03/09
http://www.samaritani.ch
oggi
A scuola un ABCD diverso...
04 |Rebstein ospita le
Gare Samaritane 2009
12 |I Samaritani grigionesi guar­- 17 |Eva Wegmüller e le basi
dano ai Congressi regionali
dei primi soccorsi
21 |Sezioni ticinesi in assem­
blea a Campione
BE
Editoriale
Editoriale
Sommario
Sommario
04 | Rebstein si presenta
Nella località sangallese, poco lontana dal
Lago di Costanza, si svolgeranno in settem-
Sapere come fare
«Ma io, in caso di un incidente,
riuscirei poi a soccorrere una vittima?». E’ una domanda che ho
sentito più volte mentre, recentemente ad Aquila, seguivo un corso
di Rianimazione cardiopolmonare
organizzato dalla Sezione Samaritani di Blenio. Ed in effetti, me la
sono posta anch’io, e più volte. Da
parecchi anni. Incidenti possono
succedere ovunque, non solo sulle
strade: in montagna, in piscina, in
casa…Per fortuna non mi sono mai
trovata nella situazione di dover
soccorrere qualcuno. Ma può capitare. Forse allora la domanda non è
neanche quella di sapere se si riesce
davvero ad intervenire. La domanda è piuttosto sapere se comunque
si conoscono almeno quelle nozioni di base, sicure e aggiornate, che
potrebbero permetterti di aiutare
un’altra persona in difficoltà. Non
possiamo avere ora la certezza intima di saper intervenire senza «panicare», ma possiamo essere certi,
quello sì, di aver appreso concretamente le nozioni sul come fare. Il
mio invito è allora quello che ogni
Samaritano possa convincere altre
persone sull’utilità di seguire i corsi proposti dalle Sezioni, aumentando così la credibilità stessa del
movimento samaritano e magari
rinforzandone le fila!
Colgo l’occasione per salutarvi e
per augurarvi una buona continuazione delle vostre attività a favore
del prossimo, in attesa di incontrare parecchi di voi all’assemblea
dell’ASSTM prevista a fine marzo e
di cui riferiamo a pagina 21.
Ai colleghi della redazione di
Olten, al caposettore «Comunicazione» Eugen Kiener e al vostro
presidente cantonale Andrea Rusconi, i miei sinceri ringraziamenti
per la fiducia accordatami.
bre le Gare Samaritane svizzere.
3 domande
11 | Collaborare con le Sezioni vicine
Esther Zinsli, presidente dell’Associazione
Sommario
Reportage
03
Cantonale grigionese, parla delle strategie
per garantire il futuro delle Sezioni Samaritane.
Attualità dalla FSS
12 | Risultati della Colletta 2008
La Colletta 2008 ha raccolto in tutta la
Svizzera 2,187 milioni di franchi. I risultati
di tutti i Cantoni e i relativi commenti.
Il ritratto
17 | Eva Wegmüller
Domiciliata a Huttwil nel Canton Berna,
Eva Wegmüller è la vera e propria pioniera
del progetto di introduzione delle basi dei
primi soccorsi nelle scuole svizzere.
Buono a sapersi
14 | Allergie, cosa fare?
Un progetto di «Primi soccorsi a scuola»
per insegnare ai giovani come comportarsi
in caso di allergie.
Sezioni /Associazione
20 | La voce delle Sezioni ticinesi
In questo numero, riferiscono la Sezione di
Giubiasco e quella di Castagnola-Cassarate.
Mara Zanetti Maestrani
oggi samaritani 03/09
Eggersriet
Reportage
04
A Rebstein spesso par di toccare le Alpi, come qui il Säntis
Rebstein ospiterà le prossime Gare Samaritane svizzere
«Ribel della Rheintal», vigna e birra
Rebstein, villaggio sangallese
legato alla viticoltura, ha da
115 anni una birreria e vanta
molte altre peculiarità oltre
alle specialità regionali quali il
«Rheintaler Ribel». Il 12 e il 13
settembre prossimi, avrà l’onore
di ospitare le Gare Samaritane
svizzere 2009.
Thal
Rheineck
Wolfhalden
St. Margrethen
Walzenhausen
Heiden
Rebstein
Rehetobel
Berneck
Oberegg
Balgach
Widnau
Trogen
Rebstein
Lüchingen
Altstätten
Kriessern
oggi samaritani 03/09
Montlingen
Testo: Dominik Senn
Foto: zVg e Dominik Senn
«Da sempre, eravamo concordi che
in occasione del Centenario della
nostra Sezione Samaritani di Reb­
stein, che ricorre proprio quest’an­
no, avremmo organizzato qualcosa
di grande», ci spiega la presidente
del Comitato organizzatore Gaby
Hartert. Inoltre dal 1995, e senza
mancare un’edizione, partecipiamo
con entusiasmo alle Gare Samari­
tane. Perfino quando si sono svolte
a Teufen, a soli 25 km da qui, ab­
biamo pernottato sul posto di gara.
Ogni anno partecipiamo con alme­
no tre squadre e con Gruppi HELP.
Il Comune
Rebstein è adagiato nella bella Val­
le del Reno di S.Gallo, vicino al
Lago di Costanza, con un’impareg­
giabile vista sulle catene montuose
di S.Gallo e dei Grigioni, quelle
appenzellesi con il massiccio del
Säntis, le Alpi del Voralberg con la
vetta del Kugel e le montagne del
Liechtenstein. Se le condizioni del
tempo sono buone, par quasi di
toccarla, questa imponente catena
alpina!
La pietra e la vigna sono i sim­
boli dello stemma comunale. Essi
rappresentano nel contempo la sto­
ria e il presente. La storica vigna
testimonia delle particolari con­
dizioni climatiche della regione.
Ad esempio, qui soffia spesso il
favonio. Anche se Rebstein deve
la sua storia in particolare alla vi­
gna, il comune è più conosciuto per
la birra della sua «Sonnenbräu» ,
una birreria che vanta un passa­
to di 115 anni. Assai imponente
è anche il castello sulla roccia che
sovrasta il torrente del paese; è sta­
to costruito nel 1200 circa dalla
famiglia nobile Hohenemser.
La Samaritana Gaby Hartert,
municipale in carica e responsabile
del dicastero Socialità, ci elenca i
dati principali del vivace comu­
ne: 4200 abitanti, 1800 economie
domestiche, 4.26 km quadrati
di superficie, più di 1000 posti di
lavoro e oltre 50 società attive in
vari campi.
La superficie viticola è di 4,6 et­
tari, di cui tre ettari di Borgogna.
L’area delle Gare
L’area delle Gare si trova accanto al
«Progyzentrum», con le sue scuole
e le infrastrutture sportive. «Progy»
sta per il «Proginnasio» di un tem­
po. Qui sorge anche il bell’edificio
di proprietà comunale che, al piano
terra, ospita il locale dei Samarita­
ni. La sua particolarità: un tempo
era una cappella e, a testimonian­
za di ciò, c’è ancora il campanile.
Poco lontano si vede la scuola di
Schachen. Durante le Gare Sama­
ritane, sarà sede non solo dei Posti
Samaritani, ma anche degli uffici
amministrativi e dell’ufficio della
Commissione di Gara. La riserva­
zione dell’edificio scolastico non ha
comportato nessun ostacolo buro­
cratico. Il «campo di gara» tocca il
Progyzentrum e si estende fino alla
zona industriale.
«Tutte le imprese le cui superfi­
ci sono state da noi valutate come
idonee per l’installazione dei cam­
pi, sono state molto disponibili e
ci hanno concesso gratuitamente e
senza problemi i loro terreni. Addi­
rittura – ci ha detto Werner Schmid­
heiny, da 38 anni Samaritano e da
11 presidente a Rebstein - alcune
ditte hanno eseguito loro stesse lo
sgombero di garage ed hanno messo
a disposizione persone e mezzi per
la delimitazione delle postazioni».
E c’è ancora un motivo per il
quale Schmidheiny crede nel suc­
cesso delle Gare Samaritane 2009:
«siamo molto ancorati al paese
– dice - ci hanno già promesso il
loro aiuto la Società di ginnastica,
il Football Club, il Corpo Musica­
le, il Coro maschile e i Pompieri.
Abbiamo ancora una comunità di
paese intatta. Ciò vuol dire, che an­
che noi siamo pronti a frequentare
e ad aiutare le altre società». Non
da ultimo, la Sezione Samaritani di
Rebstein è molto legata al Comita­
to cantonale, dove siedono tre loro
membri.
Punti forti delle Gare Samaritane
I punti forti dell’edizione 2009 delle
Gare sono la corsa d’orientamento
del sabato e le gare a postazione di
domenica. Una novità – l’Olimpia­
de dei contadini per grandi e pic­
cini - ci viene illustrata da Marlis
Ritter, del Comitato organizzatore
(composto da 13 persone), e da 21
anni monitrice di corsi e monitrice
di Sezione, nonché fondatrice – nel
1996 – del Gruppo HELP di Reb­
stein. Nel Comitato organizzatore
è responsabile dell’intrattenimento.
In pratica, a gruppi di quattro, si
deve seguire un percorso. I compiti
da eseguire non richiedono capacità
samaritane: anzi! Si tratta piuttosto
di mungere, di lavare trattori, di
spingere carriole, di buttare sacchi
di paglia e di pulire letame. Insom­
ma: divertimento garantito! La ri­
compensa sarà una specialità loca­
le, un originale «Rheintaler Ribel»,
una pietanza al mais.
E si è anche pensato all’intrat­
tenimento: praticamente sempre
sarà possibile rifocillarsi: «è vero
– afferma in modo eloquente Gaby
Reportage
Gaby Hartert entrò nella locale
Sezione nel 1995 ed è ancora oggi
monitrice HELP. E’ stata per 10
anni in Comitato e ora è da 9 anni
membro del Comitato dell’Associa­
zione cantonale dei Samaritani. La
famiglia segue le sue orme nel mo­
vimento samaritano: la figlia mag­
giore è Samaritana da due anni, la
più giovane è attiva con il Gruppo
HELP, mentre per ora il fratello si
interessa piuttosto di calcio.
05
Rebstein ha un bel museo di storia locale
Iscrizioni alle
Gare Samaritane
svizzere a Rebstein
I Gruppi che lo scorso anno han­
no già partecipato alle Gare Sa­
maritane svizzere che si erano
svolte allo Schwarzsee nel Can­
ton Friborgo, ricevono automati­
camente il formulario di iscrizio­
ne. Gli altri interessati trovano il
formulario di iscrizione sul sito
www.samaritani.ch
L’antica cappella ospita ora il locale dei Samaritani
oggi samaritani 03/09
vantare esperienza nell’organizza­
zione di grandi eventi. Nel 2003
abbiamo organizzato l’assemblea
dei delegati dell’Associazione can­
tonale dei Samaritani e alcuni anni
fa le Gare Samaritane dell’Associa­
zione della Rheintal». Il pernotta­
mento dei partecipanti è previsto
nella palestra e nei rifugi della Pro­
tezione civile.
E ancora un’altra cosa ha dato
un notevole impulso all’immagine
della Sezione Samaritani di Reb­
stein, che oggi conta 43 membri:
la partecipazione, nel 1999 a Linz,
alle Gare Samaritane europee «First
Aid Convention in Europe». Allora
la Sezione rappresentò da sola la
Svizzera e per questo raccolse gran­
de considerazione in paese.
Il castello che si erge sopra il
centro paese
Reportage
Hartert – sarà un fine settimana di
festa in stile Rheintal». Il concetto
è semplice: in luogo di un capanno­
ne enorme, si erigeranno numerose
piccole tende e postazioni di rifor­
nimento, addirittura una caffetteria
e due bar originali. E si è pensato
anche all’intrattenimento serale e
ovviamente alla musica.
Schmidheiny osserva che «nel
Comitato organizzatore abbiamo
buone persone, ossia gente che può
06
Adattamenti del programma delle Gare Samaritane
La gara d’orientamento diventa
facoltativa, il budget un obbligo
In occasione delle prossime Gare
Samaritane, la gara d’orien­
tamento non sarà più d’obbligo,
nemmeno per i giovani HELP,
bensì diventa «esercizio libero».
D’altra parte, per i Comitati
organizzatori locali diventa in­
vece obbligatorio presentare
tempestivamente il budget.
Foto: Eugen Kiener
Il Comitato di orientamento della
FSS ha fatto un’analisi delle Gare
Samaritane svizzere 2008 ed ha ap­
plicato le conclusioni raggiunte alle
prossime manifestazioni. Il Comi­
tato centrale della FSS ha ora auto­
rizzato le proposte di adattamento
del programma.
La Corsa d’Orientamento è facoltativa
per tutti.
oggi samaritani 03/09
Basta con l’offerta di formazione
continua
Il Segretario centrale della FSS Kurt
Sutter ha spiegato che l’offerta supple­
mentare di formazione continua che
veniva proposta per il superamento
dei momenti d’attesa, verrà abolita
dal programma. Per i giovani HELP,
la partecipazione alla gara d’orienta­
mento non è più obbligatoria, bensì
facoltativa. La gara d’orientamento
del sabato diventa un evento sportivo
a sé stante all’interno delle Gare Sa­
maritane; a livello organizzativo sarà
quindi separata dalle gare specifiche
della domenica.
Rispondendo a varie sollecita­
zioni dei partecipanti dello scorso
anno, a partire da quest’anno la
valutazione delle gare non verrà più
espressa da una nota, bensì con una
classifica che meglio permette un
diretto confronto delle prestazioni.
Pool di truccatori esperti
La Commissione di gara ritiene che
in futuro questo gruppo deve conta­
re almeno su otto membri. Un mem­
bro è responsabile per una corretta
impostazione dei compiti per i bam­
bini e i giovani. Il Segretariato cen­
trale ha formato un piccolo nuovo
Pool nazionale di truccatori esperti.
Il Comitato organizzatore locale è
quindi esonerato da questo difficile
compito e può impiegare i 15 aiu­
tanti truccatori per il rifacimento di
eventuali trucchi rovinati.
A partire da quest’anno, è pure
nuovo è l’obbligo per il Comitato
organizzatore locale di sottopor­
re tempestivamente (entro il 31.12
dell’anno prima) al Comitato di
orientamento un budget realistico
ed equilibrato. Se ciò non avviene,
l’Organizzazione centrale non par­
teciperà più alla copertura del de­
ficit. Nel peggiore dei casi, l’Orga­
nizzazione centrale può togliere al
comitato locale l’organizzazione e
lo svolgimento dell’evento.
Dominik Senn
Ricetta di successo no. 16
Al centro del successo dell’attività
di ogni Sezione Samaritana ci sono
sempre persone ottimiste ed entusiaste. L’ottimismo è infatti la premessa indispensabile del successo.
Una Sezione condotta con entusiasmo, dinamismo ed ottimismo ha
sempre piani e traguardi interessanti
per il suo futuro. Con un’attitudine
positiva, anche i membri della Sezione sono portati spontaneamente
a ricercare nuove e stimolanti opportunità. Le loro prospettive sono
costantemente mirate al successo,
hanno fiducia in loro stessi e sono
sicuri che il loro impegno verrà ricompensato.
I pessimisti, al contrario, pensano e parlano sempre negativamente,
tanto che i temuti risultati negativi
si verificano poi davvero. I risultati
negativi sono sopravvalutati e vengono percepiti come vere e proprie
sconfitte. I pessimisti credono ge-
neralmente che tutto sia dovuto al
caso e pensano di non poter esercitare nessuna influenza sul corso
delle cose. Sostengono spesso che
ogni cosa è già stata provata invano, senza successo.
Per esperienza in ogni Sezione ci
sono membri che tendono a complicare addirittura cose semplici. Così
facendo, ogni cosa diventa sempre
più complessa, tanto che queste
persone non hanno nemmeno più
il coraggio di iniziare o proporre
qualcosa di nuovo.
Gli ottimisti, invece, sono creatori del futuro. Pensieri costruttivi e
agire conseguentemente sono il loro
modo di operare. Gli ottimisti hanno un approccio diverso ai problemi
e alle relative soluzioni. La loro visione positiva della vita è contagiosa, il loro entusiasmo è e rimane la
chiave che apre ogni porta.
Fate in modo che nella vostra Se-
Ricette di successo
Ottimismo nelle
Sezioni Samaritane
zione le attitudini negative non abbiano mai il sopravvento; al contrario
favorite le persone positive e dinamiche, motivandole ad assumere incarichi di responsabilità e gestione.
Agli ottimisti, in genere tutto
riesce più facilmente, non rimuginano troppo a lungo su eventuali
insuccessi, bensì ricercano subito le
soluzioni ai problemi che via via si
pongono.
Mi auguro che la vostra Sezione
Samaritani possa contare su molti dirigenti ottimisti e membri entusiasti.
07
Gery Meier, Capo Marketing
Una grossa opportunità
Didididi-didididi-didididi oppure era
dödödödö-dödödödö-dödö-dödö?
No! Invece era: düdüdüdü-düdüdüdüdüdüdüdü! Ancora una volta la mia
sveglia suona troppo presto e per di più
di domenica. Appuntamento al Posto
samaritano: c’è un evento al campo
sportivo.
Ciò vuol dire che ora dobbiamo
metterci in perfetta luce: esercitarci
nel far pubblicità al nostro servizio;
bisogna presentarsi in maniera professionale, a cominciare dall’uniforme comune blu e gialla. La tendina
del Posto samaritano è installata
in modo adeguato, il posto è sempre ordinato e pulito. Muoversi tra
la massa con sicurezza, col sacco in
spalla e la radio a portata di mano.
La capigliatura in… ordine, anche
se, nel mio caso, lo è praticamente
sempre...
Qui una parola gentile, più in là una
breve chiacchierata. Essere Samaritano
è un affare di cuore. Noi Samaritane
e Samaritani siamo cordiali, socievoli
e sempre pronti ad aiutare. E al Posto
samaritano ci facciamo conoscere, avviciniamo attivamente potenziali nuovi membri e curiamo l’immagine della
nostra Sezione. In un certo senso, facciamo però tutto questo in modo incosciente, senza veramente rendercene
conto – in sé, ciò è un vero peccato.
Proprio qui si nasconde un vero potenziale: far diventare coscientemente
il Posto Samaritano una sorta di finestra per meglio farci conoscere. Sfruttare insomma questa possibilità per
presentarci alla popolazione, elaborare un’immagine attiva e positiva dei
Samaritani. Una grossa opportunità –
sfruttiamola!
Thomas Brocker, membro del
Comitato centrale della FSS
oggi samaritani 03/09
I partner della FSS
1
08
FLAWA Prodotti per il
trattamento delle ferite
I bendaggi servono per la
protezione delle ferite dall’azione
degli agenti esterni, contro i
punti di compressione, per il
fissaggio, il sostegno come
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1
2
2
3
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piccoli incidenti di tipo sportivo: sulle
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la parte del corpo interessata.
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fissaggio, come bendaggio compressivo e di sostegno o anche come bendaggio di copertura.
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oggi samaritani 03/09
La mobilità occupa ampio spazio
nella vita di tutti i giorni. Ma
che cosa succede quando la
mobilità è ridotta a causa di una
menomazione fisica – duratura
o passeggera che sia – come per
esempio una gamba fratturata?
La nuova infoguida del TCS
«Mobile senza limiti» affronta
questa tematica e offre preziose
informazioni.
Il problema della mobilità non si
pone soltanto alle persone colpite da
una paraplegia o da un altro handicap fisico grave, ma in generale anche
ai 250 000 beneficiari di rendite AI,
obbligati a convivere con una menomazione fisica duratura. Non vanno
poi dimenticati i circa 700 000 incidenti che si verificano ogni anno, che
possono avere effetti passeggeri o,
in taluni casi, perenni sulla mobilità
delle persone coinvolte. Non occorre
trascurare nemmeno l’aspetto della
mobilità in età avanzata. Rivolgendosi a tutti, il nuovo opuscolo del TCS
«Mobile senza limiti» offre preziosi
consigli e informazioni. In particolare spiega le esigenze mediche minime
che una persona disabile deve adempiere per non dover restituire la licenza di condurre.
Oggigiorno una persona colpita da
un handicap fisico non è praticamente
più costretta all’immobilità. Numero-
si costruttori di automobili offrono
già di serie una vasta gamma di supporti tecnici che agevolano la guida.
Se gli accorgimenti proposti già a
partire dalla catena di montaggio non
bastassero, modifiche al veicolo fatte
in un secondo tempo possono contribuire a garantire la mobilità di una
persona handicappata. Per esempio,
sulle automobili con cambio automatico è possibile montare il pedale del
gas a sinistra, ciò che rende possibile
la guida anche quando il piede destro è infermo. L’infoguida del TCS
presenta anche sistemi che agevolano
l’accesso alla vettura e dispositivi per
il fissaggio delle sedie a rotelle. Inoltre, questo opuscolo offre ragguagli
sulle riduzioni di prezzo di cui possono usufruire i disabili. Questa nuova
infoguida è disponibile gratuitamente
in tutte le agenzie del TCS, come anche all’indirizzo Internet www.infotechtcs.ch.
I partner della FSS
Garantire la mobilità
anche con handicap fisico
09
oggi samaritani 03/09
Attualità dalla Federazione
10
Dionys Steger, Esther Zinsli e Herni Duvoisin hanno dato il via ai Congressi regionali nei Grigioni.
I Congressi 2009 dell’Associazione delle Sezioni Samaritane del Canton Grigioni
«Verso il futuro con slancio
e competenza»
«Verso il futuro con slancio
e competenza»: è questo il motto dei prossimi
quattro Congressi regionali
dell’Associazione delle Sezioni Samaritane del Canton
Grigioni in riferimento al
Congresso samaritano svizzero svoltosi a Briga.
La redazione si è informata
direttamente sul posto.
«Il nostro punto di partenza è rap­
presentato dal Congresso samarita­
no del 2008 a Briga che ci ha mol­
to aiutati e motivati a prendere in
mano il nostro futuro», ci ha det­
to la presidente dell’Associazione
cantonale grigionese Esther Zinsli,
gerontologa di Davos, incontrata
nell’ufficio del segretariato del­
la Croce Rossa svizzera di Coira,
luogo dei congressi. Nell’ordine,
vengono trattate ed aggiornate le
questioni principali dell’«essere
Samaritani», ossia «costruire» e
consolidare un’immagine più di­
namica, fidata e competente delle
Sezioni Samaritane quali partners
dei comuni e delle Regioni, curare
la propria immagine, assicurarsi
elevate ed esperte competenze so­
ciali, curare l’identificazione (essere
fiero di essere Samaritano) come
oggi samaritani 03/09
pure occuparsi costantemente del
reclutamento di nuovi soci e del
ringiovanimento delle Sezioni.
La presidente ha precisato che «in
occasione del riassunto dei risultati
e durante le chiacchierate scaturite
nelle pause, abbiamo percepito tra i
Samaritani sia svizzero tedeschi che
romandi, un certo scoraggiamento
dato dal poco riconoscimento della
propria attività, a volte anche da una
cattiva immagine di sé stessi, spesso
dalla mancanza di professionalità,
dalla scarsa motivazione personale
e dalle poche nuove leve».
Regionale, ma decentralizzato
«Dal momento che tendenzialmen­
te abbiamo constatato questi seg­
nali allarmanti anche nella nostra
Associazione cantonale, abbiamo
deciso a livello di Comitato di agire
subito», ci ha detto Henri Duvoisin,
della Val Müstair, membro del Co­
mitato cantonale grigionese e capo
del personale nonché Care Giver
con diplomi universitari nei campi
della medicina, della psicologia e
dell’economia. Quale prima concre­
ta misura, il Comitato cantonale ha
deciso di organizzare quattro con­
Iscrizioni aperte ancora fino al 15 marzo
Accanto ai membri del Comitato
cantonale, dei presidenti delle Sezioni, dei membri di comitato (da
uno a due) delle Sezioni Samaritane, sono invitati a partecipare
ai Congressi regionali dell’Associazione delle Sezioni Samaritane del
Canton Grigioni anche personalità
dei comuni, degli Stati maggiori
locali, della politica locale, dell’assistenza medica e altre organizzazioni partners come pure gli istruttori samaritani e i monitori.
I Congressi regionali si svolgeranno il 16 maggio a Thusis, il 6
giugno ad Ilanz, il 13 giugno a Samedan e il 27 giugno a Coira/Meiersboden. I partecipanti ad ogni
congresso si stimano essere tra i 50
e gli 80.
Le iscrizioni possono pervenire
ancora fino al 15 marzo al segretariato della Federazione delle Sezioni Samaritane del Canton Grigioni,
all’attenzione di Edith Muro, Foralweg 22, 7000 Coira. La partecipazione è gratuita, le Sezioni Samaritane assumono solo le spese di
viaggio.
ds.
Tre ore di auto
«Che proprio i Grigionesi si ritro­
vino a dover affrontare nuove stra­
tegie, non è un caso: l’Associazione
cantonale si estende infatti sul terri­
torio più vasto e geograficamente più
‹ramificato» della Svizzera›, osserva
il vicepresidente dell’Associazione
grigionese Dionys Steger, docente
di Disentis/Muster. Un territorio
che confina addirittura con parte
del Canton S.Gallo. Nei Grigioni ci
sono 150 valli, 615 laghi e 937 vet­
te. Il 44% dei grigionesi vive sopra i
1000 metri di quota, rispetto ad una
percentuale media del 3% riferita a
tutti gli svizzeri. Diverse località di­
stano tra loro spesso fino a tre ore di
automobile.
Questa frammentazione, le diffe­
renze linguistiche e le distanze han­
no fatto sì che la suddivisione delle
Sezioni in singole Regioni fosse la
soluzione opportuna. Sono 12, le
Regioni – afferma Steger – e anche
all’interno di una stessa Regione le
distanze possono arrivare fino ad
un’ora di auto». Per quel che riguar­
da l’assistenza medica di base alla
popolazione, va detto che da quan­
do la Protezione civile e l’Esercito
sono scomparsi di scena e in molte
valli non si trova più nemmeno un
medico, i Samaritani rappresentano
spesso i soli prestatori di primi soc­
corsi rimasti sul territorio. Questo
«problema della periferia», sostie­
ne Duvoisin, è anche considerato
un’opportunità: la gente è coscien­
te che è dipende gli uni dagli altri:
«ciò rafforza la considerazione delle
nostre Sezioni samaritane».
Dominik Senn
3domande
Attualità dalla Federazione
gressi regionali decentralizzati. «Per
noi – asserisce Duvoisin – i quattro
congressi sono uno strumento per
consigliare, condurre ed abilitare
delle persone a posizioni di condu­
zione, imparando a far fronte con
successo ai propri compiti».
Come ha spiegato il nostro interlo­
cutore, il congresso regionale si terrà
sull’esempio di quello di Briga, con
gruppi di lavoro suddivisi in quattro
Workshops, durante i quali vengono
discussi quattro questioni principali:
«Consolidamento dell’identità samari­
tana», «Rafforzamento della presenza
sul mercato», «Incremento della com­
petenza d’azione» e «Rendere dinami­
ca la motivazione e l’attrattiva delle
Sezioni». Una particolare attenzione,
come sottolinea Duvoisin, «verrà pos­
ta sul dovere di responsabilità, spesso
carente, verso le Sezioni vicine».
11
Esther Zinsli
«Cercare la collaborazione con
le Sezioni vicine»
Allo scopo di garantire il futuro dei
Samaritani in seno all’Associazione
cantonale, le Sezioni del Canton
Grigioni si riuniscono in Congressi
regionali a margine del Congresso
Samaritano svoltosi nel 2008 a Briga. La presidente dell’Associazione
cantonale grigionese Esther Zinsli, di
Davos, spiega qui gli scopi e i passi
futuri.
ds.
1
Quali sono gli scopi dei Congressi
regionali delle Sezioni grigionesi?
Tre sono gli scopi che ci siamo prefissati: in primo luogo quello di assicurare ad ogni Sezione delle elevate
competenze nel campo dei primi
soccorsi e nel campo sociale. Secondariamente, il reclutamento di nuovi
soci grazie ad un’elevata attrattiva
del nostro operato e, in terzo luogo,
il porre freno alla «morte» delle Sezioni, sostenendo le fusioni.
2
Come possono essere raggiunti
questi obiettivi?
Dobbiamo impegnarci nel rafforzamento la nostra identità, della nostra
«presenza sul mercato», delle nostre
competenze e della nostra attrattiva. I Samaritani possono sopravvi-
vere solo se vengono riconosciuti da
tutti come prestatori competenti di
primi soccorsi e come primo anello
della catena del salvataggio.
Le premesse di base per la sopravvivenza nel settore dei soccorsi,
sono rappresentate da una conduzione mirata e da un operato sempre professionale. Solo se cerchiamo la collaborazione tra le Sezioni
possiamo crescere e sopravvivere.
Infine, solo delle offerte di formazione attrattive e moderne, e un’atmosfera gioviale nelle Sezioni, possono motivare i Samaritani stessi e
attirare nuovi soci.
3
Quali i passi futuri dopo i Congressi?
Entro fine agosto, il Comitato procederà alla valutazione dei risultati e
alla stesura delle comunicazioni all’attenzione dell’Assemblea cantonale
dei delegati del 2010. Nell’autunno
2009 verranno presentati i risultati
alla Conferenza dei presidenti di Sezione e verrà preparato un elenco di
misure immediate. Il nostro scopo è
quello di rimanere i partners fidati e
competenti delle organizzazioni di
soccorso presenti nelle regioni d’attività delle nostre Sezioni.
oggi samaritani 03/09
Attualità dalla Federazione
Colletta Samaritana 2008 a confronto con quelle degli anni scorsi
Si conferma la tendenza della
Colletta Samaritana
Anteil Samaritervereine
1'043'536.50
La Colletta Samaritana resta una
Aumentano le entrate sul 464'507.20
Anteil Kantonalverbände
fonte stabile di entrate per le Seziodella Colletta,
men­ 179'818.09
Spesenconto
Kontosammlung
usw.
ni Samaritane, per le Associazioni
Aktionskosten
315'360.85
tre diminuiscono quelle
Anteil Zentralorganisation
183'788.50
cantonali e per la Federazione Sviz-
raccolte in altri modi. Com­
plessivamente il risul­tato
della Colletta rispecchia
quello degli scorsi anni.
12
zera dei Samaritani (FSS). Da nove
anni il risultato finale si situa tra i 2
e i 2,5 milioni di franchi. Nel 2008
erano 2,187 milioni, mentre nel
2007 erano 2,209 milioni di franchi. Dato che nel risultato del 2007
vanno considerati ancora 87 000
franchi di contributi provenienti
dall’anno prima, la somma del 2008
Quota Organizzazione centrale 183'788.50
1'043'536.50
Quota Sezioni Samaritane
315'360.85
Costi Azioni
179'818.09
Costi Conto
Colletta
464'507.20
Quota Ass. cantonali
Suddivisione delle entrate della Colletta
Entrate lorde della Colletta Samaritana; Associazioni cantonali
Argovia
Appenzello
ASBJBJ
Basilea
Berna
Friborgo
Ginevra
Glarona
Grigioni
Lucerna
Neuchâtel
Sciaffusa
Svitto
Soletta
St. Gallo
Ticino
Turgovia
Untervaldo
Uri
Vaud
Alto Vallese
Basso Vallese
Zugo
Zurigo
2007
329 587.20
11 743.00
4422.45
47 881.70
459 463.77
42 764.60
200.00
61 404.45
52 017.90
78 208.25
3302.50
73 039.45
24 954.35
58 125.65
120 050.90
18 334.10
151 512.69
20 111.15
54 684.00
21 134.55
14 385.00
5750.00
16 825.20
538 607.85
2008
354 530.05
11 953.00
4168.05
47 231.30
444 711.08
36 687.15
1658.65
62 765.00
44 701.20
73 291.30
2710.00
66 122.15
25 327.30
54 719.80
111 187.55
17313.00
155 715.05
30 928.00
53 904.80
18 790.00
14 407.00
5655.00
15 123.70
533 393.01
2 208 510.71
2 187 011.14
risulta quindi essere addirittura leggermente superiore.
Gli oltre 2 milioni di franchi raccolti dai Samaritani vengono distribuiti secondo una chiave di riparto
valida dal 1998, ossia il 25 percento
delle entrate vanno alla FSS quale copertura dei costi stessi della Colletta,
mentre la rimanente grossa parte è
destinata alle Sezioni e alle Associazioni cantonali. Tra l’altro, sono ben
1026 (delle 1183 presenti) le Sezioni
che partecipano alla Colletta.
La FSS, con la sua quota parte,
copre i costi dell’azione, ossia i consulenti, le campagne pubblicitarie,
ecc. Nel 2008 i costi sono stati di
315 000 franchi, considerevolmente inferiori rispetto agli anni scorsi
(con circa 480 000 franchi) poiché –
tenuto conto del Congresso – non si
sono svolte le Giornate d’Impulso.
Il conto della Colletta porta la
metà delle entrate
A proposito dei modi di raccolta, ancora una volta si è registrata un’entrata maggiore sul Conto della Colletta, che ha raccolto esattamente la
metà dell’importo complessivo. La
raccolta per liste ha registrato quasi
«Aiutare di cuore», questo era il Motto
della Colletta Samaritana 2008.
Confronto dei modi di raccolta
Raccolte per strada
763 848
699 560
1 105 559
Altre entrate
29 156
29 679
Altre azioni
10 286
12 178
8165
10 455
2 208 510
2 187 011
485 601
315 361
Conto Colletta
Raccolte a forfait
Costi dell’azione
oggi samaritani 03/09
2008
329 578
1060 344
Raccolta per liste
Totale netto
Totale
2007
336 710
segno i Samaritani di Argovia, con
24 000 franchi. Anche i Samaritani
di Obwaldo e Nidwaldo hanno ottenuto un chiaro successo con un aumento dell’importo di 10 000 franchi. Tuttavia l’importo complessivo
del 2008 rimane scarso, dato che i
2/3 delle Associazioni cantonali hanno registrato delle minori entrate.
Dal Segretario
centrale dalla FSS
Attualità dalla Federazione
l’8 percento di entrate in meno rispetto al 2007, con 700 000 franchi,
mentre sono rimaste praticamente
uguali, con 330 000 franchi, le entrate ottenute dalla raccolta per strada. Tuttavia le Sezioni Samaritane
sanno bene che, malgrado la raccolta per strada dia risultati inferiori,
questa azione ha il pregio di favorire
i contatti con la popolazione.
Il «colpo» più grosso, tra le Associazioni cantonali, l’hanno messo a
Eugen Kiener
Ha assolto per la prima volta il corso Refresher sui primi soccorsi
Il Consiglio della Croce
Rossa… al fronte!
Il consiglio della Croce Rossa
(CR) non ha dimostrato
paura e per la prima volta
i suoi membri hanno
«rinfrescato» le loro nozioni
di primi soccorsi durante
un corso di aggiornamento
Refresher; e tutti i membri
sono stati entusiasti.
Il Corso Refresher in primi soccorsi della Federazione Svizzera dei
Samaritani (FSS) non è obbligatorio. Il suo scopo è quello di fornire
ai partecipanti le nozioni più aggiornate nel campo dei primi soccorsi. Per la prima volta, il Consiglio
della CR ha deciso di seguire questo
corso.
Il 19 febbraio scorso, la monitrice Tanýa Bauer (del Settore Formazione e Consulenza) ha infatti accolto il Consiglio della Croce Rossa
al Segretariato centrale della FSS a
Olten. Dopo una breve introduzione, i partecipanti sono subito entrati nel merito delle varie tematiche.
Consiglio della Croce Rossa: Tanýa Bauer,
Monika Dusong (dietro in piedi) e accanto
(seduto) il presidente CR René Rhinow
«Sono stata contenta di constatare
– ci dice Tanýa Bauer – come tutti i partecipanti hanno collaborato
in modo interessato, senza paure
di contatto gli uni con gli altri, sia
come simulanti che come soccorritori, nell’esercitazione della posizione laterale, nell’assistenza psicologica, nell’eseguire l’emostasi, e molto
altro».
«Avvicinati alla filosofia samaritana»
Monika Dusong, presidente centrale
della FSS nonché membro del Consiglio della CR, ha affermato, con
parole di plauso: «la monitrice non
ci ha solo trasmesso delle nozioni,
ma ci ha avvicinato alla filosofia samaritana». Anche il presidente del
Consiglio della CR René Rhinow si
è mostrato entusiasta alla conclusione del corso: «il fatto che i membri
del Consiglio della CR hanno potuto rinfrescare le loro nozioni di
primi soccorsi, sottolinea il significato del corso stesso. Ci è stato facile, anche perché avevamo in Tanýa
Bauer un’ottima monitrice».
Rhinow spera che, con il suo
impegno a frequentare questo corso Refresher, il Consiglio della CR
abbia dato un segnale forte: «è importante che il maggior numero
possibile di persone siano in grado,
ovunque e in caso di incidenti o
malattie, di intraprendere le prime
misure volte a salvare la vita. Il mio
desiderio a questo punto è che in
futuro tutti i comitati delle organizzazioni membre della CR svizzera
partecipino ad un simile corso».
13
Quanto costano veramente
le cose
Alcuni partecipanti alle Gare Samaritani Svizzere si sentono giustificati nel riporre grosse aspettative negli organizzatori di questo
evento. Anche un premio ricordo,
sostengono, dovrebbe pur starci;
in fondo hanno pagato anche per
questo. In realtà, le tasse di iscrizione dei gruppi partecipanti alle
gare coprono solo il 9 percento
delle spese per la preparazione e lo
svolgimento delle gare stesse.
La partecipazione del segretariato centrale alla pianificazione e
allo svolgimento delle Gare si traduce in un impiego a tempo pieno
su tutto l’arco dell’anno. A questo si
aggiungono gli indennizzi ai membri della Commissione di gara, ai
giudici, ai truccatori e simulanti per
le indennità giornaliere e quelle di
viaggio, costi che nel 2008 hanno
quasi raggiunto i 66 mila franchi; poi ci sono i costi per il vitto
e l’alloggio di questi funzionari ed
aiutanti, ossia altri 53 000 franchi.
Per ogni partecipante, l’Organizzazione ha contribuito con 360
franchi. Le cose sono simili per il
Congresso Samaritano: le tasse
di iscrizione hanno coperto solo il
13,25 percento delle spese totali
del congresso. L’Organizzazione
centrale ha sostenuto ogni partecipante con più di 1400 franchi.
Le Gare Samaritane così come il
Congresso Samaritano sono molto importanti per la FSS. Tuttavia
non possono essere impiegati capitali illimitati, ma solo nella misura
del necessario.
Kurt Sutter, Segretario centrale
Dominik Senn
oggi samaritani 03/09
Foto: Sereina Schmocker
Buono a sapersi
14
Nel progetto «Primi soccorsi a scuola» si stimola la fiducia in sé stessi dei giovani, affinché anche in caso di reazioni allergiche
possano prestare i primi aiuti.
Primi soccorsi a scuola
Cosa fare in caso di allergie?
E’ di nuovo arrivato il periodo
dei pollini: al momento
imperversano quelli di betulla e di
frassino. I pollini causano allergie
a molte persone. Numerosi
giovani hanno ora la possibilità
di imparare cosa fare in caso
di reazioni allergiche, grazie al
progetto «Primi soccorsi a scuola»
lanciato da un giovane Team della
Sezione Samaritani di Huttwil
e dintorni, di cui fa parte Eva
Wegmüller, progetto sostenuto
dalla Croce Rossa svizzera,
Sezione di Oberaargau.
L’Epipen
Testo: Eva Wegmüller
Incidenti ed infortuni possono succedere ovunque e inaspettatamente,
durante la ricreazione o una gita
scolastica, o ancora sulla strada di
casa. Frequenti sono anche le allergie, originate da pollini, vespe, api,
polvere di casa (acari), pelo degli
animali domestici e determinati alimenti. Spesso i bambini non sanno
come comportarsi in caso di allergia. Con il progetto «Primi soccorsi
a scuola», si intende offrire ai giovani l’insegnamento di quelle nozioni
di pronto soccorso che danno loro
la sicurezza per aiutare gli altri o
addirittura per salvare delle vite.
L’insegnamento si rivolge ai giovani di Scuola Media, dalla 2a alla
4a, ed è strutturato in due mattine
(10 ore-lezione) per anno scolastico.
In totale quindi, dopo 3 anni e 30
ore di lezione, i giovani hanno imparato le nozioni dei primi soccorsi
e le misure avanzate da intraprendere. Tra gli altri, si affronta anche
il tema delle «Allergie e shock anafilattico». Cosa si può fare quando
un compagno è punto da una vespa
e sviluppa un’allergia?
L’esempio dell’allergia al veleno
degli insetti
Accanto ad una reazione locale vicino al luogo della puntura dell’insetto, possono svilupparsi delle reazioni generali di allergia. Reazioni
locali gravi portano frequentemente
a delle reazioni generalizzate.
oggi samaritani 03/09
Reazioni locali gravi
Nel punto della puntura si sviluppano spesso un arrossamento doloroso
accompagnato da gonfiore. Nelle
persone sensibili, il gonfiore attorno alla puntura può raggiungere un
diametro di più di 10 cm e durare
per più di 24 ore. I gonfiori possono estendersi su tutto il braccio o la
gamba e possono perfino causare
l’ingrossamento dei linfonodi e febbre. I pazienti, in questi casi, sono
molto preoccupati, poiché i gonfiori
possono essere impressionanti e soprattutto dolorosi e persistenti per
più giorni. Una reazione locale dopo
una puntura d’insetto in bocca e/o in
gola, può rivelarsi molto pericolosa e
minacciare la vita della vittima.
Reazioni generali
Si tratta di un’allergia di tipo immediato, nella quale gli anticorpi – che
sono specialmente indirizzati contro il veleno degli insetti – giocano
un ruolo fondamentale. I primi sintomi si manifestano già dopo pochi
minuti dalla puntura e vanno da
manifestazioni cutanee generalizzate fino a sintomi in tutto il corpo
(arrossamenti, prurito, orticaria),
gonfiori agli occhi e alle labbra,
nausea, mal di pancia e affanno respiratorio, vertigini e shock. In casi
eccezionali, una reazione allergica
grave con un abbassamento della
pressione sanguigna può portare all’infarto cardiaco o celebrale.
In genere, le persone anziane già
malate di cuore o con patologie ai
polmoni sono più esposte a queste
gravi conseguenze, che possono
portare anche alla morte.
Buono a sapersi
Cosa significa «shock anafilattico»?
Lo shock anafilattico è l’effetto di
una grave reazione allergica che,
nello spazio di pochi minuti, può
mettere la persona in serio pericolo
di morte. La causa è una reazione
eccessiva del sistema immunitario
che, attraverso la dilatazione dei
vasi sanguigni, porta ad una ipotensione e da qui allo shock (vedi
illustrazione).
Eva Wegmüller
15
(*) Fonte: Ospedale Ziegler, Laboratorio
delle allergie
Regole di comportamento per persone allergiche alle
punture d’insetto
1) le persone sensibili soffrono di:
• gonfiori locali pronunciati
• prurito
• sensazione di forte calore nel posto della puntura
Trattamento 1)
impacchi rinfrescanti, alzare l’arto leso, ev. assumere medicamenti specifici
Regole di comportamento per le persone allergiche al veleno
degli insetti
Regole di comportamento per evitare le punture
di api e vespe
1. Evitate ogni movimento
rapido quando si avvicina
un’ape o una vespa, bensì
cercate di allontanare l’insetto da voi lentamente, senza
movimenti bruschi
2. Non camminate mai a piedi
nudi: le api amano i trifogli e
molte vespe vivono nel terreno
2) Le persone con allergia al veleno degli insetti soffrono di:
•
•
•
•
•
prurito generalizzato
gonfiori sulla pelle
affanno respiratorio
disturbi della deglutizione
t endenza al collasso fino alla perdita di coscienza (= shock anafilattico)
Trattamento 2)
In ogni caso, assumere i medicamenti specifici (non aspettare i primi
sintomi, poiché la medicina non reagisce subito). Preparare la puntura
di adrenalina (Epipen), utilizzare in caso di sintomi generali, chiamare
un medico!
Attenzione:
Ogni ulteriore puntura non porta sempre a disturbi allergici!
• dei forti gonfiori locali sono relativamente innocui, in caso di nuove
punture, si verificano altri forti gonfiori, raramente una reazione generale
• gli allergici al veleno degli insetti, nel 30 fino al 60% dei casi, devono
fare i conti, in caso di nuove punture, con disturbi simili o più forti
• ai pazienti che hanno sofferto di gravi reazioni, viene consigliata la cosiddetta terapia di iposensibilizzazione (un’immunoterapia specifica);
queste persone devono assolutamente avere sempre con sé l’Epipen
3. Il sudore e il CO2 attirano
molti insetti che pungono;
molta attenzione è dunque
richiesta durante lo sport e i
giochi all’aria aperta
4. Gli alimenti attirano soprattutto le vespe. Evitare
di tenere i cibi all’aperto e
chiudete sempre bene i resti
alimentari
5. Nei viaggi in moto, indossate sempre il casco con visiera
chiusa e i guanti
6. Evitate profumi, spray per
capelli, creme solari molto
profumate, shampoo per
capelli con essenze profumate, così come pure abiti
larghi, svolazzanti e colorati.
Durante i lavori di giardinaggio, è consigliabile indossare
camice con maniche lunghe,
pantaloni lunghi e guanti.
oggi samaritani 03/09
OSSERVARE E VINCERE!
10 errori
nessuna corrispondenza. La soluzione e i nomi dei vincitori verranno pubblicati sul prossimo numero di «oggi Samaritani», edizione di aprile 2009.
Concorso
Così potete vincere:
16
Nell’immagine di destra si sono
nascos­ti 10 errori. Trovateli, scrivete il vostro indirizzo e spedite la
soluzione a:
Federazione Svizzera dei Samaritani, Comunicazione, Casella postale,
4601 Olten, oppure mandatele per
fax al numero: 062 286 02 02
Termine d’invio: 25 marzo 2009
I vincitori saranno avvisati per
iscritto. I premi non possono essere convertiti in denaro. In merito
al concorso, non viene intrattenuta
Premi:
Tra tutti i partecipanti che avranno trovato la soluzione giusta, verranno
estratti a sorte 25 vincitori che riceveranno un premio.
1. premio: 2. – 5. premio: 6. – 10. premio:
11. – 15. premio:
16. – 20. premio:
21. – 25. premio:
Buono per una formazione presso TCS (seconda fase)
Farmacia di famiglia dei Samaritani
Orologio da polso dei Samaritani
Asciugamano dei Samaritani
Sacco da viaggio TCS
Penna USB 1 GB dei Samaritani
Mittente:
Impressum
«oggi samaritani»
03/09, 11° marzo 2009
Editore
Federazione Svizzera
dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale, 4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
Telefax 062 286 02 02
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oggi samaritani 03/09
Segretario centrale: Kurt Sutter
Abbonamenti,
cambiamenti d’indirizzo
per scritto all’indirizzo citato
Prezzo d’abbonamento
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per terzi: Fr. 33.– annuali
10 numeri all’anno
Tiratura: 25 000 copie
Redazione
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Svizzera Romanda: Chantal Lienert
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Redazione «oggi samaritani»
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spedizione
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Pioniera
dei «Primi
soccorsi»
nelle aule
scolastiche
Eva Wegmüller di Huttwil,
nel Canton Berna, è la
vera e propria pioniera del
progetto di introduzione
delle basi dei primi soccorsi
nelle scuole svizzere. Ma
la Samaritana ha ancora
ambizioni più grandi.
Testo e foto: Dominik Senn
Avvicinandoci ad un’aula della Scuola
di Huttwil, questa mattina, sentiamo
delle risate gioiose provenire da dietro
la porta. Eh sì! Eva Wegmüller, la giovane monitrice della Sezione Samaritani di Huttwil e dintorni, è di nuovo
qui e sta dando una lezione del suo
corso «Primi soccorsi in aula».
La gioia e l’allegria della giovane Samaritana si trasmettono facilmente ai
vivaci allievi che seguono curiosi l’insolita lezione.
L’idea di introdurre le basi dei primi
soccorsi nelle aule scolastiche svizzere
trova le sue origini proprio in Eva e
nel suo Gruppo HELP, nato nel 2006
da un progetto-concorso indetto dalla Sezione di Oberaargau della Croce
Rossa Svizzera. Da allora, gli allievi
dalla Scuola Media sono coinvolti in
un progetto pilota che vede impegnati
monitori di corsi e di Sezione in circa
otto lezioni all’anno, durante le quali impartiscono le nozioni di base dei
primi soccorsi. «A Huttwil e Lotzwil
il progetto ha coinvolto circa 100
allievi», osserva Eva Wegmüller. Per
questo, Eva è diventata la pioniera del
progetto che la FSS ha designato quale tema del 2009.
a Rohrbach. Poi segue un tirocinio di
assistente di cura all’ospedale di Hutt­
wil e contemporaneamente frequenta
una scuola serale poiché, con crescente certezza, sente che il lavoro chiuso
in ufficio non fa per lei, al contrario:
«voglio stare e lavorare a contatto con
la gente». Inizia quindi la formazione
di infermiera al livello di diploma II,
ma questi studi sono interrotti da…
un lieto evento! Sposatasi nel frattempo, Eva mette infatti al mondo un
piccolo e dolce fagottino: Gian, il loro
primogenito, che ovviamente assorbe
tutte le sue attenzioni e priorità.
Una sua cognata, monitrice a Lotzwil, le consiglia di aderire alla Sezione Samaritani di Huttwil e dintorni.
In questo modo può mettere in pratica le conoscenze acquisite nel settore delle cure. Eva entra nella Sezione
all’inizio del 2001. Con impegno,
consegue il diploma di monitrice di
corsi nella metà del 2002 e, alla festa di fine corso a Nottwil, assieme al
piccolo Gian porta anche la neonata
sorellina Giulia, di appena 14 giorni.
Giulia riceve perfino una mini tessera con impresse minuscole manine,
«un gesto meraviglioso», ricorda Eva
Wegmüller.
La fondazione di un gruppo HELP
Lavorare con la gente
Nata il 14 luglio 1978 a Münsingen
e cresciuta a Uetendorf, dapprima la
giovane – fresca di diploma di impiegata d’ufficio – entra a far parte
dell’impresa di logistica dei genitori
A suo modo, con gioia e schiettezza,
ricambia queste attenzioni verso quella che è diventata la sua famiglia-samaritana: assiste le azioni «Vacanze»
dei Samaritani, fonda assieme a tre
giovani un Gruppo HELP che oggi
Ritratto
Eva Wegmüller
17
conta due dozzine di soci, si è formata
come «Care Giver» e attualmente si
impegna nella creazione di un gruppo
comune di allarme formato da Samaritani e da Pompieri per l’intervento in
caso di incidenti sulle strade, incendi
e altri interventi urgenti di soccorso.
Eva ha pure concluso con successo la
formazione di istruttrice II della FSS.
I suoi nuovi interessi vanno ora verso
gli aspetti psicologici che emergono
in caso di primo soccorso, come pure
verso l’assistenza alle persone coinvolte in situazioni difficili. E’ convinta che è «necessaria molta esperienza
pratica e intuito; il tutto aiuta molto
anche sul piano del proprio sviluppo
personale».
Workshops durante
le Giornate d’Impulso
samaritane
Eva Wegmüller illustrerà il progetto
«Primi soccorsi nelle aule scolastiche» durante un Workshop previsto
nel corso della Giornata d’Impulso
che si terrà l’8 maggio all’Hotel
Arte di Olten, e lo farà assieme a
Serena Schmocker, monitrice del
Gruppo HELP di Huttwil e a Raphael Grandchamp, formatore. Quale
complemento, nella stessa serata
verranno discussi temi simili quali
«Marketing dei corsi per le scuole»,
«Marketing per il reclutamento di
nuovi e giovani soci» e «Come si
costituisce un Gruppo HELP» ds.
oggi samaritani 03/09
Panorama
18
Nell’ambito dei controlli durante la gravidanza, la Croce Rossa sottopone le donne al test AIDS. Grazie ad un programma di
prevenzione, i nascituri non sono infettati dal virus dell’AIDS.
La Croce Rossa Svizzera nello Swaziland
«Tutto ruota attorno all’AIDS»
Cosa fare quando l’HIV e
l’AIDS minacciano un’intera
società? Di fronte alla
drammatica situazione
che imperversa nel piccolo
regno dello Swaziland, la
Croce Rossa Svizzera (CRS)
ha compiuto un’opera
pionieristica varando un
programma innovativo.
Testo: Annette Godinez
Foto: David Chancellor
Nello Swaziland, piccolo Stato
dell’Africa australe che conta non
più di un milione d’abitanti, l’AIDS
sta decimando la popolazione: un
adulto su tre è sieropositivo. Il tabù
sociale che circonda il morbo e la
discriminazione dei malati ne hanno fortemente favorito la diffusione.
E il re Mswati III ha atteso fino al
1999 per dichiarare la malattia calamità nazionale.
Una nonna con i suoi nipotini orfani.
oggi samaritani 03/09
Questo primo passo ha consentito alla CRS di intensificare la lotta contro l’epidemia. Una necessità
assoluta, considerate le tragedie
umane che si susseguono quotidianamente e il rischio di tracollo di
un’intera società. «Tutto ruota attorno all’AIDS», dice Lilly Pulver,
responsabile per lo Swaziland presso
la Cooperazione internazionale della CRS. «Qui ognuno ha un malato
in famiglia o ha già perso un parente. La malattia è onnipresente. Oggi
ci troviamo a dover salvare una na-
zione intera». L’epidemia grava con
tutto il suo peso sulla popolazione.
Allora, come si può essere d’aiuto
a una società già così gravemente
traumatizzata?
Dalla fiducia nasce la speranza
Panorama
D’intesa con la Croce Rossa locale e
le autorità sanitarie, la CRS cerca di
circoscrivere la malattia e contenerne le ripercussioni. Prevenzione, cure
a domicilio, sostegno psicologico e
trattamento farmacologico: queste
le direttrici d’intervento che costituiscono parte integrante del programma. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha qualificato
questa prassi come esemplare, come
«strategia ottimale». Grazie a un
impegno instancabile su tutti i fronti, la fiducia della popolazione verso
l’opera prestata dalla Croce Rossa
non ha cessato di crescere, in modo
lento ma costante, afferma Lilly Pulver. Malgrado lo stato di crisi nel
quale si trova il paese intero, questa
fiducia suscita speranza: «In genere
chi è colpito dalla malattia accetta
il trattamento antiretrovirale e segue
le prescrizioni alla lettera». Qualsiasi
altro comportamento sarebbe fatale.
In effetti, la resistenza ai farmaci,
causata frequentemente dal mancato
rispetto delle regole di assunzione,
rappresenta uno dei principali rischi
nella lotta contro l’AIDS.
in alto: Questi due bambini hanno perso
i loro genitori a causa dell’AIDS e ora
vivono con la nonna.
a sinistra: Un assistente della Croce
Rossa si prende cura di una donna
malata.
ridotti a una vita di strada, priva di
ogni dignità. Spesso sono le nonne a
farsi carico degli orfani. In silenzio e
senza aiuti sono loro a crescere, da
sole, le nuove generazioni.
Prostituirsi per un litro d’olio
Un approccio globale
L’introduzione nel 2004 del trattamento antiretrovirale presso la clinica della Croce Rossa a Sigombeni
– un fatto senza precedenti nel paese
– ha costituito una tappa importante per il lavoro della CRS. A questo
riguardo, l’impegno non si limita al
supporto sanitario. L’organizzazione
addestra degli accompagnatori incaricati di fornire sostegno psicologico
ai malati di AIDS e di controllare la loro osservanza delle terapie.
Nel quadro di colloqui preliminari
approfonditi e di una politica d’informazione a tutto campo, i pazienti
vengono sensibilizzati verso tutti gli
aspetti della malattia e della terapia.
E con successo: oggi sono circa 400
le persone seguite dall’organizzazione – 400 pazienti sottratti alla
morte, i cui figli non ingrossano le
file degli orfani. Il trattamento riveste un’importanza particolare per le
donne incinte colpite da HIV, poiché
le terapie consentono di impedire la
trasmissione del virus al neonato.
Nel frattempo la Croce Rossa ha
esteso la sua attività in due altre cliniche, a Silele e Mahwalale.
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Investire nelle cure a domicilio
Prodigando le cure a domicilio e fornendo aiuti alimentari, la CRS contribuisce in misura significativa al
benessere dei pazienti e delle loro famiglie. In Swaziland i volontari della
Croce Rossa vanno a trovare gli ammalati di AIDS per curarli ed aiutarli
nelle loro attività quotidiane. Unico
contatto con la vita esterna per molti
malati, queste persone sgravano anche i familiari dal peso dell’assistenza. Inoltre costituiscono un concreto
appoggio allo stadio terminale della malattia. Il coinvolgimento della
cerchia familiare è comunque importante, anche perché rompe l’isolamento del malato e aiuta a combattere i pregiudizi verso i malati e
la malattia stessa. La Croce Rossa si
prende cura anche dei bambini nati
da malati di AIDS. Fornisce un aiuto
alimentare a tutta la famiglia e si fa
carico dell’istruzione scolastica degli
orfani dell’AIDS, vittime collaterali
di questa tragedia nazionale. Circa
70 000 bambini hanno già perso
il padre e la madre. Coloro che fra
questi non hanno più parenti sono
Le donne presentano una percentuale d’infezione ben più elevata degli
uomini. Le strutture patriarcali del
paese non fanno che accrescere la
loro vulnerabilità: il loro basso rango sociale le rende totalmente dipendenti dai mariti. Molto di frequente
sono oppresse e sfruttate. «Spesso le
donne si prostituiscono per un litro
d’olio», osserva Lilly Pulver. La miseria non è mai lontana. E in un simile contesto la malattia si espande
a velocità incontrollabile.
Da qui l’importanza di un lavoro
di prevenzione su larga scala, in particolare presso le giovani generazioni. In questo contesto la CRS punta
anche su idee originali: addestra dei
clown incaricati di informare il pubblico in maniera ludica, con mimi e
teatro, così da incoraggiare la gente
a sottoporsi ai test diagnostici. «I
giovani hanno bisogno di prospettive», dice Lilly Pulver. Lei e la sua
squadra traggono dal loro impegno
in questa impresa la forza necessaria
a compiere il loro lavoro: «Vogliamo
aiutare i giovani, dare loro una possibilità. Ogni contributo alla pienezza di un individuo è un contributo al
sistema sanitario di questo paese».
E aggiunge: «Non abbiamo scelta.
Per sopravvivere bisogna guardare
al futuro».
oggi samaritani 03/09
Sezioni/Associazione
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Gigliola Gobbi (vice-presidente), Giovanna Gasparini (cassiera), Franco Chiesa (segretario), Vincenzo Liguori (medico Sezione),
Ingrid Mülly (presidente) e i membri Claudio Raimondi, Primo Gianini e Graziella Ballabio
Sezione Samaritani Castagnola - Cassarate:
113 ore di volontariato
Testo e Foto: Prisca gH
L’assemblea della Sezione, alla pre­
senza di una trentina di soci, si è
svolta il 26 gennaio scorso nella
sede di Cassarate. I lavori sono sta­
ti diretti dal presidente del giorno,
nonché medico della Sezione, dr.
Vincenzo Liguori che nella sua re­
lazione si è detto molto soddisfatto
del lavoro svolto dai samaritani in
occasione di diversi picchetti. Sod­
disfazione espressa anche dalla pre­
sidente Ingrid Mülly, che è stata poi
rieletta per acclamazione. Il comita­
to uscente è stato pure riconferma­
to: accanto alla presidente, siedono
la vice Gigliola Gobbi, Giovan­
na Gasparini, Graziella Ballabio,
Claudio Raimondi e Franco Chiesa.
La commissione tecnica è composta
dal dr. Vincenzo Liguori e da Bruno
Giani. Il materiale sarà affidato a
Jeanne-Marie Boggia. Nel 2008
sono state ben 113 le ore di vo­
lontariato prestate, 165 gli allievi
conducenti formati dai 4 monitori
della Sezione (Ingrid Mülly, Carla
Rashiti–Pelli, Donatella Meylan e
Bruno Giani). Per il 2009, oltre alle
attività pratiche e di formazione,
ai picchetti, e alle conferenze pub­
bliche, si vuole continuare la colla­
borazione con il «Club del cuore»
e con la Fondazione «Morchino»,
sede di Cardiosuisse e di altre asso­
ciazioni a scopo benefico. Prossime
attività: «Corso Primi soccorsi»:
16 marzo; «Corso rianimazione car­
dio-polmonare: 24 e 25 marzo. Per
informazioni e iscrizioni, contattare
Donatella Meylan (079 546 43 35)
o Bruno Giani (091 945 18 93).
Un generoso regalo per gli anziani da parte della
Sezione di Giubiasco
Testo: GpL / red
La Sezione Samaritani di Giubias­
co, in occasione della tradizionale
festa prenatalizia dell’anno scorso,
ha regalato alla «Casa per anziani
Aranda» di Giubiasco un nuovo ap­
parecchio per l’elettrocardiogram­
ma. Alla simpatica cerimonia di
incontro e scambio di auguri, han­
no partecipato anche il sindaco del
Borgo Andrea Bersani, il presidente
della Fondazione Alan Lancetti e il
direttore della Casa Aranda Bruno
oggi samaritani 03/09
Carboni. E questa volta c’era pure
una sorpresa per gli ospiti e per il
personale della struttura: la locale
Sezione Samaritani (che conta una
quindicina di soci) ha infatti orga­
nizzato un pomeriggio ricreativo al
quale hanno partecipato una set­
tantina persone. Inoltre il presiden­
te sezionale Numa Pedrazzetti ha
consegnato al direttore dell’istituto
un nuovo apparecchio per l’elettro­
cardiogramma che consentirà quin­
di di evitare ai pazienti che devono
sottoporsi a questo esame dei tras­
porti o delle ospedalizzazioni. Un
gesto concreto e generoso, quello dei
Samaritani giubiaschesi, che merita
tutto l’apprezzamento della popo­
lazione. Molto attivi sul territorio
comunale fin dagli Anni Quaranta,
i Samaritani di Giubiasco hanno da
sempre avuto uno stretto legame in
particolare con gli anziani.
A Campione d’Italia la 54esima assemblea
dell’Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano
Ecco l’ordine del giorno:
1.Apertura ufficiale della 54esima
assemblea
2.Consegna della medaglia
Henry Dunant
3.Nomina degli scrutatori
4.Approvazione dell’ordine del
giorno
5.Approvazione del verbale
dell’ultima Assemblea Generale
6.Relazioni
a)del Presidente cantonale
per l’anno 2008
b)del Presidente della Commis sione quadri
c)del redattore della rivista
«Oggi Samaritani»
d)del mandatario della col letta FSS
e)della cassiera
f) dei revisori dei conti
7.Approvazione dei conti, del
bilancio 2008 e scarico del
comitato
8.Approvazione dei preventivi 2009
9.Nomine:
a)dei delegati all’Assemblea
della FSS a Kloten
b)di un supplente revisore
c)dei soci onorari
10.Approvazione del programma
annuale 2009
11.Designazione della località
per l’Assemblea 2010
12.Eventuali
Nel rapporto che presenterà all’as­
semblea, il presidente cantonale
Andrea Rusconi metterà l’accento
su alcuni degli appuntamenti im­
portanti che hanno contraddistinto
il 2008, in particolare il Conve­
gno cantonale di Bellinzona del 18
maggio al quale hanno partecipato
circa 600 samaritani, un numero
rilevante!
Qualche rammarico lo esprimerà
per le Sezioni che hanno purtroppo
zione di Castagnola e già membro
di Comitato Cantonale.
Sezioni/Associazione
chiuso la loro attività: tre sono state
nel 2008, ossia la sezione di Tesse­
rete, quella della Val Colla e quel­
la della Valle della Tresa. Rusconi
evidenzierà a questo proposito l’im­
portanza, nel movimento samarita­
no, del «saper guardare il vicino di
casa, non come ad un rivale, bensì
come ad un possibile partner». La
collaborazione, insomma, va vista
come un’opportunità di crescita e
talvolta di sopravvivenza!
L’assemblea sarà pure l’occasio­
ne per conoscere da vicino Rena­
to Lampert che, come noto, verrà
proposto quale rappresentante ti­
cinese al Comitato centrale della
Federazione svizzera dei samaritani
(FSS) in occasione dell’Assemblea
dei Delegati svizzeri del 20 giugno
prossimo. Renato lascerà quindi la
Commissione della gestione della
FSS e al suo posto l’ASSTM propor­
rà Ingrid Mülly, presidente della Se­
Colletta 2009
Nel corso dell’assemblea, la manda­
taria della Colletta Janine Hunke­
ler fornirà alcuni dati interessanti
relativi ai risultati della colletta
2008. In totale sono stati raccolti
17 138 franchi, di cui 6855 torne­
ranno a favore delle Sezioni e 6129
dell’ASSTM. Soddisfazione per la
partecipazione delle Sezioni (sono
66 quelle attualmente attive sul ter­
ritorio cantonale e del Moesano)
dato che, lo scorso anno, sono state
10 quelle che hanno aderito in più
rispetto al 2007. Il ricavato della
Colletta, è bene ribadirlo, serve in
particolar modo a finanziare l’istru­
zione e gli importanti aggiornamen­
ti in un campo in continua evolu­
zione come quello samaritano.
m.z
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Foto: Simone Mengani
E’ prevista per domenica 29 marzo
dalle 14.30 nell’«Auditorium» di
Campione d’Italia la 54esima As­
semblea generale ordinaria dell’As­
sociazione delle Sezioni Samaritani
del Ticino e Moesano.
Sarà l’occasione, per i responsabi­
li delle Sezioni e per i vertici dell’As­
sociazione, di ritrovarsi, passare in
rassegna gli eventi più importanti
del 2008 e di scambiarsi esperien­
ze ed opinioni guardando al futuro
dell’attività samaritana ticinese.
oggi samaritani 03/09
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Edizione 03/09 del 11 marzo 2009