Direttive anticipate e testamento biologico: Quando, come e perchè www.cilc-vd.ch Carlo Foppa, PhD, Communauté d’Intérêts de la Côte TESTAMENTO definizione • atto scritto con cui una persona dispone del proprio patrimonio o di parte di esso per quando avrà cessato di vivere http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=testamento&lemma=T0309800 •Forse oltre al patrimonio possiamo dare disposizioni anche per altre cose…… •Ad esempio il nostro corpo alla scienza •Ad esempio i nostri organi in caso di morte cerebrale •Oppure possiamo esercitare anticipatamente la nostra volontà per quando essa non potesse più manifestarsi (non necessariamente in modo definitivo e irreversibile: coma) •Ospedale psichiatrico cantonale di Cery: da anni per i pazienti bipolari vengono applicate le direttive anticipate per le fasi off •Da cui si può dedurre che il termine direttive anticipate sia preferibile al termine testamento biologico in quanto più modulabile e meno legato alla fine della vita •Il punto cruciale e in comune con il testamento è come esercitare la nostra libera volontà anche quando essa non si manifesta Volontà autonomia libertà dignità Cosa lega tra loro queste nozioni? Persona Cosa Autonomia volontà Eteronomia Libertà Determinismo Dignità Prezzo Kant, Metafisica dei costumi, adattamento CF Definizione Le direttive anticipate « sono il documento scritto attraverso il quale la persona esprime in anticipo le proprie volontà, in particolare per quanto concerne le cure che accetta o rifiuta, nell’ipotesi che dovesse un giorno perdere la capacità di esercitare i propri diritti individuali (coma, perdita della capacità di discernimento, incapacità giuridica, ecc.) » (O. Guillod, 2009) Perchè e quali cambiamenti? Codice civile: Senza modifiche dal 1907 ad eccezione del ricovero a scopo di assistenza nel 1978 Revisione arts 360-455 Codice civile (2013) Protezione degli adulti, diritto delle persone e diritto della filiazione Modifica della Legge sull’organizzazione e la procedura in materia di tutele e curatele dell’8 marzo 1999 (7 marzo 2012) Finalità perseguite dalla revisione Promuovere l’autonomia della persona che ha perso il proprio discernimento (ad esempio mandato precauzionale e direttive anticipate) Ridurre le misure di protezione dell'adulto con delle disposizioni individualizzate (principio delle "misure su/a misura", riduzione /delimitazione personalizzata dei diritti civili) Ridurre l'intervento dello Stato rinforzando la solidarietà famigliare (rappresentazione dalla parte del congiunto per gli atti quotidiani, persone vicine al paziente con diritto di rappresentanza nell'ambito terapeutico) Migliorare la protezione giuridica delle persone incapaci di discernimento che soggiornano in un istituto di accoglienza o di cura (contratto scritto, condizioni quadro per le misure relative alla restrizione della libertà di movimento, intervento dell'autorità di protezione degli adulti per ciò che concerne la sorveglianza degli istituti di accoglienza o di cura) Rinforzare la protezione delle persone ricoverate a scopo di assistenza (limitazione della durata del ricovero, esigenze formali relative alla decisione medica, verifica periodica, diritto a fare appello a una persona di fiducia, diritto di ricorso a un giudice) Creare un 'autorità di protezione dell'adulto I diritti dei pazienti – opuscolo sanimédia Opuscolo gratuito disponibile in: -Italiano -Francese -Tedesco -Inglese -Turco -Arabo -Spagnolo -Portoghese -Tamil www.sanimedia.ch/content/droits_des_patients/doc_ddp.htm Legge sanitaira TI Consenso a) maggiorenni Art. 7 […] 4 Le volontà date per iscritto dal paziente prima di divenire incapace di discernimento devono essere rispettate dagli operatori sanitari che intervengono in una situazione terapeutica prevista. 2013: Modifica del Codice civile Revisione del diritto tutorio (Protezione degli adulti, diritto di protezione e diritto della filiazione) - Direttive anticipate regolamentate a livello federale - Persona designata (rappresentante terapeutico) (art. 370) non c’era nella legge TI - Possibilità di ricorso presso l’autorità di protezione degli adulti (art. 373) - Ordine preciso delle persone che hanno potere decisionale in caso di incapacità di discernimento del paziente, se quest’ultimo non ha designato un RT (art. 378) 2013 : cambiamenti Ticino ? Come già avviene in molti cantoni, ciò che fa stato per la scelta/rifiuto delle cure è la capacità discernimento della persona, e non più il criterio del 16mo anno di età Art. 370 CC 1 Chi è capace di discernimento può, in direttive vincolanti, designare i provvedimenti medici ai quali accetta o rifiuta di essere sottoposto nel caso in cui divenga incapace di discernimento. Messaggio del CdS TI Redigendo direttive anticipate, una persona capace di discernimento stabilisce a quali terapie intende o meno sottoporsi qualora dovesse divenire incapace di discernimento. Mediante un mandato precauzionale, per contro, una persona avente l'esercizio dei diritti civili incarica una o più persone (mandatari) di tutelare i suoi interessi o di rappresentarla nelle relazioni giuridiche qualora dovesse divenire incapace di discernimento. La normativa opera una distinzione tra il mandato relativo alle cure mediche e il mandato precauzionale generico. I due provvedimenti in questione fanno riferimento a situazioni diverse, in quanto un trattamento medico necessita di norma non solo del consenso del paziente o del suo rappresentante legale, ma anche di un'indicazione medica. Il personale medico non è infatti autorizzato a seguire le istruzioni impartitegli dal rappresentante riguardo a una determinata questione medica, se tali istruzioni si rivelano essere prive di senso dal profilo medico o contrarie alla legge. In questo caso viene dunque esercitata una forma di controllo e di verifica senza che l'autorità debba intervenire. Il mandato precauzionale generico e quello relativo alle cure mediche sono pertanto disciplinati separatamente. Per il secondo sono previste condizioni agevolate. Va comunque rilevato che un mandato generico può inglobare anche un mandato relativo alle cure mediche. Potere decisionale - Paziente incapace di discernimento - Direttive anticipate - Rappresentante terapeutico – persona designata - Curatore con diritto di rappresentanza per provvedimenti medici - Lista dei parenti prossimi « hit-parade » Art. 378 CC – B. persone con diritto di rappresentanza 1 Le seguenti persone hanno diritto, nell’ordine, di rappresentare la persona incapace di discernimento e di dare o rifiutare il consenso per i provvedimenti ambulatoriali o stazionari previsti: 1. la persona designata nelle direttive del paziente o nel mandato precauzionale; 2. il curatore con diritto di rappresentanza in caso di provvedimenti medici; 3. il coniuge o partner registrato che vive in comunione domestica con la persona incapace di discernimento o le presta di persona regolare assistenza; « hit-parade » - seguito 4. la persona che vive in comunione domestica con la persona incapace di discernimento e le presta di persona regolare assistenza; 5. i discendenti, se prestano di persona regolare assistenza alla persona incapace di discernimento; 6. i genitori, se prestano di persona regolare assistenza alla persona incapace di discernimento; 7. i fratelli e le sorelle, se prestano di persona regolare assistenza alla persona incapace di discernimento. « hit-parade » - seguito 2 Se più persone hanno diritto di rappresentanza, il medico di buona fede può presumere che ciascuna agisca di comune accordo con le altre. 3 Se mancano istruzioni nelle direttive del paziente, la persona con diritto di rappresentanza decide secondo la volontà presumibile e conformemente agli interessi della persona incapace di discernimento. Direttive anticipate e demenza CNE Parere della Commissione nazionale di etica, 5.2011 - Diritto e non obbligo - Validità non discutibile a causa della demenza, continuità della persona - Presenza di una malattia demenziale ≠ incapacità di discernimento verifica discernimento nella situazione concreta - Capacità di anticipare il futuro = componente del discernimento consulenza non obbligatoria - Limiti del potere vincolante: legalità, indicazione del trattamento (futilità) e obbligo di assistenza “minima” (stato di abbandono o gravi dolori) Direttive anticipate e demenza CNE - Rettifica delle direttive per orale : prudenza, nozione di volontà presumibile facilmente manipolabile medico e cartella clinica o più persone, valutazione discernimento hic et nunc - I bisogni attuali dei pazienti incapaci di discernimento non possono abrogare il contenuto delle direttive - Non è sempre possibile impedire un trattamento psichiatrico, se questo è ordinato nell’ambito di un ricovero a scopo di assistenza - Priorità delle direttive e della volontà del paziente rispetto agli interessi oggettivi Le direttive dell’Accademia svizzera delle scienze mediche – Direttive anticipate 5. Informazione e consulenza nella redazione delle direttive anticipate Non esiste alcun obbligo di rivolgersi a un consulente per la redazione o l’aggiornamento delle proprie direttive anticipate. Un colloquio in questo senso può tuttavia dimostrarsi un utile sostegno ed è pertanto raccomandabile. La consulenza può essere fornita dal medico di famiglia, dallo specialista o dal personale infermieristico curante oppure da altri professionisti competenti ed esperti. Nel caso di pazienti con una diagnosi di malattia, sarebbe ideale che il medico specialista curante o il medico di famiglia che segue il paziente tengano il colloquio di consulenza, o siano comunque coinvolti nella redazione delle direttive. Le direttive dell’Accademia svizzera delle scienze mediche – Direttive anticipate Raccomandazioni 3. Alle organizzazioni che offrono direttive anticipate Le organizzazioni che offrono direttive anticipate, per quanto possibile, dovrebbero fornire anche una consulenza per la redazione del documento e una possibilità di deposito dello stesso, in modo da garantire la trasmissione delle direttive anticipate all’ospedale curante in qualsiasi momento. Si dovrebbe vagliare l’opportunità di creare un servizio centrale di deposito. Ruolo dei curanti e altri professionisti Promuovere l’informazione riguardante le direttive anticipate e il rappresentante terapeutico, per evitare situazioni conflittuali tra i le persone vicine al paziente Quale ruolo in particolare per il medico curante? Il medico curante intrattiene una relazione privilegiata con il proprio paziente A differenza della situazione ospedaliera, sussiste generalmente una fiducia reciproca di lunga data. Nell’ambito di colloqui regolari è possibile sviluppare una riflessione che appare più difficile sviluppare in caso di ricovero (situazione di crisi) Informare i pazienti dell’esistenza delle Direttive anticipate Informare il paziente della possibilità di nominare un rappresentante terapeutico Evitare di assumere il ruolo di rappresentante del paziente anche a sua domanda (conflitto di interessi) Attualità italiana Il parlamento italiano ha approvato nel 2011 la legge sul testamento biologico: - I pazienti hanno il diritto di redigere delle direttive anticipate, i medici non sono tuttavia costretti a rispettarle. - I pazienti non hanno il diritto di rifiutare alimentazione e idratazione. - L’applicazione delle direttive anticipate scatta solo per chi è nell'incapacità permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze per accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale. Attualità italiana 17.9.2011- http://www.radicali.it/20110919/cittadini-dicono-no-alla-legge-contro-testamento-biologico-discussione-al-senato Attualità italiana 29.9.2011- http://www.radicali.it/comunicati/20110929/testamento-biologico-quando-morto-morto-possono-valere-dat Casistica professionale e autobiografica……. • La patiente (1943), connue pour insuffisance rénale, est dialysée trois fois par semaine depuis six ans. Cette patiente a rédigé des directives anticipées dans le courant du mois de juin 2012 avec l’aide de Mme X, infirmière à domicile, et en présence de son mari qui a été désigné représentant thérapeutique. • En juillet 2012, la patiente est hospitalisée d’urgence aux soins intensifs de l’EHC avec une atteinte cérébrale qui la privait de toute capacité de discernement. Transférée ensuite dans une unité de soins conventionnels, une première réunion a lieu en présence du mari de la patiente, de son frère, du Dr. Y, du Dr. Z ainsi que d’une infirmière du service. Cette réunion avait pour but de définir le choix des soins qui seraient prodigués à la patiente. Lors de cette réunion, le représentant thérapeutique a donné son accord à la pose d’une SNG et à la poursuite de la dialyse, sans se référer aux directives anticipées qui, selon les déclarations de Mme X, contenaient la volonté de la patiente de ne subir que des soins de confort et de ne plus avoir de sonde. Grazie per l’attenzione