-MSGR - 20 CITTA - 19 - 22/01/14-N: L’anticipazione Vecchioni: «La creazione, la musica delle parole» A pag. 22 Prevenzione Volume alto in cuffia: aumenta il rischio sordità tra i giovani Fitness La Bollywood dance conquista anche l’Italia Caperna a pag. 20 Filippi a pag. 21 (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00524459 | IP: 193.43.141.4 www.ilmessaggero.it [email protected] L’extravergine d’oliva è una delle più potenti armi contro il tumore al seno. Merito di due polifenoli, l’ idrossitorosolo e oleuropeina, capaci non solo di proteggere dalle neoplasie ma di attaccare e uccidere le cellule del cancro Lo certifica uno studio del dipartimento di Farmacia, Scienze della salute e nutrizione dell’Università della Calabria La cura ha l’olio in bocca LA SCOPERTA re cucchiai al giorno. Mai meno di due. Per essere certi di avere incamerato la giusta scorta quotidiana di idrossitirosolo e oleuropeina. Quelle sostanze principi (polifenoli) che rendono l’olio extravergine di oliva una delle armi antitumorali più potenti. Sia come killer delle cellule del cancro al seno sia come protezione dalle cellule neoplastiche. Tre cucchiai al giorno di olio non cotto o cotto molto poco. Da destinare a una fetta di pane tostato (la bruschetta docet) zuppe e minestre arricchite appena spento il fuoco, a pasta da aromatizzare, alle verdure e alle insalate, ma anche alla frutta. Abbinata vincente arancia e olio. Il gruppo di ricerca del dipartimento di Farmacia, Scienze della salute e della nutrizione dell’università della Calabria, con finanziamenti Airc, stanno lavorando proprio su alcune molecole dell’extravergine per scoprire nuovi poteri antitumorali. T I PROCESSI MOLECOLARI I ricercatori hanno deciso di concentrarsi sulle basi molecolari delle proprietà farmacologiche e terapeutiche di idrossitirosolo e oleuropeina che sono presenti nell’olio. Già pubblicati i primi risultati del lavoro su “Molecular nutrition & Food research”: sono stati evidenziati alcuni meccanismi che spiegano le capacità di queste molecole di interferire con la crescita della maggior parte dei tumori al seno. «Attraverso una serie di esperimenti condotti su colture cellulari in vitro e in modelli animali - spiega Vincenzo Pezzi dell’università della Calabria, coautore del lavoro - abbiamo evidenziato alcuni processi molecolari che sono alla base della loro capacità antiproliferativa nei riguardi di cellule tumorali. In particolare siamo riusciti a chiarire che queste molecole sono in grado di attivare dei meccanismi che interferiscono con lo stimolo estrogenico dal quale dipende la crescita della maggior parte dei tumori al seno». I dati mostrano soprattutto la capacità antiossidante (quindi ferma o rallenta il processo di invecchiamento dell’organismo) delle due molecole che sono state prese in esame. Questo vuol dire che l’olio extravergine di oliva, oltre a neutralizzare le sostanze ossidanti sono in grado di attivare dei se- «QUESTE SOSTANZE INTERFERISCONO CON LO STIMOLO ESTROGENICO» Vincenzo Pezzi Ordinario Biologia gnali molecolari che innescano risposte cellulari protettive. Una doppia azione, sia per chi è già stato colpito dalla malattia neoplastica sia per chi vuole proteggersi scegliendo un’alimentazione il più possibile corretta. Cibi come farmaci. L’appuntamento In piazza sabato le arance dell’Airc per la ricerca GLI ALIMENTI «Oggi le sfide da affrontare - aggiunge Cibi come Pezzi - sono varie. Questo risultato farmaci apre le strade verè questa so altre nuove rila frontiera cerche mirate a comprendere la della relazione intima medicina tra l’uomo e l’ambiente, come nel caso della dieta. Da intendere come cibi scelti per la tavola di tutti i giorni. L’altra opzione è quella di sfruttare la natura dal punto di vista terapeutico emulandone le strutture molecolari per lo sviluppo e l’ampliamento di nuove terapie. Ma anche per limitare gli effetti collaterali tossici di quelle che sono già utilizzate». Ma l’olio da solo, spiegano i ricercatori, non basta. Perché si possa parlare di una reale barriera antitumorale bisogna sommare le priorità di diversi alimenti. Dal momento che anche altri alimenti vegetali tipici della dieta mediterranea hanno effetti antitumorali analoghi a quelli dell’extravergine: pomodori (prevenzione cancro alla prostata), cavoli e broccoli (chi consuma 5 o più porzioni la settimana vede il proprio rischio di cancro alla vescica dimezzarsi), la soia (ifitoestrogeni proteggono dalla maggior parte dei tumori dipendenti dagli ormoni come il cancro al seno), le spezie (piante antinfiammatorie, anticancro e antimicrobiche), i funghi (protettivi per il tumore del colon e dello stomaco), le arance (efficaci nel prevenire neoplasie del tratto digestivo), il pesce (contiene acidi grassi essenziali, omega 3, ottimi per proteggere sia dal cancro e dalle malattie cardiovascolari), il tè verde (contrasta l’insorgenza dei tumori della pelle, al colon, al seno e alla prostata). «Tra questi alimenti che possono dare un valido aiuto nel proteggersi dai tumori aggiunge Pezzi - è particolarmente consigliato l’uso dell’olio extravergine di oliva nelle quantità che vengono, o forse dobbiamo dire veniva, utilizzate nei paesi mediterranei. Circa 25-50ml al giorno, circa due-tre cucchiai al giorno appunto». Carla Massi © RIPRODUZIONE RISERVATA 3 Sono i cucchiai di olio extravergine di oliva raccomandati al giorno 75 La percentuale dei tumori prevenibili con una dieta corretta Sabato prossimo torna l’appuntamento con le “Arance della salute”, scelte dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro come simbolo dell’alimentazione sana e protettiva. Ventimila volontari, affiancati in molti casi dai ricercatori, distribuiscono in duemila piazze 330mila reticelle contenenti 2,5 chili di arance rosse. Con 9 euro si sostiene il lavoro dei ricercatori. E tanti sono i vip testimonial, da Mario Biondi a Pippo Baudo. Le arance racchiudono un grande patrimonio di antiossidanti e di vitamina C. L’arancia rossa, in particolare, contiene il 40% circa in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi e gli antociani, pigmenti naturali dai poteri antiossidanti. Gli studi dimostrano, secondo l’Airc, che le arance sono particolarmente efficaci nel prevenire i tumori del tratto digestivo (esofago, stomaco). Pasteggiare con succo d’arancia o aggiungere spicchi all’insalata, come è tradizione nelle regioni mediterranee, è un’ottima strategia di prevenzione sia dal punto di vista del gusto che della salute. Con le “Arance della salute” viene distribuito un libretto “Il cibo giusto per ogni età. Consigli per una sana alimentazione” con la consulenza della biologa nutrizionista Anna Villarini. Le ricette sono dello chef Sergio Barzetti con “Cucina Italiana”. Per trovare le arance www.airc.it oppure il numero speciale 840 001 001. TESTIMONIAL Mario Biondi è tra i sostenitori dell’Airc