ISDE Italia News
A cura dell'Associazione Medici per l'Ambiente
Numero 411 (15 Ottobre 2010)
In questo numero………
Nella rubrica "Prossimi eventi e scadenze":
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People Building Future: confini e valori per un vivere sostenibile - 13-16 Ottobre, Cuneo.
Mobilitytech 2010 - 18-19 Ottobre, Milano.
Ambiente, salute e nutrizione - 21-23 Ottobre, Genova.
Architettura naturale: la qualità della vita. Salute, sicurezza e risparmio energetico: istruzioni
per l‘uso corretto - 26 Ottobre, Firenze.
9th International Conference on Urban Health - ICUH 2010 - 27th October-29th October,
New York City.
Stili di vita e disuguaglianze di salute - 5 Novembre, Modena.
Produrre regolamenti efficaci per l’introduzione delle energie rinnovabili negli edifici - Da
Febbraio 2011, Trieste.
Nella rubrica "Nucleare":
-
Legge di iniziativa popolare sulle energie rinnovabili.
"7,5 miliardi per il nucleare? No grazie" di Antonio Cianciullo.
Legambiente alla manifestazione di Berlino contro il nucleare.
Il solare costa meno del nucleare.
“Chernobyl consequences of the catastrophe for people and the environment” by A.V.
Yablokov, V.B. Nesterenko, A.V. Nesterenko, J.D. Sherman-Nevinger.
"Greenpeace porta due container di scorie nucleari al Parlamento Europeo" di Maria Carla
Giuliano.
Presadiretta sul Nucleare.
Quanto costano davvero le centrali nucleari? Nessuno lo sa, ma molto di più di quanto si
pensava.
La crociata nuclearista di ENEL.
"Bugie nucleari" di Silvia Pochettino.
"Diventeremo tutti nuclearisti?" di Mario Agostinelli.
"Caro Veronesi, troppi impegni" di Milena Gabanelli.
Nella rubrica "L'associazione e i lettori di ISDE Italia News segnalano…":
-
Legambiente lancia petizione per qualità aria.
Appello di sottoscrizione del documento su incenerimento e salute dei medici trentini.
FNOMCEO: stop a dialogo con Ministro Brunetta.
Il convegno di neotopia.
Aderisci all’Associazione Medici per l’Ambiente - ISDE Italia!
PROSSIMI EVENTI E SCADENZE
PEOPLE BUILDING FUTURE: CONFINI E VALORI PER UN VIVERE
SOSTENIBILE
Dal 13 al 16 Ottobre 2010 a Cuneo si svolgerà l'8° Forum Internazionale dell'Informazione per
la Salvaguardia della Natura "People building future: confini e valori per un vivere sostenibile"
organizzato dall'Associazione Culturale Greenaccord. L’idea di base è quella di proporre un
confronto di alto livello sui confini (fisici, biologici, psicologici, etici, filosofici, ecc.) entro i quali
l’azione umana può esplicarsi al fine di produrre benessere diffuso. L’obiettivo del Forum in
oggetto è quello di definire un quadro dei valori di riferimento per uno sviluppo sostenibile ed equo.
Il Forum, così come tutte le attività di Greenaccord, è diretto esclusivamente a giornalisti ed ha
come scopo quello di “formare i formatori” ossia offrire la possibilità agli operatori
dell’informazione di riflettere e trovare spunti per offrire una informazione qualificata e motivata.
Al Forum parteciperanno circa 130 giornalisti: una cinquantina di italiani e altri da tutti i continenti,
selezionati con particolare riguardo dal continente africano, quello asiatico ed il latinoamericano.
All’iniziativa, grazie all’azione del referente ISDE di Cuneo Dr. Mario Frusi, è stata invitata anche
ISDE Italia che parteciperà con un intervento a cura del Dr. Gianfranco Porcile, Presidente ISDE
Liguria.
Info: www.greencanal.eu/2010cuneo/home.htm; [email protected]
MOBILITYTECH 2010
A Milano, Palazzo Giureconsulti, il 18 e 19 Ottobre 2010 si terrà "MobilityTech 2010", l'annuale
appuntamento su trasporto, innovazione e ambiente. "Cambia il tuo modo di muoverti: le Green
Technologies" è il tema della Sessione istituzionale plenaria di apertura. Molti i convegni (tutti
gratuiti) da non perdere nei due giorni di MobilityTech. Organizzato da ClickUtility e Columbia
Group, Mobilitytech è promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare, Comune di Milano, Commissione Europea Rappresentanza a Milano, ATM Milano e EXPO
2015, e si svolge con l’adesione del Presidente della Repubblica.
Info: www.mobilitytech.it
AMBIENTE, SALUTE E NUTRIZIONE
Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Genova organizzerà l’83°
Convegno Nazionale della Società Italiana di Biologia Sperimentale (SIBS) dal 21 al 23
Ottobre 2010 a Genova. La SIBS, società scientifica multidisciplinare costituita a
Napoli nel 1925, organizzata in Sezioni che fanno capo a diversi Atenei italiani e con la
sede della presidenza nazionale ubicata presso l’Università di Torino (Dipartimento di
Biologia Animale e dell’Uomo – sezione di Antropologia), ha come scopo principale lo
studio dei meccanismi biologici che regolano il funzionamento degli esseri viventi,
compreso l’uomo, in relazione anche ai sistemi ambientali naturali ed antropizzati. I
temi congressuali comprenderanno aspetti riguardanti le interrelazioni tra l’ambiente
(anche estremo quale lo spazio) e lo stato di benessere degli organismi in relazione ai
fattori di stress e alle fonti nutrizionali anche alieutiche. In particolare il Convegno,
dal titolo “Ambiente, Salute e Nutrizione”, verterà su aspetti innovativi in diversi
campi della moderna Biologia Sperimentale con l’intento di contribuire al dibattito
scientifico sugli effetti che alcuni fattori ambientali hanno sugli organismi e sulla
salute dell’uomo.
Info: www.dibio.unige.it; [email protected]
ARCHITETTURA NATURALE: LA QUALITA’ DELLA VITA. SALUTE,
SICUREZZA E RISPARMIO ENERGETICO: ISTRUZIONI PER L‘USO CORRETTO
Il 26 Ottobre 2010 a Firenze si svolgerà il convegno "Architettura naturale: la qualità
della vita. Salute, sicurezza e risparmio energetico: istruzioni per l‘uso corretto"
organizzato da ANAB (Architettura Naturale) e da ISDE Italia (Associazione Medici
per l’Ambiente). La collaborazione tra ANAB e ISDE, che mette al centro il capitale
"salute" rappresenta un messaggio importante per la collettività. La salute pubblica va
salvaguardata anche da altre categorie, che progettando e costruendo in maniera
cosciente, contribuiscono a sostenere le misure di "medicina preventiva" da estendersi
anche l'ambiente costruito e non.
Info: [email protected]
9th INTERNATIONAL CONFERENCE ON URBAN HEALTH - ICUH 2010
The principal theme to be addressed at the 9th International Conference on Urban
Health will be good governance for healthy cities, with special interest in the positive
consequences in urban health interventions, as well as the social and public health
policies that are required to address these issues. The conference will address how
governments can develop and implement policy that improves the health of all urban
residents and reduces urban inequities. Although governance and health are the
focus, these issues will be examined in a multitude of sectors: health services,
violence and security, transportation and injuries, housing and infrastructure,
neighborhoods and the urban environment, reproductive and maternal child health,
the social determinants of health, substance use and homeless populations, and still
others. The meeting begins Wednesday 27th October 2010 and will end on Friday
29th October 2010 in New York City. The conference will consist of plenary sessions,
concurrent sessions and poster presentations. Conference organizers are also
arranging to hold several sessions in conjunction with community-based organizations
and policymakers.
Info: www.nyam.org/icuh2010/index.html
STILI DI VITA E DISUGUAGLIANZE DI SALUTE
La Rete Città Sane OMS, con l'Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione
Emilia Romagna e con l'Istituto Superiore di Sanità, organizza il workshop "Stili di
vita e disuguaglianze di Salute" che si svolgerà presso Palazzo Carandini a Modena il 5
Novembre 2010, dedicato ai tecnici e agli amministratori della Rete. L’idea è quella di
permettere agli amministratori e ai tecnici dei Comuni aderenti alla Rete di avere un
quadro preciso dello stato di salute in Italia e delle direttive OMS per la Quinta Fase.
All’incontro si lancerebbe anche l’idea di tre meeting formativi locali per il 2011.
Durante il Workshop ci sarà lo spazio per il dibattito e per la presentazioni di
proposte e buone pratiche da parte dei Comuni. Nella sessione "Ambiente e Salute"
interverrà la Dr.ssa Danila Scala di ARPA Toscana "L’impatto sulla salute dei
cambiamenti ambientali", in rappresentanza anche di ISDE Italia.
Info: [email protected]
PRODURRE REGOLAMENTI EFFICACI PER L’INTRODUZIONE DELLE ENERGIE
RINNOVABILI NEGLI EDIFICI
Finanziato dal Programma Europeo Intelligent Energy Europe, PATRES (Public
Administration Training and Coaching on Renewable Energy Systems) coinvolge 7 Paesi
(Austria, Croazia, Estonia, Italia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna). Il progetto
prevede un programma integrato di formazione e assistenza tecnica rivolto ad enti
locali, aziende di pubblica utilità ed enti di gestione di edilizia residenziale pubblica al
fine di supportare politiche attive volte all’introduzione di sistemi basati sulle fonti di
energia rinnovabili negli edifici. Uno degli obiettivi del progetto è la traduzione nel
concreto di tali politiche attraverso la redazione o l’aggiornamento di codici e
regolamenti per la costruzione o ristrutturazione di edifici e per la disciplina delle
procedure di “appalto verde” per gli stabili destinati agli enti stessi o ad edilizia
residenziale pubblica. Analisi delle migliori pratiche nazionali ed europee, consulenza
professionale e personalizzata, creazione di reti ed occasioni di confronto e
collaborazione completano la gamma di proposte efficaci ed innovative offerte dal
progetto PATRES. Il percorso formativo "Produrre regolamenti efficaci per
l’introduzione delle energie rinnovabili negli edifici", attraverso un approccio integrato
e multidisciplinare ed un’ampia gamma di concrete azioni di supporto, fornisce un set
di competenze specifiche di carattere tecnico-giuiridico, tecnologico e normativo. I
partecipanti, che ricoprono funzioni e ruoli chiave di carattere gestionale ed
amministrativo nella Pubblica Amministrazione, verranno assistiti nella redazione o
aggiornamento di codici e regolamenti volti all’introduzione di sistemi basati sulle
energie rinnovabili negli edifici. Particolare attenzione sarà riservata anche agli
“appalti verdi” nella Pubblica Amministrazione. L’inizio del corso di formazione, che si
terrà interamente presso la sede di Area Science Park a Trieste, è previsto per il
mese di Febbraio 2011.
Info: www.patres.net
NUCLEARE
LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE SULLE ENERGIE RINNOVABILI
Fonte: Comitato “SI alle energie rinnovabili, NO al nucleare”.
Il 25 Giugno 2010 il Comitato “SI alle energie rinnovabili, NO al nucleare” ha iniziato
la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sulle
energie rinnovabili. La proposta di legge, depositata in Cassazione il 7 Giugno 2010, si
propone di rilanciare un’iniziativa a tutto campo a sostegno delle energie da fonti
rinnovabili e per la realizzazione degli obiettivi europei del 20-20-20 entro il 2020,
rispetto ai quali il nostro Paese soffre un ritardo evidente che rischia di pagare salato
in termini di sanzioni. Come se non bastasse, il decreto legge attualmente in
discussione al Senato minaccia di compromettere (in particolare con quanto disposto
all’art. 45) tutto lo sviluppo delle rinnovabili, mettendo a rischio grandi investimenti e
30.000 posti di lavoro, e non prevedendo il mantenimento della detrazione fiscale del
55%, in scadenza a fine anno, per ristrutturazioni edilizie a fini di risparmio
energetico, provvedimento che vale circa 3 miliardi di investimenti privati. Obiettivo
della proposta di legge di iniziativa popolare è dimostrare con chiarezza che il
risparmio energetico, che può dare a breve enormi risultati, e lo sviluppo delle energie
rinnovabili possono non solo garantire investimenti e occupazione di qualità ma anche
maggiore autonomia energetica del nostro paese, che certamente non sarebbe
garantita dalla costosa e pericolosa scelta del nucleare che comporta l’importazione di
tecnologie e materia prima. Inoltre è disponibile, su questo tema, il mensile de “La
nuova ecologia: il dossier dedicato alle rinnovabili” e il box che sintetizza in 10 punti il
progetto di legge d'iniziativa popolare.
Chi volesse ricevere questi ultimi due documenti può richiederli alla nostra segreteria
all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
Info: www.oltreilnucleare.it; www.oltreilnucleare.it/images/pdf/pdlpop.pdf;
[email protected]
7,5 MILIARDI PER IL NUCLEARE? NO GRAZIE di Antonio Cianciullo.
Fonte: La Repubblica dell'11 Ottobre 2010
Un'agevolazione da 7,5 miliardi di dollari per far partire una centrale nucleare? No
grazie. Il cortese diniego non viene da un gruppo ambientalista ma dalla società
Constellation, che dell'oggetto in questione s'intende perché è socia di EDF in
Unistar. Ebbene Constellation avrebbe dovuto realizzare il primo dei reattori EPR
negli Stati Uniti, a Calvert Cliffs, utilizzando gli incentivi introdotti da Bush per
rilanciare il nucleare americano che non ha più visto nuovi ordinativi dopo l'incidente a
Three Mile Island (1979). Bush aveva stanziato 18,5 miliardi di dollari come fondo di
garanzia per le banche che finanziano progetti nucleari. Questi fondi pubblici, pensati
come stimolo necessario per vitalizzare un mercato restio a mettere denari sulle
centrali nucleari, sono stati mantenuti dalla presidenza Obama. Ora però arriva il
colpo di scena a cui il Washington Post ha prestato attenzione: fermi tutti, marcia
indietro, niente più reattore. Una notizia definita "scioccante" dall'EDF. Anche
perché si inserisce in un quadro sempre più imbarazzante per l'azienda che ha
progetto gli EPR: il colosso francese Areva è in crescente difficoltà economica anche
a causa dei ritardi nella costruzione del reattore di Olkiluoto, in Finlandia (un EPR),
che sta andando verso il raddoppio dei costi previsti tanto da provocare una disputa
giudiziaria tra Areva e l'azienda finlandese che sta realizzando l'impianto. Il progetto
EPR non è stato ancora approvato dall'autorità di sicurezza statunitense. E pochi
giorni fa è stato reso noto il rapporto Roussely, firmato dall'ex Amministratore
Delegato di EDF, in cui si ammette un sostanziale fallimento dell'EPR la cui credibilità
"è stata seriamente minata dalle difficoltà incontrate sia nel sito di Olkiluoto che a
Flamanville, in Francia". A quanto pare c'è un unico Paese che sente un'incontenibile
pulsione a ospitare questi impianti: l'Italia. "Il Governo ha firmato accordi con Parigi
impegnandosi a costruire quattro EPR e presentandoli come una tecnologia provata
mentre non sono chiari né i costi né i livelli di sicurezza. E' un inganno che
penalizzerebbe pesantemente le nostre bollette", sostiene Giuseppe Onufrio,
Direttore di Greenpeace.
LEGAMBIENTE ALLA MANIFESTAZIONE DI BERLINO CONTRO IL NUCLEARE
Nell’era della Green economy quella dell’atomo è un’industria sul viale del tramonto e
allungare la vita delle centrali nucleari come deciso dal Governo Merkel sarebbe
un’operazione di vero e proprio accanimento terapeutico. A maggior ragione in un
Paese come la Germania, leader mondiale nello sviluppo delle rinnovabili grazie alle
politiche energetiche avviate nei primi anni 2000. Così la pensa Legambiente, che
Sabato 18 Settembre 2010, è scesa in piazza a Berlino in adesione alla manifestazione
di protesta organizzata dall’associazione antinuclearista Ausgestrahlt contro la
decisione del governo tedesco di prolungare la vita degli impianti atomici, per evitare
un aumento ulteriore delle scorie nucleari e proseguire nelle operazioni di chiusura
delle centrali avviate negli ultimi anni. Durante la manifestazione la delegazione di
Legambiente ha contribuito alla realizzazione di un finto deposito di rifiuti radioattivi
all’interno del quartiere governativo di Berlino con un fusto di scorie made in Italy.
Info: www.youtube.com/legambienteonlus; www.flickr.com/photos/Legambiente
IL SOLARE COSTA MENO DEL NUCLEARE
Fonte: New York Times, 26 Luglio 2010.
Oggi negli Stati Uniti la produzione di energia solare costa meno di quella nucleare. Lo
afferma un articolo che riprende uno studio di John Blackburn, docente di economia
della Duke University. Se si confrontano i prezzi attuali del fotovoltaico con quelli
delle future centrali previste nel Nord Carolina, il vantaggio del solare è evidente,
afferma Blackburn. "Il solare fotovoltaico ha raggiunto le altre alternative a basso
costo rispetto al nucleare", afferma Blackburn, nel suo articolo Solar and Nuclear
Costs - The Historic Crossover, pubblicato sul sito dell’ateneo. "Il sorpasso è avvenuto
da quando il solare costa meno di 16 centesimi di dollaro a kilowattora" (12,3 centesimi
di euro/kWh). Senza contare che il nucleare necessita di pesanti investimenti pubblici
e il trasferimento del rischio finanziario sulle spalle dei consumatori di energia e dei
cittadini che pagano le tasse. Secondo lo studio di Blackburn negli ultimi otto anni il
costo del fotovoltaico è sempre diminuito, mentre quello di un singolo reattore
nucleare è passato da 3 miliardi di dollari nel 2002 a dieci nel 2010. In un precedente
studio Blackburn aveva dimostrato che se solare e eolico lavorano in tandem possono
tranquillamente far fronte alle esigenze energetiche di uno Stato come il Nord
Carolina senza le interruzioni di erogazione dovute all’instabilità di queste fonti. I
costi dell'energia fotovoltaica, alle luce degli attuali investimenti e dei progressi della
tecnologia, si ridurrà ulteriormente nei prossimi dieci anni. Mentre, al contrario, i
nuovi problemi sorti e l'aumento dei costi dei progetti hanno già portato alla
cancellazione o al ritardo nei tempi di consegna del 90% delle centrali nucleari negli
Stati Uniti, spiega Mark Cooper, analista economico dell'Istituto di energia e
ambiente della facoltà di legge dell'Università del Vermont. I costi di produzione di
una centrale nucleare sono regolarmente aumentati e le stime sono costantemente in
crescita.
Info: www.nytimes.com/2010/07/27/business/global/27iht-renuke.html?src=busln;
www.sustainablebusiness.com/index.cfm/go/news.display/id/20683;
www.ncwarn.org/wp-content/uploads/2010/07/NCW-SolarReport_final1.pdf
CHERNOBYL CONSEQUENCES OF THE CATASTROPHE FOR PEOPLE AND THE
ENVIRONMENT by A.V. Yablokov, V.B. Nesterenko, A.V. Nesterenko, J.D. ShermanNevinger.
Fonte: Annals of the New York Academy of Sciences, Vol. 1181, Issue 1, November
2009; Wiley Online Library.
This volume, written by leading authorities from Eastern Europe, outlines the history
of the health and environmental consequences of the Chernobyl disaster. Although
there has been much discussion concerning the impacts of nuclear accidents, and
Chernobyl in particular, never before has there been a comprehensive presentation of
all the available information concerning the health and environmental effects of the
low dose radioactive contaminants that were emitted from the Chernobyl Nuclear
Power Plant. The official discussions emanating from the IAEA and associated UN
agencies (e.g. the Chernobyl Forum reports) have largely downplayed or ignored many
of the findings reported in the Eastern European scientific literature and as a
consequence these reports have erred on the side of negative findings simply because
much of what was known was not included in their assessments. This new book
provides a complete and extensive summary of all known research, including that
published in Russian and Ukrainian, and provides new insights to the likely long term
health and environmental consequences of nuclear accidents.
Info: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/nyas.2009.1181.issue-1/issuetoc;
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1749-6632.2009.04819.x/abstract;
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1749-6632.2009.04820.x/abstract;
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1749-6632.2009.04822.x/abstract;
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1749-6632.2009.04830.x/abstract;
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1749-6632.2009.04836.x/abstract
GREENPEACE PORTA DUE CONTAINER DI SCORIE NUCLEARI AL
PARLAMENTO EUROPEO di Maria Carla Giuliano.
Fonte: Ufficio stampa Greenpeace, 7 Settembre 2010.
Greenpeace ha consegnato oggi al Parlamento europeo quattro campioni di scorie
radioattive, in due container sigillati con cemento e piombo. Alla vigilia della
presentazione della direttiva sulla gestione delle scorie nucleari proposta dalla
Commissione europea, Greenpeace ricorda ai parlamentari che non ci sono soluzioni e
che l’unica opzione valida è di non produrre rifiuti nucleari. Mentre avveniva la
consegna, Greenpeace ha contattato i servizi di sicurezza del Parlamento e l’Autorità
di sicurezza nucleare del Belgio. Decine di attivisti di Greenpeace hanno circoscritto
l’area con nastro segnaletico per avvertire della presenza di un sito nucleare e poi si
sono ammanettati ai container. Nel frattempo, un gruppo di climber – tra cui
un’attivista di Greenpeace Italia - si sono arrampicati sui pennoni delle bandiere
all’ingresso dell’edifico, aprendo uno striscione con la scritta: “Nuclear waste, no
solution” (Rifiuti nucleari, nessuna soluzione). La proposta che la Commissione europea
presenterà al Parlamento è stata realizzata sulla base di documenti del Joint
Research Centre (JRC di ISPRA e del European Implementing Geological Disposal
Technology Platform - IGD-TP). Questi studi ignorano le informazioni scientifiche e i
diversi punti critici sull’effettiva sicurezza dei depositi di scorie radioattive di
profondità. Greenpeace ha presentato un rapporto tecnico che smentisce
clamorosamente le ottimistiche previsioni della Commissione. I quattro campioni di
materiale radioattivo consegnati da Greenpeace provengono tutti da località
contaminate, ma aperte al pubblico: la spiaggia di Sellafield (Regno Unito), il fondo
marino di fronte a La Hague (Francia), le sponde del fiume Molse Nete in Belgio e il
villaggio minerario di Akokan in Niger. I primi tre siti corrispondono a impianti di
riprocessamento di scorie nucleari (ma a Molse Nete ci sono anche reattori e centri di
ricerca) mentre Akokan è un villaggio presso una miniera di uranio gestita da
un’azienda controllata da Areva, il colosso del nucleare francese. Anche se pericolose,
queste scorie “all’aria aperta” non sono classificate come rifiuti radioattivi poiché
provengono da attività minerarie o da “emissioni autorizzate”. Tuttavia, se raccolti e
messi in un contenitore, gli stessi materiali devono essere classificati come “rifiuti
pericolosi” e immagazzinati in sicurezza per secoli o millenni. “Finché ci passeggiamo
sopra su una spiaggia queste scorie sono considerate innocue dalle autorità, che,
infatti, non chiudono queste aree. Se invece le mettiamo in un contenitore stagno
diventano “rifiuti radioattivi” e dunque pericolosi! - denuncia Giuseppe Onufrio,
direttore esecutivo di Greenpeace Italia - Lo scandalo delle scorie radioattive
disperse nell’ambiente si spiega solo con i forti interessi economici che stanno dietro
al nucleare”. La proposta della Commissione, che tra poca sarà discussa in Parlamento,
ignora del tutto la tipologia di scorie consegnate oggi da Greenpeace, mentre
l’industria nucleare non ha idea di come trattarle. Per le altre scorie - come i residui
di combustibile delle centrali o i resti contaminati delle centrali dismesse - l’industria
spera di poterle gettare sotto il tappeto, seppellendole nei depositi sotterranei. Negli
Usa hanno rinunciato al deposito “geologico” dopo aver speso 9 miliardi di dollari in 15
anni. Anche in Germania hanno fallito e dovranno spostare le scorie dal deposito di
Asse con miliardi di euro di costi aggiuntivi. “Fallita l’opzione di buttarle a mare –
conclude Onufrio - hanno già provato a seppellire le scorie sottoterra. I risultati sono
stati fallimentari: non bastano rapporti di istituzioni compiacenti per cancellare la
realtà!”:
Info: www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/file/scheda-bidoninucleari.pdf; www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/nucleare-scoriedirettiva; www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/niger-areva
PRESADIRETTA SUL NUCLEARE
Domenica 19 Settembre 2010 alle ore 21.00 su RaiTre è andata in onda la puntata del
programma "Presadiretta" dal titolo "Nucleare".
Info: www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-478647a6-da3c-4e12bc9b-cc85ca40a2c1.html
QUANTO COSTANO DAVVERO LE CENTRALI NUCLEARI? NESSUNO LO SA,
MA MOLTO DI PIÙ DI QUANTO SI PENSAVA
Fonte: Greereport, 2 Settembre 2010.
Qualche giorno fa il Ministro bulgaro dell'energia, Traicho Traikov,ha annunciato che
il costo del progetto per la costruzione della seconda centrale nucleare a Belene ha
raggiunto ormai i 9 miliardi di euro e che sono in corso negoziati con la Russia per
ridurre il prezzo. Il costo iniziale previsto per la centrale nucleare era di 4 miliardi di
euro. Eppure, secondo Traikov, anche la Grecia avrebbe espresso interesse per il
progetto nell'ultimo incontro bilaterale con la Bulgaria, ma è difficile che un Paese in
crisi nera possa investire un solo centesimo di euro quando la proposta di
partecipazione è stata avanzata ad Atene ormai da più di un anno. I lavori sul sito di
Belene, sulla riva del Danubio, nel nord della Bulgaria, sono addirittura partiti nel 1981,
quando Sofia era il più fedele alleato dell'URSS, ma poi non solo mai decollati ed ora il
nuovo Governo di destra si trova con un ferrovecchio sovietico da completare.
Info: www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=6476
LA CROCIATA NUCLEARISTA DI ENEL
L'ENEL commissiona una ricerca di 300 pagine per dimostrare che le sue nuove
centrali sono un affare. Basterebbe già il titolo (“Il nucleare per l’economia, l’ambiente
e lo sviluppo”) a suscitare qualche dubbio sulla scientificità della ricerca, così viene
chiamata, commissionata dall’ENEL e dall’ente elettrico francese EDF alla società di
consulenza The European House-Ambrosetti. Ma i dubbi si tramutano in certezza
quando si legge la composizione del Comitato guida della ricerca: accanto al
capoeconomista dell’Agenzia internazionale per l’Energia, figurano il Direttore delle
relazioni esterne dell’ENEL, Gianluca Comin, il capo dell’EDF in Italia, Bruno D’Onghia,
un consulente del Ministero dello Sviluppo Economico, Sergio Garribba, due
parlamentari, Maurizio Lupi del PDL e Nicola Rossi del PD, il futuro presidente
dell’Agenzia che dovrà vigilare sulle costruzioni nucleari, Umberto Veronesi, e,
significativamente, il giornalista Carlo Rossella nella sua veste di Presidente della
Medusa cinematografica. Dopo che il Governo italiano ha già deciso di costruire 8
centrali elettronucleari, pari a una potenza installata di 13 mila megawatt, e l’ENEL e
l’EDF hanno già varato un investimento di una ventina di miliardi di euro per costruire
4 delle 8 centrali, a che scopo commissionare alla prestigiosa ditta Ambrosetti uno
studio di 300 pagine sulla convenienza del nucleare? Non era meglio farlo prima? Sul
nucleare il Governo e l’ENEL hanno solo certezze. Conviene, da tutti i punti di vista. E
l’unica incognita è la resistenza di pezzi più o meno ampi di elettorato, e soprattutto
delle comunità locali scelte per la localizzazione dei nuovi impianti: la propaganda
ambientalista, si legge nello studio, è il nemico. E quindi, “bisogna contrastare la
diffusione di disinformazione o di informazioni parziali che inevitabilmente causano il
propagarsi di paure collettive, diffondendosi a grande velocità attraverso canali quali
Internet”. L’agitazione dello spettro di Internet oppio dei popoli completa il quadro:
più che a una ricerca il documento reso pubblico dall’ENEL assomiglia a un manuale di
lobbying. La ricerca non affronta la questione della garanzia di prezzo che l’ENEL
chiederà al gestore della rete (cioè alle imprese e ai consumatori) per assicurarsi di
vendere la corrente a 60 euro per una cinquantina d’anni, qualunque sia il prezzo delle
altre fonti di energia nel frattempo. La convenienza economica del nucleare rimane
affidata alla certezza che le altre fonti costeranno di più per almeno mezzo secolo. Le
300 pagine della ricerca per il resto affrontano i temi secondo un ordine chiaramente
ispirato a esigenze di propaganda. Non si capisce quale antinuclearista potrebbe
essere spinto da un documento del genere a rivedere le sue opinioni. Probabilmente gli
basterà vedere titolo e sommario per decidere di non leggerlo. Peccato, un’occasione
mancata.
Info: www.ambrosetti.eu/italian/news.php?idnews=187
BUGIE NUCLEARI di Silvia Pochettino.
Fonte: Mondo in cammino.
Dal 6 Settembre 2010 nuovamente in distribuzione il romanzo-inchiesta sulla vicenda
umana di Vassili Nesterenko, fisico nucleare sovietico di grande fama, poi “liquidato”
dal regime per le sue denunce, e Yuri Bandazhevsky, anatomopatologo, direttore del
più grande Istituto di ricerca medica nelle zone contaminate, incarcerato per 6 anni
per le sue denunce. A metà strada tra romanzo, spy story e inchiesta giornalistica, il
libro racconta 20 anni di bugie, occultamenti, alto spionaggio attraverso gli occhi di
due testimoni privilegiati. Scritto con stile rapido e alta tensione emotiva, il libro
trasporta il lettore in un altro mondo dove si scoprono i retroscena internazionali che
hanno portato all’irrimediabile falsificazione dei dati su Chernobyl.
Info: www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=11.0
DIVENTEREMO TUTTI NUCLEARISTI? di Mario Agostinelli.
Forse non dobbiamo più stupirci se in un “regime leggero” le manifestazioni di piazza
non fanno più notizia. Se per attirare l’attenzione della stampa i lavoratori che
difendono i propri diritti devono salire sui tetti delle fabbriche. Se tre operai di Melfi
reintegrati dal giudice devono appellarsi al Presidente della Repubblica per respingere
l’umiliazione di essere mantenuti da chi li ha licenziati. È allora possibile che, nell’epoca
del berlusconiano “risorgimento nucleare”, 100mila persone che sfilano in corteo per
dire il proprio “no” al nucleare siano resi invisibili all’opinione pubblica e considerati
ininfluenti ai processi democratici per cui reclamano il diritto di partecipare.
Così è stato. Quanto accaduto sabato pomeriggio per le vie di Berlino, nella più
imponente e creativa azione no nuke degli ultimi mesi, è stato ignorato dai quotidiani
italiani, che sarebbero impazziti se solo un dimostrante avesse rotto una vetrina. Non
sto parlando del servilismo scontato di Minzolini, ma della disattenzione non innocente
dei grandi giornali che nella capitale tedesca hanno corrispondenti fissi e
dell’oscuramento di tutte le TV, se si eccettua un richiamo sfuggente di Repubblica e
l’inserimento estemporaneo di spezzoni di riprese nell’inchiesta di Iacona sulle scorie
delle centrali tedesche. Allora ho cominciato a pensare che l’affermazione del
Cavaliere (“Nucleare? Convinceremo gli Italiani…”) abbia cominciato a funzionare già al
presente. Perché l’evento berlinese, accompagnato da manifestazioni in tutta Europa
in preparazione del raduno internazionale di Colmar del 3 ottobre, è di quelli da non
dimenticare per niente. Dopo la decisione del governo Merkel di prolungare la vita
delle centrali nucleari in media di 12 anni, la popolazione ha circondato la sede del
Bundestag ed ha accumulato un enorme castello di bidoni di cartone con impresso il
marchio radioattivo sotto le finestre del potere, bollando come “accanimento
terapeutico” il favore reso alle lobbies dell’atomo. Chiaro che per il governo italiano il
movimento d’oltralpe con il messaggio che il futuro del nucleare “è spento” non doveva
proprio contaminare l’etere nostrano in cui torna ad andare in onda Porta a Porta, con
le poltrone già pronte per ENEL, ENI, Prestigiacomo, Battaglia e Veronesi! I segnali di
promozione dell’atomo e di rimozione di qualsiasi opposizione e critica sono eclatanti e
coinvolgono molteplici attori, alcuni del tutto imprevisti. Alcuni mesi fa le diocesi
italiane (per fortuna non tutte) hanno infilato nei mensili distribuiti ai fedeli un
opuscolo dell’ENEL in cui il papa benediceva il nucleare civile. Il Riformista ha
pubblicato un appello di esperti, lobbisti, amministratori e decisori del PD per il
ritorno dell’atomo “contro l’oscurantismo di un ambientalismo irresponsabile”. Il
Corriere descrive almeno una volta ogni settimana la “conversione” di qualche oscuro
scienziato verso i “reattori sicuri di nuova generazione”, così alle porte da avere
indotto i possessori degli impianti datati di quarant’anni a prolungarne il
funzionamento per un altro decennio.
L’offensiva sarà implacabile. E la dritta la dà un imponente (per soldi investiti nella
ricerca e per potenza di fuoco immessa dalle istituzioni pro-nucleari) studio
presentato all’ultimo Forum Ambrosetti di Cernobbio. “Il nucleare per l’economia,
l’ambiente e lo sviluppo”, in oltre duecento pagine, celebra le magnificenze e le
convenienze del nucleare con enfasi pari all’inconsistenza delle prove addotte. Debole
e facilmente criticabile scientificamente, ma determinante per la creazione del
consenso. Basta, per capirne la finalità e la destinazione, la composizione del “comitato
guida” che ha ispirato la ricerca e le sue conclusioni. Oltre ai massimi rappresentanti
di EDF e ENEL, al responsabile del Ministero per lo Sviluppo (a guida ScajolaBerlusconi), all’authority (indipendente!) per l’energia, ci troviamo l’ineffabile
professor Veronesi, Carlo Rossella di Medusa Film e fidato comunicatore del Cavaliere
e Maurizio Lupi, inesperto di fusione atomica, ma uomo della Compagnia delle Opere di
tutto rispetto. E basta, infine, leggere in testa al sommario della ricerca, piena di
grafici e di schemi, che le parole chiave sono “bipartisan” e “creazione del consenso”.
Su le maniche, ragazzi!
Info: www.marioagostinelli.it; [email protected]
CARO VERONESI, TROPPI IMPEGNI di Milena Gabanelli.
Fonte: Corriere della Sera, 27 Luglio 2010;
http://isdepalermo.ning.com/profiles/blogs/caro-veronesi-troppiimpegni?xg_source=activity
Il Prof. Veronesi ha espresso un'opinione sul fattore rischio ("oggi calcolato quasi
vicino allo zero"), che sembra non tener conto dei cosiddetti piccoli incidenti
quotidiani, riportati da tutte le Agenzie, che si verificano proprio in Francia; per non
parlare delle basse emissioni permanenti degli impianti, come dimostra lo studio del
Prof. Hoffman ordinato dalla Cancelliera Merkel. Parlare invece di nucleare come
"l'alternativa più valida al petrolio" è solo suggestivo, poiché il petrolio serve
soprattutto a far muovere le macchine e solo in minima parte ad alimentare le centrali
elettriche. Infatti in Francia, Paese più nuclearizzato d'Europa, il consumo procapite
di petrolio è più alto rispetto a quello italiano. Succede di essere approssimativi
quando ci si occupa di troppe cose.
Info:
http://archiviostorico.corriere.it/2010/luglio/27/Caro_Veronesi_troppi_impegni__co
_9_100727015.shtml
SEGNALAZIONI DA PARTE DELL’ASSOCIAZIONE E DEI LETTORI
LEGAMBIENTE LANCIA PETIZIONE PER QUALITÀ ARIA
Aleggia nell’aria delle nostre città insieme alle polveri sottili e all’ozono ma è meno
conosciuto e molto pericoloso per la salute umana. E’ il benzo(a)pirene, un
microinquinante classificato come cancerogeno dall’Agenzia Internazionale per la
Ricerca sul Cancro, salito agli onori delle cronache nazionali negli ultimi anni, insieme
alle diossine, per l’inquinamento che caratterizza la città di Taranto, causato dall’area
industriale e soprattutto dallo stabilimento siderurgico dell’Ilva. Con un iter subdolo,
il Governo italiano in piena estate ha approvato il decreto legislativo 155/2010 con cui
ha peggiorato pesantemente la legge sul benzo(a)pirene, posticipando dal 1 Gennaio
1999 al 31 Dicembre 2012 il termine temporale per ottenere la riduzione di questo
inquinante nell’aria ambiente sotto la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo previsto
per le città con oltre 150mila abitanti. Una modifica molto dannosa che prolunga
l’esposizione di milioni di cittadini a un pericoloso cancerogeno, il cui inquinamento,
secondo i dati pubblicati da diverse Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente,
non riguarda solo città industriali come Taranto, Trieste o Venezia, ma anche
capoluoghi come Padova o aree metropolitane come quelle di Milano e Torino, dove è
rilevante anche il contributo del traffico. Per questo Legambiente lancia una petizione
nazionale da far firmare ai cittadini per chiedere al Governo di modificare la legge sul
benzo(a)pirene in favore di un maggior controllo e una maggiore protezione per la
qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città.
Info: www.legambiente.it/petizioni.php?idPetizione=55
APPELLO DI SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO SU INCENERIMENTO E
SALUTE DEI MEDICI TRENTINI
La Sezione Trentina ISDE Italia chiede la sottoscrizione di un documento scientifico
che ha lo scopo di sensibilizzare i decisori politici sulla necessità di porre in essere
tutte le strategie per evitare l’incenerimento dei rifiuti e quindi la costruzione di
nuovi inceneritori. Si ritiene che compito del medico, in ottemperanza all’art. 5 del
Codice deontologico, sia quello di mettere a disposizione le evidenze e il sapere
scientifico al fine di promuovere politiche che abbiano come primo obbiettivo la tutela
della salute. In tal senso ISDE Italia chiama tutti i medici a sottoscrivere il
documento pubblicato nel sito
http://isdetrentinoaa.blogspot.com/2010/09/sottoscrizione-documento-medici.html
Basta inviare una e-mail di adesione a [email protected] riportandovi NOME,
COGNOME ed AFFILIAZIONE (Istituto di appartenenza).
FNOMCEO: STOP A DIALOGO CON MINISTRO BRUNETTA
Fonte: DoctorNews33 dell'8 Ottobre 2010.
La Federazione Italiana degli Ordini dei Medici ha deciso di interrompere ogni
collaborazione con il Ministero per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione dopo le
frasi ascoltate in un video su You Tube che riprende il Ministro mentre parla dei
medici come "assatanati di soldi" nella trattativa per definire l'avvio delle
certificazioni on line. "Non si può collaborare con chi insulta" ha spiegato il Presidente
della FNOMCeO, Amedeo Bianco, a margine del congresso dei medici della FIMMG in
corso a Cagliari. "Salvo diverse e altrettanto inequivocabili parole del Ministro
Brunetta, da oggi risponderemo su questa materia solo al Ministro della Salute Fazio,
che in più di un'occasione ha dato ampia e convincente dimostrazione di come si possa
e si debba migliorare la nostra sanità lavorando insieme, nel rispetto dei ruoli e della
dignità professionale e civile dei soggetti coinvolti". Le parole di Brunetta, secondo la
FNOMCeO, "hanno spezzato un rapporto di fiducia e di reciproca affidabilità che ci
impediscono di proseguire una costruttiva collaborazione". Le affermazioni del
Ministro, secondo Bianco, esprimono "considerazioni del tutto infondate nel merito e
gravemente offensive per tutti i medici italiani colpiti come professionisti e come
cittadini del nostro Paese". I medici sottolineano una "irresponsabile mancanza di
fiducia e di rispetto verso l'intera categoria professionale che anche in questa
materia si è invece resa disponibile ad un processo di innovazione serio ed efficace di
trasmissione on line di certificazione di malattia".
IL CONVEGNO DI NEOTOPIA
Il progetto Neotopia è nato per l'integrazione della non-violenza nei saperi e nelle
prassi professionali e coordinatore del sottoprogetto sulla nonviolenza in medicina. In
quest’ottica è stato organizzato un convegno il 10 Ottobre 2010 a Piacenza nel quale è
stato affrontato il tema della violenza presente nella cultura e nella prassi
professionale medica e nelle professioni di cura in un modo originale: mettendo in
scena un "processo" alla violenza in medicina. Il Presidente della "Corte" era il
referente ISDE Italia per Piacenza Dr. Giuseppe Miserotti.
Info: www.neotopia.it; [email protected]
TUTTI GLI UOMINI SONO RESPONSABILI DELL'AMBIENTE.
I MEDICI LO SONO DUE VOLTE.
FINO A QUANDO POSSIAMO RESTARE INDIFFERENTI?
ADERISCI ALL'ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE - ISDE ITALIA!
"Uomo sano in ambiente sano": potrebbe essere il raggiungimento di questo obiettivo
la spinta decisiva ad accogliere le istanze e i progetti dell'Associazione Medici per
l'Ambiente e a condividerne mission e impegno. Tutti gli uomini sono responsabili
dell'ambiente, i medici lo sono due volte. Confermare il tuo sostegno all'Associazione,
farla conoscere ad altri colleghi, promuoverne l'iscrizione nella struttura in cui lavori,
contribuire alla costituzione di una nuova sezione può aiutarci a rendere Medici per
l'Ambiente più forte.
Fino a quando un medico può rimanere passivo? Per sostenere le attività dell’ISDE, per
combattere le cause delle malattie, oggi più che mai abbiamo bisogno del tuo aiuto!
Associati!
E’ semplice: basta scegliere la quota (annuale 50,00 euro; triennale 100,00 euro) da
versare mediante bollettino postale sul c/c n. 14313522 intestato ad Associazione
Medici per l'Ambiente - ISDE Italia, Via della Fioraia n. 17/19, 52100 Arezzo,
specificando nella causale: "iscrizione annuale/triennale di … (nome e cognome
dell'associato)".
E non è tutto! Inviandoci la scheda d’iscrizione debitamente compilata reperibile sul
nostro sito web www.isde.it avrai modo di ricevere materiale prodotto
dall’Associazione, tra cui "ISDE Italia News", la newsletter elettronica
dell'Associazione.
Scadenza per segnalazioni di eventi e manifestazioni
Chi fosse interessato a segnalare eventi affinché vengano pubblicati nell'ISDE Italia
News, può farlo inviando l'informativa entro 10 giorni prima dell'evento stesso. Sarà
così possibile elaborare le news e pubblicarle in un arco di tempo che renderà possibile
ai lettori di organizzarsi nell'eventualità che vogliano partecipare all'iniziativa
d'interesse.
La newsletter è un organo ufficiale di stampa dell'Associazione Medici per l'Ambiente
- ISDE Italia, curata da Roberto Romizi e Silvia Caruso.
Viene pubblicata con il supporto di Banca Etruria www.bancaetruria.it
Per cancellazioni, iscrizioni o eventuali suggerimenti ti preghiamo gentilmente di
contattare: [email protected]
I numeri arretrati sono disponibili sul sito dell'Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia www.isde.it
Via della Fioraia, 17/19 - 52100 Arezzo - Tel. 0575/22256 - Fax. 0575/28676
E- mail: [email protected]
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15 Ottobre 2010