L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE INDICE INTRODUZIONE UNITA’ DIDATTICHE INTRODUZIONE AL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER LA SCUOLA MATERNA E PER IL PRIMO CICLO DELLA SCUOLA ELEMENTARE SCUOLE MATERNE Me stesso Il nostro mondo Il cibo Libri speciali Persone speciali Luoghi speciali Giorni speciali Oggetti preziosi Viaggi Festività SCUOLE ELEMENTARI (primo ciclo) Bene e male Personaggi chiave Iniziazioni Celebrazioni INTRODUZIONE AL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER IL SECONDO CICLO DELLE SCUOLE LEMENTARI E PER I PRIMI DUE ANNI DELLA SCUOLA MEDIA INFERIORE SCUOLE ELEMENTARI (secondo ciclo) Luoghi di culto Segni e simboli Pellegrinaggi Leader Racconti della creazione Sacre Scritture Festività 1 SCUOLA MEDIA Le religioni Ebrea, Cristiana e Musulmana Le religioni Hindu, Buddista e Sikh Relazioni, amicizia e impegno L’ambiente Giustizia: partecipazione e coinvolgimento Persone religiose contemporanee La fede in Dio INTRODUZIONE AL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER LA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA MEDIA E PER LA SCUOLA SUPERIORE Scuola media (ultimo anno) Qual è la vita buona? Nascita e iniziazione Matrimonio, vita e morte Fede e comportamento La creazione SCUOLE SUPERIORI Aspetti della fede religiosa (Biennio) Domande sulla Verità e sul Significato Religione e relazioni Religione e ambiente Religione e diritti umani Religione ed etica medica Religione, ragione ed esperienza Conflitto e religione Religioni in cooperazione o conflitto Triennio Una comunità di molte religioni (uno studio locale) Religione, filosofia ed esperienza Valori e stile di vita APPENDICI Pag 150 Pag 151 Pag 163 Pag 167 Pag 172 Pag 182 Pag 184 Pag 190 Pag 196 1. GUIDA ALLE UNITA’ 2. PROGRAMMAZIONE DEL PIANO DI LAVORO PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE 3. PROGRESSI NELL’APPRENDIMENTO DELLA RELIGIONE 4. ATTEGGIAMENTI, ABILITA’ E PROCESSI NELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE 5. VERIFICA, VALUTAZIONE, COLLOQUI CON I GENITORI, DOCUMENTAZIONE E CREDITI DA TRASFERIRE NEL PASSAGGIO DA UNA SCUOLA ALL’ALTRA 6. CONSIGLI UTILI 7. COSA FARE E COSA EVITARE NELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE 8. LE FESTIVITA’ 9. GLOSSARIO 2 L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE Introduzione Viene qui riportata (parte de) la traduzione in italiano del manuale di insegnamento della religione sviluppato a Bradford (Regno Unito) da Centro di educazione interreligiosa e largamente utilizzato sia dagli insegnanti di Bradford, sia da insegnanti di altri paesi europei con classi multiculturali. Bradford, ricca di una diversità di fedi e culture, desidera affermare che le maggiori religioni: Buddismo, Hindu Dharma, Islam, Giudaismo e Sikh Dharam, come anche la Cristianità, hanno un uguale diritto al mantenimento delle loro distinte identità e culture di fedeltà, lingua, storia, religione, valori e costumi; inoltre la loro ricca diversità, come la loro comune testimonianza della realtà della trascendenza e della spiritualità ed il loro attaccamento a valori comuni, dovrebbero essere considerati come un contributo alla vita dell’intera comunità. Finalità generali Aiutare i ragazzi a: • • • acquisire un apprezzamento informato della propria e altrui fede o stile di vita e della varietà delle fedi; capire le conseguenze personali e sociali dell’avere una fede religiosa o altri stili di vita, sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti di altre persone, riconoscendo ciò che hanno in comune, rispettando il loro diritto di avere idee diverse ed apprezzando la ricchezza della vita in una società con diverse religioni; in modo che siano in grado di: • • formare, mantenere ed approfondire l’integrità delle loro idee, valori, giudizi, devozioni e impegni; apprezzare la dimensione religiosa e spirituale sia nella loro ricerca di significato nella vita che in quella degli altri. Obiettivi – 1 Studiare le religioni ELEMENTI CHIAVE Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • identificare, designare, descrivere e fare un riassunto delle religioni in modo da fornire un quadro coerente di ognuna; spiegare il senso ed il significato di esperienze religiose chiave, il linguaggio ed i racconti, le pratiche, il simbolismo e il credo; spiegare similitudini e differenze tra le diverse religioni e all’interno di una stessa religione; acquisire discernimento dei valori religiosi, delle varietà della fede e delle conseguenze personali e sociali dell’impegno religioso. 3 Obiettivi – 2 Imparare dalle religioni ELEMENTI CHIAVE Gli alunni vengono incoraggiati ad accostarsi alla religione ed alle religioni per poter: • • • • dare una risposta informata e ponderata a questioni religiose, spirituali e morali; riflettere e fare collegamenti tra ciò che si può imparare dalla religione e dalle religioni e le loro idee ed esperienze; identificare e rispondere a domande di significato e valore all’interno delle religioni; sviluppare atteggiamenti positivi ed informati nei confronti degli altri e del loro diritto di avere idee diverse: ELENCO DELLE UNITA’ SCUOLE MATERNE Me stesso Il nostro mondo Il cibo Libri speciali Persone speciali Luoghi speciali Giorni speciali Oggetti preziosi Viaggi Festività SCUOLE ELEMENTARI (primo ciclo) Bene e Male Personaggi chiave Iniziazioni Celebrazioni SCUOLE ELEMENTARI (secondo ciclo) Luoghi di culto Segni e simboli Pellegrinaggi Leader Racconti della creazione Sacre Scritture Festività 4 SCUOLA MEDIA Le religioni Ebrea, Cristiana e Musulmana Le religioni Hindu, Buddista e Sikh Relazioni, amicizia e impegno L’ambiente Giustizia: partecipazione e coinvolgimento Persone religiose contemporanee La fede in Dio Scuola media (ultimo anno) Qual è la vita buona? Nascita e iniziazione Matrimonio, vita e morte Fede e comportamento La creazione SCUOLE SUPERIORI Biennio Aspetti della fede religiosa Domande sulla Verità e sul Significato Religione e relazioni Religione e ambiente Religione e diritti umani Religione ed etica medica Religione, ragione ed esperienza Conflitto e religione Religioni in cooperazione o conflitto Triennio Una comunità con molte fedi (uno studio locale) Religione, filosofia ed esperienza Valori e stile di vita 5 ILLUSTRAZIONE DELLA PROGRESSIONE NELLE UNITA’ 4-6 anni Me stesso Il nostro mondo Luoghi particolari Il cibo. Oggetti preziosi Viaggi Libri particolari Persone particolari Giorni particolari Celebrazioni 6-8 anni Giusto e sbagliato 8-10 anni 13 anni Relazioni, Qual è la amicizia e vita impegno. buona? Giustizia: Fede e partecipazione e comportacoinvolgimento mento 14-15 anni Religione, ragione e esperienza. Religione e diritti umani. Religione ed etica medica. Conflitto e religione. Religione e relazioni Racconti della L’ambiente La Religione e creazione creazione ambiente Luoghi di Le sei religioni Aspetti della fede culto religiosa Segni e Le sei religioni. Domande sulla simboli La fede in Dio Verità e sul Significato. Religioni in conflitto ed in cooperazione Pellegrinaggi Le sei religioni Aspetti della fede religiosa Le Sacre Le sei religioni Aspetti della fede Scritture religiosa Personaggi Leader Persone di fede Aspetti della fede chiave contem-poranee religiosa Iniziazioni Riti di Aspetti della fede passaggio religiosa Celebrazioni Celebrazioni Le sei religioni Aspetti della fede religiosa 11-12 anni 6 16-18 anni Religione, filosofia ed esperienza. Valori e stile di vita Una comunità con molte fedi PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER LA SCUOLA MATERNA E PER IL PRIMO CICLO DELLA SCUOLA ELEMENTARE INTRODUZIONE Scuola materna Scuola elementare – primo ciclo Il programma prevede dieci unità didattiche: Me stesso Il nostro mondo Il cibo Libri speciali Persone speciali Luoghi speciali Giorni speciali Oggetti preziosi Viaggi Festività Note per la scuola materna Nella scuola materna il piano di lavoro scolastico dovrà prevedere dei contenuti selezionati dalle unità sopra elencate. L’unità “Festività” prevede del materiale che potrebbe essere utilizzato in occasione delle varie festività. Per ogni unità didattica si dovrebbero scegliere degli esempi presi da una o due religioni. Ogni anno si dovrebbero studiare contenuti di almeno due religioni. Scuola elementare – primo ciclo Il programma per il primo ciclo della scuola elementare aggiunge quattro unità a quelle sopra elencate: Il bene il male Persone chiave Iniziazioni Festività 7 Note per il primo ciclo della scuola elementare Nel primo ciclo della scuola elementare il piano di lavoro scolastico prevederà dei contenuti che completino le quattordici unità didattiche. L’unità “Festività” prevede del materiale che potrebbe essere utilizzato in occasione delle varie festività. Si può anche usare o riutilizzare del materiale previsto per la scuola materna. Per ogni unità didattica si dovrebbero scegliere degli esempi presi da una o due religioni. Ogni anno si dovrebbero studiare contenuti di almeno due religioni. Piani di lavoro Ogni singola scuola dovrebbe stendere il proprio programma per l’insegnamento della religione. Il programma potrebbe consistere nelle unità didattiche menzionate oppure potrebbe incorporare argomenti interdisciplinari. Le singole scuole possono scegliere titoli diversi, es. l’unità “Me stesso” o “Cibo” potrebbero essere riunite in “Case e famiglie”. Le unità didattiche possono essere riprese ed ampliate negli anni successivi. Spetta alle singole scuole scegliere ed ordinare il materiale delle unità didattiche, considerando le necessità di ampiezza, profondità, continuità e progressione. Valutazione Le singole scuole dovrebbero fare riferimento agli “Elementi di verifica” in fase di programmazione. Gli insegnanti dovrebbero stendere il programma in base alle necessità dei loro alunni. Nel momento in cui gli insegnanti valutano i risultati raggiunti dai loro alunni e riportano i risultati ai genitori dovrebbero fare riferimento alle Descrizioni di livello. 8 Scuola materna UNITA’ “ME STESSO” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: divenire più consapevoli della loro identità attraverso le opportunità offerte loro di affermarsi, di sviluppare auto stima e sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti delle loro idee, dei loro sentimenti ed esperienze alla luce degli elementi scelti dalle religioni che si affronteranno. ELEMENTI CHIAVE Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • divenire familiari con i racconti religiosi delle persone, delle loro vite ed insegnamenti e le fedi ad essi collegate e con il messaggio contenuto in tali racconti; accogliere persone che appartengono a religioni diverse ed ascoltare ciò che è importante per loro; divenire consapevoli i ciò che significa appartenere ad una religione attraverso l’ascolto di racconti e lo studio di ciò che è importante per i credenti; essere consapevoli dell’importanza che ogni religione attribuisce all’individuo e di come gli individui rispondono a tale importanza. Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • acquisire sempre più fiducia in loro stessi e nella loro identità personale e culturale; rendersi conto che i racconti e le festività riguardano interessi e sentimenti simili ai loro; considerare le domande apparentemente senza risposta che sorgono dalle religioni e dalla loro esperienza; parlare di ciò che è importante per loro ed ascoltare ciò che gli altri hanno da dire; utilizzare i momenti di silenzio per riflettere su di un racconto o esperienze sull’identità e sulla persona. Domande chiave A chi assomigliamo? Che cosa è importante e speciale in me? E in te? Come ci sentiamo e cosa pensiamo di noi stessi e degli altri? Come dimostriamo i nostri sentimenti ed esprimiamo le nostre idee? Riusciamo a vederci dal punto di vista di qualcun altro? Tutti pensano e sentono come me, come noi? Che cosa mi rende felice, triste, pensieroso, tranquillo? Che cosa so fare bene? Di che cosa sono/siamo insicuri? Chi ci parla di noi? Cosa sentono le altre persone? Chi mi ama, ci ama? Chi amiamo noi? Com’è essere te? Chi sono io? Per chi sono speciale? 9 AREE DI STUDIO Persone B I primi anni di vita del Buddha. Lasciò la sua vita di principe, vagabondò, meditò e trovò la verità C I primi anni di vita di Gesù. I suoi amici e seguaci. Che cosa è speciale in lui? I Le relazioni del Profeta Maometto con gli altri. Egli è un perfetto esempio per tutti G Giuseppe e i suoi fratelli. Che cosa lo ha reso speciale Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Racconti di come I buddisti a casa: il Buddha si famiglia, amici e comportava con le prossimo. altre persone e Wesak. come gli altri si Culto in casa comportavano con lui. L’attenzione del Buddha per gli altri Racconti nei Celebrare la Vangeli dei primi domenica fa anni di vita di sentire speciali le Gesù e della sua persone. attenzione ed I cristiani amore per gli altri, insieme parlano es. Gesù e i di Dio ed bambini ascoltano Dio e (Marco 10) sentono come Racconti narrati da Egli si prende Gesù cura di loro perché sono speciali Racconti sul La vita familiare profeta e la sua per i bambini. famiglia e i Le celebrazioni bambini. familiari fanno Racconti degli sentire speciali le angeli che si persone. prendono cura di Accoglienza. ognuno Visitare gli altri La storia di La famiglia ebrea Giuseppe nel libro in casa. Che cosa della Genesi. significa il sabato Come si è preso e come fa sentire cura dei suoi le persone fratelli speciali e degne di attenzione. La festa del Purim 10 Stile di vita Valori Fede principale Credere nel proprio valore ed in ciò che significa. Essere responsabili. Aiutare e prendersi cura degli altri Giusta azione. Importanza di conoscere se stessi. Compassione Ognuno è importante ed ha un valore. Importanza dell’amore e del perdono. Amicizia e lealtà Dio si prende cura e perdona ognuno. Le persone devono cercare di amarsi e di perdonarsi e di prendersi cura del mondo. E’ questo seguire Gesù La nascita di un bambino è una benedizione. Rispetto per tutti; importanza delle buone maniere e di un comportamento corretto Come le persone possono essere loro stesse seguendo la Legge e prendendosi cura degli altri come essa comanda Allah provvede alle necessità di tutti ed ha creato ogni cosa per il beneficio di tutti Dio è unico ed ha creato il mondo. Dio dona alle persone uno stile di vita che significa che sono tutte speciali. I Dieci Comandamenti ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno che ciò che dicono o fanno ha importanza per loro stessi e per gli altri; • sanno rievocare e narrare racconti di persone di fede speciali; • sanno descrivere occasioni significative a casa e a scuola che affermano il senso di identità personale; • sanno che le religioni insegnano che le persone hanno un grande valore e che ognuno è speciale; • esprimono le loro idee ed i loro sentimenti riguardo al loro senso di identità ed ascoltano gli altri. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • svolgere attività sulla loro identità: aspetto, relazioni, gruppi, famiglie, appartenenza religiosa; es. fare un autoritratto, disegnare il cerchio dei loro amici, ascoltare e scrivere poesie su chi e cosa è speciale per loro, raccontare esperienze personali di occasioni religiose e festività che li hanno aiutati ad avere fiducia in loro stessi; • ascoltare racconti su importanti personaggi religiosi che sono speciali e che offrono un modello di vita; ascoltare che cosa questi hanno detto sull’importanza di essere se stessi; • avere opportunità di incontro, porre domande ed ascoltare membri di comunità religiose che parlano di loro stessi, chi sono e che cosa li rende felici di essere ciò che sono; • condividere i loro sentimenti su loro stessi – che cosa li rende più felici, che cosa li rende meno felici; • riflettere in un momento guidato su dove si trovi la propria persona – e come si possono sentire felici di ciò che sono. 11 Scuola materna Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “ IL NOSTRO MONDO” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: esplorare e riflettere sull’ambiente naturale; sapere che le religioni promuovono il rispetto per l’ambiente; iniziare ad approfondire i problemi di conservazione, amministrazione e cura per ciò che i credenti religiosi considerano di origine divina. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • sapere che molte religioni insegnano che Dio ha creato ed ora si prende cura dell’universo e di tutti gli esseri viventi; essere consapevoli che molte religioni insegnano che le persone dovrebbero rispettare ed assumersi la responsabilità di prendersi cura della creazione; riconoscere che le idee religiose sulla creazione, l’amministrazione, la conservazione e l’origine di ogni cosa influenza la loro vita quotidiana e le loro decisioni. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • provare timore e meraviglia attraverso l’esplorazione della natura, dei suoi ritmi e dei suoi cicli, della sua diversità e del mistero; riflettere ed esprimere le proprie idee, sentimenti, fede e risposte al mondo che li circonda; pensare a domande sconcertanti riguardanti la natura ed il cosmo; dimostrare rispetto ed interesse per il mondo naturale e la vita nelle sue svariate forme. Domande chiave Perché è importante prendersi cura della creazione? Perché le persone sono importanti? Perché gli animali sono importanti? Perché gli alberi ed i vegetali sono importanti? Come dovremmo comportarci con le persone, gli animali, le piante? Come possiamo prenderci cura del mondo (es. l’aria, l’acqua, la terra)? E’ sbagliato essere avidi? Perché? Come possiamo esplorare tutto ciò che vi è nell’universo senza recargli danno per le future generazioni? 12 AREE DI STUDIO B C I G Persone Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Il Bodhi tree come simbolo. Luoghi naturali speciali, es. the Eagles’ Peak vicino a Rajagriha Stile di vita Valori Fede principale Il Buddha è un maestro ed un insegnamento; non ha recato danno a nessun essere vivente, non era avido e viveva in armonia con il mondo Il lavoro di gruppi di cristiani per preservare il mondo naturale e condividerne equamente le risorse Racconti, es. il Buddha e l’elefante; gli animali nel parco dei cervi Molti buddisti sono vegetariani e si sforzano di seguire l’esempio del Buddha nel prendersi cura della creazione Il Buddha ha insegnato che tutta la vita è preziosa e collegata Il racconto della creazione nella Genesi. Dio ha visto che il mondo era cosa buona. Gli insegnamenti di Gesù sul rispetto per il mondo: racconti del Vangelo e parabole, es. sull’avidità, la limitazione, l’atteggiamento nei confronti della natura Il profeta Racconti dell’ Maometto ci ha Hadit es. il cane insegnato il rispetto assetato, il gatto e per tutti gli esseri la maschera, il viventi profeta Maometto ed il cammello Impegno dei cristiani in questioni ecologiche globali es. la distruzione delle foreste tropicali. Raccolto Dio è presente nella natura. I cristiani sono impegnati nella distribuzione e nella conservazione delle risorse mondiali. Uno stile di vita più semplice Dio crea e si prende cura del mondo. Questo riflette il mistero, la bellezza ed il potere di Dio Ramadan: l’esperienza di astenersi dal cibo e dall’acqua. Apprezzare i doni e la creazione di Dio. Attenzione ai poveri Interesse per la distribuzione del cibo. Problemi di avidità e di abbondanza. Tradizioni contro lo spreco del cibo Tradizione di rispetto per la creazione nella amministrazione e nelle regole di vita; leggi che regolano l’agricoltura La “festa dell’albero” – Tu Bishvat (festa per bambini) Rispetto per la creazione di Dio. Conservazione e amministrazione. Benedizione e ringraziamento per i doni di Dio Dio ha creato tutto l’universo compreso il nostro mondo in modo che i musulmani possano riconoscere la gloria ed il potere di Dio Dio ha creato il mondo e se ne prende cura. Dio ha visto che era cosa buona Racconti sulla cura per la creazione, es. Noè e l’arcobaleno (Genesi 9); il Rabbi e gli alberi (racconto rabbinico) 13 ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • comprendono che la maggior parte delle religioni hanno concezioni simili del nostro mondo; • sanno che molte religioni insegnano che Dio ha creato il mondo e se ne prende cura; • sono in grado di esprimere i modi in cui le persone possono prendersi cura del mondo e delle sue risorse. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • leggere racconti riguardanti l’amministrazione, la conservazione e l’uso equo delle risorse del mondo; • esplorare e dilettarsi della bellezza delle natura e pensare a come potremmo meglio utilizzare le sue risorse; • osservare un ambiente naturale (es. un bosco vicino, un parco, una valle, una brughiera); esplorare la zona da vicino (es. abbracciare un albero, cercare le zone di verde, cercare un luogo privato speciale, ecc.); • discutere del perché vari animali, piante, ecc. sono importanti. Fare un collage di alberi per illustrarne l’uso; piantare un albero; studiare la festa ebrea dell’albero; • leggere racconti che narrano della cura del pianeta; • drammatizzare i racconti o narrarli utilizzando i burattini; • osservare da vicino oggetti naturali (es. un fiore, un guscio, ecc.) e parlare dei loro sentimenti e di come essi descriverebbero tali oggetti; • approfondire i racconti delle tradizioni religiose che dimostrano come queste promuovano il rispetto per l’ambiente, l’ecologia e la vita; • parlare di come ci possiamo prendere cura dell’ambiente; • fare manifesti e libretti informativi per gli altri bambini. 14 Scuola materna Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “IL CIBO” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: imparare come il cibo sia necessario per vivere, come i pasti riuniscano le persone; l’importanza che le religioni attribuiscono alla condivisione ed al ringraziamento e come questo si esprime nei riti, nelle cerimonie e nelle festività. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • conoscere quali cibi speciali vengono utilizzati da alcune comunità religiose; sapere come il cibo viene utilizzato in alcune religioni; comprendere le ragioni per cui i credenti danno importanza al cibo ed alla sua produzione come aspetto della loro responsabilità di amministratori della terra; riconoscere e rievocare racconti importanti sul cibo dalle tradizioni religiose. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • • acquisire sempre più fiducia nelle loro tradizioni religiose e culturali – ed essere in grado di parlare dei periodi in cui mangiano cibi speciali; riconoscere il valore dell’interdipendenza dell’uomo e della natura; le cause della fame e delle necessità; l’importanza di utilizzare responsabilmente le risorse; dilettarsi nella meraviglia e nella bellezza del mondo: relazione, crescita, stagioni e raccolto; condividere i sentimenti di gratitudine e di ringraziamento; comprendere la differenza tra bontà e cattiveria; apprezzare la diversità come fatto positivo. Domande chiave Cosa ti piace mangiare? Qual è il tuo cibo preferito? Quando mangi del cibo speciale? Ringrazi per il cibo? Quando? Chi? Perché o quando ti astieni dal cibo? Conosci delle regole sul cibo? Condividi il tuo cibo? 15 AREE DI STUDIO Persone B C I G Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Dare il cibo ai Storia del Cibi celebrativi monaci, alle Buddha che mangiati e suore, agli amici, rinuncia al cibo condivisi al ai parenti e ai nella ricerca Wesak. poveri dell’illuminazion Condivisione del e. Né indulgenza cibo con i poveri né diniego – il a Capodanno. Buddha sceglie Digiuno in la Strada di periodi speciali Mezzo come sentiero per l’illuminazione Condivisione del Racconti di Gesù Cibo speciale che si mangia a cibo all’ora dei che dimostra attenzione e Natale, in pasti. Ringraziare. interesse – dà da Quaresima, a Dimostrare mangiare a 5000 Pasqua. interesse agli persone. Ringraziare al Racconto Raccolto altri condividendo il dell’ultima cena cibo – pane e vino Importanza della Insegnamento del I pasti comuni condivisione del profeta sono importanti. cibo con gli altri Maometto, es. il Digiuno durante e dell’accettarlo cane assetato il mese del come dono Ramadan. meraviglioso di Cibo durante le Dio occasioni festive (es. Eid) Attenzione agli Racconti di Dio Cibi speciali che altri – amore per che procura il si mangiano a il prossimo – cibo es. la manna Pasqua, al Purim, condivisione del nel deserto per al Sukkot cibo Mosè e gli israeliti. Ruth che spigola il grano 16 Stile di vita Valori Fede principale Generosità. Compassione Benevolenza. Compassione. Non violenza nei confronti di tutti gli esseri viventi. Molti buddisti sono vegetariani Pane e vino alla comunione. Gli uomini dovrebbero amarsi e prendersi cura gli uni degli altri Cibo permesso. Cibo normalmente non permesso (es. carne di maiale, sangue, alcol) Dio ama e si prende cura del mondo – fornisce cibo. Gesù è il Figlio di Dio Allah è il creatore ed è colui che fornisce tutto il cibo. Grazie ad Allah per i suoi doni (cibo e bevande) Mitzvot – leggi e Dio si prende regole sul cibo. cura di tutti – Cibo puro. procura il cibo Challah e vino per tutti mangiato durante il pasto del sabato e il venerdì notte ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno che in alcune tradizioni religiose si mangia del cibo speciale in occasioni speciali; • sanno parlare del particolare cibo di almeno una religione; • sanno come una religione rende grazie per il cibo; • sono consapevoli che gli esseri viventi hanno bisogno di cura e di attenzione. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • discutere dei cibi che piacciono, non piacciono e dei cibi preferiti. Quando e come ci si prepara e si mangia: pasti in famiglia, a scuola, ecc.; • parlare del nostro bisogno e della dipendenza dal cibo; • pensare a come crescono le cose, a come ci prendiamo cura degli esseri viventi – sia piante che animali e a come potremmo non utilizzare male o sprecare queste risorse; • parlare del cibo delle occasioni speciali – compleanni ecc.; • scoprire come le persone ringraziano per il cibo; • discutere delle regole alimentari; • scoprire notizie riguardo al cibo che viene utilizzato nel culto e nelle cerimonie religiose da alcune comunità religiose; • parlare delle festività e del significato dei cibi speciali che si mangiano; • scoprire notizie riguardo alle festività di ringraziamento per il cibo: ascoltare racconti, scoprire le celebrazioni; • invitare delle persone che parlino del cibo particolare che mangiano; • assaggiare e preparare una varietà di cibi delle diverse culture; • condividere un pasto; • parlare dell’ospitalità, della generosità e dell’attenzione per gli altri; • discutere dei proverbi riferiti al cibo. 17 Scuola materna Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “LIBRI SPECIALI” Descrizione dell’unità Gli alunni: divengono consapevoli del fatto che le religioni hanno delle scritture sacre centrali per la fede e la pratica. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • riconoscere il nome delle scritture sacre; sistemare una scrittura sacra nel suo contesto; rievocare e relazionare racconti associati o che hanno origine dalle scritture sacre; parlare del perché le scritture sacre sono importanti per i credenti. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • sviluppare le loro idee ed i loro valori; dimostrare empatia e consapevolezza del perché le persone di fede considerano speciali le scritture sacre; maneggiano in modo adeguato i libri speciali o sacri. Domande chiave Che cosa rende speciale un libro? Hai un libro speciale preferito? Perché è speciale? (con riferimento ad una scrittura sacra): Che cosa rende speciale questo libro? Come dovremmo utilizzare un libro speciale? Per chi è speciale questo libro? 18 AREE DI STUDIO Persone Scritture B Racconti sul Buddha es. la storia della sua illuminazione sotto il Bodhi tree Il Pali Canon (Tripitaka) e le Mahayana Sutras. L’importanza di queste scritture sacre C Racconti su Gesù Racconti del NT nel Nuovo che dimostrano Testamento l’importanza della Bibbia per i cristiani I Racconto della rivelazione del Corano e delle rivelazioni precedenti ad altri messaggeri G Racconti della vita di Mosè Il Corano: lettura dello scritto originale arabo e della traduzione dei suoi significati in altre lingue La Torah – conosciuta come il libro di Mosè. Scritta in ebraico. Racconti della Torah Comunità, Celebrazioni, Luoghi Modi in cui vengono utilizzate le storie per insegnare il buddismo Stile di vita Valori Fede principale I Pali Canon (Vinaya Pitaka) è speciale. Come vengono utilizzati Storie del Buddha narrate es. la tartaruga e il pesce. Racconti della vita del Buddha es. la storia di Kisa Racconti legati Come è utilizzata Il NT compie alle festività ed ai la Bibbia es. l’AT. periodo di lettura, studio Racconti del NT celebrazione: della Bibbia che esprimono la fede cristiana. Pasqua, Natale. Come i cristiani Racconti del Vangelo e storie ricordano e narrate da Gesù celebrano questi racconti La Notte del Come i Il Corano è la Potere durante il musulmani parola di Allah, Ramadan celebra dimostrano il rivelata la rivelazione del loro rispetto per attraverso Angel Corano il Corano Jibrail al profeta Maometto La Torah è La lettura della custodita Torah; quando, nell’Arca. dove e come Le tavole dei Dieci Comandamenti o il candelabro a sette bracci possono essere esposti sull’Arca 19 Mitzvot: regole di vita; i Dieci Comandamenti ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno parlare di un libro o di un racconto speciali nella loro vita; • sanno citare almeno una scrittura sacra; • sanno narrare un racconto associato ad una scrittura sacra (verbalmente o in immagini); • sanno che le persone religiose hanno “libri” che per loro sono speciali. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • discutere dei racconti o dei libri che per loro sono speciali; condividere tali racconti, dire perché sono speciali; • fare una collezione dei “nostri libri speciali”; • osservare le scritture sacre sia in classe che nei luoghi di culto; • se possibile, ascoltare la lettura di una scrittura sacra; • condividere e discutere dei racconti di una scrittura sacra; • iniziare ad affrontare il fatto che le scritture delle diverse religioni fanno riferimento alle stesse persone ed avvenimenti es. Abramo – Ibrahim (Pbuh), Gesù – Profeta ‘Isa (Pbuh); • approfondire l’importanza di tali libri osservando come i racconti tratti da questi sono ricordati oggi ad es. durante le festività; • costruire il loro libro speciale per altri bambini che racconti una storia tratta da una delle scritture sacre studiate in modo adeguato. 20 Scuola materna Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “PERSONE SPECIALI” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: riflettere sulle persone che per loro sono speciali; familiarizzare con il concetto di leader o fondatore religioso; conoscere le storie, gli oggetti (in alcune religioni), le festività ed i luoghi speciali associati con persone speciali. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sapere che le religioni hanno persone centrali significative che sono considerate speciali; riconoscere chi sono queste persone e perché sono considerate speciali; sistemare queste persone nel contesto della loro religione; comprendere che l’opinione riguardo ad una persona speciale si riflette nelle pratiche religiose e nel contesto delle scritture sacre. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • sviluppare la loro fede ed i loro valori; sviluppare un apprezzamento e rispetto per la fede degli altri; riconoscere il valore della varietà di sentimenti ed atteggiamenti che circondano il concetto di persone importanti e speciali per loro stessi e per gli altri; iniziare a riconoscere ed a riflettere sulle esperienze che possono avere una dimensione spirituale; considerare positivamente la diversità. Domande chiave Quali persone sono speciali per noi? Perché sono speciali? Per che cosa sono speciali le persone? Perché le persone religiose sono speciali? Per chi sei speciale tu? Come ricordano i credenti le loro persone speciali? Come dimostriamo il pensiero che qualcuno è molto speciale? Sono tutti speciali? Perché? Come lo dimostriamo? Come si diventa speciali? Come dimostrano le persone religiose la loro convinzione che qualcuno sia speciale? 21 AREE DI STUDIO Persone B C I G Siddhartha diventò il Buddha – l’illuminato. La sua vita attraverso i racconti ed i simboli La vita di Gesù: episodi che dimostrano che era speciale es. la nascita, l’epifania, il battesimo, racconti della resurrezione La vita del profeta Maometto. Racconti es. il profeta Maometto e la pietra nera; e Bahira La vita di Mosè. Un grande leader. Storia della sua nascita, missione e dell’Esodo Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi La storia dei Come i buddisti primi anni di vita celebrano il del Buddha e la Wesak – il sua illuminazione giorno del Buddha Racconti del Vangelo che dimostrano perché Gesù è speciale. Impatto sui suoi discepoli Come i cristiani ricordano Gesù e ciò che ha fatto. La celebrazione della Pasqua e del Natale Il racconto della rivelazione come è scritto nel Corano Celebrazione della rivelazione del Corano – la notte del potere Stile di vita Valori Fede centrale Come i buddisti considerano il Buddha un esempio per tutti gli esseri viventi Il Buddha è un esempio per una persona speciale – colui che fu interamente risvegliato alla verità Come i cristiani Gesù è speciale – utilizzano i è il Figlio di Dio simboli per rappresentare la loro relazione con Gesù; es. pane, luce, icone, preghiere a Gesù Modi in cui i musulmani cercano di seguire l’esempio del profeta Maometto nella loro vita quotidiana Racconto della La celebrazione Come gli ebrei nascita di Mosè e della Pasqua oggi oggi condividono della scelta da – rievocazione di e narrano a modo parte di Dio di Mosè come loro la storia di farne il leader persona speciale Mosè dell’Esodo – di Dio come è scritto nella Torah 22 Il profeta Maometto messaggero di Allah. Il sigillo dei profeti Mosè è uno degli scelti da Dio per condurre il popolo dalla schiavitù alla libertà ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno riconoscere alcune persone speciali e le sanno sistemare all’interno delle loro religioni; • narrano un racconto riguardante una persona religiosa speciale; • spiegano alcuni dei modi in cui i credenti esprimono la loro speciale relazione con figure chiave; • riconoscono le caratteristiche principali di una festività associate ad una particolare persona speciale. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • produrre un lavoro artistico o una scrittura creativa sul tema “Questa persona è speciale per me”; • utilizzare oggetti appropriati per scoprire come le persone speciali vengono ricordate in alcune tradizioni religiose; raccontano storie legate a queste tradizioni; • invitare a scuola una persona che spieghi loro perché una certa persona è speciale per la sua religione; spiegare il ruolo della preghiera; • visitare un luogo di culto per scoprire come le persone speciali vengono ricordate nel culto e negli oggetti, simboli e opere d’arte che si trovano in tale luogo; • attraverso il lavoro artistico, il teatro, la musica, il cibo e la tecnologia approfondire come e perché le persone speciali vengono ricordate nei momenti delle festività o delle celebrazioni; • trascorrere momenti di riflessione silenziosa per pensare alle persone speciali nella loro vita; • narrare racconti di persone speciali tratti dalle diverse religioni e culture. 23 Scuola materna Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “LUOGHI SPECIALI” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: approfondire il concetto di luogo speciale; essere accompagnati nei luoghi speciali che i credenti utilizzano per il culto: come sono e che cosa avviene in essi. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • sapere il nome di luoghi, oggetti e simboli speciali; comprendere perché questi sono speciali per i credenti; maneggiare gli oggetti con attenzione e sensibilità e considerare ciò che essi significano per i credenti; sapere e narrare i racconti delle diverse religioni; accogliere persone che provengono da comunità religiose. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • • • • • acquistare fiducia nella loro identità: bagaglio personale, sociale, culturale e religioso; conoscere il significato dei luoghi speciali; parlare delle domande sconcertanti ed ascoltare gli altri; comprendere e descrivere cosa significa appartenere ad una comunità; riconoscere somiglianze e differenze nelle opinioni; riconoscere il valore della fede e delle pratiche religiose degli altri; considerare la diversità e la differenza positivamente e non come una minaccia; comportarsi in modo adeguato nei luoghi di culto; utilizzare i momenti di silenzio per riflettere. Domande chiave Dove vai se ti senti felice, triste, arrabbiato, ecc.? Dove vai per stare solo? Che cosa rende speciale un luogo? Che cosa fanno le persone nei luoghi speciali? Perché le persone vanno in luoghi speciali? Per una visita: che cosa ti aspetti di vedere? Come pensi che ti sentirai? 24 AREE DI STUDIO Persone Scritture B Immagini del Buddha Tripitaka – (Pali Canon), Mahayana Sutras C Simboli di Gesù e dei santi. Icone, pesce, croce, crocifisso, statue, quadri La Bibbia e il libro delle preghiere e dei salmi I Il mondo è una Corano. moschea, come Hadit. disse il profeta. Calligrafie Nessuna immagine di persone o animali specialmente nei luoghi di culto G Nessuna immagine di persone per sottolineare l’unicità di Dio I rotoli della Torah. Le tavole dei Dieci Comandamenti Comunità, Celebrazioni, Luoghi I luoghi formali di culto hanno poca importanza. La casa, Vihara (tempio): altare (sedile del Buddha), stupa, fiori, opere d’arte, incenso, offerta di ciotole Luoghi di incontro nella Chiesa/Cappella: altare, cuspide, campane, croce, colori liturgici, candele, fiori, vetri lavorati, organizzazione dei posti a sedere Moschea. Luogo di abluzioni. Qiblah. Ka’bah. Visite alla Mecca e a Medina Sinagoga. Arca, luce eterna, stella di David. Candelabro. Ortodossi – Bimah, Gallery 25 Stile di vita Valori Fede principale Il culto è la comunità che celebra ed ottiene l’illuminazione Venerazione del Buddha perché è l’illuminato. In potenza tutti sono dei buddha L’incontro come comunità per rendere culto a Dio e celebrare l’appartenenza alla comunità cristiana Gesù è Figlio di Dio. La Chiesa si riunisce nel suo nome Modi collettivi ed individuali di rendere culto ad Allah. Qualcuno in qualche luogo sta offrendo preghiere ad Allah in ogni secondo del giorno – il mondo come moschea L’incontro come comunità per rendere culto e glorificare Dio L’unico dio è Allah. L’unica comunaità è l’Islam Dio è unico ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno parlare dei loro luoghi speciali; • sanno nominare un luogo speciale e collegarlo ad una religione; • comprendono perché un edificio è speciale; • utilizzano un vocabolario di base; • conoscono alcuni oggetti religiosi; • dimostrano di tenere un comportamento adeguato; • maneggiano gli oggetti con sensibilità; • si esprimono in modo creativo. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • parlare dei loro luoghi speciali, fare disegni, impegnarsi in giochi di ruolo, nella costruzione di modelli e nella scrittura creativa. Creare in classe un luogo speciale; • passeggiare nelle vicinanze – osservare i luoghi speciali dove la gente vive, lavora, visita e pratica il culto; • osservare e paragonare la forma, la dimensione, l’età, la decorazione e l’arredamento degli edifici; • considerare il comportamento appropriato e le regole nei diversi luoghi; • visitare un edificio o guardare un video; • approfondire il significato dei segni di appartenenza: segni, simboli, colori; • parlare di come ci si sente in un edificio – perché alla gente potrebbe piacere di recarvisi; esprimerlo attraverso il teatro, il mimo, la scrittura creativa; • partecipare a momenti di riflessione silenziosa; • fare fotografie, disegni, rappresentazioni; • approfondire la storia dell’edificio; • intervistare delle persone che considerano speciale l’edificio; • scoprire il ruolo dell’edificio nella comunità più allargata; • utilizzare la storia e la poesia per riflettere sulla visita; esporre le opere; • osservare e maneggiare attentamente gli oggetti religiosi; • ascoltare musica e suoni provenienti da un luogo speciale; • utilizzare o costruire modelli; • incontrare una persona che ha un ruolo speciale nell’edificio; • approfondire i sentimenti di solidarietà, di specialità ed uguaglianza in classe. 26 Scuola materna Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “GIORNI SPECIALI” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: comprendere che i loro giorni speciali sono importanti ed hanno un valore; essere incoraggiati a gioire del senso di comunità e dei giorni speciali; conoscere i nomi dei giorni speciali delle religioni studiate; comprendere alcuni tratti della loro natura e della loro finalità. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • conoscere i nomi ed alcune delle caratteristiche ed attività principali dei giorni speciali nelle religioni studiate; riconoscere che i giorni speciali ci sono in tutte le religioni; che questi esprimono idee, sentimenti ed occasioni simili, ma possono farlo in modi diversi; accogliere i credenti che celebrano e segnano i giorni speciali in modi diversi ed accettare le differenze come qualcosa che arricchisce la comunità. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • riflettere sul significato dei giorni speciali nella loro vita ed in quella degli altri; provare fiducia nei confronti dei loro giorni speciali; riconoscere il valore delle attività che si svolgono nei giorni speciali degli altri alunni ed iniziare a riconoscere le loro ragioni; discutere di come ci si sente a celebrare ed a gioire degli eventi in una comunità; apprezzare la diversità in cui si celebrano i giorni speciali. Domande chiave Quali sono i nostri giorni speciali? Come li celebriamo? Perché li celebriamo così? Che cosa possiamo celebrare tutti? Quanto è importante condividere nel gruppo dei giorni speciali? Che ruolo hanno il culto, la preghiera o particolari cerimonie nei giorni speciali? I credenti dovrebbero ringraziare Dio nei giorni speciali? Come? Perché persone diverse hanno diversi giorni speciali? Sono diversi i giorni speciali nelle diverse religioni? Perché i credenti fanno cose diverse in questi giorni? 27 AREE DI STUDIO B C I G Persone Scritture Ricordo e concentrazione sul Buddha Meditazione, preghiera, mantras, sutras Comunità, Celebrazioni, Luoghi Culto individuale o comunitario a casa o al Vihara (tempio) Stile di vita Valori Giorni di digiuno e di culto. Tutti i giorni sono ugualmente speciali Ricordo di ciò Preghiera es. Andare in chiesa Le attività che Gesù ha Padre Nostro, per praticare il cristiane detto e ha fatto – racconti, letture culto come domenicali particolarmente tratte dai Vangeli, comunità. rievocano e la sua morte e inni, arte e simboli Lode e ricordano la resurrezione. ringraziamento morte e la Il sabato era un resurrezione di giorno speciale Gesù per Gesù Seguire Guida del Corano La comunità in Preghiere del l’esempio del per celebrare i preghiera nei venerdì profeta giorni speciali giorni speciali (Jummah). Maometto per Preghiere del celebrare i giorni Tarawih nel speciali Ramadan. Preghiere all’Eid e Hajj Ricordo di Mosè Preghiere. Andare alla Sabato a casa ed e di altre figure Preghiera del sinagoga per alla sinagoga sabato. celebrare il della Tanakh. Benedizioni. sabato La minyan – la quota minima per La Shema un pieno servizio religioso ortodosso 28 Fede principale Il Buddha ha vinto la sofferenza con l’azione e la meditazione La Chiesa come comunità di credenti e di persone che rendono culto si esprime nel Credo. Il popolo di Dio Allah è l’unico Dio. Obbligo di rendergli culto in tutti i momenti ed offerta di preghiere nei giorni speciali Osservare il sabato e santificarlo ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • conoscono i nomi dei giorni speciali delle religioni studiate; • conoscono alcuni dei più importanti modi in cui i credenti ricordano il loro credo fondamentale; • comprendono il legame tra i loro giorni speciali e quelli delle tradizioni religiose; • sanno riconoscere come i giorni speciali esprimano sentimenti profondi, relazioni e fede e come siano espressione dell’identità comunitaria. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • parlare di quali giorni speciali ci sono nella loro esperienza; • ideare una celebrazione di ciò che è importante, speciale ricordare per loro; • analizzare le descrizioni dei giorni speciali in svariate fonti (libri, manifesti, video, ecc.); • ascoltare racconti e parlare dei giorni speciali delle religioni studiate; • scoprire gli elementi comuni (culto, preghiera di lode, ringraziamento, supplica, visita, condivisione di un pasto); • parlare di come le diverse comunità religiose hanno bisogno di ricordare e festeggiare i loro giorni speciali; • condividere la celebrazione di un pasto. 29 Scuola materna Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “OGGETTI PREZIOSI” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: acquisire la conoscenza degli oggetti e delle persone preziose nelle religioni; relazionare tale conoscenza alla loro esperienza ed ampliare la loro comprensione di cosa significhi per i credenti e per loro stessi considerare prezioso qualcuno o qualcosa. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • ampliare la consapevolezza del concetto di oggetti preziosi in alcune religioni; conoscere il significato che gli oggetti preziosi hanno in alcune religioni; iniziare a capire che cosa significhi appartenere ad una religione; comportarsi in modo adeguato in relazione ad oggetti, scritture, luoghi di culto e visitatori che rappresentano le religioni. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • • comprendere il concetto di “prezioso” – in relazione a sé ed agli altri; avere cura degli oggetti preziosi; riconoscere ciò che hanno in comune e sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della diversità; riconoscere che alcune persone religiose hanno cura degli oggetti preziosi in modi diversi; rispondere a domande sconcertanti che potrebbero sorgere; utilizzare momenti di silenzio per riflettere sulla loro esperienza. Domande chiave Che cosa significa prezioso? Che cosa rende un oggetto prezioso per te? Hanno tutti gli stessi oggetti preziosi? Perché no? Gli oggetti preziosi sono sempre costosi? Come usiamo gli oggetti preziosi? Perché? Possono essere preziose le persone? Chi è prezioso per te? Per chi sei prezioso tu? Rimani prezioso anche quando sbagli? Perché? Come ti mostrano le altre persone qualcosa che per loro è prezioso? Come facciamo a far sentire gli altri preziosi? 30 AREE DI STUDIO Persone B C I G Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Il Buddha è un Racconti sul Oggetti preziosi maestro, esempio Buddha. usati nel culto in e modello Racconto del casa e nei luoghi speciale Buddha sotto il di culto (es. Bodhi tree reliquie). Vihara – rappresentazioni del Buddha (es, mandala) Gesù come I Vangeli. Oggetti preziosi persona ed Racconti di Gesù utilizzati nel culto esempio speciale che offre i doni e in chiesa es. la speciali della croce ed il guarigione e crocifisso, dell’insegnamento immagini di Gesù, la Bibbia es. la figlia di Giairo, la pecorella smarrita Il profeta Il corano è parola Oggetti preziosi Maometto è il divina rivelata da associati al culto messaggero Dio. in casa e alla definitivo di Dio Come il Corano fu moschea es. il ed è un perfetto consegnato ai tappetino per la esempio per la musulmani. preghiera, il nostra vita. Il racconto della sostegno del Gli altri profeti rivelazione Corano, il Corano prima di lui sono dei buoni esempi per gli uomini Il re Davide è Racconti di Oggetti preziosi stato scelto da Davide; Davide e collegati al culto Dio Golia. in casa ed alla Salmi scelti di sinagoga es. il Davide Magen David, , la corona o i campanelli dei rotoli della Torah, la Torah. Mezuzah in casa 31 Stile di vita Valori Fede principale Il Buddha come maestro speciale, rappresentazione come centro della meditazione. Le varie rappresentazioni del Buddha Gesù è un maestro ed un esempio speciale. La croce, il crocifisso, Cristo risorto come simboli e …….. per la preghiera Rispetto e cura per l’ambiente e per tutti gli esseri viventi. I Tre Tesori Il profeta Maometto è il messaggero speciale di Dio. L’uso della calligrafia per esprimere la fede. Il Corano è trattato con grande rispetto Davide è re e leader. Lo scudo di Davide – il Magen David Gesù è una persona speciale, in quanto è Figlio di Dio. Seguire Gesù cambia la vita delle persone Allah procura tutto ciò di cui si ha bisogno. Allah ha dato la rivelazione definitiva per l’umanità nel Corano attraverso il profeta Maometto La Torah è preziosa ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno riflettere e discutere sui concetti che hanno a che fare con gli oggetti preziosi e speciali; • riconoscono che le persone considerano preziosi oggetti diversi; • sanno che alcune religioni hanno oggetti e persone speciali; • sanno maneggiare oggetti speciali con attenzione e rispetto; • sanno descrivere e dimostrare la loro conoscenza ed il loro apprezzamento di oggetti speciali nel loro contesto religioso. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • esplorare i loro oggetti preziosi attraverso l’arte, i lavori scritti o le mostre; • dimostrare cura per gli oggetti preziosi; creare ed esporre alcune regole per la classe; • approfondire come le persone sono preziose es. utilizzando racconti e un lavoro sulle persone che loro considerano speciali o su chi pensano li considera (gli alunni) speciali; • considerare come le relazioni sono speciali; utilizzare il teatro per rappresentare e risolvere le liti; • studiare gli oggetti preziosi religiosi utilizzando la tecnica “copri e scopri”; • relazionare gli oggetti alla persona speciale all’interno della fede considerata e utilizzare il racconto per sostenere lo studio; • scoprire come i credenti utilizzano gli oggetti speciali; mostrare le loro regole speciali; • visitare luoghi di cultoper osservare gli oggetti speciali ad essi collegati; • invitare dei credenti per farsi spiegare quali sono gli oggetti che considerano preziosi e come li utilizzano; • condividere e discutere dei racconti, preghiere, inni, poesie utilizzati nei momenti di riflessione; • scrivere una canzone o una preghiera a Dio o una poesia. 32 Scuola materna Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “VIAGGI” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: giungere a riconoscere il valore dei diversi tipi di viaggio e pensare ai viaggi che hanno effettuato; studiare i viaggi significativi delle religioni scelte; comprendere le ragioni di alcuni viaggi e perché essi sono importanti per i credenti; rendersi conto che il viaggio può contenere messaggi importanti riguardo alla vita ed alla nostra identità. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • conoscere quei viaggi che riguardano gruppi e personaggi religiosi chiave; sapere che alcuni credenti considerano i viaggi importanti per la loro vita e la loro fede; conoscere il pellegrinaggio e la sua importanza in alcune tradizioni religiose; condividere le loro idee e sentimenti riguardo ai viaggi religiosi. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • esprimere e condividere le loro opinioni ed i loro sentimenti circa i viaggi significativi e quotidiani che hanno vissuto; rendersi conto che gli stati d’animo da loro vissuti nella partenza, nel viaggio e nell’arrivo sono vissuti anche da molti credenti per motivi diversi; riflettere silenziosamente sul significato e sulle esperienze dei viaggi; comprendere che è possibile realizzare viaggi immaginari con la fantasia. Domande chiave Cos’è un viaggio? Quali viaggi facciamo? Perché? Quali viaggi ci piacciono e quali non ci piacciono? Chi parte per un viaggio? Quali viaggi ci piacerebbe fare? Perché? Con quale destinazione? Con chi? Che cosa ci serve prima di partire? Come ci prepariamo? Di quali mappe e guide abbiamo bisogno? Quali sono le nostre speranze e le nostre paure? Quali sono gli ostacoli e gli aiuti che potremmo incontrare lungo la strada? Che cosa sono i viaggi immaginari, i viaggi fantastici e i viaggi nel tempo? Possiamo farli? 33 AREE DI STUDIO Persone B Il Buddha e Angulimala C I viaggi nella vita di Gesù, es. con i suoi discepoli. Racconti dei viaggi dei santi e dei missionari I I viaggi del profeta Maometto. Miraj. Hijra G Il viaggio di Abramo da Haran alla terra di Canaan. L’Esodo Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi La storia del Pellegrinaggio nei Buddha ed luoghi resi famosi Angulimala dal Buddha, es. il Parco dei Cervi (Saranath); Bodh Gaya; Kandi Racconti di Gesù Pellegrinaggi: che insegna e Gerusalemme, guarisce mentre Betlemme, il mare viaggiava nelle di Galilea. strade della Viaggi alla chiesa Galilea; le persone che ha incontrato, es. Gesù sceglie i suoi discepoli Racconti Pellegrinaggi: dell’Hadith l’Haji, Umra. Viaggi alla moschea. Migrazioni con Niya (intenzione) La storia di Abramo nella Bibbia ebraica (Genesi 12). La storia dell’Esodo nell’ Hagadah Viaggi a Gerusalemme. Viaggi alla sinagoga 34 Stile di vita Valori Fede principale La vita è un viaggio verso l’illuminazione ed il compimento La ricerca della verità e l’illuminazione come termine del viaggio Seguire Gesù è un viaggio – uno stile di vita. Che cosa serve per viaggiare: fede, speranza, amore L’importanza di Gesù nella vita dei cristiani – le qualità richieste Il luogo dell’Haji e Umra ed il suo significato per i musulmani L’importanza del profeta Maometto come messaggero di Dio e guida per il viaggio della vita sulla terra e nell’aldilà Dio si prende cura e guida i suoi messaggeri speciali lungo il loro cammino e nei loro compiti Il bisogno di credere in Dio e l’amore per il prossimo ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno parlare delle loro opinioni e sentimenti riguardo ai viaggi; • sanno immedesimarsi nelle esperienze di altre persone che hanno compiuto dei viaggi per motivi spirituali; • comprendono alcune delle ragioni per cui i credenti vanno in pellegrinaggio; • riescono a comprendere che ci sono molti tipi di viaggio e che la gente parte per motivi diversi; • sanno narrare storie di viaggi religiosi compiuti da persone speciali e comprendono il significato del loro viaggio; • conoscono le caratteristiche importanti ed i nomi dei viaggi particolari delle religioni studiate. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • fare una lista di ciò che servirebbe loro per intraprendere un viaggio; • partecipare ad un lavoro guidato di fantasia su un viaggio reale o immaginario e descrivere i loro sentimenti e le loro opinioni; scrivere le cartoline per i familiari; • ascoltare e narrare racconti di viaggi compiuti da alcuni credenti e pensare alle loro motivazioni ed al significato del viaggio; • costruire un racconto a sequenze che parla di un viaggio, es. fare un libro a fisarmonica; • invitare delle persone che hanno effettuato viaggi speciali, religiosi o pellegrinaggi per parlare della loro esperienza e preparare domande da porre loro; • fare un resoconto di un viaggio religioso (mappa, disegno, relazione); • narrare per mezzo di un racconto, del teatro, dell’arte, della musica, di un diario gli avvenimenti di un viaggio; • paragonare le loro ragioni che spingono a partire per un viaggio con quelle di altre persone. 35 Scuola materna UNITA’ “FESTIVITA’” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: incontrare le festività delle varie religioni nei vari periodi dell’anno in cui queste si celebrano. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • conoscere i nomi delle festività e collocarle all’interno delle religioni studiate; conoscere i racconti associati a tali festività; conoscere le consuetudini delle festività; sapere che cosa fanno i credenti e come si sentono durante le festività attraverso l’incontro con persone che celebrano le festività; sapere perché le festività sono momenti importanti per i credenti. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • riflettere e parlare dei loro momenti speciali; immedesimarsi e dimostrare comprensione delle consuetudini delle altre persone; sviluppare la loro fede ed i loro valori; sentirsi sempre più fiduciosi del loro bagaglio religioso e culturale; considerare positivamente la diversità e la differenza. Domande chiave Celebri dei momenti speciali? Come li celebri? Perché sono speciali? Che cosa fai? Come ti senti? Mangi qualcosa di particolare? Che cosa fanno i credenti durante le festività? Dove vanno? Come si sentono? 36 AREE DI STUDIO Festività B Wesak – festa della Luce C Avvento Natale Quaresima Pasqua I Ramadan Eid-ul-Fitr G Celebra o commemora Celebra la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha (Theravada Buddhism) Nascita di Gesù Fede Come si celebra Temi possibili Il Buddha è l’illuminato Luce Persone speciali Giorni speciali Morte e resurrezione di Gesù Digiuno durante il mese del Ramadan. Resurrezione di Gesù Meditazione, canto, si brucia l’incenso, si accendono candele, si cammina attorno al tempio per tre volte Si va in chiesa, pasti, doni, biglietti; presepe, calendario dell’Avvento. Si va in chiesa, cero pasquale, giardino pasquale, uova Digiuno – dall’alba al tramonto. Visita alla moschea. Auto disciplina, comprensione della situazione dei poveri. Rivelazione del Celebrazione della Corano fine del digiuno Rosh Hashanah Primo giorno Yom Kippur dell’anno della Redenzione. Chanukah Dio si è fatto uomo. Libertà di culto Periodo più importante dell’anno ebraico. Ridedicazione del Tempio 37 Doni Luce Animali Celebrazioni in tutto il mondo Cibo Viaggi Sentimenti Disciplina Solidarietà Famiglia Cibo Visita alla moschea, Condivisione si spediscono biglietti, cibo, abiti, la comunità si prende cura dei poveri Sinagoga, preghiera, Pentimento Dedicazione digiuno, soffia la Libertà shofar (corno di ram). Luoghi speciali Sinagoga. Si accendono le candele sul candelabro Chanukah. Giochi di carte, biglietti, famiglia ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno parlare dei momenti speciali della loro vita; • sanno narrare il racconto di una festività; • sanno riconoscere alcune pratiche di una festività; • sanno utilizzare i momenti di silenzio per riflettere sui racconti; • sanno abbinare una festività con la religione di appartenenza; • sanno che la festività è un momento speciale per un credente. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • parlare dei loro momenti speciali; • ascoltare racconti di festività; • discutere se o come alcuni sentimenti sono simili a quelli che provano loro, es. sorpresa, gelosia, buone notizie, cattive notizie; • scoprire come le festività sono celebrate dai credenti; • approfondire il tema delle festività attraverso il teatro, giochi di ruolo, arte, musica, scrittura creativa; • guardare e maneggiare in modo adeguato e con sensibilità gli oggetti che vengono usati durante le festività; • costruire delle cartoline (da spedire o da esporre); • guardare il video della celebrazione di una festività; • visitare un luogo di culto preparato per una festività. 38 Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “BENE E MALE” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: studiare i valori e le qualità che hanno insegnato ed in base ai quali hanno vissuto le figure religiose importanti; comprendere la necessità di una serie di valori sui quali impostare la propria vita; iniziare a collegare la conoscenza del bene e del male alla loro esperienza. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • conoscere la vita e gli insegnamenti delle figure religiose chiave che vengono prese come modelli o esempi dai credenti; esaminare i precetti e gli insegnamenti fondamentali di queste figure e considerare il modo in cui i credenti cercano di assumerli come valori fondamentali per la loro vita quotidiana; riconoscere che le diverse religioni spesso condividono gli stessi valori; iniziare ad applicare le nozioni di bene e di male insegnate dalle religioni ai problemi della loro vita. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sviluppare le idee di bene e di male; esprimere le loro idee, sentimenti ed impegni ed essere sensibili ai valori che gli altri esprimono ed in base ai quali vivono; comprendere che alcuni valori possono essere condivisi e che persone diverse possono trovarsi d’accordo su ciò che è bene e ciò che è male; riconoscere il valore di concetti quali perdono, compassione, bene e male. Domande chiave Quali sono le nostre idee di bontà, bene, male, perdono, punizione? Su quali valori ci troviamo d’accordo? Quali qualità ammiriamo negli altri e non ci piacciono negli altri? Per quali valori e qualità veniamo apprezzati? Le religioni si trovano d’accordo sui concetti di bene e male? Quando ci perdoniamo? Chi è colpevole? Alcune cose sono sempre sbagliate? 39 AREE DI STUDIO Persone Scritture B Il Buddha come esempio. I valori secondo i quali ha vissuto e che ha insegnato. Bodhisattvas I detti ed i racconti del Buddha per spiegare le virtù, es. la compassione C Gesù – l’esempio della sua vita e dei suoi insegnamenti. Gesù muore per gli altri. Le vite dei santi I I valori vissuti dal profeta Maometto e contenuti nelle vite dei profeti: Ibrahim, Musa, Dawud e ‘Isa (Pbut) I Vangeli, es. Gesù lava i piedi ai discepoli; il Nuovo Comandamento; le parabole di Gesù. Le Beatitudini – il loro valore Racconti sulle qualità richieste ai credenti in Allah basate sull’Hadith e la Sunnah G Patriarchi, leader e profeti che erano fiduciosi nella legge e nei valori che insegnavano ed in base ai quali vivevano Racconti della Torah e della Tanakh: i profeti Mosè, Elia, Daniele e Giona. Il libro di Ruth. I Proverbi cap. 3. Il Salmo 23 Comunità, Celebrazioni, Luoghi Importanza del culto quotidiano, della meditazione e dello studio Stile di vita Valori Vivere i Cinque Precetti: giusta azione, completa responsabilità personale, saggezza, coraggio, compassione, non violenza Valori I valori cristiani: rappresentati nel abnegazione, culto: servizio, servizio agli altri, amore, carità, giustizia, coraggio, perdono. agire contro la L’Eucaristia. cattiveria e Preghiera nella l’ingiustizia. vita quotidiana I Dieci Comandamenti Preghiera La famiglia – quotidiana ed i condotta dal padre valori che essa e dalla madre. esprime e Valori che qui sostiene vengono insegnati: rispetto per gli anziani, cura dei poveri, responsabilità gli uni nei confronti degli altri. Rigettare il male con la bontà (Corano 13.22) Culto nella La vita in famiglia. sinagoga ed in Il sabato. Regole casa; riti nella alimentari – vita; benedizioni trasmettono i – rinforzano i valori di valori di fede pentimento, nell’integrità perdono e della persona. gratitudine Yom Kippur 40 Fede principale Le Quattro Nobili Verità. L’Ottuplice Sentiero. Il Karma Il Regno di Dio: le azioni concrete richieste ai cristiani (Matteo 25) nella loro vita quotidiana. Peccato e perdono Gli esseri umani sono il meglio delle creature di Allah. Fede nel giudizio e nei concetti di paradiso ed inferno. Il male viene da noi ed il bene viene da Allah (Corano 4.79) Dio di prende cura di tutti. Dovere di rendere grazie a Dio per tutti i suoi doni. I Dieci Comandamenti come dono di Dio. La persona saggia segue la Legge ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • conoscono le qualità personali ed i valori insegnati dai leader religiosi e dai santi; • sanno collegare i valori imparati alla loro esperienza; • sanno descrivere ciò che è importante per loro e quali potrebbero essere i loro valori; • sanno riconoscere che i credenti cercano di fondare la loro vita su alcuni valori e qualità; • riconoscono il valore del perdono e dei nuovi inizi nella vita. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • scoprire i fondatori religiosi, i messaggeri, i leader ed i santi le cui vite sono considerate degli esempi per la vita delle persone; • identificare e paragonare il valore e le qualità che essi hanno insegnato ed in base ai quali hanno vissuto; • preparare domande da porre ad un credente sulle qualità ed i valori in base ai quali desidererebbero vivere; • scrivere un epitaffio per un leader religioso o un santo sostenendo ciò per cui sono ricordati; • scrivere il proprio epitaffio esprimendo per quali qualità desidererebbero essere ricordati; • leggere racconti e detti delle religioni studiate; discutere e fare una relazione le loro idee; • parlare e fare una relazione dei loro punti di vista sulle qualità ed i doni migliori; sostenere i doni degli altri; • approfondire ciò che considerano di maggior valore; riflettere sui loro sentimenti ed esprimerli attraverso la scrittura, il teatro, la musica, l’arte; • parlare delle idee di bene e di male; approfondire e condividere i concetti di bontà, cattiveria, peccato, perdono, ricompensa, responsabilità, attraverso il racconto, la riflessione, momenti di silenzio. 41 Scuola elementare – Primo ciclo UNITA’ “PERSONAGGI CHIAVE” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: studiare il ruolo e la funzione dei personaggi chiave nelle comunità religiose. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sapere che ci sono persone chiave all’interno delle religioni; essere in grado di sistemare queste persone chiave nel conteso della loro comunità religiosa; essere consapevoli dei ruoli e delle funzioni fondamentali di queste persone; iniziare a conoscere alcune delle ragioni per cui le religiosi si servono di persone designate ed il concetto di servizio. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • porre domande in modo sensibile; approfondire i concetti di ministero, guida, consulenza; comportarsi in modo adeguato quando maneggiano oggetti particolari; accettare la diversità e riconoscere le caratteristiche comuni; fare dei collegamenti tra i personaggi chiave della loro vita e la nozione di personaggio chiave in contesto religioso. Domande chiave Hai dei ruoli speciali? Aiuti mai gli altri? Non sei mai stato aiutato? Perché? Abbiamo bisogno che gli altri ci aiutino? Quante persone ci sono che aiutano gli altri o danno loro dei consigli? 42 AREE DI STUDIO Persone B C Comunità, Celebrazioni, Luoghi In alcune Attraverso la In molti luoghi i tradizioni gli preghiera, il rotolo buddisti ordinati e uomini e le donne delle preghiere, la consacrati si possono essere lettura delle prendono cura dei malati, dei malati ordinati e divenire scritture – monaci e suore. vengono inviati mentali, dei Laici ed ordinati buoni pensieri per prigionieri, ecc. possono sostenere aiutare gli altri in la comunità tutto ilmondo Uomini e donne Preghiere, servizi La Chiesa come esercitano il e culto guidati dai famiglia – con i ministero in modi preti e dai ministri. ministri. diversi nelle L’uso della Il ruolo del prete diverse tradizioni; Bibbia. che guida, preti ordinati; Il Nuovo conduce, aiuta ed ministri; monaci; Testamento parla amministra le suore della missione di necessità. aiutare gli altri Ministri laici I L’Imam ha una conoscenza approfondita del Corano e della guida islamica G Nessun sacerdozio. Il Rabbi è un maestro della legge ebraica. I Rabbi possono essere uomini o donne (dipende dalla tradizione) Scritture Stile di vita Valori Fede principale I buddisti laici sostengono i buddisti ordinati. Nei paesti buddisti, gli ordinati praticano …………. I buddisti seguono l’esempio del Buddha I preti ed i ministri conducono il culto e si prendono cura della comunità , in particolare di coloro che ne hanno più bisogno. Consiglio spirituale Il ruolo dell’Imam Chiunque può L’Imam viene è quello di essere un Imam spesso consultato condurre le ma coloro che per i consigli e preghiere e di far hanno una una guida su ricordare alla migliore qualsiasi congregazione comprensione del problema che ha della guida del Corano e delle a che fare con la Corano Sunnah officiano i vita del riti di passaggio, musulmano conducono la salah e guidano i musulmani Qualsiasi persona Il Rabbi può I Rabbi servono competente può condurre la la comunità – condurre il celebrazione nella specialmente i sinagoga il sabato; malati e gli servizio alla sinagoga. può essere anziani. I servizi implicano chiamato ad Officiano i riti di l’uso della Torah, insegnare la lingua passaggio. delle preghiere e ebraica ai bambini Offrono aiuto e degli inni consiglio spirituale Amare Dio attraverso l’amore per il prossimo. L’esempio di Gesù – il comando di servire 43 L’Imam mantiene gli insegnamenti e le pratiche del profeta Maometto I Rabbi spiegano, insegnano e consigliano la legge di Dio e la parola di Dio ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sono in grado di citare almeno due persone chiave all’interno delle tradizioni religiose; • sanno descrivere il loro ruolo nella comunità in cui vivono; • riconoscono gli abiti e gli oggetti speciali collegati ai personaggi chiave quando svolgono il loro ruolo nella comunità. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • fare una lista delle persone che ci aiutano; • fare un albero dell’amicizia; • visitare un luogo di culto ed incontrare una persona responsabile dell’aiuto nella comunità, es. un rete, un vicario, un pastore, un imam, ecc.; • fare un’intervista a questa persona; • scrivere una relazione sulla giornata tipo di un imam, un rabbi, un monaco, una suora, ecc.; • concentrarsi sulla caratteristica peculiare del ruolo di una persona religiosa importante ( es. condurre il culto, visitare i malati, ecc.) ed approfondirla nei dettagli; • osservare gli oggetti o gli abiti speciali riguardanti il ruolo delle persone chiave (i vestiti, i libri delle preghiere, ecc.); (assicurarsi che abbiano un significato religioso e non semplicemente culturale); • disegnare i loro articoli di abbigliamento o i loro oggetti; • discutere come le persone chiave aiutano e guidano gli altri e collegarsi alla domanda: chi aiuta loro? 44 Elementari – Primo ciclo UNITA’ “INIZIAZIONI” DESCRIZIONE DELL’UNITA’ Gli alunni dovranno: sapere che le persone religiose segnano l’inizio della loro vita di fede con cerimonie, riti e tradizioni speciali; iniziano a comprendere la ragione, lo scopo e la funzione di tali cerimonie e conoscono il significato delle iniziazioni nelle diverse religioni. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • sapere che alcune religioni celebrano la nascita di un bambino con cerimonie particolari; riconoscere che, per i credenti, tali cerimonie esprimono la relazione di Dio con la persona e l’inizio di un viaggio spirituale di grande importanza; riconoscono l’importanza delle cerimonie riguardanti la nascita per le comunità religiose. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • riflettere e parlare dei nuovi inizi nella loro vita e nella loro famiglia; riconoscere somiglianze nei riti di passaggio che segnano la nascita e/o l’iniziazione; sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della diversità; riconoscere che per alcune religioni la fede nell’inizio della vita riguarda sia la vita sulla terra che la vita nell’aldilà. Domande chiave Ricordi l’inizio della scuola? Ti ricordi una partenza di qualsiasi genere? Come ti sei preparato? Perché è stata importante per te? La tua famiglia, come celebra la nascita di un bambino? Perché? Come pensi che si sentano i familiari – mamma, papà, nonni, fratelli e sorelle? 45 AREE DI STUDIO Persone B L’esempio del Buddha Scritture Il racconto di Angulimala o il racconto della nascita del Buddha Comunità, Celebrazioni, Luoghi Il buddismo come sentiero o viaggio per tutti. Preparazione – impegno per iniziare il viaggio Stile di vita Valori Con l’impegno superiamo la sofferenza e calmiamo i desideri. Nascita, morte e rinascita. Eternità della vita Come i Vangeli Consacrazione di Battesimo o Il battesimo C Gesù è battezzato narrano la nascita ed un bambino. consacrazione. come segno o all’inizio del il battesimo di Doni e simboli I valori espressi sacramento suo ministero Gesù. associati al con le parole, i dell’inizio di Come viene battesimo dei segni ed i simboli una vita ricordata la sua bambini. cristiana – nascita? Battesimo dei vissuta credenti nell’amore di Dio Celebrazioni Adhan – le prime I bambini sono I Hijra – viaggio Le parole del profeta dell’Adhan familiari, es. parole che sente doni di Allah. preghiere di un bambino. Tutti i bambini Maometto dalla ringraziamento per L’importanza nascono Mecca a Medina. la nascita di un dell’Adhan musulmani. La storia di bambino Vita dopo la Bilal e la prima morte chiamata alla preghiera Le storie di Abramo Recita di preghiere Brit Milah Un patto G Abramo e Isacco e Isacco: racconto di benedizione alla (circoncisione). solenne con Dio della nascita e sinagoga per la Cerimonia del costituisce un racconto del nascita di un battesimo delle nuovo inizio sacrificio. bambino ragazze ebree L’idea di patto solenne, sacrificio 46 Ogni giorno è un nuovo inizio. Voti e precetti speciali. Come influenzano la vita di un buddista Fede principale ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sono in grado di descrivere due “iniziazioni” o riti di passaggio; • sanno che i credenti celebrano i momenti della nascita e dell’iniziazione in modi diversi per esprimere la loro fede; • sanno narrare racconti religiosi riguardanti nascite speciali o altre iniziazioni. ULTERIORI ATTIVITA’ (FACOLTATIVE) Gli alunni potrebbero: • discutere degli inizi che hanno vissuto, es. il primo giorno a scuola, in una nuova casa o le cerimonie e celebrazioni che si svolgono alla nascita di un bambino, • scrivere queste esperienze o drammatizzare alcuni eventi; • leggere alcuni racconti riguardanti la nascita; • intervistare il rappresentante di una religione sui riti della nascita o di iniziazione che si celebrano nella sua religione; • raccogliere ed esporre oggetti collegati alle cerimonie della nascita e dell’iniziazione; • guardare un video sulle celebrazioni riguardanti la nascita e l’iniziazione; • disegnare inviti per una cerimonia di questo tipo; • scrivere una guida per la cerimonia; • scrivere una poesia o una preghiera per un bambino appena nato; • decidere un regalo speciale per un bambino che esprima cosa pensano i credenti riguardo ad un nuovo inizio. 47 Elementari – Primo ciclo UNITA’ “FESTIVITA’” DESCRIZIONE DELL’UNITA’ Gli alunni dovranno: imparare come le fedi religiose si esprimano attraverso le celebrazioni. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sapere come i credenti celebrano le festività; comprendere che la celebrazione delle festività è condivisa dalle religioni ma si può esprimere in modi diversi; situare le festività nel loro contesto storico; considerare il significato della festività per i credenti. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • • considerare l’importanza dei racconti nella loro vita; approfondire le domande riguardanti il significato ed il mistero; esprimere i loro sentimenti attraverso il teatro, l’arte o la musica; utilizzare i momenti di tranquillità per riflettere su ciò che stanno studiando; sviluppare fiducia per esprimere le loro idee e la loro fede; ascoltare gli altri e rispettare il diritto di avere idee e fedi diverse. Domande chiave Quali sono i nostri momenti speciali? C li celebriamo? In che modo ciò che facciamo mostra ciò che crediamo? Gli altri come esprimono o dimostrano quello in cui credono? Come si celebra? Che cosa si ricorda, commemora, celebra? Quali sentimenti provano i credenti? 48 AREE DI STUDIO Festività B Wesak Cosa si celebra Nascita, illuminazione e morte del Buddha. Fede Come si celebra Il Buddha ed i suoi Nella notte di luna insegnamenti. piena i templi ed i monasteri vengono illuminati con candele. Notte di meditazione e candele. Offerta di cibo, incenso Interdipendenza e fiori ai monaci. Kathina Cerimonia di dei buddisti Condivisione del cibo. consegna delle vesti monaci e laici. Si inviano cartoline per i monaci Condivisione nel “merito” Preparazione/attesa Gesù è Figlio di Candele, culto, C Avvento Natale della nascita di Dio. calendario, chiesa, Gesù L’incarnazione. famiglia, doni, usanze, Quaresima Tentazioni, morte e Racconti dei vigilia, cibo e digiuno, Pasqua resurrezione di Gesù vangeli. musica Gesù è il Salvatore Comandamento del I Ramadan digiuno. Prima Shahadah: l’unico Digiuno. Pasti rivelazione del Dio è Allah. Il comunitari. Moschea. Corano. Eid-ul-Fitr Termine del profeta Maometto Preghiera. Cartoline. digiuno. è il suo ultimo Sacrifricio. Offerte. Eid-ulSacrificio da parte messaggero Hajj Adha di Ibrahim di suo figlio Libertà Dio si prende cura Pasti simbolici. G Pesach (Pasqua) dall’oppressione. di tutti Sinagoga. Pasti in famiglia. Chanukah Liberazione Sinagoga. Chanukah menorah. Celebrazioni in famiglia 49 Temi possibili Luce Comunità Giorni speciali Luce Arte Storia Celebrazioni nel mondo Autodisciplina Obbedienza Giorni speciali Carità Sacrificio Calendario lunare Libertà Cibo Storia ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno raccontare la storia di una festività e collegarla ad una religione; • conoscono il significato della festività per un credente; • sanno parlare delle pratiche significative di una festività; • si sanno comportare in modo adeguato quando incontrano un credente. ULTERIORI ATTIVITA’ (FACOLTATIVE) Gli alunni potrebbero: • parlare di come celebrano i giorni speciali nella loro famiglia; • ascoltare dei racconti e, se è appropriato, drammatizzarli; • parlare del significato delle storie e collegarle alle loro esperienze; • considerare come le festività esprimono la fede attraverso la storia, il rito, il linguaggio e ciò che fanno i credenti; • incontrare alcuni credenti e parlare di ciò che fanno durante le festività e dei sentimenti che provano; • scoprire quali eventi nella storia delle religioni vengono celebrati o commemorati nelle festività. Costruire una linea del tempo delle religioni; • scoprire come una famiglia o una comunità religiosa celebrano – a casa o nei luoghi di culto; comparare le pratiche di due religioni; • studiare i simboli importanti utilizzati durante le festività e scoprire il loro significato per i credenti. 50 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER IL SECONDO CICLO DELLA SCUOLA ELEMENTARE E PER LA SCUOLA MEDIA Scuola elementare – Secondo ciclo Il programma di studio prevede sette unità didattiche: Pag Pag Pag Pag Pag Pag Pag 53 56 59 62 65 68 71 Luoghi di culto Segni e simboli Pellegrinaggi Leader Racconti della creazione Scritture sacre Festività Note per la scuola elementare – secondo ciclo L’unità didattica “Festività” prevede del materiale che può essere utilizzato nel momento durante l’anno in cui cadono le particolari festività. Le unità sono state previste per un monte ore annuale di insegnamento della religione di 45 ore (o almeno 75 minuti alla settimana). Ogni singola scuola dovrebbe creare il proprio piano di lavoro. Si possono scegliere anche titoli diversi per le varie unità, ad esempio le unità “Luoghi di culto”, “Leader” e “Segni e simboli” potrebbero essere riunite in un’unica unità intitolata “Comunità”. I contenuti o gli esempi dovrebbero riguardare una o due religioni. In un anno si dovrebbero insegnare i contenuti di almeno due religioni. Si possono fare riferimenti anche ad altre religioni quando si riveli appropriato. Si dovrebbe fare attenzione a mantenere l’integrità delle religioni studiate. I contenuti delle unità didattiche dovrebbero assicurare profondità, ampiezza, continuità e progressione. Al momento della programmazione tenere in considerazione i programmi svolti durante il primo ciclo della scuola elementare. Scuola media Il programma prevede sette unità didattiche: Pag Pag Pag Pag Pag Pag Pag 74 78 81 84 87 90 93 Le religioni ebrea, cristiana e musulmana Le religioni indù, buddista e sikh Relazioni, amicizia ed impegno L’ambiente Giustizia: partecipazione e coinvolgimento Persone religiose contemporanee La fede in Dio 51 Note per la scuola media I contenuti delle unità prevedono un monte ore annuale di insegnamento della religione di 45 ore complessive. Si dovrebbero analizzare i contenuti di una o due religioni. In un anno si dovrebbero studiare almeno due religioni. Quando si rivela opportuno si possono fare riferimenti ad altre religioni. Le prime due unità offrono l’opportunità di studiare le religioni in modo più sistematico. Ovviamente, oltre allo studio sistematico delle religioni, si prevede anche lo studio di argomenti compresi nelle altre unità di studio scelte nel programma. Lo studio sistematico di ogni religione dovrebbe occupare un periodo di tempo equivalente ai due terzi del quadrimestre. Nella fase di programmazione è utile tenere in considerazione il programma già svolto alla scuola elementare, per assicurare una certa continuità nell’educazione religiosa. 52 Elementari – Secondo ciclo UNITA’ “LUOGHI DI CULTO” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: divenire consapevoli dei modi in cui una comunità di fede pratica il proprio culto ed altri modi in cui utilizza l’edificio per esprimere le proprie idee, impegno e senso di appartenenza. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sapere che alcuni tratti tipici della religione sono comuni: luoghi di culto, culto, preghiera, un’espressione della comunità; sapere e capire che il culto esprime la fede; sapere che il culto coinvolge l’arte, la musica, l’artigianato, l’architettura; conoscere ed apprezzare l’importanza di oggetti e simboli religiosi per alcuni credenti. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • • sviluppare la fiducia e la capacità di esprimere le loro idee e la loro fede; dimostrare considerazione ed empatia con le idee degli altri; riconoscere che somiglianze e differenze possono essere positive; sviluppare la comprensione del significato di appartenere ad una comunità; comportarsi in modo appropriato quando si maneggiano manufatti o si fanno delle visite; sviluppare l’abilità di utilizzare momenti di silenzio e di tranquillità in modo efficace. Domande chiave Perché alcuni luoghi sono considerati speciali per il culto? La gente ha bisogno di essere in un particolare luogo per praticare il culto? Perché le persone hanno bisogno di essere in un luogo particolare? Dov’è il tuo luogo speciale? Perché alcune persone rendono alcuni luoghi speciali/belli? Tutti i luoghi particolari hanno un’atmosfera? Dov’è Dio? Come dimostriamo che siamo felici, allegri, tristi? Non siamo mai tranquilli? E’ importante stare tranquilli qualche volta? Ci piace fare o condividere le cose con altre persone? Quando? Come? 53 AREE DI STUDIO Persone B Laici e consacrati: loro ruolo nel culto al Vihara/ luoghi di incontro. C Il culto può essere individuale o comunitario. Condotto da preti, vicari o ministri. Altre persone sono coinvolte. Ruolo della congregazione. H Pandit . D Importanza delle visite ai maestri spirituali (Guru). Scritture Le diverse tradizioni hanno schemi diversi di culto Es. recita del Sutras, canto dei Mantras, uso della ruota delle preghiere. Padre Nostro. Letture dalla Bibbia. Posizione speciale dei Vangeli. Racconti dell’Ultima Cena/ l’Eucarestia. Comunità, Celebrazioni, Luoghi Culto e meditazione quotidiani a casa, al tempio (Vihara) o nel luogo di incontro. La domenica come giorno speciale per il culto. Culto comunitario in chiesa, in cappella, nel luogo d’incontro. Chiesa come comunità di credenti di tutte le nazionalità. Letture da molte Mandir – il tempio Scritture Sacre. Puja quotidiana Le più famose (Arati), Murti, Prashad, sono il Bhagavad reliquiario, Yajna Gita, il Ramayana, (sacrificio del fuoco). il Bhagavatam. I Imam conduce la Parole di apertura Moschea. preghiera. della Surah Venerdì è il giorno Le declamazioni del (capitolo) del festivo. muezzin chiamano Corano – al5 preghiere al giorno alla preghiera. Fatihah, obbligatorie. Shahadahprofessione di fede. G Rabbi- predica. Ciclo annuale di Sinagoga; luogo di Cantore – un letture della Torah. preghiera, studio e cantante istruito. Shema, preghiera attività comunitaria. che esprime la Shabbat – giorno del fede. riposo e del culto. S Granthi legge dal D Guru Granth Sahib e predica. Ragi è istruito nel canto degli inni. Mool Mantar: dichiarazionedi fede. Letture dal Guru Granth Sahib. La comunità (Sangat) pratica il culto di domenica nei gurdwaras – tutti sono accolti. 54 Stile di vita Valori Giusta consapevolezza. Giusta azione, voti speciali. Reliquiario, ciotole, immagine del Buddha. Fede principale Uso di silenzio, musica, colori, manufatti, segni e simboli, es. croce, crocifisso, rosario, pane e vino, icone. Gesù come Figlio di Dio, morto per salvare ogni persona. L’Eucarestia. Puja (il culto) avviene tutti i giorni nel mandir o a casa. Puja. Culto di Dio – che permea completamente lo Spirito Santo, Brahman. Salat. Allah come unico vero Dio. Il profeta Maometto come ultimo messaggero di Dio. Wudu è la preparazione alla preghiera. Posizioni della preghiera e significati. Stuoino per la preghiera, bussola. Sinagoghe riformate e ortodosse. Preghiere, salmi, importanza della ripetizione. Arca, luce eterna. Langar – pasto comunitario. Meditazione. Prashad. Khanda – simbolo. Ramala – coperta per il Guru Granth Sahib. Quattro verità nobili. Eight-fold path. Tre tesori (o gioielli). Servizio del Shabbat. Dio è unico. La Torah contiene il fulcro della fede. Ik Onkar – Unico Dio. ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • conoscono le caratteristiche principali del culto nelle religioni studiate; • sanno che il culto, la preghiera, il senso comunitario sono centrali in molte religioni; • sanno esprimere i loro pensieri con l’arte, la musica, la recitazione, ecc. • sanno usare periodi di tranquillità per riflettere su ciò che è stato studiato; • hanno dimostrato considerazione nei confronti delle idee e delle fedi degli altri; • sanno spiegare due azioni simboliche delle religioni studiate; • sanno identificare i manufatti e sanno come vengono utilizzati da alcuni credenti. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • discutere dei luoghi che per loro sono speciali e del perché sono speciali; • discutere degli edifici nella comunità che hanno scopi e funzioni particolari in cui le persone possono partecipare; • parlare con i credenti sul significato dei luoghi di culto; • guardare film o vedere quadri che rappresentano atti e rituali di culto e scoprire le fedi ad essi associate (o assistere ad un atto di culto); • approfondire le differenze tra atti di culto pacifici ed individuali e quelli comunitari; • considerare quale impegno potrebbe comportare verso un gruppo religioso – parlare dell’importanza dell’appartenenza ad un gruppo e condividere le attività. Parlare ed interrogare i visitatori; • sedere tranquillamente e poi parlare di ciò che si è provato – utilizzare una candela, musica soft ed esercizi silenziosi, dove si rivelasse opportuno; • esaminare le emozioni che si possono esprimere nel culto religioso e nella preghiera: gioia, lode, colpa e penitenza; • fare un’esposizione di preghiere famose; parlare delle parole e del loro significato per i credenti: Ascoltare registrazioni di musica sacra di preghiere, se opportuno; • ascoltare suoni che richiamano alla preghiera o al culto; • disegnare manifesti che richiamano alla preghiera o al culto; • considerare l’importanza della preghiera e del culto, del rito e della cerimonia nella vita delle persone. Discutere dei diversi atteggiamenti nei confronti delle forme di culto; • osservare i manufatti che aiutano a praticare il culto; • visitare luoghi di culto – esaminare il culto ed il modo in cui è utile alla comunità; • esaminare l’atmosfera dell’edificio attraverso i sensi ed in momenti di silenzio; discutere quale comportamento è appropriato per la visita; • riflettere sull’esperienza e parlare dei sentimenti che ha evocato. 55 Elementari – Secondo ciclo UNITA’ “SEGNI E SIMBOLI” Descrizione dell’unità Gli alunni vengono incoraggiati a: capire come alcune religioni ricorrano alla forma simbolica per esprimere gli elementi essenziali della fede e a valutare che impatto abbia questo processo sui credenti. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni dovrebbero imparare a: • • • conoscere le idee principali delle religioni studiate; considerare il significato dei simboli e del linguaggio simbolico per i credenti; apprezzare il fatto che alcuni credenti considerano sacri alcuni manufatti e sapere come questi vengono utilizzati. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni dovrebbero imparare a: • • • • • essere consapevoli di come segni e simboli vengono utilizzati nell’ambiente che li circonda; esprimere i propri pensieri e sentimenti in forma di musica, teatro, arte (es. calligrafia ecc.); maneggiare i manufatti con attenzione e sensibilità; sviluppare le proprie idee e valori; riconoscere e rispettare il diritto delle persone ad avere idee e fedi diverse. Domande chiave Che cosa è importante per me/noi? Come possiamo esprimere chi siamo e ciò che è importante per noi senza usare le parole? Possiamo mandare un messaggio senza usare le parole? 56 AREE DI STUDIO Persone B C Scritture Monaci – testa rasata. Significato delle vesti colorate (es. zafferano, bianco, marrone e porpora). Ciotola. Paramenti sacri, abbigliamento e uniformi. H D Umiltà: Sari, dhoti, ecc. (abbigliamento della tradizione hindu). I Calligrafia del testo coranico. G Papalina – kippah. Scialle da preghiera – tallit. Tefillin (filatteri). S D Abito umile: bana – tunica. Scritture calligrafiche del Corano e loro significato. Comunità Celebrazioni Luoghi Ruota della preghiera, candele, incenso, loto, acqua, fiori, foglie, rosari. Albero Bodhi. Immagine del Buddha, quadri di Bodhisattvas. Pesce – pesca. Croce – crocifisso. Chi-ro. Pane e vino. Acqua, candele, fuoco, incenso, colori, agnello, colomba, aquila. Loto, AUM, Swastika, zafferano. Vassoio del Puja sono rappresentati 5 elementi. Stile di vita Valori Fede principale Cerimonie nella Eternità della vita. notte di luna piena. Illuminazione. Gli oggetti sul Eight-fold path. reliquiario sono ognuno simbolo di offerta, i cinque sensi – la mente. Trinità: Dio – Padre; Gesù – Figlio; Spirito Santo. Dio come uno Spirito Sacro che permea tutto venerato in molte forme, come l’incarnazione divina – avatara. Valore della Un segno di fede Allah come unico calligrafia coranica. simbolico esterno, vero Dio. Wudu prima della es. Hijab, barba, Shahadahpreghiera. minareto, cupola, professione di Ihram – abito del ecc. fede. pellegrinaggio. Dio è unico. Ka’bah. Ner Tamid (luce eterna). Magen David (scudo di Davide). Mezuzah. Menorah. Pasti del sabato. Seder meal a Pasqua. 5 Ks turbante. Mool Mantar. Ik Onkar. Unico Dio (Ik Khanda. Onkar). Langar. 57 Tilak – segno sacro applicato sulla fronte di uomini e donne hindu. ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • • • sono in grado di associare i simboli con alcune religioni; sanno spiegare il messaggio che alcuni segni e simboli hanno per i credenti; sono in grado di produrre un simbolo personale che rifletta i loro interessi ed impegni. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • • • • • • • • collezionare ed esporre segni e simboli della vita quotidiana (es. pubblicità, segnali stradali, distintivi, codici, icone del computer, marche) e discutere dei loro messaggi e significati, informazioni, avvisi, istruzioni, ecc.; disegnare il loro distintivo personale; parlare del modo in cui segni e simboli esterni dimostrano la fede e l’impegno interiori; visitare luoghi di culto, trovare i simboli ed esaminare il loro significato per i credenti; esporre oggetti, manufatti e simboli associati ad una fede particolare. Scoprire come sono utilizzati ed il loro senso per i credenti; incontrare un credente e parlare delle sue idee; esaminare il significato dei gesti e delle posture del corpo nel culto, es. strette di mano, baci, auguri, genuflessioni, inchini, prostrazioni, ecc.; esaminare come il tipo di abbigliamento sia significativo in alcune religioni; colore, uniformi, umiltà e rispetto ecc. 58 Elementari – Secondo ciclo UNITA’ “PELLEGRINAGGI” Descrizione dell’unita’ Gli alunni dovranno: studiare il pellegrinaggio e lo spazio che occupa nelle religioni considerate; conoscere i maggiori centri di pellegrinaggio e il modello delle varie attività connesse al pellegrinaggio; comprendere gli scopi ed il ruolo dei pellegrinaggi; collegare il pellegrinaggio religioso al significato della propria vita come viaggio spirituale che necessita di direzione ed impegno. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • studiare le origini, la storia e lo sviluppo dei pellegrinaggi nelle diverse religioni; ampliare la loro comprensione che il pellegrinaggio è un elemento condiviso da una serie di religioni, ma che occupa una posizione diversa in ogni tradizione; studiare il ruolo e lo scopo attuali del pellegrinaggio nella vita dei credenti; sviluppare l’abilità di mettersi a fianco dei pellegrini delle varie fedi in modo da potersi immedesimare nella ricerca religiosa e spirituale. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • imparare che il pellegrinaggio comporta un viaggio fisico e spirituale che può essere messo in relazione ai loro viaggi ed al senso della vita e delle sue fasi come viaggio che richiede degli impegni; considerare il valore del pellegrinaggio o del viaggio spirituale nella loro vita; parlare di e rispondere in prima persona a racconti e relazioni di pellegrinaggi; invitare persone che hanno fatto un pellegrinaggio per discutere della loro esperienza; sviluppare curiosità ed apertura mentale riguardo alla varietà di pratiche associate al pellegrinaggio; sviluppare senso critico e di giudizio. Domande chiave Perché la gente ha bisogno di viaggiare? Come viaggia e come viaggiava? In cosa consiste la differenza tra un pellegrinaggio ed una vacanza? In cosa sono simili? Cosa si fa quando si giunge a destinazione? Quanto è importante la preparazione? Che cosa serve? Come varia l’idea di pellegrinaggio tra persone di fedi diverse e tra persone della stessa fede? Che differenze ci dovrebbero essere tra un turista ed un pellegrino se venisse chiesto loro di parlare del loro viaggio? Che cosa significa affermare che un pellegrinaggio è un viaggio interiore? In che modo la vita può essere descritta come un pellegrinaggio? 59 AREE DI STUDIO Persone B Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi La vita del Racconto dei Reliquiario e luoghi Buddha come primi anni di vita santi associati al viaggio verso del Buddha Buddha, es. Bodh l’illuminazione Gaya, il Parco dei Cervi C I cristiani seguono i passi della vita di Gesù: in Galilea e Gerusalemme. Luoghi collegati ai santi, es. Canterbury, Lourdes, Iona Storie e racconti dei pellegrini, es. Il viaggio del pellegrino, la storia di Bernadette e di Lourdes, i santi celtici I I musulmani adempiono l’obbligo di andare in Haji (pellegrinaggio) se possono permetterselo, almeno una volta nella vita Racconti di Ibrahim, Hajra e Isma’il (pbut). Resoconti del passato e del presente dell’Haji e Umra G Mosè ed il popolo nel deserto. Ebrei che visitano Gerusalemme Il racconto dell’Esodo delle peregrinazioni nel deserto – il monte Sinai e le Tavole della Legge Betlemme, Gerusalemme: la Via della Croce, la Tomba. Canterbury (S.Tommaso), la preghiera di Lourdes (la Vergine), guarigione ed integrità, i giovani e Taizé La Mecca, Mina e Muzdalifah. Lo schema ed il rito dell’Haji. Visite a Medina Stile di vita, Valori Fede principale La vita come una ricerca della Giusta Via. La vita dei laici e dei consacrati Impegno alla sequela di Cristo. I sacramenti – dal battesimo alla confermazione, un percorso per unirsi alla comunità della Chiesa. Il viaggio di fede Il buddismo come Sentiero o Via. L’Ottuplice Sentiero. L’identità tra mondo “interiore” ed “esteriore”. Il mondo come qualcosa di sacro. Luoghi e persone come segni e simboli di realtà spirituali. Il bisogno di seguire Cristo come strada verso il Padre Obbligo dell’Haji in base ad alcune condizioni – i motivi e lo scopo dell’Haji – servizio ad Allah. Il viaggio spirituale è implicato L’Haji – il quinto pilastro dell’Islam ed un obbligo per i musulmani che possono permetterselo. Umra – pellegrinaggio in qualsiasi periodo dell’anno alla Mecca Gerusalemme – il La vita dell’ebreo La sequela Muro d’Occidente. – il percorso dalla fedele della Masada – un cerimonia della Legge come vita circoncisione e del santa monumento della resistenza ai Romani. battesimo per le Le celebrazioni dei femmine al Bar pellegrinaggi biblici: (Bat) Mitzvah. Pasqua, Shavuot, Divenire membro Sukkot della comunità a pieno titolo 60 ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno identificare i luoghi di pellegrinaggio ed i motivi per cui sono importanti per i credenti; • conoscono le origini, lo sviluppo ed il modello attuale dei pellegrinaggi nelle diverse fedi; • sanno capire i diversi motivi per cui i credenti vanno in pellegrinaggio e lo spirito implicato; • sanno esporre le proprie idee e dimostrano sensibilità per le idee degli altri; • sanno collegare il pellegrinaggio alla loro esperienza di vita. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • discutere sul perché le persone fanno viaggi speciali; • programmare un viaggio speciale o adattare il programma di una gita scolastica a questo scopo; • fare una ricerca geografica sui centri e sulle vie di pellegrinaggio; costruire mappe o guide; • scoprire perché i luoghi sono importanti e studiare la storia e lo sviluppo dei pellegrinaggi verso questi luoghi; • descrivere il rito e le pratiche dei pellegrinaggi con i significati ad essi conferiti dai pellegrini; • invitare dei credenti che sono stati in pellegrinaggio per parlare della loro esperienza; individuare domande da porre loro; registrare le loro idee e sentimenti; • ascoltare storie e relazioni di pellegrinaggi; scrivere resoconti personali immaginari; • comparare i diversi obiettivi dei pellegrinaggi nelle religioni studiate; • fare un dibattito discutendo a favore e contro i pellegrinaggi nel mondo odierno e nel modo odierno di essere religiosi; • parlare del concetto di vita come pellegrinaggio; ideare una linea del tempo relativa al viaggio della vita segnando gli eventi importanti ed i nuovi impegni; • ricercare quali caratteristiche richieste dai pellegrini sono quelle necessarie per la nostra vita o per un viaggio spirituale. 61 Elementari – Secondo ciclo UNITA’ “LEADER” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: ampliare la loro comprensione sul senso dei leader nelle religioni e di come tali leader hanno influenzato il comportamento e la pratica religiosa. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • sapere che le religioni hanno leader, fondatori e riformatori importanti, che hanno dimostrato con l’esempio e con il loro insegnamento come dovrebbero vivere i credenti; comprendere che molte religioni insegnano che i loro leader religiosi furono scelti per spiegare in modo comprensibile ai credenti la volontà di Dio; comprendere che gli insegnamenti e gli esempi dei leader religiosi influenzano la vita dei credenti di oggi. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • iniziare cercare un significato dietro al senso letterale, es. quando approfondiscono racconti religiosi; considerare la diversità in modo positivo e riconoscere quanto vi è di simile; saper riconoscere da quali persone sono stati influenzati, come queste hanno condizionato le loro idee, valori ed atteggiamenti. Domande chiave Perché una persona è importante per te? Che cosa fa di una persona un leader? In cosa i leader religiosi sono diversi dagli altri leader? Come i credenti vengono influenzati dai leader religiosi? 62 AREE DI STUDIO Persone Scritture B Il Buddha: cosa significa il termine buddha. Il Buddha come esempio per i buddisti e per gli altri Racconti della vita e degli insegnamenti del Buddha C Gesù – il Cristo, cosa significa. Gesù, persona reale, un ebreo, come esempio per i cristiani Racconti della vita e degli insegnamenti di Gesù. Storie narrate da Gesù I G Comunità, Celebrazioni, Luoghi Sangha, come la comunità cerca di seguire gli insegnamenti e gli esempi del Buddha, es. attraverso i cinque precetti La Chiesa come famiglia di credenti. Come l’anno liturgico ricorda e celebra l’esempio di Gesù, es. la Pasqua Alcuni profeti Racconti della Importanza della citati nel vita di Ibrahim, comunità e del Corano ed altri Musa, ‘Isa e ruolo di ciascuno come Aishah, del profeta all’interno di Fatima, Maometto essa. Khadijah, ecc. Zakat – attenzione per le persone meno fortunate. Eid-ul-Adha Abramo come Racconti di Importanza della esempio, per Abramo e di fede, del gli ebrei, di altri leader pentimento e fede, coraggio dalla Tanakh della carità. e obbedienza a Osservanza del Dio Rosh Hashanah e dello Yom Kippur 63 Stile di vita Valori Fede principale I buddisti laici tentano di essere un esempio vivente a casa, al lavoro, prendendosi cura della comunità. I buddisti consacrati – abiti e modo di vivere differenziato L’insegnamento di Gesù espresso nei valori cristiani, es. fede, speranza, amore, perdono. I cristiani cercano di seguire l’esempio di Gesù Il Buddha come esempio per tutti i buddisti, es. compassionevole e coraggioso. L’Ottuplice Sentiero Devozione ad Allah, cura e rispetto per tutto il creato. I musulmani cercano di seguire l’esempio dei messaggeri di Allah I messaggeri di Allah come esempi per i musulmani. Concetti di perdono, del prestare servizio, ecc. Gli ebrei cercano di obbedire alle leggi di Dio seguendo gli esempi dei loro leader. Il mezuzah identifica la casa dell’ebreo. Osservanza del Shabbat e del Kashrut Dio si prende cura di tutti ed invia i leader come aiuto nella guida dei credenti Gesù come esempio per i cristiani: amore, perdono, abnegazione, coraggio, fede, speranza ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sono in grado di collocare due leader all’interno della loro religione e di spiegare la loro importanza per i credenti; • comprendono che questi leader esercitano una certa influenza nella vita quotidiana dei credenti; • sanno che i leader religiosi vengono ricordati in alcune cerimonie, tradizioni e riti e a volte nelle celebrazioni. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • discutere e rappresentare in immagini o per iscritto le persone importanti o speciali nella loro vita; • fare una lista di leader conosciuti. Discutere delle qualità necessarie per essere un buon leader. Leggere dei racconti in cui un individuo assume il ruolo di leader. Considerare come questi influenzano le altre persone nei racconti; • leggere racconti di leader religiosi. Cercare il messaggio o l’esempio che il racconto offre ai credenti; • invitare il membro di una religione nella scuola per discutere del perché un leader religioso è importante per i credenti della sua religione. Concentrarsi su come gli esempi e gli insegnamenti di un leader religioso influiscono sulla vita quotidiana delle persone; • considerare come la vita, gli insegnamenti e l’esempio di un leader religioso sono riflessi nelle celebrazioni e in altre cerimonie, riti e tradizioni; • scrivere racconti “C’ero anch’io”, descrivendo dei leader religiosi ed episodi significativi della loro vita. 64 Elementari – Secondo ciclo UNITA’ “RACCONTI DELLA CREAZIONE” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: Sviluppare la comprensione del concetto di creazione e delle diverse idee riguardo alla creazione dell’universo; approfondire le loro idee riguardo alla creazione ed esprimere la loro fede ed i loro sentimenti. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sapere che le religioni trasmettono resoconti, racconti e tradizioni che esprimono una fede particolare circa la creazione e l’idea di Dio creatore; sapere che c’è più di un racconto della creazione; comprendere che molte religioni concepiscono Dio come forza creativa e rivelata nella natura in modi diversi; iniziare ad apprezzare alcune delle conseguenze per alcuni credenti che derivano dal fatto di considerare loro stessi come creature di Dio. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • rendersi conto della varietà di credo riguardo alla creazione (religiose e scientifiche); divenire sempre più fiduciosi ed in grado di esprimere le loro idee e di abbozzare delle risposte a domande sulla creazione; iniziare a rendersi conto che le religioni offrono risposte diverse a tali domande; apprezzare il mondo che li circonda; capire le loro responsabilità in rapporto ad esso ed esprimere sentimenti di timore sacro e stupore. Domande chiave Da dove veniamo? Come è stato creato il mondo? Come possiamo saperlo? In cosa questo racconto è diverso o simile agli altri? Che cosa significa che Dio crea le persone e l’universo? Le persone che credono questo sono diverse da coloro che non lo credono? Perché? 65 AREE DI STUDIO Persone B C I G Scritture Non ci sono racconti della creazione. La legge di causa ed effetto si applica a tutti i fenomeni naturali. Importanza del presente più che dell’origine del mondo La storia della creazione è scritta nel libro della Genesi nel Vecchio Testamento Comunità, Stile di vita Celebrazioni, Luoghi Valori Distacco dalle cose materiali. Controllo del desiderio Fede principale Festa del Ringraziamento e Giorno delle Rogazioni (tempo delle semine). I credenti rendono grazie a Dio per i frutti della terra – semina e raccolto Responsabilità di chi presta un servizio. Lavorare con Dio per prendersi cura del mondo. Eguaglianza nella condivisione dei suoi frutti Dio ha creato il mondo. Gli esseri umani sono creature che occupano un posto speciale Il compito dell’uomo è quello di prendersi cura delle creature di Dio. Non si dovrebbero maltrattare gli animali. Non si deve mai sprecare il cibo. Usare e non abusare del mondo Si deve godere della creazione di Dio come una benedizione – ma non abusarne. Ognuno dovrebbe sentirsi interessato a tutti i viventi e a tutti coloro che verranno Tutto è stato creato da Allah. Gli esseri umani sono stati creati da Dio ed a Lui sono sottomessi. Le origini della creazione e la sua fine Adamo ed La storia della Eva (2:117 creazione nel & 15.40) Corano. La varietà della creazione (35: 2728), il fine della creazione (51: 5658) La storia della creazione nella Torah: Genesi Celebrazioni il Sukkot offre la possibilità di rendere grazie a Dio per i frutti della creazione 66 Importanza della vita come cambiamento continuo, la creazione avviene in ogni momento Dio ha creato il mondo – è il principio di tutte le cose. Gli esseri umani sono le creature più importanti di Dio ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • conoscono e sanno narrare i racconti della creazione tratti da due tradizioni religiose; • sanno come le diverse religioni celebrano e rendono grazie per la creazione; • comprendono come i credenti riconoscono di avere la responsabilità di prendersi cura del mondo; • sono in grado di esprimere le loro idee, sentimenti e credo riguardo al mondo. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • scrivere i loro racconti: “Come è nato il mondo?”; • sostenere i racconti di almeno due religioni riguardanti la creazione; • leggere inni e preghiere selezionati che esprimono fede nella creazione e ringraziamento; • scrivere poesie, preghiere ed inni sulla creazione; • utilizzare il teatro, la danza, la musica, per narrare i racconti della creazione; • creare oggetti d’arte ispirandosi a racconti della creazione, esaminare dipinti ecc. che rappresentano la creazione; • leggere racconti e miti della creazione di diverse tradizioni culturali (es. aborigeni, indiani nordamericani); • costruire o rappresentare gli oggetti che trovano belli o misteriosi; • discutere queste domande: A chi appartiene il mondo? Chi dovrebbe prendersi cura del mondo? Come? • invitare dei credenti per discutere sulla loro idea della creazione e sul loro posto all’interno di essa; • impegnarsi in iniziative di cura e conservazione dell’ambiente a livello locale e globale. 67 Elementari – Secondo ciclo UNITA’ “SCRITTURE SACRE” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: ampliare la loro conoscenza delle scritture sacre e rivelate e capire i modi in cui i credenti le apprezzano, le utilizzano e le comprendono. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sapere che molte religioni si avvalgono di scritture sacre e rivelate; sapere che tali scritture vengono utilizzate e comprese dai credenti in modi diversi e che il modo in cui le utilizzato influisce sulla loro vita; rendersi conto che le scritture sacre contengono una varietà di forme diverse di scrittura che vengono utilizzate dai credenti come guida per la vita quotidiana; iniziare a comprendere le origini, lo sviluppo ed il linguaggio di una selezione di scritture sacre e dell’uso del linguaggio religioso. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • esprimere le loro idee e valori con sempre maggiore fiducia; comprendere il significato e l’importanza della parola scritta; riconoscere e rispettare la diversità tra le religioni e all’interno di queste; assumere un atteggiamento adeguato quando maneggiano scritture sacre e rivelate e quando interagiscono con i credenti. Domande chiave Perché i credenti considerano sacre o rivelate alcune scritture? Che cosa significa “sacre” e “rivelate”? Sono vere? Che cosa significa “vere”? In cosa consiste la differenza tra una scrittura sacra e le altre? Quali “regole di vita” contiene? Come si può dire che un libro contiene la parola di Dio? Perché i credenti trattano in questo modo le scritture sacre? E noi abbiamo dei libri “sacri” o speciali? 68 AREE DI STUDIO Persone B C I G Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Le sacre In origine era una La maggior parte scritture tradizione orale. delle Viaharas vengono lette Pali Canon, sono copie delle in casa Tripitaka. Come e scritture sacre. quando sono state Possono essere scritte. utilizzate nel culto. Scritto originale, La recita delle Sutras è una forma traduzioni, contenuti di culto Molti cristiani La storia della L’uso della Bibbia leggono la Bibbia: il Nuovo nel culto, durante Bibbia Testamento – le feste e nella regolarmente – origini, scritti celebrazione alcuni tutti i originali, giorni. traduzioni. Arabo, greco, E’ utilizzata latino, lingua per la preghiera e la volgare. meditazione Contenuti Importanza per Il Corano in Il Corano offre i i credenti della origine è stato principi rivelato in arabo. fondamentali per lettura quotidiana del E’ possibile prendere delle Corano e della tradurre solo il decisioni. comprensione significato del Lettura del Corano Khutbah del suo messaggio (sermone) prima (Qur’an 2:2) della preghiera dello Jummah al venerdì nella moschea Il ruolo della La Tanakh. L’uso dei rotoli Tanakh (che Scritto ebreo. della Torah nel comprende la Origini e culto, es. ne viene Torah) nella traduzioni. letta una porzione vita dei Contenuti settimanale. credenti La festa del Simchat Torah (esultanza della legge) 69 Stile di vita Valori Fede principale La vita e gli insegnamenti del Buddha sono registrati nel Pali Canon/ Tripitaka. Sono una guida per la vita Le scritture contengono gli insegnamenti e la storia della vita del Buddha La Bibbia offre un aiuto e delle regole in base alle quali condurre la propria vita La Bibbia come parola di Dio – in che modo si crede ciò. Gesù è Dio incarnato Il Corano è parola di Allah Il Corano è il libro guida definitivo per l’eternità La Torah contiene i Dieci Comandamenti. I racconti offrono degli esempi per la vita I libri della Tanak contengono una guida e la storia. Testimoniano la relazione speciale tra Dio ed il popolo ebreo ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sono in grado di nominare almeno due scritture sacre e rivelate e di collocarle nelle loro religioni ; • conoscono e sanno descrivere in breve il contenuto, le origini ed il linguaggio di una particolare scrittura sacra e rivelata; • dimostrano la comprensione del perché le scritture sacre e rivelate sono speciali per i credenti e come essi lo esprimono. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • analizzare esempi di scritti originali delle scritture sacre e rivelate e le traduzioni del loro significato in lingua corrente; • visitare un luogo di culto per vedere esempi ed ascoltarne la lettura; • paragonare degli estratti (es. racconti o regole di vita) da scritture sacre e rivelate; discutere di che cosa queste insegnano ai credenti; • scrivere o leggere un racconto con una morale o un messaggio; costruire un libro di “regole di vita” – lavorando in modo collaborativo; • analizzare come le scritture sacre e rivelate vengono conservate, maneggiate ed utilizzate nelle diverse tradizioni; • fare una copertina adeguata o un sostegno per un libro sacro particolare; • chiedere ad un credente di spiegare loro perché un testo sacro o rivelato è speciale per loro e come lo utilizzano; • fare una linea del tempo per mostrare le origini e lo sviluppo di una particolare scrittura sacra; • leggere scritti diversi; ascoltare la loro lettura; tentare di scrivere in lingua straniera – se possibile utilizzando metodi e materiali tradizionali; • scrivere una “guida per principianti” ad una scrittura sacra o rivelata. 70 Elementari – Secondo ciclo UNITA’ “ FESTIVITA’” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: imparare come i credo religiosi fondamentali vengono espressi con le festività. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sapere quali festività sono celebrate dai credenti; capire che la celebrazione delle festività è un fatto condiviso dalle religioni, ma può essere espressa in modi diversi; collocare le festività nel loro contesto storico; considerare cosa significhino le festività per i credenti. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • • considerare la rilevanza dei racconti per la loro vita; esaminare domande riguardanti il significato e il mistero; esprimere i loro sentimenti più intimi attraverso il teatro, l’arte o la musica; utilizzare i momenti di silenzio per riflettere su quanto è stato studiato; sviluppare la capacità di esprimere le loro idee e la loro fede; ascoltare gli altri e rispettare il diritto di sostenere idee e fedi diverse. Domande chiave Quali sono i nostri momenti speciali? Come li celebriamo? In che modo ciò che noi mostriamo esprime ciò in cui crediamo? E gli altri come esprimono o dimostrano ciò in cui credono? Come lo celebrano? Che cosa viene ricordato, commemorato o celebrato? Che cosa provano i credenti? 71 AREE DI STUDIO Persone B C I G Scritture (Wesak, Kathina) Losar (Tibetano) Celebrazione dell’anno nuovo (vecchio calendario) e dell’inizio della primavera. Anno Nuovo Celebrazione dell’anno nuovo (calendario occidentale) (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua) Ascensione Gesù asceso al cielo. Pentecoste Discesa dello Spirito Santo sui discepoli (Ramadan, Eidul-Fitr, Eid-ulAdha) Milad-un-Nabi Compleanno del profeta Maometto. Lailat-ul-Barah Perdono Miraj Notte dell’ascensione Lailat-ul-Qadr Rivelazione del Corano Ashura Martirio di Imam Hussain (Pesach) Libertà Rosh Hashanah Anno nuovo Yom Kippur Giorno della Redenzione Shavout Consegna della Legge Sukkot/Tabernac Il raccolto les Chanukah Liberazione Purim Liberazione Nono di Av Distruzione del tempio Comunità, Celebrazioni, Luoghi Stile di vita Valori Offerte al Buddha. Un inizio fresco. Meditazione, canto, giochi, condivisione Prendere o del cibo. rinnovare gli Pulizie di primavera, impegni e le il prossimo. decisioni per Fare la carità. l’anno nuovo Forme diverse di celebrazione nelle diverse tradizioni Fede principale Primavera Nuovi inizi Impegni per il nuovo anno Prefiggersi mete ed obiettivi Gesù è Figlio di Dio. Salvatore. La chiesa. La venuta dello Spirito Santo Culto. Vigilia, preghiera, musica. Visite alle famiglie. Uso dei colori Fuoco Luce Simboli Il profeta Maometto è l’ultimo e il più grande dei messaggeri di Allah. Allah è l’unico Dio Recita e lettura del Corano. Preghiera Moschea Digiuno Giorni speciali Rivelazione Pentimento Unico Dio – creatore e curatore 72 Culto nella sinagoga. Calendario Pasti in famiglia. Inizi Libertà Pentimento Soffio del Shofar. Raccolto Regole Cibo e digiuno Costruzione del Sukkot. Digiuno, pentimento. Cordoglio ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno narrare il racconto di una festività e lo collegano alla religione a cui appartiene; • conoscono il significato della festività per un credente; • sanno parlare di alcune pratiche significative di una festività; • si sanno comportare in modo adeguato quando incontrano un credente. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • parlare di come hanno celebrato momenti speciali a scuola o nelle loro famiglie; • ascoltare racconti: raccontarli, interpretarli in rappresentazioni teatrali o giochi di ruolo; • parlare del significato dei racconti e collegarli alla loro vita; • considerare come le festività esprimono i credo fondamentali attraverso racconti, rito, linguaggio e le azioni dei credenti; • incontrare e parlare con i credenti riguardo a ciò che fanno durante le festività e a quali sentimenti sono implicati; • scoprire quali eventi nella storia della religione vengono celebrati o commemorati con una festività. Fare una linea del tempo della religione; • scoprire come una famiglia o una comunità religiosa celebrano – a casa o in un luogo di culto. Paragonare le pratiche di due religioni; • analizzare i simboli importanti utilizzati durante le festività e scoprire che cosa significano per i credenti. N.B. E’ possibile “rivisitare” le festività già studiate alla scuola materna o nel primo ciclo analizzando più approfonditamente le pratiche e le fedi. Inoltre la stessa festività può essere “rivisitata” nello stesso anno affrontando un tema diverso. 73 Scuola media – Classe prima UNITA’ “LE RELIGIONI EBREA, CRISTIANA E MUSULMANA” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: acquisire una familiarità sempre maggiore con la fede fondamentale, gli insegnamenti e le pratiche delle religioni ebrea, cristiana e musulmana e comprenderne le similitudini e le differenze. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • riconoscere le idee centrali di ogni religione; conoscere i nomi delle figure principali di queste religioni e spiegare la loro importanza per i credenti; situare le scritture sacre e rivelate all’interno delle loro religioni; descrivere le cerimonie, le tradizioni ed i riti principali di queste religioni espressi nel culto e nelle festività; riconoscere che esistono tradizioni abramitiche che condividono la cronologia e la fede monoteistica. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • essere sempre più in grado di esprimere le loro idee ed i valori in cui credono; riconoscere le somiglianze nell’esperienza umana e le loro espressioni nelle religioni; riconoscere la diversità e rispondere ad essa in modo positivo; immedesimarsi nelle fedi e nei valori degli altri; cercare il significato oltre il senso letterale. Domande chiave Che cosa è importante per te? Perché? Che cosa credono gli Ebrei, i Cristiani ed i Musulmani riguardo a Dio, a cosa significa essere persone, al destino dell’uomo, a ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? Chi sono le persone chiave in queste religioni? Come considerano i credenti le loro scritture sacre? Quali sono le loro festività importanti e perché/come le celebrano? Quali sono le caratteristiche principali del loro stile di vita? Quali sono le loro idee principali? I diversi credenti si trovano d’accordo su qualsiasi questione in termini di idee o valori? Che cosa pensiamo di Dio, dell’idea di destino, fine, giusto e sbagliato, bene e male? 74 AREE DI STUDIO Persone Comunità, Celebrazioni, Luoghi G La vita di Abramo, La Bibbia ebrea Il Shabbat, Rosh Mosè e la legge. (Tanakh): la Torah - Hashanah, Yom I profeti. legge; i Profeti – Kippur, Bar e Storia degli Ebrei storie. Bat Mitzvah. in Europa; XVIII Il Talmud: La sinagoga (una secolo – (Mishnah e conseguenza l’emancipazione; Gemara). degli esili e della XX secolo – Halakhah/Agadah. distruzione del l’Olocausto; lo Shulkhan Arukh Tempio). stato di Israele. Regole Diversità religiosa alimentari. oggi; esempi dalla La festività del vita degli Ebrei pellegrinaggio biblico: Pesach, Shavuot, Sukkot. Chanukah e Purim C Gesù come figura ebrea storica – la testimonianza. Eventi chiave nella vita di Gesù. I Vangeli: l’umanità e la divinità in essi. Gesù riflesso nella vita delle persone, es. i santi, cristiani storici e contemporanei Scritture La Bibbia: la natura della Bibbia, origini linguistiche, tipi di scrittura. Usi della Bibbia. Atteggiamenti nei confronti della Bibbia. Il Nuovo Testamento che compie l’Antico Testamento; comprensione devota e teologica. Posizione nella vita della Chiesa Stile di vita Valori Risposte a Dio – preghiera – pentimento – carità, giustizia sociale. Evoluzione della legge ebraica. Leggi contro: idolatria, bestemmia, incesto, furto, crudeltà verso gli animali. Sviluppo della legge: Torah, Talmud, Halakhah – esempi Amore di Dio e La natura della Chiesa. del prossimo, perdono, risposta Ruolo dello Spirito Santo: riti a Gesù ed al suo di passaggio – i esempio. I cristiani usano sacramenti. Culto – varietà di la scrittura, la forme. tradizione, la L’anno delle preghiera, l’esempio, la festività della Chiesa. ragione e lo Le strutture e Spirito Santo per l’organizzazione affrontare della Chiesa. questioni Aspetti della personali, sociali storia della e globali, es. Chiesa con relazioni riferimenti a: sessuali, lavoro storia locale, ed utilizzo delle risorse, cura per missioni, sette religiose attuali. l’ambiente, Ecumenismo giustizia e povertà 75 Fede principale La più antica fede monoteistica rivelata attraverso Abramo. L’unicità di Dio. Le percezioni ebraiche di Dio. La fede nella guida divina determina la storia e la vita degli ebrei. Visione ebraica del futuro – l’era Messianica La fede è alla base dei valori e del comportamento cristiani: l’immagine di Dio nelle persone, peccato e redenzione. La natura di Dio. La Trinità. Descrizioni di Dio. Testimonianza di Dio. Fonti per tutto questo I I messaggeri di Allah. 25 profeti citati nel Corano. La vita del profeta Maometto, l’ultimo profeta – svela la rivelazione divina ed istituisce la Ummah. Vite di musulmani importanti Il Corano come fonte definitiva per l’Islam: struttura, compilazione, commenti. Sunnah. Hadith selezionati, es. Hadith Qusdi. Ibadah – culto. Jummah–venerdì Salah della congregazione. Atti di culto raccomandati. Sadaqah – offerte caritative. Sawn – digiuno. Compilatori es. al- Umrah – visita Bukhari, al-Muslim, alla Mecca. Tirmdi ecc. Isuad Il ruolo della moschea 76 Ibadah – fede nell’azione. Jihad: lotta personale al modo di Allah per il miglioramento personale; campagna per la verità, l’aiuto agli oppressi, difesa della fede e della comunità. Akhlaq. Vita familiare: umanità; obbedienza ad Allah – vicereggenti che si prendono cura della creazione. Cultura: rispetto per le altre fedi Tawhid (unicità di Allah): studio del Tawhid e degli attributi di Allah (Sura 1,112, 59). Akhirah: la natura della fede nella vita dopo la morte: premio del paradiso / punizione dell’inferno. Impatto di queste idee. Qadar ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sono in grado di citare persone, scritture e festività; • comprendono le idee ed i valori delle tre fedi; • sanno identificare alcuni dei modi in cui i credenti tentano di vivere in base al valore ed alla fede; • sanno esprimere in modo comprensibile le loro opinioni e la loro fede. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • scoprire le relazioni storiche che esistono tra le tre fedi; • approfondire come la figura es. di Abramo (Ibrahim), Mosè (Musa), Gesù (‘Isa) (Pbut) sono considerate dal punto di vista degli Ebrei, dei Cristiani e dei Musulmani; • ricercare una figura, una scrittura, una festività, un valore o un’idea chiave e paragonarli in due o tre di queste religioni; (è più utile svolgere questa attività dopo aver studiato le tre religoni); • approfondire la varietà di mezzi per esprimere la fede religiosa utilizzati nel Giudaismo, nel Cristianesimo e nell’Islamismo es, teatro, arte, musica, simbolismo, architettura; • descrivere l’incontro con una figura religiosa chiave: preparare un questionario; • invitare un Ebreo, un Cristiano e un Musulmano separatamente e/o insieme per discutere della loro fede, valori, ecc.; • comparare un elemento (culto, nozione di Dio, festività) elencando similitudini e differenze; • scrivere, drammatizzare o esprimere artisticamente la storia di una figura religiosa chiave; • esprimere in modi svariati la loro risposta alle idee e valori religiosi principali. 77 Scuola media – Classe seconda UNITA’ “LE RELIGIONI INDU’, BUDDISTA E SIKH” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: acquisire una familiarità sempre maggiore con la fede centrale, gli insegnamenti e le pratiche delle religioni indù, buddista e sikh e riconoscerne alcune similitudini e differenze. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • riconoscere il credo centrale di ogni religione studiata; sapere i nomi delle figure principali di queste religioni e spiegare la loro importanza per i credenti; collocare le scritture sacre all’interno di ogni religione; descrivere le cerimonie, le tradizioni ed i riti principali di queste religioni espressi nel culto e nelle festività. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • essere sempre più in grado di esprimere la loro fede ed i valori in cui credono; riconoscere le somiglianze nell’esperienza umana e le loro espressioni nelle religioni; riconoscere la diversità e rispondere ad essa in modo positivo; immedesimarsi nella fede e nei valori degli altri; cercare il significato oltre il senso letterale. Domande chiave Che cosa è importante per te? Perché? Che cosa credono gli Indù, i Buddisti, i Sikh di Dio, di cosa significa essere persone, del destino umano, di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? Chi sono le persone chiave in queste religioni? Quali sono le festività importanti e come vengono celebrate? Quali sono le caratteristiche principali del loro stile di vita? Quali sono le loro idee centali? Sono d’accordo su qualsiasi argomento – in termini di idee e di valori? Cosa pensiamo noi di Dio, dell’idea di destino, fine, giusto e sbagliato, bene e male? 78 AREE DI STUDIO Persone B I S Scritture Comunità, Festività, Luoghi Vita del Tradizioni orali, Buddisti laici e Buddha. Tripitaka, Pali consacrati. La diffusione Canon: origini, Comparazioni dei del buddismo. scritto, contenuto. ruoli, idee e stili di Insegnamenti ed vita. esempio del Relazione tra i due Buddha. nelle diverse Mahayana Sutras. tradizioni Rama, Krishna, Ramayana e Varna Darma. Kartikeya. Mahabharata. Jati – comunità. Funzioni nella Danza e teatro. Simbolismo – promozione e Simbolismo e importanza morale nel sostegno morale nelle storie del Deepawali. dell’Hindu indù Janamasthami Dharma Stile di vita Valori Il buddismo nella comunità. Responsabilità sociale, carità, lavoro pastorale. Il buddismo e le questioni ambientali Importanza della famiglia. Sewa – il servizio come dovere. Digiuno. Kirtan. Meditazione. Culto. Raja Yoga I guru. I dieci guru. Guru Nanak, guru Har Gobind, guru Gobind Singh. Nam Simran. Sewa. Eguaglianza. Famiglia. Il Gristhi – stile di vita. Vand Shakna, condivisione con gli altri Il guru Granth Sahib – il guru vivente dei Sikh. Janam sakhis. La comunità come famiglia. Culto al Gurdwara. Guruka Langar. Vaisakhi ed altri Gurpurbs 79 Fede principale Karma, rinascita. Le quattro Verità Nobili. L’Ottuplice Sentiero. Interdipendenza di tutti gli esseri viventi Jiva Atma (anima degli esseri viventi) e Param Atma (anima eterna). Brahaman. Karma. Purushartha. Dharma. Samsara. Bhakti. Moksha. Reincarnazione. Ahimsa Unico Dio. Il Mool Mantar ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno citare i leader religiosi e spiegare la loro importanza e la loro posizione (es. santo, guru, il Buddha, Bodhisattva, incarnazione di Dio, ecc.); • sanno riconoscere l’importanza delle scritture nelle religioni; • comprendono l’uso del linguaggio simbolico; • sanno descrivere e spiegare le caratteristiche chiave del culto; • sanno identificare le fedi religiose e la loro influenza nelle vita dei credenti (es. valori, stile di vita, natura della comunità, ecc.). ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • leggere racconti da scritti religiosi. Discutere sul simbolismo utilizzato e dell’importanza dei racconti per i credenti; • vedere (se possibile) il testo originale delle scritture sacre; • scrivere racconti “C’ero anch’io” di eventi della vita di persone chiave o descrivere le figure centrali delle religioni; • discutere degli insegnamenti dei leader religiosi o delle sacre scritture. Cercare il linguaggio simbolico ed i racconti; • scrivere una storia che trasmetta una verità religiosa o un messaggio importante per i credenti sullo stile delle storie del Ramayana e Mahabharata, Dhamapada e Janam sakhis; • immaginare un “mondo ideale”. Come dovrebbe essere la nostra comunità? • visitare luoghi di culto, in particolare nei momenti in cui si sta celebrando il culto; • preparare domande da porre ai credenti riguardanti la loro religione. 80 Scuola media – Classi prima e seconda UNITA’ “RELAZIONI, AMICIZIA E IMPEGNO” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: considerare le relazioni in famiglia e tra gli amici e come le religioni le sostengano; approfondire il concetto di impegno, incluso l’impegno religioso. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sapere cosa insegnano le religioni riguardo all’amicizia ed ai legami familiari; comprendere come i credenti prendano un impegno nei confronti della religione; riconoscere come l’impegno religioso incide sulla vita dei credenti e sulle loro relazioni con gli altri; comprendere come le relazioni e gli impegni all’interno della struttura di una comunità di fede abbiano lo scopo di differenziare da coloro che stanno all’esterno di questa struttura. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • sviluppare senso di responsabilità e considerazione nei confronti degli altri, delle loro famiglie e dei loro amici; iniziare a riconoscere i limiti del linguaggio per esprimere idee e sentimenti; valutare le risposte religiose a problemi e domande in relazione alle loro idee e valori; considerare il punto di vista degli altri e dimostrare sensibilità alle idee ed ai valori degli altri. Domande chiave Cos’è una famiglia? Come ci si sente nel proprio ambiente? Come dimostrano le famiglie amore l’uno per l’altro? Perché alcune relazioni familiari possono cambiare? Quali sono le qualità di buon vero amico/superiore/genitore? Come possiamo dire chi ci è amico? Cosa comporta fare una promessa? Abbiamo mai preso un impegno? Come si prendono impegni nei confronti della propria religione? 81 AREE DI STUDIO Persone Scritture B La partenza del La storia del Buddha dalla sua Buddha famiglia e la ricerca della illuminazione. Il suo impegno successivo per condurre gli altri all’illuminazione C Gesù. La sua chiamata all’apostolato, alla famiglia e al ministero. Vite dei santi I G Le relazioni di Gesù con gli altri narrate nel Nuovo Testamento. Gesù e i discepoli. Gli insegnamenti di Gesù, es. il figliol prodigo Il profeta L’impegno di Maometto. Abu Bakr nei La sua famiglia e confronti di i suoi amici Maometto. (49.13) La compassione di Abu Bakr per Bilal. Il califfo Umar nutre la fame di Medina Giuseppe e la sua La storia di famiglia. Giuseppe nel Davide e libro della Jonathan. Genesi Ruth e Naomi Comunità, Celebrazioni, Luoghi Sangha – comunità. Simboli di fede per alcuni buddisti, es. immagini del Buddha, rotolo delle preghiere, stupas Stile di vita Valori Fede principale L’Ottuplice Sentiero. I Cinque Precetti. La giusta azione, la giusta parola. Responsabilità all’interno della comunità fondata sulla missione personale Confermazione. Il Battesimo dei credenti – promesse. Relazioni personali. Ruoli familiari Karma. Dharma. Missione e regno Segni di impegno. Preghiera cinque volte al giorno. Promessa di pellegrinaggi ad Haji Ruoli familiari. Relazioni personali. Responsabilità individuale. Obbligo dei 5 pilastri. Regole alimentari Allah è l’unico Dio. Attributi di Allah; benevolo, misericordioso. Impatto dell’Akhirah sulla vita e l’impegno quotidiani Shabbat. Segni e simboli di impegno per alcuni ebrei, es. tefillin, mezuzah, kippah Ruoli familiari. Dio come donatore Impegno nei della Legge. confronti della L’unicità di Dio Legge espresso nella vita familiare e nelle relazioni. Bar / Bat Mitzvah La famiglia della Chiesa. Culto e gesti nella vita quotidiana. Segni di impegno per alcuni Cristiani: croce, pesce, rosario 82 Dio come Padre, Salvatore, amorevole, un giudice buono ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno parlare delle loro esperienze; • sanno relazionare esempi di insegnamenti religiosi per l’esperienza personale; • sanno descrivere e spiegare come i credenti si impegnino nei confronti della loro fede, ma possono anche avere relazioni di amicizia con persone di fede diversa; • sanno parlare dell’impegno preso da una persona religiosa nella loro vita quotidiana. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • discutere della vita familiare: ruoli nella famiglia, regole e restrizioni, come i membri della famiglia sono in relazione l’uno con l’altro, come si trascorre il tempo in famiglia, responsabilità dei membri della famiglia, regole religiose osservate dalla famiglia; • uso creativo di scrittura, teatro, e giochi di ruolo che seguono la discussione; • considerare le qualità importanti per mantenere le relazioni con gli altri; • approfondire esempi d’amicizia nelle tradizioni religiose; • discutere del concetto d’impegno, voti e promesse nella loro esperienza; • scoprire come i credenti prendono un impegno nei confronti della loro fede – esaminare le promesse che fanno e considerare come queste possono influire sulla loro vita; • scoprire come persone di fede famose dimostrano i loro impegni nella vita quotidiana – sia parlando con persone credenti, sia studiando la storia di una persona famosa; • discutere delle relazioni speciali che ci sono tra persone di fedi diverse, (es. cristiani e musulmani, indù e buddisti, indù e sikh, ecc.). 83 Scuola media – Classi prima e seconda UNITA’ “L’AMBIENTE” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: imparare che tutte le religioni insegnano che l’ambiente è sacro, che gli esseri umani fanno parte della creazione ed hanno il compito di prendersi cura di essa e lavorare con essa responsabilmente. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • sapere che la maggior parte delle religioni esprime nella storia, nel culto e nelle professioni di fede un profondo rispetto per l’universo ed in particolare del nostro ambiente in quanto hanno una dimensione spirituale; rendersi conto che la cura e l’interesse per il pianeta sono fondati sulle fedi religiose principali; ampliare la loro comprensione dei modi in cui le religioni influenzano l’azione di preservazione e di conservazione ambientale. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • conoscere il proprio e l’altrui atteggiamento nei confronti dell’ambiente e le idee che stanno alla base di tali atteggiamenti; valutare i diversi valori che vengono espressi nei confronti dell’ambiente; sviluppare senso di responsabilità nei confronti di loro stessi, degli altri e del mondo in cui abitano come entità interdipendenti e dotate di una dimensione spirituale e morale; sviluppare un apprezzamento riflesso della bellezza dell’ambiente. Domande chiave Perché dovremmo essere responsabili? Quali valori dovremmo seguire? La produzione ed un più alto tenore di vita non sono un fatto positivo? Come possiamo arrestare la distruzione dell’ambiente – la terra, l’acqua, l’atmosfera, gli animali? Come possiamo vivere usando solo prodotti che non danneggiano l’ambiente? Come possiamo essere sfamati tutti se non pratichiamo un’agricoltura intensiva? Cos’è il movimento dei Verdi? Quali sono le risposte all’inquinamento, alla distruzione delle risorse naturali? Che cosa possiamo fare? Che cosa hanno da dire le religioni? 84 AREE DI STUDIO Persone B Esempio ed insegnamento del Buddha. Buddisti che lavorano in progetti di conservazione oggi C Esempio ed insegnamento di Gesù. S. Francesco d’Assisi, Ildegardo di Bingen. Cristiani che lavorano in Cafod: cura dell’ambiente I Esempio ed insegnamento del profeta Maometto. Musulmani che lavorano oggi per la cura della creazione (Sura 22:18) G Gli ebrei lavorano insieme per produrre e coltivare la terra – i kibbutz a Israele Scritture Racconti sull’ambiente e sulla sua cura Comunità, Celebrazioni, Luoghi Simbolismo delle offerte buddiste – cibo, acqua, fiori, foglie, incenso Parabole: il libro della Rivelazione. Il Cantico dei Cantici, Meditazioni di Ildegardo. Affermazioni della Chiesa su questioni ambientali e di giustizia Festa del Raccolto. Preghiere ed inni per il culto che celebra la creazione. Utilizzo di elementi naturali nel culto La creazione descritta nel Corano. Racconti sul profeta Maometto, es. il ragazzo che lanciava le pietre agli alberi Il culto esprime il servizio ad Allah. Uso dell’acqua come simbolo/mezzo per la pulizia La creazione descritta nel libro della Genesi. Le regole della Torah per la conservazione della terra; l’anno Shemitah, l’anno del Giubileo (Levitico 25) Culto e preghiere di benedizione esprimono ringraziamento e venerazione per la creazione. Le preghiere del Sabato. Il cibo nel culto 85 Stile di vita Valori Fede principale Servizio comunitario e lavoro su questioni verdi ambientali. Unicità del mondo interiore ed esteriore. Azioni concrete – locali e globali per la cura dell’ambiente e per assicurare un’equa distribuzione ed uso delle risorse della terra, dell’acqua e dei prodotti Gli esseri umani vicereggenti – servi di Allah incaricati di prendersi cura di tutta la creazione. Zakat e Sadaqah. Accettazione del sacrificio di animali come privilegio offerto in circostanze limitatissime da Allah Lavorare per il pianeta – ricerca ambientale ed azione. Tzedaka: giustizia sociale. La pratica del sabato Karma – la legge di causa ed effetto. Ciclo della rinascita. Transitorietà e cambiamento. Valore di tutta la vita Dio come creatore e sostenitore desideri dell’umanità – custode della creazione. Lo Spirito Santo come rinnovatore Allah – l’unico Dio creatore di ogni cosa. Gli esseri umani sono vicereggenti. La vita dopo la morte Dio è creatore onnipotente. L’era Messianica – visione del futuro ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno che tutte le religioni considerano l’ambiente e la natura sacri e degni di rispetto e di cura; • comprendono le caratteristiche fondamentali dell’insegnamento delle religioni studiate rispetto all’ambiente; • sanno esprimere le loro idee riguardo alle questioni affrontate e dire perché c’è l’obbligo di agire responsabilmente per l’ambiente ed il suo futuro. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • fare una raccolta di detti, pensieri, poesie, racconti ecc. presi dalle religioni che illustrino gli atteggiamenti nei confronti dell’ambiente; • scoprire quali collegamenti esistono tra le idee e le pratiche delle religioni e le questioni ambientali fondamentali; • ricercare quali impegni Christian aid/Cafod stanno portando avanti e quali sono collegati all’ambiente (es. la distruzione delle foreste e lo spostamento di popoli tribali; l’industria e l’inquinamento; l’utilizzo della terra e la proprietà, ecc.); • scrivere poesie/saggi su questioni ambientali e tentare di preservare/conservare l’ambiente; • ideare un progetto scolastico per risolvere un problema ambientale locale (es. l’inquinamento atmosferico, le riserve d’acqua); • invitare leader religiosi locali per discutere quali sono le loro idee rispetto ai problemi ambientali; • fare esperienza dell’ambiente naturale attraverso la concentrazione sui vari sensi; • scoprire come i fedeli nelle diverse religioni utilizzano gli elementi naturali e perché lo fanno; • creare e rappresentare un’opera teatrale per celebrare l’esistenza di un paesaggio naturale. 86 Scuola media – Classi prima e seconda UNITA’ “GIUSTIZIA: PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: imparare il lavoro svolto da un ente di assistenza religiosa; comprendere che i credenti dovrebbero agire e prendersi cura e condividere con gli altri. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • conoscere gli insegnamenti delle religioni in relazione a questioni che riguardano la giustizia e la qualità della vita; sviluppare la comprensione di alcuni dei modi in cui la fede viene espressa in azioni concrete per migliorare la qualità della vita localmente e globalmente. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • valutare le risposte religiose e di altro tipo a questioni morali riguardanti la giustizia e metterle in relazione ai loro valori; mettere in relazione la loro conoscenza delle azioni di giustizia ad altre materie di studio e alla loro conoscenza generale del mondo; sviluppare una loro risposta a questioni morali riguardanti la giustizia e l’eguaglianza. Domande chiave Perché la vita può essere così ingiusta? Cos’è la giustizia? Perché ci sono molte persone povere? Perché alcune persone sono trattate più equamente di altre? Perché al mondo ci sono tante divisioni – credenti e non credenti; ricchi e poveri; bianchi e neri; uomini e donne? Perché alcune persone, prevalentemente al nord, hanno la maggior parte delle risorse della terra – e perché nel sud ne hanno cosi poche? Cosa dicono le religioni a proposito della povertà, dell’ingiustizia e dell’ineguaglianza? I seguaci di una particolare religione tengono fede alle loro idee? 87 AREE DI STUDIO Persone Scritture B Atteggiamento del Buddha nei confronti della ricchezza e della povertà Racconti che illustrano l’attenzione alla giustizia ed ai poveri C L’insegnamento e l’esempio di Gesù. Cristiani contemporanei che lavorano per la giustizia es. Madre Teresa, Trevor Huddlestone, Terry Waite, Martin Luther King, l’arcivescovo Tutu Esempio del profeta Maometto Racconti del Vangelo e parabole. Campagna letteraria di Christian Aid/Cafod. Documenti della Chiesa su questioni di giustizia I G I profeti. Amos Testi del Corano e del Hadith che dimostrano attenzione per i poveri. “Agisci equamente con giustizia anche quando potrebbe essere contro il tuo interesse” (norma del Corano) Tanakh: la Torah e gli scritti dei profeti Comunità, Celebrazioni, Luoghi Shanga come comunità universale Stile di vita Valori Fede principale Assistenza musulmana. Sussidio islamico. La moschea come luogo di benessere. Ramadan. Zakat e carità Zakat – carità. Lillah – fare la carità. Nutrire i poveri ed i bisognosi Bet Din – la corte religiosa ebrea. L’attenzione ebrea. Enti ebrei. ORT – Organizzazione di Riabilitazione e Addestramento Tzedakah: carità e La giustizia e la giustizia sociale. misericordia di Relazioni sociali e Dio legislazioni sociali (Levitico 19) Attenzione per gli altri. Servizio comunitario e lavorodi beneficenza Enti di assistenza Enti che lavorano Amore del all’estero, es. prossimo come Africa, America comandamento Latina, Asia ecc. e di Dio. nel proprio paese Dio negli altri 88 Le organizzazioni buddiste che lavorano per la giustizia e la pace. Lavoro meditativo Donare generosamente avvicina a Dio, purifica l’anima e la propria ricchiezza ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno che la fede religiosa i esprime in azioni concrete per alleviare la povertà ed appoggiare lo sviluppo; • comprendono che i valori si possono esprimere nelle azioni quotidiane a sostegno della giustizia; • si rendono conto che l’attenzione e la considerazione per l’altro è il cuore della fede religiosa ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • fare una ricerca degli enti di assistenza che operano nel loro paese e all’estero e che hanno fondamento religioso; • selezionare un’area (es. progetti di sviluppo, assistenza medica, disoccupazione, alloggi, povertà, lotta contro la fame) nel loro paese e collegarlo ad azioni derivanti dalla fede religiosa; • partecipare ad esercitazioni simulate di enti di assistenza; • studiare lo stile di vita e l’insegnamento dei leader religiosi contemporanei e metterli in relazione alle azioni di giustizia oggi; • invitare un appartenente ad un ente di assistenza religiosa a spiegare il loro lavoro; • approfondire il significato di risoluzione pacifica o cooperativa di conflitto; • discutere delle definizioni di povertà; • organizzare una serie di attività a sostegno di una organizzazione di assistenza; donare i ricavi di queste attività. 89 Scuola media – Classi prima e seconda UNITA’ “PERSONE RELIGIOSE CONTEMPORANEE” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: conoscere quali sono le persone religiose nel mondo attuale e scoprire in quale modo esse esprimono la loro fede nella vita e nelle azioni quotidiane. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 –Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • comprendere che la fede religiosa e l’impegno influenzano la vita e le azioni delle persone; riconoscere che persone credenti possono fare pressione sui valori, le società e le culture in diverse zone del mondo. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • riflettere su come gli altri potrebbero descrivere una esperienza spirituale e mettere in relazione questi racconti con la loro esperienza; mettere in relazione la loro conoscenza delle religioni ad altre materie di studio ed alla loro cultura generale; comprendere come la fede ed i valori contribuiscano a formare l’identità personale; prendere in considerazione i punti di vista degli altri e dimostrare sensibilità alle loro fedi e valori; considerare le risposte date dalle religioni in relazione alla loro fede e valori. Domande chiave Come esprimiamo ciò che è importante per noi? Chi ci guida nei nostri pensieri e nelle nostre azioni? Viviamo seguendo una particolare codice religioso o morale? Può una sola persona cambiare le cose? Che cosa rende una persona un leader o un esempio da seguire? Chi è il tuo eroe/la tua eroina? Chi è l’esempio che segui? 90 AREE DI STUDIO Persone B Ajahn Pongsak (monaco) Dalai Lama Geshe Kelsang Gyatso Daisaku Ikeda Sanharashita (credenti locali) C Suor Emmanuelle Cicely Saunders Oscar Romero Desmond Tutu (credenti locali) I G Scritture Comunità, Stile di vita Celebrazioni, Valori Luoghi Partecipazione ambientale. Leader spirituali dei buddisti tibetani. New Kadampa – tradizione tibetana. Saka Gakkai – tradizione giapponese. Amici occidentali Ordine buddista Egitto Carità Fede principale Karma Compassione Regno Giustizia sociale e partecipazione. Umanità nell’immagine di Dio. Giustizia e pace Il compito di ogni musulmano è prendersi cura e assumersi la responsabilità del benessere degli altri Gran Bretagna El Salvador Sudafrica Movimento degli ospizi Libertà e giustizia Lotta all’apartheid Al Haji Malikal Shabazz Muhammad Asak Muhammad Quillian Imran Khan Muhammad Ali Yusuf Islam (credenti locali) Albert Einstein Musulmani di origine pakistana, indiana e del Bangladesh. Il Medio Oriente e il Nord Africa Maestri e attivisti spirituali. Coloro che seguono lo stile di vita islamico America Ernst Chain Germania Elie Wiesel Romania Anne Frank Chaim Weizmann Olanda Russia/Gran Bretagna Scienziato, la pace nel Libertà religiosa mondo. Nobel per la biochimica - uso della penicillina. Premio Nobel per la pace 1986. Sopravvisse all’Olocausto. Vittima dell’Olocausto. Primo Presidente dello stato di Israele 91 ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno riconoscere che le persone che ammirano esercitano un’influenza nella loro vita; • sanno descrivere le qualità che rendono una persona un leader; • sanno parlare della vita di una persona che dimostra una particolare visione religiosa della vita. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • considerare i loro giudizi ed il loro comportamento – chi e cosa influenza le loro vite? Chi considerano modello o esempio da seguire? • discutere di ciò che rende una persona un esempio per gli altri da seguire; • incontrare e chiedere ad un credente come la sua fede influenza il suo pensiero e le sue azioni; • intraprendere lo studio specifico di una persona credente e presentarlo alla classe. Considerare che cosa ha influenzato questa persona, quali sono le “richieste” del codice religioso che questa ha scelto di seguire e come mette in pratica la sua fede. 92 Scuola media – Classe seconda UNITA’ “LA FEDE IN DIO” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: considerare i diversi sistemi di fede; definizioni di Dio, relazioni con Dio; fedi non teiste. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • sapere ciò che le religioni insegnano riguardo alla natura e all’esistenza di Dio; essere consapevoli del fatto che le fedi in Dio sono espresse nelle scritture ed in modi non letterari es. teatro, simbolismo, architettura, arte, calligrafia; identificare gli elementi chiave condivisi dalle religioni e sapere come questi vengono espressi. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • considerare le domande di significato – esiste Dio? e discutere sul perché tali domande sono difficili da esprimere verbalmente o da dimostrare per coloro che non credono; comprendere come la fede o i valori contribuiscono alla formazione dell’identità personale; dimostrare sensibilità verso la fede ed i valori degli altri; fidarsi della fede della loro famiglia e nel loro retaggio culturale; iniziare a riconoscere i limiti del linguaggio ed il valore i altri mezzi per esprimere idee e sentimenti. Domande chiave Ci sono prove dell’esistenza/non esistenza di Dio? Quali? Com’è Dio? Se Dio esiste, perché c’è il male nel mondo? La fede in Dio ci porta ad una vita migliore? Il male può essere attribuito ad un potere malefico? Le cose positive scaturiscono sempre dalla fede in Dio? 93 AREE DI STUDIO Persone Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Simbolismo es. i mandala, l’architettura delle stupa, i mantra Stile di vita Valori Fede principale Funzioni naturali dell’ambiente. Anitya – transitorietà e cambiamento. Preghiera, meditazione, canto Le quattro Nobili Verità. L’Ottuplice Sentiero. Duhkha – concetto di sofferenza. Karma. Rinascita. Domande sulle nozioni di Legge Mistica ed Illuminazione come alternativa all’esistenza di Dio Dio è unico. Rivelato come Dio Padre, Figlio (l’incarnazione, la Resurrezione) e Spirito Santo (rende capaci, guida, conforta, dona la comprensione ed il discernimento) Tawhid – unicità di Allah. Attributi di Allah benevolo e misericordioso. Shirk – nessun compagno B Dhammapada. Il Buddha non ha insegnato nella riguardo all’esistenza di Dio C La Bibbia: l’umanità fatta ad immagine di Dio. Gesù – Dio e uomo nel NT. Il compimento dell’AT. Scritti di maestri e mistici. Inni e canti. Il Credo Passaggi allegorici del Corano. Il profeta Maometto è il messaggero definitivo di Allah Simbolismo es. arte, iconografia, architettura, segno del Chi-ro Dio creatore, sostenitore, colui che ama, che dà la legge, salvatore, guaritore, giudice buono. Il culto Simbolismo: calligrafia, architettura, posizioni nella preghiera La Torah – Abramo e Isacco. Giona – mostra la giustizia e la misericordia di Dio Simbolismo: arte, rotolo, luce senza fine Akhirah. La vita dopo la morte. Responsabilità umana. Akhlaq. Preghiera. I profeti hanno fondato la loro vita sulla fede nell’unico vero Dio (Corano 64:13) Era Messianica – visione del futuro (Mashiach). Preghiera (Tefillah). Pentimento (Teshuva). Culto I G 94 Unicità di Dio – onnipresente, onnisciente, onnipotente, benevolo e misericordioso ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno riflettere sulle domande di significato e sviluppare una coscienza critica sulle questioni affrontate; • sanno capire come la fede in Dio può aiutare i credenti a migliorare la propria vita e quella degli altri; • sanno riconoscere i simboli ed il linguaggio simbolico delle religioni studiate; • sanno dimostrare sensibilità per la fede degli altri; • conoscono le argomentazioni utilizzate dai credenti per spiegare l’esistenza di Dio. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • affrontare una ricerca – la gente crede che Dio esista? In caso di risposta negativa, quali ragioni danno al loro non credere? Dio è importante per le persone? • approfondire come le diverse religioni teiste definiscono e descrivono Dio; • approfondire come le religioni non teiste ed le correnti di pensiero es. Umanesimo, descrivono il senso della vita; • approfondire come le diverse religioni esprimono la loro fede in Dio attraverso es. la preghiera, il culto, le scritture sacre, il canto, la poesia, i racconti, la danza, l’architettura, il simbolismo, ecc. • considerare gli atteggiamenti, i sentimenti e le emozioni che vengono espressi in preghiera, poesia, scrittura, arte e musica; • organizzare un dibattito sulla sofferenza, i disastri naturali e l’esistenza di Dio; • utilizzare i giornali per elencare avvenimenti ed azioni “buoni” e “cattivi”. Discutere se la vita e le azioni sono determinate dalla fede in Dio; • invitare un credente per spiegare le sue idee riguardo all’esistenza di Dio ed al modo in cui queste condizionano la sua vita quotidiana. 95 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER LA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA MEDIA E PER LA SCUOLA SUPERIORE INTRODUZIONE SCUOLA MEDIA – CLASSE TERZA Il programma di studio per la terza media prevede cinque unità didattiche: Pag Pag Pag Pag Pag 98 101 104 108 111 Qual è la buona vita? Nascita e iniziazione Matrimonio, vita e morte Fede e comportamento La creazione Note per la classe terza media Nella classe terza della scuola media il programma prevede cinque unità didattiche. Le unità sono state sviluppate in modo da fornire contenuti più che sufficienti per un totale di 45 ore annuali (o almeno 75 minuti alla settimana). Si dovrebbero studiare i contenuti di almeno due religioni. Se appropriato si possono fare riferimenti alle altre religioni. Gli alunni dovrebbero avere già avuto la possibilità di studiare i contenuti delle religioni negli anni precedenti, in modo sistematico nelle classi prima e seconda della scuola media. E’ importante che gli alunni vengano preparati per gli argomenti che si affronteranno durante la scuola media superiore. In fase di valutazione dei risultati e nella compilazione delle schede di valutazione gli insegnanti dovrebbero fare riferimento alle Descrizioni di Livello. SCUOLA SUPERIORE – BIENNIO Il programma prevede nove unità didattiche: Pag Pag Pag Pag Pag Pag Pag Pag Pag 114 117 120 123 126 129 132 135 138 Aspetti della fede religiosa Domande sulla verità e sul significato Religione e relazioni Religione e ambiente Religione e diritti umani Religione ed etica medica Religione, ragione ed esperienza Conflitto e religione Religioni in cooperazione o in conflitto 96 Note per il biennio della scuola superiore Nel biennio della scuola superiore il programma di lavoro prevede di sviluppare ognuna delle unità didattiche. Le unità sono state elaborate in modo da coprire un totale di 40 ore annuali (o almeno 70 minuti settimanali). Le singole scuole dovrebbero includere materiale tratto dalla prima unità didattica “Aspetti della fede religiosa” in modo da occupare un periodo di tempo di almeno un trimestre, ma non più di due trimestri. Questo per permettere agli alunni di approfondire nei dettagli gli aspetti delle religioni scelte. Le altre unità sono state elaborate in modo da occupare ognuna un periodo equivalente a metà trimestre. Le singole scuole dovrebbero costruire il proprio programma di lavoro scegliendo materiale dalle varie unità o adattandole ai bisogni della classe, assicurandosi che sia dedicato un tempo sufficiente alla prima unità didattica. Si dovrebbe esaminare materiale e contenuti di almeno due religioni. Ogni anno si dovrebbero studiare i contenuti di almeno due religioni. Occasionalmente in alcuni momenti del lavoro scolastico sarà opportuno prendere in considerazione i contenuti di una sola religione e in altri i contenuti di più di due religioni. Spetta alle singole scuole scegliere ed ordinare il materiale delle unità, tenendo in considerazione i bisogni di ampiezza, profondità, continuità e progressione. SCUOLA SUPERIORE – TRIENNIO Il programma per il triennio della scuola superiore prevede tre unità didattiche fondamentali: Pag Pag Pag 141 144 147 Una comunità composta da molte fedi – uno studio locale Religione, filosofia ed esperienza Valori e stile di vita Per gli studenti del triennio il programma si concentra su un nucleo di tre unità didattiche. In aggiunta, gli studenti potrebbero essere guidati a scegliere del materiale per progetti individuali o a studiare unità complementari. Le unità complementari prevedono: *unità didattiche non completate nel biennio; *moduli quali “Idee filosofiche”, “La persona realizzata”, “Comunicazione”, “giustizia e pace”, “Il futuro”, “-ismi”; *unità didattiche create dalle singole scuole. Il programma di lavoro dovrebbe prevedere contenuti sufficienti per un totale di 40 ore annuali. Note per il triennio della scuola superiore Si dovrebbe prendere in considerazione materiale da almeno due religioni. Ogni anno si dovrebbero studiare i contenuti di almeno due religioni. 97 Scuola media – Classe terza UNITA’ “QUAL E’ LA VITA BUONA?” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: sapere che le religioni scelte nel programma insegnano ciò che è importante e prezioso nella vita; comprendere concetti che hanno a che fare con la responsabilità, l’attenzione e la condivisione; approfondire il concetto di vocazione o chiamata. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • sapere che cosa insegnano le religioni sul senso della vita e gli elementi di una buona vita, es. possesso e ricchezza, felicità, libertà, giustizia, pace e vocazione; essere consapevoli che le fedi e le convinzioni religiose sostengono le scelte che fanno le persone, forniscono una guida per la propria vita e definiscono ciò che i credenti considerano santità; osservare le somiglianze negli stili di vita che i credenti scelgono di seguire. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • riconoscere l’importanza di scegliere e seguire un insieme di valori personali in base ai quali impostare la propria vita; riconoscere che le esperienze morali e spirituali degli altri costituiscono il fondamento per le scelte e le azioni; sviluppano il senso di responsabilità in relazione alle loro azioni e nei confronti della comunità. Domande chiave Quali scelte dovremmo fare? Che cosa ci rende felici? Il possesso, la ricchezza, ecc. ci possono realizzare? Cos’è la vera felicità? Qual è il senso della vita? Abbiamo bisogno di un’aspirazione, di un’ambizione? Abbiamo delle responsabilità per noi stessi, per gli altri, per il mondo in cui viviamo? Ci sono delle regole? Ci sono dei valori condivisi? Quali sono? Cosa significa essere buoni? Perché alcune persone scelgono la povertà o una vita di servizio? 98 AREE DI STUDIO Persone B Lo stile di vita del Buddha – il perseguimento della Giusto Mezzo C Lo stile di vita di Gesù – un esempio di servizio agli altri, i suoi discepoli. Esempi di Gideon, Paolo I Lo stile di vita del profeta Maometto “la retta via”. I suoi primi seguaci, la famiglia, le mogli, le figlie G Lo stile di vita dei profeti – le loro azioni ed insegnamenti Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Insegnamento del Il culto come Buddha sul espressione di desiderio di gratitudine e possesso e sorgente di energia ricchezza “Beati quelli che…” le Beatitudini; coloro che sono salvati (Matteo 25). L’insegnamento di Gesù sulla ricchezza e sul possesso Racconti dalla vita del profeta che illustrano gli atteggiamenti nei confronti della buona vita. Racconti: le Donne e il Cane. Il ragazzo sincero Il culto (l’Eucaristia) come espressione dello stile di vita e dei valori che hanno a che fare con il servizio, la condivisione, il perseguimento della giustizia La sottomissione esprime lo stile di vita nel culto Quale stile di vita piace a Dio? L’insegnamento dei profeti. I Dieci Comandamenti Il culto e le benedizioni nelle case e nelle sinagoghe esprimono quale sia la vita buona 99 Stile di vita Valori Fede principale Lo stile di vita di coloro che scelgono di essere monaci o suore. Lo stile di vita dei buddisti laici. Missione personale Trasformazione del “veleno” dell’avidità, rabbia e ignoranza in “virtù” della compassione, coraggio, saggezza ed impegno. La legge del Karma. L’Ottuplice sentiero Importanza dell’amore del prossimo come segno dell’amore di Dio. La vocazione cristiana ad agire con giustizia e carità – come è desiderio di Dio L’obbedienza ad Allah porta la pace e la ricompensa. Questa vita è una preparazione per l’aldilà – la retta via (Siratul Mustaqim) Lo stile di vita di coloro che prendono i voti – monaci e suore negli ordini religiosi. Coloro che scelgono uno stile di vita più semplice Lo stile di vita dei musulmani è segnato da un equilibrio tra i bisogni materiali e quelli spirituali mentre si aspira ad una vita migliore nell’aldilà cercando di piacere ad Allah. Jihad Lo stile di vita La vita vissuta in degli ebrei che obbedienza alla seguono la Legge legge di Dio è la vita buona. Bisogno di preghiera, pentimento,carità e lavoro sociale ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • conoscono gli insegnamenti principali delle religioni studiate riguardanti gli elementi che costituiscono una vita buona; • comprendono alcune delle ragioni per cui i credenti seguono un certo stile di vita; • sono in grado di esprimere i loro atteggiamenti nei confronti di valori, scelte e stile di vita. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • prendere parte a giochi di simulazione che li incoraggino a fare scelte che hanno a che fare con i valori; • discutere di ciò che è importante nella loro vita; riconoscere ciò che influenza le loro idee; • produrre dei collage che dimostrino la pressione della pubblicità; • partecipare a giochi di ruolo che dimostrino i dilemmi, le scelte ed i fattori che influenzano i giovani; • approfondire lo stile di vita di figure influenti (religiose o altro); • esaminare e paragonare lo stile di vita di Gesù, del Buddha, del profeta Maometto, di Krishna, dei profeti ebrei, di Guru Nanak e paragonarli ai loro messaggi sullo stile di vita; come queste persone vorrebbero che coloro che si definiscono loro seguaci vivessero oggi ed in futuro? • prendere in considerazione gli insegnamenti principali sul possesso, il guadagnarsi da vivere, l’uso e l’abuso della ricchezza, il fare delle scelte, la vocazione o chiamata a forme di vita alternativa; • considerare come l’idea di cosa sia una vita buona determini l’idea della vita ultraterrena (es. karma, giudizio, salvezza, premio o punizione eterna); • partecipare ad un gioco di simulazione elaborato per individuare quali sono i bisogni fondamentali; • invitare coloro che hanno fatto una scelta di vita religiosa o che si sono assunti un impegno religioso per discutere della loro vocazione (es. monaci, suore, sacerdoti, imam). 100 Scuola media – Classe terza UNITA’ “NASCITA/INIZIAZIONE” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: imparare che alcune religioni hanno delle cerimonie speciali per celebrare i riti chiave di passaggio; spiegare e descrivere le origini, i significati e le pratiche di tali cerimonie. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • sapere come la fede influenza la pratica nelle religioni, in relazione ai momenti significativi del viaggio della vita – nascita e iniziazione nell’età adulta; essere consapevoli del bisogno condiviso da alcune religioni di celebrare i riti di passaggio; riconoscere l’espressione individuale delle diverse religioni nelle cerimonie e nei riti, e anche il simbolismo associato. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • acquisire consapevolezza del loro atteggiamento nei confronti del “viaggio della vita”, con particolare riferimento alla nascita ed all’iniziazione nell’età adulta o all’arrivo dell’età della responsabilità; riflettere sul mistero della nascita ed apprezzare i sentimenti di timore sacro e di meraviglia ispirati da questo avvenimento; riconoscere il diritto degli altri di avere e praticare una fede diversa in relazione alla nascita ed all’iniziazione nell’età adulta. Domande chiave Come la nascita può essere definita “miracolo”? Che differenza fa guardare un bambino come “dono di Dio”? Perché è importante per la famiglia e per la comunità essere coinvolti nelle celebrazioni personali? Che cosa significa essere maturo o avere raggiunto l’età della responsabilità? Perché è importante equilibrare la libertà con la responsabilità? 101 AREE DI STUDIO Persone Scritture B Leggende della nascita del Buddha. Ruolo dei monaci nel battesimo / benedizione dei bambini. Ricevere cibo Racconti selezionati della scrittura sulla nascita del Buddha. Leggenda dell’Elefante C Battesimo di Gesù. Ruolo del prete/ ministro. Ruolo del vescovo Uso biblico dell’acqua come simbolo di libertà e di grazia (es. Esodo, Salmi). Valore/significato del battesimo nelle scritture di S.Paolo (Romani 6.4) I Ruolo del padre Adhan Iqamat che sussurra l’Adhan. Ruolo dell’imam nelle cerimonie. Situazione della madre G Mohel e Padre – Genesi 17:12, circoncisione con Numeri 6:24-26 strumenti tradizionali. Benedizione. Benedizione dell’officiante Comunità, Celebrazioni, Luoghi Iniziazione nella Shanga. Simbolismo degli abiti adottati. Umiltà e servizio della comunità Battesimo dei bambini. Dedicazione. Simbolismo dell’arredo della chiesa, acqua. Dare il nome ai bambini. Battesimo degli adulti. Confermazione Immersione del bambino. Tahnik – casa. Data / miele. Preghiere della Du’a. Aqiqah – dono del nome al bambino (7° giorno). Sacrificio/rasatura. Khitan Cerimonia in casa dopo otto giorni. Nome preso da un nonno o un parente deceduto. Pidyon Ha’ben (redenzione del primogenito). Simbolismo di appartenenza alla comunità ebrea. Donne – nella sinagoga leggono la Torah 102 Stile di vita, Valori Fede principale Rasarsi la testa. Filo. Shanga – disciplina di pensiero e azione. Ritiri, meditazione. Cerimonie di promessa Benvenuto di un bambino nella fede cristiana. Promessa di impegno in modo pubblico – dichiarazione di fede Simbolo della purezza. Rinascita. Rinuncia al mondo materiale. Spiritualità Le prme parole sono il nome di Allah – accettazione nella fede musulmana. Bisogno per il ringraziamento I bambini sono un dono di Allah – importanza di scegliere dei nomi appropriati. Protezione di Allah Nozione di patto solenne tra Dio ed il popolo eletto. Necessità di istruzione per eseguire il mitzvot nella Torah Circoncisione – ordine di Dio ad Abramo. Brit Milah. Bar e Bat Mitzvah, riconoscimento di doveri e responsabilità religiosi Simbolo di “rinascita” ad una nuova vita in Cristo. Sacramento, promessa, Trinità, dono dello Spirito Santo ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno che i credenti credono che Dio è coinvolto nel processo della nascita come una parte della creazione più ampia e che è necessario rendere grazie per questo impegno; • comprendono le caratteristiche chiave delle fedi e degli insegnamenti principali delle religioni studiate riguarda ai riti di passaggio praticati in occasione della nascita ed al raggiungimento dell’età adulta o della responsabilità; • sanno offrire le loro risposte a questioni sorte dalle fedi e dalle pratiche religiose studiate, basate su fatti ed argomenti ragionati. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • intervistare i loro genitori riguardo al ricordo della nascita dei loro figli; • partecipare ad una mostra della scuola di fotografie e reliquie associate alle cerimonie ed alle abitudini legate alla nascita; • guardare video sulle cerimonie della nascita; • cercare le cerimonie del battesimo di sei religioni in sei gruppi diversi e presentare un piccolo schema delle scoperte di ciascun gruppo; • scrivere una poesia che esprima le speranze nei confronti di un neonato; • discutere della moralità di famiglie non religiose che praticano cerimonie e riti religiosi per tradizione; • studiare i nomi che ci sono all’interno della classe – scoprire le loro origini – discutere del perché i nomi sono importanti; • discutere di cosa significa fare una promessa; • fare una ricerca per investigare sull’età della responsabilità; • scrivere una preghiera che sostenga e dia forza ad un giovane nel momento dell’assunzione di un impegno religioso; • scrivere un diario dal punto di vista di un giovane che si prepara per una cerimonia in cui si assumerà un impegno; • intervistare un giovane sulla sua esperienza di una cerimonia di impegno ed invitarlo a spiegare come questa ha influito sul suo stile di vita; • condurre un dibattito in classe sull’argomento: “l’impegno religioso è importante oggi per i giovani?”. 103 Scuola media – Classe terza UNITA’ “MATRIMONIO/VITA E MORTE” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: imparare che in alcune religioni ci sono delle cerimonie speciali per celebrare i riti di passaggio; spiegare e descrivere le origini, i significati e le pratiche di tali cerimonie. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • sapere come la fede influenza la pratica in relazione alle fasi principali del viaggio della vita – matrimonio e morte; comprendere il bisogno condiviso dalle religioni di celebrare i riti di passaggio; riconoscere l’espressione individuale delle diverse religioni nelle cerimonie e nei rituali ed il simbolismo associato. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • acquisire consapevolezza del loro atteggiamento nei confronti del “viaggio della vita”, con particolare attenzione al matrimonio e alla morte; riflettere sul mistero della morte e della fede in un’altra vita; riconoscere il diritto degli altri di avere e praticare fedi diverse rispetto al matrimonio e alla morte. Domande chiave Che cosa significa impegnarsi nei confronti di un’altra persona? Che significato hanno le promesse non mantenute? Perché è importante per la famiglia essere coinvolti nelle celebrazioni personali? Che cosa succede quando si muore? Che cos’è l’anima? Come influenza la fede il nostro modo di disporre dei morti? 104 AREE DI STUDIO Persone B Il sermone del Buddha sulla benedizione (testo del Dhammapada, il Maharathi) C Ruolo del vicario, prete o ministro nel matrimonio o nei riti funebri. Morte e resurrezione di Gesù Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Vinaya Pitaka: Cerimonie buddiste descrive le regole per la nascita, il di condotta e le matrimonio e la cerimonie morte. Cremazione Insegnamenti della Bibbia, Marco 10:6-8 5-9 Lo scopo divino. Matrimonio come unione intima che dura tutta la vita. Passaggi dell’Antico e del Nuovo Testamento che narrano della vita dopo la morte, Giovanni 11:25/6, Salmi 103 ecc. Stile di vita Valori Buona condotta – pratica dell’Ottuplice sentiero. Matrimonio – addestramento spirituale e rispetto. La morte è una fase naturale della vita. Karma – rinascita, Samsara Fidanzamento, Voti – lealtà, Sacramento – il matrimonio, promessa, amore. matrimonio Monogamia. come riflesso celebrazione. Cerimonie del La morte non è la dell’unione di matrimonio in fine – salvezza per Cristo con i suoi chiesa. Differenze i credenti. seguaci. liturgiche. Voto, Paradiso. Inferno. L’amore patto solenne. Collegamenti tra reciproco Sepoltura, questa vita e la consente il cremazione, sevizio prossima discernimento funebre, preghiere, della ragione di Dio. Sesso, inni, elogio funebre bambini, sostegno. La vita dopo la morte, speranza in Gesù, giudizio, resurrezione 105 Coltivare la saggezza – attenzione per le persone intorno a noi. Lealtà, onestà, fedeltà – moralità sessuale Fede principale I Hadith – esempio del profeta Maometto. Ogni musulmano accorto può officiare come imam – Salatul-Janazah G Ruolo del Rabbi. Ruolo del marito e della moglie. La sepoltura ortodossa è considerata un compito sacro. Osservanza annuale del Jahrzeit per i genitori deceduti Poligamia / monogamia Sura 4:3 e Sura 30:21. Sura 17:33 la vita e la morte Ragioni del matrimonio (Genesi 2:24) nella Torah, nel Talmud. Matrimonio – Kiddushin. Preghiere memoriali della Torah. La preghiera del Kaddish Contratto del matrimonio (Nikah). Cerimonia che si svolge ovunque, celebrata dall’imam e dai testimoni (2 uomini adulti). Scambio degli anelli, letture coraniche. La famiglia legge il Corano per la persona che sta morendo, recita del Shahadah. Lutto da una settimana a tre mesi Cerimonia nuziale Fidanzamento / Matrimonio. Sinagoga, Chuppah – simbolismo del vino, benedizione, Ketubah. Sepoltura rapida. La persona morta non viene lasciata sola. Servizio breve: partecipano la famiglia e gli amici intimi 106 Ruoli diversi del marito e della moglie. Responsabilità dei genitori. Lavaggio rituale del corpo. Kafan (sudario). Sepoltura rapida, non è permessa la cremazione. Il capo volto verso la Mecca. Lutto da una settimana a tre mesi Età adulta naturale. Le relazioni sessuali sono permesse solo all’interno del matrimonio. La vita dopo la morte (Akhirah). Angelo della Morte. Giorno del giudizio Il matrimonio consente ad entrambi di essere individui pienamente realizzati. La Torah regola la condotta sessuale. Persone in lutto – Keriah. Gli specchi vengono ricoperti. Periodo della Shiva. Gli uomini non si radono né tagliano i capelli. Si accendono le candele Il matrimonio crea un ambiente sicuro per i bambini – consente la compagnia. All’interno della fede – sostiene l’identità. Ortodossi – sepoltura. Liberali – cremazione. Uguaglianza – un semplice rivestimento funebre bianco per tutti. L’anima torna a Dio ELEMENTI PER LA VERIFICA Gli alunni: • sanno che il matrimonio è considerato desiderabile e necessario per una relazione completa tra membri di sesso opposto nelle principali religioni; • comprendono le caratteristiche principali delle idee e degli insegnamenti delle religioni studiate riguardo al matrimonio e alla morte; • sanno esprimere le loro idee riguardanti le questioni implicate, offrendo argomenti ed esempi per sostenere le loro conclusioni. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • guardare video di celebrazioni di matrimoni; • ricercare le usanze nei matrimoni in due religioni qualsiasi; • presentare i risultati della loro ricerca utilizzando vari metodi; • presentare a piccoli gruppi di studenti alcune nozioni sul matrimonio nelle religioni che hanno studiato; • intervistare membri della loro famiglia o comunità sul loro matrimonio; • sostenere un dibattito sull’”amore” e sui “matrimoni riparatori”; • scrivere la sceneggiatura di un programma televisivo sulla celebrazione di un matrimonio; • discutere se solo alle persone “religiose” dovrebbe essere consentito sposarsi con una cerimonia religiosa; • fare un cartellone elencando le qualità di un buon matrimonio; • discutere del perché trovano difficile parlare della morte; • fare un resoconto personale su ciò che vorrebbero raggiungere nella vita e ciò per cui vorrebbero essere ricordati; • trovare una prova storica per la fede nella vita dell’aldilà. Provare a fare ipotesi, es. gli uomini dell’Età della pietra credevano nella vita dopo la morte. Raccogliere le prove e faare un resoconto della loro ricerca; • scrivere un testo sui riti funebri nelle diverse religioni, dopo aver visto del materiale video; • discutere di ciò che succede quando moriamo ed esaminare le idee delle diverse religioni; • preparare argomenti a favore e contro la reincarnazione; • scrivere le loro idee sulla sepoltura o la cremazione; • invitare a scuola un impresario delle pompe funebri a parlare del suo lavoro; • scoprire le difficoltà delle fedi non cristiane ad osservare i loro riti funebri tradizionali in paesi cristiani; • creare un’opera d’arte che rappresenti il concetto di paradiso e inferno. 107 Scuola media – Classe terza UNITA’ “FEDE E COMPORTAMENTO” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: divenire sempre più consapevoli dei codici morali delle religioni; i modi diversi in cui sono espressi nelle religioni e come hanno effetto e guidano la vita e le azioni dei credenti. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • identificare i codici morali e gli insegnamenti delle religioni; comprendere che i codici morali sono condivisi dalle religioni, ma sono espressi in modi diversi; comprendono le esperienze religiose che sono il fondamento dei codici morali; comprendono l’influenza che i codici morali esercitano sulle società e le culture. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • valutare le risposte religiose a questioni etiche in relazione alle loro idee ed ai loro valori – e dare dei giudizi ragionati; prendere in considerazione il punto di vista di altre persone e dimostrare sensibilità alla fede ed alle idee degli altri; mettere la loro conoscenza della religione in relazione alle altre materie di studio ed alla loro conoscenza generale; comprendere come i codici morali costruiscono le comunità e l’identità personale; riconoscere il diritto degli altri di seguire codici etici diversi. Domande chiave Chi o cosa ti influenza? Come fai a decidere quale sia il modo giusto di agire? Come fanno le religioni a guidare i credenti? Come i credenti esprimono la loro fede con le azioni? I credenti di una stessa religione agiscono diversamente in diverse parti del mondo? Perché? Perché no? Seguire un codice morale rende più facile decidere, libera dal senso di responsabilità? C’è mancanza di codici morali nella società odierna? Quali valori segue la nostra società? 108 AREE DI STUDIO Persone Scritture B La vita di Shakyamuni, ragioni e motivazioni delle sue scelte Insegnamenti orali e scritti C La vita di Gesù. Il suo insegnamento, le guarigioni e le relazioni con gli altri. Esempi di vite di cristiani nella storia Uso della Bibbia come guida nella vita. Relazione degli insegnamenti di Gesù con il mondo contemporaneo I messaggeri di Allah sono esempi perfetti. La vita del profeta Maometto come perfetto esempio di fede e di comportamento Brani del Corano e dell’Hadit che danno una guida per la propria vita (61:2,3) I G Legge ebraica: la Torah. Il Talmud: Mishnah e Gemara. Halakhan/Agada h. Leggi di Noè (da Adamo a Noè) Comunità, Celebrazioni Principi di responsabilità sociale. Servizio comunitario, lavoro di solidarietà. Lavoro pastorale (carceri, ospedali, scuole). Ambientalismo Stile di vita Valori Come il buddismo è praticato in diversi contesti nazionali e culturali. Rivoluzione umana. Cammino verso l’illuminazione Fede principale Le Quattro Nobili Verità, l’Ottuplice sentiero come base per l’etica. Karma – legge di causa ed effetto. Ciclo di rinascita . Duhkha sofferenza Azioni personali e I valori sono Dio come Padre. Figlio- vero Dio comunitarie: fondati sulla e vero uomo. relazioni personali, centralità Spirito Santo – questioni sociali, dell’amore e del questioni globali servizio a Dio e al rende capaci, guida, conforta, prossimo. dona Clemenza e comprensione e perdono. discernimento. Risposta agli Dio come insegnamenti di giudice buono, Gesù amorevole e guaritore L’Ummah – la La vita è un Allah – unico comunità esperimento ed Dio. una preparazione Il Qadar è il per l’aldilà. Tutte controllo le azioni sono definitivo di registrate dagli Allah della angeli. realizzazione del Responsabilità destino umana per tutte le azioni. Akhirah – la vita oltre la morte Risposta a Dio Diversità culturali Fede nella guida attraverso la e religiose divina. preghiera, il all’interno del Dio è pentimento, la carità giudaismo. onnisciente, e la giustizia Visione dell’Era onnipotente, sociale. Richieste Messianica benevolo e delle leggi di Noè e misericordioso i Dieci Comandamenti 109 ELEMENTI DI VERIFICA Gli alunni: • sanno parlare di ciò che influenza le loro idee ed azioni; • sanno descrivere il codice morale di due religioni; • sanno applicare l’insegnamento morale di una religione ad un esempio o situazione tipo; • dimostrano sensibilità alle fedi ed ai valori degli altri. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • approfondire e discutere esempi tipici di questioni etiche che li interessano e li riguardano, es. l’oppressione, il vandalismo, il rispetto delle persone, la violenza, il furto di automobili, il furto, i diritti degli animali, la rottura delle famiglie; • discutere di quale codice morale ha formato il loro atteggiamento e giudizio in relazione alle questioni studiate; • approfondire come le diverse religioni esprimono il loro codice morale; • considerano le implicazioni di un codice morale per la loro vita, il loro comportamento ed il loro giudizio; • invitano un credente e lo interrogano su come la sua vita sia stata formata e guidata da un particolare codice morale; • fanno delle indagini su come la vita dei credenti sia influenzata non solo da un codice morale, ma anche dai valori sociali e culturali nelle diverse parti del mondo, es. la libertà di culto, il mescolamento di cultura e religione, l’intensità alla quale i codici religiosi vengono sostenuti dai codici sociali; • sostenere dei dibattiti in classe, fare presentazioni, mostre, interviste, giochi di ruolo, utilizzare la scrittura creativa, la poesia per sviluppare una consapevolezza critica ed informata delle questioni affrontate. 110 Scuola media – Classe terza UNITA’ “LA CREAZIONE” Descrizione dell’unità Gli alunni dovranno: considerare alcune delle spiegazioni scientifiche sul cosmo, le sue origini, il suo funzionamento ed i suoi scopi; comprendere la natura dei racconti religiosi della creazione e le definizioni di uomo; giungere ad una opinione personale. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • conoscere come le religioni selezionate descrivono le origini, la natura, lo stato attuale ed i fini dell’universo e dell’umanità; sapere che le spiegazioni religiose della realtà esprimono la fede ed i concetti principali che hanno a che fare con la creazione, con la visione di Dio come sostenitore e con la fine, la trascendenza e l’immanenza; comparare come le religioni esprimono la loro fede riguardo al cosmo ed al mostro mondo attraverso una varietà di forme, es. con l’arte, l’architettura, la poesia, la musica, la danza ed il simbolismo; riconoscono il ruolo giocato dall’esperienza di timore sacro, di stupore e di mistero nell’interpretazione religiosa della realtà. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • • conoscere le teorie e le spiegazioni non religiose e scientifiche sulle origini, sul funzionamento e sulle finalità del cosmo; conoscere i diversi punti di vista e scopi delle spiegazioni scientifiche e religiose e riconoscere i diversi usi del linguaggio; prendere in considerazione il concetto di miracolo; iniziare ad esprimere e condividere le loro idee riguardo al mondo ed alle sue finalità, all’evoluzione, al big bang; dimostrare sensibilità alle idee degli altri; esperimentare alcune caratteristiche del mistero della varietà della natura; vivere sentimenti di timore sacro e di stupore in diverse forme espressive. Domande chiave Come ha avuto inizio il cosmo? Perché ha avuto inizio? Che cosa significa dire che è vero il punto di vista scientifico o quello religioso? Possono essere veri entrambi? Il linguaggio scientifico è uguale al 111 linguaggio religioso? Perché esisto? Dove si sta dirigendo la creazione? Qual è il futuro dell’universo? La scienza Può dimostrare che Dio esiste? La religione può essere d’accordo con la scienza? Un credente può essere uno scienziato? Uno scienziato può essere credente? E che ne è dei misteri che la scienza non può spiegare? Può morire il pianeta? Qual è la differenza tra la teoria della creazione del big bang ed i racconti religiosi? AREE DI STUDIO Persone Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi B Domande poste al Buddha sul significato della vita, della morte, dell’esistenza di Dio Nessun racconto della creazione. Il presente è più importante delle origini dell’universo C Insegnamento di Gesù sulla amministrazione – come guaritore. Tradizioni mistiche, celtiche che danno particolare importanza il mistero della creazione. Guaritori I Racconti della creazione nella Genesi: fede e idee al di là dei racconti. Preghiere, inni, poesie che celebrano la creazione Celebrazioni liturgiche del raccolto, la nuova vita, la resurrezione, le stagioni. Miracoli Corano 7:54, 32:4, 57:4, ecc. Il Sacro Corano e la scienza moderna. Corano 79:27 La creazione di Dio non è un “passatempo” (21:16,17) G Il contributo alla scienza ebreo per la pace e la giustizia. Einstein La Torah ed il libro dei Salmi: le preghiere ebree esprimono fede nella beatitudine della creazione Stile di vita Valori Fede principale Apprezzare l’interdipendenza. Giusto atteggiamento nei confronti della vita, della sofferenza e della morte. Agire a favore dell’ecologia e dei diritti degli animali Cura per l’ambiente. Venerazione per la vita. Concetto di Legge Naturale Legge di causa ed effetto Perseguimento della conoscenza e apprendimento – un compito. Gli uomini sono vicereggenti, servitori di Allah e devono prendersi cura della creazione Festività che Leggi che regolano celebrano l’anno il comportamento nuovo, il raccolto da tenere con gli – la benedizione altri e con gli della crescita animali. Importanza della vita. Curare il mondo 112 La teologia della creazione. Dio è il creatore ed il sostenitore. La natura è un segno di Dio. La fine della creazione. La natura umana La trascendenza di Allah – il mistero e lo stupore di Allah. Allah è creatore. Gli attributi di Allah. Il destino (Qadar) Percezione di Dio come l’onnipotente e l’onnisciente. L’Era Messianica deve arrivare ELEMENTI PER LA VERIFICA Gli alunni: • sanno descrivere i punti di vista religioso e scientifico circa l’origine e le finalità dell’universo; • comprendono la differenza tra un racconto religioso ed uno scientifico sulla creazione; • presentano le loro idee e le ragioni di tali idee; • esprimono la loro esperienza di stupore, mistero, bellezza e complessità di tempo, spazio e mondo naturale. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • leggere relazioni o guardare video di dibattiti tra scienziati e credenti sulla creazione e l’evoluzione; sulla descrizione religiosa e scientifica di cos’è l’uomo e di qual è lo scopo della vita; • elencare eventi o fenomeni che sfuggono alle spiegazioni – il fantastico, il misterioso. Esaminare cure ed eventi miracolosi; • comparare i racconti religiosi e scientifici sulle origini dell’universo; • invitare uno scienziato ed un credente a presentare argomenti a favore e contro le loro opinioni sull’universo; • cercare di contrapporre il punto di vista religioso e scientifico riguardo al significato di essere persona; • contrapporre ed analizzare testi religiosi e testi scientifici che presentano racconti sull’origine e sul funzionamento della realtà; • discutere se il 20° secolo abbia bisogno o meno di mantenere spazio alla nozione di un Dio creatore; • identificare punti di forza e debolezze nelle spiegazioni creazioniste e scientifiche dell’universo. 113 Scuola superiore – Biennio UNITA’ “ASPETTI DELLA FEDE RELIGIOSA” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: selezionando gli aspetti di due religioni focalizzare le somiglianze e le differenze di fede, espressione e pratica ed essere in grado di compararle e valutarle nel contesto di ogni tradizione di fede. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • comparare aspetti selezionati di fede e pratiche di diverse religioni; conoscere le somiglianze e le differenze nelle esperienze di figure chiave, nelle scritture sacre, nelle pratiche comunitarie, nei valori e nelle idee fondamentali; ampliare la loro conoscenza delle denominazioni e dei diversi gruppi all’interno delle religioni; comprendere e riconoscere perché le persone di fede diversa e anche all’interno della stessa fede hanno diversi punti di vista su questioni religiose e morali nel mondo attuale; spiegare i concetti fondamentali della religione: riconoscere i vari modi di esprimere la fede; utilizzare e spiegare i testi. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • • • • • riconoscere che le religioni portano le persone al di là della quotidianità ed offrono dei significati; riflettere sugli stili di vita, sulle pratiche e sui valori e relazionarli alle loro idee e valori; collegano la conoscenza della religione alla conoscenza ed esperienza di altre materie di studio; dimostrare empatia e sensibilità nei confronti della fede, delle pratiche, dei valori e degli stili di vita degli altri; comprendere come gli aspetti della fede aiutano i credenti ad affrontare le sfide della vita con sicurezza, calma e serenità; sviluppare fiducia nella loro religione o nelle loro scelte di vita; sviluppare una prontezza ad esaminare le idee religiose e ad essere aperti alla diversità; essere in grado di dare dei giudizi ragionati sulle fedi e pratiche religiose. 114 Domande chiave Che cosa significa credere o avere una religione? Qual è la verità sulla vita e le sue finalità, sulla morte, la responsabilità, la libertà, la legge ed i valori? Che risposte trovano le persone nella fede e nelle pratiche religiose? Come si verificano le risposte fornite dalla religione o dai leader religiosi? Come dovrebbero vivere gli uomini? Dio ha parlato all’umanità? Se sì – come? Perché ci sono risposte diverse? La vita è bene e male – perché è una miscela? Perché c’è così tanta ingiustizia? Che risposte danno le grandi religioni a questa e ad altre domande? AREE DI STUDIO Persone Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi B Il posto del Brani selezionati Le comunità Gautama Buddha dalle tradizioni buddiste nei vari nella storia delle Pali, Tibetane, paesi. religioni. Zen e Nichien Gruppi buddisti Sette e seguaci che illustrano nella propria zona del Buddha una gamma di di residenza insegnamenti Stile di vita Valori Il processo di auto realizzazione. Meditazione. Moralità, giusto pensiero e giusta azione. L’Ottuplice sentiero. Azione politica Il posto della Le chiese: storia e Movimenti nelle C Opinioni contemporanee Bibbia, struttura, denominazioni chiese sulla persona di usi. presenti. contemporanee: Cristo. Atteggiamenti Ecumenismo. azione sociale, Il significato di nei confronti Aspetti dell’azione carismatici, testimone della Bibbia – sociale della teologia delle cristiano. interpretazioni e chiesa in patria e donne, teologia I cristiani oggi autorità all’estero sessuale, i cristiani e la politica Il Sacro Corano. L’Islam in un Da’wah – insegna I Significato ed influenza del Origine del ambiente non l’Islam (16:125). profeta Shar’iah. musulmano e nei Applicazione del Maometto per la Come gli paesi musulmani. Shar’iah alla vita vita oggi insegnamenti del I musulmani della quotidiana. (16:125) Corano vengono zona di residenza. Religione e seguiti da tutti i Musulmani Sunni politica, economia, musulmani e Shia questioni sociali. Responsabilità dei gesti e delle azioni Il posto occupato Gli ebrei in La vita quotidiana G Aspetti dell’esperienza oggi dalla Europa. dell’ebreo. Valori post biblica. Gli Tanakh e dal Gli anni ’30 e ’40. e Legge: ebrei nel mondo Talmud. L’Olocausto e le applicazione a attuale. Ortodossi L’erudizione, la sue conseguenze. questioni (Ashkenazi, devozione ed il Gli ebrei nella contemporanee. Sephardi), culto ebraici zona di residenza. Ebrei e politica Riformati Israele 115 Fede principlae La vera natura di tutti i fenomeni. Assenza di fede in un Dio persona. Legge di causa e effetto (Karma) Il Credo. Natura di Dio; rivelazione; natura dell’umanità e del mondo. Finalità della vita. Il Regno di Dio Finalità dello stile di vita islamico: sottomissione totale ad Allah. Nessuna costrizione nell’Islam La natura di Dio. La Shema. I 13 principi della fede. Il senso della vita ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • sono in grado di dare un resoconto coerente degli aspetti delle religioni studiate; • sanno spiegare: il significato ed il ruolo delle figure religiose chiave; la natura delle sacre scritture; il ricambio delle comunità religiose; la fede ed i valori fondamentali delle religioni studiate; • sono in grado di dimostrare una considerazione positiva della varietà di fedi e pratiche religiose; • sanno riconoscere il ruolo svolto dalla religione permettendo alle comunità di offrire significati e valori. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • preparare una lista in cui comparano: la vita quotidiana dei credenti; cosa hanno da dire le religioni riguardo a questioni particolari o a dilemmi morali contemporanei; • rappresentare un processo in cui gli imputati sono assolti o giudicati colpevoli per appartenere ad una religione; • allestire una mostra per illustrare come le diverse religioni si auto rappresentano o reagiscono a diverse questioni morali e politiche; • produrre un giornale per descrivere la vita ed i tempi di importanti figure religiose; scrivere i commenti e le valutazioni del direttore; • preparare un dibattito sulla proposta che le religioni forniscano delle risposte al problema dell’ingiustizia o della sofferenza; • leggere e poi scrivere una valutazione di un certo numero di testi sacri; • organizzare una visita ad una comunità religiosa o ad un luogo di culto; preparare un questionario ed intervistare i giovani leader religiosi locali; • frequentare diverse celebrazioni e paragonare le impressioni che ne derivano; • ideare un credo o un insieme di comandamenti per una vita di successo; sostenerli in un dibattito o una discussione; • preparare e presentare per mezzo della scrittura, del teatro, dell’arte, di una rappresentazione simbolica una nuova religione; • presentare una danza che illustri i loro sentimenti nei confronti del concetto di Dio, di felicità, di dolore, ecc. • scrivere una relazione sul tema “I momenti in cui non ho espresso le mie idee, i valori in cui credo”; • studiare le rappresentazioni artistiche della religione e della spiritualità utilizzando del materiale in classe o visitando musei, gallerie d’arte e scegliere quadri, sculture, disegni che rappresentino la loro fede o i loro valori. 116 Scuola superiore – Biennio UNITA’ “DOMANDE SULLA VERITA’ E SUL SIGNIFICATO” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: identificare le domande sul significato ultimo e definitivo che ha a che fare con le origini, le finalità ed il destino; esaminare le risposte offerte dalle diverse religioni e metterle in relazione con la loro esperienza e le loro idee. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • sviluppare l’abilità di spiegare il significato e l’interrelazione di particolari concetti nelle varie tradizioni religiose: destino, sorte, creazione, finalità, sofferenza; valorizzare, formulare e spiegare le domande fondamentali che si riferiscono alla natura ed al senso della vita, la felicità, la sofferenza, la morte, Dio e la vita nell’aldilà; conoscere le risposte che le tradizioni religiose offrono alle domande fondamentali che riguardano la verità ed il significato. Conoscere le tradizioni razionali, teologiche e mistiche nelle varie fedi. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • riconoscere il valore di mistero, timore sacro, dubbio, convinzione ed altre esperienze spirituali; formare e sostenere le loro idee in risposta alle domande fondamentali; comprendere come le persone non religiose affrontano le domande fondamentali sulla verità, sul senso, ecc. Domande chiave Quali sono le domande di significato ultimo? Da dove viene la vita? Che tipo di risposta offrono religioni? La vita e l’universo hanno una chiara finalità? Le domande di senso hanno valore? Dove inserisce l’individuo? Qual è il valore della vita? Qual è il senso della vita? Che tipo di risposte possono avere? Che cosa ci offre l’esperienza personale? La morte è una risposta? C’è una vita dopo morte? Perché c’è così tanta violenza, sofferenza? Perché gli esseri umani sono dei misteri? Cos’è verità? Dove si può trovare? 117 le si si la la AREE DI STUDIO Persone B Quali erano le risposte del Buddha alla realtà della nascita, della vecchiaia, della malattia, della sofferenza (dukkha) e della morte C Quale è stata l’esperienza di Gesù di vita e di sofferenza? I suoi insegnamenti sulla vita eterna, sul senso e sul Regno I Esperienza di vita del profeta Maometto – le risposte rivelate nel Corano. Al-Ghazali G Esempi di persone nella storia ebrea che hanno proposto risposte o posto domande sul senso fondamentale Scritture Testi che illustrano il discernimento buddista della realtà – la vera natura di tutti i fenomeni Scritture del Nuovo Testamento e scritture tradizionali e mistiche con domande fondamentali e significato Ayat coraniche in relazione al Shari’ah. Il Corano aiuta i musulmani a comprendere il significato e il senso della vita ed il senso della creazione Deuteronomio, libro di Giobbe, Ecclesiaste, brani selezionati dal Talmud, es. morale dei Padri – Pirkei Avot nel libro delle preghiere Comunità, Celebrazioni, Luoghi Buddisti laici e comunità di rdinati. Ritiri buddisti Stile di vita Valori Fede principale Il processo di auto realizzazione e di trasformazione. La ricerca di senso personale La natura di tutti i fenomeni come realtà impersonale trascendente. Eternità della vita. Destino umano governato dalla legge del Karma La finalità del culto. La vita monastica come risposta. La tradizione mistica Apostolato: amore e servizio a Dio e al prossimo. Vite contemplative: vite di sofferenza e di compassione Storia della salvezza; creazione, caduta, salvezza e giudizio. La vita dopo la morte: resurrezione I significati spirituali e trascendentali La legge islamica - un cammino da seguire. Da’wah – aiuta le persone a comprendere l’Islam. Un buon esempio La fede in Allah permea tutti i pensieri e le pratiche. La considerazione musulmana del mondo Perché c’è la sofferenza? L’Olocausto ed i suoi messaggi. La saggezza ebrea. Detti rabbinici Che validità hanno oggi i valori tradizionali? Libero arbitrio e responsabilità Dio nel pensiero ebreo. La Shema. La guida divina. La Legge. L’Era Messianica 118 ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • sanno comparare le fedi e gli atteggiamenti religiosi nei confronti delle domande fondamentali di senso; • riconoscono che le pratiche sono conseguenti alla fede; • possono iniziare a formulare le loro risposte alle domande sul senso; riconoscono che la vita pone alcune domande che rimangono irrisolte; • conservano una certa apertura mentale e vedono la diversità come stimolante ed arricchente. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • • • • • • • • • • preparare un discorso per un dibattito su: ha senso la vita? Quali sono i problemi inspiegabili della vita? C’è una vita dopo la morte? – in riferimento alle tradizioni religiose; identificare gli insegnamenti delle religioni sul senso e la natura della vita umana; spiegare come questi insegnamenti si riflettono negli atteggiamenti delle religioni studiate in riferimento ai problemi della vita e della morte: in guerra e in pace; nell’etica medica; comparare le diverse spiegazioni religiose sulle origini e sulle finalità dell’universo; parlare con delle persone e presentare ciò che hanno scoperto riguardo alla loro idea di vita oltre la morte; raccogliere esempi di come i media laici considerano la vita dopo la morte; discutere e condividere le loro idee e sentimenti sulle finalità, le origini ed il destino; condividere poesie o canzoni che riflettono la realtà della gioia, felicità, sofferenza e dolore; presentare lo studio di un episodio contemporaneo o recente che illustri le reazioni umane ai disastri o alle catastrofi (es. l’olocausto, la Bosnia, l’Irlanda del Nord, ecc.); discutere di scritti o vite che dimostrino i “benefici” della sofferenza. 119 Scuola superiore – Biennio UNITA’ “RELIGIONE E RELAZIONI” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: studiare gli insegnamenti religiosi riguardo alla morale e ai valori, con particolare riferimento alle relazioni: vita familiare, amicizia, matrimonio, parentele, divorzio e relazioni personali, comprese le relazioni sessuali. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • sapere che cosa insegnano le religioni riguardo alla morale ed ai valori delle relazioni interpersonali e sessuali in riferimento agli individui, alla famiglia e alla comunità; riconoscere che le scelte morali e le prese di posizione si basano sui codici morali che sorgono dalle convinzioni religiose, le quali sono collegate alle idee sulla natura e sul destino dell’uomo; paragonare le diverse religioni prendendo nota di: somiglianze e differenze dei codici morali; la varietà dei punti di vista tra persone all’interno della stessa fede. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • • • riflettere sulle questioni morali che sono collegate alle relazioni; mettere in relazione gli insegnamenti morali ai loro valori; formulare le loro risposte a questioni riguardanti la moralità delle relazioni; mettere in relazione le questioni morali con l’educazione sessuale; restare aperti alle sfide della diversità, cercando di identificare i loro impegni ed i loro valori; riconoscere che le relazioni implicano delle scelte relazionate ai valori, agli impegni, alle responsabilità ed alla dignità della persona umana. Domande chiave Come posso essere felice? Come possiamo costruire e porre fine ad un’amicizia? Che cosa si intende per valori familiari? Quali sono gli impegni e le responsabilità del matrimonio, della parentela e delle relazioni personali? Perché i matrimoni possono considerarsi riusciti? Perché falliscono? Quale posto occupano le relazioni sessuali? Che cosa insegnano le religioni sulla morale sessuale? Come possiamo vivere responsabilmente? Come possiamo costruire ed interrompere le relazioni in modo da dimostrare rispetto per gli altri? Che cosa implicano le promesse fatte “per tutta la vita”? 120 AREE DI STUDIO Persone B La vita del Buddha – ragioni e motivi delle sue decisioni ed insegnamenti. Esempio di altri maestri buddisti Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Il primo sermone Il culto del Buddha. comunitario. Il Dhammapada. Il culto familiare Insegnamenti in casa. sulla vita Cerimonia del familiare matrimonio Stile di vita Valori L’Ottuplice sentiero come base per la morale: giusto pensiero, parola e azione. I principi del rispetto e della non violenza Insegnamenti del La fratellanza Apostolato: laici, C Vita, esempio, insegnamenti di Vangelo su: cristiana ed il ordinati; impegno Gesù. relazioni, vita culto come dei voti; tradizione Le sue relazioni: familiare, sostegno per le del celibato; vita divorzio. matrimoniale fmiglia, relazioni ed il discepoli. San Paolo sul matrimonio. come ministero; matrimonio, Testimonianza Celebrazione del ruolo della l’amore, ecc. famiglia, genitori, cristiana nelle matrimonio / relazioni Affermazioni sacramento figli personali oggi della chiesa contemporanea su: valori familiari, relazioni sessuali Testi coranici Preghiera e Shari’ah – un I Esempio del profeta che sostengono celebrazione che cammino da seguire nella vita Maometto – le la morale esprime e sue relazioni con personale e sostiene i valori familiare: la famiglia ed i familiare (24:30- familiari e relazioni; ruoli; compagni 31; 24:58-9; comunitari. responsabilità; 30:21 ecc.) Cerimonia del modestia. Relazioni sessuali matrimonio (Nikkah) all’interno del matrimonio. Condotta del membri della famiglia; la nascita come benedizione Libro dell’Esodo: Il sabato Vita familiare: la G Relazioni matrimoniali i Dieci settimanale come sua importanza; proibite, Levitico Comandamenti. sostegno e come viene 18. Libro del espressione espressa; riti della Relazioni sociali, Levitico dell’importanza vita. levitico 19 della famiglia. Il matrimonio Cerimonia del nell’esperienza matrimonio ebrea 121 Fede principale Completa responsabilità personale. Il buddismo come processo di auto trasformazione Dio in relazione d’amore (Creatore, Redentore) con tutti. Ddignità, valore della persona. Relazioni umane come specchio / espressione della relazione con Dio Akhirah: impatto della responsabilità umana da seguire, sotomissione alla guida di Dio; obbedienza alla legge ed agli insegnamenti di Dio Relazione con Dio espressa nella Shema. Libero arbitrio – responsabilità personale nel seguire la Legge ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • sanno riconoscere gli insegnamenti fondamentali delle religioni studiare riguardo a: vita familiare, matrimonio, relazioni sessuali e divorzio; • comprendono i fondamenti dei codici morali collegati alle relazioni; • esprimono il loro riconoscimento dei valori e delle fedi che fanno da fondamento al modo in cui i credenti considerano le relazioni interpersonali, familiari e sessuali. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • confrontare i codici morali delle religioni in riferimento a: matrimonio, vita familiare, relazioni e responsabilità; • approfondire idee o ideali personali sulla famiglia; discutere di cosa è importante nel matrimonio (es. amore, impegno, rispetto, responsabilità, moralità, relazione sessuale, ecc.); • ideare una cerimonia matrimoniale personale e scrivere una a promessa matrimoniale; • partecipare a giochi di ruolo sui problemi incontrati nel matrimonio, esaminare la relazione tra fede e comportamento; • considerare le cause di rottura delle relazioni personali ed esplorare strategie per curare le relazioni (es. considerare l’insegnamento e la pratica religiosa che riguarda la guida, il consiglio, la compassione, l’attenzione, l’amicizia, il perdono, il sostegno comunitario); • invitare i genitori a parlare del loro ruolo; consulenti matrimoniali a parlare del loro lavoro; leader religiosi a parlare della preparazione al matrimonio; • invitare un avvocato divorzista ad illustrare la legge e le sue conseguenze; • comparare i codici di pratica religiosa (in relazione al matrimonio, all’adulterio, al divorzio, al controllo delle nascite) e la legge civile; comparare idee secolari e religiose sul matrimonio e le relazioni sessuali. 122 Scuola superiore – Biennio UNITA’ “RELIGIONE E AMBIENTE” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: imparare che cosa insegnano le religioni rispetto alle origini ed allo sviluppo del mondo; comprendere che l’azione per conservare e mantenere l’ambiente, intrapresa dai credenti, è fondata sulla fede e riguarda la spiritualità ed il senso del sacro. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • sapere come la maggior parte delle religioni descrive, in forme diverse, la storia delle origini del cosmo e dell’ambiente naturale e come queste descrizioni contengono le idee e gli atteggiamenti fondamentali delle varie religioni; descrivere cosa insegnano le religioni sulla natura degli esseri umani ed analizzare la relazione che essi hanno con il resto del mondo; le loro responsabilità di prendersi cura dell’ambiente; valorizzare concetti quali amministrazione, vice reggenza, ecc. e comprendere come vengono applicati dai credenti alle questioni ambientali. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • • fare collegamenti tra la loro esperienza, le fedi religiose, le nozioni, gli atteggiamenti e le altre materie del curriculum che trattano della comprensione dell’ambiente; conoscere i contributi apportati dalle filosofie laiche ed umanistiche alla consapevolezza ambientale ed alla azione di conservazione; valutare argomenti e punti di vista in contrasto; sviluppare sensibilità per le idee degli altri; sviluppare posizioni personali in relazione alle questioni ambientali. Domande chiave Ci sono limiti alla produzione ed allo sviluppo? Che cosa possiamo fare per salvaguardare le risorse del mondo e la bellezza del pianeta? Che posto occupa Dio in tutto questo? Possiamo uccidere il mondo? Quali verità sono contenute in tutte le storie e nei miti della creazione? Che cosa o chi sono i Verdi? Le religioni: che differenza fanno? Che lezioni possiamo imparare dai testi religiosi che parlano di coloro che non hanno seguito le “leggi” della natura o di Dio? 123 AREE DI STUDIO Persone Comunità, Celebrazioni, Luoghi B L’atteggiamento Brani selezionati Uso di oggetti del Buddha da testi buddisti, naturali nel rispetto al mondo es. la culto naturale Dhammapada C Gesù come riformatore sociale. San Francesco d’Assisi: le sue idee sulla creazione. I cristiani di oggi che lavorano nei movimenti Verdi I G Il profeta Maometto: racconti dalla Sunna / Hadith Scritture La storia della creazione nella Genesi: lezioni contemporanee. Testi cristiani contemporanei sulle questioni ambientali. Preghiere e benedizioni per l’ordine naturale Insegnamento del Corano su Dio creatore e le responsabilità umane – vice reggenza (55:113). Comunità di animali create da Allah (6:38). Vedi l’Hadith Relazine della Genesi sulla creazione: i Salmi. Levitico 25, anno Shemitah, anno del Giubileo 124 Stile di vita Valori Fede principale Impegno buddista nei movimenti ambientalisti ed interesse per i diritti degli animali Consumo responsabile e uso delle risorse. Impegno cristiano nel movimento ambientalista L’universo c’è ed è sostenuto dalla realtà della natura universale del Buddha Cura per l’ambiente e diritti e responsabilità degli esseri umani nei confronti degli animali e delle piante (6.38; 24:41; 67:19; ecc.) Dio è creatore. L’umanità è a servizio ed è vice reggente Insegnamenti contro la crudeltà verso gli animali. Deuteronomio 22:1-3, 6, 10,25:4 L’Era Messianica che deve arrivare. Dio è creatore Dio come creatore e sostenitore della natura e della vita. La santità della vita. Amministrazione e responsabilità di prendersi cura della natura ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • sanno paragonare le fedi e gli atteggiamenti delle diverse religioni rispetto alle questioni che sorgono da “preoccupazioni verdi” e dall’ecologia; • dimostrano una certa abilità nel riconoscere il valore del mondo naturale e delle idee di coloro che si danno da fare per la sua salvaguardia; • sanno formulare risposte personali a questioni e idee che riguardano il mondo naturale, la responsabilità per il pianeta e le nozioni che hanno a che fare con il servizio. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • condividere poesie e canzoni che riflettono l’ambiente naturale ed analizzare quali atteggiamenti e idee sono espressi in esse; • fare ricerche su questioni di interesse ambientale (es. quantità e qualità dell’acqua; distruzione delle foreste tropicali; esaurimento dei banchi di pesci; crescita del deserto; inquinamento e cambiamento atmosferico; diritti animali; erosione dei suoli) e sforzarsi di prendersi cura e di conservare l’ambiente naturale; • mettere in relazione le questioni ambientali e le azioni di salvaguardia con le idee trovare nelle descrizioni della creazione delle varie religioni; • preparare una relazione per una rivista religiosa che tratti di una importante questione ambientale dal punto di vista dei credenti; • scoprire come gli elementi naturali (aria, fuoco, terra, acqua) vengono utilizzati nel culto o nelle cerimonie per esprimere le realtà spirituali; • condurre un dibattito su come considerano l’uccisione degli animali per il cibo o per la ricerca – scoprire che cosa insegnano le religioni riguardo a questi argomenti; • esaminare i racconti della creazione e gli atteggiamenti ambientali degli indigeni e paragonarli con le idee e le azioni religiose contemporanee; • scrivere o drammatizzare i loro sentimenti e i loro punti di vista riguardo all’ambiente, • preparare un discorso per le Nazioni Unite: perché un cristiano, un musulmano, ecc. dovrebbero prendersi cura dell’ambiente. 125 Scuola superiore – Biennio UNITA’ “RELIGIONE E DIRITTI UMANI” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: studiare esempi di ineguaglianza, pregiudizio e violazione di diritti umani; comprendere i modi in cui le idee religiose possono condurre le persone sia ad opporsi che a perpetrare l’ingiustizia; considerare i loro atteggiamenti e valori in relazione ali problemi dell’uguaglianza. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • considerare la varietà dei punti di vista riguardo alle questioni di uguaglianza (classi sociali ed economiche, genere, sessualità, razza, diritti degli animali) sostenuti dalle persone di fede diversa ed all’interno della stessa fede; comparare l’impatto delle religioni sugli atteggiamenti nei confronti dei problemi dell’eguaglianza e del pregiudizio; richiamare le affermazioni di fede ed i valori delle diverse religioni e descrivere perché fanno da fondamento all’atteggiamento dei credenti rispetto all’eguaglianza ed al pregiudizio; comprendere come le religioni possono sostenere l’ineguaglianza e causare pregiudizio, razzismo, discriminazione. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli alunni vengono incoraggiati a: • • • • • riflettere sui problemi dell’eguaglianza e del pregiudizio nel mondo contemporaneo; riflettere sulle loro idee e sui loro valori rispetto all’eguaglianza, al pregiudizio ed all’equanimità; formulare le risposte personali a tali problemi e riconoscere che esistono molti punti di vista per le persone ed all’interno delle comunità; riconoscere che l’ingiustizia, l’ineguaglianza ed il pregiudizio richiedono molto coraggio per opporvisi; dimostrare la volontà di sostenere e difendere i diritti delle persone e delle comunità equamente senza pregiudizio. 126 Domande chiave Perché ci sono diversi punti di vista sui problemi riguardanti l’eguaglianza ed il pregiudizio? Siamo condizionati culturalmente dalle religioni? Che cosa significa “uguaglianza”? In base a cosa misuriamo il valore di una persona? Che cosa penso io dei problemi che riguardano i diversi stili di vita, le divisioni di genere, sesso, razza e le divisioni sociali ed economiche? Che cosa pensano gli altri? Che cosa intendiamo per società laica? Perché alcune persone maltrattano gli altri? Dove ha origine il pregiudizio? Come ci opponiamo ad esso? Come si può ottenere giustizia? AREE DI STUDIO Comunità, Celebrazioni, Luoghi B Esempio del Insegnamenti Comunità in cui Gautama Buddha sull’uguaglianza; si pratica – celebrazione bisogno del l’uguaglianza: buddista delle giusto pensiero e monaci che qualità uniche di della giusta vivono in ogni persona azione comunità Persone C Atteggiamenti di Gesù con i ricchi e i poveri, le donne, gli ebrei e i non ebrei. Cristiani che hanno combattuto e continuano a combattere contro l’ineguaglianza ed il pregiudizio I Vita del profeta Maometto- il suo comportamento con i ricchi e con i poveri, gli uomini e le donne G Esempi della tolleranza ed uguaglianza ebraica nel periodo biblico e post biblico Scritture Testi del Nuovo Testamento sull’uguaglianza e la giustizia. Testi contemporanei su: razzismo, diseguaglianza sociale, sfruttamento dei poveri Testi selezionati del Corano che illustrano l’uguaglianza e la necessità di combattere il pregiudizio (51:12; 6:151) Libro del Deuteronomio. Scrittori ebrei contemporanei Stile di vita Valori Fede principale Messaggio umanitario universale. Non violenza. Tutti sono degni di rispetto e di compassione Comunità di Esempi di servizio I due Grandi aiuto alle persone al prossimo. Comandamenti. svantaggiate. Confraternite nella Fede Organizzazioni chiesa. nell’uguaglianza che lottano per la Azione personale di tutti di fronte a giustizia sociale contro il razzismo Dio. nel mondo e la persecuzione Venerazione per la vita L’Hajj come espressione dell’uguaglianza davanti ad Allah. Unità dell’Ummah. Diritti dei non credenti nei paesi musulmani Celebrazione della Pasqua – libertà dalla schiavitù e dall’oppressione 127 Non violenza. Importanza della promozione della cooperazione internazionale Vita morale. Interdipendenza di tutti. Zakat. I musulmani i una società non musulmana e laica Insegnamenti sulla moralità sessuale. L’umanità è stata creata da una sola anima. Rispetto per le donne (17:32) Risposte all’antisemitismo, alla persecuzione ed al pregiudizio. L’Olocausto e le sue conseguenze Insegnamento sull’uguaglianza ed i pregiudizio ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • sanno descrivere esempi di ineguaglianza e pregiudizio in relazione alla razza, al genere ed all’oppressione sociale ed economica; • sanno che le cause dell’ingiustizia sono complesse ma che le idee ed i valori religiosi sono una partenza per le azioni a favore della giustizia; • comprendono che le religioni possono essere utilizzate sia per opprimere e causare ingiustizie che per combattere l’oppressione e le ingiustizie; • formulano le loro idee; riconoscono i loro pregiudizi; cercano di sostenere i diritti umani individuali. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • approfondire i concetti di unità, uguaglianza ed interdipendenza di tutti gli esseri umani espressi nelle tradizioni religiose studiate; • studiare i modi in cui le pratiche religiose o gli stili di vita possono riflettere o distorcere le idee ed i concetti riguardanti l’eguaglianza e l’unità; • studiare la dichiarazione dei diritti umani delle Nazioni Unite; • ricercare esempi specifici di ineguaglianza: razzismo e pregiudizio religioso; ingiustizia economica; mancanza di diritti umani; mancanza di rispetto nel trattamento delle minoranze, delle donne, dei bambini; maltrattamento degli animali; sfruttamento sessuale; • scoprire i modi in cui i credenti combattono la disuguaglianza economica, di razza o di genere; • scoprire che cosa hanno da dire le religioni sulla parità sessuale; • esprimere le loro idee in una serie di dibattiti; in un progetto scritto; nella drammatizzazione di un problema; • scoprire dove i religiosi stanno cooperando per combattere la disuguaglianza ed il pregiudizio e come lo stanno facendo; • approfondire esempi di persecuzione per trovare le sue cause e le risposte dei perseguitati e dei persecutori. 128 Scuola superiore – Biennio UNITA’ “RELIGIONE ED ETICA MEDICA” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: conoscere la realtà di questioni mediche che implicano decisioni morali; comprendere che l’azione e gli atteggiamenti sorgono dai credo religiosi riguardanti la finalità divina ed umana; esprimere i loro punti di vista con argomenti ragionati e rispettare le idee degli altri. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • conoscere le fedi religiose fondamentali (riguardo a Dio, la santità, la finalità o lo scopo della vita, la guarigione, la mutua interdipendenza) che vengono espresse nei valori e negli atteggiamenti rispetto all’etica medica; comprendere i principali insegnamenti etici delle religioni selezionate su questioni mediche, es. aborto, eutanasia, ingegneria genetica, uso ed abuso di droghe, invalidità e cura degli invalidi, vecchiaia, sofferenza e morte, eugenetica; riconoscere che i credenti possono avere idee diverse e contrarie. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • • conoscere le realtà riguardanti i problemi collegati all’etica medica; elencare i pro ed i contro degli argomenti utilizzati; sviluppare l’abilità di ascoltare punti di vista contrastanti riguardo ai problemi emotivi che hanno a che fare con la vita e la morte; esprimere le loro idee e sentimenti con buon senso, chiarezza e rispetto reciproco; giungere al riconoscimento dei valori che hanno a che fare con la responsabilità, la cura, la compassione e la sensibilità per i sentimenti degli altri. Domande chiave Perché il punto di vista religioso viene ignorato così spesso nella nostra società? Perché si dovrebbero prendere decisioni quando c’è un forte disaccordo? Perché si deve soffrire? Qual è lo scopo della vita umana? Si dà precedenza alla qualità della vita? La vita è sempre sacra? Tutto questo che cosa ha a che fare con la religione? Che cosa sanno di tutto ciò i leader religiosi? E’ sensato, legittimo rincorrere la felicità con qualsiasi mezzo, es. le droghe? 129 AREE DI STUDIO Persone B Esperienza e reazioni del Buddha rispetto alla nascita, alla vecchiaia, alla malattia ed alla morte C Atteggiamento di Gesù rispetto alla malattia e alla morte. Guarigione come segno del Regno di Dio I Scopo della vita. Importanza dei valori spirituali o non materiali. Karma – buone e cattive azioni G Sopravvissuti al genocidio ed alle sperimentazioni genetiche dell’Olocausto Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Azione sociale per la riabilitazione dei prigionieri, ecc. Atteggiamenti rispetto a nascita, morte Stile di vita Valori Rispetto di sé e della vita. Destino umano. Comprensione senza paura della realtà della morte. Responsabilità personale e legge di causa ed effetto I Vangeli Impegno Santità della vita. Compimento e nell’attenzione Opinioni destino umano in alla salute nel sull’aborto, Dio. mondo. sterilità, eutanasia, Destino degli Lavoro di cattivo uso di uomini. riabilitazione dei droghe e di alcool Concetto di tossicodipendenti peccato, di errore. Dio è autore della vita Medicina Vita familiare Insegnamento L’umanità è stata profetica – Ali espressione di sulle droghe e creata da una sola ibn Rabban al condotta morale. l’alcool, sulla anima. Tubari, Razi ibn Approccio morale sessuale. Interdipendenza. Sina olistico dei Diritti e Responsabilità musulmani alla responsabilità umana di fronte scienza medica (Akhlaq). ad Allah. Cura per la vita Significato delle scienze islamiche Libro della Vita familiare Supremazia nella In base alla Genesi – che illustra i legge del salvare Shema – finalità immagine di Dio valori umani la vita. della vita umana. negli esseri Etica medica Seguire i umani (Pikuakh Nefesh). Comandamenti Insegnamenti rabbinici oggi 130 Finalità dell’auto disciplina. Meditazione. Regole di vita – atteggiamenti rispetto alle droghe, all’alcool Fede principale ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • conoscono le realtà riguardanti questioni di etica medica; • conoscono le idee fondamentali e gi insegnamenti delle religioni studiate rispetto alle questioni mediche e alle “guarigioni di fede”; • comprendono che le persone di buona volontà possono essere diverse dalle altre nel senso che agiscono e giudicano le azioni degli altri; • riconoscono che molte questioni morali sono complesse; • sanno esprimere le loro idee; portano delle ragioni che le sostengano; riconoscono la necessità di pensiero, riflessione e coraggio. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • ascoltare medici e infermiere e membri di comunità religiose che parlano di questioni mediche che pongono dilemmi morali (es. uso ed abuso di droghe, aborto, sostegno della vita, ecc.); • partecipare o scrivere un discorso per un dibattito su religione ed etica medica; • invitare persone che lavorano nell’ambito dell’educazione e prevenzione alle droghe a parlare del loro lavoro; • riconoscere e comparare gli insegnamenti delle religioni sulla natura e lo scopo della via umana, sulla guarigione e sul “potere della preghiera”; • spiegare come questi insegnamenti si riflettono negli atteggiamenti che i credenti assumono nei confronti di una serie di questioni mediche; • trovare esempi nei mass media di diversi atteggiamenti rispetto a problemi medici; paragonarli alle idee religiose; • parlare di che cosa significa “sacralità” della vita e che cosa ciò potrebbe significare per le relazioni; • condividere poesie, canzoni, disegni, ecc. che riflettano su questioni come aborto, invalidità, eutanasia, vecchiaia, abuso di droghe, sofferenza; • discutere degli effetti sugli atteggiamenti rispetto alla vita che derivano dalla fede religiosa; • discutere di come un punto di vista laico può dare origine ad opinioni ed azioni diverse. 131 Scuola superiore – Biennio UNITA’ “RELIGIONE, RAGIONE ED ESPERIENZA” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: studiare alcune delle diverse idee che riguardano l’esistenza di Dio; i diversi modi in cui i credenti fanno esperienza del divino o del trascendente; la varietà dei modi in cui i credenti comunicano le loro idee ed esperienze. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • conoscere le varietà delle esperienze religiose nelle diverse religioni in cui i credenti incontrano Dio o il trascendente; riconoscere che le religioni si sviluppano e cambiano, che ci sono nuovi movimenti ed esperienze; sanno come usano il linguaggio i credenti quando descrivono la loro relazione o la loro esperienza del divino o del trascendente; conoscono e comprendono alcune delle diverse interpretazioni del concetto di Dio (es. monoteismo, politeismo, agnosticismo, ateismo). Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • riconoscere che il misterioso e lo spirituale vengono descritti in modi diversi – poesia, danza, racconto, canzone, teatro, movimento, scrittura mistica, ecc.; comprendere che i modi in cui le persone fanno esperienze spirituali – che vengono considerate buone, belle, vere – sono legati alle loro esperienze ed espressioni; conoscere le differenze tra esperienze religiose, superstizioni, stato di consapevolezza innalzato, isterismo, para normale, ecc.; sanno che la “spiritualità” in senso religioso è diversa dalla “spiritualità” in contesto laico. Domande chiave Esiste Dio? Dio può essere considerato una persona? Possiamo fare esperienza di Dio? Se sì, come? L’esistenza di Dio può essere provata razionalmente? Che prove ci sono? Possiamo descrivere Dio? Possiamo descrivere un’esperienza del divino o della trascendenza? Cos’è un mistico? Come possiamo utilizzare il linguaggio per parlare di Dio? Possiamo dire davvero qualcosa di significativo? Quante persone hanno esperienze religiose o “spirituali” di natura trascendentale? 132 AREE DI STUDIO Persone B Il Buddha – importanza dell’esperienza personale, della riflessione e della saggezza interiore C Prove dell’esistenza di Dio – teologi. Mistici, es. Julian di Norwich, John Wesley Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Meditazione descritta nei testi buddisti Stile di vita Valori Pratica e ruolo della meditazione. Canto dei mantra e recita delle sutra Il Nuovo Pentecoste Carismatici e Testamento: Atti Pentecostali 2:1, Corinzi 13-15; esempi dei nuovi il lbro della movimenti nelle Rivelazione, ecc. chiese – Scritti mistici – importanza poesia e prosa del dell’esperienza; l’esperienza della passato e contemporanea sofferenza Ragionare con Shari’ah Fare del bene e I Esperienza del profeta Maometto l’aiuto dei segnali (65:18). Fede e sfuggire il male e degli altri condotta (4:59). Libertà di di Allah nel profeti. morale. fede (2:256). Corano. Tradizione mistica Rivelazioni Shura Esperienza dei musulmana: coraniche. (consultazione) musulmani in sufismo (AlScritti dei sufi. (3:159) (42:38) Bosnia e in Gazali; Rabia ecc.) Uso del linguaggio Palestina per esprimere l’inesprimibile Le teofanie: Mosè G Mistici nel giudaismo. ed il roveto, la Movimenti visione di Isaia (Is. Chasidism e 6), la visione di Lubavitch Ezechiele (Ez. 1), Elia e il carro (2Re 2:11-12). Scritti dei mistici 133 Fede principale Assenza di fede in un Dio personale. Il Nirvana e l’esperienza dell’illuminazione Dio rivelato e sperimenato; ruolo della ragione. Esperienza dello Spirito Santo Tawihid. Da’eah. Il Madhi. Allah è inconoscibile, trascendente Dio è spirito ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • sanno comparare le fedi e gli atteggiamenti delle dei credenti di diverse religioni rispetto alle idee di Dio, di esperienze del divino o del trascendente e dei modi di comunicare le verità sulle loro esperienze; • comprendono che i credenti usano il linguaggio in modi diversi per esprimere la fede e le esperienze. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • osservare le loro esperienze spirituali o religiose e quelle degli altri; classificarle; valutare i risultati; raccogliere racconti di tali esperienze sulla stampa; • comparare come i diversi credenti esprimono e giustificano la loro fede nell’esistenza di Dio o di una realtà trascendente; • leggere testi tratti dagli scritti di mistici religiosi, profeti, poeti, ecc. ed analizzare l’uso del linguaggio; • guardare, frequentare e relazionare diversi servizi religiosi, culti o preghiere; • considerare le diverse risposte alla domanda: “com’è Dio?”; • raccogliere esempi diversi dalle scritture religiose dei tipi di scrittura o descrizioni di esperienze religiose; • condurre un dibattito sull’esistenza di Dio ed invitare i credenti di diverse religioni ad affermare le loro idee; • comparare i modi diversi in cui i credenti “fanno esperienza” di Dio o del trascendente: meditazione privata o comunitaria, uso di inni, canti, mantra, culto comunitario, preghiera, ecc.; • esprimere i loro sentimenti e le loro esperienze in varie forme (es. arte, teatro, musica, movimento, danza, canto, poesia, ecc.). 134 Scuola superiore – Biennio UNITA’ “ CONFLITTO E RELIGIONE” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: conoscere i vari tipi di conflitto nel mondo contemporaneo; comprendere gli insegnamenti delle religioni riguardo al conflitto ed alle sue risoluzioni; comprendere il ruolo delle religioni nei conflitti, nella riconciliazione e nella promozione della comprensione tre gli esseri umani; essere in grado di formulare il loro punto di vista. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • conoscere le idee e gli insegnamenti delle religioni selezionate negli ambiti che riguardano il conflitto: guerra e pace, violenza, uso indiscriminato delle armi di distruzione di massa, oppressione, crimine e punizione, lotta civile, perdono e riconciliazione, arbitrato e pacificazione, pacifismo; comprendere che le fedi religiose possono far nascere prese di posizione ed atteggiamenti diversi tra i credenti rispetto ai problemi del conflitto; comparare gli insegnamenti delle religioni selezionate, le posizioni morali assunte dai religiosi ed i ruoli delle religioni in tempo di guerra e di pace ed in relazione a questioni di conflitto politico e sociale. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • riflettere sulle questioni morali e religiose che circondano il tema del conflitto; analizzare le cause e la natura del conflitto e comprendere come vengono compiuti degli sforzi per porre fine ai conflitti sia con il ricorso alla violenza o con risoluzioni non violente e la riconciliazione; comprendere gli atteggiamenti, le motivazioni e le idee che danno origine alla diversità ed al conflitto; formare ed esprimere un loro giudizio morale e prese di posizione personali; essere in grado di dare delle motivazioni per il loro accordo o disaccordo con i punti di vista degli altri; sperimentare metodi di risoluzione non violenta dei conflitti. Domande chiave E’ naturale il ricorso alla violenza? I governi possono usare legittimamente la pena capitale? La pena capitale è giustificabile? Per quali ragioni? Il diritto all’auto difesa è assoluto? Le guerre sono giustificabili? L’uso indiscriminato di armi è giustificabile? A che cosa serve la punizione? Che cosa significa risoluzione non violenta dei conflitti? Che cos’è il pacifismo? 135 AREE DI STUDIO Persone B Caratteristiche ed esempi del Buddha e di altri maestri e leader buddisti considerevoli (es. il Dalai Lama) Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Culto/cerimonie Movimenti come parole/azioni pacifisti: di armonia e pace. Vietnam, Tibet, Insegnamento Nazioni Unite. della sutra paraMeditazione. bhava sulla Lavoro con i risoluzione dei rifugiati conflitti C Posizione di Gesù rispetto al conflitto – riconciliazione, perdono. Posizione rispetto all’uso della forza, della violenza. Pacifismo cristiano I Posizione del profeta Maometto rispetto alla guerra ed alla pace. Esempi di perdono Il Nuovo Testamento: le Beatitudini; lettere di San Paolo. Insegnamento della chiesa su guerra, pace; la guerra giusta. Teologia della liberazione. Pena capitale Il Corano e l’Hadith: crimine e punizione; la Jihad è giustificabile solo nella difesa della fede G Posizioni ebree rispetto al conflitto, alla sua prosecuzione Posizioni rispetto alla guerra, al conflitto, alla pace: nell’esperienza biblica, post biblica come è narrato nelle scritture ebree, es. Salmi 34:14 Stile di vita Valori Fede principale Buddismo come trasformazione del mondo. Trasformazione dei “veleni” dell’avidità, rabbia ed ignoranza nelle “virtù” del coraggio, compassione, saggezza e impegno Pace, perdono, riconciliazione nei segni del culto (Eucaristia), simboli di pace La Strada del Mezzo Uso del Shura per la risoluzione dei conflitti e per la spinta alla riconciliazione. Preghiera come testimonianza di riconciliazione. L’Ummah Jihad come lotta personale per migliorare. Difesa della fede e comunità musulmana. Shar’iah: crimine e punizione Il culto in parole e simboli esprime il desiderio di pace, della fine del conflitto Lo Stato di Israele. Difesa. Le conseguenza dell’Olocausto Gli esseri umani raggiungono lo stato di pace attraverso l’obbedienza ad Allah – Islam (pace). Considerazione islamica del mondo La Shema. Il Comandamento “Non uccidere” Comunità di riconciliazione. Movimenti pacifisti. Taizé. Corrymeela. Pax Christi, Society of Friends 136 Perdono, amore di Dio, amore per il prossimo come per se stessi. Compassione. Giustizia ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • conoscono fatti reali riguardanti il conflitto e comprendono i concetti principali implicati; • sanno descrivere gli insegnamenti delle religioni riguardo al conflitto e a come dovrebbe essere risolto; • affermano le loro idee in modo chiaro e logico; • sanno dimostrare sensibilità alle idee degli altri. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • ricercare insegnamenti religiosi ed approcci rispetto a: pena di morte, guerra e pace, violenza giustificabile, risoluzione non violenta del conflitto, lavoro di riconciliazione e di risoluzione del conflitto; • organizzare un dibattito con dei religiosi, per diffondere idee diverse sulla questione del conflitto; • partecipare ad una esercitazione di risoluzione del conflitto – analizzare conflitti sociali locali ed applicare i principi di risoluzione del conflitto; • preparare un caso in cui si evidenziano i pro ed i contro che le religioni studiate presentano rispetto ai seguenti argomenti: guerra nucleare, uso della guerra biologica, pena capitale; • drammatizzare esperienze personali di conflitto, violenza (intimidazione), e non violenza (pressione sociale); • ricercare esempi di coinvolgimento religioso nella risoluzione dei conflitti, nella pacificazione, in discorsi di pace, ecc.; • invitare un rappresentante delle Forze Armate a parlare della moralità dell’uso della forza, del ruolo delle forze delle Nazioni Unite come pacificatori, ecc. 137 Scuola superiore – Biennio UNITA’ “RELIGIONI IN COOPERAZIONE O IN CONFLITTO” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: studiare esempi significativi di collaborazione e di conflitto tra le religioni ed all’interno delle religioni; comprendere alcune delle ragioni di questi e lo sviluppo del conflitto e della cooperazione in particolari situazioni politiche e sociali; riconoscono le sfide e le difficoltà incontrate dal dialogo inter religioso. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • conoscere i contatti locali ed esterni tra le religioni del mondo; fare paragoni tra le diverse religioni, notando le somiglianze e le differenze delle loro posizioni riguardo alla differenza religiosa e le relazioni tra le religioni; approfondire la loro conoscenza delle diverse denominazioni e tradizioni all’interno delle diverse religioni – specialmente nella zona di residenza; comprendere il potenziale locale di collaborazione o conflitto inter religioso. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • • • sviluppare prontezza ad approfondire e rispondere a idee e domande religiose che offrono una sfida a coloro che si riconoscono credenti ed a coloro che non si riconoscono tali; dimostrare sensibilità alla fede degli altri e rendersi conto che il dialogo richiede onestà ed impegno nei confronti delle proprie idee; riconoscere che ci sono diverse rivendicazioni alla verità; esprimere giudizi ragionevoli sul valore delle diverse rivendicazioni; sviluppare l’abilità di risolvere un conflitto; restare aperti alla sfida ed alla ricchezza della diversità. Domande chiave Se la verità è una – come possono esserci tradizioni religiose e fedi in conflitto? Una religione deve necessariamente essere vera e tutte le altre false? Come possono coloro che hanno una fede diversa imparare a vivere pacificamente tutti insieme? Le religioni si mettono in cattiva luce reciprocamente? I credenti hanno subito un lavaggio del cervello, sono accecati dal fanatismo? I credenti possono giustificare l’odio per la religione di chiunque altro? Quali sono le linee guida per un dialogo inter religioso? La pace nel mondo dipende dalla pace tra le religioni? E’ vero che molte guerre ed i maggiori conflitti sono causati dalle religioni? Possiamo dipendere dai seguaci fedeli delle tradizioni religiose per stabilire o mantenere la pace nel mondo? 138 AREE DI STUDIO Persone B Il buddismo come sviluppo del bramanesimo vedico. Posizione del Buddha rispetto alle relazioni ed al dialogo con l’induismo vedico. L’esperienza del Dalai Lama C Relazioni di Gesù con persone di religioni diverse. Paolo e i pagani. Storia delle relazioni cristiane: con il giudaismo, l’Islam, l’India. Le Crociate. Il colonialismo Scritture Comunità, Celebrazioni, Luoghi Scritti Vita e pratiche moderni sul comunitarie come dialogo e la sorgenti di cooperazione cooperazione e inter religiosa dialogo con le altre religioni e tra le sette buddiste, es. meditazione e misticismo Affermazioni Movimento della chiesa ecumenico. sul dialogo e Dialogo inter religioso – la cooperazione differenze di inter religiosa. approccio Teologia della all’interno della liberazione. cristianità. Cristiani e La tradizione mistica lotta armata Stile di vita Valori Fede principale Il presente – espansione buddista – relazioni con l’Occidente ed altre religioni locali. Esempi di cooperazione e conflitto Messaggio umanitario universale. Importanza della spiritualità e dell’azione più che della fede Relazioni contemporanee e locali con altre religioni: conflitti e tensioni con il giudaismo, l’Islam in Africa e Asia. Cooperazione su questioni sociali. Ecumenismo cristiano. Irlanda del Nord Versetti Stile di vita Tensioni attuali. I Relazioni del profeta Maometto con ebrei e coranici su musulmano come Trattamento dei fonte di dialogo. musulmani in cristiani. ebrei e Relazioni tra Shia e Europa. Storia delle relazioni cristiani – i musulmane di popoli del Sunni. Stati musulmani e cooperazione e libro. Islam, capitalismo e trattamento dei non conflitto con ebrei e Scritti sufi – socialismo musulmani. cristiani misticismo Revivalismo come base per musulmano. il dialogo Terrorismo Torah: leggi e Reazione verso i Il presente, dialogo G Storia biblica – concetto di popolo pratiche cristiani e lo stato di con cristiani, eletto. riguardanti le persecuzione. musulmani. Relazioni con il mondo relazioni con i Immigrazione, Movimenti pacifisti. pagano. non ebrei stabilizzazione in Tolleranza. Antagonismo Israele Tensioni nella tradizionale della politica del vicino chiesa contro il Medio Oriente. giudaismo fino ai Lo stato di Israele tempi più recenti. Esempi di cooperazione. L’Olocausto 139 Il Grande Comandamento – missione nel mondo intero. La chiesa è maestra della buona novella del Vangelo. Gesù è l’unico salvatore. apologetica/ polemica e dialogo inter religioso L’Islam si sottomette ad Allah e quindi persegue la via della pace. Dio è unico. La creazione è unica. Comprensione della Jihad Compito di seguire la legge e la guida divina ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • conoscono esempi di conflitto e di cooperazione tra le religioni studiate; • sono in grado di riconoscere la complessità delle relazioni inter religiose; • riconoscono le abilità che sono implicate nella risoluzione dei conflitti e nel dialogo inter religioso. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli alunni potrebbero: • selezionare due religioni e cercare esempi di collaborazione; • scegliere dalla cronaca un esempio di conflitto e/o cooperazione inter religiosi ed approfondirne le cause; • approfondire le loro posizioni nei confronti della diversità e del conflitto tra le religioni studiate e fare esperienza di metodi di risoluzione del conflitto; • approfondire o cercare esempi di collaborazione tra religioni invitando dei rappresentanti che hanno fatto questa esperienza; • invitare una persona impegnata nell’ambito della giustizia o della pace a descrivere il suo lavoro; • sviluppare abilità riguardanti il dialogo inter religioso conducendo un dibattito su un argomento principale – espresso diversamente da due religioni scelte; • inscenare un dialogo tra due figure religiose storiche che discutono a favore della cooperazione o del conflitto; • invitare i rappresentanti di due religioni coinvolte in un conflitto o nella cooperazione ad esporre le loro posizioni. 140 Scuola superiore – Triennio UNITA’ “UNA COMUNITA’ DI MOLTE RELIGIONI” – uno studio locale Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: studiare alcune delle comunità religiose locali – la loro storia, devozione, fede e pratiche; i contatti che esistono tra loro; le difficoltà, le tensioni ed i momenti di crescita e di cooperazione. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • riconoscere le diverse comunità religiose; acquisire familiarità con la loro storia ed il loro sviluppo; i modi in cui praticano la loro fede e la esprimono nel culto, nel linguaggio, nella cultura e nei valori sociali; analizzare come le religioni lavorano insieme ed identificare le “barriere” ed i “ponti”; conoscere alcune delle persone, degli edifici e degli eventi più importanti delle comunità religiose. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • dimostrare sensibilità alla diversa eredità storica, culturale, linguistica e religiosa degli altri; valutare il contributo che diversi punti di vista e stili di vita danno ad una società multi culturale e multi religiosa; riconoscere il loro posto all’interno ed in collegamento ad una società diversificata; offrire il loro contributo allo sviluppo di un futuro multi religioso. Domande chiave Chi sono i buddisti, i cristiani, i musulmani, gli ebrei? Qual è la loro storia? Com’è seguire una di queste religioni? Dove, come, cosa, quando praticano il culto? Che cosa hanno in comune? Che cosa le divide? Che cosa stanno facendo a questo proposito? Non stanno mai insieme? A quale gruppo o comunità appartengo io? Qual è la mia identità personale e culturale? 141 AREE DI STUDIO Persone Scritture B Buddisti locali. Il buddismo in Occidente. Varietà dei gruppi Il posto del buddismo nelle scritture. Loro principali caratteristiche e contenuto. Scritti di buddisti locali C Cristiani locali. Il posto della Leader cristiani Bibbia. locali. Produzioni Figure del cristiane locali: passato e del riviste, opuscoli, presente guide. Librerie cristiane I Musulmani locali. Leader locali – religioni e comunità G Ebrei locali. Leader ebrei. Figure del passato Posto del Corano. Pubblicazioni musulmane locali e risorse sui media. Librerie musulmane Posto della Torah. Pubblicazioni ebree locali Comunità, Celebrazioni, Luoghi Luoghi di culto. Culto in casa. Caratteristiche, particolarità del culto. Festività: Wesak Stile di vita Valori Fede principale Cosa distingue un buddista: fede, stile di vita pratico. Valori. Movimenti e gruppi. Crescita Natura del fenomeno come realtà trascendente impersonale Il Duomo, le chiese, le cappelle. Denominazioni: protestanti, cattolici ed ortodossi. Festività: Pasqua Gruppi, movimenti, organizzazioni cristiane – locali e regionali. Scuole cristiane. Cambiamento e sfida Schemi di insediamento dei diversi gruppi. Espressione religiosa e culturale. Madrassah, educazione, vita sociale e sostegno della comunità. Sfide I cristiani come chiesa di Dio Le moschee; le scuole. Movimenti e gruppi; scuole di pensiero. La comunità è basata su organizzazioni volontarie. Concilio di Moschea. Eid Mela Le sinagoghe: caratteristiche e significato per la comunità. Diversità – ortodossi, liberali. Festività: Yom Kippur, Rosh Hashanah 142 Schema di insediamento. Storia degli ebrei nella zona L’Ummah – seguire la volontà di Allah o cercare di piacere ad Allah Relazioni di Dio con il popolo ebraico ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • sanno descrivere le caratteristiche principali della vita della comunità – fede e pratiche di una religione locale; • comprendono la storia, la devozione e le tradizioni di una religione della zona in cui abitano; • esprimono i loro pensieri ed i loro sentimenti in relazione alle comunità religiose locali. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • intervistare membri o leader delle comunità religiose locali e concentrarsi sugli aspetti religiosi, culturali e spirituali positivi delle loro religioni; • riconoscere e discutere di problemi e conflitti, le loro cause ed i modi in cui le tradizioni religiose possono lavorare per risolverli; • approfondire come le scritture, le fedi e le tradizioni vengono interpretate dai gruppi religiosi nel momento in cui si trovano a rispondere a questioni controverse e ad eventi mondiali che implicano un conflitto; • visitare luoghi di culto locali, riconoscere le caratteristiche simboliche, scoprire come queste vengono utilizzate nel culto, nella scuola, nella socializzazione e quanto sono importanti nel mantenimento del senso comunitario e nella condivisione della cultura; • approfondire gruppi diversi di una determinata religione – quali sono le differenze/similitudini nelle loro pratiche, fedi, modi di praticare il culto; • fare una ricerca sui gruppi religiosi minori; • scoprire quali sono le azioni dell’ecumenismo cristiano e del dialogo inter religioso; • pedinare un credente o un leader religioso per una giornata. 143 Scuola superiore – Triennio UNITA’ “RELIGIONE, FILOSOFIA ED ESPERIENZA” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: studiare i concetti e le idee filosofiche fondamentali collegati alla fede ed alle pratiche religiose; giungere alla comprensione della natura del dibattito filosofico e dell’uso del linguaggio; valorizzare la relazione tra filosofia ed esperienza religiosa. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • conoscere i profili delle tradizioni teologiche, filosofiche e mistiche delle religioni selezionate; acquisire familiarità con gli aspetti distintivi del pensiero e dell’esperienza dei principali pensatori; valorizzare alcuni dei collegamenti e delle analogie che esistono tra le tradizioni filosofiche, teologiche e mistico religiose. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • • • considerare il pensiero e l’esperienza che va oltre la superficialità; essere in grado di studiare e valutare i diversi punti di vista; valutare il silenzio, la riflessione e la meditazione; formulare delle risposte personali a domande che riguardano il senso e l’esistenza; acquistare fiducia nel loro pensiero filosofico/religioso e nella loro capacità di pensare; sviluppare un proprio contributo in direzione dello sviluppo della “razionalità limitata” di altre persone. Domande chiave Cos’è la filosofia? Cos’è il misticismo? Com’è Dio? Come possiamo saperlo? Cosa significa essere persona? Come lo sappiamo? Cos’è la rivelazione? Quali sono i poteri ed i limiti del pensiero umano? Quale posto occupa e che autorità ha l’esperienza umana? Che autorità può avere una persona qualsiasi di dire “questa è la verità”? 144 AREE DI STUDIO B Persone Gautama (Shakamuni) Buddha, Ashoka, Nagarjuna, discepoli cinesi (T’ien-t’ai), Dogen (Zen) e Nichiren; nfluenza di Lao Tzu (taoismo) e Confucio; la Società Teosofica C Precursori: Platone, Aristotele, Agostino, Anselmo, Aquino, Feuerbach, Hegel, Marx, Kierkegaard, Barth, ecc. Teologi moderni I Profeta Maometto. Tradizione mistica Sufi, es. al-Ghazali, al-Rumi. Teologi, giuristi e movimenti, es. Abual-Hasan G I patriarchi ed i profeti biblici. Filosofi, es. Maimonides, Spinoza; pensatori, es. Einstein Scritture Attraverso testi selezionati da una serie di scritti buddisti esaminare e comparare il primo buddismo indiano (Re Asoka; sezione del canone Pali: Abhidhamma – aspetti analitici e filosofici); le due maggiori diramazioni di Theravada (a sud, il “buddismo degli anziani”) e Mahayana (a nord, il “Grande Veicolo”); forme monastiche e popolari del buddismo; tradizioni associate a paesi e culture specifici, es. in Sri Lanka, Tailandia, Vietnam, Tibet, Cina, Giappone (Zen e Nichiren) e negli sviluppi occidentali moderni. Tipi di pratica meditativa – in particolare samatha (concentrazione) e vipassana (interiorità) (Therevada) Platonismo, aristotelismo; la Città di Dio di S. Agostino/Apologia; la prova dell’esistenza di Dio di Anselmo; le cinque prove di Aquino; gli scritti di Feuerbach, Hegel, Marx sulla religione; Kierkegaard – filosofia ed esperienza; teologie recenti: processo, esistenzialismo, teologia della liberazione Il Corano. La Sunnah del profeta – l’Hadith (testo e autorità – isnad) al-Bukhari, il musulmano ibu al-Hajjaj. Le fonti della legge: (Shar’iah). Scuole di giurisprudenza. Scritti Sufi Fede principale Eternità della vita e legge di causa e effetto (Karma); la comprensione deriva dall’esperienza più che dalla fede; illuminare – ment e “nirvana”; i Tre Tesori del Buddha “l’illuminato”): il Dharma (la Legge Mistica, la Verità Mistica) e il Sangha (la comunità dei praticanti). La natura della “Genesi condizionata” Capacità ed uso della ragione per giungere alla comprensione della fede. Dio e l’anima - immortalità La trascendenza di Dio – “l’alterità della divinità”. Tawhid. Akhirah Scritture della tradizione rabbinica; Dio è unico. Importanza tradizioni mistiche ebraiche, es. Lurianic, fondamentale dello studio Hasidism, Saadia e Maimonides (commento della legge alla Mishneh Torah); Judah Halevi (Kuzari). La Kabbalah. Pensiero ebraico moderno 145 ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • sanno descrivere i tratti fondamentali del lavoro, della vita, degli scritti delle maggiori figure filosofiche o mistiche nella storia delle religioni; • comprendono alcuni tratti della storia del pensiero religioso e dei collegamenti tra le religioni; • sanno fornire una spiegazione delle loro idee e teorie. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • preparare domande per un credente concernenti la fede, la filosofia e l’esperienza religiosa (es. buddismo - nirvana; cristianesimo - immortalità dell’anima; Islam - predestinazione e libero arbitrio; giudaismo – idea di Dio che agisce nella storia e con il popolo ebraico); • preparare un dibattito tra credenti, filosofi e mistici ; • comparare le diverse scuole di pensiero all’interno della stessa religione; • studiare e valutare una posizione teologica o filosofica all’interno di una religione; • comparare somiglianze e differenze nei concetti di Dio, di persona, di tradizione umana, della finalità ultima dell’esistenza umana; • fare una ricerca sulla vita ed il pensiero di un filosofo; • comparare due interpretazioni diverse dell’esperienza mistica religiosa. 146 Scuola superiore – Triennio UNITA’ “VALORI E STILE DI VITA” Descrizione dell’unità Gli studenti dovranno: studiare come i credenti cercano di mettere in pratica quotidianamente la fede ed i valori; comprendere il credo fondamentale che viene espresso con la pratica. ELEMENTI CHIAVE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • conoscere i dogmi fondamentali della religione che reggono i valori e lo stile di vita comunitari ed individuali; comprendere il collegamento tra le azioni e la fede; comparare e valutare la fede e la pratica religiosa; approfondire la conoscenza di definizioni e tradizioni diverse all’interno delle religioni. Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni Gli studenti vengono incoraggiati a: • • • • • sapere che le persone tentano di vivere seguendo dei principi e delle convinzioni; studiare e valutare i diversi punti di vista e gli stili di vita; dimostrare sensibilità ai valori, alle idee ed agli stili di vita degli altri; riconoscere il valore dell’impegno e del servizio attraverso il contatto con coloro che lavorano per gli altri nella comunità; elaborare giudizi ragionati sull’importanza dei valori e dello stile di vita individuali. Domande chiave Perché le persone scelgono di seguire dei principi religiosi? Che cosa significa avere una serie di valori? Da dove vengono le convinzioni delle persone? Sono discutibili alcuni valori e stili di vita? Su quali basi? Che differenza c’è tra una religione ed una setta? Cos’è la libertà personale? Per che cosa vale la pena di impegnarsi? Quali sono i limiti di uno stile di vita accettabile? Chi o che cosa ci può guidare? 147 AREE DI STUDIO Persone B Esempio e insegnamento del Buddha. La vita buddista oggi Scritture Detti del Buddha sullo stile di vita ed i valori. La Dhammapada Comunità, Celebrazioni, Luoghi Buddisti laici e ordinati. Voti e promesse Stile di vita Valori L’Ottuplice Sentiero. Trasformazion e di sé collegata alla trasformazione del mondo Comunità: laici, Vita dell’apostolo Amore di Dio C Esempio di Gesù Esempi – valori e stile di contemporanei del religiosi, monaci, motivata dall’amore e amore del vita. servizio e suore – e dal servizio di Dio prossimo. Apostolato; vita dell’apostolato monasteri – voti e del prossimo – Il Regno di particolarmente dei Dio oggi. dei testimoni e cristiano. e promesse. servizio – esempi Abnegazione Gruppi nella deboli Dio opera nel mondo moderni fondata sui chiesa, gruppi Vangeli familiari in chiesa L’Ummah – es. i Ibadah – fede Sottomissione I Vita ed esempio Il Corano – base del profeta per il Shari’ah e musulmani nella nell’azione. al volere di Adempimento della Allah. Mometto. per tutta la vita. zona. Shari’ah; Da’wah; Il cammino da Vita dei Sunnah del profeta Diversità dello musulmani oggi Maometto stile di vita sviluppo spirituale seguire – la all’interno della Shari’ah comunità musulmana – i suoi valori La Shema e il La famiglia Lo stile di vita ed i Dio dona la G Gli ebrei nel mondo Deuteronomio. ebrea: valori e valori ebrei: legge. comtemporaneo I tredici principi stile di vita come responsabilità Importanza del della fede. espressione della personale di seguire compimento Maimonides fede in ciò che i Comandamenti della legge Dio rivela 148 La Via del Mezzo. Le Quattro Nobili Verità. I Cinque Precetti Fede principale ELEMENTI DI VERIFICA Gli studenti: • sanno descrivere i valori fondamentali e lo stile di vita dei credenti delle religioni studiate; • sanno offrire una valutazione personale e ragionata di tali valori e stili di vita. ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative) Gli studenti potrebbero: • praticare esercizi pensati per riconoscere i valori e gli stili di vita comunitari e personali e le basi di tali valori e stili di vita; • invitare alcuni credenti a spiegare ed in seguito discutere dei loro valori e stili di vita; • invitare leader religiosi locali a parlare del loro ruolo all’interno della comunità; • visitare una comunità religiosa ed una comunità non religiosa e comparare gli stili di vita ed i valori di tali comunità; • intraprendere una ricerca personale con argomento lo stile di vita di coloro che hanno preso i voti o che si sono assunti un particolare impegno; • intervistare dei laici che appartengono a movimenti religiosi(seguaci del Sai Baba; cristiani carismatici, ecc.) e comparare i loro valori e stili di vita; • pedinare per una giornata un ministro, un prete, un imam, ecc. e paragonare le esperienze. 149 APPENDICE 1 GUIDA ALLE UNITA’ Questa spiegazione dello schema delle unità dovrebbe aiutare le scuole nella preparazione del loro piano di lavoro. La maggior parte delle unità segue esattamente lo stesso schema. Alcune contengono leggerissime variazioni perché affrontano diversi contenuti. In ogni unità vengono segnalati: il livello, l’anno di scolarità, il tempo previsto e il titolo dell’unità. La descrizione dell’unità: espone l’obiettivo generale dell’unità offrendo una visione complessiva di ciò che gli studenti sapranno, capiranno e saranno in grado di fare al termine dello studio dei contenuti dell’unità. Il contenuto dell’unità consiste in materiali selezionati da queste tre sezioni: elementi chiave, domande chiave e aree di studio. Elementi chiave: sono gli obiettivi chiave dell’unità riguardanti la conoscenza, la comprensione, le abilità, i processi e gli atteggiamenti e sono collegati ai due obiettivi principali. Questi sono esposti nella prima pagina di ogni unità: obiettivo 1: studiare le religioni. Gli alunni dovrebbero imparare a ……….. obiettivo 2: imparare dalle religioni. Gli alunni dovrebbero imparare a ……….. Domande chiave: sorgono dalla condivisione di esperienze; gli insegnanti dovrebbero selezionare tra quelle proposte quelle che si rivelano più appropriate. Aree di studio: si tratta del secondo gruppo di materiale ed è presentato nella seconda pagina di ogni unità. Il materiale è ricavato dalle religioni rappresentate nel compendio in base a cinque categorie: Personaggi; Scritture; Comunità, celebrazioni, luoghi; Stile di vita, valori; Fede centrale. Selezionare i contenuti delle religioni in base alle indicazioni contenute nella sezione Requisiti e nel Programma di studio per ogni fase di scolarità. Elementi di verifica: descrivono le capacità che gli alunni dovrebbero avere acquisito al termine dell’unità. Insieme alle descrizioni di livello, potrebbero formare la struttura di base per valutare, annotare, trasmettere e relazionare i risultati raggiunti in Educazione Religiosa al termine di una unità e alla fine dell’anno, della fase o del livello. Vedere anche l’Appendice 5. Ulteriori attività: queste proposte sono elencate nell’ultima pagina di ogni unità. Sono facoltative. Aggiungete le vostre idee a questo elenco come e dove volete. 150 APPENDICE 2 PROGRAMMAZIONE DEL PIANO DI LAVORO PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE Sono previste schede di programmazione per: programmazione annuale piano di lavoro lezione singola Programmazione annuale Leggere il Programma di studio relativo e l’Appendice 1 “Guida alle unità didattiche”. Decidere quali unità didattiche verranno affrontate e quando. Considerare: - gli interessi, le necessità, le abilità degli alunni; - la loro esperienza precedente nell’ambito dell’istruzione religiosa per assicurare la progressione; - l’età degli alunni; - il tempo a disposizione; - argomenti che si stanno svolgendo all’interno del piano di studi - collegamenti interdisciplinari; - assicurarsi che venga destinato un tempo sufficiente all’insegnamento della religione. Alla luce di tali considerazioni decidere quali religioni verranno studiate e quando. Si consiglia di affrontare una o due religioni in ogni unità didattica. Considerare: - l’esperienza personale di fede degli alunni; - l’istruzione precedente; - assicurare un approccio vasto ed equilibrato ed essere sicuri che gli alunni vengano introdotti alla profondità della ricerca religiosa. Le unità didattiche offrono una guida riguardo agli aspetti della religione da affrontare per ogni argomento. Alla scuola materna e nel primo ciclo della scuola elementare decidere se l’insegnamento della religione sarà una parte di un’altra materia curricolare per un certo periodo dell’anno scolastico (es. per un quadrimestre) o se sarà una materia indipendente. Decidere se utilizzare una unità didattica interamente come viene presentata, oppure riformulare una unità basata su due o più unità che si possono inserire nel lavoro che si sta svolgendo. Decidere un titolo. Si può scegliere di mantenere il titolo dell’unità didattica proposta. Le festività si dovrebbero affrontare nel periodo dell’anno in cui vengono celebrate. 151 Piano di lavoro Vedere la scheda esemplificativa. Le unità didattiche offrono un’ampia scelta agli insegnanti, tuttavia è necessario offrire ulteriori specificazioni riguardo alla scheda riguardante la programmazione periodica per collegarlo in modo adeguato alla scheda delle unità didattiche. Selezionare l’unità didattica che si vuole sviluppare nel piano di lavoro. Leggere la descrizione dell’unità, gli elementi chiave e gli elementi di verifica per decidere gli obiettivi per l’apprendimento ed i risultati che si vogliono ottenere nell’argomento specifico. Fare attenzione ad entrambi gli obiettivi. Si possono utilizzare le formulazioni delle unità didattiche. Selezionare le domande chiave in modo adeguato rispetto all’esperienza degli alunni. In accordo tra gli insegnanti interessati, utilizzare le attività suggerite per costruire un programma che possa sia motivare che mettere alla prova gli alunni. Assicurarsi che i lavori assegnati siano proporzionati alle capacità di tutti gli alunni. Assicurarsi di offrire opportunità di approfondimento, osservazione, interrogativi, riflessione silenziosa, empatia (comprensione di sé e degli altri) e risposte creative e coerenti. Assicurarsi che venga offerta una vasta gamma di attività: risposte scritte ed orali, lavoro creativo, descrittivo ed illustrativo, esposizioni, presentazioni alla classe, teatro, giochi di ruolo, danza e musica (quando si rivela appropriato), visite ed ospiti ed uso di materiale. Inserire una varietà di materiali: oggetti, manifesti, libri di riferimento e libri storici, materiale audiovisivo. Assicurarsi che il materiale sia adeguato alle attività da svolgere. (Per la consultazione o l’acquisto di materiale disponibile ci si può rivolgere alla Libreria dei Popoli, presso il Centro di Animazione Missionaria ed al C.E.M. Mondialità di Brescia). Quando è possibile organizzare delle visite o degli ospiti. Decidere come il lavoro verrà valutato. Per questo punto, vedere l’appendice 5, “Valutazione”. Controllare e valutare il lavoro complessivo ed operare cambiamenti e correzioni al vostro piano di lavoro dove si rivela necessario. Lezione singola Vengono presentate delle schede di programmazione come guida alla preparazione delle lezioni. Stabilire chiaramente gli obiettivi di apprendimento per ogni lezione ed assicurarsi che siano condivisi dagli alunni. Materiale, consigli e guide per un lavoro di programmazione li potrete trovare presso il C.E.M. di Brescia. 152 Programmazione annuale Classe Argomenti e religioni studiate I quadrimestre II quadrimestre 153 Piano di lavoro Titolo Anno Unità di riferimento Classe Lezione n° Quadrimestre Obiettivi Religioni studiate Utilizzare l’unità didattica per completare la segeuente tabella Previsione degli Domande Attività di esiti di chiave insegnamento e apprendimento di Conoscenza e apprendimento comprensione Abilità/vocabolario (vedi gli elementi chiave) Materiali Valutazione (vedi gli elementi per la verifica nelle unità didattiche) 154 Tempo Programmazione di una lezione Data Classe Insegnante Durata della lezione Lezione n° Previsione degli esiti di apprendimento. Domande chiave Promemoria Provvedimenti per alunni con diverse capacità? Stili di insegnamento e di apprendimento? Introduzione/conclusione? Gruppi? Attività (interviste, ricerche, risoluzione di problemi)? Ruolo degli adulti? Valutazione? Approfondimenti Argomento principale Modifiche Valutazione della lezione Materiali 155 MODELLO PER LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE I seguenti modelli dimostrano i modi per tradurre la guida in schemi di lavoro. Ogni scuola è diversa quindi gli insegnanti dovranno costruire uno schema di lavoro adeguato per i propri alunni. La scelta di quali religioni studiare si dovrebbe compiere in base all’esperienza degli alunni, seguendo le richieste esplicitate nella sezione relativa. Cercate di essere creativi, flessibili e sensibili nella progettazione del piano di lavoro ed assicuratevi di restare all’interno della struttura fornita dal programma di studio relativo. Elementi guida per le classi 1^ e 2^ media Si dovrebbe offrire una particolare attenzione (due terzi del tempo disponibile) allo studio sistematico delle religioni in modo che gli alunni acquisiscano un’immagine coerente delle diverse religioni. Gli insegnanti possono scegliere se integrare le unità didattiche tematiche all’interno dello studio sistematico delle religioni o se insegnarle separatamente. Le unità tematiche possono essere utilizzate per situare o per osservare aspetti o argomenti all’interno dello studio sistematico nei dettagli. Possono anche essere utilizzate come veicoli per presentare materiale dalle altre religioni o per fare collegamenti con le religioni che sono già state studiate. Possono anche offrire una opportunità per approfondire l’obiettivo 2 “Imparare dalle religioni” utilizzando del materiale preso dallo studio delle religioni – compresi l’esperienza, le idee ed i sentimenti degli alunni. Visto che le unità didattiche offrono molti contenuti, gli insegnanti possono scegliere di concentrarsi su una unità tematica ogni anno e di dare meno attenzione alle altre. Il contenuto selezionato per essere affrontato nello studio sistematico dipenderà da ciò che è stato studiato nella scuola elementare e anche dal collegamento con ciò che si prevede verrà studiato successivamente nella classe terza ed alle scuole superiori. Le unità possono essere affrontate in qualsiasi ordine. In prima media è più semplice iniziare dal Giudaismo o dal Cristianesimo. Se in una scuola gli alunni sono prevalentemente musulmani è più sensato iniziare con l’Islam e poi studiare il Giudaismo ed il Cristianesimo. 156 Schema per la scuola materna Asilo nido Argomenti ed attività che prevedono l’uso ed il lavoro con racconti, festività, oggetti e persone che si incontrano nel programma di studio per la scuola dell’infanzia. L’unità “Me stesso” è di particolare aiuto, ma si può inserire, in modo adeguato, contenuti dalle altre unità didattiche: oggetti preziosi, festività, cibo, il nostro mondo, persone speciali, giorni speciali e luoghi speciali. 36 ore 1° anno scuola materna 2° e 3° anno scuola materna 1. 2. 3. 4. 5. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Me stesso Oggetti preziosi e Festività Persone speciali e Festività Il nostro mondo Luoghi speciali Il nostro mondo Festività Cibo e Festività Persone speciali e Festività Libri speciali (si potrebbe intitolare Racconti speciali) Luoghi speciali 36 ore 36 ore Schema per la scuola elementare 1^ elementare 2^ elementare 3^ e 4^ elementare 5^ elementare 1. 2. 3. 4. 5. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 1. 2. 3. 1. 2. 3. Bene e male e Festività Iniziazioni Personaggi chiave e Festività Viaggi e Festività Luoghi speciali Giorni speciali Libri speciali e Festività Iniziazioni Festività Oggetti preziosi Viaggi Segni e simboli (può essere intitolata Noi) e Festività (si dovrebbero selezionare una o più festività dall’unità didattica Festività in base all’argomento ed al periodo dell’anno) Racconti della creazione e Festività Luoghi di culto e Festività Leader e Festività Sacre Scritture e Festività Pellegrinaggi e Festività 157 45 ore 45 ore 45 ore 45 ore Schema per la scuola media 1^ media 2^ media 3^ media 1. Il Giudaismo come argomento principale illustrato da una o due unità tematiche (integrate o studiate separatamente); es. Relazioni, amicizia ed Impegno; Persone di fede contemporanee. 2. Il Cristianesimo come argomento principale illustrato da una o due unità tematiche (integrate o studiate separatamente); es. Giustizia: Partecipazione e Coinvolgimento; Persone di fede contemporanee. 1. L’Islam come argomento principale illustrato da una o due unità tematiche (integrate o studiate separatamente); es. Giustizia: Partecipazione e Coinvolgimento; Persone di fede contemporanee. 2. Il Buddismo come argomento principale illustrato da una o due unità tematiche (integrate o studiate separatamente); es. Ambiente; Persone di fede contemporanee. Qual è la vita buona? Fede e comportamento Nascita ed iniziazione Creazione Matrimonio e morte 45 ore 45 ore 45 ore Schema per il biennio della scuola superiore 1^ superiore 2^ superiore Aspetti delle religioni (questa unità può essere suddivisa ed affrontata in due o più quadrimestri nei due anni e le unità tematiche organizzate con un ordine diverso). Religione e relazioni Etica medica Religione e conflitto Ragione ed esperienza Religione e diritti dell’uomo Religione e ambiente Domande sulla verità e sul senso Religioni in cooperazione e in conflitto 158 39 ore 26 ore DIFFERENZIAZIONE NELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE Differenziazione è un termine utilizzato per descrivere il processo di unire le attività alle necessità degli alunni di capacità diverse. L’avanzamento avviene quando agli alunni vengono proposte attività sempre più impegnative in base alla crescita della loro maturità e comprensione. Assicurare che il lavoro sia adeguatamente differenziato è un modo importante per permettere agli alunni di progredire. Programmare per l’avanzamento è di fondamentale importanza. Le attività di insegnamento dovrebbero essere strutturate in modo che siano adeguate per tutti gli alunni di un gruppo. Le attività dovrebbero essere programmate in modo da sviluppare ed ampliare le capacità degli alunni. Lo scopo della differenziazione è quello di creare indipendenza di apprendimento negli alunni, di sviluppare le loro abilità di apprendimento ( approfondimento, porre domande, lettura, scrittura, espressione, analisi, ecc.) e di ridurre al minimo l’appoggio all’insegnante da parte degli alunni. Ci sono vari modi per differenziare la lezione, ad esempio: • differenziazione dei materiali; • differenziazione dei compiti; • differenziazione dei risultati; • differenziazione degli aiuti e del supporto dell’insegnante. Metodi diversi si adattano ai diversi stili di insegnamento, ai diversi approcci ed alle diverse situazioni. L’insegnante dovrà decidere quali metodi sono i più idonei al raggiungimento dei risultati specifici programmati. La differenziazione dei risultati si adatta bene ad un approccio con l’intera classe; l’insegnante offre lo stesso input e l’intera classe lavora sullo stesso compito assegnato. Si raccomanda di assegnare un compito senza limiti di tempo che gli alunni possono approfondire in base al livello che essi stessi hanno raggiunto. La differenziazione dei materiali è consigliata con piccoli gruppi senza nessun input da parte dell’insegnante. I materiali sono differenziati in modo tale da essere accessibili dagli alunni. Si possono usare materiali diversi dal libro di testo. La differenziazione di input e supporto dell’insegnante è consigliabile con piccoli gruppi dove sia disponibile l’aiuto di assistenti, o laddove l’insegnante è in grado di aiutare più di un gruppo. Gli alunni possono lavorare a coppie o a gruppi stabiliti dall’insegnante. La differenziazione del compito si adatta a compiti individuali, di coppia o a piccoli gruppi che svolgono compiti diversi proporzionati alle loro capacità con lo stesso input offerto dall’insegnante. Si possono utilizzare particolari lavori che sono stati creati per verificare un livello specifico di comprensione, o lavori graduali di difficoltà man mano superiore. I compiti graduali possono portare ad un compito senza limiti di tempo che permette agli alunni di utilizzare la conoscenza raggiunta nei lavori precedenti. Una varietà nelle attività della classe (giochi di ruolo, teatro, riflessione silenziosa, giochi o attività orali come anche lettura e scrittura) offrono agli alunni un più ampio inserimento nel programma di insegnamento della religione. 159 La differenziazione può spesso coinvolgere gli alunni nel fare scelte guidate all’interno di una gamma di attività. In realtà la differenziazione non ha confini ben precisi, molti metodi si possono usare congiuntamente – con l’obiettivo di rendere il lavoro e le attività accessibili ad alunni con capacità e bisogni diversi. La differenziazione non è una strategia che si adotta nella singola lezione, dovrebbe far parte di un più ampio approccio studiato per mettere in grado gli alunni di raggiungere gli obiettivi di apprendimento programmati. 160 CONTROLLO E VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE Testare e valutare i risultati raggiunti dagli alunni ed i loro progressi in religione, le loro risposte all’argomento e la qualità dell’insegnamento è una fase importante nella gestione e nella coordinazione della materia. Gli insegnanti di religione dovrebbero approntare delle tabelle per il controllo e la valutazione dei risultati, del progresso e della risposta di tutti gli alunni e per il controllo e la valutazione della qualità dell’insegnamento. Tali tabelle si diversificheranno da scuola a scuola, ma dovranno prevedere un incontro regolare (es. ogni quadrimestre) di tutti gli insegnanti di religione per definire ed utilizzare un sistema per la valutazione dei risultati degli alunni e per accordarsi circa i metodi per il controllo e la valutazione della qualità dell’insegnamento. I risultati di questo sistema di controllo e valutazione dovrebbero creare una base per la programmazione futura ed un contributo per la revisione delle tabelle per la valutazione dei risultati degli alunni. Dovrebbe anche mettere gli insegnanti nelle condizioni di riconoscere gli obiettivi di apprendimento, condividerli con gli alunni e stabilire gli obiettivi dei livelli più avanzati. I risultati dovrebbero essere anche riportati al consiglio d’istituto per assicurarsi che si possano prendere decisioni condivise sui livelli di materiali ed argomenti offerti in questa materia. Aree da considerare 1. Risultati e progresso degli alunni Gli insegnanti comprendono e sono in grado di utilizzare le disposizioni (sia quelle ministeriali che quelle in uso nella scuola) per valutare i risultati raggiunti dagli alunni realmente – in modo da avere una visione chiara dei loro progressi? I risultati della valutazione vengono utilizzati come base per la programmazione e lo sviluppo degli obiettivi di apprendimento condivisi con gli alunni? Gli obiettivi che ci siamo posti mettono gli alunni in condizione di raggiungere un livello superiore in relazione ad entrambi gli obiettivi (studiare le religioni ed imparare dalle religioni)? Che progressi stanno compiendo gli alunni in termini di conoscenza e di comprensione? Nello sviluppo delle abilità specifiche riguardanti la religione? Vedere l’appendice 5 per una guida alla creazione di tabelle di valutazione. 161 2. Risposta degli alunni Atteggiamenti Quali sono gli atteggiamenti degli alunni nei confronti dell’insegnamento della religione? In quale misura sono motivati ed interessati, dimostrano la volontà di considerare le opinioni e la fede degli altri e di riflettere sulle loro idee, fedi e valori? Comportamento In quale misura il comportamento degli alunni aiuta od ostacola l’apprendimento della religione? In quale misura dimostrano rispetto per gli altri, maneggiano i manufatti e gli altri materiali con attenzione, ascoltano il punto di vista degli altri? Maturazione personale In quale misura gli alunni dimostrano una loro maturazione personale ponendo domande che dimostrano ricerca, formandosi una opinione personale riguardo alle questioni religiose, approfondendo, riflettendo e rispondendo in vari modi, analizzando e valutando la loro fede e quella degli altri, cooperando e lavorando con un obiettivo ben preciso con persone di opinioni diverse? 3. Insegnamento N.B. Le seguenti domande possono essere utilizzate dagli insegnanti per sviluppare il sistema di controllo e di valutazione della qualità dell’insegnamento della religione. Possono essere utilizzate anche per una auto valutazione individuale. In quale misura l’insegnamento contribuisce realmente ai risultati raggiunti dagli alunni, ai loro progressi ed alla qualità della loro risposta? Gli insegnanti: • • • • • • • • sviluppano una conoscenza sicura del piano di lavoro ed una competenza nel suo insegnamento in modo che studiare le religioni sia comprensibile per gli alunni? creano aspettative elevate con utilizzando contenuti, attività e materiali che mettano in discussione gli alunni, compatibili con il loro livello di apprendimento, che li facciano progredire, incoraggino l’applicazione ed il pensiero critico, offrano agli alunni la capacità di addentrarsi nel mondo delle religioni e la capacità di collegare la religione alla loro ricerca ed esperienza? programmano in modo chiaro: prevedendo obiettivi di apprendimento chiari, individuando le strategie per condividerli con gli alunni, stabilendo gli obiettivi di apprendimento e proponendo delle attività formulate chiaramente ed un facile accesso ai materiali? utilizzano una varietà di metodi e strategie che mettono gli alunni nelle condizioni migliori per raggiungere dei buoni livelli di lavoro e comportamento: es. presentazioni vivaci, domande di esplorazione, proposta di attività di intervista e di soluzione dei problemi, utilizzazione della discussione e di stimoli per la riflessione ed esercizi che utilizzano l’immaginazione ed i sentimenti? utilizzano il tempo ed i materiali realmente per equilibrare un apprendimento assistito, consolidamento e riflessione; utilizzano una varietà di materiali ed invitano degli ospiti o programmano visite per motivare gli alunni e permettere loro di raggiungere dei livelli superiori? utilizzano le disposizioni per valutare i risultati raggiunti in modo tale che gli alunni comprendano come possono migliorare il loro lavoro e progredire, forniscono un feeback in grado di incoraggiare, lodare, correggere e guidare gli alunni ad un nuovo apprendimento o ad un più profondo apprezzamento? utilizzano realmente i compiti per rinforzare o ampliare l’apprendimento; offrono opportunità per apprendimento in gruppo per alunni, famiglie e membri della comunità di fede? cercano di offrire, nella programmazione e nei lavori proposti, una esperienza equilibrata per gli alunni nello studiare le religioni e nell’apprendere dalle religioni in modo che gli alunni possano iniziare dal loro livello ed esperienza ed utilizzarla come ingresso effettivo nel mondo della religione e delle religioni? 162 APPENDICE 3 PROGRESSI NELL’APPRENDIMENTO DELLA RELIGIONE Progressi nella scuola materna Studiare le religioni: • • • • incontrare ed imparare i nomi di alcuni luoghi ed oggetti importanti collegati alle religioni studiate ed acquisire familiarità con i racconti delle vite dei maestri e dei leader religiosi; riconoscere che alcune idee e pratiche, come le festività, sono condivise da più di una religione ma vengono espresse diversamente tra le religioni; parlare del significato di racconti e simboli; incontrare persone che appartengono alla comunità religiosa che si sta studiando. Imparare dalle religioni: accrescere la maturazione spirituale e morale: • rendersi conto che i racconti delle tradizioni religiose spesso trattano di turbamenti e sentimenti simili ai loro; • parlare di e pensare a domande sconcertanti che sorgono dallo studio delle religioni; • parlare di argomenti che li interessano ed ascoltare che cosa gli altri hanno da dire; • approfondire il senso di appartenenza ad una comunità; • approfondire la differenza tra bene e male, buono e cattivo; • esprimersi in modo creativo attraverso l’arte, il teatro, la danza, ecc.; • utilizzare momenti di silenzio per riflettere su di un racconto o su altre esperienze; • rispondere alla meraviglia ed alla bellezza del mondo naturale; sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti degli altri e del loro diritto ad avere una fede diversa: • avere un sentimento di fiducia riguardo al loro bagaglio religioso e culturale; • approfondire le idee, i valori e le pratiche religiose degli altri nella loro classe; • ascoltare racconti da diverse tradizioni religiose; • riconoscere somiglianze e differenze nelle fedi e nei punti di vista tra i loro amici; • considerare la diversità e la differenza come potenzialmente positive e non necessariamente minacciose. 163 Progressi nella scuola elementare Studiare le religioni: • • • • • • studiare il contesto storico delle religioni; incontrare gli oggetti, le persone i luoghi chiave e le attività associate alle religioni studiate e discutere dei loro scopi e funzioni; approfondire la loro consapevolezza che alcune caratteristiche , es. le festività, il culto, il senso comunitario, sono condivisi da più di una religione, anche se vengono espressi diversamente; considerare il significato di simboli, racconti e linguaggio simbolico per i membri delle comunità di fede; incontrare le idee chiave delle religioni studiate; studiare le vite delle persone che vengono considerate esempio per gli altri, considerando in modo particolare come queste persone hanno vissuto le fedi ed i valori della loro fede; sviluppare la comprensione dell’influenza delle religioni: • cercare una prova della religione nel mondo che li circonda; • considerare l’impatto della fede religiosa sugli individui e sulla loro comunità locale. Imparare dalle religioni: accrescere la loro maturazione spirituale e morale: • considerare il valore di alcune pratiche religiose nella loro vita, es. la preghiera, le celebrazioni nei momenti particolari della vita, momenti di silenzio; • parlare di racconti centrati sui valori, relazioni ed insegnamenti religiosi e considerare l’importanza di questi insegnamenti per la loro vita; • approfondire domande sul significato e sul mistero della vita; • valutare le risposte a tali domande sostenendo i loro punti di vista, e facendo riferimento e dimostrando considerazione per le idee espresse dagli altri; • collegare ciò che imparano in religione alle altre materie ed alle loro conoscenze generali; • sviluppare la comprensione di ciò che significa appartenere ad una comunità; • discutere della differenza tra bontà e cativeria, bene e male e della natura della responsabilità individuale; • esprimere le loro idee ed i loro pensieri e sentimenti nelle forme dell’arte, della musica, del teatro, ecc.; • utilizzare momenti di silenzio per riflettere tranquillamente su ciò che è stato studiato; sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti degli altri e del loro diritto ad avere fedi diverse: • sviluppare la fiducia di esprimere le loro idee e la loro fede; • approfondire la fede, le pratiche e le questioni religiose; • riconoscere e rispettare il diritto di avere idee e fedi diverse; • dimostrare la prontezza di accettare ed imparare dalla diversità. 164 Progressi nella scuola media Studiare le religioni: • • • • • • fare una ricerca su un periodo importante nella storia della religione studiata; acquisire una conoscenza coerente ed approfondita sulle religioni individuali nei termini dei loro credo, letteratura, pratiche e codici morali fondamentali; identificare gli elementi chiave condivisi dalle religioni, es. il culto, i valori morali e riconoscere i modi diversi in cui questi elementi vengono espressi nelle diverse religioni, scoprire i collegamenti storici che esistono tra alcune religioni; utilizzare varietà di mezzi per esprimere ed interpretare la fede religiosa, es. il teatro, la musica, l’arte, il simbolismo, l’architettura; ampliare la loro comprensione dell’influenza delle religioni paragonando l’impatto delle religioni sulle società, sui valori e sulle culture in varie parti del mondo. Imparare dalle religioni: accrescere la loro maturazione spirituale e morale: • considerare il valore del silenzio e della riflessione nella loro vita; • riflettere sulle esperienze degli altri, che potrebbero essere definite “spirituali” in relazione alla loro esperienza; • considerare le domande sul significato, es. dell’esistenza di Dio e del problema della sofferenza, che cosa caratterizza queste domande e perché è difficile dare una risposta ad esse; • valutare le risposte delle religioni alle domande ultime ed alle questioni etiche n relazione alle loro idee e valori, prendendo in considerazione il punto di vista degli altri e dimostrando sensibilità alla fede ed alle idee degli altri; • collegare ciò che imparano in religione con gli argomenti studiati nelle altre materie e con le loro conoscenze in generale; • sviluppare senso di responsabilità nei confronti della comunità e delle relazioni all’interno della comunità; • iniziare a riconoscere i limiti del linguaggio umano ed il valore di altri mezzi di comunicazione per esprimere le proprie idee e sentimenti; sviluppare atteggiamenti positivi nei confronti degli altri e del loro diritto di professare una fede diversa: • sviluppare la comprensione di come la fede ed i valori contribuiscono a formare l’identità personale; • approfondire le domande religiose e filosofiche e sviluppare una consapevolezza critica delle questioni implicate; • riconoscere il diritto degli altri di avere e praticare una fede religiosa diversa. 165 Progressi nel biennio della scuola superiore Studiare le religioni: • • • • fare paragoni tra le diverse religioni, rilevando le somiglianze e le differenze per quanto riguarda i credo, le pratiche ed i codici morali fondamentali; ampliare la loro conoscenza delle diverse denominazioni e tradizioni all’interno delle religioni; paragonare le interpretazioni delle fedi religiose espresse attraverso una varietà di mezzi, es. la danza, il teatro, la musica, l’arte, il simbolismo e l’architettura; considerare la varietà dei punti di vista sulle questioni religiose da parte di persone di fedi diverse o all’interno della stessa fede; approfondire la comprensione dell’influenza del religioso: • scoprire la misura in cui gli individui e le società variano nell’adesione alla loro fede tradizionale; • comparare l’impatto del religioso su atteggiamenti nei confronti di problemi contemporanei. Imparare dalle religioni: accrescere la loro maturazione spirituale e morale: • considerare le esperienze che portano le persone al di là della dimensione della quotidianità e pensare alle possibili spiegazioni offerte a questi avvenimenti; • riflettere sulle questioni morali e religiose che sorgono dallo studio della religione e la loro relazione con la propria fede e valori, studiando e valutando i diversi punti di vista; • considerare il valore del silenzio, della preghiera, della meditazione e del rito per la vita degli uomini in generale e per loro stessi; • fare collegamenti tra la loro conoscenza e comprensione della religione e le altre materie del curricolo e le loro conoscenze in generale; • dimostrare sensibilità per le idee degli altri e valutare il contributo dei diversi punti di vista in un dibattito; • iniziare a formulare le loro risposte alle questioni che presenta la vita, e riconoscere che la vita pone domande che rimangono irrisolte; sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti degli altri e del loro diritto di professare fedi diverse: • sviluppare fiducia nel loro punto di vista religioso e filosofico e nella loro identità culturale ed accrescere la capacità di difendere le proprie posizioni; • sviluppare prontezza di approfondire ed impegnarsi in idee e domande religiose; • dimostrare la volontà di sostenere e difendere i diritti degli individui e delle comunità di praticare la loro religione ed avere la propria fede; • restare aperti alla sfida ed alla ricchezza della diversità. 166 APPENDICE 4 ATTEGGIAMENTI, ABILITA’ E PROCESSI NELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE Una serie di atteggiamenti, di abilità e di processi sono fondamentali nell’insegnamento della religione. Ad ogni livello agli alunni si devono offrire opportunità di sviluppo progressivo attraverso una scelta dei piani di lavoro basati sulle unità didattiche presentate. (Fare riferimento all’appendice 3). SCUOLA MATERNA E SCUOLA ELEMENTARE (PRIMO CICLO) Le opportunità di apprendimento dovrebbero far maturare negli alunni: 1. Consapevolezza di sé: affermare loro stessi, dimostrare rispetto di sé con un atteggiamento positivo nei confronti delle loro emozioni, vita ed apprendimento attraverso: gioia per la meraviglia di essere vivi apprezzamento di ciò che deve essere valutato e rispettato come persona valorizzazione dei loro doni e delle loro necessità apprendimento per conoscere le loro paure, ansie e frustrazioni e per vivere in armonia con queste essere fiduciosi della loro identità e del loro patrimonio personale, sociale, culturale e religioso consapevolezza che i racconti e le festività religiosi riguardano problemi e sentimenti simili ai loro parlare di domande che li turbano e che sorgono dalla religione e dalle loro esperienze; di ciò che è importante per loro ed ascoltare ciò che gli altri hanno da dire espressione attraverso l’arte, il teatro, la danza, ecc. meditazione per riflettere sui racconti, ciò che hanno imparato e le loro esperienze. 167 2. Consapevolezza degli altri: comunicare con gi altri e dimostrare rispetto attraverso: comunicazione e cooperazione per condividere i loro doni specifici con gli altri apprezzamento degli interessi e delle capacità degli altri, imparando a valorizzare il contributo che ognuno può offrire valorizzazione e rispetto per gli altri apprendimento del fatto che ciò che loro pensano, dicono e fanno è importante per gli altri discernimento dei collegamenti tra le azioni e le loro conseguenze approfondimento approfondimento del senso di appartenenza ad una comunità della differenza tra bene e male, onestà e slealtà riconoscimento delle somiglianze e delle differenze della fede e dei punti di vista tra gli amici costruzione e riparazione delle relazioni. 3. Consapevolezza del mondo che li circonda: stimolare il loro interesse alla vita e la loro capacità di riflettere su di essa attraverso: accoglienza e godimento della ricca varietà del mondo risposta con spontaneità naturale alle loro esperienze rispetto, cura e valorizzazione di tutti gli esseri viventi e dell’ambiente accettazione di alcune responsabilità per l’ambiente che li circonda in modo che possano iniziare a riconoscere l’interdipendenza delle persone all’interno dell’ambiente culturale e naturale. 168 4. consapevolezza delle esperienze religiose e spirituali: chiarendo ed ampliando la loro conoscenza e comprensione attraverso: apprezzamento dell’importanza delle festività, dei luoghi, degli oggetti e dei simboli religiosi per i credenti gioia e condivisione di racconti religiosi che illustrano le religioni e l’impegno morale e collegamento ai loro interessi e sentimenti riflessione e approfondimento delle loro esperienze sui misteri della nuova vita, nascita, crescita e morte accoglienza di persone che appartengono a religioni diverse e riconoscimento che le somiglianze e le differenze sono entrambe positive in modo che possano impegnarsi nella ricerca religiosa. SCUOLA ELEMENTARE (SECONDO CICLO) E SCUOLA MEDIA L’apprendimento dovrebbe far maturare negli alunni: curiosità delle fedi e pratiche religiose e delle domande e questioni principali con i quali sono collegate le religioni apertura mentale atteggiamento preliminare di rispetto per le fedi e le pratiche religiose e disponibilità a sviluppare le loro idee ed i loro giudizi nel processo di apprendimento mente critica inclinazione ad esaminare le idee riguardanti le religioni criticamente ed a restare in guardia contro i pregiudizi, l’indottrinamento, la superstizione e la falsità tolleranza volontà di mantenere e proteggere i diritti legali dei credenti di praticare la loro religione e anche i diritti delle persone di non praticare alcuna religione auto stima fiducia nella loro capacità di riflettere sulle domande religiose, e fiducia nel loro patrimonio familiare e culturale considerazione degli altri nella scuola e nelle amicizie, gli insegnanti e gli altri adulti, le loro famiglie, i gruppi ed i singoli nella società apprezzamento disponibilità a considerare le idee e le pratiche religiose come valori per la loro ricerca di comprensione nella loro esperienza di vita impegno disponibilità ad identificarsi con una particolare tradizione religiosa o filosofia 169 Ed abilità quali: ricerca capacità di cercare e registrare informazioni sulle religioni nei libri, nelle scritture sacre di vario tipo e nelle tecnologie informatiche. Dovrebbero essere in grado di ascoltare e di porre domande pertinenti ai credenti riguardo alla loro fede ed alle pratiche religiose espressione capacità di descrivere e spiegare le idee e le pratiche religiose e le loro opinioni e sentimenti personali sulle religioni in vari modi: oralmente in discussioni e conversazioni, in prosa, poesia, nel disegno, nel teatro, danza e musica (con la sensibilità dovuta per le diversità culturali e le fedi religiose) empatia capacità di immaginare i sentimenti dei credenti, compresi i sentimenti che riguardano il timore sacro ed il culto, il pentimento ed il perdono, ed essere in grado di leggere gli eventi e le situazioni dal punto di vista di un credente interpretazione capacità di riconoscere le metafore ed i simboli quando studiano le religioni e di spiegarne il significato ragionamento capacità di riconoscere le idee e le pratiche religiose SCUOLA SUPERIORE Le opportunità di apprendimento dovrebbero favorire una crescita nella comprensione dei concetti religiosi in modo che gli studenti possano sviluppare le capacità di: • • • • • • identificare le tradizioni religiose da cui derivano alcuni particolari concetti; spiegare il significato e la relazione di tali concetti nelle varie tradizioni religiose; riconoscere i concetti simili nelle varie religioni; comprendere i vari modi di esprimere la fede; riconoscere il valore delle esperienze religiose sottolineando l’espressione di tali concetti e fedi; esprimere il proprio giudizio in modo ragionato sulle varie fedi. Le opportunità di apprendimento dovrebbero promuovere la comprensione della fede, pratica ed espressione religiosa in modo che gli studenti sviluppino le capacità di: • • • • • • • descrivere e sperimentare il culto di varie tradizioni religiose; descrivere le origini, il significato e le pratiche delle festività e delle cerimonie; interpretare ed utilizzare l’espressione religiosa in arte, musica, architettura, letteratura, racconto, poesia, simbolismo, paradosso, danza, teatro, riti (con l’attenzione dovuta alla differenza culturale ed alle fedi religiose); riconoscere, formulare e spiegare le domande relative alla natura ed al senso della vita, della felicità, della sofferenza, della morte di Dio e della vita nell’aldilà; riconoscere il valore del mistero, del timore sacro, del dubbio e di altre esperienze religiose; comprendere alcuni degli approcci alla meditazione ed alla preghiera; formare e sostenere la propria fede in risposta alla loro esperienza ed alle loro domande. 170 Le opportunità di apprendimento dovrebbero aiutare gli studenti a sviluppare le capacità nell’uso dei materiali religiosi fondamentali (testi, oggetti, edifici e credenti) in modo che possano acquisite le capacità di: • • • • • descrivere le origini e la storia delle fonti religiose; descrivere il significato di una fonte nel contesto della sua tradizione religiosa; descrivere gli insegnamenti ed i modi principali di interpretare i vari testi; leggere e spiegare il significato di alcuni passaggi di tali testi; discutere con i rappresentanti di varie fedi. L’insegnamento dovrebbe assistere gli studenti nello sviluppo delle capacità di: • • • • descrivere la vita e l’insegnamento dei fondatori delle tradizioni religiose; descrivere la fede e la vita di figure religiose contemporanee; formulare giudizi ragionati sul valore delle prese di posizione individuali; collegare le fedi ed i testi religiosi a particolari azioni e stili di vita. L’insegnamento dovrebbe aiutare gli studenti a sviluppare l’abilità di formulare giudizi morali in modo che possano: • • • • • • comprendere e valutare i diritti degli altri mediante la consapevolezza della loro umanità; prevedere i probabili risultati dei percorsi di alcune azioni; comprendere gli atteggiamenti, le ragioni e le fedi che danno origine ad opinioni ed affermazioni morali; ricercare le aree di interesse etico; formulare giudizi morali ed argomentarli; percepire la relazione tra i loro giudizi morali ed il comportamento personale. Le opportunità di apprendimento dovrebbero offrire agli studenti le condizioni per assumere atteggiamenti di rispetto per loro stessi e per gli altri e di apertura mentale (attraverso il contatto con altri in situazioni di assistenza – volontariato nella comunità) in modo che possano: • • • valutare gli elementi che incidono sui modi in cui una persona viene trattata dalle diverse componenti della società; considerare gli effetti del loro comportamento sulle persone che li circondano; promuovere la comprensione delle loro responsabilità ed agire responsabilmente. Le opportunità di apprendimento dovrebbero aiutare gli studenti a sviluppare le capacità di: • • • • fare una relazione di determinate convinzioni non religiose; comprendere le esperienze e le ragioni che hanno dato origine a tali convinzioni; descrivere la sfida che tali opinioni costituiscono per i credenti e la sfida reciproca; formarsi dei giudizi ragionati su tali convinzioni non religiose. 171 APPENDICE 5 VERIFICA, VALUTAZIONE, COLLOQUI CON I GENITORI, DOCUMENTAZIONE E CREDITI DA TRASFERIRE NEL PASSAGGIO DA UNA SCUOLA ALL’ALTRA Le verifiche Che cos’è la verifica? Una effettiva pratica in questo ambito è fondamentale. Gli accordi sulle verifiche sono parte integrante della programmazione di tutti i piani di lavoro nell’insegnamento della religione. Tutti gli alunni dovrebbero avere l’opportunità di dimostrare ciò che conoscono, comprendono e sanno fare (abilità ed attitudini). Questo permetterà loro di appropriarsi di quanto hanno appreso e di ricevere un feedback sui loro progressi. Dovrebbe aiutare sia l’insegnante che gli alunni ad identificare i passi successivi da compiere nell’apprendimento. Le verifiche possono essere: • positiva – la lode è una delle motivazioni più potenti; • flessibile – ci sono molti modi per verificare! • differenziata – il lavoro dovrebbe essere calibrato ai progressi degli alunni; • basata sulle prove – i criteri potrebbero variare per ogni compito; • fattibile – in modo che gli insegnanti non siano sovraccaricati di lavoro. Gli insegnanti possono fare riferimento agli elementi di verifica posti come conclusione delle unità didattiche come base per le verifiche. Questi condizioneranno la direzione o l’accento sul lavoro che verrà intrapreso. Le verifiche prevedono lo sviluppo di chiari obiettivi di apprendimento o risultati che dovrebbero essere condivisi con gli alunni, il controllo del lavoro in corso e la valutazione del lavoro completato. I dati delle verifiche dovrebbero essere analizzati dal gruppo degli insegnanti ed utilizzati per migliorare le prestazioni degli alunni, per arricchire la programmazione e per incoraggiare il raggiungimento di livelli più avanzati. La verifica può essere: formativa – osserva l’interiorità per controllare l’apprendimento ed il miglioramento; riassuntiva – osserva l’esterno per riconoscere i risultati e registrare i progressi. Le verifiche di religione possono essere compatibili con le regole specifiche della scuola riguardanti le verifiche e la valutazione del lavoro degli alunni in generale. Dovrebbe riflettere una tendenza comune all’interno della scuola e, idealmente, condivisa dalle varie scuole attraverso incontri periodici per prendere accordi su tali pratiche. 172 Perché verificare? E’ redditizio: per gli alunni – gli obiettivi danno loro una indicazione di cosa ci si aspetta da loro; il controllo permette loro di riflettere sui loro progressi e di ripassare dove è necessario; la valutazione li aiuta a dimostrare e riconoscere i loro progressi nell’apprendimento e nei risultati raggiunti. L’auto verifica e la verifica di gruppo sono metodi particolarmente utili per aiutare gli alunni ad essere chiari circa gli obiettivi nell’apprendimento ed il loro progresso, per valorizzare i loro punti forti e identificare le loro debolezze. Per gli insegnanti: gli obiettivi espressi chiaramente aiutano la programmazione delle attività di insegnamento, il controllo li aiuta a pianificare dei compiti differenziati per gli alunni; la valutazione li aiuta a verificare l’efficacia del loro insegnamento e ad operare dei cambiamenti dove risultano necessari. Per i genitori: le verifiche li informano del progresso dei loro figli, di quale potrà essere il prossimo passo da compiere nell’apprendimento e di quale tipo di sostegno potrebbe essere offerto. Quando verificare? Le verifiche possono essere fatte in qualsiasi momento; in attività programmate o in attività non organizzate con lo scopo specifico della valutazione. Le verifiche sono un giudizio informato sul progresso degli alunni. Una ampia valutazione dovrebbe essere basata su una gamma di prove raccolte in un certo periodo di tempo. Una prova singola non può dimostrare che un alunno ha raggiunto un particolare livello. Come verificare? I metodi per le verifiche dovrebbero variare, adattarsi all’età degli alunni ed essere adeguati agli obiettivi ed alle attività di apprendimento. Le prove si possono raccogliere in vari modi, es. osservazione degli insegnanti, discussione, giochi di ruolo, lavoro scritto, lavoro creativo, presentazioni audiovisive, giochi, espressione di risposte personali, fotografia. Con i bambini piccoli le verifiche si dovrebbero fare con metodi meno formali, es. ascolto di conversazioni, osservazione, discussione ed incoraggiandoli ad esprimersi. I compiti dovrebbero essere il più diversificati possibile per assicurare che tutti gli alunni abbiano l’opportunità di esprimersi in situazioni diverse ed in modi diversi. I compiti dovrebbero essere attentamente collegati agli obiettivi dell’insegnamento ed ai bisogni degli alunni. I compiti dovrebbero essere uno sviluppo progressivo di ciò che gli alunni stanno facendo e dovrebbero renderli in grado di applicare le loro conoscenze e la loro comprensione a nuove situazioni. I compiti devono sempre essere programmati attentamente in relazione alla situazione della classe. Esempi di lavoro si potrebbero raccogliere dalle schede degli alunni. Le prove del loro lavoro formeranno la base per un consenso degli insegnanti su quale livello è stato raggiunto dall’alunno. 173 Che cosa verificare? Le verifiche di religione comprendono ciò che è verificabile in due aree. Prima di tutto viene verificato l’impegno degli alunni. Secondariamente i risultati raggiunti in termini di conoscenza, comprensione, abilità ed atteggiamenti. Non implica la verifica della fede religiosa e dei valori degli alunni o ciò che gli alunni intendono assumere come regola di vita. Può, però, riguardare la componente emotiva nella programmazione di attività esperienziali. I risultati e l’impegno devono essere verificati. Questo comprende: • i progressi fatti nella conoscenza; • la comprensione di idee, concetti e significati; • l’utilizzo di terminologia e linguaggio religioso; • le abilità comunicative, es. discussione, uso di argomentazioni ragionate, ecc.; • un approccio sensibile alle fedi, alle idee, alle esperienze ed ai sentimenti degli altri; • sentimenti di timore sacro e di meraviglia, di gioia, di dolore e di gratitudine; • partecipazione a momenti di riflessione silenziosa per gli insegnanti è importante ricordare che l’esperienza che si vive nell’ora di religione è spesso più importante del tentativo di valutarla. Spesso l’efficacia o l’impatto di un’esperienza non possono essere misurati; le esperienze non devono essere limitate a ciò che può essere effettivamente valutato o misurato. Auto verifica degli alunni Non è possibile stabilire una formula comune per l’auto verifica che possa essere utilizzata da tutti gli alunni. Molte scuole la prevedono. Qui offriamo delle proposte che possono essere utilizzate in qualsiasi modo. Il modo di utilizzarle dovrebbe variare in base all’età ed al livello degli alunni. Dovrebbe prevedere: • una chiara formulazione per gli alunni sulla natura della scheda di verifica e su come completarla; • dettagli dei contenuti studiati; • indicazioni per permettere agli alunni di registrare i loro progressi in termini di conoscenza, comprensione, abilità, atteggiamenti in relazione al contenuto; • indicazioni per permettere agli alunni di verificare: la qualità delle abilità di apprendimento, es. i progressi nella conoscenza e nella comprensione del contenuto; i progressi compiuti nello sviluppo di abilità di apprendimento, es. ricerca, comunicazione, selezione, analisi, identificazione delle fedi; atteggiamenti nell’apprendimento, es. cooperazione, lavoro con gli altri, entusiasmo, atteggiamento positivo nel lavoro, iniziativa; • opportunità per gli alunni di registrare una valutazione del loro impegno; • risposta degli alunni al lavoro svolto in classe o come compito a casa sia in termini di contenuto che di presentazione; • spazio per il commento dell’insegnante. 174 Voti Dare un voto agli alunni ha come scopo di: - riconoscere e controllare il progresso degli alunni; - offrire degli obiettivi per l’apprendimento futuro; - fornire una base per la misura e l’unificazione; - offrire agli alunni un’idea della qualità del lavoro che hanno fatto e dare loro l’opportunità di vedere la loro posizione rispetto al livello raggiunto e quali sono i passi successivi da compiere nell’apprendimento. I voti saranno un riflesso della pratica della scuola per quanto riguarda le verifiche e la loro valutazione. Se il lavoro degli alunni deve essere classificato, si devono utilizzare gli elementi di verifica al termine delle unità didattiche. Tutti i lavori svolti nell’insegnamento della religione sono meritevoli di riconoscimento. Gli insegnanti dovrebbero esprimere dei commenti in modo chiaro, specifico ed offrendo tutte le informazioni necessarie riconoscendo i risultati raggiunti contro gli obiettivi che ci si era posti in accordo con gli alunni. Utilizzo degli elementi per la verifica e delle descrizioni di livello Gli elementi di verifica posti al termine della descrizione delle unità didattiche sono la base per valutare i risultati raggiunti al termine di una unità o di una parte equivalente nel piano di lavoro. Le descrizioni di livello relative ai due obiettivi (Studiare le religioni ed Imparare dalle religioni) “indicano i tipi e la serie di capacità e conoscenze che gli alunni di una classe specifica dovrebbero dimostrare”. Lo scopo è quello di ottenere un giudizio completo: - basato sulla conoscenza di come un alunno dimostra le proprie conoscenze in una gamma di situazioni; - che tiene in considerazione le diverse forze e debolezze della dimostrazione dell’alunno. Per ottenere un giudizio significativo e completo del livello che si adatti al meglio alle dimostrazioni degli alunni, gli insegnanti dovrebbero assicurare che la valutazione comprenda: • il lavoro pratico ed orale che si svolge in classe; • il lavoro scritto che viene completato in classe; • i compiti a casa; • gli esami e le verifiche scolastiche. 175 Le valutazioni Le valutazioni riguardano i risultati raggiunti dagli alunni in base alle descrizioni di livello. Dovrebbero essere una testimonianza dei progressi e dei risultati e si dovrebbero registrare regolarmente. Dovrebbero fornire delle prove che si possono far circolare tra insegnanti e anche tra diverse scuole. Dovrebbero essere molto semplici, flessibili e facili da interpretare. Dovrebbero essere la base sulla quale instaurare il colloquio con i genitori e le schede di valutazione. Possono essere utilizzate per registrare i livelli che sono stati raggiunti ed i progressi fatti dagli alunni in un anno di frequenza all’ora di religione. Potrebbero anche essere utilizzate come documentazione per il trasferimento da una scuola all’altra. Si raccomanda agli insegnanti di registrare i voti dei loro alunni sul registro dei voti, ma ad intervalli (es. due volte all’anno), registrare l’obiettivo che ci si è posto ad un particolare livello e registrare il livello raggiunto per quanto riguarda l’Obiettivo 1 (Studiare le religioni) ed i progressi verificatisi per quanto riguarda l’Obiettivo 2 (Imparare dalle religioni). Colloqui con i genitori Le descrizioni di livello dovrebbero costituire la base per il colloquio con i genitori. Una descrizione complessiva di quali livelli descrivono meglio i risultati raggiunti da un alunno potrebbe dare forma ad una relazione riguardante un alunno. Il registro di classe può offrire un aiuto molto utile. Il colloquio o la scheda di valutazione può riguardare i seguenti argomenti: • contenuti • attività di apprendimento • interesse, entusiasmo, impegno • risultati raggiunti nell’Obiettivo 1 e nell’Obiettivo 2 • aree o punti di sviluppo. Gli elementi prova di tali valutazioni possono essere: • il lavoro svolto • l’atteggiamento, l’impegno e l’entusiasmo degli alunni • l’auto valutazione degli alunni • la valutazione degli insegnanti • i progressi misurati in base al lavoro svolto precedentemente. Documentazione per il trasferimento La documentazione per il trasferimento ad altre scuole dovrebbe includere i seguenti elementi: • le unità didattiche affrontate ed i relativi piani di lavoro; • il tempo impiegato; • i contenuti e le religioni affrontate – brevemente; • un breve commento sull’atteggiamento ed il progresso dell’alunno ed il livello specifico raggiunto. Si dovrebbe includere anche il registro di classe . Tali documenti possono essere usati all’interno della scuola e anche come accompagnamento dell’alunno nel momento in cui si trasferisce ad un’altra scuola. 176 OBIETTIVI DIDATTICI RELATIVI NEI DIVERSI LIVELLI NELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE Obiettivo 1 – Studiare le religioni Al termine delle varie fasi scolastiche le capacità e le conoscenze degli alunni dovrebbero rientrare nei seguenti livelli: scuola materna: livelli 1 – 3 scuola elementare: livelli 2 – 5 scuola media: livelli 3 – 7 scuola superiore (biennio): livelli 4 – 8 scuola superiore (triennio): livelli 4 – 9 177 Opportunità da offrire agli alunni per: Esempi e parametri: Livello 1 Livello 1 • • riconoscere e nominare le caratteristiche selezionate delle religioni studiate, es. persone, libri, luoghi, oggetti, festività o eventi ricordare la trama dei racconti Livello 2 • • utilizzare i termini corretti per descrivere caratteristiche selezionate delle religioni studiate, es. persone, libri, luoghi, oggetti, festività, eventi o simboli ricordare i particolari dei racconti Livello 3 • • spiegare le caratteristiche chiave delle religioni, es. la fede e le pratiche: persone, libri, luoghi, oggetti, festività, eventi o simboli comprendono il significato semplice contenuto in un racconto Livello 4 • • • spiegare ed iniziare a collegare le caratteristiche principali delle religioni, es. fede e pratiche: persone, libri, luoghi, oggetti, festività, eventi o simboli trovare esempi per dimostrare come la religione sia importante per i credenti ed influisce sulle loro vita quotidiane spiegare il significato di un racconto religioso Livello 5 • • • fare collegamenti accurati tra le caratteristiche principali di diverse religioni utilizzando una terminologia corretta, es. fede e pratiche: persone, libri, luoghi, oggetti, festività, eventi o simboli dimostrare una certa comprensione di cosa implica appartenere ad una comunità di fede in termini di credo, pratiche e valori comprendere come i credenti utilizzano i simboli, i racconti ed il linguaggio per esprimere la fede Livello 6 • “Questo libro speciale si chiama Bibbia, Corano, ecc.” Gli alunni mettono in sequenza delle immagini riguardanti la parabola della pecorella smarrita Livello 2 “Questa è una croce ed è un simbolo speciale per i cristiani” Gli alunni sanno raccontare la parabola della pecorella smarrita Livello 3 “I cristiani credono che Gesù è il Figlio di Dio” “La parabola della pecorella smarrita racconta ai cristiani che bisogna prendersi cura di ciò che è prezioso” Livello 4 “Scusarsi e chiedere perdono a Dio nelle preghiere è importante per i cristiani e per gli ebrei" “I musulmani pregano cinque volte al giorno perché la preghiera è uno dei cinque pilastri dell’Islam” Dopo aver ascoltato e narrato la parabola della pecorella smarrita gli alunni possono dire che i cristiani credono che ognuno è prezioso agli occhi di Dio Livello 5 “I cristiani ed i musulmani hanno delle professioni di fede che sono il Credo e lo Shahadah” “La parabola della pecorella smarrita viene ricordata dai cristiani per illustrare il concetto di Dio – dio è come un pastore che si prende cura delle sue pecore” Livello 6 dare un disegno coerente dei credo principali, Gli alunni riescono a comprendere come il Credo 178 • • delle pratiche e dei valori di ogni religione studiata dimostrare consapevolezza delle diverse denominazioni, gruppi e tradizioni all’interno di una religione dimostrare comprensione dei diversi collegamenti (storici, filosofici e pratici) che esistono tra le religioni Livello 7 • • • riconoscere che le idee ed i concetti religiosi vengono espressi attraverso la letteratura, i riti ed i simboli religiosi in pratiche sociali e spirituali comprendere alcuni dei modi in cui le religioni (principali insegnamenti, valori e tradizioni religiosi) hanno costituito, e continuano a costituire una differenza nella vita degli individui e delle comunità identificare i valori morali che le religioni hanno dato alle società cristiano fornisca un riassunto per la fede e per la pratica. “Ci sono musulmani Sunni e Shi’a” “Ci sono cristiani ortodossi, protestanti e cattolici” “Il giudaismo, il cristianesimo e l’Islam considerano Abramo una figura significativa” “I buddisti condividono alcune idee con l’induismo e i sikh, es. la reincarnazione, la meditazione” Livello 7 “Il libro di Giobbe contiene alcune indicazioni riguardanti la relazione della gente con Dio” “Molte persone fondano il loro rifiuto del consumo di droghe sulla loro fede religiosa” “Attraverso l’insegnamento del profeta Maometto nell’Hadith, l’islam guida i musulmani a vivere una vita di impegno (preghiera, digiuno, carità, giustizia, ecc.) Livello 8 • • • • utilizzare una terminologia religiosa specialistica in modo corretto dimostrare comprensione della validità attuale, dell’influenza e della applicazione pratica delle religioni in riferimento a questioni specifiche, comparare la misura in cui i credenti applicano la loro fede alla loro vita quotidiana spiegare le differenze chiave e le similitudini tra le religioni, le denominazioni e tradizioni all’interno della fede, es. l’interpretazione dei testi, del linguaggio e dei simboli religiosi Livello 9 • • • riconoscere la validità, attraverso approfondimenti personali, della fede e della pratica religiosa comparare la misura in cui gli individui e le società condividono i valori principali basati sulla religione riconoscere le tensioni ed il potenziale di conflitti o collaborazioni che esistono all’interno e tra le religioni. 179 Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni I sei elementi chiave Agli alunni dovrebbe essere offerta l’opportunità di: • dare una risposta a questioni religiose e spirituali; • dare una risposta a questioni morali; • fare collegamenti tra la loro conoscenza e comprensione della religione e delle religioni e la loro fede ed esperienza; • rispondere a domande sul senso e sui valori; • sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti di altre persone e del loro diritto di avere fedi diverse; • utilizzare in modo proficuo i momenti di silenzio e di riflessione. Esempi pratici per utilizzare gli elementi chiave NB I seguenti suggerimenti sono un tentativo di illustrare ciò che si intende per ogni elemento chiave. Gli esempi vengono offerti per tutti i livelli, che però non vengono specificati. 1. Dare una risposta a questioni religiose e morali Gli alunni ascoltano un racconto o si uniscono ad un esercizio di visualizzazione, il racconto cristiano dell’incontro di Gesù con Zaccheo. Descrivono le loro esperienze, idee e sentimenti in risposta al racconto partecipando a giochi di ruolo, scrittura creativa, lavori artistici, discussioni, ecc. Gli alunni partecipano al lavoro sugli atteggiamenti religiosi nei confronti degli animali descrivendo i loro sentimenti, es. “Ho studiato la considerazione degli animali in molte religioni e preferisco gli insegnamenti delle religioni indiane perché sembra che dimostrino più rispetto per gli animali ed i loro seguaci sono vegetariani”. Dopo aver studiato le idee sulla vita dopo la morte gli alunni partecipano condividendo le loro idee, es. “Ho imparato che i cristiani credono nella vita dopo la morte e che gli indù credono nella reincarnazione. Mi piace l’idea di nascere nuovamente e di avere un’altra possibilità di conquistare il paradiso”. 2. Dare una risposta a questioni morali Gli alunni dicono: “Penso che sia sbagliato colpire od opprimere gli altri” “Gettare le carte per terra è sbagliato perché si sporca la scuola” “Penso che potrei contribuire a risolvere il problema della povertà e della disuguaglianza in questo modo…”. In risposta ad un racconto sulla cura per gli altri e sul “costo” del prendersi cura degli altri, gli alunni descrivono (oralmente o per mezzo di scrittura creativa, disegno, giochi di ruolo, ecc.) la loro esperienza personale di cura per gli altri e dei “costi” di tale cura. 180 3. Fare collegamenti tra la loro conoscenza e comprensione della religione e delle religioni e la loro fede ed esperienza dopo aver ascoltato racconti sulla gratitudine gli alunni esprimono che è bene dire grazie parlando, ad esempio, delle situazioni in cui si ringrazia qualcuno. Prima di presentare gli oggetti preziosi per i cristiani, gli alunni possono parlare di chi e che cosa è importante nella loro vita, disegnando, dipingendo, scrivendo di, interpretando, ecc. qualcuno o qualcosa che loro amano. Dopo aver ascoltato i racconti sulla gratitudine, es. la storia dei dieci lebbrosi dai vangeli, gli alunni esprimono il valore di ringraziare e di ricevere ringraziamenti. Dopo aver studiato ciò che le religioni insegnano sulla bontà del creato, gli alunni pensano a come possono rispettare e prendersi cura dell’ambiente. 4. Rispondere a domande sul senso e sui valori Gli alunni pongono delle domande e formulano possibili risposte, ad esempio: “Chi ha creato il sole, è stato Dio, come facciamo a saperlo?” “Perché c’è la sofferenza?” “Dov’era Dio durante l’Olocausto? E dov’era l’uomo?” “Cosa c’è di sbagliato nel divertimento, nello star bene?” 5. Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti di altre persone e del loro diritto di avere fedi diverse Gli alunni fanno le seguenti affermazioni: “So che il tuo luogo di culto è una chiesa, il mio è una moschea” “Non condivido nessuna delle tue idee, ma rispetto la tua sincerità ed il tuo impegno”. Gli alunni utilizzano gli oggetti con rispetto ed attenzione. Gli alunni intervistano gli ospiti di diverse religioni e scelte di vita con sensibilità. 6. Utilizzare in modo proficuo i momenti di silenzio e di riflessione Gli alunni sanno stare tranquilli in silenzio; sanno rispondere ad una meditazione guidata, una candela accesa, un periodo destinato al silenzio, musica di riflessione, una serie di immagini; sanno raccontare una storia dopo un momento di riflessione silenziosa; sanno illustrare il significato di un racconto per loro; sanno rispondere ad un racconto, una poesia, un testo religioso, utilizzando l’arte, il teatro, la musica … 181 APPENDICE 6 CONSIGLI UTILI Questa appendice tenta di dare alcuni consigli su una serie di questioni che potrebbero causare disagio agli alunni ed alle loro famiglie. Non è esaustiva ed intende essere solo una guida. Consultare anche l’appendice intitolata “Cosa fare e cosa evitare nell’insegnamento della religione” per molti altri aspetti delicati e che potenzialmente potrebbero creare discussione riguardante in modo specifico l’insegnamento della religione. Linguaggio Usare o non usare una terminologia specifica culturalmente appropriata potrebbe essere inconsapevolmente offensivo. Celebrare le festività E’ un argomento delicato e i genitori esprimeranno le loro opinioni se saranno richieste, ma in linea generale si consiglia che solo gli alunni di una particolare “celebrino” una festa di quella religione, come credenti. Altri possono essere invitati a partecipare alla festa, come aiuto per la presentazione di informazioni su questa religione e le sue celebrazioni assembleari, ma ci potrebbero essere difficoltà se l’impressione che ne scaturisce è, ad esempio, “l’intera scuola celebrerà la festa indù del Deepawali”. E’ meglio restringere la “celebrazione” agli aderenti che potranno essere incoraggiati e facilitati a condividere la loro gioia con gli altri. Lavorare con alunni indù e con le loro famiglie Elementi cui si deve prestare attenzione: • alcuni bambini o adulti possono avere un segno sulla fronte (tilak) che ha un significato culturale e religioso; • la maggior parte degli indù sono vegetariani, quelli che non lo sono hanno una serie di limitazioni. Il manzo è severamente vietato. Lavorare con alunni ebrei e con le loro famiglie Elementi cui si deve prestare attenzione: • è consigliabile che i bambini ebrei non partecipino alle rappresentazioni natalizie né ai canti di Natale; • molti ebrei seguono alcune regole alimentari e possono mangiare solo cibo “puro” secondo la legge ebraica; alcuni cibi sono proibiti (es. la carne di maiale, i frutti di mare e la carne di uccelli rapaci), e tutti i cibi devono essere preparati secondo la legge ebraica. 182 Lavorare con alunni musulmani e con le loro famiglie Elementi cui si deve prestare attenzione: • l’uso ed il culto di idoli/immagini è severamente proibito nell’Islam. La stretta osservanza di questa regola può limitare il lavoro artigianale nella scuola. L’arte musulmana consiste prevalentemente in disegni geometrici e calligrafia. E’ normalmente vietato per i musulmani rappresentare persone o animali, anche se in un contesto educativo i genitori potrebbero considerare non problematico svolgere tali attività. Tuttavia, sarebbe consigliabile non chiedere ai bambini musulmani di descrivere o dipingere Dio, i profeti o leader religiosi, né di recitare le loro parti in una rappresentazione teatrale. Si dovrebbe fare altrettanta attenzione se gli alunni musulmani stanno studiando personaggi importanti di altre religioni; • in situazioni in cui musulmani e non musulmani vengono presentati gli uni agli altri, come agli incontri tra genitori, è consigliabile non stringere la mano ad un membro del sesso opposto. In alcuni casi può creare imbarazzo e disagio; • è dovere dei musulmani, sin dalla pubertà, digiunare durante il mese del Ramadan. I bambini possono seguire l’esempio dei genitori rifiutando il latte o il cibo che viene distribuito a scuola in tale periodo, ma non sono tenuti ad osservare tutti gli obblighi del digiuno; • gli insegnanti devono rendersi conto delle restrizioni alimentari dei musulmani quando cucinano e condividono il cibo con gli alunni. I musulmani mangiano il cibo permesso dalla religione musulmana; • gli insegnanti e gli altri sorveglianti nelle mense scolastiche devono essere consapevoli del fatto che molti musulmani mangiano solo con la mano destra in quanto è prescritto che la mano sinistra venga usata solo per la purificazione del corpo. Lavorare con alunni sikh e con le loro famiglie Elementi cui si deve prestare attenzione: • i bambini sikh potrebbero osservare il “kesh” (tenere i capelli lunghi) ed indossare il “kara” (braccialetto d’acciaio). E’ importante che questi alunni non siano soggetti a spiacevoli commenti. I sikh battezzati (compresi i bambini) vorranno sempre indossare i loro “Five K’s” ed è necessaria una certa sensibilità per permetterlo loro. La “kirpan” (spada) non deve essere considerata un “pugnale” o un “coltello”, non è mai utilizzata da un sikh battezzato come arma offensiva; • i sikh solitamente usano titoli religiosi – “Kaur” (che significa “Principessa”) per le donne, e “Singh” (che significa “Leone”) per i maschi. Non è corretto utilizzare tali titoli come nomi propri. 183 APPENDICE 7 COSA FARE E COSA EVITARE NELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE Questa appendice cerca di indicare quali argomenti nell’insegnamento della religione necessitano una particolare sensibilità e suggerisce alcune attività che non dovrebbero provocare offese per nessuno. Non è una lista esaustiva. Indicazioni generali – Cose da fare Consultare i genitori e gli alunni ed informarli costantemente di ciò che si sta facendo o programmando e perché. Assicurarli che la loro partecipazione viene presa in seria considerazione e che ogni contributo è valido. Chiedere ai genitori una spiegazione delle pratiche religiose delle quali si è insicuri, possono essere in grado di chiarirvi le idee, ma ricordatevi che un credente non è necessariamente un “esperto” e che il suo punto di vista potrebbe non essere rappresentativo del gruppo religioso a cui appartiene. Ricordare che c’è una grande diversità all’interno di qualsiasi gruppo religioso riguardo alla tradizione, all’adesione e alla fede. Ciò che viene accettato da una persona o da un gruppo, può non esserlo per un altro. In caso di dubbio chiedete piuttosto che supporre. Ricordare che la cultura, come la religione, spesso gioca un ruolo importante nelle abitudini e nelle idee di una persona. Utilizzare racconti, poster, materiale audiovisivo ed oggetti delle diverse tradizioni religiose. Visitate la Libreria dei Popoli ed il Centro di Educazione alla Mondialità di Brescia: potete consultare ed acquistare il materiale ed incontrare gli esperti che vi potranno essere d’aiuto. Invitate gli esponenti di importanti tradizioni religiose a scuola per parlare con gli alunni, ma ricordate che parlare ad una assemblea è meno producente di una visita della classe. Manipolare qualsiasi oggetto religioso con rispetto per dimostrare agli alunni che tali oggetti sono considerati sacri o speciali da molte persone. Ricordate che per molti religiosi gli oggetti, i libri e le immagini sacre non si devono mettere per terra. Si può chiedere agli alunni di portare degli oggetti da casa, con il permesso dei genitori, per mostrarli agli altri alunni e spiegare loro come vengono usati. Tutte le religioni devono essere presentate in modo positivo, evitando di soffermarsi sulle divisioni e le “negatività”. La responsabilità dell’insegnante è quella di sostenere, non di indebolire, e di aiutare la crescita della sicurezza e dell’auto stima in tutti gli alunni. Ricordare che alcuni cristiani e musulmani possono pensare che la loro fede ed il loro stile di vita sia condiviso da tutti e possono dare l’impressione di pensare che tutto il resto del mondo sia cristiano o musulmano. Cercare di risolvere immediatamente qualsiasi questione, preoccupazione o lamentela che potrebbero sorgere. 184 CONSIGLI UTILI I seguaci di tutte le religioni sostengono i bambini nella realizzazione di tutte le loro potenzialità, tuttavia è importante che gli insegnanti siano consapevoli degli argomenti che necessitano una particolare sensibilità e che prevedono delle restrizioni all’interno delle religioni che stanno trattando a scuola. Questo è particolarmente vero quando la fede e le pratiche di una religione sembrano contraddire quelle di un’altra. Allo stesso modo è necessario un avvertimento generale per evitare il pericolo di utilizzare concetti o termini propri di una religione per descriverne un’altra. (es. il Corano non è “la Bibbia musulmana”, ecc.). Per alcuni insegnanti le proprie idee religiose (in qualità di credenti o di non credenti) rendono difficile una presentazione imparziale delle religioni. E’ naturalmente importante essere consapevoli dei propri limiti in questo problema molto delicato per evitare di trasmettere i propri pregiudizi agli alunni. BUDDISMO Sapere che la parola “buddismo” è in una certa misura artificiale – è un termine occidentale moderno che si riferisce ad un’ampia gamma di pratiche, stili, interpretazioni, ecc. collegate dalle loro radici comuni negli insegnamenti del Buddha. Il termine “buddha” significa qualcuno che è stato risvegliato alla “verità” – una persona comune che si è data da fare per ottenere l’illuminazione, quindi tutti siamo dei potenziali buddha. Il Buddha è il primo buddha storicamente registrato e fondatore delle tradizioni religiose conosciute oggi come “buddismo”. Il Buddha non è un Dio; i buddha non sono divini. Non c’è Dio nel buddismo – alcuni buddisti sono atei, mentre altri sostengono che le speculazioni sull’esistenza di Dio sono al di là delle capacità umane o di poco valore pratico, e quindi sono agnostici. Al posto di un Dio personale, i buddisti tendono a caratterizzare la trascendenza in termini di una legge (“la Legge Mistica”), una “verità assoluta” o una realtà assoluta al di là della normale comprensione umana. Il buddismo è una religione di una elevata eticità che pone l’accento sulla “giusta azione”, il “giuso pensiero” ma non insegna una serie di regole morali o “comandamenti”. Quale sia la “giusta azione” in una data situazione dipenderà dalle circostanze e dalle persone coinvolte. Non tutti i buddisti sono vegetariani (anche se molti lo sono); non tutti i buddisti meditano (anche se molti lo fanno); non tutte le tradizioni buddiste prevedono sia comunità di laici che di consacrati (anche se molte le prevedono entrambe); molti buddisti in Europa sono occidentali “convertiti” al buddismo. Possibili argomenti di interesse e di discussione I due principali rami storici del buddismo sono il settentrionale “Mahayana” (il Grande Mezzo) e quello meridionale conosciuto con il nome di “Theravada” (il buddismo degli Anziani) o anche come “Hinayana” (il Mezzo Minore), anche se quest’ultima definizione sembra essere degradante e quindi è meglio evitarla. 185 I genitori potrebbero richiedere che venga spiegata loro la meditazione prima che venga richiesto agli alunni di fare questa esperienza. I buddisti direbbero che se un buddista si sente offeso, vuol dire che quel buddista deve lavorare sui suoi sentimenti, e se qualcuno appositamente reca offesa a qualcun altro, il problema è della persona che offende. Il buddismo insegna che ogni azione, pensiero, parola ed atto porta con sé sia un valore positivo che un valore negativo che ha effetto e viene ospitato nella vita di una persona. CRISTIANESIMO Il cristianesimo dovrebbe essere presentato come una religione mondiale. I cristianesimo dovrebbe essere presentato come una religione. Cristiani diversi (es. cattolici romani o anglicani) possono fare cose diverse ed esprimere la loro fede in modi diversi, ma sono tutti appartenenti alla stessa religione (molti cristiani, anche se non tutti, credono che tutti i cristiani appartengano alla “stessa Chiesa”). Di conseguenza una pratica ben conosciuta e seguita da un cristiano può essere completamente sconosciuta ad un altro, es. i diversi cristiani hanno pratiche diverse riguardanti l’uso delle statue – il crocifisso può essere considerato un aiuto per la preghiera, oppure non venire affatto utilizzato. Queste informazioni sarebbe meglio presentarle dicendo “Alcuni cristiani fanno…”. Possibili argomenti di interesse e di discussione Il concetto di “Trinità” è difficile e spesso non viene compreso dai musulmani o dagli altri. I racconti dei profeti dell’Antico Testamento spesso non corrispondono interamente alle versioni del Corano. La tradizione musulmana della rivelazione che è stata data a Isa (Gesù) che viene chiamato l’Injil porta alcuni musulmani a considerare il Nuovo Testamento come una versione corrotta. La fede cristiana nella crocifissione e nella resurrezione di Gesù sono concetti impossibili da accettare per i musulmani perché considerano Gesù un profeta di Dio e non accettano che Allah possa aver permesso che la sua vita sia terminata in un modo così disonorevole. Quindi la croce o il crocifisso possono provocare alcune difficoltà per alcuni musulmani. Le questioni antisemite che scaturiscono da alcune visioni cristiane che affermano che gli ebrei sono i responsabili della morte di Gesù. Le Crociate, come guerra religiosa tra cristiani e musulmani. L’Antico Testamento cristiano non è l’equivalente delle scritture ebraiche, è semplicemente una parte. 186 ISLAM Quando si parla di qualsiasi profeta nominando il suo nome i musulmani dicono “La pace sia con lui”. Per il profeta Maometto la benedizione è “La pace e la benedizione siano con lui”. Ricordare che l’Islam è una religione mondiale e che anche se alcuni bambini musulmani potrebbero non riconoscerlo, si potrebbe usare del materiale per descrivere la religione in un contesto mondiale piuttosto che in un contesto pakistano, del Bangladesh o arabo. Maneggiare il Corano: è più facile usare poster e cavalletti o scatole per il Corano. Tuttavia, se si vuole utilizzare il Corano è preferibile tenerlo coperto o sistemarlo in un luogo alto. Gli insegnanti dovrebbero dimostrare rispetto lavandosi le mani prima di toccarlo. I bambini musulmani dovrebbero compiere le abluzioni (un lavaggio rituale) prima di toccarlo. Possibili argomenti di interesse o di discussione I musulmani credono che il profeta Maometto sia l’ultimo dei messaggeri di Dio, che rivede e corregge le idee e le pratiche cristiane ed ebraiche; questo implica difficoltà di riconciliazione con le idee cristiane ed ebraiche. Le rivelazioni coraniche riguardanti messaggeri che appaiono anche nella tradizione biblica, spesso presentano versioni alternative. A volte tali versioni sono compatibili, altre volte no. L’idea musulmana della natura rivelatrice del Corano come parola di Dio si distingue dall’idea cristiana della Bibbia come parola di Dio. L’idea musulmana che altre “Persone del Libro” hanno contraffatto la parola di Dio originale causa delle difficoltà a proposito della loro comprensione della Torah, dei Salmi e del Nuovo Testamento. L’EBRAISMO Gli ebrei non pronunciano il nome di Dio, ma usano i termini “Adonai”, “il Signore” o “l’Onnipotente”. Gli insegnanti devono fare attenzione al fatto che gli ebrei non riconoscono Gesù come il Messia o il Salvatore e che i bambini ebrei spesso possono sentirsi a disagio in una classe a maggioranza cristiana. Devono anche rendersi conto del sentimento di “diversità” che può esserci a causa della loro appartenenza alla religione ebrea. Possibili argomenti di interesse o discussione Antisemitismo. Sionismo. Gli insegnanti non devono trasmettere la sensazione che le relazioni tra ebrei e musulmani sono sempre state conflittuali e nemmeno che al giorno d’oggi sono difficili. La relazione tra ebrei ortodossi (la maggioranza) ed ebrei progressisti/riformisti/liberali/secolari. La questione della conversione al giudaismo o dal giudaismo. 187 L’accettazione della persona storica ma non divina di Gesù. Il fatto che Gesù ha insegnato molti valori tradizionali ebraici, es. “Ama Dio e ama il tuo prossimo” e che fosse un maestro ebreo che lavorava tra gli ebrei. VISITE AI LUOGHI DI CULTO Se è possibile avvisare i genitori del tipo di visita ed invitarli ad unirsi alla classe. Dato che si tratta di una visita culturale, non si dovrebbe chiedere agli alunni di partecipare ai riti o agli atti di culto, ma è importante che dimostrino rispetto. Sia gli alunni che gli accompagnatori adulti dovrebbero essere informati delle procedure da osservare. Per quanto riguarda tutti i luoghi di culto Ricordare che si sta entrando in un edificio considerato da coloro che lo frequentano un luogo santo. E’ stato costruito per i culto di Dio e quindi deve essere rispettato e trattato in modo speciale. Per tutte le visite si dovrebbero indossare abiti puliti e decorosi. E’ molto importante ricordare che i membri della comunità cristiana potrebbero essere presenti durante la visita. Possono essere lì per pregare o anche solo per trascorrere un po’ di tempo tranquilli ed i visitatori dovrebbero fare molta attenzione a non disturbare la pace dell’ambiente. Donazioni Se i gruppi desiderano fare un’offerta per il mantenimento del luogo di culto, questa viene sempre gradita (ma non viene mai richiesta). Fotografie Di solito i visitatori amano fare fotografie dell’interno dei luoghi di culto, ma lo si può fare solo se si ha il permesso. VISITE ALLE CHIESE Le richieste per le visite alle chiese variano. E’ necessario verificare con la persona che ospita tutte le regole che devono essere rispettate. Di solito gli uomini in chiesa non portano un copricapo. Normalmente nelle chiese cattoliche è esposto il Santissimo Sacramento , che i cattolici considerano “la presenza vera di Cristo” e si genuflettono davanti ad esso. I visitatori devono sapere che la comunità considera la chiesa con uno speciale riguardo e si comportano in conformità a tale riverenza. 188 VISITE ALLE SINAGOGHE I ragazzi e gli uomini si devono coprire il capo, anche le donne e le ragazze dovrebbero coprirsi il capo se visitano una sinagoga ortodossa. Il gruppo che entra nella sinagoga si dovrà sedere sulle panche che ci sono ad entrambi i lati dell’ala centrale. Chiunque parli al gruppo della sinagoga probabilmente lo farà da un pulpito vicino all’Arca e può invitare i visitatori ad avvicinarsi per vedere i rotoli della Torah. Si possono distribuire dei libretti che contengono la descrizione del servizio e la spiegazione di alcune parti. VISITE ALLE MOSCHEE Gli uomini dovrebbero coprirsi il capo, le donne dovrebbero cercare di coprirsi i capelli il più possibile, i visitatori dovrebbero coprirsi le gambe e le braccia (pantaloni o gonne alla caviglia per le donne). Le scarpe dovrebbero essere tolte prima di entrare nella stanza della preghiera e sistemate sullo scaffale che si trova all’entrata. Non ci sono sedie nella stanza della preghiera, quindi preparare gli alunni a sedersi sui tappeti. Ci vuole un po’ di tempo per far entrare un gruppo, quindi entrare nella stanza delle preghiere in silenzio, sedersi raccolti ed osservare l’ambiente. Se si è presenti nel momento di una delle cinque preghiere quotidiane, si è tenuti ad osservare il namaz. Sedersi tranquillamente in fondo alla stanza vicino al muro. E’ permesso non partecipare. Potrebbe essere richiesto agli uomini e alle donne di sedere separati. 189 APPENDICE 8 LE FESTIVITA’ La data della maggior parte delle festività cambia ogni anno; molte religioni seguono un calendario lunare e quindi la festività cade in giorni diversi ogni anno. Un calendario delle feste religiose si può trovare presso la Libreria dei Popoli di Brescia, il “Calendario della Pace”. LE FESTIVITA’ BUDDISTE La celebrazione delle festività non è generalmente un aspetto centrale o un obbligo per i buddisti. Quelle che vengono celebrate tendono a riflettere le tradizioni culturali e gli stili del paese interessato; non ci sono festività che vengono celebrate ovunque allo stesso modo. Kathina (autunno) Cerimonia della Consegna delle Vesti e festa del Ringraziamento(Theravada). Celebrata dai buddisti Theravada in ottobre e novembre, la Kathina ricorda ai buddisti l’interdipendenza tra monaci e buddisti laici. La stoffa per le nuove vesti viene presentata ai monaci che la misurano, la tagliano e la cuciono per il monaco che è stato scelto. In passato i monaci trascorrevano la stagione delle piogge, un periodo di 3-4 mesi, in ritiro prima di iniziare a viaggiare per diffondere l’insegnamento del Buddha. Al termine del ritiro i buddisti laici offrivano ai buddisti le informazioni necessarie per i loro viaggi. Oggi i buddisti laici possono unirsi ai monaci in ritiro per un periodo di meditazione e di studio. La data di questa festività varia in base alla stagione delle piogge nei diversi paesi. Wesak (primavera) Celebrazione della nascita, dell’illuminazione e dellamorte del Buddha (Theravada). Celebrato dai buddisti Theravada, Wesak è il nome di un mese. La nascita, l’illuminazione e la morte di Gautama Buddha vengono celebrate nello stesso giorno di luna piena di aprile o maggio. (I buddisti Mahayana le celebrano in giorni diversi.) I templi ed i monasteri vengono decorati in modo molto vivace ed illuminati con candele e lampade. Le immagini del Buddha vengono onorate con luci, fiori ed incenso. I buddisti si riuniscono nei templi per recitare i 3 refuges, rinnovare i loro voti ed offrire doni in cibo ai monaci. Monaci e laici mangiano insieme; si scrivono cartoncini d’auguri del Wesak. 190 Losar (primavera) Festa del Nuovo Anno (Tibet). Celebrata dai buddisti Tibetani nel periodo della luna nuova d febbraio per quindici giorni. Prima che si accolga il nuovo anno le negatività dell’anno vecchio devono essere cancellate. La gente visita i monasteri per fare offerte al Buddha. Si svolgono cerimonie di giorno e di notte. Si fa la carità ai poveri e le case vengono rinnovate. Le famiglie ed i vicini festeggiano l’anno nuovo insieme con regali, danze, spettacoli e feste. L’anno nuovo (in concomitanza con il calendario occidentale moderno). E’ una celebrazione importante per molti buddisti in Giappone e in Occidente – accompagnare il vecchio anno alla fine e rinnovare gli impegni e le determinazioni per quello nuovo. FESTIVITA’ CRISTIANE Avvento (autunno) Le quattro domeniche prima di Natale. E’ un periodo di attesa, preparazione ed anticipazione. Natale (inverno) Nella maggior parte delle tradizioni è il 25 dicembre: il giorno stabilito per ricordare l’incarnazione di Gesù. Quaresima (primavera) I quaranta giorni prima di Pasqua. E’ un periodo di esame di coscienza e di penitenza. I 40 giorni della Quaresima ricordano i 40 giorni che Gesù ha trascorso nel deserto diguinando. Nell’ultima settimana di Quaresima – Domenica delle Palme: ricorda l’entrata di Gesù a Gerusalemme. Giovedì Santo: ricorda l’Ultima Cena. Venerdì Santo: ricorda la crocifissione e la morte di Gesù. Pasqua (primavera) La festa cristiana più importante che celebra la resurrezione di Gesù dalla morte. Ascensione (estate) Celebra l’ascesa di Gesù al cielo dopo la resurrezione. Pentecoste (estate) Si celebra cinquanta giorni dopo la Pasqua e commemora la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. 191 FESTIVITA’ MUSULMANE Milad-un-Nabi (estate) Compleanno del profeta Maometto Celebra la nascita dell’ultimo grande profeta musulmano, il profeta Maometto. Questo giorno insieme a tutto il mese del compleanno, è di grande importanza per i musulmani. Si svolgono celebrazioni e processioni e si tengono conferenze sulla nascita e la vita del profeta Maometto per tutta la durata del mese. Miraj (autunno) Notte dell’Ascensione La ventisettesima notte del settimo mese del calendario islamico i musulmani cercano di praticare il culto il più possibile. E’ una notte speciale in cui il profeta Maometto ha compiuto un viaggio notturno dalla Mecca a Gerusalemme e poi fino al paradiso. Le cinque preghiere giornaliere furono presentate in questa notte. Lailat-ul-Barah (autunno) Notte del 15 Shaban (l’ottavo mese islamico) in cui i musulmani chiedono perdono ad Allah. Molti musulmani pregano più che possono durante la notte, spesso rimanendo svegli per tutta la notte Ramadan e Eid-ul-Fitr (autunno/primavera) Festa dell’interruzione del digiuno Eid-ul-Fitr pone termine al mese di digiuno chiamato Ramadan. E’ una giornata lieta ed importante per i musulmani dopo 29 o 30 giorni di digiuno dall’alba al tramonto. Cibo, bevande e tabacco sono proibiti durante le ore di digiuno. Il digiuno vuole essere un insegnamento all’auto disciplina ed offre un’esperienza di povertà. L’Eid inizia con il primo bagliore di luna. Si consuma un pasto molto presto seguito da preghiere alla moschea specifiche per questa festa. Si indossano gli abiti migliori e si ricordano i defunti. Si prepara una festa per gli amici ed i parenti ed i bambini ricevono in dono dolcetti, mandorle zuccherate e noccioline da mangiare e anche doni in denaro. E’ un momento in cui la solidarietà comunitaria e l’offerta della carità è molto importante. Lailat-ul-Qadr (autunno) Notte del Potere La ventisettesima notte del Ramadan è una notte speciale: il Sacro Corano venne rivelato in questa notte. In molte moschee l’Imam recita per intero il Corano. Molti musulmani rimangono in piedi tutta la notte a pregare ed a chiedere perdono. 192 Eid-ul-Adha (primavera) Festa del Sacrificio Celebra la fine dell’Haji, il pellegrinaggio alla Mecca. Ricorda ai musulmani i sacrifici che bisogna fare nella vita come il profetta Ibrahim (Abramo) che ha sacrificato un montone al posto di suo figlio (Ismael) e le doti di perseveranza e pazienza come quelle di Bibi Hajra (Hagar) (Pbut) mentre cercava l’acqua. E’ una festa gioiosa che viene celebrata dai musulmani in tutto il mondo. E’ conosciuta come la Grande Festa perché viene celebrata per tre giorni. Al mattino si recitano le preghiere nella moschea. Poi si sacrifica un animale sano: una mucca, una pecora, una capra o un cammello. La carne viene poi distribuita tra i poveri ed i loro parenti. I bambini ricevono in dono degli abiti nuovi e si spediscono cartoncini d’auguri. Ashura (primavera) Decimo giorno del primo mese islamico I musulmani commemorano il martirio di Imam Hussain nella battaglia di Karbala. Molti musulmani digiunano in questo giorno e si distribuiscono bevande analcoliche gratuite. NB: i musulmani seguono il calendario lunare. La data delle festività sarà quindi anticipata di 10-11 giorni ogni anno. FESTIVITA’ EBRAICHE Rosh Hashanah (autunno) Anno Nuovo Celebra sia la creazione del mondo che il sacrificio di Abramo, che offrì a Dio un montone al posto di suo figlio Isacco. Il suono del Shofar è un ricordo del sacrificio ed una chiamata al pentimento. Questo giorno dà inizio a dieci giorni di esame di coscienza e pentimento, ma è anche un periodo di speranza per un felice anno nuovo. E’ tradizione mangiare le mele bagnate nel miele o una torta di miele all’ultimo dell’anno. Il miele è il simbolo della speranza per la dolcezza del nuovo anno Yom Kippur (autunno) Giorno della Redenzione E’ il giorno più santo dell’anno ebraico. E’ il giorno in cui gli ebrei chiedono perdono per tutti gli errori che hanno commesso durante l’anno precedente. Segna la fine dei dieci giorni di esame di coscienza e si trascorre una buona parte del giorno nella sinagoga. Si consuma la cena abbastanza presto la sera precedente. Poi gli adulti digiunano fino al crepuscolo del giorno successivo. Durante la cena che precede il digiuno si dovrebbero evitare cibi speziati e conditi. Il termine del digiuno è segnato dall’ultimo suono del Shofar. Viene ricordato ilbisogno di pentimento e di fare del bene. 193 Sukkot (autunno) Festa dei Tabernacoli Commemora i quarant’anni che gli israeliti hanno trascorso nella desolazione durante il loro viaggio verso la terra promessa. E’ la festa del raccolto ebraica che dura otto giorni. Il primo, secondo, ottavo e nono giorno sono giorni santi. Si costruiscono strutture simili a bancarelle (sukkot). L’interno viene decorato con uva, mele, grani, fiori e qualsiasi frutto del raccolto. I pasti ed altre attività familiari avvengono nel sukkot. L’ottavo giorno si recitano le preghiere per la pioggia e per il raccolto abbondante dell’anno successivo. Il nono giorno è Simchat Torah, la gioia nella legge. Gli ebrei portano per sette volte i rotoli della Torah intorno alla sinagoga, danzando e cantando. Chanukah o Hanukkah (autunno) Festa della Luce Ricorda il giorno in cui gli ebrei hanno riconquistato e ridedicato il tempio (165 AC). L’olio per la lampada eterna, simbolo della presenza di Dio, era sufficiente solo per un giorno, ma miracolosamente è durato otto giorni. Questa festa si celebra per otto giorni ed è un tempo di grande gioia e felicità, celebra la libertà ed il trionfo del bene sul male. Nelle sinagoghe e nelle case si accendono candelabri a nove braccia (Chanukah menorah); viene illuminata una candela ogni notte finché non sono accese tutte e otto. I bambini cantano e ci si scambia regali. Tu B’Shevat (primavera) Giorno per piantare i nuovi alberi; viene compiuto uno sforzo speciale per mangiare i frutti provenienti da Israele. Purim (primavera) Ricorda come gli ebrei della Persia vennero salvati dal progetto di Haman di distruggerli con l’intercessione della Regina Ester. Il libro biblico di Ester viene letto nella sinagoga. Quando viene pronunciato il nome di Haman al congregazione provoca un brusio in modo tale da coprire il suono. E’ un’occasione per fare feste e per scambiarsi regali. Pesach (primavera) Pasqua ebraica Ricorda l’esodo degli ebrei dall’Egitto. Visto che avevano colorato i pilastri dei loro cancelli con il sangue di un agnello, l’Angelo della Morte risparmiò le loro case ed il Faraone permise loro di lasciare l’Egitto. La Pasqua ebraica celebra anche il nuovo raccolto dell’orzo ed è conosciuta come la festa del Pane Azzimo. La libertà degli ebrei e la costituzione del popolo ebreo sono celebrate per otto giorni. 194 Si raccontano le storie della liberazione degli ebrei dalla schiaitù. Nelle case si consuma un pasto speciale, il Seder. Si mangiano cibi simbolici – matzoth (pane azzimo), un uovo, acqua salata, prezzemolo ed erbe amare. Durante il pasto viene raccontata la storia della liberazione insieme a giochi e canti. Shavuot (primavera) Festa delle Settimane – Pentecoste Celebra la rivelazione della Torah sul Monte Sinai ed il raccolto del grano. Era una delle tre festività dei pellegrini. Le sinagoghe vengono decorate con fiori e si mangiano latticini. Nono di Av – Tisha B’Av (estate) Giorno di digiuno che piange la distruzione dei templi e altre tragedie della storia ebraica. Viene letto il libro delle Lamentazioni. ALTRE FESTIVITA’ Yuan Tan (primavera) Anno nuovo cinese Primo dell’anno: primo giorno del primo mese del calendario lunare cinese. E’ la festività cinese più importante ed è un tempo da trascorrere in famiglia. Si sistemano gli affari e si pagano i debiti prima dell’anno nuovo. Tutti ricevono in dono abiti nuovi e la casa viene decorata con simboli del nuovo anno, come fiori di pesco, lanterne, dolci e pesciolini. L’oro è il simbolo della prosperità e il rosso è un colore fortunato. Ci si scambia regali ed ai bambini viene regalato un borsellino rosso. Ci si augura buon anno. Lungo le strade si svolgono processioni molto colorate e gioiose con fuochi d’artificio e danze, specialmente danze del leone e del drago. 195 APPENDICE 9 GLOSSARIO BUDDISMO Il buddismo si è diffuso dall’est, quindi viene espresso in molte lingue diverse. I termini in sanscrito ed in pali dell’India sono molto usati in occidente, ma troviamo frequentemente anche i termini giapponesi e tibetani. Il pali è la lingua dei testi della tradizione Theravada, mentre il sanscrito è utilizzato in generale per la Mahayana. Il buddismo Zen ed il buddismo di Nichiren (Soja Gakkai) usa termini giapponesi, mentre il buddismo tibetano usa termini tibetani. Non c’è una forma migliore dell’altra. Qui di seguito daremo il termine sanscrito ed indicato tra parentesi lo stesso termine in lingua pali. Abhidharma (Abhidamma) Insegnamento ulteriore o più elevato. La filosofia e la psicologia del buddismo in forma astratta e sistematica. Abhidharma Pitaka (Abhidhamma Pitaka) E’ la terza delle tre sezioni principali del canone delle scritture fondamentali. Trattazione sistematica, filosofica e psicologica degli insegnamenti offerti nella Sutta Pitaka. Amitabha (Amitayus) In giapponese è chiamata anche Amida. I buddha che hanno rispettivamente una vita ed una luce eterne. Anapanasmrti (Anapanasati) Consapevolezza del respiro. La pratica che è più associata di solito allo sviluppo della concentrazione e della calma e che viene anche utilizzata nella formazione del Vipassana (interiorità). Anatman (Amnatta) Nessun io, nessuna anima. Incorporeità, rifiuto di un io reale o permanente. Anitya (Anicca) Precarietà, transitorietà. Instabilità di tutte le cose compreso l’io. Arhat (Arahat, Arahant) Discepolo illuminato. Il quarto dei più alti livelli della Realizzazione riconosciuta dalla tradizione Theravada. Persona la cui mente è libera da qualsiasi astio, avidità ed ignoranza. Ashoka (Asoka) Imperatore indiano del terzo secolo AC. 196 Atman (Atta) Io, anima. Bhikshu (Bhikkhu) Monaco buddista ordinato. Bhikshuni (Bhikkhuni) Monaca buddista ordinata. Bodhi Tree Albero (ficus religiosa) sotto il quale il Buddha ha raggiunto l’illuminazione. E’ conosciuto come l’Albero della Saggezza. Bodhisatta Essere saggio. Persona intenzionata o destinata a divenire un Buddha. Gotama, prima della sua illuminazione come il Buddha storico. Bodhisattva Persona destinata all’illuminazione, che ritarda il raggiungimento finale dell’essere Buddha per aiutare gli altri (vedi Mahayana). Brahama Viharas I quattro stati sublimi: bontà amorevole, compassione, gioia sensibile e serenità mentale. Buddha Fondatore del buddismo, conosciuto come Shakyamuni o Siddhartha Gautama. Buddha Qualsiasi persona risvegliata o illuminata alla verità essenziale dell’universo. Butsudan (giapponese) Lett. “seggiola del Buddha” – altare buddista. Dalai Lama (tibetano) Grande Oceano. Leader spirituale e temporale del popolo tibetano. Dana (Dana) Generosità, offerta, dono. 197 Daimoku (giapponese) Il canto del “Nam-myoho-renge-kyo”; la pratica fondamentale del buddismo Nichiren. Dharma (Dhamma) Legge universale; verità ultima. Insegnamenti del Buddha. Termine chiave del buddismo. Dharapada (Dhammapada) Famosa scrittura di 423 versi. Duhkha (Dukkha) Sofferenza, malattia, insoddisfazione, imperfezione. La natura dell’esistenza in base alla prima Nobile Verità. Gompa (tibetano) Monastero, luogo di meditazione. Gautama (Gotama) Cognome del Buddha. Gohonzon (giapponese) Lett. “oggetto di culto degno di rispetto”, mandala scritto basato sull’invocazione di “Nam-myoho-rengekyo”. Gongyo (giapponese) Cerimonia di culto della tradizione Nichiren (Soka gakkai). Jataka Storia della nascita. Racconto delle vite precedenti del Buddha. Dhyana (Jhana) Anche Ch’an (cinese) e Zen (giapponese). Meditazione avanzata. Karma (Kamma) Azione. Azioni intenzionali che influiscono sulle occasioni di una persona in questa e nelle prossime vite. Insistenza del Buddha che l’effetto dipende dall’atto di volontà è un segno distintivo del trattamento del Kamma da parte del Buddha rispetto al modo in cui gli indù considerano il Karma. Legge fondamentale di causa ed effetto. 198 Karuna (Karuna) Compassione. Kathina Festività buddista e cerimonia della presentazione ai monaci delle nuove vesti. Kesa (giapponese) Veste di monaci, suore o preti buddisti. Skandha (Khandha) Cumulo, globalità. I cinque Khandha riuniti formano la “persona” (corpo, sentimento, percezione, formazione mentale e coscienza). Kshanti (Khanti) Pazienza, tolleranza. Klesa (Kilesa) Corruzione mentale o fuoco, come l’avidità, l’astio o l’ignoranza. Koan (giapponese) Termine tecnico utilizzato nel buddismo Zen che si riferisce a domande enigmatiche o paradossali utilizzate per sviluppare l’intuizione. Si riferisce anche ai problemi religiosi che si incontrano nella vita quotidiana. Kwan-yin (cinese) In giapponese è Kannon. Bodhisattva della Compassione, rappresentato con aspetto femminile. Identificato con il Bodhisattva Avalokitesvara. Lama (tibetano) Maestro o persona riverita. Lotus Sutra Scrittura di grande importanza per varie scuole all’interno della trdizione Mahayana. Descrive le virtù del Bodhisattva ed afferma che tutti gli esseri sensibili hanno una natura di buddha e possono raggiungere l’illuminazione (Nirvana). Marga (Magga) Sentiero che conduce al termine della sofferenza. La quarta Nobile Verità. 199 Mahayana Il Grande Cammino o Veicolo. Insegnamento che dell’India si è diffuso nel Tibet, in alcune zone dell’Asia e dell’estremo oriente, caratterizzato dall’ideale Bodhisattva e dalla predominanza data allo sviluppo sia della compassione che della saggezza. Mala In giapponese Juzu. Corda composta da 108 grani utilizzata nel buddismo (come un rosario). Maitri (Metta) Bontà amorevole. Puro amore che non è né avido né possessivo. Metta Sutta Scrittura buddista che descrive la natura della bontà amorevole. Maitreya Buddha (Metteya) Persona che possiede una bontà amorevole naturale. Nome del futuro. Mandala Lett. “cerchio” – presentazione pittorica o scritta del Buddha, della Legge Mistica o della cosmologia buddista. Mantra Parole sacre solitamente in forma di canto vocalico. Mudra (Mudda) Postura rituale, come illustrata dalle immagini delle mani del Buddha. Mudita (Mudita) Gioia sensibile. Accoglienza della buona fortuna degli altri. Nirvana (Nibbana) Spegnersi dei fuochi dell’avidità, dell’astio e dell’ignoranza e stato di pace perfetta e sicura che ne deriva. Termine chiave buddista. Nirodha (Nirodha) Termine della sofferenza. La terza Nobile Verità. 200 Prajna (Panna) Saggezza. Comprensione della vera natura delle cose. Paramita (Parami) Perfezione o virtù. Una delle sei perfezioni necessarie per il raggiungimento della condizione di Buddha. Parinirvana (Parinibbana) Nirvana finale e completa raggiunta al morte di un Buddha. Pratimoksha (Patimokkha) Regole di addestramento per un monaco o una suora – 227 nel caso di un monaco Theravada. (Pitaka) Cesto. Raccolta di scritture (vedi Tipitaka). Rupa (Rupa) Corpo. Uso di un’immagine del Buddha; è anche la prima delle cinque Khandha. Shakyamuni (Sakyamuni) Saggio della Shakyas (la tribù del Buddha). Titolo del Buddha storico. Samadhi (Samadhi) Dedizione alla meditazione. Stato di meditazione profonda. Samatha (Samatha) Stato di serenità concentrata; meditazione (vedi Vipassana). Samsara (Samsara) Vita quotidiana. Ciclo continuo di nascita, malattia, vecchiaia e morte che può essere trasceso seguendo l’Ottuplice sentiero e gli insegnamenti buddisti. Samudaya (Samudaya) Inizio, origine della sofferenza. La seconda Nobile Verità. Sangha (Sangha) Comunità, assemblea. Termine utilizzato spesso per l’ordinazione del monaci e delle monache nei paesi Theravanda. Nei paesi Mahayana, la Sangha prevede laici devoti e preti, es. in Giappone. 201 Samskara (Sankhara) Formazione mentale, Karma. Quarta delle cinque Khandha. Samjna (Sanna) Percezione. Terza delle cinque Khandha. Satori (giapponese) Risveglio. Termine usato nel buddismo Zen. Siddhartha (Siddattha) Desiderio realizzato. Nome di battesimo del Buddha storico. Sila (Sila) Moralità. Soka Gakkai (giapponese) “Società per la creazione del valore” – movimento buddista laico ispirato agli insegnamenti Nichiren. Sutra (Sutta) Testo. La parola del Buddha. Sutra Piaka (Sutta Pitaka) Seconda delle tre raccolte – prevalentemente di insegnamenti – che comprendono il canone delle scritture fondamentali. Trishna (Tanha) Sete, arsura, desiderio (radicato nell’ignoranza). Il desiderio come causa di sofferenza. Seconda Nobile Verità. Tathagata (Tathagata) Appellativo del Buddha. La Via del Mezzo Insegnamento buddista significativo che la liberazione non sta né nell’indulgenza (materialismo) né nel rifiuto (ascetismo). I Tre Tesori (o Tre Gioielli) Il Buddha, il Dharma (legge o insegnamento) e la Sangha (comunità di credenti). 202 Sthaviravada (Theravada) Sentiero degli anziani. Scuola principale di buddismo, sorta nello Sri Lanka e nell’Asio sud orientale. Si può trovare anche in occidente. Stupa (Thupa/Cetiya) Reliquiario (che comprende le pagode). Tripitaka (Tripitaka) Tre cesti. Triplice raccolta di testi (Vinaya, Suta, Abhidamma). Triratna (Tiratana) Il triplo rifugio. Il Buddha, il Dharma e la Sangha. Espressione per riferirsi ai tre gioielli. Tulku (tibetano) Il Lama reincarnato. Upaya Tutti i mezzi utili, es. meditazione sulla bontà amorevole, vincere la rabbia, ecc. Upeksa (Upekkha) Calma, serenità mentale. Vajrayana Fulmine, via del Diamante. Insegnamento diffuso più tardi, principalmente in India e in Tibet. Termine che indica il buddismo esoterico. Vedana Sentimento. Seconda delle cinque Khandha. Vihara Luogo di residenza, monastero, tempio. Vinaya Regole che disciplinano la vita monastica. Vinaya Pitaka Prima delle tre raccolte del canone di scritture fondamentali, che contiene prevalentemente la disciplina per i monaci e le suore con molti racconti ed alcuni insegnamenti. 203 Vijnana (Vinnana) Coscienza. Quinta delle cinque Khandha. Vipashyana (Vipassana) Discernimento della vera natura delle cose. Una particolare forma di meditazione (vedi Samatha). Virya (Viriya) Energia, sforzo. Wesak Giorno del Buddha. Nome di una festività e di un mese. Il giorno di luna piena del Wesak (in maggio o giugno) si verificano la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha, anche se alcune tradizioni, es. la tradizione Zen, in questo periodo celebrano solo la nascita. Zazen (giapponese) Meditazione da seduti, come nel buddismo Zen. Zen (giapponese) Meditazione. Deriva dal sanscrito “dhyana”. Scuola del buddismo Mahayana sviluppatasi in Cina e in Giappone. CRISTIANESIMO Le lingue storiche delle scritture cristiane sono l’ebraico, il greco ed il latino. L’Antico Testamento fu scritto nella maggior parte in ebraico, con alcuni testi in aramaico tradotto dal greco, anche se molte parole e passaggi sono originali in aramaico. Il latino è divenuto la lingua ufficiale della chiesa occidentale nel cinquantesimo secolo, periodo in cui la Bibbia è stata tradotta in latino. Assoluzione Dichiarazione del prete del perdono dei peccati da parte di Gesù Cristo. AD Anno Domini – anno del Signore. Il calendario cristiano parte dalla presunta data di nascita di Gesù Cristo. Avvento Venuta (di Cristo). Periodo che inizia la quarta domenica prima di Natale (40 giorni prima di Natale nella tradizione ortodossa orientale). Periodo di preparazione spirituale per il Natale. 204 Agape (Carità) Amore di Dio per l’umanità e amore dei cristiani l’uno per l’altro. Agape è anche il termine del Nuovo Testamento utilizzato per indicare il pasto che i cristiani consumavano insieme nella chiesa primitiva: una festa dell’amore. Altare (Tavolo della Comunione/Tavolo Santo) Tavolo usato per l’Eucaristia, la Messa, la Cena del Signore. Alcuni cristiani lo definiscono Tavolo Santo o Tavolo della Comunione. Anglicano Chiese in comunione completa con la sede vescovile di Canterbury. Le loro origini e tradizioni sono legate alla chiesa d’Inghilterra e sono parte della comunione anglicana. Apocalittico • • Rivelatorio degli obiettivi attuali di Dio e della fine del mondo. Termine utilizzato per indicare un genere letterario, es il libro della Rivelazione. Scritti apocrifi Libri dell’Antico Testamento accettati interamente come libri biblici da alcuni, ma rifiutati da altri. Nuovo Testamento apocrifo Titolo moderno per alcuni libri (pseudo-)cristiani primitivi non canonici. Apostolo Persona mandata da Gesù Cristo a predicare il Vangelo. Uno dei dodici amici speciali di Gesù. Ascensione Evento, accaduto 40 giorni dopo la resurrezione, in cui Gesù “è asceso al cielo” (vedi Luca 24 e Atti 1). Mercoledì delle Ceneri Primo giorno di quaresima. In alcune chiese i penitenti ricevono il segno della croce e le ceneri sul capo. Redenzione Riconciliazione tra Dio e l’umanità; riparazione di una relazione rovinata dal peccato. Battesimo Rito di iniziazione che implica l’immersione nell’acqua o il versare un po’ d’acqua sul capo. 205 Battista • • Membro della chiesa battista, sorta dal movimento anabattista durante la riforma del sedicesimo secolo. Cristiano che pratica il credo battista. Battistero • • Costruzione o vasca usata per il Battesimo, in particolare per l’immersione. Parte della chiesa, dove si celebra il Battesimo. AC Avanti Cristo. Periodo storico prima della presunta nascita di Gesù Cristo. Beatitudini Discorso di Gesù sul monte dove promise ogni benedizione per i miti, gli umili, ecc. “Beati i puri di cuore…” Battesimo dei Credenti (Battesimo degli Adulti) Battesimo che avviene per totale immersione di persone adulte in grado di comprendere il significato del rito, solitamente dai 13 anni in poi. Benedizione Preghiera di ringraziamento al termine del culto. Può anche essere una cerimonia che implica la benedizione della congregazione con l’ostia consacrata (di solito in un contesto di chiesa cattolica romana). Bibbia (Scrittura) Le sacre scritture della fede cristiana. Sacramento benedetto In alcune tradizioni il pane ed il vino che sono stati consacrati sono considerati la vera presenza di Gesù e vengono conservati in chiesa per una utilizzazione futura o per essere portati agli ammalati che non possono recarsi in chiesa. Corpo di Cristo (Chiesa o Eucaristia) • • Espressione che talvolta viene utilizzata per descrivere la chiesa cristiana avente Gesù come capo ed i credenti come corpo. I Cristiani che credono che il pane ed il vino, dopo la consacrazione, siano la vera presenza di Gesù possono utilizzare questa espressione. 206 Canone I libri della Bibbia riconosciuti. L’elenco di tali libri varia nei diversi gruppi di cristiani. Canonizzazione Evento dell’essere riconosciuti o dichiarati pubblicamente dei santi. Non è la creazione di un santo, ma il riconoscimento del fatto che in un particolare caso si è in presenza di santità. Cattolico • • Universale. Termine utilizzato spesso come abbreviazione dell’espressione “ romano cattolico”. Calice Bicchiere della comunione che contiene il vino. Termine talvolta utilizzato come immagine per l’abbondanza d’amore di Dio in Gesù. Carismatico Movimento moderno all’interno della chiesa che pone l’accento sui doni spirituali, quali le guarigioni o il poter parlare nelle varie lingue. Chi-ro Simbolo, lettere iniziali di “Gesù Cristo” in greco. Crisma Olio speciale utilizzato per qualsiasi persona o cosa che viene dedicata a Dio. Può essere usato, ad esempio, per i bambini appena battezzati in quanto il loro battesimo li ha differenziati. Crismazione • • Secondo sacramento di iniziazione ortodossa che avviene tramite l’unzione con il crisma (olio speciale). Unzione con il crisma, es. per la confermazione o la coronazione. Cristo (Messia) L’Unto. Il termine Messia viene utilizzato nella tradizione ebraica per definire il leader atteso mandato da Dio, che porterà la salvezza al popolo di Dio. I seguaci di Gesù applicano a Lui questo titolo ed il suo sinonimo greco, Cristo è l’origine dei termini cristiano e cristianesimo. Testimone di Cristo Atto dell’essere cristiano nel mondo e di agire nel nome della propria fede nella vita quotidiana. 207 Natale Festività che commemora l’incarnazione di Gesù Cristo (25 dicembre per la maggior parte dei cristiani). Chiesa Intera comunità dei cristiani. L’espressione “Chiesa” si usa anche per gruppi (denominazioni) particolari di cristiani, es. la chiesa metodista. Chiesa (Cappella, Luogo d’incontro, Tabernacolo) Edificio in cui i cristiani svolgono il culto. Comunione di Santi L’insieme di tutti i santi nel paradiso legati (in piena comunione con) i cristiani sulla terra. Confessione Contrizione, penitenza. • Uno dei sette sacramenti osservati da alcuni cristiani in cui Dio, attraverso l’azione umana di un prete, ascolta la confessione dei peccati di una persona e dona il perdono. • Ammissione da parte di un cristiano di agire in modo sbagliato. • Particolare affermazione (o professione) di fede ufficiale. Confermazione Termine utilizzato dai cristiani che ammettono il battesimo dei bambini. Quando i battezzati sono grandi abbastanza da poter decidere soli, viene data loro la possibilità di pronunciare le promesse battesimali in prima persona. Si ha l’imposizione delle mani e a volte anche la crismazione. Anche un adulto battezzato in una chiesa che vuole mantenere le sue promesse può ricevere la confermazione. Congregazionalista Membro del gruppo cristiano che crede che ogni chiesa locale debba essere indipendente ed auto governarsi sotto l’autorità di Cristo. Consacrato Dedicato a Dio e solo a Dio. Un luogo di culto cristiano può essere consacrato prima di venire utilizzato. Alcuni cristiani parlano del pane e del vino all’Eucaristia che vengono consacrati. Questa ultima definizione è quella più comune. Consustanziazione Definizione della natura dell’Eucaristia, la quale afferma che dopo la consacrazione, le sostanze del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo e del pane e del vino coesistono in unione l’una con l’altra. 208 Contemplativo Membro della comunità di monaci o di suore che rimane nel monastero o nel convento e dedica la sua vita alla preghiera. Credo Professione riassuntiva della fede religiosa, spesso recitata durante il culto, in particolare il Credo degli Apostoli ed il Credo Niceno. Crocifisso Croce con l’immagine di Gesù morente. Crocifissione Metodo romano di condanna dei criminali e dei traditori legandoli ad una croce fino alla loro morte per soffocamento; utilizzato nel caso di Gesù Cristo e di molti che si opponevano ai romani. Dedicazione Presentazione a Dio ed all’intera comunità di un bambino subito dopo la sua nascita, svolta da quei cristiani che praticano solo il Battesimo dei credenti. Denominazione Nome dato ai vari gruppi di cristiani. Discepolo Seguace generale, persona che segue una disciplina. Termine utilizzato in particolare per i seguaci biblici di Gesù. Pasqua Festività cristiana più importante che celebra la resurrezione di Gesù Cristo dai morti. Ecumenismo (Oikoumene) Movimento all’interno della chiesa che lavora per la cooperazione e l’unità di tutti i gruppi e le pratiche cristiane. Epifania Festa, che cade 12 giorni dopo il Natale, che commemora la visita dei Magi a Gesù, significativa perché fu la prima volta che Gesù venne visto e riconosciuto da persone non israelite. 209 Episcopato Sistema di governo della chiesa da parte dei vescovi. Epistola (Lettera) Molte lettere o epistole, provenienti da esponenti cristiani per le chiese cristiane o per delle persone, sono incluse nel Nuovo Testamento. Escatologia Studio dell’obiettivo finale di tutte le cose, significativo per il ruolo di Gesù come Messia. Chiesa riconosciuta Chiesa riconosciuta dalla legge ed impegnata nella conduzione di uno stato, es. la chiesa anglicana in Inghilterra. Vita eterna Vita dopo la morte nella pienezza di Dio. Eucaristia Ringraziamento. Servizio che celebra la morte sacrificale e la resurrezione di Gesù Cristo, utilizzando gli elementi del pane e del vino e che ha come modello l’Ultima Cena. Evangelico Gruppo di cristiani che pone particolare attenzione al fatto che il Vangelo e le Scritture sono l’unica autorità in tutte le questioni di fede e di comportamento. Evangelista • • Scrittore di uno dei quattro Vangeli nel Nuovo Testamento. Predicatore del Vangelo. Confraternita Unione dei cristiani per la preghiera, la condivisione dell’impegno e la socializzazione. Fonte battesimale Contenitore in cui si trova l’acqua che viene utilizzata nel Battesimo. Chiese libere Definizione per le chiese anticonformiste. Questa espressione viene preferita a “chiese anticonformiste”. 210 Dono dello Spirito Santo Lo Spirito Santo, potenza di Dio presente nel mondo oggi, aiuta con tutte le sue virtù. Il Nuovo Testamento elenca i doni “amore, gioia, pace, pazienza, bontà, fede, umiltà, autocontrollo”. Venerdì santo Venerdì della Settimana Santa. Commemora il giorno in cui Gesù è morto sulla croce. Vangelo • • Buona novella della salvezza in Gesù Cristo Racconto della vita e delle azioni di Gesù Grazia • • • Dono gratuito ed immeritato che proviene dall’amore di Dio per l’umanità Benedizione Preghiera di ringraziamento prima o dopo i pasti Paradiso Luogo o condizione in cui le anime saranno unite a Dio dopo la morte. Inferno Luogo o condizione in cui le anime saranno separate da Dio dopo la morte. Santa Comunione Servizio liturgico principale osservato da molti cristiani (vedi anche Eucaristia, Messa, Ultima Cena, Liturgia). Utilizzazione del pane e del vino per ricordare Gesù. Spirito Santo Terza persona della Trinità. Attivo come presenza e potenza divina nel mondo, dimora nei credenti per renderli uguali a Cristo e renderli in grado di compiere la volontà di Dio. Settimana santa Settimana prima di Pasqua, quando i cristiani ricordano l’ultima settimana di vita di Gesù sulla terra. Pesce Simbolo primitivo dei cristiani, oggi viene utilizzato come simbolo distintivo da molti cristiani. 211 Icona “Finestra sul paradiso”, spesso è un’immagine di Gesù Cristo, della Vergine Maria, di un santo o di una festività della chiesa. Utilizzata, solitamente nella tradizione ortodossa, come aiuto per la devozione e la preghiera. Iconostasi Scrigno ricoperto da icone, utilizzato nelle chiese ortodosse orientali per separare il santuario dalle navate. Incarnazione Dottrina che afferma che Dio ha preso forma umana in Gesù Cristo. E’ anche la fede che Dio in Cristo agisce nella chiesa e nel mondo. Gesù Cristo Figura centrale della storia e della devozione cristiane. Seconda persona della Trinità. Giudizio • • Per alcuni cristiani è la valutazione di un’anima immediatamente dopo la morte in modo da giudicare se si merita o meno l’entrata in paradiso Giudizio finale – verdetto di Dio su tutta l’umanità alla fine del mondo Giustificazione per fede Dottrina che afferma che Dio perdona (“tratta come dei giusti”) coloro che si pentono e credono in Gesù Cristo. Kerigma Messaggio centrale su Gesù proclamato dai primi crisitani. Regno Sfera sulla quale Dio regna, es. dove i cristiani vorrebbero essere sia in questa vita che nell’aldilà. Kyrie (greco) Signore. Rivolto a Gesù come nel “Kyrie eleison” (Signore pietà). Ultima Cena Il pasto che Gesù ha consumato con i suoi apostoli nella notte prima della sua morte. 212 Laico Non clericale, persona che non è stata ordinata come ministro. Leggio Sostegno dal quale si legge la Bibbia durante il culto, spesso a forma di aquila. Lezionario Raccolta di brani biblici per la lettura sistematica durante l’anno. Quaresima Periodo di penitenza. 40 giorni prima della Pasqua che vengono trascorsi nel digiuno, nella carità e nella preghiera. Liturgia • • Servizio di culto svolto secondo un rituale prescritto come il vespro o l’eucaristia Termine utilizzato nella chiesa ortodossa per riferirsi all’Eucaristia. Verbo Parola. Parola di Dio preesistente incarnata in Gesù Cristo. Signore Titolo usato per riferirsi a Gesù che esprime la sua signoria divina sulla gente, sul tempo e sullo spazio. Cena del Signore Termine utilizzato da alcuni cristiani per riferirsi all’Eucaristia. Luterana Chiesa protestante maggiore che prende il nome dal riformatore tedesco del sedicesimo secolo, Martin Lutero. Messa Termine utilizzato da alcuni cristiani per riferirsi all’Eucaristia. Giovedì santo Giovedì della settimana santa. Commemora l’Ultima Cena di Gesù. 213 Messia Titolo riferito a Gesù, lett. “l’unto”. Metodista Cristiano appartenente alla chiesa metodista che sorse dall’opera di John Wesley nel diciottesimo secolo. Ministro Persona che serve il popolo di Dio. Termine utilizzato per chiunque svolga funzioni di guida spirituale. Messale Libro contenente preghiere e indicazioni per celebrare la Messa. Madre di Dio Titolo dato a Maria, la madre di Gesù, da alcuni cristiani, a sottolineare la fede che Gesù era veramente l’incarnazione di Dio. Navata Parte dell’edificio della chiesa, in cui stanno le persone per partecipare al culto, opposto al santuario. Comandamento Nuovo “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Il compito che Gesù ha lasciato ai suoi seguaci. Nuovo Testamento Raccolta di 27 libri che costituiscono la seconda parte della Bibbia. Anticonformisti Coloro che non aderiscono ad una Chiesa ufficiale organizzata. L’espressione fa riferimento ai metodisti, battisti, quaccheri ed altri. Si preferisce utilizzare l’espressione Chiese Libere. Antico Testamento Prima parte della Bibbia che comprende una quarantina di libri del tempo prima di Gesù. Alcuni cristiani ritengono validi 39 libri nell’Antico Testamento, altri vogliono aggiungere a questi anche gli scritti apocrifi. Ordinazione Distinzione rispetto alle altre persone di coloro che servono la chiesa in modo particolare. L’ordinazione si svolge con l’imposizione delle mani e la possibile crismazione. 214 Ortodosso • • Chiesa ortodossa orientale che consiste nelle chiese nazionali (prevalentemente greca e slava), compresi i vecchi patriarchi orientali. Hanno in comune la fede ortodossa e sono in comunione con il Patriarcato di Costantinopoli. Conformi ai credo riconosciuti dai concili ecumenici, es. Nicea, Calcedonia. Domenica delle Palme Domenica prima di Pasqua che commemora l’entrata di Gesù a Gerusalemme, quando venne riconosciuto dalla folla che agitava rami d’ulivo. Paraclito (consolatore, avvocato) Termine utilizzato in riferimento allo Spirito Santo. Parusia Presenza. Seconda venuta o ritorno di Gesù Cristo. Passione Sofferenze di Gesù Cristo, specialmente nel momento della sua Crocifissione. Patriarca Titolo riferito ai vescovi ortodossi orientali. Utilizzato anche per i primi leader israeliti, come Abramo, Isacco, Giacobbe. Pentecoste Il giorno che 50 giorni dopo la Pasqua commemora i seguaci di Gesù che ricevono il dono dello Spirito Santo. Spesso viene chiamata il compleanno delle chiese cristiane. Pentecostale Cristiano appartenente ad una chiesa che pone l’accento su alcuni dei doni che vennero offerti ai primi credenti nel giorno di Pentecoste (come il potere di guarire i malati e di parlare le lingue). Papa (Vescovo di Roma) Capo della chiesa cattolica romana. Cristo stesso è considerato il Capo. Presbiteriani Gruppo di cristiani governato dagli anziani o “presbiteri”; chiesa nazionale scozzese. 215 Prete Persona che ha ricevuto l’ordinazione per servire il popolo di Dio attraverso la preghiera e per pregare e rendere grazie in nome delle persone. Protestante Parte della chiesa che si separò dalla chiesa cattolica di Roma durante la Riforma quando i suoi membri professarono (o protestarono – da qui protestanti) la centralità della Bibbia e di altre idee. Pulpito Spazio elevato dal quale si proclamano i sermoni. Purgatorio In alcune tradizioni, condizione o stato in cui le anime buone ricevono una purificazione spirituale dopo la morte, in preparazione al paradiso. Pisside • • Contenitore per conservare il pane ed il vino nella chiesa dopo la consacrazione Piccolo contenitore per trasportare il pane consacrato ai malati. Riconciliazione (Confessione) • • Sacramento della chiesa cattolica che consiste nella contrizione, confessione dei peccati ed assoluzione Processo umano di riconciliazione tra i vari cristiani. Redenzione Deriva dalla pratica di pagare il prezzo della libertà di uno schiavo; utilizzato da Gesù Cristo per liberare gli uomini dalla schiavitù del peccato attraverso la sua morte. Riforma Movimento di riforma del sedicesimo secolo che portò alla formazione delle chiese protestanti. Accentua il bisogno di tornare alla fede ed alle pratiche della chiesa primitiva. Quaccheri Gruppo di cristiani che sorse nel diciassettesimo secolo dall’opera di George Fox. Resurrezione • • • Risurrezione dalla morte di Gesù Cristo il terzo giorno dopo la Crocifissione Risurrezione dalla morte dei credenti nell’Ultimo Giorno Nuova, o risorta, vita dei cristiani 216 Cristo risorto Croce con l’immagine di Cristo risorto – opposta al crocifisso. Rituale Insieme di preghiere stabilite con particolari parole e gesti. Rogazione Tempo della semina. Periodo di preghiera in cui si chiede a Dio la benedizione nella speranza di un buon raccolto. Cattolici romani Gruppo dei cristiani che si riuniscono sotto la conduzione del Papa, distinti dalle chiese ortodosse e protestanti. Rosario Preghiera ripetitiva che aiuta la meditazione sugli eventi principali della vita di Gesù. Termine che indica la corona di grani utilizzata per contare le preghiere. Sacramento Segno esteriore di benedizione o grazia interiore, come ad esempio nel battesimo dove l’acqua è un segno esterno di purificazione o rigenerazione. Esercito della Salvezza Gruppo formato da William e Catherine Booth nel diciannovesimo secolo. Santificazione Processo attraverso il quale un credente viene riconosciuto santo, secondo il modello di Gesù Cristo. Santuario Parte più importante nell’edificio della chiesa. Zona che contiene l’altare. Peccato • • Atto di ribellione o disobbedienza contro la volontà di Dio Valutazione della condizione umana bisognosa di trasformazione. Sinottico Che ha un punto di vista comune. Si riferisce alla presentazione della vita di Gesù nei primi tre vangeli (Matteo, marco e Luca) in contrasto con quella offerta nel vangelo di Giovanni. 217 Tabernacolo • • “Cassaforte” per il Sacramento benedetto, non consumato immediatamente, ma conservato e messo da parte termine utilizzato da alcuni cristiani per indicare il luogo di culto. Tradizione Usi e abitudini ereditati dai cristiani attraverso i secoli. Le abitudini persistenti vengono considerate da alcuni cristiani come segno di un particolare grado di autorevolezza. Transustanziazione Definizione della natura dell’Eucaristia, al quale afferma che dopo la consacrazione, la sostanza del pane e del vino diviene la sostanza del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo che è così presente sull’altare. Trinità Tre persone in un solo Dio; dottrina della triplice natura di Dio – Padre, Figlio e Spirito Santo. Unzione (Sacramento dei malati) Unzione con l’olio. Spesso viene utilizzato per riferirsi in modo specifico all’unzione di una persona malata o in punto di morte. Chiese Riformate Unite Gruppo di cristiani formato dall’unione delle tradizioni delle Chiese Libere (prevalentemente presbiteriani e congregazionalisti nel 1972). Vaticano Residenza del Papa a Roma e centro amministrativo della chiesa cattolica romana. L’edificio principale del Vaticano è la basilica di San Pietro, costruita sulla tomba di San Pietro. Viatico Eucaristia data ai morenti come cibo per il loro ultimo viaggio. Veglia Preghiere recitate durante la notte che precede un grande evento, es. la veglia pasquale. Nascita verginale Dottrina del concepimento miracoloso di Gesù Cristo dalla Vergine Maria attraverso il potere dello Spirito Santo e senza la partecipazione di un padre umano. 218 ISLAM Il logotipo islamico è composto dalle parole “Salla-llahu alaihi wa sallam” e significa “pace e benedizione di Allah siano con lui”. E’ utilizzato dai musulmani tutte le volte che viene nominato o scritto il nome del profeta Maometto. Una simile devozione è riservata anche agli altri profeti. Il Corano venne rivelato in arabo, quindi l’arabo è la lingua dell’Islam, del culto, della teologia, dell’etica e della giurisprudenza islamici. L’Islam è strettamente collegato con la lingua araba nonostante la varietà di lingue parlate dai credenti. Abd Servo. Es. Abdullah, sevo di Allah. Abu Bakr Primo califfo, successore nella guida della comunità musulmana dopo la morte del profeta Maometto. Adam (la pace sia con lui). Primo uomo e primo profeta di Allah. Adhan (Azan) Chiamata alla preghiera. Dalla stessa radice, Ma’adhin (muezzin) colui che chiama alla preghiera. Aishah Una delle mogli del profeta Maometto, figlia di Abu Bakr (che Allah sia con loro). Akhirah Vita eterna dopo la morte – l’aldilà. Akhlaq Condotta, carattere, atteggiamenti ed etica. al-Amin Il Fedele. Nome con il quale era conosciuto il profeta Maometto, anche prima della rivelazione dell’Islam. al-Aqsa Moschea più lontana a Gerusalemme, conosciuta anche come la Casa della Roccia. 219 al-Fatihah Inizio. Prima sura del Corano. Recitata almeno 17 volte al giorno nel periodo del salah. Conosciuta anche come l’Essenza del Corano. al-hamdu-li-Llah Tutte le lodi sono per Allah. Spesso è utilizzata come espressione di ringraziamento nei confronti di Allah. al-Kafi Titolo del libri dell’Hadith scritti da Muhammad ibn-Yaqub Koleini e dagli scolari Shi’ah. al-Khulafa-ur-Rashidun Califfi rettamente guidati. Primi quattro successori nel ruolo di guida del profeta Maometto. Erano Abu Bakr, Umar, Uthman e Ali (che Allah sia con loro). al-Madinah città dei Profeti. Nome dato alla Yathrib dopo che il profeta Maometto vi emigrònel 622 DC e fondò il primo stato islamico. Ali Cugino e genero del profeta Maometto; marito di Fatimah Zaharah; padre di Hassan, Hussein e Zainab; quarto califfo secondo i Sunni e primo successore accettato dall’Islam Shi’ah (che Allah sia con loro). Allah Nome islamico di Dio in lingua araba. E’ preferito al termine Dio, è singolare, non ha plurale e non è connotato da caratteristiche maschili, né femminili, né neutre. Allahu Akbar Allah è il più grande. Angeli Esseri creati da Allah nati dalla luce. Non hanno volontà e sono in tutto obbedienti ad Allah. Ansar Seguaci. Musulmani di Medina. 220 Arafat Pianura, a pochi chilometri da Medina, dove si riuniscono i pellegrini per praticare il culto, pregare e chiedere perdono. Questo raduno avviene il nono giorno del mese islamico di Dhul-Hijjah, il giorno prima di Eid-ul-Adha. Asr (Salat-ul-Asr) Culto pomeridiano che si può praticare dal tardo pomeriggio fino a poco prima del tramonto. As-Salamu-Alaykum La pace sia con te. Saluto islamico. Ayah (canto) Unità delle sure del Corano. Barakah Benedizione. Bilal Primo muezzin dell’Islam, compagno del profeta Maometto, precedentemente schiavo abissino (che Allah sia con lui). Bismillah Nel nome di Allah. Bismillah-ir-Rahman-ir-Rahim Nel nome di Allah, il benevolo e misericordioso. Introduzione a tutte le sure del Corano, eccetto alla nona. Solitamente i musulmani proferiscono questa invocazione prima di mangiare e di compiere qualsiasi azione. Dar-ul-Islam Casa o abitazione dell’Islam. Solitamente è un termine utilizzato per riferirsi alle terre governate dalla legge islamica. Da’wah Chiamata. Invito all’Islam, sia con un invito vero e proprio o con la preghiera, che con l’esempio delle buone azioni. 221 Dawud Davide (la pace sia con lui). Profeta di Allah al quale venne consegnato il Libro dei Salmi. Dhikr (Zikr) Ricordo. Ricordo di Allah nel cuore di ognuno recitando il suo nome o dei brani del Corano. Dhimmi (Zimmi) Persona non musulmana che vive liberamente sotto la protezione di uno stato islamico. Dhul-Hijjah Mese dell’Hajj. Ultimo mese dell’anno islamico. Din Stile di vita. Insieme di religione e pratica. Din-ulFitrah Descrizione dell’Islam come stile di vita naturale. Du’a Varie forme di preghiera personale e supplica. Eid (Id) Felicità ricorrente. Festa religiosa; festa per rendere grazie ad Allah e celebrare una occasione di felicità. Eid Mubarak (Id Mubarak) Benedizione dell’Eid. Saluto che ci si scambia durante le celebrazioni islamiche. Eid-ul-Adha (Id-ul-Adha) Celebrazione del sacrificio che ricorda la volontà del profeta Abramo di sacrificare suo figlio Isacco per Allah (la pace sia con loro). E’ anche conosciuta come Eid-ul-Kabir – Eid Maggiore – e Qurban Bayram (turco) – festa del sacrificio. Eid-ul-Fitr (Id-ul-Fitr) Celebrazione della rottura del digiuno nel giorno in cui termina il Ramadan; è anche il primo giorno del Shawal, decimo mese islamico. Conosciuta anche come Eid-ul-Saghir – Eid Minore – e Sheker Bayram (turco) – festa dello zucchero o del dolce. 222 Fatima Una delle figlie del profeta Maometto. Hajra Sara. Moglie del profeta Abramo (la pace sia con lui). Hijra Migrazione del profeta Maometto dalla Mecca a Medina. Segna l’inizio del calendario musulmano. Ihram Stato o condizione in cui si deve entrare per praticare l’Hajj o l’Umrah. In questo periodo, molte azioni che solitamente sono permesse, vengono vietate ai musulmani. E’ anche il nome delle due vesti bianche non cucite indossate dai pellegrini che stanno ad indicare la fratellanza, l’eguaglianza e la purezza del pellegrinaggio. Per le donne la veste del pellegrinaggio è il loro solito abito. Ijma Consenso generale degli scolari, espresso o tacito, in materia di legge e di pratica. Imam Leader. Persona che conduce la preghiera comune, o fondatore di una scuola islamica o di giurisprudenza. Presso l’islam degli Shi’ah l’Imam ha anche il titolo di Ali (che Allah sia con lui) e dei suoi successori. Imamah Ufficio e funzione di un Imam. Autorità religiosa per nell’Islam Shi’ah; successore del profeta Maometto come leader della comunità musulmana. Iman Fede. Injil Vangelo. Libro dato dal profeta ‘Isa (la pace sia con lui). Iqamah Invito ad alzarsi per il culto. ‘Isa Gesù. Profeta di Allah nato dalla Vergine Maria (la pace sia con loro). 223 Isha (Salat-ul-Isha) Culto serale che si può praticare da un’ora dopo il tramonto fino alla mezzanotte. Islam Pace raggiunta con l’obbedienza spontanea alla guida divina di Allah. Isa’il (Ismaele) Profeta di Allah. Figlio del profeta Abramo e di Sara (la pace sia con loro). Isnad Catena di trasmissione di ogni Hadith. Jibril Gabriele. L’angelo che ha consegnato i messaggi di Allah ai suoi profeti. Jihad Lotta personale ed individuale contro il male nel cammino che conduce ad Allah. Può anche essere la difesa collettiva della comunità musulmana. Jinn Essere creato da Allah, nato dal fuoco. Jummah (Jumu’ah/Salat-ul-Jumu’ah) Culto comune settimanale ed ascolto del sermone che viene proferito poco dopo mezzogiorno il venerdì. Ka’bah Struttura di forma cubica al centro della grande moschea della Mecca. Prima casa costruita per il culto dell’Unico Vero Dio. Khadijah Prima moglie del profeta Maometto. Madre di Fatimah Zarah (che Allah sia con loro). Khalifah Successore, erede, custode, vice reggente. Khilafah Istituzione della successione. 224 Khums Contributo (aggiunto all’offerta obbligatoria annuale) di un quinto delle eccedenze nel guadagno annuale pagato dai musulmani Shi’ad. I musulmani Sunni lo applicano solo alle entrate. Khutbah Sermone. Discorso che si tiene in occasioni speciali come la Jummah e le preghiere dell’Eid. Lailat-ul-Barah Notte del quindicesimo giorno del Shaban (ottavo mese islamico) quando i musulmani chiedono perdono ad Allah. Molti musulmani pregano più a lungo possibile durante la notte, spesso restando svegli tutta la notte. Lailat-ul-Qadr Notte del Potere, quando il Corano venne rivelato per la prima volta al profeta Maometto. Si pensa sia una delle ultime dieci notti del Ramadan. Madinah Vedi al-Madinah. Madrassah Scuola serale islamica alla moschea. Maghrib (Salat-ul-Maghrib) Culto praticato dopo il tramonto finché dura la luce del giorno. Mahdi, al-Muntazar Persona saggiamente guidata che viene attesa e farà la sua comparsa alla fine dei tempi per guidare l’Ummah e ristabilire la giustizia sulla terra. Persona promessa nelle tradizioni giudaica, cristiana e islamica. Makkah (Mecca) Città in cui è nato il profeta Maometto e dove si trova la Ka’bah. Maryam Maria. La vergine madre del profeta ‘Isa (la pace sia con loro). Masjid Luogo di prostrazione. Moschea. 225 Mirhab Nicchia o alcova nel muro di una moschea che indica la Qiblah – la direzione della Mecca, verso la quale si devono volgere i musulmani per praticare il culto. Mila-un-Nabi Data di nascita del profeta Maometto. Mina Luogo vicino alla Mecca dove i pellegrini stanno il decimo, undicesimo e dodicesimo giorno di DhulHijjah e praticano alcune delle attività dell’Hajj. Minbar Rostro, piattaforma, palco. Luogo da cui l’Imam consegna il sermone nella moschea o nel luogo di preghiera. Miqat Luogo designato in cui i pellegrini sono nella condizione di Ihram. Mi’raj Ascesa ai cieli del profeta Maometto. Mu’adhin Colui che chiama alla preghiera. Muezzin. Muhammad Il glorificato. Nome dell’ultimo profeta. Muharram Primo mese del calendario islamico, che si calcola dall’anno in cui il profeta Maometto emigrò a Yatrib (Medina). Musa Mosè (la pace sia con lui). Profeta di Allah a cui venne consegnata la Torah. Mumin Fedele. Credente, musulmano praticante che generosamente si sottomette alla saggezza di Allah ed è così in armonia con la Sua volontà ed in pace con se stesso e con tutte le creature. 226 Muslim Persona che dichiara di aver accettato l’Islam professando la Shahadah. Muzdalifah Luogo in cui durante l’Hajj i pellegrini sostano nella notte del giorno che trascorrono ad Arafat. Nabi Profeta di Allah. Niyyah Intenzione. Affermazione richiesta dalla legge di intenzione, che deve precedere tutti gli atti di devozione come il culto, l’Hajj o il digiuno. Qadar Controllo ultimo e completo di Allah sulla realizzazione degli eventi o del destino. Qiblah Direzione verso la quale si volgono i musulmani per praticare il culto – verso la Ka’bah. Corano Libro letto o recitato, Libro Divino rivelato al profeta Maometto. Ultima rivelazione di Allah all’umanità. Rak’ah Una parte del culto, composta da recitazione, alzata e due prostrazioni. Ramadan Nono mese del calendario islamico, durante il quale viene richiesta il digiuno dall’alba al tramonto, come è stato ordinato da Allah nel Corano. Rasul Messaggero di Allah. Sa’y Camminare ed affrettarsi tra Safa e Marwah, parte dell’Hajj, in ricordo della ricerca di acqua di Sara per suo figlio Ismaele (la pace sia con loro). 227 Sadaqah Pagamento volontario o buona azione con scopo caritatevole. Safa e Marwah Due colline della Mecca, vicino alla Ka’bah, che ora fanno parte della grande moschea. Sahih al-Bukhari Titolo dei libri dell’Hadith scritti da Muhammad ibn Isma’il al-Bukhari, un discepolo Sunni. La raccolta viene chiamata Sahih (autentica). Sahih Muslim Titolo dei libri dell’Hadith scritti da Abul Husayn Muslim ibn al-Hajjaj, un discepolo Sunni. La raccolta viene chiamata Sahih (autentica). Salah Comunicazione obbligatoria con Allah e culto che si pratica in condizioni specifiche, nel modo insegnato dal profeta Maometto e recitato in lingua araba. I cinque momenti quotidiani del salah sono stabiliti da Allah. Sawn Digiuno che parte da poco prima dell’alba fino al tramonto. E’ richiesta astinenza da tutti i cibi e da tutte le bevande (compresa l’acqua) come anche dal fumo e dai rapporti coniugali. Shahadah Dichiarazione di fede consistente nell’affermazione “Non esiste altro dio al di fuori di Allah, Maometto è il messaggero di Allah”. Shari’ah Legge islamica basata sul Corano e sulla Sunnah. Shaytan Ribelle, orgoglioso. Diavolo. Shi’ah Seguaci. Musulmani che credono nell’Immah, la successione di Ali (che Allah sia con lui) dopo il profeta Maometto e 11 dei suoi devoti e sapienti discendenti. 228 Shirk Associazione. Riguardante qualsiasi cosa che sia uguale o associata ad Allah. La Shirk è proibita nell’Islam. Shura Consultazione della gente nella gestione degli affari religiosi e materiali. Compito prescritto dal Corano ai leader di tutti di livelli, a partire dalla famiglia fino al governo. Sirah Scritti biografici sulla condotta e l’esempio del profeta Maometto. Subhah Catena di grani utilizzata per contare le recitazioni durante il culto. Sunnah Pratiche, abitudini e tradizioni modello del profeta Maometto. Si trova sia nell’hadith che nella Sirah. Sunni Musulmano che crede nella successione di Abu Bakr, Umar, Uthman e Ali (che Allah sia con loro) dopo il profeta Maometto. Surah Divisione del Corano (sono in tutto 114). Takbir Atto di dire “Allah Akbar!”. Recita durante il culto, l’Eid ed in altre occasioni di celebrazioni. Tarawih Preghiera speciale durante il mese del Ramadan recitata spesso dopo la quinta preghiera dell’Isha nella sera. Tawaf Atto di camminare sette volte attorno alla Ka’bah nel culto di Allah. E’ anche una parte dell’Hajj e dell’Umrah. Tawhid Fede nell’unicità di Allah – monoteismo assoluto praticaato nell’Islam. 229 Tawrah Torah. Libro dato al profeta Mosè (la pace sia con lui). Ulama Studenti di legge e giurisprudenza islamica. Umar ibn ul-Khattab Secondo califfo dell’Islam. Ummah Comunità. Comunità musulmana diffusa in tutto il mondo; nazione dell’Islam. Umrah Pellegrinaggio minore che può svolgersi in qualsiasi periodo dell’anno. Uthman Terzo califfo dell’Islam. Wudu Abluzione prima del culto. Yathrib Città in cui emigrò il profeta Maometto trasferendosi dalla Mecca (vedi al-Madinah). Zabur Libro dei Salmi dato al profeta Davide (la pace sia con lui). Zakah Purificazione dalla ricchezza per mezzo del pagamento di una tassa annuale. Atto di culto obbligatorio. Zakat-ul-Fitr Pagamento di una tassa al termine del Ramadan. Zamzam Nome della fonte che si trova vicino alla Ka’bah nella Mecca. L’acqua zampillò per la prima volta in risposta alla ricerca ed alle preghiere di Sara (vedi Hajra e Sa’y). 230 Zuhr (Salat-ul-Zuhr) Culto che si può svolgere da dopo mezzogiorno per tutto il pomeriggio. GIUDAISMO Molti dei termini descritti in questa sezione in origine sono ebraici. Però, a partire dalla diaspora ebraica, molti termini sono nella lingua dei diversi paesi in cui si sono stanziati gli ebrei. Ad esempio molti termini sono in Yddish, una lingua diffusa (una mescolanza di tedesco, russo ed ebraico) sviluppata dagli ebrei nell’Europa centrale ed orientale. In questo glossario la forma preferita è la pronuncia Sephardic, che corrisponde all’ebraico moderno parlato in Israele oggi. Come con tutte le trascrizioni, ci saranno delle diversità accettabili nei modi in cui vengono scritte le parole. Afikomen (greco) Dessert. Porzione di matzah che viene mangiata verso la fine del Seder. Agadah (Aggadah) Racconto. Insegnamenti rabbinici sui valori morali. Aleinu Preghiera fondamentale alla conclusione di tutti i servizi. Aliyah Salire. Essere chiamati a leggere i rotoli della Torah nella sinagoga. Migrazione degli ebrei in Israele. Amidah Posizione eretta. Preghiera recitata in posizione eretta. Aron Hakodesh Arca santa. Punto principale della sinagoga che contiene i rotoli della Torah. Ashkenazi (pl.Ashkenazim) Ebrei originari dell’Europa centrale ed orientale. Bar Mitzvah Figlio del Comandamento. Venuta di un ragazzo di 13 anni, di solito celebrata da una cerimonia alla sinagoga e da una celebrazione in famiglia. 231 Bat Mitzvah (Bat Chayil) Figlia del comandamento. Come sopra, ma per le ragazze dai 12 anni. Può essere celebrata diversamente dalle varie comunità. Bet Din. (Beth Din) Casa del Giudizio. Corte religiosa. Bet ha Knesset (Shul) Sede dell’assemblea. Sinagoga. Bimah Palco. Spazio rialzato principalmente per la lettura della Torah nella sinagoga. Brit Milah (Berit Milah, Bris) Circoncisione. Challah (Hallah) Pane integrato, arricchito usato particolarmente durante il Shabbat e altre festività. Chanukah (Hanukkah) Festa della Dedicazione o Festa delle luci. Chanukiah (Hanukiah Menorah) Candelabro a nove bracci utilizzato durante la festività dell’Hanukkah. Chasid (Hasid Hasidim) (pl. Chasidim) Fedele. Membro del movimento ortodosso dello Hasidism. Chasidism (Hasidism) Movimento sociale e religioso sorto per opera di Israel Baal Shem Tov ( dal diciottesimo secolo in poi). Chazan (cantore Hazzan) Conduttore della lettura, del canto e degli inni nei servizi di alcune sinagoghe. Chumash Cinque. La Torah in forma di libro, utilizzato nella sinagoga e nelle case. 232 Chuppah (Huppah) Baldacchino utilizzato nella celebrazione dei matrimoni, sotto al quale si trovano lo sposo e la sposa. Circoncisione Rito religioso del Brit Milah, praticato da un mohel designato, su tutti i bambini ebrei, di solito l’ottavo giorno dopo la loro nascita. Dreidel Trottola utilizzata durante la Chanukah. Gemara (Gemarah) Commento della Mishnah incluso nel Talmud. Genizah Magazzino per conservare i testi religiosi danneggiati. Haftarah Completezza. Passi dei Nevi’im (profeti) letti nella sinagoga (collegati alla Torah settimanale ed alle letture delle festività). Hagadah (Haggadah) Racconto. Libro utilizzato durante il Seder. Halakhah (Halacha) La Strada. Codice di comportamento che comprende tutti gli aspetti della vita ebraica. Havdalah Distinzione. Cerimonia che segna la conclusione del Shabbat. Ebraico (Ivrit) Antica lingua semitica; lingua della Tanakh (scritture ebraiche) e utilzzata dagli ebrei per la preghiera e lo studio. E’ anche la lingua quotidiana di Israele. Israele Colui che lotta con Dio. Questa frase si riferisce alla comunità ebraica sparsa nel mondo; la terra di Israele ed lo stato moderno di Israele. 233 Gerusalemme Città capitale del re Davide. Sede del Tempio santo. Kabbalah (Cabala) Misticismo ebreo. Kaddish Preghiera pubblica recitata da coloro che sono in lutto. Kashrut Leggi relative alla conduzione di una casa e di uno stile di vita ebraici. Keriah Lacerazione rituale delle vesti di coloro che portano un lutto. Ketubah (Ketubbah) Documenti che definiscono i diritti ed i doveri all’interno di un matrimonio ebraico. Ketuvim Scritture. Terza sezione della Tanakh. Kibbutz (pl. Kibbutzim) Villaggio comunitario israelita basato su principi socialisti. Kiddush Santificazione. Preghiera che santifica il Shabbat ed i giorni festivi, di solito recitata sul vino. Kiddushin Cerimonia del matrimonio. Kippah (copricapo Yamulkah) Copricapo indossato durante le preghiere, lo studio della Torah, ecc. Alcuni fedeli lo indossano sempre. Knesset Assemblea. Parlamento israelita. 234 Kol Nidrei (Kol Nidre) Tutte le promesse. Preghiera recitata durante la sera dello Yom Kippur. Korach Nome del leader che sfidò Mosè nel deserto. Kosher (Kasher) Adatto, giusto. Cibi permessi dalle regole alimentari ebraiche. Ladino Lingua usata prevalentemente dai Sephardim. Lubavitch Setta religiosa ebraica. Magen David Scudo di Davide, comunemente chiamato Stella di Davide. Maimonides Rabbi Moses ben Maimon (1135-1204), filosofo ebreo leader, scrittore, medico e codificatore della legge ebraica. Mashiach (Moshiach Messiah) L’unto che proclamerà una nuova era per il giudaismo e per tutta l’umanità. Matzah (pl. Matzot) Pane sottile come un cracker cotto prima che sia lievitato, utilizzato al Pesach. Menorah Candelabro a sette bracci che veniva acceso tutti i giorni al Tempio. Mezuzah Rotolo sistemato agli stipiti delle case ebraiche, che contiene una sezione della Torah e spesso viene messo in contenitori decorativi. Midrash Raccolte dei vari commenti rabbinici sulla Tanakh. 235 Mikveh Vasca utilizzata nei riti di immersione di persone ed oggetti. Minyan Numero legale di dieci uomini, che hanno superato l’età del Bat Mitzvah, richiesto per un servizio. Le comunità progressiste possono prevedere delle donne ma non sempre richiedono un numero legale. Mishnah Prima scrittura della Tradizione Orale. Documento autoritario che forma una parte del Talmud, codificato nel 200 DC circa. Mishkan Abitazione. Il santuario mobile originario utilizzato prima della costruzione del Tempio di Gerusalemme permanente. Mitzvah (pl. Mitzvot) Comandamento. La Torah contiene 613 Mitzvot. Utilizzato di solito per descrivere le buone azioni. Mohel Persona addestrata per praticare il Brit Milah. Moshav (pl. Moshavim) Villaggio collettivo o fattoria in Israele. Ner Tamid Luce eterna. Luce perpetua sull’Aron Hakodesh. Nevi’im Profeti. Seconda sezione della Tanakh. Leggi di Noè Sette leggi consegnate a Noè dopo il diluvio, che riguardano l’intera umanità. Queste leggi formano il fondamento per una società retta e giusta. Parev (Parveh) Cibi neutri, che non sono né latte né carne, es. verdura, uova, pesce. 236 Pesach (Pasqua ebraica) Festività che commemora l’esodo dall’Egitto. Una delle tre festività bibliche dei pellegrini. Viene celebrata in primavera. Pidyon Ha’ben Redenzione della Prima Nascita. Parte della cerimonia della circoncisione. Pirkei Avot (Pirke Avoth) Parole dei Padri. Parte della Mishnah che contiene l’etica dei saggi rabbi. Pikuakh Nefesh Salvare un’anima. Oltrepassare alcune leggi per salvare una vita. Pogrom Attacco organizzato agli ebrei, frequente specialmente nel diciannovesimo e ventesimo secolo nell’Europa dell’Est. Purim Festività che commemora la salvezza degli ebrei della Persia, come è narrato nel libro di Esther. Rabbi Il mio insegnante. Insegnante ebreo ordinato. Frequentemente leader religioso di una comunità ebraica. Rashi Rabbi Shlomo ben Yitzhak (1040-1105). Scolaro rabbinico francese e commentatore della Torah e del Talmud. Rebbe Rabbi. Termine utilizzato dagli Hasidim per il loro leader religioso. Rosh Hashanah (Rosh Ha-Shanah) Inizio dell’anno. Primo dell’anno ebraico. Seder Ordine. Pasto cerimoniale che si svolge in casa durante la Pasqua, nel quale viene narrato l’esodo dall’Egitto utilizzando l’Hagadah. 237 Sefer Torah Rotoli della Torah. Cinque libri di Mosè scritti a mano sulla pergamena e arrotolati. Sephardim (Sefardim) Ebrei originari dei paesi mediterranei, in particolare della Spagna, del Nord Africa e del Medio Oriente. Shabbat (Shabbos) Giornata di rinnovamento spirituale e di riposo con inizio al tramonto del venerdì e termine al calare della notte di sabato. Shatnez (Shaatnez) Indumenti che contengono una mistura proibita di lana e lino. Shavuot Settimane. Una delle tre festività dei pellegrini. Viene celebrata in estate, sette settimane dopo la Pasqua. Shekhina Presenza divina. Shema Preghiera maggiore ebraica che professa la fede in un unico Dio. La Shema si trova nella Torah. Shemitah Anno di maggese imposto dalla legge religiosa agli agricoltori. Shemot Nomi. Sette nomi santi di Dio. Shiva Sette giorni di lutto profondo che seguono la sepoltura di un parente stretto. Durante questi giorni tutti i lavori ordinari sono proibiti. Shoah Desolazione. Sofferenza vissuta dagli ebrei orientali nelle mani dei nazisti, compreso l’assassinio di sei milioni di ebrei tra il 1933 ed il 1945. 238 Shofar Corno che si suona nel periodo del Rosh Hashanah. Shulkhan arukh Raccolta di leggi del sedicesimo secolo per la vita quotidiana ebraica. Siddur Ordine. Libro per la preghiera quotidiana. Simchat Torah Gioia della legge. Festività che celebra la completezza ed il nuovo inizio nel ciclo delle letture settimanali della Torah. Sukkah (pl. Sukkot) Tabernacolo, cabina. Abitazione temporanea utilizzata durante il Sukkot. Sukkot Una delle tre feste bibliche dei pellegrini. Viene celebrata in autunno. Sinagoga (Shul Bet Haknesset Bet Hamidrash) Edificio per la preghiera comune ebraica, per lo studio e le assemblee. Tallit (Tallith) Scialle per la preghiera. Indumento a quattro punte con frange. Talmud Mishnah e Gemara, riunite insieme. Tefillah (Tefila) Autocritica. Preghiera e meditazione ebraiche. Tefillin (Tephilin T’filin) Piccole cassette delle lettere che contengono dei passaggi della Torah, legati alla fronte ed alle braccia di coloro che pregano al mattino nei giorni feriali. Tanakh (Tenakh) 24 libri raccolti nella Bibbia ebraica, che comprendono tre sezioni: Torah, Nevi’im e Ketuvim. 239 Teshuva Pentimento, ritorno a Dio. Tikkun Olam (Tikun) Cura per il mondo e per l’ambiente. Tishah b’Av (nono di Av) Digiuno che commemora la distruzione del Tempio. Torah Legge, insegnameto. Cinque Libri di Mosè. Tu Bishvat Nuovo anno per gli alberi. Festività della piantagione degli alberi. Tzedaka Rettitudine. Atto di carità. Tzitzit (Tzizit) Frange agli angoli del Tallit. Si riferisce anche alle frange delle camicie indossate da alcuni uomini ebrei. Yad Baccetta che si tiene in mano durante la lettura dei rotoli della Torah. Yahrzeit Periodo dell’anno in cui si celebra l’anniversario di una morte. Yeshiva Scuola per lo studio della Torah e del Talmud. Yiddish Lingua utilizzata principalmente dagli Ashkenazim. Yishuv Raccolta. Comunità ebraica di Israele. 240 Yom Hashoah Giorno che commemora la Shoah. Yom Kippur Giorno della Redenzione. Digiuno nel decimo giorno dopo il Rosh Hashanah; giorno solenne di Tefillah e Teshuva. Sionismo Movimento politico che assicura agli ebrei il loro ritorno alla terra di Israele. 241