L’organizzazione della produzione Tutti i diritti riservati © Pearson Italia S.p.A. Riservato agli studenti delle classi che adottano il testo C. Bianchi P. Maccari, Sistema economia, Paramond La teoria dell’offerta si propone di spiegare: • il volume della produzione; • le tecniche impiegate nel processo produttivo; • il prezzo a cui vendere le merci. L’attività produttiva consiste nella trasformazione di input in ouput. La trasformazione può essere: • fisico-tecnica; • nello spazio; • nel tempo. L‘imprenditore organizza l’attività produttiva per ottenere un profitto. Gli input sono costituiti dai fattori produttivi che comprendono: • le risorse naturali: terra e materie prime (R); • il lavoro umano (N); • il capitale (K). Relazione tra Funzione di produzione = fattori produttivi e prodotto La funzione di produzione dipende dallo stato della tecnologia a disposizione del Paese. All’aumentare dei fattori produttivi impiegati il prodotto cresce. Si distingue tra: • lungo periodo, l’orizzonte temporale in cui tutti i fattori produttivi variano; • breve periodo, l’orizzonte temporale in cui variano soltanto il lavoro e le risorse, mentre il capitale è costante. La produzione può presentare rendimenti di scala: • costanti, quando il prodotto cresce in misura proporzionale all’aumento dei fattori impiegati; • crescenti, quando il prodotto cresce in misura più che proporzionale all’aumento dei fattori impiegati; • decrescenti, quando il prodotto cresce in misura meno che proporzionale all’aumento dei fattori impiegati. Il prodotto marginale è la quantità prodotta dall’ultimo lavoratore impiegato. Secondo la legge dei rendimenti decrescenti, all’aumentare di un fattore impiegato (fermi restando gli altri), cresce la quantità prodotta in misura meno che proporzionale.