improving health gain orientation in all services: better cooperation for continuity in care
conferenza: lavorare in rete HPH
giovedì 13 ottobre 2011
auditorium
RSA E.Bernardelli Paderno
Dugnano
via Maresciallo Giardino, 22
relatore: Maria Antonia Barbieri
Coordinatore Aziendale HPH RSA “E. Bernardelli”
paderno Dugnano - MI
titolo: Il progetto prevenzione cadute – la nascita
“Non si progredisce cercando di
migliorare ciò che è già stato
fatto, bensì cercando di creare
ciò che ancora non esiste.”
Kahlil Gibran
Nascita del progetto HPH
“prevenzione cadute”
• Nasce nel 2009 da un’esigenza comune:
– prevenire le cadute degli anziani in:
• Ospedale
• RSA
• Territorio
Ricercando una continuità assistenziale.
Background
• Gli infortuni domestici (ID) rappresentano
un’area di interesse rilevante per la sanità,
sia da un punto di vista della mortalità che
da quello della morbidità.
Background
• In Italia ci sono 80.000 fratture di femore
all’anno, sopra i 65 anni.
• L’OMS nel 2007 ha documentato che su 10000
ricoveri, tra l’1.6 ed il 3% sono riconducibili a
danni riportati dalla popolazione over 60 a
seguito di cadute in ambiente domestico.
• Il tasso di ospedalizzazione o di prolungamento
dello stesso nei pz. già degenti, a causa di
cadute in ospedale, oscilla tra il 5,5 e l’8,9%
Background
• La letteratura internazionale riconosce il
tasso di cadute dei pz. ricoverati come un
indicatore qualitativo dell’assistenza e
della qualità organizzativa.
• La letteratura internazionale individua un
rischio di cadute in RSA per il 75% della
popolazione anziana residente, con un
rischio di ricovero ospedaliero per fratture
di femore che varia tra il 17 ed il 32%.
Background
• Il DATABASE Regionale Cadute descrive
un tasso di cadute che si posiziona in 9
cadute su 10000 giornate di degenza.
• Le cadute costituiscono la terza causa di
risarcimento danni.
Background
• Gli incidenti domestici si possono
considerare una sorta di “epidemia”
parzialmente manifesta che per tale
motivo non richiama le stesse attenzioni e
le stesse azioni preventive degli incidenti
sul lavoro e stradali.
• Dati e motivazioni presentati costituiscono
l’humus su cui è stato pensato il progetto.
• La scelta di lavorare sul “progetto cadute”
è nato dalla constatazione che la
Direzione Generale Sanità ha emanato
delle “Linee di indirizzo e requisiti minimi
regionali per l’implementazione di un
sistema per la prevenzione e la gestione
del rischio caduta del paziente degente in
ospedale o in RSA-RSD.”
• L’ASL provincia MI1 aveva realizzato un
progetto sulla prevenzione delle cadute
“over 70” in collaborazione con il comune
di Assago e le associazioni di volontariato
con risultati positivi.
• All’interno delle AAOO erano stati istituiti
dei Gruppi Aziendali Dedicati (GAD) per la
rilevazione, prevenzione e gestione del
rischio cadute.
• Nella nostra RSA alcune figure
professionali partecipano al GAD “Team
Cadute”.
improving health gain orientation in all services: better cooperation for continuity in care
conferenza: lavorare in rete HPH
giovedì 13 ottobre 2011
auditorium
RSA E.Bernardelli Paderno
Dugnano
via Maresciallo Giardino, 22
relatore: Mauro Molteni
titolo: Il progetto prevenzione cadute – Evoluzione
Alla nascita dell’opuscolo …
Un pensiero
“Aiutare le persone anziane e i loro
familiari a rendere più sicura la propria vita
a casa, in RSA e in ospedale.”
dalla premessa
… poiché
• per differenti motivi, può capitare a
tutti di cadere.
La spinta evolutiva del progetto …
… è stata data
• dalla constatazione dei maggiori rischi di
caduta delle persone anziane e delle
conseguenze, spesso gravi e difficili da
recuperare, che ne derivano.
Lo strumento che abbiamo
individuato e realizzato
è…
L’opuscolo
L’opuscolo
• È diviso in tre sezioni, una per l’RSA, una per
l’ospedale ed un per la propria casa.
Abbiamo scelto
di perseguire un obiettivo
pedagogico e divulgativo
Quindi
per essere più diretti e comprensibili
possibile abbiamo deciso di:
– utilizzare la seconda persona singolare, il “tu”
– inserire molte immagini
– eliminare il linguaggio tecnico
In questo modo
• Abbiamo realizzato uno strumento d’immediata
comprensione e di facile consultazione per:
– ridurre autonomamente il rischio di caduta
•
•
•
•
nelle abituali attività della vita quotidiana
a casa
in RSA
in ospedale
– sensibilizzare/informare (anziani e familiari)
• riguardo al rischio di caduta
• al fine di prevenire le cadute accidentali
• Con semplici consigli.
A casa
• Anzitutto viene riportata la definizione di
Incidente Domestico:
“Un evento che comporta la compromissione
temporanea o definitiva delle
condizioni di salute di una persona, a causa di lesioni
di vario tipo; è accidentale cioè accade
indipendentemente dalla volontà umana e si verifica in
un’abitazione, intesa come l’insieme
dell’appartamento vero e proprio e di eventuali
estensioni esterne (balconi, giardino, garage, cantina,
scala, ecc)”.
Istituto Superiore di Sanità
A casa
• Poniamo l’attenzione sull’importanza di
riportare al proprio medico curante delle
eventuali cadute pregresse;
(Esse elevano il rischio di caduta!)
A casa
• Consigliamo di:
– evitare di salire su scale, sgabelli soprattutto
quando si è da soli;
– indossare scarpe non scivolose,
possibilmente senza stringhe;
– effettuare un regolare ed adeguato esercizio
fisico;
– limitare l’uso di bevande alcoliche;
A casa
• Suggeriamo miglioramenti ambientali, fra
cui:
– realizzare un illuminazione notturna
sufficiente per la camera da letto, le scale, i
corridoi ed il percorso per servizi igienici;
– eliminare i tappeti ed i mobili instabili;
– non lasciare cavi sui pavimenti o cose che
potrebbero far inciampare;
– installare corrimano/maniglioni per la scale/in
bagno;
A casa
• Forniamo indicazioni sulla gestione di una
eventuale caduta.
A casa (sul territorio)
• Consigliamo attenzione alle superfici
scivolose, irregolari ed alle auto in
movimento.
In RSA
• Consigliamo di:
– visitare, quando possibile, la residenza prima
dell’ingresso per familiarizzare con i nuovi
ambienti;
– indossare abiti comodi e scarpe chiuse,
preferibilmente senza lacci, con un tacco
basso e la suola antiscivolo;
– evitare calzature aperte o pantofole;
In RSA
• Ricordiamo di portare :
– i propri occhiali da vista e le protesi acustiche;
– gli abituali ausili per il cammino;
In RSA
• Raccomandiamo di:
– utilizzare i corrimano o gli ausili per la
deambulazione prescritti;
– segnalare malesseri o alterazioni della vista,
dell’udito, …
– partecipare alle attività motorie;
– suonare il campanello in caso di necessità;
– non raccogliere eventuali oggetti caduti a
terra ma chiedere aiuto al personale oppure di
dotarsi di apposite pinze.
In Ospedale
• Per facilitare la lettura e la comprensione delle
indicazioni, abbiamo raggruppato i consigli in
sintetici piccoli paragrafi.
In Ospedale
• Si pone l’attenzione su:
– le condizioni di salute della persona anziana
ricoverata che, spesso, viene allettata;
– una terapia, differente da quella abituale, per
esempio quella diuretica, che può indebolire e
predisporre ad eventuali rischio di caduta;
– Un ambiente, quello ospedaliero differente da
quello di casa, sovente disorientante.
Dunque
• Si richiede la collaborazione da parte di pazienti
e familiari a seguire le indicazioni mediche ed
infermieristiche ad esempio per alzarsi dal letto,
deambulare, etc. …, utilizzando ausili quali
maniglioni-corrimano, accendendo le luci di
notte, etc. …
• Si sottolinea l’importanza di segnalare eventuali
pavimenti bagnati (può accadere che si
rovescino delle bibite);
• Si evidenzia l’utilità del campanello non solo per
le urgenze ma anche per le necessità di tipo
motorio.
Conclusione
• L’opuscolo rappresenta un’occasione per
riflettere sulla complessità del problema
che, per trovare soluzione, ha bisogno di:
… ha bisogno di:
– un nuovo modello assistenziale basato
sull’integrazione e sul passaggio di
informazioni tra professionisti diversi e
strutture sanitarie, socio-sanitarie, sociali ed
enti territoriali (comuni) che segua
praticamente il percorso del paziente.
… ha bisogno di:
– una formazione adeguata degli operatori che
lavorano nelle strutture nonché un’educazione
dei pazienti e dei loro congiunti;
… ha bisogno di:
– trovare delle sinergie fra enti, Profit e No-Profit,
impegnati a sensibilizzare ed educare anziani e
familiari sul rischio caduta e la valutazione
ambientale.
… ha bisogno di:
– una formazione adeguata dei familiari spesso
abbandonati nell’attività di cure e assistenza
dei propri anziani.
• Il lavoro dei referenti HPH non finisce qui …
ognuno è impegnato a sollecitare incontri di
sensibilizzazione rivolti alla popolazione,
incontri formativi, per soggetti/istituzioni
interessati, esterni ed interni alla rete HPH,
etc. …
Grazie per l’attenzione
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relatore: Maria Antonia Barbieri Coordinatore Aziendale HPH RSA