comunità
Maria è modello di donna vera
Maggio: mese consacrato alla Madonna e alla festa delle mamme
  Tra gli uomini e le donne che hanno
incontrato Gesù di Nazareth la più significativa è senza dubbio Maria. Per questo
ogni donna e ogni uomo che vuole conoscere Gesù trova in lei un esemplare
elevato, ma altresì vicino e materno. In
questo intreccio tra santità irraggiungibile e prossimità familiare sta la singolarità
della figura di Maria, unica nel panorama di tutte le religioni.
Scrive don Tonino Bello: “Quando penso alle donne emancipate del nostro
tempo, mi ritorna con insistenza il problema del loro confronto con Maria. Chi
sa se la soubrette del varietà televisivo
o la soprano della Scala di Milano non
invochino il suo nome prima di esibirsi
sul palcoscenico? O se la fotomodella del
rotocalco per adulti o la campionessa di
sport non ne avvertano il fascino? Che
cosa pensano di lei le hostess dei boeing
intercontinentali o le artiste del corpo
di ballo del Bolscioi? A parte la catenina
appesa al collo, quali reazioni suscita il
nome di Maria nelle atlete della nazionale di pallacanestro in giro per il mondo
o nelle eleganti protagoniste dei salotti
letterari? Maria, insomma, è buona solo
come punto di riferimento per le monache e per le ragazze tutte casa e chiesa
oppure è l’aspirazione di ogni donna che
voglia vivere in pienezza la sua femminilità? Le donne della terra la guardano
con tenerezza perché nella sua vita terrena ha riassunto i misteri dolorosi di tutte
le loro soggezioni? O perché è l’immagine che sintetizza i misteri gloriosi della
liberazione della donna da tutte le schiavitù che, nel corso della storia, ne hanno
sfigurato la loro dignità? Sono domande
un po’ disseminate, alle quali non so dare una risposta, ma per le quali so fare
una preghiera.
Santa Maria, donna vera, noi ti imploriamo per tutte le donne della terra. Da
AZB 9000 ST. GALLEN
Maggio 2014
CHF 1,20
Prego segnalare cambiamenti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changements d’adresse
Comunità – Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallen
ANNO XL – N. 5 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale
quando sul Calvario ti trafissero l’anima, non c’è pianto di madre che ti sia
estraneo, non c’è solitudine di vedova
che tu non abbia sperimentato, non c’è
avvilimento di donna di cui non senta
l’umiliazione. Santa Maria, donna vera,
aiutaci ad interpretare la vita, dopo tanto
maschilismo imperante, con le categorie
tenere e forti della femminilità. Aiutaci a
ringraziare Dio che, se per umanizzare
la terra si serve dell’uomo senza molto
riuscirci, per umanizzare l’uomo vuol
servirsi della donna. Nella certezza che
stavolta non fallirà”.
comunità
Indirizzi utili
Maggio 2014
MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE–SVIZZERA ORIENTALE
IMPRESSUM
comunità
Maria è modello di donna vera
Maggio: mese consacrato alla Madonna e alla festa delle mamme
voglia vivere in pienezza la sua femminilità? Le donne della terra la guardano
con tenerezza perché nella sua vita terrena ha riassunto i misteri dolorosi di tutte
le loro soggezioni? O perché è l’immagine che sintetizza i misteri gloriosi della
liberazione della donna da tutte le schiavitù che, nel corso della storia, ne hanno
sfigurato la loro dignità? Sono domande
un po’ disseminate, alle quali non so dare una risposta, ma per le quali so fare
una preghiera.
Santa Maria, donna vera, noi ti imploriamo per tutte le donne della terra. Da
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Comunità – Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallen
ANNO XL – N. 5 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale
Tra gli uomini e le donne che hanno
incontrato Gesù di Nazareth la più significativa è senza dubbio Maria. Per questo
ogni donna e ogni uomo che vuole conoscere Gesù trova in lei un esemplare
elevato, ma altresì vicino e materno. In
questo intreccio tra santità irraggiungibile e prossimità familiare sta la singolarità
della figura di Maria, unica nel panorama di tutte le religioni.
Scrive don Tonino Bello: “Quando penso alle donne emancipate del nostro
tempo, mi ritorna con insistenza il problema del loro confronto con Maria. Chi
sa se la soubrette del varietà televisivo
o la soprano della Scala di Milano non
invochino il suo nome prima di esibirsi
sul palcoscenico? O se la fotomodella del
rotocalco per adulti o la campionessa di
sport non ne avvertano il fascino? Che
cosa pensano di lei le hostess dei boeing
intercontinentali o le artiste del corpo
di ballo del Bolscioi? A parte la catenina
appesa al collo, quali reazioni suscita il
nome di Maria nelle atlete della nazionale di pallacanestro in giro per il mondo
o nelle eleganti protagoniste dei salotti
letterari? Maria, insomma, è buona solo
come punto di riferimento per le monache e per le ragazze tutte casa e chiesa
oppure è l’aspirazione di ogni donna che
quando sul Calvario ti trafissero l’anima, non c’è pianto di madre che ti sia
estraneo, non c’è solitudine di vedova
che tu non abbia sperimentato, non c’è
avvilimento di donna di cui non senta
l’umiliazione. Santa Maria, donna vera,
aiutaci ad interpretare la vita, dopo tanto
maschilismo imperante, con le categorie
tenere e forti della femminilità. Aiutaci a
ringraziare Dio che, se per umanizzare
la terra si serve dell’uomo senza molto
riuscirci, per umanizzare l’uomo vuol
servirsi della donna. Nella certezza che
stavolta non fallirà”.
San Gallo–Rorschach:
Missionario:
Rorschacherstr. 105, 9000 S. Gallo
Don Piero Corea
Tel. 079 8470441
Wil–Herisau:
Missionario:
Missionario emerito:
Lerchenfeldstrasse 5, 9500 Wil
Don Alfio Bordiga
Don Peppino Salvadè
Tel. 076 740 21 10
Tel. 071 911 58 51
Schaan–Marbach:
Missionario:
Reberastrasse 1, 9494 Schaan
Don Egidio Todeschini
Tel. 00423 2322922
Rapperwil–Jona:
Missionario:
Herrenberg 53, 8640 Rapperswil
P. Giulio De Zulian
Tel. 055 210 52 63
Coordinazione delle MCI:
Coordinatore Nazionale:
Brauerstr. 101,8004 Zürich
Don Carlo De Stasio
Tel. 044 240 51 25
CONSOLATO D’ITALIA – SAN GALLO E LIECHTENSTEIN
Frongartenstrasse 9, 9000 St. Gallen
Email: [email protected] • www.consangallo.esteri.it • Telefax 071 227 41 40
Centralino
Tel. 071 227 41 41
Segreteria
Tel. 071-227 41 44
Anno XL – N. 5 Maggio 2014 – Mensile delle Mis-
Anagrafe/Elettorale
Tel. 071 227 41 38
Stato civile
Tel. 071 227 41 36
sioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orien-
Cittadinanza
Tel. 071 227 41 37
Assistenza
Tel. 071 227 41 37
Passaporti/Leva
Tel. 071 227 41 34
Notarile
Tel. 071 227 41 39
Rimpatri definitivi
Tel. 071 227 41 39
Cancelleria
Tel. 071 227 41 45
Archivio
Tel. 071 227 41 33
Visti
Tel. 071 227 41 42
tale. Aderente alla Federazione Unitaria della
Stampa Italiana all’Estero (FUSIE).
Direzione-Redazione: Don Egidio Todeschini (det).
Email: [email protected]
Amministrazione e indirizzi:
Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallen
Redazioni locali: MCI San Gallo, MCI Wil,
Ufficio scuola
Archivio
Tel. 071 227 41 47
Tel. 071 227 41 33
Orari di apertura
Lunedì:09.00-12.30
Martedì:15.00–18.00
Mercoledì: 09.00–12.30
Giovedì:15.00–18.00
Venerdì: 09.00–12.30
PATRONATO ACLI – PER I SERVIZI SOCIALI
MCI Schaan
Tipografia: La Buona Stampa (TBS) – Via Fola 11,
Patronato e Assistenza sociale ACLI (Associazione Cristiana Lavoratori Italiani)
Operatori: Matteo Di Gennaro e Agnese Vailati
6963 Pregassona
Abbonamento: CHF 12 annuo
San Gallo
Heimatstrasse 13,
9008 San Gallo
Tel. 071 244 81 01/04
Email: [email protected]
Kreuzlingen
presso il Circolo ACL, Bärenstrasse 32.
Con due presenze al mese: 2° e 4° giovedì dalle ore 16.00 alle 19.00.
Marbach
presso la Missione Cattolica Italiana, Staatstrasse 58.
Con due presenze al mese: 1° e 3° lunedì dalle ore 15.30 alle 18.00.
Buchs
presso la sala della parrocchia, Pfrundgutstrasse 5.
Ogni sabato: ore 9.00–11.00.
Consegna del materiale da pubblicare entro il giorno 15 di ogni mese
SOMMARIO
pag.   4-7
San Gallo-Rorshach
pag.   8-11
Wil–Herisau
pag. 12-15
Schaan–Marbach
pag. 16-17
Servizi Speciali
pag. 18
Patronato Acli
pag. 19-22
Scalaforum
Chi non riceve il giornale, chi non lo vuole, chi riceve
più copie, chi cambia indirizzo, è pregato di comunicarlo alla propria Missione.
2
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
9.00-12.00
9.00-12.00; 15.00-19.00
9.00-12.00; 15.00-19.00
9.00-12.00
9.00-12.00; 15.00-18.00
PATRONATO ITAL-UIL A RORSCHACH E WIL
Rorschach
Presso la sede della Pro Senectute; Reitbahnstr. 2, 9400 Rorschach
Tutti i giovedì dalle 18.30 alle 20.00
Operatore: Gianni Ruberti
Tel. 071 220 96 22 / 077 433 44 01
Wil
Hörnlistrasse 19, 9500 Wil
Operatore: Leo Caruso
Telefono 071 220 96 22
Lunedì
Martedì
Mercoledì
9.30-12.30; 14.00-17.30
9.30-12.30; 14.00-17.30
9.30-12.30; 14.00-17.30
Maggio 2014
comunità
Editoriale
3
Il primo anno di papa Francesco
Una Chiesa più aperta al mondo e orientata ai poveri ed alla misericordia
  Papa Bergoglio, optando per il nome del Poverello
di Assisi, ha fatto subito intendere quale è il compito
della gerarchia ecclesiale e dei cristiani: recuperare
lo spirito evangelico delle origini, assumere uno stile
modesto e combattere le derive mondane della Chiesa. Da allora tutti i suoi gesti, le sue parole, le scelte
fatte hanno rappresentato una novità, già rilevabile
dal fatto che è il primo gesuita ed il primo argentino a
diventare Pontefice. Unico a scegliere il nome di Francesco, a conservare la sua croce pettorale d’argento,
a rifiutare l’anello d’oro, l’appartamento in Vaticano,
preferendo quello più modesto nella Casa Santa Marta. Un approccio tipico di chi è sempre stato umile con
gli abitanti poveri delle periferie di Buenos Aires, non
temendo di mescolarsi ad essi. Un modo di agire che
ha contribuito a farlo apprezzare, amare ed eleggere,
da diversi giornali, “uomo del’anno 2013” per effetto
della cordialità mostrata, dell’amore per i bambini e
dei rapporti affettuosi anche con atei, tra i quali il
giornalista Eugenio Scalfari, che ha osato perfino dire
che il Santo Padre “di fatto, ha abolito il peccato”. Opinione, questa, decisamente errata.
Un Papa che chiede di pregare per lui sa benissimo
che anch’egli può peccare, stimolato dal demonio, il
cui maggior successo è quello di “farci credere che
non esiste” e che “tutto possa essere risolto su un
piano umano”. No, non ha eliminato il peccato, ha
semplicemente invitato i Cardinali ad elaborare una
dottrina più morbida ed indulgente sulla morale sessuale e familiare. Che permetta di battezzare i figli di
coppie non sposate; che, se approvata dal Sinodo dei
Vescovi sulla famiglia il prossimo ottobre e nel 2015,
consenta la Comunione ai divorziati, in quanto “ci sono norme o precetti ecclesiali che possono essere stati
molto efficaci in altre epoche ma che non hanno più la
stessa forza educativa”, per cui non si deve avere “paura a rivederle”, magari rendendo più snella la prassi sul
riconoscimento di nullità del matrimonio.
Per il Pontefice, trattasi di “un lungo cammino che la
Chiesa deve compiere” per rispondere ai bisogni spirituali e materiali del popolo. Da qui la sua convinzione
che occorra riconvertirla ad una maggiore dimensione
pastorale. Ovvio che ciò abbia fatto sorgere alcune
perplessità dai tradizionalisti che non ne accettano
l’interpretazione rivoluzionaria di Bergoglio. Prevale
il desiderio di “una Chiesa povera, per i poveri che
non possono aspettare”; che spieghi e faccia accettare
la verità del Vangelo; soprattutto che, tenendo conto
delle attuali condizioni di mentalità ed usanze, insegni ad amare il prossimo. Emigranti compresi, “vittime del rifiuto e dello sfruttamento, della tratta delle
persone e del lavoro schiavo".
Atti e parole che spingono a prestare più attenzione
ai temi etici e religiosi, facendogli guadagnare la benevolenza di molti, grazie al coraggio e alla semplicità
del suo messaggio. Che piace ai credenti che lo sentono parlare al cuore delle genti. La speranza è che
ciò aiuti a scoprire ed alimentare la fede ed a vivere
da bravi cristiani. Senza fermarsi alla sola e spontanea
simpatia.
Don Egidio Todeschini
San Gallo • Rorschach
Maggio 2014
LA MISSIONE
Missionario: Don Piero Corea
Rorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallen
e-mail: [email protected]
www.dpcmission.com
Segreteria:
Per comunicazioni alla segreteria o per richieste di documenti, S. Messe, benedizione
delle Case, Confessioni o dialoghi spirituali
si prega di telefonare allo 079 84 70 441
Ufficio parrocchiale:
Da Lunedì a Giovedì ore 9.00-11.30
SS. MESSE
Messe Feriali
Rorschach: Ogni Lunedì e ogni Venerdì alle
ore 19:00 presso la Seelenkapelle;
San Gallo: ogni Mercoledì e ogni Giovedì
alle ore 18:30 presso la Chiesa Parrocchiale di St. Fiden
Prefestive
Rheineck: ore 17.00
Festive San Gallo
Cappella degli Angeli: ore 09.30
Bruggen: ore 18.15
Festive Rorschach
Chiesa di San Colombano: ore 11.00
ALTRI SERVIZI
Confessioni: mezz'ora prima della S. Messa
Matrimoni: corso di preparazione da gennaio ad aprile di ogni anno.
Battesimi: per i battesimi annunciarsi e concordare con il Missionario
Cresima adulti: per la preparazione della Cresima prendere contatto con il Missionario
PATRONATO ACLI
Orari:
Lunedì: Ore 09.00 – 12.00
Martedì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00
Mercoledì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00
Giovedì: Ore 09.00 – 12.00
Venerdì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00
Operatori: Matteo Di Gennaro
Agnese Vailati
Telefoni: 071 – 244 81 01
071 – 244 81 04
Corrispondente Consolare e Patronato ITAL-UIL:
a Rorschach: tutti i Giovedì dalle ore 18:30
alle ore 20:00 nella sede della ProSenectute in Reitbahnstr. 2, 9400 Rorschach
a Arbon: tutti i Mercoledì dalle 16:30 alle
18:00 nella sede del Sindacato UNIA alla
Promenadenstr. 5, 9320 Arbon.
Operatore: Gianni Ruperti
tel: 071 220 96 22/ 077 433 44 01
comunità
4
Nuovo Missionario di San Gallo
Intervista a don Piero Corea
1. Come si trova nella nuova
Comunità e come è stato accolto?
Sono pochi i mesi da quando sono stato
designato come nuovo missionario di San
Gallo, ma devo dire che c’è stata un’ottima accoglienza, festosa e gioiosa. Credo sia stato un buon inizio. In fondo l’11
Gennaio 2014 con la sua grande festa e
folla credo sia ancora nella mente di tutti.
2. Come inizierà nella nuova Comunità?
Pensa di proporre le stesse cose?
Da qualche mese sono stato chiamato
ad essere guida di una nuova missione
e questo mi rende pieno di trepidazione.
Mi sta chiedendo come inizierò? Per prima cosa credo necessaria la conoscenza
dei luoghi e soprattutto delle persone:
pur rimanendo in Svizzera, ogni comunità, ogni realtà ha la sua identità specifica. Della mia esperienza a Herisau/
Flawil mi porto la consapevolezza che in
ogni luogo ci sono persone pronte e disposte a scegliere il Signore e attendono
solo qualcuno che sia capace di estinguere la loro sete di Dio (At 8, 27-35). Mi
auguro che io possa essere il «Filippo »
della nuova comunità.
3. Come va il lavoro con la parrocchia
a Rorschach?
Va molto bene, abbiamo avuto già
l`occasione di fare una Messa insieme
in occasione del “Pasta essen”. Mi hanno chiesto di rivolgere qualche parola ai
presenti e io non mi sono lasciato pregare: “per me non ci sono divisioni,non ci
sono nazionalità e niente confini”. Questo è stato il mio augurio.
4. Quali sono le esperienze più significative fatte nella vecchia missione e quali
sono i progetti che ha per il futuro?
Ritengo importanti tutte le esperienze
e ogni persona che ho incontrato nella
mia vita la reputo un dono. Per questo
sono grato a Dio.
Per il futuro ho tante idee e progetti che
vorrei, con la Grazia di Dio e la collaborazione di tutti, realizzare.
5. Ha ancora contatti con la gente
della vecchia missione?
Come le dicevo prima: non ci sono confini.
6. Cosa vorrebbe per il futuro?
Per il futuro mi auguro si possa avere
un giorno migliore e per “giorno migliore” intendo quel giorno in cui ognuno
prende consapevolezza dell’importanza
e della ricchezza che porta con se; intendo quel giorno in cui ognuno sarà capace con serietà e dedizione di prendersi
le proprie responsabilità; intendo quel
giorno in cui, da cristiani, entreremo
con la nostra vita nella Grazia di Dio per
poter portare la Grazia di Dio a quanti
ancora non la conoscono o non la vivono pienamente. Per “giorno migliore”
intendo quel giorno di cui disponiamo
per poter davvero compiere il bene e
quel giorno non può essere “ieri” perché passato… il nostro “giorno migliore”
è l’oggi, è la quotidianità perché è “oggi” che noi possiamo decidere di essere
persone migliori, persone vive, persone
che amano, persone che con giustizia
donano parte di sé stessi per amore dell’
Altro. È oggi che possiamo donarci una
parola dolce di conforto e di sostegno;
è oggi che possiamo dire alle persone
a noi care un “ti voglio bene” che sgorga dal cuore; è oggi che possiamo intraprendere un cammino di conversione
e di santificazione… “domani” non può
essere il nostro giorno migliore, perché
“il domani” non esiste; il domani è un
dono d’accogliere; il “domani” potrebbe
essere “un giorno di ritardo” sulla marcia
del treno della vita.
intervista a cura di Emiliana Labriola
Maggio 2014
San Gallo • Rorschach
comunità
5
ATTIVITÀ
ogni Martedì dalle ore 14:30 presso la
Offenes Haus sita in Greithstr. 8, 9000
St. Gallen, incontro del Gruppo Anziani.
Domenica 18 Maggio 2014
Domenica 1 Giugno 2014
Domenica 8 Giugno 2014
Domenica 22 Giugno 2014
Corso prematrimoniale:
Rorschach:
San Gallo:
Le coppie che vorranno seguire il Corso
prematrimoniale, dovranno annunciarsi presso la Segreteria della Missione, al
numero 079 84 70 441.
Eventuali eccezioni sono da concordare
con Don Piero.
Sospensione delle S. Messe
Le S. Messe nella Cappella degli Angeli
delle ore 9:30 sono sospese una volta
al mese e precisamente nelle seguenti
date:
• ogni lunedì alle ore 20:00 presso il St.
Kolumban Zentrum catechesi;
• ogni Venerdì dalle ore 16:00 Gruppo
Anziani;
• ogni Sabato dalle ore 15:30 alle ore
16:45 Gruppo Bambini, Preadolescenti e Adolescenti.
L’angolo delle Associazioni:
L’Associazione Alpini di San Gallo invita tutti gli iscritti a partecipare alla S.
Messa del 4 Maggio alle ore 9:30 celebra-
ta in suffragio di tutte le Anime dei fratelli defunti dell’Associazione. Si prega
di portare lo stendardo dei vari gruppi.
Associazione Fogolâr Furlan di San
Gallo organizza, per domenica 8 giugno
2014, la tradizionale GRIGLIATA alla baracca del Stephanshorn.
Servizio bar aperto dalle ore 11.00. MENU: Salsicce, Polenta e buon vino.
Ricca tombola.
Vi aspettiamo numerosi.
Comitato Scuola Famiglia-San Gallo:
L’ORA DEL RACCONTO per i bambini
a partire dai 3 anni alla Freihandbibliothek di San Gallo dalle ore 10.15 alle ore
11.15: SABATO 10 MAGGIO 2014.
Punto Anziani
Venerdi 28 marzo 2014 il gruppo anziani presso il centro
San Colombano di Rorschach ha organizzato un pomeriggio informativo sulla prevenzione contro la “truffa del falso
nipote”.
Erano presenti esponenti della polizia cantonale di San
Gallo i quali hanno presentato inizialmente la struttura
della “centrale delle emergenze” e spiegato dove è situato il
commando della polizia. Dopo un’esaustiva presentazione
hanno ripercorso e spiegato in modo semplice e pratico le
nuove e vecchie truffe come per esempio il borseggio e ci
hanno “aperto gli occhi” sul comportamento da tenere se
dovessimo essere vittime di furti in casa.
Uno spazio particolare ha avuto il richiamo a stare mol-
to attenti durante i prelievi al bancomat e infine il tema
scottante della truffa del “falso nipote”: con arte infatti i
malintenzionati si fingono nipoti delle ignare vittime, le
quali ignare scopriranno troppo tardi di esser stati truffati.
È stato un pomeriggio molto interessante e istruttivo, un
pomeriggio che ci ha aiutati a capire che bisogna essere
molto più attenti e soprattutto solidali con quelle persone
che riconosciamo come vittime. Si è avuto anche modo di
porre tante domande, ricevendo una buona consulenza e
tanta ottime risposte.
Il motto finale del pomeriggio è stato: È meglio essere preparati a prevenire le truffe che essere truffati.
Il pomeriggio è terminato con un piccolo rinfresco.
San Gallo • Rorschach
Maggio 2014
comunità
6
I NOSTRI DEFUNTI
Un Lungo Viaggio
• 
Gioia Umile
*28.08.1947 a Luzzi (Cosenza)
+ 18.12.2013 San Gallo
Umile Gioia, nato il 28 Agosto 1947 a
Luzzi in provincia di Cosenza, in Calabria. Da giovane ragazzo conobbe la
sua futura moglie Elisa Esposito.
Nel 1967 lasciò il suo paese per cercare
un futuro migliore a Rorschach presso
la Firma Feldmühle.
Nel 1969 sposò elisa e la portò con se
per creare famiglia.
Nel 1970 nacque il primogenito Mas-
similiano. Nel 1973 cominciarono entrambi a lavorare nella ditta ArboniaForster ad Arbon, dove trovarono anche l’abitazione.
Nel 1974 nacque la secondogenita Aurelia. Con il loro assiduo lavoro avevano migliorato la loro condizione sociale. Dopo una vita spesa per la famiglia
e nel lavoro, nel 2001 si ritiravano definitivamente nel loro paese con un pò
di amarezza per il distacco dai figli e
nipoti e dalle rispettive famiglie.
I problemi di salute di Umile cominciarono nell’inverno 2012 che l’hanno
condotto a subire un intervento delicato nell’Aprile 2013, dove ringraziando il
Signore era andato tutto bene.
Con un pò di sofferenze ma tanta volontà di vita fino all’ultimo giorno, il 18
dicembre 2013, purtroppo, ci ha lasciati inaspettatamente e con un vuoto e
dolore enorme dentro.
Continueremo a tenere vivo nel nostro
ricordo e soprattutto nelle nostre preghiere il nostro amato Umile.
Con infinito amore
La moglie Elisa,
i figli Massimiliano e Aurelia; il genero
Luca e i nipoti Arianna, Laura, Dilan,
Vanja ed Eros.
Vangelo in pillole
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo
allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
San Gallo • Rorschach
Maggio 2014
comunità
7
Il Pranzo della Solidarietà
Lentamente ho aperto la porta che
conduceva alla stanza di mia madre
malata terminale. In punta di piedi
sono entrata in questa piccola stanza
piena di buio, anche se era in pieno
giorno. Mia madre era avvolta in coperte che la facevano sembrare così
fragile. Mi chinai su di lei per vedere
se dormiva, ma lei aprì gli occhi e vidi
i suoi occhi spenti che sembravano
stanchi e sfiniti. Con la sua mano tremante lei dolcemente mi accarezzò
la guancia. Delicatamente mi sdraiai
accanto a lei e l’abbracciai con cautela
per non farle del male. Le ho cantato nel sonno e in un orecchio le sussurrai: “Ti voglio un mondo di bene,
resta con me, Mamma!” Una leggera
scossa mi ha svegliato dai miei sogni.
Ho aperto gli occhi e davanti a me
c’era il mio amato papà in piedi con le
braccia tese. Mi gettai verso di lui e mi
sentii nelle sue braccia sicura. Mi appoggiai sul suo petto ed ero contenta
di non dover sopportare questo peso
di sofferenza da sola.
Un forte squillo ci ha fatto spaventare e insieme ci siamo recati verso
la porta. Mio padre aprì la porta e io
mi nascosi dietro di lui. Una donna si
trovò davanti e ha consegnato a mio
papà una busta bianca. Confuso aprì
la busta e vide la generosa donazione. La donna rispose: Non ringraziare
me, ma le persone che hanno donato
presso l’associazione del CF (Donne
sostengono Persone – Frauen unterstützen Menschen). Mentre la donna
si allontanava, noi ci siamo abbracciati con grande gioia. E per la prima vol-
Una giornata sulla neve
Il 9 marzo è stata una bellissima giornata organizzata per i ministranti insieme alle rispettive famiglie.
Ore 13:30 ci siamo incontrati a Goldach ed
insieme ci siamo avviati verso la montagna
“Kronberg”.
Li siamo andati con la funivia su in cima, dove
c`era un sole splendente, veramente una bellissima giornata.
Tra risate e cadute abbiamo camminato sulla
neve, dove abbiamo organizzato dei giochi da
fare insieme, genitori e bambini.
C`è chi si è divertito a fare giganti palle di neve,
chi a rilassarsi.
Arrivata l`ora di ritornare alla funivia è stata
durissima risalire nelle buche della neve.
Abbiamo concluso la giornata con una buonissima e calda fondue.
Grazie alla nostra organizzatrice.
Fiorella Pitaro
ta nella mia vita ho avuto speranza.
Come nella nostra storia, vogliamo
ringraziare tutti coloro che sono venuti numerosi al “Pranzo di beneficienza” e hanno reso possibile con la
loro offerta di donarla all’associazione CF per aiutare le persone che vivono in tali emergenze. Un ringraziamento va anche al gruppo Mamme
GePi e ai loro mariti, gruppo papà,
gruppo anziani, gruppo animatrici
e infine anche ai giovani che hanno concluso l’evento con un canto.
Ognuno ha messo a disposizione il
proprio talento e insieme si è forti,
questo è lo spirito che rende la Missione unita. Regaliamo insieme alle
persone la speranza!
Emi, Sara e Melissa
comunità
Wil • Herisau
Maggio 2014
LA MISSIONE
Ufficio: Missione Cattolica Italiana
Lerchenfeldstrasse 5, 9500 Wil
Tel. 076-740 21 10
Missionario: Don Alfio Bordiga
Mail: [email protected]
Missionario emerito: Don Peppino Salvadè
Tel. 071-911 58 51
La Missione comprende i Decanati di
Appenzell, Gossau, Wil-Wattwil
UFFICIO
Per ogni necessità, per la celebrazione dei Sacramenti, per documenti, per
incontri di direzione spirituale o Confessione, per segnalare un ammalato
in ospedale, chiamate pure al mio numero di cellulare 076- 740 21 10. Se
non rispondo subito, state certi che vi
richiamerò.
SANTE MESSE
Appenzell: a Herisau seconda, quarta
e quinta domenica del mese ore 11.30;
ad Appenzell Bühler-Teufen prima domenica del mese ore 17.00 in inverno,
ore 18.00 in estate; a Bühler terza domenica del mese ore 17.00; a Degersheim terzo sabato del mese ore 17.30
(sospesa Sabato Santo e mese luglio)
Wil-Wattwil: a Wil prima, seconda*,
terza, quarta* e quinta* domenica
del mese ore 11.15; a Wattwil prima
e terza domenica del mese ore 09.15;
a Bütschwil (sospesa mese agosto)
secondo sabato del mese ore 19.00; a
Bazenheid quarta* domenica ore 10.00;
a Ebnat-Kappel seconda domenica del
mese ore 18.00; a Oberuzwil terzo sabato del mese ore 19.00 (sospesa Sabato Santo e mese luglio)
PATRONATO ITAL-UIL
Hörnlistrasse 19, 9500 Wil
Lunedì:09.30-12.30/14.00-17.30
Martedì:09.30-12.30/14.00-17.30
Mercoledì:09.30-12.30/14.00-17.30
Operatore: Leo Caruso
Tel. 071-220 96 22
8
LA VOCE DEL MISSIONARIO
Maria, la Madre del Silenzio
  L’evangelista Luca dice che Maria
“serbava tutte queste cose
nel suo cuore”. Anche se Luca non dice quali siano queste cose, lascia che
Teofilo le intuisca. Queste cose erano
tutto ciò che aveva già descritto riguardo al mistero dell’Incarnazione.
S. Agostino, da acuto osservatore,
nota che: “Maria di fronte al Mistero
dell’Emmanuele (Dio con noi), rimane in silenzio. Gli angeli annunciano
la venuta del Messia ai pastori: questi
vanno “senza indugio alla grotta di
Betlemme e poi raccontano ciò che
hanno udito e visto e cercano di vincere la fredda indifferenza degli abitanti di Betlemme, che hanno rifiutato una giovane mamma che stava per
dare alla luce il Salvatore del mondo”.
Maria accoglie questo rifiuto in silenzio. Tutta la vita di Maria è una vita di
silenzio che adora la Parola eterna di
Dio. Questa Parola eterna di Dio che
Ella stringe fra le braccia, una Parola
che vagisce ma non parla.
Impariamo da Maria Vergine e Madre di Dio, a conservare nel nostro
cuore il suo silenzio. Solo così, come
Maria, potremo sentire vicino a noi Il
Signore. Nel silenzio interiore, come
Maria, troviamo la pace e la preghiera alla Regina della Pace: per la pace
nel mondo, nelle nazioni belligeranti,
tra le pareti domestiche, per la difesa dei più deboli, bambini, donne e
anziani. Una preghiera particolare rivolgiamo a Maria per tutti i bambini e
i poveri del mondo, perché non manchi loro il necessario sostentamento.
Ma ci sono due momenti nei quali il
Silenzio di Maria si riempie di mistero. Ai piedi della Croce, che Matthias
Grünenwald ha dipinto nella famosa
Crocifissione di Colmar, Maria conserva nel suo cuore il dolore immen-
so di una madre di fronte alla morte
del Figlio sulla Croce. Non c’è pietà
per Lui, lo deridono.
Un altro grande pittore italiano, Andrea Mantegna, descrive il Silenzio di
Maria nel “Cristo Morto”, dove, accanto all’ardito scorcio prospettico di un
“cadavere” su un tavolo anatomico,
vediamo Maria impietrita, sostenuta
dalla Maddalena con le labbra chiuse
in un profondo silenzio di dolore. Andrea Mantegna, nel dipingere il silenzio di Maria nell’espressione del suo
volto, ci descrive come Maria raggiunga il compimento del mistero dell’Incarnazione: Consummatum est (tutto
è compiuto). Maria - commenta Bernanos, grande conoscitore d’anime
– nell’espressione del suo volto, vede
fino in fondo che cosa comporta l’assunzione della carne da parte di Dio.
Don Peppino
Maggio 2014
Wil • Herisau
comunità
9
Il Papa buono e il Papa missionario
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II canonizzati da Papa Francesco
  Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II il 27 aprile scorso
sono stati canonizzati da Papa Francesco. La data scelta da
Papa Francesco per elevare agli onori degli altari i suoi due
predecessori non è casuale. Il 27 aprile, infatti, la Chiesa
celebra la festa della Divina Misericordia istituita proprio
da Giovanni Paolo II. Ed è proprio la misericordia, termine
presente anche nel motto episcopale di Bergoglio, una delle
parole chiave dei primi mesi di pontificato di Francesco.
Per il Pontefice argentino canonizzare insieme Roncalli e
Wojtyla è “un messaggio alla Chiesa: questi due sono bravi.
Ma – ricorda il Papa – ci sono in corso anche le cause di
beatificazione di Paolo VI e di Albino Luciani“. A Roncalli e
a Wojtyla Francesco è particolarmente legato. Se fosse stato
eletto al posto di Ratzinger nel 2005 Bergoglio, come ha
rivelato lui stesso, si sarebbe chiamato Giovanni XXIV scegliendo il nome del “Papa buono”. Per Francesco, Roncalli
“è un po’ la figura del ‘prete di campagna’, il prete che ama e
sa curare ognuno dei fedeli e questo lo ha fatto da vescovo e
da nunzio. Quante testimonianze di battesimo false ha fatto
in Turchia in favore degli ebrei! È un coraggioso, un prete di
campagna buono, con un senso dell’umorismo tanto grande
e una grande santità. Quando era nunzio – ha raccontato
Bergoglio – alcuni non gli volevano tanto bene in Vaticano,
e quando arrivava per portare cose o chiedere, in certi uffici
lo facevano aspettare. Mai si è lamentato: pregava il rosario,
leggeva il breviario, mai. Un mite, un umile, anche uno che
si preoccupava per i poveri”. Papa Francesco ha sottolineato
anche la grande intuizione di Roncalli di indire il Concilio
Ecumenico Vaticano II. “Giovanni XXIII era un uomo docile
alla voce di Dio, perché il Concilio gli è venuto dallo Spirito
Santo, gli è venuto e lui è stato docile. Era un uomo che si
lasciava guidare dal Signore”.
“Un grande missionario della Chiesa” è, invece, la definizione che Francesco dà di Wojtyla, il Papa che nel 1992 lo
nominò vescovo ausiliare di Buenos Aires, nel 1998 arcivescovo della capitale argentina e nel 2001 lo creò cardinale.
“Giovanni Paolo II è un missionario, un uomo che ha portato il Vangelo dappertutto. Viaggiava tanto. Sentiva questo
fuoco di portare avanti la parola del Signore. È un san Paolo, è un uomo così; questo per me è grande”. Per il “Papa
buono” Bergoglio ha approvato un percorso privilegiato dispensando la sua canonizzazione dal riconoscimento di un
secondo miracolo. Sarà invece la guarigione straordinaria
della costaricana Floribeth Mora Díaz a condurre Wojtyla
alla santità. Per lei la diagnosi non dava alcuna speranza:
rottura di aneurisma fusiforme dell’arteria cerebrale media
destra con emorragia subaracnoidea. Dopo alcuni giorni di
ricovero i medici suggerirono al marito di riportarla a casa
perché non c’era più niente da fare. È qui che Floribeth
seguì in televisione la cerimonia di beatificazione del Papa
polacco, il 1° maggio 2011, e pregò Wojtyla: “Intercedi presso Dio perché non voglio morire e aiutami a guarire”. Successivamente una nuova visita neurologica e due risonanze
magnetiche eseguite nel 2011 e nel 2012 hanno evidenziato
la completa scomparsa spontanea dell’aneurisma con ricostituzione di un albero vascolare normale.
Maggio 2014
Wil • Herisau
comunità 10
Il mese di maggio: primavera dell’anima
 “Ecco tornato il mese della nostra mamma del cielo”
così scrisse una volta San Pio da Pietrelcina all’inizio
del mese di maggio.
Da secoli il mese di maggio è dedicato per eccellenza alla devozione a Maria Santissima. E’ il mese
più’ bello dell’anno per lo splendore primaverile che lo
riveste, e per questo consacrato a Colei che la Chiesa
canta e loda come la “Tota pulchra” (Tutta bella). E’ il
mese in cui sbocciano fraganti le rose nel tepore della
ridente natura, per questo viene consacrato a colei che
la Chiesa invoca come “Rosa mystica” (Rosa mistica).
In passato, in molte città e paesini era diffusa l’abitudine dei bambini di portare fiori per l’altare della
Madonna: “lumi, canti, preghiere e fioretti davano gioconda espressione alla devozione verso Maria Santissima, che ci appariva allora come la Regina della primavera, primavera della natura e primavera dell’anima” (Paolo VI).
Insieme con i fiori veri possiamo offrire ogni
giorno alla Madonna anche i “fioretti”: regali spirituali, piccoli sacrifici o gesti di carità, che non solo Le
dicono il nostro filiale affetto, ma anche il nostro desiderio di essere più intimamente legati a Lei, più che
ad ogni altra cosa.
Ecco che cosa sono i “fioretti”: regali piccoli che vanno dritti al cuore della Madonna e la fanno sorridere di gioia mentre ascolta e benedice i suoi devoti figli. Sono piccole cose, piccole offerte, ma che
se fatte bene, ci ottengono molte grazie. Anche per questo Maggio è chiamato anche il mese
delle grazie e delle glorie di Maria, perché in questo
mese si ricevono copiose grazie, celebrando le glorie
della Madre e Regina universale. Anzi, soprattutto per
i frutti spirituali che produce, il mese di maggio canta
le più alte glorie di Maria corredentrice e mediatrice
di ogni grazie.
Sono grazie di ogni sorta che Ella dona amorosamente a chi celebra questo mese. Grazie di progresso spirituale, di rinnovamento di vita, di conversione,
grazie temporali per la salute, per il lavoro, per gli studi, per la sistemazione per la famiglia. Quante grazie
in questo mese benedetto!
Tanto più che esso si chiude con la festa della Madonna delle Grazie (31 maggio, festa della Visitazione della Vergine Maria alla cugina S. Elisabetta)
che infonde in noi la certezza di essere accompagnati
dalla presenza amorevole materna e premusora della
Madre del cielo. Chi di noi non ha bisogno di grazie?
San Massimiliano M. Kolbe, per aiutare il fratello travagliato da pericolose angustie spirituali e materiali
non trovò rimedio più efficace che raccomandargli
con premura di fare il Mese di Maggio, e gli mandò
libretti utili a fargli seguire il mese mariano giorno per
giorno.
Fare il mese di Maggio, quindi, è accumulare grazie, risolvere problemi o situazioni dolorose, ottenere il patrocinio della Divina Madre. Ricorriamo alla Madonna ogni giorno di questo mese con la
recita devota del Santo Rosario.
Maggio 2014
Wil • Herisau
comunità 11
Tante grazie, don Peppino
Torneo di calcio a Herisau Tutte le missioni della zona e dintorni sono invitati   Dopo moltissimi anni di attività pastorale, il 19 Marzo abbiamo
salutato con riconoscenza Don Peppino. Nella stessa occasione abbiamo con piacere dato il benvenuto a Don Alfio.
Per l’occorenza il Consiglio pastorale ha organizzato una piacevole
serata nella sala parrocchiale di Wattwil, cenando e ascoltando musica tutti insieme.
La comunità presente ha colto l’occasione per ringraziare vivamente
Don Peppino per il lavoro che in questi anni ha svolto con eccellenza.
Senza dubbio mancherà a tutti l’attenzione e la partecipazione attiva
che Don Peppino ha sempre dimostrato per la Chiesa e per tutti i
cristiani.
Allo stesso tempo auguriamo a Don Alfio il meglio per la sua attivita’
pastorale che svolgera’ per la comunita’ di Wattwil nei prossimi anni.
Pitrelli Pietro
Quando: 07.06.14 14.06.14 (in caso di mal tempo) 21.06.14 (in caso di mal tempo) Ora: 13.00-­‐ca.17.00 Dopo la premiazione, grigliata per trascorrere una serata in compagnia. Per la grigliata ognuno porta le cose da casa. Dove: Sportplatz Wilen (Alpsteinstr. 2) Chi: Ragazzi tra i 11 anni e i 17 anni Bambini tra i 5 anni e i 10 anni Genitori, amici e parenti a fare il tifo Iscrizioni: Entro il 15.05.14 al seguente indirizzo: Emiliana Labriola 071 352 39 E-­‐Mail emiliana.labriola @gmail.com Le squadre verranno fatte il giorno del torneo ! APPUNTAMENTI DEL MESE DI MAGGIO
Venerdì 02 Maggio – S. Cuore
18.00 Confessioni individuali
19.00 S. Messa in Cappella S. Pietro.
Domenica 04 Maggio
11.15 S. Messa in S. Pietro.
Domenica 11 Maggio
Festa della Mamma
11.15 Solenne celebrazione della Messa in S. Pietro
per tutte le Mamme.
Martedì 13 Maggio
19.00Cappella di S. Pietro in onore della Madonna di
Fatima
Domenica 18 Maggio
11.15 S. Messa in S. Pietro
Sabato 24 Maggio
Via Crucis in Marienkirche Dreibrunnen
19.00 Via della Croce
Domenica 25 Maggio
11.15 S. Messa in S. Pietro.
Marienkirche Dreibrunnen
20.00S. Messa e processione dei ceri con la Vergine
Maria.
Mercoledì 28 Maggio
Pellegrinaggio a Lourdes con don Peppino
Ritorno pellegrinaggio domenica 01 giugno. Schaan • Marbach
Maggio 2014
LA MISSIONE
Comprende il Principato del Liechtenstein
e tre zone del cantone di San Gallo: Werdenberg, Sarganserland, Rheintal.
Missionario: Don
Egidio
Todeschini, Reberastrasse 1, 9494 Schaan. Tel.
00423-2322922; Fax 00423-2322919;
Email:[email protected].
comunità 12
Io prego ogni giorno a casa mia
Lettera ai parrocchiani continuando il tema della Messa
LA MESSA
Sabato: a Marbach primo del mese ore
18.15 (Missione); ad Au secondo del mese
ore 18.15 (Altersheim); a Diepolsau terzo
del mese ore 17.00 (parrocchia); a St. Margrethen quarto del mese ore 17.00 (parrocchia)
Domenica: a Buchs ore 9.00 (parrocchia); a
Balgach ore 10.30 (Frongarten); a Schaan
ore 11.00 (S. Pietro); a Mels ore 18.00
(Cappuccini), eccetto la prima del mese;
a Flums ore 18.00 (Justuskirche), la prima
del mese.
INFORMAZIONE
Comunità: è il mensile delle Missioni di San
Gallo-Rorschach, Wil-Herisau, SchaanMarbach. Siete pregati di comunicare i vostri cambiamenti di indirizzo. Per chi non
lo riceve, basta scrivere o telefonare.
Internet: il sito www.donegidio.com contiene
informazioni sulla Missione di Schaan-Marbach. Con articoli settimanali e pubblicazioni del missionario; www.missioni.ch invece
è il sito delle Missioni Cattoliche Italiane in
Svizzera.
Angolo: ogni settimana notizie in italiano
in quattro giornali locali: Volksblatt e Vaterland, Werdenberger & Obertoggenburger, Sarganserland.
CONSOLATO
Schaan: martedì ore 18.30-20.00 alla Missione (Reberastrasse 1). Operatore sociale: Egidio Stigliano.
Buchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica. Operatore sociale:
Matteo Di Gennaro.
Marbach: mercoledì ore 18.30-20.00 alla
Missione (Staatstrasse 58). Operatore sociale: Theo Palmisano.
PATRONATO
Buchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica. Operatore sociale:
Matteo Di Gennaro.
Marbach: 1° e 3° lunedì del mese ore 15.3018.00 alla Missione (Staatstrasse 58). Operatore sociale: Matteo Di Gennaro.
Heerbrugg: mercoledì ore 18.45-20.00 nella sede del Sindacato Unia (Auenstrasse
25). Operatore sociale: Gianni Ruberti Tel.
O77-4334401.
  È certamente cosa buona la preghiera in ogni circostanza, in tutti
gli ambienti. Quindi anche a casa
vostra, soprattutto se alla preghiera partecipano tutti i componenti
della famiglia.
Ma non dovete dimenticare che la
Messa è la preghiera insostituibile,
più completa, la più gradita a Dio,
perché è la preghiera di Cristo, che
si offre a Dio padre per la salvezza
dell’umanità.
La Messa è preghiera “liturgica”,
ossia preghiera di tutto il popolo cristiano; partecipandovi noi
ci mettiamo in sintonia con i credenti di tutto il mondo, veramente ci sentiamo fratelli. A Dio piace
vedere che i suoi figli si ritrovano
insieme la domenica nella preghiera, nell’amore, nell’impegno
comune per un mondo più pulito,
più giusto.
“Uffa, si dicono e si ripetono sempre le stesse cose”. E poi: “Troppo
difficile da capire”.
Sì, la Messa è difficile da capire,
figuriamoci poi quando era celebrata in latino! La Messa richiede
una conveniente preparazione e
istruzione religiosa ma soprattutto
una partecipazione viva.
Auguriamoci che ogni sacerdote
la rende sempre più comprensibile
nel linguaggio, la adatti alle diverse età, la renda più legata ai problemi concreti della vita, più gioiosa nei canti. Ma poi mettiamoci
anche la nostra parte.
Sempre le stesse cose? Allo stadio,
in discoteca, in piscina, al lavoro,
a scuola, a casa, non si fanno sempre gli stessi gesti, non è sempre
la stessa musica? Eppure ci si va
magari anche volentieri, magari
anche a pagamento.
Gli innamorati, con lo sguardo, le
parole, i gesti, non si dicono infinite volte “ti amo” senza stancarsi.
Se massimo un po’ di più il Signore, se andassimo in chiesa con
gioia per il nostro appuntamento
d’amore con il Signore, come comprenderemmo meglio la Messa!
Gesù ha promesso: “A chi mi ama,
io manifesterò me stesso”.
Don Egidio
Schaan • Marbach
Maggio 2014
comunità 13
SOGGIORNO MARINO A BELLARIA – ANNO 2014
MESE MAGGIO
La Missione Cattolica di Schaan-Marbach e la Missione Cattolica di Glarus organizzano
anche quest’anno un soggiorno marino a Bellaria.
Periodo: da lunedì 25 agosto a lunedì 8 settembre 2014
Sistemazione: Hotel Ambasciatori ***
Prezzo: CHF 920 persona in camera doppia. Supplemento per camera singola: CHF
280 Hotel Ambasciatori; CHF 220 Hotel Sporting.
Le camere singole all’Ambasciatori sono molto limitate; saranno assegnate ai primi
iscritti.
Il mese di maggio è il mese della Madonna e della Mamma e perciò abbiamo in
programma alcune feste e celebrazioni.
Il prezzo comprende:
• Viaggio di andata e ritorno in autobus con partenze da San Gallo, Heerbrugg, Sargans, Glarus
• Camere dotate di ogni conforts
• Pensione completa: appetitosi buffet di verdure e antipasti; ricchi menu a base di
carne e pesce
• Bevande ai pasti senza limitazioni
• Servizio spiaggia (ombrellone e lettino)
Non comprende:
Assicurazione malattia, infortuni, spese di annullamento a carico dei partecipanti.
Pagamento: acconto di CHF 400 a persona da versare al momento della iscrizione.
Il saldo è da versare prima della partenza.
Iscrizioni: entro la fine giugno 2014 oppure fino a disponibilità dei posti.
TAGLIANDO DI ISCRIZIONE
Da compilare e inviare a:
Missione Cattolica Italiana, Reberastrasse 1, 9494 Schaan – Liechtenstein
Nome e Cognome ____________________________________________________
Indirizzo ___________________________________________________________
Telefono ___________________________________________________________
Desidera partecipare al soggiorno marino a Bellaria da lunedì 25 agosto a lunedì 8
settembre 2014.
A Buchs, Schaan, Mels domenica 11
maggio: Santa Messa con orario solito
domenicale. Al termine la Missione offrirà un omaggio a tutte le mamme presenti.
A Marbach sabato 17 maggio: processione con la statua della Madonna di Fatima con partenza dalla Missione alle ore
18.00; ore 19.00 S. Messa nella parrocchiale di Marbach. Con la comunità portoghese e la partecipazione della banda
musicale di Marbach. Al termine del rito
la Missione offrirà un omaggio a tutte le
Mamme presenti in chiesa.
Segue la festa della Mamma nel Centro
italiano. La comunità è invitata a partecipare prima alla celebrazione religiosa e
alla festa ricreativa poi.
A Mels giovedì 29 maggio: chiusura
del mese di maggio alla Grotta di Lourdes con la celebrazione della S. Messa
alle ore 18.00.
Nel mese di maggio la statua della
Madonna sarà portata nelle famiglie
della nostra comunità. Coloro che ne faranno richiesta si impegnano a recitare
il S. Rosario in famiglia, invitando se vogliono anche i vicini di casa. Per avere
la statua della Madonna telefonare alla
Missione 00423-232 29 22.
Maggio 2014
Schaan • Marbach
comunità 14
Contro la chiusura del Consolato di S. Gallo
 Prosegue lo stato d’agitazione delle
Associazioni e del Comites della Circoscrizione Consolare di San Gallo. Nella
serata di lunedì 7 aprile scorso, il Comitato di Lotta, composto da 56 associazioni
presenti nei centri più significati della circoscrizione, si è riunito per decidere le azioni di risposta alla ministra degli Esteri,
Federica Mogherini, che ha recentemente
firmato i decreti esecutivi per la chiusura
del Consolato di San Gallo. Durante l’animata riunione sono emersi l’indignazione
e lo stupore per l’operato della Ministra
Mogherini che, senza aver assunto le informazioni del caso e senza aver risposto
ai numerosi appelli da parte - non solo del
Comitato - ma anche dei Sindacati Svizzeri, del Governo Cantonale Sangallese e di
numerosi singoli cittadini, si è appiattita
nelle decisioni già preannunciate dalla
precedente Ministra e dall’Amministrazione degli Affari Esteri.
Il Comitato ha quindi deciso di inviare un
nuovo appello al Presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, e alla Ministra Mogherini,
per illustrare l’assurdità della chiusura del
Consolato di San Gallo, che non appor-
terebbe alcun risparmio al bilancio dello
stato, anzi lo aggraverebbe.
All’unanimità, il Comitato di lotta ha inoltre deciso di dare un forte segnale
alle istituzioni italiane organizzando
per il 15 maggio una manifestazione serale di protesta, con fiaccolata
per le vie di San Gallo, alla quale sono attesi tutti i cittadini italiani che non
condividono l’azione della Ministra
Mogherini. Alla manifestazione, che si
terrà comunque, anche se venisse approvata dal Senato italiano la mozione
Micheloni - relativa al blocco delle chiusure delle rappresentanze consolari -,
parteciperanno, oltre alle associazioni italiane, i sindacati della regione, i partiti
politici, i cittadini e le autorità svizzere
che vorranno solidarizzare con l’azione
del Comitato. (Com.)
Maggio 2014
Schaan • Marbach
comunità
15
Strepitoso successo della “Corrida” a Vaduz
  Una Vaduzersaal gremita ha accolto, sabato 29 Marzo, i protagonisti della
“Corrida”, provenienti, non solo dal Liechtenstein, ma anche dalla Svizzera ed
Austria.
Hanno partecipato tantissimi giovani, di
diverse nazionalità, ai quali è stato affidato il compito di aprire la serata, presentandosi in lingua italiana. Vi è stato
anche uno spazio per gli anziani, rappresentati sul palco dalla signora Anna
Savini –Pagnottella e dal Presidente Onorario del CIL, Salvatore Alfonso.
Mattatore della serata è stato il pubblico,
scatenatosi soprattutto sulle note colorate della pizzica e della tarantella. Applausi scroscianti hanno voluto omaggiare tutte le performance canore.
Un ringraziamento particolare va alla
Missione Cattolica, a Don Egidio che ci
ha sostenuti “spiritualmente”ed ospitati
nei mesi della preparazione.
Dopo questo grande successo , la macchina della musica ritornerà con la prima edizione del Festival “Voci Bianche”
e naturalmente la seconda della Corrida,
per la quale si è già scatenata la corsa
alle iscrizioni.
Non riportiamo la lista dei vincitori, in
quanto riteniamo di aver vinto tutti, per la
voglia di stare insieme dimostrata soprattutto dai giovani, la gioia e la solidarietà
che ha accompagnato tutta la serata.
È stata una “Corrida” che, in questi momenti difficili, ha fatto esplodere la volontà di tante persone buone, sponsor
compresi, che desiderano abbattere gli
steccati del pessimismo, cercando il dialogo e la vicinanza.
Un grazie a tutti da parte del CIL e di tutte le Associazioni Italiane nel Principato
e dintorni.
Maggio 2014
Servizi speciali
comunità 16
Ricordando padre Graziano Tassello
La perdita di una guida. Passione e grande competenza nei problemi dell’emigrazione
  Il 24 marzo si è spento a Basilea P.
Giovanni Graziano Tassello, missionario scalabriniano. Dal 1998 al 2014 ha
diretto il Centro studi e ricerche per
l’emigrazione (CSERPE) di Basilea ed
ha svolto il suo ministero sacerdotale presso la Missione Cattolica di Allschwil-Leimental. In questi anni, tra le
varie attività, P. Tassello si è dedicato
con grande passione alla formazione
degli operatori pastorali e dei laici volontari delle Missioni Cattoliche di Lingua Italiana.
P. Tassello era nato a Cologna Veneta
(Verona) il 26 giugno 1941; ha compiuto la sua formazione teologica a
New York dal 1962 al 1966; ordinato
sacerdote nel 1966. Dapprima ha svolto attività missionaria tra gli emigrati
in Australia a Sydney e Adelaide dal
1966 al 1971. Nel 1974 ha conseguito
la licenza in Scienze Sociali presso la
Pontificia Università Gregoriana a Roma, con perfezionamento a New York
e a Londra.
Nel 1974 ha iniziato a lavorare come
ricercatore presso il Centro Studi Emigrazione di Roma, assumendone la
direzione nel 1986. Ha diretto la rivista “Dossier Europa Emigrazione” dal
1986 al 1995 e la rivista “Studi Emigrazione” dal 1995 al 1998.
È stato autore e curatore di numerosi saggi e volumi sul fenomeno delle
migrazioni e sulla pastorale migratoria, tra cui Lessico migratorio, Roma,
CSER, 1987; Enchiridion della Chiesa
per le migrazioni, Bologna, EDB, 2001;
Diversità nella comunione. Spunti
per la storia delle Missioni Cattoliche
Italiane in Svizzera (1896-2004), Roma/Basilea, Fondazione Migrantes/
CSERPE, 2005; Migrazioni e scienze teologiche. Rassegna bibliografica
(1980-2007), Basilea, CSERPE, 2009;
Migrazioni e teologia. Sviluppi recenti,
in “Studi Emigrazione”, (47), 178, 2010;
Essere chiesa nel segno delle migrazioni/Kirche sein im Zeichen der Migrationen, Todi, Tau Editrice, 2011.
P. Tassello era membro del comitato
di redazione di diverse riviste migratorie, come “Asian Migrant”, “Servizio
Migranti”, “L’Emigrato”, “Studi Emigrazione”, e ha collaborato con molte testate di emigrazione. Dal 2013 ha fatto
parte della Commissione Scientifica
del “Rapporto Italiani nel Mondo” curato dalla Fondazione “Migrantes”.
È stato consultore del Pontificio Consiglio per le Migrazioni ed il Turismo dal
1983 al 1989 e membro del Consiglio
di Amministrazione della Fondazione
“Migrantes” dal 1993 al 2008.
P. Tassello era molto attivo nell’ambito
dell’associazionismo italiano all’estero. Negli anni ‘90 è divenuto membro
del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’estero
(CGIE) e della Commissione Nazionale per la Promozione della cultura italiana all’estero. Ha condotto numero-
se ricerche sulle migrazioni in Europa
(seconde generazioni, gli emigrati italiani e il terziario in Europa, il lavoro
nero tra gli emigrati, emigrazione di
ritorno, scolarizzazione dei figli degli
emigrati, immigrazione in Italia), in America del Nord, in Venezuela ed in
Australia.
Nel 2011 è stata diagnosticata a P. Tassello una malattia incurabile. Dopo
un’operazione e due anni e mezzo
di terapie, che gli hanno permesso di
continuare a svolgere la sua missione,
è deceduto il 24 marzo nella sede del
Centro Studi a Basilea, dove risiedeva.
Le esequie si sono svolte martedì 25
marzo ad Allschwil, vicino a Basilea. Il
26 marzo la salma di p. Tassello è stata
trasportata a Cologna Veneta per la S.
Messa nel Duomo e la sepoltura nel
cimitero del suo paese natale.
Lascia certamente un vuoto in tutti
quelli che lo hanno conosciuto e stimato e nel mondo dell’emigrazione
per il quale egli si è sempre e con passione prodigato.
Servizi speciali
Maggio 2014
comunità 17
FINANZIAMENTO DI COMUNITÀ – ANNO 2013
Il Giornale “Comunità”, è finanziato, in buona parte, dalle varie
Kirchgemeinden delle Missioni Cattoliche Italiane di San Gallo,
Rorschach, Schaan / Marbach: esse contribuiscono a seconda
del numero di copie che vengono inviate agli italiani residenti
nel loro territorio. Una buona entrata proviene, poi, dalle offerte
libere dei lettori che ricevono il giornale con il vaglia che, una
volta all’anno, alleghiamo al giornale e in parte anche dalla pubblicità.
Costi (anno 2013)
Tipografia: “La Buona Stampa”
Posta: spedizione giornale
Tasse e permessi vari
Costi esercizio (spese bancarie)
(Gestione indirizzario, spese segreteria, rimborso viaggi, ecc.)
TOTALE COSTI
Contributi (anno 2013)
San Gallo,
Abtwil, Engelburg, Speicher, Teufen-Bühler, Wittenbach
Rorschach,
Rorschacherberg, Goldach, Rheineck, Thal, Heiden, Staad, Steinach,
Walzenhausen, Tübach, Wolhalden, Mörschwil, Oberegg, Lutzenberg,
Untereggen
Marbach/Schaan,
Altstätten, Au, Berneck, Diepoldsau, Heerbrugg, Kriessern, Lüchingen, Montlingen, Oberriet, Rebstein, Sennwald, Widnau, St. Margrethen, Balgach
Herisau,
Appenzell, Urnäsch, Gonten
Totale contributi Kirchgemeinden
51’424.50
13’958.05
777.60
576.80
0.00
66‘736.95
12‘929.90
6‘042.10
5‘159.20
2‘017.10
26’148.30
Altri contributi
Offerte pervenute con i vaglia inseriti nel giornale
Entrate provenienti dalla pubblicità sul giornale
18’678.35
1’680.00
TOTALE ENTRATE
61’577.75
La differenza tra entrate ed uscite è a carico dalla Missione di San Gallo
5’159.20
Maggio 2014
Patronato ACLI
comunità 18
Diritto alla rendita ai superstiti per la vedova
Lettera firmata: “Ho 66 anni e da tre anni sono sposato. Mia moglie, 58 anni, è con me al suo secondo matrimonio
e non ha figli. Se io dovessi morire, avrebbe essa diritto a ricevere una rendita vedovile tenuto conto di essere
a conoscenza di come la legge prevede, in questi casi, che la vedova sia stata sposata almeno cinque anni? E nel
caso quale sarebbe l’importo?”
  La legge sull’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) prevede che la
donna sposata, il cui coniuge è deceduto, ha diritto alla rendita per vedova
se ha uno o più figli al momento della
vedovanza; oppure se non ha figli, deve avere 45 anni compiuti ed essere
stata sposata almeno cinque anni al
momento del decesso del coniuge. Nel
presente caso, dunque, non essendoci
figli, si applica la seconda ipotesi: 45
anni di età e almeno cinque anni di
matrimonio.
È vero che oggi fra Lei e Sua moglie
non sono trascorsi cinque anni di matrimonio ma è da precisare che la legge AVS prescrive che, qualora la vedova sia stata sposata più volte, si tiene
conto degli anni di matrimonio anche
con gli ex coniugi.
Pertanto, se Sua moglie è stata precedentemente sposata per almeno due
anni con il suo primo marito, ecco
che adempie i requisiti previsti per
ottenere l’eventuale rendita vedovile,
che poi cessa nel momento in cui essa
raggiunge i requisiti per ottenere una
propria rendita di vecchiaia (64 anni)
o, eventualmente prima, in caso di una invalidità.
Non tutti forse sono a conoscenza della norma legata agli anni di matrimonio e vogliamo allora aggiunge che
anche la donna divorziata, il cui exconiuge è deceduto, può ugualmente
avere diritto alla rendita vedovile se
adempie almeno una delle tre condizioni seguenti: 1) se ha avuto figli ed il
matrimonio è durato almeno 10 anni;
2) se aveva più di 45 anni al momento
del divorzio e che il matrimonio è durato almeno 10 anni; 3) se il figlio più
giovane ha compiuto i 18 anni dopo
che il coniuge divorziato ha compiuto
i 45 anni. Infine, se il coniuge divor-
ziato non soddisfa almeno una delle
condizioni di cui sopra, il diritto alla
rendita vedovile sussiste soltanto e fintantoché ha figli di età inferiore ai 18
anni.
L’importo della rendita vedovile è pari
all’80% della prestazione che riceveva
il marito quando era in vita. La rendita vedovile, infine, verrà eliminata nel
momento in cui la vedova riceve una
propria prestazione (invalidità o vecchiaia). Da tenere comunque presente
che qualora la prestazione propria sia
di importo inferiore a quella di vedova, sarà quest’ultima a rimanere in vigore in quanto più favorevole.
Gaetano Vecchio / Patronato ACLI
Nel segno del dialogo interculturale e interreligioso
Foglio dello Scalaforum - Rorschach /San Gallo (Svizzera)
soluzione della ‘Questione Romana’,
Il vescovo della Grande Migrazione Italiana felice
pubblicò anonimamente nel 1885, ma in pieno
con il papa Leone XIII, un opuscolo
Nel segno
segno del
del dialogo
dialogo interculturale
interculturaleaccordo
e interreligioso
Nel
interreligioso
dell’800:
sull’ar-gomento ‘Intransigenti e transigenti’
Giovanni Battista
Giovanni
ScalabriniBattista
Giovanni
Cominciava
a prepararsi alla sesta visita pastorale
Fogliodello
dello Scalaforum
Scalaforum -- Rorschach
Rorschach /San Gallo
(Svizzera)
Foglio
(Svizzera)
alla vasta diocesi, nonostante già sofferente da
felice
soluzione della
Romana’,
felice
della ‘Questione
‘Questione
Romana’,
tempo, soluzione
quando aggravatosi
improvvisamente,
fu
pubblicò
pubblicò anonimamente
anonimamente nel
nel 1885,
1885, ma
ma inin pieno
pieno
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chirurgico,
ma
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accordo
accordo con
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transigenti’
sull’ar-gomento
‘Intransigenti
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Cominciava
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1°
giugno alla
1905,
nella
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Cominciava
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sesta
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nonostante
già
sofferente
da
vescovile,
come aveva
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“vivere,
alla
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nonostante
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da
tempo,
quando
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improvvisamente,
tempo,
quando
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santificarsi e morire a Piacenza”; è stato fufui
P. Angelo Negrini
sottoposto
ad intervento
chirurgico,
ma
sottoposto
intervento1997
chirurgico,
ma non
non
beatificato
ilad
9 novembre
da papa
Giovanni
superò
la
grave
crisi
che
lo
porterà
alla
morte
il
superò
la
grave
crisi
che
lo
porterà
alla
morte
Paolo II. del 1° giugno 1905, nella sua sedeil
mattino
mattino del 1° giugno 1905, nella sua sede
Nato a Fino Mornasco (Como) l’8 luglio 1830, vescovile,
come aveva sempre detto: “vivere,
vescovile, come aveva sempre detto: “vivere,
Giovanni Battista P.
Scalabrini
fu
ordinato
sacerdote
santificarsi e morire a Piacenza”; è stato i
Angelo Negrini
santificarsi e morire a Piacenza”; è stato i
P. Angelo
il 9 novembre 1997 da papa Giovanni
il 30 maggio 1863,
venendoNegrini
subito chiamato ad beatificato
beatificato il 9 novembre 1997 da papa Giovanni
II.
insegnare nel locale Seminario Minore di Como, Paolo
Nato a Fino Mornasco (Como) l’8 luglio 1830, Paolo II.
di cui
anche rettore
per l’8
tre anni
1867 Nella Grate Wall di Ellis Island in New York, tra i
Nato
a divenne
Fino Mornasco
(Como)
lugliodal1830,
Giovanni Battista Scalabrini fu ordinato sacerdote
Giovanni
Battista
Scalabrini
fu
ordinato
sacerdote
nomi di europei illustri che hanno costruito
1870
venne
nominato
il al
30 1870;
maggionello
1863,stesso
venendo
subito
chiamato
ad
ilinsegnare
30
maggio
1863,
venendo
chiamato
ad
parroco.
Ilnel30
gennaio
1876 subito
a soli
36
anni
venne
l’America, figura anche quello di „Giovanni
locale
Seminario
Minore
di Como,
insegnare
nel vescovo
locale
didalComo,
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York, traIli
diconsacrato
cui divenne
anche Seminario
rettore
per Minore
tre anni
1867 Nella
rimarrà
di Piacenza,
dove
Battista
Scalabrini
Vescovo
Piacenza“.
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York,
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anche
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di
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che
hanno
costruito
nello
stesso
1870
venne
quasi
30 anni, fino
alla morte.
suo nome
infatti èillustri
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non solo
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di
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che
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1870
venne
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gennaio
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anni venne
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La suaIl 30
lunga
vita 1876
di pastore
diocesi l’America,
Chiesa, Scalabrini
mafigura
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della quello
patria,
perché
fu Ilil
parroco.
gennaio
a soli 36dove
annirimarrà
venne
l’America,
anche
di
„Giovanni
consacrato
vescovo
di Piacenza,
Battista
Vescovo
di Piacenza“.
piacentina,
fu
contraddistinta
dalle
migliaia
di
rimarrà
consacrato
vescovo
di
Piacenza,
dove
primo
a occuparsi,
la mentedinon
e Piacenza“.
consolo
l’azione,
Battista
Scalabrini
Vescovo
quasi 30 anni, fino alla morte.
suo
nome
infatti è con
benemerito
dellaIl
uscite
dalla
chedella
interessavano
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30 anni,
fino
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morte.
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non
soloallora
della
Lapagine
sua
lunga
vita
di penna,
pastore
diocesi Chiesa,
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dramma
migratorio
affliggeva
mainfatti
anche
della che
patria,
perché
fu
il
La
sua problemi
lunga
vita
della
diocesi
i tanti
del disuopastore
tempo,
nelle
intricate
Chiesa,
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patria,
perché
piacentina,
fu contraddistinta
dalle
migliaia
di primo
la mente
e con
l’azione,
l’Italia.a occuparsi,
Inmacent’anni
dalla
sua Unità,
ben fu26il
piacentina,
fu dalla
contraddistinta
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migliaia
di primo a occuparsi, con la mente e con l’azione,
pagine
uscite
suaitaliana,
penna, che
religiosa
e politica
vicende
della
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del
dramma
migratorio
che affliggeva
milioni
di cittadini
emigrarono
soprattutto allora
nelle
pagine
dalladel
sua
penna,
che interessavano
i dell’ultimo
tanti uscite
problemi
suo
tempo,
nelle intricate l’Italia.
del dramma
migratorio
che
affliggeva
allora
quarto
di secolo.
In
cent’anni
dalla
sua
Unità,
ben
26
Americhe
L’attuale
fenomeno
migratorio
è stato
i vicende
tanti problemi
del italiana,
suo tempo,
nellee intricate
religiosa
politica
storia
l’Italia. di
In cittadini
cent’anni
dalla suasoprattutto
Unità, ben
26
Acuto della
osservatore
ed attento
interprete
della milioni
emigrarono
nelle
vicende
della
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italiana, religiosa e politica milioni
definitodidall’ONU
“il più vasto
movimento
di
dell’ultimo
quarto
di secolo.
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Americhe
L’attuale
fenomeno
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è
stato
realtà
umana
contemporanea,
fondò
un
Istituto
dell’ultimo
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Acuto osservatore
ed attento interprete della Americhe
persone
di
tutti
i
tempi”
L’emigrazione
L’attuale fenomeno migratorio è stato
per sordomuti, un organismo di assistenzaAcuto
per leosservatore
mondine,
società
di mutuo
soccorso,
casse
ed attento
interprete
della definito dall’ONU “il più vasto movimento di
realtà
umana
contemporanea,
fondò
un Istituto
costituisce
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dall’ONU
vastoplanetario,
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persone
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i piùtempi”
L’emigrazione
rurali.
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i
tempi”
L’emigrazione
investe
–
in
partenza,
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transito
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costituisce
oggi
un
fenomeno
planetario,
per
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un organismo
assistenza ben
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mutuo
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rurali.
Indirizzò,
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–
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partenza,
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transito
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–
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lungo
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benparrocchie,
72 lettererecandosi
pastoralidi alla
Diocesi,
peranche
il cuile tutti i Paesi del mondo. A livello globale
rurali.
in tutte,
funzionamento,
cinque
volte le 365
persona
investe
–
in
partenza,
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transito
o
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i
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mondo.
A
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globale
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lettere
pastorali
alla
Diocesi,
per
il cui
220 milioni le persone, che vivono attualmente–
sicuramente
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andato
vescovo
più sperdute
sull’Appennino
emiliano
dove
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Paese
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Lasuasuamemoria
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soluzioni
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sappiamo,Paese
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cifre,
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Milano,
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ormai
risaputo,
una
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sbarcati
venivano
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storie, di ma
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come
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rimanendo
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assistenza.
storie,
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italiane
nel
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sensibilizzare
dell’umanità.
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città
italiane
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necessità
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parte
come una
tragedia
per chi parte
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resta,
specie per
Su questi
questi argomenti
argomenti ha
ha tenuto
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una brillante
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problema
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sempre
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per
necessità
molti, rivelandosi in buona parte come una tragedia per chi parte e per chi resta, specienei
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Padre
Angelo
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chi
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tempi
passati.
collaboratore
alla
Direzione
Regionale
relazione
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Negrini,
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che
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otteneva
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risultati,
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passò
dalla
parola
tempi passati.
collaboratore
alla Direzione
Regionale
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Missionari
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risultati, deluso
ma non scoraggiato,
passò di
dalla
parola (Europa
all’azione
diretta,
fondando
il 28 novembre
la ma
congregazione
dei Missionari
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Carlo
collaboratore
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Direzione
Regionale
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otteneva
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risultati, 1887
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non scoraggiato,
passò dalla
(Europa
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Africa)
dei
Missionari
Scalabriniani
a
Basilea,
nella
riunione
dello
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diretta,
fondando
il
28
novembre
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la
congregazione
dei
Missionari
di
S.
Carlo
(Scalabriniani)
con
l’intento
di
dedicarsi
completamente
all’assistenza
spirituale
dei
numerosi
all’azione diretta, fondando il 28 novembre 1887 la congregazione dei Missionari di S. Carlo (Europa e Africa) dei Missionari Sca21 febbraio
davanti
labriniani aadel
Basilea,
nella
riunione
dello
italiani
emigrati
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America,
contempo
istituì prima
un Comitato
di patronato
per Scalaforum
(Scalabriniani)
l’intento
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dedicarsi
completamente
all’assistenza
spirituale
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numerosi
labriniani
Basilea,
nella scorso,
riunione
dello
(Scalabriniani)
concon
di dedicarsi
completamente
all’assistenza
spirituale
dei
ad
un numeroso
ed interessato
auditorio.
provvedere
alla
tutela
degli
interessi
materiali
degli
emigrati,
che
divenne
poi
la
Società
S.
Scalaforum
del
21
febbraio
scorso,
davanti
Scalaforum
del
21
febbraio
scorso,
davanti
italiani
emigrati
in
America,
nel
contempo
istituì
prima
un
Comitato
di
patronato
per
italiani emigrati in America, nel contempo istituì prima un Comitato di patronato per
Raffaele, suddivisa
in degli
Comitati
locali, materiali degli emigrati, che divenne poi la Società S. ad
auditorio.
unnumeroso
numeroso ed interessato
interessato auditorio.
provvedere
allaalla
tutela
interessi
provvedere
tutela
degli
interessi
materiali degli emigrati, che divenne poi la Società S. adun
A muovere la grande volontà di questo gigantesco Pastore è prima di tutto una tensione
Raffaele,
suddivisa
in Comitati
locali,
Raffaele,
suddivisa
in
Comitati
locali,
continua alla perfezione cristiana, alla carità perfetta “Santificarmi, farmi santo: hoc est omnis
A muovere
la grande
volontà
di questo
gigantesco
Pastore
è èprima
diditutto
una
A muovere
la intensa
grande
volontà
di questo
Pastore
prima
tutto
unatensione
tensione
homo!”.
Ebbe un
vita
di preghiera
edgigantesco
ascetica. Fu
impedito,
dal suo
vescovo,
quando
continua
alla
perfezione
cristiana,
alla
carità
perfetta
“Santificarmi,
farmi
santo:
hoc
est
omnis
perfezione
carità (Pontificio
perfetta “Santificarmi,
farmi Estere),
santo: hoc
omnis
eracontinua
giovanealla
sacerdote,
di cristiana,
iscriversi alla
al PIME
Istituto Missioni
maest
resterà
homo!”. Ebbe un intensa vita di preghiera ed ascetica. Fu impedito, dal suo vescovo, quando Anno 5° - San Gallo, 09.03. 2014
sempre
missionario
nel cuore.
Unpreghiera
altro merito
che bisogna
riconoscergli
è quello
di essere
homo!”.
Ebbe
un
intensa
vita
di
ed
ascetica.
Fu
impedito,
dal
suo
vescovo,
quando
era
giovane
sacerdote,
di iscriversi
al PIME (Pontificio
Istituto
Missioni Estere),
ma per
resterà
stato
accesosacerdote,
anticipatore
della Conciliazione
con il suo
lungimirante
una Anno 5° - San Gallo, 09.03. 2014
era un
giovane
di iscriversi
PIME che
(Pontificio
Istituto
Missioni intervento
resterà
sempre
missionario
nel cuore.
Un altroalmerito
bisogna
riconoscergli
èEstere),
quello ma
di essere
Anno 5° - San Gallo, 09.03. 2014
missionario
nel cuore.
altro merito con
che ilbisogna
riconoscergliintervento
è quello di
statosempre
un acceso
anticipatore
dellaUn
Conciliazione
suo lungimirante
peressere
una
vescovo della
della Grande
Grande Migrazione
Migrazione Italiana
IlIl vescovo
dell’800:
dell’800:
Scalabrini
Scalabrini
Ai lettori
Ai
Ai lettori
lettori
Scalaforum/foglio 33
Scalaforum/
foglio 33
33
Scalaforum/foglio
stato un acceso anticipatore della Conciliazione con il suo lungimirante intervento per una
2
Scalaforum 09.03.2014
Nell’era della globalizzazione, l’economia tende sempre più a
travalicare i confini di un singolo paese. Le forze economiche,
libere da ogni vincolo posto dalle politiche degli Stati nazionali,
agiscono in modo autonomo e unilaterale. “L’attuale ordinamento economico globale non lascia certo intravedere una
maggiore giustizia, una maggiore democrazia o una maggiore
redistribuzione dei beni tra Nazioni e gruppi sociali ”.
Le cause dell’attuale spinta ad emigrare sono:
- l’aumento della disparità sociale ed economica tra il Nord e il Sud
del mondo;
- la mancanza di prospettive di lavoro, soprattutto dei giovani;
le catastrofi naturali ed ecologiche, lo squilibrio economico tra i
diversi continenti;
- le guerre e il terrorismo;
- la persecuzione politica, etnica o religiosa;
- la violazione dei diritti dell’uomo.
L’emigrazione di fine Ottocento
Anche il Vescovo Scalabrini si è trovato di fronte ai drammi
dell’emigrazione in un’epoca di grandi trasformazioni. Centinaia di
migliaia di persone dall’Europa erano costrette a lasciare il loro
Paese a causa della povertà, affrontando l’incertezza e le numerose
sofferenze dell’emigrazione.
Egli ha intuito che nel dramma dell’emigrazione, nonostante tutti i
problemi e difficoltà ad essa inerenti, vi sono anche aspetti positivi,
che egli, come prete, chiama “provvidenziali”.
La sua è una convinzione che nasce, oltre che da una visione di
fede, anche da considerazioni storiche e sociologiche.
•
Come religioso, vede il piano di Dio all’opera nella storia
umana ed è convinto che, proprio attraverso l’incontro e, talvolta, lo
scontro tra le culture e le mentalità, “si va costruendo un mondo
nuovo, in cui persone e popoli si scoprono appartenenti all’unica
famiglia dell’umanità, all’interno della quale scompare gradualmente
l’uniformità ed è possibile vivere la comunione tra le diversità”.
•
Come sociologo, percepisce il fenomeno migratorio come
parte integrante, sul piano internazionale, della questione sociale ed
operaia;
•
Come intellettuale, è stato “il primo e per decenni il solo a
comprendere e intuire il fenomeno migratorio come strumento di
incontro tra le varie etnie, culture e religioni” (Furio Colombo)
La cura dei migranti, secondo Scalabrini, ha dunque una
triplice funzione:
religiosa, per il mantenimento o recupero della fede perduta a
causa delle difficoltà, sociali e religiose, del trapianto;
socio-assistenziale e giuridica, in vista della tutela dei diritti del
migrante e della sua famiglia, dalla partenza al viaggio di
trasferimento, fino all’inserimento nel nuovo ambiente;
Giovanni Battista Scalabrini
continuazione
culturale, in vista del mantenimento della lingua, della cultura e
della coesione sociale, come fattore di preservazione del patrimonio
etnico e culturale.
Il progetto di Scalabrini si precisa in una serie di iniziative
concrete:
sul piano dell’assistenza religiosa: la fondazione dei Missionari e
delle Missionarie di San Carlo, che continuano anche oggi la sua
azione e i suoi progetti;
sul piano giuridico e socio-assistenziale: la costituzione, nel 1889,
dell’Associazione laica di Patronato San Raffaele e la
sensibilizzazione dell’opinione pubblica, attraverso una serie di
incontri e conferenze in varie città italiane (Roma, Firenze,
Genova,Torino, Milano, Lucca, Palermo Treviso, Pisa).
sul piano culturale, sollecitando gli emigranti al rispetto degli usi e
costumi della popolazione locale e promuovendo un loro pieno
inserimento nella chiesa e nella società locale, lo studio della lingua
del posto e l’istituzione di scuole (“Prima la scuola, poi la chiesa”) .
Su una popolazione di circa 30 milioni di abitanti, l’emigrazione
temporanea italiana, a partire dal 1875, oscillava intorno a 100.000
espatri annui, mentre quella permanente portò via 20.000 persone
nel 1876 e 176.00 nel 1891. Il 1913 è l’anno che fece registrare la
cifra record di circa 800 mila partenze.
Verso la Svizzera, gli espatri dall’Italia furono ben 108.000 nel 1900
(esattamente come gli emigrati svizzeri che, fino al 1880, si erano
trasferiti nelle due Americhe).
Le notizie che giungevano a Scalabrini sulla condizione di vita dei
nostri emigrati erano quasi sempre drammatiche, come questa che
riprendiamo dal Corriere della Sera:”I postali, che giungono
dall’America, portano da qualche tempo notizie sempre più tristi
sulle difficoltà che incontrano contadini e operai italiani recatisi colà
in cerca di lavoro. La febbre gialla, che ha infierito quest’anno più del
consueto, ha fatto grandi stragi fra i nostri emigranti. L’ultima lettera
desolante arriva da Vera Cruz, nel Messico, e descrive le misere
condizioni degli italiani in quella città. I malcapitati operai privi di
lavoro, sono costretti a mendicare per le vie. Il firmatario della lettera
afferma che dei mille lavoratori trasportati coi piroscafi “Gottardo” e
“Sud America”, trecento sono morti, gli altri sono malati e tutti si
trovano nella impossibilità di rimpatriare per mancanza di mezzi” 1.
Ancora più triste che l’essere abbandonati a se stessi in terra
straniera, era l’abbandono totale di cui questi vinti della vita nel
viaggio dal proprio paese ai porti d’imbarco. Le cronache dell’epoca
ci informano, con dovizia di particolari, sui molteplici metodi messi
in atto dagli individui più ignobili per defraudare, con i più’ raffinati
raggiri questi disgraziati delle ultime lire che avevano in tasca.
L’emigrazione europea
Quello dell’emigrazione non fu soltanto un fenomeno italiano. Anche
altri Paesi europei diedero, in vario modo, un contributo al più vasto
movimento di popoli dell’era moderna. Le cause di allora, come
quelle di oggi, sono da ricercare non solo nel grande sviluppo
demografico, ma anche in tutta una serie di fatti e di avvenimenti
che vanno dalla rivoluzione industriale alla prima meccanizzazione
agricola;dall’aspirazione a condizioni di vita e di lavoro migliori alla
ricerca di fulminee quanto illusorie fortune.
Di fronte al problema migratorio, la Germania, la Svizzera,
l’Inghilterra, a partire dal 1840, regolarono per legge tutti gli espatri,
assicurando una assistenza capillare ai loro emigranti in patria e
all’estero. Emigrava solo chi aveva la sicurezza di un lavoro e
aveva una base di appoggio nel Paese di arrivo. Per poter avere il
permesso di espatrio, bisognava avere un mestiere, saper leggere e
scrivere ed avere nozioni della lingua, della storia, della cultura del
Paese di immigrazione.
L’emigrazione italiana, che assumerà carattere di massa soltanto
dopo l’unità della Nazione, fu, invece, per lungo tempo, una
3
Scalaforum – 09.03.2014
Giovanni Battista Scalabrini
continuazione
emigrazione
“a casaccio”.
Molti italiani per poter sopravvivere ai soprusi e Giovanni
alle angherie
favore
degli emigranti, macontinuazione
tutti, uno dopo
3 Scalaforum
– 09.03.2014
Battista
Scalabrini
erano costretti “o a rubare o a emigrare”. Nel primo caso andavano a ingrossare le file del
l’altro, erano stati respinti. Lo stesso Agostino
diffuso
brigantaggio;
nel secondo
finivano
dei “mercanti aidi soprusi
carne umana”,
come li
Depetris,degli
che emigranti,
pure era amacapo
un vasto
emigrazione
“a casaccio”.
Molti italiani
pervittime
poter sopravvivere
e alle angherie
favore
tutti,di uno
dopo
definiva
Scalabrini,
invogliavano
la gente
a partire
senza
un contratto
di lavoro,
senza
schieramento
politico,
si Lo
erastesso
visto bocciare,
erano costretti
“o a che
rubare
o a emigrare”.
Nel primo
caso
andavano
a ingrossare
le file
del
l’altro,
erano stati
respinti.
Agostino
alcuna
protezione, anel
volte
senza finivano
una destinazione
precisa.
Era un
trafficocome
moltoli
più volte, che
sue pure
proposte
favoredi un
dell’emidiffuso brigantaggio;
secondo
vittime dei ben
“mercanti
di carne
umana”,
Depetris,
era aa capo
vasto
definiva Scalabrini,
che invogliavano
la gente
senzaununcentinaio
contratto di lavoro,
senza
schieramento
politico, si era visto bocciare,
redditizio
per le imprese
di navigazione
chea partire
contavano
piroscafi.
Le
grazione.
alcuna protezione,
voltepiene
senzadiuna
destinazione
precisa.
un traffico
più
sue proposte
a favore
dell’emicronache
dell’epocaasono
abusi,
di scene diben
miseria
e di Era
abbandono
dei molto
nostri
Lottòvolte,
strenuamente
perché
si abolisse
la
redditizio per
le imprese
di navigazione
che contavano
un centinaio
Le
grazione.
emigranti,
che spesso
ritornavano
in patria (quelli
che potevano)
più poverididi piroscafi.
prima.
prima Legge sull’Emigrazione (1888) del
cronache dell’epoca sono piene di abusi, di scene di miseria e di abbandono dei nostri
Lottò
strenuamente
abolisse
la
Governo
Crispi, che perché
con la silibertà
di far
emigranti, che spesso ritornavano in patria (quelli che potevano) più poveri di prima.
prima
Legge
sull’Emigrazione
(1888)
del
emigrare autorizzava e copriva i loschi affari
Governo
che con “vampiri
la libertà
di far
degli agentiCrispi,
di emigrazione
di sangue
emigrare autorizzava e copriva i loschi affari
A questa situazione, di fronte alla inerzia di uno Stato che non aveva saputo provvedere ai
umano”. E riuscì a far varare un’altra Legge
La risposta di Scalabrini
degli agenti di emigrazione “vampiri di sangue
bisogni di queste persone, cercò di dare una risposta il Vescovo Scalabrini che, afferma,
nel 1901, che dava libertà di emigrare, ma
A questa situazione, di fronte alla inerzia di uno Stato che non aveva saputo provvedere ai
umano”. E riuscì a far varare un’altra Legge
“il
campo
dell’emigrazione,
oltre dia dare
costituire
l’obiettivo
di un impegno
morale,
offre un
non 1901,
di fareche
emigrare.
Anche diil emigrare,
giovane Luigi
bisogni
di queste
persone, cercò
una risposta
il Vescovo
Scalabrini
che, afferma,
nel
dava libertà
ma
terreno,
cui stemperandosi
le intransigenze
e attenuandosi
le reciproche
diffidenze,
“il campoindell’emigrazione,
oltre
a costituire l’obiettivo
di un impegno
morale,
offre un
Einaudi
rivendicò
questa
legge
all’opera
non
di
fare
emigrare.
Anche
il
giovane
Luigi
Chiesa
e
Stato,
laici
e
cattolici
possono
trovarsi
fianco
a
fianco
in
un
lavoro
comune
di
terreno, in cui stemperandosi le intransigenze e attenuandosi le reciproche diffidenze,
coraggiosa
di Scalabrini
e dei legge
suoi Missionari.
Einaudi
rivendicò
questa
all’opera
2.
sociale”
Chiesa e Stato, laici e cattolici possono trovarsi fianco altissimo
a fianco valore
in un lavoro
comune
di
Scalabrini,
da
una
parte
lotta
contro
gli agenti
coraggiosa di Scalabrini e dei suoi Missionari.
2. cercò
Come
Vescovo,
Scalabrini
altissimo
valore sociale”
di emigrazione,
definisce
“mercanti
di
Scalabrini,
da unache
parte
lotta contro
gli agenti
in
tutti iVescovo,
modi di sensibilizzare
la
Come
Scalabrini cercò
carne
umana”, che
veri definisce
incettatori “mercanti
di schiavi;
di
emigrazione,
di
in tutti i ai
modi
di sensibilizzare
Chiesa
problemi
del lavoro ela
carne
umana”,
veri incettatoriin diuna
schiavi;
dall’altra,
vede l’emigrazione
luce
Chiesa ai problemi
del lavoro
e
dell’economia,
“in quanto
– egli
dall’altra,
vede l’emigrazione
in che
una “apre
luce
positiva, addirittura
provvidenziale,
dell’economia,
“in quanto
– egli
scrive
– la questione
sociale,
positiva,
provvidenziale,
“apre
nuove vieaddirittura
ai commerci,
facilita la che
diffusione
scrive – la questione
economica,
nella suasociale,
essenza, si
nuove
vie ai commerci,
facilita la diffusione
delle
scoperte
della
scienza,
fonde
e
economica,
suapolitica,
essenza, si
trasforma
in nella
morale,
delle scoperte
della
scienza,
fonde di
e
perfeziona
le
civiltà
e
allarga
il
concetto
trasforma in morale, politica,
perfeziona
civiltà materiali,
e allarga facendo
il concetto
di
religiosa”
patria oltre le
i confini
patria
religiosa”
patria oltre i confini materiali, facendo patria
Per
questo si informava spesso
dell’uomo, il mondo Trattò il problema con
Per questo si informava spesso
dell’uomo, il mondo Trattò il problema con
sulle dure condizioni del lavoro
una serie di conferenze, incontri e opuscoli
sulle dure condizioni del lavoro
una serie di conferenze, incontri e opuscoli
dei
contadini,
visitava
le
sull’Emigrazione, che
che costituiscono
costituiscono la
la prima
prima
dei
contadini,
visitava
le
sull’Emigrazione,
fabbriche
fabbriche e
e si
si incontrava
incontrava con
con gli
gli
trattazione
scientifica
del
problema
migratorio
trattazione scientifica del problema migratorio
operai,
operai, patrocinando
patrocinando la
la fondazione
fondazione del
del settimanale
settimanale “Il
“Il Lavoro”,
Lavoro”, proprio
proprio per
per meglio
meglio condurre
condurre
nei suoi
suoi vari
vari aspetti:
aspetti: sociali,
sociali, economici,
economici,
nei
la
la sua
sua battaglia
battaglia sociale.
sociale.
culturali ee religiosi.
religiosi. Di
Di parole
parole ee di
di progetti
progetti ce
ce
culturali
La sua azione in favore degli emigrati incominciò da un incontro che il Vescovo ebbe alla
n’erano tanti; mancavano però i fatti.
stazione di Milano, dove “fui spettatore di una scena che mi lasciò nell’animo una
impressione profonda. Di passaggio alla stazione, vidi la vasta sala, i portici laterali e la
E Scalabrini passa all’azione:
piazza adiacente, invasi da alcune centinaia di
l’11
l’11 gennaio
gennaio del
del 1887,
1887, invia
invia una
una lettera
lettera al
al
individui poveramente
poveramente vestiti,
vestiti, divisi
divisi in
in diversi
diversi
individui
Papa
Leone
XIII
per
sollecitare
l’intervento
Papa
Leone
XIII
per
sollecitare
l’intervento
gruppi. Sulle
Sulle loro
loro facce
facce abbronzate
abbronzate dal
dal sole,
sole,
gruppi.
della
della Chiesa
Chiesa nel
nel campo
campo dell’emigrazione;
dell’emigrazione;
solcate dalle
dalle rughe
rughe precoci
precoci che
che suole
suole
solcate
il
3
febbraio
la
Santa
Sede
il
3
febbraio
la
Santa
Sede lo
lo incarica
incarica di
di
imprimere
la
privazione,
traspariva
il
tumulto
imprimere la privazione, traspariva il tumulto
elaborare
un
progetto
per
un
intervento
degli affetti che agitavano in quel momento il
elaborare
un
progetto
per
un
intervento
degli affetti che agitavano in quel momento il
immediato;
loro cuore. Erano vecchi incurvati dall’età e
immediato;
loro
cuore.
Erano
vecchi
incurvati
dall’età
e
già il 16 dello stesso mese, quel “suo”
dalla fatica, uomini nel fiore della virilità, donne
già il 16viene
dello
stesso mese,
quel
progetto
consegnato
al Papa,
che “suo”
il 26
dalla
fatica, uomini
nel ifiore
virilità,
donne
che portavano
al collo
loro della
bambini,
fanciulli
e
progetto
viene
consegnato
al
Papa,
che il 26
giugno
dà
la
sua
approvazione;
che
portavano
al
collo
i
loro
bambini,
fanciulli
e
giovinetti, tutti affratellati da un solo pensiero,
la suaviene
approvazione;
ilgiugno
19 dà
luglio
istituita a Piacenza
giovinetti,
tutti affratellati
da uncomune.
solo pensiero,
tutti indirizzati
ad una meta
Erano
il
19
luglio
viene
istituita
a Piacenza
l’Associazione
laica
“San Raffaele”
per
tutti
indirizzati
ad
una
meta
comune.
Erano
emigranti. Partivano quei poveretti senza
l’Associazione
laica
“San
Raffaele”
per
l’assistenza
e
la
protezione
degli
emigranti;
emigranti.
Partivano ove
queifossero
poveretti
sapere precisamente
diretti,senza
tratti
l’assistenza
e
la
protezione
degli
emigranti;
nel
mese
di
novembre
viene
messo
a
punto
il
sapere
oveche
fossero
diretti, tratti
da quelprecisamente
potente istinto
fa migrare
gli
progetto
per
la
creazione
dell’Istituto
di
nel
mese
di
novembre
viene
messo
a
punto
il
uccelli
(…).
da
quel
potente istinto che fa migrare gli
Missionari
destinati
all’emigrazione.
Il
12
progetto
per
la
creazione
dell’Istituto
di
Stipati (…).
peggio delle bestie, in numero assai maggiore di quello che permetterebbero i
uccelli
luglio
dell’anno
dopoall’emigrazione.
il primo nucleoIl dei
Missionari
destinati
12
regolamenti
le capacità
piroscafi,
essimaggiore
fanno quel
tragitto,
e disagevole,i
Stipati
peggioe delle
bestie, dei
in numero
assai
di quello
chelungo
permetterebbero
Missionari
e
collaboratori
laici
si recano
negli
luglio
dell’anno
dopo
il
primo
nucleo
dei
letteralmente
ammucchiati,
con
quanto
danno
della
morale
e
della
salute
ognuno
può
regolamenti e le capacità dei piroscafi, essi fanno quel tragitto, lungo e disagevole,
Stati
Uniti eeincollaboratori
Brasile.
Missionari
laici si recano negli
immaginare. Eammucchiati,
quando arrivano
toccaredanno
il portodella
desiderato,
odissea
dei loro
letteralmente
conaquanto
morale lae dolorosa
della salute
ognuno
può
Nel
1895
sorgerà
la Congregazione delle
Stati
Uniti
e
in
Brasile.
guai
è
tutt’altro
che
finita.
Spesso
aggirati
da
arti
subdole,
abbagliati
da
mille
bugiarde
immaginare. E quando arrivano a toccare il porto desiderato, la dolorosa odissea dei loro
Suore Missionarie di San Carlo Borromeo,
promesse, costretti dal bisogno, si legano con contratti che sono una vera schiavitù. I
Nel 1895 sorgerà la Congregazione delle
guai è tutt’altro che finita. Spesso aggirati da arti subdole, abbagliati da mille bugiarde
Scalabriniane. Per molti anni ancora, lo Stato
fanciulli si trovano avviati all’accattonaggio sulle strade del delitto, le donne gettate
Suore Missionarie di San Carlo Borromeo,
promesse,
costretti
dal bisogno,
si legano con contratti che sono una vera schiavitù. I
Italiano resterà sordo e muto di fronte ai
nell’abisso del
disonore
(…)
Scalabriniane.
molti anni
ancora,
Stato
problemi
degli Per
emigrati.
Soltanto
dopolo alcuni
fanciulli
si trovano
avviatidi all’accattonaggio
strade
delitto,Chile sa
donne
gettate
Partii commosso.
Un’onda
pensieri mesti mi sulle
faceva
nodo del
al cuore.
qual cumulo
Italiano
resterà
sordo
e
muto
di
fronte
ai
episodi di intolleranza e di violente
nell’abisso
disonore (…)
di sciaguredel
e privazioni,
pensai, fa loro parer dolce un passato tanto doloroso. Di fonte a
problemi
degli
emigrati.
Soltanto
dopo
alcuni
manifestazioni di xenofobia nei confronti degli
Partii
commosso.
di pensieri mi
mesti
mi fatto
facevasovente
nodo allacuore.
Chi saCome
qual cumulo
uno stato
di coseUn’onda
così lacrimevole,
sono
domanda:
potervi
episodi italiani
di intolleranza
di violente
emigrati
in Francia eein Svizzera
e i
di
sciagure (…)
e privazioni, pensai, fa loro parer dolce un passato tanto doloroso. Di fonte a
rimediare?
manifestazioni
di
xenofobia
nei
confronti
degli
ripetuti
linciaggi
di
nostri
connazionale
negli
uno
stato
di
cose
così
lacrimevole,
mi
sono
fatto
sovente
la
domanda:
Come
potervi
Con queste parole, Scalabrini introduce la sua prima pubblicazione su L’Emigrazione
emigrati
italiani
in Francia
e in comincerà
Svizzera e ai
Stati
Uniti,
il governo
italiano
rimediare?
italiana in (…)
America (1887), per mobilitare l’opinione pubblica italiana sul dramma
prendere
quelle
iniziative
che
porteranno
ripetuti
linciaggi
di
nostri
connazionale
neglia
dell’emigrazione.
Al Parlamento
italiano erano
stati
presentati
alcuni progetti
di legge a
Con
queste parole,
Scalabrini introduce
la sua
prima
pubblicazione
su L’Emigrazione
una
legislazione
a tutela italiano
dell’emigrazione.
Stati
Uniti,
il
governo
comincerà
a
italiana in America (1887), per mobilitare l’opinione pubblica italiana sul dramma
Accanto
a questa
azione
dello Stato,
prendere
quelle
iniziative
che
porteranno
a
dell’emigrazione. Al Parlamento italiano erano stati presentati alcuni progetti di legge a
continuerà
comunque
ancora
l’opera della
una legislazione
a tutela
dell’emigrazione.
Accanto a questa azione dello Stato,
continuerà comunque ancora l’opera della
La risposta di Scalabrini
Pag. 4 – Scalaforum - 09.03.2014
Giovanni Battista Scalabrini
Chiesa influenzata soprattutto dal pensiero di Scalabrini, le cui idee sul fenomeno migratorio
faranno scuola: nel 1912 papa Pio X attuò una iniziativa che era stata molto a cuore a Scalabrini,
istituendo un Organismo centrale che si occupasse degli emigrati di ogni nazionalità. Nacque così
il Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e itineranti, mentre la Chiesa in Italia,
ispirandosi al pensiero dello Scalabrini, fonderà gli Uffici diocesani che fanno capo alla
Commissione Ecclesiale per le Migrazioni Italiane (CEMI) della Conferenza Episcopale italiana.
“Carità e ricerca intellettuale”
Mi piace riportare alcune affermazioni
di Furio Colombo, che mi pare abbia
intuito il valore e l’importanza delle
idee, religiose, sociali e giuridiche, di
Scalabrini.
“Scalabrini - egli scrive - ha capito subito la
globalità del problema “emigrazione”: una
immensa ondata che riguarda tutti i
continenti. E ha affermato che si può
affrontarlo solo nel suo
insieme. Ha
organizzato centri di soccorso; ha creato
contatti e percorsi;
ha salvato
dall’isolamento centinaia di migliaia di
italiani dispersi nel mondo, immigrati trattati
da mendicanti nella confusione di un’epoca
che non aveva alcuna idea o teoria sul
fenomeno. Scalabrini è stato il primo (per
decenni il solo) intellettuale europeo a
comprendere e definire il fenomeno
“emigrazione”, a intuirne il senso
rivoluzionario dal punto di vista sociale e
storico, a rendersi conto di avere in mano
la rivelazione del futuro anche politico del
mondo. La sua prima grande intuizione è stata la vastità del fenomeno, a intuirne il senso
rivoluzionario dal punto di vista sociale e storico, a rendersi conto di avere in mano la rivelazione
del futuro anche politico del mondo. La sua prima grande intuizione è stata la vastità del fenomeno
(…). A differenza di ogni altro agente di carità e di solidarietà umana, Scalabrini non si è mai
accontentato di buone azioni. Capire gli sembrava importante come agire (…). Vedeva le distanze
e per questo non si è mai stancato di muoversi fra l’America del Nord e l’America del Sud,
cercando di inventariare tanto le differenze profonde quanto la vastità dei dati comuni tipici di tutta
l’emigrazione. Vedeva ( e in questo è stato profetico nel senso intellettuale della parola) la durata
del fenomeno nel tempo. E ha pensato che per orientarsi su una simile massa di esseri umani in
movimento devi avere nozioni del passato, continuamente disponibili e verificabili, per avere poi la
capacità di fare progetti verso il futuro. Il fatto è che in lui vi sono due vite strettamente intrecciate,
il pastore e l’intellettuale, forse il primo grande sociologo dell’emigrazione. Ma Scalabrini aggiunge
alle due vocazioni (carità e ricerca intellettuale), una terza vita: andare per il mondo sulle navi
degli emigranti. Su quelle navi fa il prete, il cappellano, assiste nascite e morti. E intanto scrive.
Scrive un “diario di bordo” che oggi sarebbe un best seller, unico testimone colto, che vede giorno
per giorno che cosa è la vita degli emigranti bambini, degli emigranti giovani, degli emigranti di
famiglie spezzate e di famiglie ancora unite, dei vecchi emigranti che seguono un filo estremo di
speranza. Scalabrini analizza le cause (…). Che Italia è quella che abbandona la sua gente
stipandola sulle navi che il prete percorre da un capo all’altro e ricompone in migliaia di
conversazioni, di incontri? Come vedono il mondo gli emigrati, che arrivano in un luogo senza
volto, senza amici, senza lingua, senza conoscere una sola strada e una sola abitudine e avendo
ben poco da dire di se stessi oltre al nome e allo stato di salute? (…)
Se la chiesa - conclude il giornalista - proclama beati i cristiani in base ai miracoli, spero che
questo miracolo sia stato considerato: fare in modo che niente andasse perduto della straordinaria
avventura dell’emigrazione (…). I suoi diocesani lo adoravano a Piacenza. E lui intanto guidava il
mondo intellettuale americano ad affacciarsi sul problema emigrazione. Da New York al Brasile in
molti ascoltano le conversazioni, le prediche di questo Vescovo pellegrino, che conosce le lingue,
traduce i dislivelli culturali. E comunica. E’ giusto aggiungere il suo nome a quello dei grandi
italiani che hanno donato al mondo, onorando il Paese, un tesoro intellettuale, storico e scientifico.
Senza di lui, della nostra emigrazione sarebbe rimasta quasi soltanto la memoria dispersa di un
antico dolore. E l’incapacità di vedere il senso di quello che accade oggi, anche in Italia”.
Per una fusione di popoli
Il fenomeno migratorio, al tempo di Scalabrini, era diversamente configurato da quello di oggi, ma
già allora, quando prevaleva una politica di assimilazione quasi forzata, Scalabrini cercò
intuitivamente un codice comune di convivenza davanti alla molteplicità etnica e culturale.
Egli elabora questa intuizione soprattutto in tre documenti:
Il “Memoriale sulla necessità di proteggere la nazionalità degli emigrati” (1891), in cui
difende l’identità culturale e linguistica dei migranti;
Il discorso presso il Catholic Club di New York (1901), in cui sottolinea la sua visione dell’unità
e della coesione sociale tra tutti i gruppi nazionali negli Stati Uniti;
Il Memoriale per la costituzione di una
Commissione
Pontificia
“Pro
emigratis
catholicis” (1905) inviata al papa Pio X pochi giorni
prima della sua morte, in cui auspicava una
Congregazione vaticana che si interessasse della
cura pastorale dei Cattolici emigrati di tutte le
nazionalità.
In questi documenti emerge l’istanza di una visione
interculturale del fenomeno migratorio: “Non più
soppressione di popoli, ma fusioni, adattamenti nei
quali diverse nazionalità, diverse culture e religioni si
incontrano, si incrociano e danno origine ad altri
popoli” 3.
A più di un secolo di distanza dalla sua morte (1905)
non possiamo che condividere l’intuizione di
Scalabrini che, nella società che si andava formando
con l’apporto comune di immigrati e nativi, aveva
saputo riconoscere “l’inizio di un nuovo popolo dalla
integrazione delle varie etnie, culture e religioni “
Conclusione
Il mondo della mobilità umana è diventato
attualmente ancora più complesso e tocca tutti,
migranti e autoctoni. L’emigrazione rappresenta
oggi una componente importante della interdipendenza tra le
nazioni.
Anche
grazie ai movimenti migratori è
sorta la consapevolezza che il
nostro destino è
sempre più collegato a quello di
tutti gli uomini. Le
intuizioni di Scalabrini rimangono dunque, più che mai attuali e
motivano tutti noi a impegnarci per la convivenza
costruttiva tra le diversità all’interno della
società, per una autentica comunione nella
Chiesa e nella società locale e per una
progressiva promozione della giustizia e della
pace nel mondo.
Foglio dello Scalaforum
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Comunità Maggio 2014 - don Egidio Todeschini