INTRODUZIONE Il progetto “D-DAYS – (Donation Days) Informazione e Promozione della cultura della Donazione” nasce dall’esigenza di trasmettere ai cittadini della Provincia di Cosenza, soprattutto alle nuove generazioni, informazioni corrette e capillari in materia di donazione e trapianti. Il fine è quello di fornire loro, tutti gli strumenti necessari a prendere una decisione consapevole e cosciente, per poter dare il proprio consenso alla donazione di organi e tessuti. Il dibattito relativo alla donazione degli organi, negli ultimi anni, si è completamente arenato e si registra un negativo appiattimento. In considerazione di ciò e delle innumerevoli problematiche che questo tema porta con sé, l’AVAS Presila, il CSV Cosenza, in collaborazione fattiva con la Provincia di Cosenza, l’AZIENDA OSPEDALIERA di Cosenza, l’ASP, AVIS, AIDO, ASIT e tutte le associazioni di volontariato aderenti all’ANPAS hanno dato avvio ad un progetto di comunicazione mirato a far luce su ogni aspetto concernente la tematica donazione-trapianto. La nostra convinzione è che da una corretta informazione possa derivare un vero e proprio cambiamento dell’atteggiamento verso questo tema, di cui nessuno parla mai, un po’ per scaramanzia, un po’ perché si pensa che mai potrà accaderci di avere bisogno di un trapianto. Quando si può effettuare un prelievo da un donatore volontario e consapevole, ci si trova senza dubbio, di fronte ad un gesto di solidarietà umana dal valore etico assoluto. Informare e sensibilizzare attraverso questo progetto, su una problematica così rilevante, è assolutamente necessario considerando che ancora oggi sono troppe le persone che muoiono nella vana attesa di un trapianto. 6 Il presente opuscolo informativo fornisce tutte le informazioni utili sulla donazione e sui trapianti, dà indicazioni su dove rivolgersi per approfondimenti, contiene il modello per esprimere la propria volontà alla donazione di organi e tessuti. Dott. Aurelio Scrivano (Presidente AVAS Presila) 7 Nicholas Green, un bambino statunitense, fu assassinato a sette anni sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. L'automobile su cui viaggiava insieme ai genitori il 29 settembre 1994, fu scambiata accidentalmente per quella di un gioielliere dai rapinatori che tentarono un furto, uccidendo il bambino. Quando morì, i genitori diedero il consenso al prelievo degli organi. Sette italiani ricevettero i suoi organi, di cui quattro adolescenti e un adulto, ed altri due riacquistarono la vista grazie al trapianto delle sue cornee. Questa grande generosità lasciò il paese quasi attonito e servì a risvegliare le coscienze. Le donazioni infatti, dopo quell’evento, subirono un’impennata. Il nostro paese da fanalino di coda nella classifica europea per numero di donatori, gradualmente si è portato ai vertici della classifica mondiale. "Cittadini statunitensi, in Italia per una vacanza, con generoso slancio ed altissimo senso di solidarietà disponevano che gli organi del proprio figliolo, vittima di un barbaro agguato sull'autostrada Salerno - Reggio Calabria, fossero donati a giovani italiani in attesa di trapianto. Nobile esempio di umanità, di amore e di grande civiltà. Messina, 1° ottobre 1994." 8