REGIONE CAMPANIA
AZIENDA SANITARIA LOCALE AVELLINO
www.aslavellino. it
U.O.C. Qualità e Accreditamento/FAP/CSeR
Tel. 0825/292020 – 292183 - Fax 0825/292090
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Relazione sulla performance 2014.
1
INDICE
Presentazione
pag. 3
1. Sintesi delle informazioni aziendali di interesse per i cittadini ed altri stakeholder: pag. 4
-
Il contesto esterno di riferimento
pag. 4
-
L’amministrazione
pag. 9
-
Eventi, risultati
pag. 14
-
Il piano attuativo della ASL in estrema sintesi
pag. 22
-
Criticità ed opportunità
pag. 24
2. Obiettivi: risultati raggiunti
pag. 25
3. Risorse, efficienza ed economicità
pag. 28
4. Pari opportunità e bilancio di genere – Comitato Unico di Garanzia
pag. 29
Trasparenza e processo di redazione
pag. 30
-
Fasi, soggetti, tempi e responsabilità
pag. 30
-
Punti di forza e di debolezza del ciclo della performance
pag. 30
Documenti ufficiali di riferimento ed approfondimento
2
pag. 31
PRESENTAZIONE
Il presente documento denominato “Relazione sulla performance 2014”, viene redatto sulla base
delle indicazioni dell’art. 10, comma 1, lettera b), del D. Lgs. N. 150/2009 che prevedono la stesura
di una Relazione sulla performance dell’Azienda Sanitaria rivolta sia ai cittadini che agli altri
soggetti esterni, a vario titolo cointeressati, inerente alle principali attività svolte e risultati
conseguiti dall’Azienda ASL di Avellino nel contesto della programmazione 2014. Essa chiude il
Ciclo di Gestione della Performance approvato con delibera aziendale n. 1068 del 23.06.2014.
Le indicazioni fornite dalla Delibera n. 5/2012 della Commissione per la Valutazione, la
Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche, ad oggetto: “Linee guida ai sensi dell’art.
13, comma 6, lettera b), del D. Lgs. N. 150/2009”, sono state utili per la sua organizzazione in
termini di struttura e contenuti.
La relazione rimanda in termini di approfondimento esaustivo alla documentazione ufficiale
dell’Azienda.
La Relazione costituisce quindi lo strumento mediante il quale l’amministrazione illustra ai cittadini
e a tutti gli altri stakeholder, interni ed esterni, i risultati ottenuti nel corso dell’anno precedente,
concludendo in tal modo il ciclo di gestione della performance.
La funzione di comunicazione verso l’esterno è riaffermata dalle previsioni dell’art. 11 comma 8
del decreto che prevede la pubblicazione della stessa sul sito istituzionale nella sezione
“Trasparenza, valutazione e merito”.
Al pari del Piano della performance, ai sensi dell’art. 15, comma 2, lettera b) del decreto, la
Relazione è approvata dall’Organo di indirizzo politico amministrativo, dopo essere stata definita in
collaborazione con i vertici dell’amministrazione.
Si richiama ancora, che ai sensi dell’art. 14, commi 4, lettera c) e 6, del decreto, la Relazione deve
essere validata dall’Organismo indipendente di valutazione come condizione inderogabile per
l’accesso agli strumenti premiali di cui al Titolo III del decreto.
Infine il Decreto Legislativo n. 33 del 14/03/2013 ad oggetto: “Riordino della disciplina riguardante
gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche
Amministrazioni” ed in particolare l’art. 41, comma 1, “Trasparenza del SSN”, dispone che “Le
amministrazioni e gli enti del servizio sanitario nazionale, dei servizi sanitari regionali, ivi
comprese le aziende sanitarie territoriali ed ospedaliere, le agenzie e gli altri enti ed organismi
pubblici che svolgono attività di programmazione e fornitura dei servizi sanitari, sono tenute
all’adempimento di tutti gli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente”.
ALLO STATO L’ASL DI AVELLINO, COME TUTTE LE AZIENDE SANITARIE CAMPANE,
E’ COMMISSARIATA E, MANCANDO ANCHE LA DIREZIONE AMMINISTRATIVA, VA
TENUTO IN CONSIDERAZIONE CHE NON SARA’ POSSIBILE DEFINIRE
COMPIUTAMENTE LA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA, INDICATORI E TARGET
CORRELATI AGLI OBIETTIVI DEL PIANO DELLA PERFORMANCE FINO ALLA NOMINA
DELLA NUOVA DIREZIONE GENERALE.
ALTRA CRITICITA’ DA TENERE IN DEBITO CONTO E’ LA RIORGANIZZAZIONE
AZIENDALE IL CUI DOCUMENTO DI RIFERIMENTO (ATTO AZIENDALE) E’ TUTTORA
IN FASE DI APPROVAZIONE DA PARTE DEGLI ORGANISMI REGIONALI.
3
1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI AZIENDALI DI INTERESSE
CITTADINI ED ALTRI STAKEHOLDER (PORTATORI DI INTERESSE)
PER
I
Il contesto esterno di riferimento
Si riportano, in forma sintetica, i principali dati orografici, demografici ed epidemiologici di
riferimento.
Il vasto territorio della Azienda Sanitaria Locale Avellino (2.831,66 Kmq) si compone di due
comprensori con caratteristiche diverse. Il territorio che si estende ad est della provincia, di circa
1968 Kmq, a confine con le Regioni Puglia e Basilicata, a cavallo dell’Appennino Campano, sul
quale insistono n. 54 piccoli Comuni, è per la quasi totalità collinare e montuoso (ben tre comunità
montane), penalizzato da una insufficiente dinamica dei collegamenti interni che ha indotto un forte
senso di appartenenza territoriale. Esistono almeno 3 realtà territoriali scarsamente integrate fra loro
(Arianese; Valle del Calore; Alta Irpinia). Questo comprensorio è caratterizzato inoltre da un ridotto
numero di abitanti con densità abitativa di circa 85 abitanti/Kmq. (si va da un massimo di circa
140,19 ab/Kmq nella Valle del Calore ad un minimo di circa 60,27 ab/Kmq nel comprensorio
territoriale dell’Alta Irpinia) ; da una popolazione con notevole presenza di anziani con prevalenza
degli over 65 sugli under 15 (25.000 abitanti); da una difficile viabilità interna con segregazione di
fatto di alcune zone rispetto ad altre. E’ costante il calo demografico dovuto all’invecchiamento
della popolazione e alla ripresa del fenomeno dell’emigrazione per motivi di lavoro. L’altra parte di
territorio, ad ovest della provincia, di circa 863 Kmq, ha una densità di popolazione notevolmente
superiore alla precedente, pari a 318,89 abitanti per Kmq e si estende nello spazio geografico
definito la “Conca” di Avellino, un’ampia ed irregolare depressione posta tra le masse rilevate
dell’Appennino e dell’Anti appennino campani. Il massiccio del Partenio a ovest e i monti di Lauro
a sud chiudono e dividono la Conca rispetto al beneventano e alla piana campana. Il massiccio del
Terminio la separa ad est e a sud-est dalla piana di Salerno e rilievi minori ne orlano il lato nord-est
delineando il passaggio verso la Puglia. I Comuni serviti in questa parte del territorio sono 64.
La distribuzione della popolazione per classi di età è alquanto disomogenea, la percentuale di
soggetti con età > 65 anni oscilla tra circa il 25% della zona dell’Alta Irpinia (20,87 dell’ex
Distretto di Montella ed il 28,96 di Calitri.) sino a circa il 15% della zona di Avellino (17,2% del
Distretto di Avellino ed il 13 % del Montorese).
Il rapporto Prometeo evidenzia come l’ASL sia tra quelle con rapporto anziani/giovani (indice di
vecchiaia: 125,0) spostato verso la popolazione anziana, lievemente superiore rispetto alla media
nazionale (indice di vecchiaia: 118) e praticamente ribaltato rispetto alla media campana (indice di
vecchiaia: 64).
Il tasso di natalità è di 10 per 1000 abitanti, inferiore a quello regionale che è di 11,3 per 1000
abitanti (da 9,23 per mille del Distretto di Atripalda a 8,5 per mille del Baianese).
I tempi di percorrenza con l’utilizzo della rete stradale sono relativamente lunghi ad eccezione dei
paesi che si trovano nelle vicinanze delle tre grandi arterie che attraversano il territorio ad est della
provincia:
L’autostrada NAPOLI - BARI che da ovest verso est tocca i Comuni di Mirabella, Grottaminarda,
Vallata e Lacedonia.
La statale Ofantina bis (Contursi - Avellino) che tocca i Comuni di Calabritto, Caposele, Lioni,
Nusco, Montella.
La statale Ofantina che partendo dai confini della Puglia si svolge lungo il letto del fiume Ofanto e
tocca i comuni di Calitri e Monteverde, per poi ricongiungersi all’altezza di Lioni con la precedente
arteria.
Le comunicazioni attraverso la rete ferroviaria sono praticamente inesistenti. Il collegamento con
autolinee regionali è assicurato in gran parte dei Comuni, con una frequenza di corse talvolta
4
ridotta, per cui per i collegamenti fra i diversi paesi e quindi con le strutture sanitarie ospedaliere e
territoriali bisogna ricorrere all’uso di mezzi privati.
L’ambito territoriale dell’Azienda coincide con il territorio della Provincia di Avellino e comprende
118 comuni per una superficie totale di 2831,66 Kmq. ed una popolazione complessiva di 430.214
abitanti di cui 210.043 maschi (48,8%) e 220.171 femmine (51,2%).
Rapporto maschi/femmine = 0,95%.
(dati ISTAT al 01.01.2014).
5
Sulla base dei dati ricavati dallo studio PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie sulla Salute in
Italia), importante studio nazionale di riferimento, si stima che:
(i dati riguardano le interviste effettuate rispettivamente nel territorio dell’Avellino Est e nel
territorio dell’Avellino Ovest)
Attività fisica:
(AV Est): è completamente sedentario il 29,9% del campione e solo il 42% aderisce alle
raccomandazioni sull’attività fisica. Il 15,3% dei medici si informano e nel 12,9% dei casi consiglia
genericamente di svolgere attività fisica.
(AV Ovest): è completamente sedentario il 28,6% del campione e solo il 30,6% aderisce alle
raccomandazioni sull’attività fisica. In circa un quarto dei casi i medici si informano e nel 19% dei
casi consigliano genericamente di svolgere attività fisica.
Abitudine al fumo:
(AV Est): il 34,6% si dichiara fumatore e il 10% ex fumatore. Il 96% degli ex fumatori ha smesso di
fumare da solo. L’81% delle persone intervistate dichiara che, sul luogo di lavoro, viene sempre
rispettato il divieto sul fumo, mentre il 29% dichiara che nelle proprie abitazioni è permesso
fumare: “ovunque” (1,4%) o in “alcune zone” (28%).
(AV Ovest): Il 26% si dichiara fumatore e il 21,2% ex fumatore. Quasi tutti gli ex-fumatori hanno
smesso di fumare da soli. Il 79,4% delle persone intervistate dichiara che, sul luogo di lavoro, viene
sempre rispettato il divieto sul fumo, mentre il 24% dichiara che nelle proprie abitazioni è permesso
fumare “ovunque” o in “alcune zone”.
Situazione nutrizionale e abitudini alimentari:
(AV Est): Il 38% del campione aziendale è in sovrappeso, mentre gli obesi sono il 17%. L’eccesso
ponderale è trattato nel 21,2% dei casi con dieta. Il consumo di frutta e verdura risulta diffuso,
anche se solo il 9% aderisce alle raccomandazioni internazionali consumando cinque porzioni al
giorno: un’abitudine scarsamente diffusa in particolare nelle persone tra i 50- 69 anni.
(AV Ovest): Il 41,4% del campione aziendale è in sovrappeso, mentre gli obesi sono il 14,9%.
L’eccesso ponderale è trattato nel 17,1% dei casi con dieta e solo nel 69,8% con la pratica di attività
fisica regolare. Il consumo di frutta e verdura risulta diffuso, anche se solo il 2,4% aderisce alle
raccomandazioni internazionali consumandone cinque volte al giorno: un’abitudine scarsamente
diffusa in particolare nelle persone tra i 18-34 anni.
Consumo di alcol:
(AV Est): si stima che circa il 65,5% della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande alcoliche
e il 14,6% abbia abitudini di consumo considerate a rischio (complessivamente il 6,8% beve fuori
pasto, l’ 8,5% è bevitore “binge” e il 2,4% è forte bevitore). Gli operatori sanitari si informano solo
raramente sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all’alcol e non consigliano di moderarne
eventualmente il consumo.
(AV Ovest): si stima che circa il 32,2% della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande
alcoliche e il 7% abbia abitudini di consumo considerate a rischio (complessivamente il 4,8% beve
fuori pasto, il 3% è bevitore “binge” e il 0,7% è forte bevitore). Gli operatori sanitari si informano
solo raramente sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all’alcol e non consigliano di moderarne
il consumo.
Sicurezza stradale:
(AV Est): l’uso dei dispositivi di sicurezza risulta ancora insoddisfacente: l’84,4% delle persone
intervistate dichiara di utilizzare con continuità la cintura anteriore, mentre la cintura di sicurezza
sui sedili posteriori viene utilizzata solo dal 9,6% degli intervistati. Il 6,8% degli intervistati
dichiara, inoltre, di aver guidato in stato di ebbrezza nel mese precedente all’intervista mentre il
9.9% di essere stato trasportato da chi guidava in stato di ebbrezza.
(AV Ovest): l’uso dei dispositivi di sicurezza risulta ancora insoddisfacente: il 71,7% delle persone
intervistate dichiara di utilizzare con continuità la cintura anteriore, mentre la cintura di sicurezza
sui sedili posteriori viene utilizzata solo dal 45,6% degli intervistati. Il 3,5% degli intervistati
6
dichiara, inoltre, di aver guidato in stato di ebbrezza nel mese precedente all’intervista mentre il 2,7
% di essere stato trasportato da chi guidava in stato di ebbrezza.
Infortuni domestici:
(AV Est): nonostante la frequenza degli infortuni, la percezione del rischio infortunistico in ambito
domestico, nella ex ASL AV 1, non è elevata: il 94,4% degli intervistati, infatti, ritiene questo
rischio basso o assente. La percentuale degli intervistati che ha ricevuto informazioni sugli infortuni
domestici, da medici o altri operatori sanitari, è limitata al 14,8%. Il 25% ha messo in atto misure
per rendere più sicura la propria abitazione.
(AV Ovest): nonostante la frequenza degli infortuni, la percezione del rischio infortunistico in
ambito domestico, nella ex ASL AV2 , non è elevata: il 94,6% degli intervistati, infatti, ritiene
questo rischio basso o assente. La percentuale degli intervistati che ha ricevuto informazioni sugli
infortuni domestici, da medici o altri operatori sanitari, è limitata al 31,8%: tra questi, il 61,2% ha
messo in atto misure per rendere più sicura la propria abitazione.
Screening neoplasia del collo dell’utero:
(AV Est): il 43.3% delle donne tra 25 e 64 anni ha effettuato almeno un pap test nella vita, ma
soltanto il 28.8% l'ha eseguito negli ultimi tre anni come raccomandato.
(AV Ovest): il 69,6% delle donne tra 25 e 64 anni ha effettuato un pap test preventivo negli ultimi
tre anni come raccomandato dalle linee guida.
Rischio cardiovascolare:
(AV Est): si stima che il 21.7 % della popolazione della ex AV1 sia iperteso, tra i 18 e 69 anni; il
77.3 % di tale popolazione è in trattamento farmacologico. Al 18.8% non è mai stata misurata la
pressione arteriosa. Il 22.9% della popolazione dichiara di avere valori elevati di colesterolemia e,
tra questi, il 23.9% dichiara di essere in trattamento farmacologico. Una persona su cinque dichiara
di non aver mai misurato il colesterolo. La carta del rischio cardiovascolare è ancora scarsamente
utilizzata da parte dei medici: solo l’1.3%.
(AV Ovest): si stima che il 23,4% della popolazione della ex ASL AV2 è iperteso, tra i 18 e 69
anni; lI 70% di tale popolazione è in trattamento farmacologico. Al 16,1% non è mai stata misurata
la pressione arteriosa. Il 21,2% della popolazione dichiara di avere valori elevati di colesterolemia
e, tra questi, il 42% dichiara di essere in trattamento farmacologico. Il 12,5% dichiara di non aver
mai misurato il colesterolo. Degli ultraquarantenni intervistati, scarso il numero di chi riferisce di
aver avuto valutato il rischio cardiovascolare dal proprio medico.
Screening neoplasia della mammella:
(AV Est): il 31% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato almeno una mammografia, ma una
proporzione minore (16.7%) l'ha eseguita negli ultimi due anni.
(AV Ovest): il 46,7% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato una mammografia nel corso degli
ultimi due anni come raccomandato dalle Linee Guida. Il 29% non ha mai eseguito una
mammografia.
Screening tumore del colon retto:
(AV Est): appena l’11.6% degli ultracinquantenni ha eseguito un test per la ricerca del sangue
occulto nelle feci, una sigmoidoscopia o una colonscopia a scopo preventivo.
(AV Ovest): appena il 10,5 % degli ultracinquantenni ha eseguito un test per la ricerca del sangue
occulto nelle feci ed il 14% una colonscopia a scopo preventivo
Gli screening attivati presso la ASL negli ultimi anni (colon retto, mammella, utero, etc.) stanno
migliorando notevolmente la compliance e la sensibilità degli utenti verso la prevenzione primaria e
secondaria, come dimostrano i dati che vengono regolarmente trasmessi agli organismi regionali.
7
Mortalità e morbosità
Come nel resto dell’Italia e in campo internazionale le principali cause di morte nell’ASL AV sono
i tumori e le malattie cardiovascolari.
La mortalità per tutte le forme tumorali è più frequente nei maschi rispetto alle femmine.
I tumori che provocano la più alta mortalità negli uomini sono: tumore del polmone, seguiti poi dai
tumori del fegato, prostata, colon e stomaco; nelle donne, invece, si conferma essere il tumore della
mammella la principale causa di morte, seguito poi dal tumore del polmone, dai tumori
dell’apparato digerente e dai tumori dell’apparato genitale femminile.
Paragonando i tassi standardizzati nei due sessi si nota che la mortalità per il tumore della vescica è
12 volte maggiore nel sesso maschile rispetto al femminile. Un’altra importante differenza è legata
al tumore del fegato che risulta essere 3 volte maggiore nel sesso maschile. Il tumore della
mammella nelle donne rispecchia i dati nazionali ed internazionali che definiscono questo tumore il
primo come causa di morte nel sesso femminile; ma qui i tassi sono più alti.
Passando alle malattie cardiovascolari, il trend è in discesa, riguardo alla cardiopatia ischemica e
all’infarto acuto del miocardio, si nota un trend discendente in entrambi i sessi.
Per quanto riguarda gli stati morbosi mal definiti, si nota una percentuale maggiore rispetto
all’Italia. Il fenomeno è sicuramente dovuto in parte alle cause aspecifiche indicate nella scheda di
morte dai medici certificatori.
Dai dati di morbosità rilevati, in ambito distrettuale dai libretti di esenzione ticket per patologia, le
patologie prevalenti risultano il diabete e l’ipertensione; seguono in ordine decrescente neoplasie,
disfunzioni della tiroide, malattie cardiovascolari, malattie dell’apparato muscolo scheletrico,
glaucoma, asma, epatite cronica, etc.
8
L’amministrazione
Di seguito si riporta negli schemi di sintesi i dati salienti dell’organizzazione dell’Azienda ASL di
Avellino, con riferimenti al suo territorio.
L’Azienda in cifre.
Popolazione residente
Popolazione straniera residente
Kmq
Densità Abit. /kmq
Sede legale
Comuni
Distretti
(31.12.2013)
(31.12.2013)
DISTRETTO 01 di Ariano Irpino
(Presidi sanitari distrettuali di Mirabella, Vallata e Grottaminarda)
DISTRETTO 02 di Monteforte Irpino
DISTRETTO 03 di Sant’Angelo dei Lombardi
(Presidi sanitari distrettuali di Montella e Calitri)
DISTRETTO 04 di Avellino
(Presidi sanitari distrettuali di Altavilla e Cervinara)
DISTRETTO 05 di Atripalda
(Presidi sanitari distrettuali di Montemiletto e Montoro.)
DISTRETTO 06 di Baiano
(Presidio sanitario distrettuale di Lauro)
Piani di Zona (coincidenti con gli ambiti distrettuali)
Presidi Ospedalieri
Struttura Polifunzionale per la Salute (SPS)
Hospice
RSA pubblica
SAUT postazioni
STIE postazioni
Consultori
Ambulatori vaccinali
Centri Alzheimer
SIRE
Centro Riabilitazione Età Evolutiva
Dipendenti
Rapporto dipendenti/residenti
Convenzionati
Strutture provvisoriamente accreditate
9
n. 430.214
n. 11.377
2.831,66
153,5
Avellino – Via degli Imbimbo 10/12
n. 118
n. 6
Comuni afferenti ad ogni Distretto
Ariano Irpino, Bonito; Carife; Casalbore, Castel Baronia, Flumeri,
Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Greci, Grottaminarda, Luogosano,
Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino,
Paternopoli, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant'Angelo
all'Esca, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno, Taurasi, Trevico,
Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Zungoli.
Contrada, Forino, Mercogliano, Monteforte Irpino, Ospedaletto
d’Alpinolo, Sant'Angelo a Scala, Summonte.
Andretta, Aquilonia, Bagnoli Irpino, Bisaccia, Cairano, Calabritto,
Calitri, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci Conza della Campania,
Guardia dei Lombardi, Lacedonia, Lioni, Montella, Monteverde, Morra
De Sanctis, Nusco, Rocca San Felice, Sant'Andrea di Conza,
Sant'Angelo dei Lombardi, Senerchia, Teora, Torella dei Lombardi,
Villamaina.
Altavilla Irpina, Avellino, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche,
Grottolella, Montefredane, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata di
Principato Ultra, Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi, San Martino
Valle Caudina, Torrioni, Tufo.
Aiello del Sabato, Atripalda, Candida, Castelvetere sul Calore, Cesinali,
Chiusano di San Domenico, Lapio, Manocalzati, Montefalcione,
Montefusco, Montemarano, Montemiletto, Montoro, Parolise,
Pietradefusi, Salza Irpina, San Mango sul Calore, San Michele di Serino,
San Potito Ultra, Santa Lucia di Serino, Santa Paolina, Santo Stefano del
Sole, Serino, Solofra, Sorbo Serpico, Torre Le Nocelle, Venticano,
Volturara Irpina.
Avella, Baiano, Domicella, Lauro, Marzano di Nola, Moschiano,
Mugnano del Cardinale, Pago del Vallo di Lauro, Quadrelle, Quindici,
Sirignano, Sperone, Taurano.
n. 6
n. 3
per complessivi n. p. l. 333
n. 1
n. 2
per complessivi n. 22 p. l.
n. 1
n. 48 p. l.
n. 15
n. 15
n. 12
n. 16
n. 1
n. 1
n. 1
n. 1998
n. 0,47
MMG
n. 352
PLS
n. 49
Medici SAUT
n. 111 (di cui n. 95 dip. e n. 16 conv.)
Medici Continuità Assistenziale n. 140 tit n. 79 sost.
Specialisti ambulatoriali
n. 76 ore totali n. 9.000
Case di Cura
n. 7
Laboratori
n. 38
Radiologie
n. 6
Cardiologie
n.2
Centri Antidiabetici
n. 3
Centri di Dialisi
n. 9
Strutture di Riabilitazione
Art. 26
n. 11
Art. 44
n. 10
RSA
n. 2
Comuni afferenti all’ASL Avellino e popolazione per distretto (dati ISTAT al 01.01.2014)
DGRC n. 320 del 03/07/2012; Delibere aziendali n. 1758 del 24/12/2012 e n. 45 del 10/01/2013.
Ambito A01 – DISTRETTO 01 – Comuni n. 29
COMUNE
Ariano Irpino
Carife
Casalbore
Castel Baronia
Flumeri
Greci
Melito Irpino
Montaguto
Montecalvo Irpino
Bonito
Fontanarosa
Frigento
Gesualdo
Grottaminarda
Luogosano
POP.
RES.
22.906
1.464
1.876
1.150
2.985
721
1.907
437
3.832
2.519
3.245
3.887
3.557
8.272
1.230
SUP. Kmq
185,52
16,62
27,98
15,34
34,24
30,58
20,71
18,21
53,53
18,62
16,75
37,75
27,13
28,94
6,03
COMUNE
San Nicola Baronia
San Sossio Baronia
Savignano Irpino
Scampitella
Trevico
Vallata
Vallesaccarda
Villanova del Battista
Zungoli
Mirabella Eclano
Paternopoli
Sant'Angelo all'Esca
Sturno
Taurasi
POP.
782
1.671
1.167
1.286
1.019
2.807
1.450
1.725
1.150
7.809
2.443
837
3.111
2.423
SUP. Kmq
6,87
19,06
38,21
15,24
10,49
47,67
14,24
20,03
19,13
33,92
18,27
5,39
16,67
14,40
AMBITO A02 – DISTRETTO 02 – Comuni n. 7
COMUNE
Forino
Contrada
Monteforte Irpino
Mercogliano
POP.
5.431
3.032
11.304
12.391
SUP.
Kmq
20,49
10,31
26,70
19,76
SUP. Kmq
COMUNE
Ospedaletto d' Alpinolo
Sant' Angelo a Scala
Summonte
POP.
2.100
729
1.660
5,62
10,48
12,44
AMBITO A03 – DISTRETTO 03 - Comuni n. 25
POP.
2.476
3.521
1.777
6.267
1.322
871
SUP.
Kmq
51,77
41,50
55,61
46,17
30,20
14,28
COMUNE
Castelfranci
Montella
Nusco
Andretta
Aquilonia
Bisaccia
4.166
54,76
Cairano
Lombardi
Senerchia
8.61
35,99
Teora
Torella dei Lombardi
Villamaina
Bagnoli Irpino
Cassano Irpino
1.540
2.190
998
3.261
973
23,08
26,29
9,08
66,90
12,33
COMUNE
Calabritto
Caposele
Guardia dei Lombardi
Lioni
Morra De Sanctis
Rocca S. Felice
Sant'Angelo dei
10
SUP. Kmq
POP.
2.068
7.913
4.240
1.987
1.756
3.850
11,83
83,32
53,46
43,61
55,62
101,41
333
13,83
Calitri
4.765
Conza della Campania
Lacedonia
Monteverde
Sant'Andrea di Conza
1.401
2.441
805
1.603
100,88
52,14
\
81,57
39,23
6,44
AMBITO A04 – DISTRETTO 04 – Comuni n. 16
SUP. Kmq
COMUNE
Avellino
POP.
503
SUP.
Kmq
6,81
Torrioni
561
4,21
Tufo
Petruro Irpino
Cervinara
Rotondi
Roccabascerana
San Martino Valle
892
336
9802
3630
2347
5,97
3,11
29,20
7,82
12,42
4885
22,79
POP.
55.448
30,41
COMUNE
Chianche
Prata di Principato Ultra
3025
10,78
Pratola Serra
Montefredane
Capriglia Irpina
Pietrastornina
Altavilla Irpina
3.806
2.279
2409
1558
4293
8,85
9,42
7,38
15,81
14,10
Grottolella
1918
7,12
Caudina
AMBITO A05 – DISTRETTO 05 - Comuni n. 28
COMUNE
Atripalda
San Potito Ultra
Manocalzati
Aiello del Sabato
Candida
Parolise
San Michele di Serino
Cesinali
Volturara Irpina
Sorbo Serpico
Salza Irpina
Chiusano S. Domenico
Castelvetere sul Calore
Lapio
Montemarano
POP.
11029
1568
3160
4023
1150
689
2.578
2.559
3347
582
768
2320
1658
1615
2948
SUP. Kmq
8,53
4,54
8,62
10,83
5,43
3,24
4,47
3,73
32,76
8,01
4,92
24,56
17,06
15,03
33,76
COMUNE
San Mango sul Calore
Santo Stefano del Sole
Montemiletto
Santa Paolina
Montefusco
Montefalcione
Venticano
Pietradefusi
Torre Le Nocelle
Montoro
Solofra
Serino
Santa Lucia di Serino
POP.
1190
2264
5353
1.320
1.384
3.384
2.538
2.381
1.350
19.607
12.550
7.025
1.427
SUP. Kmq
14,53
10,77
21,47
8,36
8,18
15,15
14,03
9,25
10,10
39,93
21,93
52,17
3,87
COMUNE
Taurano
Quindici
Marzano di Nola
POP.
1.557
1.954
1.734
SUP. Kmq
9,88
23,65
4,62
AMBITO 06 – DISTRETTO 06 - Comuni n. 13
COMUNE
Baiano
Quadrelle
Avella
Mugnano del
Cardinale
Sirignano
Sperone
Lauro
11
POP.
4.740
1.942
7.952
SUP. Kmq
12,25
6,92
30,38
5.371
12,14
Moschiano
1.679
13,59
3.046
3.717
3.581
6,25
3,53
11,10
Domicella
Pago del Vallo di Lauro
1.932
1.850
6,50
4,76





POPOLAZIONE TOTALE 430214 di cui: 210.043 Maschi e 220.171 Femmine;
POPOLAZIONE da 65 a 100 aa e più 88.371 (20,54% sul totale) – di cui: 38.352
Maschi e 50.019 Femmine;
POPOLAZIONE da 0 a 14 57.122 (13.28% sul totale) – di cui: 29.261 Maschi e
27.861 Femmine;
POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE 11.377 - di cui: 4.271 Maschi e 7.106
Femmine;
TOTALE POPOLAZIONE RESIDENTE: 430.214 + 11.377 = 441.591
Di seguito si riporta la mappa geografica che descrive l’ambito territoriale dell’Azienda con le modifiche
apportate con DGRC n. 320 del 03/07/2012; Delibere aziendali n. 1758 del 24/12/2012 e n. 45 del
10/01/2013 con l’individuazione e la dislocazione dei nuovi Distretti (con specificazione della sede) e con i
Presidi Ospedalieri ed i relativi posti letto distinti per specialità (secondo quanto previsto nella
pianificazione attuativa di cui al Decreto Commissariale 49/2010 ed ai Decreti Commissariali n. 32/2011 e
n. 29/2012); viene riportato anche quanto previsto nella programmazione.
12
Personale dipendente al 01/06/2015 con il numero degli incarichi precedenti la nuova
Organizzazione, distinto per ruoli e per qualifica.
ASL AVELLINO PERSONALE DIPENDENTE: N. 1998 al 01/06/2015
RUOLO SANITARIO
Dirigenti medici
Dirigenti medici
Dirigenti medici
Dirigenti medici
Dirigenti medici
Dirigenti medici
Dirigenti veterinari
Dirigenti veterinari
Dirigenti veterinari
Dirigenti veterinari
Dirigenti veterinari
Dirigenti farmacisti
Dirigenti farmacisti
Dirigente biologo
Dirigente biologo
Dirigente chimico
Dirigente psicologo
Dirigente psicologo
Personale comparto
RUOLO
AMMINISTRATIVO
Dirigenti amministrativi
Dirigenti amministrativi
Dirigenti amministrativi
Personale comparto
RUOLO TECNICO
Dirigenti tecnici
Dirigenti tecnici
Dirigenti tecnici
Personale comparto
RUOLO
PROFESSIONALE
Dirigenti professionali
Dirigente professionale
Personale comparto
13
Incarico struttura complessa
Incarico struttura semplice
dipartimentale
Incarico struttura semplice
Incarico professionale alta
specializzazione
Incarico professionale
Ex condotti
Incarico struttura complessa
Incarico struttura semplice
dipartimentale
Incarico struttura semplice
Incarico professionale alta
specializzazione
Incarico professionale
Incarico struttura complessa
Incarico professionale
Incarico struttura semplice
49
11
41
5
(Di cui n. 16 a t.d.)
(Di cui 5 medicina
penitenziaria)
365
8
2
1
5
(Di cui 1 in aspettativa)
(Di cui 1 a t.d.)
1
56
2
7
1
Incarico professionale
Incarico professionale
Incarico struttura semplice
Incarico professionale
(Di cui n. 1 a t.d.)
Incarico struttura complessa
Incarico struttura semplice
Incarico professionale
(Di cui 1 in aspettativa)
10
1
1
298
Incarico struttura complessa
Incarico struttura semplice
Incarico professionale
(Di cui 1 in aspettativa)
8
3
12
268
Incarico struttura complessa
Incarico professionale
(Di cui 1 a t.d.)
(Di cui 1 a t.d.)
(N. 1 in comando)
(1 a t.d.)
8
1
1
13
813
3
2
2
L’amministrazione delle Aziende Sanitarie agisce secondo piani programmatici triennali, sui quali
vanno ad inserirsi i piani annuali di attività. Nelle Regioni in Piano di Rientro, come la Campania,
ai documenti di programmazione aziendali redatti ad inizio anno, si vanno ad aggiungere i Decreti
del Commissario ad Acta che integrano ed ampliano continuamente il ventaglio di obiettivi che
devono essere raggiunti.
Nel caso specifico dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino, va rimarcato come la Direzione
Aziendale, dall’anno 2014 abbia ripreso un percorso di revisione ed innovazione degli strumenti
della programmazione e della misurazione e valutazione della performance dei dirigenti, che si era
momentaneamente arrestato in attesa degli atti di riorganizzazione delle aziende sanitarie campane.
Il percorso di revisione è strettamente connesso alla programmazione regionale ed aziendale, fino
alla definizione dei progetti ed obiettivi delle strutture e dei singoli dirigenti, con il ben noto
meccanismo a cascata, in base al quale gli obiettivi che la Regione assegna al Direttore Generale,
vengono poi discussi, condivisi ed attribuiti ai dirigenti di vertice, che, a loro volta, effettuano la
pattuizione degli obiettivi con tutti gli altri dirigenti della struttura di riferimento.
Durante il 2014 sono stati effettuati diversi incontri di informazione/formazione rivolti al personale
dirigente dell’Azienda e responsabili di strutture finalizzati alla implementazione del nuovo
percorso.
Eventi, risultati
L’Azienda ha avviato, su spinte che pervenivano dalla Regione, attraverso i vari Decreti
Commissariali, un percorso di ristrutturazione della rete dei servizi sanitari ed amministrativi, che
mette al centro la persona ed i suoi bisogni. La revisione dei servizi e delle funzioni amministrative
ha rivolto anche la sua attenzione alla sostenibilità del sistema, in termini di equilibrio economico
finanziario, di efficienza ed efficacia. L’organizzazione delle attività tiene in considerazione i
bisogni di salute della popolazione provinciale, caratterizzati, come descritto, dalle particolari
condizioni orografiche, demografiche ed epidemiologiche.
I principi ai quali si è ispirata l’Azienda nella propria progettazione e ristrutturazione organizzativa,
possono essere sinteticamente espressi in:
Affidabilità
L’Azienda nell’insieme delle sue componenti agisce adeguando con continuità e costanza le
azioni, i comportamenti e il servizio prodotto alla necessità della popolazione di riferimento, alle
priorità e agli obiettivi a tal fine fissati. Gli impegni vengono assunti limitatamente alle aree nelle
quali si è in grado di assicurare, mantenere e sviluppare i livelli di competenza.
Centralità del cittadino
Il sistema dei servizi concentra l’attenzione, l’impegno e la pratica professionale sulla ricerca della
soddisfazione del cittadino sviluppando rapporti di fiducia e comprensione. Deve anche rendere
facilmente disponibili e accessibili le informazioni necessarie all’utente per il proprio orientamento,
la scelta e l’accesso alle prestazioni di cui necessita. Deve impegnarsi nel miglioramento continuo
della qualità dei servizi.
Efficacia e risultati
Il processo decisionale seleziona le azioni basate su prove di evidenza nella capacità di raggiungere
gli obiettivi assistenziali ed organizzativi perseguibili, fissando a priori gli strumenti e i criteri di
verifica dei risultati e delle competenze.
Equità
L’Azienda garantisce, a parità di bisogno e di competenza, pari e tempestiva opportunità di accesso
alle prestazioni, ai servizi, alle facility e agli strumenti messi a disposizione dell’Azienda dal SSN
14
per assicurare alla popolazione di riferimento livelli di assistenza uniformi nell’intero ambito
territoriale aziendale ed adeguati nella loro appropriatezza e qualità nonché economicamente
sostenibili.
Flessibilità
L’Azienda incentiva la volontà e stimola la capacità di adeguare il comportamento e l’uso delle
risorse ai cambiamenti interni ed esterni all’Azienda, rendendo sensibile e specifica l’azione e
l’intervento al bisogno assistenziale o organizzativo a cui deve essere data risposta, sviluppando la
capacità di rispondere in condizioni non standard e non condizionando la realizzazione di un
compito alla sua esclusiva coerenza con il ruolo ricoperto.
Trasparenza
Garantisce la libera circolazione delle idee e delle informazioni sulle procedure, sulle risorse e sui
risultati, la visibilità e la comprensibilità del processo decisionale internamente ed esternamente
all’Azienda.
Vengono riportati di seguito alcuni progetti/eventi, relativi all’anno 2014, che hanno avuto un più
generale, diretto ed immediato impatto sanitario sul cittadino, oltre a riconoscimenti in materia di
formazione ed a risultati in ambito di organizzazione. Per un elenco ed un approfondimento
esaustivo i riferimenti di interesse sono rappresentati dagli altri documenti di programmazione e di
bilancio dell’Azienda.
15
ALCUNI EVENTI FORMATIVI REALIZZATI NEL 2014
TIPO DI
FORMAZIONE
TITOLO
OBIETTIVO
DATA
DESTINATARI
NR.
PARTECIPANTI
CREDITI
COSTO
RES
(non inserito nel PF)
LA RESPONSABILITA' DEL
DIRIGENTE MEDICO NEL
SISTEMA SANITARIO
NAZIONALE
PROMOZIONE DELLA
TRASPARENZA NELLA
PROPRIA ORGANIZZAZIONE DI
LAVORO CON RIFERIMENTO AI
PROFILI DI
RESPONSABILITA'ATTINENTI
ALL'ESERCIZIO DELLA
PROFESSIONE MEDICA
14/11/2014
MEDICI
100
/
NO
ACCREDITAMENTO
ORDINE ASSISTENTI
SOCIALI REGIONE
CAMPANIA
PSICOLOGIA E DIPENDENZA
EFFETTUARE UN ESCURSUS
SCIENTIFICO SUL LEGAME TRA
ARTE, PSICOLOGIA E
DIPENDENZA
23/5/2014
ASSISTENTI
SOCIALI
60
4
NO
ACCREDITAMENTO
ORDINE ASSISTENTI
SOCIALI REGIONE
CAMPANIA
MUSICOTERAPIA E SALUTE DEL
TERRITORIO
IL CORSO E' FINALIZZATO
ALLA CONOSCENZA ED
ALL'APPROFONDIMENTO DI
ASPETTI SPECIFICI INERENTI
ALL'APPLICAZIONE DELLA
MUSICOTERAPIA IN CAMPO
RIABILITATIVO
14/5/2014
ASSISTENTI
SOCIALI
60
6
NO
RES
FORMAZIONE AUDIT.
FORMAZIONE AUDITOR
FAVORIRE AZIONI DI TUTELA,
MIGLIORARE LA QUALITA' DEI
SERVIZI
20/10/2014
TUTTE LE
PROFESSIONI
25
8,5
€ 400,00
LE CURE DOMICILIARI: DALLA
SEGNALAZIONE AL PAI
APPROFONDIMENTO DEGLI
STRUMENTI DI VALUTAZIONE,
DOCUMENTAZIONE E
MONITORAGGIO PREVISTI
DALLA REGIONE CAMPANIA
4-25/10/2014
MEDICI
INFERMIERI
FISIOTERAPISTI
100
24
€ 4.727,00
VACCINAZIONI: ATTUALITA' E
PROSPETTIVE
FORNIRE UN
APPROFONDIMENTO DELLE
PRINCIPALI PROBLEMATICHE
CORRELATE ALLE
VACCINAZIONI
15/11/2014
PEDIATRI MMG
MEDICI DEI
CENTRI VACC.
100
10
NO
RES
MIGLIORAMENTO DEGLI
INTERVENTI NELL’ASSISTENZA
TERRITORIALE
OPPORTUNO ED INNOVATIVO
AGGIORNAMENTO
PROFESSIONALE PER
MIGLIORARE GLI INTERVENTI
NELL’ASSISTENZA DEL
PAZIENTE ADULTO IN AMBITO
TERRITORIALE
1° semestre
MEDICI C.A.
60
40
€ 2.437,26
RES
INTERVENTI DI PEDIATRIA
NELL’ASSISTENZA
TERRITORIALE
ACQUISIZIONE DI
CONOSCENZE E COMPETENZE
PROFESSIONALI OSPEDALIERE
E TERRITORIALI
1° semestre
MEDICI C.A.
60
20
€ 2.437,26
RES
RES
PROGETTO
(ACCREDITAMENTO
VECCHIO SISTEMA)
LA TUTELA DELLA SALUTE
DEGLI STRANIERI IN UNA
SOCIETA' MULTIETNICA
LA NUOVA UTENZA
STRANIERA AI PP.OO. DELLA
NOSTRA AZIENDA PER:
FORMAZIONE CONTINUA SUI
TEMI DELL'INTERCULTURA
SPECIALMENTE NEL CAMPO
SANITARIO
RES
TUTELA E PREVENZIONE DELLA
SALUTE SUL LAVORO
SICUREZZA E PREVENZIONE
NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
RES
CONVEGNO
300
IN
VALUTAZIONE
COMMISSIONE
NAZIONALE
ECM
€ 1.000,00
TUTTE LE
PROFESSIONI
35
18,1
€ 3.819,02
20/10/2014
MEDICI
INFERMIERI
10
10
€ 2.894,01
10/06/2014
MEDICI
INFERMIERI
PSICOLOGI ASS
SOCIALI
100
Senza crediti
NO
11-28/4/2014
MEDICI
INFERMIERI
OSTETRICHE
PSICOLOGI
4° semestre
VERIFICARE LA CORRETTA E
L'AUDIT CLINICO ED IL SAFETY
COMPLETA APPLICAZIONE
WALK ROUND PER LA VERIFICA
DELLA CHECK LIST DEL
DI APPLICAZIONE DEL
MANUALE SICUREZZA IN SALA
MANUALE DI SALA OPERATORIA OPERATORIA DEL MINISTERO
SALUTE
IL PERCORSO TEORICO- PRATICO
DELL'INTEGRAZIONE SOCIO
SANITARIA NELL'ASL AVELLINO
LINEE GUIDA AI SERVIZI
SOCIOSANITARI
TIPO DI
FORMAZIONE
TITOLO
OBIETTIVO
DATA
DESTINATARI
NR.
PARTECIPANTI
CREDITI
COSTO
RES
HEALTH TECHNOLOGY
ASSESSMENT
ACQUISIRE CONOSCENZE:
ANALISI COSTI-EFFICACIA;
ANALISI COST-UTILITA';
ANALISI COSTI-BENEFICI
OTT/DIC
MEDICI
INFERMIERI
30
/
NO
RES
LA GESTIONE DEI PERCORSI
ORGANIZZATIVI NEL
DIPARTIMENTO DI AREA
MEDICA
LINEA GUIDA PROTOCOLLI - PROCEDURE
GIU/OTT
MEDICI
INFERMIERI
50
/
NO
Res: residenziale
ALCUNI PROGETTI AZIENDALI REALIZZATI NEL 2014
STRUTTURA E DENOMINAZIONE PROGETTO
DIPARTIMENTO DI PREV.NE:
- Verifica Impianti e Attrezzature di Lavoro D. Lgs. 81/08 – SPSAL
- Studio PASSI - Progressi nelle ASL per la Salute in Italia – UO Prevenzione e Sorveglianza
Malattie Croniche
- Progetto Autofinanziato per l’Ispezioni dei Suini Privati Macellati a Domicilio: SERV.
VET. AREA B
- Decr. 99/2013 Attività di Vigilanza SIML - SPSAL
Ser.T
-
Progetto INECE: Fondo Lotta alla Droga
Progetto: " Insieme per la vita "
Scegliere la Strada della Sicurezza
DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE
- Delibera Direzione Aziendale n. 430 del 17/04/2012 e succ. n. 1122 del 22/07/2013
Progetto: Implementazione di una Rete Territoriale di Attività Assistenziali per la Salute
Mentale (Fondi CIPE) - (Progetti Tot. 7 di cui 5 UU.OO.CC. S.M. e 2 Dipartimentali)
U.O. Assistenza Anziani:
- Costituzione di una Rete Integrata di Assistenza ai malati terminali preposta alle Cure Palliative
nell' ASL AV
- Progetto F: Le Procedure nelle Cure domiciliari dell’ASL AV: applicazione e monitoraggio
U.O. MATERNO INFANTILE:
- Screening della Mammella
- Screening Cervice Uterina
- Educazione alla Salute: Spazio Adolescenti
- Progetto I _ Family
U. O. COORDINAMENTO SOCIO SANITARIO
- Assistenza e Monitoraggio Domiciliare dei Pazienti In Ossigenoterapia Termine (OLT)
Presidi Ospedalieri
- Progetto: Nascere con il Sorriso " - ARIANO IRPINO "
- Screening Tumore del Colon Retto
20
EVENTI AZIENDALI (Convegni, seminari, opuscoli informativi)
 LA GESTIONE DELLE CRONICITA’ 27 marzo 2014 – Ariano Irpino
 PROGETTO SALUTE Prevenzione e visite gratuite sui Camper, nei Comuni della
Provincia di Avellino
 CERTIFICATI MEDICO LEGALI – Opuscolo informativo per: esenzione dall’obbligo di
indossare le cinture sicurezza, terapie salvavita, idoneità all’adozione e all’affidamento di
minori, idoneità psicofisica al lavoro, idoneità al porto d’armi, contrassegna speciale di
circolazione e sosta dei veicoli – UO Medicina Legale
 COLLEGIO MEDICO IDONEITA’ AL LAVORO – Opuscolo informativo U.O. Medicina
Legale
 PATENTE DI GUIDA NORMALE – Opuscolo informativo con modalità di accesso alla
prestazione – U.O. Medicina Legale
 PATENTE DI GUIDA SPECIALE – Opuscolo informativo della Commissione Medica
Locale – U.O. Medicina Legale
 GIORNATA PER LA DONAZIONE DEGLI ORGANI – UN DONATORE MOLTIPLICA
LA VITA – 31 maggio 2014 – Avellino
 AUTOPALPAZIONE – L’autopalpazione consente di aumentare le possibilità di
prevenzione e identificazione precoce dei tumori del seno. Aumenta pertanto le possibilità di
diagnosi tempestive offerte dallo screening. U.O. Materno infantile
 AUTOPALPAZIONE STRATEGIA PER UNA DIAGNOSI PRECOCE – Se hai dei dubbi
o dei sospetti è opportuno che consulti sempre il tuo medico di fiducia o il medico
specialista del Consultorio o il medico specialista di altra struttura pubblica o privata – UO
Materno Infantile – giugno 2014.
 AUTOPALPAZIONE DURANTE LA GRAVIDANZA. Le donne devono continuare a
eseguire l’autopalpazione durante tutto il periodo della gestazione, così come è importante
che in questo periodo vengano visitate dal medico specialista, preferibilmente sempre lo
stesso, in maniera che sia più agevole il riscontro di eventuali nuove alterazioni U.O.
Materno Infantile
 UNA MANO DI COLORE PER L’HOSPICE – rassegna di pittura ed esposizione delle
opere presso l’Hospice di Solofra
 APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010 IN CAMPANIA: IL DCA PER IL Piano di
rientro del settore sanitario n. 128/2012 e il REGOLAMENTO AZIENDALE DEL PAIN
CONTROL CENTER DI SOLOFRA
 INAUGURAZIONE ED APERTURA NUOVA SEDE DEL DISTRETTO DI BAIANO –
16 settembre 2014 – Baiano
 SANITA’ ANIMALE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI: OBIETTIVI STRATEGICI E
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PIANO REGIONALE INTEGRATO DEI CONTROLLI IN
MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE E DI SANITA’ PUBBLICA
VETERINARIA, NONCHE’ LE RELATIVE AZIONI – PROGRAMMAZIONE
STRAORDINARIA DI MONITORAGGIO TERRITORIALE – ottobre 2014
 GIORNATA NAZIONALE PER LE DIAGNOSI DELLE “RINITI VASOMOTORIE” 13
novembre 2014 – Avellino – Si effettua gratuitamente il Test di citologia nasale presso
l’Ambulatorio di otorinolaringoiatria del Distretto Sanitario di Avellino
 LA RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE DEGLI OPERATORI DEL S.S.N. 14
novembre 2014 – Avellino
 SICUREZZA IN SALA OPERATORIA: L’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE
NELLA U.O. DI CHIRURGIA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “A. LANDOLFI” –
SOLOFRA 25 – 28 novembre 2014 – Arezzo
21
Il piano attuativo della ASL in estrema sintesi
Il piano di riassetto e riqualificazione della rete ospedaliera e territoriale, così come deliberato dalla
Regione Campania con il Decreto n.49 del 27/09/2010 in coerenza con il piano di rientro, ha
rappresentato una reale opportunità per il territorio della ASL Avellino di determinare, in
funzione del mutato quadro epidemiologico e della indispensabile garanzia di qualità delle cure,
una riqualificazione dell’offerta dei servizi sanitari e socio sanitari.
Alla luce di quanto definito dal Decreto del Commissario ad Acta n. 32 del 16.05.2011
“Approvazione del Piano Attuativo dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino con prescrizioni”,
come modificato dal Decreto Commissariale n. 29 del 14.03.2012, l’Azienda ha avviato la
riorganizzazione dei processi assistenziali, fondamentalmente centrata sulla necessità di affrontare
in modo nuovo e qualificato le esigenze derivanti dalle condizioni di cronicità e disabilità della
popolazione di riferimento, destinate ad aumentare progressivamente nel tempo. Il Piano Attuativo
è stato progettato al fine di garantire:
• Continuità e qualità dell’assistenza nel lungo periodo;
• Appropriatezza dei regimi assistenziali offerti (residenziali, semiresidenziali, domiciliari,
ecc.);
• Decentramento della risposta che favorisca il permanere del soggetto nel proprio contesto
sociale;
• Efficienza e l’ottimizzazione della rete dell’emergenza territoriale.
In linea con le disposizioni regionali, dunque, l’offerta di salute del territorio di competenza
dell’ASL Avellino si è modificata, prevalentemente, in funzione del rispetto della congruità
dimensionale delle strutture di ricovero per acuti e di ricovero pubblico di tipo riabilitativo, ma
anche per adeguare in modo ottimale la risposta a specifici mutati bisogni assistenziali dei cittadini.
L’attuale situazione di particolare criticità nella gestione dei posti letto e la successiva dismissione
delle unità operative medico – chirurgiche del Presidio Ospedaliero di Bisaccia e la
caratterizzazione del P.O. di S. Angelo dei Lombardi quale struttura riabilitativa, in uno con la
implementazione del P.O. di Ariano I., ha richiesto una riorganizzazione complessiva del sistema,
finalizzata alla continuità assistenziale, integrando, contemporaneamente, sia l’attività di ricovero
in urgenza sia quella programmata ed armonizzandola con i diversificati livelli assistenziali
presenti sul territorio. Nello specifico sono stati obiettivi dell’Azienda, i seguenti processi:
Efficientamento della rete ospedaliera
1) Riconversione della struttura di Bisaccia
Relativamente alla riconversione del P.O. di Bisaccia in Struttura territoriale Polifunzionale per
la Salute, la ASL ha inteso, con il Piano Attuativo approvato con DCA 32/2011, disegnare un
modello assistenziale integrato ove trovano opportuna collocazione le strutture residenziali destinate
all’assistenza nell’ambito della disabilità, dello stato vegetativo persistente, della terminalità, della
psichiatria oltre che l’attività di day service medico e chirurgico in raccordo funzionale con i PP.
OO. di Ariano I. e S. Angelo dei L. presenti sul territorio. Tale configurazione è finalizzata a
rendere di fatto operativo il rispetto dei requisiti di appropriatezza dei ricoveri ospedalieri,
destinando a livelli assistenziali differenti per intensità di cura i casi precedentemente trattati in
regime ospedaliero oppure in strutture non completamente idonee alle patologie presenti.
Il processo di riconversione del P.O. di Bisaccia in SPS, ha richiesto una complessa fase di
pianificazione e attuazione di azioni ed interventi, resi più difficili dai contenziosi istauratisi a
seguito dei vari ricorsi al TAR e dalle intervenute disposizioni regionali (DCA 29/2012) di modifica
al DCA di Riassetto della rete ospedaliera n. 49/2010 e al citato DCA 32/2011.
22
2) Riconversione del Presidio Ospedaliero di S. Angelo dei L. in “struttura di primo livello”
La fase di implementazione e riqualificazione del P.O. di S. Angelo dei L. come Struttura
Riabilitativa è stata condizionata, relativamente al rispetto del cronoprogramma previsto dal citato
Decreto Commissariale 32/2011, dalla pubblicazione del Decreto Commissariale n. 29 del
14.03.2012 – Riassetto rete ospedaliera della Provincia di Avellino. Determinazioni.
In virtù di detto DC di modifica dei precedenti e già citati Decreti del Commissario ad Acta n.
49/2010 e n. 32/2011, la ASL Avellino, con Deliberazione n. 731 del 30.05.2012 - Modifiche ed
integrazioni alla Pianificazione attuativa della ASL Avellino in funzione del Decreto Commissariale
n. 29 del 14.03.2012 – approvava il documento “Integrazioni e modifiche del Piano Attuativo ASL
Avellino”.
Tale documento, incentrato sulla rimodulazione dei ruoli delle strutture ospedaliere, sul
potenziamento dell’assistenza e dei servizi forniti sul territorio relativamente alle esigenze derivanti
dalle condizioni di cronicità e disabilità, sulla maggiore integrazione tra i servizi esistenti e quelli
previsti nella programmazione e sulla ricerca, l’innovazione e lo sviluppo del sistema locale,
prevedeva, in particolare:
per il P.O. “G. Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi, il mantenimento di un Servizio di Pronto
Soccorso, le cui attività non sono mai state sospese, il ripristino dell’Area Chirurgica con 14 posti
letto di ricovero ordinario + 2 p.l. di Day Surgery, attività tuttora in funzione e mai sospese, + 2 p.l.
di Day Hospital ortopedico (per i quali necessitano unità di personale medico specialistico non in
organico e per la cui assunzione è stata inoltrata richiesta in deroga al blocco del turnover imposto
dal piano di Rientro) + 2 p.l. di Terapia Intensiva post-chirurgica (per i quali necessitano unità di
personale medico non in organico).
E’ stato predisposto (Deliberazione ASL Avellino n. 362 del 12.03.2013), dopo numerose
necessarie rettifiche della ridistribuzione dei profili professionali e delle sedi temporanee e
definitive di destinazione del personale, il piano di riallocazione di tutto il personale
precedentemente in servizio presso le Unità Operative dismesse presso l’ex P.O. di Bisaccia,
condiviso con le OO. SS. nel corso di varie sedute di confronto; sulla base di detto piano si è
proceduto alla dislocazione dei dipendenti presso le UU.OO. di Chirurgia e Medicina Generale del
P.O. di S. Angelo dei L. e le sedi distrettuali di S. Angelo di L. e Calitri, le postazioni SAUT
territoriali, alcuni dei quali in via temporanea in attesa dell’attivazione delle nuove strutture
residenziali presso la SPS di Bisaccia.
3) Riconversione del Presidio Ospedaliero di Ariano I. in “struttura di secondo Livello”.
A seguito delle citate dismissioni delle Unità Operative dell’ex presidio Ospedaliero di
Bisaccia, si è provveduto al trasferimento dei dirigenti medici chirurghi e di medicina interna anche
presso il presidio di Ariano I al fine di potenziarne le Unità Operative di Chirurgia e Medicina
Generale, incrementando, dunque, il personale in parte carente per effetto del blocco del turnover
(Deliberazione ASL Avellino n. 362 del 12.03.2013).
In riferimento alla realizzazione delle reti, così come previsto dal decreto 49/2010 e S.m.i.
l’Azienda ha definito i nuovi percorsi concordandoli con l’A.O. Moscati, struttura inserita al 3°
livello dell’emergenza, Centro Hub di 2° livello per l’emergenza cardiologica e neurologica. E’
stato siglato ed approvato dalla Struttura Commissariale regionale il protocollo d’intesa con l’A.O.
Moscati ed il relativo documento tecnico per la pianificazione delle azioni e degli interventi per la
costituzione della rete Provinciale dell’ictus (Delibera A.O. Moscati n. 838 del 21 novembre 2013),
secondo quanto indicato nel Decreto Commissariale n. 44 del 14.05.2013 – Atto di indirizzo per
l’organizzazione dell’assistenza per l’ictus cerebrale (Stroke unit). Determinazioni.
Anche in questo caso l’attuazione di quanto previsto da detto protocollo è subordinata al
potenziamento delle risorse professionali specifiche, come approvato dagli stessi organi regionali.
Si fa notare che questa Azienda, al fine di adeguare le strutture di competenza ai requisiti
previsti dalla vigente normativa in tema di sicurezza antincendio, si è fatta carico di realizzare una
serie di consistenti lavori, con fondi propri di bilancio, riservando la priorità di tali interventi,
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proprio alle strutture ospedaliere. Si può facilmente comprendere che la complessa operazione di
trasformazione, riconversione, potenziamento delle strutture richiamate nella nota di cui all’oggetto,
non può prescindere da tali necessità di intervento strutturale preliminare ed irrinunciabile, rilevate
in corso d’opera, e che hanno determinato e potrebbero ancora condizionare il rispetto dei tempi di
realizzazione di quanto previsto dai decreti commissariali e dagli atti dell’azienda.
Quanto poi al versante territoriale, l’approccio è stato quello di migliorare l’offerta andando a
ridefinire la mission distrettuale sia come luogo di produzione che di committenza, riprogettare
l’organizzazione della prevenzione rafforzando il livello produttivo territoriale, condividere con i
medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali nuovi percorsi
anche sperimentali di istituzione delle unità complesse delle cure primarie. Naturalmente ogni
cambiamento organizzativo realizzato dalla Asl Avellino ha trovato supporto in una costante azione
formativa, con il risultato di aver consolidato un patrimonio culturale di conoscenze e competenze
fra i dipendenti aziendali dai risvolti senza dubbio positivi per la salute dei cittadini.
Le criticità e le opportunità
Una cultura di fondo gestionale esistente, sostanzialmente tradizionale e burocratica, non in grado,
in ogni caso, di intervenire sui fattori costitutivi, capaci di garantire un efficiente ed efficace
servizio alla popolazione, basata sulla presa in carico dei problemi e delle persone e insieme al
controllo della verifica e della valutazione di quanto avviato.
I punti critici di fondo su cui maggiormente si è concentrata l’azione di reingegnerizzazione della
ASL sono stati i seguenti:
• Attuazione, secondo un crono programma operativo, del Piano Attuativo Aziendale di
riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, in attuazione del DCA 49/2010 e s.m.i.;
• Operare secondo una nuova concezione organizzativa ispirata a reali principi di territorialità e di
responsabilità. Lo sforzo è stato ed è tuttora, quello di determinare gli elementi di base per
creare una Azienda, ancorché sanitaria;
• Riorganizzazione delle risorse umane al fine di eliminare sacche di inefficienza e proiettare gli
stessi verso una nuova visione del lavoro, non più verticale, ma per funzioni;
• Semplificazione dell’azione amministrativa anche attraverso l’implementazione informatica dei
processi e delle comunicazioni.
I principali punti di debolezza:
• Insufficiente integrazione fra le ex AA. SS. LL. AV1 e AV2;
• Insufficiente integrazione ospedale - territorio;
• Logistica carente nella sede legale;
• Carenza di personale;
• Presenza di popolazione anziana superiore rispetto alla media regionale
• Condizioni di disagio territoriale;
E le minacce al cambiamento
• Reazioni al cambiamento delle categorie interessate agli interventi di razionalizzazione (OO.
SS., dirigenza, comparto, Medici convenzionati);
• Difesa corporativa del territorio;
• Rifiuto alla verifica ed all’integrazione;
• Cambiamenti e funzioni riorganizzative dell’Ospedalità privata;
• Incapacità dei privati alla ridefinizione di un nuovo modello di offerta nell’area sociosanitaria;
• Mancata risposta della popolazione alla riorganizzazione;
Difficoltà dei comuni a sostenere la spesa compartecipata.
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Le opportunità
• Consapevolezza delle parti sociali delle difficoltà nazionali e regionali;
• Riorganizzazione dell’intera rete ospedaliera e laboratoristica;
• Creazione Area Vasta provinciale (BN – AV);
• Sviluppo della tecnologia informatica, a supporto dei processi di regolazione e di
governance e dei sistemi operativi organizzativo - gestionali;
• Impronta al raggiungimento di risultati a breve;
• Attesa della opportunità di ridisegno del nuovo atto di organizzazione.
2. OBIETTIVI, RISULTATI RAGGIUNTI
Il sistema di misurazione e valutazione della performance adottato per la valutazione della dirigenza
dell’ASL per l’anno 2014 è stato sviluppato dalla struttura di supporto all’OIV (UOC Qualità e
Accreditamento/FAP/CSeR) ed adottato formalmente dall’Azienda con delibera n. 1068 del
23/06/2014. Il sistema di misurazione e valutazione della performance, a giudizio dell’Organismo
Indipendente di Valutazione, si presenta ben strutturato e pienamente coerente con la normativa
prevista a livello nazionale, come i CCCCNNLL, il Decreto Legislativo n. 150/2009 e la normativa
prevista a livello regionale con riferimento specifico all’Atto di Indirizzo per la elaborazione degli
Atti Aziendali delle Aziende Sanitarie (DCA febbraio 2013).
Nel primo trimestre dell’anno 2014 la Direzione Aziendale ha concordato gli obiettivi con i
dirigenti di vertice dell’Amministrazione, dopo aver approvato gli obiettivi strategici della stessa
Direzione per l’anno 2014 con la delibera aziendale n. 2196 del 23.12.2013.
Nel corso dell’anno 2014 è stato realizzato dall’OIV, il monitoraggio semestrale sulla premialità,
finalizzato a verificare lo stato di adempimento degli obiettivi per l’adozione di eventuali correttivi
da parte della Direzione Strategica Aziendale, in ottemperanza a quanto previsto dal Ciclo di
gestione della Performance. Al riguardo, il 07/07/2014 la Direzione Generale ha con propria nota
chiesto ai dirigenti delle strutture aziendali di relazionare in modo dettagliato sullo stato di
adempimento degli obiettivi. Le relazioni semestrali sono state quindi verificate dalla Direzione
Sanitaria, in qualità di verificatore di I istanza, e successivamente dall’OIV, quale verificatore di II
istanza. In tale occasione, l’OIV ha avviato una riflessione con la Direzione Strategica finalizzata
alla definizione degli obiettivi aziendali per l’anno 2015.
Per quanto attiene il sistema di misurazione e valutazione della performance adottato per la
dirigenza, esso si presenta ben strutturato e pienamente coerente con la normativa esistente, gli
obiettivi sono stati analizzati in dettaglio dall’OIV che, pur apprezzando il lavoro di
programmazione realizzato dalla Direzione Strategica dell’ASL, ha espresso, al riguardo, alcune
criticità per la natura prettamente ordinaria degli obiettivi, che appaiono essenzialmente connessi ad
attività istituzionali del ruolo e quindi già rientranti nelle funzioni delle strutture medesime. Al fine
di avviare un processo virtuoso nella definizione degli obiettivi annuali per l’anno 2015, l’OIV ha
supportato attivamente l’Azienda nella attribuzione degli stessi per l’anno 2015, incontrando con la
struttura di supporto, i Dirigenti delle macrostrutture aziendali e concordando con loro gli obiettivi
per il 2015. (Si rimanda, al riguardo, all’aggiornamento del Piano triennale della Performance anni
2015 – 2017).
Le valutazioni complessive e i giudizi finali dell’OIV espressi con la scheda VA2, scheda di
proposta della valutazione annuale dei dirigenti di vertice da parte dello stesso Organismo
Indipendente di Valutazione, hanno dato esito ad un giudizio positivo per tutti i dirigenti
dell’Azienda. La Direzione ha verificato il conseguimento effettivo degli obiettivi strategici da parte
di tutti i dirigenti aziendali, ai sensi di quanto disposto dal punto c) dell’art. 15 del D. Lgs. N. 150
del 27 ottobre 2009, confermando un giudizio pienamente positivo.
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Area sanitaria – Assistenza
Si forniscono alcuni dati già trasmessi in Regione Campania nella Relazione integrativa del
Direttore Generale finalizzata alla procedura di verifica dei risultati aziendali conseguiti e del
raggiungimento degli obiettivi ottenuti nei primi 18 mesi dall’assunzione dell’incarico di Direttore
Generale.
Indicazione dell’eventuale livello di contrazione dei tagli cesarei nel periodo di interesse rispetto
all’anno precedente:
La percentuale di cesarei in elezione per l’anno 2011 è risultata essere del 30,1% mentre per l’anno
2012 del 28,5% come si evince dai dati CedAP pubblicati dalla Regione Campania.
Percentuale di anziani (maggiore /= 65 anni) trattati in ADI:
Anno 2011: 2,65%
Anno 2012: 3,160%
Utenti presi in carico nei centri per salute mentale per 100.000 abitanti:
Anno 2011 n. 1364 per 100.000 abitanti (n. utenti presi in carico 6.000)
Anno 2012 n. 1.872 per 100.000 abitanti (n. utenti presi in carico 8.238)
Anno 2013 n. 2.362 per 100.000 abitanti (n. utenti presi in carico 10.394)
Copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (3 dosi) da intendersi come percentuale
con vaccinazione completa (3 dosi) sul totale della popolazione
Coorte nati 2009 copertura 97,4%
Coorte nati 2010 copertura 97,8%
Coorte nati 2011 copertura 95,8%
Copertura vaccinale per vaccino antinfluenzale nell’anziano (maggiore = 65 anni)
Anno 2011 copertura del 71,2%
Anno 2012 copertura del 67%
Anno 2013 copertura del 67%
Vaccinazione HPV
Coorte nati 2001 copertura del 79,6% (3 dosi)
Coorte nati 2000 copertura del 75,9% (3 dosi)
Coorte nati 1999 copertura del 74,4% (3 dosi)
Anagrafe animali – controlli delle popolazioni animali per la prevenzione della salute animale o
umana: controllo aziende ovi caprine
Numero di aziende per anno sono:
2011: aziende 1685 per un totale di 45.625 animali
2012: aziende 1672 per un totale di 39.233 animali
2013: aziende 1703 per un totale di 44373 animali
Controllo sanitario su alimenti in fase di commercializzazione e somministrazione: percentuale di
campionamento effettuati sul totale dei programmi negli esercizi di commercializzazione e
ristorazione
Nel periodo considerato è stato effettuato il 100% delle attività di controllo e campionamento
previsti dal documento di programmazione Regionale e Territoriale nel rispetto del PRI 2011 –
2014
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Malattie animali trasmissibili all’uomo – percentuale di allevamenti controllati per brucellosi ovi
caprina, bovina e bufalina
In base al numero di aziende soggette al programma di controllo, i dati per anno sono:
Bovini/bufalina
2011: aziende controllate sono state 1598/1598 = 100% (tot. Aziende 1957)
2012: 1476/1476 = 100% (tot. Aziende 1796
2013: 1375/1375 = 100% (tot aziende 1695)
Ovi caprina
2011: aziende controllate sono state 1656/1659 = 99,8% (tot aziende 1685)
2012: 1666/1666 = 100% (tot aziende 1672)
2013: 1674/1674 = 100% (tot aziende 1703).
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3. RISORSE, EFFICIENZA ED ECONOMICITA’
Soprattutto in Piano di Rientro è stato importante per l’Azienda sanitaria sviluppare una
programmazione ed una organizzazione, non ancora completamente attuata, caratterizzata da
obiettivi strategici chiari e con l’attenzione rivolta ai consumi e alla produttività e ponendo in primo
piano l’efficienza allocativa delle risorse disponibili, in costante riduzione.
Il Bilancio 2014 si chiuderà entro il 30 giugno p.v. e per una lettura ed una disamina dello stesso si
rimanda ai documenti specifici di riferimento che saranno pubblicati dalla struttura di competenza.
Sul fronte del contenimento dei costi si è agito soprattutto sulle voci di seguito elencate:
• Riconversione del P.O. “G. Di Guglielmo” di Bisaccia in Struttura Polifunzionale per la
Salute (SPS)
• Completamento processo di dismissione ed accorpamento della rete laboratoristica
• Reingegnerizzazione
processi
amministrativi
e
dematerializzazione
volta
all’introduzione ICT nei processi contabili, amministrativi e gestionali
• Introduzione Nuclei di valutazione interna sull’appropriatezza delle prestazioni a più alto
rischio di inappropriatezza e controlli SDO effettuati sulle strutture di ricovero
accreditate, riduzione dei ricoveri inappropriati e quantificazione e recupero delle
somme indebite per ricoveri inappropriati
• Potenziamento dei controlli interni relativamente all’assegnazione dei ricettari ai medici
prescrittori e controllo sull’attività prescrittiva su ricette “rosse”
• Personale: Blocco del turn over (D. Regionale 1900 del 31.10.2007 e 1590 del 3.10.08 e
ss.mm.ii.) alla luce dei principi sanciti nel decreto comm. Le n. 53 del 9.5.2012 e
osservanza dei relativi obblighi informativi – Determinazione fondi contrattuali alla luce
di quanto stabilito dai programmi operativi: i fondi della retribuzione accessoria del
personale dipendente sono stati annualmente ridotti, secondo le direttive emanate dal
Commissario ad Acta per l’
• Azioni dirette alla ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e alla
riduzione dei fitti passivi
• Spesa farmaceutica: dall’analisi della spesa farmaceutica convenzionata della ASL
relativamente agli anni 2011 – 2012 – 2013 si evidenzia:
Riduzione della spesa farmaceutica netta
Anno 2013 verso 2012 pari a - 0,27%
Anno 2013 verso 2011 pari a – 10,01%
Una delle azioni significative, ai fini degli effetti prodotti sul bilancio, è stata quella relativa alla
spesa farmaceutica che, per effetto delle varie e sinergiche azioni poste in essere dall’Azienda, in
ottemperanza, peraltro, alle direttive commissariali regionali, ha registrato un decremento continuo
negli ultimi anni, portando la spesa stessa, ampiamente, nell’ambito degli obiettivi fissati dalla
regione. Le iniziative aziendali a tal fine risultate più efficaci sono state, in primis, un costante
controllo e verifica, sia del rispetto che dell’uso del budget assegnato ai medici prescrittori; ciò ha,
altresì, consentito alla ASL di apportare azioni correttive e/o migliorative in corso d’opera. Non
meno significativa è stata l’attività finalizzata all’utilizzo del farmaco generico/equivalente, come
da prescrizioni regionali, realizzata attraverso una penetrante sensibilizzazione dei MMG e PLS
sulla materia. E’ chiaro, però, che tale decremento non va assunto in termini assoluti, ma analizzato
ed interpretato anche tenendo presente i provvedimenti regionali emanati in materia di ticket
sanitari, che hanno avuto ripercussioni anche sulla spesa farmaceutica, così come, in particolare
sulla riabilitazione, che ha registrato anch’essa un decremento significativo.
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4. PARI OPPORTUNITA’ E BILANCIO DI GENERE
COMITATO UNICO GARANZIA
L'ordinamento italiano ha recepito i principi veicolati dalla Unione Europea in tema di pari
opportunità uomo/donna sul lavoro, contrasto ad ogni forma di discriminazione e mobbing.
Nel quadro dei recenti interventi di razionalizzazione dell'amministrazione pubblica, fra i quali. da
ultimo, il decreto legislativo 27 ottobre 2009. n. 150, specificamente finalizzato all'ottimizzazione
della produttività del lavoro pubblico, si inserisce anche l'art. 21 della Legge 4 novembre 2010, n.
183 (cd "Collegato lavoro"), che è intervenuto in tema di pari opportunità, benessere di chi lavora e
assenza di discriminazioni nelle amministrazioni pubbliche. L’obbligo di costituire il Comitato
Unico di Garanzia, introdotto da detta Legge n.183/2010, ha imposto tale adempimento a tutti i
soggetti pubblici.
Con Delibera Commissario Straordinario ASL Avellino n.318 del 21.03.2011 e succ. Delibere di
rettifica n.452 del 14.04.2011 e n.556 del 10/5/2011, è stato istituito il “Comitato Unico di Garanzia
per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”
(denominato CUG), che unifica in un solo organismo le competenze del Comitato per le pari
opportunità e del Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing.
IL C.U.G. è chiamato istituzionalmente a svolgere compiti propositivi, consultivi e di verifica
nell’ambito delle tematiche concernenti le pari opportunità, il contrasto ad ogni forma di
discriminazione, il benessere organizzativo.
Il CUG ASL Avellino, nell’ambito dei poteri ad esso attribuiti dalla vigente normativa,
nell’assorbire le competenze dei preesistenti Comitato per il Mobbing e Comitato per le Pari
Opportunità, ha promosso nel periodo di esercizio iniziative aziendali finalizzate a promuovere la
cultura della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nell’ anno di esercizio 2014 sono state attuate, in particolare, le seguenti azioni:
-Sviluppo Piano Biennale di Azioni Positive 2013-2015 adottato con Delibera ASL Avellino n. 668
del 07.05.2013.
-Giornate di studio e di approfondimento sulle specifiche tematiche del benessere nei luoghi di
lavoro e delle strategie di prevenzione del mobbing, ponendo, tra l’altro, tra gli obiettivi e finalità
del Comitato anche l'intento di poter attivare sportelli per accogliere segnalazioni in ambito di
discriminazione, benessere organizzativo, mobbing, forme di flessibilità lavorativa, interventi di
conciliazione, ecc.
Per il prosieguo dell’impegno, considerato che la promozione della diffusione della cultura del
benessere organizzativo rappresenta un fattore fondamentale all’interno dell’Azienda, sono da
sviluppare le seguenti azioni:
- Formazione
- Informazione-Realizzazione sportello di Ascolto
- Cultura della Pari Opportunità
- Promozione del benessere lavorativo
FORMAZIONE
BENESSERE
INFORMAZIONE
CULTURA DELLA
PARI
OPPORTUNITA’
LAVORATIVO
Eventi formativi
su compiti CUG
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Sito
Opuscoli
Sportello di
ascolto
Promozione
della cultura
della pari
opportunità
Piano azioni
positive 20132015
TRASPARENZA E PROCESSO DI REDAZIONE
Trasparenza
L’Azienda ASL Avellino era già orientata alla trasparenza ed alla rendicontazione esercitate negli
anni più recenti attraverso comunicazioni istituzionali e non, quali Conferenze dei Servizi ASL e
Distrettuali, incontri con Associazioni, relazioni e dibattiti pubblici, portale internet aziendale,
operazione trasparenza amministrativa, ufficio stampa, comunicazione ed URP, ecc.
La presente Relazione sulla performance aziendale è richiesta dal D. Lgs. N. 150/2009 e le
indicazioni operative sulla sua redazione sono contenute nella Delibera ANAC (ex CIVIT) n.
5/2012, quelle sulla sua validazione da parte dell’OIV nella Delibera ANAC (ex CIVIT) n. 6/2012.
Fasi, soggetti, tempi e responsabilità
In un contesto già così orientato verso la trasparenza, nell’attesa che la Regione assumesse precise
posizioni relativamente all’applicazione del D. Lgs. N. 150/2009 e nella volontà di dare inizio alla
relazione, la Direzione Commissariale, attraverso la UOC Qualità e Accreditamento e con il
supporto dell’OIV, ha dato seguito alla stesura del documento nel mese di giugno 2015, dopo aver
concluso tutte le fasi relative al processo di misurazione e valutazione delle performance annuali dei
dirigenti, relative all’anno 2014. Considerata la necessità di una sua successiva validazione da parte
dell’OIV e di redigere per la prima volta la relazione sulla performance attenendosi alle indicazioni
del decreto e delle delibere sopra citate, il lavoro è stato svolto dalla Unità Operativa Qualità e
Accreditamento concordemente con l’OIV, avvalendosi dei documenti ufficiali dell’Azienda e delle
Unità Operative aziendali per le integrazioni. La responsabilità dei dati forniti è degli specifici uffici
aziendali, la successiva validazione del documento dell’OIV.
Punti di forza e di debolezza del ciclo della performance
In sintesi, l’Azienda ha intrapreso una riorganizzazione dell’intero ciclo della performance, tuttora
in corso, che, partendo dalle indicazioni degli organi istituzionali, in primis dalla Regione, individua
obiettivi che concorrono alla salute ed alla assistenza della popolazione locale. Il raggiungimento
degli obiettivi viene misurato attraverso indicatori prefissati ed i risultati di fine anno, monitorati
durante il processo, determinano il riconoscimento della quota stipendiale di risultato. Oltre alla
rendicontazione istituzionale, l’Azienda è impegnata alla divulgazione dei risultati attraverso gli
strumenti sopra descritti nel paragrafo intitolato alla trasparenza.
I punti di forza di un tale progetto sono rappresentati sostanzialmente dalle sue caratteristiche di
condivisione di massima di metodologie e strumenti, coerenza, efficienza e rispetto delle normative
specifiche, trasparenza e definita assunzione di responsabilità che risultano attualmente ad uno stato
di avanzamento sufficiente.
Le difficoltà che, in estrema sintesi, sono riscontrabili anche a livello locale, sono rappresentate
dalla complessità della natura delle aziende sanitarie, in termini di molteplicità di figure
professionali, di posizioni contrattuali, di rappresentanze sindacali, che non sempre favoriscono la
coesione tra gli operatori, dalla forte dinamicità degli obblighi normativi, dalla riduzione delle
risorse disponibili, aggravato da un invecchiamento della popolazione. Tali difficoltà, in un contesto
regionale ove non sono ancora definiti gli atti di riorganizzazione delle Aziende Sanitarie, le stesse
sono commissariate e nella nostra realtà senza una direzione amministrativa, rappresentano i punti
di debolezza nella attuale organizzazione e nell’applicazione di un ciclo della performance
aziendale soddisfacente per il cittadino.
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Documenti ufficiali di riferimento ed approfondimento
Piano triennale della performance e Ciclo di gestione della Performance – ASL Avellino –
Approvazione Delibera n. 1068 del 23.06.2014
D. Lgs. N. 150/2009
Delibera ANAC n. 5/2012
Relazione dell’OIV ASL Avellino sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione,
trasparenza e integrità dei controlli interni (ai sensi del D. Lgs. 150/2009, comma 4, lettera a)
Dati di popolazione aggiornati al 1.1.2014 – ISTAT
Elenco eventi formativi UO Formazione aziendale
Elenco progetti con parere favorevole dell’OIV – struttura di supporto all’OIV
Relazione Comitato Unico di Garanzia – UO Medicina Legale
Eventi 2014 – Centro studi e Ricerche
Dati aggiornati personale dipendente UO GVRU
Schede VA1 e VA2 valutazione annuale dirigenti
Nota del Commissario Straordinario ad oggetto: Valutazione della performance 2014 – esito finale.
Relazione integrativa Direttore Generale ASL Avellino finalizzata alla procedura di verifica dei
risultati aziendali conseguiti e del raggiungimento degli obiettivi ottenuti nei primi 18 mesi
dall’assunzione dell’incarico di Direttore Generale.
UOC QA/FAP/CSeR
Il Direttore
Dott. Lucio Visconti
ASL Avellino – Via degli Imbimbo 10/12 - 83100 Avellino - Telefono (Centralino) 0825/291111 / Fax 0825/30824 - CF. /PI 02600160648
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Relazione sulla performance 2014.