lucano (circa 700 volumi e 1.000 opuscoli) della Biblioteca da Lei diretta, facendo voti — ai quali si unì vivamente il Congresso — per la pubblicazione del relativo catalogo. Nella visita al Museo Archeologico provinciale di Potenza fu guida ai Congressisti l'ispettore onorario prof. Gherardo Salinardi che, insieme con Direttore dott. Francesco Banaldi illustrò in modo particolare le ultime acquisizioni di ritrovamenti fortuiti e specialmente di scavi della zona a Nord-est di Potenza (Serra di Vàglio, ecc.). A Rionero in Vulture il Presidente del Congresso Sen. ZanottiBianco rispondendo al discorso del Sindaco rievocò la figura del grande rionerese e basilicatese e insieme insigne assertóre dell'unità italiana, Giustino Fortunato. Ne disse assai appropriatamente anche l'avv. Carlo Grobert, di Bavenna. A Melfi l'avv. Antonino Lancieri riassunse eloquentemente le vicende storiche del Castello di Melfi, dalle origini sveve all'età moderna. In questo fascicolo viene pubblicata la maggior parte delle relazioni e comunicazioni sopra elencate, nei relativi testi riveduti e aggiornati, raggruppandole per affinità di contenuto storico. Per alcune la cosa non è stata possibile, giacché esse o sono già state pubblicate, nel lungo spazio di tempo intercorso fra il Congresso ed oggi, in altre riviste (Ferri, Biancofiore, Vitale, Pedio « Studi storici sull'età del Risorgimento in Basilicata » Vìllari) o perché siamo tuttora in attesa dei testi che speriamo ci vengano ancora rimessi dagli autori (Alessio, Parlangeli, Bracco, Cingari, Cortese). Ci riserviamo di far apparire nei prossimi fascicoli della Bivista tali scritti, come appendice e completamento di quanto viene ora qui pubblicato. Crediamo di poter ritenere, ad ogni modo, assolto in notevole parte, con la presente pubblicazione, l'impegno preso, nelle indimenticabili giornate del Congresso, con gli amici esponenti della cultura storica di Basilicata e ci auguriamo che sia possibile rinnovare abbastanza presto, in un secondo congresso, l'utile incontro, concorrendo così a dar vita attiva alla Deputazione di Storia Patria della Basilicata, già istituita per legge sin dall'anno 1954.