1025-7055 inforegio Bollettino d’informazione Ottobre 2006 N. 150 news IT Le buone pratiche nella gestione dei fondi strutturali Un nuovo strumento di preadesione La quarta edizione della conferenza sulle buone pratiche nella gestione dei fondi strutturali si terrà a Graz (Austria), dal 15 al 17 novembre 2006. La conferenza tende a promuovere la diffusione delle buone pratiche e lo scambio di esperienze fra le autorità che partecipano all’attuazione dei programmi finanziati dai fondi strutturali. In programma sono previsti tre gruppi di lavoro incentrati sui seguenti temi: creazione di progetti innovativi; ingegneria finanziaria; impostazioni regionali per promuovere la società dell’informazione. http://www.best-practice-graz.at Il 17 luglio 2006 il Consiglio ha adottato il regolamento che istituisce un nuovo strumento di assistenza preadesione (IPA) in virtù del quale sarà disponibile, nel periodo 2007-2013, un finanziamento comunitario di 11,47 miliardi di euro (prezzi attuali) a favore dei paesi candidati effettivi e potenziali. Il segretariato del programma Interreg IIIC Est ha recentemente pubblicato una collana di opuscoli nazionali che presentano una selezione di progetti interregionali realizzati in Austria, Repubblica ceca, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Slovenia e Slovacchia. Gli opuscoli sono disponibili in inglese e nella lingua del paese interessato. http://www.interreg3c.net/sixcms/ detail.php?id=2744 ESPON: proposta di programma per il periodo 2007-2013 L’Osservatorio in rete dell’assetto del territorio europeo (ESPON) ha presentato una nuova proposta di programma da finanziare nell’ambito del nuovo obiettivo «Cooperazione territoriale europea». La bozza del programma ESPON 2013 è da considerarsi un documento di consultazione e sulla base delle risposte ricevute verrà elaborata una versione consolidata di programma operativo da presentare alla Commissione europea nell’autunno del 2006. http://www.espon.eu/mmp/online/ website/content/programme/1145/ index_EN.html Primo passo verso un’organizzazione mondiale di regioni Un memorandum d’intesa firmato il 24 giugno 2006 a Ponte Delgada (Azzorre) dal programma di sviluppo delle Nazioni Unite e dalla conferenza delle regioni marittime e periferiche (CRMP), e sostenuto dal presidente della Commissione europea, mira a rafforzare la cooperazione fra le regioni d’Europa e di altri continenti per creare una nuova organizzazione mondiale di regioni. http://www.crpm.org/en/ index.php?act=6,1,2,14 Il nuovo IPA assisterà i paesi beneficiari nei preparativi per l’adesione all’Unione europea, fra cui l’introduzione e l’applicazione dei valori, della normativa e degli standard comunitari. Il nuovo strumento prevede cinque componenti: • • • • • sostegno alla transizione e sviluppo istituzionale, cooperazione regionale e transfrontaliera, sviluppo regionale, sviluppo delle risorse umane, sviluppo rurale. nere l’adozione e l’applicazione dell’acquis comunitario, preparando in particolare i paesi ad attuare la politica agricola e di coesione della Comunità. Anche per i paesi candidati potenziali sono previsti investimenti per promuovere lo sviluppo economico e sociale ed altre misure di natura simile a quelle che saranno disponibili nel quadro delle ultime tre componenti dell’IPA. I candidati potenziali avranno inoltre la possibilità di sfruttare lo sviluppo istituzionale per migliorare le proprie capacità in questo campo ed assicurare la messa in atto di idonee strutture di programmazione e gestione in modo da prepararsi a gestire i fondi strutturali una volta divenuti paesi candidati effettivi. Le prime due componenti, che interesseranno i paesi candidati effettivi e potenziali, sosterranno il rafforzamento delle istituzioni democratiche nonché dello Stato di diritto, la riforma della pubblica amministrazione, la promozione delle riforme economiche e un maggior rispetto dei diritti umani e delle minoranze. Se possibile, l’assistenza erogata a titolo dell’IPA sarà gestita dal paese beneficiario in modo decentrato, così da garantire un’attiva partecipazione ai programmi sostenuti dal nuovo strumento. Fra i paesi benefi ciari figurano: Croazia, Turchia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia, incluso il Kosovo ai sensi della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Le ultime tre componenti riguarderanno principalmente i paesi candidati e l’assistenza servirà a soste- http://ec.europa.eu/enlargement/financial_assistance/ ipa/index_en.htm Nuovi orientamenti sugli aiuti di Stato a sostegno del capitale di rischio per le PMI La Commissione europea ha adottato nuovi orientamenti per determinare quando gli aiuti di Stato a sostegno degli investimenti in capitale di rischio nelle piccole e medie imprese (PMI) sono compatibili con le norme sugli aiuti di Stato previste dal trattato CE (articolo 87). I nuovi orientamenti, che sostituiscono la comunicazione del 2001 sugli aiuti di Stato e il capitale di rischio, prevedono una nuova soglia di investimenti di 1,5 milioni di euro per impresa destinataria su un periodo di 12 mesi, una nuova procedura di valutazione semplificata per casi chiaramente definiti che rispettano determinate condizioni e nuovi criteri di valutazione per garantire che il finanziamento statale incoraggi gli investimenti privati, venga utilizzato per ovviare a disfunzionamenti del mercato e sia proporzionato. I nuovi orientamenti si inseriscono nell’ambito delle iniziative della Commissione, annunciate nel piano d’azione per gli aiuti di Stato, volte a consentire agli KN-AB-06-150-IT-C Esempi di progetti Interreg IIIC A decorrere dal 1o gennaio 2007, l’IPA sostituirà i cinque strumenti esistenti (Phare, ISPA, Sapard, Strumento di preadesione per la Turchia e CARDS) e riunirà tutti i precedenti dispositivi di assistenza in un solo strumento che interesserà tutte le azioni comunitarie in materia di preadesione destinate ai paesi candidati effettivi e potenziali. Stati membri la flessibilità necessaria per promuovere l’accesso delle PMI al capitale di rischio, aprendo così la strada ad una maggiore competitività e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Gli orientamenti riguardano misure a favore del capitale di rischio per investimenti nelle fasi iniziali delle PMI (le cosiddette fasi «seed», «start-up» e di espansione), con fi nanziamenti erogati congiuntamente dallo Stato e da investitori privati. • le decisioni di investimento prevedono un finanziamento sino alla fase di espansione per le piccole e medie imprese situate in zone assistite e sino alla fase di «start-up» per le medie imprese in zone non assistite; • la gestione dell’investimento deve seguire una logica commerciale che ottimizzi il rendimento per gli investitori. Un cambiamento importante introdotto negli orientamenti è l’aumento della soglia di investimento a 1,5 milioni di euro per impresa destinataria su un periodo di dodici mesi, pari ad un incremento del 50 % rispetto alla soglia precedente. La Commissione presuppone che nel caso di tali investimenti, i mercati finanziari non offrano forme alternative di finanziamento (ossia esista un disfunzionamento del mercato). Anche la gestione del fondo deve essere basata su una logica commerciale, ossia la retribuzione dei gestori deve essere collegata ai profitti del fondo, gli investitori privati devono essere rappresentanti e la gestione deve rispettare adeguati standard regolamentari. Altra importante innovazione degli orientamenti è l’applicazione di diverse tipologie di valutazione sulla base dell’impatto economico. Una nuova procedura di valutazione semplificata è prevista nei casi in cui si verifichino le seguenti condizioni: • investimenti inferiori alla soglia di 1,5 milioni di euro; • la partecipazione degli investitori privati deve essere almeno del 50 % nelle zone non assistite e del 30 % nelle zone assistite; • almeno il 70 % dello stanziamento viene utilizzato per fornire strumenti equity o quasi-equity; • le decisioni di investimento sono orientate al profitto; In tutti gli altri casi, anche qualora l’investimento superi la nuova soglia, la Commissione effettuerà una «valutazione dettagliata» e gli Stati membri dovranno fornire le prove dell’esistenza di un disfunzionamento del mercato e di maggiori rischi di esclusione dall’investimento privato o di distorsione della concorrenza. I nuovi orientamenti integrano altri strumenti di aiuto di Stato destinati alle PMI: i nuovi orientamenti sugli aiuti di Stato a finalità regionale (20072013); un’esenzione per categoria della Commissione attualmente in fase di preparazione; le future norme sugli aiuti di Stato per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione. http://ec.europa.eu/comm/competition/state_aid/overview/sar.html Investimenti esteri nell’UE-25: +23 % nel 2005 Nell’UE-25, i flussi dell’investimento estero diretto (IDE) provenienti dal resto del mondo hanno registrato nel 2005 un incremento del 23 %, passando dai 57 miliardi di euro del 2004 a 70 miliardi nel 2005. I flussi in uscita dall’UE-25 hanno fatto registrare un aumento del 19 %, raggiungendo i 153 miliardi di euro, mentre i flussi IDE fra i 25 Stati membri sono cresciuti dell’80 %. Secondo una ripartizione dei dati pubblicata da Eurostat, tali incrementi sono stati fortemente influenzati dai flussi IDE dell’UE-25 con il Nord America. Nel 2005, gli Stati Uniti hanno investito nei 25 paesi dell’UE 18 miliardi di euro, rispetto ai 15 miliardi del 2004, mentre il Canada ha raggiunto i 7 miliardi, a fronte di un disinvestimento di 3 miliardi nel 2004. dell’UE-25, seguito da Francia (19 miliardi di euro) e Lussemburgo (16 miliardi). Rispetto ai flussi in entrata dai paesi terzi, il Regno Unito è stato inoltre il principale destinatario dell’UE-25 Venticinque, con 17 miliardi di euro (24 % del totale dell’UE-25), posizionandosi davanti al Lussemburgo (14 miliardi di euro) e alla Francia (13 miliardi). Nel 2005, i flussi di investimento dell’UE-25 negli USA e in Canada hanno totalizzato rispettivamente un importo di 26 e 9 miliardi di euro, rispetto ai 7 e 2 miliardi dell’anno precedente. Escludendo l’America settentrionale, gli investimenti dell’UE-25 in altri paesi terzi sono scesi del 2 % nel 2005, mentre gli investimenti provenienti dal resto del mondo (escluso il Nord America) sono rimasti stabili. Nel 2005, i flussi IDE fra gli Stati membri dell’UE-25 sono aumentati di circa l’80 % rispetto all’anno precedente. I Paesi Bassi (87 miliardi di euro), la Francia (61 miliardi) e il Lussemburgo (49 miliardi) sono stati i principali investitori. I maggiori destinatari degli investimenti provenienti da altri Stati membri sono stati il Regno Unito (115 miliardi), il Lussemburgo (43 miliardi) e i Paesi Bassi (30 miliardi), mentre l’Irlanda ha fatto registrare un valore record di disinvestimento pari a 20 miliardi di euro. Nel 2005, l’UE-25 è stata un investitore netto nel resto del mondo, con flussi in uscita che hanno superato i flussi in entrata di 83 miliardi di euro (0,8 % del PIL), rispetto al saldo positivo di 72 miliardi del 2004. Il Regno Unito, con flussi in uscita pari a 56 miliardi di euro (37 % delle uscite complessive dell’UE-25), nel 2005 è stato di gran lunga il maggiore investitore http://epp.eurostat.ec.europa.eu/pls/portal/docs/PAGE/PGP_PRD_CAT_ PREREL/PGE_CAT_PREREL_YEAR_2006/PGE_CAT_PREREL_YEAR_2006_ MONTH_07/2-18072006-EN-BP.PDF Programmi 2007-2013: pronti per partire La pubblicazione nel luglio 2006 dei nuovi regolamenti in materia di politica di coesione ha aperto la strada all’adozione degli orientamenti strategici comunitari, alla presentazione dei quadri di riferimento strategici nazionali, all’accordo sugli importi da stanziare alle regioni nonché al completamento dei nuovi programmi. Gli operatori dello sviluppo regionale sono invitati a trasmettere domande e commenti alla direzione generale della Politica regionale al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/comm/regional_policy/funds/2007/index_it.htm Commissione europea Direzione generale della Politica regionale Editore responsabile: Thierry Daman, CE, DG Politica regionale, unità 01, fax (32-2) 296 60 03. I testi contenuti nella presente pubblicazione non impegnano in alcun modo la Commissione. Indirizzo Internet della DG Politica regionale: http://ec.europa.eu/comm/regional_policy/index_it.htm Commissaria Danuta Hübner: http://ec.europa.eu/comm/commission_barroso/hubner /index_en.htm Richiesta di pubblicazioni: [email protected] — Questo bollettino di informazione è pubblicato in 19 lingue ufficiali dell’Unione europea. Stampato su carta riciclata. Testo aggiornato al 29 settembre 2006.