FORMULE DI
GAUSS-GREEN
NEL PIANO.
CAMPI
VETTORIALI
Argomenti della lezione
Formule di GaussGreen nel piano
Campi vettoriali
(forme differenziali)
FORM ULE DI
GAUSS-GREEN
NEL PIANO
Un teorema di topologia piana
fortemente intuitivo, ma difficile da
dimostrare, è il famoso teorema di
Jordan (Marie Ennemond Camille)
(1887):
Se (t) è una curva continua semplice
chiusa in R2, il suo sostegno divide
il piano in due aperti: uno limitato,
detto dei punti interni alla curva;
l’altro illimitato dei punti esterni
La prima dimostrazione rigorosa del
teorema si deve al matematico
americano Oswald Veblen (1905)
punti esterni
punti interni
Un aperto connesso che ha come
frontiera una curva generalmente
regolare, semplice, chiusa si dice
semplicemente connesso.
Se la frontiera del dominio aperto è
costituita da più curve generalmente
regolari semplici e chiuse i sostegni
delle quali sono contenuti nei punti
interni di un’unica curva e che hanno
le chiusure dei punti interni a due a
due disgiunte, diremo che il dominio
è molteplicemente connesso
Una situazione tipica è la seguente
1
t
0
n
3
2
Evidentemente la frontiera del
dominio A è trascurabile e quindi il
dominio è misurabile secondo PJ.
Infatti la frontiera è l’unione di un
numero finito di grafici di funzioni
continue. Un tale dominio si dirà
un dominio regolare. Una curva
chiusa generalmente regolare ha
un’orientazione intrinseca: siano t
il versore tangente e n un versore
normale.
Diremo che l’orientazione della curva
è positiva se, essendo la coppia t n
congruente ai versori degli assi (i e j o
e1 ed e2), la normale n punta verso
l’interno di .
Tale orientazione si dice anche
antioraria. Se il bordo di A è dato da
più curve chiuse, l’orientazione
positiva della curva esterna è
antioraria mentre quella delle curve
interne è oraria
Teorema
(Formule di Gauss-Green
o di Green-Riemann)
Sia A un dominio regolare, di frontiera
∂A = = 0 + 1 + .. + k positivamente
orientata e siano X(x,y) e Y(x,y)
continue su A ∂A insieme
con le loro derivate Xy(x,y) e Yy(x,y).
Allora si ha
k
Xdx
A X (x, y)dxdy = - +A Xdx = -
i = 0 +
y
i
k
Ydy
A Yx (x, y)dxdy = +A Ydy =
i = 0 +
i
(Yx - X y )dxdy = +A(Xdx + Ydy)
A
Dimostreremo la formula in un caso
semplificato, nel quale A è un
dominio normale rispetto all’asse x
Sia dunque
A = {(x,y) : a ≤ x ≤ b, h(x) ≤ y ≤ k(x)}
con h(x) e k(x) di classe C1([a,b])
Allora
b
k (x)
a
h(x)
X y (x, y)dxdy = dx X y dy =
A
b
a ( X(x, k(x)) - X(x, h(x)))dx = - AXdx
+
Si è tenuto conto che dx è nullo
lungo i lati verticali
k(x)
A
h(x)
a
b
In modo analogo si dimostra la
seconda formula; la terza è la somma
delle due precedenti e una
simmetrizzazione delle stesse.
Osserviamo che quanto abbiamo
dimostrato è il primo passo per una
dimostrazione completa del teorema
come l’abbiamo enunciato.
Tuttavia i metodi per giungere a una
dimostrazione rigorosa della formula
travalicano le nostre possibilità e gli
scopi di questo corso
È interessante l’applicazione della
formula precedente al calcolo di aree
piane.
Sia una curva piana generalmente
regolare semplice chiusa che forma
il bordo del dominio A. Poiché la
costante 1 è la derivata rispetto a x
di x o rispetto a y di y
m(A) = dxdy = A xdy = - Aydx =
+
+
A
1 (xdy ydx)
2 + A
La formula è particolarmente utile
quando si conoscono le equazioni
parametriche di = +∂A.
Esempi
1) Si calcoli l’area dell’ellisse di
semiassi a e b
L’equazione parametrica
dell’ellisse è x= a cos t, y = b sen t
0 ≤ t ≤ 2π
2p
m(A) = A dxdy = xdy = ab cos2 t dt
A
+
= πab
0
2) Si calcoli l’area racchiusa dal
cappio del “folium Cartesii”,
d’equazioni
x = t(t - 1)
t
R
y
t(t
)(
t
)
1
1
2
=
Il cappio si ottiene prendendo
0≤t≤1
Si vuole calcolare
1
x(t)y (t)dt = (6t - 12t + 7t - t)dt =
30
0
0
1
1
4
3
0.3
0.2
0.1
-0.5
-0.4
-0.3
-0.2
-0.1
0
0
-0.1
-0.2
-0.3
2
Il “foglio di Cartesio”
1
0.5
-2
-1
0
-0.5
-1
0
1
2
CAMPI
VETTORIALI
(FORME
DIFFERENZIALI)
Supponiamo che ad ogni punto di
un aperto A contenuto in R3 (R2) sia
assegnato un vettore F di R3 (R2).
Diremo che in A è assegnato un
campo vettoriale: F = (F1,F2,F3)T
Se invece, in ogni punto di A è
assegnato il valore di una funzione
f(x,y,z) diremo che abbiamo a che
fare con un campo scalare
Nella Fisica abbondano gli esempi
di campi vettoriali (campo di velocità
in un fluido, campo elettrico o
magnetico o campo gravitazionale
nel piano o nello spazio) e di campi
scalari (pressione, densità o
temperatura in un fluido o in un
corpo piano o solido)
In Matematica si preferisce parlare
invece di forme differenziali lineari
in R2 o in R3 o semplicemente di
funzioni (forme di grado 0)
Useremo il linguaggio della Fisica,
formalmente più semplice.
Dato il campo vettoriale F in R3
sappiamo che cosa significa
1
F , t ds = 0 F( (t)),(t) dt
che, nel caso F sia una forza, dà il
lavoro di F per lo spostamento
lungo .
Un campo vettoriale F su A si dice
conservativo se esiste una funzione
U(x,y,z) definita sull’aperto A, tale
che
F = grad U = U
La funzione U(x,y,z) si dice un
potenziale di F. Si noti che se
U(x,y,z) è un potenziale, anche
U(x,y,z) + costante è un potenziale
Teorema
Sia F un campo conservativo
continuo su un
aperto A Rm e : [a,b] Rm una
curva regolare con (I) A, allora
per ogni x, y A l’integrale di linea
F , t ds = U(y) - U(x)
dipende solo da x e y
Infatti
1
F , t ds = (F1 x1(t) + F2 x2(t) + F3 x3(t)) dt
0
1
= (Ux (x1(t), x2 , x3 )x1(t) + Ux x2(t) +
0
1
2
+ Ux x3(t)) dt
3
1
d
= (U(x1(t), x 2 (t), x 3(t))dt = U( (1)) - U( (0))
0 dt
= U(y) - U(x), come si doveva
dimostrare
Teorema
Sia F un campo vettoriale
continuo su un aperto
connesso A Rm . Allora F è
conservativo se e solo se, per ogni
per ogni x, y A e per ogni 1 e 2
congiungenti x con y è
F , t ds = F, t ds
1
2
Se F è conservativo, per il teorema
precedente la proprietà vale.
Mostriamo che vale il viceversa;
per semplicità ci ambientiamo in R2
Se x0 è un punto arbitrario di A,
definiamo
U(x1, x 2 ) = F, t ds
essendo un qualsiasi cammino
congiungente x0 con x.
Se x’ = (x1+h, x2)T e è il segmento
congiungente x con x’, si ha
U(x1 + h, x2 ) - U(x1 , x2 )
=
h
F, t ds
h
1 1 F (x th, x )hdt F (x
=
= 1 1 + x h, x2 )
1
1 +
2
h0
con 0 ≤ x ≤ 1. Per la continuità del
campo, se h 0
U F (x , x )
=
1
1
2
x
1
Analogamente si valuta la derivata
rispetto a x2
Si trova poi che
Corollario
Sia F un campo vettoriale
continuo su un aperto
connesso A Rm . Allora F è
conservativo se e solo se, per ogni
curva gen. regolare chiusa è
F , t ds =0
Se F è un campo vettoriale di classe
C1(A) diremo rotore di F, rot F = F
il seguente vettore
e1
e2
e3
rot F =
x1
F1
x 2
F2
x 3
F3
F
F
F
F
F
F
3
2
1
3
2
1)
e
(
)
e
(
)
e
(
= 1
+ 2
+ 3
x2 x3
x1 x2
x3 x1
Un campo vettoriale F di classe C1(A)
si dice irrotazionale se rot F = 0
È banale osservare che ogni campo
conservativo di classe C1(A) è
irrotazionale
Se A è connesso e semplicemente
connesso, si può dimostrare che la
condizione di irrotazionalità è
anche sufficiente.