CLEMENTINA FERRERO
1903-1984
Clementina Ferrero nacque a Torino il 24 febbraio 1903 da Alessandro e Teresa Blasi. Dopo
aver conseguito la maturità all’Istituto tecnico Sommeiller, nel 1920 si iscrisse all’Università di
Torino, dove si laureò in Matematica il 19 dicembre 1924, discutendo una tesi di Geometria
superiore. Negli a.a. 1925-27 fu assistente alla Scuola di Calcolo infinitesimale diretta da Peano e
conseguì l’abilitazione all’insegnamento di Matematica e Fisica e di Materie scientifiche. Risultata
vincitrice del concorso a cattedra, nel 1926 Ferrero prese servizio come insegnante al Liceo
scientifico di Pavia.
Fra il 1924 e il 1928 scrisse articoli divulgativi per l’Accademia torinese di agricoltura e seguì le
attività promosse da Peano e dal suo gruppo, traducendo testi in latino sine flexione, recensendo
volumi e pubblicando lavori di storia e di didattica della matematica.
La sua prima nota, intitolata Resto nella formula di quadratura Cavalieri-Simpson, derivava da una
delle sottotesi di laurea e fu presentata da Peano all’Accademia delle Scienze di Torino il 28
dicembre 1924. Qui Ferrero, riallacciandosi ai risultati ottenuti dal matematico cuneese alcuni
anni prima (Peano 1913g) e sotto la sua guida, riuscì a migliorare una stima del resto data da
Mauro Picone nel 1923. Sulle riviste dell’Academia pro Interlingua, di cui Peano era il presidente,
apparve invece, nel 1927, un articolo di curiosità matematiche, nel quale si associavano i primi
dodici numeri naturali ad eventi o monumenti celebri, come le sette meraviglie dei Greci, le nove
Muse, i dodici segni zodiacali, ecc. La produzione scientifico-matematica di Ferrero si alternava a
quella divulgativa su temi di chimica, alimentazione e agricoltura e, forse per questi interessi,
Peano le propose di tradurre dall’inglese in latino sine flexione un opuscolo di Mary Crosland
Taylor, che con il titolo di Coquina Vegetale diffondeva notizie e ricette di cucina vegetariana fra i
soci dell’ApI.
Sul Periodico di Matematiche Ferrero pubblicò infine la nota Una questione di analisi indeterminata
dove si prendevano in esame le soluzioni dell’equazione indeterminata ax + by = c , con
coefficienti interi positivi e a, b primi fra loro. La trattazione matematica era intervallata da precisi
rimandi alle opere di Diofanto, Euclide, Beda il Venerabile, Leonardo Fibonacci Pisano e a testi
recenti come il Formulario mathematico (1908), gli Elementi di matematica di Richard Baltzer (1886) e il
Trattato di algebra elementare di Joseph Bertrand (1912).
Clementina Ferrero morì a Torino il 30 ottobre 1984.
FONTI ARCHIVISTICHE
ASU Torino: Registro di Carriera Scolastica della Facoltà di Scienze MFN, n° 38, p. 61, n° matr. 2507. Verbali di
Laurea della Facoltà di Scienze MFN dal 26.4.1921 al 16.11.1925, p. 273, Tesi: Le superficie del quarto ordine a conica
doppia, Sottotesi: Resto nelle formule di quadratura espresso con un integrale definito, Le curve rettificabili e Distribuzione
dell’elettricità in equilibrio sui conduttori.
BC Cuneo, Lascito G. Peano: lettera a Peano n. 101374 del 1928, con la recensione del libro di U. Cassina, Calcolo
numerico (1928), visibile anche sul cd-rom L’Archivio Giuseppe Peano.
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Annuari dell’Università di Torino: 1924-25, p. 242; 1925-26, p. 87; 1926-27, p. 118.
C.S. ROERO, Peano e l’altra metà del cielo, in Giuseppe Peano Matematica, Cultura e Società, Cuneo, L’Artistica
Savigliano, 2001, pp. 63-65; Giuseppe Peano and the female universe, in V. BABINI, R. SIMILI (a cura di), More than
pupils, Italian women in science at the turn of the 20th century, Firenze, Olschki, 2007, pp. 31-44; E. LUCIANO, C.S.
ROERO (a cura di), Numeri, Atomi e Alambicchi. Donne e Scienza in Piemonte dal 1840 al 1960, Torino, Centro Studi
e Documentazione Pensiero Femminile, 2008, pp. 119-121.
E. Luciano, C.S. Roero
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