PROGETTI FINANZIATI 138 MOD 01 PIANO IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione della Assemblea n.91/2006 e della Giunta Regionale n. 1791/2006 Legislativa Paragrafo 3.4.2. Iniziativa A DISTRETTO RIMINI NORD SOGGETTO CAPOFILA DEL PROGRAMMA DISTRETTUALE COMUNE DI BELLARIA IGEA MARINA NOMINATIVO TECNICO DI RIFERIMENTO DISTRETTUALE/COMUNALE: NICOLETTA SANTINI QUALIFICA: FUNZIONARIO AMMINISTRATIVO TELEFONO, FAX, E-MAIL 0541/343720 0541/345844 [email protected] 139 Modulo per la presentazione del progetto ( da ripetersi per ciascun progetto inserito nel programma distrettuale) A) Dati generali del progetto Titolo del progetto UNA CITTA’ A COLORI 2008 COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO: NICOLETTA SANTINI ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA: COMUNE DI BELLARIA IGEA MARINA QUALIFICA FUNZIONARIO AMMINISTRATIVO TELEFONO, FAX, E-MAIL 0541/343720 0541/345844 [email protected] IL PROGETTO E': [] Nuovo [X] Continuazione di attività in corso a partire dall'anno ( specificare): 2002 In tal caso: [x] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Sociale Regionale 2002 – 2003 – 2004 - 2005 [] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Durata del Progetto :_ _________anno 2008___________ B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila BELLARIA IGEA MARINA Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto) Comune di Bellaria Igea Marina Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro) Associazione di Promozione Sociale 2000 Giovani Informagiovani – Centro per l’impiego 140 Istituto Comprensivo di Belluria Igea Marina Ausl Rimini Soggetti attuatori Nome: Comune di Bellaria Igea Marina Ragione sociale: Comune di Bellaria Igea Marina Sede Legale: Piazza del Popolo, 1 – 47814 Bellaria Igea Marina (da ripetersi per ciascun Ente gestore) Altri soggetti partecipanti (elencare): _____________________________________________ C) Descrizione del Progetto Contesto Locale ( da compilare solo se si intende evidenziare particolari situazioni locali su cui si intende intervenire) La fotografia scattata al Comune di Bellaria Igea Marina all’31/12/2005 mostra che gli straneri presenti sul territorio comunale fanno registrare una pressione migratoria pari all’ 11% rispetto al media provinciale che è del 9% Se confrontiamo questa presenza con i dati forniti dal Sistema degli Osservatori della Provincia di Rimini, notiamo come il nostro comune negli ultimi anni abbia registrato un incremento sostanziale della popolazione ed in particolare della presenza di immigrati. Rappresentazione grafica del boom demografico 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 anno 2005 anno 2004 anno 2003 anno 2002 anno 2001 anno 2000 anno 1999 Questo accade perché rispetto al passato, il fenomeno migratorio si sta trasformando in vero e proprio processo di insediamento: Bellaria Igea Marina zona periferica di Rimini stanziata sulla costa, rappresenta per l’immigrato un luogo in cui stabilirsi con la propria famiglia, sia per i costi ancora calmierati delle abitazioni, sia perché durante il periodo estivo, questa zona rappresenta un luogo ove è ancora possibile trovare una occupazione lavorativa. 141 Rappresentazione grafica sul boom immigrazione: 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 2005 2004 2003 2002 2001 Con l’attuazione dei precedenti programmi comunali rivolti all’integrazione dei cittadini stranieri, si sono attivate iniziative volte sostanzialmente a rispondere a due obiettivi: fornire agli immigrati informazioni e supporto legale e creare occasioni di incontro e di socializzazione fra gli stranieri presenti sul territorio e la popolazione autoctona. Oltre al mantenimento dei servizi esistenti, il progetto che segue, pone altresì quale principale esigenza, quella di potenziare il raccordo degli interventi organizzati e gestiti dai diversi attori sociali nell’ambito dell’immigrazione, parendo dai servizi pubblici (Comune e Scuola) per passare poi a quelli gestiti dal privato sociale. Popolazione bersaglio Il progetto è rivolto a tutti i cittadini extracomunitari presenti sul territorio del Comune di Bellaria / Igea Marina. Metodologia L’intervento relativo al Progetto proposto sarà supportato da due differenti metodologie che verranno sviluppate in base alle specificità delle azioni proposte. - orientamento ai servizi del territorio; - accompagnamento attraverso gli strumenti in uso finalizzato alla risoluzione di problematiche legate al lavoro, al ricongiungimento famigliare, al riconoscimento del titolo di studio, al permesso di soggiorno, ecc. - apprendimento dei principali elementi di educazione civica (rapporti con gli uffici, compilazione di pratiche, bollettini postali; ecc..); - messa in rete delle diverse iniziative rivolte agli stranieri attive sul territorio. Obiettivi del progetto Indicare gli obiettivi del progetto Obiettivi generali del Progetto sono: a) individuare, conoscere ed analizzare i bisogni cittadini extracomunitari; espressi dai 142 b) fornire agli stranieri presenti sul territorio comunale informazioni sulle leggi e sul contesto in cui si applicano; c) favorire la comunicazione fra l’Amministrazione comunale, le comunità degli immigrati e le associazioni presenti sul territorio; d) favorire la conoscenza e l’accesso ai servizi socio – sanitari comunali, rimovendo tutti gli ostacoli che non consentono il pieno soddisfacimento dei diritti; e) contribuire ad una cultura del confronto finalizzata a migliorare la relazione fra immigrati e autoctoni partendo dalla scuola; d) attivare percorsi integrati che mettano in rete i diversi attori (pubblici e privati) che sul territorio si occupano di immigrazione; e) favorire l’integrazione sociale e lavorativa degli extracomunitari attraverso i servizi di consulenza e di supporto legale e con il servizio di informazione ed orientamento lavorativo; f) costruire una rete di servizi pubblici e privati che operano sul territorio in maniera intergrata; g) contribuire al miglioramento della condizione dei cittadini extracomunitari attraverso azioni informative mirate; h) rafforzamento delle relazioni fra migranti e residenti; i) apprendere e migliorare le competenze che gli consentono agli stranieri di muoversi sul territorio. Obiettivo trasversale è quello del cosìdetto empowerment, vale a dire lo sviluppo dell’autonoma capacità degli immigrati di diventare soggetti propositori che dialogano con la pubblica amministrazione e con la società civile locale. Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) Per il momento, l’amministrazione comunale non è in grado di individuare tali prospettive. D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni previste tra gli obiettivi nella Iniziativa A paragrafo 3.4.2. della delib. di G.R.1791/06) A) Garantire pari opportunità di accesso e tutelare le differenze: mantenere lo sportello specializzato per gli stranieri al fine di fornire informazioni, consulenze e assistenza. Apertura di 12 ore a settimana per un anno il servizio di informazione rivolto agli stranieri all’interno dei quali sarà possibile trovare assistenza e consulenza sia sulla rete dei servizi locali necessarie agli stranieri che offerte ed informazioni per la ricerca del lavoro e dell’inserimento sociale. 143 B) Assicurare i diritti della presenza legale. Mantenere la presenza del servizio legale all’interno del servizio di informazione. Lo sportello legale oltre a fornire sostegno agli stranieri che versano in situazioni di difficoltà, può altresì essere utilizzato dai datori di lavoro locali che si voglio avvalere di personale straniero. Al fine di facilitare il legame degli stranieri con il territorio si struttureranno altresì due interventi paralleli. Il primo consiste nel raccordare il servizio informativo e legale con gli stessi presenti negli altri comuni del distretto e nel contempo con il centro d’ascolto della Caritas parrocchiale; il secondo prevede la realizzazione di un opuscolo informativo rivolto agli stranieri contenente le indicazioni sui servizi del territorio (sanità; scuola, servizi pubblici ecc..). L’opuscolo sarà realizzato in diverse lingue straniere. Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete Oltre al Comune – assessorato ai servizi sociali- che manterrà la supervisione dell’intero progetto e sosterà economicamente le iniziative, i soggetti coinvolti sono: Orientaexpress (servizio di informazione ne orientamento del Comune) che si occuperà del coordinamento e della gestione dello sportello di consulenza legale ed informativa. Le risorse umane messe a disposizione dal servizio sono: professionista con competenze specialistiche per il coordinamento dello sportello, operatore di sportello specializzato per il servizio informativo. Contestualmente, il coordinatore dello sportello manterrà il raccordo con le altre agenzie del territorio (associazioni, caritas ecc…) per la sistematizzazione delle iniziative. Le associazioni attive nel settore metteranno a disposizione i loro volontari per incontri di coordinamento. Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) Tipologie dei destinatari n. dei soggetti destinatari Diretti: cittadini immigrati presenti sul territorio del Comune compresi gli extracomunitari irregolari o in attesa di regolarizzazione (dato non quantificabile). Indiretti: la popolazione abitante il territorio del Comune. Luoghi/contesti per contatto con i Scuola; URP; Biblioteca; Centro Civico; Az. USl. Un Servizio privilegiato che 144 destinatari potrà permettere un nuovo contatto con gli stranieri è dato dallo Sportello Sociale Professionale presente all’interno del Comune che per sua natura ha il compito di facilitare l’accesso ai servizi ai cittadini. Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento I luoghi privilegiati per il raggiungimento e il coinvolgimento degli stranieri saranno lo Sportello Sociale Professionale e la scuola. All’interno della scuola, verranno presentati i diversi servizi rivolti agli stranieri (pieghevoli in diverse lingue, passaparola attraverso il personale scolastico). Inoltre all’interno dei servizi di informazione, ed in particolare attraverso lo Sportello Sociale Professionale si potranno raggiungere gli stranieri vista elevato numero di presenza di cittadini immigrati che si rivolgono ai servizi In questo contesto verranno inseriti gli opuscoli informativi in diverse lingue per far conoscere i diversi servizi presenti sul territorio. Effetti attesi : definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Migliorare la qualità della vita dei cittadini extracomunitari attraverso una serie di consulenze sia di tipo legale che informativo/orientativo. Facilitare la conoscenza e l’apprendimento sull’accesso ai servizi locali, fornendo agli stranieri strumenti e buone prassi. Permettere la conoscenza reciproca fra le culture che abitano la città attraverso occasioni di incontro. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto La stima in nostro possesso è riferita ai dati del precedente progetto relativi all’ultimo anno mostrano che i fruitori dei servizi informativi e legali sono all’incirca 650. E) Descrizione del piano specifico delle attività del Progetto Descrizione delle attività (singole azioni) Azione 1) Sportello di consulenza orientativa e occupazionale e ai servizi 1. attività di sportello: il colloquio con l’utente. La relazione ha inizio con un colloquio tra operatore e utente. Con il termine colloquio si intende un primo momento di comunicazione in cui l’operatore individuerà il problema e, se 145 questo è di immediata soluzione, fornisce all’utente le informazioni necessarie. Se la richiesta dell’utente necessita invece di un aiuto maggiore, il colloquio assume valenza orientativa. Il colloquio seguirà quella che è definita la sequenza informativa, cioè una serie di azioni concrete che vanno dall’espressione del bisogno alla sua soddisfazione; tali azioni sono: a) Richiesta: trasforma il bisogno informativo in un’espressione formale, in un messaggio. b) Ricerca: interfacciare domanda e offerta informativa. E’ la fase in cui, dopo avere effettuato l’analisi del bisogno, l’operatore delimiterà le aree tematiche entro cui cercare una risposta; alla selezione farà seguito l’analisi dell’offerta ed una conseguente selezione ed assemblaggio delle diverse risposte. Queste diverse attività devono essere effettuate dopo aver stabilito una strategia di ricerca adeguata che può essere di tipo mirato (dove trovo l’informazione o non trovo nulla) oppure ampia (dove dal rumore informativo iniziale si procede per approfondimenti successivi). c) Restituzione del risultato: l’informazione immediatamente spendibile o l’elenco di segnalazioni, le indicazioni di percorsi. Peculiarità dell’operatore allo sportello sarà quella di avere, oltre ad una preparazione ed una competenza in materia di ricerca e di orientamento nel mondo del lavoro dei servizi e della formazione professionale, quella di saper organizzare e gestire il collegamento con le varie realtà del territorio. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, ci riferiamo, altresì, alle associazioni di categoria, all’imprenditoria locale. 2. attività di back office: l’area è organizzata reperendo il materiale informativo attraverso i seguenti canali: Provincia di Rimini: Centro per l’Impiego. Questo canale fornisce: a)Le informazioni cartacee inerenti le offerte del lavoro; b)Piani di Offerta Formativa; c)I servizi e le opportunità locali (uffici provinciali; bandi per la casa,ecc..) 3. collegamento fra i vari servizi presenti all’interno di Orientaexpress (rimando ai servizi; gestione appuntamenti, sistemazione dei locali ecc..) ; 4. collegamento con l’ufficio servizi sociali del Comune, con le assistenti sociali e con la scuola. 2) Sportello legale per cittadini stranieri. Si rende indispensabile di mantenere attivo il servizio legale per cittadini stranieri. 146 Dalla primavera 2003 ad oggi il servizio legale è diventato uno strumento sempre più utilizzato dagli stranieri che vivono nel nostro comune, anche a seguito delle numerose modifiche normative che in questi anni si sono susseguite. Attualmente, anche a seguito dell’attuazione del nuovo decreto flussi per l’anno 2005, i contatti allo sportello legale sono notevolmente aumentati. Personale attività : N° 1 1 1 necessario Qualifica Coordinatore progetto Operatore di Sportello Avvocato per lo svolgimento Livello Formazione Specifico Laurea della suindicata Orario/ Settimana 2 Laurea 12 Laurea 4 (aggiungere tante righe quanti sono gli operatori previsti) E’ previsto l’apporto di volontari? Se si, indicarne il numero ed il ruolo previsto. F) Attività precedenti Riepilogo sintetico delle attività già svolte negli ultimi tre anni dall'ente proponente e dai soggetti attuatori rispetto a problematiche analoghe a quelle oggetto di questo progetto Max 10 righe Il presente progetto, proseguimento del progetto finanziato e attivato con il Fondo Nazionale Politiche Migratorie degli anni precedenti e prevedeva le seguenti azioni: Sportello Legale; Sportello Informativo; Punto Internet; Attività rivolte agli alunni delle scuole Medie; Promozione per la nascita di un soggetto associativo nel quale gli stranieri potevano ritrovarsi. Si precisa che il primo progetto era originariamente rivolto a donne immigrate. 147 I successivi progetti prevedono invece l’allargamento ai cittadini extracomunitari di entrambi i sessi. G) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la conoscenza sui risultati del progetto) L’informazione nei confronti degli interessati avverrà attraverso il mensile edito dall’Amministrazione comunale che arriva a tutte le famiglie di Bellaria I.M., nonché attraverso le comunicazioni che verranno fornite ai diversi soggetti pubblici e privati che prenderanno parte al progetto H) Monitoraggio e Valutazione: Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste Contestualmente all’avvio del progetto, verrà costituito il gruppo di monitoraggio e di valutazione formato da: un referente dell’amministrazione del Comune di Bellaria I.M, dal coordinatore del servizio informativo-legale. Tale gruppo, oltre a confrontarsi in maniera predefinita per verificare l’andamento del progetto, fisserà gli indicatori per la valutazione del progetto, come ad es.: - n. di accessi; - n. di soggetti che si ripresentano per più di due volte al servizio; - tipologia di domanda; - capacità del servizio di fare rete. L) Preventivo Economico Voci di spesa (N.B.: Non sono ammissibili a contributo le spese relative a costruzione, acquisto e ristrutturazione di immobili. Non sono ammissibili a contributo le spese sanitarie. Ogni progetto facente parte del "piano" distrettuale deve prevedere un cofinanziamento pari almeno al 30% del totale del costo previsto per la realizzazione del progetto. Le spese generali di progettazione, di formazione e di documentazione si considereranno ammissibili fino ad un massimo del 10% del costo totale). A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione Totale ore _________________ Costo orario _________________ Totale costo B) Spese di documentazione _________________ 148 Totale _______________________ C) Personale espressamente adibito al progetto Coordinatore Totale ore Costo orario Totale costo 50 €. 30,00_________________ __ €. 1.500,00 Operatore di Sportello Totale ore 575 Costo orario _€. 20,00 Totale costo €. 11.500,00 Legale Totale ore 145 Costo orario _€. 38,00________________ Totale costo €. 5.510,00 D) Attrezzature, arredi e materiali (elencare): Totale costo attrezzature €. 305,99 E) Spese di gestione Locali Totale Materiali di consumo Totale Spese di manutenzione Totale Utenze Totale Spese amministrative Totale ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Totale gestione _______________ F) Spese di trasporto e di residenzialità 149 G) Spese di formazione degli operatori H) Forme di sostegno economico diretto a soggetti immigrati I) Altre spese (specificare) Totale ______________________ COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO COSTO A CARICO DEI SOGGETTI PROPONENTI PARI COMPLESSIVO: a carico del Comune di Bellaria Igea Marina FINANZIAMENTO REGIONALE RICHIESTO €. 18.815,99 AL30.% DEL COSTO €. 5.644,80 €. 13.171,19 150 Mod 01 PIANO IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione della Assemblea Legislativa n.91/2006 e della Giunta Regionale n. 1791/2006 Paragrafo 3.4.2. Iniziativa A Distretto Rimini nord Comune capofila del Programma distrettuale: Comune di Rimini Nominativo tecnico di riferimento distrettuale Qualifica Telefono, fax, e-mail MODULO PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO (da ripetersi per ciascun progetto inserito nel programma distrettuale) PROGETTO N. 1 A) DATI GENERALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Progetto Immigrazione della Comunità Montana Valle del Marecchia2005/2007 – III annualità (CENTRO ASCOLTO IMMIGRATI) COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO: Claudia Casadei ENTE DI APPARTENENZA: Comunità Montana Valle del Marecchia. QUALIFICA: QUALIFICA: Membro Unità di progetto gestione associata servizi sociali. TELEFONO:0541-673911;FAX:0541-679570; [email protected] oppure E-MAIL: [email protected] IL PROGETTO E': [] Nuovo [X] Continuazione di attività in corso In tal caso: [X] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Nazionale Politiche Migratorie: dal 2001 ad oggi [] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (specificare _________________________________________________________ ) [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Durata del Progetto : annuale (3^ annualità) B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila: Comunità Montana Valle del Marecchia Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto): 151 Comunità montana Valle del Marecchia, Comune di Verucchio, Comune di Santarcangelo di Romagna, Comune di Torriana, Comune di Poggio Berni; Istituto Comprensivo scolastico di Verucchio, scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado di Santarcangelo di Romagna, CET; Centro per la Famiglia della Comunità Montana Valle del Marecchia. Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro): vedi soggetti attuatori Soggetti attuatori Nome: Organizzazione di Volontariato Madonna della Carità (iscritta nel Registro Regionale del Volontariato della Regione Emilia Romagna con Decreto del Presidente della G.R. n. 780 del 25/06/1993 Associazione) Sede legale in via IV Novembre n. 35 a Rimini Sede amministrativa in via Madonna della Scala n. 7 a Rimini, CF 91025300400, Madonna della Carità C) Descrizione del progetto: Contesto Locale ( da compilare solo se si intende evidenziare particolari situazioni locali su cui si intende intervenire) Negli ultimi anni il distretto di Rimini Nord ha fatto registrare un afflusso notevole di popolazione straniera. L'ampiezza del territorio e la diversità dei comuni che lo compongono rende indispensabile la presenza di servizi informativi dedicati alla popolazione immigrata, con punti dislocati nelle differenti realtà anche se mantenuti strettamente collegati per quanto riguarda la metodologia di lavoro e lo scambio di informazioni. Il territorio in forte crescita dal punto di vista economico e abitativo vede ogni anno aumentare la presenza di popolazione straniera e deve adeguarsi nel fornire informazioni, opportunità di inserimento sociale, scolastico, abitativo. Indubbiamente la popolazione straniera necessita di canali preferenziali per potersi inserire nel nuovo contesto sociale. Le problematiche di tale popolazione sono diverse: lavoro, casa, assistenza sanitaria, possibilità di ricongiungimenti familiari, consulenza legale. Tutte queste problematiche sono ancor più pressanti e difficili da affrontare a causa delle frequenti difficoltà di conoscenza della lingua, della ermeticità e complessità delle norme giuridiche, dal doversi comunque scontrare con un tessuto sociale che guarda ancora troppo spesso lo straniero con sospetto e diffidenza. Il progetto intende dunque perseguire gli obiettivi già espressi nel lavoro iniziato fin dal giugno 2002 e consolidato nelle due annualità precedenti a questa terza tranche e dunque: costruire relazioni positive, garantire pari opportunità di accesso ai servizi, tutelare le differenze, assicurare i diritti di presenza legale. Tali obiettivi generali si estrinsecano in interventi differenziati a seconda del contesto in cui opera lo sportello. In tal senso, nel Comune di Torriana la popolazione immigrata è prevalentemente inserita da tempo e ciò implica una ridotta incidenza di situazioni di emergenza rispetto a realtà quali quelle di Santarcangelo di R. e Verucchio. Pertanto, oltre a garantire l'espletamento delle funzioni intrinseche allo sportello, sarà cura delle mediatrici culturali far si che quest'ultimo si connoti particolarmente come agenzia di intermediazione con la popolazione autoctona, ciò in relazione, ad esempio, alla frequente necessità e difficoltà degli immigrati di reperire situazioni abitative dignitose. Inoltre, sarà necessario dar vita ad interventi particolarmente attenti e mirati alle problematiche delle donne, al fine di favorire la loro integrazione nella società, così da renderle protagoniste della vita sociale e ridurre i fenomeni di esclusione. Le realtà dei comuni di Verucchio e Santarcangelo si connotano invece per una maggior flessibilità e dinamicità, con continui ingressi di immigrati che necessitano di una pluralità 152 di interventi. Sarà dunque necessario intervenire tramite il tutoraggio nelle varie pratiche burocratiche (per l'ottenimento del contratto di soggiorno, del tesserino sanitario, per la stipulazione dei contratti di locazione,…), nel fornire informazioni sui servizi del territorio e sulle modalità per accedervi (servizi scolastici, sociali, sanitari, centri per l'impiego e loro funzioni, reti di volontariato,…). Importante sarà inoltre il ruolo che le mediatrici culturali impiegate nello sportello dovranno ricoprire nel tessere sempre più fitti rapporti con le istituzioni scolastiche. Infine, le mediatrici culturali dello sportello dovranno "spostarsi sul territorio" accentuando i loro interventi in quest'ultimo contesto, dove è sempre più rilevante la loro presenza quali mediatrici culturali scolastiche. In sintesi, il mantenimento degli sportelli di consulenza già attivi nella Valmarecchia intende incidere sulla diminuzione delle difficoltà che gli stranieri si trovano ad affrontare quotidianamente ed intende aiutare il contesto territoriale a spingersi verso un modello culturale di "accettazione delle diversità" e valorizzazione dell'interscambio culturale. Gli sportelli di consulenza nascono e si consolidano per mettere a disposizione degli immigrati e degli italiani conoscenze specifiche al fine di migliorare la convivenza. Il progetto implementato intende inoltre lavorare in raccordo con chi già opera nel settore dell'immigrazione nella Provincia di Rimini. Tale rapporto di rete, unitamente al fatto di avvalersi di personale proveniente dalle associazioni di immigrati, intende garantire la qualità del servizio "sportello immigrati" tramite l'esperienza di personale già formato (mediatori culturali) ed in grado di rendere immediatamente operative le fasi descritte nel progetto. Obiettivi del progetto Indicare gli obiettivi del progetto 1- 23- 45- 6- Garantire pari opportunità di accesso e tutelare le differenze. Tramite il lavoro degli Sportelli di consulenza si intende attivare processi di inclusione sociale, agendo su alcuni aspetti che ostacolano l'integrazione di cittadini stranieri. In particolare si vuole cercare soluzioni ad alcuni bisogni primari: regolarizzazione, reperimento del lavoro, soluzione problema abitativo. Trovare risposte valide ed efficaci a questi problemi è il prerequisito per qualsiasi cittadinanza o appartenenza civile rispettosa della dignità di persona. Facilitare l'integrazione favorendo la possibilità di confronto e di valorizzazione delle differenze etniche e promuovendo la comunicazione e l'informazione alla cittadinanza (non solo extracomunitaria). Offrire consulenza per la realizzazione di progetti individuali finalizzati all’integrazione (presa in carico degli utenti), ad offrire informazioni, a facilitare l'accesso ai servizi sanitari, a dare ascolto all'immigrato nel momento in cui "porta" un problema. Ed ancora, lo sportello vuole assicurare informazione e ascolto in merito a specifiche problematiche femminili, tutoraggio pratiche burocratiche, promozione di iniziative culturale partecipazione attiva nelle stesse. Promuovere opportunità di tipo culturale che favoriscano l'inserimento fattivo della popolazione straniera nel nuovo territorio di appartenenza. Costruire relazioni positive, attraverso interventi finalizzati a conseguire un consolidamento delle relazioni tra associazioni ed istituzioni nonché a incrementare nei cittadini stranieri il livello di consapevolezza e di sensibilizzazione al funzionamento della pubblica amministrazione italiana, regionale o locale. Svolgere azioni di sensibilizzazione per migliorare i rapporti interculturali tra i nuovi arrivati e la popolazione residente, attivare processi di crescita culturale e puntare alla successiva apertura di un vero e proprio centro interculturale. 153 Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) Al fine di consolidare i risultati raggiunti, si ritiene opportuno non interrompere l’esperienza realizzata fino ad oggi e dunque mantenere attivi gli Sportelli di Ascolto Immigrati della Valmarecchia. Questi centri specializzati per stranieri, sono in realtà rivolti sia alla popolazione immigrata che agli italiani, e si connotano come risorsa importante, in grado di creare una rete tra sé ed altri servizi del territorio, al fine di offrire informazioni di vario genere: informazioni inerenti all’assistenza sanitaria, consulenza ed assistenza finalizzate all’inserimento lavorativo, al reperimento di soluzioni abitative adeguate, azioni di sostegno contro la discriminazione. In tal senso il progetto rientra pienamente nell’ambito del progr. regionale inerente all’iniziativa “Immigrazione, asilo, lotta alla tratta” che prevede il consolidamento e lo sviluppo di centri e interventi informativi specialisti in materia di immigrazione , finalizzati a garantire per i cittadini stranieri adeguate forme di conoscenza e di tutela dei diritti e di conoscenza dei doveri, previsti dalla normativa regionale, nazionale ed europea In futuro si può ipotizzare che i servizi offerti tramite lo sportello di consulenza per immigrati vengano sempre più concertati nell'ambito territoriale della Valle del Marecchia, sia a livello istituzionale che non. In particolare, si sta lavorando per favorire la complementarietà tra gli interventi realizzati tramite lo sportello e quelli garantiti dal mondo del volontariato e dell'associazionismo tra immigrati. D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni previste tra gli obiettivi nella Iniziativa A paragrafo 3.4.2. della delib. di G.R.1791/06) L’osservatorio sull’immigrazione evidenzia un continuo aumento della popolazione straniera. Pertanto, il distretto territoriale di Rimini Nord è caratterizzato da una presenza sempre più massiccia di immigrati. Del resto, le potenzialità di inserimento lavorativo offerte dalla zona, unite alle possibilità offerte dalla legge sul ricongiungimento famigliare, inducono gli immigrati a cercare di fare di questo territorio la propria residenza. E’ in questo contesto che da Giugno 2002 i Comuni appartenenti alla comunità montana Valle del Marecchia, anche grazie ai fondi previsti dal D.Lgs. 286/98, hanno deciso di adottare una politica più attenta alle politiche migratorie, tramite l’apertura di appositi centri di ascolto per immigrati. Da Giugno 2003, inoltre, si è ritenuto opportuno implementare l’orario di apertura degli sportelli di consulenza, per facilitare l’accesso al servizio anche da parte di coloro che sono già sufficientemente inseriti nel tessuto socio-economico e dispongono già di un lavoro. La popolazione bersaglio consiste prioritariamente nella popolazione immigrata, particolarmente le fasce deboli (donne, minori, disoccupati) ed in secondo luogo nella popolazione italiana (cittadini particolarmente sensibili alle problematiche dell’integrazione socio-culturale degli stranieri e/o impegnati attivamente nell’inserimento lavorativo degli immigrati). In particolar modo si intende attivare processi di inclusione sociale cercando di eliminare i maggiori ostacoli all’integrazione degli stranieri. Lo sportello vuole realizzare interventi volti a risolvere i problemi primari degli stranieri quali: problematiche connesse alla regolarizzazione, al ricongiungimento familiare, alla stipula dei contratti di soggiorno di cui alla nuova legge Bossi-Fini, all’inserimento lavorativo, al tutoraggio pratiche burocratiche, all’assistenza sanitaria (sia per stranieri con regolare permesso di soggiorno che per 154 coloro i quali si trovano ancora in condizione di clandestinità), all’apprendimento della lingua italiana, al reperimento degli alloggi. Offrire aiuto nel risolvere tali problematiche è necessario per garantire i diritti di cittadinanza e di appartenenza civile anche tramite la predisposizione di progetti individualizzati finalizzati a rendere il soggetto autonomo e indipendente. Lo sportello di ascolto intende accompagnare e sostenere lo straniero nella risoluzione di questi problemi. Esso vuole inoltre realizzare interventi finalizzati a favorire il confronto e la valorizzazione delle differenze etniche promuovendo la comunicazione e l’informazione alla cittadinanza (non solo extracomunitaria), attivando processi di crescita culturale. La metodologia prevede tre livelli operativi: il lavoro di front-office; il lavoro di backoffice; il lavoro di rete con il territorio. Il lavoro di front-office è volto a garantire la prima accoglienza, a fornire prime informazioni essenziali, a garantire indicazioni operative rispetto a problematiche concrete (uffici da contattare, documenti da presentare, …). Il lavoro di back-office, consistente in tutto il lavoro di ricerca e approfondimento legislativo, compilazione di documentazione in luogo degli utenti, mailing,…). Infine, il lavoro di rete con il territorio, volto a creare legami importanti con il mondo dell’associazionismo e del volontariato locale, in modo tale da rendere sempre più visibile il servizio sul territorio, da garantirsi una rete di contatti e di persone di riferimento che, a livello locale, possano collaborare con le mediatrici culturali nel compito di offrire aiuto concreto a chi si rivolge allo sportello, anche per esigenze di prima necessità. Gli effetti attesi consistono principalmente: nel migliorare il dialogo con la pubblica amministrazione, per permettere una migliore fruizione dei servizi pubblici; nell’assicurare agli utenti tutti quegli elementi informativi e conoscitivi necessari per integrarsi attivamente nella società nella quale essi hanno deciso di stabilire la propria residenza; nel favorire/migliorare i rapporti tra l’immigrato e la popolazione autoctona, favorendo l’accettazione e lo scambio nel rispetto delle differenze. Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete d) Gli interventi che compongono il progetto saranno promossi in tutti i comuni di Rimini Nord ed in particolare lo Sportello di consulenza servirà da nodo di rete per la promozione di altre iniziative culturali, linguistiche ecc. Il progetto verrà costantemente monitorato e le evidenze del monitoraggio, così come i risultati raggiunti/non raggiunti, saranno riportati in sede comune e valutati da un comitato formato da referenti indicati dai singoli comuni La comunità montana coordinerà l’intero progetto tramite l’unità di progetto che prevede un coordinatore nella figura del dott. Stefanini e la presenza di tutti i referenti dei quattro comuni. e) L’equipe operativa formata dagli operatori che svolgeranno le azioni specifiche previste dal progetto si incontrerà con regolarità e relazionerà sia fornendo dati sugli accessi e la tipologia, sia tramite un report finale ed tramite incontri diretti all’unità di progetto. Ogni comune interverrà economicamente con la propria quota parte così come previsto del 30%. Nella provincia di Rimini l'associazione Madonna della Carità è tra le associazioni di volontariato attiva da più anni per quanto riguarda le politiche dell'immigrazione. I rappresentanti di tale associazione si sono dimostrati in grado di assumere impegni organizzativi e gestionali. Questa scelta consente pertanto di utilizzare le specifiche competenze acquisite, di impegnare uno staff di mediatori culturali sufficientemente ampio e formato. Inoltre, l'Ass Madonna della Carità gestisce gli sportelli di consulenza del Comune di Rimini e finanziati a valere sui precedenti programmi nazionale per le politiche migratorie ex. D.Lgs. 286/98 e s.m.. 155 Gli operatori che gestiranno gli Sportelli di consulenza dovranno formare un'unica equipe che, all'avvio e durante l'anno, dovrà avere momenti comuni di verifica e una linea di approccio comune per la pubblicizzazione delle attività. Tale equipe seguirà la metodologia già sperimentata presso altri Sportelli di consulenza di Rimini nella quale da vari anni vengono portate avanti azioni per aiutare l'inserimento della popolazione straniera e per sensibilizzare l'opinione pubblica italiana al superamento dei pregiudizi. Il coordinatore degli Sportelli di Consulenza sarà in costante contatto con l'equipe e riporterà i risultati al coordinatore tecnico di progetto nonché in sede di lavoro intercomunale. Oltre alla consulenza in termini di risposte concrete ed operative, lo Sportello dove divenire punto centrale per la promozione di eventi interculturali. Sarà utilizzata una scheda raccolta dati per ogni contatto avvenuto tramite lo sportello. Inoltre, verrà redatto un diario giornaliero delle visite e una scheda percorso personalizzata. L’equipe operativa si incontrerà settimanalmente con il coordinatore ed è prevista una riunione trimestrale con il gruppo tecnico di verifica individuato dalle amministrazioni pubbliche che partecipano al progetto. Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) Tipologie dei - Stranieri residenti nei comuni della Comunità Montana Valle del Marecchia. destinatari - Italiani interessati a trovare soluzioni alle problematiche della popolazione straniera e a favorire lo scambio interculturale. n. dei soggetti Diretti: impossibile quantificare i contatti diretti che potranno avvenire destinatari tramite gli Sportelli di Consulenza Immigrati. Una stima approssimativa può prevedere un numero di contatti equivalente al 12-15% degli immigrati residenti al 1/1/2006 (n. 1587). Indiretti: - tutti quegli stranieri che non coglieranno direttamente le proposte del progetto ma che saranno comunque sensibilizzati a farlo a seguito dell'apprendimento dell'esistenza dello sportello di consulenza; - la popolazione autoctona, la quale potrà rilevare le esperienze e gli interventi realizzate tramite il progetto e dunque potrà venir sensibilizzata maggiormente sulle problematiche degli immigrati ed invitata a partecipare ad eventi interculturali. - Comune di Santarcangelo di Romagna: presso sala in Via A. Luoghi/contesti Costa, 30 e presso il Centro per le Famiglie (p.zza Esperanto n. per contatto con i 6) destinatari - Comune di Verucchio: c/o Centro Civico Comunale - Comune di Torriana c/o Residenza municipale - Comune di Poggio Berni c/o Residenza municipale Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento La popolazione straniera residente sarà avvisata dell’attività degli sportelli e delle altre azioni previste tramite mailing. Il tutto verrà inoltre pubblicizzato pubblicamente tramite 156 volantini, manifesti, annunci radio e articoli di stampa. Si intende passare l'informazione alla rete di associazioni che si occupano degli stranieri ed utilizzare anche il canale della scuola affinché i ragazzi stessi possano essere da stimolo per i propri familiari. Effetti attesi : definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Il miglioramento della qualità di vita degli stranieri attraverso l'offerta di consulenza e la promozione culturale presente nel proprio territorio. Migliorare nei residenti locali l'approccio interelazionale nei riguardi della popolazione straniera. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Il servizio, sul territorio della Val Marecchia vede in costante aumento il numero di contatti. sia di Stranieri che di Italiani. Il lavoro risente di variazioni significative in determinati momenti dell’anno, come ad esempio in concomitanza con i periodi di regolarizzazione. Nel 2006 gli utenti serviti sono stati 190; tali utenti hanno determinato 450 accessi, pari a quasi il doppio di quelli del 2005 (n. 270 accessi). Si prevede pertanto un consolidamento dei risultati conseguiti nel 2006. E) Descrizione del piano specifico delle attività del Progetto Descrizione delle attività (singole azioni) Nel garantire pari opportunità di accesso e tutelare le differenze il presente progetto intende attivare i seguenti interventi: • mantenimento di centri specializzati per stranieri per lo svolgimento di funzioni di informazione, consulenza, assistenza finalizzate in particolare al sostegno dell’associazionismo, al reperimento di soluzioni abitative adeguate, all’inserimento professionale nonché all’attività di tutela prevista dal comma 12 dell’art.44 del D.lgs 286/98 nei confronti della discriminazione • assicurare gli elementi conoscitivi idonei per permettere un adeguato accesso ai servizi. • Svolgere Attività di informazione, consulenza, sostegno e accompagnamento nell'espletamento delle pratiche burocratiche su: • Informazioni a carattere generale richieste dagli stranieri • funzionamento/competenze delle Pubbliche Amministrazioni, nonché aspetti giuridicoamministrativi che regolamentano la società. Sostegno e accompagnamento nelle pratiche burocratiche e nei rapporti con la Pubblica Amministrazione; • Orientamento al lavoro e alla formazione professionale, mediante l'offerta di informazione e consulenza nonché tramite il sostegno e l'accompagnamento nell'espletamento delle pratiche burocratiche relative al lavoro e alla formazione professionale. Informazione e consulenza inerente gli strumenti per l'accesso al mercato del lavoro (Centro per l'Impiego, tipologie contrattuali, lavoro autonomo, ecc....); • problematiche abitative; • associazionismo; • manifestazioni/iniziative/interventi volti a promuovere l'intercultura. Informazioni e promozione dei corsi di alfabetizzazione adulti/minori e di tutte le iniziative a favore degli immigrati organizzate dalla Comunità Montana Valle del Marecchia, dai comuni membri e dalle istituzioni del territorio provinciale. • tematiche/aspetti altri, che si presentano di peculiare interesse alla tipologia dei fruitori di cui trattasi ed alla loro vita quotidiana; 157 • informazione sanitaria attraverso cui s'intende aiutare l'immigrato a rendere più comprensibili le complesse dinamiche burocratiche in cui si intrecciano i rapporti con i medici di base, strutture AUSL e quant'altro; • Traduzione di testi dalla lingua originaria all'italiano e viceversa, relativamente ad attività connesse allo sportello, ai corsi di lingua, ai laboratori di cucina e ad attività affini dei servizi sociali della Comunità Montana o dei comuni aderenti; • Lavoro con le scuole del territorio dei comuni aderenti alla Comunità Montana Valle del Marecchia: • attività di traduzione di comunicazioni scolastiche personali a famiglie di allievi stranieri. Traduzione di modulistica su problematiche scolastiche; • attività di mediazione culturale nei confronti degli allievi stranieri, delle famiglie straniere e degli insegnanti ed operatori scolastici. Attivazione di un percorso programmato/comune tra insegnanti e mediatore culturale. • Assicurare il lavoro di rete con gli altri uffici delle Pubbliche Amministrazioni coinvolte Riteniamo che l'apertura di "Sportelli di consulenza per le problematiche inerenti ai cittadini stranieri" situati sul territorio e in diretto contatto con gli altri sportelli di Rimini possa significativamente favorire la soluzione delle problematiche che gli stranieri si trovano ad affrontare. Gli sportelli hanno il compito di facilitare l'integrazione favorendo la possibilità di confronto e di valorizzazione delle differenze etniche e promuovendo la comunicazione e l'informazione alla cittadinanza (non solo extracomunitaria), attivando processi di crescita culturale. Presupposto di tale progetto è di coinvolgere l'immigrato qualificandolo come soggetto attivo, partecipe e promotore della propria crescita individuale e del proprio percorso di integrazione nel paese scelto a residenza, offrendo l'opportunità di creare risposte veramente corrispondenti ai bisogni e alle problematiche che impediscono una reale integrazione. Gli sportelli sono situati in spazi messi a disposizione dai Comuni. È prevista la seguente apertura: gli sportelli dovranno essere aperti agli utenti (front office) per complessive 650 ore annue da distribuire in 40 settimane e ripartite come segue: Santarcangelo di R.: 7,5 ore/settimana(2,5 di sportello e 5 ore di m.c. a scuola), per un totale di 290 ore Poggio Berni: 1,5 ore/settimana per un totale di 60 ore Verucchio: 4,5 ore/settimana per un totale di 240 ore Torriana: 1,5 ore/settimana per un totale di 60 ore Il servizio dovrà essere aperto almeno 1 volta a settimana per ciascuna delle suddette sedi La presenza di mediatori culturali e di personale formato per l’attività garantirà un approccio qualificato con l’utenza e una reale possibilità di messa in rete delle risorse Personale necessario per lo svolgimento della suindicata attività : Qualifica Livello Formazione Specifico Operatore/Coordina Laurea tore Mediatori culturali Orario/settimana - 15 (complessivo degli operatori, hp 650) I Mediatori culturali hanno una formazione specifica Il loro utilizzo varia in funzione delle richieste. Pertanto non 158 è quantificarlo possibile È previsto l’apporto di volontari? Se si indicarne il numero ed il ruolo previsto. E’ possibile che nell’espletamento del servizio ci si avvalga dell’apporto di volontari in servizio civile nazionale. Il ruolo dei volontari sarà sempre quello di affiancare il responsabile di sportello. F) Attività precedenti Riepilogo sintetico delle attività già svolte negli ultimi tre anni dall'ente proponente e dai soggetti attuatori rispetto a problematiche analoghe a quelle oggetto di questo progetto I comuni di Santarcangelo, Poggio Berni, Verucchio, Torriana hanno attivato gli sportelli di consulenza per immigrati a partire dal giugno 2002 e negli ultimi 3 anni hanno sistematizzato i propri interventi e consolidato l’utilizzo di tali strumenti nel territorio. Ogni anno a partire dal 2001, il comune di Santarcangelo realizza: Eirené progetto di educazione e promozione interculturale. Il comune di Verucchio ha attivato Interazioni, eventi multiculturali che hanno avuto luogo nel 2005 e 2006. Tali attività sostengono con una particolare sensibilità le tematiche della pace, dell’intercultura, dell’armonia tra i popoli e della sussidiarietà. Ogni anno, nei comuni di Santarcangelo/PoggioBerni e Verucchio/Torriana vengono proposti corsi di lingua italiana per stranieri. G) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la conoscenza sui risultati del progetto) La popolazione straniera residente sarà avvisata delle attività degli sportello e delle altre azioni previste tramite mailing. Il tutto verrà inoltre pubblicizzato pubblicamente tramite volantini, manifesti, annunci radio. La continuità dello Sportello di Consulenza sarà resa nota anche alla rete di associazioni che si occupano degli stranieri e verranno altresì utilizzati i canali dell'Ufficio Servizi Sociali , dello Sportello Sociale, dell’Anagrafe e delle sedi erogative locali del consultorio A.USL, in ragione dei costanti contatti con questo target. Anche la scuola sarà utilizzata quale canale di informazione, affinché i ragazzi stessi possano essere da stimolo per i propri familiari. Verranno inoltre utilizzati i giornalini comunali e la stampa locale. H) Monitoraggio e Valutazione Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste Tutte le azioni realizzate degli sportelli di consulenza previsti dal progetto saranno monitorate. Lo sportello di consulenza si doterà, come tutti gli altri sportelli del territorio, di un proprio schema per la rilevazione giornaliera dei contatti, della nazionalità degli immigrati e della tipologia delle richieste. Sarà utilizzata una scheda raccolta dati per ogni contatto avvenuto tramite lo sportello, verrà redatto un diario giornaliero delle visite e applicata una scheda percorso personalizzata. Ogni tre mesi sarà realizzata una riunione di equipe per valutare l'andamento dei progetti. Semestralmente saranno comunicati i dati 159 sull’affluenza al servizio (specificando le varie tipologie di richiesta) e sarà realizzata una relazione conclusiva. L'equipe costituita dall’Unità di Progetto – integrata eventualmente dalla presenza degli amministratori competenti - valuterà l'intero percorso, i miglioramenti o le discrepanze nel programma e le eventuali modifiche che potranno essere rese anche in corso d'opera. La valutazione sarà svolta in corrispondenza del numero dei contatti avvenuti, del livello di partecipazione alle opportunità proposte e in base all'incremento di interesse che dovrebbe crescere allo stabilizzarsi sul territorio di tale esperienza. 160 Preventivo Economico Voci di spesa (N.B.: Non sono ammissibili a contributo le spese relative a costruzione, acquisto e ristrutturazione di immobili. Non sono ammissibili a contributo le spese sanitarie. Ogni progetto facente parte del "piano" distrettuale deve prevedere un cofinanziamento pari almeno al 30% del totale del costo previsto per la realizzazione del progetto. Le spese generali di progettazione, di formazione e di documentazione si considereranno ammissibili fino ad un massimo del 10% del costo totale). A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione Totale ore Costo orario Totale costo B) Spese di documentazione Totale A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione Totale ore _________________ Costo orario _________________ Totale costo _________________ B) Spese di documentazione Totale _______________________ Personale espressamente adibito al progetto Totale ore 650 Costo orario 22.80 Totale costo € 14.820,00 D) Attrezzature, arredi e materiali (elencare): - materiale pubblicitario Totale costo attrezzature E) Spese di gestione Locali Totale ______________________ Materiali di consumo Totale ____________________________€ 6,73 Spese di manutenzione Totale ________________________ Utenze Totale ________________________ Spese amministrative Totale ________________________ Totale gestione : € 6,73 F) Spese di trasporto e di residenzialità G) Spese di formazione degli operatori H) Forme di sostegno economico diretto a soggetti immigrati 161 I) Altre spese (specificare) Totale ______________________ COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO: euro € 14.826,73 SPORTELLO IMMIGRATI PER STRANIERI COSTO A CARICO DEI SOGGETTI PROPONENTI : euro 4.448,02 RIPARTITO TRA I VARI ENTI come segue: Comune di santarcangelo Comune di verucchio Comune di torriana Comune di poggio b. (30%) 2.119,93 1.720,05 371,85 236,19 FINANZIAMENTO REGIONALE RICHIESTO: euro 10.378,71 (70%) COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO: euro 14.826,73 162 Mod 01 PIANO IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione della Assemblea Legislativa n.91/2006 e della Giunta Regionale n. 1791/2006 Paragrafo 3.4.2. Iniziativa A Distretto Rimini nord Comune capofila del Programma distrettuale: Rimini Nominativo tecnico di riferimento distrettuale Qualifica Telefono, fax, e-mail PROGETTO N. 2 A) DATI GENERALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Corsi di lingua della Comunità Montana Valle del Marecchia 2005/2007 – III annualità COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO: Claudia Casadei ENTE DI APPARTENENZA: Comunità Montana Valle del Marecchia. QUALIFICA: QUALIFICA: Membro Unità di progetto gestione associata servizi sociali. TELEFONO:0541-673911;FAX:0541-679570; [email protected] oppure E-MAIL: [email protected] IL PROGETTO E': [] Nuovo [X] Continuazione di attività in corso In tal caso: [] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Sociale Regionale ______________ [X] [] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (specificare): dal 2001 ad oggi Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Durata del Progetto : annuale (3^ annualità) B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila: Comunità Montana Valle del Marecchia Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto): 163 Comunità montana Valle del Marecchia, Comune di Verucchio, Comune di Santarcangelo di Romagna, Comune di Torriana, Comune di Poggio Berni; Istituto Comprensivo scolastico di Verucchio Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro): vedi soggetti attuatori Soggetti attuatori 1Nome: Organizzazione di Volontariato Madonna della Carità (iscritta nel Registro Regionale del Volontariato della Regione Emilia Romagna con Decreto del Presidente della G.R. n. 780 del 25/06/1993Associazione); Sede legale in via IV Novembre n. 35 a Rimini ; Sede amministrativa in via Madonna della Scala n. 7 a Rimini, CF 91025300400, Madonna della Carità 2- personale deputato alla formazione/aggiornamento dei docenti (in questo caso il soggetto attuatore sarà individuato in seguito tra fornitori qualificati) Altri soggetti partecipanti (elencare): docenti volontari C) Descrizione del Progetto Contesto Locale ( da compilare solo se si intende evidenziare particolari situazioni locali su cui si intende intervenire) Nei territori di riferimento la crescita della popolazione immigrata presenta un trend in continua ed accelerata evoluzione. Ciò comporta la costante attuazione di interventi specifici, affinché questa tipologia di cittadini possa pervenire ad un inserimento effettivo nell’ambito della comunità. A questo scopo, oltre a porre in essere misure prevalentemente di tipo pragmatico, vengono predisposte azioni positive tra cui quelle volte a promuovere l’avvicinamento culturale tra la popolazione autoctona e quella immigrata. Si ritiene, infatti, che la conoscenza della lingua sia un formidabile e assolutamente prioritario mezzo per l’effettivo inserimento sociale. La popolazione immigrata è interessata da problematiche specifiche relative all’accesso ai diversi ambiti della vita sociale (scuola, sanità, abitazione, ecc.). In considerazione di ciò, la non conoscenza della lingua amplifica il disagio e rende estremamente difficoltoso anche il semplice reperimento delle informazioni primarie attinenti alle suddette aree. L’attività corsuale, pertanto, vuole rappresentare un contributo significativo per il superamento delle difficoltà relazionali e per avviare ad una compiuta socializzazione. L’appropriazione degli strumenti linguistici è un efficace strumento finalizzato alla comprensione dei meccanismi giuridico-amministrativi attinenti la società ospitante e per migliorare la reciproca conoscenza tra culture diverse. Obiettivi del progetto (Indicare gli obiettivi del progetto) - Offrire opportunità di tipo culturale che aiutino l’inserimento fattivo della popolazione straniera nel nuovo territorio di appartenenza. - Costruire relazioni positive, nonché incrementare nei cittadini stranieri il livello di conoscenza e di appropriata fruizione del sistema sociale 164 Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) Considerando che la crescita della popolazione immigrata comporta la permanenza del fabbisogno, si ritiene di rispondere con continuità, consolidando nel tempo l’intervento, ovvero provvedendo ad attivare un servizio con criteri di stabilità cercando altresì di calamitare la fondamentale risorsa del volontariato. Ritenendo l’iniziativa corsuale non estemporanea, bensì come offerta di un servizio con le caratteristiche di continuità già sopra indicate, si rende altresì opportuno il collegamento in rete con l’offerta presente sul territorio, destinata a questa tipologia di cittadini (ad esempio lo “Sportello di consulenza per immigrati”, i progetti scolastici interculturali ed le diverse altre iniziative a carattere culturale, ricreativo e di socializzazione). D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni indicate tra gli obiettivi della Iniziativa A paragrafo 3.4.2. della delib. di G.R.1791/06) I corsi di lingua italiana saranno realizzati presso i comuni di Verucchio, Santarcangelo e Torriana. I corsi di lingua sono pensati principalmente per gli stranieri lavoratori e realizzati nell’orario del dopolavoro, ma anche, in maniera più specifica, per la popolazione femminile. I corsi perseguono l’obiettivo generale di garantire pari opportunità di accesso e tutela delle differenze, così come la normativa prevede. Infatti, si ritiene prioritario per ovviare ogni forma di sperequazione fra cittadini, fornire agli stranieri la competenza linguista, quale principale strumento di comunicazione con la comunità locale e di accesso ai servizi che essa offre. - N.1 corso annuale da svolgersi presso il Comune di Santarcangelo di R. (destinato al bacino di utenza del proprio territorio ed a quello di Poggio Berni). Tra le attività è previsto uno specifico corso destinato alla popolazione femminile, garantendo un servizio di baby sitting, così da permettere alle madri di conciliare il tempo della cura con quello per l’apprendimento della lingua italiana e per l’integrazione - N. 1 corso annuale da svolgersi presso il Comune di Verucchio - N. 1 corso annuale da svolgersi presso il Comune di Torriana. I contenuti di dette attività saranno sia prettamente inerenti all’acquisizione della morfologia lessicale, sia all’apprendimento linguistico tramite la trattazione di tematiche sull’organizzazione sociale, culturale, istituzionale e giuridico-amministrativa del nostro Paese. Si intende trattare questi ultimi argomenti non in modo astrattamente concettuale, bensì con riferimento concreto alla realtà dei fruitori, ai problemi che devono affrontare nella quotidianità (Uffici della A.P. per l’espletamento di pratiche, per le procedure da seguire, ecc.) ed alle criticità più rilevanti legate alla loro condizione di immigrati (lavoro, casa, ecc). Saranno altresì garantiti specifici momenti formativi e di aggiornamento per i docenti/volontari che gestiscono i corsi. Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete • Condivisione degli EE.LL coinvolti nella programmazione comune delle azioni a favore della popolazione immigrata e loro coinvolgimento nella fase progettuale. • Realizzazione dell’attività nel territorio del comune di Santarcangelo (presso i locali messi a disposizione dalla Direzione della scuola elementare in P.zza Ganganelli,5) secondo un unico coordinamento. 165 • Realizzazione dell’attività nel territorio del comune di Verucchio (presso i locali del Centro Civico comunale sito in Via Casale n. 117) secondo un coordinamento unico che tenga conto delle attività presso il comune di Torriana • Realizzazione dell’attività nel territorio del comune di Torriana (presso i locali della residenza municipale) secondo un unico coordinamento con le attività svolte a Verucchio. Nella provincia di Rimini l'associazione Madonna della Carità è tra le associazioni di volontariato attiva da più anni per quanto riguarda le politiche dell'immigrazione. I rappresentanti di tale associazione si sono dimostrati in grado di assumere impegni organizzativi e gestionali. Questa scelta consente pertanto di utilizzare le specifiche competenze acquisite, di impegnare uno staff di mediatori culturali sufficientemente ampio e formato. Inoltre, l'Ass Madonna della Carità gestisce gli sportelli di consulenza del Comune di Rimini e finanziati a valere sui precedenti programmi nazionali per le politiche migratorie ex. D.Lgs. 286/98 e s.m.. Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) Tipologie dei - Stranieri residenti nei comuni della Comunità Montana Valle del Marecchia. destinatari n. dei soggetti Diretti: - 20 persone per il corso attivato a Santarcangelo; destinatari - 20 persone per il corso attivato a Verucchio. - 20 persone per il corso attivato a Torriana. Indiretti: •tutta la popolazione straniera che verrà a conoscenza dell’iniziativa. •la popolazione locale che, consapevole dell’esperienza del progetto, sarà a sua volta sensibilizzata alle problematiche degli immigrati ed alla partecipazione di eventi interculturali. Luoghi/contesti per - Comune di Santarcangelo di R: Consulte comunali del volontariato; biblioteca; Scuole. contatto con i - Comune di Poggio Berni: biblioteca; scuole. destinatari - Comune di Verucchio: biblioteca; scuole; sede Caritas; A.USL - sede erogativa di Villa Verucchio. - Comune di Torriana: scuole; ufficio servizi sociali del comune; - Trasversalmente a tutti i Comuni: gli "Sportelli di Consulenza per Stranieri"; giornali informativi sulle attività comunali editi dagli stessi e distribuiti presso le abitazioni dei residenti. Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento La popolazione straniera residente sarà avvisata capillarmente dell’apertura del corso di lingua mediante mailing e i suddetti giornali editi dai rispettivi Comuni. Inoltre, la pubblicizzazione avverrà tramite volantini, manifesti, annunci radio e articoli di stampa. Ci si avvarrà come canali di grande efficacia informativa sia degli Istituti scolastici che degli Sportelli di consulenza per immigrati del territorio della Val Parecchia. 166 Effetti attesi : definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto L’effetto indotto dall’apprendimento della lingua italiana comporterà senz’altro un più elevato standard di qualità della vita degli stranieri; migliori contatti con la popolazione autoctona e migliore capacità di comprensione delle regole e delle cultura nella quale gli stranieri si inseriscono, nonché la capacità di meglio far comprendere alla popolazione italiana i propri usi e costumi. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto I corsi previsti per la III annualità del progetto intendono riconfermare i risultati numerici più che soddisfacenti ottenuti nelle precedenti edizioni corsuali, evidenziabili dall’interesse dimostrato dagli utenti, dall’assiduità nella frequentazione e dalla loro consistenza numerica riscontrata per tutta la durata del percorso formativo (circa 20 utenti a corso). E) Descrizione del piano specifico delle attività del Progetto Descrizione delle attività (singole azioni) Lezioni frontali - Esercitazioni scritte e orali - Momenti conviviali • Omogeneizzare, per quanto è possibile, il livello iniziale di ciascun gruppo-classe. • Suddividere il corso su due livelli: analfabeti e non. • Adeguare il programma alle esigenze di apprendimento di ognuno, mantenendo la massima disponibilità ad eventuali aggiornamenti e/o modifiche dello stesso, allorquando, dietro a verifiche, gli insegnanti reputassero ciò necessario. • Adottare una metodologia volta alla flessibilità ed alla massima individualizzazione degli apprendimenti. • Utilizzo di materiale didattico di tipo specialistico, ossia predisposto in modo mirato a questo target. Personale necessario per lo svolgimento della suindicata attività : n. Qualifica Insegnanti di lingua italiana 12 Volontari (2 a Verucchio e 10 a Santarcangelo – di cui 2 per il servizio di baby sitting) 2 Incontri di formazione periodici per docenti e volontari Livello Formazione Specifico 2 Orario/settimana 8 ore in base al budget Insegnanti di scuola elementare e medie superiori Laurea - Corso serale: 6,5 (5 ore a Sant. + 1,5 ore a Verucchio) Corso pomeridiano: 3,5 (2 ore a Sant. + 1,5 ore a Verucchio) 10 È previsto l’apporto di volontari? Se si indicarne il numero ed il ruolo previsto. 167 Si è previsto. Per quanto riguarda il numero rimandiamo al dettagli delle tabelle precedenti inerenti ad ogni corso. Il ruolo dei volontari è di appoggio all’insegnante di lingua, per aiutarlo nel sostegno individuale dei soggetti più in difficoltà e di co-presenza durante le ore di lezione per sostenere la gestione del gruppo. F) Attività precedenti Riepilogo sintetico delle attività già svolte negli ultimi tre anni dall'ente proponente e dai soggetti attuatori rispetto a problematiche analoghe a quelle oggetto di questo progetto I corsi di lingua sono stati mantenuti con continuità nei tre anni precedenti nei comuni della Valle del Marecchia, così come l’ apertura e il consolidamento dell’attività inerente agli Sportelli per Immigrati. Il Comune di Santarcangelo annualmente propone Eiréne - progetto di educazione e promozione interculturale; ect…), mentre il Comune di Verucchio ha attivato negli anni 2005 e 2006 Interazioni, eventi multiculturali volti a favorire l’integrazione tra culture e popoli diversi, con il coinvolgimento delle scuole, del mondo sportivo e dell’associazionismo. Tali attività sostengono, con una particolare sensibilità, le tematiche della pace, dell’intercultura, dell’armonia tra i popoli e della sussidiarietà. G) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la conoscenza sui risultati del progetto) Premettendo che gli esiti delle verifiche del corso verranno socializzati in itinere con tutti i soggetti coinvolti (soggetti proponenti, soggetti attuatori, Associazioni del Volontariato, Associazioni degli Immigrati, Consulte,ecc), si prevede altresì la restituzione dell’esperienza formativa alla popolazione straniera, tramite stampa. H) Monitoraggio e valutazione Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste Monitoraggio: Saranno gli insegnanti a descrivere in report periodici (generalmente quadrimestrali) l'andamento del corso ed il numero di utenti frequentanti. Un rapporto costante dovrà essere mantenuto con i referenti comunali per qualsiasi problematica dovesse sorgere in corso d'opera. Valutazione: I soggetti attuatori, sulla base degli elementi forniti dagli insegnanti e dagli incontri periodici con questi, valuteranno ogni fase del processo formativo, provvedendo ad eventuali miglioramenti dello stesso o cambiamenti che si rendessero opportuni, anche in itinere, per superare aspetti incongrui. La valutazione sarà svolta in considerazione dei contatti avvenuti, del livello di partecipazione degli allievi ed in base al grado di interesse manifestato dai medesimi. Per ciò che concerne la valutazione di merito potrà essere fatto uso anche di appositi questionari. 168 Preventivo Economico Voci di spesa (N.B.: Non sono ammissibili a contributo le spese relative a costruzione, acquisto e ristrutturazione di immobili. Non sono ammissibili a contributo le spese sanitarie. Ogni progetto facente parte del "piano" distrettuale deve prevedere un cofinanziamento pari almeno al 30% del totale del costo previsto per la realizzazione del progetto.Le spese generali di progettazione, di formazione e di documentazione si considereranno ammissibili fino ad un massimo del 10% del costo totale). A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione Totale ore _________________ Costo orario _________________ Totale costo _________________ B) Spese di documentazione Totale _______________________ C) Personale espressamente adibito al progetto: Verucchio (ottobre 2007- maggio 2008): 133 ore x 18€ /ora: € 2.394,00 Torriana (ottobre 2007-maggio 2008): 96 ore x 18,00 €/ora: € 1.728,00 Totale personale: € 4.122,00 D) Attrezzature, arredi e materiali (elencare): € 2.000,00 (per Comune di Santarcangelo di R. e Poggio Berni) Totale costo attrezzature : 2.000,00 E) Spese di gestione Locali Totale ________________________ Materiali di consumo Totale _€ 381,25 Spese di manutenzione Totale ________________________ Utenze Totale ________________________ Spese amministrative Totale ________________________ Totale gestione € 381,25 F) Spese di trasporto e di residenzialità G) Spese di formazione degli operatori: (per Comune di Santarcangelo di R. e Poggio Berni) € 1.000,00 H) Forme di sostegno economico diretto a soggetti immigrati I) Altre spese (specificare) 169 CORSO DI ALFABETIZZAZIONE PER STRANIERI COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO € 7.503,25 COSTO A CARICO DEI SOGGETTI PROPONENTI PARI AL 53,91 % DEL COSTO COMPLESSIVO: (RIPARTITO TRA I VARI ENTI) santarcangelo 1.466,21 verucchio 1.061,51 torriana 1438,77 poggio b. 78,45 ---------------------------------------------Totale comuni € 4.044,94 FINANZIAMENTO REGIONALE RICHIESTO € 3.458,31 (pari al 46,09%) 170 MOD 01 PIANO IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione della Assemblea n.91/2006 e della Giunta Regionale n. 1791/2006 Legislativa Paragrafo 3.4.2. Iniziativa A DISTRETTO ___RIMINI NORD_______ SOGGETTO CAPOFILA DEL PROGRAMMA DISTRETTUALE _RIMINI NORD NOMINATIVO TECNICO DI RIFERIMENTO DISTRETTUALE QUALIFICA TELEFONO, FAX, E-MAIL Modulo per la presentazione del progetto ( da ripetersi per ciascun progetto inserito nel programma distrettuale) Progetto N. _____ A) Dati generali del progetto Titolo del progetto IL FUTURO A COLORI: COSTRUZIONE DI RELAZIONI POSITIVE TRA GIOVANI DI VARIE CULTURE COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO: Claudia Casadei ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA: COMUNITA’ MONTANA VALLE DEL MARECCHIA QUALIFICA: membro dell’unità di Progetto per la gestione associata dei servizi sociali TELEFONO 0541-673911, FAX 0541-679570, E-MAIL: [email protected] IL PROGETTO E': [x] Nuovo [] Continuazione di attività in corso a partire dall'anno ( specificare) In tal caso: 171 [] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Sociale Regionale ______________ [] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Durata del Progetto :_ annuale_ B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila: comunità montana Valle del Marecchia Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto) COMUNITA’ MONTANA VALLE DEL MARECCHIA, Comuni di Santarcangelo di R., Poggio Berni, Torriana, Verucchio Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro) Alter Coop. Sociale Organizzazione di volontariato Madonna della Carità (sede legale: Rimini) Soggetti attuatori Nome: Alter Cooperativa Sociale Ragione sociale: Cooperativa Sociale ONLUS Sede Legale: Via Eridano,10 –47900 Rimini (RN) (da ripetersi per ciascun Ente gestore) Cooperative Sociali: Tanalineratutti e Millepiedi - Rimini Altri soggetti partecipanti (elencare): _____________________________________________ __________________________________________________________ _______________________________________________________________ C) Descrizione del Progetto Contesto Locale ( da compilare solo se si intende evidenziare particolari situazioni locali su cui si intende intervenire) La fotografia scattata al territorio della Comunità Montana Valle del Marecchia all’1/1/2006 mostra che gli straneri presenti nell’area fanno registrare una pressione migratoria pari all’ 5% , con picchi nel comune di Torriana che supera il 10%, contro la media provincia che tocca il 9%. Se confrontiamo questa presenza con i dati forniti dal Sistema degli Osservatori della Provincia di Rimini, notiamo come i nostri comuni negli ultimi anni abbiano registrato un incremento sostanziale della popolazione ed in particolare della presenza di immigrati di seconda generazione che decidono di fermarsi sul territorio collinare soprattutto per la relativa facilità di 172 trovare alloggio rispetto alla zona costiera. Questo panorama implica un consistente incremento della popolazione minorile straniera,che impone ai servizi di ridefinire le politiche rivolte alle giovani generazioni. E’ infatti particolarmente nell’età adolescenziale e giovanile che si creano i primi rapporti col territorio e con la popolazione autoctona; attraverso questi nuovi interventi che col presente progetto si andranno a definire, ci si pone l’obiettivo di costruire relazioni positive tra pari finalizzate a promuovere occasioni di reciproco confronto e conoscenza. Obiettivi del progetto Indicare gli obiettivi del progetto 1- costruire relazioni positive tra adolescenti stranieri e autoctoni 2- Offrire opportunità di integrazione nel territorio; 3- Andare incontro alle potenzialità di realizzazione delle giovani generazioni straniere e non. 4- Stabilire una relazione di fiducia con gli adolescenti dei gruppi informali del territorio; 5-) Stimolare l’interesse e la proposta di iniziative ad hoc che favoriscano l’integrazione Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) Per il momento, l’amministrazione comunale non è in grado di individuare tali prospettive. D) Descrizione Progetto del piano di attività generale del Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni previste tra gli obiettivi nella Iniziativa A paragrafo 3.4.2. della delib. di G.R.1791/06) Attraverso azioni di coinvolgimento in attività nei principali luoghi di ritrovo (bar, centri giovani, piazze, parchi,…) il progetto tenderà a raggiungere adolescenti e giovani al fine di facilitare l’integrazione, l’apertura all’altro, il contrasto alla diffusione di stereotipi e pregiudizi che spesso allontanano le persone provenienti da paesi “altri”. Inoltre, il gruppo di lavoro che si andrà a costituire interverrà anche su segnalazione dei centri giovani, degli operatori/animatori giovanili, dei gestori dei locali, della scuola ecc.. realizzando interventi specifici nelle situazioni a rischio di esclusione ed emarginazione sociale. Quanto sopra sarà realizzato attraverso iniziative di vario genere tra cui evidenziamo attività di tipo artistico, culturale, 173 sportivo da realizzarsi formali e informali nei luoghi di aggregazione giovanile Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete I vari soggetti coinvolti nel progetto collaboreranno tra loro in maniera stabile tramite una equipe costituita ad hoc della quale faranno parte: animatori/educatori della coop. Alter, educatori dei centri giovani, responsabile dello Sportello Immigrati, coordinatrice della mediazione culturale nelle agenzie educative del territorio, membri dell’unità di progetto per la gestione associata dei servizi sociali. Tale equipe sarà dapprima impegnata nel circoscrivere i luoghi di intervento partendo dalle informazioni già rese disponibili dagli altri operatori che gestiscono servizi del territorio rivolti allo stesso target; in seguito, il gruppo di lavoro definirà il planning delle attività ed i tempi per la loro realizzazione. In relazione alle competenze finanziarie, spetta alla comunità montana la gestione economica del servizio. Il costo del progetto è interamente a carico della Comunità Montana. Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) Tipologie dei Diretti: ragazzi di età tra i 14 e i 22 destinatari anni con problemi di integrazione e non Indiretti: le loro famiglie e la comunità locale (gestori dei locali frequentati dai ragazzi, educatori…) n. dei soggetti destinatari Luoghi/contesti per contatto con i destinatari Diretti n.50. Indiretti n. 30. Principalmente la strada e in particolare si intende concentrare l’intervento nei luoghi informali di aggregazione (parchi,bar, locali, manifestazioni pubbliche estive ecc..) che da mappatura precedente risultano essere particolarmente frequentati dai destinatari Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento Una volta individuati i principali luoghi di aggregazione del target dell’intervento, i destinatari 174 verranno contattati personalmente dagli animatori. In primo luogo, questi ultimi dovranno stabilire relazioni di fiducia con i giovani coinvolti cercando di coglierne i bisogni e lavorando parallelamente per far emergere gli eventuali comportamenti ed atteggiamenti che ostacolano una reale integrazione tra le culture. ORGANIZZAZIONE L’unità operativa di base è la “coppia” di animatori di strada, un maschio e una femmina, per favorire la diversità delle dinamiche relazionali con i ragazzi di sesso diverso. Gli educatori effettueranno dei turni in strada e all’interno dei locali a seconda degli accordi con i gestori. Agli educatori di strada si affiancheranno talvolta le altre figure professionali facenti parte del team per poter rispondere ai bisogni che l’equipe individuerà come prioritari nelle diverse situazioni che nell’operare in strada si incontrano. Effetti attesi : definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto I risultati che ci si propone di ottenere con l’intervento proposto consistono prioritariamente nel fornire ai giovani raggiunti, siano essi autoctoni o stranieri, strumenti culturali ed educativi e competenze socio-relazionali che gli permettano di entrare in relazione gli uni con gli altri mantenendo ciascuno la propria identità e cultura di origine. Il senso profondo dell’intervento è quello di conoscersi e stare insieme nella diversità. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Coinvolgimento di n. 50 destinatari diretti e n. 30 destinatari indiretti. Tra questi intendiamo le famiglie dei ragazzi coinvolti, i gestori dei luoghi di ritrovo, gli operatori sociali e scolastici del territorio. E) Descrizione del piano specifico delle attività del Progetto Descrizione delle attività (singole azioni) • Costituzione dell’equipe di lavoro integrata per la definizione dei luoghi di intervento; • Aggancio dei destinatari dell’intervento • Esplicitazione e condivisione dei bisogni relazionali e di integrazione dei destinatari 175 • Individuazioni delle modalità operative più opportune per raggiungere l’obiettivo di creare relazioni positive che veicolino una reale integrazione tra giovani appartenenti a culture diverse • Organizzazione di eventi/attività culturali, sportive, artistiche che fungano da elemento aggregante e di integrazione reale • Garantire attività di coinvolgimento e integrazione tra le giovani generazione mediante l’utilizzo di un unità mobile multimediale • Garantire incontri d’equipe per il coordinamento ed il monitoraggio dell’intervento Personale necessario per lo svolgimento della suindicata attività : N° Qualifica Livello Formazione Specifico Orario/ settimana 3 Educatori Esperti educatori di strada di II,III,IV 1 Educatore Esperto educatore e coordinatore con formazione pluriennale 2 educatori Esperti in attività di animazione con unità mobile accessoriata con strumentazione multimediale (aggiungere tante righe quanti sono gli operatori previsti) E’ previsto l’apporto di volontari? Se si, indicarne il numero ed il ruolo previsto. 2 volontari – aiuteranno nell’organizzazione e promozione delle attività F) Attività precedenti Riepilogo sintetico delle attività già svolte negli ultimi tre anni dall'ente proponente e dai soggetti attuatori rispetto a problematiche analoghe a quelle oggetto di questo progetto Dal 2000 è attiva sul territorio una progettazione che vede il coinvolgimento dell’educativa di strada rivolta agli adolescenti. La specificità di questa progettazione rispetto alle precedenti, è quella di realizzare azioni prioritariamente volte a costruire relazioni positive tra giovani adolescenti appartenenti a culture di origine diverse. Ciò nella viva consapevolezza che il nostro territorio, così come la società in genere, si connota sempre più in modo multietnico e che dunque solo tramite interventi che favoriscano il contatto positivo tra le culture si potrà costruire relazioni di fiducia tali da permetter la convivenza e lo sviluppo sociale 176 G) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la conoscenza sui risultati del progetto) • Partecipazione a seminari, convegni sui progetti • Organizzazioni di incontri pubblici • Relazioni annuali da presentare nelle sedi istituzionali • Relazione finale sul progetto e sui risultati raggiunti H) Monitoraggio e Valutazione: Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste la valutazione viene realizzata: sul progetto - in itinere (durante lo svolgimento dell’intervento Coerenza tra obiettivi e risorse, organizzazione, metodi Impatto delle eventuali variabili non previste - ex post (alla fine dell’intervento) Reazioni dei destinatari Efficacia Attività svolte per la valutazione dell’educativa di strada Numero e descrizione dei gruppi informali e singoli adolescenti contattati (scheda di registrazione) durante la mappatura territoriale, metodologia e strumenti utilizzati Documentazione degli strumenti utilizzati e delle attività svolte durante le fasi operative del lavoro di aggancio, consolidamento della relazione, microprogettualità con i gruppi informali ( es. verbali, schede, video, foto, diapositive, giornalini....) Descrizione degli strumenti utilizzati (es. verbale del turno, schede, video,foto ecc..) Descrizione della rete territoriale costruita (n° gruppi attivati, luoghi di ritrovo, descrizioni, bisogni e problematiche emerse, operatori grezzi partecipanti) Attività e microprogetti realizzati (materiale di documentazione) ; Soddisfazione dei partecipanti Soddisfazione della partecipazione alle iniziative Soddisfazione nella collaborazione con i ragazzi Soddisfazione nelle metodologie organizzative Proposte di ampliamento e continuazione del progetto Risorse utilizzate : Descrizione ed efficienza delle risorse utilizzate 177 Tipologia e numerosità della popolazione target coinvolta nel progetto : Descrizione della rete territoriale costruita in termini di gruppi informali attivati (n° di gruppi attivati, luoghi di ritrovo, descrizione della struttura e dei processi di gruppo, bisogni e problematiche emerse) I tempi (quando) Incontri strutturati periodici delle equipe (settimanali), secondo una calendarizzazione programmata. Gli operatori delle differenti azioni si incontrano in equipe congiunta (trimestrale) svolgono ogni semestre relazioni sull’andamento del progetto e svolgendo una valutazione di massima su i risultati. Ogni semestre viene realizzato un incontro con il coordinatore. Relazione annuale verrà inviata alla Regione Emilia Romagna. Chi valuta Le equipe delle diverse azioni, l’Unità di progetto della Comunità Montana Tale gruppo sarà formato dai rappresentanti di : Comunità Montana Comune di Verucchio Comune di Torriana Comune di Poggio Berni, Comune di Santarcangelo, Cooperativa Alter Associazione Epicentro 178 M) Preventivo Economico Voci di spesa (N.B.: Non sono ammissibili a contributo le spese relative a costruzione, acquisto e ristrutturazione di immobili. Non sono ammissibili a contributo le spese sanitarie. Ogni progetto facente parte del "piano" distrettuale deve prevedere un cofinanziamento pari almeno al 30% del totale del costo previsto per la realizzazione del progetto. Le spese generali di progettazione, di formazione e di documentazione si considereranno ammissibili fino ad un massimo del 10% del costo totale). A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione Totale ore 12 Costo orario 17,57 Totale costo 210,84 B) Spese di documentazione Totale C) Personale espressamente adibito al progetto Totale ore personale adibito al multimediabus: 303 Costo orario: € 16,50 Totale costo: € 4.999,50 Totale ore educatori Costo orario Totale costo 875 16,50 14.437,50 Totale ore coordinamento 150 Costo orario 26,00 Totale costo 3.900,00 Totale 23.349,50 D) Attrezzature, arredi e materiali (elencare): Totale costo attrezzature ___________ E) Spese di gestione Locali Totale Materiali di consumo Totale Spese di manutenzione Totale Utenze Totale Spese amministrative Totale ________________________ 1.803,39 ________________________ ________________________ 600,00 179 Totale gestione 2.403,39 F) Spese di trasporto e di residenzialità G) Spese di formazione degli operatori H) Forme di sostegno economico diretto a soggetti immigrati I) Altre spese: costi indiretti di funzionamento 513,00 Totale 513,00 COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO 26.464,23 COSTO A CARICO DEI SOGGETTI PROPONENTI PARI AL 47.33% DEL COSTO COMPLESSIVO: 12.524,27 (RIPARTITO TRA I VARI ENTI) Comune di Santarcangelo € 6.080,08 Comune di Verucchio € 3.010,06 Comune di Poggio Berni € 929,06 Comune di Torriana € 2.505,07 FINANZIAMENTO REGIONALE RICHIESTO € 13.939,96 (52,67%) 180 MOD 01 PIANO IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione della Assemblea n.91/2006 e della Giunta Regionale n. 1791/2006 Legislativa Paragrafo 3.4.2. Iniziativa A DISTRETTO _____________________________ COMUNE CAPOFILA DEL PROGRAMMA DISTRETTUALE _____Rimini_________ NOMINATIVO TECNICO DI RIFERIMENTO DISTRETTUALE QUALIFICA TELEFONO, FAX, E-MAIL Modulo per la presentazione del progetto ( da ripetersi per ciascun progetto inserito nel programma distrettuale) Progetto N. __1___ A) Dati generali del progetto Titolo del progetto _________________________Integrazione 2007 - Scuola____________ ________________________________________________________________ ________________________________________________________________ COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO BORGHINI PIETRO ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA: 181 MADONNA DELLA CARITÀ COOPERATIVA SOCIALE ARL QUALIFICA: PRESIDENTE TELEFONO, FAX, E-MAIL: 0541/26040 0541/24826 [email protected] IL PROGETTO E': [] Nuovo [x] Continuazione di attività in corso In tal caso: [] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Nazionale Politiche Migratorie_________ [] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (specificare _________________________________________________________ ) [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Durata del Progetto :_ 12 mesi (dal 01/09/07 al 30/08/08) B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila: Comitato delle Associazioni per la gestione della Casa dell’Intercultura. Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto) Centro Pedagogico per l’integrazione dei servizi - Rimini Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro) • • • • • • Associazione di volontariato “Madonna della Carità”; Cooperativa Sociale "Madonna della Carità" soc. coop. a r.l.; Associazione di volontariato "Arcobaleno"; Associazione di volontariato “Amicizia”; Associazione ai volontariato "Associazione Senegalese della Provincia di Rimini"; Etnos (Ass.ne di promozione sociale per la mediazione culturale interetnica); Soggetti attuatori Nome: Comitato delle Associazioni per la gestione della Casa dell’Intercultura. Ragione sociale: Comitato fra Organizzazioni senza scopo di lucro iscritte ad Albi e Registri pubblici. Sede Legale: C/o Casa dell’Intercultura Via Farini 1 Rimini Altri soggetti partecipanti (elencare): • Coordinamento “Casa della Pace, della Solidarietà e dei Diritti Umani”; • Istituto di Scienze dell’Uomo. • Centro Servizi del Volontariato “Volontarimini”; 182 • • • • • • • • • • • • • • Coop. Sociale “Pacha Mama” per il commercio equo e solidale. Ivoire Club (Ass.ne degli immigrati ivoriani); Argentini residenti nella Provincia di Rimini (Associazione di promozione sociale degli immigrati argentini); Magka Isa (Ass.ne di promozione sociale degli immigrati filippini); Azalea (Associazione di promozione sociale degli immigrati dall'ex Unione Sovietica); Speranza Ucraina (Associazione di volontariato degli immigrati dall'Ucraina); ARCI Nuova Associazione Comitato Provinciale di Rimini; ARCI Servizio Civile Emilia – Romagna; ARCI Servizio Civile Rimini; Ass.ne Sunu Ker Onlus; Arambé (Associazione di promozione sociale degli immigrati dall'Africa Subsahariana); Ass.ne Todo Color; Ass.ne Esodo; Associazione Stellablanca C) Descrizione del Progetto Contesto Locale Descrizione del territorio e delle situazioni locali su cui si intende intervenire. Gli interventi verranno realizzati a favore dell’intera popolazione scolastica immigrata domiciliata nel Distretto Rimini Nord. Obiettivi del progetto Indicare gli obiettivi del progetto 1. Sostegno all’inserimento scolastico dei bambini immigrati; Cantierabilità (previsione dei tempi di avvio del progetto) Le attività indicate sono immediatamente cantierabili in quanto costituiscono prosecuzione di attività avviate con l’anno 2004. Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) l Comune di Rimini impegna notevoli risorse per l’attuazione di politiche sociali a favore degli immigrati fin dall’inizio degli anni ‘90; è possibile prevedere una costanza dell’impegno in questa direzione; inoltre, il numero dei volontari impegnati nelle attività descritte è in costante aumento. D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni previste tra gli obiettivi nella Iniziativa A paragrafo 3.5.2. della delib. di G.R.2192/05) 1) Interventi di integrazione in ambito scolastico ed extrascolastico rivolti ai minori stranieri ed alle loro famiglie; 183 Il Centro pedagogico per l’integrazione dei servizi ha censito la domanda di sostegno all’integrazione dei bambini stranieri nelle scuole della provincia e redatto un “Programma di intervento per l’integrazione degli alunni stranieri Il presente Progetto adotta tale Programma e le sue proposte operative: pertanto gli Istituti scolastici operanti nella Provincia di Rimini, titolari dell’espressione della domanda di servizi per il sostegno all’inserimento scolastico, rivolgeranno tale domanda al Centro Pedagogico per l’Integrazione del servizi (di seguito CPIS), che, valutatane l’entità e le caratteristiche, predisporrà un Piano di realizzazione dei servizi su base distrettuale. Il CPIS curerà direttamente, in collaborazione con gli Istituti scolastici, la realizzazione delle attività descritte nel Programma di intervento ai punti descritti a pag. 4 par. Bisogni punti a) Monitoraggio alunni stranieri b) Laboratori di italiano – corsi intensivi di alfabetizzazione della lingua italiana; c) corsi di formazione per l’insegnamento dell’italiano come lingua 2. Le Associazioni di volontariato impegnate nelle attività di integrazione degli immigrati extracomunitari operanti sul territorio provinciale realizzeranno attività pomeridiane di sostegno (doposcuola – attività extracurricolari – attività di socializzazione – corsi di lingua madre) nonché le attività di cui al punto g) del succitato programma di intervento. Le Associazioni di mediatori culturali operanti nella provincia forniranno prestazioni professionali di mediazione culturale, nelle forme richieste dal CPIS e di cui al punto d) del succitato Programma di intervento. Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete Il Centro Interculturale “Casa dell’Intercultura”, istituito con Delibera del Consiglio Comunale di Rimini n. 24 dell’11-03-2004, è gestito dal “Comitato delle Associazioni per la gestione della Casa dell’Intercultura”, costituito il 16 aprile 2004 dalle Associazioni: Senegalese della Provincia di Rimini, Madonna della Carità, Italo-albanese “Amicizia”, Arcobaleno e dalla Coop. Sociale “Madonna della Carità”: ha per scopo sociale la realizzazione di attività interculturali, formative, assistenzali, di socializzazione per l’integrazione sociale degli immigrati extacomunitari. Al Comitato possono partecipare tutte le organizzazioni non profit iscritte agli Albi o Registri pubblici, statutariamente impegnate ed attive nel campo dell’integrazione degli immigrati. Le singole attività del Comitato in attuazione del presente progetto vengono realizzate attraverso specifica delega del medesimo ad Organizzazioni appositamente incaricate. Comitato di Gestione della Casa dell’Intercultura, CPIS, Associazioni di volontariato, Associazioni dei mediatori culturali comporranno un Tavolo di coordinamento. Il Tavolo esaminerà il Piano di realizzazione dei servizi assegnando a ciascun soggetto partecipante le relative funzioni operative. Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) Tipologie dei Tutti gli immigrati domiciliati nel destinatari Distretto Rimini Nord n. dei soggetti Diretti 1.500. destinatari Indiretti 5.000. Luoghi/contesti per Le sedi operative principali sono il contatto con i Centro Servizi Immigrati di Rimini, Via 184 destinatari Madonna della Scala n. 7, il Centro per le famiglie di Rimini, Via Brighenti n. 24, la “Casa della Pace, della Solidarietà e dei Diritti Umani” di Rimini, Via L. Tonini n. 5, la “Casa dell’Intercultura” di Rimini, Via Farini n. 1, nonché gli Istituti scolastici impegnati nelle attività di sostegno all’inserimento scolastico dei bambini immigrati. Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento I destinatari vengono contattati tramite il Centro Servizi Immigrati, gli sportelli specializzati operanti a livello comunale, nonché tramite l’associazionismo degli immigrati. Effetti attesi : definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Facilitazione ed accelerazione dei percorsi di integrazione sociale degli immigrati; Consolidamento ed estensione dei rapporti di collaborazione con e fra l’associazionismo di solidarietà e l’associazionismo degli immigrati; Consolidamento delle relazioni fra immigrati ed istituzioni; Miglioramento della conoscenza del funzionamento della P. A. regionale e locale. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Si prevede l’erogazione di servizi ad almeno 2.000.= immigrati Indicare la metodologia e gli strumenti che verranno adoperati per attuare il progetto Convenzionamento con il soggetto attuatore ed Organizzazioni da esso delegate. E) Descrizione del piano specifico delle attività del Progetto Descrizione delle attività (singole azioni) • Realizzazione di: • Corsi di alfabetizzazione per bambini ed adolescenti; • Incontri formativi/informativi con insegnanti e genitori; • Interventi di mediazione culturale con alunni e famiglie; • Interventi di integrazione in ambito extrascolastico con bambini italiani e stranieri 185 Personale necessario per lo svolgimento della attività : Qualifica Livello Formazione Orario/ Specifico settimana Mediatori culturali Qualifica Operatori sociali Insegnanti Titoli di istruzione superiore Titoli di istruzione superiore suindicata Volontari in Servizio Civile Nazionale e Regionale Volontari (aggiungere tante righe quanti sono gli operatori previsti) F) Attività precedenti Riepilogo sintetico delle attività già svolte negli ultimi tre anni dall'ente proponente e dai soggetti attuatori rispetto a problematiche analoghe a quelle oggetto di questo progetto Progetto Integrazione Scuola 2005 Progetto Integrazione Scuola 2006 G) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la conoscenza sui risultati del progetto) L’informazione nei confronti degli interessati verrà diffusa attraverso: gli istituti scolastici interessati; • la rete degli sportelli di prima accoglienza presenti sul territorio provinciale; • l’associazionismo degli immigrati; • i media locali. La conoscenza sui risultati sarà diffusa attraverso gli strumenti di informazione del Comune di Rimini ed incontri pubblici. H) Monitoraggio e Valutazione: Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste Il Settore Protezione Sociale del Comune di Rimini attiverà controlli periodici. La valutazione di efficienza ed efficacia verrà effettuata dagli utenti attraverso le proprie associazioni di rappresentanza e tutela. L’equipe degli incaricati valuterà durante l’intero percorso l’adeguatezza delle risorse e 186 dell’organizzazione, impatto sul contesto e sui destinatari, fornendo relazioni periodiche N) Preventivo Economico COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO _____€ 32.500,00____________ di cui € 22.750,00 come contributo regionale ed € 9.750,00 come contributo comunale 187 MOD 01 PIANO IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione della Assemblea n.91/2006 e della Giunta Regionale n. 1791/2006 Legislativa Paragrafo 3.4.2. Iniziativa A DISTRETTO _____________________________ COMUNE CAPOFILA DEL PROGRAMMA DISTRETTUALE RIMINI NOMINATIVO TECNICO DI RIFERIMENTO DISTRETTUALE QUALIFICA TELEFONO, FAX, E-MAIL Modulo per la presentazione del progetto ( da ripetersi per ciascun progetto inserito nel programma distrettuale) Progetto N. _____ A) Dati generali del progetto Titolo del progetto INTEGRAZIONE 2007 – CASA DELL’INTERCULTURA COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO BORGHINI PIETRO ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA: MADONNA DELLA CARITÀ COOPERATIVA SOCIALE ARL QUALIFICA: PRESIDENTE 188 TELEFONO, FAX, E-MAIL: 0541/26040 0541/24826 [email protected] IL PROGETTO E': [] Nuovo [x] Continuazione di attività in corso In tal caso: [] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Nazionale Politiche Migratorie [] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (specificare _________________________________________________________ ) [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Durata del Progetto :_ 12 mesi (dal 01/09/07 al 31/08/08) B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila: Comitato delle Associazioni per la gestione della Casa dell’Intercultura. Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto) COMUNE DI RIMINI Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro) • • • • • • Associazione di volontariato “Madonna della Carità”; Cooperativa Sociale "Madonna della Carità" soc. coop. a r.l.; Associazione di volontariato "Arcobaleno"; Associazione ai volontariato "Associazione Senegalese della Provincia di Rimini"; Associazione di volontariato “Amicizia”; Etnos (Ass.ne di promozione sociale per la mediazione culturale interetnica) Soggetti attuatori Nome: Comitato delle Associazioni per la gestione della Casa dell’Intercultura. Ragione sociale: Comitato fra Organizzazioni senza scopo di lucro iscritte ad Albi e Registri pubblici. Sede Legale: C/o Casa dell’Intercultura Via Farini 1 Rimini Altri soggetti partecipanti (elencare): • Coordinamento “Casa della Pace, della Solidarietà e dei Diritti Umani”; • Istituto di Scienze dell’Uomo. • • Centro Servizi del Volontariato “Volontarimini”; Coop. Sociale “Pacha Mama” per il commercio equo e solidale. • Ivoire Club (Ass.ne degli immigrati ivoriani); 189 • • • • • • • • • • • • Argentini residenti nella Provincia di Rimini (Associazione di promozione sociale degli immigrati argentini); Magka Isa (Ass.ne di promozione sociale degli immigrati filippini); Azalea (Associazione di promozione sociale degli immigrati dall'ex Unione Sovietica); Speranza Ucraina (Associazione di volontariato degli immigrati dall'Ucraina); ARCI Nuova Associazione Comitato Provinciale di Rimini; ARCI Servizio Civile Emilia – Romagna; ARCI Servizio Civile Rimini; Ass.ne Sunu Ker Onlus; Arambé (Associazione di promozione sociale degli immigrati dall'Africa Subsahariana); Ass.ne Todo Color; Ass.ne Esodo; Associazione Stellablanca C) Descrizione del Progetto Contesto Locale ( da compilare solo se si intende evidenziare particolari situazioni locali su cui si intende intervenire) Gli interventi verranno realizzati a favore dell’intera popolazione immigrata domiciliata nel Distretto Rimini Nord, quantificabile in almeno 14.000 cittadini. Obiettivi del progetto Indicare gli obiettivi del progetto 2. Alfabetizzazione per immigrati adulti; 3. Socializzazione interetnica; 4. Consulenza legale a favore degli immigrati. Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) Il Comune di Rimini impegna notevoli risorse per l’attuazione di politiche sociali a favore degli immigrati fin dall’inizio degli anni ‘90; è possibile prevedere una costanza dell’impegno in questa direzione; inoltre, il numero dei volontari impegnati nelle attività descritte è in costante aumento. D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni previste tra gli obiettivi nella Iniziativa A paragrafo 3.5.2. della delib. di G.R.2192/05) 1) Percorsi di apprendimento della lingua italiana per immigrati adulti: l’intervento consiste nella gestione di locali richiesti dalla continua espansione delle attività di alfabetizzazione realizzate dal volontariato sul territorio comunale. Tali locali verranno affidati ai soggetti attuatori del Progetto, che li gestiranno in forma congiunta e coordinata, consentendone la 190 fruizione ai soggetti suelencati alla voce “soggetti privati coinvolti” e loro organi operativi (Centro Servizi Immigrati) impegnati nella realizzazione del Progetto 2) Facilitazione dell’accesso ai servizi pubblici e privati da parte degli immigrati; consiste in attività di informazione e accompagnamento degli immigrati per l’accesso ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione (servizi sanitari, scolastici, abitativi ecc.) e per l’accesso al mercato immobiliare; rappresenta lo sviluppo delle attività di informazione e mediazione culturale svolte dal Centro Servizi Immigrati e dai Servizi dedicati dell’AUSL (Ambulatorio e Consultorio extra-ue). 3) Consulenza legale a favore degli immigrati. E’ costituito dalla prosecuzione e sviluppo del Progetto “Tutela legale” realizzato presso il Centro Servizi Immigrati. Se ne prevede la qualificazione attraverso la realizzazione di una relazione annuale ed una conseguente banca dati. 4) Socializzazione interetnica; consiste nella realizzazione di iniziative e manifestazioni culturali e ricreative finalizzate ad offrire opportunità di socializzazione in particolare alle comunità maggiormente isolate ed autoreferenziali; rappresenta lo sviluppo di iniziative da tempo consolidate quali “Interazioni”, il “Mese del commercio equo e solidale”, la “Festa di tutti”. Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete Il Centro Interculturale “Casa dell’Intercultura”, istituito con Delibera del Consiglio Comunale di Rimini n. 24 dell’11-032004, è gestito dal “Comitato delle Associazioni per la gestione della Casa dell’Intercultura”, costituito il 16 aprile 2004 dalle Associazioni: Senegalese della Provincia di Rimini, Madonna della Carità, Italo-albanese “Amicizia”, Arcobaleno e dalla Coop. Sociale “Madonna della Carità”: ha per scopo sociale la realizzazione di attività interculturali, formative, assistenzali, di socializzazione per l’integrazione sociale degli immigrati extacomunitari. Al Comitato possono partecipare tutte le organizzazioni non profit iscritte agli Albi o Registri pubblici, statutariamente impegnate ed attive nel campo dell’integrazione degli immigrati. Le singole attività del Comitato in attuazione del presente progetto vengono realizzate attraverso specifica delega del medesimo ad Organizzazioni appositamente incaricate. Pertanto il Comitato si rende disponibile a realizzare attività di coordinamento per tutte le attività per l’integrazione sociale degli immigrati che verranno realizzate in ambito distrettuale da parte delle Organizzazioni del privato sociale. Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) 191 Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) Tipologie dei Tutti gli immigrati domiciliati nel destinatari Distretto Rimini Nord n. dei soggetti Diretti 3.500. destinatari Indiretti 14.000. Luoghi/contesti per Le sedi operative principali sono il contatto con i Centro Servizi Immigrati di Rimini, Via destinatari Madonna della Scala n. 7, il Centro per le famiglie di Rimini, Via Brighenti n. 24, la “Casa della Pace, della Solidarietà e dei Diritti Umani” di Rimini, Via L. Tonini n. 5, la “Casa dell’Intercultura” di Rimini, Via Farini n. 1. Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento I destinatari vengono contattati tramite il Centro Servizi Immigrati, gli sportelli specializzati operanti a livello comunale, nonché tramite l’associazionismo degli immigrati. Effetti attesi : definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Facilitazione ed accelerazione dei percorsi di integrazione sociale degli immigrati; Consolidamento ed estensione dei rapporti di collaborazione con e fra l’associazionismo di solidarietà e l’associazionismo degli immigrati; Consolidamento delle relazioni fra immigrati ed istituzioni; Miglioramento della conoscenza del funzionamento della P. A. regionale e locale. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Si prevede l’erogazione di servizi ad almeno 3.500.= immigrati E) Descrizione del piano specifico delle attività del Progetto Descrizione delle attività (singole azioni) • Gestione di locali idonei alla realizzazione delle attività programmate; • Realizzazione di: • Corsi di alfabetizzazione; • Manifestazioni culturali e ricreative pubbliche; • Azioni informative per l’accesso ai servizi (organizzazione incontri, produzione e distribuzione di materiale cartaceo); 192 • • • Interventi di accompagnamento, interpretariato e traduzioni da lingue estere in occasione di rapporti con gli Uffici pubblici; Gestione di sportelli di accoglienza ed informazione; Gestione di sportelli di consulenza legale. Personale necessario per lo svolgimento della attività : Qualifica Livello Formazione Orario/ Specifico settimana Mediatori culturali Qualifica Procuratore legale avvocato Volontari in Servizio Civile Nazionale e Regionale Volontari Abilitazione professionale suindicata (aggiungere tante righe quanti sono gli operatori previsti) F) Attività precedenti Riepilogo sintetico delle attività già svolte negli ultimi tre anni dall'ente proponente e dai soggetti attuatori rispetto a problematiche analoghe a quelle oggetto di questo progetto Progetto Integrazione 2005 Progetto Integrazione 2006 G) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la conoscenza sui risultati del progetto) L’informazione nei confronti degli interessati verrà diffusa attraverso: • la rete degli sportelli di prima accoglienza presenti sul territorio provinciale; • l’associazionismo degli immigrati; • i media locali. La conoscenza sui risultati sarà diffusa attraverso gli strumenti di informazione del Comune di Rimini ed incontri pubblici. 193 H) Monitoraggio e Valutazione: Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste Il Settore Protezione Sociale del Comune di Rimini attiverà controlli periodici. La valutazione di efficienza ed efficacia verrà effettuata dagli utenti attraverso le proprie associazioni di rappresentanza e tutela. L’equipe degli incaricati valuterà durante l’intero percorso l’adeguatezza delle risorse e dell’organizzazione, impatto sul contesto e sui destinatari, fornendo relazioni periodiche O) Preventivo Economico (N.B.: Non sono ammissibili a contributo le spese relative a costruzione, acquisto e ristrutturazione di immobili. Non sono ammissibili a contributo le spese sanitarie. Ogni progetto facente parte del "piano" distrettuale deve prevedere un cofinanziamento pari almeno al 30% del totale del costo previsto per la realizzazione del progetto. Costo complessivo Totale € 36.532,00 Di cui € 25.572,64 come contributo regionale 10.959,36 come contributo comunale ed € 194 MOD 01 PROGRAMMA IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione del Consiglio Regionale n.615/2004 Paragrafo 3.5.2. Iniziativa A DISTRETTO _____________________________ COMUNE CAPOFILA DEL PROGRAMMA DISTRETTUALE ___________________ NOMINATIVO TECNICO DI RIFERIMENTO DISTRETTUALE QUALIFICA TELEFONO, FAX, E-MAIL Modulo per la presentazione del progetto ( da ripetersi per ciascun progetto inserito nel programma distrettuale) Progetto N. _____ A) Dati generali del progetto Titolo del progetto SPAZIO DONNA E BAMBINI STRANIERI COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO VALERIA GUAGNELLI ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONE MULTICULTURALE ETNOS QUALIFICA RESPONSABILE TELEFONO, FAX, E-MAIL 338 1135934, 0541 778424 [email protected], IL PROGETTO E': [] Nuovo x Continuazione di attività in corso In tal caso: [] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Nazionale Politiche Migratorie______________ x Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (specificare REGIONALI, Delibera di G.R. 2610/2002 - FNP 2001 ) 195 [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Durata del Progetto : 10 MESI____________________ Sommario del progetto: Descrizione riassuntiva delle caratteristiche del progetto: obiettivi, popolazione bersaglio, metodologia, effetti attesi OBIETTIVI - mettere a disposizione delle donne immigrate presenti sul territorio riminese strumenti che rendano possibile un inserimento reale nella comunità con interventi sul piano sociale e culturale utilizzando come risorsa consulenti per l’immigrazione e mediatori culturali a chiamata - essere un punto di riferimento per le problematiche caratteristiche dell’immigrazione al femminile, siano queste legate ad un percorso singolo o ad un nucleo familiare. - offrire ascolto, orientamento, consulenza e progettazione di percorsi ad personam mirati a promuovere l’indipendenza nella fruizione dei servizi e ad una integrazione socioculturale dei cittadini immigrati. POPOLAZIONE BERSAGLIO Utenti diretti: -donne immigrate (sole o facenti parte di un nucleo familiare) -utenti italiani che entrano in contatto con le donne immigrate Utenti indiretti: Nuclei familiari delle utenti, assistenti sociali, insegnanti, persone che vogliono collaborare con l’associazione METODOLOGIA - Ascolto attivo - Progettazione percorsi ad personam - interventi in sinergia con diverse figure professionali EFFETTI ATTESI - Conoscenza dei meccanismi di accesso ai servizi e autonomia nella fruizione degli stessi - Integrazione delle donne straniere nel contesto cittadino B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila ASSOCIAZIONE MULTICULTURALE ETNOS Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto) COMUNE DI RIMINI 196 Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro) Soggetti attuatori Nome: ASSOCIAZIONE MULTICULTURALE ETNOS ___________________________________________________________ Ragione sociale: ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ________ ________________________________________________________________ Sede Legale: VIALE VESPUCCI, 29 47900 RIMINI ________________________________________________________________ (da ripetersi per ciascun Ente gestore) Motivazione della scelta del soggetto o dei soggetti attuatori: Le caratteristiche di un’associazione non di nazionalità ma multiculturale al femminile, di cui fanno parte donne immigrate unito alla formazione professionale di alcune di esse, per garantire maggiore rappresentatività linguistica e culturale. Altri soggetti partecipanti (elencare): _____________________________________________ __________________________________________________________ _______________________________________________________________ C) Descrizione del Progetto Contesto Locale Descrizione del territorio e delle situazioni locali su cui si intende intervenire. Il territorio riminese è caratterizzato da una forte presenza di immigrazione al femminile costituita dalle donne provenienti dell’est europeo e nigeriane, emigrate autonomamente per inserirsi nel contesto lavorativo o perché vittime della tratta e donne arrivate in seguito al ricongiungimento familiare, in prevalenza maghrebine e albanesi, nonché da interi nuclei familiari che decidono di trasferirsi a Rimini Obiettivi del progetto Indicare gli obiettivi del progetto - Sostenere i percorsi migratori delle donne sole e dei nuclei familiari, in particolare quelli a rischio di emarginazione e disagio relazionale - Intervenire nelle situazioni di difficoltà di integrazione sociale ai fini di favorire la fruizione delle risorse territoriali e percorsi di autonomia individuale e familiare - Favorire e facilitare la comprensione e rispetto dell’originalità dei modelli culturali di riferimento così da permettere possibili sperimentazioni di percorsi d’integrazione - Ridurre e contenere situazioni di disagio socio educativo con particolare interesse al benessere del minore 197 - Sostenere e orientare donne vittime di violenza domestica Cantierabilità (previsione dei tempi di avvio del progetto) Immediata, è già in corso Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) Nessuna D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni indicate tra gli obiettivi della Iniziativa A) Il progetto si propone di continuare l’attività in corso dello sportello informativo, che fornisce consulenza, assistenza e orientamento a qualsiasi tipo di problematica venga presentata dalle donne immigrate. Il Centro Donna e Famiglia Immigrata non intende sostituirsi ai servizi specifici già esistenti, ma fornire una “guida alla lettura e all’uso” di tali servizi aiutando le utenti a identificare con chiarezza i propri bisogni e formulare le richieste che ne derivano, costruendo un “percorso” che aiuti loro a superare le difficoltà personali, ma anche la diffidenza verso le istituzioni o l’errata interpretazione di aspetti giuridici, burocratici, normativi della vita quotidiana nella nostra società. Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete Il Centro Donna e Famiglia Immigrata si è rivelato un referente per i soggetti sottoelencati: - Centro per le famiglie - Assistenti sociali dell’Azienda Usl - Ambulatorio extracee - Consultorio familiare - scuola - Operatori del Progetto Dafne 1) per richiedere consulenze che riguardano la normativa dell’immigrazione 2)per interventi di mediazione culturale 3) per l’accompagnamento di donne immigrate ai diversi serviiz territoriali Di volta in volta si accordano le strategie più opportune per il conseguimento degli obiettivi dei singoli progetti tracciati. 198 Dal punto di vista finanziario ogni soggetto ha le proprie risorse. Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) DIRETTI Tipologie dei Donne immigrate destinatari Minori immigrati n. dei soggetti destinatari Luoghi/contesti per contatto con i destinatari INDIRETTI Nuclei familiari immigrati Insegnanti Altri operatori Soggetti privati Diretti …………..150-200 soggetti Indiretti…… non quantificabile Locali presso il Centro per le Famiglie, Assessorato Promozione Sociale, Ambulatorio Extracee e Consultorio familiare dell’AUSL di Rimini, altri servizi gestiti dalla medesima associazione Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento Il servizio è già funzionante e gli accessi avvengono tramite: passaparola, rinvio di altri servizi, distribuzione di volantini presso gli uffici di informazione Effetti attesi : definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto - Conoscenza dei meccanismi di accesso ai servizi e autonomia nella fruizione degli stessi; questo comporta una previa conoscenza dei meccanismi d’accesso ai servizi nei paesi d’appartenenza che condizionano il modo di richiedere o di “pretendere” l’erogazione di alcune prestazioni. A tale fine si utilizza la mediazione culturale e/o una serie di colloqui di approfondimento sulla situazione economico e socioculturale dell’utente. In un secondo momento avviene la presentazione dei servizi del territorio, dei referenti e dell’esistenza della rete come risposta ai vari aspetti dei bisogni sottoposti con una unicità progettuale. 199 - Integrazione delle donne straniere nel territorio riminese; in primis per raggiungere l’auspicabile integrazione delle donne o dei nuclei familiari bisogna combattere i disagi socio-relazionali stabilendo un contatto con gli enti che si occupano di corsi di alfabetizzazione per sopperire ai problemi di comunicazione linguistica. In un secondo momento valutare se ci sono esperienze professionali o una formazione professionale pregressa che consenta loro di inserirsi nel mondo del lavoro con forme contrattuali rispettose della loro professionalità. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Miglioramento dell’integrazione sociale,dell’accesso ai servizi territoriali, al lavoro, conoscenza e tutela dei loro diritti etc… Indicare la metodologia e gli strumenti che verranno adoperati per attuare il progetto METODOLOGIA - Una seduta settimanale a libero accesso a numero aperto, dove si stabiliscono dei contatti con l’utenza utilizzando la tecnica del primo colloquio, in presenza di un consulente e/o all’occorrenza uno psicologo e mediatore culturale - Progettazione percorsi ad personam; analisi del bisogno, orientamento, consulenza, rete con altri servizi ed eventuale accompagnamento, informazioni sulle possibilità esistenti sul territorio che vanno oltre la domanda esplicita dell’utente E) Descrizione del piano specifico delle attività del Progetto Descrizione delle attività (singole azioni) - accoglienza, presentazione del servizio, diffusione di informazioni di interesse generale, quali luoghi di aggregazione, corsi di lingua, corsi di formazione professionale, etc… - raccolta dei bisogni, prima analisi dei medesimi - consulenza di sportello: progettazione dei percorsi individuali di sostegno - fornire informazioni su iscrizione agli asili, informazioni sui centri di attività ludiche, incontri nelle scuole, di concerto con le istituzioni, per gli inserimenti problematici - fornire informazioni per una più completa possibile conoscenza dei meccanismi d’accesso ai servizi del territorio Personale necessario per lo svolgimento attività : Qualifica Livello Formazione Specifico 1 Responsabile consulente Laurea in giurisprudenza, formazione biennale in della suindicata Orario/ mensile 15 ore 200 psicologia dei gruppi, mediazione culturale 1 Consulente Laurea in giurisprudenza, mediazione sociale 3 ore 1 Educatrice Laurea in scienze 3 ore professionale dell’educazione, indirizzo educatore professionale 1 Psicologa Laurea in psicologia clinica 4 7 Mediatrici Esperienza sul campo e/o 4 culturali corsi di facilitatori interculturali svoltisi presso enti di formazione professionale con riconoscimento regionale (aggiungere tante righe quanti sono gli operatori previsti) Risorse strumentali e materiali necessarie alla realizzazione del progetto: - Locali idonei alla realizzazione di colloqui riservati - Armadi muniti di chiusura dove riporre i raccoglitori con le schede personali per garantire la privacy - Computer - Schede - Volantini - Materiale di cancelleria generale - Telefono F) Attività precedenti iepilogo sintetico delle attività già svolte negli ultimi tre anni dall'ente proponente e dai soggetti attuatori rispetto a problematiche analoghe a quelle oggetto di questo progetto • • • L’Associazione Etnos partecipa al progetto “Detenuti stranieri” attuato presso la Casa Circondariale di Rimini offrendo il servizio di mediazione culturale e attività laboratoriali L’associazione Etnos segue progetti interculturali in diverse scuole della provincia di Rimini, con lo scopo di favorire l’incontro tra la popolazione autoctona e quella straniera. Tra questi il progetto denominato “ORIZZONTE” che si articola in due momenti. Uno è più teorico e prevede assemblee con gli insegnanti e i bambini, in cui si illustra la cultura delle etnie più presenti o di quelle che, di volta in volta, segnalano i docenti. L’altro è dedicato all’approccio ad alcune discipline artistiche: laboratori di danze e percussioni, costruzioni di utensili tipici e canti tradizionali. Una festa, alla quale sono invitati anche i genitori, conclude l’intervento e attraverso recite, danze, cori, i bambini possono rappresentare tutto ciò che hanno imparato sulle tematiche affrontate. L’Associazione Etnos, in convenzione con il Comune di Rimini Assessorato alle politiche del Lavoro, collabora con il Servizio informativo/giuridico per lavoratori/trici migranti e per il 201 • • • • • • servizio “Straniere di casa” dedicato a colf e assistenti per gli anziani garantendo consulenza e mediazione culturale. L’Associazione Etnos ha gestito il Centro Ascolto Immigrati dei Comuni di Santarcangelo di Romagna, Verucchio e Torriana, offrendo attività di consulenza e orientamento. Negli anni scolastici 2002-2003/2003-2004 l’Associazione Etnos è stata la referente del C.E.T. (Centro Educativo Territoriale) del Comune di Santarcangelo di Romagna per i problemi d’inserimento dei bambini stranieri nelle scuole materne, elementari e medie. Le attività svolte hanno riguardato la mediazione linguistica e culturale, la traduzione di materiale cartaceo e di comunicazioni tra genitori e insegnanti e, soprattutto, la formazione dei docenti. I mediatori dell’Associazione hanno partecipato al progetto “TRA DUE MONDI” e sono stati interpellati dalla Scuola Media “D. Alighieri” di Rimini per collaborare con lo sportello dedicato ai genitori di bambini italiani e stranieri. Il contatto con l’utenza femminile ha evidenziato il bisogno sentito da molte donne single o ragazze-madri di avere uno spazio dove incontrarsi. L’associazione Etnos, in collaborazione con l’Associazione Arcobaleno di Riccione ha organizzato, di domenica pomeriggio, un momento di aggregazione per favorire l’incontro tra donne di diverse nazionalità. Sono stati organizzati gruppi di auto-aiuto, attività manuali (laboratori artistici, di danza, ecc.). Ha realizzato progetti di cooperazione con altri enti e centri di famiglia che si trovano all’estero per contribuire con iniziative a svolgere attività con bambini di strada Ha progettato un lavoro dedicato al cibo, famiglia e immigrazione in collaborazione con le laureande in sociologia dell’università di Urbino e conduce periodicamente dei laboratori di cucina interetnica. G) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la conoscenza sui risultati del progetto) L’informazione sarà effettuata nei confronti degli interessati e della popolazione in generale tramite materiale cartaceo appoggiato presso Ambulatorio Extracee, URP dei Comuni di Rimini e limitrofi, sindacati, Servizio di tutela Giuridica per lavoratori/trici migranti, Centro per l’Impiego del Comune di Rimini, manifestazioni cittadine dedicate all’intercultura,etc… La conoscenza sui risultati del progetto sarà diffusa tramite relazioni semestrali a responsabili e dirigenti ed eventuali tavoli di lavoro. 202 H) Monitoraggio Indicare le modalità di accertamento e descrizione del processo di avanzamento dell'intervento, precisando gli strumenti utilizzati per le azioni di monitoraggio e la periodicità del loro impiego. - Schede personali degli utenti, in relazione alla tipologia di progetto stilato - Monitoraggio telefonico per verificare l’andamento del progetto stilato con l’utente i) Valutazione: Indicare quali forme di valutazione sono previste e quali metodi di valutazione vengono utilizzati - Riunione équipe - Relazioni semestrali P) Preventivo Economico Voci di spesa n. ore settimanali di consulenza 3 x € 22.50 = € …67.50.……… x n. settimane 32=…2160,00 n. ore settimanali di consulenza 3 x € 18.00 = € …54.00.……… x n. settimane 10.=…540,00 € n. ore mensili di ascolto psicologico e mediazione culturale 2x € 18,00 = € 36,00 x n. settimane 42…..= 1512,00€ n.ore settimanali di back office 5 x € 18,00 = € …90,00.……… x n. settimane 42.=…3780,00€ progettazione 1300,00€ coordinamento 1141,33€ TOT. SPESE DI PERSONALE 10.433,33 Altre eventuali spese (ad esempio): Altre spese € 300,00 Materiale € 100,00 IVA € 2166,67 ____________ TOTALE ALTRE SPESE € 2566,67 Costo tot. 13.000,00 quota regionale € 9.100,00 quota comunale € 3.900,00 203 MOD 01 PROGRAMMA FINALIZZATO DI ZONA “INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI STRANIERI ai sensi della deliberazione Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 91 del 2006 e della Giunta Regionale n. 1791 /2006 Paragrafo 3.4.2. Iniziativa B INTERVENTI A SOSTEGNO DEI PROGRAMMI DI ASSISTENZA ED INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DELLE VITTIME DI TRATTA, SFRUTTAMENTO E RIDUZIONE IN SCHIAVITU’ ART. 18, DLGS 286/98 e art 13 L228/03” Modulo per la presentazione del progetto SOGGETTI CAPOFILA RIMINI E RICCIONE A) Dati generali del progetto Titolo del progetto PROGETTO HELP (art. 18 Dlgs 286/98 art. L.223/03) Durata del Progetto : 12 mesi COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA QUALIFICA TELEFONO, FAX E-MAIL TIZIANA BELLAVISTA AZIENDA U.S.L. RIMINI OP. PROF.LE ASSISTENTE SOCIALE 0541- 707507/ 0541-747603 0541-707060 [email protected] [email protected] IL PROGETTO E': [] Nuovo [X] Continuazione di attività in corso In tal caso: Anno di avvio: _1996 [X] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Nazionale Lotta alla Tratta (art. 18 D.lgs 286/ e art. 13 L. 228/03) [] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (specificare _________________________________________________________ ) [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Attività già svolte dall’Ente attuatore nel settore specifico della prostituzione e della lotta alla tratta Presa in carico di soggetti maggiorenni e minorenni vittime di tratta finalizzata a varie forme di sfruttamento; attività di ricerca e documentazione sulle varie forme di sfruttamento a danno di minori 204 B) Soggetti Partecipanti/reti territoriali SOGGETTI GESTORI Soggetti pubblici coinvolti (indicare le AZIENDA U.S.L. RIMINI amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto) Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro) - Associazione Papa Giovanni XXIII Coop. Sociale Montetauro a r.l. Rimini Associazione On the road (TE) Associazione Free Woman (AN) Associazione Welcom (PD) Comunità ed. L’Arca – R.O.I.R. (Cesena) Rete strutture di accoglienza del Progetto Oltre la Strada RETE DI SOSTEGNO - Comuni della Provincia di RN - Regione E. R.(Progetto oltre la Strada – Ufficio Politiche Infanzia ed Adolescenza) - Rete EELL Progetto Oltre la Strada - Provincia di Rimini - Questura (Uff. Immigrazione- Uff.Minori - Squadra Mobile) - Forze Dell’Ordine - Magistratura( Proc. Tribunale Ordinario/Tribunale Ordinario- Proc. Tribunali per i M/Tribunali per i Minorenni – Giudice Tutelare) - Ufficio S. Sociale Minorenni del Ministero di Grazia e G. - Comitato Minori Stranieri non accompagnati - Prefettura Servizi Sanitari Aziendali e di altre USL(territoriali ed ospedalieri) - Centri per l’impiego - Scuola - Servizi ed. Comuni (nidi e scuole materne) - Centro Nazionale di documentazione ed Analisi per l’Infanzia e l’Adolescenza (Ministero della Solidarietà sociale) Postazione Numero Verde - Enti F. Ple - Ageform - Coop S. Il Millepiedi ( Strutture Casa di Amina e Amarcord) (RN) - Coop S. Madonna della carità (RN) - Ass. Madonna della Carità RN - Is. Ed. Ass.li Sacro Cuore Don Masi S. Clemente (RN) - Istituto Suore S. Onofrio (RN)(Struttura Casa Betania) - Centro Aiuto alla Vita (Cervia) - Caritas diocesana Rimini - Istituto degli Innocenti (FI) - Servizio Soc. Internazionale 205 Soggetti gestori Nome: AZIENDA U.S.L. RIMINI Ragione sociale: __________________________________________________ ________________________________________________________________ Sede Legale: V. CORIANO 38 47900 RIMINI Motivazione della scelta del soggetto o dei soggetti gestori: Esperienze consolidate rispetto alle tematiche e problematiche relative alla presa in carico di soggetti adulti e/o dei minori. Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (rete locale) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete I rapporti con i soggetti pubblici coinvolti e sopra indicati come rete di sostegno sono definiti da: obblighi di legge; da regolamenti specifici degli EELL; da collaborazioni e partnership rispetto a tematiche specifiche e/o ricerche ad hoc; dalle buone pratiche operative individuate nel corso dell’attività. Per le situazioni in cui intercorrono rapporti economici (es. pagamento delle rette) le modalità sono regolate da apposite convenzioni. Gli strumenti utilizzati sono principalmente le riunioni di équipes, i lavori di gruppo, i tavoli di lavoro, le relazioni scritte, i report di attività. C) Descrizione del Progetto Contesto Locale (evidenziare particolari situazioni locali su cui si intende intervenire) • Proseguire l’attività di presa in carico • Gestione data- base per la rilevazione dati utenti ed attività • Approfondire la conoscenza delle trasformazioni che il fenomeno della prostituzione registra con particolare riferimento alla prostituzione al chiuso; • Verificare la possibilità di intervento in questo ambito con particolare riferimento al contatto con le vittime • Proseguire l’attività di conoscenza e ricerca sul fenomeno della prostituzione, dello sfruttamento minorile e delle modalità di presa in carico di soggetti minorenni, (rispetto a questa problematica il progetto ha collaborato con il Centro Nazionale di documentazione per l’Infanzia e l’Adolescenza per l’attuazione di una ricerca commissionata dal Ministero della Solidarietà Sociale che verrà pubblicata prossimamente) Obiettivi del progetto (elenco sintetico) • Migliorare la quantità e qualità dei percorsi di presa in carico, attraverso il raccordo inter – istituzionale e con la rete delle strutture di accoglienza. • Favorire la qualità dell’accoglienza attraverso azioni di accompagnamento e scambio anche tra le realtà che la attuano • Implementare l’attività di mediazione culturale • Implementare l’attività di assistenza e tutela legale a favore delle vittime • Individuare ed implementare, le possibilità di sbocco professionale, inserimento lavorativo, inclusione sociale realizzando un raccordo costante con il Centro per l’Impiego, con i C.F.P. • Implementare il raccordo inter – istituzionale finalizzato alla possibilità di condivisione dei progetti e degli interventi rispetto al contrasto della tratta e dello sfruttamento nel rispetto delle competenze specifiche dei soggetti pubblici e privati Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) 206 L’attività del progetto conferma la necessità di collocare gli interventi a favore di questa fascia particolare di popolazione immigrata nel quadro delle politiche sociali correnti, rivolte al contrasto dello sfruttamento e della grave esclusione sociale, finalizzate all’inclusione sociale, alla vivibilità ed alla sicurezza del territorio, alla tutela e protezione dei minori. Descrizione delle attività (elencare le singole azioni) - Azioni nei confronti delle vittime (protezione/accoglienza; accompagnamento nel percorso di regolarizzazione e per l’accesso ai Servizi ed alle risorse del territorio; assistenza sociale, sanitaria e psicologica; tutela legale, percorsi formativi, rimpatri assistiti) - Lavoro di rete - Raccolta dati - Ricerca Destinatari tipologia e numero diretti: indiretti Soggetti maggiorenni e min. vittime di tratta e/o Le comunità locali sfruttamento (anche donne gravide e/o con figli e soggetti portatori di disabilità) Luoghi/contesti per contatto destinatari diretti Il primo contatto con i destinatari è sempre individuale e può avvenire in vari luoghi: la sede del progetto, in ospedale, in Questura, al Centro ascolto della Caritas, in Consultorio, perché può scaturire anche da contatti/relazioni che , all’origine possono avere motivazioni differenti ed essere mediati da altri operatori o figure prof.li. Effetti attesi del progetto: definizione qualitativa Stabilire relazioni di aiuto che a partire dal riconoscimento di una condizione di vittimizzazione dei soggetti imputabile a varie cause, di natura socio-economica e/o personale, tendenti al suo superamento finalizzato al recupero della propria identità ed integrità fisica e psicologica ed alla possibilità di inclusione sociale stima quantitativa n. 60 Metodologia e gli strumenti per l’attuazione del progetto (elenco sintetico) - Lavoro di rete - Relazione di aiuto - Strumenti : colloqui individuali, visite domiciliari, colloqui in struttura, segretariato sociale, mediazione linguistica e culturale, accompagnamento ai servizi. Monitoraggio e valutazione (indicarne quali strumenti e procedure) - Raccolta dati ed utilizzo del data-base regionale Riunione d’équipe per la definizione e l’andamento dei percorsi individuali Incontri periodici con gli operatori delle strutture di accoglienza per conoscere l’andamento dei percorsi individuali Incontri periodici con gli operatori delle strutture per discutere sugli aspetti organizzativi e sulle dinamiche interne alla struttura Gestione delle situazioni di crisi e di conflitto all’interno delle strutture 207 D) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l’informazione nei confronti degli interessati e come si pensa di diffondere la conoscenza sulle azioni del progetto alla cittadinanza in generale) I dati quantitativi e qualitativi in virtù della loro rilevazione costante possono essere disponibili in qualunque momento ed in tempo reale per chiunque ne faccia richiesta. Il loro utilizzo permette di assolvere al debito informativo nei confronti del DPO, di documentare l’attività e di registrare i cambiamenti e le variazioni del fenomeno. Inoltre, possono costituire uno strumento di conoscenza condivisibile all’interno degli incontri per i PdZ e per gli accordi di programma al fine di strutturare politiche di intervento specifiche ed integrate. E) Risorse Personale necessario per lo svolgimento del progetto: N 1 1 1 1 1 2 Qualifica Livello Formazione Specifico Livello Formazione Interventi sulla tratta Coordinatore Laurea Sociale Responsabile Coordiantore Diploma universitario Formazione di progetto Servizio Sociale specifica effettuata a con referenza livello regionale e tecnica nazionale Assistente Diploma universitario Formazione sociale Servizio Sociale specifica effettuata a livello regionale e nazionale Operatore Laurea in Scienze Formazione ed Sociale di della Formazione esperienza nel progetto Settore dell’Immigrazione Avvocato Laurea in giurisprudenza Mediatori Esperienze specifiche Culturali/inte rpreti Orario/ Settimana Tipologia Contratto Dip. Puub. Amm 8 Dip. Pubb. Amm. 10 Dip. Pubb. Amm 30 Coll/ Dipendent e Coop. Acquisto servizi 4 Prestazion i Occasional i. F) - Strutture di accoglienza Tipologia Case Famiglia Comunità Comunità Gruppi app. Case di fuga Gruppi app. Case di fuga Gruppo App./app. semi autonomia Gruppo Target Donne e minori Donne e uomini Donne e uomini Donne Donne Donne Soggetto gestore Ass. Papa Giovanni XXIII Ass. Papa Giovanni XXIII Coop. Soc.le Montetauro Ass. On the Road Ass. Free Woman Ass. Welcome Minori/Donne Coop. Soc. “Il Millepiedi” Casa di Amina 208 Appartamento(anche pronta accoglienza) Comunità (anche pronta accoglienza) gravide Minori maschi Coop. Soc. “Il Millepiedi” Casa Amarcord 209 G) Preventivo economico complessivo (*) MACROVOCE DI SPESA PERSONALE GESTIONE ENTE SPESE DI GESTIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA ATTREZZATURE Coordinamento Operatori Mediatori Amministrazione/segreteria Formatori Consulenze (es avvocati, psicologi) Locali Materiali di consumo Utenze Manutenzioni Spese amministrative (es. bolli) Vitto, alloggio, trasporto personale Affitto locali Materiali di consumo Spese di manutenzione Spese utenze Spese vitto, alloggio, vestiario, Spese materiali di gestione (pulizie, casalinghi ecc.) Spese carburante, pedaggi e spostamenti beneficiarie Spese mediche Pocket money PRODUZIONE E DIVULGAZIONE DI MATERIALE TOTALE GENERALE Importo € 5.000,00 € 20.000,00 € 3.000,00 € 3.500,00 € 1.500,00 500,00 500,00 € 2.000,00 € 20.000,00 € 56.000,00 Contributo richiesto alla Regione: € 27.617,68 (*) Ogni soggetto deve prevedere un co-finanziamento pari almeno al 50% del totale del costo previsto per la realizzazione del progetto. Il preventivo deve quindi includere anche questi importi. N.B. Non sono ammissibili a contributo le spese relative a costruzione, acquisto e ristrutturazione di immobili. 210