Mercoledì 6 novembre 1991 — 31 — Commissione IV IV COMMISSIONE PERMANENTE (Difesa) IN SEDE CONSULTIVA Mercoledì 6 novembre 1991, ore 15,30 . — Presidenza del Vicepresidente Isaia GASPAROTTO . — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Mario Clemente Mastella. Parere sulle poposte e sul disegno di legge in un testo unificato: ANIASI ed altri : Legge-quadro sulle attività sportive in Italia (265). ZOLLA ed altri : Norme generali per lo sviluppo e la diffusione delle attività sportive e fisico motorie (1267). DE CARLI ed altri : Riforma della legislazione sportiva (2009). SERVELLO : Norme per l ' organizzazione dello sport agonistico e dell ' attività fisicomotoria (2348). BATTISTUZZI ed altri : Nuove norme per lo sviluppo delle attività sportive (2399). CARIA ed altri : Nuovo ordinamento delle attività sportive (2837). DUTTO ed altri : Norme-quadro per la diffusione dell 'attività sportiva (2868). La Commissione inizia l 'esame del testo unificato delle abbinate proposte di legge. Il relatore Giuseppe ANDREOLI (gruppo DC), illustrando le parti del disegno di legge sulle quali la Commissione è chiamata ad esprimere il parere, rileva che l'articolo 25 prevede una disciplina generale dell'attività sportiva e dell'educazione fisico-sportiva nelle forze armate, nell 'ambito della più generale legge-quadro di riordino della disciplina delle società sportive dilettantistiche. Tali disposizioni, che a suo avviso sono perfettamente compatibili con i provvedimenti di riforma del servizio di leva attualmente all'esame della Commissione, prevedono, tra l'altro, che l'attività sportiva svolta da atleti appartenenti alle forze armate e ai corpi di polizia costituisca attività di servizio purché compatibile con quanto previsto da un apposito regolamento che verrà emanato dal ministro della difesa. In conclusione, chiede alla Commissione di esprimere parere favorevole. Legge-quadro sullo sport (3804). (Parere alla VII Commissione). (Esame e rinvio) . Il deputato Bruno STEGAGNINI (gruppo DC) osserva preliminarmente che, a suo Mercoledì 6 novembre 1991 — 32 — avviso, l'articolo 25 del testo unificato risulta essere molto riduttivo rispetto alla complessità delle attività sportive svolte nell ' ambito delle forze armate e dei corpi militarmente ordinati . Vi sono, infatti, infrastrutture di notevolissima importanza che, tra l ' altro, sono in alcuni casi poste a disposizione degli enti locali ai sensi della vigente normativa che prevede appunto accordi tra questi ultimi e l ' amministrazione militare. In secondo luogo, a suo avviso sarebbe opportuno evitare che l'attuale formulazione dell'articolo 25 non costituisca un oggettivo arretramento della normativa in materia, rispetto all ' attuale situazione di fatto che vede, appunto, le forze armate impegnate in un'attività di addestramento sportivo di ottimo livello. In conclusione, per le ragioni esposte e perché sia chiaro che i civili debbano continuare ad usufruire delle infrastrutture militari, preannuncia il proprio avviso contrario all'attuale formulazione dell'articolo 25 del testo unificato in esame. Dopo breve intervento del deputato Antonino MANNINO (gruppo comunistaPDS), il quale rileva come le disposizioni di cui all ' articolo 25 non mettano in discussione la vigente normativa in materia di attività sportiva nelle forze armate, il deputato Ambrogio VIVIANI (gruppo MSIdestra nazionale) rileva che nell 'attuale situazione di ristrettezza di risorse economiche, a suo avviso dovrebbe essere garantito esclusivamente il funzionamento delle infrastrutture sportive destinate all'addestramento delle truppe . Laddove, invece, in futuro dovessero esservi maggiori disponibilità nel bilancio del Ministero della difesa, sarebbe favorevole ad ulteriori spese per la pratica dello sport agonistico. Il deputato Giancarlo SALVOLDI (gruppo verde) deve rilevare che se i giovani chiamati alle armi fossero sottratti all'espletamento delle importanti attività istituzionali per la pratica di attività sportive di carattere professionale, esprimerebbe delle riserve per eventuali ulteriori finanziamenti nel settore . Se invece tali risorse Commissione IV fossero destinate all ' acquisto di ulteriore materiale d'armamento, sarebbe allora disponibile a rivedere la propria posizione. Il deputato Antonino MANNINO (gruppo comunista-PDS) ribadisce che le disposizioni di cui all ' articolo 25 non innovano in alcun modo la vigente normativa, anzi ne fotografano l ' attuale situazione di fatto. Condividendo l ' esperienza di collaborazione tra l'amministrazione militare e gli enti locali, ne ritiene opportuna un'ulteriore regolamentazione al fine di evitare possibili favoritismi. In conclusione, al fine di acquisire ulteriori elementi di valutazione, propone il rinvio dell ' esame del parere ad altra seduta. Dopo interventi dei deputati Gastone SAVIO (gruppo DC), il quale chiede garanzie di continuità dell ' attività sportiva da parte dei giovani militari, e Ambrogio VIVIANI (gruppo MSI-destra nazionale), che ribadisce la necessità di distinguere l'attività sportiva destinata all'addestramento da quella puramente agonistica, il sottosegretario di Stato per la difesa Mario Clemente MASTELLA rileva preliminarmente che il Governo concorda con l'impostazione generale del provvedimento, purché però il primo comma dell 'articolo 25 preveda che l'attività sportiva costituisca attività di servizio solo se autorizzata dall'autorità militare competente. Il relatore Giuseppe ANDREOLI (gruppo DC), dopo aver osservato come la Commissione sia chiamata ad esprimere esclusivamente un parere alla Commissione cultura sulle parti di competenza, e dopo aver concordato con le osservazioni dei colleghi intervenuti, concorda con il deputato Mannino sulla necessità di rinviare l'esame per una pausa di riflessione. Dopo che il deputato Giancarlo SALVOLDI (gruppo verde), dichiarandosi contrario alla proposta di rinvio, ha invitato la Presidenza affinché su questo come su altri provvedimenti all 'esame della Commissione si evitino continui rinvii, il de- Mercoledì 6 novembre 1991 — 33 — putato Mario TASSONE (gruppo DC), concordando con la proposta dei colleghi Mannino e Andreoli, rileva come non possa essere d ' accordo con il collega Salvoldi in quanto la Commissione in questa sede è chiamata ad esprimere un parere motivato che, a suo avviso, oggi ancora non è maturo. Il deputato Stelio DE CAROLIS (gruppo repubblicano), concordando con le considerazioni del collega Salvoldi in ordine all ' organizzazione dei lavori della Commissione, ritiene il provvedimento in esame demagogico e preelettoralistico . Per tali ragioni, a nome del proprio gruppo, esprime avviso contrario alla proposta di parere favorevole formulata dal relatore Andreoli. Il deputato Gianfranco NAPPI (gruppo DP-comunisti) associandosi alle richieste dal collega Salvoldi, auspica che oggi stesso la Commissione sia chiamata a votare sulla proposta del relatore. Il deputato Mario TASSONE (gruppo DC), dopo aver rilevato che non vi è urgenza nell 'espressione del parere alla Commissione di merito, dichiara di non poter condividere le osservazioni dei colleghi Salvoldi e Nappi in relazione alla produttività della Commissione, in quanto essa in realtà ha fatto tutto quanto in suo potere per garantire un ' efficace attività legislativa, di indirizzo e di controllo . In particolare non può non sottolineare che in primavera si è conclusa l'indagine conoscitiva sul nuovo modello di difesa con l'approvazione di un documento che ha segnato una tappa importante del dibattito in materia. Dopo che il Presidente Isaia GASPAROTTO ha aderito alla proposta di un rinvio dell ' esame, con l ' impegno però di concluderlo non oltre la prossima settimana, e dopo brevi interventi dei deputati Giovanni PELLEGATTA (gruppo MSI-destra nazionale), favorevole al rinvio, e Stelio DE CA1WLIS (gruppo repubblicano), contrario, la Commissione accoglie la Commissione IV proposta di rinvio dell'esame del parere alla prossima settimana, formulata dal Presidente. La seduta termina alle 16,25. Mercoledì 6 novembre 1991 ore 16,25 . — Presidenza del Presidente Raffaele Costa. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Mario Clemente Mastella. Svolgimento di interrogazioni. Il sottosegretario di Stato per la difesa, Mario Clemente MASTELLA, rispondendo all ' interrogazione Folena ed altri n. 5-00551, presentata il 23 febbraio 1988, relativa al fenomeno del nonnismo nelle caserme, rileva che attualmente tale fenomeno, inteso come comportamento più o meno generalizzato attraverso il quale vengono colpiti e offesi diritti fondamentali della persona, è assai ridotto. Tale positiva situazione – oltre che originata dallo stesso comportamento della gran massa dei militari, normalmente contraria a manifestazioni di tale genere – è certamente conseguente anche all'assidua attività di prevenzione, ottenuta mediante continui controlli da parte del personale di servizio di giorno e di notte . I suoi effetti positivi trovano riscontro sia nella circoscritta e limitata attività dei più refrattari ad intendere il rispetto della libertà altrui sia nella immediata identificazione dei responsabili, nei casi sporadici in cui il fenomeno ha avuto qualche manifestazione, ed un'applicazione esemplare delle norme disciplinari. Il 9° Gruppo artiglieria pesante campale, per effetto del riordinamento dell ' esercito, è stato soppresso il 31 marzo 1991. Sino a tale data il nonnismo non ha mai assunto forme degenerative, ma si è manifestato, in alcune rare occasioni, in un contesto goliardico che ha dato luogo ad eventi certamente censurabili, ma non assimilabili in alcun modo a gravi soprusi, né ha mai creato una situazione di malessere fra i militari di leva . Mercoledì 6 novembre 1991 — 34 — Va precisato, al contrario, che nel corso di un'inchiesta intesa ad accertare la veridicità di alcune affermazioni di un militare, che aveva denunciato alcuni soprusi, è stata riscontrata l'infondatezza delle accuse (formulate a mezzo stampa in una lettera aperta al ministro della difesa) ed è stata accertata la volontà dell ' interessato di strumentalizzare alcuni aspetti della vita di comunità. Si può affermare, altresì, che la totalità di militari appartenenti al gruppo era contraria ad ogni forma di nonnismo. Infine, ad integrazione di quanto rappresentato comunica che sul caso del decesso del soldato Lena Salvatore, avvenuto il 12 ottobre 1991, in Lampedusa, rileva infine che sono state aperte due inchieste, una della magistratura ordinaria ed una a cura del competente comando militare di regione della Sicilia. Al momento non si conoscono i risultati né dell'esame autoptico, né delle due inchieste in corso. Il deputato Michele GALANTE (gruppo comunista-PDS), dichiarandosi parzialmente soddisfatto, prende atto della dichiarazione del rappresentante del Governo ed esprime però rammarico per il ritardo con il quale è stata data risposta all'interrogazione di cui è cofirmatario . La questione affrontata a suo avviso deve essere ulteriormente approfondita, in quanto anche nel corso di un'audizione presso la Commissione, le rappresentanze dei militari hanno esposto la necessità di porre fine al nonnismo. Il sottosegretario di Stato per la difesa, Mario Clemente MASTELLA, rispondendo all ' interrogazione Salvoldi ed altri n. 5-02753, presentata il 14 gennaio 1991, relativa all'uccisione del marinaio italiano Cosimo Carlino a Dubai, rileva che il militare imbarcato sulla nave Stromboli si era recato in libera uscita utilizzando uno dei due autobus adibiti allo scopo, con partenza alle ore 17 del 13 febbraio 1991. All ' arrivo a Dubai, alle ore 17,45 circa, era sceso con altri militari alla fermata Commissione IV dell'Etisalat (compagnia telefonica) dove entrava per acquistare tessere per uso telefonico. Il Carlino venne poi rinvenuto gravemente ferito alle ore 20 circa da una pattuglia della polizia locale in un parcheggio nelle vicinanze del municipio di Dubai e dalla stessa trasportato all'ospedale civile Rastrid ove, nonostante ogni possibile intervento medico, decedeva intorno alle ore 1 .30 del 14 febbraio 1991. Dalla ricostruzione dei fatti, effettuata dall'autorità di polizia di Dubai, è emerso che : il marinaio non era stato derubato ; vi erano delle tracce di sangue che potevano far pensare ad una colluttazione; il ritrovamento del Carlino nel parcheggio, luogo relativamente isolato, ma a non più di 100 metri da un sito molto affollato (Etisalat) e a meno di 50 metri dai posti di guardia del municipio e del tribunale, poteva essere spiegato con l'ipotesi che il militare avesse voluto utilizzare una cabina telefonica posta nelle immediate vicinanze, avendo trovato l'Etisalat molto affollato ; il Carlino, ferito nella predetta cabina, avrebbe inseguito il feritore nel vicolo che porta al parcheggio ove lo aveva trovato accasciato la polizia. Dalla tecnica dell'assassinio e dagli esiti dell'autopsia risulta inequivocabilmente all'autorità investigativa di Dubai che l ' omicida è un professionista e la facile identificazione della vittima come militare ha portato la predetta autorità a considerare come prevalente, se non unica, l'ipotesi della matrice terroristica dell'uccisione. La polizia di Dubai ha valutato nel senso predetto anche le testimonianze rese dal sergente Maurizio Alpini e dal marinaio Alessandro Minutolo, entrambi imbarcati sulla nave Vesuvio, unità ormeggiata nel porto di Jebel Ali insieme alla Stromboli. Il sergente Alpini, intorno alle 17,30-18, mentre stava telefonando da una cabina esterna dell 'Etisalat sulla via Bani Yas, aveva visto una persona pugnalare al fianco qualcuno che stava telefonando da una cabina distante circa 15 metri . Mentre l'aggressore fuggiva, il pugnalato si Mercoledì 6 novembre 1991 — 35 — estraeva il coltello dal fianco, lo gettava a terra ed inseguiva l'aggressore ; i due svoltavano poi sulla destra infilandosi in un vicolo poco distante . Ritenuto trattarsi di regolamento di conti tra locali, non aveva immediatamente interrotto la comunicazione, ma l'aveva comunque abbreviata, si era diretto all'ingresso dell'Etisalat (pochi metri oltre l ' angolo dell ' edificio) dove aveva cercato di spiegare l 'accaduto al poliziotto di guardia ; il poliziotto, anche perché probabilmente non aveva capito, si era limitato a dare un occhiata oltre l 'angolo e a riprendere il proprio posto. Considerata la scarsa attenzione mostrata dal poliziotto, si era allora intrattenuto all ' interno dell ' Etisalat conversando con amici cui aveva riferito quanto appena visto. Dopo circa 10 minuti usciva dall'Etisalat in compagnia di altre persone e, successivamente informato del fatto che un marinaio della nave Stromboli era stato aggredito, aveva ritenuto doveroso rendere edotto il comando della propria unità Vesuvio di quanto visto in precedenza. Il marinaio Minutolo, intorno alle 18, uscito dall 'Etisalat e affacciatosi sulla via Bani Yas, aveva notato una persona correre e subito voltare in un vicolo ; il successivo scambio di informazioni con l 'Alpini aveva evidenziato che l 'uomo visto dal Minutolo era il ferito che stava rincorrendo l ' aggressore . Anche il Minutolo informava di quanto sopra il proprio comando. Nessuno sforzo è stato tralasciato al momento del fatto, né viene tralasciato attualmente, da parte delle autorità di Dubai, delle autorità diplomatiche italiane e della marina militare, per ogni approfondito sviluppo delle indagini. Non si dispone di elementi sull 'eventuale connessione del fatto con l'episodio del bombardamento del rifugio antiaereo di Bagdad. Il deputato Giancarlo SALVOLDI (gruppo verde), dichiarandosi insoddisfatto, esprime perplessità per la risposta del sottosegretario Mastella, in quanto da notizie di stampa dei giorni della tragedia Commissione IV emerse la possibilità di una dinamica dei fatti e di responsabilità che non corrispondono a quelle ora illustrate dal rappresentante del Governo . Inoltre, non si dà conto dagli inspiegabili ritardi dei soccorsi alla vittima e del coordinamento tra i comandi italiano e locale . Rileva in sostanza una contraddizione tra l'affermazione del sottosegretario Mastella relativa al fatto che non vi sia stato collegamento tra l'accoltellamento e il bombardamento del rifugio antiaereo di Bagdad e l'affermazione relativa alla circostanza che ad accoltellare il marinaio italiano sarebbe stato un professionista, quasi alludendo alla possibilità di un'azione terroristica, secondo quanto risulterebbe dalle indagini dell 'autorità investigativa di Dubai. Il sottosegretario di Stato per la difesa, Mario Clemente MASTELLA, rispondendo all 'interrogazione Piccirillo n . 5-03217, presentata il 3 ottobre 1991, relativa all ' ipotizzata chiusura dello stabilimento militare noto come Pirotecnico di Capua (Caserta), rispondendo a nome del Governo, rileva che l' Amministrazione della difesa elaborò nel 1983 un modesto piano di adeguamento dell 'area tecnico-industriale della Difesa denominato RATID-3 che, rinunciando a ridisegnare un assetto complessivo del settore, si limitò all ' attuazione di alcuni specifici provvedimenti di carattere ordinativo e di ammodernamento al fine di assicurare agli stabilimenti ed agli arsenali il livello minimo di funzionalità . La componente operativa terrestre, a differenza delI ' area tecnico-industriale della Difesa rimasta sostanzialmente immutata nel tempo, dal 1975 ha subìto successive contrazioni, fino alla recente eliminazione di ulteriori 6 brigate (da 25 a 19) anche per effetto delle decisioni del Trattato sulla riduzione delle forze convenzionali. Il mutato quadro strategico internazionale e le conseguenti drastiche contrazioni di bilancio hanno determinato la necessità di procedere ad una ristrutturazione dell'area tecnico-industriale della Difesa ridisegnata nel documento « Modello di Difesa Mercoledì 6 novembre 1991 - – Progetto 2000 » i cui contenuti sono stati illustrati alla Commissione difesa della Camera il 19 giugno 1990 che, per quanto riguarda gli stabilimenti di Capua e di Fontana Liri, prevede l 'unificazione, a Baiano di Spoleto, dei 5 stabilimenti del munizionamento (tra il 1992 ed il 1997), sia pure come prima ipotesi di approccio al problema e subordinatamente alla attuazione di altri provvedimenti di carattere ordinativo, infrastrutturale e legislativo. Il deputato Giovanni PICCIRILLO (gruppo DC), dichiarandosi parzialmente soddisfatto, ringrazia innanzitutto il rappresentante del Governo per la sensibilità e la celerità con le quali si è dato corso alla risposta alla sua interrogazione . Deve però rilevare una contraddizione con quanto affermato dall'Amministrazione nel 1983, in ordine alle prime ipotesi di dismissione del Pirotecnico di Capua, e il fatto che non più di 6-7 mesi or sono sono stati ultimati dei lavori di ristrutturazione dell 'infrastruttura militare per un importo di circa 120 miliardi di lire . In tal senso chiede al sottosegretario Mastella quale sia la reale intenzione del Governo sul futuro dello stabilimento militare anche perché nel corso di periodiche visite, sia il direttore dell'AMAT, sia il generale Chillemi, sia il generale Stefani hanno elogiato la capacità produttiva dello stabilimento. In conclusione, chiedendo al Governo un approfondimento della questione, deve rilevare come l 'eventuale chiusura del Pirotecnico suonerebbe quale ulteriore insulto alle esigenze occupazionali dell 'area di Caserta già privata della scuola truppe corazzate . La sua parziale soddisfazione è perciò legata alla speranza di un impegno del Governo al riguardo. Il sottosegretario di Stato per la difesa, Mario Clemente MASTELLA, rispondendo all ' interrogazione Torna ed altri n . 5-01425, presentata il 19 aprile 1989, relativa alla cittadella militare di Torre Veneri presso Lecce, rileva che il progetto relativo alle infrastrutture da realizzare nell 'ambito del poligono di Torre Veneri per l ' unificazione della scuola truppe co- 36 — Commissione IV razzate di Caserta e della scuola specializzati truppe corazzate di Lecce è stato sottoposto al comitato misto paritetico che ha espresso in merito parere favorevole. Il comune di Lecce ha infine precisato che la zona non è soggetta a vincoli di edificabilità, sussistendo soltanto quelli di carattere paesaggistico. L'attuale attività addestrativa del poligono non subirà alcun incremento, poiché la trasferenda scuola di Caserta da sempre utilizza per le proprie esigenze addestrative il poligono di Torre Veneri. Il deputato Michele GALANTE (gruppo comunista-PDS), dichiarandosi insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo in quanto, a suo avvisa, parziale, deve rilevare che non è stata presa in esame l'eventuale compatibilità tra i vincoli di natura ambientale e quelli dovuti alle servitù militari. Il sottosegretario di Stato per la difesa, Mario Clemente MASTELLA, rispondendo all'interrogazione Gasparotto ed altri n. 5-00861, presentata il 22 luglio 1988, relativa ai decessi ed agli infortuni gravi occorsi durante l ' attività di servizio a militari di truppa, sottufficiali ed ufficiali delle forze armate, rileva che il problema della prevenzione contro gli infortuni e della tutela della salute del cittadino alle armi è di particolare importanza per tutte e tre le forze armate. Al riguardo sono stati intensificati negli ultimi anni i mezzi e gli sforzi per tutelare l'integrità psicofisica del militare. Presso i gruppi selettori le visite mediche vengono fatte in maniera approfondita, con particolare attenzione per il settore cardiologico, radiologico, del visus e della capacità respiratoria. In particolare, viene dato ampio rilievo alla componente psicologica, sottoponendo i selezionandi ad un test di personalità (Minnesota Multiphasic Personality Inventory). I soggetti affetti da qualche particolare turba psichica vengono inviati agli ospedali militari per gli eventuali provvedimenti medico-legali . Mercoledì 6 novembre 1991 - 37 — È da sottolineare, in proposito, che presso tutti i battaglioni addestramento reclute è in atto la reiterazione del test di personalità volta ad individuare eventuali psicopatie insorte dopo la visita di leva. L 'esercito ha inserito nei reparti l'ufficiale consigliere, con la funzione di conoscere i problemi dei giovani incorporati al fine di aiutarne l'inserimento e di prevenire gli eventuali rischi di suicidio. Presso i comandi periferici e gli istituti di formazione sono stati istituiti 74 centri di coordinamento di supporto psicologico per il sostegno psicoterapeutico dei soggetti con gravi problemi di adattamento. Inoltre, a livello centrale, operano una sezione psicologica dell ' esercito con funzioni direttive e di coordinamento ed il nucleo dì psicologia applicata che definisce le direttive di competenza e provvede all ' addestramento del personale. È, altresì, operante il telefono amico presso il consultorio psicologico dell ' ospedale militare di Roma. Peculiare rilievo è stato dato all ' istruzione preventiva contro gli infortuni, a completamento della quale sono stati distribuiti a tutti i giovani alle armi gli opuscoli Prevenzione degli infortuni, La prevenzione degli incidenti automobilici e La prevenzione degli incidenti nel maneggio degli esplosivi. Per la marina militare è stata molto efficace la sorveglianza della corretta applicazione delle misure di prevenzione previste dalla normativa antinfortunistica, anche in considerazione di un favorevole rapporto numerico tra militari di truppa e quadri, e, in generale, dell'esistenza di nuclei di personale di modesta entità. Anche per l 'aeronautica militare opera la figura dell'ufficiale consigliere sopra citato, contemporaneamente ad una parallela attività di controllo, accurata e costante, da parte dei dirigenti dei servizi sanitari di concerto con i servizi di assistenza spirituale in relazione ad eventuali turbative connesse con l'espletamento del servizio. Sono, altresì, in avanzata fase di attuazione i provvedimenti relativi alla intro- Commissione IV duzione del Minnesota Multiphasic Personality Inventory quale test personalogico di massa. A tutto il personale, all ' atto dell ' ingresso presso la scuola addestramento reclute aeronautica militare e la scuola addestramento reclute vigilanza aeronautica militare, viene distribuito l'opuscolo Il servizio di leva dell'Aeronautica Militare a fini preventivi inerenti all 'uso dei mezzi e dei materiali in dotazione. Un costante lavoro di ricerca, di studio e di controllo viene svolto dall'organizzazione per la sicurezza del volo per prevenire le situazioni di rischio e garantire la sicurezza dell 'attività di volo . Il benessere del personale militare è stato sempre tenuto in considerazione dell'Amministrazione della difesa . Peraltro, la politica di spesa finalizzata al benessere con gli investimenti nel settore logistico, tendente a rendere più dignitosa la condizione dei militari, ha dovuto subire un riallineamento a causa delle riduzioni degli stanziamenti sui relativi capitoli di bilancio. Gli organi di rappresentanza militare sono già coinvolti a livello istituzionale in un ' attività di tutela giuridica, economica, previdenziale, sanitaria, culturale e morale del personale militare di qualunque grado. Sugli aspetti in questione si è sempre realizzata una collaborazione aperta e fattiva a tutti i livelli, con particolare riguardo ai militari di leva, la cui condizione è oggetto di particolare continua attenzione e di proposizione nei confronti delle autorità militari e di Governo. Peraltro un coinvolgimento dei militari (ovviamente nell'ambito di pertinenza degli stessi) nella vasta questione del benessere del personale, comprensiva, fra l'altro, del problema di ammodernamento dei manufatti e della realizzazione di un programma di lavori in campo infrastrutturale, non ha mai incontrato alcuna pregiudiziale da parte delle forze armate. Il deputato Ermenegildo PALMIERI (gruppo comunista-PDS), dichiarandosi insoddisfatto, rileva come molti incidenti abbiano precise responsabilità nelle gerarchie militari . L ' ultimo caso è quello della Mercoledì 6 novembre 1991 - morte di un giovane alpino, accaduta ad Agordo il 22 ottobre scorso, allorquando il medico militare non si accorse dell'esistenza di un tumore e curò il giovane semplicemente con uno sciroppo . Questo è uno dei tanti casi che, a suo avviso, richiederebbero l'immediata sospensione dalle funzioni del sanitario e del comandante della caserma in attesa di ulteriori accertamenti di responsabilità. Il Presidente Raffaele Costa avverte che, per accordi tra l'interrogante ed il Governo, lo svolgimento dell'interrogazione Testa Antonio n . 5-02395 è rinviata ad altra seduta. La seduta termina alle 17,5. Mercoledì 6 novembre 1991, ore 17,5 . — Presidenza del Presidente Raffaele COSTA . — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Mario Clemente Mastella. Seguito dell'audizione ax articolo 143, comma 3, del regolamento, di un rappresentante del Ministero della difesa, sull'ap- Commissione IV 38 — plicazione della risoluzione Magri ad altri n . 7-00433 (appalti base aeronautica di Isola Capo Rizzuto). Il Presidente Raffaele COSTA ricorda che il 24 ottobre scorso è iniziata l ' audizione del sottosegretario Mastella, il quale ha illustrato la posizione del Governo in ordine all ' applicazione della risoluzione di cui all 'ordine del giorno. Intervengono per svolgere considerazioni e porre quesiti i deputati Gianfranco NAPPI (gruppo DP-comunisti), Antonino MANNINO (gruppo comunista-PDS), Giovanni PELLEGATTA (gruppo MSI-destra nazionale) e Mario TASSONE (gruppo DC). Data la concomitanza di votazioni in Assemblea, il seguito dell'audizione è rinviato a domani, giovedì 7 novembre, alle 9. La seduta termina alle 17,30. N .B . — L'edizione non definitiva del resoconto stenografico della seduta per il seguito dell'audizione del sottosegretario di Stato per la difesa è pubblicata In un fascicolo a parte.