-MSGR - 20 CITTA - 19 - 22/01/14-N:
L’anticipazione
Vecchioni:
«La creazione,
la musica
delle parole»
A pag. 22
Prevenzione
Volume alto
in cuffia: aumenta
il rischio sordità
tra i giovani
Fitness
La Bollywood
dance
conquista
anche l’Italia
Caperna a pag. 20
Filippi a pag. 21
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L’extravergine d’oliva è una delle più potenti armi contro il tumore al seno. Merito di due polifenoli, l’ idrossitorosolo
e oleuropeina, capaci non solo di proteggere dalle neoplasie ma di attaccare e uccidere le cellule del cancro
Lo certifica uno studio del dipartimento di Farmacia, Scienze della salute e nutrizione dell’Università della Calabria
La cura ha l’olio in bocca
LA SCOPERTA
re cucchiai al giorno. Mai
meno di due. Per essere certi di avere incamerato la giusta scorta quotidiana di
idrossitirosolo e oleuropeina. Quelle sostanze principi
(polifenoli) che rendono l’olio extravergine di oliva una delle armi
antitumorali più potenti. Sia come killer delle cellule del cancro
al seno sia come protezione dalle
cellule neoplastiche.
Tre cucchiai al giorno di olio
non cotto o cotto molto poco. Da
destinare a una fetta di pane tostato (la bruschetta docet) zuppe e
minestre arricchite appena spento il fuoco, a pasta da aromatizzare, alle verdure e alle insalate, ma
anche alla frutta. Abbinata vincente arancia e olio.
Il gruppo di ricerca del dipartimento di Farmacia, Scienze della
salute e della nutrizione dell’università della Calabria, con finanziamenti Airc, stanno lavorando
proprio su alcune molecole dell’extravergine per scoprire nuovi
poteri antitumorali.
T
I PROCESSI MOLECOLARI
I ricercatori hanno deciso di concentrarsi sulle basi molecolari
delle proprietà farmacologiche e
terapeutiche di idrossitirosolo e
oleuropeina che sono presenti
nell’olio. Già pubblicati i primi risultati del lavoro su “Molecular
nutrition & Food research”: sono
stati evidenziati alcuni meccanismi che spiegano le capacità di
queste molecole di interferire con
la crescita della maggior parte dei
tumori al seno. «Attraverso una
serie di esperimenti condotti su
colture cellulari in vitro e in modelli animali - spiega Vincenzo
Pezzi dell’università della Calabria, coautore del lavoro - abbiamo evidenziato alcuni processi
molecolari che sono alla base della loro capacità antiproliferativa
nei riguardi di cellule tumorali. In
particolare siamo riusciti a chiarire che queste molecole sono in
grado di attivare dei meccanismi
che interferiscono con lo stimolo
estrogenico dal quale dipende la
crescita della maggior parte dei
tumori al seno».
I dati mostrano soprattutto la capacità antiossidante (quindi ferma o rallenta il processo di invecchiamento dell’organismo) delle
due molecole che sono state prese
in esame. Questo vuol dire che
l’olio extravergine di oliva, oltre a
neutralizzare le sostanze ossidanti sono in grado di attivare dei se-
«QUESTE SOSTANZE
INTERFERISCONO
CON LO STIMOLO
ESTROGENICO»
Vincenzo Pezzi
Ordinario Biologia
gnali molecolari che innescano risposte cellulari protettive. Una
doppia azione, sia per chi è già stato colpito dalla malattia neoplastica sia per chi vuole proteggersi
scegliendo un’alimentazione il
più possibile corretta. Cibi come
farmaci.
L’appuntamento
In piazza sabato
le arance dell’Airc
per la ricerca
GLI ALIMENTI
«Oggi le sfide da affrontare - aggiunge
Cibi come
Pezzi - sono varie.
Questo risultato
farmaci
apre le strade verè questa
so altre nuove rila frontiera
cerche mirate a
comprendere la
della
relazione intima
medicina
tra l’uomo e l’ambiente, come nel caso della dieta. Da intendere come cibi scelti
per la tavola di tutti i giorni.
L’altra opzione è quella di sfruttare la natura dal punto di vista terapeutico emulandone le strutture
molecolari per lo sviluppo e l’ampliamento di nuove terapie. Ma
anche per limitare gli effetti collaterali tossici di quelle che sono già
utilizzate».
Ma l’olio da solo, spiegano i ricercatori, non basta. Perché si possa
parlare di una reale barriera antitumorale bisogna sommare le
priorità di diversi alimenti. Dal
momento che anche altri alimenti
vegetali tipici della dieta mediterranea hanno effetti antitumorali
analoghi a quelli dell’extravergine: pomodori (prevenzione cancro alla prostata), cavoli e broccoli (chi consuma 5 o più porzioni la
settimana vede il proprio rischio
di cancro alla vescica dimezzarsi), la soia (ifitoestrogeni proteggono dalla maggior parte dei tumori dipendenti dagli ormoni come il cancro al seno), le spezie
(piante antinfiammatorie, anticancro e antimicrobiche), i funghi
(protettivi per il tumore del colon
e dello stomaco), le arance (efficaci nel prevenire neoplasie del tratto digestivo), il pesce (contiene
acidi grassi essenziali, omega 3,
ottimi per proteggere sia dal cancro e dalle malattie cardiovascolari), il tè verde (contrasta l’insorgenza dei tumori della pelle, al colon, al seno e alla prostata).
«Tra questi alimenti
che possono dare un
valido aiuto nel proteggersi dai tumori aggiunge Pezzi - è
particolarmente
consigliato l’uso
dell’olio extravergine di oliva nelle
quantità che vengono, o forse dobbiamo dire veniva, utilizzate nei
paesi mediterranei.
Circa
25-50ml al giorno, circa due-tre
cucchiai al giorno
appunto».
Carla Massi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Sono i cucchiai di olio
extravergine di oliva
raccomandati al giorno
75
La percentuale dei
tumori prevenibili
con una dieta corretta
Sabato prossimo torna
l’appuntamento con le “Arance
della salute”, scelte
dall’Associazione italiana per la
ricerca sul cancro come simbolo
dell’alimentazione sana e
protettiva.
Ventimila volontari, affiancati
in molti casi dai ricercatori,
distribuiscono in duemila
piazze 330mila reticelle
contenenti 2,5 chili di arance
rosse. Con 9 euro si sostiene il
lavoro dei ricercatori. E tanti
sono i vip testimonial, da Mario
Biondi a Pippo Baudo.
Le arance racchiudono un
grande patrimonio di
antiossidanti e di vitamina C.
L’arancia rossa, in particolare,
contiene il 40% circa in più di
vitamina C rispetto agli altri
agrumi e gli antociani, pigmenti
naturali dai poteri
antiossidanti.
Gli studi dimostrano, secondo
l’Airc, che le arance sono
particolarmente efficaci nel
prevenire i tumori del tratto
digestivo (esofago, stomaco).
Pasteggiare con succo d’arancia
o aggiungere spicchi
all’insalata, come è tradizione
nelle regioni mediterranee, è
un’ottima strategia di
prevenzione sia dal punto di
vista del gusto che della salute.
Con le “Arance della salute”
viene distribuito un libretto “Il
cibo giusto per ogni età. Consigli
per una sana alimentazione”
con la consulenza della biologa
nutrizionista Anna Villarini. Le
ricette sono dello chef Sergio
Barzetti con “Cucina Italiana”.
Per trovare le arance
www.airc.it oppure il numero
speciale 840 001 001.
TESTIMONIAL
Mario
Biondi
è tra i
sostenitori
dell’Airc
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due-tre cucchiai - Le Dame della Rocca-Home