N° 329
UMANIZZARE LE CURE: CONTINUA IL PROGETTO IN REGIONE FRIULI VENEZIA
GIULIA!
Silvia Paoletti, Trieste
S. Paoletti, R. Vecchi, R. Dezzoni, G. Volpe
La regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il MoVi (Movimento di Volontariato Italiano) ha
attuato negli anni 2014-2015 un progetto di sviluppo e approfondimento dei temi inerenti la disciplina
delle cure palliative e umanizzazione delle cure. I partner di questo progetto sono:
Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 “Distretto sanitario Basso Isontino”
Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli”
Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 di Palmanova (UD)
Associazione Genitori Malati pediatrici Emopatici Neoplasitici F.V.G. (TS)
Associazione Nazionale Volontari Lotta Contro i Tumori (TS)
Associazione Nazionale Tumori, Monfalcone (GO)
Associazione via di Natale di Aviano (PN)
Associazione Amici Hospice Pineta (GO)
Associazione Volontari Ospedalieri di Monfalcone (GO)
Comune di Cervignano (UD)
Comune di Monfalcone (GO)
Movimento di Volontariato Italiano, Federazione regionale F.V.G. di San Daniele (UD)
Società operaia mutuo soccorso di Majano (UD)
Volontariato Cittadino Assistenza di Monfalcone (GO)
Spyraglio onlus di Monfalcone (GO)
Il progetto prevede le seguenti azioni:
1. stesura di un opuscolo informativo sulle associazioni presenti in F.V.G. per l’elaborazione del lutto;
2. attivazione e operatività di un nuovo gruppo di volontari a Cervignano (UD);
3. formazione di secondo livello per volontari già attivi a Gorizia e a Trieste.
Questi gli esiti:
1. sono stati reclutati 10 volontari operativi già da mesi nella zona di Cervignano in collaborazione
con i servizi socio-assistenziali;
2. sono state intervistate 11 associazioni referenti per l’elaborazione del lutto;
3. la formazione di secondo livello ha approfondito il complesso tema della comunicazione con
l’ammalato e la famiglia, gli aspetti giuridici della L.38-2010 su cure palliative e terapia del dolore
in FVG e in Italia, la valorizzazione del ruolo del volontariato in sinergia con i servizi socioassistenziali del territorio. A tal fine sono previsti (due seminari, una conferenza, due laboratori
esperienziali aperti anche alla cittadinanza e al personale socio-sanitario).
Il valore di questo progetto, che continuerà anche nel 2016, è l’aver rinforzato una rete di conoscenza
e collaborazione tra un team di onlus e la creazione di altri corsi di formazione specifici per la
domiciliareità a supporto del malato oncologico in tutte le fasi della della malattia e della sua
famiglia.
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N° 329