Efficienza energetica
dei prodotti connessi all'energia:
etichettatura, ecodesign e green procurement
Milena Presutto
ENEA – Unità Tecnica Efficienza Energetica
Verona, 10 ottobre 2014
Contenuto
L’etichettatura energetica nel mondo
Le politiche comunitarie per l’efficienza energetica
L’etichetta energetica per i prodotti connessi all’energia
Impatto sull’efficienza dei prodotti
Il progetto “ProcA” sul Green Public Procurement
Etichettatura energetica: strumento per lo sviluppo
tecnologico di prodotti e mercati ?
Comparative Label
Endorsement Label
61 paesi . . .
Voluntary Commitments
fonte. IEA 2008
fonte: IEA 2008, modificato
… > 80% popolazione mondiale
Mandatory requirements
Etichettatura ed efficienza energetica nel mondo
► Etichette di forma e contenuto diversi
► Algoritmi di calcolo dell’efficienza energetica diversi e specifici per le
specifiche etichette
► Standard (condizioni di prova) per la misura del consumo energetico e
degli altri parametri dichiarati in generale significativamente diversi,
che dipendono dal comportamento locale dell’utente finale
► Classificazione dei modelli (migliore/peggiore) strettamente
dipendente dal metodo di misura
► Apparecchi e prodotti etichettati spesso diversi perché rispondono a
bisogni diversi dei consumatori
► Etichetta come strumento di influenza politico/tecnologica !?
Etichette e marchi comunitari
Etichette volontarie
Apparechiature
per ufficio
Regolamento (CE) N. 106/2008
del Parlamento europeo e del
Consiglio
del 15 gennaio 2008
concernente un programma
comunitario di etichettatura
relativa
ad un uso efficiente
dell’energia per le
apparecchiature per ufficio
Etichette obbligatorie
Prodotti e servizi
Regolamento(CE) N.
66/2010 del Parlamento
europeo e del Consiglio
del 25 novembre 2009
relativo al marchio di
qualità ecologica
dell’Unione europea
(Ecolabel UE)
Pneumatici
Prodotti connessi
all’energia
La legislazione comunitaria per
l‘efficienza energetica dei prodotti
Categorie di Prodotto
Eco-label
1
A+++
2
A++
3
A+
4
A
ENERGY STAR
5
B
Strumento volontario:
requisiti minimi di
concessione del marchio al
singolo modello di
prodotto
6
C
7
D
Strumento volontario:
identifica beni e servizi di
eccellenza per il ridotto
impatto ambientale nel ciclo di
vita
Ecodesign
Strumento obbligatorio:
definisce requisiti minimi di
immissione sul mercato
comunitario di un prodotto
Incentivi
EU GPP/ACQUISTI
PUBBLICI
Strumento volontario:
promuove l’acquisto di
prodottii eco-efficienti
assicurando comunque
un buon livello di
competizione
(Direttive 2004/18/UE,
Art 6 Dir. 2012/27/UE
e nuova Direttiva
2014/24/UE sugli appalti
pubblici)
E
8
9
10
F
G
Etichettatura energetica Strumento obbligatorio:
confronta tutti i modelli di un prodotto sulla base
dell’efficienza energetica e delle prestazioni
funzionali
L’etichettatura energetica comunitaria
Direttiva 2010/30/UE
DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 19 maggio 2010
concernente l’indicazione del consumo di
energia e di altre risorse dei prodotti connessi
all’energia, mediante l’etichettatura ed
informazioni uniformi relative ai prodotti
(rifusione della Direttiva 92/75/CEE)
Etichette energetiche 1995-2009
Etichette energetiche 2010-2014 ….
Principali elementi della 2010/30/UE
► Ambito di applicazione e definizioni (Art. 1 e 2)
► Responsabilità degli Stati Membri (Art. 3)
► Obblighi in materia di informazione (Art. 4)
► Responsabilità dei fornitori (Art. 5)
► Responsabilità dei distributori (Art. 6)
► Appalti pubblici e incentivi (Art. 9)
Scopo e definizioni
La Direttiva si applica ai “prodotti connessi all’energia” che hanno un
notevole impatto diretto o indiretto sul consumo di energia e, se del caso,
su altre risorse essenziali durante l’uso.
Definizioni (Art. 2):
► a) «prodotto connesso all’energia»: qualsiasi bene che abbia un impatto sul
consumo di energia durante l’uso, …. comprese le parti destinate ad essere
integrate in prodotti connessi all’energia disciplinati dalla presente direttiva e
immesse in commercio e/o messe in servizio come parti a sé stanti per gli
utilizzatori finali e di cui è possibile valutare le prestazioni ambientali in
maniera indipendente
► e) «impatto diretto», l’impatto dei prodotti che consumano effettivamente
energia durante l’uso
► f) «impatto indiretto», l’impatto dei prodotti che non consumano energia ma
contribuiscono alla conservazione dell’energia durante l’uso
Responsabilità dei fornitori
► forniscono un’etichetta e una scheda (product fiche), gratuitamente, ai
distributori
► inseriscono una scheda del prodotto in tutti gli opuscoli illustrativi sul
prodotto stesso. Qualora tali opuscoli non siano provvisti dal fornitore,
quest’ultimo fornisce le schede insieme all’ulteriore documentazione
fornita con il prodotto.
► producono una “documentazione tecnica” sufficiente a consentire di
valutare l’esattezza dei dati che figurano sull’etichetta e sulla scheda
(tenuta a disposizione per 5 anni) e la mettono a disposizione in formato
elettronico entro dieci giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta
dell’Autorità dello Stato membro/ Commissione
► sono responsabili dell’esattezza delle etichette e delle schede
► rendono disponibili ai rivenditori etichette e schede in formato
elettronico, dal 1 gennaio 2015 (Regolamento delegato 518/2014)
Responsabilità dei distributori
► espongono le etichette, in maniera visibile e leggibile, e presentano la scheda
nell’opuscolo del prodotto o in ogni altra documentazione che correda i
prodotti quando sono venduti agli utilizzatori finali
► qualora un prodotto sia esposto alla vendita, i distributori vi appongono
l’etichetta, nella posizione chiaramente visibile specificata nell’atto delegato
e nella opportuna versione linguistica (ove esistente).
► appongono l’etichetta/scheda o forniscono le informazioni indicate
sull’etichetta/scheda nel caso in cui il potenziale utilizzatore non possa
prendere visione del prodotto esposto (vendita, noleggio o locazione-vendita
per corrispondenza, su catalogo, via Internet, tramite televendita, ecc.)
→ per le vendite su internet, sono responsabili del corretto meccanismo di
visualizzazione dell’etichetta elettronica in prossimità del prezzo (dal 1
gennaio 2015)
Layout dell’etichetta e informazioni contenute
S1: identificazione dell’apparecchio:
marchio del costruttore e modello
S2: indicazione delle classe di
efficienza energetica e identificazione
della classe/i dello specifico modello
S3: consumo di energia e se del caso
di altre risorse
S4: dati sulle caratteristiche tecniche
del modello, utilizzando dei
pittogrammi (prima una descrizione in
ciascuna lingua nazionale)
S5: rumore emesso (oggi inserito fra
gli altri pittogrammi)
I prodotti coperti da etichettatura energetica
► prodotti con la precedente (la “vecchia”) etichetta:
lavasciugatrici, forni elettrici (fino al 31.12.2014)
► prodotti con l’attuale etichetta:
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
frigoriferi e congelatori
lavatrici
asciugatrici (elettriche e a gas)
lavastoviglie
lampade & apparecchi per l’illuminazione
televisori
forni (elettrici e a gas) e cappe aspiranti (dal 1.1.2015)
condizionatori
caldaie
scaldaacqua
aspirapolvere
apparecchi per la ventilazione (non ancora pubblicata)
Principali novità tecniche (1)
► Scala aperta con tre nuove classi oltre la A:
A+, A++, A+++
► I livelli della classificazione devono
corrispondere a risparmi energetici/ costi
significativi dal punto di vista del
consumatore
► Obbligatorietà della dichiarazione del
rumore
► Schede di prodotto (fiche) e
documentazione tecnica più complete,
anche se più complesse
► Uso di piGogrammi → neutralità linguisIca
(per la maggioranza dei prodotti, ma non
tutti)
Principali novità tecniche (2)
► Algoritmi di calcolo più complessi, che meglio
rispecchiano la modalità d’uso da parte del consumatore
► Consumo energetico (di solito annuo) che può includere:
i cosiddetti “low power modes”
diverse fonti energetiche
► Sinergia con i Regolamenti di ecodesign:
di tipo orizzontale (p.es. standby, motori)
specifici per lo stesso prodotto
non tutte le classi di efficienza energetica o di
prestazione funzionale sono popolate per
effetto dei requisiti di ecodesign
► Prima applicazione ai “prodotti che non consumano
energia”: apparecchi per la ventilazione domestica (in
corso di adozione)
L’etichetta per i frigoriferi e i congelatori (1)
Implementazione a partire da:
20/XII/2011, su base volontaria
30/XI/2011, obbligatoria
Nuove classi A+/A++/A+++
al di sopra della classe A
7 classi previste, più di 7
solo in presenza di prodotti
Linguisticamente neutrale
e con uso di pittogrammi
L’etichetta per i frigoriferi e i congelatori (2)
►
►
►
►
►
Nome o marchio del fornitore
Modello dell’apparecchio
Classe di efficienza energetica dell’apparecchio
Consumo annuale di energia (AEC), in kWh/anno
Somma del volume utile di tutti gli scomparti
senza stelle (con temperatura maggiore di - 6°C)
► Somma del volume utile di tutti gli scomparti
per la conservazione di alimenti congelati (con
temperatura uguale o inferiore a - 6°C)
► Emissioni di rumore, in decibel.
L‘etichetta per le cantinette per il vino
► Nome o marchio del fornitore
► Modello dell’apparecchio
► Classe di efficienza energetica
dell’apparecchio
► Consumo annuale di energia (AEC), in
kWh/anno
► Capacità, in numero di bottiglie standard
► Emissioni di rumore, in decibel.
L’etichetta per le lavatrici e le lavastoviglie
Implementazione a partire da:
20/XII/2011 su base volontaria
30/XI/2011 & 20/XII/2011 obbligatoria
Consumo annuo globale
che include i “low power modes”
Consumo annuo di acqua
Efficienza di centrifuga/
asciugatura
L‘etichetta per lavatrici (1)
►
►
►
►
►
►
►
►
Nome o marchio del fornitore
Modello dell’apparecchio
Classe di efficienza energetica dell’apparecchio
Consumo annuale ponderato di energia (AEC), in
kWh/anno;
Consumo annuo ponderato di acqua (AWC) in litri/anno
Capacità nominale, in kg, per il programma standard a
pieno carico per tessuti di cotone a 60 °C o a 40 °C, a
seconda di quale valore sia inferiore
Classe di efficienza della centrifuga
Emissioni di rumore, in dB, durante le fasi di lavaggio e
centrifuga per il programma standard per tessuti di
cotone a 60 °C a pieno carico
L‘etichetta per lavatrici (2)
La classificazione energetica
► Il consumo annuale di energia e la classe di efficienza
energetica indicata sull'etichetta, sono calcolati sulla base
di:
programma cotone a 60° a pieno e a mezzo carico
programma cotone a 40° a mezzo carico,
il consumo in modo “sempre acceso” (left-on mode) e
in modo “spento” (off-mode)
► I valori del consumo annuale di acqua e la classe di
efficienza energetica della centrifuga si basano sullo
stesso set di cicli di lavaggio
► Tutte le lavatrici con una capacità nominale superiore ai 3
kg, devono necessariamente riportare un'efficacia di
lavaggio in classe A. L'efficacia di lavaggio non è quindi
più indicata sull'etichetta
L’etichetta per i televisori
1 gennaio 2012
1 gennaio 2014
1 gennaio 2017
1 gennaio 2020
L’etichetta per le sorgenti luminose
► etichettatura energetica estesa alle lampade
direzionali e a quelle definibili come professionali
► introdotte classi A+ e A++, eliminate classi F e G
► diverse possibilità grafiche:
spazio disponibile
informazioni già presenti in base ai Regolamenti
di ecodesign
versione monocromatica o a colori
► date:
facoltativa dal 16 ottobre 2012
obbligatoria dal 1 settembre 2013
produttori e rivenditori di lampade "new entry"
nell'etichettatura (campo di applicazione esteso
rispetto alla vecchia) hanno tempo fino al 1
marzo 2014 per rinnovare le scorte e preparare
il materiale informativo richiesto
L’etichetta per gli apparecchi di illuminazione
Efficienza energetica e risparmio energetico
Frigocongelatore 300 litri
lavatrice 6kg
Congelatore 300 litri
Etichettatura ed efficienza energetica
Effetto dell’etichettatura energetica per i
frigoriferi e congelatori nell’UE nel 1992-2009
Consumo medio dei grandi apparecchi domestici
105
2003 = 100%
100
100
vendite UE* 2003-2009
98
97
95
* AT,BE,DE,ES,FR,GB,IT,NL,PT,SE
97
95
95
94
93
92
91
92
90
92
91
90
90
89
88
89
88
87
86
Frigoriferi
Congelatori
Lavatrici
Lavastoviglie
85
86
83
81
80
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
fonte: dati GfK, 11.03.2010
Mercato e consumo di energia dei principali
elettrodomestici in Italia, 2005-2009 (1)
2005
2009
2005
2009
Consumo
energetico (%)
Vendite (%)
FRIGORIFERI
LAVASTOVIGLIE
CONGELATORI
LAVATRICI
37
35
14
16
9
3
9
Migliaia di unità
4.040
8
41
4.450
+4%
44
40
-10%
13
16
+25%
9
7
-25%
34
37
+7%
+25%
-7%
+15%
103 kWh/a
1.069.780
1.056.574
fonte: dati GfK, 11.03.2010
Mercato e consumo di energia dei principali
elettrodomestici in Italia, 2005-2009 (2)
Mercato (vendite)
Crescita media +10 %
Consumo
di energia
Crescita media +1 %
1.
2.
3.
4.
Frigoriferi
-10 %
Congelatori -25 %
Lavatrici
+7 % : impatto del
maggiore volume del cestello
Lavastoviglie +25 %: maggiore
penetrazione dell‘apparecchio
Il progetto comunitario “ProcA”
“ProcA” – Green Public Procurement in Action
► Proseguimento logico del precedente progetto Buy Smart+
► 12 partner da 7 Stati Membri:
−
−
−
−
−
−
−
−
Germania: Berliner Energieagentur (co-ordinator)
Germania
Climate Alliance
Bulgaria
SEC
Italia
CONSIP e ENEA
Polonia
BAPE
Romania
REC
http://gpp-proca.eu
Slovacchia ECB e Tatra
Ungheria
HAB e Energiaklub
Obiettivi del progetto “ProcA”
►
►
►
►
►
►
Diffondere gli Acquisti Verdi/GPP fra i firmatari del Patto dei Sindaci e
implementarne gli obiettivi descritti nei PAES ove presenti
Diffondere le procedure di Green Public Procurement, inclusa la cosiddetta
analisi del costo del ciclo di vita o LCC, fra i responsabili degli acquisti della PA
e di altri soggetti pubblici
Contribuire alla armonizzazione degli strumenti e delle procedure per il GPP
Fornire suggerimenti per criteri di green procurement ed esempi di buone
pratiche ai responsabili degli acquisti e al legislatore per diffondere
ulteriormente l’efficienza energetica e gli acquisti verdi in Europa
Migliorare la conoscenza del potenziale degli acquisti verdi, per la riduzione
del consumo di energia, dei costi operativi e delle emissioni di CO2 di beni e
servizi
Contribuire a migliorare l’efficienza della PA europea e nazionale e in
generale del settore pubblico
Il Green Public Procurement (GPP)
►
Secondo la Commissione Europea, il Green Public
Procurement (GPP) è:
“l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche
integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di
acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie
ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo
ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e
delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile
sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita.”
►
Il GPP è uno strumento di tipo volontario, ma richiamato
nella legislazione comunitaria
Patto dei sindaci (1)
► http://www.pattodeisindaci.eu/ac
tions/sustainable-energy-actionplans_it.html
Patto dei sindaci (2)
Informazioni: 5.237 firmatari,
di cui 2.701 in Italia (15 aprile 2014):
1. Step 1 (firma):
2. Step 2 (PAES inviato):
→ PAES accettato dalla CE:
→ PAES in fase di valutazione:
836
1.865
928
935
→ PAES con azioni di green procurement: ????
3. Step 3 (resultati monitorati):
quasi nessuno
4. In fase di firma (ma deadline scaduta): 456
5. “Benchmarks of excellence”:
→ dei quali con azioni di public procurement:
86
3
Grazie per l’attenzione
Per chi volesse saperne di più
appuntamento fra un quarto d’ora presso lo stand
dell’ENEA Pad.4 C4.1 per un “Conversation Café”.
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