Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI -
Guida ai Servizi
2015
Servizio di Nefrologia e Dialisi di Ozieri
Informazioni Generali
2
Organigramma
5
Organico
6
Accesso alle prestazioni
7
Informazioni sul ricovero in degenza
8
Informazioni sulla dialisi
10
Contatti e come raggiungerci
14
Gestione dei reclami/suggerimenti
16
Fac-simile domanda per posto dialisi
17
Fac-simile consenso informato per dialisi
18
Fac-simile consenso informato per terapia immunosoppressiva
19
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI INFORMAZIONI GENERALI
Storia e Logistica
La attività specialistica di diagnosi e cura delle malattie renali è iniziata a Ozieri nel Gennaio del
1983 con la istituzione del Centro Dialisi aggregato alla Divisione Ospedaliera di Medicina
Generale.
Nel 1988 la struttura è stata riorganizzata e con delibera della Regione Sardegna ( D.G.R. 23/78
del 13.07.88) è stato istituito il Servizio Autonomo di Nefrologia e Dialisi con dotazione di posti letto
di degenza e ampliamento della Dialisi allocata al 4° Piano del Presidio Ospedaliero.
Il 19 marzo 1990 è stato aperto una Centro dialisi inizialmente ad Assistenza limitata presso il
Poliambulatorio di Bono, attualmente attivo come Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata (CAD).
Mission e Organizzazione
La Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi si occupa dei pazienti affetti da malattie
renali acute e croniche, con funzione renale compromessa o ancora conservata. Da alcune
malattie renali si puo' guarire, ma altre malattie, renali e non, possono evolvere verso la
insufficienza renale cronica. La condizione di insufficienza renale e' spesso progressiva, con una
evoluzione in stadi fino a quello terminale che coincide con la totale insufficienza della funzione dei
reni con la conseguente necessità di un trattamento sostitutivo della funzione renale, ovvero la
dialisi o il trapianto di rene.
La insufficienza renale cronica è una condizione abbastanza diffusa e spesso non
riconosciuta. I dati statistici della situazione Italiana, abbastanza ottimistici rispetto al panorama
internazionale, indicano percentuali di prevalenza della insufficienza renale cronica dal 8 al 10%
della popolazione generale. Negli USA la percentuale accertata è del 13%. Questo significa che in
Italia, ogni mille persone ci sono dagli 80 ai 100 soggetti con una forma di alterazione della
funzione renale. Tali alterazioni funzionali sono suddivisibili in stadi di gravità, da quello piu' lieve
(1° stadio ) a quello piu' grave (5° stadio). Le statistiche dicono ormai chiaramente che i soggetti
con alterazione della funzione renale sono prevalentemente i diabetici e gli ipertesi e, data la
diffusione di queste condizioni, è comprensibile come vi possa essere una percentuale così
consistente di soggetti con diverso grado di insufficienza renale. Compito dei Medici di Medicina
Generale e degli Specialisti è perciò quello di individuare precocemente questa condizione, con
scrupolosa attenzione nei soggetti a rischio, e porre in essere tutte quelle iniziative utili a rallentare
il percorso della insufficienza renale.
Tutti i Nefrologi sono impegnati a governare le situazioni piu' complesse, in particolare a
partire dal 3° stadio della Insufficienza Renale Cronica, secondo le linee guida Nazionali ed
Internazionali.
La Struttura opera perciò su piu' fronti:
1) Attivita' di Degenza Ordinaria: quattro posti letto di competenza diretta e sotto la
responsabilità della S.C. di Nefrologia e Dialisi sono allocati presso la Divisione di
Medicina Generale. Questa attività è rivolta ai casi che necessitano di ricovero
ospedaliero e può conseguire ad un accesso al Servizio di Pronto Soccorso e
Accettazione del Presidio Ospedaliero o a seguito di una valutazione ambulatoriale,
o in consulenza, del Nefrologo strutturato che ritenesse utile e opportuna una
degenza ordinaria.
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI 2) Attività di Day Hospital: 1 posto letto disponibile in quei casi che per caratteristiche o
ciclicità possono essere affrontati con una breve degenza diurna
3) Attività Specialistica Ambulatoriale: sia presso la struttura di Ozieri che presso il
CAD di Bono si effettuano le visite Nefrologiche. Queste sono prevalentemente
programmate e destinate ai pazienti affetti da malattia renale cronica a partire dallo
stadio 3, ma si effettuano anche prime visite su richiesta del medico di Medicina
Generale o di altro Specialista.
Nei pazienti affetti da malattia renale cronica si applicano le Linee Guida della
Società Italiana di Nefrologia, acquisite dal Ministero della Salute nel Sistema
Nazionale delle Linee Guida, e volte a limitare la progressione della insufficienza
renale cronica e le sue complicanze, attraverso istruzioni circa le abitudini alimentari
e di vita, attraverso terapie e l'educazione al corretto uso dei farmaci.
4) Attività di diagnostica Ecografica: presso la Struttura di Ozieri si possono effettuare
Ecotomografie dell'apparato urinario dietro prenotazione CUP. La attività è garantita
da Specialisti nefrologi.
5) Attività di Dialisi Extracorporea: Il Centro Dialisi di Ozieri dispone di 7 posti rene - Au
neg. - per il trattamento sostitutivo dei pazienti con insufficienza renale cronica
terminale o per pazienti con temporanea insufficienza renale acuta. Il Centro Dialisi
di Bono dispone di 6 posti rene - Au neg. - per il trattamento sostitutivo dei pazienti
con insufficienza renale cronica terminale.
Si eseguono diverse tipologie di dialisi extracorporea: la bicarbonatodialisi standard;
la emodiafiltrazone senza acetato; la emodiafiltrazione in pre o post diluizione; la
emofiltrazione. Le metodiche sono applicate in base alle esigenze dei pazienti,
rispetto al carattere depurativo della tecnica e/o a aspetti di tolleranza emodinamica.
6) Immissione Lista Trapianti di Rene: la Struttura è impegnata a sollecitare e motivare
la iscrizione in lista d'attesa per il trapianto di rene sia dei pazienti eleggibili e già in
trattamento dialitico, sia dei pazienti in fase di insufficienza renale pre-dialitica ( preemptive). Vengono programmati ed eseguiti tutti gli accertamenti diagnostici,
strumentali e le verifiche periodiche per l'inserimento ed il mantenimento nella lista
d'attesa per il trapianto di rene.
7) Trattamenti di aferesi per le forme severe di Ipercolesterolemia Familiare. Come in
altre Strutture di Nefrologia e Dialisi in ambito Nazionale e Regionale, la particolare
competenza da parte del personale infermieristico nella gestione di tecniche di
terapia extracorporea, ha motivato la apertura di uno spazio assistenziale per i
pazienti affetti da gravi forme di Ipercolesterolemia ereditaria, con livelli molto
elevati di Colesterolo che possono essere ridotti solo con l'ausilio di particolari
tecniche di rimozione diretta dal sangue attraverso apparecchiature dedicate. I
pazienti affetti da queste forme di Ipercolesterolemia vengono periodicamente
sottoposti a trattamento di rimozione del colesterolo in eccesso con una terapia
basata sulla circolazione extracorporea del sangue e della durata di circa tre ore.
8) Laboratorio Specialistico di Nefrologia e Dialisi: Le norme per l'accreditamento delle
strutture equivalenti ai Centri Dialisi Ospedalieri (CDR) prevedono la presenza di un
laboratorio dedicato alla diagnostica ed al monitoraggio delle complicanze delle
malattie renali. Oltre alla diagnostica tradizionale sui sedimenti urinari o sulle
alterazioni dell'equilibrio acido-base, si eseguono test autoanticorpali specifici.
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9) Supporto Psicologico: la Struttura si avvale della consulenza di Psicologi della
Struttura Complessa di Psicologia Ospedaliera e delle Emergenze della ASL. Il
supporto psicologico è offerto sia ai pazienti che ai familiari dei pazienti. E' stata
progettata ed è attiva una specifica linea di intervento operativo psicologico per i
pazienti in trattamento dialitico e per i pazienti degenti o ambulatoriali
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI ORGANIGRAMMA
Nella Struttura operano diverse figure professionali
IL PERSONALE MEDICO: svolge attività di diagnosi e cura delle patologie in atto,
secondo le indicazioni delle più aggiornate evidenze scientifiche e applicandole opportunamente al
singolo caso, scegliendo le terapie e gli interventi più opportuni, discutendo i casi clinici più
complessi con il Direttore della Struttura.
Il lavoro si alterna tra reparto di Degenza, Sala Dialisi, Day Hospital ed Ambulatorio.
Tutti i Medici frequentano corsi di aggiornamento Aziendali e Specialistici secondo quanto previsto
dalle norme sulla Educazione Medica Continua (ECM).
L’INFERMIERE COORDINATORE: garantisce le condizioni organizzative ed il coordinamento del
personale non dirigente (infermieri ed operatori socio-sanitari). E' supervisore e garante del
rispetto della idoneità delle condizioni alberghiere, affinché la Struttura possa assolvere alle
proprie funzioni curative, diagnostiche ed assistenziali, in un’ottica di qualità dei servizi offerti.
GLI INFERMIERI PROFESSIONALI: sono responsabili dell’assistenza infermieristica. Sono
organizzati in turni giornalieri corrispondenti ai turni di dialisi extracorporea; nel proprio turno ogni
infermiere garantisce l’assistenza infermieristica al gruppo di utenti a lui affidato, avvalendosi, ove
necessario, dell’opera degli Operatori Socio-Sanitari (OSS). Anche gli Infermieri sono soggetti agli
obblighi di aggiornamento Aziendali e Specialistici secondo quanto previsto dalle norme sulla
Educazione Medica Continua (ECM)
GLI OPERATORI SOCIO SANITARI: svolgono attività domestico-alberghiere ed attività finalizzate
a soddisfare i bisogni di base dell’utente. Sono inoltre impegnati a collaborare, insieme ad altre
figure professionali, nella movimentazione dei materiali per dialisi e nella gestione delle scorte
magazzino.
ASSISTENTE TECNICO DI DIALISI: svolge attività di controllo e di supervisione sulle
apparecchiature elettromedicali ( Reni Artificiali ) e sugli impianti di trattamento dell'acqua per
dialisi. Sorveglia le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria affidate a ditte esterne.
COLLABORATORE AMMINISTRATIVO: sorveglia le giacenze di magazzino e organizza e stila gli
ordini periodici da inviare alla farmacia interna per tutti i materiali occorrenti per i trattamenti
dialitici. Coadiuva Dirigenti e Coordinatore nella stesura e rilascio di certificazioni occorrenti ai
pazienti. Suggerisce ai pazienti le modalità di inoltro e predispone le certificazioni periodiche ai fini
del rimborso chilometrico previsto dalle norme regionali per i pazienti in dialisi. Collabora nel
mantenimento dati e predispone report per la sorveglianza degli indicatori di efficienza della
Struttura. Coadiuva Dirigenti e Coordinatore infermieristico nella stesura dei turni di lavoro di tutto il
personale della Struttura.
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ORGANICO DELLA STRUTTURA COMPLESSA DI NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI
1)
Ricovero in Degenza: il ricovero può avvenire, così come in qualsiasi altra struttura, come
conseguenza di una Accettazione del Servizio di Pronto Soccorso che ravvisa elementi clinici
sufficienti per stabilirne l'appropriatezza. In subordine il Pronto Soccorso invia il paziente ad una
valutazione preliminare in consulenza, effettuata dallo specialista Nefrologo che, esaminato il
quadro complessivo, può suggerire l'opportunità di un ricovero, oppure, non ravvisandone la
opportunità, riinvia il paziente al Pronto Soccorso con eventuali suggerimenti circa una terapia
domiciliare o il ricovero presso altra specialità.
In alternativa il ricovero può anche essere programmato dallo stesso Specialista Nefrologo in
conseguenza di una valutazione ambulatoriale.
Nella evenienza che non vi sia posto letto disponibile, il paziente puo' essere temporaneamente
ricoverato presso altra struttura del Presidio Ospedaliero e gestito dai Dirigenti Medici del Servizio
di Nefrologia e Dialisi.
Durante la degenza vengono eseguiti tutti gli esami clinici, laboratoristici, strumentali e le
consulenze, ritenuti utili per la migliore gestione del caso clinico. Al termine del percorso di
degenza il paziente viene dimesso con le prescrizioni fornite nella lettera di dimissione e la scheda
della terapia che per i primi 30 giorni dalla dimissione viene fornita dalla Farmacia Interna
Ospedaliera.
La durata della Degenza Media calcolata nel 2014 è di 10,04 giorni, con limite inferiore di 3,5 giorni
e limite superiore di 16 giorni.
2)
Dialisi ed altri trattamenti extracorporei in struttura: la accettazione di un paziente con
insufficienza renale cronica terminale con l'indicazione al trattamento dialitico e che abbia
manifestato l'assenso al trattamento in forma scritta, è stabilito dal Responsabile della Struttura,
sentite le valutazioni espresse dai collaboratori. Valutata la disponibilità di posti rene per cronici, il
paziente viene accolto nella struttura più vicina al domicilio, ovvero il Centro Dialisi di Ozieri,
oppure il CAD di Bono. Nel caso di indisponibilità di posti rene per cronici, il paziente deve fare
richiesta scritta ( v. facsimile scheda di domanda “residente” ) e viene iscritto in lista d'attesa
secondo le normative in vigore che stabiliscono la priorità dettata dalla anzianità dialitica, ovvero la
data della prima dialisi, e, in subordine, la data di presentazione della domanda, qualora non vi
siano in lista pazienti che abbiamo già iniziato il trattamento dialitico presso altra struttura (Legge
Regionale 14 settembre 1993, n. 43 Art.3 Modifiche alla legge regionale 8 maggio 1985, n. 11: "Nuove
norme per le provvidenze a favore dei nefropatici".).
I pazienti ospiti, ovvero quei pazienti che richiedono un temporaneo accoglimento presso i Centri
Dialisi per motivi personali ( vacanze o altre esigenze personali, interventi chirurgici non urgenti e
programmabili ), vengono accolti solo se vi siano posti rene cronici liberi e disponibili. Le richieste
debbono essere inoltrate in forma scritta e corredate di informazioni cliniche ( v. facsimile scheda
di domanda “ospite” ). L'accoglimento delle richieste avviene secondo l'ordine cronologico di
presentazione della domanda.
3)
Dialisi Domiciliare: i pazienti che facciano richiesta, possono effettuare Dialisi Domiciliare a
seguito di una valutazione Medica sul possesso dei requisiti di idoneità clinica, di quelle igienicosanitarie del domicilio, e successivamente ad un periodo di addestramento del paziente stesso o
del partner che lo assiste.
4)
Prestazioni Ambulatoriali ( visite ed ecografie dell'apparato urinario ): le prime visite e le
Ecografie dell'Apparato Urinario sono prenotabili tramite CUP Aziendale. Le visite successive alla
prima, ovvero le visite di controllo per paziente con stadio uguale o superiore al 3° di Insufficienza
Renale Cronica, vengono programmate con una agenda pubblica interna secondo una scadenza
stabilita dal Nefrologo che tiene conto dello stadio e della complessità del quadro clinico.
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INFORMAZIONI SUL RICOVERO IN DEGENZA
E' a disposizione dei pazienti e dei familiari che li assistono un opuscolo informativo su alcuni
aspetti della degenza in Medicina Generale e che puo' essere fornito agli interessati facendone
richiesta alla Coordinatrice competente
Effetti personali occorrenti:
Biancheria personale, pigiama e/o camicia da notte, vestaglia e/o giacca da camera, calzini,
pantofole, asciugamani, sapone, spazzolino da denti e dentifricio, pettine, necessario per barba.
Si consiglia di non tenere in ospedale gioielli, oggetti di valore e somme di denaro rilevanti.
Documenti:
Carta d'identità
Tessera sanitaria con Codice fiscale (tessera sanitaria del Ministero delle Finanze)
Eventuali certificazioni di esenzioni o invalidità
Eventuale documentazione clinica posseduta.
Farmaci assunti a domicilio (anche se si tratti di lassativi, antidolorifici o sciroppi per la tosse).
Accoglienza in reparto:
il paziente è ricevuto dal Coordinatore Infermieristico di Medicina Generale , che ospita anche la
degenza Nefrologica, o dal personale infermieristico. Viene assegnato il letto di Degenza di
Nefrologia, l’armadietto, il comodino e sono date indicazioni per l’uso delle luci e del campanello. Al
momento del ricovero viene chiesto se e a chi possano essere date informazioni sul proprio stato
di salute indicando generalità e numero di telefono che vengono inseriti nella cartella clinica.
Orari della Degenza:
dalle ore 7,00: inizio dell’attività assistenziale - rifacimento letti - rilevazione temperatura - eventuali
prelievi – terapia - indagini diagnostiche
ore 8,30: colazione
dalle ore 10: visite mediche
ore 12,00: pranzo
ore 12,30: eventuale dimissione e rilascio prescrizione farmaci da ritirare c/o la Farmacia
Ospedaliera
ore 13 – 14: visite di parenti e amici
dalle ore 15,00 : attività assistenziale - terapie - assistenza infermieristica su paziente - visita
medica - indagini diagnostiche
ore 18,00: cena
ore 19,00 – 20,00: visite di parenti e amici
ore 21,30: riposo
Pasti:
I pasti principali vengono serviti ai seguenti orari: il pranzo – ore 12,00 la cena - ore 18,00
Nel caso in cui venga prescritta l'alimentazione ordinaria è di norma consentita la scelta tra alcuni
primi piatti e alcuni secondi. I degenti cui viene assegnata una dieta speciale sono tenuti a
rispettarla rigorosamente e così le eventuali prescrizioni di temporaneo digiuno.
Non è opportuno assumere cibi, bevande o medicinali diversi o in aggiunta a quelli previsti dal
personale sanitario del reparto.
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI Visite:
Si richiede a familiari e amici dei degenti:
 il rispetto degli orari di visita, al fine di non intralciare le normali attività assistenziali di
reparto;
 di evitare il sovraffollamento delle stanze di degenza limitando a due il numero di visitatori
ammessi contemporaneamente al letto;
 di tenere un comportamento corretto, rispettoso dell'ambiente e delle esigenze degli altri
degenti;
 di non portare ai degenti cibi, medicinali o bevande che potrebbero interferire con le
pratiche diagnostiche e terapeutiche in atto;
Assistenza ai pazienti
In casi particolari, è possibile la presenza costante accanto al ricoverato di un familiare o di una
persona di fiducia che non può però svolgere funzioni proprie del personale sanitario, al quale
devono offrire la massima collaborazione. La presenza del familiare ha lo scopo di sorvegliare da
vicino il ricoverato, tranquillizzarlo ed eventualmente richiamare l'attenzione del personale
infermieristico per eventuali bisogni.
L’assistenza può essere anche di natura privata (a pagamento), attraverso personale contattato e
sotto la responsabilità del paziente o dei suoi familiari.
E' necessario in ogni caso concordare le modalità di queste presenze, che devono essere limitate
a casi particolari, con il Coordinatore Caposala o l'Infermiera Professionale, sentito il medico
responsabile.
Permessi di uscita
Per eccezionali inderogabili esigenze il paziente può chiedere di uscire dall'ambiente ospedaliero
richiedendo un permesso da usufruire nell'arco della giornata.
La concessione di tale permesso è di competenza del Medico responsabile presente in servizio, il
quale provvederà a rilasciarlo ove non sussistano controindicazioni cliniche.
Al di fuori della circostanza indicata il degente è tenuto a non allontanarsi dal reparto, soprattutto
negli orari dei pasti o negli orari in cui vengano effettuate prestazioni diagnostiche e terapeutiche di
cui deve essere preventivamente informato.
Nel caso in cui dovesse assentarsi dalla propria stanza anche senza uscire dall'Ospedale, il
degente dovrà comunque avvertire sempre il personale di assistenza.
Consenso informato
L’utente ha diritto ad essere compiutamente informato sullo stato di avanzamento dei piani
diagnostico-terapeutici e ad esprimere o negare il proprio consenso alle terapie proposte o alle
procedure.
Durante la permanenza in Ospedale verrà richiesto un consenso generale e consensi informati
specifici, come previsto dalla normativa vigente, per le procedure di carattere invasivo e/o più
complesse.
Le procedure che richiedono un consenso informato sono le seguenti:
Trattamento sanitario, diagnostico terapeutico e chirurgico
Sperimentazioni cliniche
Trattamento dei dati personali.
Il Consenso prevede più fasi, si giova dell’ausilio di materiale informativo periodicamente
aggiornato e può essere ritirato in qualsiasi momento.
Copia della Cartella Clinica può essere richiesta dai pazienti o da un loro congiunto
delegato, dopo la dimissione, direttamente all’Ufficio Cartelle Cliniche sito al piano primo
c/o la Direzione Sanitaria della ala Amministrativa del Presidio Ospedaliero di Ozieri . Orari:
Lunedì - Venerdì: 8,30-12,30
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI INFORMAZIONI SULLA DIALISI
Tutti i pazienti in trattamento emodialitico cronico presso questa Struttura sono sottoposti
periodicamente ad esami laboratoristici e strumentali al fine di garantire un adeguato trattamento
dialitico secondo le più accreditate evidenze scientifiche. Gli esami vengono estesi anche alle
patologie correlate, ed in particolare:
 monitoraggio nutrizionale con test mensile sulla introduzione proteica (PCR/PNA)
 monitoraggio mensile dei virus Epatitici e relativa vaccinazione
 verifica quadrimestrale della funzionalità epatica e del quadro nutrizionale
 verifica semestrale della attività delle paratiroidi e del livello di vit D
 verifica annuale della integrità ossea, della funzionalità cardiaca e dei livelli di colesterolo
 verifica annuale del sangue occulto e, nei maschi >75aa, del PSA
A richiesta del paziente vengono fornite copie degli esami di laboratorio.
Le sedute dialitiche sono programmate e/o variate per durata e tipologia secondo prescrizione
medica, previa comunicazione al paziente. Le sedute iniziano:
- il mattino alle 7.45
- il pomeriggio alle 13.45
L'ordine di chiamata del paziente in sala dialisi per l'inizio del trattamento è esclusivamente in
funzione della preparazione delle apparecchiature, anche in considerazione del verificarsi di
possibili problemi tecnici, e della prevista durata del trattamento dialitico. L'ordine di arrivo dei
pazienti in sala d'attesa non rappresenta in nessun caso un elemento di priorità.
Il turno delle sedute dialitiche può essere modificato sia dal paziente, su richiesta e previa
disponibilità, sia dal reparto per precise esigenze cliniche e di servizio. Questo ultimo aspetto è
stato inserito nel consenso al trattamento dialitico che viene sottoscritto dal paziente prima di
iniziare il percorso terapeutico ( v. allegato pag. 17 ).
Altre patologie
Per le malattie di pertinenza non Nefrologica e non collegate alla Insufficienza Renale o alla Dialisi,
i pazienti e/o i familiari che li assistono, provvedono autonomamente ai controlli clinici e
laboratoristici, così anche per i farmaci, previsti e richiesti dallo Specialista competente o dal
Medico di Medicina Generale che ha in carico l'assistito.
E' richiesto altresì ai pazienti in trattamento dialitico e/o ai familiari che li assistono, di ottenere
tempestivamente tutte le indicazioni necessarie rivolgendosi al Medico di Medicina Generale o di
Continuità Assistenziale per qualsivoglia evento patologico che abbia luogo nell'intervallo
interdialitico e seguire le prescrizioni conseguenti, sia che riguardino eventuali indagini cliniche,
ricoveri ospedalieri o prescrizioni di farmaci, senza attendere il giorno ed il turno della dialisi.
Successivamente di informare subito il medico Nefrologo, prendendo contatti immediati con il
Centro Dialisi. Lo specialista che ha in cura il paziente stabilirà se l'evento abbia o meno rilevanza
e se occorra una qualche modifica alle indicazioni fornite dal MMG ( Medico di fiducia) o dal
Medico di Continuità assistenziale (Guardia Medica).
Riscaldamento e Climatizzazione
Tutti gli ambienti dedicati alla dialisi, ivi inclusi spogliatoi e sale d'attesa sono dotati di impianti di
riscaldamento e climatizzazione sottoposti a programma di manutenzione esternalizzato. La scelta
delle condizioni climatiche interne è in funzione di una temperatura standard, non personalizzabile
caso per caso. Qualora i pazienti ravvisassero disservizi sono pregati di darne tempestiva
informazione alla Coordinatrice della Struttura la quale provvederà a darne comunicazione agli
uffici preposti.
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI Norme igieniche
Si deve ricordare che alla base della prevenzione delle infezioni vi è l’igiene personale. Tutti i
pazienti sono invitati ad avere la massima cura del loro corpo e in particolare del braccio della
fistola o dell'area attigua alla medicazione della emergenza del catetere vascolare; in questo ultimo
caso, la immersione in acqua è controindicata salva la presenza di efficienti medicazioni a tenuta
stagna; è inoltre opportuno che i pazienti si lavino correttamente le mani prima del trattamento
dialitico.
Per permettere la pulizia degli ambienti e la preparazione dei macchinari non si può entrare nelle
stanze dialisi prima delle ore 7.45 per il turno del mattino e prima delle ore 13.45 per il turno
pomeridiano.
In sala dialisi si può trascorrere il tempo riposando, chiacchierando, leggendo, usando
apparecchiature audio-visive ( preferibilmente con le cuffie) o guardando la televisione. Durante la
seduta è previsto il consumo di un pasto leggero con bevanda, salvo esigenze connesse a prelievi
di sangue, distribuito dal personale addetto, da assumere con moderazione. Per eventuali
esigenze cliniche il paziente può essere invitato a sostare per qualche tempo dopo la fine della
seduta dialitica.
Sempre per motivi igienici, in sala dialisi si può entrare solo in pigiama e pantofole o comunque
con vestiario dedicato, pratico e facilmente lavabile; non è consentito entrare con gli abiti usati
all’esterno del centro.
Spogliatoio
Sono a disposizione dei pazienti spogliatoi distinti per sesso, con armadietti individuali in cui
possono essere riposti i vestiti e gli effetti personali. Si consiglia di non tenervi gioielli, oggetti di
valore o documenti.
Visite di parenti o di altre persone
Durante la seduta di dialisi non sono permesse visite per motivi sia igienici che di privacy degli altri
pazienti. In casi eccezionali possono essere ammesse in sala dialisi persone estranee, ma è
necessario il permesso della Coordinatrice e/o dell’infermiera in turno; il personale fornirà
all’eventuale visitatore il vestiario e le istruzioni necessarie per accedere alla sala dialisi.
Accesso vascolare.
I pazienti devono aver cura dell’accesso vascolare, controllando la funzionalità e la pulizia della
fistola o del catetere secondo i protocolli illustrati dal personale medico e infermieristico. Qualora i
pazienti avessero dei dubbi sulla funzionalità della fistola, per esempio un dolore insolito, o dubbi
sulla medicazione del catetere o su qualsiasi altro aspetto riguardante la dialisi e il loro stato di
salute mentre si trovino lontani dal centro, è opportuno che essi telefonino senza esitazioni al
Centro per le istruzioni del caso.
La Struttura dispone di un servizio di pronta disponibilità notturna e festiva, perciò i pazienti e/o i
familiari sono vivamente invitati ad annotarsi i numeri di telefono del Centro Dialisi.
Dieta
È vitale seguire le raccomandazioni dietetiche ricevute dal Nefrologo. In particolare i pazienti sono
tenuti a limitare l'assunzione di liquidi, in qualsiasi forma, e di tener conto di quegli alimenti ad alto
contenuto liquido.
Inoltre, al fine di mantenere un adeguato stato di nutrizione e salute e per prevenire eventuali
eccessi di assunzione in particolare di potassio e di fosforo, sono a disposizione dei pazienti delle
schede informative da richiedere al personale infermieristico o al Nefrologo.
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI Trasporti
Il trasporto verso e dal Centro Dialisi nei giorni di trattamento è a carico del paziente. La Regione
Sardegna ha stabilito il diritto per il nefropatico alla corresponsione di un rimborso chilometrico in
funzione della percorrenza dalla abitazione al Centro Dialisi e viceversa (Legge Regionale 14
settembre 1993, n. 43 Art.3 Modifiche alla legge regionale 8 maggio 1985, n. 11: "Nuove norme per le
provvidenze a favore dei nefropatici".). La Struttura fornisce tramite la Segreteria tutti gli attestati da
presentare agli uffici competenti ( Comuni ).
Viaggi e vacanze
Qualora lo desiderassero, i pazienti, sentito il parere del medico del centro, possono trascorrere
brevi soggiorni presso altre località prossime a Srutture di Dialisi. In questo caso il paziente
provvede a prenotare il posto-dialisi nella località in cui ci si voglia recare, seguendo le procedure
e le formalità che vengono chieste dalla struttura accettante.
Ricoveri
Se un paziente dovesse essere ricoverato all’improvviso, è opportuno si ricordi di avvisare sia il
Pronto Soccorso, sia il reparto accettante (se diverso dalla nefrologia) che è un paziente
sottoposto a trattamento dialitico; ciò con lo scopo di far avvisare il centro della presenza del
paziente in Ospedale.
Informazioni e colloqui con i medici
Il medico sorveglia di norma le attività della sala dialisi durante tutte le sedute dialitiche ed i
pazienti avranno quindi la possibilità di parlargli regolarmente o nel caso richiedergli un colloquio
riservato. Lo stesso può essere richiesto al Direttore Responsabile della Struttura
Per i parenti i medici sono disponibili sempre in caso di emergenza, compatibilmente con le
esigenze di servizio. Per ricevere informazioni sui pazienti (se provvisti di delega) senza motivi
d’urgenza, è necessario che i parenti fissino un appuntamento con i medici o con il Direttore
responsabile della Struttura.
Consenso informato
Oltre a quanto previsto e descritto a proposito della degenza (v. sopra) , il consenso informato
viene richiesto al paziente che necessita di trattamento dialitico al fine di decidere se aderire o
meno (rifiuto) al programma di terapia previsto.
Il paziente conserva il diritto a recedere dalla propria decisione e puo' in qualsiasi momento
stabilire di cessare il programma di trattamento (rinuncia).
Il paziente conserva una copia del consenso informato che ha sottoscritto.
I medici non possono effettuare alcun trattamento o procedura diagnostica senza il consenso del
paziente.
Qui di seguito alcuni stralci del Comitato Nazionale di Bioetica e altri riferimenti giurisprudenziali:
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA
RIFIUTO E RINUNCIA CONSAPEVOLE AL TRATTAMENTO SANITARIO NELLA RELAZIONE PAZIENTEMEDICO - 24 OTTOBRE 2008
Sul piano giuridico, l’impossibilità di delineare un obbligo generale di curarsi – la cui coercibilità, peraltro,
sarebbe di regola esclusa – trova fondamento nella Carta costituzionale. Vengono specialmente in rilievo
l’art. 13 Cost., che sancisce l’inviolabilità della libertà personale, il cui contenuto minimo e incontrovertibile è
rappresentato dalla possibilità per il soggetto di dominare in via esclusiva la propria sfera fisica, sia pure
entro i limiti e gli obblighi posti dall’ordinamento; e soprattutto l’art. 32, co. 2, Cost., che dispone: “Nessuno
può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non
può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
I limiti e le garanzie sancite dall’art. 32 Cost. trovano riscontro tanto nella normativa di rango ordinario,
quanto in varie pronunce della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, nonché a livello della
giurisprudenza di merito. Si riflettono inoltre in varie disposizioni del codice di deontologia medica , in
particolare agli artt. 35 e 37, Capo IV (intitolato Informazione e consenso ).
A livello sovranazionale, i medesimi principi informano sia la Convenzione sui diritti dell’uomo e la
biomedicina (Convenzione di Oviedo) del 1997 – che all’art. 5 stabilisce che “un intervento nel campo della
salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e
informato” – sia la Carta dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Unione Europea del 2000, che al Capo I, art.
3, afferma: “Nell'ambito della medicina e della biologia deve essere in particolare rispettato il consenso libero
e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge”.
IV Sezione penale della Cassazione.
La sentenza n. 45126/2008 afferma che :
“non è attribuibile al medico un generale diritto di curare, a fronte del quale non avrebbe alcun rilievo la
volontà dell’ammalato, che si troverebbe in una posizione di soggezione su cui il medico potrebbe ad libitum
intervenire, con il solo limite della propria coscienza”.
“Il consenso informato permette non solo di scegliere il trattamento medico, ma anche di eventualmente
rifiutare la terapia e di decidere consapevolmente di interromperla, in tutte le fasi della vita, anche in quella
terminale”.
“La mancanza del consenso del paziente o l'invalidità del consenso determinano l'arbitrarietà del trattamento
medico chirurgico e , quindi, la sua rilevanza penale, in quanto compiuto in violazione della sfera personale
del soggetto e del suo diritto di decidere se permettere interventi estranei sul proprio corpo".
Trib. Milano, sez. VII, 14/05/1998, n. 5510
Il consenso informato è personale e se il paziente è capace di intendere e volere il parente non può
prendere decisioni in sua vece. (...) un familiare del paziente, per quanto abbia una prossimità maggiore
rispetto al medico con la persona del paziente, non può assurgere alla figura di nuncius della sua volontà, se
questi è capace di intendere e volere, non potendo prendere decisioni in sostituzione del diretto interessato.
(...) il Tribunale non giustifica il fatto di aver ritenuto sufficiente la prestazione del consenso da parte di un
parente, il qua-e non aveva alcun potere di sostituirsi alla persona legittimata ad assentire interventi sul
proprio corpo.
Tribunale penale di Roma, 17/10/2007, n. 2049
Non è punibile il medico che, con il consenso del paziente, proceda all'interruzione della terapia di
ventilazione assistita, somministrando allo stesso tempo una terapia sedativa.
Il giudice ha osservato che la condotta tenuta dal medico rientra nella fattispecie dell'omicidio del
consenziente prevista dall'articolo 579 del Codice penale, ma che l'imputato non è punibile in quanto la
prosecuzione della ventilazione era stata rifiutata dal paziente che aveva così esercitato il diritto di
autodeterminazione rispetto ai trattamenti sanitari sancito dall'articolo 32 della Costituzione.
Nella motivazione della sentenza viene accuratamente esaminata la questione della validità del desiderio
espresso dal malato di non subire ulteriormente la prosecuzione della terapia in atto e si sottolinea che il
dissenso del paziente aveva tutti i requisiti prescritti in quanto manifestato con una volontà personale,
autentica, informata, reale e attuale. In presenza di una decisa e contraria volontà del paziente, non è lecito,
quindi, continuare nella somministrazione di una terapia medica, anche di sostegno vitale, come la
ventilazione assistita.
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI CONTATTI:
Se L’Utente e/o i Familiari hanno necessità di contattare il Coordinatore Infermieristico per ogni
necessità correlata al trattamento dialitico, si potranno utilizzare i seguenti recapiti:
Servizio di Emodialisi di Ozieri:
Coordinatore: Tel. 079/779216
Sala Dialisi: Tel. 079/779219
Fax: 079/770520
Servizio di Emodialisi CAD di Bono:
Coordinatore : Tel. 079/779216
Sala Dialisi : 079/791041
Per ogni altra esigenza:
Segreteria S.C. Nefrologia e Dialisi c/o P.O. “A. Segni” di Ozieri:
Tel. 079779222 ( ore 8 – 14 )
Fax : 079/770520
email: [email protected]
Come raggiungerci
Indirizzo della Struttura di Ozieri:
I locali del Centro Dialisi si trovano al 4° Piano dell'Ospedale di Ozieri,
via San Michele snc
07014 Ozieri – SS –
Coordinate GPS, sistema sessagesimale : 40° 34' 51” N
9° 00' 10” E
“
sistema decimale
40,5870° N
9,0022° E
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI Indirizzo della Struttura di Bono:
Il locali del Centro Dialisi di Bono si trovano al 1° Piano del Poliambulatorio San Francesco,
viale San Francesco snc,
07011 Bono – SS –
Coordinate GPS, sistema sessagesimale : 40° 24' 56,16'' N
9° 1' 59,88'' E
“
, sistema decimale
40,4156° N
9,0333° E
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI LA GESTIONE DEI RECLAMI
Per eventuali reclami, segnalazioni o proposte, contattare:
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Sassari, Palazzo Rosa - Via Monte Grappa, 82 - Piano Terra Tel. 079 2061892 / 2061972
Fax 079 2062734
Orario al Pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30
lunedì, martedì, mercoledì pomeriggio previo appuntamento
[email protected]
[email protected]
link URP:
http://www.aslsassari.it/index.php?xsl=15&s=1&v=9&c=3558&esn=Primo+piano&na=1&n=10
v. modulo presentazione reclami, suggerimenti, elogi
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI Domanda inserimento in trattamento dialitico
Al Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero
Al Direttore del Servizio di Nefrologia e Dialisi
Via San Michele s.n.c.
07014 Ozieri
FAX DIREZIONE SANITARIA 079779445
Il/la sottoscritto/a _______________________________________________
Nato/a il __________________
a __________________________
e residente in
_________________________ Via _______________________ telefono ______________
email ______________________________ FAX _________________
Chiede di essere accettato/a per il trattamento dialitico presso il Centro Dialisi di (barrare la casella
che interessa: possono anche essere barrati i due Centri indicando una sola priorità):
OZIERI
con priorità
BONO
con priorità
In qualità di residente. A tale scopo dichiara:
di non aver ancora iniziato il trattamento dialitico
di aver iniziato il trattamento dialitico nel Centro Dialisi
di ___________________ a partire dal _____________________________
In qualità di ospite temporaneo dal __________________ al _____________________
Il/la sottoscritto/a è consapevole che, nel caso di mancanza di posti rene per cronici, il
paziente residente, e che non ha ancora iniziato il trattamento dialitico, verrà posto in lista d’attesa
secondo l’ordine di presentazione della domanda;
che il paziente che ha già iniziato il trattamento dialitico presso altra struttura verrà posto in
lista d’attesa secondo l’ordine cronologico della data del primo trattamento dialitico;
che il paziente ospite temporaneo può essere accolto solo nel caso di posti rene cronici
disponibili in ragione del periodo scelto e secondo l’ordine di presentazione della domanda;
che la presente richiesta dovrà essere inviata al FAX della Direzione di Presidio dove verrà
assegnato un numero di protocollo.
Si allega documentazione clinica e/o scheda di dialisi
Firma ______________________________
Data __________________
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI -
Ozieri ,_________________
CONSENSO INFORMATO AL TRATTAMENTO SOSTITUTIVO DI FUNZIONALITA' RENALE
Io sottoscritto ___________________________________
nato a ________________________________ il ______________
□
□
in qualità di assistito dal Servizio di Nefrologia e Dialisi
in qualità di congiunto che esercita la potestà
Dichiaro
Di essere stato informato in modo chiaro ed a me interamente comprensibile dal
Dr. _______________________________




che il mio stato di insufficienza renale non può essere trattato con la sola terapia
conservativa e/o farmacologia;
che il perdurare di tale condizione sarebbe incompatibile con la vita stessa;
che il trattamento dialitico e le procedure ad esso connesse, propostimi ed illustratimi, non
sono esenti da rischi per la vita stessa;
e della necessità di sottopormi al trattamento dialitico:
consapevole di quanto sopra:
□
non acconsento
_______________________
Firma
□
acconsento alla esecuzione della terapia dialitica propostami, ivi compreso l'allestimento di
un accesso vascolare, nonché alle terapie farmacologiche che si rendessero necessarie o utili
durante la dialisi
_________________________
Firma
Sono consapevole che i tempi, i turni e le tecnologie di trattamento possono essere modificati, per
motivi tecnici e organizzativi
_________________________
Firma
Sono consapevole che per gli eventi patologici e le malattie non collegate alla insufficienza renale
e alla dialisi, dovrò essere assistito dal Medico di Medicina Generale
_________________________
Firma
Rilascio il consenso al trattamento dei dati personali e sensibili ai sensi della normativa vigente
_________________________
Firma
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI FOGLIO INFORMATIVO PER IL PAZIENTE E CONSENSO INFORMATO PER LA TERAPIA
DELLA GLOMERULO NEFRITE MEMBRANOSA SECONDO IL PROTOCOLLO PONTICELLI E
SUE VARIANTI
La malattia renale di cui Lei è affetto ( "Glomerulonefrite Membranosa" ) è una delle
glomerulonefriti più diffuse. Il decorso è relativamente benigno in molti pazienti: circa un 25%
guarisce spontaneamente, un 25% sviluppa una proteinuria persistente non nefrosica, un 25%
sviluppa una Sindrome nefrosica persistente con proteinuria rilevante, e un 25% evolve fino
all'insufficienza renale terminale. Proprio la presenza di una perdita urinaria rilevante di proteine,
come nel Suo caso, costituisce un fattore sfavorevole nella evoluzione della malattia. Questo
significa che, se la glomerulonefrite viene lasciata a sè, è probabile che si abbia un progressivo
peggioramento del danno renale.
Purtroppo non esiste ancora una cura sicuramente efficace per questa malattia.
Tuttavia, diversi studi condotti in diversi Centri italiani e esteri, hanno dimostrato una certa,
variabile, efficacia di brevi cicli (6 mesi) di terapia con corticosteroidi e agenti citotossici. Alcuni
studi (gruppo Ponticelli) con questi farmaci hanno dimostrato una efficacia in piu' del 60 % dei casi.
Inoltre, questo schema terapeutico non ha determinato la frequente comparsa di effetti indesiderati
importanti. Non vi è, comunque, la certezza che questa terapia guarisca sempre la
glomerulonefrite, ma a volte determina solo un ritardo nella comparsa del peggioramento del
danno renale.
Entrambi i farmaci impiegati possono determinare la comparsa di effetti collaterali indesiderati.
I più comuni effetti provocati dai corticosteroidi sono: ritenzione idrosalina con aumento di peso,
ipertensione arteriosa, osteoporosi, ulcere peptiche, diminuita tolleranza agli zuccheri,
modificazioni della fisionomia ("faccia di luna"), cataratta, irrequietezza.
I più comuni effetti provocati dagli agenti citotossici ( chlorambucil o ciclofosfamide ) sono:
diminuzione dei globuli bianchi e delle piastrine, nausea, alterazioni della funzionalità epatica,
dolori muscolari ed articolari, ed aumentato rischio di linfomi e tumori cutanei, cistite emorragica
( ciclofosfamide).
Per una piu' ampia conoscenza degli effetti avversi le verranno forniti i foglietti illustrativi dei
farmaci utilizzati, oltre a quanto riportato nell'allegato A).
Tuttavia la brevita' del ciclo e l'alternanza nella somministrazione di questi farmaci sono volti a
minimizzare la possibilita' e la gravita' di effetti collaterali.
A tal fine e' opportuno che il paziente segua una corretta alimentazione, senza eccessi, con
particolare riferimento alla assunzione di zuccheri, e che inoltre compia ogni sforzo possibile per il
raggiungimento o il mantenimento di un adeguato peso corporeo.
E' inoltre necessario che il paziente non assuma farmaci senza la preventiva autorizzazione dei
medici della Struttura.
Se infine Lei è una donna in età fertile dovrà far uso, durante tutto il periodo dello studio, di un
efficace metodo contraccettivo.
Se desidera ulteriori chiarimenti, può rivolgersi a un medico della Struttura, che provvederà a
rispondere esaurientemente a tutte le Sue domande.
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI CONSENSO INFORMATO SCRITTO
Mi è stata data l'opportunità di informarmi e di porre domande sulla terapia.
Ho avuto il tempo sufficiente per prendere una decisione in merito, avendo chiarito con il medico e
letto il presente foglio informativo, ivi compreso l'allegato A) che segue.
La natura, i benefici, i possibili rischi di questa terapia e gli effetti dei farmaci impiegati, mi sono
chiari.
Con la presente dichiarazione acconsento al trattamento con i farmaci su descritti.
Autorizzo a rendere disponibili i dati delle mie mie cartelle cliniche nel totale rispetto della mia
privacy.
Firma del paziente .........................................................................................
Nome del paziente ........................................................................................
Data ....................................................
Firma del Medico Responsabile .......................................................................
Nome del Medico Responsabile .....................................................................
Data ....................................................
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI Allegato A)
Informazioni utili per il Paziente con Immunosoppressione per Nefrite
Avvertenza:
questo materiale vi fornisce delle informazioni generali e non sostituisce i consigli del medico.
Dovete contattare il vostro medico per rivolgergli qualsiasi domanda relativa alla vostra salute,
terapia o cura.
Numerose malattie renali che colpiscono prevalentemente il rene, come alcune nefriti (malattie
renali primitive) ed altre malattie che interessano il rene assieme ad altri organi (malattie generali o
sistemiche), come ad esempio il lupus, possono essere causate da alterazioni immunologiche.
I farmaci immunosoppressori sono in grado di ridurre la risposta immunitaria del paziente e di
contrastare i meccanismi responsabili del danno renale che nelle glomerulonefriti è caratterizzato
prevalentemente da un’ infiammazione dei glomeruli, organuli deputati alla filtrazione del sangue
con produzione di urina.
I principali farmaci immunosoppressori utilizzati sono:
· Derivati del cortisone o corticosteroidi (Deltacortene- Urbason)
· Ciclosporina (Neoral)
· Micofenolato mofetile (Cellcept)
· Azatioprina (generico)
· Ciclofosfamide (generico)
· Clorambucile (generico)
La biopsia renale è un indagine spesso indispensabile per la diagnosi del tipo di nefrite e per la
scelta della terapia da somministrare.
La terapia immunosoppressiva è in grado di attenuare la inappropriata risposta del sistema
immunitario responsabile della nefrite, ma determina anche una riduzione della normale
sorveglianza dell’ organismo nei confronti di infezioni e tumori (immunodeficienza).
Il grado d’immunodeficienza dipende dal tipo di malattia che deve essere trattata, dalle dosi dei
singoli farmaci, dalle combinazioni di più farmaci che spesso possono avere un effetto potenziato.
Come tutti i farmaci, anche gli immunosoppressori hanno effetti tossici, che a volte possono essere
seri. Tutti i farmaci possono aumentare la suscettibilità alle infezioni, alcuni causano perdita dei
capelli, altri possono causare soppressione midollare o aumentare il rischio di alcuni tipi di tumore.
I medici sono attenti nel monitorare potenziali problemi attraverso esami laboratoristici o altri
metodi e possono così modificare i dosaggi dei farmaci di fronte alla comparsa di determinati effetti
indesiderati. La scelta del farmaco immunosoppressivo dipende da vari fattori come il tipo di nefrite
e il suo grado di evoluzione, dei benefici terapeutici attesi, dagli effetti collaterali, e dalle preferenze
del paziente. Prima di iniziare il trattamento il medico discute con il paziente l’obiettivo della
terapia, la durata del ciclo terapeutico, le dosi del farmaco, gli effetti collaterali e la potenziale
tossicità dei vari farmaci proposti e del tipo e frequenza dei controlli da eseguire.
Una volta iniziata la terapia immunosoppressiva il paziente deve tenere in considerazione che le
proprie difese immunitarie sono temporaneamente ridotte e che dovrà usare alcune misure
protettive che gli consentano di avere una soddisfacente vita di relazione ma anche di difendersi
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI dal maggiore rischio di infezioni.
Salvo in alcune situazioni molto limitate che vengono sempre indicate dal medico, non è
necessario che il paziente usi la mascherina quando si hanno contatti con le altre persone; è
sufficiente evitare luoghi affollati, i contatti con persone malate (Varicella, Herpes Zoster), ed
animali non controllati dal veterinario. E’ utile effettuare la vaccinazione contro l’influenza (ogni
anno), e lo pneumococco (ogni 5 anni), l’epatite B (tutti i malati renali dovrebbero essere protetti da
questo virus), e di altre malattie esantematiche se ancora non si è immunizzati. I pazienti con
immunosoppressione non dovrebbero essere vaccinazioni con germi vivi (ad esempio vaiolo e
tubercolosi). E’ da tenere in considerazione che alcuni farmaci possono dare importanti alterazioni
e che possono interagire con altri farmaci e causare effetti indesiderati, per cui è necessario
consulto e collaborazione tra medico curante e specialista per evitare prescrizioni diverse che
possono disturbarsi a vicenda.
Farmaci
immunosoppressori:
necessità
e
vantaggi
del
loro
uso:
I farmaci immunosoppressori più comunemente usati in clinica hanno il grande vantaggio che,
qualora vengano somministrati in maniera adeguata, riducono il rischio che la nefrite o altre
malattie dovute ad alterazioni del sistema immunitario (malattie autoimmuni) portino ad un danno
renale avanzato e alla conseguente necessità di dialisi. E’ comunque molto importante che il
paziente sappia riconoscere i principali effetti collaterali dei farmaci immunosoppressori.
Corticosteroidi (derivati del Cortisone): Deltacortene, Urbason
Uso clinico: Il cortisone è il più comune farmaco immunosoppressivo e viene utilizzato a dosi
elevate nella fase iniziale di tutte le nefriti, successivamente viene utilizzato a dosaggi più bassi e a
giorni
alterni
per
limitare
il
rischio
di
effetti
collaterali.
Effetti collaterali principali dei cortisonici:
Le alterazioni da corticosteroidi sono legate sia alla dose ed alla durata del trattamento. Gli effetti
collaterali del cortisone spaziano da quelli non necessariamente seri ma spiacevoli per il paziente
(come l’aspetto “a luna piena” del viso e l’adiposità del dorso) a quelli più pericolosi per la vita
come le infezioni severe. Sfortunatamente molti precoci effetti avversi dei corticosteroidi sono
spesso asintomatici (osteoporosi vertebrale, cataratta) sino alle manifestazioni tardive che
richiedono l’intervento medico (fratture vertebrali o cataratta da trattare chirurgicamente). Esistono
però efficaci misure preventive per l’osteoporosi, come l’attività fisica, l’assunzione di calcio e di
alcuni farmaci, come i bifosfonati. (alendronato)
A livello cutaneo i corticosteroidi possono causare assottigliamento della cute, a volte con
comparsa di piccole chiazze emorragiche (porpora), acne, alopecia, ipertricosi (aumento della
peluria) e strie cutanee (smagliature). Il trattamento con alti dosaggi può causare lo sviluppo di un
aspetto cushingoide (reversibile alla sospensione del farmaco) con obesità del tronco, faccia
rotondeggiante, aumento di peso, smagliature.
A livello oculare i corticosteroidi possono causare aumento della pressione all’interno dell’occhio
(glaucoma), cataratta spesso bilaterale. L’uso dei corticosteroidi può determinare una precoce
malattia aterosclerotica cardiovascolare. I corticosteridi possono determinare irregolarità mestruali
e diabete. Il diabete causato dai corticosteroidi migliora con le riduzioni delle dosi degli stessi e può
anche essere reversibile quando si sospende il farmaco. I corticosteroidi possono inoltre
aumentare il rischio di gastriti, ulcere e sanguinamenti, soprattutto in associazione con altri farmaci
(aspirina, antinfiammatori, antiaggreganti). Si può avere ritenzione idrica ed ipertensione.
Uno dei più seri effetti dei corticosteroidi è l’osteoporosi (riduzione della densità ossea che può
essere causa di gravi dolori ossei soprattutto lombari e di fratture vertebrali e femorali); la riduzione
della consistenza ossea si verifica in più del 50% dei pazienti che ricevono una terapia cronica con
questi farmaci. Tale perdita si sviluppa rapidamente durante i mesi iniziali anche a basse dosi e
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI predispone a fratture patologiche. I pazienti che devono intraprendere una terapia steroidea
dovrebbero utilizzare alcune misure preventive ( come praticare esercizio fisico, assumere
supplementi di Calcio, vitamina D-Rocaltrol-, terapia ormonale sostitutiva ed astenersi dal fumo) e
in più ricevere una profilassi con farmaci che aumentano la densità ossea (alendronati come
Alendros e Fosamax). Altra complicanza ossea può essere l’osteonecrosi avascolare, causata da
un’alterazione dei vasi che irrorano l’osso (in particolare la testa del femore) causandone la necrosi
(morte delle cellule). Tali alterazioni causano forti dolori che possono talvolta rendere necessario
un intervento chirurgico di sostituzione protesica. Molti pazienti in terapia corticosteroidea notano
un leggero miglioramento del loro senso di benessere (anche euforia e dipendenza psicologica)
che appare essere indipendente dal miglioramento della patologia di base; spesso viene riferito
anche un aumento dell’appetito, tuttavia si possono avere anche depressione, insonnia, difficoltà di
concentrazione e di memoria, e psicosi in pazienti predisposti.
La terapia immunosoppressiva con corticosteroidi espone ad un aumentato rischio di infezioni.
Tale rischio è correlato non solo alla dose terapeutica di corticosteroidi ma anche alla sottostante
malattia e alle concomitanti terapie, nonché alla condizione di ospedalizzazione del paziente. Sono
più frequenti le infezioni da germi non comuni (atipici) e che causano malattie prevalentemente nei
pazienti immunosoppressi. E’ inoltre piuttosto comune l’infezione da Herpes Zoster (fuoco di
S.Antonio), che è causato dallo stesso virus della varicella. I pazienti trattati con corticosteroidi per
lungo tempo dovrebbero ricevere la vaccinazione per il virus dell’influenza (annualmente) e per lo
pneumococco (ogni 3-5 anni).
Ciclosporina: Neoral
Uso clinico: La Ciclosporina viene impiegata principalmente per il trattamento della sindrome
nefrosica (nefropatia a lesioni minime, glomerulosclerosi focale, glomerulonefrite membranosa).
Inoltre viene comunemente impiegata per il trattamento della nefrite lupica e di altre nefriti
associate a malattie generalizzate.
La Ciclosporina A, è un potente immunosoppressore che ha il vantaggio di non deprimere la
produzione di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine da parte del midollo osseo; può però causare
importanti effetti collaterali.
Effetti collaterali: Uno tra i più importanti effetti collaterali della Ciclosporina è rappresentato dalla
tossicità renale che può causare un aumento acuto dell’azotemia e della creatininemia, di solito
reversibile con la riduzione o la sospensione del farmaco. Un altro effetto della Ciclosporina può
essere l’aumento della pressione arteriosa, che generalmente si sviluppa entro pochi giorni o
settimane dall’inizio del trattamento e richiede spesso l’utilizzo di farmaci antiipertensivi.
Per tali motivi i pazienti che assumono la Ciclosporina devono evitare l’impiego di altri farmaci
potenzialmente dannosi per il rene come gli antinfiammatori (Aulin); devono inoltre limitare l’introito
di sale e combattere l’ipertensione con il controllo del peso corporeo. La Ciclosporina può causare
anche altre anormalità metaboliche come iperuricemia con aumentato rischio di gotta, diabete,
ipercolesterolemia ed incremento ponderale.
I pazienti in trattamento con Ciclosporina possono manifestare tremori e debolezza muscolare
dovuti ad alterazioni muscolari (miopatia).
Altri effetti causati dalla Ciclosporina possono essere l’aumento della peluria (ipertricosi) che può
essere più evidente nelle persone predisposte, e rigonfiamento delle gengive (ipertrofia gengivale)
che è più frequente quando l’igiene orale è carente e che può essere peggiorata da alcuni farmaci
(Adalat). Come per gli altri farmaci immunosoppressivi, anche la Ciclosporina , soprattutto in
associazione con altri farmaci immunosoppressivi, espone ad un aumentato rischio di infezioni
batteriche, virali e fungine e ad un aumentato rischio di malattie neoplastiche, specie cutanee, e
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GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI malattie linfoproliferative. Per evitare la comparsa di neoplasie cutanee è consigliabile, nei pazienti
che assumono Ciclosporina, una prudente esposizione al sole e l’utilizzo di creme solari ad alta
protezione durante l’esposizione al sole (sulle mani e sul viso durante l’inverno, su tutto il corpo
durante
l’estate).
I pazienti in terapia con Ciclosporina dovranno sottoporsi periodicamente a controlli laboratoristici
(emocromo, funzionalità epatica e renale, glicemia) e controllo della pressione arteriosa, e a
periodici controlli dei livelli ematici del farmaco (considerando che alcuni farmaci, tra cui alcuni
antibiotici come la Claritromicina (Klacid, Macladin), possono far aumentare i livelli del farmaco.
Micofenolato Mofetile: (CellCept)
Uso clinico: Il micofenolato mofetile è un farmaco largamente utilizzato nel trapianto, viene
comunque utilizzato con successo per il trattamento di alcune nefriti come la nefrite in corso di
Lupus, la nefrite a depositi di IgA e in altre nefriti meno comuni.
Effetti collaterali: I principali effetti collaterali del micofenolato mofetile sono di tipo gastrointestinale
ed ematologico. Tali effetti sono spesso proporzionali alla dose somministrata, compaiono
precocemente e possono regredire con la riduzione del farmaco. I sintomi gastrointestinali più
frequenti comprendono dolori addominali, nausea, vomito, diarrea e difficoltà digestive. Tali disturbi
vengono meglio tollerati con il tempo e raramente richiedono l’interruzione della terapia.
I disturbi ematologici prevedono: leucopenia, anemia e riduzione delle piastrine; tali condizioni
espongono ad un aumentata frequenza di emorragie e aumento del rischio di infezioni (specie da
Herpes Simplex, Herpes Zoster, Citomegalovirus). Un controllo dell’emocromo (conta del globuli
rossi, globuli bianchi e piastrine) dovrebbe essere effettuato dopo 1-2 settimane dall’inizio del
trattamento con Cell Cept e in seguito ogni 6-8 settimane per evidenziare eventuali alterazioni
dell’emocromo che potrebbero richiedere aggiustamenti del dosaggio del farmaco o altri tipi di
intervento
medico.
Possono inoltre verificarsi disturbi neurologici come dolori, mal di testa, capogiri, tremori.
Si possono verificare ipertensione, edemi periferici e alterazioni del ritmo cardiaco.
A
livello
cutaneo
può
aversi
prurito,
esantema
cutaneo,
acne.
Sono possibili anche alterazioni endocrino-metaboliche come iperglicemia, ipercolesterolemia,
alterazioni delle transaminasi.
I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva di associazione che comprende il Cell Cept
sono maggiormente a rischio per quanto riguarda lo sviluppo di linfomi e di altri tumori maligni,
soprattutto della pelle.
Interazioni con altri farmaci: Numerosi farmaci sono in grado di interagire con il Cell Cept, per cui
non dovrebbero essere somministrati insieme: in particolare gli antiacidi (come il Maalox o il
Riopan) e la colestiramina, usata per il trattamento dell’ipercolesterolemia, possono ridurre
l’assorbimento del farmaco.
Azatioprina
L’Azatioprina rappresenta certamente un’ immunosoppressore tra i più utilizzati nel trattamento
delle malattie autoimmuni.
Uso clinico: L’azatioprina viene principalmente utilizzata nella nefrite ludica, nella nefrite a IgA e
meno frequentemente in altre nefropatie.
Effetti collaterali: Le più comuni limitazioni all’uso prolungato dell’azatioprina sono rappresentate
da disturbi gastrointestinali e dalla riduzione della produzione di globuli rossi, globuli bianchi e
piastrine.
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI Nelle fasi iniziali della terapia i pazienti dovrebbero essere sottoposti a frequenti controlli
dell’emocromo (inizialmente settimanali poi via via più distanziati) per individuare l’eventuale
riduzione del numero di globuli bianchi (inferiore a 5.000/mm3 ) e di piastrine (inferiore a
100.000/mm3 ) che possono migliorare con una riduzione quotidiana della dose di Azatioprina.
Interazioni con altri farmaci: Il rischio di accumulo del farmaco e di severi effetti tossici sul midollo
osseo è maggiore quando l’azatioprina è somministrata contemporaneamente all’allopurinolo
(Allopurinolo, Allurit, Zyloric), questo farmaco infatti causa un accumulo dell’ azatioprina con grave
alterazione sul midollo osseo (leucopenia, piastrinopenia). Tale associazione è sconsigliata.
I principali effetti gastrointestinali sono anoressia, nausea e vomito che solitamente sono più
frequenti nelle fasi iniziali di terapia; meno frequente è invece la comparsa di diarrea, alterazioni
della funzionalità epatica, ittero (colorito giallo della cute per ritenzione il circolo di bile) e aumento
degli
enzimi
pancreatici
(amilasi
e
lipasi).
Inoltre si possono verificare reazioni di tipo allergico che includono malessere, febbre, brividi,
porpora cutanea, dolori muscolari e articolari, aritmie cardiache e ipotensione che possono
richiedere la sospensione del farmaco. Sono inoltre aumentati il rischio di infezioni batteriche
(specie durante i periodi di leucopenia) e le infezioni virali ( in particolare l’Herpes Zoster) e di
neoplasie
maligne.
L’Azatioprina può causare depressione temporanea della spermatogenesi e riduzione della motilità
degli spermatozoi.
Ciclofosfamide: Endoxan
Uso clinico: La ciclofosfamide viene utilizzata con successo nel trattamento della nefrite lupica,
nella glomerulonefrite membranosa e in vaie altre nefropatie secondarie a vasculiti sistemiche
(Wegener)
o
in
corso
di
malattie
del
tessuto
connettivo.
Effetti collaterali: Tra gli effetti indesiderati dell’Endoxan il più frequente è la tossicità midollare (con
ridotta produzione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) che è dipendente dalla dose del
farmaco e si verifica maggiormente intorno al 10°-15° giorno dall’inizio della terapia. In
concomitanza con i bassi valori di globuli bianchi, il paziente diventa più suscettibile alle infezioni,
pertanto devono essere praticati controlli frequenti (ogni 15-20 giorni) dell’emocromo per
individuare riduzioni dei globuli bianchi (sotto i 3000/mm3 ) che potrebbero richiedere interruzione
temporanea o definitiva del farmaco. Un altro effetto indesiderato dell’Endoxan è rappresentato dai
possibili danni a livello vescicale. Infatti alcuni metaboliti del farmaco sono responsabili di
alterazioni a carico della mucosa della vescica con possibile comparsa di cistiti emorragiche o più
raramente di trasformazione neoplastica (tumore della vescica). Al fine di evitare tali effetti, durante
l’assunzione della ciclofosfamide il paziente deve bere abbondantemente e svuotare
frequentemente la vescica al fine di evitare il prolungato contatto dei metaboliti tossici della
ciclofosfamide, presenti nelle urine, con l’epitelio di rivestimento della vescica. Il trattamento con
ciclofosfamide deve essere monitorato mediante frequenti esami delle urine per evidenziare la
presenza di sangue e di cellule neoplastiche (Pap test urine); inoltre il paziente dovrebbe riferire
con sollecitudine al medico curante l’eventuale presenza di sangue nelle urine.
Quando la ciclofosfamide viene praticata per via endovenosa (bolo), viene di solito somministrato
anche una particolare farmaco, il Mesna, in grado di inattivare il metabolita tossico responsabile
del danno vescicale.
Alte dosi di Ciclofosfamide possono determinare nausea e vomito, per cui potrà essere utile far
assumere al paziente degli antiemetici (antinausea come Plasil, Peridon). La terapia con Endoxan
può inoltre determinare infertilità in entrambi i sessi; nell’uomo si può verificare azospermia
(riduzione o scomparsa degli spermatozoi con sterilità), per cui prima di iniziare la terapia con
Endoxan può essere utile consigliare al paziente la raccolta del liquido seminale con successiva
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI criopreservazione (banca del seme). Si può inoltre verificare caduta dei capelli (alopecia) che è in
genere reversibile alla sospensione della terapia; possono inoltre comparire ulcere orali e genitali.
Trattamenti prolungati e con alte dosi di Endoxan possono essere associati con un maggior rischio
di sviluppo di neoplasie. La Ciclofosfamide è inoltre controindicata durante la gravidanza per i
possibili effetti teratogeni (malformazioni e anomalie congenite).
Clorambucile: Leukeran
Uso clinico: Il clorambucile viene utilizzato con successo nel trattamento delle sindromi nefrosiche,
rappresenta la prima scelta nel trattamento della glomerulonefrite membranosa; viene inoltre
utilizzato nel trattamento di alcune nefriti in corso di vasculiti o connettiviti.
Effetti collaterali: L’effetto negativo principale è rappresentato dalla ridotta produzione di globuli
bianchi (leucopenia), di globuli rossi (anemia) e di piastrine (piastrinopenia). La leucopenia inizia di
solito a manifestarsi intorno alla terza settimana di trattamento e può continuare fino a 10 giorni
dopo l’ultima somministrazione. La riduzione dei globuli bianchi espone ad un maggiore rischio di
infezioni. Sono comuni disturbi gastroenterici come nausea, vomito e dolore addominale. Il
Leukeran può determinare epatite, probabilmente con meccanismo d’ipersensibilità; in caso
d’importante incremento degli enzimi epatici (transaminasi AST e ALT) il trattamento dovrebbe
essere
sospeso.
Il trattamento con Leukeran può determinare azospermia (riduzione degli spermatozoi) ed infertilità
nel maschio ed amenorrea (assenza del ciclo mestruale) nella donna. Il farmaco è assolutamente
controindicato in caso di gravidanza per gli importanti effetti teratogeni (sviluppo di malformazioni)
che può causare sul feto. Il paziente deve essere sottoposto a frequenti controlli clinici e di
laboratorio, deve inoltre segnalare tempestivamente al medico qualunque disturbo che possa
segnalare la presenza di un’infezione (astenia, mal di gola, febbre, ecc.).
Consigli utili per i pazienti che utilizzano immunosoppressori.
1. Vita sociale: L’immunosoppressione facilita il contagio delle infezioni; è bene frequentare luoghi
affollati solo quando necessario. L’impiego di una mascherina può essere utile per evitare gravi
contaminazioni (polveri, vicinanza con persone raffreddate, influenza, ecc.). D’altra parte il
paziente con immunosoppressione deve condurre una vita quanto più possibile normale e solo in
alcune
situazioni
è
necessario
l’isolamento.
2. Fumo: Il fumo è una delle condizioni che deve essere assolutamente evitata nei pazienti con
immunosoppressione perché aumenta il rischio di infezioni e tumori. Anche l’esposizione al fumo
passivo deve essere evitata.
3. Gravidanza: Alcuni immunosoppressori, come i corticosteroidi, l’Azatioprina, la Ciclosporina,
possono consentire lo svolgimento di una normale gravidanza, sebbene essi comportino dei rischi
per lo sviluppo fetale. Il Micofenolato, la Ciclofosfamide e il Clorambucil comportano gravi rischi per
il feto e pertanto dovrebbero essere sospesi in gravidanza o se si vuole intraprendere una
gravidanza.
4. Fertilità: Alcuni farmaci immunosoppressori, in particolare la Ciclofosfamide e il Clorambucil,
possono ridurre, a volte anche in maniera irreversibile, la produzione di spermatozoi, soprattutto
nei pazienti predisposti.
Presidio Ospedaliero “A. Segni” OZIERI
GUIDA AI SERVIZI - NEFROLOGIA E DIALISI DI OZIERI 5. Dentista: L’odontoiatra deve essere sempre avvertito prima dell’inizio di una cura dentaria, in
quanto alcuni farmaci possono ridurre il numero di piastrine aumentando così il rischio di
sanguinamento, e ridurre il numero di globuli bianchi aumentando così il rischio di complicanze
infettive. Inoltre gli antibiotici usati dagli odontoiatri (come la Claritromicina) possono interferire con
i dosaggi della Ciclosporina. E’ bene che l’odontoiatra, nei casi dubbi, si consigli con il medico
curante prima di procedere.
6. Viaggi: E’ consigliabile non intraprendere viaggi ad alto rischio infettivo (Africa, Cina, India e vari
paesi del sud-est asiatico) se non in casi di necessità, consultando il medico curante e lo
specialista per le misure da prendere. Inoltre è bene che ogni paziente si informi, dal medico
curante e dallo specialista, su eventuali centri specializzati da consultare in caso di necessità
durante il viaggio.
7. Esposizione al sole: Alcuni farmaci immunosoppressori, come la Ciclosporina, possono
aumentare il rischio di neoplasie cutanee, è bene pertanto esporsi al sole con cautela e protetti da
un’adeguata
crema
solare
ad
elevato
schermo.
8. Modifiche della terapia: Il paziente deve impegnarsi a seguire scrupolosamente la terapia
prescritta, assumere preferibilmente i farmaci sempre alla stessa ora, non apportare modifiche o
sospensioni dei farmaci di propria iniziativa. Il paziente deve inoltre seguire scrupolosamente il
calendario di appuntamenti concordati con il medico per effettuare i controlli clinici e laboratoristici
necessari per il monitoraggio della terapia e degli eventuali effetti collaterali.
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