“LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente” 25 ottobre 2013 Workplace Health Promotion: che cos’è e come applicarla A cura di: Luisa Dettoni e Alessandra Suglia Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute (DoRS), Regione Piemonte, ASLTO3 [email protected] [email protected] Parleremo di Workplace Health Promotion • definizione, effetti e modelli di riferimento • evidenze di letteratura • esempi di applicazione • indicazioni e risorse per la progettazione Dichiarazione di Lussemburgo, 2007 La promozione della salute nei luoghi di lavoro (WHP) è il risultato degli sforzi congiunti dei Datori di lavoro, lavoratori, rappresentanti dei lavoratori e società per migliorare la salute e il benessere dei lavoratori. Questo può essere raggiunto attraverso la combinazione dei seguenti elementi: • miglioramento dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro, • promozione della partecipazione attiva da parte del personale, • incoraggiamento alla crescita personale. European Network for Workplace Health Promotion Gli effetti della WHP sulla performance aziendale Ambiente di lavoro Prestazioni sanitarie • sicurezza • assistenza medica • struttura organizzativa • visite specialistiche • modelli di comunicazione • assistenza sociale • aggiornamento e sviluppo Parametri dell’azienda • Turn Over • produttività • profitto • immagine • “sopravvivenza” • alimentazione • alcol SALUTE fisica benessere Performance dell’azienda • fumo • attività fisica ottimismo dei lavoratori • assenze per malattie o infortuni Promozione della salute rivolta alla modifica dei fattori di rischio Parametri clinici • peso • fumo • livelli di attività fisica • livello di colesterolo e glicemia • pressione sanguigna Riduzione dell’incidenza delle malattie Segal, 1999 WHP. I benefici e i vantaggi Benefici e vantaggi della WHP per i lavoratori la salute e la qualità della vita anche sul posto di lavoro migliorare la soddisfazione lavorativa (motivazione, concentrazione, interesse, rapporto con i colleghi,…) l’impresa la qualità della vita sul luogo di lavoro l’immagine dell’impresa le relazioni lavorative la produttività la gestione dello stress aumentare il benessere psicosociale il rischio di mortalità prematura il senso di appartenenza assenze per malattia infortuni sul lavoro ridurre il rischio di soffrire di alcune malattie (malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia) Turn Over costi sociali (indennizzi, assicurazioni, spese sanitarie) Comprehensive workplace health promotion model (University of Toronto, 2004) Igiene e sicurezza del lavoro Ambiente di lavoro Programmi ad adesione volontaria volti alla promozione di sani stili di vita Cambiamenti organizzativi Healthy workplace model (OMS, 2010) Processo sistematico e globale Impegno e partecipazione Fattori di rischio fisico dell’ambiente di lavoro Mobilitare Costituire gruppo di lavoro Migliorare Impegno della dirigenza Fattori di rischio psicosociale Valutare Etica e valori Coinvolgimento dei lavoratori Individuare le priorità Realizzare Pianificare Gestione del progetto Analizzare contesto e bisogni Interazione tra azienda e comunità Risorse dedicate alla salute dei lavoratori Legalità Integrazione e sostenibilità WHP: cosa dicono le evidenze Programmi e progetti multi-componente e multi-fattoriali Comportamenti sani individuali e di gruppo Policies aziendali di health promotion Ambiente di lavoro Cambiamenti organizzativi che facilitino le scelte salutari Gli interventi che funzionano: attività fisica azioni Diffondere e distribuire materiale informativo cartaceo e/o attraverso i canali di comunicazione aziendali Promozione dell’uso delle scale costo efficacia basso € policy individuogruppo ambiente lavorativo policy ++ ++ costo efficacia medio Distribuire un contapassi individuale ai lavoratori Rendere disponibili, interno all’azienda, docce e spogliatoi, parcheggio per le biciclette ambiente lavorativo + Riconoscere brevi intervalli, in orario di lavoro, per fare attività fisica azioni individuogruppo + €€ + Gli interventi che funzionano: attività fisica azioni Organizzare un corso di attività fisica strutturata sul posto di lavoro Allestire e/o ristrutturare una palestra (o lo spazio dedicato all’esercizio fisico) sul posto di lavoro azioni Realizzare un programma multicomponente di promozione del benessere costo alto efficacia individuogruppo ambiente lavorativo policy individuogruppo ambiente lavorativo policy + €€€ + costo molto alto €€€ efficacia +++ WHP sul campo per conoscere l’esistente (interventi e attività realizzate, strumenti utilizzati, esempi di buona pratica …) per “adottare” nella propria realtà le esperienze che hanno funzionato per allearsi e collaborare con “i vicini di casa” ALCUNI ESEMPI PIEMONTESI PROMUOVERE STILI DI VITA CORRETTI: IL BUON ESEMPIO PARTE DA NOI (ASL AL) CORRI… AL LAVORO (ASL AT) IO LAVORO SOBRIO (ASL CN2, Aziende edili) C’È UN RANOCCHIO DENTRO DI TE… LIBERALO! (ASL CN2) MANGIA SANO E CORRI LONTANO (ASL NO) LAVORATORI SANI IN AZIENDE SANE (ASLTO1) PROGETTI SPERIMENTALI FITWALKING LEADER AZIENDALI (ASLTO1) ADULTI IN-FORMA (ASL TO3, Ospedale di Susa) 4000 PASSI NEL PARCO (ASL TO3, Comune di Collegno) SALUTE IN COMUNE (1 e 2) (ASL TO4, Comune di Settimo Torinese, Aziende di servizi) PROMUOVERE CHI PREVIENE (ASL TO4, ASL VC) MOVIMENTI BANCARI (ASL CN1, Istituti bancari) GRUPPI DI CAMMINO: FORMAZIONE WALKING LEADER (ASL TO3) L’APPETITO VIEN LAVORANDO (Università degli studi di Torino, ASO C.T.O - C.R.F - M. Adelaide) QUALCHE INFORMAZIONE SUI PROGETTI CRITERI DI BUONA PRATICA ORIGINE Bando regionale HP (Health Promotion) 2004-2005 Corso di formazione “Workplace Health Promotion” DoRS - Direzione sanità pubblica Regione Piemonte - 2004/2005 Laboratorio Prevenzione dell’obesità nei Piano Regionale luoghi di lavoro, un percorso di progettazione partecipata Piano Regionale Sorveglianza e Prevenzione dell’obesità 2005-2008 Sorveglianza e Prevenzione dell’obesità - 2005/2008 (Regione Piemonte, DoRS, INAIL Piemonte) Piani locali della prevenzione, strutture dipartimento di prevenzione e promozione della salute delle ASL Progetto CCM - Regione Emilia Romagna Azioni per una vita in salute Good Practice Appraisal Tool for obesity prevention programmes, projects, initiatives and interventions (OMS) Griglia per l’individuazione delle buone pratiche di prevenzione e promozione della salute - PInC, DoRS QUALCHE INFORMAZIONE SUI PROGETTI OBIETTIVO GENERALE migliorare lo stile di vita dei lavoratori attraverso la promozione di comportamenti salutari CARATTERISTICHE INTERVENTI azioni rivolte ai singoli per modificare i comportamenti a rischio (in particolare scorretta alimentazione inattività fisica e sedentarietà) e per migliorare il contesto ambientale (azienda) interventi di tipo informativo, formativo e strutturale/ organizzativo Azioni combinate: agire su più fattori di rischio Approccio multicomponente: azioni rivolte agli individui e all’ambiente CHE COSA È STATO FATTO E COME OBIETTIVI SPECIFICI promuovere e sostenere uno stile di vita attivo (favorire e incrementare la pratica quotidiana dell’esercizio fisico) promuovere e sostenere una sana e corretta alimentazione (favorire e incrementare il consumo di frutta e verdura, di pasti bilanciati) promuovere e sostenere negli ambienti di lavoro la non assunzione delle bevande alcoliche e uno stile di vita libero dal fumo promuovere e sostenere cambiamenti strutturali e/o organizzativi (ad esempio risistemazione vane scale, distributori automatici, revisione appalti) offrire maggiori strumenti e motivazioni agli operatori che si occupano di prevenzione e promozione della salute CHE COSA È STATO FATTO E COME ATTIVITÀ PREVALENTI analisi del contesto e dei bisogni percorsi info/formativi sui benefici di uno stile di vita salutare (scelta e porzionatura alimenti, attività fisica e opportunità di fare movimento, alcol e rischi relativi,…) incontri con esperti di alimentazione, sport, dipendenze menù bilanciati nelle mense aziendali, corsi di cucina convenzioni ad esempio con strutture sportive (piscine, palestre,…) per ingressi/abbonamenti gruppi di cammino, fitwalking, corsi di ginnastica messaggi di rinforzo positivo, interventi strutturali e/o organizzativi (ad esempio per l’uso delle scale o per il non consumo delle bevande alcoliche) ma anche … realizzazione eventi, pubblicazione articoli, partecipazione a convegni per la diffusione e la valorizzazione dei risultati CHE COSA È STATO FATTO E COME ALLEANZE E COLLABORAZIONI tra aziende sanitarie e i diversi servizi della stessa azienda con aziende private (ditte edili, di ristorazione,…) con gli amministratori locali (assessori, sindaci,…) con associazioni di categoria (CNA,…), organizzazioni sindacali, soggetti della prevenzione aziendale (medico competente, RSPP, RLS,…) con le associazioni del territorio (ad esempio quelle sportive) CHE COSA È STATO FATTO E COME Alcuni degli strumenti adottati questionari e/o focus group per rilevare bisogni, conoscenze, abitudini, stili di vita, livello di benessere/disagio percepito, gradimento iniziative opuscoli, manifesti, cartelli di sensibilizzazione collocati in punti strategici ad esempio all’ingresso della mensa, in prossimità degli ascensori schede alimentari, tabelle per la combinazione dei pasti, diari di bordo campagne di promozione e comunicazione per individuare partecipanti, partner e per diffondere i risultati dei progetti QUALI DIFFICOLTÀ SI SONO INCONTRATE … aspetti burocratico/amministrativi e organizzativi riuscire a coinvolgere i dirigenti difficoltà nel conciliare le attività del progetto con le attività professionali scarsità di risorse discontinuità delle azioni ... QUALI SONO STATI I PUNTI DI FORZA … analisi del contesto e dei bisogni coinvolgimento attivo dei destinatari nella definizione e nella realizzazione degli interventi gruppi di progetto e collaborazioni multiprofessionali e intersettoriali reti e alleanze costruite monitoraggio degli interventi partecipazione e gradimento delle iniziative da parte dei lavoratori “accessibilità” all’iniziative (orari, luogo, costi contenuti per i partecipanti,…) sviluppo di “risorse” interne all’azienda che favoriscono azioni di promozione della salute continuative nel tempo … E QUALI I RISULTATI! reti intersettoriali e multiprofessionali corsi info/formativi teorico/pratici,eventi convenzioni questionari, schede, diari, manifesti, opuscoli, report, articoli di divulgazione, poster,… aumento delle conoscenze e della consapevolezza dei benefici di uno stile di vita salutare partecipazione alta e costante incremento di scelte alimentari salutari incremento dell’utilizzo delle scale miglioramento di alcuni parametri clinico/ funzionali valorizzazione e diffusione del progetto ma anche … socializzazione tra i dipendenti acquisizione di un maggior benessere psico-fisico DOVE RECUPERARE I PROGETTI E I MATERIALI … Banca dati Pro.Sa. http://www.retepromozionesalute.it/ Dall’indirizzo www.retepromozionesalute.it, accesso alla ricerca libera dove inserire il titolo del progetto, ad esempio Mangia sano e corri lontano Il risultato della ricerca conduce alla scheda del progetto e ai suoi relativi materiali .. COME RECUPERARE ALTRI PROGETTI E MATERIALI Dall’indirizzo www.retepromozionesalute.it, accesso alla ricerca guidata Da ricerca guidata, scelta del setting di intervento “ambiente di lavoro”. IN CONCLUSIONE COSA CI SUGGERISCONO LE EVIDENZE, I MODELLI E LE ESPERIENZE SUL CAMPO? Per realizzare interventi di promozione della salute nei luoghi di lavoro occorre ragionare “per progetto”: definire degli obiettivi per la risoluzione dei problemi individuati, stabilendo modi e tempi per raggiungerli IN CONCLUSIONE: per ideare e pianificare un progetto costituire un gruppo di progetto rappresentativo, riconosciuto formalmente dalla direzione aziendale ottenere il consenso e il sostegno della direzione: è essenziale per la riuscita di qualsiasi iniziativa tener conto delle evidenze, degli approcci teorici e degli esempi di buona pratica che possono sostenere il progetto IN PRATICA – tener conto di quanto le politiche e le procedure aziendali favoriscono o potrebbero favorire la promozione di stili di vita sani – presentare a direzione e dirigenza, in maniera schematica, l’idea progettuale (cosa si vuole fare, perché, come e quali sono i costi e le risorse stimati), supportandola con evidenze ed esempi di buona pratica – prendere spunto da esperienze progettuali analoghe, se possibile portare ad esempio le esperienze realizzate da aziende simili per dimensioni e caratteristiche – presentare benefici e vantaggi specifici per l’azienda derivanti dal promuovere stili di vita sani sul luogo di lavoro IN CONCLUSIONE: Per ideare e pianificare un progetto analizzare contesto (luogo di lavoro, comunità) e bisogni: verificare ciò che è fattibile, quali sono le risorse e le opportunità offerte dal luogo di lavoro e dalla comunità, quali sono le conoscenze, le abitudini, gli interessi e i bisogni dei destinatari favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati: per modificare il comportamento delle persone bisogna comprenderne i bisogni e coinvolgerli attivamente nella presa di decisione tessere reti e alleanze: con la consapevolezza che per ottenere risultati lavorare insieme è meglio IN PRATICA – tener sempre presente struttura, dimensioni, organizzazione dell’azienda, territorio in cui si colloca, caratteristiche e bisogni dei destinatari – promuovere stile di vita sani adottando un atteggiamento positivo – creare reti e alleanze interne all’azienda, con altre aziende e con la comunità locale (associazioni, enti locali,…) IN CONCLUSIONE: Per realizzare e analizzare un progetto individuare, sulla base dei bisogni rilevati e delle risorse disponibili, le priorità d’intervento e gli obiettivi da raggiungere “tradurre” gli obiettivi in maniera operativa, in attività costruire un piano d’azione delle attività: chi fa, che cosa, in che modo e in che tempi, con quali risorse (umane, economiche, strumentali), con quali alleanze/collaborazioni IN PRATICA – individuare obiettivi realistici e quindi attività praticabili: tutti devono avere l’opportunità di partecipare al progetto e alle sue attività – condividere gli obiettivi con i destinatari – fornire informazioni precise e pratiche: perché è importante avere uno stile di vita sano, cosa si deve fare, cosa si può fare, quali “strategie” si possono mettere in atto per superare gli ostacoli (tempo, spazi,…) – incoraggiare i destinatari, riconoscere i successi raggiunti – “registrare” le attività perché aiuta monitorarle in itinere, a osservare ciò che funziona o non funziona per aggiustare il progetto di conseguenza e a dare dei rimandi sul suo andamento a direzione e destinatari IN CONCLUSIONE: Per realizzare e analizzare un progetto elaborare il piano di valutazione: per osservare e “misurare” l’andamento delle attività, quanto prodotto e il raggiungimento degli obiettivi elaborare il piano di comunicazione: per favorire lo scambio delle informazioni, per dare visibilità al progetto e ai suoi risultati analizzare, documentare, valorizzare e condividere i risultati IN PRATICA – informare periodicamente tutti i soggetti interessati sull’andamento del progetto – confrontare i risultati ottenuti con la situazione di partenza per vedere i cambiamenti – promuovere il progetto al suo avvio – presentare e discutere i risultati del progetto con tutti gli attori coinvolti – dare un feedback a tutti i lavoratori – mettere a disposizione progetto, risultati e prodotti (via web, attraverso articoli, eventi, banche dati,…) www.dors.it - pubblicazioni – quaderni/utilities DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE www.dors.it sezione pubblicazioni Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica in azienda Rete Attività fisica Piemonte (RAP), DoRS Un Manuale per la progettazione di interventi di promozione dell’attività fisica negli ambienti di lavoro. Contiene esperienze, metodi e strumenti "Il profitto deve essere reinvestito per il benessere della comunità". Adriano Olivetti Grazie per l’attenzione