PRIMO PIANO
PARTE
IL PROGRAMMA
DIRIGENTE 7/8-2005
Pensarci oggi per non
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E DA SETTEMBRE
DI PREVENZIONE
Giorgio Verdecchia
a prevenzione entra finalmente
nel sistema assistenziale del Fasdac. Con gli accordi del 2004 di
rinnovo del contratto collettivo,
le organizzazioni costitutive del Fondo
hanno infatti deciso di aprire questo importante capitolo per i dirigenti in attività
e i volontari. È una svolta ambiziosa e importante sulla quale dobbiamo riflettere.
Il Fasdac si è preoccupato fino ad oggi essenzialmente di curare gli stati di malattia. È pur vero che nelle maglie dell’assistenza è entrata tanta prevenzione. Ma si
è trattato di una presenza quasi clandestina, comunque tollerata. Ora la prevenzione entra dalla porta principale, acquisisce il diritto di cittadinanza e comincia
il suo cammino, forte di un finanziamento specificatamente voluto dal contratto
collettivo per questa finalità.
L
La prevenzione è una di quelle parole
magiche di cui tutti parliamo senza però
saperne abbastanza.
In senso molto lato, il concetto è intuitivo
e vale in tutti i campi dell’agire umano:
prevenire vuol dire fare quanto è necessario perché non accada qualcosa di spiacevole che danneggi i nostri interessi.
DI QUALE PREVENZIONE
PARLIAMO?
Il discorso si fa leggermente più complesso quando l’interesse che vogliamo proteggere è l’interesse che ciascuno di noi ha per
il mantenimento della propria salute.
Perché è facile riconoscere che la nostra
salute è attaccabile e di fatto aggredita
continuamente da tutta una serie di fattori, alcuni dei quali sono esterni a noi e
agiscono indipendentemente dalla nostra volontà: basti pensare all’inquina-
moderna e industriale. Occorre piuttosto
un’azione collettiva, quindi pubblica, che
intervenga a 360 gradi sui diversi settori
produttivi e di consumo da cui traggono
alimento le forze negative che si aggirano
quotidianamente tra di noi minando, silenziosamente, ma inesorabilmente, la
nostra salute.
Occorre l’autorità dello Stato per poter
limitare la crescita e la diffusione dei diversi fattori di inquinamento che impattano, talvolta in modo chiaro ed evidente, tal’altra in modo sommerso, ma
non per questo meno insidioso, sulla nostra capacità di mantenimento dello stato di salute. Questo tipo di prevenzione
si definisce come “prevenzione collettiva” ed esula certamente dal campo di
azione del Fasdac, come del resto da
quello di tutte le altre analoghe formule
mutualistiche o assicurative.
Ci sono però anche un’infinità di fattori
individuali, qualche volta legati a elemen-
Giorgio Verdecchia è il direttore generale del Fasdac dal 1998 e proviene
da una lunga militanza nella gestione
dei sistemi sanitari. Formatosi all’Inam
(Istituto nazionale per l’assicurazione
contro le malattie), è poi transitato al
Servizio sanitario nazionale, maturando
una ventennale esperienza professionale specie nel settore della programmazione sanitaria e assolvendo in questo ambito incarichi di prestigio al ministero della Sanità.
mento dell’aria, del suolo e delle acque o
alla nocività degli ambienti di vita e di lavoro per rendersi conto di quanto numerosi siano questi fattori e quanto potente sia la loro azione nociva sulla salute di
tutti e quindi anche sulla nostra.
Il singolo individuo però non può nulla,
da solo, per combatterli. Né il Fasdac può
farsi carico di ingaggiare una lotta impari contro i mostri tipici della società
ti genetici, cioè propri del nostro stesso
modo di essere, altre volte derivanti dal tipo di vita che conduciamo e dalle attività
che svolgiamo.
Stili di vita e attività che possono produrre più o meno coscientemente il deterioramento dello stato di salute e aprono la
via alla malattia.
Questo secondo livello di prevenzione si
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avere pensieri domani
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definisce come “prevenzione individuale”, perché è rivolta a quelle patologie
dell’individuo che egli stesso può in qualche misura contrastare con le proprie
forze e con l’ausilio di due strumenti fondamentali.
Rivolgersi al medico per verificare sistematicamente le proprie condizioni di salute, misurare il rischio al quale si è via
via individualmente esposti, seguire i
consigli del medico sui comportamenti e
sullo stile di vita da seguire, effettuare
l’accertamento diagnostico precoce dei
segnali dell’insorgere della patologia
vuol dire darsi da fare per intercettare
precocemente la malattia e combatterla.
Basta scorrere i giornali e ascoltare qualche trasmissione televisiva per verificare
quanto sta crescendo, nell’opinione pubblica, l’attenzione verso questo atteggiamento proattivo.
La stampa e gli altri mezzi di comunicazione di massa già diffondono una quantità enorme di informazioni e consigli peraltro non sempre corretti ed esaurienti - sulla prevenzione individuale. La
prevenzione che il nostro Fondo vuole
sostenere e promuovere rientra in questo
campo, con l’ambizione di offrire uno
schema operativo serio e facilmente utilizzabile.
Con alcuni orientamenti particolari che
vanno dichiarati.
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QUALI MALATTIE
VOGLIAMO PREVENIRE?
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Non tutte le malattie possono entrare in
un programma di prevenzione non velleitario, ma solo quelle più gravi, quelle
cioè che colpiscono un maggior numero
di soggetti e incidono più profondamente sulla loro salute fino a determinare la
perdita della vita stessa, e quelle per le
quali esistono consolidati ed efficaci metodi di prevenzione.
Secondo le evidenze epidemiologiche
nazionali e internazionali le aree più meritevoli di attenzione sono le cardiopatie
e le malattie oncologiche.
Le prime rappresentano nel nostro paese il 43,3% delle cause di morte.
Dalle seconde dipende il 28% delle cause
di morte.
Queste due grandi aree patologiche sono
l’oggetto del primo programma di prevenzione Fasdac. Ad esse si aggiunge la
prevenzione odontoiatrica, in base agli
impegni già assunti dagli Organi in sede
di revisione di questo importante settore
erogativo.
COME FUNZIONA
IL PROGRAMMA
DI PREVENZIONE?
I moduli di prevenzione
La strategia preventiva del Fondo nel
campo delle cardiopatie e dei tumori si dà
come obiettivo quello di promuovere da
parte degli iscritti il ricorso gratuito allo
specialista e ad alcuni accertamenti dia-
IL PROGRAMMA DI P
SETTEMBRE 2005-DICEMBRE 2006
CHI PUÒ ACCEDERE AL PROGRAMMA DI PREVENZIONE
I dirigenti in servizio e i prosecutori volontari titolari dell’iscrizione al
Fondo. Per il momento ne sono pertanto esclusi i familiari e i dirigenti
pensionati diretti e superstiti.
COSA PREVEDE IL PROGRAMMA Il programma mette a disposizione 7 moduli di prevenzione dei quali 2 a carattere generale per tutti gli
aventi diritto (modulo base e modulo per la prevenzione odontoiatrica) e 5
mirati per specifiche patologie a cui si può accedere sulla base dell’età e del
sesso (vedi tabella qui a fianco).
COME ACCEDERE AI MODULI A ciascun iscritto il Fondo invierà nel
mese di settembre dei coupon personalizzati tanti quanti sono i moduli a
cui ha diritto sulla base dell’età e del sesso. La presentazione dei coupon alle strutture sanitarie varrà quale autorizzazione alla fruizione dei moduli
di prevenzione.
QUANDO USUFRUIRE DEI MODULI DI PREVENZIONE Il
programma ha durata da settembre 2005 a dicembre 2006. In questo arco temporale sarà possibile usufruire dei moduli concentrandoli in pochi
giorni, ovvero scaglionandoli nel tempo.
PRESSO QUALI STRUTTURE RIVOLGERSI I moduli di prevenzione
saranno erogati esclusivamente attraverso le strutture sanitarie convenzionate che hanno aderito al “Programma di prevenzione Fasdac”.
L’elenco delle strutture è consultabile sul portale www.manageritalia.it
nell’apposito motore di ricerca della sezione SERVIZI.
IL COSTO PER LA FRUIZIONE DEI MODULI Il programma di prevenzione è totalmente gratuito.
gnostici di provata efficacia in modo da:
• tenere sotto costante controllo lo stato
generale di salute mediante alcuni
semplici esami di routine;
• cogliere precocemente la presenza di
sintomi e aprire immediatamente la
strada alla terapia più opportuna.
A questo fine, il Fondo mette a disposizione, a partire da settembre, una nuova offerta di servizio - che, ricordiamolo ancora una volta, è, almeno per il momento, riservata ai dirigenti attivi e ai
prosecutori volontari - organizzata in 7
moduli di prevenzione, di cui 2 a carattere generale (modulo base e modulo
odontoiatrico) e 5 mirati su specifiche
patologie. Per maggiori dettagli sui sog-
getti ammessi e il contenuto dei moduli in termini di prestazioni si veda il box
qui sotto.
I moduli di prevenzione sono utilizzabili liberamente dall’interessato, ma non
possono essere modificati nel loro contenuto prestazionale, e sono erogati agli
aventi diritto solo da un selezionato
gruppo di strutture appositamente convenzionate, i cui nominativi saranno
consultabili sul portale www.manageritalia.it, dove sarà possibile trovare anche
i successivi aggiornamenti.
Il programma inizia da settembre di quest’anno e proseguirà negli anni successivi,
dopo una verifica dei risultati che saranno conseguiti attraverso questa prima
campagna traguardata alla fine del 2006.
L’accesso e la fruizione dei moduli di
prevenzione
Tutti gli aventi diritto riceveranno a domicilio una lettera di presentazione del
programma con allegato un opuscolo “Guida alla prevenzione Fasdac” - di
istruzioni per l’uso e un numero di coupon personalizzati, variabile secondo i
moduli spettanti in base all’età e al sesso.
Per usufruire dei moduli di prevenzione
basterà prenotare anche telefonicamente presso il centro o lo studio odontoiatrico scelto e rilasciare all’atto della prestazione il coupon, che vale come autorizzazione e attestazione dell’avvenuta
erogazione.
Nessun importo è dovuto dal dirigente
alla struttura erogatrice.
PREVENZIONE NEL DETTAGLIO
N.
MODULO
SOGGETTI AMMESSI
PRESTAZIONI INCLUSE NEL MODULO
1
BASE
TUTTI
Esame emocromocitometrico con formula
glicemia, azotemia, VES, uricemia,
colesterolemia totale, HDL, LDL, trigliceridi,
transaminasi (got, gpt), esame delle urine
UOMINI/DONNE
> 40 anni
Elettrocardiogramma di base e sotto sforzo
visita specialistica
DONNE
> 40 anni
Mammografia
visita specialistica
DONNE
senza limite di età
Pap test
visita specialistica
UOMINI
> 50 anni
PSA
visita specialistica
UOMINI/DONNE
> 50 anni
Sangue occulto nelle feci
visita specialistica
TUTTI
Visita odontoiatrica
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4
5
6
7
PREVENZIONE
CARDIOVASCOLARE
PREVENZIONE
ONCOLOGICA DEL SENO
PREVENZIONE
ONCOLOGICA DELL’UTERO
PREVENZIONE
ONCOLOGICA DELLA PROSTATA
PREVENZIONE
ONCOLOGICA DEL COLON-RETTO
PREVENZIONE
ODONTOIATRICA
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DIRIGENTE 7/8-2005
I “MODULI” DELLA PREVENZIONE
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