ISTITUTO COMPRENSIVO DI VALLE MOSSO P.O.F. Anno Scolastico 2014-2015 1 Indice POF P R E M E S SA ........................................................................................................................................3 1. COORDINAMENTO DELL’ISTITUTO...................................................................................................4 2. STRUTTURA ORGANIZZATIVA D’ISTITUTO......................................................................................5 3. IL CONTESTO SCOLASTICO..............................................................................................................7 4. LINEE EDUCATIVE DELL’ISTITUTO...................................................................................................8 5. PER CHE COSA LAVORIAMO.............................................................................................................9 5.1. L’ATTENZIONE ALLA PERSONA........................................................................................... 9 5.2. LA CENTRALITÀ DELL’ALUNNO …..................................................................................... 9 5.3. LA DIVERSITÀ’ E LE CULTURE............................................................................................. 10 6. CON CHI LAVORIAMO..................................................................................................................... 6.1. I BISOGNI DELL’UTENZA....................................................................................................... 6.2. I RAPPORTI CON I GENITORI................................................................................................ 6.3. I RACCORDI CON IL TERRITORIO ....................................................................................... 11 11 11 12 7. QUALI SCELTE CONDIVIDIAMO..................................................................................................... 13 7.1. LA CONTINUITÀ EDUCATIVA …............................................................................................ 13 7.2. L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA............................................................................................. 13 8. PERCHE’ PROGETTIAMO............................................................................................................... 8.1. MODALITÀ DI LAVORO......................................................................................................... 8.2. LE RISORSE INTERNE ED ESTERNE ................................................................................... 8.3 LA RICERCA E LA FORMAZIONE......................................................................................... 15 15 15 16 9. COME PROGRAMMIAMO................................................................................................................ 17 9.1. PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITA’.......................................................................... 18 10. VERIFICA E VALUTAZIONE.......................................................................................................... 18 11. ELENCO DEI PROGETTI SPECIFICI DELL’ ISTITUTO E DELLE SINGOLE SCUOLE............... 11.1. PROGETTI CONDIVISI........................................................................................................ 11.2.PROGETTI CONDIVISI DALLE PRIMARIE E DALLE SECONDARIE DI I GRADO …......... 11.3 PROGETTI CONDIVISI DALLE SCUOLE D'INFANZIA DELL’ISTITUTO.............................. 11.4 PROGETTI CONDIVISI DALLE SCUOLE PRIMARIE DELL’ISTITUTO................................ 11.5 VISITE DI ISTRUZIONE......................................................................................................... 19 21 21 22 23 24 12. LE SCUOLE DELL'INFANZIA: ORGANIZZAZIONE...................................................................... VALLE MOSSO E FALCERO........................................................................................................ STRONA........................................................................................................................................ CROCEMOSSO............................................................................................................................. 26 28 30 32 13. LE SCUOLE PRIMARIE: ORGANIZZAZIONE.............................................................................. VALLE MOSSO E FALCERO....................................................................................................... CROCEMOSSO............................................................................................................................ STRONA........................................................................................................................................ 35 37 40 42 14. LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO: ORGANIZZAZIONE................................................... 14.1 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA................................................................... 14.2 Verifica dei risultati.................................................................................................................. 14.3 Le strategie, i metodi e gli strumenti....................................................................................... 14.4 STRUTTURA.......................................................................................................................... 14.4.1 LIM (Lavagna Interattiva Multimediale)............................................................................... 14.5 PROGETTI............................................................................................................................. 45 45 47 48 49 49 50 15. GIORNI DI CHIUSURA A.S. 2013/14........................................................................................... 53 16. ALLEGATI...................................................................................................................................... 54 2 PREMESSA L’ ISTITUTO COMPRENSIVO DI VALLE MOSSO, costituitosi a partire dal 01-09-2000, è formato dalle scuole dell’infanzia e primarie di STRONA, FALCERO, CROCEMOSSO, VALLE MOSSO e dalla scuola secondaria statale di VALLE MOSSO CENTRO, per un totale di n° 451 allievi nel corrente anno scolastico. Tale istituto è stato creato per meglio coordinare le iniziative didatticoeducative delle singole scuole. La collocazione degli insediamenti abitativi è caratterizzata dalla distribuzione in nuclei di frazioni sparse e numerose in tutto il territorio pedemontano ; gli insediamenti lavorativi si suddividono in due grandi fasce: 1. le zone industriali dei comuni di Valle Mosso e Strona, oggetto di fenomeni permanenti di immigrazione, attualmente in prevalenza extraeuropea; 2. la zona collinare e pedemontana degli stessi comuni, in parte caratterizzata da fenomeni di riconversione lavorativa e in parte oggetto di abbandono delle attività produttive. Il tipo di utenza della Scuola è per lo più costituito da figli di famiglie operaie che lavorano nelle numerose aziende, ubicate nel territorio circostante. Il numero degli alunni extracomunitari si è stabilizzato e il loro inserimento è stato facilitato dal fatto che frequentano ora sin dalla scuola dell’infanzia. Il tenore di vita delle famiglie si è modificato a causa della crisi tessile che ha attualmente colpito la nostra zona Le opportunità di tipo culturale sono limitate alle iniziative degli Enti Scolastici e Locali e delle Associazioni territoriali. 3 1. COORDINAMENTO DELL’ISTITUTO L’Ufficio di Segreteria e quello del Dirigente Scolastico hanno sede presso la Scuola primaria di Valle Mosso e sono aperti con orari funzionali alle esigenze degli utenti e del territorio, decisi annualmente dal Consiglio di Istituto. Per l’anno scolastico 2014/15 l’orario della segreteria è il seguente: LUNEDI', MARTEDI', MERCOLEDI' VENERDI' dalle ore 11.30 alle ore 15.00 GIOVEDI' dalle 8.00 alle 12.00 Il Dirigente scolastico , Patrizia De Fabiani, riceve su appuntamento. Il Dirigente scolastico assicura il funzionamento generale dell’Istituto organizzando l’attività scolastica secondo criteri di efficienza,efficacia e buon andamento dei servizi scolastici formativi; promuove e sviluppa l’autonomia didattica,organizzativa e di ricerca,sperimentazione e sviluppo e tutte le iniziative e gli interventi utili a favorire il successo formativo degli alunni,tenuto conto delle diverse esigenze degli stessi,nel rispetto delle competenze degli organi collegiali e della libertà d’insegnamento. All’ingresso delle varie scuole dell’Istituto vi sono bacheche dove verranno affisse le varie informazioni per i genitori e per gli alunni. 4 2. STRUTTURA ORGANIZZATIVA D’ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Patrizia DE FABIANI Il Dirigente scolastico nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative si avvale di: 3 COLLABORATORI • Marampon Laura • Bartoccelli Antonio 10 UNZIONI STRUMENTALI • Agazzone Loretta (area didattica: alunni stranieri) • Pietra Cornelio (area documentazione e informatica) • Mondino Gabriella (area motoria – ed. stradale – viaggi classi parallele – saperi disciplinari) COMMISSIONI DI LAVORO • Benanchietti Adele (coordinamento viaggi d'istruzione e progetti infanzia) Commissione sicurezza • Stecca Mara e Rossi Elisa (area gestione POF - INVALSI) Commissione P.O.F • Marampon Laura e Rossi Elisa (area e orientamento continuità) Commissione programmazione Sartoris Annarita (area didattica: integrazione Commissione handicap •d’Istituto Commissione area motoriaeducazione alla salute) Commissione area informatica 8 COORDINATORI DI PLESSO • • • • • • • Borrione Gianna Presot Liviana Grosso Sandra Magurno Rosangela Maron Pot Luisella Bianchetto Marina Marampon Laura 5 COMMISSIONI DI LAVORO Commissione sicurezza Commissione POF Commissione curricolo Gruppo Handicap d'Istituto Commissione area motoria Commissione integrazione e accoglienza alunni stranieri Commissione area informatica Commissione mensa UFFICIO DI SEGRETERIA D.S.G.A. Zanazzi Emanuela Nell'ambito delle direttive di massima impartite, sovrintende ai servizi amministrativi/contabili ed ai servizi generali coordinando il relativo personale. ASS. AMMINISTRATIVI Furlan Tiziana Graci Giuseppina Grillo Maria Consolata Svolgono attività di collaborazione nella definizione ed esecuzione degli atti a carattere amministrativo/contabile; attività di supporto organizzativo per la realizzazione dei progetti e la gestione del personale. 6 3. IL CONTESTO SCOLASTICO Fanno parte dell’Istituto Comprensivo di Valle Mosso: SCUOLA dell’infanzia STRONA SCUOLA dell’infanzia VALLE MOSSO-CROCEMOSSO SCUOLA dell’infanzia VALLE MOSSO-FALCERO SCUOLA primaria STRONA SCUOLA primaria VALLE MOSSO-CROCEMOSSO SCUOLA primaria VALLE MOSSO-FALCERO SCUOLA primaria VALLE MOSSO-CENTRO SCUOLA secondaria di I grado VALLE MOSSO-CENTRO Le scuole dell’infanzia sono articolate in una o due sezioni, con un numero medio per sezione di 21-22 minori; le scuole primarie di primo grado sono articolate con unico corso verticale di cinque classi, con numero medio per classe di 12 alunni; la scuola secondaria di primo grado è articolata in due sezioni con un numero medio di 15-16 allievi. Gli insegnanti in servizio nell’anno scolastico 2013/14 sono SCUOLA dell’ infanzia 14 SCUOLA primaria 33 SCUOLA secondaria di primo grado 19 7 4. LINEE EDUCATIVE DELL’ISTITUTO Seguendo le indicazioni per il curricolo, proposte dal Ministero della Pubblica Istruzione, la scuola intende offrire agli allievi, occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base, affinchè acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni a favore anche dell’ autonomia di pensiero e sviluppino curiosità, creatività e ingegno, attraverso l’applicazione delle proprie capacità e competenze. Non c'è possibilità che la scuola realizzi il proprio compito di educare istruendo senza la condivisione della famiglia. Il rapporto tra soggetto che apprende e sviluppo della conoscenza nei vari settori disciplinari rappresenta una riflessione indispensabile da parte delle scuole autonome che vogliono puntare ad una efficace azione educativa. Oggigiorno, infatti, non è più sufficiente “INSEGNARE”, nel senso di trasmettere contenuti, ma occorre fare un passo avanti per raggiungere il difficile obiettivo di “INSEGNARE AD APPRENDERE”. Occorre cioè concentrarsi su un metodo di consolidamento cognitivo ed operativo che influenzi atteggiamenti e comportamenti degli alunni, in modo tale da renderli gradualmente autonomi ed in grado di fronteggiare i problemi culturali, pratici, sociali e di integrazione che si presenteranno davanti a loro, anziché limitarsi alla pura trasmissione delle tradizionali conoscenze teoriche. E’ comunque indispensabile, sin dall’inizio, definire, in modo condiviso dai vari ordini di scuola, che valore e significato si attribuisca in realtà alla parola “sapere”. Non va infatti dimenticato che il ruolo ed il compito fondamentale della scuola dell’obbligo (ogni ordine in base alle sue specificità e ai suoi strumenti) è conseguire quella che possiamo definire “alfabetizzazione culturale di base”: (a) apprendimento degli alfabeti di base matematici e linguistici; (b) maturazione dei concetti spazio-temporali; (c) apprendimento lingua straniera; (d) alfabetizzazione informatica; (e) educazione al concetto di democrazia e pace; (f) avvio alla visione critica del mondo. In tutto questo non si può non tener conto che il mondo che cambia e la società che si trasforma interagiscono profondamente sui valori e sui comportamenti dell’età evolutiva. Nella “nuova” scuola, quindi, la cultura non potrà più avere una valenza astratta e “disinteressata” ma dovrà tenere conto dei mutamenti sociali, culturali ed economici della vita quotidiana. Si dovranno quindi coniugare le esigenze e le aspettative degli alunni con la realtà ed i mutamenti in atto nel territorio in cui essi sono inseriti e vivono le loro esperienze di ogni giorno. L’”orientamento”, inteso come sguardo lanciato sul proprio futuro, dovrà quindi diventare permanente, non solo come riflessione teorica ed astratta sul mondo esterno, ma come conoscenza concreta e diretta, mediata dalle varie discipline ed esperienze, che forniranno ai ragazzi gli strumenti per interpretare, integrarsi ed adattarsi ad una realtà sempre più multiculturale ed in sempre più rapida evoluzione. La scuola predispone il curricolo, all'interno del piano dell'offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell'Infanzia e attraverso le discipline nella Scuola del primo ciclo. Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di I grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni. 8 5. PER CHE COSA LAVORIAMO 5.1. L’ATTENZIONE ALLA PERSONA Le scelte educative, curricolari e organizzative dell’Istituto sono fondate su alcuni condivisi principi fondamentali. L’attenzione alla persona (alunni, genitori, docenti, direttivi, amministrativi, ausiliari) viene intesa come: 1 rispetto di specificità, valori, esperienze; 2 ascolto e scoperta dell’altro, riconoscendo anche gli aspetti unici della sua identità; 3 apertura al dialogo e al confronto. Nei confronti degli alunni l’attenzione alla persona si configura come valorizzazione di tutti gli aspetti dell’identità, da quella corporea a quella cognitiva, da quella affettiva a quella sociale. La sfera emozionale affettiva riveste una notevole importanza nello sviluppo dell'individuo, fin dalla nascita e soprattutto nelle fasi di vita della preadolescenza e dell’adolescenza, in cui il ragazzo e la ragazza cominciano a definire le proprie scelte personali e sociali. Il ruolo che l'educazione socio-affettiva e quella sessuale possono svolgere è quello di facilitare i ragazzi ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle emozioni proprie e degli altri, insieme alla valorizzazione delle proprie risorse di gestione della comunicazione interpersonale e di autentici rapporti con i pari e con gli adulti. Tale approccio consente un pieno sviluppo della capacità di apprendimento, non solo cognitivo, di risoluzione di problemi, di capacità di compiere scelte adeguate e di essere protagonista del proprio percorso di vita, ma anche di apprendimento emotivo che consenta all'individuo di realizzarsi pienamente come adulto. La fase di vita della preadolescenza e dell'adolescenza comprende anche lo sviluppo della dimensione sessuale e coinvolge diversi aspetti della personalità, che vanno al di là dell'identità corporea del soggetto. In questa direzione, educare alla sessualità non vuol dire solo stimolare nei ragazzi una graduale presa di coscienza delle caratteristiche somatiche e fisiologiche proprie dei due sessi, ma soprattutto estendere tale consapevolezza agli aspetti psico-sociali che la sessualità coinvolge. Sul piano educativo consente di attuare progetti e interventi specifici, anche in raccordo con le famiglie e con gli Enti territoriali che si occupano di minori, centrati sulla persona nelle sue diverse componenti: educazione psicomotoria educazione al benessere educazione alle emozioni educazione all’autostima il sè e l’altro educazione all’accoglienza educazione alle abilità sociali 9 5.2. LA CENTRALITÀ DELL’ALUNNO Le scelte educativo-didattiche, in linea con il dettato costituzionale del diritto allo studio e con Orientamenti e Programmi, sono basate sulla centralità dell’alunno intesa come: 1 considerazione di alunni e alunne come soggetti attivi dell’apprendimento; 2 attenzione alla motivazione a al piacere di apprendere; 3 scelta di strategie per favorire l’imparare ad imparare. Il rispetto della centralità dell’alunno impegna la scuola ad impedire che le diversità di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni socio-economiche possano in qualche modo limitare l’effettivo diritto all’istruzione. Il percorso formativo e didattico, attraverso attività curricolari e integrative, è finalizzato a garantire le opportunità di crescita culturale per tutti gli alunni: educazione alla comunicazione e all’espressione educazione alle competenze di base educazione educazione a porsi e l’alunno in armonia alle abilità a risolvere con la scuola metacognitive problemi educazione all’esplorazione e alla ricerca educazione alla conoscenza e ai saperi 5.3. LA DIVERSITÀ’ E LE CULTURE L’educazione interculturale viene considerata come principio di riferimento per la comunicazione fra soggetti di culture diverse, portatori di saperi differenti, nell’ottica del confronto, dell’interazione e dell’arricchimento reciproco. La scuola, luogo privilegiato per contrastare pregiudizi e stereotipi, basa il proprio progetto su alcune categorie concettuali: diversità – relatività – interazione – progettualità attraverso le quali formare una rete di riferimento comportamentale, basata sulla collaborazione, sulla partecipazione e sui valori condivisi. Essa favorisce l’adattamento al cambiamento e la disposizione al confronto, sviluppando la cultura del “punto di vista” e della provvisorietà delle proprie credenze per consentire il raggiungimento di scelte consapevoli. L’educazione interculturale si configura come una nuova dimensione strutturale dell’insegnamento, necessaria al dialogo fra culture, da adottare, non solo in presenza di alunni stranieri, per l’attuazione dell’educazione alla cittadinanza e alla mondialità 10 educazione alla differenza educazione alla libertà educazione l’educazione educazione alla non interculturale alla democrazia violenza educazione ai diritti umani educazione alla pace 6. CON CHI LAVORIAMO 6.1. I BISOGNI DELL’UTENZA Il Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto Comprensivo di Valle Mosso, rappresenta la carta d'identità della scuola in risposta alle esigenze di diritto allo studio e ai bisogni formativi dell'utenza scolastica. Sulla base delle attività di formazione con psicologi ed educatori, dei confronti collegiali e dei contratti formativi con alunni e genitori, sono stati messi a fuoco i seguenti bisogni degli alunni: 1 sul piano PSICOLOGICO l’esigenza di essere considerati come persone nella relazione e come soggetti attivi nei processi di apprendimento (l’attenzione alla persona); 2 sul piano COGNITIVO l’esigenza di essere motivati dal lavoro scolastico e di averne soddisfazione, attraverso un percorso che parta dall’esperienza e dalla cultura vissuta per arrivare alla rappresentazione ed alla ricostruzione intellettuale (la centralità dell’alunno ); 3 sul piano SOCIALE l’esigenza di compiere esperienze di relazione e di confrontarsi con la realtà e con le differenti espressioni di comunicazione e cultura le culture E’ stato possibile conoscere e tenere in considerazione le esigenze delle famiglie, centrate in particolare sulle richieste di: insegnamenti specifici: approcci alla lingua straniera e alla convivenza civile nella scuola dell’infanzia; lingua straniera, informatica, educazione sessuale e sport nella scuola primaria; insegnamento delle lingue europee, introduzione alle nuove tecnologie, approfondimenti disciplinari, inserimenti di temi educativi trasversali, attività espressive, attività di comunicazione nella scuola media; - maggiore attenzione all’attualità, al territorio, al mondo del lavoro ed ai problemi contemporanei; - presenza di strutture, in particolare palestre, attrezzature e supporti informatici 11 6.2. I RAPPORTI CON I GENITORI La collaborazione con le famiglie passa attraverso la comunicazione, la discussione e la condivisione del Piano dell’Offerta Formativa. Le scelte di Istituto rispetto al rapporto con i genitori sono mirate a valorizzare il ruolo della famiglia coinvolgendola nelle scelte educative della scuola; Facilitare i rapporti tra scuola e famiglia. In un’ottica progettuale si rende necessario tener conto delle valutazioni e delle esigenze dell’utenza, per la formulazione dei progetti annuali dell’Istituto. I genitori collaborano alla vita della scuola, direttamente o tramite le loro Associazioni e/o i propri rappresentanti, attraverso: • la presenza diretta e attiva alle assemblee di sezione/ classe/ scuola per conoscere i programmi delle attività, fare proposte, eleggere i propri rappresentanti; • la presenza diretta ai colloqui individuali, per conoscere l’andamento scolastico dei figli e concordare con gli insegnanti interventi comuni; • la partecipazione, attraverso i propri rappresentanti, agli Organi collegiali per fare proposte, progettare iniziative e coordinare le attività; • il coinvolgimento nelle iniziative pubbliche della scuola, quali animazioni teatrali, mostre, momenti di accoglienza, di incontro e di festa; • il coinvolgimento nelle attività di progetto in qualità di esperti e/o di narratori delle memorie del passato vicino e lontano. I genitori sono invitati a conoscere l’offerta formativa ed esprimere pareri e proposte, collaborando nelle attività su specifiche competenze. Oltre a quanto negoziato direttamente con i genitori, vengono considerati come impegni di fondo nel rapporto tra scuola e famiglia i seguenti: impegno della scuola a • • • • • garantire la massima informazione possibile alle famiglie rispetto al servizio scolastico; fornire ai genitori informazioni rispetto alle proposte educative e didattiche, attraverso le assemblee e i consigli di classe; concordare con le famiglie le linee educative e progettare iniziative con la loro collaborazione; rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni, attraverso i colloqui; rendere visibile all’esterno l'attività scolastica per consentire ai genitori di contribuire alla sua realizzazione; impegno dei genitori a • • • • • • intervenire alle assemblee e alle riunioni; partecipare ai colloqui individuali; cooperare perché a casa e a scuola l’alunno trovi atteggiamenti educativi il più possibile coerenti tra di loro; sostenere l’alunno nel rispetto degli impegni scolastici; dare importanza alle comunicazioni della scuola per tenersi informati rispetto alle iniziative previste e contribuire alla loro realizzazione; rispondere alle richieste di proposte, suggerimenti e valutazioni per il miglioramento del servizio scolastico. 12 6.3. I RACCORDI CON IL TERRITORIO I raccordi con il territorio costituiscono il terzo punto di riferimento, insieme ad alunni e famiglie, per l’elaborazione, la condivisione e l’attuazione del piano dell’offerta formativa, con particolare attenzione a: • valorizzazione culturale sia del patrimonio locale, sia delle culture interagenti nel contesto socio-culturale; • progettazione di attività in raccordo tra scuole, Enti e Associazioni; • integrazione dei servizi scolastici, comunali e territoriali. Il rapporto con il territorio consente infine l’integrazione dei servizi per l’infanzia e per l’adolescenza nel contesto dell’Istituto, in particolare: • • con gli Enti Locali, per il coordinamento dei servizi scolastici; con i servizi psico-medico-sociali, per gli interventi di prevenzione e sostegno; con enti e associazioni culturali, ricreative, sportive per i raccordi tra le diverse agenzie educative. 7. QUALI SCELTE CONDIVIDIAMO 7.1. LA CONTINUITÀ EDUCATIVA Le attività di raccordo tra i diversi servizi per l’infanzia e gli ordini di scuola vengono realizzate attraverso: • • • • raccordi tra asilo-nido e scuole dell’infanzia raccordi tra scuola dell’infanzia e scuole primarie raccordi tra scuole primarie e scuole secondarie di I grado raccordi fra scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado 7.2. L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA Alunni stranieri Nelle scuole dell’ISTITUTO il ruolo dell’integrazione si manifesta di fronte a: -situazioni di disturbo specifico di apprendimento (DSA) : “La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. “ In tale contesto, si inserisce la legge 170/2010, rivolta ad alunni che necessitano, oltre ai prioritari interventi di didattica individualizzata e personalizzata, anche di specifici strumenti e misure che derogano da alcune prestazioni richieste dalla scuola. Per consentire, pertanto, agli alunni con DSA di raggiungere gli obiettivi di apprendimento, devono essere riarticolate le modalità didattiche e le strategie di insegnamento sulla base dei bisogni educativi specifici, in tutti gli ordini e gradi di scuola. situazioni di handicap o difficoltà individuali a livello psicofisico, sensoriale, cognitivo, che richiedono l’utilizzo di risorse umane e/o strumentali specifiche e rappresentano un momento di crescita personale ed umana per tutti gli alunni, i genitori e gli insegnanti. 13 situazioni di differenti provenienze etnico-nazionali, che richiedono interventi di mediazione linguistica e contribuiscono al confronto e allo scambio interculturale; (cfr.all.2 al P.O.F.) PROTOCOLLO D'ISTITUTO Per l'accoglienza e integrazione degli alunni stranieri Delibera del collegio docenti del 26 novembre 2014 L'Istituto si pone come obiettivo l'integrazione degli alunni stranieri attraverso attività e azioni volte a favorire: • l'accoglienza • il miglioramento dell'inserimento e del processo di insegnamento – apprendimento • le relazioni con le famiglie Tali obiettivi vanno raggiunti attraverso modalità condivise di azioni nei vari momenti, per favorire, non solo l'inserimento, ma valorizzare il bagaglio culturale di ognuno, facilitare la comunicazione e il confronto, sviluppare il dialogo interculturale, per contribuire ad una società pluralistica e dinamica a favore dello scambio rispettoso e reciproco tra culture: Si condividono i seguenti punti: Alunni I generazione o arrivati in corso d'anno Accoglienza le famiglie straniere ricevono in Segreteria le informazioni generali sull'organizzazione scolastica e sui servizi offerti dal territorio. Il Dirigente e i docenti interessati contattano le famiglie per approfondire la conoscenza e stabilire una relazione, dando le informazioni più specifiche sulla vita della scuola; Il Dirigente, con i docenti del plesso sulla base della valutazione delle competenze e dell'età anagrafica, assegna l'alunno ad una classe. • • • Inserimento- Integrazione Il processo di integrazione si attua attraverso le seguenti azioni: • • • Periodo di valutazione delle competenze e capacità dell'alunno; Predisposizione piano di intervento specifico per alunno; Supporto del facilitatore linguistico e/o del mediatore culturale. Si pongono i seguenti obiettivi, passaggi fondamentali per il processo d'integrazione: ➢ Conoscenza della Lingua Italiana: - Acquisizione della terminologia di base per la comunicazione e comprensione dei messaggi; - Acquisizione delle strutture fondamentali in ambito morfologico, sintattico e delle funzioni Linguistiche; - Sviluppo delle facoltà analogiche; - Sviluppo delle capacità di comprensione delle domande e del lessico specifico delle varie discipline. Si tengono in considerazione le interferenze della lingua madre e conseguentemente, delle diverse difficoltà che gli alunni possono incontrare. Conoscenza della terza Lingua (per la scuola Secondaria di Primo grado) In considerazione della lingua madre, della classe di frequenza, del grado di apprendimento della lingua italiana si consente l’eventuale esonero dell’apprendimento della terza lingua e dalla prova scritta durante l’esame di stato. 14 Le ore dedicate alla terza lingua saranno oggetto di potenziamento della lingua italiana come da normativa: ➢ Conoscenza delle regole della convivenza civile, con riferimento graduale alla Costituzione Italiana. Alunni II generazione Il sostegno degli alunni stranieri di seconda generazione si attua attraverso azioni che valorizzino il loro bagaglio culturale che favoriscano l'acquisizione delle diversità come ricchezza. Si concordano i seguenti punti: • Attività curricolare nella classe rivolta a tutti gli alunni per favorire l'educazione ai rapporti interpersonali e all'interculturalità; • Azioni individualizzate per gli alunni stranieri per supportare il processo di apprendimento, favorendo l'acquisizione del lessico e la comprensione nelle singole discipline. Valutazione degli alunni stranieri Si condivide l'esigenza del consolidamento del rapporto tra scuola e famiglie straniere e dei relativi scambi collaborativi. La mediazione scolastica mira a stabilire relazioni di incontro e conservare scambi costruttivi sul piano umano, individuale, sociale. S'intende favorire l'integrazione in particolare delle donne nella società, anche attraverso progetti specifici e corsi per l'insegnamento della Lingua Italiana. Componenti sul territorio: Istituzioni – Associazioni- Agenzie, con le quali va ricercata un’azione sinergica. Formazione Docenti Si prevedono momenti di approfondimento con consulenti esterni per migliorare la conoscenza sulle problematiche dell'immigrazione e le strategie d'intervento. situazioni di svantaggio di tipo socio-affettivo e socio-culturale, che necessitano di interventi compensativi rispetto al disagio e favoriscono l’attenzione all’ascolto e alla risoluzione di problemi; Alunni BES , DSA, Disabili Lo Strumento privilegiato per l’integrazione degli alunni BES, DSA, diversamente abili è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico-strumentale. La Direttiva ben chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia. Un modello organizzativo flessibile, con metodologie e strategie appropriate, utilizzo integrato delle risorse umane, attività nei laboratori ed aperture al territorio, contribuisce a sostenere i processi di integrazione. 15 Al fine di costituire una rete di supporto agli stessi, vengono attuate attività di: - coordinamento con il servizio socio-assistenziale, per la condivisione e l’attuazione di progetti nei confronti del disagio e delle difficoltà dei minori ; - coordinamento con il servizio di neuro-psichiatria infantile, per la gestione integrata delle situazioni di handicap. Nell’Istituto funziona un apposito Gruppo Inclusione per gli alunni con difficoltà o in situazione di handicap (Gruppo H), costituito dal referente psicologo della neuropsichiatria infantile, da genitori e dal personale direttivo e docente di sezione/classe e di sostegno, con lo scopo di conoscere le situazioni problematiche, coordinare gli interventi e migliorare l’efficacia dei processi di integrazione. Al fine di favorire tali processi vengono condivisi i seguenti criteri: 1) gli insegnanti di sezione/classe e di sostegno sono ugualmente responsabili nei confronti del bambino in situazione di handicap e degli alunni appartenenti alla sezione/classe in cui è lo stesso è inserito; 2) la suddivisione delle attività tra tutti i docenti avviene in base alle competenze nei settori specifici di recupero e in quelli disciplinari; 3) il progetto educativo personalizzato è formulato in stretta collaborazione tra insegnante di sostegno e insegnanti curricolari ed esprime volontà di reale integrazione se avvicina i bisogni educativi dell’alunno e la programmazione di sezione/classe; 4) tutti i docenti si fanno carico dell’attuazione e della verifica degli interventi didattici previsti dal piano, evitando sia l’isolamento dell’alunno, delegato al solo insegnante di sostegno, sia i tempi vuoti quando quest’ultimo non sia presente in aula; 5) le attività di sostegno tengono conto del principio essenziale dell’integrazione, che è quello di far agire il più possibile il bambino insieme ai suoi compagni di sezione, classe, gruppo; 6) i rapporti con le famiglie degli alunni in situazione di handicap, con i referenti dei servizi psico-medico-sociali e con i docenti di altri ordini di scuola per i raccordi di continuità sono tenuti da tutti gli insegnanti di sezione/classe e di sostegno. 8. PERCHE’ PROGETTIAMO 8.1. MODALITÀ DI LAVORO Nell’Istituto si lavorerà per progetti che verranno attuati nelle singole scuole e ordini. È stata scelta questa modalità di lavoro perché: permette di aderire ad un modello organizzativo strutturato in: • fasi • tempi • verifiche • documentazione nasce sempre da un problema reale che non richieda soluzioni ovvie, ma sia una sfida anche per l’insegnante; permette di condividere con i propri allievi: • la definizione degli obiettivi • l’organizzazione e la valutazione dell’attività didattica • la verifica e la valutazione dei risultati • in quanto tutti i soggetti si assumono responsabilità nel portare avanti azioni significative che consentono l’attuazione del progetto; 16 permette agli alunni di : • • • ampliare ed approfondire le proprie conoscenze confrontarsi con i compagni in un reciproco arricchimento riconoscere le proprie potenzialità e predisposizioni. 8.2. LE RISORSE INTERNE ED ESTERNE Umane: • • • • L’organico funzionale ha consentito alla scuola di utilizzare al meglio il personale e di realizzare progetti didattici proprio tenendo conto delle professionalità presenti. Il personale ausiliario coadiuva lo svolgimento dei progetti rendendosi utile con il lavoro di segreteria o aiutando in servizi di piccola manutenzione, di vigilanza a fianco dei docenti I genitori come risorse collaborano con la scuola per meglio organizzare l’attività scolastica. Gli esperti, presenti sul territorio, collaborano per la realizzazione di alcuni progetti programmati. Risorse sul territorio • “Biblioteca fuori di sé” di Valle Mosso • Associazione sportiva : Atletica stronese • Associazione volontariato Valle Strona • Associazione genitori di Strona “Insieme per crescere” • Associazione “Passaggio ad oriente” Risorse finanziarie • Comuni, Valle Mosso e Strona; • Comunità montana Valle di Mosso e Prealpi Biellesi • Amministrazione provinciale di Biella; • Amministrazione regionale; • Finanziamenti ministeriali per progetti di educazione alla salute, aggiornamento e vari; • Finanziamenti relativi all’autonomia scolastica; • Fondazione Cassa di Risparmio di Biella; • Associazioni varie; Le risorse finanziarie vengono utilizzate per: - retribuire i docenti per ore eccedenti il loro orario di servizio (programmazione,organizzazione e sviluppo dei progetti) - acquisto di materiale necessario alla realizzazione dei progetti e materiale didattico - formazione dei docenti - finanziamento di parte dei corsi proposti agli alunni(nuoto,sport,viaggi d’istruzione…) 8.3. LA RICERCA E LA FORMAZIONE Per sostenere le attività del Piano dell’Offerta Formativa ed arricchire la professionalità dei docenti sono previste iniziative di formazione e di aggiornamento, qualora un gruppo di docenti ne ravvisi la necessità, fermo restando la libertà di ciascun docente di aggiornarsi nel modo da lui ritenuto migliore. 9. COME PROGRAMMIAMO 17 I docenti programmano le attività scolastiche seguendo le linee del Piano annuale predisposto da una Commissione d’Istituto composta dagli insegnanti stessi. La programmazione annuale d’Istituto,dedotta dalle indicazioni nazionali,vuole avere un valore indicativo e quindi può essere modificata e/o integrata. Ogni insegnante predispone il percorso annuale tenendo conto delle finalità dell’insegnamento citate nelle linee educative dell’Istituto;considerando il gruppo classe/sezione a cui si rivolge; sviluppando gli obiettivi fissati attraverso i contenuti;prevedendo accorgimenti didattici e strategie per facilitare e rendere piacevoli gli apprendimenti. Oltre all’utilizzo degli strumenti tradizionali la scuola si avvale dell’ausilio dei moderni mezzi multimediali . PROGRAMMAZIONE ANNUALE E BIMESTRALE OBIETTIVI EDUCATIVI APPRENDIMENTI ATTESI MODALITA’/ STRUMENTI TRAGUARDI FINALI VERIFICA E VALUTAZIONE La Commissione Curricolo sta lavorando per portare a termine e integrare un curricolo verticale tra la scuola dell'infanzia, la scuola Primaria e la Scuola secondaria di I grado in tutte le discipline. Terminato il lavoro, il documento sarà consultabile agli Atti della Scuola . 18 9.1. PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITA’ PROGETTI GENERALI CONDIVISI DALL’ISTITUTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) RECUPERO INTEGRAZIONE SCOLASTICA/ ALUNNI STRANIERI ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI CONTINUITA’ TRA GLI ORDINI DI SCUOLA SUPPORTO HANDICAP CONSULENZA DI LOGOPEDIA E DI PSICOLOGIA EDUCAZIONE SPORTIVA E ALFABETIZZAZIONE MOTORIA EDUCAZIONE ALLA SALUTE AFFROFONDIMENTO DELLE DISCIPLINE Laboratori interdisciplinari Laboratori di creatività ed espressività Recupero / potenziamento Educazione alla cittadinanza Educazione alla lettura/avvicinarsi al libro Educazione all'affettività Educazione stradale CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEI DOCENTI: Religione Inglese Educazione alimentare Sicurezza Ed. alla salute e prevenzione del disagio 10. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica è il momento di raccolta di informazioni e dati che riguardano i processi educativi e di apprendimento. Lo scopo della valutazione è quello di guidare l’alunno nel processo di apprendimento per: - renderlo responsabile e consapevole del proprio percorso di crescita - aiutarlo nella riflessione e nell’autovalutazione - orientarlo nelle scelte future. La valutazione è uno strumento che permette di migliorare il percorso di apprendimento / insegnamento. Essa costituisce l’insieme dei dati su: comportamento, partecipazione, studio, impegno, profitto dell’alunno. Dall’anno scolastico 2008/09,(legge di conversione n. 169 del 30/10/2008) sia nella Scuola Primaria sia nella Scuola Secondaria di I grado è stata introdotta la valutazione espressa in decimi. Il voto, espresso in decimi, del comportamento è parte integrante della valutazione. Per le scuole dell’Infanzia la valutazione viene effettuata attraverso le osservazioni dei docenti(sia a carattere sistematico che occasionale), utilizzando strumenti soprattutto di tipo qualitativo: − griglie di osservazione e valutazione per le tre fasce d’età − produzione di elaborati (per i bambini di 5 anni) − particolare attenzione viene riservata a bambini diversamente abili e con difficoltà linguistiche,comportamentali,motorie. 19 11. ELENCO DEI PROGETTI SPECIFICI DELL’ ISTITUTO E DELLE SINGOLE SCUOLE STAR BENE CON SE STESSI E CRESCERE CON GLI ALTRI IL BAMBINO ARTIGIANO . FRUTTA NELLE SCUOLE . INFORMATICA E INTERNET . PROG. FINE ANNO . I COLORI DELLA PACE . ALLA SCOPERTA DI FESTE TRADIZIONI. UN LIBRO TIRA L’ALTRO. ALFABETIZZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA . RACCONTIAMOCI LE EMOZIONI TI TENGO PER MANO FESTA DELLA NEVE . PROG. INTEGRAZIONE . I COLORI DELLA PACE. MIGLIORARE L’OFFERTA FORMATIVA . PROG. ACCOGLIENZA . PROG. CONTINUITA’. PROG. SCI . PROGETTO NATALE . PROGETTO SPORT . UN ANIMALE PER AMICO SPORTIVAMENTE . STAR BENE A SCUOLA . STAR BENE A SUON DI MUSICA . PROGETTO DIDEROT . EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' E SESSUALITA'. NONNO RACCONTAMI UNA STORIA. PSICOMOTRICITA’:”UNA CHIAVE PER CRESCERE”. E FARE ESPERIENZE 20 IMPARARE DIVERTENDOSI AMICA BIBLIOTECA . TABAGISMO E ALCOLISMO . BIBLIOTECA FUORI DI SE’ . ORIENTAMENTO SCOLASTICO . PROG. LAPIS . PROG. LATINO . SCUOLE SENZA FRONTIERE . TI M.U.O.V.I. . UN LIBRO PER AMICO. LA MACCHININA ARCOBALENO IL BRUCO GIACOMINO PROG. S.O.S. . TUTTI IN FATTORIA. I COLORI DI CAPPUCCETTO. PROGETTO BIBLIOTECA: COSA C’E’ DIETRO UNA MACCHIA L’ALLEGRA FATTORIA LABORATORIO DIDATTICO DI CHIMICA TESSILE . CORSO DI SCACCHI . MUSICA PER CRESCERE. LABORATORIO MUSICALE. PERCORSO D'ARTE ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA PROG. ACQUATICITA’ . PROG. INGLESE . PROG. RECUPERO . CANTA CHE TI PASSA. UNA VALIGIA PER IL FUTURO 21 11.1. PROGETTI CONDIVISI DA SCUOLE DELL’INFANZIA, DALLE SCUOLE PRIMARIE E DALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROGETTO CONTINUITA’ Le insegnanti dei vari ordini di scuola collaboreranno, attraverso attività condivise e colloqui, per favorire la reciproca conoscenza in modo da facilitare il passaggio dei bambini da un ordine di scuola all’altro e per rendere più semplice l’inserimento dei piccoli, provenienti dall’asilo nido STAR BENE A SCUOLA (SUPPORTO E POTENZIAMENTO) E’ rivolto alle insegnanti e ai genitori dei bambini della scuola dell’infanzia, della scuola primaria. Offre agli insegnanti uno spazio dedicato al confronto su casi problematici e ai genitori uno spazio di ascolto e confronto sui problemi scolastici, comportamentali, emotivi dei figli. SCUOLE SENZA FRONTIERE Il progetto d’Istituto prevede l’intervento di un facilitatore culturale nelle classi o sezioni in cui ci sia la necessità di migliorare l’inserimento degli alunni stranieri. Attraverso il progetto si vuole anche supportare gli insegnanti nell’alfabetizzazione culturale, creare scambi con le famiglie degli alunni, fornire alle famiglie un supporto per la comprensione e la compilazione di documenti, organizzare corsi e sportelli a favore dei genitori stranieri. STAR BENE A SCUOLA (rivolto agli alunni) E’ rivolto a tutti i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e ai bambini del secondo anno della scuola Primaria. Sono coinvolte le insegnanti di classe e di sezione ed interverrà una pedagogista. Il progetto mira ad identificare precocemente le difficoltà di apprendimento e ad organizzare piani di lavoro adeguati ai singoli bambini. In caso di necessità potranno intervenire anche una psicologa e un consulente educativo. Gli esperti saranno a disposizione per tutti gli ordini di scuola quando necessario. 11.2.PROGETTI CONDIVISI DALLE SCUOLE PRIMARIE E DALLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO PROGETTO RECUPERO Rivolto agli alunni in difficoltà. Si svolge nell’orario di lezione con il supporto degli insegnanti che danno la propria disponibilità. Il progetto si propone di rimuovere gli ostacoli cognitivi relazionali che impediscono di trasformare in vere competenze le capacità di ognuno. Per la scuola secondaria si svolge in orario pomeridiano alla fine del primo quadrimestre. Durante il mese di maggio sono previste ore di preparazione alle prove di esame per le classi terze. 22 TABAGISMO E ALCOLISMO Coinvolge le classi quinte della scuola primaria e le tre classi della scuola primaria di secondo grado dell’istituto per sensibilizzare gli alunni ai danni del fumo attivo e passivo; prevede l’intervento in classe di un esperto; unitamente a questo percorso si svilupperà anche il tema dell’alcolismo rivolto unicamente alle classi della Scuola Secondaria. BIBLIOTECA FUORI DI SE’ E’ rivolto alle scuole del comune di Valle Mosso per promuovere il piacere di leggere. Il progetto ha durata annuale. Gli incaricati del comune porteranno i libri nelle varie scuole e gli alunni potranno tenerli in prestito per circa un mese; avranno inoltre la possibilità di accedere alla Biblioteca di Valle Mosso. PROGETTO DIDEROT E’ un progetto che coinvolge tutte le scuole primarie e secondarie che ne abbiano fatto richiesta. Attraverso dei sottoprogetti vengono sviluppati vari argomenti legati alla conoscenza dell’arte, della scienza e della matematica. Proposto e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, prevede le seguenti proposte : - Spunti e spuntini -Alla ricerca dell’armonia MUSE ALLA LAVAGNA: E’ un progetto che coinvolge tutte le scuole primarie e secondarie che ne abbiano fatto richiesta. Attraverso dei sottoprogetti vengono sviluppati vari argomenti legati alla conoscenza dell’arte, della scienza e della matematica. Proposto e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, prevede le seguenti proposte : • scacchi (classi terza, quarta, quinte) • l’erbolatorio : le nostre radici (classi prime e seconde) - Disegnati con la luce? - Girotondo intorno al mondo? 11.3 PROGETTI DELL’ISTITUTO CONDIVISI DALLE SCUOLE D'INFANZIA PROGETTO:”STAR BENE A SCUOLA” 23 Il progetto è rivolto a tutti i bambini della scuola dell'infanzia; gli insegnanti grazie all'appoggio di pedagogista,psicomotricista,psicologo ed educatore osserveranno e valuteranno eventuali situazioni problematiche emerse tra i bambini PROGETTO CRESCERE” DI PSICOMOTRICITÀ:”UNA CHIAVE PER Progetto che ogni scuola diversifica per età a secondo delle esigenze. L'obiettivo che ci poniamo con l'aiuto di un esperto esterno è quello di fare acquistare consapevolezza del proprio corpo conoscendolo meglio,imparando a muoversi con armonia nel rispetto delle principali regole che caratterizzano le attività ludiche sia libere che strutturate. PROGETTO:”I MISTERI DI FATA” Percorso che ogni scuola diversifica per età a secondo delle esigenze che tratta come argomento la terra,l'aria,il fuoco e l'acqua; sono previsti quattro incontri con un esperto esterno col quale presentare attività ed esperimenti che verranno pio rielaborati ed approfonditi in classe nei vari laboratori PROGETTO : MI ASCOLTI, TI ASCOLTO, CI CAPIAMO Il progetto è rivolto a tutti i bambini che non aderiscono alla religione cattolica;propone attività alternative in base alle esigenze dei bambini stessi.(racconti,giochi,filastrocche danze) PROGETTO CONTINUITA’: “CRESCERE E’………….” Il progetto coinvolge i bambini di cinque anni in vista della loro prossima frequenza alla scuola primaria. L’obiettivo è quello di favorire attraverso attività strutturate e piccoli laboratori la conoscenza con il nuovo ordine di scuola e le rispettive insegnanti al fine di rendere il più sicuro e sereno possibile il passaggio tra i diversi ordini di scuola. Le stesse attività in modo molto più semplice vengono proposte ai bimbi che verranno iscritti nella nostra scuola e che già si trovano a frequentare un asilo nido. PROGETTO LINGUA INGLESE Il progetto della durata di 25 ore curato da un insegnante esterna che svolge la sua attività per un ora alla settimana,coinvolge solo i bambini di cinque anni. L’obiettivo è quello di stimolare la curiosità rispetto una lingua parlata differente dalla nostra portando il bambino attraverso attività di gioco ascolto e canzoni ecc a conoscere i primi rudimenti della lingua inglese. 24 11.4 PROGETTI CONDIVISI DALLE SCUOLE PRIMARIE DELL’ISTITUTO ALFABETIZZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA Il progetto intende avvicinare i bambini alle attività motorie e a far conoscere la sport come momento di aggregazione,di divertimento e di disciplina con regole e modalità di comportamento da rispettare. Si prevede l’intervento di un esperto come guida alle attività. FRUTTA NELLE SCUOLE E’ un’iniziativa Ministeriale delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Attraverso la distribuzione ripetuta di frutta alle scuole si vuole incentivarne il consumo, offrendo occasioni per conoscere i prodotti naturali e per sviluppare corrette ed equilibrate abitudini alimentari. 11.5 VISITE D’ISTRUZIONE Ogni singola scuola presenta le visite d’istruzione che intende effettuare come parte integrante della programmazione didattica ed educativa. TIPOLOGIE DI USCITE OBIETTIVI PREFISSATI USCITE SUL TERRITORIO (IN ORARIO In base ai criteri stabiliti dal Consiglio SCOLASTICO) d’Istituto le visite d’istruzione vengono programmate per : VISITE D’ISTRUZIONE DI UNA GIORNATA • Partecipare ad attività sportive e (IN ORARIO SCOLASTICO ED culturali EXTRASCOL.) • Arricchire le conoscenze storicoartistico-geografico-ambientali VIAGGI D’ISTRUZIONE DI PIU’ GIORNI • Fornire importanti occasioni di apprendimento e crescita personale 25 SCUOLE DELL'INFANZIA 12. Organizzazione Strutture Progetti 12. LE SCUOLE DELL'INFANZIA: ORGANIZZAZIONE Nell’Istituto ci sono tre scuole dell’infanzia, di cui una con tre sezioni ( Valle Mosso), una con due sezioni (Strona) e una con sezione unica (Valle Mosso Crocemosso). Le scuole hanno un orario di 40 ore settimanali, articolate in 8 ore giornaliere, su 5 giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì. Le scuole accolgono da settembre i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile dell'anno successivo. Vengono concordati a livello di Istituto, per tutte le scuole, le seguenti fasce orarie: 26 • entrata: entro le ore 9 antimeridiane e dalle ore 13.30 alle ore 14 pomeridiane. • uscita: dalle ore 11.45 alle ore 12.00 antimeridiane dalle ore 15.45 pomeridiane alle 16, Nelle scuole dell’infanzia di Crocemosso, Strona e Valle Mosso funziona il servizio preorario dalle ore 7,30 alle 8. L’organizzazione scolastica risponde sia alle esigenze orarie delle famiglie sia alle scelte delle insegnanti, tese a qualificare, in senso educativo – didattico, le attività della scuola dell’infanzia. Gli insegnanti sono assegnati alle scuole e alle sezioni tenendo conto essenzialmente dei criteri di continuità e anzianità di servizio. In relazione alla presenza di bambini in situazione di handicap o di insegnanti non disponibili alle attività di Religione Cattolica, possono essere presenti insegnanti di sostegno e/o di Religione Cattolica. L’orario settimanale degli insegnanti è di 25 ore, organizzato con alternanza dei turni antimeridiano e pomeridiano, con momenti di contemporaneità di presenza e assistenza durante la refezione. Per l’accoglienza e la vigilanza dei bambini, gli insegnanti si trovano a scuola nei 5 minuti precedenti l’avvio delle attività ed assistono all’uscita degli stessi. Le attività svolte nelle scuole vengono organizzate in base agli ambiti d’apprendimento • • • • • il Sé e l’Altro il corpo,movimento e salute i discorsi e le parole linguaggi creatività ed espressione la conoscenza del mondo Per la migliore attuazione delle esperienze all’interno dei vari ambiti e, trasversalmente, per la formazione complessiva dei bambini, le attività vengono svolte in relazione ai laboratori attivati ed in base alla programmazione didattica dei gruppi degli/delle insegnanti di sezione o di intersezione. Tale programmazione ha come riferimento gli Indicatori Nazionali e le Raccomandazioni Nazionali ed il presente Piano dell’Offerta Formativa; viene elaborata, nelle linee generali, all’inizio dell’anno scolastico, e viene verificato dagli insegnanti di ogni singola scuola e bimestralmente a livello di Consiglio di Sezione – Intersezione. Per la realizzazione di attività funzionali agli aspetti personali, relazionali e cognitivi dei bambini, l’organizzazione prevede: • l’individuazione di ambiti di competenza per ciascun docente, articolati per campi di esperienza, anche in forma trasversale nel caso delle monosezioni, con due soli insegnanti • la costituzione di gruppi omogenei per età, a sezioni aperte, nei periodi di contemporaneità di presenza dei docenti, nel turno antimeridiano e con un’articolazione di servizio degli insegnanti funzionale nelle diverse situazioni ad ottenere il massimo di compresenza oraria • l’attuazione di attività di laboratorio per ambiti d’esperienza o per settori specifici, attraverso l’allestimento di spazi strutturati. I laboratori organizzati nelle scuole sono gestiti in modo da: • consentire ai bambini la libertà di esplorazione e di manipolazione con i materiali messi a disposizione, secondo i ritmi e i tempi personali valorizzando le esperienze con il corpo, le emozioni, l’espressione, le concezioni spontanee, le scoperte e le ipotesi • fare acquisire consapevolezza ai bambini di entrare in uno spazio strutturato con sussidi e linguaggi specifici, affinché prendano coscienza delle attività relative ad un determinato ambito e dei relativi specifici strumenti materiali e concettuali • avviare la riflessione e la verbalizzazione delle esperienze compiute, unitamente alle prime forme di rappresentazione e simbolizzazione, attraverso momenti strutturati per la comunicazione. Sono previsti laboratori o spazi strutturati, in modo diversificato in ciascuna scuola in base agli spazi a disposizione, per: 27 ∗ ∗ ∗ ∗ l’attività motoria, con angoli per la motricità, il gioco simbolico, le costruzioni; la comunicazione verbale e la letto – scrittura, con angoli per l’archivio delle parole, la lettura, l’edicola, la biblioteca, la costruzione di libri l’esplorazione scientifico-matematica delle cose e del mondo, con angoli per la logica, la misura, la rappresentazione degli spazi; l’esplorazione manipolativo - pittorica con angoli per la pittura, la costruzione, il suono e la musica. SCUOLA DELL’INFANZIA DI VALLE MOSSO E’ articolata in tre sezioni miste per un totale di 64 alunni. Le insegnanti lavorano a sezioni aperte e per gruppi di età. Funziona un servizio post-orario dalle ore 16,00 alle ore 18,00 gestito dall'associazione di volontariato “Passaggio ad Oriente”. Spazi e risorse o Laboratorio di lingua o Laboratorio motorio o Laboratorio di pittura e inglese o Laboratorio logico/matematico o Laboratorio di scienze o Laboratorio di creatività/drammatizzazione o Aula biblioteca o Aula mensa o Aula dormitorio o Giardino o Saloni accoglienza PROGETTI “PROGETTO ACCOGLIENZA Durante le prime fasi d’inserimento dei bambini a scuola,, tutte le insegnanti saranno maggiormente presenti per poter organizzare attività specifiche ai bisogni di ognuno. Ciò permetterà di migliorare l’autostima di ogni bambino e di creare relazioni positive tra compagni. PAGHETTO CI RACCONTA Il Progetto è rivolto ai bambini di 2 e mezzo/ 3 anni. Attraverso la lettura animata di brevi racconti, inventati dalle insegnanti, i bambini potranno ampliare le loro conoscenze, fare nuove esperienze, imparare giocando.. 28 RACCONTIAMOCI LE EMOZIONI Progetto rivolto ai bambini di 5 anni a partire dal mese di gennaio. Attraverso attività di gioco e movimento i bambini poco per volta impareranno a prendere coscienza dei sentimenti e delle emozioni che ci accompagnano nella vita. SCUOLA DELL’INFANZIA DI STRONA E’ articolata in due sezioni miste, per un totale di 39 bambini (di cui 2 anticipi). Le insegnanti lavorano a sezioni aperte e per gruppi di età. Funziona il servizio pre e post-orario, finanziato dall'associazione genitori, dalle 7,30 alle 8,00e dalle 16,00 alle 18,30. SPAZI STRUTTURATI PIANO SEMINTERRATO - spazio esterno con ampio cortile 2 aule per attività didattiche ripostiglio doppi servizi igienici per bambini un servizio igienico per insegnanti - corridoio con relativo spogliatoio salone per accoglienza e attività ludiche 1 aula per attività didattiche due servizi igienici per bambini un servizio igienico per insegnanti spazio per collaboratori scolastici - sala mensa cucinino angolo per riposo pomeridiano servizi igienici per bambini servizi igienici per insegnanti ampio terrazzo coperto PIANO TERRA PRIMO PIANO PROGETTI PROGETTO ANNUALE “VIVERE LA FATTORIA” 29 E' un percorso della durata di un anno con il quale ci proponiamo di far conoscere ambiente e abitudini di vita quotidiana fatta in una fattoria; poniamo attenzione sia al rispetto verso l'ambiente che all'impegno e alla cura necessaria per poter far vivere in modo sano e adeguato le diverse specie di animali che andremo a conoscere nel nostro cammino. BIBLIOTECA: UNA PAGINA DOPO L’ALTRA L’obiettivo è stimolare nel bambino di quattro e cinque anni l’abitudine all’ascolto sollecitando la sua capacità immaginativa e arricchendo il suo patrimonio lessicale. PROGETTO MUSICALE :”DO,RE,MI…” Durante questo percorso sarà nostro compito avvicinare il bambino alla musica facendogli comprendere la differenza tra suono e rumore; abituarlo ad ascoltare per poi riprodurre semplici ritmi con la voce,con le mani. Verranno organizzati degli incontri nel laboratorio di musica e attraverso varie esperienze si cercherà di stimolare la capacità di comunicare utilizzando il linguaggio musicale con i semplici strumenti a percussione. (esperto esterno:Sanfilippo Giuseppe) PROGETTO NUOTO:”STIAMO (ACQUATICITÀ) TUTTI A GALLA” Il progetto viene rivolto al gruppo dei bambini di cinque anni. In programma ci sono sei uscite presso la piscina di Trivero dove i bambini verranno aiutati da esperti a familiarizzare con l’acqua, vincendo timori e imparando a muoversi con la giusta coordinazione. SCUOLA DELL’INFANZIA DI CROCEMOSSO E’ articolata in una sezione mista con 28 bambini. Su richiesta è possibile usufruire del servizio post-orario dalle 16,00 alle 18,00 presso la Scuola dell'Infanzia di Valle Mosso centro con servizio scuolabus gratuito. 30 SPAZI STRUTTURATI • Aula (spazio ludico, per giochi di identificazione e imitazione e per la lettura e i giochi da tavolino) • Salone (spazio per giochi di movimento e accoglienza) • Aula di logico – matematica (spazio per le attività logico – cognitive, laboratorio di linguistica e lettoscrittura) • Laboratorio delle attività espressive • Atrio e corridoio (spazio destinato ai momenti collettivi e spogliatoio) • Refettorio • Servizi igienici • Biblioteca (spazio dedicato alla lettura personale o a piccoli gruppi, i libri sono catalogati per argomento) • Aula computer • Sala per la psicomotricità • Aula per giochi linguistici Spazio esterno disponibile: • parco – giochi; campo da pallone. PROGETTI UN LIBRO TIRA L’ALTRO E' questo un progetto ormai consolidato da alcuni anni, si tratta della realizzazione e costruzione di vari libri durante l'anno scolastico, possono essere libri che riguardano i progetti in corso, libri collettivi, libri individuali, libri di racconti inventati, libri più scientifici. Un libro può essere: da leggere, da guardare, da raccontare, da contare, da costruire, da giocare........Il libro sarà valorizzato dal punto di vista: relazionale, affettivo, personale,sociale, progettuale. LA MACCHININA ARCOBALENO Progetto di educazione stradale rivolto a tutti i bambini di tre, quattro e cinque anni, questa coloratissima macchinina ci accompagna nel suo fantastico e avventuroso viaggio alla scoperta delle caratteristiche della strada e delle regole per muoversi con sicurezza in essa. LA MAGIA DEI COLORI Questo progetto si propone di esplorare il mondo dei colori. Affinchè ciascun bambino sviluppi in modo completo le sue capacità percettive, le attività spazieranno in tutti i campi d'esperienza. I bambini impareranno a conoscere i colori e le loro caratteristiche usandoli in chiave ludico-creativa, legando la percezione visiva alle sensazioni e alla corporeità. Il progetto è rivolto a tutti i bambini di tre, quattro e cinque anni. LA FESTA DELLE STAGIONI Lo scorrere del tempo è un concetto particolarmente complesso da acquisire, ogni bambino ha i suoi tempi, il compito della scuola è quello di favorire con attività opportune la capacità di raggiungere al termine dei tre anni di scuola dell'infanzia questo obiettivo. Questo progetto vuole aiutare i bambini a comprendere meglio lo scorrere del tempo attraverso i cambiamenti stagionali, utilizzando lo strumento più comprensibile per loro: il gioco. 31 Giocando alla festa delle stagioni, se ne comprenderanno: l' alternanza, la durata, le caratteristiche. Ad ogni fascia d'età saranno diversificate le attività e le richieste. LA RANA FELICINA Ritorna anche quest'anno la “rana Felicina”, un simpatico animaletto che permetterà di compiere un percorso trasversale a tutti i campi d'esperienza, favorendo il raggiungimento degli obiettivi fondamentali. La rana Felicina spazierà in tutti gli ambiti educativi, sarà il filo conduttore dei vari progetti e il raccordo per lo svolgersi delle attività. ACQUATICITA' Presso la piscina di Trivero corso di nuoto rivolto ai bambini dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia, per la durata di sei volte, un'ora alla settimana, con i maestri di nuoto. SCUOLE PRIMARIE 32 13. ORGANIZZAZIONE STRUTTURE PROGETTI 13. LE SCUOLE PRIMARIE: ORGANIZZAZIONE Nell’Istituto funzionano quattro plessi a corso unico verticale. Le scuole funzionano con un orario settimanale di 30 ore . La nuova riforma ha reso possibile la scelta oraria alle famiglie. Nella quasi totale complessività la scelta è stata di 30 ore settimanali. Ogni scuola offre la possibilità di usufruire del servizio di refezione. 33 Tutte le scuole hanno il pre-scuola dalle ore 7,30, tenuto dai volontari a Valle Mosso , Falcero e Crocemosso e da personale A.T.A. a Strona. Nei locali della scuola di Valle Mosso si effettua un servizio di assistenza post-oraria dalle 16 alle18 per i bambini delle scuole di Valle Mosso e Falcero, tenuto dai volontari dell’associazione “Passaggio a Oriente”. A Strona il servizio è presente dalle 16.15 alle 18.00 Nelle scuole primarie i plessi sono costituiti da cinque classi che si riducono a una classe per Falcero . Poiché non vi sono corsi paralleli in una stessa scuola, le classi vengono formate in base alle iscrizioni degli alunni. In relazione alla presenza di bambini in situazione di handicap o di insegnanti non disponibili all’insegnamento della Religione Cattolica, sono presenti insegnanti di sostegno e insegnanti di Religione Cattolica. Per l’insegnamento della lingua straniera sono presenti insegnanti specialisti che operano ciascuno su più classi in scuole diverse. L’orario settimanale di insegnamento, di 22 ore, viene svolto con alternanza dei turni antimeridiano e pomeridiano, in parte in attività frontale con la classe, in parte in contemporaneità di presenza e assistenza durante la refezione. Alle ore di insegnamento vanno aggiunte due ore per l’attività di programmazione didattica del gruppo insegnanti di classe da utilizzarsi, di norma, settimanalmente o anche su base plurisettimanale, quando necessario. Gli incontri di programmazione settimanale del gruppo docenti vengono utilizzati per: • • • • • • concordare un atteggiamento il più possibile coerente tra i docenti del team concordare l’unitarietà dei percorsi formativi e didattici concordare modalità comuni di valutazione presentare le proprie unità di apprendimento e discuterle con i colleghi verificare l’attività didattica programmata e svolta durante la settimana verificare i processi e gli esiti dei singoli bambini e della/e classe/i Le ore di recupero, sostegno, attività di gruppi-classe, progetti, e copertura oraria, dove necessario, vengono effettuate dalle insegnanti dei singoli plessi con ore aggiuntive all’orario di insegnamento Si ritiene fondamentale il lavoro dei bambini in piccoli gruppi, come uno dei momenti privilegiati di socializzazione e di apprendimento. I gruppi possono essere interni alla classe o di interclasse ed essere costituiti: • • in modo omogeneo per età, per abilità, per competenze possedute o da sviluppare in modo eterogeneo in base ad interessi e scelte personali Viene prevista l’organizzazione di spazi laboratori, considerando l’utilizzo di aule, locali adibiti a laboratori specifici, spazi strutturati allestiti in aule o in altri locali della scuola, palestra ove esistente, e spazi esterni. Sono previsti spazi – laboratori per: • • • • • • la lettura e la biblioteca la multimedialità l’esplorazione scientifica l’educazione all’immagine l’educazione al suono e alla musica l’educazione psicomotoria. COME VALUTIAMO Dall’Anno scolastico 2008/09 nella Scuola Primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, sono effettuate mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. Vengono considerati come indicatori di valutazione: 34 • aspetti organizzativi: flessibilità, gestione dei tempi e degli spazi, articolazione delle attività, modalità di lavoro per gruppi di alunni • aspetti motivazionali: clima, coerenza educativa, unitarietà, attenzione all’esperienza e alla realtà vissuta, motivazione al fare e all’imparare, integrazione con il territorio, offerta formativa adeguata al rispetto e agli sviluppi delle discipline, ed ai tempi contemporanei • aspetti cognitivi: cura degli stili e dei metodi di apprendimento, potenziamento delle strategie metacognitive, sistematicità nel raggiungimento delle competenze di base, attenzione ai progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza. L’attività comprende momenti di: • • • osservazione riflessioni e confronti analisi Le insegnanti, riunite nel gruppo di lavoro di classi parallele, hanno elaborato un documento contenente i criteri di valutazione delle prove di verifica di italiano e di matematica consultabile in allegato (Allegato 3) SCUOLA PRIMARIA DI VALLE MOSSO e FALCERO Gli alunni che frequentano la scuola di Valle Mosso sono 82 Gli alunni che frequentano la scuola di Falcero sono 12 35 Il piano dell’edificio che ospita le due scuole si presenta ora così organizzato: o o o o o o o o o o o o o o o n.2 ingressi n.7 aule per attività didattiche n.1 aula per laboratorio musicale n.2 servizi per alunni e n. 1 per alunno diversamente abile n.2 servizi per docenti n.1 aula docenti n.1 laboratorio di informatica n.1 magazzino per materiale pulizie n.1 aula per materiale didattico n.1 aula per educazione all’immagine mensa n.palestra con annessi spogliatoi e servizi n.1 aula per pausa del personale ufficio del Dirigente n.3 uffici di Segreteria e Collaboratori L’edificio è dotato di un cortile recintato e chiuso da tre cancelli di cui due solo aperti ad orari stabiliti. Gli alunni che frequentano il pre-scuola e utilizzano lo scuolabus accedono ai locali dall’ingresso riservato alla Scuola Secondaria di primo grado. PROGETTI : LA CITTA’ DEI BAMBINI : “c-ORTI-le” Il progetto, svolto con la collaborazione del Comune di Valle Mosso, è rivolto a tutte le classi, si tratta di attuare un piccolo orto nel cortile della scuola al fine di far conoscere in modo piacevole e impegnativo il ciclo vitale delle piante utilizzate in cucina. In seguito si propone la visita a spazi comuni esistenti e alla formulazione di utilizzo da parte degli alunni. PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE Il progetto si propone di non ricadere nella semplice conoscenza formale del Codice della Strada, le attività proposte agli alunni costituiranno un percorso organico e integrato alle altre discipline curricolari nelle quali potranno diventare motivo di stimolo e ricerca. SCUOLA PRIMARIA DI CROCEMOSSO Gli alunni che frequentano la scuola primaria sono 41. SPAZI STRUTTURATI 36 Il plesso dispone al primo piano: • • • • • • • • cinque aule per attività curricolari un’aula biblioteca un’aula sussidi , fotocopiatrice e computer due locali mensa, di cui il più grande utilizzato anche come sala televisione due locali servizi igienici per bambini un locale servizi igienici per i portatori di handicap un locale cucina un locale ripostiglio Al piano superiore si trovano: • • • un salone e un’aula computer un laboratorio per scienze, musica, pittura un locale servizi igienici bambini Al piano terreno esiste: • • un locale palestra un locale ripostiglio con servizi igienici Lo spazio esterno disponibile non è proprietà della scuola; i bambini usufruiscono del parco – giochi comunale e del campo da pallone. PROGETTI SCACCHI Il progetto scacchi è riferito alla classe 4^ e 5^ e sarà sviluppato nel corso di due mesi circa con l’aiuto di un esperto. Si pone l’obiettivo di aiutare gli alunni a conoscere il gioco e contemporaneamente a rispettarne le regole accettando anche la sconfitta. IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Partecipano al progetto i bambini di classe quarta e quinta. La proposta ha come finalità: favorire la riflessione e il dibattito attraverso un percorso narrativo, ludico e teatrale rendendo vivo e attuale il romanzo di avventura. Il progetto terminerà con la rappresentazione dello spettacolo all’interno della rassegna “Famiglie a teatro”. PICCOLI DIRITTI IN GIOCO Partecipano i bambini di classe terza . Attraverso tre incontri verranno sviluppati gli argomenti della tolleranza, uguaglianza, non discriminazione, attraverso il principale riferimento per la tutela dei diritti fondamentali dell’individuo: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. ACCOGLIENZA 37 Il progetto viene realizzato per facilitare l’inserimento dei bambini di classe prima e per far conoscere e partecipare gli alunni alle attività del territorio. Si svolge attraverso laboratori in classe e uscite sul territorio con la presenza alle iniziative proposte. SCUOLA PRIMARIA DI STRONA Gli alunni che frequentano la scuola elementare sono 64. SPAZI STRUTTURATI Al primo piano si trovano: • • • • • • • due aule curricolari un’aula multimediale un’aula per educazione all’immagine ed educazione musicale servizi igienici una sala insegnanti un’aula biblioteca e tv palestra Nel seminterrato vi sono: • • tre aule curricolari di recente costruzione il locale mensa La scuola è inoltre circondata da un ampio cortile, che permette agli alunni di trascorrere momenti di svago durante la ricreazione e la pausa mensa. PROGETTI LABORATORIO MUSICALE E’ un progetto di educazione musicale per tutte le classi finalizzato ad ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni sonori e linguaggi musicali, esprimersi con il canto e con gli strumenti. SCACCHI Rivolto agli alunni di 4^ e 5^ offre uno strumento piacevole ed impegnativo per favorire le abilità logiche, la consequenzialità e la capacità di ragionamento in generale; guida inoltre i bambini a migliorare le capacità di riflessione, il rispetto delle regole e dell’avversario. AMICA BIBLIOTECA Si rivolge a tutte le classi e prevede alcuni incontri presso la Biblioteca Comunale per ragazzi con l’obiettivo di stimolare gli alunni alla lettura e 38 all’ascolto. Sono inoltre previste attività con esperti di teatro e drammatizzazione per gli alunni di 4° e 5° e di letture animate rivolte ai bambini di 1°, 2° e 3°. SPORTIVAMENTE E’ un progetto di educazione motoria rivolto agli alunni disabili e prevede attività di nuoto presso la piscina di Trivero e di equitazione presso un agriturismo di Lessona IL FANTASTICO MONDO DELLE API Il progetto è rivolto alla classe prima e intende far conoscere l’intera vita di un’ape attraverso l’esperienza diretta ( visita guidata in azienda) e la conoscenza delle caratteristiche dell’insetto, dalla nascita ai metodi di estrazione del miele. LABORATORI DIDATTICI IN AGRITURISMO “TRA SERRA E LAGO” E’ un progetto rivolto alle classi 1° e 2° che prevede attività varie svolte nell’ambiente agricolo, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva. Gli alunni, a contatto con gli animali e la natura, osservano, realizzano esperimenti, manipolano elementi naturali e stimolano i sensi. 39 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 14. ORGANIZZAZIONE STRUTTURE PROGETTI 14. LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO: ORGANIZZAZIONE 40 14. LA ORGANIZZAZIONE SCUOLA SECONDARIA: La SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO, nell’anno scolastico 2014/15, presenta la seguente consistenza per un totale di 121 alunni: CLASSI PRIME 30 CLASSI SECONDE 41 CLASSI TERZE 40 N° 6 classi: 1) 2) 3) Prima A / Prima B (tempo prolungato) Seconda A/Seconda B (tempo prolungato) Terza A/ Terza B (tempo prolungato) All'atto dell'iscrizione, i genitori degli alunni della Scuola Secondaria sono tenuti a condividere a controfirmare il PATTO DI CORRESPONSABILITA' (cfr. all.1 al P.O.F.) 14.1 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA Area socio-affettiva - ESSERE AUTONOMO E RESPONSABILE 1) Essere ordinato nelle cose proprie ed altrui e rispettarle: 1a) Portare il materiale; 1b) Tenere con cura libri, quaderni e materiale vario 2) Potenziare il senso del dovere e l’autonomia operativa: 2a) Studiare le lezioni e prepararsi per le verifiche; 2b) Eseguire i compiti; 2c) Svolgere da solo un compito assegnato; 2d) Rispettare le scadenze; 2e) Auto valutare obiettivamente i risultati raggiunti. - ESSERE SENSIBILE , DISPONIBILE E CAPACE DI COLLABORARE 1) Saper lavorare in comune nel rispetto degli altri: 1a) Accettare le differenze; 1b) Saper lavorare: - In piccoli gruppi guidati dall’insegnante (1ˆ); - In piccoli gruppi (2ˆ); - Con tutti autonomamente (3ˆ). 1c) Impegnarsi personalmente per la buona riuscita di un lavoro; 1d) Essere responsabili dei compiti assegnati; 41 1e) Seguire le lezioni attivamente intervenendo e chiedendo chiarimenti 2) Saper vivere democraticamente e pacificamente con gli altri: 2a) Rispettare tutti i membri della scuola; 2b) Saper ascoltare intervenendo al momento opportuno; 2c) Usare un linguaggio corretto. - ACQUISIRE CONOSCENZA DI SE STESSO E DELL’AMBIENTE 1) Saper autocontrollarsi: 1a) Conoscere e rispettare le regole che permettono lo svolgimento delle attività; 1b) Prendere in considerazione le opinioni degli altri (1ˆ); Accettarle (2ˆ); Confrontarle (3ˆ); 2) Riconoscere le proprie possibilità: 2a) Riconoscere ciò che si sa e ciò che non si sa fare; 2b) Ascoltare e mettere in pratica i consigli degli insegnanti; 3) Individuare i propri interessi e contribuire alle scelte per il proprio futuro: 3a) Guidato, cercare e riferire informazioni su se stesso, sull’ambiente familiare ed esterno (1ˆ); Cercare e riferire informazioni sull’ambiente sociale (2ˆ) Cercare e riferire informazioni sulle realtà lavorative e Scolastiche (3ˆ) 4) Saper scegliere soluzioni e percorsi in base alle proprie capacità. Area cognitiva -PROMUOVERE NELL’ALUNNO LO SVILUPPO DELLE POTENZIALI CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO 1) Sviluppare la capacità di attenzione e concentrazione: Prestare attenzione ad un’esposizione verbale dell’insegnante per 10’ (1ˆ) Prestare attenzione ad un’esposizione verbale dell’insegnante per 15’-20’ (2ˆ) Prestare attenzione per il tempo richiesto nell’esecuzione di un lavoro (3ˆ) Acquisire un metodo di studio e di lavoro: CLASSE I a) Cura e tiene in ordine il materiale scolastico; b) Usa appropriatamente gli strumenti di lavoro; c) Segue i criteri indicati dagli insegnanti e dal testo; d) Comprende tutti i termini usati dal testo; e) Individua i termini che non conosce; f) Pone domande e ricerca i significati; g) Comprende i messaggi non verbali; h) Individua le informazioni principali; i) Memorizza ed espone quanto appreso seguendo una scaletta fornita dall’insegnante. CLASSE II a) Utilizza correttamente gli strumenti di lavoro; b) Applica le tecniche operative proposte in modo funzionale al lavoro da svolgere; c) Sottolinea le parole nuove, ne ricerca il significato e le sostituisce con sinonimi; d) Risponde a domande specifiche sulla comprensione del testo riguardanti le situazioni descritte e le relazioni causa-effetto, spazio-tempo; e) Compila schemi forniti dall’insegnante (schedature dati e loro relazione); f) Espone in modo chiaro e in ordine ciò che ha appreso, costruendosi una scaletta; 42 g) Legge un documento, anche iconografico, sulla base di costanti prestabilite, ricava dati e compila schemi; h) Collega un documento con l’argomento più generale che sta studiando: CLASSE III a) Utilizza il metodo scientifico: o Individua un problema; o Formula ipotesi; o Sceglie mezzi e strumenti idonei allo scopo; o Elabora dati; o Verifica le ipotesi di partenza: b) Risponde a domande specifiche sulla comprensione del testo riguardante concetti; c) Compila schemi proposti dall’insegnante e ne produce; d) Espone in modo originale ciò che ha appreso; e) Individua i nessi interdisciplinari, prima guidato poi autonomamente. 3) Acquisire la capacità di comunicare nei vari linguaggi: CLASSE I a) Conosce gli elementi di base dei vari linguaggi; b) Coglie e riferisce i particolari di oggetti, persone, animali ed esperienze; c) Coglie le relazioni spazio-temporali. CLASSE II a) Conosce simboli e termini specifici e gradualmente li utilizza; b) Opera semplici analisi e brevi sintesi; c) Rappresenta e utilizza le relazioni spazio-temporali: CLASSE III a) Usa consapevolmente il lessico specifico b) Esercita correttamente le capacità di analisi, sintesi e riflessione; c) Analizza e valuta le relazioni spazio-temporali; d) Padroneggia le tecnica espressive dei vari linguaggi. 4) Sviluppare la creatività intesa come immaginazione ed invenzione: a) Produce elaborati, disegni, cartelloni, oggetti semplici segni convenzionali ecc. b) Sa completare tracce, storie, esercizi ecc.; c) Sa arricchire o trasformare un modello proposto; d) Da soluzioni o conclusioni date sa ipotizzare differenti situazioni di partenza. 14.2 VERIFICA DEI RISULTATI 1) Perché si valuta: 1. La scuola funziona per obiettivi ed è giusto che l’insegnante verifichi il raggiungimento di tali obiettivi attraverso controlli continui e diversificati, per adattare la programmazione alle varie situazioni. 2. Attraverso le continue verifiche, può rendersi conto dei punti deboli e delle attitudini; in questo modo può migliorare le sue prestazioni. I genitori ricaveranno dalle verifiche suggerimenti per il loro difficile compito di educatori. 2) Modo di valutazione: La Scuola funziona per obiettivi; all’inizio dell’anno gli insegnanti stabiliscono obiettivi individuali da conseguire entro un arco di tempo determinato. Nel corso del lavoro scolastico si MISURANO in modo oggettivo i risultati ottenuti dall’allievo; al termine del quadrimestre si giunge ad una VALUTAZIONE. Essa consiste nel confronto tra i risultati OTTENUTI e quelli ATTESI (che sono gli obiettivi prefissati). 43 Dall’anno scolastico 2008/09 nella Scuola secondaria di I grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decima e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore ai 6/10. 3)Tipi di verifica Saranno utilizzate prove scritte, anche grafiche, orali e pratiche. 4) Numero prove Per ogni materia sarà svolta, nei limiti del possibile, una prova scritta o grafica al mese; gli insegnanti cercheranno di evitare l’accumulo di prove scritte, grafiche od orali nell’arco della giornata. 5) Comunicazione dei risultati I risultati delle interrogazioni, che devono essere firmati dai genitori, verranno comunicati attraverso il diario; i compiti scritti potranno essere consegnati agli alunni e restituiti firmati la lezione successiva , oppure messi a disposizione dei genitori a scuola ( per evitare ritardi nella riconsegna o smarrimenti ). Lavoro a casa Si cercherà di assegnare una quantità di compiti a casa che tenga in considerazione le esigenze ludiche, sportive o artistiche dell’età. Nel tempo prolungato sarà dato spazio all’esecuzione dei compiti e allo studio guidato. 14.3 LE STRATEGIE, I METODI E GLI STRUMENTI Si punterà soprattutto sull'acquisizione di un metodo di lavoro ragionato e individualizzato onde rimuovere gli effetti negativi di eventuali condizionamenti e per sviluppare le potenzialità del singolo. Gli Organi Collegiali attueranno un lavoro interdisciplinare sulla base della programmazione iniziale e delle continue verifiche operate nell'ambito del Consiglio di Classe e del Collegio Docenti. Tale lavoro si articolerà nelle seguenti fasi: 1 Individuazione delle esigenze del contesto socio-culturale e delle situazioni di partenza degli alunni; 2 Formulazione di piani di lavoro comprensivi delle mete educative specifiche per ogni materia, dei contenuti culturali, della metodologia, degli strumenti usati e delle prove di verifica; 3 Esercizio della memoria; 4 Attività di integrazione a carattere interdisciplinare, di recupero, di potenziamento e di consolidamento in relazione agli obiettivi stabiliti; 5 Utilizzo funzionale delle compresenze (T.P.); degli insegnanti di sostegno per i portatori di handicap e dei docenti a disposizione per: accoglienza, socializzazione ed alfabetizzazione degli extra-comunitari; 6 Sistematica osservazione dei processi di apprendimento; 7 Osservazione con rilevamento dati sugli obiettivi propri di tutte le discipline (comportamento, attenzione e partecipazione, impegno, metodo di lavoro comprensivo anche delle dimenticanze); 8 Comunicazione alla famiglia dei dati rilevati attraverso: Diario; Schema di valutazione quadrimestrale; Colloqui generali con le famiglie; 44 Colloqui particolari per situazioni di emergenza su richiesta della Scuola o dei genitori. Visione, su richiesta dei genitori, del registro del docente e dei compiti in classe. Visione, sempre su richiesta dei genitori, dei verbali del Consiglio di Classe. Tutto ciò al fine di ottenere un coinvolgimento collaborativo responsabile delle famiglie. 14.4 STRUTTURA La scuola secondaria di I grado è situata al secondo piano di uno stabile che comprende anche la scuola elementare. Al primo piano si trovano: - Corridoio (dove si svolge l’intervallo quando non è possibile uscire) - 6 aule curricolari di cui 5 dotate di lavagne interattive multimediali - 1 aula per educazione artistica - 1 aula per la biblioteca - 1 aula per educazione tecnica - 1 salone per conferenze o riunioni in cui si trova il videoregistratore e una lavagna LIM - servizi igienici - 1 sala insegnanti - 1 cucina - 1 stanza per personale ATA Al piano terra -1 1 aula per educazione tecnica - palestra con servizi e spogliatoi All’esterno della scuola si può usufruire dell’oratorio per l’intervallo. N.B. la scuola è dotata di ascensore e di strutture idonee per i portatori di handicap 14.4.1 LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) La Scuola Secondaria di I grado possiede cinque LIM situate nelle rispettive aule curricolari. Nel corrente anno scolastico se n'è aggiunta una collocata nell'aula Magna ad uso anche della scuola primaria. Ogni Lim è dotata di schermo casse audio, proiettore e computer portatile con collegamento internet attivo. La Lim permette introduzione della tecnologia nella classe e quindi nella pratica educativa di tutti i giorni favorendo quegli elementi di innovazione indicati come obiettivi dai 45 documenti europei e dai principali programmi educativi nazionali di tutti i paesi industrializzati La Lim consente di: 1. salvare “i dati”, memorizzare la lezione e, con essa, tutti gli strumenti didattici utilizzati; 2. condividere i contenuti con altre scuole e altri docenti/studenti 3. stratificare altre scritture: annotazioni che si sovrappongono durante la lezione o lungo l'arco dell'intero percorso didattico, didattico, trasformazioni e adattamenti del testo iniziale; 4. progettare, riusare, migliorare attraverso una continua attività di perfezionamento e revisione. Tra le sue potenzialità inoltre può favorire l'allargamento e l'integrazione dell'ambiente di apprendimento fornendo un ponte “digitale” tra il lavoro in classe e l'apprendimento individuale. 14.5 PROGETTI ‘INFORMATICA-INTERNET’ Introdurre un’alfabetizzazione generale dell’informatica, sperimentando l’ambiente operativo Windows, attraverso semplici attività di base e alla conoscenza della rete . ‘EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E SESSUALITA’’ Educare per una sessualità corretta e responsabile, che dia importanza ai sentimenti ed alle emozioni. Fornire informazioni corrette e adeguati adeguati strumenti di conoscenza, favorendo un’integrazione della sessualità nella totalità della persona, per facilitare il dialogo e il rispetto tra: ragazzi / ragazzi e ragazzi /docenti. (Tutte le classi) ‘PROGETTO LATINO’ Apprendere le basi del Latino e conoscere e capire il lessico italiano attraverso la sua etimologia latina. (Classi III A e III B) ‘PROGETTO NATALE' Sviluppo abilità pratico-manuali manuali con utilizzo di tecniche diverse e della fantasia per realizzare addobbi natalizi per albero e presepe. Durata: settembre-dicembre dicembre (Tutte le classi). ‘PROGETTO SPORT’ 46 Finalizzato alla partecipazione alle fasi provinciali dei giochi sportivi studenteschi di atletica leggera su pista, l'attività prevede di affinare la tecnica delle specialità e potenziare forza, velocità, mobilità articolare e coordinazione. (tutte le classi). ‘PROGETTO SCI’ Il progetto si svolge in collaborazione con la stazione sciistica di Bielmonte e prevede un pacchetto di ore nelle quali maestri di sci impartiscono lezioni lezioni di sci, snowboard e pattinaggio. I ragazzi vengono divisi per livelli e il corso si svolge in orario curricolare. Il costo viene stabilito alla base del numero di partecipanti “FESTA DELLA NEVE” Aperta a tutti Organizzata in collaborazione con la Società “Pietro Micca”, prevede attività di sci, pattinaggio e ciaspole. 'PROGETTO LAPIS' Progetto sperimentale, in accordo con la Provincia di Biella, rivolto ad alunni ripetenti o pluri-ripetenti ripetenti con l'obiettivo di avvicinare gli alunni, poco motivati allo studio, ad un percorso di formazione lavorativa per evitare e arginare il fenomeno dell'abbandono scolastico. Il progetto consentirà inoltre ai partecipanti di recuperare l'anno scolastico perso e effettuare l'Esame di Stato. ‘ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO SCOLASTICO’ SCOLASTIC Laboratorio della scoperta (cl. II) Accompagnare gradualmente gli alunni, sin dalla prima, alla conoscenza di se stessi ed alla presa di coscienza delle proprie attitudini e capacità. Nella classe terza, quest’anno, anche con l’appoggio dell’Informagiovani dell’Informagiovani e della Provincia di Biella, vengono presentate la varie tipologie di scuola superiore e verrà fornito materiale informativo. 'CANTA CHE TI PASSA' Gli allievi delle scuole medie saranno chiamati a misurarsi in un concorso canoro che culminerà in una a esibizione finale nel corso della festa di fine anno. 'PROGETTO CONTINUITA' ' Nell'ottica di favorire il graduale passaggio dalle scuole primarie alle secondarie, si continua l’attività di presentazione della Scuola alle classi quinte che assisteranno ad alcune ore di lezione inoltre alcune insegnanti della Scuola Secondaria simuleranno attività didattiche presso la Scuola Primaria. 'PROGETTO DIDEROT' 47 Nell'ambito delle proposte offerte, la Scuola Secondaria ha aderito ai progetti Etica e Sport per le classi II, Spunti e Spuntini per le classi III. 'PROGETTO BIBLIOTECA' Alla luce dell'elevato numero di volumi presenti nell'Istituto, si è predisposto il progetto finalizzato all'archiviazione e all'organizzazione sistematica dei libri di cui potranno usufruire gli allievi. 'PROGETTO TRINITY' La Scuola Secondaria di I grado offre l'opportunità agli allievi delle classi terze di frequentare un corso di preparazione all'esame Trinity, tenuto dall'insegnante curricolare. L’esame Trinity sull’inglese orale orale fornisce un affidabile e valido schema di valutazione attraverso il quale misurare lo sviluppo dell’acquisizione della competenza nella produzione e la comprensione della lingua orale. Il quadro di riferimento per la valutazione è il Quadro Comune Europeo, Europeo, quindi il certificato Trinity è riconosciuto in tutta l’Europa. Il corso di preparazione si prefigge di: – rafforzare le abilità audio-orali; audio – rafforzare il livello di indipendenza nell’uso comunicativo della lingua; – rafforzare le conoscenze grammaticali attraverso l’uso pratico; La scelta del progetto nasce, infatti, dal bisogno di creare delle reali occasioni di uso della lingua straniera come mezzo di comunicazione e di potenziare negli alunni la competenza comunicativa in modo che essi riescano ad affrontare uno scambio dialogico con un madrelingua in modo del tutto naturale. 'PERCORSI LABORATORIALI' I docenti della Scuola Secondaria hanno deciso di intraprendere un nuovo percorso laboratoriale volto ad ampliare l'offerta formativa. Ogni 2° mercoledì del mese nelle ore pomeridiane (14-16,30) 16,30) i ragazzi suddivisi per anni di corso sperimenteranno attività di laboratorio che permetteranno loro di approfondire tematiche ed argomenti già trattati durante le lezioni ma in maniera accattivante e coinvolgente. co Classi Prime - “Andar per sentieri”: migliorare il funzionamento dell'apparato cardio-respiratorio cardio e conoscere onoscere il proprio territorio...a piedi!; - “Piccolo Chimico”: approfondire le conoscenze teoriche scientifiche attraverso la sperimentazione e e l'osservazione al microscopio. 48 Classi Seconde - “Giovani Marmotte”: visite a luoghi peculiari dal punto di vista storico, naturalistico, economico. Raccolta informazioni e preparazione di un opuscolo turistico (anche in inglese) del paese; - “Giornalisti si diventa”: creare una piccola redazione giornalistica e realizzare un vero e proprio giornale; Classi Terze “Cinema in Biblioteca”: lettura di romanzi e confronto con le relative pellicole; “Andar per sentieri”. 15. CALENDARIO SCOLASTICO 2014/1 Inizio lezioni: lunedì 15/09/2014 Termine delle attività didattiche: giovedì 11/06/2014 Le lezioni saranno sospese nei seguenti giorni: • lunedì 08/12/2014 • Da lunedì 22 dicembre 2014 a martedì 6 gennaio 2015 • Lunedì 16/02/2015 - martedì 17/02/2015 • Giovedì 02/04/2015 – 07/04/2015 • Venerdì 01/05/2015 • Lunedì 01/06/ e Martedì 02/06/2015 49 15. ALLEGATI 1) PATTO DI CORRESPONSABILITA' 2) PROTOCOLLO D'ISTITUTO PER L'ACCOGLIENZA E L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI 3) DOCUMENTO RELATIVO AI CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA – SCUOLE PRIMARIE 50 ALLEGATO 1: PATTO DI CORRESPONSABILITĂ EDUCATIVA LA SCUOLA SI IMPEGNA A…. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A… LO STUDENTE SI IMPEGNA A… OFFERTA FORMATIVA Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale. Promuovere il talento e l’eccellenza. Prendere visione del piano formativo, condividerlo, discuterlo con i propri figli, assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo, discutendone con loro ogni singolo aspetto. Assumersi la responsabilità del proprio successo scolastico studiando con impegno e regolarità e svolgendo con puntualità i compiti assegnati. Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo, discutendone con loro ogni singolo aspetto. Assumersi la responsabilità del proprio successo scolastico studiando con impegno e regolarità e svolgendo con puntualità i compiti assegnati. RELAZIONALITA' Creare un clima sereno ma rigoroso in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e dell’altro. Promuovere comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza. Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni e attenendosi al Regolamento d’Istituto. Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dall’istituzione scolastica, informandosi costantemente del percorso didattico educativo dei propri figli Frequentare regolarmente i corsi e favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, controllando assiduamente il diario scolastico e discutendo con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione sugli Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà PARTECIPAZIONE Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad un’assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo INTERVENTI EDUCATIVI Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico disciplinare degli studenti. Fare rispettare le norme di comportamento, i regolamenti ed i divieti. Prendere adeguati 51 provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni Io episodi di conflitto e di criticità sottoscritto………………………………………. , genitore dell’alunno……………… iscritto alla classe….. sez. ……, dichiaro di aver letto e compreso il presente patto di corresponsabilità educativa e il Regolamento d’Istituto e di accettarne il contenuto. Dichiaro inoltre di essere a conoscenza che il voto di comportamento è vincolante ai fini dell’ammissione alla classe successiva e di aver preso visione dei criteri con cui tale voto viene attribuito. 52 ALLEGATO 2: PROTOCOLLO DI INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI PROTOCOLLO D’ISTITUTO Per l’accoglienza e integrazione degli alunni stranieri Delibera del collegio docenti del 24 giugno 2014 ? L’Istituto si pone come obiettivo l’integrazione degli alunni stranieri attraverso attività e azioni volte a favorire: l’accoglienza il miglioramento dell’inserimento e del processo di insegnamento – apprendimento le relazioni con le famiglie Tali obiettivi vanno raggiunti attraverso modalità condivise di azioni nei vari momenti, per favorire non solo l’inserimento, ma valorizzare il bagaglio culturale di ognuno, facilitare la comunicazione e il confronto, sviluppare il dialogo interculturale, per contribuire ad una società pluralistica e dinamica a favore dello scambio rispettoso e reciproco tra culture. Si condividono i seguenti punti: Alunni I generazione o arrivati in corso d’anno Accoglienza : Le famiglie straniere ricevono in Segreteria le informazioni generali sull’organizzazione scolastica e sui servizi offerti dal territorio, anche se necessario, con l’intervento di un mediatore e/o con un opuscolo in lingua straniera; Il Dirigente e i docenti interessati contattano le famiglie per approfondire la conoscenza e stabilire una relazione, dando le informazioni più specifiche sulla vita della scuola; Il Dirigente, con i docenti del plesso sulla base della valutazione delle competenze e dell’età anagrafica, assegna l’alunno ad una classe; Si prevedono a livello di scuola dell’Infanzia interventi pratici volti a favorire l’integrazione; Si effettuano prove di ingresso di lingua italiana per bambini che hanno una competenza basica (primo ciclo,secondo ciclo scuola Primaria, scuola Secondaria primo grado ); Si prevede l’utilizzo di schede biografico-linguistiche per facilitare la conoscenza degli alunni neo-arrivati. 53 Inserimento – Integrazione Si procederà ad una valutazione sistematica dei livelli raggiunti alla fine del percorso scolastico. Il processo di integrazione si attua attraverso le seguenti azioni: Periodo di valutazione delle competenze e capacità dell’alunno; Predisposizione piano di intervento specifico per alunno; Supporto del facilitatore linguistico e/o del mediatore culturale. Si pongono i seguenti obiettivi, passaggi fondamentali per il processo d’integrazione: Conoscenza della Lingua Italiana: × Acquisizione della terminologia di base per la comunicazione e comprensione dei messaggi; × Acquisizione delle strutture fondamentali in ambito morfologico, sintattico e delle funzioni Linguistiche; × × Sviluppo delle facoltà analogiche; Sviluppo della capacità di comprensione delle domande e del lessico specifico delle varie discipline. Si tengono in considerazione le interferenze della lingua madre e conseguentemente, delle diverse difficoltà che gli alunni possono incontrare. Conoscenza delle regole della convivenza civile, con riferimento graduale alla Costituzione Italiana. Alunni II generazione Il sostegno agli alunni stranieri di seconda generazione si attua attraverso azioni che valorizzino il loro bagaglio culturale che favoriscano l’acquisizione delle diversità come ricchezza. Si concordano i seguenti punti: Attività curricolare nella classe rivolta a tutti gli alunni per favorire l’educazione ai rapporti interpersonali e all’interculturalità ; Azioni individualizzate per gli alunni stranieri per supportare il processo di apprendimento, favorendo l’acquisizione del lessico e la comprensione nelle singole discipline. 54 Valutazione degli alunni stranieri Si condivide l’esigenza del consolidamento rapporto tra scuola e famigli straniere e dei relativi scambi collaborativi. La mediazione scolastica mira a stabilire relazioni di incontro e conservare scambi costruttivi sul piano umano, individuale, sociale. S’intende, favorire l’integrazione in particolare delle donne nella società, anche attraverso progetti specifici e corsi per l’insegnamento della Lingua Italiana. Componenti sul territorio: Istituzioni – Associazioni – Agenzie Va ricercata la collaborazione con tutte le varie componenti presenti sul territorio per una integrazione non solo in ambito scolastico ma nel territorio. Formazione Docenti Si prevedono momenti di approfondimento con consulenti esterni per migliorare la conoscenza sulle problematiche dell’immigrazione e le strategie di intervento. Si mettono a disposizione dei Docenti materiali didattici e informatici raccolti e scelti dalla Commissione Integrazione. 55 ALLEGATO 3: CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA DI ITALIANO E MATEMATICA – SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE DI VERIFICA CLASSI PARALLELE - Italiano I criteri individuati si riferiscono a prove strutturate e agli obiettivi per le diverse classi della scuola primaria. Per ogni classe quindi si predisporranno prove di verifica relative agli indicatori di valutazione presenti nella programmazione di Istituto. ASCOLTARE E PARLARE o Lettura dell’insegnante. o Test di comprensione con 5 domande LEGGERE E COMPRENDERE o Lettura ad alta voce e comprensione o Lettura silenziosa e comprensione SCRIVERE - PRODUZIONE DEL TESTO I e II o Scrittura sotto dettatura di parole e/0 frasi III , IV e V o Dettato ortografico o Produzione di un testo o Strutturazione di risposte a 5 domande aperte RIFLETTERE SULLA LINGUA I, II e III o Ricostruzione di 5 frasi o Ricerca delle parti variabili del discorso 56 IV e V o Analisi grammaticale e logica (V) di frasi CRITERI DI VALUTAZIONE ASCOLTARE E PARLARE Tutte le risposte corrette : 10; scalare 2 punti per ogni risposta errata LEGGERE E COMPRENDERE Lettura 10 – Lettura corretta e scorrevole, con intonazione ed espressione 9 – Lettura scorrevole e corretta 8 – Lettura scorrevole 7 – Lettura abbastanza corretta 6 – Lettura meccanica e poco scorrevole 5 – lettura stentata Comprensione 10 – tutte le risposte corrette e ben strutturate Scalare 1 o 2 punti per ogni risposta errata ( in base al numero di domande . Es. 5 in classe I, II e 10 in classe III, IV e V ) SCRIVERE 10 – Tutto corretto ed ordinato; scalare 1 punto ogni 2 errori Strutturazione di risposte a 5 domande aperte 10 – tutto corretto , ben formulato ed ordinato;scalare 2 punti per ogni risposta errata 57 PRODUZIONE DEL TESTO ORTOGRAFIA 10 – Tutto corretto;scalare 1 punto ogni due errori FORMA breve giudizio sulla correttezza e sulla scorrevolezza delle frasi CONTENUTO 10 /9 Coerente ed adeguatamente sviluppato 8 abbastanza adeguato 7 parzialmente sviluppato 6 coerente ma non adeguatamente sviluppato 5 non coerente RIFLETTERE SULLA LINGUA I , II e III RICOSTRUZIONE FRASI e RICONOSCIMENTO PARTI VARIABILI DEL DISCORSO 10 – tutto corretto;scalare 1 punto ogni errore III , IV e V ANALISI GRAMMATICALE 10 – tutto corretto;scalare 1 punto per ogni errore grave (mancato riconoscimento di nome, articolo,…parte da analizzare) ANALISI LOGICA (V) 10 – tutto corretto;scalare 1 punto per ogni errore (mancato riconoscimento parte da analizzare) 58 CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE DI VERIFICA CLASSI PARALLELE – Matematica I criteri individuati si riferiscono a prove strutturate per le diverse classi della scuola primaria. Per ogni classe quindi si predisporranno prove di verifica relative agli indicatori di valutazione presenti nella programmazione di Istituto. M.1 NUMERO o Composizione, scomposizione, valore posizionale delle cifre; ordine e confronto. o Operazioni (calcolo orale, algoritmi delle 4 operazioni) M.2. SPAZIO E FIGURE o Enti e figure geometriche o Perimetri e aree M.3. RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI o Situazioni problematiche M.1 NUMERO PRECEDENTE-SUCCESSIVO; MAGGIORE-MINORE-UGUALE; ORDINE CRESCENTE E DECRESCENTE. La prova di verifica potrà contenere tutte le tematiche o sviluppare un esercizio alla volta. Il numero di esercizi da assegnare sarà a discrezione dell’insegnante ed in base alle esigenze del momento ma dovrà rispettare i criteri di valutazione sotto elencati ANALISI DEL NUMERO ( composizione e scomposizione) VALORE POSIZIONALE DELLE CIFRE In base alla classe questa prova tratterà di numeri naturali ( entro il 20/ entro il 100/ grandi numeri) e/o numeri decimali. Gli esercizi prevederanno composizione e scomposizione di numeri, indicazione del valore posizionale delle cifre. OPERAZIONI Prove di calcolo rapido, orale e scritto, in riga e i colonna La prova eventualmente richiesta è intesa come operazione CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA PROVA: 59 NUMERO PUNTI per esercizio ESERCIZI corretto 10 1 5 2 20 0,5 Altro n°. In proporzione M.2 SPAZIO E FIGURE – geometria Sia nell’orale che nelle prove scritte VOTO 10/9 Descrizione Riconosce, disegna, descrive elementi geometrici(linee, angoli, figure,..) utilizzando termini specifici e strumenti adeguati 8/7 Riconosce e/o disegna e/o descrive elementi geometrici(linee, angoli, figure,..) utilizzando termini e strumenti adeguati 6 Riconosce e/o disegna e/o descrive elementi geometrici(linee, angoli, figure,..) ma non utilizza termini specifici o strumenti adeguati 5/4 Non riconosce e/o disegna e/o descrive elementi geometrici(linee, angoli, figure,..) se non con l’aiuto dell’insegnante e non utilizza termini specifici o strumenti adeguati M.3 PROBLEMI Per ogni problema si valutano i diversi aspetti presenti nella tabella che segue e si assegna un punteggio in centesimi che andrà sommato e tradotto in decimi . DATI: ricerca e descrizione dei dati da utilizzare per la soluzione del problema ( quindi anche dati mancanti, superflui, inutili) 60 PROCEDIMENTO DI RISOLUZIONE: l’insieme di calcoli e ragionamenti che portano alla risoluzione del problema CALCOLO: correttezza nei calcoli RISPOSTA: completezza e coerenza della risposta alla domanda posta dal testo. IMPOSTAZIONE DEL PROBLEMA: insieme di passaggi e richieste stabiliti dal singolo docente per la risoluzione corretta e completa del problema ( ad esempio: dati, diagramma, operazioni in riga e colonna, domande intermedie, espressione, uso di colori per individuazione di dati e domanda, marche accanto ai risultati ottenuti,…) Dati / 10 Procedimento / 50 Calcolo / 20 Risposta / 10 Impostazione del problema ( /10 aspetto formale) PUNTEGGIO TOTALE / 100 VOTO / 10 61