COMUNITÀ MONTANA
VALTELLINA DI TIRANO
Green Public Procurement
GUIDA AGLI ACQUISTI SOSTENIBILI
Assessorato al Territorio, Ambiente e Sviluppo Sostenibile
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Assessorato Ambiente Territorio e Sviluppo sostenibile
La Comunità Montana Valtellina di Tirano
è un ente di indirizzo e programmazione sovracomunale, composto da 12 Comuni di medio/piccole dimensioni, metà dei quali rientrano in area Obiettivo 2.
Nel suo programma di governo l’Ente si è posto alcuni
obiettivi ambientali, tra cui l’ottenimento della certificazione ambientale Emas II, finalizzata, tramite
l’applicazione del Sistema di Gestione Ambientale, a:
∗
focalizzare gli obiettivi di miglioramento ambien-
tale dell’ente;
∗
ridurre gli impatti ambientali sul territorio delle
azioni della Comunità Montana;
∗
diffondere la cultura della sostenibilità ambienta-
le per mezzo della divulgazione della Dichiarazione
Ambientale e dell’esperienza maturata nei momenti
partecipativi propri dell’Agenda 21 Locale, strumento
che garantisce la partecipazione di tutti i cittadini alla
scelte di governo del territorio.
La maggior conoscenza delle tematiche ambientali ha portato l’Ente non solo ad applicare i criteri ecologici nelle ordinarie procedure del settore tecnico, ad es. progettazione di opere pubbliche, ma ad introdurli
pure nel settore amministrativo, ad es. per le forniture di servizi e beni.
Si è così deciso di mettere a frutto l’azione di accompagnamento al GPP promossa dalla Regione Lombardia con una prima fase di formazione e informazione interna all’ente il cui risultato principale è stato
quello di fornire gli strumenti per la elaborazione e la pubblicazione dei primi bandi verdi, coi quali è stato
già acquistato un fotoriproduttore, materiale informatico. Altri acquisti verdi effettuati dall’ente riguarda-
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no i prodotti di cancelleria, quale materiale cartaceo utilizzato per la stampa e le fotocopie; inoltre l’ente
cura che la pubblicazione di eventuale materiale tramite opuscoli, libretti e brochure avvenga su carta
riciclata e sbiancata senza utilizzo di cloro.
Le difficoltà affrontate e superate per l’applicazione di principi ecologici nelle attività di acquisto sono molte, ma rappresentano anche uno stimolo per continuare ad incrementare la percentuale di acquisti verdi
e per far conoscere le possibilità che il Green Public Procurement offre.
Visto l’esito positivo di queste prime azioni si è deciso di passare ad una seconda fase per promuovere e
diffondere il sistema del GPP e le best practices relative ai comportamenti eco-sostenibili anche all’esterno
dell’ente: si è così proposto ai Comuni in Obiettivo 2 del mandamento di partecipare al bando regionale
sulla Misura 3.5 Appalti Verdi in partnership con la Comunità Montana.
Il progetto è iniziato nella primavera del corrente anno inserendo sul sito della Comunità Montana Valtellina di Tirano un apposito link dedicato al GPP mentre a giugno si è svolto il primo forum GPP della Comunità Montana a cui sono stati invitati tutti i referenti politici, i tecnici e gli amministrativi dei dodici
Comuni del comprensorio. Durante questo incontro è stata offerta una prima panoramica sugli obblighi,
le modalità e le opportunità del GPP. In prospettiva, il percorso intrapreso dalla Comunità Montana tende
alla massima diffusione delle informazioni relative al GPP, fornendo al contempo quel supporto tecnico al
personale dei piccoli Comuni che ha poco tempo per sperimentare di propria iniziativa progetti innovativi
e nuove metodologie di lavoro.
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Green
Public
Procurement
Per Green Public Procurement (GPP) si intende un sistema di acquisti - prodotti e servizi - effettuati
dalla Pubblica Amministrazione considerando tra i tradizionali fattori di scelta, anche gli aspetti ambientali.
Lo Stato in Italia rappresenta uno dei maggiori acquirenti presenti sul mercato, acquistando per un valore
pari al 17% del PIL. Questa posizione di rilievo costituisce un potere di acquisto che, se veicolato, attraverso
il GPP, su prodotti a ridotto impatto ambientale, può costituire una forza di mercato in grado di influenzare le
imprese verso la produzione di beni con migliori prestazioni ambientali. Negli ultimi anni a livello internazionale, da parte di enti pubblici, si sono sviluppate numerose iniziative per la razionalizzazione del sistema degli
acquisti di beni e servizi ai fini dell’introduzione di prodotti e servizi ambientalmente preferibili. Tra i possibili vantaggi ambientali derivanti dall’adozione di Green Public Procurement vi sono: la riduzione dei consumi di
materie prime, l’aumento dell’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni in acqua ed aria, la riduzione
della produzione e della pericolosità dei rifiuti. Il GPP è quindi uno strumento strategico trasversale in
grado di agire su più problemi ambientali contemporaneamente.
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Esempi di possibili
acquisti verdi
Il criterio ecologico e’ un requisito che deve essere
rispettato da un prodotto o da un produttore per
dimostrare che quel dato prodotto o processo produttivo
ha un impatto ambientale ridotto rispetto a un prodotto o
processo che svolga la stessa funzione.
Stampanti fotocopiatrici, fax,
scanner: strumenti a basso consumo energetico, predisposti per
l’uso di carta riciclata, prodotti
con materiali riciclati e riciclabili.
Carta: prodotta con
fibre
riciclate
sbiancate
senza l’utilizzo di cloro.
Cancelleria: prodotti
con materiali riciclati
atossici.
Autoveicoli: veicoli ad
alimentazione ibrida.
Biodisel: combustibile
di origine vegetale.
Arredi e complementi: prodotti con
materiali riciclati con vernici atossiche, con l’uso di legno proveniente
da foreste certificate
∗ Risparmio energetico
∗ Fonti rinnovabili
∗ Prevenzione inquinamento
∗ Raccolta differenziata
Materiale elettrico: prodotti a basso consumo
energetico.
Alimenti: cibi provenienti da agricoltura
biologica o integrata.
Vestiario: prodotti con
∗ Smaltimento dei materiali di
fibre naturali sbiancate
consumo
o colorate con prodotti
naturali.
Detergenti per la pulizia:
prodotti con sostanze atossiche
e biodegradabili.
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Acquisti pubblici “verdi”
Integrare gli aspetti
ambientali negli appalti pubblici
La legge
Direttiva europea 18/2004 : Coordina le procedure di
aggiudicazione degli appalti di lavori, di forniture e di servizi. Definisce le
modalità di applicazione del GPP all’interno dei capitolati.
Linee guida della Commissione Europea sul Green Public
Procurement 2004: Indicazioni alle Pubbliche Amministrazioni circa
le modalità con cui rendere ambientalmente preferibili i processi
d’acquisto.
Analisi delle tipologie di beni acquistati
∗ Acquisti di beni
∗
Acquisti di servizi
∗
Opere pubbliche
D.Lgs. 22 del 1997 Le pubbliche amministrazioni debbono
acquistare una percentuale di carta riciclata pari almeno al 30%
del totale. L’impiego di materiali recuperati dai rifiuti l’acquisto di
manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale
riciclato non inferiore al 30%.
D.M. 203 del 2003:norme affinché gli uffici pubblici e le società a
prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di
manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale
riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno.
Politica di acquisto sostenibile
∗ Caratteristiche prestazionali (consumo energetico, durabilità,
emissioni durante l’uso).
∗ Caratteristiche di composizione
contenuto sostanze pericolose).
(tipologia
materiali
usati,
∗ Politica del fornitore e caratteristiche del processo produttivo
(efficienza ambientale ed energetica del processo).
∗ Caratteristiche relative alla fine vita del prodotto (ricuperabilità,
riciclabilità, disassemblaggio).
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Gara d’appalto
∗ Definizione dell’oggetto dell’appalto
∗ Sp e cif ic he
dell’appalto
t ec nic h e
de l l ’ o gg et to
∗ Selezione dei canditati
∗
Aggiudicazione della gara
∗ Realizzazione dell’opera
Monitoraggio e controllo dei risultati
∗ Verifica della
acquistati
qualità
dei
prodotti
∗ Verifica delle modalità di esecuzione
dei servizi
∗ Verifica della corretta modalità di
utilizzo dei prodotti da parte del
personale utilizzatore
Sistema di gestione degli acquisti
∗ Formazione e sensibilizzazione del personale e dei fornitori
∗ Qualificazione ambientale dei fornitori
∗ Procedure di approvvigionamento
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Gara d’appalto
Varianti
Definire varianti con diverso grado
di rispetto dell’ambiente. La
variante di base contiene i requisiti
minimi richieste e le altre
richiedono un più alto grado di
protezione dell’ambiente
Materiali di base
o primari
Prescrivere ricorso
a
materiali
a
ridotto
impatto
sull’ambiente
Definizione dell’oggetto dell’appalto
Definire l’oggetto facendo emergere
chiaramente l’intenzione da parte
dall’amministrazione di acquistare un dato
bene/servizio a basso impatto ambientale
Specifiche tecniche dell’oggetto
dell’appalto
Marchi ecologici
I prodotti a cui assegnato il marchio (o
dimostrano di rispettarne i requisiti) sono da
considerarsi conformi alle prescrizioni tecniche
Processi di produzione eco-compatibili
Prescrivere procedimenti di produzione
innocui per l’ambiente, ad esempio alimenti
biologici o elettricità prodotta da fonte
rinnovabile.
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Sistemi di Gestione Ambientale:la
registrazione EMAS o la
certificazione UNI EN
ISO 14.001 possono
valere come mezzo di
prova della capacità
tecnica di un’imprese a realizzare
l’appalto con requisiti ambientali
E’ possibile prevedere clausole
contrattuali che rispondano a obiettivi
ambientali quali, per esempio:
∗ La consegna e l’imballaggio di
merci all’ingrosso e in contenitori
riutilizzabili;
∗ Il recupero o il riutilizzo dei
materiali /imballaggi usati.
Esecuzione
dell’appalto
Selezione dei
candidati
Aggiudicazione
della gara
Vantaggi economici: elementi ambientali possono permettere di
individuare l’offerta economicamente più vantaggiosa se comportano un
vantaggio diretto, tenendo conto dei costi sostenuti dall’ente lungo
l’intero ciclo di vita del prodotto/servizio (lampadine a basso consumo,
smaltimento rifiuti, ect).
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Esempi
Gara
di criteri
d’appalto
ecologici
FOTOCOPIATRICE
Deve rispettare i requisiti di basso consumo di energia in fase di
funzionamento (Energy Star o con altra attestazione verificabile)
Deve prevedere spegnimento automatico ed altre modalità per limitare i
consumi di energia elettrica.
Deve essere caratterizzato da una progettazione modulare che consenta
un facile accesso e una facile sostituzione dei suoi componenti.
Deve essere caratterizzato da una scocca costituita da almeno il 90% di
materiali plastici e metallici riciclabili .
Deve essere compatibile con l’uso di carta riciclata.
Deve essere accompagnato da informazioni sulle emissioni di ozono di
composti organici volatili e sulla rumorosità dell’apparecchio.
Il toner e l’inchiostro non devo essere classificati come pericolosi per la
salute.
Il toner deve possedere un certificato di garanzia che attesti la possibilità
di poter effettuare un numero adeguato di ricariche (almeno otto); la percentuale del toner di scarto deve essere inferiore al 10% e il rimanente
deve essere riciclato.
Deve essere avvolto da imballaggi privi di sostanze chimiche pericolose
(come CFC, HFC, HCFC) e per quanto riguarda l’imballaggio cartaceo
deve essere costituito da cartone riciclato almeno all’80%.
I fornitori devono garantire la disponibilità dei pezzi di ricambio per almeno
5 anni.
I fornitori devono impegnarsi a garantire la raccolta, il recupero, il riutilizzo
ed il corretto smaltimento degli imballaggi.
Deve essere correlato da un manuale d’istruzioni che informi l’operatore
sulle funzioni di gestione e dirisparmio energetico, informazioni sui pezzi di
ricambio, informazioni su come accedere ai componenti, informazioni sulle
parti riutilizzabili e/o riciclabili e informazioni sul ritiro.
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CARTA PER STAMPANTI E FOTOCOPIATRICI
L’etichettatura ecologica europea (marchio Ecolabel) ottenuta ai sensi del Regolamento Comunitario n° 1980 del 2000 costituisce una variabile ambientalmente preferibile (oppure che soddisfi i criteri ambientali richiesti per ottenerlo).
Se il prodotto non ha conseguito il marchio Ecolabel, né un marchio che né
attesta una prestazione equipollente, il prodotto dovrà possedere le seguenti
caratteristiche:
Il 100% delle fibre dovranno essere riciclate oppure se si vuole utilizzare carta
con fibre cellulosiche vergini: almeno il 15% delle fibre utilizzate per la sua produzione deve provenire da una foresta gestita in modo sostenibile
(certificazione FSC o con altra attestazione verificabile).
Pasta sbiancata senza l’utilizzo di cloro.
Se gli imballaggi sono in cartone devono essere costituiti da materiale riciclato
e sbiancati senza l’utilizzo di cloro.
Se gli imballaggi sono in plastica devono essere costituiti da plastica riciclata al
100% inoltre la plastica deve essere caratterizzata da una percentuale di biodegradabilità superiore al 90%.
Se l’imballaggio è costituito sia da carta che da cartone è necessario il rispetto
delle caratteristiche valide per entrambe le tipologie di imballaggio, inoltre le
due frazioni devono essere facilmente separabili manualmente.
BUSTE POSTALI (CON O SENZA FINESTRA TRASPARENTE)
Il 100% delle fibre dovranno essere riciclate oppure se si vuole utilizzare carta
con fibre cellulosiche vergini: almeno il 15% delle fibre utilizzate per la sua produzione deve provenire da una foresta gestita in modo sostenibile
(certificazione FSC o con altra attestazione verificabile).
Pasta sbiancata senza l’utilizzo di cloro.
Il prodotto deve essere mono-materiale: la finestrella può essere di cristalli di
carta.
Il materiale di imballaggio deve essere riciclato oppure rinnovabile e/o riciclabile.
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Risparmio energetico
L’energia consumata per il riscaldamento e per l’acqua calda
sanitari nell’edilizia residenziale, rappresenta circa il 15% dei
consumi energetici nazionali.
INTERVENTI PER ECONOMIZZARE L’ENERGIA
Di tutta l’energia utilizzata per riscaldare un edificio durante la stagione invernale una buona
parte viene dispersa dalle pareti, dal tetto, dalle finestre e una parte del non corretto funzionamento della caldaia. Eseguendo interventi di isolamento termico è possibile ridurre il consumo
di combustibile per riscaldamento delle abitazioni, contribuire allo sforzo nazionale di riduzione
delle emissioni di gas inquinanti e contemporaneamente arrivare a risparmiare fino al 40% sulle spese di riscaldamento.
ISOLAMENTO TERMICO DEGLI EDIFICI
ISOLIAMO LE PARETI: Dall’interno applicando pannelli di materiali isolante; dall’esterno applicando sulla facciata un “cappotto” cioè uno strato di materiale isolante protetto da uno strato di finitura, o nell’intercapedine riempiendola con opportuni isolanti.
ISOLIAMO IL TETTO: Posizionando l’isolante all’esterno sotto i coppi e/o le tegole, oppure
all’interno nel sottotetto.
ISOLIAMO I LOCALI NON UTILIZZATI: Gli appartamenti siti sopra porticati, garage o cantine
sovente beneficiano inutilmente degli apporti di calore proveniente dai locali adiacenti riscaldati.
CONTROLLIAMO LE DISPERSIONE DI CALORE ATTRAVERSO LE FINESTRE: Eliminiamo
le infiltrazioni, isoliamo le superfici vetrati, controlliamo le dispersioni di calore del cassonetto.
SFRUTTIAMO AL MASSIMO IL COMBUSTIBILE: controlliamo la temperatura e le analisi dei
fumi, effettuiamo la pulizia della caldaia, regoliamo la combustione del bruciatore
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In Italia, la quota di energia elettrica destinata all’illuminazione
domestica è superiore ai 6 miliardi di KWh, corrispondenti a circa il
13.5% del consumo totale di energia elettrica nel settore residenziale
INTERVENTI PER ECONOMIZZARE L’ENERGIA
Le lampade che comunemente si trovano in commercio
sono di due grandi categorie
a incandescenza e a scarica
di gas.
Le lampade a incandescenza, le
comuni lampadine, si suddividono in normali e
alogene. Sono entrambe economiche all’acquisto, ma più
costose per quanto riguarda i
consumi. Le normali durano
in media 1.000 ore, le alogene durano in media 2.000
ore.
Le lampade a scarica elettrica in gas, conosciute come lampade ad alta efficienza,
hanno una durata media, di 10/12.000 ore. Sono molto efficienti: una di queste
lampade da 20 Watt fornisce la stessa quantità di luce di una lampadina ad incandescenza da 100 watt. Hanno un prezzo iniziale elevato, ma consentono di ridurre
fortemente i consumi di energia elettrica, fino a circa il 70% rispetto alle lampadine
ad incandescenza.
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L’etichetta energetica
Settore 1
Settore 1
Settore 1
Indica il marchio del costruttore e il nome del modello dell’unità
esterna e interna
Settore 2
Indica l’efficienza energetica.
Esempio, un climatizzatore di classe A consuma una quantità di
energia elettrica di gran lunga minore rispetto a un climatizzatore
di classe C.
Settore 2
Settore 3
Indica il consumo di energia espresso in kilowattora (kWh) in modalità di raffreddamento; la potenza refrigerante e l’indice di efficienza elettrica.
Settore 4
Indica il tipo di funzionalità dell’apparecchio (solo raffreddamento o
raffreddamento e riscaldamento) e se il raffreddamento avviene ad
aria oppure ad acqua.
Settore 3
Settore 4
Settore 5
Settore 6
Settore 5
Indica la potenza di riscaldamento espressa in kilowattora (kWh) e
l’efficienza energetica in modalità di riscaldamento con lettere utilizzate dalla A (livello massimo) alla lettera G (livello minimo).
Settore 6
Indica rumorosità dell’apparecchio e la presenza di una scheda
particolareggiata che riporta le proprietà tecniche e le prestazioni
del climatizzatore.La rumorosità è misurata ed espressa in decibel
(dB), che descrive l’unità di misura del suono; in pratica indica il
livello di un evento acustico. Ricordiamo che il decibel è un’unità di
misura calcolata su scala logaritmica, quindi ogni 3 dB si ha un
aumento di rumore percepito di circa il 50%, così, per esempio, un
apparecchio che emette 6 dB(A) è il 50% più rumoroso di uno che
ne emette 3.
dB(A) si legge “decibel su scala A”, dove A indica il valore della scala più vicina alla percezione umana. Il valore è relativo alla potenza
sonora dell’elettrodomestico [dB(A) rif. 1pW] insita nell’apparecchio
e non alla pressione sonora che varia a seconda di come il suono si
diffonde ed è misurato nei diversi ambienti specifici.
Le prestazioni della classe A sono state incrementate dai livelli A+ e
A++.
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Eco-consigli
Riduzioni dei consumi energetici e di risorse naturali.
L’obiettivo primario dello Sviluppo Sostenibile è da sempre, quello di
Azioni consigliate:
rinnovabili. Il risultato deve essere quello di crescere e svilupparsi
giungere ad un uso più attento delle risorse, soprattutto di quelle non
mantenendo inalterate anche le possibilità delle generazioni future di farlo.
Quando esci dall’ufficio per lunghe pause o per il pranzo,
non lasciare apparecchiature (monitor, stampanti) in
modalità di
preaccensione: l’energia consumata
dall’appararecchio è comunque molta (un monitor in
modalità preaccensione può arrivare a consumare il 70%
dell’energia che consumerebbe se fosse acceso).
verso , come bloc-notes, o per stampa di bozze.
Usa la lavagna con il gesso per promemoria anziché le
lavagnette con pennarello cancellabile, molto tossico.
Quando è possibile stampa in modalità “economy” o
“bozza”.
Privilegia l’uso della posta elettronica per mandare
messaggi o lettere anche ufficiali: risparmi busta, francobolli e carta. Inoltre l’invio dei messaggi per e-mail ha
lo stesso valore giuridico.
Utilizza un relais per il fax: questo strumento resta in
stand-by per circa il 90% del suo tempo.
Getta sempre i fogli e le buste non più utilizzabili in un
apposito cestino destinato alla raccolta delle carta.
Cerca di ridurre l’utilizzo di condizionatori o del riscaldamento: utilizza delle tende esterne o delle pellicole fotocromatiche per i vetri in estate. In inverno dota le finestre di doppi vetri o di vetri termici.
Utilizza cartucce per stampanti e toner per fax e fotocopiatrici ecologici o rigenerati. Al termine non gettarle,
ma falle rigenerare.
Installa valvole termostatiche in ogni termosifone: potrai
regolare la temperatura dei diversi ambienti in maniera
differenziata a seconda delle esigenze.
Installa termostati ambientale e orologi programmati
(Timer) per riscaldare i locali solo nelle ore e nei giorni in
cui sono occupati.
Sostituisci le lampade ad incandescenza con quelle fluorescenti compatte, a basso consumo energetico
(sfruttano la radiazione ultraviolette anziché surriscaldare un filamento metallico, consumano l’80% in meno
delle normali e durano 6-8 volte di più). Ricordati poi
però, al termine del loro utilizzo, di smaltirle presso un
centro autorizzato (queste lampade contengono mercurio).
Usa sempre fogli e buste in carta riciclata.
Riutilizza i fogli di stampa scartati, stampa solo da un
Predisponi gli appositi contenitori per la raccolta differenziata.
Prediligi batterie ricaricabili e quando usi quelle normali, una volta esaurite gettale negli appositi contenitori.
Collega in rete più computer possibili ad una sola
stampante, ubicata in una posizione centrale ed accessibili a tutti.
Stimola l’impresa di pulizie ad usare prodotti “ecologici”
in imballaggi non a perdere, e imponi questa scelta al
momento della definizione dell’appalto,
Acquista asciugamani a rullo in tessuto lavabile anziché a getto d’aria; oppure preferisci “usa e getta” in
carta riciclata.
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I marchi e i loghi
Informazioni inerenti i principati
marchi e loghi:
Marchio: è una rappresentazione grafica nominativa, che viene usata da un produttore,
organizzazione, ecc. per distinguere i propri prodotti o servizi da quelli concorrenti
Logo è quella rappresentazione puramente grafica che è possibile trovare su un prodotto, non necessariamente collegato al produttore, che può identificare delle caratteristiche particolari che il prodotto possiede.
Energy Star
L’Energy Star stabilisce i limiti massimi di consumo dei dispositivi elettronici ad uso ufficio (computer,
monitor, stampanti, fotocopiatrici, fax, scanner) nelle fasi di utilizzo o di spegnimento (le modalità standby
e off), mentre non pone limiti sui consumi in fase utilizzo del macchinario (le modalità on). L’etichetta Energy Star è di tipo volontario, ovvero viene assegnata ai dispositivi di cui venga fatta richiesta da parte del produttore e si basa su una autodichiarazione del produttore.
Nordic Swan dei paesi nordici
L’etichetta ecologica White Swan (Cigno Bianco) è attiva in Danimarca, Svezia Finlandia e Islanda dal 1989.
Viene assegnata a categorie di prodotti, non alimentari, caratterizzati da un ridotto impatto ambientale lungo
tutto il loro ciclo di vita.
Blauer Engel Tedesco
L'etichetta ecologica “Blauer Engel” (angelo blu) è nata in Germania nel 1978. Viene rilasciata se l’intero ciclo di
vita del prodotto è caratterizzato da un ridotto impatto ambientale, se il prodotto è conforme a tutti gli aspetti di
protezione ambientale (contenuto di sostanze pericolose, emissione di inquinanti, rumore, risparmio di energia, materie prime e
acqua) e se rispetta gli standard di sicurezza (tutela della salute).
Marchio europeo dell’agricoltura biologica
Il marchio europeo dell’agricoltura biologica viene rilasciato sui prodotti alimentari che presentano con almeno il
95% degli ingredienti provengono da agricoltura biologica.Questa etichetta su un prodotto alimentare attesta che
l’intero processo di coltivazione ha superato i controlli previsti per legge.
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Forest Stewardship Council
Il marchio FSC indica che il legno impiegato per fabbricare il prodotto proviene da una foresta correttamente gestita
secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. La foresta di origine è stata controllata e valutata in maniera indipendente in conformità ai principi e criteri per la gestione forestale stabiliti e approvati dal Forest Stewardship
Council. L'FSC è un'associazione internazionale senza scopo di lucro che include tra i membri gruppi ambientalisti e sociali e industrie di prima lavorazione, trasformazione e commercializzazione del legno che collaborano per migliorare la gestione delle foreste
in tutto il mondo. Oltre che sul legno FSC si può trovare su tutti i derivati della cellulosa: carta, tovaglioli, carta igienica, asciugatutto, fazzoletti, ecc. Nei prodotti contrassegnati da questo logo, FSC fissa i contenuti minimi, in percentuale, di materiale certificato.
L’Ecolabel (Regolamento CE n. 1980/2000)
L’Ecolabel è il sistema di etichettatura ecologica definito dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1980 del 2000.
L’Ecolabel viene esposto direttamente sia su un prodotto, sia su un servizio caratterizzati da un ridotto impatto ambientale nell\'intero ciclo di vita. Sono stati stabiliti i criteri di assegnazione dell’Ecolabel per circa 20 categorie di prodotti tra cui: detersivo per piatti, detersivo per pavimenti, detersivo per lavastoviglie, vernici, carta da ufficio, fazzoletti di carta, carta
igenica, pannocarta, lampadine, computer, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, concimi, scarpe e materassi. In commercio vi sono
oltre 300 prodotti Ecolabel.
EMAS (Eco-Management and Audit Scheme). Sistema comunitario di ecogestione e audit
E’ un sistema ad adesione volontaria per le imprese e le organizzazioni che desiderano impegnarsi a valutare e
migliorare la propria efficienza ambientale. EMAS è principalmente destinato a migliorare l'ambiente e a fornire alle
organizzazioni, alle autorità di controllo ed ai cittadini (al pubblico in senso lato) uno strumento di valutazione e gestione dell'impatto ambientale di una organizzazione. EMAS è aperto a qualsiasi organizzazione del settore pubblico e privato che
intenda migliorare la propria efficienza ambientale. Al sistema, definito dal Regolamento (CE) n. 761/2001, aderiscono gli Stati
membri della Unione Europea e quelli dello spazio economico europeo.
Certificazione UNI EN ISO 14001
Lo standard internazionale ISO 14001 può essere attuato da qualsiasi tipo di organizzazione che intenda conseguire un miglioramento ambientale, nell'esercizio delle proprie attività, attraverso l'adozione di un sistema di
gestione. La norma stabilisce i criteri per la certificazione del sistema costituendo il riferimento per le imprese e
organizzazioni e per gli organismi di certificazione.
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Rilevazione dati
Conoscete gli acquisti verdi?
SI
7
NO
4
Non risposto
1
Quali di queste attività già praticate nei vostri uffici
comunali:
Acquisto di carta riciclata
1
Acquisto di biodisel
-
Redazione di bandi con criteri verdi
-
Acquisto attrezzature con criteri ecologici
-
Raccolta differenziata
Altro
11
-
Nei vostri uffici usate:
Toner rigenerati
5
Non risposto
6
Non rigenerati
1
Come smaltite i toner
Ditta esterna autorizzata
3
Restituzione ditta venditrice
1
Raccolta differenziata
3
Smaltito a rifiuto
1
In appositi contenitori
1
Non risposto
3
Vostro Ente ha installato pannelli solari o fotovoltaici?
SI
NO
12
Nell’ambito
del
progetto
“Realizzazione di iniziative di comunicazione e diffusione degli appalti
verdi” finanziato dalla Regione Lombardia Misura 3.5 “Promozione della
Agende 21 locali e di altri strumenti
di sostenibilità ambientale, sottomisura A Doc.U.P. (2000-2006) è stato
effettuato a giugno 2006 un incontro
aperto a tutti i Comuni del comprensorio per fornire informazioni sul
Green Public Procurement. A questo
primo incontro è seguito un monitoraggio attraverso un questionario
per verificare chi e come venivano
effettuati gli acquisti verdi nel comprensorio della Comunità Montana
Valtellina di Tirano.
I dati sono stati raccolti e rielaborati
dicembre 2006. Tutti i Comuni hanno risposto al questionario.
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Quale tipo di illuminazione prevalentemente viene utilizzata
negli edifici di proprietà comunale?
1
Ad incandescenza
Alogene
2
Fluorescenti
8
Non risposto
1
Nell’ultimo triennio avete applicato principi di ingegneria
naturalistica nella progettazione e realizzazione di opere
pubbliche?
NO
8
SI
4
1
Nel contratto di appalto del servizio di pulizie dei
vostri edifici è contemplato l’uso di prodotti
biodegradabili?
NO
10
SI
1
Non risposto
1
detersivi
Conoscete gli acquisti verdi?
Sistemazione idraulico forestali con tecniche di bioingegneria
Gabbionate, graticciate, palificate, canalette in legno e pietra,
idrosemina, inserimento e messa a dimore di talee e piante
radicate
Avete acquistato attrezzature e/o prodotti con marchi
ecologici?
NO
5
SI
7
Avete acquistato attrezzature e/o prodotti con
marchi ecologici? Quali?
Se si quali?
Legno proveniente da foreste certificate
Ecolabel europeo
1
Energy Star Europea
6
Blauer Engel Tedesco
2
Nordic Swan dei paesi nordici
Nel contratto di appalto della vostra mensa scolastica è
contemplato l’acquisto di prodotti biologici?
NO
SI
Non c'è mensa
7
1
2
Non risposto
2
Yogurt
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Informazioni
Normativa Comunitaria
A livello comunitario, negli ultimi anni sono comparsi una serie di atti di indirizzo e direttive che hanno
incoraggiato l’inserimento di criteri ambientali negli appalti pubblici, in particolare:
• La Decisione n. 1600/2002/CE del 22.7.2002 che istituisce il sesto programma comunitario di azione in materia
di ambiente: promuovere una politica di appalti pubblici «verdi» che consenta di tener conto delle caratteristiche
ambientali e di integrare eventualmente nelle procedure di appalto considerazioni inerenti al ciclo di vita”.
•Comunicazione interpretativa della Commissione, del 4 luglio 2001, sul diritto comunitario degli appalti pubblici e
le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici.
• Direttive 2004/17 e 2004/18 relative al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di
forniture, di servizi e di lavori. A livello nazionale, esistono numerosi atti normativi che hanno reso obbligatorio
l’acquisto di determinati beni e servizi con caratteristiche ambientali da parte della P.A. Tali norme, però, fanno
riferimento, quasi esclusivamente, all’acquisto di beni e manufatti in materiale riciclato.
•Sentenze della Corte di Giustizia Europea del 17.09.2002, Caso C- 513/99 “Concordia Bus Finlandia” (Helsinki) e
del 04.12.2003, Caso C-448/01“Wienstrom”.
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Normativa Italiana
D.lgs. 22/97 art.19 (Decreto Ronchi), modificato da L.448/01 (Finanziaria 2002): carta riciclata per il 40% del
fabbisogno.
DM 27 marzo 1998 (Mobilità sostenibile nelle aree urbane), art. 5: nel rinnovo annuale del parco utoveicolare, una
quota sia effettuata con autoveicoli elettrici, ibridi, o con alimentazione a gas naturale, a GPL, con carburanti
alternativi con pari livello di emissioni, dotati di dispositivo per l'abbattimento delle emissioni inquinanti, entro il
31 dicembre 2003 nella misura del 50%.
• L. 488/99 (Finanziaria 2000) art. 59, comma 4: prodotti biologici, tipici, tradizionali e a denominazione protetta
nelle mese scolastiche e ospedaliere, con attribuzione di un valore preminente negli appalti all'elemento relativo
alla qualità dei prodotti agricoli offerti.
• L. 448/01 (Finanziaria 2002) art. 52 comma 14: obbligo da parte della pubblica amministrazione e servizi di
pubblica utilità di riservare una quota pari almeno al 20% del totale all’acquisto di pneumatici ricostruiti.
• L. 443/2001 (Legge Lunardi) art. 1 comma 16: manufatti in plastica riciclata pari al 40% del fabbisogno.
• DM 203 dell’8 maggio 2003 e sue circolari applicative (plastica; carta; legno; tessile; ammendanti, gomma; edile
stradale; oli minerali usati): manufatti e beni con materiale riciclato almeno pari al 30%.
• Decreto Min. Amb. e Tut. Territorio 24.5.2004 - contributi per la sostituzione del parco autoveicoli delle P.A. a
propulsione tradizionale con veicoli a minimo impatto ambientale.
• D.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle
direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.
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Informazioni
Siti
www.compraverde.it
www.a21italy.it
www.apat.gov.it/certificazioni/site/it-IT/Ecolabel/Prodotti_certificati
http://agenda21.lombardia.it/index/appalti_verdi/index.htm
www.acquistiverdi.it
www.buoneinpratica.it
http://www.provincia.torino.it/ambiente-provto/agenda21/piano/guidagpp/
http://www.provincia.cremona.it/servizi/ambiente/gppnet/cosa/acquisti.html
http://www.municipio.re.it
http://www.provincia.reggio.it
http://europa.eu.int/comm/environment/gpp/index.htm
http://europa.eu.int/comm/environment/ipp/home.htm
http://www.blauer-engel.de/
Http://www.eco-label.com
http://www.svanen.nu/Eng/default.asp
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Bibliografia
Provincia di Cremona, Ecosistemi, Manuale GPP Vol. 1 sezione generale
Provincia di Cremona, Ecosistemi, Manuale GPP Vol. 2 sezione metodologica
Provincia di Cremona, Ecosistemi, Manuale GPP Vol. 3 sezione operativa
Provincia di Cremona, Ecosistemi, Materiale informativo per fornitori GPPnet, 2004
Comune di Reggio Emilia, Reggio Acquista “Verde”, 2005
Commissione Europea, Guidelines for member states to set up action plans on green public procurement
Commissione Europea, Il nuovo manuale sugli appalti pubblici verdi, 2005
Unione Terre dei Castelli, Punto3, Manuale GPP
Regione Lombardia, Quaderno finale appalti verdi, 2005
COMUNICAZIONE INTERPRETATIVA DELLA COMMISSIONE Il diritto comunitario degli appalti
pubblici e le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici , 2001
Adiconsum Logni e marchi di qualità, 2005
Pubblicazioni Enea Noi per lo Sviluppo Sostenibile, Risparmio energetico nella casa, Detrazioni IRPEF
del 36% per interventi di risparmio energetico nella casa, 2000
Comunità Montana Valtellina di Tirano
Via M. Quadrio 11,
23037 Tirano (SO)
www.cmtirano.so.it
Tel. 0342 708511
Fax 0342 708530
Staff di riferimento:
Dott.ssa Laura Gasparini
[email protected]
Dott.ssa Tamara Della Vedova
[email protected]
Il presente volume è stato redatto dalla Staff Ambientale del Settore Territorio Ambiente e Sviluppo
Sostenibile della Comunità Montana Valtellina di
Tirano e stampato nel febbraio 2007 su carta ecologica sbiancata senza utilizzo di cloro.
Esso rientra nelle
attività informative del Progetto
“Realizzazione di iniziative di comunicazione e
diffusione degli appalti verdi” co-finanziato
dall'Unione Europea Programma Obiettivo 2 2000 2006 Regione Lombardia (Bando 2005 Misura 3.5
Sottomisura A “Promozione delle Agende 21 locali e
di altri strumenti di sostenibilità ambientale ”)
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