Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
“U. Mursia” Carini
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
“Documento
del
15 Maggio”
CLASSE: 5 E IPSEOA
SERVIZI DELLA RISTORAZIONE
1
Indice
I -PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
I. 1. Dati identificativi dell’Istituto
p. 3
I. 2. Le strutture
p. 4
I. 3. Presentazione del contesto territoriale
p. 4
II- STRUTTURA ORGANIZZATIVA GENERALE DELL’I.P.S.E.O.A.
p. 5
III- PROFILO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
III.1 Composizione del Consiglio di Classe
p. 6
IV- PROFILO DELLA CLASSE
IV. 1 Elenco degli alunni- Percorso scolastico e credito scolastico
p. 4
V- PERCORSO FORMATIVO
V.1 Presentazione della classe
p.11
V. 2. Consuntivo delle attività disciplinari
p.19
V. 3. Consuntivo Alternanza Scuola/Lavoro e attività di Stage
p.61
VI. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
p.65
VII- GRIGLIE DI VALUTAZIONE
VII-1. Griglia per la valutazione della I prova- (Tipologia A-B-C-D)
p.67
VII 2. Griglia per la valutazione della I prova- (Tipologia A-B-C-D) – Alunni BES
p.71
VII. 3. Griglia per la valutazione della II prova-
p.75
VII. 4. Griglia di Valutazione della II Prova - Alunni BES
p.76
VII. 5. Griglia di Valutazione della III prova
p.77
VII. 6. Griglia di valutazione per il colloquio
p.79
ALLEGATI:
 Esempio della simulazione della III prova
2
I. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
I.1. Dati identificativi dell’Istituto
SEDE CENTRALE:
Via Trattati di Roma, 6
90044CARINI
Tel. 091 8660786 - Fax: 091 8688992
SUCCURSALI:
Via Pascoli, 90044 CARINI
Tel. 091 8660786 - Fax 091 8688992
Piazza Matrice, 90040 CAPACI
Tel. e Fax 091 8696951
SITO WEB:
e-mail:
pec:
www.iismursia.gov.it
[email protected]
[email protected]
Ente accreditato per la Formazione Professionale con D. A. n. 1037/2006
STAFF DI PRESIDENZA
DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF. LO CASCIO GIOVANNI
DIRETTORE SERVIZI AMMINISTRATIVI : SIG.RA GARIFO LOREDANA
COLLABORATORE VICARIO:. PROF. VASSALLO VINCENZO
COLLABORATORE: PROF. RESTIVO GIANFRANCO
RESPONSABILE PLESSO PASCOLI PROF. GIANPAOLO GIUSEPPE
VICE RESPONSABILE PLESSO PASCOLI PROF. BILELLO MELCHIORRE
RESPONSABILE PLESSO CAPACI PROF.SSA BIONDO FRANCESCA
VICE RESPONSABILE PLESSO CAPACI PROF.SSA DI VITA CECILIA
SUPPORTO PRESIDENZA PROF.SSA VIRZÌ GIROLAMA
RESPONSABILE IPSEOA SERALE PROF. DI GRAZIO CARMELO
Indirizzo dell’Ufficio di Presidenza: via Trattati di Roma, 6 - 90044 Carini (Pa)
I. 2. LE STRUTTURE
L’Istituto “Ugo Mursia” comprende differenti indirizzi scolastici:
il Liceo Scientifico, sito a Carini
il Liceo delle Scienze Umane, ex Liceo Socio-Psico-Pedagogico, sito a Capaci
La sezione di “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ex IPSSAR, sita a Carini
L’istituto dispone delle seguenti strutture, nelle sue diverse ubicazioni:
3
Sede di Carini
 1 Laboratorio di Scienze con
rilevamentosismografico
 1 Laboratorio Televisivo
 1 Laboratorio Linguistico-Informatico
 1 Laboratorio Sala-Bar
 1 Laboratorio di Cucina
 1 Cucina Dimostrativa in Via Pascoli
 1 Reception
 Laboratorio di Pasticceria
 Laboratorio Gelateria Artigianale
 Laboratorio Lavanderia
 Aula di lettura e studio
 Laboratorio Cinematografico
 Aula Magna
 Palestra
Planetarium,
stazione
meteorologica
e
di
Sede di Capaci:

Aule LIM
I. 3. PRESENTAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE
Il Liceo Scientifico e l’Istituto Professionale Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
(IPSEOA) sono ubicati nei plessi di Via Pascoli e Via Trattati di Roma (ex Caserta), a Carini. Il
Liceo delle Scienze Umane ex Socio-Psico-Pedagogico si trova a Capaci. Al momento attuale siamo
in attesa di acquisire nuovi locali, funzionali all’organizzazione dell’Istituto che ha registrato una
crescita esponenziale. Il paese di Carini sorge su una collina, a 181 metri sul livello del mare,
all’interno dei monti Ericini. Negli ultimi decenni il paese ha subito considerevoli cambiamenti, in
quanto l’insediamento industriale e l’espansione edilizia interna hanno profondamente mutato la
morfologia territoriale di Carini, che da paese tradizionalmente agricolo è divenuto sempre più
periferia urbana, con un numero in crescita di abitanti provenienti da Palermo, per lo più
appartenenti a classi sociali di estrazione medio-bassa. Il tessuto socio-culturale, alquanto
eterogeneo, presenta un tasso di disoccupazione elevato ed uno scarso grado di alfabetizzazione. In
questo contesto, caratterizzato da un limitato spessore culturale, si colloca l’Istituto, unico polo
d’Istruzione Secondaria Superiore Statale, oggi punto di riferimento per la rinascita culturale e la
promozione umana, civile e professionale della comunità carinese. In particolare, l’offerta
dell’Istituto è rivolta ad un bacino d’utenza abbastanza vasto, che comprende i comuni limitrofi. Si
registra, infatti, soprattutto all’IPSEOA, un consistente fenomeno di pendolarismo di alunni
provenienti dai paesi vicini. L’istituto è, infatti, frequentato da alunni provenienti da Capaci, Isola
delle Femmine, Torretta, Cinisi, Villagrazia e Terrasini, ai quali i plessi sono collegati attraverso un
servizio di pullman di linea e privati.
4
OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE
Dal punto di vista dell’offerta formativa, il territorio di Carini comprende le seguenti istituzioni
scolastiche :
 l’istituto comprensivo “Laura Lanza”
 la SMS “Calderone”
 la direzione didattica “G. Falcone”
 l’Istituto comprensivo “R. Guttuso” a Villagrazia di Carini
 l’istituto Superiore paritario “A.Volta” ad indirizzo commerciale
 l’istituto Superiore paritario “B. Pascal” ad indirizzo commerciale
II – STRUTTURA ORGANIZZATIVA GENERALE DELL'I.P.S.E.O.A.
L’identità degli Istituti professionali è connotata dall’integrazione tra una cultura di base comune e
la cultura professionale, che consenta agli studenti di sviluppare i “saperi” e le competenze
necessari ad assumere ruoli operativi nei settori produttivi e di servizi di riferimento, permettendo
loro di assumere autonoma responsabilità nei processi produttivi e di servizio.
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l’obbligo di
istruzione: asse linguistico, scientifico-tecnologico, matematico, e storico-sociale; in linea con le
indicazioni dell’UE e in coerenza con la normativa sull’obbligo scolastico.
L’ area di indirizzo è presente sin dal primo biennio con l’obiettivo di far acquisire competenze
spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, in vista anche delle scelte future.
Il secondo biennio e il quinto anno sono articolati nei tre differenti settori: “Enogastronomia”,
“Servizi di sala e di vendita”, e “Accoglienza turistica”.
5
III - PROFILO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
III. 1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
N°
Disciplina
1
Italiano e Storia
2
Francese
3
Inglese
Docente
Servizio nella
Tipo
classe
nomina
In ruolo
Marcella Marrocco
(componente
III, IV, V
interno
della
commissione)
Gaetano
Scurria
IV, V
(segretario)
Laura Guercio
(coordinatore)
IV, V
8
Diritto
e
tecniche
amministrative
–
strutture Elena Bonura
recettive
Laboratorio
servizi
enogastronomici – Settore Sala e Vito Musmeci
vendita
Concetta Richichi
(componente
Matematica
interno
della
commissione)
Ruggiero Locascio
Laboratorio
servizi (componente
enogastronomici - cucina
interno
della
commissione)
Angela
Giuseppa
Scienza degli alimenti
Bellino
9
Educazione Fisica
Pietro Palermo
V
10
Religione
Domenica
Prestigiacomo
IV, V
11
Docente Specializzato
Maurizio Castellana
V
12
Docente Specializzato
Giuseppina
Sanfilippo
V
4
5
6
7
V
di
In ruolo
In ruolo
Nomina CSA
In ruolo
V
In ruolo
IV, V
In ruolo
V
IV, V
In ruolo
In ruolo
In ruolo
Nomina CSA
Nomina CSA
6
IV. PROFILO DELLA CLASSE
ELENCO, CURRICULUM SCOLASTICO E CREDITO DEGLI ALUNNI
N°
Cognome
e Curriculum scolastico
Esito
Nome
Crediti
(III,
IV
anno)
2010/2011 1A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promossa
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2011/2012 2A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promossa
1
Abbate
Maria
Anna Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2012/2013
3E
Enogastronomia
sez. Qualificata
4
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promossa
5
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2011/2012 2H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2
Agugliaro
2012/2013
Salvatore
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014
3F
4E
Enogastronomia
Enogastronomia
sez. Qualificato
artic. Promosso
5
5
Cucina Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2010/2011 1A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2011/2012 2A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
3
Arculeo
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
Angelo
2012/2013
3E
Enogastronomia
sez. Qualificato
4
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso
5
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2010/2011 1L Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2011/2012 2A Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
4
Candela
Roberto
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2012/2013
3E
Enogastronomia
4E
Enogastronomia
Cucina Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
5
Simone
4
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014
Cardinale
sez. Qualificato
artic. Promosso
a 4
settembre
2009/2010 1E Progetto sez I.P.S.S.A.R Promosso
Carini
2010/2011 2E Progetto Sez. I.P.S.S.A.R. Promosso
7
Carini
2011/2012 3D Serv. Ristorazione (Cucina)
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2012/2013
3F
Enogastronomia
sez.
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
Non ammesso
Qualificato
Promosso
4
a
settembre
4
2010/2011 1H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promossa
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2011/2012 2H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promossa
6
Cusumano
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
Ylenia
2012/2013
3F
Enogastronomia
sez. Qualificato
5
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014
4E
Enogastronomia
artic. Promosso
5
Cucina Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2010/2011 1C Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2011/2012 2C Serv. Enog. E Osp. Alberg.
7
De Lisi Joshua
Promossa
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2012/2013
3F
Enogastronomia
sez. Qualificato
5
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso
6
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2009/2010 1B Sperimentale P.N.I. Liceo Promossa
Scientifico “Mursia” (Questo istituto) Carini
2010/2011 2B Sperimentale P.N.I. Liceo
Scientifico “Mursia” (Questo istituto) Carini
8
Ficarra
2011/2012 2E Serv. Enog. E Osp. Alberg.
Francesca
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2012/2013
3E
Enogastronomia
sez.
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina
Non promossa
Promossa
Qualificata
Promosso
6
6
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2010/2011 1C Serv. Enog. E Osp. Alberg. romosso
9
Gentile
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
Carmelo
2011/2012 2C Serv. Enog. E Osp. Alberg.
Alessandro
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2012/2013
3F
Enogastronomia
Promosso
sez. Qualificato
5
8
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso
5
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2010/2011 3E Serv. Ristorazione (cucina)
Qualificato
4
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2011/2012 4E Serv. Della Ristorazione Sez. Non Promosso
10
Giordano
I.P.S.S.A.R. Carini
Nicola
2012/2013 4E Serv. Della Ristorazione Sez. Non Promosso
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso
5
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2010/2011 1B Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
11
Lo
Verde 2012/2013
Gabriele
3
Enogastronomia
sez. Qualificato
4
P.BORSELLINO - Palermo
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso
6
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2010/2011 1E Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2011/2012 2E Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
12
Lo
Verde
Lorenzo
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2012/2013
3
Enogastronomia
sez. Qualificato
4
P.BORSELLINO - Palermo
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
settembre
a
4
2010/2011 1C Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2011/2012 2C Serv. Enog. E Osp. Alberg.
13
Mistretta
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
Giuseppe
2012/2013
3F
Enogastronomia
Promosso
sez. Qualificato
4
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
a 4
settembre
2010/2011 1H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
14
Napoli
2011/2012 2H Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Alessandro
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2012/2013
3F
Enogastronomia
sez. Qualificato
4
9
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso
4
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2009/2010 2B Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Non Promosso
Carini
2010/2011 2F Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Promosso
Carini
15
Pace Gabriel
2011/2012 3D Servizi della Ristorazione Qualificato
6
(Cucina) sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2012/2013 4D Servizi della Ristorazione sez. Promosso
4
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 5D
Servizi della Ristorazione Non Ammesso
sez. I.P.S.S.A.R.
2012/2013
16
Ragusano
Rosy
3E
Enogastronomia
sez. Qualificata
6
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promossa
6
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
2010/2011 1L Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
2011/2012 2E Serv. Enog. E Osp. Alberg. Promosso
17
Riccobono
Sez. I.P.S.S.A.R. Carini
Francesco
2012/2013
3E
Enogastronomia
sez. Qualificato
4
I.P.S.S.A.R. Carini
2013/2014 4E Enogastronomia artic. Cucina Promosso
Sez. I.P.S.E.O.A. Carini
a 5
settembre
10
V- PERCORSO FORMATIVO
Anno scolastico 2014/2015
V . 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 17 alunni frequentanti (14 ragazzi, 3 ragazze), uno dei quali inserito
quest'anno e proveniente dalla VD dello scorso anno scolastico, una con programmazione
differenziata (per obiettivi differenziati, non riconducibili ai programmi della classe), seguita da
una docente specializzata, e un ragazzo audioleso che segue una programmazione per obiettivi
minimi per il quale ci si avvale della collaborazione di un insegnante specializzato e di un'
assistente alla comunicazione. Il consiglio di classe ritiene opportuno che i suddetti insegnanti e
l'assistente alla comunicazione siano presenti alle prove scritte ed orali. Si rimanda alla specifica
documentazione predisposta dai docenti specializzati.
E’ presente anche uno studente con BES per il quale sono state adottate tutte le misure
compensative e dispensative previste dalla normativa vigente. Maggiori dettagli sono visionabili
nella relazione di presentazione del candidato, allegata al presente documento.
L’ambiente socio-culturale dal quale provengono gli allievi è piuttosto omogeneo, la maggior parte
degli alunni ha solo uno dei genitori lavoratore.
Per buona parte degli allievi la frequenza alle lezioni è stata regolare, tranne in un paio di casi, ed il
comportamento sostanzialmente corretto, anche se talvolta alcuni di loro hanno dimostrato di
essere demotivati, dispersivi, vivaci ed inutilmente polemici. Un alunno, la cui frequenza era stata
particolarmente saltuaria durante tutto il primo quadrimestre, ha deciso di ritirarsi
definitivamente ad aprile, nonostante i numerosi tentativi di persuaderlo attraverso colloqui
individuali e con la famiglia.
La maggior parte degli insegnanti ha seguito gli alunni dal quarto anno e evidenzia che la classe nel
suo insieme ha lavorato in modo discontinuo (in aula e in classe), mostrando interesse e impegno
saltuari, pertanto è stata più volte sollecitata nello svolgimento dei compiti assegnati. Nel corso
dell'anno scolastico però una parte ha acquisito un atteggiamento più maturo e rispettoso nei
confronti dei professori ed un sufficiente grado di attenzione durante le lezioni frontali.
Per alcuni alunni, invece, le carenze
emerse nello studio individuale e sistematico hanno
comportato il mancato raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati a cui si è aggiunta una
frequenza saltuaria, dovuta soprattutto alle assenze personali.
Lo svolgimento dell’attività didattica e il raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di
programmazione hanno subito diverse battute di arresto per una serie di cause contingenti quali:

l’orario ridotto all’inizio dell’a.s. per circa 2 mesi;
11

le numerose assenze di massa, individuali e di protesta.
Dal curriculum scolastico si evince che il percorso dei singoli alunni è stato per quasi tutti regolare.
Dalle prime analisi il C. di C. si è reso subito conto che i livelli di partenza erano in linea generale
eterogenei, discreti per un esiguo numero, mediocri per buona parte della classe e insufficienti per
alcuni. Il metodo di studio era spesso disorganizzato e mnemonico, le conoscenze, le competenze e
le capacità risultavano per alcuni ancora lacunose.
E’ stato necessario quindi avviare tutta una serie di strategie idonee a superare queste differenze tra
gli studenti.
Da un lato, quindi, sono state messe in atto continue attività di recupero e consolidamento e una
serie di strategie didattiche alternative (uso del pc, video, mappe concettuali, moduli
interdisciplinare, studi su argomenti di loro interesse, attività di lettura e scrittura diversificate,
attività di empowerment, 20 ore di recupero pomeridiano articolate come segue: 8 ore Italiano; 6
ore Scienze dell'alimentazione; 6 ore Cucina) volte a superare queste difficoltà iniziali.
I singoli docenti hanno continuamente stimolato gli alunni attraverso un dialogo educativo
costruttivo e mirato alla presa di coscienza da parte degli alunni dei loro livelli, delle loro carenze e
della loro a volte scarsa motivazione allo studio (autovalutazione).
Tale dialogo ha coinvolto anche delle famiglie che sono state puntualmente informate
telefonicamente, ai ricevimenti e/o ai colloqui individuali con i docenti, dell’andamento didattico
dei loro figli.
Nonostante tutto, l’elusione all’impegno individuale è stata, da parte di alcuni, continua.
Dal lavoro svolto dall’intero Consiglio di classe, il livello di partenza di alcuni alunni è parzialmente
migliorato, per altri si è consolidato e confermato, qualcun altro ha invece preso coscienza e
mostrato una partecipazione e un impegno maggiore solo nell'ultimo periodo dell'anno scolastico.
Infine un gruppo ristretto ha continuato, nonostante tutto, ad impegnarsi nello studio individuale
in modo superficiale e discontinuo, non raggiungendo gli obiettivi prefissati.
Pertanto la situazione della classe è ad oggi la seguente:
 un ristretto gruppo di alunni, più motivato, ha partecipato in maniera abbastanza costante
al dialogo educativo, acquisendo conoscenze e competenze discrete;
 un secondo gruppo di alunni, dotati di sufficienti capacità ma il cui studio e la
cui
partecipazione non sono stati sempre costanti, è in possesso di conoscenze sufficienti;
 un ristretto numero di alunni, il cui impegno e partecipazione sono stati discontinui, si è
attestato su livelli mediamente mediocri, tuttavia il maggior impegno profuso nella seconda
parte dell’anno scolastico e le sufficienti capacità di cui essi sono dotati non escludono la
possibilità di un recupero e del raggiungimento di un livello complessivamente sufficiente
entro la fine dell’anno scolastico.
Va sottolineato infine che alcuni allievi hanno mostrato nei confronti delle materie tecniche un
interesse lievemente maggiore. Hanno partecipato con interesse alle esercitazioni e alle attività
12
organizzate dalla scuola (alternanza scuola/lavoro). Nel complesso, l’impegno profuso da alcuni ha
messo in evidenza una certa padronanza nell’organizzazione dei servizi di ristorazione,
nell’utilizzazione delle attrezzature e nella capacità di destreggiarsi nelle diverse situazioni.
Per il raggiungimento degli obiettivi trasversali è stata importante la classe (o in alcuni casi solo un
gruppo di essa) ha partecipato alle seguenti attività e iniziative della scuola:

Partecipazione al PON C1 “Le français clés à la main”, tenutosi in Francia dal 15 settembre
al 6 ottobre 2014 per il conseguimento della certificazione DELF

Visione del film “Il giovane favoloso”

Seminario sulle Forze Armate

Donazione sangue AVIS

Partecipazione alle attività del Comenius “A cuisine recipe works”: accoglienza e ospitalità
dei paesi partner (Svezia, Spagna, Turchia) per l'incontro che si è tenuto presso il nostro
istituto a 24,25 e 26 Febbraio

Moduli interdisciplinari sulle seguenti tematiche:
Fast food
Inglese, Economia, Ristorazione, Alimentazione,
Consuetudini alimentari nelle Religione, Alimentazione, Inglese, Francese, Storia
grandi Religioni e cultura del cibo
Dalla prima esposizione universale Storia, Inglese, Francese, Alimentazione
all'Expo 2015
OBIETTIVI EDUCATIVI RAGGIUNTI
Al termine del percorso formativo, una buona parte della classe ha raggiunto gli obiettivi fissati
nella programmazione iniziale del Consiglio di Classe:
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI











Educazione alla democrazia, alla libertà, alla legalità, alla solidarietà come modello di
partecipazione sociale
Sviluppo della coscienza di sé stessi e del territorio circostante
Condivisione delle regole
Valorizzazione delle differenze
Acquisizione di autonomia e assunzione di responsabilità
Capacità di organizzare un metodo di lavoro efficace
Capacità di lavorare in team
Utilizzo in modo funzionale materiali e strumenti per l’attività didattica
Consolidamento di un’adeguata padronanza del linguaggio specifico delle singole discipline
Potenziamento delle abilità logico –deduttivo - astrattive
Risoluzione dei problemi nei vari ambiti
13
OBIETTIVI DIDATTICI DISCPLINARI
AREA UMANISTICA
Finalità
 Acquisizione di competenze comunicative in vari contesti e settori, soprattutto di tipo
professionale
 Arricchimento del patrimonio lessicale, italiano e straniero
 Rafforzamento della padronanza sintattica
 Acquisizione di una autonoma capacità di lettura
 Sviluppo delle abilità di scrittura
 Sviluppo della capacità di un autonomo approccio al testo
 Acquisizione delle competenze di analisi testuale
 Acquisizione della consapevolezza della specificità dell’espressione letteraria e delle
relazioni della letteratura con la tradizione e con i vari fenomeni culturali e sociali
 Formazione umana e culturale degli allievi attraverso il contatto con realtà culturali diverse
dalla loro
 Sviluppo delle capacità di collegare i contenuti acquisiti in un contesto interdisciplinare
 Acquisizione di un metodo di studio autonomo
Conoscenze
 Conoscenza delle principali correnti e delle figure più rappresentative della produzione
letteraria italiana del Novecento.
 Conoscenza dei principali eventi storici del Novecento, nella loro evoluzione diacronica e
sincronica
 Conoscenza di alcuni aspetti peculiari della lingua francese e di quella inglese, con
particolare riferimento al settore della ristorazione.
 Conoscenza di realtà culturali diverse dalla propria attraverso un’ analisi comparativa ed
una presa di coscienza dei valori socio culturali e dei costumi delle altre comunità, con
particolare riferimento a quelle inglese e francese.
 Potenziamento delle conoscenze lessicali e delle competenze linguistiche
Competenze
 Saper strutturare discorsi anche di tipo argomentativo in modo logicamente sequenziale e
grammaticalmente corretto, sia in italiano che nelle lingue straniere, se guidati, inserite nel
curricolo (inglese, francese);
 Leggere testi di vario genere, riconoscendone le caratteristiche fondamentali;
 Operare l’analisi, anche semplificata dei testi, riconoscendone la struttura e gli elementi
caratterizzanti;
 Elaborare testi scritti diversificati, funzionali agli scopi ed alle situazioni. Gli alunni
dovranno dimostrare di avere sviluppato le competenze indicate soprattutto in contesti
specificamente professionali;
 Essere in grado di storicizzare un testo letterario, inquadrando l’opera nel suo contesto
storico-culturale;
 Formulare commenti motivati e coerenti ai testi letti;
 Saper analizzare i principi e le caratteristiche di un periodo storico e di un movimento
letterario;
 Utilizzare un linguaggio tecnico nella produzione orale e scritta, sia nella lingua madre che
nelle lingue straniere oggetto di studio (inglese, francese);
14




Saper dare informazioni in lingua francese e inglese su ricette, caratteristiche regionali e
argomenti del settore ristorativo del proprio Paese e degli altri paesi oggetto di studio
Saper comprendere e redigere mappe, schede e ricette in lingua inglese e francese
Saper dare e comprendere ordini in cucina e in sala in lingua francese e inglese
Saper scrivere menu e brochure in lingua inglese e francese
Capacità
 Capacità di lettura e analisi di un testo
 Capacità di sintesi
 Capacità di argomentazione coerente
 Capacità di esprimersi utilizzando il linguaggio tecnico del settore ristorativo, in italiano,
inglese, francese.
 Capacità di organizzare un metodo di lavoro autonomo
AREA SCIENTIFICA
Finalità
 Sviluppare la capacità di ragionare in modo coerente
 Introdurre gli studenti al ragionamento logico ed ai linguaggi formali e fornire loro semplici
strumenti di comprensione e di indagine
 Far cogliere le differenze tra il linguaggio naturale e quello numerico
 Abituare all’ordine e alla precisione non solo formali, ma di pensiero ed esposizione
 Far acquisire un linguaggio matematico
 Favorire lo sviluppo di una cultura scientifica intesa come capacità di orientamento ed
interpretazione in un ambito del sapere in sempre più rapida e continua evoluzione
Conoscenze e Competenze
 Conoscere e saper utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo studiate
 Comprendere il senso dei formalismi matematici introdotti
 Comprendere l’importanza delle funzioni matematiche
 Sapere utilizzare il linguaggio matematico-scientifico
 Saper organizzare il proprio lavoro in modo consapevole ed autonomo
 Saper analizzare semplici problemi
 Saper comprendere il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre
discipline
AREA TECNICA
Finalità
 Acquisire la conoscenza dei meccanismi della percezione e dell’osservazione in riferimento
alla comunicazione
 Acquisire la consapevolezza delle dinamiche di gruppo
 Acquisire la consapevolezza della diversificazione dei bisogni del cliente
Conoscenze e Competenze
15


















Conoscere gli elementi caratteristici dell’azienda turistica
Conoscere l’aspetto finanziario ed economico della gestione aziendale
Conoscere l’importanza dello svolgimento delle attività economiche sul territorio
Conoscere gli aspetti organizzativi e gestionali delle aziende turistiche
Conoscere le dinamiche dei flussi turistici che interessano il territori
Saper redigere un business plan
Saper redigere un budget
Conoscere i principali obblighi contabili delle imprese
Conoscere le caratteristiche dei conti finanziari ed economici
Conoscere le principali imposte dirette e indirette italiane
Saper redigere un bilancio in forma semplice
Saper comprendere ed utilizzare il linguaggio matematico e scientifico
Conoscere il ruolo delle relazioni umane e delle relazioni pubbliche all’interno dell’azienda
Conoscere gli elementi e le strategie di marketing
Conoscere la legislazione nazionale e comunitaria sul turismo
Acquisire consapevolezza dello stretto collegamento fra flussi operativi e flussi informativi
in un’azienda
Saper comunicare in maniera efficace i propri bisogni
Comunicare utilizzando i termini e gli atteggiamenti corretti nelle diverse situazioni.
Stage/ Alternanza scuola-lavoro
Hanno contribuito, altresì, al raggiungimento degli obiettivi trasversali le esperienze relative
all’Alternanza Scuola-lavoro attraverso il modulo “Esperto in pasticceria” .
Si rimanda in proposito all’apposita relazione sull’attività di Stage, curata dal Tutor del modulo
prof. Accursio Sabella e che costituisce parte integrante di questo Documento.
Metodi e Strumenti
Il conseguimento degli obiettivi trasversali e disciplinari si è basato sull’adozione di metodologie
didattiche in grado di attivare un coinvolgimento motivazionale e adeguate allo sviluppo cognitivo
degli alunni.
Si è fatto pertanto ricorso al:

Metodo deduttivo (lezione interattiva).

Empowerment

Metodo induttivo.

Metodo della ricerca.

Metodologia interdisciplinare- ove possibile-.

Metodi di didattica attiva: problem solving, brain storming

Attività laboratoriali

Stages
16
Strumenti

Test di ingresso per l’accertamento dei pre-requisiti cognitivi.

Manuali e materiale bibliografico.

Sussidi audiovisivi ed informatici.

Materiale didattico predisposto e fornito dai docenti.
Verifica e Valutazione
Oggetto di verifica sono state:

Singole unità didattiche.

Un insieme di unità didattiche.
Tempi della verifica sono stati:

Inizio d’anno, come prove di ingresso.

In itinere.

Conclusive.
Gli strumenti utilizzati per le verifiche sono stati:

Test semistrutturati (quesiti a risposta aperta; quesiti .a risposta multipla; quesiti vero
/falso/perché) ed elaborati scritti (analisi del testo, relazioni; saggio breve, articolo di
giornale; brani da commentare; temi).

Interrogazioni individuali orali di tipo formale ed interrogazioni rapide dal posto.

Verifiche aperte all’intera classe tramite colloqui.

Ricerche individuali e/o di gruppo.
Simulazione delle Prove Scritte

Una simulazione della Prima Prova scritta è stata effettuata in data 16/03/2015 e una il
04/05/2015.

Una simulazione della Seconda Prova è stata somministrata in data 17/03/2015 e una
l'08/05/2015.

Una simulazione della Terza Prova dell’Esame di Stato si è tenuta in data 20/03/2015 e
una il 12/05/2015.
Un modello di tale prova, completo di tabelle di valutazione, è allegato al presente Documento, di
cui costituisce parte integrante, e avrà valore di indirizzo per la Commissione esaminatrice nella
scelta della tipologia della III prova.
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Valutazione
La valutazione è stata espressa in decimi attenendosi ai seguenti criteri:

Conoscenza dei contenuti disciplinari.

Competenze linguistiche

Competenze applicative.

Impiego consapevole del lessico specifico della disciplina.

Capacità di rielaborare le conoscenze acquisite in modo autonomo e critico.
In sede di valutazione, fermi restando i criteri sopra esposti, sono stati considerati inoltre:

i livelli di miglioramento espressi rispetto alla situazione di partenza.

l’impegno nello studio.

la diligenza e la puntualità nel rispetto delle consegne.

la partecipazione all’attività didattica come capacità di ascolto e di dialogo
Per quanto riguarda i criteri di valutazione da adottare nel corso dello scrutinio finale il C.d.C.
seguirà le indicazioni ministeriali e i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti. In ogni caso
l’ammissione all’esame terrà conto dei seguenti parametri:

capacità espressive

capacità logiche

frequenza

impegno

abilità professionale

progressi compiuti rispetto alle condizioni di partenza.
18
V. 2 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
ITALIANO
DOCENTE : MARCELLA MARROCCO
Libro di testo: M.Magri- V. Vittoriani, Dal testo al mondo, volumi II e III, Paravia
Ore di lezione previste: 132
Ore di lezione svolte al 15/05/2014: 86
Ore di lezione rimanenti:15
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 17 alunni; ne fanno parte due alunni diversamente abili, una ragazza con
programmazione differenziata e un ragazzo con obiettivi minimi, entrambi seguiti da insegnanti
specializzati.
È presente anche uno studente con BES per il quale sono state adottate le misure compensative e
dispensative previste dalla normativa vigente.
La classe si presenta piuttosto vivace; alcuni alunni particolarmente estroversi si distinguono per
un atteggiamento non del tutto maturo, a volte polemico ma complessivamente il rapporto col
docente si è basato sul rispetto reciproco, sulla condivisione delle principali regole della vita
scolastica. La partecipazione al dialogo e al progetto educativo, tranne in alcuni casi, è stata
complessivamente discontinua; solo pochi alunni hanno mostrato interesse, impegno,
partecipazione, desiderio di conoscenza sempre costanti nel corso dell’anno scolastico.
Sul piano strettamente didattico, all’inizio dell’anno la classe, tranne poche eccezioni, aveva
mostrato un livello generale di preparazione nel complesso mediocre a causa
di un
atteggiamento passivo nei confronti delle sollecitazioni provenienti dal docente, di un metodo di
studio mnemonico, di difficoltà espressive sia nella produzione scritta che in quella orale; solo un
numero molto ristretto di alunni emergeva, distinguendosi per un interesse maggiore nei confronti
della disciplina, per l’impegno costante e per il possesso di conoscenze e competenze discrete. Ciò
ha reso necessario un periodo iniziale di recupero in itinere, relativo ai contenuti e alle
competenze del quarto anno. L’adesione da parte della classe a forme di protesta organizzata
(autogestione, occupazione), unitamente ad un elevato numero di assenze, sia individuali che di
massa, il protrarsi dell’orario ridotto all’inizio dell’anno scolastico per circa due mesi hanno poi
rallentato ulteriormente
l’attività didattica, rendendo necessario ridimensionare la
programmazione iniziale.
Difficoltà espressive e alcune lacune di base inerenti la conoscenza morfo-sintattica della lingua,
sia nella produzione orale che in quella scritta, persistono ad oggi, mentre più ampio e
approfondito risulta mediamente il possesso del patrimonio lessicale rispetto all’inizio dell’anno
scolastico.
Si è lavorato sull’analisi dei testi letterari, cercando di stimolare negli allievi una comprensione e
una lettura consapevoli; si è insistito molto sulla contestualizzazione degli stessi, sulla
comprensione del testo come frutto di un complesso sistema di relazioni storiche, culturali,
socioeconomiche e politiche. Ampio spazio si è dato all’aspetto tematico ma non è mancata la
riflessione sulle strutture narrative e su quelle poetiche, anche attraverso un’attenzione più
specifica verso lo stile dei singoli autori. Si è cercato di dare ampio spazio ai collegamenti
interdisciplinari.
Si è lavorato molto sul metodo di studio che, all’inizio del tutto mnemonico, è stato pian piano
modificato, da parte dei pochi alunni più motivati e partecipi; in tal senso utile è stato l’uso
costante di schemi e mappe concettuali.
19
Alcuni allievi, più motivati ed interessati, partendo da letture personali, hanno portato avanti nel
corso dell’anno ricerche e approfondimenti su argomenti di loro interesse, sviluppando un proprio
percorso conoscitivo e di crescita culturale.
Rispetto alla situazione di partenza, è stato possibile notare un generale miglioramento e un
generale progresso per ciò che riguarda le conoscenze e le competenze acquisite.
Dalle verifiche effettuate sono state individuate varie fasce di livello:
 Un’alunna ha mostrato interesse profondo per la disciplina, desiderio di approfondire le sue
conoscenze, attraverso letture e ricerche personali che l’hanno condotta ad acquisire una
buona preparazione;
 un ristretto gruppo di alunni, dotato di una discreta motivazione personale, ha partecipato
in maniera costante al dialogo educativo, acquisendo conoscenze e competenze discrete;
 un secondo gruppo di alunni, dotati di sufficienti capacità ma il cui studio e la cui
partecipazione non sono stati sempre costanti, è in possesso di conoscenze appena
sufficienti;
 un ristretto numero di alunni, il cui impegno e partecipazione sono stati discontinui, si è
attestato su livelli mediamente mediocri; tuttavia il maggior impegno profuso nella
seconda parte dell’anno scolastico e le sufficienti capacità di cui essi sono dotati non
escludono la possibilità di un recupero e del raggiungimento di un livello complessivamente
sufficiente entro la fine dell’anno scolastico.
 Pochi elementi, nonostante le continue sollecitazioni dell’insegnante, hanno continuato a
mostrare scarso interesse per la disciplina, scarso impegno sia in classe che a casa e il loro
rendimento si è attestato pertanto su livelli insufficienti.
Ne consegue pertanto che disomogeneo risulta il raggiungimento degli obiettivi prefissati, che se
per alcuni alunni è stato pieno, per altri è stato solo parziale, mentre una esigua parte della classe
non ha ad oggi raggiunto gli obiettivi di seguito indicati:
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Conoscenze
 Conoscenza delle dinamiche della comunicazione, orale e scritta
 Riconoscimento delle caratteristiche delle varie tipologie di testo
 Conoscenza dei vari generi letterari
 Conoscenza dell’evoluzione storica della produzione letteraria
Novecento.
dell’Ottocento e del
Competenze
 Saper strutturare discorsi anche di tipo argomentativo in modo logicamente sequenziale e
grammaticalmente corretto.
 Rilevare il rapporto fra pensiero ed espressione linguistica.
 Leggere testi di vario genere, riconoscendone le caratteristiche fondamentali.
 Operare l’analisi dei testi, riconoscendone la struttura e gli elementi caratterizzanti.
 Elaborare testi scritti diversificati, funzionali agli scopi ed alle situazioni. Gli alunni
dovranno dimostrare di avere sviluppato sia le competenze indicate in contesti
specificamente professionali sia di procedere alla stesura di un saggio breve, di un articolo
di giornale, di un’analisi testuale.
 Essere in grado di storicizzare un testo letterario, inquadrando l’opera nel suo contesto
storico-culturale.
 Formulare commenti motivati e coerenti ai testi letti.



Capacità
Sapere organizzare il proprio lavoro in modo autonomo e consapevole.
Sapere organizzare i contenuti appresi in modo coerente e autonomo
Sviluppare la capacità di analisi
20


Sviluppare la capacità di sintesi
Saper effettuare collegamenti interdisciplinari.
OBIETTIVI MINIMI





Leggere e decodificare testi di vario genere, anche letterari.
Comprendere un testo letterario e saperne individuare i nuclei tematici fondamentali.
Saper cogliere le differenze principali tra prosa e poesia.
Saper produrre testi scritti in una forma espressiva complessivamente corretta.
Sapersi esprimere oralmente e saper organizzare brevi argomentazioni in maniera
personale
METODOLOGIE ADOTTATE
 Lezione frontale
 Lezione interattiva
 Lettura dei testi letterari e analisi guidata degli stessi
 Attività integrate lettura/scrittura
 Lezione aperta
 Brainstorming

Didattica modulare
Strategie adottate per facilitare e motivare l’apprendimento




Diversificazione e adattamento individualizzato delle unità di apprendimento
Utilizzo di mappe concettuali
Utilizzo di schemi
Valorizzazione ed apprezzamento dei progressi.
Iniziative volte a potenziare l’apprendimento



È stato svolto un modulo interdisciplinare dal titolo “Dalla Prima esposizione Universale
all’Expo 2015” che ha coinvolto le seguenti discipline: Italiano, Storia, Inglese, Francese,
Ristorazione.
Partecipazione alla visione del Film “ Il giovane favoloso”, dedicato alla vita di Giacomo
Leopardi.
Modulo di 8 ore di recupero e potenziamento.
Strumenti utilizzati
Manuali e materiale bibliografico.
Sussidi audiovisivi ed informatici.
LIM
Materiale didattico predisposto e fornito dal docente.
Verifica e Valutazione
Verifica
21
Le verifiche scritte, come stabilito dal Dipartimento di Materie Linguistico- Letterarie, sono state
tre per il primo, tre per il secondo quadrimestre.
Oggetto di verifica sono state:
 Singole unità didattiche.
 Un insieme di unità didattiche.
Tempi della verifica sono stati:
 Inizio d’anno come prove di ingresso, attraverso interventi dal posto.
 In itinere.
 Conclusive.
Gli strumenti utilizzati per la verifica sono stati:




Elaborati scritti (analisi del testo, saggi brevi; brani da commentare; temi).
Interrogazioni individuali orali di tipo formale ed interrogazioni rapide dal posto.
Verifiche aperte all’intera classe tramite colloqui.
Ricerche individuali e/o di gruppo.
Valutazione
La valutazione è stata espressa in decimi attenendosi ai seguenti criteri:





Conoscenza dei contenuti disciplinari.
Competenze linguistiche.
Competenze applicative.
Impiego consapevole del lessico specifico della disciplina.
Capacità di rielaborare le conoscenze acquisite in modo autonomo e critico.
In sede di valutazione intermedia e finale, fermi restando i criteri sopra esposti, sì è tenuto conto e
si terranno in considerazione inoltre:




i livelli di miglioramento espressi rispetto alla situazione di partenza.
l’impegno nello studio.
la diligenza e la puntualità nel rispetto delle consegne.
la partecipazione all’attività didattica come capacità di ascolto e di dialogo
Simulazioni
Una simulazione della Prima Prova scritta dell’esame di Stato è stata eseguita in data 16/03/2015;
una seconda si è svolta il 4 maggio 2015.
Si allegano al presente Documento le Griglie per la valutazione della Prima Prova scritta.
CONTENUTI
MODULO I-IL ROMANTICISMO






La nascita del movimento romantico
Il genio romantico
L’esaltazione del sentimento e della passione
Il patriottismo
La concezione romantica della natura
Il concetto di sublime
MODULO II - INCONTRO CON L’AUTORE : GIACOMO LEOPARDI
22





La vita
Il pensiero e la poetica
Ricordo e immaginazione
La poesia del vago e dell’indefinito
Il pessimismo storico, la natura matrigna, il pessimismo cosmico.
Da ZIBALDONE, Il piacere ossia la felicità
Da CANTI
 L’infinito
 A Silvia
 Alla luna
MODULO III- IL ROMANZO VERISTA
Contenuti del modulo:
 Il Naturalismo francese
 Il Verismo
 G. Verga : la vita e la poetica
 Il ciclo dei vinti
da I Malavoglia:
 Prefazione
 La famiglia Malavoglia
 Tempesta in mare
MODULO IV – Il DECADENTISMO
 Simbolismo europeo e Decadentismo
 La perdita dell’aura poetica
 Ch. Baudelaire, L’albatros
Giovanni Pascoli: vita e opere
 La poetica pascoliana: Il Fanciullino
 Il sentimento della natura
 Il simbolismo pascoliano
 Lo stile: onomatopee e sinestesie
 da Il Fanciullino,È dentro di noi un fanciullino
 da Myricae, X Agosto
 da I canti di Castelvecchio, La mia sera
 Il gelsomino notturno
Gabriele D’Annunzio:
- L’estetismo
- Il sentimento panico della natura
- da Alcyone, La pioggia nel pineto
MODULO V: Il FUTURISMO
 Il concetto di “avanguardia” in letteratura e in arte
 Il Futurismo
F.T. Marinetti, Manifesto del Futurismo
23
MODULO VI : DALLA PRIMA ESPOSIZIONE UNIVERSALE AD EXPO 2015
Modulo interdisciplinare condotto in collaborazione con le Materie: INGLESE;
FRANCESE, RISTORAZIONE, STORIA:
 Breve storia dell’EXPO da Londra 1851 a Milano 2015.
 Le Esposizioni Internazionali di Milano 1906 e Torino 2011
 L’architettura di alcune edizioni passate dell’Expo.
 L’architettura di EXPO 2015 e i suoi riferimenti artistici al passato: Palazzo Italia, l’Albero
della vita.
 I Cluster
 Gli scritti di Guido Gozzano sull’Esposizione di Torino del 1911.
MODULO VII: Il “male di vivere” e lo smarrimento degli intellettuali nel ‘900



Il male di vivere e l’angoscia esistenziale come leit motiv della poesia e dell’arte del
Novecento. L’urlo di dolore di artisti e poeti.
La perdita delle certezze
Gli intellettuali davanti alla guerra: lo smarrimento delle coscienze
Giuseppe Ungaretti
 L’esperienza della guerra
 Il dolore come fonte di conoscenza
 L’allegria






I fiumi
Soldati
Veglia
Sono una creatura
San Martino del Carso
Fratelli
Umberto Saba*
Da IL Canzoniere:
 Ulisse
 La capra
Salvatore Quasimodo*
 Alle fronde dei salici
E. Montale*
 Spesso il male di vivere ho incontrato
MODULO VIII – IL ROMANZO NEL ‘900*
ITALO SVEVO
 la formazione culturale
 Il romanzo psicologico: l’incontro con le teorie di Freud e l’interesse per la psicologia dei
personaggi
 L’inettitudine
 La coscienza di Zeno
 La tecnica narrativa: il narratore
 Lettura dei seguenti passi:
 L’ultima sigaretta
24



Un rapporto conflittuale
Il funerale di un altro
Una catastrofe inaudita
LUIGI PIRANDELLO*
 Il pensiero e la poetica
 L’umorismo
da Il fu Mattia Pascal
 Cambio treno
 Io e l’ombra mia
*Gli argomenti contrassegnati con asterisco verranno completati nel periodo che va dal 16/05/2015
al 9/06/2015
STORIA
DOCENTE : MARCELLA MARROCCO
ORE DI LEZIONE PREVISTE: 66
ORE DI LEZIONE REALMENTE EFFETTUATE AL 15/05/2015: 42
ORE DI LEZIONE RIMANENTI: 6
LIBRO DI TESTO: A. Brancati- T. Pagliarani, Voci della storia e dell’attualità, vol. II Dalla meta
del Seicento alla fine dell’Ottocento; Vol. III, L’età contemporanea, La Nuova Italia.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 17 alunni; ne fanno parte due alunni diversamente abili, una ragazza con
programmazione differenziata e un ragazzo con obiettivi minimi, entrambi seguiti da insegnanti
specializzati.
È presente anche uno studente con BES per il quale sono state adottate le misure compensative e
dispensative previste dalla normativa vigente.
La classe si presenta piuttosto vivace; alcuni alunni particolarmente estroversi si distinguono per
un atteggiamento non del tutto maturo, a volte polemico ma complessivamente il rapporto col
docente si è basato sul rispetto reciproco, sulla condivisione delle principali regole della vita
scolastica. La partecipazione al dialogo e al progetto educativo, tranne in alcuni casi, è stata
complessivamente discontinua; solo pochi alunni hanno mostrato interesse, impegno,
partecipazione, desiderio di conoscenza sempre costanti nel corso dell’anno scolastico.
Da un punto di vista strettamente didattico, in seguito all’osservazione sistematica degli alunni,
all’inizio dell’anno scolastico è stato possibile rilevare che circa un 70% della classe si attestava su
un livello base, mentre solo pochi elementi emergevano per le competenze acquisite, per l’uso
corretto di un linguaggio specifico, per il possesso di un metodo di studio efficace mentre la
maggior parte della classe mostrava ancora una atteggiamento passivo, un metodo di studio
mnemonico.
La sottoscritta ha ritenuto opportuno svolgere, durante il primo mese di scuola, un’attività di
recupero su argomenti del IV anno.
L’adesione da parte della classe a forme di protesta
organizzata (autogestione, occupazione), unitamente ad un elevato numero di assenze, sia
individuali che di massa, hanno poi rallentato ulteriormente l’attività didattica, rendendo
necessario ridimensionare la programmazione iniziale.
25
Il lavoro è stato condotto mirando a consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare i fatti
storici tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali degli eventi. Un punto
costante è stato sempre quello di analizzare i rapporti tra conoscenza del presente e conoscenza del
passato e viceversa, stimolando le capacità di applicazione delle conoscenze del passato per la
comprensione del presente, dando spazio, laddove le circostanze lo permettevano, a dibattiti di
ampio respiro. Inoltre l’analisi dei fatti storici è stata condotta mirando all'individuazione dei
rapporti tra fatti e contesti, dei rapporti tra particolare e generale, tra teorie e organizzazione dei
fatti. È stato interessante e certamente proficuo effettuare continui collegamenti tra le tematiche
storiche affrontate e lo studio di poeti e scrittori dell’Ottocento e del Novecento, creando dei
percorsi tematici interdisciplinari.
Per ciò che riguarda il metodo di studio esso appariva all’inizio dell’anno nella maggior parte dei
casi ancora disorganizzato e mnemonico. Sono state messe in atto strategie che potessero
stimolare negli allievi processi di apprendimento consapevoli, oltre che metodicamente meglio
organizzati. Per il raggiungimento di tali obiettivi si è dato spazio, laddove possibile, all’attivazione
di forme di didattica attiva, allo sviluppo di percorsi interdisciplinari, di mappe concettuali, al fine
di stimolare un apprendimento autonomo e il più vicino possibile ai loro interessi.
Rispetto alla situazione di partenza, è stato possibile notare una generale miglioramento e un
generale progresso per ciò che riguarda le conoscenze e le competenze acquisite.
Dalle verifiche effettuate sono state individuate tre fasce di livello:
 un ristretto gruppo di alunni, più motivato, ha partecipato in maniera abbastanza costante
al dialogo educativo, acquisendo conoscenze e competenze nel complesso discrete;
 un secondo gruppo di alunni, dotati di sufficienti capacità ma il cui studio e la cui
partecipazione non sono stati sempre costanti, è in possesso di conoscenze appena
sufficienti;
 un ristretto numero di alunni, il cui impegno e partecipazione sono stati discontinui, si è
attestato su livelli mediamente mediocri; tuttavia il maggior impegno profuso nella
seconda parte dell’anno scolastico e le sufficienti capacità di cui essi sono dotati non
escludono la possibilità di un recupero e del raggiungimento di un livello complessivamente
sufficiente entro la fine dell’anno scolastico.
 Un piccolo numero di alunni si attesta ancora su livelli insufficienti.
FINALITÀ



Consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare tenendo conto delle dimensioni e delle
relazioni temporali e spaziali dei fatti.
Analizzare i rapporti tra conoscenza del presente e conoscenza del passato e viceversa, e
sviluppare le capacità di applicazione delle conoscenze del passato per la comprensione del
presente.
Analizzare la complessità delle ricostruzioni dei fatti storici e delle interpretazioni storiche
attraverso l'individuazione: a) delle connessioni tra le informazioni b) dei rapporti tra fatti e
contesti, c) dei rapporti tra particolare e generale e d) tra teorie e organizzazione dei fatti e
delle spiegazioni.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Conoscenze:
 Conoscenza dei principali eventi storici dell’Ottocento e del
evoluzione diacronica e sincronica
 Comprensione della natura relazionale e dialettica dei fatti storici.
Novecento, nella loro
Competenze:
 saper contestualizzare i fatti storici geograficamente, cronologicamente, culturalmente;
 utilizzare conoscenze e competenze acquisite nel corso degli studi per tematizzare e
strutturare la molteplicità delle informazioni sul presente;
26


adoperare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli specifici contesti
storici;
costruire testi argomentativi a sostegno della formulazione di problemi e di spiegazioni
relativi a fatti storici;
Capacità
 Potenziare la capacità di analisi delle dinamiche storiche
 Potenziare la capacità di sintesi
 Acquisire la capacità di formulare giudizi critici autonomi
Obiettivi minimi
 Conoscere i principali eventi storici dell’Ottocento e del Novecento;
 comprendere la dimensione mondiale dello scenario storico novecentesco;
 Contestualizzare i fatti storici nella dimensione spazio- temporale;
 Comprendere i legami tra fatti del passato e situazioni attuali;
 Esprimere in maniera autonoma i concetti studiati
METODOLOGIE

Lezione frontale

Lezione interattiva

Attività integrate lettura/scrittura

Lezione aperta

Brainstorming

Didattica modulare: attuazioni di percorsi interdisciplinari,
Strategie per motivare e favorire l’apprendimento

Diversificazione e adattamento individualizzato delle unità di apprendimento

Utilizzo di mappe concettuali

Utilizzo di schemi

Valorizzazione ed apprezzamento dei progressi.
MEZZI DIDATTICI

Libro di testo

Uso di schede, mappe concettuali, altri materiali predisposti dal docente

Altro materiale bibliografico fornito dal docente

Sussidi audiovisivi

Strumenti informatici
Attrezzature e spazi didattici utilizzati: Lavagna, computer portatile del docente, LIM.
MODALITÀ DI VALUTAZIONE E DI RECUPERO
Verifica
27
Oggetto di verifica sono stati:

Singole unità didattiche.

Un insieme di unità didattiche.
Tempi della verifica :


In itinere.
Conclusive.
Gli strumenti utilizzati per la verifica sono stati:
 Test semistrutturati (quesiti a risposta aperta; quesiti .a risposta multipla; quesiti
vero /falso/perché);
 Interrogazioni individuali orali di tipo formale ed interrogazioni rapide dal posto.
 Verifiche aperte all’intera classe tramite colloqui.
 Ricerche individuali e/o di gruppo.
Valutazione
La valutazione è stata espressa in decimi attenendosi ai seguenti criteri:





Conoscenza dei contenuti disciplinari.
Competenze linguistiche.
Competenze applicative.
Impiego consapevole del lessico specifico della disciplina.
Capacità di rielaborare le conoscenze acquisite in modo autonomo e critico.
In sede di valutazione finale, fermi restando i criteri sopra esposti, verranno considerati inoltre:

i livelli di miglioramento espressi rispetto alla situazione di partenza.

l’impegno nello studio.

la diligenza e la puntualità nel rispetto delle consegne.

la partecipazione all’attività didattica come capacità di ascolto e di dialogo
Contenuti
Modulo 1: L’età della restaurazione

Il Congresso di Vienna

La restaurazione e l’assetto politico dell’Europa dopo il Congresso di Vienna

La Restaurazione in Italia
Modulo 2- Il Risorgimento e l’unificazione dell’Italia

Le società segrete

Giuseppe Mazzini

I moti del ’20 e del ‘30 ( sintesi)

L’Europa nel 1848

Il Piemonte costituzionale

Camillo Benso conte di Cavour e la politica liberale

Le guerre d’indipendenza( sintesi)

La spedizione dei Mille

L’unificazione dell’Italia

I problemi dell’Italia unita
Modulo 3: La società di massa e l’Italia post-unitaria
Industrializzazione tra borghesia e proletariato

Le vita nelle metropoli nella seconda metà dell’Ottocento
28

Cenni sulla pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista e la nascita del
socialismo scientifico.

Il concetto di lotta di classe.
2. La questione meridionale

Cause sociali, politiche economiche della questione meridionale

Il brigantaggio
3. La politica italiana dopo il 1870

La Destra storica

La Sinistra storica

I rapporti tra Stato e Chiesa
Modulo 4: Industrializzazione, società di massa e imperialismo
4.1 La società di massa
La società dei consumi
La formazione dei partiti di massa
Industrializzazione tra borghesia e proletariato
Le vita nelle metropoli nella seconda metà dell’Ottocento
Cenni sulla pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista e la nascita del socialismo
scientifico.
Il concetto di lotta di classe.
La seconda rivoluzione industriale e il suo impatto sulla società
Il decollo industriale italiano
4. 2 L’età dell’Imperialismo
 Il Nazionalismo
 Il Colonialismo
 L’Imperialismo
4.3 L’età Giolittiana
La politica interna di Giolitti e la mediazione tra Cattolici e Socialisti
Le riforme sociali
La riforma elettorale
La politica estera e l’impresa libica
Modulo 5 : dalla prima Esposizione Universale ad Expo 2015
Modulo interdisciplinare condotto in collaborazione con le Materie: INGLESE;
FRANCESE, RISTORAZIONE, STORIA:
 Breve storia dell’EXPO da Londra 1851 a Milano 2015.
 Le Esposizioni Internazionali di Milano 1906 e Torino 2011
 L’architettura di alcune edizioni passate dell’Expo.
 L’architettura di EXPO 2015 e i suoi riferimenti artistici al passato: Palazzo Italia, l’Albero
della vita.
 I Cluster
Modulo 6 : La Grande guerra e la Rivoluzione russa
 La I guerra mondiale: le cause del conflitto
 Neutralisti ed interventisti in Italia
 L’Italia in guerra
 La guerra di trincea
 La resa della Russia e l’entrata in guerra degli Usa
 Da Caporetto a Vittorio Veneto
 Il crollo degli Imperi Centrali: la fine della guerra*
 Le eredità della guerra*
 I trattati di pace*
 La Rivoluzione russa *
29







La situazione della Russia agli inizi del’900
Cenni sulla rivoluzione di febbraio
Lenin
La rivoluzione d’ottobre
La dittatura bolscevica
La nascita dell’URSS
L’avvento al potere di Stalin
Modulo 7: Tra le due guerre: totalitarismi e democrazie *
La formazione degli stati dittatoriali
La formazione dell’Unione Sovietica e del regime stalinista
Il Fascismo in Italia
I ritmi dell’economia mondiale: la crisi del ’29 ed il New Deal
Il Nazismo
Le leggi razziali
L’antifascismo
La guerra civile in Spagna
L’espansione nazista
Modulo 8: La seconda guerra mondiale*
1939-1940- La guerra europea
L’estensione mondiale del conflitto
La controffensiva alleata
La Shoah
La fine del conflitto e il nuovo assetto mondiale
*Gli argomenti contrassegnati con asterisco verranno completati nel periodo che va dal 16/05/2015
al 9/06/ 2015.
LINGUA E CIVILTA' FRANCESE
DOCENTE: Gaetano Scurria
LIBRO DI TESTO: De Carlo, Le français à la carte, casa ed. Hoepli
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO : 52
ORE DI LEZIONE DA EFFETTUARE: 12
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da 17 alunni, soltanto quattro dei quali di sesso femminile. Due alunni sono
seguiti da docenti specializzati: uno con programmazione per obiettivi minimi e l'altra con
programmazione differenziata. Nella classe poi è stato inserito quest'anno un alunno ripetente di V
D. In modo omogeneo, nel corso di questi due anni, sono state rilevate lacune di carattere
linguistico- espressivo e di metodo di studio. L'interesse e la partecipazione al dialogo educativo
sono stati in linea generale positivi anche se gli interventi sono stati spesso fatti solo da alcuni di
loro.
Non sempre puntuali nell’esecuzione dei compiti e spesso in difficoltà nell’organizzazione
autonoma e nell' approccio metodologico nei confronti della disciplina, gli alunni hanno registrato
risultati eterogenei.
30
Nonostante tutto si è cercato comunque di adottare strategie di insegnamento diversificate: uso di
video, immagini, mappe concettuali, lavori in power point. Alcuni alunni hanno partecipato allo
stage in Francia e hanno conseguito le certificazioni linguistiche DELF A2 e DELF B1.
Al termine del secondo quadrimestre si registrano dunque i seguenti risultati: un esiguo numero di
alunni ha raggiunto livelli più che sufficienti, gran parte della classe quasi sufficienti ed infine
qualcuno ha ancora un livello di preparazione insufficiente.
Il lavoro in classe è stato volto a potenziare in particolare le competenze comunicative nella
produzione orale, abilità nella quale si notano maggiori difficoltà rispetto a quella scritta, e
l’acquisizione di un metodo adeguato di studio e di ricerca.
Dal punto di vista disciplinare, gli alunni evidenziano, in generale, un accettabile autocontrollo sia
in classe sia in situazioni extrascolastiche.
OBIETTIVI EDUCATIVO- DIDATTICI RAGGIUNTI
CONOSCENZE Arricchimento del lessico, conoscenza dei contenuti specifici disciplinari ( vedi
programmazione ), conoscenza della cultura dei paesi francofoni e delle loro abitudini alimentari
COMPETENZE Essere in grado di comprendere testi in maniera analitica, essere in grado di
acquisire nozioni riguardanti l’indirizzo scelto, saper collegare le nozioni acquisite in un contesto
interdisciplinare, saper riprodurre oralmente la nozioni acquisite utilizzando mappe concettuali o
supporti video, essere in grado di elaborare semplici informazioni.
CAPACITA’ Saper comprendere le informazioni contenute in opuscoli e materiale pubblicitario di
tipo ristorativo, saper comprendere e redigere ricette, saper completare brani, saper rispondere a
questionari.
METODOLOGIA E STRATEGIE DIDATTICHE
Metodo induttivo-deduttivo, orale e per imitazione. Approccio comunicativo.
Didattica diversificata: utilizzo di momenti di studio guidato, di recupero e di approfondimento
Didattica metacognitiva
CONTENUTI
La viande
La consommation de viande en France
L’histoire du vin
Les principaux cépages français
La dégustation du vin: le service du vin.
La cuisine fusion.
La cuisine moléculaire.
Recettes de la cuisine moléculaire: Le pink smoothie, Coques au chocolat et billes de menthe,
Spaghettis de yaourt à la sauce framboise et Œufs au plat avec blanc de yaourt et jaune de mangue
(vidéos)
Le végétarisme et le fruitarisme.
Cuisine francophone : la Belgique
Les frites et les moules
Cuisine et religion: les menus religieux
Le C.V. européen et la lettre de candidature
Les méthodes de conservation.
Histoire de la cuisine: l'antiquité (vidéo extraite de ARTE)
L'EXPO. L'Expo de 1889 à Paris.
Le texte poétique: "L'albatros" de Baudelaire
STRUMENTI E SUSSIDI
Libro di testo, registrazioni, fotocopie, audiovisivi, dizionari monolingue e bilingue.
VERIFICHE E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica si è tenuto conto dei seguenti
elementi: il comportamento (inteso come interesse e partecipazione al dialogo educativo),
l’impegno, le attitudini, le capacità e i livelli di partenza. La valutazione ha avuto anche valenza
31
formativa rendendo l’allievo partecipe e consapevole del suo percorso formativo, mettendolo in
grado di conoscere i propri punti di forza e di debolezza e fornendo al docente gli strumenti per
controllare l’efficacia delle proprie strategie d’insegnamento. Per le griglie di valutazione della
lingua straniera si rimanda a quanto stabilito in sede dipartimentale.
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
DOCENTE: Laura A. Guercio
LIBRO DI TESTO: DE CHIARA –TORCHIA ABOUT A CATERING. TRINITY WHITEBRIDGE
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO: 65
ORE RIMANENTI: 10
PROFILO DELLA CLASSE
La V E è composta da 17 alunni, una con programmazione differenziata (per obiettivi differenziati,
non riconducibili ai programmi della classe), seguita da una docente specializzata, e un ragazzo
audioleso che segue una programmazione per obiettivi minimi per il quale ci si avvale della
collaborazione di un insegnante specializzato e di un' assistente alla comunicazione. La quasi
totalità della classe proviene dalla IVE dello scorso anno, cui si è aggiunto un ripetente proveniente
dalla VD.
La classe nel suo insieme ha risposto alle attività proposte con un certo interesse e una buona
partecipazione. In generale, le lezioni sono state seguite con attenzione, anche se però sono spesso
intervenuti gli stessi alunni.
Ciò è stato in gran parte dovuto al loro non essere sempre puntuali nell’esecuzione dei compiti,
palesando sia difficoltà nell’organizzazione autonoma che mancanza di approccio metodologico alla
disciplina.
Anche in vista dell’esame, il lavoro in classe è stato volto a potenziare in particolare le competenze
comunicative nella produzione orale, abilità nella quale si notano maggiori difficoltà rispetto a
quella scritta, e l’acquisizione di un metodo adeguato di studio e di ricerca.
Al termine del secondo quadrimestre una buona parte della classe ha superato le iniziali difficoltà
di orientamento, di rielaborazione logica e di organizzazione interdisciplinare, alcuni ancora
tendono a ripetere mnemonicamente.
Dal punto di vista disciplinare, gli alunni sono piuttosto vivaci pur evidenziando, in generale, un
accettabile autocontrollo sia in classe sia in situazioni extrascolastiche.
A tal proposito va sottolineato che alcuni di essi sono stati coinvolti nel progetto Comenius “A
cuisine recipe works” per l' accoglienza dei paesi partner (Spagna, Svezia, Turchia) durante
l'incontro che si è tenuto presso il nostro istituto a Febbraio.
OBIETTIVI EDUCATIVO- DIDATTICI RAGGIUNTI
Con riferimento agli obiettivi del quinto anno, gli alunni sono in grado di utilizzare la conoscenza
della lingua almeno per gli impieghi pratici essenziali come la capacità di capire, leggere ed
esprimersi nella lingua straniera, in particolare:
cogliere il senso generale di testi scritti ed orali relativi all’ambito professionale, individuandone i
contenuti specifici
acquisire ed usare nozioni e terminologie specifiche riguardanti l’indirizzo professionale scelto
essere in grado di dare informazioni sul proprio paese e sul mondo anglofono
I contenuti disciplinari sono stati esposti per moduli e tematiche.
La scansione della programmazione è risultata abbastanza regolare. Va tuttavia precisato che, sia
per le lacune possedute dal gruppo classe, sia per l'interruzione didattica a causa dell'agitazione
studentesca sfociata poi nell'occupazione, sia per garantire uno studio più interdisciplinare, è stato
32
necessario rallentare, ridimensionare e in alcuni casi modificare lo svolgimento del programma
allo scopo di permettere una migliore interiorizzazione dei contenuti.
Gli alunni sono stati disponibili al dialogo costruttivo fra loro e con l'insegnante, tuttavia non
sempre sono apparsi attenti e regolari nell’esecuzione dei compiti.
COMPETENZE SPECIFICHE RAGGIUNTE
Essere in grado di comprendere le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione.
Essere in grado di interagire pur con interferenze linguistiche che non pregiudichino la
comprensione.
Produrre testi (ricette) semplici e chiari
CONOSCENZE
Processi, modalità e tecniche di gestione per lo svolgimento di compiti e la risoluzione di problemi
Principali tipologie testuali, compresa quella tecnicoprofessionale, in base alle costanti che le
caratterizzano.
Modalità di organizzazione di testi comunicativi di carattere tecnicoprofessionale.
Conoscenza del lessico di settore e/o indirizzo
Strategie di comprensione di testi comunicativi scritti, orali e digitali relativi all’indirizzo
CAPACITÀ
Scegliere appropriate strategie di comprensione di testi complessi scritti, orali e multimediali
Riconoscere le principali tipologie testuali, compresa quella tecnico-professionale, in base alle
costanti che le caratterizzano.
Comprendere globalmente i messaggi di vario genere in lingua standard.
Comprendere testi relativi al proprio settore di indirizzo e alla dimensione culturale
METODOLOGIA e STRATEGIE DIDATTICHE
L’approccio privilegiato è stato quello stilistico o pragmatico che vede lo studio dell’inglese inserito
in un contesto comunicativo.
L’inglese specifico dell’indirizzo si presenta sotto un aspetto standard e possiede modi di dire,
regole e contesti culturali che devono essere memorizzati proprio come delle formule. Pertanto
sono state proposte attività di potenziamento e approfondimento dei contenuti affrontati negli anni
precedenti, con particolare riferimento alla microlingua, in relazione a contesti ed esigenze
professionali.
Il percorso di insegnamento/apprendimento è stato caratterizzato da un’atmosfera sostanzialmente
positiva anche se talvolta si è reso necessario sollecitare alcuni allievi a una partecipazione e a un
impegno più costanti e produttivi. La maggior parte degli studenti ha risposto positivamente alle
proposte didattiche, partecipando con un certo interesse al lavoro svolto e migliorando le proprie
abilità di comprensione e di espressione orale e scritta. La strutturazione di tale percorso ha tenuto
sempre in considerazione gli interessi, le attitudini, i livelli cognitivi degli studenti, sollecitandone
un’applicazione creativa e motivata e mirando a svilupparne le capacità critiche.
CONTENUTI SPECIFICI DEL PROGRAMMA
Libro di testo: DE CHIARA –TORCHIA ABOUT A CATERING. TRINITY WHITEBRIDGE
Chapter 1
The history of Food and Beverages:
Prehistoric Times
Classic antiquity:
Food and beverages in Ancient Greece
Chapter 2
Food Today:
Fast food and fast food restaurants
The negative aspects of fast food
Slow food
33
The Middle Ages
The XIX Century
Do you live organic?
GMOS
Organic food and GMOS (photocopies)
Chapter 3
Diets:
Healthy eating
The food Pyramid
The Mediterranean diet.
The Macrobiotic diet (photocopies)
Vegeterianism. (photocopies)
Food intolerances and allergies (photocopies)
Chapter 8
Religion through food:
Islam
Judaism
Hinduism
International cooking:
Indian Cooking*
Chinese Cookingp*
Japanese Cooking*
*Gli argomenti contrassegnati con asterisco saranno svolti dopo il 16/05/2015
STRUMENTI E SUSSIDI
Oltre ai libri di testo, ad integrazione e/o approfondimento degli stessi, si è fatto uso di fotocopie,
materiale autentico, audiovisivo e/o multimediale. Per maggiori dettagli si rimanda al programma
allegato alla presente relazione.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
La valutazione ha riguardato le varie abilità (singole o integrate) e la competenza linguistica, per
mezzo di prove in grado di verificare più di una abilità con tipologie diverse.
La valutazione ha tenuto conto delle capacità acquisite e dei progressi ottenuti rispetto alla
preparazione di partenza, all’impegno e alla partecipazione dimostrati nel corso dell’anno.
La valutazione di fine periodo ha tenuto conto dei risultati delle prove sommative svolte in itinere
e degli altri elementi concordati in seno al Consiglio di classe (impegno, partecipazione,
progressione rispetto ai livelli di partenza) senza tuttavia mai prescindere dal raggiungimento
degli obiettivi minimi disciplinari prefissati. Si è dato comunque valore prioritario alla fluenza del
discorso rispetto all’accuratezza formale dell’espressione linguistica.
Le verifiche scritte sono state effettuate periodicamente tramite la somministrazione di prove di
valutazione oggettiva strutturate, semi-strutturate e non strutturate con il compito di valutare il
raggiungimento degli obiettivi prefissati e della padronanza delle abilità fondamentali. Sono state
svolte 2 verifiche durante il primo quadrimestre (a causa dell'agitazione studentesca nel mese di
dicembre) e 3 durante il secondo quadrimestre. I criteri di valutazione seguiti per la correzione
sono stati l’efficacia comunicativa, la correttezza grammaticale, il controllo lessicale, con
particolare riferimento alla micro lingua di settore.
Le verifiche orali hanno valutato il livello di espressione con particolare attenzione alla
scorrevolezza, proprietà lessicale e capacità di utilizzare i diversi registri linguistici.
EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: Pietro Palermo
LIBRO DI TESTO: Nuovo praticamente sport
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO :
Obiettivi realizzati con attività pratiche
 Potenziamento fisiologico e muscolare generale
 Incremento dell’elasticità muscolare e della mobilità articolare
 Esercizi per l'elasticità muscolare e della mobilità articolare
 Esercizi di destrezza;
 Esercizi basilari atti all’incremento delle qualità motorie di base;
34
 Conoscenza delle regole e della tecnica di gioco della pallavolo
 Conoscenza delle regole e della tecnica di gioco del calcetto
Obiettivi realizzati con attività teoriche
 Conoscenza teorica degli argomenti trattati
 Capacità di mettere in pratica norme di comportamento utili alla prevenzione di infortuni
Contenuti
Attività pratiche, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sopracitati
Metodi di insegnamento
Per quanto attiene le attività pratiche, queste si sono svolte, con una prima fase di attivazione
generale,una fase di lavoro specifico con esercizi a corpo libero, e una fase finale di attività ludicosportiva
Mezzi e strumenti di lavoro
Palloni di pallavolo, palloni di calcetto, palloni da pallacanestro, tavolo da ping-pong
Spazi
Palestra, campo da calcetto esterno
Strumenti di Verifica
La verifica pratica e teorica è stata eseguita tramite domande, prove strutturate, test di valutazione
delle capacità motorie e attraverso l'osservazione sistematica nelle diverse attività motorie proposte
sia individuali che a squadre.
Valutazione
Nella valutazione si è tenuto conto della partecipazione attiva e propositiva e delle capacità motorie
di ciascun alunnoConclusioni didattiche
Il programma di scienze motorie e sportive è stato svolto con lo scopo di far capire agli alunni che
un giusto equilibrio psico-fisico favorisce manifestazioni motorie più controllate ed armoniche.
L'educazione motoria è stata finalizzata non solo alla crescita biologica, psicologica, sociale
affettiva, ma anche alla crescita cognitiva e culturale. L’attività è stata rivolta alla formazione
dell’alunno sui versanti pedagogico-culturale e tecnico-operativo, per poterlo inserire al meglio
nella società come individuo osservante delle regole e del vivere civile che è l’obiettivo primario di
tutte le discipline.
35
RELIGIONE CATTOLICA
Docente: Prestigiacomo Domenica
Disciplina: Religione Cattolica
Libro di Testo: Luigi Solinas, “Tutti I Colori Della Vita”, Ed. SEI
Profilo della Classe:
Per quanto riguarda il profilo generale della classe si rimanda, nello specifico, a quanto è stato
detto collegialmente in sede di consiglio di classe.
La classe, comunque, durante l’anno scolastico non ha presentato, nell’ora di Religione Cattolica,
problemi dal punto di vista disciplinare, gli alunni hanno mostrato un grado di socializzazione
accettabile ed un comportamento corretto sia tra di loro, sia nei confronti del docente.
Si è potuto costatare che l'ambiente socio culturale di appartenenza è piuttosto omogeneo.
Gli alunni hanno evidenziato livelli cognitivi molto eterogenei, la maggior parte risultano
autonomi nell'organizzare e gestire il proprio lavoro in maniera distinta, emerge nel complesso che
un gruppo di alunni è in possesso di buone conoscenze e abilità, mentre un altro piccolo gruppo
necessita di stimoli adeguati pertanto è in possesso di sufficienti conoscenze e abilità di base.
Obiettivi Educativo-Didattici Raggiunti:
Per quanto riguarda gli obiettivi educativo-didattici raggiunti si fa riferimento alla relazione del
Consiglio di Classe.
Competenze
Lo studente al termine del corso di studi ha maturato le seguenti competenze specifiche:



Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria
identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della
solidarietà in un contesto multiculturale;
Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte
dalla cultura del lavoro e della professionalità;
Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone
correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della
professionalità.
Obiettivi Specifici Di Apprendimento del Quinto Anno
(Gli obiettivi specifici di apprendimento sono declinati in Abilità/Capacità e Conoscenze
riconducibili in vari modo alle tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storicofenomenologica, bibblico-teologico).
Abilità/Capacità
Lo studente al termine del corso di studi sa:
- Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la
visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo.
- Individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto
con quello di altre religioni e sistemi di pensiero.
- Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni
interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico.
- Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il
cristianesimo.
36
-
Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione
cristiano-cattolica.
Conoscenze
Lo studente al termine del corso di studi ha maturato le seguenti conoscenze:
L’importanza del ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo,
nuovi fermenti religiosi e globalizzazione.
L’identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della
nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo.
Il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo
contemporaneo.
La concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione,
professione.
L’insegnamento del Magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica,
tecnologica.
Contenuti Specifici del Programma: Moduli e Unità Didattiche Sviluppate:
Modulo I: Una Società Fondata sui Valori Cristiani.
Unità Didattiche:
U.D. n. 1 La Solidarietà.
U.D. n. 2 Una Politica per l’Uomo.
U.D. n. 3 Un Ambiente per l’Uomo.
U.D. n. 4 Un’Economia per l’Uomo.
U.D. n. 5 Il Razzismo.
U.D. n. 6 La Pace.
U.D. n. 7 Una Scienza per l’Uomo.
U.D. n. 8 Principi di Bioetica Cristiana.
U.D. n. 9 Biotecnologie e OGM.
U.D. n.10 La Fecondazione Assistita.
U.D. n.11 L’Aborto.
U.D.
n.12
La
Morte
e
la
Buona
Morte
37
TECNICA DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI
SETTORE SALA E VENDITA
Prof. V. Musmeci
Libro di Testo: A.Faracca E. Galiè A Capriotti T Ficcadenti
Enogastronomici ” ed. Le Monnier
“MASTER LAB Laboratorio di Servizi
Ore di lezione effettuate fino al 15/05/2014: 45
Ore di lezione rimanenti: 10
PROFILO DELLA CLASSE
In linea con quanto espresso nella programmazione preventiva di classe, le finalità che si sono
cercate di conseguire sono state orientate verso la conoscenza di temi fondamentali generali delle
diverse strutture ristorative alberghiere , le tecniche di servizio e le metodologie utilizzate in sala e
nel bar , la scelta dei prodotti alimentari miscelati e non , la gestione del personale, il mondo del
vino , argomenti che si collegano al rapporto con l’ambiente e al rispetto dei diritti umani.
L’esperienza diretta in classe risponde alle esigenze di fornire contenuti legati alla realtà sociale e al
cambiamento in atto nel mondo della ristorazione necessari nell’approfondire le nuove tendenze
del mercato ristorativo e dei consumi ( customer satisfaction , catering, banqueting ) .
Tenendo conto delle esigenze degli allievi si è proceduto, necessariamente alla spiegazione degli
argomenti fondanti, dei concetti generali di ristorazione in maniera approfondita e ripetuta anche
con l’ausilio di appunti , video, ricerche nel web .
Per quanto concerne l’andamento didattico la classe può essere divisa in due fasce di livello, alla
prima fascia di livello appartengono i discenti che hanno mostrato maggiore impegno e una
appropriata partecipazione raggiungendo risultati migliori in linea con gli obiettivi prefissati
all’inizio dell’anno scolastico ; alla seconda fascia appartengono gli alunni che hanno raggiunto in
linea di massima risultati quasi sufficienti infatti, non tutti gli alunni hanno lavorato con coerenza
ed impegno, poiché alcuni hanno dimostrato solo un interesse superficiale per la materia e uno
scarso impegno domestico; un gruppo invece è risultato molto responsabile, impegnato e partecipe.
Il livello di apprendimento risulta nel complesso medio-basso e in genere è si è dovuto spronare
molto per avere dei risultati sufficienti rispetto alle richieste dell’ultimo anno. Inoltre è giusto
evidenziare anche l’ impossibilità dello svolgimento di tutto il programma giustificato da numerose
lezioni non svolte causa di eventi che spesso ricadevano nell’ unico giorno di lezione il lunedi’ .
38
OBIETTIVI DIDATTICO-EDUCATIVI
Gli argomenti organizzati in moduli e strettamente legati alla pratica e competenza operativa del
tecnico responsabile dei servizi di ristorazione, vengono esposti con ricorso a tabelle, schemi e
diagrammi.
Particolare attenzione è stata prestata alle tematiche che riguardano le figure professionali del
Banqueting Manager e del Food and Beverage Manager oltre all’abbinamento enogastronomico .
Alla fine del corrente anno gli alunni dimostrano di avere acquisito consapevolezza di
un’esperienza diretta (stage) per un’attività professionale ricca di opportunità e soddisfazioni.
Prerequisiti
All’inizio dell’anno scolastico sono state somministrate verifiche scritte ed orali al fine di constatare
il livello di partenza degli alunni.
Obiettivi Didattici Raggiunti
Conoscenze
 Utilizzare le tecniche gestionali nella produzione dei servizi enogastronomici e ristorativi
 Comprensione delle differenze esistenti tra le varie forme di ristorazione
 Analisi e sviluppo di un food cost e beverage cost
 Apprendimento degli orientamenti principali per la realizzazione delle attività ristorative
 Conoscenza specifica della micro-lingua del settore
 Conoscere gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico nutrizionale ed
gastronomico
 Conoscenza dei differenti tipi di menu
Conoscenza le varie procedure di vinificazione e le consuete soluzioni di abbinamento ai
pasti
Competenze
 Sa riconoscere i vari metodi di servizio in sala
 Il Banqueting e Catering : organizzazione di un banchetto
 Sa attuare le tecniche di base degli abbinamenti enogastronomici
 Sa riconoscere le caratteristiche delle differenti bevande utilizzate nella ristorazione e nel
bar ; le varie tipologie di un Bar
Capacità
 Classificare il vino in base alle sue caratteristiche organolettiche
 Simulare la realizzazione di buffet e banchetti
 Distinguere le differenti tecniche di vinificazioni
 Simulare la gestione di una azienda ristorativa-turistica con riferiomanto alle risorse umane
economiche e territoriali
 Calcolare i costi specifici del settore
CONTENUTI DI TECNICA DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SALA E VENDITA
39
MODULO 1:
OBIETTIVO N.1 : DALLA GASTRONOMIA ALL’ ENOGASTRONOMIA
TECNICHE DI GESTIONE AZIENDALE
IL SISTEMA DI BANQUETING E CATERING
MODULO 2:
OBIETTIVO N.2 : L’ ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO IN SALA
TECNICHE DI SERVIZIO NELLA RISTORAZIONE MODERNA
IL MENU
LE VARIE CARTE IN USO
LA GESTIONE E L’OFFERTA DEL BAR.
MODULO 3:
OBIETTIVO N3. : CLASSIFICAZIONE E SERVIZIO DELLE BEVANDE
IL VINO
LA VINIFICAZIONE
IL VINO IN EUROPA E NEL MONDO
ENOLOGIA E ABBINAMENTI
LA CUCINA INTERNAZIONALE E NAZIONALE
ECONOMIA E GESTIONE DELL’IMPRESA RISTORATIVA
DOCENTE: Bonura Elena
LIBRO DI TESTO: Economia e gestione dell’impresa ristorativa Autori : Caterina De Luca, Maria
Teresa Fantozzi. Ed. Liviana
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO: 107
PROFILO DELLA CLASSE:
La classe V sezione E indirizzo ristorazione è costituita da 17 alunni frequentanti ( 13 ragazzi, 4
ragazze) di cui una con una programmazione differenziata, un ragazzo audioleso che segue una
programmazione per obiettivi minimi ed è presente anche un alunno con BES.
La classe sin dall’inizio dell’anno scolastico è apparsa poco abituata allo studio e a trovare riscontro
pratico dei concetti teorici trattati, con conoscenze frammentarie e confuse. La partecipazione alle
lezioni per buona parte degli allievi è stata regolare.
La classe risulta formata da alunni dotati di modeste capacità, alcuni dei quali, durante lo
svolgimento degli argomenti trattati, hanno mostrato interesse per la disciplina; per questo motivo
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si è cercato un costante aggancio alle problematiche più recenti, nell’intento di garantire agli alunni
il raggiungimento di un adeguato livello di professionalità.
L’insegnamento dell’economia aziendale è stato condotto puntando sui contenuti della materia,
cercando di favorire il dibattito, ricercando la metodologia più rispondente alla classe, non
tralasciando mai l’obiettivo di far acquisire un’abilità linguistica ed espressiva, al fine di esporre le
conoscenze acquisite utilizzando correttamente ed in modo appropriato i termini tecnici.
L’attività didattica si è basata essenzialmente sulla lezione frontale per la presentazione dei
contenuti e sulla lezione partecipata attraverso la collaborazione attiva degli allievi al fine di
sollecitare e coinvolgere quegli alunni che non hanno evidenziato sempre una partecipazione attiva
al dialogo educativo.
La perdita di diverse ore di lezione dovuta a diverse ragioni, hanno determinato delle difficoltà e
rallentato i tempi dello svolgimento dell’attività didattica e pertanto non è stato possibile trattare
alcuni argomenti in maniera approfondita.
All’interno della classe pochi alunni si sono distinti dimostrando interesse per la materia e
raggiungendo discreti risultati. Alcuni alunni capaci, grazie ad una partecipazione incostante hanno
raggiunto un livello di conoscenza sufficiente ed invece un ristretto numero di alunni a causa di
impegno e partecipazione discontinua non è riuscito a raggiungere un livello di preparazione
sufficiente.
Per valutare il raggiungimento degli obiettivi fondamentali, come la capacità espositiva, la
padronanza dei contenuti e la capacità di elaborazione e ragionamento, si è fatto uso della prova
orale, intesa come colloquio individuale o come discussione aperta all’intera classe, invece si è fatto
uso delle prove scritte per accertare con maggior precisione, il raggiungimento di determinati
obiettivi.
OBIETTIVI DIDATTICO-EDUCATIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZE:
 concetto di competenza economica e finanziaria
 obblighi contabili relativi alle rilevazioni ed alla redazione del bilancio d’esercizio
 concetto di pianificazione e programmazione
 metodologie del controllo di gestione
COMPETENZE:
1. analizzare i fatti di gestione da un punto di vista economico e finanziario;
2. redigere un bilancio;
 rielaborare un bilancio ed effettuare l’analisi per indici;
CAPACITÀ:
 rilevare i principali fatti di gestione;
 spiegare le voci di bilancio;
 calcolare i principali indici di bilancio;
 saper redigere un bilancio con dati a scelta.
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METODOLOGIE
Le metodologie usate sono state quelle più idonee per fare acquisire le abilità e le conoscenze
previste nella programmazione:

lezione frontale per la presentazione dei contenuti;

lezione partecipata attraverso la collaborazione attiva degli allievi;

risoluzione di problemi.
CONTENUTI
IL PATRIMONIO
C) Il prospetto del patrimonio: la situazione patrimoniale
D) Classificazione degli elementi del patrimonio: le attività, le passività, il patrimonio netto
LE RISORSE FINANZIARIE
La struttura finanziaria dell’impresa
Le fonti di finanziamento
Le fonti interne: il capitale proprio, l’autofinanziamento
Le fonti esterne
Il credito mercantile
I prestiti bancari
Il prestito obbligazionario
IL SISTEMA COSTI-RICAVI-REDDITO
Reddito globale e reddito d’esercizio
I cicli aziendali
I costi e i ricavi
Il principio di competenza: costi e ricavi d’esercizio
Costi e ricavi con pagamento posticipato
Costi e ricavi con pagamento anticipato
La situazione economica
LA GESTIONE ECONOMICA
Le operazioni di gestione
Determinazione del reddito secondo procedimento analitico e sintetico
L’analisi dei ricavi
L’analisi dei costi
L’analisi della redditività aziendale: il Bep
LA CONTABILITA’ AZIENDALE
Il conto e il quadro dei conti
Il metodo della partita doppia
Analisi e rilevazione dei principali fatti di gestione
Le principali scritture di assestamento
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
I principi di redazione del bilancio
Le parti del bilancio: lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa
GLI INDICI DI BILANCIO
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Indici della struttura patrimoniale
Indici di composizione degli investimenti
Indici di composizione dei finanziamenti
Indici delle relazioni tra investimenti e finanziamenti
Indici dell’equilibrio finanziario
Indici di redditività
IL BUDGET
Struttura e contenuto del budget
IL MARKETING
Evoluzione del concetto di marketing
Il ciclo di vita del prodotto e gli obiettivi di marketing
LA DISCIPLINA DEI CONTRATTI DI SETTORE
I contratti ristorativi
Il contratto di catering
Il contratto di banqueting
IL SISTEMA DI QUALITA’
I marchi di qualità dei prodotti agroalimentari
I marchi di qualità dei vini
I prodotti a chilometro zero
STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo ed esercitazioni pratiche.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Nel processo di valutazione si è fatto riferimento non solamente ai risultati ottenuti nelle singole
verifiche ma anche, soprattutto, ai progressi ottenuti, nella considerazione dei livelli di partenza e
alle potenziali capacità che l’allievo potrà ottenere nel futuro.
Gli strumenti per la verifica sono stati: colloqui, dibattiti, esercitazioni e lavori individuali.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
0-15
1
16-25
2
26-35
3
36-45
4
46-55
5
56-65
6
66-75
7
76-85
8
86-95
9
96-100
10
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Distinto
Ottimo
43
MATEMATICA
Prof.ssa Richichi Concetta
Ore previste: 99
ore effettivamente svolte al 15 maggio 2014: 68 ore da svolgere: 15
La classe è formata da diciassette alunni fra cui un’alunna con programmazione differenziata ed
un alunno con programmazione per livelli minimi, inoltre è presente un alunno con bisogni
educativi speciali (BES) per il quale è stato predisposto un piano che prevede strumenti
compensativi e dispensativi. Tutti gli alunni, ad eccezione di un alunno che ripete per la seconda
volta la classe quinta, provengono dalla classe quarta, hanno mostrato verso la disciplina un
interesse ed una partecipazione non sempre costante ed adeguata.
Il livello medio di partenza registrato all’inizio dell’anno scolastico, attraverso la somministrazione
di test d’ingresso concordati con i colleghi della stessa disciplina, è stato, nel complesso, mediocre.
L’attività didattica si è svolta alternando momenti di lezione frontale, necessarie per l’introduzione
di nuovi concetti, con lezioni dialogate dalle quali gli alunni stessi potevano trarre le informazioni
necessarie per costruire autonomamente la conoscenza. Nella realizzazione di ciascun percorso, un
primo momento è stato sempre dedicato alla verifica ed al recupero dei prerequisiti richiesti, per
poi procedere alla presentazione del problema e, quindi, alla ricerca della strategia di risoluzione.
Nella fase della sistemazione teorica dei concetti introdotti, si è cercato di spronare gli allievi a
partecipare attivamente alla lezione attraverso la costruzione di schemi e schede riepilogative. La
fase dell’applicazione aveva come obiettivo quello di consolidare le capacità acquisite: i
procedimenti risolutivi, quando è stato necessario, sono stati descritti da tabelle in cui venivano
evidenziati i passaggi salienti. Un altro momento importante dell’attività didattica è stato quello
finalizzato all’analisi del testo ed alla successiva schematizzazione, per avviare gli allievi ad un
migliore metodo di studio ed all’approfondimento personale. Si è insistito, inoltre, sull’uso di un
linguaggio sufficientemente rigoroso nella definizione di concetti ed enunciati delle loro proprietà.
Non sono state date dimostrazioni dei teoremi studiati, dei quali si è curata, invece, tenuto conto
delle indicazioni della Direzione generale dell’istruzione professionale, la loro “utilità”. Nel corso
dell’anno scolastico la classe, in generale, ha cercato di migliorare la partecipazione al dialogo
didattico - educativo raggiungendo un livello di profitto, nel complesso, quasi sufficiente.
CONTENUTI SVOLTI al 15 maggio 2015

Equazioni di primo e secondo grado

Sistemi lineari

Disequazioni di primo e secondo grado, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni

Concetto di funzione

Classificazione delle funzioni

Dominio di una funzione

Intersezioni di una funzione con gli assi cartesiani
44

Segno di una funzione

Limite di una funzione: concetto intuitivo

Il calcolo dei limiti:
- il limite di una funzione algebrica razionale intera per x che tende ad un valore finito c e
per x che tende ad infinito
- il limite di una funzione algebrica razionale fratta per x che tende ad un valore finito c e
per x che tende ad infinito

Gli asintoti di una funzione

Funzione crescente

Funzione decrescente

Grafico qualitativo di una funzione
I concetti di analisi sono stati affrontati da un primo approccio al relativo calcolo; successivamente
si è approfondito l'aspetto legato alle proprietà a anche l'utilizzo in contesti diversi. Si è cercato, ove
possibile, di mettere in evidenza i collegamenti tra strumento matematico e sua applicazione in
ambito tecnico.
A) OBIETTIVI:
Obiettivi affettivi: quelli stabiliti nella programmazione del Consiglio di classe.
Obiettivi cognitivi:
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
APPLICAZIONE
ANALISI
SINTESI
VALUTAZIONE
B)
CONOSCENZE
 Conoscenza degli aspetti
principali rispetto ai concetti
di:
funzione, dominio, limite,
asintoto
 Conoscenza degli elementi
principali del linguaggio
specifico della disciplina e di
linguaggi simbolici e grafici
 Conoscenza delle regole
fondamentali
di
calcolo
-descrivere i modelli presentati, evidenziandone
le proprietà
-sapere riassumere concetti in una esposizione
rigorosa
-sapere applicare le tecniche apprese in nuovi
contesti
-trasferire criteri
-sapere selezionare elementi fondamentali di un
argomento trattato e dedurre relazioni
-sapere progettare esecuzioni
-sapere individuare e correggere errori e
incongruenze in un processo
CAPACITA’
COMPETENZE
 Sapere descrivere i modelli  Definire, in modo semplice e
evidenziandone le principali
chiaro, il concetto di limite .
proprietà
Enunciare le proprietà del
limite, Calcolare limiti in
 Sapere riassumere concetti
forma
determinata
ed
in una esposizione semplice
indeterminata
e chiara
 Sapere leggere, costruire ed  Utilizzare i concetti studiati
per
lo
studio
di
interpretare semplici grafici
caratteristiche
di
una
 Sapere
individuare
e
semplice funzione razionale
correggere
errori
ed
intera e fratta
incongruenze in un processo
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relative a limiti in forma
determinata
ed
indeterminata
- STRUMENTI
FISICI
 Libro di testo
 Fotocopie
valutando i risultati ottenuti
FORMATIVI
 Schematizzazione di procedimenti che mettano in
evidenza la motivazione dei passi fatti e i nodi
fondamentali del percorso
D) METODOLOGIE


lezioni frontali
lezioni dialogate
E) CRITERI DI VALUTAZIONE
Tutte le verifiche hanno avuto lo scopo di monitorare l'apprendimento degli allievi per intervenire
tempestivamente con azioni di recupero e di valutare il raggiungimento dei livelli minimi di
accettabilità in corrispondenza dei quali è stata stabilita la soglia di sufficienza. Nella valutazione si
è tenuto conto, oltre che del raggiungimento degli obiettivi fissati, anche dei progressi conseguiti
rispetto alla situazione di partenza, dell'impegno e di eventuali analisi delle difficoltà riscontrate in
media dalla classe nell'affrontare la verifica proposta. Nella valutazione delle prove scritte il
punteggio finale è stato definito in base ai seguenti criteri di valutazione:
il voto finale attribuito alla prova è stato formulato in decimi, considerando l’intera scala di
valutazione da 1 a 10 in base al punteggio totalizzato dall'alunno e alle fasce di livello stabilite per
ogni prova. Nelle prove scritte è stato attribuito il max punteggio ad una risposta corretta e
completa, un punteggio compreso tra zero e il punteggio max ad una risposta incompleta o
parzialmente errata, zero ad una risposta errata o omessa.
Il punteggio assegnato ha tenuto conto:
 della correttezza dei contenuti trattati
 della chiarezza e del rigore espositivi
 della scelta di tecniche risolutive e loro corretto uso.
La valutazione delle prove orali ha tenuto conto di:
 Osservazione dei materiali prodotti e sistemazione delle conoscenze (appunti, esercizi svolti ..)
 Conoscenza di termini, procedimenti, ....
 Comprensione dei concetti, procedure, proprietà,...
 Applicazione di tecniche, di simboli; descrizione del percorso seguito
 Analisi, scelta e motivazione di percorsi
 Sintesi e costruzione di relazioni
 Valutazione della coerenza tra dati e risultati
Il voto finale attribuito alla prova orale è stato espresso in decimi .
PARAMETRI
Nelle prove orali le fasce di livello e corrispondenti voti sono stati così stabiliti:
Voto Livelli
1-3
Prestazioni
L’alunno conosce minimamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ;
è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in
modo superficiale; è in grado di formulare strategie risolutive con notevoli
Grav.insuff difficoltà in situazioni semplici e di esporre con linguaggio stentato.
46
.
4
Insuff.
5
Liev.
Insuff.
6
Suff.
7
Discreto
8
Buono
9-10 Ottimo
L’alunno conosce parzialmente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ;
è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in
modo parzialmente corretto ; è in grado di formulare strategie risolutive con
qualche difficoltà in situazioni semplici e di esporre con linguaggio modesto .
L’alunno conosce complessivamente gli elementi, le definizioni, le proprietà
ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti
logici in modo complessivamente corretto; è in grado di formulare strategie
risolutive, guidato, in situazioni note e di esporre con linguaggio impreciso.
L’alunno conosce sufficientemente gli elementi, le definizioni, le proprietà
ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti
logici in modo corretto ; è in grado di formulare strategie risolutive
autonomamente in situazioni note e di esporre con linguaggio semplice e
chiaro.
L’alunno conosce discretamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ;
è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in
modo corretto ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in
situazioni note e di esporre con linguaggio chiaro.
L’alunno conosce pienamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è
in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici con
sicurezza ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in
situazioni nuove e di esporre con linguaggio chiaro e pertinente.
L’alunno conosce in modo approfondito gli elementi, le definizioni, le
proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare
strumenti logici autonomamente e consapevolmente ; è in grado di formulare
strategie risolutive autonomamente in situazioni complesse e di esporre con
linguaggio rigoroso.
Libro di testo: L.Sasso – Nuova Matematica a colori volume 4 - Petrini
SCIENZA DEGLI ALIMENTI
Docente: Bellino Angela
Disciplina: Scienza e cultura dell’alimentazione
Ore di lezioni svolte: 57
LIBRO DI TESTO : Silvano Rodato - CONOSCERE GLI ALIMENTI - Ed. CLITT
PROFILO DELLA CLASSE
La classe 5°E, è composta da n. 17 allievi, (14 maschi e 3 femmine). Una delle allieva segue una
programmazione differenziata, seguita da una docente specializzata. Uno degli allievi è audioleso e
segue una programmazione per obiettivi minimi per il quale si avvale della collaborazione di un
insegnate specializzato e di un' assistente alla comunicazione. L'alunno, essendo autorizzato a
seguire un orario ridotto per esigenze personali, è stato assente in buona parte delle mie lezioni,
per cui le verifiche sono state svolte durante le ore di altre materie, con la collaborazione del
docente specializzato.
La maggior parte degli allievi proviene dalla 4E, tranne un allievo, che proviene dalla 5D.
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La legittima astensione dalle lezioni per l’occupazione, motivata dalle precarie condizioni di
vivibilità del plesso, nonché le difficoltà nel processo di apprendimento hanno comportato un
sostanziale rallentamento nello svolgimento della programmazione sia durante il primo
quadrimestre e parte del secondo quadrimestre anche per le numerose assenze di massa.
Il contesto socio-culturale di appartenenza appare nel complesso omogeneo. La maggior parte degli
alunni ha mantenuto un comportamento vivace, ma rispettoso delle regole.
Per gran parte degli allievi la frequenza è stata regolare, tranne un paio di casi.
Dal punto di vista didattico la classe è eterogenea, infatti, si distinguono alcuni elementi
sufficientemente motivati ed in possesso di adeguate capacità di rielaborazione personale dei
contenuti acquisiti, interessati e partecipi al dialogo educativo. Altri elementi invece, mostrato non
poche difficoltà dovute al limitato bagaglio culturale, alle conoscenze insicure sia nella
comunicazione scritta che in quella orale, allo scarso impegno profuso nello studio.
Durante il corso dell’anno ho cercato di responsabilizzare gli alunni, invitandoli ad un
comportamento più maturo e collaborativo, allo scopo di coinvolgerli nelle attività proposte.
Il rendimento non è stato uniforme, i risultati possono essere considerati sufficienti per la maggior
parte degli allievi. Non sono, però, mancati casi di insufficienza legati alla scarsa volontà di
recuperare da parte di alcuni allievi che non erano motivati allo studio.
Oltre alle attività ed ai contenuti esposti nel programma sulla disciplina di base, sono state svolte
attività di recupero delle abilità di base in orario curricolare e extra curriculare, dedicate in modo
specifico alla revisione di alcuni argomenti trattati ed al potenziamento dell’abilità di scrittura
lettura e comprensione del testo.
Come è noto per l’anno scolastico 2014/2015, a seguito del riordino dei percorsi scolastici avviato
nel 2010 nell’istruzione secondaria di secondo grado, anche le modalità dell’esame di stato sono
state modificate, in particolare la seconda prova scritta.
Pertanto nelle prove scritte somministrate, durante il corso scolastico, si è tenuto conto delle
normative emanate dal MIUR; ipotizzando tipologie il più vicino possibile alle circolari molto
generiche, ricevute poco prima della conoscenza delle materie esterne oggetto d’esame.
Complessivamente gli obiettivi sono stati raggiunti dalla maggior parte degli allievi, sebbene con
livelli di approfondimento diversi in relazione alle attitudini, capacità e impegno dei singoli.
I risultati ottenuti sono nel complesso da ritenere sufficienti, pur permanendo in alcuni casi
difficoltà concettuali e di metodo che non permettono di elevarsi al di sopra della sufficienza.
Le abilità di base sono state attivate attraverso compiti specifici ed esercitazioni.
TEST E/O GRIGLIE DI OSSERVAZIONI UTILIZZATI PER LA RILEVAZIONE
Non sono stati effettuati test di ingresso. Sono state effettuate ore di ripasso su argomenti svolti
nello scorso anno utili a recuperare alcune parti del programma che costituiscono prerequisito per
lo svolgimento di quello del quinto anno.
OBIETTIVI
I contenuti del programma si propongono di ampliare ed approfondire le conoscenze acquisite
dagli studenti nel corso di qualifica, passando da un’interpretazione educativo- alimentare del
primo biennio e prevalentemente merceologica del terzo anno, nutrizionale del quarto anno; ad
un’analisi sistematica dei processi alimentari, nutrizionali ed igienici correlati alla ristorazione.
OBIETTIVI TRASVERSALI
Competenze trasversali dell’anno 2014/2015
Obiettivi generali
Favorire il pieno sviluppo della persona, l’autostima e stimolare la costruzione di corrette
relazioni con gli altri e con la realtà naturale e sociale; nel rispetto della diversità e delle regole;
Promuovere e consolidare un metodo di studio efficace finalizzato all’apprendimento delle
48
discipline e all’acquisizione della padronanza dei linguaggi specifici;
Promuovere il rispetto della società civile e della legalità;
Assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità e potenzialità in ambito didattico, sociale
e professionale;
OBIETTIVI DISCIPLINARI
CONOSCENZE
ABILITA/COMPETENZE
OBIETTIVI MINIMI
Comprendere
l’importanza
dell’applicazione delle norme
igieniche
nell’ambito
ristorativo.
Individuare le principali cause
di
contaminazione
microbiologica
Identificare
le
principali
patologie alimentari e le loro
modalità di trasmissione.
Conoscere gli elementi che
concorrono a determinare la
qualità degli alimenti
Identificare
le
differenze
principali
tra
frode
commerciale e frode sanitaria.
Comprendere l’importanza di
una sana alimentazione.
Riconoscere gli stili dietetici
Analizzare i diversi tipi di
dieta
Saper leggere ed interpretare
le tabelle LARN e le tabelle di
composizione chimica degli
alimenti. Conoscere la spesa
energetica dell’organismo e
comprendere
l’importanza
dell’educazione alimentare.
Conoscere le linee guida per
una sana alimentazione nelle
varie
fasce
di
età.
Comprendere gli effetti di
scorrette abitudini alimentari
Conoscere le più comuni
malattie che possono essere
controllate da un regime
dietetico particolare.
Comprendere
gli
aspetti
caratteristici
dei disturbi
comportamentali
nella
nutrizione.
Conoscere le consuetudini
alimentari
Essere in grado di interpretare
le tabelle LARN ed applicarle
per la realizzazione di una dieta
equilibrata.
Saper elaborare la dieta più
adatta per fasce d’età della
popolazione e per persone che
praticano una attività sportiva
Individuare le più comuni
malattie che possono essere
controllate da un regime
dietetico particolare. Acquisire
norme
igieniche
e
comportamenti corretti nella
manipolazione degli alimenti e
nell’uso delle attrezzature e
superfici di lavoro
Identificare
i
requisiti
fondamentali che i locali adibiti
alla
manipolazione
degli
alimenti devono avere.
Individuare
le
principali
tossinfezioni alimentari per la
salvaguardia della salute dei
consumatori
Identificare
le
principali
tecniche di conservazione degli
alimenti ed il ruolo degli additivi
alimentari
Adottare
comportamenti
corretti per la salvaguardia della
salute.
Saper indicare alimenti in
relazione
alle
consuetudini
alimentari nelle grandi
religioni
e
comprendere
l’importanza di menu adatti al
contesto culturale e religioso.
Usare un linguaggio specifico
accettabile sul piano lessicale e
sintattico.
Utilizzare autonomamente i
testi.
Gli alunni devono essere in
grado di:
cogliere il senso generale di
testi scritti ed orali relativi
alla
disciplina,
identificandone i contenuti
specifici;
acquisire ed usare nozioni e
terminologie scientifiche ed
essere in grado di dare
informazioni specifiche la
disciplina.
Conoscere il proprio peso
ideale
e
fabbisogno
energetico giornaliero.
Comprendere l’importanza di
una sana alimentazione.
Conoscere le più comuni
malattie che possono essere
controllate da un regime
dietetico
particolare.
Comprendere l’importanza
dell’applicazione delle norme
igieniche
nell’ambito
ristorativo.
Conoscere le principali cause
di
contaminazione
microbiologica e identificare
le
principali
patologie
alimentari e le modalità di
trasmissione.
Conoscere
le
principali
tecniche di conservazione
degli alimenti.
49
nelle grandi religioni.
CONTENUTI
MODULO 1
Contenuti
NUOVE TENDENDENZE DI FILIERA DEI PRODOTTI
ALIMENTARI
 Abitudini alimentari degli italiani;
 Sicurezza alimentare nel sistema produttivo;
 Qualità e sostenibilità alimentare.
 Evoluzione dei consumi alimentare in Italia;
 Sicurezza alimentare e filiera produttiva;
 Filiera nel sistema agroalimentare;
 Sistema di tracciabilità e rintracciabilità;
 Filiera e sicurezza alimentare in Europa;
 Filiera corta e sviluppo sostenibile;
 Pericolo e rischio alimentare;
 Contaminazioni fisiche e contaminazioni chimiche;
 Fattori anti nutrizionali e sostanze tossiche naturali degli
alimenti;
 Contaminazioni biologica.
MODULO 2
Contenuti
UA
MODULO 3
Contenuti
NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI E OGM















Alimenti alleggeriti o light;
Nuovi prodotti alimentari e innovativi.
Generalità;
Alimenti alleggeriti o light;
Alimenti fortificati, arricchiti, supplementati;
Alimenti funzionali;
Alimenti geneticamente modificati OGM;
Alimenti di gamma e convenience food;
Alimenti integrali;
Alimenti biologici;
Alimenti destinati ad un’alimentazione particolare
Integratori alimentari;
Nutrigenomica e nutraceutica;
Nanotecnologie;
Additivi alimentari.
MALATTIE ALIMENTARI TRASMESSA DA CONTAMINAZIONI
BIOLOGICHE
 Contaminazioni alimentari e principali malattie trasmesse con gli
alimenti;
 Tossinfezioni, infezioni e intossicazioni alimentari.
Contaminazione biologica
I prioni
a) encefalopatia spongiforme;
I virus
50
UA
 epatite A
I batteri
 riproduzione batterica
 spore batteriche
 fattori ambientali e crescita batterica
 tossine batteriche
Malattie da contaminazione microbiche
 tossinfezioni alimentari
 intossicazioni alimentari
 infezioni alimentari
Principali malattie batteriche di origine alimentare
 salmonellosi
 stafilococchi
 botulismo
 clostridium perfringens
 listeriosi
 tifo e paratifo
 colera
 shigellosi
lieviti e funghi microscopici
 lieviti
 muffe
Parassitosi da protozoi
 amebiasi
 giardiasi
Parassitosi da metazoi
 teniasi
 echinococcosi
 trichinosi
 ascaridiosi
 ossiuriasi
 anisakidosi
51
SISTEMA HACCP E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI
MODULO 4
Contenuti




Norme igienico-sanitarie nei servizi ristorativi;
Disposizioni legislative (H.A.C.C.P.);
Qualità degli alimenti;
Norme e certificazioni.
Requisiti generali d’igiene
 I locali
 Il personale
 Il sistema H.A.C.C.P
Controllo qualità e sicurezza alimentare *
UA










La sicurezza alimentare
La sicurezza alimentare in Europa
L’ autocontrollo
Il controllo ufficiale in Italia
Le frodi alimentari
Qualità totale degli alimenti:
DOP
IGP
STG
Le frodi alimentari
52
MODULO 5
Contenuti
CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI



Conservazione degli alimenti e le Mild Technologies
Classificazione dei metodi di conservazione
Principali cambiamenti delle caratteristiche organolettiche
degli alimenti a seconda del sistema di conservazione adottato
Metodi fisici
UA
 Basse temperature:
a) refrigerazione
b) congelazione
c) surgelazione
 Alte temperature:
a) pastorizzazione;
b) sterilizzazione;
c) Disidratazione:
d) essiccazione,
e) concentrazione a caldo ed a freddo;
f) liofilizzazione;
g) radiazioni antigermogliamento;
h) modificazioni dell’atmosfera: atmosfera
controllata/modificata, sottovuoto.
 Tecnologie emergenti
Metodi chimico - fisici e biologici
1. affumicamento;
2. fermentazione
Metodi chimici naturali
1)
2)
3)
4)
5)
sale;
zucchero,
olio,
aceto;
alcool etilico.
53
MODULO 6
Contenuti
ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E LARN




Generalità;
Abitudini alimentari;
Gli standards dietologici (indicazioni);
Alimentazione equilibrata;
La bioenergetica
UA

3.
4.
5.
Generalità;
La misura dell’energia;
Calorimetria diretta;
Calorimetria indiretta.
Fabbisogno energetico
-
Il metabolismo basale(MB;
Termogenesi indotta della Dieta (TID);
La termoregolazione;
L’accrescimento;
Le attività fisiche e il fabbisogno energetico totale.
Valutazione dello stato nutrizionale



Composizione corporea;
Il peso teorico secondo Broca e Lorenz;
Indice di massa corporea (IMC).
I LARN e dieta equilibrata





Dieta equilibrata;
LARN e fabbisogno di nutrienti;
Metabolismo e dieta equilibrata;
Linee guida per una sana alimentazione;
La piramide alimentare.
54
ALIMENTAZIONE NELLE VARIE ETÀ E CONDIZIONI
FISIOLOGICHE E NUTRIZIONALI
MODULO 7
Contenuti


Alimentazione equilibrata per fasce d’età
Tipologie dietetiche
Dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche
UA
MODULO 8
Contenuti
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Generalità
Alimentazione in gravidanza;
Alimentazione della nutrice
Alimentazione nella prima infanzia;
Alimentazione nella seconda infanzia e nell’età scolare;
Alimentazione nell’adolescenza;
Alimentazione nell’età adulta;
Alimentazione nella terza età;
Alimentazione nello sportivo;
Tipologie dietetiche
-
Dieta mediterranea;
Dieta vegetariana;
Dieta eubiotica;
Dieta macrobiotica.
LA DIETA IN PARTICOLARI CONDIZIONI PATOLOGICHE




UA
-
Patologie correlate alle scorrette abitudini alimentari
Cibi consentiti, limitati e “proibiti”
Cancerogenesi e malattie del benessere
Malattie alimentari legati ai disturbi comportamentali
Obesità;
Aterosclerosi;
Ipertensione;
Diabete;
Gotta;
Alimentazione e cancro.
Disturbi del comportamento alimentare
Anoressia
Bulimia
Malnutrizione da carenza di nutrienti
Malnutrizioni da macronutrienti;
Malnutrizioni da micronutrienti;
Alcol etilico e alcolemia;
Relazioni tra nutrienti e patologie.
Allergie e intolleranze
-
Allergie alimentari;
Intolleranze alimentari;
Allergeni e etichette alimentari;
Allergia: un fenomeno mondiale in continuo aumento;
Malnutrizione un problema globale.
55
MODULO 9
Contenuti
UA
CONSUETUDINI ALIMENTARI NELLE GRANDI RELIGIONI E
CULTURA DEL CIBO *
 Cultura alimentare e religione
 Consuetudini alimentari nelle grandi religioni.
- Generalità;
- Nascita delle religioni;
- Prescrizioni alimentari nelle grandi religioni;
- Antropologia alimentare e cultura del cibo;
- Alimentazione e diffusione dell’uomo sulla terra;
- Esempi di modelli alimentari nel mondo;
- Mangiar bene per stare meglio.
ENOGASTRONOMIA ARTIC. CUCINA
DOCENTE: RUGGIERO LOCASCIO
La classe, formata da 17 alunni iscritti, ha durante il corso dell’anno trovato nuovi assetti; l’allievo
Lo Verde Lorenzo ha frequentato in modo discontinuo.
Durante l’anno scolastico ho intrapreso con la classe un percorso con degli obiettivi tali da poter
permettere ad ogni singolo alunno, anche se in termini diversi, di raggiungere una competenza
adeguata della materia.
Sono stati rilevati e fissati i diversi livelli di partenza; le conversazioni/indagini con gli allievi mi
hanno fornito un quadro sommario dei background individuali, si è dato, quindi, un taglio, una
modalità agli incontri , alle lezioni, particolare; da un canto l’approccio da parte mia di tipo tecnico
con linguaggio e lessico professionale ha portato gli allievi ad assumere un atteggiamento
professionale, o comunque, ad averne un’idea.
Dall’altro, la disponibilità al dialogo, nonché all’ascolto, la complicità, talvolta avuta “insieme”
hanno fatto da incipit ad un rapporto comunicativo più che soddisfacente con la classe. Da un
punto di vista strettamente didattico, invece la situazione è stata per così dire altalenante; tale
l’attività durante l’anno ha subito alcuni rallentamenti: qualche assenza di massa, diverse lezioni
spese all’insegna di un migliore andamento disciplinare, hanno di fatto reso difficile il
raggiungimento di tutti gli obbiettivi prefissati. La tenacia e la buona volontà della maggior parte
della classe hanno permesso tuttavia di soddisfare con successo le aspettative, raggiungendo
risultati pienamente sufficienti.
56
CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO
( MODULI ED UNITA’ DIDATTICHE SVOLTE)
1. L’uomo e il cibo
Fattori che incidono sulle abitudini alimentari
Evoluzione degli stili alimentari e di consumo in Italia
Le abitudini alimentari oggi
2. Il mercato ristorativo e la neo-ristorazione
2.1. Le classi ristorative
La ristorazione collettiva
La ristorazione commerciale
Il fast-food
Il self-service
2.2. Le future tendenze del gusto
Il consumatore moderno
3. Le nuove forme della ristorazione
3.1. Il catering
Il catering: i soggetti coinvolti
Il trasporto dei pasti
I buoni pasto
3.2. Il banqueting
Le diverse forme di banqueting
Il banqueting manager
Come organizzare un evento
Il contratto
La scheda evento
4. Il buffet
4.1. Un servizio, tanti servizi
La piccola colazione
Il coffee break
Il brunch
Il lunch e il dinner
Il cocktail
Il buffet di cerimonia o di gala
Come organizzare un buffet
5. Il controllo dei costi
5.1. Il food cost
Il food cost: indicazioni preliminari
Il food cost del piatto e della ricetta
Il food cost massimo ammesso
Il food cost attuale
Il food cost potenziale
Il food cost standard
I food cost a confronto
5.2. Il beverage cost
La standardizzazione delle ricette
I metodi per il controllo del beverage
6. Le risorse umane
6.1. Il servizio e le imprese di servizi
Il prosumer
L’organizzazione del lavoro
57
Il metodo dello staff management
6.2.La gestione delle risorse umane
Come pianificare le risorse umane
La selezione del personale
Il rapporto di lavoro subordinato
7. L’alimentazione sicura
7.1. La conservazione con metodi fisici
L’essiccazione
La microfiltrazione
La congelazione
La surgelazione
La refrigerazione
La catena del freddo
La conservazione degli alimenti in ambienti refrigerati
La liofilizzazione
La pastorizzazione
La sterilizzazione
7.2. La conservazione con metodi chimici
La salatura
Il trattamento con soluzioni zuccherine
La conservazione nell’alcol
La conservazione nell’aceto
La conservazione in atmosfera protetta
7.3. La conservazione con metodi chimico-fisici e biologici
L’affumicatura
La fermentazione
L’aggiunta di additivi
7.4. Il piano HACCP per la salute del consumatore
Le fasi del piano HACCP
L’albero delle decisioni
La normativa HACCP semplificata
La gestione del prodotto per garantire la sicurezza
7.5. I nuovi strumenti per la sicurezza
La filiera alimentare
La tracciabilità e la rintracciabilità degli alimenti
8. Le tecniche di cottura
8.1. L’importanza di saper cuocere
8.2. La trasmissione del calore
Per conduzione
Per convezione
Per irraggiamento
8.3. La classificazione delle cotture
Le cotture per concentrazione
Le cotture per espansione
Le cotture miste
Le nuove tecnologie di cottura
8.4. Le modificazioni degli alimenti durante la cottura
Le trasformazioni indotte dalla temperatura
9. Le carni
9.1. La composizione e classificazione delle carni
I tessuti della carne
I nutrienti presenti nelle diverse tipologie di carne
Carni da macello
Carni avicole
58
Cacciagione e selvaggina
9.2.Il percorso “dal pascolo alla tavola”
La macellazione
La frollatura
I diversi tagli della carne
L’etichettatura
9.3. Le lavorazioni preliminari delle carni
Il sezionamento dei diversi tagli
Come disossare le carni
La porzione
Altre lavorazioni preliminari: parare, imbrigliare, bardare, lardellare, appiattire e tritare.
9.4. Le frattaglie
I nutrienti delle frattaglie bianche e rosse
La deperibilità delle frattaglie
L’utilizzo in cucina
10. I prodotti ittici
10.1. La composizione e classificazione dei prodotti ittici
I nutrienti dei prodotti ittici
L’importanza del pesce azzurro
La classificazione in base all’habitat
La classificazione in base al contenuto lipidico
La classificazione in base alla forma (pasci piatti o affusolati)
La classificazione in base all’utilizzo in cucina
10.2. Le lavorazioni preliminari dei prodotti ittici
La pulizia e la preparazione dei pasci affusolati e dei pesci piatti
La porzione di pesce: il trancio, la darna, il filetto di pesce, la scaloppa, la tartare, il battuto
La lavorazione dei crostacei
la lavorazione dei molluschi
11. Gli impasti fondamentali
11.1. La pasta frolla
Gli ingredienti
I metodi di impasto
Come bilanciare una pasta frolla
Le differenti combinazioni di impasto
Le aggiunte speciali all’impasto di base
Il calcolo delle uova per le frolle montate
La classificazione delle paste frolle
11.2. La pasta sfoglia
Gli ingredienti
Le diverse tipologie di pastello
L’impasto del panetto
Le pieghe della pasta sfoglia
La cottura ideale
11.3. Il pan di Spagna
Gli ingredienti
I processi per una corretta esecuzione del Pan di Spagna
La cottura
11.4. Il biscotto arrotolato
Il biscotto classico
Il biscotto alle mandorle da decorazione
11.5. I bignè
Le materie prime
La proporzione degli ingredienti e la preparazione
59
12. Le creme e i semifreddi
12.1. Lo zucchero cotto
Lo sciroppo
La cottura dello zucchero
12.2. Le creme
La crema pasticcera
Gli ingredienti principali
La crema inglese
La crema al burro
Le creme leggere
La crema chiboust
Le creme mousseline
12.3. Le meringhe
12.4. Le mousse
12.5. Le bavaresi
Gli ingredienti
Le fesi di preparazione delle bavaresi
12.6.Il semifreddo
La base semifreddo
Le paste aromatizzate
Si specifica che nei giorni a seguire la presentazione di questo documento, relativo agli argomenti
effettivamente svolti, verranno trattati i moduli inerenti “ LA CUCINA REGIONALE ITALIANA “ e
“ LA CUCINA INTERNAZIONALE “.
60
V. 3 - Consuntivo Alternanza Scuola-lavoro
ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE FORMATIVA POST-QUALIFICA
CLASSE VE
BIENNIO FORMATIVO 2013/2014-2014/2015
FIGURA PROFESSIONALE:
“ESPERTO IN PASTICCERIA”
RELAZIONE FINALE DEL TUTOR
PROF. ACCURSIO SABELLA
Il curriculum scolastico dell’Istruzione Professionale, prevede un’area di professionalizzazione
“alternanza scuola lavoro” volta a fornire una formazione spendibile nel mercato del lavoro.
Tale progetto viene sviluppato in due anni, nelle classi quarte e quinte del corso post-qualifica di
tecnico delle attività turistiche, con un monte ore complessivo di 132 ore. Lo scopo del progetto è
migliorare l’efficacia didattica del percorso scolastico, fornendo agli alunni l’opportunità di inserire
un’esperienza in impresa durante il proprio percorso di formazione.
La finalità è quella di assicurare agli alunni, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di
competenze spendibili nel mercato del lavoro.
I risultati attesi sono relativi a tre segmenti:

il primo è didattico per favorire la motivazione allo studio e l’accelerazione dei processi di
apprendimento;

il secondo è orientativo per aiutare gli alunni ad acquisire una conoscenza del mondo del
lavoro e delle capacità in esso richieste e nello stesso tempo per valorizzare le vocazioni e gli
interessi di apprendimento personali;

il terzo è finalizzato a fornire una maggiore opportunità di professionalizzazione con
l’acquisizione di competenze di base.
Il percorso formativo è stato strutturato in moduli didattici, affidati ad esperti interni all’istituto.
Durante i due anni scolastici, gli allievi, inoltre, hanno svolto un periodo di stage (40 ore per ogni
anno scolastico).
Al termine di ogni attività (moduli didattici / stage) sono state effettuate valutazioni dei livelli di
preparazione conseguiti dagli allievi, attraverso verifiche teorico (test)- pratiche .
La microspecializzazione, da conseguire nel biennio post-qualifica è stata individuata:
-
A partire dal profilo professionale tracciato nel programma ministeriale dell’esperto della
Pasticceria, che deve avere conoscenze tecniche operative e organizzative adeguate nella
specifica area turistico-ristorativa.
-
Tenendo conto della realtà turistico-ricettiva presenti nel territorio e quindi delle relative
offerte occupazionali.
61
-
In base alle risorse disponibili e alle esigenze ed aspettative dell’utenza coinvolta
nell’attività programmata.
Descrizione della figura professionale:
ESPERTO IN PASTICCERIA
L’esperto della Pasticceria è dotato di conoscenze tecniche, operative ed organizzative adeguate
dell’area turistico-ristorativa, il processo produttivo nel quale la figura professionale dell’esperto
della Pasticceria, deve inserirsi consiste nella conoscenza approfondita dei prodotti tipici del
territorio, può operare autonomamente o integrarsi in strutture più complesse attraverso proposte
ristorative inerenti l’alimentazione naturale e le tradizioni enogastronomiche regionali.
Obiettivi del sapere:
L’alunno dovrà: …..
 Conoscere le esigenze del territorio
 Conoscere l’uso delle materie prime specifiche nella cucina biologica
 Conoscere il sistema ristorativo regionale nazionale e internazionale
Obiettivi del saper fare:
L’alunno saprà: …..
 Organizzare e coordinare reparti attinenti le attività di preparazione di prodotti biologici
 Gestire le risorse umane in relazione agli spazi, tecnologie, prodotti, tendenze
Obiettivi del saper essere:
L’alunno: …
 E’ in grado di applicare le conoscenze tecniche –operative per valorizzare la propria azienda
 E’ in grado di contestualizzarsi con le realtà economiche
 Conoscere tecniche evolute e tradizionali nella cucina biologica
Competenze trasversali
Competenze comunicative, relazionali, di problem solving ecc., che entrano in gioco nelle diverse
situazioni lavorative e consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento
lavorativo efficace in un contesto specifico
Competenze tecnico-professionali
Le competenze tecnico professionali sono costituite dai saperi e dalle tecniche connesse
all’esercizio delle attività operative richieste dai processi di lavoro a cui si riferisce nei diversi
ambiti professionali)
Conoscenza dei meccanismi gestionali delle strutture ristorative - Lingue straniere scritte e parlate.
Sbocchi occupazionali
Il soggetto del profilo trova ampia e facile collocazione in strutture come, agriturismo strutture
ristorative.
62
ORGANIZZAZIONE DEI MODULI
Prima annualità classe IV° E
A.S. 2013/2014
MODULO PROFESSIONALIZZANTE
DISCIPLINA
ORE
DOCENTE
Modulo n. 1 Introduzione al corso
Modulo n. 2 Microlingua Francese
1/2
10
Interno
Modulo n. 3 Legislazione specialistica
5
Interno
Modulo n. 4 Modulo delle simulazioni
aziendali
10
Interno
Modulo n.5 Tirocinio Presso Strutture Accreditate
40
Interno
Modulo n. 6 Verifica progetto
1/2
Interno
Interno
Lo stage dell‘anno scolastico 2013/2014 si è svolto presso aziende che operano nel territorio dal
01/04/2014 al 20/05/2014
ORGANIZZAZIONE DEI MODULI
Seconda annualità classe V° E
A.S. 2014/2015
MODULO PROFESSIONALIZZANTE
DISCIPLINA
ORE
DOCENTE
Modulo n. 1 Introduzione al corso
1/2
Interno
Modulo n. 2 Microlingua Francese
10
Interno
Modulo n. 3 Spendibilità nel mondo del lavoro
5
Interno
63
Modulo n. 4 Modulo simulazione aziendale
10
Interno
Modulo n. 5 Tirocinio presso strutture accreditate
40
Interno
Modulo n. 5 Verifica progetto
1/2
Interno
Lo stage dell‘anno scolastico 2014/2015 si è svolto presso aziende che operano nel territorio dal
30/03/2015 al 03/05/2015.
Il percorso professionale è stato concluso in data 06/05/2015.
Quasi tutti i discenti hanno frequentato regolarmente il corso, dimostrando di avere raggiunto gli
obiettivi formativi e professionali descritti nel progetto, che ha permesso loro d’acquisire una
capacità operativa – funzionale, appropriata al profilo in oggetto.
64
VI- CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
CREDITO SCOLASTICO
Il Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di
ciascuno degli ultimi tre anni, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato
credito scolastico. Tale punteggio esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva
raggiunta da ciascun alunno, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità
della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle
attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Al fine della valutazione del
credito scolastico si fa riferimento alla seguente tabella ministeriale:
Tabella A
(Tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio1998, n. 323, così come modificata
dal D.M.n.42/2007 e dal D.M. 99/09)
Candidati interni
Media dei voti
Bande di oscillazione
M=6
4-5
6<M≤7
5-6
7<M≤8
6-7
8<M≤9
7-8
9 < M ≤ 10
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla
precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M
dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al
dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Si attribuisce, a giudizio del Consiglio di classe, tenuto conto delle indicazioni ministeriali e le
disposizioni del Collegio, il punteggio massimo della fascia in presenza di almeno tre voci positive
tra gli indicatori sottoelencati:
1. Assiduità nella frequenza. Indicatore: non più del 10% di assenze sul monte ore annuo;
2. Media superiore o pari a 0,5 (ad es. 6,5; 7,5….);
65
3. Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo. Indicatori: interventi pertinenti
durante le attività didattiche, attività di ricerca e approfondimento individuali o di gruppo,
atteggiamento propositivo nei confronti dei compagni, partecipazione attiva alle attività
dell’istituto;
4. Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative (con
esclusione dei corsi di recupero) promosse dall’istituto in fascia pomeridiana di durata non
inferiore alle 15 ore, (per i Progetti FIS è necessaria la partecipazione al 70% del monte orario) per
gli alunni delle classi terze dell’IPSEOA si terrà conto della partecipazione alle attività di Stage;
5. Partecipazione a gare e concorsi cui la scuola ha aderito (olimpiadi di informatica, della
matematica, manifestazioni e gare enogastronomiche e di accoglienza ecc.);
6. Per gli alunni delle classi quarte e quinte dell’IPSEOA sarà considerata la frequenza e la
partecipazione alle attività di alternanza scuola-lavoro (numero di assenze max30% del monte ore);
7. Impegno e partecipazione nelle ore di religione cattolica o nella materia alternativa secondo le
indicazione ministeriali.
Per la Tabella valutazione Credito Formativo e attribuzione voto di condotta si rimanda al POF.
66
VII- GRIGLIE DI VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA
TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO
Alunno: _______________________________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
4
Discreto/ Buono
3,5
Sostanzialmente corretto: lessico
accettabile
Sufficiente
3
Impreciso
generico
Mediocre
2,5
Insufficiente
2
Gravi e diffusi
errori di
ortografia, morfologia, sintassi,
punteggiatura.
Gravemente insufficiente
1
Sa analizzare le strutture
poetiche
o
narrative,
sa
interpretare
Ottimo/Eccellente
5
Sa descrivere ed analizzare
Discreto/ Buono
4
Sa solo individuare
Sufficiente
3
Individua solo parzialmente
Mediocre
2,5
Individua in modo errato
Insufficiente
2
Non sa riconoscere le strutture
del testo letterario
Gravemente insufficiente
1
Si esprime in modo
Capacità
esprimersi
di
(punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi, proprietà
lessicali)
Pienamente corretto;
ampio e specialistico
lessico
Appropriato: lessico adeguato ed
efficace
con
un
lessico
Scorretto; lessico povero e usato
in modo improprio
Capacità di analisi e
di
interpretazione
del testo letterario
(Contestualizzazione del
testo,
analisi
dei
principali
nuclei
tematici, analisi delle
principali
strutture
narrative o poetiche,
individuazione
delle
principali caratteristiche
stilistiche)
Capacità
di
sviluppare le proprie
argomentazioni
Argomenta in modo:
Ricco e articolato
Ottimo/Eccellente
3
(Organizzazione
testo-
Chiaro e ordinato
Discreto/ Buono
2,5
Schematico ma corretto
Sufficienti
2
Poco coerente
Mediocre
1,5
Disorganico e confuso
Insufficiente
1
Non sa argomentare
Gravemente insufficiente
0,5
Ottimo/Eccellente
3
Discreto/ Buono
2,5
Essenziale: apporti accettabili
Sufficiente
2
Parziale: apporti superficiali
Mediocre
1,5
Inadeguato( assenza di apporti
personali e critici)
Insufficiente
1
Assenza di rielaborazione
Gravemente insufficiente
0,5
del
Equilibrio coesione e
coerenza- continuità tra
frasi, paragrafi e sezioni)
Capacità
di
rielaborare,
di
effettuare
collegamenti e fare
riferimenti,
di
contestualizzare
Rielabora in modo :
Critico(
apporti
profondi, personali)
Adeguato:
corretti)
apporti
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
originali,
efficaci
e
/15
67
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
ALUNNO:
_____________________________________________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
4
Appropriato: lessico adeguato ed
efficace
Discreto/ Buono
3,5
Sostanzialmente corretto: lessico
accettabile
Sufficiente
3
Mediocre
2,5
Insufficiente
2
Gravemente insufficiente
1
Ricco
e
articolato;
testo
ottimamente organizzato, coeso,
coerente
Ottimo/Eccellente
5
Chiaro;
il
testo
risulta
discretamente strutturato, coeso
e coerente
Discreto/ Buono
4
Sufficiente
3
Mediocre
2,5
Insufficiente
2
Gravemente insufficiente
1
Ottimo/Eccellente
3
Rispetta le consegne in modo
esauriente
Discreto/ Buono
2,5
Rispetta le consegne
Sufficiente
2
Rispetta in parte le consegne
Mediocre
1,5
Rispetta solo alcune consegne
Insufficiente
1
Non rispetta le consegne
Gravemente insufficiente
0,5
Ottimo/Eccellente
3
Discreto/ Buono
2,5
Essenziale: apporti accettabili
Sufficiente
2
Parziale: apporti superficiali
Mediocre
1,5
Senza apporti personali
Insufficiente
1
Non rielabora
Gravemente insufficiente
0,5
Si esprime in modo
Capacità
esprimersi
di
(
punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi, proprietà
lessicali)
Pienamente corretto;
ampio e specialistico
Impreciso
generico
con
lessico
un
lessico
Scorretto; lessico improprio
Gravemente
inadeguato
Capacità
di
formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
scorretto;
lessico
Argomenta in modo:
Ordinato;
il
testo
risulta
sufficientemente
organizzato,
coeso e coerente
Schematico e superficiale
Il testo risulta poco coerente e
discontinuo in alcune parti
Discontinuo e disorganico
Capacità di rispettare
consapevolmente
i
vincoli del genere
testuale
( lunghezza del testo,
individuazione di un
titolo
coerente,
individuazione
della
destinazione editoriale)
Capacità
di
rielaborarazione
critica e personale
dei documenti e delle
fonti
Rispetta in modo efficace tutte le
consegne
Rielabora in modo :
Critico(
apporti
profondi, personali)
Adeguato:
corretti)
apporti
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
originali,
efficaci
e
/15
68
TIPOLOGIA C: Tema storico
ALUNNO: ______________________________________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
4
Discreto/ Buono
3,5
Sufficiente
3
Impreciso con un lessico generico
Mediocre
2,5
Scorretto;
improprio
Insufficiente
2
Gravemente insufficiente
1
Ricco
e
articolato;
testo
ottimamente organizzato, coeso,
coerente
Ottimo/Eccellente
3
Chiaro;
il
testo
risulta
discretamente strutturato, coeso e
coerente
Discreto/ Buono
2,5
Sufficiente
2
Mediocre
1,5
Insufficiente
1
Gravemente insufficiente
0.5
Ottimo/Eccellente
5
Discreto/ Buono
4
Conosce
sufficientemente
l’argomento e sviluppa la traccia in
modo omogeneo
Sufficiente
3
Conosce parzialmente l’argomento
Mediocre
2,5
Insufficiente
2
Gravemente insufficiente
1
Rielabora in modo critico
Ottimo/Eccellente
3
Rielabora in modo personale
Discreto/ Buono
2,5
Rielabora in modo corretto
Sufficiente
2
Rielabora in modo superficiale
Mediocre
1,5
Rielabora senza apporti personali
Insufficiente
1
Non rielabora
Gravemente insufficiente
0,5
Si esprime in modo
Capacità
esprimersi
di
(
Punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi, proprietà
lessicali)
Pienamente
specialistico
corretto;
Appropriato: lessico efficace
Sostanzialmente corretto: lessico
accettabile
lessico
Gravi errori di
ortografia e sintassi
Capacità
di
formulare una tesi e
di
sviluppare
le
proprie
argomentazioni
lessico
povero
e
morfologia,
Argomenta in modo:
Ordinato;
il
testo
risulta
sufficientemente organizzato, coeso
e coerente
Schematico; il testo risulta poco
coerente
Discontinuo e disorganico
Testo sconnesso
Conoscenza
eventi storici
degli
Capacità
di
sviluppare in modo
pertinente la traccia
Padroneggia
l’argomento;
sviluppa la traccia in modo fluido,
argomenta le fonti storiche
Conosce ampiamente l’argomento e
sviluppa la traccia in modo
completo e pertinente; cita le fonti
storiche, senza rielaborarle
Conosce l’argomento in maniera
superficiale
Non
conosce l’argomento, la
traccia è sviluppata in modo non
pertinente
Capacità
di
rielaborazione
critica e personale
delle
proprie
conoscenze
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
/15
69
TIPOLOGIA D: Tema di ordine generale
ALUNNO: ________________________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
4
Appropriato: lessico adeguato ed
efficace
Discreto/ Buono
3,5
Sostanzialmente corretto: lessico
accettabile
Sufficiente
3
Impreciso con un lessico generico
Mediocre
2
Scorretto; lessico povero e usato
in maniera impropria
Insufficiente
1, 5
Gravi errori
punteggiatura,
sintassi
Gravemente insufficiente
1
Ricco
e
articolato;
testo
ottimamente organizzato, coeso,
coerente
Ottimo/Eccellente
3
Chiaro;
il
testo
risulta
discretamente strutturato, coeso e
coerente
Discreto/ Buono
2,5
Sufficiente
2
Mediocre
1,5
Insufficiente
1
Gravemente insufficiente
0,5
Ottimo/Eccellente
5
Discreto/ Buono
4
Conosce
sufficientemente
l’argomento e sviluppa la traccia in
modo omogeneo e coerente
Sufficiente
3
Conosce parzialmente l’argomento
e sviluppa la traccia in modo
essenziale
Mediocre
2,5
Insufficiente
2
Gravemente insufficiente
1
critico
Ottimo/Eccellente
3
personale
Discreto/ Buono
2,5
corretto
Sufficiente
2
essenziale
Mediocre
1,5
parziale
Insufficiente
1
Non rielabora
Gravemente insufficiente
0,5
Si esprime in modo
Capacità
esprimersi
di
(
Punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi, proprietà
lessicali)
Capacità
di
argomentare il tema
proposto
dalla
traccia
Pienamente corretto;
ampio e specialistico
di
lessico
morfologia,
ortografia,
Argomenta in modo:
Ordinato;
il
testo
risulta
sufficientemente organizzato, coeso
e coerente
Schematico; il testo risulta poco
coerente
Discontinuo e disorganico
Il testo non è argomentato
Conoscenza
dell’argomento
Capacità
di
sviluppare in modo
pertinente la traccia
Padroneggia
l’argomento
e
sviluppa la traccia in modo
esauriente e del tutto coerente
Conosce ampiamente l’argomento e
sviluppa la traccia in modo
completo e pertinente
Scarsa conoscenza dell’argomento
Conoscenza errata
Capacità
di
rielaborazione
critica e personale
delle
proprie
conoscenze
Rielabora in modo :
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
/15
70
VII.2 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA – Alunni BES
TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO
Alunno: ________________________________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
3
Discreto/ Buono
2,5
Sostanzialmente corretto: lessico
accettabile
Sufficiente
2
Impreciso
generico
Mediocre
1,5
Insufficiente
1
Gravemente insufficiente
0,5
Sa analizzare le strutture
poetiche
o
narrative,
sa
interpretare
Ottimo/Eccellente
6
Sa descrivere ed analizzare
Discreto/ Buono
5,5
Individua senza approfondire
Sufficiente
5
Individua in modo parzialmente
corretto
Mediocre
4,5
Insufficiente
4
Gravemente insufficiente
3,5
Si esprime in modo
Capacità
esprimersi
di
(
punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi, proprietà
lessicali)
Pienamente corretto;
ampio e specialistico
lessico
Appropriato: lessico adeguato ed
efficace
con
un
lessico
Parzialmente scorretto
Gravemente
inadeguato
Capacità di analisi e
di
interpretazione
del testo letterario
(Contestualizzazione del
testo,
analisi
dei
principali
nuclei
tematici, analisi delle
principali
strutture
narrative o poetiche,
individuazione
delle
principali caratteristiche
stilistiche)
scorretto,
lessico
Parafrasa o sintetizza il testo in
modo parzialmente errato
No sa individuare
Capacità
di
sviluppare le proprie
argomentazioni
Argomenta in modo:
Ricco e articolato
Ottimo/Eccellente
3
(Organizzazione
testo-
Chiaro e ordinato
Discreto/ Buono
2,5
Schematico ma corretto
Sufficienti
2
Semplice e superficiale
Mediocre
1,5
Disomogeneo e poco coerente
Insufficiente
1
Incoerente
Gravemente insufficiente
0,5
Ottimo/Eccellente
3
Discreto/ Buono
2
Essenziale: apporti accettabili
Sufficiente
1
Parziale: apporti superficiali
Mediocre
0,5
Inadeguato( assenza di apporti
Insufficiente
0,3
Gravemente insufficiente
0
del
Equilibrio coesione e
coerenza- continuità tra
frasi, paragrafi e sezioni)
Capacità
di
rielaborare,
di
effettuare
collegamenti e fare
riferimenti,
di
contestualizzare
Rielabora in modo :
Critico(
apporti
profondi, personali)
Adeguato:
corretti)
apporti
originali,
efficaci
e
personali)
Non rielabora
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
/15
71
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE- Alunni BES
ALUNNO: _________________________________________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
3
Appropriato: lessico adeguato ed
efficace
Discreto/ Buono
2,5
Corretto: lessico accettabile
Sufficiente
2
Impreciso con un lessico generico
Mediocre
1,5
Scorretto; lessico povero
Insufficiente
1
Gravemente insufficiente
0,5
Ricco
e
articolato;
testo
ottimamente organizzato, coeso,
coerente
Ottimo/Eccellente
6
Chiaro;
il
testo
risulta
discretamente strutturato, coeso e
coerente
Discreto/ Buono
5,5
Sufficiente
5
Mediocre
4,5
Testo discontinuo in alcune parti
Insufficiente
4
Testo disorganico
Gravemente insufficiente
3,5
Rispetta consapevolmente tutte
le consegne
Ottimo/Eccellente
3
Rispetta le consegne in modo
esauriente
Discreto/ Buono
2,5
Rispetta le consegne
Sufficiente
2
Rispetta in parte le consegne
Mediocre
1,5
Rispetta solo alcune consegne
Insufficiente
1
Non rispetta le consegne
Gravemente insufficiente
0,5
Ottimo/Eccellente
3
Discreto/ Buono
2
Essenziale: apporti accettabili
Sufficiente
1
Parziale: apporti superficiali
Mediocre
0,5
Inadeguato,
personali
Insufficiente
0,3
Gravemente insufficiente
0
Si esprime in modo
Capacità
esprimersi
di
(
punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi, proprietà
lessicali)
Pienamente
corretto;
ampio e specialistico
Gravemente
inadeguato
Capacità
di
formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
lessico
scorretto;
lessico
Argomenta in modo:
Ordinato;
il
sufficientemente
coeso e coerente
testo
risulta
organizzato,
Schematico; il testo risulta poco
coerente
Capacità di rispettare
consapevolmente
i
vincoli del genere
testuale
( lunghezza del testo,
individuazione di un
titolo
coerente,
individuazione
della
destinazione editoriale)
Capacità
di
rielaborarazione
critica e personale
dei documenti e delle
fonti
Rielabora in modo :
Critico(
apporti
profondi, personali)
Adeguato:
corretti)
apporti
senza
originali,
efficaci
e
apporti
Non rielabora
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
/15
72
TIPOLOGIA C: Tema storico- Alunni BES
ALUNNO: ____________________________________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
3
Discreto/ Buono
2,5
Impreciso con un lessico generico
Sufficiente
2
Scorretto; lessico povero e
Mediocre
1,5
Gravemente scorretto, lessico inadeguato
Insufficiente
1
Gravemente insufficiente
0,5
Ottimo/Eccellente
6
Chiaro; il testo risulta discretamente
strutturato, coeso e coerente
Discreto/ Buono
5,5
Ordinato; il testo risulta sufficientemente
coeso e coerente
Sufficiente
5
Mediocre
4,5
Insufficiente
4
Gravemente insufficiente
3,5
Si esprime in modo
Capacità
esprimersi
di
(Punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi, proprietà
lessicali)
Capacità
di
formulare una tesi e
di
sviluppare
le
proprie
argomentazioni
Pienamente corretto; lessico ampio e
specialistico
Appropriato: lessico adeguato ed efficace
Sostanzialmente
accettabile
corretto:
lessico
Argomenta in modo:
Ricco e articolato; testo ottimamente
organizzato, coeso, coerente
Schematico;
testo
poco coerente e
discontinuo in alcune parti
Testo disorganico in alcune parti
Testo disorganico in ogni sua parte
Conoscenza
eventi storici
degli
Capacità
di
sviluppare in modo
pertinente la traccia
Padroneggia l’argomento e sviluppa la
traccia in modo esauriente e del tutto
coerente; rielabora in modo critico il
materiale storiografico
Ottimo/Eccellente
Conosce
ampiamente
l’argomento,
sviluppa la traccia in modo completo e
pertinente; cita le fonti storiche
Discreto/ Buono
2,5
Conosce sufficientemente l’argomento e
sviluppa la traccia in modo omogeneo
Sufficiente
2
Conosce sufficientemente
l’argomento
ma sviluppa la traccia in modo
superficiale
Mediocre
1,5
Conosce parzialmente l’argomento
sviluppa la traccia in modo inadeguato
Insufficiente
e
Non conosce l’argomento:trattazione non
pertinente alla traccia
Capacità
di
rielaborazione
critica e personale
delle
proprie
conoscenze
3
1
Gravemente insufficiente
0,5
critico
Ottimo/Eccellente
3
personale
Discreto/ Buono
2
corretto
Sufficiente
1
essenziale
Mediocre
0,5
parziale
Insufficiente
0,3
non rielabora
Gravemente insufficiente
0
Rielabora in modo :
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
/15
73
TIPOLOGIA D: Tema di ordine generale- Alunni BES
ALUNNO: ______________________________________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
3
Discreto/ Buono
2,5
Impreciso con un lessico generico
Sufficiente
2
Scorretto; lessico povero
Mediocre
1,5
Insufficiente
1
Gravemente insufficiente
0,5
Ricco
e
articolato;
testo
ottimamente organizzato, coeso,
coerente
Ottimo/Eccellente
3
Chiaro;
il
testo
risulta
discretamente strutturato, coeso e
coerente
Discreto/ Buono
2,5
Sufficiente
2
Mediocre
1,5
Insufficiente
1
Gravemente insufficiente
0,5
Ottimo/Eccellente
6
Discreto/ Buono
5,5
Si esprime in modo
Capacità
esprimersi
di
(
Punteggiatura,
ortografia,
morfosintassi, proprietà
lessicali)
Fluido e scorrevole;
specialistico
Appropriato; lessico efficace
Sostanzialmente corretto; lessico
accettabile
Gravemente
improprio
Capacità
di
argomentare il tema
proposto
dalla
traccia
lessico
scorretto,
lessico
Argomenta in modo:
Ordinato;
il
testo
risulta
sufficientemente organizzato
Schematico; testo poco coerente in
alcune parti
Testo discontinuo in alcune parti
Testo disorganico
Conoscenza
dell’argomento
Padroneggia l’argomento, sviluppa
la traccia in modo efficace
Capacità
di
sviluppare in modo
pertinente la traccia
Conosce ampiamente l’argomento,
trattazione pertinente
Capacità
di
rielaborazione
critica e personale
delle
proprie
conoscenze
Conosce
sufficientemente
l’argomento, trattazione coerente
Sufficiente
5
Conosce
sufficientemente
l’argomento ma sviluppa la traccia
in modo superficiale
Mediocre
4,5
Conosce parzialmente l’argomento
Insufficiente
4
Non
conosce
l’argomento,
trattazione non pertinente alla
traccia
Gravemente insufficiente
3,5
critico
Ottimo/Eccellente
3
personale
Discreto/ Buono
2
corretto
Sufficiente
1
essenziale
Mediocre
0,5
parziale
Insufficiente
0,3
Non rielabora
Gravemente insufficiente
0
Rielabora in modo :
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
/15
74
VII.3. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
Allievo……………………………………..
classe …………………… data…...................
Griglia di valutazione
Indicatori
Descrittori I
Punteggio
Fuori traccia
Parziale
Sufficiente
Completa
1
1,5
2
3
Scorretto e
incompleto
Parziale
Sufficiente
Efficace
1
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
(aderenza alle richieste della
traccia)
Punti 3
CAPACITA’ DI ARGOMENTARE
(organicità e coerenza del
discorso)
Punti 3
COMPETENZA COMUNICATIVA
(pertinenza espressiva,
terminologica, tecnica)
Punti 3
Tot punti ------------------/15
Scorretta e
impropria
Scarsa
Sufficiente
Buona ed
efficace
Parte I
(tot…
punti 9)
Quesito
n…(tot.
punti 3)
Quesito
n…(tot.
punti 3)
1,5
2
3
1
1,5
2
3
Suff. 10/15
Griglia di valutazione per la seconda parte della prova
SCORRETTA E
INCOMPLETA
1
CORRETTA E NON
DEL TUTTO
COMPLETA
2
COMPLETA E CORRETTA
3
1
2
PUNTI ----------/6
Voto: ……………………..
75
VII.4. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA - ALUNNI BES
Allievo……………………………………..
Griglia di valutazione
Indicatori
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
(aderenza alle
richieste della
traccia)
Punti 5
CAPACITA’ DI
ARGOMENTARE
(organicità e
coerenza del
discorso)
Punti 2
COMPETENZA
COMUNICATIVA
(pertinenza
espressiva,
terminologica,
tecnica)
Punti 2
classe …………………… data…...................
Descrittori I
Punteggio
Fuori traccia
Parziale
Sufficiente
Adeguata
1
1,5
2
4
Scorretto e
incompleto
Parziale
Sufficiente
Adeguata
1
Scorretta e
impropria
Scarsa
Sufficiente
Buona ed
Adeguata
Parte I
(tot.
punti 9)
Quesito
n…(tot.
punti 3)
Quesito
n…(tot.
punti 3)
1,5
2
2,5
1
1,5
2
2,5
Tot punti ------------------/15
Suff. 10/15
Griglia di valutazione per la seconda parte della prova
SCORRETTA E
INCOMPLETA
1-1,25-1,5-1,75
CORRETTA E NON
DEL TUTTO
COMPLETA
2-2,25-2,50-2,75
COMPLETA E CORRETTA
3
1
2
PUNTI ----------/6
Voto: ……………………..
76
VII. 5 - GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA TIPOLOGIA MISTA (B + C): Diritto e tecnica amministrativa, Lab. Serv. Enogastronomici –
Cucina, Matematica, Storia
DISCLIPLINA: ___________________________
Tipologia C:
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 3
Quesito 4
______/ 0,25
______/ 0,25
______/ 0,25
______/ 0,25
Tipologia B:
Quesito 5
Risposta nulla o
totalmente errata;
(punteggio 0)
Informazioni
Informazioni corrette
Informazioni
parziali, lessico
ma non approfondite.
esaurienti.
povero; numerosi
Lessico semplice ma
Lessico vario e
errori grammaticali
adeguato; alcuni
pertinente; nessun
(punteggio
errori grammaticali errore grammaticale
0.01 - 0,49)
(punteggio: 0.50 (punteggio: 0,76 - 1)
0,75)
_____/ 0
Quesito 6
Risposta nulla o
totalmente errata;
(punteggio 0)
_____/0,49
____/0,75
_____1
Informazioni
Informazioni corrette
Informazioni
parziali, lessico
ma non approfondite.
esaurienti.
povero; numerosi
Lessico semplice ma
Lessico vario e
errori grammaticali
adeguato; alcuni
pertinente; nessun
(punteggio
errori grammaticali errore grammaticale
0.01 - 0,49)
(punteggio: 0.50 (punteggio: 0,76 - 1)
0,75)
_____/ 0
_____/0,49
____/0,75
TOTALE TIPOLOGIA C
_____/ 1
TOTALE TIPOLOGIA B
_____/ 2
TOTALE COMPLESSIVO
_____/ 3
_____1
77
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA - (Lingua Inglese)
Risposta nulla o
totalmente errata
Informazioni molto
parziali e/o poco
pertinenti Lessico povero,
numerosi errori
grammaticali
Informazioni
corrette ma non
approfondite
Lessico semplice,
alcuni errori
grammaticali
Informazioni
esaurienti
Lessico vario con rari
errori grammaticali
Punteggio: 0.00
Punteggio: 0.01- 0.50
Punteggio:
0.51 – 1,00
Punteggio: 1.01 - 1.50
Quesiti
1
2
Totale _______/ 3.00
78
VII.6. GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
Conoscenze lacunose, frammentarie, disorganiche 0-1-2-3(insufficiente)
4
E
5-6-7-8
Conoscenze parziali con alcune lacune (mediocre)
CONOSCENZE
INFORMAZIONI
DISCIPLINARI
Conoscenze soddisfacenti (sufficiente)
Conoscenze sicure e più che soddisfacenti (discreto)
Conoscenze sicure, diffuse
approfondimenti (buono)
e
con
alcuni 10
11
Conoscenze complete e approfondite (ottimo)
CAPACITA’
ARGOMENTARE
OPERARE
COLLEGAMENTI
E
9
12
DI Argomentazione poco organica e priva di raccordi 0-1-2
DI (insufficiente)
Argomentazione talvolta disorganica, con raccordi
3-4
semplici e guidati (mediocre)
Argomentazione nel complesso organica
raccordi semplici ma pertinenti (sufficiente)
con
5
Argomentazione diffusamente organica con raccordi 6-7
pertinenti (discreto/buono)
Argomentazione ampiamente organica e autonoma, 8
con raccordi pertinenti e critici (ottimo)
COMPETENZE
LINGUISTICHE
ESPOSITIVE
Espressione incerta e/o approssimativa, con carenze 0-1
ED lessicali (insufficiente)
Espressione talvolta incerta e/o poco sicura, con
2-3-4
lessico spesso generico (mediocre)
5
Espressione, nel complesso, chiara e corretta, con
lessico semplice (sufficiente)
Espressione sicura e chiara, con lessico, in genere, 6-7
appropriato (discreto/buono)
Espressione organica e coerente, con lessico 8
appropriato e specifico (ottimo)
CAPACITA’ DI ANALISI E Mediocre/sufficiente
DI
AUTOCORREZIONE Discreto/buono/ottimo
DELLE PROVE SCRITTE
1
2
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
/30
79
IL CONSIGLIO DELLA CLASSE V E
N°
Disciplina
DOCENTE
1
Italiano e Storia
Marcella Marrocco
(componente interno della
commissione)
2
Francese
Gaetano Scurria (segretario)
3
Inglese
Laura Guercio
(coordinatore)
8
Diritto
e
tecniche
amministrative
– Elena Bonura
strutture recettive
Laboratorio
servizi
enogastronomici
– Vito Musmeci
Settore Sala e vendita
Concetta Richichi
Matematica
(componente interno della
commissione)
Laboratorio
servizi Ruggiero Locascio
enogastronomici
- (componente interno della
cucina
commissione)
Angela Giuseppa Bellino
Scienza degli alimenti
9
Educazione Fisica
Pietro Palermo
10
Religione
Domenica Prestigiacomo
11
Docente Specializzato
Maurizio Castellana
12
Docente Specializzato
Giuseppina Sanfilippo
4
5
6
7
FIRMA
80
ALLEGATI
81
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
“U. Mursia” Carini
VE – I.P.S.E.O.A
a.s. 2014/2015
SIMULAZIONE TERZA PROVA
DISCPLINE OGGETTO DELLA PROVA:
Diritto e Tecnica Amministrativa, Lingua Inglese,
Matematica, Storia, Lab. Serv. Enogastronomici - Cucina
TIPOLOGIA MISTA:
B (6 quesiti a risposta aperta )
C (16 quesiti a risposta multipla)
Inglese: Testo in lingua straniera seguito da due domande aperte
PROCEDURA:
Quesiti a risposta multipla: l’ allievo deve selezionare con una “x” la risposta esatta tra le quattro che gli
vengono proposte per ogni quesito
Quesiti a risposta aperta: Ciascun quesito a risposta aperta non dovrà superare il numero di 5 righe.
Testo in lingua straniera (Inglese): l’ allievo deve leggere il testo e rispondere alle due domande in lingua
straniera (inglese)
TEMPO A DISPOSIZIONE: 90 minuti
PUNTEGGIO: Per la tipologia C, ad ogni risposta esatta verrà attribuito un punteggio di 0,25; per ciascun
quesito a risposta aperta (tipologia B) verrà attribuito un punteggio variabile da un minimo di 0 a un
massimo di 1, attribuito in base alla tabella allegata; il punteggio di ciascuna domanda in lingua inglese
varierà da 0 a 1,5 e sarà attribuito in base alla tabella di valutazione allegata.
Valutazione della singola disciplina. La votazione relativa ad ogni disciplina è determinata dalla somma dei
punteggi riportati nei singoli quesiti.
Valutazione complessiva della prova. La votazione complessiva della prova in quindicesimi è determinata
dalla somma dei punteggi riportati nei singoli quesiti, arrotondata all’intero più vicino. Per frazioni uguali o
superiori a 0,5 si approssimerà al voto successivo
NORME PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA
FIRMARE IMMEDIATAMENTE TUTTI I FOGLI CONSEGNATI.
NON E’ POSSIBILE CHIEDERE CHIARIMENTI NEANCHE SUL TESTO DEI QUESITI.
LA CONSEGNA, AL TERMINE, DEVE ESSERE CONTEMPORANEA
NON È POSSIBILE USCIRE PRIMA DELLA CONSEGNA.
BARRARE A PENNA LA CASELLA DELLA RISPOSTA CHE SI RITIENE CORRETTA (Tipologia C)
NON E’ CONSENTITA NESSUNA CORREZIONE NE’ A PENNA NE’ CON IL BIANCHETTO
82
COGNOME: _____________________ NOME: ___________________________
FIRMA: ___________________________________________
CLASSE 5E – I.P.S.E.O.A. a.s. 2014/2015
GRIGLIA PER L’ASSEGNAZIONE
DEL VOTO DELLA PROVA
DISCIPLINA
TOTALE
QUESITI A
TOTALE QUESITI A
RISPOSTA APERTA RISPOSTA CHIUSA
TOTALI
Diritto e Tecnica
Amministrativa
____/ 2
____/1
____/ 3
Lab. Serv. Enog. Cucina
____/ 2
____/ 1
____/ 3
Lingua Inglese
____/ 3
Matematica
____/ 2
____/ 1
____/ 3
Storia
____/ 2
____/ 1
____/ 3
____/ 3
VALUTAZIONE PROVA
_____/ 15
FIRMA DEI DOCENTI
83
D I R I T T O E T E C N I C A
A M M I N I S T R A T I V A
Il bilancio è composto:
solo da documenti contabili
dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico e dalla relazione sulla gestione
dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico e dalla Nota integrativa
dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico e dalla relazione dei sindaci
La situazione patrimoniale evidenzia:
la composizione del reddito
i costi e i ricavi monetari
esclusivamente i debiti e i crediti dell’impresa
il valore e la composizione del patrimonio in un determinato momento
Sono scritture di assestamento:
le registrazioni di acquisti effettuati durante l’esercizio
i regolamenti di debiti e crediti
le registrazioni delle vendite
le scritture relative agli ammortamenti, accantonamenti, ratei, risconti
Quando il margine di struttura è positivo, l’espressione:
(capitale permanente – attivo immobilizzato) è maggiore di zero
(capitale permanente – attivo immobilizzato) è minore di zero
(attivo corrente – debiti a breve scadenza) è minore di zero
(attivo corrente – debiti a breve scadenza) è maggiore di zero
Cosa è l’ammortamento e come avviene il calcolo della quota d’ammortamento.
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
Spiega la differenza tra fonti interne e fonti esterne di finanziamento.
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
84
LAB. SERV. ENOGASTRONOMICI CUCINA
Cos’è il “brunch”?
 è la pausa prevista nelle riunioni di lavoro, durante la quale vengono servite preparazioni dolci e
salate
insieme
a
prodotti
di
caffetteria
e
bevande
analcoliche.
 è la fusione, in termini di orari e di piatti proposti, del breakfast e del lunch. E’ in pratica una
prima colazione rinforzata, tipico dei giorni festivi prevede varie portate dolci e salate, calde e
fredde.
 viene servito nel tardo pomeriggio, ma anche in serata,insieme ad un vasto assortimento di
cocktail, viene servita piccola pasticceria dolce e salata, a richiesta anche una o due preparazioni
calde.
 appuntamento esclusivamente estivo, viene servito direttamente in spiaggia o a bordo piscina,
l’offerta riguarda diversi tipi di snack e cocktail analcolici o poco alcolici, generalmente alla frutta.
Il primo taglio della carne bovina…
 …viene chiamato così perché è la prima parte della carcassa ad essere sezionata ed è composta
dalle frattaglie bianche e rosse
 …è composto dal quarto posteriore unitamente alla lombata; è la parte più pregiata
 …è l’insieme di tutto il tessuto muscolare dell’animale
…è composto da muscoli pettorali, muscoli addominali e collo dell’animale
La realizzazione della pate à bombe non è utile per preparare
 un semifreddo al pistacchio
 una mousse al cioccolato
 la crema chantilly
 il biscotto arrotolato
Nella produzione della meringa la quantità di zucchero in rapporto alla quantità di albume
sarà in rapporto:
 1:1
 1:2
 2:1
 0,5:1
Per la realizzazione della pasta frolla viene utilizzata una farina ad alta o bassa forza (
contenuto proteico indicato con la lettera W ) e perché?
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Elenca tutto il necessario per procedere alla cottura dello zucchero (ingredienti e strumenti)
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LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
Read the passage and answer the questions:
Allergy and intolerance to foods are significant health issues in the UK and internationally.
A food allergy is an adverse immune response to a food protein. The most common food
allergies among adults are to shellfish, peanuts, fish and eggs; the most common food
allergies among children are to milk, eggs, peanuts.
In addition, some people need to avoid certain foods because of a food intolerance, which
differs from food allergy because it does not generally involve the immune system. An
estimated 1 in 100 people have coeliac disease, an autoimmune response to gluten proteins.
Gluten is the elastic substance found in wheat. Cereals, bread, cakes, pastries, crackers and
pasta all contain wheat.
The Food Standards Agency’s objective is to ensure the availability of safe food for
consumers affected by these conditions. This is achieved through a range of activities,
aimed at advising and protecting food allergic and food intolerant individuals and assisting
them in making informed choices about the foods they purchase and eat.
What is the difference between food allergy and food intolerance?
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What does the Food Standards Agency do?
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86
M A T E M A T I C A
Data la funzione:
x22x5
y 2
x 4
il dominio della funzione è rappresentato dall’intervallo
 (-∞ ; -2) U (-2;+2) U (+2 ; +∞)
 (-∞ ; -2) U (+2 ; +∞)
 (-∞ ; -4) U (-4;+4) U (+4 ; +∞)
 (-∞ ; -4) U (+4 ; +∞)
si ha che:
 interseca solo l’asse delle ascisse
 non interseca né l’asse delle ascisse né l’asse delle ordinate
 interseca sia l’asse delle ascisse che l’asse delle ordinate
interseca solo l’asse delle ordinate
il limite della funzione per x tendente a + è:
-∞
1
+∞
0
il limite della funzione per x tendente a 2 è:
 1
 -
0
+ 
4x2 16
y

Studia il segno della funzione
x4
x2 1
Determina le equazioni degli asintoti della funzione y  2
x 1
87
S T O R I A
Cavour si adoperò per costruire
 uno stato monarchico laico e illiberale
 uno stato repubblicano laico e clericale
 uno stato monarchico liberale e clericale
 uno stato monarchico laico e liberale
Il governo Giolitti concesse il Suffragio Universale Maschile
 nel 1912
 nel 1901
 nel 1915
 nel 1903
Quali paesi facevano parte della Triplice Intesa?
 Inghilterra, Russia, Prussia
 Germania, Francia, Russia
 Inghilterra, Francia, Russia
 Inghilterra, Francia, Austria
Giovanni Giolitti cercò l’appoggio politico
 dei fascisti
 dei soli socialisti
 dei cattolici e dei socialisti
 dei soli cattolici
Quali furono le cause reali dello scoppio della I Guerra mondiale?
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Chi erano gli irredentisti? Cosa rivendicavano? Che posizione assunsero allo scoppio della
Grande Guerra?
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