Anno XL n. 5 Marzo 2013 CENTRO VOLONTARI DELLA SOFFERENZA BRESCIA - Editore Centro Volontari della Sofferenza -Tariffa associativa senza fini di lucro “Poste Italiane S.p.A sped in abb. Postale - D.L 353 / 2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46 art. 1, comma 2,DCB Brescia Direttore responsabile Antonio Fappani - Autorizzazione del tribunale di Brescia n. 1/82 - del 6 gennaio 1982. oe m i a n i Camm in siem SOMMARIO VITA ASSOCIATIVA: Settant’anni di sacerdozio di don Pietro................................................................................................................................................................4 Il GdA di Urago con “Gente in piazza”..................................................................................................................................................................6 Il Servo di Dio Angelino Bonetta: 50 esimo dalla sua morte................................................................................................................................8 27 Gennaio 2013......................................................................................................................................................................................................11 Esercizi Spirituali a Re 1955..................................................................................................................................................................................12 Battista Conti vero Innamorato di Maria............................................................................................................................................................14 Una cara persona................................................................................................................................................................................................... 16 CAPODANNO A RE DEI GIOVANI Albetro Tosoni.........................................................................................................................................................................................................18 Enrico Cingia..........................................................................................................................................................................................................19 Allen Lascioli...........................................................................................................................................................................................................21 Elena & Maroua.....................................................................................................................................................................................................22 Ivan Gnali................................................................................................................................................................................................................22 Ilario Gatta..............................................................................................................................................................................................................23 PELLEGRINAGGIO: E’ ora! Andiamo a Lourdes...................................................................................................................................................................................24 Ancora pochi giorni...............................................................................................................................................................................................26 IN PRIMO PIANO Ventesimo sinodo: Unità Pastorale......................................................................................................................................................................28 “Messaggio alla città” Redatto e diffuso dall’assemblea sinodale Domenica 9 dicembre 2012.................................................................... 29 [email protected] e n n o i o z a d . me b R Re moinsie ia in m m Ca 1 PROGRAMMA INCONTRI CVS BRESCIA 2012-2013 GIOVANI E ADULTI BAMBINI GRUPPO ATTIVO Villa Pace SPOSI 9 13 - 14 - 10 - ANZIANI LSM 2013 Marzo Aprile Maggio 3 21 - 14 - 13 22 MONTICHIARI 2013 17 marzo incontro organizzativo personale Lourdes 20 aprile consiglio 19 maggio assemblea iscritti 25 maggio pomeriggio capigruppo 26 maggio gita bambini 25 aprile: Quadrangolare di calcio a scopo benefico 9 giugno Duomo Montichiari celebrazione di ringraziamento per la beatificazione Celebrazione presieduta da sua Ecc.za Mons. Luciano Monari Vescovo di Brescia. Chiusura anno pastorale 13 Luglio (pom) ricordiamo Mons. Novarese PASQUA A LOURDES 26 marzo- 2 aprile BEATIFICAZIONE ROMA A LOURDES CON LA LSM 10-13 maggio 19-25 Luglio Calendario Esercizi spirituali 2013 2- 8 Giugno 29 Giugno 6 Luglio 7-12 Luglio 11-14 Luglio 28 Luglio 2 Agosto 27 31 dicembre Settimana dell’amicizia Esercizi spirituali per tutti Esercizi spirituali Bambini-adolescenti Esercizi spirituali per famiglie Esercizi spirituali per giovani e gruppo attivo Esercizi spirituali per tutti 13-15 settembre 2013 31-2 gennaio 2014 Programmazione Capodanno giovani a Re 2 Benedetto XVI Mi rimetto alla volontà di Dio 11 Febbraio 2013 Un annuncio inatteso e carico di grande responsabilità è stato quello di Benedetto XVI di rinunciare al Pontificato per lasciare a un altro il compito di governare la Chiesa, sentendo le sue forze venir meno. Noi siamo grati al Papa per questo suo atto di grande umiltà e d'intenso coraggio, che accettiamo docilmente. Nostro compito è di PREGARE per il nuovo Papa, che sarà eletto in Marzo, affinché il Signore lo sostenga come ha fatto con Papa Benedetto e gli dia il coraggio di accettare con fiducia e serenità per la Chiesa, il compito di esserne guida. Vita assoc associa tiva Vita iativa Cammin niiamo amo insieme insieme Cammi Il 16 Dicembre si sono festeggiati i settant’anni di sacerdozio di don Pietro In un'atmosfera luminosa in cui la neve decorava gli alberi ed i prati erano tutti imbiancati, nella casa " Maria Madre della Chiesa" dei sodc di Montichiari il Centro Volontari della Sofferenza di Brescia ed i Silenziosi Operai della Croce, hanno festeggiato i 70 anni di sacerdozio di don Pietro Bonfadini insieme a parenti e conoscenti. Era un po' diverso il 19 dicembre 1942 quando don Pietro ricevette l'ordinazione presbiterale nella chiesa parrocchiale di Cossirano alle 7 del mattino. Il clima della guerra era certamente meno rilassante e meno suggestivo anche se il giovanissimo chierico, di solo 22 anni, portava nel cuore il compimento dell'attesa: essere "alter Cristus", essere sacerdote per sempre. E' stata una festa vissuta nella gioia e nell'intimità familiare. Belle sono state le parole di don Pietro che ha ringraziato il Signore per tutte le volte che in questi 70 anni di sacerdozio ha obbedito alle sue parole divenendo pane spezzato per i fratelli, nutrimento essenziale dell'anima. Molti sono stati i riconoscimenti di stima e di affetto verso don Pietro, a partire da Resi Rizzini, presidente diocesana del CVS di Brescia che ha sottolineato in don Pietro, assistente diocesano per circa 25 anni, la figura di un padre, di un amico, di un fratello, sempre pronto ad infondere coraggio e a stimolare impegno nel cammino spirituale del CVS. Don Roberto Lombardi si è fatto portavoce della diocesi esprimendo a nome del vescovo parole di benemerenza per il servizio svolto nella formazione dei seminaristi e come parroco dal 1962 al 1982. Don Janusz Malski, moderatore dei 4 Vita a asssociativa sociativa Vita Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Silenziosi Operai della Croce, facendosi portavoce dei SodC ha manifestato tanta cordiale gratitudine e riconoscenza per il servizio umile e discreto che don Pietro ha esercitato come formatore , incarico ricevuto da mons. Novarese, nel periodo in cui il noviziato era a Montichiari e come fratello presbitero , sempre molto saggio ed arguto. La rappresentanza delle comunità dei sodc, venuta dalle varie case , di molti civuessini e dei nipoti si è stretta intorno a don Pietro con un profondo augurio cordiale: "ad multos annos". Nell'anno della fede e nell'anno novaresiano in cui festeggiamo la beatificazione di mons. Novarese, don Pietro testimonia fedeltà alla chiamata del Signore e gioia nell'esercizio del ministero sacerdotale. Mentre gli auguriamo ogni Bene chiediamo al Signore di lasciarlo tra noi ancora per molti anni. SodC Montichiari 5 Vita a asssociativa sociativa Vita Cam mmini insieme eme Ca miniamo in a l l e M o g a r U i ” d a z A z d a i G p Il n i e t n e G “ con E' da qualche tempo che nella mia comunità parrocchiale, intitolata alla Natività della beata Vergine Maria di Urago Mella, sentivo il desiderio di far vivere un "piccolo gruppo" del CVS e quest'anno ci siamo riusciti. Con Suor Maria Luisa abbiamo cominciato a riunirci in preghiera, cercando di coinvolgere i sofferenti della nostra comunità e ora sistematicamente il terzo sabato di ogni mese tre o quattro persone partecipano e viviamo il GdA di Urago Mella. Il Parroco don Luigi, che conosce molto bene la spiritualità della nostra Associazione, è stato molto contento e ci ha messo a disposizione una saletta all'interno del Brusinelli (un piccolo ex complesso monastico) dove poter riunirci.Per ora siamo pochi, ma molto motivati, anche se spesso vi sono state molte difficoltà siamo sempre riusciti a riunirci a pregare assieme, progettando un apostolato mirato in parrocchia. Comunque affidiamo le nostre intenzioni a Maria perché possa guidarci in questo cammino da poco intrapreso. Con questo spirito, in altre parole quello di Lasciar fare a Maria il "Capitano della nave", ho cercato di inserirmi in parrocchia, quest'anno c'era mancanza di catechisti, mi è stato chiesto di fare catechismo a un gruppo di ragazzi adolescenti, senza presunzione di saper fare, ma supportato da Enrico e Francesca. In occasione dell'affrontare il tema del dolore, della sofferenza ho invitato a fare da testimoni Giampietro, Sara ed Elisa tre ragazzi diversamente abili del gruppo giovani del CVS. "Gente in Piazza", un'Associazione, sempre di Urago Mella, impegnata in campo sociale, culturale, ricreativo, quest'anno data la visibilità in parrocchia del CVS, giacché erano stati colpiti dalle testimonianze e dalla gioia portata in parrocchia dai Nostri Ragazzi, ci hanno proposto di devolvere al CVS il 6 Vita a asssociativa sociativa Vita Cam mmini insieme eme Ca miniamo in ricavato della manifestazione. Lo slogan: "per la promozione integrale della persona sofferente".Inoltre, all'interno della manifestazione "Gente in Piazza", il 16 novembre, nella Pieve è stata dedicata una serata per presentare, far conoscere il Centro Volontari della Sofferenza agli Uraghesi, attraverso la figura di Mons. Luigi Novarese, incontro tenuto e condotto da sorella Nora SOdC, evidenziando quanto la vita di mons Novarese sia stata un dono per ogni persona segnata dalla sofferenza.La proposta di fare come CVS anche una bancarella all'inizio ci ha un po' spiazzato, ma poi abbiamo gioito di quest'opportunità. Io, Adriana, Clementina, Ilva, Resi, Elsa e Silvana ci siamo messi subito al lavoro per allestire la nostra bancarella. L'uno e il due dicembre 2012 il mercatino è stato all'insegna della pioggia e del freddo ma questo non ha impedito la nostra presenza. Abbiamo venduto magliette con il logo del CVS (per l'occasione stampate e donate dal sig. Sergio Faita), grembiuli, tovaglie, sciarpe, pizzi e pizzetti, che le Sorelle e le Volontarie della Sofferenza hanno confezionato, con gioia e celerità e la stampa associativa, con libri e opuscoli, nonostante le avversità siamo riusciti a Raccogliere una cifra attorno ai 1000 euro. L'Associazione "Gente in piazza" nella persona del Responsabile Valter Bolpagni, il 6 gennaio, alla fine della manifestazione conclusasi con un concerto, che esprimeva attraverso le sue musiche, la bellezza della preghiera in forma dialettale, ha consegnato ufficialmente alla Responsabile del CVS di BS la somma raccolta di duemila euro.Esprimiamo gratitudine a "Gente in piazza", per la generosità e l'impegno che hanno dimostrato tutti i membri nel collaborare alla raccolta di fondi. Il cuore dei civuessini è rincuorato ogni qual volta, la solidarietà, la vicinanza diventa atto d'amore. Nicola Bolpagni 7 Vita a asssociativa sociativa Vita Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Il Servo di Dio Angiolino Bonetta: 50esimo dalla sua morte IL 27 gennaio '13 a Cigole, paese natale di Angiolino, s'è con grande emozione e commozione, celebrata una messa di commemorazione, per il cinquantesimo della sua scomparsa dalla vita terrena, per una dimensione irradiata dall'amore del Signore e dalla Verità. Tutto si è svolto in un clima d'intensa partecipazione, la visita al cimitero, prima della solenne celebrazione Eucaristica, pur avvolti da un freddo pungente e da una velata nebbiolina, propria della bassa bresciana, ma i cuori erano "caldi" e la presenza dei condividenti è stata numerosa e partecipe, nella recita del santo rosario e nella rievocazione di alcune espressioni di straordinario livello spirituale di Angiolino, in diversi momenti della sua breve vita. La vita di Angiolino è motivo di continuo approfondimento, ci interroga continuamente; ascoltare la sua storia, se ne rimane estasiati, perché si avverte uno stimolo sorprendente a imitarlo nelle sue Virtù. La messa, nella chiesa parrocchiale di Cigole, gremita di parenti, amici, Volontari della sofferenza e SOdC è stata presieduta dal Vicario Generale mons Mascher, con sette concelebranti; è stato un tempo di grande raccoglimento e partecipazione. L'omelia di mons Mascher ricca di spunti di riflessione e contemplazione religiosa, la Parola di Dio valore eterno, che deve essere vissuta, praticata, la fede visibile è testimone dell'amore di Dio. Esortazione accorata a un ritorno alla fede pura, innocente ma vincente sul male che ci circonda. Così, come Angiolino, SOdC, ha testimoniato con la sua certezza l'amore di Dio, che custodiva nel suo cuore. Poi il mistero si conferma, l'azione sacrificale durante la quale il celebrante offre il pane e il vino a Dio, che, per opera dello Spirito Santo, diventano realmente il Corpo e il Sangue di Cristo, lo stesso Corpo e lo stesso Sangue offerti da Gesù stesso sulla croce. "Completamento della Croce di Cristo è la nostra sofferenza, santificata dalla grazia; completamento che immediatamente proclama ed esige un allacciamento con un vertice, con un Capo che, proprio in virtù dell'intimo collegamento che realizza nella vitalità soprannaturale del Corpo Mistico, esige che le membra siano in sintonia con Lui, camminino e si offrano in Lui e con Lui" (La sofferenza nel Magistero di Giovanni Paolo II - 1982 - pag. 5-22 Luigi Novarese). Anche la preghiera cantata a lode del Signore Nostro, pareva che in quell'atmosfera così devotamente 8 Vita a asssociativa sociativa Vita Cam mmini insieme eme Ca miniamo in condivisa, Angiolino fosse presente, lì, all'altare a compiere uno dei suoi grandi piaceri, servire messa, con l'amore intenso e ardente a Gesù e alla Madonna; si sono visti occhi lucidi, lacrime. Dopo la messa, il clima del ricordo è continuato con la condivisione del pranzo, banchettare in comunione e fraternità nel rievocare la figura di Angiolino. Al termine del pranzo vi sono state delle testimonianze dirette dei presenti: mamma, sorella, parenti, amici, il suo, ora anziano Curato, persone che hanno conosciuto e vissuto accanto ad Angiolino, Hanno raccontato episodi particolari, dove Angiolino il "monello" scherzoso, solare, allegro era un'esplosione di energia positiva e contagiosa, propria di un ragazzino che amava la vita. Caratteristica che ha mantenuto anche dopo la tragica diagnosi della sua patologia. Nel periodo del decorso della sua dolorosa malattia essi hanno testimoniato come i suoi discorsi finivano sempre con il nome di Maria e, la sua voce, tenue e silenziosa, non si esauriva mai nell'affidarli alla Madonna e di sentirli benedetti e amati da Lei, ripetendo: "Pregate la Madonna, pregate …" Il Rosario, l'offerta della sofferenza, la sua arma per avvicinare le anime al Signore, i peccatori, bestemmiatori erano quelli che lo facevano soffrire di più, perché offendevano il cuore di Gesù. Il candore della sua anima aveva conquistato molte persone, a lui si rivolgevano quando avevano grandi sofferenze e hanno testimoniato grazie ricevute, affidandosi alla sua fede, alla sua preghiera. Angiolino, ha riferito una signora, che si era rivolta a lui per problemi gravi di salute, poi miracolosamente risolti: " irradiava la luce, la vita, la santità di Gesù Cristo, era un Angelo". Tante sono state le testimonianze a conferma che Angiolino Bonetta, era un'anima eletta. Al termine dell'intensa e commossa giornata, è stato proiettato il filmato del suo funerale. Avvenuto appunto cinquanta anni fa, e ancora, gli occhi di molti, anche di chi non l'ha conosciuto, erano lucidi di calde lacrime, rammarico per non averlo conosciuto? Il nostro Assistente don Lombardi, ha ricordato che il 27 gennaio coincideva con la giornata della "Memoria", dell'olocausto, dove molti bimbi e giovanetti sono stati sterminati, martiri, a causa di menti senza senno, invase dal male; ci ha invitato a non scordare gli stermini tuttora in corso nel mondo. Affidiamo tutte queste tragedie alla preghiera come la Madonna ci invita a fare continuamente, pace, pace… Angiolino sarà senz'altro con tutti questi bambini nell'abbraccio del Padre. Quante emozioni edificanti sia spiritualmente sia apostolicamente, non tutte menzionate, data la ricchezza dell'evento non sono possibili racchiuderle in un articolo. Va un ringraziamento particolare al CVS della zona, bassa bresciana, ai SOdC, che ha reso possibile lo svolgersi della straordinaria giornata e a tutti gli amici che hanno collaborato. “Il Signore chiama a tutte le età, ma a volte concede alle giovani anime che volano al cielo, il compito di edificare familiari, amici e fedeli, con la loro breve vita e confermarli nella fede con la loro intensa spiritualità". Redazione Guarda la Croce E credi nella tua missione Piena di frutti... Le anime che con il tuo dolore Si salvano Sono figlie tue E questo per una eternità L. Novarese 9 Cam mmini insieme eme Ca miniamo in 10 Vita a asssociativa sociativa Vita Vita a asssociativa sociativa Vita Cam mmini insieme eme Ca miniamo in 27 Gennaio 2013 In questa domenica il CVS con i SodC ha organizzato una giornata, certamente indimenticabile, per ricordare il cinquantesimo anniversario della morte di Angiolino Bonetta presso la comunità parrocchiale di Cigole. La giornata ha avuto inizio con un tempo atmosferico poco luminoso; anzi la nebbia che invadeva la bassa bresciana forse ha indotto alcuni ammalati a non partecipare a questo raduno. Ma non è stato così. Anzi nell'avvicinarsi al paese di Cigole la nebbia ha cominciato a diradarsi fino a fare spazio a un po' di tempo sereno, nonostante il freddo pungente, gli ammalati con i loro accompagnatori hanno cominciato ad arrivare fino a quando alle ore 10,40 ci siamo raccolti tutti al cimitero dove riposano le spoglie mortali di Angiolino. Qui davanti ai loculi di Angiolino e del papà Francesco, il gruppo convenuto formato dagli ammalati e dai fratelli e sorelle degli ammalati, i sacerdoti e le sorelle degli S.O.d.C e altri sacerdoti diocesani, ha avuto inizio la preghiera e la revocazione di alcune tappe importanti della vita di Angiolino. L'esperienza del male, il cammino spirituale con i Silenziosi operai della Croce e la consacrazione presso i Silenziosi sono stati i momenti più espressivi della vita di Angiolino fino alla sua esperienza di morte. Don Pietro Manenti e don Franco Bonazza hanno rievocato alcuni momenti della vita di Angiolino. Ragazzo vivace ma pronto a dire di sì al SIGNORE che lo chiamava a una vocazione di malattia e di sofferenza offerta con generosità per il bene di tutti gli ammalati, per i quali desiderava, prima di morire, un grande raduno presso la parrocchia di Cigole. Questo raduno si è reso concreto nel suo cinquantesimo anniversario della morte con una presenza numerosa di ammalati e fedeli. Dopo la preghiera al cimitero ci siamo recati nella chiesa parrocchiale per La celebrazione della S. Messa, alle ore 11,30 ha avuto inizio la celebrazione dell'Eucarestia con la presenza della mamma, della sorella e del fratello di Angiolino, insieme alle autorità civili. Ha presieduto l'eucarestia, il vicario della diocesi Monsignor Gianfranco Mascher con diversi concelebranti tra i SodC don Pietro, don Luigino e don Marco: poi don Roberto Assistente diocesano del CVS e don Cesare responsabile della lega sacerdotale Mariana, don Franco compaesano di Angiolino e don Pietro curato prima e parroco poi di Cigole, al tempo di Angiolino. E’stata una celebrazione silenziosa, commovente, partecipata nel culto e nella preghiera. Il Vicario della diocesi ha richiamato nell'omelia la vita e l'agire di Angiolino attraverso l'esperienza della sofferenza sostenuta dalla preghiera e dagli esercizi e soprattutto il richiamo a Monsignor Novarese (prossimo beato) sull'offerta e valorizzazione della sofferenza. Dopo la S. Messa ci siamo radunati presso il palazzo Cigole Mortinoni per un succulento e meraviglioso pranzo . Dopo il pranzo sono state presentate alcune testimonianze su Angiolino che hanno reso la giornata espressiva e illuminante riguardo alla persona del "ragazzetto" che era "Tutto della Madonna". Giornata felice ed entusiasta.Tutto questo in attesa di poter un giorno annunciare tra i beati il nostro servo di Dio Angiolino Bonetta. Don Cesare Minelli 11 Vita a asssociativa sociativa Vita Esercizi spirituali a Re Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Sac. Luigi Novarese L'Ancora: n. 8/9 agosto/settembre 1955 - pag. n. 1-4 "Gli Esercizi Spirituali per ammalati sono la formula migliore che più di qualsiasi altra va in profondità per la formazione degli ammalati. Lourdes è certamente il dominio della Madonna; a Lourdes si tornerebbe sempre; ma anche a Re, durante gli Esercizi Spirituali, si sta veramente tanto bene. Non si vorrebbe mai ripartire da Re. A Re non si attuano pellegrinaggi di ammalati, ma soltanto giornate di studio, Esercizi Spirituali presso la cara Vergine del Sangue, per imparare alla sua scuola a sempre meglio valorizzare la sofferenza. A Lourdes si attua il grande incontro con Maria. Dinanzi alla Grotta dei Pirenei soltanto la Vergine Immacolata parla con dolce e persuasiva voce al cuore dei figli. A Re, invece, si svolge il lavoro di penetrazione tra gli ammalati per renderli fermi e costanti realizzatori delle richieste della Madonna rivolte a Lourdes ed a Fatima.Gli Esercizi Spirituali agli ammalati sano necessari, più forse che non ai sani. Sono necessari perché soltanto nella visione chiara della fede è possibile rispondere agli angosciosi interrogativi del dolore, perché soltanto nel piano della grazia santificante l'ammalato 'acquista la propria perfetta funzionalità. Gli Esercizi Spirituali sono necessari perché i sofferenti non hanno la libertà che hanno i sani di poter accedere ai Sacerdoti quando lo desiderano, oppure quando ne sentono il bisogno. Per essi la libertà della scelta dello strumento della grazia di Dio è molto difficoltosa. Ed allora ecco la grande necessità di far evadere gli ammalati dal proprio ambiente, la necessità di istruirli sulle grandi verità eterne per rimandarli poi alle proprie abitazioni col cuore sereno, gioioso, perché hanno finalmente compreso che la malattia non è poi una grande disgrazia, non solo non paralizza l'attività delle persone ma può costituire anche una vera vocazione. Come si attuano gli Esercizi Spirituali. Gli Esercizi Spirituali, osservanza del silenzio compresa, sono rigidamente quelli di S. Ignazio, Patrono dei S. Esercizi. Durante il corso si susseguono le prediche delle verità fondamentali della vita cristiana, con le meditazioni sul fine, sui nuovi massimi, sulla vita del sofferente, modellata sul modello vero e d' infallibile, Gesù Cristo. Le prediche sulle verità eterne sono di grandissima efficacia. É necessario che l'anima comprenda che cos'è il peccato, consideri le conseguenze del suo allontanamento da Dio, se 12 Vita assoc associa tiva Vita iativa vogliamo che il suo ritorno a Dio sia un ritorno deciso, energico e definitivo. La Vergine Immacolata è l'anima dei nostri Esercizi Spirituali. Il partecipante entra nei Santi Esercizi con il proposito di mettersi alla scuola di Maria Santissima per sentire come meglio conoscere ed imitare Gesù.Ai Santi Esercizi seguono alcune giornate di studio sulla valorizzazione del dolore. L'ammalato, dopo avere considerato le verità eterne, si pone a praticamente studiare le basi ed il metodo del proprio apostolato. Novità del corso degli Esercizi del mese di settembre, quello che raggruppava 148 ammalati, è stata la giornata Eucaristica. Durante tutto il secondo giorno del ritiro, rimase esposto il Santissimo Sacramento nella Cappella dell'Istituto, mentre gli ammalati, senza stabilire speciali turni di adorazione, stavano dinanzi a Gesù quando e quanto desideravano. Inutile dire che tale giornata fu tra le più belle e la più ricca di frutti spirituali. Altra novità attuata nei diversi corsi di quest'anno è stata la partecipazione di Sacerdoti ammalati che hanno affiancato i sofferenti durante gli Esercizi ed hanno poi diretto le giornate di studio. L'idea degli Esercizi Spirituali realmente sta allargando, si sempre di più……" I frutti degli Esercizi Spirituali Sono consolanti e tali da dirci: avanti, nonostante tutte le difficoltà. In cielo vedremo il bene che si è fatto alle anime dei sofferenti anche con i Santi Esercizi. O Cuore dolcissimo di Gesu che nella casa di nazareth, unitamente a Maria Santissima Madre Tua ammirabilissima e madre nostra, hai voluto, sotto la guida di S. Giuseppe tuo prudentissimo padre putativo, santificare il lavoro, degnati di accogliere questo laboratorio che oggi, primo Sabato del mese festa degli angeli custodi, ha inizio! Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Presenta o Madre al tuo Divin figlio tutti quelli che qui lavorano e tutti quelli che lavoreranno. Non permettere o Madre, che da quelli che qui prestano la propria attività, Si debba offendere Il tuo Gesù, gia tanto offeso! Benedici, o cuore di Gesù anche i fratelli degli ammalati, che nel desiderio di aiutare Te a portare la Croce aiuteranno gli ammalati in questo apostolato! Dona ad essi come già al Cireneo la gioia e la gioia di averti aiutato lungo il tuo calvario! Sostieni o cuore di Gesù, i tuoi fratelli ammalati. essi, desiderano rassomigliarti in tutto vogliono piegare le loro membra, già doloranti, sotto il peso del lavoro, per rendere la propria vita di sofferenti più preziosa. Illuminali sempre di più sul valore grande del lavoro e del dolore. Fa che mediante questa penitenza, il Cuore immacolato della Madre Tua e Madre nostra sia consolato nel ritorno di tanti figli prodighi, alla casa del Padre celeste L. Novarese 13 Vita assoc associa tiva Vita iativa “ Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Battista Conti vero innamorato di Maria “Dall'alto del suo umile ma sfolgorante trono, la regina dei Pirenei, mentre riceve il continuo omaggio dei suoi figli... da questo posto, ove non vorresti mai staccarti, è tanto forte la sua attrattiva di vera madre, consolatrice di ogni pena, di ogni prova e di ogni sofferenza, che tutto è gioia, anche se piangi dal dolore: ebbene, qui è nato il CVS” (Pensiero scritto da Battista Conti sul retro di una foto da lui scattata davanti alla grotta di Lourdes nel 1976). ... E ancora... “Mi privo di questo stupendo ricordo affinché chi lo riceva e chi lo vede senta crescere nel cuore il desiderio di assistere, nel tempo a venire, a una simile concelebrazione per godere veramente dei frutti e della luce della resurrezione del Cristo, in lui e nel fratello di dolore che gli è accanto, continuatore nelle proprie carni di questa luce e grazia”. (Parole scritte da Battista Conti sul retro di una foto da lui scattata durante la concelebrazione nella basilica S. Pio X il giorno di Pasqua a Lourdes 1976).Parole che non hanno bisogno di grandi commenti se non affermare il suo innamoramento per la Madonna. Chi ha conosciuto Battista Conti lo può testimoniare, soprattutto chi ha avuto il privilegio (io la chiamo grazia) di essere stato accanto a lui nell'equipe del CVS (erano gli anni settanta- ottanta). “Innamorato della Madonna e protagonista nel Centro Volontari della Sofferenza, al punto di affermare davanti alla grotta di Lourdes: "Qui è nato il CVS”. Al ritorno dai pellegrinaggi a Lourdes, o dagli esercizi a Re, distribuiva foto ricordo da lui scattate proprio per suscitare, in chi le riceveva, il desiderio di recarsi nel luogo dove era custodita l'essenza del CVS. Era la sua tecnica di fare apostolato. Diceva sempre che a parole non si poteva spiegare l'apostolato del cvs, bisognava andare alla fonte: in pellegrinaggio a Lourdes o agli esercizi a Re, solo dopo aver provato almeno una di queste esperienze, e, solo allora, se ne poteva parlare. C'è una frase in particolare, tra quelle scritte sul retro delle foto, della quale posso testimoniare di quanto Battista ne fosse convinto, quando dice: "E' tanto forte la sua attrattiva di madre... che tutto è gioia, anche se piangi dal dolore."Ebbene, ricordo che una sera, si era fatto tardi per il prolungarsi di un 14 Vita assoc associa tiva Vita iativa incontro, dove avevamo presentato il CVS in una parrocchia, rimase da me a dormire. Mentre lo aiutavo a togliersi le protesi delle gambe, (a Battista gli erano state amputate entrambe le gambe a causa della sua malattia) notai che avevano ancora due piaghe vive proprio in corrispondenza dell'appoggio delle protesi. Gli chiesi da quando si erano riformate, al che mi rispose che non si erano mai chiuse e che per farle rimarginare sarebbe dovuto stare senza protesi per mesi, ma questo voleva dire non potersi muovere, rimanere chiuso in casa, non incontrare persone, e di conseguenza... immaginate il dolore che avrà avuto. Ciò che più mi colpì quella sera, fu il fatto che mi raccontava di queste cose con quella sua voce tremula ma lo sguardo era sorridente.Questo era Battista! Ho sempre più la consapevolezza, (ne sono convinto e tanti come me) di aver percorso un tratto della mia esistenza accompagnato da una persona speciale. In questa sera In cui mi pare di sentire il tuo richiamo Guardo a te o Madre e mi sento L’animo tanto vuoto. Anch’io voglio inginocchiarmi Dinnanzi a te Anche se nulla ho da offirti Mi pare di vedere che sopra di me Ci siano delle realtà che ancora Non vedo, Dinnanzi a cui però Sono incamminato Tu sei Madre! Una vergina comprende Sempre Veglia Attende Non abbandona. Pierino Apostoli Prendimi per mano e rialzami Accanto a te Sotto il tuo sguardo Mi sento più fiducioso. Sei tu che infondi in me una speranza nuova Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Accanto a te Anche la mia vita di dolore Sarà meno pesante Meno vuota Anche tu O Madre Avrai una gioia nuova; Un figlio in più Che ti comprende, Che ti ama Che ti serve L. Novarese 15 Vita assoc associa tiva Vita iativa a n o s r e p a m i s s i r a c a n U Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Mi avvalgo di questa pagina per soddisfare (anche se indegnamente) una richiesta pervenutami da numerosi VS, fratelli e sorelle degli ammalati e innumerevoli (centinaia) amici Lourdiani, che desiderano far pervenire a una persona disabile, che vive oltre confine, Svizzera, iscritta al Centro Volontari della Sofferenza di Brescia, la loro gratitudine e il loro affetto per la sua ininterrotta fedeltà all'amicizia che manifesta a tutti. Cara Rosanna, ho un incarico difficile perché devo in poche righe sintetizzare, tutti i sentimenti detti rispetto al tuo “essere” per ciascuno. Ti dirò che la gioia, con te, per esempio è possibile, come un dono gratuito della vita che si scatena con l'esplosione del tuo, generoso, cuore. Sei capace di emanare la bellezza di Dio rendendo testimonianza con la vita, promulgando con la preghiera, l'apostolato, la vicinanza, la solidarietà a tutti, la tua comunione con Lui. Sai distinguere come sostenere le persone, credenti e non con la tua umanità e sensibilità.Il telefono, il tuo strumento di collegamento con tutti, non ti sfugge nessun evento importante per chi ami, compleanni, anniversari, nascite ecc. … Quando una persona è nella malattia tu, la segui giorno per giorno, con la tua parola di sostegno sempre positiva e speranzosa, rendendo concreto quel principio che fa “dell'ammalato un apostolo presso l'ammalto”.Quanti seminaristi hai premurosamente accompagnato con telefonate, lettere con sentimenti materni di delicato riscontro, che la vocazione si rafforzasse, per portare a compimento l'ordinazione sacerdotale. Nei numerosi (33 anni ?) pellegrinaggi pasquali a Lourdes che hai vissuto, partecipandovi, non ti sono mai sfuggiti chi avesse bisogno di preghiera, aiuto e compagnia, e li hai sempre messi sotto la protezione dell'Immacolata, ma ciò che è rilevante sono, che la tua vicinanza sia sempre continuata anche dopo il pellegrinaggio. Quanti biglietti di auguri invii a Natale e Pasqua a chi ami? Centinaia? Mi permetto di dire, che ci sono persone che dentro sono meravigliose, che nella loro vita hanno conosciuto le sconfitte, le perdite, lo sforzo, le delusioni e hanno trovato la via per uscire da quel tunnel di sofferenza, che la vita ha messo nel loro cammino, incontrando il Signore e allora la bellezza interiore non è capitata si è formata ed è diventata dono, offerta. La tua disabilità scompare alla vista, basta 16 Viita ta a asss ociattiva iva V socia Cam mmini insieme eme Ca miniamo in sentire il tuo esuberante e squillante riso, per trasmettere energia e serenità a chi ti sta vicino. Sappiamo quanto ti costa non poter continuare a partecipare al pellegrinaggio pasquale, ma come tu dici: il mio pellegrinaggio ora è accudire alla mia, amata, mamma ormai anziana, ma vi accompagno con il cuore e la preghiera. Ricordo che una volta mi hai detto che hai avuto la fortuna di conoscere nel percorso fatto finora, persone veramente straordinarie dentro... persone che ti hanno lasciano qualcosa, che ti hanno arricchito e avere il privilegio di conoscere persone con un animo stupendo è impagabile...per questo tutti, indistintamente, ti stanno a cuore. La bellezza, la profondità è percepibile solo con un atteggiamento di ascolto e di accoglienza, come sa fare il credente, chi sa amare, atteggiamento che apre all'al di là delle cose. La percezione della bellezza delle persone, della loro dimensione più profonda apre alla bellezza di Dio, fonte sorgiva di ogni realtà. Rosanna, tutti quelli che mi hanno incaricato di farti pervenire il loro grazie, si uniscono e ti augurano ogni bene e che il Signore ti accompagni sempre nel tuo incessante apostolato. Il CVS, cui appartieni, sta vivendo un momento di grazia, nell'attesa della beatificazione del nostro Fondatore Venerabile Luigi Novarese e senza dubbi egli veglia sul tuo impegno di cvuessina e ti benedice. Resy Rizzini 17 Capo odanno danno a a Re Re Cap l i n o c e R a o n n a d o p Ca a z n e r e f f o S a l l e d i r a t n o l o V Centro Cam mmini insieme eme Ca miniamo in ALBERTO TOSONI Qualche giorno fa' mi è stato chiesto di dare una testimonianza sulla mia esperienza con voi a Re. Devo dire che, mentre sto scrivendo, mi sento un po' emozionato e in difficoltà. Non sono una persona di molte parole e, soprattutto, spesso faccio fatica a esprimere le mie emozioni.Innanzitutto vi ringrazio per l'opportunità di aver potuto condividere delle giornate intense, piene di preghiera, dialogo, confronto e divertimento insieme. Devo dire che ho provato dei sentimenti molto contrastanti. Da un lato la felicità di aver vissuto un'esperienza nuova, aver conosciuto delle persone mature che si sono aperte raccontandomi la loro vita, i loro sogni ... Dall'altra mi sono sentito più volte turbato perché sono sorti molti interrogativi. Sicuramente il senso della sofferenza è stato l'argomento che più ha riecheggiato nella mia mente. Nella mia vita ho avuto idee contrastanti a riguardo. Talvolta l'ho sentita come qualcosa che esiste e che sicuramente ha un suo perché, anche se non sempre si riesce a comprenderlo. Spesso, invece, l'ho percepita come una cattiveria del mondo, un peso al quale bisogna ribellarsi a tutti i costi e cercare in tutti i modi di scacciare. Ringrazio di cuore tutti voi perché guardandovi, ascoltandovi e pensando ai vostri gesti e alle vostre parole sono riuscito a dare un'altra risposta. Se ci si ferma a essa, si trova un muro spesso e alto che blocca ogni movimento e speranza. Il segreto è farle spazio, lasciarla 18 Capo odanno danno a a Re Re Cap penetrare e saper guardare oltre. In tutti ho trovato persone con molta voglia di vivere, di sognare e, ancor più, di saper gustare il lato positivo di ogni piccola cosa che ci circonda senza mai considerarla banale. Mi è venuto da pensare che spesso la sofferenza più grande sia quella di dimenticare completamente come la vita umana sia interamente un miracolo e che ogni singolo istante, sguardo, bene, sia prezioso. Mi sento sicuro nel dire, anche se è solo la prima volta che ci sono stato, che il più grande prodigio sia la luce che sappia mettere nei cuori e nelle menti di chi ha la fortuna di passare anche solo pochi giorni in questa casa. E' sorprendente vedere come persone che avrebbero più motivazione per essere arrabbiate con Dio lo mettano al centro della loro vita e sappiano testimoniarlo in semplicità. Termino dicendo che la forza principale che ho visto in voi è saper essere se' stessi senza aver paura di mostrare le proprie debolezze, rabbie per non essere riusciti ad accettare tutte le contraddizioni che la vita mostra. Ancor più il sapervi voler bene a vicenda in maniera spontanea e profonda, sempre pronti ad aiutarsi, confrontarsi in maniera aperta, pronti a ripartire d'accapo con l'aiuto di Maria ogni volta che possa esserci una caduta. Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Spero di rivedervi presto. ENRICO CINGIA E' stata la mia prima esperienza a Re. Quando da un mio amico, mi è stata proposta in questi termini: "Ti andrebbe di far passare un bell'ultimo dell'anno ai ragazzi ?" ho accettato immediatamente, anche se ero in dubbio sul partire per motivi di apparente forza maggiore quali lavoro e salute dei famigliari. Pensavo però che ognuno abbia, anche solo in minima parte, rinunciato a qualcosa per essere a Re all'ultimo dell'anno ma questo è il punto cruciale non solo di ciò che è stata questa esperienza, ma della fede che dovrebbe guidare ogni uomo che si prodighi al servizio del prossimo, sia questo soffra di qualche disabilità o meno. "Quale il senso di questa condizione?" Oppure "Dove trovare la forza per andare avanti?" "E a che scopo?". Anche per chi si professa credente, io 19 Capo odanno danno a a Re Re Cap Cam mmini insieme eme Ca miniamo in compreso, è un compito arduo saper rispondere in maniera adeguata, pur conoscendo che se c'è un senso, se si riesce a dare un valore a tutto questo, è perché si è passati dalla porta del vangelo con molta preghiera. Essendo la mia prima esperienza con persone affette da disabilità, non ho avuto una persona in particolare da dover seguire, ma in generale bastava che avessi qualche piccola attenzione verso tutti nel momento che se ne fosse presentata l'occasione. Avevo in precedenza, avuto modo di conoscere qualche ragazzo/a del "Gruppo di Avanguardia" del "CVS" in oratorio e una di queste era stata invitata per due incontri, a testimoniare di sé a una quindicina di preadolescenti, dei quali s o n o i l c a t e c h i s t a . I tre giorni a Re mi hanno permesso di conoscere maggiormente i ragazzi, di legare con loro e di riscoprirmi concretamente impacciato e timorosamente inappropriato, non solo inizialmente nel relazionare con loro, ma anche semplicemente nello spingere una carrozzina o, cosa ben più delicata, nel fare accomodare i ragazzi sul pullman. Le tre giornate alla "Casa Cuore Immacolato di Maria" sono trascorse secondo uno schema predefinito che a mio parere può essere suddiviso in tre momenti principali: Tempo dedicato al prossimo, tempo dedicato a Dio, tempo libero. Nulla di nettamente distinto però, diciamo pure tre lancette dello stesso orologio, Così che il lavoro di gruppo, lo scambio d'idee, l'ascolto di varie testimonianze, la visione di filmati, l'aiuto fraterno richiesto, preparava lo spirito per la celebrazione e adorazione Eucaristica.. e viceversa. Il tempo libero? Forse io ne avrei concesso di più ma c'è stato modo ugualmente di parlare apertamente tra noi, di fare una scappata in paese o più semplicemente di stare, in silenzio, dove pare, a guardare il cielo... a meditare a occhi chiusi all'interno della chiesa oppure dove ne sentivo l'esigenza. Amo il silenzio. Nel silenzio c'è chi parla di me. Inizialmente interessante e poi toccante è stato il momento in cui ogni persona ha chiesto perdono e poi ringraziato facendo propositi, in maniera privata e poi, per coloro che si sono sentiti di dover condividere i loro sentimenti e pensieri, pubblicamente innanzi al Corpo Eucaristico nella Cripta della Casa. Svariate preghiere sono state formulate apertamente, secondo le proprie intenzioni, ispirate da quelle degli altri o semplicemente ispirate da Dio. A parer mio, va posto l'accento sul lavoro svolto dalle Sorelle SODC nel gestire la casa e le attività. Sapevano porsi con autorevole dolcezza agli altri, qualità ovviamente indotte dalla figura di Maria, artefice e fulcro di questa realtà, che a Re, ho avuto modo di scoprire. Ho cercato più volte di fare mia questa dolcezza quando semplicemente parlavo o consigliavo qualcuno con qualche evidente difficoltà in più. Ho sperimentato una forte emozione ogni volta che dei ragazzi, dopo qualche incertezza, hanno scelto di aprirsi con me, di confidarsi anche in maniera piuttosto profonda.E qui una cosa l'ho imparata dal mio amico che mi ha invitato. È importante non fingere, essere se stessi, all'occorrenza essere autoritari e spronare a fare di più, pregando di più insieme, sempre. Prima siamo tutti delle persone davanti a Dio, con la nostra vita, i nostri difetti, le doti le paure e i propri affetti. Una persona disabile è come gli altri che però ha un peso maggiore da trasportare, un peso enorme che, non è possibile comprendere fino in fondo ma che è nostro dovere di "Sani" accompagnarli come se fossero Gesù stesso sul calvario e insieme offrire tutta la nostra vita. La domanda che mi pongo è quanto sia complicato nonostante tutto trovare la forza di donare la loro sofferenza. 20 Capo odanno danno a a Re Re Cap Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Ho pensato, alla mia pigrizia, alle cose di cui mi lamento, alla rabbia che a volte mi assale per delle sciocchezze. Ho pensato ed enormemente sono stato rincuorato vedere giovanissimi che, controcorrente, hanno deciso di impegnare il loro ultimo giorno dell'anno per stare insieme a persone che la società oggi fatica ancora a considerare al pari degli altri. Quanta forza deve avere un ragazzo oggi per andare contro la massa!! E' in tutti questi ragazzi, assistenti e assistiti che Dio si fa vivo, che è presente. E durante i saluti, prima di tornare a casa, tra i vari "Scusa", "Grazie" e abbracci, il Signore era ancora vivo nei loro occhi, occhi che, incrociandoli, hanno gonfiato i miei. Qui è stato qualcosa di più, qualcosa che agli altri fatico a far capire.. là dove sei carente.. ti colma, là dove hai di più.. ti chiama a dare. Io non credo nel caso. Le persone s'incontrano e condividono un pezzo della propria vita perché Qualcuno le ha chiamate a farlo, a esserci. Chiamate.. non obbligate! È un po' come il "Sì" di Maria. Chiamata a fidarsi, e chiamata a scegliere.. Vedremo in futuro se effettivamente tutto questo mi abbia anche solo lievemente cambiato o aperto gli occhi verso un mondo che comunque, nel suo silenzio, è sempre esistito. Per questi tre giorni, Grazie Signore, grazie ragazzi, grazie! ALLEN LASCIOLI Lo scoraggiamento (canto rap) Lo scoraggiamento ti butta allo sfinimento Una persona scoraggiata ha bisogno di una parlata Con qualcuno che lo aiuti senza insulti muti Spera, risolvere e parlare sono le cose da fare Forse lo scoraggiamento avviene perché nessuno per la mano ti tiene Sono scoraggiato molte volte non ho persona che mi aiuta o di fronte Ragazzi è inutile buttarsi giù di morale è molto meglio seguire un ideale Ci sono tante cose da fare nella vita anche se a volte si farà fatica Qua nessuno ha il libretto d'istruzione lo diceva Sorella Gio con la canzone Perciò caro amiconon pretendo di risolvere tutto con un dito Ma se insieme camminiamo pian piano alla meta arriviamo Non guardare tutto buio nero dopo la tempesta tornerà più sereno Gesù Cristo è la speranza non dimenticarlo mai cammina affianco a te anche se tu non lo sai Gesù Cristo è la speranza non dimenticarlo mai cammina affianco a te anche se tu non lo sai 21 Capo odanno danno a a Re Re Cap ELENA E MAROUA Cam mmini insieme eme Ca miniamo in I giorni trascorsi a Re a capodanno, sono stati semplicemente fantastici, indimenticabili e al contempo impegnativi! Nonostante la timidezza iniziale per questa prima esperienza là, le persone che erano accanto a noi ci hanno trasmesso fin da subito il loro affetto e la loro gioia, incoraggiandoci ad essere noi stesse per poter vivere pienamente questi giorni, nei quali avevamo tanto da dare ma soprattutto tanto da ricevere. Tra i vari momenti trascorsi, ci hanno colpito particolarmente quelli caratterizzati dalle testimonianze, poiché sono fonte di riflessione personale da cui poter attingere per migliorare il proprio essere. Oltretutto sono risultato di un forte coraggio che aiuta questi ragazzi a superare le avversità della vita. Da parte nostra c'è stata una disponibilità nell'ascoltarli e nell'aiutarli a compiere ciò che da soli non sono in grado di svolgere. In quest'ultimo caso ognuno poteva raccogliere qualcosa di positivo, poiché tutti hanno dentro di sé delle belle qualità che devono essere tenute in considerazione e coltivate. Di questa favolosa esperienza ciò che è rimasto nel cuore sono i sorrisi, colmi di gioia di vivere! IVAN GNALI Devo ammettere che sono stati quattro giorni pieni di gioia e ricchi di amicizia. Questo per me è già il quarto anno, ma ogni volta è come se fosse la prima, in questa casa dove si respira un'aria di pace e serenità è impossibile non restare incantati. E' stata una bellissima esperienza, ho condiviso con tanti giovani la voglia di stare insieme e del volersi bene come in una grande famiglia, valori che a volte sembrano scontati, ma che con la vita frenetica di tutti i giorni non si riescono più ad assaporare pienamente. Ci sono stati attimi di riflessione personale che mi hanno permesso di meditare intensamente su tutto l'anno appena trascorso soprattutto durante la veglia del 31 dicembre quando eravamo tutti in silenzio raccolti in preghiera, alternati a momenti di allegria e spensieratezza, come ad esempio dopo il brindisi di mezza notte dove ci siamo scatenati ballando e cantando in festa “tutti insieme appassionatamente” come mi piace definire. Ho assistito anche a delle testimonianze davvero meravigliose, tutte diverse ma unite da un unico stesso valore “la forza della sofferenza” che io stesso in passato avevo sottovalutato. Non me la sento di dire qual è stata la più bella perché per me sono state tutte fantastiche in modo differente e mi hanno dato tantissimo quindi grazie per averci donato un pezzetto della vostra vita. Che dire d'altro… Grazie di cuore a tutti per i meravigliosi momenti passati insieme! E come disse Monsignor Novarese: “Coraggio non perdiamoci d'animo, ricominciamo d'accapo, anche per l'ennesima volta il Signore crede in Noi”. 22 Capo odanno danno a a Re Re Cap ILARIO GATTA “Rinnovate il vostro slancio nel vivere la fede! La più bella ed entusiasmante avventura che vi possa toccare è l'incontro personale con Gesù, il quale è unico che da vero significato alla nostra vita. Non basta cercare, bisogna cercare per trovare la certezza.”. (Ven. Mons Luigi Novarese). Cam mmini insieme eme Ca miniamo in E' proprio da questo pensiero del nostro Fondatore che è iniziato il nostro Capodanno a Re. trentaquattro sono i giovani che da Brescia sono partiti per vivere un Capodanno contro corrente! Giovani che hanno condiviso quattro giorni insieme alle diocesi del nord d'Italia e ai Sodc. Sono stati quattro splendidi giorni di gioia, dove oltre a festeggiare in “allegria sfrenata” l'inizio del nuovo anno, abbiamo vissuto momenti d'intensa condivisione spirituale. Come quello dell'adorazione Eucaristica, in cui ciascuno se posto in contemplazione e preghiera personale con il nostro Gesù, poi si sono affrontati, con molta semplicità e fraternità, tre argomenti molto importanti per la nostra formazione spirituale: vocazione, Missione, Speranza. Partendo dalle orme del Venerabile Luigi Novarese, abbiamo ascoltato le Testimonianze di: Daniel (Moncrivello), dei genitori di Francesco (Bergamo), di Ivan (Brescia) e di Sr. Roberta (Sodc), essi ci hanno testimoniato che la Sofferenza va affrontata e vissuta sull'esempio diCristo. Giustamente ogni tanto è normale lamentarsi, essere tristi essere ok, ma se ci fermiamo a quel livello, non riusciamo a scoprire ciò che Dio ha progettato per ognuno di noi anche in situazioni molto difficili. La Speranza è la parola “chiave” che ci aiuta a tenere accesi o a riaccendere dentro di noi i doni che Lui ci ha donato, i doni che Lui ci chiede di offrire agli altri. Tocca noi aver la forza di metterci in gioco e affrontare la vita nella fede di Chi sempre ci ama. Di o Madre La Tua Parola a favore nostro ed il miracolo sarà compiuto L. Novarese 23 Pellegrinaggio Pellegrinaggio “ E’ ora! Andiamo a Lourdes Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Battista Conti vero innamorato di Maria La domanda che mi viene spesso posta quando parto è “che ci vai a fare, perché vai anche quest'anno in pellegrinaggio a Lourdes?”La mia risposta é: “Vado a trovare la bianca Signora della Grotta… come l'ha definita Bernadette”. E mi rispondono che: Maria c'è anche qui! È vero, ma, l'Immacolata nelle sue apparizioni, ha detto a Bernardetta: “ venite pregate, lavatevi, fate penitenza…”. Da anni rispondo a questa chiamata e devo dire che Lei non mi ha mai rimandato a casa senza avermi dato tanta forza per la mia vita quotidiana e il mio cammino di fede, e il Signore diventa sempre più il mio Amore. Già. L'incontro con Maria è un incontro unico, che ti tocca nel profondo, proprio in quel profondo del cuore che solo Lei conosce e che spesso noi non facciamo vedere al resto del mondo. È un incontro con una mamma, una mamma che ci ha sempre amato e che ci amerà sempre e soprattutto cui non possiamo nascondere niente. Lei tutto sa e tutto conosce e l'acqua e la grotta rappresentano un momento di profonda emozione. L'esperienza del viaggio, essere con gli ammalati dai quali ho imparato la pazienza, la forza della fatica del viaggio per incontrare la Mamma, che li rassicura e li abbraccia amorevolmente è così visibile, che non posso privarmi di questi momenti. Quando arrivi, è tutto magico, Maria è lì che ti aspetta, che ti abbraccia con lo sguardo, che ti fa pensare, pregare e riflettere. Ti affidi a Lei, e dentro ti entra la pace, senti il bisogno di lavarti, entrare nella piscina, un'emozione indescrivibile, ti senti pulita, rigenerata, ricaricata e pronta ad affrontare ciò che il Padre ti chiederà nella vita. L'andare da Lei è ringraziarla per tutto quello che ti ha dato nella vita, ringraziarla per ogni difficoltà affrontata con Lei accanto, ringraziarla 24 Pellegrinaggio Pellegrinaggio Cam mmini insieme eme Ca miniamo in per avermi fatto incontrare la sofferenza e aiutata ad andare di là dalla croce che Gesù mi ha offerto, abbracciandola e vedere il positivo in tutto ciò. Sentirti abbracciata e non abbandonata nelle difficoltà della vita, mi è di sprone a pensare, non più solo a me stessa, e la mia preghiera diventa risposta alle Sue esortazioni, pregare per i peccatori, per la chiesa e i suoi ministri, per la pace del mondo di cui c'è tanto bisogno. Andare a Lourdes nella settimana santa, vuol dire vivere il periodo liturgico più intenso dell'anno la passione, morte e resurrezione di Gesù, con Maria ai piedi della Croce, la Nostra Mamma che non rinnega mai i suoi figli. Un luogo dove vedi che anche i giovani si mettono in gioco senza riserve, segno che Maria cambia il loro cuore e li aiuta a vivere in questo mondo difficile con più coraggio. Pensare a persone che ho invitato a un pellegrinaggio rinascere confessandosi dopo quaranta anni e avere la frenesia di ricevere Gesù Eucarestia e andare alle piscine per il bagno, convinti della loro rinascita a nuova vita.Tutto questo mi porta al pellegrinaggio a Lourdes per gioire e piangere con le persone che ritrovano la fede, e imparare da Lei come mettersi in ascolto dell'amore di Gesù, con amore figliale. Angela Castrezzati 25 Pellegrinaggio Pellegrinaggio Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Ancora pochi giorni! Ormai l'11 maggio è vicino, e la gioia e la gratitudine per il grande dono della beatificazione di Luigi Novarese sono d a v v e r o i n c o m p a r a b i l i ! I preparativi stanno continuando sia da parte dei CVS Diocesani, della Confederazione CVS Internazionale, sia del Comitato per la beatificazione dei SodC. Siamo tutti impegnati nel continuare, nella nostra diocesi e parrocchie, a promuovere, sensibilizzare e far conoscere la figura del Venerabile, anche in questi ultimi giorni di preparazione che precedono la beatificazione. Che cosa significa Beatificazione?” È l'atto col quale la Chiesa permette in luoghi determinati (in una diocesi, provincia, regno, ordine religioso) che un servo di Dio, morto in fama di santità, sia onorato col culto pubblico e con titolo di beato. Si distingue la beatificazione in formale ed equipollente: la prima è una dichiarazione positiva della Chiesa dopo un regolare processo, fatto a scopo di discutere, esaminare giuridicamente e riconoscere l'eroicità delle virtù o il martirio del servo di Dio in questione e l'autenticità dei miracoli ottenuti per sua intercessione: l'equipollente consiste in un assentimento tacito della Chiesa al culto prestato a un Servo di Dio in un dato luogo, dove tutti lo venerano come beato. La beatificazione formale ha più importanza, perché proclamata dopo severo processo: ma anche l'altra ha valore, perché il popolo cristiano, il quale testimonia delle virtù del servo di Dio, onorandolo e attribuendogli miracoli”. Molti sono gli iscritti, della nostra diocesi, che hanno già aderito alla partecipazione del grande evento che avverrà come, risaputo, in San Paolo fuori le Mura e l'onore che la solennità della beatificazione sarà presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone. Chiediamo, comunque, la vostra diretta e personale collaborazione per favorire una partecipazione più ampia e diffusa dei nostri membri, soprattutto i VS, fratelli e sorelle della “prima ora”, chi ha vissuto e conosciuto Luigi Novarese in vita, che hanno potuto godere e valersi della Sue dirette parole e della chiara e limpida immagine, della sua vigorosa fede. Nulla poté arrestare l'ardore apostolico che guidò i passi di Luigi Novarese, questo servo del Signore e figlio devoto dell'Immacolata . Quale innovazione, speranza e amore, cari fratelli sofferenti, Egli ha dimostrato al mondo del dolore e voi lo potete testimoniare. 26 Pellegrinaggio Pellegrinaggio ”I più impediti tra gli impediti, impossibilitati a svolgere anche la pur minima opera umana, ma grandi nell'anima, perseveranti nella preghiera, forti nella speranza, gioiosi nell'offrire la loro vita come sacrificio gradito a Dio secondo le intenzioni che la Madonna ha espresso a Lourdes e a Fatima”. “Impossibilitati a svolgere anche la pur minima opera umana, ma grandi nell'anima, perseveranti nella preghiera, forti nella Speranza, gioiosi nell'offrire la loro vita come sacrificio gradito a Dio secondo le intenzioni che la Madonna ha espresso a Lourdes e a Fatima”. I tre giorni che trascorreremo a Roma saranno smisurati tempi di grande manifestazione testimoniale, di compenetrazione della fraternità, tra i CVS del mondo e i SodC. La particolare rilevanza della figura del nostro Fondatore L. Novarese è la sua grande testimonianza di sintesi tra vita e fede, vivendo in pienezza il suo essere sacerdote, apostolo dei malati, colui che ha promosso e sostenuto “ un'azione pastorale per e con i malati e i sofferenti” a servizio della Chiesa, ci coinvolge tutti! La grazia del Signore ci ha raggiunto e non possiamo non rispondere con straordinaria esultanza e innalzare il nostro inno di ringraziamento al cielo, e il Signore veda i nostri cuori dischiusi al calore del Suo amore. Consiglio Diocesano CVS Brescia Il Signore ha scelto te che forse non hai peccati da Cam mmini insieme eme Ca miniamo in scontare, come ha scelto la sua dolce Madre, Vergine senza alcuna macchia, a restare presso di lui nella sua passione e con lui soffrire per poter donare a te e a tutta l'umanità. Anche tu, come la Madonna, sei caro al cuore di Gesù, poiché anche tu, come Lei, fai la volontà del Padre celeste. Il Signore nulla fa a caso. Il perché del dolore è quindi un perché bello, un perché che eleva l'anima nostra fino a Dio; è un perché che ci dona la vera libertà e la vera pace. L. Novarese 27 In Pri Prim mo o Pian Piano o In Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Dopo un cammino di preparazione iniziato con l'annuncio dato dal Vescovo, mons. Luciano Monari, in occasione della Messa crismale del 2011, si è svolto il 29° Sinodo diocesano sulle Unità Pastorali. Sede dell'assemblea è stata il Centro pastorale Paolo VI, nel cuore della città. Gli incontri, divisi in due sessioni, si sono tenuti nella cappella del centro, lo stesso luogo che aveva accolto l'ultimo Sinodo, voluto da mons. Luigi Morstabilini, trentatré anni fa. Erano invitati nei giorni 1-2, 8- 9 dicembre 2012, 385 fra laici, presbiteri, diaconi e religiosi a riflettere sul futuro della Chiesa locale, secondo l'impulso dello Spirito Santo. L'apertura dell'evento straordinario è stata celebrata in Cattedrale, dove oltre ai membri dell'assemblea sinodale, erano presenti autorità civili e rappresentanti delle altre confessioni cristiane operanti sul territorio. L'impegno di ognuno è stato sigillato da un giuramento. L'emozione si è intensificata nell'ascolto della toccante omelia del vescovo Luciano che ha chiesto ai presenti di avere nel cuore un desiderio profondo e appassionato di quella comunione che Dio desidera per tutta la famiglia umana, per la quale Gesù ha consacrato se stesso, e, inoltre un amore grande, capace di superare le abitudini mentali, gli interessi particolari e le resistenze istintive al cambiamento, per far emergere tutta la bellezza delle comunità cristiane.I lavori sono stati introdotti da mons. Canobbio, presidente della commissione di coordinamento, che ha presentato “l'Instrumentum laboris”, il documento elaborato sulla base delle risposte pervenute dalle schede di consultazione distribuite in precedenza in tutta la diocesi, sulla quale i membri sinodali erano invitati a esprimersi. Intense sono state la preghiera e la partecipazione. L'aula ha raccontato preoccupazioni, gioie e attese dei presbiteri e dei laici, che con grande rispetto e stima reciproca, si sono ascoltati a vicenda, sperimentando che solo insieme si è chiesa vera e viva, capace di prendere decisioni secondo una logica di fede. Tante le proposte e le osservazioni. Interessante è condividere con i lettori la traccia che ha lasciato alcuni interventi sulla Pastorale della salute. E' stato, infatti, inserito nel documento, quanto segue: “….L'Unità Pastorale sarà pure il luogo più appropriato per sviluppare nuove forme di pastorale che, con spirito missionario, non si limitino alla cura dei sofferenti che già chiedono i sacramenti, ma si propongano di evangelizzare il tempo della sofferenza. … Si dovrà inoltre valorizzare la testimonianza e la preghiera delle persone 28 In Pri Prim mo o Pian Piano o In malate o fragili o diversamente abili all'evangelizzazione… Si presterà attenzione alle strutture ospedaliere presenti sul territorio cercando di stabilire collaborazioni tra le cappellanie delle stesse... ”. Quanto sperimentato nei giorni del Sinodo è lo stile di Chiesa che il Vescovo si auspica per le future unità pastorali, una Chiesa di comunione per la missione. Il documento finale è stato approvato in sostanza all'unanimità. Il Sinodo si è chiuso con una messa solenne in Cattedrale che ha aperto l'Anno della Fede per la nostra diocesi. Nell'omelia conclusiva mons. Luciano Monari ha espresso il desiderio che il suo grazie giungesse, oltre che ai presenti, a ognuno dei rappresentati, perché tutti possano sentirsi membra vive dell'assemblea sinodale; ha terminato con queste parole: “Eccoci, siamo la Chiesa bresciana, serva del Signore; avvenga per noi secondo la sua parola”. Gigliola Nassini Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Testo integrale del ”Messaggio alla Città” redatto e diffuso dall'assemblea sinodale domenica 9 dicembre 2012. Riuniti attorno al nostro Vescovo Luciano, noi partecipanti al XXIX Sinodo diocesano sulle Unità pastorali, coscienti e lieti di rappresentare i laici, i sacerdoti e i consacrati della Chiesa bresciana, nel desiderio di camminare insieme, dedichiamo un pensiero alla città e a tutti i Comuni della diocesi. È un pensiero carico di affetto, simpatia e fraterna amicizia verso tutte le donne e gli uomini che vivono e operano in questa terra bresciana.Il nostro impegno sinodale ha riguardato il futuro della missione della nostra Chiesa Bresciana, prospettando una rinnovata azione pastorale basata sulla comunione, collaborazione e corresponsabilità fra le varie comunità parrocchiali. Vogliamo condividere il nostro sguardo al futuro con tutti, anche con coloro che si sentono lontani dalla vita ecclesiale, ma che hanno a cuore il bene comune, il sereno domani delle generazioni più giovani, orizzonti di pace, giustizia, progresso e lavoro per tutti. Cogliamo quest'occasione per esprimere pubblica gratitudine per gli esempi di civiltà, umanità, dedizione professionale e onestà che troviamo al di fuori delle esperienze ecclesiali. Come cattolici, praticanti e impegnati nelle parrocchie e nelle aggregazioni o istituzioni ecclesiali, ci sentiamo vicini e partecipi alla vita e alle quotidiane vicende di tutti i nostri concittadini, particolarmente in questo tempo di grave crisi economica, sociale e culturale.Raccogliendo volentieri una preziosa eredità che ci viene da un passato lontano e recente, possiamo dire che essere cattolici non ci impedisce di essere cittadini italiani che vogliono il bene e la libertà di tutti (Giuseppe Tovini). Ribadiamo volentieri, pur consapevoli dei nostri limiti, che la nostra appartenenza ecclesiale non rallenta, ma rafforza la coscienza della nostra responsabilità civile. Fedeli alla Dottrina sociale della Chiesa, vogliamo essere cittadini onesti e liberi, leali e rispettosi della legalità, dediti con passione al bene comune della nostra città e dei nostri paesi. É in nome di questo indissolubile legame che ci sentiamo, nell'attuale e difficile stagione, singolarmente vicini a tutte le famiglie, ai lavoratori e ai giovani che soffrono a causa della crisi economica. E, con indistinta solidarietà, guardiamo alle famiglie di stranieri che, venuti da lontano con le loro diversità di cultura e di fede, sono ormai nostri concittadini che partecipano allo sviluppo del nostro territorio. Per queste ragioni dobbiamo sentirci tutti più uniti e in un rapporto di dialogo costante e costruttivo, arricchendoci gli uni gli altri dei nostri 29 In Pri Prim mo o Pian Piano o In specifici contributi, nel percorrere in particolare tre sentieri che possono portarci a migliori previsioni e situazioni.Prima di tutto il sentiero, tanto raccomandato anche dal Magistero della Chiesa, del rinnovamento sociale che presuppone necessariamente una visione vera e alta della politica: un servizio alla comunità, svolto con onestà, saggezza, disinteresse, competenza, scelte illuminate e condivise. In secondo luogo la salvaguardia e la promozione del valore della famiglia, cellula fondamentale della società e piccola Chiesa domestica. Credenti e non credenti abbiamo la necessità e il dovere di promuovere il ruolo della comunità familiare che è il fondamento delle relazioni sociali. Infine non possiamo tacere il valore dell'educazione in un momento di emergenza che preoccupa per il futuro deinostri giovani. Nella terra bresciana che ha donato all’Italia e all’Europa un patrimonio d'idee e strumenti per l'educazione delle giovani generazioni, questa dimensione rimane una priorità per tutti. Facciamo nostra la convinzione d i G i u s e p p e To v i n i , p u b b l i c o amministratore, sposo e genitore: i figli senza la fede non saranno mai ricchi, colla fede non saranno mai poveri.Il nostro saluto vi giunga rammentando le parole di Giovanni Paolo II ai bresciani, ribadite anche da Benedetto XVI: “E tu Brescia, fidelis fidei et iustitiae, riscopri il patrimonio d'ideali che costituisce la tua ricchezza più vera, e sarai capace di essere centro vivo d'irradiazione della nuova civiltà, la civiltà dell'amore, auspicata dal tuo grande figlio Paolo VI”. I membri Sinodali DOMENICA 9 GIUGNO 2013 SGUARDI OLTRE CONFINE Cam mmini insieme eme Ca miniamo in Quadrangolarare di calcio a scopo benefico Giovedì 25 aprile 2013 Centro sportivo Montichiarello Via boschetti di sopra Montichiari (Bs) Il 9 giugno 2013, nel Duomo di Montichiari, avremo modo di stringerci attorno al nostro Vescovo Mons. Luciano Monari, che celebrerà la“ Giornata di ringraziamento a Dio “, per la Beatificazione di Luigi Novarese, fondatore del CVS. In questa “Giornata post-beatificazione” credo che tutti avvertiamo il bisogno del cuore, quello di dire grazie al Signore per il dono ricevuto. Il Vescovo Luciano ci aiuterà in questo, Lui che sa dare cuore, mente, opere, pazienza e sofferenza per quanti sono a lui affidati. La Giornata diventerà così una chiamata a vedere nel nostro Vescovo il padre che accompagna il nostro cammino spirituale-apostolico e a sentirci profondamente uniti a lui. Questo domenica coinciderà anche con la giornata di chiusura dell'anno pastorale 2012-2013. PROGRAMMA: Duomo di Montichiari Ritrovo: Ore 16:00 S. Rosario: Ore 16:30 S. Messa del Vescovo L. Monari: Ore 17:00 Al termine seguirà uno spazio di condivisione, fraterna e di convivialità. 30 BUONA PASQUA DI RISURREZIONE Rocca: “Maria Madre della Chiesa”