SCUOLA MEDIA STATALE NIEVO-MATTEOTTI SEDE CENTRALE Via Mentana, 14 - 10133 TORINO Tel. 011/66.02.003 – fax 011/66.02.077 e.mail: [email protected] Cod. ministeriale: TOMM25900N Cod. Fiscale : 97602630010 PLESSO “MATTEOTTI” C.SO SICILIA 40 TEL.011/6614514 FAX 011/6612922 www.nievomatteotti.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Contesto R I S O R S E Educativo Territoriale PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE EXTRACURRICOLARE Progetti Organizzazione PRODOTTO IN TERMINI DI Esiti di apprendimento degli alunni Qualità del servizio ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 0 1 INTRODUZIONE La scuola media statale Nievo Matteotti, nata nell‟anno scolastico 2000/2001, a seguito del dimensionamento delle istituzioni scolastiche, si caratterizza per le sperimentazioni didattiche ed organizzative, introdotte e realizzate dai due plessi. Storia Il plesso Ippolito NIEVO, sin da 1981/82, si contraddistingue per il progetto di sperimentazione ( art. 3 DPR 419/74) che, anticipando la flessibilità didattica ed organizzativa, ha tracciato la strada all‟autonomia scolastica introdotta sul territorio nazionale in via sperimentale a partire dall‟anno scolastico 1998/1999. Inoltre, con la sua decennale esperienza nella sperimentazione scolastica ha dato vita al Polo Sperimentale Internazionale Europeo, costituitosi scuola autonoma nell‟anno scolastico 2000/2001. Il plesso Giacomo MATTEOTTI si distingue per la sperimentazione della flessibilità -nell'orario e nella didattica- già introdotta alla fine degli anni '80. Nel 1997/98 ha aderito, quale Istituto pilota, al "Progetto Copernico" che ha portato alla razionalizzazione della struttura organizzativa e ad una più efficace progettazione pedagogica. Inoltre, la scuola ha sperimentato con due anni di anticipo l'organico funzionale, che permette una maggiore stabilità del personale docente ed un migliore utilizzo delle risorse. Il Collegio dei Docenti, riconoscendo la validità e l‟efficacia dei due percorsi legati alle diverse realtà, ha individuato le finalità comuni, gli obiettivi educativi e didattici trasversali da conseguire ed i criteri di valutazione; di conseguenza, ha integrato le metodologie didattiche ed organizzative dei due plessi, ottimizzando risorse e strategie. Finalità Il modello che si intende offrire è dinamico e, inserendosi attivamente nel processo di trasformazione socio-economico e culturale dell‟alunno, assume un ruolo primario nel processo di crescita per la formazione di una personalità duttile e creativa che sia in grado di orientarsi e riconoscere le proprie potenzialità ed abilità. Per rendere efficace tale modello, si vuole perfezionare la flessibilità didattica ed organizzativa che, permettendo di abbandonare un sistema rigido, potenzia la crescita dell‟alunno nell‟area cognitiva e affettiva. Il ruolo dell‟insegnante, professionale per esperienza e competenza, aperto al confronto e alle verifiche collegiali di processi e risultati, esperto nella sua classe e nei gruppi eterogenei delle classi aperte e dei laboratori è un punto di riferimento nella costruzione e nella riuscita del modello proposto. L‟orario scolastico flessibile è uno strumento indispensabile per raggiungere e determinare gli obiettivi e le strategie di intervento comuni ai due plessi. 2 CONTESTO EDUCATIVO Dimensione della scuola La dimensione della scuola è data sia dal numero degli alunni iscritti e quindi delle classi autorizzate, sia dal numero del personale docente e amministrativo che in essa opera. Plesso NIEVO Plesso MATTEOTTI TOTALE Numero ALUNNI 528 547 1075 Numero CLASSI 22 22 44 Numero Classi PRIME 8 8 16 Numero Classi SECONDE 7 7 14 Numero Classi TERZE 7 7 14 50 (*) 39 89 (*) Numero DOCENTI Numero DOCENTI in comune 12 Numero totale DOCENTI 101 (*) Numero ATA Collaboratori scolastici Assistenti amministrativi Direttore SGA 8 5 1 6 1 - 14 6 1 (*) di cui 3 comunali Tipologia dell'utenza Gli alunni della scuola Nievo - Matteotti rappresentano una realtà ampia ed eterogenea con una prevalenza sul piano socio-culturale di una fascia di utenza di livello medio-alto. A questa tipologia di allievi se ne affianca un‟altra che registra la presenza di alcuni alunni in situazione di handicap fisico e/o psichico e di altri in situazione di svantaggio. Frequentano la scuola anche alunni provenienti dalle comunità situate nelle zone circostanti i due plessi. Negli ultimi anni, inoltre è aumentato il numero di alunni di altra nazionalità per i quali la lingua italiana è da acquisire o da perfezionare. La richiesta culturale delle famiglie si fonda su standard di apprendimento elevati e su una qualità del servizio di livello alto. 3 Caratteristiche e stato dei due edifici scolastici La sede della S.M.S. Nievo e la sede della S.M.S. Matteotti risultano realizzate in base ad un unico progetto architettonico e, strutturalmente, si possono considerare identiche. Entrambe sono composte da due corpi di fabbrica con base quadrata che si intersecano fra di loro e sono sfalsati in quota dell‟equivalente di mezzo piano. Due rampe parallele di scale poste nella zona di intersezione, collegano i 9 livelli della scuola. Due palestre uguali e parallele con i relativi servizi costituiscono un terzo corpo autonomo. Gli edifici sono dotati di molti laboratori e spazi vari per le attività didattiche. Entrambi gli edifici, per i lavori già realizzati, presentano una soddisfacente situazione edilizia interna ed esterna. Sicurezza dei luoghi di lavoro e dei lavoratori L‟Istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e di sicurezza del lavoro in particolare secondo i dettami del D.Lgs. 81/08 e del D.M. 26 agosto 1992 in materia di prevenzione incendi negli edifici scolastici. Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro, individuato nel Dirigente Scolastico ai sensi del D.M. 21 giugno 1996 n. 292. La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di Lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS). Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, Addetto Antincendio e Addetto al Primo Soccorso come previsto dal D.Lgs. 81/08. Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione con individuazione degli incarichi previsti e vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l‟intera utenza. Ciascuno è informato dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso di emergenza. In particolare: 1) Esistono depositati in Istituto il DVR e i DUVRI; 2) Esiste il piano di emergenza; 3) Ogni anno si provvede all'informazione di tutte le componenti scolastiche attraverso la distribuzione e la presentazione commentata dell‟opuscolo sulla sicurezza; 4) Viene attuato il servizio di prevenzione e protezione secondo l'organigramma riportato alla pagina seguente; 5) Organigramma e opuscolo sulla sicurezza sono pubblicati sul sito istituzionale; 6) Secondo la vigente normativa, si tengono annualmente corsi di formazione e/o attività di aggiornamento sulle tematiche della prevenzione e della sicurezza rivolti a tutto il personale 4 7) 8) 9) Per gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, gli Addetti Antincendio e gli Addetti al Primo Soccorso vengono attivate, in collaborazione del RSPP esterno, le attività di formazione / aggiornamento previste dalla normativa vigente; Sono previsti momenti di formazione per gli allievi, finalizzati alla sicurezza, anche nell'ambito dell'Educazione Civica, con il conseguente coinvolgimento delle famiglie; E' stato ultimato il programma degli adeguamenti relativi al rischio delle attività (dipendenti dal Dirigente Scolastico) e al rischio strutturale e impiantistico che compete alla proprietà (Comune di Torino). Nel corso dell‟a.s. 2014-2015 si è svolto il corso per l‟utilizzo del defibrillatore al quale hanno partecipato il DS, il DSGA e alcuni docenti. Piemonte Cuore Onlus ha organizzato ulteriori corsi di sensibilizzazione nei quali sono state coinvolte alcune classi di entrambi i plessi. I defibrillatori, donati dall‟Associazione sopracitata sono stati collocati permanentemente in entrambi i plessi. 5 DATORE DI LAVORO Prof.Andrea RASTELLI RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE MEDICO COMPETENTE Arch. Flavio PASCHETTA Dott. Giulio Angelo BOARIO ANTINCENDIO EMERGENZA ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Elena CARLONE Liliana HENKE Federica LORENZONI Giovanna PISCOPO Chiara TORRETTA Monica VIARA Fiorenza BERNARDI Laura DIANA Gino FANTON Luisa NAPOLI Antonino PICCIONE Giovanna PISCOPO Vincenza QUAGLIA Ileana SINOPOLI Roberta STRUZZI PRIMO SOCCORSO Agata ARENA Angela BARATTA Cinzia MORELLO Massimo SERENO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI Roberta STRUZZI Eleonora SESSO LAVORATORI DIPENDENTI 122 (+ 1075 allievi) 6 TERRITORIO IN CUI OPERA LA SCUOLA La Scuola Media Statale „Nievo-Matteotti “ fa parte della Circoscrizione 8 "San Salvario – Cavoretto – Borgo Po". Copre un territorio molto ampio, costituito dalla fascia a destra del fiume Po, da Corso Gabetti ai confini di Moncalieri, in cui si trovano i due plessi scolastici, una zona limitrofa alla stazione di Porta Nuova ed una tra Via Cellini, via Genova, via Cherasco, via Alassio, via Pagliani e via Bona (comprendente piazza Carducci). Gli istituti scolastici, sia statali che legalmente riconosciuti, di ogni ordine e grado, sul territorio in cui opera la scuola "Nievo - Matteotti", sono numerosi. Le istituzioni scolastiche statali sono: Circoli didattici - C.D. D‟Azeglio - C.D. Pellico Istituti comprensivi Scuole superiori - I.C. Rayneri - Manzoni - Keller - Liceo Classico Alfieri, - Scuola Internazionale Europea - Liceo Classico Gioberti “Altiero Spinelli” - Liceo Scientifico Gobetti - Segrè - Liceo Scientifico N. Copernico - Liceo Regina Margherita - Ist. d‟Arte Passoni - Ist. Professionale Giulio - Ist. Tecnico Arduino - Ist. Prof. Gobetti - Marchesini - Ist. Istr. Sup. Giolitti - ITES Rosa Luxemburg - Ist. Professionale Galilei La Circoscrizione 8 ha sede in via Ormea 45; da essa dipendono: - Servizio socio-assistenziale di via Ormea 45 - Presidio amministrativo di corso Moncalieri 18 (sport, cultura, turismo, anagrafe) L'ASL n. 1 è l‟azienda cui appartiene il distretto sanitario n. 8 con sede in via Petitti 24. Si segnalano in particolare i seguenti servizi decentrati, con i quali la scuola ha continui rapporti di collaborazione: - Servizi N. P. I. (Neuropsichiatria infantile): via Silvio Pellico, 25 - Consultorio pediatrico, Medicina scolastica: via S. Tommaso, 4 - SER.T, servizio tossicodipendenze: via Lombroso, 16 Il Consiglio Scolastico Distrettuale, organo collegiale previsto dai decreti delegati a livello di distretto, è situato nella scuola media Manzoni di corso Marconi 28. 7 Le biblioteche e i musei presenti nel quartiere sono: - Biblioteca civica "A. Geisser" - Biblioteca comunale “N. Ginzbourg” - Museo "Don Bosco" - Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi” - Museo della Frutta – Museo di Anatomia “Cesare Lombroso” - Borgo Medievale – Castello del Valentino – Promotrice delle Belle Arti Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, si segnalano le seguenti risorse: - Linee urbane: 66, 73, 52, 70, 53, 16 , 61, 67, 47 - Navigazione sul Po: Murazzi/Borgo Medioevale, Murazzi/Italia 61, Murazzi/Moncalieri Soprattutto i quartieri Borgo Po e Cavoretto sono dotati di un‟ampia zona di verde pubblico, costituito da numerosi parchi quali: Parco del Valentino, Parco Leopardi, Parco Michelotti, Parco Europa, Parco del Colle della Maddalena, Villa Genero. Il raccordo della scuola con il territorio largamente inteso avviene attraverso i servizi culturali e sociali offerti dagli enti locali, e precisamente: - Comune: Servizi Culturali in via S. Francesco da Paola 3; Servizi Socio Educativi in via Bazzi 4; Settore Sport in corso Ferrucci 122. - Provincia: Istruzione e Cultura in corso Inghilterra 7/9. - Regione: Promozione attività culturali, istruzione, spettacolo in via Bertola 34. La Scuola opera da molti anni con la divisione dei Servizi Educativi Territoriali del Comune di Torino, aderendo alle proposte dei laboratori territoriali e collaborando con i musei nella produzione di materiale didattico. Lavora, inoltre, in stretto contatto con i Servizi Sociali, le Comunità per i Minori, il servizio di NPI del territorio per un inserimento efficace dei ragazzi che presentano particolari forme di disagio. A partire dal gennaio 2002, è stata individuata sulla base del decreto del Ministero della Pubblica Istruzione (MPI) la Direzione Generale Regionale del Piemonte che sostituisce il Provveditorato agli Studi e la Sovrintendenza Regionale, assumendo su di sé alcune funzioni già appartenenti agli uffici centrali del Ministero. Il Direttore generale regionale per il Piemonte è il dott. MANCA Fabrizio; l‟USR ha sede in corso Vittorio Emanuele, 70. In merito ai servizi decentrati del MPI, l‟istituto può inoltre usufruire dell‟ USP di Torino, avente come Dirigente il Dott. CATANIA Antonio e degli UTS ad esso collegati. 8 RISORSE DELLA SCUOLA Risorse umane Area della dirigenza. Il Dirigente scolastico è il prof. Andrea RASTELLI che si avvale della collaborazione di uno staff costituito da 17 docenti, costituite da due collaboratori di presidenza e da 15 figure di sistema che svolgono attività concordate e definite dal Collegio Docenti (vedi tabella allegata). A fianco del DS opera in costante e quotidiana collaborazione, il Direttore dei servizi generali e amministrativi, sig.ra Rita CITRONI, che cura in particolare la programmazione e la gestione finanziaria ed organizzativa. Incarico Collaboratore Responsabile sezione staccata - Vicepreside Orientamento Continuità - Educazione alla salute e Referente DSA Inclusione alunni disabili Coordinamento del servizio prevenzione e protezione Collaboratori Barbara AUDINO (plesso Nievo) e Giovanna BAIMA POMA (supporto alla Vicepresidenza) Claudia BOCCA (plesso Matteotti) Roberta STRUZZI (supporto al collaboratore vicario) Simona SOMMARUGA (plesso Nievo), Claudia BOCCA (plesso Matteotti) Elena VIVIROLI e Vilma AGOSTO (plesso Nievo) Clara DI MEZZA e Patrizia CAPETTI (plesso Matteotti) Giovanna BAIMA POMA– Maria Cristina GALLO ORSI (plesso Nievo) Laura CALDERAZZO (plesso Matteotti) Maria AMATO (plesso Nievo), Giorgio GRISERI (plesso Matteotti) Chiara TORRETTA (plesso Nievo) Elena CARLONE (plesso Matteotti) Coordinamento Rapporti con Cecilia ROSATELLI (plesso Nievo) il Territorio Roberta STRUZZI (plesso Matteotti) Area docenti. L‟organico funzionale che consentiva una gestione flessibile delle risorse e una conseguente riorganizzazione delle cattedre in funzione delle attività previste nel piano dell‟offerta formativa, è stato abolito dal MIUR dall‟anno scolastico 2002/2003. Le risorse sono state assegnate in funzione del numero delle classi e degli alunni. Nell‟a.s. 2004/05, con l‟applicazione della Legge 53/03, sono state progressivamente ridotte le risorse docenti con conseguente calo di organico significativo; con la Legge 133/08 è stato rivisto il tempo scuola e la conseguente assegnazione di risorse del personale è stata ulteriormente dimensionata. Il numero delle cattedre (e gli “spezzoni” orari abbinati all‟organico di altre scuole) è indicato nelle tabelle seguenti: 9 ORGANICO DI FATTO – Docenti titolari A043 A059 Completamento 24 11 Docenti - a.s. 2015 - 2016 Docenti non titolari Ore 1 18 1 14 1 11 1 6 3 18*3=54 1 12 1 12 1 18 A345 7 A245 3 A445 1 1 16 A028 4 1 18 1 14 1 8 A030 + 6 Nigra + 2 Convitto 4 1 A032 Completamento 16 + 2 Spinelli 4 1 A033 5 Religione 2 Sostegno* 8 + 3 (*) 16 + 2 Spinelli + 10 Spinelli 4 1 9 * Tre insegnanti comunali. 10 Il Collegio dei Docenti. Ha eletto al suo interno i componenti delle commissioni che svolgono compiti diversi: - organizzazione della scuola (orario, formazione classi, formazione dei gruppi per le attività opzionali, commissione elettorale, responsabili mensa e dei laboratori) - inclusione degli allievi in situazione di handicap, degli alunni con DSA e dei minori stranieri - ha individuato i docenti addetti alla sicurezza (ASPP,Addetti Antincendio, Addetti Primo Soccorso), i settori funzionali al POF, ha definito le aree e nominato i titolari di funzione strumentale. STAFF DI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Titolari di Funzioni Strumentali Collaboratore Proff. Barbara AUDINO – Collaboratore e Giovanna BAIMA (Nievo) Proff. Claudia BOCCA – Collaboratore Vicario e Roberta STRUZZI (Matteotti) ATTIVITA’ ATTRIBUITE COLLABORATORI DI PRESIDENZA 1. Sostituzione del Dirigente negli orari concordati; 2. Cura delle sostituzioni dei colleghi assenti; 3. Risoluzione delle problematiche nei rispettivi plessi. 11 Prof.ssa Simona SOMMARUGA (Nievo) Prof.ssa Claudia BOCCA (Matteotti) Proff. Elena VIVIROLI e Vilma AGOSTO (Nievo) Prof. Clara DI MEZZA e Patrizia CAPETTI (Matteotti) Prof.ssa Maria AMATO ( Nievo) Prof. Giorgio GRISERI (Matteotti) Prof. Cecilia ROSATELLI ( Nievo) Prof. Roberta STRUZZI (Matteotti) ORIENTAMENTO 1. Facilitazione del rapporto scuola-famiglia nella definizione delle scelte educative; 2. Coordinamento delle attività relative ai test di orientamento scolastico; 3. Organizzazione degli incontri degli allievi delle classi terze con i docenti e gli allievi delle scuole superiori; 4. Organizzazione del materiale inerente l‟orientamento. CONTINUITA’ 1. Facilitazione del passaggio di informazioni tra scuole attraverso attività didattiche comuni e incontri con insegnanti; 2. Organizzazione della conoscenza, del confronto e dell‟integrazione dei programmi dei vari ordini di scuole; 3. Facilitazione della costruzione di un clima culturale e relazionale ottimale per l‟accoglienza; 4. Organizzazione delle giornate di accoglienza per gli alunni delle classi quinte e delle mattinate di “porte aperte”; 5. Cura del rapporto scuola-famiglia nella definizione delle scelte educative. INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 1. Coordinamento e monitoraggio di tutti i progetti e degli aspetti organizzativi – interni ed esterni; 2. Promozione e coordinamento raccordo con il territorio e di iniziative di formazione per i docenti in meito all‟handicap; 3. Coordinamento attività di sostegno nel plesso e cura della documentazione alunni diversamente abili. COORDINAMENTO RAPPORTI CON IL TERRITORIO (Circoscrizione 8 e Comune di Torino) 1. Coordinamento e monitoraggio dei progetti e degli aspetti organizzativi dei medesimi; 2. Partecipazione agli incontri con le Commissioni della Circoscrizione(Ambiente e Cultura) 3. Coordinamento del progetto “La scuola adotta un monumento” per il plesso di competenza. 4. Informazione ai docenti del plesso delle iniziative varie. 12 Area amministrativa. L‟organico del personale ATA assegnato alla scuola, definito in base al numero delle classi che funzionano in entrambi i plessi scolastici, riesce a far fronte al funzionamento amministrativo della scuola con notevole difficoltà in quanto il numero degli assistenti amministrativi, pari a 6 unità, risulta inadeguato rispetto alla complessità delle pratiche assegnate. Analoga difficoltà si pone per la risorsa dei collaboratori scolastici, costituita da 14 unità, che non riescono sempre a garantire un servizio efficace viste le caratteristiche strutturali degli edifici, le numerose attività programmate ed il numero di allievi. Titolari Non titolari DSGA 1 Personale amministrativo 2 4 Collaboratori scolastici 8 6 Organico di fatto a.s. 2015-2016 Funzioni aggiuntive ATA. Le funzioni aggiuntive individuate quest'anno dalla riunione del personale ATA sono cinque e svolgono le attività indicate nella tabella seguente. Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici Funzione Aiuto DSGA Programma annuale Aiuto DSGA personale docente e consulenza informatica Supporto ufficio di segreteria NIEVO Supporto ufficio di segreteria MATTEOTTI Piccola manutenzione NIEVO Piccola manutenzione MATTEOTTI Incaricato Giovanna PISCOPO Maria VALLONE Fiorenza BERNARDI e Angelo BALZANO Enza QUAGLIA Laura DIANA Antonino PICCIONE 13 Famiglie. Si intende valorizzare maggiormente professionalità e competenze all‟interno della risorsa “famiglie” per una vera collaborazione con la scuola. Si è pertanto pensato ad una “Banca del tempo e delle risorse” permanente dei genitori per integrare i percorsi didattici, le attività di laboratorio e delle sale lettura, nel rispetto delle linee programmatiche del POF. Risorse strumentali La scuola è dotata di numerose aule laboratorio indispensabili per realizzare le attività aggiuntive e di laboratorio: - 2 laboratori di informatica (collegati in rete didattica tra di loro ed in rete Internet) - 2 laboratori di cucina - 2 laboratori di arte applicata - 4 laboratori di musica - 2 laboratori di scienze - 1 laboratorio di tecnologia - 2 aule video + postazioni mobili su ogni piano - n° 15 LIM In entrambi gli edifici esistono poi le seguenti strutture: due palestre un refettorio un salone una sala lettura due ampi spazi esterni ( cortile e area verde) . Le postazioni informatiche per il lavoro degli insegnanti sono presenti in entrambi i plessi. Per favorire l‟utilizzo del computer nella didattica delle discipline si è dato avvio ad un progetto che prevede, entro pochi anni, la presenza di un computer in ogni classe, anche al fine di rendere fruibile la biblioteca a tutti gli alunni e ai docenti. Risorse finanziarie I contributi più rilevanti di cui dispone la scuola per la realizzazione dell‟offerta formativa e per la formazione del personale sono quelli ministeriali assegnati alle scuole secondo parametri legati alla dimensione dell‟istituto e all‟organico del personale docente. Con la stessa modalità, vengono assegnati i fondi per l‟attuazione del miglioramento dell‟offerta formativa in riferimento alla L. 440/97. La scuola dispone, inoltre, dei contributi del Comune di Torino per il diritto allo studio, che consentono di far fronte alla assistenza scolastica con l‟acquisto dei libri in prestito d‟uso, i contributi per le visite e i viaggi di istruzione, e alla necessità di dotare i laboratori di attrezzature didattiche e la biblioteca di libri. Infine, dal Miur viene assegnato il Fondo di Istituto per incentivare il personale della scuola impegnato in attività di insegnamento oltre l‟orario di lezione, in attività 14 funzionali all‟insegnamento, e in attività aggiuntive necessarie al funzionamento dei servizi amministrativi e alla gestione quotidiana della scuola, conseguenti alle attività richieste per il miglioramento dell‟offerta formativa. 15 16 PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA 4.1 Fasi della progettazione La progettazione educativa e didattica parte dalla lettura dei bisogni formativi degli alunni, per programmare in modo coerente: il curricolo di base e le competenze di cittadinanza (Indicazioni Nazionali) i percorsi interdisciplinari integrativi (curricolo integrativo-autonomia) che si esplicitano attraverso le seguenti tappe successive comuni: l‟individuazione di finalità la scelta di obiettivi educativi e di competenze trasversali alle discipline la definizione di obiettivi didattici specifici di ciascuna disciplina la scelta di contenuti la scelta di metodologie l‟analisi degli strumenti disponibili: laboratori e attrezzature didattiche la verifica e la valutazione dei risultati di apprendimento degli alunni e della qualità del servizio erogato. La progettazione viene elaborata da Organi Collegiali diversi a seconda delle caratteristiche e delle finalità della progettazione (Tabella A). Prima di progettare nell‟ambito degli Organi Collegiali, quando necessario, si preparano proposte a livello di gruppi di lavoro più piccoli quali le commissioni, lo staff costituito dai docenti Funzione Strumentale e dai Collaboratori del Dirigente scolastico, la Giunta Esecutiva. 4.2 Finalità I percorsi formativi interdisciplinari, mirati specificamente al raggiungimento degli obiettivi educativi definiti a livello d‟istituto e coerenti con le “Indicazioni per il curricolo”1, vertono sulle seguenti tematiche trasversali: educazione all’identità educazione alla socialità educazione alla mondialità ed all'intercultura educazione alla diversità educazione alla legalità educazione alla solidarietà educazione alla tutela dell’ambiente educazione alla salute educazione alla creatività educazione all’operatività Le attività previste sono parte integrante del Progetto educativo della scuola, non sono “discipline” a sé stanti e quindi sono di competenza dell‟intero team docenti. Direttiva n. 68 del 09/08/2007: “… La promozione e lo sviluppo di ogni persona deve stimolare in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme” 1 17 Investono la responsabilità educativa della scuola, oltre che della famiglia e di altri soggetti operativi sul territorio, sono coerenti con le COMPETENZE DEL CITTADINO DELLA S.M. NIEVO-MATTEOTTI (Tabella E) che gli allievi avranno acquisito alla fine della scuola media, individuate dal Collegio docenti nell‟anno scolastico 2008/09 in riferimento alle COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL’OBBLIGO SCOLASTICO2. 4.3 Obiettivi e contenuti La scuola ha identificato nei seguenti obiettivi educativi e nelle seguenti competenze trasversali (intese come “sapere, saper fare e saper essere”) gli scopi del processo formativo: Obiettivi educativi Rispetta persone Rispetta regole e materiali Partecipa e collabora Si impegna Competenze Comprende ed interpreta linguaggi orali e scritti di genere diverso (testuale, scientifico, artistico, musicale, tecnico, ecc.) Esprime e rappresenta fatti, fenomeni, situazioni, conoscenze disciplinari Affronta e risolve problemi Organizza il proprio lavoro in modo autonomo Compie collegamenti tra le discipline (solo classe terza) Seleziona ed interpreta le informazioni (solo classe terza) Trasferisce in situazioni nuove quanto appreso: diventa soggetto autonomo e non passivo (solo classe terza) Gli obiettivi educativi e le competenze trasversali, su cui vengono declinati gli obiettivi disciplinari specifici, sono stati espressi in termini di comportamenti osservabili progressivi, che sottintendono capacità a livello crescente, esplicitati nelle Tabelle B (obiettivi educativi) e D (competenze trasversali). Gli obiettivi educativi vengono valutati mediante gli aggettivi NON SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO DISTINTO OTTIMO 2 Progress towards the Lisbon Objectives in Education and Training - maggio 2006 Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18.12.2006. Ministero della Pubblica Istruzione- Decreto N. 139 Del 22.8.2007; Documento d’indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” del 4/3/2009 18 Le competenze vengono ordinate secondo quattro livelli crescenti: LIVELLO INADEGUATO: acquisizione non sufficiente LIVELLO BASE: acquisizione a livello sufficiente LIVELLO MEDIO: acquisizione a livello buono/distinto LIVELLO AVANZATO: acquisizione a livello ottimo/eccellente Al fine di costruire curricoli individualizzati nella progettazione didattica disciplinare, elaborata da ciascun docente e concordata in sede di riunione per disciplina, i contenuti disciplinari (vedi programmazione singole discipline) sono articolati sotto forma di competenze (che cosa deve saper fare l'alunno per ...). Per quanto riguarda gli allievi diversamente abili si fa riferimento alla Tabella C. 4.4 Metodologie Dal confronto delle metodologie didattiche utilizzate dai docenti delle varie aree disciplinari, sono emersi alcuni criteri metodologici comuni che coinvolgono pur in modo differenziato tutte le discipline. Tali metodologie trasversali sono elencate nella Tabella F. 4.5 Strumenti Gli strumenti che la scuola utilizza per raggiungere gli obiettivi sono sia le risorse strumentali con le quali si sono allestiti i numerosi laboratori in entrambi i plessi, sia la flessibilità a livello organizzativo e didattico. Tale flessibilità infatti, mediante la realizzazione di progetti laboratoriali per tutti gli alunni e di attività di recupero e di sostegno per quelli in difficoltà, consente di dare una risposta diversificata alle esigenze diverse dei singoli alunni in modo da potenziare capacità, sviluppare interessi, approfondire conoscenze e valorizzare eccellenze. 4.6 Verifica e valutazione Le modalità di verifica, in stretta relazione con l‟impianto metodologico scelto dal Collegio dei Docenti, indicano concretamente ciò che viene richiesto agli alunni per verificarne le competenze e le conoscenze (Tabella G). Al fine della valutazione, l‟anno scolastico viene suddiviso in due quadrimestri: il primo dall‟inizio della scuola a fine gennaio e il secondo da febbraio a fine anno scolastico; il primo periodo di scuola (in genere il primo mese) viene utilizzato per verificare la situazione di partenza. I momenti istituzionali di valutazione nell‟anno scolastico, sono pertanto tre: Valutazione della situazione di partenza (primo mese di scuola) Si rileva attraverso l‟osservazione, prove d‟ingresso su competenze trasversali (comuni a tutto l‟istituto per le classi prime) e prove d'ingresso su conoscenze e competenze disciplinari differenziate per ordine di classe. Si articola in una valutazione analitica degli obiettivi educativi trasversali e delle conoscenze e competenze disciplinari (espresse per ogni disciplina con voto numerico); si formulano eventuali suggerimenti personalizzati da parte del CdC che aiutino l‟allievo a migliorare il proprio rendimento scolastico nel caso di mancato o parziale raggiungimento di uno o più obiettivi. 19 Valutazione del livello globale di maturazione raggiunto alla fine del primo quadrimestre (mese di gennaio) Si valutano gli obiettivi educativi trasversali e le competenze disciplinari; si formulano eventuali suggerimenti personalizzati da parte del CdC che aiutino l‟allievo a migliorare il proprio rendimento scolastico, nel caso di mancato o parziale raggiungimento di uno o più obiettivi. Valutazione del livello globale di maturazione raggiunto alla fine del secondo quadrimestre (termine dell‟anno scolastico). Si valutano gli obiettivi educativi, le competenze trasversali e quelle disciplinari, al fine di evidenziare l‟evoluzione dell‟allievo rispetto alla situazione di partenza ed al primo quadrimestre; si segnalano eventuali progressi nell‟apprendimento delle discipline ed eventuali interventi individualizzati messi in atto dalla scuola per aiutare l‟allievo nel raggiungimento degli obiettivi previsti; si formula un consiglio orientativo nel caso degli alunni di terza media. A partire dall‟a.s. 2011/2012, in seguito all‟entrata in vigore della legge 169 del 30/10/2008, il Collegio docenti ha deliberato di sintetizzare nel voto numerico di comportamento la valutazione degli obiettivi educativi trasversali. Al termine di ciascun quadrimestre, inoltre, per la valutazione delle singole discipline si utilizza la seguente scala numerica ECCELLENTE = 10 OTTIMO = 9 DISTINTO = 8 BUONO = 7 SUFFICIENTE = 6 NON SUFFICIENTE = 5 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE = 4 4.7 Percorsi interdisciplinari integrativi I percorsi coerenti con le Finalità della nostra scuola (vedi 4.2) possono prevedere l‟attuazione di Unità Didattiche o Progetti, strutturati anche per classi parallele, e l‟intervento di esperti esterni per approfondire, in modo più dettagliato, i contenuti di maggiore interesse a livello di classe e/o interclasse coinvolgendo talvolta anche le famiglie. La progettazione dei percorsi interdisciplinari è contenuta nel curriculo triennale dei diversi Consigli di Classe e fa riferimento a tre aree prevalenti. Area 1 – Educazione alla cittadinanza Le attività didattiche sono strutturate per rafforzare l‟autostima promuovendo la conoscenza di se stessi e della propria cultura (educazione all‟identità), favorire l‟accettazione e il rispetto stimolando la conoscenza dell‟altro e della sua cultura (educazione alla diversità, alla mondialità e all‟intercultura) 20 insegnare a gestire i conflitti sviluppando la capacità di trovare regole comuni (educazione alla socialità, alla solidarietà ed alla legalità) al fine di portare gli allievi al raggiungimento delle seguenti competenze acquisire sicurezza di sé e delle proprie capacità per affermare la propria identità ed autonomia saper effettuare scelte in modo responsabile sviluppare un atteggiamento critico nei confronti di stereotipi e pregiudizi legati alla diversità accogliere la diversità come ricchezza e stimolo per allargare gli orizzonti culturali e mentali rispettare gli altri, le loro opinioni e la libertà praticata nel rispetto delle regole saper controllare gli impulsi della contrapposizione verbale e fisica ed imparare ad apprezzare il valore della mediazione sviluppare l'abitudine alla lealtà, alla socialità praticando lo sport attivo conoscere varie forme di solidarietà e cooperazione internazionale conoscere e rispettare i valori sanciti dalla Costituzione Italiana e dalla Legislazione Europea riguardo i diritti inviolabili dell‟uomo. Area 2 – Educazione alla tutela del’ambiente e della salute Le attività didattiche sono strutturate per abituare a considerare la tutela dell‟ambiente una scelta di comportamento e di vita per favorire l‟integrità e il benessere di tutti gli esseri viventi. acquisire consapevolezza dell' importanza dell'ambiente per la salute dell'uomo al fine di portare gli allievi al raggiungimento delle seguenti competenze conoscere i problemi ecologici ed essere sensibili alla ricerca di soluzioni (equilibrio dell'ecosistema, risparmio energetico, idrico, riciclaggio...) saper usare in modo consapevole oggetti e materiali nello sforzo di superare la spinta al consumismo operare scelte consapevoli nei confronti dell'alimentazione, adottando stili di vita idonei a preservare la salute conoscere l‟evoluzione affettiva della personalità riflettere sulle problematiche fisiologiche e psicologiche legate alla sessualità conoscere e rispettare le strutture ed i servizi di pubblica utilità e contribuire alla loro conservazione; conoscere il Codice della Strada per attuare un comportamento corretto e responsabile. Area 3 –Educazione alla creatività ed alla operatività Le attività didattiche sono strutturate per stimolare processi di apprendimento e auto-orientamento attraverso l‟esperienza del “fare”: incontri con gli autori, staffetta letteraria, giornalino scolastico, attività teatrali, musicali, artistiche sviluppare e consolidare la capacità espressiva e comunicativa del ragazzo consentire lo sviluppo del senso di autostima al fine di portare gli allievi al raggiungimento delle seguenti competenze conoscere gli elementi di base dei vari tipi di linguaggio: teatrale, artistico, musicale, cinematografico, informatico, giornalistico, del corpo 21 maturare le capacità percettive e sensoriali applicare le abilità necessarie a produrre consapevolmente, in modo personale e creativo 4.8 Attività aggiuntive Le attività aggiuntive si svolgono in orario extrascolastico ( al pomeriggio, nei giorni di non rientro) e sono attuate in modo diversificato nei due Plessi (vedi sotto la voce 5.20 - “Progetto FUORICLASSE”) 22 4.9 Tabelle allegate TABELLA A AMBITI DELLA PROGETTAZIONE COLLEGIO DOCENTI GENERALE FINALITA‟ COMPETENZE CITTADINANZA Descrivono: principi e fini generali stabiliti dai decreti Ministeriali e calati nella realtà della scuola RIUNIONI PER DISCIPLINA CONSIGLIO DI CLASSE CONSIGLIO DI ISTITUTO DISCIPLINARE TRASVERSALE GENERALE OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI COMPETENZE TRASVERSALI OBIETTIVI ORGANIZZATIVI FINANZIARI Descrivono: - CONTENUTI da apprendere - abilità e/o prestazioni (ciò che un alunno deve saper fare con i CONTENUTI) Descrivono: CAPACITA‟ di fornire la PRESTAZIONE descritta dall‟obiettivo specifico Descrivono: - modalità organizzative - costi della gestione del servizio formativo 23 TABELLA B OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI OBIETTIVO DESCRITTORE NS S B D O Si rivolge a compagni e ad adulti in modo educato e rispettoso RISPETTA PERSONE Ha un comportamento responsabile Ascolta le lezioni senza disturbare Rispetta i turni di intervento Porta il materiale scolastico RISPETTA REGOLE E MATERIALI PARTECIPA E COLLABORA Ha cura del materiale proprio, altrui e degli arredi Rispetta i tempi di consegna dei compiti Fa firmare diario e avvisi e rispetta le scadenze Si comporta correttamente durante intervalli, cambi d‟ora, mensa Collabora con i compagni e con gli adulti Aiuta i compagni in difficoltà Segue le lezioni con attenzione Interviene in modo costruttivo SI IMPEGNA Studia Svolge i compiti a casa Approfondisce gli argomenti 24 TABELLA C (ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI) OBIETTIVI ASCOLTA E COMPRENDE I MESSAGGI PROPOSTI MEMORIZZA USA TECNICHE E LINGUAGGI SPECIFICI OSSERVA , ANALIZZA, CONFRONTA, CLASSIFICA RIELABORA HA METODO ED AUTONOMIA DI LAVORO OBIETTIVI A LIVELLO MINIMO OBIETTIVI A LIVELLO MEDIO 1. Stabilisce/mantiene il contatto comunicazionale attraverso diverse modalità sensoriali 2. Comprende un semplice messaggio 3. Mantiene un comportamento di attenzione (postura, gesti, ecc..) per un certo tempo 4. Sa organizzare una risposta anche con linguaggi non verbale 1. Sa registrare nella memoria elementi proposti in una situazione strutturata 2. Sa ripetere parole ascoltate dopo un breve arco di tempo 3. Sa ripetere una semplice sequenza 1. Sa organizzare una comunicazione pertinente anche usando linguaggi non verbali 2. Se aiutato/guidato applica alcune delle principali tecniche operative (lettura, copiatura, scrittura, calcolo, grafica) 3. Sa orientarsi all‟interno degli strumenti scolastici 1. Sa riconoscere semplici materiali ed oggetti 2. Sa analizzare/confrontare/classificare semplici materiali ed oggetti 3. Sa analizzare/confrontare/classificare in base ad un criterio dato 1. Sa esprimere un proprio vissuto anche con linguaggi non verbali 2. Riconosce/seleziona dati significativi in situazioni strutturate 3. Utilizza i comportamenti acquisiti in contesti nuovi 1. Se guidato, esegue una semplice consegna 2. Svolge con l‟aiuto di una traccia un compito assegnato 4. Sa eseguire da solo una consegna che prevede due o più azioni complesse 25 TABELLA D COMPETENZE TRASVERSALI COMPETENZA LIVELLO DI COMPETENZA INADEGUATO BASE MEDIO AVANZATO Comprende ed interpreta linguaggi orali e scritti di genere diverso (testuale, scientifico, artistico, musicale, tecnico, ecc.) Esprime e rappresenta conoscenze disciplinari fatti, fenomeni, situazioni, Affronta e risolve problemi: sa definire un problema, cerca le informazioni per analizzarlo, cerca le strategie per superarlo, individua le relazioni logiche Organizza il proprio lavoro in modo autonomo: utilizza le informazioni ricevute, riconosce i propri errori e li considera un mezzo per imparare, chiede spiegazioni e chiarimenti * Compie collegamenti tra le varie discipline * Seleziona ed interpreta le informazioni: distingue i fatti dalle opinioni, formula ipotesi di spiegazione, coglie ciò che è rilevante, trae conclusioni * Trasferisce in situazioni nuove quanto appreso: diventa soggetto autonomo e non passivo * Solo per la classe terza 26 TABELLA E - COMPETENZE DEL CITTADINO NIEVO-MATTEOTTI IMPARARE AD IMPARARE PROGETTARE COMUNICARE Organizza il proprio apprendimento in modo responsabile utilizza le informazioni ricevute riconosce i propri errori e li considera un mezzo per imparare chiede spiegazioni e chiarimenti Elabora e realizza progetti usa tecniche opportune nei vari ambiti disciplinari varia le strategie trova soluzioni personali Comprende messaggi di genere diverso utilizza i diversi linguaggi di base appresi riflette sul contenuto dei testi valuta la pertinenza dei messaggi coglie ciò che è rilevante Esprime se stesso, intuizioni, sentimenti, idee, emozioni usa le proprie attitudini usa i linguaggi di base appresi Esprime e rappresenta con chiarezza fatti, fenomeni, situazioni, conoscenze disciplinari usa i linguaggi di base usa supporti cartacei, informatici, multimediali COLLABORARE E PARTECIPARE AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE Interagisce con gli altri e contribuisce alla realizzazione di attività collettive ha una buona autostima sa cogliere differenze e somiglianze negli altri considera la diversità come ricchezza non ha paura delle novità vive nella classe l‟esperienza della solidarietà partecipa alle iniziative comuni sa che ciascuno ha diritti e doveri a seconda del ruolo che ricopre Riconosce i propri diritti e quelli degli altri conosce le regole ne capisce il senso e le rispetta sa che la legalità conviene a tutti non cerca il privilegio rivendica i propri diritti ed è solidale rivendicando quelli degli altri Sa fare scelte in rapporto alle iniziative e alle regole della comunità sociale sa comportarsi in modo adeguato rispetto ai diversi contesti sociali 24 RISOLVERE PROBLEMI INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI sa che l‟eguaglianza dei diritti è alla base di una vita senza eccessivi conflitti Affronta situazioni problematiche sa definire un problema cerca le informazioni per analizzarlo affronta la realtà basandosi sui dati cerca le strategie per superare i problemi si confronta e propone soluzioni condivise Confronta e classifica in modo chiaro fatti e fenomeni individua le relazioni logiche e spazio-temporali coglie analogie e differenze Compie collegamenti tra le varie discipline ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE Seleziona e interpretare le informazioni distingue i fatti dalle opinioni formula ipotesi di spiegazione coglie ciò che è rilevante trae conclusioni Trasferisce in situazioni nuove quanto appreso diventa soggetto autonomo e non passivo 25 TABELLA F METODOLOGIE Guidare l‟alunno ad organizzare in modo funzionale i materiali di lavoro di ciascuna disciplina. Guidare gli alunni alla lettura del testo, stimolando e potenziando l‟esposizione orale e scritta mediante domande guida, individuazione di parole chiave, schematizzazioni. Guidare gli alunni ad un ascolto produttivo favorendo l‟abitudine a prendere appunti. Favorire la memorizzazione consapevole dei contenuti organizzandoli in uno schema logico e collegandoli ai saperi già acquisiti dall‟allievo. Strutturare l‟attività della classe secondo il metodo sperimentale potenziando l‟operatività e le abilità manuali Richiedere che i lavori siano impostati secondo tecniche e procedimenti già acquisiti. Richiedere correttezza nell‟uso del lessico, codifica/decodifica dei simboli. dei termini dei linguaggi specifici e nella Potenziare l‟utilizzo delle nuove tecnologie informatiche quale supporto per l‟attività didattica. Favorire la riflessione critica e la rielaborazione personale anche attraverso l‟analisi dei dati forniti dai mezzi di informazione, con attenzione all‟attualità. Guidare l‟alunno ad essere consapevole del proprio stile di apprendimento per imparare a utilizzarlo proficuamente. Favorire la capacità di assumere decisioni autonome di fronte alle scelte immediate e future, anche in vista dell‟orientamento. Svolgere attività interdisciplinari riguardanti i percorsi formativi di educazione all‟identità educazione alla socialità educazione alla mondialità ed all'intercultura educazione alla diversità educazione alla legalità educazione alla solidarietà educazione alla tutela dell‟ambiente educazione alla salute educazione alla creatività educazione all‟operatività secondo un approccio metodologico comune, utilizzando tecnologie informatiche e con eventuale produzione di materiali 26 TABELLA G MODALITA’ DI VERIFICA Controllo dei quaderni e del materiale scolastico. Interrogazioni orali. Prove scritte con esercizi a domande aperte o chiuse. Prove scritte con esercizi di completamento e test a scelta multipla, da eseguire anche con il computer. Prove sommative scritte, grafiche, tecnico-pratiche. Produzione di testi e rielaborazioni personali Relazioni presentate dal singolo alunno alla classe su argomenti del programma con eventuali approfondimenti personali. Relazioni guidate o autonome su attività di laboratorio secondo specifiche procedure nella presentazione dei contenuti. Produzione di elaborati al computer Partecipazione a concorsi. 27 28 5. AZIONE FORMATIVA Nel corso degli anni, all‟interno della nostra scuola, sono stati attivati molteplici progetti, che hanno avuto come finalità complessiva quella di migliorare l‟efficacia e l‟efficienza dell‟azione formativa. Per mezzo di queste iniziative, spesso nate dall‟azione di gruppi di docenti, oggi divenute pratica diffusa ◊ gli studenti possono maturare atteggiamenti e comportamenti più consapevoli e motivati nei confronti della scuola e confrontarsi con realtà esterne attraverso la guida dei docenti ◊ i docenti possono acquisire competenze differenti dalla semplice padronanza della disciplina. 5.1 Inclusione degli alunni diversamente abili L‟intero sistema di intervento mira allo sviluppo dell‟educazione tra pari. Il lavoro di approfondimento della situazione dell‟alunno e l‟individualizzazione della pratica didattica non corrispondono ad un intervento esclusivo sull‟alunno in questione, ma ad un‟azione discreta e paritaria rivolta all‟intera classe. Questo perché si ritiene che proprio il gruppo abbia un ruolo primario nell‟educazione del singolo. Il lavoro degli insegnanti di sostegno è quindi aperto a tutti, grazie anche al pieno coinvolgimento dei docenti delle varie discipline negli aspetti educativi e didattici della crescita dell‟alunno in situazione di handicap. Il gruppo H di Istituto operante nella scuola lavora con il Consiglio di Classe per mettere in atto interventi finalizzati ad una reale inclusione e formazione degli alunni, dal momento dell‟iscrizione fino al termine del triennio di scuola media. Accoglienza degli alunni La presa in carico degli alunni da parte della scuola prevede alcune fasi di raccolta di informazioni e di predisposizione dell‟intervento didattico, e precisamente: la conoscenza indiretta dell‟alunno tramite incontri con il personale docente della scuola elementare, la famiglia e l‟equipe di NPI la collaborazione con i docenti che si occupano della formazione classi prime per predisporre le condizioni ottimali per l‟inserimento relativamente alla composizione della classe la valutazione e l‟utilizzo mirato delle risorse docenti, di quelle strumentali e dei laboratori Nel corso dell‟anno scolastico le tappe importanti per realizzare una effettiva inclusione degli alunni nella vita della classe sono: l‟analisi della Diagnosi Funzionale (DF) redatta dai referenti sanitari la stesura del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) in collaborazione con i referenti del caso, documento nel quale, a fronte delle caratteristiche dell‟alunno, vengono individuati gli obiettivi prioritari da raggiungere. Il PDF viene redatto all‟inizio del triennio ed è valido per l‟intero triennio, tranne il caso di sensibili variazioni della situazione scolastica e/o extrascolastica dell‟alunno 29 l‟elaborazione e la conseguente attuazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) con riferimento ai seguenti aspetti: collegamento con il programma disciplinare della classe, utilizzo di strumenti specifici, metodologie di individualizzazione delle attività. Il PEI viene elaborato annualmente e contiene una parte di programmazione (scadenza a novembre) ed una parte di verifica (scadenza ad aprile) la verifica del progetto educativo (incontri periodici con l‟equipe ed i familiari, incontri con gli operatori/educatori di territorio, incontri del Consiglio di classe, riunioni della Commissione) Grande importanza viene attribuita alla costruzione di una rete di connessioni tra tutti gli operatori che a vario livello si occupano dell‟alunno. Oltre alla famiglia ed ai referenti sanitari vengono quindi coinvolte dalla scuola le persone e le istituzioni che rivestono un ruolo significativo nel progetto di vita dell‟alunno. Nel corso del terzo anno di scuola media si mettono in atto interventi finalizzati all‟orientamento ed alla continuità. Non si tratta di semplici passaggi di facilitazione, bensì di interventi di approfondimento delle potenzialità delle attitudini e degli interessi dell‟alunno, volti ad aiutare la famiglia nella scelta del corso di studi più idoneo. Il PEI prende in considerazione sin dall‟inizio il percorso orientativo in modo da attivare al più presto le procedure di contatto con la scuola superiore. Tali procedure comprendono, fra l‟altro, incontri tra insegnanti dei due ordini scolastici e visite agli istituti per l‟individuazione di eventuali percorsi specifici. Metodologie e attività specifiche per l‟inclusione Come già sottolineato in premessa, l‟insegnante di sostegno lavora sulla classe, non solo in relazione alla gestione di casi di difficoltà di comportamento e di apprendimento, ma anche, in coordinamento con i colleghi disciplinari, per tutto ciò che riguarda l‟approfondimento delle dinamiche relazionali che si sviluppano naturalmente in aula. L‟intervento dell‟insegnante di sostegno risulta quindi fondamentale ai fini dell‟individualizzazione dell‟intervento didattico in classe; si possono tuttavia determinare situazioni in cui, di comune accordo con gli altri soggetti coinvolti, si rende necessario (o può risultare più produttivo) svolgere l‟intervento didattico in rapporto parzialmente o prevalentemente individuale. Il Consiglio di Classe pone particolare attenzione a garantire che l‟alunno in situazione di handicap possa partecipare adeguatamente alle varie attività didattiche (attività parascolastiche, ed extrascolastiche, spettacoli, uscite didattiche, soggiorni, ecc) previste in fase di programmazione. In particolare l‟utilizzo delle nuove tecnologie per il potenziamento delle funzioni cognitive carenti ha da sempre caratterizzato l‟intervento didattico con gli alunni in situazione di handicap inseriti nella nostra scuola. Infatti, grazie alla frequenza di specifici corsi di aggiornamento, molti docenti possiedono una preparazione approfondita sul tema “Informatica e disabilità”. Nel corso degli ultimi anni scolastici, inoltre, alcuni docenti del nostro istituto si sono specializzati nello studio della “Comunicazione Facilitata”, una metodologia indispensabile per il lavoro con soggetti affetti da disturbi pervasivi a grave compromissione relazionale. 30 Occorre infine ricordare che l‟ampia scelta offerta dai numerosi laboratori nella nostra scuola costituisce un‟importante risorsa per l‟inclusione e favorisce lo sviluppo ed il potenziamento di attività specifiche. Quando se ne presenta la necessità vengono realizzate uscite didattiche individuali o in piccolo gruppo mirate all‟intervento su difficoltà specifiche degli alunni o sullo sviluppo dell‟autonomia sociale (orientarsi in ambienti particolari: “il supermercato”, “la stazione”, “i mezzi pubblici”, “il quartiere”, ecc). Nell‟ambito delle risorse territoriali, segnaliamo invece un laboratorio esterno di ippoterapia presso il maneggio militare di Piazza d‟Armi, cui la scuola aderisce da molti anni, rivolto ad alunni in situazione di handicap. Accordo di rete La nostra scuola aderisce ad un consorzio tra diverse istituzioni scolastiche, avente come scuola polo l‟ITC “Vera e Libera Arduino”, il cui intento è quello di offrire servizi per l‟inclusione degli alunni in situazione di handicap, compresi il prestito di sussidi e tecnologie. L‟accordo di rete stabilisce gli impegni e le modalità di collaborazione delle scuole che vi aderiscono. L‟adesione alla rete comporta il pagamento di una quota annuale per le spese di gestione. PAI (Piano Annuale per l‟Inclusione) La scuola ha predisposto il PAI che è stato approvato dal Collegio dei Docenti 5.2 Inclusione alunni con Bisogni Educativi Speciali Per lavorare in modo proficuo con gli alunni che presentano disturbi specifici di apprendimento quali dislessia, disgrafia, discalculia, ecc. gli insegnanti, nel corso di questi ultimi anni, sono stati formati in modo tale che in tutte le sezioni si applichi il seguente protocollo per l‟accoglienza: Prendere contatti con la famiglia, con gli insegnanti della scuola elementare, con i tecnici Informare tutti docenti del consiglio di classe Stabilire le modalità di condivisione del problema con la classe in collaborazione con la famiglia ed il ragazzo. Le linee guida per la programmazione sono : Programmare per obiettivi Verificare con i tecnici quali sono i punti forza e quali quelli di debolezza del ragazzo e l‟eventuale necessità degli strumenti compensativi Individuare strategie adeguate al raggiungimento dei massimi obiettivi possibili Programmare le attività tenendo conto delle tempistiche più adatte Programmare attività disciplinari e multimediali che possano essere realizzate utilizzando linguaggi diversi Le linee guida per la valutazione : Valutare i contenuti separati dalla forma 31 Esplicitare sempre gli obiettivi che vengono valutati Valutare in modo personalizzato, basandosi sia sulla diagnosi dei tecnici, sia sul percorso compiuto 5.3 Accoglienza e inclusione degli alunni di madrelingua non italiana Poiché il numero degli alunni stranieri è andato crescendo, negli ultimi anni la scuola si è attivata per predisporre azioni educative e didattiche finalizzate in prima istanza all‟accoglienza, ben sapendo quanto sia pressante per lo studente straniero l‟apprendimento della cultura del paese ospitante come parte integrante del processo di arricchimento finalizzato alla interculturalità ed allo scambio reciproco. Premesso che risulta necessario rilevare il livello di conoscenza dell‟italiano, la scolarizzazione pregressa e la cultura di base di ciascun allievo, per poter adattare la programmazione alle esigenze degli allievi ed andare incontro alle diverse urgenze, l‟offerta formativa è articolata in tre momenti evolutivi alfabetizzazione di primo livello, durante le ore curricolari sostegno allo studio delle discipline in alcune ore curricolari di italiano coincidenti per classi parallele laboratorio di “Italiano per stranieri” con i mediatori culturali dell‟associazione ASAI in orario curricolare per tutto l‟anno scolastico per meglio valorizzare le capacità espressive di ciascuno Il Consiglio di classe dedica inoltre particolare attenzione agli aspetti dell‟interculturalità allo scopo di rafforzare lo scambio culturale all‟interno della classe. In alcuni casi si richiedono interventi di mediazione culturale e facilitazione linguistica, attuati con l‟impegno di personale inviato da cooperative che operano sul territorio, specie per i colloqui con le famiglie, per traduzioni di testi informativi quali regolamento di istituto, avvisi particolari, schede di valutazione o problemi che possono sorgere in itinere. 5.4 Continuità, accoglienza, orientamento La continuità come attività formativa della scuola è intesa come: ◊ elemento per migliorare la qualità della vita a scuola e prevenire ogni forma di disagio (accoglienza degli allievi nella scuola, rapporti scuola-famiglia, costruzione di un clima di istituto comunicativo e relazionale); ◊ strutturazione di curricoli per facilitare il raccordo tra scuole e tra professionalità (esame dei programmi, criteri di verifica e valutazione utilizzati, scansione temporale degli obiettivi/risultati attesi); ◊ orientamento quale modalità educativa (le discipline utilizzate per rilevare e sviluppare le attitudini, le capacità, gli stili cognitivi, le preferenze e gli interessi degli studenti) Perché l‟accoglienza degli alunni sia serena e proficua, da alcuni anni si sono avviati rapporti di collaborazione con le scuole elementari di zona da cui provengono i nostri allievi; l‟iniziativa ha dato risultati positivi. È nato un confronto sul problema della continuità didattica e pedagogica (valutazione sui ritmi di apprendimento, sul 32 comportamento e sui livelli raggiunti) che ha prodotto esperienze interessanti che saranno riproposte anche negli anni a venire. Il “Progetto Continuità“ ha le seguenti finalità: Favorire un sereno passaggio degli alunni dalla Scuola Elementare alla Scuola Media elaborando piani d‟intervento. Promuovere interazioni tra i due contesti educativi. Programmare in modo coordinato obiettivi, itinerari, strumenti di osservazione e di verifica in accordo con le recenti indicazioni per il curricolo. Durante il primo quadrimestre gli alunni delle classi quinte visitano la nostra scuola per conoscerne il funzionamento, per fare interviste ai loro ex compagni e conoscere i loro giudizi sul primo anno di scuola media. In queste giornate possono sperimentare personalmente attività di tipo artistico-espressivo e tecnico-linguistico. Ad esempio possono contribuire alla stesura del giornalino della scuola, arricchendolo con idee spiritose ed interessanti. Le insegnanti della scuola media, inoltre, tengono alcune lezioni per gli alunni della scuola elementare, direttamente nelle loro classi. Nel corso dell‟anno la collaborazione tra gli insegnanti dei due ordini di scuola si concretizza nella ricerca di strategie comuni educative e didattiche, unitamente allo svolgimento di lezioni di italiano, matematica e lingua straniera da parte degli insegnanti della scuola media nelle classi elementari. Nel secondo quadrimestre anche gli alunni delle scuole elementari private o comunque non di zona, che si sono iscritti in prima media, possono partecipare a giornate di accoglienza. Vengono infine organizzate giornate di open day al sabato mattina in cui gli allievi delle scuole elementari hanno l‟opportunità di partecipare ad attività laboratoriali e conoscere l‟ambiente scuola nel suo complesso. I genitori possono assistere alle attività dei loro figli o partecipare a momenti di incontro con la Preside o con i docenti. L‟Orientamento è considerato non momento successivo al processo educativo, bensì sua parte integrante ed è articolato in vari momenti che hanno come obiettivo scelte consapevoli. Ne consegue la necessità che il soggetto sia seguito lungo un percorso molto ampio, attraverso un‟opera di chiarificazione che l‟aiuti a scoprire le proprie potenzialità e ad attuarle. Orientare significa quindi guidare lo sviluppo di un progetto personale basato sulla conoscenza (autovalutazione corretta e realistica) delle caratteristiche personali, delle attitudini, degli interessi, del metodo di studio, delle capacità di valutazione e soluzione di problemi, per indirizzare il processo decisionale verso mete concrete legate ad una piena rispondenza delle proprie capacità. Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi la scuola fornisce gli strumenti culturali e le risorse a disposizione (interne ed esterne) per creare situazioni formative con forte valenza orientativa. Le diverse situazioni formative vanno ad inserirsi in un progetto educativo-didattico organico e sistematico, che si sviluppa nell'arco del triennio ponendo l'allievo in condizioni di poter costruire il proprio percorso di orientamento. Con queste finalità, l'orientamento oltre al percorso curricolare svolto da ogni Consiglio di Classe propone le seguenti iniziative: 33 la FS orientamento dei singoli plessi stende il progetto annuale delle attività, che viene inviato a tutti i docenti, agli alunni e alle famiglie. viene utilizzato il test attitudinale "Arianna" nei mesi di settembre e di ottobre dal COSP di Torino per le classi terze. I risultati vengono illustrati ai docenti coordinatori dal Referente COSP e i docenti li comunicano ai genitori entro la pausa natalizia la “Guida per informarsi e orientarsi dopo la terza media”, predisposta dagli uffici preposti, viene pubblica on line e della pubblicazione vengono informati gli allievi e i loro genitori in base alle esigenze dei singoli plessi, si prevedono incontri informativi sui percorsi di istruzione superiore a cura della FS o di esperto esterno, aperti a genitori, studenti e docenti dell‟istituto, entro le vacanze di Natale e incontri con docenti orientatori per le singole classi entro fine novembre tramite apposita bacheca presente nell‟atrio dei rispettivi plessi e costantemente aggiornata vengono comunicate le informazioni e la partecipazione alle varie iniziative presenti sul territorio (porte aperte delle scuole superiori, progetti ponte come corsi di alfabetizzazione della lingua greca, corsi di cultura classica, di matematica, etc.. La Provincia di Torino organizza l‟evento del “Salone dell‟Orientamento” in cui viene presentata l‟offerta formativa generale dell‟intero territorio di riferimento a seconda delle esigenze dei singoli plessi, si prevedono visite dirette alle scuole con indirizzo tecnico-pratico entro il termine delle iscrizioni viene attivato all‟interno di ciascun plesso uno Sportello orientamento rivolto a genitori ed allievi delle classi terze "Gli ex-allievi raccontano": alcuni ex-allievi incontrano gli studenti di terza media e espongono le loro esperienze nella scuola superiore sono comunicate iniziative di orientamento in lingua madre rivolte a genitori ed allievi stranieri proposte da alcune agenzie formative torinesi nel CdC del mese di dicembre viene consegnato ai genitori il Consiglio orientativo formulato dai docenti la Segreteria pubblica, tramite il sito istituzionale, le comunicazioni dirette alla famiglie, informa relativamente alle diverse iniziative programmate e fornisce tutte le informazioni per l‟iscrizione alla scuola secondaria di II grado. nel mese di giugno i docenti non impegnati in esame procedono alla rilevazione statistica degli esiti del primo anno nell‟ordine di scuola successivo. 5.5 Potenziamento dell’apprendimento delle lingue straniere L'insegnamento delle lingue straniere nell'ambito della nostra istituzione si propone di far proprio il criterio del multilinguismo auspicato dalla Unione Europea. Pertanto nella scuola sono presenti tre lingue: ◊ inglese, comune a tutte le classi; ◊ francese, come seconda lingua ◊ spagnolo, come seconda lingua 34 Nell'insegnamento di tutte e tre le lingue gli insegnanti fanno riferimento al Quadro di riferimento Europeo, pubblicato nel 2001; il documento stabilisce i livelli di padronanza che gli alunni devono raggiungere alla fine del triennio di studio. Come verifica del pieno raggiungimento di tali obiettivi, gli allievi che lo richiedono possono sostenere gli Esami di Certificazione delle Competenze acquisite presso gli Enti individuati dal Ministero dell‟Istruzione, che ne ha riconosciuto con la firma di un Protocollo il ruolo di Certificatori. Gli esami sostenibili sono: Certificazioni CAMBRIDGE, per la lingua inglese: Starters, Movers, Flyers, Ket e Pet; Certificazione DELF A2, per la lingua francese; Certificazione DELE, per la lingua spagnola. La scuola è sede accreditata per la preparazione e svolgimento degli esami Cambridge Si promuovono inoltre iniziative che mirano al potenziamento dello studio delle tre lingue: la presenza di un lettore madrelingua, in compresenza con l‟insegnante, sia in forma istituzionalizzata dal Ministero, sia sotto forma di collaborazione convenzionata in forma privata dalla scuola; la partecipazione a spettacoli in lingua e laboratori; la partecipazione a progetti che, attraverso l‟uso della lingua straniera studiata, portino gli allievi alla conoscenza delle espressioni culturali presenti nel nostro continente, sottolineandone la ricchezza collaborazione con Associazioni straniere attività pomeridiane di conversazione in lingua straniera (Inglese, Francese e Spagnolo) – “Progetto Fuoriclasse” – 5.20 5.6 Valorizzazione competenze in area scientifica Per valorizzare le eccellenze in ambito scientifico la scuola partecipa al Concorso europeo di Matematica PANGEA e al Concorso nazionale “GIOCHI DI SCIENZE SPERIMENTALI” (validato dal MIUR). 5.7 Educazione alla Salute e alla Sicurezza A) EDUCAZIONE ALLA SALUTE Poiché una delle principali finalità è lo “ Star bene a scuola”, facendo riferimento alle Indicazioni Ministeriali si realizzano le seguenti attività: Incontri per le classi seconde con esperti della polizia postale sull‟uso di Internet e dei dispositivi elettronici Incontri per le classi terze con esperti di Associazioni per l‟educazione alla legalità 35 Incontri con esperti sull‟Educazione al Benessere (Alimentazione, Sessualità e Dipendenze) E‟ inoltre attivo lo “Sportello di ascolto” con una psicologa aperto ad alunni, genitori ed insegnanti. Sono infine programmati incontri tra genitori ed esperti su tematiche adolescenziali. B) EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA L‟istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro in particolare secondo i dettami del D.Lgs. 81/08 e del D.M. 26 agosto 1992 in materia di prevenzione incendi negli edifici scolastici. Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro, individuato nel Dirigente Scolastico ai sensi del D.M. 21 giugno 1996 n.292. La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di Lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). L‟incarico di RSPP è svolto da consulente esterno in possesso dei requisiti di qualificazione e formazione previsti dal D.Lgs. 195/03. Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, Addetto Antincendio e Addetto al Primo Soccorso come previsto dal D.Lgs. 81/08. Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione con individuazione degli incarichi previsti e vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l‟intera utenza. Ciascuno è informato dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso di emergenza. Ogni anno si svolge la “Settimana della sicurezza” finalizzata a sensibilizzare alunni insegnanti sulle tematiche relative alla sicurezza scolastica, domestica e stradale. 5.8 Formazione dei Docenti Ogni anno vengono attivati momenti di formazione e aggiornamento per gli insegnanti dei due plessi che riguardano: Problematiche adolescenziali Metodologie didattiche Didattica per competenze Nuove tecnologie (LIM) Difficoltà di apprendimento (BES) Primo Soccorso e Sicurezza scolastica (formazione/aggiornamento obbligatori in base al D.Lgs 81/08) Si prevedono incontri con l‟intervento di esperti o percorsi di autoformazione. Durante l‟anno scolastico 2015-2016 si svolgeranno in sede : una formazione specifica sulla didattica e sulla valutazione per competenze una formazione sull‟autovalutazione a cura del Marchio Saperi formazioni specifiche per utilizzo sussidi didattici multimediali – Pearson un corso di formazione per docenti e personale ATA per l‟utilizzo del defibrillatore (CPR e AED) 36 un approfondimento normativo relativo alla didattica e alla valutazione degli allievi con Esigenze Educative Speciali 5.9 Nuove tecnologie Il progetto di sviluppo della cultura informatica coinvolge la scuola, in quanto luogo deputato alla creazione delle basi e dei fondamenti del sapere, del saper fare, del saper essere. I due laboratori informatici discretamente attrezzati e distribuiti nei due plessi vengono utilizzati nelle ore di attività curriculare da vari docenti e sotto forma di laboratorio di Informatica . La costruzione di prodotti multimediali relativi ad argomenti di studio, di ricerca e di approfondimento offre innumerevoli opportunità di attivare abilità e di consolidare capacità legate a diverse discipline scolastiche e a diversi aspetti dell‟apprendimento: testi, immagini fisse, animazioni e video, suoni e musica, offrono l‟occasione per ritrovare i legami trasversali fra le conoscenze e per accrescere le competenze personali possedute da ciascun alunno. Le nuove tecnologie si inseriscono nella didattica di tutte le discipline con i seguenti obiettivi: riprendere, approfondire, scoprire argomenti specifici permettere di lavorare in gruppo, abituare al pensiero complesso ed interdisciplinare, favorire la creatività in tutte le sue forme e linguaggi. Dall‟a.s. 2009/10, a seguito di specifica formazione dei docenti, sono state inserite alcune lavagne LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) il cui numero viene progressivamente incrementato; l‟obiettivo della scuola è quello di riuscire a collocare più LIM su ogni piano (attualmente ne sono presenti una o, in qualche caso, due), affinché possa essere usata direttamente in classe. Tali strumenti, uscendo dallo spazio laboratorio ed entrando nell‟aula, consentono il potenziamento della didattica tradizionale e favoriscono un‟evoluzione graduale verso percorsi innovativi. Parallelamente alla graduale introduzione delle LIM nella scuola, vengono istituiti corsi di formazione per i docenti. La scuola ha approvato l‟adesione ai progetti FESR/PON che, come primo step, hanno come obiettivo il potenziamento della rete informatica fino al raggiungimento di copertura totale negli edifici in cui si svolgono le attività didattiche. 5.10 Sala Lettura Nei due plessi sono attive e aperte ad alunni, insegnanti, personale della scuola e genitori, due “aule-lettura”, che funzionano da biblioteca scolastica. L‟orario di apertura cerca di coprire le ore di intervallo mensa, fornendo così agli alunni uno spazio alternativo per lo studio, la lettura, i giochi da tavolo (scacchi e dama) ed anche un punto internet, con la supervisione di un adulto. Per fare questo si utilizza anche la disponibilità di alcuni genitori che, aderendo all‟iniziativa “Banca del tempo”, hanno permesso il prolungamento dell‟orario di apertura. 37 Le aule lettura si arricchiscono ogni anno di nuovi volumi, cartacei ed audio, ampliando soprattutto il settore di narrativa per ragazzi, grazie all‟associazione “Giralibro”, all‟acquisto da parte della scuola con i fondi provenienti dal progetto “Amico libro” e agli incassi dei mercatini di fine anno scolastico in collaborazione con i librai di zona. Gli obiettivi del progetto sono: migliorare l‟informatizzazione della biblioteca (schede e gestione dei prestiti) – è già funzionante il catalogo on line definire lo spazio biblioteca secondo le caratteristiche proprie di un laboratorio didattico con disponibilità degli insegnanti responsabili per attività di ricerca e iniziative di “incontro con l‟autore” inventario dei libri e catalogazione utilizzando il programma aggiornato di Winiride, che permette la captazione dei testi dal SBN (Sistema Bibliotecario Nazionale) e l‟inserimento delle nostre biblioteche nel catalogo OPAC delle biblioteche nazionali. 5.11 Visite - uscite didattiche Le visite ed i viaggi di istruzione sono progetti interdisciplinari finalizzati in particolare alla socializzazione tra gli alunni e all‟approfondimento di conoscenze nei vari ambiti disciplinari. Per le classi prime si privilegiano attività volte alla socializzazione e alla conoscenza fra gli alunni approfondimenti storici e artistici per mezzo di visite a Musei e Mostre in Torino legati alla programmazione del Consiglio di Classe visite a carattere scientifico-tecnico con possibile partecipazione a laboratori di artigianato Per le classi seconde si privilegiano approfondimenti storici e artistici per mezzo di visite a Musei e Mostre in Torino e partecipazione a manifestazioni e proiezioni cinematografiche, legati alla programmazione del Consiglio di Classe attività proposte dai teatri cittadini – spettacoli anche in lingua straniera visite a carattere scientifico–tecnico e collegate all‟attività industriale del Piemonte uscite didattiche previste da specifici progetti Per le classi terze si privilegiano approfondimenti storici e artistici per mezzo di visite a Musei e Mostre in Torino e partecipazione a manifestazioni e proiezioni cinematografiche, legati alla programmazione del Consiglio di Classe, con particolare attenzione alla storia del „900 attività proposte dai teatri cittadini – spettacoli anche in lingua straniera uscite didattiche previste da specifici progetti visite di istruzione alle principali industrie piemontesi Dall‟anno scolastico 2011-2012 il Collegio Docenti ha deliberato di non effettuare viaggi di istruzione di più giorni in relazione 1) ai notevoli problemi di sicurezza ad essi connessi 38 2) alla linea già assunta da molte scuole volta a “lanciare un segnale” all‟esterno del forte disagio della scuola italiana in questo momento. La scuola, nei limiti delle risorse disponibili, si impegna a sostenere economicamente le famiglie che presentino difficoltà, in modo che tutti gli alunni possano partecipare alle attività proposte; a tal fine il Consiglio di Istituto ha stabilito tetti di spesa e criteri per le sovvenzioni. 5.12 Rapporti col territorio La scuola nel corso degli anni ha maturato, come linea d‟istituto, di interloquire in modo prioritario con gli enti pubblici di riferimento nella realizzazione di progetti che abbiano anche una ricaduta nel territorio. La scuola ha sottoscritto, con il Comune di Torino, il protocollo d‟intesa del 2008 aggiornato con delibera giunta comunale 2011/0620 del 15/02/2011. Tale protocollo prevede l‟erogazione alle istituzioni scolastiche dei servizi di competenza del Comune di Torino per l‟assistenza all‟autonomia personale, sociale e al miglioramento della comunicazione personale degli alunni disabili, sia presso le scuole sia presso o CESM (centri educativi speciali comunali). La collaborazione con la Circoscrizione 8 è diventata sempre più dialettica al fine di creare una sinergia di intervento su temi che vanno dall‟ambiente, alla legalità, alla cittadinanza. La Polizia Municipale è impegnata da anni nella sensibilizzazione degli studenti sul codice della strada e sui corretti comportamenti. La scuola ha avviato una collaborazione con i Carabinieri sui pericoli del web, dei social networks e dei media. Si continua la collaborazione con l‟Assessorato alla Cultura e all‟Istruzione del Comune di Torino integrando i lavori in una più complessiva tematica cittadina che permette un confronto attivo con le esperienze di altre scuole. La polizia postale è stata coinvolta in un incontro di formazione degli insegnanti e in momenti informativi per i ragazzi e le loro famiglie sulle problematiche legate agli strumenti multimediali e sulle conseguenze di un uso improprio di Internet e dei cellulari. Si è attivata una relazione costruttiva con il personale medico delle ASL in modo da favorire interventi di promozione alla salute che coinvolgano in modo attivo i ragazzi sui temi dell‟alimentazione, delle dipendenze, della sessualità attraverso un percorso di presa di coscienza di se stessi. 5.13 Progetto “Solidarietà” Nella scuola da sempre si promuovono iniziative di solidarietà per sensibilizzare gli alunni all‟attenzione verso i “più deboli”. Numerose le attività che vedono coinvolti in prima persona i ragazzi e le loro famiglie. 39 Ogni anno la scuola ripropone progetti ormai consolidati ai quali gli alunni hanno aderito con entusiasmo e progetti nuovi che richiedono un impegno non necessariamente circoscritto all‟ambito scolastico e il coinvolgimento in attività da svolgersi all‟esterno. Le attività svolte dalla scuola sono legate ad iniziative promosse da Enti o Associazioni che operano sia sul territorio di pertinenza, sia a livello internazionale. Tra queste ricordiamo quelle che ormai figurano come esperienze consolidate : • SORELLE MISSIONARIE DELLA MISERICORDIA: Associazione religiosa che promuove iniziative di inclusione e accoglienza in Italia, sostegno promozione e diffusione di progetti per lo sviluppo in Madagascar. • ASAI: Associazione di Animazione Interculturale, che promuove iniziative per il sostegno, la promozione e l‟inclusione interculturale sul territorio. Da quest‟anno la nostra scuola ha adottato un progetto sul territorio proposta dall‟Associazione “Serve Onlus” che prevede: - un progetto in classe “Dalla Coca al Cacao” - una mostra che attraverso i 5 sensi parla di foresta amazzonica, biodiversità, terra e umanità (visitabile anche da utenti esterni) Entrambe le attività sono finalizzate allo sviluppo delle competenze di cooperazione per lo sviluppo al diritto all‟alimentazione. La nostra scuola, inoltre, prevede la preparazione di un gruppo di allievi delle classi terze per fornire un servizio di guida alla mostra. Le iniziative concordate con le associazioni, hanno i seguenti obiettivi generali: • avvicinare i ragazzi al volontariato attraverso la conoscenza delle realtà nelle quali operano le associazioni • dare agli alunni l‟opportunità di collaborare con le associazioni, attraverso proposte concrete di volontariato svolte all‟interno della scuola in specifici momenti come il mercatino di solidarietà a Natale o la vendita uova pasquali. • richiamare l‟attenzione degli alunni ai valori della solidarietà per mezzo di raccolte di materiale scolastico, giochi, libri, e la realizzazione di oggetti che i ragazzi costruiscono durante i laboratori curricolari e vendono al mercatino di Natale. Nello specifico vi sono progetti che occupano gli alunni in ambito artistico e musicale e coinvolgono le famiglie e per i quali è richiesto un maggiore impegno, questi sono: Alfabetizzazione in Madagascar: negli anni scorsi con la raccolta di una considerevole somma, i ragazzi dei due plessi sono riusciti a far costruire due scuole nel distretto di Amboromposty, attualmente frequentate da bambini e ragazzi provenienti dai diversi villaggi delle zone limitrofe. Altre scuole sono in “cantiere”, per permettere a ragazzi della fascia di età che va dai sette ai dodici anni di usufruire dell‟ alfabetizzazione, infatti i Missionari invitano i ragazzi e chi vuole sostenere questo progetto, ad “acquistare” virtualmente i mattoni che serviranno a costruire le nuove strutture (Progetto ”Un mattone sotto l‟albero”). L‟iniziativa in genere è proposta in occasione delle feste natalizie. Educazione alla solidarietà sul territorio per tutte le classi del plesso Matteotti, finalizzata a sollecitare una maggiore attenzione alle situazioni di povertà e di bisogno di persone che vivono sul territorio. I fondi sono raccolti attraverso il Mercatino della 40 Solidarietà, con la vendita di prodotti creati dagli allievi e allestito ogni anno nel salone della scuola in occasione delle feste natalizie. Il ricavato viene in parte utilizzato per sostenere economicamente alcune Associazioni onlus partecipando attivamente a progetti solidali da esse proposti. Infatti, nel corrente anno scolastico, i fondi raccolti saranno destinati all' Associazione "Paideia" (che si occupa di tutela e aiuto di bambini disabili e in situazione di disagio economico) e a “Casa Ugi” (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini). Inoltre, il ricavato sarà parzialmente destinato alla solidarietà “interna” (acquisto di libri per prestito d‟uso, contributi per viaggi e visite, sovvenzione per attività di compiti o sostegno per alunni che lo necessitano, come da delibere del Consiglio di Istituto). 5.14 Progetto “Spazio Ascolto” Dall‟a.s. 2007/08 è stato istituito all‟interno della scuola uno Spazio di Ascolto psicologico, che intende presentarsi come momento di sostegno utile alla prevenzione di eventuale problematiche collegate alla delicata fase evolutiva della preadolescenza. L‟intervento, tenuto dalla dott.ssa Giorgia GHIRARDI , psicologa, è uno spazio di accoglienza e intende fornire a chi fa domanda di colloquio, ascolto, sostegno e orientamento al fine di analizzare e chiarire la situazione in cui si è coinvolti e cercare insieme possibili soluzioni. Possono liberamente usufruire dello “Spazio Ascolto” tutti gli alunni, i genitori ed il personale della scuola. Lo sportello si tiene settimanalmente negli orari concordati annualmente. I ragazzi e gli insegnanti possono prenotarsi inserendo un biglietto con il proprio nome e la classe nella apposita cassetta presente nell‟atrio, mentre i genitori possono prenotarsi telefonando alla segreteria dei rispettivi plessi, secondo le modalità individuate ad inizio anno scolastico. In caso di sovrapposizioni di richieste, la priorità è accordata ai ragazzi. Affinchè i ragazzi possano usufruire dello Spazio d‟Ascolto è necessaria l‟autorizzazione preventiva di entrambi i genitori. 5.15 Progetto “ Banca del Tempo” Per poter realizzare alcune attività in orari più ampi possibili, è fondamentale la disponibilità dei genitori, che liberamente e senza alcun obbligo, a seconda delle proprie competenze mettono gratuitamente a disposizione della scuola un po‟ del loro tempo libero. E‟ così possibile ad esempio tenere aperta la sala lettura o organizzare interventi con i ragazzi sull‟educazione alla salute o alla legalità. La “Banca del Tempo” rende possibile la collaborazione dei genitori anche come ausilio ad alcune uscite sul territorio. E‟ attiva anche una “Banca del tempo” per gli ex docenti della scuola. 41 5.16 Progetti per fasce deboli Nel caso di alunni che per varie motivazioni abbiano un‟età di molto superiore a quella prevista per la classe di frequenza, la scuola partecipa a progetti differenziati attivati da apposite agenzie formative che permettono ai ragazzi un percorso differenziato che favorisce un rapido inserimento nel mondo del lavoro (es. Progetto LAPIS). A sostegno dell‟apprendimento degli allievi delle classi terze la scuola aderisce al progetto “Scuola dei compiti” patrocinato dal Comune di Torino, Università agli Studi di Torino e Politecnico di Torino. 5.17 Orientamento musicale e rete Il corso ad Orientamento musicale prevede due ore settimanali in più di strumento: una collettivo di orchestra (quest‟anno si svolge il venerdì dalle 12,45 alle 13,40) e uno di lezione individuale (quest‟anno i docenti hanno concordato singoli appuntamenti orari). La classe è composta da 24 alunni che hanno superato un test attitudinale: nella scuola sono stati attivati i seguenti strumenti: flauto traverso, chiatarra, violino e pianoforte. L‟istituto ha aderito all‟accordo di Rete musicale MIRE‟ costituitosi tra tutte le scuole medie presso le quali è istituito il corso ad orientamento musicale al fine di potersi scambiare progetti, raccordare iniziative e promuovere formazione per i docenti. Gli allievi selezionati entreranno a far parte dell‟orchestra della rete musicale. Corso ad indirizzo Musicale A partire dall'anno scolastico 2011/2012 il plesso Nievo della Scuola “NIEVO MATTEOTTI” offre la possibilità di frequentare il corso ad indirizzo musicale, offerta formativa che permette agli alunni ammessi al corso di vivere concretamente l'esperienza musicale e di condividerla con i compagni attraverso le attività di musica d‟insieme dando vita a momenti di crescita emotiva e culturale. Il Corso ad Indirizzo Musicale è stato attivato secondo le modalità previste dal D.M. 201 del 6 agosto 1999 il quale, nell‟istituire la classe di concorso per i docenti di "strumento musicale nella scuola media", ha ricondotto ad ordinamento l‟insegnamento delle specialità strumentali riconoscendolo come "integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale" (art. 1). Tale corso si configura come specifica offerta formativa con le modalità previste dal D.M. 201/99 . La finalità principale di tale indirizzo , in accordo con quelle generali della Scuola secondaria di I° grado, consiste nello svolgere un percorso educativo e formativo attraverso la musica e nel fornire, al tempo stesso, competenze necessarie a chi intende continuare gli studi musicali in ambito professionale. 42 Nell‟orario settimanale delle lezioni sono inserite due ore in più rispetto al tempo ordinario: la prima è una lezione di strumento erogata individualmente a ciascun allievo; la seconda è di esercitazione orchestrale . La classe è composta da 24 alunni che hanno superato un test attitudinale: nella scuola sono stati attivati i seguenti strumenti: flauto traverso, chitarra, violino e pianoforte. L‟offerta formativa dura l‟intero triennio, ovvero tutto il percorso della scuola media. La proposta rappresenta una straordinaria opportunità per gli allievi che scelgono di avvalersi di questo insegnamento, infatti hanno la possibilità di studiare individualmente con un insegnante specializzato nello strumento e di trasferire l‟esperienza individuale in un‟attività di gruppo come la pratica orchestrale. Fanno parte della programmazione: concerti e spettacoli musicali-teatrali presso diverse sedi del territorio, manifestazioni, gemellaggi, partecipazione a concorsi regionali, nazionali e internazionali, saggi di classe, concerto di Natale e di fine anno. L‟istituto ha aderito all‟accordo di Rete musicale MIRE‟ costituitosi tra tutte le scuole medie presso le quali è istituito il corso ad indirizzo musicale al fine di potersi scambiare progetti, raccordare iniziative e promuovere formazione per i docenti. Alcuni alunni selezionati entrano a far parte dell‟Orchestra Mirè, che racchiude al suo interno giovani musicisti provenienti dalle formazioni orchestrali istituite all‟interno delle scuole secondarie di I° grado ad indirizzo musicale di Torino e provincia, rendendo così possibile rappresentare e valorizzare la qualità dell‟esperienza orchestrale in esse maturata. 43 5.18 CSS e Giochi Sportivi Studenteschi L‟istituto da anni partecipa ai Giochi Sportivi Studenteschi (ex Giochi della Gioventù) e ha costituito il Centro Sportivo Scolastico in ciascun plesso. L‟obiettivo fondamentale è quello di elevare il livello e soprattutto il gusto motorio di tutti gli allievi coinvolti; pertanto, le attività partono da un piano ludico, per giungere progressivamente alla conquista degli elementi tecnici di base delle varie discipline affrontate. Spazio adeguato viene dato all'Educazione Sportiva in senso generale, dai principi di base della lealtà agonistica alle tematiche dello “Sport pulito”. Le attività sono finalizzate all‟avviamento della pratica sportiva delle principali discipline sportive, soprattutto al fine di migliorare le capacità condizionali e coordinative. Per il corrente anno scolastico i plessi hanno effettuato le iscrizioni ai seguenti Giochi (settore maschile e femminile): plesso NIEVO atletica leggera campestre e pista, canottaggio, orientamento, pallacanestro, pallavolo (solo maschile), rugby, scacchi, tennistavolo, triathlon, hitball, roller, mountain bike plesso MATTEOTTI atletica leggera campestre e pista, canottaggio, nuoto, orientamento, pallacanestro, pallatamburello, rugby, scacchi, tennistavolo, triathlon, hit-ball, roller, mountain bike 44 5.19 Accordi di rete – Protocolli d’intesa Protocolli d’intesa Enti Città di Torino – Area Servizi Educativi Servizio Orientamento, Adolescenti, Università e Inclusione – C.O.S.P. Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile - ITER Città di Torino – CRESCERE IN CITTA’ U.S.R. Piemonte “PROVACI ANCORA SAM” – Tutela integrata Fondazione per la scuola – Compagnia San Paolo Finalità Favorire il successo scolastico e contrastare la dispersione offrendo informazioni e consulenza orientativa per l‟accompagnamento alla scelta scolastica e formativa Partecipare al progetto “La scuola adotta un monumento”, favorire lo studio di monumenti appartenenti al patrimonio artistico del Paese; realizzare manifestazioni finalizzate alla diffusione alla cittadinanza della cultura e delle caratteristiche del patrimonio artistico Elaborazione di una programmazione educativa e culturale che tenga conto delle esigenze delle realtà scolastiche; Realizzare innovazioni didattiche; Promuovere gruppi di lavoro tra insegnanti comunali e statali Ridurre la dispersione scolastica Promuovere le pari opportunità nei percorsi scolastici in particolare a favore degli alunni stranieri; Rinforzare le competenze linguistiche 45 Accordi di rete RETE Finalità SIRQ – Scuole in rete per la qualità 1) Miglioramento continuo dei processi di gestione e insegnamento-apprendimento; dell‟autovalutazione degli istituti e dei docenti; della rendicontazione sociale 2) Formazione del personale e sviluppo di ricerche sugli strumenti, sui principi e sui sistemi di gestione per la qualità e l‟eccellenza (Marchio SAPERI, EFQM/CAF) 3) Formazione del personale sul SNV, il RAV, il monitoraggio dei processi, i riesami, le metodologie didattiche innovative; formazione degli Esperti del Miglioramento, Auditor SAPER, ISO, Excellence Assessor EFQM, Esperti in peer review, da mettere a disposizione delle scuole 4) Sviluppo di progetti comuni con altre scuole della rete, costituite in sottoreti, per l‟adesione a progetti comuni per il miglioramento didattico, organizzativo e per la rendicontazione sociale 5) Utilizzare i materiali prodotti dalla ricerca SIRQ 6) Effettuare economie di scala su iniziative comuni con gli Istituti SIRQ Ricerca didattica e sperimentazione; Valorizzazione delle attività artistiche; Formazione del personale; Organizzazione di rassegne, concerti, incontri con musicisti professionisti Istituzione e partecipazione di occasioni di socializzazione e valorizzazione di esperienze diverse; Ricerca di sponsor per sostenere le diverse iniziative; Scambio di Docenti e allievi; Scambio delle migliori pratiche didattiche e metodologie; Partecipazione a progetti europei (e-twinning-ECAS) Creazione e diffusione di materiale didattico Progetto LAPIS finalizzato a: Miglioramento del successo formativo e conseguimento del titolo di studio; Diminuzione dei rischi di dispersione; Percorsi didattici innovativi; Accompagnamento in un percorso di orientamento – formazione professionale Iniziative di formazione, di aggiornamento e di supporto rivolte al personale delle scuole aderenti; Iniziative in coerenza con il dettato del D.P.R. 275/99 – art. 7 MIRE’ – Musica in rete Agenzie formative CNOSFAP Regione Piemonte, Immaginazione e Lavoro – CIOFS FP Piemonte – Istituzioni scolastiche Re-Ge-Co (Rete per gestione consapevole) la 46 UTS – Scuola polo ITSSE Levi Arduino – Istituzioni scolastiche FACE TO FAITH DIALOGUES VIVI COME MANGI STUDIARE, INFORMARSI e DECIDERE: DA STUDENTI A CITTADINI Rete Nazionale delle Scuole Contro le Discriminazioni in collaborazione con ITIS Armellini di Roma Gestione risorse-sussidi didattici necessari agli alunni disabili; Migliorare l‟utilizzo degli strumenti e promuovere la formazione per un loro migliore utilizzo Attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione e aggiornamento; Realizzazione di percorsi di didattica, sviluppo professionale e ricerca sul dialogo tra culture, tra religioni e tra istituzioni in particolare per l‟attuazione del progetto “Face to Faith”; Utilizzo della piattaforma on line F2F, collegamento in video conferenza con scuole di tutto il mondo, partecipazione a livello internazionale a eventi attraverso il team blogging Diffusione delle buone abitudini alimentari e di un corretto stile di vita Promuovere la cultura della sicurezza in modo attivo e consapevole; Coinvolgere allievi e famiglie in un procedimento di scelta consapevole di atteggiamenti civici corretti e di comportamenti rispettosi dell‟ambiente, del territorio, del proprio corpo Percorsi di sensibilizzazione, informazione e formazione sulle diverse forme di discriminazione e intolleranza 47 5.20 Progetto “FUORICLASSE” La finalità storica della scuola “Dare ad ogni alunno la possibilità, attraverso proposte culturali molteplici e diverse, di seguire l‟itinerario didattico più rispondente alle proprie esigenze ed interessi e più adeguato allo sviluppo della propria personalità” aveva portato, fino all‟a.s. 2008/09, ad un progetto formativo flessibile a livello metodologico, didattico e organizzativo che proponeva un‟ampia offerta di attività facoltative e permetteva alle famiglie di scegliere l‟orario più adeguato alle proprie esigenze. A partire dall‟anno scolastico 2009/2010, anche in seguito alla riforma attuata dal ministro Gelmini le risorse professionali e finanziarie della scuola sono state notevolmente ridotte. Tuttavia, per non annullare totalmente la peculiarità dell‟offerta formativa e per ampliare le opportunità di formazione, si è deciso di proporre attività aggiuntive pomeridiane (a pagamento) per gli alunni che ne fanno richiesta. A seguire le proposte che sono state attivate nell‟anno scolastico 2015-2016. 48 PLESSO NIEVO Nell‟anno scolastico 2015-2016 sono state attivate le seguenti attività: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Latino primo livello Latino secondo livello Corsi per certificazioni di lingua Inglese (Cambridge) – più livelli Corsi di conversazione in lingua Francese (Alliance Française) – due livelli Corso di conversazione in lingua Spagnola Laboratorio di cucina Calcetto Atletica leggera Progetto “Avviamento al Volley (Pallavolo)" Laboratorio danza Hip Hop Compiti e studio assistito Consulenza compiti allievi con DSA – Metodo di studio 1. LATINO primo livello (docenti interni) Attività rivolta ad allievi di classe seconda e terza Tempi Un modulo settimanale da 55 minuti Prerequisiti Interesse per la storia antica e per la civiltà classica Buona conoscenza della fonologia e della morfologia della lingua italiana Conoscere i fondamenti della sintassi italiana Obiettivi minimi Conoscere gli aspetti fondamentali della storia e della civiltà romana Conoscere gli aspetti essenziali dell‟evoluzione dal latino all‟italiano Saper leggere e pronunciare correttamente il latino Conoscere il sistema dei casi e delle concordanze Saper riconoscere la costruzione della frase latina. Obiettivi Conoscere gli elementi della frase minima in latino Conoscere i principali complementi indiretti in latino Saper declinare i nomi della prima e seconda declinazione e gli aggettivi della prima classe Saper coniugare i verbi regolari ed il verbo essere nei tempi dell‟indicativo derivati dal presente Saper consultare il dizionario Acquisire il metodo di traduzione di semplici frasi dall‟italiano e dal latino Contenuti Elementi fondamentali dell‟analisi logica in italiano ed in latino. 49 Il latino e l‟italiano: confronti. Le caratteristiche grafiche e fonetiche del latino. Il sistema dei casi. La prima declinazione. La seconda declinazione. Gli aggettivi della prima classe. I verbi delle quattro coniugazioni regolari e del verbo essere: indicativo presente, imperfetto e futuro; imperativo ed infinito presente. Le congiunzioni coordinanti, gli avverbi e le preposizioni di uso comune La civiltà romana: le leggende delle origini; la famiglia; aspetti della vita quotidiana; breve storia di Roma Valutazione La valutazione avverrà tramite verifiche periodiche, orali e scritte. Verrà data comunicazione alle famiglie tramite il libretto delle valutazioni ed i colloqui individuali nelle ore di ricevimento settimanale. 2. LATINO secondo livello (docenti interni) Attività rivolta ad allievi di classe terza Tempi: Due moduli settimanali da 55 minuti Prerequisiti: Conoscere gli aspetti fondamentali della storia e della civiltà romana Conoscere gli aspetti essenziali dell‟evoluzione dal latino all‟italiano Saper leggere e pronunciare correttamente il latino Conoscere il sistema dei casi e delle concordanze Saper riconoscere la costruzione della frase latina. Obiettivi minimi: Conoscere la sintassi italiana ed i fondamenti della sintassi latina Conoscere i complementi diretti ed i principali complementi indiretti in latino Saper declinare i nomi della prima e seconda e terza declinazione Saper declinare gli aggettivi della seconda classe Saper coniugare i verbi regolari ed il verbo essere nei tempi dell‟indicativo derivati dal presente; l‟imperativo e l‟infinito Ampliare la conoscenza del lessico Saper consultare il dizionario Saper tradurre frasi e semplici brani dall‟italiano e dal latino Approfondire la conoscenza della civiltà e della storia romana Obiettivi: Saper declinare i nomi di tutte e cinque le declinazioni Saper coniugare i tempi dell‟indicativo derivati dal perfetto dei verbi regolari e del verbo essere Saper tradurre frasi e brani dall‟italiano e dal latino Conoscere brani antologici della letteratura latina 50 Contenuti Analisi logica della frase. Terza, quarta e quinta declinazione Gli aggettivi della seconda classe. Tempi dell‟indicativo derivati dal perfetto dei verbi regolari e del verbo essere Parti invariabili di uso comune La civiltà e la storia romana: breve storia di Roma; l‟organizzazione sociale e politica; l‟esercito: la scienza e la tecnica; le grandi opere pubbliche Brani antologici della letteratura latina Valutazione La valutazione avverrà tramite verifiche periodiche, orali e scritte. Verrà data comunicazione alle famiglie tramite il libretto delle valutazioni ed i colloqui individuali nelle ore di ricevimento settimanale. 3. CORSI PER CERTIFICAZIONI – LINGUA in collaborazione con Pegaso World Languages INGLESE (Cambridge) – Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza La scuola Nievo – Matteotti è centro di preparazione agli esami di certificazione Cambridge della lingua Inglese (Cambridge English Language Assessment Exam Preparation Centre 2014) dall‟anno scolastico 2013-2014. Nella scelta delle attività pomeridiane sono previsti corsi di inglese di livello: Starters Movers Flyers Ket Pet Ogni anno nel mese di maggio la SMS Nievo Matteotti è sede Cambridge per lo svolgimento degli esami di tutti gli allievi frequentanti la scuola. 4. CORSI DI CONVERSAZIONE IN LINGUA FRANCESE (docenti dell‟Alliance Française) Attività pomeridiana di conversazione in lingua francese rivolta ad allievi di classe seconda e terza Tempi Il corso si articola in lezioni della durata di un’ora settimanale. Descrizione 51 I corsi di conversazione in lingua francese sono organizzati in collaborazione con l‟Alliance Française di Torino e tenuti da insegnanti madrelingua, abilitati come eaminatori per esami di certificazione delle competenze DELF SCOLAIRE. Obiettivi Classi 2: Classi 3: - Potenziamento delle abilità comunicative: sviluppo integrato delle quattro abilità con focalizzazione sull‟aspetto orale. - Competenze: - produzione della lingua orale : Saper comunicare in attività semplici e di routine e interagire in semplici conversazioni su argomenti familiari e abituali. - comprensione della lingua orale: Capire semplici messaggi orali in contesti di vita quotidiana. - Preparazione esame di certificazione delle competenze in lingua FRANCESE a valore internazionale DELF A 2 Scolaire, diploma che corrisponde al secondo livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue QCER. - Potenziamento delle abilità comunicative Competenze: - produzione della lingua orale: Saper comunicare su argomenti familiari e abituali. (saper descrivere le persone, la propria famiglia, la carriera scolastica, le proprie condizioni di vita, saper esprimere i propri gusti e preferenze, saper richiedere informazioni, saper fare descrizioni e narrazioni al passato…), - comprensione della lingua orale: saper capire espressioni e parole di uso frequente relative alle esperienze di vita quotidiana (per es. informazioni di base sulla propria persona e sulla propria famiglia, il tempo libero, gli acquisti, l‟ambiente circostante, il lavoro). - produzione della lingua scritta : Saper scrivere brevi messaggi e saper descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Saper scrivere una lettera /mail personale. - comprensione della lingua scritta: Saper leggere testi brevi e trovare informazioni specifiche in materiale di uso quotidiano, quali pubblicità, programmi, menù e orari… . 52 5. CORSO DI CONVERSAZIONE IN LINGUA SPAGNOLA Attività pomeridiana di conversazione in lingua spagnola finalizzata al conseguimento della certificazione DELE La certificazione linguistica Diplomas de Español como Lengua Extranjera(DELE), istituita nel 1988, attesta il grado di conoscenza e di dominio dello spagnolo come lingua straniera. L'Istituto Cervantes eroga questo titolo per il Ministero spagnolo dell'Educazione, Cultura e Sport (Ministerio de Educación, Cultura y Deporte de España). L'Università di Salamanca contribuisce elaborando e testando i contenuti degli esami (evaluación). Le prove si svolgono periodicamente nei Centri d'esame selezionati dall'Istituto Cervantes. A Torino gli esami si svolgono presso il Liceo Vittoria. http://vittoriaweb.it/ Informazioni generali In collaborazione con il Centro Cultural Español di Torino, http://www.lenguamadre.it/, è stato attivato un corso pomeridiano di conversazione e potenziamento delle quattro abilità in lingua spagnola finalizzato alla certificazione DELE livello scolastico. Il corso sarà articolato in lezioni della durata di un’ora settimanale, sarà tenuto da insegnanti madrelingua del Centro Cultural Español di Torino. Alle fine delle lezioni si raggiungerà il livello plataforma (A2) o intermedio (B1) secondo i parametri del Quadro di Riferimento Europeo, http://www.cla.unifi.it/qce.pdf Obiettivi generali Identificare le strutture basilari del sistema linguistico (foniche, lessicali e morfosintattiche ). Sviluppare le funzioni comunicative. Obiettivi comunicativi Le conoscenze di livello A2, così come definito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento, prevedono l‟acquisizione delle seguenti competenze comunicative: la capacità di comprensione scritta e orale di testi di spagnolo standard di uso comunicativo abituale e con strutture semplici; la capacità di produzione orale: rapporti della vita quotidiana, espressione di gusti e preferenze, richieste di informazioni, descrizioni e narrazioni al passato, ecc.; la capacità di produzione scritta: avvisi, descrizione di persone e luoghi, brevi narrazioni di esperienze personali passate, cartoline, ecc. Le conoscenze di livello B1, così come definito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento, prevedono l‟acquisizione delle seguenti competenze comunicative: Capacità di comprensione scritta e orale di testi di struttura semplice. Capacità di produzione scritta e orale di: brevi testi narrativi che contengano i tempi del presente e del passato e che si riferiscano ad esperienze personali; previsioni ed ipotesi del futuro di ambito personale; 53 espressione dell' opinione con formule elementari; espressione della probabilità e il dubbio; consigli e ordini; espressione dell' obbligo. Metodologia Durante le prime lezioni vengono fornite agli allievi schede didattiche, prodotte dagli insegnanti del Centro Culturale, che partendo dalla lettura di un testo mirano al consolidamento delle conoscenze grammaticali e di comprensione scritta e orale già acquisite e allo sviluppo delle competenze comunicative. Successivamente si passa a lavorare con il libro che gli allievi avranno acquistato, http://www.libri.it/dele-escolar-a2-b1-libro, che propone esercizi strutturati secondo la modalità d'esame e quindi riguardati le quattro abilità: comprensione scritta, comprensione orale, produzione scritta e produzione orale. 6. LABORATORIO DI CUCINA (docenti interni) Attività rivolta ad allievi di classe prima e seconda Tempi: due moduli settimanali da 55 minuti (secondo calendario) Finalità: migliorare le capacità manuali, comunicative e creative degli alunni. Gli allievi potranno sperimentare e rafforzare una competenza procedurale. Obiettivi Capacità di elaborare una dieta equilibrata Consapevolezza delle norme base di un‟alimentazione razionale Conoscenza e uso corretto di attrezzi e strumenti Capacità di leggere, comprendere ed eseguire semplici ricette Contenuti La dieta equilibrata e razionale Principi base della cucina La cucina mediterranea, le cucine regionali, nazionali ed internazionali La cucina stagionale a “Km 0” Metodologia Le lezioni coinvolgeranno gli allievi in attività prevalentemente pratiche: - Preparazione degli alimenti - Realizzazione della ricetta seguendo una corretta sequenza procedurale - Presentazione dei piatti - Utilizzo di varie modalità di cottura I principi alimentari e la dieta dell‟adolescente Valutazione Nelle singole lezioni gli allievi dovranno: 54 - portare gli ingredienti indicati nella ricetta e i contenitori per portare a casa il prodotto finito o semilavorato - collaborare con i compagni e con l‟insegnante seguire correttamente le sequenze procedurali - curare la presentazione del piatto LABORATORIO DEL GUSTO ED ESPERIMENTI IN CUCINA Attività rivolta ad allievi di classe prima e seconda Tempi: due moduli settimanali da 55 minuti (secondo calendario) Finalità Il laboratorio ha la finalità di raggiungere l‟acquisizione di autonomie sul piano funzionale in un contesto stimolante e gratificante, attraverso la socializzazione e la collaborazione, il rispetto degli altri e il saper stare insieme, il condividere spazi e materiali. Nel “fare” si potranno conoscere oggetti nuovi, sviluppare competenze di carattere scientifico generale, di fisica, di diritto, di tecnologia dei materiali, di matematica, di storia, di lingua e cultura straniera. Obiettivi Imparare a conoscere i prodotti alimentari e classificarli secondo la loro funzione Portare la scienza sperimentale direttamente in laboratorio, stimolando, attraverso lo stupore e il ragionamento, ogni singolo studente Conoscere le norme igieniche dell‟alimentazione Saper confrontare la propria alimentazione con quella del passato Acquisire informazioni su problematiche specifiche quali la malnutrizione, l‟obesità, l‟alcolismo, il doping Conoscere i problemi posti dalla globalizzazione, che incidono sull‟offerta dei beni alimentari e conseguentemente sui comportamenti di consumo Cambiare le abitudini alimentari quotidiane cercando di avvicinarle ai concetti del buono, pulito e giusto Comprendere il valore del recupero dei vecchi sapori e dei piatti tradizionali Educare allo sviluppo sostenibile e al consumo consapevole Acquisire una metodologia induttiva nell‟approccio all‟educazione alimentare e ambientale sviluppando esperienze didattiche in classe e in orto Accrescere la propria memoria e capacità di percezione sensoriale, appropriarsi di un lessico e di una grammatica del gusto, attraverso degustazioni e giochi sensoriali Maturare la consapevolezza che l‟alimentazione è un fatto culturale, il cui significato trascende l‟aspetto nutrizionale Fornire elementi di storia e cultura della gastronomia Analizzare le erbe aromatiche maggiormente usate nella cucina occidentale, attuale e della tradizione 55 Analizzare le spezie utilizzate nei vari continenti Metodologia La metodologia seguita è quella della ricerca-azione. L‟utilizzo di schede tecniche o mappe e schemi diventa momento di riflessione personale da condividere poi in gruppo. La natura del progetto è laboratoriale e pertanto ogni attività diventa momento di approfondimento di conoscenze, sviluppo/ consolidamento/ potenziamento di abilità e competenze. Uno dei punti di forza del progetto è la cooperazione tra i ragazzi e la co-progettazione, in molti momenti, con l'insegnante. I partecipanti hanno la possibilità di provare, toccare, sperimentare e testare, apprendendo in modo attivo. 7. CALCETTO (gestito in collaborazione con S.A. Sport) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Il calcetto é un gioco sport. Come tutti i giochi sport necessita di un regolamento che uniformi e codifichi i comportamenti e le azioni dei giocatori. Le regole vengono spontaneamente richieste dal bambino stesso, che lentamente prende coscienza che esse non sono fatto restrittivo ed autoritario dei „grandi‟, per limitare la sua esuberanza e la sua libera creatività, ma sono una condizione indispensabile per giocare meglio e divertirsi di più. Obiettivi generali che si intendono raggiungere sono i seguenti: valorizzazione delle proprie capacità occasione per approfondimenti e stimoli culturali conoscenza del proprio corpo e dei limiti di esso spirito di squadra e sana sportività Metodologia dell‟insegnamento: sviluppo motoria, prestazione motoria capacità senso-percettive: come educarle gli schemi motori di base: come educarli le capacità motorie: conoscerle ed educarle (assegnazione prime prove pratiche sul campo) Ogni singola lezione verrà suddivisa in tre fasi fondamentali: riscaldamento generale delle diverse parti del corpo studio specifico della tecnica e tattica, con la risoluzione di percorsi e staffette preparazione alla partita. Tempi e luoghi L‟attività si svolgerà in palestra con orario corrispondente ad un modulo da 55‟. 56 8. ATLETICA LEGGERA (docenti interni) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Tempi Un modulo settimanale da 55 minuti Finalità Le finalità trasversali del POF maggiormente identificate dal laboratorio sono: Educazione alla Legalità (problematiche delle “Sport pulito”), Educazione alla Creatività (Espressione corporea), Educazione alla socialità (sport di squadra). Obiettivi e metodologie utilizzate Obiettivo fondamentale è quello di elevare il livello e soprattutto il gusto motorio di tutti gli allievi coinvolti, indipendentemente dalla loro predisposizione alle varie attività. In considerazione dell'età degli alunni, le attività rivestono un carattere generalmente ludico, senza però banalizzare gli elementi tecnici di base delle varie discipline affrontate. Nel corso delle lezioni si darà inoltre spazio all'Educazione Sportiva in senso generale, dai principi di base della lealtà agonistica alle tematiche dello “Sport pulito”. Contenuti Avviamento alla pratica sportiva delle principali discipline dell'atletica leggera (corse, salti e lanci) Educazione alla gestione delle tensioni derivanti dalla pratica agonistica Attività volte al miglioramento delle capacità condizionali e coordinative Verifica Le verifiche saranno attuate con misurazioni oggettive dell'incremento prestazionale degli alunni e con il confronto nelle varie fasi dei Giochi sportivi studenteschi. 9. PROGETTO ”AVVIAMENTO AL VOLLEY ” (gestito da prof. ssa Cinzia OLLARI, allenatrice di pallavolo) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Premessa Statistiche del Centro di Medicina sportiva di Torino hanno evidenziato, nella popolazione scolastica delle scuole cittadine, un livello di apprendimento psicomotorio molto basso e nei test di forza e di funzionalità cardiocircolatoria, parametri in netto peggioramento, causati dalla perdita d’abitudine e dalle sempre minori possibilità di fare attività fisica. Alla luce delle ricerche precedentemente citate, si ritiene necessario l’intervento di personale specializzato già in età scolare. Obiettivi : Promozione dello sviluppo motorio attraverso attività ludiche Prevenzione dell‟ ipocinesi Promozione di una equilibrata cultura dello sport Educare alla pratica sportiva Prevenzione del disagio giovanile Diffusione capillare del volley 57 Contenuti : Attraverso metodologie induttive quali la libera esplorazione, la scoperta guidata e la risoluzione dei problemi,si faranno giocare gli alunni in forma libera-guidata, senza coercizioni rigide, guidandoli nella conoscenza della propria corporeità e nella scoperta delle proprie potenzialità, favorendo la costruzione di abilità motorie plastiche, dinamiche, adattabili ad ogni situazione. Sviluppo della socializzazione in un contesto di gioco e di gruppo; Educazione al rispetto delle regole e degli altri; Rafforzamento e consolidamento dell‟autostima e dell‟ autovalutazione attraverso la conoscenza di se stessi e il confronto con gli altri; Presentazione dei fondamentali del volley (battuta, bagher,palleggio,schiacciata e muro). Gli alunni alla fine del corso saranno in grado di eseguire i fondamentali e tramite il gioco diretto verranno a conoscenza delle regole del gioco vero e proprio. Destinatari: alunni maschi e femmine delle classi prime, seconde e terze; Modalità esecutive: gruppi per età utilizzando gli spazi possibilmente di 2 ore ciascuno. Attrezzature: palestra, rete, materiale/oggetti tipici di una palestra. 10. LABORATORIO DANZA HIP HOP (gestito in collaborazione con S.A. Sport) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza L‟Hip Hop è un genere specifico di movimento che esprime dei concetti seguendo dei tempi e delle cadenze ritmiche, ma è anche uniformarsi ad un modo di apparire per poi distinguersi con abilità canore o per capacità di creare movimenti complessi ed acrobatici sempre più originali e personalizzati. La danza Hip Hop è quindi un modo di esprimersi secondo le proprie capacità psico-fisiche e motivazionali, è un genere di danza dalle molteplici forme espressive è l‟esteriorizzare la propria personalità e la propria idea attraverso i movimenti del corpo più congeniali al proprio io ed al proprio modo di relazionarsi all‟esterno. Obiettivi specifici: 1- aspetto motorio: - acquisire maggiore conoscenza di sé e del proprio corpo; - favorire la coordinazione 2- aspetto musicale : - accrescere la comprensione ritmica (lettura guidata di alcuni ritmi in rapporto al movimento); - stimolare all‟ interpretazione ritmica 3- aspetto artistico – espressivo : - favorire l‟ interpretazione motoria; - favorire l‟ improvvisazione; - accrescere la scoperta di nuovi e personali mezzi espressivi e comunicativi; - stimolare la comunicazione verbale e non verbale Metodologia Ogni singola lezione verrà suddivisa in tre fasi fondamentali: esercizi ginnico-musicali mirati al riscaldamento delle diverse parti del corpo; studio specifico di stili, passi, movimenti con brani musicali caratteristici; 58 insegnamento e preparazione della coreografia. Tempi e luoghi L‟attività si svolgerà in palestra o in altro luogo adeguato individuato dall‟Istituto con orario di due moduli da 55‟ continuativi. 11. COMPITI E STUDIO ASSISTITO (gestito in collaborazione con Associazione UISP) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Tempi Uno o più moduli settimanali da 55 minuti Premessa Lo scopo non è soltanto correggere i compiti o spiegare nozioni non acquisite in classe, ma anche insegnare come svolgere i compiti, come dare priorità alle diverse materie in base alle loro difficoltà, come diventare autonomi e in grado di gestire in modo proficuo il tempo dello studio. Ben conoscendo la fatica dello studio nel complesso passaggio dalla scuola primaria alla secondaria e la altalenante capacità attentiva dei preadolescenti, si cercherà un equilibrio, che permetta a tutti di applicarsi con profitto rispettando i ritmi di ognuno, ma richiedendo un impegno serio e continuo. Programma quotidiano di studio Accoglienza dei ragazzi Controllo individuale dei compiti assegnati Ordine di svolgimento dei vari compiti: si stabilisce in che ordine affrontare le varie materie in base alla data di consegna dei compiti Scelta delle priorità: in base alle difficoltà del singolo ragazzo/a nella specifica materia, si decidono quali affrontare per prime e se dedicare maggior tempo ai compiti scritti o allo studio orale Svolgimento dei compiti: ogni ragazzo/a svolge da solo i propri compiti, mentre gli animatori ne controllano i progressi, intervenendo ove sia necessario con spiegazioni e chiarimenti Verifica individuale dei compiti finiti Comunicazioni alle famiglie tramite diario personale Con questi criteri si cercano di completare i compiti delle varie materie in base al tempo a disposizione ed alla collaborazione/attenzione del ragazza/o. Sarà cura degli animatori comunicare ai genitori i progressi fatti e le difficoltà incontrate, con frequenza variabile a seconda delle necessità . 59 12. ASSISTENZA COMPITI ALLIEVI CON DSA - Metodo di studio (personale specializzato) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Tempi: Due moduli settimanali da 55 minuti Obiettivi: far acquisire e migliorare i metodi e le strategie utili per il raggiungimento degli obiettivi didattici consolidamento del metodo di studio ed eventualmente dell‟uso degli strumenti compensativi previsti dal L. 170/2010 Docenti: logopedisti e psicologi esperti delle problematiche connesse ai DSA 60 PLESSO MATTEOTTI Nell‟anno scolastico 2015-2016 sono state attivate le seguenti attività: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Latino primo livello Latino secondo livello Corsi per certificazioni di lingua Inglese (Cambridge) – più livelli Corsi di conversazione in lingua Francese (Alliance Française) – due livelli Corso di conversazione in lingua Spagnola Si fa Musica Laboratorio di cucina Atletica leggera Progetto “Avviamento al Volley (Pallavolo)” Basket Laboratorio danza Hip Hop Canottaggio Compiti e studio assistito Consulenza compiti allievi con DSA – Metodo di studio 1. LATINO primo livello (docenti interni) Attività rivolta ad allievi di classe seconda e terza Tempi Un modulo settimanale da 55 minuti Prerequisiti Interesse per la storia antica e per la civiltà classica Buona conoscenza della fonologia e della morfologia della lingua italiana Conoscere i fondamenti della sintassi italiana Obiettivi minimi Conoscere gli aspetti fondamentali della storia e della civiltà romana Conoscere gli aspetti essenziali dell‟evoluzione dal latino all‟italiano Saper leggere e pronunciare correttamente il latino Conoscere il sistema dei casi e delle concordanze Saper riconoscere la costruzione della frase latina. Obiettivi Conoscere gli elementi della frase minima in latino Conoscere i principali complementi indiretti in latino Saper declinare i nomi della prima e seconda declinazione e gli aggettivi della prima classe Saper coniugare i verbi regolari ed il verbo essere nei tempi dell‟indicativo derivati dal presente Saper consultare il dizionario Acquisire il metodo di traduzione di semplici frasi dall‟italiano e dal latino Contenuti 61 Elementi fondamentali dell‟analisi logica in italiano ed in latino. Il latino e l‟italiano: confronti. Le caratteristiche grafiche e fonetiche del latino. Il sistema dei casi. La prima declinazione. La seconda declinazione. Gli aggettivi della prima classe. I verbi delle quattro coniugazioni regolari e del verbo essere: indicativo presente, imperfetto e futuro; imperativo ed infinito presente. Le congiunzioni coordinanti, gli avverbi e le preposizioni di uso comune La civiltà romana: le leggende delle origini; la famiglia; aspetti della vita quotidiana; breve storia di Roma Valutazione La valutazione avverrà tramite verifiche periodiche, orali e scritte. Verrà data comunicazione alle famiglie tramite il libretto delle valutazioni ed i colloqui individuali nelle ore di ricevimento settimanale. 2. LATINO secondo livello (docenti interni) Attività rivolta ad allievi di classe terza Tempi: Due moduli settimanali da 55 minuti Prerequisiti: Conoscere gli aspetti fondamentali della storia e della civiltà romana Conoscere gli aspetti essenziali dell‟evoluzione dal latino all‟italiano Saper leggere e pronunciare correttamente il latino Conoscere il sistema dei casi e delle concordanze Saper riconoscere la costruzione della frase latina. Obiettivi minimi: Conoscere la sintassi italiana ed i fondamenti della sintassi latina Conoscere i complementi diretti ed i principali complementi indiretti in latino Saper declinare i nomi della prima e seconda e terza declinazione Saper declinare gli aggettivi della seconda classe Saper coniugare i verbi regolari ed il verbo essere nei tempi dell‟indicativo derivati dal presente; l‟imperativo e l‟infinito Ampliare la conoscenza del lessico Saper consultare il dizionario Saper tradurre frasi e semplici brani dall‟italiano e dal latino Approfondire la conoscenza della civiltà e della storia romana Obiettivi: Saper declinare i nomi di tutte e cinque le declinazioni Saper coniugare i tempi dell‟indicativo derivati dal perfetto dei verbi regolari e del verbo essere Saper tradurre frasi e brani dall‟italiano e dal latino 62 Conoscere brani antologici della letteratura latina Contenuti Analisi logica della frase. Terza, quarta e quinta declinazione Gli aggettivi della seconda classe. Tempi dell‟indicativo derivati dal perfetto dei verbi regolari e del verbo essere Parti invariabili di uso comune La civiltà e la storia romana: breve storia di Roma; l‟organizzazione sociale e politica; l‟esercito: la scienza e la tecnica; le grandi opere pubbliche Brani antologici della letteratura latina Valutazione La valutazione avverrà tramite verifiche periodiche, orali e scritte. Verrà data comunicazione alle famiglie tramite il libretto delle valutazioni ed i colloqui individuali nelle ore di ricevimento settimanale. 3. CORSI PER CERTIFICAZIONI – LINGUA in collaborazione con Pegaso World Languages INGLESE (Cambridge) – Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza La scuola Nievo – Matteotti è centro di preparazione agli esami di certificazione Cambridge della lingua Inglese (Cambridge English Language Assessment Exam Preparation Centre 2014) dall‟anno scolastico 2013-2014. Nella scelta delle attività pomeridiane sono previsti corsi di inglese di livello: Starters Movers Flyers Ket Pet Ogni anno nel mese di maggio la SMS Nievo Matteotti è sede Cambridge per lo svolgimento degli esami di tutti gli allievi frequentanti la scuola. 4. CORSI DI CONVERSAZIONE IN LINGUA FRANCESE (docenti dell‟Alliance Française) Attività pomeridiana di conversazione in lingua francese rivolta ad allievi di classe seconda e terza Tempi Il corso si articola in lezioni della durata di un’ora settimanale. 63 Descrizione I corsi di conversazione in lingua francese sono organizzati in collaborazione con l‟Alliance Française di Torino e tenuti da insegnanti madrelingua, abilitati come eaminatori per esami di certificazione delle competenze DELF SCOLAIRE. Obiettivi Classi 2: Classi 3: - Potenziamento delle abilità comunicative: sviluppo integrato delle quattro abilità con focalizzazione sull‟aspetto orale. - Competenze: - produzione della lingua orale : Saper comunicare in attività semplici e di routine e interagire in semplici conversazioni su argomenti familiari e abituali. - comprensione della lingua orale: Capire semplici messaggi orali in contesti di vita quotidiana. - Preparazione esame di certificazione delle competenze in lingua FRANCESE a valore internazionale DELF A 2 Scolaire, diploma che corrisponde al secondo livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue QCER. - Potenziamento delle abilità comunicative Competenze: - produzione della lingua orale: Saper comunicare su argomenti familiari e abituali. (saper descrivere le persone, la propria famiglia, la carriera scolastica, le proprie condizioni di vita, saper esprimere i propri gusti e preferenze, saper richiedere informazioni, saper fare descrizioni e narrazioni al passato…), - comprensione della lingua orale: saper capire espressioni e parole di uso frequente relative alle esperienze di vita quotidiana (per es. informazioni di base sulla propria persona e sulla propria famiglia, il tempo libero, gli acquisti, l‟ambiente circostante, il lavoro). - produzione della lingua scritta : Saper scrivere brevi messaggi e saper descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Saper scrivere una lettera /mail personale. - comprensione della lingua scritta: Saper leggere testi brevi e trovare informazioni specifiche in materiale di uso quotidiano, quali pubblicità, programmi, menù e orari… . 64 5. CORSO DI CONVERSAZIONE IN LINGUA SPAGNOLA Attività pomeridiana di conversazione in lingua spagnola finalizzata al conseguimento della certificazione DELE La certificazione linguistica Diplomas de Español como Lengua Extranjera(DELE), istituita nel 1988, attesta il grado di conoscenza e di dominio dello spagnolo come lingua straniera. L'Istituto Cervantes eroga questo titolo per il Ministero spagnolo dell'Educazione, Cultura e Sport (Ministerio de Educación, Cultura y Deporte de España). L'Università di Salamanca contribuisce elaborando e testando i contenuti degli esami (evaluación). Le prove si svolgono periodicamente nei Centri d'esame selezionati dall'Istituto Cervantes. A Torino gli esami si svolgono presso il Liceo Vittoria. http://vittoriaweb.it/ Informazioni generali In collaborazione con il Centro Cultural Español di Torino, http://www.lenguamadre.it/, è stato attivato un corso pomeridiano di conversazione e potenziamento delle quattro abilità in lingua spagnola finalizzato alla certificazione DELE livello scolastico. Il corso sarà articolato in lezioni della durata di un’ora settimanale, sarà tenuto da insegnanti madrelingua del Centro Cultural Español di Torino. Alle fine delle lezioni si raggiungerà il livello plataforma (A2) o intermedio (B1) secondo i parametri del Quadro di Riferimento Europeo, http://www.cla.unifi.it/qce.pdf Obiettivi generali Identificare le strutture basilari del sistema linguistico (foniche, lessicali e morfosintattiche ). Sviluppare le funzioni comunicative. Obiettivi comunicativi Le conoscenze di livello A2, così come definito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento, prevedono l‟acquisizione delle seguenti competenze comunicative: la capacità di comprensione scritta e orale di testi di spagnolo standard di uso comunicativo abituale e con strutture semplici; la capacità di produzione orale: rapporti della vita quotidiana, espressione di gusti e preferenze, richieste di informazioni, descrizioni e narrazioni al passato, ecc.; la capacità di produzione scritta: avvisi, descrizione di persone e luoghi, brevi narrazioni di esperienze personali passate, cartoline, ecc. Le conoscenze di livello B1, così come definito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento, prevedono l‟acquisizione delle seguenti competenze comunicative: Capacità di comprensione scritta e orale di testi di struttura semplice. Capacità di produzione scritta e orale di: brevi testi narrativi che contengano i tempi del presente e del passato e che si riferiscano ad esperienze personali; 65 previsioni ed ipotesi del futuro di ambito personale; espressione dell' opinione con formule elementari; espressione della probabilità e il dubbio; consigli e ordini; espressione dell' obbligo. Metodologia Durante le prime lezioni vengono fornite agli allievi schede didattiche, prodotte dagli insegnanti del Centro Culturale, che partendo dalla lettura di un testo mirano al consolidamento delle conoscenze grammaticali e di comprensione scritta e orale già acquisite e allo sviluppo delle competenze comunicative. Successivamente si passa a lavorare con il libro che gli allievi avranno acquistato, http://www.libri.it/dele-escolar-a2-b1-libro, che propone esercizi strutturati secondo la modalità d'esame e quindi riguardati le quattro abilità: comprensione scritta, comprensione orale, produzione scritta e produzione orale. 6. SI FA MUSICA (in collaborazione con l‟Associazione Voci In Note) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Tempi Un modulo settimanale da 55 minuti Finalità Il corso si propone di valorizzare la cultura musicale quale elemento di arricchimento formativo dei giovani Obiettivi Imparare ad ascoltare, comprendere e analizzare un brano musicale Conoscere ed usare il codice musicale tradizionale Partecipare ad esecuzioni di gruppo Utilizzare varie tecniche esecutive Produrre autonomamente elaborazioni di materiali sonori Acquisire una consapevolezza interpretativa Metodologia Costante attenzione ai ritmi di apprendimento Corretta impostazione teorica Esecuzione a difficoltà progressiva di brani Esercitazione alla lettura di uno spartito Esercitazione alla creatività Ricerca di suoni e ritmi di varie letterature stilistiche (popolari, tradizionali e moderne) Semplici esercitazioni di musica d‟insieme 66 7. LABORATORIO DI CUCINA (docenti interni) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Tempi Due moduli settimanali da 55 minuti Finalità Il laboratorio di cucina ha una rilevanza educativa molto importante. I ragazzi, cucinando e collaborando attivamente alla preparazione di ricette, avranno la possibilità di sperimentare, sviluppare la capacità creativa , l’attenzione e lo spirito di collaborazione. Inoltre potranno rafforzare l’autostima, arricchire il vocabolario e sviluppare una competenza procedurale. Obiettivi Conoscenza dei principi nutritivi della dieta alimentare Capacità di elaborare una dieta equilibrata Consapevolezza delle norme base di un‟alimentazione razionale Conoscenza e uso corretto di attrezzi e strumenti Capacità di leggere, comprendere ed eseguire semplici ricette Contenuti La dieta equilibrata e razionale Principi base della cucina La cucina mediterranea: dagli antipasti al dolce e i piatti unici Le cucine regionali, i piatti tipici europei o di vari continenti La cucina “a tema” Metodo di lavoro Le lezioni coinvolgeranno gli allievi in attività prevalentemente pratiche: Preparazione degli alimenti, Realizzazione della ricetta seguendo una corretta sequenza procedurale Presentazione dei piatti Utilizzo di varie modalità di cottura Eventuali degustazioni Osservazione e sperimentazione di procedimenti basilari per la realizzazione di preparazioni semplici (maionese, besciamella, impanatura, principali impasti salati e/o dolci,…) I principi alimentari e la dieta dell‟adolescente Il ricettario in formato cartaceo e digitale Verifica Nelle lezioni pratiche ogni allievo porterà i suoi ingredienti e realizzerà la sua ricetta, portando a casa il prodotto finito : la presentazione del piatto e la sua degustazione saranno la verifica sul campo del lavoro svolto. 67 8. ATLETICA LEGGERA (docenti interni) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Tempi Un modulo settimanale da 55 minuti Finalità Le finalità trasversali del POF maggiormente identificate dal laboratorio sono: Educazione alla Legalità (problematiche delle “Sport pulito”), Educazione alla Creatività (Espressione corporea), Educazione alla socialità (sport di squadra). Obiettivi e metodologie utilizzate Obiettivo fondamentale è quello di elevare il livello e soprattutto il gusto motorio di tutti gli allievi coinvolti, indipendentemente dalla loro predisposizione alle varie attività. In considerazione dell'età degli alunni, le attività rivestono un carattere generalmente ludico, senza però banalizzare gli elementi tecnici di base delle varie discipline affrontate. Nel corso delle lezioni si darà inoltre spazio all'Educazione Sportiva in senso generale, dai principi di base della lealtà agonistica alle tematiche dello “Sport pulito”. Contenuti Avviamento alla pratica sportiva delle principali discipline dell'atletica leggera (corse, salti e lanci) Educazione alla gestione delle tensioni derivanti dalla pratica agonistica Attività volte al miglioramento delle capacità condizionali e coordinative Verifica Le verifiche saranno attuate con misurazioni oggettive dell'incremento prestazionale degli alunni e con il confronto nelle varie fasi dei Giochi sportivi studenteschi. 9. PROGETTO ”AVVIAMENTO AL VOLLEY ” (gestito in collaborazione con la prof.ssa Maria Pia AVELLO) Attività rivolta ad allievi di classe prima e seconda Finalità La finalità è quella di far conoscere e praticare questo sport attraverso proposte tecniche e ludiche che favoriscano anche una positiva socialità e collaborazione tra i giocatori. Obiettivi 1) Rinforzare gli schemi di base e la coordinazione motoria globale senza e con l‟uso della palla; 2) Sviluppare la coordinazione spazio-temporale in funzione: – alla capacità di muoversi nello spazio palestra e nel campo di gioco; - alla posizione in campo e agli spostamenti in relazione agli altri giocatori; - alla posizione ed agli spostamenti in relazione alla palla; 3) Conoscere gli elementi fondamentali della pallavolo e le sequenze di gioco (battuta, ricezione, alzata, schiacciata, muro) 4) Acquisire la capacità di effettuare i fondamentali individuali: 68 - il palleggio; il bagher; la battuta di sicurezza; eventuale accenno alla schiacciata 5) conoscere le principali regole di gioco: posizioni nel campo, ruoli, falli di gioco, punteggio 6) Giocare partite da prima 3 contro 3 e poi 6 contro 6 Metodologia - l‟insegnante valuterà la situazione di partenza delle allieve in relazione alle loro capacità motorie e predisporrà delle proposte che tengano conto dei diversi livelli; - le attività saranno proposte sia in forma ludica che tecnica alternando queste due modalità per stimolare l‟attenzione degli allievi; - la lezione inizierà con il riscaldamento generale che varierà di volta in volta (uso di attrezzi, percorsi, vari tipi di corsa,…), al quale seguirà un riscaldamento specifico con esercizi con la palla, spiegazione del gesto tecnico ed esercizi relativi svolti individualmente a coppie, su due file o a gruppi; -quando saranno stati acquisiti, anche parzialmente, i fondamentali individuali si faranno partite 3 contro 3 e successivamente 6 contro 6 alternando una lezione dedicata alle partite ad una di allenamento; - quanto sopra descritto è subordinato alla creazione di un clima sereno, di scambio e collaborazione tra tutti gli allievi. Verifiche Le verifiche delle acquisizioni delle capacità verteranno sulla valutazione: - delle capacità di svolgere i fondamentali individuali che saranno rilevate attraverso esercitazioni individuali, in coppia, in squadra; - del rispetto delle regole di gioco; - della presenza alle lezioni e dell‟impegno dimostrato; della capacità di collaborare con i compagni I risultati ottenuti saranno comunicati alla fine del I e del II quadrimestre attraverso una valutazione che sarà consegnata contestualmente alla pagella. L‟insegnante è disponibile a comunicazioni intermedie su richiesta dei genitori tramite il diario personale Attrezzature: palestra, rete, materiale/oggetti tipici di una palestra. 69 10. BASKET (gestito in collaborazione con PMSTorino) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Tempi Una lezione settimanale di 90 minuti Finalità ed obiettivi L‟attività si propone di realizzare un percorso educativo e didattico volto a favorire l‟acquisizione di abilità motorie, apprendimenti sociali e delle basi della disciplina della pallacanestro. Un istruttore qualificato della PMS Basket – Torino seguirà gli allievi fornendo loro le conoscenze teoriche e guidandoli nell‟apprendimento pratico del basket L‟attività si propone inoltre di stimolare il senso di appartenenza al gruppo, il senso tattico e il rispetto delle regole. Oltre ad essere una proposta inserita nelle attività di ampliamento dell‟ offerta formativa, il corso costituisce un‟ utile esperienza di benessere psico-fisico, un supporto al successo formativo e alla motivazione dei singoli allievi 11. LABORATORIO DANZA HIP HOP (gestito in collaborazione con S.A. Sport) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza L‟Hip Hop è un genere specifico di movimento che esprime dei concetti seguendo dei tempi e delle cadenze ritmiche, ma è anche uniformarsi ad un modo di apparire per poi distinguersi con abilità canore o per capacità di creare movimenti complessi ed acrobatici sempre più originali e personalizzati. La danza Hip Hop è quindi un modo di esprimersi secondo le proprie capacità psico-fisiche e motivazionali, è un genere di danza dalle molteplici forme espressive è l‟esteriorizzare la propria personalità e la propria idea attraverso i movimenti del corpo più congeniali al proprio io ed al proprio modo di relazionarsi all‟esterno. Obiettivi specifici: 1- aspetto motorio: - acquisire maggiore conoscenza di sé e del proprio corpo - favorire la coordinazione 2- aspetto musicale : - accrescere la comprensione ritmica (lettura guidata di alcuni ritmi in rapporto al movimento) - stimolare all‟ interpretazione ritmica 3- aspetto artistico – espressivo : - favorire l‟ interpretazione motoria; - favorire l‟ improvvisazione; - accrescere la scoperta di nuovi e personali mezzi espressivi e comunicativi; - stimolare la comunicazione verbale e non verbale Metodologia Ogni singola lezione verrà suddivisa in tre fasi fondamentali: esercizi ginnico-musicali mirati al riscaldamento delle diverse parti del corpo; studio specifico di stili, passi, movimenti con brani musicali caratteristici; 70 insegnamento e preparazione della coreografia. Tempi e luoghi L‟attività si svolgerà in palestra o in altro luogo adeguato individuato dall‟Istituto con orario di due moduli da 55‟ continuativi. 12. CANOTTAGGIO (gestito in collaborazione con CUS Torino) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Tempi Due moduli settimanali da 55 minuti Obiettivi Realizzare un percorso educativo-didattico (condotto presso una struttura del CUS) volto a favorire l‟acquisizione di schemi motori specifici e di apprendimenti delle specialità sportive della canoa e del canottaggio, nonché la conoscenza del paesaggio fluviale torinese. Predisporre un gruppo sportivo delle attività di canoa e canottaggio Partecipare ai giochi sportivi studenteschi 12. COMPITI E STUDIO ASSISTITO (gestito in Associazione UISP) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza collaborazione con Tempi Uno o più moduli settimanali da 55 minuti Premessa Lo scopo non è soltanto correggere i compiti o spiegare nozioni non acquisite in classe, ma anche insegnare come svolgere i compiti, come dare priorità alle diverse materie in base alle loro difficoltà, come diventare autonomi e in grado di gestire in modo proficuo il tempo dello studio. Ben conoscendo la fatica dello studio nel complesso passaggio dalla scuola primaria alla secondaria e la altalenante capacità attentiva dei preadolescenti, si cercherà un equilibrio, che permetta a tutti di applicarsi con profitto rispettando i ritmi di ognuno, ma richiedendo un impegno serio e continuo. Programma quotidiano di studio Accoglienza dei ragazzi Controllo individuale dei compiti assegnati Ordine di svolgimento dei vari compiti: si stabilisce in che ordine affrontare le varie materie in base alla data di consegna dei compiti Scelta delle priorità: in base alle difficoltà del singolo ragazzo/a nella specifica materia, si decidono quali affrontare per prime e se dedicare maggior tempo ai compiti scritti o allo studio orale Svolgimento dei compiti: ogni ragazzo/a svolge da solo i propri compiti, mentre gli animatori ne controllano i progressi, intervenendo ove sia necessario con spiegazioni e chiarimenti 71 Verifica individuale dei compiti finiti Comunicazioni alle famiglie tramite diario personale Con questi criteri si cercano di completare i compiti delle varie materie in base al tempo a disposizione ed alla collaborazione/attenzione del ragazza/o. Sarà cura degli animatori comunicare ai genitori i progressi fatti e le difficoltà incontrate, con frequenza variabile a seconda delle necessità . 14. ASSISTENZA COMPITI ALLIEVI CON DSA - Metodo di studio (personale specializzato) Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza Tempi: Due moduli settimanali da 55 minuti Obiettivi: far acquisire e migliorare i metodi e le strategie utili per il raggiungimento degli obiettivi didattici consolidamento del metodo di studio ed eventualmente dell‟uso degli strumenti compensativi previsti dal L. 170/2010 Docenti: logopedisti e psicologi esperti delle problematiche connesse ai DSA 72 73 6. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Sulla base dell'esperienza, la scuola ritiene aspetto essenziale e vincente nel percorso formativo ed educativo dei ragazzi la stretta collaborazione con la famiglia. La famiglia può seguire il processo educativo del figlio: partecipando agli incontri con il Dirigente Scolastico organizzati all‟inizio dell‟anno e periodicamente in corso d‟anno (Rappresentanti dei genitori) partecipando ai Consigli di Classe in cui viene delineata la programmazione intervenendo alle assemblee dei genitori in cui viene illustrata l‟organizzazione della scuola incontrando gli insegnanti in colloqui individuali al mattino e in momenti pomeridiani stabiliti dalla scuola in cui viene esaminata la situazione scolastica personale partecipando alle attività dei ragazzi programmate dai Consigli di Classe (spettacoli teatrali, concerti, mostre …) partecipando ad incontri con esperti su tematiche e problematiche legate all‟adolescenza attraverso il progetto “PIANETA ADOLESCENZA” attivato annualmente partecipando agli incontri con esperti di orientamento scolastico offrendo il proprio tempo e le proprie competenze nel progetto “Banca del tempo” Il Collegio dei Docenti della scuola ha strutturato momenti comunicativi diversi in modo da permettere a tutte le famiglie di colloquiare con i docenti dei propri figli. I colloqui pertanto sono organizzati secondo due modalità: Colloqui individuali in orario pomeridiano prevalentemente dedicati a quelle famiglie impossibilitate a partecipare, per impegni di lavoro, ai colloqui mattutini. In questi incontri pomeridiani i genitori hanno la possibilità di colloquiare con tutti i docenti della classe dei propri figli. Colloqui individuali in orario mattutino aperti a tutti i genitori previa la segnalazione al docente interessato tramite il diario scolastico (prenotazione) in modo da garantire i tempi necessari al colloquio stesso. I colloqui individuali sono sospesi in occasione delle operazioni di scrutinio. Il Dirigente Scolastico, i docenti o i Coordinatori di Classe potranno decidere di convocare i genitori, per necessità urgenti, anche in orari diversi da quelli indicati. Per i genitori che desiderano un colloquio con la ascolto”. psicologa è attivo lo “Sportello di 74 7. STRATEGIE E TEMPI DELL'ORGANIZZAZIONE 7.1 Strategie In collaborazione con il Capo d‟Istituto operano nella scuola, individualmente o in gruppo persone che svolgono funzioni e compiti in ambiti diversi, finalizzati tutti ad una organizzazione della scuola il più possibile rispondente alle esigenze degli alunni e delle loro famiglie. Si viene così a creare una rete di interventi coordinati la cui responsabilità è assunta dalle seguenti persone: collaboratori del Dirigente scolastico Direttore SGA funzioni strumentali collaboratore sulla sicurezza scolastica funzioni aggiuntive coordinatori dei Consigli di Classe commissioni referenti dei progetti referenti dei laboratori A fronte dei problemi da risolvere si indicono nell‟arco dell‟anno scolastico riunioni a cui partecipano tutte o alcune delle componenti sopra elencate secondo le specificità delle funzioni svolte. 7.2 L'orario scolastico: tempi, modularità, flessibilità Il progetto didattico prevede la seguente struttura: Mattino: tre mattinate con orario 8 – 13,40 con sei unità didattiche di 55 minuti ciascuna e due mattinate con orario 8 – 12,45 per le attività curricolari Pomeriggio: un rientro con orario 13,40 – 16,25 per completare le attività curricolari. Il tempo scuola settimanale degli alunni è costituito da 31 unità didattiche modulari obbligatorie, a cui possono essere aggiunte altre attività aggiuntive e/o attività di assistenza compiti. 7.3 I servizi generali amministrativi L'organico del personale ATA prevede, nel corrente anno scolastico 2015/2016, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, n. 6 Assistenti Amministrativi e n. 14 Collaboratori scolastici. Gli uffici amministrativi hanno sede in via Mentana 14, dove opera tutto il personale di segreteria, al quale fanno riferimento i docenti, i genitori e gli alunni di entrambi i plessi. Per rispondere alle esigenze quotidiane si è garantita la presenza giornaliera di un assistente amministrativo nella sede del plesso Matteotti di corso Sicilia. 75 I collaboratori scolastici sono stati assegnati ai due plessi, tenendo conto delle loro preferenze, nella misura di 8 collaboratori al plesso Nievo e 6 al plesso Matteotti. I collaboratori scolastici effettuano turni pomeridiani al fine di garantire i servizi necessari alla realizzazione dei progetti e delle attività previste dal POF. Gli uffici di segreteria osservano il seguente orario: - Segreteria DIDATTICA (alunni ed ex-alunni) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 9 e il martedì/giovedì anche dalle 12,30 alle 14 - Segreteria AMMINISTRATIVA (docenti e personale ATA) dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 10,30 e dalle 13,45 alle 14,45. Il Dirigente scolastico e il Direttore Amministrativo ricevono su appuntamento. Gli uffici di segreteria garantiscono trasparenza, celerità delle procedure e tempi minimi di attesa allo sportello. Tempi di rilascio di - certificati di servizio -gg. 6 lavorativi - dichiarazioni generiche -gg. 3 lavorativi - certificati di iscrizione, frequenza, esiti scolastici -gg. 3 lavorativi - diplomi sostitutivi -gg. 3 lavorativi Gli uffici di segreteria operano da qualche anno esclusivamente servendosi di personal computers collegati in rete. Per la gestione del bilancio, degli alunni e del personale vengono utilizzati i programmi ministeriali SISSI e SIDI. La segreteria è in grado di ricevere la posta elettronica e di collegarsi ad Internet e Intranet (collegamento con il MIUR). La scuola assicura all‟utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendono il nome della scuola, il nome e la qualifica di chi risponde. 7.4 Il servizio mensa In entrambi i plessi Nievo e Matteotti è in funzione ogni giorno il servizio mensa, organizzato, per quanto riguarda la preparazione dei pasti, dal Comune di Torino. L‟intervallo di tempo è di un‟ora, situata al termine dell‟attività didattica del mattino dalle ore 13.40 alle ore 14.35, oppure dopo la penultima ora di lezione dalle ore 12.45 alle ore 13.40. E‟ necessario, infatti, effettuare due turni in quanto i locali destinati alla mensa, sia in sede sia in succursale, non sono così spaziosi da accogliere contemporaneamente tutti gli alunni che giornalmente usufruiscono del servizio mensa. Durante il pranzo e nell‟intervallo successivo destinato ai giochi, gli alunni sono assistiti dagli educatori dell‟associazione sportiva UISP. Il servizio ha le seguenti caratteristiche: 76 gli operatori sono laureati o laureandi delle Facoltà afferenti al campo dell‟educazione (Scienze della Formazione, scienze dell‟Educazione, Scienze Motorie…); il rapporto adulti/alunni è di uno per classe o di uno per gruppo di 20 allievi (nel caso dei pomeriggi con attività aggiuntive) e la dislocazione dei medesimi è effettuata sulle varie “zone” del cortile; per ogni turno di mensa, oltre all‟intervento quotidiano del coordinatore UISP, è presente un docente statali che svolge un‟ulteriore funzione di sorveglianza. Sia gli alunni che gli adulti (operatori e docenti) si devono attenere alle indicazioni contenute nel Regolamento mensa (copia consegnata ad ogni adulto e ad ogni classe all‟inizio del servizio); al termine di ogni settimana, qualora si renda necessario, viene stilata un‟informativa dagli operatori che la consegnano al docente coordinatore del Consiglio di classe per gli opportuni provvedimenti (segnalazione ai genitori nel caso che l‟alunno mangi poco o di tipo disciplinare qualora vi siano problemi di comportamento) vengono effettuate riunioni di verifica del servizio (inizio anno, entro Natale, prima delle vacanze pasquali) con la preside o vicepreside per la migliorabilità del servizio stesso. 7.5 Il tempo scuola In entrambi i plessi l‟orario settimanale è così strutturato: - classi PRIME lunedì/mercoledì/giovedì dalle ore 8 alle ore 13,40; martedì dalle ore 8 alle ore 12,45 e dalle 13,40 alle 16,25; venerdì dalle 8,00 alle 12,45 - classi seconde lunedì/martedì/giovedì dalle ore 8 alle ore 13,40; mercoledì dalle ore 8 alle ore 12,45 e dalle 13,40 alle 16,25; venerdì dalle 8,00 alle 12,45 - classi terze lunedì/martedì/mercoledì dalle ore 8 alle ore 13,40; giovedì dalle ore 8 alle ore 12,45 e dalle 13,40 alle 16,25; venerdì dalle 8,00 alle 12,45 Le attività curricolari sono strutturate come da tabella ATTIVITA’ CURRICOLARI ITALIANO, STORIA GEOGRAFIA 6 2 2 INGLESE 3 FRANCESE O SPAGNOLO 2 MATEMATICA, SCIENZE 6 77 TECNOLOGIA 2 EDUCAZIONE ARTISTICA 2 EDUCAZIONE MUSICALE 2 EDUCAZIONE FISICA 2 RELIGIONE 1 MODULO DI POTENZIAMENTO (*) 1 TOTALE 31 (*) Per completare l’orario curriculare abbiamo inserito un modulo potenziamento settimanale differenziato per ordine di classe: in prima, con il docente di Lettere, viene proposta un’ora di approfondimento di Italiano per consentire agli allievi di consolidare le conoscenze acquisite in scuola elementare e rafforzare le basi per i successivi apprendimenti. L’attività si svolge con l’intero gruppo classe in seconda, con i docenti di Lingua Straniera, viene proposta un’ora di approfondimento quadrimestrale di Inglese e di Francese/Spagnolo per far sì che gli allievi possano usufruire di un tempo particolare per il rafforzamento o il recupero. L’attività viene organizzata per classi aperte su gruppi di livello. Agli alunni di madre lingua non italiana viene proposta un’attività di arricchimento del lessico italiano. in terza, con il docente di Matematica e scienze, viene proposta un’ora settimanale di approfondimento di matematica al fine di perfezionare le conoscenze acquisite nel triennio, anche in vista dell’esame conclusivo e del successivo ciclo di studi. L’attività si svolge con l’intero gruppo classe. 78 8. FORMAZIONE DEI DOCENTI E DEL PERSONALE ATA La definizione del piano dell‟offerta formativa e la sua attuazione comportano una professionalità del personale della scuola sempre più finalizzata ad una progettualità continua, regolata negli obiettivi da perseguire e verificata nei risultati raggiunti. La formazione dei docenti e del personale A.T.A. diventa, pertanto, necessaria per rinnovare competenze professionali di progettazione e di organizzazione del servizio scolastico. Le iniziative di formazione che si intendono realizzare nel corrente anno scolastico riprendono in parte le tematiche dello scorso anno, quali la sicurezza nella scuola l‟utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica, nella valutazione degli alunni e nel lavoro del personale amministrativo la didattica per competenze – prove e valutazione l‟approfondimento delle tematiche relative alle “Indicazioni per il curricolo” le problematiche relative allo “Star bene a scuola” le problematiche inerenti la “Valutazione” Altre iniziative, invece, rispondono a nuove esigenze espresse dal personale quali : la gestione amministrativa del personale per la segreteria amministrativa l‟alfabetizzazione informatica per i collaboratori scolastici la mediazione dei conflitti attraverso un gruppo di formazione la formazione/informazione sull‟adolescenza attraverso alcuni incontri di tutto il Collegio con esperti proposte per le famiglie sulle tematiche educative della pre-adolescenza La metodologia che si intende seguire è quella della progettazione, per ogni tematica, di brevi corsi di aggiornamento costituiti da moduli temporali di breve durata, utilizzando esperti interni e/o esterni alla scuola. La Contrattazione di Istituto ha stabilito di riconoscere come formazione qualunque forma di aggiornamento individuale finalizzata all‟apprendimento delle competenze specifiche della propria disciplina per i docenti, o del proprio settore tecnico – amministrativo per il personale ATA 79 9. VERIFICA DEL POF Per migliorare la qualità del servizio scolastico offerto, occorre procedere ad una valutazione del funzionamento complessivo della scuola. A tale scopo, il modello di analisi adottato dal Collegio dei Docenti, considera il funzionamento della scuola come un “ processo” che si svolge all‟interno di un ambiente (contesto ), e che all‟inizio necessita di strumenti e risorse (input ) per alimentarsi, e, al termine, produce risultati formativi a breve e a lungo termine. Tale modello si basa su campi di indagine e su fattori di qualità. I campi di indagine scelti sono: i risultati formativi ottenuti a breve e a lungo termine la soddisfazione degli alunni, delle loro famiglie e dei docenti la qualità della progettazione didattica. Per ogni campo di indagine i fattori di qualità individuati, poiché ritenuti particolarmente significativi sono: il successo scolastico interno e al termine del primo anno di scuola superiore il livello di gradimento della scuola da parte degli studenti, dei genitori, dei docenti e del personale non docente la coerenza con l‟attività didattica effettivamente svolta ed il piano di lavoro annuale predisposto dai Consigli di Classe e dai singoli docenti la differenziazione dei processi formativi e l‟integrazione delle esperienze formative. La raccolta e l‟elaborazione dei dati ricavati, per ciascun campo d‟indagine, mediante l‟utilizzo di indicatori concreti, avviene essenzialmente nella parte finale dell‟anno scolastico. Per quanto riguarda l‟apprendimento, la scuola partecipa al Progetto INVALSI sulla valutazione del servizio scolastico, promosso dal MIUR, che consiste nel somministrare agli alunni delle classi terze delle prove finali sull‟apprendimento dell‟italiano, della matematica e delle scienze, in modo da confrontare il livello di ciascuna classe con il livello standard nazionale. La soddisfazione degli alunni, dei genitori e di tutto il personale che opera nella scuola, viene verificata mediante dei questionari nei quali si chiede di esprimere una valutazione su determinati aspetti del servizio scolastico, utilizzando una scala da 1 a 5. Vengono inoltre attivati alcuni momenti di “Focus group” con le diverse tipologie di personale presente nella scuola (ATA e docenti) e con i genitori rappresentanti delle classi prime (verifica dell‟accoglienza) e delle terze (verifica del triennio); gli incontri si tengono a fine anno scolastico e sono condotti dalla psicologa che gestisce lo Spazio di ascolto. L‟analisi dei piani di lavoro e delle relazioni finali del Consiglio di Classe e dei singoli docenti consente di verificare la coerenza fra la progettazione didattica stabilita all‟inizio dell‟anno e quella effettivamente realizzata. 80