Anno Sociale 2007 -2008 Bollettino n° 14 del 26. 10.2007
Presidente
Giuseppe Vergara
Vice Presidente
Gianfranco Pedri
Past Presidente
Sergio Matuella
Segretario:
Gianni Azzolini
Tesoriere:
Mauro Grisenti
Prefetto: Alberto Leoni
Consiglieri: Giulio Andreolli, Gianni
Anichini, Rosario Barcelli, Giuliano
Cumer, Massimo De Alessandri,
Giorgio Giovanelli, Renzo Michelini
Presenti il 26 ottobre
Aita, Andreolli, Baldessari, Barcelli,
Battocchi, Belci, Belli Giu., Cerone,
Cumer, Di Giusto, Di Marco, Dorigotti
C., Federici, Ferrari, Giordani, Gios,
Giovanelli,Grisenti, Guerrieri Gonzaga,
Gurrieri, Leoni, Michelini, Munari, Pedri,
Piombino, Pradella, Prevost Rusca,
Strass, Taddei, Tranquillini, Vergara, e
tante signore.
Ospiti: Mons. Giancarlo Bregantini,
Prof. Gianfranco Gesuini, dott.
Giuseppe Zumiani, Claudine e Jorg
Schwalm, e tanto tanto pubblico in sala.
Presenza al Premio Rotary Regionale
a Cavalese il 20 ott.: Azzolini, Baroni,
Gabrielli, Gurrieri, Prevost Rusca e
Pres.Inner Whell Mirta Anichini
Presenza
al
Forum
Rotary
Foundation ad Affi il 20 ott. : Aita e
Ferrari
Presenza allo “Zero tondo” di Micheli
e Pedri il 24 ott. : Aita, Azzolini,
Baldessari, Barcelli, Baroni, Battocchi,
Belci, Belli Giu., Benoni, Carollo,
Cerone, Cumer, Di Giusto, Federici,
Ferrari, Fiorini, Frisinghelli, Fronza,
Giordani, Gios, Giovanelli, Grisenti,
Marsilli, Matuella, Micheli, Mirandola,
Pedri, Polli, Prevost Rusca, Soppa,
Vergara, Wolf, con tante gentili signore.
Media :
64,28%
SALUTE E SANITA’ OGGI
TRA TECNOLOGIA E RAPPORTO UMANO
Una grande serata, davvero
molto
importante
oltrechè
interessante e sinceramente molto
coinvolgente : indubbiamente per
merito dei prestigiosi relatori al
tavolo, ma in primo luogo per la
sagace tenacia del nostro Presidente
Vergara che ha ideato, promosso,
informato in ambienti diversi, invitato gli “uomini giusti”, e diretto in modo eccellente la presentazione dei
vari argomenti ed il dibattito. La voce del…… popolo in una sala
pubblica piena in platea e frequentata anche in balconata, ha espresso
molteplici ringraziamenti e compiacimenti per la trattazione di temi
sempre più di grande attualità e di esteso interesse. Erano fedeli ed attenti
ascoltatori anche i “pezzi da 90” della politica e dell’amministrazione
cittadina e provinciale, dal Sindaco Valduga che ha aperto la serata con
alcune intense considerazioni sui riflessi verso la comunità, all’Assessore
Provinciale alla Salute Andreolli ed al Presidente del Consiglio Regionale
Magnani. Ed in sala molti operatori del settore sanitario in ospedale e
nella libera professione, pensionati, cittadini d’ogni genere, curiosi e
persone con esperienze dirette o indirette.
Insomma un quadro completo di persone attive attratte anche dal
nome di Mons. Bregantini, noneso di origine ed oggi vescovo di LocriGerace, terre calabresi dove trae origine il Presidente Vergara, nonché
dalla curiosità di conoscere il grado dello sviluppo tecnologico da parte
dei geni della scienza e della tecnica.
La prima parola spetta al padrone di casa, al nostro Giuseppe, che
con piglio autoritario salutando tutti con sobria eleganza giustifica il titolo
ed il tema della serata, affidando ai tre relatori (il dott. Zumiani presidente
dell’Ordine dei Medici in gentile sostituzione dell’on. prof. Gaglione
sottosegretario al Ministero della Salute, trattenuto a Roma per impellenti
necessità di voto parlamentare nella recente buriana politica e di governo)
lo svolgimento dei rispettivi “quadri”.
E’ stato bello, persino affascinante, certamente di grande interesse,
il discorso dei singoli, tanto quanto è ora difficile riprodurne i contenuti.
Sarebbe facile dire……”leggete domani i giornali” o dire soltanto (a
quella netta minoranza che mancava) “gli elogi sono stati unanimi e
sinceri, i prolungati applausi, quasi un’ovazione per il Vescovo, hanno
dimostrato l’enorme apprezzamento per quanto abbiamo sentito” e quindi
la serata è risultata assai proficua sul piano intellettuale ed informativo per
tutti indistintamente.
Ma il dovere, la continuità, la storia ci impongono un fedele
riassunto di quanto è stato detto e recepito, pur con qualche “tradimento”
del microfono o troppo vicino o troppo lontano : Mons. Bregantini ha
ispirato in tutti noi una atmosfera di grande umanità e serenità, offrendo
immagini del suo discorso ed istruito da esperienze dirette e personali avendo sopportato un intervento
operatorio al cuore, anche con la paziente e cordiale assistenza di Vergara, a Trento, per le bizze di una valvola
mitralica (propria di……un vescovo e non di ……un sacerdote comune). Premettendo – sempre per pertinenti
immagini (il mucchietto di perline sparse e senza connessione a differenza di una fila di perline in collana legate
quindi da un filo, che significa unione e condivisione) – che il soggetto si compone di corpo e quindi materiale,
di psiche e cioè mente e di pneuma o spirito, e che tali componenti conducono ad un centro, un motore, cioè ad
un cuore che si identifica nel filo della collana, come conduttore e translatore di umanità, di fratellanza, di affetto
e di coesione, ha detto che l’uomo è persona (cioè si relaziona) e non individuo (che invece si isola).
Ha ricordato alcuni momenti della sua preoccupazione e tensione nei vari attimi dell’operazione
sostenuta qualche anno fa identificando le difficoltà del paziente nell’atto di eventi nei quali si enuclea prima la
diagnosi, ci si appresta all’intervento chirurgico, e si celebra poi la convalescenza. Sono momenti classici per
l’ammalato, validi per tutti, ed in ciascuna situazione si deve cercare di superare l’angoscia e la tristezza vissute
non in isolamento fisico e psicologico, ma invece avendo al fianco persone amiche, competenti, capaci e serene
che hanno sempre parole di sostegno e di conforto che alleggeriscono la paura e la logica preoccupazione, e
primo fra tutti il medico che deve infondere tranquillità e far trasparire sicurezza e capacità professionale. Ed una
forte costituente di tale stato e momento informativo è il supporto della tecnologia arrivata già ora a risultati
mirabolanti e che non mostra di aver raggiunto risultati definitivi : l’evoluzione certamente progredirà con la
ricerca, con i laboratori, con la meccanica e con la tecnica.
Ha concluso con un’altra immagine significativa : c’è chi perché giovane, sano ed aitante, camminerà
sempre svelto e sciolto, e chi invece per il logorio degli anni o per qualche menomazione fisica rallenterà il ritmo
della camminata per un cedimento naturale delle forze e quindi procederà lento o “perdente” rispetto ai primi che
risulterebbero i “vincenti”. Ma le posizioni si riequilibreranno con il tempo, breve o lungo, per cui i primi
rallenteranno ed i secondo mantenendo i giri del proprio motore sul solito standard arriveranno al
raggiungimento : è un fenomeno naturale per una conclusione filosofica : con la separazione ci si disunisce, con
la coesione ed operando assieme si giunge ad affrontare meglio le circostanze, le difficoltà, i problemi della vita,
ottenendo miglior benessere. Ha toccato le corde del cuore, con emozioni e commozioni di grande umanità e
semplicità, giungendo ad affermare la connessione e la perfetta convenienza tra la dimensione umana e
l’evoluzione tecnologica. Seguiva poi il prof. Gesuini che ha rappresentato a grandi linee e con il supporto di
slides l’alto grado scientifico delle strutture tecnologiche che favoriscono e migliorano – di giorno in giorno – gli
sviluppi dell’intelligenza informatica e della scienza medica per individuare diagnosi, per graduare il sistema
curativo e per collaborare nell’intervento cardiologico nella specie, favorendo i tempi ed i meccanismi
dell’operatore e del suo team specialistico che deve funzionare all’unisono in qualsiasi emergenza e difficoltà. Ci
ha parlato del genoma, del by-pass, del “palloncino” dilatatore, della prima misurazione della pressione quasi
trecento anni fa su un cavallo con metodi manuali ed empirici di fronte ai macchinari di oggi in continua e
progressiva “musealizzazione” perché superati da nuovi meccanismi e da una maggior attualità e perfezione……
senza fine. Chiara la conclusione sull’importanza del rapporto psicologico e di fiducia tra curante e curato,
sollecitando la dedizione del primo con contatti affabili ed informativi senza ingenerare preoccupazioni già
latenti e giustificabili in chi si trova in difficoltà.
Chiudeva il dott. Zumiani con un tema soprattutto di carattere deontologico sui doveri del medico e sui
“diritti” del paziente, toccando fatti ed ipotesi di varia natura e frequenza, citando anche il testamento biologico
dell’ammalato in sopravvivenza meccanica in vita meramente vegetativa. Ciò che ha aperto un ulteriore tema
sulla eutanasia, un discorso irrisolto logicamente perché le idee e le tendenze sono e saranno sempre in conflitto
tra la volontà dell’ammalato e dei parenti responsabili e logicamente umanamente anche interessati, ed i principi
di legge civile da una parte e della Chiesa dall’altra. Un conflitto che potrebbe bene trovare occasione di
confronto ma che non porterà mai ad una soluzione pacifica e ad una identità di vedute e di scelte. Sarà il
prossimo tema che suggerirà il nostro coraggioso presidente ?
Voci dalla sala tutte di compiacimento o qualche richiesta di
chiarimento o di pensiero; qualche conclusione da parte delle
Autorità, e la chiusura felice di Vergara sull’opportunità, anzi
necessità che vi si un rapporto di connessione tra il grado
elevatissimo della tecnologia e le caratteristiche professionali di
attenta umanità e di reciproca comprensione e fiducia tra medico
ed ammalato.
E se non fosse venuto “Rosmini” (conferenza in stretta continuità in sala) a far sfollare l’incontro con gli eminenti personaggio ed un pubblico davvero appassionato
sarebbe proseguito fino ad……ore piccole !
G.P.F.
12° PREMIO ROTARY CLUB TRENTINO ALTO ADIGE-SUDTIROL
CAVALESE 20 OTTOBRE 2007
Non credo siano moltissimi i rotariani del club di Rovereto che conoscano il
significato o solo sappiano dell'esistenza del “Premio Rotary Trentino Alto Adige
– Suedtirol”. Eppure sabato 20 ottobre, a Cavalese, alla presenza dei
rappresentanti dei dieci club della Regione, (per Rovereto: Gianni Azzolini,
Giuliano Baroni, Marco Gabrielli, Antonio Gurrieri, Edoardo Prevost Rusca e la
cara Mirta Anichini presidente Inner Wheel), è stato consegnato il dodicesimo
riconoscimento ad Elio Sommavilla, sacerdote con una lunga attività didattica e
di ricerca, docente presso la facoltà di geologia dell'Università di Ferrara.
La causa del diffuso disinteresse per tale manifestazione sta, principalmente, nella mancanza o nell'inadeguatezza della
comunicazione. Quest'anno l'evento è stato annunciato con poche parole e gli opuscoli, contenenti la storia della
manifestazione con dati e personaggi, nomi dei fondatori e degli organizzatori, sono rimasti, intonsi e ben impilati, sul
tavolo all'uscita della sede. L'anno scorso non ne è stata data neppure la comunicazione: nessun socio ebbe l'occasione
di sapere a chi era stato assegnato il premio, la sua motivazione e la sua entità. Per testimoniare il valore dell'iniziativa,
fondata dodici anni fa dai soci Gianni Benuzzi, Lorenzo Conci, Giuliano Cumer, Carlo della Sega, Andrea Fuganti, Paul
Menz, Otto Kaufmann, Angelo Pallaoro e Antonio Tattara, basterebbe considerare l'importanza dei premiati nel loro
campo di attività. Dodici personalità ognuna delle quali ha dato alla società, alla scienza e al progresso il meglio di se
stessa: Raimund Margreiter, Iginio Rogger, Carlo Maria Giulini, Silvio Pedrotti, Joseph Zoderer, Chiara Lubich, Hans
Kammerlander, Ettore Sottsass Jr, Valentin von Braitemberg, Vittorio Staudacher, Monika Hauser ed infine don Elio
Sommavilla. Elio Sommavilla è nato a Moena nel 1927. Colpisce in lui la vivezza dello sguardo e la decisione dei
movimenti. Uomo di scienza e di fede, nella sua azione a sostegno dei più poveri ha operato sempre secondo l'idea che
l'unico vero, efficace aiuto alle popolazioni sottosviluppate sta nel fornir loro la possibilità di costruirsi autonomamente
l'avvenire. In altre parole, parafrasando il suo motto conduttore, che occorre procurar loro non il pesce e nemmeno la
lenza, ma solo quanto occorre per costruirsela. Applica le sue sperimentazioni e le sue ricerche geologiche a progetti
praticabili per affrontare il problema cruciale per la Somalia dove opera dal 1976: quello dell'acqua. Elabora un modello
geomorfologico per la ricerca delle falde acquifere, addestra numerosi giovani geologi, progetta e sperimenta tecnologie
semplici ed economiche, gestibili dalla popolazione per sollevare l'acqua e renderla igienica. Nel 1987 fonda la “Water
For Life” gruppo di punta per le ricerche idro-geologiche sistematiche sull'intero territorio della Somalia, mentre
attualmente l'Unesco gestisce gli esami finali di un Istituto Agrario ed un Centro Sperimentale da lui creati.
Nel corso della cerimonia, organizzata con grande, cura ci sono stati alcuni interventi. Oltre al saluto delle autorità
rotariane e civili invitate, si è espresso il presidente del club ospite Gualberto Ziglio e il coordinatore Giovanni Modena. La
proiezione di un filmato drammaticamente eloquente, una serie di interessantissime fotografie e poi, molto attesa ed
apprezzata, l'allocuzione del premiato. La bellezza di un brevissimo intermezzo di musiche etniche, suonato da un solista
su strumenti originali, ha incantato il pubblico. Il pranzo all'hotel Lagorai, eccellente ma eccessivo per ricchezza di sapori
e quantità di portate, ha forse messo in imbarazzo qualcuno che, poco prima, aveva visto, nel breve filmato e sentito
dalle parole del premiato, quanto miserabili fossero le condizioni di vita in Somalia e come bassi gli standard nutrizionali
ed igienici di quelle popolazioni. Il “Premio Rotary Club Trentino Alto Adige – Suedtirol” è, attualmente. la più importante
manifestazione regionale, studiata con grande cura e passione dai soci fondatori. Tuttavia essa risente, dopo dodici anni
di vita, di una certa stanchezza, della mancanza di un respiro più profondo e, forse, il suo Regolamento dovrebbe essere
riconsiderato. Il territorio, o meglio l'ambito operativo sotteso alla Regione, si è, con il tempo, ristretto ed in futuro potrà
essere difficile mantenere quel livello selettivo e quel profilo d'eccellenza che, da una parte devono trovare
corrispondenza nel Personaggio e, dall'altra, devono interessare e coinvolgere un'opinione pubblica altrimenti assente o
distratta. Il Premio dovrebbe espandersi, dovrebbe arricchirsi di nuove variabili riferibili alla sua entità e ai suoi requisiti
creando così una più vasta rete di rapporti collettivi e personali Dovrebbe infine diventare più europeo accogliendo, come
terzo partecipante, il Tirolo austriaco con il quale esistono innegabili vincoli la cui importanza si esplica non solo nella
tradizione storica, ma anche in più concreti e recenti rapporti inscrivibili. direttamente o indirettamente, all'Euregio.
Il tema riguardante il Premio Rotary Regionale dovrebbe essere argomento
di qualche riunione di club. Giuseppe Vergara, Sergio Matuella, Gianfranco
Pedri e Gianni Azzolini, componenti roveretani dell'attuale Comitato
promotore, ma anche Giuliano Cumer, come detto, cofondatore, potrebbero
esprimere i loro punti di vista e condurre una discussione con i soci, specialmente
con quelli di più recente acquisizione, per sentire pareri e giudizi che potrebbero
costituire spazio di riflessione per il Comitato Promotore del Premio nelle sue
bimestrali riunioni.
(GiuBa)
ROTARY FOUNDATION
Sono stato con Francesco Aita ad Affi per il Forum Distrettuale sulla Rotary Foundation, magistralmente
condotto dal PDG Alvise Farina e da suoi validi ed esperti collaboratori.
Una materia di grande interesse sulla quale sarebbe stato bene fossero acculturati i futuri nostri
“amministratori”, venendo a conoscenza di metodi, di obbiettivi e di modalità per l’espletamento ed il sostegno dei
services più comuni o particolareggiati. Un appello quindi agli amici che andranno a ricoprire prossimamente
qualsiasi incarico nella gestione del Club, perché abbiano a frequentare tali occasioni.
ZERO TONDO
Mercoledì con grande festa è stato celebrato il compleanno-zero tondo di
Gianfranco Pedri e Claudio Micheli che – mano nella mano, quasi come ad
un tradizionale matrimonio – hanno sezionato una squisita torta al
cioccolato, tra gli applausi di tanti amici e di numerose signore che hanno
offerto calorosi abbracci ai beneficiati, cioè ai “belli” (sì anche Pino !) di
turno. E la tradizione continua perché chiuderemo l’annata mercoledì 7
novembre con Ivano Pradella, rinviando Sacchiero quasi natalizio
all’incombente 2008 !
La gustosa lettura di un appropriato e realistico aneddoto in
coincidenza tra compleanno ed art. 18 dello statuto dei lavoratori ha
allietato i presenti a chiusura della serata. Chi fosse curioso di
conoscerne
il
testo
potrà
liberamente
rivolgersi
alla
redazione……offrendo il caffè al bar di fronte !
PROSSIMO APPUNTAMENTO
LUNEDI’ 29 OTTOBRE AD ORE 19.00 IN PUNTO
Nella Chiesa di S.Carlo in piazza D.Chiesa verrà celebrata da Mons.
Felicetti decano di Rovereto la S.Messa in memoria dei nostri soci ed amici
defunti.
L’invito è cordialmente esteso anche alle gentili signore.
APPUNTAMENTI SUCCESSIVI
LUNEDI’ 5 NOVEMBRE AD ORE 20.00
Nella grande stube di Ruggero de Tarczal a Marano d’Isera una CASTAGNATA
tutta nostra e cioè sociale. Potremo parlare – una volta ammansito l’appetito, e col
favore del “novello” (ci sarà ?) di qualità – a ruota libera su qualsiasi argomento
senza……censura !
MERCOLEDI’ 7 NOVEMBRE AD ORE 19.00 IN SEDE
Lo zero tondo questa volta “premia” Ivano Pradella che ha brillantissimamente
raggiunto gli “anta”; sarà contornato e festeggiato da tutti i soci e da gentili signore ed
amici. Torta e spumante immancabili.
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Bollettino Rotary n. 14 del 26.10.2007