Editoriale
E’ PROPRIO UNA QUESTIONE DI STILE!
(a.c.) Anno Nuovo, informazione nuova. Era un
caldo mese di settembre del 2005 quando uscimmo
con il primo numero de Il Vespro, con una
scommessa tutta nuova per il territorio di Carini, un
giornale a distribuzione gratuita, libero da legami
economici vincolanti sull’informazione, con una
tiratura di tutto rispetto per un paese come Carini
che da sempre è poco abituato a leggere.
Avevamo l’idea di realizzare un giornale di
informazione che facesse inchieste sul territorio,
che portasse nelle case dei cittadini di Carini quella
informazione che non è possibile avere dai
quotidiani (poco interessati ad un territorio dove si
vendono pochi giornali) ne dalla tv, sempre più in
balia dell’apparire più che dell’essere.
Delle 3.000 copie che mensilmente stampiamo
soltanto 50 vengono sottratte alla distribuzione,
per essere archiviate e tenute a disposizione di chi
in futuro ne chiedesse copia. In questi 2 anni e
mezzo Il Vespro forse è stato un pò duro verso i
nostri amministratori, talvolta è sembrato essere
troppo negativo o pessimista su quanto accade nel
territorio, ma un fatto è certo: le 3.000 copie
mensili non bastano più, le richieste sono di molto
superiori, per questo motivo a partire da questo
numero apporteremo delle migliorie alla
distribuzione, privilegiando la zona bassa del
territorio nella distribuzione, quella che molti
identificano come la nuova Carini, quella dei
cittadini che ci mandano le e-mail, le foto, le loro
segnalazioni sul loro vivere a Carini.
Da questo mese Il Vespro cambia leggermente
veste grafica, noi lo abbiamo sempre detto: siamo
aperti a tutti i suggerimenti ed alle collaborazioni
dei nostri lettori. Tant’è che un paio di nuovi
collaboratori, prestigiosi per noi e per i nostri
lettori, si sono uniti all’avventura: uno è il Prof.
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Editoriale.
Il Comune di Carini Parte Civile
Vandali e delinquenti in azinoe
tra Carini e Villagrazia.
Povira Barunissa di Carini.
I Fatti sui quali avremo mai una
risposta?
Nanni (5a parte)
Vocaboliamo e ... Altro
Andar per boschi... a
“scupittati”.
Hyccara, tra geografia e storia.
Diecimila emarginati che fanno
cassa al Comune.
Presentato l’Alberghiero serale.
Consiglio, docente all’Istituto Superiore di
Giornalismo di Palermo, l’altro è il Prof. Giampiero
Finocchiaro, Preside dell’Istituto Comprensivo
“Laura Lanza”, che da questo mese curerà una
propria rubrica che troverete all’interno.
Continuiamo a ricevere accuse dal Carini Oggi,
molto spesso gratuite e non solo a mezzo stampa,
si sà il paese è piccolo e la gente mormora.
Qualcuno si è risentito perché abbiamo scritto la
sacrosanta verità, che ogni qualvolta la testata
riceve pecunia da parte del Comune (in maniera
diretta o indiretta - tipo l’opuscolo estivo o altro) si
assiste ad una sorta di servitù, più o meno come
fanno molte altre testate giornalistiche non solo
della carta stampata. E’ proprio una questione di
stile, con noi ci hanno provato e continueranno a
provarci, anche se con scarsissimi risultati. Su
questo modus operandi il prossimo 25 aprile Beppe
Grillo sta preparando un altro V-Day con oggetto
“la stampa serva” al quale noi abbiamo già dato
adesione. Per nostra abitudine non siamo abituati
a dire fesserie per fare clamore. Di quello che noi
scriviamo ci assumiamo per intero la responsabilità,
altrimenti chiuderemmo “putìa”. Il nostro obiettivo
è da sempre fare informazione libera, a
confrontarci con il territorio, a far rispettare le
regole (a tutti), forse per questo ci arrivano
richieste dai paesi del comprensorio per allargare
anche a loro l’esperienza de Il Vespro, e forse per
questo il nostro portale on line ilvespro.it ha una
media di 10.000 contatti al mese anche se i carinesi
sono pochini.
Certo è curioso vedere che quanto noi scriviamo,
anche come critica del territorio, poi venga
riscontrato nei fatti; ma anche di quanto noi
scriviamo gli altri non ne parlino o ne scrivano.
In ogni caso, buona informazione a tutti.
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Saluti e Libbirtà.
Carini, dove vai?
Abbiamo visto per voi: Irina Palm.
Il talento di una donna inglese.
Omaggio a Carini di Pietro Ballo.
Festa dell’albero 2007.
Consulta dello Sport: Mimma
Monterosso è il nuovo Presidente.
Storie del calcio a Carini: I
Presidenti del Carini Calcio.
La Mistral Meeting Club si
aggiudica la Coppa Italia.
Informazioni utili.
Gen. 08
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2
Il Comune di Carini Parte Civile
di Ambrogio Conigliaro
Lo scorso numero de Il Vespro abbiamo scritto su
quanto accaduto in questi ultimi 2 anni circa nella
nostra Sicilia, in particolare nel nostro territorio. Di
come lo Stato sembri intenzionato a dare battaglia
alla mafia sul suo territorio in maniera organica,
dopo 15 lunghi anni dalla guerra dichiarata dalla
mafia allo Stato, dopo le stragi di Falcone e
Borsellino e degli uomini delle scorte, dopo le
bombe di Roma, Firenze e Milano.
Quindici lunghi anni, poi, improvvisamente,
centinaia di arresti. I grandi boss che per decenni
erano vissuti tranquillamente vicini alle proprie
famiglie, sposandosi, avendo figli e nipotini in tutta
tranquillità sono stati arrestati.
Succede pure che un gruppo di ragazzi,
nell’indifferenza e nel silenzio della capitale
Palermo, riempia muri e ponti autostradali di
cartelli con la scritta: “Un intero popolo che paga il
pizzo è un popolo senza dignità”. Si inventano i
negozi certificati “no-pizzo”, fanno attività nelle
scuole a spiegare ai bambini che la mafia gli ruba il
futuro. Sono i ragazzi di Addio Pizzo, sono i ragazzi
di Libera.
Allora succede che alcuni commercianti di Palermo
cominciano a ribellarsi al pizzo, alla “messa a
posto”. Grazie all’intervento deciso dallo Stato
vengono arrestati decine di estorsori e le loro
vittime li accusano personalmente in tribunale.
Sedici anni prima un commerciante era stato
ignorato ed abbandonato da molti suoi colleghi
perché aveva deciso di ribellarsi a questo sistema.
Sedici anni fa ho viaggiato in aereo accanto a suo
figlio ed a Marco Pannella che cercava di
consolarlo. Sedici anni fa la mafia uccideva Libero
Grassi perché aveva osato ribellarsi al sistema.
Oggi è nata a Palermo l’associazione Libero Futuro,
dopo un primo tentativo fallito anni fa quando i
commercianti palermitani preferirono disertare.
Oggi la situazione è diversa ed un grosso aiuto lo
sta dando anche la stampa, che pubblica nomi e
cognomi di favoreggiatori ed amici degli amici.
Nello scorso numero concludevamo che era forse il
caso che il Comune di Carini si costituisse Parte
Civile in tutti i processi di mafia che si sarebbero
tenuti a partire da ora, considerato quanto
accaduto in questi ultimi mesi.
Ed è stata sicuramente una bella sorpresa, che
condividiamo pienamente, la scelta del Sindaco di
Carini, dott. Gaetano La Fata, che con la Determina
Sindacale n° 151 del 11/12/07 si è costituito Parte
Civile, in rappresentanza del Comune di Carini, nel
processo penale n° 11498/07 e n° 9165/07,
conseguenza di quella che è stata allora definita dalla
Magistratura “Operazione Occidente”, insieme ad altri
11 soggetti tra imprenditori ed Associazioni
Antiracket.
Intanto, giorno 17 dicembre si è svolta a
porte chiuse la prima udienza
preliminare che ha dato il via al processo, dove pare
che molti dei soggetti tutt’ora in stato di arresto
stiano scegliendo il rito abbreviato che prevede lo
sconto di un terzo della pena. Ne sapremo di più nei
prossimi giorni e vi terremo informati, è infatti fissata
una nuova udienza per il 7 gennaio.
Vandali e delinquenti in azione tra Carini e Villagrazia.
Atti di vandalismi si sono verificati a Villagrazia di
Carini nella piazzetta “ di Padre Pio”, vicino la
farmacia. Non si capisce ancora come, ma c'è chi è
riuscito ben due volte a spezzare uno dei due
lampioni della luce: secondo alcuni basterebbe
farlo dondolare a poco a poco sempre più veloce
sino a che non si rompe, secondo altri invece
occorre arrampicarsi sulla punta e poi saltare
appena si spezza.
Secondo noi chi involontariamente rompe cose che
essendo pubbliche sono di tutti e non ha il coraggio
di dire sono stato io, scusate, e provvede per il
danno arrecato, non deve avere alcuna
considerazione; chi invece volontariamente decide
di rompere cose non proprie ed in più di tutti,
commettendo un vero e proprio atto di vandalismo
si vede che è una persona stressata che vive con
poca voglia la vita e prova soddisfazione nella
tristezza e nel malumore degli altri. A queste
persone non si dovrebbe dare alcuna
L'A.S.D. Vlassof 200 di Carini ancora
una volta tra i protagonisti della Pesistica.
Si sono svolti a Cervignano del Friuli (TS), lo scorso 2
dicembre, i Campionati Italiani Assoluti di Pesistica giunti
alla edizione numero 102. Anche in questa occasione
l'Associazione Sportiva Dilettantistica Vlassof 200 è stata
tra i protagonisti con la conquista del 5° posto da parte
del giovane Giovanni Farina nella categoria dei 94 kg
grazie alle alzate di 120 kg nello strappo e 140 kg nello
slancio, per un totale di 260 kg, che lo ha collocato a pari
merito con il 4° classificato, che lo ha preceduto in
classifica solo grazie al minore peso corporeo. Alla
manifestazione era presente il sig. Pietro Conigliaro,
arbitro internazionale di Pesistica, anche qui in veste di
Giudice di Gara.
Si chiude così per quest'anno la sequenza delle
prestazioni positive nelle manifestazioni nazionali ed
internazionali alla quali ha partecipato la Vlassof 200,
confermando di essere sempre in grado di raggiungere
importanti risultati.
considerazione.
A Carini invece si susseguono a notti alterne piccoli
furti e danneggiamenti agli esercizi commerciali del
centro storico. Nelle notti natalizie numerosi sono
stati i danni causati: vetrine sfasciate, farmacie
danneggiate, Chiese saccheggiate. Ultima in ordine
di tempo la Chiesa di San Lorenzo, anche se il
record è detenuto dalla Chiesa Madre con 7 piccoli
furti nel solo mese di dicembre, con continui
scassinamenti delle cassettine delle elemosine
davanti agli altari.
Le Forze dell’Ordine sono ben conscie degli autori
dei misfatti, ma praticamente non sortiscono alcun
effetto in quanto gli arresti dopo pochissimi giorni
sono già a piede libero. Un giusto appunto che ci è
stato segnalato è l’assoluta indifferenza da parte
della cittadinanza, sempre pronta a segnalare la
radio ad alto volume o il fastidio delle campane,
salvo poi non accorgersi di nulla quando il danno
non avviene ai propri beni.
Associazione Nazionale
Mutilati ed Invalidi Civili
- Presentazione di domande di riconoscimento
e/o aggravamento invalidità civile.
- Ricorsi.
- Presentazione domanda L. 104/92.
- Pratiche per richiesta carrozzine, protesi,
pannoloni, etc.
- Pratiche per l’abbattimento di barriere
architettoniche.
- Richiesta esenzione bollo auto.
- Iscrizioni collocamento obbligatorio
categorie protette L. 68/99, inserimento in
graduatoria.
- Consulenza legale e sanitaria gratuita (a
mezzo dei nostri legali e consulenti medici).
- Informazioni.
Sede di Carini: via Nazionale n° 46 - tel. 3387131700
Povira Barunissa di Carini
di Ambrogio Conigliaro
Risposta a Michele Fardellone: “cerusico” in fatti carinesi.
Caro Michele,
propri, stando molto attenti a
perdute, quasi tutte in una fascia
mi duole tanto doverti
non esporsi mai in prima
temporale che va dal 1965 alla
rispondere, anche se finalmente,
persona per cercare di non
fine degli '80, tra l'indifferenza
dopo un'opportuna strigliata
perdere qualche privilegio
dei carinesi: Chiese (vedi Eremo
(quantomeno all'orgoglio
della Maddalena e Libera Infermi
personale) hai cominciato a
su tutte), fontane, palazzi
studiacchiare ma perseveri
nobiliari, il mare e buona parte
nello scopiazzare
del territorio. Il tutto nel silenzio
malamente dagli altri; ti
complice di quasi un intero
ricordo che fare il
paese, e se qualcuno si
riassuntino copiando un rigo
lamentava la spicciola filosofia
si ed uno no non ha mai
carinese faceva il resto: “na nuci
Albero genealogico Lanza di Trabia sec. XVIII (collez. A. Conigliaro)
portato a buoni risultati.
'nto saccu nun po' scrusciri”
Per abitudine personale non
acquisito magari grazie proprio a
(una noce in un sacco non può
sono abituato a scopiazzare e
coloro i quali si criticava.
fare rumore). Se a questo
molto spesso mi è capitato di
Nel mio piccolo e con la
aggiungiamo il dover
riscontrare l'esatto contrario,
collaborazione insostituibile del
primeggiare per forza, il dover
tranne il tuo caso, visto che le
mio amico Vincenzo, o meglio
essere la prima donna dello
tue fonti sono quelle degli
Salomone e Marino come ci ha
spettacolo, la frittata è completa
studenti moderni, che si
ribattezzati, siamo riusciti in
(vedi la storia del teatro a Carini
accontentano di facile copia e
meno di un decennio a fare delle
che fortunatamente è
incolla da un paio di siti. Prima di
cose secondo noi strabilianti, che
sopravvissuto grazie a qualche
scrivere ho preso la brutta
hanno un riscontro nei fatti.
“collaboratore di giustizia”). Il
abitudine di cercare i riscontri,
Queste cose si chiamano:
nostro paese ha forse una
possibilmente consultando atti
Catacombe di Villagrazia (vedi
caratteristica unica: non ha 1
originali o le fonti dell'epoca.
stampa); Mosaico De Spuches
cinema, non ha 1 teatro (la sala
Purtroppo la mia classe (parlo di
(vedi Giornale di Sicilia);
“Totuccio Aiello” è solo un
età) si è ritrovata in un paese
Convento dei
dove la maggior parte dei
Carmelitani; Area
giovani di almeno un ventennio
Archeologica di San
(quelli nati tra il 1940 ed il 1960)
Nicola; donazione da
non ha per nulla inciso sulla vita
parte dei La Grua di
del proprio paese e per paese
alcuni importanti
intendo Carini. Nella nostra
oggetti del Castello
cittadina un buon 90% di questa
(Statua del Mancino,
classe, ormai di ex giovani, si è
Horus, Putto e
completamente disinteressata
Tabernacolo); saggi
della cosa pubblica, tant'è che
archeologici all'interno
tra i nostri amministratori c'è
del Castello di Carini; e
Albero genealogico Lanza di Trabia sec. XVIII (collez. V. Giambanco)
stato quasi un vero e proprio
nulla di questo mi
salto temporale, dalla classe di
sembra distruttivo per Carini,
auditorium) e non ha 1 villa
Giovanni Finazzo all'attuale, in
anzi. Il fatto è che per fare ciò
pubblica. Tutto ciò che
buona parte figlia della
non abbiamo compiuto alcun
rappresenta un luogo di
precedente.
gesto straordinario, ci siamo solo
aggregazione non esiste.
Gli over 50 di oggi hanno
limitati a parlare ed informare gli
Ma andiamo alla vicenda della
preferito rimanere nell'ombra,
altri.
Baronessa, che tanto ha fatto
lanciare il sasso da dietro il
Purtroppo molte ricchezze del
arrabbiare il nostro “cerusico”.
cespuglio, criticare e farsi i fatti
nostro territorio sono andate
Posso capire la satira, tra l'altro
con delle belle intuizioni, ma la
cattiveria gratuita no, perché
questa esige sempre una risposta
(vedi quanto esposto sopra).
Vincenzo IV La Grua (collez. privata)
Sulla vicenda della Baronessa di
Carini mi dispiace informarlo
che, purtroppo per lui, si è
imbattuto su chi la storia della
Baronessa la conosce bene, non
perché gironzola su internet
come forse fa lui (tant'è che ha
notizie incomplete e
frammentarie) ma perché da
anni impegnato in una ricerca su
un “fatto” che, nonostante siano
trascorsi oltre 400 anni, ancora
riserva numerose sorprese. Per
noi la ricerca è ricerca, non
interpretazione di “curtigghiu”.
Non si può partire da una frase o
una parola di un poemetto,
costruirci sopra “Dallas” e
spacciarla per verità assoluta. Chi
ha scritto il poemetto sulla
Baronessa di Carini (o
quantomeno una parte di esso)
non è stato il popolo, ma un
poeta colto che ben conosceva
fatti e personaggi, compresi i
“cani carinisi”, che per anni
avevano beneficiato dei favori
della loro Signora e poi, nel
momento del bisogno si erano
tirati indietro. Forse non sa il
nostro “cerusico-aspirante
storico” che esiste un altro
poemetto sulla Baronessa di
Carini, molto più dettagliato di
quello famoso e coevo ai fatti,
amministratrice
che è arrivato ai giorni nostri
del Principato e
senza contaminazioni esterne.
dalla quale
Purtroppo non è completo, si
divorziò il 22 giugno 1829 (il
interrompe alla lettera a Cesare
rivelo del 1816 è in realtà del
Lanza, ma segue quasi la stessa
1811, ripresentato dal curatore
sequenza dei fatti di quello più
dei beni dei La Grua sig. Leone
famoso. Ma non essendo su
nel suddetto anno per conto
internet o pubblicato in grande
della Principessa di Carini). Non
rilievo non è conosciuto da molti,
avendo procreato la coppia figli,
nemmeno dal Prof. Rigoli che si
alla morte di Vincenzo avvenuta
vanta essere il massimo esperto
nel 1839 “iure francorum” il
sulla Baronessa di Carini, figurasi
titolo di Principe di Carini passò
dal nostro “cerusico” abituato
al nipote Antonio che per motivi
com'è a scopiazzare alla buona.
di lavoro (era Ambasciatore)
A proposito di “Cani Carinisi”, nel
viveva fuori dalla Sicilia e da cui
recente
nel 1843 era nato a
“scemeggiato”
Parigi Cesare La Grua
televisivo gli unici
Lambelin che gli
carinesi presenti
succederà nella carica,
erano proprio i cani
anche se alla sua
del barone di Carini,
morte preferì essere
di un allevamento di
sepolto a Palermo
mastini che si trova
nella cappella di
nel nostro territorio.
famiglia a Santa Maria
Se il nostro “cerusico”
di Gesù.
vuole ripetizioni,
E' curioso come la
anche senza l'aiuto
parte: “… Antonio La
dell'insegnante di
Grua Talamanca e
sostegno, sarei ben
Sabatini successo allo
lieto di dargliele, visto
zio Vincenzo La Grua e
che ancora la sua
Cesare La Grua Lambelin Gioeni morto senza
(collez. privata)
preparazione è a
figli e che fu principe di
livello di scuola primaria ed io
Carini dal 16 marzo 1839 al 21
faccio già le medie.
gennaio 1868, quando
Per quanto riguarda la storia di
Ferdinando II re di Napoli
Carini e della famiglia La Grua
tornando in Sicilia emanò decreti
sono doverose alcune
con i quali si scioglievano i diritti
precisazioni sulle lacunose e
promiscui e si abolivano i diritti e
frammentarie notizie
gli abusi feudali ancora
presentate, frutto di
preesistenti dopo la legge
rapide ricerche fatte on
del 1812”, che riporta il
line oppure sul volume
nostro “cerusico” nel
del prof. Abbate,
suo articolo di
dov'è facile perdersi
sommaria
nella confusione di
informazione sia tale e
dati riportati spesso
quale ma mal copiata
in disaccordo tra loro.
dal volume del prof.
Vincenzo VI La Grua
Abbate (Carini nella
aveva sposato Felicita
storia di Sicilia fino al
La Grua Lambelin
Diana Pilo dei Conti di Cesare
1992):
parte di pagina 903
(Coll. V. Giambanco)
Capaci. Nel 1815 in disaccordo
più la nota 622 bis (pag. 956): “…
con il nuovo corso borbonico nel
fu principe di Carini, dal 16
1815 si ritirò in esilio in Francia
marzo 1839 al 21 gennaio 1868
lasciando la moglie
si trasferì a Parigi …”, e 5° e 6°
Gen. 08
(l'11 dicembre
1841), con i quali si
scioglievano i diritti promiscui e si
abolivano i diritti e gli abusi
feudali ancora preesistenti dopo
la legge del 1812…”.
Nel 1868 la Sicilia era già stata
annessa all'Italia (ricordi
Garibaldi, il 1860 ed il
Risorgimento?) e Ferdinando II
era morto da 9 anni (22 maggio
1859). Capita quando si copia un
rigo si ed uno no, a maggior
ragione quando si copiano parti
delle note che di solito sono
avulse dal paragrafo.
Alla morte di Felicita Diana Pilo gli
eredi (i Pilo Conti di Capaci)
intentarono causa alla famiglia La
Grua per aver risarcite le spese
che la loro congiunta aveva
sostenuto nell'amministrazione
deficitaria del Principato di Carini.
La causa durò quasi 70 anni, con
GOOD NEWS
continui capovolgimenti di
giudizio a favore una volta di
una parte un altra volta
dell'altra. La condanna finale
vide sopraffatti i La Grua che
intanto avevano alienato tutte
le proprietà ad eccezione del
Castello ormai in rovina,
lasciano i Pilo senza un soldo di
risarcimento. Questo il nostro
caro “cerusico” non può
saperlo, perché non è possibile
scopiazzarlo da nessuna parte.
Potrebbe arrivarci soltanto
stando ore tra polverose carte a
fare ricerca pura, ma forse
preferisce scopiazzare qua e là
attribuendosi meriti non suoi.
Consigliamo di applicarsi
maggiormente alla satira, dove
da sempre ha avuto
riconoscimenti e plausi,
lasciando la ricerca a chi la sa
fare.
Isabella D’Ornano, moglie di Cesare La Grua
(collez. A. Conigliaro)
(BUONE NOTIZIE)
Stop Nano presso la Stazione Piraineto: ne abbiamo parlato a pagina 16 dello scorso numero. Dopo qualche
giorno dall’uscita de Il Vespro è stato prontamente sostituito.
I “FATTI” SUI QUALI AVREMO MAI UNA RISPOSTA?
Pompa di calore sulla facciata del 1400 della Chiesa di San Vito: ne abbiamo parlato
nel numero di Agosto 2007 a pagina 11. Ci avevano promesso che entro pochi giorni
sarebbe stata rimossa. Visto che la promessa non è stata mantenuta eccola inserita
tra i cattivi, sperando che diventi al più presto una Good News (anche per dare il
buon esempio).
Amianto via C. Colombo: ne abbiamo parlato nel numero di Settembre 2007 a pagina 16. Ci hanno promesso
che entro dicembre sarà rimosso. Vi terremo informati.
Edicola Votiva “scomparsa”: ne abbiamo parlato nel numero di Ottobre 2007 a pagina 11.
Illuminazioni pubblica via Papa Giovanni Paolo II: ne abbiamo parlato nel numero di Aprile 2007 a pagina 19
Illuminazioni pubblica in strade private: ne abbiamo parlato nel numero di Maggio 2006 a pagina 5.
I 2.500 euro scomparsi del GPL: ne abbiamo parlato nel numero di Marzo 2006 a pagina 12.
Caso Prezzabile: ne abbiamo parlato nel numero di Ottobre 2005 a pagina 10.
Il vaccino del Sindaco: ne abbiamo parlato nel Novembre 2005 a pagina 10.
Gen. 08
Nanni
La Fiaba del mese
a cura di Antonio Oliveri
5
A
PARTE
Ha anzi un grosso quaderno di romanze composte
conduce via, mio malgrado. L'Orco, col tovagliolo
su tutti coloro che ha mangiato; esse sono piene
al collo, la chitarra in mano e la bocca piena,
di sensibilità; egli le canta al dessert con voce
accorse, seguito da sua moglie e dai servi. In quel
tenera, accompagnandosi col suo strumento.
momento il grillo si pose a cantare così alto, cosi
Portami con te nella tua saccoccia e vedrai come
chiaramente, cosi melodiosamente, che la
sapremo trarre profitto dal debole dell'Orco.
compagnia stupita si fermò sulla soglia della sala
Nanni, munito della palla di cera e del grillo, andò
da pranzo. Il cavallo che, grazie alla cera, era
a girare intorno al castello, che era circondato
sottratto all'incanto, continuava a procedere di
da un gran fossato, pieno d'acqua stagnante.
gran galoppo: ben presto lo si perdette di vista e
L'Orco non tardò a presentarglisi. Mamma mia,
Nanni trionfante lo condusse al suo futuro
com'era brutto! Aveva la testa come una gran
suocero. I cortigiani erano furibondi contro
zucca, le sopracciglia come scope di crine, gli
Nanni. Tuttavia vennero a felicitarlo ed
occhi come brace accese, il naso come una
abbracciarlo; ma nella notte parlarono al Re.
barbabietola, la bocca come un forno. Nanni,
continua sul prossimo numero
intrepido, gli disse con aria
disinvolta:- Buon giorno,
signore, come va la salute? Bene. Che cerchi tu sulla cima
di questa montagna deserta?
Piccoli viaggi tra cultura e ironia nella nostra shakerata lingua in questo travagliato vivere!!!
- Signore, io cerco un padrone. Benissimo; e che cosa sai fare?
Ogni persona fin dai primi momenti della sua vita si sente prima
inconsapevole,
poi semiconsapevole e infine totalmente consapevole,
- Signore, io so custodire un
continuamente condizionata, limitata; ma poiché nessuno conosce lo
cavallo. - Bene. Seguimi: io ho
scopo e la meta della propria esistenza, in quanto il segreto della stessa è
appunto un cavallo da affidarti.
tenuto nascosto dalla mano suprema, ognuno procede a tentoni, afferra e
si lascia sfuggire, sta fermo e si muove, esita e si affretta, per cui sono
Il tuo salario sarà di non essere
numerosi
i modi in cui si commettono i tanti errori che ci sconcertano.
mangiato. Quando Nanni si vide
solo nella scuderia, tagliò la
pallottola in due e ne introdusse
ROUX: Miscuglio di burro e farina. Può essere bianco o bruno. Da
la metà in ciascun orecchio del
quello bianco, con l'aggiunta del latte, si ricava la besciamella.
cavallo. Subitamente la cera
ROVER: Dall'inglese to rove andare in giro. Boyscout che ha
raggiunto
i 18 anni, spesso con funzioni di caposquadra.
cominciò a gonfiarsi, a gonfiarsi
SE PERDI LA FACCIA CONTINUA SE PERDI LA TESTA FERMATI!!!
in modo che ostruì interamente
le orecchie del quadrupede e lo
Curiosità I venti in Italia: il vento da est è detto Levante, in riferimento al
sorgente del Sole. Il vento da sud venne battezzato Austro dai Latini, che
rese sordo.
usarono poi questo termine per indicare le regioni meridionali. Il vento da
Nanni, essendosi attaccati gli
ovest, dove tramonta il Sole, è il Ponente. Il vento da nord si chiama
sproni, inforcò l'animale e,
Tramontana, termine derivato dall'aggettivo tramontano, cioè “oltre il
monte”,
che il questo caso si riferisce a un vento che proviene da oltre le
pungendolo sino al punto di
Alpi, quindi da settentrione. I nomi degli altri 4 venti, provenienti dai punti
farlo sanguinare, lo cacciò a
intermedi a quelli cardinali, si devono ai navigatori veneziani. Fissato un
gran galoppo fuori della stalla,
punto di riferimento nel Mar Ionio, fra la penisola italica e quella greca,
chiamarono Grecale il vento di nordest, perché rispetto al punto fissato
verso il bosco. Ma traversando
proveniva dalla Grecia; Maestrale il vento di nord-est, proveniente da
la corte, ecco il maledetto
Venezia, la Maestra; Scirocco quello di sud-est, proveniente dalla Siria.
cavallo che si mette a gridare a
Libeccio quello di sud-ovest, dalla Libia.
squarciagola: - All'erta,
SI VUOI PERDIRI L'AMICU FACCI CRIDENZA
padrone, all'erta! Nanni mi
Antonio Oliveri
Andar per boschi... a “scupittati”
Abbiamo ricevuto in Redazione alcune immagini e numerose lamentele di cittadini, non solo di Carini, che
andando per i nostri boschi la Domenica mattina hanno più volte incontrato numerosi cacciatori all’interno
delle aree interdette alla caccia. Qualcuno addirittura si è quasi visto sparare addosso, scambiato per
selvaggina, anche se di grossa taglia. Le immagini di seguito si riferiscono all’area denominata “Urra” dove, alla
luce di quanto fotografato da un nostro lettore, è meglio non avventurarsi alla ricerca di funghi o per fare una
salutare passeggiata, se
non si vuole rischiare una
“scupittata”. Le foto sono
di una Domenica dello
scorso Dicembre.
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Evola
Gesù disse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi
crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque
vive e crede in me, non morirà mai”.
Giovanni 11:25-26
Con eterno affetto Maricetty, Giuseppe e Giada
Gen. 08
HYCCARA, TRA GEOGRAFIA E STORIA
di Luigi Gianfranco Consiglio
Luigi Gianfranco Consiglio, è nato a Torino nell' Aprile 1945. Cresciuto tra
Firenze e Palermo, è laureato in Economia e Commercio ed è abilitato
all'insegnamento, al quale ha preferito però la carriera impiegatizia in una
azienda metalmeccanica, a suo tempo, in grande espansione. Dopo avervi vissuto
per oltre un trentennio ed acquisito varie esperienze umane e professionali, da
alcuni anni, a contratto, è docente all' Istituto Superiore di Giornalismo di
Palermo. Studioso di problematiche economiche, sociologiche e giuridiche, scrive di questi
argomenti un pò dovunque.
Carini, amena località in Provincia di
Palermo gode innanzitutto del
grande campanilismo dei suoi
abitanti noti per essere tenaci e
generosi. Sembrerebbe che il
paradigma che vuole Hyccara
rinascere dalle sue ceneri sempre
nello stesso luogo sia il destino che
porti fortuna alla cittadina che si
avvia verso un futuro promettente,
stando agli insediamenti di natura
economica che insistono nel suo
territorio creandovi un polo
commerciale di assoluta eccellenza.
Una economia florida, come è
risaputo, è foriera di posti di lavoro,
di serenità familiari e di consumi
generalizzati che consente alle
persone di progettare un futuro di
vita migliore sia in quanto
direttamente e soggettivamente
interessati, sia in via riflessa ed
obiettiva, per tutto l'hinterland. Non
si crederebbe ma solo fino a qualche
lustro or sono il territorio era ancora
connotato da una economia rurale.
Questa era favorita dall'assetto dei
luoghi naturale del suo territorio che
si spinge sino al mare vocata
com'era alla coltivazione intensiva
dei limoni e di ortaggi per uso locale.
Se si considera che i residenti
assommavano a 16000 unità nel
1981, che divenivano 26000 nel
2001 per pervenire a circa 33000,
oggi, non si può che dedurre già
dall'osservazione di questo indice
elementare che il tenore di vita degli
abitanti è sensibilmente migliorato
in un quarto di secolo. Pur in assenza
di incremento anagrafico si nota che
i Carinesi non emigrano più come
una volta. La presenza di molte
industrie ed altre aziende
commerciali provoca il fenomeno
della residenzialità di comodo:
risiedere nei pressi del posto di
lavoro evita il pendolarismo. Abitare
a Carini significa stare in un territorio
climaticamente sano, ben collegato
con la Città e con l' Aeroporto
internazionale Falcone&Borsellino,
tramite Pullman o Metropolitana.
Rapporti umani socievoli e
trasparenti smentiscono datati
luoghi comuni mentre la cultura
della trasparenza si associa ad una
diffusa sensibilità verso la legalità, in
modo particolare fra le nuove
generazioni.
Quanto abbiamo appena scritto è
ben risaputo dai Carinesi doc
almeno quanto la storia della
sfortunata Baronessa loro
concittadina. Ma esiste un altro
personaggio che in questa sede
vogliamo porre alla attenzione del
lettore: Si tratta di Antonino Curreri.
Chi era costui ? Era un patriota la cui
febbrile attività rivoluzionaria
produsse la venuta di Garibaldi in
Sicilia. Perfino Cesare Cantù, lo
storico e letterato risorgimentale di
cultura conservatrice e clericale,
riconosce in lui la “scintilla della
rivoluzione italiana” . Essa scoccò, si
dice per errore, il 3 aprile del 1860
un giorno prima della rivolta del 4 a
Palermo e con grande anticipo sui
fatti maggiormente pubblicizzati
dalla storia ufficiale. Gli echi della
sommossa carinese furono riportati
dallo stesso Rosolino Pilo e
Francesco Crispi a Garibaldi che
tentennava nel dubbio di replicare la
sfortunata impresa di Pisacane. Ma
sapere con certezza che il popolo
siciliano era già in armi lo convinse a
partire in tutta fretta per l'epica
impresa. Carini, in quei giorni
diventa un punto centrale di rivolta
contro i Borboni e si tiene in
continuo contatto con i focolai del
movimento di Palermo. I capi
d ell' o rga n iz za z io n e aveva n o
stabilito la data della rivolta per il 4
Aprile, ma Antonino Curreri provocò
l'inizio con l'anticipo di un giorno.
Più di 400 uomini partirono per
Palermo, dove nella mattinata del
quattro si scontrarono con le enormi
forze borboniche ancora di stanza in
città. Lo scontro è impari, molti
muoiono, ma i rivoltosi non
demordono e ritornano a Carini. Le
forze borboniche contrattaccano,
invadono Carini dove la strage e i
saccheggi sono indescrivibili e
provocano pure nel Pascoli tale
indignazione che il Poeta scrisse che
in quel Paese era successa una
“strage mostruosa”. Carini resta
comunque il punto di riferimento
dei rivoltosi con Rosolino Pilo ed
Antonino Curreri che organizzano i
volontari che giungono dai paesi
vicini come Pietro Piediscalzi da
Piana.
L'11 Maggio Garibaldi sbarca a
Marsala. Il 18 Maggio Rosolino Pilo
parla alla folla entusiasta. Qualche
giorno dopo, Garibaldi,
accompagnato da Francesco Crispi,
rende omaggio a Carini e i suoi
caduti. Nei giorni successivi, i
Carinesi al comando di Antonino
Curreri si aggregarono con il nome di
“Brigata La Masa” ai volontari
garibaldini e si contraddistinsero per
quella tenacia e generosità di cui
abbiamo riferito in incipit anche
nelle battaglie per l'Italia unita, e
non solo. A Carini esistono ancora le
lapidi poste sui muri di quei balconi
da dove Rosolino Pilo e Garibaldi si
rivolsero ai Carinesi.
DIECIMILA EMARGINATI CHE FANNO CASSA AL COMUNE
Siamo i nuovi concittadini, provenienti da Palermo
da circa dieci anni ed oggi Carinesi a tutti gli effetti.
Diecimila anime, che per la grande maggioranza,
risiediamo lungo la meravigliosa costa che si
estende tra gli svincoli di Carini e Marina di Cinisi.
Diecimila contribuenti che hanno avuto a tutt'oggi,
tanti oneri e pochi onori.
Diecimila voci che da anni chiedono, alle Giunte
Comunali che si sono succedute, quella dignitosa
considerazione, che è la base del vivere civile e del
progredire di un popolo. Solo vane e squallide
promesse, hanno saputo produrre gli uomini che
hanno albergato e che ancora oggi siedono al
Consiglio Comunale che, prodighi di intenti durante
le loro campagne elettorali, raggiunto il loro scopo
(quello di continuare a scaldare gli scranni del
Consiglio Comunale) hanno mostrato il vero volto,
gettando la maschera dell'opportunismo e
rivestendosi dell'atavica ignavia, che oramai da anni
contraddistingue il Senato Populusque Carinese
(S.P.Q.C.).
Incredibile a dirsi ed ancora di più a pensarci, come
in tanti anni non si sia riusciti a cavare un ragno dal
buco su temi quali: Sanità, Assistenza ai bambini, ai
disabili, agli anziani, Bonifica del litorale costiero
con creazione dei servizi di normale urbanizzazione
come rete fognaria e illuminazione, Sviluppo
turistico, Viabilità.
Forse, è pensiero comune dei nostri governati, che
tali temi non siano di pubblica utilità?
Forse, secondo gli schemi di tali evolute menti, per
il vivere civile di un popolo tali necessità sono
superflue?
Che sfortuna, per loro, essere quei pochi eletti
contestualizzati in un popolo di cavernicoli, che
manifestano pretese e bisogni oggi desueti. Avulso,
purtroppo però, noi povero popolo, non siamo alle
malattie, agli handicap, alle necessità di quei servizi
urbanistici ed a tutto ciò, che permette alla
cittadinanza, il giusto vivere civile.
Tutto ciò, ha portato i cittadini carinesi in questi
ultimi anni, ad un totale disinteresse ed alla
rassegnazione, che li spinge come una barca alla
deriva, verso l'isola del silenzio, che purtroppo,
rappresenta assenso all'ignavia dei governanti.
Oggi faccio appello alle coscienze, alla voglia ed alla
speranza di rinascita del popolo di Carini ma,
soprattutto, ai nuovi Diecimila nuovi residenti, che
uniti in un gruppo coeso, prendano nell'immediato
futuro l'iniziativa e le redini, per una Carini, che
possa diventare fiore all'occhiello della provincia di
Palermo, rimandando gli ignavi del Comune, ad
oziare al proprio domicilio.
Lettera firmata
Gen. 08
Gen. 08
Presentato l’Alberghiero serale
di Ambrogio Conigliaro
Il Preside Guido Gambino: “E’ una vittoria per il nostro paese ed io ne
sono orgoglioso”.
Presentato la sera del 12 dicembre
scorso, nel Salone delle Feste del
Castello di Carini, il nuovo corso
serale Alberghiero dell'Istituto
d'Istruzione
Superiore “Ugo
Mursia” di Carini .
N o n o sta nte l a
tipica serata
invernale, con
freddo e pioggia a
dirotto ma anche
dell'orario di una
normale giornata
lavorativa (è
mercoledì), il
Salone delle Feste
è gremito, ad eccezione di un paio
di posti. Uno di questi per cause di
forza maggiore: gocciola acqua dal
soffitto ligneo quattrocentesco e
pare che non sia la prima volta.
Non è presente nessun
r a p p r e s e n t a n t e
dell'Amministrazione Comunale,
neppure del Consiglio Comunale.
Solo circa alla metà della
p re s e nta z i o n e fa ca p o l i n o
l'Assessore alle Attività Produttive
Enzo Alamia, capitato li per caso e
che comunica di non aver ricevuto
alcun invito, nonostante il
personale dell'Istituto Mursia
confermasse di aver spedito via
posta gli inviti per tutte le autorità
istituzionali.
Sono presenti il nuovo
Comandante della Compagnia
Carabinieri
di Carini,
Capitano Schettino
accompagnato dal
Maresciallo Mancuso, i
rappresentanti dell'Istituto
Comprensivo “Guttuso”,
assenti quelli delle altre
scuole secondarie del
territorio. Tra i presenti
anche il Direttore di Città del
Mare, importante risorsa
turistico-alberghiera del
comprensorio, dott. Puleo.
Fa gli onori di casa e presenta
l'iniziativa la professoressa Di Blasi:
“L'alberghiero
serale di Carini
sarà il primo
della Sicilia
Occidentale,
abbiamo
voluto dare
q u e s t a
opportunità al
territorio
perché ci
s e m b r a
fondamentale
dare la possibilità a chi non ha
potuto conseguire altri titoli di
studio di poter nello stesso tempo
lavorare e studiare per poter
conseguire un diploma”. Continua
dando una sommaria descrizione
delle attività formative: “L'istituto
alberghiero è articolato in diversi
percorsi, al terzo anno gli studenti
acquisiscono una qualifica che può
essere di Operatore dei servizi
turistici oppure di Operatore dei
servizi ristorativi, mentre nel
biennio successivo, quello che da la
possibilità di proseguire gli studi
accedendo all'università, quelle di
Tecnico dei servizi ristorativi o di
Tecnico dei servizi turistici. Questa
stessa strutturazione sarà
mantenuta nel corso serale. Le
opportunità lavorative delle
professionalità acquisite
all'alberghiero danno la possibilità ai
nostri studenti di operare, oltre che
nelle strutture alberghiere, nelle
strutture agrituristiche, in società di
servizi, nelle agenzie di viaggio, in
centri congressuali, nella pubblica
istruzione in servizi di mense e
catering”.
Passa allora la parola al Preside
dell'Istituto, prof. Guido Gambino,
per meglio definire l'iniziativa: “Vi
ringrazio per essere venuti, anche se
l a g i o r n ata è i m p i e to s a . L a
professoressa Di Blasi vi ha anticipato
quali sono i segmenti formativi che la
nostra scuola offre. Meno di 10 giorni
fa abbiamo presentato il nuovo
indirizzo di Liceo Psicopedagogico a
Capaci; dispiace non averlo potuto
avere nel nostro paese, ma per
necessità legate a contingenze,
ovvero la mancanza di aule, siamo
andati a Capaci, un paese del
comprensorio, dove abbiamo trovato
un Amministrazione Comunale
disponibile che ci ha messo a
disposizione una struttura. Ci piace
che sia allocata a Capaci e non è un
caso, perché dobbiamo cominciare a
ragionare in termini di comprensorio,
che ormai da Isola delle Femmine a
Terrasini conta circa 86.000 cittadini.
C i fa p i a c e re c h e i l n o s t ro
co m p re n s o r i o a b b i a u n ' a l t ra
opportunità di formazione, perché
essa è la base per la crescita futura.
Bene a fatto la Prof. Di Blasi a
ricordare che il nostro è il primo
caso di alberghiero serale nella
Sicilia Occidentale, l'unico altro
caso nella nostra isola si trova a
Modica in provincia di Ragusa.
Prossimamente presenteremo
l'iniziativa a Palermo, dove
r in g ra z ie rò p e rs o n a l m e nte
l'Assessore Leanza per aver
autorizzato la creazione del
servizio e dato questa nuova
opportunità ad un paese
dell'hinterland, evitando così il
concentramento dei servizi nella
città che tende a perdere residenti
in favore del
comprensorio che
nell'arco di pochi
anni avrà oltre
100.000 abitanti.”
Continua il
Preside Gambino
con una schietta
analisi del
territorio: “Il
Direttore mi
esprimeva poco
tempo fa la
volontà di
trasferirsi a Carini, io pavento un
timore: si è bello abitare a Carini,
ha un bel golfo, una bella pianura,
ma gli spazi di integrazione sono
sempre più ridotti e questo ci deve
preoccupare e allarmare.
Carini è sempre più un paese
dormitorio, dove si cerca la
casa dove abitare, dormire
ma non vivere, un
comprensorio dove non si fa
comunità, perché siamo
come tante isole chiuse
dentro di noi e gli spazi di
socializzazione sono minimi.
Se ci si chiude nel proprio
guscio la possibilità di
crescere è sempre più
ridotta. Ma nel nostro paese
succede anche di peggio. Io
non voglio essere pessimista,
ma nell'analisi bisogna essere
impietosi mentre nelle soluzioni
ottimisti. Noi in questo anno
scolastico non abbiamo notizia di
192” alunni,
t
r
a
abbandono,
frequenza
irregolare;
quella che
tecnicamente
v i e n e
chiamata
dispersione
scolastica
( n d r. :
con
punte del 46%
nelle classi
della scuola dell'obbligo).
Passa allora a descrivere quali sono
i progetto dell'Istituto Mursia per il
futuro, ovvero le potenzialità
legate al corso serale: “Noi
contiamo di recuperare
gli alunni che abbiamo
perso in questi anni. Il
ragazzo che abbiamo perso a 14 anni
è possibile che riusciamo a riportarlo
a scuola a 18 anni, quando magari è
più responsabile e già ha provato il
mondo del lavoro. In tre anni è
possibile ottenere la qualifica
professionale che ti permette di
avviare una attività, come abbiamo
potuto costatare con i nostri ragazzi
che sono molto bravi e
professionalmente ineccepibili, che
continuano a ricevere complimenti
quando mettono in mostra le loro
capacità. In questo momento
l'alberghiero è una delle poche
scuole, se non l'unica, che ti immette
immediatamente nel mondo del
lavoro e lo sanno benissimo i nostri
imprenditori che là dove c'è
professionalità c'è crescita anche dal
Rosario Tranchina
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Gen. 08
punto di vista
dell'immagine e
quindi economica.
Noi daremo l'opportunità, a chi già
magari svolge questo tipo di lavoro
da sempre, di professionalizzarsi ed
ottenere una qualifica. I nostri
alunni hanno svolto in questi ultimi
anni esperienze a Città del Mare, a
Pantelleria in una struttura di
proprietà di Giorgio Armani, in varie
Crociere, sempre con importanti
riconoscimenti per la grande
professionalità dimostrata. Ecco
perché io sono animato di buona
volontà e sono ottimista per questo
ambiente, maggiormente se ci
fosse il concorso di tutti, ed intendo:
Enti Locali, Provincie, Comuni, Terzo
Settore, Volontariato, Parrocchie,
Ordini professionali”.
Conclude il Preside Gambino con
alcune buone notizie provenienti
dal “Mursia” che, ricordiamo, è
l'unica istituzione scolastica
superiore pubblica presente a
Carini: “Quest'anno abbiamo
ottenuto finanziamenti per quasi un
milione di euro, abbiamo in cassa
53.000 euro per libri gratuiti per gli
alunni, abbiamo corsi di formazione
molteplici per i nostri ragazzi e
quest'anno ne manderemo a Rimini
a maturare esperienza. Avremo dei
corsi di formazione per adulti: di
c u c i n a ( d o ve a d d i r i tt u ra l i
pagheremo per farli venire a scuola
ad imparare), di informatica, di
cinematografia. Avremo pure i
cineforum. Da settembre prossimo
sarà disponibile l'aula magna, dove
da qualche giorno sono iniziati i
lavori di completamento: 480 posto
a sedere, dove sarà possibile fare
anche rappresentazioni teatrali,
dandola pure agli esterni.
Mentre assistiamo alla continua
fuga di cervelli, di professionalità e
di capacità, il serale alberghiero
sarà una risorsa in più per
mantenere i nostri giovani e non
solo a Carini. E' una vittoria per il
nostro paese ed io ne sono
orgoglioso”.
Al termine della presentazione è
stato offerto un piccolo rinfresco
preparato dagli allievi
dell'alberghiero.
Saluti e Libbirtà
S’un fussi p’ ‘a munita, cari genti,
nuddu ‘ncapu ‘sta terra stassi mali,
lu cori d’ogni poviru pizzenti
sbattissi a festa, comu a carnivali.
“Sordi e ricchizzi” chisti vennu ‘n
menti
a ccu’ e ca grapi l’occhi a l’ideali;
Patria, partitu, casa e li parenti
su misi ‘I latu si c’è ‘arrunzari...
“Saluti e Libbirtà”, nuddu ci penza,
su la furtuna d’ogni cittadinu,
campari spinsirati a ogni evinenza
c’addimannari cchiù si pò o’ distinu?
E si quarcunu nni fa riticenza
‘a curpa nun la dassi a lu Divinu.
VITO CONIGLIARO
Carini, dove vai?
di Totò Conigliaro
Tutti ormai ci siamo resi conto che la nostra città è entrata
Se a tutto ciò aggiungiamo il fatto che una domenica
in coma irreversibile. Ci troviamo davanti una classe
d'estate, all'ora di pranzo, i componenti di un gruppo
politica che vive nel torpore più profondo senza dare una
turistico di 50 persone sono state chiuse dentro il Castello,
programmazione di sviluppo al nostro territorio, una classe
comprendiamo tutti i limiti di gestione.
politica che non ha il coraggio di almeno provare a
Il nostro è uno strano paese dove tutto è possibile. Se
risolvere i problemi più urgenti. Sono stati spesi 100.000
l'Amministrazione Comunale colloca un segnale di divieto
euro per ridisegnare il piano del traffico; inutile dire che
di transito in una determinata via ed al cittadino non
tale somma è stata regalata al tecnico di turno che incassa
piace, il cittadino lo toglie ed il Comune subisce senza
regolarmente fallendo l'obiettivo prefissato.
reagire.
L'Amministrazione Comunale, dopo aver speso tanto
Ho ancora nelle mie orecchie il comizio finale di 2 anni fa
denaro per risolvere un problema storico (quello del
quando il Sindaco annunziava l'inizio dei lavori della
traffico) non ha il coraggio di rimettere tutto come prima,
circonvallazione e dell'ampliamento del Cimitero. Meno
perché con tale atto dimostrerebbe di aver gettato al
male che chiedevano la riconferma per completare le
vento 100.000 euro. In politica bisogna avere anche il
opere iniziate. Se questi sono i loro tempi bisognerà
coraggio di fare autocritica e non persistere creando disagi
cambiare la legge elettorale e far si che un Sindaco come il
agli automobilisti ed ai negozianti del Centro Storico,
nostro possa fare almeno 5 legislature per mantenere gli
bisogna togliere quel gallinaio creato davanti la Chiesa
impegni assunti.
Madre, recintato dai birilli ornamentali.
Se si vuole creare un'isola pedonale
nella nostra Piazza bisogna avere il
coraggio di chiudere il Centro Storico.
Fatto ciò, a possibili disagi possono
essere apportate delle modifiche.
Provare non costa nulla, bisogna avere
il coraggio, il coraggio che deve avere
un buon chirurgo davanti ad un
ammalato moribondo. E' inutile
sottolineare che per valorizzare le
nostre opere d'arte c'è bisogno di una
decente viabilità e minime ed
indispensabili infrastrutture. Tutti ci
accorgiamo che il nostro Castello è
gestito malissimo. L'Amministrazione
non ha la minima idea di cosa può
rappresentare questa struttura per
Carini. Ai nostri amministratori
interessano i numeri in Consiglio,
numeri che trovano attraverso una
vera lottizzazione del potere (7
Assessori Comunali, 3 Assessori
all'Unione dei Comuni, 1 Presidente ed
1 Vice Presidente del Consiglio, tutti
stipendiati ed il cerchio è chiuso).
Secondo il mio modesto avviso bisogna
creare una Fondazione che gestisca in
modo capace il nostro Castello: della
Fondazione dovrebbero fare parte
uomini di cultura, imprenditori turistici
e funzionari dell'Assessorato Beni
Culturali della Regione Siciliana. Non
possiamo vivacchiare con le poche
visite a pagamento.
Dopo lo sceneggiato televisivo sulla
Baronessa di Carini, ci aspettavamo un
flusso turistico ed un movimento di
pullman eccezionali. Niente di tutto
questo. Ormai tra gli autisti dei
pullman delle compagnie turistiche
avviene il passaparola. Sanno e
pubblicizzano il fatto che a Carini non
si può posteggiare e quando ci
provano passano le pene dell'inferno.
PRESENTA QUESTA COPIA DE IL VESPRO OTTERRAI ANCHE UNO SCONTO DEL 10%
Gen. 08
Abbiamo visto per Voi
di Giampiero Finocchiaro
“IRINA PALM. IL TALENTO DI UNA DONNA INGLESE”
Semplice la vicenda
raccontata da questo
bel film di Sam
Garbarski con
Marianne Faithfull e
Miki Manojlovic: la
malattia di un bambino
costringe alla povertà
una piccola famiglia
composta da due
giovani genitori e dalla
non ancora anziana
madre di lui. Siamo in
Inghilterra, oggi. La vendita della casa consente di
sostenere le spese sanitarie necessarie per capire di
cosa soffre il bambino. Poi resta la speranza di una
cura sperimentale in Australia. L'impossibilità di
sostenere i costi e l'incapacità dei giovani genitori nel
trovare una soluzione al di fuori degli schemi consueti
e tragicamente banali, spinge l'anziana in direzioni
insolite, casuali forse o semplicemente apparecchiate
dal destino che in questa vicenda sosta a Soho,
quartiere a luci rosse della capitale britannica. Il
valore del destino sta tutto nella capacità delle
singole persone di coglierne l'invito oltrepassando il
muro delle convenzioni perché i “valori” della vita con
cui tutti impastiamo di suoni insignificanti i nostri bei
discorsi, stanno su un altro piano, per raggiungere il
quale si deve avere il coraggio di incrinare le pareti
rassicuranti dell'ipocrisia, dello status sociale. Lo fa
Maggie, donna vicina ai sessant'anni che per caso e
per forza si trova a imparare un nuovo mestiere,
quello di “operatrice del sesso” in uno di quei locali di
delirio nipponico dove ai maschi è permesso uno
sfogo sessuale rapido e onanista ch'era invece
divertente nell'intuizione di Woody Allen quando
inventò l'Orgasmatic.
Il tocco di fata dell'anziana Maggie le procura un
successo di pubblico con cui ottiene il denaro utile
all'operazione del nipote. Sarà ripagata dalla velenosa
bontà delle amiche impermeabili alla sensibilità come
all'intelligenza, schiave di un equivoco diffuso che
confonde la dignità con il decoro architettonico della
casa. Persino il figlio, prima di tornare all'affetto e alla
dovuta gratitudine, dovrà prima spezzare il
condizionamento sociale con cui d'istinto giudicherà
la madre.
La vicenda è teneramente ingentilita dal meraviglioso
mondo interiore di Maggie. Colpisce l'esigenza di
abbellire il locale squallido in cui lavora da sola,
circondata di pareti buie e colpisce fortemente il
rigore con cui si dispone al lavoro indossando abiti da
donna delle pulizie. Nella sua mente non c'è quella
separazione totale tra vita lavorativa e vita privata a
cui la sollecita la giovane istruttrice, presto oscurata
dall'inattesa abilità di Maggie. L'ambiente oscuro e
perverso che la circonda, semplicemente non esiste
per lei che ha chiaro uno scopo ben più alto, cosa che
la pone al di sopra della miseria oceanica
dell'umanità di passaggio al Sexy-World. Sarà il suo
intimo senso di serenità, di aderenza al giusto, sarà la
sua capacità di sopportazione dignitosa della
difficoltà del vivere che le permetterà persino di
traghettare il suo datore di lavoro, dall'aridità in cui è
precipitato dopo il tracollo dei sogni giovanili ad una
nuova speranza di affetto, da condurre insieme.
L'apparente precipitare di Maggie verso il basso della
scalinata sociale – concorrono la vendita della casa, la
malattia del nipote, l'avvio infine di una professione
simbolo dell'ipocrisia contemporanea – è in realtà il
segno di un percorso inverso di elevazione e di
riscatto morale. Dalla insignificante vita piccolo
borghese delle amiche di un tempo Maggie, divenuta
Irina Palm, si distanzia per diventare unica e
irraggiungibile per dignità, conquista una posizione di
inimitabile prossimità con la Giustizia e la Verità. La
mediocrità del gruppo da cui Maggie si allontana è
colpa senza pena; le difficoltà che la vita le impone e
che lei sa accettare e contrastare rappresentano
invece all'opposto una pena senza colpa. Da qui
l'inverso procedere che la conduce nel mondo che è
solo dei santi e degli eroi.
OMAGGIO A CARINI DI PIETRO BALLO
La sera del 27 dicembre scorso, nel salone
dell'Hotel Azzolini di Villagrazia di Carini, Pietro
Ballo, uno dei più grandi tenori che la Sicilia abbia
mai espresso, ha voluto chiudere l'anno 2007 con
un concerto offrendo così ai carinesi una serata
sicuramente indimenticabile per la professionalità
ed il ricco repertorio canoro presentato.
La serata era ad ingresso libero, offerta da Pietro
Ballo grazie all'amicizia che lo lega a Pietro
Conigliaro ed alla disponibilità dell'Hotel Azzolini
che ha concesso l'utilizzo del suo ampio salone,
come fa molto spesso visto la carenza di tali spazi
nella parte a valle del territorio.
Pietro Ballo, che ha calcato i più importanti teatri
del mondo (la Scala di Milano, la Fenice di Venezia,
il Massimo di Palermo, lo Steatsoper di Vienna, la
Lincoln Fisher Hall di New York) e che è stato diretto dai più grandi Direttori d'Orchestra del Mondo, tra questi
Abbado, Muti, Zubin Metha, Gavezzani e Sinopoli, ha voluto generosamente mostrare le sue origini popolane
al nostro piccolo paese, che qualche anno fa gli ha conferito la “Cittadinanza Onoraria”.
Il “carinese” Pietro Ballo, forte del gruppo della sua Accademia Lirica del Mediterraneo, con la Soprano Ballo
(sua figlia), il tenore Caruso, il basso Galioto ed il pianista Messina, hanno offerto una serata che un gruppo
proveniente dal Venezuela ha addirittura definito “la più bella serata della loro vita”.
Non contento, il giorno successivo, Pietro Ballo ed il suo gruppo hanno offerto ai carinesi una serata di musica
e canti sacri presso la Chiesa Madre di Carini, organizzata e presentata da Flavia Fontana.
Nell'augurio che quanto prima il Comune di Carini possa organizzare un grande concerto per suo cittadino
onorario, non ci resta che dire: Grazie, Grazie, Grazie Pietro.
Gen. 08
LEGAMBIENTE
Festa
dell’Albero
2007
Doppia Festa dell’Albero lo scorso
novembre a Carini, che ha visto
coinvolti gli alunni della 3a C
dell’Istituto Comprensivo “Laura
Lanza” - scuola media - e gli alunni
a
delle classi 1 F - G- H - I - L e
Laboratorio H dell’Istituto Superiore “Ugo Mursia”.
I primi a scendere sul “campo” gli alunni del “Mursia”, che il 21
novembre hanno piantato nelle aree verdi dell’istituto 60 alberelli di
Alloro messi a disposizione da Legambiente e dalla Riserva Naturale
“Grotta di Carburangeli”, oltre a 10 alberi di Mandorlo e 10 di
Frassino, acquistati per volontà del Preside Guido Gambino.
Gli alunni della “Laura
Lanza” il 6 dicembre invece
hanno piantato altre 70
piantine di Alloro lungo il
confine della scuola
materna del proprio
istituto, sotto l’occhio
attento dei giovani alunni
incuriositi da tanto
movimento.
CONSULTA DELLO SPORT: MIMMA MONTEROSSO È IL NUOVO PRESIDENTE
Dopo le dimissioni del Presidente della Consulta
dello Sport Pietro Conigliaro, unitamente ad alcuni
componenti, avvenute lo scorso 10 luglio, si sono
svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche di
Presidente e Vice Presidente.
Dodici i presenti a fronte dei quindici
rappresentanti le Associazioni Sportive carinesi, si
sono riunite alla presenza dell'Assessore allo Sport
rag. Giuseppe Agrusa, del Capo Ripartizione III del
Comune di Carini dott. Pietro Migliore e del
funzionario comunale Totò Monterosso, che ha
svolto nell'occasione le funzioni di Segretario.
Nessun intervento nell'Assemblea ne da parte
dell'Assessore, che quantomeno avrebbe potuto
dare il benvenuto ai nuovi componenti la Consulta,
ne da parte di nessuno dei presenti sulle dimissioni
da parte della precedente Consulta, soltanto un
intervento del Presidente dimissionario che ha
fatto rilevare che la riunione odierna arrivava dopo
ben quattro mesi dalle dimissioni e che sarebbe
bastato rinnovare le cariche in quanto la Consulta
decade soltanto nel caso in cui dovesse decadere il
Sindaco.
Alla prima votazione nessuno dei componenti è
stato eletto, in quanto è richiesta la maggioranza
assoluta dei votanti; sono andati al ballottaggio il
Presidente uscente, Pietro Conigliaro, ed il sig.
Giuseppe Buzzetta.
Pietro Conigliaro ha allora fatto presente che
essendo Presidente dimissionario non era il caso
che venisse rieletto e, dopo aver ringraziato i
presenti per le preferenze accordate, ha ceduto il
posto alla signora Mimma Monterosso che alla
nuova tornata di votazioni è stata eletta Presidente
della Consulta.
Su proposta di Pietro Conigliaro, con voto unanime
dei partecipanti, è stato eletto Vice Presidente il
sig. Giuseppe Buzzetta.
Nessun intervento da parte dell'Assessore allo
Sport Giuseppe Agrusa che, finalmente presente
dopo le dimissioni per protesta della predente
Consulta per il suo cronico assenteismo, non ha
trovato altri argomenti che instaurare un vivace
battibecco con il sig. Angelo Rossi, rappresentante
della Basket Carini, che lamentava la mancanza di
strutture ed attrezzature accusandolo di non aver
diritto a lamentarsi in quanto aveva avuto tutto
dall'Assessorato allo Sport.
Cosa voleva intendere l'Assessore? Quale
messaggio voleva mandare?
Al nuovo Presidente un augurio di buon lavoro e
che lo Sport carinese possa raggiungere i traguardi
che merita.
HOTEL
AZZOLINI
C
V
I
L
G
U
O
B
R
CARINI
Info:
Gen. 08
STORIE DEL CALCIO A CARINI
di Totò Conigliaro
I Presidenti del Carini Calcio
Questo mese parleremo dei Presidenti del Carini Calcio a
partire dagli anni '60. Li citeremo in ordine di tempo e
cercheremo di tracciarne, nel modo più obiettivo
possibile, la personalità.
Vito Lucido, papà di Enzo funzionario della AUSL 6, ha
operato negli anni 60/70. Era un autotrasportatore con
molta passione per il calcio, basso e robusto era dotato
di grande intraprendenza. Dopo molte presidenze
altolocate è stato il primo Presidente proveniente dal
ceto medio. Gestiva una squadra di Prima Categoria che
ha dato molte soddisfazioni ai tifosi locali; quella squadra
era formata da giocatori locali e da una schiera di
giocatori provenienti da Monreale, era una vera e
propria legione monrealese. Per questi atleti era motivo
d'orgoglio venire a giocare a Carini. Ricordo con molto
affetto Nacci, professore morto prematuramente,
attaccante molto tecnico; Antonio Scebba
centrocampista imperioso e possente col vizio del gol; il
portiere Salvino Fedele che in un campionato ha parato
otto rigori; il mediano Gianni Luna, attuale manager di
scuole di calcio; i forti difensori Cimino e Zerbo. Una vera
invasione di monrealesi.
Il dopo Lucido si chiama Finazzo. Nino Finazzo ha avuto il
merito di portare il Carini, dopo il rifacimento del campo
sportivo, stabilmente in Prima Categoria. Gestiva il
distributore di benzina Total che ha dato il nome alla
squadra. Ancora molto giovane Nino Finazzo si era
appassionato al calcio e ad esso ha dato molto del suo
tempo prezioso di imprenditore. Era un presidente
presente e vicino ai giocatori, non mancava mai ad una
trasferta con la sua mercedes nera. A Nino Finazzo
successe nella guida della società Giovanni Cusumano,
anche lui imprenditore prestato al calcio. Inizia questa
avventura quasi per gioco e poi per lui il calcio diventa
una cosa importante, una passione travolgente. Con lui il
Carini gioca molti campionati di Promozione regalando
molte soddisfazioni alla nostra città. A Giovanni va il
merito di aver collocato le prime tribune in legno con
una capienza di 1500 posti.
Cusumano passa il testimone al suo socio imprenditore
Pietro Picone. Presidente molto ambizioso, quest'ultimo,
cerca di gestire la squadra al meglio disputando un
campionato di Promozione ad alto livello. In Pietro
Picone, nella prima fase, c'era più la voglia di apparire
che la passione per il calcio, poi pian piano la passione lo
ha travolto. Ha dato molto economicamente per ben
figurare, a proposito della sua ambizione voglio
raccontare un aneddoto: il Presidente del Canicattì
squadra di promozione, era un certo Ragona, una
persona molto distinta che portava al mignolo un anello
con brillante; scoperta questa curiosità facemmo
comprare al nostro Presidente un anello simile per
essere alla pari.
Parlando dei Presidenti Picone e Cusumano ci tengo a
precisare che questi erano supportati da dirigenti capaci
quali Pippo Gambino, Pino La Fata, Giovanni Lombardo,
Giuseppe Badalamenti, Nino Badalamenti, Totò
Cappellini, l'On. Vizzini ed altri.
Dopo la presidenza Picone il Carini Calcio entra in crisi ed
inizia un nuovo ciclo. Arriva il periodo del Presidente Totò
Cataldo e quello di Giovanni Palazzolo oggi. Ormai la tv
entra prepotentemente nelle nostre case ed il calcio lo si
vede quasi tutte le sere. Il boom della televisione oscura
gli scenari vissuti in quel rettangolo di gioco che è stato
un sogno di molti tifosi.
Abbiamo scritto questa pagina per dare merito a questi
personaggi sportivi che dagli anni '50 ad oggi hanno dato
lustro al calcio carinese anche con grossi sacrifici
economici.
La Mistral Meeting Club si aggiudica la
Coppa Italia Regionale di Calcio a 5 femminile
Dopo soli due anni dalla sua
fondazione, la Mistral Meeting Club
di Calcio a 5 femminile, che milita nel
Campionato di Serie C, ha vinto la
Coppa Italia Regionale, battendo a
Caltanissetta il Vittoria con il
punteggio di 8 a 4 lo scorso 23
dicembre.
La determinazione e la caparbietà di
tutto lo staff, oltre che delle
componenti la squadra, ha portato a
questi eccellenti risultati in così
brevissimo tempo.
Il nuovo anno si presenta già pieno di
impegni per le ragazze del Presidente
Giovanni Ruffino, impegnate oltre che nel
Campionato di Categoria anche nella fase finale
della Coppa Italia, che si svolgerà nel Lazio dove le
squadre vincitrici della Coppa nelle rispettive
regioni di appartenenza si sfideranno con la
formula della eliminazione diretta.
Questo lo staff al completo della Mistral Meeting
Club di Carini: Presidente Giovanni Ruffino;
Consigliere Giuseppe Russo; Dirigenti
Accompagnatrici Marinella Conigliaro e Cinzia
Vitale; atlete: Silvia Caserta, Alba Vitale, Francesca
Leone, Sonia Purpura, Enrica Maranzano, Rosaria
Plano, Chiara Amato, Rosalia Balsamo, Diana
Cracchiolo, Vincenza Ardua, Valentina Garufo,
Maria Raccuglia, Stefania Cannici, Ilenia Amato e
Valeria Randazzo.
da Palermo Piazzale Giotto a Carini Piazza Sant’Anna
AST Orari Autobus
6:15 - 6:45 - 7:15 - 8:00 - 8:30 - 9:30 - 10:30 - 11:30 - 12:15 - 12:30 - 12:45 - 14:00 - 14:30 - 15:30 - 16:30 17:30 - 18:30 - 19:45 - 20:45
da Carini Piazza Sant’Anna a Palermo Piazzale Giotto
5:15 - 6:00 - 6:40 - 7:00 - 7:45 - 8:30 - 8:45 - 9:30 - 10:15 - 11:00 - 12:30 - 13:00 - 13:45 - 14:00 - 14:30 15:00 - 15:45 - 16:30 - 18:00 - 19:15 - 20:15
Autoservizi Taormina
Carini - Stazione - Villagrazia - Spiaggia (linea circolare)
6:30 - 7:00 - 7:30 - 8:10 - 8:20 - 9:00 - 10:00 - 11:00 - 12:00 - 12:30 - 13:30 - 14:20 - 15:00 - 16:00 -17:00 - 18:00 - 18:30
Poliambulatorio 7:40 - 9:30 - 10:30 - 12:00
Villa Belvedere
7:00 - 7:30 - 8:00 - 9:00 - 11:00 - 12:30 - 13:30 - 15:30 - 17:30
Torre Pozzillo
Chiovaro
7:30 - 13:30
7:30 - 10:00 - 13:30
presso Punto Emergenza Territoriale Carini
(ex Ospedale Santo Spirito)
Pronto Soccorso tel. 091 8620104 (24 ore su 24 tutti i giorni )
Guardia Medica dalle ore 20:00 alle 08:00
Consultorio Familiare tel. 091 8620161
presso Poliambulatorio “Ina Badalamenti”
C.da Ponticelli - Villagrazia di Carini
Guardia Medica Turistica tel. 091 8620422
Prenotazioni visite tel. 091 8620401
Farmacie
Aiello - via San Pietro, 6 tel. 091 8661252
Guzzetta - Piazza Duomo, 19 tel. 091 8661161
Governanti - Piazza Duomo, 36 tel. 091 8661129
Pellerito - Piazza Regione, 9 Villagrazia di Carini tel. 091 8674202
Veterinari
Arena - S.S. 113 n° 218 tel. 091 8674832
Canile Sanitario - C.da San Nicola tel. 091 8661990
SOCLATE
Ambulatorio veterinario
Via Nazionale 225 - Carini - Tel. 091 8676008 - Emergenza 3396175940
Comune di Carini, Corso Umberto I
Carabinieri - Compagnia, via Rosolino Pilo 131/c
Carabinieri - Carini, via Rosolino Pilo 131/c
Carabinieri - Villagrazia, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Guardia di Finanza, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Guardia Forestale, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Polizia Municipale, via Rossini
Tribunale, via Campo Sportivo
Tribunale - Giudice di Pace, via Campo Sportivo
Stazione Ferroviaria, Piazza Stazione
Ufficio Postale Centrale, via Campo Sportivo
Ufficio Postale Carini, via San Giuseppe
Ufficio Postale Villagrazia, via Nazionale
Orario Treni
091 8611111
091 8688197
091 8688159
091 8690621
091 8690464
091 8692018
091 8661672
091 8689782
091 8689376
091 8661359
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091 8660328
091 8675938
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Michele Santoro
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Trapani:
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Marsala:
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REDAZIONE di Carini:
via Salvo D’Acquisto, 23
da Carini Stazione per Palermo
STAMPA:
5:43 6:07 6:31 6:49 7:13 7:23 7:33 7:56 8:40 9:41 10:41 11:40 11:44 11:50 12:16 12:41 TIPOGRAFIA PISTONE - CARINI
13:41 14:41 14:50 15:41 15:57 16:39 17:16 17:40 18:16 18:41 19:02 19:16 19:41 20:43 21:03 21:42
Questo numero è stato chiuso in
Redazione il 5 Gennaio 2008
da Palermo per Carini Stazione
Palermo
Centrale
Palermo
Notarbartolo
Palermo
Centrale
Palermo
Notarbartolo
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Editore:
ICARO Soc. Coop. a r.l.
Carini (PA)
14:40 15:40 16:40 17:30 17:40 18:30 18:40 19:30 19:40 20:10 21:10
14:52 15:52 16:52 17:42 17:52 18:42 18:52 19:42 19:52 20:22 21:22
Circola
sempre
da Carini Piraineto a Palermo Centrale
Festivo
dal lunedì dal lunedì
al Sabato al Venerdì
5:38 6:01 6:25 6:44* 7:06 7:11 7:17 7:27 7:51 8:12 8:34 9:12 10:13 10:36
11:11 11:34 11:38 11:45 12:11 12:36 13:11 13:35 14:11 14:36 14:44 15:11 15:36 15:52
16:11 16:34 17:11 17:35 18:11 18:36 18:57 19:11 19:36 20:11 20:36 20:58 21:11 21:36
* si ferma a Notarbartolo
22:11
da Palermo Centrale a Carini Piraineto 5:40 6:10 6:30 7:10 7:30 7:40 8:10 8:40
9:10 9:30 9:40 10:10 10:40 11:10 11:30 11:40 12:10 12:40 13:10 13:30 13:40 14:10
14:30 14:40 15:10 15:40 16:10 16:40 17:10 17:30 17:40 18:10 18:30 18:40 19:10 19:30
Circola
19:40 20:10 21:10
Festivo dal lunedì dal lunedì
sempre
Prezzi al netto dell’IVA.
COSTO MENSILE:
ULTIMA DI COPERTINA
TIPO A 2 - 3 DI COPERTINA
TIPO A INTERNA
TIPO B 2 - 3 DI COPERTINA
TIPO B INTERNA
TIPO C - D
A
A
A
A
3
mesi
6
mesi
12
mesi
€ 550,00
€ 500,00
€ 450,00
€ 450,00
€ 400,00
€ 350,00
€ 350,00
€ 330,00
€ 300,00
€ 300,00
€ 250,00
€ 230,00
€ 250,00
€ 180,00
€ 220,00
€ 170,00
€ 180,00
€ 150,00
PER
Tiratura: 3.000 copie
al Sabato al Venerdì
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