Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “U. Mursia” Carini ANNO SCOLASTICO 2014-2015 “Documento del 15 Maggio” CLASSE: 5 E IPSEOA SERVIZI DELLA RISTORAZIONE 1 Indice I -PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO I. 1. Dati identificativi dell’Istituto p. 3 I. 2. Le strutture p. 4 I. 3. Presentazione del contesto territoriale p. 4 II- STRUTTURA ORGANIZZATIVA GENERALE DELL’I.P.S.E.O.A. p. 5 III- PROFILO DEL CONSIGLIO DI CLASSE III.1 Composizione del Consiglio di Classe p. 6 IV- PROFILO DELLA CLASSE IV. 1 Elenco degli alunni- Percorso scolastico e credito scolastico p. 4 V- PERCORSO FORMATIVO V.1 Presentazione della classe p.11 V. 2. Consuntivo delle attività disciplinari p.19 V. 3. Consuntivo Alternanza Scuola/Lavoro e attività di Stage p.61 VI. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO p.65 VII- GRIGLIE DI VALUTAZIONE VII-1. Griglia per la valutazione della I prova- (Tipologia A-B-C-D) p.67 VII 2. Griglia per la valutazione della I prova- (Tipologia A-B-C-D) – Alunni BES p.71 VII. 3. Griglia per la valutazione della II prova- p.75 VII. 4. Griglia di Valutazione della II Prova - Alunni BES p.76 VII. 5. Griglia di Valutazione della III prova p.77 VII. 6. Griglia di valutazione per il colloquio p.79 ALLEGATI: Esempio della simulazione della III prova 2 I. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO I.1. Dati identificativi dell’Istituto SEDE CENTRALE: Via Trattati di Roma, 6 90044CARINI Tel. 091 8660786 - Fax: 091 8688992 SUCCURSALI: Via Pascoli, 90044 CARINI Tel. 091 8660786 - Fax 091 8688992 Piazza Matrice, 90040 CAPACI Tel. e Fax 091 8696951 SITO WEB: e-mail: pec: www.iismursia.gov.it [email protected] [email protected] Ente accreditato per la Formazione Professionale con D. A. n. 1037/2006 STAFF DI PRESIDENZA DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF. LO CASCIO GIOVANNI DIRETTORE SERVIZI AMMINISTRATIVI : SIG.RA GARIFO LOREDANA COLLABORATORE VICARIO:. PROF. VASSALLO VINCENZO COLLABORATORE: PROF. RESTIVO GIANFRANCO RESPONSABILE PLESSO PASCOLI PROF. GIANPAOLO GIUSEPPE VICE RESPONSABILE PLESSO PASCOLI PROF. BILELLO MELCHIORRE RESPONSABILE PLESSO CAPACI PROF.SSA BIONDO FRANCESCA VICE RESPONSABILE PLESSO CAPACI PROF.SSA DI VITA CECILIA SUPPORTO PRESIDENZA PROF.SSA VIRZÌ GIROLAMA RESPONSABILE IPSEOA SERALE PROF. DI GRAZIO CARMELO Indirizzo dell’Ufficio di Presidenza: via Trattati di Roma, 6 - 90044 Carini (Pa) I. 2. LE STRUTTURE L’Istituto “Ugo Mursia” comprende differenti indirizzi scolastici: il Liceo Scientifico, sito a Carini il Liceo delle Scienze Umane, ex Liceo Socio-Psico-Pedagogico, sito a Capaci La sezione di “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ex IPSSAR, sita a Carini L’istituto dispone delle seguenti strutture, nelle sue diverse ubicazioni: 3 Sede di Carini 1 Laboratorio di Scienze con rilevamentosismografico 1 Laboratorio Televisivo 1 Laboratorio Linguistico-Informatico 1 Laboratorio Sala-Bar 1 Laboratorio di Cucina 1 Cucina Dimostrativa in Via Pascoli 1 Reception Laboratorio di Pasticceria Laboratorio Gelateria Artigianale Laboratorio Lavanderia Aula di lettura e studio Laboratorio Cinematografico Aula Magna Palestra Planetarium, stazione meteorologica e di Sede di Capaci: Aule LIM I. 3. PRESENTAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE Il Liceo Scientifico e l’Istituto Professionale Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (IPSEOA) sono ubicati nei plessi di Via Pascoli e Via Trattati di Roma (ex Caserta), a Carini. Il Liceo delle Scienze Umane ex Socio-Psico-Pedagogico si trova a Capaci. Al momento attuale siamo in attesa di acquisire nuovi locali, funzionali all’organizzazione dell’Istituto che ha registrato una crescita esponenziale. Il paese di Carini sorge su una collina, a 181 metri sul livello del mare, all’interno dei monti Ericini. Negli ultimi decenni il paese ha subito considerevoli cambiamenti, in quanto l’insediamento industriale e l’espansione edilizia interna hanno profondamente mutato la morfologia territoriale di Carini, che da paese tradizionalmente agricolo è divenuto sempre più periferia urbana, con un numero in crescita di abitanti provenienti da Palermo, per lo più appartenenti a classi sociali di estrazione medio-bassa. Il tessuto socio-culturale, alquanto eterogeneo, presenta un tasso di disoccupazione elevato ed uno scarso grado di alfabetizzazione. In questo contesto, caratterizzato da un limitato spessore culturale, si colloca l’Istituto, unico polo d’Istruzione Secondaria Superiore Statale, oggi punto di riferimento per la rinascita culturale e la promozione umana, civile e professionale della comunità carinese. In particolare, l’offerta dell’Istituto è rivolta ad un bacino d’utenza abbastanza vasto, che comprende i comuni limitrofi. Si registra, infatti, soprattutto all’IPSEOA, un consistente fenomeno di pendolarismo di alunni provenienti dai paesi vicini. L’istituto è, infatti, frequentato da alunni provenienti da Capaci, Isola delle Femmine, Torretta, Cinisi, Villagrazia e Terrasini, ai quali i plessi sono collegati attraverso un servizio di pullman di linea e privati. 4 OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE Dal punto di vista dell’offerta formativa, il territorio di Carini comprende le seguenti istituzioni scolastiche : l’istituto comprensivo “Laura Lanza” la SMS “Calderone” la direzione didattica “G. Falcone” l’Istituto comprensivo “R. Guttuso” a Villagrazia di Carini l’istituto Superiore paritario “A.Volta” ad indirizzo commerciale l’istituto Superiore paritario “B. Pascal” ad indirizzo commerciale II – STRUTTURA ORGANIZZATIVA GENERALE DELL'I.P.S.E.O.A. L’identità degli Istituti professionali è connotata dall’integrazione tra una cultura di base comune e la cultura professionale, che consenta agli studenti di sviluppare i “saperi” e le competenze necessari ad assumere ruoli operativi nei settori produttivi e di servizi di riferimento, permettendo loro di assumere autonoma responsabilità nei processi produttivi e di servizio. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse linguistico, scientifico-tecnologico, matematico, e storico-sociale; in linea con le indicazioni dell’UE e in coerenza con la normativa sull’obbligo scolastico. L’ area di indirizzo è presente sin dal primo biennio con l’obiettivo di far acquisire competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, in vista anche delle scelte future. Il secondo biennio e il quinto anno sono articolati nei tre differenti settori: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita”, e “Accoglienza turistica”. 5 III - PROFILO DEL CONSIGLIO DI CLASSE III. 1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE N° Disciplina 1 Italiano e Storia 2 Francese 3 Inglese Docente Servizio nella Tipo classe nomina In ruolo Marcella Marrocco (componente III, IV, V interno della commissione) Gaetano Scurria IV, V (segretario) Laura Guercio (coordinatore) IV, V 8 Diritto e tecniche amministrative – strutture Elena Bonura recettive Laboratorio servizi enogastronomici – Settore Sala e Vito Musmeci vendita Concetta Richichi (componente Matematica interno della commissione) Ruggiero Locascio Laboratorio servizi (componente enogastronomici - cucina interno della commissione) Angela Giuseppa Scienza degli alimenti Bellino 9 Educazione Fisica Pietro Palermo V 10 Religione Domenica Prestigiacomo IV, V 11 Docente Specializzato Maurizio Castellana V 12 Docente Specializzato Giuseppina Sanfilippo V 4 5 6 7 V di In ruolo In ruolo Nomina CSA In ruolo V In ruolo IV, V In ruolo V IV, V In ruolo In ruolo In ruolo Nomina CSA Nomina CSA 6 IV. PROFILO DELLA CLASSE ELENCO, CURRICULUM SCOLASTICO E CREDITO DEGLI ALUNNI N° Cognome e Curriculum scolastico Esito Nome Crediti (III, IV anno) 2010/2011 1A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promossa Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011/2012 2A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promossa 1 Abbate Maria Anna Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2012/2013 3E Enogastronomia sez. Qualificata 4 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promossa 5 Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2011/2012 2H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2 Agugliaro 2012/2013 Salvatore I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 3F 4E Enogastronomia Enogastronomia sez. Qualificato artic. Promosso 5 5 Cucina Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2010/2011 1A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011/2012 2A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso 3 Arculeo Sez. I.P.S.S.A.R. Carini Angelo 2012/2013 3E Enogastronomia sez. Qualificato 4 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso 5 Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2010/2011 1L Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011/2012 2A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso 4 Candela Roberto Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2012/2013 3E Enogastronomia 4E Enogastronomia Cucina Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 5 Simone 4 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 Cardinale sez. Qualificato artic. Promosso a 4 settembre 2009/2010 1E Progetto sez I.P.S.S.A.R Promosso Carini 2010/2011 2E Progetto Sez. I.P.S.S.A.R. Promosso 7 Carini 2011/2012 3D Serv. Ristorazione (Cucina) Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2012/2013 3F Enogastronomia sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Sez. I.P.S.E.O.A. Carini Non ammesso Qualificato Promosso 4 a settembre 4 2010/2011 1H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promossa Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011/2012 2H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promossa 6 Cusumano Sez. I.P.S.S.A.R. Carini Ylenia 2012/2013 3F Enogastronomia sez. Qualificato 5 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Promosso 5 Cucina Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2010/2011 1C Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011/2012 2C Serv. Enog. E Osp. Alberg. 7 De Lisi Joshua Promossa Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2012/2013 3F Enogastronomia sez. Qualificato 5 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso 6 Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2009/2010 1B Sperimentale P.N.I. Liceo Promossa Scientifico “Mursia” (Questo istituto) Carini 2010/2011 2B Sperimentale P.N.I. Liceo Scientifico “Mursia” (Questo istituto) Carini 8 Ficarra 2011/2012 2E Serv. Enog. E Osp. Alberg. Francesca Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2012/2013 3E Enogastronomia sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Non promossa Promossa Qualificata Promosso 6 6 Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2010/2011 1C Serv. Enog. E Osp. Alberg. romosso 9 Gentile Sez. I.P.S.S.A.R. Carini Carmelo 2011/2012 2C Serv. Enog. E Osp. Alberg. Alessandro Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2012/2013 3F Enogastronomia Promosso sez. Qualificato 5 8 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso 5 Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2010/2011 3E Serv. Ristorazione (cucina) Qualificato 4 Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011/2012 4E Serv. Della Ristorazione Sez. Non Promosso 10 Giordano I.P.S.S.A.R. Carini Nicola 2012/2013 4E Serv. Della Ristorazione Sez. Non Promosso I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso 5 Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2010/2011 1B Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 11 Lo Verde 2012/2013 Gabriele 3 Enogastronomia sez. Qualificato 4 P.BORSELLINO - Palermo 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso 6 Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2010/2011 1E Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011/2012 2E Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso 12 Lo Verde Lorenzo Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2012/2013 3 Enogastronomia sez. Qualificato 4 P.BORSELLINO - Palermo 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso Sez. I.P.S.E.O.A. Carini settembre a 4 2010/2011 1C Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011/2012 2C Serv. Enog. E Osp. Alberg. 13 Mistretta Sez. I.P.S.S.A.R. Carini Giuseppe 2012/2013 3F Enogastronomia Promosso sez. Qualificato 4 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso Sez. I.P.S.E.O.A. Carini a 4 settembre 2010/2011 1H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 14 Napoli 2011/2012 2H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Alessandro Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2012/2013 3F Enogastronomia sez. Qualificato 4 9 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso 4 Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2009/2010 2B Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Non Promosso Carini 2010/2011 2F Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Promosso Carini 15 Pace Gabriel 2011/2012 3D Servizi della Ristorazione Qualificato 6 (Cucina) sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2012/2013 4D Servizi della Ristorazione sez. Promosso 4 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 5D Servizi della Ristorazione Non Ammesso sez. I.P.S.S.A.R. 2012/2013 16 Ragusano Rosy 3E Enogastronomia sez. Qualificata 6 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promossa 6 Sez. I.P.S.E.O.A. Carini 2010/2011 1L Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso Sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011/2012 2E Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso 17 Riccobono Sez. I.P.S.S.A.R. Carini Francesco 2012/2013 3E Enogastronomia sez. Qualificato 4 I.P.S.S.A.R. Carini 2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso Sez. I.P.S.E.O.A. Carini a 5 settembre 10 V- PERCORSO FORMATIVO Anno scolastico 2014/2015 V . 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 17 alunni frequentanti (14 ragazzi, 3 ragazze), uno dei quali inserito quest'anno e proveniente dalla VD dello scorso anno scolastico, una con programmazione differenziata (per obiettivi differenziati, non riconducibili ai programmi della classe), seguita da una docente specializzata, e un ragazzo audioleso che segue una programmazione per obiettivi minimi per il quale ci si avvale della collaborazione di un insegnante specializzato e di un' assistente alla comunicazione. Il consiglio di classe ritiene opportuno che i suddetti insegnanti e l'assistente alla comunicazione siano presenti alle prove scritte ed orali. Si rimanda alla specifica documentazione predisposta dai docenti specializzati. E’ presente anche uno studente con BES per il quale sono state adottate tutte le misure compensative e dispensative previste dalla normativa vigente. Maggiori dettagli sono visionabili nella relazione di presentazione del candidato, allegata al presente documento. L’ambiente socio-culturale dal quale provengono gli allievi è piuttosto omogeneo, la maggior parte degli alunni ha solo uno dei genitori lavoratore. Per buona parte degli allievi la frequenza alle lezioni è stata regolare, tranne in un paio di casi, ed il comportamento sostanzialmente corretto, anche se talvolta alcuni di loro hanno dimostrato di essere demotivati, dispersivi, vivaci ed inutilmente polemici. Un alunno, la cui frequenza era stata particolarmente saltuaria durante tutto il primo quadrimestre, ha deciso di ritirarsi definitivamente ad aprile, nonostante i numerosi tentativi di persuaderlo attraverso colloqui individuali e con la famiglia. La maggior parte degli insegnanti ha seguito gli alunni dal quarto anno e evidenzia che la classe nel suo insieme ha lavorato in modo discontinuo (in aula e in classe), mostrando interesse e impegno saltuari, pertanto è stata più volte sollecitata nello svolgimento dei compiti assegnati. Nel corso dell'anno scolastico però una parte ha acquisito un atteggiamento più maturo e rispettoso nei confronti dei professori ed un sufficiente grado di attenzione durante le lezioni frontali. Per alcuni alunni, invece, le carenze emerse nello studio individuale e sistematico hanno comportato il mancato raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati a cui si è aggiunta una frequenza saltuaria, dovuta soprattutto alle assenze personali. Lo svolgimento dell’attività didattica e il raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di programmazione hanno subito diverse battute di arresto per una serie di cause contingenti quali: l’orario ridotto all’inizio dell’a.s. per circa 2 mesi; 11 le numerose assenze di massa, individuali e di protesta. Dal curriculum scolastico si evince che il percorso dei singoli alunni è stato per quasi tutti regolare. Dalle prime analisi il C. di C. si è reso subito conto che i livelli di partenza erano in linea generale eterogenei, discreti per un esiguo numero, mediocri per buona parte della classe e insufficienti per alcuni. Il metodo di studio era spesso disorganizzato e mnemonico, le conoscenze, le competenze e le capacità risultavano per alcuni ancora lacunose. E’ stato necessario quindi avviare tutta una serie di strategie idonee a superare queste differenze tra gli studenti. Da un lato, quindi, sono state messe in atto continue attività di recupero e consolidamento e una serie di strategie didattiche alternative (uso del pc, video, mappe concettuali, moduli interdisciplinare, studi su argomenti di loro interesse, attività di lettura e scrittura diversificate, attività di empowerment, 20 ore di recupero pomeridiano articolate come segue: 8 ore Italiano; 6 ore Scienze dell'alimentazione; 6 ore Cucina) volte a superare queste difficoltà iniziali. I singoli docenti hanno continuamente stimolato gli alunni attraverso un dialogo educativo costruttivo e mirato alla presa di coscienza da parte degli alunni dei loro livelli, delle loro carenze e della loro a volte scarsa motivazione allo studio (autovalutazione). Tale dialogo ha coinvolto anche delle famiglie che sono state puntualmente informate telefonicamente, ai ricevimenti e/o ai colloqui individuali con i docenti, dell’andamento didattico dei loro figli. Nonostante tutto, l’elusione all’impegno individuale è stata, da parte di alcuni, continua. Dal lavoro svolto dall’intero Consiglio di classe, il livello di partenza di alcuni alunni è parzialmente migliorato, per altri si è consolidato e confermato, qualcun altro ha invece preso coscienza e mostrato una partecipazione e un impegno maggiore solo nell'ultimo periodo dell'anno scolastico. Infine un gruppo ristretto ha continuato, nonostante tutto, ad impegnarsi nello studio individuale in modo superficiale e discontinuo, non raggiungendo gli obiettivi prefissati. Pertanto la situazione della classe è ad oggi la seguente: un ristretto gruppo di alunni, più motivato, ha partecipato in maniera abbastanza costante al dialogo educativo, acquisendo conoscenze e competenze discrete; un secondo gruppo di alunni, dotati di sufficienti capacità ma il cui studio e la cui partecipazione non sono stati sempre costanti, è in possesso di conoscenze sufficienti; un ristretto numero di alunni, il cui impegno e partecipazione sono stati discontinui, si è attestato su livelli mediamente mediocri, tuttavia il maggior impegno profuso nella seconda parte dell’anno scolastico e le sufficienti capacità di cui essi sono dotati non escludono la possibilità di un recupero e del raggiungimento di un livello complessivamente sufficiente entro la fine dell’anno scolastico. Va sottolineato infine che alcuni allievi hanno mostrato nei confronti delle materie tecniche un interesse lievemente maggiore. Hanno partecipato con interesse alle esercitazioni e alle attività 12 organizzate dalla scuola (alternanza scuola/lavoro). Nel complesso, l’impegno profuso da alcuni ha messo in evidenza una certa padronanza nell’organizzazione dei servizi di ristorazione, nell’utilizzazione delle attrezzature e nella capacità di destreggiarsi nelle diverse situazioni. Per il raggiungimento degli obiettivi trasversali è stata importante la classe (o in alcuni casi solo un gruppo di essa) ha partecipato alle seguenti attività e iniziative della scuola: Partecipazione al PON C1 “Le français clés à la main”, tenutosi in Francia dal 15 settembre al 6 ottobre 2014 per il conseguimento della certificazione DELF Visione del film “Il giovane favoloso” Seminario sulle Forze Armate Donazione sangue AVIS Partecipazione alle attività del Comenius “A cuisine recipe works”: accoglienza e ospitalità dei paesi partner (Svezia, Spagna, Turchia) per l'incontro che si è tenuto presso il nostro istituto a 24,25 e 26 Febbraio Moduli interdisciplinari sulle seguenti tematiche: Fast food Inglese, Economia, Ristorazione, Alimentazione, Consuetudini alimentari nelle Religione, Alimentazione, Inglese, Francese, Storia grandi Religioni e cultura del cibo Dalla prima esposizione universale Storia, Inglese, Francese, Alimentazione all'Expo 2015 OBIETTIVI EDUCATIVI RAGGIUNTI Al termine del percorso formativo, una buona parte della classe ha raggiunto gli obiettivi fissati nella programmazione iniziale del Consiglio di Classe: OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI Educazione alla democrazia, alla libertà, alla legalità, alla solidarietà come modello di partecipazione sociale Sviluppo della coscienza di sé stessi e del territorio circostante Condivisione delle regole Valorizzazione delle differenze Acquisizione di autonomia e assunzione di responsabilità Capacità di organizzare un metodo di lavoro efficace Capacità di lavorare in team Utilizzo in modo funzionale materiali e strumenti per l’attività didattica Consolidamento di un’adeguata padronanza del linguaggio specifico delle singole discipline Potenziamento delle abilità logico –deduttivo - astrattive Risoluzione dei problemi nei vari ambiti 13 OBIETTIVI DIDATTICI DISCPLINARI AREA UMANISTICA Finalità Acquisizione di competenze comunicative in vari contesti e settori, soprattutto di tipo professionale Arricchimento del patrimonio lessicale, italiano e straniero Rafforzamento della padronanza sintattica Acquisizione di una autonoma capacità di lettura Sviluppo delle abilità di scrittura Sviluppo della capacità di un autonomo approccio al testo Acquisizione delle competenze di analisi testuale Acquisizione della consapevolezza della specificità dell’espressione letteraria e delle relazioni della letteratura con la tradizione e con i vari fenomeni culturali e sociali Formazione umana e culturale degli allievi attraverso il contatto con realtà culturali diverse dalla loro Sviluppo delle capacità di collegare i contenuti acquisiti in un contesto interdisciplinare Acquisizione di un metodo di studio autonomo Conoscenze Conoscenza delle principali correnti e delle figure più rappresentative della produzione letteraria italiana del Novecento. Conoscenza dei principali eventi storici del Novecento, nella loro evoluzione diacronica e sincronica Conoscenza di alcuni aspetti peculiari della lingua francese e di quella inglese, con particolare riferimento al settore della ristorazione. Conoscenza di realtà culturali diverse dalla propria attraverso un’ analisi comparativa ed una presa di coscienza dei valori socio culturali e dei costumi delle altre comunità, con particolare riferimento a quelle inglese e francese. Potenziamento delle conoscenze lessicali e delle competenze linguistiche Competenze Saper strutturare discorsi anche di tipo argomentativo in modo logicamente sequenziale e grammaticalmente corretto, sia in italiano che nelle lingue straniere, se guidati, inserite nel curricolo (inglese, francese); Leggere testi di vario genere, riconoscendone le caratteristiche fondamentali; Operare l’analisi, anche semplificata dei testi, riconoscendone la struttura e gli elementi caratterizzanti; Elaborare testi scritti diversificati, funzionali agli scopi ed alle situazioni. Gli alunni dovranno dimostrare di avere sviluppato le competenze indicate soprattutto in contesti specificamente professionali; Essere in grado di storicizzare un testo letterario, inquadrando l’opera nel suo contesto storico-culturale; Formulare commenti motivati e coerenti ai testi letti; Saper analizzare i principi e le caratteristiche di un periodo storico e di un movimento letterario; Utilizzare un linguaggio tecnico nella produzione orale e scritta, sia nella lingua madre che nelle lingue straniere oggetto di studio (inglese, francese); 14 Saper dare informazioni in lingua francese e inglese su ricette, caratteristiche regionali e argomenti del settore ristorativo del proprio Paese e degli altri paesi oggetto di studio Saper comprendere e redigere mappe, schede e ricette in lingua inglese e francese Saper dare e comprendere ordini in cucina e in sala in lingua francese e inglese Saper scrivere menu e brochure in lingua inglese e francese Capacità Capacità di lettura e analisi di un testo Capacità di sintesi Capacità di argomentazione coerente Capacità di esprimersi utilizzando il linguaggio tecnico del settore ristorativo, in italiano, inglese, francese. Capacità di organizzare un metodo di lavoro autonomo AREA SCIENTIFICA Finalità Sviluppare la capacità di ragionare in modo coerente Introdurre gli studenti al ragionamento logico ed ai linguaggi formali e fornire loro semplici strumenti di comprensione e di indagine Far cogliere le differenze tra il linguaggio naturale e quello numerico Abituare all’ordine e alla precisione non solo formali, ma di pensiero ed esposizione Far acquisire un linguaggio matematico Favorire lo sviluppo di una cultura scientifica intesa come capacità di orientamento ed interpretazione in un ambito del sapere in sempre più rapida e continua evoluzione Conoscenze e Competenze Conoscere e saper utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo studiate Comprendere il senso dei formalismi matematici introdotti Comprendere l’importanza delle funzioni matematiche Sapere utilizzare il linguaggio matematico-scientifico Saper organizzare il proprio lavoro in modo consapevole ed autonomo Saper analizzare semplici problemi Saper comprendere il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre discipline AREA TECNICA Finalità Acquisire la conoscenza dei meccanismi della percezione e dell’osservazione in riferimento alla comunicazione Acquisire la consapevolezza delle dinamiche di gruppo Acquisire la consapevolezza della diversificazione dei bisogni del cliente Conoscenze e Competenze 15 Conoscere gli elementi caratteristici dell’azienda turistica Conoscere l’aspetto finanziario ed economico della gestione aziendale Conoscere l’importanza dello svolgimento delle attività economiche sul territorio Conoscere gli aspetti organizzativi e gestionali delle aziende turistiche Conoscere le dinamiche dei flussi turistici che interessano il territori Saper redigere un business plan Saper redigere un budget Conoscere i principali obblighi contabili delle imprese Conoscere le caratteristiche dei conti finanziari ed economici Conoscere le principali imposte dirette e indirette italiane Saper redigere un bilancio in forma semplice Saper comprendere ed utilizzare il linguaggio matematico e scientifico Conoscere il ruolo delle relazioni umane e delle relazioni pubbliche all’interno dell’azienda Conoscere gli elementi e le strategie di marketing Conoscere la legislazione nazionale e comunitaria sul turismo Acquisire consapevolezza dello stretto collegamento fra flussi operativi e flussi informativi in un’azienda Saper comunicare in maniera efficace i propri bisogni Comunicare utilizzando i termini e gli atteggiamenti corretti nelle diverse situazioni. Stage/ Alternanza scuola-lavoro Hanno contribuito, altresì, al raggiungimento degli obiettivi trasversali le esperienze relative all’Alternanza Scuola-lavoro attraverso il modulo “Esperto in pasticceria” . Si rimanda in proposito all’apposita relazione sull’attività di Stage, curata dal Tutor del modulo prof. Accursio Sabella e che costituisce parte integrante di questo Documento. Metodi e Strumenti Il conseguimento degli obiettivi trasversali e disciplinari si è basato sull’adozione di metodologie didattiche in grado di attivare un coinvolgimento motivazionale e adeguate allo sviluppo cognitivo degli alunni. Si è fatto pertanto ricorso al: Metodo deduttivo (lezione interattiva). Empowerment Metodo induttivo. Metodo della ricerca. Metodologia interdisciplinare- ove possibile-. Metodi di didattica attiva: problem solving, brain storming Attività laboratoriali Stages 16 Strumenti Test di ingresso per l’accertamento dei pre-requisiti cognitivi. Manuali e materiale bibliografico. Sussidi audiovisivi ed informatici. Materiale didattico predisposto e fornito dai docenti. Verifica e Valutazione Oggetto di verifica sono state: Singole unità didattiche. Un insieme di unità didattiche. Tempi della verifica sono stati: Inizio d’anno, come prove di ingresso. In itinere. Conclusive. Gli strumenti utilizzati per le verifiche sono stati: Test semistrutturati (quesiti a risposta aperta; quesiti .a risposta multipla; quesiti vero /falso/perché) ed elaborati scritti (analisi del testo, relazioni; saggio breve, articolo di giornale; brani da commentare; temi). Interrogazioni individuali orali di tipo formale ed interrogazioni rapide dal posto. Verifiche aperte all’intera classe tramite colloqui. Ricerche individuali e/o di gruppo. Simulazione delle Prove Scritte Una simulazione della Prima Prova scritta è stata effettuata in data 16/03/2015 e una il 04/05/2015. Una simulazione della Seconda Prova è stata somministrata in data 17/03/2015 e una l'08/05/2015. Una simulazione della Terza Prova dell’Esame di Stato si è tenuta in data 20/03/2015 e una il 12/05/2015. Un modello di tale prova, completo di tabelle di valutazione, è allegato al presente Documento, di cui costituisce parte integrante, e avrà valore di indirizzo per la Commissione esaminatrice nella scelta della tipologia della III prova. 17 Valutazione La valutazione è stata espressa in decimi attenendosi ai seguenti criteri: Conoscenza dei contenuti disciplinari. Competenze linguistiche Competenze applicative. Impiego consapevole del lessico specifico della disciplina. Capacità di rielaborare le conoscenze acquisite in modo autonomo e critico. In sede di valutazione, fermi restando i criteri sopra esposti, sono stati considerati inoltre: i livelli di miglioramento espressi rispetto alla situazione di partenza. l’impegno nello studio. la diligenza e la puntualità nel rispetto delle consegne. la partecipazione all’attività didattica come capacità di ascolto e di dialogo Per quanto riguarda i criteri di valutazione da adottare nel corso dello scrutinio finale il C.d.C. seguirà le indicazioni ministeriali e i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti. In ogni caso l’ammissione all’esame terrà conto dei seguenti parametri: capacità espressive capacità logiche frequenza impegno abilità professionale progressi compiuti rispetto alle condizioni di partenza. 18 V. 2 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI ITALIANO DOCENTE : MARCELLA MARROCCO Libro di testo: M.Magri- V. Vittoriani, Dal testo al mondo, volumi II e III, Paravia Ore di lezione previste: 132 Ore di lezione svolte al 15/05/2014: 86 Ore di lezione rimanenti:15 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 17 alunni; ne fanno parte due alunni diversamente abili, una ragazza con programmazione differenziata e un ragazzo con obiettivi minimi, entrambi seguiti da insegnanti specializzati. È presente anche uno studente con BES per il quale sono state adottate le misure compensative e dispensative previste dalla normativa vigente. La classe si presenta piuttosto vivace; alcuni alunni particolarmente estroversi si distinguono per un atteggiamento non del tutto maturo, a volte polemico ma complessivamente il rapporto col docente si è basato sul rispetto reciproco, sulla condivisione delle principali regole della vita scolastica. La partecipazione al dialogo e al progetto educativo, tranne in alcuni casi, è stata complessivamente discontinua; solo pochi alunni hanno mostrato interesse, impegno, partecipazione, desiderio di conoscenza sempre costanti nel corso dell’anno scolastico. Sul piano strettamente didattico, all’inizio dell’anno la classe, tranne poche eccezioni, aveva mostrato un livello generale di preparazione nel complesso mediocre a causa di un atteggiamento passivo nei confronti delle sollecitazioni provenienti dal docente, di un metodo di studio mnemonico, di difficoltà espressive sia nella produzione scritta che in quella orale; solo un numero molto ristretto di alunni emergeva, distinguendosi per un interesse maggiore nei confronti della disciplina, per l’impegno costante e per il possesso di conoscenze e competenze discrete. Ciò ha reso necessario un periodo iniziale di recupero in itinere, relativo ai contenuti e alle competenze del quarto anno. L’adesione da parte della classe a forme di protesta organizzata (autogestione, occupazione), unitamente ad un elevato numero di assenze, sia individuali che di massa, il protrarsi dell’orario ridotto all’inizio dell’anno scolastico per circa due mesi hanno poi rallentato ulteriormente l’attività didattica, rendendo necessario ridimensionare la programmazione iniziale. Difficoltà espressive e alcune lacune di base inerenti la conoscenza morfo-sintattica della lingua, sia nella produzione orale che in quella scritta, persistono ad oggi, mentre più ampio e approfondito risulta mediamente il possesso del patrimonio lessicale rispetto all’inizio dell’anno scolastico. Si è lavorato sull’analisi dei testi letterari, cercando di stimolare negli allievi una comprensione e una lettura consapevoli; si è insistito molto sulla contestualizzazione degli stessi, sulla comprensione del testo come frutto di un complesso sistema di relazioni storiche, culturali, socioeconomiche e politiche. Ampio spazio si è dato all’aspetto tematico ma non è mancata la riflessione sulle strutture narrative e su quelle poetiche, anche attraverso un’attenzione più specifica verso lo stile dei singoli autori. Si è cercato di dare ampio spazio ai collegamenti interdisciplinari. Si è lavorato molto sul metodo di studio che, all’inizio del tutto mnemonico, è stato pian piano modificato, da parte dei pochi alunni più motivati e partecipi; in tal senso utile è stato l’uso costante di schemi e mappe concettuali. 19 Alcuni allievi, più motivati ed interessati, partendo da letture personali, hanno portato avanti nel corso dell’anno ricerche e approfondimenti su argomenti di loro interesse, sviluppando un proprio percorso conoscitivo e di crescita culturale. Rispetto alla situazione di partenza, è stato possibile notare un generale miglioramento e un generale progresso per ciò che riguarda le conoscenze e le competenze acquisite. Dalle verifiche effettuate sono state individuate varie fasce di livello: Un’alunna ha mostrato interesse profondo per la disciplina, desiderio di approfondire le sue conoscenze, attraverso letture e ricerche personali che l’hanno condotta ad acquisire una buona preparazione; un ristretto gruppo di alunni, dotato di una discreta motivazione personale, ha partecipato in maniera costante al dialogo educativo, acquisendo conoscenze e competenze discrete; un secondo gruppo di alunni, dotati di sufficienti capacità ma il cui studio e la cui partecipazione non sono stati sempre costanti, è in possesso di conoscenze appena sufficienti; un ristretto numero di alunni, il cui impegno e partecipazione sono stati discontinui, si è attestato su livelli mediamente mediocri; tuttavia il maggior impegno profuso nella seconda parte dell’anno scolastico e le sufficienti capacità di cui essi sono dotati non escludono la possibilità di un recupero e del raggiungimento di un livello complessivamente sufficiente entro la fine dell’anno scolastico. Pochi elementi, nonostante le continue sollecitazioni dell’insegnante, hanno continuato a mostrare scarso interesse per la disciplina, scarso impegno sia in classe che a casa e il loro rendimento si è attestato pertanto su livelli insufficienti. Ne consegue pertanto che disomogeneo risulta il raggiungimento degli obiettivi prefissati, che se per alcuni alunni è stato pieno, per altri è stato solo parziale, mentre una esigua parte della classe non ha ad oggi raggiunto gli obiettivi di seguito indicati: OBIETTIVI DISCIPLINARI Conoscenze Conoscenza delle dinamiche della comunicazione, orale e scritta Riconoscimento delle caratteristiche delle varie tipologie di testo Conoscenza dei vari generi letterari Conoscenza dell’evoluzione storica della produzione letteraria Novecento. dell’Ottocento e del Competenze Saper strutturare discorsi anche di tipo argomentativo in modo logicamente sequenziale e grammaticalmente corretto. Rilevare il rapporto fra pensiero ed espressione linguistica. Leggere testi di vario genere, riconoscendone le caratteristiche fondamentali. Operare l’analisi dei testi, riconoscendone la struttura e gli elementi caratterizzanti. Elaborare testi scritti diversificati, funzionali agli scopi ed alle situazioni. Gli alunni dovranno dimostrare di avere sviluppato sia le competenze indicate in contesti specificamente professionali sia di procedere alla stesura di un saggio breve, di un articolo di giornale, di un’analisi testuale. Essere in grado di storicizzare un testo letterario, inquadrando l’opera nel suo contesto storico-culturale. Formulare commenti motivati e coerenti ai testi letti. Capacità Sapere organizzare il proprio lavoro in modo autonomo e consapevole. Sapere organizzare i contenuti appresi in modo coerente e autonomo Sviluppare la capacità di analisi 20 Sviluppare la capacità di sintesi Saper effettuare collegamenti interdisciplinari. OBIETTIVI MINIMI Leggere e decodificare testi di vario genere, anche letterari. Comprendere un testo letterario e saperne individuare i nuclei tematici fondamentali. Saper cogliere le differenze principali tra prosa e poesia. Saper produrre testi scritti in una forma espressiva complessivamente corretta. Sapersi esprimere oralmente e saper organizzare brevi argomentazioni in maniera personale METODOLOGIE ADOTTATE Lezione frontale Lezione interattiva Lettura dei testi letterari e analisi guidata degli stessi Attività integrate lettura/scrittura Lezione aperta Brainstorming Didattica modulare Strategie adottate per facilitare e motivare l’apprendimento Diversificazione e adattamento individualizzato delle unità di apprendimento Utilizzo di mappe concettuali Utilizzo di schemi Valorizzazione ed apprezzamento dei progressi. Iniziative volte a potenziare l’apprendimento È stato svolto un modulo interdisciplinare dal titolo “Dalla Prima esposizione Universale all’Expo 2015” che ha coinvolto le seguenti discipline: Italiano, Storia, Inglese, Francese, Ristorazione. Partecipazione alla visione del Film “ Il giovane favoloso”, dedicato alla vita di Giacomo Leopardi. Modulo di 8 ore di recupero e potenziamento. Strumenti utilizzati Manuali e materiale bibliografico. Sussidi audiovisivi ed informatici. LIM Materiale didattico predisposto e fornito dal docente. Verifica e Valutazione Verifica 21 Le verifiche scritte, come stabilito dal Dipartimento di Materie Linguistico- Letterarie, sono state tre per il primo, tre per il secondo quadrimestre. Oggetto di verifica sono state: Singole unità didattiche. Un insieme di unità didattiche. Tempi della verifica sono stati: Inizio d’anno come prove di ingresso, attraverso interventi dal posto. In itinere. Conclusive. Gli strumenti utilizzati per la verifica sono stati: Elaborati scritti (analisi del testo, saggi brevi; brani da commentare; temi). Interrogazioni individuali orali di tipo formale ed interrogazioni rapide dal posto. Verifiche aperte all’intera classe tramite colloqui. Ricerche individuali e/o di gruppo. Valutazione La valutazione è stata espressa in decimi attenendosi ai seguenti criteri: Conoscenza dei contenuti disciplinari. Competenze linguistiche. Competenze applicative. Impiego consapevole del lessico specifico della disciplina. Capacità di rielaborare le conoscenze acquisite in modo autonomo e critico. In sede di valutazione intermedia e finale, fermi restando i criteri sopra esposti, sì è tenuto conto e si terranno in considerazione inoltre: i livelli di miglioramento espressi rispetto alla situazione di partenza. l’impegno nello studio. la diligenza e la puntualità nel rispetto delle consegne. la partecipazione all’attività didattica come capacità di ascolto e di dialogo Simulazioni Una simulazione della Prima Prova scritta dell’esame di Stato è stata eseguita in data 16/03/2015; una seconda si è svolta il 4 maggio 2015. Si allegano al presente Documento le Griglie per la valutazione della Prima Prova scritta. CONTENUTI MODULO I-IL ROMANTICISMO La nascita del movimento romantico Il genio romantico L’esaltazione del sentimento e della passione Il patriottismo La concezione romantica della natura Il concetto di sublime MODULO II - INCONTRO CON L’AUTORE : GIACOMO LEOPARDI 22 La vita Il pensiero e la poetica Ricordo e immaginazione La poesia del vago e dell’indefinito Il pessimismo storico, la natura matrigna, il pessimismo cosmico. Da ZIBALDONE, Il piacere ossia la felicità Da CANTI L’infinito A Silvia Alla luna MODULO III- IL ROMANZO VERISTA Contenuti del modulo: Il Naturalismo francese Il Verismo G. Verga : la vita e la poetica Il ciclo dei vinti da I Malavoglia: Prefazione La famiglia Malavoglia Tempesta in mare MODULO IV – Il DECADENTISMO Simbolismo europeo e Decadentismo La perdita dell’aura poetica Ch. Baudelaire, L’albatros Giovanni Pascoli: vita e opere La poetica pascoliana: Il Fanciullino Il sentimento della natura Il simbolismo pascoliano Lo stile: onomatopee e sinestesie da Il Fanciullino,È dentro di noi un fanciullino da Myricae, X Agosto da I canti di Castelvecchio, La mia sera Il gelsomino notturno Gabriele D’Annunzio: - L’estetismo - Il sentimento panico della natura - da Alcyone, La pioggia nel pineto MODULO V: Il FUTURISMO Il concetto di “avanguardia” in letteratura e in arte Il Futurismo F.T. Marinetti, Manifesto del Futurismo 23 MODULO VI : DALLA PRIMA ESPOSIZIONE UNIVERSALE AD EXPO 2015 Modulo interdisciplinare condotto in collaborazione con le Materie: INGLESE; FRANCESE, RISTORAZIONE, STORIA: Breve storia dell’EXPO da Londra 1851 a Milano 2015. Le Esposizioni Internazionali di Milano 1906 e Torino 2011 L’architettura di alcune edizioni passate dell’Expo. L’architettura di EXPO 2015 e i suoi riferimenti artistici al passato: Palazzo Italia, l’Albero della vita. I Cluster Gli scritti di Guido Gozzano sull’Esposizione di Torino del 1911. MODULO VII: Il “male di vivere” e lo smarrimento degli intellettuali nel ‘900 Il male di vivere e l’angoscia esistenziale come leit motiv della poesia e dell’arte del Novecento. L’urlo di dolore di artisti e poeti. La perdita delle certezze Gli intellettuali davanti alla guerra: lo smarrimento delle coscienze Giuseppe Ungaretti L’esperienza della guerra Il dolore come fonte di conoscenza L’allegria I fiumi Soldati Veglia Sono una creatura San Martino del Carso Fratelli Umberto Saba* Da IL Canzoniere: Ulisse La capra Salvatore Quasimodo* Alle fronde dei salici E. Montale* Spesso il male di vivere ho incontrato MODULO VIII – IL ROMANZO NEL ‘900* ITALO SVEVO la formazione culturale Il romanzo psicologico: l’incontro con le teorie di Freud e l’interesse per la psicologia dei personaggi L’inettitudine La coscienza di Zeno La tecnica narrativa: il narratore Lettura dei seguenti passi: L’ultima sigaretta 24 Un rapporto conflittuale Il funerale di un altro Una catastrofe inaudita LUIGI PIRANDELLO* Il pensiero e la poetica L’umorismo da Il fu Mattia Pascal Cambio treno Io e l’ombra mia *Gli argomenti contrassegnati con asterisco verranno completati nel periodo che va dal 16/05/2015 al 9/06/2015 STORIA DOCENTE : MARCELLA MARROCCO ORE DI LEZIONE PREVISTE: 66 ORE DI LEZIONE REALMENTE EFFETTUATE AL 15/05/2015: 42 ORE DI LEZIONE RIMANENTI: 6 LIBRO DI TESTO: A. Brancati- T. Pagliarani, Voci della storia e dell’attualità, vol. II Dalla meta del Seicento alla fine dell’Ottocento; Vol. III, L’età contemporanea, La Nuova Italia. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 17 alunni; ne fanno parte due alunni diversamente abili, una ragazza con programmazione differenziata e un ragazzo con obiettivi minimi, entrambi seguiti da insegnanti specializzati. È presente anche uno studente con BES per il quale sono state adottate le misure compensative e dispensative previste dalla normativa vigente. La classe si presenta piuttosto vivace; alcuni alunni particolarmente estroversi si distinguono per un atteggiamento non del tutto maturo, a volte polemico ma complessivamente il rapporto col docente si è basato sul rispetto reciproco, sulla condivisione delle principali regole della vita scolastica. La partecipazione al dialogo e al progetto educativo, tranne in alcuni casi, è stata complessivamente discontinua; solo pochi alunni hanno mostrato interesse, impegno, partecipazione, desiderio di conoscenza sempre costanti nel corso dell’anno scolastico. Da un punto di vista strettamente didattico, in seguito all’osservazione sistematica degli alunni, all’inizio dell’anno scolastico è stato possibile rilevare che circa un 70% della classe si attestava su un livello base, mentre solo pochi elementi emergevano per le competenze acquisite, per l’uso corretto di un linguaggio specifico, per il possesso di un metodo di studio efficace mentre la maggior parte della classe mostrava ancora una atteggiamento passivo, un metodo di studio mnemonico. La sottoscritta ha ritenuto opportuno svolgere, durante il primo mese di scuola, un’attività di recupero su argomenti del IV anno. L’adesione da parte della classe a forme di protesta organizzata (autogestione, occupazione), unitamente ad un elevato numero di assenze, sia individuali che di massa, hanno poi rallentato ulteriormente l’attività didattica, rendendo necessario ridimensionare la programmazione iniziale. 25 Il lavoro è stato condotto mirando a consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare i fatti storici tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali degli eventi. Un punto costante è stato sempre quello di analizzare i rapporti tra conoscenza del presente e conoscenza del passato e viceversa, stimolando le capacità di applicazione delle conoscenze del passato per la comprensione del presente, dando spazio, laddove le circostanze lo permettevano, a dibattiti di ampio respiro. Inoltre l’analisi dei fatti storici è stata condotta mirando all'individuazione dei rapporti tra fatti e contesti, dei rapporti tra particolare e generale, tra teorie e organizzazione dei fatti. È stato interessante e certamente proficuo effettuare continui collegamenti tra le tematiche storiche affrontate e lo studio di poeti e scrittori dell’Ottocento e del Novecento, creando dei percorsi tematici interdisciplinari. Per ciò che riguarda il metodo di studio esso appariva all’inizio dell’anno nella maggior parte dei casi ancora disorganizzato e mnemonico. Sono state messe in atto strategie che potessero stimolare negli allievi processi di apprendimento consapevoli, oltre che metodicamente meglio organizzati. Per il raggiungimento di tali obiettivi si è dato spazio, laddove possibile, all’attivazione di forme di didattica attiva, allo sviluppo di percorsi interdisciplinari, di mappe concettuali, al fine di stimolare un apprendimento autonomo e il più vicino possibile ai loro interessi. Rispetto alla situazione di partenza, è stato possibile notare una generale miglioramento e un generale progresso per ciò che riguarda le conoscenze e le competenze acquisite. Dalle verifiche effettuate sono state individuate tre fasce di livello: un ristretto gruppo di alunni, più motivato, ha partecipato in maniera abbastanza costante al dialogo educativo, acquisendo conoscenze e competenze nel complesso discrete; un secondo gruppo di alunni, dotati di sufficienti capacità ma il cui studio e la cui partecipazione non sono stati sempre costanti, è in possesso di conoscenze appena sufficienti; un ristretto numero di alunni, il cui impegno e partecipazione sono stati discontinui, si è attestato su livelli mediamente mediocri; tuttavia il maggior impegno profuso nella seconda parte dell’anno scolastico e le sufficienti capacità di cui essi sono dotati non escludono la possibilità di un recupero e del raggiungimento di un livello complessivamente sufficiente entro la fine dell’anno scolastico. Un piccolo numero di alunni si attesta ancora su livelli insufficienti. FINALITÀ Consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti. Analizzare i rapporti tra conoscenza del presente e conoscenza del passato e viceversa, e sviluppare le capacità di applicazione delle conoscenze del passato per la comprensione del presente. Analizzare la complessità delle ricostruzioni dei fatti storici e delle interpretazioni storiche attraverso l'individuazione: a) delle connessioni tra le informazioni b) dei rapporti tra fatti e contesti, c) dei rapporti tra particolare e generale e d) tra teorie e organizzazione dei fatti e delle spiegazioni. OBIETTIVI RAGGIUNTI Conoscenze: Conoscenza dei principali eventi storici dell’Ottocento e del evoluzione diacronica e sincronica Comprensione della natura relazionale e dialettica dei fatti storici. Novecento, nella loro Competenze: saper contestualizzare i fatti storici geograficamente, cronologicamente, culturalmente; utilizzare conoscenze e competenze acquisite nel corso degli studi per tematizzare e strutturare la molteplicità delle informazioni sul presente; 26 adoperare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli specifici contesti storici; costruire testi argomentativi a sostegno della formulazione di problemi e di spiegazioni relativi a fatti storici; Capacità Potenziare la capacità di analisi delle dinamiche storiche Potenziare la capacità di sintesi Acquisire la capacità di formulare giudizi critici autonomi Obiettivi minimi Conoscere i principali eventi storici dell’Ottocento e del Novecento; comprendere la dimensione mondiale dello scenario storico novecentesco; Contestualizzare i fatti storici nella dimensione spazio- temporale; Comprendere i legami tra fatti del passato e situazioni attuali; Esprimere in maniera autonoma i concetti studiati METODOLOGIE Lezione frontale Lezione interattiva Attività integrate lettura/scrittura Lezione aperta Brainstorming Didattica modulare: attuazioni di percorsi interdisciplinari, Strategie per motivare e favorire l’apprendimento Diversificazione e adattamento individualizzato delle unità di apprendimento Utilizzo di mappe concettuali Utilizzo di schemi Valorizzazione ed apprezzamento dei progressi. MEZZI DIDATTICI Libro di testo Uso di schede, mappe concettuali, altri materiali predisposti dal docente Altro materiale bibliografico fornito dal docente Sussidi audiovisivi Strumenti informatici Attrezzature e spazi didattici utilizzati: Lavagna, computer portatile del docente, LIM. MODALITÀ DI VALUTAZIONE E DI RECUPERO Verifica 27 Oggetto di verifica sono stati: Singole unità didattiche. Un insieme di unità didattiche. Tempi della verifica : In itinere. Conclusive. Gli strumenti utilizzati per la verifica sono stati: Test semistrutturati (quesiti a risposta aperta; quesiti .a risposta multipla; quesiti vero /falso/perché); Interrogazioni individuali orali di tipo formale ed interrogazioni rapide dal posto. Verifiche aperte all’intera classe tramite colloqui. Ricerche individuali e/o di gruppo. Valutazione La valutazione è stata espressa in decimi attenendosi ai seguenti criteri: Conoscenza dei contenuti disciplinari. Competenze linguistiche. Competenze applicative. Impiego consapevole del lessico specifico della disciplina. Capacità di rielaborare le conoscenze acquisite in modo autonomo e critico. In sede di valutazione finale, fermi restando i criteri sopra esposti, verranno considerati inoltre: i livelli di miglioramento espressi rispetto alla situazione di partenza. l’impegno nello studio. la diligenza e la puntualità nel rispetto delle consegne. la partecipazione all’attività didattica come capacità di ascolto e di dialogo Contenuti Modulo 1: L’età della restaurazione Il Congresso di Vienna La restaurazione e l’assetto politico dell’Europa dopo il Congresso di Vienna La Restaurazione in Italia Modulo 2- Il Risorgimento e l’unificazione dell’Italia Le società segrete Giuseppe Mazzini I moti del ’20 e del ‘30 ( sintesi) L’Europa nel 1848 Il Piemonte costituzionale Camillo Benso conte di Cavour e la politica liberale Le guerre d’indipendenza( sintesi) La spedizione dei Mille L’unificazione dell’Italia I problemi dell’Italia unita Modulo 3: La società di massa e l’Italia post-unitaria Industrializzazione tra borghesia e proletariato Le vita nelle metropoli nella seconda metà dell’Ottocento 28 Cenni sulla pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista e la nascita del socialismo scientifico. Il concetto di lotta di classe. 2. La questione meridionale Cause sociali, politiche economiche della questione meridionale Il brigantaggio 3. La politica italiana dopo il 1870 La Destra storica La Sinistra storica I rapporti tra Stato e Chiesa Modulo 4: Industrializzazione, società di massa e imperialismo 4.1 La società di massa La società dei consumi La formazione dei partiti di massa Industrializzazione tra borghesia e proletariato Le vita nelle metropoli nella seconda metà dell’Ottocento Cenni sulla pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista e la nascita del socialismo scientifico. Il concetto di lotta di classe. La seconda rivoluzione industriale e il suo impatto sulla società Il decollo industriale italiano 4. 2 L’età dell’Imperialismo Il Nazionalismo Il Colonialismo L’Imperialismo 4.3 L’età Giolittiana La politica interna di Giolitti e la mediazione tra Cattolici e Socialisti Le riforme sociali La riforma elettorale La politica estera e l’impresa libica Modulo 5 : dalla prima Esposizione Universale ad Expo 2015 Modulo interdisciplinare condotto in collaborazione con le Materie: INGLESE; FRANCESE, RISTORAZIONE, STORIA: Breve storia dell’EXPO da Londra 1851 a Milano 2015. Le Esposizioni Internazionali di Milano 1906 e Torino 2011 L’architettura di alcune edizioni passate dell’Expo. L’architettura di EXPO 2015 e i suoi riferimenti artistici al passato: Palazzo Italia, l’Albero della vita. I Cluster Modulo 6 : La Grande guerra e la Rivoluzione russa La I guerra mondiale: le cause del conflitto Neutralisti ed interventisti in Italia L’Italia in guerra La guerra di trincea La resa della Russia e l’entrata in guerra degli Usa Da Caporetto a Vittorio Veneto Il crollo degli Imperi Centrali: la fine della guerra* Le eredità della guerra* I trattati di pace* La Rivoluzione russa * 29 La situazione della Russia agli inizi del’900 Cenni sulla rivoluzione di febbraio Lenin La rivoluzione d’ottobre La dittatura bolscevica La nascita dell’URSS L’avvento al potere di Stalin Modulo 7: Tra le due guerre: totalitarismi e democrazie * La formazione degli stati dittatoriali La formazione dell’Unione Sovietica e del regime stalinista Il Fascismo in Italia I ritmi dell’economia mondiale: la crisi del ’29 ed il New Deal Il Nazismo Le leggi razziali L’antifascismo La guerra civile in Spagna L’espansione nazista Modulo 8: La seconda guerra mondiale* 1939-1940- La guerra europea L’estensione mondiale del conflitto La controffensiva alleata La Shoah La fine del conflitto e il nuovo assetto mondiale *Gli argomenti contrassegnati con asterisco verranno completati nel periodo che va dal 16/05/2015 al 9/06/ 2015. LINGUA E CIVILTA' FRANCESE DOCENTE: Gaetano Scurria LIBRO DI TESTO: De Carlo, Le français à la carte, casa ed. Hoepli ORE DI LEZIONE EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO : 52 ORE DI LEZIONE DA EFFETTUARE: 12 PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da 17 alunni, soltanto quattro dei quali di sesso femminile. Due alunni sono seguiti da docenti specializzati: uno con programmazione per obiettivi minimi e l'altra con programmazione differenziata. Nella classe poi è stato inserito quest'anno un alunno ripetente di V D. In modo omogeneo, nel corso di questi due anni, sono state rilevate lacune di carattere linguistico- espressivo e di metodo di studio. L'interesse e la partecipazione al dialogo educativo sono stati in linea generale positivi anche se gli interventi sono stati spesso fatti solo da alcuni di loro. Non sempre puntuali nell’esecuzione dei compiti e spesso in difficoltà nell’organizzazione autonoma e nell' approccio metodologico nei confronti della disciplina, gli alunni hanno registrato risultati eterogenei. 30 Nonostante tutto si è cercato comunque di adottare strategie di insegnamento diversificate: uso di video, immagini, mappe concettuali, lavori in power point. Alcuni alunni hanno partecipato allo stage in Francia e hanno conseguito le certificazioni linguistiche DELF A2 e DELF B1. Al termine del secondo quadrimestre si registrano dunque i seguenti risultati: un esiguo numero di alunni ha raggiunto livelli più che sufficienti, gran parte della classe quasi sufficienti ed infine qualcuno ha ancora un livello di preparazione insufficiente. Il lavoro in classe è stato volto a potenziare in particolare le competenze comunicative nella produzione orale, abilità nella quale si notano maggiori difficoltà rispetto a quella scritta, e l’acquisizione di un metodo adeguato di studio e di ricerca. Dal punto di vista disciplinare, gli alunni evidenziano, in generale, un accettabile autocontrollo sia in classe sia in situazioni extrascolastiche. OBIETTIVI EDUCATIVO- DIDATTICI RAGGIUNTI CONOSCENZE Arricchimento del lessico, conoscenza dei contenuti specifici disciplinari ( vedi programmazione ), conoscenza della cultura dei paesi francofoni e delle loro abitudini alimentari COMPETENZE Essere in grado di comprendere testi in maniera analitica, essere in grado di acquisire nozioni riguardanti l’indirizzo scelto, saper collegare le nozioni acquisite in un contesto interdisciplinare, saper riprodurre oralmente la nozioni acquisite utilizzando mappe concettuali o supporti video, essere in grado di elaborare semplici informazioni. CAPACITA’ Saper comprendere le informazioni contenute in opuscoli e materiale pubblicitario di tipo ristorativo, saper comprendere e redigere ricette, saper completare brani, saper rispondere a questionari. METODOLOGIA E STRATEGIE DIDATTICHE Metodo induttivo-deduttivo, orale e per imitazione. Approccio comunicativo. Didattica diversificata: utilizzo di momenti di studio guidato, di recupero e di approfondimento Didattica metacognitiva CONTENUTI La viande La consommation de viande en France L’histoire du vin Les principaux cépages français La dégustation du vin: le service du vin. La cuisine fusion. La cuisine moléculaire. Recettes de la cuisine moléculaire: Le pink smoothie, Coques au chocolat et billes de menthe, Spaghettis de yaourt à la sauce framboise et Œufs au plat avec blanc de yaourt et jaune de mangue (vidéos) Le végétarisme et le fruitarisme. Cuisine francophone : la Belgique Les frites et les moules Cuisine et religion: les menus religieux Le C.V. européen et la lettre de candidature Les méthodes de conservation. Histoire de la cuisine: l'antiquité (vidéo extraite de ARTE) L'EXPO. L'Expo de 1889 à Paris. Le texte poétique: "L'albatros" de Baudelaire STRUMENTI E SUSSIDI Libro di testo, registrazioni, fotocopie, audiovisivi, dizionari monolingue e bilingue. VERIFICHE E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica si è tenuto conto dei seguenti elementi: il comportamento (inteso come interesse e partecipazione al dialogo educativo), l’impegno, le attitudini, le capacità e i livelli di partenza. La valutazione ha avuto anche valenza 31 formativa rendendo l’allievo partecipe e consapevole del suo percorso formativo, mettendolo in grado di conoscere i propri punti di forza e di debolezza e fornendo al docente gli strumenti per controllare l’efficacia delle proprie strategie d’insegnamento. Per le griglie di valutazione della lingua straniera si rimanda a quanto stabilito in sede dipartimentale. LINGUA E CIVILTÀ INGLESE DOCENTE: Laura A. Guercio LIBRO DI TESTO: DE CHIARA –TORCHIA ABOUT A CATERING. TRINITY WHITEBRIDGE ORE DI LEZIONE EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO: 65 ORE RIMANENTI: 10 PROFILO DELLA CLASSE La V E è composta da 17 alunni, una con programmazione differenziata (per obiettivi differenziati, non riconducibili ai programmi della classe), seguita da una docente specializzata, e un ragazzo audioleso che segue una programmazione per obiettivi minimi per il quale ci si avvale della collaborazione di un insegnante specializzato e di un' assistente alla comunicazione. La quasi totalità della classe proviene dalla IVE dello scorso anno, cui si è aggiunto un ripetente proveniente dalla VD. La classe nel suo insieme ha risposto alle attività proposte con un certo interesse e una buona partecipazione. In generale, le lezioni sono state seguite con attenzione, anche se però sono spesso intervenuti gli stessi alunni. Ciò è stato in gran parte dovuto al loro non essere sempre puntuali nell’esecuzione dei compiti, palesando sia difficoltà nell’organizzazione autonoma che mancanza di approccio metodologico alla disciplina. Anche in vista dell’esame, il lavoro in classe è stato volto a potenziare in particolare le competenze comunicative nella produzione orale, abilità nella quale si notano maggiori difficoltà rispetto a quella scritta, e l’acquisizione di un metodo adeguato di studio e di ricerca. Al termine del secondo quadrimestre una buona parte della classe ha superato le iniziali difficoltà di orientamento, di rielaborazione logica e di organizzazione interdisciplinare, alcuni ancora tendono a ripetere mnemonicamente. Dal punto di vista disciplinare, gli alunni sono piuttosto vivaci pur evidenziando, in generale, un accettabile autocontrollo sia in classe sia in situazioni extrascolastiche. A tal proposito va sottolineato che alcuni di essi sono stati coinvolti nel progetto Comenius “A cuisine recipe works” per l' accoglienza dei paesi partner (Spagna, Svezia, Turchia) durante l'incontro che si è tenuto presso il nostro istituto a Febbraio. OBIETTIVI EDUCATIVO- DIDATTICI RAGGIUNTI Con riferimento agli obiettivi del quinto anno, gli alunni sono in grado di utilizzare la conoscenza della lingua almeno per gli impieghi pratici essenziali come la capacità di capire, leggere ed esprimersi nella lingua straniera, in particolare: cogliere il senso generale di testi scritti ed orali relativi all’ambito professionale, individuandone i contenuti specifici acquisire ed usare nozioni e terminologie specifiche riguardanti l’indirizzo professionale scelto essere in grado di dare informazioni sul proprio paese e sul mondo anglofono I contenuti disciplinari sono stati esposti per moduli e tematiche. La scansione della programmazione è risultata abbastanza regolare. Va tuttavia precisato che, sia per le lacune possedute dal gruppo classe, sia per l'interruzione didattica a causa dell'agitazione studentesca sfociata poi nell'occupazione, sia per garantire uno studio più interdisciplinare, è stato 32 necessario rallentare, ridimensionare e in alcuni casi modificare lo svolgimento del programma allo scopo di permettere una migliore interiorizzazione dei contenuti. Gli alunni sono stati disponibili al dialogo costruttivo fra loro e con l'insegnante, tuttavia non sempre sono apparsi attenti e regolari nell’esecuzione dei compiti. COMPETENZE SPECIFICHE RAGGIUNTE Essere in grado di comprendere le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. Essere in grado di interagire pur con interferenze linguistiche che non pregiudichino la comprensione. Produrre testi (ricette) semplici e chiari CONOSCENZE Processi, modalità e tecniche di gestione per lo svolgimento di compiti e la risoluzione di problemi Principali tipologie testuali, compresa quella tecnicoprofessionale, in base alle costanti che le caratterizzano. Modalità di organizzazione di testi comunicativi di carattere tecnicoprofessionale. Conoscenza del lessico di settore e/o indirizzo Strategie di comprensione di testi comunicativi scritti, orali e digitali relativi all’indirizzo CAPACITÀ Scegliere appropriate strategie di comprensione di testi complessi scritti, orali e multimediali Riconoscere le principali tipologie testuali, compresa quella tecnico-professionale, in base alle costanti che le caratterizzano. Comprendere globalmente i messaggi di vario genere in lingua standard. Comprendere testi relativi al proprio settore di indirizzo e alla dimensione culturale METODOLOGIA e STRATEGIE DIDATTICHE L’approccio privilegiato è stato quello stilistico o pragmatico che vede lo studio dell’inglese inserito in un contesto comunicativo. L’inglese specifico dell’indirizzo si presenta sotto un aspetto standard e possiede modi di dire, regole e contesti culturali che devono essere memorizzati proprio come delle formule. Pertanto sono state proposte attività di potenziamento e approfondimento dei contenuti affrontati negli anni precedenti, con particolare riferimento alla microlingua, in relazione a contesti ed esigenze professionali. Il percorso di insegnamento/apprendimento è stato caratterizzato da un’atmosfera sostanzialmente positiva anche se talvolta si è reso necessario sollecitare alcuni allievi a una partecipazione e a un impegno più costanti e produttivi. La maggior parte degli studenti ha risposto positivamente alle proposte didattiche, partecipando con un certo interesse al lavoro svolto e migliorando le proprie abilità di comprensione e di espressione orale e scritta. La strutturazione di tale percorso ha tenuto sempre in considerazione gli interessi, le attitudini, i livelli cognitivi degli studenti, sollecitandone un’applicazione creativa e motivata e mirando a svilupparne le capacità critiche. CONTENUTI SPECIFICI DEL PROGRAMMA Libro di testo: DE CHIARA –TORCHIA ABOUT A CATERING. TRINITY WHITEBRIDGE Chapter 1 The history of Food and Beverages: Prehistoric Times Classic antiquity: Food and beverages in Ancient Greece Chapter 2 Food Today: Fast food and fast food restaurants The negative aspects of fast food Slow food 33 The Middle Ages The XIX Century Do you live organic? GMOS Organic food and GMOS (photocopies) Chapter 3 Diets: Healthy eating The food Pyramid The Mediterranean diet. The Macrobiotic diet (photocopies) Vegeterianism. (photocopies) Food intolerances and allergies (photocopies) Chapter 8 Religion through food: Islam Judaism Hinduism International cooking: Indian Cooking* Chinese Cookingp* Japanese Cooking* *Gli argomenti contrassegnati con asterisco saranno svolti dopo il 16/05/2015 STRUMENTI E SUSSIDI Oltre ai libri di testo, ad integrazione e/o approfondimento degli stessi, si è fatto uso di fotocopie, materiale autentico, audiovisivo e/o multimediale. Per maggiori dettagli si rimanda al programma allegato alla presente relazione. VERIFICHE E VALUTAZIONI La valutazione ha riguardato le varie abilità (singole o integrate) e la competenza linguistica, per mezzo di prove in grado di verificare più di una abilità con tipologie diverse. La valutazione ha tenuto conto delle capacità acquisite e dei progressi ottenuti rispetto alla preparazione di partenza, all’impegno e alla partecipazione dimostrati nel corso dell’anno. La valutazione di fine periodo ha tenuto conto dei risultati delle prove sommative svolte in itinere e degli altri elementi concordati in seno al Consiglio di classe (impegno, partecipazione, progressione rispetto ai livelli di partenza) senza tuttavia mai prescindere dal raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari prefissati. Si è dato comunque valore prioritario alla fluenza del discorso rispetto all’accuratezza formale dell’espressione linguistica. Le verifiche scritte sono state effettuate periodicamente tramite la somministrazione di prove di valutazione oggettiva strutturate, semi-strutturate e non strutturate con il compito di valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e della padronanza delle abilità fondamentali. Sono state svolte 2 verifiche durante il primo quadrimestre (a causa dell'agitazione studentesca nel mese di dicembre) e 3 durante il secondo quadrimestre. I criteri di valutazione seguiti per la correzione sono stati l’efficacia comunicativa, la correttezza grammaticale, il controllo lessicale, con particolare riferimento alla micro lingua di settore. Le verifiche orali hanno valutato il livello di espressione con particolare attenzione alla scorrevolezza, proprietà lessicale e capacità di utilizzare i diversi registri linguistici. EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: Pietro Palermo LIBRO DI TESTO: Nuovo praticamente sport ORE DI LEZIONE EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO : Obiettivi realizzati con attività pratiche Potenziamento fisiologico e muscolare generale Incremento dell’elasticità muscolare e della mobilità articolare Esercizi per l'elasticità muscolare e della mobilità articolare Esercizi di destrezza; Esercizi basilari atti all’incremento delle qualità motorie di base; 34 Conoscenza delle regole e della tecnica di gioco della pallavolo Conoscenza delle regole e della tecnica di gioco del calcetto Obiettivi realizzati con attività teoriche Conoscenza teorica degli argomenti trattati Capacità di mettere in pratica norme di comportamento utili alla prevenzione di infortuni Contenuti Attività pratiche, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sopracitati Metodi di insegnamento Per quanto attiene le attività pratiche, queste si sono svolte, con una prima fase di attivazione generale,una fase di lavoro specifico con esercizi a corpo libero, e una fase finale di attività ludicosportiva Mezzi e strumenti di lavoro Palloni di pallavolo, palloni di calcetto, palloni da pallacanestro, tavolo da ping-pong Spazi Palestra, campo da calcetto esterno Strumenti di Verifica La verifica pratica e teorica è stata eseguita tramite domande, prove strutturate, test di valutazione delle capacità motorie e attraverso l'osservazione sistematica nelle diverse attività motorie proposte sia individuali che a squadre. Valutazione Nella valutazione si è tenuto conto della partecipazione attiva e propositiva e delle capacità motorie di ciascun alunnoConclusioni didattiche Il programma di scienze motorie e sportive è stato svolto con lo scopo di far capire agli alunni che un giusto equilibrio psico-fisico favorisce manifestazioni motorie più controllate ed armoniche. L'educazione motoria è stata finalizzata non solo alla crescita biologica, psicologica, sociale affettiva, ma anche alla crescita cognitiva e culturale. L’attività è stata rivolta alla formazione dell’alunno sui versanti pedagogico-culturale e tecnico-operativo, per poterlo inserire al meglio nella società come individuo osservante delle regole e del vivere civile che è l’obiettivo primario di tutte le discipline. 35 RELIGIONE CATTOLICA Docente: Prestigiacomo Domenica Disciplina: Religione Cattolica Libro di Testo: Luigi Solinas, “Tutti I Colori Della Vita”, Ed. SEI Profilo della Classe: Per quanto riguarda il profilo generale della classe si rimanda, nello specifico, a quanto è stato detto collegialmente in sede di consiglio di classe. La classe, comunque, durante l’anno scolastico non ha presentato, nell’ora di Religione Cattolica, problemi dal punto di vista disciplinare, gli alunni hanno mostrato un grado di socializzazione accettabile ed un comportamento corretto sia tra di loro, sia nei confronti del docente. Si è potuto costatare che l'ambiente socio culturale di appartenenza è piuttosto omogeneo. Gli alunni hanno evidenziato livelli cognitivi molto eterogenei, la maggior parte risultano autonomi nell'organizzare e gestire il proprio lavoro in maniera distinta, emerge nel complesso che un gruppo di alunni è in possesso di buone conoscenze e abilità, mentre un altro piccolo gruppo necessita di stimoli adeguati pertanto è in possesso di sufficienti conoscenze e abilità di base. Obiettivi Educativo-Didattici Raggiunti: Per quanto riguarda gli obiettivi educativo-didattici raggiunti si fa riferimento alla relazione del Consiglio di Classe. Competenze Lo studente al termine del corso di studi ha maturato le seguenti competenze specifiche: Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità; Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità. Obiettivi Specifici Di Apprendimento del Quinto Anno (Gli obiettivi specifici di apprendimento sono declinati in Abilità/Capacità e Conoscenze riconducibili in vari modo alle tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storicofenomenologica, bibblico-teologico). Abilità/Capacità Lo studente al termine del corso di studi sa: - Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo. - Individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero. - Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico. - Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo. 36 - Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica. Conoscenze Lo studente al termine del corso di studi ha maturato le seguenti conoscenze: L’importanza del ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. L’identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo. La concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione. L’insegnamento del Magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica. Contenuti Specifici del Programma: Moduli e Unità Didattiche Sviluppate: Modulo I: Una Società Fondata sui Valori Cristiani. Unità Didattiche: U.D. n. 1 La Solidarietà. U.D. n. 2 Una Politica per l’Uomo. U.D. n. 3 Un Ambiente per l’Uomo. U.D. n. 4 Un’Economia per l’Uomo. U.D. n. 5 Il Razzismo. U.D. n. 6 La Pace. U.D. n. 7 Una Scienza per l’Uomo. U.D. n. 8 Principi di Bioetica Cristiana. U.D. n. 9 Biotecnologie e OGM. U.D. n.10 La Fecondazione Assistita. U.D. n.11 L’Aborto. U.D. n.12 La Morte e la Buona Morte 37 TECNICA DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE SALA E VENDITA Prof. V. Musmeci Libro di Testo: A.Faracca E. Galiè A Capriotti T Ficcadenti Enogastronomici ” ed. Le Monnier “MASTER LAB Laboratorio di Servizi Ore di lezione effettuate fino al 15/05/2014: 45 Ore di lezione rimanenti: 10 PROFILO DELLA CLASSE In linea con quanto espresso nella programmazione preventiva di classe, le finalità che si sono cercate di conseguire sono state orientate verso la conoscenza di temi fondamentali generali delle diverse strutture ristorative alberghiere , le tecniche di servizio e le metodologie utilizzate in sala e nel bar , la scelta dei prodotti alimentari miscelati e non , la gestione del personale, il mondo del vino , argomenti che si collegano al rapporto con l’ambiente e al rispetto dei diritti umani. L’esperienza diretta in classe risponde alle esigenze di fornire contenuti legati alla realtà sociale e al cambiamento in atto nel mondo della ristorazione necessari nell’approfondire le nuove tendenze del mercato ristorativo e dei consumi ( customer satisfaction , catering, banqueting ) . Tenendo conto delle esigenze degli allievi si è proceduto, necessariamente alla spiegazione degli argomenti fondanti, dei concetti generali di ristorazione in maniera approfondita e ripetuta anche con l’ausilio di appunti , video, ricerche nel web . Per quanto concerne l’andamento didattico la classe può essere divisa in due fasce di livello, alla prima fascia di livello appartengono i discenti che hanno mostrato maggiore impegno e una appropriata partecipazione raggiungendo risultati migliori in linea con gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico ; alla seconda fascia appartengono gli alunni che hanno raggiunto in linea di massima risultati quasi sufficienti infatti, non tutti gli alunni hanno lavorato con coerenza ed impegno, poiché alcuni hanno dimostrato solo un interesse superficiale per la materia e uno scarso impegno domestico; un gruppo invece è risultato molto responsabile, impegnato e partecipe. Il livello di apprendimento risulta nel complesso medio-basso e in genere è si è dovuto spronare molto per avere dei risultati sufficienti rispetto alle richieste dell’ultimo anno. Inoltre è giusto evidenziare anche l’ impossibilità dello svolgimento di tutto il programma giustificato da numerose lezioni non svolte causa di eventi che spesso ricadevano nell’ unico giorno di lezione il lunedi’ . 38 OBIETTIVI DIDATTICO-EDUCATIVI Gli argomenti organizzati in moduli e strettamente legati alla pratica e competenza operativa del tecnico responsabile dei servizi di ristorazione, vengono esposti con ricorso a tabelle, schemi e diagrammi. Particolare attenzione è stata prestata alle tematiche che riguardano le figure professionali del Banqueting Manager e del Food and Beverage Manager oltre all’abbinamento enogastronomico . Alla fine del corrente anno gli alunni dimostrano di avere acquisito consapevolezza di un’esperienza diretta (stage) per un’attività professionale ricca di opportunità e soddisfazioni. Prerequisiti All’inizio dell’anno scolastico sono state somministrate verifiche scritte ed orali al fine di constatare il livello di partenza degli alunni. Obiettivi Didattici Raggiunti Conoscenze Utilizzare le tecniche gestionali nella produzione dei servizi enogastronomici e ristorativi Comprensione delle differenze esistenti tra le varie forme di ristorazione Analisi e sviluppo di un food cost e beverage cost Apprendimento degli orientamenti principali per la realizzazione delle attività ristorative Conoscenza specifica della micro-lingua del settore Conoscere gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico nutrizionale ed gastronomico Conoscenza dei differenti tipi di menu Conoscenza le varie procedure di vinificazione e le consuete soluzioni di abbinamento ai pasti Competenze Sa riconoscere i vari metodi di servizio in sala Il Banqueting e Catering : organizzazione di un banchetto Sa attuare le tecniche di base degli abbinamenti enogastronomici Sa riconoscere le caratteristiche delle differenti bevande utilizzate nella ristorazione e nel bar ; le varie tipologie di un Bar Capacità Classificare il vino in base alle sue caratteristiche organolettiche Simulare la realizzazione di buffet e banchetti Distinguere le differenti tecniche di vinificazioni Simulare la gestione di una azienda ristorativa-turistica con riferiomanto alle risorse umane economiche e territoriali Calcolare i costi specifici del settore CONTENUTI DI TECNICA DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SALA E VENDITA 39 MODULO 1: OBIETTIVO N.1 : DALLA GASTRONOMIA ALL’ ENOGASTRONOMIA TECNICHE DI GESTIONE AZIENDALE IL SISTEMA DI BANQUETING E CATERING MODULO 2: OBIETTIVO N.2 : L’ ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO IN SALA TECNICHE DI SERVIZIO NELLA RISTORAZIONE MODERNA IL MENU LE VARIE CARTE IN USO LA GESTIONE E L’OFFERTA DEL BAR. MODULO 3: OBIETTIVO N3. : CLASSIFICAZIONE E SERVIZIO DELLE BEVANDE IL VINO LA VINIFICAZIONE IL VINO IN EUROPA E NEL MONDO ENOLOGIA E ABBINAMENTI LA CUCINA INTERNAZIONALE E NAZIONALE ECONOMIA E GESTIONE DELL’IMPRESA RISTORATIVA DOCENTE: Bonura Elena LIBRO DI TESTO: Economia e gestione dell’impresa ristorativa Autori : Caterina De Luca, Maria Teresa Fantozzi. Ed. Liviana ORE DI LEZIONE EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO: 107 PROFILO DELLA CLASSE: La classe V sezione E indirizzo ristorazione è costituita da 17 alunni frequentanti ( 13 ragazzi, 4 ragazze) di cui una con una programmazione differenziata, un ragazzo audioleso che segue una programmazione per obiettivi minimi ed è presente anche un alunno con BES. La classe sin dall’inizio dell’anno scolastico è apparsa poco abituata allo studio e a trovare riscontro pratico dei concetti teorici trattati, con conoscenze frammentarie e confuse. La partecipazione alle lezioni per buona parte degli allievi è stata regolare. La classe risulta formata da alunni dotati di modeste capacità, alcuni dei quali, durante lo svolgimento degli argomenti trattati, hanno mostrato interesse per la disciplina; per questo motivo 40 si è cercato un costante aggancio alle problematiche più recenti, nell’intento di garantire agli alunni il raggiungimento di un adeguato livello di professionalità. L’insegnamento dell’economia aziendale è stato condotto puntando sui contenuti della materia, cercando di favorire il dibattito, ricercando la metodologia più rispondente alla classe, non tralasciando mai l’obiettivo di far acquisire un’abilità linguistica ed espressiva, al fine di esporre le conoscenze acquisite utilizzando correttamente ed in modo appropriato i termini tecnici. L’attività didattica si è basata essenzialmente sulla lezione frontale per la presentazione dei contenuti e sulla lezione partecipata attraverso la collaborazione attiva degli allievi al fine di sollecitare e coinvolgere quegli alunni che non hanno evidenziato sempre una partecipazione attiva al dialogo educativo. La perdita di diverse ore di lezione dovuta a diverse ragioni, hanno determinato delle difficoltà e rallentato i tempi dello svolgimento dell’attività didattica e pertanto non è stato possibile trattare alcuni argomenti in maniera approfondita. All’interno della classe pochi alunni si sono distinti dimostrando interesse per la materia e raggiungendo discreti risultati. Alcuni alunni capaci, grazie ad una partecipazione incostante hanno raggiunto un livello di conoscenza sufficiente ed invece un ristretto numero di alunni a causa di impegno e partecipazione discontinua non è riuscito a raggiungere un livello di preparazione sufficiente. Per valutare il raggiungimento degli obiettivi fondamentali, come la capacità espositiva, la padronanza dei contenuti e la capacità di elaborazione e ragionamento, si è fatto uso della prova orale, intesa come colloquio individuale o come discussione aperta all’intera classe, invece si è fatto uso delle prove scritte per accertare con maggior precisione, il raggiungimento di determinati obiettivi. OBIETTIVI DIDATTICO-EDUCATIVI RAGGIUNTI CONOSCENZE: concetto di competenza economica e finanziaria obblighi contabili relativi alle rilevazioni ed alla redazione del bilancio d’esercizio concetto di pianificazione e programmazione metodologie del controllo di gestione COMPETENZE: 1. analizzare i fatti di gestione da un punto di vista economico e finanziario; 2. redigere un bilancio; rielaborare un bilancio ed effettuare l’analisi per indici; CAPACITÀ: rilevare i principali fatti di gestione; spiegare le voci di bilancio; calcolare i principali indici di bilancio; saper redigere un bilancio con dati a scelta. 41 METODOLOGIE Le metodologie usate sono state quelle più idonee per fare acquisire le abilità e le conoscenze previste nella programmazione: lezione frontale per la presentazione dei contenuti; lezione partecipata attraverso la collaborazione attiva degli allievi; risoluzione di problemi. CONTENUTI IL PATRIMONIO C) Il prospetto del patrimonio: la situazione patrimoniale D) Classificazione degli elementi del patrimonio: le attività, le passività, il patrimonio netto LE RISORSE FINANZIARIE La struttura finanziaria dell’impresa Le fonti di finanziamento Le fonti interne: il capitale proprio, l’autofinanziamento Le fonti esterne Il credito mercantile I prestiti bancari Il prestito obbligazionario IL SISTEMA COSTI-RICAVI-REDDITO Reddito globale e reddito d’esercizio I cicli aziendali I costi e i ricavi Il principio di competenza: costi e ricavi d’esercizio Costi e ricavi con pagamento posticipato Costi e ricavi con pagamento anticipato La situazione economica LA GESTIONE ECONOMICA Le operazioni di gestione Determinazione del reddito secondo procedimento analitico e sintetico L’analisi dei ricavi L’analisi dei costi L’analisi della redditività aziendale: il Bep LA CONTABILITA’ AZIENDALE Il conto e il quadro dei conti Il metodo della partita doppia Analisi e rilevazione dei principali fatti di gestione Le principali scritture di assestamento IL BILANCIO D’ESERCIZIO I principi di redazione del bilancio Le parti del bilancio: lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa GLI INDICI DI BILANCIO 42 Indici della struttura patrimoniale Indici di composizione degli investimenti Indici di composizione dei finanziamenti Indici delle relazioni tra investimenti e finanziamenti Indici dell’equilibrio finanziario Indici di redditività IL BUDGET Struttura e contenuto del budget IL MARKETING Evoluzione del concetto di marketing Il ciclo di vita del prodotto e gli obiettivi di marketing LA DISCIPLINA DEI CONTRATTI DI SETTORE I contratti ristorativi Il contratto di catering Il contratto di banqueting IL SISTEMA DI QUALITA’ I marchi di qualità dei prodotti agroalimentari I marchi di qualità dei vini I prodotti a chilometro zero STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo ed esercitazioni pratiche. VERIFICHE E VALUTAZIONI Nel processo di valutazione si è fatto riferimento non solamente ai risultati ottenuti nelle singole verifiche ma anche, soprattutto, ai progressi ottenuti, nella considerazione dei livelli di partenza e alle potenziali capacità che l’allievo potrà ottenere nel futuro. Gli strumenti per la verifica sono stati: colloqui, dibattiti, esercitazioni e lavori individuali. GRIGLIA DI VALUTAZIONE 0-15 1 16-25 2 26-35 3 36-45 4 46-55 5 56-65 6 66-75 7 76-85 8 86-95 9 96-100 10 Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Distinto Ottimo 43 MATEMATICA Prof.ssa Richichi Concetta Ore previste: 99 ore effettivamente svolte al 15 maggio 2014: 68 ore da svolgere: 15 La classe è formata da diciassette alunni fra cui un’alunna con programmazione differenziata ed un alunno con programmazione per livelli minimi, inoltre è presente un alunno con bisogni educativi speciali (BES) per il quale è stato predisposto un piano che prevede strumenti compensativi e dispensativi. Tutti gli alunni, ad eccezione di un alunno che ripete per la seconda volta la classe quinta, provengono dalla classe quarta, hanno mostrato verso la disciplina un interesse ed una partecipazione non sempre costante ed adeguata. Il livello medio di partenza registrato all’inizio dell’anno scolastico, attraverso la somministrazione di test d’ingresso concordati con i colleghi della stessa disciplina, è stato, nel complesso, mediocre. L’attività didattica si è svolta alternando momenti di lezione frontale, necessarie per l’introduzione di nuovi concetti, con lezioni dialogate dalle quali gli alunni stessi potevano trarre le informazioni necessarie per costruire autonomamente la conoscenza. Nella realizzazione di ciascun percorso, un primo momento è stato sempre dedicato alla verifica ed al recupero dei prerequisiti richiesti, per poi procedere alla presentazione del problema e, quindi, alla ricerca della strategia di risoluzione. Nella fase della sistemazione teorica dei concetti introdotti, si è cercato di spronare gli allievi a partecipare attivamente alla lezione attraverso la costruzione di schemi e schede riepilogative. La fase dell’applicazione aveva come obiettivo quello di consolidare le capacità acquisite: i procedimenti risolutivi, quando è stato necessario, sono stati descritti da tabelle in cui venivano evidenziati i passaggi salienti. Un altro momento importante dell’attività didattica è stato quello finalizzato all’analisi del testo ed alla successiva schematizzazione, per avviare gli allievi ad un migliore metodo di studio ed all’approfondimento personale. Si è insistito, inoltre, sull’uso di un linguaggio sufficientemente rigoroso nella definizione di concetti ed enunciati delle loro proprietà. Non sono state date dimostrazioni dei teoremi studiati, dei quali si è curata, invece, tenuto conto delle indicazioni della Direzione generale dell’istruzione professionale, la loro “utilità”. Nel corso dell’anno scolastico la classe, in generale, ha cercato di migliorare la partecipazione al dialogo didattico - educativo raggiungendo un livello di profitto, nel complesso, quasi sufficiente. CONTENUTI SVOLTI al 15 maggio 2015 Equazioni di primo e secondo grado Sistemi lineari Disequazioni di primo e secondo grado, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni Concetto di funzione Classificazione delle funzioni Dominio di una funzione Intersezioni di una funzione con gli assi cartesiani 44 Segno di una funzione Limite di una funzione: concetto intuitivo Il calcolo dei limiti: - il limite di una funzione algebrica razionale intera per x che tende ad un valore finito c e per x che tende ad infinito - il limite di una funzione algebrica razionale fratta per x che tende ad un valore finito c e per x che tende ad infinito Gli asintoti di una funzione Funzione crescente Funzione decrescente Grafico qualitativo di una funzione I concetti di analisi sono stati affrontati da un primo approccio al relativo calcolo; successivamente si è approfondito l'aspetto legato alle proprietà a anche l'utilizzo in contesti diversi. Si è cercato, ove possibile, di mettere in evidenza i collegamenti tra strumento matematico e sua applicazione in ambito tecnico. A) OBIETTIVI: Obiettivi affettivi: quelli stabiliti nella programmazione del Consiglio di classe. Obiettivi cognitivi: CONOSCENZA COMPRENSIONE APPLICAZIONE ANALISI SINTESI VALUTAZIONE B) CONOSCENZE Conoscenza degli aspetti principali rispetto ai concetti di: funzione, dominio, limite, asintoto Conoscenza degli elementi principali del linguaggio specifico della disciplina e di linguaggi simbolici e grafici Conoscenza delle regole fondamentali di calcolo -descrivere i modelli presentati, evidenziandone le proprietà -sapere riassumere concetti in una esposizione rigorosa -sapere applicare le tecniche apprese in nuovi contesti -trasferire criteri -sapere selezionare elementi fondamentali di un argomento trattato e dedurre relazioni -sapere progettare esecuzioni -sapere individuare e correggere errori e incongruenze in un processo CAPACITA’ COMPETENZE Sapere descrivere i modelli Definire, in modo semplice e evidenziandone le principali chiaro, il concetto di limite . proprietà Enunciare le proprietà del limite, Calcolare limiti in Sapere riassumere concetti forma determinata ed in una esposizione semplice indeterminata e chiara Sapere leggere, costruire ed Utilizzare i concetti studiati per lo studio di interpretare semplici grafici caratteristiche di una Sapere individuare e semplice funzione razionale correggere errori ed intera e fratta incongruenze in un processo 45 relative a limiti in forma determinata ed indeterminata - STRUMENTI FISICI Libro di testo Fotocopie valutando i risultati ottenuti FORMATIVI Schematizzazione di procedimenti che mettano in evidenza la motivazione dei passi fatti e i nodi fondamentali del percorso D) METODOLOGIE lezioni frontali lezioni dialogate E) CRITERI DI VALUTAZIONE Tutte le verifiche hanno avuto lo scopo di monitorare l'apprendimento degli allievi per intervenire tempestivamente con azioni di recupero e di valutare il raggiungimento dei livelli minimi di accettabilità in corrispondenza dei quali è stata stabilita la soglia di sufficienza. Nella valutazione si è tenuto conto, oltre che del raggiungimento degli obiettivi fissati, anche dei progressi conseguiti rispetto alla situazione di partenza, dell'impegno e di eventuali analisi delle difficoltà riscontrate in media dalla classe nell'affrontare la verifica proposta. Nella valutazione delle prove scritte il punteggio finale è stato definito in base ai seguenti criteri di valutazione: il voto finale attribuito alla prova è stato formulato in decimi, considerando l’intera scala di valutazione da 1 a 10 in base al punteggio totalizzato dall'alunno e alle fasce di livello stabilite per ogni prova. Nelle prove scritte è stato attribuito il max punteggio ad una risposta corretta e completa, un punteggio compreso tra zero e il punteggio max ad una risposta incompleta o parzialmente errata, zero ad una risposta errata o omessa. Il punteggio assegnato ha tenuto conto: della correttezza dei contenuti trattati della chiarezza e del rigore espositivi della scelta di tecniche risolutive e loro corretto uso. La valutazione delle prove orali ha tenuto conto di: Osservazione dei materiali prodotti e sistemazione delle conoscenze (appunti, esercizi svolti ..) Conoscenza di termini, procedimenti, .... Comprensione dei concetti, procedure, proprietà,... Applicazione di tecniche, di simboli; descrizione del percorso seguito Analisi, scelta e motivazione di percorsi Sintesi e costruzione di relazioni Valutazione della coerenza tra dati e risultati Il voto finale attribuito alla prova orale è stato espresso in decimi . PARAMETRI Nelle prove orali le fasce di livello e corrispondenti voti sono stati così stabiliti: Voto Livelli 1-3 Prestazioni L’alunno conosce minimamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo superficiale; è in grado di formulare strategie risolutive con notevoli Grav.insuff difficoltà in situazioni semplici e di esporre con linguaggio stentato. 46 . 4 Insuff. 5 Liev. Insuff. 6 Suff. 7 Discreto 8 Buono 9-10 Ottimo L’alunno conosce parzialmente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo parzialmente corretto ; è in grado di formulare strategie risolutive con qualche difficoltà in situazioni semplici e di esporre con linguaggio modesto . L’alunno conosce complessivamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo complessivamente corretto; è in grado di formulare strategie risolutive, guidato, in situazioni note e di esporre con linguaggio impreciso. L’alunno conosce sufficientemente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo corretto ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in situazioni note e di esporre con linguaggio semplice e chiaro. L’alunno conosce discretamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo corretto ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in situazioni note e di esporre con linguaggio chiaro. L’alunno conosce pienamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici con sicurezza ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in situazioni nuove e di esporre con linguaggio chiaro e pertinente. L’alunno conosce in modo approfondito gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici autonomamente e consapevolmente ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in situazioni complesse e di esporre con linguaggio rigoroso. Libro di testo: L.Sasso – Nuova Matematica a colori volume 4 - Petrini SCIENZA DEGLI ALIMENTI Docente: Bellino Angela Disciplina: Scienza e cultura dell’alimentazione Ore di lezioni svolte: 57 LIBRO DI TESTO : Silvano Rodato - CONOSCERE GLI ALIMENTI - Ed. CLITT PROFILO DELLA CLASSE La classe 5°E, è composta da n. 17 allievi, (14 maschi e 3 femmine). Una delle allieva segue una programmazione differenziata, seguita da una docente specializzata. Uno degli allievi è audioleso e segue una programmazione per obiettivi minimi per il quale si avvale della collaborazione di un insegnate specializzato e di un' assistente alla comunicazione. L'alunno, essendo autorizzato a seguire un orario ridotto per esigenze personali, è stato assente in buona parte delle mie lezioni, per cui le verifiche sono state svolte durante le ore di altre materie, con la collaborazione del docente specializzato. La maggior parte degli allievi proviene dalla 4E, tranne un allievo, che proviene dalla 5D. 47 La legittima astensione dalle lezioni per l’occupazione, motivata dalle precarie condizioni di vivibilità del plesso, nonché le difficoltà nel processo di apprendimento hanno comportato un sostanziale rallentamento nello svolgimento della programmazione sia durante il primo quadrimestre e parte del secondo quadrimestre anche per le numerose assenze di massa. Il contesto socio-culturale di appartenenza appare nel complesso omogeneo. La maggior parte degli alunni ha mantenuto un comportamento vivace, ma rispettoso delle regole. Per gran parte degli allievi la frequenza è stata regolare, tranne un paio di casi. Dal punto di vista didattico la classe è eterogenea, infatti, si distinguono alcuni elementi sufficientemente motivati ed in possesso di adeguate capacità di rielaborazione personale dei contenuti acquisiti, interessati e partecipi al dialogo educativo. Altri elementi invece, mostrato non poche difficoltà dovute al limitato bagaglio culturale, alle conoscenze insicure sia nella comunicazione scritta che in quella orale, allo scarso impegno profuso nello studio. Durante il corso dell’anno ho cercato di responsabilizzare gli alunni, invitandoli ad un comportamento più maturo e collaborativo, allo scopo di coinvolgerli nelle attività proposte. Il rendimento non è stato uniforme, i risultati possono essere considerati sufficienti per la maggior parte degli allievi. Non sono, però, mancati casi di insufficienza legati alla scarsa volontà di recuperare da parte di alcuni allievi che non erano motivati allo studio. Oltre alle attività ed ai contenuti esposti nel programma sulla disciplina di base, sono state svolte attività di recupero delle abilità di base in orario curricolare e extra curriculare, dedicate in modo specifico alla revisione di alcuni argomenti trattati ed al potenziamento dell’abilità di scrittura lettura e comprensione del testo. Come è noto per l’anno scolastico 2014/2015, a seguito del riordino dei percorsi scolastici avviato nel 2010 nell’istruzione secondaria di secondo grado, anche le modalità dell’esame di stato sono state modificate, in particolare la seconda prova scritta. Pertanto nelle prove scritte somministrate, durante il corso scolastico, si è tenuto conto delle normative emanate dal MIUR; ipotizzando tipologie il più vicino possibile alle circolari molto generiche, ricevute poco prima della conoscenza delle materie esterne oggetto d’esame. Complessivamente gli obiettivi sono stati raggiunti dalla maggior parte degli allievi, sebbene con livelli di approfondimento diversi in relazione alle attitudini, capacità e impegno dei singoli. I risultati ottenuti sono nel complesso da ritenere sufficienti, pur permanendo in alcuni casi difficoltà concettuali e di metodo che non permettono di elevarsi al di sopra della sufficienza. Le abilità di base sono state attivate attraverso compiti specifici ed esercitazioni. TEST E/O GRIGLIE DI OSSERVAZIONI UTILIZZATI PER LA RILEVAZIONE Non sono stati effettuati test di ingresso. Sono state effettuate ore di ripasso su argomenti svolti nello scorso anno utili a recuperare alcune parti del programma che costituiscono prerequisito per lo svolgimento di quello del quinto anno. OBIETTIVI I contenuti del programma si propongono di ampliare ed approfondire le conoscenze acquisite dagli studenti nel corso di qualifica, passando da un’interpretazione educativo- alimentare del primo biennio e prevalentemente merceologica del terzo anno, nutrizionale del quarto anno; ad un’analisi sistematica dei processi alimentari, nutrizionali ed igienici correlati alla ristorazione. OBIETTIVI TRASVERSALI Competenze trasversali dell’anno 2014/2015 Obiettivi generali Favorire il pieno sviluppo della persona, l’autostima e stimolare la costruzione di corrette relazioni con gli altri e con la realtà naturale e sociale; nel rispetto della diversità e delle regole; Promuovere e consolidare un metodo di studio efficace finalizzato all’apprendimento delle 48 discipline e all’acquisizione della padronanza dei linguaggi specifici; Promuovere il rispetto della società civile e della legalità; Assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità e potenzialità in ambito didattico, sociale e professionale; OBIETTIVI DISCIPLINARI CONOSCENZE ABILITA/COMPETENZE OBIETTIVI MINIMI Comprendere l’importanza dell’applicazione delle norme igieniche nell’ambito ristorativo. Individuare le principali cause di contaminazione microbiologica Identificare le principali patologie alimentari e le loro modalità di trasmissione. Conoscere gli elementi che concorrono a determinare la qualità degli alimenti Identificare le differenze principali tra frode commerciale e frode sanitaria. Comprendere l’importanza di una sana alimentazione. Riconoscere gli stili dietetici Analizzare i diversi tipi di dieta Saper leggere ed interpretare le tabelle LARN e le tabelle di composizione chimica degli alimenti. Conoscere la spesa energetica dell’organismo e comprendere l’importanza dell’educazione alimentare. Conoscere le linee guida per una sana alimentazione nelle varie fasce di età. Comprendere gli effetti di scorrette abitudini alimentari Conoscere le più comuni malattie che possono essere controllate da un regime dietetico particolare. Comprendere gli aspetti caratteristici dei disturbi comportamentali nella nutrizione. Conoscere le consuetudini alimentari Essere in grado di interpretare le tabelle LARN ed applicarle per la realizzazione di una dieta equilibrata. Saper elaborare la dieta più adatta per fasce d’età della popolazione e per persone che praticano una attività sportiva Individuare le più comuni malattie che possono essere controllate da un regime dietetico particolare. Acquisire norme igieniche e comportamenti corretti nella manipolazione degli alimenti e nell’uso delle attrezzature e superfici di lavoro Identificare i requisiti fondamentali che i locali adibiti alla manipolazione degli alimenti devono avere. Individuare le principali tossinfezioni alimentari per la salvaguardia della salute dei consumatori Identificare le principali tecniche di conservazione degli alimenti ed il ruolo degli additivi alimentari Adottare comportamenti corretti per la salvaguardia della salute. Saper indicare alimenti in relazione alle consuetudini alimentari nelle grandi religioni e comprendere l’importanza di menu adatti al contesto culturale e religioso. Usare un linguaggio specifico accettabile sul piano lessicale e sintattico. Utilizzare autonomamente i testi. Gli alunni devono essere in grado di: cogliere il senso generale di testi scritti ed orali relativi alla disciplina, identificandone i contenuti specifici; acquisire ed usare nozioni e terminologie scientifiche ed essere in grado di dare informazioni specifiche la disciplina. Conoscere il proprio peso ideale e fabbisogno energetico giornaliero. Comprendere l’importanza di una sana alimentazione. Conoscere le più comuni malattie che possono essere controllate da un regime dietetico particolare. Comprendere l’importanza dell’applicazione delle norme igieniche nell’ambito ristorativo. Conoscere le principali cause di contaminazione microbiologica e identificare le principali patologie alimentari e le modalità di trasmissione. Conoscere le principali tecniche di conservazione degli alimenti. 49 nelle grandi religioni. CONTENUTI MODULO 1 Contenuti NUOVE TENDENDENZE DI FILIERA DEI PRODOTTI ALIMENTARI Abitudini alimentari degli italiani; Sicurezza alimentare nel sistema produttivo; Qualità e sostenibilità alimentare. Evoluzione dei consumi alimentare in Italia; Sicurezza alimentare e filiera produttiva; Filiera nel sistema agroalimentare; Sistema di tracciabilità e rintracciabilità; Filiera e sicurezza alimentare in Europa; Filiera corta e sviluppo sostenibile; Pericolo e rischio alimentare; Contaminazioni fisiche e contaminazioni chimiche; Fattori anti nutrizionali e sostanze tossiche naturali degli alimenti; Contaminazioni biologica. MODULO 2 Contenuti UA MODULO 3 Contenuti NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI E OGM Alimenti alleggeriti o light; Nuovi prodotti alimentari e innovativi. Generalità; Alimenti alleggeriti o light; Alimenti fortificati, arricchiti, supplementati; Alimenti funzionali; Alimenti geneticamente modificati OGM; Alimenti di gamma e convenience food; Alimenti integrali; Alimenti biologici; Alimenti destinati ad un’alimentazione particolare Integratori alimentari; Nutrigenomica e nutraceutica; Nanotecnologie; Additivi alimentari. MALATTIE ALIMENTARI TRASMESSA DA CONTAMINAZIONI BIOLOGICHE Contaminazioni alimentari e principali malattie trasmesse con gli alimenti; Tossinfezioni, infezioni e intossicazioni alimentari. Contaminazione biologica I prioni a) encefalopatia spongiforme; I virus 50 UA epatite A I batteri riproduzione batterica spore batteriche fattori ambientali e crescita batterica tossine batteriche Malattie da contaminazione microbiche tossinfezioni alimentari intossicazioni alimentari infezioni alimentari Principali malattie batteriche di origine alimentare salmonellosi stafilococchi botulismo clostridium perfringens listeriosi tifo e paratifo colera shigellosi lieviti e funghi microscopici lieviti muffe Parassitosi da protozoi amebiasi giardiasi Parassitosi da metazoi teniasi echinococcosi trichinosi ascaridiosi ossiuriasi anisakidosi 51 SISTEMA HACCP E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI MODULO 4 Contenuti Norme igienico-sanitarie nei servizi ristorativi; Disposizioni legislative (H.A.C.C.P.); Qualità degli alimenti; Norme e certificazioni. Requisiti generali d’igiene I locali Il personale Il sistema H.A.C.C.P Controllo qualità e sicurezza alimentare * UA La sicurezza alimentare La sicurezza alimentare in Europa L’ autocontrollo Il controllo ufficiale in Italia Le frodi alimentari Qualità totale degli alimenti: DOP IGP STG Le frodi alimentari 52 MODULO 5 Contenuti CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI Conservazione degli alimenti e le Mild Technologies Classificazione dei metodi di conservazione Principali cambiamenti delle caratteristiche organolettiche degli alimenti a seconda del sistema di conservazione adottato Metodi fisici UA Basse temperature: a) refrigerazione b) congelazione c) surgelazione Alte temperature: a) pastorizzazione; b) sterilizzazione; c) Disidratazione: d) essiccazione, e) concentrazione a caldo ed a freddo; f) liofilizzazione; g) radiazioni antigermogliamento; h) modificazioni dell’atmosfera: atmosfera controllata/modificata, sottovuoto. Tecnologie emergenti Metodi chimico - fisici e biologici 1. affumicamento; 2. fermentazione Metodi chimici naturali 1) 2) 3) 4) 5) sale; zucchero, olio, aceto; alcool etilico. 53 MODULO 6 Contenuti ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E LARN Generalità; Abitudini alimentari; Gli standards dietologici (indicazioni); Alimentazione equilibrata; La bioenergetica UA 3. 4. 5. Generalità; La misura dell’energia; Calorimetria diretta; Calorimetria indiretta. Fabbisogno energetico - Il metabolismo basale(MB; Termogenesi indotta della Dieta (TID); La termoregolazione; L’accrescimento; Le attività fisiche e il fabbisogno energetico totale. Valutazione dello stato nutrizionale Composizione corporea; Il peso teorico secondo Broca e Lorenz; Indice di massa corporea (IMC). I LARN e dieta equilibrata Dieta equilibrata; LARN e fabbisogno di nutrienti; Metabolismo e dieta equilibrata; Linee guida per una sana alimentazione; La piramide alimentare. 54 ALIMENTAZIONE NELLE VARIE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE E NUTRIZIONALI MODULO 7 Contenuti Alimentazione equilibrata per fasce d’età Tipologie dietetiche Dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche UA MODULO 8 Contenuti 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Generalità Alimentazione in gravidanza; Alimentazione della nutrice Alimentazione nella prima infanzia; Alimentazione nella seconda infanzia e nell’età scolare; Alimentazione nell’adolescenza; Alimentazione nell’età adulta; Alimentazione nella terza età; Alimentazione nello sportivo; Tipologie dietetiche - Dieta mediterranea; Dieta vegetariana; Dieta eubiotica; Dieta macrobiotica. LA DIETA IN PARTICOLARI CONDIZIONI PATOLOGICHE UA - Patologie correlate alle scorrette abitudini alimentari Cibi consentiti, limitati e “proibiti” Cancerogenesi e malattie del benessere Malattie alimentari legati ai disturbi comportamentali Obesità; Aterosclerosi; Ipertensione; Diabete; Gotta; Alimentazione e cancro. Disturbi del comportamento alimentare Anoressia Bulimia Malnutrizione da carenza di nutrienti Malnutrizioni da macronutrienti; Malnutrizioni da micronutrienti; Alcol etilico e alcolemia; Relazioni tra nutrienti e patologie. Allergie e intolleranze - Allergie alimentari; Intolleranze alimentari; Allergeni e etichette alimentari; Allergia: un fenomeno mondiale in continuo aumento; Malnutrizione un problema globale. 55 MODULO 9 Contenuti UA CONSUETUDINI ALIMENTARI NELLE GRANDI RELIGIONI E CULTURA DEL CIBO * Cultura alimentare e religione Consuetudini alimentari nelle grandi religioni. - Generalità; - Nascita delle religioni; - Prescrizioni alimentari nelle grandi religioni; - Antropologia alimentare e cultura del cibo; - Alimentazione e diffusione dell’uomo sulla terra; - Esempi di modelli alimentari nel mondo; - Mangiar bene per stare meglio. ENOGASTRONOMIA ARTIC. CUCINA DOCENTE: RUGGIERO LOCASCIO La classe, formata da 17 alunni iscritti, ha durante il corso dell’anno trovato nuovi assetti; l’allievo Lo Verde Lorenzo ha frequentato in modo discontinuo. Durante l’anno scolastico ho intrapreso con la classe un percorso con degli obiettivi tali da poter permettere ad ogni singolo alunno, anche se in termini diversi, di raggiungere una competenza adeguata della materia. Sono stati rilevati e fissati i diversi livelli di partenza; le conversazioni/indagini con gli allievi mi hanno fornito un quadro sommario dei background individuali, si è dato, quindi, un taglio, una modalità agli incontri , alle lezioni, particolare; da un canto l’approccio da parte mia di tipo tecnico con linguaggio e lessico professionale ha portato gli allievi ad assumere un atteggiamento professionale, o comunque, ad averne un’idea. Dall’altro, la disponibilità al dialogo, nonché all’ascolto, la complicità, talvolta avuta “insieme” hanno fatto da incipit ad un rapporto comunicativo più che soddisfacente con la classe. Da un punto di vista strettamente didattico, invece la situazione è stata per così dire altalenante; tale l’attività durante l’anno ha subito alcuni rallentamenti: qualche assenza di massa, diverse lezioni spese all’insegna di un migliore andamento disciplinare, hanno di fatto reso difficile il raggiungimento di tutti gli obbiettivi prefissati. La tenacia e la buona volontà della maggior parte della classe hanno permesso tuttavia di soddisfare con successo le aspettative, raggiungendo risultati pienamente sufficienti. 56 CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO ( MODULI ED UNITA’ DIDATTICHE SVOLTE) 1. L’uomo e il cibo Fattori che incidono sulle abitudini alimentari Evoluzione degli stili alimentari e di consumo in Italia Le abitudini alimentari oggi 2. Il mercato ristorativo e la neo-ristorazione 2.1. Le classi ristorative La ristorazione collettiva La ristorazione commerciale Il fast-food Il self-service 2.2. Le future tendenze del gusto Il consumatore moderno 3. Le nuove forme della ristorazione 3.1. Il catering Il catering: i soggetti coinvolti Il trasporto dei pasti I buoni pasto 3.2. Il banqueting Le diverse forme di banqueting Il banqueting manager Come organizzare un evento Il contratto La scheda evento 4. Il buffet 4.1. Un servizio, tanti servizi La piccola colazione Il coffee break Il brunch Il lunch e il dinner Il cocktail Il buffet di cerimonia o di gala Come organizzare un buffet 5. Il controllo dei costi 5.1. Il food cost Il food cost: indicazioni preliminari Il food cost del piatto e della ricetta Il food cost massimo ammesso Il food cost attuale Il food cost potenziale Il food cost standard I food cost a confronto 5.2. Il beverage cost La standardizzazione delle ricette I metodi per il controllo del beverage 6. Le risorse umane 6.1. Il servizio e le imprese di servizi Il prosumer L’organizzazione del lavoro 57 Il metodo dello staff management 6.2.La gestione delle risorse umane Come pianificare le risorse umane La selezione del personale Il rapporto di lavoro subordinato 7. L’alimentazione sicura 7.1. La conservazione con metodi fisici L’essiccazione La microfiltrazione La congelazione La surgelazione La refrigerazione La catena del freddo La conservazione degli alimenti in ambienti refrigerati La liofilizzazione La pastorizzazione La sterilizzazione 7.2. La conservazione con metodi chimici La salatura Il trattamento con soluzioni zuccherine La conservazione nell’alcol La conservazione nell’aceto La conservazione in atmosfera protetta 7.3. La conservazione con metodi chimico-fisici e biologici L’affumicatura La fermentazione L’aggiunta di additivi 7.4. Il piano HACCP per la salute del consumatore Le fasi del piano HACCP L’albero delle decisioni La normativa HACCP semplificata La gestione del prodotto per garantire la sicurezza 7.5. I nuovi strumenti per la sicurezza La filiera alimentare La tracciabilità e la rintracciabilità degli alimenti 8. Le tecniche di cottura 8.1. L’importanza di saper cuocere 8.2. La trasmissione del calore Per conduzione Per convezione Per irraggiamento 8.3. La classificazione delle cotture Le cotture per concentrazione Le cotture per espansione Le cotture miste Le nuove tecnologie di cottura 8.4. Le modificazioni degli alimenti durante la cottura Le trasformazioni indotte dalla temperatura 9. Le carni 9.1. La composizione e classificazione delle carni I tessuti della carne I nutrienti presenti nelle diverse tipologie di carne Carni da macello Carni avicole 58 Cacciagione e selvaggina 9.2.Il percorso “dal pascolo alla tavola” La macellazione La frollatura I diversi tagli della carne L’etichettatura 9.3. Le lavorazioni preliminari delle carni Il sezionamento dei diversi tagli Come disossare le carni La porzione Altre lavorazioni preliminari: parare, imbrigliare, bardare, lardellare, appiattire e tritare. 9.4. Le frattaglie I nutrienti delle frattaglie bianche e rosse La deperibilità delle frattaglie L’utilizzo in cucina 10. I prodotti ittici 10.1. La composizione e classificazione dei prodotti ittici I nutrienti dei prodotti ittici L’importanza del pesce azzurro La classificazione in base all’habitat La classificazione in base al contenuto lipidico La classificazione in base alla forma (pasci piatti o affusolati) La classificazione in base all’utilizzo in cucina 10.2. Le lavorazioni preliminari dei prodotti ittici La pulizia e la preparazione dei pasci affusolati e dei pesci piatti La porzione di pesce: il trancio, la darna, il filetto di pesce, la scaloppa, la tartare, il battuto La lavorazione dei crostacei la lavorazione dei molluschi 11. Gli impasti fondamentali 11.1. La pasta frolla Gli ingredienti I metodi di impasto Come bilanciare una pasta frolla Le differenti combinazioni di impasto Le aggiunte speciali all’impasto di base Il calcolo delle uova per le frolle montate La classificazione delle paste frolle 11.2. La pasta sfoglia Gli ingredienti Le diverse tipologie di pastello L’impasto del panetto Le pieghe della pasta sfoglia La cottura ideale 11.3. Il pan di Spagna Gli ingredienti I processi per una corretta esecuzione del Pan di Spagna La cottura 11.4. Il biscotto arrotolato Il biscotto classico Il biscotto alle mandorle da decorazione 11.5. I bignè Le materie prime La proporzione degli ingredienti e la preparazione 59 12. Le creme e i semifreddi 12.1. Lo zucchero cotto Lo sciroppo La cottura dello zucchero 12.2. Le creme La crema pasticcera Gli ingredienti principali La crema inglese La crema al burro Le creme leggere La crema chiboust Le creme mousseline 12.3. Le meringhe 12.4. Le mousse 12.5. Le bavaresi Gli ingredienti Le fesi di preparazione delle bavaresi 12.6.Il semifreddo La base semifreddo Le paste aromatizzate Si specifica che nei giorni a seguire la presentazione di questo documento, relativo agli argomenti effettivamente svolti, verranno trattati i moduli inerenti “ LA CUCINA REGIONALE ITALIANA “ e “ LA CUCINA INTERNAZIONALE “. 60 V. 3 - Consuntivo Alternanza Scuola-lavoro ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE FORMATIVA POST-QUALIFICA CLASSE VE BIENNIO FORMATIVO 2013/2014-2014/2015 FIGURA PROFESSIONALE: “ESPERTO IN PASTICCERIA” RELAZIONE FINALE DEL TUTOR PROF. ACCURSIO SABELLA Il curriculum scolastico dell’Istruzione Professionale, prevede un’area di professionalizzazione “alternanza scuola lavoro” volta a fornire una formazione spendibile nel mercato del lavoro. Tale progetto viene sviluppato in due anni, nelle classi quarte e quinte del corso post-qualifica di tecnico delle attività turistiche, con un monte ore complessivo di 132 ore. Lo scopo del progetto è migliorare l’efficacia didattica del percorso scolastico, fornendo agli alunni l’opportunità di inserire un’esperienza in impresa durante il proprio percorso di formazione. La finalità è quella di assicurare agli alunni, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. I risultati attesi sono relativi a tre segmenti: il primo è didattico per favorire la motivazione allo studio e l’accelerazione dei processi di apprendimento; il secondo è orientativo per aiutare gli alunni ad acquisire una conoscenza del mondo del lavoro e delle capacità in esso richieste e nello stesso tempo per valorizzare le vocazioni e gli interessi di apprendimento personali; il terzo è finalizzato a fornire una maggiore opportunità di professionalizzazione con l’acquisizione di competenze di base. Il percorso formativo è stato strutturato in moduli didattici, affidati ad esperti interni all’istituto. Durante i due anni scolastici, gli allievi, inoltre, hanno svolto un periodo di stage (40 ore per ogni anno scolastico). Al termine di ogni attività (moduli didattici / stage) sono state effettuate valutazioni dei livelli di preparazione conseguiti dagli allievi, attraverso verifiche teorico (test)- pratiche . La microspecializzazione, da conseguire nel biennio post-qualifica è stata individuata: - A partire dal profilo professionale tracciato nel programma ministeriale dell’esperto della Pasticceria, che deve avere conoscenze tecniche operative e organizzative adeguate nella specifica area turistico-ristorativa. - Tenendo conto della realtà turistico-ricettiva presenti nel territorio e quindi delle relative offerte occupazionali. 61 - In base alle risorse disponibili e alle esigenze ed aspettative dell’utenza coinvolta nell’attività programmata. Descrizione della figura professionale: ESPERTO IN PASTICCERIA L’esperto della Pasticceria è dotato di conoscenze tecniche, operative ed organizzative adeguate dell’area turistico-ristorativa, il processo produttivo nel quale la figura professionale dell’esperto della Pasticceria, deve inserirsi consiste nella conoscenza approfondita dei prodotti tipici del territorio, può operare autonomamente o integrarsi in strutture più complesse attraverso proposte ristorative inerenti l’alimentazione naturale e le tradizioni enogastronomiche regionali. Obiettivi del sapere: L’alunno dovrà: ….. Conoscere le esigenze del territorio Conoscere l’uso delle materie prime specifiche nella cucina biologica Conoscere il sistema ristorativo regionale nazionale e internazionale Obiettivi del saper fare: L’alunno saprà: ….. Organizzare e coordinare reparti attinenti le attività di preparazione di prodotti biologici Gestire le risorse umane in relazione agli spazi, tecnologie, prodotti, tendenze Obiettivi del saper essere: L’alunno: … E’ in grado di applicare le conoscenze tecniche –operative per valorizzare la propria azienda E’ in grado di contestualizzarsi con le realtà economiche Conoscere tecniche evolute e tradizionali nella cucina biologica Competenze trasversali Competenze comunicative, relazionali, di problem solving ecc., che entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento lavorativo efficace in un contesto specifico Competenze tecnico-professionali Le competenze tecnico professionali sono costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all’esercizio delle attività operative richieste dai processi di lavoro a cui si riferisce nei diversi ambiti professionali) Conoscenza dei meccanismi gestionali delle strutture ristorative - Lingue straniere scritte e parlate. Sbocchi occupazionali Il soggetto del profilo trova ampia e facile collocazione in strutture come, agriturismo strutture ristorative. 62 ORGANIZZAZIONE DEI MODULI Prima annualità classe IV° E A.S. 2013/2014 MODULO PROFESSIONALIZZANTE DISCIPLINA ORE DOCENTE Modulo n. 1 Introduzione al corso Modulo n. 2 Microlingua Francese 1/2 10 Interno Modulo n. 3 Legislazione specialistica 5 Interno Modulo n. 4 Modulo delle simulazioni aziendali 10 Interno Modulo n.5 Tirocinio Presso Strutture Accreditate 40 Interno Modulo n. 6 Verifica progetto 1/2 Interno Interno Lo stage dell‘anno scolastico 2013/2014 si è svolto presso aziende che operano nel territorio dal 01/04/2014 al 20/05/2014 ORGANIZZAZIONE DEI MODULI Seconda annualità classe V° E A.S. 2014/2015 MODULO PROFESSIONALIZZANTE DISCIPLINA ORE DOCENTE Modulo n. 1 Introduzione al corso 1/2 Interno Modulo n. 2 Microlingua Francese 10 Interno Modulo n. 3 Spendibilità nel mondo del lavoro 5 Interno 63 Modulo n. 4 Modulo simulazione aziendale 10 Interno Modulo n. 5 Tirocinio presso strutture accreditate 40 Interno Modulo n. 5 Verifica progetto 1/2 Interno Lo stage dell‘anno scolastico 2014/2015 si è svolto presso aziende che operano nel territorio dal 30/03/2015 al 03/05/2015. Il percorso professionale è stato concluso in data 06/05/2015. Quasi tutti i discenti hanno frequentato regolarmente il corso, dimostrando di avere raggiunto gli obiettivi formativi e professionali descritti nel progetto, che ha permesso loro d’acquisire una capacità operativa – funzionale, appropriata al profilo in oggetto. 64 VI- CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO CREDITO SCOLASTICO Il Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito scolastico. Tale punteggio esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Al fine della valutazione del credito scolastico si fa riferimento alla seguente tabella ministeriale: Tabella A (Tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio1998, n. 323, così come modificata dal D.M.n.42/2007 e dal D.M. 99/09) Candidati interni Media dei voti Bande di oscillazione M=6 4-5 6<M≤7 5-6 7<M≤8 6-7 8<M≤9 7-8 9 < M ≤ 10 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Si attribuisce, a giudizio del Consiglio di classe, tenuto conto delle indicazioni ministeriali e le disposizioni del Collegio, il punteggio massimo della fascia in presenza di almeno tre voci positive tra gli indicatori sottoelencati: 1. Assiduità nella frequenza. Indicatore: non più del 10% di assenze sul monte ore annuo; 2. Media superiore o pari a 0,5 (ad es. 6,5; 7,5….); 65 3. Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo. Indicatori: interventi pertinenti durante le attività didattiche, attività di ricerca e approfondimento individuali o di gruppo, atteggiamento propositivo nei confronti dei compagni, partecipazione attiva alle attività dell’istituto; 4. Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative (con esclusione dei corsi di recupero) promosse dall’istituto in fascia pomeridiana di durata non inferiore alle 15 ore, (per i Progetti FIS è necessaria la partecipazione al 70% del monte orario) per gli alunni delle classi terze dell’IPSEOA si terrà conto della partecipazione alle attività di Stage; 5. Partecipazione a gare e concorsi cui la scuola ha aderito (olimpiadi di informatica, della matematica, manifestazioni e gare enogastronomiche e di accoglienza ecc.); 6. Per gli alunni delle classi quarte e quinte dell’IPSEOA sarà considerata la frequenza e la partecipazione alle attività di alternanza scuola-lavoro (numero di assenze max30% del monte ore); 7. Impegno e partecipazione nelle ore di religione cattolica o nella materia alternativa secondo le indicazione ministeriali. Per la Tabella valutazione Credito Formativo e attribuzione voto di condotta si rimanda al POF. 66 VII- GRIGLIE DI VALUTAZIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO Alunno: _______________________________________________ INDICATORI DESCRITTORI Misuratori Punti Ottimo/Eccellente 4 Discreto/ Buono 3,5 Sostanzialmente corretto: lessico accettabile Sufficiente 3 Impreciso generico Mediocre 2,5 Insufficiente 2 Gravi e diffusi errori di ortografia, morfologia, sintassi, punteggiatura. Gravemente insufficiente 1 Sa analizzare le strutture poetiche o narrative, sa interpretare Ottimo/Eccellente 5 Sa descrivere ed analizzare Discreto/ Buono 4 Sa solo individuare Sufficiente 3 Individua solo parzialmente Mediocre 2,5 Individua in modo errato Insufficiente 2 Non sa riconoscere le strutture del testo letterario Gravemente insufficiente 1 Si esprime in modo Capacità esprimersi di (punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicali) Pienamente corretto; ampio e specialistico lessico Appropriato: lessico adeguato ed efficace con un lessico Scorretto; lessico povero e usato in modo improprio Capacità di analisi e di interpretazione del testo letterario (Contestualizzazione del testo, analisi dei principali nuclei tematici, analisi delle principali strutture narrative o poetiche, individuazione delle principali caratteristiche stilistiche) Capacità di sviluppare le proprie argomentazioni Argomenta in modo: Ricco e articolato Ottimo/Eccellente 3 (Organizzazione testo- Chiaro e ordinato Discreto/ Buono 2,5 Schematico ma corretto Sufficienti 2 Poco coerente Mediocre 1,5 Disorganico e confuso Insufficiente 1 Non sa argomentare Gravemente insufficiente 0,5 Ottimo/Eccellente 3 Discreto/ Buono 2,5 Essenziale: apporti accettabili Sufficiente 2 Parziale: apporti superficiali Mediocre 1,5 Inadeguato( assenza di apporti personali e critici) Insufficiente 1 Assenza di rielaborazione Gravemente insufficiente 0,5 del Equilibrio coesione e coerenza- continuità tra frasi, paragrafi e sezioni) Capacità di rielaborare, di effettuare collegamenti e fare riferimenti, di contestualizzare Rielabora in modo : Critico( apporti profondi, personali) Adeguato: corretti) apporti PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO originali, efficaci e /15 67 TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE ALUNNO: _____________________________________________________________ INDICATORI DESCRITTORI Misuratori Punti Ottimo/Eccellente 4 Appropriato: lessico adeguato ed efficace Discreto/ Buono 3,5 Sostanzialmente corretto: lessico accettabile Sufficiente 3 Mediocre 2,5 Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 Ricco e articolato; testo ottimamente organizzato, coeso, coerente Ottimo/Eccellente 5 Chiaro; il testo risulta discretamente strutturato, coeso e coerente Discreto/ Buono 4 Sufficiente 3 Mediocre 2,5 Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 Ottimo/Eccellente 3 Rispetta le consegne in modo esauriente Discreto/ Buono 2,5 Rispetta le consegne Sufficiente 2 Rispetta in parte le consegne Mediocre 1,5 Rispetta solo alcune consegne Insufficiente 1 Non rispetta le consegne Gravemente insufficiente 0,5 Ottimo/Eccellente 3 Discreto/ Buono 2,5 Essenziale: apporti accettabili Sufficiente 2 Parziale: apporti superficiali Mediocre 1,5 Senza apporti personali Insufficiente 1 Non rielabora Gravemente insufficiente 0,5 Si esprime in modo Capacità esprimersi di ( punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicali) Pienamente corretto; ampio e specialistico Impreciso generico con lessico un lessico Scorretto; lessico improprio Gravemente inadeguato Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare le proprie argomentazioni scorretto; lessico Argomenta in modo: Ordinato; il testo risulta sufficientemente organizzato, coeso e coerente Schematico e superficiale Il testo risulta poco coerente e discontinuo in alcune parti Discontinuo e disorganico Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli del genere testuale ( lunghezza del testo, individuazione di un titolo coerente, individuazione della destinazione editoriale) Capacità di rielaborarazione critica e personale dei documenti e delle fonti Rispetta in modo efficace tutte le consegne Rielabora in modo : Critico( apporti profondi, personali) Adeguato: corretti) apporti PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO originali, efficaci e /15 68 TIPOLOGIA C: Tema storico ALUNNO: ______________________________________________________ INDICATORI DESCRITTORI Misuratori Punti Ottimo/Eccellente 4 Discreto/ Buono 3,5 Sufficiente 3 Impreciso con un lessico generico Mediocre 2,5 Scorretto; improprio Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 Ricco e articolato; testo ottimamente organizzato, coeso, coerente Ottimo/Eccellente 3 Chiaro; il testo risulta discretamente strutturato, coeso e coerente Discreto/ Buono 2,5 Sufficiente 2 Mediocre 1,5 Insufficiente 1 Gravemente insufficiente 0.5 Ottimo/Eccellente 5 Discreto/ Buono 4 Conosce sufficientemente l’argomento e sviluppa la traccia in modo omogeneo Sufficiente 3 Conosce parzialmente l’argomento Mediocre 2,5 Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 Rielabora in modo critico Ottimo/Eccellente 3 Rielabora in modo personale Discreto/ Buono 2,5 Rielabora in modo corretto Sufficiente 2 Rielabora in modo superficiale Mediocre 1,5 Rielabora senza apporti personali Insufficiente 1 Non rielabora Gravemente insufficiente 0,5 Si esprime in modo Capacità esprimersi di ( Punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicali) Pienamente specialistico corretto; Appropriato: lessico efficace Sostanzialmente corretto: lessico accettabile lessico Gravi errori di ortografia e sintassi Capacità di formulare una tesi e di sviluppare le proprie argomentazioni lessico povero e morfologia, Argomenta in modo: Ordinato; il testo risulta sufficientemente organizzato, coeso e coerente Schematico; il testo risulta poco coerente Discontinuo e disorganico Testo sconnesso Conoscenza eventi storici degli Capacità di sviluppare in modo pertinente la traccia Padroneggia l’argomento; sviluppa la traccia in modo fluido, argomenta le fonti storiche Conosce ampiamente l’argomento e sviluppa la traccia in modo completo e pertinente; cita le fonti storiche, senza rielaborarle Conosce l’argomento in maniera superficiale Non conosce l’argomento, la traccia è sviluppata in modo non pertinente Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /15 69 TIPOLOGIA D: Tema di ordine generale ALUNNO: ________________________________________ INDICATORI DESCRITTORI Misuratori Punti Ottimo/Eccellente 4 Appropriato: lessico adeguato ed efficace Discreto/ Buono 3,5 Sostanzialmente corretto: lessico accettabile Sufficiente 3 Impreciso con un lessico generico Mediocre 2 Scorretto; lessico povero e usato in maniera impropria Insufficiente 1, 5 Gravi errori punteggiatura, sintassi Gravemente insufficiente 1 Ricco e articolato; testo ottimamente organizzato, coeso, coerente Ottimo/Eccellente 3 Chiaro; il testo risulta discretamente strutturato, coeso e coerente Discreto/ Buono 2,5 Sufficiente 2 Mediocre 1,5 Insufficiente 1 Gravemente insufficiente 0,5 Ottimo/Eccellente 5 Discreto/ Buono 4 Conosce sufficientemente l’argomento e sviluppa la traccia in modo omogeneo e coerente Sufficiente 3 Conosce parzialmente l’argomento e sviluppa la traccia in modo essenziale Mediocre 2,5 Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 critico Ottimo/Eccellente 3 personale Discreto/ Buono 2,5 corretto Sufficiente 2 essenziale Mediocre 1,5 parziale Insufficiente 1 Non rielabora Gravemente insufficiente 0,5 Si esprime in modo Capacità esprimersi di ( Punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicali) Capacità di argomentare il tema proposto dalla traccia Pienamente corretto; ampio e specialistico di lessico morfologia, ortografia, Argomenta in modo: Ordinato; il testo risulta sufficientemente organizzato, coeso e coerente Schematico; il testo risulta poco coerente Discontinuo e disorganico Il testo non è argomentato Conoscenza dell’argomento Capacità di sviluppare in modo pertinente la traccia Padroneggia l’argomento e sviluppa la traccia in modo esauriente e del tutto coerente Conosce ampiamente l’argomento e sviluppa la traccia in modo completo e pertinente Scarsa conoscenza dell’argomento Conoscenza errata Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze Rielabora in modo : PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /15 70 VII.2 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA – Alunni BES TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO Alunno: ________________________________________________ INDICATORI DESCRITTORI Misuratori Punti Ottimo/Eccellente 3 Discreto/ Buono 2,5 Sostanzialmente corretto: lessico accettabile Sufficiente 2 Impreciso generico Mediocre 1,5 Insufficiente 1 Gravemente insufficiente 0,5 Sa analizzare le strutture poetiche o narrative, sa interpretare Ottimo/Eccellente 6 Sa descrivere ed analizzare Discreto/ Buono 5,5 Individua senza approfondire Sufficiente 5 Individua in modo parzialmente corretto Mediocre 4,5 Insufficiente 4 Gravemente insufficiente 3,5 Si esprime in modo Capacità esprimersi di ( punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicali) Pienamente corretto; ampio e specialistico lessico Appropriato: lessico adeguato ed efficace con un lessico Parzialmente scorretto Gravemente inadeguato Capacità di analisi e di interpretazione del testo letterario (Contestualizzazione del testo, analisi dei principali nuclei tematici, analisi delle principali strutture narrative o poetiche, individuazione delle principali caratteristiche stilistiche) scorretto, lessico Parafrasa o sintetizza il testo in modo parzialmente errato No sa individuare Capacità di sviluppare le proprie argomentazioni Argomenta in modo: Ricco e articolato Ottimo/Eccellente 3 (Organizzazione testo- Chiaro e ordinato Discreto/ Buono 2,5 Schematico ma corretto Sufficienti 2 Semplice e superficiale Mediocre 1,5 Disomogeneo e poco coerente Insufficiente 1 Incoerente Gravemente insufficiente 0,5 Ottimo/Eccellente 3 Discreto/ Buono 2 Essenziale: apporti accettabili Sufficiente 1 Parziale: apporti superficiali Mediocre 0,5 Inadeguato( assenza di apporti Insufficiente 0,3 Gravemente insufficiente 0 del Equilibrio coesione e coerenza- continuità tra frasi, paragrafi e sezioni) Capacità di rielaborare, di effettuare collegamenti e fare riferimenti, di contestualizzare Rielabora in modo : Critico( apporti profondi, personali) Adeguato: corretti) apporti originali, efficaci e personali) Non rielabora PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /15 71 TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE- Alunni BES ALUNNO: _________________________________________________________ INDICATORI DESCRITTORI Misuratori Punti Ottimo/Eccellente 3 Appropriato: lessico adeguato ed efficace Discreto/ Buono 2,5 Corretto: lessico accettabile Sufficiente 2 Impreciso con un lessico generico Mediocre 1,5 Scorretto; lessico povero Insufficiente 1 Gravemente insufficiente 0,5 Ricco e articolato; testo ottimamente organizzato, coeso, coerente Ottimo/Eccellente 6 Chiaro; il testo risulta discretamente strutturato, coeso e coerente Discreto/ Buono 5,5 Sufficiente 5 Mediocre 4,5 Testo discontinuo in alcune parti Insufficiente 4 Testo disorganico Gravemente insufficiente 3,5 Rispetta consapevolmente tutte le consegne Ottimo/Eccellente 3 Rispetta le consegne in modo esauriente Discreto/ Buono 2,5 Rispetta le consegne Sufficiente 2 Rispetta in parte le consegne Mediocre 1,5 Rispetta solo alcune consegne Insufficiente 1 Non rispetta le consegne Gravemente insufficiente 0,5 Ottimo/Eccellente 3 Discreto/ Buono 2 Essenziale: apporti accettabili Sufficiente 1 Parziale: apporti superficiali Mediocre 0,5 Inadeguato, personali Insufficiente 0,3 Gravemente insufficiente 0 Si esprime in modo Capacità esprimersi di ( punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicali) Pienamente corretto; ampio e specialistico Gravemente inadeguato Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare le proprie argomentazioni lessico scorretto; lessico Argomenta in modo: Ordinato; il sufficientemente coeso e coerente testo risulta organizzato, Schematico; il testo risulta poco coerente Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli del genere testuale ( lunghezza del testo, individuazione di un titolo coerente, individuazione della destinazione editoriale) Capacità di rielaborarazione critica e personale dei documenti e delle fonti Rielabora in modo : Critico( apporti profondi, personali) Adeguato: corretti) apporti senza originali, efficaci e apporti Non rielabora PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /15 72 TIPOLOGIA C: Tema storico- Alunni BES ALUNNO: ____________________________________________________ INDICATORI DESCRITTORI Misuratori Punti Ottimo/Eccellente 3 Discreto/ Buono 2,5 Impreciso con un lessico generico Sufficiente 2 Scorretto; lessico povero e Mediocre 1,5 Gravemente scorretto, lessico inadeguato Insufficiente 1 Gravemente insufficiente 0,5 Ottimo/Eccellente 6 Chiaro; il testo risulta discretamente strutturato, coeso e coerente Discreto/ Buono 5,5 Ordinato; il testo risulta sufficientemente coeso e coerente Sufficiente 5 Mediocre 4,5 Insufficiente 4 Gravemente insufficiente 3,5 Si esprime in modo Capacità esprimersi di (Punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicali) Capacità di formulare una tesi e di sviluppare le proprie argomentazioni Pienamente corretto; lessico ampio e specialistico Appropriato: lessico adeguato ed efficace Sostanzialmente accettabile corretto: lessico Argomenta in modo: Ricco e articolato; testo ottimamente organizzato, coeso, coerente Schematico; testo poco coerente e discontinuo in alcune parti Testo disorganico in alcune parti Testo disorganico in ogni sua parte Conoscenza eventi storici degli Capacità di sviluppare in modo pertinente la traccia Padroneggia l’argomento e sviluppa la traccia in modo esauriente e del tutto coerente; rielabora in modo critico il materiale storiografico Ottimo/Eccellente Conosce ampiamente l’argomento, sviluppa la traccia in modo completo e pertinente; cita le fonti storiche Discreto/ Buono 2,5 Conosce sufficientemente l’argomento e sviluppa la traccia in modo omogeneo Sufficiente 2 Conosce sufficientemente l’argomento ma sviluppa la traccia in modo superficiale Mediocre 1,5 Conosce parzialmente l’argomento sviluppa la traccia in modo inadeguato Insufficiente e Non conosce l’argomento:trattazione non pertinente alla traccia Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze 3 1 Gravemente insufficiente 0,5 critico Ottimo/Eccellente 3 personale Discreto/ Buono 2 corretto Sufficiente 1 essenziale Mediocre 0,5 parziale Insufficiente 0,3 non rielabora Gravemente insufficiente 0 Rielabora in modo : PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /15 73 TIPOLOGIA D: Tema di ordine generale- Alunni BES ALUNNO: ______________________________________________________ INDICATORI DESCRITTORI Misuratori Punti Ottimo/Eccellente 3 Discreto/ Buono 2,5 Impreciso con un lessico generico Sufficiente 2 Scorretto; lessico povero Mediocre 1,5 Insufficiente 1 Gravemente insufficiente 0,5 Ricco e articolato; testo ottimamente organizzato, coeso, coerente Ottimo/Eccellente 3 Chiaro; il testo risulta discretamente strutturato, coeso e coerente Discreto/ Buono 2,5 Sufficiente 2 Mediocre 1,5 Insufficiente 1 Gravemente insufficiente 0,5 Ottimo/Eccellente 6 Discreto/ Buono 5,5 Si esprime in modo Capacità esprimersi di ( Punteggiatura, ortografia, morfosintassi, proprietà lessicali) Fluido e scorrevole; specialistico Appropriato; lessico efficace Sostanzialmente corretto; lessico accettabile Gravemente improprio Capacità di argomentare il tema proposto dalla traccia lessico scorretto, lessico Argomenta in modo: Ordinato; il testo risulta sufficientemente organizzato Schematico; testo poco coerente in alcune parti Testo discontinuo in alcune parti Testo disorganico Conoscenza dell’argomento Padroneggia l’argomento, sviluppa la traccia in modo efficace Capacità di sviluppare in modo pertinente la traccia Conosce ampiamente l’argomento, trattazione pertinente Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze Conosce sufficientemente l’argomento, trattazione coerente Sufficiente 5 Conosce sufficientemente l’argomento ma sviluppa la traccia in modo superficiale Mediocre 4,5 Conosce parzialmente l’argomento Insufficiente 4 Non conosce l’argomento, trattazione non pertinente alla traccia Gravemente insufficiente 3,5 critico Ottimo/Eccellente 3 personale Discreto/ Buono 2 corretto Sufficiente 1 essenziale Mediocre 0,5 parziale Insufficiente 0,3 Non rielabora Gravemente insufficiente 0 Rielabora in modo : PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /15 74 VII.3. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA Allievo…………………………………….. classe …………………… data…................... Griglia di valutazione Indicatori Descrittori I Punteggio Fuori traccia Parziale Sufficiente Completa 1 1,5 2 3 Scorretto e incompleto Parziale Sufficiente Efficace 1 CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO (aderenza alle richieste della traccia) Punti 3 CAPACITA’ DI ARGOMENTARE (organicità e coerenza del discorso) Punti 3 COMPETENZA COMUNICATIVA (pertinenza espressiva, terminologica, tecnica) Punti 3 Tot punti ------------------/15 Scorretta e impropria Scarsa Sufficiente Buona ed efficace Parte I (tot… punti 9) Quesito n…(tot. punti 3) Quesito n…(tot. punti 3) 1,5 2 3 1 1,5 2 3 Suff. 10/15 Griglia di valutazione per la seconda parte della prova SCORRETTA E INCOMPLETA 1 CORRETTA E NON DEL TUTTO COMPLETA 2 COMPLETA E CORRETTA 3 1 2 PUNTI ----------/6 Voto: …………………….. 75 VII.4. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA - ALUNNI BES Allievo…………………………………….. Griglia di valutazione Indicatori CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO (aderenza alle richieste della traccia) Punti 5 CAPACITA’ DI ARGOMENTARE (organicità e coerenza del discorso) Punti 2 COMPETENZA COMUNICATIVA (pertinenza espressiva, terminologica, tecnica) Punti 2 classe …………………… data…................... Descrittori I Punteggio Fuori traccia Parziale Sufficiente Adeguata 1 1,5 2 4 Scorretto e incompleto Parziale Sufficiente Adeguata 1 Scorretta e impropria Scarsa Sufficiente Buona ed Adeguata Parte I (tot. punti 9) Quesito n…(tot. punti 3) Quesito n…(tot. punti 3) 1,5 2 2,5 1 1,5 2 2,5 Tot punti ------------------/15 Suff. 10/15 Griglia di valutazione per la seconda parte della prova SCORRETTA E INCOMPLETA 1-1,25-1,5-1,75 CORRETTA E NON DEL TUTTO COMPLETA 2-2,25-2,50-2,75 COMPLETA E CORRETTA 3 1 2 PUNTI ----------/6 Voto: …………………….. 76 VII. 5 - GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA TIPOLOGIA MISTA (B + C): Diritto e tecnica amministrativa, Lab. Serv. Enogastronomici – Cucina, Matematica, Storia DISCLIPLINA: ___________________________ Tipologia C: Quesito 1 Quesito 2 Quesito 3 Quesito 4 ______/ 0,25 ______/ 0,25 ______/ 0,25 ______/ 0,25 Tipologia B: Quesito 5 Risposta nulla o totalmente errata; (punteggio 0) Informazioni Informazioni corrette Informazioni parziali, lessico ma non approfondite. esaurienti. povero; numerosi Lessico semplice ma Lessico vario e errori grammaticali adeguato; alcuni pertinente; nessun (punteggio errori grammaticali errore grammaticale 0.01 - 0,49) (punteggio: 0.50 (punteggio: 0,76 - 1) 0,75) _____/ 0 Quesito 6 Risposta nulla o totalmente errata; (punteggio 0) _____/0,49 ____/0,75 _____1 Informazioni Informazioni corrette Informazioni parziali, lessico ma non approfondite. esaurienti. povero; numerosi Lessico semplice ma Lessico vario e errori grammaticali adeguato; alcuni pertinente; nessun (punteggio errori grammaticali errore grammaticale 0.01 - 0,49) (punteggio: 0.50 (punteggio: 0,76 - 1) 0,75) _____/ 0 _____/0,49 ____/0,75 TOTALE TIPOLOGIA C _____/ 1 TOTALE TIPOLOGIA B _____/ 2 TOTALE COMPLESSIVO _____/ 3 _____1 77 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA - (Lingua Inglese) Risposta nulla o totalmente errata Informazioni molto parziali e/o poco pertinenti Lessico povero, numerosi errori grammaticali Informazioni corrette ma non approfondite Lessico semplice, alcuni errori grammaticali Informazioni esaurienti Lessico vario con rari errori grammaticali Punteggio: 0.00 Punteggio: 0.01- 0.50 Punteggio: 0.51 – 1,00 Punteggio: 1.01 - 1.50 Quesiti 1 2 Totale _______/ 3.00 78 VII.6. GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Conoscenze lacunose, frammentarie, disorganiche 0-1-2-3(insufficiente) 4 E 5-6-7-8 Conoscenze parziali con alcune lacune (mediocre) CONOSCENZE INFORMAZIONI DISCIPLINARI Conoscenze soddisfacenti (sufficiente) Conoscenze sicure e più che soddisfacenti (discreto) Conoscenze sicure, diffuse approfondimenti (buono) e con alcuni 10 11 Conoscenze complete e approfondite (ottimo) CAPACITA’ ARGOMENTARE OPERARE COLLEGAMENTI E 9 12 DI Argomentazione poco organica e priva di raccordi 0-1-2 DI (insufficiente) Argomentazione talvolta disorganica, con raccordi 3-4 semplici e guidati (mediocre) Argomentazione nel complesso organica raccordi semplici ma pertinenti (sufficiente) con 5 Argomentazione diffusamente organica con raccordi 6-7 pertinenti (discreto/buono) Argomentazione ampiamente organica e autonoma, 8 con raccordi pertinenti e critici (ottimo) COMPETENZE LINGUISTICHE ESPOSITIVE Espressione incerta e/o approssimativa, con carenze 0-1 ED lessicali (insufficiente) Espressione talvolta incerta e/o poco sicura, con 2-3-4 lessico spesso generico (mediocre) 5 Espressione, nel complesso, chiara e corretta, con lessico semplice (sufficiente) Espressione sicura e chiara, con lessico, in genere, 6-7 appropriato (discreto/buono) Espressione organica e coerente, con lessico 8 appropriato e specifico (ottimo) CAPACITA’ DI ANALISI E Mediocre/sufficiente DI AUTOCORREZIONE Discreto/buono/ottimo DELLE PROVE SCRITTE 1 2 PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /30 79 IL CONSIGLIO DELLA CLASSE V E N° Disciplina DOCENTE 1 Italiano e Storia Marcella Marrocco (componente interno della commissione) 2 Francese Gaetano Scurria (segretario) 3 Inglese Laura Guercio (coordinatore) 8 Diritto e tecniche amministrative – Elena Bonura strutture recettive Laboratorio servizi enogastronomici – Vito Musmeci Settore Sala e vendita Concetta Richichi Matematica (componente interno della commissione) Laboratorio servizi Ruggiero Locascio enogastronomici - (componente interno della cucina commissione) Angela Giuseppa Bellino Scienza degli alimenti 9 Educazione Fisica Pietro Palermo 10 Religione Domenica Prestigiacomo 11 Docente Specializzato Maurizio Castellana 12 Docente Specializzato Giuseppina Sanfilippo 4 5 6 7 FIRMA 80 ALLEGATI 81 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “U. Mursia” Carini VE – I.P.S.E.O.A a.s. 2014/2015 SIMULAZIONE TERZA PROVA DISCPLINE OGGETTO DELLA PROVA: Diritto e Tecnica Amministrativa, Lingua Inglese, Matematica, Storia, Lab. Serv. Enogastronomici - Cucina TIPOLOGIA MISTA: B (6 quesiti a risposta aperta ) C (16 quesiti a risposta multipla) Inglese: Testo in lingua straniera seguito da due domande aperte PROCEDURA: Quesiti a risposta multipla: l’ allievo deve selezionare con una “x” la risposta esatta tra le quattro che gli vengono proposte per ogni quesito Quesiti a risposta aperta: Ciascun quesito a risposta aperta non dovrà superare il numero di 5 righe. Testo in lingua straniera (Inglese): l’ allievo deve leggere il testo e rispondere alle due domande in lingua straniera (inglese) TEMPO A DISPOSIZIONE: 90 minuti PUNTEGGIO: Per la tipologia C, ad ogni risposta esatta verrà attribuito un punteggio di 0,25; per ciascun quesito a risposta aperta (tipologia B) verrà attribuito un punteggio variabile da un minimo di 0 a un massimo di 1, attribuito in base alla tabella allegata; il punteggio di ciascuna domanda in lingua inglese varierà da 0 a 1,5 e sarà attribuito in base alla tabella di valutazione allegata. Valutazione della singola disciplina. La votazione relativa ad ogni disciplina è determinata dalla somma dei punteggi riportati nei singoli quesiti. Valutazione complessiva della prova. La votazione complessiva della prova in quindicesimi è determinata dalla somma dei punteggi riportati nei singoli quesiti, arrotondata all’intero più vicino. Per frazioni uguali o superiori a 0,5 si approssimerà al voto successivo NORME PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA FIRMARE IMMEDIATAMENTE TUTTI I FOGLI CONSEGNATI. NON E’ POSSIBILE CHIEDERE CHIARIMENTI NEANCHE SUL TESTO DEI QUESITI. LA CONSEGNA, AL TERMINE, DEVE ESSERE CONTEMPORANEA NON È POSSIBILE USCIRE PRIMA DELLA CONSEGNA. BARRARE A PENNA LA CASELLA DELLA RISPOSTA CHE SI RITIENE CORRETTA (Tipologia C) NON E’ CONSENTITA NESSUNA CORREZIONE NE’ A PENNA NE’ CON IL BIANCHETTO 82 COGNOME: _____________________ NOME: ___________________________ FIRMA: ___________________________________________ CLASSE 5E – I.P.S.E.O.A. a.s. 2014/2015 GRIGLIA PER L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO DELLA PROVA DISCIPLINA TOTALE QUESITI A TOTALE QUESITI A RISPOSTA APERTA RISPOSTA CHIUSA TOTALI Diritto e Tecnica Amministrativa ____/ 2 ____/1 ____/ 3 Lab. Serv. Enog. Cucina ____/ 2 ____/ 1 ____/ 3 Lingua Inglese ____/ 3 Matematica ____/ 2 ____/ 1 ____/ 3 Storia ____/ 2 ____/ 1 ____/ 3 ____/ 3 VALUTAZIONE PROVA _____/ 15 FIRMA DEI DOCENTI 83 D I R I T T O E T E C N I C A A M M I N I S T R A T I V A Il bilancio è composto: solo da documenti contabili dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico e dalla relazione sulla gestione dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico e dalla Nota integrativa dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico e dalla relazione dei sindaci La situazione patrimoniale evidenzia: la composizione del reddito i costi e i ricavi monetari esclusivamente i debiti e i crediti dell’impresa il valore e la composizione del patrimonio in un determinato momento Sono scritture di assestamento: le registrazioni di acquisti effettuati durante l’esercizio i regolamenti di debiti e crediti le registrazioni delle vendite le scritture relative agli ammortamenti, accantonamenti, ratei, risconti Quando il margine di struttura è positivo, l’espressione: (capitale permanente – attivo immobilizzato) è maggiore di zero (capitale permanente – attivo immobilizzato) è minore di zero (attivo corrente – debiti a breve scadenza) è minore di zero (attivo corrente – debiti a breve scadenza) è maggiore di zero Cosa è l’ammortamento e come avviene il calcolo della quota d’ammortamento. _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Spiega la differenza tra fonti interne e fonti esterne di finanziamento. _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 84 LAB. SERV. ENOGASTRONOMICI CUCINA Cos’è il “brunch”? è la pausa prevista nelle riunioni di lavoro, durante la quale vengono servite preparazioni dolci e salate insieme a prodotti di caffetteria e bevande analcoliche. è la fusione, in termini di orari e di piatti proposti, del breakfast e del lunch. E’ in pratica una prima colazione rinforzata, tipico dei giorni festivi prevede varie portate dolci e salate, calde e fredde. viene servito nel tardo pomeriggio, ma anche in serata,insieme ad un vasto assortimento di cocktail, viene servita piccola pasticceria dolce e salata, a richiesta anche una o due preparazioni calde. appuntamento esclusivamente estivo, viene servito direttamente in spiaggia o a bordo piscina, l’offerta riguarda diversi tipi di snack e cocktail analcolici o poco alcolici, generalmente alla frutta. Il primo taglio della carne bovina… …viene chiamato così perché è la prima parte della carcassa ad essere sezionata ed è composta dalle frattaglie bianche e rosse …è composto dal quarto posteriore unitamente alla lombata; è la parte più pregiata …è l’insieme di tutto il tessuto muscolare dell’animale …è composto da muscoli pettorali, muscoli addominali e collo dell’animale La realizzazione della pate à bombe non è utile per preparare un semifreddo al pistacchio una mousse al cioccolato la crema chantilly il biscotto arrotolato Nella produzione della meringa la quantità di zucchero in rapporto alla quantità di albume sarà in rapporto: 1:1 1:2 2:1 0,5:1 Per la realizzazione della pasta frolla viene utilizzata una farina ad alta o bassa forza ( contenuto proteico indicato con la lettera W ) e perché? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Elenca tutto il necessario per procedere alla cottura dello zucchero (ingredienti e strumenti) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 85 LINGUA E CIVILTÀ INGLESE Read the passage and answer the questions: Allergy and intolerance to foods are significant health issues in the UK and internationally. A food allergy is an adverse immune response to a food protein. The most common food allergies among adults are to shellfish, peanuts, fish and eggs; the most common food allergies among children are to milk, eggs, peanuts. In addition, some people need to avoid certain foods because of a food intolerance, which differs from food allergy because it does not generally involve the immune system. An estimated 1 in 100 people have coeliac disease, an autoimmune response to gluten proteins. Gluten is the elastic substance found in wheat. Cereals, bread, cakes, pastries, crackers and pasta all contain wheat. The Food Standards Agency’s objective is to ensure the availability of safe food for consumers affected by these conditions. This is achieved through a range of activities, aimed at advising and protecting food allergic and food intolerant individuals and assisting them in making informed choices about the foods they purchase and eat. What is the difference between food allergy and food intolerance? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ What does the Food Standards Agency do? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 86 M A T E M A T I C A Data la funzione: x22x5 y 2 x 4 il dominio della funzione è rappresentato dall’intervallo (-∞ ; -2) U (-2;+2) U (+2 ; +∞) (-∞ ; -2) U (+2 ; +∞) (-∞ ; -4) U (-4;+4) U (+4 ; +∞) (-∞ ; -4) U (+4 ; +∞) si ha che: interseca solo l’asse delle ascisse non interseca né l’asse delle ascisse né l’asse delle ordinate interseca sia l’asse delle ascisse che l’asse delle ordinate interseca solo l’asse delle ordinate il limite della funzione per x tendente a + è: -∞ 1 +∞ 0 il limite della funzione per x tendente a 2 è: 1 - 0 + 4x2 16 y Studia il segno della funzione x4 x2 1 Determina le equazioni degli asintoti della funzione y 2 x 1 87 S T O R I A Cavour si adoperò per costruire uno stato monarchico laico e illiberale uno stato repubblicano laico e clericale uno stato monarchico liberale e clericale uno stato monarchico laico e liberale Il governo Giolitti concesse il Suffragio Universale Maschile nel 1912 nel 1901 nel 1915 nel 1903 Quali paesi facevano parte della Triplice Intesa? Inghilterra, Russia, Prussia Germania, Francia, Russia Inghilterra, Francia, Russia Inghilterra, Francia, Austria Giovanni Giolitti cercò l’appoggio politico dei fascisti dei soli socialisti dei cattolici e dei socialisti dei soli cattolici Quali furono le cause reali dello scoppio della I Guerra mondiale? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Chi erano gli irredentisti? Cosa rivendicavano? Che posizione assunsero allo scoppio della Grande Guerra? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 88