18 Vita dell’Ipasvi l’infermiere 7-8/2002 [BREVI] ROMA: ESPERIENZE MONDIALI A CONFRONTO “Il ruolo professionale dell'infermiere si costruisce nel tempo, acquisendo interessi e competenze che permettono al personale infermieristico di proporsi come veri esperti in ambiti clinici e manageriali”. Così Gennaro Rocco, presidente del Collegio Ipasvi di Roma e vicepresidente della Federazione nazionale Ipasvi, ha aperto i lavori del convegno internazionale promosso dal Collegio Ipasvi della Capitale svoltosi a Roma dal 22 al 24 maggio scorsi. L'incontro ha così offerto la possibilità di un confronto tra l'esperienza di infermieri provenienti da diversi Paesi per misurare, su una scala mondiale, la crescita professionale degli infermieri italiani. Un esame che ha preso in considerazione tutte e cinque le aree di competenza specifica della professione infermieristica: l'area Critica, quella della Sanità pubblica, l'area Pediatrica, dell'Igiene mentale e Psichiatria e quella della Geriatria. A parlarne sono intervenuti rappresentanti della professione infermieristica di Australia, Canada, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Svezia e Usa, ai quali è stata dedicata un'apposita sessione congressuale moderata da Loredana Sasso, segretaria del Comitato centrale della Federazione Ipasvi. Di Assistenza infermieristica alla persona in condizioni critiche si è parlato nel corso della sessione guidata da Annalisa Silvestro, presidente della stessa Federazione. A un altro componente del Comitato centrale, Marinella D'Innocenzo, è stato invece affidato il compito di moderare la sessione su il Nursing nella sanità pubblica. La sessione plenaria – L'infermiere esperto clinico: impegni e prospettive per il futuro – è stata moderata da Rocco che, in conclusione, ha ricordato come quello infermieristico sia “un percorso di crescita che non si conclude con l'acquisizione dei titoli e l'attività quotidiana, ma prosegua nella ricerca di una maturità professionale che implica la competenza specifica”. UN'IMMAGINE DA DIFENDERE "La battaglia per riqualificare l'immagine sociale dell'infermiere è oggi decisiva per lo sviluppo della professione. È importante fare giustizia di anacronistici stereotipi che rischiano di allontanare i giovani da questa professione, di condizionare negativamente l'opinione pubblica e di produrre in tutti noi un senso di profondo disagio per il mancato riconoscimento del nostro ruolo e della nostra funzione. Ruolo e funzione che, tra l'altro, i cittadini apprezzano e finiscono sempre per valutare positivamente quando hanno occasione di entrare in diretto rapporto con gli infermieri. In realtà sono i mass media che sembrano recepire molto lentamente i cambiamenti che ci sono stati." Così il presidente del Collegio di Milano-Lodi, Giovanni Muttillo, ha argomentato la scelta di dedicare il convegno del 12 maggio a una riflessione su La fiction e l'immagi- ne sociale dell'infermiere. All'iniziativa hanno dato un importante contributo i componenti del Gruppo Immagine costituito presso il Collegio, predisponendo la proiezione e il commento di diversi spezzoni di film in cui compaiono infermiere e infermieri: dal Paziente inglese (Anthony Minghella) a Qualcuno volò sul nido del cuculo (Milos Forman), da Pearl Harbor (Michael Bay) a Patch Adams (Tom Shadyac), da Al di là della vita (Martin Scorsese) a Parlo con lei (Pedro Almodòvar), per citarne solo alcuni tra i più famosi. L'antropologo Roberto Lionetti, il sociologo Salvatore Gelsi e il critico cinematografico Giulio Martini hanno fornito al numeroso pubblico presente alcune chiavi di lettura con le quali affrontare “dall'interno” del sistema comunicativo l'analisi della produzione cinematografica e televisiva e la decodifica degli stereotipi più ricorrenti. Nel dibattito hanno portato la loro testimonianza Piero Pantaleo, rappresentante del Tribunale dei diritti del malato, e Matteo Dell'Aira, infermiere di Emergency. Il presidente Muttillo ha ipotizzato possibili interventi volti a migliorare l'immagine della professione: tessere una rete di contatti stabili con la stampa e con il mondo dei mass media, investire in campagne pubblicitarie rivolte in particolare ai giovani e assicurare maggiori presenze di infermieri nelle trasmissioni televisive e radiofoniche. “È importante – ha concluso – che si prenda coscienza della nostra capacità di influire sul vissuto della professione e sull'immaginario collettivo. È giunto il momento di guardarci allo specchio e di considerare l'immagine che veicoliamo direttamente e tangibilmente ai pazienti, perché ciascuno di noi porti il proprio contributo per affermare positivamente la nostra specificità”. Emma Martellotti UN PREMIO PER GEMMA CASTORINA “Uniformare e elevare le prestazioni assistenziali su tutto il territorio toscano”: questo l'obiettivo che si propone il Premio di 1000 euro promosso dal Collegio Ipasvi di Grosseto e intitolato alla memoria della collega Gemma Castorina, scomparsa nel 2000 in un incidente mentre prestava la sua opera a bordo di un elicottero del 118. Il riconoscimento viene assegnato agli iscritti negli Albi dei Collegi della Toscana che operano nelle Centrali operative del 118, nonché agli studenti iscritti al terzo anno del corso di laurea in Scienze infermieristiche della Regione Toscana. Oggetto del Premio Castorina è un lavoro di ricerca incentrato su Strumenti per l'intervento di assistenza infermieristica e sua valutazione nelle Centrali operative del 118. Per l'anno 2002 il premio è stato assegnato a due gruppi di lavoro: il primo, composto da Giampaolo Giannoni, Sandra Niccolini e Stefano Rovini, per un elaborato su Organizzazione degli interventi di soccorso nelle zone di confine; il secondo, composto da Nicola di Cuio, Marco Migliori e Alessandro Rocchini, per un lavoro su Gestione del servizio di Elisoccorso mediante una centrale unica di coordinamento. Il riconoscimento è stato consegnato nel corso di un convegno svoltosi lo scorso 11 maggio a Grosseto nell'ambito delle celebrazioni per la Giornata internazionale dell'infermiere. Per informazioni sull'edizio- ne 2003 del Premio Castorina è possibile rivolgersi alla segreteria del Collegio di Grosseto, tel. 0564.22.975. UN DONO PER IL 12 MAGGIO Il Collegio Ipasvi di Napoli, nell'ambito delle celebrazioni per il 12 maggio, Giornata internazionale dell'infermiere, ha dato vita a un'importante iniziativa di beneficenza; si tratta di una raccolta di fondi che sono poi stati destinati all'Associazione Carmine Gallo da molti anni impegnata in progetti di solidarietà in favore dei bambini in cura presso il Dipartimento di onco-ematologia dell'Azienda ospedaliera Santobono-Pausillipon del capoluogo campano. Così il 10 maggio 2002, presso il Panda Park di Napoli, si è svolta Porta con te un dono, festa-spettacolo nel corso della quale è stata allestita un'asta realizzata con oggetti portati da tutti i partecipanti; tra questi bambini, genitori, medici, infermieri, volontari, giocolieri, burattinai e musicisti. Il ricavato dell'asta è stato interamente devoluto all'Associazione Carmine Gallo. PUGLIA: UNA CARENZA DA SANARE Sono 24 mila gli iscritti ai Collegi Ipasvi della Regione Puglia; 17 mila di loro lavorano nelle strutture del territorio regionale, mentre i restanti 7 mila esercitano fuori Regione. E questo mentre l'amministrazione regionale non ha ancora definito il rapporto standard tra le prestazioni sanitarie offerte e il personale sanitario occorrente. A denunciare la situazione è stato Saverio Andreula, presidente del Coordinamento dei Collegi Ipasvi pugliesi, nel corso dell'incontro con la stampa per la presentazione delle iniziative collegate alla celebrazione – svoltasi il 13 maggio – della Giornata internazionale dell'infermiere. In quell'occasione si è infatti svolta una manifestazione che ha visto gli infermieri pugliesi riuniti a Bari per consegnare agli esponenti della Regione le loro richieste di un “impegno in favore dei problemi di salute della collettività”: Gli iscritti ai Collegi Ipasvi hanno così rivolto ai cittadini pugliesi una lettera aperta con la quale sono state spiegate le ragioni del disagio. Dovuto soprattutto, come ha ricordato Andreula, alla scarsa attenzione prestata alla professione anche nell'ipotesi di Piano sanitario regionale dove non viene assolutamente considerato il ruolo degli infermieri, né “viene definito il loro campo di intervento, e non ci sono risposte alla carenza di personale riscontrata nelle Asl, né, tantomeno, vengono indicati i modi di attuazione della formazione professionale prevista dalla legge 512/92”. GRAN BRETAGNA: OK PER GLI INFERMIERI Assistenza? Meglio se a prestarla sono gli infermieri specializzati piuttosto che i medici. Questo è quanto rivela una meta-analisi realizzata da alcuni ricercatori dell'Università di Bristol su 34 diversi studi che avevano oggetto prestazioni di Pronto soccorso e confrontavano quelle offerte dagli infermieri con quelle garantite dai medici. Ebbene, stando allo studio (British Medical Journal, vol. 324, pagg. 819-823), i pazienti mostrano un apprezzamento maggiore per gli interventi degli infermieri che, rispetto ai medici fanno visite più lunghe e le conducono con maggior attenzione. Ma non basta, gli stessi infermieri, secondo le opinioni dei cittadini, registrano i dati e comunicano meglio dei medici e, in più danno consigli sull'automedicazione e la convalescenza. Vita dell’Ipasvi 19 POCHI GIOVANI PER LA PROFESSIONE “Accettare le nuove responsabilità collegate allo sviluppo della nostra professione senza un'adeguata copertura economica, non è certo piacevole”. Questo secondo Francesco Falli, presidente del Collegio Ipasvi di La Spezia una delle principali motivazioni che inducono i giovani a non avvicinarsi al corso di laurea per infermieri. E su questo pesa anche la scarsa informazione relativa ai progressi della professione e al suo ingresso in università. Lo ha sottolineato nel corso di un'intervista realizzata nell'ambito delle iniziative per il 12 maggio, Giornata internazionale dell'infermiere, che a La Spezia ha visto anche una raccolta di giocattoli, realizzata in collaborazione con il quotidiano La Nazione da regalare ai bambini curati presso il Pronto soccorso dell'Ospedale S. Andrea. PIÙ INFORMAZIONI PER L'ALZHEIMER Diagnosi poco tempestive e scarse informazioni per preparare i familiari alle future implicazioni della malattia: queste le principali difficoltà lamentate da chi si prende cura di un paziente affetto da Alzheimer. Lo rivelano le risposte fornite al questionario Opdal (Optimization of the Diagnosis of Alzheimer Disease and Related Disorders) da 323 caregiver, di 11 paesi europei, appartenenti alle diverse associazioni nazionali di pazienti e caregiver riunite in Alzheimer Europe. L’iniziativa, presentata a Maastricht nel corso della XII Conferenza europea sull’Alzheimer, si propone di gettare le basi di un consensus document, una carta – ri- volta a medici, pazienti e caregiver – che stabilisca un protocollo comune, a livello comunitario, sulle modalità di diagnosi e di informazione/comunicazione relative all’Alzheimer. Se la tempestività della diagnosi ha ripercussioni cliniche sulla progressione della malattia, la scarsità delle informazioni colpisce in prima persona i caregiver costretti ad affrontare situazioni impreviste altamente stressanti. Soprattutto per quanto riguarda i disordini comportamentali: sono questi gli eventi che causano più problemi, ma a cui i medici prestano minore attenzione nella comunicazione con i caregiver, soffermandosi invece – sottolineano le risposte al questionario – soprattutto sui disturbi della memoria. Per questo numerose associazioni europee di pazienti si sono impegnate nella produzione di materiale informativo per venire incontro alle esigenze delle persone che si prendono cura di un malato di Alzheimer. Tra queste l’Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer) che, oltre a distribuire pratici opuscoli con le informazioni di base sulla malattia e le sue manifestazioni, ha anche approntato un numero verde (800.371.332) che in quattro anni di attività ha già ricevuto 35 mila telefonate. COLESTEROLO, LA GUERRA DEL BAR Bar, laboratori di analisi e medici di famiglia si sono posti in prima linea per invitare la popolazione a tenere sotto controllo i valori del grasso nel sangue, uno dei peggiori nemici per cuore e arterie. È questo il messaggio principale della Settima- na del colesterolo, iniziativa della Fondazione Pfizer, patrocinata dalla Fondazione Giovanni Lorenzini e dagli Assessorati regionali alla Sanità, avviata nello scorso mese di maggio, per promuovere una più accurata conoscenza dei fattori di rischio cardiovascolare e per sollecitare i cittadini a prestare più attenzione alla propria salute. A dare il via all'iniziativa sono stati proprio i luoghi della ristorazione veloce, associati nella Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe): in genere associati a comportamenti alimentari non sempre salutari, bar e fast-food puntano ora al riscatto proponendosi come volano di questa importante campagna di informazione e prevenzione. Come ha ricordato Andrea Poli, segretario scientifico della Fondazione Lorenzini “Il colesterolo elevato è sempre dannoso, soprattutto quando si accompagna ad altri fattori di rischio cardiovascolare quali obesità, diabete, ipertensione e abitudine al fumo”. E per individuare questi soggetti, spesso ignari del pericolo che stanno correndo, la scelta del bar come teatro della campagna è decisamente strategica: un punto di ritrovo particolarmente frequentato proprio da quella fascia di età più esposta ai fattori di rischio cardiovascolare. Tra gli obiettivi della Settimana del colesterolo c'è anche quello di realizzare una grande analisi epidemiologica: i dati raccolti verranno inviati in forma anonima alla Fondazione Lorenzini che si incaricherà di elaborarli e presentarli in un dossier. Entro la fine dell’anno potremo conoscere lo stato di salute degli italiani rispetto al colesterolo. 20 Vita dell’Ipasvi l’infermiere 7-8/2002 APPUNTAMENTI 27 SETTEMBRE MILANO Fondazione Vidas Centro studi e formazione La professionalità nelle cure palliative: come equilibrare tecnica ed empatia Per informazioni: tel. 02/72511218 fax 02/72511237 e-mail: [email protected] Incontro di approfondimento per infermieri su metodi e strumenti da attuare nel settore delle cure palliative 28 SETTEMBRE BARI Anin (Associazione nazione infermieri neuroscienze) Trauma cranico Per informazioni: Congress Team Project tel. 0382/22650; fax 0382/33822 e-mail: [email protected] Obiettivo: differenziare le attività assistenziali nelle diverse fasi del trattamento del paziente in base alle esperienze e alla ricerca scientifica 28 SETTEMBRE 1°OTTOBRE TORINO Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) Dalla ricerca l’evidenza per una assistenza clinica di qualità Università degli studi di Milano Bicocca Facoltà di Medicina e Chirurgia 3° Corso universitario di perfezionamento per infermieri in Wound Care Anno accademico 2002/2003 Il corso si conclude con un esame finale teorico-pratico inserito nel contesto del modulo finale, che rilascerà 20 crediti formativi universitari utilizzabili per i master universitari. In base alle informazioni attuali la frequenza ai corsi universitari esenta dalla raccolta dei crediti Ecm per l’anno in corso. Per informazioni: tel. 0382/422133; tel. 0342/211289 Per informazioni: Aisc-Aim Group tel. 06/809681 fax 06/8088491 e-mail: [email protected] Tra le manifestazioni del IV Congresso di oncologia medica, un convegno dedicato agli infermieri 7-25 OTTOBRE BRESCIA Medicus Mundi Italia Corso di aggiornamento in malattie tropicali XV edizione Per informazioni: tel. 030/3752517 fax 030/43266 e-mail: [email protected] In collaborazione con la Clinica delle malattie infettive e tropicali dell’Università di Brescia, con il ministero degli Affari esteri e con l’Ordine dei medici di Brescia 9-11 OTTOBRE VERONA Iniziativa promossa dalla “Rivista Neonatologia infermieristica” con la collaborazione delle Neonatologie e Tin Lombarde Strategie e strumenti per la qualità dell’assistenza infermieristica in Neonatologia Per informazioni: Progetti di Congress studio tel. 02/3196951; fax 02/33604939 e-mail: [email protected] VI Convegno nazionale per l’aggiornamento e la formazione permanente in infermieristica neonatale 17-19 OTTOBRE GIARDINI NAXOS (Messina) Aico (Associazione italiana infermieri di camera operatoria) La salute oggi: percorsi di assistenza chirurgica Per informazioni: Agenzia Triumph Congressi Vita dell’Ipasvi 21 APPUNTAMENTI tel. 06/355301 e-mail: [email protected] www.aico.net 18 OTTOBRE MILANO Fondazione Vidas Centro studi e formazione Le problematiche psicologiche nel lutto: quale approccio Per informazioni: tel. 02/72511218 fax 02/72511237 e-mail: [email protected] Incontro multidisciplinare su tecniche e terapie per una elaborazione fisiologica del lutto 23-24 OTTOBRE GROSSETO Collegio Ipasvi Grosseto Ecm: la responsabilità della propria formazione Per informazioni: tel. 0564/22975 Corso teorico pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale 24 OTTOBRE SONDRIO Regione Lombardia (Uo Prevenzione; Unità di ricerca Epm) – Ispesl – Asl Sondrio Corso di formazione alla prevenzione dei rischi da movimentazione manuale degli utenti (per addetti) nelle strutture sanitarie Per informazioni: Ufficio formazione Asl Sondrio tel. 0342/514525 fax 0342/514996 e-mail: [email protected] Sono in programma ulteriori edizioni: 21 novembre e 5 dicembre 2002; 23 gennaio, 20 febbraio, 20 marzo e 17 aprile 2003 24-26OTTOBRE BRESCIA Accademia nazionale di medicina L’assistenza all’anziano fragile in Rsa Per informazioni: tel. 010/5458603 fax 010/5450056 e-mail: [email protected] In collaborazione con il Gruppo di ricerca geriatria (Grg); il Centro studi sull’organizzazione sanitaria e la sede di Brescia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore 24-25OTTOBRE MILANO Scuola di management e organizzazione per la sanità Programmazione e controllo Per informazioni: Mip Politecnico di Milano Deborah Sola tel. 02/23992841 fax 02/23992844 25-26OTTOBRE GROSSETO Collegio Ipasvi Grosseto Metodologia della ricerca infermieristica Per informazioni: tel. 0564/22975 Il modulo formativo offre le basi per una più ampia diffusione di un sapere infermieristico basato sull’Evidence Based Nursing 22 NOVEMBRE MILANO Fondazione Vidas Centro studi e formazione Fisioterapia: non solo placebo nelle cure palliative Per informazioni: tel. 02/72511218 fax 02/72511237 e-mail: [email protected] Incontro multidisciplinare su tecniche e obiettivi fisioterapici perseguibili 21-22NOVEMBRE ROMA Scuola di management e organizzazione per la sanità Gestione delle risorse umane Per informazioni: Mip Politecnico di Milano Deborah Sola tel. 02/23992841 fax 02/23992844