6 maggio 2014 05/05/14 Quotidianosanità.it Umbria. Trapianti, raddoppia l’assenso alle donazioni di organi e tessuti 05/05/14 Quotidianosanità.it Trapianti. Siglato accordo tra Centro nazionale e Rete Città Sane 06/05/14 Corriere della Sera L'appello del Pirellone «Cercasi medico per il metodo Stamina» Senesi Andrea 06/05/14 Stampa Stamina, la sfida dell'assessore: "Medici disponibili fatevi avanti" Poletti Fabio 06/05/14 Messaggero Stamina, Regione Lombardia in campo: «Cercasi medici disposti a fare infusioni» C.Ma. 06/05/14 Giornale I medici dicono stop ai giudici «Basta con il metodo Stamina» Angeli Francesca 06/05/14 Unita' Stamina, Spedali Civili: no alle infusioni Lo Giudice Antonio 06/05/14 Avvenire Caso Stamina. Le famiglie ai medici: «Adesso chi si cura dei nostri bambini?» Stamina, a Brescia la "guerra" fra le vittime Daloisio Viviana 06/05/14 Gazzetta di Parma Stamina, le infusioni non ripartono 06/05/14 Giorno Intervista a Mario Mantovani - L'assessore Mantovani cerca medici: «Ordine del giudice» Il presidente Commissione sanità in Senato: «Un eccesso» Pini Agnese 06/05/14 OrvietoSi.it Trapianti. Raddoppia in Umbria l’assenso alle donazioni 05/05/14 TerniMagazine Terni/ Donazione Organi: Raddoppiate dichiarazioni volontà 05/05/14 LiberoQuotidiano.it Trapianti: Umbria, in due anni piu' 160% assenso a donazione organi 05/05/14 LiberoQuotidiano.it Trapianti: Umbria, in due anni piu' 160% assenso a donazione organi (2) 05/05/14 Adnkronos Trapianti, in Umbria in due anni più 160% assenso a donazione organi 05/05/14 paginemediche.it Dopo il trapianto lo sport dà una marcia in più 05/05/14 ilCittadinoOnline Conoscere la Donazione di cellule Staminali Emopoietiche per il Trapianto 05/05/14 SienaFree.it Conferenza informativa e di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo al 186° reggimento paracadutisti Folgore 05/05/14 Umbria24 Trapianti, in Umbria raddoppiate in due anni le dichiarazioni sulla donazione degli organi Daniele Bovi 05/05/14 ConsulenzaBenessere Emilia Romagna la Regione con più donatori di organi 05/05/14 L'Impronta Sanità, Banca degli Occhi eccellenza abruzzese 05/05/14 Ansa.it In Umbria raddoppiano donazioni organi 05/05/14 PerugiaToday.it Salvare una vita, abbattuto il tabù donazione organi: 20mila umbri dicono sì Umbria. Trapianti, raddoppia l’assenso alle donazioni di organi e tessuti Oltre 20 mila gli umbri che hanno dato l'assenso, ma in due anni l'incremento è stato di circa il 160%. i risultati ottenuti grazie alla campagna di comunicazione “una scelta comune”, realizzata dalla Regione con Federsanità-Anci e Cnt. Per Nanni Costa, l’Umbria ha “un ruolo pilota per l’intero settore”. 05 MAG - Hanno detto sì alla donazione di organi e tessuti oltre 20mila cittadini umbri. Un risultato che pone la regione all’avanguardia a livello nazionale per numero di dichiarazioni di volontà rapportato al totale della popolazione: l’incremento degli assensi alle donazioni è stato di circa il 160% negli ultimi due anni. Sono questi i risultati della campagna di comunicazione “una scelta comune”, realizzata da Regione Umbria, Federsanità-Anci e Centro nazionale trapianti e presentati oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini. Obiettivo della campagna: sensibilizzare i cittadini sull’importanza della donazione nel momento in cui chiedono agli uffici dell’anagrafe comunale il rilascio o il rinnovo del documento d’identità. Sede in cui i cittadini maggiorenni possono indicare la propria volontà, che viene registrata, con valore legale, nel Sistema informativo trapianti. “Il trapianto – ha dichiarato Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti – rappresenta l’unica possibilità di cura per alcune patologie. Occorre avere consapevolezza di questo, avere piena coscienza del valore civile della donazione d’organi che è di per sé l’atto più complesso in sanità, dalla volontà ed effettuazione del prelievo fino al trapianto. Nella nostra sanità pubblica la donazione rappresenta un fattore di eccellenza anche in considerazione della sua gratuità. E in questo quadro l’Umbria, che costituisce un punto di riferimento a livello nazionale – ha aggiunto – continuerà ad avere un ruolo pilota per l’intero settore, avendo avuto l’intuizione e la capacità di mettere insieme su questo tema istituzioni, enti, personale adeguatamente formato e associazioni. Si tratta di un ruolo di grande importanza che, a giudicare dai risultati, la regione è in grado di assolvere pienamente”. Nei comuni di Terni, Perugia e Castiglione del lago, dove il progetto è già operativo, nell’arco di un biennio è stato registrato quasi il doppio delle dichiarazioni di volontà (7.820) rispetto a quelle complessivamente espresse, nel decennio precedente, nelle ASL di Terni, Foligno, Perugia e Città di Castello (4814), con una percentuale di consensi all’espianto del 96,5% (277 le opposizioni) ed un decremento dal 9% al 3,5% dei dinieghi. Ma ora l’obiettivo è di rendere operativo il progetto in tutti i Comuni dell’Umbria entro il prossimo anno ed arrivare alla totale copertura del territorio regionale. Attualmente 29 Comuni umbri su 92 hanno formalmente aderito all’iniziativa ed oltre 40 hanno avviato le procedure per l’invio dei dati al Sistema informativo trapianti. “L’Umbria – ha detto il direttore di Anci Umbria, Silvio Ranieri – è capofila a livello nazionale di questo progetto, partito in via sperimentale nei due capoluoghi di regione con l’intento di fornire ai cittadini gli strumenti utili ad esprimere la propria volontà sulla donazione d’organi. Ora rilanciamo la campagna di comunicazione, su i diversi media e attraverso brochure in più lingue, per promuovere nuovamente il progetto. Proseguirà inoltre – ha concluso – la formazione degli operatori dell’anagrafe che, anche nei Comuni più piccoli, devono saper informare correttamente i cittadini su quest’atto di liberalità”. Trapianti. Siglato accordo tra Centro nazionale e Rete Città Sane L'obiettivo è promuovere iniziative informative per promuovere la donazione di organi e i corretti stili di vita, ma anche sviluppare progetti condivisi per avviare il servizio di registrazione della dichiarazione di volontà di donazione presso gli uffici anagrafe comunali. IL TESTO DELL'INTESA. 05 MAG - Un accordo di collaborazione per promuovere i temi della donazione di organi, della prevenzione e dei corretti stili di vita. Lo hanno sottoscritto, a Modena, il presidente della Rete delle Città Sane, Simona Arletti, e il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa. Oltre a iniziative ed eventi, organizzati con il supporto dei Centri Regionali per i Trapianti e le associazioni di settore, l’accordo di collaborazione prevede attività condivise per avviare il servizio di registrazione della dichiarazione di volontà presso gli uffici anagrafe comunali. “Le iniziative frutto della convenzione - commenta il presidente della Rete Italiana Città Sane – potranno ispirarsi anche ad attività già realizzate a livello locale, come il Premio donazione e solidarietà realizzato dal Comune di Modena in collaborazione con le aziende sanitarie e le associazioni dei donatori. Inoltre alcune città della Rete, come ad esempio Ancona, hanno già avviato l’attività di dichiarazione di volontà presso le anagrafi comunali: vorremmo diffondere questa buona prassi in tutti gli altri Comuni soci e riteniamo che questa convenzione possa costituire un incentivo”. L’adesione della Rete delle Città Sane al progetto di registrazione delle dichiarazioni di volontà sulla donazione presso i comuni “è un segnale importante - afferma il direttore del Centro Nazionale Trapianti - Speriamo possa richiamare altri Comuni ad attivare quanto prima questo servizio la cui efficacia è dimostrata dai dati che riscontriamo giorno per giorno. Nei pochi Comuni già attivi, infatti, sono state già raccolte 12.400 dichiarazioni di volontà, un numero importante se paragonato alle circa 130.000 raccolte nelle ASL dal 2001 ad oggi. E non è da trascurare il dato della propensione a donare: il 95% dei dichiaranti è favorevole alla donazione. Avviare la registrazione nelle anagrafi comunali non è difficile e il CNT è a disposizione per fornire ogni supporto necessario”. 06-MAG-2014 Lettori: 2.765.000 Diffusione: 477.910 Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli da pag. 20 06-MAG-2014 Lettori: 1.383.000 Diffusione: 271.803 Dir. Resp.: Mario Calabresi da pag. 17 06-MAG-2014 Lettori: 1.229.000 Diffusione: 189.861 Dir. Resp.: Virman Cusenza da pag. 12 06-MAG-2014 Lettori: 621.000 Diffusione: 150.760 Dir. Resp.: Alessandro Sallusti da pag. 18 06-MAG-2014 Lettori: 226.000 Diffusione: 39.580 Dir. Resp.: Luca Landò da pag. 11 06-MAG-2014 Lettori: 385.000 Diffusione: 107.541 Dir. Resp.: Marco Tarquinio da pag. 12 06-MAG-2014 Lettori: 186.000 Diffusione: 38.395 Dir. Resp.: Giuliano Molossi da pag. 2 06-MAG-2014 Lettori: 303.000 Diffusione: 57.308 Dir. Resp.: Giancarlo Mazzuca da pag. 19 06-MAG-2014 Lettori: 303.000 Diffusione: 57.308 Dir. Resp.: Giancarlo Mazzuca da pag. 19 Trapianti. Raddoppia in Umbria l’assenso alle donazioni 6 maggio 2014 Sono oltre 20 mila gli umbri che hanno dato il loro assenso alla donazione di organi e tessuti, con un incremento di circa il 160 per cento negli ultimi due anni grazie alla campagna di comunicazione “una scelta comune”, realizzata da Regione Umbria, Federsanità-Anci e Centro nazionale trapianti. Obiettivo della campagna, i cui risultati sono stati presentati ieri in conferenza stampa a Palazzo Donini, è sensibilizzare i cittadini sull’importanza della donazione nel momento in cui chiedono agli uffici dell’anagrafe comunale il rilascio o il rinnovo del documento d’identità. In quella sede i cittadini maggiorenni potranno indicare la propria volontà, che viene registrata, con valore legale, nel Sistema informativo trapianti. I risultati ottenuti – è stato detto – pongono l’Umbria all’avanguardia a livello nazionale per numero di dichiarazioni di volontà rapportato al totale della popolazione. Nei comuni di Terni, Perugia e Castiglione del lago, dove il progetto è già operativo, nell’arco di un biennio è stato registrato quasi il doppio delle dichiarazioni di volontà (7820) rispetto a quelle complessivamente espresse, nel decennio precedente, nelle ASL di Terni, Foligno, Perugia e Città di Castello (4814), con una percentuale di consensi all’espianto del 96,5% (277 le opposizioni) ed un decremento dal 9% al 3,5% dei dinieghi. L’obiettivo – ha detto la rappresentante della presidenza della Giunta regionale – è di rendere operativo il progetto in tutti i Comuni dell’Umbria entro il prossimo anno ed arrivare alla totale copertura del territorio regionale. Attualmente 29 Comuni umbri su 92 hanno formalmente aderito all’iniziativa ed oltre 40 hanno avviato le procedure per l’invio dei dati al Sistema informativo trapianti. Quando abbiamo avviato la sperimentazione – ha aggiunto – la situazione in Umbria non era positiva. Oggi i risultati ottenuti ci confermano la bontà e l’efficacia del modello, dell’organizzazione e delle procedure adottate che confermano la virtuosità di questo progetto. Attraverso la campagna intendiamo informare i cittadini sull’importanza e sul significato della donazione come gesto di solidarietà e come contributo complessivo alla qualità dei servizio sanitario regionale e di qualità della vita offerta a chi è in attesa di un trapianto”. L’Umbria – ha detto il direttore di Anci Umbria Silvio Ranieri – è capofila a livello nazionale di questo progetto, partito in via sperimentale nei due capoluoghi di regione con l’intento di fornire ai cittadini gli strumenti utili ad esprimere la propria volontà sulla donazione d’organi”. “Ora rilanciamo la campagna di comunicazione, su i diversi media e attraverso brochure in più lingue, per promuovere nuovamente il progetto. Proseguirà inoltre – ha concluso – la formazione degli operatori dell’anagrafe che, anche nei Comuni più piccoli, devono saper informare correttamente i cittadini su quest’atto di liberalità”. “Il trapianto – ha detto Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti – rappresenta l’unica possibilità di cura per alcune patologie. Occorre avere consapevolezza di questo, avere piena coscienza del valore civile della donazione d’organi che è di per sé l’atto più complesso in sanità, dalla volontà ed effettuazione del prelievo fino al trapianto. Nella nostra sanità pubblica la donazione rappresenta un fattore di eccellenza anche in considerazione della sua gratuità. E in questo quadro l’Umbria, che costituisce un punto di riferimento a livello nazionale, continuerà ad avere un ruolo pilota per l’intero settore, avendo avuto l’intuizione e la capacità di mettere insieme su questo tema istituzioni, enti, personale adeguatamente formato e associazioni. Si tratta di un ruolo di grande importanza che, a giudicare dai risultati, la regione è in grado di assolvere pienamente”. TERNI/ DONAZIONE ORGANI: RADDOPPIATE DICHIARAZIONI VOLONTA’ Scritto da Redazione on 5 maggio 2014. Postato in IL FATTO Sono oltre 20 mila gli umbri che hanno dato il loro assenso alla donazione di organi e tessuti, con un incremento di circa il 160 per cento negli ultimi due anni grazie alla campagna di comunicazione “una scelta comune”, realizzata da Regione Umbria, Federsanità-Anci e Centro nazionale trapianti. Obiettivo della campagna, i cui risultati sono stati presentati in conferenza stampa a Palazzo Donini, è sensibilizzare i cittadini sull’importanza della donazione nel momento in cui chiedono agli uffici dell’anagrafe comunale il rilascio o il rinnovo del documento d’identità. In quella sede i cittadini maggiorenni potranno indicare la propria volontà, che viene registrata, con valore legale, nel Sistema informativo trapianti. I risultati ottenuti – è stato detto – pongono l’Umbria all’avanguardia a livello nazionale per numero di dichiarazioni di volontà rapportato al totale della popolazione. Nei comuni di Terni, Perugia e Castiglione del Lago, dove il progetto è già operativo, nell’arco di un biennio è stato registrato quasi il doppio delle dichiarazioni di volontà (7820) rispetto a quelle complessivamente espresse, nel decennio precedente, nelle ASL di Terni, Foligno, Perugia e Città di Castello (4814), con una percentuale di consensi all’espianto del 96,5% (277 le opposizioni) ed un decremento dal 9% al 3,5% dei dinieghi. L’obiettivo – ha detto la rappresentante della presidenza della Giunta regionale – è di rendere operativo il progetto in tutti i Comuni dell’Umbria entro il prossimo anno ed arrivare alla totale copertura del territorio regionale. Attualmente 29 Comuni umbri su 92 hanno formalmente aderito all’iniziativa ed oltre 40 hanno avviato le procedure per l’invio dei dati al Sistema informativo trapianti. Quando abbiamo avviato la sperimentazione – ha aggiunto – la situazione in Umbria non era positiva. Oggi i risultati ottenuti ci confermano la bontà e l’efficacia del modello, dell’organizzazione e delle procedure adottate che confermano la virtuosità di questo progetto. Attraverso la campagna intendiamo informare i cittadini sull’importanza e sul significato della donazione come gesto di solidarietà e come contributo complessivo alla qualità dei servizio sanitario regionale e di qualità della vita offerta a chi è in attesa di un trapianto”. L’Umbria – ha detto il direttore di Anci Umbria Silvio Ranieri – è capofila a livello nazionale di questo progetto, partito in via sperimentale nei due capoluoghi di regione con l’intento di fornire ai cittadini gli strumenti utili ad esprimere la propria volontà sulla donazione d’organi”. “Ora rilanciamo la campagna di comunicazione, su i diversi media e attraverso brochure in più lingue, per promuovere nuovamente il progetto. Proseguirà inoltre – ha concluso – la formazione degli operatori dell’anagrafe che, anche nei Comuni più piccoli, devono saper informare correttamente i cittadini su quest’atto di liberalità”. “Il trapianto – ha detto Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti – rappresenta l’unica possibilità di cura per alcune patologie. Occorre avere consapevolezza di questo, avere piena coscienza del valore civile della donazione d’organi che è di per sé l’atto più complesso in sanità, dalla volontà ed effettuazione del prelievo fino al trapianto. Nella nostra sanità pubblica la donazione rappresenta un fattore di eccellenza anche in considerazione della sua gratuità. E in questo quadro l’Umbria, che costituisce un punto di riferimento a livello nazionale, continuerà ad avere un ruolo pilota per l’intero settore, avendo avuto l’intuizione e la capacità di mettere insieme su questo tema istituzioni, enti, personale adeguatamente formato e associazioni. Si tratta di un ruolo di grande importanza che, a giudicare dai risultati, la regione è in grado di assolvere pienamente”. ( fonte aun) Trapianti: Umbria, in due anni piu' 160% assenso a donazione organi 05 maggio 2014 Perugia, 5 mag. - (Adnkronos) - Sono oltre 20mila gli umbri che hanno dato il loro assenso alla donazione di organi e tessuti, con un incremento di circa il 160 per cento negli ultimi due anni grazie alla campagna di comunicazione "una scelta comune", realizzata da Regione Umbria, Federsanità-Anci e Centro nazionale trapianti. Obiettivo della campagna, i cui risultati sono stati presentati stamani in conferenza stampa a Palazzo Donini, è sensibilizzare i cittadini sull'importanza della donazione nel momento in cui chiedono agli uffici dell'anagrafe comunale il rilascio o il rinnovo del documento d'identità. In quella sede i cittadini maggiorenni potranno indicare la propria volontà, che viene registrata, con valore legale, nel Sistema informativo trapianti. "I risultati ottenuti - è stato detto - pongono l'Umbria all'avanguardia a livello nazionale per numero di dichiarazioni di volontà rapportato al totale della popolazione. Nei comuni di Terni, Perugia e Castiglione del lago, dove il progetto è già operativo, nell'arco di un biennio è stato registrato quasi il doppio delle dichiarazioni di volontà (7820) rispetto a quelle complessivamente espresse, nel decennio precedente, nelle ASL di Terni, Foligno, Perugia e Città di Castello (4814), con una percentuale di consensi all'espianto del 96,5% (277 le opposizioni) e un decremento dal 9% al 3,5% dei dinieghi". "L'obiettivo - ha detto la presidente Catiuscia Marini - è di rendere operativo il progetto in tutti i Comuni dell'Umbria entro il prossimo anno ed arrivare alla totale copertura del territorio regionale. Attualmente 29 Comuni umbri su 92 hanno formalmente aderito all'iniziativa ed oltre 40 hanno avviato le procedure per l'invio dei dati al Sistema informativo trapianti". (segue) Trapianti: Umbria, in due anni piu' 160% assenso a donazione organi (2) 05 maggio 2014 (Adnkronos) - "Quando abbiamo avviato la sperimentazione - ha aggiunto Marini - la situazione in Umbria non era positiva. Oggi i risultati ottenuti ci confermano la bontà e l'efficacia del modello, dell'organizzazione e delle procedure adottate che confermano la virtuosità di questo progetto. Attraverso la campagna intendiamo informare i cittadini sull'importanza e sul significato della donazione come gesto di solidarietà e come contributo complessivo alla qualità del servizio sanitario regionale e di qualità della vita offerta a chi è in attesa di un trapianto". "L'Umbria - ha detto il direttore di Anci Umbria Silvio Ranieri - è capofila a livello nazionale di questo progetto, partito in via sperimentale nei due capoluoghi di regione con l'intento di fornire ai cittadini gli strumenti utili ad esprimere la propria volontà sulla donazione d'organi". Trapianti, in Umbria in due anni più 160% assenso a donazione organi Perugia - (Adnkronos) - Grazie alla campagna di comunicazione ''una scelta comune'', realizzata da Regione, Federsanità-Anci e il Centro nazionale trapianti Perugia, 5 mag. - (Adnkronos) - Sono oltre 20 mila gli umbri che hanno dato il loro assenso alla donazione di organi e tessuti, con un incremento di circa il 160 per cento negli ultimi due anni grazie alla campagna di comunicazione ''una scelta comune'', realizzata da Regione Umbria, Federsanità-Anci e Centro nazionale trapianti. Obiettivo della campagna, i cui risultati sono stati presentati stamani in conferenza stampa a Palazzo Donini, è sensibilizzare i cittadini sull'importanza della donazione nel momento in cui chiedono agli uffici dell'anagrafe comunale il rilascio o il rinnovo del documento d'identità. In quella sede i cittadini maggiorenni potranno indicare la propria volontà, che viene registrata, con valore legale, nel Sistema informativo trapianti. "I risultati ottenuti - è stato detto - pongono l'Umbria all'avanguardia a livello nazionale per numero di dichiarazioni di volontà rapportato al totale della popolazione. Nei comuni di Terni, Perugia e Castiglione del lago, dove il progetto è già operativo, nell'arco di un biennio è stato registrato quasi il doppio delle dichiarazioni di volontà (7820) rispetto a quelle complessivamente espresse, nel decennio precedente, nelle ASL di Terni, Foligno, Perugia e Città di Castello (4814), con una percentuale di consensi all'espianto del 96,5% (277 le opposizioni) e un decremento dal 9% al 3,5% dei dinieghi". "L'obiettivo - ha detto la presidente Catiuscia Marini - è di rendere operativo il progetto in tutti i Comuni dell'Umbria entro il prossimo anno ed arrivare alla totale copertura del territorio regionale. Attualmente 29 Comuni umbri su 92 hanno formalmente aderito all'iniziativa ed oltre 40 hanno avviato le procedure per l'invio dei dati al Sistema informativo trapianti". "Quando abbiamo avviato la sperimentazione - ha aggiunto Marini - la situazione in Umbria non era positiva. Oggi i risultati ottenuti ci confermano la bontà e l'efficacia del modello, dell'organizzazione e delle procedure adottate che confermano la virtuosità di questo progetto. Attraverso la campagna intendiamo informare i cittadini sull'importanza e sul significato della donazione come gesto di solidarietà e come contributo complessivo alla qualità del servizio sanitario regionale e di qualità della vita offerta a chi è in attesa di un trapianto''. "L'Umbria - ha detto il direttore di Anci Umbria Silvio Ranieri - è capofila a livello nazionale di questo progetto, partito in via sperimentale nei due capoluoghi di regione con l'intento di fornire ai cittadini gli strumenti utili ad esprimere la propria volontà sulla donazione d'organi''. Dopo il trapianto lo sport dà una marcia in più La storia di Mauro Righini ha fatto notizia qualche settimana fa ed è stata riportata da numerosi media nazionali. Mauro, modenese cinquantenne, è stato sottoposto ad un trapianto di fegato e dopo poco ha vinto la medaglia d’oro nello slalom parallelo di sci durante i Campionati Mondiali dei Trapiantati. Si tratta di una particolare competizione internazionale che chiama a raccolta atleti di grande livello che hanno avuto un trapianto. L’eccezionale risultato conseguito da Mauro è frutto di un duro ed entusiasmante lavoro effettuato nell’ambito del progetto nazionale 'Trapianto… e adesso sport', un percorso sperimentale sostenuto dal Ministero della Salute rivolto ai trapiantati di fegato, reni e cuore che ha l’obiettivo di aiutare il paziente a tornare prima possibile ad una vita normale, grazie anche ai benefici derivanti dalla pratica sportiva. Numerosi studi hanno confermato che praticare uno sport dopo il trapianto aiuta a prevenire le disfunzioni metaboliche (dal diabete all’arteriosclerosi) che possono svilupparsi a causa dell’assunzione dei farmaci immunosoppressori. Inoltre lo sport ha importanti ricadute anche sul benessere psicologico del paziente. Riprendere le normali attività quotidiane e sentire di poter praticare attivamente una disciplina sportiva, anche a livello agonistico ma non necessariamente, rafforza l’equilibrio psicologico. In tal senso, dunque, lo sport svolge un’importante funzione di autopromozione e consente al paziente di riposizionare in qualche modo l’immagine di sé per ridare alla vita un significato completamente nuovo. Insomma, lo sport consente al trapiantato di non sentirsi più un malato, di opporsi ad un atteggiamento medicalizzato e passivo che costringe ad affidarsi, impotenti, al medico. Il progetto 'Trapianti …e adesso Sport' vede la collaborazione, tra gli altri, dell'Istituto Superiore di Sanità, dell'Università di Bologna, delle Associazioni di pazienti ed è attivamente sostenuto dal Centro Nazionale Trapianti (CNT). Risponde l’esperto: Dott. Sergio Lupo Specialista in Medicina dello Sport Fondatore e Responsabile del portale scientifico: "SPORT & MEDICINA" www.sportmedicina.com Il trapianto viene effettuato per cercare di riportare ad una vita normale il paziente e in una vita normale è sicuramente presente anche lo sport. Ovviamente la pratica sportiva deve sempre, e ancor più nel caso di un trapiantato, essere svolta sotto l’attento controllo del medico per evitare situazioni di rischio. Dovrà quindi essere lo specialista a fornire le indicazioni corrette e a stabilire la periodicità dei controllo medici e strumentali da effettuare per uno svolgimento dello sport sano e privo di rischi per la salute. CONOSCERE LA DONAZIONE DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE PER IL TRAPIANTO Conferenza informativa e di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo al 186° reggimento paracadutisti Folgore SIENA. “Donazione Cellule Staminali Emopoietiche per Trapianto”, questo il tema al centro della conferenza organizzata dal 186° Reggimento paracadutisti Folgore oggi (5 maggio) presso la caserma Bandini in Siena in collaborazione con il Centro Trapianti e Terapia Cellulare – Dipartimento Oncologico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena. Relatori della conferenza, il Prof. Giuseppe Marotta, primo medico in Italia ad avere eseguito il trapianto di midollo osseo per la cura delle malattie genetiche e neoplastiche, il Prof. Alessandro Bucalossi ed il Prof. Giuseppe Campoccia, che hanno esposto in modo chiaro e semplice ma al tempo stesso completo il significato di trapianto di midollo osseo, di essere donatore e soprattutto di essere malato. L’iniziativa rientra nella campagna di informazione e promozione della cultura della donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule tra il personale delle Forze Armate per la diffusione del valore della solidarietà e dello sviluppo della cultura della donazione. Alla conferenza hanno partecipato i paracadutisti e familiari, paracadutisti in congedo ed alcune classi di giovani studenti del locale istituto tecnico Monna Agnese di Siena, accompagnati dai loro insegnanti. Ad aprire i lavori, il comandante del 186° reggimento, Colonnello Roberto Trubiani, che ha evidenziato l’importanza della diffusione della cultura della donazione mettendo in relazione l’essere soldati dei paracadutisti con il saper difendere e dare valore alla vita altrui attraverso il gesto nobile della donazione. Queste, le sue parole:“ diventare donatore significa essere generosi per sempre”. La conferenza poi, è stata impreziosita dalla presenza del Serg.Magg. Mirko Spigariol, paracadutista del 186° reggimento, che ha voluto testimoniare raccontando la propria esperienza, conclusasi fortunatamente in maniera positiva, davanti ai medici che gli hanno salvato la vita ed ai commilitoni che lo hanno supportato per vincere la battaglia della vita. Obiettivo raggiunto. Quello di passare, nella maniera più chiara possibile, il messaggio che la donazione del cellule staminali non causa alcun danno al donatore e che, come ricordato dal Prof. Marotta, “donare le cellule staminali, oltre a costituire un atto volontario e non retribuito costituisce soprattutto un atto di amore verso chi ha bisogno”. Conferenza informativa e di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo al 186° reggimento paracadutisti Folgore Lunedì 05 Maggio 2014 “Donazione Cellule Staminali Emopoietiche per Trapianto”, questo il tema al centro della conferenza organizzata dal 186° Reggimento paracadutisti Folgore il 5 maggio 2014 presso la caserma Bandini in Siena in collaborazione con il Centro Trapianti e Terapia Cellulare – Dipartimento Oncologico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena. Relatori della conferenza, il Prof. Giuseppe Marotta, primo medico in Italia ad avere eseguito il trapianto di midollo osseo per la cura delle malattie genetiche e neoplastiche, il Prof. Alessandro Bucalossi ed il Prof. Giuseppe Campoccia, che hanno esposto in modo chiaro e semplice ma al tempo stesso completo il significato di trapianto di midollo osseo, di essere donatore e soprattutto di essere malato. L’iniziativa rientra nella campagna di informazione e promozione della cultura della donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule tra il personale delle Forze Armate per la diffusione del valore della solidarietà e dello sviluppo della cultura della donazione. Alla conferenza hanno partecipato i paracadutisti e familiari, paracadutisti in congedo ed alcune classi di giovani studenti del locale istituto tecnico Monna Agnese di Siena, accompagnati dai loro insegnanti. Ad aprire i lavori, il comandante del 186° reggimento, Colonnello Roberto Trubiani, che ha evidenziato l’importanza della diffusione della cultura della donazione mettendo in relazione l’essere soldati dei paracadutisti con il saper difendere e dare valore alla vita altrui attraverso il gesto nobile della donazione. Queste, le sue parole:“ diventare donatore significa essere generosi per sempre”. La conferenza poi, è stata impreziosita dalla presenza del Serg. Magg. Mirko Spigariol, paracadutista del 186° reggimento, che ha voluto testimoniare raccontando la propria esperienza, conclusasi fortunatamente in maniera positiva, davanti ai medici che gli hanno salvato la vita ed ai commilitoni che lo hanno supportato per vincere la battaglia della vita. Obiettivo raggiunto. Quello di passare, nella maniera più chiara possibile, il messaggio che la donazione del cellule staminali non causa alcun danno al donatore e che, come ricordato dal Prof. Marotta, “donare le cellule staminali, oltre a costituire un atto volontario e non retribuito costituisce soprattutto un atto di amore verso chi ha bisogno”. Trapianti, in Umbria raddoppiate in due anni le dichiarazioni sulla donazione degli organi Presentata la campagna «Una scelta in Comune»: dal 2012 al 2014 in 7.769 hanno fatto questa scelta rinnovando la carta d'identità. Entro il 2015 sistema attivo in tutti i municipi di Daniele Bovi Sono quasi raddoppiate nel giro di due anni le dichiarazioni di volontà riguardanti la donazione di organi e tessuti dopo la morte: dal marzo 2012 al 28 aprile scorso nei due comuni dove è partita la sperimentazione (Perugia e Terni) sono state 7.769, quasi il doppio di quanto registrato in tutti i 12 anni precedenti (4.739). I numeri sono stati divulgati lunedì a Perugia nel corso di una conferenza stampa dove è stato presentato il programma «Una scelta in Comune», avviato nel marzo del 2012 nei due capoluoghi di provincia. L’aumento è stato possibile grazie al collegamento fatto tra la dichiarazione e la carta d’identità: al rinnovo di quest’ultima i dipendenti comunali chiederanno infatti ai cittadini se fare o meno la seconda. I dati finiranno nel database del Sistema informativo trapianti, e potranno così essere consultati in ogni parte d’Italia. La sperimentazione da Perugia e Terni, che già da sole coprono una larga fetta della popolazione umbra, si è allargata: 29 comuni su 92 hanno adottato la delibera per aderire a «Una scelta in Comune», mentre entro il 2015 si vuole coprire l’intero territorio. I numeri In tutto ad aver fatto la dichiarazione sono oltre 20 mila umbri: 4.814 nelle Asl di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello; 7.820 nei comuni di Perugia, Terni e Castiglione del Lago e oltre 10 mila con una comunicazione all’Associazione italiana donazione organi. Il consenso alla donazione è la scelta nettamente più frequente, con percentuali oltre il 95%, anche se la fetta di coloro che decidono di rilasciare la dichiarazione è, secondo i dati di Perugia e Terni, il 15%: 7.820 casi su 52 mila carte d’identità rilasciate. Una percentuale da innalzare per un motivo preciso: «Bisogna capire che alcune malattie – ha detto il direttore del Centro nazionale trapianti Alessandro Costa, lunedì a Perugia insieme alla presidente Catiuscia Marini e a Silvio Ranieri per l’Anci – si curano solo con la donazione. Trapianti che sono l’atto più complesso che si può fare nel sistema sanitario e che, è bene ricordarlo, sono fatte gratis». Costa è fiducioso anche a proposito di un ulteriore incremento delle dichiarazioni: «Bisogna spiegare bene le ragioni alle persone – dice – e a questo punto la risposta positiva arriva». Atto importantissimo «L’Umbria – ha aggiunto – ha un ruolo pilota a livello nazionale e è la prima regione d’Italia che allargherà il sistema a tutti i comuni. Si tratta di un obiettivo di carattere sociale importantissimo». Tornando ai numeri, i no nelle Asl sono stati 434 mentre quelli nei tre comuni per i quali ci sono i dati 277. «Quando abbiamo avviato la sperimentazione – ha detto la presidente Marini – la situazione in Umbria non era positiva. Oggi i risultati ottenuti ci confermano la bontà e l’efficacia del modello, dell’organizzazione e delle procedure adottate che confermano la virtuosità di questo progetto. Attraverso la campagna intendiamo informare i cittadini sull’importanza e sul significato della donazione come gesto di solidarietà e come contributo complessivo alla qualità dei servizio sanitario regionale». Il progetto verrà pubblicizzato con una campagna ad hoc sui media regionali, e anche con un opuscolo in italiano, inglese e spagnolo, mentre proseguirà la formazione degli operatori dell’anagrafe. Twitter @DanieleBovi Emilia Romagna la Regione con più donatori di organi E’ l’Emilia Romagna Regione con più donatori di organi, i dati che emergono dal rapporto del Centro Riferimento Trapianti mostrano una media di 24,4 donatori ogni milione di abitante, 6% in più rispetto alla media italiana. Nel 2013 i trapianti sono stati 304. 304 organi prelevati, il 91% trapiantati, è questo il primato dell’ Emilia Romagna la Regione con più donatori di organi. Cuore, rene, fegato, polmone e pancreas, 24,4 donatori ogni milione di abitanti. Inferiori alla media nazionale le opposizioni, solo il 22% contro una media nazionale del 29%. Alla luce di questi dati, il Centro riferimento trapianti ha potuto ridurre di ben 97 casi i decessi in terapia intesiva. I dati regionali confermano la solidità del sistema regionale, capace di raggiungere risultati molto importanti in un periodo in cui, come noto, si devono sempre più razionalizzare le risorse. La donazione degli organi resta molto importante, ha spiegato in una conferenza stampa, l’assessore alle Politiche per la Salute Lusenti, più donazioni ci sono meglio il sistema riesce a applicare le competenze e le professionalità. Sanità, Banca degli Occhi eccellenza abruzzese C’è anche la Banca degli Occhi dell’Aquila tra le strutture sanitarie abruzzesi d’eccellenza che hanno ricevuto il premio “Medicina Abruzzo” nella sesta edizione dell’evento, che si è svolta nella sala “Tinozzi” della Provincia di Pescara. Quella diretta da Germano Genitti è stata la sola unità della Asl numero 1 Avezzano Sulmona L’Aquila a ricevere il riconoscimento nella manifestazione presentata dal giornalista Paolo Castignani coadiuvato da Shasa Cappellari. Dal 2002 Genitti è dirigente medico presso l’unità operativa di Oculistica aquilana e responsabile della Banca degli Occhi, centro di riferimento regionale per le donazioni e i trapianti di cornea e per le membrane amniotiche. Il nuovo Atto aziendale ha ampliato le funzioni della Banca anche alle attività cliniche e chirurgiche in oftalmologia, con l’intento di riportare ai massimi livelli e in tutti i campi l’oftalmologia aquilana. “Sono molto soddisfatto perché unico medico premiato della Asl numero 1, è stato dato molto risalto all’attività della Banca degli Occhi, una delle poche esistenti a livello nazionale”, commenta Genitti. “Siamo ripartiti dopo il terremoto del 6 aprile 2009 – aggiunge – riportando i nostri numeri al pre-sisma e introducendo nuovi servizi in collaborazione con i reparti di Ortopedia e Neurochirurgia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila”. Sono 7 in totale le équipe mediche delle 4 province della regione che hanno ricevuto il premio “Medicina Abruzzo”. I riconoscimenti sono stati ricevuti anche dalla Gastroenterologia ed endoscopia digestiva di Antonio Astolfi e dalla Chirurgia oncologica di Berardo De Barardis per quanto riguarda l’ospedale di Teramo, dalla Urologia di Luigi Schips dell’ospedale di Vasto, dalla Neurotraumatologia di Vincenzo Magliani dell’ospedale di Lanciano, dalla Radiologia interventistica e stroke unit di Vincenzo D’Egidio e Armando Mancini e dall’Otorinolaringoiatria di Claudio Caporale dell’ospedale Civile di Pescara. In Umbria raddoppiano donazioni organi Con il progetto "Una scelta in Comune" presso le anagrafi (ANSA) - PERUGIA, 5 MAG - E' uno scatto in avanti, quello registrato in Umbria in materia di dichiarazioni di volontà per quanto riguarda la donazione di organi e tessuti dopo la morte, grazie al progetto "Una scelta in Comune" avviato presso gli uffici anagrafe di Perugia e Terni. Al 28 aprile, sono 7.543 le dichiarazioni di consenso registrate nei due Comuni. "Siamo riusciti in soli due anni quasi a raddoppiare le dichiarazioni fatte nei precedenti 12" ha detto la presidente della Regione, Catiuscia Marini. Salvare una vita, abbattuto il tabù donazione organi: 20mila umbri dicono sì In due anni l'Umbria è passato da un bilancio negativo ad un uno tra i più importanti d'Italia. Fondamentale il progetto pilota "una scelta comune" attivato in alcuni comuni. Ecco cosa vuol dire essere donatori organi... Redazione 5 maggio 2014 Donare organi non è più un tabù per gli umbri e negli ultimi due anni il numero dei potenziali donatori scelta fatta in vita - è aumentato del 160 per cento. In cifre: sono oltre 20 mila gli umbri che hanno dato il loro assenso alla donazione di organi e tessuti. Fondamentale è stata la campagna di comunicazione “una scelta comune”, realizzata da Regione Umbria, Federsanità-Anci e Centro nazionale trapianti. Obiettivo della campagna, i cui risultati sono stati presentati a Palazzo Donini, è sensibilizzare i cittadini sull’importanza della donazione nel momento in cui chiedono agli uffici dell’anagrafe comunale il rilascio o il rinnovo del documento d’identità. In quella sede i cittadini maggiorenni potranno indicare la propria volontà, che viene registrata, con valore legale, nel Sistema informativo trapianti. I risultati ottenuti – è stato detto – pongono l’Umbria all’avanguardia a livello nazionale per numero di dichiarazioni di volontà rapportato al totale della popolazione. Nei comuni di Terni, Perugia e Castiglione del lago, dove il progetto è già operativo, nell’arco di un biennio è stato registrato quasi il doppio delle dichiarazioni di volontà (7820) rispetto a quelle complessivamente espresse, nel decennio precedente, nelle ASL di Terni, Foligno, Perugia e Città di Castello (4814), con una percentuale di consensi all’espianto del 96,5% (277 le opposizioni) ed un decremento dal 9% al 3,5% dei dinieghi. L’obiettivo – ha detto la Presidente Catiuscia Marini - è di rendere operativo il progetto in tutti i Comuni dell’Umbria entro il prossimo anno ed arrivare alla totale copertura del territorio regionale. Attualmente 29 Comuni umbri su 92 hanno formalmente aderito all’iniziativa ed oltre 40 hanno avviato le procedure per l’invio dei dati al Sistema informativo trapianti. “Il trapianto – ha detto Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti – rappresenta l’unica possibilità di cura per alcune patologie. Occorre avere consapevolezza di questo, avere piena coscienza del valore civile della donazione d’organi che è di per sé l’atto più complesso in sanità, dalla volontà ed effettuazione del prelievo fino al trapianto. Nella nostra sanità pubblica la donazione rappresenta un fattore di eccellenza anche in considerazione della sua gratuità. E in questo quadro l’Umbria, che costituisce un punto di riferimento a livello nazionale, continuerà ad avere un ruolo pilota per l’intero settore, avendo avuto l’intuizione e la capacità di mettere insieme su questo tema istituzioni, enti, personale adeguatamente formato e associazioni. Si tratta di un ruolo di grande importanza che, a giudicare dai risultati, la regione è in grado di assolvere pienamente”.