Spedizione in abbonamento postale Comma 20 lett. C - Legge 662/96 - Filiale di Roma - Contiene I.P. Organigramma dellANMIRS per il biennio 2002 - 2004 Approvato il 2 dicembre 2002 dal Consiglio Nazionale SEGRETERIA NAZIONALE Donato MENICHELLA Giovanni SCAGLIONI Domenico GRISAFI Renato CIPOLLETTA Pietro TARANTOLA Eugenio GLORIALANZA Roberto TOMACIELLO Segretario Nazionale Vice Segretario Nazionale Segretario Organizzativo Segretario Attività Scientifica Segretario Territoriale Nord Segretario Territoriale Centro Segretario Territoriale Sud CONSIGLIO NAZIONALE Francesca MAZZA Walter Massimo LAMBIASE Stefano FELICI Maurizio FERRETTO Roberto LUPATTELLI Lucio LUZZA Claudio BELLUNATO Michele NARDELLA Tommaso Fabrizio MARZANO Maurizio VERANI Petros YIANNAKOU Cristo Re - Roma Casa Sollievo Sofferenza S. Carlo I.D.I. - Roma Sacra Famiglia - Erba FBF Isola Tiberina - Roma S. Pietro - Roma Sacro Cuore Negrar Casa Sollievo Sofferenza Casa Sollievo Sofferenza FBF Isola Tiberina - Roma Regina Apostolorum - Albano Laziale REVISORI DEI CONTI EFFETTIVI Aldo RUSSO Giovanni BAIANI Giovanni MOSIELLO Casa Sollievo Sofferenza S. Pietro - Roma Bambino Gesù - Roma REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI Giorgio Felice BIAVA I.D.I. - Roma PROBI VIRI Paolo GALIANO Giovanni LENTINI Francesco Paolo LO MELE Elena LUDOVICO Domenico TRESCA I.D.I. - Roma Buccheri La Ferla - Palermo Buon Consiglio - Napoli Miulli - Acquaviva delle Fonti Sacro Cuore di Gesù - Benevento DELEGATI REGIONALI Matteo VALDESI - SICILIA Matteo MARUZZI - PUGLIA Rosario RUFFO - CAMPANIA Francesco BERGAMASCO - VENETO, TRENTINO Mario BRENNA - LOMBARDIA Fedele FASCIANO - PIEMONTE Buccheri La Ferla - Palermo Casa Sollievo Sofferenza Evangelico Villa Betania Sacro Cuore Negrar Sacra Famiglia - Erba Gradenigo - Torino VICE SEGRETARIO ITALIA NORD Claudio BELLUNATO Sacro Cuore Negrar VICE SEGRETARIO ITALIA CENTRO Petros YIANNAKOU Regina Apostolorum - Albano L. VICE SEGRETARIO ITALIA SUD Alberto VITALE Villa Betania - Napoli A.N.M.I.R.S Associazione Nazionale Medici Istituti Religiosi Spedalieri editoriale di Stefano Felici Il nuovo Impegno Ospedaliero Bentrovati! C ome avete potuto constatare il giornale è cambiato. Al termine di un iter lungo e tormentato il Consiglio Nazionale Anmirs ha deliberato la nuova linea per linformazione. Impegno Ospedaliero, nella versione fin qui adottata, soffriva di difetti strutturali che si sono trascinati negli anni e che ultimamente si sono fatti più evidenti. Primo fra tutti lenorme ritardo fra gli avvenimenti e luscita del giornale. Questo era dovuto in primo luogo al fatto che è un bimestrale e poi al fatto che realizzare un giornale, dalla scelta degli argomenti alla correzione delle bozze, passando attraverso limpaginazione, la scelta delle foto, i titoli, la spedizione, per non parlare della discussione interna sul contenuto degli articoli, era compito di tre persone. Da ultimo, la realizzazione del sito Internet aveva tolto al giornale cartaceo quel minimo di attualità e originalità che poteva vantare, creando una sovrapposizione che rischiava di rendere inutile tanta fatica. Peraltro, non è sembrato opportuno affidare linformazione sindacale al solo mezzo informatico perché esso stesso, pur nella sua efficacia e modernità, è incompleto e rischia di non assolvere al suo compito. Si è deciso così di voltare pagina, affiancando alla redazione, confermata in blocco ed integrata da nuovi elementi, una struttura formata da professionisti del settore che realizzeranno di fatto il giornale. Questa struttura fornirà, su nostra indicazione, notizie di agenzia, seguirà gli avvenimenti che ci interessano, realizzando appositi servizi e assicurerà i contatti con personaggi del mondo politico, medico e sindacale per interviste e tavole rotonde, da noi gestite, utili ad approfondire gli argomenti che ci riguardano. Cambia il formato, più moderno, e con esso la veste grafica che cercheremo di rendere più vivace e fruibile con la realizzazione di rubriche ed appuntamenti fissi. Infine, cercheremo una sinergia con il sito Internet in modo da realizzare una complementarietà tra le due strutture per assicurare ai nostri lettori una informazione completa e piacevole. Troppa carne al fuoco? Speriamo di no. A noi il compito di realizzare quanto detto per restituire ad Impegno Ospedaliero il suo ruolo di mezzo di informazione sindacale e di vetrina dellAssociazione. Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 3 IMPEGNO OSPEDALIERO ORGANO UFFICIALE DELLASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI ISTITUTI RELIGIOSI SPEDALIERI BIMESTRALE - N. - GENNAIO FEBBRAIO 2003 Direttore Stefano Felici Comitato di Redazione Eugenio Glorialanza Roberto Lupattelli Francesca Mazza Massimo Silvestri Maurizio Verani Direttore Responsabile Luca Chinni Redazione Anmirs Via C. Morin, 45 - 00195 Roma Tel. 0637514089 Fax 0637514109 [email protected] - www.anmirs.it Realizzazione a cura di Iniziative Sanitarie s.r.l. Viale di Val Fiorita, 86 - 00144 Roma Tel. 065919418 Fax 065912007 e-mail: [email protected] Stampa Centro Poligrafico Romano Finito di stampare marzo 2003 Autorizzazione del Tribunale di Roma N. 1589/75 del 03.05.1975 Spedizione in abbonamento postale Comma 20 lett. C - Legge 662/96 - Filiale di Roma som ma rio focus 5 Quando il medico bussa alla porta del ricoverato 6 A Roma il XXXI Congresso dei Medici degli Istituti Religiosi Spedalieri 8 10 12 19 Anziani: manca la consapevolezza sociale Tra etica, diritti e progettualità Relazione del Segretario per lAttività Scientifica Organigramma dellANMIRS per il biennio 2002 - 2004 20 La testimonianza degli infermieri attualità 23 Assemblea straordinaria del 7 novembre 2002: levoluzione del fondo 26 Ho avuto tutto ciò di cui avevo bisogno 28 Un portale a misura di bambino 28 Centro Coordinamento Informazioni (CCI) cronaca 30 Le regioni e il governo: daccordo sul riparto del Fsn 2003 nellinserto documenti... Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 4 LA RELAZIONE DEL SEGRETARIO NAZIONALE DONATO MENICHELLA AL XXXI CONGRESSO NAZIONALE f ffocus XXXI Congresso Anmirs di Donato Menichella Lorgoglio di essere medici uomini Nei nostri ospedali il paziente è al centro dellassistenza. Spesso nellospedalità pubblica si va solo per lavorare, da noi, anche per risolvere il problema del malato. Cè un superamento del particolare dei vari reparti, con un lavoro di equipe tra i vari settori, mantenendo come punto di riferimento, il bene del paziente che trova un rapporto umano di non essere considerato un numero. Generalmente ogni paziente è sistemato in una stanza singola, in un ambiente confortevole anche dal punto di vista estetico, evitandogli tutti quei disguidi e ansie che fanno considerare il paziente, appunto un numero; per esempio il medico, prima di entrare nella stanza del ricoverato, bussa alla porta, quasi a dimostrazione che è il paziente stesso a chiedere lintervento del medico e non a sentirsi costretto a subire la visita. Tutto questo incide sulla risoluzione della malattia, soprattutto per quei pazienti appartenenti a categorie particolari come anziani e bambini. Il paziente una volta che ha provato lumanità del rapporto, vuole anche la sinceri- Il Servizio Sanitario Nazionale, sotto spinte di natura economica, sta trasformando gli ospedali in strutture di ricovero per malattie acute, rischiando di perdere di vista la dimensione umana del soggetto ricoverato. Si sta eliminando lassistenza allanziano, riducendo i posti letto negli ospedali nei quali gli anziani, pur impropriamente, trovavano posto. La nostra ospedalità, invece, dà spazio agli anziani fornendo loro anche unassistenza a misura duomo. tà e la trasparenza, non sopporta di non essere fatto partecipe della cura della sua malattia. Il paziente che vede già ridotta la propria dignità ed è costretto, proprio per questo ad affidarsi totalmente al medico, deve essere invece invitato a ritrovare, anche nella sofferenza o attraverso essa la propria dignità. Questo è lo sforzo maggiore che il medico deve fare, soprattutto quando si trova di fronte a pazienti con malattie gravi a volte incurabili. Al medico che entra a lavorare nei nostri ospedali viene chiesto di rispettare il paziente, di impegnarsi nel suo lavoro, di aiutare il malato a superare questo momento particolare della sua vita in cui le condizioni fisiche sono state compromesse. Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 5 ffocus focus A Roma il XXXI Congresso Nazionale dellAssociazione dei Medici degli Istituti Religiosi Spedalieri La cura come gesto di amore Un uomo può guardare un altro dallalto verso il basso solo quando deve aiutarlo ad alzarsi. Questo lo slogan lanciato alla cerimonia inaugurale del XXXI Congresso Nazionale Anmirs Come affrontare la malattia Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 6 nella propria complessità e dare una valida alternativa allospedalità pubblica tradizionale e privata è stato il saluto ai partecipanti di Eugenio Glorialanza, Segretario territoriale Centro Italia dellAnmirs. «Questo» ha detto lo stesso «lo si può fare con medici qualificati professionalmente e fedeli al carisma delle istituzioni religiose che hanno sempre al centro la dignità delluomo, migliorando le strutture di accoglienza e, per quanto riguarda il mondo politico, non avendo paura di puntare sulle nostre strutture ospedaliere». Negli interventi che si sono succeduti, il motivo messo in evidenza dai vari relatori è stato quello che, al centro dellassistenza, sta il malato come persona umana, senza distinzione di religione o di provenienza sociale. «Questo» ha detto Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma «ci viene proprio dal messaggio biblico, anche se poi possono esserci delle diversità di interpretazione sui temi scientifici di carattere generale come la bioetica». «Il mondo del lavoro» ha fatto eco il cardinale Josè Martins Saraiva, Prefetto della Congregazione dei Santi «può diventare sempre più il luogo di un dialogo interculturale ed interreligioso nei fatti, attraverso una proficua collaborazione al servizio delluomo bisognoso e per i cristiani laici, il luogo della loro santificazione. Latteggiamento professionale adeguato» ha proseguito il cardinale «deve essere capace di una vera accoglienza che radica e nasce dallamore di amicizia che loperatore sanitario dovrebbe avere per il malato, come elemento costitutivo della sua vocazione professionale. Questo rapporto rende più accettabili da parte del malato e i necessari interventi al quale deve essere sottoposto. Si tratta di uno stile professionale che nasce da una volontà che ha chiara coscienza del suo fine. La prima solidarietà si realizzerà, così, attraverso un lavoro fatto bene, che potrà essere luogo di santificazione personale e di incontro con tutti gli altri uomini di buona volontà, dediti alla cura delluomo sofferente». Dal punto di vista politico, invece, Domenico Gramazio, Presidente dellAgenzia Sanitaria Regione Lazio, ha messo in evidenza come il Piano sanitario regionale, il primo del Lazio, voglia dare risposte adeguate capovolgendo i vec- Domenico Gramazio Presidente dellAgenzia Sanitaria Regionale Lazio chi schemi classici di impostazione. Cioè, si vuole dare maggiore professionalità e capacità nelle strutture: ciò che conta non sono i posti letto, ma la professionalità, diversamente da quanto fino ad ora fatto con le leggi emanate negli anni precedenti. Il tema dellospedalità religiosa è stato poi al centro del dibattito della tavola rotonda, che ha avuto come moderatore Vincenzo Saraceni, assessore alla Sanità della regione Lazio. Ha aperto i lavori unampia ed approfondita introduzione storica sulla nascita degli ospedali di Giuseppe Fioravanti, docente di pedagogia generale allUniversità La Sapienza di Roma, che ha tracciato un excursus storico. Il professore ha evidenziato come lospedale era il luogo dove cera il malato povero, la sofferenza aveva un valore rieducativo ed il malato era al centro di tutta lassistenza ospedaliera. I reparti erano costruiti a misura di malato ed erano intitolati a Santi protettori, a differenza di oggi, dove i padiglioni si distinguono per le malattie curate. Tener presente il servizio religioso ed il volontariato, assistere e curare le persone sul piano del rispetto della persona stessa, collaborare con la missione dei religiosi che gestiscono lospedale, sono, invece, i temi principali del saluto portato da fra Pietro Cecinelli, Presidente dellAris. La tavola rotonda poi è andata avanti con lintervento di Franco Splendori, che ha posto in evidenza come la testimonianza religiosa trovi nel medico il vero protagonista. Il carattere cristiano del medico si ispira al buon Samaritano della parabola evangelica, caratterizzandone la professione che ha come compito principale la difesa della vita. Negli interventi successivi, ogni oratore ha portato la sua personale esperienza nel proprio settore medico, mettendo in luce i vari aspetti del rapporto con il malato e delle strutture sanitarie. Franco Silvano, Presidente dellospedale Bambin Gesù, ha evidenziato come, nel mondo, lingiustizia maggiore sia quella di non poter garantire le cure mediche a tutti quelli che ne hanno bisogno. Ermanno Genre, Decano della facoltà Valdese di teologia, parlando di solidarietà medica e di interreligiosità ha detto che occorre osare di più nel mettere in discussione il proprio punto di vista. Se è giusto definire la propria identità irrinunciabile, occorre però evitare di assimilare laltro alla propria concezione religiosa.Va rispettata lidentità dellaltro senza volerla inglobare. Una testimonianza diretta è stata invece portata dagli ultimi relatori, Mario Bonora, Vice Presidente Aris e medico dellospedale Sacro Cuore Opera don Calabria, Gennaro Rocco in rappresentanza della categoria degli infermieri e Annarita Pirisi presidente dellAvo. Questi ultimi hanno messo in evidenza come, sia il personale infermieristico che quello dei volontari, sono parti integranti e importanti nella assistenza al malato e per entrambi passa la testimonianza dei valori del Vangelo di umanità e solidarietà. Bonora ha illustrato le varie collaborazioni che il suo ospedale sta tenendo con altri ospedali in Angola, Brasile, Costa dAvorio, Mozambico ed Equador. Queste collaborazioni, oltre che sul piano scientifico, sono sostenute con contributi economici e la formazione del personale medico e paramedico. È in atto una collaborazione con luniversità di Verona per la formazione di personale paramedico da inviare in Burundi. Nellospedale di Luanda cè, poi, un centro per la cura ed il controllo della Tbc. Diversi, infine, sono i volontari che ogni anno partono dallItalia per andare a prestare aiuto negli ospedali di questi paesi. Sono volontari di ogni genere, dai medici, agli infermieri, ai tecnici come elettricisti o semplici muratori che vanno materialmente a costruire parti di ospedali. M.B. f ...il Piano sanitario regionale del Lazio, vuole dare risposte adeguate capovolgendo i vecchi schemi classici di impostazione... Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 7 focus ffocus di Dionigi Tettamanzi* * Arcivescovo di Milano, Assistente Ecclesiastico Nazionale dellAssociazione Medici Cattolici Italiani Il messaggio dellArcivescovo di Milano al Congresso Anmirs Anziani: manca la consapevolezza sociale Il nostro XXXI Congresso ha avuto uno svolgimento un po più articolato rispetto alla nostra tradizione: per prima cosa, lesigenza di garantire a tutti i partecipanti la possibilità di acquisire i crediti formativi ci ha costretto a separare nettamente i momenti da dedicare alla parte scientifica da quelli della materia propriamente sindacale; in secondo luogo si è voluto creare uno spazio significativo da dedicare a temi etici, legati al nostro lavoro presso ospedali religiosi, rivendicandone e rivalutandone quindi la specificità e peculiarità. In tale ottica, abbiamo dedicato il pomeriggio dell8 novembre ad una tavola rotonda il cui tema era I medici dellospedalità religiosa nella società del terzo millennio: testimoni di solidarietà e pionieri di dialogo interreligioso, ed abbiamo invitato a presiederla S.E. il Cardinale Dionigi Tettamanzi, scelto in quanto Assistente Nazionale dei Medici Cattolici oltre che per la sua nota apertura ai temi sociali, che gli ha fatto spesso prendere pubblicamente le parti dei fratelli più deboli e indifesi. Il Cardinale Tettamanzi aveva accolto con piacere il nostro invito e ci aveva assicurato la sua presenza al nostro convegno. Ma, si sa, le vie del Signore sono infinite e il Cardinale Tettamanzi, comè noto, nello scorso mese di luglio è stato chiamato a dirigere la diocesi di Milano, dove si è insediato a fine settembre: i molteplici impegni cui ha dovuto far fronte gli hanno impedito di essere fisicamente presente al nostro congresso come programmato, ma non ha voluto far mancare la sua partecipazione, inviandoci un lungo e bellissimo messaggio, con il quale ci ha saputo comunque comunicare la sua vicinanza in spirito, il suo sostegno al nostro operato e lesortazione a continuare nel cammino intrapreso. F.M. I temi trattati nelle diverse Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 8 sezioni del Congresso prendono in considerazione unetà della vita - letà anziana - che oggi viene spesso esorcizzata e rimossa dal sentire comune e dallimmaginario collettivo. Assistiamo, infatti, a una diffusa disattenzione verso questa età della vita. Si tratta di una disattenzione che riflette un difetto culturale molto più profondo presente nella nostra società moderna, che può essere qualificato come censura della vecchiaia. È un fenomeno, questo, che lascia ancora più perplessi se si tiene in considerazione che la presenza e la condizione degli anziani, con tutte le problematiche che vi sono connesse, costituiscono una realtà sempre più rile- f vante nella nostra società; gli anziani, infatti, vanno significativamente aumentando sul totale della popolazione. Ci troviamo così di fronte ad una contraddizione palese: aumenta la popolazione anziana, ma non cresce una consapevolezza sociale adeguata ad affrontare il problema che ne consegue, quando non va addirittura aumentando una positiva emarginazione dellanziano dalla cultura e dalla concreta organizzazione della vita. Sono, quindi, da salutare positivamente lattenzione e linteresse che, con il Congresso Anmirs, intende riservare a queste problematiche. Sono il segno di quella necessaria e doverosa conversione culturale di cui la nostra società ha bisogno. Cè bisogno, infatti, come scriveva Giovanni Paolo II nellenciclica Evangelium vitae, di costruire una nuova cultura della vita: nuova, perché in grado di affrontare e risolvere gli inediti problemi di oggi circa la vita delluomo; nuova, perché fatta propria con più salda e operosa convinzione da parte di tutti i cristiani; nuova, perché capace di suscitare un serio e coraggioso confronto culturale con tutti (n. 95). Alla base di questa nuova cultura della vita sta il riconoscimento della inviolabile dignità di ogni persona umana, quale immagine viva e palpitante di Dio, in ogni tappa della sua esistenza e in ogni condizione di vita. Va, quindi, ribadito, con le parole e con i fatti, che ogni età e condizione umana ha un senso che la rende degna di essere vissuta e meritevole di essere custodita, amata e curata. Come ha scritto ancora Giovanni Paolo II nella Evangelium vitae,la vita è sempre un bene. È, questa, unintuizione o addirittura un dato di esperienza, di cui luomo è chiamato a cogliere la ragione profonda, che consiste nel fatto che la vita che Dio dona alluomo è diversa e originale di fronte a quella di ogni altra creatura vivente, in quanto egli, pur imparentato con la polvere della terra ( ), è nel mondo manifestazione di Dio, segno dalla sua presenza, orma della sua gloria (n. 34). È questo un ineliminabile dato della fede: luomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, è un riflesso della stessa realtà di Dio ed è chiamato ad essere partecipe della vita stessa di Dio, in comunione con lui. Ma è anche una intuizione umana, a cui la ragione può arrivare se animata dallamore e contrassegnata da uno sguardo contemplativo nei confronti della realtà, da uno sguardo cioè che sa andare oltre i puri elementi visibili per cogliere il mistero che è iscritto in ogni persona e che fa di ogni essere umano un appello alla libertà dellaltro e al suo amore. Il riconoscimento dellinviolabile dignità della persona si presenta anche sia come fondamento che spiega ed esige che ci si abbia a prendere cura di ogni uomo e donna attraverso un servizio di assistenza, sia come incentivo per un progresso della ricerca scientifica. Questultima, infatti, va favorita come strumento che permette nuove conoscenze e nuove applicazioni che devono sempre essere a servizio delluomo e della sua inviolabile dignità. Tutto questo può e deve essere ridetto in riferimento agli anziani, perché anche lanziano è persona umana e perché anche la vecchiaia è una fase dellesistenza umana con un suo senso proprio, che la rende degna di essere vissuta e meritevole di cura da parte di tutti, a iniziare dai medici e dai diversi operatori sanitari. Si apre qui un campo di riflessione e di azione nel quale i medici cattolici e, in particolare, quelli che operano negli Istituti Religiosi Spedalieri si devono sentire direttamente e responsabilmente impegnati. Lo esige il loro essere, come ogni medico,custodi e servitori della vita umana. Lo esige la fede che essi professano, che li rende consapevoli che nel volto di ogni anziano, specie se solo e sofferente, incontrano e riconoscono il volto stesso di Cristo. Lo esige il loro essere, in qualche modo, manifestazione di Dio e della Chiesa che amano e stimano gli anziani come possibili e preziosi dispensatori di sapienza, testimoni di speranza, operatori di carità. Affidandovi queste semplici e iniziali riflessioni, rinnovo il mio saluto augurando a tutti e a ciascuno un proficuo svolgimento del Congresso. ...la vita che Dio dona alluomo è diversa e originale di fronte a quella di ogni altra creatura vivente... Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 9 focus ffocus di Stefano Felici ...gli Enti hanno constatato lentità dei costi dellEcm sia per quel che riguarda le spese vere e proprie sia per le ore che i Medici sono costretti a spendere per laggiornamento Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 10 XXXI Congresso Nazionale Tra etica, diritti e progettualità Serrato ed essenziale, ma non per questo meno denso di contenuti, il dibattito sindacale del XXXI Congresso Nazionale Anmirs, costretto per motivi organizzativi nel breve spazio del pomeriggio del 9 novembre. Come di consueto la discussione è stata lanciata dalla lettura delle relazioni del Segretario Nazionale, del Segretario Organizzativo e del Segretario dellAttività Scientifica che pubblichiamo a parte. Quattro gli argomenti che hanno animato la discussione: la Società scientifica, lindennità di esclusività, lallargamento ad altri laureati non medici e il Fondo integrativo pensionistico. Società Scientifica Ha aperto il dibattito Luca Chinni, Segretario della Società che ha voluto ribadire la dipendenza dallAnmirs della Società che persegue due scopi principali: offrire un importante servizio agli iscritti e contribuire a migliorare limmagine dellAssociazione. LEducazione Continua in Medicina sta vivendo un momento delicato di evoluzione. Si stanno chiarendo alcuni aspetti della complessa materia, ma ancora molto cè da capire. Un dato di fatto è che sarà difficile farsi assegnare il ruolo di provider, per ovvii motivi, primo fra i quali la concorrenza fra le varie società. La nostra Società ha lavorato bene finora, dandosi una solida struttura, affidandosi allaiuto di validissimi collaboratori esterni e organizzan- do vari eventi di buon successo qualitativo. Il Consiglio Nazionale su indicazione del Congresso dovrà indicare le prospettive future: allargamento ai medici non iscritti , i rapporti con le strutture ospedaliere e con lAris il ruolo della Segreteria Scientifica Anmirs. Donato Menichella ha aggiunto un importante concetto: gli Enti hanno constatato lentità dei costi dellEcm sia per quel che riguarda le spese vere e proprie sia per le ore che i Medici sono costretti a spendere per laggiornamento. Possono crearsi dei contrasti tra ente e lavoratore che potrebbero condizionare il percorso formativo del medico. LAnmirs e la Società Scientifica vigileranno anche su questi aspetti. Dopo un intervento di Gino Pazienza che ha ribadito per la Società Scientifica il ruolo di faro, di cassa di risonanza e di argine nei confronti delle amministrazioni, è stato introdotto il secondo argomento che ha animato il dibattito. Esclusività Sicuramente lindennità di esclusività è largomento che sta animando ormai da circa due anni la nostra attività sindacale. È emersa subito dagli interventi di Menichella, Eugenio Glorialanza, Giovanni Scaglioni, Pietro Tarantola che in Lombardia esiste un problema nel problema. Questa Regione, in una visione politica tutta particolare della Sanità, che combatte lospedalità pubblica e religiosa convenzionata f per favorire quella privata, non vuole riconoscere e concedere il pagamento dellindennità. Questo provoca tra gli iscritti malessere e frustrazione con disaffezione verso il lavoro, come sottolineato dagli interventi di Rovelli (Gravedona), Bartoli (Brescia) e Tizzoni (Conegliano) e nei confronti del sindacato che sarà chiamato a rispondere con iniziative adeguate. Ferretto ha riferito sulle azioni di pressione politica fatte dallAnmirs presso la Regione Lombardia rimarcando la totale chiusura della stessa verso una soluzione pacifica della questione. Menichella ha rassicurato i rappresentanti del Nord confidando nellefficacia delle azioni di protesta sindacale e di pressione politica che verranno intraprese. Roberto Lupattelli ha ribadito limportanza di manifestazioni di protesta con adeguata campagna stampa di supporto e ricorda lefficacia della compattezza di certe manifestazioni di protesta interna volte a coinvolgere le Amministrazioni. Crescita dellAnmirs Lupattelli ha allargato poi il discorso invitando tutti i delegati a pensare in grande per una crescita dellAssociazione, che deve passare per un aumento del numero degli iscritti, tramite lapertura ad altre categorie di laureati non medici e per un coinvolgimento di tutte le strutture sanitarie comprese nellart. 15 undecies della riforma sanitaria. Glorialanza, Francesca Mazza e Rosario Ruffo si sono dichiarati daccordo con le proposte avanzate da Lupattelli. m Il Fondo Pensionistico Paolo Spagnolli ha anticipato le novità sul Fondo pensionistico, volte a semplificarne la gestione e ad aumentare gli utili (vedi lo specifico articolo a pagina 23). Il sito internet Petros Yiannakou ha ricordato limportanza e le funzioni del sito Internet che sta assumendo un ruolo sempre più importante nellinformazione sindacale rapidamente fruibile. Un doveroso tributo Mentre cominciavano ad affluire le mozioni conclusive Walter Di Staso, Luca Chinni e Gino Pazienza hanno annunciato lintenzione di non ripresentare la loro candidatura, con motivazioni diverse, ricevendo un giusto tributo di applausi da parte dei Delegati, per la preziosa opera da loro svolta in tanti anni di militanza. Le conclusioni Donato Menichella ha chiuso i lavori, dopo la presentazione e lapprovazione delle mozioni che riportiamo a parte, indicando gli obiettivi per i prossimi due anni di lavoro: - azione politica e sindacale volta a risolvere il problema dellesclusività e delle code contrattuali con particolare attenzione alla situazione della Regione Lombardia - sviluppo della Società Scientifica - allargamento verso altre categorie di non laureati (inizialmente i biologi) - apertura nei confronti di altre strutture a noi paragonabili. ... una crescita dellAssociazione, che deve passare per un aumento del numero degli iscritti... O Z I O N E C O N C L U S IV A LAssemblea dei Delegati riuniti a Roma per il XXXI Congresso Nazionale Anmirs dopo ampio ed approfondito dibattito, impegna il Consiglio Nazionale e la prossima Segreteria: medici dipendenti da istituti di cui alla circolare della Presidenza del Consiglio del 5 luglio 2002; 1. ad attivare tutte le iniziative sia politiche sia sindacali a tutti i livelli, centrali e periferici, per risolvere il problema dellesclusività di rapporto e di tutte le code contrattuali per i medici e in particolar modo per i medici della Regione Lombardia; 4. ad acquisire visibilità e presenza a tavoli istituzionali, centrali e regionali, sia nella fase di programmazione sia nella fase di attuazione dei piani sanitari regionali, soprattutto là dove lOspedalità Classificata è molto frammentata e diversificata. Mozione TOMACIELLO 2. ad allargare lAssociazione ad altri soggetti 3. a prevedere un patto federativo tra medici e altre professioni del ruolo sanitario; Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 11 focus ffocus di Renato Cipolletta I risultati sono evidenti, nel corso dell'anno sono stati accreditati circa 38 eventi... Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 12 Relazione del Segretario per l'Attività Scientifica «Impegno, entusiasmo e determinazione» Premessa La stagione 2001/002 va ricordata soprattutto per l'attività a regime della formazione continua in medicina, anche se va precisato che non è ancora partita la formazione a distanza. La normativa vigente considera la partecipazione alle iniziative della formazione continua, come requisito indispensabile per svolgere l'attività professionale nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale e per ricoprire gli incarichi dirigenziali. Il programma è iniziato ad Aprile/2002 e prevede per l'anno in corso l'ottenimento di dieci crediti con un minimo di cinque ed un massimo di venti. Anche i Docenti/Relatori devono acquisire crediti, avendo diritto a due crediti per ogni ora effettiva di docenza in progetti accreditati, per il 2002 sono previsti per essi massimo cinque crediti. La Segreteria e la Società Scientifica, hanno profuso buona parte delle proprie energie, per coordinare le sezioni periferiche al fine di dar luogo ad eventi formativi, che permettessero ai medici l'ottenimento di detti crediti. I risultati sono evidenti, nel corso dell'anno sono stati accreditati circa 38 eventi, come si può evincere dall'allegato alla relazione (elenco eventi accreditati e/o in corso di accreditamento). Si può osservare come buona parte degli Ospedali classificati ha partecipato all'elaborazione degli eventi formativi, e ancora altri si stanno organizzando. Per molti eventi, per disfunzioni o legate al sito dell'Ecm o ad altri intralci ministeriali (lento lavoro dei referee), il numero di crediti ottenuti giunge all'organizzatore appena pochi giorni prima o addirittura dopo lo svolgimento dell'evento. Ciò ovviamente deter- f m OZIONE L'Assemblea dà mandato al prossimo Consiglio Nazionale affinché si adoperi ad aumentare il numero degli iscritti mediante una campagna di acquisizione di strutture sanitarie, nonché Irccs e strutture di natura ospedaliera privata e religiosi: vedi circolari 5.7.2002 Conferenza Stato Regione relativa ai finanzia- mina un notevole disagio per i medici in quanto partecipano a congressi senza conoscere l'esatto numero dei crediti che matureranno. Questo problema è stato più volte segnalato dalla nostra Segreteria ai responsabili dell'Ecm. Per tutti gli eventi, d'accordo con il Segretario Organizzativo e con i fondi del bilancio della Società Scientifica, si è provveduto a pagare le spese di accreditamento come richiesto dalla normativa in materia. Quest'anno si sono avute non poche difficoltà per l'avvio e l'assetto organizzativo dell'Attività e della Società Scientifica. Il ruolo del rappresentante locale dell'attività scientifica non è stato ancora del tutto compreso ed è purtroppo assente in molti Ospedali. Per dar vita ad un progetto formativo Nazionale Anmirs, che sia più valido e efficace, occorre che le sezioni periferiche, la Segrete- menti al fine di rendere sempre più visibili, a livello nazionale, i nostri ospedali ed aumentare il peso politico e contrattuale. Mozione RUFFO-LUPATTELLI GENCARELLI approvata all'unanimità ria Scientifica nazionale, e la Società Scientifica, si integrino sempre di più e diano corpo ad un unico disegno. La Segretaria deve essere garante dei rapporti di collaborazione tra la realtà scientifica periferica dei nostri Ospedali e Società Scientifica, per poter creare il piano nazionale scientifico. Saranno poi i singoli ospedali a realizzarlo, tenendo conto della realtà formativa aziendale. Ovviamente su questo tema bisogna considerare i pareri e le proposte, che possono venire dal confronto nelle singole sezioni e anche del dibattito congressuale sul tema. Società scientifica Encomiabile è stato il lavoro svolto dal Presidente della società Luca Chinni, e da tutto lo staff tecnico della società, al quale va il ringraziamento di tutta l'associazione e il mio in particolare. Moltissime sono state le riunioni ed articolato il dibattito sui numerosi temi che sono stati messi all'ordine del giorno. Pur avendo avuto in dote un esiguo bilancio, peraltro non del tutto utilizzato per l'ottima gestione della stessa, la Società ha dato vita ad ottime iniziative affiancato da un pregevole dibattito culturale. Nel gran numero delle iniziative va ricordata sicuramente l'ultima che si è tenuta all'Idi il 9 ottobre 20002. "Gli Irccs tra Presente e Futuro", un incontro dibattito sullo stato degli istituti di ricerca a carattere scientifico, che ha visto la partecipazione di numerose autorità sia in campo scientifico, che politico. La presenza poi del Ministro della Sanità, Gi- Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 13 focus ffocus 7. presenza di bilancio preventivo e consuntivo; 8. presenza elenco dei Soci in regola con il pagamento delle quote; 9. elaborazione di linee-guida; 10. promozione di trials di studio; Il Segretario Nazionale Donato Menichella con lAssessore alla Sanità della Regione Lazio Vincenzo Maria Saraceni Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 14 11. promozione di ricerche scientifiche finalizzate; 12. documentati rapporti di collaborazione con Società ed organismi scientifici internazionali; rolamo Sirchia, ha reso il dibattito più acceso e interessante. Ma non da meno sono stati gli altri relatori. Tra le personalità esterne all'Anmirs, un ringraziamento mi è gradito dare a Fabio Capani, il cui contributo di pensiero è sicuramente un arricchimento per l'Associazione. Al pari decisivo il contributo portato da Alberto Spanò. Un ringraziamento è doveroso anche per tutti gli altri Consiglieri della Società. Ovviamente la Società Scientifica è un soggetto giuridico in piena evoluzione. Il Ministero della Sanità non ha ancora elaborato le linee guide per l'accreditamento come provider, delle società scientifiche; devono ritenersi ancora valide le linee guida elaborate dalla Fnomceo? I criteri, come tutti ricorderanno, erano i seguenti: 1. presenza dello Statuto; 2. documentata volontà societaria di perseguire attività di formazione e ricerche attraverso la definizione di una specifica strategia; 3. assenza di fini di lucro; 4. presenza di un organismo responsabile della formazione; 5. criteri democratici di eleggibilità; 6. adeguata diffusione sul territorio nazionale; 13. presenza di adeguati strumenti di informazione e confronto per la diffusione di linee-guida, ricerche tecnico-scientifiche e documentazione standard. Se questi criteri fossero presi in considerazione dal Ministero, per l'accreditamento dei provider, la nostra Società scientifica forse ne sarebbe fuori. È anche vero che questi criteri sono ancora allo studio di un'apposita commissione, che dovrebbe ultimare i suoi lavori in tempi brevi. L'enorme numero di società scientifiche presenti nel panorama culturale nazionale renderà difficile l'accreditamento per tutte, forse un discorso di fusioni potrebbe agevolare il compito al legislatore. Si può vedere come su questo tema nulla è ancora scontato e la parola fine spetta in ultima analisi solo al Ministero o addirittura alle Regioni. Molto si è discusso anche in accesi Consigli Nazionali come mettere al passo la nostra Società Scientifica con le altre. Ricorrere a una rifondazione della stessa, con l'istituzione di una fondazione, oppure dare un ruolo preminente all'Anmirs, lasciando la Società Scientifica una autonoma tecnostruttura al servizio dell'associazione? Ovviamente sarà il dibattito in seno al Congresso Nazionale, al Consiglio Nazionale a sciogliere questo nodo, a me preme fare alcune considerazioni. f La Società Scientifica è nata dall'Anmirs e deve restare dell'Anmirs ed al servizio dei suoi iscritti, compito che in questo momento sta svolgendo egregiamente. È assolutamente indispensabile, che l'Anmirs, o la sua società entri pienamente nel meccanismo dell'accreditamento degli eventi scientifici. Questo per alcuni ordini di fattori, alcuni di ordine contrattuali. La formazione ha costi diretti e costi indiretti (tempo lavoro sottratto all'assistenza), questi oneri non devono ricadere sui professionisti. I soldi per la formazione dei medici saranno sicuramente, fonte di scontro con l'Aris, che vorrebbe utilizzare le Nostre risorse presenti in contratto, per formare secondo modelli propri i nostri medici. m al Direttore della Rivista, Luigi Pazienza, che, per quanto di competenza, ha rinnovato la propria stima a tutti gli organismi editoriali. La Segreteria Scientifica Nazionale e la Società lo ha incoraggiato a fissare nuovi obiettivi e favorire lavori scientificamente validi per gratificare obblighi, esigenze culturali, iniziative di formazione. In questi ultimi periodi c'è stata una vera fioritura di contributi scientifici di notevole livello, da richiedere numeri straordinari. Obbiettivo ambizioso per il biennio successivo del suo direttore è la pubblicazione della rivista "on Line", attraverso il nostro sito Internet. Sono stati richiesti i relativi crediti anche per il Congresso in atto che presenta ancora novità organizzative molto importanti. OZIONE L'Assemblea generale dell'Anmirs con i suoi organismi direttivi riuniti nel Congresso Nazionale di Roma il 9.11.2002 si impegna a sostenere fattivamente e ad affiancare l'azione della Rsl dell'Ospedale Moriggia-Pelascini di Gravedona (Co) nei confronti dell'Amministrazione della struttura e, unitamente alle altre Rsl lombarde, nei confronti dell'Amministrazione regionale per ottenere l'integrale Quest'obiettivo ha fatto tristemente capolino in alcuni recenti incontri, avvenuti in Aris L'altro motivo è che la formazione del medico non può essere affidata solo alle aziende, e legata ad obiettivi e progetti aziendali, tutto ciò sarebbe enormemente riduttivo e lesivo per la professionalità dei medici, e ridurrebbe sostanzialmente la portata del percorso formativo. Rivista scientifica La Rivista scientifica, è molto cresciuta in questi anni, e rappresenta da sempre l'esigenza dei medici di esprimere cultura, e miglioramento di qualità scientifica. Subito dopo il rinnovo dei quadri statutari l'organo deliberante ha confermato la sua fiducia applicazione del Ccnl sottoscritto dalle parti interessate, in particolare per quanto concerne l'esercizio della libera professione, la corresponsione degli incentivi economici, l'erogazione dell'indennità di esclusività di rapporto. Mozione ROVELLI, SEVERI, ALFINI Approvata all'unanimità È stato posto in essere il sistema telematico rilevatore della presenza dei partecipanti, così come nel congresso precedente. Al momento attuale, il Ministero non ha ancora comunicato il numero dei relativi crediti. Prospettive L'anno sociale trascorso, e quello che ci apprestiamo ad affrontare, sicuramente seguirà un cambiamento nell'intero assetto dell'organizzazione scientifica. Inoltre con la modifica del titolo V della Costituzione, si è introdotto nell'assetto statale e nel Sistema Sanitario Nazionale, il federalismo, una legislazione concorrente in due livelli, uno nazionale ed uno regionale. Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 15 focus ffocus m OZIONE Il Congresso Nazionale Anmirs riconosce che il rientro di molte Amministrazioni nell'ambito Aris, con la contestuale applicazione del Ccnl ha contribuito ad ottenere una omogeneizzazione del trattamento normo-economico a livello nazionale, con particolare beneficio per i nuovi assunti. Il Congresso Nazionale ritiene peraltro che la mancata erogazione dell'indennità di esclusività di rapporto di lavoro a favore di una parte considerevole di medici - soprattutto per gli ospedali della Lombardia - continui a rappresentare motivo di grave disagio per l'inac- cettabile penalizzazione economica. Il Congresso Nazionale impegna la Segreteria Nazionale ed il Consiglio Nazionale a promuovere a livello nazionale e locale tutte le iniziative - sindacali e legali - necessarie al superamento di questa iniqua e discriminante situazione. Due livelli di potere che spesso invece di dialogare si contrappongono. Ci sarà quindi una formazione regionale, diversa da regione a regione? Bisogna non augurarselo, ma certamente le Regioni legifereranno in materia o creeranno proprie linee guida in questo settore. Mozione FERRETTO a nome delle Rsl di Milano, Brescia, Erba, Valduce Approvata all'unanimità Nei mutamenti legislativi che si preannunciano quindi per l'intero Sistema sanitario, il rinnovamento dell'attività scientifica è divenuto un'esigenza reale e le difficoltà che hanno accompagnato ed accompagnano la costituzione, l'organizzazione e la futura gestione della Società Scientifica, ne sono testimonianza. Il tema scientifico del XXXI Congresso LE PATOLOGIE DELL'ANZIANO Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 16 La sessione scientifica del XXXI Congresso Anmirs si è svolta nei giorni 7 e 8 novembre presso la sala Assunta dell'Ospedale Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina. Si è trattato per l'Associazione di un ritorno alle origini perché proprio in questa sede trentuno anni fa è stata fondata l'Anmirs e qui venne celebrato il 1° Congresso Nazionale. Tema prescelto: "Le patologie dell'età involutiva", argomento di indubbia attualità considerando che nell'anno 2000 la durata della vita media ha raggiunto i 78 anni e che circa 10 milioni di persone (il 17,4% dell'intera popolazione) hanno superato i 65 anni. L'approccio al tema è stato multidisciplinare ed il Congresso scientifico si è articolato in due giornate, rispettivamente medica e chirurgica, proponendo 18 relazioni che hanno riguardato dodici discipline; il che ha favorito l'interesse e la partecipazione dei congressisti per la molteplicità delle specializzazioni rappresentate. La prima giornata è stata incentrata sulla patologia involutiva cerebrale, con particolare riguardo alle demenze, e le relative correlazioni con i fattori di rischio vascolare e le malattie cardiache. Argomento di apertura: la Fisiologia dell'invecchiamento del Sistema Nervoso Centrale svolto da P. M. Rossini (Roma); sono seguite in successione le relazioni sugli Aspetti psicopatologici dell'anziano (M.Verani - Roma); Il declino cognitivo dell'anziano (G. B. Friso- f Bisognerà essere tutti d'accordo e solleciti nel rispondere alle necessità di potenziamento, di innovamento che il Ministero e le Regioni e la futura organizzazione scientifica richiederanno, anche facendo qualche passo indietro, se e quando fosse richiesto. La promozione, la programmazione, la realizzazione dell'attività di ricerca clinica, di aggiornamento ed educazione medica continua ha un senso ed un futuro se tutta l'Associazione si impegnerà a salvaguardarne filosofia e valori. Tutte le organizzazioni scientifiche e le stesse Società Scientifiche, anche quelle che registrano numerosi iscritti e perciò vengono consi- derate più grandi, sono limitate nella loro attività da notevoli problemi organizzativi. L'Anmirs, ha già in questo campo fatti notevoli passi da gigante, ora deve pertanto organizzare eventi formativi non solo per i propri ospedali, ma allestire un sistema di formazione continua anche a distanza per altri fruitori, non direttamente associati all'Anmirs. Compito precipuo sarà quello di facilitare la formazione per tutto il personale sanitario, non solo per i medici; in termini numerici si tratta di costituire un servizio per almeno 12000 utenti e, come si comprende facilmente, si tratta di un impegno di gran responsabilità e peso, che richiederà una più articolata ed efficace organizzazione. Anche per questo le singole attività non devono essere frutto di iniziative individuali, ma come si diceva all'inizio della relazione si deve notare il piano formativo dell'Anmirs, sarà poi compito della società Scientifica o anche di un altro provider, quello di realizzarlo. Per maggiore garanzia dovrà essere attuato un piano didattico annuale e valorizzato il rapporto con le sedi periferiche, valorizzando ni - Brescia); Le demenze: classificazioni, eziologia e diagnosi (O. Zanetti - Brescia);Il punto della ricerca sulle neurodegenerazioni (Sorbi - Università di Firenze); I fattori di rischio cerebrovascolari (D. Manfellotto - Roma); Le correlazioni fisiopatologiche del sistema cuore-cervello nell'anziano (M. Fioranelli - Roma). La seconda giornata riguardante le patologie chirurgiche dell'età involutiva è stata aperta dalla lettura magistrale di L. Novellino sulle indicazioni della Chirurgia mininvasiva nell'anziano. Successivamente sono state presentate nell'ordine le seguenti relazioni:Problematiche anestesiologiche nell'anziano (R. Greco - Roma); La chirurgia del colon retto nell'anziano (G. Cucchiara, S. Colizza, R. Vincenti Roma); Il cancro della prostata (E. Cruciani - Roma); Il trattamento della degenerazione maculare senile con terapia fotodinamica (M. Fortunato, E. Glorialanza, V. Gasparri, P.Vadalà - Roma); Utilizzo di materiale eterologo per la riparazione delle fratture del pavimento orbitarlo (S. De Gregorio- Roma);Correzione di labio-palatoschisi in unico tempo durante missioni umanitarie di Operation Smile (F.Abenavoli - Roma);Le fratture di femore in età involutiva (A. Carfagni - Roma); Ruolo della radiologia interventistica nella patologia dell'età involutiva (M. Nardella, F. Florio - S. G. Rotondo). La maggioranza dei relatori che ha partecipato al Congresso opera nell'ambito dell'Ospedalità Classificata o degli Irccs religiosi a dimostrazione dell'alto livello scientifico e professionale raggiunto dai medici del settore. Il Congresso scientifico è stato inoltre accreditato dal Ministero della Salute per la erogazione dei crediti formativi favorendo la partecipazione intensa ed attenta dei congressisti. Le relazioni citate saranno pubblicate negli Atti congressuali sulla rivista scientifica Impegno Ospedaliero. Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 17 focus ffocus appieno la figura del delegato scientifico. Bisogna instaurare rapporti di collaborazione con altre sociètà scientifiche, attraverso protocolli comuni e linee guida comuni non solo per l'accreditamento degli eventi ma anche per creare progetti scientifici di più ampio respiro. La mutidisciplinarietà della nostra associazione può e deve facilitare questo scambio. La capacità di progredire e di affermarsi è direttamente correlata alla capacità dell'Anmirs di servire le sedi periferiche con una oculata politica di gestione finanziaria e di promozione dell'immagine. È indubbio che le strutture portanti sono le sedi periferiche, ma la loro attività di formazione, pur prioritaria, deve essere mediata dalla Società Scientifica, che ha qui la sua ragion d'essere. Essa deve collegare le sedi periferiche, come una piattaforma informatica centrale e deve infatti essere il collante della forma ed evoluzione dell'aggiornamento professionale. Obbiettivo per il prossimo biennio della Segreteria Scientifica e della Società deve essere la Formazione a distanza. d Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 18 La partecipazione ai congressi scientifici infatti è diventata di recente sempre più costosa, riservata per lo più a branche specialistiche, dotate di notevoli risorse finanziarie assorbite spesso da sponsors farmaceutici. Il futuro che è ormai presente è quello di sfruttare la rete telematica per far giungere le relazioni interessanti a casa di ognuno, risparmiando tempo e denaro e salvaguardando l'impegno lavorativo. Come abbiamo già detto, grosse società incontrano difficoltà organizzative perché non riescono ad utilizzare lo strumento dell'informazione. L'uso dello strumento informatico, in modo corretto ed appropriato, potrà vedere sicuramente La nostra Associazione protagonista nel campo scientifico nazionale. È necessario quindi che quest'iniziativa di spessore sia frutto di partecipazione, aggregazione intelligente e produttiva e che sia finanziata e perseguita. Per raggiungere questo traguardo saranno sempre più necessari impegno, entusiasmo e determinazione. DOCUMENTO CONCLUSIVO L'Assemblea dei Delegati riunita a Roma in occasione del XXXI Congresso Nazionale Anmirs in data 9 Novembre 2002, dopo attenta valutazione e approfondita riflessione sull'attività svolta dalla Società Scientifica e sulle prospettive legate alla formazione continua in medicina: CONSTATA che la Società Scientifica, superate le iniziali difficoltà e incertezze, è divenuta una realtà e un patrimonio associativo di indubbio valore; DICHIARA il proprio compiacimento per la crescita di tale importante Istituto che si è realizzato nel pieno rispetto nei principi della sua costituzione; INCORAGGIA l'attività che ritiene indispensabile al sistema, nella convinzione che i crediti formativi sono essenziali per la certezza. della professione e per la carriera dei medici; INVITA i responsabili della Società Scientifica a vigilare sulla qualità della produzione scientifica e ad incoraggiare la formazione a distanza e l'ipotesi di piani e progetti formativi aziendali; RITIENE importante che tale significativo strumento sia esteso a tutta la dirigenza, al personale dipendente e a quanti pur non appartenenti all'ospedalità classificata, avanzino richiesta di adesione; IMPEGNA la Società Scientifica a realizzare, come già avvenuto per l'anno in corso, appuntamenti di prestigio per potenziare ulteriormente questo patrimonio associativo; SOSTIENE che il confronto con l'Aris e con altre Società Scientifiche possa e debba svilupparsi esclusivamente nella prospettiva di realizzazione di corsi comuni di formazione e di progetti di garanzia con l'esclusivo vincolo di non penalizzare medici e dipendenti e non appesantire il bilancio dell'Anmirs Mozione CHINNI-CIPOLLETTA f Organigramma dellANMIRS per il biennio 2002 - 2004 Approvato il 2 dicembre 2002 dal Consiglio Nazionale SEGRETERIA NAZIONALE Donato MENICHELLA Giovanni SCAGLIONI Domenico GRISAFI Renato CIPOLLETTA Pietro TARANTOLA Eugenio GLORIALANZA Roberto TOMACIELLO Segretario Nazionale Vice Segretario Nazionale Segretario Organizzativo Segretario Attività Scientifica Segretario Territoriale Nord Segretario Territoriale Centro Segretario Territoriale Sud CONSIGLIO NAZIONALE Francesca MAZZA Walter Massimo LAMBIASE Stefano FELICI Maurizio FERRETTO Roberto LUPATTELLI Lucio LUZZA Claudio BELLUNATO Michele NARDELLA Tommaso Fabrizio MARZANO Maurizio VERANI Petros YIANNAKOU Cristo Re - Roma Casa Sollievo Sofferenza S. Carlo I.D.I. - Roma Sacra Famiglia - Erba FBF Isola Tiberina - Roma S. Pietro - Roma Sacro Cuore Negrar Casa Sollievo Sofferenza Casa Sollievo Sofferenza FBF Isola Tiberina - Roma Regina Apostolorum - Albano Laziale REVISORI DEI CONTI EFFETTIVI Aldo RUSSO Giovanni BAIANI Giovanni MOSIELLO Casa Sollievo Sofferenza S. Pietro - Roma Bambino Gesù - Roma REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI Giorgio Felice BIAVA I.D.I. - Roma PROBI VIRI Paolo GALIANO Giovanni LENTINI Francesco Paolo LO MELE Elena LUDOVICO Domenico TRESCA I.D.I. - Roma Buccheri La Ferla - Palermo Buon Consiglio - Napoli Miulli - Acquaviva delle Fonti Sacro Cuore di Gesù - Benevento DELEGATI REGIONALI Matteo VALDESI - SICILIA Matteo MARUZZI - PUGLIA Rosario RUFFO - CAMPANIA Francesco BERGAMASCO - VENETO, TRENTINO Mario BRENNA - LOMBARDIA Fedele FASCIANO - PIEMONTE Buccheri La Ferla - Palermo Casa Sollievo Sofferenza Evangelico Villa Betania Sacro Cuore Negrar Sacra Famiglia - Erba Gradenigo - Torino VICE SEGRETARIO ITALIA NORD Claudio BELLUNATO Sacro Cuore Negrar VICE SEGRETARIO ITALIA CENTRO Petros YIANNAKOU Regina Apostolorum - Albano L. VICE SEGRETARIO ITALIA SUD Alberto VITALE Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 Villa Betania - Napoli 19 focus ffocus di Gennaro Rocco* * Presidente Collegio Ipasvi di Roma, Direttore corso di laurea in infermieristica Idi-Irccs Roma La testimonianza degli infermieri Colleghi di speranza Laver affiancato, nellambito del Congresso Anmirs, ad argomenti di più stretta pertinenza tecnico-scientifica le questioni e le problematiche inerenti alla solidarietà umana e al dialogo interreligioso testimonia, una volta di più, limpegno dellospedalità religiosa sul fronte di una sanità intesa nel senso più completo del termine. La presenza a questo con- Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 20 fronto della professione infermieristica vuole sottolineare come la necessità di testimoniare solidarietà indipendentemente dal credo religioso, dalla razza e dalla cultura, sia dei medici, ma anche di tutti gli altri operatori sanitari. Degli infermieri in particolare. Nei modelli organizzativi della sanità moderna e nella stessa realtà quotidiana dei nostri ospedali, la gestione dei rapporti relazionali con gli utenti è principalmente nelle mani degli infermieri. Rapporti attinenti non solo allaspetto assistenziale in senso ristretto, ma anche e soprattutto a quello interpersonale, di comunicazione profonda con la persona malata. Ne discende limpegno costante a raccogliere e rispondere anche ai bisogni diversi da quelli strettamente correlati alla cura, diversi ma non per questo meno importanti e anzi determinanti per il successo della terapia. Insomma: la cura della salute e non solo della malattia è la mission primaria per la professione infermieristica. Lo è a maggior ragione nelle strutture sanitarie che offrono un servizio particolare, più completo, a chi si trova in una condizione di sofferenza: gli ospedali religiosi, appunto. Gli infermieri sono chiamati oggi a testimoniare in prima persona la sensibilità verso questi bisogni, ma anche ad agire e ad operare affinché nellorganizzazione del sistema sanitario e dei servizi sia posta al centro la persona in quanto tale; non la patologia, ma luomo malato. Su questo aspetto della professione gli infermieri italiani stanno compiendo un grande sforzo organizzativo e prima ancora culturale. È un percorso complesso, caratterizzato certamente da problemi e manchevolezze, ma che, specie negli ultimi anni, fa registrare sostanziali progressi, anche in virtù di una figura professionale profondamente mutata sul pia- f no normativo e su quello della formazione. Gli infermieri italiani (lo hanno fatto da ultimo nel congresso nazionale della Federazione Ipasvi celebrato proprio a Roma nel settembre scorso) rivendicano orgogliosamente un profilo di crescita professionale che forse, in questi ultimi anni, non ha pari in Italia. E non si tratta di un orgoglio vanesio, fine a se stesso. Deriva piuttosto da una condizione lavorativa che si rivela nellattività di ogni giorno, costretta a misurarsi costantemente con lattualità sociale del nostro Paese e dunque in continua evoluzione. Si analizzano qui due aspetti salienti della domanda di salute che arrivano oggi dalla popolazione: quella riferita alle persone anziane e quella determinata dal processo di immigrazione. È evidente che, su questo doppio binario, la sanità deve indirizzare la sua riorganizzazione. Nei prossimi anni sarà fondamentale rispondere più adeguatamente ai bisogni di salute di una popolazione anziana e multietnica; uno scenario operativo complesso con cui tutti noi presto dovremo confrontarci. In questa chiave, il binomio rappresentato dagli elementi tecnici e da quelli etici dellassistenza sarà cruciale, determinante: sempre insieme, a completarsi in unofferta di cura globale, che non distingua laspetto fisiopatologico da quello spirituale della persona. È levoluzione demografica stessa che ci impone questo atteggiamento, se è vero che proprio gli anziani e gli immigrati manifestano la necessità più stringente di solidarietà umana e di dialogo interculturale. Gli infermieri stanno lavorando in questa direzione con numerose iniziative di sensibilizzazione e informazione della categoria. Forti anche di unesperienza internazionale consolidata che vede gli infermieri italiani in prima fila nel campo dellassistenza alle genti colpite da calamità, epidemie, guerre, nei Paesi del Terzo e Quarto mondo, nelle missioni religiose, nelle organizzazioni di volontariato, stanno ad esempio elaborando un opuscolo informativo da distribuire a tutti gli infermieri, che fo- calizza la necessità di erogare lassistenza rispettando gli usi, i costumi, i principi alimentari e le esigenze spirituali degli immigrati. Aspetti, questi, a cui occorre dedicare la massima attenzione, a cominciare dalla ritualità dei diversi credo religiosi: dagli orari delle preghiere alla percezione del concetto di privacy, molto variegata in relazione alla cultura di provenienza. Tutti verifichiamo con i nostri occhi che tanti ospedali sono in realtà organizzati più sulla base delle esigenze della stessa struttura che non sulle necessità dellutente. Il tempo che viviamo ci impone di cambiare, di rovesciare la prospettiva. Ci vuole dunque uno sforzo ulteriore anche sulla revisione dei modelli organizzativi delle nostre strutture sanitarie, di Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 21 ffocus ...presenza della figura infermieristica nel novero degli ordini professionali... Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 22 focus quelle religiose in particolare. Lospedalità religiosa può e deve sfruttare in questa direzione il vantaggio che le deriva dalla sua stessa storia, dai principi di solidarietà e di spiritualità che la ispirano e che ne compongono lessenza. Può rappresentare, perciò, una forza trainante nei confronti di altre strutture sanitarie, laiche, pubbliche e private, e costituire per queste un riferimento preciso, un modello virtuoso da imitare. Ecco che, per la sanità religiosa il peso della responsabilità sociale raddoppia. Ma non per questo spaventa i suoi operatori, per i quali lobiettivo della cura globale della persona è alla base di una scelta professionale che è di per sé una scelta di vita. La nuova figura dellinfermiere tracciata dallattuale quadro normativo è centrale in un sistema come quello fin qui accennato.A questa è affidata una grande potestà autoorganizzativa e la prerogativa di stabilire processi di assistenza in completa autonomia. Processi che devono ispirarsi ai valori fondanti delletica e della deontologia professionale. Il punto è: come farlo? La proposta che gli infermieri si sentono avanzare è necessariamente diversificata e multidisciplinare. Coinvolge tutta la professione infermieristica, dai suoi organi istitu- zionali rappresentativi alle unità operative, ai colleghi impegnati nella formazione e nellattività di ricerca. Gli strumenti su cui stiamo lavorando sono dunque diversi, con lintento di aprire un dibattito fruttuoso nella nostra professione. Siamo agevolati in questo dallo spirito con cui i giovani si avvicinano alla scienza infermieristica, con aspettative certamente nuove e assai diverse rispetto al passato. Fondamentale diviene allora la testimonianza diretta e personale nei luoghi di lavoro. E poi linvestimento nella formazione di base, specialistica e nellaggiornamento continuo. In questo campo abbiamo già capitalizzato una buona esperienza. I centri di formazione convenzionati con le università dei nostri ospedali religiosi puntano proprio a trasmettere quei valori universali non nuovi per la nostra professione, ma certamente rinnovati nella forza: quelli della solidarietà e della fratellanza. Il successo ottenuto dai master e dai corsi post laurea fin qui attivati in materie come letica del management in sanità testimonia che la direzione intrapresa è quella giusta per veicolare i valori in questione ai colleghi già in servizio. Un ruolo chiave in questo processo di trasmissione dei valori è recitato dalle associazioni di operatori sanitari, e in particolare di infermieri, in primo luogo di quelle cattoliche. Infine, gli enti istituzionali con cui occorre avviare una nuova stagione di rapporti e di collaborazione. La presenza della figura infermieristica nel novero degli ordini professionali e un suo maggiore coinvolgimento nelle scelte di politica sanitaria possono agevolare fortemente questo interscambio, nel segno comune dei valori universali della cristianità. La legge attribuisce oggi nuove responsabilità agli infermieri, con una libertà di agire ben più ampia che in passato. Daltronde, è quanto gli infermieri italiani hanno rivendicato per molti anni, nel nome di una crescita professionale completa e adeguata ai tempi. Ora che questa è a portata di mano, non abbiamo più alibi per tirarci indietro. a aattualità di Paolo Spagnolli Assemblea straordinaria del 7 novembre 2002 L'evoluzione del Fondo Nel 1997, prima riforma statutaria, per recepire l'obbligo di composizione paritaria tra medici dipendenti e rappresentanti delle amministrazioni nel Consiglio e nell'Assemblea. Dal 23 giugno 1999, Convenzione con l'Anmirs (stanza presso la sua sede di Roma, ospitalità al Congresso ecc.). La sistemazione logistica è migliorata ed ha permesso l'attivazione, altrimenti impossibile, delle procedure richieste dalla legge sulla riservatezza dei dati personali. Assunzione di un impiegato per il Fondo Carmelo Daniele - con indubbio vantaggio per l'organizzazione Iscrizione dall'8 febbraio 2000 all'Albo dei Fondi pensione - I Sezione Speciale - Fondi pensione preesistenti con soggettività giuridica, con il n° di iscrizione 1337. Attivazione, a partire dal 1° luglio 2001, della gestione amministrativa del Fondo attraverso un gestore esterno: Prevint S.p.A. Gara per il rinnovo del Gestore delle risorse del Fondo, nel secondo semestre del 2001, alla scadenza del precedente contratto quinquennale con Assicurazioni Generali. Scelta, da parte del Consiglio di Amministra- Le modifiche normative intercorse in questi anni e gli interventi regolamentari della Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi pensione) hanno reso necessario un intervento costante di adeguamento dei "vecchi Fondi", quelli cioè costruiti prima del 1992. Il nostro Fondo è nato l'8 ottobre 1987 ed ha sino ad ora realizzato tutti gli adeguamenti resi obbligatori. zione, del nuovo gestore, Ras S.p.A. attivo dal 1° gennaio 2002, perché ha offerto la forma meglio integrata di contratto ed assicurato anche il "know how" per tutta l'ulteriore fase di passaggio organizzativo. Tale nuovo rapporto ha consentito di far proporre anche al Sindacato nuove convenzioni per prodotti assicurativi di interesse dei medici e delle loro famiglie. Occorreva però ancora un passo in avanti per arrivare ad un pieno adeguamento ai Fondi pensione di nuova costituzione. Si è quindi proceduto ad un ulteriore modifica dello Statuto con i seguenti obiettivi: una razionalizzazione dell'impianto regolamentare il passaggio dal monocomparto al multicomparto l'introduzione dell'istituto della Banca depositaria Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 23 aattualità Il Fondo ha approvato la possibilità di iscrizione per tutti i dipendenti medici di Ospedali Religiosi... Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 24 attualit l'adozione della scheda informativa l'adeguamento anche in tema di redazione del Bilancio dei termini e delle disposizioni per i Fondi di nuova costituzione Il Fondo ha approvato quindi la possibilità di iscrizione per tutti i dipendenti medici di Ospedali Religiosi che, ai sensi delle nuove normative, vengono ora inquadrati come Presìdi delle Asl e non più come " Ospedali Classificati". Inoltre, tra i dipendenti degli Ospedali Classificati e Irccs o di tali Presidi, si potranno iscrivere anche i laureati non medici - a patto che il Contratto di riferimento Aris-Anmirs contempli in futuro l'applicazione anche per queste categorie -. Il multicomparto (Possibilità di sviluppo di più linee di investimento) L'operatività è prevista dopo il completo trasferimento (primo luglio 2003) delle riserve matematiche dal precedente gestore, Generali, a Ras. Alla linea di base che ha reso ancora un ottimo 5.2 % nel corso del 2002 (assicurativa con caratteristiche di protezione del risparmio grazie al rendimento minimo garantito del 3% annuo,) verranno affian- cate fino a tre linee - assolutamente non obbligatorie ma a scelta gratuita da parte di ogni iscritto - di tipo finanziario (come fossero "fondi comuni" di investimento). Il Consiglio di Amministrazione del Fondo emanerà un regolamento per definire le modalità di applicazione. Banca depositaria L'introduzione della Banca depositaria è un ulteriore forma di garanzia per gli iscritti al Fondo, non è obbligatoria per i vecchi Fondi pensione. Ma se si sceglie una gestione multicomparto diviene inderogabile, per controllare che tutte le operazioni svolte dai gestori delle risorse siano conformi sia allo Statuto del Fondo, sia alle Leggi ed inoltre che gli stessi seguano le indicazioni fornite dal Consiglio di amministrazione del Fondo e contenute nelle convenzioni di gestione sottoscritte. Scheda informativa La Scheda informativa è lo strumento individuato dal legislatore per garantire la chiara e trasparente rappresentazione delle caratteristiche dei fondi pensione ai potenziali aderenti Non è obbligatoria per i vecchi Fondi pensio- tà ne, ma andrebbe consegnata ai potenziali aderenti unitamente al modulo di adesione Deve essere redatta in conformità allo schema predisposto dalla Covip e contenere tutte le informazioni anche sugli andamenti della gestione delle risorse Il bilancio del Fondo Il bilancio del Fondo si è fatto molto consistente. Le posizioni accumulate in favore degli iscritti ammontano al 30/06/2002 ad Euro 65.874.734,91 contro circa 69 miliardi nel 1998. Il Fondo doveva adeguare i tempi di chiusura e di approvazione del Bilancio, a quelli previsti dalla normativa in vigore: - chiusura del bilancio al 31 dicembre dell'anno - approvazione dello stesso entro quattro mesi dalla chiusura (quindi nel mese di Aprile successivo: la prossima Assemblea si terrà quindi probabilmente il giorno 11 Aprile). Il regolamento per le anticipazioni Si tratta di un ulteriore adeguamento operativo, che completa al momento l'offerta di servizi per gli iscritti. È così diventato operativo l'articolo relativo dello Statuto (Art. 24). I moduli per la richiesta e la normativa sono pubblicati sul Sito Internet del Fondo. Tutte queste modifiche sono ora all'approvazione finale da parte della Covip: Polizza È dal 1998 che il Fondo sta pensando ad una polizza, accessoria al trattamento previdenziale, per i casi di morte da qualsiasi causa ed invalidità totale permanente - oltre il 66 % Per quanto rari, i casi annui non sono meno di 4 o 5 e questa copertura potrebbe venire incontro alle famiglie, in particolare dei colleghi più giovani, che non hanno ancora accumulato consistenti contributi nel regime Inps o nel Fondo. Abbiamo ottenuto già una proposta operativa da parte di Ras. In prima ipotesi, a fronte di un contributo di circa duecento Euro annui o suoi multipli, si otterrebbe una copertura variabile in funzione dell'età di appartenenza. Il capitale assicurato potrebbe partire da circa 200 mila Euro per i soggetti di 30 anni, de- a crescendo peraltro con l'età dell'assicurato. Il sistema assicurativo obbligatorio Inps, nel quale confluiscono i nostri contributi pensionistici obbligatori, non da diritto ad una pensione prima di aver accumulato 20 anni di anzianità contributiva. In caso di morte, dopo 5 anni di contribuzione, gli eredi ottengono una pensione indiretta. Le cifre accantonate, comunque, risultano sempre modeste, a fronte della breve durata contributiva. Non appena la polizza sarà disponibile, ne verrà data diffusa informazione agli iscritti. Il meccanismo per accedervi sarà semplice, tramite una richiesta di destinazione di parte dei propri contributi personali. Tutto questo lavoro è stato e viene fatto per assicurare trasparenza nei confronti dei propri iscritti e confrontabilità con gli altri Fondi pensione. Ciò ha portato ad un importante riconoscimento da parte della Commissione di Vigilanza, che ha deciso di sottoporre anche il nostro Fondo, come tutti i nuovi e solo quelli importanti tra i vecchi, alla "Vigilanza di Stabilità". Il Consiglio, in base a questa richiesta, è tenuto entro questo febbraio e poi annualmente a fornire alla Commissione una informazione dettagliata sul tipo di organizzazione che si è data e sugli strumenti che possiede, a garanzia ulteriore di serietà nei confronti degli iscritti passati e futuri. Per chi voglia poi approfondire le ragioni, sempre ottime, per continuare a contribuire o per iscriversi, il nostro sito www.fondopensionemedici.it è ricco di informazioni, tra cui la Sintesi in formato PowerPoint alla pagina "Tutto sul Fondo" Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 25 attualit aattualità di Roberto Lupattelli Gencarelli Ho avuto tutto ciò di cui avevo bisogno L11 febbraio, il giorno dedicato a Nostra Signora di Lourdes, con una solenne cerimonia in San Pietro, la chiesa sublima la sofferenza concentrando il pensiero e la preghiera sugli ammalati V Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 26 oglio continuare a chiamarli così contro la vigente tendenza legislativa che non li vuole chiamare ammalati, non li vuole chiamare nemmeno pazienti, chissà forse non li vuole chiamare e basta. Lanonimia li generalizza e permette di ignorarli più facilmente. Limmagine della sofferenza nella storia è sempre stata scomoda e oggi, in un sistema di mercato, lo è ancora di più. Oggi è obbligatorio essere sempre giovani, sani, belli, sorridenti e festaioli, sorseggiare coca-cola con una mano e inviare SMS con laltra. No, non sto a propinarvi il sermone del solito sepolcro imbiancato. Non è da me, non credo di avere i titoli per parlare, sono uno di quelli che siedono in fondo al tempio e non ho abbastanza faccia per alzare lo sguardo. Peraltro sono convinto che questa società, con tutti i suoi limiti, sicuramente non è la peggiore che la storia abbia prodotto anche se forse é tra le più subdole e insidiose. In questo sistema, facilmente i buoni propositi sono strumentalizzati e, con la complicità dei media, indirizzati a sostenere tesi e personaggi tampo- co opinabili. Cammino nelle navate di questa Basilica e incontro gente di ogni tipo; ciascuno, però, porta sottobraccio una sofferenza, spinge una sedia a rotelle o una barella. Ai piedi dellAltare del Bernini, i volontari di tante associazioni schierano ed ordinano le file delle miserie umane, le vere legioni del Cristo vivente. Ne conosco moltissimi, li incontro tutti gli anni a Lourdes, tranne quelle defezioni, di tanto in tanto, di chi viene a mancare per una vita migliore. E qui in Basilica o al Santuario ho sensazioni diverse da quelle che ho in corsia. Sicuramente perché latteggiamento mentale é diverso. Quì non ho lobbligo di essere un tecnico, né di ipotizzare percorsi fisiopatologici, né di definire una diagnosi e una terapia; qui, oggetto passivo, ricevo qualcosa da chi, per la sfortuna di un handicap o di una malattia, ha molto più di me. È con questo confronto che lo spirito abbatte i vincoli del corpo e si innalza ad intuire la presenza dellEterno. «Ciao, Roberto» mi fa una donnona barellata con un accento lombardo. tà Rosa, credo che abbia ormai la mia età e da più di venticinque anni vive sdraiata prona su una barella. Mi ricordo di lei al mio primo pellegrinaggio a Lourdes con gli ammalati, ventuno anni fà. Lunghe chiacchierate tra una sigaretta e laltra, sotto quella pioggerellina gelata che trapassa ogni soprabito, cappello o scarpa, a parlare del mondo, di Dio, del quotidiano e dellinfinito. Me la ricordo in lacrime una sera. Un idiota laveva rimproverata di non pregare abbastanza. Proprio lei, lei che é una preghiera vivente. Ci sono anche «i ragazzi di Genova». Vivono un anno intero in un istituto in mezzo alle loro orine e alle loro feci.Ti vedono sul treno, e la prima cosa che ti chiedono é «ci sei a Lourdes lanno prossimo?» Li guardi stralunato e rifletti «Ma come, siamo appena partiti e già pensano allanno prossimo?». Capito sepolcri imbiancati? Ci sono persone con la vostra stessa dignità, che vivono un intero anno nella melma sperando in un viaggio a Lourdes, accuditi e teneramente amati. «Accuditi» direbbe qualcuno «da chi ha molto da farsi perdonare». E quandanche? Nulla e nessuno in questo mondo fa qualcosa per niente. Cè sempre un tornaconto: pecuniario, fisico o spirituale. La gratuità é un attributo solo divino. Solo Dio dona gratis. Il dono degli umani ha sempre una contropartita: dalla speranza nel premio finale alla semplice gioia della condivisione ed é giusto così. Quella sera di gennaio Angelo era trionfante quando mi venne a cercare per annunciarmi di aver trovato per me un posto da barelliere in quello che sarebbe stato in mio primo viaggio. Gli risposi prima con calma e poi urlando, che non se ne parlava nemmeno. Non era certamente il migliore periodo della mia vita : la professione, la continua corsa dietro a qualche primario ripulito, il lunario da sbarcare, il tempo che correva sempre troppo velocemente. Non ho mai saputo chiedergli scusa, mi sono sempre mancate le parole. Però alla fine presi quel biglietto. Il mio incarico era quello di aiutare gli ammalati nellimmersione in piscina. In sette giorni a avevo visto tutto quello che cera da vedere. In sette giorni avevo capito tutto quello che cera da capire.Alla grotta di Massabielle in ginocchio sotto una continua pioggerellina gelata ho invocato fino a tarda notte il perdono della Vergine per la mia presunzione ed il mio egoismo. Io, povero imbecille, avevo pensato di alienare il mio spirito alle stupide ed insignificanti miserie del mio quotidiano. Io, povero imbecille, mi ero lamentato di non aver avuto niente di quello che avevo chiesto, senza accorgermi che il Signore mi aveva già dato tutto quello di cui avevo bisogno. In questa Basilica risuona un inno a Maria, che il vecchio Papa, anche lui ammalato, ha impresso sulle sue insegne. Linvocazione alla Vergine attraversa inossidata i millenni: dalle comunità paleocristiane, all11 febbraio del secondo Millennio, quando tutti eravamo sul sagrato in una giornata per me, per altri versi magica, a oggi di nuovo in questa basilica. Ma ora silenzio! Tra poco avrà inizio il rito liturgico e il Dio Vivente, sceso tra noi, prenderà il comando delle Sue schiere di miserabili, stringerà le file del Suo Esercito e riaccenderà i cuori rinnovando la speranza in un mondo migliore. Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 27 aattualità attualit Ospedale pediatrico Bambin Gesù Un portale a misura di bambino A poco tempo di distanza dal- lattivazione del portale sanitario pediatrico, lOspedale Bambin Gesù di Roma tira le prime somme rendendo noti, durante un incontro organizzato a Roma, i risultati di questo importante progetto, intitolato, per lappunto, www.ospedalebambinogesù.it. Esperienze e prospettive. «Non siamo qui per celebrare qualcosa» esordisce Francesco Silvano, presidente dellospedale pediatrico Bambin Gesù, «ma piuttosto per informare la gente su ciò che è stato fatto: il primo portale sanitario pediatrico in Italia e anche in Europa. Peccato solo che nessuno ci abbia ancora imitati. Il portale rappresenta infatti la maniera più innovativa Centro Coordinamento Informazioni (CCI) Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 28 SITO Anmirs Si informa che le Rsl dei singoli Ospedali possono accedere alla parte riservata del nostro sito internet utilizzando la propria Username e Password. Chi non fosse in possesso di tali credenziali può richiederla allindirizzo e-mail [email protected] o telefonando in Associazione. Ecm È stata attivata una nuova pagina per tutti i medici organizzatori di eventi Ecm, da dove è possibile scaricare la documentazione necessaria per il Ministero della Salute. Oltre a compilare la scheda di Richiesta di Ac- di fare sanità, di ampliare la tipologia dellofferta e di migliorare lofferta stessa, attraverso lutilizzo di nuovi canali e strumenti di comunicazione e interazione, come Internet. Una medicina, che supera la barriera del territorio, arrivando nel minor tempo possibile alle esigenze di questi piccoli pazienti». Dalla nascita del portale, ad oggi, il Bambin Gesù è diventato il punto di riferimento principale per tutto ciò che riguarda la salute del bambino su Internet. Con unesperienza che vanta oltre 130 anni di attività, lospedale, in collaborazione con 5 partner di altissimo livello nazionale ed internazionale, ha già messo in cantiere, in soli 12 mesi, 230 mila visitatori, suddicreditamento si devono inviare il Programma dettagliato dellevento con allegati i Curriculum Vitae, il Questionario e la Scheda di valutazione dellevento formativo da parte dei partecipanti. Per facilitare la consegna del materiale al Ministero, si consiglia di inviare il tutto tramite email allindirizzo [email protected], oppure in un floppy disk allAnmirs c/o Massimo Silvestri. Per aiutare i Responsabili dei Corsi nel completare in modo migliore la scheda di Richiesta di Accreditamento si allega la Griglia di Valutazione. Portale bambino gesù Alleghiamo lelenco dei medici, di ogni Ospedale, a cui è stata consegnata la Username e Password per poter accedere a tutti i servizi del Portale dellOspedale Bambino Gesù: tà a visi fra medici, genitori e bambini, 12 milioni e mezzo di accessi, oltre 1200 visite in media per giorno, e 5 mila prenotazioni on-line di esami o visite. Fra i servizi, si ricordano, per lo più, le attività di prenotazione on-line, generalmente evase entro le 48 ore e notificate tramite posta elettronica, le attività di teleconsulto, convalidate dal primario di reparto, corredate dalla bibliografia del caso e, soprattutto, fornite entro le 72 ore lavorative dalla richiesta, salvo i casi di urgenza, le attività di percorsi formativi a distanza, le attività di supporto clinico fra medici, le attività di supporto assistenziale a pazienti e ospedali di piccole dimensioni, come pure le attività messe a punto in un baby portale per lintrattenimento e la didattica dei bambini, giochi on-line, racconti e fiabe. Per Domenico Gramazio, presidente dellAgenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, «Una grande realtà che rappresenta ogni anno, per migliaia di famiglie, un punto di riferimento essenziale. Del resto, il Bambin Gesù non è un ospedale qualsiasi, ma il fiore allocchiello dellassistenza pediatrica e un simbolo della nostra sanità». Nel variegato mondo della telematica, dove cè pure chi riesce a fare di Internet uno strumento illecito e perverso, esiste dunque larma del riscatto, attraverso questa grande op- portunità sociale e sanitaria, che permette il collegamento in tempo reale con tutte le persone e le informazioni interessate. Del resto, la sanità, come tutti i campi di applicazione del sapere umano, per sopravvivere deve poter appoggiarsi tanto sulle conoscenze umane, quanto sui supporti scientifici e tecnologici. Quella che chiamano la new-economy non è altro che il timone di tutte le realtà operative di una società complessa e strutturalmente organizzata. Ma cè pure che rivendichi il diritto a una sanità globale e non mirata. «Da quando sono diventato sottosegretario di Stato alla Salute» racconta Cesare Cursi, «ho incontrato, girando per lItalia, tantissime realtà regionali diverse e spezzettate fra loro. È mai possibile confrontare la Lombardia alla Basilicata? Certo che no! Qui bisogna assolutamente evitare che quelli che un tempo erano i viaggi della speranza diventino oggi i viaggi da Regione a Regione. Oggi, in questa sede, non posso che congratularmi con quanto è stato fatto e quanto si farà al Bambin Gesù, ma ciò su cui voglio insistere è la necessità di pareggiare le tante realtà italiane. Il federalismo ha un senso solo se è condiviso, vissuto e verificato ovunque, specie oggi, che si lavora alla luce di epidemiologie importanti». NOME COGNOME OSPEDALE NOME COGNOME OSPEDALE Massimo Claudio Renato Walter Benito ACERRA CANNAVIELO CIPOLLETTA DI STASO Costantino Mario DILBERIS DUATI Stefano Maurizio Roberto Domenico Walter Massimo FELICI FERRETTO FERRI GRISAFI LAMBIASE Lucio Francesca Franco Fabio Giovanni Gloria Maria Giuliano Sergio LUZZA MAZZA MAZZARO MICHIELUTTI MOSIELLO PENNASILICO ROMAGNOSI ROVELLI Daniele Roberto LIETTI LUPATTELLI GENCARELLI Buon Consiglio Ospedale Israelitico Buon Consiglio Caso Sollievo della Sofferenza S. Camillo - Trento De Gironcoli - Conegliano Veneto S. Carlo di Nancy Sacra Famiglia S.Maurizio Canadese Buccheri La Ferla Casa Sollievo della Sofferenza Valduce Fatebenefratelli -Isola Tiberina Rosario Giovanni Paolo Pietro Roberto Daniele Laura Petros RUFFO SCAGLIONI SPAGNOLLI TARANTOLA TOMACIELLO URBANI VERNETTI YIANNAKOU S. Pietro Cristo Re Villa Salus Sacro Cuore - Negrar (Vr) OPBG IDI S. Raffaele Arcangelo Moriggia Pelascini Italia Hospital Evangelico Villa Betania S. Giuseppe Sacro Cuore S. Orsola S. Cuore di Gesù S. Pancrazio Gradenigo Regina Apostolorum I medici iscritti allAnmirs possono chiedere informazioni ai colleghi per laccesso al portale oppure inviando una e-mail allindirizzo: [email protected]. Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 29 cronac ccronaca di Eugenio Glorialanza Le regioni e il governo Daccordo sul riparto del Fsn 2003 Durante la Conferenza Stato- Impegno ospedaliero N. 1 - GENNAIO FEBBRAIO 2003 30 Regioni del 6 febbraio scorso si è finalmente trovato un accordo sul riparto del fondo sanitario nazionale per lanno 2003, che ammonta a oltre 78 miliardi di euro. A dare per primo la notizia è stato il presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo. «Lobiettivo non era del tutto scontato. Cerano, infatti, problematiche relative alla soddisfazione delle Regioni (che a Fiuggi avevano chiesto 400 mld in più di vecchie lire rispetto a quanto stanziato dal Fsn, ndr) e ai flussi di cassa, che sono state superate. Laccordo sulla tabella messa a punto la settimana scorsa, durante il vertice di Fiuggi, è stato premiato con una prova di solidarietà fra le Regioni. Solo ora possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo», ha detto Ghigo. Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro della Salute, Girolamo Sirchia. «Sono stati raggiunti gli obiettivi che stanno a cuore al Governo e, perciò, sono molto soddisfatto. Siamo tutti contenti e ritengo che questa sia una base per lavorare bene in futuro». Sirchia ha spiegato anche che limportante «era chiudere subito, e non tardi come lo scorso anno, in modo da avere subito chiaro il quadro generale, che permetterà di sanare alcune iniquità che si erano verificate in passato e accontentare le richieste delle Regioni» che ha detto di condividere. Per il governatore del Lazio, Francesco Storace, infine, la soluzione è convincente soprattutto per quanto riguarda la questione Bambino Gesù. «La conferenza ha sancito un risultato positivo: lattuazione di unordine del giorno del Senato che prevedeva uno stanziamento pluriennale a favore dellospedale pediatrico della Capitale.» E il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi ha aggiunto: «Sono stati stanziati 50 milioni di euro». Una parte della quota sarà resa disponibile in modo particolare dal Lazio, il resto verrà ripartito fra le Regioni, come rimborso per i piccoli ricoverati provenienti dalle altre zone del Paese. Cè comunque anche chi è non è completamente soddisfatto del risultato raggiunto, come il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che ritiene che «la quota del Fondo sanitario nazionale a disposizione delle Regioni rimanga ancora insufficiente». Il ministro della Salute Girolamo Sirchia o documenti documenti XXXI Congresso Anmirs La relazione del Segretario Nazionale Donato Menichella Roma 7/8 novembre 2002 Introduzione Care colleghe e cari colleghi, concludendo il mandato biennale di Segretario Nazionale da Voi conferitomi, desidero, come primo atto, ringraziare gli altri componenti della Segreteria e il Consiglio Nazionale uscente del sostegno ininterrottamente fornito alla azione sindacale e associativa. Durante la relazione e sperando di non dimenticare nessuno, menzionerò il contributo di tutti gli altri Colleghi alla vita associativa sia nella componente sindacale che in quella scientifica. Prima di inoltrarmi nel dettaglio, desidero ricordare la figura di Giancarlo Donati, organizzatore dellultimo congresso, scomparso dopo malattia breve e repentina. Donati è stato RSL, proboviro, Consigliere dAmministrazione del Fondo ma soprattutto socio instancabile dellAnmirs e amico di tutti noi. Alla vedova e alla numerosa famiglia, rinnoviamo tutto il nostro cordoglio e laffetto. RAPPORTI CON LARIS LAPPLICAZIONE DEL CCNL E IL FINANZIAMENTO DELL INDENNITÀ DI ESCLUSIVITÀ DI RAPPORTO Negli scorsi anni, giocava contro la nostra azione anche lo stato di frammentazione della controparte. È appena il caso di ricordare come, durante il negoziato, nemmeno il 60% degli iscritti allANMIRS trovava al tavolo ARIS rappresentata la propria amministrazione. Oggi quasi tutti gli iscritti ANMIRS si vedono applicato il CCNL ARIS-ANMIRS. Lunico, anche se immenso problema, è costituito dalla effettiva corresponsione dallindennità di esclusività di rapporto: qualche ospedale ancora si sottrae agli obblighi contrattuali. Allinizio dellanno, lARIS chiese una convocazione della commissione contrattuale. Il motivo, non esplicitato a priori, riguardava la richiesta di rileggere o, addirittura, di riscrivere lart.7 del CCNL. Come ricorderete, la irrisolta problematica del finanziamento dellesclusività di rapporto aveva costretto infatti lANMIRS, allatto della sottoscrizione del CCNL, ad accettare un condizionamento alloperatività dello stesso come risulta dalla lettura dellart.7. Il Consiglio Nazionale, allargato alle RSL, affidò un chiaro mandato alla Commissione Contrattuale. Il mandato era di non alterare in alcun modo lart.7 del CCNL. Inserto staccabile di Impegno Ospedaliero n. - 2003 Alla fine di un secondo incontro, le parti concordano la seguente dichiarazione. Dichiarazione congiunta Il giorno 14 febbraio 2002, presso la sede nazionale ARIS, SI SONO INCONTRATI PER LANMIRS Dr. Donato Menichella, Segretario Nazionale e per lARIS, Fratel Mario Bonora, Vice Presidente e responsabile del Servizio Lavoro e Previdenza Premesso che - con laccordo dell8 agosto 2001 della Conferenza Stato-Regioni (poi recepito dalla legge 405/2001) è stato disposto il finanziamento per la copertura degli oneri relativi allindennità di esclusività per gli anni dal 2001 al 2004, - che, così, viene meno la condizione prevista dallart.7 del CCNL, - là dove era convenuto che, in difetto di successivo finanziamento, le parti si sarebbero incontrate per procedere alla definizione dellintero assetto contrattuale, - che, tuttavia, non si era ancora verificata lerogazione dei finanziamenti previsti dallaccordo sopra citato (se non in alcune Regioni o province), tutto ciò premesso, le parti si impegnano, in attesa dellerogazione dei finanziamenti previsti, ad intervenire a livello locale per supportare eventuali accordi locali applicativi delle modalità di erogazione dellindennità di esclusività. La dichiarazione congiunta, che peraltro chiarisce ancor meglio i diritti dei medici, fu sottoscritta anche per evitare colpi di mano. Non è un mistero per nessuno che, anche in questo ultimo anno, è continuata lazione di disturbo della CIMO, offertasi insistentemente allAris come interlocutore (a basso costo). Unazione analoga a quella condotta dallANAAO negli anni scorsi, e in questo caso supportata anche da importanti prelati e personalità politiche. La dichiarazione (pur non impegnativa sul piano contrattuale) rinforzò il partito pro ANMIRS in seno allARIS. La storia infinita del finanziamento, da parte degli organi istituzionali, dellindennità di esclusività di rapporto di lavoro è continuata infatti anche nel 2002 e, ad oggi, non ha ancora avuto termine. Molte amministrazioni hanno erogato ugualmente e (sin dallinizio) questa importante voce retributiva del CCNL, ritenendo sufficienti gli impegni sottoscritti dal Governo nel- I I documenti Inserto staccabile di Impegno Ospedaliero n. - 2003 lAccordo Stato-Regioni dell8 agosto 2001, al di là della effettiva erogazione dei fondi promessi. Qualche Amministrazione si è messa in regola successivamente. Purtroppo, invece, altre amministrazioni non hanno ritenuto opportuno fare altrettanto. LAmministrazione dellEnte IDI-Sanità (Ospedali IDI e S. Carlo), infine, ha prima iniziato regolarmente lerogazione dellindennità, e successivamente, dal 1° gennaio 2002, ha interrotto la corresponsione dellemolumento. Dopo azione sindacale lamministrazione IDI Sanità ha comunque accettato di corrispondere un piccolo anticipo mensile, in attesa del finanziamento previsto dal Patto di Stabilità dell8 Agosto 2001. La necessità di pervenire, al più presto e in tutte le sedi, alla piena applicazione del CCNL rende indispensabile che la nostra opera di sorveglianza e di pressione politica sulle istituzioni e sulle amministrazioni continui ancora, fino alla definitiva conclusione della vicenda che è oggettivamente resa ancor più complessa dalla situazione deficitaria del bilancio dello Stato e dalla congiuntura economica sfavorevole. È opportuna una breve cronistoria almeno dei passi più salienti dellIter del provvedimento di finanziamento. Nellestate del 2000 la Camera dei Deputati, in sede di discussione della legge finanziaria 2001, approvò un ordine del giorno che impegnava il Governo ad operare in sede di Conferenza Stato-Regioni, affinché le Regioni assicurassero ai Policlinici Universitari, agli Istituti e agli Enti di cui allarticolo 4, comma 12 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, nonché agli Istituiti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, un finanziamento sufficiente a garantire la copertura economica degli oneri connessi ai rinnovi contrattuali del personale. Successivamente, nel corso della seduta della Conferenza Stato-Regioni del 18 gennaio 2001, su richiesta dellallora Sottosegretario di Stato al Ministero della Sanità, (On. Ombretta Fumagalli Carulli), fu deliberata la costituzione di un gruppo di lavoro Stato-Regioni, per la verifica e la quantificazione dei finanziamenti necessari per soddisfare quanto prescritto dal sopraccitato ODG. Il 23 gennaio 2001, lUfficio di Segreteria della Conferenza Stato-Regioni richiese, ai Ministeri del Tesoro e della Sanità e alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, la designazione di propri rappresentanti nel gruppo di lavoro ad hoc che si insediò subito dopo. Nella successiva seduta della Conferenza Stato-Regioni del 1° febbraio 2001, i Presidenti delle Regioni chiesero al Governo la rideterminazione del Fondo Sanitario Nazionale 2001, al fine di poter dare copertura agli oneri aggiuntivi derivanti dagli accordi contrattuali per il personale dei nostri ospedali ritenendo che, con laccordo Governo-Regioni del 3 agosto 2000 in materia di spesa sanitaria, tali oneri non fossero stati ricompresi nelle risorse messe a disposizione. Successivamente veniva sottoscritto laccordo Stato-Regioni dell8 agosto 2001, recepito dalla legge 16 novembre 2001, n. 405. Laccordo in questione prevedeva, al punto 17, che le risorse - destinate a far fronte ai maggiori oneri relativi alle spese per lesclusività di rapporto per gli ospedali classificati religiosi, gli IRCCS, la componente universitaria delle aziende miste e dei policlinici - erano comprese nellambito della somma globalmente definita al punto 6) dellaccordo stesso per il triennio 2002-2004. Apparentemente nellAccordo Governo-Regioni dell8/8/ 2001, relativamente alla stessa materia, non si prevedevano II II risorse ad hoc per lanno 2001. Una lettura più attenta ci fa constatare che lAccordo dell8 agosto 2001, nel rivedere laccordo sancito il 3 agosto 2000, stabilisce che allo scopo di rendere realistica lentità dei finanziamenti statali è incrementata la quantificazione delle risorse per lanno 2001 a chiusura definitiva tra Governo e Regioni della partita finanziaria e sulla base del principio della corrispondenza delle risorse alle responsabilità. Ed infatti, al punto 5 è stabilito che lo Stato integri il finanziamento 2001 della spesa sanitaria pubblica fino a 138.000 miliardi di lire. Le amministrazioni possono quindi, a buon diritto, rivendicare almeno una parte degli oneri sostenuti per lerogazione dellindennità di esclusività di rapporto. Nel caso non avessero erogato lindennità per mancanza vera o presunta di fondi, possono mettersi finalmente in regola. Comunque, nel CCNL allart.7, la clausola cautelativa del finanziamento è prevista solo per gli anni successivi al 2001. Per lanno 2001, le amministrazioni sono tenute alla corresponsione dellindennità anche senza il finanziamento pubblico. Lassessore Saraceni ha dato, durante la tavola rotonda, la notizia di un ulteriore integrazione del FSN 2001, ciò porta ulteriori risorse alle Regioni e ai nostri Ospedali. Il gruppo di lavoro, a suo tempo costituito, si riunì ancora il 2 marzo e il 9 maggio 2002 e nelle suddette riunioni fu convenuto di predisporre una scheda di rilevazione al fine di acquisire dalle Regioni i dati relativi alla quantificazione dei finanziamenti per la erogazione della indennità di esclusività di rapporto per i dirigenti dipendenti dalle Istituzioni religiose sanitarie. Infatti a causa dellinerzia delle regioni i dati pervenuti fino ad allora erano pochissimi. Il gruppo si è poi riunito ancora il 20 maggio 2002 per pervenire ad una relazione finale dei lavori alla luce dei dati resi finalmente disponibili da parte delle Regioni e dal Ministero della salute. Il 5 luglio 2002 finalmente, la segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni ha scritto al Ministero dellEconomia e delle Finanze, al Ministero della Salute, ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano una importante circolare nella quale viene resa nota pubblica la Relazione finale del Gruppo di lavoro Stato-Regioni, unitamente alle tabelle contenenti i dati relativi ai finanziamenti. Il gruppo di lavoro ricorda che le Regioni, dopo reiterati solleciti, hanno corrisposto alla richiesta di quantificazione delle risorse necessarie fornendo dati che, però, si riferiscono anche ad Enti non appartenenti ad Istituzioni religiose. Si riporta testualmente per le importanti conseguenze sul piano politico-legislativo, associativo ed anche applicativo: il gruppo di lavoro ritenne opportuno far presente che, in aderenza stretta al mandato conferito, il lavoro dovrebbe essere limitato alla individuazione delle Istituzioni religiose operanti nelle singole regioni ed alla quantificazione degli oneri per lindennità di esclusività con riguardo al numero dei medici in servizio con rapporto esclusivo ( ) Il problema della copertura degli oneri per lindennità di rapporto esclusivo non può, a stretto rigore, limitarsi alle strutture sanitarie delle Istituzioni religiose ma deve, riguardare anche altre strutture che appartengono ad enti aventi diversa natura giuridica. Il problema del finanziamento degli oneri suddetti riguarda, infatti, tutti quegli Enti che, ai sensi delle vigenti, disposizioni, sono tenuti alladeguamento alle disposizioni del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni. o documenti documenti La norma di riferimento è lart. 15 undecies del decreto legislativo n°229/99 che richiama gli Istituti ed Enti di cui allart. 4, comma 12, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni nonché gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto privato. Fra i suddetti enti o istituzioni sono senzaltro da annoverarsi gli ospedali classificati ed equiparati dipendenti da Enti ecclesiastici. Vanno, inoltre, considerati gli ospedali di istituzioni o enti considerati presidi delle USL ai sensi dellart. 43, secondo comma, della legge n. 833/78; ed infine sono da comprendervi gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto privato, con lavvertenza che non tutti gli istituti appartengono ad Istituzioni religiose. Continua il gruppo di lavoro: Pertanto, sulla base degli elementi conoscitivi forniti dai rappresentanti del Ministero della Salute, si ritiene opportuno fornire distinti elenchi che servano ad evidenziare non solo lappartenenza delle strutture ad istituzioni religiose o meno ma anche la situazione giuridica della stessa struttura sanitaria. Sono stati quindi predisposti due elenchi: 1) nellelenco allegato A, raggruppati per Regioni, sono riportati gli ospedali classificati appartenenti ad istituzioni ed enti ecclesiastici (cattolici e non) che hanno a suo tempo chiesto ed ottenuto la equiparazione dei servizi e dei titoli del personale dipendente ai sensi dellart. 129 del DPR 130168, dellart. 25 del DPR 761/79 e dellart. 4, comma 12 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. Nello stesso elenco sono inclusi gli ospedali riconosciuti dagli organismi regionali presidi della Usl appartenenti ad istituzioni religiose che hanno chiesto ed ottenuto il riconoscimento di equipollenza dei loro ordinamenti ai sensi dellart. 26 del DPR 761/79. 2) Nellallegato B, raggruppati, per Regioni, vengono indicati gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto privato cui incombe, al pari di quanto previsto per gli Enti di cui allallegato ha lobbligo di adeguamento alle disposizioni del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni, così come previsto dallart,15 undecies del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229. Tra questi ultimi vi sono alcuni che appartengono ad istituzioni religiose e che sono, tra laltro, ospedali classificati (Casa Sollievo della Sofferenza; IDI di Roma; Bambino Gesù) ed a suo tempo equiparati, ed alcuni appartenenti a Fondazioni di religione (S. Raffaele di Milano e Stella Maris di Pisa). Conclude il gruppo di lavoro: Il problema della copertura degli oneri derivanti dallesclusività del rapporto di lavoro della dirigenza sanitaria riguarda tutti gli Enti, siano essi inclusi nellelenco A che nellelenco B. Il gruppo di lavoro fà poi delle importanti precisazioni: Vi è, però, da precisare, secondo gli elementi forniti e le riserve espresse dai rappresentanti ministeriali, che, mentre è pacifico che lobbligo previsto dalla legge viene rispettato dagli ospedali classificati che hanno, nel corso del tempo, sempre provveduto ad adeguare i propri ordinamenti del personale alle norme pubbliche, (alcuni hanno già ottenuto il provvedimento ministeriale di approvazione dellultimo adeguamento previsto dal decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229; altri hanno presentato il regolamento che è in corso di esame ed i rimanenti sono stati formalmente sollecitati), non altrettanto si può dire per gli Istituti scientifici privati, nel cui ambito sembra sussistere una certa resistenza a ritenere Inserto staccabile di Impegno Ospedaliero n. - 2003 la disposizione normativa come cogente nei loro confronti. Tale situazione pone in rilievo lesigenza, fatta presente dai rappresentanti. ministeriali, di prevedere una sorta di condizione allerogazione di eventuali risorse economiche a copertura degli oneri contrattuali relativi alla indennità di esclusività. La materiale erogazione di risorse economiche deve presupporre lavvenuto adeguamento degli ordinamenti del personale alle disposizioni del decreto legislativo 30 dicembre 1999 n° 502 e successive modificazioni, secondo quanto previsto dal citato art. 15 undecies. Naturalmente la stessa condizione deve valere anche per gli Ospedali classificati e per i presidi, per la eventualità che alcuni di essi omettessero, in deroga ad una lunga tradizione positiva, di provvedere alladeguamento previsto dal predetto art. 15 undecies. Pertanto, si ritiene che ciascuna Regione interessata dovrà tenere conto di quanto sopra e svolgere ogni opportuna verifica sullavvenuto adeguamento prima di adottare provvedimenti mirati alla erogazione concreta di fondi per gli scopi di cui si discute: Le verifiche potranno essere fatte sia direttamente presso le Istituzioni, sia attraverso lacquisizione dei necessari elementi presso il Ministero delta Salute. Le conseguenze delle conclusioni del gruppo di lavoro non possono non essere evidenti a tutti voi. Penso che saranno elemento di discussione in questo congresso. PROVINCIA LOMBARDO-VENETA Alla fine del 1996, la fuoriuscita dallARIS della provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli portò anche alla disapplicazione ai medici degli ospedali del Contratto Nazionale ARIS-ANMIRS. La situazione fu tamponata mediante la faticosissima sottoscrizione, nel marzo del 1998, di un Contratto interaziendale fra Provincia Lombardo Veneta e ANMIRS che si applicava agli Ospedali di Milano, Erba, Brescia e Venezia. Le vicende a tutti note hanno poi portato la Provincia Lombardo Veneta a rientrare nellARIS, sia pure successivamente alla sottoscrizione del nuovo CCNL. LANMIRS ha chiesto quindi, coerentemente, alla Provincia Lombardo Veneta lapplicazione del CCNL per i medici di questi ospedali. Dopo una iniziale risposta positiva e un paio di incontri da cui non sembravano emergere particolari problemi (si trattava solamente di normare, mediante alcuni passaggi tecnici, il transito da un contratto ad un altro) sono insorte delle impreviste difficoltà poste dalla Amministrazione FBF. Alla fine del 2001 il rapporto tra le parti si è fatto sempre più teso fino ad arrivare alla proclamazione di uno sciopero. Nel Novembre 2001 lAmministrazione FBF, pressata dallANMIRS, ha infine sottoscritto lapplicazione della parte normativa del CCNL rimandando ad una serie di incontri successivi lapplicazione della parte economica. Il 22 Febbraio 2002 è stato sottoscritto a Brescia anche laccordo economico che però ha visto la sua completa applicazione solo a partire dal 1 luglio 2002. È da quella data, quindi, che possiamo affermare che anche la Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli, applica (indennità di esclusività a parte) il CCNL ARIS-ANMIRS, sanando così il grande scisma del 1997. III III documenti Inserto staccabile di Impegno Ospedaliero n. - 2003 Rimangono temporaneamente esclusi dallapplicazione del CCNL lospedale di S. Maurizio Canavese (ex Presidio) e lIRCCS di Brescia (struttura da poco entrata nellANMIRS). I problemi di questi ultimi ospedali sono sovrapponibili a quelli sovraesposti. Si tratta di normare il passaggio da un contratto ad un altro; unoperazione tecnicamente non difficile se cè la volontà politica. Sono già stati avviati contatti con lAmministrazione per risolvere entro lanno la problematica dellapplicazione del CCNL ai medici delle due strutture. Per tutti i medici di questi ospedali resta però il problema della corresponsione dellindennità di esclusività di rapporto che lAmministrazione FBF della Provincia Lombardo Veneta rifiuta di pagare sia in Piemonte, sia in Lombardia, sia in Veneto non avendo ancora percepito il finanziamento previsto dallAccordo di stabilità della conferenza StatoRegioni dell 8 Agosto 2001. Di questa problematica parliamo nel prossimo paragrafo. ESCLUSIVITÀ DI RAPPORTO E REGIONE LOMBARDIA I rapporti tra ANMIRS e Regione Lombardia si sono fatti più tesi negli ultimi tempi. Infatti, con il tempo, il governo regionale, lungi dal venire incontro ai medici dei nostri ospedali si è andato via via irrigidendo. Ricordiamo, infatti, che il 25 Ottobre 2001, in un incontro presso la sede dellAssessorato alla Sanità veniva formalmente assicurata lerogazione agli ospedali religiosi classificati del finanziamento dellesclusività di rapporto anche per il 2001. Questa affermazione veniva successivamente smentita da un fax in cui si ricordava come la Conferenza Stato-Regioni avesse esplicitamente previsto un finanziamento per detta esclusività solo relativamente agli anni 2002, 2003 e 2004. LAmministrazione degli ospedali della Lombardia (Gravedona, Como, Erba, Milano, Brescia) in una singolare sinergia di movimenti tra loro coglievano la palla al balzo e rifiutavano qualsiasi ipotesi sia di erogazione dellindennnità per il 2001 sia di anticipo sugli anni seguenti. A questo si deve aggiungere la politica di accreditamento (come definirla selvaggia?) adottata negli anni dalla Regione Lombardia che ha portato ad un incremento sempre maggiore della spesa sanitaria, alla sempre incombente minaccia di chiusura di posti letto, a tagli su finanziamenti agli ospedali soprattutto quelli CLASSIFICATI!!! Tutto questo ha creato una situazione di disagio e di malcontento dei medici ANMIRS lombardi, penalizzati non solo dalla mancata erogazione della indennità di esclusività di rapporto ma anche dalla scarsa o nulla corresponsione di incentivi proprio a causa dei tagli sulla spesa sanitaria operati dalla regione. In alcune strutture i medici hanno visto a rischio il proprio posto di lavoro e continuano a sentire voci di possibilità di vendita a privati del loro ospedale. La lettura che le rappresentanze sindacali lombarde fanno di questa politica è che la Regione tenda a privilegiare la sanità privata (profit), a scapito di quella classificata (no profit). Dopo una richiesta di incontro al Governatore Formigoni (alla quale lo stesso non ha mai risposto), le RSL degli ospedali lombardi si sono incontrate il 6 Luglio sotto il Pirellone per effettuare una manifestazione di protesta contro la mancata erogazione del finanziamento della esclusività di rapporto. Questa mancata erogazione, in un momento di estrema dif- IV IV ficoltà per gli ospedali classificati della Lombardia, veniva vista come un tentativo di boicottaggio degli stessi. Non sfugge a nessuno come la mancata retribuzione di una importante parte dello stipendio sia disincentivante per i medici: li invoglia infatti ad abbandonare gli ospedali religiosi classificati. Ciò in parte è avvenuto, infatti molti medici si sono trasferiti presso le strutture pubbliche del SSN dove tale retribuzione viene da tempo erogata. La risposta dellassessore Borsani a questa manifestazione è sembrata del tutto fuori tema: venivano infatti elencati i finanziamenti erogati alle strutture religiose ma nulla di più veniva detto sulla esclusività di rapporto se non il consueto richiamo alla Conferenza Stato-Regioni. Anche una interrogazione dellUlivo in sede di Consiglio Regionale otteneva una risposta analoga. In tutte le frustranti risposte dei politici viene fatto riferimento alla mancata approvazione da parte del governo di un provvedimento attuativo che autorizzi la effettiva erogazione alle regioni di questi importi. Importi che nel frattempo sono stati stabiliti regione per regione ed ospedale per ospedale (come evidenziato in altra parte della relazione). Un ulteriore ritardo nella erogazione della indennità di esclusività di rapporto rischia di scatenare ulteriori manifestazioni di protesta fra i medici ANMIRS della Regione Lombardia. ATTIVITÀ SINDACALE OSPEDALE S. G. ROTONDO 2001-2002 Nei primi mesi dellanno 2001, dopo due partecipate e animate Assemblee che hanno visto la partecipazione mia e del Segretario Territoriale dellItalia del Sud, Roberto Tomaciello, si giunse alla sottoscrizione con lamministrazione dellospedale Casa Sollievo della Sofferenza del verbale del 20/6/2001. Tale verbale prevedeva la completa applicazione dellAccordo aziendale 10/7/98 e successive integrazioni, da tempo disatteso, e dava luogo ai primi provvedimenti finalizzati allapplicazione del CCNL 1998-2001: In particolare vennero concordati: 1) Il premio aggiuntivo relativo al 2° semestre 98 per i reparti/servizi che avevano superato gli obiettivi di produttività previsti dallAccordo. 2) Il saldo dellincentivazione dellanno 99 più il premio aggiuntivo per i Reparti/Servizi che avevano superato gli obiettivi di produttività; 3) La restituzione della quota di incentivazione a fronte della resa del plus- orario ai medici assenti per Maternità e per Malattia. 4) Lopzione per Libera Professione Intramoenia entro il 18 Luglio 2001, come da CCNL ARIS-ANMIRS. 5) La corresponsione di alcuni acconti sullapplicazione del nuovo contratto; vennero liquidati gli arretrati dellart. 77, gli arretrati tabellari e venne fissato un acconto mensile sullindennità di esclusività (50%). 6) Lindividuazione ed lassegnazione di nuovi Moduli organizzativi e funzionali. Laccordo è stato pienamente rispettato dallAmministrazione nei tempi stabiliti. Il giorno 11/1/2002 lAssemblea dei Medici: - chiese la definitiva e piena applicazione del CCNL 19982001 entro il mese di Gennaio; - proclamò lo stato di agitazione, e - indisse, per il giorno 1 Febbraio, unAssemblea perma- o documenti documenti nente dalle ore 8,30 del mattino con astensione (dalla stessa data) dalle prestazioni fuori delle normali 38 ore settimanali. Il giorno 29 Gennaio lAmministrazione incontrò la RSL assistita da me e da Tomaciello e venne elaborata una ipotesi di accordo che fu firmata il giorno dellAssemblea permanente con i Medici fermi in aula in attesa della sottoscrizione. Lipotesi di accordo prevedeva: 1) la messa a regime dellindennità di esclusività di rapporto a partire dal Marzo 2002, 2) il saldo dellincentivazione dellanno 2000 e dellanno 2001. 3) Il recupero delle ore di Plus-orario 1999, 2000, 2001. 4) La corresponsione del 50% degli arretrati dellesclusività relativi al periodo Luglio-Settembre 2001. Anche questo accordo veniva rispettato dallAmministrazione nei tempi dovuti, tranne quanto stabilito al punto 3. Da febbraio a gennaio 2002, a parte qualche incontro sporadico tra RSL ed Amministrazione di cui uno si è svolto nella sede ANMIRS di Roma, non si è più riusciti ad aver un reale colloquio tra le Parti per la completa applicazione del CCNL. La bozza di proposta per la regolamentazione della libera professione e per il nuovo accordo sullincentivazione consegnate alla RSL rimanevano lettera morta. Dopo ripetute ed inutili richieste di incontro, anche a nome della Segreteria Nazionale, è stata indetta unAssemblea permanente per il giorno 2 Luglio 2002. Il giorno 1 Luglio lamministrazione ha inviato alla RSL una lettera nella quale si impegnava a liquidare il 50% dellindennità di esclusività del periodo Gennaio-Giugno 2001 nei mesi di Agosto e Settembre 2002. A tale lettera seguì, in data 2 luglio, unAssemblea dei Medici che prendeva atto delle buone intenzioni ma ribadiva la volontà di definire in tempi brevi le vertenze riguardanti gli ulteriori arretrati sullesclusività, il saldo dellincentivazione degli anni 2000-2001 e la sospensione immediata del plusorario in attesa della definizione del nuovo accordo sullincentivazione. Essendo ormai estate inoltrata fu ritenuto opportuno prendere tempo e indire una nuova Assemblea Sindacale per il 20 settembre 2002. Nei giorni antecedenti alla data dellassemblea lAmministrazione è stata più volte sollecitata a fissare un incontro per superare le vertenze. LAmministrazione non ha voluto, o potuto, incontrare la RSL. Conseguentemente, in data 20 settembre, lAssemblea dopo una calda ed animata discussione indiceva allunanimità, come prima iniziativa di pressione sindacale, una giornata di sciopero per il 16 ottobre 2002. Sono state avviate dalla RSL le procedure previste per lattivazione dello sciopero. Per un vizio di forma, a seguito di intervento della Commissione di Garanzia come da legge 83/2000, si giungeva alla revoca dello sciopero indetto per il 16 ottobre. Nei giorni successivi le procedure di raffreddamento, correttamente eseguite, hanno portato allincontro del 29 ottobre (presso la Prefettura di Foggia) tra RSL ed amministrazione. I termini dellaccordo raggiunto in tale sede prevedono: 1) il saldo dellindennità di esclusività 2001, da corrispondere nei mesi da gennaio a luglio 2003; 2) la riduzione della quota trattenuta dallamministrazione per la cosiddetta libera professione intramoenia allargata dal 20 al 5%; Inserto staccabile di Impegno Ospedaliero n. - 2003 3) il rinnovo dellaccordo Aziendale sulla Previdenza integrativa; 4) la calendarizzazione degli incontri per affrontare le problematiche della libera professione, dellincentivazione e delle tipologie di incarico. Nella sezione di San Giovanni Rotondo, in questi due anni, II Sindacato è stato quindi particolarmente impegnato: - coinvolgendo e sensibilizzando ripetutamente i Medici con Assemblee ed incontri di Reparto; - sollecitando continuamente lAmministrazione ad affrontare e risolvere le problematiche legate sia allaccordo Aziendale 1999 che al CCNL 1998-2001, con risultati positivi, sia pur dopo lunga battaglia. Il Contratto Nazionale è stato quasi completamente applicato, la Sezione di S. Giovanni Rotondo è cresciuta (passando da 194 e 288 iscritti) ed è sempre più viva e unita. Non posso che rivolgere un caldissimo plaudo alla RSL, composta da Nardella, Lambiase, Russo, Marzano e Biancofiore, che si è mostrata abile ed instancabile nella difficilissima opera di riportare lAmministrazione al rispetto del CCNL ed i medici al rispetto per lANMIRS. Non posso non dimenticare infatti quanto aspro era il clima assembleare e quante accuse ingiuste allANMIRS ho dovuto sentire in aula soprattutto allinizio di questa avventura. Desidero infine sottolineare lopera costante di Roberto Tomaciello, con il quale ho condiviso il compito di assistere questi ragazzi nel loro difficilissimo confronto da una parte con unAmministrazione forte e dallaltra con una base fortemente demotivata e arrabbiata. IL SITO INTERNET DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE È UNA REALTÀ Il XXX Congresso Nazionale ANMIRS del 27-29/9/2001 a Ponzano Veneto, ha votato una mozione nella quale si affermava la necessità, di migliorare le capacità di comunicazione dellassociazione, attraverso la costituzione di un centro di coordinamento delle informazioni provenienti da Regioni, RSL, delegati Regionali, Legislatore ecc., da diffondere a tutte le sezioni elaborando anche documenti informativi sintetici ed aggiornati. Come Segretario Nazionale dellAssociazione, ho sentito il dovere di assolvere questa richiesta in tempi brevi. Credo che la risposta che abbiamo fornito alla domanda di informazione sia da considerare idonea e adeguata ai tempi. Al Collega Petros Yiannakou, è stato affidato lincarico di realizzare quanto richiesto dal Congresso. Grazie alla sua opera è stato implementato, con lausilio del nostro collaboratore Massimo Silvestri, il nuovo sito internet che può assolvere la funzione sia di organo divulgativo, sia di messa a disposizione di documentazione anche per tutte le componenti non sindacali della nostra organizzazione in tempi reali: Fondo pensioni e Società Scientifica. Il sito è stato realizzato a tre livelli: una prima pagina accessibile a tutti contiene un indice degli argomenti; alcuni di questi, come la storia dellANMIRS, lorganigramma dellassociazione , il giornale Impegno Ospedaliero, gli avvisi utili per la vita dellAssociazione (Congressi, riunioni, iniziative) sono liberamente consultabili. Segue una seconda pagina, previa registrazione e creazione di una password personalizzata, che permette laccesso V V documenti Inserto staccabile di Impegno Ospedaliero n. - 2003 alla parte legislativa (leggi e decreti del Governo e delle Regioni in materia di sanità) e alle notizie provenienti dal Congresso, dai Consigli Nazionali e dalle RSL, dal Fondo pensioni e dalla Società Scientifica. Una terza pagina, più tecnica, con accesso soltanto tramite password concessa dall ANMIRS stessa, è riservata ai soci e contiene informazioni e comunicazioni importanti per la attività sindacale. Non abbiamo la pretesa di aver inventato nulla di nuovo; esistono, anche nel nostro settore, iniziative simili ma pensiamo che per l ANMIRS, che per natura si sviluppa su territorio nazionale, questa possa essere davvero utile ed importante. Inoltre la novità del mezzo potrebbe stimolare qualche collega a collaborare inviando contributi tramite e-mail. È indubbio una iniziativa del genere comporta soprattutto in fase iniziale una grande mole di lavoro e un grande impegno. Mi è quindi gradito e doveroso ringraziare il collega Petros Yiannakou per questa sua meritoria fatica. FONDO DI PREVIDENZA Nel corso del 2001, il Consiglio di Amministrazione del Fondo ha deciso la disdetta della precedente Convenzione stipulata con le Assicurazioni Generali, in scadenza dopo cinque anni. Lobiettivo evidente di indire una nuova gara ad ogni scadenza, è fin dalla costituzione del fondo nel 1987, quello di garantire agli iscritti la possibilità di usufruire di forme di gestione sempre innovative, a condizioni sempre meno onerose sfruttando la concorrenza fra le diverse assicurazioni. Pertanto, nel 2001, dopo formale disdetta, il Fondo ha inviato un bando di gara a tredici gruppi assicurativi diversi, chiedendo che nella proposta della nuova convenzione fossero soddisfatte alcune condizioni ben specificate. Alla fine delliter la valutazione delle ipotesi contrattuali si è ristretta per la completezza della risposta complessiva alle esigenze del Fondo, solo, il gruppo RAS e GENERALI. Le ragioni della scelta di RAS per i cinque anni dal 2001 al 2006 sono state a giudizio del Direttivo del Fondo, principalmente, come logico, di ordine economico, sintetizzabili in punti chiave: - polizza proposta ai minori costi (sia di caricamento, vale a dire percentuale trattenuta dalla Compagnia sui contributi versati, che di retrocessione, in altre parole percentuale dei rendimenti che rimane allIscritto, portata dal 96 al 98% e percentuale minima, trattenuta dalla Compagnia sui rendimenti annui, ridotta dallo 0.40 allo 0.20%) - migliore proposta di soluzione per introdurre il multicomparto, in altre parole la possibilità che lIscritto possa destinare a sua scelta i contributi anche verso forme di accumulo diverse dalla polizza tradizionale. La scelta tra linee di investimento diverse è divenuta concreta con lapprovazione della necessaria riforma dello Statuto nel corso dellAssemblea Straordinaria del Fondo, il 7 novembre u.s. - integrazione dei servizi contabili-amministrativi (Service PREVINT) nella proposta complessiva, senza costi aggiuntivi. - Servizio di Banca depositaria, indispensabile per la corretta applicazione delle disposizioni di natura finanziaria, offerto al minor costo. Le caratteristiche base del contratto RAS, in ogni modo, sono rimaste identiche a quelle del precedente contratto: continua infatti linvestimento in un prodotto totalmente VI VI assicurativo con rendimenti consolidati anno per anno (cioè non fluttuanti secondo landamento del mercato) e minimo garantito del 3%. Laccumulo dei contributi avviene nel Fondo VITARIV di RAS, analogo al fondo GESAV di Generali. È stata preparata una forma aggiuntiva di copertura assicurativa per il caso di morte od invalidità permanente, anche questa, a costi concorrenziali con il mercato. Dellaccordo ottenuto ha fatto parte anche la disponibilità di RAS ad operare gratuitamente come supporto tecnico al Fondo, per lelaborazione di tutti gli strumenti organizzativi: in particolare ladeguamento dello Statuto e di parti di Regolamento, lo sviluppo della Scheda informativa, la stesura del bilancio secondo le regole suggerite dalla Commissione di Vigilanza e quantaltro. Ladeguamento dello Statuto, ha portato ad una stesura che è gia stata approvata in via preliminare dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP). Nel nuovo Statuto e nellapposito Regolamento, oltre a quanto già detto, sintroduce anche la possibilità di farsi anticipare denaro dal Fondo, per le spese di acquisto ristrutturazione della prima casa o interventi sanitari particolari. Nelle modifiche è stato possibile introdurre un ampliamento dellarea dei destinatari: anche i dipendenti laureati delle branche non mediche, come farmacisti, biologi ecc. dopo la definitiva verifica della COVIP, potranno essere iscritti e questo varrà anche per i medici ed il personale laureato delle strutture religiose definite Presidio della ASL, purché naturalmente si applichi loro il contratto ARISANMIRS. Il cambio di gestione ha una sua logica ed è stato effettuato dal Consiglio di Amministrazione del Fondo dopo attento studio; ciò garantisce la validità delle decisioni adottate. Peraltro in un primo momento è stato poco considerato un aspetto non tecnico ma di comunicazione del problema del cambio di gestione che ha creato qualche difficoltà nelle sedi periferiche. Poco e male informati alcuni iscritti hanno creato alle RSL, anche per effetto di controinformazione del gestore precedente. Nel Consiglio Nazionale del 21.3.2002 fu richiesto ai responsabili del fondo di ogni ospedale devono fornire al più presto spiegazioni agli iscritti al fondo di tutti gli ospedali. Personalmente giudicai fondamentale eseguire una capillare informazione nei confronti degli iscritti, che possono vivere con evidente malessere un cambiamento di cui magari non percepivano immediatamente il motivo. Si evidenziò, nel prosieguo anche la necessità di effettuare gli accordi aziendali per aumentare fino al tetto di 10 milioni (o 12 % del reddito) la quota di versamento al fondo che è deducibile. Le difficoltà incontrate con le Generali per il passaggio della riserva consolidata da un ente assicuratore ad un altro che si erano manifestate nel Consiglio Nazionale dell8/5/2002 si sono successivamente risolte. STATUTO In seguito al mandato assembleare del congresso di Ponzano Veneto, è stata costituita in seno al Consiglio nazionale una Commissione per la valutazione della possibilità e opportunità di apportare alcune modifiche al nostro statuto. Il Consiglio Nazionale ha nominato come coordinatore della commissione per le modifiche statutarie la collega o documenti documenti Francesca Mazza e come membri Orlandi, Lupattelli, Savino, Di Staso, Scaglioni, Tomaciello, Lambiase, Ruffo. Le modifiche discusse dovrebbero riguardare: 1. lallargamento della base associativa con linserimento nella nostra Associazione di figure professionali non mediche, comunque dipendenti dei nostri ospedali; 2. la riconsiderazione del ruolo dei delegati regionali in seno al consiglio Nazionale. Circa il primo punto la commissione ha portato avanti una approfondita disanima del problema. Innanzitutto si è giunti alla conclusione che, per evitare linsorgenza di possibili conflitti dinteresse, la possibilità di allargamento dovrebbe interessare solo il personale laureato del ruolo sanitario. Peraltro è emersa la preoccupazione che lallargamento a tali figure, pur aumentando la rappresentatività dellANMIRS, possa snaturare la specificità della nostra Associazione. Inoltre dal punto di vista giuridico-normativo le correzioni da apportare allo statuto sarebbero da studiare con molta prudenza per identificare con precisione e chiarezza il ruolo dei nuovi soci con relativi diritti e doveri. Una strada percorribile eventualmente con maggiore facilità, in quanto non comporterebbe modifiche dello statuto, potrebbe invece essere quella di una federazione con altre associazioni rappresentative di tali figure professionali. In realtà, i contatti intervenuti con i rappresentanti di tali diverse professionalità, per la maggior parte biologi, hanno fatto emergere linteresse ad una collaborazione con noi solo da parte dello SNABI, sindacato nazionale che rappresenta una parte (soltanto una parte) dei biologi che lavorano nelle nostre strutture. Altri biologi che lavorano nei nostri ospedali, in numero anche significativo, non sono interessati al discorso in quanto godono di situazioni contrattuali normo-economiche spesso addirittura privilegiate. Un certo numero di biologi infine, al contrario non godono di un buon trattamento contrattuale, vedendo tra laltro non riconosciuta la natura dirigenziale del rapporto di lavoro. Qualora non ci si volesse federare con lo SNABI, sarebbe auspicabile che gli operatori sanitari laureati non medici, degli Ospedali Classificati costituissero una loro associazione. La federazione potrebbe avvenire in questo caso con la nuova associazione. È stata quindi adottata la decisione di rimettere a voi la questione. Il secondo punto allo.d.g. della commissione per le modifiche statutarie è frutto della constatazione del ruolo sempre più importante che lorganizzazione, in senso federalista, del SSN riserva ai delegati regionali. Il ruolo del Delegato Regionale in seno alla nostra Associazione era stato creato alcuni anni fa per poter intrattenere rapporti più stretti con le figure istituzionali delle varie regioni; allo stato attuale, lincisività dei delegati regionali è limitata dal fatto che essi possono si partecipare alle riunioni del Consiglio Nazionale ma non hanno diritto di voto; inoltre non godono di alcun riconoscimento ufficiale da parte delle Amministrazioni dei nostri ospedali. La commissione ha pertanto avanzato la proposta di dare maggior peso al ruolo del delegato regionale che entrerebbe come membro effettivo in seno al Consiglio Nazionale, suggerendo due diverse modalità applicative: Inserto staccabile di Impegno Ospedaliero n. - 2003 1. elezione in periferia (secondo la modalità attualmente operativa) e successiva ratifica e cooptazione da parte del CN; 2. attribuzione di delega per gli affari regionali (uno per regione) di un Consigliere Nazionale, normalmente eletto dai Delegati al Congresso. In tal caso il numero dei consiglieri aumenterebbe di tante unità quante sono le regioni che ospitano almeno un ospedale ANMIRS. SOCIETÀ SCIENTIFICA Ricordiamo brevemente le circostanze che hanno indotto lANMIRS a costituire nel proprio ambito la tecnostruttura denominata Società Scientifica. Il decreto legislativo 229/99 (articoli 16 bis e successivi) ha unificato e reso obbligatorio sotto il termine di formazione continua: laggiornamento professionale post-laurea, la formazione permanente ossia ladeguamento delle abilità cliniche, tecniche e manageriali al progresso scientifico e tecnologico. Con la Riforma Ter, quindi, la Formazione continua non è più rimessa alla discrezionalità del singolo medico ma diventa requisito essenziale per poter continuare a svolgere la professione. Lavvenuta partecipazione delloperatore sanitario agli eventi formativi è certificata dal conseguimento dei cosiddetti crediti formativi. Per disciplinare la materia si insediò nel luglio del 2000 la commissione nazionale ministeriale per la formazione medica continua, costituita ai sensi del D.Lgs 229/99. Alla Commissione Nazionale è stato delegato dal governo anche il compito di definire i criteri di valutazione delle strutture pubbliche e private ai fini del loro accreditamento come soggetti erogatori di crediti (provider). Il sistema ECM è entrato a regime, sia pure parziale in quanto non è ancora disciplinata la formazione a distanza, dal 1° maggio 2002. In risposta allevoluzione legislativa, lANMIRS nel Congresso di Como (XXIX Nazionale), attuando quanto deciso dal precedente Congresso di Napoli, modificò il proprio statuto definendo allart.3 fra le finalità dellAssociazione le seguenti: Lincremento delle attività cliniche, scientifiche, didattiche, di tutti gli iscritti, favorendone laggiornamento con corsi di formazione continua e permanente così come previsti dalle normative di legge, dal D.Lgs. 229/99 e successive modificazioni ed integrazioni, ivi comprese le metodiche di formazione a distanza. Ai fini dellespletamento di queste attività è istituita la Società Scientifica che ha riferimento sindacale nella figura del Segretario per lattività scientifica, ma si avvale di apposita struttura autonoma tecnico-amministrativa che assume statutariamente la denominazione di Società Scientifica dei medici degli Ospedali Religiosi Classificati ancorché riconosciuti IRCCS. Il Consiglio Nazionale, in attuazione di quanto disposto dallo statuto, deliberò un regolamento apposito, per definire la struttura tecnica deputata al funzionamento della Società Scientifica e le modalità della sua costituzione. Il 23 maggio 2001 il C.N. elesse il Presidente della tecnostruttura nella persona di Luca Massimo Chinni. Successivamente vennero designati a far Parte del Consiglio Direttivo della Società Alberto Spanò, Fabio Capani, Giorgio Vittori, Rodolfo Vincenti, Giovanni Mosiello, Michele Fortunato, Ettore Serricchio, Renato Cipolletta, Luigi Pazienza e Francesca Mazza. VII VII documenti Inserto staccabile di Impegno Ospedaliero n. - 2003 Dellattività della Società Scientifica nel 2002 riferirà Renato Cipolletta, segretario per lattività scientifica. Chinni, a sua volta, vorrà certamente aggiornarvi circa il suo operato di cui comunque molto già sapete per il successo delle manifestazioni da lui personalmente organizzate. A me spettano solo alcune considerazioni di carattere generale e politico sui primi due anni di attività della Società Scientifica. La Società Scientifica, nel suo primo biennio di attività, si è trovata ad operare in un contesto di grande incertezza. In primis, la scarsa chiarezza delle regole emanate dalla commissione ministeriale per lECM; questultima ha più volte aggiustato il tiro, in relazione alle problematiche sorte nellapplicazione pratica di una materia così complessa. Negli ultimi tempi, inoltre, si è resa più evidente una certa resistenza dei datori di lavoro (sia pubblici che privati), a sopportare gli oneri derivanti dalleffettivo storno di orario dallassistenza allECM. A questi problemi esterni alla Società si sono aggiunte divergenze sulla struttura stessa della Società e sulle sue modalità di funzionamento. Il giorno 27/3/2002 perveniva al Segretario Nazionale (e per conoscenza al Presidente della Società Scientifica) una lettera del Direttore della Rivista Scientifica nonché del Dipartimento deputato allattività editoriale ed alle relazioni esterne Gino Pazienza nella quale venivano poste alcune interessanti questioni: Ritengo opportuno segnalarvi, in quanto massime personalità delle nostre società (sindacale e scientifica) alcuni aspetti di tipo funzionale e organizzativo-funzionale non più prorogabili onde evitare equivoci e conflittualità nei futuro, soprattutto quando cambieranno gli attori investiti della responsabilità di un ruolo. Il primo grosso equivoco da rimuovere è la inevitabile sovrapposizione rappresentativo-funzionale della figura del Presidente della Società Scientifica e del Segretario Nazionale per lattività Scientifica dellANMIRS nonché Direttore del Dipartimento della Società Scientifica e deputato allaggiornamento, alleducazione ed alle relazioni esterne e di questultimo con il Direttore del Dipartimento deputato allattività editoriale ed alle relazioni esterne che si configura nel direttore della Rivista Scientifica con una indefinibile condizione di onori ed oneri di una carica con laltra e conseguente rischio di de/iperresponsabilizzazione. Continua lamico Pazienza: Penso sia oramai superata la figura del Segretario Nazionale per lAttività Scientifica e sarebbe auspicabile prevedere nellorganigramma della Società Scientifica un unico Dipartimento formativo-informativo il cui Direttore, eletto dal Consiglio Nazionale ANMIRS entrerebbe e far parte della Segreteria Nazionale in sostituzione del Segretario Nazionale per lAttività Scientifica, conservando e permettendo la continuità di sinergismo tra Sindacato e Società Scientifica e consentendo una chiara regolamentazione dei ruoli tra Presidente e Responsabile del Dipartimento. La nuova figura di Direttore di Dipartimento informativoformativo assumerebbe la Direzione della Rivista Scientifica che diventerebbe sempre più organica alle esigenze della Società Scientifica e dellAttività Scientifica. Pazienza conclude la lettera ricordando il proprio lavoro di Direttore della Rivista esprimendo lintenzione di passare la mano. Chiudono la lettera considerazioni sullazione sindacale futura. VIII VIII Questa lettera che, in allegato, viene riportata integralmente per evitare equivoci, pose quindi interessanti quesiti che furono dibattuti nel Consiglio Nazionale dell8/5/2002. In buona sostanza, come è emerso dal successivo dibattito in Consiglio Nazionale, si è verificata la presa di coscienza da parte di alcuni componenti della nostra Società Scientifica di un sovrapporsi di competenze in seno alla Società stessa e quindi una probabile scarsa agilità dal punto di vista operativo ed un rischio futuro di divergenze, pericolose per un corretto andamento della Società. In quella sede fu anche dibattuta lopportunità di concedere alla Società Scientifica maggiore autonomia economica e finanziaria. Il mio parere è che tutti, Segretario per lAttività Scientifica, Presidente e Consiglieri della Società Scientifica abbiano lavorato molto bene e che esprimano preoccupazioni reali anche se essendo fortemente coinvolti tendano ad ipertrofizzarne limportanza. In realtà, a parte la spiacevole constatazione di una scarsa partecipazione dei responsabili scientifici delle sezioni periferiche alla programmazione di Piano Nazionale per lECM dellANMIRS che peraltro non ha impedito una ricca messe di eventi, quel che deve essere meglio definito è il ruolo futuro della Società Scientifica. Per che cosa deve servire? A chi deve servire? È uno strumento tecnico o uno strumento politico? ARIS ed ANMIRS possono collaborare o sono destinate a scontrarsi su questa delicata materia? A voi le risposte. XXXI CONGRESSO NAZIONALE Con il XXXI Congresso Nazionale, si è cercato di dare la massima visibilità alla nostra Associazione, sia nei confronti dei politici che delle istituzioni religiose, come più volte richiesto dai delegati nei precedenti Congressi. Tutti coloro che hanno partecipato allorganizzazione di questo congresso hanno portato il loro contributo, sia in termini di impegno personale che in termini di condivisione di conoscenze personali e relazioni sociali indispensabili per raggiungere lobiettivo voluto. La scelta di Roma come sede del Congresso è stata dettata, oltre che dalla tradizionale turnazione delle sedi dei nostri congressi, anche e soprattutto dalla coincidenza del luogo con la centralità delle suddette istituzioni. Nuova, rispetto alla tradizione, è stata invece la scelta di fare un congresso non organizzato da un solo ospedale bensì da una collaborazione trasversale di tutte le sezioni degli ospedali romani. Loperazione è stata dettata dalla volontà di fare un congresso dellANMIRS e non di una singola struttura ospedaliera, per sottolineare la nostra autonomia e per non dover subire sudditanze psicologiche da parte delle proprietà di qualsivoglia dei nostri ospedali. Nellimpianto organizzativo si è voluto dare uguale peso alla parte scientifica che alla parte di rappresentanza. Ampio spazio è stato dedicato ai temi di etica che sono un valore aggiunto della nostra professionalità. Lesigenza di ottenere crediti formativi, fruibili da parte di tutti gli iscritti, ha peraltro costretto lorganizzazione a evitare sovrapposizione di eventi - come avveniva generalmente nei precedenti congressi. Daltro canto ciò consente anche una partecipazione più attiva e consapevole da parte dei congressisti. Ospedali aderenti 1) FATEBENEFRATELLI ISOLA TIBERINA ROMA 2) BAMBINO GESÙ ROMA 3) S.PIETRO ROMA 4) ISTITUTO DERMOPATICO IMMACOLATA ROMA 5) S.CARLO DI NANCY ROMA 6) REGINA APOSTOLORUM ALBANO LAZIALE 7) M.G. VANNINI ROMA 8) CRISTO RE ROMA 9) ISRAELITICO ROMA 10) S.GIOVANNI BATTISTA ACISMOM ROMA 11) MORIGGIA PELASCINI ITALIA HOSPITAL GRAVEDONA 12) DE GIRONCOLI CONEGLIANO 13) SACRO CUORE NEGRAR 14) SACRA FAMIGLIA ERBA 15) S.ORSOLA BRESCIA 16) S.RAFFAELE ARCANGELO VENEZIA 17) S.GIUSEPPE MILANO 18) VALDUCE COMO 19) EVANGELICO VALDESE TORINO 20) S.CAMILLO TRENTO 21) VILLA S.GIULIANA VERONA 22) S.CAMILLO TREVISO 23) VILLA SALUS MESTRE 24) S.PANCRAZIO ARCO 25) FBF BEATA VERGINE CONSOLATA S.MAURIZIO CANAVESE 26) S.CAMILLO ALBERONI VENEZIA 27) GRADENIGO TORINO 28) BUON CONSIGLIO NAPOLI 29) CASA SOLLIEVO SOFFERENZA S.GIOVANNI ROTONDO 30) SACRO CUORE DI GESU BENEVENTO 31) BUCCHERI LA FERLA PALERMO 32) MIULLI ACQUAVIVA DELLE FONTI BA 33) EVANGELICO VILLA BETANIA NAPOLI