Merini sfregiata dai vandali foto su milano.repubblica.it L’arte Bocconi e Villa Panza per Weiner, maestro del concettualismo I concerti Jannacci jr e Belli i palchi della città suonano jazz funk I vandali tornano a colpire il poster di Alda Merini davanti alla casa-museo in via Magolfa: era già accaduto un anno fa. La gallery sul nostro sito CHIARA GATTI A PAGINA XVII GLORIA RIVA ALLE PAGINE XX E XXI MILANO VENERDÌ 25 GENNAIO 2013 milano.repubblica.it REDAZIONE DI MILANO Via Nervesa, 21 | 20139 | tel. 02/480981 | fax 02/48098236 | CAPO DELLA REDAZIONE ROBERTO RHO | CAPOREDATTORE VICARIO CARLO ANNOVAZZI | INTERNET milano.repubblica.it | e-mail: [email protected] | SEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 02/480981 | fax 02/48098236 dalle ore 12.00 alle ore 19.00 | TAMBURINI fax 06/44256550 | TUTTOMILANO [email protected] | tel. 02/480981 | fax 02/48098236 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Via Nervesa, 21 | 20139 MILANO | tel. 02/57494571 | fax 02/57494981 Il leader del Carroccio: “Il centrosinistra mente”. Poche conferme nelle liste Pdl e Lega, l’Udc candida Evaristo Beccalossi Scontro sulle spese elettorali Da Loreto a Brera la Milano di Gaber Ambrosoli: “Maroni ha già bruciato 1 milione di soldi pubblici” Il commento Non vengono da Marte IVAN BERNI EI manifesti elettorali di Roberto Maroni non c’è il simbolo della Lega. Bobo vuole allontanare da sé simboli, slogan e facce che ricordino un passato recentissimo e imbarazzante. Vogliono dimostrare che il Trota era un infiltrato. Fanno i marziani e promettono un mirabilante nuovo mondo dove, grazie al 75% delle tasse trattenuto “in casa”, aboliremo l’Irap, distribuiremo i libri scolastici gratis e faremo tutto quel che ci parrà giusto e buono per il generoso popolo lombardo. Compreso, perché no, il “Cassoela Day”, con verze, costine e salamini gratis per tutti. L’ambizione di Maroni ha un che di grottesco ma, attenzione, non per questo è destinata a non produrre effetti sull’elettorato. C’è il rischio, infatti, che l’operazione oblio avviata dal leader leghista – che ha già speso una milionata di euro in propaganda – ottenga un qualche successo grazie a una campagna elettorale nevrotica, tutta centrata su polemiche di giornata e risse televisive. E grazie, anche, a una sorta di eccesso di fair play da parte del centrosinistra e del suo candidato presidente Umberto Ambrosoli, finora refrattario a rinfacciare a Lega e Pdl i disastri e gli scandali che hanno portato allo scioglimento del Consiglio regionale e all’uscita di scena di Formigoni. SEGUE A PAGINA II N «LA campagna elettorale di Maroni è già costata un milione, è fatta con i soldi pubblici. Noi ci autofinanziamo e abbiamo tutte le spese online». Il candidato del Patto civico Ambrosoli lancia il guanto di sfida alla Lega su un tema caldo, il leader del Carroccio fa rispondere ai suoi: «È un bugiardo, spenderemo meno di un terzo». Le spade dei due si incrociano mentre la campagna entra nel vivo. Nel centrodestra è corsa contro il tempo per la consegna delle liste: poche riconferme tra i candidati di Lega e Pdl, mentre il presidente della Provincia Podestà minaccia di lasciare il suo partito. L’Udc, invece schiera l’ex calciatore Evaristo Beccalossi. SERVIZI ALLE PAGINE II E III Il caso Le cifre online e i maxiposter ORIANA LISO Saranno eliminati dal centro La rivoluzione dei mercatini giro di vite sulle bancarelle FRANCO VANNI ALLE PAGINE IV E V PRECONE tu». «No, bugiardo tu». La battaglia delle cifre è già iniziata. Ed è Umberto Ambrosoli a sferrare l’attacco, dopo che per giorni ha cercato il confronto con Roberto Maroni sulle somme spese per questo inizio di campagna elettorale, partita a colpi di maxiposter ad ogni angolo di strada. SEGUE A PAGINA III «S Il signor G in piazza Duomo SIMONE MOSCA In arrivo 10 autovelox nelle strade della città Scomparse dalla mappa migliaia di manifatture Oltre 50mila aziende lombarde hanno chiuso i battenti nel 2012 LAURA FUGNOLI A PAGINA VII L’iniziativa/1 DIAVA camerini e negozi, chiedeva spesso che gli lasciassero provare i vestiti a casa. Di un amico, in via Guercino, aveva le chiavi del portone per salire la notte, dopo gli spettacoli, se trovava acceso. L’auto? Una “squalo” Citroen. La Milano di Gaber, morto dieci anni fa e nato il 25 gennaio del ’39, non è tutta nelle canzoni. Sennò sarebbe un cortile di ringhiera in Porta Romana dove attendere baci, un bar del Giambellino con ladri inetti ma simpatici, una torpedo blu da guidare in doppio petto per far colpo su bionde vamp. Poi barbera e champagne. Se invece si chiede alle donne di una vita, Ombretta Colli e Dalia Gaberscik, quale fosse la Milano di Giorgio Gaber(scik), marito e padre, si capisce che il vero inedito da scoprire, insieme ai filmati mai visti che stasera alle 18.30 saranno proiettati al Pirellone, è proprio la città. SEGUE A PAGINA XV O Quelli già in funzione hanno prodotto più di 20mila multe PRESTO altri velox in città. Dieci postazioni fisse che il Comune installerà entro l’anno sulle strade urbane più a rischio sul fronte della sicurezza stradale. Tra queste, potrebbero rientrare arterie come viale Fermi, viale Rubicone, via dei Missaglia, viale Famagosta e il cavalcavia del Ghisallo. I nuovi occhi elettronici si sommeranno ai nove punti già sorvegliati in città: in questi punti nel 2012 sono state elevate oltre 20mila sanzioni per eccesso di velocità, circa duemila al mese. Maglia nera al cavalcavia sull’asse Serra-Monte Ceneri. ILARIA CARRA A PAGINA IX L’anniversario Il mercatino dei libri sotto i portici di piazza Duomo L’iniziativa/2 L’idea del Comune per non lasciare al freddo gli “irriducibili” L’ultima frontiera della ricerca Airc. Domani le arance della salute Cento brandine per i senzatetto nel mezzanino del metrò Un farmaco che simula il digiuno per ridurre il rischio del cancro CENTO brande con coperte e cuscini, bagni chimici e un punto di ristoro. Il mezzanino della metropolitana gialla alla Stazione centrale diventa un dormitorio per le ultime, più rigide notti dell’inverno. Il Comune è deciso a tentare il tutto per tutto per non lasciare al freddo gli “irriducibili” che gravitano attorno a piazza Duca d’Aosta e che rifiutano di trasferirsi nei centri d’accoglienza. ZITA DAZZI ALLE PAGINE X E XI TORNANO domani le arance della salute per finanziare l’Airc, l’Associazione italiana ricerca sul cancro. Tra i progetti sostenuti quello coordinato da Pier Giuseppe Pelicci, condirettore scientifico Ieo, per trovare nuovi farmaci capaci di simulare gli effetti della costrizione calorica. Il rapporto stretto tra obesità e cancro si combatte però soprattutto a tavola. E con stili di vita più sani. CARLO BRAMBILLA A PAGINA XIII A fine febbraio finiranno i fondi 81 rifugiati minacciano la rivolta Allarme della Caritas “I profughi sono una bomba a tempo” SERVIZIO A PAGINA XI 50 ANNI FA FILIPPO AZIMONTI «APERTA rottura nella Dc milanese». Le correnti di “sinistra” sconfessano l’accordo sull’Atm con Psi e Psdi siglato dal segretario provinciale all’insaputa degli assessori. Chiamato in causa Aldo Moro. (25 gennaio 1963, venerdì. l’Unità) © RIPRODUZIONE RISERVATA Repubblica Milano VENERDÌ 25 GENNAIO 2013 @ CRONACA MILANO PER SAPERNE DI PIÙ www.arancedellasalute.it www.airc.it ■ XIII L’iniziativa Tornano le arance dell’Airc ventiquattro banchetti in città ARANCE della salute per finanziare la ricerca dell’Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro, in moltissime piazze della Lombardia (per trovare la piazza più vicina andare su www. arancedellasalute.it oppure telefonare allo 840001001). A Milano le reticelle con due chili e mezzo di arance rosse di Sicilia, al prezzo di 9 euro, saranno vendute domani in 24 luoghi. Per esempio in centro in corso Vittorio Emanuele, davanti alla chiesa di San Carlo, e in largo Augusto, di fianco alla pensilina dell’autobus. Insieme alle arance verrà distribuito un opuscolo con le linee guida per un corretto stile di vita e le raccomandazioni dell’American Cancer Society. Ma anche ricette elaborate dallo chef Moreno Cedroni, ricche di alimenti anticancro. CARLO BRAMBILLA SSERE falsi magri. Mimare gli effetti positivi della restrizione calorica. Ingannare le cellule e far credere loro di stare mangiando pochissimo, anche quando non è vero. La nuova frontiera della ricerca farmacologica per combattere il cancro sembra giocare sulla furbizia. Ma gli studi, finanziati dall’Airc, l’Associazione italiana ricerca cancro e condotti sui topi di laboratorio dallo Ieo, l’Istituto europeo di oncologia, in fondo a via Ripamonti, sono serissimi, tra i più avanzati a livello internazionale. Ce ne parla Pier Giuseppe Pelicci, condirettore scientifico dello Ieo, lo scienziato noto in tutto il mondo per avere scoperto il gene P66, responsabile dell’invecchiamento e della durata della vita. Professor Pelicci, da tempo è noto che essere obesi non fa bene alla salute. Mentre al contrario mangiare molto poco allunga la vita. Ma perché questo accade per numerose malattie e in particolare nel caso del cancro? «Non sappiamo con esattezza quali sono i meccanismi che regolano questo fenomeno. Si tratta di un campo della ricerca decisamente in ebollizione. Un’ipotesi è che nei casi di restrizione calorica il metabolismo cellulare sia ridotto nel suo complesso. E di conseguenza finisca con ridursi anche la moltiplicazione delle cellule tumorali. Sappiamo inoltre che nei casi di iperalimentazione si accu- E FINANZIARE GLI STUDI Acquistando arance si finanzia la ricerca Farmaci che simulano il digiuno Pelicci: “È la via contro i tumori” mulano nel sangue numerose scorie metaboliche, derivati tossici, quelli che vengono comunemente definiti radicali liberi, che danneggiano il dna e provocano il cancro». La restrizione calorica agirebbe invece come una sorta di letargo cellulare capace di fermare il nascere e lo svilupparsi del cancro? «Sì. È proprio così. Si congela lo sviluppo della malattia. Si bloccano gli errori di riprodu- La ricerca SCIENZIATO Pier Giuseppe Pelicci condirettore dello Ieo, è lo scopritore del gene P66 Non possiamo chiedere ai pazienti drastici tagli alimentari ma la restrizione calorica congela il cancro zione cellulare. È possibile una spiegazione evolutiva del fenomeno. Un tempo la disponibilità di cibo non era così alta come oggi. L’organismo si fermava in assenza di cibo per moltiplicarsi quando le condizioni alimentari miglioravano». Quali farmaci state mettendo a punto allo Ieo per simulare la restrizione calorica? «Oggi non è possibile chiedere ai pazienti drastici tagli alimentari. Quello che stiamo cer- cando di fare invece, e siamo già molto avanti su questa strada, è realizzare molecole capaci di simulare il digiuno. Ottenendo così gli stessi effetti senza cambiare però alimentazione. Semplicemente attivando le stesse vie genetiche. E inibendo l’attività del gene “mTOR”, responsabile della proliferazione dei tumori. Quando saranno disponibili sul mercato questi nuovi farmaci? «Ci vorranno almeno 5 anni per ultimare la ricerca. Stiamo studiando in particolare una serie di composti chimici naturali, molti dei quali presenti nella frutta come le arance, l’uva, le fragole. Però ci tengo a precisare che il mio obiettivo non è “aumentare la lunghezza della vita” come crede qualcuno. Ma ridurre la mortalità per cancro». © RIPRODUZIONE RISERVATA Repubblica Milano