Introduzione alla comunicazione nei programmi di screening oncologici: le 100 domande E.Tidone, 4 dicembre 2007 Le 100 domande Il gruppo di lavoro sulle 100 domande colon è costituito da: Veneto, Milano e Firenze Le 100 domande colon componenti il gruppo di lavoro Flavio Banovich, ULSS 4 Alto Vicentino (VI) Caterina Bonato, ASL Milano Paola Borelli, ASL Milano Carla Cogo, Istituto Oncologico Veneto, Padova (*) Lorenza Contardi, ASL Milano Anna Dina De Mezza, ASL Milano Gemma Ferrari, ASL Milano Angioletta Ganassini, ULSS 22 Bussolengo (VR) Anna Maria Generoso, ASL Milano Barbara Giacominelli, ULSS 22 Bussolengo (VR) Sara Giacopuzzi, ULSS 22 Bussolengo (VR) Grazia Grazzini, CSPO Firenze (*) Paola Greco, ASL Milano Rosanna Leone, ASL Milano Daniela Luciano, ASL Milano Gessica Martello, ULSS 22 Bussolengo (VR) Tina Moretto, ULSS 7 Pieve di Soligo (TV) Paola Penati, ASL Milano Marcelo Scaramuccia, ASL Milano Enrica Tidone, ASL Milano Sabrina Tristini, ULSS 22 Bussolengo (VR) (*) coordinamento l’esperienza… Gli operatori di ogni programma di screening hanno, negli anni, sviluppato delle precise competenze sulla comunicazione. Le esperienze rischiano però di rimanere patrimonio di ogni singolo gruppo. L’esperienza di ciascuno deve essere di supporto all’attività di tutti e non rimanere patrimonio del singolo Sintesi dell’esperienza di Milano ¾ Inizia ad occuparsi di screening mammografico e di comunicazione mediata da telefono nel 1999. ¾ Focalizza sulla comunicazione di primo livello (front office) e sulla comunicazione di approfondimento diagnostico (secondo livello) ¾ La formazione degli operatori sanitari che si occupano di comunicazione comprende corsi sulla comunicazione già strutturati, corsi specifici sulla comunicazione mediata da telefono e … le 100 domande sullo screening mammografico dell’Emilia Romagna L’esperienza di ciascuno deve essere di supporto all’attività di tutti e non rimanere patrimonio del singolo l’avvio dello screening del colon-retto ha dato origine alla necessità di costruire una “telefonata” sia di primo livello che di comunicazione di test positivo completamente diversa da quella dello screening mammografico Il disegno di base del colloquio telefonico è nato da una “simulazione” scritta redatta da ciascun operatore del gruppo Il gruppo ha discusso tutte le simulazioni È stato definito il brogliaccio di un prototipo di “telefonata ideale” ASL Città di Milano – Servizio di Epidemiologia L’esperienza di ciascuno deve essere di supporto all’attività di tutti e non rimanere patrimonio del singolo attraverso un serrato lavoro di gruppo il primo semestre di attività ha visto la continua revisione della telefonata e la continua ricerca della “risposta qualitativamente migliore” Quello che mancava erano le …100 domande! come quelle in uso per lo screening mammografico L’esperienza di ciascuno deve essere di supporto all’attività di tutti e non rimanere patrimonio del singolo ….Milano, fase preliminare La bozza prodotta si poneva l’obiettivo di : Æ essere di supporto fornendo contenuti scientifici (informazioni per l’operatore) Æ fornire suggerimenti di comunicazione all’utente. L’esperienza di ciascuno deve essere di supporto all’attività di tutti e non rimanere patrimonio del singolo …Veneto: fase preliminare gli operatori del gruppo regionale comunicazione del Veneto hanno focalizzato la loro attenzione sulla necessità di standardizzazione dei materiali informativi regionali Æ Æ Æ Æ Æ Invito Opuscolo Istruzioni fobt Nota alla riconsegna Lettera risposta L’esperienza di ciascuno deve essere di supporto all’attività di tutti e non rimanere patrimonio del singolo … Firenze: si occupa di screening da decenni ed in Italia è uno dei centri con maggiore esperienza Ha sostenuto il gruppo da un punto di vista sia esperienziale che di valutazione dell’evidenza garantendo sicurezza sulla correttezza il ruolo di Firenze e stato quindi quello di garante della correttezza delle informazioni interno al gruppo L’esperienza di ciascuno deve essere di supporto all’attività di tutti e non rimanere patrimonio del singolo Sintesi Attività del gruppo 100 domande colon-retto (1) 9 Raccolta del materiale esistente 9 Ricerca della letteratura 9 Individuazione ed analisi dei temi prioritari emersi: Æ durante il lavoro di identificazione del materiale informativo (Veneto) Æ dalla bozza delle 100 domande (Milano) Æ dal lavoro di revisione della bozza (gruppo) L’esperienza di ciascuno deve essere di supporto all’attività di tutti e non rimanere patrimonio del singolo Sintesi Attività del gruppo 100 domande colon-retto (2) 9 9 9 9 9 Sviluppo di una nuova bozza proposta in revisione agli utenti Stesura del documento Condivisione con Gruppo Interscreening Stesura finale condivisa Condivisione GISCOR incontro del sottogruppo 100 domande colon Bussolengo 19/10/2006 Risultati dell’incontro Si evidenzia la necessità di costruire uno strumento informativo articolato che risponda ai requisiti di una comunicazione di qualità Æ bozza documento 100 domande utenti Æ bozza documento di approfondimento per gli operatori fortemente voluto e ritenuto essenziale per garantire una comunicazione di qualità Le 100 domande colon gli operatori hanno prima costruito e poi corretto il documento attraverso un confronto via e-mail “Le esperienze rischiano però di rimanere patrimonio di ogni singolo gruppo”: gruppi focus con utenti Numero focus partecipanti 5 (complessivamente 101 utenti) maschi 36% età media 60 anni scolarità 18% elementare 23% media 59% superiore occupazione 23% lavoro fuori casa 27% casalinga 50% pensionati 49 più giovane 70 più anziano 100 domande colon: il documento obiettivo Fornire sia agli utenti che agli operatori una informazione di qualità. Per gli operatori deve anche essere uno strumento chiaro, corretto ed aggiornato per poter rispondere in modo corretto alle domande degli utenti metodo e premessa sono la condivisione, la discussione e la validazione dei messaggi informativi in modo che il prodotto possa diventare fruibile da tutti 100 domande colon: il documento Æ fornire una informazione di qualità Una informazione di qualità deve essere chiara, accessibile, aggiornata, basata sull’evidenza, trasparente sui propri limiti e capace di indicare ulteriori fonti di informazione. Deve inoltre identificare chiaramente i propri destinatari e obiettivi, e fornire informazioni coerenti con questi dal punto di vista grafico, dei contenuti e del linguaggio. Idealmente, dovrebbe essere sviluppata assieme ai destinatari, o comunque aver messo in atto un meccanismo di verifica con questi. http://www.osservatorionazionalescreening.it/ons/comunicazione/bibliografia.htm 100 domande colon: il documento Æ fornire una informazione di qualità Le 100 domande colon: il documento • è sviluppato sotto forma di un vademecum di “domande e risposte” • comprende sia le domande poste più frequentemente che altre poste con minore frequenza • ogni risposta è articolata su più livelli, fornendo diverse possibilità di approfondimento • fornisce delle “chiavi di utilizzo”, suggerendo diverse possibilità a seconda del contesto in cui il materiale sarà usato 100 domande colon: il documento È composto da 5 elementi coordinati tra loro: 9 9 9 9 9 Introduzione informazione per utenti di base informazione per utenti più approfondite istruzioni per l’esecuzione del test informazione per gli operatori 100 domande colon: il documento È composto da 5 elementi coordinati tra loro: 9 9 9 9 9 Introduzione informazione per utenti di base informazione per utenti più approfondite istruzioni per l’esecuzione del test informazione per gli operatori http://www.osservatorionazionalescreening.it/ons/comunicazione/colon/intro100colon.htm 100 domande colon: il documento È composto da 5 elementi coordinati tra loro: 9 introduzione Æ informazione per utenti di base http://www.osservatorionazionalescreening.it/ons/comunicazione/colon/semplice_esame100colon.htm 9 informazione per utenti più approfondite 9 istruzioni per l’esecuzione del test 9 informazione per gli operatori 100 domande colon: il documento È composto da 5 elementi coordinati tra loro: 9 9 9 9 9 Introduzione informazione per utenti di base informazione per utenti più approfondite istruzioni per l’esecuzione del test informazione per gli operatori Le 100 domande: informazione per utenti più approfondite Obiettivo Offrire informazioni più approfondite sul test di screening, sul 2°livello e sulla procedura mediante risposte con diverso livello di approfondimento Struttura È costituito da 4 sezioni: 1. mi avete mandato una lettera … 2. come faccio a fare l’esame delle feci 3. il mio esame delle feci è positivo 4. devo fare la colonscopia http://www.osservatorionazionalescreening.it/ons/comunicazione/colon/altre_info100colon.htm 100 domande colon: il documento È composto da 5 elementi coordinati tra loro: 9 9 9 9 9 Introduzione informazione per utenti di base informazione per utenti più approfondite istruzioni per l’esecuzione del test informazione per gli operatori 100 domande colon: il documento È composto da 5 elementi coordinati tra loro: Æ Æ Æ Æ Æ introduzione informazione per utenti di base informazione per utenti più approfondite istruzioni per l’esecuzione del test informazione per gli operatori 100 domande colon: il documento È composto da 5 elementi coordinati tra loro: 9 9 9 9 9 Introduzione informazione per utenti di base informazione per utenti più approfondite istruzioni per l’esecuzione del test informazione per gli operatori Le 100 domande: informazione per operatori Ogni sezione: ÆContiene le domande e le risposte delle “informazioni utenti più approfondite” Æ Ogni risposta è articolata su più livelli, fornendo diverse possibilità di approfondimento fornisce delle “chiavi di utilizzo”, suggerendo diverse possibilità a seconda del contesto in cui il materiale sarà usato Per ogni domanda sono previste: Æ considerazioni tecnico-scientifiche ad uso dell’operatore Æ suggerimenti sui modi della comunicazione Æ uno spazio libero per note aggiuntive utili per il miglioramento continuo http://www.osservatorionazionalescreening.it/ons/comunicazione/colon/screening100colon.htm Che difficoltà ha presentato questo lavoro? 9 Per molti degli aspetti esaminati non esistono studi controllati che forniscono una risposta. Abbiamo quindi dovuto ricorrere alla “migliore evidenza possibile” o alle “migliori pratiche” e prendere della decisioni che fossero condivise. Si è trattato di un processo lungo e non facile. 9 Abbiamo anche cercato di coniugare la correttezza dei contenuti con la loro rilevanza per i destinatari (utenti e operatori) e la loro comprensibilità da parte di questi Che difficoltà ha presentato questo lavoro? 9 È un approccio che ci ha posto continuamente il problema di scegliere: scelte lessicali, scelte tematiche (quali argomenti mantenere e quali togliere e in quali documenti), scelte riguardanti la struttura logico-organizzativa dei testi. E ovviamente abbiamo anche dovuto saper spiegare e condividere queste scelte con tutti i membri del gruppo e con i revisori esterni 9 Non è stato facile, in quanto noi operatori della sanità tendiamo a privilegiare la correttezza di quanto affermiamo rispetto alla sua comprensibilità da parte dei destinatari. La comprensibilità, in genere, tendiamo a darla per scontata, un non problema,“l’altra faccia della luna” Il futuro 9 Vogliamo aggiungere una sezione di domande e risposte sulla rettosigmoidoscopia 9 Vogliamo anche esplorare con il gruppo di lavoro GISCoR del 2° livello la possibilità di standardizzare le indicazioni alla preparazione della colonscopia 9 Ci proponiamo inoltre di aggiornare regolarmente le 100 domande, a scadenze almeno annuali, o minori se necessario 9 Pensiamo anche di aggiungere una sezione per gli operatori dedicata al “come” dire le cose, cioè a riflessioni sulle competenze relazionali che mettiamo in atto quando comunichiamo con le utenti Grazie per l’attenzione