/ Giornale Quotidiano - Sped. in abb. posto . Gruppo 1/70 - Anno l - N. 213 - Giovedì 21 dicembre 1972 GIOVEol 21 DICEMBRE 1972 Lire 50 GASPARAZZo NON C'E' PIU' Il compagno Roberto Zamarin, che lo aveva inventato e disegnato è morto Il compagno Roberto Zamarin è morto in un tragico incidente stradale. Aveva 32 anni, ed era padre di una bambina. Era, fra tutti i compagni che lavorano al nostro giornale, quello meno contagiato dal mestiere della po- litica, quello più capace di amare la vita. Zamarin ha disegnato per il nostro giornale fin dal 1969, ma la sua creatura migliore era Gasparazzo. Gasparazzo è morto con lui, e da oggi in poi non comparirà più sul giornale. Zamarin è morto in uno spaventoso incidente stra- ANDREOTTI COME MUSSOLINI Un nuovo gravissimo attacco alla libertà di sciopero nei servizi Andj'eotti va facendo da tempo una serie "di attacchi di puro stampo fa· scista alla 4ibertà di sciopero nei servizi. Sulle orme di Mussolini, che si vantava di far arrivare i treni in ora· rio, il presidente del consiglio vuole apparire come quello che fa arrivare in orario gli aerei. La demagogia di questa manovra è evidente, così come è évidente il suo significato genera· le di attacco alla libertà di sciopero. I « dfsagi della popolazione» che An· dreotti sbandiera sono quelli dei pendolari, dei lavoratori mal pagati e supersfruttati dei trasporti e delle poste, dei proletari che pagano carissi· dale, vicino ad Arezzo, mentre guidava la macchina che portava i giornali al nord per la diffusione. Alla moglie e alla figlia del compagno Roberto, Luisa e Silvia, sono vicini in questo momento, còn commossa solidarietà, tutti" i compagni di Lotta Continua. TORINO - Molti cortei militanti nei quartieri Alla FIAT numerosi impiegati si uniscono agli operai Tornano reparti confino per le avanguardie TORINO, 20 dicembre piegati sono entrati alle carrozzerie 'Oggi sciopero provinciale contro in corteo, e oggi si sono uniti al carIa repressione Fiat ". I sindacati han- teo operaio. In çirca un migliaio, tra operai e no scelto di fare molte manifestazioni «di quartiere", invece di unire gli impiègati, gli operai in tuta con i camoperai in un unico corteo. La combat- panacci, hanno iniziato il corteo che tività in ogni modo è stata altissima. ha girato per le vie del quartiere di Gli operai delle carrozzerie hanno Santa Rita. Anche se nel quartiere dato vita a una manifestazione dura, solo alcune zone sono chiaramente hanno portato nelle strade la forza proletarie, il corteo non ha perso le e la rabbia dei cortei interni. sue caratteristiche di durezza. Gli Lo sciopero è cominciato alle. 8: slogans più urlati erano quelli contro dopo aver girato nelle officine, gli - i licenziamenti, per la lotta dura, conoperai si sono ritrovati in alcune cen- tro il governo Andreotti (<< a capodantinaia sotto la palazzina ad aspetta- no non vogliamo i botti, vogliamo la re l'uscita degli impiegati, che verso testa di Andreotti »), ma non sono le 9 in duecento circa sono usciti mancati gli slogans contro la polizia. mi servizi disastrosi. l'unità fra lavo- col pugno alzato gridando « lotta du- Ouando in una macchina accanto al ratori in lotta e « utenti " - le mani- ra senza paura ". La combattività de- corteo è stato visto Varia, tutti quanfestazioni comuni per l'aumento del· gli impieQati, la loro partecipazione ti si sono messi a gridare: .. Vorìa l'occupazione, per la gratuità dei ser·. agli scioperi, è un dato nuovo della maiale, per te finisce male ". Quando vizi e per la ' loro sanità - è questo lotta alla Fiat. che il padrone attacca sono passati per il mercato di corso che spaventa Andreotti; il quale, da con una durezza senza precedenti Sebastopoli lo slogan era « prezzi più buon~ reazionario, vorrebbe ' scatena· (dall'inizio -dei contratti, le ammoni- bassi deciSI da noi »; davanti a una re la gente contro i lavoratori dei ser· zioni agli impiegati, le minacce, non scuoJa:" studenti e operai uniti nelvizi, e realizzare la sua « regolamen, si contano, persino un licenziamen- la lotta ". tazione », militarizzando praticamen- to) mentre tenta di creare ogni posTra i fischietti , campanacci, slote questi fondamentali settori. I sin- sibile strumento per impedire la uni- gans, il corteo non ha avuto un attimo dacati, che Andreotti vorrebbe coin- tà con gli operai: una volta ha ad- di silenzio. AI rientro in fabbrica dalvolgere nella regolamentazione fasci· dirittura sequestrato gli impiegati nel- la porta 2, gli operai salutavano i sta-corproativa, si S.o no limitati a pro- la palazzina. Ma tutto questo non ha compagni licenziati al grido di " lotta testare affermando che ci pensano fermato la volontà di lotta degli im- dura senza paura» ed entravano in loro ad « autocontrollarsi ,). piegati, anzi, martedì scorso, 300 im- fabbrica decisi a punire glieventuali crumiri (pareva infatti che Agnelli volesse far tirare una linea). Altri cortei operai hanno girato per la città: gli operai delle meccaniche e delle presse nel quartiere di Mirafiori sud, gli operai di Lingotto e della Fiat Avio in circa -SOO sono andati in piazza Bengasi dove si sono trovati con gli operai della Morando é di altre fabbriche; altri cortei si svolgevano in Barriera Milano con gli operai della Spa, della Grandi Motori L'inflazione (cioè l'aumento dei e in Borgata Vittoria, con gli operai OCCUPAZIONE della lFiat Ferriere. prezzi) è un fenomeno generale del L'occupazione in un anno è dimicapitalismo moderno, ma quella itaI dieci compagni per i quali è staliana si pone ai livelli più alti, accan- nuita del 6,4 per cento in agricoltu- to stabilito it trasferimento oggi sato all'Inghilterra (7 per cento) e so- ra e dell'1,6 nell'industria, mentre pranno la loro destinazione. Il padropra Francia (6,3 per cento). Germania è aumentata del 3,2 per cento nelle ne gli ha prima gentilm~nte chiesto (6,2 per cento), Stati Uniti e Giappo- attività terziarie. Il numero dei disoc- dove volevano andare, escludendo pecupati ufficiali è aumentato del 15,2 rò sia le presse , sia le fonderie che ne (3,3 per cento). per cento. Dal settembre '71 al set- Rivalta: possono scegliere tra lintembre '72 il ricorso alla cassa inte- gotto, Spa Stura, Spa Centro, 'Ricam PRODUZIONE grazione è diminuita del 47,5 per cen- bi, cioè le sezioni speCializzate nei to; tra i primi 9 mesi del '72 e i pri- reparti confino. In particolare lingotLa produzione industriale è aumenmesi del '71, è invece dimi- to ha una sezione staccata apposita mi nove tata del 2,8 per cento nei primi 10 menuita solo del 3,3 per cento. La poposi dell'anno, e, a causa degli scioperi lazione attiva (occupati +disoccupati degli ultimi mesi, difficilmente ragufficiali) è, nell'ottobre del '72 il 3'5,9 giungerà il 3 per cento a fine anno. per cento rispetto al totale della poGli impianti industriali , nel terzo tripolazione. mestre del 72 , sono stati utilizzati al 77,3 per cento. Nel settore edilizio, la progettazione di fabbricati residenESPORTAZIONI ziali è aumentata del 2 per cento, il In un anno ' Ie esportazioni sono auvolume dei fabbricati residenziali inimentate del 1'5 per cento, le importa- TORINO, 20 dicembre ziati , del 95,7 per cento; la produzioIl compagno Giorgio Lovisolo, arrezioni deI1'1'1,6 per cento. L'aumento ne di fabbricati residenziali ultimati stato lunedì sera sotto la sede di Lotsi è ridotta del 15,3 per cento, nel delle importazioni è dovuto ai prodot- ta Continua, è da ieri alle « Nuove », giugno di quest'anno rispetto al giu- ti alimentari, e sopratutto alla carne. dove stasera sarà interrogato dal giugno dell'anno scorso. La bilancia commerciale (esporta- dice istruttore Maddalena : L'accusa è Il volume della produzione nel set- zioni - importazini) è dunque in atti- di resistenza aggravata, con l'applitore delle opere pubbliche è aumenvo. La bi lancia dei pagamenti (bilan- cazione dell'articolo 339 , e riguarda tato dell '11,4 per cento, sempre rigli scontri di sabato 25 novembre, spetto al giugno '71 (i I 40 per cento cia commerciale+ movimento dei ca- quando la polizia a.,ttaccò proditoriapitali) è invece in passivo a causa delle spese, pari a 54,4 miliardi, è mente un corteo autorizzato di operai stata assorbita dalle opere stradali). dell '« esportazione» di 585 m i liardi. e studenti. Diminuita nettamente è invece l 'occuInfine i mezzi di pagamento sono Dopo un lavoro intenso, la questupazione . aumentati di 5.295 miliardi. A una Il prodotto lordo dell'agricoltura pol it ica di « espans ione monetaria» presènterà una diminuzione dell'l ,7 non ha corrisposto alcuna ripresa proper cento, i prezzi invece sono in duttiva . Il rapporto tra impieghi e de- ORDINE PUBBLICO netto aumento . " procuratore della repubblica di Le retribuzioni contrattuali sono au- positi (cioè tra il denaro che le banment ate del 19 per cento in agricol- -che prestano, e quello che ricevono Ravenna ha denunciato il nostro mat ura, dell'11 per cento nel commer- in deposito , che è un buon indice del- nifesto per il 12 dicembre, per « no· l'andamento economico) è ulterior- tizie false, tendenziose e atte a turo cio del 9,5 per cento nell'industria, mente diminuito; di fronte a un au- bare l'ordine pubblico ed eventuali aldel1'8 per cento nei trasporti. Nei primi nove mesi dell'anno - ma l 'anda- mento dei depositi (e dei conti cor- tri illeciti da valutare n . " manifesto mento attuale è nettamente cambia- renti) del 18,4 per cento, gli impie- si intitolava: «Ecco il programma di to - le ore di sc iopero sono dimi- ghi sono aumentati so lo dell 'l ,8 per Andreotti e Rumor: tutto il potere ai poliziotti n. cento. nuite del 19,7 per cento. Ventriglia: prima l'IVA poi lasualutazione Continua l'attacco 20 dicembre Si torna a parlare di svalutazione della lira. Questa volta a preannunciarlo come imminente è stato Ferdinando Ventriglia, professore universitario democristiano, Amministratore del Banco di Roma, e consigliere economico dell'ex presidente del consiglio Colombo. Con grande scandalo del Corriere della Sera, Ventriglia non ha perso l'occasione per sferrare un attacco contro il governo Andreotti, responsabile a suo parere, di non prendere quei provvedimenti che permetterebbero di evitare la svalutazione. Il ragionamento di Ventriglia è ineccepibile. L'aumento dei prezzi, soprattutto a causa dell'introduzione dell'IVA nel prossimo anno sarà del 10 per cento. Di fronte a questa situazione, la svalutazione è inevitabile , perché è l'unico provvedimento che ~al salario - Dimi'nuisce l'occupazione permette alle imprese di mantenere la loro concorrenzialità nel mercato internazionale. Ventriglia non · nasconde che saranno sopratutto i salari a venir colpiti dalla svalutazione, e per evitare che essa avvenga «consig~a» il governo di prendere immediati provvedimenti, sopratutto a favore delle grandi imprese, che secondo lui sono state le più colpite dall'incremento del costo del lavoro. Il ragionamento di Ventriglia - dicevamo - è ineccepibile: l'!VA (cioè un grosso attacco al salario) renderà inevitabile la svalutazione (cioè un altro grosso attacco al salario). Per evitare questa seconda misura, bisogna fare subito un po' di regali ai grandi padroni. E questi « regali ", di grazia, chi li paga? Ventriglia non I 'ha detto, ma aveva la risposta sulla punta della lingua: « ma il salario, naturalmente! ". Come v·a 'l'economia? Secondo un rapporto dell'aç~nz i a ADN Kronos « l'andamento del sistema economico è ancora estremamente lento» anche se « gli investimenti industriali, i lavori pubblici, l 'edilizia scolastica e quella abitativa, le opere sanitarie, le infrastrutture di trasporto " manifestano , nel migliore dei casi , una attenuazione del loro prece- dente decremento. Unico « settore economico» che va a gonfie vele è quello della borsa, passato da un volume di affari di 207 a uno di 407 miliardi in un anno il che dimostra che per la borghesia «gli affari sono affari .. anche in tempo di crisi ". Il 1972 dovrebbe chiudersi con un aumento del pròdotto nazionale lordo (a prezzi 1971) del 3 per cento, i consumi (privati e pubblici) dovrebbero aumentare del 3 per cento, e gli investimenti lordi diminuire invece di quasi un punto (0,8 per cento). PREZZI Rispettò all'ottobre del 71, i prezzi all'ingrosso sono aumentati in un anno del 5,3 per cento, quelli al consumo del 7 per cento, il costo della vita del 6,8. Nell'ultimo mese però l'aumento dei prezzi al consumo è andato via via crescendo . fino a raggiungere l'attuale ritmo del 15 per cento , r itmo che è destinato a durare - se non addirittura ad accentuarsi - nei prossimi mesi (per gli «acqu isti di fine anno , e per l'IVA) . in corso Belgio dove lavorano quattro operai, due dei quali sono Pino Bonfiglio ed 'Ezio Dallago, due compagni avanguardie delle Carrozzerie di Mirafiori che erano stati alla testa della lotta durante l'autunno caldo. I reparti confino tornano in auge alla Fiat. Alle carrozzerie gli operai rientrati in fabbrica hanno accompagnato gli impiegati attraverso le officine, malgrado alcuni sindacalisti non volessero farli entrare, fino alla Palazzina. Una delle tre linee della 127 che la direzione aveva fatto giral'e è stata bloccata dagli- operai che hanno deciso . di prolungare di un'ora lo sciopero contro i crumiri. Alle meccaniche dove ieri i sindacalisti hanno dato un volantino in cui si diceva di trovarsi davanti alla porto 5 insieme agli altri operai, oggi è stato dato un volantino dei sindacati che diceva invece di fare un èorteo esterno in via Piave. Il risultato è sté\.to che in via Piave ha girato un corteo di 200 operai delle meccaniche mentre alle presse gli operai sono rimasti dentro là fabbrica dove lo sciopero è comunque riuscito perfettamente. A Rivalta lo sciopero era di 3 ore, c'è stata un'alta partecipazione, dei cortei interni hanno girato: uno della lastroferratura e delle presse di 1.000 operai mentre in carroZzerie gli operai hanno prolungato di altre 3 ore lo sciopero contro le provocazioni dei capi che volevano fare girare lo stes, so la linea. COMITATO NAZIONALE Il Comitato Nazionale è convocato a R,oma 'il 27 dicembre alle ore 15; la riunione continuerà il 28. AI .. l'ordine del giorno è la di· scussione sulla mobilitazione contro il governo dopo il 12 di-cembre, la situazione delle lotte operaie, e l'e prossime scadenze di lotta. TORINO - Interrogato ieri il 'compagno Lovisolo ra, a distanza di tre settimane , è probabilmente riuscita a far quadrare la testimonianza di poliziotti e carabinieri: pare che l'accusa lo voglia « riconosciuto» tra un gruppo di quaranta dimostranti che avrebbero disarmato un poliziotto, durante le prime cariche al corteo. La montatura è evidente, ed è dello stesso stampo provocatorio di quelle già note del procuratore Colli (molto simile per esempio ali 'arresto awenuto dentro la Fiat del compagno Leonardo Rusciano per tentato omicidio, a distanza di mesi dagli scontri del 29 maggio 1971: il compagno fu riconosciuto completamente estraneo ai fatti e rilasciato pochi giorni dopo; o al recente arresto di due studenti denunciati direttamente da alcuni picchiatori fascisti un mese fa, anche questi rilasciati dopo pochi giorni) . Intanto i giornali cittadini, in particolare la Gazzetta del Popolo, si dichiarano soddisfatti dell'arresto del " leader " di Lotta Continua a lorino. '\ 2 Giovedì 21 dicembre 1972 La scuola· di Scalfaro e la lotta degli studenti Pubblichiamo la prima parte di un documento di analisi sulla scuola che discusso e preparato dalla Commissione Scuola. La seconda parte uscirà domani. Il documento, insieme ad altri su argomenti e problemi particolari, verrà diffuso nelle sedi in un opuscolo che è in fase di preparazione. è. ~to 1 - Il progetto gove'rnativo: restauraraziolt\e autorita ria nella scuola per la fascistizzazione dello stato La situazione dèlla scuola italiana è caratterizzata, in tutti i settori e a tutti i livelli, da un generale deterioramento delle condizioni organizzative e strutturali (mancanza di aule, turni e sovraffollamento, ritardi nelle nomine dei docenti, ecc.l. dal rapido aggravamento delle condizioni di accesso e di permanenza degli studenti nella scuola (aumento dei costi sociali, esaltazione dei meccanismi di selezione e di esclusione, ecc.l. da un vasto piano di ristrutturazione autoritaria (chiusura degli spazi politici al movimento, inaspri mento della repressione, accentuazione dei caratteri ideologici dell'insegnamento, ecc.). Questa situazione non rappresenta la semplice continuità di una politica conservatrice nei confronti della scuola, ma' esprime i caratteri di una precisa svolta reazionaria, organica nel suo complesso alla politica di fascistizzazione dello stato incarnata dal governo Andreotti. La gestione Andreotti - Scalfaro esprime infatti rispetto alla scuola un piano di RESTAURAZIONE AUTORITARIA, sia a livello politico che a livello culturale. Tale piano risponde all'esigenza primaria di affrontare il problema della riforma capitai istica della scuola, mettendo sotto controllo il processo con cui, il partire dagli anni '60, la scuola diventa impetuosamente scuola di massa. 1\ processo di massificazione della scolarità è in questi anni sfuggito al controllo del capitale: è urgente oggi ripristinare tale controllo dal punto di vista quantitativo, qualitativo e politico, per poterto progressivamente orientare ed adeguare alle nuove esigenze produttive del capitalismo nelle sue dimenSIoni e aspirazioni europee e internazionali. A questo riguardo, lo sviluppo della crisi economica programmata, al livello dell'apparato produttivo e distributivo, è destinato ad intervenire, nel medio periodo, sugli orientamenti della riforma capitalistica della scuola, così come sugli atteggiamenti politici degli studenti. Se infatti, nel periodo più immediato, appare evidente che la gestione padronale della crisi significa più che altro riduzione del costo della forza lavoro e ·dei livelli di occupazione, le mire imperialistiche del capitale italiano, con le conseguenti necessità di riconversione tecnologica, produrranno conseguenze nel processo di ristrutturazione delle mansioni. Si delinea quindi la possibilità della creazione delle mansioni. Si delinea quindi la possibilità della creazione di una quantità limitata di posti di lavoro tecnico intermedio, che pur non avendo nulla a che vedere con la tradizionale professionalità operaia, richiedono comunque un livello di conoscenza superiore a quella dell'operaio di linea. Questa conseguenza della ristrutturazione del capitale italiano (di cui è un esempio il piano chimico) è la effettiva base strutturale della riforma della scuola superiore e dell'università, come del tentativo di recuperare un consenso alla scuola da parte degli strati superiori del proletariato. Naturalmente, questo mercato del lavoro che si andrebbe a creare è assolutamente inadeguato rispetto al problema della disoccupazione giovanile, perché una larga parte di giovani che riempiono la scuola continuerà a rappresentare null'altro che una disoccupazione mascherata, che non preme però direttamente sul mercato del lavoro. Ciononostante la tendenza ad una più rigida stratificazione e divisione degli studi e degli , studenti, organizzata sulla base delle nuove esigenze della professionalità tardocapitalistica, e quindi con un rapporto effettivo con il mercato del lavoro, porterà inevitabilmente ad acuire le contraddizioni interne al corpo studentesco, non tanto più in base all'origine sociale o alla tradizionale divisione tra licei ed istituti tecnici , ma ad una nuova stra- tificazione tra aristocrazie ed esclusi , stratificazione questa che in modo più determinato tende a servirsi del ricatto della disoccupazione. Questo ricatto si rivolge in modo preciso alla massa degli studenti proletari degli istituti tecnici e professionali, per i quali l'ideologia non può certo funzionare come strumento di divisione e la cui ristratificaz ione è materialmente pOSSibile solo se si basa su una speranza effettiva, anche se rigidamente selezionata , di reddito. Queste esigenze non sono nuove, nuovo è invece il modo in cui Scalfaro le interpreta. l! riformismo tecnocratico che ha caratterizzato i primi anni del '60 è stato sepolto insieme a tutte le ~ue illusioni e mistificazioni dalla prima ondata delle lotte studentesche dal 68-69. Sulle ceneri del riformismo tecnocratico, tra il 68 e il 71 il potere tenta la carta del puro contenimento delle spinte studentesche: sperimentazione e regolamentazione delle assemblee, riforma degli esami e , comi~ tati scuola-famiglia, sono tentativi di puro controllo e regolamentazione del dissenso fondati sulla mistificazio'1e democraticistica. Misasi stesso, dopo esserne stato il protagonista, chiude questa fase nei primi mesi del 72, anticipando la linea Scalfaro, individuando il problema della sconfitta del movimento degli studenti e l'espulsione della «politica" dalla scuola come condizione sine qua non per la riproposizione di un programma di riforma. La parabola del riformismo è chil!sa, si apre ,la fase della gestione della crisi e della politica déll'ordine. Scalfaro assume il ministero della P.1. con il programma « la scuola deve funzionare ". Ma se il programma di Scalfaro si pone l'obiettivo primario di sconfiggere la lotta degli studenti, non è solo o principalmente perché essa ostacola e blocca i progetti di ristruttura'Zfo'ne;'; capR:ali&tfcà.' della scuota, ' ma anche perché nello scontro di classe in atto la lotta degli studenti può rappresentare un tramite fondamentale di socializzazione e generalizzazione dello scontro, per l'unificazione del proletariato. L'insubordinazione di massa nella scuola viene cioè colpita non solo per quello che essa ostacola o disturba nel processo di razionalizzazione dell'istituzione, ma anche come componente del più generale fenomeno di insubordinazione .proletaria. E' infatti la progressiva integrazione alla lotta di classe da parte delle ,lotte studentesche la caratteris't ica che le rende eversive anche rispetto alla logica di razionalizzazione dell'istituzione. La restaurazione autoritaria nella scuola appare in ogni caso sproporzionata rispetto al puro obiettivo di ripristinare il controllo repressivo sugli studenti. Quanto meno la restaurazione autoritaria si propone di rispondere in maniera complessiva a tutta una serie di fenomeni che oggi sono in atto e che esprimono, pur nelle contraddizioni e nel carattere embrionale con cui si manifestano, un segno di classe: la crescente pressione delle famiglie proletarie sulle contraddizioni più gravi della scuola dell'obbligo e le avvisaglie di un movimento di massa e di sinistra degli insegnanti , a partire dai problemi dell'occupazione e dei corsi abilitanti . Ma a differenza della politica pseudo-riformista del Misasi prima maniera, Scalfaro non si propone il semplice ripristino del controllo su questi fenomeni attraverso la regolamentazione e la canalizzazione del dissenso, ma si pone il problema dell'uso politico complessivo dei fenomeni sociali che con il settore dell'istruzione si intersecano i n . maniera sempre più precisa e diretta . Il progetto governativo su Il a scuola non è quindi un semplice adeguamento al progetto borghese di restaurazione autoritaria nella società, non è un semplice riflesso del generale processo di fascistizzazione dello stato , ma momento strategicamente significativo di quel processo. In questo progetto la scuola diventa uno dei terreni fondamentali su cui tentare la rifondazione di un blocco storico reazionario, sulla base di alleanze neo-corporative , da contrapporre in questa fase della lotta di classe all'iniziativa operaia e al processo di ricomposizione del proletariato oggi in atto. Gli incentivi alla formazione e al consolidamento delle aristocrazie studentesche per contrapporle all'azione degli strati studenteschi subalterni ; i tentativi di ri - lanc iare il sindacalismo corporativo dei sindacati autonomi degli insegnanti attraverso una politica di concessioni economiche diversificate per contrastare l'insorgere di un movimento di massa della sinistra degli i nsegnanti occupati e dell'enorme esercito di riserva degli insegnanti disoccupati; questi sono gli aspetti più evidenti della politica di alleanze corporative attuata nella scuola dalla gestione Scalfaro . La restaurazione autoritaria nella scuola non è dunque una semplice manovra contro gli studenti e contro la sinistra degli insegnanti, ma una più complessa manovra anti-operaia. La lotta operaia infatti, assieme alle lotte proletarie nei quartieri e nelle scuole, ha espresso dal 69 ad oggi una linea antagonista rispetto alla gestione borghese-riformistica della società, mettendone largamente in crisi la capacità di controllo non solo sui proletari ma anche su strati sempre più vasti dei ceti intermedi (vedi le lotte dei tecnici, degli insegnanti, ecc .l. Per questo oggi Andreotti affianca alla repressione diretta delle lotte operaie, alla provocazione fascista, alla gestione politica della crisi economica, alla politica di alleanze corporative con gli strati parassitari e con i settori più arretrati della società, un piano di restaurazione autoritaria nella scuola, che, a partire dal fine immediato della repressione politica di tutte le realtà di movimento e di insubordinazione , persegue il fine generale di riconquistare l'egemonia sui ceti medi e su strati di proletariato selezionati dalla scuola , per rovesciare questa sua rinnovata egemonia contro la lotta degli sfruttati, In questo quadro acquistano significato funzionale (tutt'altro che casuale) i fenomeni di disfunzione della scuola e il loro progressivo aggravamento. La disfunzione diventa con assoluta evidenza la condizione di rinforzo della politica di restaurazione, così come la crisi economica è l'asse della politica anti-operaia di Andreotti. Il riferimento alla crisi economica non è un semplice richiamo per ana10gÌi'\. ,L:auJ;,lento dei costi .della .SCUQla e I aumento della selettività, legato in maniera diretta alle disfunzioni strutturali, sono infatti fenomeni immediatamente interni e complessivamente omogenei all 'attacco portato dalla borghesia al proletariato attraverso la gestione della crisi eco no: mica. Nel quadro della restaurazione autoritaria, la brutale repressione di tutte le realtà di movimento si salda intimamente con l'aumento dei costi e con il rafforzamento dei meccanismi selettivi. Ne può derivare, nel breve periodo, perfino una momentanea contrazione della scolarizzazione, come dato congiunturale e certamente non strategico per il capitale il cui obiettivo non è la riduzione della scolarità di massa, ma il suo contenimento, la sua stratificazione e la sua canalizzazione. ' A questo proposito sono esemplari alcuni provvedimenti che istituiscono il numero chiuso (uffiCialmente in alcune facoltà universitarie come Architettu'ra a Milano, ma di fatto anche in molti istituti medi superiori) . Questi provvedimenti sono del tutto interni al disegno di restaurazione e perseguono scopi molto precisi: nel breve periodo vengono usati come misura repressiva per svuotare le facoltà e gli istituti più combattivi e politicamente più pericolOSi; nel medio periodo puntano a favorire la formazione di nuove aristocrazie, a scoraggiare l'accesso ai gradi più alti dell'istruzione da parte degl i strati più bassi del proletariato, a ricostruire una corrispondenza reale tra scuola e mercato del lavoro. Si cerca cioè di portare lo studente ad identificarsi di nuovo con il proprio ruolo sociale, da una parte rendenqog li più credibile il suo sbocco professionale (minor numero di studenti , più possibilità di trovare lavoro) e quindi puntando alla ricomposizione di un consenso ideologico al valore del processo di selezione meritocratica; dall 'altra sosti'tuendogli la vecchia figura professionale con una nuova professionalità tecnocratica , attraverso il miraggio di una riqualificazione del titolo sul mercato della forza lavoro. Gli effetti di pOSSibile momentanea contrazione della scolarità o comunque il tentativo di una sua generale compressione e di una più rigida stratificazione deg li studenti, viene gestita come base più omogenea ad una politica d'ordine , su cui costruire le condizioni per la razionalizzazione tecnocratica reale di certi settori privilegiati e per il consolidamento dei caratteri di puro contenimento di altri settori subordinati , cioè per ri- strutturare su basi meno contraddittorie, rispetto allo SViluppo del capitale avanzato, le strutture formative. In questa prospettiva si muovono i progetti di legge per \'istruzione secondaria e universitaria che Scalfaro sta per presentare. Da tutto ciò èmerge il carattere non patologico ma fisiologico dell'arretratezza del settore formativo , arretratezza che è ampiamente organica , anche se non esente da gravissime contraddizioni, rispetto alle esigenze dello SViluppo capitalistico . Disorganici rispetto allo sviluppo del capitale sono invece i fenomeni sempre più estesi di insub,ordinazione di massa derivanti dalla massificazione dei disagi e dal senso di crescente estraneità rispetto all'istituzione vissuti dagli studenti ed espressi . Andreotti-Scalfaro si propongono di sanare questa contraddizione attraverso la gestione reazionaria della crisi della scuola nel quadro complessivo della restaurazione neo-corporativa. In questa prospettiva si colloca tutto l'arco dei provvedimenti governativi che vanno dalla legge sull'organico (stato giuridico), alle proposte di riforma degli studi, alle circolari sul funzionam'e nto della scuola, al congelamento dei fondi per l'edilizia scolastica, all'aumento complessivo dei costi, alle misure di restaurazione disciplinare e culturale. 2- Il progetto revisionista: impotenza politica e logica subordinata < scuola doVrebbero subire un processo di assimilazione alla classe superiore. Ma non si pone il problema di riportare questi stmti sociali sotto la emegonia del proletariato a partire dalla loro condizione materiale, che oggi - in termini di attacco all'occupazione - mostra segni di concreta proletarizzazione, bensì nega in maniera mistificatoria propriO tale processo e punta invece su una politica di consenso ideologico Gli partito (difesa della cultura borghese, miglioramento della scuola, offerte democraticistiche di cogestione) da parte dei medi, quali partners per l'" alleanza» con la classe operaia, sotto l'egemonia interclassista del partito e a sostegno delle ipotesi riformiste del capitale avanzato. Ciò significa che, all'interno della scuola, la politica del PCI si rivolge unicamente alle "aristocrazie studentesche ", ai superstiti del processo di selezione che dalla scuola dell'obbligo porta al mercato del lavoro. Per questi strati privilegiati il PCI ha effettivamente delle proposte che vanno dal discorso sulla democrazia nella scuola alle proposte culturali, che in questa fase si caratterizzano come conflittuali rispetto alla linea reazionaria del governo_ Ma il PCI rinuncia apertamente a rivolgersi apertamente alla massa degli studenti subalterni, esclusi dal circuito del mercato del lavoro, disoccupati presenti e futuri. In questo senso il discorso revisionista sulla "riqualificazione degli studi" è organico alla gestione borghese della crisi economica e al blocco sociale reazionario che la · sostiene . E' così un sostegno ideologico e materiale alla selezione e alla stratificazione di classe. Organica al piano revisionista è la azione di duro contrasto esercitata dai revisionisti nei confr~nti delle avanguardie rivoluzionarie e comunque di tutto ciò che di politico e di antagonista il movimento di massa tende ad esprimere. 1\ PCI impegna in questa politica di consenso verso le componenti piccolo-borghesi della scuola e di controllo nei cOllfronti delle componenti antagoniste e tendenzialmente proletarie del movimento di massa: - ~se - ste'Sso, come partito d'opinione nel paese e come forza di opposizione nel parlamento, sul piano del- . la battaglia per la' riforma democratica della scuola ,andando a convergere verso le proposte riformiste dello schieramento borghese; - la sua federazione giovanile, laddove essa può avere spazio, cioè nel, le situazioni politicamente più arretrate dove debole è l'iniziativa di massa e la presenza delle avanguardie rivoluzionarie, in una gestione burocratica che tenta l'ingabbiamento difensivo e corporativo delle mobilitazioni studentesche; , - i sindacati operai, ed in particolare la FIOM , per contenere (da una posizione di forza e di prestigio quale i sindacati possono avere in questafase rispetto alla massa degli studenti) il processo di politicizzazione radicale delle lotte studentesche, per amministrare i processi di unificazione tra operai e studenti disinnescandone la potenzialità socializzante, per perseguire un progetto di sindacalizzazione degli studenti (esemplare a questo proposito il ruolo assunto dall 'MS di Capanna). Se scarse sono la forza e la capacità di incidere sui processi di poli ticizzazione di massa degli studenti da parte del partito è delia sua federazione giovanile , ridotti dal 68 in poi a vivere sulle pause , sulle debolezze e sui riflussi del movimento, ben altro respiro ed incisività ha l'intervento del sindacato, che rappresenta, in questa fase, un importante nodo politico per le avanguardie studentesche: un nodo politico da affrontare con maturità e con chiarezza, superando ogni settarismo e ogni atteggiamento minoritario, ma senza cedimenti opportunistici, perché qui , e non nelle schermaglie verbali con i burocrati del PCI , si gioca il nostro confronto con il revisionismo_ 1\ rilancio della controffensiva borghese è coinciso con un rilancio dell'iniziativa revisionista nei confronti della scuola. Mai come in questa fase la scuola si è configurata come terreno fondamentale d'impatto tra' borghesi e revisionisti e mai come in questa fase l'iniziativa revisionista ha mostrato la sua ~mpotenza ' politica (malgrado la ampia articolazione del suo intervento e delle forze che muove) e la sua logica assolutamente subordinata rispetto al piano padronale. Di fronte al fenomeno dell'estraneità, vissuta a livello di massa dagli studenti nei confronti dell'istituzione, il PCI assurge a paladino dell'ideologia dello studio, in maniera del tutto analoga alla difesa dell'ideologia del lavoro di fronte alla mass ificazione del rifiuto operaio del lavoro e alla scomparsa della profeSSionalità. Di conseguenza la condanna del movimento di massa come luddista e la difesa, in nome degli operai, della cultura e della scienza borghesi diventano il cavallo di battaglia del revisionismo rispetto alla scuola, assieme alla difesa della selezione meritocratica mistificatoriamente contrapposta alla selezione sociale. Il PCI considera i fenomeni di arretratezza e di disfunzione della scuola come aspetti patologici dello sviluppo capitalista , come sopravvivenza di sacche feudali, come conseguenza del prevalere di interessi parzial i sugli interessi generali di sviluppo del paese. Ne consegue la richiesta che la scuola si adegui rapidamente alle nuove caratteristiche assunte dal processo produttivo, attraverso la « diffusione dell'istruzione senza dequal ificarla ". Il dir.itto allo studio, di cui tanto parlano i revisionisti, si configura come diritto dei proletari ad assorbire con maggiore profondità e in quantità sempre maggiore la cultura, intesa come un elemento neutro e non come strumento usato ideologicamente dalIa borghesia per conquistare il consenso e per produrre la stratificaz ione sociale. 1\ diritto allo studio diventa cioè il diritto dei proletari ad assorbire l'ideologia borghese e a prepararsi ad entrare ubbidienti e ordinati nel mondo del lavoro . Le proposte di democratizzazione (cogestione) e di rapporto con gli Enti Locali sono l'ultimo corollario di un'ipotesi di riforma della scuola da parte del PC!. che si propone di far esplodere le contraddizioni nel blocco di potere tra la borghesia riformista e la borghesia conservatrice, favorendo lo sviluppo della borghesia riformista e offrendole il sostegno delle forze sociali che compongono la base del PCI stesso . Il piano dei padroni e l'iniziativa dei Il piano revisionista , sulla scuola revisionisti si sono scontrati in queappare complessivamente teso a consti primi mesi di scuola e sono destitrastare il piano reazionario , contennati a scontrarsi duramente in futuro, dendo ai padroni su questo terreno la egemonia sui ceti medi e su quei set- . con la cari ca politica oggettivamente tori di proletariato che attraverso la anti-capitalistica e anti-revisionista 3 - La lotta degli studenti: estraneità in'subordinazione e antagonismo di classe che ancora una volta quest'anno le mobilitazioni studentesche hanno espresso a partire dalle condizioni materiali degli studenti. - L'estraneità sempre più radicale e crescente vissuta dagli studenti nei confronti della scuola; estraneità che pur non rappresentando automaticamente un'estraneità di tipo politico secondo un'ottica proletaria , rappresenta un fondamentale elemento di conflittualità su cui intervenire politicamente; - La conseguente radicalizzazione del rifiuto della scuola a partire dalle sempre più gravi condizioni di disagio materiale (dalla mancanza di aule, alla gravosità degli orari; dall'aumento dei costi, all'aumento dei carichi di studio). anche se ampiamente episodica e frammentaria; L'immediata risposta data alla circolare Scalfaro e al clima generale di restaurazione autoritaria ; anche se spesso ambigua per caratteristiche difensive e democraticistiche; - La diffusa volontà e capacità da parte degli studenti di saldare le loro lotte o i loro problemi alle lotte degli operai, dimostrate dalla partecipazione spontanea e massiccia alle manifestazioni operaie; - Il crescente interesse delle famiglie proletarie e dei proletari in generale, anche quando si esprimono attraverso la mediazione burocratica dei sindacati, per i problemi della scuola, sfociato in molti episodi di lotta proletaria (costi, aule, libri di testo, ecc.); . - 1\ consolidarsi, anche se lento e ancora largamente ambiguo, di una potenziale sinistra di massa degli insegnanti. Sono le concrete condizioni politiche su cui quest'anno si è verificata la possibilità di un vasto movimento politico di massa nella scuola (già ampiamente in atto nelle medie superiori, con molti significativi episodi a livello dell'obbligo, con qualche sintomo di una possibile ripresa anche in talune facoltà universitarie), Con questa possibilità di un movimento, che oggi non è ancora se non l'espressione di una spontaneità- che sembrava mòrta 0 - iii irriducibile riflusso dopo l'ondata del 68-69, devono oggi misurarsi le nostre ipotesi politiche e la nostra capacità di rispondere a live110 di massa _al piano reazionario così come alla logica impotente e subordinata dei revisionisti. I ndividuare il ruolo strategico che il movimento di massa nella scuola deve giocare in questa fase della lotta di classe, offrire un contributo di analisi e di chiarificaziorie politica agli studenti che lottano , rispondere alla domanda politica e organizzativa, che a livello di massa gli studenti esprimono oggi, con un programma generale che saldi la lotta sui loro ' bisogni materiali con la dimensione politica generale che lo scontro di ,classe assume a tutti i livelli: q,u esti sono i nostri compiti oggi. In questo senso assume importanza determinante una nostra iniziativa politica complessiva a ' partire dalla nostra interpretazione, da un punto di vista proletario, delle contraddizioni emergenti nella scuola : nel quadro del compleSSiVO attacco anti-operaio, della crisi économica, della fascistizzazione dello stato, della poliitca reazionaria del governo Andreotti. Dall'analisi di classe delle contraddizioni e del carattere tendenzialmente antagonista assunto dalla lotta di strati sempre più vasti di studenti, deriva il carattere strategico che noi attribuiamo al movimento dì massa nella scuola. L'ipotesi strategica di fondo è per noi dunque la presenza forte e permanente di un movimento politico nella scuola , contro la scuola. E' un'ipotesi su cui siamo chiamati a giocare un ruolo fondamentale come avanguardia po litiéa generale. E' l'ipotesi contro cui convergono la politica reazionaria de+ governo e il progetto revisionista. E' un'ipotesi rispetto alla quale acquistano significato le autocritiche che abbiamo cominciato a fare su certi strumentalismi o sottovalutazioni che in passato hanno caratterizzato la nostra linea e il nostro comportamento rispetto alla scuo.la e rispetto ai miI itanti studenti e insegna'n ti. Direttore responsabile : Fulvio Grimaldi - Tipo-Lito ART-PRESS, Registrazione del tribunale di Roma n. 14442 del 13-3-1972. Abbonamenti: semestrale L. 6.000 annuale L. 12.000 Estero: semestrale L. 7.500 annuale L. 15.000 da versare sul conto corrente postale n. 1/63t12 intestato a LOnA CONTINUA, Via Dandolo, IO - 00153 Roma: Gioved 21 dicembre 1972 3 GIL: gli operai devono lottare er lo sviluppo delle piccole imprese La lotta degli operai delle piccole imprese ridotta a togliere Venerdì 15 dicembre alla conferenza regionale sulla ml'nore impresa, organizzata dalla CGIL toscana, Rinaldo Scheda, numero due della CGIL, è intervenuto per ribadire le linee di politica sindacale verso le piccole aziende. Quello che si ricava è che il sindacato vuole definitivamente rompere con tutta una tradizione di lotta e un tipo di contrattazione che oppone una intera categoria a tutti i suoi padroni, grandi o piccoli, che siano, per instaurare invece un si'stema di contrattazione che privilegi lo sviluppo dei piccoli padroni. E la lotta degli operai delle piccole fabbriche si dovrebbe ridurre a questo: a strappare i propri padroncini dalle grinfie della Confindustria. 'il lavoro a domicilio, il sottosalario, lo sfruttamento dell'apprendistato e del lavoro femminile, le condizioni nocive in cui ·si lavora, sono tutte cose che sono entrate e uscite rapidamen- te dai discorsi ·di questa conferenza, Siè capito che l'entrata in funzione dell'IVA - che è un'imposta neutra rispetto al numero dei passaggi - è un incentivo reale per l'azienda più grande a smantellare i reparti le cui lavorazioni possono essere svolte in aziende artigiane o a domicilio. Basta ricordare che negli ultimi tempi il Jlumero delle imprese, sia nel settore industriale che nel settore delle costruzioni è quasi raddoppiato con la contemporanea diminuzione del numero degli addetti, per rendersi conto dell 'ampiezza del fenomeno. Altri incentivi sono la legge Andreotti sulla cassa integrazione che prevede il finanziamento a basso interesse (4 per cento) alle aziende, comprese quelle artigiane, che ri'strutturano e, non ultimo, per ammissione dello stesso ufficio studi della CGIL, il tipo di contrattazione" differenziato » che si vorrebbe attuare. Milano: IL CONVEGNO REGIONALE DEI SINDACATI SULLA MONTEDISON Si . è svolto martedì a Milano un convegno regionale delle organizzazioni sindacali territoriali e dei consigli di fabbrica di tutte le aziende del gruppo Montedison (chimiche, metal meccaniche, della grande distribuzione, tessili, trasporti, gas). Il convegno regionale è stato organizzato in vista di quello nazionale che avrà luogo in gennaio. Questa riunione ha avuto delle caratteristiche analoghe a quelle avvenute durante la lotta degli operai chimici, quando Gefis aveva attuato i massicci licenziamenti, la chiusura di alcune fabbriche e reparti, la ~enera \izzazione della cassa integrazione, Allora i sindacati impedivano che si prendesse qualsiasi iniziativa di lotto e soprattutto che la mobilitazione contro la ristrutturazione Montedison si saldasse a quella che vedeva impegnati i 300.000 chimici. Ora che il piano di Cefis è passato, con il pieno avallo del governo, e la Montedison si appresta a continuare « il taglio dei rami secchi» con i finanziamenti dello stato (l'assemblea degli azionisti, di cui trattiamo in questa stessa pagina, ha sostanzialmente ratificato questo programma), i sindacati ripropongono una strategia imperniata sulle "vertenze territoriali ", la « trattativa con il governa", «l'intervento sugli enti 10ca'it ». « Si tratta ha detto i I segretario confederale Giovannini (CGIL) nella di individuare i sua introduzione punti di attacco per dare una riSposta che, partendo dalla 'Lombardia (Hegione che può giocare un ruolo determinante) si estenderà via via in tutta Italia. Questa non è una lotta che si può risolvere a colpi di sciopero, ma una battaglia di lunga durata che va combattuta in tutte le aziende in un movimento di coordinamento ". Questa « battaglia" in sostanza va combattuta, secondo i sindacati, costringendo. « la regione a prendere posizione sulle linee che debbano preSiedere al riequilibrio della chimica secondaria rispetto a quella di base, tenendo soprattutto presente che la chimica secondaria 'esistente -oggi è pressoché tutta localizzata in Lombardia ". Il convegno si è poi espresso sul recente accordo EMI-Montedison per la ristrutturazione dell'industria farmaceuti'ca e in particolare per la gestione della Farmitalia e della Carlo Erba: si chiede ai padroni di analizzare insieme ai sindacati «su quale base si ' deve determinare lo sviluppo del settore farmaceutico ". La dis'cussione si è fermata qui . 1\ rapporto tra la ristrutturazione e i provvedimenti governativi e soprattutto i risultati operanti del contratto per i chimici farmaceutici, non è emerso in nessun intervento. Si è concluso invece con la denuncia dei tentativo padronale di « operare una spaccatura tra gli operai del nord e classe operaia meridionale su base neo-corporativa »: un ulteriore invito a non lottare in cambio di una illusoria « inversione di rotta nel campo degli investimenti ". E' da ricordare poi un altro fenomeno tipico della piccola impresa e cioè il ricorso massiccio e sistematico (dopo la legge che uscì alla fine del 1968) alla cassa integrazione per un certo periodo dell'anno. Nella maggior parte dei casi le domande di cassa integrazione formulate da queste piccole aziende vengono respinte, ma ciò non significa che il padrone debba ugualmente corrispondere il salario agli operai; agli operai non resta altro, secondo la legge, che riappellare alla cassa integrazionè la quale avendo i fondi limitati. .. non può essere per tutti! A un incauto segretario di Camera del Lavoro è venuto in mente di parlare, a questo proposito, di salario garantito. Su queste prospettive di consol idamento della miseria pare che il sindacato voglia promuovere una specie di vertenza regionale come ha già fatto in altre regioni d'Italia, La nuova riforma, quella che dovrebbe polarizzare l'attenzione di centinaia di migliaia di operai toscani sarebbe lo .. sviluppo della piocola impresa ". Tra gli operai la passata lotta per le riforme ha già lasciato 1:iI bocca amara: figuriamoci se passa un discorso come quest'ultimo, E' importante perciò fin da ora prendere delle iniziative nelle varie situazioni di piccola industria in Toscana, per portare la lotta sui contenuti operai: non un salario operaio deve essere toccato, salario garantito, no al sottosalario, no alle gabbie salariali (che ancora esistono), no all'apprendistato, no alla nocività. Sarebbe importante anche poter intervenire in quelle situazioni in cui i padroni ricattano i lavoranti a domicilio per spingerli ad iscriversi all'artigianato, in modo da essere a posto con l'IVA. Sembra infatti che ci sia una tendenza da parte di questi lavoranti a rifiutare di iscriversi all'artigianato (sanzionando così per sempre la ioro~ condizione 1rtttlale di inferiorità rispetto all'operaio di fabbrica) e trovarsi in tal modo costretti anche a pagare l'IVA. AL:CUNI DATI PER LA TOSCANA Aziende da 11 a '50 dipendenti: 53'13 con circa 75,000 addetti. Aziende da 51 a 100 dipendenti: 613 con circa 47.000 addetti. Aziende da 101 a 500 dipendenti: f- o i- c Siamo ormai 'vicini a Natale, bisogna essere buoni »: così ha esordito un'azionista Montedison all'assemblea in cui Cef;s ha spiegato il suo programma: la riduzione del capitaie, il taglio dei rami 'secchi (migliaia di licenziamenti), il rilancio della produzione con la ristrutturazione e il supersfruttamento. Questa prospettiva è bastata a far accettare ai piccoli azionisti il dimezzamento del valore nominale delle azioni. Dato che a Natale non si dicono le bugie: «l'impegno richiesto alla Montedison - ha detto Cefis - di non procedere a I icenziamenti è contemperato dal riconoscimento dell'esigenza di ristrutturazione, quindi dalla possibilità di far ricorso ai meccanismi previsti dalle leggi a questi fini ». Insomma Andreotti aveva detto una cosa , ma voleva dire il contrario: ci ha dato la licenza di licenziare, perdoniamogli quel po' di demagogia. E poi, splendida, la passione meridionalistica di Cefis: « è sacrosanto, ha detto, ridurre gli incentivi statali per la chimica di base, cioè scoraggiare eventuali concorrenti al meridione ". -lo sanno tutti che l'industria non risolve i problemi dell 'occuPazione al Sud: perdio, bastiamo noi a creare disoccupazione, gli altri inve- TORINO: anche alla Pininfarina, firmato il patto tra sindacati e padroni contro le "violenze" TORINO, 20 dicembre Come alla Fiat, la Pininfarina, dopo le lotte dure, specialmente il '5 e 6 dicembre, aveva licenziato 7 operai, ne aveva denunciati tredici ed aveva dato 900 multe, Ieri, in un incontro tra sindacati e unione industriali; in un comunicato congiunto le parti affermano di aver riconosciuto la reciproca volontà di evitare ogni forma di degenerazione della vertenza e di non introdurre elementi di drammatizzazione che farebbero' sorgere nuovi ostacoli al ·raggiungimento di una intesa. Un comunicato sindacale spiega che .. la violenza fisica o il ricorso a forme di intimidazione e di minaccia sono estranee alla concezione che l'organizzazione ha sempre avuto della lotta sindacale n. La FLM specifica cosa vuoi dire questo spiegando che «l'atteggiamento nei confronti dei sapi- e· dei dirigenti azien-d-aH- deve essere improntato ad evitare ogni occasione di scontro e a contrastare ogni possibile provocazione ». La Pininfarina, da parte sua, dice che, se per questa volta i licenziamenti sono rientrati, la prossima volta non sarà più così. Togliere dalle mani degli operai gli strumenti di lotta più efficaci è quello che i padroni vogliono e che i sindacati accetta' no senza aprire bocca. UDINE: I "telefoni nelle fogne UDINE, 20 dicembre L'imbecillità e la carogneria sono prerogative dei fascisti. Ed è per questo che spesso non gli si dà peso. E così noi abbiamo poco parlato di un fenomeno imbecille che da circa due anni i fascisti perseguono, e cioè le lettere anonime. E' da due anni che tutta una serie di compagni, specie di Lotta Continua e sempre gli stessi, ricevono lettere firmate dai "giustizieri d'Italia », Che sono poi le stesse persone , cioè i topi di Ordine Nuovo. Queste lettere minacciano morti, sfregi, menomazioni permanenti nel fisico e nel morale più una varietà imprecisata di sadiche torture soprattutto per le ragazze. I compagni che le hanno ricevuto le hanno giud icate per quello che sono: pezzi -IIL "BUON NATALE" DI CEFIS stano da qualche altra parte, con buona pace di Rovelli! Con questo programma Cefis ha posto la sua candidatura a dirigere nei fatti il sindacato di controllo della Montedison, voluto dal governo che dovrebbe garantire l'equilibrio fra parte privata e parte pubblica, fra Iri e Eni da un lato elfi, Fiat, Bastagi, Pirelli, dall'altra, con la mediazione della Banca d'Italia e dell'IMI. Ogni equilibrio si regge su un programma, e Cefis ha esposto il suo. Su questa base egli vuole fare il controllore di se stesso. \I più meridionalista di tutti è stato, però, il genovese Guasti che ha affrontato il problema di petto: d'accordo che la chimica occupa poca gente ma in Italia si fanno troppi figli, è uno spreco . Nel silenzio di Foro Bonaparte è echeggiata la sua proposta: «diamo uno sgravio fiscale del 10 ' per cento a chi non fa figli ". Nessun commento è possibile . Nei saloni della Confindustria la faccia più meschina , ipocrita e duramente reazionaria della borghesia accompagna i progetti di «sviluppo cap italistico", la strategia padronale per uscire dal .. profitto zero" . Il nuovo blocco storico della borghes ia è in fondo tutto qui con i suoi simboli e la sua morale , 389 con circa 108.000 addetti. Aziende con numero di dipendenti superiori a 500 occupano altri 160.000 operai. Aziende con meno di 10 dipendenti: 57.284 con 144.27'6 addetti lavoranti a domicilio: circa 55.000 (di cui solo 5,000 assicurati). Distribuzione nei vari settori: 70 mila tessili; 90.000 nel settore vestiario, abbigliamento calzature pelle e cuoio; 40.0GO nel settore mobilio e legno; 80.000 metalmeccanici e 12.000 siderurgici. • , I L'assemblea degli azionisti Montedison 20 dicembre propri padroncini dalle grinfie della Confindustria di' cacca nayseanti. Ultimamente questa cacca ha preso voce. Nei giorni passati ad Udine sei compagni hanno ricevuto telefonate anonime. Anzi i parenti dei compagni: le telefonate infatti sono state fatte tutte in ore nelle quali era improbabile che i compagni fossero a casa. Una voce bassa, di accento meridionale, chiedeva del compagno o della compagna. A questo punto la cacca minacciava: «ditegli che se non cambia strada, passerete un brutto natale ». Tutti i parenti che hanno risposto sono stati bravi. In particolare quella madre che ha risposto: « Non sapevo che avessero messo il telefono nelle fogne >I. Soltanto una signora anziana, la mamma di un compagno, ha avuto un collasso. Pinerolo: SCIOPERO NAZIONALE DELLA RIV - SKF Migliaia di licenziati in pochi anni PINEROLO, 20 dicembre Per oggi, giovedì 21 dicembre, i sindacati riuniti a Pinerolo hanno deciso lo sciopero nazionale del settore « in difesa del posto di lavoro e per lo SViluppo del pinerolese ". Da circa sette anni la ,Fiat ha ceduto parte della proprietà della RIV alla SKF, svedese (attualmente l'IFI, cioè la Fiat, dispone del 35 per cento delle azioni, Giovanni Agnell i è il presidente del consiglio di amministrazione, il fratello Umberto consigliere delegato e l'avvocato Cuttica vicepresidente), e 'Ia cosa ha comportato una diminuzione drastica dei posti di lavoro, Nello stabilimento di Torino gli operai in dieci anni sono passati da S,Q{){) a 495; a Villar Perosa, sono scesi da 5.181 a 2,845, l'unico aumento della occupazione è avvenuto nello stabilimento di Airasca (da 800 a 1.500 in cinque anni). L'opera di rlstrutturazione della RIV, cioè il licenziamento sistematico, è continuato in questi ultimi giorni. 47 operai del reparto utensileria di Torino sono stati licenziati e passati alla Samut, 100 impiegati della sede centrale sono stati messi in aspettativa, che prelude al licenziamento. Per gli operai di Villar Perosa, dal 21 dicembre al ,6 gennaio ci sarà la cassa integrazione'; lo stesso avviene nello stabilimento di Massa, Il progetto di Agnelli prevede la diminuzione della produzione dei cuscinetti a sfera, e la ristrutturazione di tutto il lavoro con l'utilizzazione di una serie di altre fabbriche, naturalmente di sua proprietà, e ' naturalmente con diminuzione dei posti di lavoro. Per la zona di Pinerolo, la situazione è particolarmente grave; nei tre stabilimenti del pinerolese (Villar, Airasca, Pinerolo) lavorano attualmente 5.'600 operai, negli ultimi anni la forza lavoro è stata diminuita di 4.000 operai: se si tiene conto che la RIV è l'unica fabbrica metalmeccanica della zona di una certa importanza e che le fabbriche tessili sono da anni in crisi cronica, si capisce la gravità della situazione. Se qualche anno .fa questo .,voleva .so,~o dire aumento della pendolarità verso Torino (e verso la Fiat di 'Rivalta in particolare) ora significa disocc.upazione e miseria. · 1 sindacati, nel loro convegno di ieri hanno invitato tutte le forze politiche, DC e PLI compresi, a prendere posizione. L'unica posizione che si sono affrettati a esprimere è stata la contrattazione con la regione come sbocco della lotta RIV, dichiarata per oggi. E' la solita strategia perdente: basta ricordarsi di come i sindacati hanno portato avanti la vertenza della 'farmitalia (Montedison) di Settimo. Ci furono 27D sospesi e presto se ne aggiungeranno altri: i sindacati hanno avallato le sospensioni anche se tra i sospesi, cioè tra i futuri licenziati, c'è tutta la commissione interna CGIL. Spetta invece agli operai, e soprattutto alla classe operaia di Villar, la più combattiva, dare una risposta a padroni e ' sindacato, a partire dallo sciopero di oggi. SERRATA ALL'ili DI PINEROLO PINEROLO (Torino), 20 dicembre Serrata all'istituto técnico Huniva, di SuO studenti. Dopo le forti lotte della settimana scorsa, il preside De Gregori ha avuto come un ica soluzione la serrata della scuola, senza nemmeno la convocazione del consiglio dei professori, e la denuncia di tre studenti. Gli studenti continuano la mobilitazione con assemblee quotidiane. FIRENZE Venerdì 22 ore 16 facoltà di lettere assemblea studenti medi indetta dal 3° liceo scientifico per organizzare una struttura di collegamento a livello cittadino. COORDINAMENTO SICILIANO Domenica ore 9 a Catania, via De Nanti 34 (al fortino), coordinamento siciliano. Ordine del giorno: situazione politica, iniziative regionali. PALERMO 1\ circolo Ottobre di Palermo, giovedì alle ore 18,30 e 22,30 al cinema Dante, proietta il film « .Terra in tracce " di G. Rocha. ROMA Venerdì ore 21 al cinema Corallo (Quarticciolo), assemblea indetta da LC., Avanguardia Operaia, Gruppo Gramsci, per la liberazione dei compagni arrestati, contro la repressione, contro la provocazione squadrista i I 8 gennaio a Roma_ P:ISTOIA: il MSI e gli- ·estremismi A PISTOIA, 20 dicembre Lunedì scorso esplode una rudimentale molot6v contro una macchina del comune parcheggiata sotto i locali dove si stava tenendo il consi· glio comunale. Martedì esplode un'altra molotov contro una caserma dei carabinieri. Solo oggi si viene a sapere che anche contro la caserma di polizia è stata lanciata una molotov, inesplosa. In certi ambienti circola la voce che la bomba lanciata al comune sia una vendetta per il fatto che il MSI non· ha ottenuto i locali in occasione del proprio convegno provinciale, Le altre bombe alle caserme, oltre che un diversivo, possono servire solamente a permettere, proprio come ha affermato il prefetto, che le indagini si svolgano in tutte le direzioni, e che si possa colpire a sinistra con l'alibi degli opposti estremismi. MANIFESTAZIONE PER IL VIETNAM Venerdì 22 dicembre, a Roma, alle ore 18,30 si svolgerà una manifestazione indetta dal comitato Italia-Vietnam. La sede romana di L.C. aderisce e partecipa con i suoi militanti all'ini ziativa del comitato in appoggio alla lotta armata del popolo vietnamita contro l'imperialismo USA, per la vittoria del comunismo_ ROMA l Gioyedì mattina alle 10 il Comita· to Universitario, Lotta Continua, Po-tere Operaio e le organizzazioni degli studenti medi danno un appuntamento a piazzale della Minerva all'At~neo per manife.s tare contro gli arresti del 12 dicembre, le provocazioni fa·s ciste all'Università, contro i piani della re· staurazione padronale, che licenzia le avanguardie operaia nelle fabbri· che, denuncia operai e studenti, s0spende i compagni studenti che loto tano contro la scuola. Per spazzare via Andreotti, i fascisti, la polizia , il potere accademico facciamo sentire la risposta di massa. I EMILIA-ROMAGNA La scuola quadri regionale -programmata pèr il 28·29·30 dicembre è rinviata al 5·6·7 gen· naio. Avrà luogo nella sede di Lot· ta Continua di Forlì. ANCONA Venerdì alle ore 21 nel salone dei convegni della fiera della pesca, a cura del 'Circolo Otto-bre verrà proiettato il film -Marzo 1943-Luglio 1948,.. NAPOLI, 18 dicembre - Il corteo dei metalmeccanici. - Giovedì 21 dicembre 1972 VIETNAM Pro·s eguono i bombardamenti su zone . . po:polate e civili InermI HANOI: IL POPOLO È PRONTO A FRONTEGGIARE LA NUOVA "ESCALATION" I Torre Annunzi~ta (Napoli): BLOCCHI STRADALI DEI DISOCCUPATI CONTRO LA TRUFFA DEI CANTIERI- SCUOLA NAPOLI, 20 dicembre A Torre Annunziata dopo un anno che nessun cantiere-scuola veniv-a aperto, il comune si è deciso alla fio ne di istituirne uno. Ma il numero delle assunzioni era minimo rispetto alla richiesta che veniva dai disoccu· pati. Perciò ieri mattina un cent inaio di giovani disoccupati, organizzati a gruppi hanno bloccato il traffico sul· la via centrale di Torre Annunz iata, tra piazza S. Teresa e corso Vittorio Emanuale arrivando fino alla nazionale. Intorno ai disoccupati si sono foro mati molti capannelli, nei quali si è accesa la discusisone intorno a .questi fatti e all a situazione generale di mi· seria in cui i proletari di Torre sono costretti a vivere . Il municipio, che già molte volte è stato occupato in questi ultimi anni , è stato sbarrato dal-l'esterno e presidiato. La polizia di Torre ha più volte invitato i dimo- nea che il Vietnam del Nord è pronto a firmare l'accordo del 20 ottobre e Radio Hanoi comunica che duran- chiede agli Stati Uniti di fare altrette la nutte scorsa l'aviazione imperia- tanto. Il giornale mette però in evilista ha nuovamente bombardato la denza che gli Stati Uniti « già prima di aver firmato la pace preparavano zona di Hanoi e quella del porto di febbrilmente la guerra ". Haiphong. Sei aerei, tra i qual i altri due bombardieri strategici « B-52 ", La compagna Binh, ministro degli sono stati abbattuti dall'antiaerea esteri del Governo Rivoluzionario nordvietnam ita. Provvisorio del Vietnam del Sud, ha Salgono così a cinque i bombardie- lasciato quest'oggi Parigi dir'etta· a Mosca, dove parteciperà alle celebrari strategici abbattuti nel cielo nordvietnamita da quando Nixon ha dato zioni per il cinquantenario dello stato sovietico. L'assenza da Parigi della ordine di riprendere i bombardamenti indiscriminati a Nord del 20° paral- compagna Binh sarà probabi Imente lunga e dipenderà, come ella stessa lelo. Sotto le bombe USA sono morti centinaia di civili e sono state di- ha precisato, dall'evolversi della si· strutte migliaia di abitazioni. L'inten- tuazione. to degli imperialisti, affermano i vietPrima di partire la compagna Binh namiti, è quello di « soffocare la voce ha sottolineato che la situazione nel della giustizia". Questa dichiarazio- Vietnam è grave: per questo motivo ne si riferisce alla distruzione delibechiederà al suo governo nuove istrurata della stazione radio centrale di zioni ed avrà a Mosca e a Pechino Hanoi. colloqui con i dirigenti dei due paesi, Secondo fonti militari USA, alle ul- dai quali si aspetta un'energica condanna dei bombardamenti americani. time operazioni hanno preso parte più La Michelin ha messo in cassa indella metà dei « B-52" di stanza in Da 'Pechino il « Quotidiano del Po- tegrazione '600 operai (oltre la metà Indocina. Sono state sganciate più di polo" condanna in prima pagina la della fabbrica) per 16 giorni. 5.000 tonnellate di bombe. ripresa dei bombardamenti americaInsieme ai compagni della IGNIS ni contro Hanoi e altre città nordvietNel corso dei bombardamenti sul e alle avanguardie studentesche gli porto di Haiphong è stato gravemen- namite e ribadisce la posizione cine- operai più combattivi della Michelin, se di. appoggio al Vietnam del Nord. te danneggiato il mercanti le polacco nelle scorse settimane, erano scesi « Jozef Conrad ». «Gli americani - afferma il quo- in piazza più volte su obiettivi di volSui fronti militari del Vietnam del tidiano cinese - hanno adottato il si- ta in volta' più generali e radicali. Sud l'esercito fantoccio tenta dispe- stema dell'attacco a sorpresa nella Ieri è stato però toccato il punto tappa finale, durante la sospensione ratamente di riconquistare parte del più alto della presenza proletaria di territorio perduto all'inizio dell'offen- del negoziato". massa. Senza il consueto apporto delsiva senza peraltro rjuscire a raggiunIl quotidiano conclude sottolinean- la mobilitazione studentesca non solo do che l'accordo sarebbe tuttora posgere risultati concreti. le avanguardie rivoluzionarie e della sibile. Tutto dipende da Washington: Anche in Cambogia i mercenari del sinistra sindacale, ma tutta la classe fantoccio Lon Noi sono sottoposti a « E' . il governo statunitense che de- operaia della Michelin è scesa in continua pressione da parte del FUNK cidè la pace o la guerra ". massa nelrè piazze affiancata da tutti Da mosca i dirigenti sovietici, (Fronte di Liberazione Cambogiano). gli altri operai metalmeccanicL sempre in occ-asione dell'anniversaGli scontri avvengono a 20 km a sud Ai timidi tentativi da parte di qualdi Phnom Penh, la capitale cambo- rio dell'FNL, hanno i'nviato un mesche sindacalista di lanciare la parosaggio che loda «la indistruttibile giana. la d'ordine ({ Contratto contratto" ha fermezza e determinazione del popoNegli Stati Uniti, intanto, crescolo vietnamita nell'arrivare alla vitto- risposto durissima l'ondata degli slono le proteste contro la criminale deria". Si afferma inoltre che Mosca gans operai: ({ No al governo del carocisione del presidente USA . La stamcontinuerà a dare al popolo vietnami- vita, lotta dura facciamola finita; popa americana contesta duramente la tere al popolo e non ai poliziotti, lotversione secondo cui l'intensificazio- ta il suo completo aiuto ~ appog- ta continua contro Andreotti; per An. ne della guerra sarebbe stata imposta gio. D'altra parte, Sihanouk, capo del da un'imminente offensiva di Hanoi. governo rivoluzionario in esilio delDa parte sua, Hanoi dichiara che il la Cambogia, in un'intervista rilasciaVietnam del Nord si sta .preparando intensamente a una guerra accresciu- ta alla vigilia della nuova «escalata e che tutta la popolazione è pron- tic;,,, imperialista sul Vietnam, ha sottol ineato che ultimam'ente l'aiuto ta a partecipare alla lotta . . sovietico al popolo vietnamita è no« Facciamo capire agli imperialisti tevolmente rallentato". statunitensi che nessun piano, per Sihanouk ha detto di ritenere che quanto sinistro, nessuna azione, per quanto selvaggia, possono indeboli- l'URSS cerchi «di stabilizzare la sire la determinazione delle forze ar- tuazione in Indocina e di creare una COSENZA, 20 dicembre situazione analoga a quella che regna mate del popolo del Vietnam ". Dopo la manifestazione del 12 dinel Medio Oriente ". Ma è da rileva- . Radio Hanoi awerte gli Stati Uniti cembre, indetta dalla sinistra rivolure anche che la firma dei recenti acche la continuazione dei bombarda- ' zionaria che ha visto in piazza più di cordi per gli aiuti dell'URSS al Vietmenti renderà sempre più difficile la nam del Nord è stata commentata ad 700 compagni tra proletari e studenfirma degli accordi di pace. Hanoi in termini cordiali quanto quel- ti, la mobilitazione non accenna a diIl presidente del FLN, Nguyen Huu li che hanno accompagnato la firma minuire. Nei giorni immediatamente Tho ha lanciato un appello attraverso degl i accordi precedenti. successivi cortei di 2.00 0·3.000 stu· radio « Giai Phong » (l'emittente rivodenti hanno percorso la città scandenIntanto, il generale Haig, vice di IUizonaria) in cui si chiede "a tutte Kissinger, prosegue nei suoi viaggi do slogans contro il tirocinio, il go· le forze armate e a tutto il popolo nell'intera Indocina. Rientrato ieri se- verno Andreotti , il fermo di polizia vietnamita di serrare i ranghi, di raf- l'a a Saigon dalla capitale cambogia- e per la libertà di Valpreda. Il PCI , nel forzare la loro solidarietà, di consolina, Haig si è intrattenuto stamane con tentativo di recuperare questa vo lon· dare le loro oposizioni, di accelerare l'ambasciatore americano a Saigon , tà di lotta convocava per il 20 dicem· l'offensiva su tutti i fronti, militare, Bunker. Alla luce dei recenti avveni- bre una conferenza-dibattito su Val· politico e diplomatico, per distrugge- menti , i movimenti del generale sono preda nei locali del consiglio comure totalmente la "vietnamizzazione" chiaramente intesi a ricucire il tes- nale. A fine conferenza i dirigenti della guerra ». suto tattico-strategico degli eserciti del PCI hanno cercato di ridurre il D'altra parte il quotidiano «Nhan fantoccio, in vista dell'inevitabile ri- dibattito a semplici domande . La manovra non è passata, numerosi interDan ", nell'editoriale odierno, sottoli- sposta vietnamita. venti hanno smascherato l'opportuni· smo del PCI che non ha aderito alla manifestazione del 12 dicembre, scavalcato in questo a sinistra dallo stesso PSI che ha dato ' la sua sia pure parziale adesione. Questi interventi hanno avuto l'approvazione dell'as· semblea, dimostrando come ha osser· vato uno dei presenti, che, i n questa occasione, a Cosenza, il "gruppetto " minoritario era il PCI. Durante il dibattito alcuni fascisti con in testa Nando Perri , Camillo. cercavano d i LONDRA, 20 dicembre della denuncia di un crumiro che era entrare con l'evidente intenzione di Con una partecipazione superiore stato espulso dalle assemblee di fab- provocarli, ma venivano messi in pread ogni previsione, che ha letteral- brica. cipitosa fuga, e con essi l'avvocato mente umiliato i tentativi di pompieIl sindacato, sotto la forte pressio- fascista Mazzotta che fino ad allora raggio di molti dirigenti sindacali, si ne della base, non si era presentato stava tranquillamente seduto in prima è svolto oggi in Inghilterra lo sciope- neppure al processo. La lotta attuale fila. Successivamente i fascisti agro nazionale dei metalmeccanici. costituisce, quindi, una sfida aperta gredivano due compagni in COJSO MatIl motivo immediato dello sciopero alla legge anti-sciopero inglese. tei. Alla notizia dell'aggressione tutti è stata la multa di oltre 70 milioni di Tutte le case automobilistiche, dallire che il « tribunale per le relazio- Ia Rolls Royce alla Ford e alla Ley- i compagni lasciavano l 'assemblea e ni industriali» (istituito nell'ambito land, si sono dovute fermare. Inoltre ripuliv8no la città dai fascisti. Alcuni della legge anti-sciopero del regime la lotta si è estesa ad altri settori. So- fascisti costretti a barricarsi in un bar, venivano .. liberati" dalla polireazionario di Heath) ha inflitto al sin- no rimasti completamente bloccati zia . dacato dei metalmeccanici sulla base porti di Londra e di Liverpool. 20 dicembre stranti a levare i blocchi, ma di fronte alla decisione dei disoccupati e alla solidarietà che si era creata intorno a loro, non ha avuto coraggio di muoversi: «ce' murimm'e famme! ,,; « vogliamo fare il natale anche noi! " rispondevano i disoccupati. Solo nella tarda mattinata sono stat i fatti confluire a Torre contingenti di polizia da Napoli, con gipponi e camions. Verso le 13,30 i poliziotti si sono armati di tutto punto, innestando i lacrimogeni. Una 124 che voleva a tutti i costi passare è stata fermata da un gruppo di giovani : macchina e guidatori si sono presi la lezione che si meritavano . A questo punto la celere di Zamparelli ha fatto una carica sparando numerosi lacrimogeni, forzando i blocchi e arrestando un giovane disoccupato, durante gli scontri che sono seguiti 5 PS e uno dei dimostranti sono rimasti feriti. La situazione di Torre Annunziata Trento: LA MICHELIN ALLA TESTA, DI UN COMBATTIVO CORTEO OPERAIO dreotti Giulio ci vuole un 30 luglio ", ecc. C'è stata una continua manovra frenante da parte di alcuni sindacalisti, e poi anche di alcuni burocrati del PCI, fantasmi questi ultimi mai visti in precedenia a Trento all'interno di una lotta operaia. In questo modo la manifestazione si è chiusa davanti alla Regione, presidiata dai baschi neri , con una serie di interventi propagandistici, che hanno lasciato un senso di frustrazione in tutte le avanguardie già' pronte ad una necessaria fase di radicalizzazione dellé forme e dei contenuti della I(:ltta: SCIOPERO GENERALE AD ALESSANDRIA Un corteo di 1.000 compagni -Lo sciopero provinciale di oggi ha avuto pieno successo: in tutte le fabbriche le astensioni sono ' state si fa sempre più tesa e grave. Intorno ai disoccupati «ufficiali" premono centinaia di giovani proletari sottoccupati: molti di questi sono impiegati, la maggior parte come stagionali negli stabilimenti di esportazioni ortofrutticole, a caricare e scaricare i prodotti che arrivano da i dintorni ; lavorano dalle 7 di mattina fino 811e 23 e oltre di sera e vengono pagati 2.500 lire al giorno (gli scaricatori; quelli che smistano sì e no li pagano 1.500 lire). A fare questo lavoro insieme ai giovani (anche studenti durante 'J'estate) ci vanno le donne anziane , con pension i di fame, per raggranellare un po' di soldi se capita che quel giorno le assumano. A Torre Annunziata ci sono molte fabbriche come la Lepetit, la Dalmine , la Ciba-Fervet, J'ltaltubi, la Scac, la Finsider, la Deriver ed altre. Ma la maggior parte degli operai vengono assunti da altre zone, proprio per evita- altissime . Il sindacato non ha fatto molto per organizzar'e la presenza degli operai al corteo, che ha visto, comunque, la partecipazione di mille operai, bancari, studenti. Numerosa e combattiva la presenza degl i operai di Casale, della Poi etti e della Cerutti , che lanciavano slogans contro il governo, mentre PCI e sindacato si intestardivano a urlare: riforme, riforme ". La manifestazione si è conclusa con un comizio al palazzetto dello sport, tra l'indifferenit}& generale, tranne che pér l'intervento di un compagno operaio della Michelin di Alessandria. (l Palermo PICCHETTO DURO 0181 METALMECCANICI PALERMO, 20 dicembre Alla Si .lMin.S, una azienda dell'ESPI (ente sici I iano di promozione industriale) 81 metalmeccanici in sciOBWQ hanno fatto ieri mattina dei picchetti molto duri impedendo ai membri della direzione l'ingresso in fabbrica per tutta la giornata. E' un esempio della durezza dello scontro tra operai e padroni nelle piccole fabbriche di Palermo nelle quali le direzioni minacciano di licenziamento gli attivisti sindacali e gli operai più combattivi, e si preparano a una ristrutturazione generale sulla COS,ENZA: continua MILANO: degli arre- M'ILANO: sono salite la mobilitazione stati il 12 dicembre, a 26 le sospensioni dopo il 12 dicembre un compagno all'VIII liceo ·resta i,n carcere Oggi comiZIO davanti alla Inghilterra: SCIOPERO NAZIONALE DEI METAT,MECCANICI MILANO, 20 dicembre Sono stati scarcerati tutti i compagni imprigionati durante la manifestazione del 12 dicembre. Tutti tranne uno: Maurizio Jori. E' incomprensibile il perché di questa carcerazione prolungata, dal momento che i reati contestati a questo compagno non sono diversi da quelli degli altri. Le carcerazioni sono state firmate dal procuratore Ricardelli, che non ha fornito motivi chiari sul rifiuto della libertà provvisoria a Maurizio, La ridicola montatura degli arresti del 12 è crollata, e bastano a dimostrarlo le incredibili accuse che volevano affibbiare al compagno Lo Priore (tentato omicidio ecc.). Restano invece le botte e l'interrogatorio stile Calabresi che il compagno ha subito in questura, sul quale Riccardelli spera di stendere un velo. scuola MILANO, 20 dicembre Da lunedì l'VIII liceo scientifico è completamente paralizzato dalla lotta degli studenti. Si susseguono senza sosta scioperi , cortei interni, manifestazioni esterne. Anche la repressione del preside, Valenti sÌ- è intensificata. Dopo l'intervento dei carabinieri nella scuola , avvenuto lunedì, egli ha esteso ad altri 21 studenti il provvedimento di sospens ione già attuato contro 5 compagni. In più è giunto da Roma, mandato dal ministro, un ispettore per controllare l'attività di numerosi insegnanti ({ di sinistra". ({ Se trovo un insegnante, avrebbe detto l'ispettore, che fa lavoro di gruppo, lo sbatto fuori subito ". Così la repressione contro gli studenti si CIVITAVECCHIA: i detenuti si ribellano al trasferimentoCIVITAVECCHIA, 20 dicembre Il carcere di Civitavecchia è il carcere di passaggio, la tappa obbligata per tutti i detenuti bollati come ({ sovversivi " o « indesiderati" che vengono trasferiti nei campi di concentramento della Sardegna: Alghero . Nuoro , Sassari , Asinara . ecc., tutti carceri duri e "punitivi ". Ieri 20 detenuti provenienti da carceri diversi e in attesa di essere imbarcati, si sono ribellati al trasferimento barricandosi nel camerone fi- no all 'arrivo dell'Ispettore ministeriale Marolda, al quale hanno detto di non ritenere giustificato in alcun modo un provvedimento che li allontana per mesi dalle famiglie e rende impossib ili i colloqui e costosissimo l'invio di pacchi. La protesta è terminata, ha dichiarato l'Ispettore, grazie alla garanzia del suo interessamento per revocare i trasferimenti. Conclusione: tutti i 20 detenuti sono stati immediatamente imbarcati per la Sardegna. re che, vivendo nella stessa città nel. la quale lavorano, si possano orga. nizzare più facilmente anche fUori della fabbrica . Queste industrie sono relativamente recenti. Fino ad alcuni anni fa l'economia di Torre era lega. ta alla pesca e all'arte bianca: di 110 pastifici ne sono rimasti solo 2 o 3 che lavorano solo tre giorni alla settimana; molti degli operai che ora stanno in mezzo alla strada, si sono rovinati i polmoni a stare lì dentro senza nemmeno il riconosciment~ della pensione per invalidità. BLOCCATA LA PIAZZA DI BARRA A NAPOLI ({ Fino a che non ci restituiranno l'acqua» A Barra, quartiere proletario della zona industriale, il comune ha taglia. to l'acqua ad un intero palazzo. Immediatamente tutte le famiglie sono scese nella piazza bloccandola e raccogliendo intorno a sé altri pro. letari e compagni. « La piazza dicono i proletari _ rimarrà in mano nostra fino a che non ci avranno restituito l'acqua ". pelle degli operai. Ma è già successo, per esempio alla Keller, che la rispo· sta dura degli operai faccia pagare ai padroni le loro provocazioni. OGGI SCIOPERO GENERALE A SENIGALLIA Gli studenti a fianco delle operaie della COM, che da due mesi occupano il maglificio SENIGAL'LIA, 20 dicembre Oggi a Senigallia ci sarà sciopero di tutte le categorie contro il governo Andreotti, contro la legge sul fermo di polizia . Parteciperanno le operai e del maglificio COM, che da 60 giorni occupano la fabbrica contro il padro· ne fascista Berlugi che dopo averle sfruttate a sottosalario per '5 anni e I icen,ziate , ora le ha anche denunciate, e manda in giro i galoppini DC di Ostra a dire che queste ragazze so· no delle puttane e cl-]{;l rubano la '-ana . La lotta fino ad ora è rimasta chiusa nella fabbrica, senza toccare gli interessi degli altri padroncini di cui Ostra è piena e che sono uguali a Berlugi. , Nelle scuole di Sènigallia ieri si è discusso molto di questo: all'assem· blea del tecnico, gli studenti hanno anche fatto una colletta per le operaie della COM. combina all'attaccO contro tutti quegli insegnanti che non accettano di svolgere le funzioni de l cane da guard ia. Malgrado tutte queste intimidazioni, anche oggi la scuola è stata bloccata e si è tenuta un'assemblea generale mentre domani davanti all'istituto in via Verga, si terrà un comizio a cui parteciperanno anche gli studenti delle altre scuole della zona. Forlì: DENUNCIATE ANCHE DUE OPERAIE DELLA FAMOS Mentre lo sfruttatore Biffi apre un'altra fabbrica - Venerdì manifestazione operaia per l'occupazione FORLI' 20 dicembre Oltre i 5 compagni, sono state de· nunciate anche due operaie della Fa· mos per il picchetto ' davanti al ne· gozio del padrone Biffi. In tutto le de· nunce sono 7: 5 per violenza privata aggravata (contro 4 compagni di Lot· ta Continua , di cui uno operaio del Formificio Romagnolo, e contro un compagno anarchico) e 2 ,per violen· za privata continuata contro le ape· raie della Famos. Questo attacco con· tro la mobilitazione che ha visto operaie della Famos', di altre fabbriche e studenti impegnati nella lotta con· tro la chiusura della fabbrica, giunge proprio mentre Biffi , noto sfruttato· re, ha aperto una nuova fabbrica a Ranchio, un paesi no fuori di Forlì, con l'aiuto dal comune di Sarsina , gestito dalla DC. Venerdi mattina ci sarà una mani, festazione delle operaie della Famos, con gli operai della Mangelli e della Cali igari, contro l'attacco padronal e all 'occupazione. ,I -