Formazione
Marzo-Aprile 2004
Green Pubblic
Procurement
Largo de’ Ginnasi, 2 00186 Roma Tel +390668301407 Fax +390668301416
[email protected] http://www.ecosistemi-srl.it
Programma della giornata
• Stato di attuazione: strategie ed
esperienze nel campo del GPP
• Etichette ambientali,Criteri ecologici,
Ecolabel
• Normativa di riferimento
• Percorsi metodologici per
l’introduzione del GPP
• Lettura analitica del manuale GPP
• Esercitazione
Strategie e strumenti per
l’introduzione del GPP
• Normativa
• Formazione e Informazione
• Scambio di buone
pratiche
• Agenda 21 Locale,
EMAS
Siti web
Linee Guida
Incontri Tematici
Network di enti
locali
Esperienze nel mondo
USA: Environmental Protection Agency (EPA)
Progetti Pilota
Database prodotti
Training tool online
Giappone: Green Purchasing Network
Linee guida per tipo di
prodotto
Database
Attività organizzazioni internazionali: UNEP, OCSE,
ICLEI
Progetti pilota
• Stato di Filadelfia
inizio 1993 >matrice dei prodotti >
successo dell’ampio coinvolgimento di tutti gli stakeholders.
• Città di Santa Monica
inizio 1998 >formazione e
informazione >coinvolgimento del personale >bandi con tre criteri
principali:salute ambientale e umana, performance e costo >
progettazione specifiche tecniche prima città statunitense con
100% di elettricità da fonti rinnovabili.
• Parco di Yellowstone e Gran Teton
inizio 2000
> coinvolgimento del personale manager e operai>
formazione>razionalizzazione degli acquisti>sostituzione degli
acquisti>dalla sperimentazione alla messa a sistema.
Esperienze in Europa
• Strategie più avanzate a livello nazionale:
Svezia, Olanda, Gran Bretagna
• Da segnalare: Francia
• Buone pratiche a livello locale:Kolding,
Vienna, Malmo, Barcellona, Goteborg,…
• Il ‘precedente’: il caso degli autobus di
Helsinki
Francia
• Il GPP nella Strategia Nazionale per lo
Sviluppo Sostenibile del 3 Giugno 2003 legata
alla comunicazione sull’IPP della Commissione
Europea.
• Il “tema strategico” d’intervento lo Stato
esemplare ovvero una PA che fornisca
l’esempio di un “comportamento attento verso
l’ambiente” .
• Sito web
www.ecoresponsabilite.environnement.gouv.fr
Caso studio: il GPP nel
Comune di Kolding
Il Piano Comunale (1998-2009) contiene
l’obbligo di inserire considerazioni
ambientali in tutte le attività del comune,
compresi gli acquisti
Situazione al 2003
Criteri ecologici inseriti
nell’acquisto di tutti i
Prodotti (100% GPP)
Avvio esperienza GPP nel settore
dei lavori pubblici (area residenziale)
Come funziona
Gruppo di lavoro
Coordinamento acquisto
prodotti
di uno stesso gruppo
Invio specifica al
settore ambiente
Elaborazione
requisiti e
domande ambientali
Integrazione del
bando di gara
con il questionario
ambientale
Lo strumento chiave: il
questionario
Contiene domande sui prodotti, i processi
produttivi, gli imballaggi, i sistemi di gestione
ambientale dei fornitori
Domande sui
requisiti
minimi
Domande per
la valutazione
complessiva
LA RISPOSTA
NEGATIVA COMPORTA
L’ESCLUSIONE
A RISPOSTA
AFFERMATIVA CORRISPONDE
PRESTAZIONE
AMBIENTALE POSITIVA
Attività di supporto
• Distribuzione di un opuscolo a tutti gli impiegati in cui sono
spiegate le condizioni che ogni acquirente deve rispettare
• Distribuzione di un opuscolo sulla selezione dei fornitori per
illustrare le procedure d’acquisto
• Incontro informativo annuale per tutti gli impiegati con
responsabilità in materia di acquisti in cui vengono
discusse le procedure d’acquisto, comprese le questioni
ambientali
• Servizio Intranet del comune dove i responsabili acquisti
possono trovare informazioni sugli accordi quadro, i
fornitori e i prodotti disponibili.
Il caso degli autobus di
Helsinki
1997: Bando di gara con criteri ecologici per il
servizio di trasporto pubblico
1998: Ricorso della compagnia arrivata seconda: i
criteri ecologici hanno reso il processo di
valutazione discriminatorio
2001: Decisione Corte di Giustizia Europea
I criteri ambientali possono essere presi in
considerazione inter alia nell’aggiudicazione
di una gara secondo il criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa
Esperienze di GPP in Italia
I Pionieri: ANPA (oggi APAT)
Comune di Ferrara
I progetti in corso: Provincia di Cremona,
Provincia di Lecco, ARPA Toscana, Regione
Toscana
Esempi di bandi/contratti verdi: Provincia di
Modena, ARPA Piemonte, Provincia di
Bologna, Comune di Roma
Strategia del TOROC (Comitato Olimpico)
Il Comune di Ferrara
• 1996 adesione alla carta di Aalborg
• 1998 costituzione dell’Ufficio Agenda 21 locale e avvio
del processo
• 1999 il Comune istituzionalizza il processo con la
redazione di un apposito progetto che rientra far gli altri
previsti dal programma politico del Sindaco come
attività innovativa da attuare durante il suo mandato
• 1999 il programma di acquisti verdi rientra tra gli
obiettivi strategici della A21L
• 2000 Adesione del Comune al progetto sugli acquisti
verdi dell’Anpa
• 2001 vincita bando del Ministero dell’Ambiente con il
progetto Ferrara21L
Gli acquisti verdi del
Comune di Ferrara
• Costituzione del gruppo intersettoriale tra servizio
ambiente e servizio acquisti
• Comunicazione agli operatori interni
dell’amministrazione attraverso raccomandazioni e
indirizzi da seguire (impiego cara ecologica e copie
fronte retro)
• Approvazione del progetto “Cibo-uomo-ambiente”
• Gare di appalto verdi per fornitura pasti biologici,
servizio di refezione scolastica, fornitura carta per
stampanti e fotocopiatrici, autoveicoli a metano, arredo
usati, fotocopiatrici a noleggio,
• Stesura del manuale comunale sugli acquisti verdi
Prodotti verdi ed Etichette
Le etichette ambientali sono marchi applicati
direttamente su un prodotto o su un servizio e
forniscono informazioni sulla sua performance
ambientale complessiva, o su uno o più
aspetti ambientali specifici.
Informazione
chiara
Aumenta il
potere
di scelta del
consumatore
Cresce la
domanda
di prodotti
ecologici
Che cosa è un criterio
ecologico?
E’ un requisito che deve essere rispettato
da un prodotto o produttore per
dimostrare che quel dato prodotto o
processo produttivo ha un impatto
ambientale ridotto rispetto a un
prodotto o processo che abbia le stesse
caratteristiche funzionali
Finalità del criterio
ecologico
I criteri mirano a limitare i principali impatti
ambientali connessi alle fasi del ciclo di vita
(Acquisizione materie prime, produzione,trasporto,
uso, smaltimento)
Tra gli obiettivi:
• Limitare il consumo energetico
• Limitare il consumo idrico
• Limitare la produzione dei rifiuti
• Favorire l’utilizzo di fonti rinnovabili e di sostanze
che risultino meno pericolose per l’ambiente
I sistemi di etichettatura:
obbligatori e volontari
Le etichettature obbligatorie si applicano
principalmente ai prodotti tossici e pericolosi,
agli elettrodomestici (Energy Label), agli
imballaggi (Packaging Label).
Le etichettature
volontarie
Le etichettature volontarie in
base alla ISO 14020:1999 si
suddividono in:
Tipo I secondo la norma ISO
14024 criteri ecologici verificati
da soggetti terzi(esempio Blauer
Angel, Ecolabel)
ECOLABEL
Le etichettature volontarie
Tipo II Auto-dichiarazione secondo la norma ISO
14021
Strumento d’informazione che contiene dati forniti dal
produttore, importatore o distributore del prodotto ad
esempio su: biodegradabiltà, riciclabilità, atossicità dei
trattamenti…
Tipo III secondo la norma ISO 14025 (Energy
Label)
La Dichiarazioni Ambientali di Prodotto DAP forniscono
informazioni di tipo quantitativo sulle performance
ambientali del prodotto e sono calcolate sulla base
dell’LCA
IL RICHIEDENTE
Il richiedente invia la
domanda e la documentazione
APAT effettua l’istruttoria
tecnico-amministrativa 60gg
Comitato Ecolabel
Il
Comitato
rilascia
l’etichetta
APAT
Il comitato notifica la
decisione alla Commissione
3 anni di
validità
Commissione
Europea
30 gg per respingere la
domanda, vale silenzio assenso
ECOLABEL
il marchio ecologico europeo
La richiesta del marchio Ecolabel è volontaria:
i fabbricanti, gli importatori o i distributori dei gruppi di
prodotti per cui sono stati definiti i criteri ecologici
possono richiedere il marchio al Comitato Ecolabel
che una volta verificato il rispetto dei criteri da parte
dei prodotti, procederà a rilasciare l’etichetta.
Una volta ottenuto l’Ecolabel, l’azienda è tenuta al
rispetto dei parametri tecnici fissati dalla UE, le regole
di riferimento da rispettare sono attualmente stabilite
dal nuovo Regolamento CE n. 1980/2000.
Come vengono definiti i
criteri ecologici?
CUEME + Forum
Consultivo definiscono
il progetto dei criteri
ecologici per un
gruppo di prodotti
secondo l’approccio LCA
Commissione
sottopone la
proposta al
Comitato di
Regolamentazione
Parere positivo?
Criteri approvati e
pubblicati in Gazzetta
Che cosa s’intende per
“gruppo di prodotti”?
insieme di beni o servizi destinati a scopi
analoghi, che siano equivalenti nell’uso e nella
percezione
da
parte
del
consumatore,
caratterizzati da:
1 volume significativo di vendite nel mercato interno
2 impatti ambientali significativi in una o più fasi
della vita del prodotto su scala globale o regionale
3 concorrenza elevata tale da indurre miglioramenti
ambientali attraverso le scelte del consumatore
I numeri dell’ecolabel
• I criteri ecologici vengono definiti in modo da
qualificare per la certificazione esclusivamente
i prodotti meno dannosi per l’ambiente
• lo standard oggi è raggiungibile dal 30% dei
tipi o modelli dei prodotti sul mercato
• Il Comitato Ecolabel ha definito:
– 21 gruppi di prodotto
– 800 tipi di prodotti
Gruppi di prodotti
etichettabili
Aspirapolvere
Carta tessuto
Detersivi per lavastoviglie
Personal Computer
Detersivi per lavatrice
Ammendanti
Detersivi
multiuso
per
superfici e per sanitari
Lavastoviglie
Detersivi a mano per piatti
Materassi
Lampadine
Computer portatili
Carta da copia
Pitture e Vernici per interno
Lavatrici
Prodotti Tessili
Frigoriferi
Calzature
Materiali duri per pavimenti
(Piastrelle ed altro)
Televisioni
Strutture ricettive
Normativa
Decreto Ronchi 22/1997 entro la data di entrata in
vigore del presente decreto le Regioni emanano norme
affinché gli uffici pubblici coprano il fabbisogno annuale
di carta con una quota di carta riciclata pari almeno al
40% del fabbisogno stesso
D.M. 27 marzo 1998 nel rinnovo annuale del loro
parco veicolare, le Amministrazioni dello
Stato………dovranno prevedere che nella sostituzione
degli autoveicoli …una quota sia effettuata con
autoveicoli elettrici , ibridi, gpl, carburante
alternativo….dotati di dispositivo per l’abbattimento ed
entro le percentuali e tempi stabiliti …….entro il 31 dic.
2003 nella misura del 50%
Normativa
Legge 448/2001 per finalità di tutela ambientale
correlate al potenziamento dei pneumatici usati le
amministrazione dello Stato…..per l’acquisto di
pneumatici di ricambio delle loro flotte….riservano una
quota all’acquisto di pneumatici ricostruiti pari almeno
al 20% del totale
D.M. 203/2003 il presente decreto individua regole e
definizioni affinché le Regioni adottino disposizioni,
destinate agli Enti Pubblici……che garantiscono che
manufatti e beni realizzati con materiale riciclato
coprano almeno il 30% del fabbisogno annuale
Percorso metodologico 1
• Individuare i criteri ecologici che il
prodotto/servizio deve soddisfare per essere
giudicato a impatto ambientale ridotto
• Inserire i criteri ecologici all’interno del bando di
gara o del contratto di fornitura
Percorso metodologico 2
• Condurre un’analisi delle proprie attività (beni
e servizi)
• Individuare e valutare gli impatti ambientali di
ciascun bene/servizio
• Costruire una gerarchia degli impatti
ambientali dei beni e dei servizi
• Selezionare i prodotti/servizi cui applicare il
GPP
• Individuare i criteri ecologici da inserire nei
bandi di gara e nei contratti
• Inserire i criteri ecologici all’interno del bando
di gara o del contratto di fornitura
• Svolgere attività di informazione e formazione
all’interno e all’esterno
Percorso GPPnet
G
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G
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P
Analisi delle attività
dell’Ente Locale,
potenzialmente oggetto
di GPP (“check-list”)
Acquisto di
servizi
Acquisto di
beni
Analisi degli impatti
sull’ambiente delle
Unità Elementari
lungo “il ciclo di vita”
Gerarchia degli impatti
ambientali
Unità
Elementari
Analisi ad hoc
Analisi “di
letteratura”
Obiettivi ambientali
dell’Ente Locale
Obiettivi del Forum
Agenda 21 Locale
Definizione dei “criteri
ecologici” e delle
modalità d’attuazione
Attuazione dei “criteri
ecologici” nelle
forniture
Scheda criteri ecologici
Macrocategoria /a
Arredi
Aspetti ambientali
1 arredi
Descrizione
Criteri ecologici
Riferimento
Macrocategoria di appartenenza
Categoria di appartenenza
Ad es. consumo risorse naturali,
utilizzo sostanze chimiche
Numeraz. Prodotto/servizio
Caratteristiche generiche del
prodotto/servizio
Caratteristiche tecniche del
prodotto/servizio
Etichetta ecologica
Istruzione operativa
• Parte A > categoria, prodotto,
criteri ecologici.
• Parte B > 5 sezioni del bando
(oggetto dell’appalto,specifiche
tecniche,selezione dei candidati,aggiudicazione,
esecuzione) >modalità
d’intervento>esempio
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