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Un modo diverso
di operare – INM
Newry stabilisce nuovi
punti di riferimento
Stampa non
stop di libri –
Transcontinental
Inchiostrazione
digitale DigiRail –
Anche per le rotative
commerciali
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New York Times
In corso il progetto Colorliner
Procede nei tempi previsti
l’installazione di una nuova
rotativa Colorliner® a 12 torri
di stampa nell’impianto del
New York Times a College
Point, New York. Nel
frattempo, Goss International
ha portato a termine la
riduzione della larghezza di
bobina su 14 rotative del New
York Times, consentendo
all’editore statunitense di
cominciare a ridurre i costi
prima del previsto.
I lavori per l’installazione della rotativa Colorliner sono iniziati a
giugno, seguiti poco dopo dall’arrivo di 12 cambiabobine Goss®
Contiweb FD™. Ai primi di agosto, le prime delle 48 unità di stampa
hanno lasciato lo stabilimento Goss di Dover, nel New Hampshire.
La nuova rotativa da 85mila copie all’ora entrerà in produzione a
marzo.
Come risultato della conversione di unità e piegatrici da 54 a 48
pollici (1220 mm) di larghezza di bobina sulle 14 rotative Goss
esistenti, ad agosto The New York Times ha potuto lanciare in tutto
il paese un formato ridotto. Il nuovo formato dovrebbe permettere
al Times di risparmiare annualmente 10 milioni di dollari.
“Grazie all’ottimo livello di assistenza e comunicazione esistente tra
il personale del New York Times e i team Goss International,
abbiamo potuto convertire in modo trasparente cinque rotative a
College Point e nove rotative utilizzate nel resto del paese per la
stampa di edizioni regionali,” conferma Greg Blue, Senior Vice
President di Goss International.
Notizie
dal
mondo
Una rotativa Newsliner Prima rotativa a bobina per un’azienda
per Guangdong
specializzata nella stampa a foglio
Guangdong China Sunshine Media Co.
Ltd, una consociata dell’importante
gruppo di giornali cinese Guangzhou
Daily, ha investito in una rotativa Goss
Newsliner®. Dotata di quattro torri di
stampa, la rotativa aumenterà la
capacità di paginazione e colore,
mentre la sua configurazione flessibile
offrirà al Guangzhou Daily maggiori
opportunità di stampa di una varietà
più ampia di prodotti, in particolare
per il mercato della stampa in appalto.
Un sistema Goss Sunday™ 2000 sarà la prima rotativa a bobina ad
essere acquistata da Boyd Brothers, Inc. in Florida. La rotativa a
quattro unità di stampa rappresenta un notevole passo per la
società, come spiega il presidente, Jim Boyd, Jr: “Avendo realizzato
il nostro massimo potenziale nella stampa a foglio, con la stampa
roto-offset avremo l’opportunità di servire meglio i nostri clienti
vecchi e nuovi.” La rotativa Goss a 24 pagine sarà installata in un
nuovo impianto all’inizio del 2008.
Tom Bayer e Ed Young di
Goss International
consegnano a Jim Boyd, Jr. e
Jim Boyd, Sr. il trofeo Goss
Power of Innovation a
riconoscimento dell’ordine
della rotativa Sunday gapless
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Un modo diverso di operare
INM Newry stabilisce nuovi punti di riferimento
Il nuovo centro di produzione allestito dalla Independent News & Media a Newry, nell’Irlanda del
Nord, si distingue sotto diversi aspetti e non solo per aver installato la prima rotativa Goss FPS™.
La rivista di categoria britannica Production Journal ha visitato l’impianto questa estate, durante la
fase finale di installazione, ed ha pubblicato un articolo da cui è stato estratto quanto segue.
Durante la nostra visita a Newry questa
estate, era in corso la produzione di
cinque testate INM. La testata principale,
stampata la sera, era l’Irish Star, che
esce sei giorni alla settimana con una
tiratura dalle 130mila alle 150mila copie.
Era anche in corso la stampa del Sunday
World, con una tiratura di circa 250mila
copie, e di due pubblicazioni free-press
locali Community Telegraph con una
tiratura di 80mila copie ciascuna. Dalla
sua entrata in produzione, in febbraio,
al momento della nostra visita, la
rotativa aveva quindi stampato
qualcosa come 14 milioni di copie.
Nel corso dell’estate era in programma
il completamento dell’installazione dei
sistemi “a valore aggiunto” sulle tre
torri a quattro pagine di larghezza già
installate. “Dato il pochissimo tempo a
nostra disposizione per l’installazione
della rotativa,” spiega Alan Lambert,
direttore di produzione alla INM
Newry, “dovevamo prima affrontare le
questioni fondamentali. Il che significava
fare installare, sistemare e avviare la
rotativa basilare. Tutto il resto, ovvero i
componenti a valore aggiunto per
l’automazione della rotativa, è stato
installato in seguito, gradualmente.
nuova rotativa in una sede abbastanza
vicina da servire come backup e in
posizione ideale per la distribuzione dei
giornali nell’Irlanda meridionale.
“Adesso siamo al punto in cui non
rimane altro che regolare di precisione i
sistemi Goss Automatic Web Lead e di
caricamento semiautomatico delle
lastre. Detto questo, l’accesso alla
rotativa e i singoli sollevatori per gli
operatori sono così rivoluzionari da
rendere estremamente veloci le
operazioni manuali di carico e scarico
delle lastre. Grazie all’ottimo accesso,
è tutto abbastanza facile.”
Lambert aggiunge che due delle
ragioni principali nella scelta della FPS
erano la velocità e la qualità che poteva
produrre. “Nel progettare questa
rotativa, Goss ha cercato di eliminare
molti dei problemi che le rotative
tradizionali presentano per i produttori
di giornali, per esempio le diverse
tensioni della banda dovute al fatto che
alcuni nastri vengono girati e altri no. È
stata anche ridotta la distanza tra le
coppie di stampa, per cui l’allungamento
della carta è trascurabile, mentre la
costruzione a profilo ribassato conferisce
notevole rigidezza alla rotativa.
Come spiega Alan Lambert, il progetto
di Newry è il risultato dell’acquisizione
del contratto per la stampa dei
quotidiani di News International nello
stabilimento INM di Belfast. L’impianto
del Belfast Telegraph non aveva capacità
di riserva, per cui si decise a favore di una
Alan Lambert, direttore di produzione alla INM
di Newry
“Avendo bisogno di un’altra rotativa,
non ci rimaneva molto tempo,”
osserva Lambert. “Ovviamente,
avevamo varie soluzioni a disposizione,
ma la FPS si adattava meglio alle
nostre esigenze in vista dei risultati
che volevamo ottenere.”
“Il risultato è una qualità di stampa
commerciale. Stamperà lavoro a
retinatura molto fine e il registro è
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La prima FPS al mondo è oggi in piena produzione alla INM, con tre torri coldset e due torri heatset.
incredibilmente buono, come lo sono
l’inchiostrazione e la riproduzione dei
colori. Il commento principale di chi ha
visto la rotativa è che la qualità coldset
è seconda a nessuno. Ed è anche
estremamente ripetibile. In effetti
abbiamo una rotativa di qualità heatset
che stampa coldset, non viceversa.”
Affrontare i tabù
“Oltre alla scelta della rotativa per la
sua elevata velocità e qualità,
Independent News & Media si distingue
per il modo nuovo in cui opera,
affrontando i soliti tabù. Stiamo
cercando di farlo anche in questo
caso,” spiega Lambert.
Lo si vede quando si tratta della
seconda fase del progetto, che verrà
portata a termine questo autunno.
L’impianto potrà quindi offrire una
produzione sia coldset che heatset in
quanto – oltre alle tre torri di stampa a
quattro pagine di larghezza, una
piegatrice a ganasce 2:5:5 e tre cambiabobine Contiweb FD™ già in servizio –
ci saranno anche due torri a cinque
pagine di larghezza con forni Goss®
Ecocool® e rulli di raffreddamento
integrati e una seconda piegatrice a
ganasce 2:5:5, più altri due cambiabobine con carico automatico per le
bobine più grandi.
“La qualità di inchiostrazione e registro
della macchina è pari a quella di una
rotativa commerciale. Se abbiamo
installato i forni è perché vogliamo
anche stampare su carta patinata
leggera. Possiamo stampare prodotti
di 64 pagine e piegarli, cucirli in piega
e rifilarli in un’unica passata e senza
bisogno di inserting,” afferma Lambert.
magazzino. “L’utilizzo di una nuova
area non industrializzata avrebbe
richiesto una licenza di costruzione e
per ottenerla potevano essere necessari
18 mesi. Abbiamo modificato l’edificio
e installato la rotativa in un terzo di
quel tempo.”
È interessante notare che le due torri
a cinque pagine con forno possono
essere adibite alla stampa sia heatset
che coldset, permettendo, ad esempio,
la stampa coldset di quotidiani la sera
e la stampa heatset di riviste in
giornata. Per farlo si useranno, almeno
all’inizio, tubi separati per gli inchiostri
heatset e coldset.
E aggiunge: “Non sono mancate le
difficoltà, ma con un’installazione così
veloce di una rotativa praticamente
nuovissima c’era da aspettarselo.
L’importante è la velocità con cui il
fornitore le affronta e le elimina. Goss
ha indubbiamente portato a termine
un’impresa eccezionale installando la
rotativa in tempi così brevi, tenendo
anche conto delle dure condizioni
invernali. Il risultato è che dal 20
febbraio abbiamo stampato 14 milioni
di giornali.”
“Durante le trattative con Goss,
abbiamo specificato valvole automatiche motorizzate, più vicine
possibile ai distributori dell’inchiostro e
connesse con il software del pulpito
della rotativa. In questo modo potremo
passare automaticamente da heatset a
coldset e viceversa, riducendo al
minimo il processo di spurgo e il tempo
necessario per lo scambio.”
I vantaggi della compattezza
Lambert continua spiegando che,
benché non fosse il fattore principale,
uno dei punti a favore della rotativa
era la possibilità di installarla in un
normale edificio industriale esistente:
alto dieci metri, largo 45 e lungo 105,
l’edificio a un piano veniva usato come
La velocità dell’installazione è stata
anche dovuta a una pianificazione
molto attenta. “Nei disegni tecnici
strutturali era descritto ogni cavo
elettrico e ogni tubo,” spiega Lambert.
“Un progetto del genere comporta un
percorso critico. Se non si comincia ogni
operazione al momento giusto, che si
tratti di trattative riguardanti l’edificio,
allacciamenti elettrici e del gas o posa
del pavimento di calcestruzzo, uno
qualsiasi di questi elementi può
impedire la realizzazione puntuale del
progetto. Per assicurare che questo non
succeda, è necessario studiare ogni
minimo particolare prima ancora di
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cominciare e prevedere in anticipo qualsiasi
eventualità. È quello che abbiamo fatto ed ha
funzionato, nonostante i tempi stretti.”
Multi-tasking
L’installazione a Newry è interessante non solo per via
della FPS™, ma anche per la sua prassi innovatrice e
inconsueta. Attualmente lo stabilimento impiega 18
dipendenti, che lavorano in due turni, quattro giorni sì
e quattro giorni no.
“Facciamo tutti parte di un team,” spiega Lambert.
“La nostra filosofia fondamentale è basata sulla multifunzionalità, senza nessuna linea di demarcazione.
Abbiamo tutti un ruolo primario da svolgere e aree
principali di cui siamo responsabili, ma siamo stati
molto attenti ad assicurare che i lavori non siano
circoscritti a questi ruoli primari. Se necessario, tutti
aiutano in qualsiasi area della produzione.
“In fabbrica non c’è una linea di demarcazione tra
quello che tocca a noi e quello che tocca a voi. Tocca
tutto a noi. Perciò durante i colloqui, abbiamo subito
spiegato a tutti esattamente cosa comportava il posto
offerto, la molteplicità di funzioni, mansioni e
responsabilità, nonché l’opportunità di imparare a
passare da una piattaforma all’altra.
“Benché l’abilità sia un fattore importante, prima di
tutto ci interessa avere persone con l’atteggiamento
giusto. Qui ognuno è un membro prezioso del team di
produzione ed ha l’opportunità di sviluppare una
molteplicità di competenze.”
Notizie
dal
mondo
La rotativa Magnum
vince a Las Vegas
A risultato dell’aumentato numero di
settimanali regionali nell’area di Las
Vegas, Creel Printing ha investito in
una rotativa Goss Magnum® 4. La
ragione principale di questo
investimento è la crescente domanda di
qualità di stampa superiore e maggiore
efficienza prestazionale delle rotative
su un’ampia gamma di prodotti e
formati. La rotativa va ad aggiungersi
alle rotative Sunday™ 2000 che Creel
Printing ha installato nel 2003 e 2005 e
ad una cucitrice in piega Pacesetter®
installata nel 2005.
Allan Creel Jr.,
presidente di Creel Printing.
Punch opta per una Universal
The PUNCH (Nigeria) Ltd, la società nigeriana con
sede a Lagos, ha scelto una rotativa Goss Universal® 75
a nove torri di stampa per aumentare la propria
capacità totale di stampa e fruire di nuove
opportunità commerciali. La rotativa verrà installata
entro la fine del 2007 in un nuovo edificio
funzionale situato a circa 33 km dall’impianto attuale
della società editrice e sarà una delle più grandi
rotative a singola larghezza installate in Africa.
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Quad/Graphics
sceglie sistemi di finitura Goss
Nei prossimi dodici mesi, Quad/Graphics installerà negli
Usa sei nuove cucitrici accavallatrici Pacesetter® 2500
ad alta produttività e brossuratrici Universalbinder®.
“Il continuo investimento nel settore dopostampa ci
permette di offrire ai nostri clienti la tecnologia più
veloce ed efficiente disponibile, nonché opportunità
eccezionali di aggiungere valore ai loro prodotti
stampati,” spiega Bill Graushar, vicepresidente della
divisione Finitura di Quad/Graphics. “Per essere
all’avanguardia dell’industria in fatto di affidabilità,
produttività netta e finitura selettiva, ci serviamo da
anni di sistemi Pacesetter e Universalbinder e
dell’organizzazione che li supporta.” Dal 1980,
Quad/Graphics ha installato più di 100 sistemi di
finitura Pacesetter e Universalbinder.
Con una capacità oraria di 25mila libri, le nuove
cucitrici accavallatrici Pacesetter 2500 della
Quad/Graphics saranno configurate con stazioni
Ferag, trasportatori a pinze UTR e rifilatrici a
tamburo SNT-U.
Lanciata nel 2006, la Pacesetter 2500 include
componenti servocomandati, tra cui stazioni di
immissione di nuova progettazione per il facile
riposizionamento in un sistema o tra sistemi multipli.
Disponibile con fino a 40 stazioni orizzontali o
verticali, può essere dotata di una nuova rifilatrice
“al volo” Goss ad alta velocità o di rifilatrice Ferag
SNT-U e utilizza una cucitrice doppia.
“Il nuovo modello Pacesetter è più veloce e più
facile da usare,” conferma Graushar, facendo notare
che la possibilità di scambiare rapidamente le
stazioni di immissione ad azionamento indipendente
offrirà dei preziosi vantaggi per l’approntamento.
“Invece di riconfigurare stazioni a posizione fissa
secondo la sequenza di ogni nuovo lavoro,
potremo riposizionare stazioni già allestite per un
determinato tipo di segnatura, prodotto o
creazione pubblicitaria,” conclude.
Bill Graushar, al centro, vicepresidente della divisione Finitura di Quad/Graphics, afferma che la tecnologia Pacesetter
fornisce velocità, efficienza e l’opportunità di aggiungere valore ai prodotti stampati. Qui è con Toby Clarke (a sinistra)
e Andy Thomas, rispettivamente vicepresidente e direttore vendite di Goss International.
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L’Union investe
in due rotative Uniliner ‘S’
Il giornale francese, facente parte della Hersant Media, installerà le rotative shaftless 4x1
nel suo impianto di Reims, aumentando la capacità colore per un’ampia gamma di
quotidiani e pubblicazioni free-press regionali.
François Chaize, Directeur Industriel del gruppo
Hersant Media, spiega le ragioni di questo
investimento: “Essendo una rotativa destinata
specificamente alla produzione a tiratura diretta e
in formato a doppia larghezza, la Uniliner ‘S’ ci
permetterà di stampare 16 pagine tabloid per banda,
invece delle otto pagine attuali, mantenendo il
vantaggio di un salto di quattro pagine. Verrà anche
stampato, abbinando le due rotative, il free-press
Paru Vendu (80 pagine tabloid a quattro colori).
“La rotativa 4x1 ci offre anche una notevole
flessibilità in fatto di paginazione, numero di sezioni
e colore. Pertanto riteniamo che sia la soluzione
ideale per la nostra azienda in quanto alcune delle
nostre testate includono numerose edizioni.”
Ogni rotativa Uniliner potrà stampare fino a 64
pagine con 32 pagine in quadricromia. La
configurazione della linea di stampa consisterà di
cinque torri a otto coppie di stampa e una torre a
quattro coppie, con uno sviluppo circonferenziale di
578 mm. Per potenziare la produttività durante la
tiratura e i cambi di lavoro, la commessa include
anche un sistema caricalastre semiautomatico e due
piegatrici a ganasce 2:3:3. Perpendicolarmente alla
linea di stampa ci saranno otto cambiabobine, allo
stesso livello delle torri Uniliner.
“La configurazione della rotativa e il posizionamento
dei cambiabobine a 90 gradi rispetto alla linea di
stampa presentano numerosi vantaggi,” continua
Chaize. “Un edificio ad un solo piano comporta
costi di investimento notevolmente inferiori a quelli
di un edificio similare a due piani, il che riduce
inoltre il consumo energetico. Una configurazione
su un unico livello ottimizza anche la dotazione di
personale, potenziando l’efficienza degli addetti
alle rotative e migliorando le comunicazioni.”
La rotativa Uniliner ‘S’ abbina la collaudata
tecnologia e il design Goss ad una configurazione
4x1 estremamente flessibile destinata a fornire una
soluzione efficiente in termini di costi per la
produzione di alte tirature.
Alain Calvet, direttore commerciale di zona di Goss
International, conclude: “Stiamo collaborando da
vicino con L’Union in modo da fornire un’apparecchiatura che risponda esattamente alle loro
esigenze ed entro tempi che permetteranno loro di
sfruttare al massimo la maggiore capacità offerta
dalla rotativa. La Uniliner ‘S’ offre un alto livello di
qualità di stampa e automazione che può
contribuire a sostenere gli obiettivi di crescita a
lungo termine dell’azienda sul mercato francese.”
La rotativa Uniliner ‘S’ a sei torri per L’Union avrà un
formato 4x1 e cambiabobine posizionati a 90 gradi rispetto
alle unità di stampa.
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Boom del mercato
roto-offset polacco
In questi ultimi anni, il mercato della stampa polacco ha registrato una continua crescita. I settori
tradizionali della stampa offset a foglio, della stampa di imballaggi e dei giornali hanno riportato
un buon tasso di crescita e anche il mercato roto-offset sta prosperando. Michael Seidl, direttore
amministrativo di Print and Publishing International, riferisce sul crescente numero di case editrici in
una società assetata di notizie e informazione.
Crescita esplosiva del mercato
“Dal settembre 2006 abbiamo visto un incredibile
aumento degli ordini qui,” esclama Tadeusz
Winkowski, il più noto stampatore della Polonia.
“Si potrebbe quasi definirlo un boom della
stampa.” Per numerosi operatori, non è raro un
aumento del 20 per cento e più. Sono cifre che
molti colleghi dell’industria grafica occidentale
possono solo sognarsi.
Tadeusz Winkowski, titolare della Winkowski
A
volte si ha l’impressione che oggi il mondo
intero si rivolga alla Polonia per la
produzione di stampa. Le ragioni sono
interessanti e non sono più basate esclusivamente
sul prezzo della stampa, almeno non per la stampa
offset a bobina. Sono, piuttosto, la flessibilità,
velocità e professionalità degli stampatori polacchi,
insieme ad una buona dose di senso degli affari, ad
attirare i clienti, in particolare quando si tratta di
soddisfare esigenze insolite, spesso in tempi brevi.
È per queste ragioni che molti clienti esteri fanno
stampare i propri prodotti in Polonia.
Si deve tenere presente una cosa in particolare. Il
timore espresso inizialmente da molti stampatori
dell’Europa occidentale, cioè che con l’apertura
dell’Europa orientale il loro mercato sarebbe stato
inondato di pubblicazioni a poco prezzo, non ha
trovato riscontro nella realtà. Gli stampatori
dell’Europa orientale tendono piuttosto a
rispondere alle esigenze del mercato domestico, che
di recente sono aumentate significativamente. Le
maggiori aziende roto-offset, comunque, sono in
tutt’altra categoria e operano su scala mondiale.
In questo caso Winkowski non si riferisce solo alla
propria azienda, ma all’industria nel suo insieme.
Non è raro sentire dire che in Polonia la stampa è
un’industria prestigiosa e “in”. Lo stampatore o chi
lavora in un printshop è molto stimato in questo
paese. Lo si può spiegare con il fatto che, dopo la
caduta del comunismo, in Polonia molte società
hanno investito direttamente nelle tecnologie più
avanzate e si sono quindi sentite a proprio agio nel
mondo digitale, dove digitale è sinonimo di alta
tecnologia pulita e trendy.
Fatti e cifre
Riassumere in cifre il mercato della stampa polacco è
relativamente difficile. Secondo le statistiche ufficiali,
sono numerosissime le società che operano nel
settore della stampa e si continua ad usare queste
statistiche anche quando le società citate adesso
operano in un altro settore o non esistono più.
Ufficialmente, sono circa 13.300 le società che si
autodefiniscono “aziende tipografiche”. Probabilmente un numero più accurato sarebbe un terzo di
questa cifra. Più affidabile è la cifra fornita dal
Central Polish Statistical Office di 115 impianti di
stampa per la produzione di giornali e riviste. A
maggio del 2007, l’industria impiegava circa 67mila
persone. L’utile sulle vendite era del 6,7 per cento
lordo e 5,3 per cento netto. Anche le cifre relative
al volume di produzione di settore sono
interessanti. Per giornali, riviste e periodici prodotti
in Polonia nel 2005, ad esempio, ammontava
all’equivalente di 718 milioni di euro. Il volume di
mercato dell’intero settore “dei media cartacei e
audio” ammontava a 19,5 miliardi di euro.
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I leader del settore
Le cinque aziende tipografiche più grandi della
Polonia nel settore roto-offset commerciale –
Winkowski, R.R. Donnelley, Eurodruk, Ortis e
Zapolex – coprono circa l’80 per cento di quel
mercato. Queste società esercitano quindi una
notevole influenza e dominano il proprio mercato.
FINLANDIA
ESTONIA
Per volume di vendite, Winkowski, partner della
Quad/Graphics statunitense, e il ramo polacco di
R.R. Donnelley sono da tempo le riconosciute
aziende leader del mercato. Il nuovo arrivato,
perlomeno in termini di investimento, è Eurodruk.
A marzo di quest’anno, il suo investitore
finanziario 3i ha rilevato tutta l’attività roto-offset
del gruppo editoriale di Passau.
LETTONIA
LITUANIA
MAR
BALTICO
RUSSIA
RUSSIA
BIELORUSSIA
POLONIA
GERMANIA
Per far fronte alle esigenze dei clienti, le aziende
roto-offset polacche richiedono ai propri fornitori
di rotative esattamente quello che richiedono i loro
colleghi di tutto il mondo. Flessibilità, automazione
e affidabilità della produzione hanno un’importanza
cruciale. La velocità è una preziosa risorsa
commerciale in Polonia ed è per questa ragione che
negli ultimi anni alcune delle società più importanti
hanno optato per sistemi di stampa Goss®.
UCRAINA
REPUBBLICA
CECA
SLOVACCHIA
AUSTRIA
MOLDOVA
UNGHERIA
SLOVENIA
CROAZIA
ITALIA
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
Winkowski – imprenditore con una visione
Tadeusz Winkowski è il simbolo dell’imprenditore.
Anticonformista, estremamente veloce e volto al
futuro è la descrizione migliore del suo stile
manageriale in una società destinata
indubbiamente a svolgere un ruolo di primo piano
in Europa.
La Polonia e i nuovi
paesi dell’UE
In generale, nell’Europa centroorientale tutti i mercati della stampa
sono in crescita. La situazione,
tuttavia, varia da paese a paese e si
nota una differenza tra i membri
dell’UE (Polonia, Repubblica Ceca,
Repubblica Slovacca, Ungheria,
Romania e Bulgaria) e i paesi che non
fanno parte dell’UE (Croazia, Bosnia
ed Erzegovina, Serbia e Montenegro
nei Balcani, Russia e Ucraina).
L’appartenenza all’Unione Europea
riduce notevolmente i costi di
operazione in tutte le attività e
operazioni con le quattro libertà di
movimento (di gente, merci, servizi e
capitale – tenendo conto di restrizioni
e periodi di transizione) e facilita
quindi tutte le attività commerciali in
quest’area.
ROMANIA
SERBIA E
MONTENEGRO
BULGARIA
MACEDONIA
MAR
NERO
ALBANIA
GRECIA
Un’altra distinzione è rappresentata
dal passato comunista di alcuni paesi
che, nell’ambito di un’economia
pianificata, dovevano produrre beni e
servizi nel modo stipulato dal
governo, con il risultato di una
disparità delle risorse di stampa. Paese
tradizionalmente forte in ingegneria
meccanica, la Repubblica Ceca ha
esteso il proprio know-how nel campo
della stampa ed ha quindi un mercato
della stampa estremamente sviluppato.
Anche in Polonia, il più vasto mercato
dell’Europa centro-orientale, il settore
della stampa è molto sviluppato.
L’industria della stampa nell’Europa centro-orientale
Paese
Popolazione
Aziende
tipografiche
con più di 20
dipendenti
Retribuzione
media all’ora
[in Euro]
Repubblica Ceca
10 milioni
> 300
4,90
Polonia
38 milioni
> 700
3,50
Rep. Slovacca
5,4 milioni
120 circa
3,60
Ungheria
10 milioni
200 circa
4,80
Romania
22,5 milioni
140 circa
1,50
Bulgaria
7,3 milioni
50 circa
1,20
Fonte: Statistik Austria, GC-Consult
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L’ascesa meteorica della società iniziò nel 1998, con
la partecipazione di Quad/Graphics. La mancanza di
spazio spinse Winkowski a trasferire la ditta
dall’impianto originale di Pila, vicino a Posen, in
fabbricati un tempo appartenuti alle ferrovie (Zakłady
Taboru Kolejowego), dove oggi è alloggiata la
maggior parte delle apparecchiature per la stampa. Si
tratta di un’area molto vasta in cui le rotative hanno
preso il posto delle locomotive. Nessuno può certo
lamentarsi per la mancanza di spazio qui!
Oggi i centri di produzione Winkowski sono tre: Piła,
Radzymin e Wyskow, il più recente e più spettacolare
situato nelle officine di una ex fabbrica di automobili
Daewoo. La Winkowski attualmente dispone di un
totale di 22 rotative a bobina, in funzione 24 ore su
24, per la produzione di testate quali Playboy,
National Geographic, Newsweek, Elle e innumerevoli
pubblicazioni polacche di primo piano. “Tutto sotto lo
stesso tetto” è la strategia aziendale.
In quest’ottica, l’assoluta priorità è offrire ai clienti un
servizio completo di assistenza clienti. Winkowski
stesso ha dimostrato di essere un fervente sostenitore
della tecnologia Goss® Sunday™. Da tempo ormai, ha
fiducia nell’affidabilità tecnologica e di produzione
delle rotative offset a bobina fornite da Goss
International.
Non è stato quindi un caso che Winkowski, nominato
Imprenditore polacco per il 2005, abbia investito di
nuovo in apparecchiature Goss per il nuovo impianto
di Wyskow, vicino a Varsavia. Questa volta si tratta di
due rotative Sunday 3000/32 e due Sunday 4000 che
offriranno al nuovo centro di produzione tutti i
vantaggi della tecnologia altamente automatizzata
dei caucciù gapless.
L’acquisto è avvenuto in due fasi. Nel 2005 sono state
installate la prima Sunday 3000 a 32 pagine, con una
piegatrice combinata PCF-3 senz’aghi, e una Sunday
4000 controfibra a 40 pagine con piegatrice PFJ-3.
Entrambi i sistemi di stampa includevano cambiabobine Goss Contiweb™ FD™ e forni Ecocool® con rulli
di raffreddamento integrati. La Sunday 3000 ha uno
sviluppo circonferenziale di 565 mm e una larghezza
di bobina di 1830 mm, mentre la Sunday 4000 ha uno
Dal 2005, la Winkowski ha aggiunto tre rotative
Sunday 3000 e tre Sunday 4000.
sviluppo circonferenziale di 445 mm e una larghezza
di bobina di 1680 mm.
All’inizio di gennaio del 2006, sono stati siglati altri
due ordini per un’altra Sunday 3000/32 e una Sunday
4000. Il secondo sistema di stampa Sunday 3000/32 è
identico al primo, mentre la seconda Sunday 4000,
con sviluppo circonferenziale di 445 mm e larghezza
di bobina di 1980 mm, produrrà segnature di fino a
48 pagine. Con questo suo primo investimento in
rotative controfibra, la Winkowski mira a soddisfare
le nuove esigenze del mercato, per esempio la
domanda di riviste di formato tascabile.
L’azienda ha un organico di 1600 dipendenti e
quest’anno ha registrato un fatturato che finora si
aggira sui 200 milioni di euro, con il 40 per cento di
esportazioni. Nel 2004 la quota di esportazioni era del
30 per cento. Viene messo in particolare evidenza lo
sviluppo rapido, ma controllato, della società, che è
sempre più competitiva e continua a investire
nell’ultima tecnologia e incoraggiare lo sviluppo
professionale con programmi e corsi di formazione.
“Abbiamo bisogno di soci e nello stesso tempo
vogliamo essere un’azienda tipografica che,
potendo fare tutto sotto lo stesso tetto, permette ai
clienti di risparmiare su una serie di processi di
produzione,” conferma Winkowski. “Abbiamo
parecchi clienti dell’Europa occidentale che si sono
rivolti a noi proprio per questa ragione. Offriamo
un servizio completo ad alto valore aggiunto.” Alla
Winkowski si può vedere che questo concetto sta
dando i suoi frutti.
Per loro, l’investimento in rotative e nuova
tecnologia non è tutto. La cosa più importante è la
gente. “Ho cominciato ad essere affascinato dalla
gente parecchi anni fa e da allora non ho mai smesso
di esserlo. Amo lavorare con la gente. Per me,
rappresenta una vera sfida ed è quello che conta
veramente. È quello che trovo interessante nel
business,” osserva Winkowski. “Vogliamo anche
cambiare l’immagine della Polonia all’estero.
Vogliamo essere considerati dei partner seri per molti
anni a venire, non fornitori di stampa a basso costo.”
Basta uno sguardo al suo ufficio per vedere, dai
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prodotti che hanno stampato per clienti di primo
piano, che stanno realizzando questi obiettivi.
Ortis – il simbolo dell’efficienza
Un altro valido esempio dello sviluppo del settore
roto-offset in Polonia è la Ortis S.A. Costituita 60 anni
fa, questa società di Bydgoszcz ha 310 dipendenti.
Ortis è anche il fondatore e uno dei maggiori azionisti
della Artis ID, che è il maggiore produttore di cartellini
e tessere in plastica dell’Europa centro-orientale.
Ultimamente, la società ha investito in una nuova
rotativa Goss® M-600™ per massimizzare la
produttività e aumentare l’efficienza. La nuova
rotativa è adibita alla stampa di periodici, cataloghi,
materiale promozionale e libri sia per il mercato
domestico che per vari paesi europei.
mente i trend emergenti e mette in pratica quello
che apprende. “Studiamo il mercato molto
attentamente in modo da identificare e interpretare
tempestivamente i segnali provenienti dall’industria
della stampa. È stato così che abbiamo notato una
crescente domanda di basse e medie tirature di
stampa. Forniamo alta qualità di stampa e velocità di
produzione,” osserva il titolare, Jerzy Polkowski.
“Grazie all’investimento tempestivo nei sistemi di
produzione giusti, abbiamo potuto mantenerci in
vantaggio sulla concorrenza. Ci siamo presto resi
conto che la M-600 è la rotativa ideale per questa
tipologia di lavoro di stampa.”
“Il mercato della stampa commerciale è caratterizzato
da una concorrenza molto intensa e per avere
successo è essenziale capire quali sono le esigenze
specifiche dei clienti,” osserva l’amministratore
delegato, Jadwiga Mojzesowicz-Bilewska. “Nel corso
degli anni abbiamo rilevato una crescente domanda
di tirature più basse e in tempi più brevi, ma sempre
con un’ottima qualità di stampa.”
Ortis ha scelto la roto-offset M-600 per poter offrire
un servizio migliore ai clienti e afferma che il
collaudato design della rotativa ha avuto un ruolo
cruciale nella decisione. “La M-600 gode anche di
un’ottima fama di affidabilità e qualità di stampa.
Grazie al sistema cambialastre Autoplate™ e alla sua
velocità di messa a punto, possiamo anche offrire ai
clienti consegne notevolmente più rapide,” aggiunge
Mojzesowicz-Bilewska. La M-600 della Ortis stampa
fino a 55mila copie all’ora e, con una serie di funzioni
per la riduzione degli scarti, è ideale per produrre
economicamente tirature più basse. La rotativa è
stata fornita completa anche di forno Goss Ecocool®,
che migliora la qualità di stampa e il controllo della
banda ed è molto meno ingombrante di un forno
tradizionale con calandre di raffreddamento.
La clientela della Ortis include case editrici quali
Egmont e Edipresse, Kaufland, Metro, Aga Press e
l’agenzia internazionale di pubblicità McCann
Erickson, nonché numerosi commercianti nazionali.
Zapolex – gli osservatori
Anche la Zapolex Sp.zo.o utilizza una rotativa Goss
M-600. Il sistema a quattro unità di stampa è entrato
in produzione a dicembre del 2005 per far fronte alla
crescente domanda di una produzione più veloce con
basse tirature di alta qualità.
Fondata nel 1990, negli ultimi dieci anni quest’azienda
ha registrato una crescita rapida e oggi conta più di
170 dipendenti. La nuova rotativa è stata installata a
Torún, a circa 210 km dall’ufficio vendite della società
a Varsavia.
Zapolex deve questo sviluppo al fatto che osserva
molto attentamente il mercato, identifica rapida-
Per assicurarsi un vantaggio concorrenziale, la Zapolex ha fatto
affidamento su investimenti tempestivi, tra cui una nuova
rotativa M-600.
Per Polkowski, l’aggiunta della rotativa M-600 è stata
una componente integrante della costante crescita
della Zapolex: “Questa macchina ci ha aiutati a
estendere il profilo della produzione e, quindi, la
nostra clientela riducendo nello stesso tempo i costi
di produzione. Grazie a un sistema cambialastre
automatico, all’upgrade della piegatrice automatica
e alla maggiore flessibilità di prodotti offerta dall’uso
di un modulo di piega PFF, abbiamo potuto
migliorare la disponibilità delle nostre rotative,
riducendo ulteriormente i costi di produzione.” Oggi,
Zapolex offre un’ampia gamma di servizi, compresi
inserti, mailing e produzione di opuscoli, poster,
periodici e anche libri cartonati e in brossura.
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Piega incrociata
con Goss
Oggi, la diversificazione della produzione sta diventando il “mantra” per editori e stampatori di giornali.
Prodotti misti heatset/coldset, sezioni dedicate allo stile di vita, formati diversi, wraps e pieghe speciali sono
tutti modi di attirare e mantenere l’attenzione di lettori potenziali.
La piega incrociata ad alta velocità
aggiunge valore e permette ai giornali di
differenziarsi, diversificare la produzione
e aggiungere lavoro semicommerciale.
La chiave del suo successo consiste
nell’aggiunta di questa funzionalità
senza compromettere la velocità e
affidabilità della rotativa.
È per questa ragione che Goss
International ha adottato un approccio
di “soluzione totale” nella
progettazione delle rotative e per
quanto riguarda gli accessori che
generano le funzioni di stampa a
valore aggiunto che stanno
diventando la norma.
Le sfide di uno squilibrio
dinamico
Con rotative in grado di produrre fino
a 100mila copie all’ora, è difficile
assicurare che le svariate tecnologie ad
esse connesse possano raggiungere lo
stesso livello di produttività. Con le
unità di piega incrociata, ciò è dovuto
alla differenza tra la dinamica della
rotativa e quella della piegatrice.
su tutta la rotativa, assicurando la
stabilità della banda a tutte le velocità.
Quando si tratta della piegatrice,
tuttavia, la dinamica e, quindi, il
controllo sono molto più complicati.
Dopo la piega al cono, vengono tagliati
numerosi nastri intercalati in modo da
creare un flusso di prodotti individuali,
invece di una singola entità. Il taglio, gli
aghi e l’azione dinamica della prima
piega incrociata interrompono il loro
percorso, che finora è stato relativamente regolare, persino sul cono. Sul
cilindro a ganasce, il meccanismo non
solo spinge il dorso su una serie di
ganasce, ma cambia anche la direzione
delle pagine anteriori del prodotto, con
relativo squilibrio dinamico. Il prodotto,
infine, viene di nuovo piegato. A
questo punto si deve fermare la copia
prima che cambi direzione e, con il
doppio delle pagine da piegare, il
meccanismo di piega incrociata richiede
una notevole forza per l’applicazione
trasversalmente alla direzione del flusso
di produzione. Viene interrotto, ancora
una volta, il flusso regolare e continuo
delle copie.
Goss comprende perfettamente la
dinamica della piegatrice. La notevole
conoscenza dei processi acquisita nel
corso di una ricerca pluriennale ha
portato a una serie di modelli
brevettati che ovviano agli effetti del
ritmo “staccato” di workflow
necessario per una precisione ottimale.
L’obiettivo principale è sempre stato
quello di stare al passo con la crescente
velocità delle rotative, abbinando nello
stesso tempo piega di alta precisione e
l’eliminazione della marcatura delle
copie, con facilità di utilizzo, rapidità di
manutenzione e massima affidabilità.
Oggi, Goss è rinomata per l’avanzata
progettazione delle sue piegatrici per
rotative di giornali e prodotti
In macchina, la banda segue un
percorso praticamente continuo,
fornito da una serie di cilindri e rulli
equilibrati dinamicamente. Fatta
eccezione per il passaggio intorno a
compensatori e rulli di raffreddamento,
la banda viaggia in una sola direzione,
alla stessa velocità e senza interruzioni.
Ciò non significa che il controllo della
tensione della banda non sia
importante. Il livello di precisione
necessario, comunque, può essere
fornito da tecniche che Goss ha
sviluppato per prima e perfezionato nel
corso degli anni. Comandi a livello di
singolo cilindro e rullo (unità shaftless),
regolabili entro un milionesimo di giro,
aumentano gradualmente la tensione
In Francia, la IPS ha adottato la tecnologia di piega incrociata per la produzione
di giornali su una delle sue rotative Mainstream®.
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commerciali, che raggiungono velocità
di 100mila copie all’ora sulle più veloci
rotative per giornali di sua produzione.
Piega incrociata a doppio flusso
Quando si tratta della piega
incrociata di giornali, il team Goss
di Ricerca e Sviluppo ha risposto alle
esigenze del mercato, che richiede
il supporto di una scelta più ampia
di prodotti, con una soluzione che
permette alle rotative di funzionare
pressoché a massima velocità. Il
doppio modulo di piega incrociata
divide in due il flusso dei prodotti.
Sembra semplice, ma sono
necessarie, ancora una volta,
avanzate tecnologie brevettate. Le
tecnologie qui illustrate includono
la piegatrice Goss a ganasce 2:5:5,
progettata per alta velocità, alta
qualità e alta paginazione.
Il modulo di piega incrociata può
trattare 16-96 pagine tabloid a
velocità di 40-60.000 copie all’ora
con 1-6 nastri in entrata dopo la
prima piega al cono. Molte delle sue
caratteristiche sono il risultato di
collaudate tecnologie utilizzate da
oltre 20 anni sulle piegatrici delle
rotative commerciali Goss®.
Controllo delle copie dall’inizio
alla fine
La produzione di pieghe incrociate
precise comporta un attento esame
dell’intero processo di movimentazione
delle copie da parte della piegatrice.
Qualsiasi errore fatto al momento del
taglio o della prima piega incrociata
diventerà di maggiore entità quando
la copia verrà piegata per l’ultima
volta. Se a questo si aggiunge la
complessità della divisione e del
trasporto delle copie a una doppia
uscita, il bisogno di precisione
aumenta significativamente. Per
questo motivo, Goss utilizza un
controllo meccanico delle copie
durante l’intero processo, partendo da
un sistema di sblocco per il cilindro a
ganasce, seguito da una tecnologia a
nastro brevettata che muove e
controlla le copie durante il resto del
processo di piega, senza marcarle.
Vedere immagine 1.
Deviazione delle copie
Dopo la prima piega incrociata, il
deviatore divide le copie in due flussi
distinti, praticamente eliminando le
limitazioni che i sistemi di piega
incrociata tradizionali comportano per
la velocità della rotativa. Vedere
immagini 2 e 3.
La tecnologia brevettata Goss ha,
ancora una volta, un ruolo importante
in questo processo. Qualsiasi deviazione
del flusso ad alta velocità delle copie
presenta il rischio di danni, in
particolare se il meccanismo di
deviazione richiede il contatto con il
prodotto. Il deviatore Goss utilizza due
camme ellittiche a segmenti per
cambiare la posizione dei nastri
portacopie perché possano raccogliere
segnature consecutive e avviarle lungo
due percorsi separati. Le camme
ellittiche sono disegnate in modo da
avere una velocità periferica costante,
mentre l’altezza del punto di contatto
con la copia varia. Ciò significa che
possono spingere delicatamente copie
alterne, in modo regolare e preciso,
finché non vengono a contatto con la
serie giusta di nastri di uscita. Questa
configurazione permette la divisione
del flusso di copie ad una velocità
costante e controllata, indipendentemente dal supporto cartaceo o dalle
dimensioni del prodotto. Vedere
schema 1 a pag. 14.
Immagine 1: La tecnologia a nastro
controlla le copie dall’inizio alla fine
Rallentamento delle copie
Con un flusso di giornali in entrata a
piena velocità di stampa, è essenziale
ridurre la velocità di ogni copia per
permetterne la piega incrociata di
precisione. Per i giornali è una
questione complessa in quanto gli
inchiostri coldset a questo punto
tendono ancora a macchiare e lasciare
facilmente un segno. La soluzione Goss
consiste in un sistema brevettato di
rallentamento, vedere immagine 4 a
destra, che abbina rulli eccentrici e
contatto meccanico con le copie. Per
effetto dell’eccentricità, le copie
rallentano del 45 per cento, senza
scivolare su nessuna delle superfici che
toccano. Ciò previene i danni e i segni
spesso causati da meccanismi alternativi.
Persino a massima velocità di
funzionamento della rotativa, il
meccanismo di rallentamento permette
di distanziare con precisione e in modo
costante il flusso separato, per
maggiore precisione della seconda
piega incrociata.
Immagine 2: La camma ellittica
superiore posiziona la copia sul nastro
inferiore
Immagine 3: La camma ellittica inferiore
posiziona la copia sul nastro superiore
Con la rotazione del cilindro, la velocità
della superficie a contatto con la copia
diminuisce per effetto dell’eccentricità
dell’albero. Il rallentamento è controllato
dal grado di eccentricità. Un secondo
movimento eccentrico mantiene la
superficie del cilindro alla stessa
altezza, per cui il contatto delle copie
con i nastri è controllato e coerente.
Immagine 4: Il rallentamento delle
copie mostra i rulli eccentrici in azione
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Piega finale
Una volta rallentate, le copie passano
su due tavole di taglio separate, dove
vengono spinte come di consueto tra
due rulli di piega da un coltello e
vengono poi rifilate. Le copie in uscita
da queste tavole vengono tenute
separate, fornendo una configurazione
di facilissimo accesso.
Efficienza di produzione
La piegatrice si distingue anche per la
sua modularità e per rulli portanastro a
sbalzo con nastri pregiuntati a
regolazione automatica. Grazie a
queste caratteristiche, la sostituzione
dei nastri è veloce e facile, per cui si
riduce il tempo di fermo e si risparmia
tempo prezioso per l’operatore. Altre
caratteristiche massimizzano l’efficienza
della piegatrice, per esempio cambio
automatico o semiautomatico della
piega, protezione contro il bloccaggio
della carta, rulli pressatori gommacontro-gomma simmetrici per il
controllo ottimale della tensione e la
regolazione laterale per l’uscita.
la versatilità di una rotativa a bobina.
Con la crescente tendenza verso tirature
più basse, maggiore varietà di prodotti
e rotative più veloci, il modulo Goss a
doppia piega incrociata è la soluzione
ideale per mantenere l’alta velocità
della rotativa. Basato su tecnologie
collaudate, abbina piega di qualità e
funzionamento robusto e affidabile.
La prestazione della piegatrice è
cruciale per l’efficienza di produzione e
Schema 1: Il deviatore Goss utilizza due camme ellittiche a segmenti per cambiare la posizione dei nastri portacopie in
modo da raccogliere segnature consecutive e inoltrarle su due percorsi separati.
Notizie
dal
mondo
Revisione, upgrade e nuovi
sistemi packaging per un
giornale Usa
migliore per noi,” ha spiegato Al Byrd, Press
Operations Manager. “Abbiamo scelto Goss
International per il prezzo e la loro strategia globale,
e perché conoscevano meglio la rotativa.”
The Virginian-Pilot (Virginia, Usa) ha scelto Goss
International per la revisione di cinque rotative
Metroliner® e il totale potenziamento digitale RTP di
30 cambiabobine. Letto giornalmente da mezzo
milione di persone, il quotidiano aggiungerà anche
tre nuovi sistemi Goss Magnapak® shaftless.
Quando si è trattato dell’upgrade RTP, il team Byrd ha
adottato un approccio particolare, chiedendo sia a
Goss International che a un altro fornitore di
revisionare un cambiabobine ciascuno. Dopo un testa
a testa di tre mesi, in base alle prestazioni Goss
International è risultato il netto vincitore.
Goss International ha sottoposto la rotativa ad un
controllo approfondito per stabilire con precisione la
portata del progetto di revisione. “Dopo aver discusso
a fondo se revisionare o sostituire la rotativa,
abbiamo concluso che la revisione era la soluzione
I tre nuovi sistemi packaging Magnapak verranno
installati alla Virginian-Pilot a febbraio del 2008.
Avranno un totale di 90 tramogge e due sistemi
saranno equipaggiati per il polybagging.
È in corso al Virginian-Pilot il lavoro di
revisione e potenziamento di cinque
rotative Metroliner e 30 cambiabobine e
all’inizio del 2008 verranno installati nuovi
sistemi Goss Magnapak.
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Pietre miliari Sunday
Con l’installazione della trecentesima rotativa e la duemillesima
unità di stampa in via di completamento, le rotative Sunday™
continuano a sviluppare i vantaggi unici della tecnologia dei
caucciù gapless Goss®.
Prima della fine dell’anno, la Continental Web
installerà a Walton, in Kentucky, una nuova rotativa
Sunday 3000/32 che includerà la duemillesima unità di
stampa Sunday mai costruita. Nel frattempo, sull’altra
sponda dell’Atlantico, la Imprimerie Pollina ha preso
consegna in Francia di una rotativa Sunday 4000 a 64
pagine, la trecentesima in funzione nel mondo.
Dal loro lancio nel 1993, le rotative Sunday sono
state installate in 23 paesi.
Bill Scarpaci, Chief Operating Officer dello
stabilimento Continental Web di Walton, ritiene che
l’installazione della rotativa offrirà nuove
opportunità. “Non vediamo l’ora di fruire delle
nuove opportunità che il formato più largo 2x8
creerà per i nostri clienti. Dobbiamo offrire
costantemente maggiore valore ai nostri clienti
producendo una più ampia varietà di materiale
creativo e ad alto impatto, in tempi più brevi e ad
un costo inferiore,” spiega Scarpaci. “La nuova
tecnologia Goss ci offre risorse eccezionali e il più
alto livello possibile di automazione.”
La Continental Web dispone già di tre rotative
Sunday, sei rotative Goss M-1000™ e numerosi
sistemi di finitura Goss per la produzione di una
varietà di direct mail, cataloghi e pubblicazioni.
Secondo Scarpaci,
nonostante le
innumerevoli
caratteristiche che
complementano la
piattaforma gapless, è il
caucciù gapless stesso
ad assicurare che la
Sunday continui ad
essere la rotativa più
ambita da numerosi
stampatori.
“La tecnologia dei
caucciù gapless ha
veramente rivoluzionato
la stampa a bobina ed
è impressionante vedere
quanto Goss
International continua
a fare per l’ulteriore
All’inizio del 2008, Jim Arnold (a sin.) e Bill Scarpaci
metteranno in produzione alla Continental Web
(Usa) la duemillesima unità di stampa Sunday.
Imprimerie Pollina (Francia) ha installato la
trecentesima rotativa Sunday.
sviluppo dei vantaggi della piattaforma Sunday in
fatto di produttività,” conferma Scarpaci.
Sulla scia della rotativa Sunday 3000, i modelli
Sunday 2000 e 4000, nonché la rotativa per giornali
Mainstream®, hanno poi esteso la gamma di
applicazioni della tecnologia gapless. La Sunday 4000
a doppio sviluppo circonferenziale è affermata in tre
continenti e la Imprimerie Pollina, identificando il
bisogno di una soluzione ad alta produttività e bassi
scarti, ne ha fatto la sua rotativa preferita.
“Avevamo bisogno di una rotativa d’avanguardia in
grado di darci la flessibilità necessaria per ottenere
messe in macchina veloci e bassi scarti, aumentando
nello stesso tempo la produttività,” spiega l’amministratore delegato, Laurent Pollina. “Abbiamo scelto
il sistema Sunday 4000 perché offre un’eccellente
qualità di stampa ad alte velocità, con ottimi risultati
sia nelle alte che nelle basse tirature. Le sue avanzate
funzioni automatizzate, tra cui il sistema cambialastre
Autoplate™, ci consentiranno di migliorare notevolmente la nostra capacità ed efficienza di produzione.”
Concludendo, Pollina osserva: “Siamo rimasti
impressionati dai vantaggi che le rotative Goss
offrono nel settore a doppio sviluppo circonferenziale
e siamo certi che a risultato dell’investimento nella
rotativa Sunday 4000 potremo offrire ai nostri
clienti quello che richiedono.”
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Schumann opta per
il nuovo e per il potenziamento
Di fronte al solito dilemma, se acquistare una nuova rotativa o
potenziare una rotativa esistente, la Schumann Printers ha
adottato un approccio originale.
Specializzata nella stampa di pubblicazioni, la Schumann ha deciso di fare
entrambe le cose, potenziando una
rotativa M-1000™ installata nel 1995 e
ordinando un nuovo sistema di stampa
Sunday™ 3000 in formato 2x8, insieme
ad una cucitrice accavallatrice Goss®
Pacesetter®, per il suo stabilimento di
Fall River, nel Wisconsin.
“Goss International ha quanto di più
innovativo sia disponibile in fatto di
sistemi di stampa e finitura, e
l’esperienza e il rapporto che abbiamo
con Goss ci fanno sentire sicuri nel
continuare a investire in quella
tecnologia,” spiega Jack Schumann,
presidente della società da lui fondata
nel 1963 e gestita adesso insieme ai figli
Daniel, amministratore delegato, e
Mark, vicepresidente. La società
produce regolarmente 300 riviste e nel
2004 ha installato una rotativa Sunday
2000 con tecnologia Autoplate™.
“Al di là delle normali garanzie e degli
accordi sui ricambi, sappiamo che Goss
International dimostra un impegno al
nostro successo che non abbiamo mai
visto con altri fornitori,” dichiara Daniel
Schumann. “Siamo costantemente
impressionati dal loro approccio
proattivo e di collaborazione
nell’aiutarci a migliorare il nostro
business e creare nuove opportunità.”
Innovazione e prontezza nel
rispondere
Queste migliorie e opportunità sono in
stretta connessione con l’innovazione e
la prontezza nel rispondere, due fattori
che secondo Daniel Schumann
differenziano la sua azienda in un
settore altamente concorrenziale come
quello della stampa delle pubblicazioni.
“La nostra azienda è abbastanza grande
da poter offrire ai clienti i vantaggi
della tecnologia più avanzata, ma siamo
anche un’azienda a conduzione
familiare in cui i titolari sono a
conoscenza di ogni lavoro e possono
essere contattati da qualsiasi cliente, in
qualsiasi momento,” sostiene.
Jack Schumann, presidente e fondatore, con i figli Daniel, amministratore delegato (al centro)
e Mark, vicepresidente e direttore della produzione.
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Con tirature che raggiungono in media
le 35mila copie, Schumann Printers ha
un mix di lavori che richiede una messa
in macchina ogni 30-60 minuti e la
tecnologia con cui effettuarla rapidamente e con efficienza. “Per eliminare
quanto più possibile scarti e inefficienza
dal processo di messa in macchina, si
deve investire in automazione,
preimpostazione digitale e tecnologie a
circuito chiuso,” spiega Jack Schumann.
Afferma che l’azienda ha potenziato la
rotativa M-1000 portandola agli stessi
livelli di preimpostazione della nuova
rotativa Sunday 3000/32 in modo da
mantenersi in sincronia con gli avanzati
workflow digitali su cui fanno
affidamento i clienti e per mantenere la
media delle messe in macchina a meno
di dieci minuti e 1500 copie.
2x8: il prossimo passo logico
La nuova Sunday 3000/32 a quattro
unità di stampa con piegatrice a cono
senz’aghi entrerà in produzione alla
Schumann Printers all’inizio del 2008. Il
formato più largo 2x8 rappresenta
quello che Jack Schumann definisce il
prossimo passo logico. “Per noi,
produrre 32 pagine con una rotativa a
singola bobina è preferibile a 32 pagine
prodotte con una tradizionale rotativa
a due bobine,” spiega. “Il numero di
unità e cambiabobine necessari sarà
dimezzato e si ridurrà la manodopera.”
Secondo le previsioni di Schumann, la
nuova rotativa Sunday sarà gestita da
una squadra di tre persone, mentre una
quarta persona si occuperà delle
operazioni di consegna sia per la nuova
rotativa che per la Sunday 2000
esistente. Fa inoltre notare che la zona
non stampante più piccola che si
ottiene con la rotativa gapless si
traduce anche in un minore sviluppo
circonferenziale e un notevole
risparmio di carta.
La rotativa Sunday 3000/32 a otto
pagine di larghezza è stata lanciata nel
2003, con la tecnologia dei caucciù
gapless ad assicurare la stabilità dei
cilindri per una stampa di alta qualità
ed elevata velocità con il formato più
largo a singolo sviluppo
circonferenziale. Le rotative Sunday
3000/32 raggiungono velocità di
stampa di 100mila copie all’ora,
producendo in un’ora ben 3,2 milioni di
pagine di riviste in configurazione a
singola bobina.
Potenziamento della durata e
competitività di una M-1000
Il recente upgrade della rotativa M1000 della Schumann Printers è stato
sottoposto ad un collaudo ufficiale ed
ha incluso il potenziamento di
inchiostratori e comandi, nonché
l’aggiunta di un gruppo verniciatore
Notizie dal mondo
Successo Community in America Latina
Il giornale venezuelano, El Informador, ha investito in una rotativa
Goss Community® SSC a 20 unità di stampa per il proprio impianto
di Barquisimeto.
Mauricio Gomez Sigala, proprietario di El Informador, prevede che
lo sviluppo tecnologico di cui la sua società fruirà installando la
nuova rotativa risulterà in una rotativa più versatile e di facile
utilizzo e manutenzione.
“Grazie principalmente alla nuova velocità di stampa, prevediamo
un aumento della capacità di produzione di circa il 190 per cento.
Le pagine a colori aumenteranno di almeno il 60 per cento e con i
cambiabobine automatici miriamo a ridurre del 50 per cento il
livello degli scarti,” conferma.
Numerosi giornali dell’America Latina
hanno visitato l’impianto Goss
International di Shanghai, dove
vengono costruite le rotative
Community SSC, per assistere
all’allestimento delle proprie rotative.
UV. Il collaudo della rotativa da parte di
Goss International è servito da base per
il progetto e la rotativa adesso viene
utilizzata principalmente per la stampa
delle copertine delle pubblicazioni.
“Invece di ripristinare le funzionalità
originali, abbiamo aggiornato la
rotativa introducendo innovazioni che
la mantengono competitiva e ne
assicurano la compatibilità con
rotative più recenti,” spiega Mark
Schumann. Secondo Schumann,
l’esperienza specifica che Goss
International ha della M-1000 è stata
vantaggiosa nell’assicurare che
venissero soddisfatte le aspettative
prestazionali e rispettati i tempi stretti
di realizzazione del progetto.
“Non abbiamo mai visto un gruppo
così professionale e ben preparato,”
osserva Mark Schumann. “Quando
sono arrivati da noi, tutti, dal
coordinatore all’addetto alla pulizia
dei pezzi, sapevano esattamente cosa
fare. Riteniamo che il backup della
documentazione originale in possesso
dei tecnici sia stato cruciale per il
successo di questo progetto e un
vantaggio che non avremmo avuto se
avessimo affidato a terzi la
ricostruzione.”
La Republica
Mirando a migliorare la
capacità e qualità
colore, anche La
Republica, un
quotidiano finanziario
di primo piano in
Colombia, ha investito in
una nuova rotativa
Community SSC. La
rotativa, che dovrebbe
essere installata entro la
fine dell’anno, sarà
alloggiata in un nuovo
edificio dell’impianto di Bogotá e sarà adibita alla stampa del
quotidiano La Republica, con una tiratura di 75mila copie, e di
una serie di inserti semicommerciali.
“Questa nuova rotativa,” osserva Juan Carlos Hernandez,
vicedirettore generale di La Republica, “aumenterà del 70 per
cento la nostra capacità colore e ridurrà i tempi di produzione,
rendendoci più competitivi e permettendoci di offrire ai nostri
clienti maggiori possibilità. Siamo certi che a risultato di questo
investimento avremo la flessibilità necessaria per far fronte alle
mutevoli esigenze di clienti e lettori.”
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Stampa non
stop di libri
Con la prima rotativa al mondo a otto unità Automatic Transfer™ in funzione
per la produzione continua di segnature a quattro colori, senza interruzioni
per la messa in macchina, la Transcontinental sta cambiando il profilo
concorrenziale del mercato mondiale della stampa di libri. Gerd Bergmann
ha visitato l’impianto canadese ed ha pubblicato il seguente articolo sulla
rivista di categoria tedesca Deutscher Drucker.
Costituita nel 1976, la Transcontinental Inc. ha la sua
sede centrale a Montreal. Oltre ad essere la più
grande azienda grafica del Canada, occupa il sesto
posto negli Usa ed ha un organico di circa 14.500
dipendenti in 60 stabilimenti.
A due ore di macchina a sudest di Quebec, la capitale
dell’omonima provincia canadese francofona,
Beauceville è un piccolo centro di 6.200 abitanti
situato in un’area isolata e scarsamente popolata del
paese. È qui che si trova il più grande dei quattro
stabilimenti della Transcontinental Inc. adibiti
esclusivamente alla produzione di libri. Nel corso
degli ultimi dodici mesi i quattro impianti hanno
prodotto più di 50 milioni di libri.
Importanza cruciale del mercato Usa
Negli ultimi vent’anni, Jacques Gregoire, Senior Vice
President del Book Group, ha visto aumentare sempre
più la quota della produzione mondiale di libri
proveniente dalla Cina ed è la Cina il maggiore
concorrente per il suo mercato più importante:
l’editoria statunitense. Il sessanta per cento della
produzione di libri della Transcontinental è destinato
agli Stati Uniti ed è per questo che esiste lo
stabilimento di Beauceville. Nonostante la sua
posizione isolata, è
apprezzato da Gregoire
per il suo personale e
per il fatto che,
trovandosi a soli 63 km
dal confine con gli Stati
Uniti, permette di
accedere facilmente a
Boston e alle altre città
principali della costa
orientale, con le loro
svariate case editrici.
Jacques Gregoire, Senior Vice President
del Transcontinental Book Group
Un vantaggio in termini di tempo
Questa vicinanza geografica è molto importante. Se
i libri non vengono prodotti all’estero, nonostante i
possibili vantaggi di prezzo, è principalmente per via
dei tempi brevi di produzione richiesti. Con i testi
scolastici, per esempio, il cliente si aspetta di poter
correggere il contenuto anche all’ultimo momento,
prima della stampa. “Ci rendiamo conto che qualsiasi
editore per il quale i tempi di produzione non sono
critici coglierà l’opportunità di fare stampare i suoi
libri in Estremo Oriente. In questo caso, non è più
questione di qualità,” osserva Jacques Gregoire.
Un notevole passo avanti
Il lavoro manuale che un prodotto comporta è un
fattore determinante quando si tratta di stabilire
dove sarà prodotto, ed è per questo che quasi tutti
i libri per l’infanzia vengono prodotti in Estremo
Oriente. Sono infatti ricchi di trovate e pop-up che si
possono realizzare solo manualmente. Il punto forte
del Canada è la produzione “diretta”, facile da
automatizzare. Nel quadro della sua continua ricerca
del più alto livello possibile di automazione, la
Transcontinental è stata la prima società a installare
una rotativa Goss® Sunday™ 4000 a 64 pagine con
otto unità caucciù-contro-caucciù e tecnologia
Automatic Transfer. È stato un notevole passo avanti
per una società che tradizionalmente si serviva di
rotative a bobina M-1000™ che, funzionando con
otto unità e due bobine, possono produrre segnature
di 32 pagine.
NUMERO 61
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Il divario da colmare
In definitiva, si tratta di ridurre i costi. Jacques
Gregoire menziona il fatto che per gli stampatori
cinesi i costi di produzione sono del 40-50 per cento
inferiori, ma d’altra parte si rende conto che il
“Goodwill Margin” degli editori, ovvero l’extra che
pagheranno per la produzione in America del Nord,
è del 15 o al massimo del 20 per cento. È necessario
colmare quanto più possibile il divario esistente tra
queste due percentuali, cosa che si può fare solo
con cambiamenti radicali del workflow. La Goss
Sunday 4000 della Transcontinental è gestita dallo
stesso numero di operatori di una M-1000 a due
bobine, ma neppure eliminando tutti i costi del
personale, che rappresentano il 23-25 per cento dei
costi complessivi, si riuscirebbe a colmare il gap.
A differenza della FOT, la società francese che ha
utilizzato per prima la tecnologia Automatic
Transfer, la Transcontinental si serve della tecnologia
Goss® per cambiare al volo interi lavori in
quadricromia, invece di limitarsi a cambiamenti di
lingua di lavori mono, ed è per questo che
Beauceville ha la prima Sunday 4000 AT™ con otto
unità di stampa. “Una rotativa costosa,” osserva
Jacques Gregoire, che nonostante questo è convinto
che valga l’investimento. “In Canada, comunque, le
nostre tirature sono basse e negli Usa stanno
diventando sempre più basse.” Alla Transcontinental,
le tirature con la nuova rotativa AT sono in media di
12mila segnature e, quando gli viene chiesto quale
sia il limite inferiore, Gregoire risponde con un
sorriso: “Di qualsiasi tiratura si tratti, noi la
stamperemo.” E definisce chiaramente come
“tiratura“ 3000 copie.
AT per bassi scarti e consegne veloci
pieni e annunci pubblicitari – è stato completato con
uno scarto di 900 copie. Secondo il capo turno, Michel
Giguère, era un “numero buono”. Dal momento che,
in molti casi, la carta viene fornita dall’editore,
secondo Jacques Gregoire la riduzione degli scarti è
bene accolta dal cliente.
A Beauceville si aspettano una velocità di produzione
ancora maggiore a risultato del funzionamento non
stop della rotativa. “I termini di consegna per i libri
sono generalmente di tre settimane,” spiega
Gregoire, “e questo vale anche per i nostri concorrenti. Chi è in grado di consegnare un lavoro in
brossura o cartonato entro dieci giorni, non avrà
bisogno di offrire prezzi inferiori per assicurarsi il
lavoro. E sarà il vincitore sul mercato nordamericano.”
La rotativa Sunday 4000 AT della Transcontinental è
entrata in produzione a giugno del 2006. Durante
la visita del Deutscher Drucker a Beauceville, il
cambio al volo di un lavoro tipico – una segnatura
di 64 pagine su carta patinata con complessi fondi
Notizie
dal
mondo
Una M-600 diretta in
California
Una Magnum a 22
torri per Nanfang
Per far fronte alle crescenti esigenze
di volume dei suoi clienti, la società
californiana Southwest Offset Printing
potenzierà il proprio impianto con
l’aggiunta di una rotativa Goss M-600™
dotata di numerose funzioni
automatizzate. La rotativa offrirà
caratteristiche superiori di riduzione
degli scarti e messa in macchina e
includerà anche il sistema cambialastre
automatico Goss Autoplate™ e un forno
Ecocool® con rulli di raffreddamento
incorporati.
In Cina, il Nanfang Daily Newspaper
Group ha esteso la sua serie di rotative
Goss ordinando otto rotative Goss
Magnum® 4 per il suo nuovo complesso
d’avanguardia di Nan Hai, vicino alla
sua sede centrale di Guangzhou.
Ryan McDonald, direttore della
produzione, e Jennifer McDonald,
direttore esecutivo, della Southwest
Offset Printing.
Le otto nuove rotative saranno
configurate in due linee di produzione
e andranno ad aggiungersi a tredici
rotative Goss, tra cui rotative
Community®, Newsliner® e Magnum,
e includeranno un totale di ventidue
torri a quattro unità sovrapposte,
trenta cambiabobine e otto piegatrici.
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Inchiostrazione digitale DigiRail
per le rotative a bobina commerciali
Già vincitrice del premio PIA/GATF InterTech™, questa tecnologia è stata
adattata alle applicazioni commerciali.
I sistemi DigiRail sono disponibili per
l’aggiornamento di alcune rotative
Goss e come opzione sui nuovi modelli
Goss® M-600™ e Sunday™ gapless. La
tecnologia di inchiostrazione digitale
ad alta precisione sostituisce la
tradizionale mandata d’inchiostro a
calamaio aperto, riducendo gli scarti e
il consumo d’inchiostro e migliorando
nello stesso tempo la qualità di stampa.
“L’applicazione dell’inchiostrazione
digitale alla stampa commerciale a
bobina segna un altro successo per il
reparto R&D di Goss International,”
conferma Bob Brown, amministratore
delegato di Goss International. Brown
ha sottolineato che la tecnologia
DigiRail va ad aggiungersi alla
rotativa Sunday, Autoplate™,
Automatic Transfer™, Ecocool® e ad
altre innovazioni esclusive e integrali
Goss che permettono alle aziende per
la stampa commerciale a bobina di
avere più successo e all’industria
della stampa offset a bobina di essere
più competitiva.
Il sistema DigiRail, che nel 2003 ha
ricevuto l’InterTech Award della
PIA/GATF, consiste di ink packs digitali
in cui sono alloggiate pompe in linea a
ingranaggi e bassa coppia. Le pompe
inviano impulsi d’inchiostrazione al
distributore di inchiostro attraverso
valvole individuali controllate
digitalmente. Finora, sono più di 50mila
i singoli ink packs installati con successo
in tutto il mondo su rotative Goss per
giornali e inserti.
Il controllo digitale del flusso
d’inchiostro complementa il workflow
digitale e le funzioni di preimpostazione e offre numerosi vantaggi
basilari, secondo John Dowling,
direttore tecnico del reparto Ricerca e
Sviluppo di Goss International.
“Grazie alla maggiore precisione di
mandata dell’inchiostro, senza nessuna
contaminazione, la preimpostazione
risulta più veloce e accurata, si possono
ridurre gli scarti di avviamento e si
riducono al minimo i problemi di
densità dell’inchiostro e variazione del
Distributore di
inchiostro
Pompa a
ingranaggi
Valvola
regolatrice
Mandata
“on”
“off”
Rulli della
rotativa
colore durante la tiratura,” spiega
Dowling. “Dopo essere stata ampiamente provata su complesse forme
tecniche ed essere stata leggermente
modificata, la tecnologia DigiRail
adesso può offrire questi stessi vantaggi
a rotative commerciali che raggiungono
velocità di stampa di 100mila copie
all’ora,” aggiunge.
Il sistema DigiRail include una serie di
ink packs montati su un distributore in
alluminio contro il primo rullo inchiostratore. Ogni ink pack per applicazioni
di stampa commerciale a bobina
dispone di un motore AC sincrono e
12 valvole di dosaggio individuali con
funzione binaria on/off. Ogni valvola
riceve impulsi da segnali digitali
separati e, modificando la durata “on”
degli impulsi, si ottiene un volume
d’inchiostro preciso. Il numero di ink
packs varia a seconda della larghezza
di bobina e le singole valvole coprono
aree equivalenti a quelle di una vite
d’inchiostrazione tradizionale.
“Il flusso d’inchiostro alle valvole
dosatrici è costante per una determinata
velocità della rotativa e la mandata
d’inchiostro a ciascuna zona di 40 mm
sulla larghezza della banda viene
regolata in base ai requisiti di rendimento dell’inchiostro variando la
velocità degli impulsi digitali on/off di
ogni valvola,” spiega Dowling. “Di
conseguenza, si può regolare l’inchiostro
in incrementi persino dello 0,1 per
cento, la risposta è prevedibile e
ripetibile, e il volume d’inchiostro non
è soggetto alla viscosità o alla
temperatura.” Dowling fa notare che
l’inchiostro in eccesso viene rimesso in
circolo nel sistema a tenuta ermetica,
riducendo il consumo e la contaminazione da parte di polvere di carta o
soluzione di bagnatura.
bypass
La tecnologia Goss DigiRail sostituisce gli inchiostratori a calamaio aperto con ink packs che
inviano impulsi di inchiostrazione a singole valvole controllate digitalmente.
Al sito Web di Goss International si può
scaricare una relazione sulla tecnologia
Goss DigiRail.
www.gossinternational.com
Pubblicato da Goss International Corporation, © Goss International Corporation Autunno
2007. Tutti i marchi menzionati – eccetto “InterTech” – sono marchi di fabbrica della Goss
International Corporation. Tutti i diritti riservati. “InterTech” è un marchio della PIA/GATF.
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