REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE AVELLINO www.aslavellino. it U.O.C. Qualità e Accreditamento/FAP/CSeR Tel. 0825/292020 – 292183 - Fax 0825/292090 e-mail: [email protected] [email protected] Relazione sulla performance 2014. 1 INDICE Presentazione pag. 3 1. Sintesi delle informazioni aziendali di interesse per i cittadini ed altri stakeholder: pag. 4 - Il contesto esterno di riferimento pag. 4 - L’amministrazione pag. 9 - Eventi, risultati pag. 14 - Il piano attuativo della ASL in estrema sintesi pag. 22 - Criticità ed opportunità pag. 24 2. Obiettivi: risultati raggiunti pag. 25 3. Risorse, efficienza ed economicità pag. 28 4. Pari opportunità e bilancio di genere – Comitato Unico di Garanzia pag. 29 Trasparenza e processo di redazione pag. 30 - Fasi, soggetti, tempi e responsabilità pag. 30 - Punti di forza e di debolezza del ciclo della performance pag. 30 Documenti ufficiali di riferimento ed approfondimento 2 pag. 31 PRESENTAZIONE Il presente documento denominato “Relazione sulla performance 2014”, viene redatto sulla base delle indicazioni dell’art. 10, comma 1, lettera b), del D. Lgs. N. 150/2009 che prevedono la stesura di una Relazione sulla performance dell’Azienda Sanitaria rivolta sia ai cittadini che agli altri soggetti esterni, a vario titolo cointeressati, inerente alle principali attività svolte e risultati conseguiti dall’Azienda ASL di Avellino nel contesto della programmazione 2014. Essa chiude il Ciclo di Gestione della Performance approvato con delibera aziendale n. 1068 del 23.06.2014. Le indicazioni fornite dalla Delibera n. 5/2012 della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche, ad oggetto: “Linee guida ai sensi dell’art. 13, comma 6, lettera b), del D. Lgs. N. 150/2009”, sono state utili per la sua organizzazione in termini di struttura e contenuti. La relazione rimanda in termini di approfondimento esaustivo alla documentazione ufficiale dell’Azienda. La Relazione costituisce quindi lo strumento mediante il quale l’amministrazione illustra ai cittadini e a tutti gli altri stakeholder, interni ed esterni, i risultati ottenuti nel corso dell’anno precedente, concludendo in tal modo il ciclo di gestione della performance. La funzione di comunicazione verso l’esterno è riaffermata dalle previsioni dell’art. 11 comma 8 del decreto che prevede la pubblicazione della stessa sul sito istituzionale nella sezione “Trasparenza, valutazione e merito”. Al pari del Piano della performance, ai sensi dell’art. 15, comma 2, lettera b) del decreto, la Relazione è approvata dall’Organo di indirizzo politico amministrativo, dopo essere stata definita in collaborazione con i vertici dell’amministrazione. Si richiama ancora, che ai sensi dell’art. 14, commi 4, lettera c) e 6, del decreto, la Relazione deve essere validata dall’Organismo indipendente di valutazione come condizione inderogabile per l’accesso agli strumenti premiali di cui al Titolo III del decreto. Infine il Decreto Legislativo n. 33 del 14/03/2013 ad oggetto: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” ed in particolare l’art. 41, comma 1, “Trasparenza del SSN”, dispone che “Le amministrazioni e gli enti del servizio sanitario nazionale, dei servizi sanitari regionali, ivi comprese le aziende sanitarie territoriali ed ospedaliere, le agenzie e gli altri enti ed organismi pubblici che svolgono attività di programmazione e fornitura dei servizi sanitari, sono tenute all’adempimento di tutti gli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente”. ALLO STATO L’ASL DI AVELLINO, COME TUTTE LE AZIENDE SANITARIE CAMPANE, E’ COMMISSARIATA E, MANCANDO ANCHE LA DIREZIONE AMMINISTRATIVA, VA TENUTO IN CONSIDERAZIONE CHE NON SARA’ POSSIBILE DEFINIRE COMPIUTAMENTE LA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA, INDICATORI E TARGET CORRELATI AGLI OBIETTIVI DEL PIANO DELLA PERFORMANCE FINO ALLA NOMINA DELLA NUOVA DIREZIONE GENERALE. ALTRA CRITICITA’ DA TENERE IN DEBITO CONTO E’ LA RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE IL CUI DOCUMENTO DI RIFERIMENTO (ATTO AZIENDALE) E’ TUTTORA IN FASE DI APPROVAZIONE DA PARTE DEGLI ORGANISMI REGIONALI. 3 1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI AZIENDALI DI INTERESSE CITTADINI ED ALTRI STAKEHOLDER (PORTATORI DI INTERESSE) PER I Il contesto esterno di riferimento Si riportano, in forma sintetica, i principali dati orografici, demografici ed epidemiologici di riferimento. Il vasto territorio della Azienda Sanitaria Locale Avellino (2.831,66 Kmq) si compone di due comprensori con caratteristiche diverse. Il territorio che si estende ad est della provincia, di circa 1968 Kmq, a confine con le Regioni Puglia e Basilicata, a cavallo dell’Appennino Campano, sul quale insistono n. 54 piccoli Comuni, è per la quasi totalità collinare e montuoso (ben tre comunità montane), penalizzato da una insufficiente dinamica dei collegamenti interni che ha indotto un forte senso di appartenenza territoriale. Esistono almeno 3 realtà territoriali scarsamente integrate fra loro (Arianese; Valle del Calore; Alta Irpinia). Questo comprensorio è caratterizzato inoltre da un ridotto numero di abitanti con densità abitativa di circa 85 abitanti/Kmq. (si va da un massimo di circa 140,19 ab/Kmq nella Valle del Calore ad un minimo di circa 60,27 ab/Kmq nel comprensorio territoriale dell’Alta Irpinia) ; da una popolazione con notevole presenza di anziani con prevalenza degli over 65 sugli under 15 (25.000 abitanti); da una difficile viabilità interna con segregazione di fatto di alcune zone rispetto ad altre. E’ costante il calo demografico dovuto all’invecchiamento della popolazione e alla ripresa del fenomeno dell’emigrazione per motivi di lavoro. L’altra parte di territorio, ad ovest della provincia, di circa 863 Kmq, ha una densità di popolazione notevolmente superiore alla precedente, pari a 318,89 abitanti per Kmq e si estende nello spazio geografico definito la “Conca” di Avellino, un’ampia ed irregolare depressione posta tra le masse rilevate dell’Appennino e dell’Anti appennino campani. Il massiccio del Partenio a ovest e i monti di Lauro a sud chiudono e dividono la Conca rispetto al beneventano e alla piana campana. Il massiccio del Terminio la separa ad est e a sud-est dalla piana di Salerno e rilievi minori ne orlano il lato nord-est delineando il passaggio verso la Puglia. I Comuni serviti in questa parte del territorio sono 64. La distribuzione della popolazione per classi di età è alquanto disomogenea, la percentuale di soggetti con età > 65 anni oscilla tra circa il 25% della zona dell’Alta Irpinia (20,87 dell’ex Distretto di Montella ed il 28,96 di Calitri.) sino a circa il 15% della zona di Avellino (17,2% del Distretto di Avellino ed il 13 % del Montorese). Il rapporto Prometeo evidenzia come l’ASL sia tra quelle con rapporto anziani/giovani (indice di vecchiaia: 125,0) spostato verso la popolazione anziana, lievemente superiore rispetto alla media nazionale (indice di vecchiaia: 118) e praticamente ribaltato rispetto alla media campana (indice di vecchiaia: 64). Il tasso di natalità è di 10 per 1000 abitanti, inferiore a quello regionale che è di 11,3 per 1000 abitanti (da 9,23 per mille del Distretto di Atripalda a 8,5 per mille del Baianese). I tempi di percorrenza con l’utilizzo della rete stradale sono relativamente lunghi ad eccezione dei paesi che si trovano nelle vicinanze delle tre grandi arterie che attraversano il territorio ad est della provincia: L’autostrada NAPOLI - BARI che da ovest verso est tocca i Comuni di Mirabella, Grottaminarda, Vallata e Lacedonia. La statale Ofantina bis (Contursi - Avellino) che tocca i Comuni di Calabritto, Caposele, Lioni, Nusco, Montella. La statale Ofantina che partendo dai confini della Puglia si svolge lungo il letto del fiume Ofanto e tocca i comuni di Calitri e Monteverde, per poi ricongiungersi all’altezza di Lioni con la precedente arteria. Le comunicazioni attraverso la rete ferroviaria sono praticamente inesistenti. Il collegamento con autolinee regionali è assicurato in gran parte dei Comuni, con una frequenza di corse talvolta 4 ridotta, per cui per i collegamenti fra i diversi paesi e quindi con le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali bisogna ricorrere all’uso di mezzi privati. L’ambito territoriale dell’Azienda coincide con il territorio della Provincia di Avellino e comprende 118 comuni per una superficie totale di 2831,66 Kmq. ed una popolazione complessiva di 430.214 abitanti di cui 210.043 maschi (48,8%) e 220.171 femmine (51,2%). Rapporto maschi/femmine = 0,95%. (dati ISTAT al 01.01.2014). 5 Sulla base dei dati ricavati dallo studio PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie sulla Salute in Italia), importante studio nazionale di riferimento, si stima che: (i dati riguardano le interviste effettuate rispettivamente nel territorio dell’Avellino Est e nel territorio dell’Avellino Ovest) Attività fisica: (AV Est): è completamente sedentario il 29,9% del campione e solo il 42% aderisce alle raccomandazioni sull’attività fisica. Il 15,3% dei medici si informano e nel 12,9% dei casi consiglia genericamente di svolgere attività fisica. (AV Ovest): è completamente sedentario il 28,6% del campione e solo il 30,6% aderisce alle raccomandazioni sull’attività fisica. In circa un quarto dei casi i medici si informano e nel 19% dei casi consigliano genericamente di svolgere attività fisica. Abitudine al fumo: (AV Est): il 34,6% si dichiara fumatore e il 10% ex fumatore. Il 96% degli ex fumatori ha smesso di fumare da solo. L’81% delle persone intervistate dichiara che, sul luogo di lavoro, viene sempre rispettato il divieto sul fumo, mentre il 29% dichiara che nelle proprie abitazioni è permesso fumare: “ovunque” (1,4%) o in “alcune zone” (28%). (AV Ovest): Il 26% si dichiara fumatore e il 21,2% ex fumatore. Quasi tutti gli ex-fumatori hanno smesso di fumare da soli. Il 79,4% delle persone intervistate dichiara che, sul luogo di lavoro, viene sempre rispettato il divieto sul fumo, mentre il 24% dichiara che nelle proprie abitazioni è permesso fumare “ovunque” o in “alcune zone”. Situazione nutrizionale e abitudini alimentari: (AV Est): Il 38% del campione aziendale è in sovrappeso, mentre gli obesi sono il 17%. L’eccesso ponderale è trattato nel 21,2% dei casi con dieta. Il consumo di frutta e verdura risulta diffuso, anche se solo il 9% aderisce alle raccomandazioni internazionali consumando cinque porzioni al giorno: un’abitudine scarsamente diffusa in particolare nelle persone tra i 50- 69 anni. (AV Ovest): Il 41,4% del campione aziendale è in sovrappeso, mentre gli obesi sono il 14,9%. L’eccesso ponderale è trattato nel 17,1% dei casi con dieta e solo nel 69,8% con la pratica di attività fisica regolare. Il consumo di frutta e verdura risulta diffuso, anche se solo il 2,4% aderisce alle raccomandazioni internazionali consumandone cinque volte al giorno: un’abitudine scarsamente diffusa in particolare nelle persone tra i 18-34 anni. Consumo di alcol: (AV Est): si stima che circa il 65,5% della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande alcoliche e il 14,6% abbia abitudini di consumo considerate a rischio (complessivamente il 6,8% beve fuori pasto, l’ 8,5% è bevitore “binge” e il 2,4% è forte bevitore). Gli operatori sanitari si informano solo raramente sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all’alcol e non consigliano di moderarne eventualmente il consumo. (AV Ovest): si stima che circa il 32,2% della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande alcoliche e il 7% abbia abitudini di consumo considerate a rischio (complessivamente il 4,8% beve fuori pasto, il 3% è bevitore “binge” e il 0,7% è forte bevitore). Gli operatori sanitari si informano solo raramente sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all’alcol e non consigliano di moderarne il consumo. Sicurezza stradale: (AV Est): l’uso dei dispositivi di sicurezza risulta ancora insoddisfacente: l’84,4% delle persone intervistate dichiara di utilizzare con continuità la cintura anteriore, mentre la cintura di sicurezza sui sedili posteriori viene utilizzata solo dal 9,6% degli intervistati. Il 6,8% degli intervistati dichiara, inoltre, di aver guidato in stato di ebbrezza nel mese precedente all’intervista mentre il 9.9% di essere stato trasportato da chi guidava in stato di ebbrezza. (AV Ovest): l’uso dei dispositivi di sicurezza risulta ancora insoddisfacente: il 71,7% delle persone intervistate dichiara di utilizzare con continuità la cintura anteriore, mentre la cintura di sicurezza sui sedili posteriori viene utilizzata solo dal 45,6% degli intervistati. Il 3,5% degli intervistati 6 dichiara, inoltre, di aver guidato in stato di ebbrezza nel mese precedente all’intervista mentre il 2,7 % di essere stato trasportato da chi guidava in stato di ebbrezza. Infortuni domestici: (AV Est): nonostante la frequenza degli infortuni, la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico, nella ex ASL AV 1, non è elevata: il 94,4% degli intervistati, infatti, ritiene questo rischio basso o assente. La percentuale degli intervistati che ha ricevuto informazioni sugli infortuni domestici, da medici o altri operatori sanitari, è limitata al 14,8%. Il 25% ha messo in atto misure per rendere più sicura la propria abitazione. (AV Ovest): nonostante la frequenza degli infortuni, la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico, nella ex ASL AV2 , non è elevata: il 94,6% degli intervistati, infatti, ritiene questo rischio basso o assente. La percentuale degli intervistati che ha ricevuto informazioni sugli infortuni domestici, da medici o altri operatori sanitari, è limitata al 31,8%: tra questi, il 61,2% ha messo in atto misure per rendere più sicura la propria abitazione. Screening neoplasia del collo dell’utero: (AV Est): il 43.3% delle donne tra 25 e 64 anni ha effettuato almeno un pap test nella vita, ma soltanto il 28.8% l'ha eseguito negli ultimi tre anni come raccomandato. (AV Ovest): il 69,6% delle donne tra 25 e 64 anni ha effettuato un pap test preventivo negli ultimi tre anni come raccomandato dalle linee guida. Rischio cardiovascolare: (AV Est): si stima che il 21.7 % della popolazione della ex AV1 sia iperteso, tra i 18 e 69 anni; il 77.3 % di tale popolazione è in trattamento farmacologico. Al 18.8% non è mai stata misurata la pressione arteriosa. Il 22.9% della popolazione dichiara di avere valori elevati di colesterolemia e, tra questi, il 23.9% dichiara di essere in trattamento farmacologico. Una persona su cinque dichiara di non aver mai misurato il colesterolo. La carta del rischio cardiovascolare è ancora scarsamente utilizzata da parte dei medici: solo l’1.3%. (AV Ovest): si stima che il 23,4% della popolazione della ex ASL AV2 è iperteso, tra i 18 e 69 anni; lI 70% di tale popolazione è in trattamento farmacologico. Al 16,1% non è mai stata misurata la pressione arteriosa. Il 21,2% della popolazione dichiara di avere valori elevati di colesterolemia e, tra questi, il 42% dichiara di essere in trattamento farmacologico. Il 12,5% dichiara di non aver mai misurato il colesterolo. Degli ultraquarantenni intervistati, scarso il numero di chi riferisce di aver avuto valutato il rischio cardiovascolare dal proprio medico. Screening neoplasia della mammella: (AV Est): il 31% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato almeno una mammografia, ma una proporzione minore (16.7%) l'ha eseguita negli ultimi due anni. (AV Ovest): il 46,7% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato una mammografia nel corso degli ultimi due anni come raccomandato dalle Linee Guida. Il 29% non ha mai eseguito una mammografia. Screening tumore del colon retto: (AV Est): appena l’11.6% degli ultracinquantenni ha eseguito un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, una sigmoidoscopia o una colonscopia a scopo preventivo. (AV Ovest): appena il 10,5 % degli ultracinquantenni ha eseguito un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci ed il 14% una colonscopia a scopo preventivo Gli screening attivati presso la ASL negli ultimi anni (colon retto, mammella, utero, etc.) stanno migliorando notevolmente la compliance e la sensibilità degli utenti verso la prevenzione primaria e secondaria, come dimostrano i dati che vengono regolarmente trasmessi agli organismi regionali. 7 Mortalità e morbosità Come nel resto dell’Italia e in campo internazionale le principali cause di morte nell’ASL AV sono i tumori e le malattie cardiovascolari. La mortalità per tutte le forme tumorali è più frequente nei maschi rispetto alle femmine. I tumori che provocano la più alta mortalità negli uomini sono: tumore del polmone, seguiti poi dai tumori del fegato, prostata, colon e stomaco; nelle donne, invece, si conferma essere il tumore della mammella la principale causa di morte, seguito poi dal tumore del polmone, dai tumori dell’apparato digerente e dai tumori dell’apparato genitale femminile. Paragonando i tassi standardizzati nei due sessi si nota che la mortalità per il tumore della vescica è 12 volte maggiore nel sesso maschile rispetto al femminile. Un’altra importante differenza è legata al tumore del fegato che risulta essere 3 volte maggiore nel sesso maschile. Il tumore della mammella nelle donne rispecchia i dati nazionali ed internazionali che definiscono questo tumore il primo come causa di morte nel sesso femminile; ma qui i tassi sono più alti. Passando alle malattie cardiovascolari, il trend è in discesa, riguardo alla cardiopatia ischemica e all’infarto acuto del miocardio, si nota un trend discendente in entrambi i sessi. Per quanto riguarda gli stati morbosi mal definiti, si nota una percentuale maggiore rispetto all’Italia. Il fenomeno è sicuramente dovuto in parte alle cause aspecifiche indicate nella scheda di morte dai medici certificatori. Dai dati di morbosità rilevati, in ambito distrettuale dai libretti di esenzione ticket per patologia, le patologie prevalenti risultano il diabete e l’ipertensione; seguono in ordine decrescente neoplasie, disfunzioni della tiroide, malattie cardiovascolari, malattie dell’apparato muscolo scheletrico, glaucoma, asma, epatite cronica, etc. 8 L’amministrazione Di seguito si riporta negli schemi di sintesi i dati salienti dell’organizzazione dell’Azienda ASL di Avellino, con riferimenti al suo territorio. L’Azienda in cifre. Popolazione residente Popolazione straniera residente Kmq Densità Abit. /kmq Sede legale Comuni Distretti (31.12.2013) (31.12.2013) DISTRETTO 01 di Ariano Irpino (Presidi sanitari distrettuali di Mirabella, Vallata e Grottaminarda) DISTRETTO 02 di Monteforte Irpino DISTRETTO 03 di Sant’Angelo dei Lombardi (Presidi sanitari distrettuali di Montella e Calitri) DISTRETTO 04 di Avellino (Presidi sanitari distrettuali di Altavilla e Cervinara) DISTRETTO 05 di Atripalda (Presidi sanitari distrettuali di Montemiletto e Montoro.) DISTRETTO 06 di Baiano (Presidio sanitario distrettuale di Lauro) Piani di Zona (coincidenti con gli ambiti distrettuali) Presidi Ospedalieri Struttura Polifunzionale per la Salute (SPS) Hospice RSA pubblica SAUT postazioni STIE postazioni Consultori Ambulatori vaccinali Centri Alzheimer SIRE Centro Riabilitazione Età Evolutiva Dipendenti Rapporto dipendenti/residenti Convenzionati Strutture provvisoriamente accreditate 9 n. 430.214 n. 11.377 2.831,66 153,5 Avellino – Via degli Imbimbo 10/12 n. 118 n. 6 Comuni afferenti ad ogni Distretto Ariano Irpino, Bonito; Carife; Casalbore, Castel Baronia, Flumeri, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Greci, Grottaminarda, Luogosano, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, Paternopoli, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant'Angelo all'Esca, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno, Taurasi, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Zungoli. Contrada, Forino, Mercogliano, Monteforte Irpino, Ospedaletto d’Alpinolo, Sant'Angelo a Scala, Summonte. Andretta, Aquilonia, Bagnoli Irpino, Bisaccia, Cairano, Calabritto, Calitri, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci Conza della Campania, Guardia dei Lombardi, Lacedonia, Lioni, Montella, Monteverde, Morra De Sanctis, Nusco, Rocca San Felice, Sant'Andrea di Conza, Sant'Angelo dei Lombardi, Senerchia, Teora, Torella dei Lombardi, Villamaina. Altavilla Irpina, Avellino, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche, Grottolella, Montefredane, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata di Principato Ultra, Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Torrioni, Tufo. Aiello del Sabato, Atripalda, Candida, Castelvetere sul Calore, Cesinali, Chiusano di San Domenico, Lapio, Manocalzati, Montefalcione, Montefusco, Montemarano, Montemiletto, Montoro, Parolise, Pietradefusi, Salza Irpina, San Mango sul Calore, San Michele di Serino, San Potito Ultra, Santa Lucia di Serino, Santa Paolina, Santo Stefano del Sole, Serino, Solofra, Sorbo Serpico, Torre Le Nocelle, Venticano, Volturara Irpina. Avella, Baiano, Domicella, Lauro, Marzano di Nola, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Pago del Vallo di Lauro, Quadrelle, Quindici, Sirignano, Sperone, Taurano. n. 6 n. 3 per complessivi n. p. l. 333 n. 1 n. 2 per complessivi n. 22 p. l. n. 1 n. 48 p. l. n. 15 n. 15 n. 12 n. 16 n. 1 n. 1 n. 1 n. 1998 n. 0,47 MMG n. 352 PLS n. 49 Medici SAUT n. 111 (di cui n. 95 dip. e n. 16 conv.) Medici Continuità Assistenziale n. 140 tit n. 79 sost. Specialisti ambulatoriali n. 76 ore totali n. 9.000 Case di Cura n. 7 Laboratori n. 38 Radiologie n. 6 Cardiologie n.2 Centri Antidiabetici n. 3 Centri di Dialisi n. 9 Strutture di Riabilitazione Art. 26 n. 11 Art. 44 n. 10 RSA n. 2 Comuni afferenti all’ASL Avellino e popolazione per distretto (dati ISTAT al 01.01.2014) DGRC n. 320 del 03/07/2012; Delibere aziendali n. 1758 del 24/12/2012 e n. 45 del 10/01/2013. Ambito A01 – DISTRETTO 01 – Comuni n. 29 COMUNE Ariano Irpino Carife Casalbore Castel Baronia Flumeri Greci Melito Irpino Montaguto Montecalvo Irpino Bonito Fontanarosa Frigento Gesualdo Grottaminarda Luogosano POP. RES. 22.906 1.464 1.876 1.150 2.985 721 1.907 437 3.832 2.519 3.245 3.887 3.557 8.272 1.230 SUP. Kmq 185,52 16,62 27,98 15,34 34,24 30,58 20,71 18,21 53,53 18,62 16,75 37,75 27,13 28,94 6,03 COMUNE San Nicola Baronia San Sossio Baronia Savignano Irpino Scampitella Trevico Vallata Vallesaccarda Villanova del Battista Zungoli Mirabella Eclano Paternopoli Sant'Angelo all'Esca Sturno Taurasi POP. 782 1.671 1.167 1.286 1.019 2.807 1.450 1.725 1.150 7.809 2.443 837 3.111 2.423 SUP. Kmq 6,87 19,06 38,21 15,24 10,49 47,67 14,24 20,03 19,13 33,92 18,27 5,39 16,67 14,40 AMBITO A02 – DISTRETTO 02 – Comuni n. 7 COMUNE Forino Contrada Monteforte Irpino Mercogliano POP. 5.431 3.032 11.304 12.391 SUP. Kmq 20,49 10,31 26,70 19,76 SUP. Kmq COMUNE Ospedaletto d' Alpinolo Sant' Angelo a Scala Summonte POP. 2.100 729 1.660 5,62 10,48 12,44 AMBITO A03 – DISTRETTO 03 - Comuni n. 25 POP. 2.476 3.521 1.777 6.267 1.322 871 SUP. Kmq 51,77 41,50 55,61 46,17 30,20 14,28 COMUNE Castelfranci Montella Nusco Andretta Aquilonia Bisaccia 4.166 54,76 Cairano Lombardi Senerchia 8.61 35,99 Teora Torella dei Lombardi Villamaina Bagnoli Irpino Cassano Irpino 1.540 2.190 998 3.261 973 23,08 26,29 9,08 66,90 12,33 COMUNE Calabritto Caposele Guardia dei Lombardi Lioni Morra De Sanctis Rocca S. Felice Sant'Angelo dei 10 SUP. Kmq POP. 2.068 7.913 4.240 1.987 1.756 3.850 11,83 83,32 53,46 43,61 55,62 101,41 333 13,83 Calitri 4.765 Conza della Campania Lacedonia Monteverde Sant'Andrea di Conza 1.401 2.441 805 1.603 100,88 52,14 \ 81,57 39,23 6,44 AMBITO A04 – DISTRETTO 04 – Comuni n. 16 SUP. Kmq COMUNE Avellino POP. 503 SUP. Kmq 6,81 Torrioni 561 4,21 Tufo Petruro Irpino Cervinara Rotondi Roccabascerana San Martino Valle 892 336 9802 3630 2347 5,97 3,11 29,20 7,82 12,42 4885 22,79 POP. 55.448 30,41 COMUNE Chianche Prata di Principato Ultra 3025 10,78 Pratola Serra Montefredane Capriglia Irpina Pietrastornina Altavilla Irpina 3.806 2.279 2409 1558 4293 8,85 9,42 7,38 15,81 14,10 Grottolella 1918 7,12 Caudina AMBITO A05 – DISTRETTO 05 - Comuni n. 28 COMUNE Atripalda San Potito Ultra Manocalzati Aiello del Sabato Candida Parolise San Michele di Serino Cesinali Volturara Irpina Sorbo Serpico Salza Irpina Chiusano S. Domenico Castelvetere sul Calore Lapio Montemarano POP. 11029 1568 3160 4023 1150 689 2.578 2.559 3347 582 768 2320 1658 1615 2948 SUP. Kmq 8,53 4,54 8,62 10,83 5,43 3,24 4,47 3,73 32,76 8,01 4,92 24,56 17,06 15,03 33,76 COMUNE San Mango sul Calore Santo Stefano del Sole Montemiletto Santa Paolina Montefusco Montefalcione Venticano Pietradefusi Torre Le Nocelle Montoro Solofra Serino Santa Lucia di Serino POP. 1190 2264 5353 1.320 1.384 3.384 2.538 2.381 1.350 19.607 12.550 7.025 1.427 SUP. Kmq 14,53 10,77 21,47 8,36 8,18 15,15 14,03 9,25 10,10 39,93 21,93 52,17 3,87 COMUNE Taurano Quindici Marzano di Nola POP. 1.557 1.954 1.734 SUP. Kmq 9,88 23,65 4,62 AMBITO 06 – DISTRETTO 06 - Comuni n. 13 COMUNE Baiano Quadrelle Avella Mugnano del Cardinale Sirignano Sperone Lauro 11 POP. 4.740 1.942 7.952 SUP. Kmq 12,25 6,92 30,38 5.371 12,14 Moschiano 1.679 13,59 3.046 3.717 3.581 6,25 3,53 11,10 Domicella Pago del Vallo di Lauro 1.932 1.850 6,50 4,76 POPOLAZIONE TOTALE 430214 di cui: 210.043 Maschi e 220.171 Femmine; POPOLAZIONE da 65 a 100 aa e più 88.371 (20,54% sul totale) – di cui: 38.352 Maschi e 50.019 Femmine; POPOLAZIONE da 0 a 14 57.122 (13.28% sul totale) – di cui: 29.261 Maschi e 27.861 Femmine; POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE 11.377 - di cui: 4.271 Maschi e 7.106 Femmine; TOTALE POPOLAZIONE RESIDENTE: 430.214 + 11.377 = 441.591 Di seguito si riporta la mappa geografica che descrive l’ambito territoriale dell’Azienda con le modifiche apportate con DGRC n. 320 del 03/07/2012; Delibere aziendali n. 1758 del 24/12/2012 e n. 45 del 10/01/2013 con l’individuazione e la dislocazione dei nuovi Distretti (con specificazione della sede) e con i Presidi Ospedalieri ed i relativi posti letto distinti per specialità (secondo quanto previsto nella pianificazione attuativa di cui al Decreto Commissariale 49/2010 ed ai Decreti Commissariali n. 32/2011 e n. 29/2012); viene riportato anche quanto previsto nella programmazione. 12 Personale dipendente al 01/06/2015 con il numero degli incarichi precedenti la nuova Organizzazione, distinto per ruoli e per qualifica. ASL AVELLINO PERSONALE DIPENDENTE: N. 1998 al 01/06/2015 RUOLO SANITARIO Dirigenti medici Dirigenti medici Dirigenti medici Dirigenti medici Dirigenti medici Dirigenti medici Dirigenti veterinari Dirigenti veterinari Dirigenti veterinari Dirigenti veterinari Dirigenti veterinari Dirigenti farmacisti Dirigenti farmacisti Dirigente biologo Dirigente biologo Dirigente chimico Dirigente psicologo Dirigente psicologo Personale comparto RUOLO AMMINISTRATIVO Dirigenti amministrativi Dirigenti amministrativi Dirigenti amministrativi Personale comparto RUOLO TECNICO Dirigenti tecnici Dirigenti tecnici Dirigenti tecnici Personale comparto RUOLO PROFESSIONALE Dirigenti professionali Dirigente professionale Personale comparto 13 Incarico struttura complessa Incarico struttura semplice dipartimentale Incarico struttura semplice Incarico professionale alta specializzazione Incarico professionale Ex condotti Incarico struttura complessa Incarico struttura semplice dipartimentale Incarico struttura semplice Incarico professionale alta specializzazione Incarico professionale Incarico struttura complessa Incarico professionale Incarico struttura semplice 49 11 41 5 (Di cui n. 16 a t.d.) (Di cui 5 medicina penitenziaria) 365 8 2 1 5 (Di cui 1 in aspettativa) (Di cui 1 a t.d.) 1 56 2 7 1 Incarico professionale Incarico professionale Incarico struttura semplice Incarico professionale (Di cui n. 1 a t.d.) Incarico struttura complessa Incarico struttura semplice Incarico professionale (Di cui 1 in aspettativa) 10 1 1 298 Incarico struttura complessa Incarico struttura semplice Incarico professionale (Di cui 1 in aspettativa) 8 3 12 268 Incarico struttura complessa Incarico professionale (Di cui 1 a t.d.) (Di cui 1 a t.d.) (N. 1 in comando) (1 a t.d.) 8 1 1 13 813 3 2 2 L’amministrazione delle Aziende Sanitarie agisce secondo piani programmatici triennali, sui quali vanno ad inserirsi i piani annuali di attività. Nelle Regioni in Piano di Rientro, come la Campania, ai documenti di programmazione aziendali redatti ad inizio anno, si vanno ad aggiungere i Decreti del Commissario ad Acta che integrano ed ampliano continuamente il ventaglio di obiettivi che devono essere raggiunti. Nel caso specifico dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino, va rimarcato come la Direzione Aziendale, dall’anno 2014 abbia ripreso un percorso di revisione ed innovazione degli strumenti della programmazione e della misurazione e valutazione della performance dei dirigenti, che si era momentaneamente arrestato in attesa degli atti di riorganizzazione delle aziende sanitarie campane. Il percorso di revisione è strettamente connesso alla programmazione regionale ed aziendale, fino alla definizione dei progetti ed obiettivi delle strutture e dei singoli dirigenti, con il ben noto meccanismo a cascata, in base al quale gli obiettivi che la Regione assegna al Direttore Generale, vengono poi discussi, condivisi ed attribuiti ai dirigenti di vertice, che, a loro volta, effettuano la pattuizione degli obiettivi con tutti gli altri dirigenti della struttura di riferimento. Durante il 2014 sono stati effettuati diversi incontri di informazione/formazione rivolti al personale dirigente dell’Azienda e responsabili di strutture finalizzati alla implementazione del nuovo percorso. Eventi, risultati L’Azienda ha avviato, su spinte che pervenivano dalla Regione, attraverso i vari Decreti Commissariali, un percorso di ristrutturazione della rete dei servizi sanitari ed amministrativi, che mette al centro la persona ed i suoi bisogni. La revisione dei servizi e delle funzioni amministrative ha rivolto anche la sua attenzione alla sostenibilità del sistema, in termini di equilibrio economico finanziario, di efficienza ed efficacia. L’organizzazione delle attività tiene in considerazione i bisogni di salute della popolazione provinciale, caratterizzati, come descritto, dalle particolari condizioni orografiche, demografiche ed epidemiologiche. I principi ai quali si è ispirata l’Azienda nella propria progettazione e ristrutturazione organizzativa, possono essere sinteticamente espressi in: Affidabilità L’Azienda nell’insieme delle sue componenti agisce adeguando con continuità e costanza le azioni, i comportamenti e il servizio prodotto alla necessità della popolazione di riferimento, alle priorità e agli obiettivi a tal fine fissati. Gli impegni vengono assunti limitatamente alle aree nelle quali si è in grado di assicurare, mantenere e sviluppare i livelli di competenza. Centralità del cittadino Il sistema dei servizi concentra l’attenzione, l’impegno e la pratica professionale sulla ricerca della soddisfazione del cittadino sviluppando rapporti di fiducia e comprensione. Deve anche rendere facilmente disponibili e accessibili le informazioni necessarie all’utente per il proprio orientamento, la scelta e l’accesso alle prestazioni di cui necessita. Deve impegnarsi nel miglioramento continuo della qualità dei servizi. Efficacia e risultati Il processo decisionale seleziona le azioni basate su prove di evidenza nella capacità di raggiungere gli obiettivi assistenziali ed organizzativi perseguibili, fissando a priori gli strumenti e i criteri di verifica dei risultati e delle competenze. Equità L’Azienda garantisce, a parità di bisogno e di competenza, pari e tempestiva opportunità di accesso alle prestazioni, ai servizi, alle facility e agli strumenti messi a disposizione dell’Azienda dal SSN 14 per assicurare alla popolazione di riferimento livelli di assistenza uniformi nell’intero ambito territoriale aziendale ed adeguati nella loro appropriatezza e qualità nonché economicamente sostenibili. Flessibilità L’Azienda incentiva la volontà e stimola la capacità di adeguare il comportamento e l’uso delle risorse ai cambiamenti interni ed esterni all’Azienda, rendendo sensibile e specifica l’azione e l’intervento al bisogno assistenziale o organizzativo a cui deve essere data risposta, sviluppando la capacità di rispondere in condizioni non standard e non condizionando la realizzazione di un compito alla sua esclusiva coerenza con il ruolo ricoperto. Trasparenza Garantisce la libera circolazione delle idee e delle informazioni sulle procedure, sulle risorse e sui risultati, la visibilità e la comprensibilità del processo decisionale internamente ed esternamente all’Azienda. Vengono riportati di seguito alcuni progetti/eventi, relativi all’anno 2014, che hanno avuto un più generale, diretto ed immediato impatto sanitario sul cittadino, oltre a riconoscimenti in materia di formazione ed a risultati in ambito di organizzazione. Per un elenco ed un approfondimento esaustivo i riferimenti di interesse sono rappresentati dagli altri documenti di programmazione e di bilancio dell’Azienda. 15 ALCUNI EVENTI FORMATIVI REALIZZATI NEL 2014 TIPO DI FORMAZIONE TITOLO OBIETTIVO DATA DESTINATARI NR. PARTECIPANTI CREDITI COSTO RES (non inserito nel PF) LA RESPONSABILITA' DEL DIRIGENTE MEDICO NEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE PROMOZIONE DELLA TRASPARENZA NELLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE DI LAVORO CON RIFERIMENTO AI PROFILI DI RESPONSABILITA'ATTINENTI ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE MEDICA 14/11/2014 MEDICI 100 / NO ACCREDITAMENTO ORDINE ASSISTENTI SOCIALI REGIONE CAMPANIA PSICOLOGIA E DIPENDENZA EFFETTUARE UN ESCURSUS SCIENTIFICO SUL LEGAME TRA ARTE, PSICOLOGIA E DIPENDENZA 23/5/2014 ASSISTENTI SOCIALI 60 4 NO ACCREDITAMENTO ORDINE ASSISTENTI SOCIALI REGIONE CAMPANIA MUSICOTERAPIA E SALUTE DEL TERRITORIO IL CORSO E' FINALIZZATO ALLA CONOSCENZA ED ALL'APPROFONDIMENTO DI ASPETTI SPECIFICI INERENTI ALL'APPLICAZIONE DELLA MUSICOTERAPIA IN CAMPO RIABILITATIVO 14/5/2014 ASSISTENTI SOCIALI 60 6 NO RES FORMAZIONE AUDIT. FORMAZIONE AUDITOR FAVORIRE AZIONI DI TUTELA, MIGLIORARE LA QUALITA' DEI SERVIZI 20/10/2014 TUTTE LE PROFESSIONI 25 8,5 € 400,00 LE CURE DOMICILIARI: DALLA SEGNALAZIONE AL PAI APPROFONDIMENTO DEGLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE, DOCUMENTAZIONE E MONITORAGGIO PREVISTI DALLA REGIONE CAMPANIA 4-25/10/2014 MEDICI INFERMIERI FISIOTERAPISTI 100 24 € 4.727,00 VACCINAZIONI: ATTUALITA' E PROSPETTIVE FORNIRE UN APPROFONDIMENTO DELLE PRINCIPALI PROBLEMATICHE CORRELATE ALLE VACCINAZIONI 15/11/2014 PEDIATRI MMG MEDICI DEI CENTRI VACC. 100 10 NO RES MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI NELL’ASSISTENZA TERRITORIALE OPPORTUNO ED INNOVATIVO AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER MIGLIORARE GLI INTERVENTI NELL’ASSISTENZA DEL PAZIENTE ADULTO IN AMBITO TERRITORIALE 1° semestre MEDICI C.A. 60 40 € 2.437,26 RES INTERVENTI DI PEDIATRIA NELL’ASSISTENZA TERRITORIALE ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE E COMPETENZE PROFESSIONALI OSPEDALIERE E TERRITORIALI 1° semestre MEDICI C.A. 60 20 € 2.437,26 RES RES PROGETTO (ACCREDITAMENTO VECCHIO SISTEMA) LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI STRANIERI IN UNA SOCIETA' MULTIETNICA LA NUOVA UTENZA STRANIERA AI PP.OO. DELLA NOSTRA AZIENDA PER: FORMAZIONE CONTINUA SUI TEMI DELL'INTERCULTURA SPECIALMENTE NEL CAMPO SANITARIO RES TUTELA E PREVENZIONE DELLA SALUTE SUL LAVORO SICUREZZA E PREVENZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO RES CONVEGNO 300 IN VALUTAZIONE COMMISSIONE NAZIONALE ECM € 1.000,00 TUTTE LE PROFESSIONI 35 18,1 € 3.819,02 20/10/2014 MEDICI INFERMIERI 10 10 € 2.894,01 10/06/2014 MEDICI INFERMIERI PSICOLOGI ASS SOCIALI 100 Senza crediti NO 11-28/4/2014 MEDICI INFERMIERI OSTETRICHE PSICOLOGI 4° semestre VERIFICARE LA CORRETTA E L'AUDIT CLINICO ED IL SAFETY COMPLETA APPLICAZIONE WALK ROUND PER LA VERIFICA DELLA CHECK LIST DEL DI APPLICAZIONE DEL MANUALE SICUREZZA IN SALA MANUALE DI SALA OPERATORIA OPERATORIA DEL MINISTERO SALUTE IL PERCORSO TEORICO- PRATICO DELL'INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA NELL'ASL AVELLINO LINEE GUIDA AI SERVIZI SOCIOSANITARI TIPO DI FORMAZIONE TITOLO OBIETTIVO DATA DESTINATARI NR. PARTECIPANTI CREDITI COSTO RES HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT ACQUISIRE CONOSCENZE: ANALISI COSTI-EFFICACIA; ANALISI COST-UTILITA'; ANALISI COSTI-BENEFICI OTT/DIC MEDICI INFERMIERI 30 / NO RES LA GESTIONE DEI PERCORSI ORGANIZZATIVI NEL DIPARTIMENTO DI AREA MEDICA LINEA GUIDA PROTOCOLLI - PROCEDURE GIU/OTT MEDICI INFERMIERI 50 / NO Res: residenziale ALCUNI PROGETTI AZIENDALI REALIZZATI NEL 2014 STRUTTURA E DENOMINAZIONE PROGETTO DIPARTIMENTO DI PREV.NE: - Verifica Impianti e Attrezzature di Lavoro D. Lgs. 81/08 – SPSAL - Studio PASSI - Progressi nelle ASL per la Salute in Italia – UO Prevenzione e Sorveglianza Malattie Croniche - Progetto Autofinanziato per l’Ispezioni dei Suini Privati Macellati a Domicilio: SERV. VET. AREA B - Decr. 99/2013 Attività di Vigilanza SIML - SPSAL Ser.T - Progetto INECE: Fondo Lotta alla Droga Progetto: " Insieme per la vita " Scegliere la Strada della Sicurezza DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE - Delibera Direzione Aziendale n. 430 del 17/04/2012 e succ. n. 1122 del 22/07/2013 Progetto: Implementazione di una Rete Territoriale di Attività Assistenziali per la Salute Mentale (Fondi CIPE) - (Progetti Tot. 7 di cui 5 UU.OO.CC. S.M. e 2 Dipartimentali) U.O. Assistenza Anziani: - Costituzione di una Rete Integrata di Assistenza ai malati terminali preposta alle Cure Palliative nell' ASL AV - Progetto F: Le Procedure nelle Cure domiciliari dell’ASL AV: applicazione e monitoraggio U.O. MATERNO INFANTILE: - Screening della Mammella - Screening Cervice Uterina - Educazione alla Salute: Spazio Adolescenti - Progetto I _ Family U. O. COORDINAMENTO SOCIO SANITARIO - Assistenza e Monitoraggio Domiciliare dei Pazienti In Ossigenoterapia Termine (OLT) Presidi Ospedalieri - Progetto: Nascere con il Sorriso " - ARIANO IRPINO " - Screening Tumore del Colon Retto 20 EVENTI AZIENDALI (Convegni, seminari, opuscoli informativi) LA GESTIONE DELLE CRONICITA’ 27 marzo 2014 – Ariano Irpino PROGETTO SALUTE Prevenzione e visite gratuite sui Camper, nei Comuni della Provincia di Avellino CERTIFICATI MEDICO LEGALI – Opuscolo informativo per: esenzione dall’obbligo di indossare le cinture sicurezza, terapie salvavita, idoneità all’adozione e all’affidamento di minori, idoneità psicofisica al lavoro, idoneità al porto d’armi, contrassegna speciale di circolazione e sosta dei veicoli – UO Medicina Legale COLLEGIO MEDICO IDONEITA’ AL LAVORO – Opuscolo informativo U.O. Medicina Legale PATENTE DI GUIDA NORMALE – Opuscolo informativo con modalità di accesso alla prestazione – U.O. Medicina Legale PATENTE DI GUIDA SPECIALE – Opuscolo informativo della Commissione Medica Locale – U.O. Medicina Legale GIORNATA PER LA DONAZIONE DEGLI ORGANI – UN DONATORE MOLTIPLICA LA VITA – 31 maggio 2014 – Avellino AUTOPALPAZIONE – L’autopalpazione consente di aumentare le possibilità di prevenzione e identificazione precoce dei tumori del seno. Aumenta pertanto le possibilità di diagnosi tempestive offerte dallo screening. U.O. Materno infantile AUTOPALPAZIONE STRATEGIA PER UNA DIAGNOSI PRECOCE – Se hai dei dubbi o dei sospetti è opportuno che consulti sempre il tuo medico di fiducia o il medico specialista del Consultorio o il medico specialista di altra struttura pubblica o privata – UO Materno Infantile – giugno 2014. AUTOPALPAZIONE DURANTE LA GRAVIDANZA. Le donne devono continuare a eseguire l’autopalpazione durante tutto il periodo della gestazione, così come è importante che in questo periodo vengano visitate dal medico specialista, preferibilmente sempre lo stesso, in maniera che sia più agevole il riscontro di eventuali nuove alterazioni U.O. Materno Infantile UNA MANO DI COLORE PER L’HOSPICE – rassegna di pittura ed esposizione delle opere presso l’Hospice di Solofra APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010 IN CAMPANIA: IL DCA PER IL Piano di rientro del settore sanitario n. 128/2012 e il REGOLAMENTO AZIENDALE DEL PAIN CONTROL CENTER DI SOLOFRA INAUGURAZIONE ED APERTURA NUOVA SEDE DEL DISTRETTO DI BAIANO – 16 settembre 2014 – Baiano SANITA’ ANIMALE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI: OBIETTIVI STRATEGICI E OBIETTIVI SPECIFICI DEL PIANO REGIONALE INTEGRATO DEI CONTROLLI IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE E DI SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA, NONCHE’ LE RELATIVE AZIONI – PROGRAMMAZIONE STRAORDINARIA DI MONITORAGGIO TERRITORIALE – ottobre 2014 GIORNATA NAZIONALE PER LE DIAGNOSI DELLE “RINITI VASOMOTORIE” 13 novembre 2014 – Avellino – Si effettua gratuitamente il Test di citologia nasale presso l’Ambulatorio di otorinolaringoiatria del Distretto Sanitario di Avellino LA RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE DEGLI OPERATORI DEL S.S.N. 14 novembre 2014 – Avellino SICUREZZA IN SALA OPERATORIA: L’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE NELLA U.O. DI CHIRURGIA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “A. LANDOLFI” – SOLOFRA 25 – 28 novembre 2014 – Arezzo 21 Il piano attuativo della ASL in estrema sintesi Il piano di riassetto e riqualificazione della rete ospedaliera e territoriale, così come deliberato dalla Regione Campania con il Decreto n.49 del 27/09/2010 in coerenza con il piano di rientro, ha rappresentato una reale opportunità per il territorio della ASL Avellino di determinare, in funzione del mutato quadro epidemiologico e della indispensabile garanzia di qualità delle cure, una riqualificazione dell’offerta dei servizi sanitari e socio sanitari. Alla luce di quanto definito dal Decreto del Commissario ad Acta n. 32 del 16.05.2011 “Approvazione del Piano Attuativo dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino con prescrizioni”, come modificato dal Decreto Commissariale n. 29 del 14.03.2012, l’Azienda ha avviato la riorganizzazione dei processi assistenziali, fondamentalmente centrata sulla necessità di affrontare in modo nuovo e qualificato le esigenze derivanti dalle condizioni di cronicità e disabilità della popolazione di riferimento, destinate ad aumentare progressivamente nel tempo. Il Piano Attuativo è stato progettato al fine di garantire: • Continuità e qualità dell’assistenza nel lungo periodo; • Appropriatezza dei regimi assistenziali offerti (residenziali, semiresidenziali, domiciliari, ecc.); • Decentramento della risposta che favorisca il permanere del soggetto nel proprio contesto sociale; • Efficienza e l’ottimizzazione della rete dell’emergenza territoriale. In linea con le disposizioni regionali, dunque, l’offerta di salute del territorio di competenza dell’ASL Avellino si è modificata, prevalentemente, in funzione del rispetto della congruità dimensionale delle strutture di ricovero per acuti e di ricovero pubblico di tipo riabilitativo, ma anche per adeguare in modo ottimale la risposta a specifici mutati bisogni assistenziali dei cittadini. L’attuale situazione di particolare criticità nella gestione dei posti letto e la successiva dismissione delle unità operative medico – chirurgiche del Presidio Ospedaliero di Bisaccia e la caratterizzazione del P.O. di S. Angelo dei Lombardi quale struttura riabilitativa, in uno con la implementazione del P.O. di Ariano I., ha richiesto una riorganizzazione complessiva del sistema, finalizzata alla continuità assistenziale, integrando, contemporaneamente, sia l’attività di ricovero in urgenza sia quella programmata ed armonizzandola con i diversificati livelli assistenziali presenti sul territorio. Nello specifico sono stati obiettivi dell’Azienda, i seguenti processi: Efficientamento della rete ospedaliera 1) Riconversione della struttura di Bisaccia Relativamente alla riconversione del P.O. di Bisaccia in Struttura territoriale Polifunzionale per la Salute, la ASL ha inteso, con il Piano Attuativo approvato con DCA 32/2011, disegnare un modello assistenziale integrato ove trovano opportuna collocazione le strutture residenziali destinate all’assistenza nell’ambito della disabilità, dello stato vegetativo persistente, della terminalità, della psichiatria oltre che l’attività di day service medico e chirurgico in raccordo funzionale con i PP. OO. di Ariano I. e S. Angelo dei L. presenti sul territorio. Tale configurazione è finalizzata a rendere di fatto operativo il rispetto dei requisiti di appropriatezza dei ricoveri ospedalieri, destinando a livelli assistenziali differenti per intensità di cura i casi precedentemente trattati in regime ospedaliero oppure in strutture non completamente idonee alle patologie presenti. Il processo di riconversione del P.O. di Bisaccia in SPS, ha richiesto una complessa fase di pianificazione e attuazione di azioni ed interventi, resi più difficili dai contenziosi istauratisi a seguito dei vari ricorsi al TAR e dalle intervenute disposizioni regionali (DCA 29/2012) di modifica al DCA di Riassetto della rete ospedaliera n. 49/2010 e al citato DCA 32/2011. 22 2) Riconversione del Presidio Ospedaliero di S. Angelo dei L. in “struttura di primo livello” La fase di implementazione e riqualificazione del P.O. di S. Angelo dei L. come Struttura Riabilitativa è stata condizionata, relativamente al rispetto del cronoprogramma previsto dal citato Decreto Commissariale 32/2011, dalla pubblicazione del Decreto Commissariale n. 29 del 14.03.2012 – Riassetto rete ospedaliera della Provincia di Avellino. Determinazioni. In virtù di detto DC di modifica dei precedenti e già citati Decreti del Commissario ad Acta n. 49/2010 e n. 32/2011, la ASL Avellino, con Deliberazione n. 731 del 30.05.2012 - Modifiche ed integrazioni alla Pianificazione attuativa della ASL Avellino in funzione del Decreto Commissariale n. 29 del 14.03.2012 – approvava il documento “Integrazioni e modifiche del Piano Attuativo ASL Avellino”. Tale documento, incentrato sulla rimodulazione dei ruoli delle strutture ospedaliere, sul potenziamento dell’assistenza e dei servizi forniti sul territorio relativamente alle esigenze derivanti dalle condizioni di cronicità e disabilità, sulla maggiore integrazione tra i servizi esistenti e quelli previsti nella programmazione e sulla ricerca, l’innovazione e lo sviluppo del sistema locale, prevedeva, in particolare: per il P.O. “G. Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi, il mantenimento di un Servizio di Pronto Soccorso, le cui attività non sono mai state sospese, il ripristino dell’Area Chirurgica con 14 posti letto di ricovero ordinario + 2 p.l. di Day Surgery, attività tuttora in funzione e mai sospese, + 2 p.l. di Day Hospital ortopedico (per i quali necessitano unità di personale medico specialistico non in organico e per la cui assunzione è stata inoltrata richiesta in deroga al blocco del turnover imposto dal piano di Rientro) + 2 p.l. di Terapia Intensiva post-chirurgica (per i quali necessitano unità di personale medico non in organico). E’ stato predisposto (Deliberazione ASL Avellino n. 362 del 12.03.2013), dopo numerose necessarie rettifiche della ridistribuzione dei profili professionali e delle sedi temporanee e definitive di destinazione del personale, il piano di riallocazione di tutto il personale precedentemente in servizio presso le Unità Operative dismesse presso l’ex P.O. di Bisaccia, condiviso con le OO. SS. nel corso di varie sedute di confronto; sulla base di detto piano si è proceduto alla dislocazione dei dipendenti presso le UU.OO. di Chirurgia e Medicina Generale del P.O. di S. Angelo dei L. e le sedi distrettuali di S. Angelo di L. e Calitri, le postazioni SAUT territoriali, alcuni dei quali in via temporanea in attesa dell’attivazione delle nuove strutture residenziali presso la SPS di Bisaccia. 3) Riconversione del Presidio Ospedaliero di Ariano I. in “struttura di secondo Livello”. A seguito delle citate dismissioni delle Unità Operative dell’ex presidio Ospedaliero di Bisaccia, si è provveduto al trasferimento dei dirigenti medici chirurghi e di medicina interna anche presso il presidio di Ariano I al fine di potenziarne le Unità Operative di Chirurgia e Medicina Generale, incrementando, dunque, il personale in parte carente per effetto del blocco del turnover (Deliberazione ASL Avellino n. 362 del 12.03.2013). In riferimento alla realizzazione delle reti, così come previsto dal decreto 49/2010 e S.m.i. l’Azienda ha definito i nuovi percorsi concordandoli con l’A.O. Moscati, struttura inserita al 3° livello dell’emergenza, Centro Hub di 2° livello per l’emergenza cardiologica e neurologica. E’ stato siglato ed approvato dalla Struttura Commissariale regionale il protocollo d’intesa con l’A.O. Moscati ed il relativo documento tecnico per la pianificazione delle azioni e degli interventi per la costituzione della rete Provinciale dell’ictus (Delibera A.O. Moscati n. 838 del 21 novembre 2013), secondo quanto indicato nel Decreto Commissariale n. 44 del 14.05.2013 – Atto di indirizzo per l’organizzazione dell’assistenza per l’ictus cerebrale (Stroke unit). Determinazioni. Anche in questo caso l’attuazione di quanto previsto da detto protocollo è subordinata al potenziamento delle risorse professionali specifiche, come approvato dagli stessi organi regionali. Si fa notare che questa Azienda, al fine di adeguare le strutture di competenza ai requisiti previsti dalla vigente normativa in tema di sicurezza antincendio, si è fatta carico di realizzare una serie di consistenti lavori, con fondi propri di bilancio, riservando la priorità di tali interventi, 23 proprio alle strutture ospedaliere. Si può facilmente comprendere che la complessa operazione di trasformazione, riconversione, potenziamento delle strutture richiamate nella nota di cui all’oggetto, non può prescindere da tali necessità di intervento strutturale preliminare ed irrinunciabile, rilevate in corso d’opera, e che hanno determinato e potrebbero ancora condizionare il rispetto dei tempi di realizzazione di quanto previsto dai decreti commissariali e dagli atti dell’azienda. Quanto poi al versante territoriale, l’approccio è stato quello di migliorare l’offerta andando a ridefinire la mission distrettuale sia come luogo di produzione che di committenza, riprogettare l’organizzazione della prevenzione rafforzando il livello produttivo territoriale, condividere con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali nuovi percorsi anche sperimentali di istituzione delle unità complesse delle cure primarie. Naturalmente ogni cambiamento organizzativo realizzato dalla Asl Avellino ha trovato supporto in una costante azione formativa, con il risultato di aver consolidato un patrimonio culturale di conoscenze e competenze fra i dipendenti aziendali dai risvolti senza dubbio positivi per la salute dei cittadini. Le criticità e le opportunità Una cultura di fondo gestionale esistente, sostanzialmente tradizionale e burocratica, non in grado, in ogni caso, di intervenire sui fattori costitutivi, capaci di garantire un efficiente ed efficace servizio alla popolazione, basata sulla presa in carico dei problemi e delle persone e insieme al controllo della verifica e della valutazione di quanto avviato. I punti critici di fondo su cui maggiormente si è concentrata l’azione di reingegnerizzazione della ASL sono stati i seguenti: • Attuazione, secondo un crono programma operativo, del Piano Attuativo Aziendale di riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, in attuazione del DCA 49/2010 e s.m.i.; • Operare secondo una nuova concezione organizzativa ispirata a reali principi di territorialità e di responsabilità. Lo sforzo è stato ed è tuttora, quello di determinare gli elementi di base per creare una Azienda, ancorché sanitaria; • Riorganizzazione delle risorse umane al fine di eliminare sacche di inefficienza e proiettare gli stessi verso una nuova visione del lavoro, non più verticale, ma per funzioni; • Semplificazione dell’azione amministrativa anche attraverso l’implementazione informatica dei processi e delle comunicazioni. I principali punti di debolezza: • Insufficiente integrazione fra le ex AA. SS. LL. AV1 e AV2; • Insufficiente integrazione ospedale - territorio; • Logistica carente nella sede legale; • Carenza di personale; • Presenza di popolazione anziana superiore rispetto alla media regionale • Condizioni di disagio territoriale; E le minacce al cambiamento • Reazioni al cambiamento delle categorie interessate agli interventi di razionalizzazione (OO. SS., dirigenza, comparto, Medici convenzionati); • Difesa corporativa del territorio; • Rifiuto alla verifica ed all’integrazione; • Cambiamenti e funzioni riorganizzative dell’Ospedalità privata; • Incapacità dei privati alla ridefinizione di un nuovo modello di offerta nell’area sociosanitaria; • Mancata risposta della popolazione alla riorganizzazione; Difficoltà dei comuni a sostenere la spesa compartecipata. 24 Le opportunità • Consapevolezza delle parti sociali delle difficoltà nazionali e regionali; • Riorganizzazione dell’intera rete ospedaliera e laboratoristica; • Creazione Area Vasta provinciale (BN – AV); • Sviluppo della tecnologia informatica, a supporto dei processi di regolazione e di governance e dei sistemi operativi organizzativo - gestionali; • Impronta al raggiungimento di risultati a breve; • Attesa della opportunità di ridisegno del nuovo atto di organizzazione. 2. OBIETTIVI, RISULTATI RAGGIUNTI Il sistema di misurazione e valutazione della performance adottato per la valutazione della dirigenza dell’ASL per l’anno 2014 è stato sviluppato dalla struttura di supporto all’OIV (UOC Qualità e Accreditamento/FAP/CSeR) ed adottato formalmente dall’Azienda con delibera n. 1068 del 23/06/2014. Il sistema di misurazione e valutazione della performance, a giudizio dell’Organismo Indipendente di Valutazione, si presenta ben strutturato e pienamente coerente con la normativa prevista a livello nazionale, come i CCCCNNLL, il Decreto Legislativo n. 150/2009 e la normativa prevista a livello regionale con riferimento specifico all’Atto di Indirizzo per la elaborazione degli Atti Aziendali delle Aziende Sanitarie (DCA febbraio 2013). Nel primo trimestre dell’anno 2014 la Direzione Aziendale ha concordato gli obiettivi con i dirigenti di vertice dell’Amministrazione, dopo aver approvato gli obiettivi strategici della stessa Direzione per l’anno 2014 con la delibera aziendale n. 2196 del 23.12.2013. Nel corso dell’anno 2014 è stato realizzato dall’OIV, il monitoraggio semestrale sulla premialità, finalizzato a verificare lo stato di adempimento degli obiettivi per l’adozione di eventuali correttivi da parte della Direzione Strategica Aziendale, in ottemperanza a quanto previsto dal Ciclo di gestione della Performance. Al riguardo, il 07/07/2014 la Direzione Generale ha con propria nota chiesto ai dirigenti delle strutture aziendali di relazionare in modo dettagliato sullo stato di adempimento degli obiettivi. Le relazioni semestrali sono state quindi verificate dalla Direzione Sanitaria, in qualità di verificatore di I istanza, e successivamente dall’OIV, quale verificatore di II istanza. In tale occasione, l’OIV ha avviato una riflessione con la Direzione Strategica finalizzata alla definizione degli obiettivi aziendali per l’anno 2015. Per quanto attiene il sistema di misurazione e valutazione della performance adottato per la dirigenza, esso si presenta ben strutturato e pienamente coerente con la normativa esistente, gli obiettivi sono stati analizzati in dettaglio dall’OIV che, pur apprezzando il lavoro di programmazione realizzato dalla Direzione Strategica dell’ASL, ha espresso, al riguardo, alcune criticità per la natura prettamente ordinaria degli obiettivi, che appaiono essenzialmente connessi ad attività istituzionali del ruolo e quindi già rientranti nelle funzioni delle strutture medesime. Al fine di avviare un processo virtuoso nella definizione degli obiettivi annuali per l’anno 2015, l’OIV ha supportato attivamente l’Azienda nella attribuzione degli stessi per l’anno 2015, incontrando con la struttura di supporto, i Dirigenti delle macrostrutture aziendali e concordando con loro gli obiettivi per il 2015. (Si rimanda, al riguardo, all’aggiornamento del Piano triennale della Performance anni 2015 – 2017). Le valutazioni complessive e i giudizi finali dell’OIV espressi con la scheda VA2, scheda di proposta della valutazione annuale dei dirigenti di vertice da parte dello stesso Organismo Indipendente di Valutazione, hanno dato esito ad un giudizio positivo per tutti i dirigenti dell’Azienda. La Direzione ha verificato il conseguimento effettivo degli obiettivi strategici da parte di tutti i dirigenti aziendali, ai sensi di quanto disposto dal punto c) dell’art. 15 del D. Lgs. N. 150 del 27 ottobre 2009, confermando un giudizio pienamente positivo. 25 Area sanitaria – Assistenza Si forniscono alcuni dati già trasmessi in Regione Campania nella Relazione integrativa del Direttore Generale finalizzata alla procedura di verifica dei risultati aziendali conseguiti e del raggiungimento degli obiettivi ottenuti nei primi 18 mesi dall’assunzione dell’incarico di Direttore Generale. Indicazione dell’eventuale livello di contrazione dei tagli cesarei nel periodo di interesse rispetto all’anno precedente: La percentuale di cesarei in elezione per l’anno 2011 è risultata essere del 30,1% mentre per l’anno 2012 del 28,5% come si evince dai dati CedAP pubblicati dalla Regione Campania. Percentuale di anziani (maggiore /= 65 anni) trattati in ADI: Anno 2011: 2,65% Anno 2012: 3,160% Utenti presi in carico nei centri per salute mentale per 100.000 abitanti: Anno 2011 n. 1364 per 100.000 abitanti (n. utenti presi in carico 6.000) Anno 2012 n. 1.872 per 100.000 abitanti (n. utenti presi in carico 8.238) Anno 2013 n. 2.362 per 100.000 abitanti (n. utenti presi in carico 10.394) Copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (3 dosi) da intendersi come percentuale con vaccinazione completa (3 dosi) sul totale della popolazione Coorte nati 2009 copertura 97,4% Coorte nati 2010 copertura 97,8% Coorte nati 2011 copertura 95,8% Copertura vaccinale per vaccino antinfluenzale nell’anziano (maggiore = 65 anni) Anno 2011 copertura del 71,2% Anno 2012 copertura del 67% Anno 2013 copertura del 67% Vaccinazione HPV Coorte nati 2001 copertura del 79,6% (3 dosi) Coorte nati 2000 copertura del 75,9% (3 dosi) Coorte nati 1999 copertura del 74,4% (3 dosi) Anagrafe animali – controlli delle popolazioni animali per la prevenzione della salute animale o umana: controllo aziende ovi caprine Numero di aziende per anno sono: 2011: aziende 1685 per un totale di 45.625 animali 2012: aziende 1672 per un totale di 39.233 animali 2013: aziende 1703 per un totale di 44373 animali Controllo sanitario su alimenti in fase di commercializzazione e somministrazione: percentuale di campionamento effettuati sul totale dei programmi negli esercizi di commercializzazione e ristorazione Nel periodo considerato è stato effettuato il 100% delle attività di controllo e campionamento previsti dal documento di programmazione Regionale e Territoriale nel rispetto del PRI 2011 – 2014 26 Malattie animali trasmissibili all’uomo – percentuale di allevamenti controllati per brucellosi ovi caprina, bovina e bufalina In base al numero di aziende soggette al programma di controllo, i dati per anno sono: Bovini/bufalina 2011: aziende controllate sono state 1598/1598 = 100% (tot. Aziende 1957) 2012: 1476/1476 = 100% (tot. Aziende 1796 2013: 1375/1375 = 100% (tot aziende 1695) Ovi caprina 2011: aziende controllate sono state 1656/1659 = 99,8% (tot aziende 1685) 2012: 1666/1666 = 100% (tot aziende 1672) 2013: 1674/1674 = 100% (tot aziende 1703). 27 3. RISORSE, EFFICIENZA ED ECONOMICITA’ Soprattutto in Piano di Rientro è stato importante per l’Azienda sanitaria sviluppare una programmazione ed una organizzazione, non ancora completamente attuata, caratterizzata da obiettivi strategici chiari e con l’attenzione rivolta ai consumi e alla produttività e ponendo in primo piano l’efficienza allocativa delle risorse disponibili, in costante riduzione. Il Bilancio 2014 si chiuderà entro il 30 giugno p.v. e per una lettura ed una disamina dello stesso si rimanda ai documenti specifici di riferimento che saranno pubblicati dalla struttura di competenza. Sul fronte del contenimento dei costi si è agito soprattutto sulle voci di seguito elencate: • Riconversione del P.O. “G. Di Guglielmo” di Bisaccia in Struttura Polifunzionale per la Salute (SPS) • Completamento processo di dismissione ed accorpamento della rete laboratoristica • Reingegnerizzazione processi amministrativi e dematerializzazione volta all’introduzione ICT nei processi contabili, amministrativi e gestionali • Introduzione Nuclei di valutazione interna sull’appropriatezza delle prestazioni a più alto rischio di inappropriatezza e controlli SDO effettuati sulle strutture di ricovero accreditate, riduzione dei ricoveri inappropriati e quantificazione e recupero delle somme indebite per ricoveri inappropriati • Potenziamento dei controlli interni relativamente all’assegnazione dei ricettari ai medici prescrittori e controllo sull’attività prescrittiva su ricette “rosse” • Personale: Blocco del turn over (D. Regionale 1900 del 31.10.2007 e 1590 del 3.10.08 e ss.mm.ii.) alla luce dei principi sanciti nel decreto comm. Le n. 53 del 9.5.2012 e osservanza dei relativi obblighi informativi – Determinazione fondi contrattuali alla luce di quanto stabilito dai programmi operativi: i fondi della retribuzione accessoria del personale dipendente sono stati annualmente ridotti, secondo le direttive emanate dal Commissario ad Acta per l’ • Azioni dirette alla ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e alla riduzione dei fitti passivi • Spesa farmaceutica: dall’analisi della spesa farmaceutica convenzionata della ASL relativamente agli anni 2011 – 2012 – 2013 si evidenzia: Riduzione della spesa farmaceutica netta Anno 2013 verso 2012 pari a - 0,27% Anno 2013 verso 2011 pari a – 10,01% Una delle azioni significative, ai fini degli effetti prodotti sul bilancio, è stata quella relativa alla spesa farmaceutica che, per effetto delle varie e sinergiche azioni poste in essere dall’Azienda, in ottemperanza, peraltro, alle direttive commissariali regionali, ha registrato un decremento continuo negli ultimi anni, portando la spesa stessa, ampiamente, nell’ambito degli obiettivi fissati dalla regione. Le iniziative aziendali a tal fine risultate più efficaci sono state, in primis, un costante controllo e verifica, sia del rispetto che dell’uso del budget assegnato ai medici prescrittori; ciò ha, altresì, consentito alla ASL di apportare azioni correttive e/o migliorative in corso d’opera. Non meno significativa è stata l’attività finalizzata all’utilizzo del farmaco generico/equivalente, come da prescrizioni regionali, realizzata attraverso una penetrante sensibilizzazione dei MMG e PLS sulla materia. E’ chiaro, però, che tale decremento non va assunto in termini assoluti, ma analizzato ed interpretato anche tenendo presente i provvedimenti regionali emanati in materia di ticket sanitari, che hanno avuto ripercussioni anche sulla spesa farmaceutica, così come, in particolare sulla riabilitazione, che ha registrato anch’essa un decremento significativo. 28 4. PARI OPPORTUNITA’ E BILANCIO DI GENERE COMITATO UNICO GARANZIA L'ordinamento italiano ha recepito i principi veicolati dalla Unione Europea in tema di pari opportunità uomo/donna sul lavoro, contrasto ad ogni forma di discriminazione e mobbing. Nel quadro dei recenti interventi di razionalizzazione dell'amministrazione pubblica, fra i quali. da ultimo, il decreto legislativo 27 ottobre 2009. n. 150, specificamente finalizzato all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, si inserisce anche l'art. 21 della Legge 4 novembre 2010, n. 183 (cd "Collegato lavoro"), che è intervenuto in tema di pari opportunità, benessere di chi lavora e assenza di discriminazioni nelle amministrazioni pubbliche. L’obbligo di costituire il Comitato Unico di Garanzia, introdotto da detta Legge n.183/2010, ha imposto tale adempimento a tutti i soggetti pubblici. Con Delibera Commissario Straordinario ASL Avellino n.318 del 21.03.2011 e succ. Delibere di rettifica n.452 del 14.04.2011 e n.556 del 10/5/2011, è stato istituito il “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” (denominato CUG), che unifica in un solo organismo le competenze del Comitato per le pari opportunità e del Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing. IL C.U.G. è chiamato istituzionalmente a svolgere compiti propositivi, consultivi e di verifica nell’ambito delle tematiche concernenti le pari opportunità, il contrasto ad ogni forma di discriminazione, il benessere organizzativo. Il CUG ASL Avellino, nell’ambito dei poteri ad esso attribuiti dalla vigente normativa, nell’assorbire le competenze dei preesistenti Comitato per il Mobbing e Comitato per le Pari Opportunità, ha promosso nel periodo di esercizio iniziative aziendali finalizzate a promuovere la cultura della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Nell’ anno di esercizio 2014 sono state attuate, in particolare, le seguenti azioni: -Sviluppo Piano Biennale di Azioni Positive 2013-2015 adottato con Delibera ASL Avellino n. 668 del 07.05.2013. -Giornate di studio e di approfondimento sulle specifiche tematiche del benessere nei luoghi di lavoro e delle strategie di prevenzione del mobbing, ponendo, tra l’altro, tra gli obiettivi e finalità del Comitato anche l'intento di poter attivare sportelli per accogliere segnalazioni in ambito di discriminazione, benessere organizzativo, mobbing, forme di flessibilità lavorativa, interventi di conciliazione, ecc. Per il prosieguo dell’impegno, considerato che la promozione della diffusione della cultura del benessere organizzativo rappresenta un fattore fondamentale all’interno dell’Azienda, sono da sviluppare le seguenti azioni: - Formazione - Informazione-Realizzazione sportello di Ascolto - Cultura della Pari Opportunità - Promozione del benessere lavorativo FORMAZIONE BENESSERE INFORMAZIONE CULTURA DELLA PARI OPPORTUNITA’ LAVORATIVO Eventi formativi su compiti CUG 29 Sito Opuscoli Sportello di ascolto Promozione della cultura della pari opportunità Piano azioni positive 20132015 TRASPARENZA E PROCESSO DI REDAZIONE Trasparenza L’Azienda ASL Avellino era già orientata alla trasparenza ed alla rendicontazione esercitate negli anni più recenti attraverso comunicazioni istituzionali e non, quali Conferenze dei Servizi ASL e Distrettuali, incontri con Associazioni, relazioni e dibattiti pubblici, portale internet aziendale, operazione trasparenza amministrativa, ufficio stampa, comunicazione ed URP, ecc. La presente Relazione sulla performance aziendale è richiesta dal D. Lgs. N. 150/2009 e le indicazioni operative sulla sua redazione sono contenute nella Delibera ANAC (ex CIVIT) n. 5/2012, quelle sulla sua validazione da parte dell’OIV nella Delibera ANAC (ex CIVIT) n. 6/2012. Fasi, soggetti, tempi e responsabilità In un contesto già così orientato verso la trasparenza, nell’attesa che la Regione assumesse precise posizioni relativamente all’applicazione del D. Lgs. N. 150/2009 e nella volontà di dare inizio alla relazione, la Direzione Commissariale, attraverso la UOC Qualità e Accreditamento e con il supporto dell’OIV, ha dato seguito alla stesura del documento nel mese di giugno 2015, dopo aver concluso tutte le fasi relative al processo di misurazione e valutazione delle performance annuali dei dirigenti, relative all’anno 2014. Considerata la necessità di una sua successiva validazione da parte dell’OIV e di redigere per la prima volta la relazione sulla performance attenendosi alle indicazioni del decreto e delle delibere sopra citate, il lavoro è stato svolto dalla Unità Operativa Qualità e Accreditamento concordemente con l’OIV, avvalendosi dei documenti ufficiali dell’Azienda e delle Unità Operative aziendali per le integrazioni. La responsabilità dei dati forniti è degli specifici uffici aziendali, la successiva validazione del documento dell’OIV. Punti di forza e di debolezza del ciclo della performance In sintesi, l’Azienda ha intrapreso una riorganizzazione dell’intero ciclo della performance, tuttora in corso, che, partendo dalle indicazioni degli organi istituzionali, in primis dalla Regione, individua obiettivi che concorrono alla salute ed alla assistenza della popolazione locale. Il raggiungimento degli obiettivi viene misurato attraverso indicatori prefissati ed i risultati di fine anno, monitorati durante il processo, determinano il riconoscimento della quota stipendiale di risultato. Oltre alla rendicontazione istituzionale, l’Azienda è impegnata alla divulgazione dei risultati attraverso gli strumenti sopra descritti nel paragrafo intitolato alla trasparenza. I punti di forza di un tale progetto sono rappresentati sostanzialmente dalle sue caratteristiche di condivisione di massima di metodologie e strumenti, coerenza, efficienza e rispetto delle normative specifiche, trasparenza e definita assunzione di responsabilità che risultano attualmente ad uno stato di avanzamento sufficiente. Le difficoltà che, in estrema sintesi, sono riscontrabili anche a livello locale, sono rappresentate dalla complessità della natura delle aziende sanitarie, in termini di molteplicità di figure professionali, di posizioni contrattuali, di rappresentanze sindacali, che non sempre favoriscono la coesione tra gli operatori, dalla forte dinamicità degli obblighi normativi, dalla riduzione delle risorse disponibili, aggravato da un invecchiamento della popolazione. Tali difficoltà, in un contesto regionale ove non sono ancora definiti gli atti di riorganizzazione delle Aziende Sanitarie, le stesse sono commissariate e nella nostra realtà senza una direzione amministrativa, rappresentano i punti di debolezza nella attuale organizzazione e nell’applicazione di un ciclo della performance aziendale soddisfacente per il cittadino. 30 Documenti ufficiali di riferimento ed approfondimento Piano triennale della performance e Ciclo di gestione della Performance – ASL Avellino – Approvazione Delibera n. 1068 del 23.06.2014 D. Lgs. N. 150/2009 Delibera ANAC n. 5/2012 Relazione dell’OIV ASL Avellino sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni (ai sensi del D. Lgs. 150/2009, comma 4, lettera a) Dati di popolazione aggiornati al 1.1.2014 – ISTAT Elenco eventi formativi UO Formazione aziendale Elenco progetti con parere favorevole dell’OIV – struttura di supporto all’OIV Relazione Comitato Unico di Garanzia – UO Medicina Legale Eventi 2014 – Centro studi e Ricerche Dati aggiornati personale dipendente UO GVRU Schede VA1 e VA2 valutazione annuale dirigenti Nota del Commissario Straordinario ad oggetto: Valutazione della performance 2014 – esito finale. Relazione integrativa Direttore Generale ASL Avellino finalizzata alla procedura di verifica dei risultati aziendali conseguiti e del raggiungimento degli obiettivi ottenuti nei primi 18 mesi dall’assunzione dell’incarico di Direttore Generale. UOC QA/FAP/CSeR Il Direttore Dott. Lucio Visconti ASL Avellino – Via degli Imbimbo 10/12 - 83100 Avellino - Telefono (Centralino) 0825/291111 / Fax 0825/30824 - CF. /PI 02600160648 31