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Libro di Cesare Coiombo
NADO
IL BOLSCEVISMO
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ed il regime dei Soviety
in Russia
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PREFA Z IONE
Poe/ii feno111e11t, polili«o-soc·1alì della slo11a ?noùerna, ed
anche 1/1 (jll<'l/a, ]liit rc111ota, hanno avuto una. ripercussione
<'osi, larga, e/all'alto al brtsso cl1/la i1ira111irlale società umann, l'IJlllC il bolscc1:is1110 e,•<l 11 sorie/ismo. Il tratto caratteri,.
8ticu rii tale riperc11ssio11e nei w1csi de/l'Buropa occidentale
fu 1 11111anc l"11nperfctlct co11osce11~,a, ori:cro la quasi com11leta ignoranza degli clementi folli/a 111C; ntali del fenomeno
1:1/esso nelte larghe masse <lei popoli. l!J rimane pure b'at·
li1>1lu inlen1;is1;ima ci ba1;e cli fa[1;ità e di calunnie e di oclio
1m1Jlacabile, clw precede e accompagna oy·11i 11otizw e ogni
iclcci oli e vengono dalla Russia, a V'Voluencloli in 11 na nebbia
/ifla ecl impc,netrabile.
UrwscL cU tutto ciò: ia disoryawzza -, :ione completa deUe
relcizivni internazionali, in generale, e cli quelle con la
Russia, in vartieolaru, causata dalla yuerra, dal blocco,
clal/ci censura nazioncilc cd inlernazio11alc e principalmente
l'accaparramento d<i parte delle classi dominanti e dei Uocenii de/lei stampa mondiale e dei, servizi d'informazioni.
La prinw assoluta neces1;1tà clle :s'impone, or<i che la
gueNa monclialc è lerminatci (almeno nella s1w prima fase
<li eon.f/agra,,1011e generale), è di ricondurre un vo' di chiarezza. nelln mente dci 11opoli intorno al bolscevismo e al sovie/ismo, sostituendo l'am111ucol11amcnto delle assurde falsitrì e delle ridicole ed odiose cal11n11ie a<l 1ma nozione vericlica, semplice eleme11tare quasi cli ohe oosa erano
e sono il bolsce,vismo e il sovietis1110 in Russia.
A questo scopo ten<lc il presente volumetto . Per oui
occorre, secondo il modesto varerc clell'<wtore, chiarire ed
fll'Uslra re
le 'idee, gli atteggiamenti e l'azione, <inziohè
clarn e la oron<ioa.
PllRT[ PRIMll
H bolscevismo
I. -
Il bolscevismo di prima della guerra.
Il. -
Il bolscevismo durante la guerra mondiale.
III . -
Dopo la rivoluzione del marzo 1917.
IV.
La rivoluzione del novembre 1917.
-- Dopo la rivoluzione di novembre.
f.
Il bolscevismo di prima della guerra
FRAZIONE BOLSCEVICA
DEL PARTITO SOCIALDEMOC!lATICO IN RUSSL\
Con questo nome esotico (cho significa sollamenie
11111gr;ioritarismo in russo) si è insediato nelle menti
delol.a piccola e media bo righos.i.a, già diso·rien tata ed economicairnentc rovi!Ilat.a clwila grando guerra, -0 'PC'rfino
in ocrti strati di lavoratori intelleLLual.i 10 ma.nov.alli,
un baban di caos anarchico e di distruzi<me swrile, &rchitcttato dalJ.a propaga.n da uiliciafo e claiU.a stampa per
iinC'arico e peir conto ddll'alta borghesia, la quale scorse
ben pr.esto nel bolscevismo la vera minacci·a ail1!.a pro·
pria csistcnm. Assa.i lontana da questa, immagine è invece la vera sostanza del bol·sccvismo. Il quaUe indicav.a.
nel periodo precedente a·Ma rivoluzione russa un insiemo
di idee, di programma o di tattica, - - piìt di quoota cho
di quelllo - di una frazio.ne dol Partito social.ista-democratioo della Russia.
Questa frazion-0 CQill a capo N i colla Lenin, scienzato
<>d eminente orga.nizzato•rc, dopo un periodo di sviluppo
puramcnto teo1rico, cho srguì il Congresso clC'l Part.ito
a Londra nel 1917, si afformò piì1 rccisa,mcnto duraJ11te
1.a Ltiv0Iuzi,01no dol 1905 - alU'cpoca d cù.HI. guerra russogù1ipponese - () con sempre cr.escrnte influenza nel prolet.ari·ato russo <1'wraintc ~l lungo pcTiodo tli 12 aa.rni,
cho seguì l1a di&fatta deH a p'l:ima ri voU uzionc; q ua.ndo
1
lo zaris.mo, per meg!lio opprimere i popoli <leJ.la Russ!a,
coprì la sua natura sanguinaria o vioilenta con un a.b1to
mockrno di un regime pseudo-costituziona.le.
Pl{OGl{A.M.MA E TATTICA
La. <liffcnmziazione, in quest-0 pcl'ioclo, del programma e della ta.ttica della frazion0 dei bohceviki da quella
tlei mensceviki (min.oritairi) consisteva, ridotta wlili0 linoo
foncliamentalli., in questo :
1. Ill bol.sc.evi&mo sosteneva che la prossima ri voluzione non doveva servi•re ad insediare al potere la
borghesia russa al posto dello za.rismo, giacohè C!ò~a se
ne sarelbbe vaiLsa come di uno strument.o di ma.ggio-re
sfruttannento d~lle cl.as.si lavoratrici. Invece Ila rivolu.
zione non poteva essere fatta che dal· proletariato <'
dallla p.a•rt.e più evoluta clei contadini, in con.fonnirt-à,
aN'alto sYiluppo oapita!ist.ico internazionale, i.I quale
faceva sì che le idee civiLiz.zatrici, democratiche e rivoluzionarie, penetrasse.ro in Russia insieme colle idee
dcl soeia.lismo e per appunt.o per mezzo del proiletariato, quaJe classe conduttrice de-Ile i dice rivcfl uzionarie
pe,i· la sua es.c;e.nza stessa nel regime borghese. Fatta dai!
proletairiato la futur.a Ri"·oluzionc, sostenevall'10 i bclli;c~viki , essa non poteva. quitUdi chrndcrsi nel ciclo di
una Rivoluzione politi.e.a. anche a larghissima base demoeratica, ma doveva nccessariamrntc svil.uppa.rsi e
trasformarsi in una Rivoluzione soci.al!<>, coilla finalità
del socialismo, quaile una dottrina cli razionale organizzazione di produzion1e e cli equa d.istri.buzio.n.c clcJl,a società umana.
2. Comcgucntementc> a queste foro ideo sul caratter<' che cloveva .a.vere la h1tl1ra lhvo.Juzione in Russia
" li.a. classe che doveva effettuarla, essi, i ho.Jsceviki, vedevano nella ditta.tura elci prro.Jcta.riato l'unico r egime
possibile d<'l periodo rivoluzionario, dura•ntc il qua 1<'
dovrà ~oea.·e eseguita la sostituzione dellla società ca,pit.alistica con 9ueli1a social:ista.
3. Questa ta.ttiea. dcl futuro periodo rivo1luzionnrio !':i rico.lilegava, beniint.eso, p er essi alla rigida
llotta. cli classe proletaria con quefl.a capitalistica neil
periodo precedente aJla Rivoluzione st~sa, senza po·ssi1
liilità d1 qualsiasi compromis~ioth~ cohla bol'gll<':>Ìa russa.
anche nella lotta comune contro lo zarismo. Si opponevano, ndlle contingenze spociali clolla. lotta polit·ica in
Hussia contro lo zarismo, a che o!òsa lotta. potcsrn trasportarsi nelìe organizzazioni kgali, che sorgevano na!l'ultimo periodo dello zarismo (per una vita più cha
1i r eearia) e si man lene' ano forme al loro punto di vista: doversi il principale lavoro rivoluzi.onario dfettuarc nellic organizzCLzioni << il.legali » ùcQ P artito.
II.
Il bolscevismo durante la guerra
LA SITUAZIONE
C~EATA
DALLA GUERRA
Ohi voi10sse giudicare 11<:> idee e l'azione del bollscevismo in confromto cle'lt:a gu<'na
aJ.l'inftwri benintoF.o ùi tutti glii insulti e le calunnie di VCUlduti, traditor i, sp ie , disfattisti, dirette ai boilsceviki ed i l.cH·o
capi - chi cercasse di capir.o prima e giudicar.e, non
don·ebbe perrde.re di vista. neanche per un momc11 to
l'insieme d>cUc idee fonclamcntali <lei! socialismo, che
abbi.amo suesposk: schematic.amcnk.
La guf'rra mondiale, nata cla un conflitto mortale fra
diversi capitalismi in concol'r<'m:a, e1J:a fortemente impl'egnata delil'impcrialismo pii1 avi~lo - su di che non
vi fu 1)iÙ dubbio per nessuno
cd era qui.ndi l'espressionie cleil capitailismo a.l oolmo ciel suo sviluppo. Per essi,
che si mantenevano rigitlamcnt.r sul tel'l'<'ll-O della UoLta
di cl~se e clrlla lotta implacabi·le contro il regime capitaJHstico e che non arnanE't Levano ncs.snna compromis&ione, nessuna colllabor.azionr ro1 !-a borgh€'.sia, poteva <'S•isterc qualsiasi du,bbio cÌi1Tn, un a.tt.c-ggiamcnto r-iwlutamente ostile a.11a colo~.sale impre.~.a. ca.pitn.li&tica : :i~
o-ucrra 7 Evidentenw.n~r n o. Piì.1 s.p e.cialmenLP per l~t
Russia Ha foro pos·i zfone ('>ra, maggio11nente fortificata
dal fatto che, oHre a<l essere un'impresa imperialistica.
la guerra aYeYa per io:copo chia.ro o ben determinato di
soffocare la rivoluzione imminente, sia dis5o·lvcndola in
un patriotti~mo artificiale, sia svi1an<lola in odii naziona.li, sia provocandoll a prematuramente e schiacciandola
definitivamente neltlc condizioni di stato di guerra più
spe..cialrnen te favorevoli ad ogni repressione.
SOLUZIONI l'ROPOSTE
P l ~pose1:0 per queste, insieme ad a litri socialisti mte1 naz1onahsti, so.Juzioni di massima rr<moror:.ita'
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a, ra. cui i· clrntto inoontestato dci popoli di decid?rc cl.dia prop~·i.a soric, l'inammissibi1lità cli qualsiasi
violenza eco.r:o~1ca sopra le nazioni, la libertà c1ci ma.ri
e dcillo relazwm m?~cl_ial.i in tutto il mondo, n.o. sfruttamento v-crami:~tc c1v1!1zza.t.o.ro clc!Je co.Jonic ]rnr parte di
tut_hi !'u.mn~11ta <" colli.a lib 'l'a di sposizione per le popolaz 1·<'111 111cl1gcnc.
!)t':·csi riconlarc a tale pro·posito eh<.' tuttl' queste solt1z1_0111, Jrnc;saron0 come una s.upre1_n.a (ma altrcsì Yana)
sp.e1 anza delJia futura concordia dci llOJJO.Ji c1aYant1· agi·
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occ h i· e}e,lj)' umamta
prostrata, rimpiazzata l>€n presto
cl~lla c~is~llusione profonda, prodotta daHa Conferenza
d1 ~.ar~g1: E qu~sta incapacità assoluta della borghesi.a
eap1t.al11&faca all governo dei popoli di dare una. Ycra
pace ail mondo _fu già cluria.nto la guerra profct.icamentc
c·?·nsta~a~a e c!uaram?nte espressa dai socialiisti i111ternaz10niaihst1 <'cl rn parbcolare cl.ai bolSC'<'Yiki.
LA LINEA DI CONDOTTA
IN CONFRONTO DELLA GUERRA
Do.ndc una linea di condotta <lel br:ibcrvismo in confronto della guerra c.hiaram~nte e risolutamente tracciata (in quer:.ta d'altronde d'accordo con la stragrande
maggioranza dei socialisti russi degli altri pairtiti e
frazioni). Linc.a di condotta che è la seguente:
I. Ra.ccogllci.mento cli tutti i sociali.sti, rimasti teddi al socia.lismo inte1'nazi-0na1liist.a. Essi furono infatti
fra. i primi nelle file dei promotori dri c.onvegni di
Zimmerwall<l e Kienthail•.
2. Determinazione del ca,rattere imperialistico
cle!Ha gucr·r.a mondia;lie, quale lotta fra diversi caipitali&mi e riconforma per O•pposizione deilla rigida ed ince.ssantc lotta di classe, quale unioa guerra che potrà condune l'umanità sofferente non al cumulo di .rwine,
pi.ombandoJ.a tutta - vi•ncitori e vinti - in un procipizio di iniestn:icabi,[o miseria, ma a<l una, vita nuova,
doYe ad ogni e.sseTe, ad ogni lavoratore sarà garantita
ll'esisknza sicura. e la <libertà.
3. Co1I1danna di ogni eompromi.s&ii0n{', nonchè di
collaborazione coilla classe capitalì5tica e quindi rottura ri5oluta con tutti i social'patrioti, che si prestarono a servire i•l nemico <leIJ.a rerlcnzioinc <lellle classi
lavoratrici o quindi deU'umanit.à.
Ma i b-Ol'500vichi omisero, <la veri politici, !e numN'OSC questioni naz.ioinalli, religiose, colonia•li, ecc. che
la guerra aveva sollevato, lio quali, disponcnd-05i sui;Ja
porifrria dcl regin:e CaJ?·it.a1listico,. p~tevano int~·wlciare
la marcia ri vo'1uz1Qnana del &ocrn.hismo cd esigevano .
perciò una soluzione.
CONTRO IL MILITAIUSMO
,1
Il b_o,hsc-evism~ _addit? i_l militarismo, quaùe ma.ssima
de.II impena1hc:n10 cap1tallistioo e nemico
mortale dcl.la pace e del.Ja. Yita Ubcr.a dc.i popoli. Esso
tende 5ernpre
a.cl una funzione prcdominante ed oppri1
mrnto ne 1l? stato ?ella forma di dittatura milita.re e
tc.nclc a s~m.?crl o i_n guerre ccl aYvcnturc, in difetto di
u~1a quail~uas1 funz1.on.o ?conomioa e produttrice, O.a rag.1011~ ~ler la Pl'?p~·13'. es15tooza e [1c condizioni pe·r eserc~tarc il pote.rn i1111Imtato. Gli imperi CC'ntraJi e Oa RusMa, quah potenze _pe~· cccel·l;nza militari1Stc in que.l momr.~.to, furono qumc11. qu~ltl1 eh~ dovevano per i p·rirmi
s11b1rn 1a lotta accamrta mg.aggi.a,ta contro il milita.risi:no, ~enza; pc-r~ che se n_o tro:rasse _c?munque avvanta.gg1aito i·L mllhfansmo degli altn s!at1 rn1periiai1istic.i l'Intesa e 11' America.
'
r.sp r~s1onc
12,...
CONTRO LA GUERRA DELLA RUSSIA
Al riguardo della Rmsia pii1 ~pceialmente la funzione de1 bolscevismo con&ist.eva nd constatare o denunciare, oHre l'imp~rialismo c<l ili militarismo, a tutti
comuni, la compktél. incapacitii. orp;anizzatricc dello
ì',arismo e della borghesia capiLalislica. anche nclrra sua
propria impresa di guerra . Q1ùncli la neccssilù (data
la totale rovina cconc mica <le,Jlo Slato) e l'opportunità
di dirigere tutto il 1\0ro r:.forz.o contro lo zarismo e !a
cla.ssc capita,.Jjstica per giLrngcn' alla Rivoluzione. Giacchi~ il croUo militare dc!ll'organismo z.arisbi dctenninava cvidentt'.'mentc le condizioni piìi fayoreYoli a<l una
situazion<' ri"rnluzionaria.
IL DISFATTISl\10
C~uesta esposizione delile idee fondamentali e <leilJ ·azion.e c~cl bo:lscevismo <lurant " la gurna rende supe rflua
1a confntaz,1one de Ile accu~r. e rlelle eall 11nn ie cli cui furono oggetto per tanti anni. Disfattisti lo furono so1.'1.menlc in quanto auguravano ardenlementc e vi tendcv~n o. c~n tutte 1-0 forze. la di&fatta clc.ùl~ horghrscia
C'~1 p1tall1stica n<'flla lotta contro il proletariato di tutti i
11r"'·''· Erano però per natura <lcll-0 loro ideo connrarii
al_la disfatta e<l al soggiogamento di un popolo ùa 'PaJl°tl'
<l1 un altro. Ancora meno potevano essere tacciati di
tiaclitori, nnduti, spie, ccc., giacchi~ non ammottevano
m nessun mod-0 la possibiliità cli prendere parte ~i.na
furiosa mischia degli imperialismi e dei mi.lit.arismi .
ni· scnirc od aiut.ar-0 alcuno in questo campo che ay'
·;<'rsavano in lb1occo.
111.
Il bolscevismo dopo la Rivoluz~one del marzo 1917
LO STATO D' ANIMO DELLE MASSE
L'affermazione <l<'lle iclce boJsc.r:,·istc in Russi.a stessa
nel lJCrio<lo prcccd{.'nte alla riHJluzione non pot.è farsi
cnn a'ltr<'itanta forza ccl attività come a1ll'cstcro giacchè ilo stato <l'.assecl:io e a.I tr-0 misure straordina.1'.ie i.nLro<lottc col'la gueirra, ric.acciaron-0 nel sotterraneo delle
illl:cg.ali orga.n.i,zzazioni operaie <' contadine !'.attività ri' olu7:ionarii.8: .. D'altro canto Ja maggior pa1 te <lei capi
e ~e1 te?reti,~1 .cl.~'1 bolsce\'ismo 'iYe\'ano alil'estero, qua.li
emigrati pontici.
NeJIJ.c harghc masse ùcl popolo <' <lcll'escrcito serpeggiava però l·o spirito cli rirnlta, il quale si crà.st.alJ izza Vèt in idt00 soci·alisk o ri vo.J uzionaùe dd proJ.ctariato di città -0 di campagna.
Queste ide,c porlaron-0 già cli per ))è l'impronta clJcJl
lJ.01lsccv ismo, <lel soci.alismo, c:io\', int.er.nazion.allò.1sta e <l
intrnnsig.ente nella continu azione dell a Jotta cli classe.
Se qm~sto spiriito fu inùubbiamen to uno elci fattori
cl~lla. marea rivoll uzì;onaria, che d1&trusse 1-0 zarismo,
lo sv1.Jupl])o veTo e proprio clel boilscevismo in Russia, la
propag.azione e la p1'c!'.a ne.loie m<l.>se clcll\.r su·o idee n-0nchè una azione su la.rga scaila cominciò solamente dopo
avvenuta la ri,·oh17fi.ono politica, quellla cioè dcl marzo
191 ì.
L'IDEA DOMINANTE: IL SOCIALISMO
L ' id-0a dominante, Cfil'l!Cl'S<l. in questo momento e propugnata per .appunto drul •boliseevii:,mo, fn che la rivoluziono(' poilitioa. avvenuta non era che la prima manifestazione della Rivoluzione sociale, che e ra cominciata,
H ,.._
cri allo srnlgim.Pnto delila quale i bol~: i~i inten<l.~­
vano partecipare coU.a più grani.le. ~ttinta e la piu
Uarga a,zione nelle masse, onde thngere. la m::i.rcia
dc.ifa rivoluzi<>ne stessa verso l~ r~ahzza~ione .d.eil so~
·i ·ihsmo. Qnc..<>to era il punto eh n~ta <l~i cap1 e <lei
~i1.·~ric:i del bolS<:eYismo, ntonrnt.i in ltu.ssi~ dalll'es.tc10
per tutte le vie possibili; e ta,lc punto. <l1. :·1sta era c~n~
diviso con una impressionante unanrn11ta, da tutti i
mcmb;.i del partito dei b-0lsce~iki cc~ anche d~ larghe
coN·enti intclJ.cttuali c popollan fuon dcl l{art1t.-0.
IL PRIMO PERIODO
Qu<>slo primo perio.do dcl:l 'azionc dcl bolscHi:mo .in
Hus:,ia dopo la rirn'luz,1onc d1 illéHW pi:esenta un a.spett~
cd el·ementi che i nemici dei bolscevik1 non ..rnlle.r~ 1..iai
11 • nclere, nè riconoscere. Ed anche gli stoss1 ami~1 lo.ro
non l.i scorsero questi elementi od almeno non d1~deTo
atl e&Si l'importanza. che mentavan? .. ::\~.Ua loro azione~
durante questo puriodo, i b~ls~eviki . si ~ono m~s~rati
tutt'altro che fanatici uto~ns.ti. o. ,ciec~u. te~retl.C1
oome E qualificavano YO·lon~rnn i. inu .m1t.i. ~e1 loro a".versari - ma bensì prat1m realisti, l. quah~ ptu. guidati da una ideoUogia. e da una 001nccz1one. 1:1v0Juzionaiua precisa e determinata, tcndcvan~ lo spinto per i:on
omettere nuLJ,a delJa realtà e contrnuamente applicavano l' oreochio per sen t1,re il battito dcl cuo;rn dell. proletariato - princip.ale fattore ed attore dellia R1volu~
zio.ne avvenuta e di quella avveniire - e pe.r ?1anteners1
aJl.l'unisono con es&o. Oosicchè le fo1:~e, le. ':'le e le paro.le deLla loro azio.ne non furono hmpos1z1one od. anche lia. dotazione solamente <leJll' ideologia bolscev1sta.,
q ua1e formazione teo1rica. ed. 0 q ualchc a:n?do e~te~·n.a,
ma furono p resi dai bolscev1ki nella reaUta d61.J az10n?
e de1la creazione spontanea d~lle masse .stesse, :i:ionche
in quella della situazione naz.1onale ed mternaz10.naLe.
1
TUTTO IL POTERE AI SOVIETY
Abbiamo visto i nfatti oome il bofisccvisrno appoggiò
t u tta la sua azione dall'incl<nna.ni della rivoluzione di
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marzo intorno al motto p1·incipalc - che cliventò il suo
\Cl'-0 grido di guer.r a nellla lotLa contrn il governo prov,·iwno e contro la borghesia, che cerca.va di acoapa1 arsi
il potere l·ivoluzionario: « tutto il potere ai
.~u1 1 1ely "· E portanto il Boviet; non era la c.rea.z1-0no
dcl bolse-,_\ ilfil11_0 . .Ess.o surw qua~1 ~1ionta,ne.amonw nel
1905, durante il primo assaJlto rnuluzionai-io <;0ntro l.a
za.rismo, quale pnmo tent..aLiYo dcl potere poJ.itico, eecrcitaLo direttamente daille masse favoratrici . Pa1rime.nti
sors.c, coroo .emanazione dir-0Lta e spontanea de!Ue masse
la\ oratrici, fin dalle prime ore Je.lJa Hivoluzione, iù Soviet di Piietrogrado e subito dopo quelli delle altre
cithì. .
.Ma, nè nel 1U05, nè ncl marzo dcil 1917 furono i bollsceviki alila direzione dei SO\ i.ety. Essi non costituivano
nel seno del Soviet che una infima minoranza, gjacd1è
la massa clegli operai e ùei soldati, i cui dclegati forllléWan.o i Sovioty, era lonta.nia non solam.ent-0 dal bolsce' ismo, da!U.a concezione, cioè, dcitcrminata sUJI. carattere
o suUlo svoJgimento della RivoluzioJJe, ma non &i era
ancora fatta una vi•siono chiar.a delil'insieme della s1t uazi-one ri voluz,ional'ia, nè una coscienza cki!.la parte
che doveva esse.re chiamata a compicro.
Impern:iianclo tutta la loro azione intorno al potcire
cJ.oi Soviety, qua1e organo della democrazia rivoluzio,naria, nel quale ossi s!,ess.i si tr·ovava.no peirò in no·tevoJe
minoranza, i bolsocvik i dimos.t1'arono di esrere vc.r.i democ1·ati.ci e non di fa.re una poJitica di fazione mi:ra.nte
al potere. Non si p<>treboo opporre a questa dimostrazione .:il fatto che il bo•l scevismo si proponeva di tender.e
nilla rcailizzazione dei suoi postuJat.i, &egue11do le vie
up(}rte drulLe masse stesoo e riempiendo le forme da
queste create con un oonte.nuto che fo rmava la sostanza
deill' ideologia bolscevika.
E' questo il diritto, che non può essere m~so i n dubbio, di ogni concezione pollitica democratica ed in pari
tempo la mi&ura del suo reaJ.·ismo.
1
CONTRO LA GU ERRA
H secon do pernio pri111cipa.l.e intoroo .ail qtta.Le si
~volse in q uel pe'I''Ì.•odo l'azionie dcl boOsccvisano in Rus"
IO '"1
sia, fu la questione lh-lla. g11l·l'l'a, 1>\"Yl'l'O la J1{'cess1ta.
improrogabile cle.!La pace.
. . .
Si <leYe dire quanto erronea era Il op1111onc, acl arte
fabbricata nelle larghe masse dci popoli, sonatutto di
quelli clell ' Intesa, che il be-lsccvi&mo non fos~e eh~ una
forma dell'azione belhca cle.g1li ImpNi Gentrah, che
un ~gente (assoldato, si insinua.va) cJ.e1J.a Ucrmania
in H.nssia, per aiuta.re qudla a nncerc questa e tutto
il \J.locco <lei po.polli d·c-ll'Intcsa ~ La malvagia cailunni'l
potev.a reggere presso i popo.\i imbavagliati ed oscurati
durante la gu.erra; ma ora che il buio pesto comincia
a disi;iparsi, gli oochi si aprono, il bavaglio cade e la
pa•rola passa aJU.a storia e alla verità. E poco ci vorrà
}H~r far sprofondare rniS<'revolmcnte tut.t.a quanta la
co!ltruzione d'inganno e d'ignorarnza, fatta a ca.rico <lei
holscevi.s.mo.
PèR LA P,\CE IM:\IEDL\TA E GENERALE
Indubbiamente, ill bolscevismo, quale socia.lismo
i.n-
t crnazionalista rimasto l'igo1ro&amentc fedele alla pro-
pria eoncezionc fon<laniental-e, era c0'11trariiss.imo all.la
gucn·a. Indubbiamente c.sso aveva fra gl:i scopi suoi
rnim<!ipa.li il rista,bilò.mcnto immei<liato dellla pace fra i
popoli (di una pac.c cli paicc e non di vio-lenza). Ma l1a
paoe della Russi.a coi i;uoi nemici, la sottomi.ss.ionc clel
crupitalismo russo a quell.lo gcrma,n,ico, non poteva evidentemente ess.eire 1-o scopo deJ bolscevismo russo, nè ancora meno costituire un programma. Una pace separata
non poteva essere che una que&ti<>nc di contiThgcnze, che
una risulta.nte cJeilùa valo1<izz,azione della situazione globalle economica, militare, politica <le.Ho Stato e dei rapporti re.ali deHo forze soci.a.li. Infatti appena giunti in
H.ussia i bolsceviki si flimitarono, d'accordo con tutti
i s<>c;n.listi intcrnazi.onal.isti, <li aff<'1rm~1J'"· la necernità
11nmecliata di un.a pace dci popoli sulla ba.se ben nota,
elaborata tl.al Soùet rli Pietrogwa<lo cd annunzi·ata .al
mond•O : nè annessioni, nè contribuzioni, libern disposizione dei popoli.
L\ SITUAZIONE REALE
DELLA RUSSIA IN GUERRA
Davanti a quale situazione real.e al rigua,rdo delUa.
guena si troYÒ il bolsccvi.smo in ltus-s ia subito dopo 1a
~li vol uz~one <li marz~ 1 La di sfatta mi li tare e la comp Jeln.
incapacità derr1lo za.nismo, qual.e sistema po-litico e mitlitan'C non adatto ai tcmp-i mo<lern•i, a C·ontinuare la guerra con qualche probaJb.iLità <li, successo, avevano g~tato
a terra la Russia quale potenza mi.litarc. La s;ituazionc
~onomica era più che disperala. L'economia nazionale
già debole sin da prima della. guerra, fu portata d~
questa, dall blocco, da11a pe.rdita degli immensi territori, alla completa rovi.na. Davanti all'imminente fame
alla mancanza de i generi e degli indumenti più neces~
sarii a.lila vita, e davanti a,l1a tota.lo diwrganizzazione
tlci traiSpoÌ-ti, pensare ad uno sforzo e<:onomico per la
gucr.r.a era una foll1a, un crimine. D'rultra parte l'avvcrsion{' <leJ1le masse poip.ol·ari allla guerra era giunta
:d coilm.o, alll'odio ditSpcrato. I.l po.poilo russo, .ostile
ama guerra por indo llc, non avrebbe mai compresa, nè
comunque sc.ntita questa gu.err.a europea, di cui nè i
veri interessi capit.ailistici e d impcri.ailistici, nè quel'li
apparenti d0lla d1ifosa della 8crhia, ccc., lo tocoavano
nè da vicino, nè da lontano. Pe.rfino i bolllori patr:Lottici, .artificialmen.te p.rovoc.ati in cel'ti st1'8Jti inteLlieottuali delJ,a piccoJa borghesia, erano sta ti preslo spenti
dal brutti&Simo spettacollo che prcsct11tava la cricca zarista e milhi·ta ris.ta russa., La quale non sapeva che produrre stragi inutili d•eil1la gento soYentc inerme e non
sapeva cho ammucchiaro milioni di cadaYeri.
UNICA SOLUZIONE: LA PACE
Tutto ciò, insiem,o alJ a moltitudin.o di tutte le disgrazie o rovine, che aveva generato la gue.rr.a pe.r i
comba.toonti e non rombatte.nti, fece sl che tutte l.e forze
dc!ll'animo d-el popOjlo lavorato•rc rusoo martoriia.0 furono dirette verso u.fra meta &olia: la fine delJa gue<l'ra,,
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che era diventata odiosa ed insopportabile. Che non v1
fosse nessunissima pos:>ibili tà d1 scam ii o nella co.nt,rn nazione ddJa guerra in queste condizioni ca}JÌ [o zarismo;
e lo ~forzo clegli ultimi giorni della sua esistenza furono
adopera.ti per trova.re una liscila. nella pace scparat;t,
nonosta.nte l'umiliazione, Ua d~g1 aÙa7.ionc etl aJ tri i.nfiniti porieoh inteirni ed esterni, d1 cui essa lo minacciava. Poteva far m<'glio l.a giovane borghesia imperialistica, che succed'ette alla zarismo, anche ass.eoondata
da certi strati, ben deboli però, clcJila piocola borghesi1a? lndubbiame·nte no. Nessuno lo pensava in Russi'a,
n<>anchei i M~linkolf clw se JH' clava.no l'aria.
LA VALUTAZIONE SOCIALISTA
In queste oondizioni il bolscevismo non eh.be graù1de
difficoltà a val<utare (seguendo in ciò l'intuito, che s1
espr esse con una forza straordina•ria nei primi giorni
delila riJvoluzio,ne, di tutta la democrazia rivoluzionaria) qua:le poteva essere lo scopo unico di c,o•ntilThuare la
guerra cla parte della borghesia al potere ed i pericoui
pr.ofondi che ciò nascondeva per le masse lavoratrici.
I pretesti mo·raJli ed umanitarii: fedeltà agl!i allleati,
lotta contro il germa,nesimo, gi usLizia e <li.ritto par i
popol1i, ccc., noiil avevano, beninteso, nulla a che fa,re
con il desiderio de!lla bo1,gh-eisia cli continuare la guerra.
Giacehè il periodo dura111te ill qual·è essa avrebbe potuto rimanere <tnc,O!ra in lotta sarcibbc stato hrevissimo
e <lai punto cli ,-ista militare s.cmpre più disastroso.
Lo dimostra.rono infatti tutte le operazioni militari
eseguite sotto il governo provvi,so:rio. La oontinuazi,one
della gucna aYrcbbc ÙoYuto fatalmente condu1•re ad un
pcgg·io.ramento dcllla situazione nù1litare ed economica
tale, che la coiilclusionc di una pace separata immediata,
on·cro una resa inconclizionata allla ·borghesiia germanica, si sarebbero imposte come un cloYere sacro$allito alla
borghesia patriottica e guerraioila ru~a. La qua.Jie così
avrcbh-e potuto appal'irc come vittima sacrificatasi per
la sallYezza dcl popofo e nd mede'3imo tcmp,o poteva
as.s.i-curarsi il proprio dominio i;ullc masse lavoratrici,
assicur.anclo queilfo cldla borghesia ncmi<'a ccl uccidendo
r·osì il popoOo lnvoral-0r<'. Una, paoc buona o clisasbrosa,
i
fatta dalla borghesia, e sempre ùisastrnsa, e doppiamente, per J.e ma%e lavoratrici; giacchè esse sono destrnate a subi1rnc le spese col:lo sfruttamento dcl.la borghesia vinci criice, nonchè <li q ucllla vinta.
'l'ale comtatazione, tratta daHa realtà dehla situazione della Russia aJ.l'inùomani clDlila Hivoluzione clJi. marzo
e viùficata dall'intuito profondo delle ma,sse lavoo:atrici, inspirò quel! grido di guerra tena.cc <lei boJsceviki
eon tro il governo provviso,r io, che fu : vace, vace al
mondo, vace immed'lata.
E quc.sta constat.aziOITTe poteva essere discussa e messa in dub1b1i.o in qnd momeulo; ma ora, che clava[lti agii
0<0chi del mondo sono passafo le paci fatte prima <lall~
boJ"ghcsie de.!iL'Ucraina e <lellla ltomania colla Gc-rmania, poi daille borghesie ddla stc.%a G>0rmania, debl'Austi-ia, ecc., col blocc-0 capit.a.hstico dcH'Intesa,, ora no.
Pcrchè ora è evidente la situazione delle masse laYoratrici che risulta da quelle pa<:i ed è evidente il rnllo:·e
di tutti i postullati dcl democratismo borghese: di giustizia, cli diritto, delJ.'autodccisione dei popoli, ecc.
Ora non si può non rcncle1rc giu&tiizia a;lrr'a(;utezza di
visla storica. tleil bolscev,ismo russo e a.Jl.a perspicacia
avuta in un pe:òodo cli gioiosa C·Onfusione ·rivoluzionaria, come fu qu.olla della Russia ncll!lc settimane seguenti
alfa H.ivol1uzi<01nc cli marzo.
LOTTA COL « PATIUOTTIS.MO »
Imperniata intorno a questi due punti princi'PaJi .~ii.
svolse, dur.ante il periodo ma1rzo-ottobre 1917, un.a lotta
arcanita fra Oa borghesia, coadi u va.ta dagli elementi
piccolo-bo.rghesi, sotto la bandiera del social-patriottismo eia una parte e dal.l'altra pa.rte i.l bolscevismo, intorno al qual-e anelava poilarizzantlosi sempre più grande parte della democrazia rfroluzionaria: -Operai, rnl<lati e contadirui. :Ma fra qucsfii due campi netta.men te
ostili e che si csoludevano a vi.ccnda. in Yi.rtù de.lù.a stesi;a
situazione che andaYa aggravandosi nelllo stato rivoluzionario, pTendeva posizione una gran parte della
democrazia rivoluzi-01naria, 00~1c1otta da.gli ia.ltri pat·titi
&ocia,li,sti (i soci1a.Lc'Lemocratioi e soci.alri vo1luzio.n.a.ri) i
qualli, ·incerbi nel giuc1iziio sul carall~r<! della rivolu;io-
20
IN' 21
~
altla quale partecipa,·ano, tcnteJrna\ ano cii1·ca La \"M
cLa. seguire. Pur conducendo una lotta sorda o~ntro la
borghesia, sia né Sovicty, ov(\ an~vano ila maggiora~nza,
che nell-0 fabbriche nelle campagne e nellfo organizzazioni ope1raiic, que~ti elementi i.n tcn:ic~i socia listii. c~
i.ntornaziona.Ll.sti si iJ!ludevaJll() vo lont1ein su1llla poss1b1viliità di f..ar evillivere la Rivoluzi.one verso quelJa Sooialk che pur essi desideravano in teoria, per mezzo di
una 'collabo·razione eoon elementi pr-0grocl.iti <le1la borghoo~a . Appoggiarono in questo sen.&o., oon se~pr:e minore fo1rza e oonvinz.iione, i successin gover.rn di Kerensky, opponendosi al boJooe-vismo, dal quale ~fferm~­
vano - e non senza sincerità in gran parte - di condividere le finalità.
i\ivoluzionaria cosci on t.c e risoluta e.li operai o soldat i,
che il bolisceYismo tende\ a ad organizzare nel senso del
proprio péllrtito.
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LE VIE DELL'AZ IONE
L
IL COMPITO E L'AZIONE DEL MOMENTO
lll compito del boJi&cevismo e l'azione che ne risuiltò
non oonsi.&tevano quindi in q ucsto periodo soilamcin te
nella Lotta attriva conLro i,l governo provvisorio, ma anche è pil.1 ,anoora neùllo sviluppo c.Lel,le proprie idee fra le
masse lavwatrici p.arall:le.lamen t.e al l' orgrunizza.zione dii
esse in tuitro le forme con quella culminia.nte dci Soviety.
Questo sforzo tanto seri.0°, quan.to inteso, del bolscevismo ne dimostra nel modo più eviden te l.a co111cez.ion•c
profondamente TivoJumona.ria. Il bollscevismo ponev.a
come a&sioma del1la sua cLoLbriaHt politica ha comipenetrazionoo da pairtc sua cieli.a maggioranza dei hwo.ra.tori
ùol1le città e dei campi perchè fosse assicurat.a. lla marcia progressiva de!Ja RivoJuzione e I.a trasfo~·maz.ion.e
di essa in profonda rivoluzione sociak, a.nzi soci.ali5ta.
A più forte ragione tale condjzione fu dal bolltSOCv1smo
oonsi,clerata come la preme.&Sa indispensabile per la oonquista dcl potere politico da parte del P•roleta.riaito e
per la possib~lità .per e.sso di esercitare quelll.a. dittat11ra, la quale wla per essi poteva assicuraTe iJ successo
della Ri voJ uzione.
Se I.a gr.and.e maggioranza del popolo 1avo,rato.rn d oveva brovarsi con&enzie.nte e aderi.ro a,lila presa tlri. pos~o del! p otere dai Soviety, l'at,to rivoJ1uzionario stesso
non potev.a. però essere esegui to da un'avanguardia
..
L-0 viie pratiche per lo quail1i iU bo1lgcevismo avanzwa
al triplic-e scopo d ella sua azio1nc - la lotta a;l govc'rno
borghese, la rivoluzionaz.ione dclllc m~se l1avo·r atrici e
l'organizzazioJ:Je di una potente o attiva avangua.rd1·?riv0Luzio.n.ari1a - furono: la propiaiga.ncla nei1le fabbnche e nei villaggi, notl'e&ercito c nei comiz.i pubblljci;
l'ao-itazion e intensa e co.ntinua nel seno dei Sovrety, dia
<lo~c essa iriradiava nelile profondità clel.le ma.sse popolat'.i · i1 reclutamento ed il rafform.mento co.nitii.nuo de'J'or~anismo del partito nc~:Je sue <l!veorsc ran:nific~ioni
mi1l.it.a.re, operaia o contad101.a; ed rnfìne le ma.n1f?stazi.oni o dimostrai.ioni airmate nclile strade. Le qua;h utltime, come qu~lla grandiosa di . n.u~lio, non avevamo affiatto Jo E>COlpO d.i. imposse.s5aii·s1 violentemente ?~11 po:
tcrc poichè il1 bolscevismo non fa.cova una pO'lrtica d1
faz,i~ne e dcl potere doveva impossessarsi, foss'an.chc
vi-0·l•en~ente, i1l p.roaetariato dopo aveirm.ei esp11·~0 la
Lleciisione dei Soviety. E ciò contra.ri.ame-i;itc a cr~a:nto 11c
di.sisie rra horghes.ia. forrorizzatia, l~ q.u~l e 1~ma.~no tutto
ti,n tessuto di complotti <' di cons·1m1h stonc .da ·romanzo
poliitico, non senz,a un.a. intC'Ilzione s.egrcta cl~ prendc·rnc
preite.sto per um..a acc.a:rnita pcrsccuz1°onc }~oht~ca cointn.·.o
la più pobeonte e sempre orcsocnte orga111zzaz1on€- politica dcl p.ro'l1eta.riiato.
CONTRO IL COLLABORAZIONISMO
In torno a qua.li atti, c1pi·sod1 e ma.nifestaziani si
svols.o l'azii•o'lle del ibologccvismo 7 D al. primo mo.men Lo
qu:asi deJqa ·rivol,uzio~c. ~a quitnd.o .ntorniarcxno iL:1 pa~
tria diarn'este.r-0 i cap1 dei bo1lsceviki,. gu•csto pairtito .si
trovò atl' p·l'imo p iam.o dell'a.r:ena pol~1tica . d eJla ~u~1'?'
rivohlzi(llu1 airi a. Agì con pronl<ezza, t•1so~uzwrn~ , v1vac1la
_,_., ·r•
-·J
...-.
e forza su tutto quanto era in rela:lionc ùirctta ocl indiretta con la sorte do1la Rivoh1zi-0n-0 e intorno a quanto
poteva influire sulilo sYiluppo di essa, dim.ostra.ndo co.11
ciò <li essNc un vero partito popola.re.
Il bolscevismo pres.e posizione nella sol uzi.one di tu ttc
le succcssi"e orisi di govN·no provvisorio, a<ldita.ndo i1:
nericoilo, l'incoer.enz.a e ll 'impowibi.lilà matc.ri.aJ.e di un
governo ili coalizione fra i partiti socia,\~i<:.ti e bo1rghesi,
a;nche radioali, durante il veriodo di mui rivoluzione
socinle, la quale non ZJttÒ mancare al suo obbiettivo di
lotta ad oltranta contro la borghesia stessa, e di spodestamento di questa. Decùi·nò quindi le più lusiinghcvollì proposte di Keron.sky ed a1tri per una Larga partecipazione al ministero.
CONTRO LA POLITICA ESTERA BORGHESE
Il bo;J,scevismo attaccò con veemenza Ja politica iropcriallistica, che Mil•iukoff cercò cli far passare attJraverso una fr.aseok>gùa. ge.nenulic rivoluzi-0naria. Promosse
oonbr.o qucl1'a politica estera, che assicurava agli a111eati l'irrnmutabi'lità dcgili scopi e.li guc.rra. dcNa Ru&sia
(zmrista e rivoluziooaria), la rivolta popo.l.arc che provocò lia sua caduta e mi.so un punto, e per sempre, sopra un pMsato imgl-0•riooso de1lfa polhtica este.ra <lel.l.a
R.ussia; po1litJi1ca, fatta. <lall'impcriafiismo brutale, da
vwt.knzc e sopra.ffazioni <' da falsità cd iopocrisie &cnza
nome.
. Il bollscevismo comb.a.ttè co:n tutte lo forze l'a. poLitic.a cslera debole, tente.nnante, oscura od indecisa dello
stes~.o I\:.or~ky e miise con forz,a in l·uce la posizione
equt\'O~a., disperante e senza, U5cita del1la Rivoluzi.onc
i·ussa t~ rapporto coi suoi a:ll~ati e.li guerra. Questo
stat-0_ cli co~c Ycdcva~o e riconosceva.n-0 anche Kere.nsky
o ~~ slrabi dcll.a p1cco1la borghesia che gli faceva1110
co~o, ma ad essi mancava la fermezza dottrina.le e la
ch1aroveggcinza
·
_ P ctl.'t'
~ ica d e1 IJO l.scrv1smo
pc.i· arrivare ad
una prog~o&1 precisa e riso1luta; ed ancora, beninteso.
arl una az10ne energica, e forma verso gli aJlkati.
CONTRO LA POLITICA MILITARE
DEL GOVERNO PROVVISORIO
Anche in riguardo am c opc·razioni militari COIIltro Ja
Germania il boQscevismo ebbe il mc-rito <li occuparo una
posizione, lia qurulic, oltre a conformarsi .a.11.c sue oonC<'·Zioni socialiste ccl iinternazioinalistc in m,crito aJN 11
guerra in generalo, co•rrispondcva più esattamente aJ.Lo
stato male delle cow ccl rulfi:a possibi'lità m.ateriaJlo dcl
pacso. Quando Koron sky ne<loJa ricerca tormentosa della
vi.a di uscita per giungc•ro alila pace o ced.e.ndo alllia minacciosa pr.essi-0no degili .alilcati, si gettò disperatamente nella foHe avvcntUira doll'offc.nsiva di Lugti-o
1917, tutta la Russia Tima,so atterrita, presentendo ll'inevitabiile disastr-0. L'ira e l'indignazi001e riboccaYano
no! seno d€11 Soviet di PicCrog.r.aclo; ma soJo i bolwev1ki
ebbero 1'00.ergia di scag1iM·si con violenza c.o.ntr-0 questa,
avventura milit.aro di KNe.nsky ed ad di tarnie la folJ.le
ooci.tà, iJl ca,ratforo rcaziona,ri-0 ed ì,l pericolo mortale
per 11'esistenza de1la H.ussia e dona Ri vdl uzione.
Infatti la prima conseguenza cli questa azi-0111c inconsiderata <lii K~rensky - e non già deJla propa.ganda, <lc}l(}teria del boù.scevi.smo, ill qual1c in qu.cil momento no.Ci
aveva a.nco1··a nessuna pe1n.ctrazioone n.e1ll'esercit-O - fu che
appa.rvc evidente a tutti, al.la Rus&i.a corno ai nemici,
ad escilusionc forse degli A1llcati, che l'esercito russ-0
aveva cessato di esiiste·ro come una entità miUiitrurc. Apparve altrett.anto evicmto che il continua.ro a mantene1Uo n1eJ medesimo stato non poteva, corrisponder-o acl
a.lcuna nee&sità milita;re cli difo;a clcUo Stato, ma doveva invece servi.re a celati scopi po.litici, quali potevano unicamente essere quelli clel1lo sehi·acciamento ddU:a
Rivoluzione-, de11la dittatura m~lita.ro e de1Ja rostaura.zi-0<ne. Tutti i rivoluziona.iri, ccl in particolar modo i
bcilsccviki, riporta.ron.o tutta l'attenzione, per um momento distolta ch"t.llo sforzo delùa org;mizzazionc, sulll 'escrcito, .p.ortandovi una propag.ancht intensa che aveva
per iscopo d'i strapp.a1rne lo ba·si <lcU.a servi Lii borghOOP
e d i f.a,rl.o pcnobra.ro dafilo spirito di clifosa rivoluzi-0nn,ria.
L'AVVENTURA DI KORNILOFF E L'ESERCITO
La caduta di Itiga, cd ~l tentato colpo cli Stato del
gcnera1e Korniloff avvenuto poco tempo dopo, diedero
ampia ragione aìl1.a prognosi fatta dal bolscevismo:
tanto per la fine dcllJ'cfficienza miJitairc deWesc1rc1to
russo qua.nto per l'uti•Ji.zzazion.e cli esso com.e strumento
polcilti.co, qua?t'a<l11Cho per la ncccss.it~ ianp~:iarronte della
propa.ganda rntrapresa nclJ.o fiUc <le·l1l ~S<'rc1to: Duranw
i gio.mi della pericQll.osa avventura. d1 Korm[off tutta
lia~ dcmooriazia rivoluzionaria, cd ainchc quel/la piooolloborgh€>5-e ~ lo stesso Kcrcn&ky potettero constatare -0
dovettero riconoscere che d bol8ce1·i.rn10 fu 1"! faiiore
principale della salvezza della Rivoluzione, tanto per
le sue 1"dee che infondevano nei soldati 1111a. ferma frdf'
rivolu zionaria ed una acwnita fedeltà alla Rivofozione,
quanto nei suoi seguaCZ: che comùatte1•a110 nelle vrime
file contro Korni"loff.
P era.iltro, come l 'impossi1b~.Ji tà dj ottenere la rcYi5.ÌOno degli scopi di guerra. portò un colpo morta:le all
g-0vcrno provvisorio, così questa an·cnturn reazionaria
cli Kornil1off diede il co1po <lclì.ni.t.i.vo a.Ila clisciphn.a
del.l'esercito e po•rtò ra}Jiclanrnnte a0 S'UO completo sfasci.amento.
LA PREPONDERANZA NELL'ULTIMA FASE
Da questo mom<>.nto il prestigio <l·eil bo1lscevismo era
immcnsamenw a<:oresciulo, la Yi.a. gli ora 11arga.mente
aperta. Il stw pTOgro%o rapido ncllle masse era segnato
<la una p.reponderainza nclllc u lt:i1me mami.festazion1 de1u1a
,-il.a e della lotta politica clc:1. pcrio<lo kcrenski1ano cle;llit
Hi ,·01! uzione. N c-1 con fl itto con la. Uc11:ai.n.a1 prcva:l.sc
l'idea clcl bo!1scevi1smo circa, il più lihero e più largo
d1ritlo alla autodccisi.on." elci popoli clc]'.!.a, Russia.
Ncl1la Co.nforcnz,a dcrnocraLic.a, convooata <la Kercn1sk;y, ma.lgraclo la con fusione, clovu t.a iaJll.a intensa diffcre11zinzio1w ehc si effortt.ua\ a n.cfi·li;1 clcmoerazi:a rivol uzionaria, s i <lete.1 min1) con 111aggi0r 11ettczw una tle:l'lc
princi.vali p0sizio11i dcl l>oil.~tl'\ i.smo: I 'esclusione di ogni
col.Jaboa:aziornc coLa borghesia. Perfino nel Prcpariam~nto, nato clallla Conferenza democratica e che fu l'ultimo kntativo clclll~ ·borghosia e di Kcrensky <li contrastare il passo alla H,i,·oluzi.onc sociak, lo spuito d"1
bolsccHsmo preme potentemente anche dopo l'usciita <lei
bolsceviki. L 'opposizione a, Kcrc.nsky diventa irriducibi.iJ.e; og.ni conta.tlo con ],a, borghc..c;ia &ta per cessaire clefmi tivamen te e dall.a st.radct irrompe l 'idiea prima clc.l
bolscevismo: la presa dirc!Jla clc1 potere dia pwrtc dei
]Javaratori.
IV.
Il bolscevismo nella Rivoluzione di novembre
LA NECESSITA' E LA LOGICA STORICA
Uomc aibbiamo visto, j,J popollo rus·so, e piu spcc1a1lrnen!,e 1'.o s ue masse J.avo ra,trici, s'in camminò nd modo
pi.ù logioo, d!ailla rivoluzfonc cli marzo oontro ù'autocratismo zarista vorso queh1a. ùi n ov·c1111bre contro iU predominio delda b.orghc.sia capitalistica, con un m o·virmcnto
ra,pido e soosso da colpi vulca.nic.i cli profonda n·ivolu21ion.e in terna. Dato che q ucsta S<'co n rla r i vol uzionc clo·
vcva. ma.nifosta.rsi con un atto poJi.tico riz•oluz1011ano,
sotto ili clomini·o tli qua.le indiri.zzo ~e non quello dcl
boJsocvi.smo, a mezzo di quale aiJt.ro partito se no111 quei.lo
boihsce \'iko <'>cl in qua.l a.Jtiro modo potc,ra ay, on ire se non
con un c.olpo di Stato popokure rivo<luzi.nario con ap])Oggio cleO.J'esieircito ? L'indi·rizzo riYOlluziona,rio clcmooratieo-bo·1'ghese tro"\Ò g ià <lia S llét C'ISprcssion c nclJa pnma rivo] U'.t}io.ne; a.cl esw .le masse dc:l pQp-011.o vo1!ta.rono
per appunto le spa,l.}.c. 111 pall"tito social.rivoluzion.a.rio e
qucJ!l.o men.ooeviko (wciailckmocrn.t.ico-mi1nimrubsta) ebb ero un largo predQmi1ni10 durwntc tutto i•l pcril()clo l.:er e11sl.:ia110. -P ertanto fu proprio qu.c'l'to i1l periodo, nd
quale la ri,oluz~onP prese lo S\i lup pu ch l· k L eond u.;..;p
a rigettare ogni idea cli comprome&so col1la olasso bor·
ghcsc e ad instaurare .a mezzo clel rivolgimento di Novembre, ill poter-e dei Soviety e la ditt.alura, rivohtzionariia ool proletariato. D 'a.ltra 1rnrtc, glli a.Itri pa.rtiti
popo.lari p0rdicva,no tDrrono, o si clecompon<'vano sotto
.a. pressione de1le forze interne di divis~one, oppure perdevano i;l loro Yero carattere por un ingroc;samento con
clementi occa.sionaUi e senza convi.nzi.onc (com'era il caso
del pairtito oo6a;hivo1uziona:rii.o). lll partito dc.i bo1sceviki invee.e si fortificava pot.emtrmeinte, acoentua.n do il
suo ca.rattere wci..alista e popo1lare e si cldineava chiaramente come il partito dcrrla irrnmi.n cnte ri·vohlzionc
sociall'O e clel gove.rno ri\·oU.uz,i,onario e di dittatura proletaria.
IL COLPO DI MANO
ED I PRINCIPII DELLA DEMOCRAZIA
!
...
· :Nella notte dal 6 al 7 e nella giornata del 7 novembre
i bolsceviki rovesciarono il governo provvisorio di Kernnsky wn u.n colpo di mano, esegu ito dai sol dat i della.
guarnigione di Pietrogrado. Il ri'IY\provero più grande,
che fanno ai bolsceviky non sol•amcnte lia borghesia,
ma anche certi sccialisti, è di ave.r rico1rso ad un
colpo cli mano, di aver usalo la violenza contro un
gov e1J.·no es·so ste~so rilvoJ1uz~ona.rioi, come ;qu eJll.o di
Keren&ky. Tale loro atto fu qualificalo di crimine con·
tro la democrazia.
rn simile g!tudizio, a nche se non sospeLlo di malafede-, cont.iem..e netl mig1lior caso una grande dose di
ingenuità e <li inesattezza. X on si può parla.re di illegalità. nè di Yi.olenza irn un peoriodo rirvoluzionari.o
quando non esistono nè leirni, nè istituzioni .c.ostituzionali. Anche se si tra.tta~.se di una semplice rivoluzione politica. Ancora men,o i·n quel caso, ove si pro_
<lussc una Yera rivol1uzione sociale. }fon fu un govorno che venne a1 p osto dell'altro; ma fu una cJla.s&:- ]'opera ia - ch e rnc-tituì al potere un' aJtra - ~H
borghesia. Anzi fu la di.struzion e di un regim e sociale
p~r l'istaurazione di un altro nuovo regime . Tale !oomp1to non fu mai a &so1to nella storia che da 1'.!n' 1c.olp.o di
forza. E' vero però che il bolscevismo non ha mai pre1
clicato che tale colpo <li forza. polesse esser fatto contro ·1a. Yolontà del popolo laYora.tore. Anzi sostenne
5cmprc che una riYoluzione non è possibile e non deve
essere fatta se non con 1' appoggio della maggioranza
<lC'i lavoratori. Infatti essi fecero un'inten.sa propaganda nelle masse lavomtrici e nell'cse·r cito per la
rivoluzi,one e per il tra.passo del potere a.i Soviety. Non
si decisero prrò al colpo di Stato che quando ebbero
Ja convinzione e h, prova cli avere' con sè il popolo e
l'eset'C'Ìto : essi oLtenncro la maggioranza nel Soviet
di PiC'trog,ra<lo e di Mosca e poi anch e in gran parte
cl.ei Sovi.e ty di provincia. Il Congresso panrusso dei
Sovicty che si riunì aJH'indomani ciel colpo ct.i Stato
diede a i bolsceviki una notevole maggioranza ed aip~
proYò la rivoiJuzone avvenuta.
LA VIOLENZA
E LA TATTICA DEI BOLSCEVIKI
8econdo le testimonianze di tutti, la ri,·oluzione,
nonostante fosse stata preannunciata e preparata a
g.ran luce del sole, si fece nel moclo pii\ paciifico e quaisi
se1nza vittime. D'una parte la caduta del governo provvisorio era perfettaimente matura. D' altra parte l'appoggio della grande maggioran za dei lavoratori!, la
passività deJla piccola borghesia disill usa e di1spe.rata
e l'ad<'sione quasi unnnime della gna rn igi,one di Piet<rogrado fecer o scomparire ogni velleità e possibilità
di resistenza de1la borghesia. In queste condizioni gli
atti di violeTI7.a, che i bolscC'viki erano felici di evitare
e nessuno cercò di provocare. si ridussero a ben poca
cosa: l'a.rresto dci membri del governo e di qualche
personalità eminentemente reazionaria ; due o tre coqpi
di cannone e qualche fucilata contro gli allievi uflL
eia li.
] ·<'o nispo~1denti di giornali, i ni\1 feroci nemi.ci dei
bolsceviki, hanno dovuto rironosccTe ohe, pur p.roced f'ndo con f<>rmczza <'d Pnergia. i b olscPvik i evitarono
C'O n \tilBini atto di vio]e.nza non sbretlamente 1necesSé •·
~r~zza, della. rivoilt1z-ionr avv<'JlUta. Poe.o
la1fhc ·~tu ni di qncsli Lc•s timoui oculari, att.riV•
z
è:;
Vi
k1. c:hc a do1wl'a nt t 11 lt(' 1lr. fo rzt' di l> ropagan dn, c.
cli persuasione per evitare possibiilmente atti cli v iolenza.
Infatti, appunto perchc· non erano inaspriti da a.tti cti
violenz.a, i cosacchi si laE,ciarono convincere dagli appcl·li <lel Soviet elci soldati e si ritirarono da.lla lotta,
abbandonando K erensky ccl anestando il proprio SLa.to
maggiore.
buissero volonti·eri questa, caut,cla tlci bolsccviki <li not~
aver ricorso alla violenza, all' astuzia ed alla dipQomazia. Questo non è che un apprezzamen to, ispirato
da sentimenti peil'Sonali, il quale non i1nfirma il fatto.
}\elìa presa di possesso delle istiluzioni e degli o.rgani
statali, essi adoperavano la persuasione, cere.anelo !'.appoggio di una pa1'te d eJl personale. Incontrando una
r esis tenza si ritiravano per ri toa:n are dopo poco tempo.
tntanto si lasci·a va il tempo alla rifl ession e, prima di
procedere ad una imposizione in tale o tale altra
forma. Così procedettero nei Mimisteri, n el Senato 1
nella Banca di Stato ed a'lt rove,
!;(·C\ i
LA PROPAGAZIONE DELLA RIVOLUZIONE
ATTRAVERSO LA RUSSIA
LA VIOLENZA
t; VAZIONE M1LifAltE DEI iUVOLUZIONARl
D 'lllo stesso desido-rio di e,·itare fino all'estremo il
ricorso alla viokn z-a, furono caraltPrizzate l'azione militare e tutte rre b attaglie che elbbero a sostenere i
bol.sceviki, sia nell'eseguire il co1po di Stato sia noel
difenderlo contro i ritorni ri\Oluzi1onari dei pri~i giorni.
Prima di avere fatto ricorso alla forza pe·r espugn~.re il Pa.lazzo d' Inverno, difeso dagli rulli.evi-ufficiali,
essi ma,ndarono parecchi parlamentari, i quali dimostrarono l'inutilità della resi-stcmza. Quasi doipo ogni
colpo di cannone si riproduceva la stessa cosa. E così
si airrivò fino al punto che il numero delle vittime di
queste « battagli1e n fu tanto signidìcant<.- che foce a
certi « corrispondenti pa :-ti coi] a ri » di gi~rnali e~et­
Lcre un'accusa di vigliaccheria c,ontro i difen~ori de.l
?overn_o provvi.sorio. Più giiusto sarebbe stato vedervi
11 mento dei bolsceviki.
• Fuggito d a Piiet.rogr a do nella notte della rirvolluzii0.nc
h.crcnsky vi tornò pochi gion-1 i <l opo conducendo dal! ~
front.e un corpo di cosacchi conLro i rivoluzi.on:vri. Le
« .sangui.nose ba.ttag) ic » alle quali diede luogo lo scon~~ o <lci~1'e tr_uppc d1 K enmsky con quel.le dcil govern o
1 ~v oluz1onano, non feceo:o un num ero di vi.ttime suq)en ore a quello delle scaramuccie di pattu.glié deJla
guerra eurnpea. L' e1sito favorcvoae di questo scontro
fu do\ u lo, anche in q uosto raso, alla ia'ltica dei bol-
ì
J,
Que::;ta seconda ri volluzionc 1J roletaria dilaga va in
tuLt.a. la .Russia con una rapicl1tà ancora maggiore cli
quella deUa prima rivoluzione. La p•res.a forzosa degli
organi <lel governo centrale e dei governi lòcali, fu quasi
generalmente preceduta <la un voto in quel senso della
maggioranza ùoei Sovicty !locali, nei quali erano .ampia.men te rappresenLate le mai; se la \"Oratrici. Questo fatto
sdio baslerebbe per combattere lo sere·dito che si tentò
di fare della rivoluzione di no\'cmbrc, ra.ppl'esenta.nclola
come UJl1 colpo di mano non nella forma, eh ' è propria
delLe rivoluzioni, ma anche n dlla sostanz.a.
Parimenti fu qua.si generale il ca.ra.Ltere pa,cifìco del
rivo·lgimcnto, conforme al.le diretti ve d e.1 bo·lscevismo
ed al carattere generale d.ell'azione compiuLa a ?iet,rogrado: Atti di violenza e vittime fu~·on0i registrati so_
lamente nei luoghi dove elcmenLi professionali militaristi e le bo1·ghesie si oppone1va.no colJc armi alla volontà dr-~ popolo lavo1riatorc, che es.primevruno i Sovicty.
L' adesione quasi generale dei soldati metLcva da per
tutto al s.~rvizio della volontà popola.re la forza necessaria per com ba!iteo:e la resistenza armata della borghesia .
Ogni altro att.eggiamento, ogni altro modo di diL
fondersi della rivdiuzione att.raverso la Russia non sarebbe stato mate1ri.almente possibile per due ragioni:
la vasbilf:à de.ll a Russia e la disorganizzazione estrema
<lei mezzi <li comunicazione d'una parte -e, dall'ailtr.a
par te, il n on aven·e il Sovi.et cli Pietroburgo e il governo
dei Commissa'l'i del popolo a pr-0,p ria clisposizi-one una
forza armata siuffici,cn te ad imporre con la violenza la
riYoluzione in provi111cia. A questo servirn no invece,
e qnasi unicamente, gli appelli al popolo lavor~tore ~
lo ::;10rzo per::;.onaie <lcgli !Jropagandrnti del partito dei
bo.iscenki e degli ambasciaton eh :SovieLy di l'i.etrograclo, mandati m ogni <liì'czione at.trnvcrso le città
e le campagne.
LA RIVOLUZIONE A MOSCA
L'estrema viole:nza che dovetLe essere usata a Mosca
per l'ins.tauraziione deJ poLc:re clc1 Soviet fu tra :li fatti
più dolorosi e.cl eccezionah di que·sLa Rivoluzione, la
quale si preseil1taYa al mon<lo con un'aureola rimaii·chevolmente pacifica del P·r imo fatto compiuto. La responsabilità però cli quest,e battaglie sangui1nose non
può incombere, in verità, sul bolscevismo, ma bens1
sulla resistenza insensata della borghesia e dei militaristi.
Ben prima del 7 novembre e quasi contemporanea.mente che a Pietrogrado, i bolsceviki ottoonero la
maggioranza nel Soviet di Mosca. Anzi ivi quella maggioranza fu più forte e più decisiva. Nel ritenere quindi
essere giunto ill momento di rimettere il potere n.el'..e
mani del Soviet, Mosca andava di pari pasS10 con la capitale rus•sa, Pietrograido.
M.a la borghe.sia moscovitai e,r a di carattere ben dive.rso, più potente e più radi cata, per c-o·sì dire, nel
suolo della città. Nella borghesia piet,rogradese predominava il funzionarismo, la cui profonda impotenza
diventava manifesta ad essa stessa. A Mosca itDvece
essa possedeva la potenza induslriale e commerciale e
si appoggi1.va su profonde tradizioni. D'altra parte a
Mosca si troYaYano con.centrati pe,r ragioni storiche.
sia per Je circostanze della guerra e di tutto il pe
riodo precedente <lella Rivoluzione, innumerevoli elementi cli 1ifficialità profer:.s ionalc e militarista. I ·quali
clementi non concepi'Vano altro scopo di esistenza che
quello cli servire la borghesia che personificava per essi
lo Stato.
Mosca poi era stata roccaforte clcl partito dei cacktti, pa.rtito po.litico c)cJla moclcrnn borghrsia imperiaJisti.rra, come pmc deii soeialpatrio ti, socirulrivolu_
ziona1·i di destrn. Quest'ultima ala dcl pa1·tito social1
rivoluzionario ~·appresentante essenzialmente la boro-bes1a contadina delle campagn.e e la piccola borghesia
intellettuale de1le c:ttà, si staccò definitivamente con
la guerra e dopo la Rivoluzione cli marzo dalla ca.usa
del proletariat,o cittadino e delle c~1~1pagne ...
11 ristùtato di tutta questa condiz10ne poht10a e sociale fu una nu111CJ.·osa e ben airmata gua.rdia bianca
che attaccò con veemenza le fo•rze poip.olari ed impose
alla Rivoluzione p.rolelaria parecchi gi.orni di duri combattimenti impose la dolorosa nece·ssità di schiaociaire
con la m~ssima violenza questo covo della reazione
m~litari1sLa e bo.rghese, il cui sucr.eisso minacciava non
solamente la fine clelìa Rivoluzione proletaria, ma ad.
dirittm:a l'ianme<liala restanraziooe monarchica.
Eccessi furono indubbiamente commessi da ambedue le parti, nel furore della battaglia e nell'atmosfera
incandescente degli oclii scatenati. Ma tali eccessi costituiscono il lato triiste, per quanto inevita.bi~e, di
ogni rivoluzione. Ma ogni persona ragionevole dovrà
ricooosce.re che essi non possono essere messi a carico
dell'idea rivoluzionaria. N"è deYono arresta.re il compimento delle assolute necessità, provocate dallo sviluppo <leUla rivoluzwne. Tale fu quella di schiaieciare
con Ia forza l'attacco milita.rista-borghese <li Mosca.
EFFETTI DELLA RIVOLUZIONE NELL'ESERCITO
Abbiamo visto che nello svih1p110 de!lrra propria azione, i bolsc.eviki tenevano essenzia.Jmente conto della
1·ealtà. Così che oltre a norta.re ]1e idee del bolscevismo
nell'eisercito quale 'J)arte di popolo lavoratore. i bolsceviki attribuivano una speciale attenzione aU'esercit..o p-erchè era chia.ro per loro <.>he senza di questo, o
meglio contro di que~to, nessuna rfroluzione pot.eva
avere prob'lbilità di ri11scita.
Ol1tre che dal fa~cino dcHn. sua ideologia deterininat.a, risoluta e facilmente accessibile, la propaganda
nell'esercito era facilitata da tutte le eiirco·stanze della
vita politica e della vita militare ncOJ'ultirno periodo.
La guerra e.ra diventata odiosa ed inso'Pportabile per
i sol rlati. 'T'ntte le queistioni p olitiche e sociali, poste
;{:!
~
hlln. riYoluzione e principahne1:tA' CJ.~lclla delllcl tt?r~e,
l['
· one nella vi la dell esercito. l so t a •l
ed'
quando
ecero 11-ruz1
.
cli giungere troppo lar l ne 1 paese, . e • '
ci~~anl: Rivoluzione anebbc già Lr~rnto. l~ ~oiuzi~n~
U ,
t' ne d.ellle terre. La n~cchn~ d1~c1:phn.a. s1 e
~\ a .q1t1es .1ola nuova non s1 è ancora forma.ta. Uno dopo
s1asc1ai a e
· '
.
·
. ·cgolare
l'altro i « conutati di regg1111enl1 -- , so~·t1 ye1 l
i nipporl1. fra so l<l a t'i e com ando
. , connnc1a1ono . a . mutare 'ia loro composizione, sostituendo una magg1ornnza
bohcevika a quelle esistenti e composte generalmente
da social-patrioti.
. .
In modo che quando gi u nsc all'esercito la niot1:-1a
clella rivo:uzione avvenuta, essa trovò la .maggioi:
parte dP-i soldati consenzienti nonostante g'.h sforzi
contrari dei comandi e tlei comitati di reggunent? . I
quali comitati eletli dagli stessi soldati nel periodo
precedente, n;n segui.ano nell'cvolu_zion~ i propri eJ.etLori. Anzi, nel maggio.r numero dei casi, erano penetrati da uno spirito as.s.ai lontano da . qu~Ho ~fo1 so~­
dati. Anenne. cosl che, menlrc i co1mtat1 dei re.g%1menti ed i delegati dei soldati esitavano ad adeinr~
alla rivoluzione proletaria o si sicagilila.vano con~ro eh
es~a. i soldati la salutaivano con entu siasmo e '1 aderivano senza i iserva o, al minimo, co111se11·vaYano al
€JUo riguardo una .benevole neutralità. L a quale neutrailiLà era pure una forma di ade.sione.
In sostanza, la rivo1uziione di novembre trovò presso
l'ese.rcito um'accoglienza che supeirò indubbiamente le
piì.1 temerarie speranze dci bolsceviki. I quali però non
\'Olie.ro n°gligere nu.11a per trascinare i soldati nell'evoluzione che subiva la democrazia rivoluzionar ria del
rntrohonte. E pe.r appunto il rnccesso di questo sforzo
del bol,c;cevismo fece sì, che nè i comandamti deil.le armate. nè lo stesso Kerensky riusci.rono a formare un
corpo controrivoluzionario per mairciare cont.ro Piietrogrnclo e !'.chiacciare la Rivoluzione proletaria. Anzi,
grazie al non dubbio atteggiamento dei soldati, il Oom.ando snprl)mo. e.i vid<' costretto, a m.a.lincuore, a p r-0clamaire la propriia neutralità verso gli avvenimenti
che si. svolgevano a P ielrogrado.
Neanche qu i, nonostante l'atmosfera favo·revol0 prodotla dalfa guerra, non ci fu alcuna viol enza s in quand o i complotti t r amati al Coman d o snp•remo n on svelarono il pericolo d ella re.azione.
V.
11 bolscevismo e gli altri partiti socialisti
I) CONTRO IL SOCIALPATR IOTTISMO
'
I l giudizio circa i, r aipporti fra il bolsee\'Ìsrrn,o e le
altre correnti d el pensiero e l'azione holsccvista doYc
es~cre formato con la massinrn ·prudenza. Occrnrre eont inuamente tener pre.seute che cerle pairticola.rità del
cni•att-ere russo sono propen:.e a<l una contiJ1ua ccl inLcnsa diffe1·enziazione. E anche ad una intn:ansigenza
più dottrinale che fattiva. Tutto ciò fu causa di e.r rori
di atteggiamenti cla parte <lcgli um e degli altri. I
quali errori avrebbero potuto essere e' itali, evitando
anche un rincrescevole in.aspl·imca1to di 'J.nimi, pµr
mantenendo fermo ]a propria posizione dottrinale e
tat~ica.
Fra il bdlscevismo ed il socialpa.triottismo, correva
un precipizio che nulla ipo teiva colmare. Il sociialpatriottismo, niel m iglio,re e rruro caso, rappresentava gli
elmo.enti intell.ettu ai.i e p.icco1o-borg~hesi, illusi, asservi ti
dn-ll'impc1rialismo cap:taJist~co; nel caso generaJ•e rapp resentava un pugno di p iccofii avventuriicJ.·i. E' chiaro
che esso si sia trovafo· nemiico morta.lo cd i rriooncilia:hiLe deil bo1lscevismo, per eswnza radi-canmente <Yppos.t.o
alJl'imperiialismo ed al capirt.ailimno.
Essi si combatterono e dovevano combattersi fino
alla tola;1e eliminazione di nna dello dnc parti. Oosì
fu durante lr, guerra e dlùrantc il pr'Ìmo periodo rivoluzionario; e così <lo,•cva eissere nel momento deilla
rivoJuzione proletaria e dopo di essa. Il bolsceyismo
aveva la chiara Yisione che da questa pn.rte doveva
a...c;pettarsi gran pa.rte de·lle avYcnLure co1Dtro1·iYoluzionarie. 11 seguito degli a\ ':enimenbi dimostrò infatti la
e.sattezza di <'iò . Ma rul; monwnto della rivoluzione bolscevika si trovò debole, isoJalo e senza nessun seg~tito nelle masse, e dovoLte complotbire nascondendosi
dwtro 1o spalle cl-egli altri piutiLi s·oeiallisti pi1\ vi•cini
al bolocevismo.
3
lN' :;:;
2) « APPORTI CON GLI ALTRI
ULÌ](' per a111bcdue le parti. Qu slÌ0111 IH'rsonali, ri,·alità ccl atl-0ggiam,cnti reciproci intoùlcrabili scoppiarono. :N inno misurò tut,tc 1-0 c.onsr-gucnze, tutto ~I danne
che poteva recare .aHa causa <lclfa HiYoluzio1J1e e dcl
socia.Jismo una tale lotta. E vi si gitlarono a fondo.
I bolsce\ ikt, abili nianonalori fra le masse e inllnl..>Liameule, in generale, all'allezz<~ del compito a.s&nntu, <:ommisci1'o inn nmPrcYo.li cnuri e dimostrarono
mm certa miopia nel trattare clu1rautc In, Rivofiuzio11c
le aJLrc frazioni d0lla. clcmoC'razia. soc·iali,st.a_inLerna
z1011ali·s ta.
}la una rc.sponsabJità assai maggio1rc assunsero queste <laYanti a.llla storia. .o nll'int''l'nazionale 011eraia, opponendosi alla Rivoluzione cli noYembrc e negandole
il ri{:onoscimcnto a fatto compiuto. In non volcrf", O"linato ccl in(onse-gncnLC', riconnscerP il regime dei Soviet,
11seilo da quc-ha rivoluzionr, hcne o male, nlil definilÌ\'amente formaLo~i, fu un gravis~in10 errore, fu un
incosciente tradimento alla causa proletaria. Tale aL
if"gg-iamento non nwtlc ,·a quelle frazioni nella situa
zione nia.t.ura.1~, cli op posi tor i, ma bensì clPi eonfa·o1·i' o1uzionari, demo] i lori ad ogni cosLu t!Pl la Russia. dci
Sovicty.
PARflTl
I rapµortl che si erano Hlabiliti fra il bolsceYismo
i partiti socialist,i inte,rnazionalisti (mcnsCL'Yiki e so _
cialrivoluzionari) e l'altegg1ameuto <li questi Ycrso la,
Ili' oluzionc i roletaria coslitnisconu il fatto r>ii1 doloroso deEe Yic:enck della Hin,luzione l'llS·~a. l'rima della
gunnt la, ùiùsionc <:la princ:iprtlmenlc teorica e clollrinalr, senza p<Jro dare luogo ad un contra5to aspro
che escludesse assolutamente la comunanza nel lavoro.
Du·rante b. guerra questa di,·:sione cedette il posto ad
un· intesa fra gli eUemen ti classi~t i ecl internazionalisti
sulla base cleWopposizionr iniduc.iibilr alila guc-rra ;.mperialistica e l'union<' inte.rnaziona,]ista dei J.a,-oratori
per la, lotta di dassc e contro la guerra. Colla ri,-oluzionc di marzo e col trasporto dcill'azion"' di tutti i
partiti politici russi riappar.e intensamente Ja divisi-0ne
ingigantita dal carattere specifico dcll'~,mbiente politoco e so-ciale rn.sso dopo la Rivoluzione. Ma verso la
fine del periodo Kel'enskiano le frazioni sinceo:amente
internazionaliste e l'iYoluzionarie di quei partiti socialisti sono attratte nell'orbita del bolsccv~smo.
Però la difft>renza cli metodo persisteva. Iì bolsoeYismo a11claYa a grandi passi ,-erso la dittatu ra del
prol!et,a.tiato, ri,grttando risol utamenLe tutte l-0 forme
e t,rnd~zioni democratiche. I minimahsti ed i soc~al r i­
YO~uzionari - i prnni parl,cndo da una p1'opria concezione del marxismo, i secondi attaccati alla dcmo.CT·azia perchè per eccellenza partito dei contadini e dominalo da elementi picco!o-borghrsi - cl.ifendcvruno accanitamente tnt te le poss!hililà evoluzionistiche sulla
b~se del regime democratico.
C'
IL CONFLITTO E LE RES PONS ABILITA'
MANCATO ATTEGGIAMENTO DOVEROSO
I
I
'
L urto doYc,-a prodursi e la 1·oltura fu forse incvita.Li1!.c. NuOla però fu ll'ntato nè dall'una nl- cla11l'al,t ra
parte per evitai la; nemmeno ))l'I' allrn uar.1.a limitando la arl una 0pposizio11r rhc avre.bbc p otuto' essere
OonsLat.'.l,r e ne.I faLt.o compiuto della Ri1volnzione di
novembre l'innegabile travoJge.nte volont,à delle masse
lavoratrici; acceit'tare e riconosoore il regime dci SoYicty; appoggiarlo sia accordandosi por un,a co1lilaborazionc co.i bolISccviki i1er uno sforzo comun.e n<'llla nuova
'ia cleU.a ri:voluzio:n", o rimanendo im qualità di opposizione collaboratrice, sempre nell'ambito del regime dei
So1•1ety; prevetl-ere quale danno gravissimo e qual.i conr
!'.cgucnze favorevol!,i aJ,!1a reazione zari.sta doYoosero risulta.re cLa una negazione cieca, ass.oiuin e da un a opposizione vio,1.enta, <lemolilriiei dd rcgiJ.11.e. stc~so; talle era
l'.a.tt.oggi'lmcnto che l"inkrmaziona.lc dei lavorat-0.ri pote,•a aspettarsi da partiti che vol•cvano indubbia.ment-0
ispirar<' tutta !.a loro a.ttivi1tà. a1l sociali..smo inter n.a,ziona-Jis·ta.
Si <leve c·.o n rÌITTN'<'~e.imrnlo conf;latn.1·c eh" p i ì1 nn·
cora. della cfo ersità dassist:t degli slrn ti sociali che
componevano e segui\ano i \ari partiti socialisti, furono piccole questioni di amor proprio di partito ed
a.sprezze peirsona.li che misero osta.coìo ali' accordo tanto
augurato dall'internazional · operaia.
I social-riYoluzionaJ·i di sinistra diedero da principio la loro adesione alla Rivoluzione proletaria e a1
regimo dei SoYiety.
DiYerse manifestazioni dci mcmceYiki internazionalisti, dei socialrivoluzionari del centro negli ultimi
mesi pennettono cli sperare un pro ~'simo ravvedime1I1Lo
completo ed un aoe«>1rdo. A ciò hanno contribu~to indubbiamente lo sgretolamento <li questi pa.rtiti, rimasti fnori della \"ita reale o dalla marcia della Rivoluzione; e, d'altra parte, la smascherala. faccia reazionaria cle!J.l' azione cont.ro-rivoluzionaria. della borghesia
liberale e dei socialpatriotti. i loro alleati di ieri.
IL BOLSCEVISMO
DOPO LA lUVOLUZIONE DI NOVEMBRE
Prima de.llra rivoluzione cli novembre, effettuata dalae
ma.ss" prolcitairie e dai son.dati - e che non fu a.Itro che
ili principio effettivo d-eJ!J.a rivoluzi.one sociale - il bolscevismo poteva e clovev..a essore separato, individuaJU1zz,~to .. Btudi.a1:e il bols~cvi~mo volleva dire studiare quel1 i.n,sieme <l1 JJdee e cLi az1one che a\{~va d·ctermi.nato il
compimento del periodo rivoluzionari.o, cominciato cO'lla
caduta cLel!Lo za.rismo e terminato colila rivoJuzione proletari.a.
~fa una volta avvenuta questa rivoluzione e formatosi il regime dei Swioty, che rappresentano de idee
e l'azione di tutte 1.e masse lavoratrici e non un p.a.rt1to
pollitico, il bolscevismo non può pitt essere oonsiderato
in Russia come un fenornono soci.aAe separato. I oo.lsceviki oo.ntinuano a formarr un pa.rtito politico preponderante nel nuovo regime. Ma la loro prep onderanza
non è tale da do\·er confonclere il r<>gime dei Sovie<ty
col !.oro partito. Anzi si può dir-e con as:;.olu,ta cortezza
che è ili bo.lscevismo che subisce l'influ.enzn. de1l sov1etismo, infiuenz.a che si sco·rgo nella trasformaa:J..one de1
partilo im partito comunista con ~rna modi:fic~zionc notevole dell'aJlti.co programma soc1a.ldemocrat1co.
Altri partiti colléliboranino coi bolsceviki e U'opposizionc stcss.a nei Sovi•dy ~bhr i nel iscu tihilmenite l>a s.ua
parto d'influenza. Erroneo è quindi qualific.are di bolscevismo il rcgim-c stcs!".o dci Sovicty. Il quale va studiato per sè, como una grandio5a parte deU.la storia
che si svo·lge -e di cui i'l bolscevismo fa pa.rt.e i1ntegranto.
PARTI: Sl:CONDA
Il regime dei Soviety
in Russia
I. - Le fondamenta, le idee e l'azione politico-sociale
dei Soviety.
Il . - I Soviety e la vita economica della Russia.
lii. -
I Soviety e la vita intellettuale,
=== := =============:=;:::::=:;:==========~
I.
Le tondamenta, le idee el'azione poUico-soc~a:e
dei Soviety.
Coi ri,olgi1m·ntu dc l I i\ o, cmhr<! 1911 com i,11c10. cumL
ahhiamo <letto, la Hi·vo1uzwne rnciJtle. La quale dovevct
proc<·<krr, atknH'rso 11na lortta a.:;pra colHa boi•ghesin
eapita.Ji.1'-ti..ca, \e.n;o i,J l'Olllpkt<J schiacciamento <li qucRta, .alla presa cli possesso da parte cùellie. classi 1'avoratrici di tutte ile ricchezze natiu.raJ.i, nonchè dei mezzi
d i produzione. Le finalit,à clcllla HiYo.luzio.ne so-no l.a
sopprc.ssio111c dcJl.c cla&si, l'organiz1.aziii0no delll·a prodùzionc c della spartizione sulla base comunista. La funzione pol.itica d~llki Stato, l'organizzazione. cioè, forzosa
dcJIJ,a caiJ.l1Cttività è il pri111ci'J)nle mczw; questo me.zzo diventerà inutille e potrà ~sS<!rc rigcHafo una volta raggiunta la finaì1ità deU·:.t HiYoluzionc socia.k e lo Sta.to
potrà sparir.e. E' cYi<lcintc però che durante i.I periodo
1i'ol111ionari.o, il poll'ro politico i;tatailc, OYY<H'O l1a fac·o1llà. di imposizione forzata Yorso iMli' i<lui e classi,
de\<' tra\ arsi interamrwte [ra -le mani c.lell:la classe che
effot;tua 1a Ri.Yoluzio.nc , i.anta nc!lla dN.nolizionc dcJlc
formo IHCl'Cd€inti, quanto ncll}.a organizzazione deJJa
nnoya, s;;oridil, in <'lli cl!'v r ri111n,1w.J'<' C''-S:l sola, la c1a~~e.
r"Ì nì" r],f"i. l:woral<>·ri.
l'<w conscgniro qu.r sto i;copo occo.rreYn una o.rgn.nizza.zi.onc del potere poliwco, la qua.le, ~1sc.c·1•do d.a~1 i orgn.n.ismi di lavoro proclutlivo (op c.raa, cont~ch111J, .so l~
rlati, impiegati, profcssi10111isti, ccc.) e ,a ppogg11a1n dos1 su
°IN'
1ue11.lu t:osei{'_lll<• ~lt>l proldariato di Pi1·trug.rado. din~tlu
ad rntN·\·'l'nwc 111 qu,·:;ta ri,·oluzio1w Jllll'ament.e 0 ._
ghcsc. Dur_an~ u1: bl'<W('I }Jl'l'iodo ùi tempo di i:ma.r~·Ji­
mento
e rh cs1t.az10nc
dcl }Joterc
··..,1·1· ., t·l
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1.r,
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J,
• O\-·JC t Ci·J
1drog1:a~o c~01·.c1to un wwo polrrc polit·i<'o con una
cnrnttrrrnt1ca sp1cea tanwn te d it to tnririlr·
.:\ ba~
q~1rs_ti p1wcdcnti s!o~·ici. n;a. ampliandoli
e s\.ilnpp.'lnclclh mno ad un g1·a.nLho<;o ccl armmtico 01 ••
o;an1smo stat.alr, si form?, i1 rrgim<> d1'Ì Boi:cty.
·
r··bbe pcrrnf's::;u al 1 c t l<t~::;i lcnuntlriti di esercitare il potere e lo d1ttat 11ro di cl.a5sc nel mo.do pitt
<li.retto. Tale organizzazione stata.1~ fu quella dri SoYidy.
es,_ i,
H\
LA
STO~ L\
0
cl!
DEI SOV IETY
La. sto·ri.a cl{71 Sovi-0ty dianosbra da una, parte quanto
questa istituzione fosse intima allla me.nt.aJ.ità de:IJ!e roa;.;&e
laYoratrici e d'a.ltra parte che in rs~a i.I popolo lavo ratorc Lrovò lo strumento piì.1 adatto alla gestione diretta
dei propd interessi. L'istituzione ant.ichissima de.I mir
non è aiH:iro che il Soviet. 11 Consiglio, cioè, ge:n.eralc
cli tutti i laYorato.ri cli un vi.Jlaggio o di un Comune
rh~ i;i uni ,·a pe-r di.scu terc e prendere le decisioni m
merito agli affari del paese: tanto della vita econo0
mica, ehe era sempre relta su L>asi l'igo•rosamente
10
L'ORGANIZZAZIONE DEL H.Etil."1E - !CHE COSA
SONO I SOVIETY E COME SONO O~GANIZZA TI
L'O-
m uniste, quanto ùi q ue!lln. poli tic a. riguardanti rap
porti co.Jle auto1"i.tà dello Stato. 1 t 111ir infatti giudi
cani, i-.ul.l'escrtizio dei iliTilli di tutLi e tli ognnn<J: atl
""~o solu spettaYa di <liseutrrc e rii stabilire sugli obhlighi C'ÌYili: imposte\ S<'n·izio 111i1!itarc, ccc. Le funzioni ('i;r.,c11tivc, <li tolltwllo, cli !>on·f·.glianza I' cli rnpprescntanza appartenev-ano ad un Consigl!io più r istretto, composto da poche persone, cfotfo dallo stesso mi1·,
e cho p<Jitcva e&scrn rave.sciato a d ogni: momento da un
semplice: «Non ti vogl1i1amo più».
Tutti g.H sforzi dei rappresentanti di latifondisti,
qua'li uomin i di governo, di distruggere i1l mir, la. forza
imm<'nsa, a.nch<' se pa~siYa, <1<'11<' ma"'"" rontaclin.ei, t-ra.n.'J
nrni. Tl mir rcsi8teYa in rompl1·s~o a t.ntt.I' ]<1 iJ1sidir.
eornJH<'"a l.a prnet.razionr <kl capi!aHsmo n<'-1.lc eampagnr.
Emigra.ndo n<-lil~ città. i eonladi·ni tcnl'Yano fc.rm<'
lo loro consuetudini sovictistQ del mir, sia. lavorando <'
'i vendo in comune, formando <l<'llc S})ccir. di coope<ralÌ\'e (rtrff'li), sia traspol't.anrlo lo spirito clc'l mù· nelll<'
01·gaJ1i7:zazioni <li mcsLicl'<', prim;i come arligim1 i , i)Qi
('(}ID{' Oj)l'·l'.ai cl i fah\J.rid11'.
Nella su.a. forma pi\1 moderna lli SoYict questa j,stituzione appa.H' p.cr I~ inima volta duranw la Riv0Ju ~io1w cJ;·] W05. e qw•<;ta volta rwr ·rifq>onderc al movi,
, OccOJ'Te a_nzi tutto di~tingnNc tlne categorie di Sonc~y: ~ So\ 1et,v economici o pl'ofossionalii rcl i So,·ieti·
politici.
·
. T primi. Ol'gm1iz7ano i Jnvol'ato1·i, sia manoYali, sia
111!,r.J.Jettuah .. ~ :1·co:1<ln, 1kl _ramo tlc!ll'atti,j.tà <'L:Onoini('<J
d'.)I. l:u·orn. Cosi gli opcrn1 ha.nno i f:kfficty cconomiC'i
chns1 JWI' g'<'llN<' ckll'i11dustri:1. T clotn<'sti<'i ha•nno il
loro i::>ovict; e·(~ un S{n-icL cleci. 111rdfr.i. un So,·ict, d<'i
n_1acstri. cli M'tisli, r•cr. Tutti Cfll<'sli Bovi<'f,Y neecssal'~a.mc.nto prendono ila parto piì.1 dlica-cc neU'diaboraz1ono clei pirogramrmi, clri prog cLti " ncl1l'apphcavi.ono cli
Lu tlo J,o clisposizio11 i o d1\llc no·rmo rigua.rdan t.i 1]:a, l.o ro
cat.>gori1a. In genera.le ogni aggruppamonto inton·no acl
nn infor-0ssc quaJ.s.ia.s.i rii utù.!i'tà pubbUfra od ancho cli
carattcro pubblico forma un Con.,,iglio (un Soviet); il
qnaJI' non J:.olamcn1te ra11prNH'nl.'l l'aggrnppanwnto presso fo autorità polifich<>. l1l<t f;i parl<' ol'!JffllÙ'a cl<'l l'<'!!;Ìm<', nell qua.I.e <>ffdtna :rnchc nna funzion<' csc.cnliva.
I Sovidy politic1 i'Ì 1'011·111ano <la cll'k•gali cli c.Jac;.,,j
l:n-oratri('i: operai (1wl srrJLc;o ci:;t!'.;o clc.!Jn, p;wclla, che
Mlll]ll'<'ncle .anch<' lavornfori iJ1tclilcLt.uali), contaclini <'
so ldati. Sono coc;ì Lre So,·iety (oprrni. contadini 0 so·lclati) che furn<'lionavano srparatamemt.c per gli affruri che
riguarclamo l];a loro clas•sr ccl iinsiicm.p pcn: gli affari gc.nr.rali e dc1]fo Stato, cd .anche p0r gli :.if'fari cli rlla~& rlin
S'ono co!.loegati OOJ1. J,a vita cli Lnito lo Stato.
La cara,tt.0ristica, dcl rcg-imc è cho l:.i. formazione cl.rii
~o\ i<·I,\, u\ \<'!°O l'cl0ziorn· cl<·i (/('pula ti. :;i fa n<'ll'ctllt1
r-
1
bientc dd proprio lavoro: la. fahuriea. pubbliche amminisbrazioni, la campagna.
I !a.vorato·ri che nOtn sono concent1 ati si riuni.iscoac
per eleggere il proprio deputato.
Così che i Sm·icty di elettori. delle singo!lc in:nprcse l·
singoli esercizi, separati o<l 1miti, cliscutono gli affari
ck}llo S'tato e li reggono iiil quanto si wpplica.no a.lh
loro fab-brica, alla loro profos.&ionc o a.il loro comune.
Essi eleggono poi dclegati che formam.o i Soviety di cit·
tà, che sono in pari tempo municipi e govcir.ni politici
locruli. Pc.r La campagna, i delegati dei Soviety di V'illaggi formano il Congre.sso dci Sovioty del' i•oloRt (mandamento). Ognuno cli questi Congr<'ssi <li Soviety d.eliibera e funziona. da autorità esecutiva nel proprie
i·.af(gio Lerri.iorial~ c ncll 'nmbitt) clegli affari eh-e g li
ì
Ell'tlori
po~sono C'iSl'l'I' tutli coloro t'he hanno rao·.
.
.
o
giunto i 18 anm ::x:nza nessuna r<>strizione, pur che
siano lavoratori che vivono del l.a\'Ol'O prO·}H io e che n-on
traggano pro.fìtLo da.I larnro altrui. Chi non larnra non
mangia, concetto che 'sa tro' a nei 1a co-:,ti tuzione cle1
So' i.ety, non è che I 'equi' a!lcn te nella spa.rtizmne dei
prodotti dell'inutilità proclnttiva di un.a peù'&O'Ila. valida. E non paro che possa esservi contesia.z.ione in merito cla, chicchessia. 1\la cJ1i non l.a\'C,ra può ancora meno
pretendere di oscrcitarc i l pote.re o di parteciparo, sia
per dcmolci•re, sia per r.ioostrufrc, ad un regime rivoluzi1on.ario come qucLlo dci Sovicty, rr.a cu~ base prin1.
cipa.lc è il lavoro e che elevo servire cli &trumento alla
dittatura d.cl lavoro. Ed in questo è h sua clive.rs1Ui,
essenziaUe da ogni a.lt.iro regime democralùo borghese.
o semi!Sacialista.
~pctta.no.
Da delegati dci Congressi clei SuYicty di i·olost
, iene poi formafo il 0ongresso dcl cl i.c,treito; <lai cl.elcgat.i di que~t'ultimo il Gongl'<>!"SO pro,incia1le ,. poi regionak.
Il Congresso panrusso elci Sovict.r è la rap1)l'esc11.tanza suprema. di tutte k masse OavoTatrid. E' format0
clai dellegali <lei Sovie!;y di città e dei Soviety regionali. Da questo emana un 01·gan10 permanente che è il
Comitarl:<> esecutivo centrale con ci.rea duecento membri. E' quoslio Comit.ato ch" funziona da organo &npremo nei pe.riodi tra i G01I1g1rcssi y.>anrus~i. Esso forma i
CommissaTiati (Min.ist€1ri) e designa, i Commi&rurii del
popelo (Ministri).
I Sovi.ety di c.it.tà e cli campagna si radunaQ'lo non
meno di due ,·olte alla settimana per le campagne e una,
vo!lt.a per le città. Gli altJri meno &avente. Infine il
Congresso panrusso due volfo aH'anno.
Due disposizion,1 generali hanno lo scopo di garantire che la rappresenta.n za nei Soviel.y cleH<> mas<>e lavoratrici co•rrisponda a;l.J.o slato <l'animo (' di p<'.nSIÌero
ddl mom<>nto.
La prima è che i de.legati sono c:let.ti prr u.n periodo
rlci. tre mcsi e con•tinuamcn t.o revocabili. T.At seconda è
c·hc i clclcgati. al Comgre~rn panrusso non poswno esscn'<'. ektb <lni Congressi dei Sovinty rcgionaE o dai
So•vi<Ctv cli città se questi non sono di r<>cente formazion<'. ·A1trimenti i clclegati vengono nornina,t.i dir<'l.tam<>nic chi.i Soviety di elettori.
LOTTA CONTRO LA BORGHESIA
E LA PICCOLA BO.llGHESIA
+
Già pN il fatto che il regill'.le dei Soviety aveva. per
iscopo di ].ottarc contro fa borghesia. e di distruggerla,
comp, strumento più ada.tto, divcmta chi,aro che la sua
.attività doveva porta.rei contro questa in primo Juogo.
Anzi l'efficacia del regi.me doveva cssero giudicata appunto in qua.nto questa, azione si spiegava oon successo.
La verità storica fa.rà però <'morgere che questa liotta
non ricorreva alla violenza se non quando il regime 5i
metteva suJLla difonsiv.a.
Coi succeS5ivi doo1·cti si po.r tava.no colpi mort.a.lii alla
borghesia, corno classe, è \'ero. Ed era naturale. Certe
m~sur~' e dispooizioni tondevano a levare ad essa meu..i
di di fo.sa, che in questo caso dovevano nece.ssa.ri.amente
prendere un cairatterc insidioso per il nuovo reg1m.:i
prolda rio. Si deve però not.a.re un tratto caratteristico
di questi primi passi della lotta. Ed è questo: i decreti che distr uggevano la baso economica della iborghosi n. non pres.entaYano pe'I' la maggior parte che una
diichiarazione di principio. Le VI<' per tradu.rro i'!1
fatto i·l principio stesso rimanevano· a.pe.rbe per conformairle aJ.la rea\.tà e al:!o svilluppo del.la vita econom11ca.
Così fu peT La naZJiooalizz-azionc clel commcr<'io, per 1a
lti
'~"
so('ializzazio1w tleilJ' i11du:,tria. iic1 le hanehe. lH'l' le
ecc.
Kessun.a lo·tt.a d'altra parte si lHOponcvano i "'o' icly colla piccola borghesia. La ragi.one ne t' ben chiara. La, <lott-rina socialista im.cgna che la piccola uorghe_c;ia in paÌ·te ~i ir.asforma nrlla g1•an<l~ J.o,rghesia
r;qiita.Jislic.a cd in i>artc anzi si proleLariu,a. 11 fatto
('hc la distruzione della b{H"ghC'r,i.a. capitalistica rcnd1•\.a
impo'-'sibilc l.a prima trasfoinnaziono e che la sccon'lla
cosLiluiva per l'appunt-0· J;o swpo dcl regime dei Soviety, faceva sì eh<' i Sovioty vol«•\·ano nclerc n cllla p1ccohi borghesia una possibi1lc alleata.
Al riguardo poi delle classi in~Hcttualli) quale ragione. poteva css<•rci dti considPrarJc come nemiche <"cl
ogp;rllo di lotta? Giacch1' - n park una e-O!'>cicnzn osc11ral.a · - C)ll<'.Stt' c•la."-si sono pii1 misrn· P<l uppn'.ssc cli
qucJ.lo in·-Olle-taric, a.1)pnnto pcrehè hanno Lt t.ragiea apparenza tli ec:sere i \'olò11tcrosi ~t·n·i del ea.pitaii-.mo.
a112iiçhi.~ i suoi sfruttat.i.
La lotta. contro la. bo.rglt<'si.a lH<'sc un carnttcri·c di
'iol<'nza e si C'Omplich ron pcr.<.ccuzioni aJlc.l'quanrlo ila
borghesia oppoce una resistenza, rhc diventò aggressiva
e minacciò l'esistenza <le.I nuovo .regimo. I funziona,ri
accircati etl ingannati, scioperavano e sabotavano il regime proletario. GJ.i intellettuali. co1l1Illlcitt-cndo un vero
cri.min~ contro le classi larnratri('i, tolsero Lo·ro il propno arnto e l.e guiJCla., boi<-ottanclo i Sovi.cty. La borghesia capitalistioa e le cl.assi rni.l.iLa1nisLei orgaJ1.izzarono
il t.r~dimento naziona.!o chiamando lo stranil'ro in ap11ogg10 df'l!la controrivoluzione arma.ta.
C~o co:<.'.L <lo,·eva fare il nuovo regjme, ~e voleni.
wmp1eir{'. J,a sua. mission" storica, se non ingaggia.re un.a
l.Jott.a ad oltranza, ri~pontlcn<lo colpo a. colpo 1 L'inaspnm~.nto c11> la. lotca stessa era Nl è tall.r appunto perchè diventò chiaro che si tratta.va dcl-lia \'ita o de.11.a
morte rlclla Rivoluzione. .
In , quanto poi agli -e<!ce&c:i - <' \'i furono· induhbiamenf<' e ne.%11n sociaJ!isita potrà raHegrnrscnc - non vi
hanno pensato i capita!i,<>ti quanùo si d"cicero .a.Lia levata .di scudi, ~l tradi~enfo contiro le masse popola.ri,
la cm <'sasperaz10tn.c cd Il g1 ado di coltura essi cono5ccvano bene 7 Sapevano pm·c quanto poco co,nta l'avanguardia cosciente, nonehè i caipi, nel! pa1rnssismo ddll.<i.
lotta.
cas~'.
IL TE"RRORJ: ROSSO
:\onustantp l'attPggrn,m<'nto .aggr<'ssivo e p1·ovo.cat<}re
dclfa borghesia, e>.apit.alic,fica e del su-0 ausiLiMio, i.l milita1rismo; nonostante il t.rn,dimPnto J>L"!'lH·lra.tD verso ]1•
cl as'>i la \'Oratrici, \'N'SO ila, H i vO'luzionc o la ·nazione
tutfa da, larghi strati pic-l'olo-borghcsi cd intellettuali.
la HiYoluzion c soci.aie rurna i>cr un lu nghissimo pc1rioc1o
fn particola1mc11Lo mite. Lo provam.i tc.st~monia.111,c
numerose, Ilo inuvano gli 5tessi avH.~rsa ri d cl reigin:nc
gli agitatori ddl'opiJ1ionc pubblica mondia.le, gh stcss~
organizw.t.ori e componf'.nti clAlo guardie bjanchc d cl la
1·ontrori\'C1Luzion<': ilo provano col fat.t.o c·h<' non cbbt·ù·o
111,.:;snna difficoltà
di m<'ttersi in sah·o, J1(• di prep:i1ai'<' e di s\-olgN'<' In loro opera 0rimin0fla.
E questo si rlcw por l'.appunLo ai f3o\ ic.ty, qua.le forma organizzata cli lotta di ·elass<' <' rli riY ol uzwn0 soci.alle.
Al terro1·c ros.so si è· giunti come a.cl un m~zo estremo <li difesa., quando il regirnc- <lei So"icty stava per
erollare sott.o la pressione delle form intero.e e<l ei3terne.
Escrcit.i di mercenari e band.o controrivo]uzion..a•rie colpivano il giovane St.ato indifeso e ridotto dl'impotemza
rlall:a p.rcpoton.za ge1rmanica,. All' intCJ·no covava la
grande p~ricoloi'a congiura C>onocntrat.a cogli AU1eati,
S<'l'vi.tori f,e;<lel.i dei So.vic.ty. Esì tame wn mom~.nto nello
scegli.effe i mezzi voleva clirn ·rierclc.rsi delibcratarne.nLe.
Ecl iù reigime ch·i Sovicty &ccls<', ovvero imp.o:se a se
stesso, l'isbituzione <ldh) eommissioni stra.oJ'<lÌLnarie per
comba.ttere lia 00~1piraziion'> controrivoluzionaria, con
nna fiera prot.~i;ta indirizza.t'.t al] mondo intero p<'r spiegar~' conv· Yi fu costretto da.l'l'agg1·cssionr cli tutte lo
bo1rghesfo e dail tracliimcnto ordito e perpetrat0 in casa
prop.ria.
Lo s.opportò oomc un peso storico doloroso ma ncoc.ssario dal mese di S"ttembrc ID18, quando fu s0opc.rrt:.a Ja
congiura. c1d coniso!c inglc~<.' Loc kart, fino ali febbraio
<lcll 1919. A questo momento, scmbrnnclo la contwriYoluzion() alquanto sedata, i1l Comitato Centrale Esecutivo elci Sovi·ety s~ affrettò a Eb0ra.rsi di questo peso
impostogli clal1l:a bo.rghesi.a, annun.ei:ando in m~ggio
sokn110 del 22 fobbr·afo l.a fine. del trnorc ecl i1l pasl:lévggio a pr·ooeclimcnti pit1 norma,Ji.
rn"
h ""
lnubile ùire q_uanlo lontano dalla n:al.t~ ~ia~o i rnt·;
conti di « stragi n del terl'or' r c..sso. mcssL 111 gllro d.agh
speciailisti del genere. Il confronto non solamente con
0 ani a:ltra r:ivo1'uzli.one, ma a.nchc solamente coH.e p~a­
ti'che normali dei regimi «civili» sarebbe. tutto a. fa~
vorc dd re('J"imc <lei Sovi.ety, il quale non mancò mai eh
affermar.e. ~nche nei momenti pii1 a.spri ~ella lotta, !.e
finallità altamente um,ane ùdla pro11na az10nc.
anni m mano lo Stato dci lavoralori, dichiarati i:cmici tleil!a Ri vol.uzionc, non lJOW\'a.no rimanere nella
()o,,titucnte. I s: cialrivoluzi<m.a.ri di sinist1a, sostenitori tlel regime <lei Suvidy, ma <''e.tti sulle medesime
liste e dagli s.te:;si cLettori, dl'i soc.:ia~·rirnluzionari e.li
destra, c.:he c.iano ch~l regi11H: i ncmie.i ac.:l'aniti, eh.o cosa
poteva110 rappresentare ne hla, Costi lucn te?
In queste c.:ondiziòni urnt dC'·l·lc duo di quest.c istituzioni - La Cos1l.itucnte o i 8:.i'victy - <lon!v.ano perire.
P.rrì Il' Ass.emMea, c.o.n<lnnnat.a <laillc in.asse prole1ta;ri.e l
non sostenuta c.ln, qtwlll.n. pal'lr <lelb piccoln, bmghcsia
-- i cc:.ntadini - nelila, quale ~o.lo <' ssa. aYn'bbc ti·o,·ato
la sua Iagion.c d'e.o:.srrc.
L'attaccamento profondo a.ll'idca della Oost.ituent.c
di una parte dell'opinione pubblica democratica e piì.1
speeia.lmelilte degli strati intcl.lrttnali, non anebbe irntnto da solo giiw:.tifica.rc davauli alla storia il manteniiffic.nto dellla Co::itituente anche cn11tro il rer;ime stesso
d<~i Soviety .
LA COSTITUENTE
0
Pi-ima della Ri,oluzione di No,embre • i lk'a clel!La Co·
c;tituente non si otpponeva alll'i<lca cli tnt.t.o il potP·re ai
Soviety. La rivolu.zri.oJlJe proletaria non pro<lus;;c in questo senso nessun cambiamento. L'iùc.1. dell' AssembJiea Costituente continuaYa ad esistere i.in armonia con il potere che già v.irtu.almentc e.s-ercitarnno i S.G<,·iety. La
spiegazion-0 di questo fatto, che ora i~a·N·ebbn u~a .anomalia devesi core.are nella parte che il\ prolctal'llato atoribui'va ama piccoJa. borghesia, crcde.ndo1lia, come sarebbe stato logico, pcrf.eittamentc adatta a.l passaggio
nel nuovo regime in a.lllcanza eone masse operai-e.
L'aswnble~ costituente doveva dare la sanzione, di
tutto quanto ~l popolo liavo.ratore al nuo,·o r egime, .ailla
azione pas.sata ed a qu.elfl.a futura. E ~.r,a avrebbe dovuto prendeirn a1 pro•prio oonto ccl in armonia coi Soviiety que.11la parfo clell'opera d:f'i Sovicly che po.kiVa esscrr pii1 -Officace, se elce.retata cla U'l1 organo del popolo
l.avo•ratore, che r.apprr$cnt.a va, ol tr.r 1 1 ~ mas<:of' p1·olletarie, anche quelle Lavora.tù·ici piccolo-bnrghe~.i.
Lo sYolgilll'.le.nto degli aHcnim!'nli cli questo periodo
storico; la straordinari.a rapidità dPl c1.mbiamento de!ilo
Stato d' a.nimo d eU.e masse, che non pot.cva r.iflettere il
corpo elettorale di un dato momento e quiintli neanche
gli &tessi eletti; -0<l infine la lotta intransigent~ d~i, par~
ti ti: tutto ciò ftcc sì che U' Assemblea Costituente s1
trovò in &tridente divergenza col regime dci Soviety.
Un cumulo di circostanze faceva apparire l'enorme
equivoco di questa Assemblea, riunitasi nel nuovo tègime, che essa vo1eva, ma non poteva <lisconoscere.
I pa•r titi lborgh0si, i qua..li combatwvano cli già col.10
LA PACE
La H.iv~o.luzione di Ma.rw fo fa1.,La, por avere l1a pace
e la pace non dieiclc. Qu.e.sta profond1a volon~f~ di tutto
il popo1l·O russo fu una c1cl'lc Tag·ioni cldùa ·rivorruzione
di novcmb.re. L'az.ionc immC'cliata per la Ji.aoe s'Ì!.tn]ioneva
impcri.osa.mc111te aJ reg.i1mc dei Soviet~, at:l.:t cui base si
trovava J,a solluzione immc.dia.ia. di q11cst<t questione.
Fra i primissimi att.i clel nuo\'O l'l'gimc si trovò
quin'li la decisiot!lc p0r una ;1,,!onc ii:1mecliata per_ la
pace. Si trattava di una Jl<IC'·P 11111ncthata democratica
e generale.
Enum~rare tu t.te le pc.i·i.pc.1,ic dt~lla via che condusse
ln, Repubblica r msa dei SoY:iety .aJUa paci.' scparata.co:Jila
Germania sarebbe f.arc il pruccEso non dclJ.a Russ1a n\ Oluzionaria e $OVieti.stc"t, ma bensì <lclrinteE.a, degli allloati della Russia.
La Russia sol1ccitò dagli al J.rati l' a<lrsionc .a.ma sua
a&soluLa, n.ccessia-ria azione pc·1· la pace. Ci? g.J1i fu ne~
gato. L<t R ussia sovictistn. cercò un appoggio prr.sso gH~
a.l.ll('.ati pc1r no.n riruain0rc iS01lata cli.na.nzi alil.a Germania
4
I·
imperiali.sta. X egato an~hc ci.uestQ .. Si c!'rcò in_vece ~1
indcibolirla, ostacolanclo i suoi }HlSS1 con una azione'. chret.ta pres.so l'esercito, produc:cnclo con una, taJc azione
un effetto r,ulla cliscipllina, che poscia si mise a carico
<lcg!Ji str>ssi Soviety. Si procoèclette a Yivisezioni e smembramenti del corpo mal.ato dcJ.la Rholuzione. Qu~.sto
smembra;m.einto dovette po1, in primo .luogo, consegnare
la, Russia <lei Soviety, piedi e mani legali all militarismo germanico, .e <in scco1J.1do luogo diventare un o dei
princip.ahi capi d'accusa, alJo slessu ~·cgime elci SovicLy
Nl al r,uo governo.
I Sovietv condusl'ro l' armistizio e mandarono ;i,
.Brcst-Litow~k una tlekgazio1w con a C'a1po Trotzky pr1·
trat.t.a.1'e la pare. hi hanno sostC'lnuto una llotta accanita cont•ro l'impei ·i.alismo briganLrsro degli I mperi centrali. Questa az.ione dispe:rata cli Brcst-Litowsk smaschero da,·a.nti a tutto il mondo o allo ste<:.:,o popolo kdrsco il militarismo tccle,co, ili che segnò il principio
rlc1la sua fine. I principii cli pace giusta e democratica
c-he la delegazione clri So,·ic•ty mise arnnti a Brest-Litow~k, di.v~ntarono poi llL ha.so ccl il motto <lelUa riyo]ta ge.ncralle contro il miJ.it.arismo tedesco. I Sov1ety
geLtarono a J3rest-Litow$k i primi germi clclaa r ivoluzion-0 te<li:sca.
E~austi, inermi, tra ùiti dall'Ucraina borghese, ooonfitt.i dopo il rifiuto di fare la pace imperialistica, i Sov i<'Ly doYrtt.ero sollostarc a(l un a i mposiz.ion.o Yi.ollenta..
n<'ccss;vria come il respiro. Ma .Ja giust izia storica nun
potrà non riconoscrre le a.ltc iclcalifa c.lellll'azionei dei
So\ icty per la pace e k1 nece.5sità. forroa, inesOJ:abile
(di cui non ('.SSi, ma sol:amcntc ]ia borghesia o gili al~
leati portano la coilpa) che li costrinse ad accc,tta.re
una pace separata c contraria ai 1nù1ri.pii prolictari e
clcmocratici.
L'l ratific:1ziono da pa.rtr dcl quarto Congresso panrnsso dci SoYicty del trattato cli pacr di Brest-L itowsk
· nonos.tante la nec:r"sità <li consentirr a graYiss1rnc
cLausollc territoriali, ccl anche a, conccF.Sioni a capit.a'ii.sti tcrlcschi, che portanrno un graxe col1po .aJll'azlionei
della Rivoluzione socialr
il C'ongrc~~o trovò la forza
rh far.la per la fede chr a \'C\a in se stessa, nc'.ila Rivolluzione tccLosca <l01 domami, nc.llln, com·inzi1011w profon da
rhr rra prossima r irvol1uzione soriail'e moncliale spazzer a.
ili trn.ltnto di Rrest. comr altri i- imi!i con tr.atLi c reche,rà
la giusLizi·a e la, liuL·1·tiL a lult..i i l>oJ» 11, contro tutti o·h
imwrialismi. E non si ingann:-i.rono. Ciò hanno <li~o­
strato gli avvenimc.nti mrrndiali succ ~ duti<Si poi.
LA POLITICA INTERNAZIONALE
f;.fJL,
..
~
,
La politica int:.crnazion.a.Je dci Sovi>Cty, basata. so,pra
concdti di pubblicità, si nccri1tà c eh ia.rczza, si ernrcito
in due mocli: 1. U.a difesa conlro l'aggr<'ssion·e dcl capi talismo moindiial).r. e la p rnpngazionc dcll' i dea st1'ssa
cle l regime; 2 . la ri vol uzion e socia I<' contro il <l is]Jotismo. il militarismo, l'imperialismo ccl il capitalismo.
Con il trattato cli Brcst l'aggrc~sione clcl militarismo teclcsco non trrminò, ma prosrguì sotto <livers:)
fo1 me<' roB di,·en~i prctcstii (clifrsa ckJl'ecraina., clella
Urimca, <lei popoli caucasici, dclll'Estonia, ccc., contro
la TI nssia t:ovietista) strap.panclo nuovi territori cd essenziali fonti economiche, tcnlanclo di aieccrchiarc e soffocai e il rrgimc elci Soviet.
Nrl'la &na clifrsa trn.ace contro quesLi continui assa,lti dell'imperialismo kdesco, il Soviet dimostrl> un
acln.ttamento e una vitalità tali che hanno di m ostrata.
l~L sua incontestabile supcric•rità sopra ogni altro regime
fi.nora esistito. Il regime non solamente riuscì a resistere
ccl a consc:rvarsi in qurstc condizioni cccrzionalmrntc favo1cvoli, m't si fortificava conLinuam('nk. Organizzò importanti €'scrciti cli difesa, nonchè tutti i sr,rvizi di muniziona.mento e vettovaglliaimcnto. La sua crie&cente forza .e
la chiara Yisione clclla realtà permise al Governo dci
Sov1cty cli oppo1.;;i con una minacci.a tJ,i rottura e cli mobilitazione generale alla prd 'Sa grrmanica e.li inLrodurrc
trnppe nella Repubblica sLcs~m .
Verso gli alleati, unil volta uscita dalla guerra, la
Russia si poneva come parse neutrale, clcsi<leroso di mantcn1~rc miigli-01·i n~lazioni. )Ja l'Int,Psn., spi'llLa dall'odio
capitalistico dcl regime 1>ro'll)ta,ri10 e dalil'impera1ismo
che no!Il sdegnava cli 1·ifa.rsi a spesr dcJll'ex-al,le.ata, ruppe
c001 la.. H,uSJSiia ogni contatto anchr ufficioso (i.1 rioonoscinwnt.1 non in mn.i arcordato nl regimo clei Soviety). Dall'odio e da un subdolo Jnvorìo a clan-no dcl re.gime, l'Inksn passò a c.l apcwtc ostil i til. agg iung('J1do M l u n blocco
atroce e<l inumano l'inton L'nlo 1111litarc in :Mnrmania,
ad Arcangelo, rn Siberia, nel Caucaso e nel ~lar Xcro.
_\.. qn~to il regimo dei Sovicty risposo con una strenua <lispcra.ta ~ìifcsa, che ingigantini le sue forze, o con
nna protesta, molte \·olte l'ipetula, ai pnpoli dell' In l<'sn
ccl ail mondo intero. In ogni occasi.01ie i Soviety dichiara\ ano il 1-oro <les:.<lc.rio di pace, acconsentendo a pi ì.1
gravi conoessioni pur tli giungcrvj.
La seconda parte cle;Ha pol.i ti ca in terna.zio:nale - la
propaganda rivoluzionaria - si manifestò principali:ncrtc nell'a1zione intensa pe-r p.rovocare la rivoluzi-0ne
m Gerrnarua e nel pitt largo cont.ributo <lato ai 1pa1'titi
rivoluzion<~lÌ tccleschi per compierla. Per il resto dcl
mondo - Intesa e neutrali - l'c5'isknza stesca <lei Sovie~y,. la sua azione instancabiJJ,e per la rM1lizzazwine clel
soc1ahsmo, 12. sua lotta contro tutte 10 forze coalizzate
della borghesia rus"a e del mondo in tcro costituivano
la mi·gliore propaganda rivoluzionaria p/esso le masse
lavoratrici.
Un grarn errore commettevano i goYe.rni borghesi e
commettono tuttora, confonclenclo l'atti,ità inte rnazionale dcl part.ito comunista russo con quella dello Stato
~tesso <lei Soviety, il quale non ha e non può avere per
isccpo di interYenirn negli affari interni cli altri Stati,
pur disposto a salutare con gioia il so.rgcre negli altri
S.tati di un simile regime, oonsiclerata \°!Ome la migliore
VLa por oo.ndu rre rapidamente aUa soppressio1J1<0 del oapita1ismo.
QUESTIONI NAZIONALI
_Per l?iudica_rc .esattamente e con equità la pos1z1one
dc1 Sonety ne1 r 1gua. i· 1 t I
.
.
.
·l l 1 c. i a e questione occorre aver
per. guida .1 pri~cipi cho fonnano la base ~ l'essenza del
regime
. d1ntto
. .
. . . dei Sov1ety
.
· Il qua Ie 11a proclamato il
?ll11n1tato ~ili auto<lecision,,
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· o a 11' au t ocl cc1 ione e:hc ai lavorr(tori (1 1· ogn 1· ·
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srngo1a naz1ona
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1i.ppunt0 PN questo la Polonia -0 l F' J }'
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il riconoseiment 1.
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a . rn .an~ ia e e10
o omp e o ella. propna rnchpcndenza
dai So,icty e solàmentc <la questi. Appunto lJCr ciò anche
non poteva la Russi.a dci Soviety riconoscere ft'indipertdenza dell'Ucraina, del Don, òclla, Siberia e dj altre
nazionalità. cloYe g1 Uj)lìi insignificanti di borghesia capitalistica e intellettuale, imponevano. le prnpric ~n­
dcnze scpacalisLe colla forza delle ba10netla stram~1:c
(<l<'lla Germania o dell'Intesa) alle mas o lavoratnc1,
che vi .erano raclicalmeto avverse. La guerra contro questi « governi » non erano che episodi ~:lclla ~ra:n<l~ guerra
contro rra borghesia ca..pitalistica cd rmpermhstrna dei1ll1a
Russia.
Il regime dei Sovicly ]accia, piena _lib_ertà ad. ogni
Stato nazionale dei Sovicly di laYoraton d1 ~etonn~nare
h forma elci propri rapporti rolla Repub~hc~ de~ Sovicty russi. Tutte le calunnie cle~li avYcntunen nazionalisti non potrann-0 nulla contro questa elementare verità.
LA QUESTIONE AGRARIA
Questa questi•one, per un p.ac~e, com? 1~ Ru:ssia, contadi no nella grande maggi.oranza, cost1tu:v?' il ~rand~
punto, intorno al quale gnwitavaino _tutti .i movimenti
popolari e tutte le rivoluzioni. Una nvoluz1onc che _non
dava una ntpida e radicale soluzione alla quest101:1~
agraria creaYa per questo fatto stesso. una n_uova ym
prnfonda rivoluzione. 'falc fu l'.1 ~orte d1 ,tu Llo il ~-ernodo
dcl regiimc di K.e1·N11sky, c1H' 11s>(' e mon so·tLo l mculìo
della questione ag1raria insoluta.
.
.
. .
Questa verità appa.1 iva cvidcnto a_i nvoh~monan. d1
novembre . .l.l rc"imc elci Sm idy per cli n~n tairc un rcguno
a lar!la ba-e po~olare a,·eva prraltro bisogno. di ottenere
l' app'oggio della classe elci contadini. l ~ Jll'lID~, decreto
dcl uuovo .rCtgime dcll'8 noHmbrc 1917 lu perc10 consacrato aill.a soluzione dc]la qucstion<' agra1·1ia.
La soluziono data fu quella, dcl prog?tLo elab_oralo
precedentemente dal Comitn.to panrusso dct delc.gati contadini. Es8o stabiliva che LutLa la terra, le ~o:este, e le
acque diventavano proprietà naziona.lc; stabiliva_ l usufrutto eguaJ~tJari.o, iQ diritto, c;iioè, per ognuno di ottcnm·c tanta tcN·a quanta gli hastava per lavol'are con la
51 " "
propria fa:uiglia, ~cnza aver rìcor~o al laYoro altrui. Hi1,artizioni 1,criocliche erano previste per tener conto delle
cambiate condizioni famiJiari. Tutte qucst-0 ope1azioni si
cl'fcttuaYano <la apposi ti comitati agrnri sul 1uogo stesso.
Praticamente però, per le rnoltcpki clifficoltà che incontrò l'idea della r;opprcssione d0lla proprietà privata,
sulla terra presso i con~dini, fu las1.:iala intatta la piccola proprietà. pri,ata; furono ll'>propriati i latifondi
in pa.1 te por aumentare i p<>SSC(limcnti con Ladini piì1 insufficienti, in parte per trasformare in grandi cooperati \C a?;ricole, oYvcro cl elle imprese socializz.aic a profi Lto
elci contadini-braccianti, senza terra.
Il prc•gct.:o definitivo. ia tifica to il 2 febbraio Hll8,
che venne a sostituire il dc('rcto provvisorio, anwa quc~
sto per base. ampliandolo cd apportandoYi i correttivi
cho la Yita indicò necessari. )folti rimproYeri e scherni
fu.rono mossi a questa legge. E alla ~olm.ione della quest.1one de1la terra data dai SoYicty si fece l'appunto
cli non esser stata p,rcccduta cla una ponderazione matura e prudente, Ji a-vrrne lasciato l'esecuzione alle mas e
incolte. Il ehe diede luogo a disordini, eccessi e Yiolenzc
da parte delle masso contadine -verso gli csprnpriati che
resistevano.
In merito a tutto ciò, t.>i tlrvc nota.re che il ritmo
rapidissimo dcl periodo rivoluzionario esigeva impcriosainenLe un H:etodo nuovo: qurllo di abbandona.re itemporcggianu~nti dei regimi precedenti, di dare una soluzio~o meno ~Ludiata, meno lllaLurnta, suscettibile di pcrfc.z1?namcmL1, ma 1111a solu.~ione i1111i1eclù1la e con z;rinc17110 fondamentnle del clìritto fllla terra pcr chi lrt 7'1l'?rrr. E la soluzione fu brnc clata clal regime dci 80Vl('\.Y. Tutti gli c.rrori di tattica, e clcll" inrsp<'l'icnza contano. poco davanti a questo fatto di enorme importanza
~torica.
E d'altra P~rlc fu prr a1;punl0 L1ppariz.ione rapida
<l ·11 1lccreto pnma e della legge poi che ridus::;.c a brcv<'
d.urata il periodo inevitabile dci torbidi e ne limitò la
noknza, op~oncndo al l' a.zionc in di, id uaJc ccl iso;la t.a
quella. colleth\'a
LA POLITICA INTERNA
E· la Ri voùuzione rus,;a una ri ,·ol uzion" sociale ·ne
sta creando una nuo\'a società :>li basi a&sOllutamenvc
divers.e da quelllc attuah 1 Al conc.eitto clcl diritto e dclll a
Libertà - che sono i perni dcl'la po.litica iTIJterna c1efl
rc.gimc dc.Ila società borghese - il reg.irne dei Sovicl.y
oppose il p·ro.prio div-crso concetto.
Nel\:la soci.età borgh-cso tutti i di.ritti e tuttJc le libortà di ogni si.ngolo indi vi:l no sono le conseguenze ddl a.
negazion.c deLl'unic.a princi~rn 1 c e vera libertà e diritto
cli Ja-vorare per sè e per la coliJcttiYiià intera e di non
c.c:,sere sfruttato da un alt.ro incliYiduo, di non do1·u
sceyliere fra la schirt.l'lftÌ e fo /rune. n regimo capitalista riconosce Lu tlo il dcrnocrn ticismo. la llibe.rtà e il
di•ritto che non infrangono il cli ritto <'SSenziall<' di sfrutta.mento dell'uomo ~rntruo1n-0.
Xd regime elci S.ovicty tutte le libertà e<l i di,r ill.i
sono riconosciuti all'indiYitluo in quanto c·hc non i11fra11yono qucJ,ht libcrù o quel tli ritto essenziali, eh•)
formano l<a bas.e sles&a dcl nuoYo regime e fla garanzia
clcill.a sua efficacia.
Che cosa resta wlfora della critica a.e.erba che i cLemocratici cl.cl mondo i.ntc•r·o hanno sca.i-.~wcntat·a sul regime
dci Sovi.cty? Nu!il·a oJ.tro 11a nucla verità sul1lc 'liibc.rtà.
« democratiche». La pili cornpl.c.!la lih0rtà clel1l'i.n.clividno
è nella natura sLrssa ck1l nnoYo regimr, e.ho assicura.
in~i'<'me con l'csi:-lcnm clignilma tld l1anH'O, ill pieno e
libero ~,·i:luppo in t.uLti i campi ckll'<itbi,·ità m01aln
('d inlrllettua.lc. Lr rcstrizion1 <' n~' limitazi.oni n.Hc
quaLi hanno dovuto aver ri.corno i So...-i.ct.y. anche se colpi.rono dolc1rosanrnnt" la. lihrrtà cli parola <' di stampa,
o quella di a-ssoci.azione, di circollazio.nr, ccc., furono
queJJ1e di una fo·rkzz..'l. a,ssccliata j,n una tcrribiù·e guerra
})<'1' la. rlife<:ia <' per l' <'Si~'>tPn~a. cornr (• per l' a•pp11n t<;>. il
caso tlcùln, Rcpubbilica. rlw ronrl\1cc la g11<>rra aH in·
krno e «1.1' e< terno.
.... 57
LE CLASSI E LE RESTRIZIONI SOCIALI
Kessun a.ltro paese, come la Ru~sia, avcYa tante
classi e gradazioni sociali. No bili, l.atifondisti, commercianti, cittadini, operai, oontadini, cosacchi e cino1•a1kì (funzionari statali) di tutti i gradi, form~va.no
clei ra.i1pmti socialli favoreggianti per le oliaissi e grac1az.i-Oni suporiori e rnstrittive peir 1.a 1ibertà ed ainchc pe.i:
1'€6istenza degli altri. Non e~1isteva l'eguaglianza tturantc 1-o zaril:roo, e continuaYa a non esistere, se pure
in forma attenuata, <lopo l.a riYoluzionc di marzo. Dichiarando di appoggiarsi unicament.e sullla classe dci
laYoratori, che g~neralizzandosi doY l'à Ce!',53.re di ess,erc
una cla&:e ra:ppreseJltanclo tutta la nazione, il regjmc
dei Sovi.nty i:.oppr.esse in fatto tutte le classi, come soppres5e tutte le restrizioni religiose, razionali e socialli.
che non si riferiscono allo sfrutfamento de.i .lavo.re altru~
e ali' obbligo per tutti cli os~.ere u tilli all'a collettività.
LA RELIGIONE
La base cssenzialme.nte e.co11()mica llcl r egime dei So
'icty esclude qualsiasi ra.ppoirto e legame &tata1e ool~e
questioni e gllii i~tituti Teligi•osi. La rel;igiAm.e è divoo1ata un affare p.r:iva.to dei cittadini, che r.iguarda la
~oro Yita spi·ritua.lc, n.elUa qua.I.~ lo Stato non ha nessuna
1!1gcrenza. !';alYo a proteggere il lavoro umano, se no1J1
liberamente con~c.ntito, che potrc'Jbe cs:.;r•r.e sfruttato
daJIJa_ chil'sa a mezzo deH' infl urnza &.Jlill'i tuale e ·ri tuak,
rserc1ta.ta durant<> S"<:0li. Tutti i beni tlc,1,J,a chi~sa sono
<'spropr.iati. P er ill rc•st-0 la chiesa tutte l.e chiese <>'Orlono la piti umpia libertà, anzi lll~a libertà mai a~·uta.
I citta.chni possono formare liberamente associazioni
religiose o ant~religi<l~"· I kmpli sono messi gratuitamente a loro hbc.ra d1sposizii0nc.
E' curioso n<Jta.re ~hc il c.lcro seguì lla tendenza g.encrak _clel nuovo _rcg11mr e ~i organizzò democratic'1m_rnlc ~n un~ sp~r1? di H°'·ic•ty rr.l igiosi, nei quali sono
d1~c;uss1 Lutti gli inlcrcs.;i della, chiesa e nominalo il
patriarc.a o comunque il capo, realhzzan<lo co&ì iJ sogno
secolare, la cui idea, sola subì le persecuzioni dd Yecchio regime.
·
Ogni propaganda religiosa e antireligiosa è libera
purchè non sena a scopi controo.·iyoluz1onari e non sia
di.retta ad assoggettare il popollo agl·i sfruttatori.
LO STATO CIVILE;
Tutte l·e manifestazioni o gli atti tlel.lio stato eiv:lo
oostitui.scono un pc.so pf"r ogni indiv1d'lto nel<J.e soci.età
anche pil.1 ciYili, più clcmocrntic.'hc. Poso }.cggero per i
ricchi, ma pesante assai per i poYeri. L'orga.nizzazione
dc!Oa sociotà capitalist•ica la r .•ncl J ncCe$.saria appunto
p{;lrchè negata colfa di,·i~ion.c e coi prìYilc.gi delle classi.
:0Y el regime dei Sovi<>ly che tende a1l1la soppressione
· dcii-e classi, ~li atti d~llo &tato ci,·ile sono ridotti alla
pii1 semplice esp'l·cssione.
Il matrimoinio si fa con una semplice cliichiiau'aa.i-0ne
fa-coltativa, e conseguente iscrizione nei regit.Stri a
ha,se di un rt.eco·rdo cl.i a<J.nbeduc le parti.
'
Parimenti lo stato civ,i,le registra il divo.rzio a oa.c;e
di una dichiarazione di conrnnc .accordo dccrli interessati. 11 divo·rzio può anche c~scirc di-chian~to .e registrato, anche da una 11a,rLc sola. n cllilc dclcrmimate co.n d_izioni,_ ~he hanno per is.:.opo cÌi n on ledere un oo~en­
zmlie d1nlto dell'altra pa1rte: i,J che cosbituircbbc uno
sfr11tt.arrn.e1nto non ammis.sihik nel regime dc.i, Sovioty.
D'altronde. la rrgistrnzionc cli 1111 ma.trimoni.o .•l
fatto non impilica nessun 'antaggio specia,lle in rapp_orlo allle _cons~gucnze od aHr mani fcstazioni gravi clclla
:'1t~ matnmonrn1'e. I b:tm:hini 1:0.no sempre legittimi,
111tl1pentlentemente dal fatto cli cissPr nati da un mati·i:n~ni_o_ rcg_is_tr~l-0 _o no. Parim enti pcr tutti g]j obblìgh1 c1vJ01, ~hn~ti d1 ~re-dità ~cl altri eh.e possono risul~
tare cla un umonc di due inclivillui.
. ~'ink·ncle che t1~tt.c- le O}H'razioni, collegate collo stato
c1nk, s.ono gratmte.
L'A.SSICURAZIONE E L'ASSISTENZA SOCIALE
I lavoratori danno ill 101J:O sforzo alQa coU.etitività.
Questa deve fornir loro i mezzi di esistcnoa, ta.nto nei
periodi di utiJ.•izza.zione, quando, ci-0è, l'i~divi?uo. 1.avora e percepisce la mercede, quanto nei p-0nod1 m
cui, 'Per ragioni indipendenti del1la &ua volontà, il suo
hLVoro non può essere u tilizzato.
Basata su questo principio, l'assicurazione e l'ass.isknza s-oci.ale non sono una beneficenza privata o cleU'O
Stato, ma un vero inalicnahi.!c diritto dci lavoratori.
Tutta '1a gioventù ha il clirjtto e.li ottenere fino alU'età
ùi 16 anni ogni mezzo materiale e spirituale per una
buona esistenza. La giovcnttt è pron-ecluta non so.la.mente dcl nutrimento e degli abiti nccc&rnri, ma anche
dell' assisb~nza medie.a, nonchè della possibilità di
istruirsi e di ottenere tutti i piaceri e diYertirnenti
estetici a cui può pretendere ogni gi,o,·anc esse1~0 egual e
a, quaflsi.asi altro della sua età.
Parimen ti per i vecchi, i quali, dopo o5 anni di vila
e di lavoro, hanno d.iri l:Jto inalienabile al loro fabbisogno ma.tcrial:e e morale.
Così pu.rc p-0r gli in' alidi, i mala.ti c1d i c.lisoccupaLi, ai qua!l i la collettività non è in grad.o di formre
lk1 liwo ro.
La donna. oltre all'assicurazione<' a.ll'assislcnza che
le spettano, come ad ogni indi,·icluo c nc laso·1·a - l' utilità del lavoro cli madre e di massaia non vi.enc messo in
dubbio d.a, nessuno -- la donna ha un <liri tto speciale
<:ho le prnYienc dall'altii::sima uti lità pubbl.ica de~la
matern ità. E :;sa ha diri.tto ad un regime speciaile di assistema, che comp•ren<le tutte ne cure nf'cessarie, durante
l' ultimo periodo della graviùanza cù il pr.imo periodo
cli mat.etrnità.
Tn tutti questi casi c1(> che dà il diritto non può
<'<;serc, tanto p er la dignità quanto per •la 1a.rgh<'zza.
neanche lontanamen te confrontalo con qucl\~10 CHC cla•r
gisce l<t 1ben"'ficenza clclila società borghe~c.
LA DONNA
Fia.bc c:alunuiosc t' ridicole circa. la fanta5tic a socializzazione ùcllc d<Jnllt\ han fatto il giro della stam1>w
spC'culla n do sui sen time.n lii e ~ull ' ignoran za <.le.11' o,prn 1".lno pubblica. Baste•rcbbc oonosecrc lo Hpirit.u dcl popolo
rmso, nd cui animo Ila clonna. oiecupò sempre uin })Osto
cli affetto e tli rispetto; baster ebbe conoscere i rapporti
pieni cli u101hintà. e cli g<'ncrO•'lD ri•spcllo fra. uomini e
donne ddla gioventù russa. per respin gere sclcgnosamcnto queste basse in~inuazioni, che furono d'altro1nde
ck:.gnamente g i ustizi.ate' cla tanti testimoni ve r:1dici.
Ma oltre a qu<!sto, tutto quanto si è già e.letto <le!l1' azione e dello illcc cld regime dci So\ ie.ty. <limostr.a
che la donna trova l'appog~io di tutta la coJ1.ettJ.\1tà.
oomo :JaYoratrice cldla fabbrica, dcl oampo, dell'ufficio o
dcJ:la casa, come moglie c come maclrc.. E<:-5a non può
piit essici-e sprezzata oggi come concul.nna. i.lJegi ttima,
domani cac.ciata via corn o i1eccatricc o crio.ni.nalc, :;e
porta niel seno un bam hino, o poi diwnta·re una vC'nditric<' d'amore, per cli~1pcrazionc, o per fame. o p e r invidia clcrrla vita d~ i ricchi.
Tutta quc.sta er.cdità del rcgimt' capil·a.li.st.ico è di>strutta in si eme eollla borghesia e spari1rà i'Ilsieme ad
es~.a. E' solo ·ill regime d ci Sovicl,y può ·Orgo.griosamcnLc
a<lclitarn ·al « civil<' » m on do bo•rghc<:c il fatto impressionante, certificalo da numcros.c lt'stimoni.a-nzc, che
nd periodo cli due anni la, iiro~tituziorn' 0 notcvohnenk
cl inninu ita e sla 11<'1' spn r.in' i.n Russia.
1
L'EREDITA'
Anche no1Jla società borghese, il oarattcre alquanLo
immoral<' rlcll'crcdith. è sl.ato ri pctutam <'nte messo in
evidenza. L 'eredità forma elci paraE.siti o trasforma i
la,voratoir i in s:frutt.atot·i. L'c rccl.ità non è compatihiilc
col sooi.tali·smo .() cesserà di esistere n.cl'J.a futu1l'a socie tà
comu1I1ista, .a1ll1a quale d.01vrà conèlurrc 11a Russiia. il rcg rnw dci 80' id,,. D'a:ltra p;wlr l.n. 1'11 11z ion o uli'l.c 1kl-
l'eredità
cli
assicurare l'esistenza a.i p1opr1 oa.ri, 1
quali n;n poSl>ono pro' vcdero ai bisogni <lcllia inopri·1
esistenza col lavoro diventa insusSÌ$tente e supe1 na,
giacc:lw sarà interametllte sostituita tlailla a.ssicurazio.n.c e
l'assi·stenza sociale del r·e-g1me. L'eredità è stat..'l. quindi
iirl ma~·sima soppre!:1&a. Per il periodo transitorio essa
fu limitata a soro.me minime' (10.000 rubli), che no n possono nè assicurrure l'esistenza di un para.ssi.ta, nè de.star
timore dclll'a.ccumu'l1azion0 capitah5tica.
monto corrente de.Ifa C'asn, in iiarle }Jl'l' l'int.ro<luzionc
cli perfezionamenti mod.rnni e miglioramenti. Le riunioni elci dcl egati d( i Be Yicty di caso discutono tutte
le questioni riforcn Lisi .a ltlc ahi Lazioni e a lfo quest..1oni
<'<lil.izic, apportando il proprio c:ol'"lt1\Jlrnto ai pTogctti
tlcl.l.c nuovo e.a.se.
1
0
LE ABITAZIONI
La naz,iona.l:izzflziori~ oppure I.a municipalizzazione
yldl?, <'l\;S~ Ei imponeYa per <luc ragi-0·ni. J...a prima che
In. 1'lmlita delle case non co·rrisponcle a nessun liavoro
uti1l:e e produttivo defl proprietar·i·o e costituisce quindi
uno sfruttamento d el laYoro altrui; ha seconda che la
guerra e la mancata atfrv1tà edili,zin. ha creato in Russia, come i·n altri paesi, u.na acutissima or.iis.i di ab1tazi-0-n.i, che non poteva es!'erc risol1la alltrimenli che dal~a.
municipaJ.izzazione, cha permett..eva <li cliistri·b uire le
abitazioni in modo giu5io ed <>quo fra. quelli che n.e
aV'eva.no bisog.n10.
I l::woratori, ohe dava.no i1l l•oro lavoro .a.1 p'l·odìtto
dc!Ha co.llett..iv,i.,tà non potcl\<mo da questa essere l•a sciati
senza tetto. La distritbuzione df'IHe abitaziom.i n.ci centri
dov-0 sie nf\ sentiva il bisogno, si foce proporzi.innahnente
al ~.11~ero d~i me?1br.i. ,della famiglia. Ai professionisti
JlCl O. 81 la~ciava lil j)lU Un locafie, d"Stinato .a,j fabbl·
~~gn1 dell~ 101ro professione: un gabinetto per il mc·
cllco, pe~ 11. ~ro·fassore, per l'ing<'gncrc, ccc.
Il. Jl nncqno genera l:e che regge e sarà man tcn u to è
che sm quando vi &ia un uomo chc1 non ha una camera
ncss~m pu.ò .avern.e più di una per sè.
'
ammm1str.az1one clelll.a casa si !Jrova fra le ma.ni <lel
~o,~ct t~eLl.a .ca.&.a, com.p.ost..o da tutt.1 gJ,i inquilini. Dove
1.. 1>. 1op~·ir;tan ~h. casa. s1 mostra v.a.no ck1Si clc.i·osi di .]aYoJ a.1c n -11 amm 1111stra.zi1ono in qt1 ,.
"11· 'à
<l.1 g m"ent"°1 e s1. <l"iv
mostrn.vano
adatti
'""Sl. ottencv·ano
d"l '})re f crcnza l'.in.· ,
.
, ""'
·
· ·
cniuco. 11. Sov1'Ct dcfil1a casa 1>crecpiscc ,..JJ i affitti· d., ""'·so
flesso
. . t"1 e 1.1 atloper(l. 1a1
. JNll'iA'5'\>Cl'' il manteni"" "'"
· d1<' sigiM
1
, 1:
I
~
LA GIUSTIZIA
~ di'.rit.to boirg~esc,. crntto in <l~f~sa dc1Ja pl'<l•prictà
cap1talrnt1ca e dedlo sfruttamento 111 tutte le sue forme
è sparito colla riNoluz.ionc pro.I-Otaria o colJ'avvento dei
iegimc cl.e.i Soviety. Il regime dci Sovicty non poteva
ma'?t~nere gli organi, che giu<li.cavano o reprimevano i
doli tti commessi contro il <liri tto che non esisteva. La
nuov.a. base c1el regime socinJL', i nuovi rapporti sociali,
dovevano far nascere nlwvc n-O•rme di giustizia un nuo·
V-O diritto.
'
I \'ecchi tribunal1i furono somn·e.,;si. I nuovi tnbunali doveva.no anzitutto t10,arsi nel quadro <lel ntw,·o
regime ed essm:e s.trumcnl1i cl.cli.a dittatura proll·eLan:in.
. F~~ono creati tribunali rivolmzion.ari', nei quali tn:c
g.rn<l(1c1 pop-0•lia.1ri clotti dai Sovicty con a capo un p•res1de.ntc, fornito cùi certia e.sp.e1riienza nc.l'Ja di1re.z,ìon.e cki
di'battime1I1ti, giu<li:cano a s·cconcki. la co>Sc.ienza, e ia1 confo·rmità a !lle nonne g.e1wrahi pii.1 elcmLent.a:ri. In virtù
clc\lic qua1i la co,Het.tività iw·r ognuno cd ognuno per l!a
colkttività può presentare cla\anli al tribun.anc rivoluzionario una accuoo. Prnrim<'nt.i ch.innqu-0 vuole può
pn·esentare la difesa. cl-cil'l'accusato. La protesta contro
un giudizio em<'SSO può esser<' porLal<t iu1 un altro tnbun.a.Je rivoluzi.onario cli formazione pii.1 numerosa.
Lo vicende (ldlla lotla con kt contror.ivo.luzionc e i istituzione delle comrni&sioni slraorclinar~e ostaoo,Jiarono
lo sviluppo de.i tr.i1bunali r.ivoluzio.nari e Ua formazwnc
clel nuovo. E' la paginc1 dcl clomani de'l.l;;t sto.ria de.l
regime dei Soviety.
E' Lene notare un tratto canit.tcriistioo dei giudizi
dc'i tribuna.ili r.ivoluziona.ri: .l'estrema severità verso
gli rl<',menti di diisorclinc tcppi·sti•co. Yc.rso g.li .~frutt.a­
tori <le·i t-01rbicli popolari, nonchè verso comunisti e ri-
li:.' '""
vuluz10na1·i c:ulpeYoli <li «Oncus;;ioa1L' o eunnrnquc d1 atti
disone<>ti a danno materiale e monùc dcl regime lc1
Sonety.
LA LOTL\ DEI PARTITI
Pa1Hando dei partiti si ck\·ono a. J1rio1 i csc:ludcre
i partiti borghosi e socia.lipatrio.ti <l.ispeirsi dall'azione
ri,·oluzionaria e -che trasporl.arono la propria azione
al]la pC'<riferia delila H.ussia, formarnlo guardie bianch."
1· contribuendo a'llo smcmbra.mecnto d('ll]a Huss.ia.
Le lott-0 degli altri iu1rtiti non borghes~ col regime
dei SoYiety costitui5c{)(J1o indubbiameint.o le pagi•nc più
r1oloroc;e de.l nuoYo r<'gimC'. Le lotte ftHono pero diwrse
e di tli,·erso caratltflrc. Le une finirono con un aceomoclamento otl una ccnciLiazion<>, ile altrf' continua.no ani.:-Ol'<él. ~a fo une e le altre causa.rono il pii.i grave danno
alla Ihrnlu;ui.on" socia.le, cara. a tutti.
Gli anarchici parteriparono allla ·l'i\'oluzione c1i noYPmlne l!lli e furono feni<li sostcnitori <lel nuovo rc~im~. ~la, a misura. che ra.sseistamcnto cld rngimc c].<>i
S?''1ety ne accentuaYa i'L car.attc.re statale, indispensabile per l:a costruzione ~oc:ialista, si intens.i.fì.cava 1
conflitto cogUi anarchici, che propugnavano l'al1loarga1_nento indefinito dem<c ~:,;prop1-.i,azioni , vcdPndovi anzi che
~! mezzo per t.rasformare l'organiz7,azio.nc capitalistica
m quell.a sociali sta, lo scopo st.c.~·so dcl nuovo o:cgimc.
l !l conflitto portò acl una rottura J1ci giorni tlell'll e
12 aprile 1919, quando i11 governo d<>i SoYicty ,rispo6<'
c·.on una re.pr"ssio1ne rn<>rgi·ca aJl tentativo armato eh sostituirf>i al regime dei Sovi!'ty. Gli an.a.rchici furono
schiacciat~ ~ p0rtlette.ro quac:i inleramente> ogni im1)0,r~~n1,a poh~w~ .. In. ~.f'guilo la 1?1:0 atti,·ità. non oltrepas.. o mai i ll1m1b eh una. oppos17.1,:rne su certi vunti dell'att.i-Yità dci So,iety. OYH'ro del go\'crno rlei commissarii dcl popolo.
I soc~alriYoluzionari .di sin.islra fu.romo gli al.l:e.ati
dc.Il.a pnma o.ra dell pa.rt1to <lr1 bo1<Secviki. E~.c.i collahora1rono c-0•11 questo con lia ma.c:sfona. efficaci.a. .n ei Soviety
e al gonwno, rappre.c;en.tanc1ovi i contaclini che adcnl"?no aUa Rivoluzione <li novemhrr Nl n.1 rcgimc dci ~o­
1
I
\
v1cty.
La rottun:a ucll'allleanzH. .avYcnne a proposito de'.!Jla
pace cl~ R rcst-Li towsk. I socia! ri vol uziona,ri, perfettamente cl· accordo con l u tta. l'azione pcir la pac" clei So' icty e rappresentati nella. <lcilcgazionc di i).a.e.o, non crcclrttcrn <li dover firmare la pace cli Yiolenza im)àosta. e
insistctt<·ro i1m· la dichi.nazion'' clrJla. guerra rivo.lu7ionaria di soUev.a..z.i0111c e .r.esiEitenza. .a.rmata. Essi furono violentwi.enite c.ombattuti da Lenin, i.il qu.a.le qual i ficò c1 i romantiicismo •ri volluz.ionario i'l l.oro ut.te.ggia.men to ·-e g'l1i attegg,iiamenti di poi gli di•edero J:.a.gione
- cho c.o<ndannava .a. morte sicura i.l nuovo regime kt
rni uniica salveZZJa c.onsi stcva .n ell'accetbiziarrn dcUa '1rn ·
l·c. Il Congresso ilo seguì contro i rnc.ialriYoluzionari.
Quesli si il'i,ti raro.no cla1 gov<'l'DO. H i portarono lia lotta
ne.I p.aese, nc!Ua guardia i·ossu, organizzarono I.e 50Jkrnzioni in Ucrainia.
Acciecati dalila passione, c:hc aveva in fondo ad cssa
un nobil.e sentimento rivol'llzion.a.rio ma 'POCa avvedutezza politic~, e-ssi, arnie.i indubbiamente del regime lei
Soviety, si gitJt:ia.rono in un.a avventuira (uccisione ctcll'ambasciator·C Mirbach, il 6 luglio HllS, seguìta allil'in<lorna.ni da una ri,·olta arm.a.ta a l\1osca), an·e.ntura che
por poco non portò il oolipo mcn·tale au.a RCJPubbllica dc
Sovi"Oty, l~ qualle eNitM·a. con CUl\:1. cli forniro un prete.sto, che coroava affanno~rumont.c i1l milit,ari<>mo germanil('o, per farla finita. coll'odiat.o regime dci Sovi ety.
11 V Congrrsso elci Sovil'ty, il qualr cluc. gionlÌ prima aYcva apiplaudito ·c.alorosamcnfo i disco.rsi viol.cnti
clri sc.ci.al1rivo!uzjona.1·i di sinistra, indignato da1l tra,d imonto, pretese una. scYcra rnp1·c~sion<', e la 1»ottpra <1iventò compfot-a.
Quallchc tompo do110 una pa1 te di c~si si stae.cò per
ritornare all'alllcainza col partito comunista. Gli altri
accennarono anche essi più tardi a YOler ri.prendere
i.l posto di combattimento nei Sovicty, e si può sperare
C'hc ora sia cosa fatta.
Gli a.Itri due partiti socialisti - i mcnsceviki (socialdemocratici minimaloisli) cd i sociaJ.rivolluzio.nari rico1n0ibb01·0 sul.le prime la rivoluzione di novembre <'
1101n aderirono eh() in seguito a.1 regime st.e~so. A ca ma
di ciò ila posie.ionc cki rapprcs,entanti di questi partiti
nel Gooni•ta..to Ceil1.tralc Esecutivo era allquanto equivoca, cd am.oora più perc.hè una partr di questi pa.rtiti. conseirnzienti i Comitati centrali •rispettivi, agivano
0
; .l
lii...,
d'acooulo con la conlron' (.,lnzionc borghe"C in Siberia
e nel Caucaso, partecipandJ anche all'azione a.rmata
<lel regime <lei SoYiety.
Le comc.gu~nze cli tutt.::> ciò fu che i l Comitato Ccnti-alc fu portato alll\.sc:nsionc ùi questi partiti nella
rn<luta c1,,.l 15 giugno 191'3. Il quale atto poteYa essere
un errore tattico da parto <lcl Comitato C:entraile EsecutiYo cl.e.i So"·i·ety; c1>ro•ro che orn. è riparato col ritorno di qu.esti partiti nei S.oviety, ovo sono stati riammessi, perchè hanno assunto un ù1.uovo atteggiamento,
cl">.gno deMe vecchie tradizioni socialiste e l"i v-0[ uzionarie
rnrso La eontrori Yol uzic n•· horglwse c- J' intervento m1litaro dcl1'Intcsa.
1
LA CONTRORIVOLUZIONE
E L'INTERVENTO ~IILITARE DELL'INTESA
•
Una dopo l'alt1 a sono scomparse ae figure prn rapprese.nt.ative della con trori-rn l uzionc, i vessill.ifc.ri. 111torno ai quai i cominciò n.r1 orizanizzarsì aa controrivol ~1zionc armata subit.o dopo la rivo1luzione proletaria:
Korni1loff, Kale<lin, Krn,snofL
Ma il ca.pitalismo vi.gilaYa. Al suo posto, oon.t.rariamcnte ad ogni norma dcl'lo &tesso cc diritto » bo.rghese
internazionale, interven.nc l'Intesa millitarm.ente, semza
neanche una dichiarazione cli guerra. Occupò territori,
formò cc govc.rni », preomlc.nrlo a.l proprio soldo i peggiori rappresentanti clclJa, l'l'azionc zarista; fornì truppe, munizio·ni. denaro, apJl'l'Ovvigionamenti, spendendo
miliarcli; occupò mari e porLi russi; smembrò la Russia, sollcvanclo le borghesie dellla. Finlandia. <lcl.la Polonia e <lel·le piccole nazionalità contro i Soviety; ecl infine fece entrare n<"He file dci nerniei dei Soviety ill
proprio nP.nùco di i.ieri: la Germania.
Così, gittando nelJ.a. bi.ancia tmta la pot nza cap1ta.listica al senizio delll"oclio inestinguibile }HH' i Soviety, forgiò into,rno una pc~.antc C'a.t.ena eontii·orivornzionaria e un.a ca.t~na cl,1i seguenti anelli: il famtocc10
socialpatriotti.co Ciaikovski :.11d Arcangc-lo; i1l rcai-ion.ario Kolc.iak in Sibc,ria, che cominciò col dichiararsi
liberale per ottenere l'appoggio dcll'cx-Cost,ituentc e
finì }l<'l' impiccare perfino i socialpatnuli; lo za.risfa,
J)c-nikin sul Don ~· 1w.l Sud cklila Rnssia, il qua.le otfM<ll' il puckire pei·fìno <lcgli alleati c:->l suo foroce reazionarismo; i soiovini6ti ucraini coll'axv1~nturiero Pc1liuru,, r,cmpre in c.erca di un O<>mpratr.>n~; itl foudali!'m•>
romc.no; l'imperialismo oppresso pola.c:<."O; le bo•rghc;.;i
liLu.aina, lettona e.cl e.stona in ismani<' d'in<lipendcnn.
dnmrra, clwir rì truzon degli altri; le divi.c;ioni cli fono
gPrmaniche in rappresentanza. r1elll 'imperialismo miliLarista non morto ancora cd a.nzi s.urretto dalla stessa. ln tf'sa; l'avventuriero zia rista gr.nrwale Jnd<'nic col1 mo
« goye1·n-0 n nord-occidental'c, mrulr i11 f.)11glri11d, &enz.i
tp,Pritorio e senza govcrnaLi; Nl infine la ù1•gna. aJ.lcah
<lei Kai~r: Ila Finlandi.a bianca.
A questa catena, che cerca strangol.arlo, il regim,.
clei Soviety resiste con fona, S<'rn pr<' cirese.en te: Kolcia k
e _se~i·aceiato ~ ri?ettato in f~nùo della._ Siberi.a..;_p~m(:
km e tenuto m rispetto; Pdlnna, spanrà quando noo
ci sarà più nessuno a pagare>. Il prol..,tariato pol1a.c<:•J
esigo la 1)ace coi Soviety. Anch<' Ila, Finlaiv.lia cerca d'
ritirnre il prop.rio spillo clal giuoco, iwnsan.d.o a.11 tnribiik1 domani. Infine l'ultimo fo1mida~ile colpo cldna
borgh.,sia mi.inaccia cli andar<· a n1oto d:amorosam<'nt< .
-·-----
•
5
... 67
II.
I Sovlety e la vita economica della Russia
bt' artificia.lmente nelle condizioni di pt'-Ote.z.io.n.e ere.ate
daillo zairismo per scopi millita.ri.
Durante lra guorra l'indu&tria fu appropriata ai lnso.gni di questa, trascuMndo oom•p.lctamen.t e la pro<luzion.e destinata a!Qa vi.ta normaiLo del pa.ese. Nelil'uJltimo
poriodo veninero a mam.caro le malerie prime od iJ1 oombustibile. Il macchina-rio di p roduzione e dei mezzi di
tt'<LStporto or.a. in completo a1bban<lono e i.n pieno sf-asc,'Ìam<'n to recnico. N e.!Ue fabbriche moliLe ma.cchine erano
.fuori uso. Nei depositi forrovi•atri erano ferme mig.iaia
di locomotive o V1a1go111.i. L a coosa.zione .dieJJa guerra vi
.a.g.giunse la disocc;upa.zÌJOIIW.
ln tre d~reziQili si effettuò Fenmme Javoro dei Sovooty. Tutoo le i Tudm,trie di gu<"rra fll'I'ono s.mobiJi.t.ate e
si effettuò un adatta.mento progrcssiYO e La tr.asformazione in industri.a di paoo. Si creò un o.rgano oontralle
di mat~rioe prime e di combustibili - i•l Consiglio Supe.
rioro delil'econon::\i.a nazi.onn°le - suddiiv.ioo i.n orrgia111i
specia.Ji por genere d ' indus tria. Parte delJe fabbriche
furono chiuse, le industri.e meno utili e superfluo :urono soppres5e per risparmio cli comhustibille e di ma1:.o'rie prime. I mezzi di tr.asi>orto. riattivati nel mig:io.r
modo possibile, foro.no .adibiti in ·pri.n;io 1'11ogo a ta.J.e
!1copo.
La dis.occu.pazio111.c, ,['inisuffiòcnz.a dei sa1ar1 i.n confronto dell.J'a.ltissi.mo costo dcNa vita, resero n€0C1Ssa.ria
}a ri-0rg.a1.I1izzazionie immediata c1el!U.a ma.no d'opera.
Per effettuare tutto ciò i Sovioty cloV'evan.o .a"Vere Ja
m111Sf>.ima lihe·rtà di azi01110 e Ja totale riforma delll'industriia. TaJ.e llibertà non pokva OSSNC fornita che dalla
naziolll8.Ù.iw-azion.o e da!l.a socializzazione. Essa fu decretata corno massima e principio dci11':attività futu•r a in
questo campo.
li pt·imo passo fu l'istituzione dcl oontro1Jo o·p~raio
por ogni fabbrica, per ogni r egione, per tutto lo Stato
Un-a rapp·r~.e:nta.nza di opc-ra,i tecnici -0d impiflgati conti'-Ol1ava fia regol.amcntazion<' d<"1 la,:0 ro ·e .~l~e p.aghc.
degli acquisti, de.Lla produzione. dci prezzi. d_1 co:>to e
di v~n<lita. La rlirezione rimanC'Va n.efLl;o mam dei padroni.
Il 5econdo pa-sso fu C'ffC'ttua.to ·da..lla J1~a7.io.naliz7.J<'l.­
zbùne. <lei rami più impoi-t.anti cleilil'm<lustri,a,. Vcnn~
poi lla socia1izzazi-0J1e delle fablbr.ichc importanti, di p.rctl'l·cnza cli soci.età .anonime. di oi:rni rnmo. P c.l fatto d enl'a.
1
Il regime dei Soviety ebbe din.anz~ a sè un ~rave e
difficilissimo compito: sO<Llevare la vita econo!lll.lca dell
paese - triste eredità del ·p8:S&ato - ed_ intrap.r~oore
la costruzione del nuovo regune eoon.om,1co su bas1 com uniste od -al'meno avvi.aire la società vel'SO la poss.ibilità
fondarsi su queste basi nel pros.simo fUJturo.
lii compito è vasto ed a.rduo. Il lavoro da f~re è ~1~
ga.ntesco ed i.l cammino lun.go ed ignoto. E gli UQIIllill
sono deboli ed inesperti. E per sola arma coi:ttro tutte
le forze naturali ed umane che osta.colam.o il 1.avoro,
hanno 1a volontà deH.l'ideale e La fo1:za della fede. Nè
si può pre~n-dere che questo Lavoro sia fatto e questo
cammino sia percor&o sen7Ja innumerevotli mancanze ed
err.on senza cadute e passi indietro.
Il ~-allore è n.el proseguimento dellia di·N~zrone presa,
che è quel.la del socialliis.m.o, e inei caipisalidi fondai:i-entali posti per sempre, che sono queLli <le~a pro_duzmne
-e della spartizione comunista.. Ma i1 periodo d1 ~po
- due a.nni .a.ppen.a - è troippo breve perchè 8'1. possano Ycdere i frutti dclJ.' azione. Anche se non c1 fossero, per falsarne i risulta-ti, il ricco, che s~ffoca ed in;ipedisce Ila ricostruzione e La gu~rra, che ~na 1ie ~ner?'ie
verso uno scopo perfetta.mento improduttivo ed mut1l·e,
anzi, nocivo da.l punto di vista di 01-eazione generalle.
N.el rapido cenno cho dair~o del 1aYoro fatto, oooorrrerà sempre distinguere, oltre 1' attività C05truttiva,
.qucll.:la distruttirn., nel;l'appairenza o nei risultati.
di
0
0
1
INDUSTIUA
L. i·ndiustria russa era semp·rc ~n m,a.ggior pwr·te un
orgallismo <lebo1e, percht' .non a.ttin.geva ill suo sviJuppo
neDlf' ne.cessit'à e nell.e forr,e natura.Jri del paose; ma creb-
In ogni pro,·im·ia sono :-,ta.tc create m,oltc officin~ per
l'lparazioni. e JlCl'. pazi .<li i:icamhi~. l.l massimo progresso tecmco e l orgnnizzaz1on-e- scLCntdìca som.o stati
portati :id.ne cooperrutiYC agric.<Ylo e nclile industrie ·a.gri.<'Olc social1zzat(', sorte <lai grandi latifondi per incitar<'
<·0\11 l'o.-;empio il ronta<lino a sC'guirc La via dcl maiSsimo
pl'ogresso e b socializzazion.e vo•lontari·a. A questo scopo
tende anche una dcmcntarc propnga.nda ·tecnica con
-Opuscoli e conferenze po·poll1a1r'Ì.
Un f.a(,lo cli grnncle importanza in questo campo è
l' a.tti'\ i tà del regime per l-0 bonifiche e le pilan.tagi.oni
<:ot0J1ifcrc ccl altro, come nel Turk<"stano, per esempio,
<"hc risanano ed utilizzano zone malariche.
preced ntc t>Si!\tenza de l controllo opcraw. il cam.biamcnto non consiste che nelila clcsignazionc della dir<:!:z.i<>ne dc!ll.a. fabbrica cla parte c1el Coni:;iglio Econormco
p1·ovincia.h'. Il che presenta una gara.nzia cffcttiYa. In
gran numero de-i casi sono gli sk"'Si proprietari che
furono cl~i.gnati quali ammini&tra:tori e di·rnt.tori con
paghe molto elm ate. Questa e.oncession0 <lo>ettc e!:sere
Ea.Ua pN' r•omb.:ttte.re iJ sabotaggio passinJ ùd. regiinc
da parte dei tecnici e speci.alist~ borgh<"si.
Sarà interessante nota.ne .11'cnorn1c cliscipaina dell h1voro ch:e t.~ riehiest.a. clai Sovidy cla parte cle.l prol:etariato e la tendenza <li introdurre auclitc:cmentc i pitt
moderni inctodi e &ist.cmi di larnro acl alto rnn<limetnto
(Ta.iil.Oor).
Tutte le critiche, anche da parte cli pcrscinc ben 1.nlenzionatc, mosse al regime in merito alla roYina d -.~1l'industria russa colla nuova organizzazione .economica.
sono fuori luogo, giacchè solo l'atti,·ità ncl'\e oonc1·izioni
normaJi potr.ebhf' fornire ellcmrnti cli giuchzio. Nc1'le condizioni attuali - blocco. guerra, pcrclitn cli quasi tutk
le fonti cli materie prime, lotla C'Ostante alht conitroriYoluzionc - ogni altra organizrnz1one 11011 710treblJr
r·sigtNe affatto. La p1·ova l'ha data ln Germania. · n
cui il h1lo0C'o n-0n era così <·omplC'to e rig.cM·oso comr
ci nello cl<'l'la R ussiia. <lri Soviet.'"
1
1
1
COMMERCIO
.un l~gamc intimo
f'L~·1.a, LigT~coiltu.ra. e
ccl in<liS&Olnbillc esi:ste fra l'induil commercio, tanto. per l'acquisto
d:r·lle ma.tene pnrnc, quanLo per I.o smerc10 <lcilla procmz1one. Sì eh~) non fu possi1bille ,]a ri'OrganizzaziOITuO su
nuove basi tli qtl<'i due rami dell'attività economica
~cmza anelare risulntanwntc verso la nazion.a.lizi,a.z.ion~
del comnwrcio estero -0 interno, in quanto 11·i.guarda le
grandi improsc -0 g li irnpo:rlanLi rami dello 6CJamu.:;,o.
Qt~e~tn, iyonna si impo.s~ anc?rn n~aggior.miente per ia
cns1 allimcntar-0 e d1 nfo1rnmwnt1 che att.raversa 11
pa.csc e la grande scarsità <lrllc merci.
~Il mono1p<'.lio d'cl commercio estct"O di imporLazi.on 0
<'· .~1 esportazi.on<' non potrc.JJ.be ancora funzion.arè quasi
affatt? <t causa dcl lYl'occo. Ma .esso anà inclubbi.amentn
una importanza <:apit.a.lc ndl'assicnra.re il concentra·
n~cnto cl.egli acquisti a.ll'estero, unn regolarità ecl una
s1c·urezza all'indu<;tria, ab1boncla.nza a l com.umo <lc;Jllc
1~u1it~r~ ncc.es~a.ri.e. cl~ di~imazion<' cii. quelle superflue.
Sara inoltre 11 nughor ~t1mdlatorc clt n.uo,·c i.nidustric.
l~a v0ndita all'cstC'ro ckilùa produz:ioinc socializzata non
s1 pot.rcbbc conccpirn scnzn. un organo cent.rn..lc e stata,lic .
. L? na.zi{.lnaJ,izzazione elci! commercio interno, a11'iJI.fnor.i., hc.nitnilcso, d.cl piccoJ,o commercio e di que.1Il1o cl.ci
1 ami .non c%cnzial'i, 1icrmi1sC' .al
Consiglio Economi.co
.-;uprnore cli riattirnre l'indlh"ltria rei nppo·rtare nel suo
AG RICOLTU RA
La tecnica cleJ1l'agricoltura ru&sa (•ra s1·mpre all<>
~tato rndimen tale, j;J. roncli.men to cli mdl to infori-0rei aJ:la
G;imania <' ad altri. paesi c1i motto S\ iluppo tccmico.
L aumcn to del macchi1nario, cl i ]Jl'O\ enirnza tedesca c
amcri.~an.a, era totalmente precluso daJ.la guerra. Le
macC'hme a.grico1c erano poi clistrult~'. Il bestiame fu
stermina.lo in gran parte dallk requisizioni mi.l.itari
<;en~'t ne.<;:::nn piano. nì· consitkr.azioni cd anche da, malatt1c, a causa. l"l-olla. mancanza c1i foraggi requisiti o
non trasportati.
. ~l So,·idy a~ricolo ~ntrak ~' iluppò un 'altiYiìf:à prochgi'?~a. e raggi.·unsc nsultati .ap1irczza1Li1\i <'Cl imcontesta.b1li: Fnro~o i1rnpianla.te e funzi.onano fabbriche cli
macclun" .a.gnco11' e clj strum0nti rii larn1·0 cklla tena.
I
I
,I
.,,... 71
70 ,..,
funziona.mento una regol.airità ed Ufila sicurezza smora
sconosciute e che difettan-0 solla.mente in quan:to dipe-ndono dalJe vioende de1lla guerra.
Inoltre essa d1ede nelle roani dci So,·iety i.l mezzo
cli sottrarre alla, speculazione i prodotti cssenzialli di
COIIlJSumo delJa. popoJaziome e di a5Sicurarc una Tego1arità
n.ctla. sca.rsa distribuzione.
Sa,rà interessamte di notar-0 a questo proposito che1-e cooperatlive erano· un grall1dc ausil.i·a-rio neilla nazion.ar
l izzaziooo del COlffimercio.
BANCHE ED ISTITUTI DI CREDITO
Il nuoYo regime dovette necoosBlriamenLe seguire n e!Ja
rivoluzione ec01I1ornica le orme del regime capitahstico.
Si trovò qui·ndi ben presto da.vanti rulla chiaYe di volta
di tutto il regime ea1pitalistico: lo banche e l'istituto
di eredito. Sol'O abbatt~ndo quesita s1 potova dctormina1re
il crotlo del1'ed1tì.cio capitalistico.
li! primo passo fu fatto daJ.l' istituzionc di un controllo presso tutte le imprese bancarie e di credito.
Venne poi creata la Banca popolare, che assorbì l'antica
Banca. di Stato e tutti gli Istituti di cr.edit.o di c1a.ssc.
~cLla. n?biltà, dei Zcmstvo (o.rganizzazionc .popoflarefo.nd1a.na.), ecc. Qu~ta Banca era destinat..a ad a.S<>orbi re a.nche le Ba.n:che priva.Le e tutti gli altri Istituti
<li credito .all'atto dell'a nazionalizzazione.
La re5i.'>'tenza d<'il capitrul.i1smo bancario, che orga.nizzò
lo sciop<."ro ed il sabotaggio degli impiegaLi contro il
conLrol'1o dci SoYiety, precipitò la nazionaliwa.zione
La riforma precipitata creò b<msì un ceirto disordine
aumentato dal boic.ott.aggio degli sr>ecia!isLi; ma ill re~
gimc doveYa scegliere fra il pericolo per Lutta la base
0Conomica di far perdurare questa 5ituazione into'1.lerabil.c di sabotaggio ed il d'iso·rdine rincrescevole ma
passa.ggero. E non esitò.
Tutto U'attivo e il pa.ssivo cfolle banche fu t..rasferifo
sui conti appositi drJla Banca popolare. Le Banche fuJ'Ono mes&e in Equiclazionc e funziona.rono come filiali
deJJa Banc.a popolare.
Le c.1.s<:.eforti fu.rono a.porte ('(l inw•ntariail..e. I d.cpositi rimasero inta,tt.i in quamto appai-ten,~va.1110 ari
1morese, o a privati picoolli depositari. 11 ritiIX> fu
però limitato a,i bisogni ùcJ.l ' ia:npr~sa e p.e1-:>°na:Ii. fino
ad una oerta somma. So1no fiabe o cal1unn1e ndwo.l:e,
quine.li, tutti i racconti circa i ct.c:positi r~bat~ da.i com~
ponenti dei Soviety . D'altronùe i g-0vern1 .nei momenti
1rnzio11ali gravi agivamo nel. m_oclo anaJiog?, e?- è ~uesta
u.a migliore prova che un s1m1~e modo .a~ ~.z1one e collP.ie-ato con l'interesse di tutta l a colJett1v1ta.
~ Il movimento dci fondi s i semplificò ben pr.csto, grazie per l' a.ppunto aicl una sola Banca:: i. rcgo1Iruru;~ti si
cffottuaironò pc.r r,empllioi seritturaz10.:rn senza l mtorwnto del d·Ctrla·ro o dici va.lo•ri.
Le Banche rimaiste intatte furnno qu-eille roopel'ative gia.cchè neH' avveni ro dovevano riYersarsi automatica~1cnte nell'Istituto centrale, p<'rchè n-0.n a base <'.c'lpitalistica.
FINANZE
La scienza dcU.le fi.na111zo come csist.c ora è figliia. della
società borgh~e. La sna 'clottrina e le sue J.egg.i portano
l'impronta del capitalismo.
E' un errore profondo giudica.re ed emettere a.p .}j1rezzamcnt.i sul·lo stato drl'le fimmzc dcl regime dei S.ov1ety,
che tende verso un'altra costruzio•n.c economica deUa socif'tà, de.I tutto opposta a q U<'l l1a capi t.a.liisti~a. . .
Montre tutte \,e~ att.iviLà dcl r egunc cap1talnst1co 11
ria.~sumono e si trasfo,rma.no in denaro, U'cconomia comunistica ten.d e wlla soppressione dcU <l<'na.ro, che è m
fondo una mere<' in qua.!che modo para.ssita e quindi
può e-srnre r esa inuti.Je. Il dcpr<'zzamcnto cl.e.Ha valuta
di una società capit.alùstica segna la sua morte, mentre
ciò non è affatto vcrn in una società comunista.. La retribuzione ckll lavo.ro in qn<'sta società si fa in rappo rto
a.i bisogni da soddisfare c:d a•lJa. .~.apae.ità .<li farlo. Il
deprez1.a.mento de.Ha vaJuta uccide- il cap1t.a1c-dem.aro;
ma qu<'<Sto è lo sco•po del oomunif,.:r~o:
. .
E questa è prooisamciilt.e la politica fì.nanz1ana. del
regime dei Soviety.
.
,
H hi'J.a.ncio di questo pr.imo pcnodo non puo essere
preso in considerazione, perchè J.a ìas~ d~1l ~ t~·asforma­
zione dcJU'economia non. può d(\,re 1 cqmJibnlC» fra la
0
1
1
7:!...,
roùtw.ionc {· i~ c.onsnmo e cioè fr.a le cl'Ì \·erse ma.nifc1
~tazioni <ÌelL lavoro. I buoni <li lavoro, che l?Or~rai:nno
\.Ome consogue-nza ill laxoro di tutti, .anche dei ncch1, l (
·ni capitale saii-à sprezzato per lo sprczzament<> contrnuo
th·ll.a. va.Iuta, è un µrimo passo imp~rtante ~n questa na.
L'equ~librio sooi.:'l 1 l~. el~ cconom.LCo. .avra per cons:e:
•urnza loo-ica. un eqmlibno finanziano e nel moc.1-0 pm
~;(·tiro
ì· il biJfamcio stabilo fra le spese e le entra.tr.
!IL
I Soviety
e la
vita intellettuale
eh;
L'ISTRUZIONE PUBBLICA.
,\PPROVVIGIONAMENTI
Era cd i.· la qucstlionc <li mas~ima per i'l nuoYo re"tmc. Pcrchè di.pood~ in primo lucg-o dall'{'re<diità <le~
~cgimo pr{;ccdcnte., la complc-ta di~·organi:azazio?c e l'.e:;;a uri mento totrule llegli &tock dci vi veri e degli ogg-ctti
di prima neccs.sità.
In secondo luogo la g-uC"rra ccl il blocco 1·estrinsero
al minimo tuttr le possibilità di r.ifornimcniti. In terzo
'vogo poi l'incoscic.nza (' ro~truzioni.smo d-i una l?artc
rlc~!la classl <lei contadini mis.c il regime in una s1tu.a.zione critica c·d in certi momenti addirittura cli.sperata.
11 razionamento fu wbito stabilito nel.le ciittà per
distribuir-e 1101 modo piit giusoo il ma.gro arnrC' clel1o
~lato in alimenti, abiti ed altre cose necessarie. Le
norme di qucislo 1-a.zionamcnto furono propor1.-ionate aJllo
sforzo giornaliero: prima. gli operai n so.l<lati, poi i domC'stici, imvieg·ati, professionisti, in seguito g1i cx-funzionari di 8tato c-d infine. i \JorghC'si che non 1.avorano.
L'l critica situazionl· creò anche dC'~k anomalie: clanno~e a\.lo &l.osso regimC': Ile spedizioni <li requisizione.
eh<' non ebhPro altro succes.c;o ehe ci·carc una ostilità.
fra eit.tà e c.ampag1rn: il eommcrC'io <:lanclestino dei m<''rn·inPki, con11nC'rcianti ambulanti. con un sacco, eh<'
acquista,·ano n<"llo campagne quanto polcYa contCd'lie.re un
s;tC'co e lo ha.sporta,·ano i1n città. on~ lo Yende,·ano a.
lJl'P73..i j)l'OÌlJiti \i.
La 'ia di uscita non ~i tro•a cllC' con 1a spariz~onc
1l1·llia &trc:tta nC'mica e della C'ontroriYolnzio.n.c, che &offoca la H.us.<;ia dci So\·idy. Ed anche eon ili ra.g.giungimr nto c1elh·quil~hrio sociale ccl economico col piit inlr'nso la\'Ol'O cli lutti.
Una vew1. rivoluzione si nffctìl,uò in quest;o campo. l>i ì.1
iarga, più intensa e più o01lilplcta che .neg!Li a.Itri e.ampi
d1·1l'attività urnama, pcrchè dip-cndcni1 meno del.le altre
cla fattori estranei all'eisl:enza delila rivoluzione profota na.
La scuol a si è aperta per t.utti. Non in t-co,ria solamente, ma 1•n fatto, gi.acchè gli scol.a.ri sono provvisti <li
tutto i.l nceessario, cominciando dal vitto. Fi111.o .a. 16
anni ·l'istruzione è g<mcra.le e obblligatoria. Dopo questa,
dà quelli che dimootrMio capacità per gli studi, sono
ma.ndati a spese delfo Sbato cd cgua.lmentc tutti nel1Jc
i;cuollc supr-rio·r i e nieHe un i·rorsità. U 1t0 student.e diH·nta un lav.oraiore .per La. colLcttività.
Tutta !l'azione per l'istruzione pubib'l.ica si trova nelk
mani dcl] Soviet, composto dagli stessi insegnanti. di
qurl gr.a.do cli scuola. di C'ui si .oooupa quel dato Soviet.
I/ortografia fu toialmenl·o riformata, semplificata <'d
<.l'.' i.cinata al popoJ,o. I progra1mmi sono riformati e
mo clorniz.zati e così i moLodi di i.nS<'igna.memt..o e di controtllo. Parti~oliarn attcmzione (· daita agli studi tec1ùci.
La nuova generazione della. Russia sovi.cti~ta avrà non
~o.la.mente nna ~oli<la istruzione <":lcm<-ntat·e, ma pooserlcrà conoscenze tecniche c p r'l.ticlrn da trovar·si all' a•ltczza. del comp~to clieO. nuo,·o rogime:. ottc.ncre op~rai coSC"icnti ecl .e.voluti, che po1iera.nno il la,voro a.Il a.lkzza
di cre.azi<me quoticlia.na.
L'EDUCAZIONE POPOLARE
L'istruzione pubbhro, chC' h.a, poi· obiettivo piit Sll!'1·.ialmente la nuoYa g;eniNM.iO!nC', pier awre l'cfncacia to-
74 ,.,
tale, che ne attende i-1 nuovo regiocne, è oompleta.ta <la
una lii:tJ:ga organizz.a.z.iom.e d01R 1 educazione popolare.
Scuole ed università popolari nelJe città e nclle campagne ~anno imp~rare a leg.gere,.e seri.vere a.gili_ aduil-?c vecchi an.alfa.beti, compl.eibano l 1~truz1ono degli alt~1.
Forniscono a tutti nozioni elementari del1le scienze m
modo faci11e ed a..ssia:n.i1.ahile dopo um.a giornata di Lavoro.
Conferenze con i!lJustr.a.z.ioni cinematog1rafiche, edizioni popoLa·ri di 1etberatu:ria e di sciooa..(, bi.!:>liorec~
ci.rcola.nti in città ~· treni....bi·b hoteehe oon. unia sa.la d1
conferenze, piccoli muse.i di scienze natura[i e di ar~i:
tutto ciò tende a contribuire aJ riaJ.ua.."'lle.nto del live:Uo
morale ed intelUettuaJe d-Oi lavoratori-ci.ttaclini del rcgim" ùei s.:;vi.ety.
LE SCIENZE E LA TEC:SICA
La grande operosità <lei Soviety seppe 'mcere il timore e 1a sfiduci.a degli uomini della sci•onza e de11a
tecnica scientifica. Prescindendo da ogni idea politica,
<'ssi Yidero che mai un regime fu tanto a.cl.atto p.er que5ta attività umana. Il governo d-elnc cose che riguardamo
le scienze è trasmesso ag.li stessi scienziati, mcttondo a
loro disposiziioiri<~ tutti i mezzi neoossniri p.er i l.aivo•ri e
gh studl.
E le scionzc, nonostante ~1 completo isoloon.enfo daiL
re.5to dell mondo, ha fatto grandi prog res.5i. Molte scoperte pratiche, molte ricerche i!Ildustriali e nel s.uoJo
rlello Stato sono state effcltuate con risultati a.pprerz.zabili. Nonosta.nte la mancanza dei medicina.ili, la merli<'irna ha fatto mi.racoli per proteggere Da sa.Iute pubblica contro i disagi della ma.nc.am..a di nutrimento, e
anche per associare .le masse dei lavoratori all'igiene
pubb1ica.
Le scienze hanno t-Ollto al regime c.i,pitalistioo l'aur<·ola di protettore, giacchè hanno ritrovato presso i
Soviety dei lavoratori condizioni priviLegi.iate e un rir
spetto mai avuto
LE ARTI E I DIVERTIMENTI
Pi i\ grande ancora è sta.to il vantaggio morailc •.
materale daJ crumbiamento di l'Cg1.mc per le arti. La.
protezione del regime borghese è una profoinc.b um1111azione 'Per lo arti e pN gli artisti. I mecenati sono sempre un olltraggio. Un airii1Sta è tm lavor.atorc che proùuco valori -estetici necessari a.1la vita di un po.po110 civ~le. EgJi il.avora e oroa per la coldettivi;tà. La colilettività devo Uavorare per procurargli il necessario aJ.kt
sua csastenza material.c o moi·ale colla stes.sa pienezza
che è dovuta agli a-Itri l.avo•r.a:tori, ai ma-esLri. a.gli edueatori: tal.e è, neNa sua nobi.l.e sempllicità,, iL punto cl,
YÌ«ta del regime dei Sovicty di lavoratori. L'avdcinamento degli artisti al papoJo -0 <lei popolo a.gh artisti
ne è sicur.a eonseguenz.a.
)lai come ora in Russia fi<>rÌll'-Ono Ue art.i. I Sovie t\
chiamano gli a.i.·tisti ed essi vengono, ijayorano C si bViluppano in piena libertà.
Gli stessi tren·i-biblioteche traspo.rta.no mnseoi, una
~ala di toatro co!Il compagnie d'arte e di conccirti, e <.i
foumano in 01gni piccola sta.zion.e portando a1 sem;pli<'<"
popolo lavoratore Ja luce deHa co1tura .e cle:lfa Ycrità
ed iD ca.loro e :i.a gio·ia ddl'a.irte <' del godimc1I1to.
Questo treno è il s•imbol'O d.eJ r<>.gip1r clei Soviety.
0
1 ..
--·---
~
INDICE
J '"e:.
.
l'refa:zi.one
:~
l' AH' l"l<) J>U L\JA
I. Il bolsce·v-is1110 <li pr1111a clclùt gM.rrf1.
F 1"1 zionc
l>olS<."evica <l<>l J':ntilO Soda ldcrn,'«L«ll in> in
Russia
J>mgramma
Ir
7
e
ta tti1-.1
ll bolscei;ismo <luranu la
:-.
.QllC/'J'(/. -
I.; (
... il'l;tZi<ll)t'
creato. dalla guerra
!>
La linea di condottn in 1·011fr<int1> <kll:l
Soluzioni pro.poste
Contro il militarismo
Contro La guerra d<>l~1 Jlnfl.o;in ,
Il disfatti.srno
JTI. Il bolsoo,vismo dopo ta. Ri-volu.:;ionc <11'1
-
ckJ~ masse
il ~M~ lismo
Lo .sta.to d'animo
~lll'l'l":t
11
I:!.
1:!.
111111
:o 1!117.
.
L ·idea dominante:
Il primo periodo
.
.
Tutto il P-Otere ai Roviely .
l'onLro la guerra
Per lu pace im.mecl iatn <> gcn1>ra]('
La situazione reak deJla RllSfda Ìll
T 'ni~ soluzione: 1:a pace
L<t valutazione oocialista
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Lotta col « Patriotli~mo »
Il compito e l'al',jone 11<>1 1ooment-0
Le vie dell'azione
f'ontro il colmbora7joni.<smo
Contro lJa P-Oliticn. <>stera bougbesc
Contro la politi~ roi!it.are del Governo l'1'ì\' \·ii::cwio
L"<tvventura di Kornil<>ff e l'NICI'Cit-0
La pre.poncloranz!l 114'11'n1timn fase .
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Il bolscei:ismo nella 'Rivoluzione di novembre.
- La necessità e !'a logica storie.a .
.
Il colpo di mano ed i prlncipii della democra1..ia
La >iolenz.a e 1'1 tattica dei bolsceviki .
La Yiolenza e l'azione milita.re dei rivoluzionari
La propagazione della Rivoluzione attraverso La
~~
La rivoluzione a :\losca .
Effetti della Rivoluzione nell'esercito
Y. Il bolscevismo e gli altri Pa-rtiti socialisti. tro il Socialpatriottismo .
I r-apporti con gli altri Partiti
Il eonftitto e le responsabilità
PARTE
I. Le f<m 1lamentr1,
dei SoviPty
/P
.
l'a::ione politico-sociale
.
La storia dei SoYietv
L'o~~rnizzaz.i.one del· regime. Ch~ cosa sono Sonety e come sono organizzati
I'°tta contro la borghesLa e la piccola barghesia
li terrore l'O<;SO
La C-Ostih1entr
L~1 Pace
.
.
La politiea infet"Ilazionale
Questioni o.azionali
IJa questione agraria
La J>Olitica intern.'l
Le classi e le re stri ~ioni socia li .
La religione
Lo stato CiYile
L ·aAAicurazione e l'assi&tenoo socia le
La donna .
L'ereditù
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Le abitazioni
La giustizi a
l~'l lotta dei Partiti .
La , oontrorivoluz'
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Con-
SECO~DA
idee e
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Mancato atteggiamento doveroso
Il boL~>bwo dopo la Rivoluzione di no>embre
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34
35
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.... 7f
IL I Scn;Let11 e la vita economica del.fa Rus.~i,(1
Industria
Pag
6U
6(i
Agriooltura
68
Oorome:rcio
6H
Ik1nche ed ic;tituti d.i credito .
Ii'.in.nnze
ApprolVigìonaruenti
70
lII. 1 f::!o·vlot11 ~ la vita inte~ttualo.
pubblica
Ueducaz.lone popolare
Le aoienze e La tecnica
L<' arti e i dlvertimenti
71
72
L'istruzione
13
7~
74
I DOCUAiEHTI DELLA HIVOLUZIOHE
NUOVA COLLANA
Per sapere che cosa fanno i Bolscevichi in R.ussia, che
cosa vuole e come è caduto "Spartacus" in Germania, leggete gli opuscoli compresi nella collana: i DOCUMENTI
DELLA RlVOLUZlONE:
N.
1. Costitu.~ìon'3 della Repubblica Soc1alista dei
. L --.5G
Sonet.
,,
2
Leone Trotz:ski - Dalla H.i1;obaio11e ii' fJttob1·e al 1'1·attat,v di !'a' e <li JJ1 e.sf J,itrw:~/i.
H La te1Ta alfa Xaz1ui'e
.,
1Jl:!1'
•
"
"
4. N. Lenin -
!,a lolla 1jf!I' il pane, Leone
Trotzski - La 1.·01·0. disciplina e m·rtuw satve1·an n.fi la R 1:.1.ub1Jt,,·a Su1,ia{1sf<~ dei Sot:iet
-J
7.
L'1Jpe1·a N:OJU.Ji1i.ica, polil1c;a e sociale
viet <li Ht1ssic1 (Leggi e Decret.i) .
.. - ,SO
.. ·-,50
ci<:entle.
H. La /t'1·a~'tc1a Socialista cui; 11·0 Ci11 te1·ce11 lo
l?ussia.
i11
., --,70
clei So8,-
8. N. l,enin • L'ope1·a di 1·1c;ost1·uzwne rlei Soowt
1
,,
1,-
.. -,60
i <1'1nlarii)l.i
5. Spartacus - Scop( Olbiellfri
,,
"
~).
La r·tis,.i;diJla clel ltll'Oi'U -
I finì e
mez ;;1 ridia Hi1·oltf::w1w /{U8sa
,, - ,10
Tesffoto11i<l11:::e sullo sr•ituppo d•Jlla Hfrotu-
zione i'ussa
·: ::.o.
/Jalta St::co11da alla Tl1'Za lnfel'na;;iunr:te
I dieci c1pn;-;coli i:;i mv.ano fraucr. d. porto I"l('<,omaudat1 per
Lire
7.
fl1S'- Jnvittre ordinazioni accomp:tgnnte dul relativo importo,
più, per spedlzlotle ra,·comandst1J., certi. JO, alla LIHRERJA
EDITRICE A 'VANTI, via S. Damiano, 16 • lttILANO.
-----~·- ..-------·-.-.---~----
Prezzo del presente volume Lire U P.JA
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. El7 I~ RE01ME: •••