INFERMIERISTICA CLINICA IN AREE SPECIALISTICHE - INTEGRATIVO INFERMIERISTICA IN AREA GERIATRICA A. A. 2009/2010 Dott. ssa Margherita Andrigo – Portogruaro APPROCCIO RIABILITATIVO problemi correlati al movimento Le cadute 1 Le cadute problema rilevante in sanità sanità pubblica, pubblica, infatti, oltre ad essere motivo di riduzione della loro autosufficienza ed essere una delle principali cause di mortalità mortalità e morbilità morbilità, spesso ne anticipano il ricovero in istituto. istituto. evenienze frequenti nell’ nell’anziano e possono avere ripercussioni importanti sulla sua autonomia e sul suo stato di salute. Si calcola che il 33% degli anziani residenti in comunità comunità sia a rischio di caduta. caduta In particolare il 20% degli anziani negli ospedali ed il 45% nelle istituzioni di lungodegenza è soggetto durante la degenza stessa ad almeno una caduta. 2 1 nei pazienti anziani rappresentano un grosso problema medico ed assistenziale: ogni anno cade circa il 30-40% dei residenti nelle nursing home. Il 40% delle cadute che avvengono in un anno in ospedale riguarda persone anziane. A seguito di caduta, un 5% degli anziani riporta ematomi o problemi articolari, un altro 5% fratture ed il 90% ha una “perdita di confidenza” con la deambulazione. 3 Le cadute non sempre portano conseguenze disastrose ma rappresentano tuttavia eventi potenzialmente pericolosi perchè possibili cause di: immobilità dovuta a contusione riduzione della quota motoria quotidiana per l’ansia che la caduta si ripeta complicanze internistiche legate all’episodio stesso (Infezioni vie urinarie, broncopolmoniti...) o legate all’immobilità successiva. fratture (anca, polso...) Mortalità e invalidità 4 2 Eziologia e fattori di rischio Modificazioni età-correlate: L’invecchiamento fisiologico di per sè non è causa di caduta, ma alcune modificazioni età correlate possono predisporre alle cadute riduzione vista e problemi visivi deficit uditivi rallentamento dei meccanismi riflessi sia nella percezione che nella risposta a livello vascolare, muscolotendineo rigidità delle strutture tendineo-legamentose deficit di forza muscolare 5 Patologiche predisponenti che si associano a quelle sopradescritte: Malattia di Parkinson, condizioni che riducono la stabilità posturale nelle situazioni di squilibrio quotidiane a causa della lentezza di adattamento motorio Deficit motori, emiparesi Stati demenziali di varia origine Malattie cardiache e vascolari Malattie osteoarticolari Assunzione di farmaci 6 3 Situazioni ambientali Illuminazione insufficiente Pavimenti poco o eccessivamente scivolosi (tappeti, pavimenti bagnati) Arredi poco idonei (letti troppo alti,sedie senza braccioli,vasca da bagno scivolosa,gradini troppo alti...ostacoli incontrati nel cammino) Ausili non adeguati per altezza o tipo Calzature sbagliate (tipo di pantofole...) 7 Attenzione… Il paziente talvolta può sovrastimare le proprie possibilità e rifiutare l’uso di ausili, viceversa dopo una prima caduta rischia di divenire troppo rigido per paura di un secondo episodio e tale modo di muoversi lo predispone a recidiva. 8 4 Progettazione di un programma di interventi di prevenzione delle cadute costituisce una delle azioni più rilevanti in termini di tutela della salute degli anziani. è dimostrata con evidenza scientifica la validità di programmi di prevenzione multifattoriale che siano basati su screening dei fattori di rischio e su interventi e azioni specifiche di educazione sanitaria Orientato a: Focalizzare l’attenzione verso quei segni di ”fragilità” che possono mettere a rischio l’autosufficienza degli anziani assistiti Adottare accorgimenti da nelle piccole cose della vita quotidiana al fine di rendere le cadute eventi evitabili. identificazione dei fattori di rischio sia ambientali e adozione di personaliopportuni accorgimenti preventivi 9 Accertamento del rischio di caduta Le scale di valutazione del rischio di caduta si collocano fra gli strumenti dell’assessment globale Es. Scala Tinetti: valutazione della funzione dell’equilibrio e dell’andatura Identificare i fattori di rischio possibili che concorrono a favorire o determinare l’evento caduta nel soggetto preso in esame. 10 5 Implicazioni Prevenire le condizioni favorenti agendo sui fattori di rischio Accurata valutazione a caduta avvenuta Identificare gli anziani che sono esposti ad alto rischio di cadute (età avanzata stati confusionali, farmaci, equilibrio e andatura instabili, malattia croniche) Azioni sul soggetto Azioni sull’ambiente 11 Azione sul paziente Periodici controlli dello stato clinico Correzione dei deficit (occhiali, apparecchi uditivi, ausili) Controllo dell’abbigliamento (calzature: tacco, suola, chiuse) Verificare se necessità di ausili 12 6 Azione sull’ambiente Controllo ambiente: pavimenti, illuminazione, scale, bagno, letto Controllo abitazione e verifica pericoli ambientali: gradini rotti, marciapiedi sconnessi o ghiacciati, illuminazione inadeguata, moquette sfilacciata Attuazione misure precauzionali: installazione di corrimano, eliminazione di tappeti, evidenziare il bordo dei gradini con un colore vivace in modo da renderli visibili 13 Norme generali L’anziano non completamente indipendente va assistito rispettando i suoi di tempi (evitare bruschi movimenti, evitare di renderlo ansioso per la fretta imposta) Rinforzare la vigilanza (soprattutto nelle situazioni più impegnative: scale...) Rinforzare l’autostima e la sicurezza per coloro che tendono a ridurre il movimento Cautela in coloro che si sovrastimano non accettando il proprio calo di efficienza 14 7 Comportamento di fronte ad una caduta Valutare lo stato di coscienza Verificare se ha dolore e dove è localizzato Accertare la presenza di ferite, ematomi, o deformazioni suggestive di frattura Immobilizzare il segmento interessato Attenzione se sospetto di fratture vertebrali 15 8