64 anni dovrebbe raggiungere il 55
percento. I mercati del lavoro europei devono
di creare un numero maggiore di posti di lavoro
di migliore qualità, aumentare la produttività
del lavoro e garantire l’inclusione di tutti i cittadini. Tuttavia, ad eccezione di una ridotta
cerchia di paesi, sia i vecchi sia i nuovi membri
dell’Unione rischiano di non raggiungere tali
obiettivi. È necessario procedere rapidamente
all’adozione di misure correttive se si intende
garantire il raggiungimento dei suddetti obiettivi, e tali misure dovranno vedere la collaborazione di tutte le parti sociali.
La Task Force europea per l’occupazione,
che ha pubblicato un rapporto nel 20031, ha identificato una serie di riforme e misure correttive che sarà necessario applicare alle prassi attuali. Una delle principali consiste nell’adattabilità di lavoratori ed imprese alle nuove condizioni economiche. Un’altra, altrettanto importante e correlata alla prima, consiste nel
raggiungimento di un congruo match tra i fabbisogni di competenze e le qualifiche dei lavoratori. Il raggiungimento di un buon livello di
incontro prevede il pieno utilizzo delle competenze esistenti e lo sviluppo, nonché l’aggiornamento, di nuove competenze attraverso l’apprendimento permanente. Una delle sfide principali per molti paesi europei caratterizzati da
una prevalenza della disoccupazione di lunga
durata e da bassi tassi di attività, consiste nel
migliorare il carattere inclusivo del mercato del
lavoro. Nel dettaglio, tale sfida consiste nel
rendere “forza lavoro attiva” persone quali i disoccupati di lunga durata, le donne, i lavoratori
The European Union has set itself an
ambitious agenda for employment. By the
year 2010 overall employment should be 70
per cent of the population of working age,
female employment should be at least 60 per
cent and the employment of the 55-64 age
group should be 55 per cent. European labour
markets need to create more and better jobs,
increase labour productivity and be allinclusive.
But with the exception of a small number
of countries, both old and new members of
the Union are at risk of not achieving these
objectives. Something needs to be done fast if
these goals are to be achieved and this
something requires the cooperation of all
social partners.
The European Union Employment
Taskforce which reported in November 20032
identified a number of reforms and
improvements to current practice that need to
be made. One of the primary ones is the
adaptability of workers and enterprises to
new economic conditions. Another important
one, which is related to the first, is the
achievement of a good match between skill
requirements and workers’ qualifications.
The achievement of a good match requires
the full use of existing skills and the
development and updating of new skills
through lifelong learning.
A major challenge in many European
countries, where long-term unemployment
and low activity rates are still prevalent, is to
improve the inclusiveness of the labour
market. Namely, to and to bring into active
employment workers like the long-term
unemployed, women, older workers of both
genders and workers with disabilities.
Public employment services have a key
role to play in the pursuit of Europe’s
ambitious objectives. Public employment
services can help along many dimensions in
1. http://europe.eu.int/comm/employment_social/employment_strategy/task_en.htm
2. http://europe.eu.int/comm/employment_social/employment_strategy/task_en.htm
7
the modern labour market. Three broadlydefined ones are of particular importance.
First, a necessary and unfortunate outcome of
the need to make enterprises more adaptable
is an increase in uncertainty about workers’
incomes.
Employment
protection
legislation
improves the security that workers have
about their jobs but it also reduces the ability
of enterprises to adapt quickly to new
economic conditions. If Europe is to be in a
position to compete with the United States
and Japan, as well as with the new emerging
industrial nations, it has to be in a position to
respond quickly to new conditions, and
employment
protection
legislation
is
incompatible with a speedy response.
In a world of less employment protection,
Public employment services need to take on a
more active role in the provision of income
support for those who lose their jobs. Oldfashioned income transfers for an indefinite
period have been criticised by the OECD and
many economists as unhelpful, because of the
disincentives that they provide, but this does
not mean that the idea of income support
should be abandoned. New and innovative
ways ought to be implemented, as for
example in the provision of income support
that is made conditional on participation in a
training programme after a short period of
independent job search.
Our best chance to succeed in this and the
other objectives is to learn from the success
stories in Europe. A prerequisite for this is
good reliable information of how different
nations’ Public employment services deal
with the objective of income support in a
variety of different situations. ISFOL’s
painstaking collection of facts provides the
necessary background information for such
learning.
A second dimension in which Public
employment services provide an essential
service is active employment policies. The
Scandinavian countries have been champions
of active measures and both the OECD, as it
emphasised for example in its 1994 Jobs
Study, and the Employment Taskforce,
advocated a variety of active measures that
are designed to improve the inclusiveness of
anziani di entrambi i sessi e gli individui con disabilità. I Servizi pubblici per l’impiego sono
chiamati a giocare un ruolo chiave nel perseguimento da parte dell’Europa dei suoi ambiziosi obiettivi. I Servizi pubblici per l’impiego
possono dare il proprio contributo alle diverse
dimensioni del mercato del lavoro odierno. Di
particolare rilievo, ve ne sono tre di ordine generale. In primo luogo, un risvolto inevitabile e
negativo della necessità di rendere le imprese
maggiormente adattabili è rappresentato
dall’aumento dell’incertezza reddituale dei lavoratori. Le leggi a tutela del lavoro migliorano
la sicurezza del posto di lavoro per i lavoratori
stessi, ma al tempo stesso riducono la capacità
di adattamento rapido alle nuove condizioni
economiche da parte delle imprese. Se l’Europa
vuole porsi nelle condizioni di competere con
gli Stati Uniti ed il Giappone, come pure con i
paesi emergenti di nuova industrializzazione,
dovrà essere in grado di rispondere rapidamente ai cambiamenti, e le leggi in materia di tutela
dell’occupazione sono incompatibili con la rapidità di risposta. In un mondo caratterizzato da
una minore tutela del lavoro, i Servizi pubblici
per l’impiego saranno chiamati a svolgere un
ruolo maggiormente attivo nel garantire sostegno al reddito per coloro che perdono il posto
di lavoro. Sistemi antiquati di trasferimento di
reddito per periodi indefiniti sono stati criticati
dall’Ocse e da diversi economisti in quanto non
di effettivo supporto perché costituiscono un
disincentivo per i lavoratori, sebbene ciò non
significhi che l’idea del sostegno al reddito vada abbandonata. Sarebbe opportuno adottare sistemi nuovi ed innovativi, quali ad esempio
l’erogazione di un sostegno al reddito che sia
subordinata alla partecipazione ad un programma di formazione a seguito di un breve
periodo di ricerca autonoma di un posto di lavoro. La nostra migliore opportunità di successo in tal senso ed in relazione al raggiungimento degli altri obiettivi, è rappresentata dalle lezioni che sapremo trarre dalle esperienze di
successo in Europa. A tale proposito, una condizione necessaria è rappresentata dalla disponibilità di informazioni ampie ed affidabili circa il modo in cui i Servizi pubblici per l’impiego dei diversi paesi affrontano l’obiettivo del
sostegno al reddito in una serie di situazioni diverse. La raccolta di informazioni realizzata in
8
marginalised workers.
These range form simple interviewing of
the long-term unemployed to see if there is
something specific to them that can be
addressed,
to
full-blown
training
programmes.
The evaluation of these measures is more
difficult than the evaluation of income
transfers, because of their more complicated
structure and the many dimensions of labour
market behaviour that they influence.
We know, however, from the example of
the Scandinavian countries and the New Deal
in Britain, that training programmes that are
targeted to specific vulnerable groups such as
youth unemployed or long-term unemployed,
can have a large impact on their inclusiveness
in the labour market. Both the principles
behind the measures and the way they are
administered can be influential in the way
that the measures influence labour market
outcomes. Information here is more difficult
to gather and present, but a lot of thinking has
gone into ISFOL’s presentation and this
publication should give researchers access to
good comparable data for cross-country
evaluations.
Finally, Public employment services are
responsible for bringing together employers
and employees and their success should be
judged both on the speed with which they
match the two parties but also on the quality
of the matches that they achieve. In this
respect Public employment services are
facing a trade-off.
Do they match the best person to the job
or do they make an effort to be more
inclusive and match the person who is new to
the market, or who cannot as easily find a job
elsewhere?
The answer to this question is partly a
matter of government policy, partly a
question of striking the right balance at the
local level. In a world of fast changing needs
the achievement of good matches is essential
for productivity improvement and growth.
Poor matches create unstable jobs and do not
give incentives to the actors to progress by
learning new skills.
But at the same time, the excluded
groups, whose employment rates need to rise,
modo capillare dall’Isfol costituisce la base di
riferimento per tale apprendimento.
Una seconda dimensione in relazione alla
quale i Servizi pubblici per l’impiego sono
chiamati a fornire un servizio essenziale è rappresentata dalle politiche attive del lavoro. I
paesi scandinavi sono stati i principali fautori
di tali misure attive, e sia l’Ocse, come sottolineato ad esempio nella sua “Jobs Study” del
1994, sia la Task Force per l’occupazione, si
sono dichiarate a favore dell’adozione di una
serie di misure attive destinate a migliorare
l’inclusione dei lavoratori emarginati. Tali misure vanno da semplici colloqui con i disoccupati di lunga durata, destinati ad accertare se vi
siano elementi specifici sui quali intervenire, a
veri e propri percorsi di formazione. La valutazione di tali misure risulta più difficile rispetto
alla valutazione degli effetti dei trasferimenti di
reddito, a causa della struttura maggiormente
complessa che li caratterizza e delle numerose
dimensioni del comportamento del mercato del
lavoro che ne vengono influenzate. Sappiamo,
tuttavia, dagli esempi forniti dai paesi scandinavi, e dall’adozione del New Deal nel Regno
Unito, che i programmi di formazione destinati
a specifici gruppi vulnerabili, quali i giovani
disoccupati o i disoccupati di lunga durata, possono avere un forte impatto sulla loro inclusione nel mercato del lavoro. Sia i principi alla base di tali misure sia il modo in cui esse vengono
attuate possono determinare l’impatto che queste stesse avranno sull’andamento del mercato
del lavoro. In tale scenario, raccogliere e presentare informazioni risulta più complesso, ma
la pubblicazione dell’Isfol, realizzata con grande accuratezza, dovrebbe consentire ai ricercatori di disporre di una buona mole di dati comparabili per valutazioni trasversali ai vari paesi.
Infine, i Servizi pubblici per l’impiego hanno il compito di far incontrare i datori di lavoro
ed i lavoratori, ed il loro successo deve essere
valutato sia sulla base della rapidità con la quale tale incontro tra le due parti si realizza, sia
sulla base del livello qualitativo degli abbinamenti realizzati. In tal senso, i Servizi pubblici
per l’impiego si trovano di fronte ad un tradeoff. Consentono di abbinare la persona più adatta ad un determinato posto di lavoro, oppure si
impegnano nel senso di diventare maggiormente inclusivi, realizzando l’incontro tra il
9
need special help from pubic employment
services if they are to catch up with the rest
of the workforce.
There are no rules of how much match
efficiency Public employment services
should sacrifice, if any, to help an excluded
group. This topic is still awaiting research.
But there are many different practices in
Europe, where a balance is struck between
the needs of a good match and the need to
increase the employment rate of vulnerable
groups. Once again, information on this topic
is well covered in ISFOL’s PES Atlas.
mercato ed i nuovi lavoratori o individui che
non sono altrimenti in grado di trovare agevolmente un’occupazione? La risposta a tale interrogativo è in parte legata alla linea politica adottata dai governi, in parte al raggiungimento
del giusto equilibrio a livello locale. In un
mondo in cui i bisogni mutano rapidamente, il
raggiungimento di un congruo match rappresenta un elemento essenziale per garantire il
miglioramento della produttività e la crescita.
Abbinamenti mediocri creano posti di lavoro
instabili e non incentivano gli attori a progredire attraverso l’apprendimento di nuove competenze.
Tuttavia, nel contempo, i gruppi esclusi, i
cui tassi di occupazione necessitano di crescere, hanno bisogno di assistenza specifica da
parte dei Servizi pubblici per l’impiego se devono recuperare lo scarto con il resto della forza lavoro. Non vi sono regole per stabilire
quanta efficienza in termini di “abbinamento” i
Servizi pubblici per l’impiego debbano sacrificare, se necessario, per aiutare i gruppi emarginati. Tale tema andrebbe ulteriormente approfondito. Tuttavia, in Europa sono molte le prassi adottate che hanno visto il raggiungimento di
un equilibrio tra l’esigenza di un buon match ed
il bisogno di incrementare il tasso di occupazione dei gruppi vulnerabili. Non possiamo che
ribadire ancora una volta come l’Atlante dei
Servizi pubblici per l’impiego dell’Isfol tratti in
maniera esauriente tale tematica.
Christopher A. Pissarides
London School of Economics
10
1. NOTA INTRODUTTIVA E METODOLOGICA
1.1 Contesto e finalità dello studio
Il presente lavoro, concepito alla stregua di un atlante informativo sul sistema dei Servizi per l’impiego così come strutturato in ciascuno dei paesi della “nuova Europa” (gli
Stati membri dell’attuale Unione europea3, ad eccezione dell’Italia4, e i dieci di nuova adesione), è stato ideato quale strumento di analisi comparativa, sulla base di una serie di
parametri di natura quali-quantitativa, riferiti sia alle funzioni istituzionali dei Public Employment Services (Pes), sia agli strumenti atti a perseguirle, con particolare attenzione ai
target-groups d’utenza cui le relative azioni sono prioritariamente indirizzate.
In quest’ottica, sono state realizzate schede analitiche per ciascuno dei paesi studiati
(Country-reports5), secondo un modello standard a garanzia di un’immediata e più agevole comparabilità dei dati riportati, e che illustrano, per sezioni tematiche ed in maniera
il più possibile analitica, lo stato dell’arte ed il processo di avanzamento nell’implementazione delle azioni di riforma dei Servizi pubblici per l’impiego nell’Europa allargata ai paesi di nuova adesione.
Il set di informazioni così predisposto, che si è avvalso della proficua collaborazione
di referenti nazionali per ciascuno dei Pes oggetto di studio, è stato contestualizzato rispetto alle diverse condizioni sociali, economiche e politiche (ivi incluse la “stabilità” ed
il “grado di organizzazione sociale”6) delle realtà prese in esame.
La griglia di rilevazione somministrata ha inteso cogliere elementi di contesto generali
ed aspetti di maggior dettaglio, oggetto di specifico approfondimento, con particolare riferimento ai seguenti fattori:
processi evolutivi riguardanti il quadro normativo e di regolamentazione del mercato
del lavoro (cambiamenti e trasformazioni delle dinamiche e degli assetti strutturali) e
3. Per il Belgio, sono stati trattati separatamente i Servizi pubblici delle tre regioni: Vallonia, Fiandre e Bruxelles.
4. Ciò in quanto lo stato di avanzamento della riforma Spi è oggetto di periodici rapporti di monitoraggio da parte
dell’Area “Mercato del lavoro” dell’Isfol, ai quali si rimanda per approfondimenti sul tema.
5. Si precisa che l’ordine alfabetico seguito in sede di esposizione delle schede-paese è quello adottato consensualmente
in ambito di Unione europea (e che, peraltro, disciplina il sistema stesso di rotazione della presidenza del Consiglio UE) secondo la lingua di ciascun paese.
6. Si fa qui riferimento ai criteri, stabili con decisione del Consiglio europeo di Copenaghen (giugno 1993), da rispettare da parte dei paesi candidati all’adesione, riguardanti in particolare: la presenza di istituzioni stabili che garantiscano la
democrazia, il primato del diritto, i diritti umani, il rispetto delle minoranze e la loro protezione (criterio politico);
l’esistenza di un’economia di mercato vitale nonché la capacità di far fronte alla pressione concorrenziale e alle forze del
mercato all’interno dell’Unione europea (criterio economico); la capacità di rispettare i propri obblighi, in particolare di
approvare gli obiettivi dell’Unione politica, economica e monetaria (criterio del recepimento dell’acquis comunitario).
11
lo status giuridico-istituzionale (con relativa vocazione/mission) del Pes di riferimento, anche rispetto alle peculiarità del contesto socio-economico ed occupazionale
in cui esso opera;
struttura funzionale ed organizzativo-gestionale del Pes;
principali tipologie di attività (tradizionali ed innovative), con focus sui servizi ritenuti strategici in funzione degli orientamenti di policy, segmentati per “categorie di utenza” e/o “fascia di mercato”;
grado di liberalizzazione del mercato dell’intermediazione della manodopera e
mercati “contigui” e/o distinti ma caratterizzati da potenziali sinergie e possibili
convergenze (formazione, orientamento, ecc.);
forme di interazione e di coesistenza (cogestione, complementarietà, collaborazione,
alleanza, concorrenza) con gli operatori privati (Private Employment Services, Pres) e
reti relazionali con altri soggetti (economici, istituzionali, del “privato sociale”) presenti sul territorio;
tendenze in atto e/o previste rispetto all’evoluzione in termini tanto istituzionali (processi di riforma e/o modernizzazione del ruolo/funzione del Pes) quanto di strategie
(gestionali, organizzative, ecc.), volte a migliorare la funzionalità (qualità, efficienza,
efficacia) dei servizi ed, in prospettiva, la competitività, ri-posizionando l’operatore
pubblico rispetto ad altri (nuovi?) attori e/o differenziandone opportunamente il posizionamento sul mercato locale;
rapporti di cooperazione (in essere, in via di sperimentazione, in fase di progettazione/approntamento) con i Pes di altri paesi (progetti, partnership, collegamento con
la rete Eures, ecc.).
La metodologia, le conoscenze e la documentazione di supporto alla realizzazione dei
singoli rapporti nazionali concedono ampio spazio ad approfondimenti tematici riferiti a
ciascuno dei filoni sopra menzionati per ogni realtà oggetto di analisi.
Rispetto a nostre passate rilevazioni in chiave comparata a livello europeo7, si è voluto
ampliare l’area geografica di riferimento, fino a comprendere ventiquattro paesi 8 , non
coinvolgendo quelli al momento delle nostre rilevazioni ancora in fase di negoziato in vista di un’adesione futura, ma non prossima, all’UE (per la Bulgaria e la Romania l’anno
di riferimento è il 2007, mentre l’ingresso della Turchia non risulta tuttora temporalmente
definito); ciò in quanto i relativi contesti istituzionali sembrano non ancora aver raggiunto
la sufficiente “maturità” richiesta per recepire l’acquis communaitaire9.
7. In particolare si rimanda a “Public Employment Services in Europa. Esperienze innovative nell’erogazione di servizi:
on-line, alle imprese, ai disoccupati di lunga durata, Di Domenico G. (a cura di), in “Strumenti e Ricerche” Isfol, Franco
Angeli, Roma, 2003.
8. È nota la difficoltà di reperire dati omogenei e comparabili fra loro in un arco territoriale tanto vasto e differenziato,
ma abbiamo, comunque, ritenuto importante un impegno in questa direzione.
9. A titolo esemplificativo, si riportano due passaggi della relazione della Commissione europea sui progressi fatti da
ciascuno dei paesi candidati verso l’adesione, “Verso l’Unione ampliata » (COM(2002) 700 def.): “Sono stati fatti progressi nella modernizzazione dell’amministrazione pubblica, nel potenziamento del sistema giudiziario, nella lotta contro la
corruzione, nel quadro legislativo volto a garantire l’uguaglianza dei sessi, negli istituti per l’infanzia in Romania nonché
12
Tali considerazioni appaiono in linea con lo scenario monitorato dai più recenti Transition Reports della Commissione europea, laddove il gap rispetto agli standard medi
comunitari risultava evidente sul fronte dei livelli di reddito pro capite e di coesione sociale, per quanto riguarda Bulgaria e Romania; mentre il divario più significativo registrato dalla Turchia concerne tuttora il rispetto dei diritti umani e degli standard di democrazia. Malgrado tali differenziali stiano progressivamente riducendosi, in funzione di una
piena convergenza politica, sociale ed economica con il resto dell’UE, si è ritenuto prematuro contemplarli in un’indagine sui Pes nazionali, che presuppone la condivisione di
alcuni parametri di ordine politico-istituzionale, oltre ad una congrua disponibilità di dati
qualitativi e quantitativi, comparabili a quelli degli altri Acceding Countries (Ac-10; ciò,
naturalmente, rileva in considerazione della natura analitica della ricerca e dell’esigenza
di reperire una quantità sufficientemente consistente di informazioni per ciascun paese, al
fine di garantire una certa compatibilità e comparabilità dei dati così acquisiti10.
Il modello interpretativo così elaborato11 è particolarmente attento al dinamismo dei
fenomeni, consentendo l’interpretazione della loro (possibile) evoluzione nel tempo e la
valutazione dei relativi parametri-indicatori, alcuni dei quali, come quelli politico-istituzionali, da leggere trasversalmente rispetto all’articolazione del questionario complessivamente considerato.
Lo studio evidenzia gli aspetti organizzativi e funzionali dei Servizi all’impiego che,
in qualche modo, risultano “accomunare” gli Stati dell’attuale UE e i dieci che ne saranno
membri a pieno titolo a partire dal primo maggio 2004, utilizzando medesimi indicatori
per medesime tipologie di servizio; in ogni caso, il secondo gruppo di paesi è stato oggetto di trattazione separata quanto alla descrizione dello scenario macro-economico e del
mercato del lavoro, in considerazione delle peculiarità legate sia al processo di transizione
da un’economia pianificata ad una di mercato sia alle Istituzioni di riferimento (quali, appunto, i Servizi per l’impiego e, in senso più ampio, i soggetti delle politiche sociali e del
lavoro)12. Al fine di acquisire quante più informazioni possibili in grado di cogliere lo
stadio evolutivo dei Pes, le schede di rilevazione sono corredate da un set di appositi indicatori di performance specifici per ciascun servizio oggetto di sezione ad hoc. Sotto tale
profilo, si sottolinea che nella maggior parte dei casi il dato numerico è da considerarsi
________________________________________________________________________
nella situazione delle minoranze, in particolare i Rom. La Turchia ha ottenuto notevoli progressi ma non rispetta questo
criterio”. Rispetto al “livello di conformità con l’acquis comunitario la Commissione ritiene che la Bulgaria, la Romania e
la Turchia non soddisfano ancora completamente questo criterio”.
10. Si rimanda in appendice alla griglia standard di indicatori quali-quantitativi, utilizzata per la nostra indagine.
11. Le informazioni necessarie alla costruzione degli indicatori e parametri di base e, successivamente, degli elementi
descrittivi sintetici, sono state raccolte attraverso un questionario strutturato in qualità di “scheda di rilevazione” per ciascun paese e somministrato ad interlocutori selezionati tra i referenti Pes ufficialmente segnalati dalla Commissione europea (DG Occupazione e affari sociali – Unità Employment Services). Le informazioni così acquisite sono state, poi, opportunamente arricchite e, laddove necessario, integrate con un’analisi desk di materiale statistico e documentario di fonte
nazionale ed internazionale.
12. In alcuni casi, ci è stato riportato dai referenti dei Pes dell’Europa Centro-orientale (es. Estonia) l’impossibilità ad
oggi di rendere note eventuali previsioni riferite all’arco temporale 2004-2006, essendo stata avviata l’effettiva implementazione dei meccanismi procedurali e/o di finanziamento a titolo del Fondo sociale europeo solo dalla metà del 2004.
13
“approssimativo”; inoltre, in ciascun rapporto nazionale sono presenti ed illustrate soltanto le voci relative agli indicatori per i quali sono stati effettivamente rese disponibili le informazioni richieste.
In sede di elaborazione degli indicatori, si è cercato in primo luogo di tenere conto del
presumibile grado di disparità tra “aree geografiche” (UE-15 da un lato e Ac-10
dall’altro), che avrebbe potuto risultare dalle singole schede analitiche in ordine alla disponibilità di informazioni ed, in particolare, di dati quantitativi rispetto ai relativi indicatori, rendendo evidente la necessità di pervenire ad un modello di scheda che potesse presentare uno standard minimo comune quanto al livello di dettaglio informativo richiesto.
Contestualmente, si è cercato di privilegiare una tipologia di informazioni abbastanza
“percepibile” ed in larga parte “qualitativa” oltre che sintetica, onde aumentare il grado di
comparabilità dei dati-paese e rendere più agevole la rilevazione delle informazioni richieste in sede di compilazione della scheda stessa da parte dei referenti dei Pes.
Laddove possibile ed opportuno, si è tratteggiata l’evoluzione a livello istituzionale e
funzionale del Servizi, secondo le principali riforme intervenute nel tempo, talvolta facendo riferimento ad un più ampio dibattito di politica economica intercorso nonché a più
generali processi di modernizzazione dell’azione pubblica. Si precisa, inoltre, che la sezione “Dati generali” presente all’inizio di ogni scheda informativa analitica ha inteso
fornire un rimando dettagliato e, al tempo stesso, sintetico, agli indicatori più significativi
del mercato del lavoro, disaggregati per genere (rifacendosi ai Key Employment Indicators individuati dalla Commissione europea13), di cui è stato previamente fornito un quadro sinottico in sede di illustrazione dello scenario macro-economico; in questo contesto,
il tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) assume una valenza particolare, riferendosi primariamente ad alcune delle categorie sociali più esposte al rischio di “emarginazione” e/o difficile (re)inserimento sul mercato del lavoro (lavoratori anziani, under 25,
donne, lavoratori scarsamente qualificati), verso i quali l’azione dei Pes è prioritariamente
rivolta. Si osserva, infine, che, per ovvie ragioni di omogeneità, i dati raccolti fanno riferimento all’anno 2002 e che la fonte statistica univocamente individuata per tutti gli indicatori è costituita, salvo laddove diversamente indicato14, dal rapporto della Commissione
europea Employment in Europe 2003.
1.2 Quadro comparativo: riflessioni
La generalità dei Pes nazionali registra livelli avanzati di implementazione delle riforme che li hanno coinvolti, più o meno recentemente, a seconda del paese considerato;
in particolare, non si rilevano divari significativi tra gli Stati membri della vecchia Unio13. European Commission, DG Employment and Social Affairs, Employment in Europe 2003.
14. Un’eccezione è rappresentata, ad esempio, dai sistemi a ripartizione regionale, in virtù della particolare natura federale dello Stato, per i cui ambiti territoriali non esiste una fonte di “contabilità nazionale”, bensì si fa affidamento su istituti
di statistica regionali.
14
ne a 15 ed i paesi di recente adesione, per quanto attiene agli obiettivi e alle priorità istituzionalmente attribuite al sistema pubblico dei Servizi all’occupazione, contemplando
interventi-azioni di tipo tradizionale, e relativi target, in maniera piuttosto uniforme ed
omogenea a livello UE-25.
Si riscontra la tendenza generalizzata nei Pes ad evolversi nel senso di strutture orientate a sfruttare, attraverso una maggiore differenziazione dei servizi (rispetto alle esigenze
dei propri clienti) e delle condizioni di offerta (eventualmente erogando le attività più avanzate/sofisticate a titolo oneroso), i più ampi margini di autonomia e flessibilità consentiti dalle modificazioni intervenute negli assetti normativi e regolamentari. Contestualmente all’erosione delle posizioni monopolistiche precedentemente assicurate dalla
titolarità dei diritti esclusivi sul mercato dell’intermediazione della manodopera, sembra
corrispondere una parallela tendenza dei Pes all’espansione dei rispettivi ambiti di attività, soprattutto in settori – come la formazione, l’orientamento, la consulenza alle imprese,
la gestione degli interventi di welfare – rispetto ai quali emergono (o potrebbero emergere) nuove opportunità in relazione sia alle disposizioni di riforma che prevedono
l’erogazione di servizi ad alto “valore aggiunto”, sia alle possibili sinergie ed economie di
scala associate all’offerta congiunta di una pluralità di misure (di politica attiva e passiva
del lavoro). Questi cambiamenti rappresentano in larga misura il frutto di un processo naturale di adattamento delle strategie degli operatori pubblici al nuovo contesto giuridico
ed economico e, in molti casi, favoriscono un’evoluzione positiva del mercato interessato
(quello del lavoro, appunto) verso assetti più dinamici, efficienti e concorrenziali, al tempo stesso agevolando l’operatività dei nuovi operatori (i soggetti privati) e consentendo la
realizzazione di servizi (potenzialmente) più innovativi a beneficio dell’utenza complessivamente considerata (disoccupati e imprese).
Si riscontra, inoltre, il ricorso sistematico all’uso di indicatori di performance nei paesi
dell’UE-15 e, parimenti, in quelli di nuova adesione. Ulteriori elementi comuni possono
rinvernirsi rispetto ai processi di evoluzione istituzionale che hanno coinvolto i vari Pes
nazionali: decentramento istituzionale e programmazione su base territoriale, liberalizzazione del mercato dell’intermediazione; combinazione delle misure attive (intermediazione, formazione, orientamento, supporto e consulenza) con quelle passive (gestione dei
sussidi, indennità ed altri benefits di sostegno al reddito dei disoccupati); integrazione delle politiche (sociali, economiche ed occupazionali) nell’ambito di una stessa struttura
(one stop shop); ruolo del servizio pubblico come service provider con conseguente differenziazione e personalizzazione degli interventi ed introduzione di figure qualificate ed
operatori specializzati per linea di servizio/prodotto e relativo utente; innovazione delle
tecniche di gestione e delle strategie di comunicazione; utilizzo intenso delle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione, visibile nel potenziamento delle banche dati,
nell’informatizzazione dei processi, nell’implementazione di servizi di matching tra domanda e offerta di lavoro on-line.
In effetti, si è potuto osservare come anche nel contesto dei paesi di nuova annessione
la gamma di servizi offerti si presenta piuttosto ampia, tanto da contemplare dalle funzio-
15
ni più tradizionali di raccolta e divulgazione delle informazioni sulla domanda e l’offerta
di lavoro, in funzione dell’incontro tra candidati e posti vacanti, ai più avanzati servizi di
formazione ed orientamento professionale, soprattutto per i disoccupati di lunga durata, di
assistenza/supporto personalizzati, di consulenza alle aziende.
Divergenze più significative si registrano riguardo all’implementazione e allo sviluppo
dei servizi informatizzati, erogati on-line e/o finalizzati alla gestione self-service delle informazioni, ed alla creazione di “portali telematici”; accanto ad un gruppo di paesi sotto
tale profilo “virtuosi”, individuabile nell’Europa scandinava e fiamminga ma anche in alcune realtà Centro-orientali, persistono, infatti, contesti nazionali (leggasi Europa mediterranea ma anche alcune realtà di quella continentale), caratterizzati da modalità di interazione informatizzata tra domanda ed offerta di lavoro non ancora sufficientemente sviluppate, e da un utilizzo sotto certi aspetti scarso delle tecnologie di rete come strumento
di divulgazione di informazioni ed erogazione di servizi all’utenza.
La generalizzata tendenza verso una progressiva apertura del mercato dell’intermediazione della manodopera (e contigui) a soggetti di natura privata – nel presupposto
che il servizio reso all’utente dall’operatore pubblico in potenziale concorrenza con quello privato guadagni in efficacia, efficienza e qualità – rileva interessanti differenziazioni
nazionali (e/o sub-nazionali, laddove il Servizio risulti regionalizzato) quanto alle modalità di coesistenza pubblico-privato: dal sistema olandese di semi-mercato (caratterizzato
dalla presenza di agenzie private che operano senza necessità alcuna di autorizzazione affidato dal pubblico, attraverso gare d’appalto, il servizio di reinserimento dei lavoratori
nel mercato del lavoro), a quello greco, in cui il soggetto pubblico opera ancora in una sostanziale posizione monopolistica, obbligando le agenzie private ad agire sotto diversa
denominazione (ad es. agenzie fornitrici di “servizi industriali”, ovvero strutture di consulenza per la ricerca di personale direttivo e/o di neolaureati su richiesta delle aziende), si
passa attraverso contesti (segnatamente quelli dei paesi in adesione) dove, se pur non espressamente proibita ex lege, la liberalizzazione del mercato dell’intermediazione risulta
ancora fortemente in contrasto con una tradizione solidamente centralista e, dunque, de
facto inibita.
Appare invece più arduo individuare tendenze di fondo sottostanti alla dinamica evolutiva del quadro normativo e del contesto politico-istituzionale, sebbene si delinei per la
gran parte dei Pes la prospettiva di un ampliamento significativo della sfera di competenza in diversi settori, quali l’assistenza sociale, il sistema di welfare (soprattutto a livello
locale15) la gestione delle politiche di protezione e di sostegno al reddito dei disoccupati, i
una logica di policy mix16. La logica è quella di far sì che gli interventi che rientrano nella
15. Dalla lettura critica delle schede è stato possibile rilevare una tendenza in atto soprattutto nei paesi dell’Europa del
Nord Centri per l’impiego) nel senso della realizzazione di una stretta cooperazione tra i comuni, i Centri per l’impiego (variamente definiti) e l’Autorità centrale per l’assicurazione dei lavoratori, coordinando le rispettive funzioni.
16. Le strutture pubbliche tendono, in sostanza, ad essere concepite, anche logisticamente, come un unico punto di accesso, da un lato svolgendo la funzione tradizionale di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, dall’altro occupandosi della raccolta e della gestione dei dati necessari per la valutazione delle richieste di prestazione sociale (indennità di
16
categoria dei cc.dd. “ammortizzatori sociali” non vengano considerati meramente come
un “diritto” imprescindibile del soggetto che ne beneficia, bensì concepiti come “controprestazione” a fronte di un effettivo, personale e certificato, impegno finalizzato al superamento del proprio status di disoccupato.
Al tempo stesso, si tenta di creare un insieme coerente fra politiche attive e passive,
integrando opportunamente il mercato del lavoro e la sicurezza sociale: in sostanza, il sistema di welfare deve essere strettamente connesso alle politiche e alle dinamiche del
mercato del lavoro, allo scopo di prevenire la dipendenza dei sussidiati dagli ammortizzatori sociali o comunque ridurre al minimo tali periodi di dipendenza, attraverso il
reinserimento professionale dei disoccupati.
Generalizzata appare la tendenza a spostare il focus dai “processi” ai “prodotti”, cioè
ai servizi offerti e al livello di soddisfazione dell’utenza (e quindi si tende ad adottare un
approccio il più possibile customer-oriented); ciò da un lato impone un “ripensamento”
complessivo della struttura organizzativa, dall’altro implica la necessità di monitorare la
propria performance. Si assiste, così, all’introduzione, se pur a diversi livelli/stadi di implementazione, di nuove tecniche di gestione come il “Management by objectives”, che
prevede la valutazione dei risultati raggiunti rispetto ad una serie di “indicatori” stabiliti a
priori, e/o all’adozione di sistemi di “Quality Management” per misurare e conseguire livelli di “qualità certificata”.
L’analisi trasversale dei rapporti nazionali consente, infine, di effettuare un tentativo
di raggruppamento dei Pes che presentano analoghe caratteristiche, enucleato come segue:
1) Pes dei paesi mediterranei (Spagna, Grecia, Francia, Portogallo):
•
gestione partenariale del sistema dei Servizi per l’impiego e/o Autorità nazionale
Pes autonoma dal Ministero del lavoro;
•
ruolo preminente delle parti sociali nella programmazione e gestione delle politiche occupazionali e delle misure di welfare e assistenza/protezione sociale,
•
significativo sviluppo dei servizi di formazione professionale;
•
liberalizzazione del mercato dell’intermediazione solo in parte avviata; non ancora sufficientemente sviluppato sistema di “concorrenza” con i Pres;
•
decentramento e gestione regionalizzata dei Pes;
•
implementazione, ma non pieno sfruttamento delle relative potenzialità, dei servizi on-line.
2) Pes dei paesi scandinavi/baltici di nuova annessione/anglosassoni (Svezia, Finlandia,
Paesi Bassi, Belgio, Finlandia, Regno Unito, Irlanda, Estonia, Lettonia, Lituania):
•
Pes come ente generalmente “organico” al Ministero del lavoro;
•
importante sviluppo delle tecnologie di rete e dei connessi servizi self-service;
________________________________________________________________________
disoccupazione e sussidi sociali), in tal modo esercitando un’importante attività di controllo sull’erogazione di indennità ed
altri benefits.
17
enfasi sui servizi “differenziati” per tipologia di utenza e “responsabilizzanti” i
soggetti coinvolti (meccanismi di coercizione e sistemi sanzionatori);
•
formazione professionale non di competenza del Pes bensì affidata ad altro soggetto pubblico (di regola, però istituzionalmente connesso al sistema dei Servizi
per l’impiego);
•
avanzata apertura del mercato agli operatori privati;
•
non marcato decentramento territoriale.
3) Pes dei paesi dell’Europa centrale e/o più propriamente continentale (Germania, Danimarca, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Polonia, Slovacchia, Slovenia): benché si
rinvengano tratti assimilabili ad entrambi i gruppi sopra citati, lo si indica come gruppo a sé data la prevalenza dell’aspetto istituzionale del Pes come erogatore di servizi
avanzati di formazione ed orientamento professionale.
•
18
Tavola sinottica: quadro riepilogativo dello stato organizzativo, funzionale e di servizio dei Pes nell’UE allargata
Stato membro
(Regione ove
diversamente
indicato)
1. Principali cambiamenti e sviluppi
intervenuti negli
ultimi anni
2.Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego
3. Principali servizi
forniti in funzione
di specifici obiettivi/priorità e dei
target/strategie
4.Sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento
Belgio-Fiandre/
Vdab
Promozione della
concorrenza
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
BelgioVallonia/
Forem
Promozione della
concorrenza;
differenziazione dei
servizi.
Collocamento;
gestione/erogazione di indennità di
disoccupazione e/o
di altri sussidi/”;
progetti pubblici di
assistenza sociale;
assistenza ai gruppi
target svantaggiati;
monitoraggio ed
analisi dati.
Gestione informazioni/data-base curricula;
formazione professionale;
consulenza.
Informazione avanzata su D/O di lavoro;
consulenza/supporto personalizzati
per tipologia utente.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione socio-economica.
Belgio-Reg.
Bruxelles/
Orbem
Concorrenza;
diversificazione dei
servizi;
coinvolgim. parti
sociali;
sviluppo del partenariato.
Diffusione e gestione informazioni;
collocamento;
gestione programmi
di welfare e reinserimento lavorativo.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Mbo;
gestione proattiva
delle attività;
modernizzazione
tecniche di comunicazione.
5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il
Pes e gli operatori
privati del collocamento
6.Collaborazione
con altri attori
7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e
sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet)
8.Cooperazione internazionale
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro.
Partnerariato
dell’inserimento
socio-professionale
(dal 1991) e con i
servizi privati per
l’impiego (decreto
2003).
Partenariato economico-sociale.
Accordo con gli altri Pes belgi per lo
scambio di formazione;
eventi speciali in
collaborazione con
altri paesi (ad es.
Irish Days).
Servizi on-line e di Programma di
strutture di consul- scambio di giovani
tazione self service “Eurodyssée”.
su D e O di lavoro.
9. Principali tendenze del quadro
politico-normativo
Progetto di gestione
separata.
segue
19
Tavola sinottica segue
Stato membro
(Regione ove
diversamente
indicato)
1. Principali cambiamenti e sviluppi
intervenuti negli
ultimi anni
2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego
3. Principali servizi
forniti in funzione
di specifici obiettivi/priorità e dei
target/strategie
4. Sistemi di gestione e modelli di
valutazione del rendimento
Danimarca/AF
Concorrenza;
differenziazione dei
servizi;
decentramento.
Promozione servizi
all’occupazione;
servizi alle imprese;
monitoraggio mercato del lavoro.
Mbo
Germania/
BA
Concorrenza;
differenziazione dei
servizi;
ristrutturazione.
Collocamento;
diffusione e gestione informazioni;
gestione programmi
di welfare e reinserimento lavorativo.
Grecia/
Oaed
Concorrenza;
differenziazione dei
servizi;
decentramento.
Collocamento;
diffusione e gestione informazioni;
assistenza ai gruppi
sociali “svantaggiati”.
Spagna/Inem
Concorrenza;
differenziazione dei
servizi;
Collocamento;
diffusione e gestione informazioni;
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
Mbo;
misure della soddisfazione della
clientela (in fieri).
5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il
Pes e gli operatori
privati del collocamento
6. Collaborazione
con altri attori
Collocamento tramite computer ed
internet: sistemi Sis
e Ais;
progetto del “mercato del lavoro virtuale”(in fieri).
Partenariato;
collaborazione con
le agenzie di lavoro
interinale.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e
sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet)
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro.
Partenariato (gestione tripartita con
le parti sociali).
8. Cooperazione
internazionale
9. Principali tendenze del quadro
politico-normativo
Nuovi progetti ex
riforma “Commissione Hertz”;
riforma del diritto
del lavoro;
riforma dei centri
per l’impiego.
Sistema informatico unico, Mis (in
fieri).
segue
20
Tavola sinottica segue
Stato membro
(Regione ove
diversamente
indicato)
1. Principali cambiamenti e sviluppi
intervenuti negli
ultimi anni
3. Principali servizi
forniti in funzione
di specifici obiettivi/priorità e dei
target/strategie
4. Sistemi di gestione e modelli di
valutazione del rendimento
Spagna/Inem
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
Contattualizzazione
D/O di lavoro;
dei servizi;
matching D/O;
“regionalizzazioformazione profesne”.
sionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
Collocamento;
Concorrenza;
differenziazione dei diffusione e gestio- D/O di lavoro;
Matching D/O;
ne informazioni;
servizi.
gestione programmi formazione profesdi welfare e reinse- sionale per i Dld;
rimento lavorativo; consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Concorrenza;
Collocamento;
Informazione su
differenziazione dei diffusione e gestio- D/O di lavoro;
servizi;
ne informazioni;
matching D/O;
gestione programmi formazione profesristrutturazione.
di welfare e reinse- sionale per i Dld;
mento lavorativo.
per tipologia utente.
gestione delle rela
con l’utenza;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misura soddisfazione dell’utenza.
Francia/Anpe
Irlanda/Fas
Lussemburgo/
Adem
decentramento.
2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego
gestione programmi
di welfare e reinserimento lavorativo;
analisi del mercato
del lavoro.
Collocamento;
diffusione e gestione informazioni;
gestione programmi
di welfare e reinserimento lavorativo.
5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il
Pes e gli operatori
privati del collocamento
6. Collaborazione
con altri attori
7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e
sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet)
8. Cooperazione
internazionale
9. Principali tendenze del quadro
politico-normativo
Rafforzamento della contrattazione;
aumento delle
competenze di Anpe in materia di assistenza sociale.
L’intermediazione
dei soggetti privati
è proibita, salvo eccezioni (Code du
Travail).
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro;
database nazionale
on-line.
Coinvolgimento del
partenariato economico-sociale.
segue
21
Tavola sinottica segue
2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego
3. Principali servizi
forniti in funzione
di specifici obiettivi/priorità e dei
target/strategie
Stato membro
(Regione ove
diversamente
indicato)
1. Principali cambiamenti e sviluppi
intervenuti negli
ultimi anni
Lussemburgo/
Adem
Paesi Bassi/
Cwi
consulenza/supporto personalizzato.
Informazione su
Collocamento;
Concorrenza;
contattualizzazione diffusione e gestio- D/O di lavoro;
matching D/O;
ne informazioni;
dei servizi;
differenziazione dei gestione programmi formazione profesdi welfare e reinse- sionale per i Dld;
servizi;
rimento lavorativo. consulenza/supporristrutturazione.
to personalizzato
per tipologia utente.
Austria/Ams
Concorrenza;
Differenziazione
dei servizi;
ristrutturazione;
decentramento.
Collocamento;
diffusione e gestione informazioni;
gestione programmi
di welfare e reinserimento lavorativo.
Portogallo/ Iefp
Concorrenza;
differenziazione dei
servizi;
decentramento.
Collocamento;
diffusione e gestione informazioni;
gestione programmi
di welfare e reinserimento lavorativo.
Informazione su
D/O di lavoro;
Matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e
sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet)
8. Cooperazione
internazionale
9. Principali tendenze del quadro
politico-normativo
Collaborazione con
i Pres e/o agenzie
interinali.
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro;
database nazionale
on-line.
Cooperazione con i
paesi candidati
dell’Europa Centroorientale.
Aumento delle
competenze in materia di previdenza
e assistenza sociale.
Collaborazione con
i Pres e/o agenzie
interinali
Servizi on-line e di
Coinvolgimento
delle parti sociali strutture di consultazione self-service
nel Cda.
su D e O di lavoro.
Coperazione con i
paesi candidati
dell’Europa Centroorientale.
Collaborazione con
i Pres.
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro.
Cooperazione con i
paesi candidati
dell’Europa Centroorientale.
4. Sistemi di gestione e modelli di
valutazione del rendimento
5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il
Pes e gli operatori
privati del collocamento
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misura della soddisfazione dell’utenza
creazione del “Portale della performance”.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza
misura della soddisfazione
dell’utenza.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale.
6. Collaborazione
con altri attori
segue
22
Tavola sinottica segue
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
Collocamento;
Concorrenza;
differenziazione dei diffusione e gestio- D/O di lavoro;
matching D/O;
ne informazioni;
servizi;
gestione programmi formazione profesristrutturazione;
di welfare e reinse- sionale per i Dld;.
decentramento
rimento lavorativo. consulenza/suppor
(parziale).
to personalizzato
per tipologia utente.
Riorganizzazione
Collocamento;
Informazione su
territoriale;
diffusione e gestio- D/O di lavoro;
sviluppo della con- ne informazioni;
matching D/O;
correnza
gestione programmi consulenza/
(situazione preesiwelfare e reinseri- supporto personastente di nonmento lavorativo;
lizzato per tipologia
monopolio);
assistenza ai gruppi utente;
differenziazione dei svantaggiati.
programmi diffeservizi.
renziati di welfare
(ad es., New Deal).
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale.
Coinvolgimento
delle parti sociali
per progetti di inserimento nel mondo
del lavoro.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza
misura della soddisfazione dell’utenza.
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
Sviluppo del partenariato istituzionale
ed economico-sociale, anche a livello locale.
Finlandia/ Mol
Collocamento;
Concorrenza;
differenziazione dei diffusione e gestione informazioni;
servizi;
gestione programmi
ristrutturazione.
di welfare e reinserimento lavorativo;
Regno Unito/
Jobcentre Plus
6. Collaborazione
con altri attori
4. Sistemi di gestione e modelli di
valutazione del rendimento
1. Principali cambiamenti e sviluppi
intervenuti negli
ultimi anni
Svezia/Ams
5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il
Pes e gli operatori
privati del collocamento
3. Principali servizi
forniti in funzione
di specifici obiettivi/priorità e dei
target/strategie
2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego
Stato membro
(Regione ove
diversamente
indicato)
Piena coesistenza
con i Pres in regime
di libera concorrenza.
7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e
sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet)
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro;
database nazionale
on-line.
8. Cooperazione
internazionale
9. Principali tendenze del quadro
politico-normativo
Cooperazione con i Ulteriore riforma/
modernizzazione.
paesi candidati
dell’Europa Centroorientale
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro;
database nazionale
on-line.
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro;
database nazionale
on-line.
Completamento
riorganizzazione
territoriale e delle
competenze.
segue
23
Tavola sinottica segue
7. Informatizzazio- 8. Cooperazione
ne dell’elaborazio- internazionale
ne dei dati e fornitura di servizi online (promozione e
sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet)
Non previsti (in via
di avviamento).
9. Principali tendenze del quadro
politico-normativo
Sviluppo del partenariato istituzionale
ed economicosociale.
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro.
Potenziamento ed
ulteriore personalizzazione dei servizi per le categorie
svantaggiate.
Sviluppo del partenariato istituzionale
ed economicosociale.
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro,
anche a livello
locale;
rete internet con i
Pres.
Stato membro
(Regione ove
diversamente
indicato)
1. Principali cambiamenti e sviluppi
intervenuti negli
ultimi anni
2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego
3. Principali servizi
forniti in funzione
di specifici obiettivi/priorità e dei
target/strategie
4. Sistemi di gestione e modelli di
valutazione del rendimento
5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il
Pes e gli operatori
privati del collocamento
6. Collaborazione
con altri attori
Cipro
Riorganizzazione;
parziale liberalizzazione del collocamento; introduzione di sistemi
informatici;
gestione partenariale e tripartita del
Pes.
Concorrenza;
differenziazione dei
servizi; ristrutturazione;
struttura e gestione
partenariale del
Pes.
Collocamento;
diffusione e gestione informazioni;
programmi di welfare e reinserimento lavorativo;
assistenza ai gruppi
svantaggiati.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione
professionale.
Non previsti.
Non previsti (la
liberalizzazione è
ancora in fieri).
Sviluppo del partenariato istituzionale
ed economicosociale.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld.
Mbo.
Parziale collaborazione con i Pres.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
Mbo;
sistema di gestione
della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
Collaborazione con
i Pres, sotto forma
di partnership (liberalizzazione in fieri)
Estonia
Repubblica
Ceca
Ungheria
Collocamento;
diffusione e gestione informazioni;
programmi di welfare e reinserimento lavorativo;
assistenza ai gruppi
svantaggiati.
Concorrenza;
Collocamento;
differenziazione dei diffusione e gestioservizi;
ne informazioni;
programmi di welristrutturazione;
fare e reinserimendecentramento
to lavorativo;
(parziale).
assistenza ai gruppi
svantaggiati.
Concorrenza;
Collocamento;
differenziazione dei diffusione e gestioservizi;
ne informazioni;
Cooperazione con
gli altri paesi candidati dell’Europa
Centro-orientale.
Messa a regime
servizi on-line;
decentramento a livello locale;
potenziamento ed
ulteriore personalizzazione dei servizi.
Nuova legge
sull’occupazione e
nuovo Codice del
lavoro;
completamento di
liberalizzazione e
decentramento.
Sviluppo del partenariato istituzionale
ed economico-so-
segue
24
Tavola sinottica segue
2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego
3. Principali servizi
forniti in funzione
di specifici obiettivi/priorità e dei
target/strategie
programmi di welfare e reinserimento lavorativo;
assistenza ai gruppi
svantaggiati
Collocamento;
Concorrenza;
differenziazione dei diffusione e gestione informazioni;
servizi;
programmi di welristrutturazione;
fare e reinserimenriorganizzazione a
to lavorativo;
livello locale.
assistenza ai gruppi
svantaggiati.
Concorrenza; diffe- Collocamento;
renziazione dei ser- diffusione e gestiovizi;
ne informazioni;
ristrutturazione e
programmi di welriorganizzazione a
fare e reinserimento lavorativo;
livello locale
assistenza ai gruppi
svantaggiati.
Concorrenza (par- Collocamento;
ziale) differenzia- diffusione e gestiozione dei servizi
ne informazioni;
programmi di welRistrutturazione.
fare e reinserimento lavorativo;
assistenza ai gruppi
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per il Dld;
consulenza/supporto personalizzato
Stato membro
(Regione ove
diversamente
indicato)
1. Principali cambiamenti e sviluppi
intervenuti negli
ultimi anni
Ungheria
ristrutturazione.
Lettonia
Lituania
Malta Etc
7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e
sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet)
8. Cooperazione
internazionale
Collaborazione con Sviluppo del parteMbo;
nariato istituzionale
gestione delle rela- i Pres.
ed economico-sozioni con l’utenza;
ciale per la redamisura della soddizione del Nap e per
sfazione
le politiche attive
dell’utenza.
del lavoro.
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro;
database nazionale
on-line.
Collaborazioni e
gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con
i Pes del resto
d’Europa, in particolare scandinavi.
Collaborazione con
i Pres (in fieri).
Partenariato istituzionale ed economico-sociale per la
gestione di singoli
progetti sul territorio.
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro;
database nazionale
on-line.
Collaborazioni e
gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con
i Pes del resto
d’Europa, in particolare scandinavi.
Partenariato (Comitati direttivi) a
livello locale
Non sviluppati.
4. Sistemi di gestione e modelli di
valutazione del rendimento
5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il
Pes e gli operatori
privati del collocamento
6. Collaborazione
con altri attori
9. Principali tendenze del quadro
politico-normativo
ciale.
Mbo;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
Mbo;
Collaborazione con
gestione delle rela- i Pres (in fieri).
zioni con l’utenza;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
Completamento del
decentramento;
potenziamento e ulteriore personalizzazione dei servizi.
Completamento del
decentramento;
potenziamento e ulteriore personalizzazione dei servizi.
segue
25
Tavola sinottica segue
Stato membro
(Regione ove
diversamente
indicato)
1. Principali cambiamenti e sviluppi
intervenuti negli
ultimi anni
2. Missione generale del Servizio pubblico per l’impiego
3. Principali servizi
forniti in funzione
di specifici obiettivi/priorità e dei
target/strategie
Malta Etc
Polonia
svantaggiati.
Collocamento;
Decentramento;
differenziazione dei diffusione e gestione informazioni;
servizi;
programmi di welristrutturazione.
fare e reinserimento lavorativo;
assistenza ai gruppi
svantaggiati.
Collocamento;
Parziale liberalizdiffusione e gestiozazione;
ne informazioni;
ristrutturazione;
differenziazione dei programmi di welfare e reinserimenservizi;
gestione partenaria- to lavorativo;
assistenza ai gruppi
le tripartita
svantaggiati
Concorrenza;
Collocamento;
Differenziazione
diffusione e gestiodei servizi;
ne informazioni;
ristrutturazione;
programmi di weldecentramento
fare e reinserimento lavorativo;
assistenza ai gruppi
svantaggiati.
per tipologia utente.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente.
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consulenza/supporto personalizzato
per tipologia utente
Informazione su
D/O di lavoro;
matching D/O;
formazione professionale per i Dld;
consuleza/supporto
personalizzato per
tipologia utente
Slovacchia
Slovenia
4. Sistemi di gestione e modelli di
valutazione del rendimento
5. Modelli di “coesistenza” (concorrenza, collaborazione, ecc.) tra il
Pes e gli operatori
privati del collocamento
6. Collaborazione
con altri attori
Coesistenza/collaMbo;
gestione delle rela- borazione con in
Pres.
zioni con l’utenza;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
7. Informatizzazione dell’elaborazione dei dati e fornitura di servizi online (promozione e
sviluppo dell’autoconsultazione attraverso Internet)
8. Cooperazione
internazionale
9. Principali tendenze del quadro
politico-normativo
N on sviluppati.
Collaborazioni e
gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con
i Pes del resto
d’Europa.
Potenziamento e
ulteriore personalizzazione dei servizi, implementazione del sistema
di monitoraggio.
Non sviluppata.
Mbo;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misura della soddisfazione
dell’utenza.
Sviluppo del partenariato istituzionale
ed economicosociale.
Non sviluppati (in
via di realizzazione).
Collaborazioni e
gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con
i Pes del resto
d’Europa
Nuova legge sui
Servizi all’impiego.
Mbo;
Gestione delle relazioni con l’utenza;
Misura della soddisfazione dell’utenza
Partecipazione dei
soggetti economico
sociali ai programmi del Centro
nazionale di risorse
per l’orientamento
professionale
(Cnrop)
Servizi on-line e di
strutture di consultazione self-service
su D e O di lavoro;
database nazionale
on-line.
Collaborazioni e
gemellaggi (progetti comuni, ecc.) con
i Pes del resto
d’Europa.
Implementazione
del “Programma
nazionale per lo
sviluppo del mercato del lavoro” (scadenza 2006).
Piena coesistenza e
collaborazione con
i Pres.
26
2. LO SCENARIO MACRO ECONOMICO E LE DINAMICHE DEL
MERCATO DEL LAVORO NELL’EUROPA A 25
A partire dalla metà degli anni Novanta, con punte critiche legate alla recessione internazionale intervenuta nel biennio 2000-200117, lo scenario macro-economico ed occupazionale europeo è caratterizzato da un clima di incertezza generale, all’insegna di un
sensibile rallentamento, in parte mitigato dal quadro di (relativa) stabilità e convergenza
delle politiche nell’ambito dell’Unione economica e monetaria (Uem) a 12 paesi.
Ad elevati tassi di disoccupazione medi annui (tuttora intorno all’8% in media), da cui
è conseguito un innalzamento della “soglia di disoccupazione”18, si è accompagnato un
sensibile calo della produttività del lavoro in Europa (meno 2 punti percentuali nel 2002
rispetto alla media registrata nel 1991-95), differentemente da quanto verificatosi negli
Stati Uniti (fig. 1), rispetto ai quali la prima ha registrato un più intenso rallentamento
(tab. 1), non certo supportato dalla sfavorevole combinazione di fattori demografici (primariamente, il basso tasso di natalità ed il progressivo aumento della quota di anziani over 65 sul totale della popolazione).
Contestualmente, il processo di terziarizzazione dell’economia e di privatizzazione
dell’apparato statale, in atto da un paio di decenni ed in fase di accelerazione nel corso
degli anni Novanta, ha determinato un progressivo spostamento di manodopera qualificata dall’industria ai servizi, settore meno esposto alla volatilità congiunturale19.
In tale contesto, si è assistito ad un’evoluzione dello scenario normativo ed istituzionale del mercato del lavoro all’insegna della flessibilizzazione e mobilizzazione della forzalavoro20, allo scopo di rendere tale fattore produttivo maggiormente reattivo ed adattabile
alle oscillazioni cicliche. Si osserva, ad ogni modo, come nel periodo 1997-2002
l’occupazione in Europa cresca del 7,2%, ma con una media annua dello 0,2%, tra l’altro
progressivamente in calo, al tempo stesso permanendo squilibri significativi tra i vari Stati membri.
17. Il 2000 ha rappresentato l’ultimo anno di espansione economica al di sopra del 3% nell’Ue.
18. Questa è da intendersi riferita al tasso di crescita economica al di sotto del quale la crescita stessa non ha un impatto
sufficiente sulla quota di senza lavoro (unemployment threshold).
19. Ciò si rivela essenziale nel contenimento della disoccupazione (già indotta dalla recessione del 1992-93). In effetti,
l’intenso uso delle nuove tecnologie ed il conseguente eccesso di capacità produttiva sembra una delle cause del brusco arresto di nuove assunzioni da parte delle imprese, che sempre più frequentemente ricorrono a sostituzioni di personale con
macchinari (Blanchard e Wolfers, 2000).
20. Ciò è evidente se si considera la quota crescente di occupati “atipici”, fenomeno che ha permesso di ampliare, sebbene non necessariamente in maniera stabile, la base occupazionale.
27
Fig. 1 - Produttività del lavoro (Pil reale per occupato)
1961-90
1991-95
2002
USA
AC 10
Cipro
Malta
Rep. Ceca
Slovenia
Slovacchia
Polonia
Lituania
Lettonia
Ungheria
Estonia
UE 15
Euroarea 12
UK
SE
FI
PT
AT
NL
LU
IT
IE
FR
ES
EL
DE
DK
BE
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
Fonte: European Commission Autumn 2003 Forecasts.
Tab. 1 - Scenario macro-economico
Tasso di crescita del pil reale
(var.% annua)
Italia
UE 15
Euro area
AC 10
USA
1999
2000
2001
2002
1,7
2,9
2,8
3,1
4,1
3,1
3,6
3,5
4,1
3,8
1,8
1,7
1,6
2,4
0,3
0,4
1,1
0,9
2,3
2,5
2003
0,3
0,6
0,4
3,1
3,1
segue tab.
28
Tab. 1 - segue
Tasso di disoccupazione
(in % della forza lavoro)
1999
Italia
UE 15
Euro area
AC 10
USA
11,3
8,7
9,4
12,1
4,2
Dinamica del tasso di
occupazione (var. % rispetto
all’anno precedente)
1999
1,1
1,8
1,7
0,9
1,9
Italia
Euroarea 12
UE 15
AC 10
USA
2000
2001
2002
2003
9,4
7,4
8
14,5
4,8
9
7,7
8,4
15
5,8
8,7
8
8,8
14,3
6
2000
2001
2002
1,9
2,1
1,9
0,4
1,9
1,9
1,4
1,2
0,5
-0,3
1,4
0,4
0,5
0,2
-0,3
10,4
7,8
8,5
13,6
4
2003
(dato preliminare)
0,8
-0,2
0
0,8
1991-2000
(var. media
annua)
0,2
0,6
0,5
1,6
Fonte: Eurostat 2003.
Cruciale resta, dunque, l’esigenza di generare una ripresa “endogena” e duratura, in
grado di creare o quantomeno preservare posti di lavoro qualificati (soprattutto in settori
ad alta produttività e propensione all’innovazione), valorizzando il capitale umano e la
sua potenziale produttività. In effetti, proprio con riferimento alla fase di rallentamento
economico verificatasi nel 2000, numerosa letteratura economica (Bertola, Boeri e Nicoletti, 2001; Caballero e Hammour, 2000; Saint-Paul, 2001) ha evidenziato come abbia inciso in maniera significativa sul “rischio di disoccupazione” la presenza o meno di politiche attive del lavoro, in particolare in termini di interventi finalizzati alla (ri)qualificazione professionale e alla formazione continua. In altre parole, la probabilità di restare
ulteriormente disoccupati risultava sensibilmente inferiore tra coloro che già risultavano
disoccupati ma avevano accesso a corsi di formazione ed attività tese a riqualificare le capacità del lavoratore.
La tabella che segue (tab. 2) mostra i valori riferiti ai principali indicatori del mercato
del lavoro per ciascuno degli attuali Stati membri e, in maniera aggregata, per 10 Acceding Countries (Ac-10 – ora Nuovi paesi membri, Npm), rivelando una certa distanza rispetto agli obiettivi fissati dal Consiglio europeo di Lisbona nel marzo 2000.
In tale contesto, la disoccupazione di lunga durata (Dld) si conferma un fenomeno europeo21 di considerevole entità, nonostante il nucleo di paesi “nordici” virtuosi che presenta tassi di Dld inferiori al 2% (fig. 2).
21. I livelli degli Ac non risultano comparabili a quelli dell’attuale UE, considerato il diverso stadio di sviluppo economico ed occupazionale.
29
Tab. 2 - Indicatori-chiave del mercato del lavoro
Tasso
di disoccupazione (%)
2002
2003
(consuntivo) (preliminare)
Tasso di occupazione (%) (Obiettivo di
Lisbona, entro il 2010: 70%)
Tasso di
attività (%)
2002
(consuntivo)
2003
(preliminare)
2002
(consuntivo)
Belgio
Danimarca
Germania
Grecia
Spagna
Francia
Irlanda
Italia
Lussemburgo
Paesi Bassi
Austria
Portogallo
Finlandia
Svezia
Regno Unito
Euroarea 12
7,3
4,5
8,6
10,0
11,3
8,8
4,4
9,0
2,8
2,7
4,3
5,1
9,1
4,9
5,1
8,4
8,1
5,6
9,3
9,3
11,3
9,4
4,6
8,8
3,7
3,8
4,4
6,4
9,0
5,6
5,0
8,8
59,9
75,9
65,3
56,7
58,4
63,0
65,3
55,5
63,7
74,4
69,3
68,2
68,1
73,6
71,7
63,1
58,2
69,7
67,8
54,7
59,1
63,6
64,9
61,8
95,6
75,4
73,3
68,5
67,8
72,8
72,6
62,9
64,7
79,6
71,5
63,1
66,0
69,1
68,4
61,1
65,5
76,5
73,0
72,1
74,9
77,6
75,6
68,7
AC 10
14,8
14,3
55,9
-
65,8
UE 15
7,7
8,0
64,3
64,8
69,7
Fonte: European Commission: Employment in Europe 2003, Autumn 2003 Economic Forecasts; Eurostat, 2003.
Come già accennato, si osserva contestualmente un crescente ricorso a forme di lavoro
“atipiche”, in particolare al part-time (tab. 3), pur con importanti differenza tra paesi22, in
ordine sia alla crescita/diffusione di tale tipologia contrattuale nell’arco dell’ultimo decennio, sia all’incidenza per genere (generalmente in netta prevalenza riguardante la
popolazione attiva femminile).
Sul fronte delle politiche del lavoro, i dati relativi alla spesa ad esse destinata, in rapporto al Pil e per tipologia (misure attive e misure passive), mostrano (tab. 4), in estrema
sintesi, come l’ammontare complessivo di spesa sul Pil in media UE-15 (pari al 2,4%), risulti di gran lunga superiore al corrispondente valore registrato negli USA (0,71%); al
tempo stesso, emerge un significativo divario cross-countries a favore dei “paesi nordici”
rispetto a quelli “mediterranei”, oltre ad un certo squilibrio rispetto alle politiche “passive” (tipicamente caratterizzanti i sistemi di welfare fondati su meccanismi di compensazione monetaria e/o di assistenza e sostegno al reddito dei disoccupati).
22. Sembra interessante notare che la Spagna, malgrado abbia dimezzato in un decennio il proprio tasso di disoccupazione, presenta tuttora la quota di occupazione part-time più bassa d’Europa.
30
Fig. 2 - Disoccupazione di lunga durata, % della forza lavoro
2002
totale
uomini
donne
AC 10
Cipro
Lituania
Lettonia
Estonia
Polonia
Slovacchia
Slovenia
Ungheria
Repubblica Ceca
UE 15
Regno Unito
Svezia
Finlandia
Portogallo
Austria
Olanda
Lussemburgo
Italia
Irlanda
Francia
Spagna
Grecia
Germania
Danimarca
Belgio
0
2
4
6
8
10
12
14
Fonte: Commissione europea, Employment in Europe 2003, Ocse, 2003.
Da canto loro, i dieci paesi Npm, sono coinvolti da almeno un decennio in un complesso processo di convergenza economica rispetto agli standard UE (cd. catching-up), in
funzione di una loro piena integrazione nel mercato interno.
Analogamente a quanto verificatosi per l’UE-15, nel contesto dei paesi dell’Europa
Centro-orientale, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, si è registrato un significativo aumento dell’occupazione nel settore terziario (figg. 3 e 4), anche in corrispondenza di congiunture recessive.
31
Tab. 3 - Quota di occupazione part-time sul totale - valori %
1990
Belgio
Danimarca
Germania
Grecia
Spagna
Francia
Irlanda
Italia
Lussemburgo
Paesi Bassi
Austria
Portogallo
Finlandia
Svezia
Regno Unito
Di cui: donne
2002
Di cui: donne
13,5
19,2
13,4
6,7
4,6
4,5
4,4
4,0
1,6
13,4
n.d.
3,9
4,8
5,3
5,3
79,8
71,1
89,7
60,8
79,2
22,5
21,2
18,4
19,1
52,5
n.d.
12,8
10,6
24,5
39,5
17,2
16,2
18,8
5,6
7,6
13,7
18,1
11,9
12,6
33,9
13,5
9,6
11,0
13,8
23,0
80,1
66,2
83,7
67,8
80,1
79,5
77,0
74,4
89,1
75,4
87,3
67,8
64,6
71,8
78,8
UE 15
4,3
26,9
16,4
78,8
Paesi Oecd
USA
4,9
8,3
20,0
20,2
7,2
8,3
72,3
68,2
Fonte: Oecd Employment Outlook 2003.
Tab. 4 - Spesa % annuale per le politiche del lavoro (attive e passive), 2002
Spesa totale politiche
del lavoro
(in % del Pil)
Di cui:
misure “attive”
(in % del Pil)
Di cui:
misure “passive”
(in % del Pil)
Belgio
Danimarca
Germania
Grecia
Spagna
Francia
Irlanda
Italia
Lussemburgo
Paesi Bassi
Austria
Portogallo
Finlandia
Svezia
Regno Unito
3,52
4,62
3,33
0,93
2,41
2,94
1,84
1,25
n.d.
3,62
1,79
1,51
3,07
2,34
0,8
1,28
1,58
1,2
0,46
0,85
1,3
1,14
0,64
n.d.
1,74
0,53
0,61
1,01
1,41
0,38
2,24
3,04
2,13
0,47
1,56
1,64
0,7
0,61
n.d.
1,88
1,25
0,9
2,06
0,93
0,42
UE 15
2,43
1,01
1,42
USA
0,71
0,15
0,56
Fonte: Employment in Europe 2003.
32
Fig. 3 – Quota dell’occupazione per settore sul totale (2002)
Agricoltura
Industria
Servizi
USA
Cipro
Malta
Repubblica Cca
Slovenia
Slovacchia
Polonia
Lettonia
Ungheria
Estonia
AC 10
Italia
EU 15
40
30
20
10
0
Lituania
80
70
60
50
Fonte: Commissione europea, Employment in Europe 2003, Ilo, Acceding Countries Monitoring Reports 2003.
Fig. 4 - Tassi di variazione dell’occupazione per settore (1996-2002)
Agricoltura
Industria
Servizi
6
4
2
0
Eu 15
Italia
AC 10
-2
-4
-6
Fonte: Commissione europea, Employment in Europe 2003.
Come sottolinea la European Bank for the Reconstruction and Development (Ebrd
2002), malgrado i progressi istituzionali osservati e il trend abbastanza sostenuto di ripresa economica e di “transizione al mercato”23, la convergenza dei nuovi paesi membri ver-
23. Tali paesi, nel loro complesso, hanno conosciuto nel corso del 2003 una crescita superiore ad entrambe le maggiori
aree industrializzate (UE e USA), con un tasso di aumento del Pil pari in media al 3%.
33
so gli standard UE-15 (in termini sia di reddito sia di occupazione) presenta diversi
elementi di complessità. La crescita economica non sembra di per sé sufficiente ad
assorbire la disoccupazione (il cui tasso registra valori medi pari a circa il 15%),
generatasi a seguito dei processi di privatizzazione e ristrutturazione delle imprese statali,
cui si aggiunge il venire meno di una ampia rete di protezione sociale. In questo contesto
emergono, tuttavia, segnali positivi, legati da un lato al clima di fiducia tra gli operatori
economici in vista dell’imminente adesione ed agli investimenti diretti esteri che hanno
consentito negli ultimi anni la nascita di nuove attività imprenditoriali, dall’altro al
processo di delocalizzazione di numerose aziende manifatturiere dalle più avanzate
economie europee (Germania, Austria, Italia) in diversi settori (in prevalenza meccanica e
tessile). In generale, l’occupazione, seppur a tassi modesti, risulta cresciuta negli ultimi
anni in maniera piuttosto uniforme nell’area Npm, ad eccezione della Repubblica Ceca e
della Polonia. Come si può evincere dai principali dati sull’andamento del mercato del
lavoro (fig. 5), la situazione sul fronte della disoccupazione resta disomogenea tra i vari
paesi: il tasso di “senza lavoro” presenta è compreso tra il 3,7% di Cipro e il 19,9% della
Polonia. Tali disparità si devono essenzialmente alle diverse condizioni dei mercati
nazionali del lavoro – e relativo employment breakdown per settore (si pensi, ad esempio,
alla ristrutturazione agricola in Polonia) – e al differente livello di implementazione delle
riforme economiche market-oriented.
Fig. 5 - Tasso di disoccupazione (%) Npm, 2002-2003
2002
2003
20
15
10
AC 10
Cipro
Malta
Rep. Ceca
Slovenia
Polonia
Lituania
Lettonia
Ungheria
Estonia
0
Slovacchia
5
Fonte: Commissione europea.
Dal confronto tra l’evoluzione dei tassi di disoccupazione ed occupazione nei paesi in
adesione rispetto alla media UE, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta (tab. 5),
si evince, in primo luogo, la permanenza di forti differenziali tra le Acceding Countries:
nel 2002 la quota dei senza lavoro varia dal 5,6% dell’Ungheria, ampiamente inferiore
alla stessa media UE, a quasi il 20% della forza lavoro in Polonia e in Slovacchia.
34
la stessa media UE, a quasi il 20% della forza lavoro in Polonia e in Slovacchia.
Tab. 5 - Indicatori mercato del lavoro (paesi di nuova adesione)
Tasso di disoccupazione (%)
2002
(consuntivo)
Estonia
Ungheria
Lettonia
Lituania
Polonia
Slovacchia
Slovenia
Rep. Ceca
Malta
Cipro
AC 10
UE 15
9,1
5,6
12,8
13,1
19,9
18,6
6,0
7,3
7,4
3,8
14,8
7,7
Tasso di occupazione (%) (Obiettivo di
Lisbona: 70% entro il 2010)
Tasso di
attività (%)
2002
(consuntivo)
2002
(consuntivo)
2003
(preliminare)
10,1
5,8
10,5
12,7
19,2
17,1
6,5
7,8
7,8
4,4
14,3
8,0
62,0
56,6
60,4
59,9
51,5
56,8
63,4
65,5
68,6
55,9
64,3
69,3
60,1
68,8
69,6
64,6
69,9
67,8
70,7
71,0
65,8
69,7
Fonte: Employment in Europe 2003, Autumn 2003 Economic Forecasts.
Tutti i paesi in esame (eccetto la già citata Ungheria), a partire dal 1996 registrano un
aumento (o comunque una non rilevante diminuzione) del tasso di disoccupazione (in
molti casi quasi raddoppiato, come nei due paesi dell’ex Cecoslovacchia).
Si osserva, poi, un tasso di occupazione stabilmente intorno alla media UE; ciò sembra
avvalorare la tesi secondo cui i “senza lavoro”, se pur in aumento, restino in larga parte
sul mercato in cerca di occupazione.
Rapportando la quota di senza lavoro al Pil pro capite (tab. 6), se da un lato si può
constatare come nella maggior parte degli Ac la quota di ricchezza individuale resti assai
lontana dai valori delle economie UE, dall’altro si osserva che i paesi nei quali il tasso di
disoccupazione nel periodo considerato (1996-2002) è diminuito o rimasto pressoché invariato sono proprio quelli il cui Pil pro capite è particolarmente basso rispetto alla media
comunitaria (in particolare, Estonia, Romania, Lettonia e Lituania). In Polonia e Slovacchia, inoltre, l’aumento del tasso di disoccupazione non si è tradotto in un altrettanto sensibile allontanamento del valore del Pil pro capite dalla media europea.
I fenomeni di maggior rilievo che hanno connotato le dinamiche mercato-lavoristiche
dei paesi di nuova adesione all’UE24 sono da ricondursi alla nuova redistribuzione del lavoro nei settori economici (passaggio progressivo da quello agricolo e industriale al ter-
24. Si consenta, sul tema di rinviare a “Le dinamiche del Mercato del Lavoro nel processo di transizione dei paesi
dell’Europa Centro-orientale (Peco) verso l’UE. Il ruolo dei Servizi all’occupazione”, Di Domenico G., Osservatorio Isfol,
n. 4/2003, Roma.
35
ziario25), da un lato, e all’aumento progressivo della produttività del lavoro, in particolare
nelle ex imprese di stato privatizzate e/o acquisite con capitale straniero26.
Tab. 6 - Andamento della disoccupazione e Pil pro capite Npm (1996-2002)
Pil pro capite
(PPP, EU=100)
2000
UE
Italia
Estonia
Ungheria
Lettonia
Lituania
Polonia
Slovacchia
Slovenia
Repubblica Ceca
Malta
Cipro
100,0
101,5
39,0
50,5
29,2
32,9
39,0
47,4
68,3
58
-
Tasso di disoccupazione
(% della forza lavoro)
1996
2002
10,8
12,1
10,6
10,0
18,3
16,4
12,3
11,3
6,9
4,3
-
7,7
9,0
9,1
5,6
12,8
13,1
19,9
18,6
6,0
7,3
7,4
3,8
Fonte: World bank, 2003, European Commission, Employment in Europe 2003.
Nella seconda metà degli anni Novanta la disoccupazione ha conosciuto un significativo aumentato nella maggior parte di tali paesi, superando in molti di essi la soglia del
15% (Slovacchia, Lettonia e Lituania, Polonia). A partire dal 2001, malgrado una crescita
economica (in termini di Pil reale) superiore al tasso medio dell’Unione europea, le dinamiche del mercato occupazionale hanno mostrato segni di rallentamento (specie fra i
giovani e i lavoratori over 50), in particolare in Ungheria, Slovenia e Repubblica Ceca. In
media, il tasso di disoccupazione giovanile registra valori intorno al 26%27, di circa 10
punti superiore a quello dell’UE-15. In controtendenza è, invece, il dato relativo al mercato del lavoro femminile, gli Ac registrando una partecipazione delle donne pari al 46%
(rispetto al 42% dell’attuale media UE).
La spesa per le politiche del lavoro in rapporto al Pil (tab. 7) risulta, in tutti i paesi in
25. In particolare, l’occupazione nell’agricoltura è diminuita fortemente in quasi tutte le AC (13% nel 2002), restando
tuttavia ancora assai superiore quasi ovunque rispetto ai livelli UE (laddove è pari al 4,1%), e facendo registrare valori di
punta in Polonia e Lettonia.
26. I processi di privatizzazione, razionalizzazione e ristrutturazione sono stati accompagnati da un gran numero di licenziamenti, spesso collettivi, miranti a ridurre la forza lavoro “in esubero”. Secondo stime recenti (Ebrd, 2003) tra il 1990
e il 1995 più di 6 milioni di lavoratori – ossia circa il 14% del totale – hanno perduto il posto di lavoro nei paesi
dell’Europa orientale (paesi baltici esclusi). La privatizzazione del sistema economico ha, tuttavia, indotto anche un miglioramento significativo della produttività delle imprese, avendo come conseguenza ulteriore un aumento delle entrate fiscali e
una quantità più elevata di risorse da spendere per politiche di welfare e di protezione sociale. È interessante notare come la
quota di lavoratori autonomi sia oggi superiore nei paesi candidati (22%) rispetto a quella osservata in media nei 15 Stati
membri attuali (17,9%).
27. Si ricorda che i valori variano significativamente da paese a paese, arrivando a punte del 40% in Slovacchia.
36
adesione per i quali sono disponibili i dati, inferiore a quella media comunitaria, con uno
sbilanciamento in favore delle politiche attive, pur non presentando scostamenti rilevanti
rispetto ai valori registrati per Stati membri a ben più elevato reddito pro capite.
In tale contesto, evidente appare l’opportunità di potenziare le misure di politica del
lavoro tese ad ampliare la base occupazionale, agendo sia sul fronte dell’aumento
dell’occupabilità della forza lavoro (valorizzazione e qualificazione del capitale umano),
sia sui meccanismi allocativi del mercato, favorendone la trasparenza e fluidità, supportando l’azione di quelle istituzioni, come i Servizi pubblici per l’impiego, che a tali fini
orientano i propri interventi, sul lato tanto dell’offerta quanto della domanda, favorendone
il reciproco adattamento.
Tab. 7 - Spesa annuale politiche del lavoro (attive e passive), Npm (2000)
Pil pro capite
(PPP, EU=100)
UE
Italia
Estonia
Ungheria
Lettonia
Lituania
Polonia
Slovacchia
Slovenia
Repubblica Ceca
100,0
101,5
39,0
50,5
29,2
32,9
39,0
47,4
68,3
58,0
Spesa totale
(in % del Pil)
2,9
1,3
0,2
1,0
n.d.
n.d.
2,2
1,1
1,7
0,5
Fonte: World Bank, Oecd Employment Outlook 2003.
37
di cui:
misure “attive”
(in % della s.t.)
di cui:
misure “passive”
(in % della s.t.)
60,0
62,0
60,0
58,0
40,0
38,0
40,0
42,0
77,0
49,0
52,0
62,0
23,0
51,0
48,0
38,0
3. SCHEDE PAESE – STATI MEMBRI DELL’UE-15
3.1 Belgio (Fiandre)
DATI GENERALI (2002)28
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa (15-64 anni, migliaia di unità)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di attività:
Tasso di disoccupazione:
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
Uomini
2.956
1.945
71,6%
58,5%
4,3%
38,4%
Donne
3.038
1.997
55,2%
74,9%
5,7%
41,8%
Totale
5.994
3.942
63,5%
66,8%
4,9%
40,1%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Vdab (Vlaamse Dienst voor
Arbeidsbemiddeling en beroepsopleiding)
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Yvan Bostyn
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Keizerslaan 11 - 1000 Bruxelles
Tel. (02) 506 15 11 - Fax: (02) 506 15 90
Keizerslaan 11 - 1000 Bruxelles
Tel. (02) 506 15 11 - Fax: (02) 506 15 90
e-mail
[email protected]
Sito internet
www.vdab.be
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Fiandre
N. di uffici locali (per regione/provincia)
Uffici regionali:
Provincia di Anversa: 3
Provincia di Limburg: 2
Provincia di Oost-Vlaanderen: 3
Provincia di Vlaams-Brabant: 3
Provincia di West-Vlaanderen: 3
Uffici locali:
94 (fine 2002), previsti 108 entro settembre 2003 - obiettivo: 140
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
4.372 o 3.680 dipendenti a tempo pieno
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Regolazione delle agenzie per il lavoro temporaneo, avvenuta nel 1999;
28. I dati indicati riguardano esclusivamente la regione delle Fiandre e non fanno, pertanto, riferimento al Belgio nel
suo complesso.
38
fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento; promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego, occorsa nel periodo 1995-1999;
decentramento: avvio delle agenzie locali, occorso nel periodo 2001-2002;
integrazione dei servizi;
integrazione delle strutture.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta),
collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale;
assistenza ai gruppi target svantaggiati;
monitoraggio ed analisi dati;
pianificazione della carriera per i dipendenti;
gestione del pool di insegnanti;
promozione dell’apprendimento permanente;
innovazione.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
I principali servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione
avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro,
tramite il sito web (www.vdab.be); l’installazione di terminali computerizzati per individui in cerca di occupazione ubicati in luoghi centrali in tutto il paese; call-centres; organizzazione di eventi sul lavoro; incentivi specifici nel caso di ridimensionamento/cessazione di attività da parte di grandi aziende; raccolta/elaborazione di curricula/offerte
di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi on-line e di strutture di autoconsultazione.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 187.023;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 226.114;
durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al
reclutamento): 40 giorni (definizione: tempo necessario a coprire un posto vacante);
numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle in-
39
formazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione della banca dati sulle vacancies: 3.522.154;
numero di visitatori del sito web (media mensile per il 2002): 554.224.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
I servizi connessi erogati sono: offerta servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di
formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 11.060 (si tratta di un dato cumulativo, dato
che gli individui che hanno seguito corsi multipli sono stati conteggiati più di una
volta);
numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato della consulenza personalizzata: 28.724;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”:
28.724 (dall’avvio del percorso individuale. Tutti beneficiano di presa a carico e di
orientamento individuali in funzione di un percorso di “nuovo inizio”);
numero di disoccupati di lunga durata che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 55% (il dato assoluto non è comparabile con gli altri e pertanto è da considerarsi
relativo).
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
I servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di lavoratori over 50 che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento
permanente: 1.719, a progetti di formazione professionale (nota: si tratta di un dato
cumulativo: coloro che hanno seguito corsi multipli sono stati conteggiati più di una
volta);
numero di lavoratori over 50 che hanno beneficiato di consulenza personalizzata:
8.720.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
I servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
40
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
27.147 (si noti che si tratta di un dato cumulativo, nel senso che coloro che hanno
seguito corsi multipli sono stati conteggiati più di una volta);
numero di donne che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 86.856;
numero di donne che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 86.856;
numero di donne che hanno trovato un’occupazione entro un anno: (59,7%) (si noti
che il dato assoluto non è comparabile con gli altri dati ed è pertanto da considerarsi
relativo).
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
I principali servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/
iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio,
apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione,
ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
2.655 (si tratta di un dato cumulativo: coloro che hanno seguito corsi multipli sono
stati conteggiati più di una volta);
numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 11.455;
numero di disabili che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 11.455.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
I principali servizi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Sebbene in passato tutti i servizi di seguito indicati siano stati erogati dal sistema pubblico, la maggior parte di essi sono oggi privatizzati. Informazioni (su aspetti giuridici, fi41
scali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con
elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro;
analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
I dati indicati sono relativi ai servizi di formazione professionale per i dipendenti:
numero di imprese registrate (utilizzatori effettivi): 3.411;
numero di utilizzatori potenziali: 45.098 partecipanti nel 2002;
numero di contatti/anno con le imprese locali: 337.504 totale generale dei contatti
(inclusi posti di lavoro vacanti).
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
I servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero), essenzialmente tramite la rete Eures; servizi
personalizzati.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con la clientela;
misura della soddisfazione della clientela.
42
3.2 Belgio (Vallonia)
DATI GENERALI (AL 2001)29
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Tasso di occupazione
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
3.346.457 (al 31.12.2001)
2.168.612 (al 30.06.2001)
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Forem
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Jean-Pierre Mean (Direttore generale)
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Forem, Relations internationales
Boulevard Tirou 104 - Be-6000 Charleroi
+32 71 20 61 98
Marie Siraut
Tel. +32.71.20.61.80
[email protected]
Joëlle Soir
Tel. +32.71.20.61.26
[email protected]
Sito internet
www.leforem.be; www.hotjob.be
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte
Vallonia
56% (al 30.06.2001)
65,7% (al 30.06.2001)
14,9% (al 30.06.2001)
5,6% (Fonte: Belgostat, Ins)
N. di uffici locali (per regione/provincia)
Il Servizio pubblico per l’impiego Forem dispone di 1 ufficio centrale, 97 uffici regionali (ivi
compresi 52 centri di formazione professionale) distribuiti in 11 Direzioni regionali per l’impiego
e 9 centri di coordinamento per la formazione professionale. 17 uffici di collocamento locali
(Maison de l’Emploi, sportelli unici a livello locale aperti al pubblico che forniscono servizi di
consulenza iniziale e strumenti per la ricerca del posto di lavoro nonché orientamento su servizi
specializzati, partenariati con le autorità locali, con gli uffici locali per i servizi sociali e con le associazioni no-profit nel campo dell’integrazione sociale e professionale. Alla fine del 2004, vi sarà
un totale di 104 Maisons de l’Emploi nella regione della Vallonia).
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni: Forem Conseil: 1.641 (1.433 dipendenti a tempo
pieno). Totale Forem: 3.067 (2.799,73 dipendenti a tempo pieno)
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
La riorganizzazione del mercato del lavoro nella regione della Vallonia è stata attuata a
seguito dell’adozione di quattro decisioni da parte del Parlamento: a) ratifica della
Convenzione n. 181 dell’Oil; b) riorganizzazione del Forem (il Servizio pubblico per
29. I dati indicati riguardano esclusivamente la regione Vallonia e non fanno, pertanto, riferimento al Belgio nel suo
complesso.
43
l’impiego e la formazione professionale della Vallonia); c) attuazione del regolamento sul
settore dei servizi privati di collocamento; d) creazione di un’azienda vallona per la fornitura di servizi di collocamento a pagamento. Le nuove mission del Forem stabilite nel
2002 sono attualmente sancite dalla legge entrata in vigore in data 1° aprile 2003, contemporaneamente al decreto che ha portato alla creazione di un’azienda vallona per la
fornitura di servizi di collocamento a pagamento (Trace!).
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta). Il Forem non svolge più attività di “collocamento” ma di “pubblicazione di annunci di lavoro
su posti vacanti”; formazione professionale; Forem consulenza (Forem Conseil) svolge
un ruolo direttivo nel garantire la gestione e la divulgazione delle informazioni nel mercato del lavoro e della formazione e coordina ed assiste tutti gli attori del mercato del lavoro
della regione della Vallonia.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
I servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati
sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi
on-line e di strutture di auto-consultazione: gli annunci di lavoro vengono pubblicati attraverso il sito Internet. In tutta la regione della Vallonia, questi vengono pubblicati attraverso le postazioni di auto-consultazione nelle sedi Spi, attraverso le bacheche per gli annunci, da consulenti delle sedi Spi e da 300 partner locali, tramite annunci pubblicitari su
larga scala e sulla stampa gratuita, attraverso il televideo, le TV e le radio locali, attraverso i bollettini sulle offerte di lavoro distribuiti dal Servizio pubblico per l’impiego.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 250.000;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 60.000;
durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al
reclutamento): in considerazione del fatto che Forem è passato dallo svolgimento di
attività di collocamento ad attività di pubblicazione delle offerte di lavoro, non è possibile fornire indicatori attendibili in proposito. È stato, tuttavia, rilevato che la durata
media è di gran lunga inferiore rispetto al passato (non superiore alle 2 settimane) in
considerazione dell’incremento della domanda;
numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle
informazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione: Cfr. Punto 2;
44
formazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione: Cfr. Punto 2;
numero di visitatori del sito web: Cfr. Punto 2.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
I servizi connessi erogati sono: offerta servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di
formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
I servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate; l’offerta di servizi da parte
del Forem è aperta a tutti. Ciò significa che chiunque, indipendentemente da età, sesso,
origine etnica ha la facoltà di accedere, senza discriminazioni di sorta, a tutti i servizi offerti dal Servizio pubblico per l’impiego. Tuttavia, al fine di offrire una risposta differenziata, personalizzata ed efficace ai fabbisogni di ogni utente, i Consulenti di Forem Conseil, come la maggior parte dei partner del Diisp (Dispositif intégré d’insertion socioprofessionelle – Sistema integrato per l’inserimento socio-professionale) sono consapevoli dei problemi specifici che caratterizzano alcune tipologie di utenza (disabili, detenuti,
immigrati, ecc.) ed hanno seguito una formazione specifica per affrontarli. Tale politica di
“mainstreaming della diversità” si fonda sul principio di non discriminazione e sul rifiuto
di stigmatizzare alcune tipologie di gruppi target relegandoli in sistemi a volte ghettizzanti sotto il profilo sociale. L’approccio adottato dal Forem tende a prendere l’avvio dalla
persona e dalle sue competenze per costruire con tale individuo un progetto professionale
cercando di capire come integrare questa persona nel mercato del lavoro, se occorre, ricorrendo al Diisp.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di lavoratori over 50 che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento
permanente: 2,3% (Fonte: Belgostat).
Nel 2002, il 32,4% dei lavoratori che hanno preso parte ad una formazione Forem Formation aveva un’età superiore ai 45 anni.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
I servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuo45
vo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 4,7%
(Fonte: Belgostat); nel 2002, il 41,3% dei soggetti in formazione che ha preso parte al
Forem Formation erano donne.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
I servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio,
apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione,
ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di
sovvenzioni
I servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
I servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per
promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro (so su richiesta); analisi
dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni sopra indicati.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di utilizzatori potenziali: 199.033 nella regione della Vallonia (Fonte: Scodata, 2001).
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
I servizi connessi erogati contemplano informazioni relative ad aspetti sia giuridici sia logistici (alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in
una diversa area geografica nazionale o all’estero).
46
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
misura della soddisfazione della clientela (fidelizzazione)
gestione socio-economica (Cfr. il sito: http://www.iseor.com/anglais/index.html).
E. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
Si rimanda alla voce “Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del
collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta
di lavoro”.
Indicatori di performance (fonte: Hotjob.be) (anno 2002)
Numero di consultazioni su base giornaliera: 5.599 (media annua);
numero di CV pubblicati per la prima volta durante il periodo in questione: 13.945;
numero di offerte di lavoro registrate on-line: 5.920;
media del numero di offerte di lavoro pubblicate: 3.398 (media annua).
F. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
In questo campo, si segnalano anzitutto la partecipazione del Forem alla rete Eures, nonché agli accordi tra gli Spi belgi per lo scambio di soggetti in formazione (dalla regione
francofona alla regione fiamminga e viceversa). Va, inoltre, segnalata l’organizzazione di
eventi speciali in collaborazione con altri paesi (ad esempio, gli Irish Days durante i quali
vengono organizzati incontri tra datori di lavoro irlandesi e gli abitanti della regione della
Vallonia in cerca di occupazione).
47
3.3 Belgio (regione di Bruxelles)
DATI GENERALI (2001)
I dati indicati riguardano esclusivamente la regione di Bruxelles e non fanno, pertanto, riferimento
al Belgio nel suo complesso.
Popolazione (unità)
Popolazione in età lavorativa (unità)
Tasso di occupazione
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
964.405
631.406
53,9%
62,0%
13,0%
n.d.
Nome del Servizio per l’impiego
Area coperta
Office Régional Bruxellois de l’Emploi/ Brusselse
Gemestelijke Dienst voor Arbeidsbemiddeling
Regione di Bruxelles (Brussel Capital Region)
Direttore generale
Eddy Courthéoux
Contatti (telefono, fax, indirizzo)
Tel. +3225051659/32 25051420
Fax: +32 25051422
Vivian Christian Wan Vetter
e-mail
[email protected]
Sito internet
www.orbem.be
Numero uffici
1 ufficio centrale e 5 uffici locali (di cui 1 agenzia
di reclutamento lavoratori, 3 agenzie di lavoro
temporaneo)
N. di dipendenti
650
Aree geografiche coperte
Regione di Bruxelles-Capitale
N. di uffici locali
Ufficio centrale + 5 antenne
N. di dipendenti
(Fonte: Orbem, Indagine sulla forza lavoro)
622 persone
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
La regione Bruxelles-Capitale, creata nel 1989 è costituita da 19 comuni e, sul piano istituzionale, è caratterizzata da due tipi di competenze derivanti dal bilinguismo (regione
francofona e regione di lingua fiamminga). Le materie socio-economiche (tra cui l’occupazione) rientrano nella sfera di competenza regionale e quindi bilingue. Le materie connesse con la formazione professionale, l’insegnamento, l’accoglienza extrascolastica dei
bambini, la cultura e la sanità sono competenze delle Comunità e sono quindi affidate alle
istituzioni comunitarie francofone o di lingua fiamminga o alle istituzioni comuni quando
la materia rientra nelle competenze di due comunità. Di conseguenza, a Bruxelles,
l’applicazione della politica dell’occupazione è demandata all’ufficio regionale per
l’occupazione, l’Office Régional Bruxellois de l’Emploi (Orbem), organismo regionale a
gestione paritetica, mentre la formazione professionale è competenza di due istituzioni
48
comunitarie: Bruxelles formazione e regionale Dienst voor Beroepsopleiding Brussel
(Rdbb) dipendenti dal Vdab. Entrambe le istituzioni sono gestite dalle parti sociali. Questi
elementi influiscono sui dati forniti in risposta alle domande riportate sotto, soprattutto
per quanto attiene alla formazione professionale. Nel 1989, l’Orbem aveva circa 257 dipendenti, mentre attualmente il totale ammonta a 622 unità. Questa evoluzione è risultata
necessaria nel contesto della modernizzazione, e quindi della diversificazione, del servizio per l’impiego. La diversificazione del servizio alla clientela e la sua apertura si traduce in nuovi tipi d’intervento sul mercato del lavoro nati nei primi anni 90 parallelamente
allo sviluppo del partenariato. Come esempi, è possibile ricordare lo sviluppo dei servizi
per la redazione del bilancio socio-professionale, e dei servizi di orientamento e consulenza volti a facilitare l’inserimento, la riconversione o il reclutamento e la creazione di
un “Osservatorio del mercato del lavoro e delle qualifiche”. Parallelamente, data la volontà di avvicinare il servizio pubblico ai suoi clienti e di favorire la sua integrazione nel tessuto socio-economico locale, l’Orbem ha istituito, dal 1991, 5 antenne distribuite sul territorio della regione. Queste antenne offrono tutti i servizi dell’Orbem relativi all’iscrizione, alla consultazione dei posti vacanti, alla gestione dei dossier delle persone in cerca
di lavoro e alle informazioni relative all’occupazione in senso più ampio. L’integrazione
di queste antenne nel tessuto locale si traduce infatti nella partecipazione dei consulenti al
lavoro di coordinamento di zona, all’animazione delle riunioni informative nelle scuole,
alle associazioni di inserimento senza scopo di lucro, ecc., sul tema dei passi da intraprendere quando si cerca un lavoro. A tale scopo, le antenne organizzano visite accompagnate ai servizi dell’Orbem e partecipano inoltre alle Borse del lavoro, ai colloqui organizzati a livello locale, ecc. Alla luce dell’incremento della disoccupazione e delle difficoltà causate dalla continua riduzione dei posti di lavoro disponibili a Bruxelles, l’Orbem
ha messo a punto nuove forme di collaborazione con partner esterni attivi nel campo
dell’inserimento socio-professionale per migliorare e arricchire i servizi offerti a determinate categorie di soggetti in cerca di lavoro su tutto il territorio. L’Orbem, responsabile
dell’organizzazione e della gestione dei percorsi d’inserimento nella regione, ha costruito
i percorsi partendo da quattro principi:
accentuazione e attuazione di un processo integrato volto a ravvicinare le problematiche di tutti i soggetti che cercano lavoro in sostituzione degli interventi isolati e non
coordinati;
il percorso d’inserimento parte inizialmente da chi cerca lavoro e di conseguenza ed
è quindi un percorso individualizzato nel quale i fabbisogni dei clienti sono determinanti;
il percorso d’inserimento costituisce l’elemento strutturante sia per i soggetti in cerca di lavoro sia per gli operatori;
presuppone un’intensa cooperazione e collaborazione tra i diversi attori.
Il partenariato sviluppato finora è articolato in cinque tipi principale di azione che possono essere descritti come segue.
49
Partenariato in materia di accoglienza e di orientamento
I partner coordinatori sono incaricati di assicurare l’accoglienza di prima linea del pubblico locale e di orientare i soggetti in cerca di lavoro non iscritti verso un percorso d’inserimento. In generale, fanno parte di questo pubblico gli studenti non informati sulle procedure amministrative da seguire per ottenere le indennità, le persone che hanno presentato un ricorso contro una decisione di rigetto della richiesta di soggiorno, le persone riconosciute invalide che desiderano riprendere contatto con un servizio d’inserimento allo
scopo di elaborare un progetto professionale o i candidati con problemi psicologici gravi.
I partner sono specializzati nell’accoglienza e nell’orientamento di determinati gruppi di
soggetti in cerca di lavoro e possono offrire consulenza, orientamento professionale e personale sulle misure più adeguate alle esigenze individuali. Le iniziative sono orientate ai
soggetti in cerca di lavoro ma anche ai soggetti che cercheranno lavoro in futuro.
Partenariato in materia di ricerca attiva del lavoro (Rae)
Si tratta di una rete di laboratori di ricerca attiva che adottano la stessa metodologia e offrono gli stessi servizi del servizio Rae in seno all’Orbem. Inoltre, la rete consente la circolazione dei candidati al suo interno e la circolazione delle informazioni tra i partner offrendo un orientamento quasi su misura per i soggetti in cerca di lavoro. Undici partner
hanno uffici accessibili a chiunque cerchi lavoro mentre altri sette partner si rivolgono ad
un pubblico specifico (portatori di handicap in cerca di lavoro o soggetti analfabeti) per i
quali necessaria una gestione secondo metodologie specifiche.
Partenariato in materia di inserimento socio-professionale
I partner offrono ai soggetti in cerca di lavoro poco qualificati o svantaggiati una guida
nel quadro delle iniziative per l’inserimento socio-professionale che integrano le fasi
dell’accoglienza, della definizione del progetto professionale, della pre-formazione, della
formazione qualificante e dell’inserimento nel lavoro. Le azioni messe a punto dai partner
che operano nel campo dell’inserimento socio-professionale costituiscono l’oggetto di
una concertazione e di un coordinamento di zona. Sono attuate nel quadro dei programmi
regionali d’inserimento socio-professionale che precisano, tenendo conto dei destinatari e
del tipo di azioni intraprese, l’articolazione dei rapporti tra i diversi partner, gli obiettivi
generali delle azioni e le esigenze minime da soddisfare.
Partenariato nel quadro di un percorso d’inserimento attraverso un’attività economica
L’obiettivo di questo partenariato è di promuovere percorsi di formazione rivolti ai soggetti in cerca di lavoro che intendono realizzare un microprogetto di attività economica in
grado e ottenere una collocazione nel mondo del lavoro (come lavoratori dipendenti o
autonomi). Il percorso proposto prevede la preparazione alla creazione e alla gestione di
un’azienda, l’accompagnamento nei diversi passi da intraprendere e l’aiuto alla realizzazione dello studio di fattibilità. Prevede inoltre l’orientamento alla creazione di un’impresa e la successiva consulenza consentendo i contatti tra tali imprese europee a livello
50
locale. Il metodo pedagogico adottato mira a favorire l’autonomia dell’iniziativa imprenditoriale sulla base di un accompagnamento personale che fissa obiettivi chiaramente definiti e accessibili per quanto attiene alla loro realizzazione.
Partenariato per l’accoglienza dei figli dei soggetti che cercano lavoro
L’organizzazione dell’accoglienza dei bambini da 0 a 3 anni di determinati soggetti in
cerca di lavoro intende consentire a questi ultimi di sfuggire ad un circolo vizioso. Per
partecipare a un modulo (laboratorio di ricerca attiva del lavoro, inserimento socioprofessionale...) è necessario affidare un bambino ad una struttura di accoglienza, ma per
iscrivere un bambino alla lista d’attesa di una struttura di accoglienza è necessario dimostrare l’esistenza di un contratto di lavoro. Oltre alla Maison d’Enfants dell’Orbem (il
Centro per l’infanzia che ha festeggiato il suo decimo anniversario), la rete comprende
dieci asili-nido partner. La sua istituzione è avvenuta nel 1993 con l’autorizzazione
dell’ufficio nazionale per l’infanzia. Pertanto, l’Orbem e i partner hanno gettato le basi
per creare un approccio e una dinamica nuovi fondati sui principi della complementarità
invece che sulla concorrenza, “sfruttando” in tal modo le sinergie potenziali. Un aspetto
importante della costruzione del partenariato è costituita dall’organizzazione regolare delle riunioni di coordinamento con i partner – che devono essere indubbiamente perfezionate. La collaborazione diviene uno strumento di lavoro per gli operatori dell’Orbem e dei
partner. L’Orbem ha attualmente circa 130 partner operatori. Infine, è in fase di attuazione il potenziamento del lavoro di collaborazione con i partner dell’inserimento socioprofessionale (esistente dal 1991) ma anche con i Servizi privati per l’impiego. In realtà,
nel giugno 2003, è stata messa ai voti una nuova ordinanza relativa all’organizzazione
della gestione mista del mercato del lavoro. Questo decreto ottempera alle prescrizioni del
convenzione internazionale dell’Organizzazione internazione del lavoro (Oil) adottata
dalle organizzazioni del padronato e dai sindacati del Belgio, ma costituisce soprattutto la
base di una nuova forma di organizzazione del mercato del lavoro a Bruxelles. Tale organizzazione è fondata sull’azione incrociata del Servizio pubblico per l’impiego,
dell’Orbem, delle Agenzie private per l’impiego, (agenzie di lavoro interinale, uffici incaricati della selezione del personale) e degli operatori locali nel campo dell’inserimento
socio-professionale (associazioni d’inserimento senza fine di lucro, Centri pubblici di aiuto sociale, missioni locali, e Centri d’insegnamento e di formazione in alternanza).
L’ordinanza prevede anche la creazione di una piattaforma di concertazione che riunisce,
tra gli altri, le parti sociali, l’Orbem, i rappresentanti delle agenzie private e degli operatori dell’inserimento. Lo scopo sarà di incoraggiare la collaborazione tra gli operatori, di
formulare raccomandazioni destinate al Governo in merito all’organizzazione del mercato
del lavoro alla definizione delle modalità pratiche di gestione, ma anche di vigilare sul divieto di qualsiasi forma di discriminazione sul mercato del lavoro. Creato ed organizzato
dal decreto del 16 novembre 1988, l’Orbem, è un organismo pubblico gestito dalle parti
sociali. La sua missione consiste nell’attuazione della politica regionale fissata dal governo e nell’assicurazione del buon funzionamento del mercato del lavoro attraverso l’ado51
zione di tutte le iniziative utili a tale scopo. L’organizzazione dell’Orbem: è fondata su tre
principi:
l’accessibilità, la continuità, la gratuità e la qualità dei servizi dell’Orbem devono essere assicurate a tutti i cittadini in cerca di lavoro, ai datori di lavoro e ai partner;
l’analisi permanente degli sviluppi del mercato del lavoro deve consentire all’Orbem
di regolamentare questo mercato proponendo gli adeguamenti necessari;
l’obiettivo principale e concreto è di confrontare, e soprattutto di far coincidere, la
domanda e l’offerta di lavoro. La sfida è duplice: soddisfare al meglio le esigenze del
datore di lavoro e soddisfare le aspettative, le possibilità e le aspirazione di chi cerca
lavoro.
In concreto, le missioni fondamentali dell’Orbem nei confronti di un soggetto in cerca di
lavoro e del datore di lavoro sono:
la diffusione di informazioni obiettive sul mercato del lavoro, sulle pratiche da espletare e sui diritti e doveri di ciascuno;
il reclutamento e il collocamento di chi cerca lavoro;
la gestione dei programmi di reinserimento nel lavoro.
B. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI
TARGET/DELLE STRATEGIE SPECIFICI DEI SPI
B.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le
persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro.
Il servizio di consulenza Conseil emploi dell’Orbem (descritto in maggiore dettaglio al
paragrafo seguente) è organizzato secondo due linee d’azione: la prima concerne la gestione personalizzata del percorso d’inserimento delle persone in cerca di lavoro, la seconda è centrata sul servizio ai datori di lavoro e quindi sulla gestione delle offerte
d’impiego. L’obiettivo è di gestire al meglio gli interessi dei soggetti in cerca di lavoro e
dei datori di lavoro e l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro. Scopo del servizio
è, dunque, fornire informazioni e orientamento a chi cerca lavoro fino al momento
dell’inserimento nel lavoro e di instaurare i relativi contatti con le imprese. Il servizio
Service Entreprise si rivolge alle imprese ed effettua, spontaneamente o su richiesta, le visite presso i datori di lavoro della regione di Bruxelles per illustrare i servizi dell’Orbem,
registrare le offerte di lavoro o rispondere ad una richiesta di informazioni in materia di
occupazione. Altro servizio di grande rilevanza operativa è il Forum d’Information, attivo
dal 1990. Esso risponde a tutte le domande relative alle pratiche da espletare, ai diritti e
agli obblighi dei soggetti in cerca di lavoro e dei datori di lavoro, fornendo anche informazioni sulle possibilità esistenti nel campo della formazione, sugli aiuti in materia di occupazione, ecc.
52
Servizi connessi erogati sono, dunque: ricevimento/elaborazione dei curricula/dei posti
vacanti e relativa banca dati attuazione di servizi in linea e di servizi di auto-consultazione. Per l’organizzazione e il funzionamento del settore Conseil emploi, si veda il paragrafo seguente. A partire dal 1999, l’Orbem ha condotto una riflessione approfondita
sull’intensificazione del coordinamento del lavoro di partenariato. Questa riflessione ha
portato alla nascita di un progetto per la messa in rete dei partner dell’Orbem e, in una
seconda fase, di tutti gli operatori nel settore del lavoro, della formazione e dell’inserimento. L’obiettivo è di promuovere la complementarietà delle energie disponibili e di
instaurare una comunicazione migliore tra tutti gli attori che operano sul campo. Le complementarietà devono essere perseguite anche a livello del percorso d’inserimento, così
come è stato definito in seno all’Orbem, e dell’accesso ai posti vacanti o della semplificazione e della riduzione del carico del lavoro amministrativo svolto dagli operatori.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro registrate per anno: si calcolano (in media)
77.526 persone non occupate in cerca di lavoro di cui 54.969 disoccupati completamente indennizzati;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 11.205 offerte di lavoro segnalate
all’Orbem;
durata media del matching (numero di giorni dal primo contatto al reclutamento): 61
giorni;
numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle informazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione; sono stati effettuati 6.553 inserimenti, 5.189 inserimenti di CV e 1.833 offerte, 54.000 persone hanno chiesto informazioni sui posti vacanti.
B.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Tutte le offerte di lavoro ricevute dall’Orbem sono gestite dal servizio Conseil emploi che
procede alla verifica della conformità delle offerte dal punto di vista giuridico, a contattare l’impresa e a negoziare i criteri applicabili, ove necessario, e la selezione e la presentazione dei candidati ai posti vacanti. Se un’impresa non trova un candidato ad una mansione a causa della specificità di quest’ultima, il Conseil emploi propone di organizzare una
formazione individuale sul posto di lavoro. Il compito principale del servizio d’informazione per le imprese è di promuovere i servizi dell’Orbem presso i datori di lavoro
di Bruxelles. Il servizio Conseil emploi dell’Orbem esiste dal 1989 e si è rapidamente sviluppato in seguito alla rapida evoluzione del mercato del lavoro e dell’intermediazione.
Quindi, dal 1999, il servizio Conseil emploi dell’Orbem è organizzato secondo due linee
di azione: la prima concerne la gestione personalizzata del percorso d’inserimento dei
soggetti in cerca di lavoro, la seconda è centrata sul servizio ai datori di lavoro quindi sulla gestione delle offerte di lavoro. L’obiettivo è di gestire al meglio gli interessi dei sog53
getti in cerca di lavoro e dei datori di lavoro e assicurare l’incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro. Il Servizio offre orientamento a chi cerca lavoro fino all’inserimento nel
mondo del lavoro ed instaura i contatti con le imprese. Il servizio si svolge in quattro locali che raggruppano un insieme di settori professionali: il settore delle professioni tecniche, il settore dei lavori d’ufficio, il settore socio-culturale, Horeca (alberghi/ristorazione/industria alimentare) e il settore terziario. I consulenti del lavoro operano nel
campo della gestione del percorso d’inserimento espletando funzioni di consulenza nei
confronti dei soggetti in cerca di lavoro. A tale scopo, essi redigono un bilancio professionale e, in alcuni casi, effettuano uno screening che consentirà, in un secondo momento,
di fornire a chi cerca lavoro un migliore orientamento in merito ai passi da intraprendere.
Sono state proposte tre vie di soluzione: la presa in carico della candidatura del soggetto
che cerca lavoro al momento delle selezioni per le offerte di lavoro adatte al suo profilo,
l’orientamento di chi cerca lavoro verso misure che garantiscono un aiuto puntuale per
“colmare” le lacune tecniche o di altro tipo e realizzare il progetto professionale;
l’orientamento del soggetto che cerca lavoro verso azioni più a lungo termine, incluso un
processo di orientamento che consenta di risolvere le difficoltà con il tempo.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Nel 2002, su un flusso annuo di circa 135.000 soggetti in cerca di lavoro che si sono
rivolti all’Orbem, il servizio Conseil emploi ha ricevuto 83.128 persone in cerca di
lavoro. Al servizio sono pervenute 11.250 offerte (con dettagli relativi al posto di lavoro) (-23,7% rispetto al 2001).
Il Servizio d’accompagnamento dell’Orbem è nato nel 1992 da un accordo di cooperazione tra Stato federale, regioni e comunità regolarmente prorogato e rinegoziato tenendo
conto delle problematiche emerse. Da qualche anno, il servizio del Piano d’accompagnamento si rivolge ai giovani. Per quanto concerne il percorso d’inserimento dei giovani in
cerca di lavoro in direzione di una Convenzione di prima occupazione, il servizio
d’accompagnamento si rivolge in via prioritaria ai soggetti in cerca di lavoro di età inferiore a 25 anni che hanno lasciato la scuola da meno di 3 mesi, sono iscritti all’Orbem da
non più di tre mesi e non hanno conseguito un diploma d’insegnamento superiore. In seguito all’ultimo accordo di cooperazione che prevede una serie di prescrizioni applicabili
qualora venga riscontrata una carenza di giovanti appartenenti al gruppo-bersaglio, il servizio è divenuto accessibile a tutti i soggetti in cerca di lavoro di età inferiore a 25 anni
senza alcuna limitazione relativamente al grado d’istruzione. Ai soggetti in cerca di lavoro vengono proposte soluzioni diverse: ricerca attiva del lavoro, orientamento professionale approfondito, guida professionale, formazione professionale. I soggetti in cerca di
lavoro confermano la loro scelta firmando una convenzione d’inserimento (d’accompagnamento) e successivamente sono ricevuti ogni mese da un consigliere per una consulenza personalizzata. Alla fine di questo periodo di accompagnamento che dura in media
quattro mesi, si procede ad una valutazione. Nel 2002, un totale di 6.028 soggetti in cerca
54
di lavoro ha firmato una convenzione d’inserimento. Ricordiamo che questi giovani sono
disoccupati da non più di tre mesi. Il programma d’inserimento socio-professionale nel
quadro del partenariato con il Centro pubblico di aiuto sociale (Cpas – Centre Public
d’Aide Sociale) esiste dal 1991 e dal 1994 è co-finanziato dal Fse nel quadro dell’Obiettivo 3 per la regione Bruxelles-Capitale. Questo programma prevede l’attuazione di percorsi d’inserimento socio-professionale personalizzati a favore di soggetti che ricevono
aiuto soprattutto dal Cpas (integrazione del reddito o aiuto sociale corrispondente all’integrazione del reddito e aggiunte all’integrazione del reddito) e in via prioritarie per la classe di età 18-45 anni. Poiché si tratta di un programma d’inserimento socio-professionale
le persone che si impegnano a seguire un tale percorso devono farlo su base volontaria,
eventualmente in seguito a un processo preliminare continuo di rimotivazione e ridinamizzazione. È possibile delineare le seguenti fasi-tipo di un percorso d’inserimento:
fase 1: definizione di un progetto d’inserimento socio-professionale e preparazione
all’inserimento che può consistere in un lavoro collettivo di rimobilitazione, determinazione, ecc.;
fase 2: preformazione (formazione di base, aggiornamento);
fase 3: formazione qualificante;
fase 4: inserimento nel lavoro (oltre alla guida individuale, organizzazione del lavoro collettivo (ad esempio, Tables d’Emploi, moduli collettivi adattati per la ricerca di
un lavoro).
Questa misura usufruisce del sostegno della programmazione della Rbc Obiettivo 3 del
Fse. Il programma d’inserimento socio-professionale nel quadro del partenariato con le
associazione senza fine di lucro dei Centri di formazione in alternanza (Cefa) e le missions locales è iscritto nel quadro degli interventi regionali e ha lo scopo di aiutare i soggetti in cerca di lavoro a trovare o ritrovare un lavoro nel quadro del programma coordinato d’inserimento socio-professionale. Il programma ha l’obiettivo di offrire una guida
ai soggetti che cercano lavoro poco qualificati o svantaggiati attraverso iniziative
d’inserimento socio-professionale che integrano le fasi di accoglienza, definizione del
progetto professionale, preformazione, formazione qualificante e inserimento nel lavoro.
Il numero di disoccupati di lunga durata che beneficiano di questa misura può essere stimato a circa 54%. Pertanto, dal 1998, i partner coordinatori sono incaricati di accogliere
in prima linea il pubblico locale e di orientare i soggetti che cercano lavoro non registrati
presso l’Orbem verso un percorso d’inserimento. È possibile stimare a circa il 100% i disoccupati di lunga durata che usufruiscono di questa misura. Iniziata nel 1991, la ricerca
attiva del lavoro intende fornire a chi cerca lavoro tutti gli strumenti necessari per tale ricerca allo scopo di ottimizzarne i risultati. A tale scopo, la rete ricerca attiva del lavoro
(Rae) prevede che tutti i partner utilizzino la stessa metodologia, offrano gli stessi servizi
e consentano la circolazione dei candidati in seno alla rete. La rete è costituita da un laboratorio centrale situato presso l’Orbem, dal centro di psicologia dell’Orbem e dalla rete
dei partner Rae (undici partner generici e sei partner che si rivolgono ad un pubblico specifico (ad esempio, i soggetti in cerca di lavoro svantaggiati per le loro condizioni di salu55
te o disabili, i soggetti in cerca di lavoro dopo un periodo di detenzione a seguito di una
condanna del tribunale…). Coesistono quattro formule di programma che vanno da
un’azione di gruppo della durata di cinque settimane, integrata da una consulenza di un
giorno la settimana per cinque settimane, a una formula di moduli individuali incentrati
su un aspetto tecnico specifico della ricerca di lavoro e sull’accesso ad uno spazio di ricerca gestita (interna all’Orbem). Questa misura beneficia del sostegno della programmazione della Rbc – Obiettivo 3 del Fse. Si stima che il 42% dei beneficiari sono soggetti in
cerca di lavoro da lunga data. Creato nel 1992, il Servizio di guida socio-professionale
dell’Orbem (Service de Guidance Socioprofessionnelle – Sgsp) è rivolto ai soggetti in
cerca di lavoro “difficili da collocare” per i quali è necessario un accompagnamento adeguato alle difficoltà che li caratterizzano (lunga durata della disoccupazione, qualificazione scarsa o nulla, persone senza risorse, giovani migranti, …). Questa azione si iscrive nel
programma d’inserimento previsto nel quadro dell’Obiettivo 3 del Fondo sociale europeo
della Rbc. Spesso, chi cerca lavoro presenta più difficoltà di questo tipo, e ciò implica un
richiede pluridimensionale e una metodologia incentrata sull’individuo. Queste azioni sono attuate nel quadro di un percorso d’inserimento articolato in quattro fasi: pre-professionale, preformazione, formazione e inserimento nel lavoro, realizzate nel quadro di un
processo globale d’accompagnamento e di guida. Si tratta di un percorso personalizzato e
adattato attraverso un rapporto di fiducia tra il consulente e la persona in cerca di lavoro –
un provvedimento che mira a rendere quest’ultima autrice del suo progetto e sempre più
autonoma nei passi da intraprendere. Nel 2002, il 25% dei beneficiari dei servizi di guida
socio-professionale erano alla ricerca di un lavoro da più di 24 mesi. Il servizio di consulenza sociale, integrato nel servizio di guida socio-professionale, ha lo scopo di trovare
un’occupazione idonea ad una persona che cerca lavoro ma è meno valida o ha grandi difficoltà a reinserirsi in un’attività professionale normale (per una descrizione più dettagliata del servizio, vedi il punto 3.5). Nel 2002, 294 dei 852 soggetti in cerca di lavoro che
hanno usufruito di a questo servizio erano disoccupati da più di 12 mesi. Il premio di
transizione professionale, instaurato nel 1994, ha invece come obiettivo di conferire un
premio alle imprese private (con un massimo di 250 dipendenti) e alle associazioni senza
fine di lucro con sede sociale o sede di attività a Bruxelles, non gestite o finanziate in
modo preponderante dalla pubblica amministrazione, che assumono giovani nel quadro di
una convenzione di formazione-lavoro e determinate categorie di soggetti in cerca di lavoro (tra cui i soggetti poco qualificati) offrendo una formazione professionale sul posto
di lavoro riconosciuta dall’Orbem. Questa misura è co-finanziata nel quadro della programmazione regionale – Obiettivo 3 del Fse. Poco più del 10% dei beneficiari della prime di transizione professionale sono disoccupati di lunga durata. Il tutoraggio ha
l’obiettivo di favorire l’inserimento di uno o più lavoratori in formazione da parte di un
membro dell’impresa incaricata di questo compito e definito tutor. L’impresa deve soddisfare i criteri dell’impresa media (leggi dell’espansione economica). I lavoratori in formazione sono i soggetti in cerca di lavoro assunti nel quadro del provvedimento “premio
di transizione professionale, della convenzione di formazione/lavoro (A.R. 495) o di un
56
programma di inserimento con polo di formazione (partenariato Orbem). Poiché beneficia
del sostegno dell’Obiettivo 3 del Fse, la formazione degli agenti di inserimento concerne
gli agenti di inserimento del programma Cpas e gli agenti del “Servizio di guida socioprofessionale” e gli agenti incaricati della attuazione dei moduli di ricerca attiva del lavoro. Se necessario, altri agenti preposti all’inserimento potrebbero beneficiare dei moduli
di formazione. Il programma di formazione è elaborato realizzando i moduli in funzione
delle richieste specifiche degli agenti. Per quanto concerne gli agenti d’inserimento Cpas,
l’obiettivo è di facilitare il lavoro degli agenti preposti all’esecuzione del programma
Cpas. Di conseguenza, la rete è un luogo di scambio di informazioni, sia in rapporto alla
normativa sociale o del lavoro sia in relazione alle nuove misure relative all’inserimento/
reinserimento socio-professionale. Per quanto concerne gli agenti del “Servizio di guida
socio-professionale”, la formazione mira a preparare gli agenti a far fronte a situazioni
specifiche (per esempio: problemi di tossicodipendenza) o a migliorare le condizioni generali nelle quali si svolge il lavoro (ad esempio, formazione all’ascolto). Il coordinamento degli agenti incaricati della attuazione dei moduli di ricerca attiva del lavoro ha
l’obiettivo di garantire ai clienti l’utilizzazione di una metodologia identica in seno alla
rete, di diffondere per quanto possibile le informazioni sulle attività dei partner Rae, di
assicurare la formazione dei nuovi consiglieri Rae in relazione alla metodologia utilizzata
e di gestire la pianificazione delle attività. Gli chèque-langues (assegni linguistici) consentono ai soggetti in cerca di lavoro di trovare più facilmente un’occupazione per la quale il loro livello di conoscenze linguistiche è troppo debole. A tale scopo,, in caso di assegnazione del lavoro, l’Orbem s’impegna a pagare totalmente una formazione linguistica
(unicamente in francese, olandese, tedesco o inglese). Circa 66.885 persone in cerca di
lavoro disoccupate di unga durata hanno beneficiato di una consulenza personalizzata. Il
numero di inserimenti nel lavoro dei disoccupati di lunga durata è stimato a circa 22.000
unità in base al database amministrativo del 2002.
B.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Nel quadro dei programmi di riassorbimento della disoccupazione, ricordiamo anzitutto
gli Agents contractuels subventionnés, Acs: si tratta di posti di lavoro sovvenzionati, totalmente o in parte, dall’Orbem sotto forma di premio. È inoltre prevista una dispensa
parziale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. I criteri di eleggibilità
sono resi meno rigorosi per i soggetti di età superiore a 40 anni. Quando le condizioni di
accesso a un posto Acs (regola generale) prevedono sei mesi di registrazione come soggetto non occupato in cerca di lavoro, le persone di età superiore a 40 anni possono far
valere un giorno di disoccupazione completa con erogazione della relativa indennità o
beneficiare del diritto al sussidio sociale. Attualmente, questo provvedimento costituisce
la principale misura occupazionale nella regione di Bruxelles. Al 31/12/2002 circa 1.900
individui di età superiore a 45 anni occupavano un posto Acs (pari al 31,5% del totale dei
posti). I premi per la transizione professionale: un’impresa o un’associazione senza fine
di lucro (massimo 250 persone) può ottenere un premio di transizione professionale du57
rante 12 mesi se assume un persona in cerca di lavoro che risponde a determinati criteri e
assicura una formazione di un minimo di 240 ore. Una persona in cerca di lavoro di età
superiore a 45 anni non può usufruire di questo provvedimento se ha un diploma, un certificato, un brevetto o un titolo assimilato di istruzione superiore. Se chi cerca lavoro ha
più di 55 anni, l’unica condizione è quella di essere disoccupato. La condizione relativa
alla durata minima dello stato di disoccupazione non si applica quando la persona in cerca
di lavoro ha più di 45 anni. Nel contesto della legge relativa alla riconversione delle persone di età superiore a 45 anni in caso di procedura di licenziamento, il servizio di outplacement dell’Orbem ha messo a punto un metodo d’accompagnamento specifico. Il
2002, il 33% dei lavoratori ricevuti dal servizio avevano almeno 45 anni. Il 36% erano lavoratori dipendenti e il 49% lavoratori autonomi. Il numero di persone in cerca di lavoro
disoccupate di età superiore a 45 anni che hanno beneficiato di consulenza personalizzata
è stimato a 10.982.
B.4
Promuovere e aumentare l’occupabilità delle donne
L’accoglienza dei figli dei soggetti in cerca di lavoro, attraverso la Maison d’Enfants
dell’Orbem e il partenariato, è organizzata per i figli da 0 à 3 anni di età di determinati
soggetti in cerca di lavoro. Lo scopo è di consentire a chi cerca lavoro di intraprendere le
azioni necessarie nell’ambito del loro percorso d’inserimento (ricerca di lavoro, partecipazione a un atelier di ricerca attiva del lavoro organizzato negli edifici dell’Orbem, inizio di una nuova occupazione, ecc.). la rete comprende 17 asili-nido partner. Aperta dal
1992, la Maison d’Enfants (Centro per l’infanzia) dell’Orbem consente a chi cerca lavoro
di sfuggire ad un circolo vizioso. Per partecipare a un modulo (laboratorio di ricerca attiva del lavoro, inserimento socio-professionale, ecc.) è necessario affidare un bambino ad
una struttura di accoglienza, ma per potere iscrivere un bambino sulla lista d’attesa di una
struttura di accoglienza è necessario dimostrare l’esistenza di un contratto di lavoro. Oltre
alla Maison d’Enfants dell’Orbem (che ha festeggiato il suo decimo anniversario), la rete
comprende dieci asili-nido partner. È stato istituito nel 1993 con l’autorizzazione
dell’Ufficio nazionale per l’infanzia. Di conseguenza, alcuni posti di accoglienza in regime di “asilo nido” (per un massimo di tre mesi) o in regime nursery, sono a disposizione
dei soggetti in cerca di lavoro che devono affrontare un contesto sempre più difficile di
penuria delle strutture di accoglienza per i bambini di età da 0 a 3 anni. La disponibilità
delle strutture d’accoglienza dei bambini mira ad aggirare gli ostacoli nel percorso
d’inserimento dei soggetti in cerca di lavoro. Quando il soggetto trova lavoro usufruisce
di un servizio d’accompagnamento che consente una rapida transizione verso le normali
strutture di accoglienza. Nel 2002, La Maison d’enfants ha accolto 320 bambini (di cui
213 in regime di nursery) mentre la rete degli asili nido partner ne ha accolti 141.131
soggetti in cerca di lavoro (di cui 93% donne) hanno usufruito del regime di asilo nido. 74
soggetti in cerca di lavoro (di cui 87,8% donne) hanno usufruito dei servizi di nursery. Il
numero di donne disoccupate in cerca di lavoro che hanno usufruito della consulenza personalizzata è stimato a 43.814. Nel 2002, i posti vacanti occupati da donne è aumentato a
58
4.287. Nel 2002, il numero di inserimenti delle donne nel lavoro è stimato a circa 27.000
sulla base del database amministrativo.
B.5
Promuovere e aumentare l’occupabilità dei disabili
Il Servizio di consulenza sociale dell’Orbem ha il compito di trovare un lavoro adatto alle
persone in cerca di lavoro meno valide o con gravi difficoltà a trovare una normale attività professionale. Per lavoro adattato, s’intende un’attività professionale che corrisponde
meglio ai desideri di chi cerca lavoro, alle sue attitudini fisiche, alle sue capacità professionali e alla sua esperienza. Il servizio di consulenza sociale lavora con i classici strumenti di un Servizio pubblico per l’impiego: l’accesso alle offerte di lavoro, l’informazione sulle professioni, la disponibilità di un servizio sanitario per tutti i soggetti in
cerca di un lavoro. Grazie alla sua specificità, ha sviluppato, con altri organismi, una metodologia di guida adattata (tenendo conto della famiglia di chi cerca lavoro e/o della gestione della sua vita quotidiana). Un addetto a questo servizio conosce la lingua dei segni.
È stata istituita una rete di partenariato con alcuni organismi specializzati in campo sanitario o in relazione ad una disabilità specifica. I partner offrono ai soggetti in cerca di lavoro svantaggiati per le loro condizioni di salute o che hanno trascorso un periodo di detenzione in seguito ad una condanna del tribunale, una guida che integra le fasi di accoglienza, definizione del progetto professionale, preformazione, formazione qualificante,
inserimento e spesso consulenza sul possibile posto di lavoro. La sensibilizzazione degli
ambienti professionali in vista di una negoziazione delle condizioni di svolgimento relative alla mansione o al lavoro costituisce un aspetto importante del lavoro dei partner e del
Servizio di consulenza sociale. Il servizio d’intervento diretto sul lavoro (Service
d’intervention directe sur l’emploi – Side) mira a consentire a determinati soggetti in situazione di esclusione di accedere ad un lavoro nel quadro di contratto di lavoro a tempo
indefinito. I consulenti del Side lavorano seguendo una metodologia specifica incentrata
sull’analisi del fabbisogno di manodopera reale dei datori di lavoro da una parte e sulla
conoscenza dettagliata del profilo del soggetto in cerca di lavoro dall’altra, per definire la
posizione di quest’ultimo in relazione all’offerta di lavoro. La metodologia del Side è
studiata ed adattata in funzione di due target di pubblico: da un lato, i soggetti in cerca di
lavoro che hanno presentato domanda di asilo e dall’altro i soggetti in cerca di lavoro poco qualificati (titolari al massimo di un certificato d’istruzione primaria) e/o con handicap
mentale.
B.6
Promuovere e aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Istituito dal 1998, il programma di transizione professionale (Ptp) ha l’obiettivo di offrire
a determinate categorie di soggetti in cerca di lavoro, la possibilità di migliorare la propria posizione sul mercato del lavoro di acquisire know-how ed esperienza professionale
usufruendo delle misure di accompagnamento sul terreno e una formazione professionale.
Questi programmi favoriscono in tal modo la transizione verso un regolare contratto di
59
lavoro. I lavoratori sono inseriti in attività di utilità sociale che rispondono a fabbisogni
collettivi della società e che non possono essere soddisfatti sufficientemente attraverso il
circuito del lavoro regolare. In sintesi, i programmi concordati prevedono attività connesse con i programmi Quartiers d’initiative, con i contratti di sicurezza e prevenzione,
l’insegnamento francofono, la sicurezza e la convivialità, l’inserimento e l’integrazione
sociale. La formazione degli agenti d’inserimento concerne gli agenti d’inserimento del
programma Cpas, del “Servizio di guida socio-professionale” e gli agenti incaricati della
realizzazione dei moduli di ricerca attiva del lavoro. Alcuni di questi agenti sono lavoratori che hanno concluso un contratto nel quadro di un programma di riassorbimento della
disoccupazione.
B.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Come indicato sopra, i datori di lavoro si rivolgono al Servizio Conseil Emploi per ottenere informazioni relative agli aspetti giuridici, fiscali e amministrativi del mercato del lavoro. Anche il Forum d’informations può essere considerato una fonte di informazioni
multiple. Il “servizio” imprese ha il compito principale d’informare le imprese sulle specificità del mercato del lavoro di Bruxelles, sui servizi dell’Orbem e sugli aiuti disponibili
in materia di occupazione. A titolo indicativo, nel 2002, 1.979 imprese hanno ricevuto
una visita di questo servizio. Un terzo delle 33.000 imprese della regione di Bruxelles può
essere considerato cliente dell’Orbem. Il servizio d’intervento diretto sull’impiego (Side)
(descritto in dettaglio al punto 3.5) ha messo a punto una metodologia specifica incentrata
sull’analisi del fabbisogno reale di manodopera dei datori di lavoro, da un lato, e sulla conoscenza dettagliata del profilo della persona in cerca di lavoro dall’altro allo scopo di
mettere quest’ultima in relazione con l’offerta di lavoro presentata.
B.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
I servizi Eures (European Employment Services) fanno parte della rete che comprende
tutti Servizi pubblici per l’impiego (Spi) dello Spazio economico europeo. L’obiettivo è
di fornire a chi cerca lavoro tutte le informazioni utili sulle possibilità e sulle condizioni
di lavoro (e di vita) negli altri paesi europei. Inoltre, Eures immette le sue offerte di lavoro nella banca dati centrale europea. Al servizio lavorano tre addetti a tempo pieno. Nel
2001, 7.012 soggetti in cerca di lavoro sono stati ricevuti nel quadro del lavoro d’informazione. 88 hanno trovato lavoro. 156 offerte sono state aggiunte alle offerte di lavoro
dell’Orbem. Nel 2001, è stato varato il programma di scambio di giovani Eurodyssée che
ha l’obiettivo di consentire ai giovani in cerca di lavoro di età compresa tra 18 e 30 anni
di seguire, per un periodo da 4 a 7 mesi, uno tirocinio in un’azienda di un altro paese e di
perfezionare la lingua della regione d’accoglienza. Il progetto è realizzato insieme al Ministero della regione di Bruxelles-Capitale. Nel 2002, a questo programma hanno partecipato 48 giovani (20 maschi e 28 femmine) e 41 imprese. Si ricorda inoltre che il servizio
ha collaborato alla realizzazione di tirocini per 24 stagisti stranieri.
60
C. SISTEMI DI GESTIONE E SCHEMI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Al punto 1 è stato osservato che il sistema di gestione dell’Orbem si articola in quattro tipi d’intervento complementari: gestione proattiva delle risorse umane, diversificazione e
apertura delle attività e modernizzazione delle tecniche di comunicazione. Nel desiderio
costante di migliorare la qualità dei suoi servizi, ogni due anni l’Orbem, conduce
un’indagine sulla soddisfazione dei clienti – soggetti in cerca di lavoro e datori di lavoro.
Le risposte sono valutate sulla base della conoscenza del servizio dell’Orbem, del ricorso
al servizio e della fidelizzazione.
D. MODELLI DI “COESISTENZA”
L’Orbem è un organismo d’interesse pubblico a gestione paritetica. La nozione “gestione
paritetica” significa che i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori svolgono, secondo regole precise e di concerto con il potere politico, il compito di amministrazione
dei suoi istituti. Definiscono gli orientamenti e le azioni da condurre, vigilano sulla corretta esecuzione e distribuiscono le risorse finanziarie. Le collaborazioni dell’Orbem con i
partner esterni che operano nel settore dell’inserimento socio-professionale per migliorare
e arricchire i servizi offerti a determinate categorie de soggetti in cerca di lavoro su tutto
il territorio sono state ampiamente descritte al punto 1. Il progetto messa in rete dei partner dell’Orbem risponde all’obiettivo di promuovere la complementarietà delle energie
disponibili e l’instaurazione d’une migliore comunicazione tra tutti gli attori operanti sul
terreno.
E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
La collaborazione con i Servizi privati per l’impiego nel quadro del nuovo decreto
sull’organizzazione della gestione mista del mercato del lavoro è stata descritta precedentemente. Su questa base, è stata fondata un’azione incrociata del Servizio pubblico per
l’impiego (Orbem), delle Agenzie private per l’impiego (agenzie di lavoro interinale, uffici per la selezione del personale…) e degli operatori locali dell’inserimento socioprofessionale (associazioni senza fine di lucro per l’inserimento, Centro pubblico di aiuto,
missions locales, Centri d’insegnamento e di formazione in alternanza). La missione di
questa piattaforma di concertazione tra questi attori sarà di incoraggiare le collaborazioni
tra operatori, di formulare raccomandazioni del governo sull’organizzazione del mercato
del lavoro e di stabilire le modalità pratiche di gestione, ma anche di vigilare sul rispetto del
divieto di qualsiasi forma di discriminazione sul mercato del lavoro.
F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
A partire dal 1996, i giovani che hanno concluso gli studi possono utilizzare Internet per
registrarsi presso l’Orbem come soggetti in cerca di lavoro. Questa modalità di registrazione può anche essere utilizzata accedendo allo spazio Intranet messo a disposizione dei
61
soggetti in cerca di lavoro nei locali dell’Orbem. Il sito Internet dell’Orbem esiste dal
1997 e fornisce informazioni sui servizi disponibili e sulle realtà del lavoro nella regione
di Bruxelles Capitale. Il sito consente inoltre a chi cerca lavoro di consultare le offerte disponibili, e di inserire il suo CV, di modo che le imprese possano consultare questi CV e
inserire a loro volta le loro offerte di lavoro. Nel 2003-2004, l’accesso a questo sito sarà
potenziato per dare a tutti i soggetti in cerca di lavoro la possibilità di iscriversi. Verrà inoltre facilitata la procedura di segnalazione delle offerte di lavoro da parte dei datori di
lavoro, migliorando l’interattività dello strumento, per consentire ai soggetti in cerca di
lavoro di apportare le modifiche all’indirizzo o altre modifiche di tipo amministrativo oppure di chiedere un attestato in caso di necessità. L’operatività della rete di piattaforme
locali per l’impiego, da realizzarsi in diverse fasi tra il 2003 e 2004, modificherà il lavoro
quotidiano dell’Orbem e dei suoi partner (istituzioni, associazioni, pubbliche, locali o private). Mettendo a disposizione un serie di strumenti interattivi, come il servizio di “autoconsultazione in linea” si vuole consentire a chi cerca un lavoro di espletare le pratiche
amministrative senza doversi recare personalmente presso un consulente dell’Orbem e di
accedere ad altre offerte di lavoro gestite dall’Orbem. Parallelamente, i datori di lavoro
beneficeranno di un maggiore accesso ai servizi grazie alla messa a punto di strumenti.
specifici adattati alle loro esigenze.
G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA GLI SPI DI DIVERSI STATI
L’Orbem è membro della rete dei funzionari dirigenti dei Servizi pubblici per l’impiego,
nonché della rete Eures.
H. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO
È allo studio un progetto di ordinanza che dovrebbe dotare l’Orbem di un servizio a gestione separata che gli consenta di intervenire in modo più incisivo su tutti i segmenti del
mercato del lavoro tra cui servizi a pagamento: outplacement, lavoro interinale, selezione
da parte delle imprese. La responsabilità di questo servizio a gestione separata sarà demandata al Comitato di gestione paritetica. Come affermato in precedenza, la realizzazione delle rete delle piattaforme locali per l’impiego ha lo scopo di garantire un servizio
migliore ai soggetti in cerca di lavoro e ai datori di lavoro, di facilitare la coesione e il coordinamento tra diversi programmi (federali e comunitari) in materia di occupazione, tra
cui l’inserimento, e di sviluppare le sinergie e la comunicazione tra tutti gli attori nel
campo dell’occupazione dell’inserimento socio-professionale. Infine, il provvedimento
rientra anche nella logica della semplificazione amministrativa e dell’avvicinamento
dell’amministrazione alla clientela. In concreto, questa rete intende conferire agli operatori partner (le associazioni senza fine di lucro partner, i membri di gruppi e in futuro alle
Agenzie private per l’impiego) l’accesso al database dell’Orbem (Ibis) per consentire loro
di immettere, visualizzare e modificare, alle condizioni e nei limiti delle convenzioni stipulate con l’Orbem, i dati relativi alle persone in cerca di lavoro, ai datori di lavoro e alle
62
offerte di lavoro. Secondo il tipo partner e del suo campo di attività, le operazioni consentite possono andare dall’accoglienza all’inserimento nel lavoro se necessario con, una verifica e una validazione da parte dei servizi dell’Orbem in relazione agli atti amministrativi (tra l’altro, inserimento della domanda di lavoro). La realizzazione della rete è indissociabile dalle nuove tecniche informatiche e di comunicazione sulle quali si basa. Tali tecniche concernono non soltanto le applicazioni informatiche, ma la sicurezza informatica,
l’ingegneria delle connessioni o il multimediale, e lo sviluppo di un sito web sicuro e la
consultazione in linea di un’informazione completa e aggiornata nel settore giuridico e
regolamentare in materia di occupazione, di formazione e d’inserimento socioprofessionale che consente di rispondere rapidamente alle diverse richieste della clientela.
63
3.4 Danimarca
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
5.339
2.684
112.3 (UE=100)
79,6%
75,9%
4,5% uomini: 4,4%
0,9% uomini: 0,8%
donne: 4,6%
donne: 1,0%
Nome del servizio per l’impiego
Arbejdsformidlingen (AF) di cui è direttamente
responsabile l’Autorità nazionale del mercato
del lavoro (Arbejdsmarkedsstyrelsen, Ams).
Area geografica coperta/Aree geografiche
coperte
Il territorio della Danimarca è suddiviso in 14
regioni servite dal Servizio pubblico per
l’impiego danese AF.
Direttore generale
Marie Hansen
Contatti (e-mail, telefono, fax)
Responsabile: Leif Christian Hansen
e-mail: [email protected]
Tel. +45 35 28 84 11 - Fax: +45 35 36 24 11
Indirizzo
Holmens Kanal 20, P.O. Box 2150, DK-1016
Copenhagen K - Danimarca
Siti internet
www.ams.dk
(Autorità nazionale del mercato del lavoro)
www.af.dk (Arbejdsformidlingen, Servizio
pubblico per l’impiego)
A. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER L’IMPIEGO
Il Servizio pubblico per l’impiego danese (AF: Arbejdsformidlingen), sta attualmente attraversando una profonda trasformazione secondo quando previsto dall’attuazione della
nuova riforma del mercato del lavoro denominata More People at Work (più persone al
lavoro) e che avrà effetti profondi sul proprio modus operandi e sulle modalità di erogazione dei servizi, quali ad esempio un maggior coinvolgimento degli attori esterni ed una
maggiore collaborazione ed integrazione dell’AF e delle politiche per l’impiego con gli
enti locali ed in particolare i comuni. l’obiettivo è quello di pervenire ad un sistema fondato su di un maggior ricorso agli attori (privati) esterni.
L’AF prevede al suo interno tre livelli dirigenziali:
direttore regionale (uno in ognuna delle 14 regioni);
in ogni regione, il livello immediatamente successivo prevede tre dirigenti: il direttore
amministrativo, il direttore del dipartimento per il mercato del lavoro ed il responsabile del segretariato del consiglio per il mercato del lavoro;
64
il terzo livello prevede i responsabili distrettuali. Il numero dei “distretti del lavoro”
varia da regione a regione, per un totale di circa 100 distretti.
La nuova riforma del mercato del lavoro More People at Work ha come elemento fondamentale una più stretta collaborazione ed integrazione delle attività svolte dall’AF e
dai comuni. A tale scopo, è in corso di definizione un programma comune di formazione
per il personale dell’AF e dei comuni. Il personale dei 271 comuni destinato alle politiche
ed ai programmi per l’impiego è pari a circa 10.000 unità.
Il personale è così suddiviso per tipologie di servizio erogato: (fra parentesi, i valori assoluti):
collocamento: 21% (440);
servizi alle imprese: 12% (252);
orientamento professionale: 9% (188);
piani individuali per il lavoro/programmi per l’impiego: 28% (586);
servizi per il Consiglio del mercato del lavoro, analisi, statistiche, gruppi speciali 8%
(188);
gestione e amministrazione: 22% (460);
totale: 100% (2114).
Principali servizi offerti dall’organizzazione
I compiti dell’AF sono sanciti dalla legge sulle Politiche attive del mercato del lavoro e
rientrano in tre principali categorie:
servizi erogati ad individui in cerca di occupazione oppure di istruzione/formazione.
I disoccupati hanno il diritto-dovere di attivarsi sul mercato del lavoro e migliorare la
propria occupabilità. Un piano di lavoro individuale redatto in collaborazione dal disoccupato e dai Servizio pubblico per l’impiego costituisce la base di partenza per ulteriori misure da intraprendere;
servizi alle imprese. L’AF offre vari servizi alle imprese private e pubbliche. Il cosiddetto “pacchetto di prodotti” prevede quattro prodotti standard (attività di collocamento, collocamento veloce al lavoro, collocamento aperto e orientamento all’istruzione/formazione);
monitoraggio del mercato del lavoro. Lo scopo del monitoraggio consiste nel documentare e prevedere gli sviluppi del mercato del lavoro ai fini dell’organizzazione
delle politiche del mercato del lavoro.
La realizzazione di tali compiti è il risultato di contatti estesi e di una forte collaborazione
con le parti sociali, le imprese, gli attori esterni, i comuni e l’autorità nazionale per il
mercato del lavoro (Ams). Le 271 amministrazioni comunali sono responsabili delle politiche occupazionali per gli aventi diritto a prestazioni in denaro. Tutte le imprese e tutti
gli individui in cerca di occupazione hanno libero accesso ai database dell’AF, sul lavoro
e sui curricula (www.jobnet.dk), nei quali possono effettuare selezioni e tramite i quali
hanno la possibilità di mettersi in contatto gli uni con gli altri. Tutti i disoccupati (AF e
comuni) vengono iscritti nel database sui curricula.
65
Numero di uffici pubblici: 14 uffici regionali e circa 100 unità locali.
Numero approssimativo di utenti (anno 2002):
circa 1.000.000 di persone in cerca di occupazione;
circa 55.000 visite alle imprese.
Nel 2002, l’AF ha redatto circa 200.000 piani di lavoro individuali (tra nuovi e aggiornati).
66
3.5 Germania
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
81.574
54.875
99.6 (UE=100)
65,3%
71,5%
8,6% domini: 8,7%
4,0% domini: 3,9%
donne: 8,3%
donne: 4,1%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Bundesanstalt für Arbeit
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Florian Gerster
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Regensburger Straße 104, 90478
Nurnberg, Deutschland
+49-911-179-0 - Fax: +49-911-2123
Sito internet
www.arbeitsagentur.de
N. di uffici locali (per regione/provincia)
1 sede principale, 10 uffici di collocamento regionali, 181 uffici di collocamento (con 60 sedi distaccate), 14 uffici specializzati con responsabilità centrali e sovra-regionali (quali, ad esempio, la
Scuola superiore federale per la pubblica amministrazione, ecc.)
Utenza
Personale
Individui in cerca di occupazione
Giovani in cerca di contratti di apprendistato ed
altre categorie di utenza
Posti di lavoro vacanti registrati (mese/anno)
Circa 90 000 dipendenti
5.237.104 (5/2003)
7 milioni circa
485.153 (ultimi dati disponibili aggiornati al
9/2001)
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Per Statuto, il Servizio pubblico per l’impiego tedesco è un ente amministrativo autonomo di diritto pubblico. Dal 27 marzo 2002, l’organo amministrativo interno dell’ente –
composto da membri cui non percepivano alcun compenso e dal Presidente a capo
dell’amministrazione – è stato sostituito da un Comitato direttivo a tempo pieno composto di tre membri. La composizione e le responsabilità del Consiglio di amministrazione
sono stati modificati nel 2002.
Principali compiti e linee guida
Il Servizio federale per l’impiego (Bundesanstalt für Arbeit – BA) è un’agenzia responsabile per lo svolgimento dei compiti specificati nel Libro III del Codice di previdenza sociale (Sozialgesetzbuch – Sgb III), nella fattispecie collocamento al lavoro, apprendistato,
promozione del lavoro, piani di creazione di posti di lavoro, divulgazione di informazioni
sul mercato del lavoro, orientamento e consulenza professionale nonché amministrazione
67
delle assicurazioni contro la disoccupazione. Inoltre, è responsabile per la previdenza familiare e per la lotta contro gli abusi nel settore previdenziale e contro il lavoro nero.
Servizi alla persona ed alle imprese: tabella sinottica
Catalogo dei servizi
Partner del
Mercato del lavoro
Partner del mercato
della formazione
Partner nel settore
della riabilitazione
Informazione
Informazione
Informazione
Informazione/
istruzione
Informazione
Consulenza
Consulenza
Consulenza
Lotta contro gli
abusi nel settore
previdenziale e
contro il lavoro
nero
Consulenza
Collocamento
Orientamento professionale
Orientamento professionale
Formazione
Collocamento in
Collocamento
formazione e copertura posti vacanti
Stabilizzazione del
lavoro
Stabilizzazione del
lavoro e contratti di
formazione
Stabilizzazione del
lavoro e contratti di
formazione
Promozione del lavoro
Promozione del lavoro e contratti di
formazione
Promozione del lavoro e contratti di
formazione
Sovvenzioni per
l’avviamento
Sussidi ed indennità Sovvenzioni per
di disoccupazione
l’avviamento
Indennità di disoccupazione
Sussidi ed indennità
Agevolazioni per i
datori di lavoro
Professionalità
Responsabilità
normative
Beneficiari di
prestazioni familiari
Prestazioni familiari
Altri compiti in
conformità alla
“legge sui disabili”
Servizi ad altri utenti
Oltre ai servizi esterni indicati nello schema precedente, il BA è per legge tenuto allo
svolgimento delle seguenti funzioni:
analisi delle condizioni e delle tendenze nel settore dell’occupazione e mercato del
lavoro;
monitoraggio sugli effetti delle proprie attività di promozione del lavoro;
aggiornamento dei dati statistici sul mercato del lavoro;
conduzione di studi sulle professioni ed il mercato del lavoro (condotte dallo IAB,
l’istituto di ricerca del mercato del lavoro e dell’evoluzione formativa).
Al termine di ogni anno fiscale, ciascun ufficio del Servizio pubblico per l’impiego redige
un rapporto di valutazione dei risultati (Eingliederungsbilanz) sulle proprie attività di68
screzionali in materia di promozione del lavoro. Tale rapporto contiene informazioni sui
fondi, i gruppi oggetto delle attività di sostegno e sull’efficacia delle attività di promozione del lavoro. Una serie di altre attività normative, quali regolamentazione dei permessi di
lavoro, legge sulla lotta contro il lavoro nero, regolamenti in materia di lavoro interinale,
collocamento internazionale dei lavoratori rientrano nelle competenze degli uffici di collocamento locali e regionali.
Auto-consultazione
Il BA occupa una posizione preminente nelle banche dati on-line sui posti di lavoro. Il sito internet del BA www.arbeitsamt.de è il principale sito dedicato al lavoro esistente in
Germania. I servizi di auto-consultazione per il reperimento di informazioni sui posti di
lavoro vacanti e sulle opportunità di formazione sono disponibili in tutti gli uffici di collocamento come anche via Internet. Tali servizi includono: una banca dati sui posti di lavoro vacanti (Sis) per gli individui in cerca di lavoro, il sistema informativo per i datori di
lavoro (Ais), una banca dati sulle opportunità di formazione (Aiss) ed una serie di banche
dati sul lavoro specializzate destinate a specifici segmenti del mercato del lavoro, come
ad esempio personale dirigenziale, esperti in materia di avviamento, ingegneri. Recentemente, è stato istituito un sistema informativo sulla formazione e sulle professioni ed è
stata avviata una serie di progetti a sostegno del processo di collocamento al lavoro, come
ad esempio un’agenzia di collocamento che effettua una ricerca automatizzata di individui in cerca di occupazione e propone i candidati più idonei ad un determinato posto di
lavoro. Il progetto “mercato del lavoro virtuale” (insignito del premio e-Government per
il 2001) che garantisce una vasta gamma di servizi on-line a tutti i membri del mercato
del lavoro verrà attuato nei prossimi anni.
Indennità di disoccupazione/indennità previdenziali
Il Bundesanstalt für Arbeit è responsabile del collocamento e dell’assicurazione contro la
disoccupazione. Gli uffici di collocamento locali costituiscono prototipi di “sportelli unici”.
Concorrenza/Collaborazione
Dalla liberalizzazione del 1994, vi sono sia agenzie di collocamento pubbliche sia private.
Di recente, si è registrata una sempre maggiore collaborazione tra i due settori. È stato
concluso un accordo generale tra il BA e le agenzie di lavoro interinale sui principi che
regolano lo scambio di informazioni sui posti di lavoro vacanti e sugli individui in cerca
di occupazione. Dall’introduzione nel 2001 del paragrafo 37a del Sgb III, il BA ha la facoltà di delegare alle agenzie private compiti di collocamento di specifici gruppi target.
Dal marzo 2002, i Servizi per l’impiego privati non sono più tenuti a richiedere l’autorizzazione del BA per poter operare. Da allora, le agenzie private sono difatti autorizzate a
chiedere un compenso agli individui in cerca di occupazione (fino ad un massimo di 2500
euro). I disoccupati beneficiari di indennità registrati presso gli uffici pubblici di collocamento, trascorso un periodo di tre mesi dalla perdita del lavoro, ricevono un voucher
69
(Vermittlungsgutschein) che consente loro di ricorrere ad un Servizio per l’impiego privato a loro scelta. Qualora il Servizio per l’impiego privato riesca a trovare un posto di lavoro al disoccupato, avrà diritto ad una commissione di intermediazione pari all’ammontare
del voucher, il cui valore oscilla da 1.500 a 2.500 euro, a seconda della durata del periodo
di disoccupazione.
Attuali obiettivi organizzativi
L’obiettivo del BA consiste nel diventare “il primo referente del mercato del lavoro”. A
tale fine qualche anno fa ha adottato una serie di linee guida in materia di gestione e collaborazione. Nel 1998, sono state introdotte una serie di nuove strutture organizzative denominate “Ufficio di collocamento 2000” e “Gestione del BA orientata alla performance”. L’obiettivo dell’applicazione del concetto “Ufficio di collocamento 2000” (la cui attuazione è iniziata nel 1998) consiste nell’adeguare gli uffici di collocamento locali ad
una nuova filosofia organizzativa che si concentra su quattro obiettivi:
orientamento dei servizi al cliente;
erogazione produttiva dei servizi;
erogazione efficace dei servizi sotto il profilo costi/benefici;
promozione della soddisfazione e della realizzazione del cliente (sia datori di lavoro
che dipendenti).
Elementi-chiave di tale tipologia di organizzazione sono rappresentati da integrazione e
decentramento. La gestione integrata dei fabbisogni dei clienti deve, in linea di principio,
concentrarsi sul raggiungimento di un equilibrio ottimale tra i quattro obiettivi organizzativi. Il progetto “Ufficio di collocamento 2000” si propone di realizzare una transizione
da un’organizzazione fondata sui dipartimenti ad un’organizzazione di squadra orientata
al cliente. L’idea di fondo consiste nel rispondere ai diversi fabbisogni dei clienti in maniera il più possibile completa in un contesto maggiormente accogliente rappresentato da
piccole squadre di dipendenti. Un altro elemento della riforma introdotta da “Ufficio di
collocamento 2000” è quello della “gestione del BA orientata alla performance”, che si
propone di raggiungere una serie di obiettivi:
decentramento delle responsabilità;
determinazione della propria posizione attraverso il raffronto della performance;
gestione orientata ai risultati tramite il ricorso ad obiettivi negoziati;
processi di lavoro progettati sulla base dell’orientamento alla clientela;
incoraggiamento del coinvolgimento e della maggiore qualificazione dei dipendenti;
gli obiettivi di decentramento delle responsabilità, raffronto di performance ed orientamento al cliente verranno perseguiti soprattutto attraverso il ricorso a quattro sondaggi sugli strumenti-clientela.
Nel 2002, il Governo ha presentato un programma di riforma a due fasi per promuovere
l’ulteriore modernizzazione del Servizio pubblico per l’impiego. La prima fase nella trasformazione del BA in un’“organizzazione di servizi”, ristrutturazione del tripartito comitato direttivo e revoca dell’obbligo all’autorizzazione per i Servizi privati per l’impiego, è
70
stata avviata nell’aprile 2002. La seconda fase è consistita nell’istituzione di una commissione di esperti (Commissione Hartz) sui “servizi moderni del mercato del lavoro”. La
suddetta Commissione ha pubblicato il suo rapporto il 16 agosto 2002. Il BA è attualmente sottoposto ad un profondo processo di riorganizzazione.
Struttura organizzativa
Il BA è diretto da un Consiglio di amministrazione composto di tre membri (Vorstand),
da un Comitato direttivo tripartito (Verwaltungsrat) composto dai rappresentanti dei dipendenti, dei datori di lavoro e del Governo in ugual numero (21 membri) che svolgono
attività di controllo sul Consiglio di amministrazione. Esistono tre categorie di uffici: 181
uffici di collocamento locali (Arbeitsämter), con circa 660 sedi distaccate (Geschäftsstellen), 10 uffici di collocamento regionali (Landesarbeitsämter) ed una sede principale
(Hauptstelle) a Norimberga.
Dipendenti
Nel 2001, il numero di dipendenti era di circa 90.000. Il BA viene finanziato prevalentemente tramite i contributi dei lavoratori dipendenti (50%) e dei datori di lavoro (50%).
Finanze
Nel 2001, la spesa relativa alle misure attive del mercato del lavoro è stata pari a 42,9 miliardi di marchi tedeschi (pari a 21,5 miliardi di euro). Gli uffici di collocamento hanno
versato 48,2 miliardi di marchi tedeschi (pari a 24,2 miliardi di euro) in indennità sostitutive del salario (Arbeitslosengeld) ai disoccupati nel quadro dell’assicurazione contro la
disoccupazione. Ulteriori 25 miliardi di marchi tedeschi (pari a 12,6 miliardi di euro) di
indennità di disoccupazione (Arbeitslosenhilfe) sono stati erogati a disoccupati in cerca di
un posto di lavoro. L’indennità di disoccupazione costituisce un’indennità sostitutiva del
salario basata sui fabbisogni finanziata attraverso i Fondi federali e non attraverso il bilancio del BA.
Principali servizi erogati
informazioni (non soltanto sui posti di lavoro vacanti/individui in cerca di occupazione, ma anche su sviluppi attuali e previsioni di sviluppo del mercato del lavoro; su
programmi di formazione iniziale e di perfezionamento, ecc.);
collocamento;
orientamento e consulenza; sostegno/assistenza;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o altre tipologie di assistenza;
gestione (e sostegno finanziario) dei “progetti pubblici di assistenza sociale”;
supervisione durante la ricerca del posto di lavoro e/o durante il processo di assunzione, ecc.);
71
B. OBIETTIVI/PRIORITÀ E TARGET SPECIFICI DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO ED
EROGAZIONE DI SERVIZI CORRELATI
B.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Attraverso un uso ed una diffusione ampia delle informazioni (sugli individui in cerca di
lavoro, sui posti di lavoro vacanti, sulle opportunità di formazione professionale, ecc.).
Servizi erogati sono: l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro; offerta di servizi di informazione avanzati sia per gli individui in cerca di lavoro sia per i datori di lavoro; miglioramento delle dinamiche del mercato del lavoro ed incontro domanda/offerta; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; accelerazione delle
dinamiche di domanda e offerta.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero mediazione Domanda/Offerta attraverso il Servizio pubblico per l’impiego/
numero totale di posti di lavoro vacanti. Flusso in entrata di posti di lavoro vacanti:
3.718.074;
flusso in entrata di posti di lavoro vacanti nel 2003: 2.750.000;
numero di individui in cerca di occupazione (totale del bacino di utenti potenziale):
circa 5 milioni (Cfr. sopra);
durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al
reclutamento) 6,9 settimane.
B.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi erogati sono: incrementare le competenze dei lavoratori erogando formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; prevenire l’esclusione dei disoccupati di lunga durata dal mercato del lavoro; consulenza personalizzata ed orientata al cliente; valorizzazione delle competenze e dell’occupabilità dei lavoratori durante tutta la loro vita lavorativa.
B.3
Sostenere e guidare le imprese nelle azioni di assunzione e sviluppo delle risorse
umane
Servizi erogati sono: informazione, consulenza, assistenza nella ricerca di personale con
elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro.
B.4
Aprire il mercato del lavoro alle categorie non attive ed incoraggiare i lavoratori
over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi erogati sono formazione professionale destinata a favorire l’apertura del mercato
del lavoro a categorie non attive ed a migliorare le opportunità di lavoro a loro disposi72
zione; servizi di informazione, formazione e consulenza destinati ad incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa.
B.5
Sostenere, guidare e migliorare i processi che portano ad una maggiore mobilità
geografica e professionale
Servizi erogati: servizi personalizzati (trattamento CV/informazioni sui posti di lavoro
vacanti/consulenza, ecc.) destinati ad incoraggiare la mobilità della forza lavoro aumentando le competenze professionali; servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici,
agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una
diversa area geografica nazionale o all’estero).
B.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle categorie sociali più deboli
Servizi erogati sono servizi di informazione, formazione e consulenza professionale per le
categorie svantaggiate; sostegno/assistenza personalizzata e/o servizi individualizzati per
le donne.
B.7
Raggruppamento e promozione di politiche del lavoro congiunte, sia attive sia
passive
Servizi erogati sono: erogazione e gestione di sussidi ed indennità destinati agli individui
in cerca di occupazione con l’obiettivo di promuovere una ricerca attiva del posto di lavoro e di incoraggiare i disoccupati scoraggiati a rientrare nel mercato del lavoro.
B.8
Sostegno all’emersione del lavoro nero ed illegale
Servizi erogati sono: servizi informativi (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi) a
favore delle imprese e dei lavoratori al fine di incoraggiare la loro emersione; servizi informativi e di divulgazione destinati ad favorire e promuovere l’emersione.
C. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Il BA è attualmente impegnato nella realizzazione del sistema di “gestione per obiettivi” e
di contact management.
D. MODELLI DI “COESISTENZA”
Attraverso un accordo con i Servizi all’impiego privati, il sistema dei voucher per il collocamento degli individui disoccupati per un periodo superiore ai 3 mesi permette ai disoccupati di scegliere un’agenzia di collocamento privata; in questo il Bundesanstalt für
Arbeit versa una commissione all’agenzia che è riuscita a collocare il disoccupato. Vi è,
inoltre, anche una forma di collaborazione con le agenzie di lavoro interinale (ivi comprese quelle senza fini di lucro): outsourcing di funzioni di “affitto” nel quadro della nuova
PersonalServiceAgenturen (Psa).
73
E. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
Collocamento tramite computer ed internet: Sis e Ais (Cfr. sopra). Il BA ha realizzato il
progetto del “mercato del lavoro virtuale” che consente, tra le altre cose, l’incrocio automatico tra individui in cerca di occupazione e posti di lavoro vacanti. Misure della soddisfazione della clientela (ad esempio, indicatori della fidelizzazione). Non sono ancora state sistematizzate su base regolare; tuttavia, ne è stata prevista una implementazione per il
futuro. Il BA dispone dei propri istituti per l’amministrazione, di un istituto per la gestione, e di una scuola superiore federale della pubblica amministrazione.
F. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
Il BA prende parte al progetto di rete dei Pes dell’Unione europea denominato Eures.
Principali tendenze previsionali per il prossimo futuro (tabella riassuntiva)
Obiettivi (per il 2003)
Indicatori
Prevenzione della disoccupazione di lunga durata
Cambiamenti nella disoccupazione di lunga durata
Integrazione dei Dld nel mercato del lavoro
Ingresso dei Dld nel mondo del lavoro
Piani di riabilitazione professionale per i disabili
Numero medio di partecipanti
Migliori prospettive occupazionali per le donne
Accesso all’occupazione per le donne che abbiano
preso parte a piani di formazione
Integrazione dei giovani
Flusso in entrata di giovani nella disoccupazione
di lunga durata
Incremento della quota di mercato
Copertura di un numero definito di posti di lavoro
vacanti
Uso migliore del potenziale occupazionale nazionale
Collocamento al lavoro in tutte le regioni nel settore turistico
Altro (si prega di specificare)
Riforme in fieri ed ulteriori programmi e/o proposte: nell’agosto 2002, il Governo federale ha approvato 15 obiettivi relativi all’attuazione della strategia proposta dalla Commissione Hartz sulla riforma del mercato del lavoro e sulla trasformazione del BA in una
moderna agenzia di servizi. Gli obiettivi approvati associano le misure contenute nella
strategia della Commissione Hartz alla concezione politica del Governo, come anche agli
strumenti esistenti quali la recente legge Lavoro-Aqtiv (attuata nel gennaio 2002). È in
corso la preparazione di misure legislative, ed un Comitato di Segretari di Stato è stato
incaricato di informare con regolarità il Gabinetto in relazione allo stato di attuazione.
Le principali proposte della Commissione Hartz sono:
trasformare i 181 uffici regionali del BA in job centre ed istituire agenzie di lavoro
interinale, note come PersonalServiceAgentur, (Psa), in prossimità degli uffici di collocamento. Chiunque, trascorsi sei mesi dall’inizio del periodo di disoccupazione sia
74
ancora senza lavoro verrebbe assunto da tali agenzie ed “affittato” a tempo determinato per brevi periodi di tempo;
al fine di accelerare il collocamento al lavoro e quindi ridurre la spesa relativa all’erogazione di indennità di disoccupazione, la Commissione raccomanda che i lavoratori
informino i propri uffici di collocamento locali all’atto del ricevimento della lettera di
conclusione del rapporto di lavoro, quindi senza aspettare di aver perso il posto;
destinare il personale del BA allo svolgimento di compiti di maggiore utilità quali
l’abbinamento tra individui in cerca di occupazione e posti di lavoro vacanti, piuttosto che impiegarli per attività di calcolo delle percentuali di indennità di disoccupazione ed assistenza.
L’obiettivo del Governo consiste nell’attuare la strategia della Commissione a livelli diversi di azione, ad esempio facendo incontrare i disoccupati ed i posti di lavoro vacanti
attraverso:
l’introduzione di job centre in tutto il paese;
semplificando il diritto del lavoro, attraverso il ricorso a gruppi di consulenza e
l’introduzione di requisiti di notifica in materia di licenziamento e dimissioni;
l’espansione della disponibilità di servizi di assistenza all’infanzia;
il capovolgimento dell’onere della prova nei casi relativi alle indennità di disoccupazione, e l’introduzione di sanzioni flessibili;
la promozione di formazione e lavoro per i giovani;
lo sviluppo di un sistema occupazionale di raccordo con i lavoratori over 50.
La creazione di strutture orientate al servizio ed efficienti in seno al BA, attraverso:
la semplificazione degli strumenti per la promozione del lavoro ed il rafforzamento
della concorrenza;
la fusione tra indennità di disoccupazione e le indennità previdenziali;
una più efficace organizzazione dei flussi di lavoro e delle attività di controllo in seno
al BA.
Si suppone che l’attuazione di tali misure risulterà nell’introduzione di ulteriori ed importanti presupposti per lo sfruttamento sistematico delle opportunità di lavoro esistenti, come anche nella riduzione e nella prevenzione della disoccupazione, soprattutto la disoccupazione di lunga durata. All’inizio del 2003 sono state introdotte misure legislative che
includeranno modifiche sostanziali alla legislazione vigente in materia di promozione di
lavoro (Sgb III), in altri settori del Codice di previdenza sociale e nel diritto tributario.
Nel caso di misure di rango subalterno rispetto alle leggi, ovvero i regolamenti, alcune
misure di attuazione potrebbero essere attuate prima del termine dell’attuale legislatura.
Tali obiettivi hanno contemplato, ad esempio, l’istituzione di 50 Psa in varie città entro la
fine del 2002 e la promozione di negoziati tra il BA e gli uffici di assistenza sociale a fini
di collaborazione. Sulla base della proposta del Governo, il Consiglio di amministrazione
del BA in collaborazione con il Comitato direttivo sta redigendo linee guida per iniziative
future in quasi tutti i campi di azione del BA.
75
3.6 Grecia
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
10.373
3.833
70.7 (UE=100)
71,4%
76,6%
10,0% uomini: 6,6% donne: 15,0%
5,1% uomini: 3,0% donne: 8,3%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Oaed,
ΟΡΓΑΝΙΣΜΟΣ ΑΠΑΣΧΟΛΗΣΕΟΣ ΕΡΓΑ
ΤΙΚΟΥ ∆ΥΝΑΜΙΚΟΥ
Office of Employment and Manpower
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Antonios Liatsos
Indirizzo
Ethnikis Antistasis 8 str.
GR-17456 Alimos, Greece
Tel. +30.21.09989000
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
[email protected]
Sito internet
www.oaed.gr
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Grecia
Numero di uffici locali (per regione/provincia)
117 Centri per l’impiego
N. dipendenti e di consulenti/esperti esterni
Attualmente, lo staff dell’Oaed si compone di 2.600 impiegati amministrativi, cui si aggiungono
1.900 lavoratori a tempo determinato. Inoltre, presso l’Oaed nel 2002 hanno lavorato 700 tirocinanti effettivi e 1.200 occasionali.
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Il Servizio pubblico per l’impiego in Grecia deve la sua nascita al decreto 2961 del 1954
con il nome di “Organizzazione per l’impiego e la sicurezza sociale contro la disoccupazione”, cui ha fatto seguito il decreto 212/1969 che ha istituito l’attuale Oaed. Il medesimo decreto conteneva altresì disposizioni concernenti la struttura organizzativa ed amministrativa dell’Oaed, che hanno successivamente trovato integrazione del regio decreto
405/1971 che ha definito esaustivamente i compiti istituzionali demandati all’Oaed previsti dalla legge. La natura essenzialmente corporativa dello Stato greco e delle relazioni
industriali in seno ad esso vigenti (sino alla restaurazione della democrazia avvenuta nel
1974 con la fine della “dittatura dei colonnelli”) ha però fatto sì che l’Oaed, nei suoi primissimi anni di vita, non svolgesse un ruolo effettivamente autonomo, capace di analizzare criticamente l’andamento del mercato del lavoro e di accogliere le istanze di policy del
mondo sindacale ed imprenditoriale. Ciononostante, con il passaggio alla democrazia la
legge istitutiva del 1971 non è stata ritoccata per il ventennio successivo e la composizio76
ne, l’organizzazione e la mission dell’Oaed non sono state, pertanto, alterate. Nel 2001, la
legge 2956 sulla “Ristrutturazione dell’Oaed” ha creato 3 nuovi enti all’interno
dell’istituto, allo scopo di aumentare la flessibilità e l’efficienza nell’implementazione
delle politiche per l’occupazione: a) l’“Osservatorio per l’occupazione/promozione della
ricerca e dell’informatica”, operativa dal maggio 2002, la cui mission concerne il monitoraggio del mercato del lavoro, il trattamento e l’analisi dei relativi dati, la produzione di
indicatori ed il supporto informatico dell’Oaed e degli altri 2 enti cui si fa riferimento in
questa sede; b) l’“ente di formazione professionale”, operativo dalla medesima data di cui
sopra, la cui mission contempla l’implementazione dei programmi di formazione professionale a favore dei disoccupati, imperniati sulla formazione continua e permanente; c) il
“Servizio di supporto alle risorse umane”. Detto ente verrà a sua volta gradualmente
sostituito da uno specifico Dipartimento per i Centri per la promozione dell’impiego; le
prime procedure istituzionali in tal senso sono già iniziate a partire dall’aprile 2003. Il risultato finale sarà che il Dipartimento avrà come mission la creazione di un sistema efficiente di monitoraggio e reperimento dei dati sulla disoccupazione dalla fase di registrazione dei senza lavoro da parte dell’Oaed sino al termine del loro processo di reintegrazione nel mercato del lavoro. Per quanto attiene al suo status, Oaed è un istituto di diritto
pubblico, che opera sotto l’egida del Ministero del lavoro e degli affari sociali greco,
amministrato da un proprio organo direttivo e da un Consiglio di amministrazione. In particolare, la composizione del consiglio di amministrazione rileva per il fatto di essere basata sul principio della rappresentatività tripartita, secondo un modello sociale e di gestione improntato al dialogo tra il soggetto pubblico e le parti sociali nel ruolo di stakeholders. Conformemente a tale principio, quindi, il consiglio di amministrazione, prevede per
legge la partecipazione di:
il Presidente (Direttore generale dell’Oaed);
2 vicepresidenti (nominati fra le categorie sottostanti);
5 rappresentanti del Governo;
4 rappresentanti del mondo sindacale (Confederazione generale greca del lavoro),
uno dei quali viene di norma nominato Vice Presidente;
2 rappresentanti del sindacato dei lavoratori pubblici e dell’Oaed;
5 rappresentanti del mondo datoriale (Federazione delle industrie greche, Confederazione nazionale del commercio, Confederazione generale greca dell’artigianato),
uno dei quali prende viene nominato vice presidente.
Il Consiglio di amministrazione è responsabile della definizione e della messa in pratica
delle politiche pubbliche per il lavoro e la sicurezza sociale, e per tutte le materie che ricadono sotto la competenza dell’Oaed, compresa l’approvazione delle decisioni riguardanti il Laek (Fondo speciale per l’occupazione e la formazione professionale). Per quanto concerne l’articolazione e la strutturazione in servizi e sul territorio, questi ultimi consistono nell’amministrazione centrale e nei servizi regionali (articolati in direttori regionali, servizi locali, Centri per l’impiego, camere di controllo), che sono situati in maniera
capillare su tutto il territorio greco. L’amministrazione centrale consiste nei direttorati
77
generali A e B, che dirigono e coordinano i compiti loro demandati. I direttorati e i servizi
che sono soggetti al direttorato generale A hanno essenzialmente il compito di pianificare
organizzare ed erogare i servizi di maggiore rilevanza offerti al pubblico, quali le tipologie di benefits (sussidi, ecc.), i programmi per la formazione e l’occupazione. Detti direttorati e Servizi sono:
direttorato per la formazione professionale e l’orientamento;
direttorato per l’apprendistato e la formazione professionale degli adulti;
direttorato per i programmi e gli strumenti di formazione;
direttorato per l’occupazione;
direttorato per la sicurezza sociale;
servizio per i gruppi sociali (destinato a specifici target-groups d’utenza).
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Servizi connessi erogati: intermediazione tra domanda (datori di lavoro) e offerta di lavoro (jobseekers), collocamento; formazione professionale; gestione/erogazione dei sussidio
di disoccupazione ed altre forme di protezione sociale, incentivo, e/o progetti di welfare;
assistenza ai gruppi sociali “svantaggiati”.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E
DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
I principali servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione
avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro,
principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani;
raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione
di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi
di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio”
conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Per quanto concerne la formazione professionale, le principali attività organizzate dall’Oaed possono essere elencate e descritte come segue:
il “training iniziale” che include, quali forme di riqualificazione professionale,
l’apprendistato (mediante appositi Centri di formazione professionale e tecnica ed i-
78
stituti di formazione professionale) e la “formazione professionale continua”, che
consiste in “Programmi per la formazione dei disoccupati” e Programmi In-Work dedicati ai lavoratori dipendenti, secondo il Sistema nazionale di certificazione (finalizzato ad incrementare la produttività dei lavoratori e, in ultima analisi, la competitività
delle imprese);
uno specifico programma-pilota per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori
autonomi programmi volti a favorire la transizione dei disoccupati dalla formazione
all’occupazione;
programmi specificamente indirizzati a soggetti a rischio di esclusione sociale o che
si trovano in questo stato;
programmi integrati innovativi e progetti-pilota nel quadro delle iniziative comunitarie in materia di azioni a beneficio dei disoccupati iscritti nelle liste di disoccupazione
e dei giovani che hanno abbandonato il sistema educativo;
istituzione e gestione del Laek (vedi sopra).
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel
quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro;
offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici
programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.);
anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del
Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale degli uffici
locali del Servizio pubblico per l’impiego offre consulenza personalizzata in relazione a
problemi specifici.
79
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati all’utenza.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per
stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/personale qualificato che soddisfi in generale i criteri del datore di
lavoro; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una
diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Management per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con la clientela, che sarà ampliata soprattutto con riferimento
alle relazioni con i datori di lavoro;
misura della soddisfazione della clientela (ad esempio, indicatori della fidelizzazione), attraverso indagini periodiche.
E. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
In cooperazione con l’“Osservatorio per l’occupazione/promozione della ricerca e
dell’informatica” (cfr. Sezione A), l’Oaed ha iniziato a sviluppare un sistema informatico
per la registrazione ed il trattamento dei dati finalizzati al “sostegno personalizzato” per
specifiche tipologie d’utenza. Detto sistema, partendo dal raccolta dei dati relativi alle
persone in cerca di ricollocazione sul mercato del lavoro, è stato sviluppato parallelamente all’implementazione del sistema informatico centrale di raccolta delle vacancies finalizzato all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. L’ulteriore perfezionamento dei due
sistemi informatici sopra accennati dovrebbe auspicabilmente portare, entro la fine del
2004, alla creazione di un sistema informatico unico, il Mis (Management Information
80
System), che sarà in grado di gestire l’intero set di informazioni relative ai 3 principali
ambiti operativi di Oaed (occupazione, sicurezza sociale e formazione professionale).
81
3.7 Spagna
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
40.292
16.155
86.1 (UE=100)
58,4%
66,0%
11,3% uomini: 8,0%
3,9% uomini: 2,3%
donne: 16,4%
donne: 6,3%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Instituto Nacionàl de Empleo (Inem)
Indirizzo
C/Condesa de Venadito n. 9, 28027, Madrid
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
e-mail: [email protected]
Sito internet
www.inem.es
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Regno di Spagna
N. di uffici locali (per regione/provincia)
A tutto il 2001, l’Inem contava 765 uffici di
collocamento ubicati su tutto il territorio nazionale, con un organico di 8.973 dipendenti.
N. dipendenti e di consulenti/esperti esterni
Non disponibile.
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Regolamentazione delle agenzie di lavoro interinale;
fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento. Nel 1993 ha luogo la definitiva fine del monopolio del collocamento con l’autorizzazione ad operare delle agenzie di collocamento private e delle agenzie di lavoro interinale;
promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi degli Spi (privatizzazione,
affidamento all’esterno, sistema basato su voucher);
decentramento.
Nel 1991 avviene il processo effettivo di trasferimento della formazione professionale e
del collocamento alle regioni, ponendo le premesse per il successo processo di integrazione dei servizi e delle strutture.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro
(offerta), collocamento;
formazione professionale (la cui gestione è demandata alle regioni);
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/”progetti pubblici di aiuto sociale”;
assistenza ai gruppi di destinatari svantaggiati;
82
informazioni e consulenza professionale;
controllo e gestione delle spese e aiuti per la promozione dell’occupazione.
organizzazione gratuita del Servizio nazionale per l’impiego a livello nazionale.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E DEI
TARGET/DELLE STRATEGIE SPECIFICI DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati
sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative basi dei dati; attuazione di
servizi in linea e di strutture di auto-consultazione; analisi del mercato del lavoro.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro registrate per anno: 16.908.432;
numero di offerte di lavoro registrate per anno (2002): 2.632.744;
durata media del matching (n. di giorni dal primo contatto al reclutamento): la durata
è molto variabile in funzione di parametri-chiave quale il target-group, l’età, per cui
non è possibile estrapolare un dato di riferimento;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi
(2002): 4.540.
Si precisa che, a partire dal 1995, i datori di lavoro non sono tenuti a comunicare le loro
offerte di lavoro al Pes.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione avanzati; servizi di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata (si precisa che, a seguito del il completamento
del processo di trasferimento della gestione delle politiche attive dall’amministrazione
centrale alle regione, la formazione professionale è competenza delle regioni); promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc);
servizi su misura e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 24.350;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato della consulenza personalizzata: non si dispone di un numero, anche approssimativo, di individui, bensì del
83
numero di azioni di consulenza intraprese da Inem: 240.220 azioni.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sugli aiuti e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta
di consulenza personalizzata e di azioni su misura; erogazione di sovvenzioni nel quadro
del regime del Sistema di previdenza sociale per consentire di restare nell’azienda; compatibilità tra lavoro a tempo parziale e percepimento della pensione di vecchiaia; incentivi
a favore di chi resta al lavoro oltre l’età pensionabile.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di lavoratori over 50 che hanno beneficiato di consulenza personalizzata: gli
unici dati disponibili concernono persone di età superiore a 25 anni. Anche in questo
caso, non si dispone di un numero, anche approssimativo, di individui, bensì del
numero di azioni di consulenza intraprese da Inem nel 2002, pari a un totale di 748.135.
C.4
Promuovere e aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/progetti
destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/ assistenza/supporto personalizzati e orientati alla clientela; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale nel
2002: 105.172;
numero di donne che hanno ricevuto consulenza personalizzata nel 2002: non si dispone di un numero, anche approssimativo, di individui, bensì del numero di azioni di
consulenza intraprese da Inem: 678.027.
C.5
Promuovere e aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta
di consulenza/assistenza/supporto personalizzati e orientati alla clientela.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale nel
2002: 724.
84
C.6
Promuovere e aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/
offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.);
offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati e orientati alla clientela;
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali e amministrativi);
consulenza (su aspetti giuridici, fiscali e amministrativi, (incentivi finanziari per stimolare
l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfi i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione
professionale conforme ai bisogni suindicati; informazione e/o consulenza sulle misure
volte a far emergere il lavoro nero e illegale.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire aiuto ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa
area geografica nazionale o all’estero).
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Management per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misure della soddisfazione della clientela.
85
3.8 Francia
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
58.017
23.859
105.0 (UE=100)
63,0%
69,1%
8,7% forza lavoro uomini: 7,8%
2,7% uomini: 2,3%
donne: 9,9%
donne: 3,3%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Agenzia Nazionale per l’Occupazione
(Agence nationale pour l’emploi – Anpe)
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Michel Bernard
Indirizzo
Le Galilèe, 4 Rue Galilèe, 93198 Noisy le Grand,
Cedex, France
Sito internet
www.anpe.fr
Area geografica coperta/Aree geografiche
coperte
Francia (Aquitaine, Bourgogne, Corse, Haute-Normandie, Ile de la Réunion, Languedoc - Roussillon, Lorraine, Nord Pas-de-Calais, Picardie, Provence, Alpes Côte d’Azur), possedimenti d’oltremare.
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
In Francia, la storia delle istituzioni responsabili per le questioni del mercato del lavoro e
della disoccupazione è significativamente diversa dalla storia delle altre istituzioni di tutela sociale ed anche dalla situazione esistente in altri paesi. L’Anpe è stata istituita soltanto
nel 1967, mentre il fondo di assicurazione contro la disoccupazione (gestito dalle parti
sociali) esiste dal 1958. La politica pubblica di programmazione in materia di disoccupazione e mercato del lavoro è quindi risultata frammentata fin dal suo inizio. Il periodo che
va dalla fine degli anni Settanta al 1997 è stato caratterizzato, eccetto che per una breve
interruzione (1986-88), da un continuo aumento della disoccupazione (un milione di disoccupati nel 1976; due milioni nel 1983 e tre milioni all’inizio del 1993). La situazione è
cambiata in modo significativo soltanto dopo il recente boom del mercato del lavoro
(1997-2001). Ciò spiega perché i dati sulla disoccupazione – che, tra l’altro, sono stati
calcolati dall’Insee (Institute National de Statistique) nonché dall’ufficio di statistica e valutazione dell’Anpe, hanno avuto una notevole importanza per la successiva “comunicazione” politica da parte dei governi, particolarmente sensibili ai risvolti sociali della disoccupazione. Nello stesso periodo, diversamente dalle politiche in atto in altri paesi, il
governo francese ha tentato inizialmente di introdurre politiche innovative, quali le “politiche di inserimento” (insertion) (Barbier e Théret, 2001) ma senza intraprendere mai decisamente la via del workfare di impronta britannica. Piuttosto, si è dato vita ad un nuovo
86
settore di tutela sociale puntando sul concetto di “datore di lavoro come ultima istanza”.
Infatti, dal 1972 al 1996, il numero delle persone considerate dalle statistiche ufficiali
francesi “beneficiari dei programmi per l’occupazione” è aumentata da 95.000 unità a circa tre milioni, mentre la popolazione attiva passava da 22 a 25,6 milioni. Una adeguata
presentazione politica dei programmi che si susseguirono – realizzati da governi di sponde politiche opposte – è stata sempre considerata cruciale dal mondo politico e dai policymakers. L’Anpe era, e resta, il principale ente amministrativo e la principale organizzazione responsabile dell’attuazione dei programmi. La modernizzazione del settore pubblico francese ha assunto alcuni caratteri peculiari, tra cui il progetto di introdurre una maggiore responsabilità, una maggiore efficacia ed efficienza ed una maggiore trasparenza e
apertura nell’erogazione dei servizi e nelle relazioni con il pubblico (Direttive del Governo Rocard, 1989, 1990). Un tale progetto avrebbe trovato un interessante campo di applicazione nella politica di programmazione in materia di mercato del lavoro e disoccupazione, dove i dipartimenti amministrativi e le autorità politiche competenti sono numerose
e frammentate. Nel dicembre 1986, il governo ha emanato un decreto per riorganizzare la
divisione dei compiti tra le amministrazioni operanti sul mercato del lavoro. Nella metà
degli anni 90, lo status del personale dell’Anpe è stato, quindi, modificato per legge. Tuttavia, durante tutto questo periodo, l’Anpe è rimasta sotto la stretta supervisione dei Ministri del Lavoro e ha continuato ad operare come strumento molto flessibile nelle mani del
governo francese. Una tale flessibilità e reattività è stata una risorsa fondamentale per i
Ministri che potevano rispondere rapidamente ai cambiamenti intervenuti sul mercato del
lavoro e presentare le loro iniziative al pubblico nel modo appropriato, soprattutto
utilizzando le informazioni derivanti dai dati e dalle statistiche amministrative dell’Anpe.
All’inizio degli anni 90, i partiti politici di entrambi gli schieramenti hanno portato avanti
per un breve periodo alcuni progetti di “regionalizzazione”: uno fu proposto in un rapporto affidato dal Partito Socialista ad una rinomata società di consulenza; un altro progetto
più radicale fu discusso alla fine del 1992 in seno all’ala destra dell’Rpr (il partito del
Presidente Chirac). A differenza dei progetti di “regionalizzazione” introdotti successivamente in un paese come la Danimarca, tutti i progetti francesi non hanno conseguito il
successo sperato. Negli ultimi anni, con il buon andamento del mercato del lavoro, sono
state introdotte riforme interessanti tese a potenziare le nuove procedure di lavoro, sottolineando l’aspetto qualitativo nell’erogazione dei servizi, rendendo i servizi più adeguati
ai contesti locali ed aumentando l’autonomia ed i margini di manovra delle agenzie locali
dell’Anpe e del loro personale. Tuttavia, l’impatto preciso di queste riforme è poco conosciuto. Di conseguenza, solo recentemente, la notevole quota di finanziamento pubblico
usata dall’Anpe per affidare all’esterno un numero crescente di servizi “sul mercato”, ha
suscitato ufficialmente l’interesse degli enti del governo centrale competenti per la valutazione. Nonostante un tiepido sostegno dai Ministeri economici, e grazie ad un uso molto
abile delle risorse reso possibile dalla “finestra di opportunità” della Seo, dal 1998 al
2000 l’Anpe ha avuto la possibilità di aumentare notevolmente il suo personale (da
15.000 unità nel 1993 a circa 18.000 unità nel 2002). Alla fine degli anni Novanta, ovvero
87
nel periodo di boom del mercato del lavoro, il ministro del lavoro socialista Martine
Aubry ha dato nuovo impulso alle procedure di contrattazione con l’Anpe. Attualmente, è
in forza il terzo contratto dell’Anpe con il Ministero del lavoro francese (1999-2003).
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
I compiti istituzionali assegnati per contratto all’Anpe sono i seguenti:
aumentare l’efficienza e la trasparenza del mercato del lavoro, agendo dal lato della
domanda di lavoro (dal lato sia preventivo sia curativo), e sull’intermediazione tra
domanda e offerta;
incoraggiare lo sviluppo della professionalità dei lavoratori in coerenza con gli obiettivi di Lisbona e di Barcellona, e di concerto con le associazioni datoriali e sindacali,
per assicurare un’efficace transizione verso il mercato delle categorie più deboli ed
escluse dal mercato del lavoro e/o provenienti da settori in crisi o in via di ristrutturazione, perseguendo la coesione sociale;
porre in atto strategie volte a venire incontro alle esigenze delle imprese mediante
servizi personalizzati e diversificati, anche perseguendo una strategia di maggiore
contatto con il territorio a livello locale mediante il potenziamento delle agenzie esistenti (anche sotto forma di innovazione tecnologica ed informatica).
Appare interessante sottolineare l’importante riforma introdotta nei programmi per il
mercato del lavoro e la disoccupazione avviata tra la fine degli anni 90 e l’inizio del decennio attuale. Si tratta precisamente dell’introduzione di un piano d’azione individuale
(Pare, Plan d’aide au retour à l’emploi), pienamente operativo dal 2001. Il programma
prevedeva anche l’introduzione di diversi processi di contrattazione tra i principali attori
del settore (incluso il fondo di assicurazione contro la disoccupazione). Tuttavia, contrariamente a quanto previsto dagli accordi tra le parti sociali, finora non sono stati pubblicati studi di valutazione. Nel complesso, l’introduzione della contrattazione nello Spi, attraverso i Contrats de Progrès non sembra aver modificato significativamente le principali
caratteristiche istituzionali del sistema francese.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati
sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; in
quest’ambito, i Pes sono articolati sul territorio mediante gli uffici locali per l’accoglienza
e l’orientamento (Paio), che sono stati istituiti con l’ordinanza n. 82-273 del 26 marzo
1982, modificata nel luglio 2001 con la creazione da parte dell’Anpe dei Programmi di
azione personalizzati (Pap), implementati con il successivo Piano di assistenza “Ritorno
88
al lavoro” (Pare). Il loro compito è essenzialmente quello di fornire servizi personalizzati
di orientamento, affiancamento ed accompagnamento per giovani disoccupati, indirizzando questi ultimi nella scelta di tirocini o di corsi di formazione professionale, o nella guida verso un lavoro regolare o sussidiato, nonché di fornire consulenza personalizzata per i
problemi legati ad alloggio, tutela sanitaria ed altri temi sociali e di interesse dei lavoratori. I Paio sono costituiti in forma di associazioni e riuniscono insieme rappresentanti delle
pubbliche amministrazioni (funzionari e dirigenti), attori economici e associazioni territoriali di una certa rilevanza. Inoltre, si avvalgono della collaborazione e della partecipazione attiva dell’Anpe e lavorano in coordinamento con i Ministeri dell’istruzione e dello
sport. Per i programmi e a servizi previsti dai Paio sono eleggibili i giovani di età tra i 16
e i 25 anni con problemi di integrazione nel mercato del lavoro e che necessitano di riqualificazione professionale. Da segnalare, inoltre, l’istituzione dell’Associazione per
l’occupazione del management; si tratta di una partnership tra datori di lavoro e lavoratori creata nel 1966, che mantiene un ruolo consultivo, fornendo assistenza alla selezione ed
al reclutamento, orientamento alla carriera (valutazione delle competenze, programmi di
formazione, assistenza alla ricerca del lavoro), osservatorio sull’occupazione manageriale.
Sostegno personalizzato (per una durata media di 3 mesi);
sessioni di gruppo dedicate alla ricerca del lavoro;
“Club delle persone in cerca di lavoro”;
corsi di orientamento intensivo (da 50 a 200 ore), “dal diploma all’impiego” (che
comprendono una parte teorica fino ad un massimo di 10 giorni, seguito da un periodo da 3 a 6 settimane di stage vero e proprio presso un’impresa).
I suddetti strumenti messi in atto dai Paio mirano essenzialmente a valutare le capacità
professionali e le competenze delle persone in cerca di lavoro, al fine di aiutarli a presentarsi e rispondere adeguatamente a candidature particolarmente interessanti, in modo da
permettere un pieno incontro fra domanda (competenze richieste) ed offerta (tipo di lavoro cercato), nonché a sviluppare e redigere un career plan personale. L’Associazione per
la formazione professionale degli adulti (Afpa – Association pour la formation professionnelle des adultes) eroga i seguenti servizi alle persone in cerca di lavoro prima, durante e dopo il corso di formazione professionale:
diagnosi dei fabbisogni: il servizio consiste nel formalizzare i fabbisogni della singola persona che abbia fatto richiesta di un corso di formazione professionale e nel consolidare la sua posizione in termini di dotazione formativa;
assistenza all’orientamento e sviluppo del piano di formazione: viene formalizzato un
piano di formazione d’intesa con il disoccupato, e redatto un piano d’azione finalizzato alla formazione professionale all’interno e all’esterno dell’Afpa;
accompagnamento e sostegno delle persone che svolgono i corsi di formazione: si
tratta di sostenere le persone in sede di attuazione del piano di formazione e di assicurare per quanto possibile un esito favorevole al medesimo;
sostegno orientato all’occupazione e durante l’occupazione: in pratica, accompagnare attivamente la ricerca attiva del lavoro, onde promuovere l’accesso all’occu89
pazione mediante sostegno fino ad un massimo di 6 mesi dopo la fine del periodo di
formazione.
Uno strumento fondamentale fornito dai Paio è il programma “Trace” (Trajets d’accès à
l’emploi) che offre un corso integrato e completo di “reintegrazione” nel mercato del lavoro come parte di un percorso di sostegno personalizzato in fieri che può durare sino a
18 mesi, e che contempla valutazioni delle competenze, orientamento, supporto, collocamento ed una concreta opportunità lavorativa per stage o per un’occupazione vera e propria, nonché corsi di formazione professionale.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi
di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio”
conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati; si segnala, quale strumento
di attuazione dell’obiettivo in oggetto e dei relativi servizi, il programma Irill (acronimo
in lingua francese per “integrazione, reintegrazione e lotta alla bassa istruzione”), che
combina un set di azioni di formazione e riqualificazione destinate a 3 gruppi caratterizzati da particolari difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro e con problemi di integrazione sociale. Il programma è interamente attuato a livello statale e non esiste alcuna forma di decentramento. Altro strumento fondamentale è costituito dai Sae (Stages d’accès à
l’entreprise) che forniscono formazione personalizzata in vista dell’accettazione a breve
di un impiego previamente già concordata. L’organizzazione e la gestione dei relativi corsi sono interamente demandati all’Anpe; si noti che essi possono in alcuni casi essere adoperati da un lavoratore occupato che voglia modificare la sua. Uno strumento di concreto sostegno finanziario è costituito dal Pare (Piano di sostegno per il ritorno
all’impiego), che può essere erogato a determinate attività di formazione professionale,
mediante assegnazione diretta o gara, in funzione delle opportunità che queste si ritiene
possano aprire nel mercato del lavoro. Il datore di lavoro si impegna a concludere un contratto di lavoro (per una durata non inferiore ai 6 mesi), con il disoccupato che sta fruendo
di formazione ma che si ritiene abbia raggiunto un livello formativo soddisfacente. Il sostegno finanziario correlato copre il costo del corso e le spese amministrative, nonché
viaggio e alloggio, sino ad una quota massima mensile. Il contratto di iniziativa per
l’occupazione (Cie) è il principale incentivo all’assunzione di disoccupati di lunga durata.
Tale tipo di contratto offerto può avere durata fissa o variabile, ma pur sempre a tempo
determinato (fino a un massimo di 24 mesi). Il sostegno pubblico include: un’esenzione
dai contributi sociali pagati dai datori di lavoro fino a 24 mesi (fino al pensionamento dei
disoccupati di lunga durata che avevano più di 50 anno al momento dell’assunzione); un
sussidio mensile, il cui ammontare varia in funzione della situazione dei beneficiari (disoccupati di lunga durata, percettori di sussidi sociali, giovani socialmente disagiati). Nel90
lo stesso contesto, il Cie prevede la possibilità di organizzare corsi di formazione, fino a
un massimo di 400 ore.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta
di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. In
quest’ambito, lo Stato ha trasferito interamente la sua competenza al settore privato aprendo alla liberalizzazione dei servizi finalizzati all’integrazione dei lavoratori disabili.
L’ente cui è attualmente demandato detto servizio è l’Agefiph (Associazione per l’integrazione professionale dei disabili), che, pertanto, eroga sussidi all’occupazione, formazione specializzati, supporto al collocamento, orientamento e accompagnamento personalizzato. Inoltre, eroga la Grth (Garantie de Ressources) ai disabili occupati in un normale
ambito lavorativo. Un tale schema mira ad assicurare un minimo reddito calcolato in relazione al salario minimo.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. Uno
strumento fondamentale in questo campo è l’indennità di sostituzione o “pensionamento
anticipato in cambio di occupazione”, istituita nell’ottobre 1995 dal sistema nazionale di
sicurezza sociale. Essa viene erogata sino all’effettivo pensionamento (60 anni), in altre
parole per un massimo di 2 anni, benché sia possibile per persone che abbiano lavorato 43
91
anni. L’indennità è pari al 65% del salario lordo, fino ad un tetto massimo pari a 4 volte il
livello dell’indennità sociale; e non può altresì essere inferiore al minimo dell’indennità
di licenziamento percepita dal Fondo nazionale per l’occupazione.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari
per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero).
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Management per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misure della soddisfazione della clientela.
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
In base al Code du travail, l’attività di intermediazione dei soggetti privati sul mercato del
lavoro è proibita, tranne che per speciali categorie professionali, per le agenzie non-profit
e per gli headhunters. Le agenzie di lavoro temporaneo sono invece state autorizzate ad
operare fin dal 1972, anche se va specificato che la disciplina della materia è stata sottoposta nel corso degli anni a notevoli cambiamenti. Sebbene la normativa in materia di
forme di impiego non-standard fosse fortemente rigida, vi furono aperture alle agenzie di
lavoro temporaneo negli anni 80. Prima del decennio appena trascorso, l’attività di dette
agenzie era ammessa in tutti i settori di impiego, non vi erano limitazioni al numero massimo di rinnovi dei contratti di fornitura e la loro durata massima consentita era piuttosto
alta nel panorama internazionale (24 mesi). La riforma del 1990 ha limitato i casi di ammissibilità del lavoro temporaneo (solo in caso di ragioni obiettive), ha previsto solo la
proroga dei contratti di fornitura ed ha limitato la loro durata massima a 18 mesi. Pur non
essendo previsto un vero e proprio sistema autorizzatorio, vi è un obbligo di informare le
autorità e di garanzia finanziaria. È fatto divieto di utilizzare il lavoro temporaneo presso
92
aziende in sciopero (ovvero appartenenti a settori che esercitano attività particolarmente
pericolose), mentre non sono ammesse agenzie polifunzionali (ad es. agenzie di lavoro
temporaneo che svolgono anche attività di mediazione).
93
3.9 Irlanda
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
3.909
1.730
125.4 (UE=100)
65,3%
68,4%
4,4% uomini: 4,6% donne: 4,0%
1,3% uomini: 1,7% donne: 0,7%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Foras Áiseanna Saothair (Fás)
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Rody Molloy (Direttore Generale)
e-mail, telefono, fax, indirizzo
27 - 33 Upper Baggot Street,
Dublin 4, Ireland
[email protected] - Tel. 0035 3 1 60 70 500
Sito internet
www.fas.ie
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte
Repubblica d’Irlanda
N. di uffici locali (per regione/provincia)
20 Centri di formazione; 54 uffici del
Servizio per l’impiego
Numeri di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
2.575 dipendenti
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Le principali iniziative legislative/regolamentari sinora adottate in materia di regolazione
dei Servizi pubblici all’impiego possono essere indicate come segue:
regolazione delle agenzie per il lavoro temporaneo;
fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento; Fás è l’unica agenzia di
collocamento pubblica;
promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego (privatizzazione, appalti, sistema di voucher);
integrazione dei servizi;
integrazione delle strutture.
Non è stata, invece, realizzata alcuna forma di decentramento.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/“progetti pubblici di assistenza sociale”;
assistenza ai gruppi target svantaggiati.
94
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo
scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati
sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, compresi: annunci nei front-office, negli sportelli informativi con totem touch-screen, Internet,
servizio di informazione per i datori di lavoro e gli individui in cerca di occupazione attraverso la disponibilità di un numero verde, servizio di invio sms ai telefoni cellulari degli individui in cerca di occupazione; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e
relative banche dati; attuazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 112.000;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 103.000;
durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al
reclutamento): generalmente, l’incontro cliente/posto di lavoro viene realizzato entro
pochi giorni dalla registrazione del posto vacante. I dati sulla durata del periodo tra il
contatto e l’assunzione non sono disponibili;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: vi
sono 16 dipendenti stabilmente responsabili della registrazione di tutti i posti vacanti
a livello nazionale tramite un call-centre appositamente dedicato. Inoltre, 355 funzionari del Servizio per l’impiego Fás a livello nazionale sono responsabili per l’incontro
domanda/offerta nel quadro delle loro attività quotidiane (con il supporto di altri 50
impiegati). Si precisa che i datori di lavoro non sono tenuti a comunicare le loro offerte di lavoro al Servizio pubblico per l’impiego, eccetto nel caso in cui s’inoltri domanda per un permesso di lavoro destinato ad un cittadino non appartenente all’Aee.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi
di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio”
conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 38.539, (periodo 2004-2006: 114.000);
numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”:
95
33.726;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 946;
numero di posti di lavoro attesi per il periodo 2004-2006: 65.000;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: di
norma, il personale non è specializzato in relazione ad una specifica area.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta
di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: il
personale non è specializzato in relazione ad una specifica area.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/ progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/ offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato,
“nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
59.495;
numero di donne che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 37.294;
numero di donne che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 3.430;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: il
progetto specifico denominato Gateway for Women prevede 4 dipendenti altamente
qualificati, oltre a personale generico.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie: offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
96
1.013 (coinvolti in diverse tipologie di formazione);
numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 4.500;
numero di disabili che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”;
numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 1.100;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: si
tratta di una mansione assegnata all’ufficio per le politiche in materia di disabilità e
sviluppo, che annovera 6 dipendenti, oltre a personale generico.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per
promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni
professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle
misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale.
Indicatori di rendimento (anno 2002, salvo laddove diversamente indicato)
Numero di imprese registrate: 2.133 (anno 2000);
numero di utilizzatori potenziali: 10.316 (previsione 2004-2006: 26.000);
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: per
la gamma dei servizi per le imprese, Fás annovera circa 200 dipendenti. Si prevede
che l’entità dell’organico non varierà in misura rilevante nei prossimi anni.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
97
sistema di gestione della qualità totale;
misura della soddisfazione della clientela.
98
3.10 Lussemburgo
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
436
188
188.8 (UE=100)
63,7%
65,5%
2,8% uomini: 2,1%
0,8% uomini: 0,6%
donne: 3,9%
donne: 1,0%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Adem (Administration de l’Emploi)
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Mariette Scholtus
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Tel. Sede centrale: 478-5300
Agenzia Esch-sur-Alzette: 54 10 54 - 1
Agenzia Diekirch: 80 29 29-1
Agenzia Wiltz: 95 83 84
Sito internet
www.etat.lu/Adem
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Granducato di Lussemburgo
N. di uffici locali (per regione/provincia)
La sede centrale è ubicata a Lussemburgo. Non esiste una vera e propria ripartizione territoriale
degli uffici (Centri per l’impiego) su base regionale; tuttavia, esistono altre 3 agenzie dislocate
precisamente a Esch-sur-Alzette, Diekirch e Wiltz.
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
L’istituzione e le attribuzioni dell’Adem sono state previste dalla legge del 21 febbraio
1976 sull’“Organizzazione e funzionamento dell’amministrazione del lavoro” (denominata in seguito Adem) e che ha contemporaneamente dato vita alla “Commissione nazionale
per l’impiego”.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
L’Adem è un istituto di diritto pubblico la cui organizzazione è disciplinata dalla legge, e
che ricade sotto la gestione del Ministero del lavoro, agendo come un’autorità di gestione
delle politiche per l’impiego a livello nazionale. Il suo compito precipuo è di promuovere
l’uso ottimale della forza lavoro in coordinamento con la politica economica e sociale; in
tale contesto, le sue funzioni previste ope legis possono essere così sintetizzate:
monitoraggio della situazione generale e degli sviluppi salienti del mercato del lavoro;
interventi sugli squilibri tra domanda e offerta di lavoro;
organizzazione ed erogazione del servizio di formazione professionale destinata ai lavoratori più giovani e degli adulti, nell’ottica di una piena integrazione e/o reintegrazione di questi ultimi nel mercato del lavoro e nella vita professionale;
99
organizzazione del reclutamento, del collocamento dei lavoratori stranieri e verifica
della sussistenza del diritto al lavoro e all’assistenza sociale di questi ultimi secondo
la legge vigente;
applicazione concreta delle leggi e dei provvedimenti di politica del lavoro volti a
prevenire e a ridurre la disoccupazione e verifica degli stessi, anche in relazione
all’erogazione e all’assegnazione dei sussidi di disoccupazione;
interventi nel campo della riqualificazione e del reinserimento lavorativo della forza
lavoro secondo le leggi vigenti in materia;
erogazione di servizi di formazione professionale e riqualificazione per i disabili;
erogazione di servizi di counselling, formazione, collocamento, riqualificazione dei
soggetti dalla ridotta capacità lavorativa;
instaurazione e gestione di rapporti stabili e continuativi con i Pes di altri paesi e con
le organizzazioni internazionali attinenti a queste tematiche.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E
DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di
servizi in linea e di strutture di auto-consultazione
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati censiti da Adem: 6.773;
numero di disoccupati registrati presso i database Adem per la ricerca attiva di un
lavoro: 1.320;
numero di vacancies gestite da Adem: 1.136.
Si segnala che, conformemente alla cattiva congiuntura economica e la recrudescenza del
tasso di disoccupazione, rispetto al dato del 2001 si è registrato un aumento del numero
complessivo disoccupati dal Servizio pubblico per l’impiego pari al 27,2%, il che rappresenta un tasso annuale di crescita record.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di
formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” con-
100
formemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. L’Adem ha istituito e perfezionato, nel corso del tempo, con riferimento a specifiche tipologie di senza lavoro bisognosi
di reinserimento nella vita professionale, diverse forme contrattuali volte ad agevolare
detto inserimento lavorativo. Per quanto concerne i disoccupati di lunga durata, si possono citare i seguenti istituti:
contratto di lavoro temporaneo (Cat): è previsto sia per il settore privato che per quello pubblico; destinato specificamente ai disoccupati di età inferiore ai 30 anni, prevede una fase di addestramento accompagnato e retribuito al lavoro all’interno
dell’impresa, una sorta di ponte dall’istruzione e dalla preparazione teorica alla vita
lavorativa vera e propria;
stage aziendale (Sie): destinato al medesimo target di cui sopra, prevede un periodo di
addestramento accompagnato e retribuito all’interno di imprese e aziende e sotto la
specifica supervisione di un datore di lavoro;
stage di riabilitazione professionale (Srp): per senza lavoro di età superiore ai 30 anni,
per i quali si prevede l’erogazione retribuita di formazione professionale, sia teorica
sia pratica, sotto forma di collocamento presso un’impresa e sotto la supervisione del
datore di lavoro;
Forma: trattasi di un pacchetto di misure avanzate di formazione professionale attuate
al fine di permettere una migliore integrazione dei disoccupati nel mercato del lavoro;
PA (team di assistenti alla formazione): questa sigla designa una squadra di consulenti aventi il compito di assistere e supportare il disoccupato in sede di redazione del
percorso di formazione e curriculare post-scolastico.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di lavoratori che hanno beneficiato del Cat (Contratto di lavoro temporaneo
ausiliario) nel settore privato: 288 (trattasi di una media annua: non si dispone del
dato relativo al totale dell’intero anno);
numero di beneficiari del Cat nel settore pubblico: 819 (idem);
numero di beneficiari del Sie: 127 (idem);
numero di beneficiari del Srp: 118 (idem);
numero di beneficiari del Forma: 486 (idem);
numero di beneficiari della consulenza del PA: 109.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel
quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro;
offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
101
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici
programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.);
anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del
Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale degli uffici
locali del Servizio pubblico per l’impiego offre consulenza personalizzata in relazione a
problemi specifici.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; come regola generale, possono usufruire di tutte queste misure i soggetti che percepiscono un
sussidio di disoccupazione o sono almeno iscritti presso il Servizio pubblico per l’impiego come persone in cerca di lavoro.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
professionali/personale qualificato che soddisfi in generale i criteri del datore di lavoro,
benché limitata; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato
del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale (di competenza di altri enti).
102
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una
diversa area geografica nazionale o all’estero)e servizi personalizzati.
103
3.11 Paesi Bassi
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
15.964
10.871
111.5 (UE=100)
74,4%
76,5%
2,7% uomini: 2,5%
0,7% uomini: 0,6%
donne: 3,0%
donne: 0,8%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Cwi (Centro per il lavoro ed il reddito)
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Naritaweg 1, Postbus 58191
1040 HD Amsterdam, Nederland
Sito internet
www.cwinet.nl www.werk.nl
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Paesi Bassi
N. di uffici locali (per regione/provincia)
Esiste almeno 1 ufficio locale in ogni distretto amministrativo
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Le caratteristiche fondamentali delle principali iniziative legislative/regolamentari in materia di politiche attive del lavoro, adottate nei settori indicati (ed il relativo anno) possono essere indicate come esplicato nelle fasi descritte come segue.
La trasposizione dell’approccio contrattuale francese nella legge sull’assistenza sociale
(1995)
La legge sull’Assistenza sociale (Abw) è stata modificata nella metà degli anni 90. Nel
regime di previdenza sociale, il sistema ha la funzione di rete di sicurezza, o di ultima istanza, nel senso che diviene operativo quando un olandese, o uno straniero equiparato, è
minacciato dalla povertà. La modifica intervenuta ha trasformato la legge del 1965 da
legge prevalentemente assistenziale, che incoraggiava quindi l’inattività, a legge contenente una prima serie di disposizioni in materia di lavoro che incentivano tutti i beneficiari dell’assistenza sociale a migliorare il loro rendimento lavorativo. Quindi, le “parti
interessate” non sono soltanto i beneficiari delle prestazioni insufficientemente attivi, ma
anche gli enti con i quali tali beneficiari entrano in contatto nella ricerca di un lavoro o
per ricevere prestazioni e che forniscono una motivazione e un incoraggiamento insufficiente. Si tratta dei Servizi sociali comunali (in passato la Giunta comunale) e l’Ufficio
regionale del lavoro (di seguito Ssc e Url). Nel corso della revisione della legge, alcuni
membri della Commissione parlamentare permanente sulle questioni sociali e
l’occupazione (di seguito Cpp-Qso) (appartenenti tutti al Partito del lavoro, il socialdemocratico PvdA) hanno presentato alcune proposte per l’adozione di un modello diverso
104
di cooperazione tra comuni, gli Url e gli organismi di ricerca e orientamento professionale. Il modello è basato su quello che viene definito “approccio contrattuale”. Si tratta, in
altri termini, di una maggiore responsabilità individuale per gli accordi che sono maggiormente orientati al caso. Per il concetto di contratto con la clientela, i membri della
Commissione si ispiravano al Revenu Minimum d’Intention (Rmi) francese che aveva attirato la loro attenzione in un manuale sulla previdenza sociale relativo all’UE. Secondo
questo modello, l’assistenza sociale è sempre concessa unicamente per un periodo limitato, ad esempio per sei mesi. Questo periodo è utilizzato per ottenere la consulenza
dell’Ufficio regionale del lavoro in merito al possibile reinserimento lavorativo del cliente. Successivamente, tenuto conto di questa consulenza e dopo aver consultato il richiedente, viene stipulato un contratto che stabilisce i diritti e gli obblighi delle due parti.
Privatizzazione e contrattazione: Wulbz e Suwi (1996-2002)
Nel 1996, anno successivo all’entrata in vigore della nuova legge sull’Assistenza sociale,
le prestazioni di malattia per i lavoratori furono privatizzate. La legge sulla continuazione
della corresponsione del salario in caso di malattia (Wulbz) ha sostituito a questa tutela
un obbligo del datore di lavoro di continuare a corrispondere il salario perduto a causa
della malattia, per la stessa durata e nella stessa percentuale stabilite in precedenza dalla
legge sulle prestazioni di malattia. In altri termini, in seguito all’adozione della Wulbz, la
copertura assicurativa è scaricata soprattutto sui datori di lavoro. Di conseguenza, rispetto al passato, i datori di lavoro saranno più attenti a limitare le conseguenze dell’assenteismo per malattia e attueranno una più efficace politica aziendale di reinserimento. Il
fenomeno di un eventuale contratto di reinserimento venne nuovamente in luce nel contesto del dibattito parlamentare in essere sulla seconda misura – la “legge sulla disabilità”
(Reinserimento), che individua fra gli strumenti per l’empowerment del cliente potrebbe
un “contratto individuale di reinserimento”. In altri termini, un documento che stabilisca
i diritti e gli obblighi del cliente nei confronti degli enti con i quali entra in contatto e le
modalità di dettaglio per l’applicazione di questi diritti. Uno strumento, definito “contratto di reintegrazione nel diritto”, fu adottato quando venne accolta una mozione presentata
durante il dibattito sulla Rea. Al governo fu chiesto al governo di ‘promuovere il miglioramento dei diritti dei soggetti con disabilità lavorativa ad ottenere una rapida diagnosi e
all’offerta di un piano che includesse un contratto di reintegrazione nel diritto, disciplinando i diritti e gli obblighi reciproci dell’ente previdenziale e della persona con disabilità lavorativa.
La legge sul lavoro e sul reddito (Suwi, 2002)
Negli anni successivi, i policymakers hanno concentrato l’attenzione soprattutto sulla
preparazione di un cambiamento autenticamente radicale del regime di previdenza sociale. Si tratta della legge del 2002 sul lavoro e sul reddito (il cui acronimo in lingua olandese è Suwi) che ha modificato drasticamente il sistema della tutela del lavoro e del reddito. Per esempio, il primo provvedimento realizzato ai sensi della Suwi è stato la fusione
105
di cinque enti pubblici responsabili dell’attuazione dei regimi di assicurazione dei lavoratori (Eiib). Da questo momento, la gestione della previdenza sociale per i lavoratori è trasferita nelle mani di un unico ente pubblico, l’istituto per la gestione dell’assicurazione
dei lavoratori (Eiii). In secondo luogo, la Suwi stabilisce “il principio dello sportello unico”: In futuro, i cittadini in cerca di lavoro non dovranno più rivolgersi ad enti diversi per
ottenere aiuto nella ricerca di un lavoro (organizzazione per l’impiego) o ottenere una
prestazione sociale (consigli comunali o Eiib/Eii) ma potranno fermarsi presso un unico
ente: il Centro per il lavoro e il reddito (Cwi). In terzo luogo, la Suwi precisa l’effetto del
mercato nel settore dei servizi di reinserimento. I consigli municipali e gli Eiii, oggetto di
un recente accorpamento, non sono più autorizzati ad erogare direttamente i servizi o ad
affidarli all’esterno ad un ente pubblico con il quale cooperano, ma devono affidare
l’incarico del reinserimento a società private, che operano quindi in regime di concorrenza. Queste società devono prima dimostrare la loro efficienza sul nuovo mercato (o quasi-mercato) del reinserimento. Ciò riguarda soprattutto la società Kliq Reintegratie (in
precedenza un ente pubblico, Gak/AI) privatizzata ai sensi della Suwi, che prima
dell’entrata in vigore della legge, erogava gran parte dei servizi di reinserimento soprattutto per gli Eiib. Infine, la Suwi ha esteso l’approccio al contratto con il cliente, previsto
dalla “legge sull’Assistenza sociale”, al settore delle assicurazioni sociali. I richiedenti le
prestazioni, che sono obbligati a cercare un lavoro, hanno diritto ad una serie adeguata di
sforzi per consentire il loro reinserimento in un lavoro retribuito. A loro volta, essi sono
obbligati a fare tutto il possibile per promuovere il loro reinserimento.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Il Cwi ha cominciato ad operare nel 2002. Tale organizzazione rappresenta uno degli elementi della riforma che ha interessato la struttura dei servizi previdenziali e per
l’impiego. In collaborazione con l’istituto per la sicurezza sociale (Uitvoeringsinstituut
Werknemersverzekeringen o Uwv) ed i comuni, il Cwi contribuisce all’erogazione di servizi nel settore del lavoro e del reddito. L’obiettivo principale di tale nuova struttura consiste nel ridurre i costi sociali limitando la dipendenza degli individui dai sussidi. La missione del Cwi è la seguente: il Cwi contribuisce attivamente al buon funzionamento del
mercato del lavoro. A tale scopo, svolge le seguenti funzioni ed i relativi obiettivi:
costituisce il punto di incontro (virtuale e fisico) ideale per i datori di lavoro e gli individui in cerca di occupazione e fornisce importanti servizi di consulenza ed informazione agli stessi;
aiuta i datori di lavoro ad analizzare il potenziale occupazionale ed a coprire i posti di
lavoro vacanti;
informa i (potenziali) individui in cerca di lavoro sulle opportunità a loro disposizione, sui loro obblighi e diritti e li stimola ed aiuta a trovare un (nuovo) posto di lavoro
nel più breve tempo possibile;
assiste gli individui nella ricerca del posto di lavoro attraverso una attività di supervi-
106
sione, li aiuta ad acquisire le necessarie informazioni sulle opportunità offerte dal
mercato del lavoro, svolge attività di mediazione occupazionale se necessario ed auspicato, e fornisce altresì consulenza su eventuali e necessarie attività di reintegro;
costituisce il punto di accesso (gatekeeper) ai partner della catena (Uwv e comuni) e
contribuisce ad esercitare un’attività di controllo sull’erogazione di indennità.
Inoltre, il Cwi è responsabile dell’attuazione della legislazione in materia di licenziamenti
e dell’ingresso degli stranieri nel mercato del lavoro, adottando un “approccio orientato al
cliente”.
Sulla base delle esperienze maturate durante il primo anno di attività, il Cwi ha rafforzato
i suoi obiettivi operativi, che sono i seguenti:
garanzia di un mercato del lavoro trasparente;
attività di incontro (copertura dei posti di lavoro vacanti) per conto dei datori di lavoro;
attività di controllo sull’accesso alle indennità (ivi compresa attività propedeutiche al
reintegro);
il Cwi è uno dei partner del sistema delle indennità responsabile per gli assegni familiari;
il Cwi è responsabile delle autorizzazioni al licenziamento e dei permessi di lavoro
per i lavoratori stranieri.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E
DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/
elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di
formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.): offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
107
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel
quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro;
offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di lavoratori over 50 che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento
permanente: 14.000 lavoratori over 50 hanno frequentato diversi tipi di corsi del Servizio pubblico per l’impiego;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi:
2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i
lavoratori over 50 e le donne.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/ offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici
programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
103.836.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.);
anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del
Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
24.332;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi:
2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i
lavoratori over 50, le donne ed i disabili.
108
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Come regola generale, possono usufruire di tutte queste misure i soggetti che percepiscono un sussidio di disoccupazione o sono almeno iscritti presso il Servizio pubblico per
l’impiego come persone in cerca di lavoro. Servizi connessi erogati sono: divulgazione
delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di
formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di
lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia
europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/ assistenza/supporto personalizzati
ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per
stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/personale qualificato che soddisfa in generale i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro
locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale (di
competenza di altri enti). Recentemente è stato istituito il progetto pilota del “Centro servizi per i posti di lavoro vacanti”. L’obiettivo consiste nello stabilire un rapporto con i datori di lavoro in modo che essi notifichino i posti di lavoro vacanti al Cwi. Il Centro servizi provvederà a chiamare i datori di lavoro, ma anche questi ultimi avranno la facoltà di
rivolgersi al Centro per notificare i posti di lavoro vacanti. Tale Centro servizi Ha il compito di contribuire alla realizzazione dell’obiettivo relativo al collocamento nel più breve
tempo possibile degli individui in cerca di occupazione. I servizi in questione verranno
prevalentemente erogati su base individuale dal consulente al cliente. Tuttavia, nel caso di
alcuni gruppi sarà preferito l’approccio collettivo. Sperimentazioni hanno mostrato come
tale modalità di erogazione di servizi sia particolarmente efficiente ed efficace.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una
diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
I principali indicatori chiave di performance sono i seguenti:
tasso di prevenzione: percentuale di Individui in cerca di occupazione (a rischio di disoccupazione) collocati prima che presentassero domanda di indennità;
109
tasso del flusso in uscita: percentuale di individui in cerca di occupazione collocati
entro/successivamente alla maturazione del diritto all’indennità;
tasso di controllo: sulla base del tasso di prevenzione e di flusso in uscita;
copertura dei posti vacanti: percentuale di posti vacanti coperti dal Cwi a seguito della richiesta di sostegno avanzata dai datori di lavoro;
percentuale dei posti vacanti sul mercato del lavoro;
percentuale dei CV sul mercato del lavoro;
tasso relativo al trasferimento di dati alle agenzie tenendo conto di parametri quali
puntualità, completezza ed accuratezza in relazione alla percentuale concordata
nell’“Accordo sui livelli di servizio”;
soddisfazione del cliente (Individui in cerca di occupazione, datori di lavoro, partner
nella catena di erogazione del servizio, Ministero).
I dati relativi alla performance vengono presentati tramite un portale di gestione delle informazioni accessibile da parte di tutti i dipendenti attraverso l’Intranet aziendale. Tale
portale promuove la trasparenza della performance in tutta l’organizzazione in quanto tale
performance viene scomposta a livello di ciascun Cwi. Nel quadro della gestione della
performance, il Cwi ricorre inoltre al metodo della Balanced Scorecard, a sua volta disponibile a livello di uffici locali. Tale prassi ha l’obiettivo di incoraggiare le attività di
benchmarking al fine di migliorare la performance stessa.
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
Il Servizio pubblico per l’impiego olandese collabora con i privati che possono essere agenzie di lavoro interinale o società private per il collocamento.
F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
Sono attivi la promozione e lo sviluppo dell’auto-consultazione attraverso Internet ed in
particolare il sito www.werk.nl.
G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
Esistono numerose iniziative in corso, ad esempio in cooperazione con i paesi candidati
dell’Europa Centro-orientale.
H. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO
Il quadro di fondo del mercato del lavoro olandese non appare florido. Lo sviluppo negativo del tasso di disoccupazione tenderà a continuare, interessando tutti i livelli di istruzione ed i corrispondenti lavori a più elevata qualifica. In particolare, anche nel 2004 si
prevede che il tasso di occupazione sia nei settori industriali sia nei servizi subirà un de-
110
cremento. Tuttavia, il tasso di occupazione nel settore pubblico (previdenza, istruzione ed
amministrazione) è destinato ad aumentare. Tale aumento compenserà in parte il decremento negli altri settori di attività economica.
Anche alla luce di tali sviluppi, il Cwi dovrà fare fronte alle seguenti sfide:
agire efficacemente da supervisore del sistema di previdenza sociale sostenendo i disoccupati nella ricerca del posto di lavoro ed i lavoratori minacciati dalla perdita del
posto di lavoro (con l’obiettivo di limitare la durata del ricorso alle indennità e di
prevenire il ricorso alla previdenza sociale);
adottare un approccio globale al fine di prevenire la disoccupazione di lunga durata;
garantire l’accesso ad un maggior numero di posti di lavoro vacanti;
contribuire ad un tasso di partecipazione superiore da parte dei gruppi “speciali”, conformemente agli orientamenti europei in materia di occupazione.
111
3.12 Austria
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
8.001
5.464
110.9 (UE=100)
69,3%
73%
4,3% uomini: 7,2%
0,8% uomini: 0,6%
donne: 6,4%
donne: 1,1%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Ams Austria
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Dr. Herbert Buchinger, Mag. Herbert Böhm
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Austria, A-1200 Wien, Treustr. 35-43,
Tel. 0043-1-33178-506
Fax: 0043-1-33178-150,
[email protected],
[email protected].
Sito internet
www.ams.or.at
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Repubblica d’Austria
N. di uffici locali (per regione/provincia)
Esiste almeno 1 ufficio locale in ogni distretto amministrativo, per un totale di 96 uffici
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
4.184 dipendenti
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Le caratteristiche fondamentali delle principali iniziative legislative/regolamentari in materia di politiche attive del lavoro possono essere indicate come segue:
le agenzie per il lavoro temporaneo sono state istituite e regolate nella “legge sulle aziende di lavoro temporaneo” (Arbeitskräfteüberlassunges – Gesetz) del 1988 e nella
versione modificata del 2002;
la fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento è divenuta realtà a partire
dal 1992 (per i datori di lavoro), dal 1994 (per tutte le persone in cerca di lavoro);
promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego (privatizzazione, appalti, sistema di voucher);
decentramento;
integrazione dei servizi;
integrazione delle strutture.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro
(offerta), collocamento;
112
formazione professionale;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/”progetti pubblici di assistenza sociale”;
assistenza ai gruppi target svantaggiati.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E
DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di
servizi in linea e di strutture di auto-consultazione.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 751.600;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 298.700;
durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al
reclutamento): 32 giorni;
numero di visitatori del sito web: 6.787.523;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi:
2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti alle persone in cerca di lavoro.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di
formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 21.525;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi:
2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti alle persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i lavoratori over 50 e le donne.
113
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel
quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro;
offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di lavoratori over 50 che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento
permanente: 14.000;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi:
2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i lavoratori over 50 e le donne.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/progetti
destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo
inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici
programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
103.836;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi:
2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata i lavoratori over 50 e le donne.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/
offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del
Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale
degli uffici locali del Pes offre consulenza personalizzata in relazione a problemi specifici.
114
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
24.332;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi:
2.700 dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego responsabili per tutte le questioni attinenti le persone in cerca di lavoro, inclusi i disoccupati di lunga durata, i lavoratori over 50, le donne ed i disabili.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Come regola generale, possono usufruire di tutte queste misure i soggetti che percepiscono un sussidio di disoccupazione o sono almeno iscritti presso il Servizio pubblico per
l’impiego come persone in cerca di lavoro. Servizi connessi erogati sono: divulgazione
delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di
formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di
lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia
europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati
ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
professionali/personale qualificato che soddisfa in generale i criteri del datore di lavoro,
benché limitata (ad esempio, il Servizio pubblico per l’impiego non prevede l’effettuazione di test psico-attitudinali; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il
lavoro nero ed illegale (di competenza di altri enti).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di imprese registrate (come clienti effettivi del Servizio pubblico per
l’impiego): 61.000 imprese;
numero di dipendenti assegnati specificamente a queste funzioni/a questi servizi: 390.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una
diversa area geografica nazionale o all’estero).
115
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Management per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con la clientela, che sarà ampliata soprattutto con riferimento
alle relazioni con i datori di lavoro;
misura della soddisfazione della clientela (ad esempio, indicatori della fidelizzazione), attraverso indagini periodiche.
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
Il Servizio pubblico per l’impiego austriaco collabora con i privati, che possono essere
agenzie di lavoro interinale o società private per il collocamento.
F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
Esistono e coinvolgono attualmente tutti i suddetti attori. Le parti sociali (rappresentanti
dei lavoratori e delle imprese) sono membri del Consiglio d’amministrazione a tutti e tre i
livelli dell’Ams.
G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
Esistono iniziative in corso, ad esempio, in cooperazione con i paesi candidati
dell’Europa Centro-orientale.
116
3.13 Portogallo
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione
Tasso di attività
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
10.371
4.784
70.9 (UE=100)
68,2%
72,1%
5,1% uomini: 4,2%
1,8% uomini: 1,4%
donne: 6,1%
donne: 2,2%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Servizio pubblico per l’impiego portoghese (Instituto do Emprego e Formaçao Professional,
Iefp)
Direttore (od altro/i responsabile/i)
António Charana
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
[email protected]
Fax: +351 21 861 46 03 - Tel. 21 861 41 90/31
Av. José Malhoa, 11 - 1099-018 Lisboa
Tel. 21 861 41 00 - Fax: 21 722 70 13
Sito internet
www.iefp.pt
Area geografica coperta/Aree geografiche
coperte
Portogallo (Delegaçaoes Nacionales de: Norte,
Centro, Lisboa-Vale do Tejo, Alentejo, Algarve)
N. di uffici locali (per regione/provincia)
La struttura organizzativa del Iefp integra organi centrali e regionali. I primi sono il Consiglio di
amministrazione, la Commissione esecutiva e la Commissione per i sussidi; i secondi sono i Consigli consultivi e le Delegazioni regionali. La gestione delle attività avviene secondo un modello di
partecipazione tripartita, che contempla la presenza di rappresentanti della pubblica amministrazione, delle confederazioni sindacali e delle associazioni delle imprese. La struttura della sede centrale dell’Iefp integra al suo interno unità tecniche, amministrative e finanziarie con gli altri organi
centrali e regionali. L’Iefp comprende una struttura di servizi decentrata, organizzata, come accennato, in 5 Delegazioni regionali, che comprendono le aree definite dalle apposite Commissioni di
coordinamento regionale. Queste ultime sono a loro volta strutturate mediante Servizi di coordinamento e organi esecutivi locali come segue: 86 Centri per l’impiego; 31 Centri di formazione
professionale di gestione diretta; 1 Centro di riabilitazione professionale; 8 Centri di sostegno alla
creazione di impresa (Cace). I servizi di coordinamento delle delegazioni regionali sono costituiti
per unità organiche che forniscono supporto tecnico, amministrativo e finanziario alla rispettiva
Delegazione regionale.
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
4.109. Non vi è alcuna presenza di personale
esterno.
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Il Servizio pubblico per l’impiego ha fatto la sua comparsa in Portogallo circa 40 anni fa.
Sin dall’inizio, è stato caratterizzato da una profonda articolazione istituzionale con la
formazione professionale non compresa nel sottosistema scolastico e, su un altro piano,
117
con i servizi statistici e di analisi del mercato del lavoro. La prima fase dello sviluppo, da
collocarsi tra la metà degli anni 60 e 70, assunse le seguenti caratteristiche:
l’incidenza sull’offerta di formazione tramite il “Servizio di formazione professionale”, mediante l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro;
l’incidenza sull’incontro tra domanda e offerta di lavoro perseguito in particolare dal
precedente “Servizio nazionale per l’impiego”;
la netta distinzione tra offerta di lavoro ed offerta di formazione. In altre parole, si
venne a scindere l’atto di lavorare dall’atto di intraprendere la formazione e, tacitamente, non si valorizzò la formazione informale o la formazione al lavoro
(all’insegna di un marcato intervento statale);
l’attribuzione di maggiori priorità alle esigenze legate agli aspetti tecnici ed alla formazione del personale, che in quel momento contribuì a fornire un’immagine particolarmente significativa. Da qui la creazione del “Centro nazionale di formazione dei
formatori”, più tardi sostituito da altre organizzazioni, risalente esattamente agli anni 60;
l’istituzionalizzazione delle remunerazioni o dei sussidi ai formandi. Contrariamente
alla precedente esperienza pluriennale – nella quale si davano in cambio contropartite
per la formazione ricevuta –, si assistette negli anni 60 al riconoscimento parziale e
tacito dell’“atto di apprendere” considerato equiparabile – agli effetti della remunerazione – all’atto di lavorare;
la partecipazione di organizzazioni rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonostante le limitazioni intervenute all’epoca.
La seconda fase si colloca tra la metà degli anni 70 e gli anni 80. Seppur segnata dalle trasformazioni del 1974 (la fine della dittatura di Salazar e il ritorno alla democrazia), questa
fase ha preservato ed intensificato – seppur con qualche scostamento – le caratteristiche
del periodo precedente. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, si è iniziato ad osservare un forte incidenza sull’offerta, sotto forma di sostegno al “mantenimento ed alla creazione di posti di lavoro”. In termini istituzionali, il precedente “Fondo per la Disoccupazione” iniziò a finanziare questa nuova modalità di intervento. Si noti che il crescente intervento a favore dell’offerta di lavoro fece registrare tre conseguenze rilevanti – non
sempre favorevoli – per la successiva fase evolutiva:
un maggior equilibrio con una prevalente azione a favore della domanda, che aveva
già attivato attività di informazione ed orientamento professionale, medicina del lavoro, assistenza sociale ed istituzione del sussidio di disoccupazione;
interventi a favore del mercato interno delle imprese, riprendendo – con modelli diversi – linee guida delineate alla fine della fase precedente;
un continuo rischio di pregiudicare l’attività tradizionale del collocamento, ovvero di
incontro tra domanda ed offerta di lavoro.
La terza fase dell’evoluzione dello Spe – corrispondente agli ultimi vent’anni – è segnata
da due dinamiche fondamentali:
l’integrazione del Portogallo nell’Unione europea, che ha permesso al paese di accedere a consistenti finanziamenti;
118
la pubblicazione della “legge dei fondamenti del sistema di istruzione” (legge n.
46/86 del 14 ottobre), integrata, nell’ottica della formazione professionale, dai Decreti legge n. 401 e 405/91, entrambi del 16 ottobre (ed ora in corso di revoca).
Nel corso di questa fase, si sono inoltre intensificate maggiormente le tendenze già evidenziatesi nei periodi precedenti.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
I principali servizi erogati da Iefp riguardano:
intermediazione tra domanda (datori di lavoro) e offerta di lavoro (jobseekers), collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione dei sussidio di disoccupazione ed altre forme di protezione sociale, incentivo, e/o progetti di welfare.
assistenza ai gruppi sociali “svantaggiati”.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, si è iniziato ad osservare sempre più marcata
attenzione da parte del Pes verso politiche di incidenza sull’offerta, sotto forma di sostegno al “mantenimento ed alla creazione di posti di lavoro”. Tuttavia, in termini di “funzioni istituzionali” il precedente “Fondo per la Disoccupazione” aveva già iniziato a finanziare questa nuova modalità di intervento. Si noti che il crescente intervento a favore
dell’offerta di lavoro ha fatto registrare tre conseguenze rilevanti – non sempre favorevoli
– per la successiva fase evolutiva:
un maggior equilibrio con una prevalente azione a favore della domanda, che aveva
già attivato attività di informazione ed orientamento professionale, medicina del lavoro, assistenza sociale ed istituzione del sussidio di disoccupazione;
interventi a favore del mercato interno delle imprese, riprendendo – con modelli diversi – linee guida delineate alla fine della fase precedente;
il rischio di pregiudicare l’attività tradizionale del collocamento, ovvero di incontro
tra domanda ed offerta di lavoro.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E
DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/
elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione.
119
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di senza lavoro registrati per anno: 371.413;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 99.702;
numero di senza lavoro/datori di lavoro che hanno usufruito di servizi informativi
self-service (Iefp NETemprego): 4752 CV di persone in cerca di lavoro; 4271 vacancies; 11681 offerte di lavoro;
numero di offerte notificate via web agli uffici del lavoro: 1570 vacancies; 2022 offerte di lavoro;
numero di vacancies notificate esclusivamente via web: 63;
numero di vacancies nella pubblica amministrazione: 2520 vacancies, 7616 offerte di
lavoro;
numero di vacancies notificate via Eures: 132 vacancies, 1850 offerte di lavoro;
numero di visitatori del sito web (anno 2003): 776.097;
personale specificamente addetto a dette funzioni/servizi: 23 unità, ripartite in: 8 unità
(5 funzionari e 3 dirigenti) presso gli uffici centrali; 15 animatori presenti presso le
strutture ubicate nei 7 uffici del lavoro.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi
di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio”
conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. Per quanto riguarda in particolare la formazione si sono manifestate nel tempo le seguenti tendenze. In primo luogo,
si è intensificato l’ampliamento della rete dei Centri per l’impiego, sulla base di studi
specifici e beneficiando degli “aiuti della pre-adesione” all’Unione europea; è stata predominante la formazione orientata al mercato, in generale e non intesa a soddisfare specifiche necessità. Da ciò è risultata, a favore dei formandi e dell’evoluzione sociale, una base di formazione più ampia e propizia all’incontro, che ha tuttavia comportato anche conseguenze sfavorevoli – naturalmente con eccezioni – all’incontro diretto tra l’offerta e la
domanda o le necessità evidenziatesi. Infine, si è potuta portare avanti l’istituzione del
nuovo sistema di apprendimento, tramite il decreto legge 102/84 del 29 marzo, conseguentemente ad una serie di azioni sperimentali intraprese negli anni precedenti. Dunque,
hanno in pratica convissuto due diversi “modelli” di formazione: la formazione al lavoro
vera e propria, considerata “informale” ed “inferiore”, e la formazione formalizzata in azioni o corsi, con una certa propensione – peraltro naturale – ad avvicinarsi al metodo
scolastico. Al tempo stesso, il sistema di istruzione – in particolare con corsi professionali
e tecnico-professionali – si sforzava di rispondere al meglio alla domanda ed alle esigenze
di formazione, dopo che la sua intrinseca evoluzione aveva determinato l’“estinzione”
dell’insegnamento tecnico e professionale all’inizio degli anni 70, non perché lo ritenesse
120
secondario, ma perché scarsamente adatto alle esigenze di riforma a quei tempi in atto.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno usufruito di progetti di formazione
professionale (corsi, iniziative, ecc.): 10.000;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato di consulenza personalizzata: 147.000;
personale specificamente addetto a dette funzioni/servizi: 183 unità di consulenti personalizzati per la formazione professionale; 453 funzionari ubicati presso gli uffici
locali del lavoro.
Le due tipologie di personale sopra menzionate lavorano in stretto coordinamento (cd. Integration Team) e con ruoli complementari.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel
quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro;
offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta
di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato,
“nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.);
anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del
Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale degli
uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego offre consulenza personalizzata in relazione a problemi specifici.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
8.200;
numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 15.000;
numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 40.000.
121
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
professionali/personale qualificato che soddisfi in generale i criteri del datore di lavoro;
analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una
diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di vacancies soddisfatte intermediate dal Pes: 330.000;
numero di visite ai datori di lavoro: 20.000;
numero di lavoratori scoraggiati riposizionati sul mercato del lavoro: 620.000;
massimo mensile medio di disoccupati di lunga durata: 73.000;
minima quota destinata a misure attive a sostegno del mercato del lavoro: 22%
Efficacia delle misure
numero massimo di persone ancora disoccupate 3 mesi dopo aver intrapreso le misure
ed i trattamento di cui ai servizi sopra menzionati: a) dopo un periodo di formazione
completo: non più del 40%; b) dopo un periodo di assistenza tramite sussidio: non più
del 48%.
Previsioni 2002-2004
numero di persone in cerca di lavoro che accettano un lavoro al di fuori del proprio
della propria sede di residenza: 17.000.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Management per obiettivi;
122
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con la clientela, che sarà ampliata soprattutto con riferimento
alle relazioni con i datori di lavoro;
misura della soddisfazione della clientela (ad esempio, indicatori della fidelizzazione), attraverso indagini periodiche.
E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
Nel corso della su richiamata “Terza fase” dell’evoluzione storica del Pes, si segnalano
come fatti salienti:
la stipula di alcuni accordi nell’ambito della “Commissione permanente sulla concertazione sociale”;
l’integrazione delle attività dello Spe nel Piano nazionale per l’occupazione, nella
Strategia europea per l’occupazione e nel Piano nazionale di azione per l’inclusione
sociale.
In generale, a livello di policy la tendenza sembra essere quella di raccomandare che gli
Spe intensifichino i rapporti di partenariato salvaguardando la rispettiva autenticità. È necessario che il partenariato coinvolga non solo – e sempre di più – le parti sociali ma anche tutte le altre entità che, direttamente o indirettamente, condividono i problemi del lavoro-formazione e che contribuiscono alle relative risoluzioni. È necessario anche che
tutte le entità partecipino ai partenariati su base egualitaria e che abbiano come fulcro delle attività non gli Spe né i loro programmi o le linee guida, ma gli stessi problemi del lavoro-formazione e la conseguente ricerca di soluzioni. Una preoccupazione fondamentale
dei partenariati “dinamizzati” dagli Spe è quella di evitare di assumere un qualsiasi tipo di
posizione predominante. A tale proposito, si deve notare che – al contrario dell’esperienza portoghese – la pratica del partenariato si dovrà osservare a qualunque livello nazionale, regionale e locale – e nei diversi settori di attività.
F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
È in atto una forte promozione dello sviluppo dei servizi di auto-consultazione attraverso
Internet.
G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
Esistono iniziative in corso in cooperazione con i paesi candidati dell’Europa centroorientale.
123
3.14 Finlandia
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di attività (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
5.180
2.354
101.8 (UE=100)
68,1%
64,9%
9,1%% uomini: 9,1%
2,3% domini: 2,5%
donne: 9,1%
donne: 2,0%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Ministero del lavoro (Mol)
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Harri Skog, Capo del dipartimento per
l’attuazione delle politiche del mercato del
lavoro presso il Ministero del lavoro
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
[email protected][email protected]
+358916006
FIN-0023 Government Finland
Sito internet
www.mol.fi
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Finlandia (15 regioni)
N. di uffici locali (per regione/provincia)
143
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
3.900
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Regolazione delle agenzie per il lavoro temporaneo;
fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento;
promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico per l’impiego;
decentramento;
integrazione dei servizi;
integrazione delle strutture.
Sebbene sia stata messa fine al monopolio del Servizio pubblico per l’impiego dall’inizio
del 1993, in Finlandia il ruolo svolto dai Servizi per l’impiego privati rimane marginale.
Ai Servizi per l’impiego privati è stato concesso di operare autonomamente, come ogni
altra impresa. Il Ministero del lavoro non esercita alcun controllo sui servizi per l’impiego
privati. In Finlandia il ruolo svolto dal Servizio pubblico per l’impiego è molto rilevante e
non è stata prevista la sua privatizzazione. Tuttavia, il Servizio pubblico per l’impiego ha
la facoltà di acquistare servizi per gli individui in cerca di occupazione da altri erogatori
di servizi (sia pubblici sia privati) ed in futuro tale prassi verrà ulteriormente incrementata.
I servizi acquistati esternamente dal Servizio pubblico per l’impiego includono:
formazione sul mercato del lavoro;
124
formazione in materia di ricerca di lavoro;
mappatura delle competenze degli individui in cerca di lavoro;
verifica delle capacità lavorative;
mappatura per i percorsi di “nuovo inizio”;
attività di individuazione di posti di lavoro.
La posizione e la struttura organizzativa della rete degli uffici di collocamento locali o dei
loro servizi principali non hanno subito modifiche. Negli anni passati, i principali cambiamenti hanno interessato i processi adottati nell’erogazione dei servizi (colloqui, piani
di azione) del Servizio pubblico per l’impiego nonché l’uso di attrezzature Tic in seno allo stesso. Il processo decisionale è stato quasi del tutto decentrato ed affidato alle regioni
ed agli uffici locali; al momento non sono previste ulteriori modifiche.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta), collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/”progetti pubblici di assistenza sociale”;
assistenza ai gruppi sociali svantaggiati.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati
sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi
on-line e di strutture di auto-consultazione.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 810.000;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 328.000;
durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al
reclutamento): 23;
numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle informazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione: non disponibile;
numero di visitatori del sito web: 1.200.000 ricerche di posti di lavoro al mese.
Si precisa che i datori di lavoro sono tenuti a comunicare le loro offerte di lavoro al Ser-
125
vizio pubblico per l’impiego. La legge che disciplina il Servizio pubblico per l’impiego
prevede che i datori di lavoro notifichino i posti di lavoro vacanti agli uffici di collocamento locali.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi
di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio”
conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 10.000 (Fonte: Piano d’azione nazionale per
l’occupazione, Nap);
numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato della consulenza personalizzata: 147.000.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta
di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta
di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato,
“nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
8.200;
126
numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 15.000;
numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 40.000.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste
categorie;
offerta di formazione professionale;
promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.);
offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela;
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per
promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni
professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle
misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale (seppur in misura limitata).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Il Servizio pubblico per l’impiego effettua 20.000 visite all’anno presso le imprese.
Per quanto concerne il numero di dipendenti assegnati specificamente alla suddetta
funzione, generalmente partecipano tutti quanti i consulenti.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Posti di lavoro assegnati: 330.000;
numero di visite presso i datori di lavoro: 20.000;
numero di individui in cerca di lavoro collocati sul mercato aperto dal Servizio pubblico per l’impiego: 620.000;
media mensile massima di Dld: 73.000 unità;
percentuale minima di individui oggetto di misure attive sulla media dei partecipanti
alle misure di sostegno del mercato del lavoro: 22%;
efficacia delle misure: disoccupazione al massimo per i 3 mesi successivi al comple127
tamento delle misure (successivamente alla formazione sul mercato del lavoro destinata agli adulti, non oltre il 40%; successivamente a forme finanziate di occupazione, non oltre il 48%);
numero di persone in cerca di lavoro che hanno accettato un’occupazione al di fuori
del loro luogo di residenza: 17.000.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misura della soddisfazione della clientela.
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
Il Servizio pubblico per l’impiego, le società di staff-leasing e le organizzazioni intermediarie hanno concluso un accordo relativo al reperimento di informazioni sui posti di lavoro vacanti. Tutti i suddetti organismi hanno la possibilità di utilizzare la banca dati del
Servizio pubblico per l’impiego, come ogni altro datore di lavoro. Sono stati inoltre previsti accordi a livello locale con le società di staff-leasing in virtù dei quali i loro clienti
hanno possibilità di partecipare a corsi di formazione sul mercato del lavoro, e sono invitati a prendere parte a fiere, eventi sul lavoro ed altre manifestazioni (organizzati dagli uffici di collocamento locali). In Finlandia, i Servizi privati per l’impiego non partecipano
all’attuazione dei programmi per il mercato del lavoro. Tuttavia, in futuro, vi saranno ulteriori scambi di informazione tra il Servizio pubblico per l’impiego e le principali aziende. Verrà inoltre avviata una più ampia collaborazione con gli operatori privati del collocamento (Pres) al fine di identificare nuove modalità di collaborazione.
F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
Il Servizio pubblico per l’impiego collabora attivamente con altri attori, con le amministrazioni comunali, i sindacati, gli istituti di istruzione e formazione, ed altri ancora.
G. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
Sono disponibili un’ampia varietà di servizi on-line tramite il sito www.mol.fi (si veda in
dettaglio la trattazione sui servizi destinati ad aumentare l’occupabilità dei disoccupati di
lunga durata).
H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
Allo stato attuale sono in essere e/o in via di realizzazione alcuni “Progetti congiunti” con
128
la Polonia e l’Estonia.
I. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO
Vi sono diversi altri processi di riforma/modernizzazione pianificati a medio-lungo termine. A partire dal 2004, sarà realizzata una radicale riforma strutturale del Servizio pubblico per l’impiego. Ciò significa che il Ministero del lavoro istituirà un minimo di 40
nuovi centri insieme alle amministrazioni comunali al fine di erogare servizi ad utenti che
incontrino grandi difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro. Nei suddetti centri-servizi, i
consulenti in materia di lavoro collaboreranno con i colleghi appartenenti al settore sociale e sanitario. I nuovi centri-servizi erogheranno i normali servizi sociali e sanitari nonché
i Servizi per l’impiego oltre a quelli personalizzati. L’attenzione sarà gradualmente posta
sempre più su specifici gruppi target e/o su politiche. Sono stati previsti due obiettivi
principali: 1) impedire agli individui in cerca di lavoro da lungo tempo di venire esclusi
dal mercato del lavoro (cfr. sopra, la riforma relativa ai centri-servizi congiunti); 2) promuovere l’accessibilità alla forza lavoro, ovvero la possibilità per i datori di lavoro di reperire manodopera qualificata presso il Servizio pubblico per l’impiego.
129
3.15 Svezia
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di attività (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
8.930
4.252
104.8 (UE=100)
73,6%
77,6%
4,9% uomini: 5,3%
1,0% uomini: 2,0%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Ams
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Anders L. Johansson
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Tel. +46-20-420 420
[email protected]
Sito internet
www.ams.se
donne: 4,5%
donne: 0,8%
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte Svezia
N. di uffici locali (per regione/provincia)
418 Centri per l’impiego
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
L’Ams (Arbetsmarknadsstyrelsen, ufficio svedese per il mercato del lavoro) costituisce
l’autorità nazionale deputata all’attuazione e alla gestione delle politiche attive del lavoro
ed insieme il Servizio pubblico per l’impiego operante sotto l’egida del Ministero del lavoro. Benché la sua organizzazione e direzione siano gestite a livello centrale, prevede
una forma di articolazione a livello locale per ogni contea del paese, sotto forma di uffici
locali del lavoro; questi sono direttamente rispondenti ad Ams attraverso il recepimento
di linee-guide emanate a livello centrale nonché attraverso il monitoraggio dell’attuazione
delle strategie e degli interventi implementati a livello locale. Dal punto di vista gestionale, Ams è guidato da un Direttorato (Board), con 1 presidente e 1 direttore generale, affiancato da: 1 board consultivo; 3 comitati consultivi; 1 board disciplinare. Gli uffici locali del lavoro sono responsabili, a livello locale, delle questioni legate all’attuazione delle politiche attive del lavoro, inclusa la gestione ed organizzazione dei Centri per
l’impiego e la supervisione dei cd. Working Life Services. Questi ultimi, parimenti agli
uffici locali del lavoro presenti in ogni contea del territorio nazionale, e che detengono
una maggiore autonomia dal Ministero del lavoro sia sotto il profilo finanziario che sotto
quello gestionale, sono essenzialmente uffici che offrono riqualificazione professionale
sotto forma di consulenza ad imprese, organizzazioni nonché organismi pubblici. La direzione degli uffici locali del lavoro spetta ope legis ad un Direttorato retto dal governatore
della contea di pertinenza. Di particolare rilevanza, inoltre, è l’esistenza, presso gli uffici
locali del lavoro, dei Comitati locali per i Servizi all’impiego, un corpo di natura “mista”,
ovverosia formato da componenti degli uffici del lavoro, funzionari del Centro per
130
l’impiego, membri dell’amministrazione comunale, rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali. I componenti vengono nominati dall’amministrazione locale (su proposta degli enti o delle parti sociali di appartenenza). Ogni comitato locale dispone di un
comitato consultivo per la riqualificazione professionale ed in relazione ad altri programmi di politica del lavoro miranti ad accrescere l’occupabilità delle persone. In
quest’ottica, la “Delegazione per la riqualificazione professionale” (YR) costituisce un
comitato consultivo avente compiti attinenti il monitoraggio e lo sviluppo di misure atte a
promuovere l’assunzione e l’ingresso sul mercato del lavoro delle categorie di persone
maggiormente bisognose di colmare il proprio skills shortage o in difficoltà a reinserirsi
nella vita professionale. Infine, in tutto il paese sono presenti un totale di 418 Centri per
l’impiego, ovviamente differenziati a seconda della dotazione strutturale in termini di popolazione servita e di risorse dedicate. Da notare che Stoccolma, Malmö ma anche molte
delle maggiori città presentano Centri “specializzati” per categorie occupazionali in funzione del settore di attività economica coinvolto (industria, servizi alle persona, servizi alla persona ecc.). L’evoluzione istituzionale e “per funzioni” del Servizio pubblico per
l’impiego svedese può essere descritta come segue:
1948: il 1° gennaio, viene istituita l’amministrazione nazionale del mercato del lavoro
(con la sigla Amv);
1954: la creazione dello “spazio unico del mercato del lavoro” tra i paesi scandinavi,
atto a favorire la libera circolazione dei lavoratori, abolisce di fatto l’obbligo
del permesso di soggiorno e di lavoro all’interno dei paesi promotori, con quattro anni di anticipo sull’istituzione del Mercato comune europeo fra gli Stati
dell’Europa continentale nonché 41 anni prima dell’ingresso della stessa Svezia
nell’UE;
1959: vengono create le indennità di disoccupazione per le persone in cerca di una
nuova collocazione lavorativa;
1970: la Svezia adotta per prima una legge che proibisce esplicitamente la discriminazione basata sul genere;
1972: viene presentato uno studio di fattibilità su di un primo sistema di collocamento
e di gestione dati interamente computerizzato, che viene successivamente sperimentato in due uffici appositamente dotati;
1974: viene introdotta la sperimentazione della “formazione a domicilio”, per i lavoratori dipendenti possibile oggetto di licenziamento o di “esubero”. Il parlamento approva la legge sulla sicurezza sul lavoro e la legge sulla promozione
del lavoro. Nello stesso anno si insediano a livello nazionale la Commissione
per il lavoro e la Commissione per la riqualificazione professionale;
1980: vengono istituiti gli Ami (istituti per l’occupabilità), come parte integrante
dell’Amv, finalizzati a coordinare le misure di riqualificazione professionale.
Vengono poste le premesse per lo sviluppo della nascente tecnologia informatica nell’amministrazione;
1985: il Servizio pubblico per l’impiego assume la denominazione attuale (Ams) e
viene di fatto riorganizzato introducendo al suo interno modelli gestionali “per
obiettivi” e prevedendo, per la prima volta, organismi decisionali decentrati;
131
1986: la formazione professionale viene organicamente riorganizzata;
1987: nascita degli uffici locali del lavoro;
1990: la rapida crescita del tasso di disoccupazione e la difficile situazione del “modello economico-sociale” svedese creano le premesse per un consistente rafforzamento delle misure di protezione sociale. Vengono istituiti i “Working Life
Services” all’interno del Ministero del lavoro;
1992: la Saf (l’associazione datoriale svedese) abbandona il direttorio di Ams e la
composizione dei uffici locali del lavoro, con la conseguente fine del modello
di cooperazione tripartita;
1996: Viene introdotto il part-time, sia a livello centrale sia per gli uffici locali del lavoro, anche al fine di conseguire risparmi nella gestione complessiva delle politiche del lavoro in virtù delle perduranti difficoltà dell’economia svedese;
1999: viene perfezionato il servizio nazionale di collocamento e matching on-line basato sulla logica “self-service”. Ams consegue per questo il premio internazionale Golden Link per la ricchezza di servizi e di informazioni contenute sul sito.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Le principali tipologie di servizi erogati da Ams riguardano:
intermediazione tra domanda (datori di lavoro) e offerta di lavoro (jobseekers), collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione dei sussidio di disoccupazione ed altre forme di protezione sociale, incentivo, e/o progetti di welfare.
assistenza ai gruppi sociali “svantaggiati”.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/DELLE PRIORITÀ E
DEI TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, principalmente attraverso liste, postazioni per l’auto-consultazione, Internet, quotidiani; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di
servizi in linea e di strutture di auto-consultazione.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi
di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio”
conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi indivi-
132
dualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro, nel
quadro delle attività di PR ed opuscoli che illustrano gli incentivi per i datori di lavoro;
offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.); esistono altresì specifici
programmi di qualificazione in azienda destinati alle donne che lavorano.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.);
anche se non è espressamente dichiarato, i disabili sono inclusi in tutte le linee guida del
Servizio pubblico per l’impiego concernenti gli incentivi; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; l’organizzazione generale degli uffici
locali del Servizio pubblico per l’impiego offre consulenza personalizzata in relazione a
problemi specifici.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati consistono essenzialmente in: divulgazione delle informazioni su
formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio,
tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati
all’utenza.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
133
professionali/personale qualificato che soddisfi in generale i criteri del datore di lavoro;
offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi d’informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire un sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una
diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Management per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con la clientela, che sarà ampliata soprattutto con riferimento
alle relazioni con i datori di lavoro;
misura della soddisfazione della clientela attraverso indagini periodiche.
E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
Da diversi anni l’Ams coopera stabilmente con entrambi gli attori del mercato del lavoro
(le organizzazioni datoriali e sindacali), nonché con soggetti istituzionali quali amministrazioni comunali ed altri enti locali. Lo scopo di tale collaborazione è, tuttavia, variato
nel corso degli anni, in funzione del tipo di politica attiva del lavoro perseguita e del focus specifico di quest’ultima. Nel corso degli anni Novanta, ad esempio, in occasione della recessione occorsa verso la metà del decennio, essa tendeva maggiormente a responsabilizzare il disoccupato onde attivarlo perché evitasse una “permanente marginalizzazione” dal mercato del lavoro. Pertanto, la cooperazione tra diversi enti ed attori era finalizzata essenzialmente a questo scopo. La politica attiva del lavoro che connota lo scenario
attuale, invece, appare più incentrata sul problema della carenza di forza lavoro adeguata
ad incontrare la domanda (labour shortage), e sul come agire sull’offerta di lavoro in questa direzione. La “nuova strategia” che l’Ams ha inteso porre in atto a partire dal 2002
(dopo 2 anni di cattiva congiuntura mondiale), parte precisamente da questo assunto; essa, pertanto, fa leva sulla consapevolezza che la cooperazione con gli altri attori ed istituzioni sia in grado di permettere al Servizio pubblico per l’impiego di assolvere ai suoi
compiti, e si articola in tre campi prioritari:
offerta di competenze: concerne azioni coordinate in grado di accrescere le competenze, la mobilità ed in ultima analisi l’occupabilità;
integrazione e moltitudine: è destinata specificamente ai lavoratori non svedesi nonché ai disabili ed ai più over 50, che hanno gravi difficoltà di inserimento nel mercato
del lavoro; dette tre categorie rappresentano una quota di forza lavoro in costante crescita;
riabilitazione sociale: contempla azioni connesse al recupero – sia in un’ottica “individuale” sia sociale – dei gruppi sociali particolarmente disagiati. A questo scopo,
134
Ams ha individuato prioritariamente una serie di “target groups”, nel corso del 2003,
insieme agli altri attori della cooperazione.
F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
In linea con una tendenza comune fra i paesi europei, ed in particolare nel contesto nordeuropeo e scandinavo, manifestatasi con particolare forza nel decennio passato, Ams ha
attraversato una fase di notevoli cambiamenti nella direzione di una sempre più pervasiva
messa a disposizione di un gran numero di servizi disponibili via Internet. Ad oggi, dette
innovazioni si sono concretamente tradotte in alcune punte di eccellenza quali l’implementazione della Vacancy Bank, della Jobseeker Bank e della Temporary Replacement
Worker Bank: si tratta, infatti, di vere e proprie banche dati telematiche contenenti informazioni aggiornate in tempo reale su domanda e offerta di lavoro su tutto il territorio nazionale. A ciò si aggiunge un articolato sistema di dati disponibili in rete (Occupational A
to Z), finalizzato a descrivere meglio all’utente (sia esso jobseeker o datore di lavoro), la
tipologia di lavoro offerta e/o richiesta e le varie opportunità professionali del mercato del
lavoro divise per categoria, nonché ad orientare lo stesso utente nella scelta; infine, altro
tassello fondamentale è un database telematico sulle opportunità esistenti nel settore
dell’istruzione e della formazione professionale (Education in Sweden). I due suddetti
database (Occupational A to Z e Education in Sweden) sono stati introdotti sul sito Internet nel 1999 allo scopo di fornire informazioni e counselling per la scelta di un dato percorso professionale e/o un programma formativo confacente alle inclinazioni professionali dell’utente/jobseeker. In particolare, il primo database contiene informazioni relative alla descrizione di 500 profili occupazionali, mostranti funzioni, modalità e tempistica del
training, prospettive di inserimento professionale e relativi livelli retributivi; il secondo è,
invece, una sorta di “contenitore on-line” di informazioni aggiornate su più di 3500 programmi e corsi di formazione su tutto il territorio svedese, come pure sui possibili modi
per ottenere finanziamenti e borse di studio. In questo contesto, la Vacancy Bank può essere considerata il servizio più esteso e più usato fra quelli messi a disposizione da Ams:
nel mese di aprile 2001 ha infatti avuto più di 450000 contatti, e le statistiche più recenti
indicano che il numero degli accessi si sta incrementando ogni mese. Analogamente a simili esperienze europee in tema di implementazione di servizi on-line dedicati a domanda
e offerta di lavoro, il concetto alla base dei servizi informativi e di intermediazione forniti
da Ams è che lo standard di efficienza dei medesimi, in virtù dello sviluppo soddisfacente
di servizi “self-service”, sia correlato alla capacità effettiva del personale di concentrarsi
maggiormente sulle azioni di supporto e di orientamento al lavoro “personalizzate”; ciò
nell’ottica della creazione e del mantenimento di un “servizio permanente” di carattere
individuale.
135
3.16 Regno Unito
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (in migliaia di unità)
59.037
Popolazione in età lavorativa
39.009
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di Reddito pro capite (PPP)
107.4 (UE=100)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
71,7%
Tasso di attività (15-64 anni)
75,6%
Tasso di disoccupazione
5,1% forza lavoro uomini: 5,6% donne: 4,5%
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
1,1% uomini: 1,4% donne: 0,7%
Nome del Servizio pubblico per l’impiego
Jobcentre Plus
La sua ultimazione è prevista per il 2006; allo stato attuale, alcuni distretti sono ancora dotati degli
uffici di collocamento (Job Centres) e degli uffici previdenziali separati
Direttore (od altro/i responsabile/i)
David Anderson, Direttore Generale di
Jobcentre Plus
Capo del Dwp (Ministero del lavoro e previdenza) Richard Mottram (Segretario permanente)
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Dwp, Caxton House, Tothill Street, London
SW1H 9NF - Regno Unito
Tel. 020 7273 6079 - Fax: 020 7273 6143
e-mail: [email protected]
39 Adelaide St, Belfast, BT2 8FD
Tel. 028 9025 7777
e-mail: [email protected]
Sito internet
www.jobcentreplus.gov.uk
(per Inghilterra, Scozia e Galles)
www.jobcentreonline.com
(per l’Irlanda del Nord)
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte (11 regioni/90 distretti)
Inghilterra Centro-orientale, Inghilterra orientale, Londra, Nord-Est, Nord-Ovest, Scozia, Sud-Est,
Sud-Ovest, Galles, Inghilterra Centro-occidentale, Yorkshire e Humber. Per quanto concerne
l’Irlanda del Nord, va detto che quest’ultima presenta una propria struttura amministrativa autonoma (a differenza di Scozia e Galles), che però non viene in questa sede trattata separatamente
con apposita scheda analitica, analogamente a quanto riportato nel caso della “tripartizione” dei
Pes regionali che caratterizza il Belgio. Ciò si deve essenzialmente al fatto che la separazione rispetto all’amministrazione centrale di Jobcentre Plus comporta in realtà rispetto a quest’ultima soltanto una distinzione soltanto di ordine localizzativo ed amministrativo, e non la creazione di un
autentico Pes autonomo funzionalmente e dotato di competenze proprie: le competenze vengono,
dunque, esclusivamente decentrate ma sempre rispondendo all’amministrazione centrale del Servizio. In tal modo, il Servizio pubblico per l’impiego dell’Irlanda del Nord/Ulster è strutturato in un
network che si articola in 35 Job Centres e Benefits Offices (rispettivamente, Centri per l’impiego
ed agenzie per l’erogazione delle indennità di disoccupazione), le cui funzioni si sostanziano
nell’erogazione di informazioni sulle job vacancies, analogamente; per rendere più efficace tale
servizio è stato realizzato un apposito web site, il JobCentreOnline (http://www.jobcentreonline.com), in partnership con l’agenzia per la sicurezza sociale. Le aree di servizio includono: a)
assistenza e supporto nello sviluppo di competenze che garantiscano l’occupabilità dei soggetti
136
l’occupabilità dei soggetti scarsamente qualificati; b) intermediazione tra candidati in cerca di lavoro e posti vacanti; c) gestione da parte dei “Centri per l’impiego e l’indennità” (Jobs & Benefits
Offices), congiuntamente con l’agenzia per la sicurezza sociale, dei sussidi ed indennità di vario
genere.
N. di uffici locali (per regione/provincia)
complessivamente 1100 uffici, 8-12 uffici
per distretto
Ore di lavoro equivalenti
76.598
Totale dipendenti (al netto dei consulenti esterni)
83.992
Fonte: Jobcentre Plus, ma non complessivi del Dwp.
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Va preliminarmente detto che nel Regno Unito non è mai esistita una condizione di vero e
proprio monopolio pubblico e che le agenzie di collocamento private hanno iniziato a diffondersi sin dagli anni 50. Attualmente, vige una prassi in base alla quale il settore pubblico divulga annunci di lavoro per vacancies individuate dalle agenzie di collocamento
private (sebbene per tale servizi non sia richiesto alcun compenso). Secondo le stime attuali disponibili, il 15% circa degli annunci pubblicati dagli uffici di collocamento pubblici (Jobcentres) riguarda opportunità di lavoro individuate dalle agenzie private. Negli
ultimi anni, sono state approvate una serie di leggi in materia di lavoro volte a regolamentare le attività delle agenzie di collocamento private, soprattutto in relazione alle condizioni di impiego del personale; quest’ultimo viene assunto direttamente o viene collocato
presso altri datori di lavoro. La legge più recente in questo campo risale al 2000. È stato
altresì fatto ampio ricorso ad attività di analisi di mercato ed alla pratica dell’outsourcing
onde migliorare i livelli di efficienza e ridurre i costi dei Servizi per l’impiego. Per lo più,
l’erogazione di programmi per l’impiego e per la formazione professionale viene appaltata a fornitori “a regime economico misto”, ivi compresi enti no profit ed organismi a scopo di lucro. Recentemente, inoltre, è stata avviata una sperimentazione che ha previsto la
concessione in appalto di un numero sempre maggiore di servizi fondamentali in relazione ai programmi New Deal, nonché nelle cosiddette Employment Zones, ovvero le aree
oggetto delle misure in favore dell’occupazione. Nel 2002, il Governo ha deciso di riunire
il Servizio per l’impiego e le agenzie di previdenza sociale – dapprima organismi a sé
stanti – in un’agenzia denominata Jobcentre Plus dipendente da un unico Ministero (Lavoro e pensioni). L’obiettivo, in tal senso, consiste nella creazione di un Welfare State
fondato sul principio di Employment First (occupazione innanzitutto), per tutti gli individui in età attiva: attualmente, Jobcentre Plus sottopone a colloqui “finalizzati al lavoro”
tutte le categorie di soggetti aventi diritto alle indennità, ivi compresi i genitori single ed i
disabili, come anche i disoccupati tradizionali che presentano domanda per le indennità
previste per gli individui in cerca di occupazione. Jobcentre Plus è attualmente oggetto di
una profonda riorganizzazione che ha comportato sia un ridimensionamento del ruolo
svolto dagli uffici regionali sia un incremento del ruolo svolto dagli uffici distrettuali. Ta-
137
le riorganizzazione si è accompagnata ad un passaggio devolutivo di competenze sul controllo di bilancio dagli organismi centrali/regionali ai distretti locali.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Jobcentre Plus è l’agenzia del Ministero del lavoro e della previdenza sociale responsabile delle politiche destinate alla popolazione appartenente alla forza lavoro. Tale attività è
stata avviata ex novo nell’aprile del 2003 ed a livello nazionale il lancio di questo nuovo
servizio è stato completato per il 25%. Il suo obiettivo primario consiste nel fornire sostegno attivo e personalizzato agli individui in cerca di lavoro al fine di garantire loro le prestazioni a cui hanno diritto. L’organizzazione conta un organico di oltre 80.000 persone
ed un bilancio di 3 miliardi di sterline. Le principali funzioni ad essa istituzionalmente
demandate sono: incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro
(offerta), collocamento; gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri
sussidi/”progetti pubblici di assistenza sociale”; assistenza ai gruppi target svantaggiati.
Tra i compiti istituzionali di cui sopra non rientra la formazione professionale, che è invece responsabilità primaria dei Learning and Skills Councils che costituiscono enti a sé
stanti.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati consistono in offerta/divulgazione di servizi di informazione
avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro;
in quest’ambito, Jobcentre Plus opera nel segmento finale del mercato del lavoro e gestisce circa 1/3 dei posti di lavoro disponibili sul mercato del lavoro. È stato deciso di incentrare maggiormente sulla domanda i servizi erogati e di renderli più rispondenti alle esigenze dei datori di lavoro, introducendo a tale scopo il profilo dell’Account Manager, in
modo da fine di gestire e costruire un rapporto personalizzato con i datori di lavoro. Detta
attività è stata correlata allo sviluppo di una “carta dei datori di lavoro” (relativa agli
standard di servizio previsti); si è, inoltre, registrata una rapida espansione dei servizi diretti ai datori di lavoro anche in forma di servizi on-line (employer direct ed employer direct on-line), che consentono a questi ultimi di effettuare la registrazione delle vacancies
tramite telefono o via Internet. Inoltre, rilevante è anche l’attività di raccolta/elaborazione
di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; in tal senso, il focus è stato incentrato
sui servizi employer direct ed oggi i datori di lavoro possono scegliere se richiedere che i
candidati vengano pre-selezionati dal personale dell’ufficio di collocamento (Jobcentre),
prima del colloquio oppure richiedere che le persone in cerca di lavoro si presentino direttamente presso le loro aziende. Tutti i disoccupati ricevono consulenza ed assistenza su
138
come presentare domanda per una posizione lavorativa e su come redigere un CV nel
quadro del sostegno aggiuntivo a loro garantito. Per quanto riguarda l’attivazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione: è stato avviato un processo di rapida modernizzazione che prevede un maggior ricorso a mezzi quali il telefono e le tecnologie online. Tutti gli uffici locali saranno presto dotati di postazioni di accesso ad internet (Jobpoints), attraverso le quali gli utenti potranno accedere alle principali informazioni sulle
vacancies tramite tecnologie e strumenti semplificati (pushbutton).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: circa 6 milioni di individui in
età attiva beneficiari di indennità si rivolgono al Jobcentre Plus, mentre la maggior
parte degli individui si limita ad un contratto occasionale;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: il settore del collocamento pubblico
gestisce circa 1/3 delle vacancies;
durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al
reclutamento): non disponibile, dal momento che vi sono stati problemi nel reperimento dei dati in seguito alla trasformazione tecnologica. Il 10% circa dei posti di
lavoro disponibili (vacancies) rientrava nella categoria.
Si noti altresì che il nuovo servizio di front line viene erogato sia dai valutatori finanziari
che individuano le indennità del caso da assegnare sia da consulenti personali che erogano servizi di assistenza in materia di lavoro. Vi sono, altresì, consulenti specializzati per i
disoccupati di lunga durata, che rientrano nell’ambito dei programmi New Deal e nelle aree
oggetto delle misure oggetto di misure a favore dell’occupazione.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi
di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio”
conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Entro certi limiti, tale
compito rientra prevalentemente nelle responsabilità dei consigli per l’apprendimento e le
competenze; offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati. A partire dal sesto mese di disoccupazione, tutti i disoccupati di lunga durata
(Dld) beneficiano di servizi di consulenza. Per gli individui di età compresa tra i 18 e i 25
anni, tale processo è propedeutico alla partecipazione ai programmi “New Deal” che offrono un’intensa assistenza in materia di lavoro, e inoltre – nel caso di individui di difficile collocamento – è previsto l’accesso a sussidi per l’impiego a posti di lavoro a tempo
determinato e ad opportunità di formazione professionale. Il numero di partecipanti al
Ndyp (New Deal for Young People) è in media pari a 95.000 giovani l’anno, il 40% dei
quali viene collocato in posti di lavoro senza beneficiare di alcuna assistenza. Per i Dld di
età superiore ai 25anni è prevista la partecipazione al suddetto programma qualora il pe139
riodo di disoccupazione sia superiore ai 18 mesi. Se non sono assistiti dal loro consulente
personale prendono parte ad un “periodo di attività intensiva” che può prevedere corsi di
formazione professionale. Il programma è stato modificato nel 2002; al termine di esso,
circa il 40% dei partecipanti al programma ha trovato un posto di lavoro. Nelle aree caratterizzate da un tasso di disoccupazione particolarmente elevato, i servizi per i Dld sono
erogati nelle aree oggetto di misure a favore dell’occupazione da parte di operatori privati che sembrano ottenere gli stessi risultati raggiunti dal programma New Deal. I dati relativi ai programmi New Deal vengono pubblicati su base mensile e cumulativa e
disponibili
sul
seguente
sito
internet:
http://www.dwp.gov.uk/asd/asd1/new_deal/new_deal_young_ jun2003.asp. Oltre a programmi di cui al New Deal , è disponibile un’ampia gamma di programmi aggiuntivi di
formazione professionale erogati dagli enti locali, tramite i “Consigli locali per
l’istruzione e le competenze”, e, in alcuni casi, da Jobcentre Plus, sebbene non siano disponibili dati esaustivi sul numero di Dld coinvolti né su quali siano i risultati da questi
ottenuti a seguito della partecipazione a detti programmi.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori over 50 a restare sul mercato del lavoro; offerta
di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate, attraverso un programma volontario denominato New Deal destinato agli individui di età superiore ai 50 anni, nel cui
ambito si collocano coloro che abbiano beneficiato di indennità pubbliche per un periodo
superiore ai 6 mesi, e che beneficiano altresì del sostegno di un consulente ed hanno la
possibilità di accedere ad altri servizi (malgrado tale programma non contempli anche la
formazione professionale).
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne (conformemente al programma di mainstreaming di genere ed alla realizzazione delle pari opportunità)
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato,
“nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta
di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
140
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati sono: informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a
queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di
formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per
promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni
professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle
misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Servizi connessi erogati sono: servizi di informazione (relativi agli aspetti giuridici, agli
alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero); servizi personalizzati.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con la clientela;
misura della soddisfazione della clientela.
141
4. PAESI DI NUOVA ADESIONE ALL’UE-15
4.1 Cipro
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
680
448
76.4 (UE=100)
71,0%
68,6%
3,8% uomini: 2,9%
0,8% uomini: 0,5%
donne: 5,0%
donne: 1,2%
Nome del servizio per l’impiego
Sezione per l’occupazione e la formazione industriale, Dipartimento del lavoro, Ministero del
lavoro e della previdenza sociale
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Eleni Kalava
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
e-mail: [email protected]
Tel. +357 22 300321 - Fax: +357 22 663788
Nicosia 1480, Cyprus
Area geografica coperta/Aree geografiche
coperte
Repubblica di Cipro30
N. di uffici locali (per regione/provincia)
4 uffici del lavoro regionali e due uffici locali
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
Circa 89 dipendenti. Il ricorso a consulenti
esterni avviene in base a specifiche esigenze
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Un cambiamento fondamentale per l’intera struttura amministrativa è avvenuto con
l’introduzione, nel 2000, di un sistema informatico per il Servizio pubblico per l’impiego
allo scopo di facilitare le procedure d’inserimento dei disoccupati in posti di lavoro adeguati attraverso l’incontro tra i candidati ed i posti vacanti segnalati dai datori di lavoro.
Occorre tuttavia aggiungere che la promozione del rafforzamento e della modernizzazio30. Si esclude dalla nozione di “Repubblica di Cipro”, la parte Nord-orientale dell’isola (la “Repubblica Turca di Cipro
Nord”), intendendo soltanto il territorio dello Stato cipriota effettivamente riconosciuto dalla Comunità internazionale e,
dunque, ammesso a far parte dell’Unione europea a partire dal 1° maggio 2004.
142
ne dei Servizi pubblici per l’impiego si situa ancora in una fase iniziale.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro
(offerta), collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale;
assistenza ai gruppi target svantaggiati.
Le funzioni sopra elencate vengono espletate dal Servizio per l’impiego nazionale perseguendo le seguenti finalità istituzionali:
fornire assistenza e consulenza nell’identificazione e nella valutazione dei problemi
del mercato del lavoro, attraverso la raccolta e le divulgazioni di dati sulla disoccupazione e sulle opportunità di lavoro; studi e ricerche su problemi specifici inerenti
all’occupazione; analisi delle conseguenze delle politiche di sviluppo sull’occupazione e
valutazione dell’impatto delle politiche e delle misure nel settore dell’occupazione;
fornire assistenza e partecipare allo sviluppo/alla valutazione dell’occupazione;
cooperare e collaborare con altri enti pubblici e privati al fine di realizzare nel modo
migliore la distribuzione, l’uso efficace e la mobilitazione delle risorse umane;
contribuire al regolare funzionamento del mercato del lavoro, aiutando chi cerca lavoro a trovare un’occupazione idonea ed aiutando i datori di lavoro a trovare personale
adeguato attraverso i servizi di iscrizione e di collocamento, attraverso le seguenti azioni: a) facilitare la mobilità professionale e geografica attraverso la fornitura di informazioni pertinenti alle persone in cerca di lavoro ed ai datori di lavoro; b) avviare
e gestire programmi/piani per determinate categorie di lavoratori che devono affrontare problemi specifici; c) fornire orientamento professionale e consulenza sulle opportunità di lavoro e di formazione.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati
sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; adozione di un sistema informatico per il Servizio pubblico per l’impiego allo scopo di facilitare
le procedure per l’inserimento dei disoccupati in posti di lavoro idonei attraverso un incontro tra i candidati ed i posti vacanti segnalati dai datori di lavoro. Non sono, al momento attuale, ancora previste l’attuazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione, nonché la raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e la strutturazione
143
delle relative banche dati.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 16.552;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 19.733;
durata media dell’incontro domanda/offerta (numero di giorni dal primo contatto al
reclutamento): 4,2 mesi.
C.2
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
I servizi connessi erogati consistono essenzialmente nella divulgazione di informazioni su
formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie. Con riferimento a questa tipologia di servizi, non sono previste alcuna forma di offerta di formazione professionale, nonché
azioni di promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
C.3
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; promozione/offerta di programmi di formazione sul
posto del lavoro. In seno al Dipartimento del Lavoro, è operativo un servizio specifico
(Servizio per l’assistenza e la riabilitazione di persone disabili) che si occupa di tutti i
problemi relativi ai disabili e gestisce i programmi volti, tra l’altro, a valorizzare ed aumentare l’occupabilità di queste persone.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
I servizi connessi erogati consistono essenzialmente nella divulgazione delle informazioni
su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie.
C.5
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati vertono sull’assistenza nella ricerca di personale con elevate
competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di utilizzatori potenziali: 61.107.
C.6
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
Non sono previsti servizi specificamente connessi a questa tipologia. Tuttavia, tutto il
personale è responsabile della promozione della mobilità geografica e professionale attraverso l’orientamento professionale e la consulenza sulle opportunità di lavoro e di formazione a favore delle persone in cerca di lavoro ed attraverso la comunicazione delle in144
formazioni pertinenti ai datori di lavoro come strumento per affrontare le disuguaglianze
del mercato del lavoro. Non sono previsti, al momento attuale sistemi di gestione e modelli di valutazione del rendimento.
D. MODELLI DI “COESISTENZA”
Attualmente non esistono servizi/funzioni/iniziative che sono in competizione o collaborano con le Agenzie private per l’impiego (Pres) poiché la costituzione ed il
funzionamento di queste agenzie sono state disciplinate soltanto di recente.
E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
È stato messo a punto un dispositivo costituito dai Comitati Consultivi tripartiti per
l’attuazione delle politiche occupazionali nazionali che rispondono al Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Nell’ambito dell’assetto organizzativo generale della gestione dell’occupazione opera una rete molto ampia ed estesa di dispositivi di consultazione a tutti i livelli e per tutte le questioni concernenti l’occupazione. Le parti sociali ed
altri gruppi sociali o politici, che operano attraverso vari comitati consultivi (permanenti
ed ad hoc) svolgono un ruolo importante nella formulazione, nell’attuazione e nella valutazione delle politiche. Nonostante la loro funzione formalmente consultiva, questi comitati svolgono un ruolo essenziale in virtù dell’importanza attribuita dal governo agli sforzi
collettivi ed alla solidarietà sociale come mezzo per realizzare gli obiettivi di sviluppo.
Tra questi organi ricordiamo il “Consiglio consultivo del lavoro” a livello nazionale che
ha il mandato di fornire consulenza al Ministro del lavoro e della previdenza sociale su
tutte le questioni del lavoro e della politica sociale; i “Consigli consultivi distrettuali del
lavoro” a livello locale. Altri comitati sono: il “Consiglio per l’apprendistato”, i “Comitati
per l’apprendistato”, i “Comitati consultivi distrettuali del lavoro”, ecc. Occorre rilevare
che altri attori come le amministrazioni municipali, le organizzazioni parastatali ecc. –
sono invitate a partecipare alle riunioni del “Comitati consultivi distrettuali del lavoro”.
F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
È in fase di realizzazione un servizio di auto-consultazione su Internet.
G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
Vi sono al momento attuale alcune iniziative correlate in corso di realizzazione.
H. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO
Attualmente, è in fase di attuazione un Piano di sviluppo strategico 1999-2003 ed è previsto un nuovo Piano di sviluppo strategico 2004-2006. Il potenziamento e la modernizza145
zione del Servizio pubblico per l’impiego sono tra le principali misure contemplate in
questi piani. L’obiettivo principale è di sviluppare strutture che contribuiranno ad attuare
una strategia preventiva ed orientata all’occupabilità. Ciò richiede la trasformazione del
Servizio pubblico per l’impiego in un sistema flessibile e decentrato che eroghi servizi di
alta qualità. L’assunzione di ruoli e di responsabilità nuove associate alla modernizzazione del Servizio pubblico per l’impiego impone cambiamenti significativi alla struttura organizzativa ed al funzionamento. Alcuni provvedimenti significativi prevedono: a) la creazione di sistemi flessibili, decentrati e di qualità per fornire servizi adeguati alle esigenze
locali; b) l’erogazione di servizi personalizzati e specializzati a favore di singole categorie
di persone, ad esempio, donne, lavoratori anziani e persone appartenenti ai gruppi socialmente vulnerabili.
146
4.2 Repubblica Ceca
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
10.215
7.184
61.9 (UE=100)
70,7%
65,5%
7,3% uomini: 5,9%
3,7% uomini: 3,0%
donne: 9,0%
donne:4,5%
Nome del servizio per l’impiego
Amministrazione dei Servizi per l’impiego
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Tomáš Špiroch (Direttore generale)
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
[email protected]
Tel. +420 2 2192 3498 - Fax: +420 2 2192 3227
Na Poříčním právu 1 - 128 01 Praha 2
Area geografica coperta/Aree geografiche
coperte
Repubblica Ceca
N. di uffici locali (per regione/provincia)
77
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
Attualmente il personale dipendente presso gli uffici del lavoro ammonta a 5042 unità. A partire
dal 1 Aprile 2004 ha avuto inizio un processo di potenziamento significativo dello staff, a motivo
delle nuove competenze assegnate in tema di indennità e misure di assistenza sociale. Ciò implica
che, complessivamente, il personale degli uffici del lavoro dovrebbe raggiungere le 8000 unità circa. A livello centrale (ovvero presso la sede nazionale dell’amministrazione dei Servizi per
l’impiego) sono impiegati 117 funzionari.
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Nella Repubblica Ceca i Servizi pubblici per l’occupazione, quali organismi interni
all’amministrazione statale, sono stati istituiti nel 1990, riprendendo l’articolazione strutturale che già vigeva a livello di regioni autonome. A seguito di importanti mutamenti sociali che hanno investito l’intera comunità ceca, essenzialmente in relazione al processo
di transizione verso un’economia di mercato, nel 1991 sono entrate in vigore una nuova
normativa in tema di occupazione ed una serie di disposizioni tese a regolamentare le
funzioni e le politiche attribuite ai Centri per l’impiego e ad altre strutture che operano sul
mercato del lavoro, di natura sia pubblica che privata. Si tratta, nello specifico, di due
leggi che costituiscono il quadro normativo nell’ambito del quale si sviluppa l’attività dei
Servizi per l’impiego pubblici e privati. Gli operatori privati sono, infatti, legittimati ad
operare nel campo dell’intermediazione della manodopera fin dal 1991. A quell’epoca,
però, la condizione cui erano soggetti riguardava l’attività necessariamente da svolgere
senza scopo di lucro; l’unico corrispettivo di cui potevano beneficiare le agenzie era a carico del datore di lavoro che ad esse si era rivolto per la ricerca di manodopera. forza di
147
lavoro, comunque nei limiti del costo sostenuto per l’intermediazione. A partire dal primo
ottobre del 1999 le agenzie private sono autorizzate a stabilire un prezzo da esse ritenuto
congruo l’espletamento delle attività finalizzate alla soddisfazione delle richieste dei
cliente, da cui derivarne un opportuno profitto. Per quanto concerne i Servizi pubblici per
l’impiego, la legge che risale al 1991 consente loro di acquistare delle attività specialistiche, a condizione che siano finalizzate alla riqualificazione della forza-lavoro.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro
(offerta), collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale;
assistenza ai gruppi target svantaggiati.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/DELLE STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
I principali servizi erogati con riferimento a questa mission consistono in: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati) sulle diverse opportunità per le persone in cerca
di lavoro e per i datori di lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione.
Indicatori di rendimento (anno 2003)
Numero di disoccupati registrati per anno: 521.583; previsione 2004-2006: 530.000540.000;
numero di vacancies registrate per anno: 42.508;
durata media dell’intermediazione (numero di giorni intercorsi tra il primo contatto e
l’assunzione: 239 (nota: dato relativo al IV trim. 2003, annualizzato);
numero di unità di personale specificamente dedicato a tali funzioni/servizi: 30.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi
di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio”
conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.). offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
148
Indicatori di rendimento (anno 2003)
Numero di disoccupati di lunga durata coinvolti in progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 12.284 (il 22,8% dei quali coinvolti in specifiche iniziative di formazione professionale);
quota di disoccupati di lunga durata coinvolti nelle suddette iniziative che hanno trovato un’occupazione entro un anno: circa il 27%.
Si sottolinea che per il Pes in questione è risultato arduo indicare a priori il numero medio
dei soggetti coinvolti data la situazione problematica ed in costante evoluzione delle questioni relative al mercato del lavoro, con particolare riferimento al fenomeno della disoccupazione.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro; offerta
di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
Indicatori di rendimento (anno 2003)
Numero di donne coinvolte in attività di formazione: 32.671;
quota di donne coinvolte nelle suddette iniziative che hanno trovato un’occupazione
entro un anno: 42,3%.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie, attraverso gli uffici locali del lavoro; offerta di formazione professionale, attraverso gli uffici locali del lavoro e le organizzazioni non governative; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per
l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati
all’utenza; il servizio viene erogato per mezzo di piani individuali per le persone in cerca
di lavoro, cui si aggiungono “corsi motivazionali”; per altre categorie socialmente disagiate, quali i disoccupati di lunga durata e ai disabili vengono previste specifiche forme di
counselling, peraltro espressamente previste da apposita legislazione.
149
Indicatori di rendimento
Numero di disabili coinvolti in attività di formazione professionale: 3.429;
quota di disabili coinvolti nelle suddette attività che hanno trovato un’occupazione
entro un anno: 32,3%;
numero di unità di personale specificamente dedicati a tali funzioni/servizi: in media
1-2 in ogni ufficio del lavoro.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per promuovere l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro. In ottemperanza ad una
decisione governativa, a partire dal 2001 è stato inserito, all’interno dell’amministrazione
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un organismo ad hoc avente ad oggetto
l’occupazione illegale degli stranieri (Mopnczc, Meziresortnì orgàn pro potiràni nelegàlniho zamestnàvànì cizincu), con la finalità precipua di potenziare la lotta contro il lavoro
sommerso31. Il Mopnczc si occupa in primo luogo dell’analisi e del monitoraggio della situazione dell’occupazione illegale degli stranieri, della trasmissione degli informazioni ai
Ministeri responsabili e al Governo, della progettazione di metodi per la lotta contro
l’occupazione illegale, soprattutto nell’area della normazione, del controllo e della prevenzione. Oltre ai Ministeri direttamente responsabili (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero degli interni, Ministero delle finanze, Ministero per l’industria e
commercio) sono rappresentati in tale struttura anche il Ministero della giustizia, il Ministero della salute, i partner sociali, gli organi che si occupano della ricerca e del controllo.
Sulla base dei rapporti annuali redatti a livello ministeriale (in particolare da parte del
Ministero del lavoro, degli interni e di quello per l’industria e commercio) sullo stato
dell’arte e l’evoluzione dell’occupazione illegale, gli organi governativi si orientano
nell’elaborazione di apposite normative e nella predisposizione di politiche di repressio31. L’iniziativa si è largamente ispirata all’esperienza di successo francese relativa alla creazione di un’analoga struttura
denominata Dilti (Délégation interministérielle à la lutte contre le travail illégal).
150
ne, controllo e prevenzione di tale fenomeno. Si ritiene particolarmente rilevante stimolare, accanto al controllo di tipo repressivo, anche attività finalizzate a supervisionare i
meccanismi che permettono una inserimento legale degli stranieri nel mercato del lavoro
e le sottese dinamiche. Al momento delle nostre rilevazioni, era in fase di approntamento
una nuova legge per l’occupazione, allo scopo di rendere più efficace la lotta al lavoro illegale; ci si avvarrà, tra l’altro, di una più chiara e completa (e pertanto soggetta ad interpretazioni univoche) definizione di “occupazione illegale”, per consentire un più efficace
controllo del fenomeno e l’applicazione più trasparente e agevole delle relative sanzioni.
Nell’ambito della stessa normativa saranno inserite clausole riferite ai metodi di controllo
implementati dai Servizi per l’impiego; si prevede, ad esempio, l’inserimento dell’obbligo di presentare il libretto di lavoro e del permesso di lavoro, non solo per i dipendenti,
ma anche per gli stranieri che risultino proprietari di una società (intesa come iniziativa
imprenditoriale), per i quali in passato non era, invece, previsto l’obbligo di un “permesso”. Scopo della normativa di riforma è sostanzialmente quello di evitare che si prosegua
da parte degli stranieri nell’aggirare la regolamentazione del mercato del lavoro.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
I servizi connessi erogati sono essenzialmente servizi di informazione (relativi agli aspetti
giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero).
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con la clientela;
misura della soddisfazione della clientela.
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
Gli operatori privati dell’intermediazione necessitano di apposita autorizzazione, rilasciata dal Ministero del lavoro, per lo svolgimento della propria attività. Tale nulla.osta può
essere oggetto di revoca in alcune circostanze stabilite dalla legge. I Servizi pubblici si
rapportano a quelli privati non in qualità di concorrenti, bensì di partners per un’efficace
gestione congiunta delle questioni mercato-lavoristiche. Non esistono, però, ad oggi delle
iniziative specifiche in materia.
F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
L’attuale legge che disciplina il mercato del lavoro (legge sull’occupazione) che definisce
le condizioni e le concrete possibilità di supporto alla creazione di nuovi posti di lavoro,
prevede un ruolo significativo del coinvolgimento di altri attori – sia pubblici sia privati –
tra i quali organizzazioni non governative, associazioni sindacali e datoriali, altri enti della
151
pubblica amministrazione ed altri enti ed associazioni espressione della “società civile”.
G. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
Presso il sito internet del Ministero del lavoro e degli affari sociali, nella sezione appositamente dedicata all’amministrazione dei Servizi per l’impiego, gli utenti di qualsiasi categoria possono trovare informazioni concernenti:
il mondo del lavoro: aspetti giuslavoristici e fiscali, dati economici e statistiche sulle
tendenze del mercato del lavoro;
i Servizi privati per l’impiego (Pres);
le principali vacancies;
l’elenco completo dei siti internet degli uffici locali del lavoro dislocati sul territorio
nazionale.
informazioni sui principali programmi ed iniziative comunitarie cofinanziate dal Fse.
H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
È in corso una fattiva collaborazione con l’organizzazione internazionale dei Servizi per
l’impiego Wapes e partecipazione sistematica a periodici incontri con la Direzione generale dei Servizi per l’impiego nel contesto dell’Europa centrale cui appartengono la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Austria, l’Ungheria,la Slovenia e la Croazia.
I. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO
I più importanti processi di riforma/modernizzazione pianificati a medio-lungo termine
sono la riforma della “legge sull’occupazione” e la riforma del Codice del lavoro. La legge sull’occupazione, così come recentemente emendata, individua e definisce le “persone
dalla ridotta capacità lavorativa” verso la cui piena reintregrazione nel mondo del lavoro
si indirizza primariamente l’attenzione dell’azione degli uffici locali del lavoro, conformemente all’indirizzo di policy assunto a livello centrale.
152
4.3 Estonia
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
1.356
556
40.1 (UE=100)
69,3%
62%
9,1% uomini: 9,8% donne: 8,4%
4,8% uomini: 5,7% donne: 3,8%
Nome del servizio per l’impiego
Ufficio del mercato del lavoro
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Mati Ilisson (Direttore generale)
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
e-mail: [email protected];
Tel. +372 625 7700 - Fax: +372 628 7702
Luha 16, Tallinn, 10129, Estonia
Area geografica coperta/Aree geografiche
coperte
Estonia
N. di uffici locali (per regione/provincia)
16 (uno per Contea ed uno nella capitale)
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
279 unità di personale (46 presso la sede
centrale dell’ufficio del mercato del lavoro,
279 negli uffici locali)
A. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro
(offerta), collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale;
assistenza ai gruppi target svantaggiati.
B. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
B.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro; adozione di un
sistema informatico per il Servizio pubblico per l’impiego allo scopo di facilitare le procedure per l’inserimento dei disoccupati in posti di lavoro idonei; ricezione e trattamento
dei curricula e delle vacancies presenti sul mercato del lavoro e gestione dei relativi
153
database; implementazione dei servizi on-line e dei relativi servizi self-service (quest’ultimi operanti dal dicembre 2003).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati iscritti per anno: 108.006;
numero di vacancies registrate per anno: 16.071.
B.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
I principali servizi connessi erogati consistono in: offerta/divulgazione di servizi di informazione avanzati sulle opportunità per le persone in cerca di lavoro; offerta di formazione
professionale, in particolare rivolta ai disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.). Si evidenzia
che è in corso di elaborazione un progetto atto a sviluppare nuove tipologie di apprendistato, anche se la sua realizzazione e gestione non saranno di competenza del Pes; offerta
di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati, sotto forma
di piani d’azione individuali (introdotti nel 2002) che saranno tuttavia resi obbligatori per
le persone in cerca di lavoro nonché giuridicamente modificati dal legislatore nel 2004 o
nel 2005; erogazione e gestione di sussidi ai disoccupati finalizzati alla creazione di lavoro autonomo.
B.3
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
I servizi connessi erogati sono: offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/
assistenza/supporto personalizzati ed orientati all’utenza; in tal senso, a partire dal 2004
prenderanno il via alcune iniziative speciali indirizzate ai disabili, tuttora in corso di elaborazione e definizione. Sono, inoltre, previste, forme di sussidio/agevolazione ai datori
di lavoro finalizzate all’assunzione di persone che appartengano a categorie svantaggiate
(tra cui i disabili).
B.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
I servizi connessi consistono principalmente nella divulgazione delle informazioni su
formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; sono inoltre attivi servizi di offerta di formazione professionale nonché di consulenza/assistenza/supporto personalizzati
ed orientati alla clientela, con riferimento ai citati “Piani d’azione individuali” che dovrebbero essere resi obbligatori a partire dal 2004.
B.5
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle impre154
se sul mercato del lavoro locale; informazione e/o consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale; offerta di formazione professionale finalizzata ai bisogni formativi legati al mercato del lavoro locale ed alle esigenze delle imprese.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di imprese registrate (utenti effettivi): 8.000;
numero di utenti potenziali: 35.000.
C. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Sistema di “Gestione per obiettivi” (Management by Objectives, Mbo).
D. MODELLI DI “COESISTENZA”
La maggior parte degli operatori privati nel settore del collocamento sono concentrati nei
settori più qualificati del mercato del lavoro (trattando prevalentemente profili manageriali, specie nei servizi avanzati, nei settori più specializzati e così via), anche se la
sempre maggiore quota di lavoro qualificato che il Servizio pubblico per l’impiego si trova a gestire fa sì che non vi sia una rigida e definita “segmentazione”, sia per profili sia per
settori, nei rispettivi ambiti “di mercato” entro i quali operano gli operatori privati e pubblici.
E. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
In Estonia vi sono, a livello locale, i “Consigli del lavoro”; si tratta di un organismo tripartito, che coinvolge i Centri per l’impiego (uffici del lavoro) locali, i sindacati e le associazioni datoriali. A partire dal 2004, il medesimo “modello di governo locale del lavoro” di natura tripartita dovrebbe essere replicato a livello centrale.
F. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
Nel corso degli ultimi anni vi è stato uno sviluppo altamente significativo in tale ambito,
al pari di altre realtà nazionali dell’area Nord-europea e baltica. Nell’ottobre del 2002, è
stato sperimentato con successo un nuovo sistema informativo di mantenimento e gestione dei dati custoditi nei database nazionali del Pes e riferiti a tutto il territorio nazionale.
Nel dicembre 2003, come precedentemente accennato, è stato avviato il sistema dei servizi “self-service”. Al pari di altri modelli sperimentati con successo in Europa fondati su
una avanzata integrazione dei servizi e interazione degli attori del mercato del lavoro, esso è destinato sia ai disoccupati sia ai datori di lavoro sia agli enti di formazione professionale, permettendo in particolare ai primi di inserire il proprio CV nel sistema (connesso al database nazionale dei curricula), nonché di ottenere informazioni sulle opportunità
di formazione cui poter accedere, ai secondi di inserire le proprie vacancies e richieste di
personale e di cercare la specifica formazione professionale che intendono offrire ai pro-
155
pri lavoratori.
G. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO
A partire dal 2001, è stata intensificata l’azione governativa destinati ai gruppi sociali “a
rischio” (principalmente ai disoccupati di lunga durata ed ai giovani). In tale ambito, alla
fine del 2002, risultavano in fase di sperimentazione tre principali progetti: uno per i
disoccupati di lunga durata, uno per i lavoratori con poca esperienza (consistente
essenzialmente in programmi di apprendistato), ed un terzo finalizzato a supportare lo
start-up imprenditoriale.
156
4.4 Ungheria
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
9.861
3.831
53.4 (UE=100)
60,1%
56,6%
5,6% uomini: 6,0% donne: 5,1%
2,4% uomini: 2,7% donne: 2,1%
Nome del servizio per l’impiego
Ufficio Nazionale del Lavoro
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte
Ungheria
N. di uffici locali (per regione/provincia)
20 uffici regionali del lavoro, 173 uffici locali
del lavoro
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
4.600 dipendenti e 500 consulenti esterni, per
un totale di 5.100 unità.
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Dalla sua creazione del 1991, l’organizzazione per il mercato del lavoro ungherese è passata attraverso diverse fasi di sviluppo e, tra costanti cambiamenti, è stata oggetto di continue riforme. Per quanto concerne l’aspetto professionale, alcune delle fasi di sviluppo a
breve termine più significative sono riportate di seguito:
fase I: esteso riordino del sistema di prestazioni in caso di disoccupazione; sviluppo
degli strumenti della politica occupazionale; forme di sostegno; fissazione delle norme procedurali per l’intermediazione della manodopera ed assicurazione della
maggiore efficienza possibile nel loro funzionamento;
fase II: sviluppo dei servizi per il mercato del lavoro (orientamento al lavoro e professionale, consulenza nella ricerca del lavoro, circoli di lavoro, formazione allo
sviluppo personale, consulenza psicologica e riabilitativa); programmi complessi per
il mercato del lavoro che interessano un gran numero d’individui (uso combinato di
servizi per il mercato del lavoro e di strumenti attivi); programmi complessi per il
mercato del lavoro che interessano gruppi più ristretti (uso combinato di servizi per il
mercato del lavoro e di strumenti attivi); promozione delle condizioni per l’impiego
aderendo al processo di sviluppo regionale. La fase più recente e la sfida più importante sono costituite dai preparativi per assolvere con successo i compiti connessi con
l’adesione all’Unione europea;
fase III: comprende l’assolvimento dei compiti connessi con l’adesione all’Unione
europea, l’armonizzazione delle leggi, l’elaborazione del Piano nazionale di sviluppo,
del programma per lo Sviluppo delle risorse umane, preparativi per l’accesso al Fon-
157
do sociale europeo (Fse), adesione al sistema Eures, implementazione della
modernizzazione del Pes.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro
(offerta), collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale;
assistenza ai gruppi target svantaggiati.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati consistono in: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati) sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro;
preparazione del programma “Mondo del lavoro” destinato ai disoccupati ed alle persone
occupate che desiderano cambiare impiego; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di nuove vacancies rilevate nei database, segnalati al Pes o rilevati da altre
fonti (ad esempio, giornali o altri database dei posti di lavoro vacanti), ecc.: 438.700.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
I servizi connessi erogati consistono in: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta
di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo
inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi
individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati consistono essenzialmente nell’offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul
mercato del lavoro e offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
158
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
I servizi erogati si traducono in offerta di formazione professionale.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi a tale target di utenza sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale;
promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio,
apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.);
offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per
stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfi i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni; informazione e/o consulenza sulle misure
volte a far emergere il lavoro nero ed illegale.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misure della soddisfazione della clientela.
159
4.5 Lettonia
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
2.344
960
34.8 (UE=100)
68,8%
60,4%
12,8% uomini: 13,7%
5,8% uomini: 6,5%
donne: 11,8%
donne: 5,0%
Nome del servizio per l’impiego
Agenzia pubblica per l’occupazione (ex organizzazione non-profit a partecipazione statale “Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia”)
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Alvis Vītols
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
38 Kr. Valdemara Street, Riga LV-1010, Lettonia
Tel. 371 7021706 - Fax: 371 7270253
[email protected]
Area geografica coperta/Aree geografiche
coperte
Lettonia
N. di uffici locali (per regione/provincia)
28 uffici locali e 34 filiali
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 558 dipendenti
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Le caratteristiche fondamentali delle principali iniziative legislative/regolamentari adottate nei settori indicati di politica attiva del lavoro ed il relativo anno di attuazione possono
essere elencati come segue:
l’istituzione del Servizio pubblico per l’impiego delle Lettonia è avvenuta nel 1991
(strutturato in un comitato direttivo, 3 agenzie locali, 25 uffici locali e 5 filiali);
riorganizzazione in servizio pubblico disciplinato dalla “legge sui pubblici dipendenti” nel 1994 (comitato direttivo; 6 agenzie locali, 28 uffici locali e 40 filiali);
riassetto in organizzazione non-profit a partecipazione statale nel 1999 (comitato
direttivo; 28 uffici locali e 34 filiali).
In data 1° ottobre 2003, il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia ha modificato il
suo status giuridico e da organizzazione non-profit a partecipazione statale si è trasformata in agenzia pubblica denominata “agenzia pubblica per l’occupazione”. Il Servizio pubblico per l’impiego ha così rilevato le funzioni conferite al “Centro di consulenza professionale” in materia di determinazione dell’idoneità professionale. Per quanto concerne la
promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio pubblico
per l’impiego, l’autorizzazione alle agenzie per l’impiego private è stata concessa nel
1993.
160
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro
(offerta), collocamento;
formazione professionale;
assistenza ai gruppi target svantaggiati;
organizzazione ed attuazione di misure attive sul mercato del lavoro;
formazione professionale e riqualificazione dei disoccupati;
lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico;
misure per la promozione della competitività (circoli di lavoro);
misure a favore dei gruppi svantaggiati: tirocinio per i giovani disoccupati (18-25
anni), lavoro sovvenzionato per i disabili, lavoro sovvenzionato per i disoccupati anziani (donne di età superiore ai 50 anni ed uomini di età superiore a 55 anni fino
all’età pensionabile), imprese sociali per i disoccupati di lunga durata e per i disoccupati anziani (donne di età superiore ai 50 anni e uomini di età superiore ai 55 anni
fino all’età pensionabile);
partecipazione allo sviluppo ed all’attuazione del Piano nazionale per l’occupazione;
iscrizione delle persone in cerca di lavoro e dei disoccupati;
registrazione delle offerte di lavoro;
analisi e previsioni sulla base delle indagini condotte dai datori di lavoro (dalle imprese) sulla situazione del mercato del lavoro;
consulenza offerta ai disoccupati ed alle persone in cerca di occupazione sulle questioni concernenti l’idoneità professionale, la selezione di un’occupazione adeguata e
la riqualificazione professionale.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapide e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per datori di lavoro. Le persone
in cerca di lavoro, i disoccupati ed i datori di lavoro possono ottenere le informazioni attraverso il sito web del Servizio pubblico per l’impiego, attraverso i terminali di autoconsultazione ubicati negli uffici del Servizio pubblico per l’impiego, sulle bacheche situate negli uffici del Servizio pubblico per l’impiego, dalla stampa quotidiana e richiedendo le informazioni necessarie ai dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego; raccolta/elaborazione dei curricula/offerte di lavoro e relativa banca dati; attuazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione.
161
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro registrate per anno (persone aventi lo status di
disoccupati): 107.895;
numero di offerte di lavoro registrate per anno nel 2002 (si noti che i datori di lavoro
non sono obbligati a comunicare le loro offerte di lavoro al Servizio pubblico per
l’impiego): 48.476.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Tra i servizi connessi erogati si annoverano: offerta di servizi d’informazione avanzati;
offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata e promozione/offerta
di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato,
“nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.): nel 2002,
128 disoccupati di lunga durata (disoccupati da oltre un anno) hanno usufruito delle misure a favore dei gruppi svantaggiati. Inoltre, va menzionata l’offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati: consulenza individuale (di psicologi, avvocati, assistenza nella preparazione di un CV) nell’ambito nelle misure volte a
promuovere la competitività; consulenza sulla idoneità professionale per la selezione di
un’adeguata riqualificazione professionale; consulenza in materia di idoneità professionale erogata dal “Centro di consulenza professionale”; l’offerta di lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico (che nel 2002 ha interessato 8.091 disoccupati di lunga durata);
la realizzazione di misure volte a promuovere la competitività (presso i cd. “Circoli di lavoro”, che nel 2002 ha interessato 4 144 disoccupati di lunga durata).
Indicatori di rendimento (anno 2002, salvo laddove diversamente indicato)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 675;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno beneficiato della consulenza personalizzata: 180 disoccupati di lunga durata hanno ricevuto consulenza relativa
all’idoneità professionale dal “Centro di consulenza professionale”;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 2.258 disoccupati di lunga durata hanno trovato un’occupazione dopo aver partecipato ad iniziative di formazione professionale e di riqualificazione dei disoccupati
nel 2002 (inclusi i disoccupati di lunga durata che avevano completato i corsi di formazione nel 2001 e quelli che erano divenuti disoccupati di lunga durata durante il
periodo di formazione).
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro; offerta
di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate (tra cui si citano: la consulenza
162
individuale, avvalendosi di psicologi, avvocati, con l’assistenza nella preparazione di un
CV); la consulenza relativa all’idoneità professionale per la selezione di una riqualificazione professionale adeguata; la consulenza relativa all’idoneità professionale presso il
“Centro di consulenza professionale”); l’offerta di programmi di formazione sul posto di
lavoro, di cui, nel 2002, 154 disoccupati anziani (donne di età superiore ai 50 anni e uomini di età superiore ai 55 anni fino all’età pensionabile) hanno usufruito tramite misure
specificamente destinate ai gruppi svantaggiati; offerta di lavoro temporaneo retribuito
nel settore pubblico (nel 2002, ha interessato 3.611 disoccupati anziani); infine, offerta di
misure volte a promuovere la competitività (tramite i già citati “Circoli di lavoro”), che
corso del 2002, ha interessato 3.673 disoccupati anziani).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di lavoratori anziani che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento
permanente: 363 disoccupati anziani hanno usufruito delle iniziative di formazione
professionale e di riqualificazione dei disoccupati;
numero di lavoratori anziani che hanno beneficiato di consulenza personalizzata: 59
disoccupati anziani hanno ricevuto consulenza sull’idoneità professionale presso il
“Centro di consulenza professionale”.
C.4
Valorizzare e aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; consulenza individuale
(secondo le modalità già descritte precedentemente per altre categorie di utenza) ed in relazione all’idoneità professionale presso il “Centro di consulenza professionale”; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.): nel cui
ambito, nel corso del 2002, 257 donne hanno partecipato a misure a favore dei gruppi
svantaggiati; offerta di lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico (che ha interessato 7.782 donne nel 2002); offerta di misure volte a promuovere la competitività (tramite
i “Circoli di lavoro”, che ha interessato 21.478 donne nel 2002).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 3.238
donne hanno usufruito dei programmi di formazione e riqualificazione professionale
per i disoccupati;
numero di donne che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 1.476 donne hanno
ricevuto consulenza sull’idoneità professionale dal “Centro di consulenza professionale”;
numero di donne che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 3.156 donne hanno trovato un’occupazione dopo aver partecipato alle iniziative di formazione e riqua163
lificazione professionale per i disoccupati incluse le donne che hanno concluso i corsi
di formazione nel 2001).
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/ offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.);
Nel 2002, 10 disabili hanno usufruito delle misure a favore dei gruppi svantaggiati (sotto
forma di “lavoro sovvenzionato per i disabili”); offerta di consulenza/assistenza/supporto
personalizzati ed orientati alla clientela: consulenza individuale ed in relazione
all’idoneità professionale per la selezione di un’occupazione adeguata e per la riqualificazione professionale; offerta di lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico (che ha
interessato 242 disabili nel corso del 2002).
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi erogati con riferimento a questo target di utenza sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro
(ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed
orientati alla clientela: consulenza individuale ed in relazione all’idoneità professionale
per la selezione di un’occupazione adeguata e la riqualificazione professionale; consulenza in relazione all’idoneità professionale presso il “Centro di consulenza professionale”.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per
stimolare l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze
professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni
professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di imprese iscritte (utilizzatori effettivi): nel 2002, il Servizio pubblico per
l’impiego ha collaborato con 16.935 imprese;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi:
all’incirca il 30-40% del totale del personale del Servizio pubblico per l’impiego ha
collaborato con i datori di lavoro.
164
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
I servizi connessi erogati sono essenzialmente di natura informativa (relativi agli aspetti
giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori in cerca di occupazione
in una diversa area geografica nazionale o all’estero). Si possono, inoltre menzionare, in
questo ambito alcuni importanti accordi intergovernativi quali: l’accordo tra la Repubblica federale tedesca ed il governo della Repubblica della Lettonia sui lavoratori stranieri
(che ha permesso di trovare occupazione per 73 persone nel 2002); quello con la Repubblica federale tedesca sul lavoro dei dipendenti delle imprese lettoni nel quadro degli accordi sulle società appaltatrici (con 236 persone al mese occupate nel 2002) e sul lavoro
degli studenti durante le vacanze estive (111 studenti occupati nel 2002); infine, è stato
concluso un accordo anche con la Svezia inerente lo scambio di soggetti in formazione
(55 formandi occupati nel 2002).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 6-8
dipendenti del Servizio pubblico per l’impiego.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Sono state poste in essere misure della soddisfazione della clientela, mediante l’effettuazione di una ricerca sul livello di informazione degli abitanti in relazione al Servizio pubblico per l’impiego condotta dal “Centro di ricerche sull’opinione pubblica” “Skds”)
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
Il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia autorizza e sottopone a vigilanza le Agenzie private per l’impiego ai sensi del Regolamento n. 26 del Gabinetto dei ministri del
20.01.2003, denominato “Autorizzazione e vigilanza sulle persone giuridiche che forniscono servizi di collocamento a pagamento”. Le Agenzie private per l’impiego hanno il
compito di fornire servizi di collocamento a pagamento subito dopo aver ottenuto
l’autorizzazione del Servizio pubblico per l’impiego. Il Servizio pubblico per l’impiego
costituisce una Commissione per il rilascio dell’autorizzazione che decide in merito
all’emissione di una licenza, al suo annullamento o alla proroga della sua validità. La
Commissione è costituita dai rappresentanti del Ministero degli esteri, del Ministero degli
interni, del Ministero del welfare della Lettonia, dell’ispettorato pubblico del lavoro e del
Servizio pubblico per l’impiego. Nel 2002, il Servizio pubblico per l’impiego ha rilasciato 30 licenze alle Agenzie private per l’impiego.
F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
La principale forma di collaborazioni con le altre principali istituzioni guarda la fase di
elaborazione del “Piano nazionale per l’occupazione” (Nap). La redazione del Nap su base annua è coordinata dal Ministero dell’economia, ma il principale organo responsabile
165
per la programmazione dell’occupazione è il gruppo di lavoro per l’elaborazione del Nap
costituito dai rappresentanti di quasi tutti i Ministeri della Lettonia, della confederazione
dei sindacati liberi, della Confederazione dei datori di lavoro della Lettonia, delle amministrazioni locali ed anche del Servizio pubblico per l’impiego. Il gruppo di lavoro è responsabile della redazione del Nap e ne coordina l’attuazione. Le responsabilità per le
specifiche misure sono distribuite nel corso del processo di elaborazione e successivamente ognuna delle istituzioni partecipanti è responsabile per le misure di propria pertinenza e per il monitoraggio periodico. Il monitoraggio e la valutazione complessiva sotto
la guida del Ministero dell’economia vengono eseguiti due volte l’anno. Inoltre, ogni anno, gli uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego, in collaborazione con le amministrazioni comunali, elaborano Piani di azione per la promozione dell’occupazione. I rappresentanti degli uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego partecipano a diversi
gruppi di lavoro ed ai consigli comunali organizzati dalle amministrazioni comunali
quando vengono discusse questioni inerenti il mondo del lavoro. Nell’ambito dell’organizzazione e nell’attuazione di misure per il lavoro temporaneo retribuito nel settore pubblico i partner del Servizio pubblico per l’impiego sono per lo più le amministrazioni comunali. Inoltre, i rappresentanti dell’amministrazione comunale partecipano ai bandi di
gara nel quadro delle misure a favore dei gruppi svantaggiati. Infine, il Servizio pubblico
per l’impiego affida all’esterno le attività di formazione e di riqualificazione professionale dei disoccupati alle quali sono stati assegnati i finanziamenti. Il Servizio pubblico per
l’impiego organizza bandi di gara per le istituzioni educative allo scopo di selezionare i
programmi didattici migliori e remunerativi dal punto di vista finanziario nell’ambito della formazione e della riqualificazione professionale dei disoccupati.
G. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
Presso il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia non è presente una vera e propria
banca dati su web contenente le offerte di lavoro ed i nominativi delle persone in cerca di
lavoro. L’home page www.nvd.gov.lv consente soltanto semplici operazioni di autoconsultazione, ovvero consultazione di CV di persone in cerca di lavoro per le imprese e
consultazione di offerte di lavoro per chi cerca un’occupazione. Per il 2004-2005, è prevista la costruzione di una banca dati centralizzata sul web.
H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
Dalla metà degli anni 90, il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia opera in stretta
collaborazione con la direzione del mercato del lavoro (Ams). in Svezia. Nel 2002 è stato
attuato il progetto “Sviluppo del Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia nel rispetto delle prescrizioni dell’UE”. Diversi progetti sono stati attuati in collaborazione con il
Ministero del lavoro danese. Nella primavera 2003 è stato concluso con successo il pro166
getto “Sviluppo della strategia informativa per la Lettonia nel Servizio pubblico per
l’impiego” ed entro il 2004 verrà completato il progetto comune “Gestione nazionale, regionale e municipale del progetto di supporto alle iniziative attive sul mercato del lavoro
in conformità alle strategie nazionali per l’occupazione”. Alla fine di settembre 2003 avrà
inizio il progetto di gemellaggio Phare dell’UE “Costituzione delle istituzioni per
l’attuazione della strategia per l’occupazione” in collaborazione con il Bundesanstallt für
Arbeit della Germania. Nel 1998, il Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia ha siglato un Protocollo sulla cooperazione con il Centro per l’impiego della Lituania e nel
2001 con la “Direzione del mercato del lavoro” dell’Estonia. I nove uffici locali del Servizio pubblico per l’impiego della Lettonia hanno instaurato buoni rapporti con gli uffici
locali in Estonia e Lituania. Il Direttore del Servizio pubblico per l’impiego partecipa
all’associazione mondiale dei Servizi pubblici per l’impiego (Wapes).
167
4.6 Lituania
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
3.453
1.379
39,8 (UE=100)
69,6%
59,9%
13,1% uomini: 13,3%
2,4% uomini: 2,7%
donne: 13,0%
donne: 2,1%
Nome del servizio per l’impiego
Ufficio di collocamento della Lituania
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Vidas Šlekaitis
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
e-mail: [email protected]
Tel. +370 - 5 2360770 - Fax: 5 2360788
Geležinio Vilko 3a, LT-2600, Vilnius
www.ldb.lt
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte
Lituania
N. di uffici locali (per regione/provincia)
46
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
1.465
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Nel corso del 2002, il lavoro dell’ufficio di collocamento della Lituania è stato oggetto di
un processo di modernizzazione fondato sui seguenti punti:
potenziamento della qualità del lavoro;
creazione di nuovi standard per l’intermediazione specializzata ed i servizi di
consulenza e sviluppo del relativo modello;
sviluppo del sistema di gestione delle informazioni allo scopo di valutare la qualità
dei servizi prestati;
introduzione di un numero telefonico unico destinato ai datori di lavoro per la
segnalazione delle offerte di lavoro;
formazione di sei gruppi di lavoro permanenti con lo scopo di potenziare le attività
degli uffici del lavoro locali per assicurare la prestazione di servizi efficaci e di alta
qualità, per organizzare il monitoraggio del mercato del lavoro e per divulgare le
informazioni sui servizi erogati;
sviluppo di servizi informativi aperti e di servizi diretti;
creazione di due nuovi Centri per l’occupazione giovanile;
introduzione di tecnologie informatiche moderne in fase di sviluppo per l’“ufficio di
collocamento su Internet” e potenziamento del sistema della “banca dei talenti “su
Internet per soddisfare la domanda di forza lavoro qualificata;
l’introduzione di nuovi programmi di attivazione, più precisamente l’attuazione di un
168
programma di formazione per l’aggiornamento delle qualifiche professionali e delle
competenze pratiche dei disoccupati di lunga durata e la modernizzazione del programma di sostegno ai giovani, fondata sul potenziamento del programma di supporto per l’aggiornamento delle competenze professionali dei giovani. L’attuaione del
progetto delle iniziative locali per l’occupazione ha avuto un effetto considerevole ed
ha portato alla creazione di 400 posti di lavoro; infine, saranno potenziati i programmi per la gestione delle carriere individuali allo scopo di assicurare la carriera
delle persone in possesso di qualifiche elevate.
Con il 2001, in Lituania si è avuta la fine del monopolio pubblico del collocamento ed ha
avuto inizio l’attività dei Servizi per l’impiego privati. L’attuazione del “Progetto di gemellaggio Phare LT0006.01, nel quadro dei “Miglioramenti del management per obiettivi
e gestione delle informazioni nelle istituzioni lituane del mercato del lavoro”, ha posto le
basi per il decentramento della politica del mercato del lavoro. All’inizio del 2004, è avvenuta la creazione di altri 9 uffici di collocamento di contea in tutto il paese.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Funzione di incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro
(offerta), collocamento;
formazione professionale;
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti pubblici di assistenza sociale;
assistenza ai gruppi target svantaggiati.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
I servizi connessi erogati sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati
sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro, offerte
di lavoro su Internet; database delle persone in cerca di lavoro altamente qualificate,
chiamata “banca dei talenti” su Internet; Centro informativo di auto-consultazione; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attuazione di
servizi on-line e di strutture di auto-consultazione; centro d’informazione professionale;
attivazione di centri d’informazione e di consulenza e di centri per il lavoro e per l’occupazione giovanile; creazione di “mini” uffici di collocamento nelle imprese in fase di
grande ristrutturazione.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di offerte di lavoro registrate per anno: 13.540;
169
numero di persone in cerca di lavoro/datori di lavoro che hanno beneficiato delle informazioni fornite dalle strutture di auto-consultazione: 15.000;
numero di visitatori del sito web, media giornaliera, in migliaia: 4;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 50.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta servizi d’informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; offerta di servizi individualizzati e
di consulenza/assistenza/supporto personalizzati; misure per l’aggiornamento professionale dei disoccupati di lunga durata; creazione di Dossier sui licenziamenti di massa disponibile su Internet; offerta di formazione professionale.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato a misure sul mercato del
lavoro: 41.700;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione
professionale (corsi, iniziative, ecc.): 3.900;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato a corsi di aggiornamento: 1.500;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”:
2.600.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
Servizi connessi erogati sono: offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli
incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro; offerta
di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate; programma “Nuovo Corso 55+”
(attualmente in fase di preparazione).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati anziani (di età superiore ai 55 anni) che hanno partecipato ad
iniziative del mercato del lavoro: 7.700.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
I servizi connessi erogati consistono in: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di
consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
170
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di donne che hanno partecipato ad iniziative del mercato del lavoro: 51.600;
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
9.900;
Numero di donne che hanno partecipato ad iniziative per un “nuovo inizio”: 7.600.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; sussidi
all’occupazione.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disabili che hanno partecipato ad iniziative del mondo del lavoro: 2.200;
numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
1.500;
numero di disabili che hanno partecipato ad una iniziative per un “nuovo inizio”: 300;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/questi servizi: 49.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
I principali servizi erogati con riferimento a questa tipologia di utenza sono: divulgazione
delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di
formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi finanziari per stimolare l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione
professionale conforme ai fabbisogni.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di imprese registrate (utilizzatori effettivi): 32.000;
numero di utilizzatori potenziali: 32.000;
numero di contatti con le imprese locali per anno: 30.700;
171
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/questi servizi: 150.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
I servizi connessi erogati sono essenzialmente di natura informativa (relativi agli aspetti
giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con l’utenza;
misure della soddisfazione della clientela.
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
Esiste una cooperazione molto stretta con i Servizi privati per l’impiego che assumono
personale all’estero; le informazioni relative sono visualizzate sul sito web dell’ufficio di
collocamento della Lituania. È già iniziata la formazione del personale dei Servizi privati
per l’impiego, e sono stati siglati accordi con 23 aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione dal Ministero della previdenza sociale e del lavoro. Le aziende, attualmente, possono ottenere una licenza dal Ministero per svolgere attività di collocamento all’estero.
Sono stati inoltre firmati accordi di partenariato sul mercato del lavoro con l’ufficio di
collocamento della Lituania che fornisce informazioni sulle loro attività nelle riunioni sul
mercato del lavoro, nei circoli di lavoro, nelle riunioni informative e di consultazione con
i clienti dell’ufficio di collocamento. È in preparazione un modulo unificato per i rapporti
trimestrali. È, inoltre, iniziata la preparazione del riordino della formazione del personale
dei Servizi per l’impiego e delle condizioni della loro rappresentanza in seno alla commissione tripartita.
F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
L’ufficio di collocamento della Lituania collabora fattivamente con:
associazioni dei datori di lavoro;
associazioni sindacali;
organizzazioni non governative;
comuni e consorzi di comuni;
altri partner sul mercato del lavoro (le parti sociali, con la firma di accordi di cooperazione e la stipula di progetti piani per azioni comuni).
172
G. INFORMATIZZAZIONE DELL’ELABORAZIONE DEI DATI E FORNITURA DI SERVIZI ONLINE
Attualmente sono previsti servizi di auto-consultazione sul sistema informatico dell’ufficio di collocamento su Internet, che comprende le funzioni di segnalazione delle offerte
di lavoro su Internet nonché delle persone in cerca di lavoro sul web. Con lo sviluppo ulteriore del sistema informativo, l’obiettivo è quello di fornire ai cittadini ed alle imprese,
a partire dal 2005, i servizi pubblici dell’ufficio di collocamento della Lituania utilizzando le tecnologie digitali (Internet, telefoni cellulari, ecc.). Saranno quindi realizzati i seguenti obiettivi:
servizi e sistemi pubblici elettronici autorizzati per i clienti e per dipendenti, rivolti ai
cittadini (in cerca di lavoro, disoccupati, ecc.), alle imprese, ai dipendenti dell’ufficio
di collocamento ed alle autorità;
servizio a distanza per i clienti ed i lavoratori;
uso individualizzato dei servizi pubblici;
servizio alla clientela indipendentemente dalla residenza e dall’orario (orario di lavoro continuato dell’ufficio di collocamento);
servizio in più lingue;
integrazione nel sistema informativo Eures dell’Unione europea.
H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
L’obiettivo della cooperazione con i partner stranieri è di analizzare l’esperienza dei paesi
stranieri per adattarla alle esigenze locali e di prepararsi all’ingresso nell’Unione europea.
La cooperazione con l’associazione mondiale dei Servizi pubblici per l’impiego (Wapes),
con l’International Association of Personnel in Employment Security (Iapes), con i Servizi per l’impiego della Lettonia, dell’Estonia, della Polonia, con la regione di Kaliningrad
e con la Bielorussia è stata ulteriormente sviluppata. Il primo Memorandum di cooperazione per il periodo 2002-2005 è stato firmato con:
Centro pubblico per l’impiego del Ministero del lavoro e della politica sociale
dell’Ucraina;
il Servizio pubblico per l’impiego della Repubblica Lettone e con la Direzione del
mercato del lavoro dell’Estonia.
Una particolare attenzione è stata dedicata alla cooperazione degli uffici di collocamento
locali con i Servizi per l’impiego della Lettonia, dell’Estonia, della Polonia e della regione di Kaliningrad. L’ufficio di collocamento di Panevėžys ha collaborato con i Servizi
finlandesi per l’impiego di Nokia e di Hameenkyro mentre l’ufficio di collocamento di
Šakiai ha collaborato con il Servizio per l’impiego di Blekinge Väst (Solvesborg) nel Regno di Svezia. È iniziato un progetto congiunto con la Direzione svedese del mercato del
lavoro allo scopo di facilitare lo sviluppo delle istituzioni del mercato del lavoro in Armenia. È iniziata l’attuazione del progetto “Leonardo da Vinci” “Soddisfare le esigenze
173
dell’occupazione: curriculum europeo linee guida per la consulenza professionale durante
tutto l’arco della vita in armonia con le sfide dell’allargamento dell’UE”. L’ufficio di collocamento della Lituania partecipa al nuovo progetto di gemellaggio Phare “Preparazione
alla partecipazione alla Strategia europea per l’occupazione”. Sono stati preparati un progetto di investimento “Integrazione dell’ufficio di collocamento della Lituania nella rete
Eures” ed un piano d’azione sull’integrazione in Eures. Gli uffici di collocamento locali
hanno partecipato ai progetti delle seguenti istituzioni: Phare 2000 – programma di gestione della coesione economica e sociale; agenzia per lo sviluppo nazionale regionale;
agenzia Lituana per lo sviluppo delle piccole e medie imprese; e programma “Leonardo
da Vinci”. Inoltre, L’ufficio di collocamento della Lituania ha partecipato al progetto
“Accrescere l’occupazione dei disabili in Polonia ed in Lituania” nell’ambito della politica settoriale delle regioni del Baltico sulla politica del mercato del lavoro, ed alle attività
della Fondazione europea per la formazione. La cooperazione con i partner stranieri ci ha
consentito di migliorare i metodi di informazione aperta ed i servizi diretti; di preparare il
piano di integrazione nell’Eures ed il progetto di investimento “Integrazione dell’ufficio
di collocamento della Lituania nella rete Eures” (esperienza danese ed olandese); di migliorare i metodi di valutazione dei servizi offerti dall’ufficio di collocamento della Lituania (esperienza finlandese); di stabilire i criteri per la valutazione della qualità del lavoro del personale (esperienza finlandese ed estone nella riabilitazione dei disabili,
nell’agriturismo, nel turismo ecologico e nelle imprese non convenzionali); di conoscere
la strategia per l’apprendimento permanente e le modalità per la soluzione dei problemi
sociali in Svezia.
I. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO
L’ufficio di collocamento della Lituania ha preparato il Piano aziendale strategico per il
2003-2005, che prevede i sei obiettivi seguenti:
aumento dell’occupabilità dei disoccupati con la più bassa possibilità di integrarsi nel
mercato del lavoro;
riduzione delle disparità territoriali della disoccupazione;
modernizzazione del lavoro dell’ufficio di collocamento della Lituania;
preparazione all’adesione all’UE, attuazione del programma “Libera circolazione delle persone”;
aumento delle competenze della forza lavoro per la realizzazione della crescita economica;
potenziamento dei servizi forniti alla clientela.
Il Piano Strategico è stato messo a punto nel contesto degli “Obiettivi di Sviluppo del
Millennio” ed intende promuovere la realizzazione degli obiettivi della politica del mercato del lavoro previsti dal programma nazionale per l’adozione dell’Acquis, dal programma della repubblica della Lituania per la crescita dell’occupazione nel 2001-2004,
dal programma per la riduzione della povertà per il 2002-2004 e da altri programmi stra-
174
tegici. In fase di introduzione di nuovi servizi per le persone in cerca di lavoro e per i
datori di lavoro nel 2003, gli obiettivi sono i seguenti:
modernizzare il lavoro dell’ufficio di collocamento – attuare il programma del lavoro
orientato alla clientela, realizzare nuovi standard di consulenza e di intermediazione e
sviluppare il loro modello di qualità nonché attuare l’Acquis comunitario nell’area
della libera circolazione delle persone;
potenziare i servizi esistenti ed introdurre nuovi servizi per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro;
potenziare l’efficacia dei piani d’azione e delle attività individuali dei Centri per
l’occupazione giovanile;
sviluppare la partnership sociale – attuare il programma sviluppo della partnership
sociale ed il pacchetto di misure per la prevenzione della disoccupazione.
Nel campo delle nuove tecnologie, nel 2003 si prevede di modificare e di sviluppare il
software per un sistema informatico:
sviluppare un sistema informatico di monitoraggio e di gestione del mercato del lavoro;
modificare e sviluppare l’incontro della domanda e dell’offerta con l’aiuto delle tecnologie di Internet;
sviluppare un sistema informativo aperto, al fine dell’integrazione nei sistemi informativi dell’UE;
installare tecnologie di Terminal Server e migliorare l’hardware esistente.
I punti fondamentali per il 2004-2005 sono il decentramento della soluzione dei problemi
connessi con la disoccupazione; la definizione delle relazioni tra i Servizi per l’impiego
locali, regionali, nazionali e dell’UE, l’aumento dell’efficacia dell’interazione con i datori
di lavoro, l’attuazione ed il monitoraggio dei programmi per l’occupazione giovanile, per
gli anziani e per i disoccupati di lunga durata, l’ampliamento dei servizi di orientamento
alla carriera, i servizi di consulenza professionale, l’integrazione nella rete dei Servizi europei per l’occupazione (Eures), lo sviluppo del software per monitorare il mercato del
lavoro e l’efficienza dell’applicazione della politica del mercato del lavoro, il potenziamento delle pagine web “Consulenza in caso di licenziamenti in massa”, “Orientamento
professionale e servizi informativi”. L’attenzione sarà incentrata soprattutto sul potenziamento delle tecnologie moderne allo scopo di promuovere l’occupazione.
I.1
Spostamento dell’attenzione su specifici gruppi target e/o politiche
Il “Programma per la crescita dell’occupazione nella repubblica della Lituania per il periodo 2001-2004”, di cui al sito web: www.socmin.lt, prevede il potenziamento delle politiche pubbliche per il lavoro nei seguenti punti specifici:
valutazione congiunta delle priorità della politica del lavoro in Lituania;
programma per la riduzione della povertà, 2002-2004;
programma “Nuovo Corso” per lavoratori di 55 anni e più;
programma di adattamento sociale per gli ex detenuti;
175
programma di formazione imprenditoriale per le donne;
programma di formazione professionale e occupazione per i Rom di Vilnius;
programmi speciali per persone disabili secondo le categorie di disabilità (psichica,
dell’udito, della vista, motoria, ecc.);
programma di preparazione all’adesione alla rete Eures;
programma per il miglioramento delle misure di collaborazione tra i Servizi pubblici
per l’impiego e dei Servizi privati per l’impiego.
176
4.7 Malta
DATI GENERALI32 (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
390
Popolazione in età lavorativa
245.8
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
69.1 (UE=100)
Tasso di attività
58,5%
Tasso di occupazione
54,5%
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
7,4% forza lavoro uomini: 6,4% donne: 9,8%
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld) 48% (da intendersi come: n. disoccupati di lunga
durata/n. totale disoccupati)
Nome del servizio per l’impiego
Employment and Training Corporation (Etc)
Direttore (od altro/i responsabile/i)
John Camilleri
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Tel. +356 21 654940
Area geografica coperta
Isola di Malta
N. di uffici locali (per regione/provincia)
Sede centrale e 4 uffici del lavoro decentrati
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni 153
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Regolazione delle agenzie per il lavoro temporaneo;
fine del monopolio pubblico nel settore del collocamento;
promozione della concorrenza nella prestazione dei servizi da parte del Servizio
pubblico per l’impiego (privatizzazione, appalti, sistema di voucher);
decentramento;
integrazione dei servizi;
integrazione delle strutture.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Incontro tra opportunità di lavoro (domanda)/persone in cerca di lavoro (offerta),
collocamento;
formazione professionale;
assistenza ai gruppi target svantaggiati.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
32. Dati di fonte Commissione europea non disponibili. Fonte: Employment and Training Corporation; Malta Statistics
Office, Indagine sulle forze lavoro (Dicembre 2002)
177
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
Servizi connessi erogati a questo riguardo sono: offerta/divulgazione di servizi d’informazione avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di
lavoro; raccolta/elaborazione di curricula/delle offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi in linea e di strutture di auto-consultazione.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno (media per il biennio 20022003): 7.681;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 548;
numero di visitatori del sito web: 19.000.000;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: attualmente: 41.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta servizi di informazione avanzati; offerta formazione
professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati
e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati;
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 289;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”: 19;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 212.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
I servizi connessi erogati consistono essenzialmente nell’offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul
mercato del lavoro e nell’offerta di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di lavoratori anziani che hanno partecipato alle iniziative di apprendimento
permanente: 426;
numero di lavoratori anziani che hanno beneficiato di consulenza personalizzata: 132;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 5.
178
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati sono: divulgazione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela; promozione/offerta di
programmi di formazione sul posto di lavoro (tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” secondo la Strategia europea per l’occupazione, ecc.).
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 39;
numero di donne che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 4;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 66
(attualmente responsabili anche per gli aspetti concernenti l’occupazione femminile).
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di disabili che hanno partecipato ad attività di formazione professionale: 42;
numero di disabili che hanno ricevuto consulenza personalizzata: 201;
numero di disabili che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 43;
numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 25;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 1.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
Servizi connessi erogati sono: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
Servizi connessi erogati sono: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali e amministrativi);
consulenza (su aspetti giuridici, fiscali e amministrativi, incentivi finanziari per stimolare
l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali
179
e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o consulenza sulle misure volte a
far emergere il lavoro nero ed illegale.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di imprese registrate (utilizzatori effettivi): 31.595;
numero di utilizzatori potenziali: 15.000;
numero di contatti/anno con le imprese locali: 3;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi: 3.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
I servizi connessi erogati consistono principalmente in servizi di natura informativa (relativi agli aspetti giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica nazionale o all’estero.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro che hanno chiesto assistenza nella ricerca di un
lavoro in un’area diversa: 614.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
misura della soddisfazione della clientela;
strumenti per la misurazione del rendimento (Functional Balanced Scorecard,
Corporate Balanced Scorecard);
piano aziendale triennale.
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
In riferimento a quanto sopra, Etc sta attualmente cercando di costruire un metodo di benchmarking per interagire con le 33 agenzie registrate come Servizi privati all’impiego
(Pres) presenti sul territorio nazionale, che però non rivestono a tutt’oggi un ruolo
particolarmente rilevante. Di fatto, queste ultime, al di là dell’obbligo previsto per legge
di riportare al Pes nazionale i dati salienti della propria attività sul fronte del collocamento e dell’intermediazione sul mercato del lavoro (censibile in: 419 impieghi a
tempo pieno e 3 impieghi part-time dal 1995 al 2001), non effettuano alcuna attività che
si collochi oltre la tradizionale nozione di “collocamento” né erogano alcun servizio
“avanzato” correlato. Di fatto, la cooperazione tra attori pubblici e privati è al momento
inesistente.
180
F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
Degni di menzione sono i Comitati direttivi (organi misti) che gestiscono ed erogano Servizi sovvenzionati per la formazione e l’occupazione.
181
4.8 Polonia
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
38.632
13.470
41.7 (UE=100)
64,6%
51,5%
19,9% uomini: 19,1%
10,9% uomini: 9,7%
donne: 20,9%
donne: 12,3%
Nome del servizio per l’impiego
Krajowy Urząd Pracy
Ufficio Nazionale del Lavoro
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Ministro dell’economia, del lavoro e della politica
sociale
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Ul. Nowogrodzka 1/3/5 - 00-513 Warszawa
Tel. +48 22 6610100 - Fax: +48 22 6610203
e-mail: [email protected]
Area geografica coperta/Aree geografiche
coperte
Tutto il territorio nazionale
N. di uffici locali (per regione/provincia)
16 a livello regionale (Voivodato), 380 a livello
provinciale
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Il processo istitutivo del Servizio pubblico per l’impiego è stato avviato in Polonia il 1°
gennaio 1990 con l’approvazione della legge sull’impiego del 29 dicembre 1989. La
legge definiva gli organismi per il lavoro competenti, indicando come tali il Ministero del
lavoro e della politica sociale nonché gli organi territoriali dell’amministrazione statale,
con l’attribuzione di particolari competenze in materia di occupazione, e per maggiore
precisione: il Direttore dell’ufficio del lavoro del Voivodato (a livello regionale) ed il
Responsabile dell’ufficio distrettuale per il lavoro (a livello locale). Gli uffici del lavoro
del Voivodato, nonchè gli uffici del lavoro distrettuali, sono stati organizzati come
dipartimenti per l’impiego e gli affari sociali ed inglobati all’interno degli uffici del
Voivodato e degli stessi uffici distrettuali. Il processo di sviluppo che ha portato alla loro
creazione si è svolto rapidamente, ma nello stesso tempo senza un’adeguata preparazione
tecnica e professionale del personale. Il nuovo sistema che stava prendendo forma ha
evidenziato da subito carenze ed inadeguatezze: la legge sull’occupazione conteneva
soltanto formulazioni generiche e le disposizioni attuative venivano elaborate con forte
ritardo procurando in tal modo significative difficoltà all’interno degli uffici del lavoro
distrettuali e degli uffici del Voivodato. È risultato altresì problematico anche il loro
inserimento all’interno nella struttura amministrativa statale in quanto questi uffici hanno
funzionato per un certo periodo di tempo in una condizione di doppia dipendenza:
182
per quanto riguarda le attività, laddove si evidenziava una dipendenza verticale:
Ministero del lavoro e della politica sociale – ufficio del lavoro del Voivodato –
ufficio distrettuale del lavoro;
per quanto riguarda l’organizzazione, essendovi strutture all’interno degli uffici del
Voivodato o agli uffici distrettuali, ovvero all’interno di organismi dell’amministrazione centrale.
Con l’emanazione della legge sull’impiego e sulla disoccupazione del 16 ottobre 1991, a
partire dal 1° gennaio 1993 si è venuto a creare il sistema degli uffici del lavoro. In virtù
di questa legge, è stato istituito l’Ufficio Nazionale del Lavoro quale ufficio centrale
dell’amministrazione statale, dipendente direttamente dal Ministro del lavoro e della
politica sociale. Nell’ambito delle amministrazioni generali è stato costituito il Servizio
per l’impiego istituendo in tal modo, a livello distrettuale e dei voivodati, specifiche
amministrazioni quali: gli uffici del lavoro del Voivodato e gli uffici distrettuali.
L’Ufficio Nazionale del Lavoro ricopre funzioni di controllo sugli uffici del Voivodato,
ed attraverso questi ultimi anche sugli uffici del lavoro distrettuali. È proprio attraverso
questa struttura del sistema di uffici che è stato possibile eliminare la doppia dipendenza.
In tal modo, la struttura organizzativa è stata semplificata rendendola altresì in linea con
normativa internazionale attualmente in vigore e conforme alle convenzioni adottate
dall’organizzazione mondiale del lavoro. Organo primario nazionale preposto alla politica
per l’impiego è il Ministro del lavoro e della politica sociale il quale disciplina, attraverso
specifici decreti, l’organizzazione, i regolamenti e la sfera di competenza dell’Ufficio
Nazionale del Lavoro nonché degli uffici del lavoro del Voivodato e degli uffici
distrettuali. Il Ministro del lavoro e della politica sociale assolve ai propri compiti
attraverso questi uffici che collaborano con gli organi e le istituzioni competenti in
materia di occupazione e di lotta alla disoccupazione e principalmente con gli organi
dell’amministrazione locale, con le organizzazioni sindacali, datoriali e dei disoccupati. Il
Ministro del lavoro e della politica sociale coordina l’attività di altri organi, organizzazioni ed istituzioni rientranti nella sfera definita per legge e rilascia autorizzazioni per
l’attività privata di intermediazione del lavoro. Gli uffici del lavoro del Voivodato si
identificano quali uffici locali per l’impiego in rappresentanza dell’organo dell’amministrazione centrale e sono responsabili sia della gestione delle problematiche inerenti il
mercato del lavoro locale sia delle azioni finalizzate a promuovere la formazione
professionale. A partire dagli 1993-1999, il Servizio pubblico per l’impiego viene inteso
quale struttura integrante dell’amministrazione centrale avente specifiche funzioni (da qui
il Sistema degli uffici del lavoro). Al vertice di questa struttura si trova l’Ufficio
Nazionale del Lavoro dal quale dipendono gli uffici del lavoro del Voivodato e gli uffici
distrettuali. Con la legge sull’impiego e contro la disoccupazione del 14 dicembre 1994 (e
successive modifiche) si definisce specificamente il ruolo affidato al sistema degli uffici
del lavoro in termini di compiti e responsabilità in ambito di politica del mercato del lavoro. Nel 1999 è stato avviato il lento processo di adattamento dell’organizzazione e delle
attività degli uffici del lavoro del Voivodato e degli uffici distrettuali all’organizzazione
183
dell’amministrazione pubblica. In una prima fase di tale processo sono rimasti operativi
16 uffici del lavoro del Voivodato mentre sono state istituite 33 delegazioni. Gli uffici del
lavoro distrettuali sono stati trasformati in uffici provinciali del lavoro con competenze in
base alla nuova ripartizione territoriale e pertanto sul territorio della provincia è stato
lasciato operativo un solo ufficio del lavoro. All’inizio del 2000 è iniziata la vera e
propria trasformazione del sistema del Servizio pubblico per l’impiego in base al
principio del decentramento, con l’obiettivo di avviare un processo decisionale
partecipato in materia di mercato del lavoro. Quale conseguenza di tale trasformazione
tutto gli organismi amministrativi separati sono stati accorpati: gli uffici del lavoro del
Voivodato e gli uffici provinciali (precedentemente uffici distrettuali e trasformati per
adattarli alla nuova configurazione amministrativa della Polonia) sono stati inglobati nelle
strutture delle amministrazioni locali. In pratica, ciò ha significato riunire gli uffici del
lavoro del Voivodato all’interno degli uffici della presidenza dei Voivodati e gli uffici del
lavoro provinciali all’interno dell’amministrazione provinciale unificata. A partire dal
gennaio 2002, in seguito ad ulteriori modifiche, i seguenti soggetti sono responsabili in
materia di politica per l’impiego:
il Ministro del lavoro e della politica sociale (fino al 31 marzo 2002 con l’ausilio del
Presidente dell’Ufficio Nazionale del Lavoro);
l’amministrazione locale del Voivodato;
il “voivoda”;
l’amministrazione locale della provincia.
L’art. 97 della legge del 24 luglio 1998 r., che emendava alcune leggi che definivano le
competenze degli organi dell’amministrazione pubblica a seguito alla riforma istituzionale, ha modificato la legge del 14 dicembre 1994 sull’impiego e sulla lotta alla disoccupazione introducendo, tra l’altro, la ripartizione delle competenze tra vari livelli dell’amministrazione locale e l’amministrazione centrale, mediante assegnazione alle amministrazioni locali di alcune funzioni che precedentemente venivano svolte direttamente
dall’amministrazione centrale. I Presidenti dei Voivodati ed i Presidenti delle province
sono divenuti, insieme al Ministro del lavoro, organi preposti alle questioni inerenti
l’occupazione. Questo sistema di ripartizione delle competenze ha contribuito ad
estendere notevolmente le responsabilità degli organi delle amministrazioni locali (a
livello di Voivodato e di provincia) anche se ciò ha indotto uno squilibrio sui mercati del
lavoro sia regionali sia locali.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
L’attività del sistema degli uffici del lavoro contemplata dal programma risulta dalle
disposizioni contenute nella legge sull’impiego e sulla lotta alla disoccupazione (e
successive modifiche) del 14 dicembre 1994. Si riportano i compiti rientranti in tale
attività: garantire in modo efficace la piena soddisfazione della domanda di manodopera
da parte dei datori di lavoro nel più breve tempo possibile. Per raggiungere tale obiettivo
184
(considerato fondamentale) è necessario perseguire obiettivi supplementari come:
accrescere il numero dei soggetti richiedenti i servizi offerti dagli uffici del lavoro;
aumentare il numero di offerte di lavoro non sovvenzionato da parte degli uffici del
lavoro;
ridurre il tempo di ricerca delle offerte di lavoro;
garantire un’adeguta efficacia occupazionale dei programmi del mercato del lavoro;
facilitare l’accesso ai programmi di inserimento al maggior numero di persone a
rischio per potenziarne le opportunità di impiego sul mercato del lavoro;
garantire una gestione razionale dei fondi pubblici destinati alla realizzazione di
questo obiettivo; si tratta di una finalità molto importante in quanto riguarda la gestione dei fondi pubblici destinati all’assolvimento di fini sociali da parte dei servizi
pubblici non integrati in un’unica struttura gerarchica;
offrire ai clienti degli uffici del lavoro servizi di buon livello professionale: si tratta di
un obiettivo strategico per il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati;
agevolare l’integrazione con l’Unione europea, vale a dire un’obiettivo che risulta
dalla politica generale dello Stato-candidato all’adesione all’Unione europea.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
Gli uffici provinciali del lavoro rappresentano il nucleo centrale del Servizio per l’impiego e costituiscono gli organismi dell’amministrazione pubblica polacca. Altre istituzioni
statali, benché importanti per la promozione e lo svolgimento di attività di natura strategica, non sono a diretto contatto con le persone in cerca di lavoro né con gli imprenditori
che offrono nuovi posti di lavoro. Si elencano di seguito i principali compiti degli uffici
provinciali del lavoro:
assistenza sia ai disoccupati ed alle persone in cerca di lavoro per aiutarli a trovare un
impiego, sia ai datori di lavoro per ricercare nuovi lavoratori;
iscrizione alle liste di collocamento dei disoccupati e di altre persone in cerca di
lavoro, elaborazione delle proposte di lavoro, formazione ed altre forme di occupazione finalizzate all’inserimento professionale e, nel caso di mancate opportunità
lavorative, erogazione di contributi o sussidi previsti dalla legge;
riconoscimento ed erogazione di sussidi o contributi prepensionistici;
consulenza professionale ed informativa ai disoccupati ed altre presone in cerca di
lavoro;
rilascio di autorizzazioni e permessi di lavoro o svolgimento di altro tipo di lavoro
retribuito da stranieri;
azioni finalizzate ad arginare la disoccupazione e le sue ricadute negative;
acquisizione e gestione delle risorse finanziarie destinate a realizzare azioni di lotta
alla disoccupazione e rendere più attivo il mercato locale del lavoro;
promozione volta alla creazione di nuovi posti di lavoro ed assistenza ai disoccupati
185
in caso di avvio di un’attività autonoma;
promozione e sovvenzioni per lavori d’intervento e lavori pubblici, impiego di
neodiplomati e neolaureati, per corsi di formazione e programmi sociali;
promozione e sostegno alle attività dei circoli del lavoro;
redazione di analisi, valutazioni e rapporti relativi alle problematiche dell’occupazione e della lotta alla disoccupazione;
decisioni per il riconoscimento dello stato di disoccupazione, attribuzione o perdita
dello status di disoccupato;
decisioni inerenti alla sospensione, ripresa dell’erogazione o perdita del diritto al
sussidio, al contributo alla formazione, borsa di studio, sussidio o contributo prepensionistico; l’annullamento parziale del prestito concesso dal Fondo del lavoro; rimborso ai datori di lavoro dei costi sostenuti per retribuzioni e contributi previdenziali
pagati ai giovani lavoratori assunti in base al contratto di lavoro, di apprendistato,
ecc.;
controllo sulla conformità alle disposizioni della legge sull’impiego e sulla lotta alla
disoccupazione (compreso il rispetto delle condizioni del lavoro regolare o di altro
lavoro retribuito o attività economica);
versamento dei contributi per l’assicurazione sanitaria relativa alle persone disoccupate con diritto al sussidio di disoccupazione;
pagamento degli assegni familiari, di accompagno e di maternità;
assistenza ai disabili (compreso, l’attuazione di programmi a sostegno dell’impiego
delle persone disabili; l’intermediazione di lavoro e la consulenza professionale alle
persone disabili; attività di orientamento alle persone disabili che richiedono l’inserimento in un programma di formazione specifico oppure riabilitazione medica e sociale attuato presso un centro specialistico di formazione e riabilitazione o ad un altro
tipo di struttura formativa).
Indicatori di rendimento (anno 2003)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 3.175.674;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 739.355.
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento,
allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di
lavoro
Informazione professionale negli uffici del lavoro e nei Centri di informazione e di
orientamento alla carriera professionale
La consulenza professionale consiste nel fornire assistenza sia ai disoccupati e ad altre
persone in cerca di lavoro relativamente alla scelta di un’occupazione adeguata nonché di
un posto di lavoro, sia ai datori di lavoro nella selezione delle persone candidate a posti di
lavoro che richiedono particolari predisposizioni psico-fisiche. La consulenza professio186
nale è fondata su sei regole:
accessibilità ai servizi per tutte i disoccupati ed altre persone in cerca di lavoro
nonché per i datori di lavoro;
libertà nell’usufruire dei servizi di consulenza professionale;
pari opportunità nell’accesso ai servizi di consulenza professionale indipendentemente dalla nazionalità, sesso, religione, appartenenza ad organizzazioni politiche e
sociali nonché da qualsiasi altra circostanza;
libertà di scelta della professione e del luogo di lavoro;
gratuità dell’acesso ai servizi di consulenza professionale;
riservatezza e la tutela dei dati personali dei disoccupati e di tutte le persone in cerca
di lavoro che accedono ai servizi di consulenza professionale.
La consulenza individuale
Il metodo fondamentale di lavoro adottato dai consulenti professionali con il cliente
individuale consiste in un colloquio consultivo svolto in fasi e periodi precisi, con l’uso di
metodi e tecniche specialistiche. La consulenza individuale (colloquio consultivo) ha
come obiettivo quello di dare un supporto personalizzato al cliente che si trova in una
situazione professionale difficile all’interno del mercato di lavoro e che necessita di
orientamento per trovare una soluzione lavorativa. Al pari della consulenza professionale,
tale processo dovrebbe produrre i seguenti effetti:
il cliente trova un lavoro in linea con le sue capacità, le sue caratteristiche psicofisiche o le sue qualifiche, oppure il cliente intraprende corsi di perfezionamento
professionale o di riqualificazione che accrescono le sue opportunità lavorative;
il cliente è pienamente soddisfatto della propria scelta e dei relativi effetti;
sviluppo della personalità del cliente che, insieme al consulente, ha risolto il suo
problema “lavorativo”;
l’assunzione del cliente è compatibile con la domanda del mercato;
il cliente sceglie il mestiere, la formazione, la riqualificazione.
Consulenza di gruppo
Questa tipologia di consulenza professionale consiste nell’assistere un gruppo di clienti
dell’ufficio del lavoro. La consulenza di gruppo ha come obiettivo quello di aiutare a
valutare la personalità dei clienti e la propria situazione in rapporto al mercato del lavoro
nonché quello di creare motivazioni e stimolare i partecipanti ad affrontare in modo più
attivo il proprio futuro lavorativo. Nella maggior parte dei casi la consulenza professionale di gruppo viene realizzata sotto forma di laboratorio o di formazione. Queste
forme offrono ai partecipanti l’opportunità non soltanto di acquisire conoscenza, ma
anche di esternare determinate capacità, per esempio, durante il colloquio di selezione. Le
lezioni si svolgono in gruppi composti da più di dieci persone dove ogni partecipante,
attraverso le proprie esperienze, le proprie capacità e osservazioni, si rende parte attiva sia
nello svolgimento delle lezioni sia nella realizzazione dell’obiettivo generale della
187
formazione. La durata delle lezioni nell’ambito della consulenza di gruppo varia e dipende dalle tematiche affrontate. La tipologia delle lezioni più applicata è il “laboratorio di
ricerca attiva del lavoro”, generalmente organizzato una volta al mese. Il programma-tipo
delle lezioni, articolate in tre giornate consecutive della durata di cinque ore, prevede:
costruzione del modo di pensare positivo;
autopresentazione;
preparazione dei documenti (CV, lettera motivazionale);
preparazione del bilancio di competenze;
metodi di ricerca del lavoro;
preparazione al colloquio di selezione;
superamento dello stress nei casi di insuccesso lavorativo.
Fonti di informazione per le persone in cerca di lavoro
Banca dati delle professioni ed opportunità di apprendimento – Consulente 2000:
agevola il lavoro del consulente professionale con il cliente;
aiuta ad individuare le caratteristiche del cliente (interessi, capacità, ecc.) permettendo di configurarle nell’ambito delle varie professioni;
facilita l’accesso alle informazioni sulle professioni stampando quelle maggiormente
pertinenti;
arrichisce le informazioni sulle professioni.
Il Consulente 2000 si articola in quattro blocchi tematici chiamati moduli e riportati di
seguito:
“modulo cliente” permette al cliente di creare il proprio profilo professionale e di
configurarlo con le professioni e le funzioni maggiormente idonee;
“modulo professioni” è una banca dati informativa sulle professioni con 542 tipologie
diverse di profili professionali. Ad ogni tipologia corrisponde una descrizione
dettagliata della professione. Il capitolo “Compiti e funzioni” spiega la tipologia del
lavoro e quali strumenti sono usati in quella professione. Il capitolo successivo
descrive le condizioni del lavoro: ambiente lavorativo (lavoro all’aperto, negli edifici
ecc.), condizioni organizzative o sociali. Elemento importante nella scelta della
professione sono i requisiti fisici e psicologici richiesti per ciascuna professione;
“modulo educazione” è un’ampia banca dati riguardante le scuole professionali, le
scuole medie superiori, le scuole post-secondarie, le università e le scuole post-laurea.
Contiene le informazioni sui percorsi di istruzione e di formazione, sulle possibilità di
ottenere un alloggio, una borsa di studio, sulla logistica della scuola ecc.;
“modulo navigatore” è destinato a coloro che incontrano difficoltà nell’uso del
computer. Ogni cliente viene “accompagnato” attraverso le varie banche dati. Questo
modulo contiene inoltre un glossario dei termini propri del mercato di lavoro. È
certamente molto utile lo strumento “Orientamento alla Carriera” che aiuta nella
pianificazione della propria carriera professionale. Tale modulo contiene inoltre test
di autovalutazione “Questionario sulle preferenze ed attitutidini professionali”
188
attraverso il quale il cliente ottiene un quadro complessivo delle sue capacità ed
attitudini agevolandolo significativamente nella pianificazione della propria carriera
professionale.
La Banca dati sulle professioni
Tale banca dati contiene un’analisi dettagliata di 300 professioni. È organizzata in 3
sezioni a seconda del livello d’istruzione richiesto per una determinata tipologia di lavoro
(blu – istruzione professionale; verde – istruzione media superiore; rosso – istruzione
superiore). Ogni file contenuto nella banca dati contiene un dossier che introduce il
cliente gradualmente alla professione: a partire dall’introduzione con una breve
descrizione della professione, attraverso la descrizione dettagliata di compiti e mansioni,
requisiti richiesti e grado di istruzione, livello di retribuzione ed opportunità di lavoro,
fino alle possibilità di perfezionamento professionale ed opportunità di carriera. Tutti i
file contengono numerose informazioni sulle opportunità d’istruzione e d’impiego
relativamente al mercato locale del lavoro.
Guida alle professioni
Tale guida contiene 550 analisi delle professioni descritte in maniera chiara ed accessibile
in base alle seguenti sezioni: compiti ed attività lavorative; informazioni sugli obiettivi e
sui valori realizzabili nella professione; ambiente di lavoro; informazioni sull’ambiente di
lavoro e sulle condizioni organizzative; idoneità psicologica, fisica e di salute richiesta
dalla professione; requisiti per l’assunzione (preferenze avanzate dai datori di lavoro);
possibilità di avanzamento di carriera (descrizione del percorso professionale). La
descrizione si conclude con le informazioni sulle opportunità di lavoro, la retribuzione, le
professioni analoghe o affini nonché un elenco di indirizzi indicativi di potenziali datori
di lavoro oltre ad una letteratura consigliata.
Classificazione delle professioni e delle specializzazioni
Tale classificazione è stata elaborata dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo)
ed adattata dal Ministero del lavoro e della politica sociale della Polonia. Contiene un
elenco di 2392 professioni e specializzazioni unitamente ad una descrizione di 2408
professioni e specializzazioni presenti sul mercato del lavoro polacco. È una pubblicazione che si rivolge a tutti coloro che ricercano informazioni sull’attuale struttura professionale del mercato del lavoro polacco e, in particolare, rappresenta lo strumento
fondamentale utilizzato dal relativo sistema dell’educazione e del lavoro.
Schede delle professioni
Tali schede riportano brevi descrizioni delle professioni. Presentano inoltre caratteristiche
generali delle professioni con la descrizione dettagliata di compiti, requisiti, opportunità
di come imparare un mestiere oppure trovare un lavoro.
189
Elenco degli organizzatori dei corsi di formazione
Contiene una lista di strutture di formazione operative nel sistema d’istruzione extrascolastica nel Voivodato Mazowieckie e nei seguenti settori (edilizia; economia; finanze e
amministrazione; elettrotecnica ed elettronica; ristorazione; trasformazione alimentare;
commercio; informatica; addetti alle macchine e impianti per la produzione di metalli;
lavorazione dei metalli; specialisti in scienze umanistiche; trasporto; turismo; servizi,
artigianato; altre specializzazioni) oltre ad un elenco di strutture operative a livello
regionale (regione di Varsavia, Ciechanów, Ostrołęka, Płock, Radom, Siedlce). Le
informazioni contenute nel catalogo riguardano il tema ed i contenuti della formazione, le
condizioni per la partecipazione, la durata ed i costi dei corsi. Inoltre, sono disponibili
guide informative su varie tipologie di scuole ed università, a livello sia nazionale sia
locale, nonché altre tipologie di guide informative, prontuari, cataloghi di CV e lettere
motivazionali. Nel 2001, i servizi di consulenza e di informazione professionale hanno
coinvolto 617.880 persone disoccupate o in cerca di lavoro. La consulenza professionale
individuale è stata fornita a 138.992 persone di cui 77.395 donne (55,7%). Alla consulenza professionale di gruppo hanno aderito 83.987 persone di cui 51.946 donne (61,9%).
Nel 2001, 208.184 persone disoccupate o in cerca di lavoro hanno avuto accesso ad
informazioni di natura professionale presso gli uffici del lavoro. Un’assistenza particolare
viene offerta alle persone disoccupate da lungo tempo: la consulenza individuale e la
consulenza di gruppo per disoccupati da oltre 12 mesi hanno coinvolto 47.284 persone.
Negli uffici del lavoro, le donne rappresentavano circa il 55,6% del totale dei clienti che
hanno usufruito di consulenza individuale (68.271 persone) e circa il 62% dei partecipanti
alla consulenza di gruppo (40.870 persone). Durante gli incontri informativi sono stati
affrontati i seguenti argomenti:
compiti ed attività proprie di determinate mansioni e professioni;
questioni relative all’attività in proprio;
opportunità di perfezionamento professionale e di riqualificazione;
informazioni sulle professioni maggiormente investite dal fenomeno della disoccupazione e sulle professioni più richieste dai datori di lavoro.
I “Club del lavoro”
Le esercitazioni svolte nei Club del lavoro sono destinate innanzitutto alle persone
disoccupate, con evidenti difficoltà nel reperire un’occupazione. La partecipazione alle
esercitazioni nei Club del lavoro è libera e gratuita. I partecipanti hanno a disposizione
strumenti di cui il Club è dotato (ad esempio, telefono, fax, fotocopiatrice, computer).
L’ufficio provinciale del lavoro prepara e mette a disposizione dei partecipanti il
materiale informativo ed i manuali oltre ad altro materiale necessario per realizzare il
programma del Club del lavoro. La creazione del Club del lavoro e le esercitazioni che vi
vengono svolte sono finanziate dal “Fondo per il funzionamento dell’ufficio provinciale
del lavoro” e dal “Fondo del lavoro”. Le esercitazioni nei Club del lavoro sono destinate
innanzitutto alle persone disoccupate, con evidenti difficoltà a trovare un impiego. La
190
partecipazione alle esercitazioni nei Club del lavoro è libera e gratuita. I partecipanti
hanno a disposizione gli strumenti di cui il Club è dotato (ad esempio, telefono, fax,
fotocopiatrice, computer). Gli uffici del lavoro offrono assistenza, in termini di organizzazione e metodologia, alle istituzioni ed alle organizzazioni che creano e gestiscono i Club
del lavoro. Nel 2001 erano operativi 796 Club del lavoro (657 organizzati presso gli uffici
provinciali del lavoro e 139 organizzati presso le istituzioni collegate). L’obiettivo
principale dei Club del lavoro è quello di incoraggiare, in maniera efficace, la ricerca
autonoma del lavoro. Nello stesso anno, 51 mila persone di cui oltre 48 mila disoccupati
hanno partecipato a corsi di formazione tenuti dai Club. Il numero più sostenuto di
partecipanti è stato registrato nei seguenti Voivodati: Dolonośląskie (8,8 mila persone) e
Wielkopolskie (5,1 mila persone). Tra le donne, il numero più nutrito era composto da
persone di l’età compresa tra i 18 ed i 24 anni (56,2%) e da persone con un livello di
istruzione post-secondaria e professionale (43,2%). Tra le donne partecipanti alle esercitazioni volte nei Club del lavoro, il gruppo più numeroso era costituito da donne in
attesa di un’occupazione da sei mesi (47,6%); ugualmente significativa era la percentuale
di donne disoccupate di lunga durata (senza lavoro da oltre 12 mesi -31,6%). Una volta
ultimato il programma di esercitazioni, si riscontrava, tra i numerosi cambiamenti osservati, un aumento dell’attività generale delle donne ed un innalzamento radicale della
capacità di autovalutazione ed autodisciplina. Delle 28.704 partecipanti alle esercitazioni
nei Club del lavoro, 4.704 donne hanno trovato un’occupazione (16,4%).
Indicatori di rendimento (anno 2003)
Numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ai progetti di
formazione professionale (corsi, iniziative, ecc.): 132.230;
numero di disoccupati di lunga durata che hanno partecipato ad un “nuovo inizio”:
5.255.
C.2
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Da molti anni gli uffici del lavoro attuano iniziative volte all’inserimento professionale
delle donne al fine di promuovere il loro ritorno alla vita sociale e lavorativa. Occorre
dunque ricordare che la situazione sul mercato locale del lavoro dipende fondamentalmente
dalla condizione economica dei soggetti economici, dalle prospettive dello sviluppo
regionale, dalla politica delle autonomie locali volta a preservare i posti di lavoro esistenti
ed a crearne dei nuovi, nonché dalla imprenditorialità e dalla creatività delle donne stesse.
Gli operatori degli uffici del lavoro utilizzano tutti quegli strumenti a disposizione che
servono ad incentivare l’inserimento professionale delle donne promuovendo la loro
crescita professionale, la partecipazione alle esercitazioni nei Club del lavoro, l’accesso
alla consulenza professionale e lo sviluppo dell’attività lavorativa autonoma.
La consulenza professionale negli uffici del lavoro e nei Centri di informazione ed
orientamento alla carriera professionale
191
I consulenti professionali svolgono un ruolo centrale nel processo di inserimento professionale. La loro conoscenza del soggetto, delle sue predisposizioni e delle caratteristiche
della sua personalità permette loro di adottare facilmente la decisione riguardante la
professione da consigliare (adattattando, allo stesso tempo, il servizio di consulenza ai
fabbisogni ed alle possibilità del cliente). Attraverso la consulenza professionale sia
individuale sia collettiva, la co-partecipazione all’attuazione dei programmi dei Club del
lavoro, la partecipazione alla Borsa del lavoro, alle Fiere del lavoro ed agli incontri
informativo-educativi supportano ed indirizzano l’attività dei clienti sul mercato di
lavoro. Per quanto concerne la formazione professionale, nel 2001 sono state formate
25.447 donne (pari 48,7% del totale) e 26.846 uomini (51,3%). Nella maggior parte dei
voivodati il numero delle donne che hanno intrapreso corsi di formazione supera
notevolmente il numero degli uomini. Negli anni 2000-2001, gli uomini rappresentavano
la maggioranza tra le persone formate. Un forte calo è stato osservato sia nei valori
assoluti sia nella dinamica del fenomeno.Nel confronto con l’anno 2000, circa 50 mila
persone in meno hanno partecipato a corsi di formazione. Il numero di uomini formati –
assai più alto rispetto a quello delle donne – non è un indicatore del fatto che le donne
usufruiscano meno frequentemente delle opportunità di formazione. Raffrontando
numericamente uomini e donne che hanno partecipato a corsi di formazione, si otterranno
quote percentuali simili. Negli uffici del lavoro vengono praticate due diverse tipologie
organizzative di formazione: formazione di gruppo ed individuale. La formazione di
gruppo viene organizzata a seguito di un’analisi dei fabbisogni formativi osservati sul
mercato locale di lavoro. Formulata la diagnosi dei fabbisogni formativi, si procede alla
definizione dei percorsi di formazione la cui realizzazione permetterà ai disoccupati di
acquisire le competenze richieste sul mercato del lavoro. Successivamente, vengono
predisposti i programmi di formazione per i disoccupati, che prevedono il numero di
persone da formare per ogni corso nonché la valutazione dei rispettivi costi. I programmi
di formazione servono da base per creare i gruppi ed iniziare la procedura di selezione
degli enti formatori. Nel caso della formazione di gruppo, la persona disoccupata viene
invitata a frequentare un corso di formazione su iniziativa dell’ufficio del lavoro. La
procedura è diversa quando il disoccupato inoltra all’ufficio del lavoro la richiesta di
assegnarlo al corso di formazione indicato sulla stessa. Le donne più frequentemente
degli uomini chiedono una formazione finalizzata alla ricerca attiva di lavoro. Finora le
donne hanno rappresentato i tre quarti del totale dei partecipanti a questa tipologia di
corso. Questo dato, oltre a dimostrare che le donne comprendono l’importanza della
formazione d’altra parte, evidenzia il fatto che le donne incontrano maggiori difficoltà a
reinserirsi nel mondo del lavoro. Per selezionare i candidati ai vari corsi di formazione,
gli uffici del lavoro adottano criteri ben definiti, legati alla specificità del corso da tenere.
I criteri più importanti sono: livello d’istruzione, stato di salute, predisposizioni psicofisiche. Benché il sesso del candidato raramente rappresenti un criterio distintivo, si nota
una netta correlazione tra il sesso dei fomandi e l’indirizzo della formazione prescelta. In
certi casi questa correlazione è naturale in quanto legata a condizionamenti fisiologici, di
192
consuetudine o culturali, ma in altri casi è addirittura sorprendente: ad esempio, l’elevato
numero di donne ai corsi di piccola imprenditoria o addirittura molto elevato ai corsi
d’informatica. Dal 2000, le informazioni sui principali settori interessati dai corsi di
formazione organizzati dagli uffici del lavoro provengono da dati statistici pubblici. Nel
2001, 52.293 persone hanno partecipato a corsi di formazione di cui 25.447 erano donne.
I corsi commerciali (8.406 partecipanti), i corsi di informatica (6.510 partecipanti), i corsi
per le professioni economiche (4.744 partecipanti), i corsi per autisti (4.878 partecipanti)
rappresentano i principali indirizzi dei corsi di formazione. In generale, tuttavia, la
maggior parte delle donne ha frequentato corsi per professioni prevalentemente al femminile. Nel 2001, le donne costituivano la maggioranza nei seguenti corsi di formazione:
professioni legate all’economia – le donne rappresentavano l’88% del totale dei
partecipanti;
professioni amministrativo-impiegatizie – le donne rappresentavano il 92% del totale
dei partecipanti;
professioni legate all’industria dell’abbigliamento – le donne rappresentavano il 98%
del totale dei partecipanti;
professioni legate al commercio – le donne rappresentavano l’82% del totale dei
partecipanti;
corsi di informatica – le donne rappresentavano il 69% del totale dei partecipanti.
È interessante notare la partecipazione sostenuta delle donne ai corsi di marketing e di
management. Nell’ambito dei programmi di inserimento professionale, 1.212 donne (68%
del totale dei partecipanti) hanno aderito ai corsi di formazione. Questo dato dimostra, da
una parte, la preoccupazione degli uffici del lavoro di attenuare gli effetti della disoccupazione femminile e dall’altra, la volontà della maggior parte delle donne disoccupate a
cercare un’occupazione, ad imparare nuovi metodi di ricerca del lavoro e ad adeguare le
proprie qualifiche all’attuale richiesta del mercato di lavoro. La maggiore disponibilità
delle donne a creare una propria attività lavorativa dimostra il forte coraggio, la voglia di
adattarsi ai cambiamenti del mercato di lavoro nonché la loro autovalutazione positiva per
quanto riguarda la capacità di lavorare in proprio. Il principale motivo della scelta del
lavoro autonomo risiede nel desiderio di garantire una vita dignitosa per sé stesse e per le
loro famiglie.
Indicatori di rendimento (anno 2003)
Numero di donne che hanno partecipato ad attività di formazione professionale:
63.353;
numero di donne che hanno partecipato a misure per un “nuovo inizio”: 2.409.
C.3
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
I servizi connessi erogati sono essenzialmente i seguenti: divulgazione di informazioni su
formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad
193
esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea
per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed
orientati alla clientela; Incoraggiamento dei disabili all’attività professionale: assostenza
alle persone disabili a definire le proprie aspettative professionali ed a ricercare le opportunità lavorative sul mercato del lavoro; miglioramento della qualità delle prestazioni
offerte alle persone disabili; creazione per i disabili/disoccupati dell’opportunità di
trovare un’occupazione e di integrarsi con l’ambiente di lavoro di normodotati prendendo
in considerazione al contempo le loro ridotte possibilità psico-fisiche; diffusione tra i
partner l’idea della creazione di un “laboratorio di terapia occupazionale” e di una
struttura di attività professionale. Andando ad osservare nello specifico delle attitività per
disabili previste, un ruolo preminente è svolto dai servizi di informazione e consulenza
professionale sia indivudiale sia di gruppo. I disabili interessati possono presentarsi
presso i Centri di informazione e di orientamento alla carriera professionale. I Centri sono
strutture specializzate che raccolgono informazioni professionali e le mettono a disposizione degli interessati. A servizio dei clienti, si contano consulenti professionisti ed uno
psicologo. Il Centro offre al disabile consulenza personalizzata, assistenza e supporto di
uno psicologo, nonché la possibilità di partecipare alle esercitazioni di laboratorio per
acquisire la capacità di prendere decisioni professionali e di pianificare la propria carriera
professionale. Presso questo Centro, i disabili interessati possono inoltre utilizzare:
la banca dati relativa alle professioni ed alle opportunità di apprendimento, dossier
con informazioni sulle professioni, la guida alle professioni ed opuscoli sulle
professioni;
guida informativa su scuole ed università;
informazioni sui corsi organizzati da enti di formazione;
pubblicazioni divulgative sulle professioni, sulla psicologia, pedagogia e sulla ricerca
di lavoro;
informazioni relative al mercato locale del lavoro;
quotidiani locali;
siti web contenenti offerte di lavoro provenienti da tutto il territorio nazionale;
programmi informatici: “Consulente 2000”, “Professioni del futuro”, “Scuole
superiori”, “Gawrosz” – Prontuario per i giovani alla ricerca di lavoro, “Men-Tor” –
pianificazione della propria carriera professionale;
filmati sulle professioni e filmati didattici.
Infine, va menzionata la creazione di sportelli informativi e di consulenza siti presso le
Delegazioni territoriali dell’ufficio del lavoro del Voivodato (Centri di informazione e di
orientamento alla carriera professionale). Presso questi sportelli, gli specialisti forniscono
informazioni alle persone disabili in merito alle seguenti problematiche:
disoccupazione;
assistenza sociale;
attività economica;
diritti e doveri del lavoratore;
194
doveri dei datori di lavoro;
regolamenti della previdenza sociale.
Presso tali sportelli, gli specialisti offrono questo servizio due volte al mese. Altra
iniziativa da menzionare è la Fiera del Lavoro, che rappresenta una forma di intermediazione aperta del lavoro. In tali occasioni, le offerte di lavoro vengono presentate dalle
aziende del lavoro protetto, dai laboratori di terapia occupazionale, da enti di formazione
e dai datori di lavoro del mercato aperto. Alle fiere organizzate nell’ambito di un
programma, è prevista altresì la partecipazione delle organizzazioni non governative e
delle amministrazioni locali che si occupano delle problematiche inerenti i disabili.
Pertanto i disabili hanno la possibilità non soltanto di venire a conoscenza delle offerte di
lavoro, ma anche di ottenere servizi di consulenza da parte di esperti in materia di:
riabilitazione professionale e sociale;
previdenza sociale;
diritto del lavoro;
sistema tributario;
attività di informazione e consulenza professionale;
assistenza sociale.
Indicatori di rendimento (anno 2003)
Numero totale di disabili disoccupati 69.778.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di
sovvenzioni
Servizi connessi a questa tipologia di utenza sono: divulgazione di informazioni su
formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/offerta di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio,
tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla
clientela.
C.5
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
I servizi connessi erogati riguardano essenzialmente: informazioni (su aspetti giuridici,
fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi,
incentivi finanziari per stimolare l’occupazione); assistenza nella ricerca di personale con
elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro;
analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro
locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni; informazione e/o
consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed informale.
195
C.6
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
I servizi connessi erogati sono principalmente servizi di informazione (relativi agli aspetti
giuridici, agli alloggi, ecc.) volti a fornire sostegno ai lavoratori che cercano un’occupazione in una diversa area geografica (nazionale o all’estero).
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
sistemi di gestione delle vendite;
gestione delle relazioni con la clientela;
misura della soddisfazione della clientela.
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
In Polonia, attualmente l’intermediazione del lavoro può essere sia pubblica sia privata.
All’intermediazione pubblica del lavoro sono preposti gli uffici provinciali del lavoro e
l’intermediazione privata viene gestita dalle agenzie di collocamento. L’intermediazione
privata del lavoro, difatti, viene svolta dalle agenzie di collocamento, secondo tre distinte
tipologie:
agenzie di collocamento che si occupano sia dell’intermediazione del lavoro su tutto
il territorio nazionale sia dell’intermediazione tesa a procurare lavoro all’estero. Esse
assistono le persone in cerca di lavoro nella sistemazione lavorativa più adeguata ed i
datori di lavoro nella ricerca di nuovi lavoratori in possessso delle qualifiche
richieste;
agenzie di consulenza personalizzata. Su richiesta dei datori di lavoro prestano i
servizi previsti dall’Art. 37 della legge sull’impiego e sulla lotta alla disoccupazione;
agenzie di lavoro interinale. Assumono i lavoratori allo scopo di metterli a disposizione di terzi che possono essere persone fisiche o giuridiche.
Le agenzie di collocamento sono tenute ad astenersi dal richiedere compensi alle persone
per conto delle quali cercano un impiego o altro lavoro remunerato, ad eccezione
dell’esazione di alcune tasse da parte di persone a cui è stato trovato lavoro all’estero. Nel
caso di contatto con un intermediario disonesto, è obbligatoria la denucia presso l’ufficio
del Voivodato competente, alla polizia o al pubblico Ministero. Nel 2002, oltre 86 mila
persone hanno trovato impiego tramite le agenzie di collocamento private. Rispetto
all’anno 2001, si è osservato un incremento di quasi 7 mila persone assunte. Nel corso
dell’anno passato, queste agenzie hanno acquisito oltre 146 mila offerte di lavoro. Nel
2002, sono state registrate circa 64 mila offerte di lavoro in più rispetto all’anno precedente. Con le agenzie di collocamento, le persono trovano occupazione soprattutto nel
settore commerciale, edile, della ristorazione ed alberghiero (ad esempio, commessi,
muratori, hostess, agenti di guardia, oltre a camerieri, rappresentanti di commercio,
cuochi, agenti di assicurazioni, operatori informatici, segretarie). Come risulta dai dati
196
forniti dal Ministero dell’economia, del lavoro e della politica sociale, durante scorso
anno e tramite le agenzie di collocamento, hanno trovato impiego oltre 2,7 mila persone
prive di preparazione professionale (senza mestiere). Rispetto al 2001 questo dato è
cresciuto di 711 persone. Conformemente alla legge in vigore sull’impiego e sulla lotta
alla disoccupazione, tutti quei soggetti diversi dagli uffici del lavoro al fine di poter
svolgere l’attività di intermediazione devono ottenere l’autorizzazione rilasciata dal
Ministro del lavoro e della politica sociale (fino al 31 marzo dello scorso anno questa
autorizzazione veniva rilasciata dall’Ufficio Nazionale del Lavoro). Nel 2002, il Ministro
ha rilasciato 108 autorizzazioni; 52 soggetti hanno richiesto l’autorizzazione per la prima
volta. Pertanto alla fine dello scorso anno erano presenti in Polonia complessivamente
201 soggetti non pubblici, titolari di autorizzazione ad eserciare attività di intermediazione del lavoro. La maggior parte di tali soggetti era dislocata in quei Voivodati in cui il
tasso di disoccupazione era inferiore alla media nazionale. Secondo la legge, l’intermediazione del lavoro può essere svolta soltanto come attività no profit, osservando
strettamente la regola del servizio gratuito per i disoccupati e per tutte quelle persone in
cerca di lavoro. L’ispettorato del lavoro, durante i controlli di routine effettuati nel corso
dello scorso anno, condotti per verificare l’osservanza di dette disposizioni, ha “scoperto”
41 casi di violazione di legge ed ha provveduto a denunziare i trasgressori al Tribunale
competente. La legge non vieta però alle agenzie di richiedere il pagamento della prestazione del servizio ai datori di lavoro. Dai dati forniti dal dicastero competente risulta che
nel corso dello scorso anno le tariffe oscillavano tra 15 e 1500 złoty. L’importo massimo
che poteva essere percepito per coprire i costi effettivi dell’intermediazione del lavoro era
pari al 150% della retribuzione media (pari a 3.145,72 złoty). Invece l’importo richiesto
più frequentemente oscillava tra 600 e 1.300 złoty. Il rapido sviluppo delle agenzie di
collocamento private osservato negli ultimi anni sta ripercuotendosi positivamente sul
mercato nazionale del lavoro. Le agenzie di collocamento private hanno iniziato a
svolgere un ruolo significativo anche grazie alla creazione di una rete di servizi alternativi
di collocamento, a sostegno dell’attività degli uffici del lavoro, ovvero nell’ottica
dell’ampliamento delle offerte di lavoro destinate ai lavoratori con qualifiche specialistiche e ai datori di lavoro interessati a trovare personale con specifiche qualifiche
professionali. I risultati positivi raggiunti dai soggetti autorizzati che offrono il servizio di
intermediazione del lavoro (oltre 86 mila persone assunte nel 2002) confermano l’utilità
di questa attività sul mercato polacco del lavoro. Pertanto questo tipo di servizio
costituisce un’ulteriore opportunità di trovare un impiego sia per i disoccupati sia per tutte
quelle persone in cerca di un lavoro.
F. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
A seguito dell’ingresso della Polonia nell’UE, i servizi relativi alla rete dei Servizi
pubblici per l’impiego europei Eures verranno forniti esclusivamente dai consulenti Eures
197
dislocati presso gli uffici del lavoro del Voivodato. In ogni Voivodato a livello regionale
è stato nominato un Manager di linea Eures, responsabile del coordinamento di tutte le
azioni in ambito Eures sul territorio del Voivodato. Sia i candidati a consulenti Eures sia i
Manager di linea sono stati designati dai Presidenti del Voivodato in base a precisi
requisiti di qualificazione. Tutte le azioni attuate dall’Eures in Polonia verranno monitorate dal Manager nazionale Eures, nominato dal segretario di stato, responsabile del mercato del lavoro presso il Ministero dell’economia, del lavoro e della politica sociale.
L’anno scorso sono stati avviati i preparativi per la creazione del partenariato transfrontaliero Eures in Polonia. All’iniziativa hanno aderito le zone di confine della Polonia,
della Slovacchia e della Repubblica Ceca. Sul fronte polacco, nella fase dei preparativi è
stata coinvolta anche la zona di Bielsko-Biała e di Cieszyn.
G. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO
Le azioni del Ministero del lavoro e della politica sociale, per il 2001 verranno delineate
all’interno del documento “Strategia nazionale per l’impiego e lo Sviluppo delle risorse
umane per il periodo 2000-2006” adottato dal Governo della Repubblica di Polonia.
Verranno assolti i compiti previsti dal “Piano nazionale delle azioni per l’impiego” per gli
anni 2000-2001. Nel 2001 verrà anche redatto il “Piano nazionale delle azioni per
l’impiego” per l’anno 2002”. Si prevede in particolare di attuare le seguenti azioni
nell’ambito dei miglioramenti qualitativi delle risorse umane e della crescita occupazionale:
eleborazione del progetto istituzionale relativo ai servizi sul mercato del lavoro
nell’ambito delle attività informative e di consulenza professionale, compreso il
progetto volto alla creazione di una rete nazionale di centri di consulenza professionale per giovani e adulti, accessibile a tutti;
promozione dello sviluppo di organismi non pubblici operativi nel settore della
intermediazione del lavoro e della consulenza professionale;
promozione di attività a favore di quei giovani che si affacciano al mondo di lavoro o
sono disoccupati, attraverso l’erogazione di sovvenzioni conformemente ai programmi delle organizzazioni non governative che operano in direzione dei giovani;
collaborazione e monitoraggio dei lavori volti all’elaborazione di una classificazione
unica delle professioni e delle specializzazioni;
promozione dell’attività finalizzata allo sviluppo delle Pmi;
cooperazione nella realizzazione del programma Phare 2000 CVT (Continuing
Vocational Training) denominato “Consolidamento del sistema dell’educazione permanente in Polonia”. Verranno assolti i compiti relativi all’adeguamento del sistema
d’istruzione permanente alle richieste del mercato del lavoro;
elaborazione del “Piano nazionale delle azioni per l’impiego per l’anno 2002”.
Inoltre, nell’ambito dei lavori legislativi riguardanti il funzionamento del mercato del lavoro, verrà implementato il mnnitoraggio del funzionamento delle disposizioni di legge in
198
materia di impiego e della lotta alla disoccupazione, nonché la formulazione, in base ai
risultati ottenuti, di nuovi disegni di legge o di emandamenti alle leggi vigenti, mediante:
formulazione di raccomandazioni, chiarimenti, ecc. per l’Ufficio Nazionale del Lavoro, per gli uffici del lavoro del Voivodato e per gli uffici provinciali, in relazione
all’attuazione di una politica nazionale sia nell’ambito della lotta alla disoccupazione
e del contenimento dei suoi effetti sia nell’ambito dell’applicazione delle disposizioni
in vigore;
elaborazione dei disegni di atti legislativi in materia di occupazione e di lotta alla
disoccupazione, nell’ambito previsto dalla “Strategia nazionale per l’occupazione e lo
Sviluppo delle risorse umane per gli anni 2000-2006”;
adeguamento delle disposizioni di legge in materia di occupazione e di lotta alla
disoccupazione ai requisiti e agli standard in vigore nell’Unione europea;
collaborazione nella formulazione degli atti legislativi in materia di ricerche e della
modalità di acquisizione dei dati statistici concernenti il mercato di lavoro.
Nell’ambito del controllo della situazione sul mercato del lavoro, si prevede quanto
segue:
monitoraggio della realizzazione del progetto mirato: “Il mercato del lavoro dinanzi
all’integrazione all’Unione europea”. Si tratta di un lavoro condotto da esperti e
finalizzato ad essere fonte di premesse per le decisioni relative al mercato polacco del
lavoro nel contesto dei processi di adesione. Oggetto dello studio sono le somiglianze
e le dissomiglianze nel funzionamento del mercato polacco e dei mercati europei del
lavoro nonché le implicazioni dell’integrazione occupazionale e per i suoi aspetti
economici e sociali;
miglioramento del sistema statistico del mercato del lavoro, che funziona in base al
programma governativo di ricerca sulle statistiche pubbliche, compresi:
•
elaborazione delle modifiche da apportare alle statistiche attuali, relative alla
consulenza professionale, ai Club del lavoro, alla formazione delle persone
disoccupate o in cerca di lavoro;
•
preparazione del piano metodologico e dei modelli dei nuovi formulari di
rapporto per il programma delle ricerche sulle statistiche pubbliche per il 2002,
tenendo conto delle modifiche delle disposizioni di legge in materia di occupazione e di lotta alla disoccupazione;
preparazione di informazioni aggiornate, analisi e proposte, relative ai mercati del
lavoro del Voivodato ed ai mercati del lavoro provinciali, secondo alcune categorie
ed in base alle caratteristiche socio-economiche dei disoccupati;
preparazione di dati, analisi e rapporti relativi ai mercati del lavoro nel quadro delle
procedure amministrative di adesione, per soggetti sia nazionali sia esteri.
199
4.9 Slovenia
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
1.995
883
69.5 (UE=100)
67,8%
63,4%
6,0% uomini: 5,7%
3,3% uomini: 3,3%
donne: 6,4%
donne: 3,4%
Nome del servizio per l’impiego
Spi – Servizio per l’impiego della Slovenia
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Jože Glazer, Direttore generale
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
Glinška ulica 12, 1000 Ljubljana - Slovenia
Tel. +386 1 200 23 50 - Fax: +386 01 425 98 23
e-mail:[email protected]
Area geografica coperta/Aree geografiche
coperte
Il Servizio per l’impiego opera in maniera uniforme su tutto il territorio sloveno
N. di uffici locali (per regione/provincia)
12 uffici regionali (UR) e 59 uffici locali di collocamento (UL) che coprono l’intero territorio sloveno; ogni UR è gestito da un Direttore regionale, i 59 uffici locali sono coordinati da 24 responsabili
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
845 dipendenti interni (media annua nel 2002 in base alle ore di lavoro, inclusi gli straordinari);
consulenti/esperti esterni: collaborazione occasionale/assunzione temporanea.
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
Il processo di modernizzazione dei Servizi per l’impiego avviato nei paesi dell’Ocse durante gli anni 90, può essere suddiviso in due principali aree di intervento: estensione del
mercato del collocamento al lavoro agli attori privati e ristrutturazione dei metodi organizzativi e del funzionamento delle Istituzioni pubbliche responsabili per le attività del
collocamento al lavoro. Le tappe fondamentali dell’attuazione di tale processo possono
essere descritte come segue.
Regolamentazione delle Ali (agenzie di lavoro interinale): il Servizio per l’impiego della
Slovenia ha stabilito l’istituzione nel 2004 delle Ali in quanto organismi indipendenti.
Termine del monopolio pubblico del collocamento al lavoro: il Servizio per l’impiego in
quanto principale istituzione del mercato del lavoro collabora a stretto contatto ed in maniera aperta con le agenzie di collocamento autorizzate. In Slovenia esistono più di 100
operatori privati del collocamento (Pres).
200
Promozione della concorrenza nell’erogazione dei servizi da parte del Servizio pubblico
per l’impiego (privatizzazione, appalti, sistema di voucher): tutte le agenzie di collocamento autorizzate sono imprese private. Il Servizio per l’impiego appalta una serie di servizi di intermediazione occupazionale e la realizzazione di alcuni programmi attivi del
mercato del lavoro ad agenzie di collocamento autorizzate ed a fornitori esterni. Dal luglio 2002, il provvedimento relativo all’assistenza a coloro che intendono intraprendere la
carriera di lavoratori autonomi è stato attuato nell’ambito del cosiddetto programma di
consulenza tramite voucher, che viene realizzato da 37 business centres locali.
Decentramento: il Servizio per l’impiego in quanto istituzione uniforme consta di 12 uffici regionali (UR) e di 59 uffici locali di collocamento (UL) che coprono l’intero territorio
sloveno. Gli UR godono di un certo livello di autonomia decisionale in merito all’adozione di misure relative al mercato del lavoro regionale nelle singole regioni a seconda
della situazione del mercato del lavoro locale o regionale. Gli UR e gli UL possono costituire dei partenariati in maniera del tutto autonoma. Il Servizio per l’impiego sta diffondendo su tutto il territorio sloveno la rete dei Centri di informazione ed orientamento professionale.
Integrazione dei servizi: il Servizio per l’impiego garantisce l’uniformità nella qualità dei
servizi erogati in tutta la Slovenia. A livello regionale, gli UR svolgono un ruolo determinante nel coordinamento delle attività di Sviluppo delle risorse umane (Sru) e collaborano
con le agenzie regionali per lo sviluppo e con altri partner. All’interno del Servizio per
l’impiego, le attività di sostegno (settore finanziario, settore informatico e risorse umane)
sono state per la maggior parte centralizzate.
Per quanto riguarda l’integrazione delle strutture, essa è stata attuata attraverso una
stretta collaborazione con altre istituzioni e con le organizzazioni nel campo dello Sviluppo delle risorse umane, della previdenza sociale e dell’istruzione in Slovenia (enti erogatori di prestazioni previdenziali, associazioni dei datori di lavoro, sindacati, camere
di commercio e artigianato, Ministero del lavoro, Ministero dell’educazione, Ministero
della salute, centri per l’istruzione degli adulti), nonché con la collaborazione con il Servizio pubblico per l’impiego e con istituzioni straniere correlate, cooperazione con istituzioni ed associazioni internazionali (ad esempio l’Oil e l’associazione mondiale dei Servizi pubblici per l’impiego – World Association of Public Employment Services – Wapes).
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
incontro tra posti di lavoro vacanti (domanda) ed individui in cerca di lavoro (offerta), collocamento;
formazione professionale;
201
gestione/erogazione di indennità di disoccupazione e/o di altri sussidi/progetti
assistenziali;
assistenza nei confronti di gruppi target svantaggiati;
orientamento professionale e borse di studio.
La definizione della mission del Servizio per l’impiego della Slovenia consiste
nell’aumentare l’occupabilità e l’impiego in collaborazione con i datori di lavoro, nel
garantire i diritti in materia previdenziale degli assistiti, nel fornire assistenza allo sviluppo della carriera professionale e nel promuovere il ricorso ai partenariati ai fini dello Sviluppo delle risorse umane.
Le attività di base del Servizio per l’impiego della Slovenia si sostanziano, dunque, in:
intermediazione occupazionale e consulenza alla carriera;
erogazione delle prestazioni legate all’assicurazione contro la disoccupazione;
misure e programmi nel quadro delle politiche per l’impiego;
rilascio di permessi di lavoro per lavoratori stranieri;
programma nazionale di borse di studio per i giovani;
produzione di materiale analitico, di sviluppo ed altro nei settori di base dell’attività
del Servizio per l’impiego;
irrogazione di informazioni sul mercato del lavoro.
C. PRINCIPALI SERVIZI EROGATI SULLA BASE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere le dinamiche del collocamento al lavoro più snelle, rapide ed efficienti,
in modo da ottenere un migliore incontro tra domanda e offerta di lavoro
L’erogazione di servizi correlati contempla essenzialmente: la diffusione di servizi
informativi avanzati sulle varie opportunità sia per gli individui in cerca di lavoro sia per
i datori di lavoro, quali e-Job Exchange (collegamenti diretti ed automatici tra datori di
lavoro ed individui in cerca di lavoro tramite Internet), e-Exchange (scambi destinati ai
vincitori della borsa di studio Zois destinata a studenti con risultati accademici brillanti
tramite Internet), nonché il collegamento diretto tra i membri iscritti al programma eExchange ed i datori di lavoro. Di regola, il servizio di iscrizione a mailing list per
l’invio tramite e-mail di informazioni relative a posti di lavoro vacanti permetti a tutti gli
individui in cerca di lavoro di definire i propri criteri di ricerca (area, livello di istruzione,
titolo professionale) in base ai quali il programma ricercherà automaticamente i posti di
lavoro vacanti appropriati, inviando segnalazioni, su base settimanale, all’indirizzo di posta elettronica degli iscritti. Sono giù operativi, inoltre, in alcuni uffici locali di collocamento, postazioni di auto-consultazione che consentono l’invio e il trattamento dei curricula, l’accesso ad informazioni sui posti di lavoro vacanti ed ai relativi database.
202
Indicatori di performance (anno 2002)
Numero di individui in cerca di lavoro registrati su base annua: 102.635 (per gli anni
2005-2006 si prevede una lieve diminuzione);
numero dei posti di lavoro vacanti registrati su base annua: 139.037;
durata media del periodo di incontro domanda/offerta (numero di giorni intercorsi tra
il primo contatto all’assunzione): 1 anno e 8 mesi;
numero di individui in cerca di lavoro/datori di lavoro beneficiari delle strutture di
auto-consultazione: circa 48.000 persone hanno utilizzato i servizi dei Centri di Informazione e Consulenza Professionale (tra questi il 28% erano disoccupati), mentre
circa 45.000 disoccupati sono stati informati in merito a posti di lavoro vacanti notificati;
numero di visite ai datori di lavoro da parte dei consulenti del lavoro: 1.980;
numero di visitatori del sito web: 631.865 visitatori;
numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: circa 330 consulenti del lavoro, 13 consulenti professionali.
C.2
Incrementare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
I servizi erogati connessi a tale tipologia di utenza riguardano essenzialmente: formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/realizzazione di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, percorsi
di “nuovo avviamento” secondo la Seo, ecc.) erogazione di servizi individualizzati e
consulenza/assistenza/supporto personalizzati.
Indicatori di performance (anno 2002)
Numero di Dld partecipanti a progetti di formazione professionale (corsi, iniziative,
ecc.): 1.490;
numero di Dld beneficiari dei servizi di consulenza personalizzata: 47.570;
numero di Dld partecipanti a percorsi di “nuovo avviamento”: 19.677;
numero di Dld che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 10.250;
numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi:
343 impiegati.
Si intende precisare che il numero di Dld partecipanti ad attività di formazione professionale include sia il numero di Dld partecipanti a programmi aggiuntivi di formazione ed
istruzione sia il numero di Dld che hanno preso parte al “Programma 5000”. Inoltre, sono
stati previsti programmi aggiuntivi di formazione ed istruzione che consentono ai partecipanti di acquisire il know-how, le competenze e le abilità necessarie allo svolgimento di
diversi compiti ed occupazioni, e quindi di incrementare le proprie opportunità lavorative. Nel quadro di tali programmi, vengono realizzati corsi, seminari ed altri programmi
di formazione. Poiché l’obiettivo fondamentale di tali programmi consiste nell’assicurare
che i partecipanti diventino più competitivi sul mercato del lavoro, e cioè che riescano a
203
trovare un’occupazione, i programmi aggiuntivi di formazione ed istruzione sempre più
spesso prevedono una parte di corsi teorici ed attività pratiche sul posto di lavoro. In particolare, il “Programma 5000” consente ai disoccupati di acquisire un’istruzione che sia
pubblicamente accreditata. Il programma si prefigge di aumentare l’occupabilità dei disoccupati, di ridurre gli squilibri occupazionali strutturali e di innalzare il livello di istruzione dei disoccupati. Il numero dei Dld beneficiari di servizi di consulenza personalizzata si riferisce al numero di Dld che abbiano completato il proprio piano per l’occupazione
entro due mesi dalla loro iscrizione presso il Servizio per l’impiego. Ciò significa una definizione degli obblighi e delle attività che consentiranno a specifiche tipologie di disoccupati di rientrare nel mondo del lavoro nel minor tempo possibile. I suddetti piani per
l’occupazione pongono l’accento sulla responsabilità da parte del Servizio per l’impiego
e dei disoccupati in relazione al raggiungimento degli obiettivi occupazionali fissati. Il
disoccupato ed il consulente del lavoro esaminano insieme le attività svolte dal primo per
trovare un’occupazione. Il piano per l’occupazione può essere migliorato e modificato
durante l’intero periodo di iscrizione. I consulenti del lavoro redigono i suddetti piani per
l’occupazione per tutti i disoccupati.
Il numero di Dld partecipanti a percorsi di “nuovo avviamento” include:
il numero di Dld che abbiano preso parte a programmi di istruzione e di formazione
ivi compresi i programmi aggiuntivi di formazione ed istruzione, assunzioni in prova, il programma di inserimento al lavoro sotto forma di formazione sul posto di lavoro, il Programma 5000 per l’acquisizione di un’istruzione pubblicamente accreditata, il Progetto “Apprendimento per giovani adulti”, i programmi per l’assistenza alla pianificazione degli obiettivi di carriera ed alla ricerca di un’occupazione ed i circoli di lavoro;
il numero di Dld partecipanti al programma relativo ai lavori pubblici,
il numero di Dld in cerca di un’occupazione.
Il numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi include il numero di consulenti del lavoro ed il numero di consulenti professionali impiegati
presso il Servizio per l’impiego. Il Servizio per l’impiego della Slovenia è, dunque, organizzato in modo da aiutare attraverso un processo di consulenza ogni cliente che lo contatti. Secondo quanto previsto dalle disposizioni in materia di assistenza ai disoccupati,
ogni disoccupato dispone del proprio consulente personale che, di regola, è un consulente
del lavoro specializzato. Il consulente dispone di una rete di consulenti interni (consulenti
in materia di riabilitazione, istruzione, consulenti legali, professionali, ecc.) che lo aiutano
nel suo lavoro con i disoccupati. Perciò, il consulente personale è in realtà un case
manager a disposizione di ogni individuo disoccupato. Al di là delle motivazioni emerse
dalle disposizioni relative alle attività del Servizio per l’impiego, è stato deciso di non ricorrere a consulenti specializzati per specifici gruppi target anche per i seguenti motivi:
si ritiene che il numero di consulenti disponibili (che mantengono un contatto diretto
con i disoccupati) sia insufficiente per poterli suddividere ulteriormente a seconda dei
gruppi target;
204
la massa critica dei disoccupati è troppo piccola, e pertanto non sarebbe opportuno introdurre tali tipologie di consulenti nello schema organizzativo del Servizio per
l’impiego;
si ritiene che i problemi degli individui siano di gran lunga troppo complessi ed
interdisciplinari per poter essere risolti unicamente da consulenti specializzati.
Nell’ambito del progetto di qualità, il Servizio per l’impiego sta adattando i propri servizi
ai vari gruppi di disoccupati e sta introducendo esperti-consulenti per gruppi individuali
di persone. Al momento è in corso una sperimentazione pilota di nuove e migliori procedure negli uffici locali di Koper e Maribor, in cui i disoccupati di età inferiore ai 26 anni
privi di istruzione professionale ed i disoccupati fino a 40 anni di età che abbiano
un’istruzione professionale partecipano ad un distinto processo di consulenza.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la propria vita lavorativa
I servizi correlati riguardano principalmente l’erogazione di informazioni in materia di
legislazioni/sussidi/incentivi che incoraggino i lavoratori anziani a non abbandonare il
mercato del lavoro e l’erogazione di servizi di consulenza personalizzata e di azioni individualizzate.
Indicatori di performance (anno 2002)
Numero di lavoratori anziani partecipanti ad iniziative di apprendimento permanente:
4.704 disoccupati di età superiore ai 40 anni;
numero di lavoratori anziani beneficiari di servizi di consulenza personalizzata:
20.870 disoccupati di età superiore ai 50 anni;
numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi:
343 impiegati.
Si precisa altresì che il numero di lavoratori anziani beneficiari di servizi di consulenza
personalizzata si riferisce al numero dei disoccupati di età superiore ai 50 anni che abbiano completato il proprio piano per l’occupazione entro due mesi dalla loro iscrizione
presso il Servizio per l’impiego. Ciò significa una definizione degli obblighi e delle attività che consentiranno a specifiche tipologie di disoccupati di rientrare nel mondo del lavoro nel minor tempo possibile. I suddetti piani per l’occupazione pongono, infatti,
l’accento sulla responsabilità da parte del Servizio per l’impiego e dei disoccupati in relazione al raggiungimento degli obiettivi occupazionali fissati. Il disoccupato ed il consulente del lavoro esaminano insieme le attività svolte dal primo per trovare un’occupazione, dopodiché il piano per l’occupazione può essere migliorato e modificato durante
l’intero periodo di iscrizione. I consulenti del lavoro redigono i suddetti piani per
l’occupazione per tutti i disoccupati.
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi correlati sono: diffusione di informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a tali categorie; erogazione di formazione professionale; erogazione di servizi di
205
consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati al cliente; promozione/erogazione di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio tirocinio, apprendistato, percorsi di “nuovo avviamento” secondo la Seo, ecc.).
Indicatori di performance (anno 2002)
Numero di donne partecipanti ad attività di formazione professionale: 4.772;
numero di donne beneficiarie di servizi di consulenza personalizzata: 45.624;
numero di donne partecipanti a percorsi di “nuovo avviamento”: 38.677;
numero di donne che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 26.380;
numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi:
343 impiegati.
Si precisa che il numero di donne partecipanti a percorsi di “nuovo avviamento” include
il numero di donne che abbiano preso parte a programmi di istruzione e di formazione ivi
compresi i programmi aggiuntivi di formazione ed istruzione, assunzioni in prova, il programma di inserimento al lavoro sotto forma di formazione sul posto di lavoro, il Programma 5000 per l’acquisizione di un’istruzione pubblicamente accreditata, il progetto
“Apprendimento per giovani adulti”, i programmi per l’assistenza alla pianificazione degli obiettivi di carriera ed alla ricerca di un’occupazione ed i circoli di lavoro; inoltre, include il numero di donne partecipanti al programma relativo ai lavori pubblici.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
I servizi correlati sono: la diffusione di informazioni su formazione/iniziative/progetti
destinati a tali categorie; l’erogazione di formazione professionale; la promozione/erogazione di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio tirocinio, apprendistato, percorsi di “nuovo avviamento” secondo la Seo, ecc.), l’erogazione di servizi di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati al cliente.
Indicatori di performance (anno 2002)
Numero di disabili partecipanti ad attività di formazione professionale: 2.154;
numero di disabili beneficiari di servizi di consulenza personalizzata: 7.334 disoccupati disabili;
numero di disabili che hanno trovato un’occupazione entro un anno: 949;
numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: 16
dipendenti interni.
Nello specifico, il “programma di inserimento al lavoro sotto forma di formazione sul
posto di lavoro” mira a promuovere l’assunzione ed il reintegro nel mondo del lavoro dei
disoccupati difficilmente collocabili e di lunga durata, e l’acquisizione del know-how e
delle competenze necessarie allo svolgimento di una professione specifica oppure di
un’occupazione presso un datore di lavoro. Il programma si prefigge di fornire assistenza
sia ai datori di lavoro che assumono nuovo personale sia a persone con competenze scarse o inidonee allo svolgimento di una determinata mansione presso un datore di lavoro.
206
Dopo aver completato con successo la formazione, il datore di lavoro ha l’obbligo di assumere la persona. Infine, il progetto “Apprendimento per giovani adulti” si rivolge ai
giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni che abbiano abbandonato gli studi, ed ha
l’obiettivo di motivarli a riprendere un percorso di istruzione regolare ed a diventare più
competitivi sul mercato del lavoro.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
I principali servizi correlati sono: la diffusione di informazioni su formazione/iniziative/
progetti destinati a tali categorie; l’erogazione di formazione professionale; la promozione/erogazione di programmi di formazione sul posto di lavoro (ad esempio tirocinio, apprendistato, percorsi di “nuovo avviamento” secondo la Seo, ecc.); l’erogazione di servizi di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati al cliente. In particolare,
si segnala che, nel corso del 2002, l’andamento del settore delle indennità di disoccupazione e dell’assistenza contro la disoccupazione si è attestato sui valori del 2000 e del
2001. Il calo degli aventi diritto alle indennità di disoccupazione non si è arrestato, mentre il numero dei beneficiari dell’assistenza contro la disoccupazione è aumentato in maniera graduale. Tale andamento è direttamente correlato ai cambiamenti intervenuti a livello legislativo: le modifiche alla legge dell’ottobre 1998 hanno modificato il modo in
cui viene regolamentato il settore dei diritti derivanti dall’assicurazione contro la disoccupazione. Un fattore che ha contribuito alla riduzione nel numero di individui che hanno
presentato domanda di indennità di disoccupazione è stato la loro partecipazione a programmi attuativi delle politiche attive del lavoro specificamente destinati a tali categorie:
duranti i programmi il pagamento dell’indennità di disoccupazione viene sospeso (ovvero, tali indennità non vengono erogate). Anche la percentuale delle persone aventi diritto
all’indennità di disoccupazione ed all’assistenza contro la disoccupazione che, di solito,
rappresentava una media del 23,6% di tutti i disoccupati nel 2002 (nel 2001, la media si
era attestata al 25,3%) è diminuita. Nel 2002, in media, l’indennità mensile di disoccupazione è stata richiesta da 18.743 disoccupati, il 13% in meno rispetto alla media mensile
del 2001; alla fine di dicembre 2002, quando il Servizio per l’impiego ha erogato
l’indennità di disoccupazione a 17.601 richiedenti, tale cifra è risultata inferiore del 9,6%
rispetto al dicembre 2001. In base alle modifiche apportate alla legge, il diritto all’indennità di disoccupazione può essere esercitato a patto che la persona in questione abbia
contratto un’assicurazione contro la disoccupazione prima di perdere il posto di lavoro,
abbia lavorato per un periodo di almeno 12 mesi durante i 18 mesi precedenti la perdita
del posto di lavoro e che durante il periodo di esercizio di tale diritto non si siano presentate opportunità occupazionali adatte al suo profilo. Per quanto riguarda le tipologie di
misure di assistenza contro la disoccupazione, queste ultime non si fondano sull’assicurazione contro la disoccupazione, bensì costituiscono un diritto previdenziale. Un individuo ha, difatti, diritto all’assistenza contro la disoccupazione se il proprio diritto
all’indennità di disoccupazione è decaduto oppure qualora abbia perso il posto di lavoro
207
successivamente ad un periodo di tirocinio di durata inferiore ai 12 mesi. Tale diritto può
essere esercitato da coloro che rientrano in una determinata fascia di reddito (80% del
reddito garantito per ciascun membro del nucleo familiare) e di proprietà. Alla fine del
2002, le persone beneficiarie dell’assistenza contro la disoccupazione erano 5.664, con
un incremento del 25,4% rispetto all’anno precedente. Mensilmente, il Servizio per
l’impiego ha erogato servizi di assistenza contro la disoccupazione ad una media di 5.473
disoccupati (il 27,5% in più rispetto alla media mensile del 2001). Anche il rimborso dei
contributi ai datori di lavoro costituisce una misura selettiva nel quadro delle politiche
attive del lavoro rivolta principalmente alle aziende. Lo scopo di tale misura consiste
nell’incoraggiare i datori di lavoro ad assumere nuovo personale, i disoccupati difficilmente collocabili, gli individui in cerca di prima occupazione, i disoccupati anziani e di
lunga durata, gli individui che percepiscono aiuti economici in quanto partecipanti a programmi occupazionali “passivi”. Sono 744 i disoccupati ed i lavoratori in esubero permanente ad aver partecipato per la prima volta nel 2002 al programma di rimborso dei
contributi (trovando quindi un’occupazione). A dicembre 2002, il programma includeva
attivamente un totale di 13.331 datori di lavoro e 17.306 persone. Per quanto attiene al
sostegno ed alla promozione dell’autoimprenditorialità, i disoccupati in possesso di documentazione procedurale e di un business plan che attesti la validità del loro progetto
imprenditoriale (cioè di lavoratori autonomi) hanno diritto ad una sovvenzione destinata
all’avviamento della loro attività. Tale sovvenzione è stata resa disponibile sotto forma di
finanziamento a fondo perduto, di rimborso dei contributi oppure, nelle regioni dove i
fondi venivano reinvestiti, come finanziamento da rimborsare. Nel 2002, 961 persone –
diventate lavoratori autonomi – hanno ricevuto prestiti a fondo perduto, a 67 persone sono stati rimborsati i contributi versati, e 20 persone hanno usufruito di fondi rimborsabili.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nelle azioni di assunzione e sviluppo delle risorse
umane
I servizi correlati consistono essenzialmente in informazioni (in merito ad aspetti legali,
fiscali ed amministrativi), consulenza (in merito ad aspetti legali, fiscali ed amministrativi, ed agli incentivi finanziari destinati a favorire l’occupazione, ecc.), anche mirate
all’emersione del lavoro nero ed illegale nonché nel sostegno nella ricerca di manodopera
altamente qualificata in grado di soddisfare i criteri dei datori di lavoro. Vengono altresì effettate analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese nel mercato del lavoro
locale.
Indicatori di performance (anno 2002)
Numero di imprese iscritte (utenti effettivi): 141.559 imprese;
numero di utenti potenziali: 31.660 imprese;
numero di contratti con imprese locali su base annua: 1.980 visite a datori di lavoro
da parte di consulenti del lavoro;
numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi: 80
208
dipendenti.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
I servizi correlati sono essenzialmente servizi informativi (in merito ad aspetti legali, di
alloggio, ecc.) con l’obiettivo di assistere i lavoratori alla ricerca di un’occupazione in
un’area geografica diversa da quella di residenza (nazionale o straniera); già disponibile
per i cittadini sloveni, in preparazione per i cittadini stranieri.
Indicatori di performance (anno 2002)
Numero di individui in cerca di lavoro che hanno accettato un’occupazione lontano
dal luogo di residenza: 2.351 individui in cerca di lavoro;
numero di dipendenti interni specificamente responsabili per tali funzioni/servizi:
343 dipendenti.
In generale, il Servizio per l’impiego della Slovenia non effettua un monitoraggio del
numero di persone alla ricerca di un’occupazione lontano dal luogo di residenza in quanto il mercato del lavoro in Slovenia è relativamente ridotto in termini dimensionali ed anche le distanze geografiche sono minime.
D. SISTEMI E MODELLI DI GESTIONE PER LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione totale della qualità;
gestione delle relazioni col cliente;
misurazione della soddisfazione del cliente: è in fase di introduzione un sistema di
misurazione della soddisfazione nel quadro del progetto di gestione della qualità del
Servizio per l’impiego.
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
Il quadro giuridico di base relativo alle attività svolte dalle agenzie di collocamento private autorizzate è stato sancito dalla legge sull’occupazione e sull’assicurazione contro la
disoccupazione del 1998 (Gazzetta ufficiale della Repubblica Slovena n. 69/98) ed in
particolar modo dalle norme sulle condizioni per la gestione di un’agenzia di collocamento (Gazzetta ufficiale della Repubblica Slovena, n. 48/99 e n. 79/2000), che regolano
le attività in materia di collocamento al lavoro, di offerta di manodopera, di attuazione
delle misure relative alle politiche attive del lavoro e dei piani di preparazione
all’occupazione (reintegro nella forza lavoro). Nel 2000 (Gazzetta ufficiale della Repubblica Slovena n. 88/2000) e nel 2001 (Gazzetta ufficiale della Repubblica Slovena n.
67/2001), è stato adottato il decreto sulla determinazione dei pagamenti alle agenzie di
collocamento, che consente ad una rete di agenzie di collocamento private autorizzate di
realizzare attività di collocamento al lavoro e di offerta di manodopera. Nel settembre
2003, il Servizio per l’impiego della Slovenia ha siglato un contratto con le agenzie auto209
rizzate. Attraverso la realizzazione di attività di collocamento dei disoccupati e di offerta
di manodopera, queste possono ottenere il diritto alla copertura dei costi relativi a tali attività. Fino ad ora 52 agenzie di collocamento hanno contattato il Servizio per l’impiego
della Slovenia dichiarando la propria disponibilità a collaborare ed hanno conseguentemente siglato contratti di collaborazione. In pratica, il Servizio per l’impiego collabora
attualmente con 20 agenzie. Le somme da erogare a tali agenzie dipendono da una serie
di fattori: durata del periodo di occupazione, collocamento dei disoccupati di lunga durata (la somma erogata dallo Stato aumenta in proporzione alla durata dell’iscrizione del disoccupato presso il Servizio per l’impiego), se il posto di lavoro vacante si trova in una regione con un tasso di disoccupazione superiore alla media, se la persona è un individuo alla
ricerca di prima occupazione, un disoccupato di lunga durata, un disabile, un persona anziana, e dalla tipologia di indennità percepita dalla persona in questione durante il periodo di
disoccupazione (indennità di disoccupazione oppure assistenza contro la disoccupazione).
F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
Oltre alla collaborazione con le agenzie private di collocamento autorizzate, il Servizio
per l’impiego collabora a stretto contatto con i datori di lavoro e le imprese, gli erogatori
di formazione ed istruzione, le parti sociali, i ministeri e le istituzioni pubbliche, le agenzie regionali di sviluppo, le comunità locali ed i comuni, le organizzazioni e le associazioni non governative nonché con i media. All’interno del Servizio per l’impiego opera il
Centro nazionale di risorse per l’orientamento professionale (Cnrop), un membro della
rete europea dei Cnrop, responsabile dell’estensione a tutto il territorio sloveno della rete
dei Centri di informazione ed orientamento professionale (Ciop). Il Cnrop della Slovenia
collabora prevalentemente con i Ministeri del lavoro e dell’educazione, le Camere di
commercio e dell’artigianato, le scuole e le università, il Centro di formazione professionale ed il Centro per l’istruzione degli adulti e le organizzazioni studentesche. I Ciop intrattengono rapporti principalmente con scuole, datori di lavoro e comunità locali. Nelle
città di piccole dimensioni, il coinvolgimento delle parti locali che versano fondi per
l’apertura di tali centri e punti svolge un ruolo cruciale.
G. INFORMATIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI ELABORAZIONE DATI E L’EROGAZIONE DEI
SERVIZI ON-LINE
La pagina web del Servizio per l’impiego offre un’ampia gamma di informazioni ai disoccupati, ai datori di lavoro ed ai vincitori di borse di studio. Al fine di assicurare un collegamento diretto ed automatico tra datori di lavoro e gli individui in cerca di un’occupazione, è stato dato ampio spazio allo sviluppo di programmi interattivi nella sezione Cerca
lavoro. La sezione posti di lavoro vacanti attualmente disponibili fornisce un servizio di
sottoscrizione ad una mailing list elettronica che garantisce la segnalazione di posti di lavoro vacanti. Gli individui in cerca di lavoro possono definire i criteri di ricerca (in base
all’area, al livello di istruzione, al titolo professionale) sulla base dei quali il programma
210
ricercherà automaticamente i posti di lavoro vacanti adatti, inviando segnalazioni – su base settimanale – all’indirizzo di posta elettronica degli iscritti. I datori di lavoro ed i disoccupati possono stampare una serie di moduli direttamente dai siti internet del Servizio
per l’impiego. Inoltre, è in corso di sviluppo la funzionalità di notifica elettronica dei posti di lavoro vacanti. Vi è poi una speciale sotto pagina in cui sia gli individui in cerca di
un’occupazione sia i datori di lavoro in cerca di forza lavoro possono iscriversi. Entrambi
possono consultare il database degli individui in cerca di un’occupazione e dei datori di
lavoro iscritti e trovare un datore di lavoro o un dipendente adatto alle proprie esigenze.
H. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
Le forme più frequenti di cooperazione internazionale realizzate dal Servizio per
l’impiego includono la partecipazione attiva da parte dei rappresentanti del Servizio per
l’impiego a vari incontri, workshop e seminari (in cui presentano relazioni, tengono lezioni, illustrano rapporti e presiedono ad una serie di incontri), corsi di formazione pratica
all’estero su settori vari e visite nonché lezioni da parte di esperti stranieri in Slovenia. Lo
staff del Servizio per l’impiego ha preso parte a diverse reti di scambio di informazioni
nell’ambito dei propri settori di competenza (sulle quali le tecnologie dell’informazione e
della comunicazione hanno un impatto alquanto importante). Sempre più spesso, gli UR
partecipano ad eventi che si svolgono sia all’estero sia in Slovenia che vedono la partecipazione di esperti internazionali. Le attività centrali in materia di cooperazione internazionale svolte dal Servizio per l’impiego includono:
la partecipazione all’associazione mondiale dei Servizi pubblici per l’impiego (Wapes
– World Association of Public Employment Services): i rappresentanti del Servizio
per l’impiego prendono parte ai workshop e ad altre attività della Wapes. Il rappresentante del Servizio per l’impiego è uno dei due uditori interni della Wapes (l’altro è
austriaco). Il Servizio per l’impiego contribuisce inoltre alle attività di sviluppo del
sistema di informazione della Wapes;
cooperazione con altre istituzioni ed associazioni internazionali [ad esempio Oil, Ocse, Iaevg (International Association for Educational and Vocational Guidance – Associazione internazionale per l’orientamento educativo e professionale), Fef, ecc.];
cooperazione tra i Servizi pubblici per l’impiego degli Stati membri e dei paesi candidati ed aderenti: il Direttore generale del Servizio per l’impiego partecipa agli incontri regolari dei Direttori generali dei Servizi pubblici per l’impiego degli Stati
membri e dei paesi candidati ed aderenti all’UE. Dal 29 settembre al 1° ottobre 2003
a Bled, Slovenia, si è tenuto un seminario sulla formazione sotto il patrocinio della
Commissione europea con l’obiettivo di sostenere i paesi candidati ed aderenti
nell’attuazione della Strategia europea per l’occupazione. Il seminario è stato organizzato dall’amministrazione nazionale del mercato del lavoro svedese (Ams) in stretta collaborazione con il Servizio per l’impiego e vi hanno preso parte circa 40
rappresentanti dei Servizi pubblici per l’impiego provenienti dai paesi candidati ed
211
sentanti dei Servizi pubblici per l’impiego provenienti dai paesi candidati ed aderenti;
cooperazione con i Servizi pubblici per l’impiego dell’Europa centrale: per dieci anni,
il Servizio per l’impiego ha partecipato sia a riunioni e workshop professionali nel
quadro di attività di cooperazione tra i Servizi pubblici per l’impiego dell’Europa
centrale (Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Germania, Slovacchia, Polonia, Croazia e Slovenia) sia a riunioni regolari dei Direttori generali dei Servizi pubblici per
l’impiego dell’Europa centrale;
attività nel campo di una cooperazione bilaterale con i Servizi pubblici per l’impiego:
il Servizio per l’impiego coopera attivamente con i Servizi pubblici per l’impiego e
con istituzioni simili straniere. In particolare, il Servizio per l’impiego coopera con
l’ufficio fiammingo di collocamento e di formazione professionale Vdab, nel quadro
dei processi di gemellaggio patrocinati dalla Commissione europea con l’obiettivo di
aiutare i Servizi pubblici per l’impiego dei futuri Stati membri a dimostrarsi
all’altezza della sfida rappresentata dall’ingresso nell’UE. Da ottobre 2000 a dicembre 2001, il progetto di gemellaggio Phare “Sostegno al rafforzamento delle organizzazioni del mercato del lavoro” è stato gestito dal Servizio per l’impiego della Slovenia in stretta collaborazione con il British Sunderland City Training and Enterprise
Council e con i Servizi per l’impiego inglesi, svedesi ed irlandesi;
attività relative all’adesione all’Unione europea: rete Eures, Fondi strutturali europei,
soprattutto il Fondo sociale europeo, adozione dell’“acquis” comunitario;
partecipazione ai progetti Phare e ad altri programmi, contenenti forme intensive di
cooperazione transnazionale con gli uffici regionali del Servizio pubblico per
l’impiego in Austria, Italia ed Ungheria. Le attività relative ai progetti Phare si sono
intensificate in misura crescente, così come è accaduto per altri programmi
dell’Unione europea, in particolare modo nell’ambito del progetto “Leonardo da Vinci” e della rete europea dei Centri nazionali di risorse per l’orientamento professionale;
i rappresentanti del Servizio per l’impiego partecipano inoltre a varie attività nel quadro della conferenza trilaterale Austria-Ungheria-Slovenia (Programma “Interreg
III”). A seguito di tale cooperazione, nel marzo 2003 è stato siglato un accordo generale tra l’amministrazione nazionale del mercato del lavoro austriaca (Ams – Arbeitmarktservice) ed il Servizio per l’impiego in relazione ad ulteriori attività di cooperazione nel quadro dei Patti territoriali per l’occupazione (Pto) nelle regioni di confine.
I. PRINCIPALI TENDENZE DEL CONTESTO POLITICO/NORMATIVO
La Slovenia ha adottato un apposito “Programma nazionale per lo sviluppo del mercato
del lavoro” con scadenza nel 2006. L’efficacia delle politiche del mercato del lavoro sarà
garantita dalle seguenti misure:
attivazione e collegamento di tutte componenti delle politiche economiche e del lavoro;
una politica attiva del mercato del lavoro che ponga l’accento sull’istruzione e
sull’apprendimento permanente con l’obiettivo di sostenere l’occupabilità;
212
modernizzazione del sistema di infrastrutture di rete tra le istituzioni realizzando specifici programmi a livello nazionale e regionale;
garanzia di un sistema di monitoraggio e di valutazione dei programmi su base
giornaliera;
inclusione delle parti sociali nella pianificazione e nell’attuazione della politica del
mercato del lavoro.
Sono in fase di sviluppo una serie di misure attive del mercato del lavoro basate sulla
nuova strategia e sulle nuove direttive europee per l’occupazione destinate agli anni a
venire, come anche la redazione di un Documento unico di programmazione per la Slovenia destinato ai fondi strutturali, la cui adozione è ancora in corso. Tale politica è incentrata sul passaggio da politiche passive del lavoro a misure attive e prevede una maggiore attenzione nei confronti dei Dld, dei giovani, dei disabili e delle donne.
213
4.10 Slovacchia
DATI GENERALI (2002)
Popolazione (migliaia di unità)
Popolazione in età lavorativa
(15-64 anni, migliaia di unità)
Indice di reddito pro capite (PPP)
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione di lunga durata (Dld)
5.384
2.123
47.2 (UE=100)
69,9%
56,8%
18,6% uomini: 18,4% donne: 18,8%
12,1% uomini: 11,7% donne: 12,5%
Nome del servizio per l’impiego
Ufficio Nazionale del Lavoro
Direttore (od altro/i responsabile/i)
Jaroslav Šumný, Direttore generale
Contatti (e-mail, telefono, fax, indirizzo)
[email protected],
Tel. +421 2 593 30 500 - Fax: 593 30 501
Župné námestie No. 5 - 6,
812 67 - Bratislava, Repubblica Slovacca
Area geografica coperta/Aree geografiche coperte
Repubblica Slovacca
N. di uffici locali (per regione/provincia)
8 uffici regionali del lavoro, 79 uffici
distrettuali del lavoro, 52 uffici locali del
lavoro
5.100
N. di dipendenti e di consulenti/esperti esterni
A. PRINCIPALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI INTERVENUTI NEGLI ULTIMI ANNI
L’inizio dello sviluppo istituzionale del Pes slovacco risale ai primi anni 90. Nel 1993 sono stati creati gli uffici del lavoro con lo status di organi territoriali della pubblica amministrazione ed il loro organo centrale era l’amministrazione dei servizi per l’occupazione
(ente iscritto in bilancio). Lo stesso anno, è stato creato anche il Fondo per l’occupazione
(ente pubblico) le cui competenze non si estendevano soltanto alle iniziative a favore dei
disoccupati ma anche al finanziamento delle iniziative per il mantenimento e la creazione
dei posti di lavoro. La costituzione dell’“Ufficio Nazionale del Lavoro” del 1997, conformemente alla legge del Consiglio nazionale n. 387/1996 sull’occupazione ha completato il processo di integrazione delle diverse istituzioni del mercato del lavoro in un’unica
istituzione competente per il finanziamento, l’esecuzione ed il controllo. Il sistema di gestione e di finanziamento dell’“Ufficio Nazionale del Lavoro” è basato sul principio del fondo
assicurativo, svincolato dal bilancio pubblico, il che, unitamente all’amministrazione tripartita, implica l’abbandono della gestione unica dello Stato in questo settore.
B. MISSIONE GENERALE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
In generale, la politica per l’occupazione ha i principali obiettivi riportati di seguito:
fornire posti di lavoro a tutte le persone che desiderano e possono lavorare e che cercano un’occupazione;
214
consentire una libera scelta dell’occupazione e l’acquisizione delle qualifiche per un
impiego adeguato;
stabilire e mantenere l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di lavoro,
ridurre al minimo la disoccupazione;
(Assicurare una sussistenza adeguata ai cittadini che hanno perduto involontariamente il posto di lavoro erogando loro un’indennità di disoccupazione e motivandoli a
cercare un impiego);
offrire formazione e riqualificazione professionale tenendo conto dei requisiti del
mercato del lavoro;
realizzare le condizioni per la creazione di opportunità occupazionali attraverso nuovi
posti di lavoro;
realizzare le condizioni per il mantenimento dell’occupazione e per prevenire esuberi
collettivi;
adottare misure a sostegno di mobilità professionale, adattando l’offerta di lavoro alla
disponibilità di posti di lavoro in diversi settori professionali, nonché di mobilità
territoriale, promuovendo il trasferimento di lavoratori in regioni che offrono
un’occupazione adeguata;
garantire la libera mediazione dell’occupazione e servizi di consultazione gratuiti a
tutti i cittadini.
Le autorità preposte all’attuazione della politica del mercato del lavoro sono il Ministero
del lavoro, degli affari sociali e della famiglia della Repubblica Slovacca e l’“Ufficio Nazionale del Lavoro”. L’“Ufficio Nazionale del Lavoro” è un organo istituito in virtù di
una legge con l’obiettivo di assicurare il diritto costituzionale di tutti i cittadini al lavoro.
L’“Ufficio Nazionale del Lavoro” è una persona giuridica, ed agisce attraverso i suoi organi di gestione ed i suoi organi esecutivi.
C. PRINCIPALI SERVIZI FORNITI IN FUNZIONE DI SPECIFICI OBIETTIVI/PRIORITÀ E DEI
TARGET/STRATEGIE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER L’IMPIEGO
C.1
Rendere più flessibile, più rapida e più efficace la dinamica del collocamento, allo scopo di realizzare un incontro più efficace tra la domanda e l’offerta di lavoro
I servizi connessi erogati si sostanziano in: offerta/divulgazione di servizi d’informazione
avanzati sulle diverse opportunità per le persone in cerca di lavoro e per i datori di lavoro;
preparazione del programma “Mondo del Lavoro” destinato ai disoccupati ed alle persone
occupate che desiderano cambiare impiego; raccolta/elaborazione di curricula/offerte di lavoro e relative banche dati; attivazione di servizi on-line e di strutture di auto-consultazione.
Indicatori di rendimento (anno 2002)
Numero di persone in cerca di lavoro iscritte per anno: 520.642;
numero di offerte di lavoro registrate per anno: 225.850;
215
numero di visitatori del sito web: 169.181;
numero di dipendenti assegnati specificamente a questa funzione/a questi servizi:
100.
C.2
Aumentare l’occupabilità dei lavoratori e prevenire la disoccupazione di lunga
durata
Servizi connessi erogati sono: offerta di servizi di informazione avanzati; offerta di formazione professionale per i disoccupati di lunga durata; promozione/offerta di programmi
di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio”
conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di servizi individualizzati e di consulenza/assistenza/supporto personalizzati; programmi speciali, ad esempio, accordi su lavori di pubblica utilità per i disoccupati di lunga durata. L’“Ufficio
Nazionale del Lavoro” dedica una particolare attenzione a questo gruppo di cittadini. Oltre alle attività sopra ricordate a favore dei disoccupati di lunga durata, è stato istituito un
programma speciale definito negoziazione di lavori di utilità pubblica per i disoccupati di
lunga durata. I disoccupati iscritti sono occupati a tempo determinato sulla base di un accordo scritto tra l’“ufficio distrettuale del lavoro” ed il datore di lavoro che potrebbe essere un’amministrazione comunale, un ente sociale, ecc. In virtù dell’accordo, l’“ufficio distrettuale del lavoro” stanzia i fondi, da corrispondere al datore di lavoro, per il pagamento degli stipendi o dei salari del dipendente e per i contributi per il servizio sanitario, per
l’assicurazione malattia, l’assicurazione pensioni e l’assicurazione contro la disoccupazione a carico del datore di lavoro e per coprire il costo delle apparecchiature di sicurezza
personale nonché l’alloggio, il viaggio ed il vitto secondo gli importi concordati. Un altro
programma speciale è il lavoro speciale concordato nel quale il datore di lavoro, mediante accordo con l’“ufficio distrettuale del lavoro” assume i disoccupati di lunga durata per
un periodo di tempo determinato di almeno sei mesi. L’“ufficio distrettuale del lavoro”
stanzia i fondi, da corrispondere al datore di lavoro, per il pagamento degli stipendi o dei
salari del dipendente e per i contributi previdenziali, per l’assicurazione malattia, l’assicurazione pensioni e l’assicurazione contro la disoccupazione a carico del datore di lavoro e per coprire l’alloggio, il viaggio ed il vitto secondo gli importi concordati. L’“ufficio
distrettuale del lavoro” può assegnare al datore di lavoro ulteriori fondi per prorogare il contratto di lavoro con il dipendente per altri sei mesi.
C.3
Incoraggiare i lavoratori over 50 a prolungare la loro vita lavorativa
I servizi connessi erogati a questa tipologia di utenza sono essenzialmente riconducibili
all’offerta di informazioni sulla legislazione, sui sussidi e sugli incentivi volti ad incoraggiare i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro e di consulenza personalizzata e
di azioni individualizzate. A tal proposito, l’“Ufficio Nazionale del Lavoro” rivolge una
particolare attenzione ai disoccupati anziani ed a gruppi specifici di cittadini disoccupati
di lunga durata. Oltre ai servizi indicati sopra, l’ufficio del lavoro fornisce ai disoccupati
anziani lavori concordati a tempo determinato.
216
C.4
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità delle donne
Servizi connessi erogati consistono essenzialmente nell’offerta di formazione professionale. Secondo la legge del consiglio nazionale n. 386/1996 sull’occupazione e sue modifiche, l’“Ufficio Nazionale del Lavoro” non dedica un’attenzione speciale al lavoro femminile in quanto tale. L’“ufficio del lavoro” offre tutti i suoi servizi alle donne e ad altri
disoccupati. Gruppi specifici sono costituiti dalle donne che non percepiscono più le prestazioni erogate ai genitori. Quando questi gruppi di cittadine sono assunte a tempo determinato, l’ufficio del lavoro stanzia fondi da corrispondere al datore di lavoro per dodici
mesi come nel caso dei disoccupati di lunga durata e dei cittadini di età superiore a 50 anni.
C.5
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei disabili
Servizi connessi erogati sono essenzialmente: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziative/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale;
promozione/offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla
clientela. Oltre ai servizi indicati sopra, l’ufficio del lavoro attua programmi di riabilitazione professionale che consentono ai cittadini disabili di ottenere un’occupazione adeguata o di conservare un posto di lavoro, inclusi un servizio di consulenza professionale,
servizi di consulenza per l’attuazione di iniziative di formazione professionale, formazione, preparazione al lavoro, intermediazione del lavoro e creazione delle condizioni adeguate per l’esecuzione del lavoro. Le iniziative di riabilitazione professionale possono essere attuate dai datori di lavoro o da strutture professionali preposte alla riabilitazione. Inoltre, collabora con i datori di lavoro, con gli organi delle amministrazioni locali nel settore della sanità, con gli organi competenti dei sindacati e delle cooperative nella determinazione dei lavori non idonei ai cittadini con capacità lavorativa ridotta. Tra i suoi
compiti rientra, inoltre, la stipula di accordi sui contributi per la creazione e la gestione di
posti di lavoro e di industrie protette, e sull’erogazione di fondi per il supporto ai cittadini
con capacità lavorativa ridotta durante la formazione e durante la preparazione al lavoro.
Tali accordi possono contemplare anche la riqualificazione di queste tipologie di lavoratori e lo stanziamento di risorse finanziare per offrire tale supporto e tali contributi. Inoltre, il Servizio pubblico per l’impiego cura gli elenchi dei lavoratori con disabilità ed indica le occupazioni inadeguate a tali cittadini nei registri delle offerte di lavoro, controllando il rispetto della quota obbligatoria di dipendenti disabili sul numero totale dei dipendenti e verifica l’assolvimento di tale obbligo. Infine, adotta misure per l’assegnazione
dei disoccupati disabili iscritti e dei disoccupati iscritti con disabilità grave ad un lavoro
appropriato e valuta tali misure ogni sei mesi.
C.6
Valorizzare ed aumentare l’occupabilità dei lavoratori che usufruiscono di sovvenzioni
I servizi connessi consistono in: divulgazione delle informazioni su formazione/iniziati217
ve/progetti destinati a queste categorie; offerta di formazione professionale; promozione/
offerta di programmi di formazione sul posto del lavoro (ad esempio, tirocinio, apprendistato, “nuovo inizio” conformemente alla Strategia europea per l’occupazione, ecc.); offerta di consulenza/assistenza/supporto personalizzati ed orientati alla clientela. In particolare, dietro richiesta del datore di lavoro, l’“ufficio distrettuale del lavoro” può contribuire con un importo fino al 50% del costo totale della riqualificazione dei dipendenti, a
condizione che il dipendente conservi il lavoro per almeno dodici mesi dopo la conclusione del corso di riqualificazione o a condizione che la riqualificazione sia stata organizzata nel quadro delle misure volte ad evitare o limitare esuberi collettivi. Se i datori di lavoro offrono ai propri dipendenti iniziative di riqualificazione nel quadro dei programmi
di riqualificazione, l’“ufficio distrettuale del lavoro” può, previo accordo scritto, rimborsare oltre il 50% dei costi complessivi della riqualificazione.
C.7
Sostenere e guidare le imprese nel reclutamento e nello sviluppo di azioni per le
risorse umane
I principali servizi connessi erogati consistono in: informazioni (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi); consulenza (su aspetti giuridici, fiscali ed amministrativi, incentivi
finanziari per stimolare l’occupazione, ecc.); assistenza nella ricerca di personale con elevate competenze professionali/qualificato che soddisfa i criteri del datore di lavoro; analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese sul mercato del lavoro locale; offerta di formazione professionale conforme ai fabbisogni indicati sopra; informazione e/o
consulenza sulle misure volte a far emergere il lavoro nero ed illegale.
C.8
Promuovere una più ampia mobilità geografica e professionale
In questo ambito, l’ufficio locale del lavoro provvede al rimborso delle spese di viaggio
di un lavoratore dipendente sotto forma di contributo forfetario mensile per un importo
pari al costo del viaggio su un mezzo pubblico dal luogo di residenza permanente o dal
luogo di residenza temporanea al luogo di lavoro e viceversa. Per i disoccupati nel luogo
di residenza permanente, l’“ufficio locale del lavoro” può fornire, su richiesta, consulenza, intermediazione e corsi di riqualificazione. Secondo la nuova legge prevista, vale a dire la legge sui Servizi per l’impiego, l’“ufficio distrettuale del lavoro” potrà erogare ad un
disoccupato, ogni due anni, un contributo per il trasferimento per motivi di lavoro fino ad
un massimo di 10.000 corone slovacche.
D. SISTEMI DI GESTIONE E MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
Gestione per obiettivi;
sistema di gestione della qualità totale;
gestione delle relazioni con la clientela;
misure di soddisfazione della clientela.
218
E. MODELLI DI “COESISTENZA”
Nella Repubblica Slovacca operano organizzazioni per l’intermediazione della manodopera dietro pagamento per le quali è richiesta l’autorizzazione dell’“Ufficio Nazionale del
Lavoro”. L’autorizzazione per l’intermediazione della manodopera dietro pagamento è
concessa per un massimo di 5 anni. Le agenzie non collaborano in altro modo con queste
organizzazioni. Vi sono, poi, forme di collaborazione degli uffici di lavoro con i datori di
lavoro nell’intermediazione della manodopera.
F. COLLABORAZIONE CON ALTRI ATTORI
Ministero del lavoro, degli affari sociali e della famiglia della Repubblica Slovacca
(in campo legislativo);
nel quadro della gestione tripartita, la collaborazione con la confederazione dei sindacati della RS e con le organizzazioni dell’associazione dei datori di lavoro della RS;
ufficio di statistica della RS (per lo scambio reciproco di indicatori selezionati);
istituto di ricerca sul lavoro, gli affari sociali e la famiglia;
collaborazione con i datori di lavoro per l’occupazione dei disoccupati iscritti in Lavori socialmente utili sulla base di un accordo scritto tra il datore di lavoro e l’ufficio
del lavoro competente, ad esempio amministrazione comunale, istituzioni sociali e
sanitarie, organizzazioni non-profit, chiese riconosciute dallo Stato, ecc.
G. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO DI DIVERSI
STATI
Sono attualmente in corso di seguenti progetti:
progetti Phare nella sfera dello Sviluppo delle risorse umane programma Matra per i
paesi candidati in cooperazione con l’impresa olandese Seor;
progetto Matra 2001 “Sistema di monitoraggio, analisi e valutazione sistematica della
politica per l’occupazione in Slovacchia” – il progetto è concluso;
progetto Matra 2002 “Sviluppo di servizi di orientamento professionale orientati alla
clientela e di servizi di auto-consultazione presso gli uffici distrettuali del lavoro”.
H. PRINCIPALI TENDENZE DEL QUADRO POLITICO/NORMATIVO
È attualmente in corso di preparazione una nuova legge sui Servizi per l’impiego che contiene alcuni cambiamenti ed alcune innovazioni in merito Servizi per l’impiego, soprattutto in merito a:
creazione di condizioni per l’organizzazione e l’erogazione flessibile di Servizi per
l’impiego in funzione dei diversi fabbisogni dei singoli candidati;
creazione di pari condizioni d’accesso ai Servizi per l’impiego con l’accento sul miglioramento del lavoro per i gruppi svantaggiati di candidati ed in funzione delle
regioni nelle quali vivono;
utilizzo più efficace e più trasparente delle risorse pubbliche e delle risorse del Fondo
219
sociale europeo;
erogazione di Servizi per l’impiego da parte di soggetti diversi dagli organi della
pubblica amministrazione consentendo al tempo stesso la collaborazione reciproca;
modifica dell’occupazione di cittadini dell’UE e di cittadini di paesi terzi;
applicazione di requisiti più rigorosi per il mantenimento dei candidati nella lista delle persone in cerca di lavoro;
determinazione di nuove politiche attive del mercato del lavoro, con e senza possibilità di ricorso;
creazione di coalizioni per fini specifici, i cosiddetti partenariati per l’attuazione di
progetti e di programmi specifici per il sostegno all’occupazione nelle regioni;
creazione di un “Comitato per le questioni dell’occupazione” e determinazione dei
suoi compiti.
220
ALLEGATI:
SCHEDA RI RILEVAZIONE (INGLESE E FRANCESE)
COUNTRY REPORT - FACT SHEETS
RAPPORT NATIONAL - FICHE DE RENSEIGNEMENTS
221
222
COUNTRY REPORT - FACT SHEETS
General data (by the end of 2001 or 2002 where available)
Population
Working age population (15-64 years)
Employment (15-64 years)
Employment rate
Activity rate
Unemployment rate
Long Term Unemployment (LTU) rate
Name of the PES
Chief executive (or other(s) in charge of)
Contact details (e-mail, telephone number, fax, address)
Geographical area(s) covered
Number of local offices (per region/province)
Number of internal staff and external consultants/experts
1. Main changes and evolution taken place over the last years (new regulatory
framework; reform/modernization processes)
The modernization of Employment services undertaken in the OECD countries during the
90s, may be grouped into two main sectors of intervention: the extension of the jobplacement market to private actors and the restructuring of the organizational working
methods and functioning of public Institutions dealing with job placement activities .
Please indicate the basic features of the main legislative/regulatory initiatives within the
above mentioned fields adopted (and the related year), as follows:
regulation of TWAs;
end of the public monopoly in job-placement;
fostering competition in the delivery of PES services (privatisation, contracting out,
voucher system – please specify);
decentralization;
integration of services;
integration of structures.
223
2. General PES Mission (“mandate” appointed by the State to the public system of
employment services, according to NAP, Masterplan, official guidelines, etc. please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any possible further):
Matching vacancies (demand)/jobseekers (supply), placing;
Vocational training;
Managing/providing unemployment benefits and/or other subsidies/“welfare state
projects”;
Assistance to disadvantaged target-groups;
….
3. Main services provided according to specific objectives/priorities and
targets/strategies of PES
3.1
Making job placement dynamics smoother, more rapid and efficient, in order to
achieve a better matching between labour demand and supply
Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any
possible further):
Providing/disseminating advanced information services (please specify which ones)
on different opportunities both for jobseeker and employers;
Reception/treatment of curricula/vacancies and related database;
Implementation of on-line services and self-service facilities;
…
Performance indicators*
(please specify the latest year available data)
Forecasts 2004-2006
(where available)
N. of registered jobseekers per year
N. of registered vacancies per year**
Average matching duration (n. of days from first contact to
recruitment)
N. of jobseekers/employers who benefited from self-services
information facilities
N. of web-site visitors
N. of internal staff specifically addressed to such function/services
* In most cases, the required number is intended as “approximate”.
** Are employers obliged to communicate their vacancies to the PES?
3.2 Raising employability of workers and preventing long-term unemployment
Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any
possible further):
Providing advanced information;
224
Providing vocational training for long-term unemployed people;
Promotion/Provision of training-on-the job programmes (e.g. traineeship,
apprenticeship, a “new start” according to EES, etc.);
Providing tailor-made services and personalised counselling/assistance/support;
…
Performance indicators*
(please specify the latest year available data)
N. of LTU involved in vocational training projects (courses,
initiatives, etc.)
N. of LTU who benefited from tailored counselling
N. of LTU involved in a “new start”
N. of involved LTU who found an occupation within a year
N. of internal staff specifically addressed to such function/services
* In most cases, the required number is intended as “approximate”.
Forecasts 2004-2006
(where available)
3.3 Encouraging elder workers to prolong their working life
Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any
possible further):
Provision of information on legislation/subsidies/incentives encouraging elder
workers not to quit the labour market;
Provision of personalised counselling and tailor-made actions;
….
Performance indicators*
(please specify the latest year available data)
N. of elder workers involved in life-long learning initiatives
N. of elder workers who benefited from tailored counselling
N. of internal staff specifically addressed to such function/services
* In most cases, the required number is intended as “approximate”.
3.4
Forecasts 2004-2006
(where available)
Enhancing and raising employability of women (according to the gender
mainstreaming scheme and to the achievement of equal opportunities)
Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any
possible further):
Dissemination of information on training/initiatives/projects addressed to such
categories;
Provision of vocational training;
Provision of tailor-made and customer-oriented counselling/assistance/support;
Promotion/Provision of training-on-the job programmes (e.g. traineeship, apprenticeship, a “new start” according to EES, etc.);
…
225
Performance indicators*
(please specify the latest year available data)
N. of women involved in vocational Training activities
N. of women involved in personalised counselling
N. of women involved in new start measure
N. of involved women who found an occupation within a year
N. of internal staff specifically addressed to such function/services
* In most cases, the required number is intended as “approximate”.
Forecasts 2004-2006
(where available)
3.5 Enhancing and raising employability of disabled
Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any
possible further):
Dissemination of information on training/initiatives/projects addressed to such
categories;
Provision of vocational training;
Promotion/Provision of training-on-the job programmes (e.g. traineeship, apprenticeship, a “new start” according to EES, etc.);
Provision of tailor-made and customer-oriented counselling/assistance/support;
…
Performance indicators*
(please specify the latest year available data)
N. of disabled involved in vocational Training activities
N. of disabled involved in personalised counselling
N. of disabled involved in a new start measure
N. of involved disabled who found an occupation within a year
N. of internal staff specifically addressed to such function/services
* In most cases, the required number is intended as “approximate”.
3.6
Forecasts 2004-2006
(where available)
Enhancing and raising employability of subsided workers (beneficiaries of
unemployment benefits and/or other financial support)
Dissemination of information on training/initiatives/projects addressed to such
categories;
Provision of vocational training;
Promotion/Provision of training-on-the job programmes (e.g. traineeship, apprenticeship, a “new start” according to EES, etc.);
Provision of tailor-made and customer-oriented counselling/assistance/support.
3.7
Supporting and guiding enterprises for recruiting and in developing actions for
human resources
Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any
possible further):
226
Information (on legal, fiscal and administrative aspects);
counselling (on legal, fiscal and administrative aspects, financial incentives to foster
employment, etc.);
Support in searching high skilled/qualified labour force who meet employers’ criteria;
Analysis of professional and training needs of enterprises on the local labour market;
Provision of vocational training according to the above mentioned needs;
Information and/or counselling aimed at supporting the emergence of black and
illegal work;
…..
Performance indicators*
(please specify the latest year available data)
N. of enterprises registered (actual users)
N. of potential users
N. of contacts with local enterprise per year
N. of internal staff specifically addressed to such function/services
*In most cases, the required number is intended as “approximate”.
Forecasts 2004-2006
(where available)
3.8 Promoting a wider geographical and professional mobility
Related services provided (please tick (yes/no) the appropriate one(s) and/or add any
possible further):
Information services (for legal aspects, accommodation etc.) aimed at supporting
workers who seek a job in a different area (national or foreigner);
Personalised services;
…
Performance indicators*
Forecasts 2004-2006
(please specify the latest year available data)
(where available)
Actual performance indicators
Forecast performance indicators
(e.g. 2002 o latest year available)
(where available)(2002-2004)
N. of jobseekers who accepted a job outside their
residence venue
N. of jobseekers who asked for assistance in seeking
a job in a different area
N. of internal staff specifically addressed to such
function/services
* In most cases, the required number is intended as “approximate”.
4. Management systems and patterns for the evaluation of performance (please
tick (Y/N) the appropriate one(s) and/or add any possible other(s)):
Management by Objectives;
Total Quality Management System;
227
Sales Management Systems;
Customer relationship Management;
Measurement of customer satisfaction (e.g. customer loyalty indicators);
…
5. Models of “cohesistence” (competition, co-operation, etc.) between PES and
private job placement operators (PRES): partnership/joint projects;
outsourcing;
co-operation,
etc.
(please
specify
the
involved
services/functions/initiatives and how managed)
6. Co-operation with other actors (both public and private): e.g. municipalities, trade
unions, non-profit organisations (please specify the involved bodies and related
services/functions/initiatives/projects)
7. Informatisation of data processing and on-line services’ provision (promotion and
development of self-service through the Internet)
8. International co-operation between PES from different States (joint projects,
partnership, etc.); Follow-up of on-going initiatives; Perspectives (e.g. co-operation
with Central and Eastern Europe Candidate Countries)
9. Main trends within the policy/regulatory framework (please specify and explain)
Other reform/modernisation processes planned over the medium-long term;
Shifting the focus to specific target-groups and/or policies.
228
RAPPORT NATIONAL - FICHE DE RENSEIGNEMENTS
Informations générales (actualisées fin 2001/2002)
Population
Âge de la population active (15-64 ans)
Emplois (15-64 ans)
·Taux d’emploi
Taux d’activité
Taux de chômage
Taux de chômage de longue durée (CLD)
Nom du SPE
Directeur (ou autre(s) responsable(s))
Contacts (courriel, téléphone, télécopie, adresse)
Zone(s) géographique(s) couverte(s)
Nombre d’antennes locales (par région/province)
Effectifs internes et consultants/experts externes
1. Changements majeurs et principales évolutions au cours des dernières années
(nouveau cadre réglementaire ; processus de réforme/modernisation)
La modernisation des services pour l’emploi commencée au cours des années 90 dans les
pays de l’OCDE peut être classée dans deux principaux secteurs d’intervention:
l’ouverture du marché de l’emploi et du placement aux intervenants privés et la
restructuration des méthodes de travail, d’organisation et de fonctionnement des
Institutions publiques impliquées dans les activités de placement. Veuillez indiquer les
caractéristiques de base des principales initiatives législatives/réglementaires adoptées
dans les domaines susmentionnés (et l’année correspondante), en matière:
de régulation des valeurs moyennes pondérées d’exposition (TWA);
de fin du monopole public du placement;
de compétitivité stimulée dans la fourniture de services par les SPE
(privatisation, sous-traitance, systèmes de bons - spécifier S.V.P.);
de décentralisation;
d’intégration des services;
d’intégration des structures.
229
2. Mission générale des SPE («mandat» conféré par l’État au système public des
services pour l’emploi, conformément au Plan d’Action National (PAN), au plan
d’aménagement prioritaire (Masterplan), aux lignes directrices officielles, etc. veuillez indiquer par oui ou par non la ou les caractéristique(s) appropriée(s)
et/ou en ajouter éventuellement d’autres):
Recoupement entre les offres d’emploi (demande) et les chercheurs d’emploi (offre),
placement;
Formation professionnelle;
Gérer/dispenser les allocations chômage et/ou autres aides/«projets publics d’aide
sociale»;
Aides aux groupes cibles désavantagés;
….
3. Principaux services fournis en fonction d’actions spécifiques des SPE en matière
d’objectifs/priorités et cibles/stratégies
3.1
Affiner les dynamiques du placement pour les rendre plus rapides et plus efficientes,
afin de faire se rencontrer plus efficacement la demande et l’offre d’emploi
Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s)
approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service):
Fournir/divulguer des services d’information avancés (veuillez spécifier lesquels,
S.V.P.) sur les diverses opportunités destinées autant aux demandeurs d’emploi
qu’aux employeurs;
Collecter/traiter les CV/offres d’emploi et les bases de données correspondantes;
Mettre en place des services en ligne et des structures en libre-service;
…
Indicateurs de performance*
Prévisions 2004-2006
(Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année)
(s’il y en a)
N. de chercheurs d’emploi enregistrés par an
N. d’offres d’emploi enregistrés par an**
Durée moyenne du matching (nombre de jours entre le premier contact
et le recrutement)
N. de chercheurs d’emploi/employeurs ayant bénéficié des informations fournies en libre-service
N. de visiteurs sur le site Web
Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services***
* Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme « approximatif »
** Les employeurs sont-ils obligés de communiquer leurs offres d’emploi au SPE ?
*** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes
d’intervention spécifiques.
230
Rehausser le niveau d’employabilité des travailleurs et combattre le chômage de
longue durée
Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s)
approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service):
Fournir des services d’information avancés;
Organiser/dispenser la formation professionnelle destinée aux chômeurs de longue
durée;
Promouvoir/organiser des programmes de formation en entreprise (par ex. stages de
formation, apprentissage, un «nouveau départ» en conformité avec la Stratégie
Européenne pour l’Emploi, etc.);
Fournir des services sur-mesure et des activités conseil/assistance/aide personnalisées;
…
3.2
Indicateurs de performance*
(Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année)
Prévisions 2004-2006
(s’il y en a)
N. de CLD impliqués dans les projets de formation professionnelle
(cours, initiatives, etc.)
N. de CLD ayant bénéficié de conseil personnalisé
N. de CLD impliqués dans un « nouveau départ »
N. de CLD impliqués qui ont trouvé un emploi dans les 12 mois
Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services**
* Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif».
** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes
d’intervention spécifiques.
3.3 Encourager les travailleurs plus âgés à prolonger leur vie professionnelle
Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s)
approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service):
Mise à disposition d’informations sur la législation, les aides et les mesures
incitatives ayant pour but d’encourager les travailleurs plus âgés à rester sur le
marché du travail;
Mise en place de conseil personnalisé et d’actions sur-mesure;
….
Indicateurs de performance*
(Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année)
N, de travailleurs âgés impliqués dans des initiatives de formation
tout au long de la vie
N. de travailleurs âgés ayant bénéficié de conseil personnalisé
Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services**
Prévisions 2004-2006
(s’il y en a)
* Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif».
**Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes
231
d’intervention spécifiques.
3.4
Encourager et rehausser le niveau d’employabilité des femmes (rapporté à
l’intégration de la dimension de genre et à la mise en œuvre de l’égalité des chances)
Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s)
approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service):
Divulguer l’information sur les formations/initiatives/projets destiné(e)s à ces
catégories;
Organiser/dispenser la formation professionnelle;
Dispenser des activités conseil/d’assistance/d’aide personnalisées et orientées client;
Promouvoir/organiser des programmes de formation en entreprise (par ex. stages de
formation, apprentissage, un «nouveau départ» en conformité avec la Stratégie
Européenne pour l’Emploi, etc.);
…
Indicateurs de performance*
(Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année)
N. de femmes impliquées dans des activités de formation
professionnelle
N. de femmes impliquées ayant reçu un conseil personnalisé
N. de femmes concernées par des mesures pour un nouveau départ
N. de femmes impliquées ayant trouvé un emploi dans les 12 mois
Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services**
Prévisions 2004-2006
(s’il y en a)
* Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif».
** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes
d’intervention spécifiques.
Encourager et rehausser le niveau d’employabilité des handicapés
Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s)
approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service):
Divulguer l’information sur les formations/initiatives/projets destiné(e)s à ces
catégories;
Organiser/dispenser la formation professionnelle;
Promouvoir/organiser des programmes de formation en entreprise (par ex. stages de
formation, apprentissage, un «nouveau départ» en conformité avec la Stratégie
Européenne pour l’Emploi, etc.);
Dispenser des activités conseil/d’assistance/d’aide personnalisées et orientées client;
…
3.5
232
Indicateurs de performance*
Prévisions 2004-2006
(Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année)
(s’il y en a)
N. de personnes handicapées impliquées dans des activités de
formation professionnelle
N. de personnes handicapées impliquées ayant reçu un conseil
personnalisé
N. de personnes handicapées concernées par des mesures pour un
nouveau départ
N. de personnes handicapées impliquées ayant trouvé un emploi dans
les 12 mois
Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services**
* Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif».
** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes
d’intervention spécifiques.
3.6
Encourager et rehausser le niveau d’employabilité des travailleurs subventionnés
(bénéficiaires d´allocations chômage et/ou d’autres aides financières)
Divulguer l’information sur les formations/initiatives/projets destiné(e)s à ces
catégories;
Organiser/dispenser la formation professionnelle;
Promouvoir/organiser des programmes de formation en entreprise (par ex. stages de
formation, apprentissage, un « nouveau départ » en conformité avec la Stratégie
Européenne pour l’Emploi, etc.);
Dispenser des activités conseil/d’assistance/d’aide personnalisées et orientées client.
3.7
Aider et guider les entreprises à recruter et à développer des actions ciblées sur les
ressources humaines
Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s)
approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service):
Information (portant sur les aspects légaux, fiscaux et administratifs);
Conseil (portant sur les aspects légaux, fiscaux, administratifs et sur les aides
financières destinées à stimuler l’emploi, etc.);
Aide à la recherche de personnels fortement compétents/qualifiés qui satisfont les
critères de l’employeur;
Analyse des besoins professionnels et en formation des entreprises sur le marché du
travail local;
Formation professionnelle dispensée en fonction desdits besoins;
Information et/ou conseil sur les mesures de soutien destinées à faire émerger
l’économie souterraine (travail au noir et illégal);
…
233
Indicateurs de performance*
(Veuillez spécifier les données disponibles pour la dernière année)
N. d’entreprises enregistrées (utilisateurs actuels)
N. d’utilisateurs potentiels
N. de contacts annuels avec les entreprises locales
Effectifs internes expressément dédiés à ces fonctions/services**
Prévisions 2004-2006
(s’il y en a)
* Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif».
** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes
d’intervention spécifiques.
3.8 Promouvoir une mobilité accrue à la fois géographique et professionnelle
Services connexes dispensés (veuillez cocher par oui ou par non le ou les service(s)
approprié(s) et/ou ajouter éventuellement tout autre type de service):
Services informatifs (liés aux aspects légaux, au logement, etc.) pour aider les
travailleurs qui recherchent un emploi dans une autre zone (nationale ou à l’étranger);
Services personnalisés;
…
Indicateurs de performance*
Prévisions 2004-2006
(Veuillez spécifier les données disponibles pour la
(s’il y en a)
dernière année)
Indicateurs actuels de performance
Indicateurs prévisionnels de performance
(par ex. 2002 ou la dernière année disponible)
(s’il y en a) (2002-2004)
N. de chercheurs d’emploi ayant accepté un emploi
en dehors de leur lieu de résidence
N. de chercheurs d’emploi ayant demandé une aide
pour chercher un emploi dans une autre région
Effectifs internes expressément dédiés à ces
fonctions/services**
* Dans la plupart des cas, le nombre requis doit être considéré comme «approximatif».
** Veuillez spécifier s’il y a des conseillers et/ou d’autres profils professionnels et/ou groupes
d’intervention spécifiques.
4. Systèmes de management et modèles d’évaluation des performances (veuillez
cocher par (O/N) le ou les système/modèle(s) approprié(s) et/ou ajouter
éventuellement tout autre type de système/modèle:
Management par objectifs;
Système de Management de la Qualité Totale;
Systèmes de gestion des ventes;
Gestion de la relation Clients;
Mesure de satisfaction de la clientèle (par ex. indicateurs de fidélisation des clients);
…
234
5. Modèles de «coexistence» (compétition, coopération, etc.) entre les SPE et les
intervenants privés des Services de l’emploi (PRES): partenariats/projets
conjoints; externalisation; coopération, etc. (veuillez spécifier les services/ fonctions/
initiatives concerné(e)s et comment sont-ils (elles) géré(e)s?
6. Coopération avec d’autres acteurs (aussi bien publics que privés): par ex. les
municipalités, les syndicats, les organisations sans but lucratif (veuillez spécifier les
organismes concernés et les services/fonctions/initiatives/projets connexes)
7. Informatisation du traitement des données et fourniture de services en ligne
(promotion et développement de libres-services sur Internet)
8. Coopération internationale entre les SPE des différents États (projets conjoints,
partenariats, etc.); suivi des initiatives en cours; perspectives (par ex. coopération
avec les pays d’Europe du Centre et de l’Est candidats à l’adhésion à l’UE).
9. Principales tendances au niveau du cadre politique/réglementaire (veuillez
spécifier et expliquer S.V.P.)
Autres processus de réforme/modernisation planifiés sur le moyen-long terme;
Déplacer l’attention sur des groupes cibles et/ou des politiques spécifiques.
235
236
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Barro R.J. (1996), Determinants of Economic Growth: A Cross-Country Empirical
Study, Nber Working Paper n. 5698.
Bertola G., Boeri T., Nicoletti G. (a cura di), (2001), Protezione sociale, occupazione e
integrazione europea, Il Mulino, Bologna.
Blanchard O.J., Wolfers J. (2000), The role of shocks and institutions in the rise of
European unemployment: the aggregate evidence, The Economic Journal, vol. 110,
Blackwell Publishing, Oxford.
Caballero R., Hammour M. (2000), Creative destruction and development: institutions,
crises and restructuring, Nber Working Paper n. 7849, New York.
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Atlante comparato sui servizi per l`impiego nell`UE allargat