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SERIE IV
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Esoneri agricoli .
e congedi di classi
INTERPELLANZA
dell' on. G. E. MODIGLIANI
- - - - arlamentare 22 ottobre 1917
FONDAZION I:
ISTITUTO GRAMSCI
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0p. 2~05
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MILANO
Libreria Editrice « AVANTI! »
1918
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intorno alla ~n~rra
SERIE IV
r.1
N. 9.
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.Esoneri agricoli
e congedi di classi
INTERPELLANZA
dell' on. G. E. MODIGLIANI
Tornata parlamentare 22 ottobre 1917
Centesimi
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MILANO
Libreria Editrice « AVANTI! »
1918
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.-;r, di /1011/(' ullrt c·onsfnf11/r1 i11,11/fi1·il'11:n delle• r/i-;11n sizinni tifjl'llfi in nrdine 110/i e~nneri tfl(/isfH'nsrtl>ili 1ier lrt
nuric·olt111·11 ed in !Jl'lll'f'(.' fJC'r /11 flf'()rl1t:in11c· na:iOll(l/e. 11011
cred11 01·11wi oi11nto il n10111enfo rii 1·n11uerl111·e clnssi r111::i"11e (IX/'i-/G) c/1irtmufe alle 11n11i in rlnnu1111ll11 leuue nn1m11/e sul reclu!umenlo ».
{Jl'I'<'
Milano -
Cooperativa Tipografia degli Operai -
Via Spartaco. 6.
Ifa foroltù <li svolgerla.
~ fOlll GLI \\I.
\'PllC' mir inlc'n7.ioni I<' poche cosr·
ehe m rri rul11to sollopon·c tllln ( 'nmrrn avr<'hhrro poL11lo
<'sserc dct,tc c.:011 lalc bre\'ilù, che origi11ari<11t1<'nlc io llli
ero limitalo a prrscnlarc una intcrr·ogazionc.
.
Soltm1lo la ncccssitù p1·orcdural<' in ciucsta discussione ha i11dollo la Presidenza, e io la r i11gr;11.io, di lrasl«1rnrn1·c la mia inl<'nogaziorH' in i11lcrpclla111a. Ed il
fallo che mi accade di parlnrr dopo nitri \ alrntissillli oratori mi indunà a dire ben po,rhc ptlrnle più cli quellr che
:n rei del.lo se si rosse lralfalo di una inl<'tTognzione; perch<\ lo scopo che io m i propongo L' di fore una co.;a che
non so come non sia stata già almeno tentala, eia quelli che
-4hanno parlato prima di rnr, <' rhc 11011 lralu r<' c.r non in
una delle interpellanze che oggi s i cloncbhrro cli ...1·utcrr.
Io mi propongo la semplice conc.Lal;11ion<' dl'l la insufli ~ien za quantitativa degli esoneri e delle li ('e111c ngricolc:
per dedurne la conclusione che h isou:na pnssa re S<' 11z ·a llro
alla ricerca dei mezzi per aumcntnrc il numero clc-11<' hrnc
ria cla dedicare all'agricoltura in tempo cli guerra.
La Camera - i collrghi non se ne impr1·malisrn 11 0
dcYc acquist;1re In sensaz io n<'
e non se ne offendano
che essa è la rappre.scnlant c ~dcl P aese, essa <" i I Pndamcnto dcl Paese, e che non c'è idea, non c'è conclusione.
non c'è applicazione di idea che le sin virlato di discutere qualunque sia il legillimo contrnclditlore de ll"idra r
della sua applicazione.
Si direb_be quasi che la Camera, nhhordando qu esto
argoment o, si senta come intimori ta dal fallo <l i <lo\'er
esporre le proprie idee anrnt i acl un rontradd illorc di tnle
autorità che abbia il dirillo di metterci
mi si passi In
parola che vuolessere scherzosa - su ll' allen ti, come se
non a\'essimo nemmeno il diritto di discu tere con qu esto
contraddittore.
È indiscutibile che la esigenza della prochnionc nazionale, di cui oggi si discute, urla co n l'csigrnza num erica (prego la ( 'amera cli ten er ccrnlo di questo uggr ttivo).
con l'esigenza numerica della g uerra . E basln questo , per
chè da qu alcuno si pensi che al Parlamento sin vietato cli
dire intero il proprio pensiero in proposito.
Ora io che sono dipinto come un tremendo sabotatore di chi sa mai quante cose, come uomo che s i dedica
a scalzarne chi sa mai quante altre, non faccio al Comando Supremo dell'esercito ed al Ministro della Guerra.
il torlo che loro fanno tanti colleghi, di supporre che ci
\'oglian o vietare questo esercizio del nostro diritto.
Sono sicuro invece che ci rin grazierann o ad una voce
-5se, adduccnc.lo ragioni, c.limoslrercrno come si abbia a
pruvvl•c.lerc pl't' le necessità cli \ila dcl P aese ill modo
che, soddisfacendo alle csigcme della g11rrra , non si distruggano le esigenze della sua vita civi le.
Quindi io non sollosc rivcrò mai una dichiarazione
come quella che ho udito lrstè dall'oralorc che mi ha preceduto, d i u11 certo tin1orr di im adcrc le coi11pctrme.
Oso dire che non noi dobbiamo avrrc questo timore. S iam o
noi chc.dobbia1110 JH'Clcndicre di essere riconosciuti la piìt
nlta competenza nel campo dell a \ila politica dcl nostro
Paese.
Dobbiamo insistere su questo argo111c11Lo. E 111i consentano i col legh i una pi ccola pnrcntcsi di pura cronaca.
Dobli imn o insisterci spec ialrncnlc oggi, cioè, nel g iorno in cui il ~l inist.ro degli Interni, che mi duole non \'C d('J'C al s uo l1a1H·n, così SC'\ 'C' I '<> con le cil'l'olar·i poli g t'a fatl'
che csco110 da \ ia ciel Seminario, 87, non riesce ad affcl'ral'c le decine (]i rnigliaia di manifesti alla nrncchia con
<·11i si indice una dimostrni·inc, clic a\'\ irne ir, q11csto 1110111<' 11to, ccl n cui i e it tad i11 i di Ho ma cc e hc l'i cord a >> so11u
11n ila li, pcrchè «tre sedute della ( 'amcra, t.rc giorn ale
clisl'attistc, tre spettacoli miserandi>> di m ostrano non so
quante mai irnbccil·lilù srconclo i convorntori (Ben e!).
Dobbiam o insistrrci proprio oggi, pcrchè, mentre andiamo lrnllando qui dci probl emi pi ù vitali, una dimostra1io11 e arlifìciosa - onde poco conta se sia folta o sparula ,
pi ccola o grossa
pretende imporre al Pad a111 c11to (dico:
al P adamcn lu !) come ha da esser composlo il Governo,
i1Hlica!l(lo che ce rti porla fogli de\ ono darsi (e \e lo dico
perchè lo snppialc se ù talcntnssc l'animo di ohbccl irc e
sr \i mnnra'-'SC il rornggio di 11011 farlo) han da rssrrc' di
Pnolo Bosclli , cli Leo11ida lfo;sulati e d i ~ idn cy Sonnin o.
I~: proprio oggi che la Gamcrn dc\ e \i\ ere, dcrn essere ,
deve \ olcre.
6-
E non per il pen:-;iero prllcgulo t'lw vi assi<'11ro, r
yorn~i dw mi credrste. è lonla110 assolula11)('nlc dal mio
pensiero, cli far dispetto al polerc rnililar<', ma pcrchè
lo sento e lo penso, lasciatemi aggi1111grrc clic la I ·amera
dc\C arcrc una \·olonlù perchè in q11eslo q11arto d'ora. ci
si~{nori, quel che si discute ogg i, che è all'onli11c dcl
giumo, è lilla cosa sola: se in Italia, alla fine della guerra,
ha eia prendere il potere ci,·ilc o quello militare (Com-
menti -
Rumori).
E gio\'a che su qucsLo piccolo 111odrsto argo11H'11lo, d1c
non può a\'crc nessuna marcala i11flu<'11za s11ll'csito clclla
µ:ucrra (come 11011 ne awù il co11gc'do dci q11a1«111lr1111i dcl
..ii e dcl 'TJ che rengo prupo11r11clo), sia ri\e11dicata e
rialTennala intera la nostra c,uprelllazia.
Pcrchè si continua a disculrrP'! ('i sono q11allrn pagine cli interpellanze. Hubo il mhlicr!' ;udi slatislici srrì,
e faccio una statistica rapida e fa('ilc. PresC'11lm10 i11trrp<'llamc per la deficienza degli cson<'l'i gli 011oren> li .\l osca.
('olnja11ni, ( 'aragnari (con rarguzia che gli (~ solita: g11ardalr il lesto delle due inlcrpellanzc), Libcrli11i Gc'sualdo,
Boli\ icr, ( 'uLugno, Huspoli. !\.vele sr11tito passare t111la lu
gamma dcl pensiero politico, scorrrrc cirH'malografìcarne11te la r apprrscntanza di tulle le rrgioni cl' flalin.
Presentano interpellanze JH'r la lr111.rz7.a e sprrrq uazione clc[.!li esonC'ri e delle licenze <H!ricolr µ:li onorrvoli
JJenticc, Storoni, ;\faleri, Gn:ibau, C'asuli11i, Gi; llc11!!ll, '\Io11lcuiartini (questo è un suuolalorc e 11011 cc111ta), J>a\ ia, ( 'iacci, SRnjusl. \11chc qui LutLi i pe11siPri e tulll' k regioui
d'llalia. E se da questi pulpiti di 11011 sahotalori. anche se
sono riel c·o111italone degli i1mu111cre\ oli (e l'('J'lo 11011 gior;i
spawnl.arsrnr rccC'c;siramcn lc, lanto piìr che cr 11e . è di
mollo più pericolosi e tremend i, e chi , i parla par chr
sia 11110 dci pi ù lrnrbrosi in questo 111orncnto!, se da lutti
c1ucsli pul pili di non saLotalori unu deficienza è ~cgnalala
7-
i11 111oclo C'osi preciso, ma p<'rchè 1'011. Hai1H'l'I 11011 ha
c'c'rcato di sfondare il regola11w11to di q11rsle nostre discus..,ioni e nn11 ha rispo~lo per primo, subito, a luLti quanti?
Il problema è posto.
La casistica- cli ;\Iichcli, le discussioui statistiche <li
l'olaja1111i 11011 aµuiu11guno niente. La \osLrn politica degli
esoneri e delle licc111.c agricole ha fatto fallimento: bisogna correggerla numC'ricamcntc. l i problema è posto, inutile è discutere se esiste ! Ed è proulcma urgente ! Guardiamo al calcncln rio: siamo al 22 utlobrc, e se lo stellone d'llalia o il Dio degli eserciti, il nostro, 11011 quello
di Guglie lmonc, non ci fanno grazia di 11111lare il corso
delle stagioni, se 11011 ricn fuori un qualche Giosuè più
'ero e maf.q~ior·r che non fermi il sole per 2'1 ore, ma
l'autunno per alcune sellimane, è scritto che si clc,·ou fare
le semine. li resto è chiac~hicrn, o signori, pcrchè scmi11a1·c necesse.
Se non accadono miracoli, hi"ogna che, f'rn 13 o 20
µi orni giù sia av\ e1111ta la semina nei terren i dove l'agricollura i· piìr arnmodcrnala, dove è maggiore il bisogno
cl i mano d'opera, e dove le opcr~u.ioni cli semina debbono
preco rrere nC'I lcm po appunto per i I bisogno di condizioni
pili favorevoli che in altre localiLù.
Bisogna anche che nelle a!Lrc lene d'Italia, dove ancora non so11u arrivale l'i11duslrin, la scienza e l'abilità
fccondalricc e ramrnodcrnaLricc dci lllodcmi sislcmi, al
piìr lardi Ira !!li mese, un mese e mcz1.o J'opcrazioni della
semina siano finite (Commenti) .
l'nci.
,\nche più presto: fru pochi giorni!
l\101lIGUJ\\II. - Hingrazio delle intern11ioni ehr
nggiungono altr i argoment i. Il proh lrma dc\e quindi essere risolto cnlro due scLtimanC'; e allora non c'è clavYcro
lempo di slarc a discutere sulla riforma elci modulo 5 o
o, A, 13, ccc.; se qucsLo deve passare per la trafila del
•
8111arcsciallo dci carabinieri o dl' l pretore o ciel s indaco;
u se in una ( 'ommissionc de\ e essere il J>ad rc o il fìcrliu
"
di famiglia !
E, o signori , bisogna 11'0\ are un procrdinwnlo raclic.;ale l'aci le, sollecito, uniYersa le, il cyualP ridia immedinLamenle al l'agricolLura Lullo lo st retti ssimo 11rcrssrll'io.
Che imporla che mi si ri c; punda di dar 100 mila esoner i se questi non baslano? Se non dale quel che oc.;c.;on e.
non date nulla.
Bisog na fare il ragionamento perfeLLamrnlC' a rovescio: poichè sem inare necesse, poichè prod111Te 11 eces.-.e,
si sta bili sca prima il fabbisogno 111inimo cli ma110 d'o pC'ra
e s i decida subilo dopo che questo 111inimo s ia concr.:;so,
c.;osli quel c.;he cost i, anche se mai polrss(' o dO\ esse dcri\ al'lle un 'a lterazione delle operazioni belliche, poid1è se111i11are e produrre necesse.
~Ia è proprio Yero che per d are~ qneslo minimo his1>g11a sonertire le operazion i l>elli chc 1 Eh \Ìn , sig nori:
sarebb e far torto alla sc1·icLù di c.;hi ascolta cimentars i al la
diu1osLrazione.
L'o n. Mosca, pochi quarti d'ora fn, ha en unci ato il
fabbisogno cli mano d'opera ri ch iesto clall'agricolLma itali ana in mezzo milione cli uomini, se non ho mal capito.
Guardate caso strano ! Un sabota tore òclla guerra con
i suoi colleghi cli sabotaggio ri tengo no che per questo fabbisogno basti forse una cifra infe ri ore,..
Io ho sen tilo affermare in riunioni di orga11izzaLori e
lavoratori agricoli, competenti in materia, che 800 o al
rn ass imo :350 mila uomini basterebbero per rid are alla
colt.ivazion e italiana quello di cui ha s t.rrtlamen tc bisogno.
Se qu esto è Ycro, on. l\f inistro clrll a G11 rrra, non c'è'
discussione possibile; ella deve lrornre il modo di dare
questi 330.000 uom ini , a meno che ell a non ven ga a dirci
(e non lo dirà, perchè lei è una persona seria, e pcrd1è in
-9<•!.!,lii l'<t~<i 11011 I() l' rcclrr<'1111110, pc:r<'hì: 11on (' vero) che
q1wsli 110111111i 11tc•ltcrcbbcrn, i11 pcriC'olo, la rcsistema su l
1'1 unte.
l ~n"la tagliare nelln selva s<'haµg ia ecl aspra e forte
dPgfi111lrnsl'ali, d1c fanno cli111oslrn zioni nelle \arie piazze
d·llalia, per ric.;upcrarc quri :i;:,o 111ila rsll11cri.
I•: t11llo l'iò l., cosi e\'iclc•11l1' C'l1c la rcsisl<'11z;1, opposta
clallc• a11lorila 111ilitari a q11rsle do111a1Hlc', cle\ e esse re rito
1111ta s<•1w1 ragione, cd ispira la so ll<11il o ad 1n1 ci 1d'f'o cli
dil'csa del le proprie prcrngati\l:, cli J'ru11le al la ri vendic.;a
1. io111• elci diritti Lit.la dal potere ci\'i le s u quesla quisLionc
l'11111c in altre.
Bisll~na a\'e rc qucsli uo111i11i s1ilii lll , e• allora \ic•11 !'al.lo
di jH'llSnre quanto slia lorcliti\·a11w11lc sbaglialo, ass11rclo e
pc ri<'olllso sia il pro\\ Pclirnc•11lo che si ì• prr.so onli11amlo
la re\ ision<' dci ril'ornwli proprio i11 q11C'sla stagione.
In cvu·:-,t'ora di ansie. alla vigilia di qurlrim C'l'llCJ jll'l
q11alc: alihiamo sperato quello che abbi;uno sprrnlo, (' che
\ i1·11e 1·infacc.;ialo a Trcvcs. a Tu rati. n Lulli noi; in quest'ora in c11i non sono im minrnli delle grandi 11cccssitù
111ilitari, era propri o il cnso d i togliere. a lanl i conlaùini
la spera111a di appront ar<' cffiC'a<.:cn1C'nlc and1r quest'anno i
prodotti dell e loro terre?
Po te\ ano essere 1<1 sciali Lrnnquilla111e11lC' a seminare
per esse re chiam ali a questa 'isila in alll'o periodo .
Si pule\ a ritardare questa cliiarnala all e armi , che, l.ra
le ;dire c.;ose, in gornbrcrù gli ospedali in un momento poc.;o
opporl.11nn, sia per le recen ti azion i. sia anc.:he per il fallo
che ess i sara11110 presto i11guJ11brali per le malaLLic invernali.
));il mornenlo che questo sproposito c., stato fallo, non
<li\f'11li clefì11ili\11. e alnw110 1:1 C'ffl'lli\<l C'hia111ala ;illr armi
cll'i ri\ ed uti sia ritard ata e fole s<1 pe1·e clic in ronlraccnmLiu la qui ete, la produzione 11aziu11ale ricevon o as~i c.; ura-
-
-
10 -
I.Ione dcl rit111'11IJ defi11ili\o a t:a"ia di 1111 prilllll l'Ul1li11gf'11tl'
di d.i...,si tropp o anziane.
~ignori, f.ono :-.tale dette lanl<' t:nse s11 q11c . . tu urµomcnlo che. se do\Cssi clarmi ct1l'a cli prendcrlr t.ulle in
consiclcra1ionc, non polrei m1111lc11rre la prom<'ssa che
ho falla di esser b1·c\ e. \fa 'oglio JHT11d1•1·111• i11 co11sidcrazio11r alcune che si desumo110 da ul' r<' <'spusll'ci lesti·
dal Ministro di Agricoltura.
I dali dcll'on. Haincri mi hanno fallo l'rffcllo di esse re
i più disastrosi che si polessern dire, pcrrh(· non so lo ha
dcnun7.ialo in questa ( 'umcra In clin1inuzionc delle tene
colli\ al.e a grano (fat.t.o la cui gra' ilù non sfugge n nessuno)
ma ha tlcnun1.iat.o anche per l'anno scorso la fallanza, specio lmcn lc graYe, nella Valle Padana.
Ora, se io non frninlrnclo assol11lamenl<' il signi fi calo
di questi cinti, la cosa <\ per me mollo graYe ....
IL\[\ EIU, \linislro di .l gricollura.
Per quesl'nnno.
\IOT>IGLIA \I.. .. perch(~ la diminuzione aniene nell a
zona in cui è più intenso lu inYeslimr11to di mano d'opera,
\'aie a dire che ella ci ha offe rto un ·d ato che scn·c n misurare in modo g raYissimo le c:onseg11enzc cli qu esto clislogl imcnto lroppo graYe di rnnno d'opera da i lavori ci\'ili.
J\J\INEHI. - No, la fall anza dipende cl:ill'anclament.o
cli s la g ione ne lla Valle P adana .
i\IODIGLL\NI. - Ella non ha ancora inventalo, per
quanto ne sia cOll1j)Clentissimo - cd è fol'S<' l'eccesso di
compet.enza eh e pro<lucc i I non eccessivo successo dcl Ia
5Ua opera di Ministro - ella 11on ha ancol'a im Pnlalo il
provino per slnhilire che qurl la fallanza dipende da andamento cli stagionr: e all ora io ho clirillo di lral't'<' la conseguenza che quanto si Yerifìca nrlla zona d"(lalia. dove ('
più intenso l'i11Ycstimenlo della mnno d'opera, si deve far
risalire all a speci fica mancan7,a fii mano d'opera in quella
regione. Le cifre le5lè citale dall'on. Colajanni, e.limo-
11 -
slnllldn clic ~li <'S<ill<'l'l la11lo so110 111111111·1 q11;111lo più alla
i.• la JH!n·1•11l11;d!" d<'llo a\\ e11li1ialo, o brarri:inlato che dir
si vogl ia, <·011f Pl'll!allo app1111lo la rnia os"i<'I'\ azione. che
la folang<' d<· I r<1c1·ollo della regione pad[111a è in strello
rapporlo col difello di mn110 d'oprra: perchè· in quella
regiu11c, a ('tillura progrcclila, la mano d'opera (~ rclativamc11l<' più m•cessaria .
Un altro argomento a fa\ ore delle id<'<' si può clecl11rrc
dai prov\ Pdi111c11ti che la Francia ha giù preso :il riguat'do.
L'rn1. l\ai1H'ri. se 11e è giù fal lo carico P ha \o lulo dare
s11liito 1111:1 risposta su questo ;1l'grn11e11lo <' ci ha dello: è
\<'ro, la l•'ra11cia ha congedalo le classi ch i 'G8 al '71, llla
11on c'r': <'011l'ronlo possibile, pcrchè noi :111cora <tlla chia111ala della classt' ciel 1871 no11 siamo arri\ali . \ fa io osservo rhc l'arf!OJ11e11lo c;j ro,·cscia con la massima facilitù
eon I ro i I ro1 ilradd illore.
Forse che il qua11tilali\ o o il fahb1sog110 di forza ar111ala i11 Francia è uguale a quello dcll"Ital ia '! Io sono il
rne110 l'ornpclenle di lulli quanti q11i denlro, per dare una
risposla su q11eslo problema. \'orrri che i \ Iarnzzi e i
l)i Giorgio, i1n·ec;e di lacere, sperial111cntc l'ul 1i1110, ci illumi11a-;srrn, essi che sanno, e clic hanno Yislo.
Vorrri che ess i ci ill1nni11asse1·0 su qucslo rlalo fo11clan1entalc" \"01Tci che 1'011. ;\Iinislro clelln Cuerra smctlcssc qu<'s mah czzo cli credere che il Parlnmcnlo non
possa i11 nessun caso, mai, a\ ere almeno un dato gene~
riro sul la ll<'C<'ssilù e sulla 11rgc11za e il ronlcnuto clog!t
appn•sla111enli di guerra . Per qu<'llo che posso giudicare
io, il fali1Jisog110 cli uomini in Francia t' i11fi11ilamcntr suprriore al 110.stro. :\011 per n111la la legge cli recl11ta111c 11 lo
fra11<'ese :1\C'\ a limiti cli se1Tizio mililnrr di grnn lunga
supr rim i ai noslri. E poi, olt.re alla cli\rrsilù. elci fahb.isog110, c'era e c'è la cJ i,·crsilà della capacilà d1 clurarc u 1
guerra <;un un ucLcrrninaLu <;011liugc11lc, argomenLo che
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11rrnmc110 eia 111ilitari può cssrrc rifìulal.o, perd1è 11un \aie
arnrc u11 cscn;ito, se 11011 si ha11110 i 111r11i pc'r tenerlo in
effkienza.
Quindi il cu11fro11to fra la sil11azio11r ilali1111a e i pro\\edimenli cli rirn io in congedo dclihrrnLo in Fran<'ia, è
tulio a fan> re della mia Lesi. Ed io ne dc~11n10 la 11Pl'Cssitù
cli stud iare senza preconcclli se non sia il enso - come
io t:r·cdo
cli diminuire in Italia l'cccrsso nelle cl1iamilLt'
:di e armi, che è ormai eviclcnLissi1110. Pen:hè, sempre pro
lcslnnclo la 111ia incompcl.cnza, se t• vrrn CJ11C•llo c.:hr si11Lctizzava J'allru ieri l'un. Nitti e clic orama i si senLc dire
un po' da Lult.i, se è vero che la gucna r111·oprn, che la
µucrrn mondiale passa dal prrioclo clrlla potenza delle
armi a l periodo dell'csamirncnto; sr è \ rro che la guerra
si trasforma con pochi mc1.zi lllC<.:canici r 111inori Bwni
u111ani, in omaggio a questo duplice rritrrio gion'rù, ogni
qual \ ol ta si po~sano aumcn tare i m cui llH'c<.:nn it:i, provvcclcrc rapidamente alla liberazione dci mezzi umani, pert:hè 1:1 lunghezza della guerra rrncle scmrrc più prricoloso
il distogliere le forze vive dcl lnvoro eia! cnmpo dr!J'at.li
viLù civile, sia in 'ista elci In necessaria ripresa della vit11
normale dopo la guerra, sia in 'isln
lo dico per 'oi
Lut.li, o avversar! - delle stesse esigenze delln guerra.
durante la quale bisogna pure che In Nnzionr vivn e che
abbia la sensazione che non si lnscino sccc;11·e e distruggere le radici stesse della propl'in esistenza.
FraLlanto. o sig-nori, il prnhlcma è posto ! Questo
gruppo, più sbarazzino degli altri, ha avuto. non dico
il <.:oraggio, ma l'accorgimento cli dire le cose come stanno.
Dalle vostre premesse viene la nostr::i consrg;ucnza; la necessità di numentare In mano d'opera e In procl11zione r
riconosciuta eia lutti e bisogna risoln~dn. E, se Yi sono
1·ngioni che impongono la soltrzionr, sollrnrre il problema
al libero esame dell'i\sse1111Jlca è w1 errore. E dovete af-
.,
fro11larl11, t:inln piìr chr In S1Jl.111.H111c che si prrsr.nln come
o\\ ia in qucslCJ 11w111P11lu c': 1·os1 111oclcsla, chiarn, i11co11l'11l:rliilP, l'lrc s11lo il clcsiclcrio di non a!'<·cdc·re alla richiesta
di 11n istit11to, o cli per-;onc CCJll le qu;rli 11011 si \Uol <.:011
sent11r, può lrallellcrc dalL1ccoglicre J;1 ril'h1rsLa stessa.
\oi C'h1cdia111<J il congedo dclii' c;)assi "7'i <' '7G. Devo
co11fC'ssare l'he la pri111n rngiorw clrr 111i ha i11rloLLo a prosp<'llar·c la q1wstio11r in q11c'sti lel'11 1i11i lilllilatissinii è· slnl.a
sLrC'Lla11"•1rtc gi11l'irlira. ~e('(l11do la l<'ggc ci<- ll o Stato, i
rii.ladini, cl1ia111ati a sostenere col sani fì zio cl<'lln pcrson:1
il prso della g11crra, si Jlmilmano a qurlli della classr
187G. La legge dcl rcchrtamcnto pre\ede però il caso
ehc, nel 1110111C'nlo in C'lli scoppì In g11cna, per ragioni di
cui s'intuisce la uppurtunilà, possa essere ri11\ iato a dopo
la .,!.nrcl'l'a il rinvio in conuedo clefìnitirn drlle classi soggcUc ad obb lighi di lc\a. Perciò lr classi 187'1 <' 1875 fu
t'<>no richiamale con modifìcazjunc e in deroga nlla legge
normale elci reclutamento.
Se> non ctTo, l'llnlia è la sola \azione che ha cor
retto In legge dcl reclutamento ; si dc\ e dunque concludere: o che la legge era falla male, o che abbiamo faLto
1111a cosa in11Lile ed eccessiva.
l\Ii mosse d11nqu~ questo criterio giuridico: rientrare
nella legge. Ma, quando ho dov11to pensare n prospettare
la questione al Parlamento, ho capito che un argomento
di questo ge nere non sarebbe bastalo, poichè la guerra
ha infranto ben altre leggi che quella sul reclutamento.
Ilo dovuto procurarmi alcune cifre chieste un po' a Lutti;
e sono arrivato a questa conclusione:
I contingenti ricavati dalle classi 1874 e 1875 non
superano complessivamente i 150 mila. Ora io domando
'><' dnyvc1·0 è il caso di stare a fare una discussione così
g-rnssa di front.e a una cifra cosl piccina. Ci sarebbe da
domandarsi se la richiesLa non è troppo modesta, se non
~
I .
-
14
hi.:;og·nerehhe forse cst<'nd<'rC' il rinvio in ro11g<'clo :-ilh
clas~c 18/G - o, più gcncric:arn<'nt<', a l'hi ;ibbia s11pcrato
un dato limite di età - ill n10do che coloro "lie 111n11
111n1w lo rnggiungu110 S<1p<'<;scr·o ('!te il lor() rl<'hito \<'I''-'''
la patria è sufikientemente. pagato.
\la è notevole che la cifra ric;n :-ihile dnll'im io i11
congedo delle classi 187/i (' 18/:J IH'rllrC' tl<' di r-.1 ggi1111ge1·"
qu<'lla ('ifrn minima cli rcsl it.111.io11 C' di f'ol'/C' all';l!4l'irnllul':1
nazio11alc chr ho incli cnlo come qnrlln l'ilr1111la sl1·<'l l:t1n<·11t<'
11ccC'ss;11·io clni compe le11 Li clell;i pal'lc prnlelal'ia. l11fnlli
se g li esoneri sinora conc essi arl'i\\lllo a l:?O 111il n, s<' il
Go\"Cl'llt> non dowehbe cli.:;p<'r·ur·si di portare questa cifra
a 150 milc1, se col cong-e<lo- e In 1·rstit111io11c dC'llc classi
<J.cl 1871 e 1875, s i l'ill'O\ ano altri 130 111iln, siamo con
tulta faciliti! alla cifra che, secondi> quello f'h<' a 111<' sembra strrtl;1111cnl<' neccssnrio, cle,-e p111· r<'slilnirsi nl la\'OC'O
c·i\ i le.
\[n osscr\'o subito che, S<' qnC'sti ralrnli sono shnglinli.
sr il ricavabile, dal ritorno o cn-;n dC'll<' classi riel I87't
e 18/i>, fosse inferiore alla cifra ('he ho i11clicato, a mio
<n \'iso non si clo\Tebbe esi tare n<'I prornum'<'re l'irl\'io m
cong-edo di al tre classi di anziani.
Signori, io non ripeterò qurllo rhe ho dello, non vi
farò il torlo di pensare che voi, le cose che ho drtto, 11011
I<' .:;npesle prima di m e.
Se è indispensabile per J'ogricollurn. per la prorh1zione nazionnle, che quel certo qunnlilaLivo di braccia sia
restituito al layoro civile, bisogna rcsl.il11irlo, a m<'no rhc,
ripeto, non ne r·isult.i la disgregazione
il che e\ assurdo
in termini - clell'organizzazionc di guerra.
Ora, poichè l'assurdo restn assurdo, la restituzione
si impone e _bisogna concederla, n11che se l'iniziativa av\'C'ngn dai poteri civili dello Stato invece r he dai poteri
militari. Bisogna restituire quei lavoratori a resLituirli su-
-
15 -
bilo. f n p<•11so 1·h<' S<' in q111'slo ricsnmc clrllr qnrstioni
uq!erili di q11c..,l'111 a, i11 <JllP'-'lll acldilare, ai pol<'ri che do\'f'an11u pro\\ Pden i, i cril<'ri dr sol111ione di una crisi
<'hf' t' giù apc•rt<1. pul<'SS<' lro\'ar posto
in 11rnniPra pre('isa, citi ara, 111111 ('Cjlli\ oc<1, 1·011 la sere111lù, <'<>Il la dignitù.
co11 la l'<>g11i1.i o11<' della propria <'1>1nprlcma che 1111'As·
sr1nl>l"a l<'µisLdi\ a dc\<' "'<'I'<'
polrsse trm ar posto
a11d1<' l°<''-'p rrssi1111r dC'lla \<ilo1lli1 dcli' \ ssr111hlr:-i lf'gislaIÌ\ a C'lt<' si appr·c's li a ricla 1·r pi<'rW C'f[icaf'i:t alla \ila C' ivil e
ro11 qu<' -.;la 111odc•st;1 sotlr;i1io11 <' di l'u r1.c• ;tl lr file dci co_mhatl<'nli: io p<'11so clt<' q11<· .... ta i11di"mio11<' <1\'r<'bhe molto
più ndore (nr-.;s11110 se l'abbi;i ;1 rnal<') di ('<'rti ordini ciel
i.:ior110, C'h<' polrclilH'I'<1 1'SS<'l'<' \'ol;rl i per <H'<'lmn azione eia
l11ll:1 I' \-.;s<' rnbl ca. P<'r('hì· \OIT<'i \Pdc'r<' chi 1· ('!te dirà chr
111111 '-'I dchl>ano dife ndere I<' pr<'rn!.Utli\e p;irlament.nri, e
chi von·<'hbe dire r.he la guerra non dC'hha r .... spr·e c·ondolla
c·o11 una ai.ione cnr.ruica. ~<' non ci <\ c•11rr·gia in guerra.
vm~·ci sapcrr in eh<' coc:,a 111;ii l"rn<'rgia a\ rehbc da essere
:-idoperala.
'.\Jon d11nqt1C' ord ini ciel giul'llo \'nglti, 111a designmione
coraggiosa, limpida, chiara. E, poichè q11estu piccolo argomento, ('li<' ci sta clirrnnzi oggi, prnnrltc una clesigna1iu11r pr<'risa, si adotti la solm ion<' di qurslo problema
come i11dic ati va della \'ulonlù di qu<'sla J\ssC'1nblc<l, di ri:n Cl'C davvero il -,uo pol<'re so\ 1·a110, rosti quello che
costi.
Questa rnlonlù del Pnrlamcnlo cli essere il Parlamento
cli fronte alla pian.a, cli front<' ai pnlnzzo, cli fronte alla
rongilll'a, cli fronte al prepotrrc di Ol'gn ni nel altre fonzioni
clccliculi, in qu<'sto momento della storia italiana, non può
in alcun modo 1111ocere, ma potr:'t g im <Il'<' imni rnsament<'
al prestigio dell'Italia: in quanto farà capire a tutti ed
o\ unque che la nostra non (\ terTn da « hinclrmh11rghi »,
comunque si chiam in o.
-
Hì -
La noc;tra propoc;La ha d11nque anche questo significato, e su cli essa noi clcsitlerinmo che si manifesti il
pensiero della Camera, per cui convertiamo la interpellanza che la contiene in una mozione . (Approvazioni -
Applausi all'Estrema Sinistra).
« f ,r1 Cam era, di fronte alla conshttata inSllf[icienza
delle di.c;1>osizioni viuenli in ordine a!Jli e.c;oneri indis11en
sabili per l'aurico//ura ed in fl<' IH ' l'C 11cr la produzione nr1
ziorw le, invita il Governo a congedare Le classi anzianC'
(1871t-7G) chiamale alle armi in deroga alla legge normale
sul reclutamento.
«
\fomc.T.1\NI TR\'VJI LON1 -
J3EGlll -
M\ZZO'\/J - SoGLI\
DucoM - TunATI - J>n\\ I POLli\ r
nessi - PESCETTI )).
Br.:L-
M1rn-
Ill\ itata a yotarc perchè la mw.ionr s1 clic;cutessr
l'inclomani in srcl11ta mallutina , la ( ':i mrrn , im prO\ visamcntr, ... . 11011 ric;ultò in nurnrrn )P.gaf P. !
DOCUMENTI SOCIALISTI INTORNO ALLA GUERRA.
PRDIA SERIE.
Contiene: la deliberazione del Com·egno di Bologna; il Manifesto della. Direzione del Partito Socialista. Italiano; la dichiarazi6ne della :Jiinoranza socialista austriaca per cura <li
}'ederico Adler: i discorsi pronunciati alla Camera <lai deputati Tnra ti, 'l'reves, Lucci, ?.Iazzoni, )folligl iani, Dngoni, Bentini, ?.Iorgari, Zibordi, nonchè gli appelli nominai i.
~·ono 12 opuscoli L. 1,-
SECONDA SERIE.
Contiene la Commemorazione dei Nostri )forti fatta da
Filippo Turati, e i discorsi pronuncìati alla Camera. <la.i deputati hloùig1iani, Turnti, 1'reYes, Lucci, Graziadei, Prampolini, Casalini, Cngnolio, Dugoni, hlaffi, nonchè gli appelli
nominali.
Sono altl'i 12 opuscoli L. 1,50
1'ERZA SERrn.
Contiene, oltre l'autodifesa di Federico Atller, i 11is<.:orsi
pronunciati alla Camera dai deputati .>Iocligliani, Turati,
Tre\·es, Bentini, Mafiì, Casalini, Todeschini~ ilinsatti, )farangoni: Brnnèlli, Bussi, Bonardi, Pucci.
l 1 '2 opuscoli L. t ,80
I 36 opuscoli L. 4.
QUARTA SERIE
X. 1. La c1·isi minisle;·iale e il polei'e 111ititcu·e, cliscorso dell'on. a.vv. G. E. )fourn1,r_\xr . . • L. 0,10
2. La gue1Ta e la rea::;ione. disl:orso dell'on. avvocato GBxt·z10 Bi:~T1xr . . .
,, 0,10
B. Sulla politica /inan:;ia1·ia ed este1·a del Go11
Vel'no , discon;o <lell'on. prof. A. GR.\zr \l>Rl •
0,15
,, 4. La c1·isi del Ministe1·0 Nazionale e il p1·outema "·
eletta Pace. discorso clell'on. J:'. TL'HATI : prececln to dall'Interrogazione: In cli/'esa cli un Co,,
mune socialista. - La clichia1·azione tlel U1·u.p-
Pa1·lamentare, letta dall'on. C. Pn.D!l'OLIXI ,, 0,30
5. I falli rli To1·ino e la politica del C:m;e1·110,
due discorsi dell'on. Gn LIO C.\fi.\J.rx1 . . . ,, 0,15
,, 6. Pei' una p1·oposla di pace . . discorso <lell'onore\·ole Onim;o 1.IORGAHI • . • • • •
n 0,25
,, 7. lJopo la disfatta e pe1·chè non si l'innovi, di~corso dell'on . F1Lll'l'O Tt u.\'l'I . .
. ,, 0,20
., 8. Pe1· la tlife.rn del Padito, discorso dell"on. l'r1 ll'PO Tt ' H.\TI. • • . . . • • • . • • . .
,, 0,15
j)O
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Ordinazioni con importo alla
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Esoneri agricoli . e congedi di classi