06 08 10 TB-AC-04-001-IT-C ISSN 1681-3820 More Mehr Più Plus Más relazione annuale 2 0 0 3 sommario relazione annuale editoriali pa g . 2 i l m a r c h i o c o m u n i ta r i o n e l 2 0 0 3 pa g . 1 0 u n ’ at t i v i t à i n p i ù : l a r e g i s t r a z i o n e d e i d i s e g n i o m o d e l l i c o m u n i ta r i pa g . 2 6 le relazioni esterne pa g . 3 0 le risorse umane pa g . 3 8 q u a l i t à e p r e s ta z i o n i pa g . 4 2 le tecnologie pa g . 4 6 bilancio e finanze pa g . 5 0 o r ga n i g ra m m a pa g . 5 2 s e rv i z i c e n t ra l i d e l l a proprietà industriale pa g . 5 4 organismi internazionali non g o v e r n at i v i c o n i q u a l i l ’ u a m i i n t r att i e n e r a p p o r t i d i c o o p e r a z i o n e pa g . 5 6 s tat i s t i c h e pa g . 5 8 numeri utili pa g . 6 8 2 0 03 Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet attraverso il server Europa (http://europa.eu.int). Una scheda bibliografica figura alla fine del volume. ISBN 92-9156-078-2 © UAMI, 2004 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. Printed in Belgium STAMPATO SU CARTA RICICLATA SENZA CLORO Lo sviluppo professionale del personale e la soddisfazione degli utenti sono strettamente collegati. 2 editoriali 3 Wubbo de Boer presidente dell’uami Nel 2003 l’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (marchi, disegni e modelli) ha dovuto affrontare numerose sfide. L’anno è stato infatti contrassegnato da vari eventi che, pur non potendo essere definiti complessi, sono stati tutt’altro che insignificanti e costringeranno l’Ufficio a rivedere l’insieme dei suoi metodi di lavoro. Dunque, un evento che tutti noi attendevamo da lungo tempo è ormai imminente. Si tratta naturalmente dell’allargamento, previsto per l’anno prossimo: un grande evento che assorbirà la nostra attenzione negli anni a venire, come già è avvenuto quest’anno, nel corso del quale sono stati avviati i preparativi sul piano tecnico. Attualmente i sistemi sono in fase di prova e l’Ufficio può dichiararsi pronto: d'altronde, l’Ufficio occupa già personale proveniente dai nuovi Stati membri e noi abbiamo deciso di assumere nel corso dei prossimi anni il 15% dell’organico tra i cittadini di questi paesi. Lungo i corridoi si udranno presto le nuove lingue. Resta da vedere fino a che punto il funzionamento dei nostri organi amministrativi e politici sarà influenzato da una gestione a 25 Stati. Dovremo farne l’esperienza diretta. L’allargamento renderà più evidenti alcuni problemi che già conosciamo sul piano del bilancio, anche se non derivano direttamente dall’adesione di 10 nuovi Stati membri, quanto piuttosto da alcuni aspetti dei nostri metodi di lavoro e dalle relative conseguenze finanziarie. Nel corso del 2003 ci siamo già occupati di queste problematiche e dovremo restare vigili al riguardo. Si tratta di una grande incognita e, anche se sono convinto che l’Ufficio saprà apportare le soluzioni più adeguate, dobbiamo attenderci qualche sorpresa. Un altro fatto di rilievo avvenuto nel corso dell’anno è stata l’adesione della Comunità europea al protocollo di Madrid, per quanto concerne la registrazione internazionale dei marchi. Questa adesione è stata a lungo auspicata e siamo convinti che essa si rivelerà propizia al sistema del marchio comunitario nel contesto internazionale dei marchi. Dopo tutto, al protocollo di Madrid aderiscono attualmente oltre 60 paesi, fra cui tutti gli attuali Stati membri dell’Unione europea. Conseguentemente, la partecipazione del sistema del marchio comunitario non può non essere auspicabile. Che cosa ci recherà l’adesione al protocollo? La risposta dipende ovviamente più dai richiedenti che non dall’Ufficio. Riceveremo un maggior numero di domande di registrazione di marchi o dobbiamo piuttosto attenderci un cambiamento nella composizione del nostro attuale portafoglio, tenuto conto del fatto che altri paesi, come gli Stati Uniti, hanno aderito al protocollo? In ogni caso, ciò solleverà certamente questioni interessanti circa il modo in cui un ufficio gestisce due diversi tipi di accesso alla registrazione dei marchi: un accesso diretto al sistema comunitario ed un accesso tramite il sistema dell'OMPI. Quel che è certo è che il prodotto che noi offriamo in risposta alle domande deve restare un prodotto omogeneo, vale a dire il marchio comunitario che esplicherà i propri effetti in 25 Stati membri. Poiché ai due tipi di domanda si applicheranno procedure di registrazione distinte, spetterà all’Ufficio garantire un trattamento di alta qualità in entrambi i casi. L’ingresso dell’Ufficio nel mondo degli affari on line rappresenta il terzo evento significativo del 2003. Nel corso dell’anno, un primo formato elettronico ha permesso infatti ai richiedenti di depositare on line le proprie domande e circa il 20% dei marchi sono stati depositati mediante questo canale. Anche se l’esperienza vissuta in altri uffici ci autorizza a restare fiduciosi, rispetto alle attese l’adozione del metodo elettronico da parte dei nostri utenti è stata però un poco più lenta. È inoltre in corso di sviluppo un nuovo formato che susciterà, ne siamo convinti, un grande interesse presso gli utenti del sistema. editoriali Il 30% in più 4 5 Nel momento in cui tentiamo di percorrere la strada dell’elettronica, è opportuno individuare alcuni settori in cui i nostri metodi di lavoro potrebbero essere migliorati con profitto, sia per rafforzare la qualità del nostro lavoro e del servizio che offriamo, sia per aumentare l’efficienza con la quale utilizziamo le risorse a disposizione. Noi speriamo che il lavoro preparatorio che stiamo attualmente svolgendo sfoci nel lancio di nuovi servizi elettronici nel 2004, per cui numerosi aspetti della nostra procedura in materia di marchi e, successivamente, in materia di disegni e modelli, dovranno essere progressivamente modificati e ciò comporterà una certa evoluzione delle risorse necessarie. Questo punto è di grande importanza e può comportare alcune difficoltà attuative. Occorre riconoscere, infatti, che nessun progetto informatico è stato facile per l’Ufficio: per di più, abbiamo in cantiere molti progetti di questo genere. Peraltro, si tratta innegabilmente della strada da seguire in futuro e l’Ufficio deve attrezzarsi per tale compito con il massimo di perseveranza e di trasparenza per i suoi utenti. Il 2003 è stato caratterizzato anche da alcune tensioni nelle relazioni di lavoro all’interno dell'UAMI. È innegabile che, con il tempo, alcuni cambiamenti si siano rivelati ineluttabili per assicurare la flessibilità dell'Ufficio in quanto organo autonomo e finanziariamente indipendente e che questi cambiamenti non siano stati sempre accolti positivamente dal personale. Ne siamo consapevoli: tuttavia, l’evoluzione poc’anzi evocata – l’allargamento e le relative implicazioni in materia di personale, l’adesione al protocollo di Madrid e gli sviluppi intervenuti nel settore degli affari on line – senza considerare i vantaggi in avvenire, richiedono, molto semplicemente, che la direzione adotti una politica tale da privilegiare maggiormente la flessibilità futura dell’Ufficio. Pur rammaricandomi che questa politica crei un clima di incertezza nel personale, penso che le nostre scelte, avendo optato per contratti di durata piuttosto elevata, siano state oneste e, date le circostanze, costituiscano la soluzione migliore. Per quanto concerne la politica del personale, va altresì segnalato che nel 2003 è stato introdotto un nuovo sistema di valutazione della carriera. In effetti, al pari di una qualsiasi organizzazione professionale, l’Ufficio ha bisogno di un sistema di valutazione efficace, affiancato ad una puntuale applicazione. Abbiamo investito molto in questo sistema che, come avviene per tutti i nuovi sistemi di questo genere, esige un periodo di adattamento sia da parte della direzione sia da parte del personale. Sono convinto, tuttavia, che raccoglieremo domani i frutti della decisione di agire oggi in questo campo. Il 2003 ci ha ovviamente permesso di assistere alla nascita del sistema di registrazione dei disegni e modelli comunitari, il quale rappresenta un’aggiunta molto interessante al ventaglio dei prodotti che siamo in grado di proporre. I primi segnali sembrano indicare un deciso interesse del mercato verso questo prodotto e, nell’interesse dell’economia europea, nonostante le difficoltà incontrate alla partenza, siamo riusciti a gestire il processo. Per quanto riguarda più particolarmente i marchi comunitari, va rilevato che, per la prima volta in due anni, le domande di marchi hanno registrato un netto incremento e l’Ufficio ancora una volta può ipotizzare di trattare quest’anno più di 50 000 domande. Questo punto meritava di essere citato, anche se si tratta di un fatto sul quale non possiamo contare perché è soggetto a variabilità. Una crescita di questo genere non era stata d’altronde prevista e non sappiamo neanche se questo andamento proseguirà. Siamo però convinti che i cambiamenti introdotti sul piano organizzativo e quelli che apporteremo in futuro ai nostri metodi di lavoro, accordando alla tecnologia un posto molto più importante nel sistema, ci permetteranno di trattare un numero elevato di domande di marchi mantenendo un livello elevato di qualità. A questo proposito, si può aggiungere che il 2003 è stato inoltre contrassegnato dai primi sforzi volti a definire i livelli di qualità il cui rispetto sia auspicabile nell’interesse degli utenti, livelli dei quali - pur essendo noi ancora lontani dal dominare il processo - dovremo rispondere nei loro confronti. Si può dire dunque, complessivamente, che nel 2003 si sono verificati alcuni eventi esterni che senza dubbio eserciteranno una grande influenza sul lavoro dell’Ufficio e comporteranno in particolare: - numerosi cambiamenti interni, a volte difficili ma anche indispensabili, se vogliamo proseguire lungo la via del successo; - il lancio di nuovi prodotti, in una prospettiva che sembra essere del tutto favorevole, se riusciremo a gestire in maniera razionale e ragionevole i cambiamenti previsti. editoriali 6 7 Carl-Anders Ifvarsson presidente del consiglio di amministrazione dell’ufficio Il 2003 è stato contrassegnato da eventi che, a mio parere, rivestono un’importanza speciale e che meritano di essere sottolineati. l’introduzione del disegno o modello c o m u n i ta r i o A partire dal 1° gennaio 2003 l’Ufficio ha cominciato a ricevere le prime domande di disegni e modelli comunitari. Si tratta di uno strumento che conferisce al disegno o modello comunitario una protezione di carattere unitario, a cui aspiravano da molto tempo le imprese situate in Europa e nel resto del mondo. Si prevedeva che il nuovo disegno o modello comunitario sarebbe stato un successo: e lo è stato, senza alcun dubbio. A fine 2003, oltre 37 000 disegni o modelli sono stati depositati e più di 24 000 disegni o modelli comunitari sono stati registrati. Per il 2004 prevediamo circa 40 000 domande di disegni o modelli. il protocollo di madrid Alla fine del mese di ottobre 2003 il Consiglio dei ministri dell’Unione europea ha adottato due testi indispensabili per la realizzazione di un collegamento tra il sistema del marchio comunitario ed il sistema di registrazione internazionale. Tale collegamento consentirà ai titolari di marchi comunitari di estendere la protezione, tramite l’Ufficio, a ben 62 paesi su cinque continenti. Nell’ambito di una domanda internazionale di marchio, è inoltre possibile designare la Comunità europea. Questo nuovo sistema, che dovrebbe entrare in vigore verso la fine dell’anno prossimo, offrirà alle imprese dell’intera Unione europea una nuova possibilità di protezione dei loro marchi all’interno dell’UE e promuoverà una maggiore integrazione del mercato interno. i l r e g o l a m e n t o s u l m a r c h i o c o m u n i ta r i o Il 26 e 27 novembre 2003 il Consiglio dei ministri ha raggiunto un accordo politico all’unanimità circa il progetto di regolamento che modifica il regolamento sul marchio comunitario. L’accordo mira a precisare ed arricchire alcuni aspetti nuovi relativi al funzionamento del sistema del marchio comunitario, allo scopo di accrescerne l’efficienza ed il valore aggiunto. Uno degli elementi più significativi dell’accordo riguarda l’attuale sistema di ricerca, nel senso che le ricerche effettuate dagli uffici nazionali, fin qui obbligatorie, saranno in futuro effettuate su base facoltativa. Si tratta del risultato di una valutazione effettuata dagli stessi utenti del sistema, che consentirà di addivenire ad un sistema meno oneroso e più efficiente. accesso del pubblico ai documenti dell’ufficio Il trattato di Amsterdam ha introdotto un nuovo articolo, che prevede il diritto di accesso dei cittadini dell’Unione, nonché delle persone fisiche e giuridiche che risiedono o hanno la sede legale in uno Stato membro, ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione. In forza di quest’articolo, il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno adottato il regolamento denominato “regolamento sulla trasparenza” ed hanno successivamente adottato una dichiarazione comune, la quale prevede che le agenzie debbano attuare disposizioni analoghe in materia di accesso del pubblico ai documenti. Il Consiglio di amministrazione ha conseguentemente adottato una decisione avente come obiettivo l’applicazione del regolamento sulla trasparenza. Tutti i cittadini dell’Unione europea e tutte le persone fisiche o giuridiche residenti o aventi sede legale in uno Stato membro, ma anche tutte le persone fisiche o giuridiche non domiciliate o non aventi sede in uno Stato membro, possono dunque esercitare il loro diritto di accesso ai documenti dell’Ufficio, permettendo pertanto un maggior controllo del pubblico sulle attività di quest’ultimo. Pur essendo stato introdotto il massimo accesso possibile ai documenti, esiste un regime di eccezioni, nel senso che l’Ufficio si riserva il diritto di rifiutare la divulgazione di alcuni documenti al fine di tutelare interessi pubblici o privati oppure proteggere deliberazioni interne. Questa decisione rappresenta un passo avanti importante al fine di garantire il controllo e la trasparenza. un miglioramento continuo Ho segnalato i fatti più rilevanti che hanno interessato o che interesseranno le attività dell’Ufficio, contribuendo a migliorare per molti versi i sistemi del marchio e del disegno o modello comunitario. Tengo parimenti a sottolineare i miglioramenti costanti realizzati all’interno dell’Ufficio, miranti ad aumentarne l’efficienza e la produttività nonché la sensibilità ai costi. Questo lavoro viene svolto, con un elevato livello di impegno, dal presidente dell’Ufficio, dalla direzione, nonché dai circa 650 professionisti qualificati che compongono il personale dell’Ufficio. Tutti meritano gli elogi del Consiglio di amministrazione. editoriali 8 9 Peter Lawrence presidente del comitato del bilancio dell’ufficio Nel 2003 le questioni più complesse che il Comitato del bilancio ha dovuto affrontare sono state quelle legate all’allargamento dell’UE. In pratica, abbiamo dovuto presentarci a nuovi colleghi provenienti da altri 10 paesi. Questa esperienza è stata particolarmente esaltante perché, a prescindere da quelle che ne saranno le ripercussioni sui nostri metodi di lavoro, tutti coloro che operano in favore del progetto europeo non possono non essere orgogliosi, da un lato, di fare squadra con persone il cui recente passato è ben diverso dal nostro e, dall’altro, di lavorare insieme nell’interesse comune dei nostri paesi e dei nostri popoli. Il valore dei diritti collegati al marchio comunitario ed al disegno o modello comunitario risulterà ulteriormente rafforzato dopo il mese di maggio 2004. Tuttavia, abbiamo dovuto tener conto di alcune conseguenze finanziarie del processo di allargamento, che si sono rivelate particolarmente pesanti. Le ripercussioni finanziarie più considerevoli sono, da un lato, le spese di traduzione e, dall’altro, il probabile aumento del numero di uffici nazionali che effettueranno ricerche. Al momento attuale, chi richiede un marchio comunitario riceve una relazione da ogni ufficio che decida di effettuare ricerche e l’Ufficio versa a ciascuno di tali uffici un importo prelevato dalla tassa di deposito. L’aumento del numero degli uffici che effettuano tali ricerche si traduce in una diminuzione delle risorse disponibili per i compiti che l’Ufficio deve svolgere. Questo problema, a cui si aggiunge l’aumento delle spese di traduzione (nelle nuove lingue), rappresenta una minaccia per l’equilibrio finanziario dell’Ufficio. Lo spirito costruttivo di cui le delegazioni hanno dato prova per affrontare questo problema mi ha profondamente colpito ed ha permesso in particolare, nel corso della sessione di novembre, di raggiungere un accordo per la progressiva riduzione dell’importo pagato dall’Ufficio per tali relazioni di ricerca. Non si potrebbe dare prova migliore degli sforzi compiuti dalle delegazioni per difendere al meglio i propri interessi e, nel contempo, pervenire ad una decisione senza chiudersi nella difesa di interessi puramente nazionali. Malgrado questi fatti siano stati a mio avviso i più rilevanti del 2003, devo ricordare anche che il Comitato del bilancio ha dato attuazione al nuovo regolamento finanziario, per conformarsi alle modifiche apportate dal legislatore comunitario al regime finanziario generale dell’UE. Abbiamo ricevuto inoltre alcune proposte attinenti alle esigenze immobiliari dell’Ufficio e, alla luce di ciò, abbiamo potuto approvare il progetto di locazione di locali ad Agua Amarga, consentendo così al personale, per la prima volta dall’istituzione dell’Ufficio, di riunirsi in un unico sito. Infine, desidero rallegrarmi con la segreteria che non risparmia energie per assicurare il buon svolgimento delle riunioni, la cui organizzazione è un compito arduo. Infatti, sono numerosi i delegati che devono confluire ad Alicante ed i documenti vanno preparati e distribuiti in cinque lingue. Il fatto che si dia tutto ciò per scontato, così come gli scarsi problemi incontrati, rappresentano una bella prova della sua efficienza. Aumentano i marchi 10 i l m a r c h i o c o m u n i ta r i o n e l 2 0 0 3 u n a n n o d e g n o d i n o ta Con 57 637 domande di marchio comunitario depositate presso l’UAMI nel 2003, è stato battuto un nuovo record dall’introduzione del sistema del marchio comunitario. Rispetto al 2002 (45 104 domande) il numero dei depositi ha registrato un aumento notevole. Sin dai primi mesi dell’anno si registrava una rinnovata tendenza al rialzo. Poi, in ottobre, l’Ufficio ha ricevuto una valanga di domande. Questo aumento considerevole si spiega con un effetto di “pre-allargamento”: infatti, soltanto le domande di marchio comunitario depositate più di sei mesi prima dell’adesione (fissata per il 1° maggio 2004), vale a dire prima del 1° novembre 2003, non potranno essere oggetto di opposizioni basate su diritti anteriori acquisiti nei nuovi Stati membri. Numerosi depositanti hanno pertanto voluto approfittare della maggiore protezione riconosciuta ai marchi comunitari depositati prima di tale data: un quinto delle domande di marchio ricevute nel 2003 è pervenuto nel corso del mese di ottobre, di esse oltre 2 700 l’ultimo giorno del periodo, vale a dire il 31 ottobre. Quest’ultima cifra rappresenta parimenti un record in termini di numero di domande di marchio depositate in un solo giorno. Il volume di attività dell’Ufficio nel 2003, si tratti di domande ricevute o di domande che sono state trattate, è stato notevole: sono state pubblicate 39 208 domande (39 364 nel 2002) e sono stati registrati 34 290 marchi comunitari (contro 35 896 nel 2002). Questo volume elevato di attività si traduce in un leggero aumento della durata media della procedura d’esame, che quest’anno è di 12,4 mesi (12 mesi nel 2002). Sono state presentate 9 929 opposizioni (contro 9 789 nel 2002) e 9 396 procedimenti di opposizione si sono conclusi (contro 11 612 nel 2002), di cui ben il 72% a seguito del ritiro dell’opposizione, del ritiro della domanda di marchio comunitario o di un accordo tra le parti. 11 i l m a r c h i o c o m u n i ta r i o n e l 2 0 0 3 12 Sono state adottate 142 decisioni di dichiarazione di nullità (50 nullità parziali o totali) contro 80 nel 2002. Il numero delle domande di nullità è sensibilmente aumentato. Per il secondo anno consecutivo, il numero delle decisioni adottate dalle Commissioni di ricorso (1 114, contro 1 063 nel 2002) ha superato il numero dei ricorsi presentati. Il numero dei ricorsi pendenti dinanzi alle Commissioni di ricorso era sceso a fine anno a 891, con una flessione del 33% rispetto all’anno precedente. Su 719 ricorsi presentati nel 2003, oltre il 72% ha riguardato procedimenti inter partes. Nel 56% dei casi (contro il 49% nel 2002), le Commissioni di ricorso hanno confermato la decisione presa dall’unità di primo grado. Il numero dei ricorsi proposti dinanzi al Tribunale di primo grado, che nel 2002 era più che raddoppiato, è aumentato ancora considerevolmente nel corso del 2003, raggiungendo quasi il centinaio (99 ricorsi nel 2003, 83 nel 2002). Il numero delle cause dinanzi alla Corte di giustizia si è stabilizzato (sette impugnazioni, contro sei nel 2002; sei domande di pronuncia pregiudiziale, contro sette nel 2002). Il numero delle sentenze pronunciate è aumentato (24 sentenze del Tribunale e due sentenze della Corte su impugnazione, 10 sentenze su domande di pronuncia pregiudiziale). un sistema in evoluzione collegamento con il sistema di registrazione internazionale e modifica del sistema del marchio c o m u n i ta r i o Fatto insolito e significativo, il sistema del marchio comunitario è stato inserito per due volte nell’ordine del giorno dei ministri riuniti in seno al Consiglio dell’Unione europea: la prima volta quando è stato adottato il collegamento con il sistema di registrazione internazionale dei marchi e, la seconda volta, quando è stato dato l’assenso al progetto di modifica del sistema del marchio comunitario. Questo collegamento permetterà ai depositanti o ai titolari di marchi comunitari registrati di estendere la protezione tramite l’UAMI ai territori degli Stati aderenti al protocollo di Madrid, vale a dire 62 Stati su cinque continenti. 13 il collegamento con il sistema di registrazione internazionale dei marchi Dopo sette anni di negoziati, il 27 ottobre 2003, il Consiglio ha adottato una decisione con la quale è stata approvata l’adesione della Comunità europea al protocollo relativo all’Intesa di Madrid concernente la registrazione internazionale dei marchi [amministrato dall’Ufficio internazionale dell'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI) a Ginevra], nonché un regolamento che istituisce un collegamento tra il sistema internazionale e quello del marchio comunitario. Tale collegamento offrirà alle imprese del mondo intero una nuova possibilità di protezione dei loro marchi all’interno dell’Unione europea. L’associazione del sistema “regionale” del marchio comunitario al sistema internazionale amplificherà i vantaggi rispettivi di ciascun sistema, in particolare riducendo i costi e semplificando la gestione amministrativa. Da un lato, tale collegamento permetterà ai richiedenti o ai titolari di marchi comunitari registrati di estendere la loro protezione, tramite l’UAMI, ai territori degli Stati aderenti al protocollo di Madrid, vale a dire 62 Stati su cinque continenti. Un’impresa stabilita nell’Unione europea potrà così designare nella sua domanda internazionale paesi come la Svizzera, la Russia, la Cina, gli Stati Uniti, il Giappone, la Corea e l’Australia. Nel caso in cui un marchio comunitario sia utilizzato per una domanda internazionale, l’UAMI - in quanto ufficio d’origine - dovrà accertare che i due marchi siano i medesimi e trasmettere la domanda internazionale all’Ufficio internazionale dell’OMPI. Quest’ultimo registrerà e pubblicherà il marchio internazionale nella Gazzetta internazionale, quindi notificherà la registrazione agli uffici dei paesi designati. Dall’altro lato, a partire dalla data di adesione, la Comunità europea potrà essere designata nelle nuove domande internazionali. I titolari di marchi internazionali esistenti a tale data, designando successivamente la Comunità europea, potranno così estendere la protezione ai 25 Stati membri. L’OMPI invierà all’UAMI le registrazioni internazionali in cui è designata la Comunità europea e l’UAMI avrà a disposizione 18 mesi per notificare l’eventuale diniego provvisorio del marchio internazionale per il quale era stata designata la Comunità europea. La designazione della Comunità europea effettuata mediante una registrazione internazionale sarà priva di rischi per i titolari dei marchi internazionali, grazie alla clausola cosiddetta i l m a r c h i o c o m u n i ta r i o n e l 2 0 0 3 14 15 dell’“opting back”: nel caso in cui la domanda di marchio comunitario sia respinta o cessi di esplicare i propri effetti, sarà possibile la sua trasformazione in domanda nazionale, beneficiando della data di priorità ed eventualmente di preesistenza. presidente delle Commissioni di ricorso, ma è stata introdotta la possibilità, a seconda della difficoltà o dell’importanza del procedimento, di deliberare in una composizione ampliata o formata da un solo membro. L'Ufficio è stato strettamente associato ai lavori preparatori della Commissione e dell’OMPI. Si prepara a ricevere i primi marchi internazionali a partire dall’ultimo trimestre del 2004, cioè da quando il protocollo di Madrid entrerà in vigore nell’UE. Sin dalla fine del 2002 l’Ufficio ha istituito un gruppo di lavoro interno per pianificare e coordinare i diversi preparativi necessari all’entrata in vigore del collegamento con il sistema di registrazione internazionale. Al momento attuale, tutti i ricorsi presentati dinanzi alle Commissioni di ricorso sono esaminati da collegi composti da tre membri. In futuro le Commissioni di ricorso potranno ancora adottare le loro decisioni in composizione ampliata, qualora la difficoltà giuridica, l’importanza del procedimento o circostanze particolari lo giustifichino: per contro, i procedimenti semplici potranno essere decisi da un solo membro, il quale dovrà essere un giurista. la modifica del sistema del marchio c o m u n i ta r i o La possibilità di adattare la composizione alla difficoltà o all’importanza dei procedimenti migliorerà il funzionamento delle Commissioni di ricorso. Inoltre, la creazione di una Commissione ampliata dovrebbe permettere di evitare l’insorgere di prassi decisionali divergenti tra una Commissione di ricorso e l’altra. Il 27 novembre 2003 il Consiglio ha raggiunto parimenti un accordo su un progetto di regolamento che modifica il sistema del marchio comunitario: dopo otto anni, si tratta di migliorarne il funzionamento e garantirne l’efficienza a fronte dell’allargamento. Le misure più importanti riguardano il sistema delle ricerche ed il funzionamento delle Commissioni di ricorso dell’UAMI. Infine, il presidente delle Commissioni di ricorso, il cui rango è equivalente a quello di un vicepresidente dell’Ufficio, sarà incaricato di presiedere la Commissione ampliata. Oltre alle funzioni giurisdizionali, il presidente delle Commissioni di ricorso avrà anche il compito di organizzare il lavoro delle Commissioni e di garantire la loro gestione amministrativa efficiente. Un sistema facoltativo di ricerche nazionali a partire dal 2008 Il sistema attualmente in vigore prevede, per tutte le domande di registrazione del marchio comunitario, una ricerca dei diritti anteriori che possono entrare in conflitto con la domanda di marchio comunitario. Tale ricerca resterà obbligatoria per quanto riguarda i marchi comunitari esistenti, ma diventerà facoltativa per quanto riguarda i marchi figuranti nei registri nazionali a partire dal 2008. Spetterà allora al richiedente un marchio comunitario precisare, al momento del deposito della domanda, se desidera far effettuare la ricerca nei registri nazionali; in caso affermativo, sarà tenuto a corrispondere una tassa a tal fine. Le Commissioni di ricorso Alcune misure permetteranno alle Commissioni di ricorso di migliorare l’efficienza del loro funzionamento. Non soltanto è stato precisato il ruolo del tre commissioni di ricorso per i marchi, una commissione di ricorso per i disegni e modelli In seguito al collocamento a riposo del presidente della Terza Commissione di ricorso, il Consiglio di amministrazione ha deciso di sciogliere la Terza Commissione di ricorso, i membri della quale sono stati ridistribuiti tra le tre Commissioni di ricorso restanti (la Prima, la Seconda e la Quarta), composte ormai da quattro o cinque membri ciascuna. Una Commissione di ricorso speciale, ormai denominata “Terza Commissione”, è stata istituita invece per occuparsi dei ricorsi in materia di disegni e modelli: sarà composta da un membro proveniente da ciascuna delle altre Commissioni (la Prima, la Seconda e la Quarta) e sarà presieduta dal presidente della Prima Commissione di ricorso. i l m a r c h i o c o m u n i ta r i o n e l 2 0 0 3 16 17 prassi dell’ufficio e giurisprudenza: p r i n c i pa l i s v i l u p p i La validità del regime linguistico dell’Ufficio è stata definitivamente confermata dalla Corte di giustizia Statuendo su un’impugnazione, la Corte, nella causa Kik, ha definitivamente consacrato la legittimità del sistema linguistico dell’Ufficio. La Corte ha confermato che il legislatore comunitario poteva imporre la scelta, fra le cinque lingue dell’Ufficio, di una seconda lingua (diversa dalla lingua di deposito) in quanto lingua per i procedimenti inter partes di opposizione, di decadenza e di dichiarazione di nullità, nonché per le “comunicazioni scritte” nei procedimenti ex parte. Tuttavia, l'utilizzo della seconda lingua nei procedimenti ex parte non può pregiudicare gli interessi giuridici del richiedente il marchio comunitario. La Corte interpreta pertanto in maniera restrittiva la nozione di “comunicazioni scritte”: queste ultime sono soltanto le comunicazioni il cui contenuto non può essere assimilato agli “atti di procedura”, i quali comprendono tutti gli atti richiesti o previsti dalla normativa comunitaria per il trattamento della domanda di marchio comunitario, nonché quelli che sono necessari a tal fine, si tratti di notifiche, di domande di rettifica, di chiarimenti od altro. Tutti questi atti devono essere redatti dall’Ufficio nella lingua utilizzata per il deposito della domanda. L’Ufficio sta esaminando le modifiche da introdurre nella gestione dei procedimenti ex parte a seguito di tale interpretazione restrittiva. L’impatto pratico di quest’ultima dovrebbe essere comunque relativamente limitato, in quanto una delle cinque lingue ufficiali dell’Ufficio viene di fatto utilizzata come lingua di deposito in oltre l’80% dei casi. impedimenti assoluti all a registr azione (procedimenti ex parte) m a r c h i d e n o m i n at i v i Carattere descrittivo La Corte ha accolto il primo ricorso presentato dall’Ufficio contro una sentenza del Tribunale di primo grado. Quest’ultimo aveva ritenuto che il termine DOUBLEMINT non fosse esclusivamente descrittivo per gomme da masticare, perché aveva un significato ambiguo e poteva suggerire interpretazioni diverse. La Corte ha ritenuto che la sentenza del Tribunale fosse viziata da un errore di diritto. Infatti, quest’ultimo aveva esaminato il carattere “esclusivamente descrittivo” del sintagma controverso, anziché verificare il suo possibile utilizzo da parte di altri operatori economici per designare una caratteristica dei loro prodotti o servizi. Lo stesso Tribunale di primo grado aveva già preso le distanze dalla sentenza DOUBLEMINT statuendo, in numerose sentenze successive, che per essere considerato descrittivo, è sufficiente che un segno denominativo, in almeno uno dei suoi potenziali significati, designi una caratteristica dei prodotti o servizi interessati. Carattere generico Il Tribunale di primo grado si è pronunciato per la prima volta su un ricorso presentato nel quadro di un procedimento per dichiarazione di nullità di un marchio comunitario. Il Tribunale ha statuito che l’Ufficio aveva giustamente dichiarato la nullità del marchio comunitario BSS, in quanto il termine di uso comune in ambito medico “BSS” designava, all’epoca della domanda di nullità, una “soluzione salina bilanciata” generica (Balanced Salt Solution). Avverso questa sentenza, è stato presentato un ricorso dinanzi alla Corte di giustizia. indicazioni di provenienza geografica Il Tribunale di primo grado, confermando il diniego dell’Ufficio di registrare il segno OLDENBURGER per prodotti agricoli ed alimentari, ha sottolineato che il regolamento sul marchio comunitario non permette la registrazione di un segno costituito esclusivamente da un vocabolo che indica al pubblico di riferimento, o è suscettibile di indicare, la provenienza geografica dei prodotti designati. Il Tribunale ha ricordato che, in deroga a tale preclusione, il legislatore comunitario ha previsto la possibilità di registrare segni di questo tipo in quanto marchi collettivi e, per alcuni prodotti, in quanto indicazioni geografiche protette o denominazioni di origine controllata nel quadro del regolamento n. 2081/92. i l m a r c h i o c o m u n i ta r i o n e l 2 0 0 3 18 19 m a r c h i f i g u r at i v i Il Tribunale di primo grado ha ritenuto, contrariamente all’Ufficio, che un segno figurativo costituito dalla calandra di un veicolo non fosse sprovvisto di carattere distintivo. Secondo il Tribunale, la calandra è diventata un elemento essenziale dell’aspetto dei veicoli e della differenziazione tra i modelli esistenti sul mercato. In compenso, il Tribunale ha confermato il diniego dell’Ufficio di registrare il marchio Best Buy (fig.). Ha ricordato che non è sufficiente aggiungere un elemento figurativo ad elementi verbali sprovvisti di carattere distintivo per conferire all’insieme un carattere originale. Occorre inoltre che l’elemento figurativo sia esso stesso distintivo, oppure che la combinazione dei vari elementi del marchio rappresenti qualcosa di più rispetto alla loro sommatoria. marchi di colore Nella sentenza sulla causa pregiudiziale Libertel, la Corte di giustizia ha ammesso che un colore in quanto tale (il colore arancione) potesse costituire un marchio. Ciò non toglie che la protezione dei marchi di colore sia soggetta a condizioni molto rigide: un colore in sé e per sé, senza delimitazione dello spazio, può possedere carattere distintivo sempreché possa essere oggetto di riproduzione grafica chiara, precisa, di per sé completa, facilmente accessibile, intelligibile, costante ed oggettiva. Quest’ultimo requisito non può essere soddisfatto mediante la mera riproduzione su carta del colore di cui trattasi, bensì mediante la determinazione di tale colore per mezzo di un codice di identificazione internazionalmente riconosciuto. D'altronde, il riconoscimento di un carattere distintivo ad un colore in quanto tale resta soggetto ad un imperativo di disponibilità: vi è un interesse generale a non restringere indebitamente la disponibilità dei colori per gli altri operatori che offrono prodotti o servizi del tipo di quelli per i quali viene chiesta la registrazione. A questo riguardo, sono da considerare il numero e la specificità dei prodotti o servizi per i quali è richiesta la registrazione di un colore in quanto tale. A seguito della sentenza Libertel, l’Ufficio ha raccomandato ai richiedenti di indicare, per quanto possibile, un codice d'identificazione internazionalmente riconosciuto qualora venga chiesta la registrazione di un colore in quanto tale (comunicazione del presidente n. 06/03). L’analisi della Corte è stata ripresa dalla giurisprudenza del Tribunale in materia di combinazioni di colori. Il Tribunale ha ritenuto che un diritto esclusivo sulla combinazione dei colori arancione e grigio sarebbe in conflitto con l’imperativo della disponibilità, in quanto questi colori sono abituali rispetto alla tipologia dei prodotti per i quali era stata richiesta la registrazione (utensili). Confermando la posizione dell’Ufficio, il Tribunale ha ritenuto che questa combinazione di colori non potesse identificare una determinata origine, in quanto non era possibile determinare con certezza la disposizione dei colori rivendicati sui prodotti di cui trattasi. marchi sonori Nella sentenza sulla causa pregiudiziale Shield Mark, la Corte ha confermato che i segni sonori sono suscettibili di essere registrati in quanto marchi. Affinché un suono possa costituire un marchio, deve possedere non soltanto un carattere distintivo, ma deve poter essere oggetto di riproduzione grafica chiara, precisa, di per sé completa, facilmente accessibile, intelligibile, costante ed oggettiva. Una riproduzione di un segno sonoro mediante un pentagramma diviso in battute in cui figurano una chiave, note musicali e pause, soddisfa queste condizioni. In compenso, le descrizioni che ricorrono ad un linguaggio scritto, ivi comprese le espressioni onomatopeiche e la successione nominativa delle note musicali, sono insufficienti. Nel procedimento “ROAR OF A LION” (ruggito del leone), le Commissioni di ricorso hanno ritenuto che un sonogramma completo, vale a dire uno spettrogramma sonoro che dia una descrizione tridimensionale del suono (tono, volume, tempi) potesse costituire una riproduzione grafica valida di un marchio sonoro. Nel procedimento in questione, esse hanno tuttavia confermato il diniego dell’esaminatore di registrare il segno, in questione, in quanto il diagramma presentato dal richiedente non costituiva una riproduzione grafica valida di un marchio comunitario a motivo dell’assenza di ulteriori precisazioni. Tale assenza non può essere compensata da una descrizione che faccia ricorso al linguaggio scritto. i l m a r c h i o c o m u n i ta r i o n e l 2 0 0 3 20 21 m a r c h i g u s t at i v i Facendo riferimento alla giurisprudenza della Corte relativa ai marchi olfattivi (causa Sieckmann) e di colore (causa Libertel), le Commissioni di ricorso hanno confermato il diniego dell’esaminatore di registrare il marchio gustativo THE TASTE OF ARTIFICIAL STRAWBERRY FLAVOUR (il sapore del gusto artificiale della fragola) per prodotti farmaceutici. Un segno di questo genere non è adatto a distinguere i prodotti di un’impresa da quelli di altre imprese. marchi tridimensionali Nelle sentenze sui procedimenti pregiudiziali promossi dalla Linde, la Corte ha precisato che gli impedimenti specifici alla registrazione di marchi descrittivi possono applicarsi anche ai marchi tridimensionali costituiti dalla forma del prodotto, anche se in linea di principio non si possono applicare a tutti i marchi di questo tipo. Per valutare se un marchio tridimensionale costituito dalla forma di un prodotto sia descrittivo, occorre tener conto dell’interesse generale a non restringere indebitamente la disponibilità delle forme per gli altri operatori che offrono prodotti dello stesso tipo di quelli per i quali è stata richiesta la registrazione. Una forma è dunque suscettibile di essere descrittiva qualora essa sia percepita dai consumatori come una rappresentazione del prodotto stesso, nella sua espressione più evidente o comune, piuttosto che come un’indicazione della sua origine commerciale. Nella controversia riguardante la forma di una bottiglia con capsula di chiusura di colore blu, il Tribunale ha ritenuto, contrariamente all’Ufficio, che la bottiglia in questione non fosse sprovvista di carattere distintivo: il suo particolare aspetto ed il risultato estetico dell’insieme dei suoi elementi sono di natura tale da attirare l’attenzione del consumatore medio di bevande non alcoliche, permettendo a quest’ultimo di distinguere quei determinati prodotti da quelli aventi una diversa origine commerciale. Il consumatore medio è pienamente in grado di percepire la forma dell’involucro delle suddette bevande come un’indicazione della loro origine commerciale, in quanto sul mercato di queste bevande alcuni operatori, da parecchi anni, hanno cercato mediante il packaging di differenziare i loro prodotti da quelli della concorrenza ed attirare così l’attenzione del pubblico. Infine, le Commissioni di ricorso hanno ritenuto, al pari dell’esaminatore, che la forma di un cavaturaccioli, protetta da un brevetto europeo, non potesse essere registrata come marchio in quanto era necessaria per ottenere un risultato tecnico. La sua registrazione avrebbe permesso al richiedente di perpetuare il monopolio temporaneo derivante dal brevetto europeo. Ora, come la Corte ha sottolineato nella sentenza Philips/Remington, il legislatore comunitario ha voluto evitare che i privati potessero ottenere o perpetuare diritti esclusivi aventi ad oggetto soluzioni tecniche. c a u s a d i n u l l i t à a s s o l u ta Per quanto riguarda la valutazione del carattere distintivo, il Tribunale ha confermato il diniego dell’Ufficio di registrare forme ovoidali di pasticche detergenti, così come forme di sigari di colore bruno o di lingotti d’oro: un marchio tridimensionale non è distintivo quando la sua forma sia elementare o corrente, anche se questa forma si distingue, per caratteristiche minori, dai prodotti concorrenti in commercio. Non è sufficiente che sul mercato coesista un gran numero di forme simili affinché il carattere distintivo del marchio possa esprimersi grazie a variazioni debolmente identificabili da parte di un consumatore mediamente attento. Per quanto riguarda le pasticche ovoidali, il Tribunale ha precisato che le modalità di valutazione del carattere distintivo non possono essere influenzate dai vincoli tecnici propri della concezione o della fabbricazione del prodotto in questione. Considerazioni analoghe hanno portato le Commissioni di ricorso a confermare il diniego di registrazione di una forma di spazzola. L’Ufficio ha dichiarato nullo il marchio comunitario EAST SIDE MARIO’S, in quanto la persona a nome della quale il marchio era stato registrato aveva presentato la domanda in malafede: il deposito era avvenuto dopo che questa persona aveva tentato invano di ottenere un contratto di franchising dal proprietario del marchio EAST SIDE MARIO’S, registrato negli Stati Uniti ed in Canada. i l m a r c h i o c o m u n i ta r i o n e l 2 0 0 3 22 23 rischio di confusione i m p e d i m e n t i r e l at i v i alla registrazione ( p r o c e d i m e n t i inter par tes ) o p p o s i z i o n i f o n d at e s u d i r i t t i a n t e r i o r i somiglianza tra i prodotti Nella causa EL CASTILLO/CASTILLO, il Tribunale ha ritenuto, analogamente alla Commissione di ricorso, che vi fosse una certa somiglianza tra il latte condensato protetto da uno dei marchi anteriori ed i formaggi di cui alla domanda di marchio comunitario: questi prodotti sono complementari nella misura in cui, agli occhi del consumatore medio, essi appartengono alla medesima famiglia di prodotti e possono essere facilmente considerati come elementi facenti parte di una gamma generale di prodotti lattiero-caseari aventi un’origine commerciale comune. Il Tribunale è giunto a questa conclusione malgrado si trattasse di prodotti distinti, la cui sostituibilità era particolarmente improbabile sul piano alimentare e, pertanto, non fossero tra di loro concorrenti. identità e somiglianza tra i segni Nella sentenza sul procedimento pregiudiziale riguardante il marchio Arthur et Félicie, la Corte di giustizia ha definito il concetto di identità dei segni come la riproduzione “senza modifiche né aggiunte di tutti gli elementi che costituiscono il marchio”. Un segno può essere considerato identico ad un altro “quando, considerato complessivamente, contiene differenze talmente insignificanti da poter passare inosservate agli occhi di un consumatore medio”. Nella causa MOU/KIAP MOU, il Tribunale ha peraltro enunciato il principio generale secondo il quale, nel caso in cui uno dei due soli termini costituenti un marchio denominativo sia identico, sul piano visivo e sul piano auditivo, all’unico termine costituente un marchio denominativo anteriore, e in cui tali termini, considerati insieme o isolatamente, non abbiano, sul piano concettuale, alcun significato per il pubblico destinatario, i marchi in questione, considerati ciascuno nel suo complesso, vanno normalmente ritenuti simili. Le condizioni oggettive nelle quali i marchi possono confrontarsi sul mercato sono pertinenti ai fini della valutazione del rischio di confusione: così, nella causa Bud/Budmen, il Tribunale ha rilevato come, nel settore dell’abbigliamento, sia frequente che il medesimo marchio presenti diverse configurazioni e che la medesima impresa utilizzi dei sottomarchi per contraddistinguere le sue varie linee di prodotti. In queste condizioni, è concepibile che il consumatore medio consideri i capi di abbigliamento designati da marchi in conflitto come appartenenti a due gamme di prodotti distinti, provenienti tuttavia dalla medesima impresa. Nella causa Mystery/Mixery, il Tribunale ha osservato che i marchi designano bevande che sono spesso consumate su ordinazione fatta a voce, per cui la mera somiglianza fonetica dei segni di cui trattasi è sufficiente per creare un rischio di confusione. Infine, nelle cause Miss Giorgi/Giorgio Aire e Miss Giorgi/Giorgio Beverly Hills, il Tribunale ha tenuto conto della frequenza dell’utilizzo di nomi italiani, veri o presunti tali, nel settore della profumeria per contestare il carattere dominante o essenziale dell’elemento “Giorgi” o “Giorgio” nei marchi in conflitto. In questi tre procedimenti, il Tribunale ha confermato l’analisi dell’Ufficio, il quale era giunto alla conclusione che esistesse un rischio di confusione nei primi due casi, ma non nel terzo. In compenso il Tribunale ha concluso, contrariamente all’Ufficio, che non vi era rischio di confusione tra i segni PASH/BASS: secondo il Tribunale, è sufficiente che uno dei marchi in questione abbia un significato chiaro e determinato e l’altro marchio non abbia tale significato oppure abbia un significato del tutto diverso, affinché il pubblico di riferimento sia in grado di neutralizzare immediatamente in larga misura le somiglianze visive e fonetiche esistenti tra questi marchi. i l m a r c h i o c o m u n i ta r i o n e l 2 0 0 3 24 25 c a u s a d i n u l l i t à r e l at i v a il tribunale definisce la nozione di utilizzo serio Il richiedente un marchio comunitario oggetto di un procedimento d’opposizione può chiedere la prova che il marchio anteriore sul quale si fonda l’opposizione sia stato oggetto di un utilizzo serio. Nelle cause Cocoon/Silk Cocoon, Giorgi/Giorgio Aire e Giorgi/Giorgio Beverly Hills, il Tribunale ha confermato che è sufficiente che il marchio sia obiettivamente presente sul mercato in maniera effettiva, sia usato pubblicamente e verso l’esterno, sia costante nel tempo e stabile nella configurazione del segno. Il Tribunale non ha più fatto riferimento all’obbligo, citato nella sentenza HIWATT/HIWATT, che il marchio sia presente su una “parte sostanziale del territorio” rispetto al quale la protezione è rivendicata. La Corte, per parte sua, ha precisato che l’utilizzo serio può riferirsi a prodotti attualmente in commercio, in via di commercializzazione, oppure ancora a prodotti non più in commercio, a condizione, in quest’ultimo caso, che il titolare utilizzi il marchio per prodotti o servizi accessori ai prodotti non più in commercio o necessari per l’utilizzo di questi ultimi da parte della clientela (sentenza sul procedimento pregiudiziale Ansul, marchio Minimax). La vendita e l’offerta non sono dunque altro che mezzi, fra gli altri, di un contatto effettivo tra il marchio e la clientela. Tale contatto può perpetuarsi anche dopo la fine della produzione e della commercializzazione di determinati prodotti, qualora il titolare utilizzi il marchio per la vendita di pezzi di ricambio oppure per la fornitura di servizi di assistenza, manutenzione o riparazione. Opposizione fondata sul fatto che la domanda di marchio è stata presentata dall’agente del titolare del marchio, a suo nome, ma senza il consenso di quest’ultimo. Le Commissioni di ricorso hanno statuito per la prima volta su un’opposizione fondata su tale base ed hanno sottolineato che il consenso del titolare del marchio deve essere formulato in maniera chiara e inequivocabile. Il deposito di una domanda di marchio da parte dell’agente, senza il consenso del titolare del marchio, non può essere giustificato dalla asserita necessità dell’agente di proteggere gli investimenti effettuati per la promozione del marchio [GORDON e SMITH (fig.)]. Per la prima volta, l’Ufficio ha dichiarato nullo un marchio comunitario in virtù di un diritto anteriore su un nome riconosciuto dal diritto nazionale. Il sig. Francisco Montesinos Gil, conosciuto negli ambienti commerciali e della moda sotto il nome di “Francis Montesinos”, ha così ottenuto la nullità del marchio comunitario Francis Montesinos (fig.), in quanto il suo utilizzo può essere vietato in virtù del diritto riconosciuto dalla legislazione spagnola al sig. Francisco Montesinos Gil. chiarimenti procedurali Nella causa Kleencare/Carclin, il Tribunale ha ritenuto che il principio della “continuità funzionale” tra gli esaminatori dell’UAMI e le Commissioni di ricorso si applicasse anche ai procedimenti inter partes. Il Tribunale ne ha tratto due conseguenze: in primo luogo, la fondatezza di una decisione d’opposizione o di nullità deve essere esaminata dalla Commissione di ricorso in tutti i suoi aspetti, di fatto e di diritto, senza che il riesame della decisione sia limitato ai motivi esposti nella memoria della parte ricorrente. In secondo luogo, le Commissioni di ricorso devono pronunciarsi sull’oggetto del ricorso, di fatto e di diritto, nel momento in cui esse deliberano sul ricorso e non con riferimento al momento in cui la decisione d’opposizione o di nullità è stata adottata. Conseguentemente, la Commissione di ricorso è tenuta a fondare la propria decisione su tutti gli elementi, di fatto e di diritto, che la parte interessata ha presentato, sia nel corso del procedimento dinanzi alla unità che ha deliberato in primo grado, sia, con l’unica riserva del rispetto dei termini perentori, nell’ambito del procedimento di ricorso. Infine, quando la Commissione di ricorso autorizza l’acquisizione di nuovi fatti e prove, essa deve indicare alle parti, sin dall’inizio del procedimento di ricorso, che tali fatti e prove sono ricevibili anche se prodotti tardivamente e che saranno considerati nella decisione, affinché le parti siano pienamente in grado di esercitare il loro diritto di difesa (causa Cocoon/Silk Cocoon). Aumentano le possibilità 26 u n ’ at t i v i t à i n p i ù : l a r e g i s t ra z i o n e d e i d i s e g n i o m o d e l l i c o m u n i ta r i Il 2003 è stato il primo anno di funzionamento del sistema di registrazione dei disegni o modelli comunitari. Dal 1° gennaio 2003 sono state ricevute e trattate le prime domande di disegno o modello comunitario. Per quanto concerne le prime registrazioni, esse sono state formalmente effettuate a partire dal 1° aprile, data alla quale è stato pubblicato sul sito Internet dell’Ufficio il primo Bollettino dei disegni e modelli comunitari. Si tratta della prima volta che l’Ufficio pubblica uno dei suoi Bollettini in formato esclusivamente elettronico. il primo bilancio Il bilancio 2003 è stato globalmente positivo, poiché gli utenti hanno risposto molto favorevolmente al richiamo del disegno o modello comunitario registrato, sia per proteggerli (i depositanti) sia per consigliare questa nuova forma di protezione (i professionisti della proprietà industriale). Nel 2003 l'UAMI ha infatti ricevuto 10 691 domande di registrazione ed ha trattato 37 084 disegni o modelli comunitari. p r e pa r at i v i a d e g u at i a l l a r e a lt à I lavori preparatori sono stati svolti in modo da garantire che il sistema fosse operativo a partire dal 1° aprile. Le esitazioni e le lentezze iniziali (per esempio, l’invio tardivo delle lettere di conferma dell’avvenuta ricezione) sono state rapidamente superate e si può dire che il primo anno sia stato complessivamente un successo. Inoltre, gli utenti acquisteranno una certa pratica del sistema e, con la divulgazione da parte dell’Ufficio di direttive sui procedimenti d’esame, il numero dei fascicoli irregolari si ridurrà ed i tempi di registrazione convergeranno verso gli obiettivi che l'Ufficio si è prefissato. 27 un’attività in più: la registrazione dei disegni e modelli comunitari L'Ufficio sta conducendo una riflessione prospettica sul ruolo che intende svolgere nel mondo del design sul piano internazionale. 28 29 un sistema moderno: pubblicazione, deposito elettronico ed eurolocarno il gruppo degli esperti ed il gruppo degli utenti La pubblicazione dei disegni e modelli comunitari avviene unicamente in formato elettronico. Nel 2003 sono stati pubblicati 40 Bollettini dei disegni e modelli comunitari, vale a dire sono stati messi a disposizione on line in due formati, PDF e HTML, per un totale di 22 154 disegni o modelli comunitari. Nel quadro del gruppo degli esperti, istituito nel giugno 2002, sono stati varati numerosi progetti: A partire dal 30 giugno 2003 il sistema del deposito elettronico (e-filing) è stato aperto ai richiedenti i disegni e modelli comunitari. Si tratta di un sistema che permette agli utenti non soltanto di ottenere, a seguito dell’invio della domanda, un immediato avviso di ricezione, ma altresì di avere la certezza che la domanda soddisfa i tre requisiti previsti affinché alla domanda di registrazione sia attribuita una data di deposito. La banca dati EUROLOCARNO, relativa alla classificazione dei disegni e modelli, contiene attualmente oltre 5 600 indicazioni di prodotti, disponibili in undici lingue (per un totale di oltre 60 000 indicazioni). Questa banca dati, che comporta per l'Ufficio rilevanti investimenti, rappresenta una componente essenziale del sistema di registrazione dei disegni o modelli comunitari, in quanto consente di facilitare la traduzione delle indicazioni dei prodotti. La consultazione on line della banca dati è uno strumento di ricerca prezioso, che permette agli utenti del sistema di cercare nella banca dati l’espressione che si avvicina maggiormente all’indicazione voluta. Prima dell’allargamento, la banca dati è stata tradotta nelle nuove lingue ufficiali dell’Unione europea. > la diffusione del sistema di registrazione del disegno o modello comunitario nel mondo dell’educazione, con particolare riferimento agli studenti di design e gestione del design, > la realizzazione di un questionario destinato agli utenti, > la realizzazione di un lavoro di ricerca sugli strumenti finanziari, che consenta di conoscere esattamente il ritorno sugli investimenti effettuati nel campo del design. Tutti questi progetti si inseriscono in una strategia a medio e lungo termine. In questo settore, l'Ufficio conduce una riflessione prospettica sul ruolo che intende svolgere sulla scena internazionale del mondo del design. Il gruppo degli utenti, meglio noto sotto la denominazione OAMI USERS GROUP, si è visto estendere ai protagonisti del mondo del design (ICOGRADA, ICSID, BEDA). Il lavoro di promozione indirizzato agli utenti è solo ai suoi primi passi, poiché il sistema di registrazione del disegno o modello comunitario resta ancora pochissimo noto ai designer. il sistema di registrazione dei disegni o m o d e l l i c o m u n i ta r i e i l p r o c e s s o di allargamento Il principio dell’estensione automatica, già adottato per il sistema del marchio comunitario, si applicherà anche al sistema dei disegni o modelli comunitari registrati. Il trattato di adesione conferma questo principio (nuovo articolo 110 bis del regolamento su disegni e modelli comunitari). L’estensione non avrà alcuna conseguenza finanziaria per gli utenti. Non si avranno costi aggiuntivi, né per le registrazioni già effettuate o le domande già ricevute prima dell’adesione, né per le domande di registrazione ricevute dopo il 1° maggio 2004. Aumentano le relazioni 30 le relazioni esterne L’obiettivo principale dell’UAMI nel campo delle relazioni esterne è quello di essere un ufficio riconosciuto in tutto il mondo per la qualità, la coerenza ed il costo ragionevole dei suoi servizi. La diffusione di questa immagine si fonda su tre dimensioni: la promozione dei servizi dell’UAMI, la cooperazione ed infine la dimensione istituzionale. Diffondere la conoscenza dell’UAMI, dei suoi valori e dei suoi servizi La definizione di una politica coerente ed efficace passa per la definizione di obiettivi in questo campo. L’ambizione dell’UAMI è quella di stabilire una vera e propria rete di contatti, cioè di organizzazioni interessate alla diffusione dei sistemi del marchio comunitario e del disegno o modello comunitario. Nei paesi che dispongono di un potenziale considerevole in termini di deposito di marchi e di disegni o modelli comunitari, l’Ufficio ha cominciato a tessere una rete di contatti, fra l’altro, con le camere di commercio, gli organismi di sostegno all’esportazione, gli enti fieristici. L’utilizzo della rete si è indirizzato maggiormente verso la diffusione di informazioni riguardanti l’UAMI ed i suoi servizi, facendo ricorso alla vasta gamma di strumenti disponibili: dalla pubblicazione di articoli all’organizzazione di conferenze, passando per la partecipazione ad alcune fiere. In Europa, l’UAMI ha dunque organizzato o partecipato a seminari, destinati sia agli operatori nel campo della proprietà industriale sia agli imprenditori – in Germania, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Svizzera, Islanda, Norvegia, Repubblica slovacca, Repubblica ceca, Bulgaria, Turchia, Romania, Cipro e Polonia – ma ha presenziato anche a fiere ed eventi importanti, come la “Hannover Messe”, la IV edizione degli incontri internazionali della proprietà industriale a Parigi, il salone internazionale delle invenzioni, delle tecniche e dei prodotti innovativi a Ginevra, oltre a “Patinnova” a Lussemburgo. 31 le relazioni esterne Numerosi sforzi sono stati dedicati alla promozione del nuovo sistema dei disegni e modelli comunitari registrati. 32 33 L’accento è stato posto parimenti al di fuori dell’Europa, privilegiando i paesi che depositano il maggior numero di domande. Sono stati così stabiliti contatti che permettano lo sviluppo di relazioni basate sull’interesse reciproco a diffondere le informazioni sui sistemi del marchio comunitario e del disegno o modello comunitario, in particolare con l’Ufficio commerciale americano (US Commercial Service). L’UAMI ha quindi partecipato a conferenze negli Stati Uniti d’America (Dallas, New York, Chicago). Altre attività promozionali sono state realizzate a Singapore, in Giappone, Corea del Sud, Canada, Sudafrica e Taiwan. È stata inoltre attuata una politica di monitoraggio e di trattamento delle informazioni raccolte; la gestione dei reclami è stata all’uopo centralizzata e trattata a livello di relazioni esterne. Numerosi sforzi sono stati dedicati alla promozione del nuovo sistema dei disegni e modelli comunitari registrati. L’UAMI ha partecipato ad un numero notevole di seminari e conferenze nei paesi che ricevono, a livello nazionale, un numero elevato di disegni e modelli, quali Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Singapore e Taiwan. Per assicurare continuità e coerenza alla sua azione, l’UAMI ha firmato un accordo di partnership con due importanti organizzazioni: il Bureau of European Designers’ Association (BEDA) e l’International Council of Societies of Industrial Design (ICSID). Cooperare: condividere le esperienze acquisite ed armonizzare le prassi La strategia di cooperazione dell’UAMI ha continuato ad articolarsi attorno a due direttrici: la cooperazione bilaterale e l’attuazione di programmi di assistenza tecnica finanziati dalla Commissione europea. Cooperazione bilaterale La cooperazione bilaterale mira ad armonizzare le prassi degli uffici nazionali. A livello europeo, hanno avuto luogo tre riunioni di collegamento (una dedicata alle prassi giuridiche, una agli aspetti relativi all’informatica ed all’informazione ed una ai disegni e modelli). Si tratta di un forum che consente agli uffici degli Stati membri, ma anche a quelli dei paesi candidati e dei paesi dell’Associazione europea di libero scambio (AELS), nonché all’OMPI ed all’Ufficio europeo dei brevetti (UEB), di confrontare le rispettive prassi nei principali settori. Nel 2003 un’iniziativa importante ha riguardato l’armonizzazione delle norme XML. Questa iniziativa si è concretizzata nella creazione di un gruppo di lavoro ad hoc che presenterà il risultato dei suoi lavori nel 2004. Un seminario di lavoro, tenutosi ad Alicante in ottobre, a cui ha partecipato la maggior parte degli uffici nazionali degli Stati membri oltre che dei paesi dell’EFTA, ha fornito l’occasione di uno scambio diretto tra gli esaminatori per quanto riguarda le rispettive prassi in materia di esame degli impedimenti assoluti e relativi alla registrazione. Nel 2003 è proseguita la cooperazione tecnica con l’ufficio svizzero, che è stata ribadita nel corso della riunione al vertice dei direttori dei rispettivi uffici, tenutasi ad Alicante in giugno. Per quanto riguarda i paesi candidati all’adesione all’Unione europea, in questo anno che precede l’adesione di dieci dei tredici paesi candidati l’UAMI ha organizzato a Budapest un incontro di due giorni, che ha riunito gli operatori del settore dei marchi, dei disegni e dei modelli interessati alle conseguenze dell’allargamento sul diritto dei marchi, dei disegni e dei modelli in Europa (Forum UE TM&D). In marzo l’UAMI ha invitato inoltre ad Alicante gli esaminatori degli uffici dei paesi candidati ad un seminario di lavoro sugli impedimenti assoluti alla registrazione e sulla classificazione di Nizza. Inoltre, le relazioni esterne 34 35 nel quadro di programmi specifici con la Polonia e la Turchia finanziati dalla Commissione europea, l’UAMI si è occupato della formazione di doganieri e giudici polacchi, nonché di giudici turchi, in materia di marchio comunitario e di disegni e modelli comunitari. Questi programmi sono attuati rispettivamente dall’Ufficio spagnolo dei brevetti e dei marchi e dall’Ufficio europeo dei brevetti. A livello internazionale, l’UAMI ha mantenuto la cooperazione con l’Istituto messicano della proprietà industriale (IMPI); sono proseguite inoltre le riunioni degli esaminatori con gli uffici giapponese e sudcoreano. Si è svolta inoltre la prima visita dell’ufficio di Taiwan intesa a stabilire una relazione di cooperazione tecnica, che si inscrive nel quadro del protocollo d’intesa firmato nel 1999. A fine maggio l’UAMI e gli uffici dei brevetti americano e giapponese hanno celebrato a Tokyo la loro riunione annuale trilaterale. Al centro del dibattito è stato il proseguimento dei lavori di armonizzazione delle prassi di classificazione dei prodotti e servizi, con l’obiettivo di realizzare una banca dati unica e di definire le norme per il trasferimento dei dati. Programmi di assistenza tecnica L’UAMI realizza tre programmi di assistenza tecnica finanziati dalla Commissione europea. La gestione complessiva dei progetti è stata affidata all’Ufficio europeo dei brevetti, mentre l’UAMI assicura la realizzazione della parte relativa a marchi, disegni e modelli. Il primo programma, che ha avuto inizio nel 2002 con la Cina, per una durata di 18 mesi, è stato sospeso per tre mesi su raccomandazione della Commissione europea, a causa dell’epidemia di polmonite atipica. Questo programma copre la maggior parte degli aspetti relativi alla gestione dei marchi e delle indicazioni geografiche. È stato riattivato in estate. È proseguita la realizzazione del programma ECAP II con i paesi membri dell’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN); il programma è stato esteso al Laos ed alla Cambogia. In settembre è stato avviato il programma di assistenza tecnica CARDS con l’Albania, la Bosnia-Erzegovina, la Serbia-Montenegro, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia e la Croazia. Si tratta di un programma avente una durata di 36 mesi il cui obiettivo, pur privilegiando l’approccio regionale, è quello di migliorare le strutture di protezione della proprietà intellettuale in tutti i suoi aspetti (dal diritto dei brevetti al diritto d’autore), al fine di renderle compatibili con gli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS), nonché con le norme europee in materia. In ogni paese partecipante al programma si è tenuta una prima serie di attività di lancio del programma stesso. Sviluppare le relazioni istituzionali La volontà dell’UAMI di sviluppare le relazioni istituzionali si è concretizzata nell’apertura, il 26 marzo 2003, di un ufficio di collegamento a Bruxelles. Situato nel cuore del quartiere europeo, questo ufficio persegue l’obiettivo di intrattenere legami stretti con l’insieme dei soggetti stabiliti o rappresentati a Bruxelles: istituzioni dell’Unione europea, rappresentanze degli Stati membri, altre agenzie, associazioni di imprese e stampa europea. Nel corso del 2003 l’ufficio di collegamento ha permesso all’UAMI, in particolare, di seguire quotidianamente l’evoluzione di due fascicoli fondamentali per il suo avvenire: la modifica del regolamento sul marchio comunitario e l’adesione della Comunità al protocollo di Madrid. L’intensificarsi delle relazioni tra l’UAMI e le istituzioni dell’Unione europea si è tradotto in contatti al massimo livello con i responsabili di tali istituzioni. Nel 2003 l’UAMI ha così avuto il piacere di accogliere ad Alicante il presidente del Tribunale di primo grado, signor Vesterdorf, il direttore generale della DG Mercato interno, signor Schaub, nonché il membro della Corte dei conti incaricato della revisione dei conti degli organi decentrati, signor Sarmas. le relazioni esterne 36 37 Nel 2003 si è tenuto inoltre ad Alicante il terzo Simposio dei giudici europei in materia di marchi. Più di 75 giudici, provenienti dalla Corte di giustizia europea e dal Tribunale di primo grado, dagli Stati membri e dai paesi di prossima adesione, hanno potuto scambiarsi le rispettive esperienze riguardanti l’applicazione del diritto dei marchi, contribuendo così all’armonizzazione della rispettive prassi. Per la prima volta, i rappresentanti dell’industria sono stati invitati a partecipare al dibattito. L’UAMI ha continuato inoltre ad intrattenere relazioni dirette con le organizzazioni governative operanti nel campo della proprietà intellettuale (OMPI, UEB), nonché con gli organismi non governativi che rappresentano gli utenti del marchio comunitario, i quali sono invitati alle riunioni del gruppo degli utenti. Nel 2003 sono stati sviluppati numerosi contatti bilaterali con l’APRAM, l’AIPLA e l’ECTA, i cui delegati sono stati quindi ricevuti ad Alicante per discutere degli sforzi compiuti dall’UAMI. Nel quadro delle relazioni istituzionali, si inscrive anche la partecipazione dell’UAMI a due eventi che interessano l’America latina, il primo dei quali è il forum ibero-americano sull’innovazione, sulla proprietà industriale ed intellettuale e sullo sviluppo, che si tiene ogni due anni. Quest’anno il forum si è tenuto a Lisbona in aprile ed ha riunito operatori portoghesi, spagnoli e latino-americani. L’UAMI ha partecipato inoltre al congresso dell’Associazione interamericana della proprietà industriale (ASIPI), che si è tenuto in Messico a fine novembre. Infine, se c’è un evento da sottolineare a livello delle relazioni con gli utenti, si tratta senz’altro della partecipazione dell’UAMI alla riunione annuale della International Trademarks Association (INTA). In occasione della prima riunione annuale tenutasi fuori dal Nord America, all’inizio di maggio si sono riuniti ad Amsterdam circa 6 000 delegati dell’INTA. Questo evento ha dato all’UAMI l’opportunità di avere un contatto diretto con altrettanti utenti e di farsi conoscere meglio. La partecipazione dell’UAMI è stata coronata da un grande successo: dal suo stand sono transitate più di 300 persone in tre giorni, fra cui i partecipanti al programma ufficiale della conferenza, alle tavole rotonde, ai seminari organizzati in parallelo. Aumenta il potenziale 38 le risorse umane Nel corso del 2003 l’Ufficio, oltre a proseguire nell’impegno volto a migliorare ed affinare le politiche relative alle risorse umane, ha proceduto al varo di nuove politiche necessarie alla buona gestione dell’Ufficio e delle sue risorse. La variazione significativa di quest’anno è stata la ripresa dell’attività di assunzione dall’esterno. In termini di cifre, l’assunzione di agenti temporanei cittadini dei nuovi Stati membri dell’Unione europea e di esperti nazionali comandati provenienti dagli uffici nazionali ha permesso di compensare il personale che ha lasciato l’Ufficio nel 2002. A fine 2003 l’Ufficio annoverava 661 persone tra funzionari, agenti temporanei ed esperti nazionali, con la prospettiva di raggiungere nel corso del primo trimestre 2004, per la prima volta da molti anni a questa parte, un livello di occupazione pari al 97% della tabella dell’organico. Al termine del 2003 l’Ufficio ha accolto una ventina di nuovi colleghi provenienti dai nuovi Stati membri, oltre a sei nuovi esperti nazionali, provenienti dagli uffici olandese, danese, britannico e svizzero. L’arrivo di altri cinque esperti nazionali (tedeschi e norvegesi) è previsto per l’inizio del 2004. Per quanto riguarda la politica occupazionale, l’Ufficio continua a tentare di adeguare la tabella dell’organico e le modalità contrattuali con il personale ad una realtà in evoluzione, caratterizzata da parametri incerti (numero delle domande di marchi, disegni e modelli comunitari, allargamento, effetti dell’adesione della Comunità europea al protocollo di Madrid, integrazione delle nuove tecnologie e tecniche di lavoro ecc.). Per quanto riguarda la formazione, il 2003 è stato l’anno della stabilizzazione e della razionalizzazione. È stato mantenuto lo sforzo avviato nel 2002 in termini di risorse, portando alla realizzazione in media di circa 12 giorni di formazione per persona e per anno. L’offerta di formazione è stata migliorata, rafforzando 39 le risorse umane Nel 2003 è stata attuata la nuova politica di valutazione del personale ed è stata rivista la politica delle promozioni. 40 41 la formazione nel campo della proprietà industriale nonché la formazione su misura per taluni servizi, aumentando comunque i corsi di office automation e razionalizzando la formazione linguistica. Nel campo dello sviluppo delle carriere, nel 2003 è stata attuata la nuova politica di valutazione ed è stata rivista la politica delle promozioni. Sono stati stilati circa 600 rapporti sull’evoluzione della carriera, secondo il nuovo modello di valutazione, nel quale il colloquio individuale e la componente prospettica sono molto più accentuati di prima. L’attuazione della nuova politica di valutazione non è stata immune dalle tensioni che solitamente accompagnano questo tipo di procedura. Tuttavia, grazie al nuovo strumento che è stato realizzato, è stato possibile recensire la maggior parte delle informazioni che sono necessarie per descrivere le attività dell’Ufficio, il che dovrebbe portare rapidamente alla redazione di una tabella delle posizioni organizzative dell’Ufficio. Inoltre, la grande maggioranza del personale ha saputo cogliere l’opportunità di incontrare i superiori nel corso dei colloqui previsti dalla procedura per fissare gli obiettivi di lavoro. Nel 2003 la responsabilità finanziaria delle missioni è stata decentrata, con l’assegnazione di stanziamenti di bilancio ad ogni dipartimento, destinati a questa tipologia di spesa. Per quanto concerne la sicurezza, l’ergonomia, l’igiene, la salute sul luogo di lavoro, è stato introdotto un sistema di gestione della prevenzione dei rischi sul luogo di lavoro. Tale sistema, che è conforme alle norme spagnole in materia e rispetta i requisiti previsti dalle norme internazionali, persegue l’obiettivo principale di integrare la prevenzione nelle attività dell’Ufficio, come conseguenza della nuova politica di prevenzione dei rischi sul luogo di lavoro attuata all’UAMI. Sul piano della politica sociale, l’Ufficio ha firmato una convenzione con la Scuola europea di Alicante, per offrire ai figli del personale dell’UAMI un servizio di doposcuola. Nel 2003 è stata varata una nuova politica di sovvenzione delle prestazioni per gli asili, per i bambini fino all’età di quattro anni, in attesa delle modifiche statutarie concernenti gli assegni scolastici. Nel 2003 si è cercato anche di preparare l’insieme del personale dell’Ufficio alle profonde modifiche previste dalla riforma dello Statuto dei funzionari pubblici europei, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° maggio 2004. Tali modifiche riguardano, da un lato, gli aspetti normativi (diritti ed obblighi) e, dall’altro, la retribuzione e le prospettive di carriera. Aumenta l’ascolto 42 q u a l i t à e p r e s ta z i o n i Nel campo della gestione della qualità, sono state introdotte due nuove attività essenziali: la consulenza interna e l’audit interno. Sono stati realizzati inoltre alcuni progetti che hanno avuto un impatto benefico sull’attività dell’Ufficio. consulenza interna Questa nuova attività implicava l’acquisizione di nuove competenze nel campo dell’analisi delle attività e sono stati impartiti corsi intensivi di formazione al personale preposto. L’analisi delle attività è un aspetto essenziale degli interventi di consulenza riguardanti le procedure di lavoro, le quali, grazie ad una metodologia ed a tecniche rigorose, possono essere definite e spiegate. L’identificazione chiara delle procedure di lavoro consente di formulare eventuali raccomandazioni volte a semplificare tali procedure e a renderle più efficienti. La carta dei servizi, un documento chiave che comprende le risorse, il calendario di esecuzione, gli obiettivi e la metodologia seguita, garantisce una chiara definizione del progetto nel suo insieme e l’accordo delle parti in merito alla direzione da intraprendere ed alle prestazioni da fornire. 43 q ua l i t à e p r e s ta z i o n i La verifica delle prestazioni effettuata nel 2002 è stata un autentico successo. 44 45 Gli interventi di consulenza interna avvengono su richiesta delle unità funzionali; nel 2003 sono stati completati i seguenti progetti: > definizione del modello di procedura di registrazione dei disegni e modelli comunitari, > valutazione del carico di lavoro del dipartimento Marchi, > sistema di lavoro della cancelleria delle Commissioni di ricorso, > SAP HR – mobilità interna e tabella delle posizioni organizzative, > semplificazione della procedura di registrazione del dipartimento Amministrazione dei marchi, disegni e modelli, l a v a l u t a z i o n e c o m pa r at i v a ( benchmarking ) L’indagine di benchmarking effettuata nel 2002 è stata un autentico successo. Si tratta di un’attività permanente, che non si limita più soltanto alla comparazione delle attività relative ai marchi, ma è stata allargata a tutti i settori che possono presentare un interesse. Spetta ai dipartimenti chiedere l’effettuazione del benchmarking, per raccogliere informazioni di natura comparativa ed identificare le prassi migliori. I settori suscettibili di essere oggetto di una verifica di questo tipo sono estremamente diversificati: dalle tasse alle risorse umane, passando per l’informatica. Nel quadro di tale verifica, i nostri partner non saranno più soltanto gli uffici della proprietà industriale, ma anche società private note per le buone prassi seguite in un determinato settore. > semplificazione della procedura di iscrizione. i l t e l e l av o r o Audit i n t e r n o Nel 2003 è nata anche la funzione di audit interno, così come è prevista dalla modifica del regolamento sul marchio comunitario e dal nuovo regolamento finanziario. La prima fase è stata dedicata alla preparazione: è stata definita la metodologia da seguire e l’équipe incaricata del compito ha ricevuto l’assistenza professionale di esperti in audit interno. Il regolamento finanziario prevede che l’audit interno debba essere realizzato conformemente alle norme internazionali. Conseguentemente, l’UAMI applicherà i metodi di audit previsti dall’Istituto dei revisori interni (IIA). Tra settembre e dicembre 2003 sono stati eseguiti interventi di audit su quattro settori di attività dell’UAMI: l’esecuzione del bilancio, la gestione dei progetti, la distribuzione elettronica della posta e la sicurezza. Per valutare la fattibilità del telelavoro presso l’Ufficio, nell’ottobre 2003 è stato varato un progetto pilota, i cui principali obiettivi consistono nel valutare i vincoli tecnici del telelavoro e definire le modifiche da apportare: è infatti necessario accumulare una certa esperienza in questo settore, prima di decidere se il telelavoro debba essere realizzato su grande scala all’UAMI. All’interno dell’Ufficio è stato dunque ricreato un ambiente virtuale di telelavoro nel quale, per sei mesi, dieci volontari provano la tecnologia disponibile. Sono stati scelti i dipartimenti Marchi ed Amministrazione dei marchi, disegni e modelli, perché le loro mansioni fanno essenzialmente uso dell’informatica, il che non significa però che il telelavoro, qualora si riveli una soluzione percorribile, si limiterà alle mansioni di questi due dipartimenti. Una volta analizzati i risultati del progetto pilota, prima di prendere la decisione finale occorrerà studiare la dimensione gestionale. Aumenta l’interattività 46 le tecnologie Per quanto riguarda le tecnologie dell’informazione, nel 2003 l’attenzione dell’Ufficio si è concentrata su tre progetti: la preparazione all’allargamento, la migrazione verso il nuovo sistema operativo Windows XP ed il progetto di e-business (commercio elettronico). I primi due progetti hanno avuto un impatto notevole sui sistemi informatici utilizzati dall’Ufficio: in effetti, il punto fondamentale era assicurare il buon funzionamento di questi sistemi con il nuovo sistema operativo e con le nuove lingue ufficiali dell’Unione europea. i l c o m m e r c i o e l e t t r o n i c o ( e-business) L’obiettivo del progetto di e-business è quello di migliorare la qualità del servizio offerto dall’UAMI ai suoi utenti, permettendo loro di comunicare e di lavorare direttamente e per via elettronica con l’Ufficio. Questo progetto potrebbe comprendere un gran numero di nuovi servizi: > accesso diretto agli strumenti di classificazione, per permettere agli utenti di selezionare i prodotti o i servizi cui sono interessati e di inserirli automaticamente nella domanda di marchio comunitario; > trasmissione immediata del numero di identificazione e dell’avviso di ricezione ai clienti quando il deposito della domanda avviene per via elettronica; > creazione di un link che permetta agli utenti di comunicare con l’Ufficio per via elettronica, dal deposito della domanda fino alla sua pubblicazione; > pagamento elettronico; > servizio di banca on line; > accesso on line al fascicolo, offrendo così la possibilità di seguire lo stato di avanzamento della domanda. Sarà possibile anche identificare la persona che ha in carico la domanda e le sue coordinate, e 47 le tecnologie 2003 – debutta il deposito elettronico delle domande di disegni e modelli comunitari registrati. 48 49 contattarla per via elettronica mediante posta elettronica; > accesso on line degli utenti a tutti i dati attualmente disponibili, conformemente agli articoli 83 e 84 RMC ed agli articoli 72 e 74 RDC, nel rispetto della riservatezza dei dati; > possibilità di scaricare gli estratti dei conti correnti. della banca dati dei marchi comunitari. Il formato di CTM-DOWNLOAD 2 differisce da quello di CTM-DOWNLOAD, nell’ottica di migliorare la qualità del servizio reso, semplificando gli aggiornamenti e fornendo informazioni più affidabili. l ’ i n f o r m at i z z a z i o n e d i a l c u n e procedure dell’uami La procedura degli acquisti È stato indetto un bando di gara per selezionare le imprese che realizzeranno questi sviluppi. I primi servizi dovrebbero essere attuati nel 2004. i l d e p o s i t o e l e t t r o n i c o ( e-filing) Il 2002 ha visto il debutto del deposito elettronico delle domande di marchi comunitari. All’inizio il deposito elettronico rappresentava il 10% circa del numero complessivo dei depositi. Nel 2003 questa percentuale è aumentata ed a fine anno i depositi per via elettronica rappresentavano quasi il 20% del totale. Nel 2003 è stato realizzato il deposito elettronico delle domande di disegni e modelli comunitari registrati. Tuttavia, il deposito elettronico dei disegni e modelli comunitari non ha ancora raggiunto la percentuale dei marchi comunitari. Il deposito elettronico, così come è attualmente concepito, consiste in un modulo disponibile on line, che consente soltanto il deposito di una domanda per volta. L’UAMI sta lavorando su una soluzione B2B che consenta l’invio di un gruppo di domande preventivamente preparate dal richiedente. Questa soluzione si rivolge agli utenti più importanti e si basa sul trasferimento di dati via Internet mediante un protocollo XML. la diffusione per via elettronica d e l l e i n f o r m a z i o n i r e l at i v e a i m a r c h i e d a i d i s e g n i e m o d e l l i c o m u n i ta r i Nel luglio 2003 è stata data attuazione al progetto di informatizzazione della procedura degli acquisti. Si è trattato di un’autentica sfida, dal punto di vista sia tecnico sia organizzativo, poiché sono stati apportati i seguenti cambiamenti: > cambiamento dell’ambiente informatico degli utenti: migrazione da Microsoft Access, che veniva utilizzato precedentemente, a SAP, che per alcuni aspetti è molto più potente ed affidabile; > l’organizzazione precedente si basava sull’utilizzo di documenti su carta: attualmente il sistema di lavoro è puramente per via elettronica, affiancato da un sistema di documentazione elettronica; > questo sistema informatico è stato introdotto contemporaneamente al decentramento della procedura ai dipartimenti dell’Ufficio. Questo nuovo strumento è oggi utilizzato da tutto l’Ufficio, con tutte le funzionalità operative. Con la sua attuazione, sono state formulate nuove specifiche tecniche, che saranno integrate in una nuova versione, cui sarà data attuazione all’inizio del 2004. L’obiettivo del progetto è quello di ottimizzare la procedura degli acquisti, aumentando il grado di sicurezza e di integrità delle informazioni trattate. Procedura di gestione delle risorse umane - SAP HR Il Bollettino dei disegni e modelli comunitari registrati viene pubblicato soltanto per via elettronica sul sito web dell’UAMI. È disponibile un motore di ricerca tramite testo (“full text”). Nel 2003 la pubblicazione su carta del Bollettino dei marchi comunitari è stata sostituita dalla pubblicazione per via elettronica sul sito web. È stato sviluppato un nuovo strumento per la diffusione dei dati dei marchi comunitari: CTM-DOWNLOAD2, che consente di scaricare quotidianamente l’aggiornamento Si è cominciato ad utilizzare SAP HR per la gestione delle risorse umane. La prima tappa del progetto ha riguardato la gestione organizzativa e l’amministrazione del personale; è disponibile anche uno strumento per la direzione, il quale permette ai capi delle unità di consultare i dati relativi ai posti ed al personale della propria unità. È in corso lo sviluppo di moduli per la descrizione delle mansioni e per la mobilità interna. Aumentano gli sviluppi 50 bilancio e finanze Per quanto riguarda l’attività finanziaria dell’Ufficio, il rimaneggiamento integrale del regolamento finanziario a livello comunitario ha reso obbligatorio l’adeguamento del regolamento finanziario dell’UAMI nonché del regolamento di esecuzione. I necessari documenti sono stati conseguentemente preparati dall’Ufficio ed approvati dal Comitato del bilancio. Una delle modifiche introdotte dal nuovo regolamento finanziario è la soppressione della funzione di controllore finanziario, controbilanciata dalla creazione di nuove funzioni di controllo interno (revisore interno e responsabile finanziario). Nel campo del bilancio, vanno sottolineati i seguenti elementi: > la frequenza dei rendiconti relativi all’esecuzione di bilancio è diventata mensile, mentre precedentemente era trimestrale; > il progetto preliminare di bilancio 2004 è stato oggetto di una versione semplificata; > per l’insieme dell’Ufficio è stato introdotto inoltre un nuovo approccio al bilancio, basato sulle attività. Tale approccio sarà oggetto di sviluppi nel corso dei prossimi due anni, anche se i primi risultati sono già visibili nel piano di attività stabilito dall’Ufficio. 51 l’esecuzione del bilancio e n t r at e d i b i l a n c i o 2 0 0 3 Tasse riscosse a titolo dei procedimenti relativi ai marchi comunitari 100 782 348 € Tasse riscosse a titolo dei procedimenti relativi ai disegni e modelli comunitari 4 858 832 € Pubblicazioni 1 231 130 € Altri servizi Interessi TOTALE 183 686 € 3 460 442 € 110 516 438 € spese di bil ancio 2003 Spese concernenti il personale 48 584 686 € Immobili, informatica, materiale e spese accessorie di funzionamento 24 257 273 € Pubblicazioni e promozione Spese relative alla procedura di registrazione dei marchi comunitari Spese relative alla procedura di registrazione dei disegni e modelli comunitari TOTALE 716 482 € 22 640 809 € 41 500 € 96 240 750 € 52 carl-anders ifvarsson presidente del Consiglio di amministrazione o r ga n i g ra m m a 53 peter lawrence presidente del Comitato del bilancio wubbo de boer presidente alberto casado cerviño vicepresidente responsabile per le questioni tecniche e amministrative alexander von mühlendahl vicepresidente responsabile per le questioni giuridiche controllore finanziario unità contenzioso in materia di proprietà industriale mariano ramirez battistig oreste montalto direttore dipartimento amministrazione dei marchi, disegni e modelli dipartimento disegni e modelli vincent o’reilly direttore paul maier direttore dipartimento finanze dipartimento affari generali e relazioni esterne dipartimento risorse umane dipartimento tecnologie dell’informazione e gestione delle infrastrutture peter rodinger direttore joão miranda de sousa direttore juan ramon rubio muñoz direttore marc vanaeken direttore dipartimento gestione della qualità dipartimento marchi william copine direttore hans jakobsen direttore commissioni di ricorso seconda commissione di ricorso quarta commissione di ricorso bruno machado presidente kerstin sundström presidente christiane hoffrichter-daunicht presidente prima commissione di ricorso terza commissione di ricorso sylvie mandel presidente sylvie mandel presidente 54 servizi centrali della proprietà i n d u s t r i a l e d e g l i s tat i m e m b r i belgique/belgië Office de la Propriété industrielle Administration de la Politique commerciale Ministère des Affaires économiques Boulevard du Roi Albert II, 16 B-1000 Bruxelles Dienst voor de Industriële Eigendom Bestuur Handelsbeleid Ministerie van Economische Zaken Koning Albert II-laan, 16 B-1000 Brussel Tel. (32-2) 2 06 41 11 Fax (32-2) 2 06 57 50 http://mineco.fgov.be/organization_ market/index_fr.htm http://mineco.fgov.be/organization_ market/index_nl.htm danmark Patent-og Varemærkestyrelsen Danish Patent and Trademark Office Helgeshøj Allé 81 DK-2630 Taastrup Tel. (45-43) 50 80 00 Fax (45-43) 50 80 01 http://www.dkpto.dk/ deutschland Deutsches Patent- und Markenamt Zweibrückenstraße 12 D-80331 München Tel. (49-89) 21 95 0 Fax (49-89) 21 95 22 21 http://www.patent-undmarkenamt.de/ e l l a s / ∂§§∞™ ÀÔ˘ÚÁÂ›Ô AÓ·Ù˘ÍË °ÂÓÈÎË °Ú·ÌÌ·Ù›· ∂ÌÔÚ›Ô˘ °ÂÓÈÎË °Ú·ÌÌ·Ù›· ∂ÛˆÙÂÚÈÎÔ˘ ∂ÌÔÚ›Ô˘ ¢È¢ı˘ÓÛË ∂ÌÔÚÈ΢ Î’ µÈÔÌ˯·ÓÈ΢ π‰ÈÔÎÙËÛ›·˜ ¶Ï·Ù›· ∫¿ÓÈÁÁÔ˜ GR-101 81 ∞£∏¡∞ Ministère du Développement Secrétariat Général du Commerce Direction Générale du Commerce Intérieur Direction de la Propriété Commerciale et Industrielle Bureau des Marques Place de Kanning GR-101 81 ATHÈNES Tel. (353-56) 20 111 Fax (353-56) 20 100 http://www.patentsoffice.ie Tel. (30-10) 38 43 550 Fax (30-10) 38 21 717 Tel. (390-6) 48 27 188 Fax (390-6) 47 05 30 17 http://www.european-patentoffice.org/it/ √ÚÁ·Ó ÈÛÌfi˜ µÈÔÌ˯·ÓÈ΋˜ π‰ÈÔÎÙËÛ›·˜ O.B.I. (™¯¤‰È· Î·È ˘Ô‰Â›ÁÌ·Ù·) ¶·ÓÙ·Ó¿ÛÛ˘ 5 15125 – ¶·Ú¿‰ÂÈÛÔ˜ AÌ·ÚÔ˘Û›Ô˘ Office de la Propriété industrielle O.B.I (Déssins et Modèles) 5, Pantanassis Street 15125 Paradissos Amarousiou Tel.: 30 210-6183538 Fax: 30 210-6819231 http://www.obi.gr/ i ta l i a Ufficio italiano brevetti e marchi Via Molise, 19 I-00187 Roma luxembourg Ministère de l’Economie Direction de la Propriété Intellectuelle 19-21, Boulevard Royal L-2449 Luxembourg Adresse postale: L-2914 Luxembourg Tel. (352) 478 4110 Fax (352) 22 26 60 http://www.etat.lu/EC/ e s pa ñ a nederland Oficina Española de Patentes y Marcas Panamá, 1 E-28071 Madrid Tel. (34) 913 49 53 00 Fax (34) 913 49 55 97 http://www.oepm.es/ france Institut National de la Propriété Industrielle (INPI) 26 bis rue de Saint-Pétersbourg F-75800 Paris Cedex 08 Tel. (33-1) 53 04 53 04 Fax (33-1) 42 93 59 30 http://www.inpi.fr/ ireland Patents Office Government Buildings Hebron Road Kilkenny - IRL Bureau voor de Industriële Eigendom Netherlands Industrial Property Office P.O. Box 5820 NL- 2280 HV Rijswijk (2H) Tel. (31-70) 3 98 66 55 Fax (31-70) 3 90 01 90 http://bie.minez.nl/ österreich Österreichisches Patentamt Dresdner Strasse 87 A-1200 Wien Tel. (43-1) 5 34 24 0 Fax (43-1) 5 34 24 520 http://www.patent.bmwa.gv.at/ portugal sverige benelux Instituto Nacional da Propriedade Industrial (INPI) Campo das Cebolas P-1100 Lisboa Patent- och Registreringsverket Swedish Patent and Registration Office Valhallavägen 136 P.O. Box 5055 S-102 42 Stockholm Benelux-Merkenbureau Bureau Benelux des Marques Bordewijklaan 15 NL-2591 XR Den Haag Tel. (351-21) 8 81 81 00 Fax (351-21) 8 87 53 08 http://www.inpi.pt/ suomi/finland Patentti- ja rekisterihallitus Patent- och registerstyrelsen National Board of Patents and Registration of Finland Arkadiankatu 6 A FIN-00100 Helsinki Tel. (358-9) 693 9500 Fax (358-9) 693 95204 http://www.prh.fi/ Tel. (46-8) 782 25 00 Fax (46-8) 666 02 86 http://www.prv.se/prveng/front.htm united kingdom The Patent Office Concept House Tredegar Park Cardiff Road Newport Gwent NP10 899 - GB Tel. (31-70) 3 49 11 11 Fax (31-70) 3 47 57 08 http://www.bmb-bbm.org/ Het Benelux-Bureau voor Tekeningen of Modellen Bureau Benelux des Dessins ou Modèles Bordewijklaan 15 NL-2591 XR La Haye Tel. +(31.70) .349 11 11 Fax +(31.70) 347 57 08 http://www.bbtm-bbdm.org/ Tel. (44-1633) 81 40 00 Fax (44-1633) 81 10 55 http://www.patent.gov.uk/ servizi centrali della proprietà industriale d e i n u o v i s tat i m e m b r i ceská republika Úřad Průmyslového Vlastnictví Ceské Republiky Antonína Cermáka 2a CZ - 160 68 Praha 6 http://www.upv.cz./english/index.html/ eesti Eesti Patendiamet Toompuiestee, 7 EE -15041 Tallinn http://www.epa.ee/eng/index.htm ∫À¶ƒ√™ (kypros)/kibris ÀÔ˘ÚÁÂ›Ô ∂ÌÔÚ›Ô˘, µÈÔÌ˯·Ó›·s Î·È ∆Ô˘ÚÈÛÌo‡ ∆Ì‹Ì· ∫·Ù·¯ÒÚËÛ˘ ∂Ù·ÈÚÈÒÓ Î·È ¶ÚˆÙfiÎÔÏÏÔ ∫·Ù¿ıÂÛ˘ °ˆÓ›· ψÊfiÚÔ˜ ª·Î·Ú›Ô˘ & Ô‰fi˜ ∫·ÚÂÓÈÛ›Ô˘ CY - 1427 §Â˘ÎˆÛ›· Ministry of Commerce, Industry and Tourism Department of Registrar of Companies and Official Receiver Corner Makarios av. & Karpenissiou str. CY - 1427 Nicosia http://www.pio.gov.cy/drc/index.html/ l at v i j a Latvijas Republikas Patentu valde Citadeles iela 7/70 LV - 1010 Rīga http://www.lrpv.lv l i e t u va Lietuvos Respublikos Valstybinis patentų biuras Kalvarijų g. 3 LT - 2600 Vilnius http://www.is.lt/vpb/engl/ magyarország Magyar Szabadalmi Hivatal Garibaldi utca 2 HU - 1054 Budapest http://www.hpo.hu/ m a lt a Intellectual Property Office Ministry for Economic Services Valletta - Lascaris http://www.commerce.gov.mt/about _ipo.asp/ polska Urząd Patentowy Rzeczypospolitej Polskiej Aleja Niepodległości 188-192 PL - 00-950 Warszawa http://www.uprp.pl/ 55 56 slovenija slovensko Ministrstvo za gospodarstvo Urad Republike Slovenije za intelektualno lastnino Kotnikova 6 SI - 1001 Ljubljana http://www.uil-sipo.si Úrad priemyselného vlastníctva Slovenskej republiky Jána Švermu 43 SK - 974 04 Banská Bystrica 4 http://www.indprop.gov.sk/english/ servizi centrali della proprietà industriale d e i pa e s i c a n d i d at i romania Patent Office of the Republic of Bulgaria 52b, Dr G.M.Dimitrov BLVD., BG - 1113 Sofia http://www.bpo.bg/ Oficiul de Stat pentru Inventii si Marci Strada Ion Ghica, Sec. 3 RO - 70018 Bucuresti http://www.osim.ro/web/eng/indexe n.html/ Türk Patent Enstitüsü Necatibey caddesi No:49 TR - 06430 Kizilay - Ankara http://www.turkpatent.gov.tr/ association des industries de marque bureau of european designers associations the european apparel and textile organisation aim beda e u r at e x Ms Marie Pattullo Legal Affairs Manager 9 Avenue des Gaulois B-1040 Bruxelles Tel. (32-2) 736 03 05 Fax (32-2) 734 67 02 http://www.aim.be [email protected] C/Diagonal, 452 5º E-08006 Barcelona Tel. (34-93) 415 36 55 Fax (34-93) 415 54 19 http://www.beda.org [email protected] Ms Stéphanie Berre 24, Rue Montoyer, boîte 10 B-1000 Bruxelles Te. (32-2) 285 48 93 Fax (32-2) 230 60 54 http://www.euratex.org [email protected] association internationale pour la protection de la propriété industrielle aippi General Secretariat Tödistrasse 16 CH - 8027 Zurich Switzerland Tel. (41) 1 280 58 80 Fax (41) 1 280 58 85 http://www.aippi.org [email protected] efpia Ms Ann Robins Manager Legal Affairs Leopold Plaza Building Rue du Trône 108, boîte 1 B-1050 Bruxelles Tel. (32-2) 626 25 42 Fax (32-2) 626 25 66 http://www.efpia.org [email protected] http://www.cefic.org [email protected] international council of societies of industrial design eucof committee of national institutes of patent agents icsid Mr Helmut Sonn President of EUCOF c/o Sonn, Pawloy, Weinziger & Wolfram Riemergasse 14 A-1010 Wien Tel. (43 1) 512 84 05 41 Fax (43 1) 512 84 05 90 [email protected] türkiye o r g a n i s m i i n t e r n a z i o n a l i n o n g o v e r n at i v i c o n i q u a l i l ’ u a m i i n t r at t i e n e r a p p o r t i di cooperazione european federation of pharmaceutical industries and associations the european union members commission of ficpi fédération européenne des mandataires de l’industrie en propriété industrielle femipi M. François Dusolier c/o Synthélabo Service des marques 22, avenue Galilée F-92350 Le-Plessis-Robinson Tel. (33-1) 53 77 48 73 Fax (33-1) 45 37 59 35 http://www.femipi.org [email protected] licensing executives society international les Mr Jonas Gullikson Vice-President c/o Ström & Gullikson AB P.O. Box 4188 S-20313 Malmö Tel.: +46 40 75745 Fax: +46 40 23 78 97 http://www.sg.se [email protected] association of european trade mark owners marques Mr Colin Grimes Secretary General 840 Melton Road Thurmaston Leicester LE4 8BN UK Tel.: (44-116) 264 00 80 Fax.: (44-116) 264 01 41 http://www.marques.org [email protected] [email protected] c n i pa Dr Eugen Popp Secretary General c/o Meissner, Bolte & Partner Widenmayerstraße 48 Postfach 860624 D-81633 München Tel. (49-89) 21 21 860 Fax (49-89) 21 21 86 70 Ms Kaarina Pohto Secretary General Erottajankatu 11 A 18 FI-00130 Helsinki Tel. (358-9) 696 22 90 Fax (358-9) 696 22 910 http://www.icsid.org [email protected] international trademark association i n ta european communities trade mark association e c ta Mr Kaj L. Henriksen President ECTA Secretariat Bisschoppenhoflaan 286, Box 5 B-2100 Deurne-Antwerpen Tel. (32) 3 326 47 23 Fax (32) 3 326 76 13 http://www.ecta.org [email protected] international chamber of commerce Mr Bruce J. MacPherson International Manager 1133 Avenue of the Americas New York, NY 10036-6710 USA Tel. (1-212) 768 98 87 Fax (1-212) 768 77 96 http://www.inta.org [email protected] union des confédérations de l’industrie et des employeurs d’europe unice Ms Daphné Yong-D’Hervé Chef de Division 38, cours Albert 1er F-75008 Paris Tel. (33-1) 49 53 28 18 Fax (33-1) 49 53 28 35 http://www.iccwbo.org [email protected] Mr Dirk F. Hudig, Secretary General Mr Jérôme Chauvin - Legal Adviser - Company Affairs Department 40 Rue Joseph II, boîte 4 B-1040 Bruxelles Tel. (32-2) 237 65 11 Fax (32-2) 231 14 45 http://www.unice.org [email protected] conseil européen de l’industrie chimique international council of graphic design association union of european practitioners in industrial property cefic icograda union Mr Alain Perroy, President Mr Jean-Marie Devos, Secretary General Mrs Nicole Maréchal, Legal Counsellor Avenue E. Van Nieuwenhuyse 4, boîte 1 B-1160 Bruxelles Tel. (32-2) 676 72 18 Fax (32-2) 676 73 31 Mr Thierry Van Kerm Secretariat P.O. Box 5 Forest 2 B-1190 Bruxelles Tel. (32.2) 344 58 43 Fax (32-2) 344 71 38 http://www.icograda.org [email protected] Mr Philippe Overath Secretary General c/o Cabinet Bede Bd Lambermont, 140 B-1030 Brussels Tel. (32-2) 779 03 39 Fax (32-2) 772 47 80 [email protected] icc 57 pa n o r a m i c a g e n e r a l e s tat i s t i c h e 59 sommario pa n o r a m i c a g e n e r a l e pa g . 5 9 d o m a n d e d i m a r c h i c o m u n i ta r i pa g . 5 9 r i pa r t i z i o n e d e l l e d o m a n d e p e r pa e s e d ’ o r i g i n e pa g . 6 0 r i pa r t i z i o n e d e i m a r c h i r e g i s t r at i p e r pa e s e d ’ o r i g i n e pa g . 6 1 r i pa r t i z i o n e p e r c l a s s e - t o p 5 pa g . 6 2 opposizione t r at ta m e n t o d e l l e o p p o s i z i o n i pa g . 6 3 cifre cumulative media anni precedenti 2003 352.382 202.480 66.743 49.867 42.106 (1) 33.523 (2) 11.193 (2) 9.505 (3) 57.637 34.290 9.929 9.396 5.149 4.256 1.045 (3) 744 (3) 719 1.160 276 44 (3) 99 111 16 (3) 47 29 6 (3) 7 4 1 (3) 2 Domande di marchio comunitario Registrazioni Opposizioni Opposizioni concl. Ricorsi dinanzi Commissioni di ricorso Ricorsi conclusi Ricorsi dinanzi al TPG Sentenze del TPG Impugnazioni dinanzi alla CGCE Cause concluse dinanzi alla CGCE pa g . 6 3 (Anni di riferimento: (1)1996-2002 - (2)1998-2002 - (3)1999-2002) nullità/decadenza pa g . 6 3 ricorsi pa g . 6 4 r i c o r s i e x pa r t e d i n a n z i alle commissioni di ricorso pa g . 6 4 domande di marchi c o m u n i ta r i media 2003 1996-2002 pa g . 6 6 pa e s i d ’ o r i g i n e d e l l e d o m a n d e - top 20 pa g . 6 7 r i pa r t i z i o n e p e r c l a s s e - t o p 5 pa g . 6 7 62% 38% 100% 38.125 19.512 57.637 66% 34% 100% 57.637 disegni o modelli nel 2003 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 26.210 15.897 42.107 45.196 pa g . 6 6 % 48.894 domande di disegni o modelli nel 2003 numero 57.362 pa g . 6 5 % 41.274 ue-15 non-ue-15 totale d u r ata m e d i a d e i p r o c e d i m e n t i concl usi nel 2002 e nel 2003 (in mesi) numero 31.620 pa g . 6 5 27.273 r i c o r s i i n t e r pa r t e s d i n a n z i alle commissioni di ricorso 43.126 58 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Totale: 352.382 Media: 44.000/anno r i pa r t i z i o n e d e l l e d o m a n d e p e r pa e s e d ’ o r i g i n e domande media paese % mondo domande r i pa r t i z i o n e d e i m a r c h i r e g i s t r at i p e r pa e s e d ’ o r i g i n e % mondo paese 2003 1996-2002 1996-2002 2003 marchi % marchi % registrati mondo registrati mondo media 1996-2002 2003 2003 60 61 1997-2002 top 10 Stati Uniti [US] Germania [D] Regno Unito [UK] Spagna [E] Italia [I] Francia [F] Paesi Bassi [NL] Giappone [JP] Svizzera [CH] Svezia [S] 10.634 6.955 5.503 2.777 3.058 2.619 1.080 1.221 870 903 25,25 16,52 13,07 6,60 7,26 6,22 2,57 2,90 2,07 2,14 11.083 9.370 6.301 5.690 4.855 4.122 2.191 1.530 1.505 1.056 19,23 16,26 10,93 9,87 8,42 7,15 3,80 2,65 2,61 1,83 altri paesi dell’unione europea Belgio [B] Danimarca [DK] Austria [A] Portogallo [P] Irlanda [IRL] Finlandia [FIN] Lussemburgo [L] Grecia [EL] Altri paesi non dell’Unione europea totale 608 664 631 276 399 399 217 120 1,44 1,58 1,50 0,66 0,95 0,95 0,52 0,29 956 896 787 516 448 424 259 254 1,66 1,55 1,37 0,90 0,78 0,74 0,45 0,44 3.172 42.106 7,53 100,00 5.394 57.637 9,36 100,00 top 10 Stati Uniti [US] Germania [D] Regno Unito [UK] Italia [I] Spagna [E] Francia [F] Giappone [JP] Svezia [S] Paesi Bassi [NL] Svizzera [CH] US 19,23% Altri UE 7,88% S 1,83% NL 3,80% NON UE 15 34% JP 2,65% CH 2,61% F 7,15% D 16,26% E 9,87% I 8,42% 7.501 5.778 4.296 2.666 2.457 2.449 1.206 808 803 796 21,88 16,85 12,53 7,77 7,17 7,14 3,52 2,36 2,34 2,32 422 402 434 275 251 164 136 62 1,50 1,43 1,55 0,98 0,90 0,59 0,49 0,22 718 461 460 401 294 200 191 126 2,09 1,34 1,34 1,17 0,86 0,58 0,56 0,37 1.933 28.032 6,90 100,00 2.679 34.290 7,81 100,00 m a r c h i r e g i s t r at i 2 0 03 Altri non UE 9,36% UE 15 66% 25,43 16,80 12,72 7,84 6,45 6,21 2,98 2,22 2,64 2,15 altri paesi dell’unione europea Danimarca [DK] Austria [A] Belgio [B] Finlandia [FIN] Irlanda [IRL] Portogallo [P] Lussemburgo [L] Grecia [EL] Altri paesi non dell’Unione europea totale d o m a n d e 2 0 03 7.128 4.708 3.566 2.198 1.808 1.741 835 624 741 604 UK 10,93% Altri UE 8,31% Altri non UE 7,81% US 21,88% NON UE 15 35% S 2,36% NL 2,34% JP 3,52% F 7,14% CH 2,32% E 7,17% UE 15 65% I 7,77% D 16,85% UK 12,53% 62 63 r i pa r t i z i o n e p e r c l a s s e - t o p 5 domande % domande 2003 2003 9 14.499 9,57 92.267 11,90 35 9.617 6,34 49.619 6,40 42 8.531 5,63 72.396 9,34 16 8.503 5,61 51.800 6,68 25 7.412 4,89 35.136 4,53 Altre classi 103.018 67,96 474.094 61,15 Totale 151.580 opposizione % classe 100,00 1996-2002 1996-2002 775.312 Domande pubblicate Domande oggetto di opposizione % domande pubblicate 2001-2002 38.274 7.376 19,3% 39.208 7.729 19,7% t r at t a m e n t o d e l l e o p p o s i z i o n i media media precedenti 100,00 Opposizioni ricevute Opposizioni concluse - con decisione - senza decisione Opposizioni in corso - di cui in fase di riflessione (“cooling off”) d o m a n d e 2 0 03 9 9,57% media anni precedenti 35 6,34% 11.193 8.078 1.778 5.861 2003 9.929 9.396 2.095 7.301 16.876 6.725 nullità/decadenze 42 5,63% Altre classi 67,96% 16 5,61% 25 4,89% Domande ricevute Procedimenti conclusi - con decisione - senza decisione Domande pendenti media anni precedenti 2003 104 44 36 9 60 266 162 142 20 402 r i c o r s i inter par tes d i n a n z i alle commissioni di ricorso ricorsi 64 65 Procedimenti dinanzi alle Commissioni di ricorso - ex parte - inter partes Ricorsi dinanzi al TPG - ex parte - inter partes Procedimenti conclusi Sentenze del TPG - conferma - annullamento parziale - annullamento totale Ordinanze Impugnazioni dinanzi alla Corte di giustizia - ex parte - inter partes Sentenze della Corte di giustizia - annullamento - conferma 2002 2003 1.016 330 686 77 37 40 26 26 15 9 2 0 719 198 521 99 24 75 47 24 19 1 4 23 6 6 0 1 0 1 7 3 4 2 1 1 r i c o r s i ex par te d i n a n z i alle commissioni di ricorso Ricorsi presentati Ricorsi risolti - senza decisione - revisione pregiudiziale - ritiro/restitutio in integrum - con decisione - inammissibilità - decisione di conferma - decisione di annullamento - decisione di annullamento parziale 2002 2003 330 434 60 25 35 374 31 191 106 46 198 350 18 4 14 332 22 212 53 45 Ricorsi presentati Ricorsi conclusi - senza decisione - ritiro/restitutio in integrum - con decisione - inammissibilità - decisione di conferma - decisione di annullamento - decisione di annullamento parziale - decisione sulle spese in seguito a composizione amichevole 2002 2003 686 721 32 32 689 41 334 163 39 521 810 28 28 782 37 416 169 57 112 103 d u r at a m e d i a dei procedimenti conclusi nel 2002 e nel 2003 (in mesi) Dalla domanda alla pubblicazione Dalla domanda alla registrazione - senza opposizione - con opposizione 2002 2003 11,96 12,04 17,03 37,34 18,05 38,21 pa e s i d ’ o r i g i n e d e l l e d o m a n d e - top 20 domande di disegni o modelli nel 2003 domande % nazionalità dei numero totale dei depositi totale % Numero delle domande 9.581 100% depositanti 2003 2003 Domande semplici 4.554 48% Domande multiple 5.027 52% DE IT US UK FR ES JP NL DK SE CH AT BE HK FI TW IE PT BR AU 9.048 5.456 4.012 3.334 2.584 2.494 1.510 1.394 1.157 958 869 773 619 588 257 237 168 165 158 155 25,18 15,18 11,16 9,28 7,19 6,94 4,20 3,88 3,22 2,67 2,42 2,15 1,72 1,64 0,72 0,66 0,47 0,46 0,44 0,43 66 Numero di domande: 9.581 Domande semplici 4.554 48% Domande multiple 5.027 52% Numero di disegni o modelli: 37.084 Media: 4 disegni o modelli per domanda disegni o modelli nel 2003 domande % Disegni o modelli registrati 24.801 100% Disegni o modelli pubblicati 22.955 93% Disegni o modelli differiti 1.846 7% Disegni o modelli ritirati 96 r i pa r t i z i o n e p e r c l a s s e - t o p 5 classe Numero di disegni o modelli registrati: 24.801 Disegni o modelli differiti 1.846 7% Disegni o modelli pubblicati 22.955 93% 6 9 2 23 14 numero totale di disegni o modelli nel 2003 % 4.094 3.114 2.000 1.855 1.497 14,98 11,40 7,32 6,79 5,48 67 68 numeri utili Numero di telefono del centralino. + 34 965 139 100 Numero di telefono per informazioni generali. + 34 965 138 800 Numero di fax per informazioni generali. Richieste di documentazione (opuscoli, moduli tipo, apertura di conti correnti, testi ufficiali, punti di vendita delle pubblicazioni dell’Ufficio ecc.), quesiti concernenti la compilazione dei moduli relativi al deposito di una domanda, alla presentazione di una procura, di un’opposizione o di un ricorso, quesiti relativi alla procedura (tasse, priorità, preesistenza ecc.). + 34 965 139 173 Numero di fax per il deposito di qualsiasi corrispondenza relativa ai marchi e ai disegni o modelli (domande, corrispondenza con gli esaminatori, opposizioni, ricorsi, iscrizione al registro ecc.). Per il deposito dei documenti riguardanti i marchi e i disegni o modelli comunitari, si consiglia l’utilizzazione di questo numero poiché il fax viene in tal modo catalogato numericamente, accelerando quindi il trattamento. L’invio di un documento ad altro numero di fax dell’Ufficio comporterà una serie di passaggi ulteriori (circolazione di fax in versione cartacea tra i vari servizi dell’Ufficio, invio alla sezione corrispondenza affinché venga trasmesso allo scanner ecc.). + 34 965 131 344 Numero di telefono per ottenere informazioni relative alle modalità di pagamento. Apertura di conti correnti, bonifici bancari, pagamenti tramite assegni ecc. + 34 965 139 340 Numero di telefono per ottenere informazioni sulla rappresentanza professionale. Elenco dei mandatari abilitati, nuove iscrizioni, attribuzione dei numeri di identificazione, procure ecc. +34 965 139 379 Numero di telefono per ottenere informazioni relative alle copie conformi. + 34 965 139 198 Numero di telefono per ottenere informazioni relative agli abbonamenti alle pubblicazioni: Gazzetta ufficiale dell’UAMI, Bollettino dei marchi comunitari (versione cartacea e CD-ROM), EUROM ecc. + 34 965 139 102 Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (marchi, disegni e dodelli) Relazione annuale 2003 2004 – 68 pagg. – 21 x 29,7 cm ISBN92-9156-078-2