Taylorismo e fordismo Percezione di una non più tollerabile contraddizione tra le potenzialità produttive e i metodi ancora arcaici della sua conduzione I progressi tecnico-scientifici Scienza e tecnica fornivano macchinari sempre più veloci e potenti e permettevano: standardizzazione dei prodotti e delle macchine utensili specializzazione delle macchine utensili Crescita dei complessi industriali Espansione produttiva e fusioni tra imprese Progressivo ingrandimento dei complessi industriali Verso il gigantismo industriale Offerta di forza-lavoro non qualificata Crescente bisogno di forza-lavoro Reclutamento di masse di estrazione contadina, di persone immigrate La percezione delle potenzialità del mercato Convinzione, largamente diffusa, che la riduzione del costo dei prodotti, resa possibile da un’economia di scala, avrebbe consentito una espansione praticamente illimitata del mercato Variabile strategica: riduzione dei costi più che qualità e innovazione dei prodotti I sistemi tradizionali di conduzione aziendale Impero dei capireparto (foremen) Drive system (sistema della spinta o dello spintone) Diffusione dei contractors Principio generale One best way esiste sempre e comunque un metodo unico e migliore per risolvere problemi o compiere azioni di qualunque genere Principi essenziali 1. Studio scientifico dei metodi di lavorazione 2. Selezione e addestramento scientifico della manodopera (Teoria degli operai di prima categoria) 3. Intima e cordiale collaborazione tra dirigenti e manodopera Principi essenziali 4. Ristrutturazione dell’apparato direttivo Accentramento delle conoscenze Burocrazia aziendale Il principio di eccezione: la razionalizzazione del lavoro del manager 1. Studio scientifico dei metodi di lavorazione Selezione di un gruppo sperimentale di 10-15 lavoratori particolarmente abili Scomposizione e analisi dei singoli movimenti Correzione ed eliminazione dei movimenti “falsi, inutili e pigri” Ricomposizione dei movimenti Standardizzazione degli utensili Fissazione di un tempo teorico (in base alla somma dei tempi registrati per i singoli movimenti) Addestramento del gruppo Osservazione sistematica dei tempi Correzioni dei tempi (calcolo del coefficiente di ccorrezione) Conseguenze, rischi Separazione tra progettazione ed esecuzione del lavoro Larga fascia di manodopera semiqualificata Proteste della manodopera Politica degli alti salari, paghe e carriere personalizzate 2. Selezione e addestramento Teoria degli operai di prima categoria «ogni uomo è di prima categoria per qualche genere di lavoro» Allocazione razionale dei ruoli lavorativi 3. Intima e cordiale collaborazione dirigenti/lavoratori Rozzo ma efficace paternalismo È desiderabile che i superiori parlino agli operai ponendosi al loro livello Obiettivo: scongiurare il sorgere di associazioni sindacali, conflitti Burocrazia interna Massima dirigenza (casi eccezionali) Analisi delle procedure (studio modalità ottimali di esecuzione degli ordini superiori) Esecuzione materiale della produzione (controllo della normalità del flusso produttivo) Il taylorismo in pratica Scarsa diffusione della teoria Vasta opposizione in azienda I managers non vedevano di buon occhio il lavoro dei consulenti che li privava di una discreta fetta di potere Gli operai avversavano apertamente lo studio dei tempi, che ritenevano poco dignitoso Metodo di Taylor e prassi di Ford Taylor addestrare e allettare migliaia di operai, uno per uno, ad imparare un modo di lavorare estraneo e meccanico Ford «dividere e suddividere le operazioni, tenere il lavoro in movimento»; «portare il lavoro agli operai e non gli operai al lavoro» Metodo di Taylor e prassi di Ford Disporre le cose in modo tale che possa soltanto lavorare al meglio Assembly line (Catena di montaggio) Produzione di massa «Io penso che sia meglio vendere un gran numero di articoli con piccolo guadagno, che venderne pochi con grande guadagno. Ciò agevola l’acquisto a un gran numero di persone e agevola l’impiego ben remunerato a un gran numero di lavoratori» Occorreva fabbricare un’automobile diversa: standardizzata al massimo, tutta con pezzi intercambiabili (l’ideal-tipo) fordista-taylorista Ossessione della crescita (intesa come espansione quantitativa dei volumi produttivi) Idea della illimitatezza dei mercati (convinzione di poter contare su una domanda potenzialmente infinita) Produzione massa/Economia di scala Gigantismo degli impianti, ampie integrazioni verticali, autosufficienza, autarchia Tecnologia rigida, mono-funzionale Territorializzazione Rigida separazione tra progettazione ed esecuzione del lavoro Parcellizzazione del lavoro/Rigida separazione tra lavoratore e lavoro Burocrazia meccanica Processo produttivo per “uomini senza qualità” Forme diverse (eterogeneità storica e geografica) Dimensione degli stati Grado di apertura dell’economica/ politica economica Cultura e stratificazione sociale (differenziazione di gusti e stili di vita)