SCUOLA MEDIA STATALE NIEVO-MATTEOTTI
SEDE CENTRALE Via Mentana, 14 - 10133 TORINO Tel. 011/66.02.003 – fax 011/66.02.077
e.mail: [email protected]
Cod. ministeriale: TOMM25900N
Cod. Fiscale : 97602630010
PLESSO “MATTEOTTI” C.SO SICILIA 40 TEL.011/6614514
FAX
011/6612922
www.nievomatteotti.it
PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Contesto


R
I
S
O
R
S
E
Educativo
Territoriale
PROGRAMMAZIONE
CURRICOLARE
EXTRACURRICOLARE

Progetti

Organizzazione
PRODOTTO
IN TERMINI DI

Esiti di
apprendimento
degli alunni

Qualità del
servizio
ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
0
1
INTRODUZIONE
La scuola media statale Nievo Matteotti, nata nell‟anno scolastico 2000/2001, a seguito del
dimensionamento delle istituzioni scolastiche, si caratterizza per le sperimentazioni didattiche
ed organizzative, introdotte e realizzate dai due plessi.
Storia
Il plesso Ippolito NIEVO, sin da 1981/82, si contraddistingue per il progetto di
sperimentazione ( art. 3 DPR 419/74) che, anticipando la flessibilità didattica ed
organizzativa, ha tracciato la strada all‟autonomia scolastica introdotta sul territorio
nazionale in via sperimentale a partire dall‟anno scolastico 1998/1999. Inoltre, con la
sua decennale esperienza nella sperimentazione scolastica ha dato vita al Polo
Sperimentale Internazionale Europeo, costituitosi scuola autonoma nell‟anno
scolastico 2000/2001.
Il plesso Giacomo MATTEOTTI si distingue per la sperimentazione della flessibilità
-nell'orario e nella didattica- già introdotta alla fine degli anni '80. Nel 1997/98 ha
aderito, quale Istituto pilota, al "Progetto Copernico" che ha portato alla
razionalizzazione della struttura organizzativa e ad una più efficace progettazione
pedagogica. Inoltre, la scuola ha sperimentato con due anni di anticipo l'organico
funzionale, che permette una maggiore stabilità del personale docente ed un migliore
utilizzo delle risorse.
Il Collegio dei Docenti, riconoscendo la validità e l‟efficacia dei due percorsi legati
alle diverse realtà, ha individuato le finalità comuni, gli obiettivi educativi e didattici
trasversali da conseguire ed i criteri di valutazione; di conseguenza, ha integrato le
metodologie didattiche ed organizzative dei due plessi, ottimizzando risorse e
strategie.
Finalità
Il modello che si intende offrire è dinamico e, inserendosi attivamente nel processo di
trasformazione socio-economico e culturale dell‟alunno, assume un ruolo primario nel
processo di crescita per la formazione di una personalità duttile e creativa che sia in
grado di orientarsi e riconoscere le proprie potenzialità ed abilità.
Per rendere efficace tale modello, si vuole perfezionare la flessibilità didattica ed
organizzativa che, permettendo di abbandonare un sistema rigido, potenzia la crescita
dell‟alunno nell‟area cognitiva e affettiva.
Il ruolo dell‟insegnante, professionale per esperienza e competenza, aperto al
confronto e alle verifiche collegiali di processi e risultati, esperto nella sua classe e
nei gruppi eterogenei delle classi aperte e dei laboratori è un punto di riferimento
nella costruzione e nella riuscita del modello proposto.
L‟orario scolastico flessibile è uno strumento indispensabile per raggiungere e
determinare gli obiettivi e le strategie di intervento comuni ai due plessi.
2
CONTESTO EDUCATIVO
Dimensione della scuola
La dimensione della scuola è data sia dal numero degli alunni iscritti e quindi delle classi
autorizzate, sia dal numero del personale docente e amministrativo che in essa opera.
Plesso
NIEVO
Plesso
MATTEOTTI
TOTALE
Numero ALUNNI
528
547
1075
Numero CLASSI
22
22
44
Numero Classi PRIME
8
8
16
Numero Classi SECONDE
7
7
14
Numero Classi TERZE
7
7
14
50 (*)
39
89 (*)
Numero DOCENTI
Numero DOCENTI in comune
12
Numero totale DOCENTI
101 (*)
Numero ATA
Collaboratori scolastici
Assistenti amministrativi
Direttore SGA
8
5
1
6
1
-
14
6
1
(*) di cui 3 comunali
Tipologia dell'utenza
Gli alunni della scuola Nievo - Matteotti rappresentano una realtà ampia ed
eterogenea con una prevalenza sul piano socio-culturale di una fascia di utenza di
livello medio-alto.
A questa tipologia di allievi se ne affianca un‟altra che registra la presenza di alcuni
alunni in situazione di handicap fisico e/o psichico e di altri in situazione di
svantaggio.
Frequentano la scuola anche alunni provenienti dalle comunità situate nelle zone
circostanti i due plessi.
Negli ultimi anni, inoltre è aumentato il numero di alunni di altra nazionalità per i quali
la lingua italiana è da acquisire o da perfezionare.
La richiesta culturale delle famiglie si fonda su standard di apprendimento elevati e
su una qualità del servizio di livello alto.
3
Caratteristiche e stato dei due edifici scolastici
La sede della S.M.S. Nievo e la sede della S.M.S. Matteotti risultano realizzate in
base ad un unico progetto architettonico e, strutturalmente, si possono considerare
identiche.
Entrambe sono composte da due corpi di fabbrica con base quadrata che si
intersecano fra di loro e sono sfalsati in quota dell‟equivalente di mezzo piano. Due
rampe parallele di scale poste nella zona di intersezione, collegano i 9 livelli della
scuola. Due palestre uguali e parallele con i relativi servizi costituiscono un terzo
corpo autonomo.
Gli edifici sono dotati di molti laboratori e spazi vari per le attività didattiche.
Entrambi gli edifici, per i lavori già realizzati, presentano una soddisfacente
situazione edilizia interna ed esterna.
Sicurezza dei luoghi di lavoro e dei lavoratori
L‟Istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e di sicurezza
del lavoro in particolare secondo i dettami del D.Lgs. 81/08 e del D.M. 26 agosto
1992 in materia di prevenzione incendi negli edifici scolastici.
Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro,
individuato nel Dirigente Scolastico ai sensi del D.M. 21 giugno 1996 n. 292.
La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è
curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore
di Lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal
Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS).
Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e
Protezione, Addetto Antincendio e Addetto al Primo Soccorso come previsto dal
D.Lgs. 81/08.
Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione con individuazione degli incarichi
previsti e vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che
coinvolgono l‟intera utenza. Ciascuno è informato dei propri compiti e del
comportamento da tenere in caso di emergenza.
In particolare:
1)
Esistono depositati in Istituto il DVR e i DUVRI;
2)
Esiste il piano di emergenza;
3)
Ogni anno si provvede all'informazione di tutte le componenti scolastiche
attraverso la distribuzione e la presentazione commentata dell‟opuscolo sulla
sicurezza;
4)
Viene attuato il servizio di prevenzione e protezione secondo l'organigramma
riportato alla pagina seguente;
5)
Organigramma e opuscolo sulla sicurezza sono pubblicati sul sito istituzionale;
6)
Secondo la vigente normativa, si tengono annualmente corsi di formazione e/o
attività di aggiornamento sulle tematiche della prevenzione e della sicurezza
rivolti a tutto il personale
4
7)
8)
9)
Per gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, gli Addetti
Antincendio e gli Addetti al Primo Soccorso vengono attivate, in
collaborazione del RSPP esterno, le attività di formazione / aggiornamento
previste dalla normativa vigente;
Sono previsti momenti di formazione per gli allievi, finalizzati alla sicurezza,
anche nell'ambito dell'Educazione Civica, con il conseguente coinvolgimento delle
famiglie;
E' stato ultimato il programma degli adeguamenti relativi al rischio delle attività
(dipendenti dal Dirigente Scolastico) e al rischio strutturale e impiantistico che
compete alla proprietà (Comune di Torino).
Nel corso dell‟a.s. 2014-2015 si è svolto il corso per l‟utilizzo del defibrillatore
al quale hanno partecipato il DS, il DSGA e alcuni docenti. Piemonte Cuore Onlus
ha organizzato ulteriori corsi di sensibilizzazione nei quali sono state coinvolte
alcune classi di entrambi i plessi. I defibrillatori, donati dall‟Associazione sopracitata sono stati collocati permanentemente in entrambi i plessi.
5
DATORE DI LAVORO
Prof.Andrea RASTELLI
RESPONSABILE SERVIZIO
PREVENZIONE E PROTEZIONE
MEDICO COMPETENTE
Arch. Flavio PASCHETTA
Dott. Giulio Angelo BOARIO
ANTINCENDIO EMERGENZA
ADDETTI AL SERVIZIO
PREVENZIONE E
PROTEZIONE
Elena CARLONE
Liliana HENKE
Federica LORENZONI
Giovanna PISCOPO
Chiara TORRETTA
Monica VIARA
Fiorenza BERNARDI
Laura DIANA
Gino FANTON
Luisa NAPOLI
Antonino PICCIONE
Giovanna PISCOPO
Vincenza QUAGLIA
Ileana SINOPOLI
Roberta STRUZZI
PRIMO SOCCORSO
Agata ARENA
Angela BARATTA
Cinzia MORELLO
Massimo SERENO
RAPPRESENTANTE
DEI LAVORATORI
Roberta STRUZZI
Eleonora SESSO
LAVORATORI DIPENDENTI
122 (+ 1075 allievi)
6
TERRITORIO IN CUI OPERA LA SCUOLA
La Scuola Media Statale „Nievo-Matteotti “ fa parte della Circoscrizione 8 "San
Salvario – Cavoretto – Borgo Po". Copre un territorio molto ampio, costituito dalla
fascia a destra del fiume Po, da Corso Gabetti ai confini di Moncalieri, in cui si trovano
i due plessi scolastici, una zona limitrofa alla stazione di Porta Nuova ed una tra Via
Cellini, via Genova, via Cherasco, via Alassio, via Pagliani e via Bona (comprendente
piazza Carducci).

Gli istituti scolastici, sia statali che legalmente riconosciuti, di ogni ordine e grado,
sul territorio in cui opera la scuola "Nievo - Matteotti", sono numerosi. Le
istituzioni scolastiche statali sono:
Circoli
didattici
- C.D. D‟Azeglio
- C.D. Pellico
Istituti comprensivi
Scuole superiori
- I.C. Rayneri - Manzoni - Keller
- Liceo Classico Alfieri,
- Scuola Internazionale Europea - Liceo Classico Gioberti
“Altiero Spinelli”
- Liceo Scientifico Gobetti - Segrè
- Liceo Scientifico N. Copernico
- Liceo Regina Margherita
- Ist. d‟Arte Passoni
- Ist. Professionale Giulio
- Ist. Tecnico Arduino
- Ist. Prof. Gobetti - Marchesini
- Ist. Istr. Sup. Giolitti
- ITES Rosa Luxemburg
- Ist. Professionale Galilei

La Circoscrizione 8 ha sede in via Ormea 45; da essa dipendono:
- Servizio socio-assistenziale di via Ormea 45
- Presidio amministrativo di corso Moncalieri 18 (sport, cultura, turismo,
anagrafe)

L'ASL n. 1 è l‟azienda cui appartiene il distretto sanitario n. 8 con sede in via
Petitti 24. Si segnalano in particolare i seguenti servizi decentrati, con i quali la
scuola ha continui rapporti di collaborazione:
- Servizi N. P. I. (Neuropsichiatria infantile): via Silvio Pellico, 25
- Consultorio pediatrico, Medicina scolastica: via S. Tommaso, 4
- SER.T, servizio tossicodipendenze: via Lombroso, 16

Il Consiglio Scolastico Distrettuale, organo collegiale previsto dai decreti delegati
a livello di distretto, è situato nella scuola media Manzoni di corso Marconi 28.
7

Le biblioteche e i musei presenti nel quartiere sono:
- Biblioteca civica "A. Geisser"
- Biblioteca comunale “N. Ginzbourg”
- Museo "Don Bosco"
- Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi”
- Museo della Frutta – Museo di Anatomia “Cesare Lombroso”
- Borgo Medievale – Castello del Valentino – Promotrice delle Belle Arti

Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, si segnalano le seguenti risorse:
- Linee urbane: 66, 73, 52, 70, 53, 16 , 61, 67, 47
- Navigazione sul Po: Murazzi/Borgo Medioevale, Murazzi/Italia 61,
Murazzi/Moncalieri

Soprattutto i quartieri Borgo Po e Cavoretto sono dotati di un‟ampia zona di verde
pubblico, costituito da numerosi parchi quali: Parco del Valentino, Parco Leopardi,
Parco Michelotti, Parco Europa, Parco del Colle della Maddalena, Villa Genero.

Il raccordo della scuola con il territorio largamente inteso avviene attraverso i
servizi culturali e sociali offerti dagli enti locali, e precisamente:
- Comune: Servizi Culturali in via S. Francesco da Paola 3; Servizi Socio Educativi
in via Bazzi 4; Settore Sport in corso Ferrucci 122.
- Provincia: Istruzione e Cultura in corso Inghilterra 7/9.
- Regione: Promozione attività culturali, istruzione, spettacolo in via Bertola 34.

La Scuola opera da molti anni con la divisione dei Servizi Educativi Territoriali del
Comune di Torino, aderendo alle proposte dei laboratori territoriali e collaborando
con i musei nella produzione di materiale didattico.

Lavora, inoltre, in stretto contatto con i Servizi Sociali, le Comunità per i Minori,
il servizio di NPI del territorio per un inserimento efficace dei ragazzi che
presentano particolari forme di disagio.

A partire dal gennaio 2002, è stata individuata sulla base del decreto del Ministero
della Pubblica Istruzione (MPI) la Direzione Generale Regionale del Piemonte che
sostituisce il Provveditorato agli Studi e la Sovrintendenza Regionale, assumendo su
di sé alcune funzioni già appartenenti agli uffici centrali del Ministero. Il Direttore
generale regionale per il Piemonte è il dott. MANCA Fabrizio; l‟USR ha sede in corso
Vittorio Emanuele, 70.
In merito ai servizi decentrati del MPI, l‟istituto può inoltre usufruire dell‟ USP di
Torino, avente come Dirigente il Dott. CATANIA Antonio e degli UTS ad esso
collegati.
8
RISORSE DELLA SCUOLA
Risorse umane
 Area della dirigenza. Il Dirigente scolastico è il prof. Andrea RASTELLI che
si avvale della collaborazione di uno staff costituito da 17 docenti, costituite da
due collaboratori di presidenza e da 15 figure di sistema che svolgono attività
concordate e definite dal Collegio Docenti (vedi tabella allegata).
A fianco del DS opera in costante e quotidiana collaborazione, il Direttore dei
servizi generali e amministrativi, sig.ra Rita CITRONI, che cura in particolare la
programmazione e la gestione finanziaria ed organizzativa.
Incarico
Collaboratore
Responsabile sezione
staccata - Vicepreside
Orientamento
Continuità
- Educazione alla salute e
Referente DSA
Inclusione alunni disabili
Coordinamento del servizio
prevenzione e protezione
Collaboratori
Barbara AUDINO (plesso Nievo) e Giovanna BAIMA POMA
(supporto alla Vicepresidenza)
Claudia BOCCA (plesso Matteotti)
Roberta STRUZZI (supporto al collaboratore vicario)
Simona SOMMARUGA (plesso Nievo),
Claudia BOCCA (plesso Matteotti)
Elena VIVIROLI e Vilma AGOSTO (plesso Nievo)
Clara DI MEZZA e Patrizia CAPETTI (plesso Matteotti)
Giovanna BAIMA POMA– Maria Cristina GALLO ORSI (plesso
Nievo)
Laura CALDERAZZO (plesso Matteotti)
Maria AMATO (plesso Nievo),
Giorgio GRISERI (plesso Matteotti)
Chiara TORRETTA (plesso Nievo)
Elena CARLONE (plesso Matteotti)
Coordinamento Rapporti con Cecilia ROSATELLI (plesso Nievo)
il Territorio
Roberta STRUZZI (plesso Matteotti)
 Area docenti. L‟organico funzionale che consentiva una gestione flessibile delle
risorse e una conseguente riorganizzazione delle cattedre in funzione delle attività
previste nel piano dell‟offerta formativa, è stato abolito dal MIUR dall‟anno
scolastico 2002/2003. Le risorse sono state assegnate in funzione del numero delle
classi e degli alunni.
Nell‟a.s. 2004/05, con l‟applicazione della Legge 53/03, sono state progressivamente
ridotte le risorse docenti con conseguente calo di organico significativo; con la Legge
133/08 è stato rivisto il tempo scuola e la conseguente assegnazione di risorse del
personale è stata ulteriormente dimensionata.
Il numero delle cattedre (e gli “spezzoni” orari abbinati all‟organico di altre scuole) è
indicato nelle tabelle seguenti:
9
ORGANICO DI FATTO –
Docenti
titolari
A043
A059
Completamento
24
11
Docenti - a.s. 2015 - 2016
Docenti
non
titolari
Ore
1
18
1
14
1
11
1
6
3
18*3=54
1
12
1
12
1
18
A345
7
A245
3
A445
1
1
16
A028
4
1
18
1
14
1
8
A030
+ 6 Nigra
+ 2 Convitto
4
1
A032
Completamento
16 + 2 Spinelli
4
1
A033
5
Religione
2
Sostegno* 8 + 3 (*)
16 + 2 Spinelli
+ 10 Spinelli
4
1
9
* Tre insegnanti comunali.
10

Il Collegio dei Docenti.
Ha eletto al suo interno i componenti delle
commissioni che svolgono compiti diversi:
- organizzazione della scuola (orario, formazione classi, formazione dei gruppi
per le attività opzionali, commissione elettorale, responsabili mensa e dei
laboratori)
- inclusione degli allievi in situazione di handicap, degli alunni con DSA e dei
minori stranieri
- ha individuato i docenti addetti alla sicurezza (ASPP,Addetti Antincendio,
Addetti Primo Soccorso), i settori funzionali al POF, ha definito le aree e
nominato i titolari di funzione strumentale.
STAFF DI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Titolari di Funzioni Strumentali
Collaboratore
Proff. Barbara AUDINO –
Collaboratore e Giovanna BAIMA
(Nievo)
Proff. Claudia BOCCA –
Collaboratore Vicario e
Roberta STRUZZI (Matteotti)
ATTIVITA’ ATTRIBUITE
COLLABORATORI DI PRESIDENZA
1. Sostituzione del Dirigente negli orari concordati;
2. Cura delle sostituzioni dei colleghi assenti;
3. Risoluzione delle problematiche nei rispettivi plessi.
11
Prof.ssa Simona SOMMARUGA
(Nievo)
Prof.ssa Claudia BOCCA
(Matteotti)
Proff. Elena VIVIROLI e Vilma
AGOSTO (Nievo)
Prof. Clara DI MEZZA e Patrizia
CAPETTI (Matteotti)
Prof.ssa Maria AMATO ( Nievo)
Prof. Giorgio GRISERI
(Matteotti)
Prof. Cecilia ROSATELLI ( Nievo)
Prof. Roberta STRUZZI
(Matteotti)
ORIENTAMENTO
1. Facilitazione del rapporto scuola-famiglia nella definizione
delle scelte educative;
2. Coordinamento delle attività relative ai test di
orientamento scolastico;
3. Organizzazione degli incontri degli allievi delle classi terze
con i docenti e gli allievi delle scuole superiori;
4. Organizzazione del materiale inerente l‟orientamento.
CONTINUITA’
1. Facilitazione del passaggio di informazioni tra scuole
attraverso attività didattiche comuni e incontri con
insegnanti;
2. Organizzazione della conoscenza, del confronto e
dell‟integrazione dei programmi dei vari ordini di scuole;
3. Facilitazione della costruzione di un clima culturale e
relazionale ottimale per l‟accoglienza;
4. Organizzazione delle giornate di accoglienza per gli alunni
delle classi quinte e delle mattinate di “porte aperte”;
5. Cura del rapporto scuola-famiglia nella definizione delle
scelte educative.
INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
1. Coordinamento e monitoraggio di tutti i progetti e degli
aspetti organizzativi – interni ed esterni;
2. Promozione e coordinamento raccordo con il territorio e di
iniziative di formazione per i docenti in meito all‟handicap;
3. Coordinamento attività di sostegno nel plesso e cura della
documentazione alunni diversamente abili.
COORDINAMENTO RAPPORTI CON IL TERRITORIO
(Circoscrizione 8 e Comune di Torino)
1. Coordinamento e monitoraggio dei progetti e degli aspetti
organizzativi dei medesimi;
2. Partecipazione agli incontri con le Commissioni della
Circoscrizione(Ambiente e Cultura)
3. Coordinamento del progetto “La scuola adotta un
monumento” per il plesso di competenza.
4. Informazione ai docenti del plesso delle iniziative varie.
12
 Area amministrativa. L‟organico del personale ATA assegnato alla scuola, definito in
base al numero delle classi che funzionano in entrambi i plessi scolastici, riesce a far
fronte al funzionamento amministrativo della scuola con notevole difficoltà in quanto il
numero degli assistenti amministrativi, pari a 6 unità, risulta inadeguato rispetto alla
complessità delle pratiche assegnate.
Analoga difficoltà si pone per la risorsa dei collaboratori scolastici, costituita da 14
unità, che non riescono sempre a garantire un servizio efficace viste le caratteristiche
strutturali degli edifici, le numerose attività programmate ed il numero di allievi.
Titolari
Non titolari
DSGA
1
Personale amministrativo
2
4
Collaboratori scolastici
8
6
Organico di fatto a.s. 2015-2016
Funzioni aggiuntive ATA. Le funzioni aggiuntive individuate quest'anno dalla riunione
del personale ATA sono cinque e svolgono le attività indicate nella tabella seguente.




Assistenti
amministrativi


 Collaboratori
scolastici

Funzione
Aiuto DSGA Programma
annuale
Aiuto DSGA personale docente
e consulenza informatica
Supporto ufficio di segreteria
NIEVO
Supporto ufficio di segreteria
MATTEOTTI
Piccola manutenzione NIEVO
Piccola manutenzione
MATTEOTTI
Incaricato
Giovanna PISCOPO
Maria VALLONE
Fiorenza BERNARDI e Angelo
BALZANO
Enza QUAGLIA
Laura DIANA
Antonino PICCIONE

13
 Famiglie. Si intende valorizzare maggiormente professionalità e competenze
all‟interno della risorsa “famiglie” per una vera collaborazione con la scuola.
Si è pertanto pensato ad una “Banca del tempo e delle risorse” permanente dei
genitori per integrare i percorsi didattici, le attività di laboratorio e delle sale
lettura, nel rispetto delle linee programmatiche del POF.
Risorse strumentali
La scuola è dotata di numerose aule laboratorio indispensabili per realizzare le attività
aggiuntive e di laboratorio:
- 2 laboratori di informatica (collegati in rete didattica tra di loro ed in rete
Internet)
- 2 laboratori di cucina
- 2 laboratori di arte applicata
- 4 laboratori di musica
- 2 laboratori di scienze
- 1 laboratorio di tecnologia
- 2 aule video + postazioni mobili su ogni piano
- n° 15 LIM
In entrambi gli edifici esistono poi le seguenti strutture:

due palestre

un refettorio

un salone

una sala lettura

due ampi spazi esterni ( cortile e area verde) .
Le postazioni informatiche per il lavoro degli insegnanti sono presenti in entrambi i
plessi.
Per favorire l‟utilizzo del computer nella didattica delle discipline si è dato avvio ad un
progetto che prevede, entro pochi anni, la presenza di un computer in ogni classe, anche
al fine di rendere fruibile la biblioteca a tutti gli alunni e ai docenti.
Risorse finanziarie
I contributi più rilevanti di cui dispone la scuola per la realizzazione dell‟offerta
formativa e per la formazione del personale sono quelli ministeriali assegnati alle scuole
secondo parametri legati alla dimensione dell‟istituto e all‟organico del personale
docente.
Con la stessa modalità, vengono assegnati i fondi per l‟attuazione del miglioramento
dell‟offerta formativa in riferimento alla L. 440/97.
La scuola dispone, inoltre, dei contributi del Comune di Torino per il diritto allo studio,
che consentono di far fronte alla assistenza scolastica con l‟acquisto dei libri in
prestito d‟uso, i contributi per le visite e i viaggi di istruzione, e alla necessità di dotare
i laboratori di attrezzature didattiche e la biblioteca di libri.
Infine, dal Miur viene assegnato il Fondo di Istituto per incentivare il personale della
scuola impegnato in attività di insegnamento oltre l‟orario di lezione, in attività
14
funzionali all‟insegnamento, e in attività aggiuntive necessarie al funzionamento dei
servizi amministrativi e alla gestione quotidiana della scuola, conseguenti alle attività
richieste per il miglioramento dell‟offerta formativa.
15
16
PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
4.1 Fasi della progettazione
La progettazione educativa e didattica parte dalla lettura dei bisogni formativi degli
alunni, per programmare in modo coerente:
 il curricolo di base e le competenze di cittadinanza (Indicazioni Nazionali)
 i percorsi interdisciplinari integrativi (curricolo integrativo-autonomia)
che si esplicitano attraverso le seguenti tappe successive comuni:
 l‟individuazione di finalità
 la scelta di obiettivi educativi e di competenze trasversali alle discipline
 la definizione di obiettivi didattici specifici di ciascuna disciplina
 la scelta di contenuti
 la scelta di metodologie
 l‟analisi degli strumenti disponibili: laboratori e attrezzature didattiche
 la verifica e la valutazione dei risultati di apprendimento degli alunni e della qualità
del servizio erogato.
La progettazione viene elaborata da Organi Collegiali diversi a seconda delle
caratteristiche e delle finalità della progettazione (Tabella A).
Prima di progettare nell‟ambito degli Organi Collegiali, quando necessario, si preparano
proposte a livello di gruppi di lavoro più piccoli quali le commissioni, lo staff costituito
dai docenti Funzione Strumentale e dai Collaboratori del Dirigente scolastico, la Giunta
Esecutiva.
4.2 Finalità
I percorsi formativi interdisciplinari, mirati specificamente al raggiungimento degli
obiettivi educativi definiti a livello d‟istituto e coerenti con le “Indicazioni per il
curricolo”1, vertono sulle seguenti tematiche trasversali:
 educazione all’identità
 educazione alla socialità
 educazione alla mondialità ed all'intercultura
 educazione alla diversità
 educazione alla legalità
 educazione alla solidarietà
 educazione alla tutela dell’ambiente
 educazione alla salute
 educazione alla creatività
 educazione all’operatività
Le attività previste sono parte integrante del Progetto educativo della scuola, non sono
“discipline” a sé stanti e quindi sono di competenza dell‟intero team docenti.
Direttiva n. 68 del 09/08/2007: “… La promozione e lo sviluppo di ogni persona deve stimolare in maniera vicendevole
la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere
nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme”
1
17
Investono la responsabilità educativa della scuola, oltre che della famiglia e di altri
soggetti operativi sul territorio, sono coerenti con le COMPETENZE DEL CITTADINO
DELLA S.M. NIEVO-MATTEOTTI (Tabella E) che gli allievi avranno acquisito alla
fine della scuola media, individuate dal Collegio docenti nell‟anno scolastico 2008/09 in
riferimento alle COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL
TERMINE DELL’OBBLIGO SCOLASTICO2.
4.3 Obiettivi e contenuti
La scuola ha identificato nei seguenti obiettivi educativi e nelle seguenti competenze
trasversali (intese come “sapere, saper fare e saper essere”) gli scopi del processo
formativo:
Obiettivi educativi
 Rispetta persone
 Rispetta regole e materiali
 Partecipa e collabora
 Si impegna
Competenze
 Comprende ed interpreta linguaggi orali e scritti di genere diverso (testuale,
scientifico, artistico, musicale, tecnico, ecc.)
 Esprime e rappresenta fatti, fenomeni, situazioni, conoscenze disciplinari
 Affronta e risolve problemi
 Organizza il proprio lavoro in modo autonomo
 Compie collegamenti tra le discipline (solo classe terza)
 Seleziona ed interpreta le informazioni (solo classe terza)
 Trasferisce in situazioni nuove quanto appreso: diventa soggetto autonomo e non
passivo (solo classe terza)
Gli obiettivi educativi e le competenze trasversali, su cui vengono declinati gli obiettivi
disciplinari specifici, sono stati espressi in termini di comportamenti osservabili
progressivi, che sottintendono capacità a livello crescente, esplicitati nelle Tabelle B
(obiettivi educativi) e D (competenze trasversali).
Gli obiettivi educativi vengono valutati mediante gli aggettivi
NON SUFFICIENTE
SUFFICIENTE
BUONO
DISTINTO
OTTIMO
2
Progress towards the Lisbon Objectives in Education and Training - maggio 2006 Raccomandazione del
Parlamento europeo e del Consiglio del 18.12.2006. Ministero della Pubblica Istruzione- Decreto N. 139 Del
22.8.2007; Documento d’indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione” del 4/3/2009
18
Le competenze vengono ordinate secondo quattro livelli crescenti:
LIVELLO INADEGUATO: acquisizione non sufficiente
LIVELLO BASE: acquisizione a livello sufficiente
LIVELLO MEDIO: acquisizione a livello buono/distinto
LIVELLO AVANZATO: acquisizione a livello ottimo/eccellente
Al fine di costruire curricoli individualizzati nella progettazione didattica disciplinare,
elaborata da ciascun docente e concordata in sede di riunione per disciplina, i contenuti
disciplinari (vedi programmazione singole discipline) sono articolati sotto forma di
competenze (che cosa deve saper fare l'alunno per ...).
Per quanto riguarda gli allievi diversamente abili si fa riferimento alla Tabella C.
4.4 Metodologie
Dal confronto delle metodologie didattiche utilizzate dai docenti delle varie aree
disciplinari, sono emersi alcuni criteri metodologici comuni che coinvolgono pur in modo
differenziato tutte le discipline.
Tali metodologie trasversali sono elencate nella Tabella F.
4.5 Strumenti
Gli strumenti che la scuola utilizza per raggiungere gli obiettivi sono sia le risorse
strumentali con le quali si sono allestiti i numerosi laboratori in entrambi i plessi, sia la
flessibilità a livello organizzativo e didattico.
Tale flessibilità infatti, mediante la realizzazione di progetti laboratoriali per tutti gli
alunni e di attività di recupero e di sostegno per quelli in difficoltà, consente di dare
una risposta diversificata alle esigenze diverse dei singoli alunni in modo da potenziare
capacità, sviluppare interessi, approfondire conoscenze e valorizzare eccellenze.
4.6 Verifica e valutazione
Le modalità di verifica, in stretta relazione con l‟impianto metodologico scelto dal
Collegio dei Docenti, indicano concretamente ciò che viene richiesto agli alunni per
verificarne le competenze e le conoscenze (Tabella G).
Al fine della valutazione, l‟anno scolastico viene suddiviso in due quadrimestri: il primo
dall‟inizio della scuola a fine gennaio e il secondo da febbraio a fine anno scolastico; il
primo periodo di scuola (in genere il primo mese) viene utilizzato per verificare la
situazione di partenza.
I momenti istituzionali di valutazione nell‟anno scolastico, sono pertanto tre:
 Valutazione della situazione di partenza (primo mese di scuola)
Si rileva attraverso l‟osservazione, prove d‟ingresso su competenze trasversali (comuni
a tutto l‟istituto per le classi prime) e prove d'ingresso su conoscenze e competenze
disciplinari differenziate per ordine di classe.
Si articola in una valutazione analitica degli obiettivi educativi trasversali e delle
conoscenze e competenze disciplinari (espresse per ogni disciplina con voto numerico);
si formulano eventuali suggerimenti personalizzati da parte del CdC che aiutino l‟allievo
a migliorare il proprio rendimento scolastico nel caso di mancato o parziale
raggiungimento di uno o più obiettivi.
19
 Valutazione del livello globale di maturazione raggiunto alla fine del primo
quadrimestre (mese di gennaio)
Si valutano gli obiettivi educativi trasversali e le competenze disciplinari; si formulano
eventuali suggerimenti personalizzati da parte del CdC che aiutino l‟allievo a migliorare
il proprio rendimento scolastico, nel caso di mancato o parziale raggiungimento di uno o
più obiettivi.
 Valutazione del livello globale di maturazione raggiunto alla fine del secondo
quadrimestre (termine dell‟anno scolastico).
Si valutano gli obiettivi educativi, le competenze trasversali e quelle disciplinari, al fine
di evidenziare l‟evoluzione dell‟allievo rispetto alla situazione di partenza ed al primo
quadrimestre; si segnalano eventuali progressi nell‟apprendimento delle discipline ed
eventuali interventi individualizzati messi in atto dalla scuola per aiutare l‟allievo nel
raggiungimento degli obiettivi previsti; si formula un consiglio orientativo nel caso degli
alunni di terza media.
A partire dall‟a.s. 2011/2012, in seguito all‟entrata in vigore della legge 169 del
30/10/2008, il Collegio docenti ha deliberato di sintetizzare nel voto numerico di
comportamento la valutazione degli obiettivi educativi trasversali.
Al termine di ciascun quadrimestre, inoltre, per la valutazione delle singole discipline si
utilizza la seguente scala numerica
ECCELLENTE
=
10
OTTIMO
=
9
DISTINTO
=
8
BUONO
=
7
SUFFICIENTE
=
6
NON SUFFICIENTE
=
5
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE =
4
4.7 Percorsi interdisciplinari integrativi
I percorsi coerenti con le Finalità della nostra scuola (vedi 4.2) possono prevedere
l‟attuazione di Unità Didattiche o Progetti, strutturati anche per classi parallele, e
l‟intervento di esperti esterni per approfondire, in modo più dettagliato, i contenuti di
maggiore interesse a livello di classe e/o interclasse coinvolgendo talvolta anche le
famiglie.
La progettazione dei percorsi interdisciplinari è contenuta nel curriculo triennale
dei diversi Consigli di Classe e fa riferimento a tre aree prevalenti.
Area 1 – Educazione alla cittadinanza
Le attività didattiche sono strutturate per
 rafforzare l‟autostima promuovendo la conoscenza di se stessi e della propria cultura
(educazione all‟identità),
 favorire l‟accettazione e il rispetto stimolando la conoscenza dell‟altro e della sua
cultura (educazione alla diversità, alla mondialità e all‟intercultura)
20
 insegnare a gestire i conflitti sviluppando la capacità di trovare regole comuni
(educazione alla socialità, alla solidarietà ed alla legalità)
al fine di portare gli allievi al raggiungimento delle seguenti competenze
 acquisire sicurezza di sé e delle proprie capacità per affermare la propria identità ed
autonomia
 saper effettuare scelte in modo responsabile
 sviluppare un atteggiamento critico nei confronti di stereotipi e pregiudizi legati alla
diversità
 accogliere la diversità come ricchezza e stimolo per allargare gli orizzonti culturali e
mentali
 rispettare gli altri, le loro opinioni e la libertà praticata nel rispetto delle regole
 saper controllare gli impulsi della contrapposizione verbale e fisica ed imparare ad
apprezzare il valore della mediazione
 sviluppare l'abitudine alla lealtà, alla socialità praticando lo sport attivo
 conoscere varie forme di solidarietà e cooperazione internazionale
 conoscere e rispettare i valori sanciti dalla Costituzione Italiana e dalla Legislazione
Europea riguardo i diritti inviolabili dell‟uomo.
Area 2 – Educazione alla tutela del’ambiente e della salute
Le attività didattiche sono strutturate per
 abituare a considerare la tutela dell‟ambiente una scelta di comportamento e di vita
per favorire l‟integrità e il benessere di tutti gli esseri viventi.
 acquisire consapevolezza dell' importanza dell'ambiente per la salute dell'uomo
al fine di portare gli allievi al raggiungimento delle seguenti competenze
 conoscere i problemi ecologici ed essere sensibili alla ricerca di soluzioni (equilibrio
dell'ecosistema, risparmio energetico, idrico, riciclaggio...)
 saper usare in modo consapevole oggetti e materiali nello sforzo di superare la spinta
al consumismo
 operare scelte consapevoli nei confronti dell'alimentazione, adottando stili di vita
idonei a preservare la salute
 conoscere l‟evoluzione affettiva della personalità
 riflettere sulle problematiche fisiologiche e psicologiche legate alla sessualità
 conoscere e rispettare le strutture ed i servizi di pubblica utilità e contribuire alla
loro conservazione;
 conoscere il Codice della Strada per attuare
un comportamento corretto e
responsabile.
Area 3 –Educazione alla creatività ed alla operatività
Le attività didattiche sono strutturate per
 stimolare processi di apprendimento e auto-orientamento attraverso l‟esperienza del
“fare”: incontri con gli autori, staffetta letteraria, giornalino scolastico, attività
teatrali, musicali, artistiche
 sviluppare e consolidare la capacità espressiva e comunicativa del ragazzo
 consentire lo sviluppo del senso di autostima
al fine di portare gli allievi al raggiungimento delle seguenti competenze
 conoscere gli elementi di base dei vari tipi di linguaggio: teatrale, artistico, musicale,
cinematografico, informatico, giornalistico, del corpo
21
 maturare le capacità percettive e sensoriali
 applicare le abilità necessarie a produrre consapevolmente, in modo personale e
creativo
4.8 Attività aggiuntive
Le attività aggiuntive si svolgono in orario extrascolastico ( al pomeriggio, nei giorni di
non rientro) e sono attuate in modo diversificato nei due Plessi (vedi sotto la voce
5.20 - “Progetto FUORICLASSE”)
22
4.9 Tabelle allegate
TABELLA A
AMBITI DELLA PROGETTAZIONE
COLLEGIO
DOCENTI
GENERALE
FINALITA‟
COMPETENZE
CITTADINANZA
Descrivono:
principi e fini
generali
stabiliti dai
decreti
Ministeriali
e calati nella
realtà della
scuola
RIUNIONI PER
DISCIPLINA
CONSIGLIO
DI CLASSE
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
DISCIPLINARE
TRASVERSALE
GENERALE
OBIETTIVI
DIDATTICI
SPECIFICI
COMPETENZE
TRASVERSALI
OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI
FINANZIARI
Descrivono:
- CONTENUTI
da
apprendere
- abilità e/o
prestazioni (ciò
che un alunno
deve saper fare
con i
CONTENUTI)
Descrivono:
CAPACITA‟ di
fornire la
PRESTAZIONE
descritta dall‟obiettivo
specifico
Descrivono:
- modalità
organizzative
- costi della
gestione del servizio
formativo
23
TABELLA B
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
OBIETTIVO
DESCRITTORE
NS
S
B
D
O
Si rivolge a compagni e ad adulti in modo educato e rispettoso
RISPETTA PERSONE
Ha un comportamento responsabile
Ascolta le lezioni senza disturbare
Rispetta i turni di intervento
Porta il materiale scolastico
RISPETTA REGOLE E
MATERIALI
PARTECIPA E
COLLABORA
Ha cura del materiale proprio, altrui e degli arredi
Rispetta i tempi di consegna dei compiti
Fa firmare diario e avvisi e rispetta le scadenze
Si comporta correttamente durante intervalli, cambi d‟ora,
mensa
Collabora con i compagni e con gli adulti
Aiuta i compagni in difficoltà
Segue le lezioni con attenzione
Interviene in modo costruttivo
SI IMPEGNA
Studia
Svolge i compiti a casa
Approfondisce gli argomenti
24
TABELLA C (ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI)
OBIETTIVI
ASCOLTA E
COMPRENDE I
MESSAGGI
PROPOSTI
MEMORIZZA
USA TECNICHE E
LINGUAGGI
SPECIFICI
OSSERVA ,
ANALIZZA,
CONFRONTA,
CLASSIFICA
RIELABORA
HA METODO ED
AUTONOMIA DI
LAVORO
OBIETTIVI A LIVELLO MINIMO
OBIETTIVI A LIVELLO MEDIO
1. Stabilisce/mantiene il contatto comunicazionale attraverso
diverse modalità sensoriali 2. Comprende un semplice
messaggio
3. Mantiene un comportamento di attenzione (postura,
gesti, ecc..)
per un certo tempo 4. Sa organizzare una
risposta anche con linguaggi non verbale
1. Sa registrare nella memoria elementi proposti in una
situazione
strutturata 2. Sa ripetere parole ascoltate dopo
un breve arco di tempo
3. Sa ripetere una semplice sequenza
1. Sa organizzare una comunicazione pertinente anche usando
linguaggi non verbali
2. Se aiutato/guidato applica alcune delle principali
tecniche operative (lettura, copiatura, scrittura, calcolo,
grafica)
3. Sa orientarsi all‟interno degli strumenti
scolastici
1. Sa riconoscere semplici materiali ed oggetti 2. Sa
analizzare/confrontare/classificare semplici materiali ed
oggetti
3. Sa analizzare/confrontare/classificare in base ad un
criterio dato
1. Sa esprimere un proprio vissuto anche con linguaggi non
verbali
2. Riconosce/seleziona dati significativi in situazioni
strutturate
3. Utilizza i comportamenti acquisiti in
contesti nuovi
1. Se guidato, esegue una semplice consegna
2. Svolge con l‟aiuto di una traccia un compito assegnato 4.
Sa eseguire da solo una consegna che prevede due o più
azioni complesse
25
TABELLA D
COMPETENZE TRASVERSALI
COMPETENZA
LIVELLO
DI
COMPETENZA
INADEGUATO
BASE
MEDIO
AVANZATO
 Comprende ed interpreta linguaggi orali e scritti di genere
diverso (testuale, scientifico, artistico, musicale, tecnico,
ecc.)
 Esprime e rappresenta
conoscenze disciplinari
fatti,
fenomeni,
situazioni,
 Affronta e risolve problemi: sa definire un problema, cerca le
informazioni per analizzarlo, cerca le strategie per superarlo,
individua le relazioni logiche
 Organizza il proprio lavoro in modo autonomo: utilizza le
informazioni ricevute, riconosce i propri errori e li considera un
mezzo per imparare, chiede spiegazioni e chiarimenti
 * Compie collegamenti tra le varie discipline
 * Seleziona ed interpreta le informazioni: distingue i fatti
dalle opinioni, formula ipotesi di spiegazione, coglie ciò che è
rilevante, trae conclusioni
 * Trasferisce in situazioni nuove quanto appreso: diventa
soggetto autonomo e non passivo
* Solo per la classe terza
26
TABELLA E - COMPETENZE DEL CITTADINO NIEVO-MATTEOTTI
IMPARARE AD
IMPARARE
PROGETTARE
COMUNICARE
Organizza il proprio apprendimento in modo responsabile
 utilizza le informazioni ricevute
 riconosce i propri errori e li considera un mezzo per imparare
 chiede spiegazioni e chiarimenti
Elabora e realizza progetti
 usa tecniche opportune nei vari ambiti disciplinari
 varia le strategie
 trova soluzioni personali
Comprende messaggi di genere diverso
 utilizza i diversi linguaggi di base appresi
 riflette sul contenuto dei testi
 valuta la pertinenza dei messaggi
 coglie ciò che è rilevante
Esprime se stesso, intuizioni, sentimenti, idee, emozioni
 usa le proprie attitudini
 usa i linguaggi di base appresi
Esprime e rappresenta con chiarezza fatti, fenomeni, situazioni,
conoscenze disciplinari
 usa i linguaggi di base
 usa supporti cartacei, informatici, multimediali
COLLABORARE E
PARTECIPARE
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
Interagisce con gli altri e contribuisce alla realizzazione di attività
collettive
 ha una buona autostima
 sa cogliere differenze e somiglianze negli altri
 considera la diversità come ricchezza
 non ha paura delle novità
 vive nella classe l‟esperienza della solidarietà
 partecipa alle iniziative comuni
 sa che ciascuno ha diritti e doveri a seconda del ruolo che ricopre
Riconosce i propri diritti e quelli degli altri
 conosce le regole ne capisce il senso e le rispetta
 sa che la legalità conviene a tutti
 non cerca il privilegio
 rivendica i propri diritti ed è solidale rivendicando quelli degli altri
Sa fare scelte in rapporto alle iniziative e alle regole della comunità
sociale
 sa comportarsi in modo adeguato rispetto ai diversi contesti sociali
24
RISOLVERE
PROBLEMI
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
 sa che l‟eguaglianza dei diritti è alla base di una vita senza eccessivi
conflitti
Affronta situazioni problematiche
 sa definire un problema
 cerca le informazioni per analizzarlo
 affronta la realtà basandosi sui dati
 cerca le strategie per superare i problemi
 si confronta e propone soluzioni condivise
Confronta e classifica in modo chiaro fatti e fenomeni
 individua le relazioni logiche e spazio-temporali
 coglie analogie e differenze
Compie collegamenti tra le varie discipline
ACQUISIRE E
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Seleziona e interpretare le informazioni
 distingue i fatti dalle opinioni
 formula ipotesi di spiegazione
 coglie ciò che è rilevante
 trae conclusioni
Trasferisce in situazioni nuove quanto appreso
 diventa soggetto autonomo e non passivo
25
TABELLA F
METODOLOGIE
Guidare l‟alunno ad organizzare in modo funzionale i materiali di lavoro di ciascuna disciplina.
Guidare gli alunni alla lettura del testo, stimolando e potenziando l‟esposizione orale e scritta
mediante domande guida, individuazione di parole chiave, schematizzazioni.
Guidare gli alunni ad un ascolto produttivo favorendo l‟abitudine a prendere appunti.
Favorire la memorizzazione consapevole dei contenuti organizzandoli in uno schema logico e
collegandoli ai saperi già acquisiti dall‟allievo.
Strutturare l‟attività della classe secondo il metodo sperimentale potenziando l‟operatività e le
abilità manuali
Richiedere che i lavori siano impostati secondo tecniche e procedimenti già acquisiti.
Richiedere correttezza nell‟uso del lessico,
codifica/decodifica dei simboli.
dei
termini dei linguaggi
specifici e nella
Potenziare l‟utilizzo delle nuove tecnologie informatiche quale supporto per l‟attività didattica.
Favorire la riflessione critica e la rielaborazione personale anche attraverso l‟analisi dei dati
forniti dai mezzi di informazione, con attenzione all‟attualità.
Guidare l‟alunno ad essere consapevole del proprio stile di apprendimento per imparare a
utilizzarlo proficuamente.
Favorire la capacità di assumere decisioni autonome di fronte alle scelte immediate e future,
anche in vista dell‟orientamento.
Svolgere attività interdisciplinari riguardanti i percorsi formativi di
 educazione all‟identità
 educazione alla socialità
 educazione alla mondialità ed all'intercultura
 educazione alla diversità
 educazione alla legalità
 educazione alla solidarietà
 educazione alla tutela dell‟ambiente
 educazione alla salute
 educazione alla creatività
 educazione all‟operatività
secondo un approccio metodologico comune, utilizzando tecnologie informatiche e con
eventuale produzione di materiali
26
TABELLA G
MODALITA’ DI VERIFICA
 Controllo dei quaderni e del materiale scolastico.
 Interrogazioni orali.
 Prove scritte con esercizi a domande aperte o chiuse.
 Prove scritte con esercizi di completamento e test a scelta multipla, da eseguire anche
con il computer.
 Prove sommative scritte, grafiche, tecnico-pratiche.
 Produzione di testi e rielaborazioni personali
 Relazioni presentate dal singolo alunno alla classe su argomenti del programma con
eventuali approfondimenti personali.
 Relazioni guidate o autonome su attività di laboratorio secondo specifiche procedure
nella presentazione dei contenuti.
 Produzione di elaborati al computer
 Partecipazione a concorsi.
27
28
5. AZIONE FORMATIVA
Nel corso degli anni, all‟interno della nostra scuola, sono stati attivati molteplici
progetti, che hanno avuto come finalità complessiva quella di migliorare l‟efficacia e
l‟efficienza dell‟azione formativa. Per mezzo di queste iniziative, spesso nate dall‟azione
di gruppi di docenti, oggi divenute pratica diffusa
◊ gli studenti possono maturare atteggiamenti e comportamenti più consapevoli e
motivati nei confronti della scuola e confrontarsi con realtà esterne attraverso
la guida dei docenti
◊ i docenti possono acquisire competenze differenti dalla semplice padronanza
della disciplina.
5.1
Inclusione degli alunni diversamente abili
L‟intero sistema di intervento mira allo sviluppo dell‟educazione tra pari. Il lavoro di
approfondimento della situazione dell‟alunno e l‟individualizzazione della pratica
didattica non corrispondono ad un intervento esclusivo sull‟alunno in questione, ma ad
un‟azione discreta e paritaria rivolta all‟intera classe. Questo perché si ritiene che
proprio il gruppo abbia un ruolo primario nell‟educazione del singolo. Il lavoro degli
insegnanti di sostegno è quindi aperto a tutti, grazie anche al pieno coinvolgimento dei
docenti delle varie discipline negli aspetti educativi e didattici della crescita dell‟alunno
in situazione di handicap.
Il gruppo H di Istituto operante nella scuola lavora con il Consiglio di Classe per
mettere in atto interventi finalizzati ad una reale inclusione e formazione degli alunni,
dal momento dell‟iscrizione fino al termine del triennio di scuola media.
 Accoglienza degli alunni
La presa in carico degli alunni da parte della scuola prevede alcune fasi di raccolta di
informazioni e di predisposizione dell‟intervento didattico, e precisamente:
 la conoscenza indiretta dell‟alunno tramite incontri con il personale docente
della scuola elementare, la famiglia e l‟equipe di NPI
 la collaborazione con i docenti che si occupano della formazione classi prime per
predisporre le condizioni ottimali per l‟inserimento relativamente alla
composizione della classe
 la valutazione e l‟utilizzo mirato delle risorse docenti, di quelle strumentali e dei
laboratori
Nel corso dell‟anno scolastico le tappe importanti per realizzare una effettiva
inclusione degli alunni nella vita della classe sono:
 l‟analisi della Diagnosi Funzionale (DF) redatta dai referenti sanitari
 la stesura del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) in collaborazione con i
referenti del caso, documento nel quale, a fronte delle caratteristiche
dell‟alunno, vengono individuati gli obiettivi prioritari da raggiungere. Il PDF
viene redatto all‟inizio del triennio ed è valido per l‟intero triennio, tranne il
caso di sensibili variazioni della situazione scolastica e/o extrascolastica
dell‟alunno
29
l‟elaborazione e la conseguente attuazione del Piano Educativo Individualizzato
(PEI) con riferimento ai seguenti aspetti: collegamento con il programma
disciplinare della classe, utilizzo di strumenti specifici, metodologie di
individualizzazione delle attività. Il PEI viene elaborato annualmente e contiene
una parte di programmazione (scadenza a novembre) ed una parte di verifica
(scadenza ad aprile)
 la verifica del progetto educativo (incontri periodici con l‟equipe ed i familiari,
incontri con gli operatori/educatori di territorio, incontri del Consiglio di classe,
riunioni della Commissione)
Grande importanza viene attribuita alla costruzione di una rete di connessioni tra tutti
gli operatori che a vario livello si occupano dell‟alunno. Oltre alla famiglia ed ai
referenti sanitari vengono quindi coinvolte dalla scuola le persone e le istituzioni che
rivestono un ruolo significativo nel progetto di vita dell‟alunno.
Nel corso del terzo anno di scuola media si mettono in atto interventi finalizzati
all‟orientamento ed alla continuità.
Non si tratta di semplici passaggi di facilitazione, bensì di interventi di
approfondimento delle potenzialità delle attitudini e degli interessi dell‟alunno, volti ad
aiutare la famiglia nella scelta del corso di studi più idoneo.
Il PEI prende in considerazione sin dall‟inizio il percorso orientativo in modo da
attivare al più presto le procedure di contatto con la scuola superiore. Tali procedure
comprendono, fra l‟altro, incontri tra insegnanti dei due ordini scolastici e visite agli
istituti per l‟individuazione di eventuali percorsi specifici.
 Metodologie e attività specifiche per l‟inclusione
Come già sottolineato in premessa, l‟insegnante di sostegno lavora sulla classe, non solo
in relazione alla gestione di casi di difficoltà di comportamento e di apprendimento, ma
anche, in coordinamento con i colleghi disciplinari, per tutto ciò che riguarda
l‟approfondimento delle dinamiche relazionali che si sviluppano naturalmente in aula.
L‟intervento dell‟insegnante di sostegno risulta quindi fondamentale ai fini
dell‟individualizzazione dell‟intervento didattico in classe; si possono tuttavia
determinare situazioni in cui, di comune accordo con gli altri soggetti coinvolti, si rende
necessario (o può risultare più produttivo) svolgere l‟intervento didattico in rapporto
parzialmente o prevalentemente individuale.
Il Consiglio di Classe pone particolare attenzione a garantire che l‟alunno in situazione
di handicap possa partecipare adeguatamente alle varie attività didattiche (attività
parascolastiche, ed extrascolastiche, spettacoli, uscite didattiche, soggiorni, ecc)
previste in fase di programmazione.
In particolare l‟utilizzo delle nuove tecnologie per il potenziamento delle funzioni
cognitive carenti ha da sempre caratterizzato l‟intervento didattico con gli alunni in
situazione di handicap inseriti nella nostra scuola. Infatti, grazie alla frequenza di
specifici corsi di aggiornamento, molti docenti possiedono una preparazione
approfondita sul tema “Informatica e disabilità”.
Nel corso degli ultimi anni scolastici, inoltre, alcuni docenti del nostro istituto si sono
specializzati nello studio della “Comunicazione Facilitata”, una metodologia
indispensabile per il lavoro con soggetti affetti da disturbi pervasivi a grave
compromissione relazionale.

30
Occorre infine ricordare che l‟ampia scelta offerta dai numerosi laboratori nella nostra
scuola costituisce un‟importante risorsa per l‟inclusione e favorisce lo sviluppo ed il
potenziamento di attività specifiche.
Quando se ne presenta la necessità vengono realizzate uscite didattiche individuali o in
piccolo gruppo mirate all‟intervento su difficoltà specifiche degli alunni o sullo sviluppo
dell‟autonomia sociale (orientarsi in ambienti particolari: “il supermercato”, “la
stazione”, “i mezzi pubblici”, “il quartiere”, ecc).
Nell‟ambito delle risorse territoriali, segnaliamo invece un laboratorio esterno di
ippoterapia presso il maneggio militare di Piazza d‟Armi, cui la scuola aderisce da molti
anni, rivolto ad alunni in situazione di handicap.
 Accordo di rete
La nostra scuola aderisce ad un consorzio tra diverse istituzioni scolastiche, avente
come scuola polo l‟ITC “Vera e Libera Arduino”, il cui intento è quello di offrire servizi
per l‟inclusione degli alunni in situazione di handicap, compresi il prestito di sussidi e
tecnologie.
L‟accordo di rete stabilisce gli impegni e le modalità di collaborazione delle scuole che
vi aderiscono.
L‟adesione alla rete comporta il pagamento di una quota annuale per le spese di
gestione.
 PAI (Piano Annuale per l‟Inclusione)
La scuola ha predisposto il PAI che è stato approvato dal Collegio dei Docenti
5.2
Inclusione alunni con Bisogni Educativi Speciali
Per lavorare in modo proficuo con gli alunni che presentano disturbi specifici di
apprendimento quali dislessia, disgrafia, discalculia, ecc. gli insegnanti, nel corso di
questi ultimi anni, sono stati formati in modo tale che in tutte le sezioni si applichi il
seguente protocollo per l‟accoglienza:
 Prendere contatti con la famiglia, con gli insegnanti della scuola elementare, con
i tecnici
 Informare tutti docenti del consiglio di classe
 Stabilire le modalità di condivisione del problema con la classe in collaborazione
con la famiglia ed il ragazzo.
Le linee guida per la programmazione sono :
 Programmare per obiettivi
 Verificare con i tecnici quali sono i punti forza e quali quelli di debolezza del
ragazzo e l‟eventuale necessità degli strumenti compensativi
 Individuare strategie adeguate al raggiungimento dei massimi obiettivi possibili
 Programmare le attività tenendo conto delle tempistiche più adatte
 Programmare attività disciplinari e multimediali che possano essere realizzate
utilizzando linguaggi diversi
Le linee guida per la valutazione :
 Valutare i contenuti separati dalla forma
31


Esplicitare sempre gli obiettivi che vengono valutati
Valutare in modo personalizzato, basandosi sia sulla diagnosi dei tecnici, sia sul
percorso compiuto
5.3 Accoglienza e inclusione degli alunni di madrelingua non italiana
Poiché il numero degli alunni stranieri è andato crescendo, negli ultimi anni la scuola si è
attivata per predisporre azioni educative e didattiche finalizzate in prima istanza
all‟accoglienza, ben sapendo quanto sia pressante per lo studente straniero
l‟apprendimento della cultura del paese ospitante come parte integrante del processo
di arricchimento finalizzato alla interculturalità ed allo scambio reciproco.
Premesso che risulta necessario rilevare il livello di conoscenza dell‟italiano, la
scolarizzazione pregressa e la cultura di base di ciascun allievo, per poter adattare la
programmazione alle esigenze degli allievi ed andare incontro alle diverse urgenze,
l‟offerta formativa è articolata in tre momenti evolutivi
 alfabetizzazione di primo livello, durante le ore curricolari
 sostegno allo studio delle discipline in alcune ore curricolari di italiano
coincidenti per classi parallele
 laboratorio di “Italiano per stranieri” con i mediatori culturali dell‟associazione
ASAI in orario curricolare per tutto l‟anno scolastico per meglio valorizzare le
capacità espressive di ciascuno
Il Consiglio di classe dedica inoltre
particolare attenzione agli aspetti
dell‟interculturalità allo scopo di rafforzare lo scambio culturale all‟interno della classe.
In alcuni casi si richiedono interventi di mediazione culturale e facilitazione linguistica,
attuati con l‟impegno di personale inviato da cooperative che operano sul territorio,
specie per i colloqui con le famiglie, per traduzioni di testi informativi quali
regolamento di istituto, avvisi particolari, schede di valutazione o problemi che possono
sorgere in itinere.
5.4
Continuità, accoglienza, orientamento
La continuità come attività formativa della scuola è intesa come:
◊ elemento per migliorare la qualità della vita a scuola e prevenire ogni forma di
disagio (accoglienza degli allievi nella scuola, rapporti scuola-famiglia,
costruzione di un clima di istituto comunicativo e relazionale);
◊ strutturazione di curricoli per facilitare il raccordo tra scuole e tra
professionalità (esame dei programmi, criteri di verifica e valutazione utilizzati,
scansione temporale degli obiettivi/risultati attesi);
◊ orientamento quale modalità educativa (le discipline utilizzate per rilevare e
sviluppare le attitudini, le capacità, gli stili cognitivi, le preferenze e gli
interessi degli studenti)
Perché l‟accoglienza degli alunni sia serena e proficua, da alcuni anni si sono avviati
rapporti di collaborazione con le scuole elementari di zona da cui provengono i nostri
allievi; l‟iniziativa ha dato risultati positivi. È nato un confronto sul problema della
continuità didattica e pedagogica (valutazione sui ritmi di apprendimento, sul
32
comportamento e sui livelli raggiunti) che ha prodotto esperienze interessanti che
saranno riproposte anche negli anni a venire.
Il “Progetto Continuità“ ha le seguenti finalità:
 Favorire un sereno passaggio degli alunni dalla Scuola Elementare alla Scuola
Media elaborando piani d‟intervento.
 Promuovere interazioni tra i due contesti educativi.
 Programmare in modo coordinato obiettivi, itinerari, strumenti di osservazione e
di verifica in accordo con le recenti indicazioni per il curricolo.
Durante il primo quadrimestre gli alunni delle classi quinte visitano la nostra scuola per
conoscerne il funzionamento, per fare interviste ai loro ex compagni e conoscere i loro
giudizi sul primo anno di scuola media. In queste giornate possono sperimentare
personalmente attività di tipo artistico-espressivo e tecnico-linguistico. Ad esempio
possono contribuire alla stesura del giornalino della scuola, arricchendolo con idee
spiritose ed interessanti.
Le insegnanti della scuola media, inoltre, tengono alcune lezioni per gli alunni della
scuola elementare, direttamente nelle loro classi.
Nel corso dell‟anno la collaborazione tra gli insegnanti dei due ordini di scuola si
concretizza nella ricerca di strategie comuni educative e didattiche, unitamente allo
svolgimento di lezioni di italiano, matematica e lingua straniera da parte degli
insegnanti della scuola media nelle classi elementari.
Nel secondo quadrimestre anche gli alunni delle scuole elementari private o comunque
non di zona, che si sono iscritti in prima media, possono partecipare a giornate di
accoglienza.
Vengono infine organizzate giornate di open day al sabato mattina in cui gli allievi delle
scuole elementari hanno l‟opportunità di partecipare ad attività laboratoriali e
conoscere l‟ambiente scuola nel suo complesso. I genitori possono assistere alle attività
dei loro figli o partecipare a momenti di incontro con la Preside o con i docenti.
L‟Orientamento è considerato non momento successivo al processo educativo, bensì
sua parte integrante ed è articolato in vari momenti che hanno come obiettivo scelte
consapevoli.
Ne consegue la necessità che il soggetto sia seguito lungo un percorso molto ampio,
attraverso un‟opera di chiarificazione che l‟aiuti a scoprire le proprie potenzialità e ad
attuarle.
Orientare significa quindi guidare lo sviluppo di un progetto personale basato sulla
conoscenza (autovalutazione corretta e realistica) delle caratteristiche personali, delle
attitudini, degli interessi, del metodo di studio, delle capacità di valutazione e
soluzione di problemi, per indirizzare il processo decisionale verso mete concrete
legate ad una piena rispondenza delle proprie capacità.
Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi la scuola fornisce gli strumenti culturali e
le risorse a disposizione (interne ed esterne) per creare situazioni formative con forte
valenza orientativa.
Le diverse situazioni formative vanno ad inserirsi in un progetto educativo-didattico
organico e sistematico, che si sviluppa nell'arco del triennio ponendo l'allievo in
condizioni di poter costruire il proprio percorso di orientamento.
Con queste finalità, l'orientamento oltre al percorso curricolare svolto da ogni Consiglio
di Classe propone le seguenti iniziative:
33












la FS orientamento dei singoli plessi stende il progetto annuale delle attività,
che viene inviato a tutti i docenti, agli alunni e alle famiglie.
viene utilizzato il test attitudinale "Arianna" nei mesi di settembre e di
ottobre dal COSP di Torino per le classi terze. I risultati vengono illustrati ai
docenti coordinatori dal Referente COSP e i docenti li comunicano ai genitori
entro la pausa natalizia
la “Guida per informarsi e orientarsi dopo la terza media”, predisposta dagli
uffici preposti, viene pubblica on line e della pubblicazione vengono informati gli
allievi e i loro genitori
in base alle esigenze dei singoli plessi, si prevedono incontri informativi sui
percorsi di istruzione superiore a cura della FS o di esperto esterno, aperti a
genitori, studenti e docenti dell‟istituto, entro le vacanze di Natale e incontri
con docenti orientatori per le singole classi entro fine novembre
tramite apposita bacheca presente nell‟atrio dei rispettivi plessi e
costantemente aggiornata vengono comunicate le informazioni e la
partecipazione alle varie iniziative presenti sul territorio (porte aperte delle
scuole superiori, progetti ponte come corsi di alfabetizzazione della lingua
greca, corsi di cultura classica, di matematica, etc.. La Provincia di Torino
organizza l‟evento del “Salone dell‟Orientamento” in cui viene presentata
l‟offerta formativa generale dell‟intero territorio di riferimento
a seconda delle esigenze dei singoli plessi, si prevedono visite dirette alle
scuole con indirizzo tecnico-pratico entro il termine delle iscrizioni
viene attivato all‟interno di ciascun plesso uno Sportello orientamento rivolto a
genitori ed allievi delle classi terze
"Gli ex-allievi raccontano": alcuni ex-allievi incontrano gli studenti di terza
media e espongono le loro esperienze nella scuola superiore
sono comunicate iniziative di orientamento in lingua madre rivolte a genitori ed
allievi stranieri proposte da alcune agenzie formative torinesi
nel CdC del mese di dicembre viene consegnato ai genitori il Consiglio
orientativo formulato dai docenti
la Segreteria pubblica, tramite il sito istituzionale, le comunicazioni dirette alla
famiglie, informa relativamente alle diverse iniziative programmate e fornisce
tutte le informazioni per l‟iscrizione alla scuola secondaria di II grado.
nel mese di giugno i docenti non impegnati in esame procedono alla rilevazione
statistica degli esiti del primo anno nell‟ordine di scuola successivo.
5.5 Potenziamento dell’apprendimento delle lingue straniere
L'insegnamento delle lingue straniere nell'ambito della nostra istituzione si propone di
far proprio il criterio del multilinguismo auspicato dalla Unione Europea.
Pertanto nella scuola sono presenti tre lingue:
◊ inglese, comune a tutte le classi;
◊ francese, come seconda lingua
◊ spagnolo, come seconda lingua
34
Nell'insegnamento di tutte e tre le lingue gli insegnanti fanno riferimento al Quadro di
riferimento Europeo, pubblicato nel 2001; il documento stabilisce i livelli di padronanza
che gli alunni devono raggiungere alla fine del triennio di studio. Come verifica del pieno
raggiungimento di tali obiettivi, gli allievi che lo richiedono possono sostenere gli Esami
di Certificazione delle Competenze acquisite presso gli Enti individuati dal Ministero
dell‟Istruzione, che ne ha riconosciuto con la firma di un Protocollo il ruolo di
Certificatori.
Gli esami sostenibili sono:
 Certificazioni CAMBRIDGE, per la lingua inglese:
Starters, Movers, Flyers, Ket e Pet;
 Certificazione DELF A2, per la lingua francese;
 Certificazione DELE, per la lingua spagnola.
La scuola è sede accreditata per la preparazione e svolgimento degli esami Cambridge
Si promuovono inoltre iniziative che mirano al potenziamento dello studio delle tre
lingue:
 la presenza di un lettore madrelingua, in compresenza con l‟insegnante, sia in
forma istituzionalizzata dal Ministero, sia sotto forma di collaborazione
convenzionata in forma privata dalla scuola;
 la partecipazione a spettacoli in lingua e laboratori;
 la partecipazione a progetti che, attraverso l‟uso della lingua straniera studiata,
portino gli allievi alla conoscenza delle espressioni culturali presenti nel nostro
continente, sottolineandone la ricchezza
 collaborazione con Associazioni straniere
 attività pomeridiane di conversazione in lingua straniera (Inglese, Francese e
Spagnolo) – “Progetto Fuoriclasse” – 5.20
5.6 Valorizzazione competenze in area scientifica
Per valorizzare le eccellenze in ambito scientifico la scuola partecipa al Concorso
europeo di Matematica PANGEA e al Concorso nazionale “GIOCHI DI SCIENZE
SPERIMENTALI” (validato dal MIUR).
5.7 Educazione alla Salute e alla Sicurezza
A) EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Poiché una delle principali finalità è lo “ Star bene a scuola”, facendo riferimento alle
Indicazioni Ministeriali si realizzano le seguenti attività:
 Incontri per le classi seconde con esperti della polizia postale sull‟uso di
Internet e dei dispositivi elettronici
 Incontri per le classi terze con esperti di Associazioni per l‟educazione alla
legalità
35
Incontri con esperti sull‟Educazione al Benessere (Alimentazione, Sessualità e
Dipendenze)
E‟ inoltre attivo lo “Sportello di ascolto” con una psicologa aperto ad alunni, genitori ed
insegnanti.
Sono infine programmati incontri tra genitori ed esperti su tematiche adolescenziali.
B) EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
L‟istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza del
lavoro in particolare secondo i dettami del D.Lgs. 81/08 e del D.M. 26 agosto 1992 in
materia di prevenzione incendi negli edifici scolastici.
Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro, individuato
nel Dirigente Scolastico ai sensi del D.M. 21 giugno 1996 n.292.
La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è
curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di
Lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
L‟incarico di RSPP è svolto da consulente esterno in possesso dei requisiti di
qualificazione e formazione previsti dal D.Lgs. 195/03.
Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e
Protezione, Addetto Antincendio e Addetto al Primo Soccorso come previsto dal D.Lgs.
81/08.
Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione con individuazione degli incarichi previsti e
vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l‟intera
utenza. Ciascuno è informato dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso
di emergenza.
Ogni anno si svolge la “Settimana della sicurezza” finalizzata a sensibilizzare alunni
insegnanti sulle tematiche relative alla sicurezza scolastica, domestica e stradale.

5.8 Formazione dei Docenti
Ogni anno vengono attivati momenti di formazione e aggiornamento per gli insegnanti
dei due plessi che riguardano:
 Problematiche adolescenziali
 Metodologie didattiche
 Didattica per competenze
 Nuove tecnologie (LIM)
 Difficoltà di apprendimento (BES)
 Primo Soccorso e Sicurezza scolastica (formazione/aggiornamento obbligatori
in base al D.Lgs 81/08)
Si prevedono incontri con l‟intervento di esperti o percorsi di autoformazione.
Durante l‟anno scolastico 2015-2016 si svolgeranno in sede :
 una formazione specifica sulla didattica e sulla valutazione per competenze
 una formazione sull‟autovalutazione a cura del Marchio Saperi
 formazioni specifiche per utilizzo sussidi didattici multimediali – Pearson
 un corso di formazione per docenti e personale ATA per l‟utilizzo del
defibrillatore (CPR e AED)
36

un approfondimento normativo relativo alla didattica e alla valutazione degli
allievi con Esigenze Educative Speciali
5.9 Nuove tecnologie
Il progetto di sviluppo della cultura informatica coinvolge la scuola, in quanto luogo
deputato alla creazione delle basi e dei fondamenti del sapere, del saper fare, del
saper essere.
I due laboratori informatici discretamente attrezzati e distribuiti nei due plessi
vengono utilizzati nelle ore di attività curriculare da vari docenti e sotto forma di
laboratorio di Informatica .
La costruzione di prodotti multimediali relativi ad argomenti di studio, di ricerca e di
approfondimento offre innumerevoli opportunità di attivare abilità e di consolidare
capacità legate a diverse discipline scolastiche e a diversi aspetti dell‟apprendimento:
testi, immagini fisse, animazioni e video, suoni e musica, offrono l‟occasione per
ritrovare i legami trasversali fra le conoscenze e per accrescere le competenze
personali possedute da ciascun alunno.
Le nuove tecnologie si inseriscono nella didattica di tutte le discipline con i seguenti
obiettivi:
 riprendere, approfondire, scoprire argomenti specifici
 permettere di lavorare in gruppo,
 abituare al pensiero complesso ed interdisciplinare,
 favorire la creatività in tutte le sue forme e linguaggi.
Dall‟a.s. 2009/10, a seguito di specifica formazione dei docenti, sono state inserite
alcune lavagne LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) il cui numero viene
progressivamente incrementato; l‟obiettivo della scuola è quello di riuscire a collocare
più LIM su ogni piano (attualmente ne sono presenti una o, in qualche caso, due),
affinché possa essere usata direttamente in classe. Tali strumenti, uscendo dallo
spazio laboratorio ed entrando nell‟aula, consentono il potenziamento della didattica
tradizionale e favoriscono un‟evoluzione graduale verso percorsi innovativi.
Parallelamente alla graduale introduzione delle LIM nella scuola, vengono istituiti corsi
di formazione per i docenti.
La scuola ha approvato l‟adesione ai progetti FESR/PON che, come primo step, hanno
come obiettivo il potenziamento della rete informatica fino al raggiungimento di
copertura totale negli edifici in cui si svolgono le attività didattiche.
5.10
Sala Lettura
Nei due plessi sono attive e aperte ad alunni, insegnanti, personale della scuola e
genitori, due “aule-lettura”, che funzionano da biblioteca scolastica. L‟orario di
apertura cerca di coprire le ore di intervallo mensa, fornendo così agli alunni uno spazio
alternativo per lo studio, la lettura, i giochi da tavolo (scacchi e dama) ed anche un
punto internet, con la supervisione di un adulto.
Per fare questo si utilizza anche la disponibilità di alcuni genitori che, aderendo
all‟iniziativa “Banca del tempo”, hanno permesso il prolungamento dell‟orario di
apertura.
37
Le aule lettura si arricchiscono ogni anno di nuovi volumi, cartacei ed audio, ampliando
soprattutto il settore di narrativa per ragazzi, grazie all‟associazione “Giralibro”,
all‟acquisto da parte della scuola con i fondi provenienti dal progetto “Amico libro” e
agli incassi dei mercatini di fine anno scolastico in collaborazione con i librai di zona.
Gli obiettivi del progetto sono:
 migliorare l‟informatizzazione della biblioteca (schede e gestione dei prestiti)
– è già funzionante il catalogo on line
 definire lo spazio biblioteca secondo le caratteristiche proprie di un laboratorio
didattico con disponibilità degli insegnanti responsabili per attività di ricerca e
iniziative di “incontro con l‟autore”
 inventario dei libri e catalogazione utilizzando il programma aggiornato di
Winiride, che permette la captazione dei testi dal SBN (Sistema Bibliotecario
Nazionale) e l‟inserimento delle nostre biblioteche nel catalogo OPAC delle
biblioteche nazionali.
5.11
Visite - uscite didattiche
Le visite ed i viaggi di istruzione sono progetti interdisciplinari finalizzati in
particolare alla socializzazione tra gli alunni e all‟approfondimento di conoscenze nei
vari ambiti disciplinari.
Per le classi prime si privilegiano
 attività volte alla socializzazione e alla conoscenza fra gli alunni
 approfondimenti storici e artistici per mezzo di visite a Musei e Mostre in
Torino legati alla programmazione del Consiglio di Classe
 visite a carattere scientifico-tecnico con possibile partecipazione a laboratori
di artigianato
Per le classi seconde si privilegiano
 approfondimenti storici e artistici per mezzo di visite a Musei e Mostre in
Torino e partecipazione a manifestazioni e proiezioni cinematografiche, legati
alla programmazione del Consiglio di Classe
 attività proposte dai teatri cittadini – spettacoli anche in lingua straniera
 visite a carattere scientifico–tecnico e collegate all‟attività industriale del
Piemonte
 uscite didattiche previste da specifici progetti
Per le classi terze si privilegiano
 approfondimenti storici e artistici per mezzo di visite a Musei e Mostre in
Torino e partecipazione a manifestazioni e proiezioni cinematografiche, legati
alla programmazione del Consiglio di Classe, con particolare attenzione alla
storia del „900
 attività proposte dai teatri cittadini – spettacoli anche in lingua straniera
 uscite didattiche previste da specifici progetti
 visite di istruzione alle principali industrie piemontesi
Dall‟anno scolastico 2011-2012 il Collegio Docenti ha deliberato di non effettuare viaggi
di istruzione di più giorni in relazione
1) ai notevoli problemi di sicurezza ad essi connessi
38
2) alla linea già assunta da molte scuole volta a “lanciare un segnale” all‟esterno del
forte disagio della scuola italiana in questo momento.
La scuola, nei limiti delle risorse disponibili, si impegna a sostenere economicamente le
famiglie che presentino difficoltà, in modo che tutti gli alunni possano partecipare
alle attività proposte; a tal fine il Consiglio di Istituto ha stabilito tetti di spesa e
criteri per le sovvenzioni.
5.12 Rapporti col territorio
La scuola nel corso degli anni ha maturato, come linea d‟istituto, di interloquire in modo
prioritario con gli enti pubblici di riferimento nella realizzazione di progetti che
abbiano anche una ricaduta nel territorio.
La scuola ha sottoscritto, con il Comune di Torino, il protocollo d‟intesa del 2008
aggiornato con delibera giunta comunale 2011/0620 del 15/02/2011.
Tale protocollo prevede l‟erogazione alle istituzioni scolastiche dei servizi di
competenza del Comune di Torino per l‟assistenza all‟autonomia personale, sociale e al
miglioramento della comunicazione personale degli alunni disabili, sia presso le scuole
sia presso o CESM (centri educativi speciali comunali).
La collaborazione con la Circoscrizione 8 è diventata sempre più dialettica al fine di
creare una sinergia di intervento su temi che vanno dall‟ambiente, alla legalità, alla
cittadinanza.
La Polizia Municipale è impegnata da anni nella sensibilizzazione degli studenti sul
codice della strada e sui corretti comportamenti.
La scuola ha avviato una collaborazione con i Carabinieri sui pericoli del web, dei social
networks e dei media.
Si continua la collaborazione con l‟Assessorato alla Cultura e all‟Istruzione del Comune
di Torino integrando i lavori in una più complessiva tematica cittadina che permette un
confronto attivo con le esperienze di altre scuole.
La polizia postale è stata coinvolta in un incontro di formazione degli insegnanti e in
momenti informativi per i ragazzi e le loro famiglie sulle problematiche legate agli
strumenti multimediali e sulle conseguenze di un uso improprio di Internet e dei
cellulari.
Si è attivata una relazione costruttiva con il personale medico delle ASL in modo da
favorire interventi di promozione alla salute che coinvolgano in modo attivo i ragazzi
sui temi dell‟alimentazione, delle dipendenze, della sessualità attraverso un percorso di
presa di coscienza di se stessi.
5.13
Progetto “Solidarietà”
Nella scuola da sempre si promuovono iniziative di solidarietà per sensibilizzare gli alunni
all‟attenzione verso i “più deboli”.
Numerose le attività che vedono coinvolti in prima persona i ragazzi e le loro famiglie.
39
Ogni anno la scuola ripropone progetti ormai consolidati ai quali gli alunni hanno aderito
con entusiasmo e progetti nuovi che richiedono un impegno non necessariamente
circoscritto all‟ambito scolastico e il coinvolgimento in attività da svolgersi all‟esterno.
Le attività svolte dalla scuola sono legate ad iniziative promosse da Enti o Associazioni
che operano sia sul territorio di pertinenza, sia a livello internazionale.
Tra queste ricordiamo quelle che ormai figurano come esperienze consolidate :
• SORELLE MISSIONARIE DELLA MISERICORDIA: Associazione religiosa che
promuove iniziative di inclusione e accoglienza in Italia, sostegno promozione e
diffusione di progetti per lo sviluppo in Madagascar.
• ASAI: Associazione di Animazione Interculturale, che promuove iniziative per il
sostegno, la promozione e l‟inclusione interculturale sul territorio.
Da quest‟anno la nostra scuola ha adottato un progetto sul territorio proposta
dall‟Associazione “Serve Onlus” che prevede:
- un progetto in classe “Dalla Coca al Cacao”
- una mostra che attraverso i 5 sensi parla di foresta amazzonica, biodiversità,
terra e umanità (visitabile anche da utenti esterni)
Entrambe le attività sono finalizzate allo sviluppo delle competenze di
cooperazione per lo sviluppo al diritto all‟alimentazione.
La nostra scuola, inoltre, prevede la preparazione di un gruppo di allievi delle
classi terze per fornire un servizio di guida alla mostra.
Le iniziative concordate con le associazioni, hanno i seguenti obiettivi generali:
• avvicinare i ragazzi al volontariato attraverso la conoscenza delle realtà nelle
quali operano le associazioni
•
dare agli alunni
l‟opportunità di collaborare con le associazioni, attraverso
proposte concrete di volontariato svolte all‟interno della scuola in specifici
momenti come il mercatino di solidarietà a Natale o la vendita uova pasquali.
•
richiamare l‟attenzione degli alunni ai valori della solidarietà per mezzo di
raccolte di materiale scolastico, giochi, libri, e la realizzazione di oggetti che i
ragazzi costruiscono durante i laboratori curricolari e vendono al mercatino di
Natale.
Nello specifico vi sono progetti che occupano gli alunni in ambito artistico e musicale e
coinvolgono le famiglie e per i quali è richiesto un maggiore impegno, questi sono:
Alfabetizzazione in Madagascar: negli anni scorsi con la raccolta di una considerevole
somma, i ragazzi dei due plessi sono riusciti a far costruire due scuole nel distretto di
Amboromposty, attualmente frequentate da bambini e ragazzi provenienti dai diversi
villaggi delle zone limitrofe. Altre scuole sono in “cantiere”, per permettere a ragazzi
della fascia di età che va dai sette ai dodici anni di usufruire dell‟ alfabetizzazione,
infatti i Missionari invitano i ragazzi e chi vuole sostenere questo progetto, ad
“acquistare” virtualmente i mattoni che serviranno a costruire le nuove strutture
(Progetto ”Un mattone sotto l‟albero”). L‟iniziativa in genere è proposta in occasione
delle feste natalizie.
Educazione alla solidarietà sul territorio per tutte le classi del plesso Matteotti,
finalizzata a sollecitare una maggiore attenzione alle situazioni di povertà e di bisogno
di persone che vivono sul territorio. I fondi sono raccolti attraverso il Mercatino della
40
Solidarietà, con la vendita di prodotti creati dagli allievi e allestito ogni anno nel salone
della scuola in occasione delle feste natalizie. Il ricavato viene in parte utilizzato per
sostenere economicamente alcune Associazioni onlus partecipando attivamente a
progetti solidali da esse proposti. Infatti, nel corrente anno scolastico, i fondi raccolti
saranno destinati all' Associazione "Paideia" (che si occupa di tutela e aiuto di bambini
disabili e in situazione di disagio economico) e a “Casa Ugi” (Unione Genitori Italiani
contro il tumore dei bambini). Inoltre, il ricavato sarà parzialmente destinato alla
solidarietà “interna” (acquisto di libri per prestito d‟uso, contributi per viaggi e visite,
sovvenzione per attività di compiti o sostegno per alunni che lo necessitano, come da
delibere del Consiglio di Istituto).
5.14
Progetto “Spazio Ascolto”
Dall‟a.s. 2007/08 è stato istituito all‟interno della scuola uno Spazio di Ascolto
psicologico, che intende presentarsi come momento di sostegno utile alla prevenzione di
eventuale problematiche collegate alla delicata fase evolutiva della preadolescenza.
L‟intervento, tenuto dalla dott.ssa Giorgia GHIRARDI , psicologa, è uno spazio di
accoglienza e intende fornire a chi fa domanda di colloquio, ascolto, sostegno e
orientamento al fine di analizzare e chiarire la situazione in cui si è coinvolti e cercare
insieme possibili soluzioni.
Possono liberamente usufruire dello “Spazio Ascolto” tutti gli alunni, i genitori ed il
personale della scuola.
Lo sportello si tiene settimanalmente negli orari concordati annualmente.
I ragazzi e gli insegnanti possono prenotarsi inserendo un biglietto con il proprio nome e
la classe nella apposita cassetta presente nell‟atrio, mentre i genitori possono prenotarsi
telefonando alla segreteria dei rispettivi plessi, secondo le modalità individuate ad inizio
anno scolastico.
In caso di sovrapposizioni di richieste, la priorità è accordata ai ragazzi.
Affinchè i ragazzi possano usufruire dello Spazio d‟Ascolto è necessaria l‟autorizzazione
preventiva di entrambi i genitori.
5.15 Progetto “ Banca del Tempo”
Per poter realizzare alcune attività in orari più ampi possibili, è fondamentale la
disponibilità dei genitori, che liberamente e senza alcun obbligo, a seconda delle proprie
competenze mettono gratuitamente a disposizione della scuola un po‟ del loro tempo
libero.
E‟ così possibile ad esempio tenere aperta la sala lettura o organizzare interventi con i
ragazzi sull‟educazione alla salute o alla legalità.
La “Banca del Tempo” rende possibile la collaborazione dei genitori anche come ausilio ad
alcune uscite sul territorio.
E‟ attiva anche una “Banca del tempo” per gli ex docenti della scuola.
41
5.16 Progetti per fasce deboli
Nel caso di alunni che per varie motivazioni abbiano un‟età di molto superiore a quella
prevista per la classe di frequenza, la scuola partecipa a progetti differenziati attivati
da apposite agenzie formative che permettono ai ragazzi un percorso differenziato che
favorisce un rapido inserimento nel mondo del lavoro (es. Progetto LAPIS).
A sostegno dell‟apprendimento degli allievi delle classi terze la scuola aderisce al
progetto “Scuola dei compiti” patrocinato dal Comune di Torino, Università agli Studi di
Torino e Politecnico di Torino.
5.17 Orientamento musicale e rete
Il corso ad Orientamento musicale prevede due ore settimanali in più di strumento: una
collettivo di orchestra (quest‟anno si svolge il venerdì dalle 12,45 alle 13,40) e uno di
lezione individuale (quest‟anno i docenti hanno concordato singoli appuntamenti orari).
La classe è composta da 24 alunni che hanno superato un test attitudinale: nella scuola
sono stati attivati i seguenti strumenti: flauto traverso, chiatarra, violino e pianoforte.
L‟istituto ha aderito all‟accordo di Rete musicale MIRE‟ costituitosi tra tutte le scuole
medie presso le quali è istituito il corso ad orientamento musicale al fine di potersi
scambiare progetti, raccordare iniziative e promuovere formazione per i docenti.
Gli allievi selezionati entreranno a far parte dell‟orchestra della rete musicale.
Corso ad indirizzo Musicale
A partire dall'anno scolastico 2011/2012 il plesso Nievo della Scuola “NIEVO
MATTEOTTI” offre la possibilità di frequentare il corso ad indirizzo musicale, offerta
formativa che permette agli alunni ammessi al corso di vivere concretamente l'esperienza
musicale e di condividerla con i compagni attraverso le attività di musica d‟insieme dando vita a
momenti di crescita emotiva e culturale.
Il Corso ad Indirizzo Musicale è stato attivato secondo le modalità previste dal D.M. 201 del 6
agosto 1999 il quale, nell‟istituire la classe di concorso per i docenti di "strumento musicale
nella scuola media", ha ricondotto ad ordinamento l‟insegnamento delle specialità strumentali
riconoscendolo come "integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento
obbligatorio dell'educazione musicale" (art. 1).
Tale corso si configura come specifica offerta formativa con le modalità previste dal D.M.
201/99
.
La finalità principale di tale indirizzo , in accordo con quelle generali della Scuola secondaria di
I° grado, consiste nello svolgere un percorso educativo e formativo attraverso la musica e nel
fornire, al tempo stesso, competenze necessarie a chi intende continuare gli studi musicali in
ambito professionale.
42
Nell‟orario settimanale delle lezioni sono inserite due ore in più rispetto al tempo ordinario: la
prima è una lezione di strumento erogata individualmente a ciascun allievo; la seconda è di
esercitazione orchestrale .
La classe è composta da 24 alunni che hanno superato un test attitudinale: nella scuola
sono stati attivati i seguenti strumenti: flauto traverso, chitarra, violino e pianoforte.
L‟offerta formativa dura l‟intero triennio, ovvero tutto il percorso della scuola media.
La proposta rappresenta una straordinaria opportunità per gli allievi che scelgono di avvalersi di
questo insegnamento, infatti hanno la possibilità di studiare individualmente con un insegnante
specializzato nello strumento e di trasferire l‟esperienza individuale in un‟attività di gruppo
come la pratica orchestrale.
Fanno parte della programmazione: concerti e spettacoli musicali-teatrali presso diverse sedi
del territorio, manifestazioni, gemellaggi, partecipazione a concorsi regionali, nazionali e
internazionali, saggi di classe, concerto di Natale e di fine anno.
L‟istituto ha aderito all‟accordo di Rete musicale MIRE‟ costituitosi tra tutte le scuole medie
presso le quali è istituito il corso ad indirizzo musicale al fine di potersi scambiare progetti,
raccordare iniziative e promuovere formazione per i docenti. Alcuni alunni selezionati entrano a
far parte dell‟Orchestra Mirè, che racchiude al suo interno giovani musicisti provenienti dalle
formazioni orchestrali istituite all‟interno delle scuole secondarie di I° grado ad indirizzo
musicale di Torino e provincia, rendendo così possibile rappresentare e valorizzare la qualità
dell‟esperienza orchestrale in esse maturata.
43
5.18 CSS e Giochi Sportivi Studenteschi
L‟istituto da anni partecipa ai Giochi Sportivi Studenteschi (ex Giochi della Gioventù) e ha
costituito il Centro Sportivo Scolastico in ciascun plesso.
L‟obiettivo fondamentale è quello di elevare il livello e soprattutto il gusto motorio di tutti
gli allievi coinvolti; pertanto, le attività partono da un piano ludico, per giungere
progressivamente alla conquista degli elementi tecnici di base delle varie discipline
affrontate.
Spazio adeguato viene dato all'Educazione Sportiva in senso generale, dai principi di base
della lealtà agonistica alle tematiche dello “Sport pulito”.
Le attività sono finalizzate all‟avviamento della pratica sportiva delle principali discipline
sportive, soprattutto al fine di migliorare le capacità condizionali e coordinative.
Per il corrente anno scolastico i plessi hanno effettuato le iscrizioni ai seguenti Giochi
(settore maschile e femminile):
 plesso NIEVO atletica leggera campestre e pista, canottaggio, orientamento,
pallacanestro, pallavolo (solo maschile), rugby, scacchi, tennistavolo, triathlon, hitball, roller, mountain bike
 plesso MATTEOTTI atletica leggera campestre e pista, canottaggio, nuoto,
orientamento, pallacanestro, pallatamburello, rugby, scacchi, tennistavolo, triathlon,
hit-ball, roller, mountain bike
44
5.19 Accordi di rete – Protocolli d’intesa
Protocolli d’intesa
Enti
Città di Torino – Area Servizi Educativi
Servizio
Orientamento,
Adolescenti,
Università e Inclusione – C.O.S.P.
Istituzione Torinese per una Educazione
Responsabile - ITER
Città di Torino – CRESCERE IN CITTA’
U.S.R. Piemonte “PROVACI ANCORA
SAM” – Tutela integrata
Fondazione per la scuola – Compagnia
San Paolo
Finalità
Favorire il successo scolastico e contrastare
la dispersione offrendo informazioni e
consulenza
orientativa
per
l‟accompagnamento alla scelta scolastica e
formativa
Partecipare al progetto “La scuola adotta un
monumento”,
favorire lo studio di monumenti appartenenti
al patrimonio artistico del Paese;
realizzare manifestazioni finalizzate alla
diffusione alla cittadinanza della cultura e
delle caratteristiche del
patrimonio
artistico
Elaborazione
di
una
programmazione
educativa e culturale che tenga conto delle
esigenze delle realtà scolastiche;
Realizzare innovazioni didattiche;
Promuovere gruppi di lavoro tra insegnanti
comunali e statali
Ridurre la dispersione scolastica
Promuovere le pari opportunità nei percorsi
scolastici in particolare a favore degli alunni
stranieri;
Rinforzare le competenze linguistiche
45
Accordi di rete
RETE
Finalità
SIRQ – Scuole in rete per la
qualità
1) Miglioramento continuo dei processi di gestione e
insegnamento-apprendimento; dell‟autovalutazione degli
istituti e dei docenti; della rendicontazione sociale
2) Formazione del personale e sviluppo di ricerche sugli
strumenti, sui principi e sui sistemi di gestione per la
qualità e l‟eccellenza (Marchio SAPERI, EFQM/CAF)
3) Formazione del personale sul SNV, il RAV, il
monitoraggio dei processi, i riesami, le metodologie
didattiche innovative; formazione degli Esperti del
Miglioramento, Auditor SAPER, ISO, Excellence
Assessor EFQM, Esperti in peer review, da mettere a
disposizione delle scuole
4) Sviluppo di progetti comuni con altre scuole della rete,
costituite in sottoreti, per l‟adesione a progetti comuni
per il miglioramento didattico, organizzativo e per la
rendicontazione sociale
5) Utilizzare i materiali prodotti dalla ricerca SIRQ
6) Effettuare economie di scala su iniziative comuni con
gli Istituti SIRQ
Ricerca didattica e sperimentazione;
Valorizzazione delle attività artistiche;
Formazione del personale;
Organizzazione di rassegne, concerti, incontri con
musicisti professionisti
Istituzione
e
partecipazione
di
occasioni
di
socializzazione e valorizzazione di esperienze diverse;
Ricerca di sponsor per sostenere le diverse iniziative;
Scambio di Docenti e allievi;
Scambio delle migliori pratiche didattiche e metodologie;
Partecipazione a progetti europei
(e-twinning-ECAS)
Creazione e diffusione di materiale didattico
Progetto LAPIS finalizzato a:
Miglioramento del successo formativo e conseguimento
del titolo di studio;
Diminuzione dei rischi di dispersione;
Percorsi didattici innovativi;
Accompagnamento in un percorso di orientamento –
formazione professionale
Iniziative di formazione, di aggiornamento e di supporto
rivolte al personale delle scuole aderenti;
Iniziative in coerenza con il dettato del D.P.R. 275/99 –
art. 7
MIRE’ – Musica in rete
Agenzie formative CNOSFAP
Regione
Piemonte,
Immaginazione e Lavoro –
CIOFS
FP
Piemonte
–
Istituzioni scolastiche
Re-Ge-Co
(Rete
per
gestione consapevole)
la
46
UTS – Scuola polo ITSSE
Levi Arduino – Istituzioni
scolastiche
FACE TO FAITH
DIALOGUES
VIVI COME MANGI
STUDIARE, INFORMARSI e
DECIDERE: DA STUDENTI
A CITTADINI
Rete Nazionale delle Scuole
Contro le Discriminazioni in
collaborazione
con
ITIS
Armellini di Roma
Gestione risorse-sussidi didattici necessari agli alunni
disabili;
Migliorare l‟utilizzo degli strumenti e promuovere la
formazione per un loro migliore utilizzo
Attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione e
aggiornamento;
Realizzazione di percorsi di didattica, sviluppo
professionale e ricerca sul dialogo tra culture, tra
religioni e tra istituzioni in particolare per l‟attuazione
del progetto “Face to Faith”;
Utilizzo della piattaforma on line F2F, collegamento in
video conferenza con scuole di tutto il mondo,
partecipazione a livello internazionale a eventi
attraverso il team blogging
Diffusione delle buone abitudini alimentari e di un
corretto stile di vita
Promuovere la cultura della sicurezza in modo attivo e
consapevole;
Coinvolgere allievi e famiglie in un procedimento di scelta
consapevole di atteggiamenti civici corretti e di
comportamenti rispettosi dell‟ambiente, del territorio,
del proprio corpo
Percorsi di sensibilizzazione, informazione e formazione
sulle diverse forme di discriminazione e intolleranza
47
5.20
Progetto “FUORICLASSE”
La finalità storica della scuola “Dare ad ogni alunno la possibilità, attraverso proposte
culturali molteplici e diverse, di seguire l‟itinerario didattico più rispondente alle proprie
esigenze ed interessi e più adeguato allo sviluppo della propria personalità” aveva portato,
fino all‟a.s. 2008/09, ad un progetto formativo flessibile a livello metodologico, didattico e
organizzativo che proponeva un‟ampia offerta di attività facoltative e permetteva alle
famiglie di scegliere l‟orario più adeguato alle proprie esigenze.
A partire dall‟anno scolastico 2009/2010, anche in seguito alla riforma attuata dal
ministro Gelmini le risorse professionali e finanziarie della scuola sono state notevolmente
ridotte. Tuttavia, per non annullare totalmente la peculiarità dell‟offerta formativa e per
ampliare le opportunità di formazione, si è deciso di proporre attività aggiuntive
pomeridiane (a pagamento) per gli alunni che ne fanno richiesta.
A seguire le proposte che sono state attivate nell‟anno scolastico 2015-2016.
48
PLESSO NIEVO
Nell‟anno scolastico 2015-2016 sono state attivate le seguenti attività:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Latino primo livello
Latino secondo livello
Corsi per certificazioni di lingua Inglese (Cambridge) – più livelli
Corsi di conversazione in lingua Francese (Alliance Française) – due livelli
Corso di conversazione in lingua Spagnola
Laboratorio di cucina
Calcetto
Atletica leggera
Progetto “Avviamento al Volley (Pallavolo)"
Laboratorio danza Hip Hop
Compiti e studio assistito
Consulenza compiti allievi con DSA – Metodo di studio
1. LATINO primo livello (docenti interni)
Attività rivolta ad allievi di classe seconda e terza
Tempi
Un modulo settimanale da 55 minuti
Prerequisiti

Interesse per la storia antica e per la civiltà classica

Buona conoscenza della fonologia e della morfologia della lingua italiana

Conoscere i fondamenti della sintassi italiana
Obiettivi minimi

Conoscere gli aspetti fondamentali della storia e della civiltà romana

Conoscere gli aspetti essenziali dell‟evoluzione dal latino all‟italiano

Saper leggere e pronunciare correttamente il latino

Conoscere il sistema dei casi e delle concordanze

Saper riconoscere la costruzione della frase latina.
Obiettivi

Conoscere gli elementi della frase minima in latino

Conoscere i principali complementi indiretti in latino

Saper declinare i nomi della prima e seconda declinazione e gli aggettivi
della prima classe

Saper coniugare i verbi regolari ed il verbo essere nei tempi dell‟indicativo
derivati dal presente

Saper consultare il dizionario

Acquisire il metodo di traduzione di semplici frasi dall‟italiano e dal latino
Contenuti

Elementi fondamentali dell‟analisi logica in italiano ed in latino.
49









Il latino e l‟italiano: confronti.
Le caratteristiche grafiche e fonetiche del latino.
Il sistema dei casi.
La prima declinazione.
La seconda declinazione.
Gli aggettivi della prima classe.
I verbi delle quattro coniugazioni regolari e del verbo essere: indicativo
presente, imperfetto e futuro; imperativo ed infinito presente.
Le congiunzioni coordinanti, gli avverbi e le preposizioni di uso comune
La civiltà romana: le leggende delle origini; la famiglia; aspetti della vita
quotidiana; breve storia di Roma
Valutazione
La valutazione avverrà tramite verifiche periodiche, orali e scritte.
Verrà data comunicazione alle famiglie tramite il libretto delle valutazioni ed i colloqui
individuali nelle ore di ricevimento settimanale.
2. LATINO secondo livello (docenti interni)
Attività rivolta ad allievi di classe terza
Tempi:
Due moduli settimanali da 55 minuti
Prerequisiti:

Conoscere gli aspetti fondamentali della storia e della civiltà romana

Conoscere gli aspetti essenziali dell‟evoluzione dal latino all‟italiano

Saper leggere e pronunciare correttamente il latino

Conoscere il sistema dei casi e delle concordanze

Saper riconoscere la costruzione della frase latina.
Obiettivi minimi:

Conoscere la sintassi italiana ed i fondamenti della sintassi latina

Conoscere i complementi diretti ed i principali complementi indiretti in latino

Saper declinare i nomi della prima e seconda e terza declinazione

Saper declinare gli aggettivi della seconda classe

Saper coniugare i verbi regolari ed il verbo essere nei tempi dell‟indicativo
derivati dal presente; l‟imperativo e l‟infinito

Ampliare la conoscenza del lessico

Saper consultare il dizionario

Saper tradurre frasi e semplici brani dall‟italiano e dal latino

Approfondire la conoscenza della civiltà e della storia romana
Obiettivi:




Saper declinare i nomi di tutte e cinque le declinazioni
Saper coniugare i tempi dell‟indicativo derivati dal perfetto dei verbi regolari
e del verbo essere
Saper tradurre frasi e brani dall‟italiano e dal latino
Conoscere brani antologici della letteratura latina
50
Contenuti

Analisi logica della frase.

Terza, quarta e quinta declinazione

Gli aggettivi della seconda classe.

Tempi dell‟indicativo derivati dal perfetto dei verbi regolari e del verbo essere

Parti invariabili di uso comune

La civiltà e la storia romana: breve storia di Roma; l‟organizzazione sociale e
politica; l‟esercito: la scienza e la tecnica; le grandi opere pubbliche

Brani antologici della letteratura latina
Valutazione
La valutazione avverrà tramite verifiche periodiche, orali e scritte.
Verrà data comunicazione alle famiglie tramite il libretto delle valutazioni ed i colloqui
individuali nelle ore di ricevimento settimanale.
3. CORSI
PER
CERTIFICAZIONI
–
LINGUA
in collaborazione con Pegaso World Languages
INGLESE
(Cambridge)
–
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
La scuola Nievo – Matteotti è centro di preparazione agli esami di certificazione Cambridge
della lingua Inglese (Cambridge English Language Assessment Exam Preparation Centre
2014) dall‟anno scolastico 2013-2014.
Nella scelta delle attività pomeridiane sono previsti corsi di inglese di livello:

Starters

Movers

Flyers

Ket

Pet
Ogni anno nel mese di maggio la SMS Nievo Matteotti è sede Cambridge per lo svolgimento
degli esami di tutti gli allievi frequentanti la scuola.
4. CORSI DI CONVERSAZIONE IN LINGUA FRANCESE (docenti dell‟Alliance
Française)
Attività pomeridiana di conversazione in lingua francese rivolta ad allievi di classe
seconda e terza
Tempi
Il corso si articola in lezioni della durata di un’ora settimanale.
Descrizione
51
I corsi di conversazione in lingua francese sono organizzati in collaborazione con l‟Alliance
Française di Torino e tenuti da insegnanti madrelingua, abilitati come eaminatori per
esami di certificazione delle competenze DELF SCOLAIRE.
Obiettivi
Classi 2:
Classi 3:
-
Potenziamento delle abilità comunicative: sviluppo integrato delle quattro
abilità con focalizzazione sull‟aspetto orale.
-
Competenze:
- produzione della lingua orale : Saper comunicare in attività semplici e di
routine e interagire in semplici conversazioni su argomenti familiari e
abituali.
- comprensione della lingua orale: Capire semplici messaggi orali in
contesti di vita quotidiana.
-
Preparazione esame di certificazione delle competenze in lingua FRANCESE
a valore internazionale DELF A 2 Scolaire, diploma che corrisponde al
secondo livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue
QCER.
-
Potenziamento delle abilità comunicative
Competenze:
- produzione della lingua orale: Saper comunicare su argomenti
familiari e abituali. (saper descrivere le persone, la propria famiglia, la
carriera scolastica, le proprie condizioni di vita, saper esprimere i propri
gusti e preferenze, saper richiedere informazioni, saper fare descrizioni
e narrazioni al passato…),
- comprensione della lingua orale: saper capire espressioni e parole di uso
frequente relative alle esperienze di vita quotidiana (per es. informazioni di
base sulla propria persona e sulla propria famiglia, il tempo libero, gli
acquisti, l‟ambiente circostante, il lavoro).
- produzione della lingua scritta : Saper scrivere brevi messaggi e saper
descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Saper scrivere
una lettera /mail personale.
- comprensione della lingua scritta: Saper leggere testi brevi e
trovare informazioni specifiche in materiale di uso quotidiano, quali
pubblicità, programmi, menù e orari… .
52
5. CORSO DI CONVERSAZIONE IN LINGUA SPAGNOLA
Attività pomeridiana di conversazione in lingua spagnola finalizzata al conseguimento della
certificazione DELE
La certificazione linguistica Diplomas de Español como Lengua Extranjera(DELE), istituita nel
1988, attesta il grado di conoscenza e di dominio dello spagnolo come lingua straniera.
L'Istituto Cervantes eroga questo titolo per il Ministero spagnolo dell'Educazione, Cultura e
Sport (Ministerio de Educación, Cultura y Deporte de España).
L'Università di Salamanca contribuisce elaborando e testando i contenuti degli esami
(evaluación).
Le prove si svolgono periodicamente nei Centri d'esame selezionati dall'Istituto Cervantes. A
Torino gli esami si svolgono presso il Liceo Vittoria.
http://vittoriaweb.it/
Informazioni generali
In collaborazione con il Centro Cultural Español di Torino, http://www.lenguamadre.it/, è stato
attivato un corso pomeridiano di conversazione e potenziamento delle quattro abilità in
lingua spagnola finalizzato alla certificazione DELE livello scolastico.
Il corso sarà articolato in lezioni della durata di un’ora settimanale, sarà tenuto da insegnanti
madrelingua del Centro Cultural Español di Torino.
Alle fine delle lezioni si raggiungerà il livello plataforma (A2) o intermedio (B1) secondo i
parametri del Quadro di Riferimento Europeo, http://www.cla.unifi.it/qce.pdf
Obiettivi generali
Identificare le strutture basilari del sistema linguistico (foniche, lessicali e morfosintattiche ).
Sviluppare le funzioni comunicative.
Obiettivi comunicativi
Le conoscenze di livello A2, così come definito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento,
prevedono l‟acquisizione delle seguenti competenze comunicative:
la capacità di comprensione scritta e orale di testi di spagnolo standard di uso
comunicativo abituale e con strutture semplici;
la capacità di produzione orale: rapporti della vita quotidiana, espressione di gusti e
preferenze, richieste di informazioni, descrizioni e narrazioni al passato, ecc.;
la capacità di produzione scritta: avvisi, descrizione di persone e luoghi, brevi narrazioni
di esperienze personali passate, cartoline, ecc.
Le conoscenze di livello B1, così come definito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento,
prevedono l‟acquisizione delle seguenti competenze comunicative:
Capacità di comprensione scritta e orale di testi di struttura semplice.
Capacità di produzione scritta e orale di:
brevi testi narrativi che contengano i tempi del presente e del passato e che si
riferiscano ad esperienze personali;
previsioni ed ipotesi del futuro di ambito personale;
53
espressione dell' opinione con formule elementari;
espressione della probabilità e il dubbio;
consigli e ordini;
espressione dell' obbligo.
Metodologia
Durante le prime lezioni vengono fornite agli allievi schede didattiche, prodotte dagli insegnanti
del Centro Culturale, che partendo dalla lettura di un testo mirano al consolidamento delle
conoscenze grammaticali e di comprensione scritta e orale già acquisite e allo sviluppo delle
competenze comunicative.
Successivamente si passa a lavorare con il libro che gli allievi avranno acquistato,
http://www.libri.it/dele-escolar-a2-b1-libro, che propone esercizi strutturati secondo la
modalità d'esame e quindi riguardati le quattro abilità: comprensione scritta, comprensione
orale, produzione scritta e produzione orale.
6. LABORATORIO DI CUCINA (docenti interni)
Attività rivolta ad allievi di classe prima e seconda
Tempi: due moduli settimanali da 55 minuti (secondo calendario)
Finalità: migliorare le capacità manuali, comunicative e creative degli alunni. Gli allievi potranno
sperimentare e rafforzare una competenza procedurale.
Obiettivi
 Capacità di elaborare una dieta equilibrata
 Consapevolezza delle norme base di un‟alimentazione razionale
 Conoscenza e uso corretto di attrezzi e strumenti
 Capacità di leggere, comprendere ed eseguire semplici ricette
Contenuti
 La dieta equilibrata e razionale
 Principi base della cucina
 La cucina mediterranea, le cucine regionali, nazionali ed internazionali
 La cucina stagionale a “Km 0”
Metodologia
Le lezioni coinvolgeranno gli allievi in attività prevalentemente pratiche:
- Preparazione degli alimenti
- Realizzazione della ricetta seguendo una corretta sequenza procedurale
- Presentazione dei piatti
-
Utilizzo di varie modalità di cottura
I principi alimentari e la dieta dell‟adolescente
Valutazione
Nelle singole lezioni gli allievi dovranno:
54
-
portare gli ingredienti indicati nella ricetta e i contenitori per portare a casa il
prodotto finito o semilavorato
-
collaborare con i compagni e con l‟insegnante
seguire correttamente le sequenze procedurali
-
curare la presentazione del piatto
LABORATORIO DEL GUSTO ED ESPERIMENTI IN CUCINA
Attività rivolta ad allievi di classe prima e seconda
Tempi: due moduli settimanali da 55 minuti (secondo calendario)
Finalità
Il laboratorio ha la finalità di raggiungere l‟acquisizione di autonomie sul piano funzionale in un
contesto stimolante e gratificante, attraverso la socializzazione e la collaborazione, il rispetto
degli altri e il saper stare insieme, il condividere spazi e materiali. Nel “fare” si potranno
conoscere oggetti nuovi, sviluppare competenze di carattere scientifico generale, di fisica, di
diritto, di tecnologia dei materiali, di matematica, di storia, di lingua e cultura straniera.
Obiettivi


Imparare a conoscere i prodotti alimentari e classificarli secondo la loro funzione
Portare la scienza sperimentale direttamente in laboratorio, stimolando, attraverso lo
stupore e il ragionamento, ogni singolo studente

Conoscere le norme igieniche dell‟alimentazione

Saper confrontare la propria alimentazione con quella del passato



Acquisire informazioni su problematiche specifiche quali la malnutrizione, l‟obesità,
l‟alcolismo, il doping
Conoscere i problemi posti dalla globalizzazione, che incidono sull‟offerta dei beni
alimentari e conseguentemente sui comportamenti di consumo
Cambiare le abitudini alimentari quotidiane cercando di avvicinarle ai concetti del buono,
pulito e giusto

Comprendere il valore del recupero dei vecchi sapori e dei piatti tradizionali

Educare allo sviluppo sostenibile e al consumo consapevole





Acquisire una metodologia induttiva nell‟approccio all‟educazione alimentare e ambientale
sviluppando esperienze didattiche in classe e in orto
Accrescere la propria memoria e capacità di percezione sensoriale, appropriarsi di un
lessico e di una grammatica del gusto, attraverso degustazioni e giochi sensoriali
Maturare la consapevolezza che l‟alimentazione è un fatto culturale, il cui significato
trascende l‟aspetto nutrizionale
Fornire elementi di storia e cultura della gastronomia
Analizzare le erbe aromatiche maggiormente usate nella cucina occidentale, attuale e
della tradizione
55

Analizzare le spezie utilizzate nei vari continenti
Metodologia
La metodologia seguita è quella della ricerca-azione. L‟utilizzo di schede tecniche o mappe e
schemi diventa momento di riflessione personale da condividere poi in gruppo. La natura del
progetto è laboratoriale e pertanto ogni attività diventa momento di approfondimento di
conoscenze, sviluppo/ consolidamento/ potenziamento di abilità e competenze. Uno dei punti di
forza del progetto è la cooperazione tra i ragazzi e la co-progettazione, in molti momenti, con
l'insegnante. I partecipanti hanno la possibilità di provare, toccare, sperimentare e testare,
apprendendo in modo attivo.
7.
CALCETTO (gestito in collaborazione con S.A. Sport)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Il calcetto é un gioco sport. Come tutti i giochi sport necessita di un regolamento che uniformi
e codifichi i comportamenti e le azioni dei giocatori. Le regole vengono spontaneamente
richieste dal bambino stesso, che lentamente prende coscienza che esse non sono fatto
restrittivo ed autoritario dei „grandi‟, per limitare la sua esuberanza e la sua libera creatività,
ma sono una condizione indispensabile per giocare meglio e divertirsi di più.
Obiettivi generali che si intendono raggiungere sono i seguenti:
 valorizzazione delle proprie capacità
 occasione per approfondimenti e stimoli culturali
 conoscenza del proprio corpo e dei limiti di esso
 spirito di squadra e sana sportività
Metodologia dell‟insegnamento:
 sviluppo motoria, prestazione motoria
 capacità senso-percettive: come educarle
 gli schemi motori di base: come educarli
 le capacità motorie: conoscerle ed educarle (assegnazione prime prove pratiche sul
campo)
Ogni singola lezione verrà suddivisa in tre fasi fondamentali:
 riscaldamento generale delle diverse parti del corpo
 studio specifico della tecnica e tattica, con la risoluzione di percorsi e staffette
 preparazione alla partita.
Tempi e luoghi
L‟attività si svolgerà in palestra con orario corrispondente ad un modulo da 55‟.
56
8. ATLETICA LEGGERA (docenti interni)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Tempi
Un modulo settimanale da 55 minuti
Finalità
Le finalità trasversali del POF maggiormente identificate dal laboratorio sono:
Educazione alla Legalità (problematiche delle “Sport pulito”), Educazione alla Creatività
(Espressione corporea), Educazione alla socialità (sport di squadra).
Obiettivi e metodologie utilizzate
Obiettivo fondamentale è quello di elevare il livello e soprattutto il gusto motorio di tutti
gli allievi coinvolti, indipendentemente dalla loro predisposizione alle varie attività. In
considerazione dell'età degli alunni, le attività rivestono un carattere generalmente
ludico, senza però banalizzare gli elementi tecnici di base delle varie discipline
affrontate. Nel corso delle lezioni si darà inoltre spazio all'Educazione Sportiva in senso
generale, dai principi di base della lealtà agonistica alle tematiche dello “Sport pulito”.
Contenuti
 Avviamento alla pratica sportiva delle principali discipline dell'atletica leggera
(corse, salti e lanci)
 Educazione alla gestione delle tensioni derivanti dalla pratica agonistica
 Attività volte al miglioramento delle capacità condizionali e coordinative
 Verifica
Le verifiche saranno attuate con misurazioni oggettive dell'incremento prestazionale
degli alunni e con il confronto nelle varie fasi dei Giochi sportivi studenteschi.
9. PROGETTO ”AVVIAMENTO AL VOLLEY ” (gestito da prof. ssa Cinzia OLLARI,
allenatrice di pallavolo)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Premessa
Statistiche del Centro di Medicina sportiva di Torino hanno evidenziato, nella popolazione
scolastica delle scuole cittadine, un livello di apprendimento psicomotorio molto basso e nei
test di forza e di funzionalità cardiocircolatoria, parametri in netto peggioramento, causati
dalla perdita d’abitudine e dalle sempre minori possibilità di fare attività fisica.
Alla luce delle ricerche precedentemente citate, si ritiene necessario l’intervento di personale
specializzato già in età scolare.
Obiettivi :
 Promozione dello sviluppo motorio attraverso attività ludiche
 Prevenzione dell‟ ipocinesi
 Promozione di una equilibrata cultura dello sport
 Educare alla pratica sportiva
 Prevenzione del disagio giovanile
 Diffusione capillare del volley
57
Contenuti :
 Attraverso metodologie induttive quali la libera esplorazione, la scoperta guidata e la
risoluzione dei problemi,si faranno giocare gli alunni in forma libera-guidata, senza
coercizioni rigide, guidandoli nella conoscenza della propria corporeità e nella scoperta
delle proprie potenzialità, favorendo la costruzione di abilità motorie plastiche,
dinamiche, adattabili ad ogni situazione.
 Sviluppo della socializzazione in un contesto di gioco e di gruppo;
 Educazione al rispetto delle regole e degli altri;
 Rafforzamento e consolidamento dell‟autostima e dell‟ autovalutazione attraverso la
conoscenza di se stessi e il confronto con gli altri;
 Presentazione dei fondamentali del volley (battuta, bagher,palleggio,schiacciata e muro).
Gli alunni alla fine del corso saranno in grado di eseguire i fondamentali e tramite il gioco
diretto verranno a conoscenza delle regole del gioco vero e proprio.
Destinatari:
alunni maschi e femmine delle classi prime, seconde e terze;
Modalità esecutive:
gruppi per età utilizzando gli spazi possibilmente di 2 ore ciascuno.
Attrezzature:
palestra, rete, materiale/oggetti tipici di una palestra.
10.
LABORATORIO DANZA HIP HOP (gestito in collaborazione con S.A. Sport)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
L‟Hip Hop è un genere specifico di movimento che esprime dei concetti seguendo dei tempi e
delle cadenze ritmiche, ma è anche uniformarsi ad un modo di apparire per poi distinguersi con
abilità canore o per capacità di creare movimenti complessi ed acrobatici sempre più originali e
personalizzati.
La danza Hip Hop è quindi un modo di esprimersi secondo le proprie capacità psico-fisiche e
motivazionali, è un genere di danza dalle molteplici forme espressive è l‟esteriorizzare la
propria personalità e la propria idea attraverso i movimenti del corpo più congeniali al proprio io
ed al proprio modo di relazionarsi all‟esterno.
Obiettivi specifici:
1- aspetto motorio:
- acquisire maggiore conoscenza di sé e del proprio corpo;
- favorire la coordinazione
2- aspetto musicale : - accrescere la comprensione ritmica (lettura guidata di alcuni
ritmi in rapporto al movimento);
- stimolare all‟ interpretazione ritmica
3- aspetto artistico – espressivo : - favorire l‟ interpretazione motoria;
- favorire l‟ improvvisazione;
- accrescere la scoperta di nuovi e personali mezzi
espressivi e comunicativi;
- stimolare la comunicazione verbale e non verbale
Metodologia
Ogni singola lezione verrà suddivisa in tre fasi fondamentali:
 esercizi ginnico-musicali mirati al riscaldamento delle diverse parti del corpo;
 studio specifico di stili, passi, movimenti con brani musicali caratteristici;
58
 insegnamento e preparazione della coreografia.
Tempi e luoghi
L‟attività si svolgerà in palestra o in altro luogo adeguato individuato dall‟Istituto con orario di
due moduli da 55‟ continuativi.
11.
COMPITI E STUDIO ASSISTITO (gestito in collaborazione con
Associazione UISP)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Tempi
Uno o più moduli settimanali da 55 minuti
Premessa
Lo scopo non è soltanto correggere i compiti o spiegare nozioni non acquisite in classe, ma anche
insegnare come svolgere i compiti, come dare priorità alle diverse materie in base alle loro
difficoltà, come diventare autonomi e in grado di gestire in modo proficuo il tempo dello studio.
Ben conoscendo la fatica dello studio nel complesso passaggio dalla scuola primaria alla secondaria
e la altalenante capacità attentiva dei preadolescenti, si cercherà un equilibrio, che permetta a
tutti di applicarsi con profitto rispettando i ritmi di ognuno, ma richiedendo un impegno serio e
continuo.
Programma quotidiano di studio
 Accoglienza dei ragazzi
 Controllo individuale dei compiti assegnati
 Ordine di svolgimento dei vari compiti: si stabilisce in che ordine affrontare le varie materie in
base alla data di consegna dei compiti
 Scelta delle priorità: in base alle difficoltà del singolo ragazzo/a nella specifica materia, si
decidono quali affrontare per prime e se dedicare maggior tempo ai compiti scritti o allo studio
orale
 Svolgimento dei compiti: ogni ragazzo/a svolge da solo i propri compiti, mentre gli animatori ne
controllano i progressi, intervenendo ove sia necessario con spiegazioni e chiarimenti
 Verifica individuale dei compiti finiti
 Comunicazioni alle famiglie tramite diario personale
Con questi criteri si cercano di completare i compiti delle varie materie in base al tempo a
disposizione ed alla collaborazione/attenzione del ragazza/o.
Sarà cura degli animatori comunicare ai genitori i progressi fatti e le difficoltà incontrate, con
frequenza variabile a seconda delle necessità .
59
12.
ASSISTENZA COMPITI ALLIEVI CON DSA - Metodo di studio
(personale specializzato)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Tempi:
Due moduli settimanali da 55 minuti
Obiettivi:
 far acquisire e migliorare i metodi e le strategie utili per il raggiungimento degli
obiettivi didattici
 consolidamento del metodo di studio ed eventualmente dell‟uso degli strumenti
compensativi previsti dal L. 170/2010
Docenti:
logopedisti e psicologi esperti delle problematiche connesse ai DSA
60
PLESSO MATTEOTTI
Nell‟anno scolastico 2015-2016 sono state attivate le seguenti attività:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Latino primo livello
Latino secondo livello
Corsi per certificazioni di lingua Inglese (Cambridge) – più livelli
Corsi di conversazione in lingua Francese (Alliance Française) – due livelli
Corso di conversazione in lingua Spagnola
Si fa Musica
Laboratorio di cucina
Atletica leggera
Progetto “Avviamento al Volley (Pallavolo)”
Basket
Laboratorio danza Hip Hop
Canottaggio
Compiti e studio assistito
Consulenza compiti allievi con DSA – Metodo di studio
1. LATINO primo livello (docenti interni)
Attività rivolta ad allievi di classe seconda e terza
Tempi
Un modulo settimanale da 55 minuti
Prerequisiti

Interesse per la storia antica e per la civiltà classica

Buona conoscenza della fonologia e della morfologia della lingua italiana

Conoscere i fondamenti della sintassi italiana
Obiettivi minimi

Conoscere gli aspetti fondamentali della storia e della civiltà romana

Conoscere gli aspetti essenziali dell‟evoluzione dal latino all‟italiano

Saper leggere e pronunciare correttamente il latino

Conoscere il sistema dei casi e delle concordanze

Saper riconoscere la costruzione della frase latina.
Obiettivi

Conoscere gli elementi della frase minima in latino

Conoscere i principali complementi indiretti in latino

Saper declinare i nomi della prima e seconda declinazione e gli aggettivi
della prima classe

Saper coniugare i verbi regolari ed il verbo essere nei tempi dell‟indicativo
derivati dal presente

Saper consultare il dizionario

Acquisire il metodo di traduzione di semplici frasi dall‟italiano e dal latino
Contenuti
61










Elementi fondamentali dell‟analisi logica in italiano ed in latino.
Il latino e l‟italiano: confronti.
Le caratteristiche grafiche e fonetiche del latino.
Il sistema dei casi.
La prima declinazione.
La seconda declinazione.
Gli aggettivi della prima classe.
I verbi delle quattro coniugazioni regolari e del verbo essere: indicativo
presente, imperfetto e futuro; imperativo ed infinito presente.
Le congiunzioni coordinanti, gli avverbi e le preposizioni di uso comune
La civiltà romana: le leggende delle origini; la famiglia; aspetti della vita
quotidiana; breve storia di Roma
Valutazione
La valutazione avverrà tramite verifiche periodiche, orali e scritte.
Verrà data comunicazione alle famiglie tramite il libretto delle valutazioni ed i colloqui
individuali nelle ore di ricevimento settimanale.
2. LATINO secondo livello (docenti interni)
Attività rivolta ad allievi di classe terza
Tempi:
Due moduli settimanali da 55 minuti
Prerequisiti:

Conoscere gli aspetti fondamentali della storia e della civiltà romana

Conoscere gli aspetti essenziali dell‟evoluzione dal latino all‟italiano

Saper leggere e pronunciare correttamente il latino

Conoscere il sistema dei casi e delle concordanze

Saper riconoscere la costruzione della frase latina.
Obiettivi minimi:

Conoscere la sintassi italiana ed i fondamenti della sintassi latina

Conoscere i complementi diretti ed i principali complementi indiretti in latino

Saper declinare i nomi della prima e seconda e terza declinazione

Saper declinare gli aggettivi della seconda classe

Saper coniugare i verbi regolari ed il verbo essere nei tempi dell‟indicativo
derivati dal presente; l‟imperativo e l‟infinito

Ampliare la conoscenza del lessico

Saper consultare il dizionario

Saper tradurre frasi e semplici brani dall‟italiano e dal latino

Approfondire la conoscenza della civiltà e della storia romana
Obiettivi:



Saper declinare i nomi di tutte e cinque le declinazioni
Saper coniugare i tempi dell‟indicativo derivati dal perfetto dei verbi regolari
e del verbo essere
Saper tradurre frasi e brani dall‟italiano e dal latino
62

Conoscere brani antologici della letteratura latina
Contenuti

Analisi logica della frase.

Terza, quarta e quinta declinazione

Gli aggettivi della seconda classe.

Tempi dell‟indicativo derivati dal perfetto dei verbi regolari e del verbo
essere

Parti invariabili di uso comune

La civiltà e la storia romana: breve storia di Roma; l‟organizzazione sociale e
politica; l‟esercito: la scienza e la tecnica; le grandi opere pubbliche

Brani antologici della letteratura latina
Valutazione
La valutazione avverrà tramite verifiche periodiche, orali e scritte.
Verrà data comunicazione alle famiglie tramite il libretto delle valutazioni ed i colloqui
individuali nelle ore di ricevimento settimanale.
3. CORSI
PER
CERTIFICAZIONI
–
LINGUA
in collaborazione con Pegaso World Languages
INGLESE
(Cambridge)
–
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
La scuola Nievo – Matteotti è centro di preparazione agli esami di certificazione Cambridge
della lingua Inglese (Cambridge English Language Assessment Exam Preparation Centre
2014) dall‟anno scolastico 2013-2014.
Nella scelta delle attività pomeridiane sono previsti corsi di inglese di livello:

Starters

Movers

Flyers

Ket

Pet
Ogni anno nel mese di maggio la SMS Nievo Matteotti è sede Cambridge per lo svolgimento
degli esami di tutti gli allievi frequentanti la scuola.
4. CORSI DI CONVERSAZIONE IN LINGUA FRANCESE (docenti dell‟Alliance
Française)
Attività pomeridiana di conversazione in lingua francese rivolta ad allievi di classe
seconda e terza
Tempi
Il corso si articola in lezioni della durata di un’ora settimanale.
63
Descrizione
I corsi di conversazione in lingua francese sono organizzati in collaborazione con l‟Alliance
Française di Torino e tenuti da insegnanti madrelingua, abilitati come eaminatori per
esami di certificazione delle competenze DELF SCOLAIRE.
Obiettivi
Classi 2:
Classi 3:
-
Potenziamento delle abilità comunicative: sviluppo integrato delle quattro
abilità con focalizzazione sull‟aspetto orale.
-
Competenze:
- produzione della lingua orale : Saper comunicare in attività semplici e di
routine e interagire in semplici conversazioni su argomenti familiari e
abituali.
- comprensione della lingua orale: Capire semplici messaggi orali in
contesti di vita quotidiana.
-
Preparazione esame di certificazione delle competenze in lingua FRANCESE
a valore internazionale DELF A 2 Scolaire, diploma che corrisponde al
secondo livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue
QCER.
-
Potenziamento delle abilità comunicative
Competenze:
- produzione della lingua orale: Saper comunicare su argomenti
familiari e abituali. (saper descrivere le persone, la propria famiglia, la
carriera scolastica, le proprie condizioni di vita, saper esprimere i propri
gusti e preferenze, saper richiedere informazioni, saper fare descrizioni
e narrazioni al passato…),
- comprensione della lingua orale: saper capire espressioni e parole di uso
frequente relative alle esperienze di vita quotidiana (per es. informazioni di
base sulla propria persona e sulla propria famiglia, il tempo libero, gli
acquisti, l‟ambiente circostante, il lavoro).
- produzione della lingua scritta : Saper scrivere brevi messaggi e saper
descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Saper scrivere
una lettera /mail personale.
- comprensione della lingua scritta: Saper leggere testi brevi e
trovare informazioni specifiche in materiale di uso quotidiano, quali
pubblicità, programmi, menù e orari… .
64
5. CORSO DI CONVERSAZIONE IN LINGUA SPAGNOLA
Attività pomeridiana di conversazione in lingua spagnola finalizzata al conseguimento della
certificazione DELE
La certificazione linguistica Diplomas de Español como Lengua Extranjera(DELE), istituita nel
1988, attesta il grado di conoscenza e di dominio dello spagnolo come lingua straniera.
L'Istituto Cervantes eroga questo titolo per il Ministero spagnolo dell'Educazione, Cultura e
Sport (Ministerio de Educación, Cultura y Deporte de España).
L'Università di Salamanca contribuisce elaborando e testando i contenuti degli esami
(evaluación).
Le prove si svolgono periodicamente nei Centri d'esame selezionati dall'Istituto Cervantes. A
Torino gli esami si svolgono presso il Liceo Vittoria.
http://vittoriaweb.it/
Informazioni generali
In collaborazione con il Centro Cultural Español di Torino, http://www.lenguamadre.it/, è stato
attivato un corso pomeridiano di conversazione e potenziamento delle quattro abilità in
lingua spagnola finalizzato alla certificazione DELE livello scolastico.
Il corso sarà articolato in lezioni della durata di un’ora settimanale, sarà tenuto da insegnanti
madrelingua del Centro Cultural Español di Torino.
Alle fine delle lezioni si raggiungerà il livello plataforma (A2) o intermedio (B1) secondo i
parametri del Quadro di Riferimento Europeo, http://www.cla.unifi.it/qce.pdf
Obiettivi generali
Identificare le strutture basilari del sistema linguistico (foniche, lessicali e morfosintattiche ).
Sviluppare le funzioni comunicative.
Obiettivi comunicativi
Le conoscenze di livello A2, così come definito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento,
prevedono l‟acquisizione delle seguenti competenze comunicative:
la capacità di comprensione scritta e orale di testi di spagnolo standard di uso
comunicativo abituale e con strutture semplici;
la capacità di produzione orale: rapporti della vita quotidiana, espressione di gusti e
preferenze, richieste di informazioni, descrizioni e narrazioni al passato, ecc.;
la capacità di produzione scritta: avvisi, descrizione di persone e luoghi, brevi narrazioni
di esperienze personali passate, cartoline, ecc.
Le conoscenze di livello B1, così come definito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento,
prevedono l‟acquisizione delle seguenti competenze comunicative:
Capacità di comprensione scritta e orale di testi di struttura semplice.
Capacità di produzione scritta e orale di:
brevi testi narrativi che contengano i tempi del presente e del passato e che si
riferiscano ad esperienze personali;
65
previsioni ed ipotesi del futuro di ambito personale;
espressione dell' opinione con formule elementari;
espressione della probabilità e il dubbio;
consigli e ordini;
espressione dell' obbligo.
Metodologia
Durante le prime lezioni vengono fornite agli allievi schede didattiche, prodotte dagli insegnanti
del Centro Culturale, che partendo dalla lettura di un testo mirano al consolidamento delle
conoscenze grammaticali e di comprensione scritta e orale già acquisite e allo sviluppo delle
competenze comunicative.
Successivamente si passa a lavorare con il libro che gli allievi avranno acquistato,
http://www.libri.it/dele-escolar-a2-b1-libro, che propone esercizi strutturati secondo la
modalità d'esame e quindi riguardati le quattro abilità: comprensione scritta, comprensione
orale, produzione scritta e produzione orale.
6. SI FA MUSICA (in collaborazione con l‟Associazione Voci In Note)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Tempi
Un modulo settimanale da 55 minuti
Finalità
Il corso si propone di valorizzare la cultura musicale quale elemento di arricchimento
formativo dei giovani
Obiettivi
Imparare ad ascoltare, comprendere e analizzare un brano musicale
Conoscere ed usare il codice musicale tradizionale
Partecipare ad esecuzioni di gruppo
Utilizzare varie tecniche esecutive
Produrre autonomamente elaborazioni di materiali sonori
Acquisire una consapevolezza interpretativa
Metodologia
Costante attenzione ai ritmi di apprendimento
Corretta impostazione teorica
Esecuzione a difficoltà progressiva di brani
Esercitazione alla lettura di uno spartito
Esercitazione alla creatività
Ricerca di suoni e ritmi di varie letterature stilistiche (popolari, tradizionali e moderne)
Semplici esercitazioni di musica d‟insieme
66
7. LABORATORIO DI CUCINA (docenti interni)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Tempi
Due moduli settimanali da 55 minuti
Finalità
Il
laboratorio
di
cucina
ha
una
rilevanza
educativa
molto
importante.
I ragazzi, cucinando e collaborando attivamente alla preparazione di ricette, avranno la
possibilità di sperimentare, sviluppare la capacità creativa , l’attenzione e lo spirito di
collaborazione. Inoltre potranno rafforzare l’autostima, arricchire il vocabolario e
sviluppare una competenza procedurale.
Obiettivi

Conoscenza dei principi nutritivi della dieta alimentare

Capacità di elaborare una dieta equilibrata

Consapevolezza delle norme base di un‟alimentazione razionale

Conoscenza e uso corretto di attrezzi e strumenti

Capacità di leggere, comprendere ed eseguire semplici ricette
Contenuti

La dieta equilibrata e razionale

Principi base della cucina

La cucina mediterranea: dagli antipasti al dolce e i piatti unici

Le cucine regionali, i piatti tipici europei o di vari continenti

La cucina “a tema”
Metodo di lavoro
Le lezioni coinvolgeranno gli allievi in attività prevalentemente pratiche:

Preparazione degli alimenti,

Realizzazione della ricetta seguendo una corretta sequenza procedurale

Presentazione dei piatti

Utilizzo di varie modalità di cottura

Eventuali degustazioni

Osservazione e sperimentazione di procedimenti basilari per la realizzazione
di preparazioni semplici (maionese, besciamella, impanatura, principali
impasti salati e/o dolci,…)

I principi alimentari e la dieta dell‟adolescente

Il ricettario in formato cartaceo e digitale
Verifica
Nelle lezioni pratiche ogni allievo porterà i suoi ingredienti e realizzerà la sua ricetta,
portando a casa il prodotto finito : la presentazione del piatto e la sua degustazione saranno
la verifica sul campo del lavoro svolto.
67
8. ATLETICA LEGGERA (docenti interni)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Tempi
Un modulo settimanale da 55 minuti
Finalità
Le finalità trasversali del POF maggiormente identificate dal laboratorio sono:
Educazione alla Legalità (problematiche delle “Sport pulito”), Educazione alla Creatività
(Espressione corporea), Educazione alla socialità (sport di squadra).
Obiettivi e metodologie utilizzate
Obiettivo fondamentale è quello di elevare il livello e soprattutto il gusto motorio di tutti
gli allievi coinvolti, indipendentemente dalla loro predisposizione alle varie attività. In
considerazione dell'età degli alunni, le attività rivestono un carattere generalmente
ludico, senza però banalizzare gli elementi tecnici di base delle varie discipline
affrontate. Nel corso delle lezioni si darà inoltre spazio all'Educazione Sportiva in senso
generale, dai principi di base della lealtà agonistica alle tematiche dello “Sport pulito”.
Contenuti
 Avviamento alla pratica sportiva delle principali discipline dell'atletica leggera
(corse, salti e lanci)
 Educazione alla gestione delle tensioni derivanti dalla pratica agonistica
 Attività volte al miglioramento delle capacità condizionali e coordinative
 Verifica
Le verifiche saranno attuate con misurazioni oggettive dell'incremento prestazionale
degli alunni e con il confronto nelle varie fasi dei Giochi sportivi studenteschi.
9. PROGETTO ”AVVIAMENTO AL VOLLEY ” (gestito in collaborazione con la prof.ssa
Maria Pia AVELLO)
Attività rivolta ad allievi di classe prima e seconda
Finalità
La finalità è quella di far conoscere e praticare questo sport attraverso proposte tecniche e
ludiche che favoriscano anche una positiva socialità e collaborazione tra i giocatori.
Obiettivi
1) Rinforzare gli schemi di base e la coordinazione motoria globale senza e con l‟uso della
palla;
2) Sviluppare la coordinazione spazio-temporale in funzione:
– alla capacità di muoversi nello spazio palestra e nel campo di gioco;
- alla posizione in campo e agli spostamenti in relazione agli altri giocatori;
- alla posizione ed agli spostamenti in relazione alla palla;
3) Conoscere gli elementi fondamentali della pallavolo e le sequenze di gioco (battuta,
ricezione, alzata, schiacciata, muro)
4) Acquisire la capacità di effettuare i fondamentali individuali:
68
-
il palleggio;
il bagher;
la battuta di sicurezza;
eventuale accenno alla schiacciata
5) conoscere le principali regole di gioco: posizioni nel campo, ruoli, falli di gioco, punteggio
6) Giocare partite da prima 3 contro 3 e poi 6 contro 6
Metodologia
- l‟insegnante valuterà la situazione di partenza delle allieve in relazione alle loro
capacità motorie e predisporrà delle proposte che tengano conto dei diversi livelli;
- le attività saranno proposte sia in forma ludica che tecnica alternando queste due
modalità per stimolare l‟attenzione degli allievi;
- la lezione inizierà con il riscaldamento generale che varierà di volta in volta (uso di
attrezzi, percorsi, vari tipi di corsa,…), al quale seguirà un riscaldamento specifico con
esercizi con la palla, spiegazione del gesto tecnico ed esercizi relativi svolti
individualmente a coppie, su due file o a gruppi;
-quando saranno stati acquisiti, anche parzialmente, i fondamentali individuali si faranno
partite 3 contro 3 e successivamente 6 contro 6 alternando una lezione dedicata alle
partite ad una di allenamento;
- quanto sopra descritto è subordinato alla creazione di un clima sereno, di scambio e
collaborazione tra tutti gli allievi.
Verifiche
Le verifiche delle acquisizioni delle capacità verteranno sulla valutazione:
- delle capacità di svolgere i fondamentali individuali che saranno rilevate attraverso
esercitazioni individuali, in coppia, in squadra;
- del rispetto delle regole di gioco;
- della presenza alle lezioni e dell‟impegno dimostrato;
della capacità di collaborare con i compagni
I risultati ottenuti saranno comunicati alla fine del I e del II quadrimestre attraverso
una valutazione che sarà consegnata contestualmente alla pagella. L‟insegnante è
disponibile a comunicazioni intermedie su richiesta dei genitori tramite il diario
personale
Attrezzature:
palestra, rete, materiale/oggetti tipici di una palestra.
69
10. BASKET (gestito in collaborazione con PMSTorino)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Tempi
Una lezione settimanale di 90 minuti
Finalità ed obiettivi
L‟attività si propone di realizzare un percorso educativo e didattico volto a favorire
l‟acquisizione di abilità motorie, apprendimenti sociali e delle basi della disciplina della
pallacanestro.
Un istruttore qualificato della PMS Basket – Torino seguirà gli allievi fornendo loro le
conoscenze teoriche e guidandoli nell‟apprendimento pratico del basket
L‟attività si propone inoltre di stimolare il senso di appartenenza al gruppo, il senso tattico e il
rispetto delle regole.
Oltre ad essere una proposta inserita nelle attività di ampliamento dell‟ offerta formativa, il
corso costituisce un‟ utile esperienza di benessere psico-fisico, un supporto al successo
formativo e alla motivazione dei singoli allievi
11.
LABORATORIO DANZA HIP HOP (gestito in collaborazione con S.A. Sport)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
L‟Hip Hop è un genere specifico di movimento che esprime dei concetti seguendo dei tempi e
delle cadenze ritmiche, ma è anche uniformarsi ad un modo di apparire per poi distinguersi con
abilità canore o per capacità di creare movimenti complessi ed acrobatici sempre più originali e
personalizzati.
La danza Hip Hop è quindi un modo di esprimersi secondo le proprie capacità psico-fisiche e
motivazionali, è un genere di danza dalle molteplici forme espressive è l‟esteriorizzare la
propria personalità e la propria idea attraverso i movimenti del corpo più congeniali al proprio io
ed al proprio modo di relazionarsi all‟esterno.
Obiettivi specifici:
1- aspetto motorio: - acquisire maggiore conoscenza di sé e del proprio corpo
- favorire la coordinazione
2- aspetto musicale : - accrescere la comprensione ritmica (lettura guidata di alcuni
ritmi in rapporto al movimento)
- stimolare all‟ interpretazione ritmica
3- aspetto artistico – espressivo : - favorire l‟ interpretazione motoria;
- favorire l‟ improvvisazione;
- accrescere la scoperta di nuovi e personali mezzi
espressivi e comunicativi;
- stimolare la comunicazione verbale e non verbale
Metodologia
Ogni singola lezione verrà suddivisa in tre fasi fondamentali:
 esercizi ginnico-musicali mirati al riscaldamento delle diverse parti del corpo;
 studio specifico di stili, passi, movimenti con brani musicali caratteristici;
70
 insegnamento e preparazione della coreografia.
Tempi e luoghi
L‟attività si svolgerà in palestra o in altro luogo adeguato individuato dall‟Istituto con orario di
due moduli da 55‟ continuativi.
12. CANOTTAGGIO (gestito in collaborazione con CUS Torino)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Tempi
Due moduli settimanali da 55 minuti
Obiettivi
 Realizzare un percorso educativo-didattico (condotto presso una struttura del CUS) volto
a favorire l‟acquisizione di schemi motori specifici e di apprendimenti delle specialità
sportive della canoa e del canottaggio, nonché la conoscenza del paesaggio fluviale torinese.
 Predisporre un gruppo sportivo delle attività di canoa e canottaggio
 Partecipare ai giochi sportivi studenteschi
12. COMPITI E STUDIO ASSISTITO (gestito in
Associazione UISP)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
collaborazione
con
Tempi
Uno o più moduli settimanali da 55 minuti
Premessa
Lo scopo non è soltanto correggere i compiti o spiegare nozioni non acquisite in classe, ma anche
insegnare come svolgere i compiti, come dare priorità alle diverse materie in base alle loro
difficoltà, come diventare autonomi e in grado di gestire in modo proficuo il tempo dello studio.
Ben conoscendo la fatica dello studio nel complesso passaggio dalla scuola primaria alla secondaria
e la altalenante capacità attentiva dei preadolescenti, si cercherà un equilibrio, che permetta a
tutti di applicarsi con profitto rispettando i ritmi di ognuno, ma richiedendo un impegno serio e
continuo.
Programma quotidiano di studio
 Accoglienza dei ragazzi
 Controllo individuale dei compiti assegnati
 Ordine di svolgimento dei vari compiti: si stabilisce in che ordine affrontare le varie materie in
base alla data di consegna dei compiti
 Scelta delle priorità: in base alle difficoltà del singolo ragazzo/a nella specifica materia, si
decidono quali affrontare per prime e se dedicare maggior tempo ai compiti scritti o allo studio
orale
 Svolgimento dei compiti: ogni ragazzo/a svolge da solo i propri compiti, mentre gli animatori ne
controllano i progressi, intervenendo ove sia necessario con spiegazioni e chiarimenti
71
 Verifica individuale dei compiti finiti
 Comunicazioni alle famiglie tramite diario personale
Con questi criteri si cercano di completare i compiti delle varie materie in base al tempo a
disposizione ed alla collaborazione/attenzione del ragazza/o.
Sarà cura degli animatori comunicare ai genitori i progressi fatti e le difficoltà incontrate, con
frequenza variabile a seconda delle necessità .
14. ASSISTENZA COMPITI ALLIEVI CON DSA - Metodo di studio
(personale specializzato)
Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza
Tempi:
Due moduli settimanali da 55 minuti
Obiettivi:
 far acquisire e migliorare i metodi e le strategie utili per il raggiungimento degli
obiettivi didattici
 consolidamento del metodo di studio ed eventualmente dell‟uso degli strumenti
compensativi previsti dal L. 170/2010
Docenti:
logopedisti e psicologi esperti delle problematiche connesse ai DSA
72
73
6. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Sulla base dell'esperienza, la scuola ritiene aspetto essenziale e vincente nel percorso
formativo ed educativo dei ragazzi la stretta collaborazione con la famiglia.
La famiglia può seguire il processo educativo del figlio:
 partecipando agli incontri con il Dirigente Scolastico organizzati all‟inizio
dell‟anno e periodicamente in corso d‟anno (Rappresentanti dei genitori)
 partecipando ai Consigli di Classe in cui viene delineata la programmazione
 intervenendo alle assemblee dei genitori in cui viene illustrata l‟organizzazione
della scuola
 incontrando gli insegnanti in colloqui individuali al mattino e in momenti
pomeridiani stabiliti dalla scuola in cui viene esaminata la situazione scolastica
personale
 partecipando alle attività dei ragazzi programmate dai Consigli di Classe
(spettacoli teatrali, concerti, mostre …)
 partecipando ad incontri con esperti su tematiche e problematiche legate
all‟adolescenza attraverso il progetto “PIANETA ADOLESCENZA” attivato
annualmente
 partecipando agli incontri con esperti di orientamento scolastico
 offrendo il proprio tempo e le proprie competenze nel progetto “Banca del
tempo”
Il Collegio dei Docenti della scuola ha strutturato momenti comunicativi diversi in
modo da permettere a tutte le famiglie di colloquiare con i docenti dei propri figli.
I colloqui pertanto sono organizzati secondo due modalità:
 Colloqui individuali in orario pomeridiano prevalentemente dedicati a quelle
famiglie impossibilitate a partecipare, per impegni di lavoro, ai colloqui mattutini.
In questi incontri pomeridiani i genitori hanno la possibilità di colloquiare con tutti
i docenti della classe dei propri figli.
 Colloqui individuali in orario mattutino aperti a tutti i genitori previa la
segnalazione al docente interessato tramite il diario scolastico (prenotazione) in
modo da garantire i tempi necessari al colloquio stesso.
I colloqui individuali sono sospesi in occasione delle operazioni di scrutinio.
Il Dirigente Scolastico, i docenti o i Coordinatori di Classe potranno decidere di
convocare i genitori, per necessità urgenti, anche in orari diversi da quelli indicati.
Per i genitori che desiderano un colloquio con la
ascolto”.
psicologa è attivo lo “Sportello di
74
7. STRATEGIE E TEMPI DELL'ORGANIZZAZIONE
7.1
Strategie
In collaborazione con il Capo d‟Istituto operano nella scuola, individualmente o in
gruppo persone che svolgono funzioni e compiti in ambiti diversi, finalizzati tutti ad una
organizzazione della scuola il più possibile rispondente alle esigenze degli alunni e delle
loro famiglie.
Si viene così a creare una rete di interventi coordinati la cui responsabilità è assunta
dalle seguenti persone:









collaboratori del Dirigente scolastico
Direttore SGA
funzioni strumentali
collaboratore sulla sicurezza scolastica
funzioni aggiuntive
coordinatori dei Consigli di Classe
commissioni
referenti dei progetti
referenti dei laboratori
A fronte dei problemi da risolvere si indicono nell‟arco dell‟anno scolastico riunioni a cui
partecipano tutte o alcune delle componenti sopra elencate secondo le specificità delle
funzioni svolte.
7.2 L'orario scolastico: tempi, modularità, flessibilità
Il progetto didattico prevede la seguente struttura:
Mattino: tre mattinate con orario 8 – 13,40 con sei unità didattiche di 55 minuti
ciascuna e due mattinate con orario 8 – 12,45 per le attività curricolari
Pomeriggio: un rientro con orario 13,40 – 16,25 per completare le attività curricolari.
Il tempo scuola settimanale degli alunni è costituito da 31 unità didattiche modulari
obbligatorie, a cui possono essere aggiunte altre attività aggiuntive e/o attività di
assistenza compiti.
7.3 I servizi generali amministrativi
L'organico del personale ATA prevede, nel corrente anno scolastico 2015/2016, il
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, n. 6 Assistenti Amministrativi e n. 14
Collaboratori scolastici.
Gli uffici amministrativi hanno sede in via Mentana 14, dove opera tutto il personale di
segreteria, al quale fanno riferimento i docenti, i genitori e gli alunni di entrambi i
plessi.
Per rispondere alle esigenze quotidiane si è garantita la presenza giornaliera di un
assistente amministrativo nella sede del plesso Matteotti di corso Sicilia.
75
I collaboratori scolastici sono stati assegnati ai due plessi, tenendo conto delle loro
preferenze, nella misura di 8 collaboratori al plesso Nievo e 6 al plesso Matteotti.
I collaboratori scolastici effettuano turni pomeridiani al fine di garantire i servizi
necessari alla realizzazione dei progetti e delle attività previste dal POF.
Gli uffici di segreteria osservano il seguente orario:
- Segreteria DIDATTICA (alunni ed ex-alunni) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 9 e il
martedì/giovedì anche dalle 12,30 alle 14
- Segreteria AMMINISTRATIVA (docenti e personale ATA) dal lunedì al venerdì
dalle 9,30 alle 10,30 e dalle 13,45 alle 14,45.
Il Dirigente scolastico e il Direttore Amministrativo ricevono su appuntamento.
Gli uffici di segreteria garantiscono trasparenza, celerità delle procedure e tempi
minimi di attesa allo sportello.
Tempi di
rilascio di
- certificati di servizio
-gg. 6 lavorativi
- dichiarazioni generiche
-gg. 3 lavorativi
- certificati di iscrizione,
frequenza, esiti scolastici
-gg. 3 lavorativi
- diplomi sostitutivi
-gg. 3 lavorativi
Gli uffici di segreteria operano da qualche anno esclusivamente servendosi di personal
computers collegati in rete.
Per la gestione del bilancio, degli alunni e del personale vengono utilizzati i programmi
ministeriali SISSI e SIDI.
La segreteria è in grado di ricevere la posta elettronica e di collegarsi ad Internet e
Intranet (collegamento con il MIUR).
La scuola assicura all‟utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al
proprio interno modalità di risposta che comprendono il nome della scuola, il nome e la
qualifica di chi risponde.
7.4
Il servizio mensa
In entrambi i plessi Nievo e Matteotti è in funzione ogni giorno il servizio mensa,
organizzato, per quanto riguarda la preparazione dei pasti, dal Comune di Torino.
L‟intervallo di tempo è di un‟ora, situata al termine dell‟attività didattica del mattino
dalle ore 13.40 alle ore 14.35, oppure dopo la penultima ora di lezione dalle ore 12.45
alle ore 13.40. E‟ necessario, infatti, effettuare due turni in quanto i locali destinati
alla mensa, sia in sede sia in succursale, non sono così spaziosi da accogliere
contemporaneamente tutti gli alunni che giornalmente usufruiscono del servizio mensa.
Durante il pranzo e nell‟intervallo successivo destinato ai giochi, gli alunni sono assistiti
dagli educatori dell‟associazione sportiva UISP. Il servizio ha le seguenti
caratteristiche:
76




gli operatori sono laureati o laureandi delle Facoltà afferenti al campo
dell‟educazione (Scienze della Formazione, scienze dell‟Educazione, Scienze
Motorie…); il rapporto adulti/alunni è di uno per classe o di uno per gruppo di 20
allievi (nel caso dei pomeriggi con attività aggiuntive) e la dislocazione dei medesimi
è effettuata sulle varie “zone” del cortile;
per ogni turno di mensa, oltre all‟intervento quotidiano del coordinatore UISP, è
presente un docente statali che svolge un‟ulteriore funzione di sorveglianza. Sia gli
alunni che gli adulti (operatori e docenti) si devono attenere alle indicazioni
contenute nel Regolamento mensa (copia consegnata ad ogni adulto e ad ogni classe
all‟inizio del servizio);
al termine di ogni settimana, qualora si renda necessario, viene stilata
un‟informativa dagli operatori che la consegnano al docente coordinatore del
Consiglio di classe per gli opportuni provvedimenti (segnalazione ai genitori nel caso
che l‟alunno mangi poco o di tipo disciplinare qualora vi siano problemi di
comportamento)
vengono effettuate riunioni di verifica del servizio (inizio anno, entro Natale, prima
delle vacanze pasquali) con la preside o vicepreside per la migliorabilità del servizio
stesso.
7.5
Il tempo scuola
In entrambi i plessi l‟orario settimanale è così strutturato:
- classi PRIME lunedì/mercoledì/giovedì dalle ore 8 alle ore 13,40; martedì dalle ore 8 alle
ore 12,45 e dalle 13,40 alle 16,25; venerdì dalle 8,00 alle 12,45
- classi seconde lunedì/martedì/giovedì dalle ore 8 alle ore 13,40; mercoledì dalle ore 8 alle
ore 12,45 e dalle 13,40 alle 16,25; venerdì dalle 8,00 alle 12,45
- classi terze lunedì/martedì/mercoledì dalle ore 8 alle ore 13,40; giovedì dalle ore 8 alle
ore 12,45 e dalle 13,40 alle 16,25; venerdì dalle 8,00 alle 12,45
Le attività curricolari sono strutturate come da tabella
ATTIVITA’ CURRICOLARI
ITALIANO,
STORIA
GEOGRAFIA
6
2
2
INGLESE
3
FRANCESE O SPAGNOLO
2
MATEMATICA, SCIENZE
6
77
TECNOLOGIA
2
EDUCAZIONE ARTISTICA
2
EDUCAZIONE MUSICALE
2
EDUCAZIONE FISICA
2
RELIGIONE
1
MODULO DI
POTENZIAMENTO (*)
1
TOTALE
31
(*) Per completare l’orario curriculare abbiamo inserito un modulo potenziamento settimanale
differenziato per ordine di classe:
 in prima, con il docente di Lettere, viene proposta un’ora di approfondimento di Italiano per
consentire agli allievi di consolidare le conoscenze acquisite in scuola elementare e rafforzare
le basi per i successivi apprendimenti. L’attività si svolge con l’intero gruppo classe
 in seconda, con i docenti di Lingua Straniera, viene proposta un’ora di approfondimento
quadrimestrale di Inglese e di Francese/Spagnolo per far sì che gli allievi possano usufruire di
un tempo particolare per il rafforzamento o il recupero. L’attività viene organizzata per classi
aperte su gruppi di livello. Agli alunni di madre lingua non italiana viene proposta un’attività di
arricchimento del lessico italiano.
 in terza, con il docente di Matematica e scienze, viene proposta un’ora settimanale di
approfondimento di matematica al fine di perfezionare le conoscenze acquisite nel triennio,
anche in vista dell’esame conclusivo e del successivo ciclo di studi. L’attività si svolge con
l’intero gruppo classe.
78
8. FORMAZIONE DEI DOCENTI E DEL PERSONALE ATA
La definizione del piano dell‟offerta formativa e la sua attuazione comportano una
professionalità del personale della scuola sempre più finalizzata ad una progettualità
continua, regolata negli obiettivi da perseguire e verificata nei risultati raggiunti.
La formazione dei docenti e del personale A.T.A. diventa, pertanto, necessaria per
rinnovare competenze professionali di progettazione e di organizzazione del servizio
scolastico.
Le iniziative di formazione che si intendono realizzare nel corrente anno scolastico
riprendono in parte le tematiche dello scorso anno, quali






la sicurezza nella scuola
l‟utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica, nella valutazione degli alunni e nel
lavoro del personale amministrativo
la didattica per competenze – prove e valutazione
l‟approfondimento delle tematiche relative alle “Indicazioni per il curricolo”
le problematiche relative allo “Star bene a scuola”
le problematiche inerenti la “Valutazione”
Altre iniziative, invece, rispondono a nuove esigenze espresse dal personale quali :
 la gestione amministrativa del personale per la segreteria amministrativa
 l‟alfabetizzazione informatica per i collaboratori scolastici
 la mediazione dei conflitti attraverso un gruppo di formazione
 la formazione/informazione sull‟adolescenza attraverso alcuni incontri di tutto il
Collegio con esperti
 proposte per le famiglie sulle tematiche educative della pre-adolescenza
La metodologia che si intende seguire è quella della progettazione, per ogni
tematica, di brevi corsi di aggiornamento costituiti da moduli temporali di breve
durata, utilizzando esperti interni e/o esterni alla scuola.
La Contrattazione di Istituto ha stabilito di riconoscere come formazione
qualunque forma di aggiornamento individuale finalizzata all‟apprendimento delle
competenze specifiche della propria disciplina per i docenti, o del proprio
settore tecnico – amministrativo per il personale ATA
79
9. VERIFICA DEL POF
Per migliorare la qualità del servizio scolastico offerto, occorre procedere ad una
valutazione del funzionamento complessivo della scuola.
A tale scopo, il modello di analisi adottato dal Collegio dei Docenti, considera il
funzionamento della scuola come un “ processo” che si svolge all‟interno di un ambiente
(contesto ), e che all‟inizio necessita di strumenti e risorse (input ) per alimentarsi, e,
al termine, produce risultati formativi a breve e a lungo termine.
Tale modello si basa su campi di indagine e su fattori di qualità.
I campi di indagine scelti sono:

i risultati formativi ottenuti a breve e a lungo termine

la soddisfazione degli alunni, delle loro famiglie e dei docenti

la qualità della progettazione didattica.
Per ogni campo di indagine i fattori di qualità individuati, poiché ritenuti
particolarmente significativi sono:

il successo scolastico interno e al termine del primo anno di scuola superiore

il livello di gradimento della scuola da parte degli studenti, dei genitori, dei docenti
e del personale non docente

la coerenza con l‟attività didattica effettivamente svolta ed il piano di lavoro
annuale predisposto dai Consigli di Classe e dai singoli docenti

la differenziazione dei processi formativi e l‟integrazione delle esperienze
formative.
La raccolta e l‟elaborazione dei dati ricavati, per ciascun campo d‟indagine, mediante
l‟utilizzo di indicatori concreti, avviene essenzialmente nella parte finale dell‟anno
scolastico.
Per quanto riguarda l‟apprendimento, la scuola partecipa al Progetto INVALSI sulla
valutazione del servizio scolastico, promosso dal MIUR, che consiste nel somministrare
agli alunni delle classi terze delle prove finali sull‟apprendimento dell‟italiano, della
matematica e delle scienze, in modo da confrontare il livello di ciascuna classe con il
livello standard nazionale.
La soddisfazione degli alunni, dei genitori e di tutto il personale che opera nella scuola,
viene verificata mediante dei questionari nei quali si chiede di esprimere una
valutazione su determinati aspetti del servizio scolastico, utilizzando una scala da 1 a
5.
Vengono inoltre attivati alcuni momenti di “Focus group” con le diverse tipologie di
personale presente nella scuola (ATA e docenti) e con i genitori rappresentanti delle
classi prime (verifica dell‟accoglienza) e delle terze (verifica del triennio); gli incontri
si tengono a fine anno scolastico e sono condotti dalla psicologa che gestisce lo Spazio
di ascolto.
L‟analisi dei piani di lavoro e delle relazioni finali del Consiglio di Classe e dei singoli
docenti consente di verificare la coerenza fra la progettazione didattica stabilita
all‟inizio dell‟anno e quella effettivamente realizzata.
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POF integrale - Nievo