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Anno VII - n° 1 (48) • gennaio 2008
ASSOCIAZIONE SINDACALE NAZIONALE DATORI DI LAVORO DOMESTICO
ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA - COMPONENTE FIDALDO
LICENZIATO PER LA
STAMPA IL 10/01/2008
DIREZIONE E REDAZIONE IN VIA DELLA VITE, 32 INT. 2 - 00187 ROMA
TEL. 06.67.98.742 FAX 06.69.79.71.07 E-MAIL: [email protected] SITO: www.assindatcolf.it
NOTIZIARIO BIMESTRALE FUORI COMMERCIO DIFFUSO
ESCLUSIVAMENTE DALL’ASSOCIAZIONE
IMPEGNATISSIMA L’ASSOCIAZIONE
NELL’OPERAZIONE FLUSSI 2007
A
nche nel corso del 2007 i datori di
lavoro domestico interessati hanno
dovuto fare i conti con le procedure per le richieste di nulla-osta all’assunzione di un lavoratore extracomunitario
sulla base della programmazione prevista
dal “decreto flussi”. Ma questa volta hanno
trovato ad assisterli, grazie ad uno specifico Protocollo d’intesa (cfr. Cn dic. ‘07), i
Delegati Assindatcolf, i quali – sulla base
di specifica delega – hanno provveduto all’inoltro delle richieste per via telematica.
L’esperimento pilota dell’inoltro tramite
Internet ha tuttavia fatto registrare notevoli problemi tecnici nel primo dei due giorni nei quali ha operato Assindatcolf: il 15
dicembre, data dedicata all’invio delle richieste di nulla-osta per i lavoratori provenienti da Paesi che hanno con l’Italia rapporti di cooperazione. Vi sono state lentezze da parte del server ministeriale chiamato a recepire tramite un invio unico le
INDAGINE ISFOL SUL
LAVORO “ROSA” IN NERO
N
el mese di dicembre è stata presentata a Roma dall’Isfol l’Indagine
sulla partecipazione femminile al
lavoro nero e irregolare. Tale studio è stato di ampia portata e condotto attraverso
circa 1.000 interviste a donne impegnate
in attività sommerse nelle aree metropolisegue a pag. 3
REDAZIONE DEL NOTIZIARIO
Direttore responsabile: Michele Vigne
Responsabile di redazione: Dario Lupi
Coordinatrice: Teresa Benvenuto
Hanno collaborato a questo numero: Teresa Benvenuto,
Alessandra Egidi, Maria Iolanda Florese, Dario Lupi
Via della Vite, 32 int. 2 - 00187 - Roma
Tel. 06.67.98.742 - Fax. 06.69.79.71.07
Fotocomposizione e stampa: C.S.R. srl - Roma
domande individuali dalle varie organizzazioni dei datori di lavoro, fino ad arrivare ad un blocco del sistema di alcune ore.
L’Assindatcolf ha segnalato il problema
alle sedi competenti, chiedendo che di tali disfunzioni si tenga conto in sede di esame delle domande pervenute.
SPEDIZ. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 C. 2, DBC ROMA
REGISTRATO AL TRIBUNALE DI ROMA, NR. 265/02
RINNOVO TESSERE
Si invitano gli associati a
procedere, entro il corrente
mese di gennaio, al versamento della quota associativa per l’ANNO 2008.
DECRETO FLUSSI
PRIMI DATI DEL MINISTERO DELL’INTERNO
S
sono pervenute (esclusivamente per il settoecondo i primi dati diffusi dal Ministere domestico) 136.567, di cui dalle Associaro dell’interno, il giorno 15 dicembre
zioni/Patronati 73.089 (per saperne di più si
ha visto arrivare al Viminale 378.997
vedano le tabelle sottostanti).
domande, mentre il giorno 18 dicembre ne
Tabella domande ricevute il 18.12.2007 (ore 16.30): totale 136.567
(suddivisione delle domande in base alla regione di provenienza)*
Regione di
provenienza
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Prov. Autonoma Trento
Prov. Autonoma Bolzano
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Numero
domande
9.224
131
41.600
637
22
13.909
2.746
4.010
15.221
8.419
2.279
Regione di
Provenienza
Numero
domande
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
4.256
11.815
1.484
158
11.259
2.531
198
3.209
2.442
1.017
Tabella domande ricevute il 18.12.2007 (ore 16.30): totale 136.567
(suddivisione delle domande in base alla nazionalità del lavoratore)*
Nazionalità lavoratore
extracomunitario
Ucraina
Cina popolare
India
Perù
Ecuador
* Fonte Ministero interno
Numero
domande
34.089
23.995
23.415
16.963
5.464
Nazionalità lavoratore
Extracomunitario
Russia
Boliva
Georgia
Altri Paesi
Numero
domande
3.980
2.989
2.621
23.051
2
NOTE DI COSTUME
COLF E ASSISTENTI FAMILIARI
AI PRIMI POSTI PER EVASIONE
R
ecentemente molti giornali si sono
occupati dello strano rapporto che
colf e assistenti familiari (ma, in
genere, tutti i collaboratori familiari) hanno col fisco, facilitati dal fatto che il loro è
un lavoro “nascosto” dalla sicurezza delle
mura domestiche. Il titolo dell’articolo,
pubblicato su City del 26 ottobre 2007, è
abbastanza eloquente: “I super evasori? Si
nascondono nelle nostre case”. Infatti, a
seguito di una recente ricerca dell’Eures
(Istituto di ricerche economiche e sociali),
“la maglia nera dell’evasione” fiscale
spetta ai docenti che danno ripetizioni private (79,4%), seguiti dall’intero popolo
del comparto dei servizi alla persona:
baby-sitter (72,9%), badanti (72,9%) e
collaboratori domestici (65,4%).
Sempre sullo stesso tema si sofferma Il
resto del Carlino con l’intervento di un
lettore pubblicato il 16 novembre e dal titolo “Le badanti sono una risorsa? Molte
solo per se stesse”, nel quale lo scrivente
lamenta che “più diritti le badanti se li
prendono col tempo: appena assunte
hanno precise richieste, poi avanzano
pretese più onerose. Sanno fare i loro
conti: chiedono un compenso, ma all’atto del contratto scritto ne dichiarano uno
inferiore per non pagare le tasse”. Dal
CRONACA CHE PREFERIREMMO
NON DOVER MAI LEGGERE
DA BADANTE A SCHIAVA
È
di questi giorni la notizia (Secolo XIX
del 30 novembre 2007) di una badante di nazionalità marocchina divenuta
vittima di molestie e tentativi di violenza sessuale da parte del suo datore di lavoro.
L’episodio, avvenuto in una località turistica
del ponente ligure, in sé e per sé non rappresenta (purtroppo) un caso eccezionale e non
sarebbe forse di interesse giornalistico se non
fosse incorniciato in un contesto che ci fa ritornare indietro di due secoli e forse anche di
più. Alla donna, priva di permesso di soggiorno, era stato ritirato il passaporto, proprio
per impedirle di fuggire e di rivolgersi alla
polizia. Lo stato di clandestina (e quindi la
paura di essere espulsa) e l’impossibilità di
comunicare, in quanto non conosceva una
parola di italiano, hanno ridotto questa poveretta ad una condizione di schiavitù che è andata avanti per diversi mesi, finché un giorno,
prendendo il coraggio a quattro mani, ha avuto la forza di uscire di casa ed è riuscita in
qualche modo a raggiungere un posto di polizia per denunciare la propria situazione.
canto suo, Il Sole 24 ore del 31 ottobre
pubblica una sintesi del diciassettesimo
rapporto della Caritas, secondo il quale
nel 2006 gli immigrati regolari presenti
in Italia (e di cui un’alta percentuale
svolge attività di collaborazione domestica) erano 3.690.000. Sempre secondo il
rapporto citato, gli immigrati producono
il 6,1% del Pil del nostro Paese, pari a oltre 90 miliardi di euro, pagando quasi
1,87 miliardi di tasse.
NOVITÀ PER LE COMUNICAZIONI AGLI ENTI
A seguito della pubblicazione sulla G.U. del
D.M. 30 ottobre 2007, sono in vigore dall’11
gennaio le nuove regole in tema di “comunicazioni obbligatorie telematiche dovute dai datori
di lavoro pubblici e privati ai servizi competenti”.
In virtù delle nuove disposizioni, per comunicare l’instaurazione, la proroga, la trasformazione e la cessazione di un rapporto di lavoro,
i datori di lavoro domestico dovranno effettuare
un’unica comunicazione (tramite l’invio cartaceo o telematico) al Centro per l’impiego ove è
ubicata la sede di lavoro o ai “servizi informatici”, secondo le modalità stabilite da ciascuna Regione. Tale comunicazione assorbirà tutte quelle
che fino ad ora – con diversa cadenza- dovevano
essere inoltrate ai vari uffici interessati, quali, il
Centro per l’impiego, l’Inail, l’Inps e lo Sportello Unico (per i lavoratori extracomunitari).
PRIMI ACCORDI PER ATTUARE
UNA NUOVA POLITICA PER LA FAMIGLIA
S
ono stati firmati il 29 novembre 2007 i
primi accordi tra le Regioni ed il Dipartimento delle politiche per la famiglia
per finanziare la riorganizzazione dei consultori familiari, la qualificazione degli assistenti familiari e l’abbattimento delle tariffe dei servizi per le famiglie numerose.
Sono state le Regioni Liguria, Sardegna e
Sicilia a firmare per prime gli accordi che
prevedono l’erogazione degli importi ripartiti dal Fondo nazionale per le politiche della
famiglia e approvati in Conferenza unificata
lo scorso 27 giugno.
Il Governo, tramite l’intesa con le Regioni e
gli enti locali, aveva destinato circa 100 milioni di euro alla sperimentazione di progetti
e misure innovative a favore delle famiglie, ai
quali si aggiungono le risorse che le Regioni
stanziano autonomamente.
Gli accordi individuano le azioni previste
dalle singole Regioni per ognuna delle tre
aree di intervento (consultori, assistenti familiari e costo dei servizi), le dimensioni quantitative, i tempi e le modalita’ di attuazione, le
risorse a carico del Fondo nazionale e quelle
stanziate dalle Regioni stesse.
Riportiamo gli interventi che interessano il
settore del lavoro domestico e più in particolare quelli che riguardano la qualificazione
del lavoro delle assistenti familiari.
LIGURIA
A carico del fondo nazionale saranno erogati
euro 585.724,00 e, come cofinanziamento regionale, saranno disponibili euro 720.000,00,
per un totale quindi di euro 1.305.723,00.
Azioni previste: favorire l’emersione del lavoro sommerso, attraverso agevolazioni sugli
oneri fiscali e previdenziali dei contratti di lavoro; facilitare l’incontro tra domanda ed offerta; incentivare la formazione delle assistenti familiari, con particolare attenzione alle persone straniere; incentivare la formazione di cooperative di famiglie che favoriscano
risposte alle domande di benessere attraverso
la scelta e l’impiego delle assistenti familiari
e che offrano occasioni di solidarieta’, informazioni, consulenza, accompagnamento e
supporto gestionale, sostegno nella ricerca di
soluzioni ai problemi più complessi.
SARDEGNA
A carico del fondo nazionale saranno erogati
euro 940.747,00 e, come cofinanziamento regionale, saranno disponibili euro 700.000,00,
per un totale di euro 1.640.747,00.
Azioni previste: assistenza e consulenza per i
contratti di lavoro; accompagnamento e supporto del personale addetto all’assistenza familiare anche in ambito formativo; formazione per le competenze di base riguardo la cura della persona e le capacita’ relazionali;
stampa e diffusione di opuscoli informativi;
organizzazione di incontri e seminari di approfondimento di tematiche legate al lavoro
di cura e assistenza delle persone non autosufficienti.
SICILIA
A carico del fondo nazionale saranno erogati
euro 1.909.875,00 e, come cofinanziamento
regionale, saranno disponibili euro
190.987,50, per un totale di euro
2.100.862,00.
Azioni previste: sperimentazione di interventi per la qualificazione del lavoro di cura degli assistenti familiari, creando un sistema
che coniughi professionalita’ degli operatori
e garanzie per le famiglie e facilitando l’incontro tra offerta di lavoro e domanda delle
famiglie; per i lavoratori immigrati, percorsi
formativi per l’apprendimento di base della
lingua italiana. Tutte le iniziative avranno
orari flessibili per favorire la partecipazione
delle lavoratrici occupate.
La realizzazione degli interventi avverra’ tramite enti regionali, sia nell’area del privato
sociale che dell’associazionismo del settore.
3
LE NOSTRE STRUTTURE TERRITORIALI
CON LIVORNO TOSCANA QUASI AL COMPLETO
D
al mese di gennaio 2008 sarà operativa una nuova Sezione di Assindatcolf presso la sede dell’APE Confedilizia di Livorno, in Piazza Cavour n. 6,
piano 3°, tel 0586.516230.
La Delegata, dott.ssa Maria Iolanda Florese,
ha aderito alla proposta dell’avv. Valentina
Gonfiotti, presidente APE di Livorno, di organizzare una Sezione livornese del sindacato dei datori di lavoro domestico (Assindatcolf), nella certezza che la presenza di tale sindacato rappresenti una risposta alle
esigenze odierne delle famiglie, che hanno
sempre più la necessità di ricorrere alle prestazioni di un collaboratore/collaboratrice
per l’accudimento dei figli, l’assistenza agli
anziani e per la cura della casa.
DIECI MINUTI DI…
Lo scorso 6 dicembre il Segretario Nazionale di Assindatcolf, dott.ssa Teresa Benvenuto, ha partecipato insieme al Delegato della Sezione di Roma, avv. Paola Mandarini, alla trasmissione televisiva di Rai
1, “Dieci minuti di...”.
Nel corso della puntata, dedicata al lavoro
domestico in generale e alla regolamentazione del rapporto di lavoro tra datori e collaboratori, si è affrontato anche il tema del
recentissimo Decreto flussi 2007, chiarendo
ed approfondendo le principali caratteristiche e novità rispetto agli anni passati.
Le novità del Decreto flussi dell’anno 2007
e la firma, da parte di Assindatcolf, del Protocollo inerente alla collaborazione con il
Ministero dell’Interno per l’invio telematico delle richieste di nulla osta al lavoro di
personale extracomunitario, sono state di
interesse di molte testate giornalistiche,
emittenti radiofoniche e televisioni nazionali, come: “La radio ne parla” di Radio
Uno Rai nella puntata del 10 novembre, la
Radio Popolare di Milano nella puntata del
18 dicembre, il Tg 5 del 18 dicembre, il settimanale “Grazia” del 13 dicembre ed infine il giornale tedesco “Handelsblatt”.
L’attivazione dell’assistenza qualificata di
Assindatcolf nella città labronica consentirà
alle famiglie che si associeranno di semplificare la gestione del rapporto di lavoro domestico, assistendoli nella soluzione delle
problematiche riguardanti la costituzione, la
gestione e la risoluzione di tale rapporto.
La Sezione infatti fornirà informazioni, con-
SEZIONE DI LIVORNO
C/O CONFEDILIZIA
PIAZZA CAVOUR, 6
TEL. 0586.516230
FAX 0586.210337
vo, fondamentale per l’economia delle famiglie.
La Sezione, nello specifico, fornirà tutta
l’assistenza normativa e contabile per la
gestione del rapporto di lavoro, svolgendo: consulenza sul rapporto di lavoro domestico, predisposizione contratto, comunicazioni agli enti, elaborazione del cedolino paga, conteggi dei contributi e del
TFR, pratiche per la cessazione, per le
agevolazioni e per la regolarizzazione di
extracomunitari.
INDAGINE ISFOL SUL
LAVORO “ROSA” IN NERO
segue da pag. 1
sulenze legali, fiscali e previdenziali alle famiglie che si trovano a dover assumere una
persona e, nel caso si tratti di lavoratori exracomunitari, potranno usufruire del canale
privilegiato di accesso ai flussi di ingresso
previsti appunto per questi lavoratori.
La Sezione opererà non solo per fornire
consulenza agli associati, ma anche per
collaborare con le istituzioni locali al fine
di sensibilizzarle sulla necessità di tenere
in considerazione questo settore lavorati-
ITALIA PAESE DI BADANTI?
“Il nostro è il Paese delle badanti” questo
afferma Nicola Cacace (ex Presidente del
Nomisma, oggi a capo della società Onesis) per descrivere l’Italia attraverso una
professione. Nel recente libro intitolato
“L’informatico e la badante”, infatti, Cacace fa una panoramica delle professioni
più richieste ed evidenzia che non solo da
noi, ma in tutti i Paesi industrializzati, la
professionalità di cui si ha più bisogno è
quella della badante-colf, la cui crescita
occupazionale negli ultimi dieci anni è
stata del 56%.
ADEGUAMENTO DELLE RETRIBUZIONI DEI LAVORATORI CONVIVENTI
Con il Contratto Collettivo del 16 febbraio 2007 sono stati convenuti nuovi minimi retributivi, più adeguati alla reale situazione di mercato.
Questa operazione ha inciso maggiormente sulle retribuzioni dei lavoratori conviventi.
Propriamente per attenuare l’impatto derivante dagli aumenti, alla nuova tabella dei minimi retributivi è stata apposta una nota (n.2) che così recita: Eventuali eccedenze corrisposte, comunque denominate (assegni ad personam, superminimi, etc.) saranno
riassorbite, fino a concorrenza nei nuovi minimi tabellari.Qualora la retribuzione globale di fatto dei lavoratori conviventi in atto al 28 febbraio 2007 sia inferiore ai minimi tabellari determinati dal presente CCNL, la differenza sarà dovuta: quanto al 50%,
dal 1 marzo 2007, quanto al restante 50%, dal 1 gennaio 2008.
Pertanto, i datori di lavoro che si siano attenuti a questa disposizione, dovranno provvedere all’adeguamento in concomitanza con l’elaborazione della busta paga relativa al mese di gennaio 2008.
tane di Torino, Roma e Bari. Per quanto ci
interessa, i tassi più alti di irregolarità del
lavoro femminile si riscontrano proprio
nei servizi domestici alle famiglie
(70,5%). Le caratteristiche che emergono
dall’occupazione di donne presso le famiglie (che sono datori di lavoro particolari,
i quali non operano con la logica dell’impresa), sono purtroppo quelle di una diffusa irregolarità. “In primis - rileva il rapporto - il fatto che la famiglia che impiega
una domestica, spesso la “condivide” con
molti altri datori di lavoro (…). Se si tratta di una badante in co-abitazione, questa
ottiene da un solo datore di lavoro due opportunità (la casa e il lavoro), ma comprime notevolmente la vita personale. Soltanto le lavoratrici immigrate accettano la
co-abitazione e solo se hanno un progetto
a termine”. Inoltre, i rischi di sfruttamento si intrecciano a nuove opportunità: “nelle mura domestiche donne italiane e migranti costituiscono scambi solidali che
vanno oltre il rapporto di lavoro”. Infatti,
spiega l’indagine, “le lavoratrici di cura,
sia italiane che straniere, tendono a giustificare le inadempienze delle famiglie
con due argomenti: l’elevato costo del
servizio e la fatica di osservare i precetti
burocratici per i versamenti pensionistici”. Come rimedio a questo sistema di cose, l’ISFOL suggerisce, tra le altre cose, di
alleggerire la parte non salariale del costo
del lavoro per le famiglie: elevare la detraibilità dalle imposte dei contributi Inps,
con criteri equitativi in ragione del reddito; non legare la detrazione alla dichiarazione di inabilità del familiare; pagare da
parte dell’Inps i congedi parentali non obbligatori; evitare le multe per errori materiali nei calcoli dei contributi Inps; fornire
servizi integrati per le lavoratrici di cura e
per le famiglie.
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impegnatissima l`associazione nell`operazione flussi