comunità Maria è modello di donna vera Maggio: mese consacrato alla Madonna e alla festa delle mamme Tra gli uomini e le donne che hanno incontrato Gesù di Nazareth la più significativa è senza dubbio Maria. Per questo ogni donna e ogni uomo che vuole conoscere Gesù trova in lei un esemplare elevato, ma altresì vicino e materno. In questo intreccio tra santità irraggiungibile e prossimità familiare sta la singolarità della figura di Maria, unica nel panorama di tutte le religioni. Scrive don Tonino Bello: “Quando penso alle donne emancipate del nostro tempo, mi ritorna con insistenza il problema del loro confronto con Maria. Chi sa se la soubrette del varietà televisivo o la soprano della Scala di Milano non invochino il suo nome prima di esibirsi sul palcoscenico? O se la fotomodella del rotocalco per adulti o la campionessa di sport non ne avvertano il fascino? Che cosa pensano di lei le hostess dei boeing intercontinentali o le artiste del corpo di ballo del Bolscioi? A parte la catenina appesa al collo, quali reazioni suscita il nome di Maria nelle atlete della nazionale di pallacanestro in giro per il mondo o nelle eleganti protagoniste dei salotti letterari? Maria, insomma, è buona solo come punto di riferimento per le monache e per le ragazze tutte casa e chiesa oppure è l’aspirazione di ogni donna che voglia vivere in pienezza la sua femminilità? Le donne della terra la guardano con tenerezza perché nella sua vita terrena ha riassunto i misteri dolorosi di tutte le loro soggezioni? O perché è l’immagine che sintetizza i misteri gloriosi della liberazione della donna da tutte le schiavitù che, nel corso della storia, ne hanno sfigurato la loro dignità? Sono domande un po’ disseminate, alle quali non so dare una risposta, ma per le quali so fare una preghiera. Santa Maria, donna vera, noi ti imploriamo per tutte le donne della terra. Da AZB 9000 ST. GALLEN Maggio 2014 CHF 1,20 Prego segnalare cambiamenti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changements d’adresse Comunità – Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallen ANNO XL – N. 5 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale quando sul Calvario ti trafissero l’anima, non c’è pianto di madre che ti sia estraneo, non c’è solitudine di vedova che tu non abbia sperimentato, non c’è avvilimento di donna di cui non senta l’umiliazione. Santa Maria, donna vera, aiutaci ad interpretare la vita, dopo tanto maschilismo imperante, con le categorie tenere e forti della femminilità. Aiutaci a ringraziare Dio che, se per umanizzare la terra si serve dell’uomo senza molto riuscirci, per umanizzare l’uomo vuol servirsi della donna. Nella certezza che stavolta non fallirà”. comunità Indirizzi utili Maggio 2014 MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE–SVIZZERA ORIENTALE IMPRESSUM comunità Maria è modello di donna vera Maggio: mese consacrato alla Madonna e alla festa delle mamme voglia vivere in pienezza la sua femminilità? Le donne della terra la guardano con tenerezza perché nella sua vita terrena ha riassunto i misteri dolorosi di tutte le loro soggezioni? O perché è l’immagine che sintetizza i misteri gloriosi della liberazione della donna da tutte le schiavitù che, nel corso della storia, ne hanno sfigurato la loro dignità? Sono domande un po’ disseminate, alle quali non so dare una risposta, ma per le quali so fare una preghiera. Santa Maria, donna vera, noi ti imploriamo per tutte le donne della terra. Da AZB 9000 ST. GALLEN Maggio 2014 CHF 1.- Prego segnalare cambiamenti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changements d’adresse Comunità – Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallen ANNO XL – N. 5 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Tra gli uomini e le donne che hanno incontrato Gesù di Nazareth la più significativa è senza dubbio Maria. Per questo ogni donna e ogni uomo che vuole conoscere Gesù trova in lei un esemplare elevato, ma altresì vicino e materno. In questo intreccio tra santità irraggiungibile e prossimità familiare sta la singolarità della figura di Maria, unica nel panorama di tutte le religioni. Scrive don Tonino Bello: “Quando penso alle donne emancipate del nostro tempo, mi ritorna con insistenza il problema del loro confronto con Maria. Chi sa se la soubrette del varietà televisivo o la soprano della Scala di Milano non invochino il suo nome prima di esibirsi sul palcoscenico? O se la fotomodella del rotocalco per adulti o la campionessa di sport non ne avvertano il fascino? Che cosa pensano di lei le hostess dei boeing intercontinentali o le artiste del corpo di ballo del Bolscioi? A parte la catenina appesa al collo, quali reazioni suscita il nome di Maria nelle atlete della nazionale di pallacanestro in giro per il mondo o nelle eleganti protagoniste dei salotti letterari? Maria, insomma, è buona solo come punto di riferimento per le monache e per le ragazze tutte casa e chiesa oppure è l’aspirazione di ogni donna che quando sul Calvario ti trafissero l’anima, non c’è pianto di madre che ti sia estraneo, non c’è solitudine di vedova che tu non abbia sperimentato, non c’è avvilimento di donna di cui non senta l’umiliazione. Santa Maria, donna vera, aiutaci ad interpretare la vita, dopo tanto maschilismo imperante, con le categorie tenere e forti della femminilità. Aiutaci a ringraziare Dio che, se per umanizzare la terra si serve dell’uomo senza molto riuscirci, per umanizzare l’uomo vuol servirsi della donna. Nella certezza che stavolta non fallirà”. San Gallo–Rorschach: Missionario: Rorschacherstr. 105, 9000 S. Gallo Don Piero Corea Tel. 079 8470441 Wil–Herisau: Missionario: Missionario emerito: Lerchenfeldstrasse 5, 9500 Wil Don Alfio Bordiga Don Peppino Salvadè Tel. 076 740 21 10 Tel. 071 911 58 51 Schaan–Marbach: Missionario: Reberastrasse 1, 9494 Schaan Don Egidio Todeschini Tel. 00423 2322922 Rapperwil–Jona: Missionario: Herrenberg 53, 8640 Rapperswil P. Giulio De Zulian Tel. 055 210 52 63 Coordinazione delle MCI: Coordinatore Nazionale: Brauerstr. 101,8004 Zürich Don Carlo De Stasio Tel. 044 240 51 25 CONSOLATO D’ITALIA – SAN GALLO E LIECHTENSTEIN Frongartenstrasse 9, 9000 St. Gallen Email: [email protected] • www.consangallo.esteri.it • Telefax 071 227 41 40 Centralino Tel. 071 227 41 41 Segreteria Tel. 071-227 41 44 Anno XL – N. 5 Maggio 2014 – Mensile delle Mis- Anagrafe/Elettorale Tel. 071 227 41 38 Stato civile Tel. 071 227 41 36 sioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orien- Cittadinanza Tel. 071 227 41 37 Assistenza Tel. 071 227 41 37 Passaporti/Leva Tel. 071 227 41 34 Notarile Tel. 071 227 41 39 Rimpatri definitivi Tel. 071 227 41 39 Cancelleria Tel. 071 227 41 45 Archivio Tel. 071 227 41 33 Visti Tel. 071 227 41 42 tale. Aderente alla Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero (FUSIE). Direzione-Redazione: Don Egidio Todeschini (det). Email: [email protected] Amministrazione e indirizzi: Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallen Redazioni locali: MCI San Gallo, MCI Wil, Ufficio scuola Archivio Tel. 071 227 41 47 Tel. 071 227 41 33 Orari di apertura Lunedì:09.00-12.30 Martedì:15.00–18.00 Mercoledì: 09.00–12.30 Giovedì:15.00–18.00 Venerdì: 09.00–12.30 PATRONATO ACLI – PER I SERVIZI SOCIALI MCI Schaan Tipografia: La Buona Stampa (TBS) – Via Fola 11, Patronato e Assistenza sociale ACLI (Associazione Cristiana Lavoratori Italiani) Operatori: Matteo Di Gennaro e Agnese Vailati 6963 Pregassona Abbonamento: CHF 12 annuo San Gallo Heimatstrasse 13, 9008 San Gallo Tel. 071 244 81 01/04 Email: [email protected] Kreuzlingen presso il Circolo ACL, Bärenstrasse 32. Con due presenze al mese: 2° e 4° giovedì dalle ore 16.00 alle 19.00. Marbach presso la Missione Cattolica Italiana, Staatstrasse 58. Con due presenze al mese: 1° e 3° lunedì dalle ore 15.30 alle 18.00. Buchs presso la sala della parrocchia, Pfrundgutstrasse 5. Ogni sabato: ore 9.00–11.00. Consegna del materiale da pubblicare entro il giorno 15 di ogni mese SOMMARIO pag. 4-7 San Gallo-Rorshach pag. 8-11 Wil–Herisau pag. 12-15 Schaan–Marbach pag. 16-17 Servizi Speciali pag. 18 Patronato Acli pag. 19-22 Scalaforum Chi non riceve il giornale, chi non lo vuole, chi riceve più copie, chi cambia indirizzo, è pregato di comunicarlo alla propria Missione. 2 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 9.00-12.00 9.00-12.00; 15.00-19.00 9.00-12.00; 15.00-19.00 9.00-12.00 9.00-12.00; 15.00-18.00 PATRONATO ITAL-UIL A RORSCHACH E WIL Rorschach Presso la sede della Pro Senectute; Reitbahnstr. 2, 9400 Rorschach Tutti i giovedì dalle 18.30 alle 20.00 Operatore: Gianni Ruberti Tel. 071 220 96 22 / 077 433 44 01 Wil Hörnlistrasse 19, 9500 Wil Operatore: Leo Caruso Telefono 071 220 96 22 Lunedì Martedì Mercoledì 9.30-12.30; 14.00-17.30 9.30-12.30; 14.00-17.30 9.30-12.30; 14.00-17.30 Maggio 2014 comunità Editoriale 3 Il primo anno di papa Francesco Una Chiesa più aperta al mondo e orientata ai poveri ed alla misericordia Papa Bergoglio, optando per il nome del Poverello di Assisi, ha fatto subito intendere quale è il compito della gerarchia ecclesiale e dei cristiani: recuperare lo spirito evangelico delle origini, assumere uno stile modesto e combattere le derive mondane della Chiesa. Da allora tutti i suoi gesti, le sue parole, le scelte fatte hanno rappresentato una novità, già rilevabile dal fatto che è il primo gesuita ed il primo argentino a diventare Pontefice. Unico a scegliere il nome di Francesco, a conservare la sua croce pettorale d’argento, a rifiutare l’anello d’oro, l’appartamento in Vaticano, preferendo quello più modesto nella Casa Santa Marta. Un approccio tipico di chi è sempre stato umile con gli abitanti poveri delle periferie di Buenos Aires, non temendo di mescolarsi ad essi. Un modo di agire che ha contribuito a farlo apprezzare, amare ed eleggere, da diversi giornali, “uomo del’anno 2013” per effetto della cordialità mostrata, dell’amore per i bambini e dei rapporti affettuosi anche con atei, tra i quali il giornalista Eugenio Scalfari, che ha osato perfino dire che il Santo Padre “di fatto, ha abolito il peccato”. Opinione, questa, decisamente errata. Un Papa che chiede di pregare per lui sa benissimo che anch’egli può peccare, stimolato dal demonio, il cui maggior successo è quello di “farci credere che non esiste” e che “tutto possa essere risolto su un piano umano”. No, non ha eliminato il peccato, ha semplicemente invitato i Cardinali ad elaborare una dottrina più morbida ed indulgente sulla morale sessuale e familiare. Che permetta di battezzare i figli di coppie non sposate; che, se approvata dal Sinodo dei Vescovi sulla famiglia il prossimo ottobre e nel 2015, consenta la Comunione ai divorziati, in quanto “ci sono norme o precetti ecclesiali che possono essere stati molto efficaci in altre epoche ma che non hanno più la stessa forza educativa”, per cui non si deve avere “paura a rivederle”, magari rendendo più snella la prassi sul riconoscimento di nullità del matrimonio. Per il Pontefice, trattasi di “un lungo cammino che la Chiesa deve compiere” per rispondere ai bisogni spirituali e materiali del popolo. Da qui la sua convinzione che occorra riconvertirla ad una maggiore dimensione pastorale. Ovvio che ciò abbia fatto sorgere alcune perplessità dai tradizionalisti che non ne accettano l’interpretazione rivoluzionaria di Bergoglio. Prevale il desiderio di “una Chiesa povera, per i poveri che non possono aspettare”; che spieghi e faccia accettare la verità del Vangelo; soprattutto che, tenendo conto delle attuali condizioni di mentalità ed usanze, insegni ad amare il prossimo. Emigranti compresi, “vittime del rifiuto e dello sfruttamento, della tratta delle persone e del lavoro schiavo". Atti e parole che spingono a prestare più attenzione ai temi etici e religiosi, facendogli guadagnare la benevolenza di molti, grazie al coraggio e alla semplicità del suo messaggio. Che piace ai credenti che lo sentono parlare al cuore delle genti. La speranza è che ciò aiuti a scoprire ed alimentare la fede ed a vivere da bravi cristiani. Senza fermarsi alla sola e spontanea simpatia. Don Egidio Todeschini San Gallo • Rorschach Maggio 2014 LA MISSIONE Missionario: Don Piero Corea Rorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallen e-mail: [email protected] www.dpcmission.com Segreteria: Per comunicazioni alla segreteria o per richieste di documenti, S. Messe, benedizione delle Case, Confessioni o dialoghi spirituali si prega di telefonare allo 079 84 70 441 Ufficio parrocchiale: Da Lunedì a Giovedì ore 9.00-11.30 SS. MESSE Messe Feriali Rorschach: Ogni Lunedì e ogni Venerdì alle ore 19:00 presso la Seelenkapelle; San Gallo: ogni Mercoledì e ogni Giovedì alle ore 18:30 presso la Chiesa Parrocchiale di St. Fiden Prefestive Rheineck: ore 17.00 Festive San Gallo Cappella degli Angeli: ore 09.30 Bruggen: ore 18.15 Festive Rorschach Chiesa di San Colombano: ore 11.00 ALTRI SERVIZI Confessioni: mezz'ora prima della S. Messa Matrimoni: corso di preparazione da gennaio ad aprile di ogni anno. Battesimi: per i battesimi annunciarsi e concordare con il Missionario Cresima adulti: per la preparazione della Cresima prendere contatto con il Missionario PATRONATO ACLI Orari: Lunedì: Ore 09.00 – 12.00 Martedì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00 Mercoledì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00 Giovedì: Ore 09.00 – 12.00 Venerdì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00 Operatori: Matteo Di Gennaro Agnese Vailati Telefoni: 071 – 244 81 01 071 – 244 81 04 Corrispondente Consolare e Patronato ITAL-UIL: a Rorschach: tutti i Giovedì dalle ore 18:30 alle ore 20:00 nella sede della ProSenectute in Reitbahnstr. 2, 9400 Rorschach a Arbon: tutti i Mercoledì dalle 16:30 alle 18:00 nella sede del Sindacato UNIA alla Promenadenstr. 5, 9320 Arbon. Operatore: Gianni Ruperti tel: 071 220 96 22/ 077 433 44 01 comunità 4 Nuovo Missionario di San Gallo Intervista a don Piero Corea 1. Come si trova nella nuova Comunità e come è stato accolto? Sono pochi i mesi da quando sono stato designato come nuovo missionario di San Gallo, ma devo dire che c’è stata un’ottima accoglienza, festosa e gioiosa. Credo sia stato un buon inizio. In fondo l’11 Gennaio 2014 con la sua grande festa e folla credo sia ancora nella mente di tutti. 2. Come inizierà nella nuova Comunità? Pensa di proporre le stesse cose? Da qualche mese sono stato chiamato ad essere guida di una nuova missione e questo mi rende pieno di trepidazione. Mi sta chiedendo come inizierò? Per prima cosa credo necessaria la conoscenza dei luoghi e soprattutto delle persone: pur rimanendo in Svizzera, ogni comunità, ogni realtà ha la sua identità specifica. Della mia esperienza a Herisau/ Flawil mi porto la consapevolezza che in ogni luogo ci sono persone pronte e disposte a scegliere il Signore e attendono solo qualcuno che sia capace di estinguere la loro sete di Dio (At 8, 27-35). Mi auguro che io possa essere il «Filippo » della nuova comunità. 3. Come va il lavoro con la parrocchia a Rorschach? Va molto bene, abbiamo avuto già l`occasione di fare una Messa insieme in occasione del “Pasta essen”. Mi hanno chiesto di rivolgere qualche parola ai presenti e io non mi sono lasciato pregare: “per me non ci sono divisioni,non ci sono nazionalità e niente confini”. Questo è stato il mio augurio. 4. Quali sono le esperienze più significative fatte nella vecchia missione e quali sono i progetti che ha per il futuro? Ritengo importanti tutte le esperienze e ogni persona che ho incontrato nella mia vita la reputo un dono. Per questo sono grato a Dio. Per il futuro ho tante idee e progetti che vorrei, con la Grazia di Dio e la collaborazione di tutti, realizzare. 5. Ha ancora contatti con la gente della vecchia missione? Come le dicevo prima: non ci sono confini. 6. Cosa vorrebbe per il futuro? Per il futuro mi auguro si possa avere un giorno migliore e per “giorno migliore” intendo quel giorno in cui ognuno prende consapevolezza dell’importanza e della ricchezza che porta con se; intendo quel giorno in cui ognuno sarà capace con serietà e dedizione di prendersi le proprie responsabilità; intendo quel giorno in cui, da cristiani, entreremo con la nostra vita nella Grazia di Dio per poter portare la Grazia di Dio a quanti ancora non la conoscono o non la vivono pienamente. Per “giorno migliore” intendo quel giorno di cui disponiamo per poter davvero compiere il bene e quel giorno non può essere “ieri” perché passato… il nostro “giorno migliore” è l’oggi, è la quotidianità perché è “oggi” che noi possiamo decidere di essere persone migliori, persone vive, persone che amano, persone che con giustizia donano parte di sé stessi per amore dell’ Altro. È oggi che possiamo donarci una parola dolce di conforto e di sostegno; è oggi che possiamo dire alle persone a noi care un “ti voglio bene” che sgorga dal cuore; è oggi che possiamo intraprendere un cammino di conversione e di santificazione… “domani” non può essere il nostro giorno migliore, perché “il domani” non esiste; il domani è un dono d’accogliere; il “domani” potrebbe essere “un giorno di ritardo” sulla marcia del treno della vita. intervista a cura di Emiliana Labriola Maggio 2014 San Gallo • Rorschach comunità 5 ATTIVITÀ ogni Martedì dalle ore 14:30 presso la Offenes Haus sita in Greithstr. 8, 9000 St. Gallen, incontro del Gruppo Anziani. Domenica 18 Maggio 2014 Domenica 1 Giugno 2014 Domenica 8 Giugno 2014 Domenica 22 Giugno 2014 Corso prematrimoniale: Rorschach: San Gallo: Le coppie che vorranno seguire il Corso prematrimoniale, dovranno annunciarsi presso la Segreteria della Missione, al numero 079 84 70 441. Eventuali eccezioni sono da concordare con Don Piero. Sospensione delle S. Messe Le S. Messe nella Cappella degli Angeli delle ore 9:30 sono sospese una volta al mese e precisamente nelle seguenti date: • ogni lunedì alle ore 20:00 presso il St. Kolumban Zentrum catechesi; • ogni Venerdì dalle ore 16:00 Gruppo Anziani; • ogni Sabato dalle ore 15:30 alle ore 16:45 Gruppo Bambini, Preadolescenti e Adolescenti. L’angolo delle Associazioni: L’Associazione Alpini di San Gallo invita tutti gli iscritti a partecipare alla S. Messa del 4 Maggio alle ore 9:30 celebra- ta in suffragio di tutte le Anime dei fratelli defunti dell’Associazione. Si prega di portare lo stendardo dei vari gruppi. Associazione Fogolâr Furlan di San Gallo organizza, per domenica 8 giugno 2014, la tradizionale GRIGLIATA alla baracca del Stephanshorn. Servizio bar aperto dalle ore 11.00. MENU: Salsicce, Polenta e buon vino. Ricca tombola. Vi aspettiamo numerosi. Comitato Scuola Famiglia-San Gallo: L’ORA DEL RACCONTO per i bambini a partire dai 3 anni alla Freihandbibliothek di San Gallo dalle ore 10.15 alle ore 11.15: SABATO 10 MAGGIO 2014. Punto Anziani Venerdi 28 marzo 2014 il gruppo anziani presso il centro San Colombano di Rorschach ha organizzato un pomeriggio informativo sulla prevenzione contro la “truffa del falso nipote”. Erano presenti esponenti della polizia cantonale di San Gallo i quali hanno presentato inizialmente la struttura della “centrale delle emergenze” e spiegato dove è situato il commando della polizia. Dopo un’esaustiva presentazione hanno ripercorso e spiegato in modo semplice e pratico le nuove e vecchie truffe come per esempio il borseggio e ci hanno “aperto gli occhi” sul comportamento da tenere se dovessimo essere vittime di furti in casa. Uno spazio particolare ha avuto il richiamo a stare mol- to attenti durante i prelievi al bancomat e infine il tema scottante della truffa del “falso nipote”: con arte infatti i malintenzionati si fingono nipoti delle ignare vittime, le quali ignare scopriranno troppo tardi di esser stati truffati. È stato un pomeriggio molto interessante e istruttivo, un pomeriggio che ci ha aiutati a capire che bisogna essere molto più attenti e soprattutto solidali con quelle persone che riconosciamo come vittime. Si è avuto anche modo di porre tante domande, ricevendo una buona consulenza e tanta ottime risposte. Il motto finale del pomeriggio è stato: È meglio essere preparati a prevenire le truffe che essere truffati. Il pomeriggio è terminato con un piccolo rinfresco. San Gallo • Rorschach Maggio 2014 comunità 6 I NOSTRI DEFUNTI Un Lungo Viaggio • Gioia Umile *28.08.1947 a Luzzi (Cosenza) + 18.12.2013 San Gallo Umile Gioia, nato il 28 Agosto 1947 a Luzzi in provincia di Cosenza, in Calabria. Da giovane ragazzo conobbe la sua futura moglie Elisa Esposito. Nel 1967 lasciò il suo paese per cercare un futuro migliore a Rorschach presso la Firma Feldmühle. Nel 1969 sposò elisa e la portò con se per creare famiglia. Nel 1970 nacque il primogenito Mas- similiano. Nel 1973 cominciarono entrambi a lavorare nella ditta ArboniaForster ad Arbon, dove trovarono anche l’abitazione. Nel 1974 nacque la secondogenita Aurelia. Con il loro assiduo lavoro avevano migliorato la loro condizione sociale. Dopo una vita spesa per la famiglia e nel lavoro, nel 2001 si ritiravano definitivamente nel loro paese con un pò di amarezza per il distacco dai figli e nipoti e dalle rispettive famiglie. I problemi di salute di Umile cominciarono nell’inverno 2012 che l’hanno condotto a subire un intervento delicato nell’Aprile 2013, dove ringraziando il Signore era andato tutto bene. Con un pò di sofferenze ma tanta volontà di vita fino all’ultimo giorno, il 18 dicembre 2013, purtroppo, ci ha lasciati inaspettatamente e con un vuoto e dolore enorme dentro. Continueremo a tenere vivo nel nostro ricordo e soprattutto nelle nostre preghiere il nostro amato Umile. Con infinito amore La moglie Elisa, i figli Massimiliano e Aurelia; il genero Luca e i nipoti Arianna, Laura, Dilan, Vanja ed Eros. Vangelo in pillole In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». San Gallo • Rorschach Maggio 2014 comunità 7 Il Pranzo della Solidarietà Lentamente ho aperto la porta che conduceva alla stanza di mia madre malata terminale. In punta di piedi sono entrata in questa piccola stanza piena di buio, anche se era in pieno giorno. Mia madre era avvolta in coperte che la facevano sembrare così fragile. Mi chinai su di lei per vedere se dormiva, ma lei aprì gli occhi e vidi i suoi occhi spenti che sembravano stanchi e sfiniti. Con la sua mano tremante lei dolcemente mi accarezzò la guancia. Delicatamente mi sdraiai accanto a lei e l’abbracciai con cautela per non farle del male. Le ho cantato nel sonno e in un orecchio le sussurrai: “Ti voglio un mondo di bene, resta con me, Mamma!” Una leggera scossa mi ha svegliato dai miei sogni. Ho aperto gli occhi e davanti a me c’era il mio amato papà in piedi con le braccia tese. Mi gettai verso di lui e mi sentii nelle sue braccia sicura. Mi appoggiai sul suo petto ed ero contenta di non dover sopportare questo peso di sofferenza da sola. Un forte squillo ci ha fatto spaventare e insieme ci siamo recati verso la porta. Mio padre aprì la porta e io mi nascosi dietro di lui. Una donna si trovò davanti e ha consegnato a mio papà una busta bianca. Confuso aprì la busta e vide la generosa donazione. La donna rispose: Non ringraziare me, ma le persone che hanno donato presso l’associazione del CF (Donne sostengono Persone – Frauen unterstützen Menschen). Mentre la donna si allontanava, noi ci siamo abbracciati con grande gioia. E per la prima vol- Una giornata sulla neve Il 9 marzo è stata una bellissima giornata organizzata per i ministranti insieme alle rispettive famiglie. Ore 13:30 ci siamo incontrati a Goldach ed insieme ci siamo avviati verso la montagna “Kronberg”. Li siamo andati con la funivia su in cima, dove c`era un sole splendente, veramente una bellissima giornata. Tra risate e cadute abbiamo camminato sulla neve, dove abbiamo organizzato dei giochi da fare insieme, genitori e bambini. C`è chi si è divertito a fare giganti palle di neve, chi a rilassarsi. Arrivata l`ora di ritornare alla funivia è stata durissima risalire nelle buche della neve. Abbiamo concluso la giornata con una buonissima e calda fondue. Grazie alla nostra organizzatrice. Fiorella Pitaro ta nella mia vita ho avuto speranza. Come nella nostra storia, vogliamo ringraziare tutti coloro che sono venuti numerosi al “Pranzo di beneficienza” e hanno reso possibile con la loro offerta di donarla all’associazione CF per aiutare le persone che vivono in tali emergenze. Un ringraziamento va anche al gruppo Mamme GePi e ai loro mariti, gruppo papà, gruppo anziani, gruppo animatrici e infine anche ai giovani che hanno concluso l’evento con un canto. Ognuno ha messo a disposizione il proprio talento e insieme si è forti, questo è lo spirito che rende la Missione unita. Regaliamo insieme alle persone la speranza! Emi, Sara e Melissa comunità Wil • Herisau Maggio 2014 LA MISSIONE Ufficio: Missione Cattolica Italiana Lerchenfeldstrasse 5, 9500 Wil Tel. 076-740 21 10 Missionario: Don Alfio Bordiga Mail: [email protected] Missionario emerito: Don Peppino Salvadè Tel. 071-911 58 51 La Missione comprende i Decanati di Appenzell, Gossau, Wil-Wattwil UFFICIO Per ogni necessità, per la celebrazione dei Sacramenti, per documenti, per incontri di direzione spirituale o Confessione, per segnalare un ammalato in ospedale, chiamate pure al mio numero di cellulare 076- 740 21 10. Se non rispondo subito, state certi che vi richiamerò. SANTE MESSE Appenzell: a Herisau seconda, quarta e quinta domenica del mese ore 11.30; ad Appenzell Bühler-Teufen prima domenica del mese ore 17.00 in inverno, ore 18.00 in estate; a Bühler terza domenica del mese ore 17.00; a Degersheim terzo sabato del mese ore 17.30 (sospesa Sabato Santo e mese luglio) Wil-Wattwil: a Wil prima, seconda*, terza, quarta* e quinta* domenica del mese ore 11.15; a Wattwil prima e terza domenica del mese ore 09.15; a Bütschwil (sospesa mese agosto) secondo sabato del mese ore 19.00; a Bazenheid quarta* domenica ore 10.00; a Ebnat-Kappel seconda domenica del mese ore 18.00; a Oberuzwil terzo sabato del mese ore 19.00 (sospesa Sabato Santo e mese luglio) PATRONATO ITAL-UIL Hörnlistrasse 19, 9500 Wil Lunedì:09.30-12.30/14.00-17.30 Martedì:09.30-12.30/14.00-17.30 Mercoledì:09.30-12.30/14.00-17.30 Operatore: Leo Caruso Tel. 071-220 96 22 8 LA VOCE DEL MISSIONARIO Maria, la Madre del Silenzio L’evangelista Luca dice che Maria “serbava tutte queste cose nel suo cuore”. Anche se Luca non dice quali siano queste cose, lascia che Teofilo le intuisca. Queste cose erano tutto ciò che aveva già descritto riguardo al mistero dell’Incarnazione. S. Agostino, da acuto osservatore, nota che: “Maria di fronte al Mistero dell’Emmanuele (Dio con noi), rimane in silenzio. Gli angeli annunciano la venuta del Messia ai pastori: questi vanno “senza indugio alla grotta di Betlemme e poi raccontano ciò che hanno udito e visto e cercano di vincere la fredda indifferenza degli abitanti di Betlemme, che hanno rifiutato una giovane mamma che stava per dare alla luce il Salvatore del mondo”. Maria accoglie questo rifiuto in silenzio. Tutta la vita di Maria è una vita di silenzio che adora la Parola eterna di Dio. Questa Parola eterna di Dio che Ella stringe fra le braccia, una Parola che vagisce ma non parla. Impariamo da Maria Vergine e Madre di Dio, a conservare nel nostro cuore il suo silenzio. Solo così, come Maria, potremo sentire vicino a noi Il Signore. Nel silenzio interiore, come Maria, troviamo la pace e la preghiera alla Regina della Pace: per la pace nel mondo, nelle nazioni belligeranti, tra le pareti domestiche, per la difesa dei più deboli, bambini, donne e anziani. Una preghiera particolare rivolgiamo a Maria per tutti i bambini e i poveri del mondo, perché non manchi loro il necessario sostentamento. Ma ci sono due momenti nei quali il Silenzio di Maria si riempie di mistero. Ai piedi della Croce, che Matthias Grünenwald ha dipinto nella famosa Crocifissione di Colmar, Maria conserva nel suo cuore il dolore immen- so di una madre di fronte alla morte del Figlio sulla Croce. Non c’è pietà per Lui, lo deridono. Un altro grande pittore italiano, Andrea Mantegna, descrive il Silenzio di Maria nel “Cristo Morto”, dove, accanto all’ardito scorcio prospettico di un “cadavere” su un tavolo anatomico, vediamo Maria impietrita, sostenuta dalla Maddalena con le labbra chiuse in un profondo silenzio di dolore. Andrea Mantegna, nel dipingere il silenzio di Maria nell’espressione del suo volto, ci descrive come Maria raggiunga il compimento del mistero dell’Incarnazione: Consummatum est (tutto è compiuto). Maria - commenta Bernanos, grande conoscitore d’anime – nell’espressione del suo volto, vede fino in fondo che cosa comporta l’assunzione della carne da parte di Dio. Don Peppino Maggio 2014 Wil • Herisau comunità 9 Il Papa buono e il Papa missionario Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II canonizzati da Papa Francesco Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II il 27 aprile scorso sono stati canonizzati da Papa Francesco. La data scelta da Papa Francesco per elevare agli onori degli altari i suoi due predecessori non è casuale. Il 27 aprile, infatti, la Chiesa celebra la festa della Divina Misericordia istituita proprio da Giovanni Paolo II. Ed è proprio la misericordia, termine presente anche nel motto episcopale di Bergoglio, una delle parole chiave dei primi mesi di pontificato di Francesco. Per il Pontefice argentino canonizzare insieme Roncalli e Wojtyla è “un messaggio alla Chiesa: questi due sono bravi. Ma – ricorda il Papa – ci sono in corso anche le cause di beatificazione di Paolo VI e di Albino Luciani“. A Roncalli e a Wojtyla Francesco è particolarmente legato. Se fosse stato eletto al posto di Ratzinger nel 2005 Bergoglio, come ha rivelato lui stesso, si sarebbe chiamato Giovanni XXIV scegliendo il nome del “Papa buono”. Per Francesco, Roncalli “è un po’ la figura del ‘prete di campagna’, il prete che ama e sa curare ognuno dei fedeli e questo lo ha fatto da vescovo e da nunzio. Quante testimonianze di battesimo false ha fatto in Turchia in favore degli ebrei! È un coraggioso, un prete di campagna buono, con un senso dell’umorismo tanto grande e una grande santità. Quando era nunzio – ha raccontato Bergoglio – alcuni non gli volevano tanto bene in Vaticano, e quando arrivava per portare cose o chiedere, in certi uffici lo facevano aspettare. Mai si è lamentato: pregava il rosario, leggeva il breviario, mai. Un mite, un umile, anche uno che si preoccupava per i poveri”. Papa Francesco ha sottolineato anche la grande intuizione di Roncalli di indire il Concilio Ecumenico Vaticano II. “Giovanni XXIII era un uomo docile alla voce di Dio, perché il Concilio gli è venuto dallo Spirito Santo, gli è venuto e lui è stato docile. Era un uomo che si lasciava guidare dal Signore”. “Un grande missionario della Chiesa” è, invece, la definizione che Francesco dà di Wojtyla, il Papa che nel 1992 lo nominò vescovo ausiliare di Buenos Aires, nel 1998 arcivescovo della capitale argentina e nel 2001 lo creò cardinale. “Giovanni Paolo II è un missionario, un uomo che ha portato il Vangelo dappertutto. Viaggiava tanto. Sentiva questo fuoco di portare avanti la parola del Signore. È un san Paolo, è un uomo così; questo per me è grande”. Per il “Papa buono” Bergoglio ha approvato un percorso privilegiato dispensando la sua canonizzazione dal riconoscimento di un secondo miracolo. Sarà invece la guarigione straordinaria della costaricana Floribeth Mora Díaz a condurre Wojtyla alla santità. Per lei la diagnosi non dava alcuna speranza: rottura di aneurisma fusiforme dell’arteria cerebrale media destra con emorragia subaracnoidea. Dopo alcuni giorni di ricovero i medici suggerirono al marito di riportarla a casa perché non c’era più niente da fare. È qui che Floribeth seguì in televisione la cerimonia di beatificazione del Papa polacco, il 1° maggio 2011, e pregò Wojtyla: “Intercedi presso Dio perché non voglio morire e aiutami a guarire”. Successivamente una nuova visita neurologica e due risonanze magnetiche eseguite nel 2011 e nel 2012 hanno evidenziato la completa scomparsa spontanea dell’aneurisma con ricostituzione di un albero vascolare normale. Maggio 2014 Wil • Herisau comunità 10 Il mese di maggio: primavera dell’anima “Ecco tornato il mese della nostra mamma del cielo” così scrisse una volta San Pio da Pietrelcina all’inizio del mese di maggio. Da secoli il mese di maggio è dedicato per eccellenza alla devozione a Maria Santissima. E’ il mese più’ bello dell’anno per lo splendore primaverile che lo riveste, e per questo consacrato a Colei che la Chiesa canta e loda come la “Tota pulchra” (Tutta bella). E’ il mese in cui sbocciano fraganti le rose nel tepore della ridente natura, per questo viene consacrato a colei che la Chiesa invoca come “Rosa mystica” (Rosa mistica). In passato, in molte città e paesini era diffusa l’abitudine dei bambini di portare fiori per l’altare della Madonna: “lumi, canti, preghiere e fioretti davano gioconda espressione alla devozione verso Maria Santissima, che ci appariva allora come la Regina della primavera, primavera della natura e primavera dell’anima” (Paolo VI). Insieme con i fiori veri possiamo offrire ogni giorno alla Madonna anche i “fioretti”: regali spirituali, piccoli sacrifici o gesti di carità, che non solo Le dicono il nostro filiale affetto, ma anche il nostro desiderio di essere più intimamente legati a Lei, più che ad ogni altra cosa. Ecco che cosa sono i “fioretti”: regali piccoli che vanno dritti al cuore della Madonna e la fanno sorridere di gioia mentre ascolta e benedice i suoi devoti figli. Sono piccole cose, piccole offerte, ma che se fatte bene, ci ottengono molte grazie. Anche per questo Maggio è chiamato anche il mese delle grazie e delle glorie di Maria, perché in questo mese si ricevono copiose grazie, celebrando le glorie della Madre e Regina universale. Anzi, soprattutto per i frutti spirituali che produce, il mese di maggio canta le più alte glorie di Maria corredentrice e mediatrice di ogni grazie. Sono grazie di ogni sorta che Ella dona amorosamente a chi celebra questo mese. Grazie di progresso spirituale, di rinnovamento di vita, di conversione, grazie temporali per la salute, per il lavoro, per gli studi, per la sistemazione per la famiglia. Quante grazie in questo mese benedetto! Tanto più che esso si chiude con la festa della Madonna delle Grazie (31 maggio, festa della Visitazione della Vergine Maria alla cugina S. Elisabetta) che infonde in noi la certezza di essere accompagnati dalla presenza amorevole materna e premusora della Madre del cielo. Chi di noi non ha bisogno di grazie? San Massimiliano M. Kolbe, per aiutare il fratello travagliato da pericolose angustie spirituali e materiali non trovò rimedio più efficace che raccomandargli con premura di fare il Mese di Maggio, e gli mandò libretti utili a fargli seguire il mese mariano giorno per giorno. Fare il mese di Maggio, quindi, è accumulare grazie, risolvere problemi o situazioni dolorose, ottenere il patrocinio della Divina Madre. Ricorriamo alla Madonna ogni giorno di questo mese con la recita devota del Santo Rosario. Maggio 2014 Wil • Herisau comunità 11 Tante grazie, don Peppino Torneo di calcio a Herisau Tutte le missioni della zona e dintorni sono invitati Dopo moltissimi anni di attività pastorale, il 19 Marzo abbiamo salutato con riconoscenza Don Peppino. Nella stessa occasione abbiamo con piacere dato il benvenuto a Don Alfio. Per l’occorenza il Consiglio pastorale ha organizzato una piacevole serata nella sala parrocchiale di Wattwil, cenando e ascoltando musica tutti insieme. La comunità presente ha colto l’occasione per ringraziare vivamente Don Peppino per il lavoro che in questi anni ha svolto con eccellenza. Senza dubbio mancherà a tutti l’attenzione e la partecipazione attiva che Don Peppino ha sempre dimostrato per la Chiesa e per tutti i cristiani. Allo stesso tempo auguriamo a Don Alfio il meglio per la sua attivita’ pastorale che svolgera’ per la comunita’ di Wattwil nei prossimi anni. Pitrelli Pietro Quando: 07.06.14 14.06.14 (in caso di mal tempo) 21.06.14 (in caso di mal tempo) Ora: 13.00-‐ca.17.00 Dopo la premiazione, grigliata per trascorrere una serata in compagnia. Per la grigliata ognuno porta le cose da casa. Dove: Sportplatz Wilen (Alpsteinstr. 2) Chi: Ragazzi tra i 11 anni e i 17 anni Bambini tra i 5 anni e i 10 anni Genitori, amici e parenti a fare il tifo Iscrizioni: Entro il 15.05.14 al seguente indirizzo: Emiliana Labriola 071 352 39 E-‐Mail emiliana.labriola @gmail.com Le squadre verranno fatte il giorno del torneo ! APPUNTAMENTI DEL MESE DI MAGGIO Venerdì 02 Maggio – S. Cuore 18.00 Confessioni individuali 19.00 S. Messa in Cappella S. Pietro. Domenica 04 Maggio 11.15 S. Messa in S. Pietro. Domenica 11 Maggio Festa della Mamma 11.15 Solenne celebrazione della Messa in S. Pietro per tutte le Mamme. Martedì 13 Maggio 19.00Cappella di S. Pietro in onore della Madonna di Fatima Domenica 18 Maggio 11.15 S. Messa in S. Pietro Sabato 24 Maggio Via Crucis in Marienkirche Dreibrunnen 19.00 Via della Croce Domenica 25 Maggio 11.15 S. Messa in S. Pietro. Marienkirche Dreibrunnen 20.00S. Messa e processione dei ceri con la Vergine Maria. Mercoledì 28 Maggio Pellegrinaggio a Lourdes con don Peppino Ritorno pellegrinaggio domenica 01 giugno. Schaan • Marbach Maggio 2014 LA MISSIONE Comprende il Principato del Liechtenstein e tre zone del cantone di San Gallo: Werdenberg, Sarganserland, Rheintal. Missionario: Don Egidio Todeschini, Reberastrasse 1, 9494 Schaan. Tel. 00423-2322922; Fax 00423-2322919; Email:[email protected]. comunità 12 Io prego ogni giorno a casa mia Lettera ai parrocchiani continuando il tema della Messa LA MESSA Sabato: a Marbach primo del mese ore 18.15 (Missione); ad Au secondo del mese ore 18.15 (Altersheim); a Diepolsau terzo del mese ore 17.00 (parrocchia); a St. Margrethen quarto del mese ore 17.00 (parrocchia) Domenica: a Buchs ore 9.00 (parrocchia); a Balgach ore 10.30 (Frongarten); a Schaan ore 11.00 (S. Pietro); a Mels ore 18.00 (Cappuccini), eccetto la prima del mese; a Flums ore 18.00 (Justuskirche), la prima del mese. INFORMAZIONE Comunità: è il mensile delle Missioni di San Gallo-Rorschach, Wil-Herisau, SchaanMarbach. Siete pregati di comunicare i vostri cambiamenti di indirizzo. Per chi non lo riceve, basta scrivere o telefonare. Internet: il sito www.donegidio.com contiene informazioni sulla Missione di Schaan-Marbach. Con articoli settimanali e pubblicazioni del missionario; www.missioni.ch invece è il sito delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera. Angolo: ogni settimana notizie in italiano in quattro giornali locali: Volksblatt e Vaterland, Werdenberger & Obertoggenburger, Sarganserland. CONSOLATO Schaan: martedì ore 18.30-20.00 alla Missione (Reberastrasse 1). Operatore sociale: Egidio Stigliano. Buchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica. Operatore sociale: Matteo Di Gennaro. Marbach: mercoledì ore 18.30-20.00 alla Missione (Staatstrasse 58). Operatore sociale: Theo Palmisano. PATRONATO Buchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica. Operatore sociale: Matteo Di Gennaro. Marbach: 1° e 3° lunedì del mese ore 15.3018.00 alla Missione (Staatstrasse 58). Operatore sociale: Matteo Di Gennaro. Heerbrugg: mercoledì ore 18.45-20.00 nella sede del Sindacato Unia (Auenstrasse 25). Operatore sociale: Gianni Ruberti Tel. O77-4334401. È certamente cosa buona la preghiera in ogni circostanza, in tutti gli ambienti. Quindi anche a casa vostra, soprattutto se alla preghiera partecipano tutti i componenti della famiglia. Ma non dovete dimenticare che la Messa è la preghiera insostituibile, più completa, la più gradita a Dio, perché è la preghiera di Cristo, che si offre a Dio padre per la salvezza dell’umanità. La Messa è preghiera “liturgica”, ossia preghiera di tutto il popolo cristiano; partecipandovi noi ci mettiamo in sintonia con i credenti di tutto il mondo, veramente ci sentiamo fratelli. A Dio piace vedere che i suoi figli si ritrovano insieme la domenica nella preghiera, nell’amore, nell’impegno comune per un mondo più pulito, più giusto. “Uffa, si dicono e si ripetono sempre le stesse cose”. E poi: “Troppo difficile da capire”. Sì, la Messa è difficile da capire, figuriamoci poi quando era celebrata in latino! La Messa richiede una conveniente preparazione e istruzione religiosa ma soprattutto una partecipazione viva. Auguriamoci che ogni sacerdote la rende sempre più comprensibile nel linguaggio, la adatti alle diverse età, la renda più legata ai problemi concreti della vita, più gioiosa nei canti. Ma poi mettiamoci anche la nostra parte. Sempre le stesse cose? Allo stadio, in discoteca, in piscina, al lavoro, a scuola, a casa, non si fanno sempre gli stessi gesti, non è sempre la stessa musica? Eppure ci si va magari anche volentieri, magari anche a pagamento. Gli innamorati, con lo sguardo, le parole, i gesti, non si dicono infinite volte “ti amo” senza stancarsi. Se massimo un po’ di più il Signore, se andassimo in chiesa con gioia per il nostro appuntamento d’amore con il Signore, come comprenderemmo meglio la Messa! Gesù ha promesso: “A chi mi ama, io manifesterò me stesso”. Don Egidio Schaan • Marbach Maggio 2014 comunità 13 SOGGIORNO MARINO A BELLARIA – ANNO 2014 MESE MAGGIO La Missione Cattolica di Schaan-Marbach e la Missione Cattolica di Glarus organizzano anche quest’anno un soggiorno marino a Bellaria. Periodo: da lunedì 25 agosto a lunedì 8 settembre 2014 Sistemazione: Hotel Ambasciatori *** Prezzo: CHF 920 persona in camera doppia. Supplemento per camera singola: CHF 280 Hotel Ambasciatori; CHF 220 Hotel Sporting. Le camere singole all’Ambasciatori sono molto limitate; saranno assegnate ai primi iscritti. Il mese di maggio è il mese della Madonna e della Mamma e perciò abbiamo in programma alcune feste e celebrazioni. Il prezzo comprende: • Viaggio di andata e ritorno in autobus con partenze da San Gallo, Heerbrugg, Sargans, Glarus • Camere dotate di ogni conforts • Pensione completa: appetitosi buffet di verdure e antipasti; ricchi menu a base di carne e pesce • Bevande ai pasti senza limitazioni • Servizio spiaggia (ombrellone e lettino) Non comprende: Assicurazione malattia, infortuni, spese di annullamento a carico dei partecipanti. Pagamento: acconto di CHF 400 a persona da versare al momento della iscrizione. Il saldo è da versare prima della partenza. Iscrizioni: entro la fine giugno 2014 oppure fino a disponibilità dei posti. TAGLIANDO DI ISCRIZIONE Da compilare e inviare a: Missione Cattolica Italiana, Reberastrasse 1, 9494 Schaan – Liechtenstein Nome e Cognome ____________________________________________________ Indirizzo ___________________________________________________________ Telefono ___________________________________________________________ Desidera partecipare al soggiorno marino a Bellaria da lunedì 25 agosto a lunedì 8 settembre 2014. A Buchs, Schaan, Mels domenica 11 maggio: Santa Messa con orario solito domenicale. Al termine la Missione offrirà un omaggio a tutte le mamme presenti. A Marbach sabato 17 maggio: processione con la statua della Madonna di Fatima con partenza dalla Missione alle ore 18.00; ore 19.00 S. Messa nella parrocchiale di Marbach. Con la comunità portoghese e la partecipazione della banda musicale di Marbach. Al termine del rito la Missione offrirà un omaggio a tutte le Mamme presenti in chiesa. Segue la festa della Mamma nel Centro italiano. La comunità è invitata a partecipare prima alla celebrazione religiosa e alla festa ricreativa poi. A Mels giovedì 29 maggio: chiusura del mese di maggio alla Grotta di Lourdes con la celebrazione della S. Messa alle ore 18.00. Nel mese di maggio la statua della Madonna sarà portata nelle famiglie della nostra comunità. Coloro che ne faranno richiesta si impegnano a recitare il S. Rosario in famiglia, invitando se vogliono anche i vicini di casa. Per avere la statua della Madonna telefonare alla Missione 00423-232 29 22. Maggio 2014 Schaan • Marbach comunità 14 Contro la chiusura del Consolato di S. Gallo Prosegue lo stato d’agitazione delle Associazioni e del Comites della Circoscrizione Consolare di San Gallo. Nella serata di lunedì 7 aprile scorso, il Comitato di Lotta, composto da 56 associazioni presenti nei centri più significati della circoscrizione, si è riunito per decidere le azioni di risposta alla ministra degli Esteri, Federica Mogherini, che ha recentemente firmato i decreti esecutivi per la chiusura del Consolato di San Gallo. Durante l’animata riunione sono emersi l’indignazione e lo stupore per l’operato della Ministra Mogherini che, senza aver assunto le informazioni del caso e senza aver risposto ai numerosi appelli da parte - non solo del Comitato - ma anche dei Sindacati Svizzeri, del Governo Cantonale Sangallese e di numerosi singoli cittadini, si è appiattita nelle decisioni già preannunciate dalla precedente Ministra e dall’Amministrazione degli Affari Esteri. Il Comitato ha quindi deciso di inviare un nuovo appello al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e alla Ministra Mogherini, per illustrare l’assurdità della chiusura del Consolato di San Gallo, che non appor- terebbe alcun risparmio al bilancio dello stato, anzi lo aggraverebbe. All’unanimità, il Comitato di lotta ha inoltre deciso di dare un forte segnale alle istituzioni italiane organizzando per il 15 maggio una manifestazione serale di protesta, con fiaccolata per le vie di San Gallo, alla quale sono attesi tutti i cittadini italiani che non condividono l’azione della Ministra Mogherini. Alla manifestazione, che si terrà comunque, anche se venisse approvata dal Senato italiano la mozione Micheloni - relativa al blocco delle chiusure delle rappresentanze consolari -, parteciperanno, oltre alle associazioni italiane, i sindacati della regione, i partiti politici, i cittadini e le autorità svizzere che vorranno solidarizzare con l’azione del Comitato. (Com.) Maggio 2014 Schaan • Marbach comunità 15 Strepitoso successo della “Corrida” a Vaduz Una Vaduzersaal gremita ha accolto, sabato 29 Marzo, i protagonisti della “Corrida”, provenienti, non solo dal Liechtenstein, ma anche dalla Svizzera ed Austria. Hanno partecipato tantissimi giovani, di diverse nazionalità, ai quali è stato affidato il compito di aprire la serata, presentandosi in lingua italiana. Vi è stato anche uno spazio per gli anziani, rappresentati sul palco dalla signora Anna Savini –Pagnottella e dal Presidente Onorario del CIL, Salvatore Alfonso. Mattatore della serata è stato il pubblico, scatenatosi soprattutto sulle note colorate della pizzica e della tarantella. Applausi scroscianti hanno voluto omaggiare tutte le performance canore. Un ringraziamento particolare va alla Missione Cattolica, a Don Egidio che ci ha sostenuti “spiritualmente”ed ospitati nei mesi della preparazione. Dopo questo grande successo , la macchina della musica ritornerà con la prima edizione del Festival “Voci Bianche” e naturalmente la seconda della Corrida, per la quale si è già scatenata la corsa alle iscrizioni. Non riportiamo la lista dei vincitori, in quanto riteniamo di aver vinto tutti, per la voglia di stare insieme dimostrata soprattutto dai giovani, la gioia e la solidarietà che ha accompagnato tutta la serata. È stata una “Corrida” che, in questi momenti difficili, ha fatto esplodere la volontà di tante persone buone, sponsor compresi, che desiderano abbattere gli steccati del pessimismo, cercando il dialogo e la vicinanza. Un grazie a tutti da parte del CIL e di tutte le Associazioni Italiane nel Principato e dintorni. Maggio 2014 Servizi speciali comunità 16 Ricordando padre Graziano Tassello La perdita di una guida. Passione e grande competenza nei problemi dell’emigrazione Il 24 marzo si è spento a Basilea P. Giovanni Graziano Tassello, missionario scalabriniano. Dal 1998 al 2014 ha diretto il Centro studi e ricerche per l’emigrazione (CSERPE) di Basilea ed ha svolto il suo ministero sacerdotale presso la Missione Cattolica di Allschwil-Leimental. In questi anni, tra le varie attività, P. Tassello si è dedicato con grande passione alla formazione degli operatori pastorali e dei laici volontari delle Missioni Cattoliche di Lingua Italiana. P. Tassello era nato a Cologna Veneta (Verona) il 26 giugno 1941; ha compiuto la sua formazione teologica a New York dal 1962 al 1966; ordinato sacerdote nel 1966. Dapprima ha svolto attività missionaria tra gli emigrati in Australia a Sydney e Adelaide dal 1966 al 1971. Nel 1974 ha conseguito la licenza in Scienze Sociali presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, con perfezionamento a New York e a Londra. Nel 1974 ha iniziato a lavorare come ricercatore presso il Centro Studi Emigrazione di Roma, assumendone la direzione nel 1986. Ha diretto la rivista “Dossier Europa Emigrazione” dal 1986 al 1995 e la rivista “Studi Emigrazione” dal 1995 al 1998. È stato autore e curatore di numerosi saggi e volumi sul fenomeno delle migrazioni e sulla pastorale migratoria, tra cui Lessico migratorio, Roma, CSER, 1987; Enchiridion della Chiesa per le migrazioni, Bologna, EDB, 2001; Diversità nella comunione. Spunti per la storia delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera (1896-2004), Roma/Basilea, Fondazione Migrantes/ CSERPE, 2005; Migrazioni e scienze teologiche. Rassegna bibliografica (1980-2007), Basilea, CSERPE, 2009; Migrazioni e teologia. Sviluppi recenti, in “Studi Emigrazione”, (47), 178, 2010; Essere chiesa nel segno delle migrazioni/Kirche sein im Zeichen der Migrationen, Todi, Tau Editrice, 2011. P. Tassello era membro del comitato di redazione di diverse riviste migratorie, come “Asian Migrant”, “Servizio Migranti”, “L’Emigrato”, “Studi Emigrazione”, e ha collaborato con molte testate di emigrazione. Dal 2013 ha fatto parte della Commissione Scientifica del “Rapporto Italiani nel Mondo” curato dalla Fondazione “Migrantes”. È stato consultore del Pontificio Consiglio per le Migrazioni ed il Turismo dal 1983 al 1989 e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Migrantes” dal 1993 al 2008. P. Tassello era molto attivo nell’ambito dell’associazionismo italiano all’estero. Negli anni ‘90 è divenuto membro del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’estero (CGIE) e della Commissione Nazionale per la Promozione della cultura italiana all’estero. Ha condotto numero- se ricerche sulle migrazioni in Europa (seconde generazioni, gli emigrati italiani e il terziario in Europa, il lavoro nero tra gli emigrati, emigrazione di ritorno, scolarizzazione dei figli degli emigrati, immigrazione in Italia), in America del Nord, in Venezuela ed in Australia. Nel 2011 è stata diagnosticata a P. Tassello una malattia incurabile. Dopo un’operazione e due anni e mezzo di terapie, che gli hanno permesso di continuare a svolgere la sua missione, è deceduto il 24 marzo nella sede del Centro Studi a Basilea, dove risiedeva. Le esequie si sono svolte martedì 25 marzo ad Allschwil, vicino a Basilea. Il 26 marzo la salma di p. Tassello è stata trasportata a Cologna Veneta per la S. Messa nel Duomo e la sepoltura nel cimitero del suo paese natale. Lascia certamente un vuoto in tutti quelli che lo hanno conosciuto e stimato e nel mondo dell’emigrazione per il quale egli si è sempre e con passione prodigato. Servizi speciali Maggio 2014 comunità 17 FINANZIAMENTO DI COMUNITÀ – ANNO 2013 Il Giornale “Comunità”, è finanziato, in buona parte, dalle varie Kirchgemeinden delle Missioni Cattoliche Italiane di San Gallo, Rorschach, Schaan / Marbach: esse contribuiscono a seconda del numero di copie che vengono inviate agli italiani residenti nel loro territorio. Una buona entrata proviene, poi, dalle offerte libere dei lettori che ricevono il giornale con il vaglia che, una volta all’anno, alleghiamo al giornale e in parte anche dalla pubblicità. Costi (anno 2013) Tipografia: “La Buona Stampa” Posta: spedizione giornale Tasse e permessi vari Costi esercizio (spese bancarie) (Gestione indirizzario, spese segreteria, rimborso viaggi, ecc.) TOTALE COSTI Contributi (anno 2013) San Gallo, Abtwil, Engelburg, Speicher, Teufen-Bühler, Wittenbach Rorschach, Rorschacherberg, Goldach, Rheineck, Thal, Heiden, Staad, Steinach, Walzenhausen, Tübach, Wolhalden, Mörschwil, Oberegg, Lutzenberg, Untereggen Marbach/Schaan, Altstätten, Au, Berneck, Diepoldsau, Heerbrugg, Kriessern, Lüchingen, Montlingen, Oberriet, Rebstein, Sennwald, Widnau, St. Margrethen, Balgach Herisau, Appenzell, Urnäsch, Gonten Totale contributi Kirchgemeinden 51’424.50 13’958.05 777.60 576.80 0.00 66‘736.95 12‘929.90 6‘042.10 5‘159.20 2‘017.10 26’148.30 Altri contributi Offerte pervenute con i vaglia inseriti nel giornale Entrate provenienti dalla pubblicità sul giornale 18’678.35 1’680.00 TOTALE ENTRATE 61’577.75 La differenza tra entrate ed uscite è a carico dalla Missione di San Gallo 5’159.20 Maggio 2014 Patronato ACLI comunità 18 Diritto alla rendita ai superstiti per la vedova Lettera firmata: “Ho 66 anni e da tre anni sono sposato. Mia moglie, 58 anni, è con me al suo secondo matrimonio e non ha figli. Se io dovessi morire, avrebbe essa diritto a ricevere una rendita vedovile tenuto conto di essere a conoscenza di come la legge prevede, in questi casi, che la vedova sia stata sposata almeno cinque anni? E nel caso quale sarebbe l’importo?” La legge sull’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) prevede che la donna sposata, il cui coniuge è deceduto, ha diritto alla rendita per vedova se ha uno o più figli al momento della vedovanza; oppure se non ha figli, deve avere 45 anni compiuti ed essere stata sposata almeno cinque anni al momento del decesso del coniuge. Nel presente caso, dunque, non essendoci figli, si applica la seconda ipotesi: 45 anni di età e almeno cinque anni di matrimonio. È vero che oggi fra Lei e Sua moglie non sono trascorsi cinque anni di matrimonio ma è da precisare che la legge AVS prescrive che, qualora la vedova sia stata sposata più volte, si tiene conto degli anni di matrimonio anche con gli ex coniugi. Pertanto, se Sua moglie è stata precedentemente sposata per almeno due anni con il suo primo marito, ecco che adempie i requisiti previsti per ottenere l’eventuale rendita vedovile, che poi cessa nel momento in cui essa raggiunge i requisiti per ottenere una propria rendita di vecchiaia (64 anni) o, eventualmente prima, in caso di una invalidità. Non tutti forse sono a conoscenza della norma legata agli anni di matrimonio e vogliamo allora aggiunge che anche la donna divorziata, il cui exconiuge è deceduto, può ugualmente avere diritto alla rendita vedovile se adempie almeno una delle tre condizioni seguenti: 1) se ha avuto figli ed il matrimonio è durato almeno 10 anni; 2) se aveva più di 45 anni al momento del divorzio e che il matrimonio è durato almeno 10 anni; 3) se il figlio più giovane ha compiuto i 18 anni dopo che il coniuge divorziato ha compiuto i 45 anni. Infine, se il coniuge divor- ziato non soddisfa almeno una delle condizioni di cui sopra, il diritto alla rendita vedovile sussiste soltanto e fintantoché ha figli di età inferiore ai 18 anni. L’importo della rendita vedovile è pari all’80% della prestazione che riceveva il marito quando era in vita. La rendita vedovile, infine, verrà eliminata nel momento in cui la vedova riceve una propria prestazione (invalidità o vecchiaia). Da tenere comunque presente che qualora la prestazione propria sia di importo inferiore a quella di vedova, sarà quest’ultima a rimanere in vigore in quanto più favorevole. Gaetano Vecchio / Patronato ACLI Nel segno del dialogo interculturale e interreligioso Foglio dello Scalaforum - Rorschach /San Gallo (Svizzera) soluzione della ‘Questione Romana’, Il vescovo della Grande Migrazione Italiana felice pubblicò anonimamente nel 1885, ma in pieno con il papa Leone XIII, un opuscolo Nel segno segno del del dialogo dialogo interculturale interculturaleaccordo e interreligioso Nel interreligioso dell’800: sull’ar-gomento ‘Intransigenti e transigenti’ Giovanni Battista Giovanni ScalabriniBattista Giovanni Cominciava a prepararsi alla sesta visita pastorale Fogliodello dello Scalaforum Scalaforum -- Rorschach Rorschach /San Gallo (Svizzera) Foglio (Svizzera) alla vasta diocesi, nonostante già sofferente da felice soluzione della Romana’, felice della ‘Questione ‘Questione Romana’, tempo, soluzione quando aggravatosi improvvisamente, fu pubblicò pubblicò anonimamente anonimamente nel nel 1885, 1885, ma ma inin pieno pieno sottoposto ad intervento chirurgico, ma non accordo accordo con con ilil papa papa Leone Leone XIII, XIII, un un opuscolo opuscolo superò la grave‘Intransigenti crisi che loeeporterà alla morte il sull’ar-gomento transigenti’ sull’ar-gomento ‘Intransigenti transigenti’ Cominciava sesta visita pastorale mattino delaa prepararsi 1° giugno alla 1905, nella sede Cominciava prepararsi alla sesta visitasua pastorale alla vasta diocesi, nonostante già sofferente da vescovile, come aveva sempregiàdetto: “vivere, alla vasta diocesi, nonostante sofferente da tempo, quando aggravatosi improvvisamente, tempo, quando aggravatosi improvvisamente, santificarsi e morire a Piacenza”; è stato fufui P. Angelo Negrini sottoposto ad intervento chirurgico, ma sottoposto intervento1997 chirurgico, ma non non beatificato ilad 9 novembre da papa Giovanni superò la grave crisi che lo porterà alla morte il superò la grave crisi che lo porterà alla morte Paolo II. del 1° giugno 1905, nella sua sedeil mattino mattino del 1° giugno 1905, nella sua sede Nato a Fino Mornasco (Como) l’8 luglio 1830, vescovile, come aveva sempre detto: “vivere, vescovile, come aveva sempre detto: “vivere, Giovanni Battista P. Scalabrini fu ordinato sacerdote santificarsi e morire a Piacenza”; è stato i Angelo Negrini santificarsi e morire a Piacenza”; è stato i P. Angelo il 9 novembre 1997 da papa Giovanni il 30 maggio 1863, venendoNegrini subito chiamato ad beatificato beatificato il 9 novembre 1997 da papa Giovanni II. insegnare nel locale Seminario Minore di Como, Paolo Nato a Fino Mornasco (Como) l’8 luglio 1830, Paolo II. di cui anche rettore per l’8 tre anni 1867 Nella Grate Wall di Ellis Island in New York, tra i Nato a divenne Fino Mornasco (Como) lugliodal1830, Giovanni Battista Scalabrini fu ordinato sacerdote Giovanni Battista Scalabrini fu ordinato sacerdote nomi di europei illustri che hanno costruito 1870 venne nominato il al 30 1870; maggionello 1863,stesso venendo subito chiamato ad ilinsegnare 30 maggio 1863, venendo chiamato ad parroco. Ilnel30 gennaio 1876 subito a soli 36 anni venne l’America, figura anche quello di „Giovanni locale Seminario Minore di Como, insegnare nel vescovo locale didalComo, Grate Wall di Ellis Island indiNew York, traIli diconsacrato cui divenne anche Seminario rettore per Minore tre anni 1867 Nella rimarrà di Piacenza, dove Battista Scalabrini Vescovo Piacenza“. Nella Grate Wall diillustri Ellis Island in New York, tra i dialcui1870; divenne anche rettore per tre anni nominato dal 1867 nomi di europei che hanno costruito nello stesso 1870 venne quasi 30 anni, fino alla morte. suo nome infatti èillustri benemerito non solo della nomi di europei che hanno costruito alparroco. 1870; Il nello stesso 1870 venne nominato 30 gennaio 1876 a soli 36della anni venne figura anche quello di „Giovanni La suaIl 30 lunga vita 1876 di pastore diocesi l’America, Chiesa, Scalabrini mafigura anche della quello patria, perché fu Ilil parroco. gennaio a soli 36dove annirimarrà venne l’America, anche di „Giovanni consacrato vescovo di Piacenza, Battista Vescovo di Piacenza“. piacentina, fu contraddistinta dalle migliaia di rimarrà consacrato vescovo di Piacenza, dove primo a occuparsi, la mentedinon e Piacenza“. consolo l’azione, Battista Scalabrini Vescovo quasi 30 anni, fino alla morte. suo nome infatti è con benemerito dellaIl uscite dalla chedella interessavano quasi 30 anni, fino allasua morte. suo è benemerito non soloallora della Lapagine sua lunga vita di penna, pastore diocesi Chiesa, del nome dramma migratorio affliggeva mainfatti anche della che patria, perché fu il La sua problemi lunga vita della diocesi i tanti del disuopastore tempo, nelle intricate Chiesa, anchecondella patria, perché piacentina, fu contraddistinta dalle migliaia di primo la mente e con l’azione, l’Italia.a occuparsi, Inmacent’anni dalla sua Unità, ben fu26il piacentina, fu dalla contraddistinta dalleinteressavano migliaia di primo a occuparsi, con la mente e con l’azione, pagine uscite suaitaliana, penna, che religiosa e politica vicende della storia del dramma migratorio che affliggeva milioni di cittadini emigrarono soprattutto allora nelle pagine dalladel sua penna, che interessavano i dell’ultimo tanti uscite problemi suo tempo, nelle intricate l’Italia. del dramma migratorio che affliggeva allora quarto di secolo. In cent’anni dalla sua Unità, ben 26 Americhe L’attuale fenomeno migratorio è stato i vicende tanti problemi del italiana, suo tempo, nellee intricate religiosa politica storia l’Italia. di In cittadini cent’anni dalla suasoprattutto Unità, ben 26 Acuto della osservatore ed attento interprete della milioni emigrarono nelle vicende della storia italiana, religiosa e politica milioni definitodidall’ONU “il più vasto movimento di dell’ultimo quarto di secolo. cittadini emigrarono soprattutto nelle Americhe L’attuale fenomeno migratorio è stato realtà umana contemporanea, fondò un Istituto dell’ultimo quarto di secolo. Acuto osservatore ed attento interprete della Americhe persone di tutti i tempi” L’emigrazione L’attuale fenomeno migratorio è stato per sordomuti, un organismo di assistenzaAcuto per leosservatore mondine, società di mutuo soccorso, casse ed attento interprete della definito dall’ONU “il più vasto movimento di realtà umana contemporanea, fondò un Istituto costituisce definito dall’ONU vastoplanetario, movimentochedi persone dioggituttiun“il fenomeno i piùtempi” L’emigrazione rurali. umana contemporanea, un Istituto per sordomuti, un organismo di assistenza realtà per le mondine, società di mutuofondò soccorso, casse persone di tutti i tempi” L’emigrazione investe – in partenza, in transito o in arrivoche– costituisce oggi un fenomeno planetario, per sordomuti,nel un organismo assistenza ben per le72mondine, mutuo soccorso, rurali. Indirizzò, suo lungo diapostolato, lettere società pastoralidi alla Diocesi, per casse il cui costituisce oggi un fenomeno planetario, che investe – in partenza, in transito o in arrivo – sono Indirizzò, nel suovisitò lungo apostolato, benparrocchie, 72 lettererecandosi pastoralidi alla Diocesi, peranche il cuile tutti i Paesi del mondo. A livello globale rurali. in tutte, funzionamento, cinque volte le 365 persona investe – in partenza, in transito o in arrivo tutti i Paesi del mondo. A livello globale sono inuntutte, anche le funzionamento, visitò cinque volte le 365 recandosi persona Indirizzò, nel suo lungo apostolato, benparrocchie, 72 lettere pastorali alla Diocesi, per il cui 220 milioni le persone, che vivono attualmente– sicuramente non eradimai andato vescovo più sperdute sull’Appennino emiliano dove 220 vivonoglobale tutti i Paesiledel mondo.che A livello sono sicuramente non era mai andato un vescovo più sperdute sull’Appennino emiliano dove in tutte, anche per le funzionamento, visitò cinque volte lein365 parrocchie, di persona fuorimilioni del persone, proprio Paese diattualmente origine. Lasuasuamemoria memoria resta legata particolare allerecandosi sueilluminanti illuminanti soluzioni pastorali del le proprio Paese origine. 220 milioni persone, che vivonodiattualmente Lasperdute resta legata in dove particolare alle sue soluzioni pastorali per fuori sicuramente non era mai andato un vescovo più sull’Appennino emiliano L’emigrazione, sappiamo,Paese fatta di diditante tanteorigine. cifre, l’emigrazione. Impressionato dalla vistadidiuna unafolla follasue diderelitti, derelitti, chealla alla stazione Milano, sappiamo, èè fatta cifre, fuori del proprio Impressionato dalla che stazione didiMilano, sisi L’emigrazione, Lal’emigrazione. sua memoria resta legata in vista particolare alle di illuminanti soluzioni pastorali per di numeri numeri che chesappiamo, rincorrono, matante fatta avviavano imbarcarsiperper l’America, doveera eraormai ormai risaputo, una volta sbarcati venivano sisi rincorrono, èè fatta avviavano perper imbarcarsi l’America, risaputo, sbarcati venivano L’emigrazione, è fatta ma di cifre, l’emigrazione. Impressionato dalla vista didove una folla di derelitti, cheuna allavolta stazione di Milano, si di volti, di storie, di ma trattati come merce esportazione, rimanendo fattosprovvisti sprovvistidi diogni ogni assistenza. storie, attese che trattati come di di esportazione, rimanendo fatto assistenza. disoprattutto numeri didi chevolti, si di rincorrono, è fatta avviavano per merce imbarcarsi per l’America, dove eradidi ormai risaputo, una volta sbarcati venivano soprattutto Cominciò espressa italiane nel didiassistenza. sensibilizzare dell’umanità. Cominciò conla laparola, espressain inmolte moltecittà città italiane nelcercare cercare sensibilizzaretutti tuttialal rimandano soprattutto volti, attuali di storie, di attese che trattati comecon merce diparola, esportazione, rimanendo di fatto sprovvisti di ogni rimandanoaiaididrammi drammi attuali dell’umanità. problema dell’emigrazione, che per una Cominciò con la parola, espressa insempre moltestata città italiane nel cercare di sensibilizzare tuttiper al Su rimandano ai drammi attuali dell’umanità. problema dell’emigrazione, cheè èsempre statauna unaopportunità opportunità perpochi, pochi, unanecessità necessità per molti, rivelandosi in buona che parte come una tragedia per chi parte e pochi, per chiuna resta, specie per Su questi questi argomenti argomenti ha ha tenuto tenuto una una brillante brillante problema dell’emigrazione, è sempre stata una opportunità per necessità molti, rivelandosi in buona parte come una tragedia per chi parte e per chi resta, specienei nei relazione Padre Angelo Negrini, attualmente Su questi argomenti ha tenuto una brillante tempi passati. relazione Padre Angelo Negrini, attualmente molti, rivelandosi in buona parte come una tragedia per chi parte e per chi resta, specie nei tempi passati. collaboratore alla Direzione Regionale relazione Padre Angelo Negrini, attualmente Visto che non otteneva significativi risultati, deluso ma non scoraggiato, passò dalla parola tempi passati. collaboratore alla Direzione Regionale e Africa) Missionari ScaVisto che non otteneva significativi risultati, deluso ma non scoraggiato, passò di dalla parola (Europa all’azione diretta, fondando il 28 novembre la ma congregazione dei Missionari S.parola Carlo collaboratore alla dei Direzione Regionale Visto che non otteneva significativi risultati, 1887 deluso non scoraggiato, passò dalla (Europa e Africa) dei Missionari Scalabriniani a Basilea, nella riunione dello all’azione diretta, fondando il 28 novembre 1887 la congregazione dei Missionari di S. Carlo (Scalabriniani) con l’intento di dedicarsi completamente all’assistenza spirituale dei numerosi all’azione diretta, fondando il 28 novembre 1887 la congregazione dei Missionari di S. Carlo (Europa e Africa) dei Missionari Sca21 febbraio davanti labriniani aadel Basilea, nella riunione dello italiani emigrati inl’intento America, contempo istituì prima un Comitato di patronato per Scalaforum (Scalabriniani) l’intento dinel dedicarsi completamente all’assistenza spirituale deinumerosi numerosi labriniani Basilea, nella scorso, riunione dello (Scalabriniani) concon di dedicarsi completamente all’assistenza spirituale dei ad un numeroso ed interessato auditorio. provvedere alla tutela degli interessi materiali degli emigrati, che divenne poi la Società S. Scalaforum del 21 febbraio scorso, davanti Scalaforum del 21 febbraio scorso, davanti italiani emigrati in America, nel contempo istituì prima un Comitato di patronato per italiani emigrati in America, nel contempo istituì prima un Comitato di patronato per Raffaele, suddivisa in degli Comitati locali, materiali degli emigrati, che divenne poi la Società S. ad auditorio. unnumeroso numeroso ed interessato interessato auditorio. provvedere allaalla tutela interessi provvedere tutela degli interessi materiali degli emigrati, che divenne poi la Società S. adun A muovere la grande volontà di questo gigantesco Pastore è prima di tutto una tensione Raffaele, suddivisa in Comitati locali, Raffaele, suddivisa in Comitati locali, continua alla perfezione cristiana, alla carità perfetta “Santificarmi, farmi santo: hoc est omnis A muovere la grande volontà di questo gigantesco Pastore è èprima diditutto una A muovere la intensa grande volontà di questo Pastore prima tutto unatensione tensione homo!”. Ebbe un vita di preghiera edgigantesco ascetica. Fu impedito, dal suo vescovo, quando continua alla perfezione cristiana, alla carità perfetta “Santificarmi, farmi santo: hoc est omnis perfezione carità (Pontificio perfetta “Santificarmi, farmi Estere), santo: hoc omnis eracontinua giovanealla sacerdote, di cristiana, iscriversi alla al PIME Istituto Missioni maest resterà homo!”. Ebbe un intensa vita di preghiera ed ascetica. Fu impedito, dal suo vescovo, quando Anno 5° - San Gallo, 09.03. 2014 sempre missionario nel cuore. Unpreghiera altro merito che bisogna riconoscergli è quello di essere homo!”. Ebbe un intensa vita di ed ascetica. Fu impedito, dal suo vescovo, quando era giovane sacerdote, di iscriversi al PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere), ma per resterà stato accesosacerdote, anticipatore della Conciliazione con il suo lungimirante una Anno 5° - San Gallo, 09.03. 2014 era un giovane di iscriversi PIME che (Pontificio Istituto Missioni intervento resterà sempre missionario nel cuore. Un altroalmerito bisogna riconoscergli èEstere), quello ma di essere Anno 5° - San Gallo, 09.03. 2014 missionario nel cuore. altro merito con che ilbisogna riconoscergliintervento è quello di statosempre un acceso anticipatore dellaUn Conciliazione suo lungimirante peressere una vescovo della della Grande Grande Migrazione Migrazione Italiana IlIl vescovo dell’800: dell’800: Scalabrini Scalabrini Ai lettori Ai Ai lettori lettori Scalaforum/foglio 33 Scalaforum/ foglio 33 33 Scalaforum/foglio stato un acceso anticipatore della Conciliazione con il suo lungimirante intervento per una 2 Scalaforum 09.03.2014 Nell’era della globalizzazione, l’economia tende sempre più a travalicare i confini di un singolo paese. Le forze economiche, libere da ogni vincolo posto dalle politiche degli Stati nazionali, agiscono in modo autonomo e unilaterale. “L’attuale ordinamento economico globale non lascia certo intravedere una maggiore giustizia, una maggiore democrazia o una maggiore redistribuzione dei beni tra Nazioni e gruppi sociali ”. Le cause dell’attuale spinta ad emigrare sono: - l’aumento della disparità sociale ed economica tra il Nord e il Sud del mondo; - la mancanza di prospettive di lavoro, soprattutto dei giovani; le catastrofi naturali ed ecologiche, lo squilibrio economico tra i diversi continenti; - le guerre e il terrorismo; - la persecuzione politica, etnica o religiosa; - la violazione dei diritti dell’uomo. L’emigrazione di fine Ottocento Anche il Vescovo Scalabrini si è trovato di fronte ai drammi dell’emigrazione in un’epoca di grandi trasformazioni. Centinaia di migliaia di persone dall’Europa erano costrette a lasciare il loro Paese a causa della povertà, affrontando l’incertezza e le numerose sofferenze dell’emigrazione. Egli ha intuito che nel dramma dell’emigrazione, nonostante tutti i problemi e difficoltà ad essa inerenti, vi sono anche aspetti positivi, che egli, come prete, chiama “provvidenziali”. La sua è una convinzione che nasce, oltre che da una visione di fede, anche da considerazioni storiche e sociologiche. • Come religioso, vede il piano di Dio all’opera nella storia umana ed è convinto che, proprio attraverso l’incontro e, talvolta, lo scontro tra le culture e le mentalità, “si va costruendo un mondo nuovo, in cui persone e popoli si scoprono appartenenti all’unica famiglia dell’umanità, all’interno della quale scompare gradualmente l’uniformità ed è possibile vivere la comunione tra le diversità”. • Come sociologo, percepisce il fenomeno migratorio come parte integrante, sul piano internazionale, della questione sociale ed operaia; • Come intellettuale, è stato “il primo e per decenni il solo a comprendere e intuire il fenomeno migratorio come strumento di incontro tra le varie etnie, culture e religioni” (Furio Colombo) La cura dei migranti, secondo Scalabrini, ha dunque una triplice funzione: religiosa, per il mantenimento o recupero della fede perduta a causa delle difficoltà, sociali e religiose, del trapianto; socio-assistenziale e giuridica, in vista della tutela dei diritti del migrante e della sua famiglia, dalla partenza al viaggio di trasferimento, fino all’inserimento nel nuovo ambiente; Giovanni Battista Scalabrini continuazione culturale, in vista del mantenimento della lingua, della cultura e della coesione sociale, come fattore di preservazione del patrimonio etnico e culturale. Il progetto di Scalabrini si precisa in una serie di iniziative concrete: sul piano dell’assistenza religiosa: la fondazione dei Missionari e delle Missionarie di San Carlo, che continuano anche oggi la sua azione e i suoi progetti; sul piano giuridico e socio-assistenziale: la costituzione, nel 1889, dell’Associazione laica di Patronato San Raffaele e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, attraverso una serie di incontri e conferenze in varie città italiane (Roma, Firenze, Genova,Torino, Milano, Lucca, Palermo Treviso, Pisa). sul piano culturale, sollecitando gli emigranti al rispetto degli usi e costumi della popolazione locale e promuovendo un loro pieno inserimento nella chiesa e nella società locale, lo studio della lingua del posto e l’istituzione di scuole (“Prima la scuola, poi la chiesa”) . Su una popolazione di circa 30 milioni di abitanti, l’emigrazione temporanea italiana, a partire dal 1875, oscillava intorno a 100.000 espatri annui, mentre quella permanente portò via 20.000 persone nel 1876 e 176.00 nel 1891. Il 1913 è l’anno che fece registrare la cifra record di circa 800 mila partenze. Verso la Svizzera, gli espatri dall’Italia furono ben 108.000 nel 1900 (esattamente come gli emigrati svizzeri che, fino al 1880, si erano trasferiti nelle due Americhe). Le notizie che giungevano a Scalabrini sulla condizione di vita dei nostri emigrati erano quasi sempre drammatiche, come questa che riprendiamo dal Corriere della Sera:”I postali, che giungono dall’America, portano da qualche tempo notizie sempre più tristi sulle difficoltà che incontrano contadini e operai italiani recatisi colà in cerca di lavoro. La febbre gialla, che ha infierito quest’anno più del consueto, ha fatto grandi stragi fra i nostri emigranti. L’ultima lettera desolante arriva da Vera Cruz, nel Messico, e descrive le misere condizioni degli italiani in quella città. I malcapitati operai privi di lavoro, sono costretti a mendicare per le vie. Il firmatario della lettera afferma che dei mille lavoratori trasportati coi piroscafi “Gottardo” e “Sud America”, trecento sono morti, gli altri sono malati e tutti si trovano nella impossibilità di rimpatriare per mancanza di mezzi” 1. Ancora più triste che l’essere abbandonati a se stessi in terra straniera, era l’abbandono totale di cui questi vinti della vita nel viaggio dal proprio paese ai porti d’imbarco. Le cronache dell’epoca ci informano, con dovizia di particolari, sui molteplici metodi messi in atto dagli individui più ignobili per defraudare, con i più’ raffinati raggiri questi disgraziati delle ultime lire che avevano in tasca. L’emigrazione europea Quello dell’emigrazione non fu soltanto un fenomeno italiano. Anche altri Paesi europei diedero, in vario modo, un contributo al più vasto movimento di popoli dell’era moderna. Le cause di allora, come quelle di oggi, sono da ricercare non solo nel grande sviluppo demografico, ma anche in tutta una serie di fatti e di avvenimenti che vanno dalla rivoluzione industriale alla prima meccanizzazione agricola;dall’aspirazione a condizioni di vita e di lavoro migliori alla ricerca di fulminee quanto illusorie fortune. Di fronte al problema migratorio, la Germania, la Svizzera, l’Inghilterra, a partire dal 1840, regolarono per legge tutti gli espatri, assicurando una assistenza capillare ai loro emigranti in patria e all’estero. Emigrava solo chi aveva la sicurezza di un lavoro e aveva una base di appoggio nel Paese di arrivo. Per poter avere il permesso di espatrio, bisognava avere un mestiere, saper leggere e scrivere ed avere nozioni della lingua, della storia, della cultura del Paese di immigrazione. L’emigrazione italiana, che assumerà carattere di massa soltanto dopo l’unità della Nazione, fu, invece, per lungo tempo, una 3 Scalaforum – 09.03.2014 Giovanni Battista Scalabrini continuazione emigrazione “a casaccio”. Molti italiani per poter sopravvivere ai soprusi e Giovanni alle angherie favore degli emigranti, macontinuazione tutti, uno dopo 3 Scalaforum – 09.03.2014 Battista Scalabrini erano costretti “o a rubare o a emigrare”. Nel primo caso andavano a ingrossare le file del l’altro, erano stati respinti. Lo stesso Agostino diffuso brigantaggio; nel secondo finivano dei “mercanti aidi soprusi carne umana”, come li Depetris,degli che emigranti, pure era amacapo un vasto emigrazione “a casaccio”. Molti italiani pervittime poter sopravvivere e alle angherie favore tutti,di uno dopo definiva Scalabrini, invogliavano la gente a partire senza un contratto di lavoro, senza schieramento politico, si Lo erastesso visto bocciare, erano costretti “o a che rubare o a emigrare”. Nel primo caso andavano a ingrossare le file del l’altro, erano stati respinti. Agostino alcuna protezione, anel volte senza finivano una destinazione precisa. Era un trafficocome moltoli più volte, che sue pure proposte favoredi un dell’emidiffuso brigantaggio; secondo vittime dei ben “mercanti di carne umana”, Depetris, era aa capo vasto definiva Scalabrini, che invogliavano la gente senzaununcentinaio contratto di lavoro, senza schieramento politico, si era visto bocciare, redditizio per le imprese di navigazione chea partire contavano piroscafi. Le grazione. alcuna protezione, voltepiene senzadiuna destinazione precisa. un traffico più sue proposte a favore dell’emicronache dell’epocaasono abusi, di scene diben miseria e di Era abbandono dei molto nostri Lottòvolte, strenuamente perché si abolisse la redditizio per le imprese di navigazione che contavano un centinaio Le grazione. emigranti, che spesso ritornavano in patria (quelli che potevano) più poverididi piroscafi. prima. prima Legge sull’Emigrazione (1888) del cronache dell’epoca sono piene di abusi, di scene di miseria e di abbandono dei nostri Lottò strenuamente abolisse la Governo Crispi, che perché con la silibertà di far emigranti, che spesso ritornavano in patria (quelli che potevano) più poveri di prima. prima Legge sull’Emigrazione (1888) del emigrare autorizzava e copriva i loschi affari Governo che con “vampiri la libertà di far degli agentiCrispi, di emigrazione di sangue emigrare autorizzava e copriva i loschi affari A questa situazione, di fronte alla inerzia di uno Stato che non aveva saputo provvedere ai umano”. E riuscì a far varare un’altra Legge La risposta di Scalabrini degli agenti di emigrazione “vampiri di sangue bisogni di queste persone, cercò di dare una risposta il Vescovo Scalabrini che, afferma, nel 1901, che dava libertà di emigrare, ma A questa situazione, di fronte alla inerzia di uno Stato che non aveva saputo provvedere ai umano”. E riuscì a far varare un’altra Legge “il campo dell’emigrazione, oltre dia dare costituire l’obiettivo di un impegno morale, offre un non 1901, di fareche emigrare. Anche diil emigrare, giovane Luigi bisogni di queste persone, cercò una risposta il Vescovo Scalabrini che, afferma, nel dava libertà ma terreno, cui stemperandosi le intransigenze e attenuandosi le reciproche diffidenze, “il campoindell’emigrazione, oltre a costituire l’obiettivo di un impegno morale, offre un Einaudi rivendicò questa legge all’opera non di fare emigrare. Anche il giovane Luigi Chiesa e Stato, laici e cattolici possono trovarsi fianco a fianco in un lavoro comune di terreno, in cui stemperandosi le intransigenze e attenuandosi le reciproche diffidenze, coraggiosa di Scalabrini e dei legge suoi Missionari. Einaudi rivendicò questa all’opera 2. sociale” Chiesa e Stato, laici e cattolici possono trovarsi fianco altissimo a fianco valore in un lavoro comune di Scalabrini, da una parte lotta contro gli agenti coraggiosa di Scalabrini e dei suoi Missionari. 2. cercò Come Vescovo, Scalabrini altissimo valore sociale” di emigrazione, definisce “mercanti di Scalabrini, da unache parte lotta contro gli agenti in tutti iVescovo, modi di sensibilizzare la Come Scalabrini cercò carne umana”, che veri definisce incettatori “mercanti di schiavi; di emigrazione, di in tutti i ai modi di sensibilizzare Chiesa problemi del lavoro ela carne umana”, veri incettatoriin diuna schiavi; dall’altra, vede l’emigrazione luce Chiesa ai problemi del lavoro e dell’economia, “in quanto – egli dall’altra, vede l’emigrazione in che una “apre luce positiva, addirittura provvidenziale, dell’economia, “in quanto – egli scrive – la questione sociale, positiva, provvidenziale, “apre nuove vieaddirittura ai commerci, facilita la che diffusione scrive – la questione economica, nella suasociale, essenza, si nuove vie ai commerci, facilita la diffusione delle scoperte della scienza, fonde e economica, suapolitica, essenza, si trasforma in nella morale, delle scoperte della scienza, fonde di e perfeziona le civiltà e allarga il concetto trasforma in morale, politica, perfeziona civiltà materiali, e allarga facendo il concetto di religiosa” patria oltre le i confini patria religiosa” patria oltre i confini materiali, facendo patria Per questo si informava spesso dell’uomo, il mondo Trattò il problema con Per questo si informava spesso dell’uomo, il mondo Trattò il problema con sulle dure condizioni del lavoro una serie di conferenze, incontri e opuscoli sulle dure condizioni del lavoro una serie di conferenze, incontri e opuscoli dei contadini, visitava le sull’Emigrazione, che che costituiscono costituiscono la la prima prima dei contadini, visitava le sull’Emigrazione, fabbriche fabbriche e e si si incontrava incontrava con con gli gli trattazione scientifica del problema migratorio trattazione scientifica del problema migratorio operai, operai, patrocinando patrocinando la la fondazione fondazione del del settimanale settimanale “Il “Il Lavoro”, Lavoro”, proprio proprio per per meglio meglio condurre condurre nei suoi suoi vari vari aspetti: aspetti: sociali, sociali, economici, economici, nei la la sua sua battaglia battaglia sociale. sociale. culturali ee religiosi. religiosi. Di Di parole parole ee di di progetti progetti ce ce culturali La sua azione in favore degli emigrati incominciò da un incontro che il Vescovo ebbe alla n’erano tanti; mancavano però i fatti. stazione di Milano, dove “fui spettatore di una scena che mi lasciò nell’animo una impressione profonda. Di passaggio alla stazione, vidi la vasta sala, i portici laterali e la E Scalabrini passa all’azione: piazza adiacente, invasi da alcune centinaia di l’11 l’11 gennaio gennaio del del 1887, 1887, invia invia una una lettera lettera al al individui poveramente poveramente vestiti, vestiti, divisi divisi in in diversi diversi individui Papa Leone XIII per sollecitare l’intervento Papa Leone XIII per sollecitare l’intervento gruppi. Sulle Sulle loro loro facce facce abbronzate abbronzate dal dal sole, sole, gruppi. della della Chiesa Chiesa nel nel campo campo dell’emigrazione; dell’emigrazione; solcate dalle dalle rughe rughe precoci precoci che che suole suole solcate il 3 febbraio la Santa Sede il 3 febbraio la Santa Sede lo lo incarica incarica di di imprimere la privazione, traspariva il tumulto imprimere la privazione, traspariva il tumulto elaborare un progetto per un intervento degli affetti che agitavano in quel momento il elaborare un progetto per un intervento degli affetti che agitavano in quel momento il immediato; loro cuore. Erano vecchi incurvati dall’età e immediato; loro cuore. Erano vecchi incurvati dall’età e già il 16 dello stesso mese, quel “suo” dalla fatica, uomini nel fiore della virilità, donne già il 16viene dello stesso mese, quel progetto consegnato al Papa, che “suo” il 26 dalla fatica, uomini nel ifiore virilità, donne che portavano al collo loro della bambini, fanciulli e progetto viene consegnato al Papa, che il 26 giugno dà la sua approvazione; che portavano al collo i loro bambini, fanciulli e giovinetti, tutti affratellati da un solo pensiero, la suaviene approvazione; ilgiugno 19 dà luglio istituita a Piacenza giovinetti, tutti affratellati da uncomune. solo pensiero, tutti indirizzati ad una meta Erano il 19 luglio viene istituita a Piacenza l’Associazione laica “San Raffaele” per tutti indirizzati ad una meta comune. Erano emigranti. Partivano quei poveretti senza l’Associazione laica “San Raffaele” per l’assistenza e la protezione degli emigranti; emigranti. Partivano ove queifossero poveretti sapere precisamente diretti,senza tratti l’assistenza e la protezione degli emigranti; nel mese di novembre viene messo a punto il sapere oveche fossero diretti, tratti da quelprecisamente potente istinto fa migrare gli progetto per la creazione dell’Istituto di nel mese di novembre viene messo a punto il uccelli (…). da quel potente istinto che fa migrare gli Missionari destinati all’emigrazione. Il 12 progetto per la creazione dell’Istituto di Stipati (…). peggio delle bestie, in numero assai maggiore di quello che permetterebbero i uccelli luglio dell’anno dopoall’emigrazione. il primo nucleoIl dei Missionari destinati 12 regolamenti le capacità piroscafi, essimaggiore fanno quel tragitto, e disagevole,i Stipati peggioe delle bestie, dei in numero assai di quello chelungo permetterebbero Missionari e collaboratori laici si recano negli luglio dell’anno dopo il primo nucleo dei letteralmente ammucchiati, con quanto danno della morale e della salute ognuno può regolamenti e le capacità dei piroscafi, essi fanno quel tragitto, lungo e disagevole, Stati Uniti eeincollaboratori Brasile. Missionari laici si recano negli immaginare. Eammucchiati, quando arrivano toccaredanno il portodella desiderato, odissea dei loro letteralmente conaquanto morale lae dolorosa della salute ognuno può Nel 1895 sorgerà la Congregazione delle Stati Uniti e in Brasile. guai è tutt’altro che finita. Spesso aggirati da arti subdole, abbagliati da mille bugiarde immaginare. E quando arrivano a toccare il porto desiderato, la dolorosa odissea dei loro Suore Missionarie di San Carlo Borromeo, promesse, costretti dal bisogno, si legano con contratti che sono una vera schiavitù. I Nel 1895 sorgerà la Congregazione delle guai è tutt’altro che finita. Spesso aggirati da arti subdole, abbagliati da mille bugiarde Scalabriniane. Per molti anni ancora, lo Stato fanciulli si trovano avviati all’accattonaggio sulle strade del delitto, le donne gettate Suore Missionarie di San Carlo Borromeo, promesse, costretti dal bisogno, si legano con contratti che sono una vera schiavitù. I Italiano resterà sordo e muto di fronte ai nell’abisso del disonore (…) Scalabriniane. molti anni ancora, Stato problemi degli Per emigrati. Soltanto dopolo alcuni fanciulli si trovano avviatidi all’accattonaggio strade delitto,Chile sa donne gettate Partii commosso. Un’onda pensieri mesti mi sulle faceva nodo del al cuore. qual cumulo Italiano resterà sordo e muto di fronte ai episodi di intolleranza e di violente nell’abisso disonore (…) di sciaguredel e privazioni, pensai, fa loro parer dolce un passato tanto doloroso. Di fonte a problemi degli emigrati. Soltanto dopo alcuni manifestazioni di xenofobia nei confronti degli Partii commosso. di pensieri mi mesti mi fatto facevasovente nodo allacuore. Chi saCome qual cumulo uno stato di coseUn’onda così lacrimevole, sono domanda: potervi episodi italiani di intolleranza di violente emigrati in Francia eein Svizzera e i di sciagure (…) e privazioni, pensai, fa loro parer dolce un passato tanto doloroso. Di fonte a rimediare? manifestazioni di xenofobia nei confronti degli ripetuti linciaggi di nostri connazionale negli uno stato di cose così lacrimevole, mi sono fatto sovente la domanda: Come potervi Con queste parole, Scalabrini introduce la sua prima pubblicazione su L’Emigrazione emigrati italiani in Francia e in comincerà Svizzera e ai Stati Uniti, il governo italiano rimediare? italiana in (…) America (1887), per mobilitare l’opinione pubblica italiana sul dramma prendere quelle iniziative che porteranno ripetuti linciaggi di nostri connazionale neglia dell’emigrazione. Al Parlamento italiano erano stati presentati alcuni progetti di legge a Con queste parole, Scalabrini introduce la sua prima pubblicazione su L’Emigrazione una legislazione a tutela italiano dell’emigrazione. Stati Uniti, il governo comincerà a italiana in America (1887), per mobilitare l’opinione pubblica italiana sul dramma Accanto a questa azione dello Stato, prendere quelle iniziative che porteranno a dell’emigrazione. Al Parlamento italiano erano stati presentati alcuni progetti di legge a continuerà comunque ancora l’opera della una legislazione a tutela dell’emigrazione. Accanto a questa azione dello Stato, continuerà comunque ancora l’opera della La risposta di Scalabrini Pag. 4 – Scalaforum - 09.03.2014 Giovanni Battista Scalabrini Chiesa influenzata soprattutto dal pensiero di Scalabrini, le cui idee sul fenomeno migratorio faranno scuola: nel 1912 papa Pio X attuò una iniziativa che era stata molto a cuore a Scalabrini, istituendo un Organismo centrale che si occupasse degli emigrati di ogni nazionalità. Nacque così il Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e itineranti, mentre la Chiesa in Italia, ispirandosi al pensiero dello Scalabrini, fonderà gli Uffici diocesani che fanno capo alla Commissione Ecclesiale per le Migrazioni Italiane (CEMI) della Conferenza Episcopale italiana. “Carità e ricerca intellettuale” Mi piace riportare alcune affermazioni di Furio Colombo, che mi pare abbia intuito il valore e l’importanza delle idee, religiose, sociali e giuridiche, di Scalabrini. “Scalabrini - egli scrive - ha capito subito la globalità del problema “emigrazione”: una immensa ondata che riguarda tutti i continenti. E ha affermato che si può affrontarlo solo nel suo insieme. Ha organizzato centri di soccorso; ha creato contatti e percorsi; ha salvato dall’isolamento centinaia di migliaia di italiani dispersi nel mondo, immigrati trattati da mendicanti nella confusione di un’epoca che non aveva alcuna idea o teoria sul fenomeno. Scalabrini è stato il primo (per decenni il solo) intellettuale europeo a comprendere e definire il fenomeno “emigrazione”, a intuirne il senso rivoluzionario dal punto di vista sociale e storico, a rendersi conto di avere in mano la rivelazione del futuro anche politico del mondo. La sua prima grande intuizione è stata la vastità del fenomeno, a intuirne il senso rivoluzionario dal punto di vista sociale e storico, a rendersi conto di avere in mano la rivelazione del futuro anche politico del mondo. La sua prima grande intuizione è stata la vastità del fenomeno (…). A differenza di ogni altro agente di carità e di solidarietà umana, Scalabrini non si è mai accontentato di buone azioni. Capire gli sembrava importante come agire (…). Vedeva le distanze e per questo non si è mai stancato di muoversi fra l’America del Nord e l’America del Sud, cercando di inventariare tanto le differenze profonde quanto la vastità dei dati comuni tipici di tutta l’emigrazione. Vedeva ( e in questo è stato profetico nel senso intellettuale della parola) la durata del fenomeno nel tempo. E ha pensato che per orientarsi su una simile massa di esseri umani in movimento devi avere nozioni del passato, continuamente disponibili e verificabili, per avere poi la capacità di fare progetti verso il futuro. Il fatto è che in lui vi sono due vite strettamente intrecciate, il pastore e l’intellettuale, forse il primo grande sociologo dell’emigrazione. Ma Scalabrini aggiunge alle due vocazioni (carità e ricerca intellettuale), una terza vita: andare per il mondo sulle navi degli emigranti. Su quelle navi fa il prete, il cappellano, assiste nascite e morti. E intanto scrive. Scrive un “diario di bordo” che oggi sarebbe un best seller, unico testimone colto, che vede giorno per giorno che cosa è la vita degli emigranti bambini, degli emigranti giovani, degli emigranti di famiglie spezzate e di famiglie ancora unite, dei vecchi emigranti che seguono un filo estremo di speranza. Scalabrini analizza le cause (…). Che Italia è quella che abbandona la sua gente stipandola sulle navi che il prete percorre da un capo all’altro e ricompone in migliaia di conversazioni, di incontri? Come vedono il mondo gli emigrati, che arrivano in un luogo senza volto, senza amici, senza lingua, senza conoscere una sola strada e una sola abitudine e avendo ben poco da dire di se stessi oltre al nome e allo stato di salute? (…) Se la chiesa - conclude il giornalista - proclama beati i cristiani in base ai miracoli, spero che questo miracolo sia stato considerato: fare in modo che niente andasse perduto della straordinaria avventura dell’emigrazione (…). I suoi diocesani lo adoravano a Piacenza. E lui intanto guidava il mondo intellettuale americano ad affacciarsi sul problema emigrazione. Da New York al Brasile in molti ascoltano le conversazioni, le prediche di questo Vescovo pellegrino, che conosce le lingue, traduce i dislivelli culturali. E comunica. E’ giusto aggiungere il suo nome a quello dei grandi italiani che hanno donato al mondo, onorando il Paese, un tesoro intellettuale, storico e scientifico. Senza di lui, della nostra emigrazione sarebbe rimasta quasi soltanto la memoria dispersa di un antico dolore. E l’incapacità di vedere il senso di quello che accade oggi, anche in Italia”. Per una fusione di popoli Il fenomeno migratorio, al tempo di Scalabrini, era diversamente configurato da quello di oggi, ma già allora, quando prevaleva una politica di assimilazione quasi forzata, Scalabrini cercò intuitivamente un codice comune di convivenza davanti alla molteplicità etnica e culturale. Egli elabora questa intuizione soprattutto in tre documenti: Il “Memoriale sulla necessità di proteggere la nazionalità degli emigrati” (1891), in cui difende l’identità culturale e linguistica dei migranti; Il discorso presso il Catholic Club di New York (1901), in cui sottolinea la sua visione dell’unità e della coesione sociale tra tutti i gruppi nazionali negli Stati Uniti; Il Memoriale per la costituzione di una Commissione Pontificia “Pro emigratis catholicis” (1905) inviata al papa Pio X pochi giorni prima della sua morte, in cui auspicava una Congregazione vaticana che si interessasse della cura pastorale dei Cattolici emigrati di tutte le nazionalità. In questi documenti emerge l’istanza di una visione interculturale del fenomeno migratorio: “Non più soppressione di popoli, ma fusioni, adattamenti nei quali diverse nazionalità, diverse culture e religioni si incontrano, si incrociano e danno origine ad altri popoli” 3. A più di un secolo di distanza dalla sua morte (1905) non possiamo che condividere l’intuizione di Scalabrini che, nella società che si andava formando con l’apporto comune di immigrati e nativi, aveva saputo riconoscere “l’inizio di un nuovo popolo dalla integrazione delle varie etnie, culture e religioni “ Conclusione Il mondo della mobilità umana è diventato attualmente ancora più complesso e tocca tutti, migranti e autoctoni. L’emigrazione rappresenta oggi una componente importante della interdipendenza tra le nazioni. Anche grazie ai movimenti migratori è sorta la consapevolezza che il nostro destino è sempre più collegato a quello di tutti gli uomini. Le intuizioni di Scalabrini rimangono dunque, più che mai attuali e motivano tutti noi a impegnarci per la convivenza costruttiva tra le diversità all’interno della società, per una autentica comunione nella Chiesa e nella società locale e per una progressiva promozione della giustizia e della pace nel mondo. Foglio dello Scalaforum Scalaforum: MCI San Gallo- Rorschach Padre Angelo Negrini - fondatore [email protected] Sede operativa e redazione del Foglio: Centro Socio Culturale Italiano Unt. Graben 1 – 9000 St. Gallen – 071 2237693 prof. Rolando Ferrarese - responsabile [email protected] *************************************** Fondatore: Padre Angelo Negrini Presidente Onorario: Gianni Franchi (San Gallo) Coordinamento: prof. Rossella Pauletti (San Gallo) [email protected] prof. Rolando Ferrarese (Arbon) Pubbliche relazioni e Stampa: Dr.ssa Caterina Corea (San Gallo) [email protected] Assistente Ecclesiastico: Don Piero Corea Segreteria: Filippo Barbarotto – Horn TG [email protected] PASSATEMPI Vogliate favorire i nostri inserzionisti! 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PARTENZA: PER PASQUA PARTENZA ITALIA: ABCARREISEN GmbH TEL. SVIZZERA 0041 (0) 43 931 50 36 0041 (0) 79 402 47 16 GIOVEDI SERA, 17.04.2014 LUNEDI SERA, 21.04.2014 BRUNETTI ANTONIO TEL. ITALIA 0039 3425133175 E-MAIL [email protected] Fate anche voi una pubblicità in questo giornale Snackbar - Apero - Party service - Café - Maschinen Benvenuti a Neugrüt 9 — Balzers (vicino a Uniwasch) Tel. 00423-384 06 66 / Natel 0041-78 638 25 39 A&D Umbauten & Renovationen Marco D'Agostino 078 909 86 92 [email protected] Höflistrasse 1 9300 Wittenbach Campana Antonio Traslochi Svizzera-Italia A prezzi modici con copertura assicurativa e pratiche doganali St. Gallerstr. 5 9100 Herisau Tel. 071 352 45 31 Natel 079 335 01 46 18.00 18.30 19.00 19.30 20.15 21.00 21.30 22.15